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VENERDì
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Luglio 2005 |
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LOMBARDIA / “L’ACQUA E IL TERRITORIO”, MOSTRA FOTOGRAFICA. PROMOSSA DAL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA, LA MOSTRA ITINERANTE SI TERRÀ DALL’8 SETTEMBRE AL 17 NOVEMBRE 2005
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Il territorio lombardo, e quello bergamasco non fa eccezione, è stato fortemente trasformato dall’agricoltura. Un’attività che, in oltre 2000 anni di storia, ha cambiato il volto e il destino di questa terra del territorio, soprattutto nella pianura irrigua. Qui, l’opera incessante dell’uomo, ha reso il territorio più fertile, lo ha bonificato, irrigato e “modellato”, con immensa pazienza e infinita abilità, secondo le nuove e mutate esigenze della popolazione. Nel corso dell’ultimo secolo, però, questo territorio generoso ha subito un irrefrenabile e, a tratti, violento processo di trasformazione. L’impegno dell’uomo nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’ambiente ha perso vigore. Le nuove priorità sono diventate l’urbanizzazione e la costruzione delle infrastrutture a essa collegata, entrambe spesso attuate in modo poco razionale e poco non rispettoso delle due fondamentali risorse “finite”: l’acqua e il territorio, appunto. l’ACQUALa documentazione fotografica presentata nella mostra vuole raccontare come, accanto ad aree residuali, appena sfiorate dall’urbanizzazione, e quindi ancora vivibili come un tempo, il resto del territorio, con la sua rete di canali e di manufatti realizzati nei secoli dall’uomo, possa e debba convivere con l’urbanizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture. Le fotografie testimoniano e rendono evidente quanto sia forte la necessità di salvaguardare e di far convivere queste due differenti anime della Lombardia, per non disperdere quanto è stato realizzato nel passato. Opere sconosciute ai più, ma che di fatto, ad oggi, costituiscono l’unica vera forma di salvaguardia della vivibilità del territorio. “L’acqua e il territorio”, dall’8 settembre al 17 novembre 2005. Ingresso gratuito. CALENDARIO MANIFESTAZIONE – 8/22 settembre 2005, Bergamo – Chiostro di Santa Marta; 19 settembre 2005, Bergamo – Centro Congressi: convegno con la presenza del Ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e altre autorità locali; 27 settembre/6 ottobre 2005, Treviglio – Padiglione Mercato; 11/20 ottobre 2005, Romano di Lombardia – Rocca; 22 ottobre/3 novembre 2005, Bergamo – stand presso Fiera Campionaria; 25 ottobre 2005, Bergamo – Fiera Campionaria: presentazione del libro dell’anniversario; 25 ottobre/3 novembre 2005, Calcinate – Centro San Rocco; 8/17 novembre 2005, Ponte San Pietro. |
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LOMBARDIA / “LUSSO & AUTARCHIA” MOSTRA DI FERRAVAMO A VIGEVANO. DAL 18 SETTEMBRE AL 20 NOVEMBRE 2005
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Quelle belle scarpe con la zeppa in sughero non sfigurerebbero certo in una delle vetrine alla moda del centro, ma Salvatore Ferragamo le ha disegnate e realizzate più di sessant’anni fa. Ora Vigevano, sede del Museo internazionale della Calzatura, propone la mostra “Lusso & autarchia. Salvatore Ferragamo” dal 18 settembre al 20 novembre 2005. Moda e regime, eleganza ed esigenze patriottiche, il design del tempo doveva fare i conti con il risparmio delle materie prime imposto durante il Ventennio. Ecco così calzolai e modiste che si danno da fare per proporre “il massimo del lusso con il minimo dei materiali”. E’ l’epoca delle suole in resina, delle tomaie in passamaneria e dei tacchi in legno a rocchetto, e Salvatore Ferragamo, ribattezzato “eroe della moda autarchica”, riesce con le sue creazioni a trarre scarpe nel contempo eleganti e resistenti, ottenute con i materiali “permessi” con la vera maestria di un genio della moda. Nuove forme e nuove materiali, proposti in una ricerca di originalità e bellezza che ha rivoluzionato il modo di camminare delle signore, hanno segnato un’epoca. Oltre che dalle regole dell’autarchia, la moda del periodo è influenzata dal futurismo, dalle avanguardie, e le ristrettezze del tempo di guerra stimolano la fantasia del recupero di materiali, così moderna e “vintage” al giorno d’oggi. La mostra, allestita nella Seconda Scuderia del Castello Visconteo di Vigevano (proprio sotto al Museo Internazionale della Calzatura), è composta da 40 modelli di Salvatore Ferragamo normalmente in mostra al Museo dedicato allo stilista a Palazzo Spini Feroni a Firenze e da esemplari “anonimi” coevi, di proprietà del Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano e che probabilmente hanno subito l’influenza dell’ingegnoso stilista. Oltre ad ammirare le calzature “retrò” del famoso stilista, è possibile vedere “Una commedia d’autarchia”: un vero e proprio salotto allestito nella seconda scuderia dove vengono proiettati filmati e documentari di propaganda del regime per la diffusione della moda italiana. La mostra prosegue con la sezione dedicata al “design autarchico”: dove trovano esposizione i curiosi modelli autarchici della collezione permanente del Museo Internazionale della Calzatura. Una mostra poliedrica, dove la moda catapulta il visitatore in un’epoca, dove l’espressione più lieve e giocosa della creatività è in realtà il ritratto di privazioni e adattamenti a un regime di ristrettezze. Il titolo della mostra strizza l’occhio a “Lusso e Autarchia”, libro della giornalista e scrittrice Natalia Aspesi (editato da Rizzoli fino al 1982 e ora fuori catalogo) e la stessa giornalista ha partecipato al comitato scientifico che ha progettato la mostra, oltre ad aver redatto insieme a Stefania Ricci, curatrice del Museo Ferragamo di Firenze, gli interventi critici sul catalogo dell’esposizione. L’ingresso alla mostra è collegato al Museo Internazionale della Calzatura con biglietto unico a 2,50 euro intero e 1,80 euro ridotto (scolaresche 1 euro). Per informazioni: Numero verde 800.662.288. www.comune.vigevano.pv.it |
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TOSCANA / 4/7 AGOSTO, XXIII BANCAREL'VINO A MULAZZO (MASSA CARRARA)
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Sotto l'insegna di Identità Immutate, rete solidale tra piccoli territori italiani vocati alle produzioni di nicchia tradizionali, si svolge XXIII Bancarel'Vino a Mulazzo (Massa Carrara), la mostra-concorso dei vini del sodalizio e dei libri d'argomento enogastronomico. I "protagonisti" della manifestazione vengono esposti sulle tipiche bancarelle in legno e tela, collocate nella piazza e nei vicoli medioevali di Mulazzo, patria dei librai ambulanti e unico membro italiano dell'Associazione Internazionale Paesi del Libro, in cui Dante soggiornò e scrisse alcune pagine del suo capolavoro. In gara quest'anno, nettari di Bacco provenienti da micro-aree vinicole particolarmente vocate come il nord ovest del Salento (vincitore della scorsa edizione), Alcamo, Terra dei Forti veronese e Sala Baganza di Parma. Numerose anche le Case Editrici presenti, tra cui Slow Food, Boroli, Gribaudo, Rizzoli e Città del Vino. Dalle due sestine finaliste, risultate dalle preselezioni, una giuria di sommelier, enologi e giornalisti del settore sceglierà il miglior vino e quella popolare il miglior libro che, domenica sera, riceveranno il premio artistico (raffigurante un libro in terracotta sormontato da un grappolo in marmo). A corollario, sono previsti molti eventi, nei vicoli, al castello di Lusuolo e nelle dimore antiche. Il tema del 2005 è "Alla corte di Re vino: un nettare a 360° (non alcolici)" e comprende convegni come quello in collaborazione con Coldiretti su "Vino e giovani"; un dibattito sulle De.Co. (Denominazioni Comunali), con la commemorazione di Luigi Veronelli, cittadino onorario di Mulazzo, accompagnata dal premio a lui dedicato e riservato a un vino locale; la presentazione del Festival Internazionale del Pane di Savigliano (Cuneo), dove dal 23 al 26 settembre saranno radunate le Identità Immutate. Inoltre verrà celebrato il "matrimonio" tra il Melone d'Inverno di Alcamo e il Prosciutto Crudo di Parma, officinato dai due Consorzi di Tutela. L'Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori), non solo farà degustare cocktail a base di vin, ma metterà all'asta, a scopo benefico, antiche bottiglie di liquore e rare etichette di vino. Per informazioni: Comune di Mulazzo, tel. 0187.439005. |
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ALTO ADIGE / VALDAORA, GIOIELLI D’ARTE TRA I GIOIELLI DELLA NATURA. KONRAD BACHMANN, LO SCULTORE CHE DÀ VITA AL LEGNO E LE CREAZIONI PREZIOSE DI PAUL MESSNER E WERNER EGGER SONO GRADITE SORPRESE PER GLI OSPITI DEL COMPRENSORIO DOLOMITICO
