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MARTEDI'
27 MARZO 2001
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GALILEO (NAVIGAZIONE SATELLITARE) OTTIENE UNA FORTE
INIEZIONE DI CAPITALI PRIVATI PERMETTERÀ AGLI INDIVIDUI DI CONOSCERE LA
PROPRIA POSIZIONE CON UN'APPROSSIMAZIONE INFERIORE AD UN METRO
Bruxelles 28 marzo 2001 - La Commissione europea ha
firmato con vari rappresentanti dell'industria un "memorandum
d'intesa" che apporterà un contributo di circa 200 milioni di euro da
parte del settore privato a favore dell'avvio della fase di sviluppo di
Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare. L'accordo,
presentato il 21 marzo dal commissario europeo della Ricerca Philippe
Busquin e dal commissario per l'Energia e i trasporti Loyola de Palacio, è
stato firmato da importanti rappresentanti del settore spaziale, che vanno
dai fornitori di servizi ai produttori. "Galileo è un progetto europeo
di enorme portata che offre un mercato potenziale di nove miliardi di euro
all'anno e dovrebbe creare 140.000 posti di lavoro [...]. Con la firma di
questo memorandum [l'industria] ha dimostrato la propria volontà di veder
realizzato questo progetto in tempi brevi", ha dichiarato il
commissario de Palacio. Il primo ministro svedese, nonché presidente in
carica del Consiglio europeo, Goran Persson, ha accolto favorevolmente tale
notizia nel corso di una conferenza stampa a Stoccolma, ma ha ammesso che
restano alcuni problemi. Egli ha affermato che l'argomento verrà discusso
al vertice di Stoccolma, ma che "in materia di finanziamento esistono
ancora divergenze tra gli Stati membri". Persson ha aggiunto che è
ancora troppo presto per giudicare se 200 milioni di euro saranno
sufficienti (la questione deve essere analizzata nel dettaglio dai ministri
responsabili), ma che si tratta certamente di "un contributo non
trascurabile". Circa 1,1 miliardo di euro è già stato assegnato dalla
Commissione europea e dall'Agenzia spaziale europea (Esa) a favore della
fase di sviluppo, che si prevede andrà dal 2001 al 2005. Nel 2006 e 2007,
quando i satelliti saranno dispiegati, il settore privato fornirà gran
parte dei 2,1 miliardi di euro necessari. Galileo permetterà agli individui
di conoscere la propria posizione con un'approssimazione inferiore ad un
metro. Tecnologie analoghe esistono già negli Stati Uniti ed in Russia, ma
Galileo sarà più affidabile, assicurando un segnale continuo. Il programma
sarà inoltre gestito e controllato da civili, a differenza di quanto accade
negli USA ed in Russia. I firmatari del memorandum hanno concordato di
riunirsi a giugno di quest'anno per precisare gli accordi finanziari. La
Commissione europea ha recentemente annunciato la propria intenzione di
coinvolgere i partner mediterranei dell'Ue nelle attività di sviluppo di
Galileo, in seguito alla verifica quinquennale del partenariato
euromediterraneo. Tale verifica ha anche indotto la Commissione ad
impegnarsi nella promozione dell'uso dell'energia rinnovabile nei 12 paesi
partner del Mediterraneo.
FERROVIE NORD MILANO - IN PIENA ATTIVITÀ I CANTIERI
PER IL QUADRUPLICAMRNTO LINEA CADORNA-BOVISA
Milano, 27 marzo 2001 - Sono in piena attività i
cantieri per il raddoppio dei binari tra la stazione di Milano-Cadorna e
Bovisa, che entro il 2003 si spera risolveranno il 75% dei problemi di
regolarità del traffico ferroviario locale. A poche decine di metri dalla
Fiera di Milano, in via Arona e via Domodossola, sono all'opera uomini e
mezzi che stanno realizzando il più grande intervento di ammodernamento
della rete programmato da Ferrovie Nord Milano: il quadruplicamento di circa
due chilometri di binari fra le stazioni di Cadorna e Bovisa. Sono quattro
lotti in tutto dal costo totale di 350 miliardi, già stanziati dallo Stato.
Dai cavalcavia della zona è ben visibile come, in alcuni punti, la sede
ferroviaria sia già stata allargata per far posto ai due nuovi binari. Si
stanno costruendo muri di sostegno, paratie laterali e opere di
consolidamento per preparare la posa dei binari. Con il primo lotto sarà
realizzata la tratta fra via Massena e l'imbocco della galleria di Corso
Sempione; con il successivo sarà completata la nuova stazione Domodossola,
più vicina all'ingresso della Fiera - mentre sarà dismessa quella attuale
di Bullona per la quale è previsto un intervento di recupero
architettonico, visto il pregio delle vecchie strutture. I 2/3 di questi
lavori saranno ultimati entro il 2003, malgrado le difficili condizioni di
lavoro attraverso zone abitate; con essi si spera di risolvere almeno il 75%
dei problemi che attualmente gravano sul traffico ferroviario delle Nord.
Riguardo Domodossola/Sempione-McMahon-Bovisa (3° e 4° lotto) e del
collegamento, sempre a Bovisa, con la linea Fs - cioè il cosiddetto "passantino"
che consentirà di utilizzare il "Malpensa Express" anche dalla
Stazione Centrale, oltre che da Cadorna, è in corso di pubblicazione il
bando della gara d'appalto; ultimazione degli interventi prevista per il
2003. Infolink customercare@ferrovienord.it
LAVORO REGOLARE E IMMIGRAZIONE: GIOVANNI SENO (OCE'-ITALIA)
PROPONE UN CENSIMENTO DELLE PROFESSIONI "NON SOLO CONTROLLO DEI FLUSSI:
SI INDIVIDUINO LE PROFESSIONALITÀ
Cernusco sul Naviglio ( Mi) 27 marzo 2001 - "Le aziende italiane sono
pronte ad accogliere i lavoratori extracomunitari, ma sarebbe utile avviare
un censimento per individuarne i profllí professionali e valorizzarne le
competenze, al fine di aiutare le aziende nella ricerca di personale e di
strappare gli immigrati al lavoro irregolare, fornendo loro uno strumento
d'inserimento sociale di straordinario valore". La proposta viene da Gíovanni
Seno, Amministratore delegato e Direttore Generale di Océ-ltalia, che ha
commentato i dati diffusi ieri mattina dall'Osservartorio Ares 2ooo e
presentati al Centro "Ettore Majorana" di Erice (Trapani).Secondo
i risultati della ricerca, meno della metà degli 8oo mila lavoratori
extracom unitari è iscritta all' I.N.P.S, e di questi- ben il 62% sono
impegnati nel settore Industria e Servizi.Citando la fonte dell'Osservatorio
Ares, Giovani Seno ha commentato che "nel 2ooo il lavoro degli
immigrati ha prodotto 70.ooo miliardi di ricchezza, pari al 3,2% del Pil.
