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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Giugno 2005
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IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA LANCERÀ UN APPELLO INSIEME AL LEADER DEGLI U2 BONO PER SPINGERE L’UNIONE EUROPEA A RADDOPPIARE GLI AIUTI ALLO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 9 giugno 2005 – Oggi il presidente della Commissione europea Barroso incontrerà Bono, il leader del gruppo rock irlandese U2, che è uno dei principali promotori della campagna a favore dell’Africa. Scopo dell’incontro è rivolgere un appello ai leader europei che la prossima settimana parteciperanno al vertice di Bruxelles affinché utilizzino tutto il loro peso politico per promuovere la definizione di nuovi ambiziosi obiettivi che portino l’Unione europea a raddoppiare nell’arco di dieci anni –ossia entro il 2015 - gli aiuti allo sviluppo. L’accordo sugli aiuti è parte essenziale del processo di preparazione del vertice del G8 che si terrà a luglio in Scozia, al quale parteciperà anche il presidente Barroso, e del riesame degli obiettivi di sviluppo del millennio, previsto a settembre. L’incontro tra Bono e il presidente sarà seguito alle 10.30 da una conferenza stampa congiunta nella sala stampa del Berlaymont.  
   
   
FISCALI: NUOVA PARTNERSHIP CON CULT NETWORK  
 
Cagliari, 9 giugno 2005 – Tiscali e Cult Network, il canale culturale della Tv satellitare visibile nel bouquet digitale Mondo Sky- canale 142 hanno annunciato ieri un nuovo accordo di partnership. Grazie all’intesa gli utenti del portale Tiscali avranno accesso, attraverso un’interfaccia dedicata con grafica personalizzata, ad una serie di contenuti nei quali il canale è specializzato: argomenti di cultura contemporanea, dal cinema d´autore all´arte, dalla letteratura alla musica, dal teatro alla danza, dalle performing arts alla moda e al design. L’interfaccia speciale è una vetrina delle trasmissioni della Tv Cult, presentate attraverso video-contenuti ad aggiornamento continuo e visibili on demand. “Fin dal principio Tiscali ha esplorato nuove forme di comunicazione e servizi online e oggi guarda con particolare interesse alle nuove modalità di fruizione dei contenuti online”, ha commentato Massimo Crotti, Direttore Media di Tiscali, che aggiunge, “l’accordo con Cult si inserisce nell’ambito della prima fase di servizi che Tiscali sta sviluppando coerentemente alla propria strategia di Triple Play”. Massimiliano Fasoli, Direttore Generale di Cult, ha dichiarato:”Non possiamo che dirci entusiasti di questa nuova partnership con Tiscali, che vede premiata la qualità della programmazione di Cult in ambito culturale, attraverso prodotti che valorizzano l’indipendenza e la creatività degli autori. Cult ha sempre prestato molta attenzione alle nuove piattaforme di distribuzione dei contenuti, e Tiscali rappresenta certamente uno dei leader europei in questo settore. Con questa partnership Tiscali potrà offrire ai suoi utenti un importante contributo culturale permettendo a Cult di raggiungere un pubblico sempre più vasto”. Su Tiscali lo speciale è visibile dai canali Spettacoli – Musica - Arte e Tecnologia. Http://spettacoli.tiscali.it/cult/  
   
   
I SETTORI PUBBLICO E PRIVATO CONSIDERANO IL PARTNERARIATO UN ELEMENTO CHIAVE PER L'INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 9 giugno 2005 - La chiave per un'Europa competitiva e innovativa è rappresentata dai partenariati, sostengono esperti e decisori politici del settore sia pubblico sia privato. Durante una tavola rotonda sul ruolo della ricerca in Europa, svoltasi nel corso del recente salone europeo della ricerca e dell'innovazione che si è tenuto a Parigi dal 3 al 5 giugno, gli oratori hanno fatto inoltre notare che aumentare il bilancio a favore della ricerca è importante nella misura in cui ciò si accompagna a un potenziamento dell'efficienza. "Gli Stati Uniti hanno capito subito quali erano le tecnologie chiave in cui investire", ha affermato Marion Guillou, presidente e direttrice generale dell'Inra (l'istituto nazionale francese per la ricerca agronomica). "L'ue sta attualmente cercando di recuperare terreno, ma è una sfida difficile e impegnativa. L'unico modo per realizzare questo obiettivo e, ci si augura, per arrivare addirittura a superare gli Stati Uniti consiste nel creare e intensificare collaborazioni e partenariati al fine di ottenere risultati più innovativi. In verità, limitarsi ad aumentare il bilancio per la ricerca non si traduce necessariamente in un incremento della produttività", ha spiegato. Secondo Marion Guillou, considerato che il futuro dell'Europa e il futuro delle imprese dipendono dalla ricerca, ciò dà vita ad un'ambizione comune e pertanto al riconoscimento reciproco. Philippe Carli, presidente della Siemens France, ha condiviso l'analisi di Marion Guillou e ha ribadito la crescente necessità di azioni congiunte di ampio respiro tra gli enti di ricerca pubblici e privati, e tra i diversi paesi. "In generale le società più importanti non smettono mai di promuovere l'innovazione e di investire nella ricerca e sviluppo (R&s). Ad esempio, alla Siemens spendiamo cinque milioni di euro all'anno per la ricerca. Per noi, i partenariati chiave si instaurano nel momento in cui si prende parte a progetti collaborativi attraverso il programma comunitario quadro e i programmi Eureka", ha dichiarato Philippe Carli. Anche Pascal Viginier, direttore esecutivo di R&s presso la France Telecom, ha evidenziato i vantaggi derivanti dal partecipare a programmi di ricerca comunitari per creare reti a livello multinazionale. "I partenariati offrono la possibilità di un'innovazione più rapida", ha affermato Pascal Viginier. "Mettendo insieme la forza di due o tre partner, le società sono in grado di ottenere i primi risultati con maggiore rapidità che non se operassero da sole. Nel settore delle telecomunicazioni, ad esempio, i prodotti finiti possono essere ottenuti entro 18-24 mesi dall'avvio di un partenariato". Partenariato significa anche saper sfruttare il meglio dell'innovazione, innovare in maniera più adeguata, e garantire che tutte le società coinvolte rimangano al vertice, ha aggiunto Pascal Viginier. Alla domanda sui fattori che assicurano il successo di un partenariato, Pascal Viginier ha spiegato che quello che serve è un impegno intenso per un periodo di tempo limitato e per uno scopo specifico. "è essenziale che gli obiettivi aziendali di tutte le società coinvolte siano identici o complementari. In secondo luogo, il rapporto deve essere simmetrico, vale a dire i partner devono apportare al progetto risorse comparabili. Infine, i partner devono rinegoziare daccapo i diritti di proprietà intellettuale, cioè chi è proprietario di cosa", ha spiegato Pascal Viginier.  
   
   
IL COMMISSARIO POTOCNIK LANCIA L'INIZIATIVA "RICERCATORI IN EUROPA 2005": CAFFÈ SCIENTIFICI, VISITE DIETRO LE QUINTE DEI CENTRI DI RICERCA, MOSTRE E MANIFESTAZIONI DI "SCIENZA NELLE STRADE"  
 
Bruxelles, 9 giugno 2005 - L'8 giugno il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha lanciato una nuova iniziativa comunitaria a livello europeo, "Ricercatori in Europa 2005", finalizzata ad avvicinare la scienza ai cittadini attraverso azioni di sensibilizzazione di coloro che sono al centro del mondo scientifico. Fra giugno e novembre sono in programma varie attività, tutte volte a migliorare la comprensione da parte del pubblico del ruolo fondamentale svolto dai ricercatori nella società, nonché a suscitare un interesse nei giovani per la carriera scientifica. Culmine del programma sarà la "Notte dei ricercatori d'Europa" il 23 settembre, in cui nelle città e regioni di tutto il continente si svolgeranno contemporaneamente diversi avvenimenti, per esempio: caffè scientifici, visite dietro le quinte dei centri di ricerca, mostre e manifestazioni di "scienza nelle strade". Ospite d'onore di una delle principali manifestazioni previste a Bruxelles in quell'occasione sarà Asimo, il robot antropomorfo più avanzato al mondo, sviluppato con l'aiuto di scienziati europei. Il Commissario Potocnik ha affermato: "Sarà una grande occasione per i cittadini di comprendere veramente la vita di un ricercatore e di conoscere meglio chi svolge quotidianamente questa professione appassionante. Mi auguro che le persone che assisteranno a questi avvenimenti riescano poi a capire meglio l'attuale ruolo della scienza, e che si sentano incoraggiate a intraprendere una carriera nella ricerca". Nel complesso, nell'ambito di questa iniziativa saranno organizzate in tutta Europa più di cinquanta manifestazioni. Oltre alla Notte dei ricercatori d'Europa, dal 9 al 24 luglio durante il Festival del teatro di Avignone si svolgerà la manifestazione "Scienza in scena", in cui andrà in scena un nuovo spettacolo, "Le cas de Sophie K", che racconta l'appassionante storia della matematica russa Sofya Kovalevskaya. L'iniziativa "Ricercatori in Europa 2005" si concluderà a novembre con una manifestazione di chiusura a Dublino, in Irlanda, nel corso della Settimana Marie Curie, durante la quale i promotori della manifestazione e i partecipanti presenteranno progetti e idee per future attività. Http://europa.eu.int/researchersineurope  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 9 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 15 giugno 2005, con regolamento 17 giugno 2005, l'emissione dei seguenti titoli di Stato: Buoni del Tesoro Poliennali - quinquennali: decorrenza : 15 giugno 2005; prima tranche; scadenza : 15 giugno 2010; tasso d'interesse annuo lordo : 2,75%. I buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel relativo decreto di emissione. Sono ammessi a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nel decreto recante l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d’interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo 0,30%. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 14 giugno 2005
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 15 giugno 2005
Regolamento sottoscrizioni 17 giugno 2005
Dietimi d'interesse da corrispondere 2
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento dei titoli di Stato, previsto automaticamente, in via supplementare all' asta di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore al 25% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all' assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l'emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
EDILIZIA: TORRIERO (ABI) REPLICA AD ANCE  
 