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Gesù bambino è un pargoletto biondo e paffutello. L’espressione è dolce e un po’ triste, quasi fosse consapevole del sacrificio che sarà chiamato compiere. Maria e Giuseppe sono quelli del presepe: chini sul neonato, adoranti, e ci sono anche tutti gli altri interpreti del Natale, i Magi, i pastori, il bue e l’asino, la stella cometa i piccoli corredi come lampade, attrezzi di lavoro. E’ tutto in legno policromo o nature. Sono di legno, e come potrebbe essere diversamente qui in montagna, anche la cornice della vetrina e la porta del laboratorio di Konrad Bechmann, un artista sensibile e bravissimo che la materia riesce a farla parlare. Le dà anima oltre che corpo. Perché Bechmann, la creatività, la precisione, la ricerca e l’innovazione nell’oggettistica d’arte li ha ereditati dal territorio in cui è nato e dove lavora. Quella Valdaora di Mezzo che con Valdaora di Sopra, di Sotto e Sorafurcia costituisce il comprensorio dolomitico dove natura e cuore sono un’unica cosa. Dai paesaggi e dalla gente semplice e magnifica del Sudtirolo Konrad trae ispirazione - www.holzschnitzerei-bachmann.it -.Dalla stessa fonte ispiratrice provengono anche gli stilemi delle creazioni prezione di Paul Messner e Werner Egger, dell’Oreficeria M&E. Parola d’ordine: varietà, eleganza e unicità. L’alto livello qualitativo è il risultato di un ideale connubio tra innovazione e tradizione. A Brunico (vi operano nel 1991) e poi a Valdaora di Mezzo dal 2002 i due gioiellieri, con la loro equipe di bravissimi collaboratori, producono pezzi unici, benedetti dal tocco dell’arte vera. Spesso è il cliente stesso, con le sue richieste, a fornire a Paul e Werner materia per ottenere opere irripetibili, senza tempo. Oro e platino, perle e pietre splendenti, sotto le abili mani di questi artisti imprigionano e rilasciano a ogni minimo movimento luci e tinte che sembrano rubate alle cime candide, al cielo azzurro cobalto, al verde dell’erba e dei boschi, all’argento delle acque cristalline. In poche parole, alle meraviglie di Valdaora. Gioielli d’arte tra gioielli della natura (per informazioni: tel. 0474.496760 - 0474.414115).Le opportunità per un indimenticabile soggiorno in Valdaora sono tante. L’offerta spazia dall’Hotel a 4 stelle al Garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei Masi (gli agriturismi). I prezzi partono, in alta stagione, dai 140 euro a persona in mezza pensione e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismi. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora, tel. 0474.496277, info@olang.com www.olang.info |
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UMBRIA / CAMBIO FESTIVAL 2005, DAL 27 AL 30 LUGLIO NEL CASTELLO MEDIEVALE DI PALAZZO DI ASSISI
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Ritorna anche per l’estate 2005 Cambio Festival che, giunto alla sua sesta edizione, allieterà la calda estate assisana dal 27 al 30 luglio prossimi nella suggestiva cornice medioevale di Palazzo di Assisi. La manifestazione, nata nel 2000 con l’intento di fondere insieme musiche e culture differenti e di dar voce alle contaminazioni sonore di cui il terzo millennio sta diventando portavoce, è organizzata all’Associazione culturale Ponte Levatoio in partnership con imprese private ed enti pubblici del luogo, tra cui anche il Comune di Assisi. Soprattutto, il festival nacque dall’idea di una totale integrazione e sinergia tra l'arte e la condizione ideale per la sua fruizione ed oggi Cambio Festival è un esempio raro di quanto la creatività, assieme a un contesto storico unico, possano essere un mix vincente. Non a caso si è scelta come location del festival l’affascinante castello medievale di Palazzo di Assisi, meglio conosciuto con il nome di Castello dei figli di Cambio. Voluto da un signore longobardo, Cagno o Cambio, feudatario di quelle terre a cavallo tra il XIII e XIV secolo, il Castello di Palazzo di Assisi ha la sua origine dalla chiusura, attraverso mura perimetrali, e dalla fortificazione di un villaggio medievale. Gli eredi di Cambio, poi, raccordarono con potenti mura le torri di loro proprietà, quelle che costituiscono oggi gli angoli del quadrilatero del borgo; il fortilizio poteva, così, rivestire un ruolo di notevole importanza strategica nelle continue guerre tra Perugia e la vicina Assisi, in quanto veniva ad essere l'ultimo baluardo difensivo opposto ai perugini prima che potessero puntare, senza ulteriori ostacoli, su Assisi. La sua importanza strategica, per la sicurezza del vicino Comune, lo portò a essere una delle più ricche contrade della zona e fece sì che alcuni dei suoi signori arrivassero a ricoprire importanti cariche all'interno dell'amministrazione cittadina. Ogni anno il Castello, in occasione del Cambio Festival, ospita nelle sue piazzette e nelle sue incantevoli vie concerti dedicati alla musica dal mondo, oltre che mostre di arti figurative e varie istallazioni. Per l’edizione 2005 sono previste importanti partecipazioni musicali come Marc Ribot, artista che vanta collaborazioni con i maggior esponenti del mondo della musica contemporanea, come Elvis Costello e Tom Waits, e che aprirà la manifestazione mercoledì 27 luglio accompagnato da The Young Philadelphians. Degna di nota la performance di giovedì 28 luglio del Quintetto Klee, band locale che ci guiderà in un particolare percorso sonoro con suggestioni ispirate a Phil Woods ed a Duke Ellington e che, quest’anno, rappresenterà la realtà locale degli artisti musicali emergenti che da sempre interessa gli organizzatori della rassegna. Venerdì 29 luglio sarà, invece, la volta di Karl Potter Percussion Group che presenteranno le loro personali interpretazioni ethno-funk dai caldi sapori mediterranei. Da non dimenticare il ritorno a Cambio Festival degli Aires Tango, già presenti alla prima edizione, che chiuderanno la kermesse sabato 30 luglio proponendo un repertorio musicale in progressiva evoluzione, sia per la sua natura inprovvisativa che per il continuo sperimentare della band, che spazia dal jazz al tango. Il festival non sarà solo una contaminazione di musiche, ma anche un eccellente occasione per vivere al meglio questo bellissimo angolo della nostra regione ricco di arte, nonché di piacevoli tradizioni gastronomiche. Tutte le sere, infatti, nella suggestiva piazzetta del Castello si potranno degustare ottimi vini locali accompagnati da prelibatezze e prodotti tipici. Sette giovani artisti, inoltre, trasformeranno con le loro creazioni i suggestivi vicoli del Castello in una sorta di percorso armonico tra l’Arte e la Musica, dando quel tocco magico in più che solo in un’affascinante cornice come il Castello di Cambio, si può creare nelle calde notti d’estate. Biglietti: ingresso euro 8 - Marc Ribot euro 12. Per informazioni: 334.3438017, info@pontelevatoio.it |
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LOMBARDIA / AD AGOSTO LA MOSTRA “VILLE E VILLEGGIATURA TRA ECLETTISMO E RAZIONALISMO, CASTIONE DELLA PRESOLANA, BRATTO, DORGA, AL GIOGO, 1875 - 1945
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La mostra, espressione e testimonianza del volume “Ville e villeggiatura tra eclettismo e razionalismo, Castione della Presolana, Bratto, Dorga, al Giogo, 1875 - 1945”, a cura di Anty Pansera (edito da Silvana ed., Milano, luglio 2005), e curata da Anty Pansera e Francesco Ferrari, direttore della Biblioteca di Castione della Presolana, presenta un’articolata selezione di documenti (disegni, fotografie d’epoca, olii…), certo ridotta rispetto alla ricerca proposta dal libro, ma si propone con un particolare taglio di lettura. Protagonisti sono i progettisti (architetti, ingegneri, geometri, capomastri) che hanno costruito alle pendici della Presolana, da Castione al Giogo, le “case” di quei villeggianti che hanno dato inizio al turismo in Alta Valle, modificandone non solo il paesaggio, ma anche gli usi e i costumi. Degli edifici ottocenteschi e soprattutto della casa Rivolta-Pansera non si è ad oggi trovata traccia di chi l’abbia progettata e decorata. Per le altre si è ordinato, nella bella ex Chiesa parrocchiale di Dorga, oggi sconsacrata, un itinerario che muove da Emilio Alemagna, che ha firmato nel 1899 la Villa Silvestri al Passo della Presolana per arrivare a Angelo Sesti, cui si vede la bella casetta alpina sempre al Giogo. Ma tra Castione, Bratto e Dorga hanno progettato e costruito anche Giovanni Barboglio, Luigi e Alsiro Bergonzo, Giovanni Muzio, Giulio Paleni, Gio Ponti… Per non citare che alcuni “maestri”. Ma al loro fianco si sono esercitati, e ne fanno fede disegni e costruiti, moltissimi capomastri locali, a volte costretti a far firmare i loro lavori a geometri locali, anch’essi autori di interessanti edifici: e valga per tutti il nome del clusonese Luigi Ferrari. La mostra sarà arricchita anche dalla presenza di due serie di immagini in movimento: un itinerario del passato, montato da Paolo Bianchi, medico e collezionista, grazie alle cartoline della sua articolata raccolta. E uno all’insegna del contemporaneo, frutto della ricognizione fotografica di Alessandro Ferrario, architetto e fotografo. La mostra si inaugura domenica 7 agosto alle ore 12 e resterà aperta fino al 25 agosto. Per maggiori informazioni: Biblioteca civica di Castione della Presolana, tel. 0346.61331 – Cooraltour, tel. 0346.31146 |
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ALTO ADIGE / ESCURSIONI, MUSEI, CORSI PER I PIÙ PICCOLI, RELAX E DIVERTIMENTO: LA VARIETÀ CHE SEDUCE E INCONTRA I DESIDERI DI GRANDI E PICCINI. ANCHE QUEST’ESTATE ALTO ADIGE SI CONFERMA COME DESTINAZIONE IDEALE PER LA FAMIGLIA.