Questo dimostra che il tessuto imprenditoriale italiano è aperto e pronto
ad accogliere lavoratori da qualsiasi parte arrivino, ma purtroppo ci si
deve spesso scontrare con l'assenza di informazioni sulle professionalità
disponibili". "Océ-Italia è un'azienda tecnologicamente
avanzata, e sconta la carenza di professionalità nel settore Ict che
caratterizza il mercato del lavoro italiano. Sarebbe utile che le
istituzioni e tutte le strutture preposte all'accoglienza - ha aggiunto Seno
- non si limitassero ad affrontare il problema in termini di controllo dei
flussi, ma si sforzassero di individuare professionalità e competenze già
formate o da formare, venendo incontro alle esigenze delle imprese e
affrancando gli immigrati dal destino di un'occupazione instabile, malpagata,
inferiore alle loro capacità e spesso priva di qualsiasi garanzia"
"Non è detto che tutti gli extracomunitari debbano svolgere lavori
dequalificati - ha concluso l'amministratore delegato di Océ-ltalia -
spesso chi lascia il proprio paese lo fa perché le condizioni di vita. di
lavoro e la, stessa libertà personale sono in pericolo. Ma questo non
esclude che abbia potuto studiare e apprendere, e un paese come il, nostro,
con alle spalle una lunga storia di emigrazione, ha il dovere di valorizzare
tutti coloro i quali abbiano desiderio di vivere in Italia e di lavorare
onestamente"
PRESENTATO AL MERCATO IL BUSINESS PLAN 2001 - 2003
Milano, 27 marzo 2001 - E' stato presentato ieri al mercato dai due
amministratori delegati di Banca Intesa, Lino Benassi e Christian Merle, il
Business Plan 2001-2003 del nuovo Gruppo IntesaBci, che conferma in massima
parte gli obiettivi strategici a tre anni individuati nell'aprile dello
scorso anno: un rapporto cost/income che scende al 49,9%, un Roe che si
posiziona al 20,5%, un Roca (rendimento del capitale allocato rettificato
per il rischio) che sale al 26,9% e un Tier 1 ratio (coefficiente
patrimoniale di primo livello) in aumento del 6,9%. Il nuovo Business Plan
è stato elaborato sulla base del nuovo modello organizzativo di Gruppo (di
tipo "divisionale") e tenendo conto dell'evoluzione del contesto
competitivo in cui IntesaBci si troverà ad operare nel prossimo triennio.
Il nuovo Gruppo IntesaBci, che si è venuto a creare con l'integrazione
della Banca Commerciale Italiana, si pone come obiettivo strategico primario
il consolidamento della propria leadership sul mercato italiano e
l'affermazione del proprio posizionamento tra i migliori player a livello
internazionale. I due amministratori hanno indicato nell'ottimizzazione
dell'allocazione del capitale e nella creazione di valore attraverso la
struttura divisionale, nel conseguimento della massima efficienza anche
attraverso lo sviluppo delle opportunità di business offerte dalla
multicanalità, e nel consolidamento/sviluppo selettivo della presenza
internazionale, i percorsi da seguire per ottenere i risultati attesi.
L'organizzazione per Business Units specializzate consentirà al Gruppo
IntesaBci di competere simultaneamente sui vari mercati in cui è presente,
secondo una logica di gruppo "multispecialist" e multicanale. I 12
milioni di clienti (di cui 9 milioni in Italia) che già oggi vanta
IntesaBci potranno entrare in contatto con le aziende del gruppo in Italia
attraverso 3.200 filiali (di cui circa 2.000 della Divisione Retail di Banca
Intesa), 59 filiali private, 111 centri imprese e 21 poli operativi per le
relazioni generate dalla Divisione Banca d'Affari, oltre agli oltre 5.000
Atm e ai 2.000 promotori finanziari di Intesa Italia e Genercomit
Distribuzione, di cui è iniziato il processo di integrazione. All'estero
IntesaBci dispone di circa 900 filiali e 35 uffici di rappresentanza. La
rete "fisica" si completa con i canali virtuali rappresentati dai
servizi di telephone banking (685 mila clienti a fine 2000), internet
banking (205 mila clienti) e trading on line. La fusione e l'adozione del
modello divisionale, pur mantenendo un'articolazione in unità di business
caratterizzate da un'elevata autonomia commerciale, hanno portato ad una
notevole semplificazione delle strutture operative del Gruppo. Esse si
sostanziano in un Centro di Governo, con competenze di indirizzo strategico,
coordinamento e controllo, in nove Aree di Business specializzate per
clientela/segmento di mercato/prodotto (banche italiane, società prodotto,
le divisioni retail, private, imprese, internazionale e banca d'affari, la
struttura dedicata all'asset management e Intesa e - Lab) e in un'area di
servizio cui fanno capo i sistemi informativi, la logistica e gli altri
servizi di supporto. Caboto rimarrà un'entità giuridica separata e farà
riferimento alla Divisione Banca d'Affari con il ruolo di Securities house
del gruppo. Le altre banche federate (Cariparma, FriulAdria, Banco di
Chiavari e della Riviera Ligure, BTB, e le Casse del Centro, ecc.) sono
chiamate ad aumentare significativamente la loro quota di contribuzione
reddituale ai risultati complessivi attraverso un più esteso utilizzo della
gamma dei prodotti e dei servizi di Intesa e l'allineamento dell'operatività
alle best practice di gruppo. L'Ebit atteso per il 2003 registrerà una
crescita media annua del 19%. La Divisione Retail sarà al servizio della
clientela privata e delle piccole imprese, suddivisa in Clienti Base,
Premium e Affari a seconda del reddito/patrimonio o fatturato. La divisione
sarà articolata in 5 direzioni regionali e 37 aree territoriali. I 6,5
milioni di clienti di questa divisione avranno a disposizione a regime circa
2.000 filiali con 24.000 risorse. I principali obiettivi per la Divisione
Retail sono la riduzione dei costi e l'incremento del cross-selling
attraverso l'estensione della best practice commerciale all'interno del
Gruppo, che si traducono in un incremento dell'Ebit di circa il 27% annuo.
