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2001
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G7: L'INTERVENTO DEL MINISTRO VISCO ALLE NAZIONI UNITE
Roma, 2 maggio 2001 - E' disponibile sul portale
Internet del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione
economica www.tesoro.it
e sul sito della presidenza italiana del G7 Finanziario 2001 http://www.g7-2001.org
il discorso del ministro Vincenzo Visco alle Nazioni Unite, che verrà letto
domani al Palazzo di Vetro dall'ambasciatore italiano Sergio Vento
DALLA LIRA ALL'EURO: UN MESSAGGIO DEL PRESIDENTE CIAMPI
Roma, 2 maggio 2001 - Oggi terzo anniversario dell'Euro, viene anticipato un
messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi scritto per
il prossimo numero di "Dalla Lira all'Euro". La newsletter edita
dal ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica
dedicata alla moneta unica, che sarà in distribuzione e disponibile sul
portale Internet www.tesoro.it
nei prossimi giorni, riferirà anche delle speciali misure comunitarie
anti-falsificazione, con un articolo che qui riportiamo. "Il 12
febbraio scorso il Consiglio Ecofin ha espresso un orientamento favorevole
all'approvazione del regolamento comunitario sulla protezione dell'euro
dalla falsificazione. Attualmente il provvedimento, che si rivolge ai 12
membri dell'area euro, è all'esame del Parlamento Europeo nell'ambito della
procedura di consultazione; si prevede che esso potrà essere pubblicato
sulla Gazzetta ufficiale agli inizi del II° semestre 2001. Un secondo,
contestuale, provvedimento ne estende gli effetti agli altri tre Stati Ue
non aderenti alla moneta unica. Tali strumenti mirano in sostanza a creare
un sistema integrato di informazioni sia di carattere tecnico che strategico
sulle falsificazioni delle banconote e delle monete. Le informazioni
tecniche riguardano la mera descrizione di come si presentano la
contraffazione o l'alterazione; per contro le informazioni strategiche
riguardano i dati relativi ai reati connessi, alle indagini eventualmente in
corso nonché tutte le altre informazioni che possono permettere una
valutazione generalizzata del rischio. Tale sistema informativo sarà
alimentato, all'atto del sequestro, dalle forze di polizia nazionali che
collaboreranno con Europol e con la Commissione Ue, attraverso il suo
Ufficio di lotta antifrode (Olaf). Come è noto, la falsificazione comprende
i due aspetti della alterazione del denaro nonché della contraffazione,
cioè della produzione vera e propria di banconote e di monete false. Nei
casi di nuova falsificazione di banconote, le informazioni tecniche
perverranno alla Banca Centrale Europea attraverso i Centri nazionali di
analisi (Cna), che eseguiranno, se del caso, le prime perizie tecniche delle
banconote e attribuiranno una classifica provvisoria alla tipologia di
falsificazione sottoposta al loro esame. Essi saranno costituiti presso le
Banche Centrali. Eseguita la classificazione provvisoria, le banconote
oggetto di nuova falsificazione e le informazioni tecniche relative verranno
trasmesse alla Banca Centrale Europea per l'eventuale conferma e
classificazione definitiva. Per ciò che concerne l'esame delle monete, è
prevista l'istituzione di Centri di analisi delle monete (Cnac) che
opereranno avvalendosi del Centro tecnico - scientifico europeo,
recentemente istituito presso la Zecca di Parigi. In pratica, analogamente
alle banconote, i Centri di analisi delle monete eseguiranno le perizie
sulle monete ed attribuiranno alle stesse una classifica provvisoria sulla
tipologia di falsificazione riscontrata. Successivamente, le monete e le
relative informazioni tecniche verranno inviate al Centro tecnico parigino
per l'eventuale conferma e classificazione definitiva, nonché per la
comunicazione alla Bce dei risultati. Le nuove tipologie di falso così
individuate serviranno alle forze di polizia ai fini della prevenzione e
della repressione di nuovi tentativi. Tale strategia di prevenzione e
contrasto al fenomeno si basa dunque sulla fattiva collaborazione tra la Bce,
la Commissione, Europol, le polizie degli Stati membri, il Ctse di recente
istituzione, le Zecche e le banche centrali nazionali. Il provvedimento è
frutto di una lunga gestazione; le prime riunioni tra i responsabili dell'Olaf
e delle polizie nazionali sono iniziate nel 1994 e praticamente finalizzate
nel 1999, alla fine di un triennio denso di incontri e contatti: già agli
inizi del 1999, infatti, il quadro di intervento risultava abbastanza
delineato. La creazione di questo strumento non poteva non tenere conto di
quanto già esiste negli Stati membri in materia di prevenzione e
repressione del fenomeno della falsificazione delle monete nazionali.
Ciononostante il cambiamento di scala dell'esercizio della protezione,
doveva condurre alla messa a punto di un provvedimento capace di superare i
limiti nazionali delle normative antifalsificazione ed assicurare così una
protezione equivalente su tutto il territorio comunitario. La riflessione
nella fase di gestazione ha permesso di valutare elementi riguardanti il
ruolo dell'euro sia come moneta per le transazioni internazionali e di
riserva sia come espressione monetaria diffusa oltre l'Unione, dove non è
da sottovalutare l'esistenza di una criminalità organizzata; il grado di
automazione della delinquenza e la possibilità che le persone implicate
possano orientare le loro attività criminose verso zone a minore rischio di
punizione; inoltre la difficile introduzione, almeno nella prima fase, della
nuova moneta per l'assenza di familiarizzazione del pubblico, per il valore
facciale (per certi tagli molto elevato), per l'esistenza di un lato
nazionale (per le monete metalliche), per tecniche di fabbricazione e
supporti diversi, secondo gli Stati membri, nel processo di produzione
dell'euro. Terminata la fase procedurale di approvazione del provvedimento,
si dovrà sul piano interno preparare la fase applicativa: si tratta di un
lavoro considerevole, se si prova ad immaginare le dimensioni che il
fenomeno potrebbe assumere. A livello interno sarà fondamentale la
creazione di un efficace meccanismo di coordinamento sulle modalità di
alimentazione e di utilizzo del circuito delle informazioni e delle
procedure previste dal regolamento, supportato da una idonea collaborazione
fra le forze di polizia. Da parte loro, Polizia, Carabinieri, Guardia di
Finanza e le istituzioni preposte all'arrivo dell'euro stanno predisponendo
un piano di sicurezza senza precedenti poiché la prima fase di circolazione
della nuova moneta rappresenta "un'occasione forse irripetibile per la
criminalità organizzata e non". I rischi già individuati sono le
rapine, il riciclaggio, le contraffazioni e le truffe per le quali si sta
predisponendo una serie di "misure di contrasto" che
interesseranno il momento di immissione dell'euro e cioè il 1 gennaio 2002
e le giornate immediatamente precedenti e successive a tale data. Ne hanno
discusso durante un recente convegno dell'Abi esponenti della Criminalpol,
della Banca d'Italia, dell'Abi e del ministero del Tesoro. Si tratta, ha
spiegato Carlo Morselli del Servizio controllo del territorio della
Criminalpol, di minacce assai concrete perché avvalorate anche da una
"particolare vulnerabilità, causata, tra l'altro, da una non perfetta
conoscenza delle banconote e monete uniche da parte dei cittadini, ma anche
degli operatori finanziari, commerciali e di polizia". "E' atteso
il prevedibile incremento del reato di riciclaggio favorito dal fatto che la
moneta unica sarà facilmente accettata come strumento di pagamento
internazionale non dovendo più procedere a conversioni valutarie", gli
ha fatto eco Renzo Antonini, responsabile del ministero del Tesoro per la
Protezione dell'euro dalla falsificazione. E poiché gireranno banconote di
valore di circa 5 volte superiore ai biglietti da 100 dollari, per la loro
maggiore trasportabilità e convertibilità renderanno, secondo Antonini,
l'euro più appetibile per chiunque voglia trasportare, detenere o
falsificare ingenti somme di denaro. I timori, dunque, sui rischi di un
aumento delle attività illecite sono fondati e tutti convergono sul fatto
di fornire una capillare informazione sulle fattezze e la qualità dei nuovi
biglietti e monete non solo alle categorie vulnerabili ma anche agli
operatori e ai commercianti. In più, sottolinea Morselli,
"l'unificazione del mercato" contribuirà a "rendere più
agevole lo smercio dei falsi e più difficile l'individuazione del luogo di
produzione. Nel periodo di doppia circolazione, inoltre, verranno immessi
sul mercato quantitativi residui di valute nazionali contraffatte ed è
necessario prestare molta attenzione alle possibili truffe che possono
rientrare nei casi di intermediazioni finanziarie illegali che avvengono
principalmente tramite Internet e alle "medaglie euro" che vengono
coniate a titolo commemorativo e che criminali di basso livello potrebbero
spacciare per euro autentici. In più, è ipotizzabile un aumento di reati
di truffe quali la falsificazione di titoli e assegni, l'ottenimento
fraudolento di crediti, etc. Quanto al riciclaggio di denaro derivante da
attività illecite, il periodo più a rischio, secondo Morselli, è quello
della doppia circolazione: i criminali potrebbero scambiare banconote
nazionali di piccolo e medio taglio con banconote euro di taglio maggiore
più facili da trasportare. Tale operazione (scambio di banconote vecchie
"sporche" con altre nuove e "pulite" rappresenta la fase
di "pre-riciclaggio" in quanto il riciclaggio vero e proprio si ha
solo con l'accesso del contante al sistema finanziario, che prevede
l'eliminazione di qualsiasi legame con attività criminali e la
disponibilità per una successiva, insospettabile utilizzazione. Durante il
periodo di doppia circolazione, dunque, è prevista un'accelerazione
nell'immissione di denaro contante, non soltanto utilizzando il sistema
bancario e gli uffici cambi, ma anche convertendo la moneta cash in
interessi economici. Si potrà registrare infatti, ipotizza Morselli, un
aumento di società in alcuni settori (import-export, vendite immobiliari,
commercio), tradizionalmente legati ad attività criminali e finanziati con
i loro proventi. Quanto a rapine e furti, la Criminalpol ha individuato i
maggiori rischi nelle seguenti fasi: durante la fase di produzione, quando
potrebbero diventare obbiettivi sensibili i centri di produzione, dal cui
interno ottenere componenti autentici (carta, stampi, etc.) da utilizzare
per le contraffazioni; durante la fase di trasporto approssimativamente
compresa tra il mese di settembre 2001 e il 28 febbraio 2002; durante la
fase di deposito che sarà tanto più critica quanto più vulnerabili, per
ubicazione, struttura e misure di vigilanza, saranno i siti. Ma il piano di
sicurezza per le nuove banconote euro prenderà il via già dal prossimo
primo luglio. Ad illustrarne in linea generale, per ovvi motivi di
"difesa" dalla possibile attività di contraffazione, è il Capo
del Servizio Personale Gestione Risorse della Banca d'Italia, Mario Meloni.
