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10 FEBBRAIO 2001

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2001 ARLECCHINO NELLO SPAZIO (24 ­ 27 febbraio 2001)Dal 24 al 27 febbraio si svolge la V edizione del CARNEVALE DI BERGAMO organizzato dall'APPI in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e Camera di Commercio - Industria - Artigianato e Agricoltura di Bergamo.

L'iniziativa nata nel 1997 per celebrare il Carnevale con tutta la città e recuperare una manifestazione tradizionale in chiave moderna, è una straordinaria occasione di incontro -attraverso la festa- dei cittadini con i propri luoghi, la propria tradizione e la propria memoria.

Un Carnevale pieno di sorprese, una festa di piazza, fra giochi di luce e acrobazie, musiche e visioni, costellazioni, ritmi e improvvisazioni per dare al pubblico la possibilità di meravigliarsi e divertirsi come normalmente non capita.

Nei giorni della manifestazione un percorso originale si snoda fra le strade e le piazze della città, coinvolgendo in un tutt¹uno spettacolare chi agisce e chi guarda, artisti e spettatori.

Dal 24 al 27 febbraio arriveranno nella città di Arlecchino alcune tra le più importanti compagnie europee di teatro di strada.

I francesi Pin Pon -curiosi pompieri armati di lanciafiamme- stupiranno grandi e bambini con straordinari effetti pirici (sabato 24), gli inglesi Bedlam Oz con Slinkie Love, fanno giocare strani personaggi metallici creando una vera e propria drammaturgia per catturare l¹immaginario di grandi e bambini (domenica 25).

Dalla Spagna arriveranno Los Galindos -artisti circensi e trapezisti volanti- che con Amalgama, ultima loro produzione, hanno realizzato uno spettacolo di teatro di strada con fortissimi accenti comici che tiene il pubblico in continua tensione (sabato 24).

La compagnia italiana Molino Rosenkranz attraverso l¹ausilio di particolari strutture gonfiabili, che in sintonia con il tema del Carnevale 2001 assumono la forma di enormi pianeti, guiderà la parata degli Arlecchini nello spazio nelle strade della città vecchia (domenica 25 febbraio).

Martedì 27 chiuderanno la manifestazione i francesi Quidams e gli inglesi Falls Paradise con uno spettacolo visuale e itinerante che accende negli spettatori le fantasie dell¹infanzia, attraverso l¹evocazione di un mondo lunare e onirico, dal titolo Arlecchino nello spazio.

Infoline per il pubblico: 035.211421; - e-mail: playmony@tin.it 

e-mail: pressoffice@playcomm.it 

TORNA DALL'1 AL 13 APRILE 2001 LA FESTA DEI MELI IN FIORE A LANA (BZ)

FESTA DELLA FIORITURA NEL MERANER LAND: UN'IMMERSIONE TOTALE NEL MONDO DELLE MELE.

Il gusto della buona tavola il leit motiv di questa edizione. Tra le iniziative collaterali, mercatini delle pulci e di modernariato.

Ma "polenta e salsicce", piaceranno ancora ai "Bobos"? Il dilemma ha preoccupato...solo per qualche secondo gli organizzatori della Festa della Fioritura, che si svolgerà dall'1 al 13 aprile 2001 a Lana (Bz), nel territorio del Meraner Land. Perché il gusto della buona tavola, così importante nello stile di vita dei "bourgeois bohemes", i 30/40enni figli del "baby boom", sarà proprio il tema dominante di questa edizione della festa dei meli in fiore.

Dalla semina alla raccolta, un'immersione totale nel mondo delle mele

Il risveglio primaverile della natura a Lana diventa una vera "esplosione di colore", vista la quantità di meli che si trovano nella località conosciuta per essere il "frutteto del Tirolo". La Festa della Fioritura dura oltre dieci giorni, un lasso di tempo ideale per programmare almeno un bel fine settimana. Tra le iniziative in calendario, da non perdere le escursioni guidate nei frutteti del paese. Oltre a godere del magnifico colpo d'occhio degli alberi in fiore, i visitatori potranno conoscere dai contadini del luogo le tecniche di coltivazione, preservazione e raccolta delle piante da frutto. Alcune visite al museo di frutticoltura e alle cooperative di mele di Lana completeranno questa sorta di "tour a 360°" nel mondo delle mele.