Roma, 9 giugno 2005 - “Nel sistema bancario la concorrenza è già molto ampia”. Gianfranco Torriero, responsabile Ufficio studi Abi, risponde al presidente dell’Ance, Claudio De Albertis, sottolineando che nell’ultimo anno le imprese bancarie hanno continuato a sostenere l’economia, nonostante una congiuntura non positiva. “Gli impieghi crescono – prosegue Torriero – anche grazie ad una ulteriore riduzione dei tassi di interesse, a dimostrazione del fatto che non vi è stata nessuna restrizione del credito”. “In termini dinamici – continua Torriero – le imprese utilizzano meno di quanto accordato dalle banche. In particolare per l’edilizia, a fronte di una disponibilità di finanziamenti al settore pari ad oltre 103 mila milioni di euro a fine 2004, sono stati utilizzati poco più di 70 mila milioni di euro. E il trend di crescita dei finanziamenti utilizzati dalle imprese è inferiore rispetto a quello dei finanziamenti accordati dalle banche. Dati, questi ultimi, tratti dall’Osservatorio banche-imprese”.  
   
   
PREZZI BLOCCATI AL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA  
 
Verona, 9 giugno 2005 - “Nell’ambito della politica di contenimento dei prezzi a favore della clientela è stato deciso che i conti correnti a pacchetto, Insieme Soci, Formula, Binomio e Go-progetto Giovani, nelle loro diverse tipologie, mantengano congelati i prezzi per altri tre anni: fino al 30 giugno 2008” ha dichiarato Massimo Minolfi, Direttore Generale del Banco Popolare di Verona e Novara. “La decisione di bloccare i prezzi dei conti correnti a pacchetto rappresenta un aspetto di continuità per il Banco. Insieme Soci, infatti, non ha mai mutato le originarie condizioni, mentre per gli altri conti a pacchetto il blocco delle condizioni è già in vigore da circa tre anni. Di fatto il beneficio del blocco dei prezzi su tali conti corrente è mediamente di sei anni. Al vantaggio di prezzi stabili, va sommata la convenienza tipica di questo genere di conto: l’esenzione dalle spese di estinzione per i conti mantenuti in essere per almeno sei mesi”. Dichiara Cristiano Carrus Vice Direttore Generale Vicario del Banco Popolare di Verona e Novara. “Dai prossimi mesi” prosegue Carrus “saranno, inoltre, attivati una serie di concorsi a premio per i titolari di Insieme Soci e il nuovo Insieme Soci Giovani. I concorsi riguarderanno sia i nuovi conti accesi nel corso dei prossimi dodici mesi che quelli aperti già da tempo. Negli ultimi mesi del 2005, infine, i concorsi a premio verranno estesi anche ai titolari dei conti Formula e Go-progetto Giovani.”  
   
   
BANCA ANTONVENETA : IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI PADOVA CONFERMA LA SOSPENSIONE DELL'EFFICACIA DELLA DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI, TENUTASI IL 30 APRILE 2005  
 
Padova, 8 giugno 2005 - Banca Antonveneta comunica che il Giudice del Tribunale di Padova dott. Giovanni G. Amenduni - con provvedimento depositato ieri e notificato al Curatore Speciale Avv. Gian Paolo Belloni Peressutti - ha confermato il provvedimento del 21 maggio scorso con il quale è stata disposta la sospensione dell'efficacia della deliberazione dell'Assemblea ordinaria dei Soci, tenutasi il 30 aprile 2005, di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale. Ii Giudice, nel corso della motivazione del provvedimento, ha, peraltro, rilevato che "la sospensione dell'efficacia della delibera non può che operare dal momento della sua produzione e cioè dal momento dell'adozione della deliberazione. [...] Ne discende, quale conseguenza di legge, che, sospesa l'efficacia della deliberazione ab initio, risulta sospeso anche l'effetto della ricostituzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale Tuttavia, tale accertamento non può rappresentare oggetto del presente procedimento, attesa la tipicità e l'esclusività della misura cautelare prevista dall'art. 2378 c.C.".  
   
   
LO STATO DELL’ARTE DELLE METODOLOGIE DI ASSET & LIABILITY MANAGEMENT ALLA SECONDA SESSIONE DEL SEMINARIO “IMPROVE YOUR MARGINS” A MILANO IL 14 E 15 GIUGNO 2005  
 
Milano, 9 giugno 2005 - “Improve your margins” è il seminario che Adfor, Fernbach Software e Università di San Gallo organizzano a Milano il prossimo 14 e 15 Giugno (Spazio Chiossetto, Via Chiossetto n. 20 – Milano) durante il quale verranno illustrate dal Prof. Karl Frauendorfer – Direttore dell’Istituto di Ricerca Operativa dell’Università di San Gallo (Ch) – nuove e innovative metodologie e strumenti di previsione e gestione dinamica di Assett & Liability Management applicate con successo in primarie realtà bancarie europee. “Improve your margins” che è giunto alla sua seconda sessione, ha dichiarato Walter Faioni – Direttore Marketing di Adfor “consentirà ai partecipanti di approfondire le loro conoscenze in materia di A&lm, di assistere all’esposizione dei risultati delle applicazioni presentate e di confrontarsi con i docenti relativamente alle prospettive di impiego delle metodologie stesse nel loro contesto operativo”. “Saper prevedere e reagire efficacemente alle incertezze del mercato, che si ripercuotono sull’andamento dei tassi d’interesse e sui flussi dei pagamenti”, ha dichiarato Fabio Maccaferri – Direttore Associato Adfor “è la sfida centrale per l’Asset & Liability Management di ogni banca. In particolare, sono gli Istituti di credito con un volume elevato di prodotti come depositi di risparmio, depositi a vista o crediti di conto corrente ad essere maggiormente esposti a rischi considerevoli in conseguenza delle variazioni dei tassi d’interesse e della liquidità. Improve your Margins presenta il risultato di 10 anni di lavoro di ricerca e di progetti messi in pratica dall’Istituto per la Ricerca Aziendale dell’Università di San Gallo (Hsg), un centro di competenza riconosciuto a livello mondiale nel settore dell’Ottimizzazione Stocastica”. Chairman del seminario sarà il Prof. Mario Anolli – Docente di Economia degli Intermediari Finanziari – Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano. Per il programma completo e ulteriori informazioni è possibile contattare Adfor S.p.a. Allo 0225201411 info@adfor.It  
   
