BRITISH AIRWAYS INAUGURA IL PRIMO ED UNICO VOLO DI LINEA DALL'INGHILTERRA ALLE ISOLE TURKS E CAICOS

Londra 26 Giugno 2001: Boeing 767 effettueranno voli andata e ritorno, via Nassau, per Providenciales e le principali località turistiche delle isole. Gli aeromobili avranno una configurazione a tre cabine e i passeggeri potranno scegliere tra First Class, Club World e la World Traveller. Le 40 isole, di cui solamente otto sono abitate, si trovano nei Caraibi, 575 miglia a sud - est di Miami; si suddividono in due arcipelaghi principali: l'arcipelago di Turks, che include la capitale Grand Turk e Salt Cay; e l'arcipelago di Caicos, che include West Caicos e Providenciales. Le isole sono note per le splendide spiagge deserte, la ricca fauna marina e gli sport acquatici. Gli alloggi variano da alberghi a cinque stelle, con servizi all-inclusive, a ville private fino a piccoli hotel. Queste isole sono tra le isole caraibiche che hanno registrato la maggiore crescita turistica, con un incremento di visitatori pari al 27% rispetto all'anno passato. Sono particolarmente ricercate per lune di miele e le vacanze di lusso. Inoltre vi è una forte richiesta da parte dei viaggiatori d'affari, considerando che le suddette isole costituiscono un polo per i servizi finanziari.

PROFITTI RECORD PER RYANAIR IL TRAFFICO CRESCE DEL 35% I PROFITTI AUMENTANO DEL 44% A € 104.5 MILIONI.
Milano, 26 giugno 2001 - Ryanair, la più grande compagnia aerea a tariffe basse ha annunciato ieri (25 Giugno 2001) i risultati fortemente positivi per l'anno concluso il 31 Marzo 2001. Il traffico per l'anno è aumentato del 35% a 7,4 milioni di passeggeri, i ricavi totali sono cresciuti del 32% a e 487.4 milioni che riflettono una caduta delle tariffe di circa il 3% in linea con l'obiettivo dichiarato della compagnia aerea di diminuire ogni anno la media delle tariffe. 1 costi operativi sono aumentati del 31%, percentuale leggermente più bassa rispetto alla crescita degli utili. Come risultato i profitti dopo le tasse sono aumentati del 44% ad un nuovo record di e 104.5 milioni per l'anno, e il Margine di Profitto Netto è aumentato dell'1 % al 2 1 %.

Tavola riassuntiva dei risultati (Gaap irlandese) - in Euro

Anno concluso              il 31 Marzo 2001     il 31 Marzo 2000      % di aumento

Passeggen                          7Amilioni                  5.5 milioni                       35%

Ricavi                               € 487.4 m                € 370.1 m                             32%

Profitto dopo le tasse       € 104.5 m                  € 72.5 m                           44%

Guadagno per azione            29.61                        21.61                            37%

CON UN TASSO DI CRESCITA IN AUMENTO NEL MERCATO MONDIALE VIDEOGIOCHI, UBI SOFT ENTERTAINMENT CONFERMA IL SUO OBIETTIVO: RAGGIUNGERE UN FATTURATO DI 1.5 MILIARDI US ENTRO

