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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Novembre 2004
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CONFERENZA SULLA BIODIVERSITÀ: SCIENZA E GOVERNANCE  
 
Bruxelles, 23 novembre 2004 - Dal 25 al 28 gennaio 2005 si svolgerà a Parigi una conferenza internazionale sulla biodiversità: scienza e governance. La conferenza, che intende illustrare ai politici e ai decisori responsabili i problemi della biodiversità da affrontare prima del 2010, metterà in luce i legami tra biodiversità e sviluppo sostenibile, riduzione della povertà, Millennium Development Goals. La conferenza si occuperà in particolare di: - cambiamenti nella biodiversità, strumenti e metodologie; - impatto sociale del cambiamento, in particolare per quel che riguarda lo sfruttamento e la commercializzazione delle risorse rinnovabili, l'agricoltura, la pesca e la silvicoltura; - governance della biodiversità nel contesto dell'obiettivo 2010 e dei Millennium Development Goals, con particolare attenzione agli aspetti giuridici, economici e politici. La conferenza costituisce inoltre un tentativo di sensibilizzare l'opinione pubblica ai problemi scientifici e sociali legati alla biodiversità. Infolink: http://www.Recherche.gouv.fr/biodiv2005paris/en/index.htm  
   
   
EMOFILIA A : IN VIA DI SVILUPPO IL PRIMO FATTORE VIII PEGYLATO DA SOMMINISTRARE UNA SOLA VOLTA LA SETTIMANA  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Buone notizie per gli emofilici: la cura per questa rara, ma grave, condizione è destinata a cambiare. Grazie a un accordo siglato oggi tra il gruppo tedesco Bayer e la società biotecnologica olandese Zilip Pharma, sarà sviluppata una nuova formulazione del Fattore Viii ricombinante Bayer, che permetterà agli emofilici di sottoporsi a una sola iniezione settimanale anziché alle consuete tre o quattro. Gli emofilici, circa 400mila nel mondo - 5.000 in Italia - soffrono di un disturbo ereditario della coagulazione, caratterizzato da sanguinamento spontaneo e prolungato nei muscoli, nelle articolazioni e negli organi interni. La malattia è legata alla mancanza o a difetti nella produzione di alcune proteine fondamentali per il processo di coagulazione: il fattore Viii e il fattore Ix. Per ovviare a ciò, gli emofilici sono costretti a infondersi queste sostanze più volte la settimana, per prevenire gli episodi di sanguinamento cui andrebbero incontro. Nei bambini, in particolare, può essere necessario ricorrere all'impianto di cateteri venosi per poter effettuare le numerose somministrazioni. "La prospettiva di una sola somministrazione settimanale rappresenta un passo in avanti fondamentale nella cura di questa malattia, che migliorerà sensibilmente la qualità di vita delle persone affette da emofilia," ha detto Alessandro Marchello, Segretario Generale della Federazione delle Associazioni Emofilici. L'accordo tra Bayer e Zilip prevede l'applicazione di una tecnologia liposomiale di proprietà dell'azienda olandese, che si basa su un processo già applicato con notevoli risultati ad altri farmaci (es. Gli interferoni). Tale tecnologia permetterà di rendere disponibile nel giro di qualche anno il Fattore Viii Pegylato che, secondo i primi studi clinici, è in grado di allungare l'intervallo tra un episodio di sanguinamento e l'altro, diminuendo la necessità di ricorrere con frequenza alle somministrazioni della sostanza dall'esterno. "Nel corso di uno studio multicentrico di fase Ii, che ha coinvolto malati gravi di emofilia A, i risultati del Fattore Viii Bayer accoppiato ai liposomi Pegylati hanno dimostrato che l'intervallo tra un sanguinamento e l'altro s'innalza a una settimana e oltre," ha dichiarato Jon Spira, direttore medico di Zilip Pharma. "Un fattore Viii con simili caratteristiche è una grande novità. La possibilità di una sola iniezione settimanale, oltre a rappresentare un grande miglioramento per i malati, evita l'impianto di cateteri venosi nei bambini, con tutti i vantaggi del caso," ha spiegato il Prof. Piermannuccio Mannucci, Presidente dell'Aice, Associazione Italiana Centri Emofilia.  
   
   
CELL THERAPEUTICS INFORMA CHE HA IN CORSO CONTATTI CON IL PUBBLICO MINISTERO DELLO STATO DI WASHINGTON CIRCA IL TRISENOX  
 
Seattle e Bresso, 23 Novembre 2004—Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato che sta collaborando con il pubblico ministero dello Stato di Washington. Le informazioni richieste si riferiscono a quanto la società stessa aveva annunciato precedentemente circa le attività promozionali condotte per Trisenox. Cti sta cooperando attivamente con il pubblico ministero su questo argomento.  
   
   
CORRI PER UNA BUONA AZIONE, RUN FOR GOOD  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Domenica 28 novembre, in occasione della Citroën Milano City Marathon, torna l'appuntamento con Run for Good, la campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione abbinata alle principali maratone italiane. A sostenere Run for Good sarà la splendida Ellen Hidding, nel ruolo di madrina. L'associazione beneficiaria ufficiale di quest'edizione della Run for Good è Wwf Italia Onlus, la più grande, diffusa e autorevole organizzazione per la difesa dell'ambiente, impegnata concretamente da anni per la salvaguardia di ecosistemi e specie minacciate, con azioni concrete. Insieme al Wwf, altre due importanti associazioni partecipano alla campagna Run for Good: la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, che opera sul territorio di Milano, provincia e Lodi occupandosi del problema cancro nella sua globalità e Amref Italia Onlus, la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, basata in Africa. I maratoneti stanno già coinvolgendo parenti, amici e colleghi per ricevere le donazioni e portarle idealmente "al traguardo" domenica 28 novembre, quando si svolgerà la Citroën Milano City Marathon. Chi non correrà potrà comunque partecipare affidando la propria donazione a uno dei maratoneti iscritti o alla squadra dei magnifici cinque maratoneti Wwf. Per sostenere la Run for Good e i progetti sociali promossi da Wwf Italia Onlus, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e Amref Italia Onlus, è sufficiente essere iscritti e scegliere l'associazione alla quale si desidera destinare i fondi raccolti. Dopodiché si coinvolgono amici e parenti nella raccolta fondi. La raccolta fondi avviene sia attraverso il sito www.Runforgood.it , dove sono disponibili tutte le informazioni sul progetto e sulle associazioni coinvolte, sia compilando la scheda di adesione che l'atleta riceverà all'atto della conferma di iscrizione. Per informazioni: Coordinamento Generale Run for Good, Aragorn Iniziative - tel. 02 465.467.1 fax 02 465.467.77 e-mail: info@runforgood.It  www.Runforgood.it  
   