   
MATRIMONIO STORICO TRA LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE E LA PRO LOCO DI BUSTO GAROLFO  
 
Busto Garolfo, 9 giugno 2005 - Si è celebrato ieri, martedì 8 giugno, il matrimonio tra la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e la neo nata Pro Loco Busto Garolfo. L'unione nata sotto la buona stella dell'amore per il proprio territorio, si pone obiettivi ambiziosi: rivalutare il territorio della città dal punto di vista culturale, ma non solo, vuole aumentare la qualità della vita nella città di Busto Garolfo. L’accordo è frutto di un proficuo percorso di avvicinamento iniziato da tempo con il territorio e sviluppatosi ulteriormente in occasione della nascita della Pro Loco Busto Garolfo, e prevede che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate divenga sponsor principale “Main sponsor” della Associazione Pro Loco per l’anno 2005, con una donazione di cinquemila euro più Iva per l'anno in corso. "Questi soldi sono la base di partenza per portare tante iniziative in città", ha spiegato Vittorio Castoldi, il presidente della Pro Loco di Busto Garolfo. "Vogliamo coordinare ed aiutare le associazioni a crescere. Ringrazio la Bcc perché ha creduto in noi ed ha portato un'ottima dote per queste nozze. Ci hanno dato una grande fiducia in noi stessi". "Questo accordo è frutto di un certosino lavoro di molte persone che in questi anni, grazie all’amicizia ed alla stima che le lega, hanno costruito solide basi per un accordo di straordinaria potenzialità", ha spiegato Alberto Morandi, presidente del progetto soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. "Se gli uomini del business e quelli del volontariato insieme sapranno comprendere, aiutare, progettare e valorizzare le località italiane allora le nostre comunità sociali potranno trarne enormi benefici. La nostra Bcc da sempre è accanto e sostiene chi vuole fare crescere il territorio, non solo da un punto di vista economico, ma anche culturale. Con questo accordo si creeranno le condizioni favorevoli ad innescare un circuito virtuoso per uno sviluppo sinergico che esplichi i suoi effetti moltiplicatori sull’intera città. E’ proprio qui, sull’identità, che trova riscontro l’amore per i segni distintivi dei propri territori, sia dal versante delle responsabilità economiche ed amministrative sia dal versante del volontariato". Le finalità della Pro Loco Busto Garolfo: a) svolgere fattiva opera per organizzare turisticamente la località, proponendo alle Amministrazioni competenti il miglioramento estetico della zona e tutte quelle iniziative atte a tutelare e valorizzare le bellezze naturali nonché il patrimonio storico-monumentale ed ambientale; b) promuovere e organizzare, anche in collaborazione con Enti Pubblici e/o privati, iniziative (convegni, escursioni, spettacoli pubblici, mostre, festeggiamenti, manifestazioni sportive, fiere enogastronomiche e/o di altro genere, nonché iniziative di solidarietà sociale, recupero ambientale, restauro e gestione di monumenti, ecc.) che servano ad attirare e rendere più gradito il soggiorno dei turisti e la qualità della vita dei residenti; c) sviluppare l'ospitalità e l'educazione turistica d'ambiente e la conoscenza globale del territorio; d) stimolare il miglioramento delle infrastrutture e della ricettività alberghiera ed extra alberghiera; e) preoccuparsi del regolare svolgimento dei servizi locali interessanti il turismo, svolgendo tutte quelle azioni atte a garantirne la più larga funzionalità; f) collaborare con gli Organi competenti nella vigilanza sulla conduzione dei servizi pubblici e privati di interesse turistico, verificando soprattutto il rispetto delle tariffe e proponendo, se del caso, le opportune modificazioni; g) curare l'informazione e l'accoglienza dei turisti, anche con l'apertura di appositi uffici; h) promuovere e sviluppare attività nel settore sociale e del volontariato a favore della popolazione della località (proposte turistiche specifiche per la terza età, progettazione e realizzazione di spazi sociali destinati all'educazione, alla formazione e allo svago dei minori, iniziative di coinvolgimento delle varie componenti della comunità locale finalizzate anche all'eliminazione di eventuali sacche di emarginazione, organizzazione di itinerari turistico-didattici per gruppi scolastici, scambi da e per l'estero per favorire la conoscenza del territorio, la cultura del medesimo anche ricollegando i valori del territorio e della cultura locali con quelli degli emigrati residenti all'estero).  
   
   
UNA RICERCA DI BORSA ITALIANA: "GLI EFFETTI DELLA QUOTAZIONE EVIDENZE DALLE MID & SMALL CAPS ITALIANE"  
 
Milano, 9 giugno 2005 - Borsa Italiana ha svolto una ricerca sull'evoluzione pre e post Ipo delle 127 mid & small caps che si sono quotate sul mercato azionario italiano fra il 1995 e il 2002. Lo studio ha approfondito i comportamenti delle società attraverso l'analisi dei principali indicatori di bilancio oltre a una survey condotta presso la proprietà e il management delle imprese. Quotazione e crescita - Esiste una relazione positiva tra quotazione e sviluppo aziendale. Lo dimostrano gli elevati tassi annui di crescita del fatturato delle matricole: +22% nei tre anni precedenti l'Ipo e +18% nei tre anni successivi all'Ipo, rispetto al 5% della media nazionale. Tutte le imprese hanno dichiarato che le risorse acquisite attraverso il mercato hanno permesso di attuare almeno un progetto di sviluppo; il 43,8% ha aggiunto che senza la quotazione tali progetti non sarebbero stati intrapresi e realizzati. Le risorse acquisite con l'Ipo sono principalmente destinate all'attività di M&a (36,7% di quanto raccolto) o alla realizzazione di nuovi impianti (17,8%). Oltre il 70% delle imprese effettua acquisizioni, con una media di 4 operazioni ciascuna. In corrispondenza dell'accesso al mercato azionario, le imprese effettuano significativi investimenti. Il tasso di investimento, il cui dato medio nel periodo pre Ipo è pari al 15% circa, supera il 23% in ciascuno dei tre anni successivi. Quotazione e scelte finanziarie - Altra conseguenza della quotazione è la netta riduzione del leverage (rapporto tra indebitamento e patrimonio). Il ricorso al finanziamento con capitale di rischio non diviene però un comportamento sistematico: il leverage tende a tornare progressivamente alla situazione pre-quotazione. È però da sottolineare che l'accesso al mercato migliora la relazione con il sistema bancario. Le imprese ritengono infatti che aumenti la capacità di aprire nuove linee di affidamento (effetto considerato importante dal 68,9% delle imprese) e che migliorino le condizioni di finanziamento (importante per il 55,7%). Quotazione e redditività operativa - Le matricole evidenziano buone performance operative anche dopo la quotazione. Dopo l'Ipo, gli indicatori registrano una lieve flessione, coerentemente con quanto accade negli altri mercati internazionali. Il Roi (return on investment, l'indicatore che misura la redditività del capitale investito) pari in media al 18,7% prima della quotazione, scende nei tre anni successivi in media all'11,2%. Il Roa (return on assets, l'indicatore che misura la redditività sul totale delle attività dell'impresa) scende al 7,3% rispetto a un livello medio pre Ipo del 10,1. Quotazione e organizzazione aziendale - L'apertura del capitale richiede relazioni trasparenti con nuovi stakeholders quali analisti, investitori istituzionali, azionariato diffuso e stampa finanziaria. La necessità di sostenere le nuove esigenze relazionali dà luogo a significativi cambiamenti nei sistemi organizzativi e di governance che, indotti dalla necessità di dialogare con l'esterno, acquisiscono una valenza autonoma, imprimendo una rapida accelerazione al processo di evoluzione interna. Il 91,9% delle imprese dichiara di aver apportato modifiche alla propria organizzazione nel periodo immediatamente precedente l'Ipo mentre il 100% lo ha fatto successivamente. Sui sistemi di controllo di gestione e di pianificazione strategica sono intervenute rispettivamente l'85,2% e l'84,7% delle imprese, con modifiche di natura prevalentemente incrementale. Oltre il 77,0% delle imprese ritiene che la quotazione abbia agito come "acceleratore" di un cambiamento che si sarebbe prodotto in tempi più dilatati, in quanto considerato necessario a supporto di una chiara volontà di crescita. Gli intervistati ritengono che, grazie ai cambiamenti avvenuti, tali sistemi siano meglio in grado di pianificare le strategie aziendali, definire gli obiettivi finanziari, controllare le performance, reagire tempestivamente al cambiamento e, come primo elemento, sostenere le esigenze della comunicazione finanziaria. Il sistema di comunicazione esterna è infatti quello maggiormente interessato dal processo di riorganizzazione. Tutte le imprese hanno dichiarato di aver modificato i loro sistemi di comunicazione, con elevati tassi di introduzione ex novo di sistemi formalizzati di comunicazione di informazioni price sensitive (85,7%) o di figure organizzative preposte alle relazioni con gli investitori (98,9%). In secondo piano, per ora, gli interventi finalizzati a una più efficiente condivisione dei flussi informativi all'interno della società. Anche il sistema di governance e controllo interno è stato interessato dalla riorganizzazione, in parte per gli obblighi regolamentari imposti dalla quotazione. Il 90,6% delle imprese ha dichiarato di aver costituito un Comitato di Controllo Interno e il 93,3% di aver inserito figure indipendenti nel proprio Consiglio di Amministrazione. Il maggior effetto attribuito a questi cambiamenti è un incremento di fiducia dei soggetti esterni sulla trasparenza della società. In seconda battuta, ha consentito di ottenere contributi indipendenti nella discussione delle strategie aziendali e un maggiore controllo dei rischi operativi. In quasi i due terzi dei casi (65% circa), le imprese hanno dichiarato che i sistemi di comunicazione e di governance, a differenza di quelli di controllo di gestione e di pianificazione strategica, non sarebbero stati introdotti o rafforzati in assenza della quotazione. Questo ambito di cambiamento assume quindi un carattere di rottura rispetto all'evoluzione pianificata dall'impresa in assenza di essa. Conclusioni - La quotazione in Borsa è un momento rilevante nella vita di un'impresa. Lo è dal punto di vista delle opportunità di crescita ma soprattutto per l'evoluzione dei comportamenti finanziari e per gli effetti che produce sull'organizzazione aziendale. L'accesso al mercato azionario fornisce infatti un importante strumento a supporto della crescita aziendale, anche per le società mature che operano nei settori tradizionali. Le imprese neoquotate, oltre a evidenziare una crescita del fatturato superiore alla media nazionale, hanno dichiarato (in 4 casi su 5) che in assenza della quotazione il tasso di sviluppo sarebbe stato inferiore. Per quanto riguarda i cambiamenti organizzativi collegati all'accesso al mercato, questi non sono vissuti come un momento di rottura nella vita aziendale, ma piuttosto come uno stimolo per accelerare il proprio processo di sviluppo. Le imprese hanno ben percepito il contributo generato dalla quotazione sulla propria struttura organizzativa: circa l'80% ritiene che questi cambiamenti abbiano - direttamente o indirettamente - creato valore. È dunque questo l'elemento che rappresenta il più importante beneficio nel medio-lungo termine. Quotarsi significa dunque affrontare un momento impegnativo e di ripensamento della struttura aziendale, che non costituisce però un investimento fine a se stesso, in quanto i benefici in termini di sviluppo ed efficienza ripagano pienamente i costi sostenuti.  
   