La Divisione Private, già avviata, è al servizio della clientela con un
patrimonio superiore al milione di euro e si articolerà a regime su 59
filiali specializzate con 760 risorse. La Divisione Private ha come
obiettivi l'incremento della quota di mercato (dall'attuale 4,2% a circa il
10% nel 2003) con l'acquisizione di circa 8.000 nuovi clienti e della
raccolta media unitaria, mantenendo nel contempo la percentuale media della
redditività sulla massa gestita/amministrata. L'Ebit della divisione
dovrebbe incrementarsi di circa il 41% annuo. La Divisione Imprese presidierà
il segmento costituito dalle imprese con un fatturato superiore ai 2,6
milioni di euro, attraverso 111 filiali dedicate, concentrate
prevalentemente nel Nord Italia e ripartite su 5 regioni, a cui faranno
riferimento circa 1.000 dipendenti. Attraverso l'arricchimento dell'offerta
di prodotti ed il miglioramento dell'efficienza, il business plan indica per
questa divisione come obiettivi l'incremento della quota di mercato, che
dovrebbe derivare da una crescita media composta annua degli impieghi del
7%, l'aumento della redditività dei rapporti e l'ulteriore riduzione dei
crediti in sofferenza. La divisione dovrebbe produrre un incremento annuo
dell'Ebit di circa il 29%. La Divisione Banca d'Affari è caratterizzata
dalle aree di Corporate Finance, Intermediazione mobiliare, Private Equity e
Grandi clienti, ognuna con l'obiettivo di rafforzare la leadership sul
mercato domestico e sviluppare l'attività a livello internazionale.
L'incremento dell'Ebit di circa il 18% annuo è il risultato atteso per
questa divisione dedicata ai grandi clienti corporate e alla clientela
istituzionale. La Divisione Internazionale prevede di consolidare l'attuale
presenza internazionale, recuperando efficienza e redditività ove possibile
e dismettendo in un ragionevole lasso di tempo quelle attività che non
creano valore per il Gruppo. Saranno inoltre monitorate selettivamente le
opportunità di crescita, in particolare nei Paesi dell'Europa
centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. La strategia è attualmente
in fase di definizione ma già nel 2001 è previsto il raddoppio dell'Ebit a
circa il 78% annuo. Il precedente piano industriale aveva previsto in 7.900
le risorse in esubero a regime. Di esse 3.871 dismissioni sono già state
individuate/realizzate, di cui 1.600 attraverso la cessione di banche e
sportelli ritenuti non più strategici. A queste cifre vanno aggiunte 1.700
risorse di Banca Carime cedute ma non previste nel piano iniziale e le 800
unità della rete internazionale dismesse nel 2000, portando a più di 6.300
gli efficientamenti realizzati/decisi nel 2000. L'efficientamento
complessivo delle risorse da effettuarsi entro il 2003 prevede pertanto
circa 11.000 esuberi - includendo quelli gia decisi - di cui 4.029 ancora da
realizzare in Italia e circa 500 efficientamenti che potranno derivare dalla
razionalizzazione della rete internazionale.
INA: CDA APPROVA BILANCIO 2000 SPA E CONSOLIDATO UTILE
ANTE IMPOSTE DI 1.099 MILIARDI DI LIRE
Roma, 27 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Ina, riunitosi
sotto la Presidenza del Dott. Fabio Cerchiai, ha approvato il bilancio della
Società e il bilancio Consolidato al 31 dicembre 2000. Il bilancio di Ina
S.p.A. chiude con un utile ante imposte di 1.099 miliardi di lire. L'utile
netto ammonta a 655 miliardi e non è direttamente confrontabile con quello
dello scorso esercizio (876 miliardi) che includeva tra l'altro l'effetto
straordinario positivo di 184 miliardi relativo alla prima applicazione del
principio contabile sulle imposte anticipate. I premi lordi raggiungono
4.404 miliardi. Lo sviluppo del portafoglio, considerata anche la raccolta
effettuata dalla rete Ina tramite i prodotti della società Exere Life
International Ltd, presenta un incremento del 6,7%. Tale risultato è frutto
dell'impegno della rete distributiva che, grazie a nuovi prodotti, ha
conseguito brillanti risultati nell'ultimo quadrimestre. Sul fronte della
gestione finanziaria i proventi ammontano a 1.596 miliardi e gli
investimenti raggiungono 44.763 miliardi. Le spese di amministrazione, in
virtù delle azioni di razionalizzazione e di contenimento intraprese,
registrano una riduzione nell'ordine del 20%. L'organico della Società, nel
rispetto dell'obiettivo di riduzione previsto dal piano industriale, è
passato da 971 a 915 unità. Considerando anche l'analoga operazione
condotta sulla controllata Assitalia la diminuzione raggiunge le 208 unità,
di cui 33 dirigenti. Sempre in linea con il piano industriale, prosegue
l'operazione di integrazione e di rinnovamento dei processi
tecnico-industriali all'interno del Gruppo Generali: attualmente operano a
pieno regime le nuove strutture Ggs per la parte tecnologie e sistemi, Ggl
per la gestione e liquidazione dei sinistri e la Generali Asset Management
Sgr per la gestione integrata degli investimenti finanziari. Per il bilancio
consolidato l'utile netto è pari a 338 miliardi (614 miliardi nel '99) e
risente sia del peggioramento dei mercati finanziari nell'ultima parte
dell'anno che dei negativi risultati di alcune partecipate. I premi lordi si
attestano a 9.539 miliardi di cui 4.771 nel ramo vita e 4.768 miliardi nei
rami danni. Gli oneri relativi ai sinistri raggiungono 7.371 miliardi, di
cui 3.704 miliardi relativi ai rami vita e 3.667 miliardi relativi ai rami
danni, influenzati positivamente dal sensibile calo dei sinistri denunciati
conseguente all'incisiva opera di selezione e riforma del portafoglio. Gli
investimenti del Gruppo sono pari a 47.407 miliardi. Il relativo reddito
netto è risultato pari a 2.169 miliardi. Le spese di amministrazione si
riducono del 13% circa per effetto principalmente del processo di
integrazione e razionalizzazione avviato nel corso dell'esercizio.
