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APPUNTAMENTI DI RILIEVO ESTATE 2001 IN ALTA BADIA

MARATONA DLES DOLOMITES - Enervit Cup-01.07.2001

La regina delle granfondo europee: 7000 ciclisti da oltre 30 nazioni attesi alla partenza

La Maratona Internazionale delle Dolomiti, che ha luogo da molti anni in Alta Badia in Alto Adige, è da sempre un sogno di moltissimi ciclisti . Migliaia di appassionati della bicicletta si ritrovano anno dopo anno per scalare assieme i tornanti dei passi dolomitici che hanno scritto la storia del ciclismo italiano. L'importante appuntamento, che si tiene annualmente la prima domenica di luglio, è giunto alla sua 15. edizione. Dai 166 partecipanti del lontano 1987 si è arrivati al numero chiuso di 7.000 concorrenti nel 2000.

Partenza da La Villa ed arrivo a 5 stelle a Corvara

Anche in questa edizione si partirà dal centro di La Villa, paese centrale, facilmente accessibile da tutte le località dell'Alta Badia. Quale zona arrivo si riconferma l'area sportiva di Corvara, che offre un arrivo spazioso ed adeguato all'evento, dove verrà collocato anche il tendone. La zona Expo "Sport & Bike" verrà dislocata invece nel paese di Pedraces.

Una settimana intera dedicata ai ciclisti ed ai loro familiari.

In seguito al notevole successo riscontrato durante l'ultima edizione, verrà riproposta la settimana del ciclista. Nel periodo dal 25 giugno al 1 luglio assisteremo ad un vero e proprio evento dedicato allo sport, all'informazione e naturalmente al divertimento. Non solo bicicletta, quindi. Accanto a divertenti competizioni ove saggiare la propria abilità prima della maratona, il Comitato Organizzatore propone conferenze sull'alimentazione, Red Bull party-night, escursione ciclistica guidata attorno al Sella assieme a Maria Canins, pasta party e molte altre sorprese. Per gli accompagnatori, in special modo signore e bambini, l'Alta Badia organizza una singolare settimana di attività all'aria aperta ed intrattenimenti serali: oltre 20 escursioni guidate a tema, programma per bambini "Summer for kids", serate con cori e folclore ladino, appuntamenti danzanti, conferenze sulla geologia.

Chiusura totale al traffico e lievi cambiamenti dei percorsi

Si ricorda che in occasione della Maratona, i passi dolomitici rimarranno chiusi al traffico. Riportiamo di seguito i passi dolomitici da affrontare nei tre percorsi:

Percorso Lungo: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau, Falzarego, Valparola - per un totale di 147 km ed un dislivello di 4.345 m

Percorso Medio: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Falzarego, Valparola - per un totale di 110 km ed un dislivello di 3.030 m

Percorso Sella Ronda: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena - per un totale di 57 km ed un dislivello di 1.747 m

Altissima adesione estera alla 15. edizione

Durante l'ultima edizione erano una trentina di nazioni partecipanti, oltre 3.000 ciclisti esteri provenienti dai 5 continenti, richiamati dalla fantastica natura dolomitica e dalla fama di questa manifestazione, diventata ormai la regina delle granfondo internazionali. Sono i tedeschi a mantenere il primato di adesione estera con oltre 2000 concorrenti. Seguono gli olandesi, austriaci, svizzeri, cechi, francesi.

Classifica automatizzata da Datasport e coreografie musicali

La Maratona dles Dolomites ha trovato un sistema di cronometraggio adatto alle sue esigenze. Perfetto il lavoro coordinato dalla svizzera DATASPORT, che attraverso una chip posizionata alla ruota anteriore ha permesso la verifica della partenza, i controlli sul percorso, la rivelazione dei tempi delle cronoscalate e la classifica immediata con relativo tempo impiegato del cicloamatore.

Un'altra sorpresa che attenderà i partecipanti nella prossima edizione sarà un'originale coreografia musicale e scenografica alla partenza ed all'arrivo, nonchè lungo alcuni suggestivi tratti del percorso. Che ne dite di attraversare il paesaggio lunare tra il Falzarego ed il Valparola 2.168 m di quota al ritmo di melodie di Chopin, oppure di incontrare fantastiche opere d'arte lungo i percorsi? Il Comitato Organizzatore punta ad un evento oltre ad una semplice gara cicloturistica. Punti di riferimento sono la Maratona di New York e la Trondheim-Oslo, veri e propri festival internazionali.