Milano, 26 giugno 2001 - Lo sviluppo del mercato mondiale dei videogiochi ha subito un rallentamento con l'arrivo graduale delle nuove console. Questa fase di transizione tecnologica ha dato inizio a un insolito fenomeno caratterizzato dalla posticipazione d'acquisto del prodotto da parte dell'utente, che ha influito negativamente sulle attività del Gruppo. Inoltre, le vendite delle nuove console hanno dato inizio a un periodo ristagnante, che non ha consentito a Ubi Soft Entertainment di raggiungere la redditività prevista. Ubi Soft Entertainment è riuscita a trarre, comunque, vantaggio dalla debolezza del mercato, attraverso una serie di acquisizioni oculate che le hanno permesso di consolidare la sua struttura internazionale e il suo ricco portfolio di prestigiosi brand. All'inizio dell'anno finanziario, Ubi Soft Entertainment annunciò il suo obiettivo: un aumento delle vendite del 25%, dovuto a una crescita sia interna che esterna. Questo obiettivo è stato ampiamente superato: le vendite sono aumentate del 39,4%, in particolare grazie al forte recupero ottenuto nel secondo semestre dell'anno (+50%, se confrontato con lo stesso periodo nel 1999/2000). L'aumento è impressionante, considerando che la crescita interna ammonta al 13,5%; l'anno scorso, invece, il mercato mondiale videogiochi è diminuito del 5% circa. Secondo le previsioni pubblicate nel dicembre 2000, il reddito operativo per il secondo semestre del 2000/2001 è di gran lunga superiore rispetto a quello registrato durante lo stesso periodo dell'anno 1999/2000 (13,2 milioni di Euro rispetto a 7,1 milioni di Euro). Questa crescita dell'86% si spiega con il rapido incremento delle attività, che ha reso possibile minimizzare l'impatto negativo del ridotto margine lordo dell'anno. Diversi fattori hanno contribuito, l'alto numero di vendite dei giochi per Game Boy Color a un minor prezzo, le conseguenti riduzioni dei prezzi dei giochi per PSX e i risultati ottenuti durante il primo semestre dell'anno finanziario. Il reddito finanziario considera i costi finanziari associati alle acquisizioni (3,2 milioni di Euro), includendo anche le perdite inerenti il tasso di cambio registrate sui dollari canadesi e statunitensi (2,6 milioni di Euro), in confronto ai guadagni del primo semestre dell'anno finanziario (4,3 milioni di Euro). La conseguenza della riduzione dei profitti operativi e dell'aumento dei costi finanziari è stato un declino del guadagno netto, che il Gruppo considera temporaneo. Dopo la svalutazione dell'avviamento (1,4 milioni di Euro) e in vista di una consistente quantità di crediti di imposta estendibili, questa cifra è rimasta positiva: 4,6 milioni di Euro. Sulla base dei 16.909.122 di azioni in circolazione dal 31 Marzo 2001, i guadagni per azione equivalgono a 0,27 Euro. Sulla base di un numero di azioni completamente diluito, i guadagni per azione sono di 0,25 Euro. Inoltre, come è stato annunciato in dicembre, il rapporto tra il passivo netto a lungo termine e il capitale netto, detto anche "rapporto di indebitamento", è pari al 30% (dal 31 Marzo 2001), malgrado gli importanti investimenti nelle crescite esterne (125 milioni di Euro). Queste acquisizioni giocheranno un ruolo fondamentale nell'espansione del Gruppo nei prossimi anni. Previsione per il 2001/2002: beneficiando dall'aumento della domanda di videogiochi a livello mondiale, Ubi Soft Entertainment prevede una crescita vendite compresa tra il 35 e il 40% e un margine di profitto netto del 4-5% nell'anno fiscale 2001/2002. Questo obiettivo verrà conseguito, in particolar modo, sulla base dei risultati dello scorso anno: con le recenti acquisizioni, Ubi Soft Entertainment ha accelerato la sua internazionalizzazione in Europa e negli Usa paesi che rappresentano più dei due terzi del mercato mondiale. Il Gruppo attualmente vanta una forte rete distributiva che sta dimostrando di essere un ottimo vantaggio competitivo. Per esempio, la distribuzione di Ubi Soft Entertainment copre oggi l'intero mercato per console e PC in entrambi i continenti. l'aggiunta di un portfolio, già ricco di prodotti di qualità, attraverso l'acquisto di brand internazionali e la sottoscrizione di nuovi prestigiosi accordi di licenza renderà possibile una consistente crescita proiettata nel futuro. Ubi Soft Entertainment, in qualità di seconda società al mondo per capacità creativa, vanta attualmente 160 giochi in fase di sviluppo di cui 70 per le nuove piattaforme. Questo influirà in maniera consistente sul margine di profitto netto. Il forte aumento di domanda mondiale di videogiochi è stato di recente confermato dal successo iniziale del Game Boy Advance, lanciato la scorsa settimana negli Stati Uniti. Il fenomeno dovrebbe far registrare, per la fine dell'anno, un veloce profitto grazie all'aumento delle vendite per PS2 e all'arrivo delle nuove console (Xbox e GameCube). Con tali condizioni di mercato, Ubi Soft Entertainment confida molto nella sue capacità per raggiungere un aumento nelle vendite tra il 35 e il 40%, precisamente tra i 350 e i 365 milioni di Euro, nonché un margine di profitto netto del 4-5%. Con un tasso di crescita che supera quello del mercato mondiale di videogiochi, Ubi Soft si sta avvicinando sempre più al suo scopo: 1 miliardo e mezzo di dollari di entrate entro l'anno 2005/2006.