Il programma di formazione per i "gestori professionali del
contante" e delle forze dell'ordine su cinque argomenti: informazione
di base sui principali processi di produzione dell'euro; proprietà della
carta, del tipo di stampa, della filigrana; caratteristiche del filo di
sicurezza, dei punti di allineamento ottico, delle componenti olografiche e
iridescenti; reazioni all'infrarosso e all'ultravioletto, microscrittura;
principale tecniche adoperate dai contraffattori; regole basilari da seguire
in caso di presentazione alo sportello di una banconota sospetta di
falsità; informazioni generali sulle monete e sul trattamento della
banconote, sui piani per il change-over, sugli obblighi in materia di
antiriciclaggio. In più, sulla base delle direttive della Banca Centrale
Europea, il piano di formazione diffusa, prevede una fase preliminare che
nella maggior parte dei Paesi prenderà il via a giugno prossimo e che sarà
basata essenzialmente su tre passi procedurali: a)la progettazione e la
realizzazione, da parte della Bce, di un "pacchetto" standard di
materiale formativo altrimenti chiamato training-kit; b)l'individuazione di
un certo numero di addestratori regionali e locali, ciascuno dei quali sarà
poi assegnatario di un kit; c)l'organizzazione di specifici seminari di
preparazione per questi addestratori".
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE DI DARE IMPULSO AL
PROTOCOLLO INTERNET
Bruxelles, 2 maggio 2001 - Le principali strutture di ricerca e la
competitività delle tecnologie "wireless" europee potrebbero
essere compromesse, se non verranno prese misure idonee per assicurare la
tempestiva disponibilità del Protocollo Internet di prossima generazione
(versione 6 o IPv6). È stato questo il chiaro monito lanciato nel corso del
primo incontro, organizzato dalla Commissione europea il 24 aprile, della
task force di esperti del settore prevista dal summit di Stoccolma.
L'urgenza del problema è stata sottolineata dalla notizia che l'attuale
Protocollo Internet esaurirà gli indirizzi web entro il 2005, se
continueranno gli attuali tassi di crescita. Intervenendo alla riunione, il
commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki
Liikanen ha affermato che: "La rapida e costante crescita di Internet,
in quanto infrastruttura essenziale per l'economia globale della conoscenza,
richiede nuove iniziative politiche per garantire che essa possa continuare
a soddisfare i nuovi requisiti. L'Europa, in particolare, deve agire
rapidamente per impedire che i limiti degli attuali Protocolli Internet
intralcino la realizzazione degli obiettivi strategici di Lisbona". Nel
corso della riunione sono state affrontate anche le tematiche direttamente
connesse alla ricerca europea in questo settore. Tali tematiche comprendono
il rafforzamento delle attività di ricerca e sviluppo sull'IPv6,
nell'ambito delle Ist (tecnologie della società dell'informazione) previste
dal quinto programma quadro dell'Unione europea, nonché le proposte
contenute nel sesto programma quadro (6PQ). In particolare, tale programma
potrebbe concentrarsi su temi quali l'interoperabilità e il funzionamento
combinato (interworking) dei sistemi. Durante la riunione, inoltre, è stata
sottolineata la necessità di convertire, entro il 2003-2004, le reti di
ricerca e istruzione all'IPv6. Ciò riguarda non solo le reti nazionali di
ricerca e sviluppo, ma anche la dorsale europea Geant. Infolink: http://www.ipv6tf.org
PRODI ESTENDE IL MANDATO DEL GRUPPO DI ETICA
Bruxelles, 2 maggio 2001 - Il presidente della Commissione europea Romano
Prodi ha annunciato nel mese in corso la propria intenzione di rafforzare il
ruolo del gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie (Gee),
istituito nel 1997 per formulare pareri sugli aspetti etici in materia di
scienza e tecnologie, senza limitarsi alle biotecnologie, nel quadro
dell'elaborazione ed attuazione della legislazione comunitaria. Secondo la
Commissione, il mandato del Gee è stato modificato con l'obiettivo di: -
assicurare che le altre istituzioni comunitarie abbiano accesso al gruppo,
stipulando che "il Parlamento ed il Consiglio possono attirare
l'attenzione della Commissione su questioni che essi considerano di grande
rilievo dal punto di vista dell'etica". Il gruppo conserva altresì il
diritto di agire di propria iniziativa su temi da esso ritenuti importanti;
- evidenziare il fatto che il gruppo è indipendente, multidisciplinare e
pluralista; - prolungare la durata in carica da tre a quattro anni e
lasciare fisso a 12 il numero dei membri; - migliorare i metodi di lavoro
del gruppo, che può ad esempio stabilire rapporti più stretti con diversi
comitati etici nell'Unione europea e nei paesi candidati e dare inizio a
qualsiasi studio ritenuto necessario per la redazione dei suoi pareri.
Inoltre la Commissione ha nominato i nuovi membri del gruppo. "Per
garantire la coerenza e la continuità del lavoro del gruppo di etica,
cinque dei dodici membri provengono dal gruppo precedente", ha riferito
la Commissione. "Si è mantenuto anche l'equilibrio tra le discipline,
per cui un terzo del gruppo è composto da avvocati, un terzo da scienziati
ed un terzo da rappresentanti delle scienze sociali (filosofi e
teologi)". Su richiesta del presidente Prodi, il primo compito affidato
al Gee riguarda gli aspetti etici della brevettabilità del vivente, in
particolare le invenzioni che implicano l'uso di cellule staminali
provenienti da embrioni umani.
UNA MAGGIORE COOPERAZIONE CONTRIBUIRÀ A FARE DELL'EUROPA
L'ECONOMIA PIÙ DINAMICA E COMPETITIVA AL MONDO
Bruxelles 2 maggio 2001 - "Incrementare la cooperazione tra le
università e gli istituti superiori, fra i vari istituti di ricerca,
nonché fra le piccole aziende e i grandi gruppi rappresenta un fattore
essenziale per fare dell'Europa l'economia più dinamica e competitiva al
mondo", ha dichiarato il Ministro svedese dell'Istruzione e della
Scienza Thomas Östros durante una conferenza sulla cooperazione tra il
mondo accademico e quello industriale, svoltasi il 17 aprile a Karlskrona
(Svezia). Secondo l'attuale presidente del Consiglio "Ricerca"
dell'Ue, l'attività futura dell'Europa potrebbe basarsi su tre strategie:
aumentare gli investimenti per la ricerca di base, rafforzare la
cooperazione fra le università e le piccole e medie imprese e promuovere la
cooperazione fra il mondo accademico e l'industria. Se verrà posta
un'enfasi eccessiva sulle attuali ambizioni di forte crescita economica, ha
avvertito Östros, si rischierà di condannare la politica di ricerca
europea ad una prospettiva molto limitata nel tempo. "Per questa
ragione è fondamentale che governi e Parlamenti riconoscano che la loro
principale responsabilità consiste nel finanziare la ricerca di base a
lungo termine. E su questo punto dobbiamo trovare un equilibrio", ha
affermato il Ministro. I giovani sono la chiave per ridurre la distanza tra
il mondo accademico e l'industria, ha dichiarato Östros, poiché spesso
l'applicazione pratica dei risultati della ricerca all'interno delle aziende
viene affidata a coloro che hanno conseguito un dottorato e che hanno
un'esperienza nel campo degli studi di ricerca. "Dobbiamo incrementare
i nostri sforzi per rendere meno traumatico il passaggio dal mondo
dell'università a quello dell'imprenditoria. Uno dei fattori che, a mio
avviso, contribuisce [in Svezia] a promuovere l'imprenditorialità è la
possibilità per i docenti e i ricercatori che operano negli istituti di
istruzione superiore di lavorare alle proprie invenzioni", ha affermato
Östros, aggiungendo tuttavia che è necessario esaminare i vari modi in cui
le università possono finanziare la valorizzazione delle invenzioni frutto
di tali ricerche. Östros ha tenuto a sottolineare che gli atenei devono
apportare le necessarie riforme. "Non possiamo gestire le università
come fossero istituti per la crescita economica. Le università devono
essere istituzioni libere fondate sul concetto cardine di libertà
intellettuale". Il rapporto tra governo e mondo accademico non deve
essere trascurato, ha aggiunto il Ministro, secondo il quale "governo e
Parlamento sono i migliori amici delle università". Solo lo Stato, ha
affermato Östros, può fornire i fondi necessari alla ricerca di base a
lungo termine senza impartire direttive.
