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14 MARZO  2001

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A NAPOLI I LAVORI DEL TERZO GLOBAL FORUM DEDICATO ALL'E-GOVERNMENT COME STRUMENTO DI DEMOCRAZIA E SVILUPPO

Milano, 14 marzo 2001 - A Napoli il 15,16,17 marzo avranno luogo i lavori del terzo Global Forum dedicato all'e-government come strumento di democrazia e sviluppo, organizzato dal governo italiano e dalle Nazioni Unite. Quella di Napoli segue le edizioni di Washington nel 1999 e di Brasilia nel 2000. Verrà valutato quanto le tecnologie dell'informazione e lo strumento Internet possano incidere sul progresso civile, economico e sociale e quanto e come i Paesi possano e debbano utilizzarle correttamente per la crescita e lo sviluppo dei popoli. Interverranno, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Giuliano Amato, il Presidente della regione Campania Antonio Bassolino, il Ministro per la Funzione pubblica Franco Bassanini, il Segretario Generale dell'Ocse Donald Johnston, Stefano Rodota' Presidente dell'Autorità Garante per la privacy, Michel Sapin Ministro per l'Amministrazione pubblica francese, Gianni Billia presidente dell' Inail, Franco Lucchesi presidente dell'Aci, Rino Serri Sottosegretario agli Esteri. Infolink: http://www.globalforum.it/ 

NUOVI MERCATI,EUROPEI: L'ESTONIA VARA UNA PROPRIA INIZIATIVA "E-EUROPE"
Milano, 14 marzo 2001 - In preparazione all'adesione all'Unione europea, l'Estonia ha varato un proprio programma nello spirito dell'iniziativa "e-Europe" dell'Ue. Il 7 marzo, le imprese ed il governo dell'Estonia hanno varato il progetto "Vaata Maailma", che sosterrà l'uso di Internet e si propone di migliorare la qualità della vita dei cittadini estoni e la competitività dell'Estonia in Europa. I partecipanti al progetto sperano che "Vaata Maailma" aumenterà la penetrazione di Internet in Estonia, fino a raggiungere il 74 per cento in tre anni, raggiungendo un livello che permetterebbe all'Estonia di superare la Finlandia. Raul Parusk, direttore generale di Hansapank, una delle società che partecipano al progetto, ha dichiarato a proposito di "Vaata Maailma": "Per creare una situazione tale che il maggior numero possibile dei residenti dell'Estonia vorranno e potranno usare Internet, dovremo sviluppare la società dell'informazione o un ambiente che sia in senso lato uno "Stato elettronico". Il metodo più rapido ed efficiente è la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato". Il primo ministro estone Mart Laar ha elogiato il progetto e invitato ad un'intensa cooperazione tra tutti i settori della società al fine di assicurarne il successo. "In qualità di primo ministro sono entusiasta del varo del progetto "Vaata Maailma" per la promozione della società dell'informazione, avviato dal settore privato estone. Tale iniziativa può però avere successo solo se il suo sviluppo si avvale di una cooperazione efficiente tra lo Stato, il settore privato e le organizzazioni senza fini di lucro, concentrandosi non tanto sull'aspetto tecnico del progetto, quanto sul popolo estone, con i suoi sogni ed aspettative".

DA DEUTSCHE BANK BOND DA 5 MILIARDI DI EURO PER KFW (ISTITUTO TEDESCO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE)
Milano, 14 marzo 2001 - Deutsche Bank sarà bookrunner e responsabile del collocamento per il piano di emissioni obbligazionarie dell'Istituto di credito tedesco per la ricostruzione industriale (Kreditanstalt fúr Wiederaufbau - Kfw). La prima emissione, che costituisce un benchmark issue, è prevista entro la fine di marzo (con scadenza 4 luglio 2011): sarà un bond decennale di 5 miliardi di euro con rating tripla A (AAA/Aaa) e sarà successivamente trattato sul circuito Euro Mts. Kwf Euro Benchmark Programme è stato presentato ieri a Milano e prevede una seconda tranche di pari importo entro la fine dell'anno. Al collocamento parteciperanno anche Schroder Salomon Smith Barney e Ubs Warburg. Ralf Buschmann, managing director del Debt Capital Market di Deutsche Bank, spiega: "Il volume di questa emissione, che nel primo anno raggiungerà i 10 miliardi di euro, consentirà a Kfw di diventare un big player nel mercato dei capitali, attraverso la raccolta di finanziamenti non solo nell'area Euro, ma anche a livello internazionale". Kfw, partecipata all'80% dalla Repubblica Federale di Germania e al 20% dalla federazione dei 16 stati, fa capo al Ministero della Finanze tedesco, che garantisce per tutte le obbligazioni contratte dall'emittente e fa sì che i bond siano equiparati alle emissioni del tesoro (rating AAA/Aaa). Alla fine del 2000 il patrimonio dell'Istituto ammontava a 223 miliardi di euro.

ACCORDO AIR FRANCE/ALITALIA?? FORSE, CHISSÀ.....
Parigi, 14 marzo 2001 - A margine del grande seminario internazionale in cui sono state presentate ad una folta schiera di giornalisti ed operatori del settore di tutto il mondo le attività della Società Air France Industries, la divisione della Compagnia aerea responsabile della manutenzione e sicurezza dalla flotta AF (239 aerei, compresi 5 Concorde) - nonchè fornitrice di servizi per molti altri vettori in tutto il mondo - il Presidente e Direttore Generale di Air France Jean-Cyril Spinetta, interpellato in merito ad un possibile accordo con Alitalia, non ha escluso tale possibilità. Ricordiamo che Air France già opera congiuntamente con la grande Compagnia statunitense Delta Airlines, con un accordo commerciale e tecnico - oltre ad intrattenere rapporti, principalmente nel campo manutenzione aerei ed altri servizi tecnici, con diversi altri vettori mondiali. Sono stati anche annunciati gli accordi recenti con Air Vietnam e con China Eastern. Riguardo Alitalia, il Presidente Spinetta ha solo confermato - per ora - i prossimi incontri con il management della Compagnia italiana, pur dicendosi aperto ad esaminare le varie opportunità che potrebbero risultarne per entrambe le società.

