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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2005
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LA COMMISSIONE EUROPEA RENDE ANCORA PIÙ VELOCE LA PIÙ POTENTE INFRASTRUTTURA DI RETE ESISTENTE AL MONDO PER SCIENZIATI E STUDENTI UTILIZZERÀ LA LUCE PULSATA (FOTONI) ANZICHÉ GLI ELETTRONI PER TRASPORTARE AD UNA VELOCITÀ DI 320 GIGABIT I DATI SCIENTIFICI  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - A partire da ieri Geant2, l’infrastruttura europea di rete per la ricerca all’avanguardia in campo mondiale, utilizzerà la luce pulsata (fotoni) anziché gli elettroni per trasportare ad una velocità finora mai raggiunta enormi quantità di dati scientifici. Cavi di fibra ottica scura in grado di offrire una capacità di trasporto fino a 320 gigabit al secondo vengono illuminati per processare dati destinati ad applicazioni avanzate, ad esempio esperimenti di fisica ad alta energia, o per collegare tra loro radiotelescopi situati in varie parti del mondo. La rete europea di ricerca metterà a disposizione di circa 3 milioni di utenti appartenenti ad oltre 3500 istituzioni universitarie di 34 paesi europei una potenza di calcolo senza precedenti. Rispetto ad analoghe reti per la ricerca esistenti negli Stati Uniti o in Asia, la novità di Geant2 consiste nell’utilizzo della fibra scura insieme alla più tradizionale tecnologia a banda larga, principalmente al fine di offrire alle scuole, tramite le reti partner, servizi di collegamento in rete per la ricerca. “Geant2 rappresenta realmente un gigantesco passo in avanti. Grazie a questa rete moderna, faremo in modo che in Europa i ricercatori possano usufruire di una connessione più stabile e veloce che in qualsiasi altra parte del mondo”, ha dichiarato il Commissario per la società dell’informazione e i media Viviane Reding in occasione dell’inaugurazione della nuova rete avvenuta oggi a Lussemburgo. A seguito di un importante lavoro di modernizzazione della rete, Geant2 è in grado di fornire una sorta di servizio di “roaming” su scala europea, che consentirà agli scienziati di accedere alla rete e all’ambiente di lavoro dell’università di appartenenza in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si trovino. Nel campo della radioastronomia Geant2 permetterà di osservare l’universo in tempo reale, collegando tra loro i radiotelescopi di tutta Europa. L’originaria rete Geant è stata la prima rete paneuropea multigigabit di comunicazione dati ad essere utilizzata a fini di ricerca e istruzione, dall’Islanda fino al Caucaso e ancora oltre. Geant ha permesso di dar vita alla più grande comunità interconnessa di scienziati e studiosi universitari esistente al mondo, consentendo la condivisione dei dati ottenuti dalle attività di ricerca a velocità mai raggiunte prima. Questa possibilità ha attirato in Europa una serie di attività di ricerca di punta, dalle applicazioni basate sulla nuova versione 6 del protocollo Internet fino alle griglie computazionali (grid computing). Geant ha anche trattato petabytes di dati provenienti dal grande acceleratore di adroni del Cern. Dal punto di vista finanziario, Geant2 è il risultato degli sforzi congiunti intrapresi a livello europeo e nazionale. Il contributo destinato dalla Commissione europea a questo progetto ammonta a 93 milioni di euro (cfr. Ip/04/1058), pari a poco meno della metà del costo totale. Il resto è finanziato dalle reti nazionali per la ricerca e l’istruzione. Senza il finanziamento dell’Unione europea, Geant continuerebbe a funzionare come oggi, ma perderebbe il suo lato innovativo e dovrebbe rinunciare ad un ruolo di primo piano sul mercato. La promozione di reti a banda larga sicure e ad alta velocità in grado di offrire un contenuto ricco e diversificato è uno dei principali obiettivi della nuova strategia della Commissione “i2010 – Società dell’informazione europea 2010” (cfr. Ip/05/643). La strategia i2010 mira a promuovere la crescita e l’occupazione mediante il ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Http://www.geant2.net  
   
   
I LABURISTI SI RIUNISCONO IN VIDEOCONFERENZA UNA SCELTA VINCENTE: PIÙ TEMPO DEDICATO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE, EVITANDO I VIAGGI INUTILI PER RIUNIONI DI PARTITO  
 
Londra, 15 Giugno 2005 - Il Partito Laburista, dopo la vittoria alle recenti elezioni, ha dichiarato di aver utilizzato con successo dei sistemi di videoconferenza, installati negli undici uffici regionali e nel quartier generale a Westminster. Chris Lennie, Segretario Generale del Partito Paburista, ha parlato dell’importanza che questa soluzione ha avuto durante la campagna elettorale: “Il tempo è prezioso quando si è in piena attività elettorale. Utilizzando un sistema di videoconferenza siamo riusciti ad ottimizzarlo, evitando di viaggiare su e giù da Londra per le nostre riunioni. E in più abbiamo ridotto i costi”. I sistemi di videoconferenza sono stati forniti da Meeting Without Moving Foundation (Mwmf), una organizzazione no-profit che nel Regno Unito promuove una nuova via di lavorare e viaggiare. La Fondazione sta incoraggiando il mondo politico inglese a essere da esempio e promuovere la filosofia del Meeting Without Moving, letteralmente “Incontrarsi Senza Muoversi”. “I viaggi di lavoro non necessari dovrebbero essere evitati perché, considerando i costi umani ed ambientali, oltre che economici, risultano totalmente irrazionali. Questa è la ragione che ci spinge a lavorare con organizzazioni come il Partito Laburista per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e le potenzialità della videoconferenza”, afferma Noel Edmonds, Presidente di Mwmf. “Sono contento di aver installato i sistemi di videoconferenza Polycom in tutti gli undici uffici del partito laburista, che potranno ora lavorare in maniera più flessibile ed economica, risparmiando sugli spostamenti”. “Il trasporto da solo incide per oltre il 30% delle emissioni di Co2 nel Regno Unito. Per questo motivo dovrebbero essere proprio i nostri politici e funzionari pubblici a dare l’esempio”, continua Edmonds. “La chiave per diffondere la videoconferenza è quella di incoraggiare le persone a sperimentare i vantaggi di questi sistemi”. “Polycom è tra i soci fondatori di Mwmf e siamo incoraggiati dal fatto che il Governo dimostri interesse a ridurre l’impatto ambientale dovuto all’eccessivo numero di viaggi per lavoro che potrebbero essere evitati”, sostiene Tony Heyworth, direttore marketing di Polycom. “Le crescenti preoccupazioni per il surriscaldamento del pianeta, unite al fatto che il mondo del lavoro richiede sempre più flessibilità, dovrebbero incoraggiare l’utilizzo della tecnologia di videoconferenza per migliorare il modo di lavorare. Per questa ragione, la Fondazione ha un ruolo importante nella promozione delle soluzioni che possono migliorare il nostro modo di organizzare gli spostamenti di lavoro”.  
   
   
"EUROPE AT CROSSROADS": CONFERENZA CONCLUSIVA DOSEI  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - Il 20 giugno si terrà a Bruxelles la conferenza conclusiva del progetto Dosei (domestic structures and European integration - strutture interne ed integrazione europea) del Quinto programma quadro, intitolata "Europe at crossroads" (L'europa al bivio). Il progetto è stato lanciato per accompagnare il processo di elaborazione della Costituzione europea e ha raccolto in maniera sistematica le posizioni di tutti gli attori principali coinvolti nella redazione, nel coordinamento e nei negoziati relativi al testo a livello nazionale ed europeo. L'archivio Dosei offre analisi approfondite del processo di elaborazione della Costituzione nonché possibili scenari futuri. Eminenti studiosi presenteranno i risultati delle loro attività relative alla Costituzione, alla Convenzione e al processo di ratificazione negli Stati membri. Http://dosei.dhv-speyer.de/  
   
   
UN PROGETTO NEST CONTRIBUISCE A ELABORARE UNA MIGLIORE POLITICA SCIENTIFICA  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - La Commissione europea ha stanziato 250.000 euro a favore di un nuovo progetto finalizzato a far comprendere meglio quali siano le prospettive per creare e far emergere una ricerca altamente creativa e innovativa nell'Unione europea e negli Stati Uniti. Finanziato a titolo del programma Scienze e tecnologie nuove ed emergenti (Nest) del Sesto programma quadro (6Pq), il progetto Crea sarà incentrato sui fattori che favoriscono una ricerca particolarmente innovativa e importante nei settori della genetica umana e della nanotecnologia, con l'obiettivo di stabilire quali azioni possano intraprendere le istituzioni per promuoverla. Attraverso un'indagine condotta presso circa 1.200 eminenti scienziati, ricercatori in campo industriale, editori e direttori di programmi di ricerca, i partner del progetto del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Germania si propongono di individuare una sessantina dei ricercatori più creativi nei settori della genetica e delle nanoscienze. Avvalendosi di interviste circostanziate e di studi di produttività scientifica, i partner di Crea cercheranno di determinare i fattori, sia personali che ambientali, che hanno aiutato quei ricercatori ad operare con efficacia. La conoscenza acquisita grazie agli studi e alle interviste sarà poi utilizzata per formulare raccomandazioni sull'elaborazione della politica scientifica a sostegno della ricerca innovativa e per chiarire come dovrebbero essere organizzati e gestiti gli istituti di ricerca stessi. I partner spiegano che il progetto Crea dovrebbe aiutare a rispondere a vari interrogativi, ad esempio: quale equilibrio dovrebbe essere raggiunto fra il sostegno ai singoli e il sostegno ai gruppi? In quali settori la ricerca multidisciplinare è più appropriata? Qual è il modo migliore per stimolare e premiare la creatività? Come dovrebbero essere gestiti i programmi di ricerca? Quando è meglio creare un nuovo centro di ricerca piuttosto che promuovere lo sviluppo di uno già esistente? Sono state scelte le nanoscienze e la genetica perché costituiscono attualmente aree di ricerca proficue in cui si possono attendere i risultati più promettenti. I partner hanno inoltre deciso di svolgere uno studio comparativo Ue-usa al fine di sottolineare le differenze fra i due sistemi in termini di incoraggiamento e premiazione della creatività. "Ci battiamo contro il fatto che i sistemi di ricerca pubblica dell'Unione europea e degli Stati Uniti differiscono significativamente in termini di risorse, capacità e incentivi per stimolare la creatività della ricerca e favorire ulteriori benefici a valle e ripercussioni come risultato di una serie di fattori contingenti e della loro interazione", hanno dichiarato. "Sebbene sia destinato in primo luogo a sostenere le attività Nest, il progetto Crea dovrebbe aiutare in ultima analisi i decisori politici europei a delineare ambienti per la ricerca migliori sia a livello nazionale che europeo", concludono i partner del progetto. Http://www.crea.server.de/  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SENTE LE PARTI INTERESSATE SUL FUTURO APPROCCIO DELL’UE ALL’AMMISSIONE DEI MIGRANTI ECONOMICI  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - La Commissione organizza oggi un'audizione pubblica sulla migrazione economica, inaugurata dal vicepresidente Franco Frattini e dal commissario Vladimir Spidla. L’audizione è il seguito diretto del libro verde sull'approccio dell'Unione europea alla gestione della migrazione economica, presentato dalla Commissione nel gennaio di quest’anno. Basata su un approccio “bottom-up” anziché “top-down”, riunisce i protagonisti principali del dibattito: sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro, governi, Parlamento europeo e Comitato economico e sociale europeo, organizzazioni non governative e paesi terzi interessati. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza ha dichiarato in apertura: “Ora che gli Stati membri sono consapevoli della dimensione transnazionale della migrazione economica e sembrano disposti a elaborare un approccio europeo al fenomeno, ritengo che sia il momento giusto per un dibattito razionale e esauriente”. Il commissario Vladimir Spidla responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità ha sottolineato l’importanza dell’audizione odierna: “La migrazione economica è una realtà e, visti i cambiamenti demografici dell'Europa, anche una necessità. Riuscire a integrare gli immigrati di oggi è la chiave per una buona gestione della strategia futura.” Con il libro verde la Commissione ha intavolato un dibattito con molte delle parti in causa sulle norme da proporre e adottare a livello dell’Unione in relazione alle condizioni di ingresso e soggiorno per motivi economici di cittadini di paesi terzi. Nel libro verde la Commissione invitava anche le parti interessate a presentare contributi per iscritto. Sino a oggi sono pervenuti oltre 120 contributi di Stati membri, Ong, autorità regionali, parti sociali e università. L’audizione odierna servirà a affrontare gli aspetti principali del problema, in particolare i tre seguenti punti che saranno esaminati nell’ambito di panel successivi: 1) grado di armonizzazione cui deve tendere l’Unione; 2) procedure di ammissione per l’occupazione retribuita e per il lavoro autonomo; 3) diritti dei lavoratori ammessi dei paesi terzi e misure di accompagnamento in materia di integrazione, rimpatrio e cooperazione con i paesi terzi interessati. La Commissione presenterà entro la fine dell’anno, come auspicato nel “programma dell’Aia”, un piano di azioni concrete sulla migrazione legale che tenga conto dei contributi scritti e degli apporti dell’audizione odierna.  
   
   
CONCORRENZA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA INDAGINI SETTORIALI SUI SERVIZI BANCARI AL DETTAGLIO E SULLE ASSICURAZIONI ALLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - La Commissione europea ha deciso di avviare indagini settoriali sui servizi finanziari nell’Unione europea, e più precisamente nel campo dei servizi bancari al dettaglio e delle assicurazioni alle imprese. Le indagini serviranno ad accertare se in tali settori la concorrenza è effettiva e se i mercati sono sufficientemente concorrenziali da permettere ai consumatori di trarne pieno beneficio. Le indagini affiancano le iniziative parallelamente intraprese dalla Commissione per rimuovere gli ostacoli di carattere normativo nel mercato unico dei servizi finanziari. Nella realizzazione delle indagini settoriali la Commissione agirà in stretta collaborazione con gli operatori del settore e le autorità degli Stati membri. Come primo passo, la Commissione avvierà un’indagine sui servizi bancari al dettaglio, con particolare riferimento alle carte di pagamento. Nei prossimi mesi saranno avviate indagini su altri aspetti dei servizi bancari al dettaglio e sulle assicurazioni alle imprese. Il Commissario per la concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato: “Queste indagini costituiscono un primo passo importante per consentire alla Commissione di individuare i mezzi per migliorare la concorrenza nei mercati finanziari dell’Unione europea e accrescere in tal modo la competitività dell’economia europea. Non sono soluzioni miracolose, ma dimostrano il mio impegno ad utilizzare le regole in materia di concorrenza per apportare miglioramenti strutturali di lungo termine all’economia dell’Unione europea.” Il Commissario per i servizi finanziari Charlie Mccreevy ha aggiunto: “Sono assolutamente favorevole a queste indagini settoriali sui servizi bancari al dettaglio e sulle assicurazioni alle imprese, che costituiscono un’utile integrazione agli sforzi intrapresi dalla Commissione per eliminare gli ostacoli di carattere normativo nel mercato unico dei servizi finanziari”. Un funzionamento più efficace dei mercati finanziari è un presupposto indispensabile per realizzare gli obiettivi dell’agenda di Lisbona e offrire alle imprese un accesso più efficiente ai servizi finanziari e ai servizi assicurativi, promuovendo in tal modo la competitività e l’innovazione. L’integrazione dei mercati finanziari dell’Unione europea ha già registrato notevoli progressi grazie alla legislazione volta a garantire la libertà di stabilimento e la libera prestazione dei servizi tra Stati membri, soprattutto nel quadro del piano di azione per i servizi finanziari. Un nuovo Libro verde della Commissione (cfr. Ip/05/527) espone alcune idee per favorire una maggiore integrazione dei mercati finanziari nell’Unione europea. Le indagini settoriali integreranno questi sforzi, permettendo di esaminare gli ostacoli eventualmente ancora esistenti alla concorrenza. In particolare, le indagini serviranno a raccogliere informazioni sui settori dei servizi bancari al dettaglio e delle assicurazioni alle imprese, al fine di identificare le eventuali distorsioni della concorrenza alle quali la Commissione o le autorità nazionali competenti, riunite nella rete europea per la concorrenza, possono applicare le norme del trattato Ce sulle pratiche commerciali restrittive e sull’abuso di posizione dominante (articoli 81 e 82). Se dalle indagini dovesse emergere l’esistenza di pratiche anticoncorrenziali, la Commissione è pronta ad adottare le misure necessarie per ripristinare la concorrenza nei mercati interessati. Per realizzare queste indagini la Commissione può chiedere alle imprese e alle associazioni di categoria di fornire informazioni, documenti o dichiarazioni. Nel corso delle indagini la Commissione intende mantenere un dialogo aperto con i rappresentanti dei settori interessati e delle associazioni dei consumatori ed informare gli operatori del settore e i consumatori dello stato di avanzamento dei suoi lavori. I principali risultati delle indagini saranno pubblicati a partire dal 2006. Http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/others  
   