LE PMI CONTINUERANNO A BENEFICIARE DEL SOSTEGNO
COMUNITARIO ALLA RICERCA
Bruxelles, 2 maggio 2001 - Le Pmi (piccole e medie imprese) traggono
vantaggio dal sostegno comunitario alla ricerca e continueranno a farlo in
futuro. Questo è il messaggio di fondo scaturito dalla Fiera tecnologica di
Hannover. Hendrik Tent, vice direttore generale della Dg Ricerca della
Commissione europea ha sottolineato il fatto che l'Esecutivo continuerà a
prestare particolare attenzione alle esigenze delle Pmi anche in futuro,
aggiungendo che ciò appare chiaramente anche dalle proposte della
Commissione sul prossimo programma quadro, le quali raccomandano un aumento
dei finanziamenti alle Pmi nell'ordine del 10-15 percento. Il consorzio
tedesco di gruppi di ricerca industriali (AiF), che ha lavorato
congiuntamente al governo federale fin dal 1994 ed è stato il referente
nazionale per tutte le questioni collegate alla ricerca e allo sviluppo in
ambito europeo, ha affermato che dal supporto comunitario alla ricerca
traggono beneficio in particolare le medie imprese a carattere innovativo.
Il dott. Alfred Tacke, segretario di Stato del ministero federale per il
Commercio e la Tecnologia, ha sostenuto, nel suo intervento, che le medie
imprese ricavano i maggiori vantaggi dai finanziamenti UE in quanto hanno
migliori opportunità di formare partnership tecnologiche a livello europeo.
Infolink: http://www.aif.de
SPORTELLO UNICO PER I COMUNI, SERVIZI E SOLUZIONI
INNOVATIVE PER LA FIRMA DIGITALE ED IL SUO RILASCIO ALLE IMPRESE, LE
PRINCIPALI NOVITÀ CEDCAMERA, CON LA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO, A FORUM
P.A.
Milano, 2 maggio 2001. CedCamera, l'azienda speciale per i servizi
informativi della Camera di Commercio di Milano, parteciperà a Roma alla
prossima edizione di Forum P.A. (Pad. 3 - Stand 7 ), dal 7 al 11 maggio
2001. Una delle missioni di CedCamera è quella di garantire ai propri
utenti esterni di riferimento - associazioni di categoria, piccole medie
imprese, professionisti, commercianti, artigiani, amministrazioni locali,
ecc. - soluzioni a vario livello per: - consentire un dialogo diretto con la
pubblica amministrazione e semplificare in modo efficiente ed economico
l'espletamento degli adempimenti istituzionali; - ricevere una miglior
informazione/formazione sull'utilizzo delle nuove tecnologie e avere una
corretta presenza nel mondo Web. Al Forum P.A., sicuramente una delle più
significative panoramiche sui servizi ai cittadini e alle imprese, CedCamera
sarà presente sulle tematiche seguenti. Firma Digitale: lo scorso 23 Marzo
2001 il Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato ha emanato un
decreto sul deposito di Bilanci del 2001 che estende ad altri uffici
camerali del Registro delle Imprese la possibilità di ricevere bilanci in
forma telematica con modalità similari a quelle che la Camera di Commercio
di Milano ha positivamente sperimentato negli anni 1999 e 2000, previa
autorizzazione da parte dello stesso Ministero e con strumenti informatici
predisposti da CedCamera. Alcuni giorni dopo, la Camera di Commercio di
Milano ha assegnato ufficialmente a CedCamera il compito di rilasciare le
smart card per la firma digitale operando come Registration Authority Office
(Rao). Con questi due provvedimenti è stata riconosciuta nei fatti la
validità del lavoro svolto da CedCamera negli ultimi due anni
nell'applicazione delle nuove tecnologie a servizi di e-Government. Le
soluzioni progettate da CedCamera per redigere e trasmettere alla Camera di
Commercio direttamente dai propri uffici, via Internet e con firma digitale,
atti e bilanci aziendali si basano su diversi programmi applicativi.
Registro Imprese, per redigere e predisporre in formato elettronico tutte le
pratiche presentabili agli sportelli Registro Imprese della Camera;
Biltel2000 e Analisi&Bilancio Facile, per aiutare le imprese ed i
commercialisti nella redazione dei documenti di bilancio; CedCamera sta
inoltre approntando un modulo software per preparare in maniera semplice e
guidata il modello di deposito (ed eventualmente gli atti necessari) per la
presentazione di una pratica, nonché per firmare digitalmente tali
documenti, consentendo fra l'altro il calcolo automatico di bolli e diritti
di segreteria. Sportello Unico per i Comuni: il pacchetto software che
supporta la gestione delle procedure e delle pratiche dei singoli Comuni
relative agli insediamenti produttivi, integrando la parte tipicamente
amministrativa con le potenzialità di comunicazione offerte da Internet.
Sviluppato da CedCamera a seguito di uno studio per la Regione Lombardia,
(commissionato all'Azienda grazie all'esperienza da essa acquisita con gli
sportelli virtuali ed il sito Web della Cciaa di Milano), Sportello Unico è
ad oggi utilizzato in modo diretto od indiretto da più di 120 Comuni in
Lombardia. 1Sportello è un software modulare in grado di adattarsi alle
necessità operative di qualsiasi tipologia di Comune: piccoli Comuni
(versione "Stand Alone"); Comuni medio-grandi (versione "Rete
Lan") e Comuni associati. La gestione delle pratiche è resa
particolarmente semplice ed intuitiva grazie anche ad una struttura del
flusso informativo (Iter e Passi di competenza del Comune e degli altri
Enti) che rende immediatamente operativo il Comune nell'espletamento dei
procedimenti amministrativi. In alternativa si può inserire una pratica
reale definendone passo per passo il flusso e, una volta terminata, la si
può archiviare anche come iter standard per utilizzi successivi. Il sistema
di rilevazione dello stato di avanzamento pratiche, con scadenzario
quotidiano che permette di verificare che ogni singolo procedimento venga
portato a termine nei tempi previsti dalla normativa. I moduli applicativi
di 1Sportello consentono inoltre di: gestire tutto l'iter istruttorio:
Audizioni, Conferenze dei Servizi, Sospensioni; gestire anagrafiche di
imprese, insediamenti, persone, responsabili dei procedimenti; stampare
tutti i documenti di servizio (ricevuta, convocazione C.d.S, trasmissione,
ecc.) e tutti i dati della pratica. L'applicazione utilizza un Db
Relazionale che tramite la normalizzazione dei campi facilita l'inserimento
e la ricerca delle informazioni. Nella documentazione è fornito lo schema
del modello Entità-Attributi, così da facilitare eventuali
personalizzazioni che il Comune utente volesse sviluppare a propria cura.
Attraverso un apposito Modulo Internet, i dati presenti nell'archivio
dell'applicazione gestionale vengono resi disponibili in forma telematica,
come richiesto dalla norma, senza particolare carico operativo per il
Comune. Con il Modulo Internet è infatti possibile: pubblicare la
modulistica standard del Comune, gli iter e i passi procedurali, gli uffici
coinvolti nei procedimenti; scaricare la modulistica standard necessaria
all'espletamento di un procedimento amministrativo. Inoltre, tutte le
informazioni relative alle attività avviate dallo Sportello sono rese
accessibili agli utenti con più livelli di accesso: 1. dalle imprese
richiedenti, che possono conoscere lo stato della pratica (uffici coinvolti,
scadenze dei passi, ecc.); 2. dai cittadini utenti, che hanno visibilità
sull'insieme delle pratiche in essere pur senza il dettaglio delle
informazioni soggette a privacy; 3. dagli enti terzi di volta in volta
coinvolti nell'iter delle pratiche, che possono non solo interrogare quelle
di propria competenza, ma anche inserire il parere richiesto. Convegni al
Forum P.A. - Rappresentanti del Sistema Camerale Milanese parteciperanno
inoltre come oratori ai seguenti incontri: Lunedì 7 maggio 2001 ore 15.00,
Portali per il marketing territoriale e la promozione delle economie locali;
Giovedì 10 maggio 2001 ore 15.00 La semplificazione verso le imprese;
"Siamo presenti al Forum 2001 - dichiara l'ingegner Gianfranco Mancuso
responsabile del progetto e-Business di CedCamera - non solo perché
struttura istituzionale di supporto alle attività della Camera di Milano
verso i cittadini e le imprese, ma anche perché riteniamo necessaria la
condivisione di esperienze tra soggetti della pubblica amministrazione sui
temi ormai strategici dell'e-Government e del supporto alla Net Economy.