GRUPPO RAS: DIVIDENDO A 600 LIRE (+20%), RISULTATO
OPERATIVO IN CRESCITA DEL 19% UTILE NETTO A 742 MILIARDI DI LIRE, IN CALO
DELL'8,3% PER LA MINORE INCIDENZA NELL'ESERCIZIO DI PARTITE STRAORDINARIE
Milano, 26 marzo 2001 - All'Assemblea degli Azionisti
convocata per il 27 aprile prossimo, verrà proposta la distribuzione di un
dividendo per ogni azione ordinaria di 600 lire, contro le 500 del 1999
(+20%). E' questa la decisione più importante presa oggi dal Consiglio di
Amministrazione di Ras, riunito sotto la presidenza di Angelo Marchiò per
esaminare il bilancio della capogruppo e il bilancio consolidato al 31
dicembre 2000. La crescita reale, se si tiene conto della distribuzione di
azioni gratuite avvenuta nel corso dell'esercizio, è del 44% rispetto allo
scorso anno, con un payout ratio che passa, a livello consolidato, dal 37,6%
al 59%. Gli azionisti di risparmio si vedranno attribuire un dividendo
unitario di 660 lire, contro le 560 del 1999. Il Consiglio d'Amministrazione
ha esaminato anche i principali risultati dell'esercizio 2000. I principali
risultati consolidati. E' di 1.140 miliardi di lire, contro i 958 miliardi
del 1999, il risultato ordinario della gestione dell'esercizio 2000,
corrispondenti a un incremento del 19%. In forte crescita anche i premi
lordi consolidati, che passano dai 17.724 miliardi del 1999 ai 21.032 del
2000 (+18,7%). Particolarmente positivo l'andamento del Vita, i cui premi
sono cresciuti del 35,1% a 9.896 miliardi di lire. Il settore Danni ha
invece raggiunto gli 11.136 miliardi di lire, con un incremento del 7,1%.
L'utile netto consolidato del periodo è arrivato a 742 miliardi di lire, in
calo dell'8,3% per la minore incidenza nell'esercizio 2000 di partite
straordinarie. I premi in Italia. Buoni i risultati del Vita in Italia: qui
i premi contabilizzati hanno raggiunto 7.191 miliardi di lire, con un
incremento del 48,5% rispetto all'esercizio precedente. Positiva la
performance di tutti i canali di distribuzione, con gli agenti assicurativi
e i promotori finanziari che hanno visto crescere la nuova produzione del
27% rispetto al 1999. Sul fronte degli accordi di bancassurance, c'è da
registrare l'ottima performance di CreditRas Vita: la società, partecipata
al 50% con Unicredito Italiano, ha raccolto premi per 2.835 miliardi di
lire, in crescita di oltre il 230% rispetto agli 858 miliardi del 1999. I
premi di Duerrevita, partecipata al 50% con Rolo Banca 1473, hanno invece
raggiunto quota 1.120 miliardi di lire, con un aumento, rispetto ai 1.068
miliardi del 1999, del 4,9%. Sul fronte dei servizi finanziari, la raccolta
netta totale sui fondi comuni del Gruppo Ras è stata di 2.468 miliardi di
lire. Il patrimonio complessivamente gestito in fondi comuni ha raggiunto a
fine anno i 20.059 miliardi di lire, mentre la quota di mercato è salita
dall'1,78% del 1999 all'1,88%. Nei Danni, infine, i premi sono arrivati a
5.996 miliardi di lire, con un incremento del 6,4% rispetto ai 5.636 del
1999. I premi all'estero. I premi lordi consolidati delle società
controllate che operano fuori dell'Italia sono stati pari a 7.844 miliardi
di lire (+8,3%), con un'incidenza sul totale del 37%. Di questi, 2.704 sono
relativi al Vita e 5.140 miliardi al settore Danni. In particolare in
Svizzera sono stati totalizzati premi per 3.304 miliardi, mentre in Austria
la raccolta delle società controllate è stata di 2.274 miliardi di lire.
In Spagna, tenendo conto delle percentuali di possesso nelle società
spagnole, i premi sono arrivati a 1.594 miliardi di lire. Di questi, 1.012
miliardi sono da attribuire ai Danni e 582, con un incremento del 60,3%, al
Vita. Gli andamenti nei settori di attività del Gruppo. Alla fine
dell'esercizio 2000, il risultato tecnico - comprensivo delle spese generali
- è migliorato di 59 miliardi di lire rispetto all'esercizio precedente. Ciò
è dovuto in particolare al positivo contributo del Vita, nel quale vi è
stata una crescita da 229 a 418 miliardi di lire. Qui ha pesato il buon
andamento dell'Italia, il cui risultato tecnico è passato dai 184 miliardi
del 1999 ai 353 miliardi del 2000. Positiva la performance anche di Austria
e Svizzera, mentre la Spagna ha interamente assorbito a carico
dell'esercizio gli effetti delle nuove tavole di mortalità sull'intero
portafoglio. Nel Danni il risultato tecnico è migliorato in Svizzera e, in
modo più marcato, in Spagna, mentre è ulteriormente peggiorato in Austria.