   
BANCHE: AL VIA UN SISTEMA UNICO EUROPEO DEI BONIFICI LA STESSA PIATTAFORMA EUROPEA SARÀ UTILIZZATA PER BONIFICI NAZIONALI E TRANSFRONTALIERI.  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Pronto il sistema unico europeo per i bonifici che ha lo scopo di semplificare il dialogo tra i vari sistemi bancari dell’Unione europea e adeguare il trattamento dei pagamenti alle esigenze dell’Area unica dei pagamenti in euro (Single euro payments area- Sepa). È un obiettivo importante e il primo, concreto passo lo hanno compiuto sette banche italiane – Banca Intesa, Gruppo Monte dei Paschi di Siena, Banca Nazionale del Lavoro, Gruppo Bipiemme-banca Popolare di Milano, Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara, Sanpaolo Imi e Gruppo Unicredit – firmando un accordo con Eba Clearing, organismo di consolidata esperienza nella gestione dei sistemi di pagamento per l’euro. L’accordo è stato ufficialmente presentato oggi durante la seconda giornata del Convegno Spin 2005 “Verso il 2010”, organizzato da Abi e Gruppo Swift. Con questo patto i bonifici nazionali – a cominciare intanto da quelli scambiati tra le sette banche che hanno firmato l’accordo – migreranno entro la primavera del 2006 sulla piattaforma tecnologica di Step2, già usata oggi, tra i 25 paesi dell’Unione europea, per una quota importante dei bonifici transfrontalieri. La nuova piattaforma sarà realizzata da Sia, Società interbancaria per l’automazione, che gestirà così milioni di operazioni al giorno. L’industria bancaria italiana, grazie anche al coordinamento dell’Abi, fa così da capofila in Europa nella creazione di un’infrastruttura unica per tutte le banche dell’Unione. Infrastruttura che, a regime, potrebbe produrre vantaggi per i clienti in termini di minori spese e rapidità delle operazioni. In Italia i bonifici nel 2004 hanno superato quota 404 milioni (nel 2003 erano 380 milioni) e hanno fatto registrare movimenti giornalieri per 5,2 miliardi di euro (nel 2003 4,8). Dopo il là dato dalle banche italiane, altri paesi hanno avviato il dialogo con l’Eba Clearing, che in pratica svolge il ruolo di stanza di compensazione europea. In Finlandia e Lussemburgo sono in corso analisi approfondite, mentre le banche spagnole hanno già firmato un memorandum, una sorta di accordo preliminare di cooperazione per misurare le condizioni di adesione al “circuito unico”.  
   
   
UNICREDIT BANCA: PRESENTATI I RISULTATI DELLA RICERCA EURISKO SULLA BANCA IDEALE DEGLI ITALIANI - CONVENIENTE, TRASPARENTE E AFFIDABILE. RESTA PREVALENTE IL CONTO CORRENTE TRADIZIONALE (73%) MA È IN CRESCITA ANCHE I'INTERNET BANKING (36%).  
 
 Perugia, 15 giugno 2005 - Unicredit Banca presenta i risultati di una ricerca condotta in collaborazione con Eurisko sulla banca ideale: deve costare poco, ma deve anche essere trasparente e affidabile. Dalla ricerca emerge una decisa tendenza alla semplificazione: c'è una maggiore analisi critica del cliente dei contenuti delle proposte commerciali nonché dei programmi fedeltà, il tutto a scapito del tradizionale rapporto storico con l'Istituto di credito. Inoltre il cliente non risulta più interessato alle attività promozionali a tempo ed è sempre più deciso a rinunciare a prodotti e investimenti non perfettamente coerenti con le sue esigenze. Insomma la figura che emerge è quella di un "cliente senza fronzoli" interessato innanzitutto alla convenienza della propria banca: il 37% degli intervistati sceglie infatti la banca spinto dai costi vantaggiosi, il 13% guarda alla professionalità del personale, un altro 13% alla vicinanza e all'attenzione per il cliente. Seguono poi l'offerta di prodotti personalizzabili in base alle proprie esigenze, il consiglio di amici e parenti e la trasparenza. La maggior parte dei clienti (70%) dichiara di essere a conoscenza delle spese annuali di gestione del proprio conto corrente, con una percezione del costo medio intorno ai 100 Euro. Sempre in tema di conto corrente, dalla ricerca emerge una netta predominanza del conto corrente tradizionale, senza accesso online, utilizzato dal 73% degli intervistati. Ma la componente Internet banking è comunque in forte ascesa: il 36% degli intervistati ha un conto corrente con accesso on line e un 7% dichiara di avere un conto solo online. Per venire alla crescente richiesta di convenienza e trasparenza ma anche di servizi su misura, Unicredit Banca, scelta dal 21% degli intervistati, ha deciso di rivoluzionare la gamma Genius, il primo conto corrente a pacchetto ideato proprio da Unicredit Banca nel 1997. Sono quattro le iniziative fondamentali: il canone è bloccato fino al 2010; sono state eliminate le spese di estinzione del conto che vengono assunte dalla banca; viene lanciato Mille Genius, un programma che premia la fedeltà dei migliori clienti; nasce infine Genius One, il primo conto package "fai da te" al costo di un euro al mese. Genius One permette di scegliere in che modo operare con la banca, se tramite bancomat, telefono (al numero verde 800.57.57.57) o internet (collegandosi al sito www.Unicreditbanca.it ), tute soluzioni che consentono di usufruire gratuitamente della maggior parte dei servizi. Nel caso il cliente desiderasse altri prodotti e servizi, sono optional. In questo modo l'agenzia diventa I"ultima spiaggia" per le operazioni di base come incassi e pagamenti, e si trasforma nel luogo dove fruire di servizi ad alto valore aggiunto come la consulenza specializzata ad esempio per la gestione del proprio portafoglio o per prestiti personali. Inoltre, per incentivare e favorire l'utilizzo di canali alternativi allo sportello, Unicredit Banca (che è tra le banche leader in Italia nell'internet banking) grazie a un accordo con Telecom Italia regala agli utenti Genius Alice Free con attivazione gratuita, modem in comodato d'uso e fino ad 1 ora gratis al giorno di navigazione sui siti www.Unicreditbanca.it  e www.Geniusfree.com  Un modo veloce, pratico e gratis per dialogare con l'istituto di credito ed effettuare le operazioni di banking e trading on line.  
   
   
II 16 GIUGNO VERRÀ INAUGURATA LA NUOVA AGENZIA DI UNICREDIT BANCA A FERMO  
 
Fermo, 15 giugno 2005 - Unicredit Banca, la più grande banca italiana dedicata alle famiglie e alle piccole imprese, inaugurerà il 16 giugno 2005, la nuova Agenzia nel Comune di Fermo (Ap) in viale Trento,91 alla presenza di Aristide Canosani, Presidente di Unicredit Banca, Gabriele Piccini, Direttore Generale di Unicredit Banca e Stefano Rossetti Condirettore regionale area centro Unicredit Banca. L'apertura della nuova Agenzia si inserisce nel quadro di crescita e rafforzamento della presenza di Unicredit Banca nella provincia di Ascoli Piceno in cui è attualmente presente con 9 agenzie e 2 Centri Piccole Imprese. Presso la nuova agenzia i clienti di Unicredit Banca potranno richiedere e sottoscrivere i prodotti finanziari offerti dall'Istituto che è oggi uno dei leader nazionali in tutti i principali comparti con quote del 9,5% nei conti correnti famiglie, del 12,7% nei mutui residenziali, dell'8,5% nei finanziamenti alle piccole imprese, del 5,9% nei fondi comuni, del 19,5% nella bancassicurazione. Nicoletta Traini sarà il direttore della nuova Agenzia; ad affiancarla ci saranno 6 collaboratori. "Con questa nuova apertura - afferma Gabriele Piccini, Direttore Generale di Unicredit Banca - abbiamo voluto rafforzare ulteriormente la nostra mirata strategia di presenza capillare sul territorio in qualità di Banca sempre più vicina alle famiglie e alle piccole e medie imprese." "Presidiando concretamente il territorio attraverso la presenza delle nostre Agenzie - ha quindi concluso Gabriele Piccini, Direttore Generale di Unicredit Banca - perseguiamo l'obiettivo di offrire ai clienti i vantaggi di un primario gruppo bancario con un ampio patrimonio di relazioni e di servizi personalizzati." Unicredit Banca nella provincia di Ascoli Piceno dispone di 9 Agenzie, 2 Centri Piccole Imprese completamente dedicati alle piccole imprese ed un organico di circa 65 dipendenti. Unicredit Banca è la più grande banca italiana dedicata alle piccole imprese e alle famiglie, con 2.754 Agenzie operative diffuse sull'intero territorio italiano, 24.000 dipendenti e oltre 6 milioni di clienti. La sua struttura di rete è articolata in 11 Direzioni Regionali organizzate in 217 Direzioni di Mercato cui riportano 2.754 Agenzie, 270 Centri Piccole Imprese in cui operano 2500 consulenti e 29 Investment Center.  
   
   
FONDAZIONE CARIPLO: LA COMMISSIONE CENTRALE DI BENEFICENZA DELLA FONDAZIONE CARIPLO HA DELIBERATO IERI LA NOMINA DI UN NUOVO COMMISSARIO: MARIA PAOLA COLOMBO SVEVO SOSTITUISCE SILVIA COSTA.  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Nella seduta di lunedì 13 giugno, la Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione Cariplo, ha provveduto alla nomina di un nuovo commissario. Si tratta di Maria Paola Colombo Svevo. Il nuovo commissario sostituisce Silvia Costa, dimissionaria perché la sua carica era risultata incompatibile dal momento in cui era stata eletta all’ultima tornata delle elezioni regionali, e nominata poi Assessore alla Scuola, Diritto allo studio e Formazione Professionale della Regione Lazio. Maria Paola Colombo Svevo, originaria di Rho, nell’interland milanese, ha alle spalle importanti esperienze sia sul fronte istituzionale che nel mondo del volontariato. E’ stata vicesindaco del comune di Monza e consigliere della Regione Lombardia. Dal 1980 al 1983 è stata Assessore ai Servizi Sociali della Regione Lombardia; dal 1983 al 1994 Senatrice della Repubblica e membro delle commissioni Sanità e Lavoro e Affari Costituzionali. In Regione Lombardia ha predisposto e attuato il primo piano dei servizi Socio-assistenziali ed ha elaborato le linee guida per la legge di riforma dei Servizi sociali. A livello nazionale ha partecipato all’elaborazione delle leggi sul volontariato, sulle cooperative sociali e alla legge di riforma degli enti locali. Ha fatto parte della Commissione Bicamerale per le riforme istituzionali. Dal 1994 al 1999 è stata parlamentare europea, vicepresidente della Commissione Libertà Pubbliche, e si è occupata anche del tema del traffico degli esseri umani. E’ stata coordinatrice del progetto Iws – net, dell’Associazione Irene, nell’ambito del quale ha redatto il vademecum dal titolo “L’operatore di Polizia e la tratta” e ha collaborato al progetto “Polizia e traffico degli esseri umani. Sistema dei controlli e protezione delle vittime. Una Conferenza Internazionale” nell’ambito del programma comunitario Stop Ii. E’ responsabile del progetto “Enatw – the European Network Against Trafficking in Women for sexual exploitation” nell’ambito del programma comunitario Vp/2002/14 – Dg Occupazione e Affari Sociali. E’ relatrice alla conferenza internazionale “Conferenza Europea per prevenire e combattere il traffico degli esseri umani – Un cambiamento globale per il 21esimo secolo” organizzata dall’Eu/iom. Dal 2000 ad oggi, è professore a contratto presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove tiene il corso di “Politiche sociali europee e management dei servizi alla persona”. Come esperta di politiche sociali europee, fa parte dell’Associazione Irene e dal 2003 è presidente della Fondazione Franco Verga C.o.i.  
   
   
CONVEGNO: “LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE”  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Previdenza complementare, Tfr,..... Se ne parla molto. Anche a sproposito e senza considerare tutte le implicazioni. Anche quelle fiscali. C'è il modo per saperne di più e per registrare alcuni interessanti punti di vista, forse addirittura delle provocazioni. Come? Partecipando al convegno su "La riforma della previdenza complementare", il primo convegno nazionale organizzato dai fondi previdenziali preesistenti alla legge 124 del 1993. I quali hanno molte cose da dire. Il convegno sarà ospitato alla Sala Colonne della Banca popolare di Milano (via San Paolo 12) e inizierà alle 17.15 di giovedi 16 giugno. L’accesso al convegno è libero sino ad esaurimento dei posti. Per ragioni organizzative si prega di confermare la partecipazione Inviando un fax al numero 02 7700 3570  
   
   
ALETTI PRIVATE EQUITY E IL CREDITO BERGAMASCO PROMUOVONO L'INGRESSO DEL FONDO DIMENSIONE NETWORK NEL CAPITALE DI MES.GO  
 
Bergamo, 15 giugno 2005 - Attraverso il Fondo Dimensione Network, Aletti Private Equity Sgr, società controllata da Aletti Merchant (Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara) e guidata da Luca Modonesi, Amministratore Delegato - affiancando nell'operazione di buy-out l'imprenditore Francesco Caldara - ha acquisito una partecipazione del 38% nel capitale della Mes.go, società attiva nella produzione di mescole di gomma, siliconiche e fluororate in provincia di Bergamo. L'operazione è stata realizzata con il supporto del Credito Bergamasco che ha messo a disposizione di Mes.go Holding - società veicolo che ha portato a termine l'acquisizione - un finanziamento a medio termine. L'ingresso nel capitale della Mes.go da parte del Fondo Dimensione Network garantirà un continuo sostegno all'imprenditore nell'affrontare le prossime sfide competitive, che prevedono lo sviluppo di Mes.go sia sul mercato italiano sia sui mercati esteri. In tale ottica, ad esempio, è in fase di implementazione un insediamento produttivo in Polonia che consentirà a Mes.go una presenza diretta sui mercati in forte espansione dell'est europeo. Nel corso degli ultimi anni la società, guidata da Francesco Caldara con insediamenti produttivi a Castelli Calepio e Gorlago, ha evidenziato un importante trend di crescita, confermato anche per l'esercizio 2004 con un fatturato consolidato di oltre 23 milioni di euro (+19% rispetto all'anno precedente); Mes.go ha continuamente ampliato la gamma della propria offerta, grazie anche all'accordo commerciale con Ge Bayer Silicones, fino alla più recente apertura al segmento delle fluororate, e conta su una fascia di utilizzatori finali sempre più allargata, che spazia dall'alimentare all'automotive. Il Fondo Dimensione Network, che si caratterizza per la stretta collaborazione tra Aletti e un team di manager con consolidate esperienze industriali (Mvi di Federico Marescotti), investe in partecipazioni societarie, preferibilmente di maggioranza, con un forte coinvolgimento gestionale in aziende di valore e con progetti di sviluppo interessanti. In proposito, Francesco Caldara, Amministratore Delegato di Mes.go, ha dichiarato: "La combinazione di competenze finanziarie e industriali del Fondo Dimensione Network è un'occasione che permette a Mes.go di continuare il proprio percorso di crescita, preservando l'imprenditorialità necessaria per fronteggiare le sfide del mercato". A sua volta, Luca Ravano, Direttore Generale di Aletti Private Equity, afferma: "Abbiamo trovato in Mes.go e in Francesco Caldara un caso di successo tra la piccola/media impresa dei nostri territori, che crediamo possa ulteriormente rafforzarsi con il nuovo assetto societario". "Questa operazione - ha, infine, commentato Giovanni Capitanio, Direttore Generale del Credito Bergamasco - è un tipico esempio di come l'azione sinergica nelle rispettive aree di competenza delle società appartenenti al nostro gruppo bancario permetta alla clientela di usufruire di innovativi ed importanti strumenti per sviluppare progetti di valore". Francesco Caldara è stato assistito nell'operazione da Guido Rho (Studio Salerno Manzoni Rho) e Antonio Granelli (Studio Zonca Briolini Felli).  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: RICORRERE AL BROKER E’ PIENAMENTE  
 