CedCamera dal 1994 - prosegue l'ingegner Mancuso - è in prima linea
sull'utilizzo delle nuove tecnologie Web ed oggi è in grado di
testimoniarlo con soluzioni innovative in due aree importanti per la
Funzione Pubblica come lo Sportello Unico per i Comuni e la firma digitale.
Inoltre il nostro ruolo di "punto di riferimento" informatico del
sistema camerale milanese è testimoniato dalla recente realizzazione di un
portale dei servizi e prodotti camerali per l'e-Business http://www.CedCamera.com/business
che si aggiunge ai numerosi siti nei quali si articola ormai il sistema
informativo della Camera di Milano e delle sue Aziende speciali".
LA GUIDA ALL'EURO DI CONFCOMMERCIO
Roma, 2 maggio 2001 - Sull'euro, sull'impatto che avrà sui consumatori e
sulle imprese, sulle modalità e sui tempi di introduzione si è detto
molto, ma non tutto: per questo Confcommercio ha voluto realizzare "Con
l'euro in tasca", una guida distribuita dal magazine Mille Mercati e
consultabile on line sul sito di Confcommercio. La guida, che contiene anche
un'appendice con un glossario, (da 'Glifo', il termine di origine
indoeuropea con cui è indicato il simbolo dell'euro, a 'dematerializzazione
titoli', fino a 'euribor', passando per il 'Pos'), è consultabile dall'home
page di Confcommercio all'indirizzo www.confcommercio.it
CONFINDUSTRIA: LUCIO SCIALPI LASCIA LA DIREZIONE
DELL'AREA ECONOMIA IMPRESA
Roma, 2 aprile 2001 - Lucio Scialpi ha deciso di lasciare la Confindustria
dopo 39 anni di servizio, prima come Direttore Centrale della Piccola
Industria e dal 1992 come Direttore Centrale Economia e Impresa. Scialpi
continuerà a collaborare con Confindustria per il funzionamento del
Comitato Tecnico Economia e Impresa e del Board della Competitività, oltre
ad assicurare il supporto alla Presidenza dell'Unione Internazionale Piccole
e Medie Imprese (Uiapme) e il coordinamento di alcune iniziative già
esistenti (Associazione Premio Qualità e Associazione Verso l'Europa per lo
studio degli appalti pubblici europei) e da avviare. A Lucio Scialpi, la
Presidenza e la Direzione Generale di Confindustria hanno espresso i più
sentiti ringraziamenti per l'apprezzata attività fin qui svolta e l'augurio
di buon lavoro per i nuovi incarichi che gli sono stati affidati.
BANKITALIA FOTOGRAFA LA RIVOLUZIONE DEL SISTEMA
CREDITIZIO. IN BANCA È SCOPPIATA L'INTERNET-MANIA UN MILIONE DI ITALIANI
"NAVIGA" GIÀ SUL CONTO IN RETE
Milano, 2 maggio 2001 - Se per il momento l'e-commerce soffre ancora di una
certa stasi non si può certamente dire altrettanto dell' e-banking, che,
dai dati forniti da Bankitalia si può affermare che è scoppiata l'Internet-mania
tra i clienti del sistema bancario, contagiando in soli dodici mesi quasi un
milione di italiani. Il numero degli utenti che utilizzano servizi di home e
corporate banking per districarsi tra conti correnti, pagamenti o dossier
titoli è cresciuto di 908.962 unità tra dicembre '99 e lo stesso mese del
2000. Alla fine dello scorso anno i naviganti traghettati dal web attraverso
il canale bancario, compresi gli aficionados del trading on line di Borsa,
sfiorava quota un milione e mezzo (1.436.460). A certificare la nuova
passione per la banca fai-da-te, in collegamento diretto da casa o
dall'ufficio, è anche l'aumento dei clienti del phone banking, saliti di
quasi il 34% in un anno, a quota 2.231.403 unità. Se ci si collega sempre
più spesso con il proprio istituto via telefono o attraverso il computer, i
dati dell'ultimo bollettino statistico di Bankitalia mostrano che,
parallelamente, le banche italiane continuano a presidiare il territorio. E
lo fanno in modo sempre più capillare, tanto da superare a fine 2000 il
muro dei 28 mila sportelli operativi. In un anno il sistema ha dovuto fare a
meno di 36 banche (erano 841 a dicembre del 2000). Parallelamente, però, le
agenzie sono salite di 1.043 unità, con una dinamica che conferma le
profonde differenze tra Nord e Sud del Paese. In Veneto, ad esempio, sono
stati avviati 134 nuovi sportelli, uno in più rispetto al totale delle 7
regioni del Mezzogiorno, escluso l'Abruzzo. O ancora, dei 12 capoluoghi di
provincia con più di 500 agenzie, ben 4 sono in Veneto (Padova, Treviso,
Verona e Vicenza), mentre il top è a Milano (2.168 dipendenze bancarie).
Segue Roma a 1.615, con però mette in campo 92 aperture nel 2000 contro le
52 della metropoli Lombarda. La regione meno parcellizzata dal punto di
vista bancario è il Molise: 126 sportelli, due in più della sola provincia
di Biella. Ma il dato più clamoroso che emerge dalle rilevazioni della
Banca d'Italia riguarda il numero dei clienti attivi a fine 2000 nell'home
banking per i servizi alle famiglie: 887.952, il quadruplo rispetto ai
215.304 di appena un anno prima (+672.648). Gli utenti di home e corporate
banking per servizi a enti e imprese sono in aumento di 236mila unità, a
quota 548.508. L'innovazione tecnologica nel rapporto tra banche e clienti
passa anche attraverso i circuiti di pagamento, riscossione, informazione. E
il bollettino di Bankitalia, puntualmente, riporta anche i dati relativi
alle apparecchiature elettroniche di interfaccia con gli utenti. Alla fine
dello scorso dicembre erano in funzione 31.699 Atm (Automatic teller machine),
in pratica gli sportelli Bancomat, quasi 1.500 in più rispetto al dicembre
'99. I Pos (Point of sale), cioè le postazioni con le quali è possibile
effettuare pagamenti con Bancomat e carte equiparate, avevano superato quota
mezzo milione: 512.995, in crescita di 137.792 unità rispetto a fine '99.
Ecco una tabella con i dati Bankitalia di dicembre 2000 relativi al
numero di clienti di home e di phone banking nelle 20 regioni
italiane:
REGIONE HOME BANKING
HOME BANKING
PHONE BANKING
PER LE FAMIGLIE PER LE
IMPRESE
****************************************************************
Piemonte
82.671
54.468
197.260
Valle Aosta
4.184
1.848
4.784
Liguria
13.999
10.832
65.474
Lombardia
166.380
138.574
341.910
Trentino A.A.
24.680
18.408
208.621
Veneto
113.638
82.254
140.920
Friuli V.G.
22.391
14.257
30.915
Emilia R.
73.113
59.370
264.795
Marche
20.706
12.459
28.150
Toscana
108.838
65.648
194.344
Umbria
16.358
7.626
31.636
Lazio
74.712
30.976
205.250
Abruzzo
10.689
5.895
27.939
Molise
1.815
624
3.485
Campania
37.397
12.631
123.277
Puglia
43.678
9.462
131.850
Basilicata
3.438
581
7.333
Calabria
6.377
2.433
27.539
Sicilia
54.755
12.709
97.360
Sardegna
7.698
6.996
98.561
TOTALE
887.952
548.508
2.231.403
***************************************************************
L'ISVAP HA DIRAMATO LA CIRCOLARE N. 443/S CONTENENTE I
DATI RELATIVI AI PREMI LORDI CONTABILIZZATI NEL 2000 PER IL LAVORO DIRETTO
RAMI DANNI E VITA DALLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE
Roma, 2 maggio 2001 - La raccolta premi effettuata dalle Imprese nazionali e
dalle Rappresentanze in Italia di Imprese extra U.E. ha raggiunto l'importo
di 67.620 milioni di Euro (130.931 miliardi di Lire), con un incremento del
9,3%, più contenuto rispetto al 21,3% del 1999. In termini reali l'aumento
è stato del 6,6%, in rallentamento rispetto al 19,4% del 1999. L'incidenza
sul Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) della raccolta è stata del 5,8%, in
leggera crescita rispetto al 5,6% nel 1999. I premi dei rami vita hanno
continuato ad aumentare il loro peso sul portafoglio complessivo, passando
dal 57,6% del 1999 al 58,8%. L'incidenza dei premi del ramo r.c. auto e
natanti si è leggermente ridotta, risultando essere pari al 21,1% (21,4%
nel 1999). Per gli altri rami danni si registra una incidenza del 20,1%. I
premi lordi contabilizzati nei rami vita sono stati pari a a 39.734 milioni
di Euro (76.936 miliardi di Lire), con un tasso di crescita dell'11,5% nei
confronti del 1999, corrispondente, in termini reali, all'8,8%. Pur
manifestandosi un rallentamento nel ritmo di sviluppo del settore, che aveva
registrato da tempo incrementi notevoli (34,5% nel 1999), il tasso di
crescita rimane comunque elevato. L'incidenza sul PIL dei premi vita ha
manifestato un aumento apprezzabile, passando dal 3,2% del 1999 al 3,4%. Nel
corso del 2000 il portafoglio ha visto mutare sensibilmente la propria
composizione: infatti, i premi del ramo I (assicurazioni sulla vita
tradizionali) hanno pesato sul totale del comparto per il 39,8% (49% nel
1999), mentre l'incidenza della raccolta relativa al ramo III (assicurazioni
connesse a fondi, indici azionari o altri valori di riferimento) è
cresciuta dal 42,2% del 1999 al 55,8%. Il ramo V (capitalizzazione) e gli
altri rami vita (tra cui il ramo VI - gestione dei fondi pensione) hanno
inciso rispettivamente per il 3,8% e per lo 0,6% (8,2% e 0,6% nel 1999). La
ripartizione per canale distributivo dei premi vita contabilizzati nel 2000
ha evidenziato che tramite sportelli bancari è stato raccolto il 54,1% dei
premi (52,8% nel 1999), il 26% è stato raccolto da agenzie con mandato
(26,7% nel 1999), il 10,5% da promotori finanziari (10,4% nel 1999), l'8,4%
da agenzie in economia e da gerenze (8,7% nel 1999), lo 0,9% da brokers
(1,3% nel 1999) e lo 0,1% da altre forme di vendita diretta (0,1% nel 1999).
