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 31 OTTOBRE 2000

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I FONDI SONO ON LINE A BANCA 121

Roma, 31 ottobre 2000 Per operare e' sufficiente che i clienti dell'internet banking www.banca.121.it siano gia' titolari di quote di fondi comuni Spazio Finanza e richiedano - alla filiale di appartenenza o al promotore finanziario di fiducia - l'evidenziazione dei fondi sul dossier titoli collegato al servizio. I clienti di Banca 121, da oggi possono effettuare via web anche operazioni sui fondi comuni d'investimento Spazio Finanza, societa' di gestione del risparmio di Banca 121. Per ulteriori informazioni numero verde 800.121.121.

COMDIRECT DÀ IL VIA ALL'OFFERTA DI ASSICURAZIONI SU INTERNET
Milano, 31 ottobre 2000 - Al contrario delle tradizionali piattaforme di assicurazioni online, comdirect offre la possibilità di confrontare qualitativamente pacchetti assicurativi. Il prezzo non è l'unico elemento decisivo, ma vengono presi in considerazione anche altri criteri specifici, in modo da trovare il prodotto assicurativo personalizzato con una ricerca semplice e mirata. Gli utenti possono trarre vantaggio da oltre 50 collaborazioni di Censio con rinomate compagnie assicurative, tra cui 18 dei 20 istituti tedeschi più importanti, le cui tariffe sono accessibili direttamente con la ricerca online. Oltre all'offerta online, il centro di consulenza Censio offre al cliente comdirect un call center per una completa assistenza telefonica rispondendo a quesiti relativi alle tariffe assicurative, allo stato attuale della pratica fino all'accettazione e all'inoltro di denunce per sinistri. Entro la fine dell'anno comdirect estenderà l'offerta assicurativa a tutti i principali settori assicurativi privati. Comdirect, fondata nel 1994, è leader mondiale nel trading online. Con più di 565.000 clienti in Germania, 57milioni di persone che visitano regolarmente il sito e con oltre 200milioni di pageview, è il portale finanziario più utilizzato in Europa. Il flusso di informazioni continuo e trasparente garantisce ai clienti aggiornamenti in tempo reale. Grazie ad un'infrastruttura informatica sviluppata internamente e una tecnologia proprietaria, Comdirect offre servizi finanziari ad alto valore aggiunto ed è in grado di gestire un elevato numero di ordini contemporaneamente. Per ulteriori informazioni: www.comdirect.it e www.comdirect.de

INGRESSO DI DEUTSCHE TELECOM E MORGAN STANLEY CAPITAL PARTNER NEL PROGETTO PANEUROPEO E-LOFT PER LO SVILUPPO DI SERVIZI INTERNET DEDICATI AL MONDO UNIVERSITARIO
Milano, 31 ottobre 2000 - Internet ed Università. www.e-loft.com primo portale paneuropeo rivolto agli studenti, ha concluso un importante round di financing che vede come principale investor Deutsche Telecom, attraverso la società controllata T-Venture, e un altro significativo partner, Morgan Stanley Capital Partner. Gli accordi prevedono un finanziamento di circa 15 milioni di Euro destinato a sostenere il piano di sviluppo del progetto E-Loft che prevede accordi con il mondo universitario per l'implementazione di soluzioni ad hoc e fornitura di know-how specifico per applicazioni Internet. Con l'obiettivo di diventare un'area di scambio tra studenti, università e aziende, e trasformarsi in un punto di riferimento ed orientamento - online ed offline - per 14 milioni di studenti europei, il progetto E-Loft propone anche il primo portale paneuropeo, costituito da cinque portali nazionali e sostenuto da spazi multimediali, sette centri loft distribuiti nelle principali città universitarie di Inghilterra, Germania, Francia, Spagna ed Italia. "La fiducia dimostrata nei nostri confronti da parte di due importanti partner internazionali come Deutsche Telecom e Morgan Stanley, e che si è concretizzata con il recente finanziamento", ha commentato Pietro Braicovich, Chief Financial Officer del Gruppo E-Loft e Direttore Generale E-Loft Italia, "sono la conferma inequivocabile della bontà e delle potenzialità del progetto E-Loft. La solidità del nostro business plan ci ha consentito di raccogliere, a diversi livelli, consentendo all'iniziativa di raccogliere l'appoggio di partner di altissimo profilo del mondo industriale e finanziario. L'intervento di Deutsche Telecom e Morgan Stanley ci permette di procedere celermente nello sviluppo di un'offerta completa che risponda pienamente alle nuove esigenze e sfide del mondo dell'education: dall'e-learning ai servizi online universitari fino alla gestione dei contenuti". In questo senso, un primo importante passo è già stato fatto. A Roma per esempio, E-Loft ha concluso una partnership con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza". Il progetto di E-Loft si pone sia come una finestra aperta sulla realtà locale che ruota attorno al mondo universitario e giovanile, sia come un trampolino di lancio verso l'Europa dello studio, del lavoro e dell'integrazione culturale. Gli E-Loft italiani, ovvero gli spazi multimediali, di Roma (Via dei Rutoli 22/24) e di Milano (Via Custodi, 3), rappresentano la parte "offline" del portale, veri e propri laboratori di cultura. Come negli altri Paesi europei, gli studenti possono liberamente accedere alle strutture degli E-Loft per riunirsi, consultare la Rete, interagire con il portale, effettuare ricerche e chiedere il supporto di "tutor" specializzati in diverse aree tematiche. E-Loft è il frutto dell'ingegno di due realtà europee, l'inglese Sos-Student e la tedesca campus2day, che hanno dato luogo ad una fusione nella holding di diritto tedesco C2day A.G., con sede a Mannheim, processo che è stato perfezionato il 1 marzo 2000.

