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MARTEDI'
10 LUGLIO 2001
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COMMISSIONE EUROPEA: "DALLA POLITICA ALLA PRATICA", LA
PRESIDENZA BELGA ANNUNCIA UNA CONFERENZA SUL GOVERNO ELETTRONICO
Bruxelles, 10 luglio 2001 - Il ministro belga per le Telecomunicazioni,
le aziende pubbliche e le partecipazioni statali Rik Daems inaugurerà una
conferenza sulle applicazioni in materia di governo elettronico, intitolata
"Dalla politica alla pratica", che si terrà il 29 e 30 novembre 2001 a
Bruxelles. Questa conferenza d'alto livello, organizzata congiuntamente
dalla Presidenza belga e dalla Commissione europea, si dedicherà
principalmente ai servizi elettronici pubblici di tipo interattivo e
dimostrerà in che modo i cittadini e le imprese possono ottenere benefici
concreti dai servizi pubblici resi on line. Un'esposizione dedicata alle
buone prassi costituirà lo sfondo di una giornata di dibattito su come
istituire un quadro di riferimento adeguato per affrontare i problemi
relativi al governo elettronico anche dopo il completamento del piano
d'azione "e-Europe 2002". Una giornata informativa dedicata alla
presentazione delle domande di partecipazione si terrà a Bruxelles il 10
luglio a palazzo Charlemagne, rue de la Loi 170, dalle 9.00 alle 13.00.Per
partecipare, registrarsi via e-mail all'indirizzo: e-mail
infso-egov@cec.eu.int
LA NORVEGIA PRESENTA ALLA COMMISSIONE IL PROPRIO COMMENTO SUL SER (SPAZIO
EUROPEO DELLA RICERCA)
Bruxelles, 10 luglio 2001 - Nella propria risposta alla comunicazione della
Commissione europea sulla proposta di creare uno Spazio europeo della
ricerca (Ser), la Norvegia si è dichiarata favorevole all'idea e ha fornito
una serie di suggerimenti che a suo avviso servirebbero a migliorarla. Tali
modifiche riguardano soprattutto la necessità di dedicare maggiore
attenzione alla mobilità, di intensificare la cooperazione e di evitare
un'eccessiva burocrazia. Dal canto suo, la Norvegia ha già intrapreso una
serie di azioni per quanto riguarda alcune delle idee contenute nella
comunicazione. In merito alla proposta di creare una rete di centri di
eccellenza in Europa, per esempio, sta già provvedendo all'istituzione e al
collegamento dei propri centri di eccellenza (vedere Rcn 17042), oltre a
compiere i primi passi verso la creazione di centri virtuali di eccellenza.
La Norvegia condivide il ruolo chiave che tali centri potrebbero svolgere
nel promuovere la ricerca a lungo termine. Questo modello incontra il favore
del paese, così come la proposta mappatura dei centri di eccellenza. I
norvegesi condividono inoltre la definizione fornita da un gruppo di lavoro
del Crest, secondo il quale i centri di eccellenza dovrebbero essere "centri
di ricerca all'avanguardia in settori emergenti, particolarmente orientati
verso l'innovazione". A questo proposito, la Norvegia fa notare come in
alcuni ambiti (per esempio nel campo della ricerca artica, marina ed
energetica), essa disponga delle competenze e delle strutture necessarie per
costituire potenziali centri di eccellenza. La ricerca e la cooperazione
transnazionali rivestono un'importanza altrettanto cruciale, secondo i
norvegesi. Pur approvando questo elemento della comunicazione sul Ser, la
Norvegia mette in guardia contro i rischi associati all'istituzione di nuovi
forum per il coordinamento e la consultazione, poiché ciò "potrebbe portare
ad una burocratizzazione e ad una minore indipendenza per le varie
organizzazioni". La Norvegia suggerisce inoltre di vagliare in modo più
approfondito i programmi che meglio si adattano a questo tipo di
cooperazione. Per quanto concerne l'attività di benchmarking nell'ambito del
Ser, i norvegesi hanno espresso chiaramente il desiderio di parteciparvi, ma
suggeriscono che il modo migliore di procedere è quello di partire da una
base ristretta, ovvero da un numero limitato di ambiti prioritari da
inserire nell'attività di comparazione. Ciò consentirebbe di evitare che il
processo diventi troppo complesso e dispendioso in termini di tempo, afferma
il documento. Quanto alla mobilità, i norvegesi la definiscono "fondamentale
per lo sviluppo di un vero e proprio Spazio europeo della ricerca". Il
documento pone l'accento sugli sforzi profusi dalla Norvegia per accrescere
la mobilità all'interno dei propri confini e puntualizza che "le azioni
intraprese a livello nazionale per rafforzare la mobilità dei ricercatori
sono importanti per alimentare simili iniziative a livello europeo".