AIR FRANCE INDUSTRIES - CONTRAT DE PARTENERIAT AVEC VIETNAM AIRLINES ET CHINA EASTERN AIRLINES
Paris, 14 Mars 2001 - Dans le cadre d'un contrat de partenariat, Vietnam Airlines et China Eastern confient à Air France Industries plusieurs grandes visites d'Airbus A320 et A340. Air France Industries, qui assure actuellement le support èquipements des dix A320 de Vietnam Airlines, et a effectué des révisions moteur CFM56-5C pour China Eastern, s'inscrit sans une relation de partenariat permettant, à terme, un transfert de compétence et d'ingénierie vers ces deux compagnies pour leur permettre une autonomie sur les visites de grand entretien. L'accord passé avec Vietnam Airlines prévoit que la compagnie de Hanoi acquerra à la fin de l'année l'autonomie pour la réalisation des visites inttérmediaires (4C-5 ans) des dix Airbus A320 qu'elle exploite. Air France Industries prendra en charge les quatre premiers appareils dans son Centre Industriel de Toulouse en meme temps que sera assurée la formation des techniciens et managers de Vietnam Airlines. Les six avions suivants seront traités à Hanoi (Ho-Ci-Min) avec l'appui d'Air France Industries. Parallèlemet, les équipes d'ingénierie d'Air France Industries étudieront la modernisation des installations d'entretien de Vietnam Airlines. Celui conclu avec China Eastern repose également sur un transfert de savoir-faire. Deux des cinq Airbus A340 seront traités à Orly procainement pour des visites 4C-5 ans. A cette occasion, les techniciens et managers de China Eastern seront formés sur les chantiers. La visite des trois autres avions aura lieu à Shanghai à partir de mi-2001, avec une assistance d'Air France Industries. Face à une forte concurrence, l'adaptabilité du produit "Customized Fleet Service", lié à la longue expérience accumulée par Air France Industries sur les A320 et A340 s'est avérée un avantage décisif. Air France Industries est fiére des ces partenariats qui s'inscrivent dans un souci permanent d'écoute des besoins des compagnies aériennes lui permettant de contribuer, au meilleur cout, a la fiabilité de leur exploitation.

NEW VIETNAM AIRLINES AND CHINA EASTERN PARTNERSHIP AGREMENTS WITH AIR FRANCE INDUSTRIES FOR AIRBUS A320 AND A340 HEAVY MAINTENANCE CHECKS
Parigi, 14 marzo 2001 - Air France Industries, which currently provides component support for all ten A320s operated by Vietnam Airlines, and services China Eastern's fleet of CFM56-C engines, has now entered into a partnership designed to lead to a skills and engineering transfer that will ultimately enable the two airlines to perform their own heavy maintenance checks. Under the terms of the agreement signed with Vietnam Airlines, the Hanoi (now Ho-Ci-Min)-based carrier should be sufficiently autonomous by yer-end to carry out its own IL checks (4C-5 yers) on the ten Airbus A320 it operates. Air France Industries will take charge of the first four aircrafts at its Toulouse heavy maintenance facility and simultaneously train Vietnam Airlines technicians and managers. The next six aircrafts will be overhauled in Hanoiwith support from Air France Industries. At the same time, engineering teams from Air France Industries will carry out a study with a view to modernizing Vietnam Airlines' maintenance facilities. The agreement signed with China Eastern is also based on a transfer of know-how. Two of the five Airbus A340s operated by China Eastern are to fly to Orly in the near future for their 4C-5year checks. Technicians and managers from China Eastern will be trained on the job during these checks. Overhauls on the three remaining aircrafts will take place in Shanghai from mid-2001, with assistance from Air France Industries. In the face of fierce competition, the adaptability of the "Customized Fleet Service" product, based on Air France Industries' long track-record with A320 and A340s, proved a decisive advantage. Air France Industries is proud to announce these partnerships, which reflect its ongoing concern to respond to the needs of airlines and help them bolster reliable operations at the most reasonable cost.

LA FONDAZIONE CARIPLO ACCELERA SULLE FONDAZIONI DELLE COMUNITA' LOCALI E IL PROSSIMO 19 MARZO, A MILANO, UN CONFRONTO SULLE FONDAZIONI LOCALI
Milano, 14 marzo 2001 - La Fondazione Cariplo accelera sul progetto delle Fondazioni delle comunità locali: la Commissione Centrale di Beneficenza ha infatti deliberato di accorpare le erogazioni settoriali e territoriali (pari a un valore annuo di circa 40 miliardi), affidandone la gestione alle Fondazioni sul territorio, valorizzando così ulteriormente, attraverso strutture autonome e profondamente radicate nel territorio, il raggiungimento di quegli obiettivi di efficacia operativa e di trasparenza che la Fondazione si è posta prioritariamente. Le Fondazioni delle comunità locali vengono così ad assumere un ruolo sempre più centrale nell'ambito della strategia operativa della Fondazione Cariplo che, come sottolineato ieri dal Presidente Guzzetti nel corso di una conferenza stampa, "completata la riforma dello Statuto e realizzato il totale rinnovo degli Organi di governo, può dedicare tutte le proprie energie a realizzare nel modo più efficace la propria missione, ovvero esprimere al meglio il proprio ruolo di motore dello sviluppo civile, oltreché economico, del proprio territorio di elezione ". La conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche i Vice Presidenti Carlo Sangallí e Aldo Scarselli e il Segretario Generale Renato Ravasio, è stata anche l'occasione per presentare il programma di un importante convegno dedicato proprio al tema delle fondazioni locali, che la Fondazione organizza il prossimo 19 marzo presso il Centro Congressi Cariplo di Milano. Al convegno saranno presenti alcuni degli esponenti delle principali Community Foundations del mondo (dalla Charles Stewart Mott Foundation alla Community Foundation Silicon Valley, dalla Community Foundation of Canada alla VIA Foudation della Repubblica Ceca) che porteranno una testimonianza diretta della sempre maggiore importanza che queste innovative istituzioni vanno assumendo. sia in termini quantitativi, sia qualitativi, caratterizzandosi ormai come la nuova frontiera della filantropia. Nel corso del Convegno sarà presentata anche l'esperienza della Fondazione della provincia di Lecco, la prima varata dalla Fondazione Cariplo, che, a meno di due anni dalla costituzione si sta rivelando un'esperienza di straordinario successo ed efficacia.