IL GRUPPO SIEMENS BUSINESS SERVICES PUNTA SUI SERVIZI E SOLUZIONI PER IL MERCATO DEL "MOBILE" COME LOGICA EVOLUZIONE DELL'E-BUSINESS
Milano, 31 ottobre 2000 - La diffusione di Internet sta trasformando in modo radicale i processi di business delle aziende, aprendo prospettive e opportunità impensabili solo poco tempo fa. Ma è la convergenza di Internet, della mobilità e dell'e-business a rendere concreto il nuovo paradigma del mobile business, un'area che solo determinate realtà possono affrontare a 360 gradi. Ed è con questo spirito - di rappresentare un service provider a tutto tondo per il mercato dell'electronic e del mobile business - che in Italia le diverse competenze collocate nella sfera di Siemens Informatica sono state ricondotte sotto il cappello del Gruppo Siemens Business Services. Il Gruppo Siemens Business Services raccoglie le specifiche competenze di Siemens Informatica, tra i leader nel settore dei servizi e delle soluzioni d'avanguardia; di Italdata, attiva sul fronte dello sviluppo di soluzioni e-Business; di Sbs, presente in quello dell'outsourcing; di Siemens Enterprise Consulting, specializzata in consulenza e progetti Erp; di Sitecnika, da sempre nel mondo del Tpm e di Sitekne, con una forte connotazione nell'area dei servizi professionali, mettendole a disposizione del Gruppo Siemens Business Services. Il Gruppo Siemens Business Services si affianca alle altre due realtà del raggruppamento Information and Communication - "I and C" - di Siemens Ag di cui fa parte (ovvero Siemens IC Networks, specializzata in infrastrutture di rete e Siemens Ic Mobile, con un forte focus su dispositivi mobili) - caratterizza ancor più la sua presenza sul mercato dei servizi e delle soluzioni innovative per l'electronic e il mobile business. "In un mercato in fortissima evoluzione come quello nel quale operiamo, caratterizzato da dinamiche quali la convergenza dell'informatica e delle comunicazioni, da Internet, dalla globalizzazione e dall'economia digitale - afferma Valentino Bravi, amministratore delegato del gruppo - i paradigmi più importanti fanno riferimento a dimensioni, velocità e qualità. Quindi, solo potendo contare in modo più coordinato sulle competenze di tutte le realtà che hanno composto il nostro gruppo negli anni possiamo proporre servizi e soluzioni in grado di aiutare i nostri clienti a far crescere il loro business". Obiettivo dichiarato di Siemens Business Services GmbH, oggi primo gruppo in Germania, secondo in Europa e ottavo al mondo, è quello di entrare nel gruppo dei primi cinque a livello mondiale con un'offerta di soluzioni di business integrate e complete nel settore Ict, nel quale i concetti di mobilità hanno una fortissima valenza. Oggi parlare di mobile business significa garantire servizi, infrastrutture e soluzioni in qualsiasi luogo (in ufficio, in viaggio, a casa), su qualsiasi rete trasmissiva (fissa e mobile) con qualsiasi dispositivo (cellulare, Pda, personal computer, telefono). Le previsioni parlano chiaro: il mercato del mobile è quello destinato a crescere in modo più rapido in Europa occidentale, con un'ipotesi entro il 2002 di 50 milioni di abbonati con forte disponibilità a spendere. Non solo. Nei prossimi cinque anni, il mercato della trasmissione dati mobile crescerà al ritmo del 70% l'anno. E già oggi in Europa ci sono 340 milioni di utenti consumer online e 100 milioni di clienti di telefonia mobile. Grazie alla convergenza del mondo Internet con quello della telefonia mobile, ogni giorno emergono applicazioni di business commercialmente molto significative nelle aree più disparate. All'interno delle aziende, la comunicazione mobile sembra inoltre destinata a rimpiazzare le reti fisse. Velocità trasmissive più elevate sono o saranno a breve in grado di trasformare il telefono mobile in un terminale di comunicazione multimediale. Consapevole di questi cambiamenti, e con l'obiettivo di aiutare i propri clienti a sviluppare le loro attività strategiche, il Gruppo Siemens Business Services ha identificato alcune aree prioritarie alle quali proporre immediatamente un insieme di applicazioni innovative: dalla finanza mobile ai viaggi mobile, dai portali verticali e orizzontali alle soluzioni business-to-employee e alla sicurezza. Ma soluzioni di business innovative progettate per un utilizzo mobile sono solo una delle due facce della moneta. L'altra vede il Gruppo Siemens Business Services in Italia impegnato a sviluppare il suo intero portafoglio di servizi in grado di soddisfare la domanda di mobile business, comprendendo in questa definizione le aree dell'e-commerce, del Crm (customer relationship management), della gestione della supply chain, della gestione delle informazioni di business (Bim, business information management) e dell'Erm (enterprise resource management). Queste attività assicurano la migliore transizione dalle applicazioni e-business correnti a quelle mobile. Si tratta di un approccio di tipo evolutivo delle applicazioni esistenti che inoltre aiuta anche a mantenere gestibili i costi di investimento. Infolink: www.sni.it