Legittimo Roma, 15 giugno 2005 - L’avvocatura Generale dello Stato in data 24 dicembre 2004 ha inteso porre fine a una lunga “querelle” che vede contrapposti broker e agenti di assicurazioni. Oggetto del contendere: la Pubblica Amministrazione e la pretesa, rivendicata dal Sindacato Nazionale Agenti, di escludere da questo segmento di business i broker, sulla base di una presunta illegittimità del ricorso al broker da parte della Pubblica Amministrazione. Tesi, quella degli agenti, rigettata dalla gran parte dei pronunciamenti della dottrina giurisprudenziale che si sono susseguiti negli anni sull’argomento. Nonostante ciò, lo Sna ha continuato in questo atteggiamento ostile nei confronti dei broker, fino a chiedere al Ministero della Funzione Pubblica un parere circa la “legittimità o meno della preventiva designazione di un broker, nelle gare indette dagli Enti Pubblici, per le proprie coperture assicurative, con previsione dell’obbligo di remunerazione del broker posto a carico della Compagnia di Assicurazioni aggiudicataria della gara”. La risposta dell’Avvocatura dello Stato, arrivata il 24 dicembre 2004, afferma che: “non è precluso il ricorso al broker da parte di Pubbliche Amministrazioni in funzione della stipula di propri contratti assicurativi”. Inoltre, aggiunge che “non sembra sussistano ragioni per negare l’opportunità e la legittimità del ricorso al broker da parte della Pubblica Amministrazione”. Infine, l’Avvocatura ha specificato che “ogni remunerazione sarà esclusivamente a carico della società di assicurazioni aggiudicatrice del contratto”. Nel documento finale l’Avvocatura Generale dello Stato fa riferimento ad alcune disposizioni, sia di fonte nazionale (art.1, 1.792/1984; art. 29 co. 1,1.448/2001), sia comunitaria (direttiva n.92/2002), in base alle quali il rapporto con le Pubbliche Amministrazioni è per il broker legittimo. Seguendo la dottrina giurisprudenziale della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato, l’Avvocatura Generale dello Stato qualifica l’attività del broker, quale attività imprenditoriale volta alla mediazione nel settore assicurativo. Il broker viene individuato come un professionista che svolge una prestazione d’opera intellettuale nella fase di consulenza ed assistenza in favore dell’assicurato e di mediazione nella successiva fase di messa in contatto dell’assicurando con l’impresa di assicurazioni. Seguendo la giurisprudenza, sia della Corte di Cassazione, sia del Consiglio di Stato, l’Avvocatura qualifica il brokeraggio come attività imprenditoriale volta alla mediazione. Il broker, pur essendo un intermediario con posizione di equidistanza rispetto alle parti del contratto è, per definizione normativa, un intermediario che ha peculiare cura degli interessi dell’assicurato, nei cui confronti svolge un’attività di consulenza disinteressata. Inoltre, richiamando la sentenza n.8467 del 26.8.1988 della Corte di Cassazione, l’Avvocatura Generale dello Stato ricorda che “il broker svolge, nel settore dell’intermediazione assicurativa, una vera e propria funzione sociale, assistendo la parte contrattuale debole e garantendogli effettiva tutela, quale peculiare espressione del principio di solidarietà sociale”. Riconosciuta l’importante funzione del broker nei confronti di entrambe le parti del contratto, l’Avvocatura Generale dello Stato ritiene giustificato, dal punto di vista giuridico, che l’onere dell’attività di consulenza ed intermediazione sia posto, secondo gli usi del mercato assicurativo, a carico delle sole compagnie. “Per la designazione del broker – spiega il documento dell’Avvocatura dello Stato – sarebbe necessario procedere ad un’apposita gara, secondo i criteri di aggiudicazione previsti dal D. Leg. N. 157 dal 1995, il bando della quale – oltre a definire puntualmente le attività richieste al medesimo – dovrebbe indicare chiaramente che ogni remunerazione o compenso dello stesso, per la complessa attività svolta, sarà esclusivamente a carico della società assicuratrice aggiudicataria del contratto di assicurazione, nonché, in punto di criteri di valutazione per la scelta del broker contraente, valorizzare requisiti quali la professionalità, la specializzazione, la conoscenza del sistema pubblico, nonché quelli, basati prevalentemente su requisiti dimensionali quali il numero degli Enti Pubblici gestiti, il volume complessivo dei ricavi, dei collaboratori o dipendenti dell’impresa”. Scelta la strada dell’affidamento tramite gara, l’Avvocatura dello Stato indica da un lato, quali criteri di valutazione per la scelta del broker, la professionalità, la specializzazione, la conoscenza del sistema pubblico e, in seconda battuta, definisce i criteri dimensionali quali il numero degli enti pubblici gestiti, il volume complessivo dei ricavi, dei collaboratori o dei dipendenti d’impresa. In definitiva l’Avvocatura ritiene che i bandi di gara dovrebbero essere formulati in modo tale da consentire la scelta del miglior contraente attraverso la valutazione, in termini di qualità ed attualità, delle soluzioni proposte in tema di risparmio e di efficienza della spesa, nell’ottica di un esame del costo del rischio assicurativo trasferito nell’ambito dell’azione amministrativa. Sul tema specifico dell’onerosità del contratto di brokeraggio vale la pena ricordare la sentenza del Consiglio di Stato n.1019 del 2000 e le pronunce di alcuni Tribunali Amministrativi Regionali, che sottolineano come il contratto di brokeraggio non comporti oneri per la Pubblica Amministrazione, in quanto l’entità delle provvigioni del consulente non produce un aumento del premio posto in gara ma una decurtazione delle provvigioni dovute agli agenti, senza che il premio subisca alcuna lievitazione. Soluzione, quest’ultima, pienamente in linea con la giurisprudenza civile, anche di Cassazione, la quale non ha mai mancato di ritenere dovute dalla sola compagnia le provvigioni del broker. A rinforzare ulteriormente questa posizione è giunta la sentenza 2416 della Terza Sezione della Corte di Cassazione depositata il 7 febbraio 2005 che spiega come il broker svolga attività mediatizia in forma di impresa commerciale, sia pure connotata da profili di intellettualità. Pertanto, “si ritiene che sia legittimo il ricorso da parte della Pubblica Amministrazione o di un ente pubblico al broker, in quanto vale a garantirli e assisterli nella stipula del contratto di assicurazione, e che l’attività del broker sia compatibile con le procedure ad evidenza pubblica”. Le pubbliche amministrazioni possono quindi ricorrere alla consulenza dei broker che, a differenza degli agenti assicurativi, che rappresentano e promuovono le società a cui appartengono, lavorano nell’interesse dei clienti indirizzandoli nelle scelte.  
   
   
FONDIARIA - SAI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE SULL’IPOTESI DI AGGREGAZIONE DELLA CONTROLLATA PROGESTIM S.P.A. IN IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A.  
 
Milano, 15 giugno 2005 Il Consiglio di Amministrazione riunitosi ieri ha esaminato ed espresso parere favorevole in ordine al progetto relativo alla controllata Progestim S.p.a., che prevede un’ipotesi di aggregazione della stessa in Immobiliare Lombarda S.p.a. - società quotata al Mercato Telematico Azionario – mediante fusione per incorporazione. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che si è conclusa l’attività di reciproca due diligence e che l’Advisor di Progestim, Lazard, ha individuato un rapporto di concambio compreso in un range di 6,3 – 6,8 azioni di Immobiliare Lombarda per ogni azione di Progestim, mentre l’Advisor di Immobiliare Lombarda, Mediobanca, ha individuato un rapporto di concambio compreso in un range di 6,04 – 6,68 azioni di Immobiliare Lombarda per ogni azione di Progestim. Tali rapporti si fondano sul presupposto che i relativi patrimoni non siano significativamente mutati rispetto alla composizione qualitativa e quantitativa rappresentata nei rispettivi bilanci consolidati al 31.12.2004. In entrambi i casi, all’esito della fusione, Fondiaria-sai manterrebbe comunque il controllo della società risultante dalla fusione stessa. Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che il Consiglio di Progestim, allo scopo di consentire il compimento degli adempimenti preliminari dell’operazione di fusione, ha conferito mandato al Presidente, ai Vice Presidenti ed all’Amministratore Delegato, anche disgiuntamente, per la prosecuzione delle trattative con Immobiliare Lombarda; in ragione di ciò, è stata, quindi, presentata in data 10 giugno 2005 un’istanza congiunta per la nomina dell’esperto comune - ai sensi dell’articolo 2501-sexies cod. Civ. - avanti al Tribunale di Milano.  
   
   
FONDIARIA-SAI: VARIAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE  
 
 Milano, 15 giugno 2005 - Lo scorso 13 giugno è stata depositata per l’iscrizione presso il Registro delle Imprese l’attestazione di variazione del capitale sociale per tenere conto delle nuove azioni di risparmio che sono state emesse a seguito dell’esercizio, a tutto il 31.5.2005, di “warrant Fondiaria-sai 1992 – 2006”. Pertanto alla data odierna il nuovo capitale sociale risulta pari a Euro 170.556.935, interamente sottoscritto e versato, così composto:
Tabella 1
Capitale sociale attuale Euro n. Azioni Val.nom. Unitario unitario Capitale sociale precedente
Euro n. Azioni Val.nom.
Totale di cui: 170.556.935 170.556.935 1 170.555.149 170.555.149 1
Azioni ordinarie: (godimento regolare 1/1/2004) numero cedola 5 128.729.892 128.729.892 1 128.729.892 128.729.892 1
Azioni di risparmio (godimento regolare 1/1/2004) numero cedola 5 41.827.043 41.827.043 1 41.825.257 41.825.257 1
Tabella 2
N. Titoli convertiti/esercitati nel periodo 01/03/05 –31/05/05 N. Titoli residui in circolazione
Obbligazioni convertibili Azioni di risparmio convertibili Azioni privilegiate convertibili Warrant 14.288 11.889.264
 
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A. : APPELLA LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO  
 
 Milano, 14 giugno 2005 - Riguardo alla sentenza del Tribunale di Milano resa disponibile alla Compagnia questa mattina presso la Cancelleria del Tribunale medesimo e relativa alla nota controversia riguardante l’asserito obbligo di Opa cui sarebbero state soggette l’incorporante Sai S.p.a. E Mediobanca Spa a seguito dell’acquisto di azioni dell’incorporata La Fondiaria Assicurazioni Spa, Fondiaria-sai S.p.a. Ribadisce in questa sede le ragioni già esposte nel corso del giudizio, contestando le conclusioni in fatto ed in diritto cui è pervenuto il Tribunale di Milano e precisa di aver già dato mandato ai propri legali di appellare la sentenza.  
   
   
SEGNALAZIONE DELL’ISVAP SU UNA SOCIETÀ NON AUTORIZZATA ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA IN ITALIA.  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Sono pervenute all’Isvap segnalazioni circa il rilascio per il territorio italiano di garanzie fidejussorie da parte di una società denominata: Uni One Assicurazioni Uk Ltd – Compagnia di Cauzioni e Fideiussioni con sede legale in Birminghan England ed Uffici in Viale Marco Polo 80, 00154 Roma Al riguardo l’Isvap rende noto che la denominazione non corrisponde ad alcuna compagnia autorizzata, o comunque abilitata, all’esercizio dell’attività assicurativa nel territorio italiano. Viene pertanto richiamata l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l’eventuale stipula di polizze assicurative recanti l’intestazione sopra indicata comporterebbe per i contraenti l’insussistenza di una copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. L’isvap raccomanda di verificare preventivamente che i contratti assicurativi da sottoscrivere siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa. A tale proposito chiarimenti e informazioni potranno essere richiesti direttamente all’Isvap (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma – tel. 06.42.133.1 – telefax 06.42.133.206) oppure acquisiti attraverso la consultazione del sito Internet www.Isvap.it  
   
   
RC AUTO: SALGONO I PROFITTI DELLE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI IL CODACONS CHIEDE DI RESTITUIRE AGLI ASSICURATI 500 MLN DI EURO ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEL 20% DELLE TARIFFE. IL GOVERNO INTERVENGA  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Lasciano a bocca aperta i dati relativi agli introiti delle assicurazioni in Italia nel 2004 e diffusi dall’Isvap. Solo nel settore rc auto si registra un saldo positivo per 1.241 milioni di euro, in aumento del 47,7% rispetto al 2003. “Questi dati – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - sono la dimostrazione concreta dell’ottimo stato di salute delle imprese assicuratrici, e di come vi siano ampi margini per ridurre le tariffe rc auto. Per questo chiediamo alle compagnie la restituzione di 500 milioni di euro agli assicurati, attraverso una riduzione delle tariffe rc auto. Il Governo – conclude Rienzi – di fronte a questi dati deve intervenire per tutelare gli interessi dei consumatori”.  
   
   
IMPREGILO S.P.A.: PARTE OGGI IL ROADSHOW INTERNAZIONALE PER L’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Sesto San Giovanni, 15 giugno 2005 - Impregilo S.p.a. Comunica che avrà inizio oggi mercoledì 15 giugno 2005, e si concluderà giovedì 23 giugno 2005, il Roadshow internazionale di presentazione dell’operazione di aumento di capitale per un importo di 650 milioni di Euro, il cui periodo di adesione all’Offerta terminerà venerdì 1 luglio 2005. Il roadshow, organizzato dalla Società in accordo con le banche che formano il consorzio di garanzia, Banca Imi, Caboto, Efibanca e Ubm, toccherà le principali piazze finanziarie europee. Nel corso del roadshow il management di Impregilo illustrerà ai potenziali investitori la situazione e le strategie del Gruppo Impregilo, in linea con quanto è già stato oggetto di presentazione agli analisti finanziari lo scorso 31 maggio 2005.  
   
   
ENEL: KPMG SPA HA COMPLETATO L’ATTIVITÀ DI VERIFICA (FULL AUDIT) DEI PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE PREVISTI DALL’IFRS  
 
Roma, 14 giugno 2005 - Enel informa, che la società di revisione Kpmg Spa ha completato l’attività di verifica (full audit) dei prospetti di riconciliazione previsti dall’Ifrs 1 (Prima adozione degli International Financial Reporting Standard). Il testo della relazione emessa da Kpmg Spa sul documento “Transizione ai principi contabili internazionali (Ifrs)” è già stato inserito nel sito internet di Enel (www.Enel.it ) e della Borsa Italiana (www.Borsaitalia.it  ). La verifica è stata condotta da Kpmg Spa in anticipo rispetto alla tempistica originariamente annunciata, che prevedeva il rilascio della relazione della società di revisione in occasione della relazione semestrale 2005, tenuto conto della prossima Offerta Globale di azioni Enel promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.  
   
   
SIAS – SOCIETA’ INIZIATIVE AUTOSTRADALI E SERVIZI S.P.A. :RILASCIATO IL NULLA OSTA – DA PARTE DI CONSOB - AL PROSPETTO RELATIVO ALL’EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO  
 
Torino, 15 giugno 2005 - Ieri la Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del “Prospetto Informativo” relativo all’offerta in opzione agli azionisti di n. 31.875.000 obbligazioni del prestito “Sias 2,625% 2005-2017 convertibile in azioni ordinarie” deliberata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 maggio 2005, avvalendosi della delega conferita dall’Assemblea straordinaria del 16 maggio 2005. Sono state, altresì, fissate le condizioni definitive relative all’emissione delle obbligazioni. L’offerta in opzione, per un controvalore complessivo di Euro 334,7 milioni, prenderà quindi avvio in data 20 giugno 2005 e prevede l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile denominato “Sias 2,625% 2005-2017 convertibile in azioni ordinarie” costituito da n. 31.875.000 obbligazioni del valore nominale unitario pari a Euro 10,50, aventi un tasso di interesse nominale annuo lordo pari al 2,625%, convertibili in azioni ordinarie Sias nel rapporto di una azione di compendio per ogni obbligazione posseduta, da offrire in opzione alla pari agli azionisti, in ragione di 1 obbligazione ogni 4 azioni ordinarie possedute. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 20 giugno 2005 all’8 luglio 2005 compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 20 giugno 2005 al 1 luglio 2005, compresi. I diritti di opzione non esercitati entro l’8 luglio 2005 saranno offerti in Borsa dall’Emittente - ai sensi dell’art. 2441, 3° comma, del Codice Civile. Gli Azionisti Aurelia S.p.a., Argo Finanziaria S.p.a. E Satap S.p.a. Si sono impegnati irrevocabilmente a sottoscrivere tutte le obbligazioni che spetteranno loro in opzione in relazione alle azioni possedute; Argo Finanziaria S.p.a. Si è altresì impegnata irrevocabilmente a sottoscrivere ulteriori obbligazioni per un controvalore massimo di 50 milioni di euro. L’offerta, per la parte residua rispetto a quella oggetto degli impegni dei principali azionisti, è assistita da una garanzia promossa e diretta da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.a. Il controvalore riveniente dall’emissione deliberata consentirà al Gruppo di: i) sottoscrivere il capitale sociale della Società che dovrà essere costituita – congiuntamente all’Anas – a seguito dell’aggiudicazione provvisoria, da parte del consorzio Ati (che vede, quale capogruppo mandataria, la controllata Salt S.p.a.), della concessione relativa alla costruzione e gestione del collegamento autostradale Asti-cuneo; ii) completare il processo di riallocazione – fra i Gruppi Astm e Sias – della partecipazione detenuta nella Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.a., avviato con la cessione – da parte della Astm S.p.a., alla Autostrada dei Fiori S.p.a. – di una quota pari al 2,8% del capitale sociale della citata concessionaria, avvenuta in data 24 marzo 2005; iii) proseguire nell’attività di acquisizione di quote di minoranza nelle società consolidate, la quale – nel corso degli anni – ha consentito di ridurre, in modo significativo, il peso delle minorities con evidenti benefici sui risultati reddituali del Gruppo Sias.  
   