Dopo la teoria...la pratica si fa a tavola!

La Festa della Fioritura ha come tema dominante le "settimane del buongustaio" e non potevano mancare dunque i momenti dedicati alla buona tavola. Si comincia dai pranzi a base di "polenta e salsicce" serviti durante le scampagnate nei frutteti per passare alle specialità altoatesine servite negli stand allestiti nella piazza principale di Lana. Il tutto, naturalmente, innaffiato dagli ottimi vini dell'Alto Adige.

Novità 2001 In occasione della manifestazione, il Museo degli Usi e Costumi di Foiana (frazione di Lana), metterà eccezionalmente in funzione il vecchio forno a legna esposto all'interno del museo dando così la possibilità ai visitatori di assistere alla cottura del pane nero tradizionale. Naturalmente, dopo la visione...si passerà subito alla degustazione!

Alla ricerca di oggetti antichi o di modernariato

Svago e divertimento assicurato anche grazie alle numerose iniziative collaterali organizzate durante la manifestazione: si potrà decidere di gironzolare lungo le vie del paese per trovare qualche oggetto particolare al mercatino delle pulci; oppure partecipare al ritrovo internazionale per amatori e collezionisti organizzato presso la Casa Raiffeisen, un antico palazzo antistante la piazza del paese. All'interno si può trovare di tutto: dai francobolli alle sorprese Kinder, dalle monete alle figurine, dalle cartoline alle schede telefoniche. Per chi preferisce la musica alla ricerca degli oggetti potrà assistere a concerti e serate folcloristiche oppure, perché no, godersi la vista di una bella sfilata di moda.

Il soggiorno alberghiero

Prezzi variabili a seconda della struttura alberghiera scelta. Negli alberghi 3 stelle da un minimo di lire 90 mila ad un massimo di lire 130 mila a persona al giorno, trattamento mezza pensione; negli alberghi a 4 stelle (forniti di strutture beauty-wellness) da lire 150 mila a lire 215 mila sempre a persona al giorno trattamento mezza pensione.

INFO: Consorzio Turistico Meraner Land tel. 0473.200443 - fax 0473.200188 http://www.meranerland.com  e-mail: info@meranerland.com Eidos tel. 049/8910709 e-mail: talarico@studioeidos.it 

 

ALLA FATTORIA DEL MULINO FLOVER SI IMPARA A CONOSCERE GLI ANIMALI

Pony, caprette, galline e colombi, canarini, pappagalli e pesciolini, cavie, scoiattoli e topolini, serpenti, iguane e tartarughe: ecco l'allegro caravanserraglio della fattoria A marzo il primo evento in programma per il 2001: la mostra di "Orchidee e Pappagalli".

Ci mancava solo la "mucca pazza" per confondere le idee, peraltro già nebulose, che i bambini hanno sugli animali di campagna. A dar retta alle cronache sembra che i giovani virgulti di città pensino che i polli "crescano al supermercato" e che le mucche siano di color "viola"! A fronte di tali credenze, urge uscire dall'urbe e portare i bimbi a visitare qualche casa di campagna. O magari, condurli a vedere la Fattoria del Mulino Flover a Ca' di David (Vr).

Un allegro caravanserraglio

Il complesso che ospita l'allegro caravanserraglio riproduce le fattezze di una vecchia fattoria del Nord Europa, con la ruota del mulino che gira lenta trascinata dall'acqua ed un cortile all'aperto, dove galline e colombi razzolano tranquilli e pony e caprette osservano mansueti i visitatori. Ci sono naturalmente anche le mucche...peccato che queste siano gli unici animali in tutta la Fattoria ad esser di plastica!