MILANO ENERGIA AMBIENTE 2000 PROGETTO PILOTA DEL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
Milano, 26 giugno 2001 - Il progetto Mea 2000 nasce con l'obiettivo di creare all'interno del Museo un sistema in grado di produrre elettricità e calore, per alimentare e riscaldare le sale. Le tecnologie sul mercato permettono di realizzare impianti di questo genere ma hanno il difetto di avere un significativo impatto ambientale in termini di emissioni in atmosfera e un rendimento energetico medio. La scelta del Museo è quella di orientarsi quindi verso una nuova tecnologia, quella delle celle a combustibile, presente sul mercato ma in via di sperimentazione, realizzando un installazione dimostrativa dell'efficacia. della tecnologia. Questo approccio è possibile grazie al firtanziamento del Ministero dell'Ambiente e alla partecipazione dei partner, che coprono i costi vivi della realizzazione, e al lavoro appassionato del personale del Museo. Il Progetto Pilota si sviluppa su due filoni di lavoro paralleli eugulmente impegnativi: uno tecnico progettuale, con l'obiettivo di creare il sistema energetico del Museo, e uno divulgativo e informativo, con l'intento di rafforzare il ruolo culturale del Museo sui temi dell'energia e dell'ambiente. L'inaugurazione della cella a combustibile e della mostra "Idrogeno: una strada verso un futuro sostenibile" sono contemporaneamente la conclusione della prima fase e l'inizio di un nuovo percorso di lavoro. E' il primo museo al mondo che realizza un progetto di questo tipo, integrando la realizzazione di un impianto con la sua sperimentazione e la divulgazione dei dati. Le tappe per l'installazione della cella a combustibile hanno caratterizzato il lavoro di questi due anni e possono essere riassunte in questi passaggi: la progettazione, la realizzazione delle opere edili e la posa dei tubi del gas metano (contributo tecnico e finanziario Aem Gas); progettazione della nuova cabina elettrica, predisposta anche per gestire un impianto di generazione distribuita dell'energia (in collaborazione con Politecnico di Milano, Ansaldo Ricerche e Aem Ingegneria); posa dei cavidotti dalla cabina alla cella e dalla cabina agli edifici del Museo; sono in corso le procedure per ottenere le autorizzazioni necessarie all'esercizio dell'impianto e alla cessione in rete dell'energia prodotta. Contemporaneamente Ansaldo Ricerche, presso gli stabilimenti genovesi, ha eseguito tutte le verifiche ed i collaudi per la messa in ffinzione della cella e per il suo trasporto a Milano. L'installazione e la messa in funzione della cella a combustibile ha seguito queste tappe: Marzo 2001: viene effettuato il trasporto della cella presso il Museo. Contemporaneamente vengono realizzati i lavori di installazione della nuova cabina elettrica; Aprile 2001: arrivo e installazione della cella. Inizio dei lavori di verifica di funzionamento dell'impianto; Maggio 2001: collegamento alla rete di metano e messa in funzione della cella a combustibile; ;Giugno 2001: prove di produzione e di cessione di elettricità in rete; 5 giugno 2001: inaugurazione dell'impianto e inizio ufficiale della produzione di elettricità. La seconda fase del Progetto Mea 2000 prevede il completamento del sistema energetico che alimenterà il Museo e l'avvio di un articolato programma di comunicazione e divulgazione. L'orientamento tecnico è sempre verso la produzione e l'uso di energia a ridotto impatto ambientale. In specifico è stata progettata l'installazione di un tetto fotovoltaico da 20 kW rientrerà nel Programma Nazionale " 10.000 Tetti Fotovoltaici". La gestione integrata dei sistema energetico è il nucleo di un Progetto di Sperimentazione e Dimostrazione, i cui aspetti tecnico-scientifici sono stati elaborati con la collaborazione del Politecnico di Milano - Dipartimento di Energetica e Aem Ingegneria. In questa fase verrà anche affrontata la sperimentazione e validazione di pannelli radianti destinati al riscaldamento di alcune sale, la cui funzionalità è stata per ora solo constatata, ma mai misurata o documentata. Le attività di comunicazione trovano i loro punti di forza nella mostra "Idrogeno: una strada verso un futuro sostenibile" nei seminari specializzati e nella pubblicazione sul sito Internet delle informazioni sull'energía. Un capitolo importante è quello della didattica. Nei prossimi mesi verrà allestito un laboratorio sull'idrogeno, che andrà ad arricchire rofferta destinata al pubblico degli studenti che fa del Museo un punto di riferimento importante per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica.

VOCALCOM PRESENTA IN ITALIA LE SOLUZIONI CTI, WEB CENTER E CALL CENTER LA FILIALE ITALIANA HA GIÀ STRETTO ACCORDI CON PARTNER ITALIANI
Milano, 25 giugno 2001 Vocalcom, azienda francese leader nelle soluzioni Cti, Web Center e Call Center, ha aperto la sede italiana a Milano ed ha già stretto accordi con partner italiani per la vendita dei suoi prodotti. Emmanuel Becker, direttore della filiale italiana, desidera illustrare nel corso di interviste ad hoc le strategie per l¹Italia, le partnership già raggiunte e le funzionalità dei prodotti che hanno caratteristiche innovative per il nostro mercato. Creata nel 1995 a Parigi, Vocalcom ha costruito la sua notorietà conciliando le due culture dell¹informatica e delle telecomunicazioni, anticipando per prima ­e integrandole all¹interno delle proprie soluzioni ­ le tecnologie della comunicazione in tempo reale e quelle su Internet. La rapida espansione in Francia e nel mondo di Vocalcom è senz¹alcun dubbio dovuta non solo all¹intelligenza dei metodi e delle tecniche ma anche alla potenza e alla versatilità dei suoi prodotti. Vocalcom offre infatti con la suite Hermes, una gamma di soluzioni basate su un¹architettura aperta utilizzabile con e-mail, web, telefono, fax, Gsm, Sms. Vocalcom conta anche su una rete di partnership strategiche con produttori (p. es Applix), società di consulenza (p. es Accenture), di integrazione (p.es Datapoint) e di distribuzione, centri di formazione, operatori di telecomunicazione e outsorcer (p. es Agaphone). Le interviste si terranno presso la sede dell¹Ippocastano in viale Francesco Crispi, 3 a Milano, (zona piazza XXV Aprile ­ corso Como) nelle giornate di mercoledì 27 giugno, venerdì 29 giugno, lunedì 2 luglio e martedì 3 luglio. Sarete contattati al più presto per raccogliere la vostra disponibilità ed adesione.