Per quanto riguarda le assicurazioni danni, i premi lordi contabilizzati
sono stati pari a 27.886 milioni di Euro (53.995 miliardi di Lire), con un
incremento del 6,2% (+7,1% nel 1999); in termini reali la crescita è stata
del 3,6%, contro il 5,5% del 1999. L'incidenza sul P.I.L. è stata del 2,4%
ed è rimasta invariata rispetto al 1999. L'88,3% del portafoglio danni è
stato raccolto dalle agenzie con mandato (89% nel 1999). Per il ramo ramo
r.c. auto e natanti i premi, pari a 14.236 milioni di Euro (27.565 miliardi
di Lire), hanno fatto registrare un incremento del 7,5%, più contenuto
rispetto all'incremento del 12,6% che si era registrato nel 1999. Il 94,4%
dei premi r.c. auto e natanti è stato raccolto dalle agenzie con mandato,
che risulta pertanto il canale distributivo prevalente.
BILANCIO SAI 2000. IN CRESCITA LA RACCOLTA PREMI
CONSOLIDATI CHE SUPERA I 3.576 MILIONI DI EURO (3.299 NEL 1999, +8,4%) UTILE
CONSOLIDATO A 87,8 MILIONI DI EURO (86,8 NEL 1999)
Torino, 2 maggio 2001. L'Assemblea degli azionisti Sai - Società
Assicuratrice Industriale, presieduta dalla Sig.ra Jonella Ligresti, ha oggi
approvato il bilancio 2000 che presenta un utile netto di 48,3 milioni di
Euro (75,5 milioni di Euro nel 1999 risultato per altro influenzato dal
beneficio non ripetibile del trattamento contabile delle imposte differite
attive per 24,5 milioni di Euro), ed una raccolta premi di 2.509,4 milioni
di Euro (2.305,6 nel 1999 con una crescita del 8,8%). Nei Rami Danni la
raccolta complessiva ammonta a 2.041,7 milioni di Euro con una crescita del
11,6% (1.829 milioni di Euro nel 1999). Nei rami Vita la raccolta del lavoro
diretto è stata pari a 421 milioni di Euro con un incremento del 2,3%
(411,4 nel 1999). La tradizionale metodologia nell'appostamento delle
Riserve Tecniche da sempre seguita dalla Società ha confermato la sua
sostanziale validità. Complessivamente le riserve tecniche ammontano a
6.068 milioni di Euro contro i 6.020 milioni di Euro dell'anno precedente.
L'importo complessivo dei sinistri pagati, al lordo dei recuperi dai
riassicuratori, è stato di 1.672,8 milioni di Euro con un incremento del
4,8% (1.595,6 milioni di Euro nel 1999). Gli investimenti complessivi hanno
raggiunto i 7.005 milioni di Euro (6.459,6 milioni di Euro nel 1999). I
redditi netti, escluse le rettifiche di valore, ammontano a 382,8 milioni di
Euro (414,9 milioni nel 1999). In questo importo sono inclusi 132,6 milioni
di Euro provenienti dal realizzo di investimenti (129,9 milioni di Euro nel
1999). Il risultato dell'attività ordinaria pari a 27,9 milioni di Euro
(58,9 milioni di Euro nel 1999). Relativamente al bilancio consolidato la
raccolta premi ha raggiunto i 3.576,6 milioni di Euro (3.299,2 milioni nel
1999, + 8,4%), con un utile netto di 87,8 milioni di Euro (86,8 milioni di
Euro nel 1999 risultato per altro influenzato dal beneficio non ripetibile
del trattamento contabile delle imposte differite attive per 5,3 milioni di
Euro) e un patrimonio netto, al lordo delle quote di pertinenza di terzi,
pari a 1.170,8 milioni di Euro. Nei rami Danni la crescita è stata
particolarmente interessante con un incremento dell'11% ed una raccolta pari
a 2.758,2 milioni di Euro (2.483,7 milioni nel 1999) alla quale ha
contribuito in maniera rilevante la Nuova Maa con circa 545,9 milioni di
Euro di premi (475,2 milioni nel 1999, +14,9%). Le riserve complessive delle
compagnie del gruppo che operano nei rami Danni ammontano a oltre 4.467
milioni di Euro (4.059 milioni nel 1999) . Nei rami Vita la raccolta premi
ha raggiunto gli 818,4 milioni di Euro (815,5 milioni nel 1999, +0,4%). Il
volume totale degli investimenti del gruppo ammonta a 8.768 milioni di Euro
con un incremento del 8,7%, di cui 7.081,5 milioni in titoli e
partecipazioni, 889 milioni in immobili ed in investimenti di classe D per
687,2 milioni di Euro. I proventi lordi da investimenti hanno raggiunto i
552 milioni di Euro (544 milioni nel 1999). Sono stati inoltre analizzati i
dati della Capogruppo relativi al primo trimestre dell'esercizio 2001. Al
termine del mese di marzo l'ammontare dei premi incassati del lavoro diretto
ha superato i 655 milioni di Euro, con un incremento dell'8,9% rispetto allo
stesso periodo del 2000. I rami Danni hanno presentato un volume d'incassi
di ca 565 milioni di euro con un incremento del 8,6%. Per quanto riguarda il
numero di sinistri denunciati, il ramo RC Auto presenta un aumento del 0,47%
rispetto allo stesso dato dell'esercizio 2000, i relativi costi medi sono
invece in aumento del 4,9%. I rami Vita hanno superato i 90 milioni di Euro,
con un incremento dell'11,14% rispetto allo stesso periodo del 2000.
L'andamento dei costi di gestione si presenta sostanzialmente in linea
rispetto allo scorso anno, per cui continua il calo della loro incidenza
rispetto ai premi. A livello di Gruppo i premi incassati hanno superato il
1.014 milioni di Euro , con un incremento del 20% circa sul dato del 2000.
Realtivamente alla raccolta netta gestita, essendo stata perfezionata nel
primo trimestre dell'anno l'acquisizione di Cofimo Simda parte di Sai
Gestioni Sim, ammonta al 31.03.2001 a 786 milioni di Euro, con un incremento
rispetto al dato del 31.12.2000 del 19% ca. Sempre nel primo trimestre
dell'anno è stata rilasciata da Bankitalia l'autorizzazione alla
trasformazione di Sai Fond Sim in Bancasai e l'avvio dell'operatività
bancaria è previsto a giugno prossimo. L'Assemblea, parte ordinaria, ha
deliberato di distribuire dividendi per complessivi 29,650 milioni di Euro.
In particolare si è deliberata la distribuzione di dividendi lordi unitari
di 0,31 Euro a ciascuna azione ordinaria avente diritto al dividendo e di
0,3514 Euro a ciascuna azione di risparmio avente diritto al dividendo.
Entrambi i dividendi consentono agli azionisti che ne hanno diritto, un
credito d'imposta pieno del 58,73%. Il dividendo sarà in pagamento dal 24
maggio p.v., dietro stacco della cedola n. 1 per le azioni ordinarie e della
cedola n. 1 per le azioni di risparmio che avverrà in data 21 maggio 2001.