Dal "Portico dei Pesci" alla"Casa degli Uccelli"

All'interno la Fattoria del Mulino Flover è suddivisa in padiglioni. C'è il "Portico dei Pesci", che ospita i pesciolini più adatti a vivere negli acquari, da quelli coloratissimi a quelli più particolari; un dolce "frastuono" di cinguettii farà capire di essere in prossimità della "Casa degli Uccelli". In queste sale si possono vedere le specie più pregiate di pappagalli - sudamericani, africani e australiani - alcune di esse allevate a mano. Quest'ultimo è un tipo di allevamento che addolcisce il carattere dei pappagalli, consente di tenerli in mano e di insegnar loro parole e giochi. Ci sono anche canarini, uccellini esotici provenienti dall'Africa e cardellini. Nelle stesse sale troviamo un angolo molto amato dai bambini, quello dei roditori, con cavie, scoiattoli, topolini, furetti e cincillà.

Un'anaconda di oltre 2 metri la "mascotte" della Fattoria

All'entrata di ogni padiglione ci sono schede che illustrano le particolarità delle specie esposte. La maggior parte di esse è in vendita ma ci sono anche animali ospiti permanenti della Fattoria. Come l'anaconda, un serpente di oltre 2 metri diventata in breve tempo la "mascotte" di tutto il complesso. Chi ama i rettili potrà osservare da vicino anche pitoni e boa, camaleonti, iguane, pogone - le lucertole del deserto - gechi e tartarughe.

Mostre ed eventi alla Fattoria

Nel corso dell'anno la Fattoria del Mulino Flover ospiterà eventi e rassegne legate al mondo degli animali e delle piante. Il primo di questi sarà una mostra di "Orchidee e Pappagalli" (4-8 marzo 2001), un evento unico nel suo genere perché si potranno vedere insieme oltre 100 specie delle orchidee più rare e una cinquantina di esemplari di coloratissimi pappagalli LORI.

Info

L'ingresso alla Fattoria del Mulino Flover è gratuito. Si trova a Ca' di David (Vr), strada Rodigina 94/B, tel. 045/8265021 Orario: lun-sab 9.00-12.30, 15.00-19.30. Chiuso il lunedì e martedì mattina. Apertura domenicale: a febbraio 9.00-12.30, da marzo a maggio 9.00-12.30 e 14.30-19.00 Uscita autostradale Verona Est, tangenziale Sud, uscita Rovigo Legnago.

Ufficio Stampa: Studio Eidos tel. 049/8910709 fax 049/8910170 e-mail: talarico@studioeidos.it 

BAVARIA HOLLAND BEER.....BIRRA CON 3 SECOLI DI STORIA..... BROUWERSHYS MOOREES E LE ESCURSIONI - LO STABILIMENTO DELLA BAVARIA IN OLANDA, È APERTO A VISITE GUIDATE.

Brouwershys Moorees e le escursioni : lo stabilimento della Bavaria in Olanda, è aperto a visite guidate.

L'escursione inizia presso la Brouwershuys Moorees, l'accogliente punto di ricevimento situato presso il centro cittadino di Lieshout, dove nonno Swinkels "di persona" racconta come preparava la sua birra un secolo fa,riportando il visitatore al Brabante borgognone del 1719. Per accedere ai vari punti dello stabilimento e prendere visione di tutti gli aspetti del birrificio, la visita prosegue salendo sul caratteristico trenino "Bavaria Express". Il numero minimo di partecipanti alle escursioni è solitamente di 20 persone. Le visite sono organizzate dal lunedì al venerdì. Ogni anno oltre 25.000 ospiti visitano lo stabilimento della Bavaria. 

La Brouwershuys Moorees dispone di un ristorante al suo interno e anche di eccellenti strutture per la presentazione di prodotti e seminari fino ad un massimo di 500 persone. 

Lo testimoniano la sua storia e la sua tradizione. Lo spiega la sua qualità.