IL PROGETTO FONDAZIONI DELLE COMUNITA' LOCALI
Milano, 14 marzo 2001 - Al fine di perseguire in modo più efficace ed efficiente i propri fini statutari e di favorire la crescita di una forte società civile e quindi permettere una concreta e reale attuazione dei principi di sussidiarietà, la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincie Lombarde ha deciso di lanciare un progetto volto a promuovere la costituzione di Fondazioni delle Comunità Locali nei territori in cui la Cariplo ha tradizionalmente operato. Tale decisione nasce da uno studio approfondito che ha mostrato le enormi potenzialità di tali istituti i quali, non solo rappresentano il settore di più rapida crescita della filantropia degli Stati Uniti, ma si stanno velocemente diffondendo in tutto il mondo ed in particolare in Europa. L'obiettivo nei prossimi cinque anni sarà di: costituire 10- 15 Fondazioni delle Comunità Locali totalmente indipendenti e operanti, almeno inizialmente, a livello provinciale in Lombardia e nei territori di Novara e Verbania; creare una rete di istituzioni che possano assistere la Fondazione Cariplo ed altri enti di erogazione nella distribuzione a livello locale di contributi per fini d'utilità sociale; coinvolgere un ampio numero di cittadini nell'organizzare e gestire una fondazione di erogazione volto al miglioramento della qualità della vita della loro comunità; aumentare i fondi e le risorse di origine privata per fini d'utilità sociale. Tali fondazioni dovranno essere in grado di svolgere i seguenti compiti: sviluppare un'ampia e approfondita conoscenza delle esigenze e delle potenzialità della società civile; offrire vari ed articolati servizi sia a tutti i potenziali donatori che alle nonprofit; dotarsi di una struttura operativa in grado di distribuire e monitorare contributi di modesta entità volti a perseguire fini d'utilità sociale. Al fine di assistere le comunità locali nel perseguimento di un simile obiettivo la Fondazione Cariplo offre i seguenti incentivi: un primo contributo di 100 milioni necessario per conseguire la personalità giuridica; la costituzione di un fondo patrimoniale presso di sé di 9.900 milioni i cui frutti verranno annualmente conferiti alla Fondazione locale perché li distribuisca nel proprio territorio; la proprietà di detto fondo se dopo tre anni di attività la Fondazione locale avrà raggiunto i propri obiettivi strategici e dimostrato di aver conseguito un'elevata legittimazione sociale; fino a 200 da distribuire sul territorio se, durante i primi sei mesi di vita, la Fondazione locale saprà raccoglierne altrettanti per il perseguimento di scopi d'utilità sociale; fino a 10 miliardi per incrementare il patrimonio se nei primi 10 anni di vita la Fondazione locale saprà raccoglierne almeno 5 per lo stesso fine; la possibilità di usufruire dei canali della Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde per l'investimento patrimoniale; assistenza tecnica, corsi di formazione e collegamenti telematici. Per poter partecipare al progetto ogni comunità interessata dovrà: dotarsi di uno statuto che permetta di costituire una fondazione di diritto regionale lombardo avente le caratteristiche onlus; presentare un piano strategico triennale comprensivo di bilancio operativo; individuare un consiglio d'amministrazione autorevole, rappresentativo e disinteressato; dotarsi di un proprio personale volontario o retribuito; assumersi tutti i costi relativi alla gestione della struttura.