   
ASSIOM, PREVISIONI PER FINE LUGLIO 2005 : MERCATI AZIONARI SMODERATAMENTE POSITIVI. OBBLIGAZIONARI IN RIBASSO. TASSI STABILI IN EUROPA ED ANCORA IN CRESCITA NEGLI USA. INCERTO IL RAPPORTO EURO / DOLLARO.  
 
Milano, 9 giugno 2005 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi - Tra gli operatori ritornano a prevalere gli orientamenti positivi. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderata crescita dal 45% degli operatori e stabile dal 28%, il 25% ne prevede invece un moderato ribasso. Il mercato italiano (indice S&p Mib) è visto con prospettive anche più positive dell’ indice europeo: la moderata crescita è attesa infatti dal 48% degli intervistati, la stabilità dal 30% ed il moderato ribasso dal 19%. Più positività per il mercato Usa, sia per l’ indice Dow Jones che per il Nasdaq dove il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 52% e dal 48% degli operatori, mentre il 20% circa vede mercati stabili. Decisamente incerto il mercato giapponese: il 38% degli operatori lo vede infatti in moderata crescita, il 27% lo prevede stabile ed il 22% in moderato ribasso. Per la fine di luglio tornano ad essere in buona parte moderatamente positivi, dopo la pausa di riflessione che aveva caratterizzato le previsioni per fine giugno. Si conferma quindi l’ attesa di una buona positività sui mercati azionari che potrebbe preludere ad un interessante e vivace rally nel mese di agosto, periodo che è sempre stato caratterizzato da movimenti piuttosto accentuati del mercato. L’ eroscetticismo conseguente agli esiti referendari non sembra condizionare quindi le attese degli operatori che comprendono perfettamente i vantaggi operativi derivanti dalla moneta unica. Riprende forza quindi il fronte dell’ ottimismo che se analizziamo che le attese sono per fine luglio, quando in tutto il mondo saranno già ufficializzati i dati economici semestrali, fa pensare ad un mercato che vede già l’ opportunità di dati economici positivi. Obbligazionari In Ribasso - Per il bund il 42% degli operatori vede un moderato ribasso ed il 33% prevede stabilità. Per i Treasury Usa le percentuali sono più sbilanciate verso previsioni di moderato ribasso che è atteso dal 45% degli operatori e solo il 25% ne prevede la stabilità. Euro / Dollaro In Ribasso - La percentuale più alta degli operatori (53%) prevede un moderato ribasso del cambio Euro/dollaro (valore di riferimento 1,2551), il 17% lo prevede stabile ed il 19% in moderato rialzo. Commento a cura di Mario Ghiraldelli Presidente Assiom.  
   
   
PIONEER INVESTMENTS: PATRIMONIO OLTRE I 140 MLD DI EURO IN AUMENTO LA QUOTA DI MERCATO IN ITALIA  
 
Milano, 9 giugno 2005 - Raccolta superiore ai 600 milioni di euro nel mese di maggio e ai 4,2 miliardi dall'inizio dell'anno per Pioneer Investments. Il patrimonio gestito raggiunge i 140 miliardi con un incremento del 3,4% rispetto al mese precedente (+8% dall'inizio dell'anno) per l'effetto combinato delle vendite nette (+0,4%) e dei mercati (+3%). Flussi netti positivi in Italia per 541 milioni di euro, concentrati nelle gestioni patrimoniali (+3,1 miliardi dall'inizio dell'anno). Nei fondi comuni (perimetro Assogestioni) i flussi netti sono pari a 488 milioni, a fronte dei 525 milioni del sistema; di conseguenza, aumenta la quota di mercato che raggiunge il 14,82% (+12 punti base rispetto al mese precedente). Vendite significative anche nei segmenti terze parti (+210 milioni) e istituzionale (+77 milioni). Il patrimonio gestito in Italia a fine mese è pari a 99,1 miliardi in aumento del 6,8% dall'inizio dell'anno (+2% rispetto al mese precedente). Crescita positiva anche per la divisione International (ex Italia), con flussi netti per 95 milioni nel corso del mese e per 783 milioni da inizio dell'anno. I risultati riflettono le vendite in Spagna, in Francia e in Svizzera. Il patrimonio sale del 18,1% dall'inizio dell'anno e raggiunge il valore di 9,3 miliardi. La divisione americana chiude il mese con una raccolta negativa per 108 milioni di euro per il persistere del momento difficile nel comparto obbligazionario. Dall'inizio dell'anno il dato è negativo per 235 milioni di euro. Positivo il settore istituzionale con vendite per 45 milioni concentrate nei fondi pensione. Il patrimonio di questa divisione risulta pari a 27,1 miliardi di euro, in aumento del 8% rispetto all'inizio dell'anno anche grazie al forte apprezzamento della divisa americana; in dollari invece cresce dell'1,6% e raggiunge i 33,4 miliardi. Vendite nette per 79 milioni di euro per l'area New Markets, con un progressivo da inizio anno di 535 milioni. Confermata nel mese la preferenza dei sottoscrittori nei confronti dei prodotti obbligazionari e monetari. Il patrimonio complessivo di questa divisione sale del 16,8% rispetto all'inizio dell'anno (+6,4% rispetto al mese precedente) ed è pari a 4,5 miliardi. Flussi positivi per 86 milioni di euro per la divisione Alternative Investments (i dati di raccolta e di Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business) soprattutto per il collocamento dei fondi della famiglia Momentum; 388 milioni i flussi dall'inizio dell'anno. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds è pari a 4,3 miliardi in crescita del 2,9% rispetto al mese precedente e del 13,5% dall'inizio dell'anno.  
   
   
"EUROPEAN VENTURE MARKET" DEDICATO AL CAPITALE DI RISCHIO E AL PRIVATE EQUITY  
 
 Bruxelles, 8 giugno 2005 - Il 22 e 23 giugno si svolgerà a Berlino (Germania) lo European Venture Market (Evm), una delle più grandi manifestazioni tedesche dedicate al capitale di rischio e al private equity. Il programma prevede presentazioni di società, workshop e discorsi programmatici volti a fornire una valida analisi del processo relativo alla raccolta di capitale nonché le più recenti tendenze tecnologiche in vari settori. È prevista la partecipazione di circa 600 rappresentanti di numerosi settori di tutta Europa; la manifestazione sarà conclusa da una cerimonia di premiazione per la miglior presentazione di una società. Http://www.europeanventuremarket.com  
   
   
ACEGAS-APS HOLDING (CONTROLLANTE DI ACEGAS-APS) HA INCARICATO BANCA CABOTO DI COLLOCARE PRESSO INVESTITORI ISTITUZIONALI IL 5,00% DI ACEGAS-APS  
 
Trieste, 9 giugno 2005 – Acegas-aps, congiuntamente ad Acegas-aps Holding, rende noto di aver concluso con Banca Caboto Spa un contratto che prevede il collocamento presso investitori istituzionali di n. 2.742.085 azioni ordinarie, corrispondenti al 5,0% del capitale di Acegas-aps S.p.a., società controllata al 67,8% da Acegas-aps Holding srl. Quest’ultima per effetto dell’esecuzione dell’operazione deterrà il 62,8% delle azioni nella quotata Acegas-aps. L’operazione, finalizzata a dare maggiore liquidità al titolo, comprende l’impegno di Acegas-aps Holding nei confronti di Banca Caboto Spa a non effettuare ulteriori operazioni di collocamento di azioni Acegas-aps per un periodo di 180 giorni.  
   
   
GENIALLOYD: PAOLA MERCANTE NUOVO DIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 9 giugno 2005 – Paola Mercante è il nuovo direttore generale di Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del Gruppo Ras. Nata ad Ancona, laureata in Economia e Commercio e Master in Economia, ha maturato una lunga esperienza nell'area commerciale di primari gruppi finanziari internazionali dove si è occupata, in particolare, di leasing, fondi comuni di investimento e carte di credito. Nel 1995 è passata al settore assicurativo ed è stata tra i primi a credere nelle potenzialità dei nuovi canali di distribuzione. Dopo la creazione e il lancio della compagnia diretta di un primario gruppo assicurativo, nel 2001 approda a Genialloyd, dove ha ricoperto fino a oggi l’incarico di vice direttore generale e direttore commerciale. Paola Mercante affianca alla guida della compagnia l’amministratore delegato Alessandro Santoliquido, che precedentemente ricopriva anche il ruolo di direttore generale.  
   
   
PRESENTAZIONE EURISPES BASILICATA  
 
Potenza 9 Giugno 2005 - “Quattro istantanee sulla Basilicata”. È questo il tema del primo studio realizzato da Eurispes Basilicata. La ricerca sarà presentata nel corso del convegno che si terrà il prossimo 10 giugno a Potenza nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Basilicata (Campus di Macchia Romana), in occasione del quale il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara, interverrà per illustrare il lavoro dell’Istituto, soffermandosi in particolare sul progetto di territorializzazione che ha portato alla nascita di Eurispes Basilicata. I lavori si apriranno con l’intervento del Dott. Rosario Palese, Presidente di Eurispes Basilicata, che introdurrà il lavoro di ricerca. Il Mezzogiorno e le sue problematiche è invece il tema della tavola rotonda che si articolerà nella seconda parte della giornata. Il giornalista Franco Rina, Vicedirettore del Tg La7, modererà gli interventi di esperti di economia e di gestione delle imprese, mentre il Presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, presenterà alcune iniziative che mirano a favorire lo sviluppo del territorio lucano. Concluderà i lavori della giornata il Prof. Gian Maria Fara.  
   