MINA E WIND: INSIEME PER "SUPERARE L'ESISTENTE" REALIZZANO UN'INIZIATIVA SENZA PRECEDENTI NEL MONDO DELLA MUSICA E DELLA TELEFONIA
Milano, 31 ottobre 2000 - Mina e Wind presentano il primo passo di un progetto di collaborazione tra un'azienda di successo ed una grande cantante; "Mina per Wind" un Cd inedito ed esclusivo, in edizione limitata, in cui Mina racconta la parola "wind" reinterpretando i grandi successi della storia della musica L'iniziativa è il frutto di un incontro fortunatissimo: quello tra Mina - una cantante la cui indiscussa professionalità è legata alla sua scelta di vivere lontano dalle scene pubbliche -, Massimiliano Pani - curatore, arrangiatore e compositore di numerosi successi della cantante - e Wind -, azienda leader nella telefonia mobile. Tre grandi professionalità insieme in una produzione nata per rendere omaggio ad altrettanti grandi della musica, autori che nei loro testi hanno scolpito la parola "wind" formandone un emblema, un simbolo della forza, della costanza, ma anche dei continuo rinnovarsi; valori che appartengono a Mina e Wind, azienda che traduce il suo marchio in serietà, affidabilità e continua ricerca di novità. In questa iniziativa Mina ha scelto di interpretare per la prima volta quattro canzoni: "Blowin in the Wind" di Bob Dylan, "The Wind Cries Mary" di Jimí Hendrix, "Gone with the Wind" di Frank Sinatra e "Ride Like the Wind" di Christopher Cross.' 1 quattro brani inediti sono parte integrante di GoWind il prodotto che Wind offre in esclusiva a tutti i suoi nuovi clienti a partire da novembre per tutto il periodo natalizio; "Mina per Wind", in tiratura limitata potrà essere acquistato solo nei punti vendita Wind. "L'iniziativa - spiega Paolo Lobascio, Direttore Area Mercato - si inserisce nella stessa filosofia Wind, che tra i suoi valori pone al primo posto quello di "Superare l'esistente". Questo valore spiega perché il massimo delle forze di Wind siano concentrate proprio nella ricerca di nuovi modi di comunicare. Come quello immmediato ed essenziale che unisce parole e musica." "Mina per Wind nasce da un incontro, dalla stima reciproca e dalla voglia di creare insieme qualcosa di diverso, sia nel mondo discografico sia nel mondo della telefonia e della comunicazione. Dopo una prima, quasi timida, esperienza con Mina nello spot GoWind, ci siamo insieme chiesti cosa avrebbe consentito di superare nuovamente l'esistente, di fare cioè comunicazione in maniera diversa, legando un marchio ed una grande artista in maniera non convenzionale" - conclude Lobascio. Ed ecco perchè è nata una perfetta sintonia tra Wind e Mina, destinata a consolidarsi. Perché la filosofia di Wind si accorda perfettamente con quella di un'artista che è uscita dalla scena musicale a partire dal 1978, continuando però a comparire sul mercato discografico facendo della serietà il suo spessore d'artista, il suo biglietto da visita, la sua carta d'identità. Per questo Mina ha deciso di legare il suo nome a quello di Wind. Per questo ha deciso di unire la sua voce a quella di Wind. Un'artista come Mina - che dopo l'uscita dalle scene pubbliche non ha più registrato dischi dal vivo, ma che ogni volta che fa sentire la sua voce il pubblico reagisce premiandola - non poteva legare nome, fama e voce se non ad un marchio come Wind. Per raccontare Wind, valorizzando musica e testi, parole e canzoni. "Mina per Wind" oltre che uno storico evento musicale segna un nuovo grande momento di collaborazione tra Mina e Wind-. Collaborazione che è destinata a proseguire nel tempo.

15 MILIONI DI DOLLARI DI PREVENDITA SU WEB PER L'ALBUM DEI BEATLES
Milano, 31 ottobre 2000 - Non è ancora uscito e per questo evento se ne parlerà solo fra un paio di settimane, nel frattempo l' album dei Beatles ''1'' che raccoglie una collezione di 27 pezzi tra i piu' famosi dei ''fab four'' sta furoreggiando sul web. L'album di 79 minuti negli Stati Uniti e' stato in vetta alle classifiche nel 1970; secondo le previsioni dovrebbe fruttare oltre 150 milioni di dollari. Ma l'attenzione maggiore va sulle prevendite via Internet che hanno già fatto registrare 15 milioni di dollari di incassi.

