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contributi di
GIOVANNI SCOTTI
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scottigio@tin.it
LUNEDI'
23
APRILE
2001
pagina 5
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EDITORIA: LEGGE DI RIFORMA
Dal 4 aprile 2001 è in vigore la legge di riforma
dell'editoria, vale adire la Legge n. 62 del 7 marzo 2001, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo u.s. Il testo integrale del
provvedimento, che detta norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e che
contiene le modifiche alla Legge n. 416/81, è consultabile sul sito
internet www.senato.it/parlam/leggi/010621.htm
La legge prevede novità per l'informazione via Internet, ma anche norme che
riformano le disposizioni sulla proprietà delle imprese, e le modalità di
erogazione delle provvidenze per l'editoria, non solo su carta, la
realizzazione di fondi pubblici specifici per il credito agevolato, per la
promozione del libro e per la modalità e la riqualificazione professionale
delle aziende in crisi.
Proseguiremo con regolare periodicità nella lettura
del provvedimento, ma in questa sede sottolineiamo che tra le maggiori
novità della normativa c'è la nuova definizione di prodotto editoriale.
DEFINIZIONE DI PRODOTTO EDITORIALE
Come anticipato, tra le maggiori novità della normativa vi è la nuova
definizione di prodotto editoriale che comprende, ora, non solo il
quotidiano e il periodico, ma anche il libro e il prodotto multimediale,
compreso quello sviluppato su Internet. Dalla definizione sono esclusi
dischi e film. Secondo alcuni commentatori, tale definizione prevederebbe
anche un'estensione della legge sulla stampa, risalente al 1948, ai nuovi
mezzi di diffusione dell'informazione e della comunicazione.
In merito, però, il professor Mauro Masi, Commissario
straordinario della Siae ed estensore del provvedimento, ha negato che la
nuova legge sull'editoria imponga a siti o prodotti multimediali di
qualsiasi tipo l'obbligo di registrarsi come testata giornalistica. La nuova
normativa, secondo Masi, prevede all'art. 15 la semplificazione delle
registrazioni che già esistono: solo le testate tradizionali, così come
prevede la legge sulla stampa, devono iscriversi al Registro Nazionale della
Stampa, che con la legge Maccanico del 1997 è diventato il Registro dei
comunicatori, e al Tribunale. Sempre secondo Masi, chi realizza un prodotto
editoriale sul web e non intende registrarlo come testata, non è
assolutamente obbligato a farlo. A sua volta Paolo Nuti, Presidente
dell'Associazione Italiana Internet Provider, ha affermato che servono
precisazioni che permettano una corretta applicazione della Legge n. 62/01.
La definizione di prodotto editoriale in essa contenuta, particolarmente
ampia, è tale per cui anche "una pagina web creata da un bambino
potrebbe farne parte".
ELGRAFITALIA E CONVERFLEX EUROPE
Paolo Bandecchi, fondatore e titolare del gruppo Rotolito Lombarda,
presidente dell'Unione Industriali Grafici e Cartotecnici della Lombardia e
membro del Consiglio Direttivo dl' iAssografici, è stato chiamato a
presiedere Grafitalia 2001, 9° mostra dei macchinari e dei materiali per
l'industria grafica, dell'editoria e della comunicazione in programma a
Milano dal 12 al 17 giugno di quest'anno. Ruggero Gerosa, numero uno della
Cellografica Gerosa e componentelde Comitato Esecutivo Giflex
ll'saAssografici, rà il ntpresidedie .IConverflex Europe 2001, 7° mostra
internazionale dei materiali e dei macchinari per l'industria della carta,
del tissue, della cartotecnica, della trasformazione e della stampa su
imballaggio. Anche questa mostra si terrà a Milano e nello stesso periodo
di Grafitalial
MAGAZZINO TELEMATICO LAPIDEI (M.T.L.)
Sul sito Internet www.marmo-on-line.com
può essere consultato il software denominato "Magazzino Telematico
Lapidei" (M.T.L.), che ha lo scopo di favorire la commercializzazione
dei prodotti lapidei. softgaware è stato ideato e messo a punto
dall'Associazione degli Industriali della Provincia di Massa Carrara,
tramite la sua Società di Servizi, "Assoservizi Industria Srl",
in sintonia con le Associazioni degli Industriali della Provincia di Lucca e
di La Spezia. Le aziende interessate alla sola consultazione del Magazzino
Telematico Lapidei possono accedervi richiedendo una password di accesso,
rilasciata gratuitamente dall'Associazione. Le aziende interessate
all'iscrizione e pubblicazione dei dati relativi ai propri prodotti tramite
il Magazzino Telematico Lapidei devono formularne la relativa richiesta
all'Associazione che fornirà il software, l'apposita password e le
indicazioni sulla procedura da seguire per vedere pubblicati i dati relativi
ai propri prodotti disponibili. Dopo un primo periodo di sperimentazione
gratuita di circa sei mesi, le Aziende, per aderire al M.T.L., dovranno
versare una quota annua di partecipazione di L. 500.000.