L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare componente del Consiglio di
Amministrazione la Dottoressa Lia Lo Vecchio. L'Assemblea ha inoltre
rinnovato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie ordinarie e/o di
risparmio, per un importo massimo di Euro 75 milioni, revocando per la parte
non utilizzata l'analoga delibera adottata in data 27 aprile 2000 di
prossima scadenza. Gli acquisti potranno essere effettuati in una o più
volte, per un periodo massimo di 18 mesi dalla delibera assembleare, ad un
corrispettivo unitario non inferiore nel minimo e non superiore nel massimo
al 15% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema
telematico della Borsa Valori italiana nelle tre sedute precedenti ad ogni
singola operazione. autorizzato l'acquisto di azioni della società
controllante Premafin Finanziaria - Società per Azioni Holding di
Partecipazioni, per un importo massimo di Euro 30 milioni. Gli acquisti
potranno essere effettuati in una o più volte, per un periodo massimo di 18
mesi dalla delibera assembleare, ad un corrispettivo unitario non inferiore
nel minimo e non superiore nel massimo al 15% rispetto alla media dei prezzi
di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Valori italiana
nelle tre sedute precedenti ad ogni singola operazione. Il Consiglio di
Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha
quindi deliberato di convocare l'Assemblea speciale degli Azionisti di
risparmio, per deliberare in merito alla nomina del rappresentante comune
degli Azionisti di risparmio -l'attuale essendo di prossima scadenza per
decorso triennio- ed alla determinazione del relativo compenso. Detta
Assemblea è stata convocata in prima convocazione per il giorno 10
settembre 2001 alle ore 10.30 in Torino presso la sede sociale, Corso
Galileo galilei n.12 e, occorrendo, per il giorno 11 settembre 2001 stessi
luogo ed ora, in seconda convocazione e, occorrendo, per il giorno 12
settembre 2001 stessi luogo ed ora, in terza convocazione. L'Assemblea degli
azionisti Sai - Società Assicuratrice Industriale ha oggi approvato il
bilancio 1999 che presenta un utile netto di L. 146,2 mld. risultato
influenzato per 48 miliardi dal diverso trattamento contabile delle imposte
differite, ed una raccolta premi di L. 4.464 mld. (in crescita del 11%
rispetto al 1998). La raccolta nel ramo Vita è stata pari a L. 922,7 mld.
con un incremento del 14,9% (L.803,4 mld. nel 1998); il lavoro diretto ha
raggiunto L. 797 mld. (+17,4 %). Nei Rami Danni la raccolta complessiva
ammonta a L. 3.542 mld. con una crescita del 10% (L. 3.219 mld. nel 1998).
La tradizionale metodologia nell'appostamento delle Riserve Tecniche da
sempre seguita dalla Società ha confermato la sua sostanziale validità.
Nei Rami Danni l'indice di riservazione è pari al 162,5% dei premi emessi
(167,5% nel 1998). Complessivamente le riserve tecniche ammontano a L.11.657
mld. contro i 10.622 mld. dell'anno precedente. L'importo complessivo dei
sinistri pagati, al lordo dei recuperi dai riassicuratori, è stato di L.
3.089 mld. con un incremento del 6,2%. Gli investimenti complessivi hanno
raggiunto L. 12.508 mld. (L. 11.415 mld. nel 1998). I redditi netti, escluse
le rettifiche di valore, ammontano a L. 803 mld. In questo importo sono
inclusi 251 mld. provenienti dal realizzo di investimenti (206 mld. nel
1998). Il risultato dell'attività ordinaria pari a L. 114,1 mld.è in netto
miglioramento rispetto all'esercizio precedente (L. 54,44 . mld nel 1998).
Tale progresso è in gran parte legato al recupero di redditività dei conti
tecnici Danni e al forte incremento del risultato dei Rami Vita, espressione
dell'alto rendimento delle gestioni separate. Relativamente al bilancio
consolidato la raccolta premi ha raggiunto i 6.388 mld. (5.790 mld. nel 1998
+ 10,3%), con un utile netto di L. 168 mld. (L.140,2 mld. nel 1998) e un
patrimonio netto, al lordo delle quote di pertinenza di terzi, pari a
L.2.132,9 mld. Il risultato di esercizio è stato influenzato dal diverso
trattamento delle imposte differite; in termini omogenei il risultato finale
sarebbe stato pari a 158 miliardi. La crescita è risultata particolarmente
significativa nel ramo Vita con una raccolta premi pari a L. 1.579 mld.
(+14,7%), grazie anche al forte sviluppo delle società del Gruppo, dove
sono stati raggiunti risultati molto interessanti. Nei rami Danni
l'incremento è stato del 9% con una raccolta pari a L. 4.809 mld. alla
quale ha contribuito in maniera rilevante la Nuova Maa con circa 920 mld. di
premi. Le riserve complessive delle compagnie del gruppo che operano nei
rami Danni passano dal 164,8% del 1998 al 163,5 % dell'attuale esercizio. Il
volume totale degli investimenti del gruppo ammonta a L. 15.617 mld. con un
incremento del 16,2%, di cui 13.571 miliardi in titoli e partecipazioni. I
redditi netti ammontano a L. 641 mld. con una redditività ordinaria media
pari al 6,5%. Sono stati inoltre analizzati i dati della Capogruppo relativi
al primo trimestre dell'esercizio 2000. Al termine del mese di marzo
l'ammontare dei premi incassati del lavoro diretto ha superato i 1.160
miliardi, con un incremento superiore all'11,5% rispetto allo stesso periodo
del 1999. I rami Danni hanno presentato un volume d'incassi di oltre 1.000
miliardi con un incremento del 14,6%. Tuttavia tale trend non sarà
rappresentativo dell'intero panorama annuale, in quanto le misure contenute
nel Decreto Legge n.70 del 28/03/2000 condizioneranno la raccolta totale del
Ramo RC Auto, che ora presenta un incremento superiore al 20%. Per quanto
riguarda il numero di sinistri denunciati, il ramo RC Auto presenta un
aumento del 4,8% rispetto allo stesso dato dell'esercizio 1999, i relativi
costi medi sono invece in aumento del 9,2%. I rami Vita risultano in linea
con l'esercizio precedente, raggiungendo i 160 miliardi; il lancio dei nuovi
prodotti Unit e Index, operativi dal prossimo mese, consentirà un
apprezzabile incremento delle vendite. Circa l'attività finanziaria si
registra un lieve aumento della redditività ordinaria. Le plusvalenze sul
portafoglio titoli realizzate nei primi tre mesi del 2000 ammontano a circa
54 miliardi di lire, di cui circa 40 miliardi relativi al portafoglio
azionario. L'andamento dei costi di gestione presenta solo lievi incrementi
rispetto allo scorso anno, per cui continua il calo della loro incidenza
rispetto ai premi. A livello di Gruppo i premi incassati hanno superato i
1.630 miliardi , con un incremento del 12% circa sul dato del 1999. "E'
stata presentata la nuova gamma dei prodotti finanziari gestiti da Sai
Investimenti, Sai Gestioni e Sai Sicav" - spiega Roberto Colavolpe,
Direttore Generale Sai - "che comprende 12 Fondi Comuni distribuiti
attraverso le agenzie SAI, suddivisi per mercati e per tipologie di titoli
obbligazionari e azionari. Ci sono, inoltre, 10 profili di gestione (6 in
Fondi e 4 in gestioni patrimoniali mobiliari) classificati per livelli di
rischio." "La nuova gamma dei prodotti Vita" - prosegue
Roberto Colavolpe - "sarà distribuita dal prossimo mese e presenterà
nuovi prodotti Vita, 4 Unit e 1 Index." L'incremento della raccolta
lorda dei fondi nel I° trimestre, attraverso la rete agenziale, è stato
del 34%, superando così i 100 mld. La massa gestita da Sai Investimenti e
Sai Gestioni, dopo il I° trimestre 2000, ha superato i 1250 mld.
L'Assemblea, parte ordinaria, ha deliberato di distribuire dividendi per
complessivi L. 58,41 mld. In particolare si è deliberata la distribuzione
di dividendi lordi unitari, invariati rispetto al 1998, di L. 300 a ciascuna
azione ordinaria avente diritto al dividendo e di L. 340 a ciascuna azione
di risparmio avente diritto al dividendo. Entrambi i dividendi consentono
agli azionisti che ne hanno diritto, un credito d'imposta pieno del 58,73%.
Il dividendo sarà in pagamento dal 25 maggio p.v., dietro stacco della
cedola n. 13 per le azioni ordinarie e della cedola n. 16 per le azioni di
risparmio che avverrà in data 22 maggio 2000. L'Assemblea ha altresì
provveduto a nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio sindacale, rinnovando il mandato triennale ai membri uscenti. Il
Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, ha quindi
deliberato di nominare Presidente l'avv. Carmelo Caruso, Vice Presidente la
Signora Jonella Ligresti e Vice Presidente e Amministratore Delegato il Dr
Carlo Ciani ed ha altresì provveduto alla nomina del Comitato Esecutivo.