LAVEZZI ED ALTRI PER LA PRESENTAZIONE DI VILLAGGIOMUSICA-IT E DEL PRIMO CONCORSO NAZIONALE PER LA COMPOSIZIONE CANORA SU WEB CHE COINVOLGERÀ 20.000 SCUOLE 82.000 DOCENTI, 400.000 RAGAZZI
Milano, 31 ottobre 2000 - Villaggiomusica-it è nato grazie alla sinergia di famosi professionisti della composizione e produzione musicale, imprenditori dell'editoria scolastica, professionisti della sicurezza telematica. Il know-how editoriale e scolastico permette di sviluppare progetti didattici innovativi per la formazione on line. Le competenze e le conoscenze dei settore musicale garantiscono la validità dei contenuti. Le più avanzate tecniche telematiche salvaguardano la sicurezza di ogni informazione. E infatti, proprio perche' la speranza e' anche quella di trovare i musicisti del domani, e' stata prevista una'area con le normative contrattuali in modo che nessun giovane, pur di registrare un disco, firmi con una casa discografica un accordo di cui poi in futuro possa pentirsi. Per facilitare l' apprendimento - ha spiegato Ileana Campanile, direttore generale della societa' - e' previsto un percorso didattico di apprendimento graduale. villaggiomusíca-it non vende musica, la diffonde attraverso informazioni e formazione on line e contribuisce allo sviluppo di nuove professioni in campo musicale. www.villaggiomusica.it è un sito di contenuti e servizi musicali, dedicato a chiunque, appassionato o professionista affermato, abbia necessità di essere orientato nei percorsi conoscitivi, aggiornato e sopportato neii"attività artistica e professionale, stimolato nella sua voglia di fare musica. Si approfondiscono tematiche legali e contrattuali inerenti la produzione musicale, con I"ausilio di esperti. Il tutto è organizzato attraverso vari tipi di risorse: dai database costantemente aggiornati ai contributi testuali e audio/video, che consentiranno di scoprire i meccanismi dei mondo musicale. villaggiomusica.it offre dei percorsi di apprendimento. Attraverso una metodologia innovativo studiata da docenti e professionisti della didattica multimediale, chiunque potrà effettuare percorsi personalizzati di formazione e potrà avvalersi di maestri di musica on line. Sul sito saranno disponibili anche test dì autovalutazione delle competenze musicali. L"obbiettivo di villaggiomusica.it è di porsi come riferimento on line della formazione musicale a tutti i livelli. Il sito è un luogo d'incontro. Attraverso chat, forum, bacheche, sarà possibile entrare in contatto con altre persone, arricchire le proprie conoscenze, scambiarsi le proprie esperienze ed intraprendere nuove iniziative, come creare nuove band e organizzare concerti. In questo modo il sito diventa comunità I principali obiettivi dell'iniziativa sono: promuovere la conoscenza e lo studio della musica attraverso l'utilizzo di metodi didattici innovativi; proporre una riqualificazione della musica come esperienza non solo. Dedicata all'intrattenimento ma soprattutto come contenuto formativo e culturale; proporre Internet quale strumento non solo per l'acquisizione di specifiche competenze ma anche come mezzo di informazione e di formazione dì qualità; creare una comunità di apprendimento per coloro che hanno interesse per la musica e divenirne luogo di ìncontro e scambio culturale; contribuire allo sviluppo di nuove professioni nel campo dello spettacolo e della produzione musicale; creare informazione, strumenti e stimoli per tutte le fasce d'età e competenza professionale. villaggiomusica.ít sarà presente su tutte le riviste specializzate dei settore musicale, sulle riviste che si occupano di internet e sui quotidiani nazionali. Radio private a diffusione nazionale contribuiranno a pubblicizzare il sito. villaggiomusíca.it intende perseguire i suoi obiettivi sviluppando sia iniziative on line che off line. La sinergia tra cyberspazio e realtà sarà la strategia che consentirà di percepire i nostri strumenti formativi come percorsi che portano ad una maggiore fruizione dell'esperienza musicale. Con questa filosofia villaggiomusica.it organizza attraverso link scuola, il primo concorso nazionale per la composizione canora su web che coinvolgerà 20.000 scuole, 82.000 docenti, 400.000 ragazzi. Avrà il patrocinio dei Ministero della Pubblica Istruzione, l'Unesco, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano e verrà veicolato dalle reti Mediaset. Sono allo studio nuovi eventi per coinvolgere gli anziani, gli studenti delle scuole superiori e gli universitari.