   
EURISKO ENTRA NEL GRUPPO GFK  
 
Milano, 9 Giugno 2005 - Eurisko annuncia la sua entrata nel gruppo Gfk, uno dei più importanti network di ricerca sulla scena mondiale, con una capillare presenza in tutti i continenti. Per Eurisko si tratta di un decisivo ampliamento di opportunità, potendo finalmente avvalersi di un network unico per arricchire e diffondere i suoi prodotti di ricerca in Europa e nel mondo.  
   
   
VI CONVENTION DI IBAN (ITALIAN BUSINESS ANGELS NETWORK) : "GLI ATTORI DELLO SVILUPPO DEL CAPITALE DI RISCHIO INFORMALE IN ITALIA: MODELLI A CONFRONTO"  
 
Milano, 9 giugno 2005 - Il Ban Nord Ovest, quale socio-fondatore dell'Iban, organizza la "Vi Convention di Iban" che si terrà il prossimo 15 giugno a Milano presso la Camera di Commercio di Milano - Palazzo Turati. L'associazione Iban (Italian Business Angels Network) attraverso i Ban federati sostiene le imprese nella loro fase di start-up, favorendo il matching fra gli imprenditori e gli investitori informali (Business Angels) iscritti ai relativi network. Il programma dell'evento - dal titolo:"Gli attori dello sviluppo del capitale di rischio informale in Italia: modelli a confronto" - è consultabile sul sito http://www.Iban.it/sesta/index.htm  
   
   
LA FEDERLAZIO INCONTRA L’ASSESSORE REGIONALE LUIGI NIERI  
 
Roma, 9 giugno 2005 La Giunta della Federlazio ha incontrato, presso la propria sede, l’Assessore al Bilancio e Programmazione della Regione Lazio Luigi Nieri. La Federlazio nell’occasione ha confermato l’esigenza di puntare sulle piccole e medie imprese invitando l’Assessorato ad effettuare interventi organici e non frammentari per il tessuto economico regionale. Il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera, ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di fare scelte strategiche da portare avanti nel corso della nuova legislatura regionale, per ridare linfa alle pmi laziali strozzate dalla concorrenza estera. Tabacchiera ha inoltre ricordato che lo sviluppo economico, sia nazionale che regionale, passa soprattutto attraverso la piccola e media impresa. L’assessore Nieri, da parte sua, ha condiviso con imprenditori la lettura preoccupata della situazione delle pmi laziali e ha promesso l’impegno dell’Assessorato ad operare per rimuovere i nodi più critici.  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE DI API COMO “DAL PAESE AL DISTRETTO ALLA FILIERA: IL DIFFICILE PASSAGGIO DELLE IMPRESE”  
 
Como, 9 giugno 2005 - Sarà il tema dell’Assemblea annuale di Api Como, Associazione Piccole e Media Industrie, che si terrà venerdì 10 giugno 2005 a Villa Erba - Cernobbio. Dopo i saluti del Sindaco di Cernobbio, Simona Saladini, del Presidente della Provincia, Leonardo Carioni e del Presidente della Camera di Commercio di Como, Paolo De Santis, i lavori, che avranno inizio alle ore 18.00, continueranno con la relazione dell’Ing. Giancarlo Gerosa, Presidente di Api Como. Il Presidente, nella Sua relazione di quest’anno, che coincide con il termine del Suo secondo ed ultimo mandato (nella parte privata dall’assemblea sono, infatti, previste le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo che, in una riunione successiva, provvederà ad eleggere il Presidente per il triennio 2005 – 2007), farà appello alla tenacia ed alla forza di volontà dei piccoli e medi imprenditori, gli unici finora in grado di reggere la difficile situazione economica del nostro Paese, affinché riescano ancora una volta a reagire, innovando, costituendo aggregazioni e soprattutto utilizzando una risorsa importante come le associazioni d’imprese. Al termine della relazione del Presidente, prederà la parola Aldo Bonomi, sociologo profondo conoscitore della realtà economica comasca ed editorialista de “Il Sole 24 Ore”, per descrivere (come detto nel titolo) il fondamentale e difficile passaggio a cui sono chiamate le nostre imprese. Se, infatti, esse sono state in grado in maniera quasi spontanea di uscire dal proprio paese e creare i famosi distretti industriali, ora sono chiamate ad un nuovo passaggio: dal distretto alla filiera. Un passaggio considerato l’unica soluzione per riuscire a competere ad armi pari a livello globale. L’assemblea di quest’anno vedrà poi, in conclusione, la presenza di un testimonial, il Signor Arturo Alberto Rossini, fondatore e presidente della Ranger Group, una media azienda della Brianza, che racconterà, in un dibattito con Aldo Bonomi, la sua esperienza di imprenditore di successo.  
   
   
ICE: GIORNALISTI ED ESPONENTI GOVERNATIVI CINESI IN VISITA IN ITALIA AL CENTRO DELLA MISSIONE I MODELLI PRODUTTIVI E D'ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY  
 
Roma, 9 giugno 2005 - Presentare il tessuto produttivo, l'eccellenza del Made in Italy ed una parte importante del patrimonio storico e culturale del nostro Paese ai piu' autorevoli esponenti del mondo dell'informazione cinese. Questo l'obiettivo della visita in Italia di una delegazione di opinion maker della Repubblica Popolare di Cina che partendo da Milano avrà l'opportunità di ammirare e apprezzare molte delle aziende, dei prodotti e delle bellezze storiche che hanno reso celebre il nostro Paese nel mondo. La missione, promossa dal ministero per le Attività Produttive ed organizzata dall'Ice, si concluderà a Roma il prossimo 14 giugno. Della delegazione fanno parte anche esponenti delle municipalità di Tianjin e Dailan, importanti funzionari della Confindustria cinese ed esponenti del ministero degli Esteri di Pechino. Il viaggio attraverso il tessuto produttivo italiano porterà gli ospiti cinesi da Milano alla zona della Franciacorta, famosa per i suoi spumanti, quindi nel Brenta per visitare le famose aziende di calzature, quindi a Venezia. E ancora a Maranello per visitare la Ferrari, a Parma, fiore all'occhiello della gastronomia italiana, quindi a Viareggio per ammirare i suoi famosi cantieri navali, a Pontedera per gli stabilimenti della Piaggio, quindi Pisa per ammirare la Torre Pendente, forse il monumento italiano piu' famoso in Cina, e Firenze per visitare la Galleria degli Uffizi ed il David di Michelangelo presso la Galleria dell'Accademia. Ultima tappa dell'itinerario sarà Roma, dove oltre a visitare gli studi cinematografici di Cinecittà e la fondazione Biagiotti, i diciannove componenti della delegazione cinese incontreranno il Ministro per le Attività Produttive, Claudio Scajola ed il Vice Ministro Adolfo  
   
   
EURO: BENE INDAGINE SUI PREZZI SE L’ANTITRUST ACCERTERA’ GLI AUMENTI DENUNCIATI DAI CONSUMATORI BILLE’ DOVRA’ ORDINARE AI COMMERCIANTI IL RIBASSO IMMEDIATO DEI PREZZI DEL 20%  
 
 Roma, 9 giugno 2005 - Billè mette le mani avanti per non cadere indietro, visto che una indagine sui prezzi – quelli dell’ortofrutta – è stata già avviata dall’Antitrust su richiesta del Codacons. Così il Codacons risponde alle affermazioni odierne del capo di Confcommercio, che ha chiesto all’Authority una inchiesta sui prezzi. “Se l’Antitrust accerterà l’aumento dei prezzi come denunciato dai consumatori e le relative responsabilità degli esercenti – afferma Carlo Rienzi, presidente dell’associazione – allora Billè dovrà ordinare ai commercianti il ribasso immediato del 20% di tutti i prezzi, non avendo la sua categoria più alibi per giustificare ciò che è avvenuto in Italia dall’ingresso dell’euro in poi”.  
   