In Italia, nonostante il calo nella frequenza dei sinistri nel ramo RC Auto,
Ras Spa ha provveduto a incrementare la riserva premi per rischi in corso da
44 a 117 miliardi, anche in considerazione degli effetti del blocco delle
tariffe deciso dal Governo nel mese di marzo 2000. Il combined ratio (ovvero
la somma di sinistri, spese generali e provvigioni sul totale premi) su basi
omogenee è passato da 106% del 1999 a 104,8% del 2000. Nei Servizi
Finanziari l'utile lordo è cresciuto del 16,7%, passando da 194 miliardi
nel 1999 a 226 miliardi di lire nel 2000. Gli altri dati consolidati. Gli
investimenti hanno raggiunto i 60.380 miliardi di lire, a fronte dei 55.921
del 1999. Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati sono passate dai
5.152 miliardi di lire di fine 1999 ai 5.556 miliardi di fine 2000. Le
riserve tecniche nette hanno raggiunto 58.307 miliardi di lire, con un
incremento rispetto all'esercizio precedente di 8.029 miliardi (+16%). Le
partite straordinarie sono positive per 11 miliardi di lire (contro i 280
miliardi di lire del 1999), al netto di 85 miliardi accantonati per la
sanzione comminata dall'Antitrust (a fronte della quale pende ricorso) e di
72 miliardi derivanti dall'anticipata adozione delle nuove tavole di
mortalità in Spagna sull'intero portafoglio. Il patrimonio netto
consolidato di pertinenza del Gruppo al termine dell'esercizio è aumentato
a 8.059 miliardi di lire, contro i 7.637 miliardi di fine 1999. La
Capogruppo e il Dividendo. Sul fronte della Capogruppo, il risultato tecnico
della gestione è passato da 248 a 326 miliardi di lire, con un incremento
del 31,5%. Ciò è dovuto principalmente al miglioramento del saldo tecnico
Vita. Il risultato ordinario della gestione è passato da 747 miliardi di
lire nel 1999 a 853 miliardi di lire per l'esercizio 2000, mettendo a segno
un più 14,2%. L'utile netto è passato da 514 a 595 miliardi di lire, con
un incremento del 15,8%. Ciò consentirà di proporre all'Assemblea la
distribuzione di un dividendo di 600 lire sulle azioni ordinarie e di 660
lire sulle azioni di risparmio. L'incremento, tenuto conto dell'assegnazione
gratuita di una azione ogni cinque possedute avvenuta nel corso
dell'esercizio, risulta essere rispettivamente del 44% e del 41,4%. Il
payout ratio sulla capogruppo passa così dal 59,2% del 1999 al 73,6% del
2000. Opa su Allianz Subalpina. Ras - già titolare del 96,56% del capitale
di Allianz Subalpina - farà prossimamente seguito all'Offerta Pubblica di
Acquisto volontaria promossa dal 16 ottobre al 6 novembre 2000 con un'Opa
residuale sul restante 3,44% del capitale di Allianz Subalpina ancora in
circolazione. L'Offerta avverrà al prezzo di 13,16 euro per azione, così
come determinato da Consob Cariche Sociali. Angelo Marchiò con il prossimo
Consiglio post Assembleare del 27 aprile lascerà la carica di Presidente
della Ras. Marchiò rimarrà membro del Consiglio di Amministrazione della
Ras, del Comitato Esecutivo e dei Comitati della Governance; continuerà -
altresì - a ricoprire la Presidenza della controllata Allianz Subalpina. Il
Consiglio ha espresso a Marchiò il vivo ringraziamento per la sua
trentennale attività in favore del Gruppo e per i rilevanti traguardi
raggiunti sotto la sua guida. Per la carica di Presidente sarà proposto
Giuseppe Vita. Personalità di spicco del mondo economico internazionale,
Vita ricopre prestigiosi incarichi: tra gli altri, è Presidente della
Schering AG Berlino e della Deutsche Bank Spa Milano.
BANCA GENERALI COMPLETA L'INTEGRAZIONE CON PRIME E
CHIUDE IL 2000 CON RISULTATI MOLTO POSITIVI
Trieste, 27 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali
si è riunito il 21 marzo 2001, sotto la presidenza del Dott. Gianfranco
Gutty, per approvare il bilancio dell'esercizio 2000. Il 2000 è stato un
anno di importanti trasformazioni, culminate con la fusione di Prime S.p.A.
in Banca Generali: un passo determinante verso quell'assetto definitivo che
sarà raggiunto quest'anno e che permetterà alla Banca di svolgere
pienamente il suo ruolo di grande rilievo nell'ambito delle strategie di
sviluppo del Gruppo Generali. La fusione di Prime rientra infatti nel
progetto più ampio volto a creare una forte struttura distributiva
multicanale imperniata su Banca Generali che si propone come fornitore di
prodotti bancari distribuiti dai promotori finanziari del Gruppo (Prime
Consult Sim, INA Sim e Altinia Sim), dalle reti agenziali (Alleanza,
Generali e Ina) e dal canale diretto (Internet e telefono). Nello stesso
tempo la Banca svolge un'opera di coordinamento delle reti per la
distribuzione di un'ampia gamma di prodotti finanziari forniti da Generali
Asset Management SGR. Nell'esercizio 2000 la raccolta diretta ha raggiunto
517 miliardi di Lire (+596% rispetto al '99), dei quali 480 miliardi
rappresentati da conti correnti dei circa 30 mila clienti. La raccolta
indiretta si è attestata intorno ai 1.000 miliardi (+ 47%), cui si
aggiungono 36 mila miliardi dell'attività di custodia titoli infragruppo.
La crescita dei servizi di trading on line ha portato il volume
dell'intermediato complessivo sulla raccolta ordini a 4.552 miliardi (764
miliardi nel '99). Per i più significativi indicatori di risultato, il
confronto con il 1999 è stato effettuato sulla base di un bilancio
pro-forma che ha aggregato i dati di Prime e di Banca Generali. Il margine
d'interesse si è attestato su 86,4 miliardi (+ 63%) ed il margine
d'intermediazione su 117,6 miliardi (+ 52,7%); il risultato di gestione è
stato di 72,3 miliardi (+ 50%). L'utile netto, anche per effetto delle
consistenti plusvalenze dovute alla cessione di partecipazioni da parte
della controllata Prime, è salito a 251 miliardi; il patrimonio netto è
pari a 474,2 miliardi. A livello consolidato, con la controllata Prime
Consult Sim, il risultato netto ha raggiunto 270 miliardi. Nell'anno in
corso verrà rafforzata la gestione di finanza captive nei confronti delle
società del Gruppo e ancor più sviluppata l'attività tendente alla
progressiva evoluzione delle reti distributive verso il ruolo di consulenti
a 360 gradi per soddisfare tutte le necessità della clientela. La strategia
di marketing prevede un'offerta ad hoc di prodotti bancari per ciascuna rete
(prodotti con brand della rete, servizi specializzati, packaging di
prodotti/servizi, emissioni obbligazionarie) e una segmentazione della
clientela in modo da rivolgere un'offerta specifica di prodotti finanziari
per ogni fascia di investitori. Tale politica è già stata avviata
affidando la fascia alta della clientela alla rete di Prime Consult, che
oggi conta circa 700 promotori e un patrimonio in gestione di circa 10 mila
miliardi.Per rafforzare ulteriormente questo posizionamento di Prime Consult,
nei giorni scorsi è stata avviata un'iniziativa congiunta con Bsi
(l'Istituto elvetico del Gruppo Generali) nel settore del private banking.