DAL RAPPORTO FEDERCOMIN "ARCIPELAGO INTERNET" EMERGE UNA PROFONDA TRASFORMAZIONE DEI BUSINESS E DELLE FIGURE PROFESSIONALI E LA DIFFICOLTÀ DI REPERIRE PERSONALE SPECIALIZZATO

Vicenza 31 ottobre 2000 Federcomin, la Federazione di Confindustria che rappresenta oltre 1.000 aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica, ha presentato oggi 30 ottobre a Vicenza, nell'ambito di Sat Expo 2000, il Rapporto Federcomin "Arcipelago Internet". La ricerca è stata illustrata da Marco Gambaro nel corso di un Convegno organizzato da Federcomin in collaborazione con Eutelsat, al quale hanno partecipato: Alberto Tripi, presidente Federcomin; Domenico De Masi, ordinario di Sociologia del Lavoro dell'Università La Sapienza (Roma); Maurizio Giunco, vice presidente Frt; Bernard Nihotte, general manager Monaco Telecom International; Arduino Patacchini, direttore Programma Multimedia-Eutelsat; Alessandro Pegoraro, amministratore delegato Yahoo Italia; Bruno Bertolino, direttore New Media Sitcom; Pablo Canestro, sales manager Philips; Antonio Marano, amministratore delegato Stream News; Gaetano Stucchi, director Ebu television department. Al Convegno è intervenuto in video-conferenza anche Vincenzo Vita, Sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni. Dal rapporto Federcomin è emerso che la velocità di penetrazione di Internet è stata superiore rispetto a quella delle principali innovazioni tecnologiche. Ad esempio, per raggiungere i 100 milioni di utenti la radio ha impiegato 60 anni, la televisione 30 ed Internet solamente 7. Negli Stati Uniti la penetrazione di Internet nelle famiglie ha raggiunto il 48,7% (maggio 2000). In Italia la penetrazione è inferiore rispetto a quella dei principali paesi europei. L'arretratezza è in parte dovuta al ritardo accumulato dal comparto dei personal computer, ora in fase di recupero. La penetrazione dei principali prodotti di elettronica di consumo appare invece in linea con quella europea. In Italia il 32% dei nuclei familiari possiede un pc; il 26% un lettore cd/dvd rom; il 23% una console videogiochi; l' 11% ricezione satellitare. La telefonia cellulare è l'unica voce per cui l'Italia occupa una delle prime posizioni in Europa (67% a febbraio 2000). E' dubbia la possibilità che vengano ridotti i costi per il controllo e la sicurezza. Sebbene i sistemi di sicurezza informatici stiano diventando sempre più sofisticati, il rischio di truffe e di intrusioni non può essere escluso. Per questo motivo la sicurezza sarà, nei prossimi anni, una delle voci di costo più rilevanti. Secondo il Rapporto Federcomin sono alti i rischi di estinzione o di profonda trasformazione dei business e delle figure professionali che non sapranno adattarsi o che non saranno più necessari. La difficoltà di reperimento del personale specializzato è uno degli elementi di debolezza strutturale italiana (ma non solo italiana, anche europea), determinato dalla mancanza di competenze disponibili nel comparto ICT. La crescita esponenziale della domanda determinerà un profondo gap di professionalità che, secondo le stime di Federcomin, nel 2002 sarà pari al 18% nel settore italiano IT. La scarsità di personale qualificato è una problematica comune alla maggior parte dei Paesi europei. Infatti, la domanda del settore IT e di quello E-business salirà dai 14.5 milioni attuali ai 22 milioni del 2003 innalzando il gap di professionalità da 1.9 a 3.8 milioni di impieghi. A livello mondiale, si stima che gli utenti di Internet siano quasi 360 milioni (luglio 2000). In Europa il numero di utenti salirà dagli attuali 95 milioni circa a 140 milioni nel 2003, pari all'80% della popolazione. L'aumento di utenza europea sarà, a causa del ritardo iniziale, percentualmente superiore alla crescita negli Stati Uniti. Inoltre, gli utenti che effettueranno abitualmente acquisti sul web saranno 34 milioni nel 2003. L'utente domestico italiano appartiene alla fascia d'età compresa fra i 21 ed i 49 anni, ha una buona scolarità ed una professione qualificata (luglio 2000). Negli Stati Uniti il profilo degli utenti si sta modificando. Come accade con l'introduzione di ogni nuova tecnologia, da fenomeno di "élite" Internet si sta diffondendo fra gli strati della popolazione con più modesto reddito e bassa scolarità. Inoltre, è in aumento il numero di donne che utilizza la rete. I tradizionali mezzi di comunicazione di massa sono minacciati dal crescente utilizzo di Internet da parte dell'utenza privata che può indirizzare la sua attenzione verso il nuovo canale. I navigatori stanno modificando i lori gusti e le loro abitudini in funzione del nuovo mezzo. Internet ha colpito in particolare la televisione, contribuendo però a rivitalizzare la radio, che è possibile consumare contemporaneamente.La penetrazione di Internet nella grande impresa ha raggiunto quota 100% nel 1999, mentre circa il 75% delle Pmi è attualmente collegato. La maggior parte delle imprese ha utilizzato inizialmente l'accesso a Internet solo per la posta elettronica non soggetta ai lunghi tempi di attesa che comporta la navigazione vera e propria. La posta elettronica rimane ancora il principale servizio