STOP AGLI AUMENTI DEL CANONE TELEFONICO! IL CODACONS HA IMPUGNATO A FEBBRAIO IL PROVVEDIMENTO DELL'AUTORITA' GARANTE DELLE COMUNICAZIONI
Roma, 26 giugno 2001 - Il Codacons da sempre promuove azioni legali, tra l'altro, contro gli aumenti tariffari ingiustificati che producono nelle tasche dei consumatori un danno difficilmente risarcibile e che rendono il cittadino inerme di fronte ai poteri forti esercitati dalle grandi lobbies delle telecomunicazioni. Proprio per questo l'associazione ha proposto ricorso sia avverso gli aumenti tariffari per le cabine telefoniche, particolarmente elevati per le telefonate urbane, sia per il servizio 12 della Telecom che per l'aumento del canone telefonico. In quest'ultimo caso proprio la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni e in special modo quello della telefonia fissa verso cui l'Autorità Garante delle Comunicazioni intende traghettare il monopolista di stato che è la Telecom, rende particolarmente odioso l'incremento del canone. La tanto sbandierata libertà dell'utente di abbonarsi a qualsiasi società di telefonia con la presenza ancora del canone telefonico già di per sé rappresenta una violazione delle Direttive Comunitarie in materia di libera circolazione dei servizi tendente a restringere il mercato. Il successivo aumento del canone di ben il 6% ed insieme la conferenza stampa della Telecom con cui ha annunciato che solo per gli abbonati di Wind non è necessario il pagamento del canone ha portato il Codacons a chiedere ai giudici amministrativi una tutela nei confronti di milioni di consumatori che sono obbligati a pagare il canone per usufruire anche delle tariffe più economiche di altre società nonché per la violazione dei principi in materia di liberalizzazione. Ebbene l'ennesimo scontro ha visto al momento vittorioso il Codacons dato che il Tar Lazio ha ordinato all'Autorità delle Comunicazioni di depositare tutti i documenti volti a chiarire la dinamica che ha condotto all'incremento telefonico e i documenti emanati anche a livello comunitario dalla Commissione Europea proprio sulla vicenda Telecom tra cui anche la valutazione prospettica che rappresenterebbe la ragione fondante la scelta dell'incremento del canone del 6%.

LA POLIZIA POSTALE APRE UNA NUOVA SEZIONE A MILANO PER I REATI SU INTERNET ED IN PARTICOLARE PEDOFILIA, FURTI DI CARTE DI CREDITO INQUINAMENTO MAGNETICO
Milano, 26 giugno 2001 - Nel corso di una conferenza stampa svoltasi in via Moisè Loria 74 ( tel 02 43 333) è stata inaugurata ieri la nuova sede della Polizia Postale che, adeguandosi ai tempi annovererà fra i suoi nuovi compiti la sorveglianza dei reati che attualmente avvengono attraverso la rete Internet. La struttura si compone complessivamente di 80 poliziotti sparsi fra Milano e le 11 provincie Lombarde. La metà ovvero 40 di loro si dedicheranno ai reati commessi su internet, quali accessi abusivi, pirateria informatica, pedofilia ed altri reati che sul web oggi sono possibili come il riciclaggio di denaro. Sull'argomento pedofilia nel corso della conferenza è stato rimarcato il ruolo attivo del Corpo di Polizia Postale, che va bene oltre la sorveglianza al fine di attivare, là dove è possibile, delle vere e proprie azioni preventive, mediante l'inserimento di " agenti informatici " all'interno di chat e news group. Attenzione, quindi, alle discussioni che si terranno tramite questi due strumenti internettiani, dal momento che dall'altra parte del web, che partecipa e legge, ci potrebbe essere un poliziotto. Questo metodo, già usato per gli spacciatori di droga, vuole essere un vero e proprio deterrente per scoraggiare i contatti fra pedofili e soprattutto gli adescamenti di minori e quindi diventa una vera e propria azione preventiva. Tutto ciò oggi è possibile grazie alle conoscenze informatiche acquisite dal Corpo di Polizia che vanno oltre ai normali compiti di vigilanza e investigazione per arrivare ad una vera e propria forza di " Intelligence" . Per gli altri 40 addetti i reati di competenza riguarderanno: furti di carte di credito, truffe, rapine ad uffici postali, inquinamento magnetico ed altro del genere. Per quanto riguarda i reati inerenti alla firma digitale è stato detto che per il momento, dati i costi, non saranno molte le aziende che potranno permettersi questo tipo di tecnologia. A dirigere la struttura è stata chiamata la dott.ssa Marialuisa Dameno che si avvarrà della collaborazione degli ufficiali Filipo Ninni e Fabiola Trefiletto. Al momento il sito non è ancora pronto, ma si prevede che entro una decina di giorni il corpo della Polizia Postale avrà anche lui la sua visibilità su Internet. Anticipando qualche contenuto va detto che sul sito sarà pubblicato una sorta di " Guida per i genitori " all'interno della quale padri e madri potranno trovare dei validi consigli per tutelare i loro figli quando navigano sulla rete.

