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CONFINDUSTRIA: NESSUNA CIFRA SUGLI IMMIGRATI Roma, 15 gennaio 2001 - Confindustria dichiara prive di ogni fondamento tutte le notizie su presunte cifre che avrebbe indicato - non si sa quando e in che sede - in ordine al numero degli immigrati di cui avrebbe bisogno l'industria italiana. Inoltre, Confindustria ritiene che gli immigrati non possono essere considerati lavoratori "usa e getta", da chiamare quando occorre e da rimandare indietro quando non sono più necessari. Quello dell'immigrazione è un problema che va affrontato con la dovuta serietà, da una parte stabilendo rigorose norme per gli ingressi e dall'altra attrezzando strutture per l'accoglienza che garantiscano un accettabile livello di vita civile. Esiste obiettivamente in Italia un gravissimo squilibrio fra quelle zone del paese in cui le industrie non trovano lavoratori e quelle altre zone in cui invece non si trovano occasioni di lavoro. Ma questo è il frutto di una politica contraddittoria basata su sperimentazioni, già da tempo fallite, che non ha affrontato i problemi strutturali da cui dipende la scarsa capacità del Mezzogiorno di attrarre investimenti: creare condizioni di sicurezza, allestire infrastrutture efficienti, rendere più flessibile il mercato del lavoro, ridurre un carico fiscale intollerabile per le imprese. Sono i nodi che Confindustria ha indicato già da anni, che adesso sono arrivati al pettine e che vanno sciolti con il massimo di determinazione, a prescindere dalle scadenze politiche. Posto che questi sono i problemi di fondo, nell'immediato vanno adottate misure che favoriscano quella mobilità all'interno del Paese, la cui carenza non dipende da un presunto rifiuto dei giovani meridionali a uscire di casa, ma dalla mancanza di politiche sociali che la rendano possibile e anzi la favoriscano. La questione cruciale del sistema Italia è un'estrema rigidità per cui vanno sprecate energie e risorse che sarebbero disponibili, con il risultato di determinare una maggiore iniquità sociale e un minore sviluppo economico. ASSOSIM: DIFFUSI I DATI DI NEGOZIAZIONE SUI MERCATI MOBILIARI-ANNO 2000 Milano 15 gennaio 2001 – Cresce l’operatività sui mercati regolamentati già registrata nelle precedenti rilevazioni di ottobre e luglio. Inoltre, i volumi intermediati in titoli azionari hanno superato del 70% circa i volumi negoziati nel ’99, mentre le operazioni effettuate sono quasi raddoppiate sempre in rapporto al 1999, evidenziando un maggior attivismo dell’investitore retail. E’ quanto emerge dal tradizionale rapporto stilato da Assosim e reso noto di recente, sui dati complessivi dell’anno 2000. Per quanto riguarda l’operatività sul Mot, si assiste ad un calo del 7% (in termini di volumi negoziati) rispetto all’anno precedente, così come il numero delle operazioni è in leggera diminuzione. Crescita molto contenuta sul "Fib 30": infatti il numero dei contratti rispetto al ’99 aumenta solo del 9%. Elevato, inoltre, l’incremento di opzioni isoalfa e warrants, come si era già rilevato nel corso del 2000. In particolare, i volumi intermediati sui warrants sono superiori del 90% rispetto a quelli del 1999 e il numero di operazioni è cresciuto del 180%; per le opzioni su titoli azionari il numero dei contratti negoziati è triplo rispetto a quello registrato nel 1999. Come già rilevato siamo i presenza di una crescente attività retail sui warrants ed ad attività di copertura degli intermediari sulle opzioni isoalfa. Per quanto riguarda le quote di mercato il rapporto Assosim evidenzia quanto segue: I dati relativi alle quote di mercato del comparto "azioni" vedono al primo posto Caboto Sim, seguita da Intermonte Securities Sim; Banca Imi si classifica al terzo posto. Nel Mot è prima Nuovi Investimenti Sim, con Uniprof Sim al secondo posto e Caboto Sim al terzo.Sui Warrants il primo intermediario è Unicredit Banca Mobiliare seguito da Citibank Na e Fineco Sim. Sull’Idem, per quanto riguarda il Futures sul Mib 30 il primo negoziatore è Banca Imi, con Eptasim al secondo posto e Banca Akros al terzo; mentre sulle opzioni sui titoli azionari guida la classifica Euromobiliare Sim, seguita da Citibank Na e Giubergia Ubs Warburg Sim. Si rileva una crescita della rappresentatività di Assosim rispetto al ’99 su tutti i comparti: infatti il totale delle quote di mercato degli intermediari Assosim per l’anno 2000 ammonta a 84% su "Azioni"; 86% su "Mot"; 87% su "Warrant"; 83% su "Isoalfa"; 81% su "Fib 30". Le società di trading on-line mantengono le loro posizioni di mercato; una di esse è presente tra i primi dieci operatori nei comparti "warrant" e "fib 30". Il taglio medio delle operazioni relativamente al comparto azionario conferma la tendenza al calo (da 17.839 euro nel 1999 a 15.845 euro nel 2000); in calo anche il valore medio delle operazioni dei primi tre intermediari in classifica.Nel comparto azionario Giubergia Warburg Sim e Deutsche Bank Sim, si confermano tra i primi dieci. Nei warrants troviamo Citibank al secondo posto e Societé Générale Parigi al sesto posto. Nel Fib 30 l’unico intermediario di matrice estera è SG Securities Milano al nono posto. Nel comparto "isoalfa" tra i primi dieci metà sono intermediari di matrice estera. DATI DI NEGOZIAZIONE ASSOSIM – 2000 Classifica dei primi dieci intermediari ASSOSIM nei comparti "azioni" e "fib 30"
Classifica dei primi dieci "GRUPPI" di intermediari ASSOSIM nei comparti "AZIONI" e "FIB 30"
1) MONTE PASCHI MERCATO SIM: cessata attività giugno 2000 per cessione di ramo d’azienda a Intermonte Securities Sim . 2) CARIVERONA BANCA: rilevata da ottobre 2000. 3) BANCA SELLA: rilevata da settembre 2000. 4) IMIWEB BANK è la nuova denominazione sociale adottata da @IMIWEB SIM dal 1° gennaio 2001.