utilizzato dalle imprese sotto i 10 addetti. Tra le imprese con più di 10 addetti l'installazione di siti web e di servizi di commercio elettronico ha subito una forte accelerazione nel corso del 1999. Circa il 20% di esse ha già un sito web e ben 12.000 imprese (pari al 6,2%) prevedono di avere un sito e-commerce entro i prossimi due anni. Tra le Pmi è attualmente diffusa l'installazione di siti vetrina grazie all'ampia offerta di pacchetti di apertura di siti web chiavi in mano a costi bassissimi. I settori della finanza, dei servizi pubblici e dei servizi professionali trainano la diffusione dell'accesso ad Internet e dei servizi legati al commercio elettronico. Il tasso di collegamento delle Pmi sfiora, infatti, il 90% nel settore dei servizi alle imprese, mentre la quota più bassa (poco più del 60%) è riportata dal settore dell'edilizia. Le imprese con più di 10 dipendenti hanno aumentato notevolmente gli investimenti in reti Intranet ed Extranet per sfruttare i vantaggi di un collegamento fra le diverse sedi. Il mercato dei servizi Intranet ha generato un giro d'affari quasi 4 volte superiore a quello dei servizi per l'accesso del mercato business nel 1999. Il tasso di crescita previsto per i servizi Intranet è enorme in quanto oltrepasserà i 2.700 mld di lire nel 2003, mentre il mercato dell'accesso per il settore business raggiungerà i 560 miliardi di lire. Infolink; www.federcomin.it

A SETTEMBRE SECONDO NIELSEN//NETRATINGS AUMENTANO GLI ITALIANI IN RETE, SOPRATTUTTO LE DONNE SUCCESSO DI JUMPY E DEI SITI DEDICATI AL GRANDE FRATELLO
Milano, 31 ottobre 2000 -I dati relativi al mese di settembre di Nielsen//NetRatings, il primo servizio globale che analizza l'audience, la pubblicità e l'attività dei navigatori sulla rete Internet, evidenziano come la stima dell'universo potenziale di utenti registrata nel mese di agosto si sia concretizzata in un maggior numero di italiani collegati a Internet, giunti a oltre 5.800.000 persone, contro i circa 5.150.000 registrati durante il mese di luglio. Le donne, in particolare, hanno mostrato di apprezzare la navigazione on-line, portandosi da circa un terzo dei navigatori italiani (mese di luglio) a quasi il 40% dell'universo Internet. I dati di Nielsen//NetRatings, inoltre, mostrano come gli italiani nel mese di settembre abbiano preferito la fascia oraria delle 19 per la navigazione. In relazione alle categorie, e in termini di percentuale di reach medio sugli utenti attivi, si conferma l'elevata penetrazione per i grandi provider telefonici, i portali e le Isp, a conferma che nei mercati in cui Internet è ancora in una fase embrionale di sviluppo l'internauta è ancora attratto da una navigazione "orizzontale" delle Rete, come nel caso dei portali, mentre il forte interesse rivolto al mercato della telefonia rafforza anche il traffico nei siti ad esso correlato. Scendono, invece, le categorie legate al settore del travel (a causa, ovviamente, della conclusione della stagione vacanziera), mentre si conferma ad un basso livello di traffico la categoria finance. Aumenta, invece, registrando il passaggio dal 19% di luglio al 35% di settembre, sempre in termini di percentuale di reach sugli utenti attivi italiani, la categoria dell'entertainment, grazie anche alla eccezionale performance dei siti legati al Grande Fratello, all'interno di Jumpy. "E' una riprova, ha evidenziato Daniele Sommavilla, Sales & Marketing Director Italy di ACNielsen eRatings.com, che il nostro mercato sta crescendo e lo sta facendo gradualmente e in modo intelligente: gli italiani in Rete non solo aumentano di numero, ma navigano modificando i loro comportamenti sulla Rete, ed esprimendo le proprie preferenze." I dati di Nielsen//NetRatings del mese di settembre rivelano inoltre il grande successo di Jumpy che, nella classifica delle property più visitate, balza dal sedicesimo posto registrato nel mese di agosto al sesto posto durante il mese di settembre. Tali dati sono comunque da ritenersi parziali, essendo la programmazione del Grande Fratello iniziata solo a metà settembre. Curioso il dato relativo al sesso degli utenti di Jumpy: se normalmente in Italia il 65% dei navigatori è di sesso maschile e il 35% di sesso femminile, con Jumpy un'ampia fetta di cybernavigatrici si è "fatta sentire": più navigatori, dunque, per Jumpy, ma anche una differenza qualitativa che ha visto aumentare il traffico femminile, un'area socio-demografica di grande interesse per le "dot com" italiane (in Usa, e in altri mercati più maturi dell'Italia, gli internauti sono per metà femmine e per metà maschi). "Si tratta della dimostrazione, dichiara Salvatore Ippolito, Sales & Marketing Director di Acnielsen eRatings.com, "dell'importanza di individuare una via per l'integrazione di due media, quello televisivo e Internet, nati per soddisfare esigenze diverse, ma egualmente importanti sia dal punto di vista degli utenti, sia da quello degli investitori. L'Italia ha sempre mostrato interesse nei confronti di nuovi esperimenti mediatici e la grande curiosità degli internauti italiani che si sono collegati ai siti del Grande Fratello lo dimostra ampiamente."