RADUNO INTERNAZIONALE DI MEZZI EX-MILITARI

Nei giorni dal 31 agosto al 2 settembre 2001 potranno essere ammirati in Alta Badia macchine e mezzi ex militari italiani ed esteri. Trattasi del primo raduno internazionale che si svolgerà proprio nella nostra valle. Per i partecipanti è stato stilato un esclusivo programma, che prevede tra l'altro il percorso di tracciati mozzafiato sui passi dolomitici, visita guidata ai luoghi della 1. guerra mondiale sul Lagazuoi, prova a cronometro da Pedraces a Longiarù attraverso il passo Juel e naturalmente la serata di premiazione.

IL RIFUGIO PISCIADÚ AL SELLA COMPIE 100 ANNI

Il 16 settembre hanno luogo i festeggiamenti

Quello settentrionale, dominante l'Alta Badia, è sicuramente il più suggestivo dei versanti del gruppo Sella. In esso si trovano, condensate in uno sguardo, tutte le forme e le caratteristiche di questa montagna che costituisce uno dei paesaggi più celebri delle Dolomiti. Qui, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, i pionieri dell'alpinismo compirono prime ascensioni di notevole prestigio la cui risonanza, accrescendo l'interesse per zona, indusse a costruire rifugi in quota per gli scalatori. Proprio 100 anni fa fu realizzata da parte dell'Alpenverein tedesco - sezione Bamberg, una costruzione sulla grande terrazza mediana del massiccio. Si trattava di un modesto rifugio atto ad ospitare una decina di persone al massimo. Durante la Grande Guerra la costruzione venne gravemente danneggiata e solo nel 1924 venne ripristinata dalla SAT (Società degli Alpinisti Tridentini). Nei primi anni '40 il rifugio passò al CAI di Bologna che poteva intraprendere lavori di ampliamento disponendo di un'elargizione della famiglia Cavazza al cui figlio, Franco, ufficiale degli alpini caduto sul fronte Greco-Albanese, è tuttoggi intitolato il rifugio. Per il precipitare degli avvenimenti della seconda guerra mondiale i lavori furono rimandati al 1946. Nello stesso anno la gestione del rifugio passò a Germano Costner, una giovane guida alpina di Colfosco. Grazie all'apporto degli alpini, nell'estate del 1962 Germano diede vita alla ferrata al Pisciadù. La Tridentina è oggi la ferrata più nota e frequentata delle Dolomiti e ogni estate viene percorsa da innumerevoli appassionati. Dal 1980 il gestore del Franco Cavazza al Pisciadù è Renato Costa. In occasione del centenario verranno proposte multivisioni sulla storia dell'alpinismo in Val Badia, una mostra fotografica, filmati storici e tavole rotonde con personaggi legati al mondo dell'alpinismo. La cerimonia ufficiale al Pisciadù si svolgerà domenica 16 settembre.

ANGELS VITAE - l'angelico richiamo dall'Alta Badia

Un esclusivo appuntamento eno-gastronomico tra le vette delle Dolomiti. L'Alta Badia ospiterà nel periodo dal 5 all'8 luglio 2001 la seconda edizione di Angels Vitae, un evento dedicato all'alta gastronomia, ai grandi vini e distillati, a rappresentazioni artistiche. A coronare la manifestazione lo scenario incantato delle vette dolomitiche. Il promotore di Angels Vitae, Michil Costa, grande appassionato di vini e sigari cubani, ha riserbato ai partecipanti un esclusivo programma, che avrà luogo presso i prestigiosi ristoranti degli hotels Ciasa Salares (La Siriola-terrazza), Romantik Hotel La Perla (La Stüa de Michil), Castel Colz, e presso il rifugio Col Alto a 2000 m di quota. Tra gli highlights citiamo il grande match tra i vini italiani e francesi, "Viva Espana" - la giornata dedicata ai vini ed alla gastronomia spagnola, la serata ladina assieme ai grandi chef dell'Alta Badia (Norbert Niederkofler - stella Michelin, Corrado Fasolato - 3 forchette Gambero Rosso, Markus Wolfsgruber - 3 forchette rosse Michelin), una cigar full immersion con Andrea Molinari e la giornata del "foie gras". L'evento prevede inoltre momenti di relax e tranquille passeggiate in mezzo ai prati fioriti e boschi incontaminati della valle.