EDISON, ATTRAVERSO INTERNATIONAL WATER, (J-V PARITETICA CON BECHTEL)ACQUISISCE LA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI DI TALLIN Milano,15 gennaio 2001 - International Water (joint venture paritetica tra Edison e Bechtel) e United Utilities International hanno concordato l'acquisto del controllo della AS Tallin Vesi, società che gestisce i servizi idrici di Tallin, capitale dell'Estonia. L'accordo prevede la cessione del 50,4% del capitale della società da parte del Comune estone per un controvalore di 1,338 miliardi di Corone Estoni, pari a circa 80 milioni di euro. La firma del contratto avviene a conclusione di un'agguerrita gara internazionale per la privatizzazione della Società concessionaria dei servizi idrici nell'importante città baltica, che conta ca. 420.000 abitanti. L'investimento in un Paese con eccellenti prospettive di sviluppo, quale è l'Estonia, si inserisce nella strategia di crescita all'estero e di sviluppo in ottica multiutility della Edison, per creare valore attraverso la diversificazione dei servizi e la ricerca di opportunità di business a lungo termine, con interessanti caratteristiche di redditività. International Water, controllata pariteticamente dalla Edison e dal gruppo statunitense Bechtel, è attiva a livello internazionale nel ciclo idrico integrato (captazione, potabilizzazione, distribuzione, smaltimento) ed opera per un complesso di circa 6,5 milioni di abitanti in Europa, Asia ed Australia DOPO 5 ANNI DI ASSENZA UNICREDIT TORNA SULL'EUROMERCATO Milano, 15 gennaio 2001 - Dopo alcuni anni di assenza UniCredito Italiano torna a raccogliere fondi sul mercato obbligazionario internazionale. L'ultima obbligazione senior internazionale emessa dal Gruppo risale infatti al 1995. Nei prossimi giorni UniCredit emetterà un international bond a tasso variabile con una scadenza di 5 anni e per un ammontare di 500 milioni di euro. Unico bookrunner a condurre l'operazione sarà UniCredit Banca Mobiliare. E' previsto un sindacato di collocamento che includerà diverse tra le maggiori banche di investimento internazionali. Il titolo sarà quotato alla Borsa di Lussemburgo. La lunga assenza di UniCredit dai mercati, insieme con l'eccellente reputazione dell'emittente (che gode di un rating Aa3 di Moody's, A+ con outlook positivo di S&P, AA- Fitch Ibca), fanno ritenere che l'emissione incontrerà una forte domanda da parte degli investitori istituzionali internazionali. DICHIARAZIONE SUI MUTUI DI GIOVANNI BAZOLI Milano, 15 gennaio 2001 - In relazione alla presa di posizione odierna dell'Abi sui mutui, il presidente di Banca Intesa, Giovanni Bazoli, ha dichiarato: "Condivido pienamente le preoccupazioni espresse dal presidente dell'Abi e la sua forte raccomandazione che, attraverso l'approvazione senza stravolgimenti del decreto legge, sia chiusa al piu' presto una fase di pericolosa incertezza che puo' penalizzare gravemente i mercati e che sembra lasciare spazio a spinte demagogiche incontrollabili. Ribadisco che in questa questione non sono coinvolti soltanto rilevanti interessi, ma anche valori e principi fondamentali, quali la certezza del diritto, la ratio di un istituto contrattuale come quello dei mutui a tasso fisso, la stessa cultura del mercato. Dalla tutela di questi valori non dipende solo la stabilità del sistema bancario, ma la stessa credibilità del nostro Paese sul piano internazionale". ART'È S.P.A. CRESCITA DEL FATTURATO SUPERIORE AL 30% RISPETTO AL 1999.IL M.O.L. SUPERA LE ATTESE E SI ATTESTA INTORNO AL 23% DEL GIRO D'AFFARI. Bologna, 15 gennaio 2001 Il C.d.A. di Art'è S.p.A., Società Internazionale d'Arte e Cultura, si è riunito per esaminare i dati preconsuntivi relativi alla chiusura d'esercizio 2000. Il fatturato, che nel 1999 era di 48,7 miliardi di lire, si è avvicinato nel 2000 ai 64 miliardi realizzando un incremento superiore al 30% e confermando il trend di crescita ininterrotta degli ultimi 9 anni. Le previsioni elaborate sia in sede di I.P.O. che nella semestrale, sono state superate anche grazie ad un ottimo andamento del fatturato nell'ultimo trimestre del 2000, pari a circa 20 miliardi. Nell'esercizio 2000, la Linea Opera ha superato i 45 miliardi di fatturato (+11%), mentre la linea Scripta ha fatto registrare un incremento di oltre il 150% superando i 16 miliardi di fatturato. La