   
FEDERLEGNO-ARREDO, ROBERTO SNAIDERO: ABBIAMO BISOGNO DI RIPROGRAMMARE UN SISTEMA PAESE MENO RESTIO AI CAMBIAMENTI IN UN PASSAGGIO EPOCALE PER LA MANIFATTURA ITALIANA  
 
Cernobbio, 9 giugno 2005 - Il Legno-arredamento costituisce il secondo settore dell'industria manifatturiera italiana per numero di imprese attive e il sesto in termini di occupati, realizza oltre il 5% del valore aggiunto manifatturiero, contribuisce a circa il 15% del saldo attivo manifatturiero. Un settore importante che ha fatto il punto sulla situazione congiunturale e sulla salute del Sistema Paese, durante l'assemblea annuale di Federlegno-arredo, oggi a Cernobbio. "Siamo di fronte ad uno snodo cruciale del sentiero di sviluppo del nostro paese - spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-arredo - nel quale il sistema legno-arredamento non fa eccezione: è chiaro che gli imprenditori dovranno fare la loro parte mettendo in discussione il loro modo di operare in un mondo che sta cambiando molto rapidamente, ma il sistema paese deve accompagnare e sostenere le nostre scelte perché nell'era della competizione globale nulla può essere fatto senza una visione di medio-lungo periodo. Oggi i nostri imprenditori confermano nei fatti di essere pronti a rinnovarsi a fondo nel modo di agire, ma pretendono di operare come cittadini di un Paese capace di rappresentare i loro interessi nel mondo e di assicurare, ai loro investimenti ed alle loro assunzioni di rischio, un contesto economico competitivo e moderno, una tutela convinta e concreta." L'assemblea di Cernobbio è stata anche l'occasione per fare il punto sui dati consuntivi del settore per l'anno appena trascorso: per l'intera filiera i dati mostrano una crescita del fatturato settoriale del 2,4% per un totale di 38 miliardi di euro. Si tratta di un risultato certamente positivo, ma che deve essere letto alla luce del calo del 2,9% subito nell'anno precedente e che quindi rappresenta solo un recupero dei valori persi nel 2003. Le esportazioni che raggiungono i 12,3 miliardi di euro registrano un aumento dell'1,7%, mentre sono soprattutto i consumi interni (31,6 miliardi di euro) a sostenere la crescita del fatturato con un aumento del 3,4%. "La prudenza – continua Snaidero - nel giudicare un risultato che comunque rimane positivo a testimonianza la competitività del legno-arredamento rispetto ad altri settori manifatturieri del made-in-Italy, poggia non soltanto sulla valutazione della contrazione dell'anno precedente, ma anche sui numerosi segnali che rendono questa una ripresa effimera." Lo sviluppo dei consumi industriali extra-Ue e la crescita della domanda di energia in Europa hanno generato un contemporaneo aumento dei prezzi e una diminuzione della disponibilità di materie prime. Del resto il permanere di una situazione di rafforzamento dell'euro sulle altre valute, i segnali della salute economica in termini di crescita del nostro paese giunti nei mesi scorsi, i preoccupanti indicatori sullo stato dei conti pubblici delle ultime settimane, non fanno che rendere difficile la valutazione sul breve-medio periodo. I dati preconsuntivi riferiti al solo settore arredamento mostrano poi ancor meglio le tendenze in atto: l'aumento del fatturato 2004 dell'1,8% controbilancia solo parzialmente la perdita del 4,1% registrata nel 2003 e, soprattutto, è accompagnato da una crescita limitata delle esportazioni nell'ordine dell'1,5%. Contestualmente sono le importazioni a crescere notevolmente con un tasso di incremento del 13,7% a fronte di un consumo interno che cresce del 3,5%. I dati risentono del rallentamento degli ultimi mesi del 2004, rallentamento che poi è continuato nel primo trimestre 2005. Nel settore a monte della filiera, il legno e i prodotti in legno, i risultati sono certamente più positivi almeno in termini nominali, per effetto di due tendenze legate da un parte alla crescita del prezzo delle materie prime e dall'altra all'onda lunga della congiuntura positiva del settore edilizio. Il rafforzamento del fatturato del 3,4% ha portato ad un valore della produzione pari a 15,3 miliardi di euro a fronte di un export cresciuto al 3,3%. Il consumo interno apparente, che costituisce oltre il 90% del fatturato delle aziende italiane, è cresciuto invece del 3,3%. "L'aumento dell'1,5% delle esportazioni dell'arredamento e dello 0,8% per il solo settore mobili, - precisa il presidente Snaidero - rappresenta un magro bottino per un anno di espansione della domanda mondiale: basti pensare che nello stesso periodo il valore in euro delle importazioni mondiali di mobili è aumentato di circa il 6%. L'euro forte e la crescente concorrenzialità dei nuovi produttori, Cina in primis, continuano ad essere i fattori imprescindibili di qualsiasi analisi. Non possiamo però dimenticare che questi dati incorporano una componente congiunturale ed una componente strutturale, sulla quale occorre focalizzare l'attenzione." In prospettiva, gli industriali del legno-arredamento vedono all'orizzonte le difficoltà di sfruttare le opportunità offerte dalla crescita economica dei paesi asiatici e dalla globalizzazione che si fa sempre più complessa, ritardata e sleale. "Bisogna prendere atto – chiarisce il presidente di Federlegno-arredo - che il mondo è cambiato e che se è ancora presto per parlare di post-globalizzazione, alcuni segnali ci indicano un percorso meno lineare rispetto a quello che immaginavamo solo alcuni anni fa. L'affermazione di nuovi protagonisti, di dimensione eccezionale e tutti insediati nel quadrante asiatico, sposta l'equilibrio tradizionale del potere economico. I problemi di deficit interno ed estero della maggior economia mondiale, oltre che potenziale primo mercato d'assorbimento di ogni merceologia, determinano limiti pesanti alla espansione degli scambi commerciali internazionali. Lo stato di guerra, in essere anche se non dichiarato, nelle aree di cultura islamica costituisce un altro grave limite alla normale attività economica e determina tramite le tensioni sul mercato petrolifero una tensione di inflazione endemica. L'inciampo generato dai no francese e olandese alla costituzione europea, potrebbero rappresentare l'inizio di una politica europea meno sovranazionale e più egoistica da parte dei singoli governi membri." A queste considerazioni si aggiungono quelle relative alle condizioni produttive che spesso violano il principio di fair trade and free competition per il quale non si può chiedere anacronisticamente l'istituzione di dazi generalizzati, ma si deve esigere l'applicazione delle regole previste dagli accordi internazionali da parte di chi li sottoscrive, pretendere nei fatti l'adozione anche in Italia delle direttive comunitarie a tutela della proprietà dei marchi e dei modelli. Al di là dei dati di congiuntura, sono soprattutto i cicli lunghi e le prospettive di medio termine a preoccupare gli industriali del legno-arredamento italiano. In un recente studio di Federlegno-arredo si segnala una lenta, ma significativa perdita di competitività da parte dell'Italia se confrontata con altri paesi fornitori. La quota mondiale dell'export italiano di mobili è scesa dal 12% del 2000, all'11% nel 2003: un dato che fa comprendere come il nostro export, sebbene in espansione, non abbia saputo in questi anni tenere il ritmo di crescita del commercio mondiale. Le indicazioni per il 2004, peraltro ancora incomplete in quanto non sono disponibili i dati sull'ultimo trimestre, fanno segnare un ulteriore decremento della quota sul commercio mondiale di mobili che arriverebbe al 10,1%. "Il sistema dell'arredamento italiano – continua Roberto Snaidero - è un settore ad alta intensità di design ricco e complesso che continua a contribuire all'economia del paese e al successo del made-in-Italy. Eppure, sebbene la capacità di esportare nel mondo sia cresciuta, il peso commerciale dell'Italia si è ridotto in confronto a quanto successo ad altri paesi produttori. Una situazione che dobbiamo avere il coraggio di denunciare adesso che, per effetto della crescita economica mondiale, otteniamo risultati ancora positivi. L'arredamento, uno dei pochi settori del made-in-Italy che sta andando bene, ha perso in un triennio circa un punto percentuale sul commercio mondiale di mobili, ma la manifattura italiana ha perso molto di più. E' il nostro sistema paese che complessivamente è in difficoltà." "Le nostre imprese – precisa Snaidero - possono rimanere competitive solo attraverso l'innovazione perché il nostro sistema di costi impedisce di focalizzarci su produzioni standard a basso contenuto tecnologico e creativo. Occorre quindi innovare anche il nostro modo di innovare ovvero la struttura organizzativa del nostro sistema paese. Le leve competitive che usavamo negli anni '80, sistemi territoriali fatti di piccole aziende flessibili ed integrate, devono essere riviste perché le nuove sfide ci chiedono una nuova capacità di adattamento." Proprio sulla capacità di autocorreggersi del sistema paese il presidente degli industriali del legno-arredamento punta il dito: se da una parte si riconosce la necessità, per gli imprenditori, di non rimanere arroccati sui successi del passato e di rilanciare la propria capacità di innovare i prodotti, dall'altra si chiede un sistema paese meno rigido ai cambiamenti e più pronto a rispondere alle sfide del futuro. Il ritardo con il quale si è messo mano all'Irap che di fatto è stata messa fuorilegge dalla Ue, è uno dei tanti segnali della lentezza nel reagire del nostro sistema paese. "Sono molti gli aspetti sui quali occorre operare decisi e rapidi cambiamenti - spiega il presidente Snaidero - per sostenere la competitività delle aziende italiane. Solo per citare due priorità per il legno-arredamento penso soprattutto al sistema promozionale e alla produzione di materia prima legnosa. Sulla promozione è ormai evidente a tutti che il modo tradizionale di promuovere l'offerta italiana nel mondo é anacronistico; la promozione delle realtà locali é sviluppata in modo controproducente e nonostante gli impegni assunti dalle Istituzioni, la situazione non migliora, anzi regredisce. Sul tema invece della produzione di materia prima legnosa e più in generale della biomassa, l'attuale politica è in modo evidente influenzata da opportunità di breve periodo e da ignoranza scientifica. Il sistema di incentivi, attualmente sbilanciato a favore dell'utilizzo energetico della biomassa, ha riflessi insostenibili sull'industria italiana e, dati alla mano, risulta antieconomica anche dal punto di vista energetico." "E' evidente che in un mondo così complesso e competitivo – conclude Snaidero - l'efficienza di una sola componente non compensa più carenze e ritardi delle altre. Il sistema imprenditoriale e quello istituzionale, il privato e il pubblico, devono operare insieme il cambiamento. Rispetto al passato ci viene chiesto di progettare un nuovo modo competitivo più flessibile ai cambiamenti, a cui non si chiede l'infallibilità, ma la capacità di correggere velocemente i propri errori. Gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte, ma un sistema politico dentro una continua campagna elettorale è in grado di operare il cambiamento?".  
   