GRUPPO BIPIEMME - BANCA POPOLARE DI MILANO ESERCIZIO 2000 UTILE NETTO L. 442 MILIARDI (L. 330 MILIARDI AL 31.12.1999)
Milano, 14 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione del 6 marzo ha esaminato ed approvato i risultati dell'esercizio 2000 - trasmessi per l'esame di competenza al Collegio Sindacale e alla società di revisione - che evidenziano, a livello Gruppo, un utile netto in crescita a L. 442 miliardi (+33,8%) ed a livello della sola capogruppo Banca Popolare di Milano un utile netto di L. 377 miliardi (+21,6%). L'attività del Gruppo nel 2000, tesa alla realizzazione dei primari obiettivi di strategia commerciale e organizzativa, si è riflessa sui principali risultati economici e patrimoniali, che hanno registrato progressi di assoluto rilievo. In particolare si evidenzia l'ottimo risultato consolidato dell'utile derivante dalle attività ordinarie, che ha registrato un incremento del 58,1%, attestandosi a L. 692 miliardi. L'andamento positivo di tutti i comparti ha contribuito al raggiungimento di tale traguardo; nel dettaglio si sottolinea la crescita della raccolta diretta da clientela (+10,8%), che raggiunge i L. 28.117 miliardi, a cui si affianca un ancor più lusinghiero +21,4% degli impieghi a clientela, che si sono attestati a L. 29.310 miliardi e che continuano a mantenere un basso grado di rischiosità, confermato dalla costante contrazione delle sofferenze nette e dall'incidenza delle stesse sul totale impieghi, pari allo 0,6%. Le ottime performance registrate si sono immediatamente riflesse sull'andamento delle quote di mercato domestiche (medie di periodo). La quota della raccolta è salita dall'1,86% all'1,92%, confermando un trend già in atto da alcuni anni; in tale ambito si evidenzia la quota sui c/c che ha raggiunto il 2,57%. La quota di mercato degli impieghi sale all'1,74% - dall'1,60% del 1999 -, continuando il trend di sviluppo intrapreso negli ultimi esercizi. Il risparmio gestito e quello amministrato del gruppo evidenziano anch'essi andamenti positivi, con crescite rispettivamente del 2,9% e del 7,6%. Il volume del risparmio gestito si attesta a L. 25.875 miliardi (valore al netto di duplicazioni di dati per le gestioni in fondi e per prodotti assicurativi). La crescita del comparto è trainata in particolare dai prodotti di gestione in quote di Fondi (+18,1%, L. 5.917 miliardi) e da quelli assicurativi (riserve tecniche +75,5%, L. 2.340 miliardi), mentre registrano una flessione i Fondi Comuni (-8,6%, L. 12.050 miliardi). La quota di mercato dei soli Fondi Comuni di diritto italiano gestiti da Bipiemme Gestioni Sgr si attesta al 2,20% dal 2,16% di fine '99. Il risparmio amministrato della sola clientela ordinaria si posiziona a L. 28.921 miliardi, portando il totale della raccolta indiretta a L. 54.796 miliardi (+5,3%). A livello economico si registra un margine di intermediazione consolidato di L. 2.421 miliardi in crescita del 16,9% rispetto al 1999. In tale ambito particolarmente brillante l'andamento del margine di interesse (+19,8% a L. 1.207 miliardi), grazie al già citato positivo andamento dei volumi intermediati con la clientela ordinaria ed alla tenuta dello spread che continua a mantenersi al di sopra della media di sistema (oltre 50 b.p.). Le commissioni nette registrano una crescita del 14,4% a L. 956 miliardi, trainate dalle commissioni sul risparmio gestito (per effetto della crescita dei volumi medi e della quota della componente azionaria), dalle commissioni nette da intermediazione (per effetto dello sviluppo del risparmio amministrato) e dalle commissioni nette sui servizi bancari. Si segnala infine la performance dei profitti da operazioni finanziarie +68,7% a L. 65 miliardi. Il complesso dei costi non finanziari si attesta a L. 1.541 miliardi (+6,8%), evidenziando una crescita dei costi del personale del +6,8% (a L. 871 miliardi) e delle spese amministrative del +6,9% (a L. 509 miliardi). L'aumento delle spese del personale è ascrivibile all'introduzione nello schema retributivo di un sistema incentivante correlato ai risultati ed alla crescita numerica del personale sia della capogruppo (da 6.528 unità a 6.631) legato allo sviluppo delle attività internet e del call center, che al rafforzamento degli organici delle società del Gruppo correlato all'incremento delle attività sviluppate. Il cost income, comprensivo degli ammortamenti, si posiziona al 63,6% migliorando di oltre 6 punti percentuali rispetto al 1999 (69,6%). Il risultato lordo di gestione consolidato si attesta pertanto a L. 880 miliardi in progresso del 39,9% sul '99. Il saldo degli accantonamenti e delle rettifiche risulta inferiore di circa L. 3 miliardi rispetto al 1999, pur in presenza di rettifiche su immobilizzazioni finanziarie per L. 66 miliardi (+45 miliardi rispetto al 1999), per la maggior parte riferibili alle rettifiche su titoli immobilizzati rivenienti dall'operazione di cartolarizzazione di crediti effettuata nel 1999, oltre alla svalutazione della partecipazione nell'Istituto Centrale delle Banche Popolari (L. 17 miliardi). L'utile ordinario pertanto si posiziona a L. 692 miliardi (+58,1%) e, dopo componenti straordinarie (L. 23 miliardi, -79,5% sul 1999) ed imposte per L. 273 miliardi (tax rate 38,1%), l'utile netto del Gruppo raggiunge L. 442 miliardi con un incremento del 33,8% (pari a L. 111 miliardi) rispetto ai dodici mesi precedenti. Continua inoltre il rafforzamento patrimoniale, con il patrimonio netto che si attesta a L. 3.434 miliardi (+10,4%). Il Roe si posiziona al 14,8% in crescita rispetto all'11,9% del 31.12.99. Anche a livello della sola Capogruppo, Banca Popolare di Milano, si evidenziano ottimi andamenti in linea con quelli del Gruppo, tra i quali si segnalano: raccolta diretta da clientela: L. 27.838 miliardi (+9,9%); impieghi con la clientela: L. 29.934 miliardi (+17,4%); risparmio gestito: L. 24.923 miliardi (+3,0%); risparmio amministrato clientela ordinaria: L. 27.895 miliardi (+5,9%); margine di interesse: L. 1.180 miliardi (+19,7%); risultato di gestione: L. 790 miliardi (+32,2%) utile ordinario: L. 605 miliardi (+48,2%); utile netto: L. 377 miliardi (+21,6%) patrimonio netto: L. 3.438 miliardi (+8,1% sul '99); cost income: 64,3% (da 69,5%). In base ai lusinghieri risultati il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea la distribuzione di un dividendo di L. 440 per azione (+10% sul '99), che sarà posto in pagamento a partire dal 24 maggio p.v. Il titolo Banca Popolare di Milano quoterà ex cedola dal 21 maggio prossimo. Nell'ambito del Gruppo si evidenzia inoltre il cresciuto apporto delle società prodotto alla formazione dell'utile netto consolidato, superiore di L. 65 miliardi rispetto a quello della Capogruppo (L. 45 miliardi in più rispetto al '99). La strada dell'efficienza e della redditività, ormai intrapresa da alcuni anni, ha portato le società controllate a rappresentare importanti asset per il Gruppo ed a generare un considerevole risultato economico. In particolare si segnalano Bipiemme Gestioni Sgr, ove è concentrata tutta l'attività di asset management del Gruppo, il cui utile netto supera L. 32 miliardi, Bipiemme Vita, società assicuratrice del Gruppo, con L. 24 miliardi di utile netto, Banca Akros, investment bank del Gruppo, con L. 20 miliardi di utile netto e Bpm Ireland, con Lit. 9 miliardi di utile netto. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di convocare l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Banca in prima e seconda convocazione rispettivamente per i giorni 20 e 21 aprile 2001. In particolare l'Assemblea Straordinaria sarà chiamata a deliberare in merito alle seguenti proposte: conversione del capitale sociale in Euro - ai sensi del D. Lgs. n. 213/98, successivamente modificato dal D. Lgs. n. 206/99 - da realizzarsi con aumento gratuito del capitale sociale mediante aumento del valore nominale di ciascuna azione da L. 5.000 a L. 5.808,81, contestuale determinazione in Euro 3 del valore nominale di ciascuna azione e conseguente ridenominazione dell'intero capitale sociale in Euro; conferimento al Consiglio di Amministrazione - ai sensi dell'art. 2443 codice civile - della facoltà di aumentare a pagamento, in unica o più soluzioni ed entro il termine massimo del 31.12.2001, il capitale sociale per un ammontare massimo di nominali Euro 400 milioni, mediante emissione di massime n. 133.333.333 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 3 cadauna, da offrire in opzione ai portatori di azioni ordinarie ed ai portatori di obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario "Banca Popolare di Milano Partial Coupon 1998-2008 convertibile subordinato", con facoltà altresì di determinare modalità e termini dell'operazione, ivi compresi il numero delle nuove azioni, il rapporto d'opzione con le azioni e le obbligazioni convertibili in circolazione, la determinazione del sovrapprezzo, nonché l'eventuale emissione, contestualmente o meno rispetto all'emissione di nuove azioni, di warrants, gratuiti o a pagamento e la conseguente destinazione di parte dell'aumento al servizio degli stessi; conseguenti modifiche dello Statuto sociale. Con riferimento alla serie di interventi deliberati dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 13 febbraio 2001 e finalizzati al rafforzamento patrimoniale in vista dell'acquisizione della Banca di Legnano, il Direttore Generale, Ernesto Paolillo, ha provveduto, avvalendosi della delega ricevuta, ad individuare gli Arrangers per i diversi strumenti finanziari previsti. Il criterio guida nella scelta è stato quello di perseguire la migliore esecuzione tecnico/organizzativa, nel rispetto degli obiettivi di collocamento e della tempistica concordata con le Autorità di Vigilanza. Aumento di capitale L'operazione di aumento di capitale - che presumibilmente verrà attuata entro il primo semestre dell'anno - sarà gestita da un consorzio promosso da Banca Popolare di Milano, Mediobanca e Banca d'Intermediazione Mobiliare Imi. L'operazione di emissione per 160 milioni di Euro di strumenti innovativi di capitale denominati "Preference Shares" vedrà la Goldman Sachs nella posizione di Arranger. La stessa Goldman Sachs e Banca d'Intermediazione Mobiliare IMI ricopriranno il ruolo di Joint Bookrunners nel collocamento dei titoli. L'offerta sul mercato di obbligazioni subordinate Upper Tier 2 per 160 milioni di Euro e Tier3 per 140 milioni di Euro, effettuabile sotto il programma di Euro Medium Term Notes varato dalla Banca nello scorso mese di Novembre, sarà curata congiuntamente da Goldman Sachs e Banca d'Intermediazione Mobiliare IMI, che agiranno quali Joint Lead Managers e Joint Bookrunners. La cartolarizzazione, in parte anche in forma sintetica, di un portafoglio di attività della Banca composto da mutui ipotecari residenziali, prestiti e titoli obbligazionari di aziende, asset-backed securities e credit derivatives sarà strutturata da Citibank - Schroder Salomon Smith Barney, che agirà quale Advisor ed Arranger. La stessa Citibank - Schroder Salomon Smith Barney e JP Morgan saranno Joint Bookrunners nel collocamento dei titoli (residential mortgage-backed securities) collateralizzati dal portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduto.

