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11
settembre 2000
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BUSQUIN INCONTRA GLI EUROPARLAMENTARI PER DISCUTERE DI
CLONAZIONE
Bruxelles 11 settembre 2000 - Il commissario europeo
della Ricerca Philippe Busquin ha invitato il Parlamento europeo a tenere un
dibattito aperto sui recenti sviluppi relativi alle tecniche di clonazione.
Rivolgendosi agli europarlamentari, Busquin ha affermato che può esistere
uno Spazio europeo della ricerca (Ser) per quanto concerne questioni come
quella della clonazione umana, solo qualora esista uno spazio europeo di
valori etici comuni. Egli ha espresso la sua approvazione in merito alla
possibilità di clonare le cellule staminali umane, se ciò presentasse
vantaggi dal punto di vista medico, sostenendo altresì l'esigenza di un
dibattito esaustivo su tale problematica. Ma il 6 settembre, incontrando gli
europarlamentari a Strasburgo per discutere la questione, ha affermato che
la clonazione a fini riproduttivi non è accettabile. La pubblicazione,
avvenuta quest'estate, di una relazione a cura di un gruppo di esperti
britannici sulla clonazione terapeutica ha suscitato molteplici reazioni a
livello europeo. Il presidente della Commissione europea Romano Prodi,
intervenendo nel dibattito, ha recentemente sottolineato l'esigenza di un
dialogo sulla questione, nel quale si è inserito l'incontro di Busquin.
Numerosi europarlamentari hanno rivolto aspre critiche alla relazione
britannica. L'europarlamentare italiano Francesco Fiori ha definito la
clonazione "immorale e lesiva del diritto alla vita", opponendosi
alla ricerca sia per ragioni religiose, sia in quanto rappresenterebbe
"un affronto alla civiltà". Gli hanno fatto eco altri interventi,
che hanno invitato il Parlamento europeo ad istituire una commissione
parlamentare non permanente con il compito di esaminare tutti gli aspetti
della questione. Peter Liese (Germania) ha invocato l'inserimento nella
carta dei diritti fondamentali dell'UE di una norma che vieti la clonazione.
Elly Plooij-van Gorsel (Paesi Bassi) ha comunque espresso perplessità
sull'argomento. L'eurodeputata ha affermato che se l'UE vietasse tali
ricerche per motivi medici, esse verrebbero semplicemente condotte altrove,
ad esempio negli Usa, ed i prodotti verrebbero successivamente
commercializzati in Europa. La reazione britannica ha posto l'accento
sull'esigenza di ulteriori riflessioni e chiarimenti in materia. John Purvis
(Regno Unito) ha auspicato "una pacata riflessione" ed ha
ricordato all'assemblea che la clonazione umana a fini riproduttivi continua
ad essere vietata nel Regno Unito e che la ricerca sulle cellule staminali
è sottoposta anch'essa ad una severa regolamentazione. Egli ha affermato
che la relazione britannica raccomanda di ampliare la ricerca sulle cellule
staminali embrionali a fini terapeutici. L'europarlamentare britannica Diana
Wallis ha riferito al Parlamento che la relazione britannica, risultato di
due anni di attenta valutazione, è stata pubblicata solo dopo approfondita
considerazione ed intende offrire terapie mediche per malattie gravi.
"I recenti progressi scientifici, soprattutto nel campo delle scienze
biologiche, forniscono le potenzialità per importanti applicazioni, ma
pongono anche questioni etiche che toccano direttamente la maggioranza dei
nostri cittadini," ha affermato il commissario Busquin, il quale ha
richiamato l'attenzione sulla sua comunicazione relativa allo Spazio europeo
della ricerca, in cui già sottolineava l'esigenza di promuovere valori
etici comuni in tutta Europa. Busquin ha annunciato: "Il principio del
rispetto delle identità nazionali degli Stati membri, che ha ispirato il
trattato sull'Unione europea, riconosce agli Stati membri il diritto di
legiferare in materia di questioni etiche, provocando notevoli differenze
fra le legislazioni o in alcuni casi la totale assenza di norme. La
Commissione intende prendere l'iniziativa per rafforzare i collegamenti fra
i comitati etici in Europa e lo scambio di buone prassi per la valutazione
etica dei progetti di ricerca". L'attuale legislazione europea vieta la
brevettazione del corpo umano ovvero di ogni sua parte, in qualsiasi fase di
sviluppo, anche a livello di cellule staminali, Dna e sequenze di Dna.
Tuttavia, mediante il quinto programma quadro, la Commissione europea
sostiene la ricerca biotecnologica che offra tutela o benefici alla salute
umana, sollecitando nel contempo i ricercatori a rispettare i principi etici
fondamentali. Non è finanziata la ricerca sulla clonazione a fini
riproduttivi, né a fini terapeutici. Il Commissario, rivolgendosi agli
europarlamentari, ha affermato: "Pur non volendo svolgere azione
legislativa o armonizzatrice nel campo delle questioni etiche nell'ambito
dello Spazio europeo della ricerca, la Commissione intende contribuire al
dibattito nel rispetto delle diverse culture e sensibilità degli
europei". Un gruppo di esperti di alto livello nel campo delle scienze
biologiche si riunirà a Bruxelles il 6 e 7 novembre per un forum di
discussione e l'auspicio è che esso offra un ulteriore contributo
informativo al dibattito.
LA REGIONE TOSCANA VUOLE ABOLIRE IL BOLLO AUTO
Milano, 11 settembre 2000 - Secondo il presidente e l'assessore Finanaze e
Bilancio la Regione Toscana si appresterebbe ad abolire il bollo auto in
nome del federalismo fiscale e in linea con la Francia che lo ha già
abolito e la Germania che si sta apprestando a farlo.