SETTIMANE DELL'ESCURSIONISTA

Nei periodi dal 23 giugno al 21 luglio e dal 1 a 30 settembre sono previste diverse escursioni guidate a tema, nonchè iniziative volte a riscoprire la cultura, le tradizioni, la gastronomia locale. Tra le molteplici proposte, da segnalare la festa dell'albero, una giornata in fattoria, escursioni guidate ai parchi naturali di Fanes e Puez. La partecipazione è gratuita per tutti gli ospiti dell'ALTA BADIA.

"SUMMER FOR KIDS" settimane speciali per famiglie con bambini

L'ALTA BADIA presta particolare attenzione ai bambini offrendo non solamente un attraente programma di animazione settimanale, bensì anche delle agevolazioni negli esercizi ricettivi convenzionati, nonchè sull'utilizzo delle infrastrutture.

Promozioni per bambini durante le settimane dal 23.06.-21.07. e dal 01.09. - 08.09.2001 per un soggiorno minimo di una settimana (soggiorno gratuito per i bambini fino a 6 anni e sconto del 50 % fino a 12 anni). Ai bambini fino a 12 anni viene rilasciato il kinderpass. Tale tessera dà diritto di partecipare all'intero programma di animazione settimanale a prezzo simbolico, a gratuità e sconti sull'utilizzo degli impianti di risalita nel periodo promozionale e sull'utilizzo di varie infrastrutture quali piscina coperta, tennis, driving range, palestra di roccia, campi da pallavolo, castello di gomma, tiro con l'arco, ecc.

E LE CHIAMANO CASE

Molti badioti, gli abitanti ladini della Val Badia, anche se da tempo hanno abbandonato il mestiere di contadini per il turismo, parlano delle loro strutture alberghiere come della "casa" di Jan Clemens piuttosto che di quella di Paul o di Michil. Ed è da questo fenomeno familiar-turistico che bisogna partire per spiegare come mai, negli ultimi anni, questa valle sia diventata una fucina di qualità con esempi da manuale di ospitalità alberghiera e di alta ristorazione. Per cenare nelle sue stube piene di atmosfera, i buongustai, richiamati dalla popolarità di taluni ristoranti, affrontano anche lunghi viaggi per raggiungere l'Alta Badia. E la tradizionale clientela degli alberghi di stagione in stagione resta sorpresa dagli sforzi qualitativi, da quella laboriosità che muta il volto delle case: stanze più ampie e comode, centri benessere e salute, gallerie d'arte, cigar-rooms, ecc. Ma sono proprio le cucine, che negli ultimi anni hanno fatto parlare di sè, non solo in Italia, ma anche all'estero. La passione degli chef e l'ambizione di alcuni giovani ristoratori fanno sì, che l'Alta Badia possa vantare un panorama gastronomico di alto livello, con alcuni ambienti blasonati anche da autorevoli guide gastronomiche quali Gambero Rosso, Michelin, la guida dell'Espresso, Veronelli, ecc. A coronare l'offerta delle "case" alcune fornitissime cantine che vantano un migliaio di etichette fra vini e distillati, una spiccata cultura dei sigari cubani ed un'ottima collaborazione con i grandi nomi della gastronomia internazionale.

IL FASCINO DI FANES - visite guidate al parco naturale

Se il gruppo del Sella è il cuore rupestre delle Dolomiti ladine, il parco naturale Fanes-Sennes-Braies ne è il volto splendente e espresivo. Qui infatti come forse in nessun'altra zona dolomitica, si incontra una tale molteplice varietà di bellezze e di forme, un'infinita possibilità di traversate, d'ascensioni e di arrampicate da soddisfare anche l'alpinista più esigente. I monti di Fanes circondano ad anfiteatro vaste, ondulate distese di pascoli raggiungibili per valli che, penetrando in esse profondamente, consentono con agevoli traversate, escursioni ricche di soddisfazione alpinistica ed estetica. È da porre in rilievo la facilità di ascensione delle principali cime e ancor più la vista meravigliosa e singolare che da molte di esse si gode. Il regno dei Fanes, la suggestiva e misteriosa saga di leggende dolomitiche, che ha reso famosi i nomi di Fanes e Sennes, quasi ancor più che il grande interesse paesaggistico, ha trovato senza dubbio particolare fonte di ispirazione magica nei vasti, aspri e movimentati altipiani, dalla singolare conformazione naturale, determinata da una ricchezza di fenomeni carsici, certamente unica nell'ambiente dolomitico. E il leggendario, misterioso fascino di Fanes continua tutt'oggi: nell'autunno del 1987, con l'occasionale rinvenimento in una grotta, di numerosi reperti ossei appartenenti al alcune decine di esemplari dell'antichissimo orso delle caverne, si è scritta una nuova pagina di storia per il territorio dolomitico e per tutto l'arco alpino.