POLIGRAFICI EDITORIALE: NEL 2000 RICAVI PUBBLICITARI
PER 180,5 MILIARDI DI LIRE (+8,9%)
Milano, 27 marzo 2001 Si è tenuto oggi 26 marzo 2001
il Consiglio di Amministrazione della Poligrafici Editoriale S.p.A. per
l'esame del progetto di bilancio al 31.12.2000. Il Vicepresidente e
Amministratore Delegato dottor Andrea Riffeser Monti ha ricordato i
principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'esercizio 2000 e, tra
questi, la quotazione sul mercato borsistico della Dada S.p.A. in cui la
Poligrafici partecipa al 27,38%, l'acquisto della quota di minoranza
dell'Editrice Il Giorno S.p.A., ora interamente controllata, e l'acquisto in
più tranches della società francese Presse Alliance SA, editrice di France
Soir. L'acquisto del primo 35% è avvenuto al prezzo di 50,5 milioni di F,
l'ulteriore 65% nel mese di dicembre al prezzo di 1F in considerazione degli
oneri da sostenere per procedere al risanamento della società. Dal mese di
gennaio il prezzo di vendita del giornale è stato ridotto di 0,5 F con un
immediato effetto positivo sulle vendite ed è in via di definizione un
articolato piano per il rilancio della testata e l'ottenimento di ulteriori
economie di gestione tenuto conto che nel frattempo sono usciti 70
dipendenti. Il Consiglio ha poi esaminato e approvato il progetto di
bilancio al 31.12.2000 che chiude con un utile di lire 16.311 milioni contro
un utile di lire 13.449 dell'anno precedente. I ricavi da vendite dei
quotidiani sono cresciuti dello 0,9% in un mercato che ancora una volta ha
evidenziato sostanziale stabilità. I ricavi da pubblicità sono passati da
165,8 miliardi a 180,5 miliardi con aumento dell'8,9%. Tra i costi va
segnalato una diminuzione del costo del lavoro del 7,5% pari a lire 9,1
miliardi principalmente per i prepensionamenti del 1999. Il margine
operativo lordo è stato di lire 29.395 milioni, superiore del 66% a quello
dell'anno precedente e del 140% a quello del 1998. Il risultato operativo è
stato di lire 19.704 milioni, più del doppio rispetto all'anno precedente e
4,8 volte quello del 1998. Tra le poste straordinarie sono stati registrati:
Proventi straordinari per lire 43.435 milioni, di cui lire 41.496 milioni
derivanti dalla plusvalenza dalla vendita di n. 954.000 azioni Dada S.p.A.
in occasione della quotazione sul Nuovo Mercato della società. Oneri
straordinari per complessive lire 30.707 milioni derivanti di cui lire 7,4
miliardi da perdite e svalutazioni di partecipazioni, lire 15 miliardi per
accantonamento a fronte della nostra quota di perdita e sopravvenienze in
corso di accertamento sulla partecipazione in Presse Alliance SA e lire
3.690 milioni per incentivi al prepensionamento e lire 4.300 milioni per
partite diverse. Il bilancio consolidato di Gruppo evidenzia un valore della
produzione di lire 570,1 miliardi, superiore del 6,1% rispetto all'anno
precedente. Il margine operativo lordo è stato di lire 34,8 miliardi contro
lire 33,0 miliardi del 1999 con un aumento del 5,5% ed il risultato
operativo è stato di lire 1,8 miliardi contro lire 0,1 miliardi del 1999.
Il risultato ante imposte è stato di lire 36,7 miliardi contro lire 35,8
miliardi del 1999. A determinare il risultato ha contribuito un saldo attivo
delle partite straordinarie per lire 36,9 miliardi formato da: - Proventi
straordinari per lire 62,5 miliardi di cui lire 41,5 miliardi dalla
plusvalenza realizzata in occasione della quotazione sul Nuovo Mercato di
Dada S.p.A. e lire 15,9 miliardi per contributo a fondo perduto versato dal
vecchio socio dell'Editrice il Giorno S.p.A. in forza degli accordi
contrattuali. - Oneri straordinari per complessive lire 25,6 miliardi di cui
lire 15 miliardi per accantonamento a fronte della nostra quota di perdita e
sopravvenienze in corso di accertamento sulla partecipazione in Presse
Alliance SA, e per il residuo da incentivi alle dimissioni e diversi. In
data 13 settembre 2000 sono stati costituiti il Comitato per il controllo
interno ed il Comitato per la remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione
proporrà all'Assemblea degli Azionisti di corrispondere un dividendo di
lire 80 per azione uguale a quello dello scorso anno, con attribuzione agli
Azionisti del credito d'imposta limitato. L'assemblea ordinaria degli
azionisti è convocata il giorno 30 aprile 2001 alle ore 11,00 in prima
convocazione e il giorno 3 maggio 2001, stessa ora, in seconda convocazione.
Se deliberato, il dividendo verrà messo in pagamento a partire dal giorno
24 maggio 2001 presso gli intermediari autorizzati previo stacco della
cedola n. 15 in data 21 maggio 2001. Il dividendo attribuirà agli azionisti
un credito di imposta limitato.
OPA RESIDUALE ALLIANZ SUBALPINA
Roma, 27 marzo 2001 - La Consob ha fissato in 13,16 euro, pari a 25.481
lire, il prezzo delle azioni ordinarie di Allianz Subalpina s.p.a. che
saranno rilevate da RAS s.p.a. con un'opa residuale. A seguito dell'opa
promossa nel periodo 16 ottobre - 6 novembre 2000 e ad acquisti successivi,
Ras detiene il 96,55% del capitale sociale di Allianz Subalpina, il cui
flottante è ridotto al 3,45%. Nella determinazione del prezzo dell'opa
residuale è stato attribuito maggior peso al valore del patrimonio netto
rettificato di Allianz Subalpina, determinato con metodo analitico,
considerati anche l'andamento e le prospettive reddituali. Una rilevanza
inferiore è stata attribuita ai parametri rappresentati dalla media delle
quotazioni degli ultimi sei mesi, in considerazione della scarsità degli
scambi, e dal prezzo dell'opa precedente.