L'Assemblea ha inoltre: conferito alla società Arthur Andersen SpA
l'incarico di revisione contabile del bilancio d'esercizio e consolidato
nonché di revisione contabile limitata della relazione semestrale, inclusa
quella consolidata, per il triennio 2000-2002 ; rinnovato l'autorizzazione
all'acquisto di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio, per un importo
massimo di L. 150 miliardi, revocando per la parte non utilizzata l'analoga
delibera adottata in data 29 aprile 1999 di prossima scadenza. Gli acquisti
potranno essere effettuati in una o più volte, per un periodo massimo di 18
mesi dalla delibera assembleare, ad un corrispettivo unitario non inferiore
nel minimo e non superiore nel massimo al 15% rispetto alla media dei prezzi
di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Valori italiana
nelle tre sedute precedenti ad ogni singola operazione. In sede
straordinaria l'Assemblea ha deliberato la conversione in Euro del capitale
sociale con la modifica dell'articolo 5 (Misura del capitale) dello Statuto
sociale ed il contestuale raggruppamento delle azioni ordinarie e di
risparmio, da effettuarsi con assegnazione agli azionisti di n. 1 nuova
azione ordinaria o di risparmio da nominali Euro 1 - godimento 1/1/2000-
ogni n. 2 azioni della stessa categoria possedute. Il capitale sociale
risulta pertanto pari a Euro 97.693.619, ripartito in n. 61.350.000 azioni
ordinarie da nominali 1 Euro e n. 36.343.619 azioni di risparmio da nominali
1 Euro; in conseguenza degli arrotondamenti per difetto in sede di
conversione Lira/Euro, viene accreditata a riserva legale l'eccedenza
derivante dalla riduzione del capitale sociale pari a Euro 3.215.468,06. Per
effetto della variazione del valore nominale delle azioni di risparmio è
stato altresì modificato l'articolo 25 (Ripartizione degli utili) dello
Statuto sociale, al fine di adeguare proporzionalmente i privilegi delle
azioni di risparmio in sede di ripartizione degli utili, elevandone pertanto
le quote privilegiate di dividendo dagli attuali 5% e 4% del valore nominale
rispettivamente al 5,17% e 4,14%. A seguito delle operazioni suddette, è
stato adeguato il rapporto di conversione delle obbligazioni "Mediobanca
6% 1995-2002 serie speciale Sai di risparmio" da n.1 azione di
risparmio da L. 1.000 ogni n.1 obbligazione, a n. 1 azione di risparmio da
Euro 1 ogni n. 2 obbligazioni, con correlativa variazione dell'entità
dell'aumento di capitale riservato alla conversione, ed è stato altresì
modificato l'articolo 2 (Facoltà di esercizio dei warrant) del Regolamento
dei "Warrant Sai 1992-2000" per variare il numero di Warrant
necessari per sottoscrivere n. 1 azione risparmio, elevandolo da n. 4 per
ogni azione da L. 1.000 a n. 8 per ogni azione da Euro 1, con relativa
variazione dell'entità del capitale ad essi riservato e del prezzo di
esercizio. Con l'occasione sono stati altresì modificati gli articoli 1
(Warrant SAI 1992-2000), 2 (Facoltà di esercizio dei warrant) e 3 (Diritti
dei portatori dei warrant in caso di operazioni sul capitale della SAI) del
Regolamento dei suddetti Warrant per prorogare sino al 30 settembre 2004 il
periodo di esercizio dei suddetti warrant ed il termine del correlativo
aumento di capitale e per tenere conto delle mutate disposizioni in tema di
dematerializzazione e di organizzazione dei mercati regolamentati. Sono
stati conferiti al Consiglio di Amministrazione i poteri per fissare la data
di effetto della conversione del capitale sociale in Euro e del
raggruppamento delle azioni. Il gruppo assicurativo SAI ha, inoltre,
stipulato un accordo con Andersen Consulting (azienda leader nel settore
della consulenza con una presenza in 48 paesi mondiali), che prevede la
costituzione di una nuova società, con partecipazione al capitale al 60% di
Sai e per il restante 40% di Andersen Consulting, per la fornitura di
servizi informatici e amministrativi relativi alle attività di e - Commerce
alle Compagnie del Gruppo Sai e ad altre società terze. "Anche con la
joint venture con Andersen Consulting, Sai vuole realizzare un forte impatto
sul mercato web. Tale accordo" sottolinea Fausto Marchionni, Direttore
Generale Sai "costituisce una novità per il mercato assicurativo
italiano." Due gli obiettivi strategici del Gruppo Sai. Il primo,
l'utilizzo di Internet come risorsa integrata nello sviluppo dell'agenzia
polifunzionale Sai per fornire un servizio d'avanguardia al cliente e
aumentare nel tempo l'efficacia della forza di vendita. Il secondo, il
lancio di un'iniziativa e - Commerce, attivando una Compagnia Danni e una
Compagnia Vita per operare attraverso canali diretti tecnologicamente
avanzati. L'azione commerciale e di Marketing sarà mirata in favore di
target selezionati individuati in affinity group.
FIDEURAM: BILANCIO 2000 DIVIDENDO IN CRESCITA DEL 50% A
0,14 EURO PER AZIONE VIA LIBERA AL PIANO DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE PER
400 MILIONI DI EURO
Milano, 2 maggio 2001 - L'Assemblea degli Azionisti di Banca Fideuram,
riunitasi lo scorso 27 aprile a Milano, ha approvato il bilancio consolidato
e civilistico dell'esercizio 2000 e un dividendo di 0,14 euro per azione.
L'utile netto consolidato è stato di 223,7 milioni di euro, in crescita del
42% dai 157,9 milioni di euro dell'esercizio 1999. Il risultato appare
particolarmente positivo alla luce degli accantonamenti per 121,9 milioni di
euro effettuati a sostegno del piano triennale di crescita 1999-2001.
L'esercizio 2000 si è chiuso con un Roe del 29,5%, in forte accelerazione
rispetto al 23,4% del 1999. L'Economic Value Added (Eva), che misura il
valore creato per gli Azionisti, è stato pari a 163,8 milioni di euro, in
crescita del 50% rispetto ai 108,9 milioni di euro del 1999. Alla fine di
dicembre 2000 il valore intrinseco (embedded value) delle attività di
assicurazione vita, dei fondi comuni di investimento e delle gestioni
patrimoniali di Banca Fideuram era stimato in 3.402,4 milioni di euro. Di
seguito sono esposti, oltre al patrimonio netto rettificato, i valori del
portafoglio vita e del portafoglio fondi comuni di investimento e gestioni
patrimoniali del Gruppo Banca Fideuram, in vigore al 31 dicembre 2000. Nella
stima del valore intrinseco delle attività vita, fondi comuni e gestioni
patrimoniali è stato utilizzato un tasso di attualizzazione pari all'8%. -
Valore intrinseco al 31 dicembre 2000 - Importi in milioni di euro:
Patrimonio netto rettificato 953,2; Valore portafoglio vita in vigore 556,1;
Valore portafoglio fondi e gestioni patrimoniali in vigore 1.893,1; Valore
totale 3.402,4.La variazione del valore intrinseco rispetto all'esercizio
precedente, sommati i dividendi distribuiti, fornisce una misura del valore
aggiunto dell'anno, elemento informativo che rappresenta un efficace
strumento per la valutazione della performance dell'azienda. - Componenti
del valore aggiunto dell'anno - Importi in milioni di euro: Valore aggiunto
dell'anno 847,4; Rendimento previsto162,0; Valore della nuova produzione
vita 94,4; Valore della nuova produzione fondi e gestioni 530,1; Scostamenti
dalle ipotesi e modifiche alle Ipotesi 60,9. L'utile netto civilistico della
sola Banca, per effetto del recepimento del criterio di competenza per la
contabilizzazione dei dividendi delle controllate relativi all'esercizio
2000, è stato di 409,6 milioni di euro. Con il criterio di cassa utilizzato
nei precedenti esercizi, l'utile sarebbe stato di 102,7 milioni di euro, in
crescita rispetto ai 96 milioni di euro dell'esercizio 1999. L'adozione del
criterio di competenza non comporta alcun effetto sul bilancio consolidato e
permette una maggiore correlazione a regime tra l'utile netto consolidato e
quello civilistico. Il dividendo di 0,14 euro per azione (271 lire)
approvato dall'Assemblea rappresenta un incremento del 50% rispetto ai circa
0,09 euro (180 lire) del 1999. Il dividendo proposto sarà messo in
pagamento dal 24 maggio 2001 (data stacco 21 maggio). Il credito di imposta
è pieno sino alla concorrenza di 0,05 euro e limitato per i restanti 0,09
euro. L'Assemblea ha inoltre approvato la costituzione di una riserva pari a
400 milioni di euro per un piano di acquisto di azioni proprie della durata
di 18 mesi, fino ad un massimo di 25 milioni di titoli. L'operazione di buy
back è finalizzata essenzialmente a perseguire una coerenza di massima tra
le quotazioni e i fondamentali del titolo in rapporto a situazioni
contingenti di mercato. L'Assemblea ha anche nominato consigliere Carlo
Giuseppe Angelini e ha rinnovato l'incarico alla società di revisione
PricewaterhouseCoopers. In sede straordinaria l'Assemblea ha infine
modificato l'articolo dello statuto sui sindaci per adeguarlo alla normativa
sui requisiti di professionalità.
GENERALI: GIANFRANCO GUTTY NOMINATO PRESIDENTE E
AMMINISTRATORE DELEGATO
Trieste, 2 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni
Generali, riunitosi al termine dell\'Assemblea degli azionisti, ha
attribuito le cariche sociali eleggendo il dott. Gianfranco Gutty Presidente
e Amministratore Delegato, il dott. Fabio Cerchiai Vicepresidente e
Amministratore Delegato, Antoine Bernheim e Francesco Cingano Vicepresidenti
e il dott. Giovanni Perissinotto Amministratore Delegato. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre nominato membri del Comitato Esecutivo, oltre al
Presidente, ai Vicepresidenti e agli Amministratori Delegati, i Signori Tito
Bastianello, Paolo Biasi, Gerardo Broggini e Piergaetano Marchetti.