L'ufficio Parchi Naturale della Provincia di Bolzano organizza in collaborazione con le Associazioni Turistiche dell'Alta Badia un fitto programma settimanale di escursioni guidate nel parco. Le passeggiate si svolgono a tema: "Formazioni calcaree e carsiche", "I prati dell'Armentara", "Il linguaggio della terra", "Sulle orme degli orsi".

A SPASSO TRA LE "VILES", le antiche fattorie ladine

Le fattorie ladine - les viles - dette masi sono agglomerati di case composte da abitazione, fienile con sottostante la stalla e dalle proprietà terriere. La ricchezza dell'ALTA BADIA è proprio data dal forte legame della popolazione verso i masi con conseguente mantenimento della natura. Sono oltre 200 i contadini attivi che lavorano con molti sforzi e spesso scarso rendimento la natura rendendola così intatta e vivibile. Segnaliamo di seguito un percorso tra alcune delle più belle viles presenti in Alta Badia. L'itinerario presenta una lunghezza di 6,5 km e 250 m di dislivello. Partendo dall'Associazione Turistica di La Val si sale fino all'abitato di Cians, dove si segnala la visita al maso "Pincia", che presenta un poderoso Blockbau in tronchi non squadrati. Si prosegue per Ciampëi e quindi per Runch, che conserva ancora alcuni gioielli dell'architettura locale. Da citare la casa gotica interamente in muratura, un tempo sede del tribunale. Si può ammirare anche una casa completamente in legno tardo-gotica. Da Runch si prosegue in discesa fino a Tolpëi e al paese vecchio di La Val, dove si trovano tuttora il campanile ed i resti della vecchia parrocchiale, l'antica scuola, la canonica e l'osteria di un tempo. Da qui si raggiunge la bella chiesetta di S.Barbara, che domina il paese di La Val. Scendendo verso il luogo di partenza si consiglia di fare una breve visita alla casa in muratura di Rü: straordinarie le decorazioni attorno alle piccole finestre strombate, originale il grande portone in legno dietro cui si cela una cappella votiva.

Settimanalmente si organizzano delle escursioni guidate ai masi ladini con partenza da La Villa e da La Val.

APERTURA DEL NUOVO MUSEO DELLA LADINITÀ

Il castello Ciastel de Tor si erge su un piccolo colle a monte del pittoresco paese di San Martino in una posizione splendida in completa armonia con il paesaggio e la natura circostante. In questa costruzione medievale é allestito il Museo Provinciale di Storia e Cultura dei Ladini delle Dolomiti. Il Museo Ladino verrá aperto a giugno.

Il percorso del Museo Ladino mette in luce particolari circostanze della storia e della vita degli abitanti delle cinque valli ladine site nel cuore delle Dolomiti ove ancora oggi si parla la lingua ladina: la Val Badia, la Val Gardena, la Val di Fassa, Livinallono e Ampezzo. Ogni vallata ha un idioma proprio e le singole culture mostrano un'impronta caratteristica. Sono pertanto proprio la lingua e la cultura ladina gli argomenti principali dell'esposizione del Museo.

L'iter espositivo accompagna il visitatore dal pianoterra del castello fino al punto piú alto della torre in un racconto affascinante e con metodi d'esposizione all'avanguardia si spazia dall'archeologia alla storia della formazione geologica delle Dolomiti, dalla storia della lingua ladina alla presentazione dello sviluppo culturale e turistico delle vallate ladine. Il percoso museale inoltre marca le importanti influenze e vicende sovraregionali sulla vita dei Ladini ed evidenzia le correlezioni esistenti tra le forme del paesaggio e i modi di vita.

Orario di apertura: Domenica delle Palme - 31 ottobre: martedí - sabato dalle 10.00 alle 18.00 - Domenica dalle 14.00 alle 18.00 - Lunedí chiuso -Novembre chiuso:

Prezzo d'ingresso L. 10.000.-

TRA PENTOLE E FORNELLI NEGLI ANTICHI MASI

Si svolgono anche quest'estate i corsi di cucina ladina. Nasce il mercatino di prodotti tipici presso il maso di Sotgardena

Erika Pitscheider, che vive assieme alla sua famiglia nell'antico maso di Sotciastel presso S.Leonardo svela a tutti gli interessati i segreti della cucina ladina.