   
FEDERCERAMICA RINNOVA I PROPRI VERTICI, NUOVO PRESIDENTE È STATO NOMINATO RENATO TULLIO FERRARI DI IDEAL STANDARD  
 
Milano, 9 giugno 2005 - L’assemblea di Federceramica ha nominato Renato Tullio Ferrari, di Ideal Standard, Presidente dell’Associazione per il biennio 2005-2006. Ferrari, da molti anni Presidente della Commissione consultiva sindacale di Federceramica e neo Presidente del Gruppo merceologico Sanitari, ha ricoperto importanti incarichi in ambito associativo, amministrativo e societario. Oggi ricopre fra l’altro la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ideal Standard, multinazionale americana leader nel settore della ceramica sanitaria, presente in Italia con quattro stabilimenti produttivi e 2200 addetti.  
   
   
LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE SU ALITALIA DEL 7 GIUGNO 2005: DOMANDE E RISPOSTE  
 
Bruxelles, 9 giugno 2005 - 1. In che consiste il principio dell’investitore privato? Se investe in un’impresa alla stregua di un azionista privato, lo Stato non favorisce indebitamente l’impresa e non esiste pertanto “aiuto” ai sensi della normativa europea. Uno dei presupposti fondamentali ai fini della ricapitalizzazione di Az Fly è la contestualità della partecipazione dello Stato e del settore privato. Le norme in materia di concorrenza riconoscono infatti che il criterio dell’investitore operante in un’economia di mercato applicato al settore pubblico è dimostrato soltanto se capitali privati di importo significativo sono investiti nell’operazione contemporaneamente al conferimento di fondi pubblici e alle stesse condizioni o, qualora non vi siano investimenti privati, se la redditività prevista dall’azionista pubblico è comparabile a quella che un azionista privato si aspetterebbe di ottenere per un investimento analogo a lungo termine. Nel caso di specie, Alitalia non è più ammissibile al beneficio di un aiuto di Stato poiché ne ha già ricevuto uno meno di dieci anni fa (regola della concessione “una tantum” ). Pertanto, se gli investimenti del governo italiano non fossero realizzati a condizioni di mercato, la Commissione sarebbe obbligata ad adottare una decisione negativa nei confronti dell’impresa. 2. Quali sono le condizioni imposte per l’odierna autorizzazione? Per Az Fly: La ricapitalizzazione avrà luogo soltanto dopo che la Deutsche Bank, eventualmente affiancata da altre istituzioni finanziarie, avrà firmato un impegno formale e senza riserve di garanzia del buon esito dell’operazione. La partecipazione dello Stato potrà avvenire soltanto se sottoscriverà le nuove azioni con gli stessi diritti, alle medesime condizioni, allo stesso prezzo unico e allo stesso ritmo della Deutsche Bank e degli investitori privati. Tale operazione non dovrà essere gravata da accordi in virtù dei quali lo Stato italiano possa dispensare le banche dal loro obbligo qualora l’offerta di azioni per la ricapitalizzazione non sia sottoscritta dal mercato in misura sufficiente o possa concedere a tali banche uno sconto specifico sul prezzo di emissione. Per Az Servizi: Fintecna dovrà attenersi rigorosamente al piano d’investimento notificato, che prevede una redditività del suo investimento conforme a quella che un investitore privato si aspetterebbe di ottenere. La plusvalenza che in base alle clausole contrattuali dovrebbe essere riassegnata a Az Fly non le sarà trasferita fintanto che non siano realizzate tutte le cessioni previste, oppure il 31 dicembre 2008, secondo la valutazione effettuata, e unicamente per la parte eccedente il tasso di rendimento interno previsto da Fintecna a fronte del suo investimento. 3. Che cosa significa la garanzia di buon fine prestata dalla Deutsche Bank? Una garanzia di buon fine in un’operazione di emissione di titoli mira a garantire l’emittente, nella fattispecie Az Fly, che i titoli emessi e offerti sul mercato saranno sottoscritti, eventualmente mediante l’intervento di una o più banche garanti che accettano quindi di impegnarsi al buon esito dell’operazione sottoscrivendo i titoli rimasti invenduti. 4. In che consiste l’aiuto al salvataggio del luglio 2004? Il 20 luglio 2004, la Commissione ha autorizzato un aiuto al salvataggio a favore della compagnia aerea Alitalia. L’aiuto consisteva in un prestito-ponte di 400 milioni di euro, concesso al tasso di mercato a breve termine, che deve essere rimborsato alla scadenza affinché possano essere definite le modalità di un’eventuale ristrutturazione della società, senza aiuti di Stato supplementari. Dopo un attento esame, la Commissione ha autorizzato l’aiuto al salvataggio notificato dall’Italia a favore di Alitalia, accertando il rispetto delle norme europee in materia. In particolare: l’aiuto consisteva in una garanzia sul prestito di 400 milioni di euro, concesso ai tassi di mercato e la cui durata di rimborso non potrà superare dodici mesi; l’aiuto è stato infine concesso l’8 ottobre 2004 e Alitalia ha cominciato a utilizzare il prestito nel dicembre 2004; l’importo dell’aiuto era limitato al minimo necessario per la gestione dell’impresa; l’Italia doveva trasmettere alla Commissione, nei sei mesi successivi alla concessione dell’aiuto, un piano di liquidazione oppure un piano di ristrutturazione dell’impresa, come è di fatto avvenuto; soprattutto, l’aiuto non doveva permettere a Alitalia di espandersi indebitamente a danno dei suoi concorrenti. Un esame molto attento dei fatti porta a concludere che tale condizione sia oggi rispettata, giacché Alitalia non ha tratto profitto dall’aiuto al salvataggio per aumentare la propria flotta e ha aperto soltanto rotte che registrano un andamento economico positivo. Tale decisione che autorizzava un aiuto al salvataggio non contrasta con il principio dell’aiuto “una tantum” (in inglese, "one time, last time"), che si applica soltanto agli aiuti alla ristrutturazione. In questo senso è in linea con precedenti decisioni, ad esempio quella concernente la compagnia aerea Sabena, con la quale la Commissione aveva autorizzato nel 2001 un aiuto al salvataggio a favore della società belga, benché precedentemente le fosse già stato concesso un aiuto alla ristrutturazione. Per quanto attiene all’eventuale ristrutturazione futura, l’Italia si era impegnata ad assicurare che tale operazione non avrebbe comportato alcun ulteriore elemento di aiuto di Stato. Infine, la Commissione aveva preso atto nel luglio 2004 dell’impegno delle autorità italiane a garantire che la partecipazione statale nel capitale di Alitalia diventasse minoritaria (49%) entro un termine massimo di dodici mesi. Nel contesto della decisione odierna, l’Italia si è impegnata a che Alitalia rimborsi il prestito-ponte entro gli otto giorni lavorativi successivi alla ricapitalizzazione di Az Fly e, in ogni caso, entro il 31 dicembre 2005, anziché il 31 marzo 2006 come previsto negli orientamenti, vale a dire un anno dopo il prelievo dell’ultima tranche del prestito. 5. Relativamente a Az Servizi Sulla base dell’analisi effettuata, la Commissione ritiene di trovarsi dinanzi ad un piano industriale studiato approfonditamente dalle parti, dai rispettivi consulenti e dall’esperto di sua nomina. L’investimento di 216 milioni di euro di Fintecna in Az Servizi comporterà un elevato tasso di redditività. Esso rappresenta pertanto il comportamento di un investitore avveduto che opera in un’economia di mercato e non costituisce quindi un aiuto di Stato. Tali condizioni implicano che Fintecna si dovrà attenere scrupolosamente al piano d’investimento notificato alla Commissione. (La plusvalenza che in base alle clausole contrattuali dovrebbe essere riassegnata a Az Fly non le sarà trasferita fintanto che non siano realizzate tutte le cessioni previste, oppure il 31 dicembre 2008, secondo la valutazione effettuata, e unicamente per la parte eccedente il tasso di rendimento interno previsto da Fintecna a fronte del suo investimento). 6. La relazione di Ernst & Young L’esperto indipendente ha verificato per conto della Commissione la metodologia applicata da Mediobanca, consulente designato da Alitalia, per la determinazione dell’Irr[1] previsto da Fintecna a fronte del suo investimento in Az Servizi. L’esperto ha potuto verificare la conformità dei metodi di calcolo applicati a quelli previsti dalla dottrina e alle consuete pratiche commerciali. L’esperto ha parimenti analizzato il lavoro svolto da Citigroup, consulente scelto da Fintecna, e ha effettuato una propria analisi di sensibilità, giungendo alla seguente conclusione: “Non abbiamo riscontrato elementi che debbano far concludere che la metodologia applicata per determinare l’Irr a fronte dell’investimento di Fintecna in Az Servizi non sia corretta”. La perizia ha riguardato altresì le future relazioni contrattuali tra Az Fly e Az Servizi, che saranno realizzate alle condizioni di mercato. In aggiunta a detti elementi relativi al notificato investimento di Fintecna, l’esperto ha consentito alla Commissione di verificare, da un lato, che la decisione d’aiuto al salvataggio era giustificata e, dall’altro, che non si registra, allo stadio attuale, alcun uso distorto dell’aiuto al salvataggio, nemmeno in termini di capacità (assenza di nuovi aeromobili il cui acquisto non fosse stato deciso anteriormente al 31.12.2002, assenza di prezzi predatori e redditività delle nuove rotte). Per contro, risulta confermato che l’aiuto al salvataggio era necessario per mantenere l’impresa in attività nel corso del periodo limitato contemplato dall’autorizzazione e per consentirle di attuare un piano industriale, economico e finanziario, ampiamente avallato dai suoi partner sociali, finalizzato a garantire la redditività a lungo termine dell’impresa.
 