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Un paesaggio di grande fascino dove trascorrere un soggiorno di relax e divertimento. Ampie vallate verdi e cielo azzurro. Tradizioni di un tempo e strutture all’avanguardia. Aria pura e stretto contatto con la natura. Ospitalità rinomata. L’Alto Adige conferma il suo tradizionale ruolo di destinazione ideale per genitori, bambini… senza dimenticare i nonni. Un’offerta completa, studiata per rispondere alle esigenze delle famiglie: alberghi, escursioni, musei, meravigliose passeggiate nella natura, corsi per tutta la famiglia e affascinanti musei e castelli per i più piccoli, che soddisfano anche i desideri dei più grandi. Ecco alcuni suggerimenti per le prossime vacanze. NEL MERANER LAND - Nel bosco sopra Scena, nei pressi di Merano, sorge la Malga Taser famosa tra grandi e piccini per il percorso sospeso più articolato di tutta la provincia. Esso si snoda tra possenti alberi a cui sono state ancorate le piattaforme e organizzati ponti sospesi nel vuoto. Il percorso è estremamente sicuro: l’escursionista viene assicurato a un cavo d'acciaio e può comunque tenersi alle funi predisposte lungo il tragitto. Inoltre un accompagnatore fornisce tutte le indicazioni necessarie per affrontare l’impresa. Il percorso è indicato per ogni età senza particolare preparazione. L’unico requisito richiesto per i bambini è l’altezza, che deve superare i 120 cm. Oltre al percorso sospeso, la Malga Taser offre numerose attività per intrattenere i più piccini. Tra queste il BoboPark: 1000 metri quadri in cui tutti i bimbi potranno giocare con il piccolo zoo, il villaggio indiano, scivoli e tanti altri giochi. www.familienalm.com A piedi (anche con il passeggino) si arriva a Castel Tirolo, il maniero che ha visto nascere l’antica contea del Tirolo. Il castello, costruito tra il 1140 e il 1160, ha dato il nome all’intera regione ora divisa tra Italia e Austria, nonché al paese che lo ospita. Fino al XIV secolo il castello fu teatro delle vicende dei Conti di Tirolo che vi dimoravano. Nel XVII secolo fu abbandonato per il pericolo di cedimento del colle morenico su cui sorge. Oggi il castello è stato ristrutturato e ospita il nuovo Museo Provinciale della Cultura e della Storia locale. Il Centro Recupero Avifauna, che si trova ai piedi del castello, ospita volatili feriti o indifesi, che vengono curati e, quando possibile, rimessi in libertà. Ogni giorno, inoltre, è possibile ammirare da vicino il volteggio di falchi, aquile, avvoltoi, gufi e poiane. Uno spettacolo davvero unico. www.schlosstirol.it Da non perdere inoltre Castel Trauttmansdorff, nei pressi di Merano, e i suoi meravigliosi giardini. Nel castello dove soggiornò l’imperatrice Elisabetta d’Austria è nato un curioso museo multimediale sul turismo alpino, il Touriseum. Conduce da Andreas Hofer e dall'imperatrice Elisabetta, rispettivamente dinanzi a una baita d'alta montagna ed un «grand hotel» di fine Ottocento, attraverso un corso di sci con Luis Trenker fino alla stube di un affittacamere: diciotto allestimenti pieni di sorprese. www.touriseum,it E per continuare le affascinanti esplorazioni nella natura di Merano e dintorni si può seguire la fitta rete di sentieri, i Waalwege, che fiancheggiano i corsi d'acqua, veri e propri canali di irrigazione, realizzati nei secoli scorsi dai contadini del luogo, per portare acqua dove non c’era. Veri monumenti all'operosità, i Waalwege svolgono oggi prevalentemente un ruolo di attrazione per chi ama passeggiare nella quiete, accompagnato dal rumore dell’acqua, attorniato dalla natura. Per scoprirli tutti è necessario tempo ed energia, sono infatti oltre una cinquantina i Waalwege di Merano e i suoi dintorni. Lungo i sentieri locande, ristori, ristoranti, osterie per rapidi spuntini o per gustose soste gastronomiche. Una simpatica marmotta di nome “Murmi” è la mascotte delle settimane per famiglie proposte in Alta Val Passiria. A luglio e agosto bambini e ragazzi tra i 5 e i 14 anni possono trascorrere vacanze all’insegna dell’avventura all’interno del Parco Naturale del Gruppo di Tessa. www.naturparke,com La Val Passiria si raggiunge da Merano utilizzando la bellissima pista ciclabile. Per saperne di più: Consorzio turistico Meraner Land, tel. 0473.200443, www.meranerland.com IN VAL VENOSTA – I bambini in vacanza in Val Venosta hanno solo l’imbarazzo della scelta: bricolage e cucina in piazza, rafting sull’Adige e canyoning, trekking con i lama nel Parco Nazionale dello Stelvio, alla ricerca del marmo bianco di Lasa, bagni nei laghetti, escursioni a cavallo, giornate in malga con gli animali e poi tutto il mondo delle fiabe e leggende nei castelli, nei manieri e nelle torri… Anche per i genitori il programma proposto dal Consorzio turistico e raccolto nell’opuscolo “Esperienze estive 2005” è ampio e vario. Tra i musei da visitare, per la gioia di grandi e piccini, il Naturatrafoi, dove protagonisti sono le piante e gli animali, autentici maestri nell’“arte della sopravvivenza” (Info: www.naturatrafoi.com) e l’Aquaprad, dedicato interamente alla fauna ittica con meravigliosi acquari, dove vivono numerosi pesci di montagna. www.aquaprad.com Da non perdere Castel Coira e i suoi cavalieri: tra sale riccamente decorate, spicca una magnifica armeria, reputata la più grande sala d'armi privata d'Europa, che ospita stupende e rare corazze di cavalieri e una raccolta di balestre ed armi medievali. E ancora Castel Juval residenza estiva di Reinhold Messner, dove oltre alle bellezze della residenza – un vero e proprio museo – è possibile tuffarsi nella natura tra vigneti, azienda agricola biologica e ristoro campestre ... e chissà che, durante la sosta, non si faccia conoscenza con un lama. La passeggiata può continuare fino a raggiungere Glorenza, sito medioevale che con i suoi 850 abitanti è la più piccola città d’Italia. La Val Venosta ha in serbo pacchetti famiglia molto particolari. Già a partire dal 14 maggio la Val Venosta si presenta con le offerte “Paradiso delle famiglie”: 7 giorni con mezza pensione in hotel 4 stelle parte da 600 euro a persona adulta, in hotel 3stelle da 310 euro. Compreso nel pacchetto un ricco programma con escursioni, visite e animazione per grandi e piccini. Inoltre è prevista la gratuità per bambini fino ai 3 anni, lo sconto del 50 % fino ai 6 anni e del 30% fino ai 12 anni. Per informazioni: Consorzio turistico Val Venosta, tel. 0473.737000, www.valvenosta.is.it NEL GIARDINO DEL SUDTIROLO – Tra le tante proposte di escursioni nel Giardino del Sudtirolo, quella a cavallo di un avelignese è sicuramente tra le più originali. I piccoli cavalli di montagna dal manto biondo e dorato, docili e robusti, caratterizzano da sempre le valli dell’Alto Adige e in particolare la Val Sarentino, dove trovano il loro habitat ideale. Grazie alla loro docilità, gli avelignesi sono particolarmente adatti per chi vuole imparare a cavalcare, per una piacevole passeggiata per tutta la famiglia, nei pascoli o lungo i sentieri tra i boschi, per scoprire un mondo naturale che toglie il fiato. Un’altra curiosità per grandi e piccini è rappresentata da una gita al Museo dell’Apicoltura Plattner a Costalovara inaugurato nel 1991 in uno dei più antichi e preziosi masi sull'altipiano del Renon. Nell’antico maso – immerso nella natura - si possono visitare le stanze come erano abitate una volta dai contadini, prive di luce, corrente elettrica, acqua e telefono. La cucina incrostata dalla fuliggine di grasso e fumo proveniente dal focolare aperto, la tipica stube tirolese, la stanza da letto gotica, lo stretto e buio corridoio, l'arredo e tutti gli oggetti esposti sono originali della casa. All’esterno si può osservare l’andirivieni delle api protetti da un vetro, imparare come una volta si estraeva il miele dai favi con l’aiuto di centrifughe, vedere antiche arnie ed attrezzatura apistica…. E con un po’ di fortuna, magari, incontrare l’ape regina. Per gli appassionati di epoche remote, i Giardini del Sudtirolo sono la meta ideale, tra Archeoparc, Museo Archeologico e Museo di Scienze Naturali. L’Archeoparc di Madonna di Senales, a 1.500 metri di altezza, vicino al luogo di ritrovamento di Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, ora custodito al Museo archeologico di Bolzano, rappresenta, in maniera interattiva a un pubblico di tutte le età, il modo di vivere degli abitanti in Val Senales 5.300 anni fa. Nella parte esterna al museo si possono vedere alcuni esempi di abitazioni neolitiche. Ci sono inoltre campi sperimentali di coltivazione di cereali “preistorici” come farro, orzo e ortaggi come piselli, fagioli, ceci; un laghetto con pesci, un campo per il tiro con l’arco, una zona relax, un angolo giochi per bambini e tre forni d’argilla, per preparare il pane con il grano raccolto nei campi sperimentali. (Info: www.archeoparc.schnals.org). Il Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano documenta l'intera storia dell'Alto Adige dal Paleolitico e Mesolitico (15.000 a.C.) fino all'epoca carolingia (verso l'800 d.C.). L’attrazione maggiore è rappresentata da Ötzi, l'Uomo venuto dal Ghiaccio: oltre 5000 anni fa un uomo scalò il ghiacciaio di Senales fino alle sue cime gelate e lì morì. Nel 1991 venne ritrovato per caso, con i suoi indumenti e l'equipaggiamento, mummificato, congelato: una scoperta archeologica sensazionale che offre uno scorcio senza eguali sulla vita di un uomo dell'età del Rame. Oltre a Ötzi, ricostruzioni, immagini stereoscopiche, video e stazioni multimediali interattive permettono di dare uno sguardo al più remoto passato del versante meridionale della catena alpina: un percorso ricco di informazioni, spunti e divertimento. Per gli appassionati dell’epoca la nuova Biblioteca del Museo Archeologico è un vero e proprio tesoro. Per addentrarsi e scoprire le meraviglie dell’universo geologico dell’Alto Adige, vale la pena visitare, sempre a Bolzano, il Museo di Scienze Naturali: un percorso interattivo attraverso 300 milioni di anni di storia della Terra, raffigurati attraverso i paesaggi naturali dell’Alto Adige, lo sviluppo della sua flora e la sua fauna. Nella Bolzano dei castelli, Castel Roncolo vale certamente una visita: il suo prezioso ciclo di affreschi profani, che ripercorrono autentiche