BOAT BUILDERS CONVENTION 2000 : L'ITALIA LEADER
MONDIALE NELLA PRODUZIONE DI GRANDI YACHTS INNOVAZIONE, SICUREZZA E ALLEANZE
STRATEGICHE PER DIFENDERE QUESTO PRIMATO
Milano, 11 settembre 2000 - Nel 1999 la nautica italiana da diporto ha
fatturato 2000 miliardi, creato indotto per altri 5000 miliardi, dato
occupazione a 70.000 addetti, esportato il 79% dei propri prodotti. Sancito
in modo definitivo il superamento degli anni difficili, la cantieristica del
nostro paese guarda al futuro con fiducia. A ulteriore conferma del trend
positivo, che prevede una crescita annuale intorno al 20%, anche il fatto
che l'anno 2000 ha consacrato l'Italia leader mondiale nel settore dei
grandi yachts. Una leadership che il nostro paese ha conquistato puntando su
qualità, innovazione tecnologica, servizio, ma anche su partnership
strategiche fra cantieri e fornitori che hanno fatto crescere il settore
rendendolo eccellente, competitivo, affidabile, innovativo. E' questo
l'elemento propulsivo di B.B.C 2000, Boat Builders Convention, il grande
incontro con il mercato della nautica da diporto che si tiene a Firenze il
15 e 16 settembre presso il Novotel Firenze Nord Areoporto La scelta della
sede non è casuale ed è legata sia all'immagine istituzionale della città
e alle sue valenze in campo nazionale e internazionale, sia alla sua
prossimità con la costa tirrenica che ospita un numero rilevante di
cantieri emblematici di quella imprenditoria italiana che ha contribuito al
rilancio del settore e ai brillanti risultati raggiunti. Promotrici
dell'incontro tre aziende che di questo mercato sono partner di primissimo
piano rappresentando, assieme, l'80% del volume di acquisti dei cantieri:
Euroresins Italia - leader italiano nella distribuzione di resine
poliestere, fibre di vetro e gelcoats per il settore nautico, dei trasporti,
dello sport e tempo libero. Bellotti, da oltre 70 anni al primo posto nella
produzione di legni per la nautica 3m Marine, divisione industriale del
gruppo 3M che produce componentistica specifica le imbarcazioni. Obiettivo
dell'incontro, che riunisce a Firenze gli esponenti dei principali cantieri
italiani, analizzare i problemi, le prospettive, le opportunità del settore
dando spazio a temi "caldi" quali la sicurezza nei cantieri, la
certificazione Ce, l'innovazione di prodotto. Nei due giorni di Firenze si
parlerà di nuove resine resistenti alle temperature e al fuoco, di nuovi
laminati nautici ad alte prestazioni, di protezione acustica e sistemi
fonoisolanti, di controllo e prevenzione delle emissioni nocive nei
cantieri, di Ricerca e Sviluppo , di nuove tecnologie. Su questi temi,
Euroresins, Bellotti e 3M intendono consolidare la partnership con il
mercato, mettendo a disposizione dei grandi cantieri il proprio patrimonio
di risorse umane, investimenti tecnologici, progetti di ricerca e sviluppo
che hanno contribuito all'affermazione della leadership italiana nel mondo e
che il mercato è tenacemente impegnato a difendere.
UN SUPERPORTAL ADNKRONOS E SPAZIO ALLE REGIONI
Milano, 11 settembre 2000 - L'annuncio è stato fatto dal presidente del
Gruppo Adnkronos Giuseppe Marra durante il suo intervento nell'aula
consiliare di Castelsilano. ''Stiamo allestendo un superportal, una grande
porta d'ingresso, forse la piu' grande in Italia, attraverso cui si
accedera' in tempo reale all'informazione locale, nazionale e
internazionale, piattaforma informatica sulla quale poggeranno oltre trenta
portal minori e servizi informatici e telematici di ogni genere''.
Nell'anticipare le novita' gia' messe in cantiere e che saranno varate tra
la fine dell'autunno e l'inizio del prossimo anno marra ha sottolineato che
''Spazi speciali verranno riservati alle Regioni. Ogni singola regione avra'
un suo portal: venti portal permetteranno cosi' l'accesso, dall'Italia e
dall'estero, a tutti i tipi di informazione che riguarderanno le Regioni e
tutti i capoluoghi di Provincia. Il superportal - ha spiegato Marra - dara'
grande visibilita' nazionale e internazionale all'informazione regionale. In
questo modo, le Regioni potranno essere conosciute in tutti i loro aspetti e
in tutte le loro attivita'''.