LA MAFIA UTILIZZA SEMPRE PIÙ SPESSO INTERNET CRESCE IL RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO VIA INTERNET E SI ALLARGA LO SPETTRO DELLE ATTIVITÀ ILLEGALI ONLINE
Milano, 26 giugno 2001 - Le risorse tecnologiche a disposizione delle forze dell'ordine devono essere incrementate, ma è altrettanto importante che vengano introdotte regole chiare al fine di ostacolare lo svolgimento di attività illecite online e di ridurre le opportunità di anonimato garantite, ad esempio, dall'elevato numero di "paradisi fiscali", ai quali le organizzazioni criminali possono rivolgersi. Nel rapporto 2001 su "criminalità organizzata, economia e finanza in Italia", la Direzione nazionale antimafia (Dna) e la Direzione investigativa antimafia (Dia) hanno messo in evidenza, l'utilizzo sempre più frequente, da parte della criminalità organizzata, degli strumenti offerti dallo sviluppo delle nuove tecnologie. Il Web rappresenta, infatti, un terreno fertilissimo per le attività di riciclaggio del denaro sporco, per il reperimento di documento d'identità falsi e per lo svolgimento di operazioni finanziarie illegali. E' possibile per le organizzazioni criminali acquistare società off-shore, aprire conti bancari, nonché costituire e acquisire una banca, nel più completo anonimato. In particolare, la possibilità di compiere un numero elevatissimo di operazioni via Internet, senza il rischio di essere individuati, ha consentito alle organizzazioni mafiose di incrementare e ampliare i loro traffici illeciti. Nonostante si stiano intensificando gli sforzi dei diversi Stati per creare un'efficace sistema di coordinamento contro il crimine a livello europeo, le organizzazioni malavitose riescono comunque, non solo a stringere legami sempre più solidi con le altre organizzazioni internazionali, ma anche a servirsi della rete telematica per gestire ed espandere attività già da tempo "ben avviate", come quelle relative alle immigrazioni clandestine, alla prostituzione e allo sfruttamento del lavoro. Anche in ambiti "tradizionali", come quello legato al settore degli appalti, si moltiplicano le possibilità di infiltrazioni mafiose, dal momento che le imprese sono ormai in grado di partecipare alle gare che si svolgono in tutto il mondo.