Lo confermano le cifre: degli oltre 5 milioni di ettolitri di birra prodotti annualmente, ben il 60% sono destinati all'esportazione. E che Bavaria Holland Beer abbia tutti i numeri per essere considerata una grande label internazionale lo ha ribadito anche l'accoglienza riservata dal mercato italiano. La birra Bavaria, presente in Italia da più di 25 anni, distribuita da Bavaria Italia, sta conoscendo un crescente successo: 350 mila ettolitri di volumi di birra venduti, oltre 60 miliardi di fatturato, una fetta di mercato complessiva che sfiora il 3% di quota. L'anno 2000 ha segnato una svolta significativa per l'immagine dell'azienda che ha presentato il nuovo marchio ed eseguito un approfondito restyling di tutti i packaging. 

Un successo suggellato anche dal lancio della Bavaria Premium, ultima "speciale" nata a Lieshout (sede della Bavaria in Olanda), che rafforza ulteriormente la completezza e la qualità della gamma di birre offerte ai consumatori italiani: dalla bionda Pilsener, all'analcolica Bavaria Malt,alle speciali 8.6 e Millennium Brew.

Segni evidenti dello spirito dinamico e innovativo di un'azienda che conta 3 secoli di tradizione nella produzione della birra.

Bavaria Italia Propone Una Confezioni Speciale Per Una Birra Speciale.

Con 4 bottiglie da 33 cl di Bavaria 8.6, la birra da meditazione ad alta gradazione alcolica, dal colore ambrato e gusto morbido, subito in omaggio un elegante bicchiere da 0,25 l, serigrafato. Prezzo indicativo al pubblico L. 7.600. msantospirito@shandwick.com 

BIENNALE ANTIQUARIA "TESORI DAL TEMPO" VERONA, 21 APRILE - 1 MAGGIO 2001, "DAI ROBOT AL GIOCHI SPAZIALI".

I mondi inaccessibili hanno sempre affascinato l'umanità e l'agonismo guerresco ed esplorativo ha acceso mille fantasie da epoche lontanissime ad oggi.

Le imprese spaziali dagli anni cinquanta/sessanta hanno avuto come avanguardie personaggi premessi dai fumetti e dalla prima filmografia del dopoguerra.

"Dai robot al giochi spaziali" vuole visualizzare la connessione fra la Terra (nostra o di esplorazione spaziale) e il cielo, all'interno del fantastico mondo dell'immaginario, oggi, quando molte di quelle passate intuizioni sono diventate realtà.

Un incontro fra le fantasie dei bambini di ieri e di oggi...

Molti di quei bambini hanno oggi 50-60 anni e nella loro infanzia hanno vissuto il conteggio alla rovescia dei primo volo spaziale umano, giocando con robot e giochi spaziali di latta, capaci di accendere mille fantasie marziane, che a volte anche un barattolo di latta con due fori per occhi e il coperchio alzato come testa simulavano.

L'esplorazione di un universo pieno di pericoli e di lusinghe ha comunque plasmato, nel momento più importante della adolescenza, la generazione che guida il mondo di oggi. Quella generazione non dimentica che il Robot (Robota = lavoro) era l'esempio della dedizione e del dovere e che lo spazio e la sua esplorazione erano la formula per puntare in alto, per scoprire il cielo e il suo imprevedibile potenziale, attraverso quella avventura spaziale che altro non è che l'incontro fra terra e cielo della mitologia greca e dei suoi eroi (Achille, Agamennone, ecc.), che con Cristoforo Colombo va verso la scoperta di terre lontane e sconosciute e che nell'Ottocento con Verne immagina la conquista dell'universo.

L"uomo cioè, dove non arriva con le sue gambe, arriva con la fantasia, ma spesso la sua fantasia si rivela essere la realtà!

In mostra una trentina di pezzi funzionanti, a molla, con meccanismi ad aria o, successivamente, con congegni motorizzati elettricamente a pile. Oggetti che per la loro particolarità estetica e per l'ottimo stato di conservazione, affascineranno i collezionisti più esigenti.