MEDIOBANCA ADERISCE AL FONDO SATURN VENTURE PARTNERS
Milano, 2 maggio 2001 - Nei giorni scorsi Mediobanca ha aderito, unitamente
ad altre istituzioni finanziarie ed investitori di primario standing, al
fondo di venture capital di diritto statunitense Saturn Venture Partners
costituito da Telecom Italia e Ramius Capital Group, società americana di
investment banking. L'attività di Saturn Venture Partners, che disporrà di
un capitale complessivo di Usd 280 mln. (circa 600 mld. di lire), si
svilupperà principalmente sul mercato statunitense con investimenti nel
settore delle tecnologie, delle infrastrutture e dei servizi di
telecomunicazioni fisse e mobili. L'investimento di Mediobanca ammonta a Usd
15 mln.
BNL: BILANCIO 2000 DIVIDENDO DI 155 LIRE PER AZIONE
ORDINARIA E DI 195 PER LE RISPARMIO
Roma, 2 maggio 2001 Si è tenuta lo scorso 27 aprile a Roma l'Assemblea
Ordinaria e Straordinaria degli azionisti della Banca Nazionale del Lavoro,
con la partecipazione di oltre 1/3 del capitale ordinario. L'Assemblea
Ordinaria ha approvato il bilancio 2000 i cui risultati, caratterizzati da
un forte recupero di redditività, hanno permesso l'assegnazione di un
dividendo di 155 Lire per azione ordinaria e di 195 per azione risparmio, in
pagamento dal 24 maggio prossimo (stacco cedola il 21 maggio). Forte di un
miglioramento della qualità del credito e della gestione delle risorse
patrimoniali, nonché dello sviluppo dei ricavi provenienti dai diversi
segmenti del business, l'esercizio 2000 si è chiuso con un utile netto di
739 miliardi per Bnl Spa - con un incremento del 36,8% rispetto all'anno
precedente - e di 921 miliardi di lire per il Gruppo (+18,5%). Il Roe di
Gruppo ha superato la soglia del 12%: un dato particolarmente rilevante,
ottenuto in una fase congiunturale contraddistinta dal rallentamento nel
comparto del risparmio gestito, soprattutto negli ultimi mesi dell'anno.
Questi risultati, in dettaglio nell'allegato schema di conto economico
riclassificato secondo criteri gestionali, sono frutto anche della profonda
attività di riorganizzazione avviata dal management all'indomani della
privatizzazione, pienamente riconosciuti dalla comunità finanziaria e
testimoniati dal progressivo miglioramento dei ratings attribuiti dalle
principali agenzie internazionali (Standard & Poor's, Moody's, Fitch
Ibca), nonché dalla performance del titolo in Borsa risultato, nel primo
trimestre 2001, in testa alla classifica elaborata dall'Abi sull'andamento
dei titoli delle cento più grandi banche in Europa. ??Margine d'interesse
netto 2.586 miliardi (1.335 milioni di Euro) per la capogruppo Bnl Spa
(+4,7% sul '99) e 3.488 miliardi (1.801 milioni di Euro) a livello di Gruppo
(+3,5 %); ??Proventi netti da servizi 2.206 miliardi (1.139 milioni di Euro)
per Bnl Spa (+13,7%) e 2.796 miliardi (1.445 milioni di Euro) a livello di
Gruppo (+9,8%); in particolare le commissioni nette sono cresciute del 17,6%
per la Capogruppo e del 16,2% a livello di Gruppo; ??Margine
d'intermediazione 4.792 miliardi (2.474 milioni di Euro) per la capogruppo
Bnl Spa (+8,6%); 6.284 miliardi (3.246 milioni di Euro) a livello di Gruppo
(+6,2%); ??Spese per il personale 1.905 miliardi (984 milioni di Euro) per
Bnl Spa (-3,4%) e 2.351 miliardi (1.214 milioni di Euro) a livello di Gruppo
(-0,3%); ??Complesso dei costi operativi (comprensivo degli ammortamenti)
3.195 miliardi (1.650 milioni di Euro) per Bnl Spa (come nel '99) e 4.031
miliardi (2.082 milioni di Euro) a livello di Gruppo (+0,3%); ??Risultato
lordo di gestione 1.597 miliardi (824 milioni di Euro) per Bnl Spa (+31,2%)
e 2.253 miliardi (1.164 milioni di Euro) a livello di Gruppo (+18,6%);
??Utile della gestione ordinaria 884 miliardi (456 milioni di Euro) per Bnl
Spa (+92,4%) e 1.221 miliardi (631 milioni di Euro) a livello di Gruppo
(+43,5%); L'esercizio 2000 è stato caratterizzato dal perfezionamento di
due importanti operazioni finanziarie: la vendita al San Paolo Imi della
quota di partecipazione nel Banco di Napoli Holding (49%) che ha determinato
una plusvalenza di 1.408 miliardi, interamente destinata al rafforzamento
patrimoniale, dedotta la quota di imposizione fiscale; la cessione di
crediti problematici per un importo nominale di 2.983 miliardi,
prevalentemente sofferenze, che ha comportato il definitivo trasferimento
del rischio di credito, senza alcun successivo intervento a carico della
Banca, generando una maggiore liquidità e una più elevata qualità
dell'attivo. Il totale dei crediti problematici - la somma tra sofferenze e
incagli - è infatti diminuito di 2.500 miliardi a livello di Gruppo e il
grado di copertura è salito da 39,8% a 43,5%; nel biennio 1999 -2000, la
stessa posta si è ridotta di 5.000 miliardi e la copertura è aumentata di
quasi nove punti percentuali. I progressi compiuti nel miglioramento della
qualità del portafoglio crediti derivano inoltre da un insieme di azioni
mirate volte a sviluppare una maggiore capacità di selezione degli
impieghi, anche attraverso il supporto incrociato di data base e di
procedure informatiche coordinate da un sistema web based. Nel corso del
2000 è stata inoltre condotta un'articolata e costante azione sul fronte
dello sviluppo prodotti-canali della Banca, facendo leva sullo snellimento
delle strutture organizzative secondo moduli divisionali e sulla
specializzazione in alcuni business. Sono stati poi commercializzati
prodotti e servizi ad alto valore tecnologico e sviluppate importanti
iniziative di e-banking e e-commerce. Tra queste e-Family, un portale
Internet dedicato alla famiglia per soddisfarne i bisogni di vita attraverso
una vasta gamma di prodotti e servizi bancari e non. Gli oltre 40mila
clienti realizzati in pochi mesi da e-Family fanno ritenere possibile il
raggiungimento delle 500mila adesioni entro il 2004. Nel corso
dell'Assemblea Ordinaria gli azionisti di Bnl hanno confermato l'ingresso
nel CdA di Pier Luigi Fabrizi, presidente del Monte dei Paschi di Siena, di
Giovanni Perissinotto, direttore generale delle Assicurazioni Generali e di
Aldo Minucci, vicedirettore generale del gruppo di Trieste, già cooptati in
Consiglio rispettivamente il 15 marzo 2001, il 18 gennaio 2001 e il 15
maggio 2000. L'Assemblea Ordinaria ha altresì preso atto delle
deliberazioni del CdA in ordine all'adesione al codice di autodisciplina
delle società quotate, la cosiddetta corporate governance e, come
raccomandato dal codice stesso, ha deliberato l'adozione del regolamento
assembleare. L'Assemblea ha inoltre approvato il rinnovo per ulteriori 18
mesi del fondo acquisto azioni proprie per 300 miliardi di Lire, nonché le
relative modalità di compravendita. Nella parte Straordinaria
dell'Assemblea gli azionisti hanno approvato alcune modifiche statutarie tra
le quali quella all'art.7 quinto comma per il ripristino, fino a un massimo
di 50 miliardi di Lire, della delega al CdA per aumenti di capitale
riservati a dipendenti della Banca e del Gruppo. L'Assemblea ha inoltre
approvato le modalità di conversione del capitale sociale in Euro - che
avverrà mediante l'arrotondamento per difetto del valore nominale delle
azioni a 0,5 Euro - e le conseguenti modifiche statutarie tra le quali
quelle per l'adeguamento dei privilegi agli azionisti di risparmio che
saranno poi sottoposte all'approvazione dell'Assemblea Speciale degli
Azionisti di Risparmio. Infine, ha delegato il CdA a provvedere alla
ridenominazione del capitale in Euro entro il corrente anno.
SANPAOLO IMI MASERA PRESIDENTE
Milano, 2 maggio 2001 . Lo ha nominato l'assemblea degli azionisti, su
proposta della Compagnia di San Paolo, primo socio della banca Rainer Masera
e' il nuovo presidente del Sanpaolo Imi. Masera, che era amministratore
delegato, sostituisce Luigi Arcuti, nominato presidente onorario della
banca.
BANCA DI ROMA: GERONZI CONFERMATO PRESIDENTE
Roma, 2 maggio 2001 - . Il consiglio di amministrazione alla fine dell'assembela
degli azionisti ha confermato Cesare Geronzi alla presidenza della Banca di
Roma e confermato gli incarichi anche per i vicepresidenti Jan Maarten de
Jong e Antonio Longo e l'amministratore delegato Carlo Salvatori.
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