saghe cavalleresche medievali, dove ammirare scene di caccia, giochi di corte e corteggiamento, le delizie della vita cortese e alcune importanti vicende tratte dalla letteratura dell'epoca. Tra le stanze più interessanti la “stanza da bagno”: lungo le sue pareti è dipinta una galleria a colonne, con drappi pendenti, dalla quale si affacciano visi di uomini e donne, lupi, scimmie e cervi; mentre il soffitto brilla di stelle. Nella “stanza del Torneo” è affrescata una grande giostra cavalleresca, alla quale assistono, dalle finestre e dai balconi di un vicino castello, giovani dame. Per raggiungere il palazzo occidentale si passa attraverso una veranda, la cui parete è decorata con la celebre serie delle Triadi: i cavalieri (Parsifal, Gavino, Ivano); i condottieri (Artù, Carlo Magno, Goffredo di Buglione); gli eroi (Ettore, Alessandro, Cesare); gli innamorati (Tristano e Isotta, Guglielmo e Aquilea, Guglielmo d’Orleans e Amelia); le spade (di Sigfrido, di Teodorico e di Amedeo di Stiria), un meraviglioso viaggio nella vita castellana attraverso preziosi affreschi. I PACCHETTI PER L’ESTATE NEL GIARDINO DEL SUDTIROLO – Si chiamano “Vacanze in famiglia” i pacchetti studiati per le famiglie e proposti da un gruppo di hotel del Renon. Nei “Family Hotels Renon” la vacanza è a misura di famiglia. Gite a cavallo, visite ai masi, corsi d’arrampicata, viaggio romantico con il trenino, a partire dal 2 maggio al 2 luglio anche per soli 3 o 4 giorni con mezza pensione per buongustai in hotel 4 stelle in una suite per 2 adulti e fino a 4 bambini a 840 Euro. (www.familyhotels-ritten.com). Per saperne di più: Consorzio turistico Il Giardino del Sudtirolo, tel. 0471.633488, www.stradadelvino.info www.suedtirol.info/familiarmente |
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EMILIA ROMAGNA / RICORDANZE DI SAPORI A CASTELL'ARQUATO, NEL SEGNO DEL GUSTO, DELL'AMORE E DELLE STELLE. IL 31 LUGLIO LA STORIA D’AMORE DI SERGIO E LAURA RIECHEGGIA ANCORA TRA LE MURA DELLO STRAORDINARIO COMPLESSO CASTELLARE PIACENTINO
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Furono decapitati Sergio e Laura, teneri innamorati perseguitati dalla sfortuna, accusati di aver assassinato il padre di lei, ucciso invece da un pretendente geloso della ragazza. Il 20 maggio del 1620. Una storia struggente che a Castell’Arquato (PC), dove i suoi echi non si sono mai spenti, verrà ricordata, come ogni anno, durante le “Ricordanze di Sapori”: “Del gusto, dell’amore e delle stelle”, la sera di domenica 31 luglio 2005. L’evento, giunto alla nona edizione consecutiva, è organizzato dall’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, in collaborazione con Provincia di Parma e Provincia di Piacenza, Banca di Piacenza, Unione Appennino Verde e Fidenza Outlet Village. Ma la commozione non l’avrà vinta sulle inesprimibili sensazioni suscitate nei gentili ospiti della serata dal fascino prepotente della Rocca Viscontea. Tra le sue mura, erette da Luchino Visconti nel 1342 sui resti di un castrum romano, è facile immaginare scintillii di armature e lampi di spade sguainate, sgargianti gualdrappe su focosi destrieri e rapinosi cavalieri. “Ricordanze di Sapori”, con le sue prelibatissime cene in costume, le sue rievocazioni di episodi storici di grande impatto emotivo, la rigorosa filologia con cui tratta le sue ambientazioni e l’enterteinment, non fa che aumentare il naturale glamour dei gioielli castellari dell’Associazione. Così, prima di cimentarci in una ghironda, assistere alle magie dei giocolieri e farci leggere da una bella indovina il destino sulle linee della mano, prima di godere delle straordinarie meraviglie della tavola, facciamoci sedurre dalla selva di torri e dall’imponente dongione, dalle sculture di Nicolò e dal Palazzo del Podestà, dal Palazzo Farnesiano e dalla Pieve di Santa Maria e contiamo sulle pietre delle vie i passi dei pellegrini, che un tempo passavano di qua alla ricerca della salvezza eterna. Poi arrivino le tanto attese prelibatezze che la Taverna del Falconiere affiderà alle abili cure di messer Eros e di madonna Elena. Ci accoglieranno, sul ponte levatoio, delizie fruttate, pane con grasso pesto e scaglie di padano di Santa Vittoria. Ci faranno ottima resa insaccati (salame, coppa, fiocco e pancetta), torta dei Canonini (porro e radicchio) e torta del Falconiere. Ci annulleremo nelle caramelle dei Farnese con ripieno di verdura e negli anolini in brodo di madonna Margherita, nello stinco di porco brasato, nella torta al cioccolato e nella crostata per finire in gloria con la novella bevanda scura delle Americhe (che si tratti del caffè?). I vini dell’Enoteca Comunale di Castell’Arquato (Ortrugo, Monterosso Valdarda, Gutturnio e Malvasia) non hanno certo bisogno di credenziali. Il resto è gusto, amore e sogni sotto le stelle. La cena, su prenotazione obbligatoria, è servita alle 20.30, al prezzo di 45 euro a persona. In caso di maltempo la cena si svolgerà presso il Ristorante Taverna del Falconiere. www.castellidelducato.it |
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VENETO / DAL 23 AL 25 SETTEMBRE A CONEGLIANO ITINERARIO TRA CALLI E PORTICI, VISITA ALLA STORICA CARPENÈ MALVOLTI CON DEGUSTAZIONE DI PROSECCO DOC, LEZIONE DI CUCINA CON RICETTE STORICHE DI FABRIZIO NONIS. A CASTEL BRANDO SI APRONO LE SALE DELL’ANTICO MANIERO
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Dal 23 al 25 settembre 2005. Un lungo week end all'insegna dei sapori del territorio veneto innaffiati da aperitivi e degustazioni a base di Prosecco DOC. Conegliano, nel cuore della Marca Trevigiana, a pochi chilometri da Treviso e da Venezia. Un fine settimana all'insegna della buona cucina, dell'arte e della natura. Un itinerario lungo la Strada del Prosecco, che si articola tra Venezia e Treviso, è la proposta di Carpenè Malvolti. Il week end inizia il venerdì sera con l'arrivo e la cena al Ristorante Canon d'Oro, che fa da apripista alla kermesse di degustazioni con un aperitivo di benvenuto e successiva cena innaffiata dal Prosecco DOC di Conegliano della storica cantina veneta. Freschi e riposati, la mattina di sabato 24 settembre, si inizia l'itinerario attraverso la strada del Prosecco facendo tappa da Lazzaris Mostarde, un’antica azienda unica nel suo genere aperta nel 1901 da Luigi Lazzaris, dove si potrà assaggiare la mostarda a base di zucchero, mele cotogne, frutta candita e olio di senape che trasforma ogni pietanza in una emozione del palato. Prima di inoltrarsi sul versante culturale del week end, un'altra sosta in programma è alla Latteria di Collalbrigo, dove si potrà assistere alla lavorazione della caciotta trevigiana e assaggiare il formaggio appena lavorato e confrontarlo con quello stagionato. Dopo un breve viaggio e una distesa infinita di vigneti sulle colline circostanti, si giunge all'Abbazia di Follina, che i monaci cistercensi nel 1164 elessero luogo ideale per fondare un luogo di culto intitolato a Santa Maria. Da qui si prosegue per visitare Castel Brando di Cison di Valmarino, antico maniero costruito a difesa della valle oggi ristrutturato e sede di un elegante albergo, oltre che di un museo delle armi e delle tradizioni antiche. Sempre a Castel Brando è previsto il pranzo, dove si potranno assaggiare pietanze della cucina veneta. Nel pomeriggio, la Strada del Prosecco, con le sue affascinanti colline scorre mostrando paesi e borghi, vigne e cantine. A raccontare le peculiarità della zona, la storia del Prosecco e de vignaioli che ne coltivano le uve sarà l'enologo Antonio Spinazzè. Al termine, una lezione di cucina con l'eclettico macellaio-gastronomo, nonché docente dell'Università dei Sapori di Perugia e responsabile per il nord Italia, Fabrizio Nonis, che ci farà scoprire i sapori della carne con ricette dedicate ai personaggi storici. Dopo la lezione di cucina di Fabrizio Nonis, è prevista una visita alle cantine della Carpenè Malvolti, tra i profumi di mosto e antiche botti avvolte dal silenzio in cui riposano interminabili file di pupitre dove vengono amorevolmente accudite le bottiglie di Talento Metodo Classico, gioiello di famiglia nella produzione di Carpenè. A seguire, una degustazione guidata nella taverna dell'azienda, del Prosecco DOC di Conegliano, prodotto di cui l'azienda è leader di mercato e della Cuvée Rosé Brut Carpenè Malvolti premiata con la Gran Medaglia d’Oro all’ultimo Vinitaly. La sera, cena alla Trattoria Stella con i sapori della cucina trevigiana e domenica visita guidata alla scoperta delle meraviglie di Conegliano, iniziando da una passeggiata sotto i portici affrescati di via XX Settembre, proseguendo con una visita al Duomo e alla Sala dei Battuti con la Pala del 1492, prima di finire con la visita al Calle Madonna della Neve e al Castello. Prima di chiudere l'itinerario è previsto il pranzo di saluto al ristorante del Castello, con pietanze tipiche innaffiate di Prosecco DOC di Conegliano e Talento Metodo Classico di Carpenè Malvolti. Quota di partecipazione: 220 euro a persona comprende 2 pernottamenti in camera doppia con prima colazione, 2 pranzi, 2 cene, aperitivo di saluto visite guidate ai vigneti, alla cantina Carpenè Malvolti con degustazione, lezione di cucina, all’Abbazia di Follina, a Castel Brando, al Duomo e al Castello di Conegliano, pullman sabato e domenica mattina, materiale informativo. Per informazioni: Agenzia Colle Viaggi, tel. 0438.24313, 0438.34606: Carpenè Malvolti tel. 0438.364630. www.carpenè-malvolti.com |
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TRENTINO / NOTE E PAROLE AL SORGERE DEL SOLE. FINO AL 9 AGOSTO TORNA “L’ALBA DELLE DOLOMITI”, QUATTRO INCONTRI ALL’INIZIO DEL GIORNO CON BRUNELLO, FRESU, GALIMBERTI, COSTA, CAPOSSELA E FERRETTI