   
FUTURSHOW, 3004 A MILANO  
 
Milano, 23 novembre 2004 - “Sono pienamente soddisfatto – afferma Claudio Sabatini – per come imprese e istituzioni hanno partecipato alla prima edizione milanese di Futurshow e per come hanno condiviso il nostro progetto declinando le tre T di Richard Florida, Tecnologia, Talento, Tolleranza.” L’ideatore e organizzatore della manifestazione esprime grande soddisfazione anche per l’accoglienza del pubblico, che ha affollato i padiglioni in Fiera e i luoghi in città dove si sono svolti gli eventi organizzati da Futurshow. “Milano ha colto la nuova formula della manifestazione. Alle 16 di domenica abbiamo dovuto interrompere l’afflusso di pubblico per mezz’ora al fine di consentire ai visitatori in Fiera di completare senza affanno il percorso. Gli oltre 60 luoghi sparsi nella città sono sempre stati affollati. In collegamento con Futurshow, attraverso la rete, moltissime persone, 50.088 sono stati gli utenti unici per un totale di 543.298 pagine viste, mentre le citazioni online per Futurshow sono state 70.500. Soddisfatti anche i partner di Futurshow: le istituzioni e le aziende. Queste le dichiarazioni raccolte a caldo nella giornata di chiusura. Aldo Brandirali, assessore allo Sport e Giovani del Comune di Milano: "Esprimo i miei complimenti a Futurshow per il successo di partecipazione e di comunicazione. Grande interesse da parte dei giovani, che hanno attraversato centinaia di isole tematiche, nelle quali creatività e tecnologia si sono sostenute a vicenda. La curiosità e la scoperta sono poi state accompagnate da un richiamo ai principali problemi del pianeta e alla chiamata solidale che comportano.” Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: "Finalmente questa manifestazione sbarca nel posto giusto perché Milano e la Lombardia investono più di altri nell’information technology”. Eveline Herfkens, coordinatrice della Campagna dell’Onu per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: “Futurshow 3004 è stata un’occasione straordinaria perché ci ha permesso di portare il nostro messaggio a migliaia di persone che difficilmente avremmo raggiunto altrimenti.” E proprio l’incontro avvenuto a Futurshow tra Herfkens e Bill Gates, presenti alla giornata inaugurale, ha generato la promessa da parte del fondatore di Microsoft di dare la sua voce alla Campagna delle Nazioni Unite. Michele Perini, presidente Assolombarda e presidente Fiera Milano: “Futurshow a Milano ha rappresentato in questi giorni un grande evento per la Città e Milano ha risposto all'invito con una ottima accoglienza. Insieme abbiamo proposto molti eventi importanti, con il contributo del tessuto produttivo e la presenza di Assolombarda. Sarà compito nostro, con le aziende che vorranno partecipare alla prossima edizione, creare le condizioni per una diffusione ancora maggiore dell'informazione, per far comprendere ciò che l'Ict può rappresentare per un futuro migliore.” Viviana Panaccia, direttore Comunicazione di Alenia Spazio: “In una manifestazione come Futurshow che vuole essere 1000 anni avanti, non poteva mancare nella T della Tecnologia la presenza di un'industria spaziale come Alenia Spazio-finmeccanica che, operando alla frontiera tecnologica con la sua ricerca, contribuisce allo sviluppo e competitività del sistema paese.” Davide Viganò, vice direttore generale di Microsoft Italia: “Futurshow è stato per Microsoft ed i suoi partner una esperienza positiva. In particolare il premio “Green Button Award” è stata una ottima vetrina per far conoscere i partner italiani di Windows Media Center che hanno saputo coniugare al meglio tecnologia e design.” Massimiliano Alesi, amministratore delegato Sony Italia: "La presenza di Sony a Futurshow si inserisce in una strategia di comunicazione volta a sottolineare una nuova e diversa interpretazione della tecnologia che diventa parte integrante anche dei mondi dell'arte, della cultura, del design e della moda. Un evento come Futurshow che si propone come avvenimento culturale per la città di Milano, ben si sposa con questa filosofia". Chiara Grosselli, Direttore Marketing e Comunicazione di Ibm Italia: "L'edizione milanese di Futurshow si è dimostrata dirompente in termini di creatività e innovazione. Claudio Sabatini è riuscito in poco tempo a coinvolgere un alto numero di aziende attraverso una formula coraggiosa: aprire ai milanesi i luoghi in cui Talento, Tecnologia e Tolleranza si manifestano. La tecnologia come concetto fine a se stesso ha poco futuro se non si trasforma in valore; Futurshow ha avuto il merito di darle un'anima e avvicinarla alle persone, facendo comprendere a tutti come può realmente migliorare la nostra vita". Rossella Destino, responsabile Marketing Toshiba: "Abbiamo aderito subito a Futurshow. Ci piaceva l'idea di fondo: sia il tema, le tre T, sia la formula, Fiera e fuori Fiera. Perfetto per il nostro profilo, ci ha permesso di differenziarci, utilizzare un teatro come location, creare una installazione artistica con un note book... Ha funzionato". Riccardo Cattaneo, direttore generale della Mondadori Retail: “I numeri parlano da soli, in tre giorni al Mondadori Multicenter di via Marghera sono transitati più di 15 mila visitatori. Gli incassi hanno registrato un incremento del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una scommessa vinta quindi quella di inserire il negozio nel percorso urbano che si svolgeva in contemporanea a Futurshow 3004.” Anna Barberini, Operation Advertising Manager di Sky: “Un mondo di scatole a sorpresa.” Antonio Liverani, Media Coordinator della Frael: “Una formula nuova ed interessante che ha saputo coniugare tecnologia e stile. Una manifestazione di impatto.” Fabio Perego, Marketing Manager di Giochi Preziosi: “La partecipazione a Futurshow è un’avventura culturalmente stimolante, sicuramente un evento da segnare in agenda per tutte le aziende che, come il Gruppo Preziosi, basano il proprio successo sull’innovazione continua; per evitare che il futuro ci lasci alle proprie spalle.” Antonio Santangelo, Corporate Marketing Communication Manager di I-net: “L’arrivo di Futurshow a Milano è anche il segno di una nuova attenzione di Regione, Provincia e Comune alle tecnologie e alla innovazione: speriamo che si continui così, Milano e la Lombardia ne hanno davvero bisogno.” Marika Gherardi, Products Pr & Events Representative di Canon: “In termini di affluenza presso il nostro box ci riteniamo soddisfatti considerando che i visitatori erano quasi esclusivamente utenti finali attratti e incuriositi dal mondo digitale. E’ stata quindi un’opportunità importante per dimostrare e parlare delle tecnologie legate al digital imaging che rappresentano il futuro.” Maurizio Negri, Country Manager Us Robotics: “Una location nuova, una città diversa ma sempre e comunque entusiasmo, professionalità e voglia di stupire! Un grande evento come sempre diverso e con tanto, tantissimo pubblico.” Sergio Tonfi, Brand and Communication Manager di Philips: “Premiato il coraggio di presentare il futuro in maniera diversa, con un tocco di cultura che si aggiunge alla tecnologia per avvicinarla alla gente nella vita di tutti i giorni.” Giovanni Puglisi, Rettore Università Iulm: “La formula inedita, la capillare presenza nel tessuto urbano e i messaggi proposti hanno largamente premiato l’edizione milanese di Futurshow. L’attenzione per temi e valori fondanti della nostra società ha reso infatti Futurshow un momento di riflessione, confronto e dialogo utili e concreti anzitutto per le giovani generazioni, per i nostri studenti e le nostre studentesse.” Aldo Colonetti, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design: “Futurshow è il luogo ideale per far incontrare imprese e conoscenza, per provocare il dialogo tra le aziende e i talenti della creatività.” Davide Rampello, presidente Triennale : “Non posso che esprimere grandissima soddisfazione per la qualità delle iniziative in Triennale. Gli incontri con i poeti - Derek Walcott, Adam Zagajewski e Yves Bonnefoy - sono stati di livello altissimo. Video Village, poi, ha riscosso un grande successo tra i giovani, sia la mostra, sia gli incontri con gli artisti. Sicuramente da rifare l'anno prossimo. Fra le tante testimonianze dei visitatori e degli ospiti eccone quattro significative perché toccano due estremi: Bruno, 75 anni, alunno dell’Internet Saloon: “Noi abbiamo seguito lo sviluppo del progresso, capiamo la differenza tra la bacchetta sulla lavagna e il mouse. Il futuro sarà certamente travolgente. Adriano, 8 anni, intervistato da Demoskopea: “Sogno un chip sotto le ascelle per poter volare con le mie braccia.” Paul Kunz, informatico, pioniere della Rete: “Futurshow è unico e, per quanto ne so, non esiste nulla di simile negli Stati Uniti. Cercando con Google ho visto un’amplissima copertura di Futurshow e questo è un indubbio segno di successo popolare.” Yves Bonnefoy, poeta: “Mi ha sorpreso molto l’atmosfera di Futurshow. Forse è un po’ caotica ma è l’atmosfera della nuova società. Io saluto con calore questo coraggioso nuovo mondo. La cosa che ho apprezzato maggiormente è stata la possibilità di creare un contatto tra intellettuali, artisti e operatori del settore tecnologico. Io non pongo limiti allo sviluppo della tecnologia. Non è il mezzo a essere giusto o sbagliato ma l’uso che se ne fa”.  
   
   
VINITALY PONTE PER LA CINA MARTEDÌ 23 NOVEMBRE PRESENTAZIONE A PECHINO DI VINITALY 2005  
 
Verona, 23 novembre 2004 - Inaugurazione mercoledì 24 novembre a Shanghai di Vinitaly China, manifestazione organizzata per promuovere l’eccellenza vinicola italiana. Wine tasting, workshop e degustazioni per aumentare la nostra penetrazione in un Paese dalle enormi potenzialità, dove già 100 milioni di persone hanno un tenore di vita paragonabile al nostro Inizia con un conferenza stampa martedì 23 novembre a Pechino la trasferta cinese di Veronafiere in Cina con la presentazione delle attività di Vinitaly China, in programma dal 24 al 26 novembre, e di Vinitaly 2005 (7-11 aprile). In mattinata e nel pomeriggio, nella capitale cinese, ci sarà un’anteprima con workshop e wine tasting dell’Istituto Grandi Marchi, indirizzato ai buyer, mentre in serata, a Shanghai, sempre nell’ambito dell’iniziativa, ci sarà un wine dinner organizzato da Gaja presso il Palladio Restaurant al The Portman Ritz-carlton Hotel. È questo il più importante ristorante italiano in Cina e uno dei più rinomati nel continente asiatico. L’apertura ufficiale delle manifestazioni di Vinitaly China avverrà il 24 novembre, con una cerimonia alla quale parteciperanno autorità italiane e cinesi. Al tour asiatico prendono parte più di 160 operatori italiani, tra i quali figurano, oltre a Gaja, Antinori, Frescobaldi, Folonari, Umani-ronchi e Consorzio del Brunello. Quello che una volta veniva chiamato il Celeste Impero è ora uno dei maggiori consumatori di materie prime, e mentre la crisi economica rallenta l’Occidente il suo prodotto interno lordo cresce al ritmo del 9,4% annuo. La Cina conta quasi 1,3 miliardi di abitanti, il cui tenore di vita migliorerà notevolmente nel corso dei prossimi anni. Ciò avrà favorevoli effetti sull’export di quei Paesi che già ora si stanno muovendo per far conoscere i propri prodotti e instaurare buone relazioni. Si calcola che 100 milioni di persone possono permettersi di acquistare beni di lusso provenienti dal resto del mondo. In questa nicchia dalle dimensioni ragguardevoli vuole fare breccia l’enologia italiana, sostenuta da Veronafiere, che organizza Vinitaly China fin dal 1998. «Promuovere e valorizzare il nostro patrimonio nazionale fatto di cultura e territorio facendo dell’Italia un sistema Paese», spiega Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, «è un concetto richiamato anche recentemente dal capo dello Stato e che trova pieno riscontro nelle attività che l’Ente veronese porta avanti ormai da anni in Italia e nel mondo». Lo stesso presidente Carlo Azeglio Ciampi sarà in Cina nel dicembre prossimo, a conferma dell’interesse economico che questo Paese suscita. «L’internazionalizzazione del nostro marchio con Vinitaly China, ma anche con Vinitaly Us Tour e Vinitaly Moscow, va proprio in questa direzione», afferma Giovanni Mantovani, segretario generale di Veronafiere. «In questi giorni di promozione gli operatori del settore potranno conoscere tale realtà e trovare i canali per penetrare in questo grande mercato. Noi abbiamo già raccolto dati interessanti sul profilo dei potenziali consumatori, che metteremo a disposizione durante le iniziative dei prossimi giorni».  
   