   
ASSOCIAZIONE ITALIANA LEASING (ASSI LEA): PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE 2004. IL SETTORE SUPERA I 38 MILIARDI DI EURO DI NUOVI INVESTIMENTI NEL 2004 (+18%) E PROSEGUE LA CRESCITA ANCHE NEL PRIMO QUADRIMESTRE 2005 (+19%). OLTRE 230 MILIARDI DI EURO IL LEASING A LIVELLO EUROPEO  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Assilea - Associazione Italiana Leasing - ha presentato il 13 giugno il Rapporto Annuale 2004 sul settore del leasing che ha chiuso l'anno con uno stipulato complessivo superiore ai i 38 miliardi di euro con un incremento del 18% sull'anno precedente. La crescita a due cifre è proseguita anche nel primo quadrimestre 2005, durante il quale il settore del leasing ha messo a segno un +18,6% con uno stipulato complessivo pari a oltre12,2 miliardi di Euro (10,3 miliardi nel primo quadrimestre 2004). La crescita ha caratterizzato tutti i comparti ma soprattutto l'immobiliare (+19% nel 2004, +45% nel primo quadrimestre 2005), che da solo rappresenta il 44% dello stipulato leasing italiano. Le performance migliori si sono registrate nelle grandi operazioni (oltre 2,5 milioni di Euro) su immobili già costruiti a dimostrazione che le imprese utilizzano il leasing anche per finalità di riequilibrio sul medio termine del proprio indebitamento, ampliando in tal modo lo spettro operativo del prodotto leasing. Il comparto strumentale, il secondo per importanza assoluta (27% dello stipulato complessivo) e il più direttamente legato alla dinamica degli investimenti delle imprese, ha chiuso l'anno con uno stipulato di oltre 11 miliardi di Euro (+16%) mentre nel primo quadrimestre 2005 registra appena un +2,73% - a dimostrazione della situazione congiunturale poco favorevole. Il leasing auto ha superato gli 8,5 miliardi di euro di stipulato nel 2004 (+13%) mentre nei primi quattro mesi del 2005 ha sostanzialmente riconfermato la dinamica del quadrimestre corrispondente dell'anno precedente (+1,2%), un risultato comunque positivo vista la debolezza della domanda di nuove immatricolazioni. Da segnalare in questo comparto, la crescente affermazione del noleggio a medio lungo termine di emanazione delle società di leasing, la cui quota sullo stipulato auto ha raggiunto in poco più di un anno il 6%, con un incremento in termini di volumi superiore al 40%. Si conferma inoltre la forte crescita della nautica da diporto (+54% nel 2004, +32% nel primo quadrimestre 2005), dove il leasing nautico è passato in pochi anni da una quota di mercato inferiore al punto percentuale all'attuale 3,3%. Oggi è la forma di finanziamento privilegiata da chi si accinge ad acquistare un'imbarcazione da diporto, con vantaggi fiscali tanto maggiori quanto maggiore è la dimensione dell'imbarcazione. A livello Europeo, dove l'Italia si classifica al terzo posto in assoluto rappresentando da sola circa il 18% dello stipulato, le prime stime disponibili indicano una crescita intorno all'8% rispetto al 2003 per uno stipulato complessivo pari a oltre 233 miliardi di Euro. La crescita a livello europeo è stata trainata soprattutto dai paesi dell'Est, ma anche da Italia e Spagna. L'indice di penetrazione del leasing sugli investimenti nazionali nel 2004 ha raggiunto il 14,5%, penetrazione che sale al 26% se si valutano solamente gli ambiti in cui il leasing è effettivamente utilizzato (ovvero escludendo Pa, abitazioni e beni immateriali). Si tratta di una percentuale significativa e in crescita rispetto al 2003 ma che, comparata al 27% del Regno Unito, al 18% della Germania o al 31 % del solo strumentale negli Usa, dimostra gli ancora ampi margini di crescita di questo strumento. Il Rapporto Annuale Assilea fornisce anche una ripartizione dello stipulato leasing per ramo di attività economica della clientela: il 55% delle operazioni chiuse nel 2004 è nel settore dei servizi. Segue, con il 44%, il settore industriale, a partire dall'edilizia mentre appena 1'1% dello stipulato leasing riguarda l'agricoltura, qui infatti ci sono ampi margini di crescita, soprattutto nel Mezzogiorno. Infine la ripartizione regionale: guidano la classifica le regioni del nord-ovest, dove si concentra il 42% dello stipulato 2004. Segue il Nord-est (25%), quindi il Centro Italia (20%) e il Sud con le isole (13%). "Volendo fare una previsione per l'anno in corso - dichiara Rosario Corso, Presidente di Assilea - possiamo stimare una crescita media dello stipulato leasing intorno al 10% (ovvero circa 42 miliardi di Euro di stipulato), con una ripresa del comparto mobiliare ed un progressivo rallentamento di quello immobiliare. Per il 2006, prevediamo una ulteriore crescita del 7,5% dello stipulato complessivo, il che porterebbe il giro d'affari del settore leasing a quota 45 miliardi di Euro." Assilea - Associazione Italiana Leasing - raggruppa la quasi totalità degli operatori del leasing in Italia, costituiti da banche universali o pluriprodotto, banche specializzate, intermediari finanziari e società di noleggio a lungo termine. Compito fondamentale dell'Associazione è di svolgere istituzionalmente le attività di informazione ed assistenza a favore egli Associati, collaborando a diversi livelli e nelle varie sedi, nazionali ed estere, alla soluzione dei problemi inerenti al leasing. Assi Lea Stipulato leasing 2004 e primo quadrimestre 2005 (in milioni di Euro)
Leasing 2003 2004 Delta 1° Quad Quad Delta
2004 2005
Immobiliare 14.086 16.795 19% 3.685 5.338 45%
Strumentale 9.506 11.026 16% 3.219 3.307 3%
Auto 7.588 8.575 13% 2.934 2.968 l%
Aeronavale 1.042 1.644 58% 492 637 29%
ferroviario
Totale 32.223 38.041 18% 10.330 12.249 19%
Fonte: Assilea
 
   
   
CRESCITA E REDDITIVITÀ DELLE PMI DISTRETTUALI SINTESI DEI RISULTATI DELLA RICERCA STRATEGIE D'IMPRESA E PERFORMANCE NELLE PMI ITALIANE  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Un nucleo significativo di Pmi è riuscito, anche negli ultimi difficili anni, a conseguire buoni risultati di crescita e di redditività, puntando sull'innovazione tecnologica, sul design e su politiche di marketing, associate ad un uso intenso delle tecnologie Ict e a mirate strategie di internazionalizzazione. La crisi dell'industria italiana non è quindi senza sbocchi: vi sono politiche vincenti, che se diffuse ad una più ampia platea di imprese potrebbero invertire il trend globale negativo. E' questa la conclusione a cui giunge Io studio realizzato congiuntamente dal Servizio Studi e Ricerche di Banca Intesa e dal Tedis della Venice International University, analizzando un campione di circa 650 imprese localizzate in 41 distretti industriali del Sistema Moda, della Meccanica e dei prodotti per la Casa. La ricerca è stata condotta unendo le informazioni sulle performance contenute nei bilanci a quelle sulle strategie relative all'innovazione tecnologica, organizzativa e di marketing, raccolte attraverso un indagine ad hoc, che ha consentito di individuare quali siano i comportamenti vincenti sul piano dei risultati aziendali. Le imprese analizzate nella ricerca nel loro complesso non sono riuscite ad aumentare il proprio fatturato dal 2000 al 2003 e hanno subito un significativo deterioramento della redditività nei quattro anni esaminati. A fronte di questi risultati non brillanti, tuttavia, numerose imprese mostrano una crescita significativa ed una redditività elevata, con una divaricazione crescente dei risultati, in particolare per il settore della Moda. Le performance sembrano sempre di più legate alle strategie delle singole imprese più che all'appartenenza a un distretto, sia sul piano della capacità di incrementare il fatturato, sia su quello di mantenere una redditività superiore a quella dei proprio settore. Quali sono i comportamenti vincenti ? Per rispondere a questa domanda, la ricerca ha analizzato le scelte strategiche, in termini di innovazione tecnologica, di design, di dotazione Ict e di internazionalizzazione, di quattro gruppi di imprese: Imprese "vincenti", che coniugano un andamento del fatturato superiore alle altre imprese con una redditività operativa maggiore di quella settoriale. Imprese "in corsa", che riescono a fare crescere il fatturato più delle altre anche a costo di una redditività operativa inferiore alle altre; Imprese "prudenti", che puntano a mantenere una redditività operativa superiore alla media delle imprese del proprio settore e non alla crescita; Imprese "in difficoltà", che non riescono a sviluppare il fatturato e che presentano una redditività operativa inferiore alle altre (spesso negativa). L'identikit della Pmi "vincente" è quello di una azienda che ha adottato in modo più intenso strategie relative all'innovazione tecnologica e di design, che le consentono di introdurre nuovi prodotti, anche ricorrendo a relazioni con soggetti esterni. Fondamentale risulta poi la scelta di sostenere questi elementi con adeguate politiche di marketing e di difesa dei marchi. Presenta, inoltre, una dotazione di tecnologie Ict più elevata, con il ricorso ad un più ampio portafoglio di soluzioni, che permettono di "lubrificare" i meccanismi di funzionamento interno delle imprese e le interazioni con il mercato. Le imprese "vincenti" hanno un grado di internazionalizzazione commerciale (tramite esportazioni) e produttiva (con propri stabilimenti o con rapporti con fornitori esteri) medio/alto, ricorrendo più delle altre a forme di investimento diretto con propri stabilimenti. L'analisi approfondita dei diversi profili strategici mostra che la competitività delle imprese non emerge da uno solo dei fattori identificati (tecnologia, organizzazione e marketing), ma da un mix coerente con le dinamiche del settore di appartenenza. In particolare, per quanto riguarda la proiezione all'estero, non esiste una correlazione univoca tra internazionalizzazione e performance: risultati superiori alla media emergono nella misura in cui l'internazionalizzazione è abbinata a investimenti strategici innovativi mirati. La ricerca mostra dunque l'emergere di un nuovo modello di impresa distrettuale: cambia il rapporto con il territorio e si sviluppano nuovi fabbisogni di competenze, con una rilevanza crescente di figure professionali, tradizionalmente poco utilizzate dalle Pmi in precedenza. La sfida ora è quella di sostenere al meglio le imprese "vincenti" e al tempo stesso diffondere maggiormente comportamenti virtuosi alle altre imprese, traghettando le imprese distrettuali più chiuse verso un modello competitivo rinnovato.  
   
   
PREVISIONI MANPOWER SULL’OCCUPAZIONE: STABILE L’ITALIA IN CALO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO TORNA LA FIDUCIA NEL NORD EST, IN CALO LE ALTRE REGIONI. RISTORAZIONE E ALBERGHI ANTICIPANO LA MIGLIOR PERFORMANCE, SEGUITI DA TRASPORTI E COMUNICAZIONI. RESTA NEGATIVO IL COMMERCIO.  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Clima di attesa per i datori di lavoro italiani che esprimono una moderata propensione a creare nuovi posti, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge dalle Previsioni Manpower sull’Occupazione, l’indagine condotta su un campione rappresentativo di 1.002 datori di lavoro per individuare il trend dell’occupazione tra luglio e settembre 2005. I risultati della ricerca evidenziano che il 9% degli imprenditori intervistati è intenzionato ad assumere nel prossimo trimestre, il 6% pensa di diminuire il proprio organico, mentre la maggior parte, l’80%, dichiara di voler mantenere inalterato lo staff aziendale. Per l’Italia la Previsione Netta sull’Occupazione è perciò pari al +3%(*). La propensione resta stabile per il secondo trimestre consecutivo e minore di due punti percentuali rispetto al livello registrato nel 2004. Il moderato ottimismo che emerge su base complessiva evidenzia nel dettaglio forti variazioni a livello geografico e di settore. A fronte di un aumento di ottimismo nell’area del Nord Est, cala la fiducia nelle altre aree geografiche con previsioni di nuovo negative nel Centro e Nord Ovest. Tra i settori di attività si registra un’impennata di ottimismo nel comparto Ristorazione e Alberghi, mentre nei Servizi sociali e alla persona si rileva un evidente calo della fiducia. Rimane stabile e alta la propensione a creare nuovi posti di lavoro nel comparto Trasporti e Comunicazioni, mentre il Commercio conferma un livello di previsione negativo. “In Italia il saldo tra chi prevede di assumere e chi anticipa di voler ridurre il proprio staff aziendale nel prossimo trimestre è positivo per la seconda volta consecutiva. A livello complessivo rileviamo dunque una cauta propensione a creare nuovi posti di lavoro” afferma Jonas Prising, Amministratore Delegato di Manpower Italia, “trainata dal forte ottimismo registrato nei due settori della Ristorazione/alberghi e del Trasporto/comunicazioni e dall’inversione di tendenza registrata nel Nord Est. L’analisi dei settori di attività e delle aree geografiche evidenzia differenze anche piuttosto rilevanti nell’orientamento dei datori di lavoro e queste anticipazioni confermano la tendenza degli imprenditori a mantenere un atteggiamento cauto e di attesa dettato dai lunghi tempi di ripresa del mercato e delle attività di business, confermati dagli ultimi dati sullo stato di salute del Paese”. Tornano ad essere ottimisti i datori di lavoro del Nord Est dopo tre trimestri all’insegna del pessimismo: il valore della previsione è pari a +8%, il più alto tra le aree geografiche, con un incremento di nove punti percentuali rispetto alla scorsa rilevazione. Le regioni del Sud e delle Isole anticipano una moderata propensione a creare nuovi posti di lavoro, pari a +4%, in flessione di 5 punti sia sul piano tendenziale, sia rispetto allo stesso periodo del 2004. Il Centro volge in terreno negativo (-2%) dopo l’incremento di fiducia registrato per la prima volta lo scorso trimestre. Cala l’ottimismo anche nel Nord Ovest dopo cinque trimestri di moderata fiducia e il valore della previsione scende a -3%. Un valore di previsione di segno positivo si registra in cinque dei 10 settori presi in esame ma un buon livello di ottimismo è stato espresso solo dai datori di lavoro dei comparti Ristorazione/alberghi (+18%) e Trasporti/comunicazioni (+14%). In questo ultimo si registra un’impennata di 17 punti percentuali rispetto alla scorsa rilevazione. Restano negative le prospettive di occupazione nel Commercio (-4%), sebbene in crescita del 2% sul piano tendenziale, e nel comparto Estrazioni Minerali (-5%) in flessione del 4% rispetto al trimestre precedente. Sul piano congiunturale, rimane pari a zero la propensione a creare nuovi posti di lavoro nelle Attività Manifatturiere, mentre cala di otto punti percentuali il livello di fiducia nel comparto Servizi sociali e alla persona (+1%). Nella maggior parte dei 12 Paesi europei coinvolti nell’indagine, i datori di lavoro hanno espresso una propensione a creare nuovi posti di lavoro più alta rispetto allo scorso trimestre, mentre sul piano tendenziale emerge un generale calo di ottimismo in 5 Paesi. Irlanda e Norvegia confermano il maggior ottimismo, mentre la Germania passa in terreno positivo (+4%) per la prima volta dall’avvio della ricerca nel Paese. Questo trimestre segna l’ingresso nell’indagine della Svizzera che anticipa la volontà di mantenere stabile il livello di occupazione nel periodo luglio-settembre. A livello extraeuropeo, in America prevale l’ottimismo: Stati Uniti, Canada e Messico prevedono una crescita significativa dei posti di lavoro. Per quanto riguarda l’area Asia – Pacifico, si segnala a livello generale una lieve diminuzione della propensione ad assumere nuovo personale. Fa eccezione Hong Kong con un leggero incremento. Per la prima volta, l’indagine Manpower ha coinvolto anche datori di lavoro dell’India che hanno espresso l’indice di fiducia più alto sia rispetto all’area Asia-pacifico, sia in rapporto agli altri Paesi e territori coinvolti nella ricerca. “In Europa prevale l’ottimismo e la Germania mostra i segni di una leggera ripresa esprimendo per la prima volta una previsione positiva”, dichiara Maura Nobili, Presidente di Manpower Italia. “Si prevede una crescita ancora sostenuta dell’occupazione nei Paesi dell’America e dell’Asia-pacifico, sebbene l’indagine rilevi una flessione generale della fiducia in tutta l’area asiatica, fatta eccezione per Hong Kong. Continua a crescere l’ottimismo negli Stati Uniti e in Canada, mentre è interessante notare che la spinta all’occupazione più forte proviene ancora una volta dall’oriente: l’India, appena entrata a far parte del gruppo dei Paesi coinvolti dall’indagine, anticipa il più alto livello di fiducia in assoluto”. Le Previsioni Manpower sull’Occupazione per il quarto trimestre 2005 saranno diffuse il 13 settembre prossimo. Il file in formato pdf con i dati della ricerca per l’Italia è disponibile sul sito www.Manpower.it  cliccando su “Previsioni Manpower sull’Occupazione”. I risultati relativi agli altri 22 Paesi e territori sono consultabili sul sito www.Manpower.com/meos  
   