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L’arte della musica si intreccia con l’arte della parola quando il buio della notte lascia spazio al chiarore del giorno. Tutto questo è “L’Alba delle Dolomiti”, gli appuntamenti (che proseguiranno fino al 9 agosto) in montagna al sorgere del sole con scrittori e musicisti, nell’ambito de “I Suoni delle Dolomiti”, festival di musica in quota. È un’occasione speciale per cogliere un evento speciale e ricco di fascino: con l’arrivo del giorno vi sembrerà di assistere al risveglio della natura che piano piano si accende di colori sempre più intensi. Uno spettacolo che gli spettatori potranno godere dopo una passeggiata in montagna sotto le stelle. I quattro appuntamenti, (il primo si è tenuto il 14 luglio), si svolgono alle 6 del mattino, sulle Dolomiti di Fassa e di Brenta. Principali protagonisti il violoncellista Mario Brunello, ormai ospite fisso del festival perché in grado di incarnarne perfettamente lo spirito, e il trombettista jazz Paolo Fresu. Saranno le loro note ad accompagnare gli altri artisti. Il 28 luglio saranno le note di Fresu ad introdurre la coinvolgente narrazione di Lella Costa al rifugio Roda di Vaél, in Val di Fassa (0462.763309). Il 4 agosto spazio al violoncello di Brunello, che farà coppia con il cantautore Vinicio Capossella al rifugio Sasso Piatto, sempre in Val di Fassa (0462.750459). Il 9 agosto, palcoscenico il Brenta, con Fresu e Giovanni Lindo Ferretti, una della voci più carismatiche del rock italiano, insieme al rifugio Rosetta e Tommaso Pedrotti (0461.586924). In occasione dei concerti è possibile partecipare alle escursioni notturne fino ai rifugi accompagnati dalle Guide alpine. La partecipazione al concerto e alle escursioni è gratuita, si consiglia di prenotare. www.isuonidelledolomiti.it |
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TRENTINO / LA GRANDE MUSICA ORGANISTICA A SMARANO. DAL 16 AL 26 LUGLIO IL PICCOLO CENTRO DELLA VAL DI NON PROPONE UN RICCO PROGRAMMA DI CONCERTI, LEZIONI E SEMINARI DEDICATI A QUESTO STRUMENTO
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Il piccolo paese di Smarano, adagiato nel verde della Val di Non, si trasforma per alcuni giorni, dal 16 al 26 luglio, in un importante centro culturale grazie all’attività dell’Accademia internazionale di improvvisazione all’organo e al clavicordo. Sotto la direzione del maestro Edoardo Bellotti vengono organizzati corsi, seminari, concerti, ma anche incontri sulle tecniche di costruzione di strumenti a tastiera come organo, clavicembalo e pianoforte, che richiamano studenti e appassionati anche da fuori Italia. L’edizione 2005 del festival affronta il tema della “Fantasia”, una forma eterogenea che ha percorso trasversalmente la cultura musicale di tutta Europa, da nord a sud e da est a ovest, interessando anche varie epoche storiche dal Rinascimento fino a Bach. Concerti pressoché quotidiani sono proposti alla chiesa parrocchiale di Smarano, dotata di un organo a trazione meccanica, due sono ambientati al Duomo di Bressanone e all’Abbazia di Gries, e offrono l’occasione per ascoltare organisti del calibro di William Porter, Edoardo Bellotti, Cristoph Bossert, Pjeter Dirksen, Joel Speerstra, Kimberly Marshal e Franz Comploj. All’interno di tante proposte musicali sono contemplati anche seminari e incontri, con docenti italiani e stranieri, grazie ai quali approfondire tecniche e competenze sia generali sia specifiche legate a strumenti come il clavicordo, il liuto o il violino. Una serie di lezioni su repertori e improvvisazioni, e un’interessante esercitazione di canto sui temi gregoriani alla base dell'improvvisazione completano il panorama delle proposte dell’Accademia. www.eccher.it |
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TRENTINO / CON «GLI SPECCHI DELLE STELLE» DAL 16 LUGLIO ALLA FINE DI AGOSTO OTTO LAGHI TRENTINI RISPECCHIANO LE LUCI E I COLORI DEI GIOCHI PIROTECNICI
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Disegni di fuoco, razzi di luce, successioni sfavillanti di colori e il pubblico incantato con il naso all’insù. È la magia dei fuochi d‘artificio, che, illuminando le calde notti d’estate, regalano emozioni a grandi e piccini, soprattutto quando il teatro è uno specchio d’acqua. In luglio e agosto sono ben nove gli show in programma. Si comincia sabato 16 luglio a Torbole sul Lago di Garda con uno spettacolo piro-musicale: a partire dalle 22 l’arte della pirotecnica e quella delle note si incontrano dando vita a una serata entusiasmante da vivere, magari, a passo di danza sulla spiaggia (0464.505177). Il secondo appuntamento della rassegna, sarà invece ospitato dal Lago delle Piazze sull’Altopiano di Piné la sera del 10 agosto (0461.557028), mentre il sabato seguente andranno in scena ben due esibizioni, una al Lago di Lavarone (0464.783226) e l’altra al Lago di Campiglio (0465.447501). Saranno le acque del Lago di Caldonazzo (0461.706101) a riflettere invece i giochi di luce e di colore dei fuochi artificiali il 14 agosto, mentre nella notte di Ferragosto il protagonista assoluto sarà il Lago di Molveno (0461.586924). La rassegna il 20 agosto farà tappa sul Lago di Ledro per rendere omaggio alla peculiarità del paesaggio, un tempo sede di un villaggio palafitticolo (0464.591222), prima di far ritorno in Valsugana animando la sera del 21 al Lago di Levico (0461.706101). Il gran finale è atteso nel cielo di Riva del Garda in occasione della tradizionale «Notte di Fiaba» la sera del 28 agosto (0464.554444). La partecipazione a tutti gli spettacoli è gratuita, l’inizio è previsto alle 22. Per informazioni: 0461.405405. |
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TRENTINO / AL VIA IL MUSICARIVAFESTIVAL. DAL 16 AL 30 LUGLIO RIVA DEL GARDA OSPITA LA XXII EDIZIONE, DOMENICA 24 C’È IL “BARBIERE DI SIVIGLIA”. IL 15 LUGLIO AL MART UNA SERATA DEDICATA ALLA CULTURA E ALLA CUCINA ARABA
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Da oltre vent’anni, Riva del Garda nel mese di luglio ospita il MusicaRivafestival. Due settimane di corsi di perfezionamento e concerti, che tra il 16 e il 30 del mese danno vita a un programma intenso e raffinato. Un appuntamento conosciuto ben al di là dei confini italiani, al quale prendono parte artisti di fama internazionale. Lo spettacolo di spicco quest’anno è l’opera-concerto “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, che viene messa in scena la sera di domenica 24 al Palazzo dei congressi dai vincitori del Concorso lirico internazionale “Riccardo Zandonai” e dell’Orchestra internazionale MusicaRivafestival diretta da Isaac Karabtchevsky. Il primo atto della manifestazione è previsto sabato 16 luglio al Palameeting di Riva con il Ballet de Cuba, mentre la sera seguente il vincitore del concorso internazionale di pianoforte di Parigi si esibisce nel Cortile della Rocca. Stessa cornice, il 18, per il violinista trionfatore del Concours de Genève, il 19 per la musica barocca dei Santa Monica Chamber Philharmonia e il 20 per il duo Dosto & Yevsky impegnati ne “Il giro del mondo in 80/4”. Tocca invece alla Banda della Polizia di Stato giovedì 21 in piazza 3 Novembre, prima di tornare nel Cortile della Rocca venerdì 22 per ascoltare il quintetto di fisarmoniche Accord’Ance e al Palameeting sabato 23 con il concerto del Gilberto Group e dell’Orchestra MusicaRivafestival. La sera del 25 i docenti impegnati nella rassegna si esibiscono nel Cortile della Rocca prima di lasciare il palco, il 26 e il 27, ai musicisti e ai direttori iscritti ai corsi di perfezionamento. Stessa scenografia per l’esibizione lirica del 28 e per quella di pianoforte prevista per il 29. Il gran finale è al Palameeting con il “Galà Nureyev”, che vanta la partecipazione straordinaria di Maximiliano Guerra, Paola Vismara e i solisti del Teatro alla Scala di Milano. Tutti i concerti iniziano alle 21.30. Agli appassionati di musica ricordiamo anche che venerdì 15 luglio al Mart di Rovereto, dopo aver visitato la mostra «Vivere sotto la luna crescente» sarà proposto uno spettacolo di musica e danza tradizionale araba a cura dell'ensemble "Bayati". Degustazioni di cibi arabi alla Caffetteria del Mart. La partecipazione alla visita guidata e allo spettacolo è gratuita con il biglietto di ingresso del museo. www.musicarivafestival.com |
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TRENTINO / PARCOCARD, LA NOVITÀ DELL’ESTATE. È GIÀ DISPONIBILE LA CARTA ELETTRONICA PREPAGATA CHE APRE LE PORTE DEL PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA CON UNA SERIE DI VANTAGGI E SCONTI INTERESSANTI
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Tutto il Parco Naturale Adamello Brenta in una card. È la nuova proposta dell’estate che offre l’accesso a un territorio ricchissimo di opportunità, con un notevole vantaggio economico rispetto alla somma dei servizi offerti. È dedicata alle famiglie e ai turisti che cercano vacanze dinamiche, per chi vuole scoprire, camminare, emozionarsi e conoscere, con rispetto. «ParcoCard» è la carta servizi elettronica per tutte le offerte naturalistiche, culturali, sportive e gastronomiche esistenti nel territorio di riferimento del Parco, a cominciare dalla scoperta degli animali. Inoltre è anche la chiave di accesso a tutto quello che gira intorno al parco. Il turista potrà così andare alla scoperta dei sapori con degustazioni gratuite in numerosi punti convenzionati e alla scoperta della cultura con gli accessi gratuiti nei castelli e nei musei, sia quelli del territorio del Parco, sia i principali musei provinciali. E ancora: il benessere delle Terme di Comano e delle Terme Val Rendena Fonte S. Antonio, e gli sconti sugli impianti di risalita di Pinzolo e Madonna di Campiglio. Le card, che si potranno acquistare presso tutte le sedi e i centri visitatori del Parco e presso tutti gli uffici turistici del territorio, saranno di tre tipi. La «ParcoCard Natura» con validità settimanale al costo di 12 euro, la «ParcoCard Ambiente» al costo di 24 euro sempre con validità settimanale ma con servizi aggiuntivi come le escursioni con guide alpine e sconti su altre attività, quindi la «ParcoCard Estate» con validità stagionale al costo di 40 euro, arricchita rispetto alle precedenti con l’accesso scontato alle iniziative del Parco non ricorrenti e per questo rivolta principalmente ai residenti dei Comuni del Parco. Le tre card sono acquistabili, con ulteriori vantaggi, anche in versione famiglia. www.parcoadamellobrenta.tn.it |
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TRENTINO / A CANAZEI RIVIVONO LE USANZE LADINE. MUSICA, CUCINA TIPICA E FOLKLORE PER «TE ANTER I TOBIÈ», LA MANIFESTAZIONE CHE DAL 15 AL 17 LUGLIO ANIMA GLI ANTICHI FIENILI CON MOSTRE E CURIOSITÀ