   
INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER VICENZAORO1 2005 E INTANTO DALL’EXPORT ORAFO “MADE IN ITALY” ARRIVANO DATI CONFORTANTI DA 16 AL 23 GENNAIO LA MOSTRA INTERNAZIONALE DI PREZIOSI DELLA FIERA DI VICENZA  
 
Vicenza, 23 novembre 2004 – Mentre va prendendo forma il programma di Vicenzaoro1 2005, i dati inerenti all’export di oreficeria inducono ad un seppur moderato ottimismo. Le rilevazioni dell’Istat di agosto 2004 parlano infatti un trimestre (giugno-agosto 2004) di forti recuperi: +59,7% rispetto al corrispondente trimestre 2003. Si è così ridotto il distacco rispetto ai livelli record raggiunti nel 2000 (anche se il ritardo rimane consistente, dell’ordine del 30%). Il dato cumulato del periodo gennaio-agosto 2004 supera del 16,2% quello corrispondente di un anno prima. Sono recuperi importanti ma che - va ricordato - emergono dal raffronto con i dati particolarmente negativi del 2003. Da segnalare comunque il ritorno del segno positivo per le vendite agli Stati Uniti (+2,1% rispetto al 2003). Quanto al programma di Vicenzaoro1, dal 16 al 23 gennaio 2005 nel quartiere feristico vicentino, sono già state confermate le conferenze di Martin Rapaport sul mercato dei diamanti, di Trends & Jewelry Forecasting sulle tendenze del gioiello, del Jewellery Technology Forum sulle tecnologie, di Federpietre sulle nuove professioni nel settore e della Camera di Commercio di Vicenza sui brevetti applicati al prodotto orafo. A Vicenzaoro1 sarà poi presentata l’edizione 2005 del progetto Gold Expressions che vedrà ancora protagonista l’oreficeria italiana in qualità di trend setter del comparto dei preziosi internazionale che cercherà di ripetere il grande successo dello scorso anno. Con Gold Expressions 2005 continua la collaborazione tra la Fiera di Vicenza e World Gold Council – il cui presidente, James Burton, inaugurerà la manifestazione - che ha saputo dare, negli anni, indicazioni utili e stimoli sempre nuovi a tutto il settore dell’oreficeria tanto italiana quanto straniera. Da segnalare infine la consueta presenza a Vicenzaoro1, di Platinum Guild International con la presentazione delle nuove collezioni realizzate con il prezioso, bianco metallo.  
   
   
“NATALE IN FIERA” PER TUTTA LA FAMIGLIA ALLA FIERA DI FORLÌ IL 27 E IL 28 NOVEMBRE 240 ESPOSITORI UN GRANDE PRESEPE ACCOGLIERÀ I VISITATORI, UN MINUSCOLO TITANIC LI INCURIOSIRÀ  
 
Forlì 23 novembre 2004 - Un’idea per il Natale? La voglia e il tempo di regalarsi e regalare qualcosa di speciale? L’occasione è a portata di mano con il debutto di Natale in Fiera, ai padiglioni fieristici di Forlì. L’esposizione organizzata da Italfiere srl, si terrà sabato 27 e domenica 28 novembre, proprio all’inizio del periodo dell’Avvento, e, come accade per i famosi mercatini della tradizione mitteleuropea, sarà un’occasione per immergersi per tempo nell’atmosfera natalizia in cerca dell’acquisto e dell’idea giusta. La Fiera si articola in 3 padiglioni per un totale di 13.000 mq, con la presenza di 240 espositori, divisi nelle sezioni artistica, hobbisti, artigianato, zona shopping, zona gastronomia, giocheria e spettacoli e zona mostre. Tantissime le proposte di “Natale in Fiera” : dalle luci alle candele ornamentali e natalizie, dai giochi per bambini alle idee regalo più originali, dalla gastronomia ai dolci natalizi, alla ricca scelta dei personaggi del Presepio. E ancora piante natalizie e bonsai, cd e dvd, le ultime novità in tema di telefonia, profumi, bigiotteria, libri per l’infanzia, tele stampate. Ma non solo! Tra gli espositori ditte di prodotti per la cura e il benessere del corpo, perché oggi non sono pochi coloro che amano “coccolarsi” o fare un bel regalo-benessere alla persona del cuore o all’ amica più cara. Per chi si lascia tentare dalla gola l’offerta spazia dai prodotti tipici del territorio alle specialità pugliesi, dai sapori montani della Valtellina, ai dolci tipici delle feste, a quelli della tradizione tedesca, alla ricca proposta di cassette natalizie. All’interno della manifestazione saranno presenti hobbisti, artigiani, pittori e scultori che realizzeranno in diretta le loro creazioni; ben 45 pittori proporranno varie tecniche artistiche; si eseguiranno oggetti in vetro con la tecnica in vetrofusione, decoupage, oggetti in rame, ceramiche, oggetti di oreficeria, lavorazione di manufatti in gesso, con pasta di mais, incisioni su metallo, lavorazioni in ferro battuto e in legno. Insomma una vera festa per gli occhi e soprattutto una miniera inesauribile di spunti e di idee per chi voglia per tempo acquistare i doni da mettere sotto l’albero. Per i più piccoli sarà allestita anche una zona speciale con giochi gratuiti, così da permettere agli adulti una visita più tranquilla, e dar loro la possibilità di visitare le diverse mostre curate dagli organizzatori. Solo un accenno a quella dedicata alle biciclette antiche e agli antichi mestieri. Nella zona giochi due nuovissimi gonfiabili da provare e la casetta con Babbo Natale dove verranno raccolti doni da distribuire in collaborazione con la Protezione Civile di Forlì e le parrocchie alle famiglie più bisognose. Nel corso delle due giornate esibizioni di artisti di strada contribuiranno a impreziosire la fiera con animazione e spettacolo. L’appuntamento è insomma una “fiera per tutta la famiglia” con l’atmosfera magica del Natale. E’ quello che l’Associazione Italiana Amici del Presepio, sezione Roberto Vallicelli di Forli, presenterà all' interno della manifestazione. Un presepio di grandi dimensioni metri 8x5, in stile orientale con statue in movimento di 80 cm di altezza, accompagnato da una mostra di altre natività realizzati dai soci dell'associazione realizzati con materiali vari, fra i quali, cartapesta, gesso, polistirolo. Durante la due giorni di “Natale in Fiera” sarà esposto un modello di nave del Titanic, realizzata a mano e completamente costruita con materiale di recupero. A realizzarla Massimiliano Berardi, da circa vent’anni appassionato di modellismo, che ha portato a termine il Titanic dopo ben otto anni di lavoro nel proprio garage allestito a laboratorio. Il modello di nave è lungo oltre 2 metri e alto 40 centimetri, ed ha la particolarità di essere anche radionavigabile in quanto dotata di dieci batterie da scooter. I ponti della nave sono stati realizzati utilizzando il materiale di una camera da letto degli anni ’60, mentre la restante parte della nave è stata tutta costruita con orologi, compensato, carta, fanali di macchine e altri oggetti da riciclo. L’artigianato etico si presenta al grande pubblico prendendo parte alla prima edizione di Natale in Fiera. Dieci delle sedici imprese che hanno preso parte al primo corso sull’Artigianato Etico organizzato da Form.art., insieme con Confartigianato Forlì, con il Cise, con Confartigianato Cesena e Cna provinciale, saranno presenti con uno stand dedicato alla presentazione del nuovo standard qualitativo. Confartigianato Forlì, già presente attraverso le aziende iscritte all’albo artigianato etico, prende parte alla prima edizione di Natale in Fiera anche con le aziende del comparto benessere. Per le due giornate della manifestazione fieristica sono previste, infatti, esibizioni dei professionisti del fitness e della bellezza. In particolare, domenica 28 parrucchieri ed estetiste associati a Confartigianato Forlì presenteranno, attraverso una sfilata di modelle e modelli, le acconciature e il trucco per le imminenti festività natalizie. Questi gli orari di Natale in Fiera che Italfiere organizza con la collaborazione di Cna provinciale e Confartigianato di Forlì: sabato 27 novembre dalle 15.00 alle 23.00 e domenica 28 novembre dalle 10.00 alle 20.00. Ingresso unico 3 euro, gratuito fino ai 13 anni e per gli anziani over 70.  
   