TESORO: NUOVO PORTALE INTERNET
Dal 27 marzo il sito Internet del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della
Programmazione economica è stato rinnovato anche graficamente. Il sito
www.tesoro.it, per il quale è allo studio un'integrazione con il portale
del Ministero delle Finanze, arazie alle scelte grafiche, ai colori, ,i
simboli e Ml linguaggioi è diventato uno strumento interattivo di
informazione e servizio. La pagina di benvenuto è divisa in 4 spicchi
fondamentali: - in alto a sinistra gli ingressi alle 4 aree tematiche:
cittadino (con informazioni su bandi di concorso, studi all'estero,
opportunità formative offerte dal ministero, posizioni vacanti presso
istituzioni estere, aiuti per chi vuole difendersi dall'usura o cercare
fondi per avviare un'attività), imprese (bandi di gara, agevolazioni
finanziarie, opportunità previste dalle politiche per lo sviluppo
economico, pagine interattive sull'euro per la diagnosi aziendale: bilancio,
magazzino, contabilità), pubblica amministrazione (informazioni per
partecipare gare e appalti e fare acquisti on line, per formare e
riqualificare il personale, per accedere alla normativa e stampare la
modulistica), studi e media (accesso a banche dati, agli archivi dei
documenti, alle biblioteche, alle pubblicazioni periodiche, ai discorsi del
ministro in anteprima) ed i percorsi di navigazione suggeriti; - in basso a
sinistra l'angolo istituzionale con informazioni sull'andamento
dell'economia nazionale, comunitaria, globale - in alto a destra la vetrina
con le aree tematiche di maggior rilievo; - al centro il primo piano per i
temi di attualità; - gli ultimi arrivi, dove scorrono gli ultimi tre
inserimenti in ordine temporale nel sito. Il sito del nistero del ,,TesoroS
allo statou contiene 9.160 documenti, 25.000 pagine web, 14.250 immagini, 15
banche dati, 10 negozi elettronici. Un orologio, al centro del portale,
segna i giorni che mancano all'avvento dell'euro. l sito c'è anche ACuno
spazio dedicato ai bambini con una gita scolastica virtuale nel palazzo del
Ministero del Tesoro. Grazie alla tecnologia è possibile entrare nello
studio del ministro e curiosare sulla scrivania dove ha lavorato per primo
Quintino Sella.
NORMATIVA IN MATERIA DI DIRITTI D'AUTORE PER LA
SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE EUROPEA
L'Unione europea avrà una nuova normativa in materia di diritti d'autore
per disciplinare le problematiche della società dell'informazione, dopo
l'adozione, avvenuta il 9 aprile scorso, di una direttiva da parte del
Consiglio dei ministri. Sia la Commissione europea che il Parlamento europeo
e il Consiglio hanno contribuito alla formulazione di tale direttiva, che ha
richiesto tre anni di lavori prima di essere perfezionata. Tutti i nove
emendamenti proposti dal Parlamento europeo sono stati inseriti nel testo
definitivo (e sono stati approvati dalla Commissione europea). La direttiva
costituisce la misura più importante mai adottata in Europa nel campo dei
diritti d'autore ed adegua all'era digitale la normativa europea in materia
di diritti d'autore. La direttiva garantisce l'armonizzazione dei diritti di
riproduzione, distribuzione e comunicazione al pubblico, la tutela giuridica
dei dispositivi antiduplicazione e dei sistemi per il controllo dei diritti.
Tra gli aspetti più interessanti si annoverano la deroga obbligatoria, in
alcune circostanze, per le copie tecniche su Internet a beneficio degli
operatori di rete, un approfondito elenco di deroghe facoltative ai diritti
d'autore, che include le duplicazioni per uso privato, l'introduzione del
concetto di equo compenso per i titolari dei diritti e un meccanismo per
assicurare un beneficio agli utilizzatori, qualora le deroghe prevedano
l'applicazione dei dispositivi antiduplicazione. La direttiva è
complementare a quella sull'e-commerce che è stata già adottata per
armonizzare il quadro giuridico comunitario e incoraggiare lo sviluppo di
una società dell'informazione.