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Canazei, uno dei centri turistici più conosciuti della Valle di Fassa, è pronta per ospitare la nona edizione di «Te anter i Tobiè», l’evento che va alla riscoperta delle tradizioni e dei costumi della locale comunità ladina. Per tre giorni, dal 15 al 17 luglio, gli ospiti della Valle potranno degustare prodotti tipici, seguire le rivisitazioni di antichi mestieri, tuffarsi in usanze passate e ascoltare la musica proposta dai gruppi distribuiti negli angoli più suggestivi del centro storico cittadino. A dare il via alla festa, venerdì 15 alle 20.30, sarà “Sposc e Maridoc”, la rappresentazione lungo le vie del paese di un tipico corteo nuziale ladino che riporta indietro nel tempo tra riti simbolici e credenze popolari. Ma questa coloratissima kermesse, il cui titolo in lingua ladina significa letteralmente “in mezzo ai fienili”, rappresenta soprattutto l’occasione per migliaia di persone di far visita ai tobiè (i fienili appunto), strutture in legno indispensabili per la vita pastorale di un tempo e conservate ancora oggi integre. Costruiti in muratura e con grossi travi in legno, ad essi era generalmente accorpata la stalla (nella parte inferiore), che fungeva anche da magazzino per gli attrezzi agricoli, legnaia e granaio. Veri e propri simboli della memoria fassana, i tobiè nelle giornate di sabato e domenica torneranno a raccontare pagine di vita passata, ospitando mostre e curiosità. L’enogastronomia occupa un posto importante in questa grande festa, visto che nella parte storica della borgata si potranno degustare i prodotti tipici della cucina ladina e nel pomeriggio di sabato si potrà partecipare a un breve corso di ricette ladine. www.teanteritobie.it |
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TRENTINO / TORNA CON LA NOVITÀ DEL CAMPIONATO EUROPEO PER AUTO STORICHE LA TRENTO-BONDONE AUTOMOBILISTICA, LA REGINA DELLE CRONOSCALATE
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Il Monte Bondone, a pochi chilometri dalla città di Trento, è conosciuto e apprezzato come importante area naturalistica. Turisticamente propone numerose possibilità di passeggiate ed escursioni nel periodo estivo, mentre d’inverno si trasforma in un paradiso per gli amanti dello sci e degli sport invernali. Ma l’Alpe di Trento è nota anche come teatro naturale di una delle competizioni automobilistiche più affascinanti d’Europa. Stiamo parlando della Trento-Bondone, la regina delle cronoscalate, che torna protagonista nel fine settimana del 16 e 17 luglio. Una gara che raggiunge quest’anno il traguardo delle 55 edizioni e che si presenta con un’importante novità, vale a dire la validità quale prova europea “storica”. In attesa di ottenere identico riconoscimento per le auto moderne. Gli appassionati potranno ammirare (lungo i 17,3 km del percorso che dai 310 metri di altitudine di Montevideo porta gli equipaggi ai 1610 metri di Vason) le affascinanti vetture old style, ma soprattutto le vetture moderne, quelle che hanno ambizioni di classifica e di record. Essendo valida come prova del campionato italiano sono attesi al via i più forti specialisti a partire dal leader della classifica Iaquinta con il suo potente prototipo e poi tutta una serie di vetture preparate appositamente per le gare in salita: dalle grintose Fiat Cinquecento alle auto performanti con cilindrata oltre i 3000 cc. Un totale di 300 equipaggi al via, fra i quali si segnala il gradito ritorno dopo una lunga pausa delle monoposto, vale a dire ex Formula 3 o 3000. Uno spettacolo nello spettacolo. Il programma prevede le verifiche sportive e tecniche venerdì 15 luglio dalle 14 alle 19 in piazza Dante a Trento, quindi le prove ufficiali il sabato (prima manche alle 10 e seconda alle 13 circa), per arrivare al momento clou della sfida con il cronometro che è fissato per le ore 12, mezz’ora prima del solito, di domenica 17 luglio. Per informazioni: 0461.420266. |
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TRENTINO / ‘MUSICA DELLE STELLE’, INCONTRI TRA VERSI E NOTE IMMERSI NELLO SCENARIO NATURALE DEL MONTE BONDONE DECORATO DAL CIELO STELLATO
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Lasciatevi rapire dall’armonia dei versi e dalla melodia delle note in una notte stellata. Lasciatevi rapire da “Musica delle stelle”, la rassegna di suoni e poesia promossa dal museo Tridentino di Scienze Naturali. Quattro appuntamenti serali immersi nella natura (il primo si è tenuto lo scorso 9 luglio, l’ultimo si terrà il prossimo 10 agosto) ci conducono lontano dal caos e dal caldo della città facendoci assaporare le bellezza e il fascino del crepuscolo sul Monte Bondone, sopra Trento. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, avrà quest’anno come filo conduttore la bellezza, da cogliere attraverso la contemplazione della natura, l’ascolto delle poesia e dei suoni. Gli appuntamenti, tutti alle Viotte con inizio alle 20.30, propongono brevi letture in forma libera tratte da opere dedicate alle stelle e, a seguire, un concerto che ripercorre le suggestioni celestiali interpretato da artisti di fama internazionale. A conclusione delle serate sarà possibile osservare degli astri nel cielo estivo, guidati dagli esperti del museo. Il prossimo appuntamento di aspetta il 16 luglio con “Odissea nelle stelle”, tratto da Le Cosmocomiche di Italo Calvino sullo sfondo delle note di Girl Talk, quintetto jazz tutto femminile che guiderà gli spettatori alla scoperta delle atmosfere del bip-bop. Sabato 23 luglio “Le Figure del Cielo”, dal Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, narrato sulle melodie del Barocco Duo. Gran finale il 10 agosto con “Calici delle stelle”, spettacolo che festeggerà la notte di San Lorenzo sulle note delle serenate popolari, sonorità romantiche e canzoni moderne. Ad aprire la serata sarà una degustazione di vini e prodotti tipici. Tutti gli spettacoli sono gratuiti. È previsto un servizio di bus navetta gratuito che collega Trento al Monte Bondone, con partenza alle 19.15. In caso di maltempo i concerti si terranno nella chiesetta di Vason. www.mtsn.tn.it/estate2005/musica.html |
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ALTO ADIGE / SULL’ALTIPIANO DELLO SCILLIAR PER LA FESTA DELLO STRUDEL, DAL 3 AL 18 SETTEMBRE 2005
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Nomi come Fié, Castelrotto, Alpe di Siusi, Siusi allo Sciliar, hanno un dolce suono per gli habitué e diventano familiari dopo qualche ora ai neofiti. Per non essere mai più dimenticati: natura incontaminata, acque cristalline e cieli azzurri, cime romantiche che al tramonto rapiscono i sensi e all’alba li risvegliano, gente cortese e genuina, dedita, per di più, alla produzione di autentiche chicche “della nonna” (che, come il vero strudel fatto in casa, non troverete nei supermarket), capolavori d’artigianato che arrivano da un passato di laboriosità e di inventiva non sono cose che la mente accantoni facilmente. Entrano invece nella nostra vita in punta di piedi e diventano parte di noi, senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Lo strudel, il leggendario dolce della cultura gastronomica mitteleuropea è tra queste. Non cullatevi sulle certezze acquisite (farina, uova, burro, olio, mele Gravenstein o Boskop, pangrattato, burro, zucchero, cannella, uva sultanina, limone, pinoli…), perché di questo piccolo miracolo casalingo esistono quasi tante versioni quante sono le famiglie che popolano l’Altipiano, alle quali bisogna aggiungere il tocco innovativo, pur rimanendo entro i termini canonici, di cuochi e pasticcieri locali. Certo, grazie alla globalizzazione dei mercati, e quello enogastronomico non fa eccezione, lo strudel potete gustarlo quasi in ogni regione d’Italia, isole comprese, ma quello “vero” bisogna andarselo a cercare là dov’è nato, dove aria, acqua e fuoco, per tacer degli ingredienti, sono quelli di sempre. Appuntamento allora dal 3 al 18 settembre 2005 con le settimane dedicate al mitico dolce quando andranno in scena, e scenderanno in campo, ristoranti, bar, pasticcerie e panifici in vena di esibire il meglio della loro arte. Senza contare che tutti potranno mettere le mani in pasta, partecipando ai corsi di strudel (quattro in tutto) nei ristoranti dei quattro centri dell’Altipiano: Fiè, Siusi, Castelrotto, Alpe di Siusi. Proprio tra le case ridenti di quest’ultima meraviglia dello Sciliar, il 9 settembre si celebrerà la Festa dello Strudel, fatta per il palato certamente, ma anche per l’obiettivo di video e fotocamere, tra le allegre note delle bande musicali, delle quali gli altoatesini vanno giustamente fieri e i giochi dedicati ai più piccoli. Non solo i ristoratori del paese prepareranno tre diversi tipi del festeggiatissimo strudel, da degustare con caffè e altri tipi di bevande (fatevi consigliare dagli esperti del luogo), ma si assisterà alla costruzione della più grande piramide di strudel dell’Alto Adige. Un vero monumento alla bontà. Il dolcissimo compagno di tante merende sulla candida neve o sull’erba verdissima di queste valli lo meritava da tempo. www.sciliar.info |
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LOMBARDIA / STRALIVIGNO: CON LA NUOVA STRUTTURA DI PLAZA PLACHEDA SI SPOSTA LA ZONA DI PARTENZA E ARRIVO DELLA COMPETIZIONE PODISTICA DEL PROSSIMO 31 LUGLIO