CREDITO VALTELLINESE: UTILE ORDINARIO ANNO 2000: +49.8%
Sondrio, martedì 14 marzo 2001 L'andamento degli aggregati patrimoniali del Credito Valtellinese per l'esercizio 2000 esprime risultati positivi, che si riflettono nei principali dati gestionali: - Utile lordo delle attività ordinarie in crescita del 49,8% rispetto all'esercizio precedente; - Oltre 47,1 miliardi l'utile netto (+8,2% rispetto al '99); - Proposta di dividendo all'Assemblea dei Soci del 21 aprile 2001 di Lit. 700 per azione; tale remunerazione - invariata rispetto allo scorso anno - si confronta con il significativo incremento del numero delle azioni in circolazione per effetto dell'operazione di conversione di warrant; - Decisa espansione dei servizi Internet con oltre 20.000 clienti della linea banc@perta; Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha esaminato in data odierna i dati di Bilancio della società al 31 dicembre 2000. Nel complesso i mezzi finanziari raccolti dalla banca hanno raggiunto gli 11.279 miliardi, incrementandosi di oltre il +7,8% rispetto ai livelli di fine '99. Al suo interno, la raccolta diretta si conferma in crescita (+14,8%), superando i 4.924 miliardi (4.289 miliardi a fine 1999), così come la raccolta indiretta, che raggiunge i 6.355 miliardi, in incremento del 3% rispetto al dato di fine dicembre '99 (6.171 miliardi). Il risparmio amministrato (3.352 miliardi) ha mostrato una crescita del +2,9%, mentre il risparmio gestito ha raggiunto i 3.003 miliardi, superando di circa il 3% l'analogo aggregato di fine dicembre '99 (2.915 miliardi) Significativo il livello di crescita dei Crediti verso la Clientela (+16%) che hanno raggiunto la consistenza complessiva di circa 3.462 miliardi rispetto ai 2.985 miliardi del 1999. A fronte di questa espansione dell'attività creditizia il rapporto fra le sofferenze nette e gli impieghi netti permane su livelli assai ridotti (2% rispetto al 2,2% di fine dicembre '99). Dal lato dei risultati economici, nell'esercizio 2000 il Credito Valtellinese ha conseguito risultati particolarmente positivi, soprattutto nei comparti ad elevato potenziale strategico, in una logica di continuità e sviluppo dei processi di rafforzamento che hanno caratterizzato gli ultimi esercizi. Nell'anno il margine d'interesse ha fatto registrare un incremento percentuale del +6,7%: il margine in questione ammonta infatti a fine esercizio a 135,6 miliardi a fronte di 127,1 miliardi di fine 1999. Il margine d'intermediazione - determinato dalla somma del margine della gestione denaro con il margine da servizi, i dividendi e i profitti netti da operazioni finanziarie - sale a 325,2 miliardi, con un incremento del +28% rispetto al 31 dicembre 1999 (254,1 miliardi). Tale incremento evidenzia la capacità della Banca di saper accrescere e rafforzare, nel corso dell'esercizio, la redditività implicita nel proprio volume di affari. Lo sviluppo delle attività e della rete distributiva ha comportato una crescita delle spese amministrative dell'8,3% rispetto ai 160,9 miliardi di fine '99. Nel dettaglio si osserva il contenuto aumento dei costi per il personale (+4,2%), mentre le altre spese amministrative crescono del +12,6% rispetto al dato riferito all'esercizio precedente. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali presentano un profilo non omogeneo rispetto al corrispondente dato di fine '99 dove erano ricompresi gli ammortamenti sui beni concessi in leasing esclusivamente per la seconda metà dell'anno. Per effetto dei maggiori oneri correlati alla piena operatività ed allo sviluppo dell'attività di leasing svolta dalla banca, le rettifiche di valore su immobilizzazioni passano dai 20 miliardi del 1999 ai 57,9 miliardi del 2000 (+189%). Il risultato lordo di gestione, grazie alla dinamica di crescita dei ricavi migliore di quella dei costi, raggiunge i 93,1 miliardi e registra un incremento del +27,1% su base annua. La crescita fatta registrare dal risultato lordo di gestione associata alla migliorata qualità del portafoglio crediti ed alle conseguenti più ridotte necessità di stanziamento a fronte del rischio creditizio, hanno consentito di registrare un miglioramento dell'utile lordo delle attività ordinarie. Tale margine mostra infatti una significativa crescita (+49,8%) a 73,8 miliardi, rispetto ai 49,3 miliardi di fine '99 quale testimonianza concreta del costante impegno a conservare il valore del patrimonio e a conseguire una redditività adeguata. L'utile netto di periodo, dedotte le imposte sul reddito, si attesta a 47,1 miliardi in miglioramento del 8,2% rispetto ai 43,6 miliardi realizzati nel 1999. A fine anno il numero complessivo dei dipendenti a libro matricola ha raggiunto 726 unità con un aumento netto di 17 unità (+2%), mentre il numero degli sportelli operativi è salito a 74 grazie all'apertura di 7 nuove dipendenze. La strategia di diversificazione dei canali distributivi ha consentito il raggiungimento di eccellenti risultati nei servizi offerti dalle diverse forme di banca diretta e di banca virtuale. I clienti della Banca che hanno utilizzato i servizi in Internet offerti dalla linea Banc@perta sono stati oltre 20.000 con una crescita significativa pari al +142%. All'Assemblea dei Soci, convocata per il prossimo 21 aprile, verrà proposto un dividendo pari a 700 lire per ciascuna delle 47.289.469 azioni (rispetto alle 42.985.382 azioni di fine '99); esso verrà pagato a partire dal 10 maggio 2001. Il bilancio consolidato verrà sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione il 27 marzo p.v.