   
L’ASSOCIAZIONE COMPAGNIA DELLE OPERE DI COMO E SONDRIO IN ASSEMBLEA GENERALE VENERDÌ 17 INTERVENGONO: ADRIANO DE MAIO ALBERTO QUADRIO CURZIO E RAFFAELLO VIGNALI  
 
 Como, 15 giugno 2005 - L’associazione Compagnia delle Opere di Como e Sondrio, realtà associativa a cui aderiscono oggi 1856 imprenditori comaschi e valtellinesi, ha organizzato per venerdì 17 giugno alle ore 18.00 presso il Grand Hotel di Como, l’Assemblea Generale dei Soci. “Aiuta Ognuno A Esistere. Muoviti Per Aiutare Ognuno Nel Suo Cammino” (Don Luigi Giussani) Una Compagnia vera all’imprenditore. Partendo dall’esortazione che fu all’origine della Compagnia delle Opere, porteranno il loro contributo al dibattito sull’attuale contesto economico il Preside della Facoltà di Scienze politiche Università Cattolica di Milano, Alberto Quadrio Curzio, il Sottosegretario alla Presidenza Regione Lombardia Alta Formazione – Ricerca e Innovazione, Adriano De Maio, e il Presidente Nazionale Compagnia delle Opere, Raffaello Vignali. Adriano De Maio - Sottosegretario alla Presidenza Alta formazione, ricerca e innovazione - Nato a Biella il 29/03/1941, si laurea in Ingegneria presso il Politecnico di Milano nel 1964. Inizia l'attività didattica e scientifica presso il Politecnico di Milano, assume l'incarico di insegnamento a partire dal 1969-70. Nel periodo 1970-71 è stato membro del gruppo di studio che ha definito gli orientamenti per l'attivazione del corso di laurea in Ingegneria gestionale. E' stato tra i fondatori del programma Mip del Politecnico di Milano e membro del relativo Consiglio di Amministrazione e docente nell'ambito dello stesso programma fino al 1994. Nel 1990 viene nominato Pro-rettore vicario al Politecnico; nel 1994 viene eletto Rettore del Politecnico di Milano, ricoprendo l' incarico fino al 2002. E' Professore ordinario di Economia e gestione dell'innovazione aziendale presso la facoltà di Economia dell'Università Luiss Guido Carli; è attualmente Rettore dell'Università Luiss Guido Carli. Dal 1987 al 2001 membro del Board di Cesaer. Nel periodo 1996-2000 è stato membro del Comitato di Presidenza della Crui. Dal 1998 al 2002 è stato consigliere di Amministrazione della Ecp (Ecole Centrale de Paris). Dal 1999 è membro del Board di Unitech, associazione che raggruppa otto università di eccellenza con un insieme di multinazionali. Dal 1996 è Presidente dell'Irer - Istituto di Ricerca della Lombardia. Presidente Onorario del Time, associazione che raggruppa ad oggi 40 università tecniche di eccellenza e che ha presieduto dal 2000 al 2002. Dal 2002 è Presidente del gruppo di valutazione sui Centri di Eccellenza del Miur. Coordinatore della Commissione di consulenza al Ministro Moratti sull'Università. Negli anni 2003-2004 è stato Commissario straordinario del Cnr. E' autore di oltre 40 pubblicazioni in volumi e su prestigiose riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Membro del Comitato Scientifico della rivista Atlantide, trimestrale di approfondimento culturale della Fondazione per la Sussidiarietà diretto da Giorgio Vittadini. Alberto Quadrio Curzio - Preside della Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica di Milano Professore ordinario di "Economia politica". Direttore del Centro di Ricerche in Analisi Economica, Economia Internazionale e Sviluppo Economico (Cranec). Vice Presidente dell’Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. È direttore della rivista Economia Politica edita da Il Mulino. Ha ricevuto il premio Saint Vincent per l’economia, il Premio Walter Tobagi per l’economia, il Premio Internazionale Cortina Ulisse, il Premio Capri-san Michele per la sezione “Europa”, “Targa alla coerenza” della Fondazione Zoli, il premio internazionale Rotare Club Pavia 2004 intitolato a Gerolamo Cardano, la medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica per i benemeriti della Scienza e della Cultura. Nella ricerca scientifica ha seguito due filoni: teoria economica pura anche sotto il profilo storico-analitico; economia istituzionale ed applicata con particolare riferimento all’Europa e all’Italia. In entrambe le tematiche sono stati trattati i problemi del progresso tecnico e dell’innovazione. Molte le sue pubblicazioni, edite con alcune importanti case editrici e riviste nazionali ed internazionali. Membro del Comitato Scientifico della rivista Atlantide, trimestrale di approfondimento culturale della Fondazione per la Sussidiarietà diretto da Giorgio Vittadini. Raffaello Vignali - Nato a Bologna nel 1963, vive in Brianza ed è coniugato con tre figli. Ha svolto i suoi studi presso l’Università di Bologna, dove si è laureato con lode con una tesi in Sociologia della Conoscenza (relatore prof. Gianfranco Morra). Ha lavorato presso il dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, svolgendo attività di ricerca e di didattica in Sociologia dell’Organizzazione e in Sociologia Economica, con particolare riferimento al settore non profit e alla qualità totale. Dal 1997 ha lavorato presso l’Irer – Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia, di cui è stato direttore generale dal 1999 al 2004, conducendo in particolare attività di ricerca sui temi dell’istruzione, delle politiche per la ricerca scientifica e tecnologica e dello sviluppo territoriale. E’ docente di Management dell’Innovazione Tecnologica presso il Politecnico di Milano, Polo di Lecco. E’ presidente della Compagnia delle Opere dal settembre 2003 E’ vicepresidente della Fondazione per la Sussidiarietà  
   
   
UNINDUSTRIA PADOVA: IL 20 GIUGNO ASSEMBLEA GENERALE CON MONTEZEMOLO, SACCONI, SALZA, GIAVAZZI TRA GLI OSPITI, IL LEADER DI CONFINDUSTRIA VENETO ANDREA RIELLO E IL GIORNALISTA ANTONIO CALABRÒ  
 
Padova, 15 giugno .2005 - Lunedì 20 giugno, con inizio della parte pubblica alle ore 17.30 al Centro Congressi “Papa A. Luciani” di Padova, si svolgerà l’Assemblea Generale 2005 dell’Unione Industriali della provincia di Padova, tra le prime associazioni dell’industria in Italia con circa duemila aziende iscritte. La relazione del presidente di Unindustria Padova, Luca Bonàiti, aprirà i lavori dell’assemblea dal titolo emblematico: “Oltre Il Made In Italy. Competere ai tempi della globalizzazione”. Sulle prospettive dell’industria nazionale e locale e sulle terapie per invertire la sindrome da bassa crescita, in vista del Dpef, si confronteranno esponenti del Governo, dell’economia e della finanza: il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Maurizio Sacconi, il presidente del Gruppo Sanpaolo Imi Enrico Salza, l’economista Francesco Giavazzi ordinario di economia politica all’Università Bocconi, Andrea Riello presidente di Confindustria Veneto. Moderatore Antonio Calabrò, editorialista economico e direttore di Apcom. Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo concluderà i lavori dell’assemblea. “Oltre” Il Made In Italy. La doccia di dati negativi sull’economia italiana (da Istat, Ocse, Commissione Ue) descrive un Paese stanco, che non cresce. Un motore produttivo ingolfato da euro sopravvalutato, dumping cinese, alti costi dei fattori produttivi, scarsa concorrenza e altri nodi. Percorso da un’incertezza sul futuro che diviene essa stessa freno all’auspicata ripresa. “A questa incertezza dobbiamo reagire subito - avverte il presidente di Unindustria Padova, Luca Bonàiti -. Facendo ciascuno, con responsabilità e realismo, il proprio compito”. Bonàiti identifica alcuni buchi neri della competitività, sui quali agire: produttività, costo del lavoro per unità di prodotto, scarsa presenza nei settori hi-tech. Ma anche ritardo nelle liberalizzazioni, che tiene in vita rendite di posizione che ingessano il Paese e generano costi insostenibili per imprese e cittadini. Alle cause delle difficoltà e alle strategie per superarle, Unindustria Padova dedica l’Assemblea 2005. Con un forte richiamo alla politica a “liberarsi da una conflittualità permanente che allarga il solco con il Paese reale”, e ad adottare “una terapia d’urto che accresca subito la competitività e favorisca un rilancio dei consumi”. Ma è sul sistema produttivo e sulla sua “obbligata metamorfosi”, che il leader degli industriali padovani appunterà l’analisi. Partendo da un fatto: “Il nostro modello ha finito un ciclo. Le radicali discontinuità nel quadro macroeconomico e nei fattori competitivi richiedono di andare ‘oltre’ il tradizionale made in Italy, mettendo a punto nuovi vantaggi comparati”. Bonàiti ne sottolinea tre: “Tecnologia e conoscenze, dimensioni, internazionalizzazione”. “E’ ormai assodato che la piccola impresa è in affanno nella nuova economia globale, dove emergono Paesi che competono grazie a livelli di costo più bassi, ed altri che fondano il successo sulla tecnologia. Il modello centrato sui distretti, sull’agilità delle piccole imprese ha urgenza di ristrutturarsi, saldando la tradizionale creatività all’innovazione continua, alle alte tecnologie, alla qualità del capitale umano, a modelli organizzativi e di internazionalizzazione sofisticati”. Ma anche a una cultura di crescita dimensionale, di aggregazioni e allargamento del capitale di rischio. “Ma fino a che punto siamo consapevoli che dobbiamo accelerare sulla strada del cambiamento? Fino a che punto questa consapevolezza è presente negli imprenditori, nel sindacato e in chi ha responsabilità politica nella guida del Paese e delle nostre comunità?”.  
   
   
NASCE LA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI IMPRENDITORI E DEI PROFESSIONISTI PER RAFFORZARE LA PRESENZA TERRITORIALE DEGLI IMPRENDITORI NEI TAVOLI ISTITUZIONALI DOVE SI DISCUTE DELLE STRATEGIE DI RILANCIO ECONOMICO E SOCIALE  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Quattro delle più attive associazioni territoriali di imprenditori della provincia di Milano hanno deciso di unire le proprie forze e di creare La Federazione delle Associazioni degli Imprenditori e dei Professionisti, un nuovo soggetto di rappresentanza che serva a garantire e rafforzare la presenza dell'imprenditorialità locale nei tavoli istituzionali dove si discute delle strategie di sviluppo economico e sociale della provincia di Milano e della Lombardia. La Federazione è stata promossa da Associazione Imprenditori Nord Milano (Ainm), Associazione Imprenditori Sud Est Milano (Aisem), Libere Imprese Associate (L.i.a.), che opera nell'area di Cormano, e Pmi Brianza, quattro realtà associative che rappresentano più della metà del territorio della provincia di Milano e che sono nate proprio con la missione di ‘intervenire’ nelle dinamiche di sviluppo locale. La Federazione nasce per dare delle risposte agli imprenditori, ai professionisti e alle comunità locali che le grandi associazioni di imprese, settoriali o trasversali, non sono in grado di soddisfare in quanto hanno altri obiettivi strategici. “Le associazioni territoriali sono infatti le uniche che aiutano gli imprenditori a creare reti di relazioni a livello locale e a dare concretezza al desiderio di impattare positivamente sul territorio. Una grande risorsa per il rilancio del sistema economico e sociale milanese e lombardo che le istituzioni pubbliche, dai Comuni alla Provincia, dalla Regione alla Camera di Commercio, non possono ignorare”, dichiara Diego Cotti, neo presidente di La Federazione e presidente dell'Associazione Imprenditori Nord Milano. La maggior parte degli associati di La Federazione, oltre 500, sono imprenditori, professionisti, grandi aziende e multinazionali che, attraverso le associazioni imprenditoriali territoriali, cercano di consolidare rapporti con le amministrazioni pubbliche e altri attori locali per avviare delle iniziative di carattere economico e soprattutto sociale. Uno degli obiettivi strategici di La Federazione è quello di rafforzare il lavoro che già svolgono le associazioni territoriali nel promuovere iniziative che servano a consolidare la responsabilità sociale d’impresa e a migliorare il trasporto e la mobilità, i servizi all’infanzia e alla famiglia, l'offerta abitativa, la formazione professionale, ecc. Sono ambiti di intervento che incidono fortemente, non solo nell'attività delle aziende e nella vita dei loro lavoratori, ma soprattutto nella qualità urbana e sociale complessiva dei territori. La Federazione vuole anche fornire alle Amministrazioni Pubbliche locali supporto per una efficace valorizzazione del territorio, attraverso l'individuazione delle tipologie di insediamenti produttivi, funzioni e servizi alle aziende da promuovere o la definizione delle destinazioni d’uso dei piani regolatori comunali. Oltre a rafforzare le attività e la presenza istituzionale delle associazioni territoriali esistenti, La Federazione sosterrà la creazione di nuovi sodalizi tra imprenditori e professionisti locali, una tendenza che si è particolarmente accentuata negli ultimi anni nella provincia di Milano. “La piccola dimensione, seppur importante, non è più risolutiva – afferma Diego Cotti -, ma è un fatto che aumenta la vocazione dell'imprenditorialità di agire nel locale proprio per crescere. La Federazione promuove infatti l'unione e la conoscenza tra i piccoli per creare occasioni di business e farli diventare grandi”, conclude il presidente di La Federazione. La presentazione ufficiale di La Federazione delle Associazioni degli Imprenditori e dei Professionisti è avvenuta martedì 14 giugno a Milano nell'ambito di un incontro pubblico a cui hanno partecipato i presidenti delle quattro associazioni che hanno promosso La Federazione - Diego Cotti di Associazione Imprenditori Nord Milano e neo presidente di La Federazione, Mario Orfei di Associazione Imprenditori Sud Est Milano, Antonio Pisano di Libere Imprese Associate e Giovanni Sala di Pmi Brianza -; Luigi Vimercati, Assessore al Lavoro e alle Attività Economiche della Provincia di Milano; Fabio Terragni, presidente di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e Paolo Manzato, vicepresidente della Banca Popolare di Milano, istituzione bancaria sede dell'evento di presentazione. E-mail federazioneass@yahoo.It  
   
   
TRAVELEX ITALIA: MARCO DI BLASE NOMINATO FINANCIAL CONTROLLER. MASSIMILIANO MAZZER È IL NUOVO HEAD OF SALES  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Il Gruppo Travelex, attivo nei servizi di cambio valuta e pagamenti internazionali, ha nominato Marco Di Blase nel ruolo di Financial Controller per l'Italia e per Malta, mentre Massimiliano Mazzer è il nuovo Head of Sales Italia. Marco Di Blase e Massimiliano Mazzer risponderanno a Giovanni Crociani, Direttore Generale di Travelex Italia e Malta. Di Blase, 35 anni, che ha già ricoperto l'incarico di Financial Controller presso la Merloni Elettrodomestici e la Kimberly.clark, svolgerà il ruolo di responsabile amministrazione, finanza e controllo delle aree di business Retail, Foreign Exchange, Corporate Foreign Exchange e Money Transfer. Massimiliano Mazzer, 36 anni, ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale di Mondialpol Spa e di Direttore Sviluppo Business Unit per il Gruppo Seat Pagine Gialle, oltre a essersi occupato della normalizzazione del Gruppo Postel in qualità di Direttore Commerciale.  
   