PER LA PRIMA VOLTA DELINEATE LE PROSPETTIVE EUROPEE DELL'ADVERTISING INTERATTIVO LA PUBBLICITÀ NELL'ERA DELLA TV INTERATTIVA: UNA RICERCA DI GREY INTERACTIVE
Milano, 31 ottobre 2000 - Nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina nell'ambito del Creativo Web & TV Festival, Grey Interactive Italia ha presentato i risultati di una ricerca condotta sullo scenario dell'Itv (Interactive Tv) in Europa e, più in particolare, sugli sviluppi della pubblicità interattiva in questo contesto in continua evoluzione. La ricerca ha analizzato le opportunità e gli elementi frenanti della pubblicità interattiva. Tra questi, la mancanza di un'unica piattaforma standard per trasmettere pubblicità interattiva, la necessità di familiarizzarsi con le nuove tecnologie, la scarsità di esperienze passate (diversamente da Internet, gli USA non hanno fatto da apripista), le difficoltà culturali e organizzative delle agenzie di comunicazione: l'impatto dell'Itv potrebbe infatti essere rivoluzionario, imponendo una "convergenza di competenze" trasversale. La ricerca - avviata da Grey Interactive Research, il laboratorio di ricerca sui web trend di GI Italia diretto da Valeria Martinetti e Susanna Guarnerio - analizza tutti i principali spot realizzati fino a oggi in Europa per la Tv interattiva. Grey Interactive ha inoltre presentato i risultati dei suoi primi 10 mesi di attività in Italia e gli obiettivi per il 2001. Grey Interactive Italia impiega oggi 50 persone, che entro la fine dell'anno arriveranno a 70, con l'obiettivo di salire a 110 l'anno seguente. Le previsioni di fatturato di metà anno parlavano di 10 miliardi di lire, ma sono state superate dall'ottimo andamento del business, che consentirà di chiudere il 2000 con un fatturato non inferiore a 12,5 miliardi di lire, con previsione di 20 miliardi per il 2001. Grey Interactive Italia è oggi la prima new media agency italiana facente capo a un grande gruppo della comunicazione. Punto di forza fondamentale di Grey Interactive Italia, rispetto alla concorrenza, è l'appartenenza al 3° network di interactive agency a livello mondiale e il 1° in Europa, dove GI ha 20 sedi e ha realizzato oltre 400 siti e campagne di advertising online. In Italia, Grey Interactive conta, tra le sue referenze, il progetto Barchetta Web, il sito Alfa Sportwagon, numerosi altri progetti interattivi per Fiat Auto, Procter & Gamble, Gruppo Monte de Paschi di Siena, Volendo.com, Coralis, Travelprice.com, Nortel, Stream, Omnitel 2000 e iBazar.

E-COMMERCE: OPERATORI PIU' CHE TRIPLICATI IN UN ANNO E'QUANTO EMERGE DALL'EDIZIONE 2000 DELL'OSSERVATORIO ANEE SUL COMMERCIO ELETTRONICO IN ITALIA
Milano, 31 ottobre 2000 - Roberto Liscia, Consigliere Delegato dell'Anee ha presentato di recente i dati dell'annuale osservatorio sul commercio elettronico. ''La crescita dell'e-commerce sta interessando anche il nostro Paese, le imprese attive nel comparto sono piu' che triplicate rispetto al 1998 - ha commentato Roberto Liscia, Consigliere Delegato dell'Anee - Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali - anche se siamo ancora lontani dalla ''massa critica'' quantitativa (numero di siti web) e qualitativa (livello dell'offerta) necessaria ad attivare il volano dello sviluppo. L'e-commerce - ha continuato Liscia - e' un fenomeno che sta assumendo sempre piu' importanza nelle decisioni e nelle riflessioni di istituzioni, ricercatori, aziende, piu' che per le sue attuali dimensioni, per le potenzialita' e il prevedibile impatto sulle attivita' delle imprese e e sulle opportunita' d'acquisto da parte dei consumatori. Sara' necessario un deciso sforzo di alfabetizzazione non solo tecnica, ma anche e soprattutto di strategia e di business per far capire alle imprese le enormi potenzialita' dello strumento e facilitarne anco ra maggiormente la diffusione.'' Dall'Osservatorio Anee 2000 emergono alcune indicazioni sui progressi compiuti dal comparto rispetto al 1998, ma anche alcune lacune strutturali che dovranno essere colmate rapidamente per consentire alle imprese italiane di operare sul mercato globale ad ''armi pari'' con i competitors stranieri. Le inefficienze organizzative, le incertezze legate alla sicurezza dei pagamenti, la carenza di visione strategica e la difficolta' di ottenere finanziamenti sono alcuni tra i problemi che le aziende online devono risolvere in tempi brevi per sopravvivere. Le nuove imprese e i nuovi imprenditori hanno bisogno di assistenza tecnica ma anche di consulenza strategica e di formazione. Non basta avere ''una buona idea'' per avere successo nell'e-commerce, le competenze richieste agli imprenditori e ai loro manager dovranno abbracciare tutti i campi della gestione aziendale rielaborati in un'ottica di web management. L'Osservatorio Anee 2000, oltre al compito di monitorare le performance di mercato maturate nel periodo di indagine (meta' 1999-meta' 2000) intende svolgere anche una funzione di stimolo al mercato Nel giro dei prossimi anni molte aziende italiane, se ancora non l'hanno fatto, si convertiranno alla tecnologia Internet sulla base dei piu' che confortanti