   
CON LA DB NACHTZUG AL "MOTOR SHOW DI ESSEN" PARTENDO DA MILANO, MONZA E COMO SI RAGGIUNGE DIRETTAMENTE LA PIÙ GRANDE FIERA AUTOMOBILISTICA NELLA CITTÀ DI ESSEN  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Il Motor Show 2004 si tiene ad Essen dal 26 novembre al 5 dicembre 2004. Alla fiera modiale dello sport motociclistico e delle auto, gli appassionati di questo settore avranno pane per i propri denti! Il Motor Show è la manifestazione numero 1 per conoscere i trend e le novità assolute del mercato internazionale. Un evento imperdibile per gli appassionati di auto e moto. I visitatori italiani hanno la possibilità di raggiungere Essen con il treno notturno diretto. Senza costosi e dispendiosi tragitti aerei, senza stress e code sulle autostrade i visitatori del Mot Show possono viaggiare in modo confortevole di notte con un treno diretto. In questo modo si risparmia benzina e si guadagnano due giorni completi per la visita della manifestazione Ogni sera il treno della Db Nachtzug parte da Milano alle 21:25 e ferma a Monza e Como prima di raggiungere la regione della Ruhr. L'arrivo ad Essen è previsto per il giorno successivo alle 9.40 in tempo per l'apertura della fiera. Dopo una entusiasmante visita si può far ritorno in Italia la sera stessa da Essen alle 19.02. Da Bologna e Firenze il treno diretto per Essen si effettua la notte del sabato, mentre il ritorno (con il treno diretto) è previsto per il venerdì notte I clienti della Db Nachtzug possono viaggiare nelle nuove carrozze letto che grazie alla tecnica moderna offrono ai viaggiatori una nuova dimensione del confort a bordo. I nuovi ammortizzatori dei vagoni, infatti, assicurano un sonno tranquillo e l'assistenza del personale di bordo provvederà a fornire bevande e piccoli snack direttamente nel vostro scompartimento, per un piacevole viaggio. Per i viaggiatori di vagone letto, nel prezzo del biglietto, è compresa una piccola colazione al mattino. Si può scegliere di viaggiare negli scompartimenti Economy con il lavabo oppure nesso scompartimento Deluxe con doccia e Wc privati. Per tutti glie altri viaggiatori sono a disposizione nella carrozza doccia e Wc comuni e tutti gli scompartimenti sono provvisti di una presa di corrente. Il viaggio diventa ancora più interessante quando si parla di prezzo. La tariffa Sparnight, infatti prevede di acquistare un biglietto comprensivo di prenotazione del posto a sedere a 29 Euro a persona a tratta, da 39 Euro per un posto cuccetta e da 59 Euro per il vagone letto. Andate a vedere in modo comodo e sicuro la vostra auto dei sogni. Informazioni e prenotazioni su www.Dbitalia.it  - e naturalmente anche su www.Nachtzugreise.de  
   
   
CHIUDE LA PRIMA EDIZIONE DI BENÉ PER QUATTRO GIORNI VICENZA È STATA IL CENTRO DEL MONDO DEL BENESSERE  
 
Vicenza 23 novembre 2004 - Almeno 6000 visitatori, in 4 giorni e 2 serate di apertura della fiera, che sabato e domenica era visitabile fino alla mezzanotte, 90 aziende rappresentate, provenienti da tutta Italia, oltre 1000 piatti serviti al Ristorante del Benessere e 650 pasti biologici per il fuori casa serviti in fiera, 350 trattamenti shiatzu offerti ai visitatori. Questi alcuni numeri della prima edizione di Bené, Sentieri di Benessere, fiera specializzata che si è conclusa ieri. Sono cifre che parlano di un buon inizio per un’impresa coraggiosa come proporre una nuova fiera. Questo l’ambizioso obiettivo dello Studio Event di Tiziano Marchetto, ideatore e organizzatore di Benè. Il primo appuntamento apre ora la strada ad un nuovo filone delle fiere vicentine. <­<­L’obiettivo di questa prima edizione – spiega Marchetto - era creare il contenitore per una fiera destinata a crescere in futuro.>> Obiettivo raggiunto: con i suoi sette sentieri Bené dà una panoramica completa del vasto mondo del benessere, che ciascuno può interpretare a proprio piacimento. Operatori e visitatori sono soddisfatti, perché Bené ha offerto stimoli e risposte mirate alle richieste più diverse. <­<­È stato un gioco di squadra, possibile solo grazie alla collaborazione e di molti, partner ed espositori che hanno creduto all’idea e hanno contribuito a realizzarla con entusiasmo>> prosegue l’organizzatore. Gli espositori hanno espresso commenti positivi per una fiera ben confezionata e selettiva, che ha rappresentato una proposta interessante per il business del settore, come non ha mancato di sottolineare Ugo Calearo titolare di Wa. Per Enrico Mattei, di Legnopan, Bené è concettualmente valida e ben focalizzata, ha dato l’opportunità di creare contatti interessanti e di presentare novità stimolanti per gli operatori. Anche Costantino Iliopulos, naturopata e presidente dell’Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche, ha trovato la fiera “energicamente positiva”, con gli spazi della giusta misura per valorizzare ogni espositore e dare allo stesso tempo una visione globale. Bené è un evento da vivere, da provare, da assaporare e sperimentare. Una concezione ancora nuova per i vicentini, che hanno però accolto positivamente il format della fiera aperta fino a mezzanotte, che fa della visita un vero e proprio intrattenimento, un modo diverso per passare una serata in relax e alla scoperta delle novità. Novità che non si sono fatte attendere, con proposte in esclusiva: dalla sauna ad infrarossi alla vasca per idroterapia, al lettino massaggiante ad infrarossi. Molto successo hanno riscontrato anche le soluzioni di benessere più tradizionali, come i trattamenti shiatzu o l’aroma-terapia. Negli stand della Scuola Internazionale di Shiatzu e della Federazione Nazionale Scuole di Shiatzu gli operatori hanno somministrato almeno 350 trattamenti nell’arco delle quattro giornate di fiera. Molto apprezzate l’area design, la casa Feng Shui, un’installazione che rispecchiava la sapienza orientale di organizzare lo spazio della casa per poter vivere in maggiore armonia, e lo spazio “Memorie sensoriali”, dove il ritmo rallentava per portare i visitatori ad immergersi in sensazioni multisensoriali e ad apprezzare un momento di distensione. Il Ristorante del Benessere, poi, ha avuto un successo che ha superato le stesse aspettative degli organizzatori. La novità di nutrirsi non solo di alimenti, ma di colori, energia e vibrazioni ha incuriosito i visitatori, non meno che gli espositori di Bené. L’inizio sembra dunque buono, l’organizzazione è soddisfatta e il pubblico sembra aver risposto bene alla proposta, decisamente alternativa alle fiere tradizionali. Lanciata l’edizione “zero”, non resta ora che dare appuntamento a novembre 2005 per una nuova, sorprendente, versione di Bené.  
   
   
PIÙ POTENZA, MAGGIORE COPPIA MOTRICE, MINORI CONSUMI: QUESTO È IL NUOVO MOTORE V6 DI MERCEDES-BENZ CLASSE E 350  
 
Roma. 23 novembre 2004 - La Mercedes-benz Classe E sarà presto in grado di regalare prestazioni ancora più brillanti, grazie al nuovissimo 6 cilindri che andrà ad equipaggiare la berlina e la station wagon. Questo V6, che sarà lanciato a fine 2004, si annuncia come uno dei più potenti motori a benzina della sua cilindrata. Avrà infatti una potenza di 200 kW (272 Cv) ed una coppia massima di 350 Nm a partire da 2.400 giri/minuto - valori superiori, rispettivamente dell'11% e del 21%, rispetto a quelli del 6 cilindri della precedente Classe E 320 - ma anche consumi di benzina inferiori di 0,7 litri ogni 100 chilometri. Il cambio automatico 7G-tronic a 7 marce, presente di serie sulla nuova Classe E 350, contribuirà a garantire ottime doti di ripresa e brillanti accelerazioni, nonché consumi contenuti ed un altissimo comfort di marcia. Nessun altro V6 di 3.500cc dispone di altrettanta potenza e coppia motrice. Il nuovo 6 cilindri Mercedes-benz è stato progettato per garantire brillanti prestazioni e grande piacere di guida. Questo motore di 3.498 cc sviluppa infatti una potenza di 200 kW/272 Cv, che corrisponde a ben 57 kW/78 Cv per litro. Altrettanto notevole è la sua coppia massima (350 Nm), disponibile in un'ampia gamma di regimi di rotazione tra i 2.400 ed i 5.000 giri/minuto. Il risultato è un propulsore in grado di garantire un'enorme spinta motrice e pronte accelerazioni, ma anche una guida molto rilassante nei trasferimenti autostradali ed extra-urbani in generale. La nuova Mercedes-benz Classe E 350 può raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 6.9 secondi, 0.8 secondi in meno rispetto alla precedente Classe E 320. Nel caso della versione station wagon, il progresso è di addirittura 1.4 secondi (7.1). La velocità massima è anch'essa aumentata, infatti entrambe le versioni raggiungono i 250 km/h. Lo stato dell'arte della tecnologia di questo nuovo 6 cilindri si esprime anche attraverso i consumi che sono di 9,7 e 9,9 litri ogni 100 chilometri rispettivamente per la versione berlina e station wagon. Nonostante la maggiore potenza del nuovo propulsore, la nuova Classe E 350 station wagon consuma 0,7 litri di benzina meno della precedente Classe E 320 e la berlina circa 0,2 litri meno. Principali caratteristiche del motore V6 e prestazioni della nuova Classe E 350: Mercedes-benz Classe E 350 Berlina/station Wagon Cilindri V6 Cilindrata 3.498 cc Potenza 200 kW/272 Cv Coppia massima 350 Nm a 2.400-5.000 giri/minuto 0-100 km/h 6.9 secondi 7.1 secondi 60-120 km/h 6.9 secondi 7.2 secondi Velocità massima 250 km/h 250 km/h Consumo di benzina* 9,7 l/100 km 9,9 l/100 km *Ciclo misto, normativa europea. Un pacchetto tecnologico che garantisce consumi contenuti ed un'elevata coppia motrice Il V6 in alluminio, che Mercedes-benz ha adottato recentemente sulla Classe Cls e sulla Classe Slk, s'impone all'attenzione per le sue particolari soluzioni tecniche. E' il primo V6 dotato di un sistema di regolazione variabile dell'asse a camme, che agisce sia sull'aspirazione che sullo scarico. Oltre a migliorare la potenza e la coppia del motore, questa soluzione contribuisce anche a contenere i consumi. La lunghezza del collettore d'aspirazione può variare in funzione del regime di rotazione del motore, in modo che il propulsore possa fornire la migliore coppia e potenza possibili nelle differenti condizioni operative. Ad un regime di soli 1.500 giri/minuto questo 6 cilindri è infatti in grado di fornire l'87% circa della sua massima coppia motrice (che, ricordiamo, è di 350 Nm). Alcune alette girevoli, poste all'interno dei condotti di aspirazione, migliorano l'aspirazione dell'aria e la combustione della miscela aria/benzina. Queste alette, aprendosi a regime parzializzato, aumentano la turbolenza del flusso dei gas nelle camere di scoppio ed, a seconda del regime di rotazione del motore, possono ridurre i consumi fino a 0,2 litri ogni 100 chilometri, e migliorare notevolmente la fluidità di funzionamento del propulsore. La nuova Classe E 350 è equipaggiata di serie con il cambio automatico 7G-tronic, la prima trasmissione automatica a 7 marce mai progettata per un'autovettura. La sofisticata centralina elettronica di cui è dotato il 7G-tronic sfrutta nel modo più efficace, ed in ogni possibile situazione di guida, il potenziale dell'elevata coppia motrice del V6, rivestendo così un ruolo fondamentale nell'ottimizzarne prestazioni e consumi. Sulle versioni 4Matic di Classe E, il nuovo motore V6 da 3.500cc è offerto anche in combinazione con una collaudatissima trasmissione automatica a 5 marce.  
   