EUTELSAT-NERA: ACCORDO STRATEGICO PER LA REALIZZAZIONE
DI RETI SATELLITARI BASATE SUL PROTOCOLLO DATI DVB-RCS
Milano, 11 settembre 2000 - Eutelsat e Nera annunciano un accordo di valenza
strategica che mira allo sviluppo dell'accesso alla larga banda via
satellite. Il fulcro dell'accordo e' un contratto per la costruzione della
rete satellitare pilota basata sul nuovo standard internazionale Dvb-Rcs
(Canale di Ritorno via Satellite). Approvato di recente dall'Organismo Dvb,
lo standard Dvb-Rcs stabilisce le caratteristiche della nuova generazione di
terminali satellitari a larga banda versatili ed a basso costo. Questi
terminali sono in grado di ricevere i contenuti multimediali dallo spazio a
bit-rate fino a 50 Mbps e di trasmettere ad una velocita' di 2 Mbps verso il
satellite. La disponibilita' dei terminali sia per la banda Ku che per
quella Ka fa parte dell'accordo di partnership tra Eutelsat e Nera, che mira
a favorire la diffusione mondiale del protocollo DVB con canale di ritorno
via satellite. Il progetto prevede che Nera sviluppi e fornisca ad Eutelsat
una rete DVB-RCS completa di hub e di terminali. Eutelsat fornira' invece il
segmento spaziale, con il sostegno della propria forte capacita' tecnologica
e della conoscenza del mercato. La partnership tra Eutelsat e Nera
sottolinea la volonta' delle due parti di conquistare nuove quote di mercato
per le reti satellitari nella fornitura di accessi multimediali a larga
banda. Tale obbiettivo sara' raggiunto grazie all'eccezionale sinergia tra
le vaste risorse satellitari di Eutelsat operanti nelle bande Ka e Ku e gli
apparati realizzati da Nera con tecnologie d'avanguardia. I terminali
DVB-RCS saranno potenti strumenti di comunicazione accessibili ad aziende,
istituzioni e professionisti. Essi diverranno la piattaforma di riferimento
nella trasmissione di servizi multimediali a larga banda destinati al
mercato delle utenze domestiche, complementariamente alle soluzioni DSL via
cavo. "Questo contratto rappresenta una svolta decisiva nei nostri
piani di sviluppo per posizionarsi sul mercato dei sistemi satellitari a
larga banda", ha detto Hakon Heier, presidente di Nera Wireless
Broadband Access e responsabile dell'accordo. "Crediamo", ha
aggiunto, "che la comunicazione a larga banda, combinata con la
distribuzione dei segnali TV digitali, rappresenti una soluzione molto
allettante per molti clienti e che sara' una tecnologia vincente in molte
aree. La cooperazione con Eutelsat ci apre la strada a opportunita'
entusiasmanti di sviluppo del mercato, ai suoi firmatari e ai suoi attuali
clienti". "La partnership con Nera, un leader nel mercato delle
comunicazioni via satellite", dice il direttore generale di Eutelsat,
Giuliano Berretta, "dimostra l'impegno di EUTELSAT nel sostenere lo
standard Dvb-Rcs, il cui impiego e' una scelta obbligata per poter
assicurare che i satelliti possano competere con successo nel mercato
dell'accesso a Internet a larga banda. Siamo certi che questo standard
aprira' nuovi orizzonti per i sistemi satellitari gia' esistenti, come il
nostro sistema di multiplazione in orbita Skyplex, e futuri". Nera e'
una societa' norvegese specializzata nella progettazione, sviluppo,
costruzione e commercializzazione di apparecchiature e sistemi di
telecomunicazioni senza fili e nella fornitura di servizi accessori. Nera
offre terminali satellitari mobili, stazioni di trasmissione trasportabili e
fisse e servizi di fatturazione del consumo principalmente per la rete di
comunicazione satellitare mondiale Inmarsat, oltre a sistemi in "ponte
radio" e sistemi di gestione di reti di telecomunicazioni. Nera e'
quotata al NASDAQ di New York (NERAY) e alla borsa di Oslo. Nera Asa ha una
societa' controllata, la Nera Telecommunications Ltd., quotata nel listino
Singapore Exchange Ltd. (Nera Tel). Infolink: http://www.nera.no
http://www.eutelsat.com
QUATTRORUOTE MISSING CAR BOOM DEI FURTI D'AUTO IN
GARAGE
Rozzano, 11 settembre 2000 - Oltre 150 segnalazioni di vetture rubate,
centinaia di messaggi di complimenti e di richieste di informazioni sulle
pratiche da svolgere: questi, in sintesi, i risultati conseguiti nella prima
settimana di attività di "Missing Car", nuova iniziativa Web di
Quattroruote nata allo scopo di contrastare i furti d'auto. Compilando un
coupon contenuto nel mensile o collegandosi direttamente al sito
www.missingcar.it è possibile inserire in una banca dati le informazioni
(marca, modello, colore, targa) sulle vetture sparite ("missing",
appunto) e renderle visibili agli altri "navigatori". In questo
modo, chiunque veda per strada un'auto abbandonata corrispondente
all'identikit può comunicarlo tramite posta elettronica. Sarà cura di
Quattroruote inoltrare la segnalazione al proprietario della vettura. Fra le
pagine di "Missing Car" si trovano anche consigli su come rendere
la vita più difficile ai ladri e su come comportarsi dopo il furto. Il dato
più sorprendente è la crescente frequenza con cui le auto vengono rubate
nei garage di casa, dopo avere sottratto le chiavi negli appartamenti dei
proprietari.
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACCORDO RENAULT
-VOLVO
Milano, 11 settembre 2000 - Renault conferma che la Commissione Europea ha
terminato l'esame dell'accordo in essere fra Renault e Ab Volvo nel settore
dei veicolo industriale' ed ha approvato tale accordo. Volvo e Renault hanno
accettato le seguenti condizioni : Ritiro della partecipazione Volvo al
capitale di Scania Ab, entro tre anni. Ritiro, entro un anno, della
partecipazione di Renault V.l. in RS Hansa ALito Oy Gli accordi commerciali
in corso fra Renauti V.l. e Sisu proseguiranno in modo che le operazioni di
Sisu non vengano danneggiate dall'accordo. Scissione, entro due anni, della
società comune lrisbus, detenuta congiuntamente da Renault e lveco. Questi
termini verranno considerati a partire dalla messa in opera effettiva
dell'accordo, che, attualmente, rimane sottoposto all'approvazione delle
autorità antitrust americane (US Department of Justice). L'accordo entrerà
in vigore dopo l'eventuale ottenimento di quest'ultima approvazione.