FORME DI SOMMINISTRAZIONE DI VITTO AI DIPENDENTI
A seguito di una richiesta prevenuta alla redazione si precisa che l'impresa
può erogare un'indennità sostitutiva di mensa quando non provvede alla
somministrazione di vitto ai propri dipendenti in una delle seguenti forme:
a) mensa aziendale o interaziendale La mensa aziendale si ha quando la
gestione del servizio è data in appalto ad un'impresa specializzata o
effettuata direttamente dall'azienda. La mensa può essere situata la mensa
all'interno o all'esterno dei locali dell'azienda, anche in locali di
proprietà di terzi. La mensa è interaziendale quando è costituita per
espletare il servizio di ristorazione a favore del personale dipendente di
più imprese in locali appositamente muniti di specifiche autorizzazioni
amministrative b) fornitura di pasti preconfezionati In questo caso la
somministrazione di alimenti e bevande è affidata, mediante apposite
convenzioni, ad un'impresa che somministra pasti preconfezionati nei locali
adibiti a mensa aziendale o interaziendale ("catering") c)
convenzioni con pubblici esercizi In questo caso, l'impresa, non avendo una
mensa aziendale, stipula con un pubblico esercizio (ristorante, trattoria
ecc.) un'apposita convenzione, mediante contratto d'appalto avente per
oggetto la somministrazione di pasti in favore dei propri dipendenti d)
erogazione di buoni pasto I buoni pasto sono servizi sostitutivi di mensa .
BUONI PASTO Per servizi sostitutivi di mensa resi a mezzo dei buoni pasto si
intendono: - le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate da
pubblici esercizi - le cessioni di prodotti di gastronomia pronti per il
consumo immediato effettuate da mense aziendali, interaziendali, rosticcerie
e gastronomie artigianali, pubblici esercizi e esercizi commerciali muniti
di autorizzazione per la vendita di generi alimentari e dell'autorizzazione
per la produzione, preparazione e vendita al pubblico di generi alimentari,
anche su area pubblica. In pratica, l'impresa acquista appositi buoni pasto
che vengono poi consegnati ai dipendenti per la successiva utilizzazione
presso ristoranti convenzionati con la società emittente i buoni pasto.
Secondo quanto disposto da Testo Unico delle Imposte Dirette non concorrono
a formare il reddito le somministrazioni di vitto da parte del datore di
lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di
lavoro o gestite da terzi o, fino all'importo complessivo giornaliero di L.
10.240, le prestazioni e le indennità sostitutive corrisposte agli addetti
ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad
unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di
ristorazione. In pratica l'esclusione dal reddito di lavoro dipendente è
strettamente limitata: - alle somministrazioni di vitto effettuate
direttamente da parte del datore di lavoro; - alle somministrazioni di vitto
effettuate mediante mense organizzate direttamente dal datore di lavoro; -
alle somministrazioni di vitto effettuate mediante mense gestite da terzi; -
alle convenzioni con i pubblici esercizi; - alle prestazioni sostitutive di
mensa nei limiti giornalieri di L. 10.240; - alle indennità sostitutive di
mensa, di importo non superiore a L. 10.240, relativamente a determinate
categorie di dipendenti. Il legislatore non ha dettato regole particolari in
merito alle diverse opzioni disponibili per escludere il pasto del
dipendente, in tutto o in parte, dalla formazione del reddito;
conseguentemente il datore di lavoro è libero di scegliere la modalità che
ritiene più consona alle proprie esigenze organizzative e può anche
prevedere più sistemi contemporaneamente. Ad esempio l'impresa può
istituire il servizio mensa per una categoria di dipendenti, il sistema dei
buoni pasto per un'altra categoria e riconoscere un'indennità sostitutiva
per un'altra categoria ancora. E' invece escluso che lo stesso dipendente
con riferimento alla medesima giornata lavorativa possa fruire
contemporaneamente di diverse forme di somministrazione di vitto o
prestazioni sostitutive delle stesse.
COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE: ADEMPIMENTI
DEI COMMITTENTI
L'Inps, con il messaggio n. 67 del 28 marzo scorso, consultabile sul sito
internet dell'istituto previdenziale all'indirizzo www.inps.it, ha precisato
che i committenti di collaborazioni coordinate e continuative non sono
obbligati , nei suoi confronti, alla tenuta dei libri paga e matricola. La
Legge n. 342 del 21 novembre 2000, che ha assimilato il reddito derivante
dai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa a quello derivante
dai rapporti di lavoro subordinato, non ha disposto alcun adempimento al
riguardo. Tali obblighi sono previsti, per effetto del Decreto legislativo
n. 38/2000, esclusivamente per i collaboratori soggetti all'assicurazione
antiinfortunistica.
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