   
RENAULT TRUCKS: SFIDA IN OFFICINA  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Si è svolto presso il Centro di Formazióne Internazionale di Lione il primo Challenge tra i meccanici della rete italiana dei punti di servizio autorizzati Renault Trucks. È stata una competizione a squadre basata sulle diverse competenze nell'assistenza ad un veicolo industriale. Tutti i meccanici della rete di Renault Trucks Italia hanno un livello di competenze elevato ed omogeneo, grazie all'attività di formazione che viene continuamente svolta presso la sede di Arluno. Ma anche nelle classi migliori, c'è sempre chi primeggia. Chi sono, dunque, i meccanici Renault Trucks più bravi d'Italia? La Casa francese ha voluto scoprirlo attraverso una competizione che ha coinvolto tutti i punti di servizio autorizzati della Penisola. "Questa inedita esperienza è per noi molto importante, perché raggiunge contemporaneamente tre obiettivi", spiega Gilles Laroche, Direttore del Customer Service Renault Trucks Italia. "Il primo è verificare la competenza dell'intera rete. Infatti, la selezione per la finale di Lione ha coinvolto tutto il personale tecnico della rete dei punti di servizio autorizzati. In concreto, ciò ha significato esaminare circa 400 persone nell'intera Penisola. Il secondo obiettivo è dimostrare ai nostri clienti che c'impegniamo quotidianamente per elevare il livello qualitativo dei servizi. Inoltre, con questa iniziativa ci rivolgiamo ai giovani, per incentivarli ad intraprendere l'attività di meccanici di veicoli industriali". La competizione è avvenuta in due fasi: una selezione nazionale e la finale a Lione. La prima è stata attuata dagli ispettori tecnici di Renault Trucks Italia, che hanno visitato tutti i punti di servizio autorizzati per sottoporre ai meccanici quattro questionari. Ognuno di questi conteneva una ventina di quiz, divisi per argomento: impianto frenante, meccanica, elettronica, processi e documentazione. Per ciascuna delle quattro aree in cui è stato diviso il territorio italiano (Nord-ovest, Nord-est, Centro e Sud) erano in palio tre posti in finale, cui hanno potuto accedere i partecipanti che hanno risposto in modo corretto al maggior numero di domande. La sfida decisiva è avvenuta lo scorso 4 novembre a Lione, negli attrezzati locali del Centro di Formazione Internazionale situati nel quartier generale di Renault Trucks. In questo caso, però, la gara non era più individuale, bensì tra quattro squadre di tre partecipanti, formate secondo lo stesso criterio geografico delle selezioni. Per i dodici finalisti, gli esperti della formazione Renault Trucks hanno preparato quattro impegnative prove in altrettante postazioni ed ogni squadra le ha affrontate a rotazione. Ciascuna prova aveva una durata massima di 30 minuti e non prevedeva una riparazione vera e propria, ma era basata sulla capacità di effettuare una diagnosi rapida ed accurata d'inconvenienti realizzati ad arte. Il punteggio di ogni prova variava dal tempo in cui la squadra risolveva il problema posto: più lo faceva velocemente, più punti conquistava. Ha vinto, ovviamente, chi ha sommato il maggior punteggio. La prima prova si è svolta attorno ad un Renault Premium. I concorrenti dovevano diagnosticare un guasto sapendo che il camion indicava un'anomalia all'impianto frenante solamente col motore acceso. Si trattava di un cablaggio interrotto, che si poteva individuare usando adeguatamente la diagnosi computerizzata. La prova successiva è avvenuta a tavolino: i concorrenti avevano una serie di diagrammi, realizzati al banco frenometrico, di un semirimorchio con un malfunzionamento all'impianto frenante. Ball'analisi di questi grafici dovevano individuare il guasto e spiegare come ripararlo. Nella terza prova, i concorrenti dovevano descrivere la corretta procedura d'accettazione del veicolo in officina, evidenziando eventuali problemi e lo stato di manutenzione. L'ultima prova richiedeva molto intuito, in quanto i partecipanti dovevano individuare l'inconveniente che impediva la messa in moto di un Renault Midlum. Non è stato semplice, poiché era stato manomesso il circuito di bassa pressione che recupera il gasolio dagli iniettori. La prima competizione nazionale tra meccanici della rete Renault Trucks Italia è stata vinta dalla squadra del Centro, formata da Marri Luca Carboni di Fratta Todina (Pg); Emiliano Fommei di Grosseto; Sandro Molinas di Olbia (Ss). Gli altri partecipanti sono stati: Gioacchino Biasutti di Vercelli, Mario Carozzi di Brivio (Lc) e Paolo Tuninetti di Bra (Cn) per il Nord-ovest; Stefano Magnani di Reggio Emilia, Federico Rigato di Padova e Massimo Stefanini di Voltano (Ra) per il Nord-est; Rosario Ferrara di Comiso (Rg), Flavio Idolo di Noa (Le) e Salvatore Maiorana di San Filippo del Mela (Me) per il Sud. Alla premiazione è intervenuto anche Vidal de La Blache, Responsabile della qualità di Renault Trucks. "Nell'ambito dei servizi, il nostro Gruppo sta investendo notevoli risorse per migliorare tutte le fasi dell'assistenza: l'accettazione del veicolo in officina, la diagnosi, le riparazioni e l'assistenza su strada", ha affermato Vidal de La Blache. "Questa iniziativa è il simbolo delle prestazioni offerte quotidianamente dai nostri meccanici a tutti i clienti. Quest'anno è stata inaugurata dalla rete italiana, ma nei prossimi anni vogliamo coinvolgere anche gli altri Paesi europei".  
   
   
PRENDE AVVIO IN LOMBARDIA “PROGETTO LETTURA ALESSANDRO MANZONI”  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Promosso dal Miur, “Progetto Lettura” intende proporre nuove riflessioni intorno al pensiero e all’opera dei grandi autori classici della nostra letteratura e, in particolare, sollecitare alla lettura, intesa quale occasione di scambio di esperienze tra diverse generazioni. In Lombardia il Progetto, realizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale, consiste nella realizzazione di eventi, attività e iniziative legati alla figura e all’opera di Alessandro Manzoni e si sviluppa in varie fasi nel periodo novembre 2004 - maggio 2005. Si inizia dunque con l’evento culturale di carattere teatrale che l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia offre dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie “Adelchi “ con intervista impossibile ad Alessandro Manzoni, ideato e curato da Massimiliano Finazzer Flory, lunedì 29 novembre 2004, ore 20, Auditorium San Fedele – via Hoepli 3/b, Milano. L’evento si articola in due livelli che toccano, integrandosi vicendevolmente, la vita e l’opera di Manzoni. Da un lato, infatti, la rappresentazione muoverà da un’intervista impossibile ad Alessandro Manzoni, provocata da Massimiliano Finazzer Flory – a cui si deve la regia dell’intera serata – e con il prof. Pietro Gibellini, ordinario di Letteratura Italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile scientifico di “Progetto Lettura Alessandro Manzoni”, che per l’occasione interpreterà il grande scrittore. Verrà qui posta attenzione sull’uomo Manzoni, anche affrontandone, con ironia, aspetti privati e psicologici ed inserendo la sua opera nel contesto che la influenzò dal punto di vista culturale, storico, religioso e socio-politico. Dall’altro, i passaggi più significativi di Adelchi, selezionati ad hoc, saranno letti da Franco Branciaroli, che darà voce ai protagonisti della tragedia, Desiderio, Carlo, Adelchi e al famoso coro, che in uno dei momenti più toccanti della vicenda, racconta la morte di Ermengarda. L’idea è infatti quella di proporre brani che stimolino un ascolto profondo, focalizzando i temi della pietas e dell’identità del popolo. Ad alimentare il ricordo dello scrittore che si muove tra i suoi libri immaginandosi i personaggi di cui sta narrando, preziosi elementi di scena saranno gli oggetti appartenuti a Manzoni, gentilmente concessi dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani, tra cui un ritratto che porterà lo spirito dell’autore sul palco. La sceneggiatura dello spettacolo offre inoltre un punto di vista inedito sulla tragedia, grazie alla performance di danza contemporanea di Chiara Olivieri, con una coreografia appositamente ideata per l’evento su elaborazione sonora ad effetto su musiche di Philip Glass, Federico Mantovani, Arvo Pärt, Gioacchino Rossini, Ryuichi Sakamoto, Franz Schubert. L’obiettivo è di superare le interpretazioni stereotipate, per guardare all’opera manzoniana con l’occhio del contemporaneo, per suggerire visioni critiche di carattere filosofico ed etico capaci di rinnovare il messaggio letterario e di proporre accostamenti nuovi alla lettura del testo. Lo spettacolo avrà carattere itinerante e verrà riproposto nei mesi di febbraio e marzo 2005 in due luoghi-simbolo legati alla tragedia dell’Adelchi: il Castello visconteo di Pavia e il Monastero di San Salvatore in Santa Giulia a Brescia.  
   