   
GABETTI HOLDING S.P.A.: PIETRO LARGO DIRETTORE RISORSE UMANE  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Gabetti Holding S.p.a., capogruppo del Gruppo leader in Italia nell'intermediazione immobiliare e dei servizi connessi e attivo sul territorio nazionale attraverso una rete di oltre 750 agenzie, ha nominato Pietro Largo Direttore Risorse Umane. In particolare, Pietro Largo, la cui nomina rientra all'interno della più ampia strategia Gabetti di rafforzamento dell'area delle risorse umane, sarà responsabile della gestione e amministrazione del personale, della formazione, della selezione e dei servizi generali. Con una laurea in Scienze Politiche, Pietro Largo vanta una consolidata esperienza nell'area risorse umane. Il manager proviene da Winterthur Assicurazioni, società nella quale ha ricoperto, dal 1999 al 2005, il ruolo di Responsabile Risorse Umane. In precedenza è stato, dal 1996 al 1999, Direttore Personale e Sviluppo Organizzativo di Sgl Carbon S.p.a. Largo ha, inoltre, ricoperto il ruolo di Responsabile Rapporti Sindacali del Gruppo Rinascente e di Alitalia. "La nomina di Pietro Largo - ha affermato Maurizio Benassi, Direttore Generale di Gabetti Holding S.p.a. - risponde all'esigenza di una più efficace gestione delle risorse umane che rappresentano, per un Gruppo come Gabetti, un asset fondamentale e determinante, nonché un fattore distintivo."  
   
   
ASSOCARBONI: ANDREA CLAVARINO CONFERMATO PRESIDENTE  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Andrea Clavarino è stato confermato Presidente di Assocarboni, l'Associazione italiana che raggruppa gli operatori del settore carbone. Fondata nel 1897, Assocarboni raggruppa oggi oltre 80 aziende internazionali che operano in tutta filiera del carbone (produttori energia elettrica, cementifici, acciaierie, armatori, terminalisti, ecc.) per un giro d'affari complessivo di circa 6 miliardi di euro e oltre 6.500 dipendenti diretti. "E' per me un onore ed una soddisfazione - ha commentato Clavarino dopo la nomina - continuare a presiedere I'assocarboni e proseguire nel percorso strategico intrapreso in ambito italiano e comunitario". "Alla luce dei risultati raggiunti nei precedenti mandati, in cui i consumi di carbone per uso termoelettrico sono passati da 8 a 18 milioni di tonnellate (+125%), obiettivo del mio nuovo mandato sarà portare i consumi italiani più vicini ai livelli europei, ovvero passare dall'attuale 12% della torta energetica a circa 15-20% (la media Europea di produzione di energia elettrica da carbone è infatti pari al 32%)" Andrea Clavarino, 48 anni, genovese, sposato con 2 figlie, è dal 1980 nel Gruppo Coeclerici dove ricopre oggi incarichi di vertice. Presidente della Assocarboni per la prima volta nel 1999, dal 2000 è anche Presidente di Euriscoal, l'Associazione di settore Europea. Tra i suoi incarichi Clavarino è anche Membro del Ciab, Coal Industry Advisory Board, Membro del Cag Coal Advisory, Membro di Giunta Aice Associazione Italiana Commercio Estero, Consigliere della Camera di Commercio Italo-russa.  
   
   
GRUPPO NEOPOST (GESTIONE DELLA CORRISPONDENZA): PRIMO TRIMESTRE 2005 IN CRESCITA DELL’8.9% PREVISIONI DI FATTURATO PER IL 2005: +7%  
 
 Milano, 15 giugno 2005 – Il Gruppo Neopost, attivo in Europa e secondo nel mondo nella fornitura di attrezzature e soluzioni logistiche per la gestione della corrispondenza e dei documenti, quotato al Premier Marché Euronext di Parigi, registra per il primo trimestre 2005 (conclusosi lo scorso 30 aprile) un fatturato consolidato pari a 194.5 milioni di euro (+ 8.9% rispetto lo stesso periodo del 2004). In Italia, Neopost ha segnato un incremento pari al +66% (primo trimestre 2005 su primo trimestre 2004) relativo alle vendite di sistemi. Grazie a tali risultati, per il 2005 il Gruppo Neopost prevede una crescita di fatturato pari al 7% (diversamente dalla prima previsione che vedeva una crescita del 5%). Jean Paul Villot, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Neopost, ha commentato “Abbiamo registrato un eccellente 1° trimestre. La crescita conferma sia la qualità dei nostri nuovi prodotti sia le nostre scelte in termini di strategia”. La comunicazione dei dati relativi al secondo trimestre 2005 sarà effettuata dopo la chiusura dei mercati, il 6 settembre 2005. Raffronto primo trimestre 2005 – primo trimestre 2004 - Nord America: nel primo trimestre 2005 il giro di affari è cresciuto, a cambi costanti, del 9.4%. Francia: la prima parte dell’anno ha segnato risultati positivi con una crescita del 3.3%. Uk: a cambi costanti si è registrata una leggera crescita (+1%) per il primo trimestre. Germania: il gruppo ha segnato una forte crescita (+21.4%) Resto del mondo: il gruppo ha segnato, per il primo trimestre, un incremento del giro di affari pari 35.1%. Ottimi i risultati soprattutto in Olanda, Svizzera, Belgio e Italia (hardware +66%).  
   
   
TECNICO SPECIALIZZATO PER LA SICUREZZA IN CANTIERE, IL CORSO 2005 DIVENTA SISTEMA IL RESPONSABILE BABBO: "PUNTIAMO AL MONITORAGGIO DEL 60% DEI SITI"  
 
 Mestre Ve, 15 giugno 2005 - Il corso di formazione per tecnici specializzati per la sicurezza in cantiere diventa un perno dell'investimento sulla prevenzione degli infortuni in Veneto. Dopo il positivo risultato della sperimentazione avviata nel 2004, quest'anno il progetto cresce e si espande, coinvolgendo tutte le associazioni impegnate nell'assistenza per la sicurezza in Veneto. Con il corso 2005, rilanciato con forza dal nuovo direttore regionale dell'Inail Francesco Barela, si consolida la rete dei consulenti che monitorano costantemente i cantieri sul territorio. E oltre ai tecnici delle associazioni, parteciperanno alle lezioni anche i tecnici Inail. Il progetto era stato proposto in via sperimentale nel 2004 dal Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro - che unisce Inail, associazioni imprenditoriali e sindacati - per la formazione di 20 tecnici in grado di valutare, sovrintendere e prestare consulenza in materia di sicurezza e igiene nei cantieri edili, i più soggetti ad incidenti. Quest'anno il corso è stato rifinanziato dall'Inail e prende avvio da giovedì 16 giugno 2005. Complessivamente saranno 20 i partecipanti, per 56 ore di lezioni teorico-pratiche suddivise in aggiornamento e perfezionamento. "Attualmente Inail, Inps, Spisal e Direzione regionale del Lavoro realizzano interventi di vigilanza sul 20% dei cantieri in Veneto - sottolinea Luciano Babbo, responsabile del corso per il Centro Regionale -, mentre gli organismi paritetici garantiscono l'assistenza ad un ulteriore 20%. L'obiettivo del corso è potenziare i risultati ottenuti lo scorso anno, per una formazione integrata e omogenea che ci consenta di avere sul campo degli specialisti, capaci di affiancare le imprese e i lavoratori con azioni mirate di consulenza. In questo modo si può puntare al monitoraggio del 60% dei cantieri aperti in regione". Il corso è stato pensato per i tecnici e i consulenti dei Comitati Paritetici Territoriali (Cpt) e delle associazioni di categoria degli artigiani del Veneto, ma anche per gli esperti dell'Inail. I tecnici verranno portati ad acquisire competenza metodologica nella visita di assistenza nei cantieri, a gestire il sopralluogo, a perfezionare la conoscenza delle norme, a uniformare la metodologia di sopralluogo proponendosi con atteggiamento etico e professionale conforme alle Procedure di Qualità. E ancora ad integrare le conoscenze scientifiche con l'ambiente informatico per incrementare l'efficienza dei sistemi gestionali. Il corso viene pensato anche per incentivare il dialogo e la comunicazione nel cantiere e prevede l'utilizzo di innovazioni tecnologiche per migliorare il rapporto salute-ambiente. Quella del "tecnico specializzato nella sicurezza in cantiere" può così diventare una figura professionale con una propria definizione. Le Costruzioni In Veneto - Il settore delle costruzioni è tra i pochi che in Veneto, come nel resto d'Italia, ha proseguito un percorso di crescita costante. Nel 2002 il Pil prodotto ha superato i 6 milioni di euro (+8,1%), assestandosi al 5,6% del Pil regionale. Nel 2003, il settore ha raggiunto i 167mila occupati, con un aumento rispetto al 2002 di 14mila unità (+9,3%), contro una crescita nel 2002 del 5,5%. L'occupazione regionale ha registrato invece un incremento complessivo dello 0,9%. Il mercato veneto delle costruzioni è il secondo mercato a livello nazionale (dopo la Lombardia), con una quota pari all'11% del giro d'affari complessivo. Il numero delle imprese edili venete registrate è continuamente aumentato dal 1998 al 2003, passando da 51mila a quasi 67mila. A fronte di questi numeri, la cultura della sicurezza sul lavoro si è andata diffondendo nel settore, ma gli infortuni denunciati in Veneto rimangono troppi: nel 2002 si è arrivati a 12.604 (23 mortali). Il Centro Regionale Sicurezza Sul Lavoro - Il Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro è nato nel 2000 da un protocollo d'intesa tra la Direzione regionale dell'Inail e Cgil-cisl-uil Regionali con l'obiettivo di realizzare azioni informative e di sostegno per le aziende e i lavoratori, attraverso la diffusione di studi, ricerche e dati in materia di rischi e danni da lavoro. Dal 2001 l'ampliamento, con l'adesione di Confindustria Veneto, dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance) del Veneto e della Confcooperative regionale. Il Centro è diventato quindi espressione delle istituzioni e degli organismi paritetici, con l'obiettivo di dare vita ad un laboratorio di progetti, studi, ricerche ed informazione sui temi della salute, della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro.  
   
   
AIR FRANCE AUMENTA I VOLI VERSO L’ASIA E DIVENTA LA PRIMA COMPAGNIA EUROPEA A SERVIRE PECHINO DUE VOLTE AL GIORNO  
 
Roissy, 15 giugno 2005 - A partire dal 13 giugno 2005, Air France incrementa la sua presenza in Asia grazie ad una seconda frequenza quotidiana tra Parigi e Pechino. Il volo é operato con Boeing 777-300, con capacità di 310 posti ed equipaggiati con i ‘Nuovi Spazi di viaggio’ Air France. Air France è la prima compagnia europea a servire la città di Pechino due volte al giorno, confermando cosi’ il suo ruolo di leader sul mercato cinese : primo operatore occidentale a servire Shanghai nel 1966 e Pechino nel 1973, Air France ha confermato questa sua posizione aprendo Canton nel 2004. Il nuovo programma In partenza da Parigi-charles de Gaulle : Tutti i giorni : Af128 (A330) Parigi-cdg / Pechino 15h55 – 07h55 del giorno dopo Nuova frequenza giornaliera : Af126 (B777) Parigi-cdg / Pechino 18h55 – 10h30 del giorno dopo In partenza da Pechino : Tutti i giorni : Af129 (A330) Pechino / Parigi-cdg 09h50 – 14h35 dello stesso giorno Nuova frequenza giornaliera : Af125 (B777) Pechino / Parigi-cdg 13h15 – 17h40 dello stesso giorno Air France serve 189 destinazioni in 84 paesi. Con una flotta di 370 aeromobili, di cui 121 nella flotta regionale, il gruppo Air France garantisce quasi 1800 voli quotidiani. A maggio 2004, il ravvicinamento tra Air France e Klm ha dato vita al primo gruppo di trasporto aereo europeo.  
   
   
DECOLLO AVVENUTO CON SUCCESSO PER IL PRIMO VOLO DI LINEA NAPOLI – NEW YORK TRE VOLI SETTIMANALI COLLEGHERANNO LA CITTÀ PARTENOPEA ALLA GRANDE MELA  
 
Napoli, 15 giugno 2005 – Eurofly, compagnia aerea privata leader in Italia nel settore leisure, con la Regione Campania e Gesac, società di gestione dello scalo di Napoli hanno inaugurato ieri presso l’Aeroporto di Capodichino il primo volo diretto Napoli – New York con decollo previsto per le ore 14.15 e arrivo a New York alle ore 17.55. Al brindisi inaugurale con taglio del nastro per il primo collegamento intercontinentale dall’Aeroporto Internazionale di Napoli hanno presenziato molte Autorità, quali Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, Di Palma, Presidente della Provincia, Sassolino, Presidente della Regione Campania. Il Presidente del Gesac, Ing Mauro Pollio ha consegnato ad Armando Brunini, Direttore Commerciale di Eurofly una targa di riconoscimento per aver permesso all’Aeroporto di Napoli di inaugurare oggi il primo volo intercontinentale. A bordo del nuovo Airbus 330 – 200, con 26 posti di business e 256 di economy, si sono imbarcati una delegazione di 30 persone della Regione Campania e i primi passeggeri Eurofly. Il velivolo personalizzato con la nuova livrea di Eurofly porta nel mondo il design e l’eleganza tipici del made in Italy: le poltrone sono state ideate da Recaro per offrire il maggior comfort ai passeggeri, Elio Fiorucci ha rivestito i sedili con dei particolari fiori d’ibisco rosa. “La partenza del primo volo Napoli New-york, Eurofly segna un nuovo traguardo nel suo percorso di sviluppo strategico, servendo centri importanti dell'economia e del turismo dell'Italia con una logica di collegamento ‘point-to-point’. Sono molto soddisfatto ed orgoglioso del riconoscimento e del contributo che la regione Campagna, la città di Napoli ma anche tutta la stampa locale hanno fornito per il successo di questa nuova iniziativa in cui Eurofly ha creduto sin dall'inizio" – afferma Armando Brunini, Vice President di Eurofly.  
   
   
TRENITALIA SCEGLIE HAND HELD PRODUCTS CHE FORNIRÀ UN PRIMO LOTTO DI 300 COMPUTER MOBILI DOLPHIN 7900, CON L’IPOTESI DI ESTENSIONE DEL PROGETTO. LA SCELTA È AVVENUTA TRA 5 DIVERSI PRODUTTORI CON 8 TIPI DI PALMARI PRESENTATI  
 
Milano, 15 giugno 2005 - Hand Held Products, il principale fornitore mondiale di soluzioni "image-based" di raccolta dati per applicazioni mobili, wireless, fisse ed elaborazione di transazioni, ha annunciato di aver firmato un accordo con Trenitalia per la fornitura di 300 palmari Dolphin 7900. I computer mobili, destinati ai 10 stabilimenti nei quali viene effettuata la manutenzione periodica dei treni, sono stati scelti per le loro caratteristiche di ergonomia, semplicità d’uso e resistenza all’utilizzo, oltre che sulla base di specifici requisiti tecnici stabiliti da Trenitalia nel bando di gara, a cui hanno partecipato 5 produttori con 8 diversi tipi di terminali. Grazie al Dolphin 7900, Trenitalia potrà ottimizzare i tempi di giacenza dei rotabili in riparazione, grazie all’immissione immediata nel sistema dei dati di avanzamento delle riparazioni con una costante tracciatura dei materiali di ricambio impiegati. Le operazioni sono effettuate direttamente sul posto di lavoro, recuperando così produttività. Inoltre sarà possibile migliorare il controllo della qualità del lavoro e razionalizzare gli interventi dei tecnici, ottimizzando così la gestione delle risorse umane e dei flussi di lavoro. Il progetto, realizzato anche grazie al supporto di Rps and Component Office, partner di Hand Held Products, prevede una fase di implementazione di circa un mese, durante il quale i terminali saranno distribuiti alle varie sedi e sarà effettuato l’addestramento del personale. Al termine di questo primo periodo si procederà poi con l’eventuale estensione del sistema ad altri utenti. “Essere stati scelti da Trenitalia è per noi motivo di orgoglio”, ha commentato Marco Maffina, sales manager di Hand Held Products. “Dolphin 7900 ha mostrato ancora una volta di essere un computer mobile versatile, dalle ottime caratteristiche tecniche e costruttive. Ed è proprio grazie alla sua usabilità, alla sua resistenza all’utilizzo, oltre che alla sua portabilità che siamo riusciti a battere la concorrenza ed aggiudicarci questa importante commessa”. Il terminale Pda Dolphin 7900 è basato sull’esclusiva tecnologia Adaptus Imaging Technology che assicura i massimi livelli di prestazioni rispetto alle tecnologie laser-based o di scansione immagini alternative, soprattutto in termini di raggio operativo e prestazioni di lettura su codici a barre con cattiva qualità di stampa.  
   