NUOVO SOFTWARE DI SICUREZZA GRATUITO PER LINUX LANCIATO DAGLI AVAYA LABS PER CONTRASTARE LE INTRUSIONI DEGLI HACKER NEI SITI WEB
Milano, 26 maggio 2001 - Gli Avaya Labs, la divisione Ricerca & Sviluppo di Avaya (Nyse: Av), l'azienda leader a livello mondiale nell'ambito dei servizi e delle soluzioni di comunicazione, ha annunciato il lancio di Libsafe 2.0, una versione ulteriormente migliorata del suo software di sicurezza distribuito gratuitamente per il diffuso sistema operativo Linux. La versione 2.0 di Libsafe include una protezione contro gli attacchi alla sicurezza che sfruttano i punti deboli della "format string" comuni a numerosi software, come i diffusi programmi che fanno parte dell'infrastruttura Internet. Libsafe 2.0 è quindi in grado di proteggere i programmi da due delle più comuni forme di attacco alla sicurezza, ovvero il "buffer overflow" e la "format string". Libsafe estende la sua protezione a tutti i programmi applicativi che girano su un sistema, contribuendo addirittura alla protezione di programmi con punti deboli ancora da scoprire. "In tutto il mondo, le aziende stanno installando server e reti di comunicazione contando sull'elevato grado di affidabilità di Linux," ha dichiarato Ravi Sethi, presidente degli Avaya Labs. "Avaya ha deciso di rendere Libsafe 2.0 disponibile gratuitamente per aiutare i propri clienti a tutelarsi dalle forme attuali e potenziali di attacchi intenzionali alla sicurezza dei sistemi. I nostri clienti beneficiano già della tecnologia sviluppata dagli Avaya Labs per aumentare il grado di affidabilità dei sistemi attraverso una protezione contro gli errori accidentali." La sicurezza rappresenta un punto d'importanza critica per le aziende, soprattutto nel momento in cui decidono di realizzare una rete per la gestione e la trasmissione dati. Di recente Avaya ha ampliato ulteriormente il proprio portafoglio di prodotti di sicurezza per le aziende grazie all'acquisizione di Vpnet Technologies Inc. - un provider di reti private virtuali e di servizi correlati - e di alcuni prodotti di CyberIQ legati all'area sicurezza. Libsafe 2.0 è in grado di svolgere un'azione di rilevazione delle intrusioni e di protezione dagli attacchi di tipo "format string" e "buffer overflow", che consentono a utenti non autorizzati di assumere il controllo di un server sfruttando i cosiddetti loophole, o errori logici di programmazione. I loophole permettono a un utente malintenzionato di inserire un codice in un programma in fase di esecuzione e quindi di assumere il controllo del server per eseguire il codice inserito invece di quello in esecuzione. L'utente non autorizzato potrebbe così accedere a dati riservati oppure organizzare attacchi ad altre macchine. L'attacco viene realizzato inviando ai programmi vulnerabili del server richieste attentamente formulate che "preparano il terreno" per l'hacker, il quale scrive poi una stringa di caratteri che va a sovrascrivere la memoria del programma del server, inducendola con l'inganno a passare il controllo all'intruso. All'inizio di quest'anno il Centro di coordinamento Cert della Carnegie Mellon University di Pittsburgh aveva segnalato le vulnerabilità alla format string e al buffer overflow presenti nel diffuso software di name server Internet denominato Bind (Berkeley Internet Name Domain). Come hanno sottolineato gli esperti del Cert: "Poiché la maggior parte dei name server attualmente operativi esegue Bind, questi punti deboli rappresentano una seria minaccia all'infrastruttura Internet." Secondo l'Ogi (Oregon Graduate Institute of Science & Technology), negli ultimi anni i buffer overflow hanno costituito la forma più comune di vulnerabilità dei sistemi informatici sfruttata dagli hacker. Il software Libsafe è stato sviluppato da Navjot Singh e Timothy Tsai, due ricercatori degli Avaya Labs. "In generale gli esperti concordano sul fatto che il rimedio migliore per questi attacchi alla sicurezza sarebbe riparare il programma difettoso," ha spiegato Singh. "Ma per farlo si deve sapere che il programma è difettoso. Libsafe aiuta a proteggere i sistemi informatici dalle intrusioni future, anche nel caso vengano utilizzati programmi la cui vulnerabilità non è stata ancora rilevata." Avaya Labs distribuisce gratuitamente Libsafe con la licenza di tipo Gnu Lesser General Public License. Gli utenti e gli sviluppatori che desiderassero avere ulteriori informazioni e il codice sorgente di Libsafe possono visitare il sito www.research.avayalabs.com/project/libsafe.html Libsafe è facile da utilizzare, non richiede particolari competenze nell'ambito della sicurezza e può essere installato in pochi minuti. I test effettuati dagli Avaya Labs hanno dimostrato che è in grado di rilevare un elevato numero di intrusioni, pur utilizzando una quantità limitata di risorse del computer. Non richiede modifiche al sistema operativo o all'applicazione.

COLT ACQUISISCE IN FRANCIA FITEC, INTEGRATORE DI SERVIZI PROFESSIONALI INTERNET
Milano, 26 giugno 2001 - Colt, leader europeo nei servizi di telecomunicazione e Internet a banda larga per aziende, ha acquisito in Francia Fitec, operatore di servizi professionali Internet, per 60,5 miliardi di lire. Fondata nel 1992, Fitec è una società che fornisce servizi a valore aggiunto, come design, sviluppo e servizi di management a grandi gruppi. Fitec, in particolare, è specializzata nel fornire soluzioni per ottimizzare i sistemi informativi per applicazioni e-business, con particolare attenzione alla sicurezza, monitoraggio delle performance e sistemi di customer relatioship management. "L'acquisizione di Fitec", ha spiegato Peter Manning, Ceo Colt, "è un'interessante opportunità per dimensioni, cultura e focalizzazione sulla clientela business, che arricchirà l'expertise di Colt nell'hosting e nelle soluzioni complesse voce-dati-web per i nostri clienti in Francia e in Europa". Colt gestisce una rete europea in fibra ottica di 20.000 chilometri, che collega 27 grandi città cablate - fra le quali Milano, Roma e Torino - destinate a diventare 32 entro la fine dell'anno. In Italia la rete in fibra ottica è di 1.500 chilometri. Il gruppo ha 14 Internet Solution Centre, di cui uno a Milano, in grado di ospitare 5.000 server.