"L'EURO E L'IMPATTO SUI SISTEMI GESTIONALI. IL
PUNTO DELLA SITUAZIONE A 270 GIORNI DALL'EFFETTIVA ENTRATA IN VIGORE DELLA
MONETA UNICA"
Milano, 27 marzo 2001 - Il 5 aprile 2001, si terrà a palazzo Castiglioni in
C.so Venezia 49 - Milano, il convegno "L'Euro e l'impatto sui sistemi
gestionali. Il punto della situazione a 270 giorni dall'effettiva entrata in
vigore della Moneta Unica" organizzato da Assintel e dalla Federazione
per l'Economia Digitale. Il convegno si propone, a pochi mesi dall'entrata
in vigore della moneta unica, di fare il punto della situazione sulla
preparazione all'utilizzo dell'Euro da parte delle imprese italiane,
valutandone in particolare l'impatto sui sistemi informativi aziendali. A
questo proposito sarà svolta un'indagine sul tema in modo da ricostruire lo
stato attuale della domanda, identificando il grado di preparazione al
cambiamento di grandi, piccole e medie imprese, la stima dell'impatto
dell'introduzione dell'Euro sui sistemi informativi e sulle applicazioni
collegate, le iniziative intraprese o pianificate (progetti e investimenti)
per adeguarsi all'utilizzo della moneta unica nel campo delle applicazioni
informatiche. Parallelamente sarà svolta una survey rivolta ad uno spaccato
rappresentativo dei fornitori di prodotti e servizi informatici, al fine di
compiere una valutazione ragionata anche dei profili dell'offerta esistenti
e in fase di definizione. L'evento, gratuito fino ad esaurimento dei posti
disponibili, si rivolge a fornitori di applicazioni, di strumenti e di
servizi e a tutte le categorie coinvolte da questo grande cambiamento:
aziende, professionisti, pubblica amministrazione, scuole, grande
distribuzione e consumatori.Per informazioni e iscrizioni: Assintel - tel:
027750231-235-210, fax 027750413-435, http://www.assintel.it
e-mail: assintel@assintel.it
ACCORDO TRA NETSYSTEM E ICS: MODEM SATELLITARI SUI
PERSONAL COMPUTER ICS OLIVETTI
Scarmagno, 26 marzo 2001- Il modem satellitare di Netsystem, primo operatore
a banda larga in Italia, diventa "di serie" sui personal computer
multimediali Ics Olivetti. Sat Modem, la scheda Dvb (Digital Video
Broadcasting, lo standard della Tv digitale Europea) di Netsystem che
consente di ricevere i servizi a banda larga via satellite sarà, infatti,
in dotazione sui Pc di punta prodotti dalla ICS a marchio Olivetti e
distribuiti attraverso la rete della società. I Pc multimediali
equipaggiati con Sat Modem permetteranno ai navigatori di muoversi in
Internet a una velocità maggiore di quella consentita dai comuni modem
analogici, con prestazioni particolarmente interessanti nella fase di
download dei file. Inoltre potranno, ricevere senza connessione telefonica
gli otto canali di Videoportal (la prima web-tv ad alta qualità in Italia)
e servizi vantaggiosi come il Fast Download, che consente di scaricare file
multimediali a una velocità fino a 2 Mb/s. Nel corso del 2000 la Ics ha
distribuito 170.000 computer e le previsioni di vendita per l'anno in corso
sono di 300.000 pezzi, di cui circa 100.000 destinati ai vari settori
dell'utenza consumer. L'accordo tra ICS e Netsystem prevede una fornitura
iniziale da parte di Netsystem di circa 20.000 schede DVB. Gli acquirenti
potranno attivare da subito i servizi collegando il proprio personal
computer a una parabola in grado di ricevere le trasmissioni satellitari di
Astra. Ics S.p.A., azienda del gruppo Mekfin di Padova, leader
internazionale nel settore dell'Electronic Manufacturing Services, progetta
e sviluppa, oltre ai tradizionali prodotti dell'I.T. (PC, Notebook, Server,
Network Solution per e-business Data Centre, monitor Flat Screen, ecc.),
nuovi prodotti derivanti dalla convergenza tra Informatica e
Telecomunicazioni: Internet Communication Appliances, Mobile Communicaton e
Car Navigator. Ics è licenziataria del marchio Olivetti per i Personal
Computer; Ics Olivetti è il nome commerciale attraverso il quale vengono
veicolati, sui mercati di riferimento, i prodotti informatici che si
rivolgono al mercato del consumer, dei partners, dei main customer, dell'Oem.
I prodotti di convergenza sono veicolati sul mercato con il marchio
proprietario ICSnet. Netsystem, con i suoi oltre 20.000 clienti, è il primo
operatore italiano nella banda larga. La società, fondata un anno fa da
Arturo Artom, può contare sulla partnership strategica con Astra, operatore
satellitare leader in Europa. Grazie a una success story di round di equity
che ha portato nelle case dell'azienda oltre 130 miliardi di lire, Netsystem
punta all'espansione in altri paesi europei, a partire dalla Spagna. http://www.netsystem.com
NOKIA LANCIA A030 WIRELESS LAN ACCESS POINT PER
ESTENDERE L'ACCESSO A BANDA LARGA AI LUOGHI PUBBLICI E ALLE IMPRESE
Milano, 27 marzo 2001 - Nokia ha lanciato A030 Wireless
Lan Access Point, un punto di accesso di nuova generazione che offre un
accesso mobile rapido a Internet e alle intranet aziendali. Il Nokia A030
Wireless Lan Access Point, ottimizzato per gli operatori mobili e per le
imprese, offre una mobilità a banda larga a 11 Mbit/s, permettendo così di
creare uffici wireless ovunque. Per gli operatori mobili, il Nokia A030
Wireless Lan Access Point costituisce parte integrante della soluzione Nokia
Operator Wireless Lan, che consente di offrire un accesso a Internet a banda
larga in luoghi come aeroporti e alberghi. Questa soluzione da punto a punto
soddisfa tutte le esigenze degli operatori, dal controllo dell'accesso al
roaming, all'autenticazione e alla fatturazione. Utilizzando la Sim card Gsm
per l'autenticazione e l'addebito, l'esperienza dell'utente risulta semplice
come nel caso di un terminale Gsm. La soluzione Nokia Operator Wireless Lan
aiuta gli operatori di reti cellulari a creare un servizio a banda larga di
comunicazione dati insieme alle reti 3G e Gprs, mentre l'aumento dei servizi
dati stimola un utilizzo più ampio dei servizi vocali. "La soluzione
Nokia Operator Wireless Lan rientra nell'impegno di Nokia ad aiutare gli
operatori a evolversi nell'era di Internet Mobile," ha detto Paavo Aro,
Direttore Generale, Ip Mobility Networks, Nokia Networks. "Il Wireless
Lan è uno dei settori a più rapida crescita, destinato a un notevole
aumento dell'uso generale di dati wireless. I terminali Wireless Lan dotati
di Sim card Gsm permettono agli utenti di accedere ai servizi da punti
diversi, aumentando così la diffusione del servizio di copertura a banda
larga." Nokia guida la standardizzazione delle reti wireless ad alta
intensità di dati e s'impegna ad essere tra i primi a fornire soluzioni
commerciali di Wireless Lan e 3G sulla piattaforma Nokia All-IP. Nokia A030
Wireless Lan Access Point, Nokia C110/C111 Wireless Lan Cards e Nokia A040
Wireless LAN Adapter sono tutti certificati Wi-Fi, e rientrano nell'impegno
di Nokia alla creazione d'interfacce aperte.