   
BORIS VIAN INEDITO TRA TEATRO E MUSICA CON GIANGILBERTO MONTI  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Proseguono gli appuntamenti mensili del Teatro Arsenale presso il Forum della Fnac di via Torino a Milano. In occasione dello spettacolo “La belle époque della Banda. Lo chansonnier, autore e attore Giangilberto Monti intratterrà il pubblico raccontando con parole e musica la sua ultima avventura teatrale dedicata a una delle figure più poliedriche del Novecento, Boris Vian. Boris Vian (1920-1959) personalità tra le più singolari della cultura francese del dopoguerra fu narratore, drammaturgo, poeta, musicista jazz. Nel 1954 Boris Vian scrisse 19 canzoni per un opera teatrale sulla vita del bandito anarchico Jules Bonnot, vissuto in Francia a cavallo del Novecento. L'opera fu censurata e se ne persero i dialoghi. Giangilberto Monti ha da sempre manifestato un interesse particolare per la figura dell’autore francese, scegliendo di recuperare quelle canzoni nell’ordine voluto da Boris Vian e di tradurle. Dopo aver musicato i brani rimasti incompiuti ha scritto un adattamento, prima teatrale e poi radiofonico, sulla Banda Bonnot prendendo spunto da documenti d¹epoca. Il Cd doppio Folkclub Ethnosuoni raccoglie le canzoni e lo sceneggiato radiofonico, che vinse il Prix Suisse 2004. Lunedì 29 novembre 2004, alle ore 18.00, secondo appuntamento della rassegna ‘Dietro le Quinte’ , curata dal Teatro Arsenale al Forum della Fnac di via Torino, Milano, info: 02 720821. Www.fnac.it  
   
   
ALLA TRIENNALE IL MUSEO DEL DESIGN ACCORDO DI PROGRAMMA: 2.000 MQ DI SUPERFICIE ALL'INTERNO DEL PALAZZO DELL'ARTE  
 
Milano, 23 novembre 2004 - La Lombardia e Milano avranno il Museo del Design. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni, hanno firmato l'Accordo di programma con il presidente della Fondazione Triennale, Davide Rampello, per la realizzazione del progetto all'interno del Palazzo dell'Arte. Il Museo occuperà una superficie di circa 2.000 mq e sarà un Istituto culturale di livello internazionale, destinato a promuovere e diffondere la conoscenza del design italiano, sia nella sua dimensione storica, sia nelle sue prospettive future. I lavori per allestire il Museo del Design inizieranno nel 2005 e si concluderanno nel 2006. "Il Museo del Design - ha commentato il presidente Formigoni - non poteva che nascere a Milano e a Palazzo dell'Arte, che sono un centro di assoluta eccellenza a livello mondiale in questo settore. L'accordo - ha aggiunto il presidente - rientra in una politica di valorizzazione del design, che la Lombardia ha già sviluppato con, ad esempio, la creazione di un metadistretto dedicato a questo comparto o la sinergia con le Università". "Questo nuovo Museo - ha sottolineato l'assessore Albertoni - sarà il tempio del design nel mondo ed entrerà a far parte della rete dei musei lombardi che già conta 330 strutture accreditate". La forma di gestione del Museo individuata nell'Accordo come la più adeguata è una Fondazione, costituita da Regione Lombardia, Triennale e da altri soggetti pubblici e privati impegnati nella valorizzazione del design, nella formazione degli operatori o proprietari di significative raccolte di oggetti di design. Per quanto riguarda i finanziamenti, la Regione Lombardia destinerà la sua quota annuale di 522.607,20 euro alla Fondazione La Triennale per la realizzazione del Museo. Sono inoltre già disponibili i fondi del Ministero per i Beni e le Attività culturali (3.523.564,80 euro per il Museo e 656.849,92 euro per l'allestimento del Centro di Documentazione e Archivio), mentre la Fondazione La Triennale stanzierà 1.200.000 euro. Per sostenere la competitività delle aziende, la ricerca e la progettazione, uno dei cinque metadistretti promossi dalla Regione Lombardia è dedicato al design. Comprende 65 Comuni nelle province di Como, Milano, Bergamo, Brescia, Mantova e Lecco per un totale di 46.054 addetti. Per finanziare i nuovi progetti realizzati in tutti i metadistretti lombardi, la Regione ha stanziato nel 2004 25 milioni di euro.  
   
   
FAUSTO ZONARO DALLA LAGUNA VENETA ALLE RIVE DEL BOSFORO UN PITTORE ITALIANO ALLA CORTE DEL SULTANO  
 
Roma, 23 novembre 2004 - "Fausto Zonaro - dalla laguna veneta alle rive del Bosforo - un pittore italiano alla Corte del Sultano": dal 26 novembre al 19 dicembre 2004 il Complesso del Vittoriano ospita una importante e ricca retrospettiva di Fausto Zonaro, ritrattista, illustratore realista, pittore di storia alla corte di Bisanzio tra il 1896 e il 1910, al servizio del Sultano Abdul Hamid Ii. In mostra oltre 90 opere tra oli su tela e su tavoletta, circa 27 disegni e 10 foto di Elisa Pante Zonaro, moglie di Fausto Zonaro, ripercorreranno gli inizi dell'artista nella scuola veronese, la sua predilezione per soggetti tratti dalla vita popolare e scene di genere, l'influenza dell'ambiente partenopeo, i ritratti, l'esperienza ventennale a Istanbul e alla corte del sultano. La mostra, curata da Giovanna Damiani, è promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, il Dipartimento dei Palazzi Nazionali della Grande Assemblea Nazionale della Turchia, il Centro Yapi Kredi per le Attività Culturali, Arte ed Editoria, Comunicare Organizzando, e si avvale del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Presidenza della Grande Assemblea Nazionale della Turchia. Roma, Complesso del Vittoriano Ingresso Ara Coeli, Roma giovedì 25 novembre.  
   
   
IL TESORO DELLA STATALE. COLLEZIONI E IDENTITÀ DI UN GRANDE ATENEO UNA SELEZIONATA RASSEGNA DI MATERIALI, PREPARATI, REPERTI, STRUMENTI E VOLUMI APPARTENENTI ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO  
 
 Milano, 23 novembre 2004 - L’università degli Studi di Milano e il Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e Musei – con il sostegno di Fondazione Cariplo, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano, Federchimica e Gondrand, hanno presentato la mostra “Il Tesoro della Statale. Collezioni e identità di un grande Ateneo”, alla Rotonda di via Besana dal 23 novembre 2004 al 13 febbraio 2005. L’esposizione, ideata e realizzata per celebrare gli ottant’anni dalla fondazione dell’Ateneo, vuole coinvolgere il pubblico milanese, e non solo, presentando i tesori ancora sconosciuti dell’Università. Un patrimonio prodotto dall’ingegno degli uomini, ma anche dalla natura, accomunato da un’originaria destinazione di studio, di conoscenza, e in grado di stupire per imprevedibili e sorprendenti qualità estetiche. Una selezionata rassegna di materiali, preparati, reperti, strumenti e volumi di speciale valore storico e documentario, rappresentativa dell’ampio ventaglio disciplinare di una grande realtà scientifica e didattica, di un sapere coniugato al plurale, per la prima volta, nella sue forme più affascinanti e inconsuete, si svela alla città di Milano, offrendosi agli interessi culturali più diversi. Il percorso espositivo è ideato come insieme di spazi nei quali si scoprono mirabilia: tavole parietali che un tempo insegnavano l’anatomia degli esseri viventi, diorami ed erbari, modelli di scomparse varietà di frutta, statue miologiche, cere dermatologiche, pesci fossili e carte geologiche storiche, modelli matematici tridimensionali, antichi strumenti di misurazione, cristalli organici, le collezioni egittologiche e papirologiche e così via, lungo un itinerario che sottolinea gli indissolubili intrecci tra cultura scientifica e umanistica, sotto il segno dell’interdisciplinarità e della globalizzazione della conoscenza. Seguendo l’avvolgente andamento delle settecentesche architetture della Rotonda di via Besana, il percorso svela il cuore della mostra, rappresentato dallo strumento più emblematico degli studi universitari: il libro. Lo spazio centrale è infatti dedicato alle collezioni di volumi acquisite in questi anni dall’Ateneo, tra le quali spiccano per valore storico la Biblioteca del Senato di Milano e i Fondi Alfieri e Cantù. Da preziosi nuclei di testi miniati e cinquecentine si passa a fondi altrettanto notevoli legati alla storia letteraria e artistica della modernità e della contemporaneità. Basti citare, al riguardo, le straordinarie opere della Biblioteca Reggi. Per sottolineare le possibilità di dialogo tra i diversi mondi del sapere, la mostra è arricchita da alcune opere di un artista contemporaneo, Eugenio Ferretti. I suoi lavori scandiscono il percorso espositivo con parole di evidenza lapidaria, che introducono e dialogano con le differenti sezioni. Un altro maestro della ricerca artistica del nostro tempo, David Tremlett, ha contraddistinto ciascun settore con variazioni tonali di un colore di fondo, individuando un’organizzazione spaziale e cromatica particolarmente suggestiva. Nel porticato esterno, a coronare la mostra, settanta grandi stendardi raccontano attraverso riproduzioni fotografiche la storia dell'Università di Milano, dalle origini ad oggi. Informazioni 02 5455047/236  
   