GLI INTERNAUTI ITALIANI COMPRANO POCO ON-LINE MA SPENDONO PIU' DI TUTTI GLI EUROPEI SECONDO UNA RICERCA PUBBLICATA DA THE WALL STREET JOURNAL EUROPE E GFK
Londra, 26 giugno 2001 - Gli italiani, vicino alla media europea per abitudini, si fidano poco di comprare on-line, ma quando lo fanno spendono anche più di 500 Euro, primo Paese in Europa. Questo il quadro che si evince dalla ricerca sulle abitudini degli utenti Internet d'Europa pubblicata ieri sul magazine "Convergence" di The Wall Street Journal Europe e condotta da GfK, associazione internazionale leader nelle ricerche di mercato. La ricerca svela il rapporto nei confronti di Internet di un pubblico di riferimento tra i 14 e i 69 anni in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia, e nei Paesi dell'Europa Centrale Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria. Quasi la metà degli Europei intervistati navigano, e solo 1 su 5 ha acquistato qualcosa on-line negli ultimi sei mesi. Il 38% degli italiani ha accesso ad Internet contro il 43% della media Europea; di questi il 18% acquista on-line, contro il 34% europeo, ma ben il 35% di chi acquista on-line spende più di 500 Euro contro una media europea del 19%. Gli italiani utilizzano la rete principalmente per comprare libri (34%), Software (19%), viaggi (18%) e CD (15%); solo il 2% fa trading on-line, contro il 15% della media europea. La motivazione che spinge gli italiani a comprare via Internet è che si può comprare in qualsiasi parte del mondo (57%), una grande varietà di prodotti (54%) e a qualsiasi ora del giorno e della notte (42%). Gli italiani non comprano online se il sito non è molto conosciuto e hanno dubbi nel dare le proprie coordinate bancarie. Tra i mezzi di pagamento, gli italiani, come svedesi, svizzeri e spagnoli preferiscono pagare in contanti, mentre la Francia preferisce i chèque e la Germania vorrebbe pagare su fatturazione. Solamente nel Regno Unito il pagamento via carta di credito viene preferito ad ogni altra forma di pagamento. Rich Hudson, Managing Editor di The Wall Street Journal Europe, ha dichiarato: "Negli anni novanta il costo di un Pc e la connessione ad Internet erano considerati gli ostacoli principali alla crescita dell'e-commerce in Europa ma la ricerca da noi condotta mostra che il problema dei costi è stato soppiantato da questioni più complesse come la privacy e la sicurezza per l'uso delle carte di credito. La ricerca conferma l'opinione degli analisti nel sostenere che almeno in Europa lo shopping on-line non creerà problemi ai canali convenzionali di vendita." Se i costi di navigazione restano un problema solo per alcuni (soprattutto per i francesi dove Internet è il più caro in Europa), le maggiori preoccupazioni riguardano la privacy, i dubbi sull'uso della carta di credito e i disguidi nelle consegne. Queste le principali motivazioni che smorzano l'entusiasmo per shopping on-line, secondo i risultati della ricerca. Mark Hofmans, General Manager del centro di ricerca di GfK, commenta così i risultati: "La nostra ricerca dà una visione eloquente delle abitudini degli Europei che acquistano on-line: prezzo, preoccupazioni sulla sicurezza e mancanza di familiarità contribuiscono a creare una generale riluttanza a sostituire la visita al negozio in fondo alla strada con un giro in rete. Comunque, sebbene abbiamo ancora tanta strada da fare prima di raggiungere il livello di saturazione sperimentato negli Stati Uniti, le vendite on-line stanno crescendo ad un ritmo ragionevole in relazione al numero crescente di persone che acquista confidenza con Internet". Per questa indagine sono stati intervistati 12.560 consumatori in 14 paesi tra marzo e metà aprile 2001. Nell'Europa occidentale sono stati intervistate 9.560 persone in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Svezia e Regno Unito. Nell'Europa centrale sono state intervistate 3.000 persone nella Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. In ogni paese è stato scelto un campione rappresentativo della popolazione tra i 14 e i 69 anni. In seguito, in sei paesi - Belgio, Olanda, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito - il quadro è stato implementato usando un campione di 175.000 persone, ricavato dall'GfK Online Monitor www.gfk.webgaugge.com C'è una sicurezza del 95% che i risultati abbiano un margine d'errore più o meno del 3% in ogni paese. I dati della classifica generale per l' Europa Occidentale e Europa Centrale sono stati ponderati rispetto al reale peso di ogni paese. Ad esempio, la rilevanza della Germania è di circa otto volte quello del Belgio, poiché la Germania ha 80 milioni di abitanti mentre il Belgio 10 milioni. In Belgio, Danimarca, Italia e Olanda le interviste sono state condotte per telefono, negli altri paesi face to face.