LANCIA NEA - IL CUORE TECNOLOGICO DELL'AUTO DI DOMANI
CHE SI COLLEGHERA' AD INTERNET
Torino, 11 settembre 2000 - Per interpretare esigenze del mercato e stili di
vita destinati, nei prossimi anni, ad emergere in maniera sempre più
decisa, Lancia Nea, l'auto tripmate, riunisce in un progetto integrato di
auto compatta molti dispositivi avanzati, forse poco noti al grande
pubblico. Vale la pena, quindi, ricordarne alcuni. La cintura di sicurezza
virtuale - Un radar frontale a lungo raggio destinato a segnalare tutto ciò
che durante la marcia compare davanti alla vettura e capace, inoltre, di
fare una selezione, escludendo per esempio gli oggetti sopraelevati come i
viadotti, oppure quelli al bordo della strada come i cartelloni pubblicitari
e i pannelli a messaggi variabili. Una telecamera, sempre frontale, che -
aiutata anche da altri sensori - riconosce l'andamento della corsia di
marcia e la posizione del veicolo al suo interno, discriminando se
l'ostacolo individuato dal radar si trova davvero sulla traiettoria di
marcia (ed è quindi pericoloso) oppure no. Altre due telecamere poste in
alto, ai lati del parabrezza, e capaci di riconoscere le dimensioni
dell'ostacolo (il radar è preciso nel determinare la distanza, non gli
ingombri) e l'area nella quale l'auto può manovrare senza pericolo per
evitarlo (lavorano in stereoscopia come l'occhio umano). Sei radar laterali
a corto raggio (tre per il fianco sinistro e tre per quello destro) il cui
compito è rilevare la presenza degli ostacoli che si trovano nelle corsie
laterali. Due telecamere, rivolte verso la coda dell'auto, che controllano
gli angoli ciechi, segnalando eventuali automobili in sorpasso. E per finire
tre telecamere di retrovisione e una di parcheggio. Sono questi i sensori
che controllano continuamente l'area di manovra di Lancia Nea, creando
intorno alla concept-car una cintura di sicurezza virtuale (virtual safety
belt) capace di evitare gli incidenti. Ognuno dei sistemi di rilevamento
descritti, infatti, dispone di una sua unità di elaborazione che fa una
prima scrematura dei dati e invia quelli rilevanti ad un computer con
funzioni di supervisore. Quest'ultimo fonde e sintetizza tutte le
informazioni, rileva le eventuali situazioni di pericolo e, quando è il
caso, invia al computer che controlla gli attuatori di freni, motore, sterzo
eccetera l'ordine di ridurre la distanza di sicurezza, accelerare, scartare
l'ostacolo e via di seguito. Frenare e scartare ostacoli in caso di
emergenza - Al solo scopo di scongiurare l'incidente, Lancia Nea frena da
sola ed evita un ostacolo senza l'intervento del pilota. A questo proposito
occorre però qualche chiarimento. Oggi, l'auto esegue la manovra solo in
una situazione controllata come quella di una pista di prova ed è,
comunque, necessario che il guidatore tolga le mani dal volante. In questo
caso, dunque, la concept-car ha consentito una verifica di fattibilità
molto avanzata del dispositivo. Solo le auto dei prossimi anni, infatti,
potranno eseguire la stessa manovra in modo automatico e indipendentemente
dal fatto che il pilota abbia o no le mani sul volante. Per un risultato di
questo genere, infatti, occorre disporre di una vettura che si guida
totalmente by wire, nella quale cioè non ci sia più nessun collegamento
fisico tra i comandi (acceleratore, volante, freno, leva del cambio
eccetera) e gli attuatori che eseguono le manovre richieste. Insomma, freno
ma non agisco direttamente su un sistema idraulico: invio impulsi che
corrono lungo un filo elettrico ad una centralina. E sarà quest'ultima a
ordinare agli attuatori idraulici di frenare. Sterzo, ma non comando
direttamente la cremagliera: attraverso il solito impulso elettrico informo
della mia intenzione di svoltare alla centralina, che a sua volta imporrà
agli attuatori di dare un certo angolo alle ruote. Infocar, ovvero in linea
con il mondo - Le aspettative dei clienti sono chiare: ritrovare in auto lo
stesso mondo appena lasciato a casa o in ufficio. La strada delle dotazioni
telematiche di bordo è, perciò, tracciata. S'incomincia con un nucleo di
base costituito da un telefono GSM e da un localizzatore satellitare GPS
(che già consentono di fruire di molti servizi) per poi arrivare,
gradatamente e attraverso le nuove tecnologie che saranno man mano
disponibili (Gprs prima e Umts poi), al full Internet, cioè al Web così
come lo vediamo sul monitor dei nostri pc. Tra pochi anni, dunque, dalla
vettura si potrà: ottenere informazioni sul traffico, sul tempo, sulla
localizzazione di alberghi, benzinai, ristoranti eccetera; fare chiamate di
emergenza, premendo semplicemente un pulsante; ricevere assistenza stradale;
ricorrere alla telediagnosi; impostare il viaggio a casa e poi ritrovare,
sul veicolo, il percorso stabilito. E poi ancora disporre di antifurto
satellitare; telefonare e inviare messaggi SMS, come facciamo oggi con i
portatili; riprodurre musica e filmati da qualunque fonte (MP3, DAB, DVD) e
- quando non si è alla guida - anche lavorare: per esempio trasferendo dati
dal sistema di bordo ai nuovi computer palmari e viceversa. In questo senso,
dunque, Nea non solo prefigura fedelmente i modelli del futuro prossimo, ma
dà anche una prima concreta risposta ai due grandi problemi che si aprono
su questo fronte. Il primo: integrare tra loro i diversi componeneti
telematici che fin qui sono stati semplicemente affiancati uno all'altro.