   
MANIFESTI DELLO SPUMANTE ITALIANO 25 NOVEMBRE 2004 - 16 GENNAIO 2005 PALAZZO ROCCABRUNA, VIA SS. TRINITÀ, TRENTO  
 
Trento, 23 novembre 2004 - Un secolo di manifesti dello spumante italiano in mostra a Trento da novembre a gennaio. Da Cappiello a Testa, i grandi protagonisti della cartellonistica del Novecento.raffinata ed elegante protagonista della stagione fin-de-siècle; invitante compagna di follie; fantasiosa baccante o donna-farfalla; ammaliatrice e tentatrice; ballerina sognatrice. Non ci sono dubbi: è la donna – da sempre stereotipo tra i più efficaci della psicologia della vendita – la testimonial ricorrente per la «réclame» dello spumante italiano. La risposta nazionale allo champagne francese, avvenuta agli albori del Xx secolo, si affida dunque alla figura femminile indicandola non solo come fruitrice ideale di un prodotto di classe ma ben più come compagna di follie e di ritualità mondane, applicazione visiva (e traduzione nostrana) del motto «donne e champagne» che contraddistingue, nella sottile psicologia dei desideri, uno stile di vita nottambulo e trasgressivo.È un mondo di grande fascino evocativo quello che accompagna la mostra Manifesti dello spumante italiano, una mostra che raccoglie le più belle affiches sul tema, prodotte in un arco temporale che percorre l’intero secolo scorso, arrivando a storicizzare anche i primi manifesti fotografici degli anni Sessanta e Settanta che soppiantarono in modo radicale la tecnica grafica che aveva contraddistinto l’intera produzione precedente. Un corpus di materiali – molti dei quali inediti – che ripercorre la storia pubblicitaria delle grandi Case produttrici: da Cinzano a Gancia, da Asti a Riccadonna, da Martini a Bosca, da Ferrari a Contratto, da Cora a Ferrero sino agli ormai dimenticati Mitigliano, Mirafiore, Calissano, Svic… Un’esposizione affascinante sia per la qualità grafica e l’accattivante linguaggio figurativo dei pezzi presentati, opera dei migliori cartellonisti del Novecento (Aldo Mazza, Achille Luciano Mauzan, Plinio Codognato, Erberto Carboni, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Giuseppe Magagnoli, Nico Edel, Mario Gros, Armando Testa…) che per la fondamentale documentazione storica e di costume. La visione di un mondo felice di vivere che attraversa l’intero secolo, segnato dal dramma di due conflitti mondiali, ma non per questo rinunciatario ai piaceri della trasgressione e del divertimento.Oltre cinquanta i pezzi in mostra, in gran parte provenienti dalla Raccolta Salce del Museo di Treviso. Le raffinate affiches – rappresentative di una ventina di autori – sono accompagnate, in un suggestivo allestimento, da abiti d’epoca, testimoni tridimensionali dei modelli «dipinti» dalle firme più autorevoli del manifesto italiano. Dalla voluttà del rilievo di Leonetto Cappiello (ben sei i cartelloni esposti) ad Armando Testa già impostato secondo i canoni grafici (Riccadonna, 1959) che lo renderanno celebre nei Caroselli degli anni Sessanta. Il tutto accompagnato da un video, realizzato per l’occasione, dove il gesto del brindisi, mutuato da scene di celebri film, fissa l’attimo topico del «cin-cin», il momento magico dove il prodotto diventa protagonista assoluto.La mostra è promossa dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento in sodalizio con la Provincia autonoma di Trento che la presentano al pubblico in occasione dell’evento internazionale «Bollicine su Trento», una rassegna che punta a ribadire il ruolo di leader del «Trento D.o.c.», lo spumante classico prodotto dalle aziende trentine.Ideata e prodotta da Esaexpo in collaborazione con il Museo Civico di Treviso, depositario della prestigiosa Raccolta Salce – una delle più importanti collezioni di manifesti al mondo – e con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, l’esposizione verrà allestita nel Palazzo Roccabruna di Trento, elegante residenza rinascimentale che in questa occasione riapre al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro.La mostra – curata da Roberto Festi – si inserisce di diritto tra le molte iniziative che, a livello internazionale, studiano e approfondiscono, con sempre maggior frequenza, il tema del cartellone pubblicitario. È accompagnata da un pregevole catalogo (120 pp.), edito da Priuli & Verlucca, che pubblica l’intera catalogazione dei manifesti presenti in mostra accompagnandola a studi critici e schede biografiche degli artisti. Per informazioni: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento Tel. 0461.887269  
   
   
CONTINUA IL SUCCESSO DI “ANDREA PFISTER” NELLA “GALLERIA DEI PASSI D’ARTISTA” DI VIGEVANO (PV)  
 
Vigevano, 23 novembre 2004 - Grande successo per la sfavillante collezione di Andrea Pfister, in mostra sino al 9 gennaio 2005 nella “Galleria dei Passi d’Artista” del Museo della Calzatura di Vigevano (Pv). Gli amanti del glamour e dell’arte hanno ancora tempo sino al 9 gennaio 2005 per visitare la sfavillante collezione di Andrea Pfister e lasciarsi affascinare dalle creazioni dell’artista-stilista, vigevanese d’adozione e icona del design nella patria della calzatura italiana. La mostra “Andrea Pfister. Sogni, Arte, Scarpe.”, allestita nella Seconda Scuderia del Castello Sforzesco, ha inaugurato a settembre la “Galleria dei Passi d’Artista” del Museo della Calzatura di Vigevano (Pv). Lo stilista, noto in tutto il mondo per la sua creatività, espone a Vigevano i più significativi modelli realizzati a partire dal 1964 per arrivare agli esemplari inediti della collezione primavera-estate 2005. Una sezione della mostra, proveniente dalla collezione privata di Andrea Pfister, ospita le scarpe indossate da Marylin Monroe, Joan Crawford, Judy Garland, Betty Crabel, la Regina Maria José e Lady Ascort . Da 40 anni Andrea Pfister è all’avanguardia e rimane una fonte d’ispirazione per tutti i giovani, perché la sua creatività non segue i dettami della moda, fa moda. La sua genialità ha ricevuto molteplici consacrazioni internazionali, tra le quali spicca l’esposizione permanente dedicatagli dal Museo di Romans, già ospitata a New York, Toronto, Zurigo e Los Angeles. Nato a Pesaro il 30 agosto 1942, Andrea Pfister si sposta a Firenze a 18 anni per studiare storia dell’arte e all’età di 20 anni arriva a Milano, dove completa la sua formazione presso l’Ars Sutoria. Nel 1963 vince il “Concorso Internazionale per Designer di Calzatura” ad Amsterdam, che gli permette di iniziare a collaborare a Parigi con grandi nomi, quali Lavin e Jean Patou, realizzando i modelli per le collezioni Haute Couture. Nel 1965 lancia la sua prima collezione griffata “Andrea Pfister”: domina il colore, in particolare il rosso che diverrà la nuance simbolo della sua carriera. Nel 1967 incontra Jean Pierre Dupré, con cui nel 1968 si trasferisce a Vigevano, dove apre una fabbrica-atelier che in breve diviene punto di riferimento qualitativo per tutto il mondo della calzatura vigevanese. Anche se la sua casa rimane Vigevano, Andrea è un vero “cittadino del mondo”, per lavoro ma anche per il piacere di incontrare le sue numerose amiche ed estimatrici: Ursula Andress e Liz Taylor, Madonna e Barbra Streisand, Cher e Bo Derek, Catherine Deneuve e Jacqueline Bisset, Claudia Cardinale e Susan Sarandon, Julia Roberts e Sharon Stone… Infolink: www.Castellodivigevano.it  
   
   
A MILANO DAL 16 DICEMBRE AL 28 FEBBRAIO 2005 LA MOSTRA GIUSEPPE RIVADOSSI OPERE IN LEGNO 2004 ALLO STUDIO BELLAGAMBA ESPOSTE 20 OPERE DELLO SCULTORE E DESIGNER BRESCIANO  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Dal 16 dicembre al 28 febbraio 2005, allo Studio Bellagamba di Milano, si terrà la mostra Giuseppe Rivadossi. Opere in legno 2004 che presenta le nuove creazioni dello scultore e designer bresciano. Il percorso espositivo, composto da venti opere, è costruito in modo da offrire al visitatore una panoramica sulla produzione creativa del 2004 di Giuseppe Rivadossi e della sua Officina. Si potranno ammirare le sculture che rivisitano temi già trattati nei precedenti cicli, quali Mater amabilis, Agnus Dei, Croce liturgica, Alma mater, insieme alla nuova collezione di mobili (custodia aurina, credenza moissac, madia petra, madia athos, madia catalana, custodie, archi, steli) e di oggetti, realizzati utilizzando vari tipi di legno, dal tiglio all’acero, al noce, al mogano, al cirmolo, fino al wenghe. Emblematica la definizione che Roberto Tassi diede del lavoro di Giuseppe Rivadossi: “Il linguaggio plastico di Rivadossi semplice, essenziale, potente, segue le superfici levigandole, facendo scorrere su di loro la luce, ma lasciandole ricche delle loro più minuziose asprezze, delle sottili ondulazioni, dei segni per cui la materia mantiene la propria specificità, ma nello stesso tempo la trasforma in carne, in pelle, poiché è sempre sul corpo che quel linguaggio si esercita; è sempre un corpo che crea; sempre nudo, sempre femminile, con pochissime eccezioni. L’appuntamento di Milano rappresenta un’anteprima della grande antologica che Verona dedicherà all’arte di Giuseppe Rivadossi, prevista nella primavera del prossimo anno, a Palazzo Forti. Giuseppe Rivadossi, nato nel 1935 a Monteclana di Nave (Bs), dove vive, esordisce con la scultura nel 1968, lavorando nella storica falegnameria del padre che viene trasformata in un atelier. Sensibile alla lezione dei grandi artieri moderni (Hofmann, Makintosh, Bugatti, Mollino), Rivadossi ha fondato nel 1976 l'omonima officina a Nave (Bs), una struttura creativa che produce sculture e mobili artistici, nella ricerca di nuove forme poetiche per gli spazi abitativi. Negli anni '70 iniziano le esposizioni, in Italia e all'estero, che hanno trovato parole di ammirazione da parte di numerosi critici e artisti, da Giovanni Testori a Marco Vallora, Ermanno Olmi e Vittorio Sgarbi. Nel 2001, Giuseppe Rivadossi fonda la Giuseppe Rivadossi Officina, con la quale prosegue, grazie all’aiuto dei figli e dei collaboratori, la sua opera. Per informazioni: tel. 030.2532773 – e-mail: info@rivadossi.Net  
   