   
   
EADS: IL CDA CONFERMA LA VALIDITÀ DEL PROGRAMMA A350. LANCIO INDUSTRIALE DELL'A350 ENTRO LA FINE DI SETTEMBRE  
 
 Amsterdam 9 giugno 2005 - A seguito degli annunci ufficiali di interesse verso I'a350 da parte di numerose compagnie e in base a quelli attesi nel prossimo futuro, il Consiglio di Amministrazione di Eads ribadisce la propria convinzione che il progetto A350 risponde perfettamente alle esigenze delle compagnie aeree per la prossima generazione di aerei bimotore di medie dimensioni. Dopo una approfondita analisi della situazione industriale e dell'avanzamento dei lavori in corso d'opera per l'ottimizzazione delle rampe industriali, il Cda di Eads ha confermato la propria intenzione di procedere al lancio industriale del programma con Bae Systems entro la fine di settembre.  
   
   
"FLY AS YOU LIKE" - ORA ANCHE PER L'AUTONOLEGGIO  
 
Milano, 9 giugno 2005 - Maersk Air ha stretto un rapporto di collaborazione con una delle più grandi compagnie d'autonoleggio al mondo, Budget Rent a Car per estendere il concetto della compagnia aerea "fly as you like" all'autonoleggio in un concetto di "drive as you like" totalmente nuovo. Per questo motivo, i clienti di Maersk Air possono ora anche noleggiare autovetture nelle tre ormai ben note classi suddivise in Piccola, Media e Grande. Il direttore marketing e vendite di Maersk Air, la Signora Anne von Glasow afferma: "Tradizionalmente i viaggiatori per turismo o per affari si trovano a dover scegliere le autovetture all'interno di ben 12 diverse classi . Con il concetto di autovettura Piccola, Media e Grande di Maersk Air e di Budget Rent a Car, siamo ora in grado di offrire ai nostri clienti un sistema molto semplificato nel settore dell'autonoleggio che corrisponde alle stesse categorie dei biglietto aerei di Maersk Air, cioè sempre Piccola, Media e Grande, con quindi solo tre classi e prezzi tutto incluso molto invitanti". Budget Rent a Car è una delle compagnie di autonoleggio più grandi al mondo, con oltre 2700 uffici in oltre 115 paesi. Www.maersk-air.com  
   
   
ERG PETROLI RENDERE PUBBLICA, TRASPARENTE E TEMPESTIVA LA DINAMICA DEI PREZZI  
 
Roma 9 giugno 2005 – Erg Petroli, in coerenza con l’impegno assunto di rendere pubblica, trasparente e tempestiva la dinamica dei prezzi Rete, comunica che la media dei prezzi internazionali (Platt’s High Cif Med) della settimana dal 30 maggio al 3 giugno verso la settimana dal 23 al 27 maggio (convertiti in Euro al cambio medio settimanale Euro/dollaro) ha registrato:
per la benzina un incremento di 0,018 Euro/litro pari a + 0,022 Iva inclusa
per il gasolio un incremento di 0,026 Euro/litro pari a + 0,031 Iva inclusa
Conseguentemente, Erg Petroli ha deciso di aumentare da domani, giovedì 9 giugno, i listini consigliati alla propria rete ordinaria con servizio (Iva inclusa) come segue:
per la benzina da 1,208 Euro/litro a 1,228 Euro/litro pari a + 0,020 Euro/litro
per il gasolio da 1,078 Euro/litro a 1,109 Euro/litro pari a + 0,031 Euro/litro
 
   
   
GRUPPO EGL E CNA SIRACUSA: SIGLATO NUOVO IMPORTANTE ACCORDO PER LA FORNITURA E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA A CONDIZIONI DI VANTAGGIO, RIVOLTO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ASSOCIATE ALLA CNA  
 
Genova, 9 giugno 2005 - La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Siracusa ha siglato con il Gruppo Egl - uno dei principali player europei del settore energetico, attivo sul mercato italiano da giugno 2000 dove si posiziona oggi, con 14 miliardi di Kwh commercializzati nel 2004, quale primo importatore e secondo operatore nel mercato libero italiano dell'energia elettrica nel nostro paese - un importante accordo quadro per la fornitura di energia elettrica a condizione di vantaggio. In particolare, l'accordo prevede che tutte le piccole e medie imprese e i consorzi associati alla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Siracusa - circa 3.000 imprese - possano accedere a contratti di fornitura di energia elettrica a condizioni particolarmente vantaggiose ed agevolate. Tali contratti consentono infatti alle imprese aderenti di ottenere contratti di fornitura personalizzati a seconda delle caratteristiche dell'attività e del business svolto, con tariffe scontate, bollette trasparenti e possibilità di gestire il proprio piano di consumo nel tempo. Reputiamo che quest'accordo - sottolinea il Presidente Cna di Siracusa - ci permetterà di offrire ai nostri associati condizioni di approvvigionamento di energia elettrica molto interessanti, sfruttando finalmente le opportunità concrete offerte dalla liberalizzazione di questo mercato". "L'accordo con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Ragusa - afferma Alessandro Sugo, Area Manager di Egl Italia - rappresenta per noi un'importante opportunità di crescita e sviluppo sul territorio, che ci permetterà di offrire a questa nuova tipologia di clientela energia elettrica a costi molto competitivi, attraverso un'associazione molto presente e riconosciuta sul territorio".  
   
   
L'EUREC SOLLECITA UN CHIARO BILANCIO PER LA RICERCA SULLE ENERGIE RINNOVABILI NELL'AMBITO DEL 7PQ  
 
Bruxelles, 9 giugno 2005 - L'agenzia europea dei centri per le energie rinnovabili (Eurec) chiede all'Unione europea di modificare la proposta per il Settimo programma quadro (7Pq) al fine di assegnare un bilancio chiaramente definito alla ricerca sulle energie rinnovabili. La richiesta fa seguito a un discorso del Commissario per l'Energia, Andris Piebalgs, che l'Eurec interpreta come un'indicazione che questo settore non avrà la priorità nell'ambito del 7Pq e non riceverà la sua parte dell'aumento del bilancio generale previsto per la ricerca in campo energetico. "Dato che la proposta della Commissione è oggetto della procedura di codecisione, ci auguriamo che le idee presentate nella nostra posizione ricevano un forte sostegno da parte del Parlamento europeo", afferma il vicepresidente dell'Eurec, il professor Nicola Pearsall. Facendo riferimento ai danni arrecati all'immagine pubblica dell'Ue dal rifiuto della Costituzione europea manifestato in Francia e nei Paesi Bassi, il professor Pearsall ha aggiunto: "Da un sondaggio di opinione condotto tra i cittadini europei è emerso che la ricerca sulle energie rinnovabili suscita nel pubblico europeo maggiore interesse della ricerca in campo energetico. Se l'Unione europea sta cercando un modo per riavvicinarsi all'opinione pubblica europea, il finanziamento della ricerca in settori ritenuti importanti dal pubblico potrebbe essere un buon punto di partenza". Nel discorso di Andris Piebalgs che ha suscitato le preoccupazioni dell'Eurec, il Commissario ha riordinato l'elenco delle priorità di ricerca previste nella proposta per il 7Pq, ponendo al primo posto le tecnologie ad alta intensità di carbonio. L'eurec è anche turbata dalle informazioni provenienti dal gruppo Verde/alleanza libera europea al Parlamento europeo, dalle quali essa ritiene si possa dedurre che il bilancio per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica non aumenterà in termini assoluti e subirà una netta riduzione in termini relativi nell'ambito del 7Pq. "L'energia rinnovabile e l'efficienza energetica costituiscono gli elementi fondamentali di un sistema energetico pulito e rispettoso del clima. I ricercatori nel nostro settore sono impegnati a ottimizzare il rendimento dell'energia rinnovabile nella produzione di energia elettrica e nelle applicazioni relative a riscaldamento, raffreddamento e trasporti", ha affermato il professor Pearsall. Http://www.eurec.be