   
RADDOPPIO DELLE PARTENZE SULLA LINEA CIVITAVECCHIA – OLBIA – CIVITAVECCHIA  
 
Milano, 15 giugno 2005 – Moby conferma ancora una volta il proprio impegno nel consolidamento della leadership, tra tutte le compagnie private, nei collegamenti con la Sardegna del Nord. A partire dal 15 giugno, infatti, Moby raddoppia i collegamenti Civitavecchia – Olbia – Civitavecchia, introducendo sulla linea la Moby Fantasy con nuove partenze notturne e diurne. L’avvio è stato possibile grazie all’ampliamento della flotta Moby: infatti, l’arrivo della Moby Aki, la nave interamente personalizzata con i Looney Tunes della Warner Bros, ha permesso l’impiego della Moby Fantasy su nuovi collegamenti. Per la prima parte della stagione estiva i viaggi verranno effettuati in notturna (alle ore 22.00) per l’andata ed in diurna (alle ore 12.00) per i ritorni, mentre, a partire dal 15 agosto le partenze notturne sono programmate sui ritorni e le diurne sulle andate, in modo da soddisfare al meglio i flussi di domanda che si sviluppano sulla tratta. Naturalmente anche su questi nuovi collegamenti è prevista l’applicazione di tutte le offerte speciali Moby, in particolare la straordinaria tariffa “auto a 1 €”, cui sono riservati quest’anno ben 200.000 posti, su tutte le navi e per tutte le linee. “Il collegamento supplementare - afferma Eliana Marino, Direttrice Commerciale e Marketing di Moby – risponde al desiderio di soddisfare la crescente richiesta che abbiamo per la Sardegna. In particolare abbiamo riscontrato il bisogno di potenziare la rotta Civitavecchia – Olbia con l’introduzione di partenze nelle ore serali per diversificare la nostra offerta e per dare la possibilità, ai nostri clienti di non perdere neppure un giorno di vacanza”. Per garantire un servizio adeguato ad una domanda in costante crescita, Moby mette a disposizione dei suoi clienti più viaggi sulla Civitavecchia – Olbia – Civitavecchia. Una scelta motivata dagli ottimi risultati ottenuti da Moby nel 2004 che ha registrato uno straordinario incremento (+21%) su questa tratta. I collegamenti supplementari con la Moby Fantasy saranno operativi dal 15 giugno al 14 settembre.  
   
   
CONVEGNO A ROMA: IL RUOLO DELLA LOGISTICA NEGLI INTERVENTI UMANITARI DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E DELLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT  
 
Milano, 15 giugno 2005 – Quale contributo può dare la logistica a supporto degli interventi umanitari, sia a livello locale che in occasione di catastrofi di dimensioni mondiali? Quanto può aiutare, un’organizzazione logistica efficiente per rendere rapido ed efficace il flusso degli aiuti? Su questi argomenti, Ailog organizza a Roma, in partnership con l’Esercito Italiano, un evento speciale sul tema della logistica nel sociale. Il Convegno si svolgerà a Roma, alla Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola, il 21 giugno 2005. “La tematica è di grandissima attualità, afferma Domenico Netti, presidente Ailog e Direttore Logistica Lavazza: negli ultimi tempi numerosi avvenimenti di portata mondiale hanno richiesto di massimizzare l’efficacia delle attività logistiche a supporto delle popolazioni colpite. In parallelo abbiamo assistito a un progressivo incremento degli sforzi di numerose associazioni che si sono dotate di sistemi logistici efficienti, elementi essenziali per raggiungere gli obiettivi delle organizzazioni umanitarie”. Per l’Esercito Italiano interverranno Gaetano Romeo, Ispettore delle Scuole e delle Armi dell’Esercito, Antonio Palleschi, Capo Dipartimento Tramat (che approfondirà il ruolo della logistica nelle operazioni di pace), Giorgio Cornacchione, Capo Reparto Impiego delle Forze dello Sme (ruolo dell’esercito nelle oepre di stabilizzazione e ricostruzione) e Federico Marmo, Capo Dipartimento Sanità dell’Ispettorato Logistico (esperienze di Sanità Militare); Giorgio Ruggieri, Ispettore Logistico dell’Esercito, tirerà le somme dei lavori con alcune notazioni conclusive. Molto attesa anche la testimonianza di Guido Bertolaso, Capo Dip. Della Protezione Civile Italiana, sull'intervento italiano in occasione dello tsunami, internazionalmente lodato per professionalità ed efficacia. Successivamente, Dominique Corti interverrà sull’attività della Fondazione Piero e Lucille Corti in Uganda, mentre Achille Rosa, consigliere di Ailog e della Fondazione, presenterà un’operazione logistica realizzata sull'Isola d’Elba a supporto di un'azione di Cause Related Marketing. Altre esperienze saranno illustrate da Damaso Zanardo, a.D. Zanardo Servizi Logistici (logistica a supporto della sanità), Emanuele Plata, c.D. Crai e Fondatore di Planetlife Economy Foundation (progetto di distribuzione compatibile di Crai), Gianfranco Sgro, a.D. Tnt Logistics (l’impegno di Tnt a sostegno del World Food Program) e Giuseppe Saba (pronto intervento Onu ). Marco Lucchini, direttore della Fondazione Banco Alimentare, illustrerà i segreti di un’organizzazione logistica che consente di raccogliere decine di migliaia di tonnellate di alimenti, per sfamare milioni di persone. Infine, Andrea Segrè, dell’Università di Bologna, illustrerà come si possano trasformare in risorsa per il sociale gli sprechi distributivi del settore alimentare. “Abbiamo sempre parlato di logistica in termini di ottimizzazione di efficienza, dice Giuseppe Boschi, consigliere Ailog e chairman del Convegno. “A Roma vogliamo invece mostrare come la logistica assuma un ruolo essenziale a supporto degli interventi umanitari, sia per un’efficiente gestione della raccolta di fondi che per la distribuzione degli aiuti”. “Disciplina nata proprio in ambito militare, aggiunge Achille Rosa, la logistica ha dimostrato di essere uno strumento potente per recuperare efficienza anche nel settore delle organizzazioni della società civile”. “La connessione tra aziende e stato sociale sta diventando sempre più stretta, sottolinea Stefano Lanzani, consigliere Ailog e co-chairman del Convegno. Si tratta di una trasformazione culturale ed economica che è stata portata all’attenzione anche del Parlamento con il disegno legge 2910, ribattezzato ‘antispreco’'”.  
   
   
NUOVE INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLA FORMAZIONE E DELLA RICERCA SULLA REGOLAZIONE DEI MERCATI DI ELETTRICITÀ E GAS  
 
 Milano, 15 giugno 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha concordato ieri nuove iniziative di formazione e ricerca, sulla regolazione dei mercati di elettricità e gas, con le Università Luigi Bocconi di Milano e Tor Vergata di Roma. Queste iniziative si svolgeranno nel periodo 2005-2008, e permettono la realizzazione di stage presso gli uffici dell'Autorità per gli studenti che partecipano a master universitari sull'energia. I giovani selezionati saranno accolti già a partire da settembre prossimo, e potranno così continuare la propria formazione presso l'Autorità per il periodo di un anno. Questi accordi a sostegno della formazione fanno seguito al successo dell'analoga iniziativa già avviata con il Politecnico di Milano. L'autorità riconosce grande valore alla collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca e di studio, e promuoverà ulteriori intese di questo tipo con altre università al fine di contribuire concretamente alla formazione professionale e scientifica dei giovani sul tema della regolazione nel settore dell'energia.  
   
   
NETA ED ERARIA PARTNER PER LA GESTIONE DELLE DENUNCE A CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO  
 
Ancona, 15 giugno 2005 – Neta, la società del gruppo Engineering attivo in Italia nel mercato Energy&utility, ha stipulato con Eraia, Software House di Milano che annovera tra i propri clienti la Cassa conguaglio per il settore elettrico (Ccse), un accordo per la commercializzazione di e-Versa, il sistema web based di Eraia che consente di inoltrare via Internet i dati relativi alle denunce che le Utility del settore elettrico devono inviare bimestralmente a Ccse. La soluzione integrata Neta per la Ccse permette, quindi, di evitare la compilazione manuale di form on line o di complessi documenti cartacei ed il successivo inoltro via posta ordinaria alla Ccse, consentendo di gestire il processo in modo automatico, preciso e completamente integrato al sistema di Billing Neta. “Crediamo che questa nuova soluzione”, ha dichiarato Stefano Mobili, Direttore Marketing di Neta, “realizzata in collaborazione con Eraia, rappresenti per le aziende una bella opportunità per aumentare l’efficienza, ridurre i costi ed avere la certezza di una trasmissione dati sicura e senza errori”.  
   
   
ESTATE, IL 2005 È L'ANNO DEL SORPASSO ENERGETICO IL PICCO DI CONSUMO ESTIVO, PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, POTREBBE SUPERARE QUELLO INVERNALE E CON IL CALDO LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA SONO PIÙ DIFFICILI. MA LA CRISI ECONOMICA ALLONTANA IL BLACKOUT  
 
Milano, 15 giugno 2005 - L’estate del 2004 è stata piuttosto fresca, eppure il 23 luglio il largo uso di condizionatori ha determinato un picco di domanda elettrica di 53.507 megawatt, solo lo 0,18% meno del picco invernale di 53.606 megawatt, registrato il 16 dicembre. L’ulteriore diffusione degli impianti di condizionamento e l’attesa di un’estate meno clemente di quella dello scorso anno fanno prevedere che nel 2005, per la prima volta, il picco di consumo estivo supererà quello invernale. “I picchi estivi sono più temuti di quelli invernali perché le alte temperature rendono più difficoltosi la produzione e il trasporto di elettricità”, dice Francesco Gullì dello Iefe, l’Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente dell’Università Bocconi. “Per quanto riguarda la produzione, tre fattori contribuiscono a una riduzione di circa il 5% della capacità disponibile: la minore efficienza nel raffreddamento dovuta alla temperatura delle acque; la minore portata dei fiumi sfruttati per l’idroelettrico; il minore rendimento degli impianti. Ancora più importante è la riduzione della capacità di trasporto delle linee, che può arrivare al 16%, con effetto soprattutto sulle importazioni”. Lo scorso anno il saldo tra import ed export di energia è pesato per il 14,2% del consumo nazionale, secondo i dati provvisori del Gestore rete trasmissione nazionale (Grtn). L’allarme blackout di un paio di anni fa è, comunque, quasi completamente rientrato, grazie all’apertura di nuove centrali e a una crescita della domanda inferiore al previsto. “Il consumo di energia è uno dei migliori (e tempestivi) indicatori dell’andamento di un’economia”, dice ancora Gullì, “e ce ne siamo resi conto ancora una volta: a una domanda inferiore alle attese nel 2004 è corrisposta l’ufficializzazione dello stato di recessione, coi dati sul pil resi pubblici nei mesi successivi”. Se, da una parte, l’installazione di nuovi impianti di condizionamento è indice di ricchezza e di cambiamento negli stili di vita, si deve paradossalmente ringraziare la recessione se il consumo aggiuntivo non comporta rischi troppo elevati. Gli esperti ritengono ragionevole un margine di riserva pari al 7-8% della domanda di picco, e l’Italia si attesta già intorno al 9%. “Mentre nell’estate del 2003 si è dovuto ricorrere persino a un decreto che consentisse l’innalzamento della temperatura delle acque dei fiumi, per non chiudere gli impianti che le utilizzano per il raffreddamento, nel 2004 c’è stato solo un brevissimo allarme subito rientrato e il 2005 dovrebbe essere l’ultimo anno a rischio, sebbene limitatissimo”, dice ancora Gullì.  
   
   
MEGA - FOCAL POINT IL SISTEMA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NEL SETTORE ENERGIA E PETROLIO (D. LGS. 231/01). IL CASO SARAS  
 
Milano, 15 giugno 2005 - L’implementazione dei “modelli di compliance” al D. Lgs. 231/01 si è trasformata per Saras in una opportunità per guidare il cambiamento dei processi aziendali. Il grande gruppo dell’energia spiega come ha adeguato la propria organizzazione ai requisiti normativi imposti dal D. Lgs. 231/01 utilizzando le soluzioni e l’approccio per processi di Mega Saras, il grande gruppo indipendente attivo nei settori energia, petrolio e servizi high-tech ha adeguato la propria organizzazione ai requisiti normativi imposti dal D. Lgs. 231/01 utilizzando le soluzioni e l’approccio per processi di Mega, il principale fornitore indipendente di soluzioni di Business Process Analysis (Bpa) e Enterprise Architecture (Ea). Il progetto verrà illustrato a Milano (Palazzo delle Stelline, C.so Magenta 61 - Mm Cadorna), giovedì 30 giugno 2005, dalle 14.30 alle 18.00, dai protagonisti di Saras, la D.ssa Annalista Aru, Responsabile Servizio Risorse Umane e Organizzazione, la D.ssa Carla Meloni, Responsabile Area Selezione, Formazione, Sviluppo consociate e Organizzazione, il Dott. Enrico Finocchi, Analista di Processi e Procedure, e di Mega. “L’implementazione dei modelli di compliance ai requisiti nomativi del D. Lgs. 231/01, ma il discorso vale anche per Basilea Ii e Sarbanes-oxley, da una necessità, può trasformarsi in un’opportunità per guidare il cambiamento dei processi aziendali - spiega il Dott. Carlo di Vittorio, Vice President Operations di Mega -. Infatti i modelli di compliance, in quanto strumenti organizzativi della vita dell’azienda, non possono limitarsi alla visione giuridico-formale ma devono poggiare su una visione unitaria del funzionamento dell’azienda e devono inoltre essere dinamici per poter gestire la compliance nel tempo mantenendosi costantemente allineati con l’evoluzione dei processi aziendali”. Ad approfondire dal punto di vista legale il modello di organizzazione, gestione e controllo imposto dal D. Lgs. 231/01 interverrà infine l’Avv. Andrea Giussani, esperto in materia di 231.  
   