BANCA IDEA: QUASI 55 MILIARDI DI RACCOLTA IN FEBBRAIO
Milano, 14 marzo 2001 - Continua il trend positivo di Banca Idea, la banca multicanale posseduta al 100% dal Gruppo Popolare di Vicenza: dalle prime anticipazioni, l'istituto comunica una raccolta di 27.810.179 Euro (53.848.095.292 Lire) di quote di organismi di investimento collettivo di risparmio nel mese di febbraio. "Un risultato che, alla luce dei deludenti risultati della raccolta dei Fondi Comuni nello stesso mese, ci gratifica in modo particolare", ha commentato Marco Sturmann, direttore generale di Banca Idea. "Il 2001 è un anno molto importante per lo sviluppo e il consolidamento di Banca Idea nel mercato italiano: i nostri obiettivi, 300 promotori e 3 mila miliardi di massa amministrata entro la fine dell'anno, sono ambiziosi, ma i risultati di questo bimestre ci confermano che stiamo andando nella giusta direzione". Tale risultato segue quello del mese di gennaio che, con un totale di 36.110.900 euro (69.920.452.343 lire), ha registrato Banca Idea al 7° posto assoluto nella classifica Assoreti. L'offerta di Banca Idea comprende fondi e sicav di primarie case d'investimento terzi quali Fidagest, Anima, Epsilon e Arca tra quelle italiane, Oyster, Janus, Invesco, Fleming, Schroder, Pictet, JP Morgan, Amex, tra le internazionali. Banca Idea si propone come una banca multicanale completamente integrata, con una struttura che dispone da una lato di promotori finanziari, filiali e boutique finanziarie ("Banca in Rete"), dall'altra di Internet e Contact Center ("Banca Diretta").

CESARINI PRESIDENTE - CALOROSO RINGRAZIAMENTO A RONDELLI SCISSIONE DI FONSPA A FAVORE DI UNICREDIT E COMIT
Milano, 14 marzo 2001 - Si sono svolte a Genova l'Assemblea ordinaria e quella straordinaria di UniCredito Italiano. L'Assemblea ordinaria ha nominato amministratori il Prof. Francesco Cesarini, il Dott. Francesco Giacomin e il Prof. Maurizio Lotti già cooptati nei mesi scorsi dal Consiglio di Amministrazione della società. Il Consiglio, riunitosi subito dopo, ha confermato Cesarini Presidente del Gruppo. Cesarini, 63 anni, è Ordinario di Economia delle Aziende di Credito presso la Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell'Università Cattolica di Milano. Presidente della Banca Agricola Milanese fra il 1986 e il 1993, Cesarini è stato anche Presidente della capogruppo Banca Popolare di Milano tra il 1994 e il 1997. Nominato Presidente del Banco Ambrosiano Veneto nell'aprile 1998, ha mantenuto l'incarico fino al dicembre scorso. Componente del Consiglio di Borsa fina dalla sua costituzione, nel 1993, ne è stato Vice Presidente nel primo triennio e ne ha assunto la Presidenza dal marzo 1996 al dicembre 1997. Giacomin, 50 anni, dal 1993 è Segretario Generale della Confartigianato. E' consigliere dell'Istituto per la Promozione Industriale (IPI), di Agart S.p.A (finanziaria dell'Artigianato Italiano), dell'Unione Europea dell'Artigianato e Piccola/Media Impresa. Giacomin ha ricoperto importanti incarichi nell'ambito della Federazione Regionale dell'Artigianato Veneto, dove è stato Segretario dal 1986 al 1993. Lotti, 61 anni, è Presidente della Valdaro S.p.A. e consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. E' stato Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Mantova e, successivamente, Senatore della Repubblica nella IX e X legislatura. Dal 1993 al 1996 è stato consigliere di Metropolis. In sede straordinaria, l'Assemblea ha approvato il progetto di scissione parziale proporzionale di Credito Fondiario e Industriale - Fonspa S.p.A. a favore di UniCredito Italiano S.p.A. e Banca Commerciale Italiana S.p.A, già approvato il 21 dicembre dal Consiglio di Amministrazione. In relazione a quest'operazione, è stato deliberato l'aumento di capitale di nominali Lire 4.875.000.000, mediante emissione di n. 9.750.000 azioni ordinarie da nominali lire 500 cadauna. L'operazione si inserisce nell'ambito del procedimento di ristrutturazione di Fonspa definito nel marzo scorso sulla base degli accordi stipulati fra UniCredit, Comit ed il Gruppo Morgan Stanley Dean Witter. Infine il presidente dell'Assemblea e i soci hanno indirizzato un caloroso ringraziamento a Lucio Rondelli per lo straordinario e intelligente impegno prestato per molti anni al servizio della Banca.

SIGLATO UN PROTOCOLLO D'INTESA FRA LA GUARDIA DI FINANZA E L'ISVAP VOLTO AL CONTROLLO ED ALLA REPRESSIONE DEGLI ILLECITI PERPETRATI IN CAMPO ASSICURATIVO
Roma, 14 marzo 2001 - Un importante Protocollo d'Intesa fra la Guardia di Finanza e l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (Isvap) è stato firmato lo scorso 9 marzo presso la sala "San Matteo " nella sede del Comando Generale del Corpo, alla presenza del Comandante Generale, Gen.C.A. Rolando Mosca Moschini, e del Presidente delI'Istituto, Prof. Giovanni Manghetti, La grandissima importanza economica e sociale che riveste il campo assicurativo, ha reso quanto mai necessaria l'istituzione del Protocollo d'Intesa, Nel documento sono contenute le modalità di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l'Isvap, volte a contrastare i diffusi fenomeni di esercizio abusivo dell'attività assicurativa da parte di soggetti non autorizzati a svolgere attività di procacciamento, mediazione, assunzione e distribuzione di coperture assicurative, ma anche a reprimere altre gravi fenomenologie criminali quali il riciclaggio di proventi illeciti e l'abusivismo finanziario. In questo contesto, al fine di garantire la massima correttezza nell'esercizio dell'attività assicurativa, nonché la tempestività dei controlli ispettivi, è stato oltremodo opportuno fissare i criteri e le modalità di una proficua e fattiva collaborazione fra la Guardia di Finanza e l'Isvap. Di norma, la Guardia di Finanza collabora con l'Istituto, su richiesta dello stesso, al fine di accertare violazioni della normativa che regola l'accesso all'attività assicurativa da parte di imprese, agenti, mediatori, e periti d'assicurazione, curando in particolar modo l'elaborazione di dati, notizie ed informazioni utili per gli accertamenti di competenza del citato Istituto arrivando anche, in casi particolari e delimitati, a prestare assistenza agli ispettori dell'ISVAP in sede di accesso e di verifica. Nel Protocollo d'Intesa è prevista, altresì, anche l'organizzazione di incontri e corsi di formazione in favore del personale della Guardia di Finanza che opererà nello specifico settore d'intervento.