La cucina ladina, pur non essendo ricchissima, presenta importanti caratteristiche: è semplice, genuina e di facile realizzazione. Perciò vorremmo invitare tutti a conoscerla più da vicino, offrendo la possibilità di apprendere la preparazione di alcuni piatti tipici quali turtres, panicia, bales, furtaies.

Il corso si tiene il mercoledì ed il venerdì alle ore 10.30 presso il maso di Sotciastel, luogo noto per le recenti scoperte archeologiche risalenti all'età del bronzo. La fattoria si trova a due chilometri dall'abitato di S.Leonardo. La casa è tutta in muratura, casa tipica dell'800. Sotciastel è un maso chiuso. Questo modello è stato introdotto nel 1770 sotto l'impero di Maria Teresa d'Austria e si è conservato fino al giorno d'oggi. Il maso chiuso significa l'indivisibilità della proprietà, che può essere conferita ad un solo figlio per garantire la sopravvivenza del maso come tale e garantire un minimo vitale alla famiglia.

Il costo del corso è di Lire 18.000.Per la prenotazione ci si rivolge alle Associazioni Turistiche dell'ALTA BADIA.

Il pane contadino? C'è un corso rapido a La Val

Sopra l'abitato di Pederoa sorge il maso di Picedac, attorniato da boschi e malghe. Da qui si gode un panorama mozzafiato sulla valle e sulle vette circostanti. Presso la fattoria è possibile apprendere i segreti della preparazione del pane contadino. La simpatica Alma fa vedere ai presenti tutte le fasi della realizzazione, dall'impasto alla cottura nel tipico forno a legna. Il corso si svolge ogni lunedì con inizio alle ore 10.00. Dura 3 ore ca. e costa Lire 20.000.

I prodotti tipici si acquistano presso il maso Sotgardena

Presso la famiglia contadina che abita sul maso è possibile acquistare diversi prodotti genuini fatti in casa dalla signora Valeria. Il mercatino ha luogo ogni giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Si trovano burro, formaggio, ricotta, yogurt, pane, speck, strudel, turtres, ecc.

S.LEONARDO PROTETTORE DEI CAVALLI - Corteo in suo onore - 04.11.01

In occasione della festa del patrono, la comunità di Badia assisterà ad un evento molto significativo, legato al mondo del cavallo. L'Associazione Cavalli Val Badia, in collaborazione con il Corpo Vigili del Fuoco, dà vita al terzo "Leonardiritt", il corteo di S.Leonardo, al quale partecipano un'ottantina di cavalli. Domenica 4 novembre avrà luogo lungo il centro storico del paese una suggestiva sfilata di cavalli e carri in onore del patrono. Allieteranno l'evento le note della banda musicale di Badia. Seguirà la benedizione dei cavalli da parte del decano. Manifestazioni simili si possono riscontrare in alcune comunità austriache e bavaresi, dove le chiese sono consacrate a S.Leonardo. La parrocchiale di Badia, sede del decanato, fu costruita nel 1776-1778 da Franz Singer di Götzens (presso Innsbruck) nello stile dei brissinensi Tangl e Penz. L'interno è uno degli ambienti barocchi più belli del Tirolo; gli affreschi, datati 1778, sono opera di Matthäus Günther di Hohenpeissenberg (Baviera). È consacrata ai santi Leonardo e Giacomo. Sulla cupola centrale si possono ammirare episodi della vita dell'abate San Leonardo.

FESTE TRADIZIONALI LADINE - Il ciclo estivo e autunnale

Il popolo ladino ha tramandato gelosamente di padre in figlio alcune bellissime tradizione, che si possono ammirare tuttora. Nel giorno di Ferragosto, dove si festeggia "Santa Maria dal ciüf" (trad. l'Assunta), le donne e le fanciulle indossano il constume tradizionale e portano in chiesa cesta ricolme di fiori e di erbe, che durante la messa solenne vengono benedette. I fiori vengono quindi dati come foraggio agli animali, affinchè portino fortuna a tutta la fattoria. Un tempo si buttavano nel fuoco alcuni rametti benedetti in occasione di violenti temporali. Un'altra tradizione molto seguita anche al giorno d'oggi è la sagra paesana. In talune famiglie si preparano i "crafuns da segra", dei crapfen salati, che vengono donati ai giovanotti che si affacciano alla finestra il giorno antecedente la festa. Un tempo questi giovani venivano chiamati "tlocheradures", i bussatori, che si recavano di casa in casa mascherati.