   
L'OSSERVAZIONE SATELLITARE COLMERÀ LE LACUNE DELLA COMPRENSIONE DEL CICLO DEL CARBONIO  
 
 Bruxelles, 15 giugno 2005 - La comprensione degli scienziati del flusso del carbonio tra gli oceani, l'atmosfera, la terra e la biosfera - il cosiddetto ciclo del carbonio - migliorerà nettamente grazie all'introduzione delle tecnologie di osservazione satellitare. Il 6 giugno oltre 60 ricercatori europei, statunitensi e giapponesi si sono riuniti in Italia per un seminario di tre giorni intitolato "Carbon from Space" (Carbonio dallo spazio), organizzato in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (Esa). In quest'occasione sono state illustrate le missioni che verranno lanciate da tutti e tre i partner nei prossimi anni, destinate a tradurre in realtà la misurazione del biossido di carbonio (Co2) dallo spazio. "Le misurazioni satellitari dirette del biossido di carbonio avranno ripercussioni nel campo delle scienze della Terra altrettanto significative di quelle del telescopio spaziale Hubble", afferma Philippe Ciais del Laboratorio francese di scienze del clima e dell'ambiente (Lsce). "Tali rilevamenti ci forniranno un'immagine del tutto nuova di una cosa a noi praticamente quasi sconosciuta, e ci mostreranno il flusso del carbonio attraverso regioni tropicali quali l'America latina e l'Africa, su cui in questo momento non esiste quasi nessun dato". È risaputo che le attività umane - in particolar modo la combustione di idrocarburi che in passato erano racchiusi all'interno della Terra - hanno aumentato in maniera esponenziale i livelli di Co2 atmosferica. Tuttavia, soltanto la metà circa del biossido di carbonio emesso dalle attività umane rimane dov'è, in quanto il resto viene assorbito da "avvallamenti" non identificati presenti sulla terra o sulla superficie degli oceani. Gli scienziati non possono tuttavia essere certi del proseguimento di tale effetto in assenza di una comprensione maggiore della sua distribuzione e della sua entità. Mentre l'osservazione satellitare di un altro gas a effetto serra - il monossido di carbonio - è ormai consolidata, il biossido di carbonio ha una vita più lunga e si miscela bene con l'aria, il che rende molto più difficile la sua osservazione dallo spazio. Le lacune maggiori in termini di conoscenza riguardano la comprensione degli scienziati dello scambio o "flusso" di carbonio che avviene tra la superficie terrestre e l'atmosfera. Ciononostante, durante il seminario è stato rivelato che la Co2 è stata osservata in maniera sperimentale utilizzando sensori a bordo del satellite della Nasa Aqua per la ricerca climatica e meteorologica. Nel prossimo futuro, la capacità degli scienziati di misurare la Co2 dallo spazio è destinata a migliorare in concomitanza con il lancio dell'Osservatorio orbitante del carbonio nel 2007da parte della Nasa, e nel 2008 del Satellite per l'osservazione dei gas a effetto serra (Gosat) da parte dell'Agenzia di esplorazione aerospaziale giapponese (Jaxa). Nel frattempo, all'Esa si stanno prendendo in considerazione proposte di missioni scientifiche per lo studio di vari aspetti del ciclo del carbonio come parte della prossima serie di Earth Explorers. Inoltre, la proposta di una nuova generazione di veicoli spaziali Sentinel comprenderebbe anche satelliti geostazionari e orbitanti per l'osservazione dell'atmosfera. Secondo uno dei partecipanti, Peter Rayner dell'Lsce, il seminario ha rappresentato un'occasione irripetibile per capire quali nuovi tipi di dati correlati al carbonio verrebbero messi a disposizione grazie alla tecnologia satellitare, garantendo il coordinamento della attività a terra volte a sostenere e a convalidare tali missioni, e l'individuazione delle lacune che restano da colmare in futuro nel campo della conoscenza. "I nuovi veicoli spaziali si affidano alla luce solare riflessa, per esempio, ma il ciclo del carbonio non si interrompe quando le aree in questione sono avvolte nell'oscurità", ha concluso. "Dovranno essere sviluppati altri metodi per migliorare la conoscenza". Http://www.congrex.nl/05c21/  
   
   
AMIANTO, UN NEMICO INVISIBILE SE NEPARLA OGGI IN UN CONVEGNO PROMOSSO DAL CNR E DALL'ISPESL. SARANNO PRESENTATI I RISULTATI DI UN'ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SU FABBRICATI CON COPERTURE DI CEMENTO-AMIANTO DI UNA ZONA DI ROMA  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Dal 1992 l'uso dell'amianto in edilizia è stato proibito e, nel contempo, si è intensificata la ricerca sui pericoli per la salute dell'uomo attribuibili a tale minerale, accertati da studi epidemiologici su tumori polmonari. Fino ad allora, però, nel nostro Paese l'amianto è stato impiegato massicciamente nell'industria e nelle costruzioni, sia isolato sia misto a cemento: si calcola che solo negli anni dal 1984 al 1988 ne siano stati utilizzati 3 milioni di tonnellate, di cui 2,5 destinati a coperture. Tra tutti i rifiuti esistenti, quelli di amianto sono secondi soltanto ai rifiuti solidi urbani, per volume, e primi, in quantità, tra i rifiuti tossico-nocivi. L'85 per cento di questo materiale tossico è costituito da cemento-amianto, il 10 per cento da materiale friabile e il 5 per cento da altri materiali. Si stima che in Italia vi siano 2,5 miliardi di mq. Di coperture in cemento-amianto, pari a circa 32 milioni di tonnellate, in gran parte friabile. Sono soltanto pochi dati, ma sufficienti per comprendere come il problema amianto sia vasto e complesso. Nonostante la normativa che ne ha proibito l'uso e la produzione, il rischio di esposizione continua, sia in ambienti industriali sia in edifici pubblici. Per questo Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, che da tempo collaborano in questo settore di ricerca, hanno promosso una giornata dedicata al "Problema amianto: le coperture in cemento amianto". Gli esperti si incontreranno domani 15 giugno, a Roma, a Palazzo Rospigliosi (Sala delle Statue, Via Xxiv Maggio, 43), per fare il punto sullo stato della bonifica, sulla normativa e sugli aspetti sanitari-epidemiologici e ambientali. La manifestazione sarà l'occasione per presentare i risultati di un monitoraggio sulle coperture in cemento-amianto di una zona di Roma, il quartiere della Magliana, realizzato in collaborazione tra il Lara (Laboratorio Aereo Ricerche Ambientali) dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr e il Laboratorio Polveri e Fibre del Dipartimento Igiene e Lavoro dell'Ispesl. "L'area presa in esame, caratterizzata da una massiccia presenza di queste coperture", spiega Lorenza Fiumi, ricercatore dell'Iia-lara-cnr e coautrice dello studio, "è stata monitorata attraverso il telerilevamento aereo e con indagini ambientali e campionamenti di fibre d'amianto aerodisperse, mettendo a punto metodiche di indagine che, ulteriormente sviluppate, potranno avere utili ricadute per le strutture locali addette alla sorveglianza del territorio". I risultati dei campionamenti effettuati per misurare la concentrazione di fibre aerodisperse “hanno evidenziato valori inferiori ai limiti previsti dalla normativa: 0,3f/l contro lo 0,6 di limite fiduciario”, precisa Lorenza Fiumi. Per quanto riguarda i fabbricati presi in esame, per il 90,5 monopiano, si tratta di costruzioni realizzate dagli anni ’50 in poi (per la metà negli anni ’60) e per il 61,9% di tipo produttivo, per il 28,5 utilizzati come deposito, per il 4,8 destinati ad abitazione e per il 4,8 inutilizzati. Le superfici in cemento amianto variano dai 100 ai 5.000 mq con una media di 1.500 mq, per un totale di 30.800 mq e circa 370.000 kg. Nell’area oggetto di studio, nel periodo 1987-98, risultano 6 decessi per tumore maligno della pleura, di persone comprese tra i 56 e gli 81 anni. Commenta al riguardo Pietro Comba del Laboratorio di Igiene ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità: “Il comune di Roma ha una mortalità per tumore maligno della pleura superiore ai restanti comuni del Lazio. Nel 1988-97 il tasso tra i residenti nella Capitale è stato di 0,95 per 100.000 negli uomini e 0,59 nelle donne; nella regione, rispettivamente di 0,79 e 0,39”. In questo quadro, “il dato della Magliana, ancorché basato su un numero limitato di casi, mostra una sostanziale coincidenza tra gli eventi osservati e attesi nella popolazione maschile e un lieve incremento nella popolazione femminile”. Secondo l’Iss quindi, “non è possibile formulare ulteriori ipotesi interpretative ma appare sicuramente da raccomandare uno studio finalizzato alla mappatura della mortalità per tumore maligno della pleura, in funzione di indicatori della possibile presenza di amianto negli edifici”. Palazzo Rospigliosi, Sala delle Statue, Via Xxiv Maggio, 43 - Roma Per informazioni: Arch. Lorenza Fiumi, tel. 06.9100312, e-mail: l.Fiumi@lara.rm.cnr.it  
   
   
GIORNATE D'INFORMAZIONE: STRATEGIE PER LA SPERIMENTAZIONE DEI PRODOTTI CHIMICI E TECNOLOGIE IDRICHE  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - La Commissione europea organizzerà due giornate d'informazione nel contesto del prossimo invito a presentare proposte nell'ambito della sottopriorità "Cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6Pq). Le date e gli argomenti di discussione delle due giornate sono i seguenti: - strategie di sperimentazione intelligente dei prodotti chimici, 8 luglio a Bruxelles; - tecnologie idriche, 11 luglio a Bruxelles. L'obiettivo delle manifestazioni è presentare le opinioni dei vari gruppi interessati e, sulla base di queste, avviare un'intensa discussione con tutti gli altri partecipanti. Le giornate rappresenteranno inoltre un'opportunità per incontri di intermediazione e discussioni sulla creazione dei consorzi. Per informazioni http://forum.Europa.eu.int/public/irc/rtd/eesdwatkeact/library?l=/technologies_intelligent&vm=detailed&sb=title  
   
   
IL REGNO UNITO INTENDE PROPORRE UN COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE PER RIDURRE L'IMPATTO DI CATASTROFI NATURALI  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - Il Regno Unito intende approfittare della presidenza di turno del G8 per cercare appoggi alla creazione di un comitato scientifico internazionale che serva a ridurre l'impatto delle catastrofi naturali. Tale proposta è nata sulla scorta dellappello, rivolto dal Primo Ministro britannico Tony Blair al principale consulente scientifico del governo inglese, Sir David King, di chiedere ad un gruppo di esperti un parere sui meccanismi di individuazione e allarme precoce di pericoli naturali fisici globali. Il Natural Hazard Working Group (gruppo di lavoro sulle catastrofi naturali) si è espresso a favore di un comitato internazionale. Il gruppo di lavoro ha analizzato lo stato attuale dei quadri di riferimento per le catastrofi naturali su scala mondiale, insieme all'efficacia dei principi scientifici applicati. Gli esperti hanno anche valutato i tipi di ricerca eventualmente necessari a colmare le lacune in materia. Sir David King, accogliendo positivamente il sostegno del governo britannico alla relazione del gruppo di lavoro, ha dichiarato: "Le conoscenze scientifiche hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel miglioramento della preparazione su scala mondiale ad eventi naturali inevitabili. La scienza può contribuire a salvare vite umane. Nonostante gli enormi progressi, però, le conoscenze scientifiche non sono sempre adeguatamente applicate alle politiche e ai programmi di gestione del rischio di disastri. Occorre indagare con maggiore sistematicità ciò che la base scientifica ha da offrire, e rafforzare e migliorare l'integrazione di nozioni e prove scientifiche nel processo decisionale". Il comitato proposto avrebbe la responsabilità di: - prestare consulenza ai responsabili dei possibili rischi naturali che potrebbero avere importanti conseguenze a livello regionale e globale; - raccogliere il lavoro di singoli scienziati e gruppi di ricerca e identificare eventuali lacune nelle conoscenze; - affrontare la questione di come scienza e tecnologia possano contribuire a ridurre l'impatto di catastrofi naturali su popolazioni vulnerabili. È stata anche proposta l'istituzione di un sistema di allarme precoce dell'organizzazione meteorologica mondiale in grado di offrire un sistema di allerta più coordinato e autorevole per altri fenomeni naturali, oltre ad un'accresciuta capacità nazionale di gestione del rischio. "Questo nuovo comitato scientifico può svolgere un ruolo chiave, complementare e a integrazione del lavoro attuale, per contribuire ad affrontare e ridurre l'impatto umano ed economico delle catastrofi naturali", ha affermato Sir David King. Per accedere alla relazione del Natural Hazard Working Group (Gruppo di lavoro sulle catastrofi naturali) consultare: http://www.Ost.gov.uk  
   
   
SIMPOSIO SUL CALCOLO PARALLELO E DISTRIBUITO  
 
Bruxelles, 15 giugno 2005 - Dal 4 al 6 luglio si svolgerà a Lilla (Francia) un simposio internazionale sul calcolo parallelo e distribuito (Ispdc). La manifestazione è volta a fornire un forum interattivo di alto livello per tutti i ricercatori, gli sviluppatori e gli utenti interessati alle tecnologie e alle applicazioni del calcolo parallelo e distribuito. Il simposio di quest'anno rivolgerà l'attenzione in particolare alle tecnologie di calcolo tramite cluster, di griglia e mobile. Ciò è dovuto alla loro rapida evoluzione e alla loro facoltà di generare nuove capacità di calcolo ad alta prestazione grazie alla condivisione di risorse distribuite. Http://www.lifl.fr/ispdc2005/  Richard Olejnik E-mail: Richard.olejnik@lifl.fr  
   
   
CORSO AL CUOA: BASILEA 2 E L’IMPATTO SUL RAPPORTO BANCA-IMPRESA  
 
 Altavilla Vicentina, 15 giugno 2005 - Parte il prossimo 24 giugno Finanza per la competizione, il corso, giunto alla terza edizione, organizzato da Fondazione Cuoa in collaborazione con Financial Innovations. Verranno affrontate le tematiche più tecniche dell'area Finanza d'azienda (Tesoreria, Rischi Finanziari e Finanza Straordinaria), per le quali saranno realizzati approfondimenti focalizzati su contenuti operativi e studio di casi. Il corso si rivolge a responsabili finanziari, responsabili amministrativi, tesorieri e personale dell'area amministrativa e finanziaria di aziende industriali e commerciali, professionisti e consulenti di impresa, personale dell'area commerciale corporate di banche commerciali e consente, grazie all’organizzazione modulare, di partecipare anche a singoli incontri. La domanda d’iscrizione va inviata a: msoro@cuoa.It. Per informazioni tel. 0444333703.  
   
   
IL FESTIVAL DELLA SCIENZA CERCA ANIMATORI E COLLABORATORI  
 
Milano, 15 giugno 2005 - “Aaa Animatori scientifici cercansi”. L’invito è allettante ed è rivolto a tutti quei liceali, studenti universitari, laureandi e dottorandi che hanno voglia di vivere un’esperienza molto stimolante recitando un ruolo attivo all’interno del Festival della Scienza (la cui terza edizione si terrà a Genova dal 27 ottobre al 7 novembre) e partecipando concretamente alla sua organizzazione. Anche quest’anno il Festival ha infatti deciso di puntare sui giovani e di ingaggiarli in forza durante i giorni della manifestazione. A loro il compito di accogliere e assistere il pubblico ma anche, e soprattutto, quello di coinvolgerlo nelle varie iniziative del Festival illustrando, in modo chiaro e con un linguaggio sempre ben comprensibile, i contenuti di mostre, laboratori, exhibit, spettacoli ed eventi. L’obiettivo? Riuscire a porgere in maniera accattivante a un pubblico eterogeneo, fatto anche da bambini, argomenti scientifici talvolta molto complessi. Missione affascinante e sicuramente molto gratificante. Due i prerequisiti essenziali per candidarsi: la maggiore età e l’entusiasmo. Tante le cose da farsi. Il Festival cresce anno dopo anno e, di conseguenza, aumentano anche le opportunità che esso offre. Per l’edizione 2005 occorrono ben 300 animatori scientifici e 100 collaboratori. Saranno il vero e proprio ‘cuore pulsante’ della manifestazione. Il reclutamento degli animatori avviene tramite il sito www.Festivalscienza.it Al suo interno, alla voce “Aaa Animatori cercansi”, tutti gli interessati trovano la scheda di raccolta dati, da compilarsi on-line entro il 3 luglio, attraverso la quale proporre la propria candidatura. Questo è il primo passo. Successivamente, un’apposita commissione analizzerà ogni scheda e effettuerà i colloqui attitudinali per comprendere a pieno quali sono gli interessi e le conoscenze dei singoli candidati e per evidenziare la loro predisposizione al contatto con il pubblico. È infatti, di fondamentale importanza riuscire a individuare e coinvolgere un gruppo di animatori non solo motivati ma anche competenti e preparati Eccoci alla fine dell’iter. Ad ottobre tutti i candidati prescelti parteciperanno al corso di formazione che prevede una parte teorica, con lezioni tenute da esperti nel settore della divulgazione scientifica, e una parte pratica con esercitazioni sul campo e percorsi guidati all’interno delle mostre allestite per il Festival. Il corso è anche un’ottima ‘opportunità culturale’ che il Festival, che ha sviluppato apposite capacità formative, offre ai giovani. Le metodologie di relazione con il pubblico e le competenze che qui si apprendono diventano un patrimonio fondamentale per la carriera non solo scolastica ma anche professionale dei giovani animatori scientifici. Da parte loro, i 100 collaboratori selezionati svolgeranno soprattutto attività di accoglienza, fornendo un valido aiuto organizzativo. Essi potranno contare anche sul supporto di alcuni studenti che il Festival della Scienza, dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, contatterà attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge gli alunni dei principali licei genovesi. Dimostrandosi ancora una volta sensibile nei confronti degli investimenti a sostegno dei giovani e delle iniziative a favore della cultura scientifica, la Camera di Commercio di Genova anche quest’anno si è assunta l’impegno di contribuire alla formazione e alla retribuzione degli animatori e dei collaboratori del Festival, che come nelle passate edizioni riceveranno un compenso per le loro prestazioni.