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Grandi manovre a Livigno. Da quando Plaza Placheda è stata inaugurata, il centro nevralgico delle manifestazioni fin qui disputate, si è spostato nella nuova struttura che ha le capacità di accogliere la logistica di grandi eventi e delle manifestazioni “made in Livigno”. È stato così per il LiveFree Heel Fest di aprile e lo è stato ancor di più per l’arrivo del Giro d’Italia di maggio, e lo sarà ancora il 31 luglio in occasione della Stralivigno. La sesta edizione della gara podistica, infatti, vedrà l’allestimento della partenza, e del conseguente arrivo, nell’area antistante Plaza Placheda, e nella piramidale struttura del “piccolo Tibet” si trasferirà anche il quartier generale della manifestazione: dal ritiro del pettorale fino al pasta party del dopo gara, tutte le funzioni logistiche della Stralivigno verranno ospitate nel nuovo edificio posto vicino a Carosello 3000. Con l’introduzione di questa novità che riguarda esclusivamente la partenza della gara, poiché il resto del tracciato da quasi mezza maratona resta invariato, i seicento corridori attesi dovranno affrontare in leggera salita l’avvio della competizione. “Uno sforzo che a 1800 metri di Livigno può richiedere un impegno ulteriore –ha commentato Orlando Pizzolato, testimonial della gara–, ma che dovrà essere calibrato da ogni concorrente per non entrare in debito di ossigeno dopo pochi chilometri”. Tuttavia, se è vero che la partenza è in salita, è altrettanto vero che l’arrivo, quando ormai le energie in corpo saranno ridotte al lumicino, è in discesa, e questo non potrà che favorire il rush finale di ognuno, da chi punta al podio a chi semplicemente mira a sconfiggere il compagno di team. Come già detto, il tracciato della Stralivigno resta invariato: 21 chilometri (con punta massima alla Tea di Rocco a quota 2050 metri) per un dislivello totale di 210 metri che rendono questo evento la “mezza” d’altura più challenge delle Alpi. Sin dalle prime edizioni la Stralivigno ha avuto al via atleti di fama internazionale: lo scorso anno il gradino più alto del podio maschile fu occupato dal keniano Philemon Kipkering che sconfisse l’olandese Luc Krotwaar e l’altro africano, ma del Burundi, Patrick Ndayisenga. Tra le donne si impose Maria Cocchetti sulla keniana Norah Cheptoo e sulla nazionale di fondo Marianna Longa. Un anno fa i partenti furono oltre seicento e gli organizzatori di Livigno Open Air, il trittico di gare di cui la Stralivigno è la prova di apertura per l’anno 2005, puntano a superare questa partecipazione, per un nuovo record di “presenze podistiche” nella valle dello Spoel. Infine la Ministralivigno, la competizione riservata ai piccoli podisti nati tra il 1986 e il 1995, in gara sabato pomeriggio su differenti distanze in base alla categoria di età di appartenenza. Si ricorda che la quota d’iscrizione alla Stralivigno è di 26 euro fino al 30 luglio e, sul sito ufficiale della manifestazione, è possibile iscriversi on-line. www.livignoweb.com |
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FRIULI VENEZIA GIULIA / TRIESTE E I DOLCI DELLA TRADIZIONE MITTELEUROPEA
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Alla scoperta dei dolci della tradizione Mitteleuropea a Trieste. Ecco due pacchetti per vivere appieno alcune proposte davvero golore. PRIMO PACCHETTO (3 giorni/2 notti) – Questa proposta è valida tutto l’anno nel week end (venerdì-domenica) escluso periodi di festività e manifestazioni particolari. Il primo giorno (venerdì) il programma prevede una passeggiata nel borgo Teresiano con i caratteristici edifici neoclassici, fino alla chiesa greco-ortodossa di S. Nicolò, a piazza Unità, affacciata sul golfo e alla residenza storica del Barone Revoltella, fedelmente allestita con gli arredi della seconda metà dell’Ottocento e collegata all’omonima Galleria d’Arte Moderna. Cena in un ristorante tipico a base di carne. La mattina del secondo giorno (sabato) viene invece dedicata alla scoperta della gastronomia locale. Una cucina “fusion ante litteram” così è quella triestina che nasce da svariate influenze e dall'unione di tradizioni gastronomiche tedesche, slave, ungheresi, viennesi, greche e italiane. L'insieme garantisce un affascinante mondo da scoprire attraverso i percorsi del gusto e dei sapori che si può intraprendere fra pasticcerie, enoteche, caffè e mercati cittadini. Se si parte da piazza Unità d'Italia ci si può recare al Caffè San Marco che regala appena entrati un'atmosfera d'altri tempi gustando l'ottima torta Sacher. Per restare in tema di dolci si può visitare una delle pasticcerie storiche di Trieste, la Pasticceria Pirona dove è facile andare in visibilio davanti ad un tripudio di krapfen, strudel e sacher di origine viennese, pinza triestina, putizza e presnitz di origine slovena, cotognate e marzapane per finire con le prelibatezze della Pasticceria Penso Narciso, in via Diaz 11, uno dei luoghi più amati dalla Trieste ‘bene’. Se invece si è interessati a gustare i dolci della tradizione ungherese come la torta rigojanci o la dobos, l'indirizzo è la Bomboniera, in via XXX Ottobre, vera e propria istituzione in fatto di dolcezze. Per trovare invece i prodotti freschi della cucina consigliamo una passeggiata nel centro medievale di Cavana e Crosada e l’ex Ghetto ebraico ricco di antiquari e rigattieri. Nel primo pomeriggio (alle ore 14) si parte per un giro della città in pullman, “Trieste by Bus”, con partenza dalla stazione ferroviaria, per vedere le rive, il museo ferroviario, il teatro romano, la Cattedrale di S. Giusto e il canale di Ponterosso. In serata c’è la possibilità di assistere ad alcuni eventi teatrali o musicali previsti in calendario. Al terzo giorno (domenica), prima della partenza, è d’obbligo una visita al Castello di Miramare, residenza di Massimiliano d’Asburgo e della principessa Carlotta del Belgio, che più volte ospitò l’Imperatrice Sissi. Nel parco ricco di numerose piante di origine tropicale si potranno visitare le serre tropicali e il centro del WWF, gestore della Riserva Marina di Diramare. In alternativa si può optare per l’escursione in tram sull’altipiano carsico o in barca a Muggia, borgo peschereccio di tradizione veneziana. Il prezzo del pacchetto a persona è di 131 euro in hotel 3 stelle, 160 euro in hotel 4 stelle e di 185 euro in hotel 5 stelle. Notte supplementare/supplemento singola su richiesta. Quota apertura pratica 10 euro. La quota comprende: 2 notti nell’hotel della categoria prescelta con trattamento di pernottamento e prima colazione a buffet; 1 cena in ristorante a base di carne; 1 degustazione in un caffè storico con un dolce tipico; la tessera “T for you” per 48 ore che comprende ingresso ai musei comunali, libera circolazione sui mezzi pubblici della Trieste Trasporti nell’ambito della provincia di Trieste (compresi la trenovia di Opicina e il collegamento marittimo Trieste/Muggia); visita alla Grotta Gigante; il giro turistico della città “Trieste by bus”). Per informazioni e prenotazioni: Key Tre Viaggi, tel. 040/6726729/11, incoming@keytreviaggi.com, www.keytreviaggi.comSECONDO PACCHETTO – Il primo giorno (venerdì), arrivo e sistemazione al Grand Hotel Duchi d’Aosta. Alle ore 14, in una saletta riservata, incontro con un incaricato per il ritiro della “Busta Vademecum” utile per scoprire a fondo le bellezze (dolciarie e non) di città e provincia. E’ una buona occasione per un soft-drink di benvenuto. Prosit! Nel pomeriggio un prestigioso patron della tradizione dolciaria triestina attende gli ospiti per far loro visitare il suo laboratorio artigianale dove vengono prodotti i famosi dolci tipici triestini dei quali sarà servita una golosa degustazione a fine visita. Inoltre sarà possibile visitare il punto vendita e, chi lo desidera, potrà portare con sé a casa un “dolce ricordo” della visita. Rientro in albergo, ma prima di prepararsi per la cena un momento di coccole con una seduta di idromassaggio nel wellness centre dell’hotel, il “Thermarium Magnum”. Alle ore 20 cena al ristorante Harry’s Grill, realizzato e avviato da Arrigo Cipriani, per asseggiare alcune delle specialità dello Chef. A conclusione della cena una fantasiosa scelta di “delikatessen”. Il secondo giorno (sabato) alle piccola colazione a buffet prima di partire, alle 9.30, alla scoperta di un personaggio fondamentale per la vita economica della Trieste asburgica: il Barone Revoltella, importante mecenate e co-finanziatore dell’apertura del Canale di Suez che diede grande impulso ai traffici del nostro porto. Con la visita alla dimora storica del museo Revoltella si rivivono onori e glorie dell’ascesa economica della Trieste austro-ungarica. A termine visita, a piedi, si raggiunge il centro storico di Trieste dove, in una famosa pasticceria cittadina, gli ospiti troveranno ad aspettarli una kermesse di dolci locali accompagnati da una miscela pregiata di caffè o da un aromatico the. Si prosegue poi con la visita al centro storico: piazza della Borsa, la Chiesa Greco Ortodossa e Serbo Ortodossa, il Canal Grande e la Chiesa di San Antonio. Alle ore 13 si arriva a un locale tipico per un cosiddetto tipico “Rebechin” triestino (spuntino). Alle 14,30 si scoprono invece le caratteristiche viuzze della città vecchia: il Borgo Teresiano è come un libro aperto che offre agli occhi di tutti soprattutto lo splendore della Trieste ottocentesca. Alle ore 17 continua la scoperta dell’eredità austriaca con la visita ai Caffè storici, retaggio degli intensi traffici emporiali che si svolgevano in Borsa a Trieste, per una degustazione esclusiva accompagnata da una ricca scelta di pasticcini e dolci della tradizione austroungarica. Al rientro in hotel ci si può rilassare con un tuffo in piscina nell’esclusivo “Thermarium Magnum”, il nuovissimo wellness centre dell’hotel. Alle 20 cena in un rinomato ristorante triestino per lasciarsi incantare da ricette e sapori locali. Il terzo giorno (domenica) dopo una piccola colazione a buffet, si raggiunge, via mare, un’altra dimora storica d’eccezione: Il Castello di Miramare. Dopo una breve passeggiata nel parco, visita al nido d’amore di Massimiliano d’Asburgo – sfortunato imperatore del Messico - e sua moglie Carlotta del Belgio. Nello spiazzo antistante il castello è possibile la scalinata del piccolo porticciolo nella Baia di Grignano per poi conoscere le rarità del parco Tropicale, piccolo gioiello botanico creato da Massimiliano, visitando la serra con innumerevoli specie di farfalle tropicali. Alle ore 12.30 pranzo (con una vista mozzafiato sul mare) al ristorante Le Terrazze. Di rigore concludere il pranzo con altre specialità dolciarie locali. Il prezzo del pacchetto a persona in camera doppia è di 360 euro (supplemento in camera singola: 41 euro a notte). Validità: tutto l’anno nel weekend (escluso periodi di festività e manifestazioni particolari). La quota comprende: 3 giorni/2 notti presso il Grand Hotel Duchi d’Aosta 4 stelle sup; libero accesso alla piscina e idromassaggio dell’hotel; 2 pranzi; 1 tessera TforYou valida 24 ore; 3 degustazioni dolci/caffè; 2 cene; omaggio dolciario in camera. I trasferimenti si intendono con mezzi propri e su richiesta può essere organizzato l’accompagnamento di una guida turistica. Per informazioni e prenotazioni: Magesta Incentives, tel. 040.302315, events@magesta.com www.magesta.com |