Info:e-mail: studio.gagliardi@tin.it 

MAN RAY - 2 GIUGNO - 28 LUGLIO ISCHIA - TORRE DI MICHELANGELO - CHARTA.

Pubblicato il catalogo per Man Ray - In quarta persona fotografie 1930 / 1955 (13 marzo - 15 maggio 2001 Roma - Galleria Il Segno, 15, 16, 17, 18 marzo Roma - Sala multimediale del Palazzo delle Esposizioni

proiezione dei quattro film realizzati da Man Ray.

La mostra Man Ray - In quarta persona, curata da Cecilia Casorati e Francesca Antonini e coordinata da Silvia La Padula, si apre con Optic Topic, multiplo realizzato da Man Ray nel 1974: una maschera d'argento dorato con una serie di piccoli buchi al posto degli occhi che indica simbolicamente dove porre lo sguardo per avvicinarsi all'opera di uno dei più grandi interpreti del Surrealismo.

Man Ray - In quarta persona, raccoglie circa CENTO FOTOGRAFIE DI DONNE, tra cui alcune foto di moda, realizzate nel 1937 e note con il titolo La Mode au Congo, il portfolio Femmes, che comprende ventisei immagini e la splendida serie I cinquanta volti di Juliet, i ritratti che Man Ray scattò alla seconda moglie tra il 1941 e il 1955. Anche in queste riproduzioni, come in tutta le fotografie di Man Ray si evidenzia come il suo interesse non risieda principalmente nel modello - corpo o oggetto che sia - che ha di fronte, quanto piuttosto in ciò che egli immagina o vuole farci immaginare; nondimeno l'attenzione dell'artista non è puntata verso la manipolazione dell'istante bloccato e fedelmente riprodotto dalla macchina fotografica, quanto verso la capacità della fotografia di riprodurre all'infinito quell'istante, liberando chi guarda (lo spettatore), così come chi è guardato (il modello), dall'inevitabile logoramento del tempo.

Il titolo - tratto da una dichiarazione di Man Ray relativa alla consuetudine, sua e di molti suoi contemporanei, di autoritrarsi - rivela l'assoluta indifferenza dell'artista nella fotografia come strumento di riproduzione fedele della realtà, come mezzo capace, meglio di qualunque altro, di creare somiglianza. "Come gli altri pittori, mi sono fatto anch'io l'autoritratto, anche in fotografia, ma ho avuto sempre la tentazione di deformare o modificare in modo tale l'immagine da far sparire ogni proposito di ricercarvi una somiglianza. Si potrebbe dire - in quarta persona."

La fotografia, che, come afferma Man Ray stesso, "può essere arte" e "non è arte", è stato il territorio privilegiato della sua ricerca artistica. I ritratti delle donne amate o semplicemente desiderate, degli amici artisti, le foto di moda, le copertine di libri e riviste, le riproduzioni dei suoi "oggetti d'affezione" e persino i rayogrammes, benché apparentemente così diversi, rivelano un denominatore comune: la costante ricerca di belle forme che siano contemporaneamente espressione intelligente della capacità dell'arte di stimolare il pensiero.

La rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con Rai Sat Arte, presenta: Le retour à la raison (1923), combinazione di una breve sequenza e di una serie di immagini fotografiche, Emak Bakia (1926), girato nei dintorni di Biarritz e presentato al Vieux Colombier, L'Etoile de mer (1928), su una poesia di Robert Desnos e infine, nel 1929, il lungometraggio Le Mystère du château des dés. Inoltre verrà proiettato il documentario The prophet of the avangarde, realizzato nel 1997 dal regista americano Mel Stuart, che racconta la storia di Man Ray dalla sua infanzia al periodo parigino.

Artista d'avanguardia tra i più interessanti ed eclettici, Man Ray (Philadelphia 1860 ­ Parigi 1976) affermatosi come il principale esponente del dadaismo americano ha scelto la fotografia come mezzo principale della sua ricerca, utilizzandola come strumento capace di sconcertare lo sguardo in maniera semplice. Il catalogo è pubblicato e distribuito da Charta.