Insomma reingegnerizzare lo spazio dedicato all'interfaccia uomo-macchina
grazie anche alla miniaturizzazione dei componenti e ad una gestione
unitaria delle diverse funzioni. Il secondo: garantire flessibilità e
aggiornabilità all'intero sistema telematico di bordo. Il ritmo con il
quale una nuova generazione di prodotti si sostituisce alla precedente è di
tre mesi nel mondo dei computer, sei mesi nell'ambito più generale
dell'elettronica, sei anni nel mondo dell'auto. Da qui la necessità di
dotare le vetture di un nucleo telematico nel quale sia l'harware sia il
software siano sostituibili in modo semplice e veloce a mano a mano che si
rendono disponibili componenti più evoluti. Un dispositivo di interfaccia
intelligente e discreto - I tecnici la chiamano Hmi, ovvero Human Machine
Interface, in italiano "interfaccia uomo-macchina", ed è formata
dall'insieme dei dispositivi attraverso i quali uomo e veicolo possono
comunicare. Anche in questo campo Nea mostra i risultati ottenuti nel corso
di una ricerca che mira ad aggregare per aree tematiche omogenee, tecnologie
fin qui sviluppate in modo disgiunto. Trattandole, ovviamente, secondo i
criteri e gli obiettivi del marchio. E la "filosofia", qui, era
dare vita ad un'automobile intelligente perché capace di trasformare
radicalmente la comunicazione tra automobilista e vettura. Da quella fredda
e a volte segnata da incomprensioni di oggi ("Accidenti, non ricordo
come si memorizzano le stazioni!", "Ma dove è finita l'opzione
del check luci?"), ad un dialogo più facile e rispettoso delle
esigenze del guidatore, meno ridondante e più essenziale, molto vicino -
negli schemi - al modo di comunicare delle persone. Ecco, allora, l'ampio
uso di comandi vocali, che per noi sono il modo più istintivo di
esprimerci. Ed ecco un sistema che non ha bisogno di una struttura del
dialogo rigida ("Telefono. Nome? Rossi", "Navigatore.
Località? Milano"), ma è capace di un riconoscimento vocale naturale.
Dove l'aggettivo naturale indica un salto tecnologico enorme del
dispositivo, che riconosce mille vocaboli invece di cento e in ogni frase sa
rintracciare le parole-chiave (Vado a Milano a trovare Rossi e vorrei
telefonargli prima). Stesso schema per le informazioni relative alle
condizioni del veicolo, della strada, del traffico circostante e
dell'andatura dell'auto. Per l'uomo, infatti, il modo più naturale di
percepire la realtà è quello sintetico di "vederla". Proprio
come avviene sullo schermo della concept-car Lancia che propone uno scenario
tridimensionale nel quale il guidatore osserva la propria vettura in
prospettiva, controllando l'auto davanti, la distanza di sicurezza e le
eventuali situazioni di pericolo segnalate (con tanto di direzione e
gravità del rischio) dalle sei frecce che circondano Nea. Nella logica di
una tecnologia amica, infine, operano anche tutti i dispositivi del
prototipo che personalizzano caratteristiche della vettura e prestazioni
secondo i gusti e le abitudini dell'utente. Niente, infatti, è più facile
da usare di una vettura alla quale non occorre chiedere nulla. Perché sa
quando accendere le luci e attivare tergicristallo e freni. Perché
"impara" da sola: grazie al cambio "ego-mode" che
apprende il nostro stile di guida durante i primi chilometri e poi lo
ripropone ogni volta. Perché, sfruttando le informazioni racchiuse nella
smart-card, ci riconosce e senza bisogno di indicazioni regola ogni cosa
proprio come piace a noi: il sedile, il volante, il quadro e la sua grafica,
l'intensità e il colore della luce diffusa, il clima. I cristalli
elettrocromici - L'accoglienza che Lancia Nea riserva al suo proprietario
non è la risposta fredda di una macchina, ma quella "emotiva" che
si addice ad un vero compagno di viaggio. I finestrini e il tetto della
vettura parcheggiata a poco a poco da scuri che erano tornano trasparenti e
l'auto si illumina. È una simulazione che getta uno sguardo sul futuro
prossimo venturo, quando la tecnologia dei vetri elettrocromici (per
cambiare stato sfruttano la differenza di potenziale applicata ai due lati
del cristallo) che nell'edilizia è usata da tempo, sarà disponibile anche
per le superfici curve, come quelle dei vetri delle auto.
FRANCHISING "PARADISO DI STELLE", UN PARADISO
IN ESPANSIONE
Milano, 11 settembre 2000 - "Paradiso di Stelle" è una catena in
franchising di gelaterie, croissanterie, caffetterie, nata con l'obiettivo
di tenere alti in Italia ed esportare nel mondo fama e diffusione di caffè,
cappuccino, croissant e gelato artigianale. E' certamente una formula
vincente quella di "Paradiso di Stelle". Infatti, i fornitori
ufficiali di "Paradiso di Stelle" sono aziende il cui nome
rappresenta di per sé una garanzia: "Kimbo" (per il caffè),
"Le Tre Marie" (gruppo Barilla, per la croissanteria), "Coca
Cola", "Eurolat" (gruppo Parmalat) e "Pregel"
(preparati per gelati artigianali e pasticceria). Inoltre, "Isa"
(leader mondiale nell'arredamento per locali) fornisce gli arredi, "Faema"
le macchine per il caffè e "Coldelite" (gruppo Carpigiani) le
macchine per il gelato, con "Compacta", la famosa macchina che
effettua l'intero ciclo di lavorazione del gelato artigianale, unendo
miscelazione, pastorizzazione e mantecatura. E la dimostrazione del successo
della formula è data dal numero degli affiliati: oltre 50 tra Italia ed
estero, con previsione di apertura di almeno cinque altri punti nei prossimi
mesi. La società è coordinata dalla Sogefra, diretta da Franco Fanizza,
che vanta una trentennale esperienza che va dalle materie prime agli arredi,
alle consulenze di marketing, nel settore della gelateria. Inoltre, a
seguito dell'approvazione del recente decreto legge che prevede
finanziamenti agevolati e incentivi a favore dell'autoimprenditorialità, la
Sogefra, per i propri affiliati, si fa carico della consulenza per la
stesura e la presentazione delle domande agli uffici competenti. Il
franchising "Paradiso di Stelle" offre un assortimento di
primissima qualità, un punto vendita studiato per catturare l'attenzione
del consumatore e allo stesso tempo semplice da gestire per il franchisee,
un investimento, una pianificazione centralizzata e una promozione locale.