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FRIULI VENEZIA GIULIA / SUONI E LUCI: LA LEGGENDA DELLA DAMA BIANCA RIVIVE AL CASTELLO DI DUINO TUTTI I GIOVEDÌ E VENERDÌ FINO AL 26 AGOSTO
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Tutti i giovedì e venerdì sera, fino al 26 agosto, i turisti in visita al Castello di Duino avranno l’occasione di assistere a uno spettacolo davvero unico. Anche quest’anno, infatti, la suggestiva cornice della storica dimora dei principi della Torre e Tasso si trasforma in un vero e proprio palcoscenico d’eccezione, per alzare il sipario su “Suoni e Luci a Duino”, l’appuntamento ormai tradizionale dell’estate duinese e dell’intera provincia triestina. Dal mare e nel cuore della baia, turisti e visitatori potranno lasciarsi trasportare dal fascino misterioso dell’antica leggenda della sventurata castellana di Duino, meglio conosciuta come la “dama bianca”, in un alternarsi multimediale di suoni, luci, teatro, musica e poesia. Tra le più famose e affascinanti storie che avvolgono il maniero, il tragico amore della “dama bianca” narra della nobile fanciulla che, in un tempo assai remoto, viveva al Castello insieme con il suo signore, un cavaliere crudele. Una tragica notte, l’uomo escogitò un piano per ucciderla e attirò la sposa su una roccia stretta, sotto le muraglie del Castello, per gettarla in mare. Precipitando, esterrefatta, la castellana volse lo sguardo al cielo, domandandogli aiuto: un grido appena soffocato le uscì dalla bocca, ma rimase interrotto. Nel suo grande dolore, ella rimase pietrificata. Da quel giorno, verso l’ora degli spiriti, si dice che la “dama bianca” si stacchi dalla roccia e cominci a peregrinare fino all’alba quando, abbandonata la culla nella quale dormiva il figlio, ritorna alla sua roccia, quella che dal mare sembra proprio una figura femminile avvolta in un velo bianco. Le evocazioni notturne, conosciute in vari Paesi del mondo con il nome di “Son et Lumiere”, dagli anni Cinquanta valorizzano le suggestioni scenografiche di particolari monumenti e fanno rivivere nella fantasia dello spettatore, in vasti spazi all’aria aperta, le vicende appassionanti e drammatiche, di cui quei luoghi sono stati testimoni. L’elemento sonoro, accompagnato da effetti visivi di luci colorate, è costituito da scene dialogate con commento musicale. Questa stessa magia anima “Suoni e Luci a Duino” e lo sfondo naturale che abbraccia tutto il parco. tra le rovine del Castello vecchio a sinistra e il Castello nuovo a destra, con la meravigliosa baia antistante. Illuminata con effetti luce strettamente collegati alla colonna sonora, quest’area e lo specchio d’acqua diventano lo scenario di rara bellezza per “La Rocca degli Usignoli”. Per assistere agli spettacoli (ore 21,30 di tutti i giovedì e i venerdì, da metà luglio alla fine di agosto) è a disposizione del pubblico una motonave che partirà dal porto di Sistiana, nelle serate di rappresentazione, un quarto d’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Il costo del biglietto (acquistabile presso la biglietteria del Castello di Duino o il ticket point UTAT di Trieste) è di 5 euro. Per ulteriori informazioni: AIRSAC - Associazione Italiana Ricerca Sviluppo Aree Culturali, tel. 040.414177; Castello di Duino, tel. 040.208120, castellodiduino@libero.it |
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MARCHE / ‘MAGNIFICAITALIA’, PROGETTO DEL TOURING CLUB ITALIANO. LE MARCHE IN DVD. AGOSTINI: “UNA REGIONE PER UN PUBBLICO INTERNAZIONALE”
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Le Marche in DVD, con immagini aeree inedite e un’aggiornata Guida Verde di presentazione. È la nuova iniziativa promozionale curata dal Touring Club Italiano, da Giorgio Oldani Editore e da ICG internationalcine group, in collaborazione con la Regione. Il progetto editoriale prevede la realizzazione di filmati digitali ad alta definizione su tutte le regioni italiane, che saranno proiettati in occasione delle principali manifestazioni internazionali e attraverso le emittenti televisione più prestigiose. Le immagini saranno arricchite da una pubblicazione che verrà distribuita in libreria e attraverso il mensile “Qui Touring”. L’iniziativa prende il nome di ‘MagnificaItalia’ e sarà sviluppata nel triennio 2005/2007. In questi giorni sono terminate le riprese del primo DVD sulle Marche, che presenta le province di Ancona e Pesaro e Urbino. Nel 2007 sono in programma quelle delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, anche se la Regione ha già chiesto di anticiparle al 2006. “MagnificaItalia –sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Luciano Agostini– è un progetto di valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico che promuove le Marche e le altre regioni della penisola. Si tratta di filmati di 52 minuti, costruiti con riprese dall’elicottero e immagini da terra. La collana, composta di 36 DVD, si preannuncia particolarmente spettacolare, in quanto realizzata con sistemi digitali all’avanguardia. Per rendere la visione accattivante, le riprese aeree superano la metà del filmato, e sono montate con quelle girate a terra e con interviste a personaggi rappresentativi delle realtà locali. Gli itinerari proposti sono stati concordati insieme alla Regione, per costruire un panorama di offerte turistiche adeguato alle esigenze di un pubblico internazionale”. Il piano editoriale del Touring prevede la trasmissione dei filmati a Cannes (nell’ambito di Mip e Mipcom, i due più importanti mercati internazionali dei programmi televisivi), in Italia (RaiTrade, Mediaset, La7, Sky), in Inghilterra (anche su BBC Worldwide), Francia (tra cui TF1, Antenne 2), Germania, Spagna, Stati Uniti (Discovery Channel, National Geographic, CNN, CBS…), Australia, Giappone e su 65 televisioni minori di Europa, Asia, Africa e America. Ogni filmato sarà disponibile in cinque lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Una breve raccolta di immagini (da 3/4 minuti), ad alta qualità per internet, sarà visibile sui siti istituzionali degli enti coinvolti nel progetto. La Guida Verde sarà, invece, distribuiti attraverso 1.300 libreria nazionali, 30 librerie Touring, allegata al mensile dell’associazione, alla Bit di Milano, a livello europeo (Germania, Francia, Inghilterra e Spagna) e nell’ambito delle iniziative delle Regioni italiane all’estero. |
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PUGLIA / LA FOCACCIA PIU¹ GRANDE DEL MONDO, A MOTTOLA (TARANTO). AL VIA LA CORSA AL GUINNESS. DOPO IL PANINO DA 634,5 M SI PROVA A BATTERE UN ALTRO RECORD. L¹IMPRESA È PER IL 4, 5 E 6 AGOSTO
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Non esiste nel Guinness Record di Londra un record per la focaccia più grande del mondo. Ma a Mottola (Ta), cittadina pugliese di 19.000 abitanti, a sfidare l’impossibile sono abituati. La scorsa estate hanno realizzato un maxi panino da 634,5 m e polverizzato i record precedenti. Ora l’impresa è ancora più difficile, visto che si tratta di una focaccia di 425 mq, ma i due promotori (Pietro Catucci e Antonio Latte) sono convinti di potercela fare ancora una volta. “Abbiamo trovato il modo di registrare la richiesta di guinness per la focaccia, che nel mondo anglosassone non esiste, sotto la voce di pane condito –spiega Pietro Catucci, panettiere– e ora ci stiamo dedicando a mettere a punto i dettagli tecnici e il programma di spettacoli e degustazioni enogastronomiche delle tre serate”. Le cifre, quelle per ora disponibili, sono già da capogiro. “Quella che diventerà la focaccia più grande del mondo avrà una superficie di 425 mq, un diametro di 22 metri, e sarà impastata, fatta lievitare, condita e cotta nella più grande piazza del paese ampia, ben 5 ettari”, spiega con orgoglio Antonio Latte, commerciante, che insieme a Catucci lo scorso anno ha ideato e realizzato il maxi panino ufficialmente iscritto nel Guinness Record mondiale. La manifestazione durerà tre giorni (4, 5 e 6 agosto) e cioè tanto quanto sarà necessario per far lievitare una focaccia assolutamente spettacolare. L’atteso taglio dell’enorme focaccia è previsto per sabato 6 agosto. Si prevede l’utilizzo di 2.000 kg di farina, 12.000 litri di acqua, 40 kg di sale. L’eccezionalità dell’evento, se ancora ce ne fosse bisogno, sarà amplificato dalla tecnica tradizionale di panificazione che verrà utilizzata. Il panificio Catucci si tramanda la massa acida da 130 anni ed è questo il ‘tesoro’ che utilizza abitualmente per le sue produzioni caratterizzate dalla lievitazione naturale. Ogni 4 ore, da oltre un secolo, viene rinfrescata e lavorata. Solitamente il panificio Catucci ne usa 2 kg per produrre 7 quintali di pane al giorno. Per tentare di realizzare il Guinness di sabato 6 agosto la massa acida sarà portata a 500 kg. Altrettanto incredibili i numeri della farcitura. Per condire la maxi focaccia, infatti, ci vorranno circa 400 kg di pomodoro (sono in corso contatti con per il Pomodoro Pachino Igt di Sicilia) e 600 kg di pregiato olio extravergine di oliva (sono in corso contatti con l’Unaprol). La lavorazione della maxi focaccia durerà all’incirca 50 ore impegnando una squadra di almeno 50 volontari, oltre ai panettieri professionisti della ditta Catucci. Si prevede che il peso della focaccia più grande del mondo, esclusa la farcitura, sarà di circa 28.000 kg. Altrettanto eccezionale sarà la preparazione della focaccia in piazza, dove verrà realizzato un maxi forno all’aperto con un coperchio unico dalle dimensioni eccezionali che è in costruzione. Occorreranno 6 gru per portare in piazza la pasta lievitata e 4 di queste gru saranno attrezzate con pedane recintate che ospiteranno coloro che, nel pubblico, vorranno farsi avanti e aiutare a condire la focaccia lanciando (dall’alto della gru) pomodoro, olio, origano, sale. Il lavoro febbrile dei tecnici prosegue e la domanda che tutti si fanno è: quante porzioni verranno fuori dalla maxi focaccia? Dal ‘paninone’ dello scorso anno ne sono venute fuori 19.000: addirittura pari al numero di abitanti di Mottola. Per informazioni: Comune di Mottola, tel. 099.8866948. www.comune.mottola.ta.it |
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