In occasione della prima mostra dedicata a Giacomelli dopo la sua scomparsa (Roma Palazzo delle Esposizioni febbraio/aprile) vorrei ricordare un volume pubblicato da Charta nel 1995.

Poiche' sicuramente molta attenzione verra' dedicata dalla stampa all'esposizione romana, mi piacerebbe ci fosse la possibilita' di segnalare la monografia di Charta, anche perche' si tratta di un libro che, a cinque anni dall'uscita, continua senza flessioni ad essere distribuito in tutto il mondo riscuotendo ovunque consensi.

Giacomelli - La forma dentro (248 pag.; 238 bicromie; testi J.C.Lemagny, E.Carli; ed.it./ingl.; 80.000 lire) accompagnava la grande rassegna dedicata a Giacomelli dalla sua citta' natale Senigallia, l'ultima antologica importante con lui ancora in vita.

Ci piace ricordare che il maestro, che aveva stabilito con Charta un rapporto di rara simpatia, aveva amato molto sia la mostra sia il libro.

GIACOMELLI VOLUME PUBBLICATO DA CHARTA NEL 1995.

In occasione della prima mostra dedicata a Giacomelli dopo la sua scomparsa (Roma Palazzo delle Esposizioni febbraio/aprile) vorrei ricordare un volume pubblicato da Charta nel 1995.

Poiche' sicuramente molta attenzione verra' dedicata dalla stampa all'esposizione romana, mi piacerebbe ci fosse la possibilita' di segnalare la monografia di Charta, anche perche' si tratta di un libro che, a cinque anni dall'uscita, continua senza flessioni ad essere distribuito in tutto il mondo riscuotendo ovunque consensi.

Giacomelli - La forma dentro (248 pag.; 238 bicromie; testi J.C.Lemagny, E.Carli; ed.it./ingl.; 80.000 lire) accompagnava la grande rassegna dedicata a Giacomelli dalla sua citta' natale Senigallia, l'ultima antologica importante con lui ancora in vita.

Ci piace ricordare che il maestro, che aveva stabilito con Charta un rapporto di rara simpatia, aveva amato molto sia la mostra sia il libro.

L'ECOMUSEO DEL LAGO D'ORTA E MOTTARONE

L'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone sta lavorando a pieno ritmo. Sono numerose le iniziative che stanno coinvolgendo l'associazione culturale: si va dai laboratori didattici allestiti presso il Forum di Omegna e rivolti alle scuole elementari, alle conferenze del mercoledì sera che hanno come tema trainante il legno; dalle lezioni in classe sui boschi nelle favole, alle visite guidate nei Musei per scuole che arrivano anche da altre regioni italiane.

Un'attività intensa dunque che andrà con l'inizio dell'estate intensificandosi ulteriormente. Numerosi sono infatti gli appuntamenti previsti. Con la stagione estiva proseguirà l'annuale appuntamento con i "Musei Aperti", iniziativa questa di largo richiamo e successo che incuriosisce i turisti che visitano le zone del lago d'Orta e dintorni. E sono previste alcune giornate durante il periodo estivo dedicate ai cinque sensi.

Per questo motivo l'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone vuole coinvolgere diversi giovani nelle proprie attività. L'Associazione sta infatti cercando giovani diplomati/e e/o laureati/e che vogliano impegnarsi in un lavoro dinamico e culturale al tempo stesso sul territorio del lago d'Orta.

Il/la candidato/a ideale deve dunque essere flessibile e comunicativo e anche motivato alla ricerca e allo studio del territorio e dell'ambiente dal punto di vista storico-culturale.

E' preferibile inoltre la conoscenza di due lingue straniere.

Chiunque fosse interessato può inviare il proprio curriculum vitae corredato di foto tessera entro e non oltre il 28 febbraio p.v. al seguente indirizzo:

Associazione Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone, Piazza Unità d'Italia 2

28028 Pettenasco (No) - Info:0323/89622 oppure allo 0323/888621.

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