Anche l'arredamento è stato studiato per comunicare immediatamente l'idea
di "made in Italy" che "Paradiso di Stelle" vuole
trasmettere. Designers esperti hanno realizzato mobili strutturati su moduli
standard che si adattano ad ogni metratura: gli spazi hanno infatti una
connotazione inconfondibile, come luogo dove si possono gustare italiche
leccornie. L'ispirazione si rifà agli anni 50-60 e di questi anni riprende
i miti: il cinema, la musica, la Vespa. I colori ricordano quelli del
firmamento, dove predominano il blu e l'oro che rendono l'atmosfera
accogliente e allegra per un simpatico "Benvenuto in Paradiso".
Per aprire un "Paradiso di Stelle" è sufficiente un locale di 50
mq e un investimento minimo iniziale di 90 milioni di lire. I prodotti
vengono forniti direttamente dalle aziende e i franchisee sono assistiti da
personale specializzato che trasmette costantemente il know how aziendale e
contribuisce a mantenere lo standard di partenza. Inoltre, sono organizzati
costantemente corsi di formazione e di aggiornamento per il franchisee.
L'ubicazione dei locali "Paradiso di Stelle" è preferibilmente
nei centri storici, commerciali e nelle località turistiche. E' possibile
richiedere l'esclusiva relativamente ad alcune zone. Due è il numero
ottimale per gli addetti alla gestione. La durata del contratto di
franchising è di 3 anni e non sono dovuti fee d'ingresso e royalties. Il
fatturato annuale ipotizzabile è di 200 milioni di lire e il tempo di
ritorno dell'investimento è di 2 anni.
PRESENTATE LE COLLEZIONI AUTUNNO-INVERNO 2000-20001 DI
PRIMIGI, LE SCARPE DELLA NUOVA GENERAZIONE
Milano, 11 settembre 2000 - Creatività e tecnologia, ma soprattutto
benessere sono le linee guida che caratterizzano le calzature per bambini
della collezione Primigi autunno-inverno 2000-2001. Ogni linea è stata
concepita seguendo un'ispirazione precisa, ma in tutte si ritrovano
declinate le tendenze più attuali, identificate in alcune espressioni di
sintesi: "urban camping, "power flower", "cyber
metal", "super trendy", "everyday". La qualità dei
materiali e la struttura della scarpa permettono al bambino di inventarsi
liberamente nuove occasioni d'uso. A cominciare da "urban camping"
per indicare uno spirito di avventura outdoor dai vaghi richiami country,
rivisitati in chiave moderna. Verde canard, verde eucalipto e marrone, al
passo con la vivacità dei maschi ma anche con i favori delle bambine che le
indosseranno nel tempo libero con i pantaloni techno oppure con le minigonne
e le calze colorate per stupire le compagne di scuola. Lucidature con
riflessi a specchio o pelle scamosciata, purché rigorosamente nei toni del
prugna e di un particolarissimo blu petrolio per "party time", di
cui fanno parte le scarpine dedicate ai momenti più mondani dei bambini.
Momenti psicologicamente molto importanti in cui è assolutamente
indispensabile sentirsi all'altezza dei propri coetanei. "Super trendy"
indica, invece, le pelli serpentate e muccate, che giocano sul contrasto dei
colori e delle rifrangenze per effetti ottici geometrici. Si accompagnano ad
un look casual, ma anche ad un classico rivisitato. Sono, per chi le
indossa, un segno inequivocabile di forte personalità. Colori vivi e
tattili per materiali piacevoli da indossare che hanno il colore come
protagonista assoluto. Le forme morbide di "power flower" lo
delineano senza influenzarne la bellezza. Il nuovo millennio lo rinnova
negli abbinamenti, tra i quali spicca quello con bianco totale. Look bianco
e scarpine colorate per stupire, per affrontare con disinvoltura sia una
situazione ufficiale come una cerimonia famigliare, sia un pomeriggio in
giro per shopping con la mamma. I riflessi di "cyber metal" sono
quasi preziosi. Si tratta di calzature "metallizzate" dal doppio
carattere: attivo e urbano, che supportano con un tocco chic i momenti più
dinamici e atletici, magari all'aria aperta, ma partecipano anche agli
appuntamenti più trendy. Gli abbinamenti sono tono su tono oppure
fortemente a contrasto. Consigliato il coordinamento ad accessori in tinta (borsine,
marsupi, ecc.). E infine l'elegante disinvoltura di "everyday". E'
questo lo spirito di un classico riattualizzato adatto ai caratteri più
timidi e riservati che non amano l'eccentricità, ma anche ai maschietti e
alle femminucce che vogliono godersi il benessere e la libertà. Colore faro
è il grigio cemento, un equilibrio di grigio e di blu che vive il suo
momento di avanguardia quando è abbinato al blu profondo o al bruno
tenebroso. Per un tocco di estrosità si consiglia invece un abbinamento al
verde scuro in opposizione al violetto petunia.
ROBERTO CAVALLI EYEWEAR: LA METAMORFOSI DELLE FORME E
DEI MATERIALI
Milano, 11 settembre 2000 - La linea di occhiali da sole per donna
"Roberto Cavalli Eyewear" viene per la prima volta presentata nel
novembre dello scorso anno a Firenze, nella villa dello stilista toscano.