ZETA SERVIZI, SOLUTION PARTNER ZUCCHETTI.COM, REALIZZA CENTROEURO.IT, NEGOZIO DI ELETTRONICA ON LINE
Milano, 26 giugno 2001 - Zeta Servizi, solution partner di Zucchetti.com ha realizza Centroeuro.it, negozio di elettronica on line già attivo da alcune settimane. All'indirizzo www.centroeuro.it, è possibile aggirarsi tra gli "scaffali" del negozio virtuale per scegliere tra telefoni cellulari delle marche più diffuse, tv color, hi-fi, elettrodomestici, e comprarli direttamente on line a prezzi vantaggiosi, pagandoli in contrassegno o con carta di credito. La società proprietaria, Euro in distribuzione srl, già operante nel settore della distribuzione di elettrodomestici ed elettronica da banco, differenzia così il proprio business, rivolgendosi anche al consumatore finale tramite un'attività on line tipicamente B2C. Zeta Servizi srl, società con sede a Roma, opera nel settore dei servizi informatici, offrendo soluzioni e servizi per le Pmi. Zeta Servizi è Partner Zucchetti.com e Hosting Provider certificato Intershop. Proprio in virtù di queste Partnership, Zeta Servizi ha realizzato Centroeuro all'insegna della più completa integrazione di tutte le componenti. Il software di commercio elettronico sul quale è stato sviluppato il negozio è infatti integrato con il software gestionale del cliente: si tratta in questo caso di Intershop (versione 4.0 SP1 build 1259) e del gestionale Ad Hoc Windows, della famiglia dei gestionali Zucchetti. Inoltre, il negozio accetta pagamenti con carta di credito in modalità sicura grazie all'integrazione tra Intershop e il Payment Gateway Multibanca - Pgm - di Zucchetti.com. Il gateway permette al negoziante di accettare il pagamento tramite più carte di credito. In questo caso gli acquirenti possono pagare con le carte Mastercard e Visa. Il Pgm Zucchetti.com utilizza le tecnologie software e hardware più evolute in fatto di sicurezza, garantendo la massima affidabilità quanto a segretezza dei dati processati. Infine, il negozio è integrato col sistema di spedizione di e-boost, l'operatore di Poste Italiane nato proprio per dare un servizio efficace e completo a chi gestisca un'attività commerciale su Internet.

LA NUOVA PIATTAFORMA INTRANET-EXTRANET DI RDN SI CHIAMA SESTANTE
Milano, 26 giugno 2001 - I sistemi in rete sono diventati strumenti strategici per aumentare la competitività delle aziende, consentono di espandere e potenziare le risorse informatiche esistenti oltre a consentire un flusso di informazioni che supera i tradizionali limiti di spazio e di tempo. L'Asp è la nuova offerta di Rdn sul mercato delle applicazioni, delle infrastrutture It e dei servizi di supporto attraverso il proprio Data Center, per garantire l'accesso e l'utilizzo via browser di modelli e moduli e-business già pensati e sviluppati con tecnologie standard flessibili, ma soprattutto di facile personalizzazione e con accesso friendly. Rdn si avvale, per la realizzazione delle applicazioni Sestante, di un equipe di persone altamente qualificate e formate che operano nella nuova area di Rdn dedicata unicamente alla ricerca e sviluppo di nuove ed innovative soluzioni Web. Tutti i servizi della piattaforma Sestante http://sestante.rdn.it sono personalizzabili, sviluppati secondo standard Web con linguaggi Html, Asp e Java Script e basati su un Data Warehouse "intelligente". Rdn http://www.rdn.it  offre modelli di pricing "pay per use" con fee basati sul numero o sul valore delle transazioni, un metodo di pagamento che per la sua natura permette un monitoraggio più accurato del "total cost of application". I servizi sono vendibili attraverso un sistema organizzato modularmente che consente l'implementazione e lo sviluppo in tempi diversi. Modalita' Internet/Extranet: Tutti i moduli e funzionalità sono attivabili online accedendo da Internet e possono essere utilizzate direttamente dal proprio Client. Modalita' Intranet: L'offerta delle applicazioni Sestante sono gestibili direttamente nella propria Intranet con la realizzazione di un sistema Client/Server locale di gestione della rete. Modalita' Mobile: Tutti i servizi ed i moduli sviluppati ed integrati con la piattaforma si avvalgono dell'integrazione con la telefonia cellulare, oggi Gsm e Gprs domani Umts. Comunicare in tempo reale significa essere realmente competitivi ed efficienti sul mercato; interagire con i DataBase, ovunque ci si trovi, permette un controllo costante delle proprie attività; accedere alle informazioni direttamente da un telefono cellulare (Wap/Sms) o da un palmare (navigando) diventa, in una logica di "lead time", una necessità professionale per essere imprese di successo.