In occasione della festa di Ognissanti (1 novembre), le madrine donano ai figliocci "la giarina" e il "ciaval", una focaccia dolce a forma di gallina per le femmine e a forma di cavallo per i maschi. Secondo antiche credenze, questi sono in contatto con l'aldilà ed il pane evoca le anime dei parenti defunti.

TREKKING "ALTA VIA DELLE GUIDE"

Da rifugio a rifugio attraverso le valli più suggestive dei Monti Pallidi assieme alle guide alpine. Le albe ed i tramonti visti dai punti di osservazione più incantevoli: i rifugi di alta montagna. Itinerario consigliato a fotografi, naturalisti e geologi, oltre che ad appassionati escursionisti. Lungo l'itinerario si incontrano molte interessanti testimonianze risalenti alla Prima Guerra Mondiale. L'itinerario scelto e studiato da Guide Alpine Star Trek cerca di coniugare la bellezza dei luoghi con l'interesse storico, paesaggistico e culturale lungo un percorso privo di difficoltà tecniche ed adatto a normali escursionisti. Il dislivello massimo in una giornata è di ca. 8/900 mt. Descrizione itinerario con partenza dall'abitato di Corvara:

1 giorno: Corvara - S.Croce (ca. 3 ore). Si transita inizialmente sul fondo della Val Badia per poi iniziare a prendere quota dall'abitato di La Villa. Notevoli sono le "viles", i nuclei di antiche case testimoni della vita rurale in valle.

2 giorno: S.Croce - Forcella La Varella - Rif. Fanes (ca. 4/5 ore). L'altipiano carsico di Fanes rappresenta una rarità in terreno dolomitico con le sue caratteristiche rocce calcaree erose in fantastiche forme. Il rifugio Fanes si trova nella zona dove sono ambientate le più belle leggende delle Dolomiti.

3 giorno: Rif. Fanes - Alpe di Fanes Grande- Monte Lagazuoi - Rif. Lagazuoi (ca. 5/6 ore). Si attraversa quello che una volta era il confine che divideva il Regno Austro Ungarico dall'Italia in un ambiente straordinario. Il panorama dal rif. Lagazuoi è superbo ed al tramonto si possono vedere tutte le Dolomiti che prendono il loro caratteristico colore rosa pallido.

4 giorno: Rif. Lagazuoi - Rif. Dibona - Rif. Giussani alle Tofane (ca. 4 ore). Qui ci troviamo tra quelle che sono sicuramente le più imponenti muraglie rocciose delle Alpi. Postazioni annidate sulle pareti e gallerie nelle rocce ci ricordano quanto duro e penoso fu restare qui per i soldati che combatterono la Grande Guerra.

5 giorno: Rif. Giussani - Peziè de Parù - in taxi a Passo Staulanza - Rif. Coldai nel gruppo del Civetta (ca. 6 ore). Da un gigante all'altro: il Civetta si impone sul nostro percorso con la sua parete nord ovest: mille metri verticali di dolomia testimoni del primo "sesto grado", sei chilometri di larghezza per quella che viene definita la più grande parete rocciosa delle Alpi. Noi ci passiamo proprio sotto... a pochi metri!

6 giorno: Rif. Tissi - Rif. Vazzoler - Cap. Trieste - Listolade - rientro in bus a Corvara.

 ALTA BADIA: INCANTO NEL CUORE DELLE DOLOMITI

Situata in una conca valliva, contornata a 360° gradi dalle splendide vette dolomitiche, si trova, l'ALTA BADIA. Sia per la posizione geografica, sia per l'amabilità e l'accoglienza della sua popolazione l'ALTA BADIA può a ragione essere definita "IL CUORE DELLE DOLOMITI". Con i suoi sei paesi, raggruppati in 3 Comuni (Corvara, Badia e La Valle), l'ALTA BADIA, pur trasformandosi gradualmente in una zona turistica all'avanguardia, non si è esposta ai rischi di un degrado ambientale, conservando intatta la sua fisionomia alpina.