L'"Occhio degli Dei", uno dei modelli presentati in questa
occasione, ha presto conquistato tutte le donne che si riconoscono nella sua
griffe. Il grande successo ottenuto ha rappresentato un ottimo risultato per
Marcolin, l'azienda di Longarone che nel 1999 ha siglato un accordo di
licenza con lo stilista Roberto Cavalli per la produzione e la distribuzione
della linea di occhiali in Italia e nel mondo. La Marcolin, convinta che
l'occhiale sia diventato insostituibile nella moda, si è posizionata nel
corso degli anni accanto a grandi stilisti. La lavorazione accurata dei
materiali ed un'attenzione quasi artigianale ai dettagli sottolineano la
capacità e la serietà dell'azienda veneta, che con questo accordo di
licenza arricchisce ulteriormente il suo portafoglio griffe. L'unione tra
Marcolin e Roberto Cavalli è stata uno stimolo a creare forme nuove che
uniscono la preziosità di materiali alle tecnologie più innovative.
Creatore di uno stile inconfondibile che propone una donna di esuberante
sensualità, Roberto Cavalli interpreta il nuovo millennio con uno spirito
solare ed eccentrico, volto a riscoprire la fantasia e bandire tutto ciò
che fino ad oggi è stato scontato. La natura, fonte di ispirazione primaria
per lo stilista, si traduce in questa collezione in mille sfumature di
colore, mentre lo stile audace, sensuale e sfrontato di Roberto Cavalli
richiama una concezione della vita molto positiva, una gioia di vivere che
emerge in tutte le creazioni dello stilista. Attento al ruolo dell'immagine,
Roberto Cavalli concepisce l'occhiale non come un accessorio di complemento,
ma come elemento fondamentale di stile. Questa griffe si distingue
proponendo una completa linea di occhiali da sole e legando le sue creazioni
ad una continua ricerca di forme e ad una raffinatezza dei materiali. La
prima collezione sole Roberto Cavalli Eyewear, che è composta da 10
modelli, è caratterizzata da forme ampie e avvolgenti; gli occhiali per la
maggior parte in acetato sono arricchiti da lavorazioni, incisioni e tagli
particolari e trasgressivi. I modelli in metallo ripropongono la classica
forma a goccia degli anni '70, ma sono ornati da coloratissime guarnizioni
in pelle di serpente. La collezione segue lo spirito dello stilista, noto
proprio per la lavorazione della pelle e l'ideazione di stampe alle quali si
rifanno le rifiniture degli occhiali. Modelli di punta e assoluta novità,
tre sono gli occhiali dalle forme particolarmente grintose: il modello RC 7S
Amantea, che è composto da una mascherina in policarbonato. Caratteristica
di questo modello è il contrasto che si crea tra la superficie liscia delle
lenti e le aste alle quali sono state abbinate, trattate con una lavorazione
leggermente ondulata. La sua forma avvolgente è evidenziata dalla
colorazione delle lenti. Le altre due novità, RC 3S Afrodite e RC 10S
Andromeda, sono in acetato. Nel primo modello giocano un ruolo fondamentale
le profondità e le sfaccettature delle montature ricavate accentuando le
angolazioni e scavando la plastica. Andromeda è invece pensato per chi
vuole osare, ma non troppo: rispetto al modello Zeus, interamente rivestito
di pelle di pitone, nel nuovo modello solo l'asta presenta questa
decorazione. La linea Roberto Cavalli Eyewear è pensata per una donna che
ama il lusso e la preziosità dei materiali, che non ha paura di apparire e
che è sicura della sua femminilità. Gli occhiali di questa linea si
posizionano in una fascia alta di gamma e vengono distribuiti attraverso
negozi selezionati.
EXPANDER 135, L'OROLOGIO SECTOR ALL'INSEGNA DEL DESIGN
E DEI NUOVI MATERIALI
Milano, 11 settembre 2000 - Sector, azienda all'avanguardia per tecnica e
stile, lancia il nuovo modello di orologio "Expander 135", che è
il risultato per design e forme di una ricerca spinta anche verso
l'abbinamento e l'integrazione di materiali diversi. La caratteristica
fondamentale è il nuovo cinturino in PU (poliuretano termico) con maglie
funzionali in acciaio inox e boucle deployante. Una soluzione tecnica
complessa e d'avanguardia per un'estetica ancora più avanzata. Il look è
innovativo, dinamico, forse aggressivo per sentirsi in linea con i tempi, ma
non confondersi con il resto del mondo. "Expander 135" è un
orologio magnetico per polsi sportivi e per intenditori che anticipano le
tendenze. Forme ergonomiche, materiali ad altissime prestazioni tecniche,
costruzione e disegno della cassa brevettati sono solo alcuni dei tratti
distintivi della nuova linea "Expander 135". Movimento svizzero
nel tre sfere, crono e crono alarm che compongono questa linea per
incontrare i gusti di un pubblico alla ricerca di prodotti sobri, ma al
tempo stesso distintivi dove Sector conferma la sua inconfondibile
competenza. Sono disponibili nei colori quadrante nero e bianco. Prezzo:
Expander 135 Tre Sfere Index £ 258.000, Expander 135 Crono Index £
358.000, Expander 135 Crono Alarm Index £. 458.000.