TISCALI:ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DA CINQUE A OTTO IL NUMERO DEI CONSIGLIERI
Cagliari 14 marzo 2001. Si è riunita lo scorso 12 marzo a Cagliari l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Tiscali S.p.A. In sede ordinaria, l'assemblea ha deliberato di portare da cinque a otto il numero dei consiglieri di amministrazione nominando Simon Duffy, James Kinsella e Victor Bischoff che si aggiungono a Franco Bernabè, Maurizio Decina, Hermann Hauser, Elserino Piol e Renato Soru. L'assemblea ha deliberato un piano pluriennale di opzioni di sottoscrizione di azioni ordinarie Tiscali a favore di amministratori, collaboratori e dipendenti della Società e di società controllate e/o collegate. In sede straordinaria, l'assemblea degli azionisti ha approvato e deliberato gli aumenti di capitale per le emissioni di azioni concordate nell'ambito di tre recenti acquisizioni effettuate da Tiscali S.p.A, di cui è già stata data comunicazione al mercato. In particolare, per quanto riguarda l'acquisizione di AddCom Ag è stata deliberata l'emissione di 1.532.887 azioni ordinarie del valore nominale di lire 10 ciascuna da liberarsi mediante il conferimento di azioni AddCom Ag; per l'acquisizione di Connect Software Inc. l'emissione di 37.175 azioni ordinarie del valore nominale di lire 10 ciascuna da liberarsi mediante il conferimento di azioni Connect Software Inc e un aumento di capitale scindibile mediante l'emissione di 223.048 azioni del valore nominale di lire 10 ciascuna a servizio di 223.048 warrants da assegnare ad alcuni dipendenti in ottemperanza al contratto di acquisizione della società stessa. Per l'acquisizione di Liberty Surf Group Sa, l'assemblea straordinaria ha deliberato un aumento di capitale attraverso l'emissione di un massimo di 35.916.361 azioni, del valore nominale di 10 lire ciascuna da liberarsi mediante il conferimento di azioni Liberty Surf Group Sa. L'assemblea straordinaria di Tiscali S.p.A. ha deliberato inoltre due aumenti di capitale per l'emissione di massimo 5.000.000 di azioni ordinarie Tiscali da nominali lire 10 e per l'emissione di massimo 10.000.000 di azioni ordinarie Tiscali da nominali lire 10, al servizio di un piano di assegnazione di opzioni per la sottoscrizione di azioni ordinarie a favore di amministratori e collaboratori di Tiscali e di tutte le società controllate e/o collegate. Nel corso dell'assemblea Renato Soru ha dichiarato che le attività italiane di Tiscali hanno conseguito una redditività lorda positiva nei primi due mesi del 2001.