Il Comune di CORVARA con le frazioni Corvara (m 1568) e Colfosco (m 1645) conta:

1277 abitanti e 6258 posti letto.

Il Comune di BADIA; con le frazioni La Villa (m 1433), S.Cassiano (m 1537) e Pedraces (m 1324) conta: 2845 abitanti e 7378 posti letto.

Il Comune di LA VAL ha 1231 abitanti e 716 posti letto.

Corvara: adagiata in un ampia conca ai piedi del massiccio del Sassongher rappresenta la culla turistica dell'ALTA BADIA. Un'ampia gamma di esercizi ricettivi e strutture turistiche in grado di soddisfare tutte le esigenze, la pone tra le mete più ambite del turismo invernale ed estivo.

Colfosco: ai piedi del massiccio del Sella, dislocato lungo la statale del Passo Gardena, è il centro abitato più alto dell'ALTA BADIA. Pur vantando un'offerta turistica all'avanguardia, si presenta sotto la veste suggestiva di un tipico paese di alta montagna.

La Villa: da 15 anni ormai al centro dell'attenzione in seguito allo svolgimento della gara di coppa del mondo di sci sulla Gran Risa. È il paese più centrale.

S.Cassiano: è il paese dove si concentra il maggior numero di hotel a 4 stelle. In questo paese , la zona pedonale è chiusa alle macchine durante il pomeriggio e la sera.

Pedraces: è il paese più piccolo e di conseguenza più tranquillo e suggestivo. Solo da pochi anni è collegato agli impianti sciistici dell'intera zona. È caratterizzato da prezzi leggermente inferiori agli altri paesi.

La Val: il comune di La Val è entrato a far parte del Consorzio Turistico Alta Badia da qualche anno. È un paese prevalentemente artigiano ed agricolo, ricco di antichi masi di rara bellezza.

LA LINGUA LADINA

In ALTA BADIA, come in tutto il comprensorio dolomitico centrale vivono i ladini, il popolo retoromano più antico dell'Arco Alpino. Nei primi secoli dopo l'annessione delle regioni alpine all'Impero romano, la popolazione indigena adottò il latino popolare parlato tra gli altri dagli impiegati e dai soldati romani e lo trasformò gradualmente in ladino. I fattori che concorsero alla formazione della nuova lingua furono i mutamenti fonetici di impronta "retica", la conservazione di una parte del lessico indigeno e l'influsso delle lingue confinanti a nord e a sud. Ai tempi delle cosiddette invasioni barbariche, quando gli alemanni e i bàvari scesero nel sud e gli slavi avanzarono ad est, l'area linguistica ladina subì una contrazione, dovuta al fatto che la popolazione venne in parte assimilata dagli invasori. La contiguità tra i ladini delle Dolomiti e l'area retoromanza d'occidente venne presto interrotta. Al giorno d'oggi si parla il ladino nel Canton dei Grigioni (CH), nelle Dolomiti (Badia, Fassa, Gardena, Fodom e Ampezzano), nel Comelico e nel Friuli.

I ladini si distinguono non soltanto per la loro parlata, ma soprattutto per un'antica ed orgogliosa cultura agricolo - artigianale. Essi sono portati per tradizione al rispetto ed alla conservazione dell'ambiente, adottando tra l'altro un'architettura specifica in armonia con il paesaggio e sono abili nel creare prodotti artigianali unici nel loro genere.

Ves aspetùn por partì cun Os no ma les belëzes naturales de nosc raiun, mo ince les ligrëzes da vignidé (trad. Vi attendiamo non solo per farvi vedere le nostre bellezze naturali, bensì anche per vivere assieme le gioie quotidiane) .

Informazioni:

CONSORZIO TURISTICO ALTA BADIA

I-39033 Corvara - Str. Col Alt, 36 - Tel. 0471/836176 Fax 0471/836540

http://www.altabadia.org

ASSOCIAZIONI TURISTICHE ALTA BADIA

I- 39033 Corvara Tel. 0471/836176 Fax 0471/836540

I-39030 Colfosco Tel. 0471/836145 Fax 0471/836744

I-39030 La Villa Tel. 0471/847037 Fax 0471/847277

I-39030 S.Cassiano Tel. 0471/839422 Fax 0471/849249

I-39036 Pedraces Tel. 0471/849422 Fax 0471/849249

I-39030 La Val Tel. 0471/843072 Fax 0471/843277

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