FRUTTA SECCA IN GUSCIO- NUOVA PERSONALITA' E ORIGINE
GARANTITA
Milano, 11 settembre 2000 - New Factor, azienda specializzata negli snack a
base di frutta secca nota per il proprio marchio Mister Nut, lancia "Le
Perle" di Mister Nut, Arachidi, Pistacchí, Noci e Semi di Zucca di
alta qualità per il settore ortofrutta di super e ipermercati. Ma è poi
vero che le noccioline sono solo noccioline? Niente affatto. La New Factor
ha deciso di fornire un'identità ed uno spazio ben preciso alla frutta
secca in guscio, sinora anonima e situata negli angusti confini dei consumo
natalizio. Grazie ad un packaging seducente e di piccolo formato (200 grammi
per Pístacchi, Arachidi in guscio e Semi di Zucca e 400 gr per Noci in
guscio), New Factor posizionerà nel settore ortofrutta una linea in guscio
dalle straordinarie caratteristiche organolettiche e dall'origine garantita,
il cui nome è senz'altro evocativo: L, do di Minter Nut, Arachidi giganti
da Israele, Pistacchi dall'Iran, Noci dalla California, Semi di Zucca dell'
Ucraina: l'azienda, che ha già raggiunto il traguardo della certificazione
ISO 9002, ha seguito per ciascuno di questi frutti un iter di selezione
accurata che parte dal luogo stesso di produzione, "Ognuno dei nostri
semi ha una storia" spiega Alessandro Annibali, amministratore delegato
New Factor, "che ci piacerebbe raccontare ad un consumatore attento e
consapevole dei ruolo che le frutta secca in guscio riveste in una sane
alimentazione". Ecco perché i nuovi pack recheranno, sul fianco, una
piccola sintesi dell'origine e delle caratteristiche di quella particolare
varietà, le arachidi Giont ad esempio, provengono dal deserto di Israele
dove sono irrigate con il sistema goccia a goccia con acque profonde; le
noci Chendier invece, portano in dono dalla solare California un guscio che
si rompe con le dita ed una percentuale di polpa superiore ad ogni altra
noce. Anche i pistacchi sono di una varietà speciale (gusto delicato ed
altissima percentuale di frutti aperti), "scovato" osservando i
trasportatori iraniani che usano sgranocchiare i deliziosi frutti verdi
durante ii lungo viaggio: gli Ahmod Aghale, appunto, che New Factor acquista
da un organismo commerciale coi sigillo governativo. Ambientazione fiabesca
invece per i semi di zucca della varietà Snow Whito, (Bíancaneve, come la
candida zucca da cui nascono) che la New Factor selezione direttamente in
Ucraina dai raccolti dei vecchi Kolchoz, Nuova linfa, insomma, per un
segmento sinora un po' appannato, e che invece è destinato nel progetto New
Factor a suscitare una percezione di benefico e naturale nutrimento nei
consumatori più esigenti, Le Perle saranno posizionate nel settore
ortofrutta di super e ipermercati all'interno di un elegante espositore in
legno, studiato per consentire facilità di ricarica e stimolare l'acquisto
d'impulso. Il legno inoltre, darà un'immagine calda e naturale ai raffinati
pack dalla satinato trasparenza.
37A MOSTRA NAZIONALE DEGLI SPUMANTI 6234 CONSIGLI SUL
VINO LIBRI E GUIDE NON MANCANO, ANZI
Milano, 11 settembre 2000 - Bevendo bene, si è stimolati a parlare. Ma
anche a scrivere. Il vino - lo hanno rivelato gli esperti riuniti nel
convegno "Mi intendo di vino: le guide italiane alla ricerca del
consumatore alla moda?" organizzato nell'ambito della 37^ edizione
della Mostra Nazionale degli Spumanti che si concluderà domani 10 settembre
a Villa dei Cedri a Valdobbiadene (Tv) - è soggetto - oggetto di infinite
parole ma anche di infiniti scritti. Amazon.com, la grande libreria
telematica, cliccando su "wine", offre qualche cosa come 6.234
titoli, tutti volumi che scrivono di vino, siano esse guide, storie,
analisi, reportages fotografici, tomi scientifici, itinerari vinicoli. In
tutte le lingue, o quasi. Insomma, chi voglia bere bene e avverta la
necessità di approfondire ciò che sta intorno al nettare bianco, rosso o
rosato, non ha che l'imbarazzo della scelta. Siti sul vino affollano anche
Internet, mentre rubriche sui vini si ritrovano in tutti o quasi i giornali
e in molte trasmissioni radiotelevisive. Insomma il vino parlato, descritto,
scritto, virtuale non manca davvero. Se poi c'è chi vuole farsi guidare per
scegliere l'etichetta giusta, l'imbarazzo è ancora maggiore tanto che, se
chi ricerca è italiano, si trova davanti a decine di guide dei vini o del
vino, alcune ormai "Bibbie" del settore, altre
"matricole", tutte straripanti di informazioni e di giudizi. Il
dubbio che viene e che il convegno ha sviscerato senza naturalmente venirne
oggettivamente a capo, è se alcune di queste guide siano più al servizio
del consumatore o più quello del produttore, scelte entrambe legittime ma
che non sempre si possono sposare. Così come diverse sono le opinioni sul
fatto che queste guide guidino il consumatore verso un miglioramento o una
evoluzione del gusto, oppure sia il consumatore (o il produttore) a
indirizzarle, ovvero si trovino ad inseguire le mode e le tendenze più che
a crearle. Il consiglio che gli esperi danno è semplice: date un occhio ad
una o più guide, ma poi scegliete con la vostra testa, anzi con il vostro
palato ed il vostro olfatto: forse il vino che finirete con lo scegliere non
avrà tante stellette stampate, ma piacerà a voi ed è questo quello che
veramente conta. Al convegno "Mi intendo di vino: le guide italiane
alla ricerca del consumatore alla moda?" hanno preso parte Giorgio
Bellini, presidente Mostra Nazionale degli Spumanti, Sandro Sangiorgi,
responsabile della didattica "Slow Food" e curatore della rivista
"Photos", Fabio Taiti, Presidente Censis Servizi, Burton Anderson
, curatore della guida "Le Città del vino", Marco Sabellico,
"Guida ai Vini d'Italia" e "Guida agli Spumanti
d'Italia", Gigi Brozzoni del Seminario Veronelli, Richard Baudains,
corrispondente della rivista "Decanter".
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