redditività a livello di M.O.L. si attesta intorno al 23% in termini di incidenza sul fatturato e risulta superiore alle aspettative espresse dal Management in sede di I.P.O. quando si prevedeva di confermare il livello di margine registrato nel 1999, pari a 12,2 miliardi di lire. Il Presidente di Art'è, Marilena Ferrari, ha così commentato i preconsuntivi di bilancio 2000: "I risultati dell'anno appena concluso hanno fornito due importanti conferme: da un lato la capacità del Gruppo di accrescere la propria quota di mercato, mantenendo inalterati i profili di redditività economica in termini percentuali, dall'altro le capacità del nostro Management di prevedere con grande precisione i parametri di sviluppo del nostro business. I clienti sono aumentati del 50%, passando dai 24.000 del 1999 agli oltre 36.000 di quest'anno. Per il 2001 stiamo sviluppando accanto alle principali linee Opera e Scripta, due nuovi settori: i Pezzi Unici ed i Gioielli d'arte, lanciati nell'ultimo trimestre dell'anno e che hanno già portato ottimi risultati. L'obiettivo del Gruppo è quello di affermarsi tra i maggiori operatori nel settore dell'arte a livello europeo". + 11% IL SETTORE DELLE MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO HA CHIUSO IL 2000 CON UNA PRODUZIONE RECORD Milano, 15 gennaio 2001 - Il settore delle macchine per la lavorazione del legno ha chiuso il 2000 con una produzione record: più 11% rispetto all'anno precedente, per un totale stimato in oltre 3.600 miliardi lire di valore. I dati sono stati forniti dall'ufficio studi dell'Acimall - l'Associazione Italiana dei costruttori di macchine e accessori per la lavorazione del legno, che giudica questo uno degli anni migliori nella storia recente del settore. Un ulteriore balzo in avanti rispetto al '99, quando la produzione era stata di 3.160 mld., in aumento del 2,5% rispetto al 1998. Gran parte del merito per questo eccezionale risultato spetta alle esportazioni che hanno raggiunto i 2.845 mld. con un incremento del 10& sull'anno precedente. L'Italia continua dunque a confermarsi uno dei maggiori produttori mondiali di macchine per il legno, con circa l'80% della produzione collocata sui mercati esteri, Stati Uniti ed Europa Occidentale in primo luogo anche se l'Est Europeo ed il Sud-Est Asiatico si stanno sempre più rivelando importanti per il settore. WEBEGG: DELIBERATA DALL'ASSEMBLEA LA QUOTAZIONE AL NUOVO MERCATO RENATO MANNHEIMER E ENRICO SASSOON ENTRANO NEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE Milano, 15 gennaio 2001 - L'Assemblea degli azionisti di Webegg (Gruppo Olivetti-Telecom Italia) ha deliberato di presentare la domanda di ammissione al Nuovo Mercato organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A. e, in sede straordinaria, di aumentare il capitale per l'importo massimo di nominali 23.723.440 euro al servizio dell'Offerta Globale finalizzata alla quotazione. L'operazione di quotazione avverrà, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di controllo, attraverso un'Offerta Globale articolata in un'Offerta Pubblica di Sottoscrizione (OPS) in Italia e un contestuale collocamento principalmente riservato a investitori professionali italiani e istituzionali esteri. In particolare, l'Assemblea ha deliberato l'ammontare massimo nominale dell'aumento di capitale, pari a 23.723.440 euro, determinando il relativo numero massimo di azioni da emettere, del valore nominale unitario di 2,5 euro, destinate al mercato e corrispondenti al 40% del capitale post quotazione; ha poi determinato in 10,65 euro il prezzo minimo per azione pari sostanzialmente al patrimonio netto della società. L'Assemblea ha inoltre conferito mandato al Consiglio di Amministrazione per determinare in tempi successivi le modalità e i termini definitivi dell'emissione, fissando in particolare il numero di azioni oggetto dell' offerta e il relativo prezzo di collocamento. In sede ordinaria l'Assemblea ha aumentato il numero degli amministratori in funzione della progettata quotazione in Borsa ed eletto alla carica il prof. Renato Mannheimer e il dr. Enrico Sassoon, secondo le raccomandazioni riportate dal Codice di Autodisciplina promosso dalla Borsa Italiana S.p.A. Infolink: www.webegg.it Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5
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