dati provenienti dagli Stati Uniti. L'obiettivo e' ottenere una sensibile riduzione dei costi, elevare il livello dei servizi offerti al cliente, entrare in mercati nuovi, prima inaccessibili, creare fonti di reddito supplementari e, cosa non meno importante, essere competitivi rispetto alla concorrenza. Lo sviluppo dell'e-commerce segue di pari passo la crescita degli utilizzatori di Internet. L'Italia segna ancora il passo tra gli Stati piu' sviluppati d'Europa, ma manifesta un trend di crescita molto promettente, segno che i fattori di sviluppo delle nuove tecnologie stanno lentamente ma inesorabilmente portando il paese ad un' informatizzazione sempre piu' accentuata. A livello mondiale nel 1999 si contavano circa 200 milioni di Internet users, che diventeranno 400 milioni nel 2002. Anee fornisce un'analisi sulle prospettive di crescita dell'e-commerce fino al 2002, elaborando i dati emersi dall'indagine Oecd 1999, che fissano in circa 50 miliardi di dollari il valore delle transazioni generato nel 1999, ma il dato piu' rilevante e' la previsione per il 2001 e 2002: l'ammontare globale dell'e-commerce dovrebbe arrivare nel 2001 a circa 300 miliardi di dollari e a 1000 miliardi di dollari nel 2002. L'osservatorio Anee e' stato realizzato secondo il seguente percorso: . campionamento: sono stati presi in esame solo i siti che consentono di concludere l'acquisto on line . analisi dei 1.040 siti attivi nel commercio elettronico secondo una griglia multidimensioanle realizzata dall'Anee che consente di valutare le strategie di branding, l'articolazione dell'offerta, la tecnologia, la transazione e la responsivness pre e post vendita . approfondimento telefonico: su un campione 150 siti e' stata compiuta un'analisi in profondita' attraverso interviste telefoniche semistrutturate ai webmaster e ai responsabili dei siti, utilizzando una griglia di domande predefinite con il fine di valutare la strategia di branding online e offline, di promozione e comunicazione del sito, l'integrazione digitale della supply chain, i pagamenti, la logistica, l'impatto sull'organizzazione, il sistema delle alleanze e delle partnership. . approfondimento qualitativo: sono state individuate le best practices esistenti con l'obiettivo di identificare in maniera adeguatamente rappresentativa le tipologie di approccio al commercio elettronico che si sono dimostrate efficaci in funzione del settore di attivita' e dell'appartenenza alle specifiche classi di attori analizzate. . interviste face to face a trend setters e stakeholders: alcuni casi di successo sono stati analizzati attraverso interviste in profondita' con i protagonisti della progettazione dell'e-commerce in azienda. L'obiettivo e' stato anzitutto di identificare il mix tra fattori operativi e di marketing che hanno determinato performance superiori alla media del settore. L'offerta e-commerce italiana rivolta al consumatore finale e' cresciuta di circa il 350% tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000. I siti italiani attivi sulla scena dell'e-commerce erano 300 alla fine del 1998, 780 alla fine del 1999, 1040 alla fine del primo semestre del 2000. Non mancano, tuttavia, i siti che tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000 hanno chiuso i battenti oppure hanno deciso di eliminare l'offerta e-commerce dal proprio sito. I casi rilevati nell'ambito della ricerca rappresentano il 19%. L'area del Paese che ha promosso il maggior numero di iniziative e-commerce risulta essere il Nord Italia, con una forte prevalenza del Nord Ovest: il 44% delle iniziative e-commerce italiane ha sede nel Nord Ovest, rispetto al 19% del Nord Est, al 26% del Centro e all'11% del Sud Italia. A questo risultato contribuisce in modo determinante la regione Lombardia, che ha promosso il 30,20% delle inizitive di e-commerce analizzate dalla ricerca, mentre buone inseguitrici risultano essere la Toscana, il Lazio il Piemonte e l'Emilia Romagna.La distribuzione geografica dell'offerta e-commerce in Italia sembra ricalcare, dunque, lo schema territoriale della old economy. Nell'ambito della ricerca sono state rilevate le date di registrazione del nome a dominio dei siti appartenenti al campione. Il primo dato elaborato riguarda la crescita del numero di domini registrati, che appare costante tranne un picco positivo rilevato alla fine del 1999. Tuttavia, dalla precedente edizione di questa ricerca la crescita netta di 740 nuovi siti di e-commerce tra la fine del 1998 e il primo semestre del 2000 e' il risultato per una parte rilevante (301 su 740) di siti che erano gia' attivi e che hanno introdotto una loro offerta e-commerce. Ai siti piu' anziani corrispondono rating medi piu' bassi. I siti nati nel secondo semestre del 1999 presentano le migliori performance: 9,260 il punteggio medio dei siti nati nel secondo semestre del 1999 rispetto al 7,954 dei siti nati nel primo semestre del 1996. Questo dato dimostra un trend positivo nella curva di esperienza, a dimostrazione di un settore con buone potenzialita' di sviluppo.

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