STORAGETEK IN PROFITTO, ANNUNCIATI I RISULTATI DELL'ANNO FISCALE
Mílanofiorí, 14 marzo 2001 - StorageTek (Storage Technology Corp., Nyse:Stk) ha annunciato di aver totalizzato nel quarto trimestre dell'esercizio 2000 un utile per azione pari a 0,30 dollari, in netta crescita rispetto alla perdita netta di 0,10 dollari che aveva contraddistinto l'ultima frazione dei 1999. Per quanto concerne l'intero esercizio 2000, l'utile per azione dopo le tasse è stato di 0,25 dollari - escludendo costi di ristrutturazione ed altre spese straordinarie. Il fatturato è stato di 601,4 milioni di dollari per il quarto trimestre contro i 622,6 milioni fatturati nel corrispondente periodo dell'anno precedente e di 2,06 miliardi di dollari, rispetto ai 2,37 miliardi nel 1999 - ma il risultato complessivo è stato contraddistinto da un deciso ritorno alla redditività. I dati di fatturato dell'ultimo trimestre 2000, così come quelli dell'intero anno fiscale 2000 pur non discostandosi significativamente dall'anno precedente, sono da considerarsi estremamente positivi, tenendo conto dello spin-off della divisione Solutions Business Group, il cui peso era pari a circa il 10% del fatturato globale. Da questo scorporo è nata una nuova società, ManagedStorage lnternational (Msi), controllata da StorageTek e focalizzata su attività di storage utility e conversione media. La base installata presso i clienti StorageTek è in costante espansione e alla fine del 2000 erano operative oltre 24.000 librerie di piccole dimensioni, 12.000 librerie di grandi dimensioni e 190.000 tape drive. In particolare, il mercato client server sta acquistando sempre più peso all'interno della strategia StorageTek: nell'ultima frazione del 2000 la società ha registrato un incremento delle vendite in questo settore dei 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Patrick J. Martin, Chairman, Presidente e Chief Executive Officer di StorageTek, ha dichiarato: "Le attività di StorageTek appaiono in forte ascesa e il nuovo anno vede la società preparata ad affrontare la concorrenza con un ricco portafoglio prodotti, una rinnovata attenzione dei management nei confronti delle esigenze del mercato e una forza vendita altamente motivata. Il quarto trimestre del 2000 ha rivestito un particolare significato per tutti i segmenti commerciali di interesse. In particolare, i nastri (tape) e i prodotti di tape automation hanno fatto registrare risultati più che lusinghieri, con un fatturato cresciuto del 12% rispetto all'ultima frazione dei 1999". "Il quarto trimestre del 2000 ha fatto segnare una netta crescita nei margini lordi rispetto allo stesso periodo dei 1999. Nel corso dell'anno abbiamo generato oltre 300 milioni di dollari di liquidità e l'esercizio è terminato con un saldo attivo di 280 milioni di dollari. Il rapporto indebitamento/capitale è sceso al 9% contro il 26% dell'anno precedente", ha affermato Robert Kocol, Chief Financial Officer di StorageTek. Nel quarto trimestre del 2000 il tape drive di punta di StorageTek, il 9840, ha registrato un incremento delle consegne del 43% rispetto allo stesso periodo del 1999. Nell'arco dell'intero esercizio le vendite dei modelli 9840 e 9940 sono cresciute dei 29%. "L'accoglienza riservata dal mercato a queste tecnologie è stata davvero entusiastica. Il tape drive 9840 è stato presentato soltanto due anni or sono, mentre il lancio del modello 9940 risale all'ottobre scorso. In particolare quest'ultimo prodotto ripropone le rivoluzionarie tecnologie e prestazioni del modello 9840 abbinandole ad una maggiore capacità", ha aggiunto Martin. "Le nostre soluzioni basate su tecnologia virtuale sono sempre più richieste dal mercato. StorageTek è l'azienda leader in questo settore: la nostra società, infatti, è stata la prima in assoluto a sviluppare ed offrire al mercato sistemi di virtual storage e oggi il nostro esempio è seguito da altri fornitori che cercano di colmare il divario accumulato compiendo ingenti investimenti a favore di questa rivoluzionaria tecnologia. StorageTek intende quindi cogliere al meglio le opportunità che le si presenteranno nelle aree di mercato nelle quali gode di un sostanziale vantaggio tecnologico. Le recenti novità annunciate danno un nuovo impulso a un prodotto già oggi all'avanguardia in termini di prestazioni e funzionalità", ha sottolineato Martin. Nell'ottobre scorso StorageTek ha presentato le nuove generazioni dei propri prodotti di punta, Sva (Shared Virtual Array) 9500 e Vsm (Virtual Storage Manager). Rispetto all'esercizio precedente, il quarto trimestre ha registrato una crescita di oltre il 50% nel fatturato relativo alle vendite di questi sistemi. Più recentemente è stata introdotta sul mercato anche la serie di domain manager SN6000 (StorageNet 6000). Questi sistemi offrono alle aziende la possibilità di consolidare trasparentemente le risorse di storage su tutte le applicazioni e i sistemi host aperti. "Grazie alla positiva accoglienza da parte del mercato, oggi sono già operativi numerosi sistemi SN6000 in tutto il mondo", ha proseguito Martin. Martin ha annunciato anche una serie di novità a livello organizzativo aventi come obiettivo l'allineamento del modello organizzativo alla nuova strategia di rifocalizzazione sui prodotti chiave, la semplificazione dei processi ed il raggiungimento dei risultati target per il 2001: l'aumento di market share ed una crescita di profitto superiore al 10%. Le linee di sviluppo strategico di StorageTek vengono tracciate secondo tre settori chiave che si riflettono in altrettante divisioni organizzative: i sistemi di tape e tape automation, i dispositivi di storage su disco e le soluzioni di storage networking, tre aree che nel loro complesso consentono ai clienti di gestire in maniera efficiente le risorse di storage. La maggior parte delle informazioni esistenti nel mondo sono state create digitalmente e ciò contribuisce alla pressante crescita della domanda di soluzioni di storage scatabili, caratterizzate da capacità di gestione intelligenti e livelli di disponibilità elevati. In qualità di leader nel settore del tape e tape automation, StorageTek è nella posizione ideale per superare le previsioni di crescita del settore per i prossimi anni. Per raggiungere un tale traguardo la società è impegnata ad espandere la propria presenza sia nei mercati nei quali già opera che in nuove aree commerciali, ad ampliare il proprio portafoglio di soluzioni e a soddisfare le necessità di storage dei clienti meglio di qualsiasi altro fornitore. StorageTek ha deciso di rafforzare il proprio impegno nel settore dei sottosistemi a disco attraverso l'ulteriore sviluppo della tecnologia virtuale. La diffusione dei database e delle applicazioni e-business e di posta elettronica ha contribuito fortemente alla crescita esplosiva nei volumi di dati generati, costringendo le aziende a confrontarsi con un inesauribile aumento della domanda di capacità di storage. StorageTek è stata ed è tra i pionieri e principali protagonisti della virtualizzazione dello storage, una tecnica rivoluzionaria che consente di trarre pieno vantaggio dall'archiviazione sia su disco che su nastro. Il virtual storage permette alle aziende di utilizzare integralmente, e non solo parzialmente, i propri array di dischi e di eliminare in maniera quasi totale le finestre di backup, facendo in modo che nessun ostacolo si frapponga alla crescita della capacità e delle prestazioni di storage. Particolarmente interessante è stato l'incremento nelle vendite di soluzioni di Storage Area Network, che a fine anno 2000 ha sfiorato le 800 installazioni. L'introduzione dell'SN6000 costituisce una nuova e fondamentale tappa nell'attuazione della strategia Open San di StorageTek. Le soluzioni SAN sono progettate per garantire alle aziende tempi di fermo ridotti, massima tutela delle risorse presenti e future ed una significativa diminuzione delle attività di gestione dello storage. I mercati internazionali contano sempre di più per StorageTek: il 52% delle vendite viene oggi effettuato fuori dagli Usa, con una crescita del 13% nel fatturato e del 31 % negli utili. L'area geografica che ha registrato una maggiore crescita in termini di fatturato è stata quella sudamericana, con un +38% rispetto allo scorso anno; StorageTek sta anche crescendo del 30% nell'Asia-Pacifico, con una performance superiore al 50% nel sud-est asiatico (Cina, Corea, ecc.) e del +23% in Giappone. La crescita prosegue anche nell'area Eame (Europa, Africa e Medio Oriente), dove i profitti sono aumentati del 32% ed è stata aperta una nuova filiale in Polonia. Il Sud-Europa (Francia, Italia e Spagna), l'area geografica guidata dall'italiano Dario Pardi, già Amministratore Delegato di StorageTek Italia, è in netta crescita ed ha contribuito in modo significativo con un aumento del 16% nel fatturato e del 32% nel margine operativo. Nel corso del 2001 sono previste in quest'area oltre 50 assunzioni. In Italia, il fatturato totale del 2000 ha sfiorato i 100 miliardi, con una crescita anno su anno dell'11% (+ 18%, considerando solo le vendite), e con un aumento del margine operativo davvero ragguardevole: + 81 %.

AMERICAN EXPRESS E NIPPON TRAVEL AGENCY IN JOINT VENTURE PER LA CREAZIONE DI UN'AGENZIA VIAGGI CORPORATE IN GIAPPONE
Londra, 14 marzo 2001 - American Express ha annunciato un accordo con Nippon Travel Agency Co Ltd per la creazione di una joint venture specializzata nel Corporate Travel. La nuova società, che si chiamerà American Express Nippon Travel Agency Inc., sarà operativa dal mese di aprile. La nuova struttura si avvarrà dell'esperienza sia di American Express che di Nippon Travel Agency per essere in grado di soddisfare il sempre crescente bisogno di organizzazione dei viaggi d'affari in Giappone. American Express è leader mondiale nel settore dei viaggi corporate, ed offre una vasta gamma di soluzioni personalizzate e differenziate per società di tutte le dimensioni. Nippon Travel Agency ha una forte presenza all'interno del mercato giapponese, con oltre 250 agenzie. Charles Petruccelli, Presidente di American Express Corporate Services International, ha così commentato, "Siamo molti lieti di aver stretto questa alleanza. La creazione di American Express Nippon Travel Agency Inc. ci consentirà di soddisfare le esigenze della nostra clientela in Giappone che lavora ed effettua viaggi di lavoro. Questa partnership rafforza ulteriormente la nostra già consolidata leadership nel mercato del Corporate Travel in Asia." Il nuovo accordo rappresenta un ulteriore passo significativo nelle strategie globali di American Express per la crescita del settore Corporate Services. "Questa alleanza è assolutamente in linea con la strategia di crescita nel corporate travel. Negli ultimi sette anni abbiamo fatto una serie di acquisizioni ed abbiamo creato joint venture negli Stati Uniti, in Europa ed in altre parti dell'Asia." Conclude Charles Petruccelli. Grazie a questo accordo, Nippon Travel Agency fornirà al Titolari di Carte American Express, servizi di viaggio attraverso una rete di filiali selezionate.

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