DMAIL.IT S.P.A.: AL VIA CON IL GRUPPO PERCASSI LO
STUDIO DI UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL MODELLO MULTICANALE ANCHE A MARCHIO DI
TERZI
Milano, 27 marzo 2001 - dmail.it S.p.A., azienda leader in Italia nel
settore delle vendite multicanale-multiprodotto e quotata al Nuovo Mercato
dal dicembre 2000, ha avviato con il Gruppo Percassi lo studio di un
progetto di sviluppo del modello multicanale anche a marchio di terzi.
Nell'ambito di tale progetto, che dovrebbe essere definito entro il prossimo
aprile, il Gruppo Percassi potrà partecipare anche finanziariamente per
attuare il piano industriale di sviluppo congiunto delle importanti sinergie
esistenti tra le due società. E' altresì prevista la possibilità che il
Gruppo Percassi entri con una quota di minoranza nel capitale della D-Mail
Retail, la società del Gruppo dmail.it che costituirà il veicolo per
sviluppare il nuovo modello di business. Coerentemente con il proprio piano
strategico, lo sviluppo di questo progetto consentirebbe a dmail.it di
ampliare la merceologia dei prodotti venduti attraverso il modello
multicanale e di iniziare a posizionarsi come l'interlocutore di riferimento
per la vendita a distanza (via catalogo e on line) di prodotti a marchio di
terzi. Il Gruppo Percassi, già azionista della dmail.it con il 3%, era
entrato recentemente con una quota del 49% nel capitale della D-Mail Store,
la società del Gruppo che gestisce i quattro stores di vendita diretta al
pubblico con marchio dmail.it di Milano, Firenze, Malpensa e Orio al Serio.
Si rafforza pertanto il rapporto tra le due società che nei prossimi anni
porterà la dmail.it a valorizzare le sue potenzialità nella vendita
multicanale con la ricerca di altri partner industriali sia in Italia che
all'estero. Il Gruppo Percassi è leader in Italia nella gestione di negozi
a marchio Benetton, Swatch, Kiko, Max Mara, Play Life, Sisley. Con 150
negozi in gestione diretta, il Gruppo Percassi ha sviluppato un know how di
assoluto rilievo sia nel mercato nazionale che internazionale nell'apertura
e gestione dei punti di vendita, realizzando nel 2000 un fatturato
complessivo nell'area retail di circa 200 miliardi di lire. "Con questo
progetto", ha affermato Rinaldo Denti, Amministratore Delegato di
dmail.it, "poniamo le basi per uno nuovo, rilevante sviluppo del nostro
modello di business nell'ambito delle vendite multicanale a marchio di
terzi. In particolare, siamo soddisfatti che il Gruppo Percassi abbia
creduto nelle nostre capacità anche perchè dmail.it si basa su una
struttura logistica unica per lo sviluppo di tale modello di business in
Italia". dmail.it è fra i più importanti gruppi italiani che operano
nel settore delle vendite multicanale multiprodotto. In particolare, il core
business della società è rappresentato dalla vendita a distanza (via
catalogo e on line) realizzata sia per conto proprio (tramite cataloghi e
siti propri - B2C) sia per conto di terzi (tramite cataloghi di terzi). A
supporto delle vendite a distanza inoltre dmail.it gestisce un'attività di
vendita tramite negozi sia propri che di terzi..Il Gruppo dmail.it si
compone di società che hanno sviluppato anni di esperienza nel settore
della vendita via catalogo e con l'avvento di Internet hanno trovato un
naturale sbocco anche nel B2C. Più recentemente, dmail.it ha rafforzato il
canale retail, nella convinzione che questo rappresenti un naturale
complemento della vendita a distanza, e la sua struttura logistica,
accentrando la gestione dell'intero processo di acquisizione e gestione
degli ordini a distanza di diverse società terze. Contemporaneamente, la
società ha messo a disposizione di aziende terze i suoi prodotti per
sviluppare programmi file booster di fidelizzazione on line della loro
clientela e/o incentivazione dei loro dipendenti attraverso la vendita dei
propri articoli (B2B). Nel mese di ottobre 2000 il Gruppo ha avviato il
progetto e.mail Booster con il quale mette a disposizione degli iscritti al
sito dmail.it caselle di posta elettronica con il dominio "dmail.it".
L'azienda è specializzata nel campo dell'oggettistica per la casa,
l'ufficio, lo sport, il tempo libero, la piccola elettronica di consumo,
l'illuminotecnica e recentemente ha allargato la sua offerta all'editoria
specialistica, ai gioielli e alla cosmetica. Nel segmento delle vendite via
catalogo, il Gruppo realizza 4 tipi di cataloghi propri, pubblicati e
spediti mensilmente ai clienti attivi e prospects e contenenti una selezione
che va, a seconda del catalogo, da circa 70 a 400 articoli, oltre ad alcuni
cataloghi co-branded (Banca di Roma, Banca Mediterranea, Banco di Sicilia,
Banca Popolare di Milano, Banca Popolare delle Marche). Il Gruppo presidia
invece il canale on-line attraverso 4 siti propri - www.dmail.it ,
www.dmailgold.it , www.mp3gratis.com e www.email.it - e 4 siti co-branded -
http://dmail .iol.it , http://dmail .spystocks.it, http://
dmail.buongiorno.it e http:// dmail.supereva.it - e opera nel canale
off-line con 4 D-Mail stores situati nel centro di Milano, all'aeroporto
internazionale di Milano Malpensa, a Firenze e quello recentemente aperto ad
Orio al Serio nell'aeroporto di Bergamo, circa 250 D-Mail corners presso
gallerie e centri commerciali e attraverso una rete di oltre 2000 negozi di
terzi plurimarca. dmail.it ha chiuso il progetto di bilancio al 31/12/00 con
ricavi totali pari a 50,5 miliardi di lire, in crescita del 24,54% rispetto
ai ricavi consolidati pro-forma al 31/12/99 (pari a 40,6 miliardi di lire) e
con una crescita del 132% rispetto ai ricavi consolidati del 31/12/99 (pari
a 21,8 miliardi di lire). In particolare, l'andamento dell'attività di
vendita a distanza ha registrato un incremento di circa il 50% pari a 25,3
miliardi di lire (16,9 miliardi di lire nel 1999), di cui 12 miliardi
rappresentati dal fatturato internet (3,3 miliardi di lire nel 1999), mentre
le vendite tramite negozi di proprietà hanno registrato un incremento del
40% attestandosi a 2,7 miliardi di lire (1,9 miliardi di lire nel 1999). L'ebitda
si è attestato a circa 7,7 miliardi di lire, in crescita di circa il 60%
rispetto ai 4,8 miliardi di Lire del bilancio proforma al 31/12/99.
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