   
CITROEN MILANO CITY MARATHON 2004 LA PRESTIGIOSA MARCIA IN CITTÀ PRENDERÀ IL VIA DOMENICA 28 NOVEMBRE TESTIMONIAL D'ECCEZIONE, STEFANO BALDINI, MEDAGLIA D'ORO NELLA MARATONA ALLE OLIMPIADI DI ATENE  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Domenica 28 novembre, alle ore 9.15, per i disabili alle ore 9.00, prenderà il via la V edizione 2004 della Milano City Marathon. Folta la schiera dei partecipanti. Almeno 4.800 partecipanti correranno fianco a fianco con atleti di primissimo livello agonistico tra i quali, Josia Thugwane, il forte olimpionico sudafricano che ha brillato ai Giochi di Atlanta ’96, mentre, in campo femminile, è confermata la presenza dell’italiana Gloria Marconi. Il tracciato della maratona, salvo minime variazioni, sarà identico a quello delle passate edizioni, ossia partenza da via Vittorio Pisani e arrivo previsto in Piazza Duomo dopo che gli atleti si saranno cimentati lungo i canonici 42 km e 195 metri delle principali e storiche vie cittadine. Alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione tenutasi a Palazzo Marino martedì 18 novembre, tra gli organizzatori del prestigioso evento, Gabriele Rosa, ha spiegato le caratteristiche fondamentali del percorso - Si tratta di una corsa molto bella e veloce tutta interna alla città, una corsa che coinvolgerà anche 26 società sportive di Milano e hinterland e che sta diventando sempre più importante nel circuito delle grandi maratone. La città di Milano - ha poi concluso - ha una planimetria completamente pianeggiante che consentirà agli atleti di raggiungere ottimi tempi nelle prestazioni. Nel prologo della manifestazione, che si terrà venerdì 26 novembre presso la Presidenza di Regione Lombardia, in veste di ambasciatore/testimonial, vi sarà anche Stefano Baldini, l’atleta medaglia d’Oro ad Atene che nella famosa maratona tanto ha entusiasmato e impressionato gli sportivi di tutta Italia per strategia e agonismo. In quell’occasione, alla presenza del Governatore Roberto Formigoni, il forte maratoneta italiano, in un simbolico abbraccio, si riconcilierà con Vanderlei Lima, l’atleta brasiliano aggredito da uno squilibrato nel corso della maratona ateniese; vicenda questa costò al brasiliano deconcentrazione e perdita di preziosi secondi. Da quel giorno, i due atleti, non hanno più avuto modo di incontrarsi, stringersi la mano e chiudere definitivamente le polemiche sorte in quella circostanza e che in parte avevano oscurato la pur corretta e brillante prestazione dell’italiano. Un gesto simbolico di amicizia e partecipazione che dunque rappresenta lo sport anche come momento di fratellanza. Anche il trionfatore dell’ultimo Giro ciclistico d’Italia, Damiano Cunego, parteciperà alla gara seguendo il gruppo dei maratoneti in sella alla sua bici. La Gara, ripresa in diretta Rai con un collegamento su Rai Tre dalle 9.15 alle 11.58, si correrà all’insegna della massima sicurezza: i non tesserati Fidal o di altre Federazioni hanno infatti dovuto esibire il certificato medico di abilitazione all’agonismo per potersi iscrivere alla maratona. Un imponente servizio medico e fisioterapico seguirà i partecipanti lungo tutto il percorso; alcuni medici potranno avvalersi del servizio mobile grazie alle moto mentre altri saranno presenti nelle postazioni fisse co autoambulanze: la prima si troverà al 21° chilometro, la seconda al 30°, la terza all’arrivo in Piazza Duomo. In abbinata alla maratona si correrà anche la Run for Good, una raccolta fondi legata ai concorrenti che si faranno sponsorizzare da amici, parenti, compagni di scuola e colleghi di lavoro, per ogni chilometro percorso. I fondi così raccolti verranno portati simbolicamente al traguardo da ciascuno dei partecipanti. In questa edizione l’ente destinatario della raccolta dei contributi sarà il Wwf. Questa la classifica di arrivo delle prime 5 posizioni della scorsa Iv edizione 2003: 1) Birgen John- Kenia - in 2.09.08; 2) Tarus Philip - Kenia - in 2.09.24; 3) Cheruyot Robert - Kenia - in 2.11.07; 4) Tolosa Ambesse - Etiopia - in 2.11.12; 5) Goffi Danilo - Italia - in 2.11.23;  
   
   
LA MARCIALONGA 2006 “SKATING”? L’IDEA E’ DI ALTERNARE LO STILE OGNI ANNO  
 
Trento, 23 novembre 2004 - E’ ormai noto che la prossima Marcialonga, quella datata 30 gennaio 2005, si disputerà ancora in stile classico. La scelta coraggiosa e controcorrente della Marcialonga presa nel 2003, evidentemente, ha dimostrato le grandi capacità intuitive ed organizzative di un comitato che, anche per il 2005, ripropone la granfondo a passo alternato, tornando alle origini. Erano 5.048 gli iscritti del 2003, 4378 quelli della scorsa edizione e per il 2005, a due mesi abbondanti dal via, i numeri sono importanti: già oltre 3000 iscrizioni sono giunte alla segreteria di Predazzo. Anche se i numeri danno ragione alle scelte degli organizzatori, non è detto che si voglia a tutti i costi snobbare chi ama la tecnica libera, lo skating. Il presidente Alfredo Weiss è molto esplicito: “Noi non vogliamo certo dimenticarci di chi non ama la tecnica classica. Prima della gara il Comitato si riunirà e deciderà che cosa fare nel 2006. Non è detto che in futuro si possa alternare un’annata in classico ed una in skating”. Alla Marcialonga ci sono le storie dei grandi campioni, come quella di Gabriella Paruzzi che da qui ha preso lo spunto per vincere la Coppa del Mondo, ma le più belle sono quelle dei “bisonti” che si trascinano fino al traguardo di Cavalese dopo 70 chilometri di fatica: facile a dirsi ed a scriversi, ben diverso è far scivolare gli sci nei binari che conducono in una fantastica avventura attraverso le Valli di Fassa e di Fiemme. La Marcialonga è di tutto e di più, è un intrecciarsi di storie e di amicizie che non hanno frontiere ma è anche una grande sfida contro se stessi, chi in lizza per una classifica e chi impegnato in un puro confronto per dimostrare le proprie capacità. E’ un evento che sembra ringiovanire di anno in anno, e nessuno ha dimenticato quei fantastici pionieri dello sci di fondo che nel 1971 hanno avuto il coraggio di inventare una fucina di emozioni, una leggenda che è diventata l’orgoglio di una comunità, quella delle due valli, radicata nelle proprie tradizioni: Giulio Giovannini, Roberto Moggio, Mario Cristofolini, Nele Zorzi. Nel 2005 ricorre anche il ventennale della Minimarcialonga dedicata ai più piccoli, una gara senza classifica, un’occasione per “giocare con gli sci” fra tanti coetanei. La “Mini”, che come sempre andrà in scena il sabato di vigilia, offre a centinaia di sciatori in erba l’opportunità di trascorrere un giorno all’insegna dello sport, del divertimento e dell’amicizia, in cui non ci sono né vinti né vincitori e tutti vengono festeggiati allo stesso modo. E’ lo spirito di amicizia a prevalere e ad insegnare ai ragazzi il vero significato dello sport. Infolink: su www.Marcialonga.it  
   
   
COPPA HALLS ALL'ULTIMO CLASSIFICATO DI CITROEN MILANO CITY MARATHON  
 
Milano, 23 novembre 2004 - Buone notizie per chi partecipa, senza alcuna velleità di successo, a Citroën Milano City Marathon '04, in programma domenica 28 novembre a Milano. O meglio, si prefigge di concludere entro il tempo massimo, fissato in sette ore dal momento dello sparo del cannone (il via alla maratona si presume intorno alle 9.15 del mattino da via Vittor Pisani, per cui il gong suonerà intorno alle 16.15). A favore dell'ultimo classificato in tempo utile (sette ore dallo sparo), Halls Mentholyptus, marchio storico delle caramelle balsamiche e sponsor ufficiale di Citroën Milano City Marathon, ha deciso di assegnare un trofeo, denominato Coppa Halls. In ogni caso uno splendido premio di consolazione. Se le caramelle Halls, le Saila Kiss Cool, possono fare miracoli per la gola, incoraggiando i partecipanti a concludere la gara, altrettanto non si può pensare che producano a favore delle gambe dei maratoneti. Di qui lo slogan "Halls fa miracoli per la gola ma non per tutto", che accompagna la caramella balsamica per eccellenza. Come a dire che se dopo 42 chilometri e spiccioli le gambe non reggeranno più, facciamo in modo che almeno la gola arrivi al traguardo in splendida forma.