L'introduzione della mobilità fra le università e l'industria è un fattore
particolarmente rilevante, così come la garanzia di opportunità che
consentano ai giovani di muoversi liberamente. A tal fine, i norvegesi hanno
perfino proposto di introdurre un soggiorno all'estero obbligatorio per i
dottorandi, da effettuare durante il loro periodo di assunzione. Essi
ritengono inoltre che sia necessario intensificare la cooperazione con il
settore dell'istruzione, affinché il tentativo di suscitare nei giovani più
interesse per la scienza e la ricerca dia maggiori frutti. Il documento
apprezza il fatto che nella comunicazione sul SER si faccia esplicito
riferimento alla necessità di affrontare il problema del ruolo delle donne
nella scienza e propone lo sviluppo di alcuni indicatori relativi
all'integrazione delle ricercatrici, fattore che contribuirebbe ad una
maggiore sensibilizzazione in merito a tale questione. Affinché risulti
efficace, la mobilità deve poter funzionare in tutte le direzioni. Per
questa ragione, il documento norvegese sostiene che la ricerca europea dovrà
migliorare la sua capacità d'attrattiva nei confronti dei paesi al di fuori
dell'Europa. "Rendere i laboratori europei allettanti per i ricercatori di
tutto il mondo sarà importante anche ai fini di un rafforzamento della base
di ricerca europea e della creazione di collegamenti con le comunità di
ricerca situate al di fuori dell'Europa". Infine, il documento pone
l'accento sull'aspetto etico della ricerca ed esprime il proprio
apprezzamento per le iniziative avviate su questo tema dalla Commissione
europea, alle quali propone di integrare, rafforzandole, il lavoro svolto
dalla Commissione mondiale dell'Unesco sull'etica del sapere scientifico e
della tecnologia (Comest).
SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO: PER MIGLIORARLA OCCORRE FARE RICERCA
Bruxelles, 10 luglio 2001 - Nel 1996, oltre 5.500 persone in Europa hanno
perso la vita a causa di un infortunio sul lavoro. Nello stesso anno, 4
lavoratori su 100 sono rimasti coinvolti in incidenti di questo tipo. Ecco
alcune delle cifre fornite dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute
sul lavoro, che hanno fatto da sfondo ad un workshop volto ad analizzare la
possibilità di migliorare, in Europa, le condizioni di salute e di sicurezza
in ambito lavorativo. Il workshop ha messo in evidenza la mancanza di
un'attività di ricerca specifica in materia di salute e sicurezza
nell'ambito dei vari programmi quadro di ricerca e sviluppo dell'Ue. I
partecipanti hanno altresì sottolineato la necessità di una precoce
individuazione dei rischi emergenti. Nel Regno Unito, la direzione "Salute e
sicurezza" (Hse) sta conducendo un proprio studio sugli orientamenti
tecnologici (illustrati sul suo sito Internet) e sul loro possibile impatto
sulla salute e la sicurezza. Ad ogni modo, sia i rischi tradizionali che
quelli emersi di recente necessitano di un'attenzione continua. Secondo le
stime, il settore dell'edilizia è a tutt'oggi il luogo di lavoro più
pericoloso ed è nelle piccole e medie imprese (Pmi) che si registra il
numero più elevato di infortuni. Ciò è dovuto semplicemente al fatto che la
maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle Pmi, a cui si
aggiunge inoltre l'incapacità del settore di finanziare azioni a favore
della salute e della sicurezza secondo un approccio "top down". Anche
l'invecchiamento della forza lavoro pone alcuni problemi. Sebbene
attualmente solo il 36 per cento delle persone di età compresa fra i 55 e i
64 anni svolga un lavoro retribuito, contro il 68 per cento dei soggetti fra
i 15 e i 64 anni, tale percentuale è destinata ad aumentare. Ciò avrà delle
importanti conseguenze per le "normali" attività di lavoro che richiedono
forza fisica. Il workshop ha discusso le modalità di miglioramento dei dati
relativi alla salute e alla sicurezza. Sebbene sia stato riconosciuto
l'importante ruolo dell'attività normativa e di applicazione delle leggi, la
strategia più efficace è apparsa quella adottata dalla Svezia. Dal 1974, i
lavoratori svedesi vengono incoraggiati a partecipare alle attività di
prevenzione degli infortuni assumendo il ruolo di rappresentanti regionali
per la sicurezza. In questo modo i lavoratori conducono ispezioni nelle Pmi
per verificarne le condizioni di lavoro e promuovono azioni di prevenzione
dei rischi a livello locale. Da alcuni studi è emerso che questo sistema
fornisce un sostegno più efficace alle Pmi, producendo risultati migliori
rispetto a quelli ottenuti dagli ispettori di fabbrica. Durante il workshop
sono stati più volte citati pareri e studi di casi a sostegno
dell'argomentazione secondo cui senza una base documentale e un forum per lo
scambio di informazioni sulle migliori prassi, difficilmente la situazione
potrà migliorare. Per questo motivo è stata creata l'Agenzia europea per la
sicurezza e la salute sul lavoro. Infolink:
http://agency.osha.eu.int/publications/forum
Per informazioni sull'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul
lavoro infolink:
http://osha.eu.int
LAVORO: LE NUOVE TECNOLOGIE CONTINUANO A CREARE IMPRESE E OCCUPAZIONE
PRESENTATA DA ASSINFORM LA TERZA INDAGINE ANNUALE SULL'OCCUPAZIONE NEL
SETTORE DELL'INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI
Mano, 10 luglio 2001 - In Italia il settore dell' informatica e delle
telecomunicazioni continua a favorire la crescita dell'occupazione e la
nascita di nuove imprese. Dal 1998 ad oggi sono nate 5.000 nuove imprese,
molte delle quali al Sud, e l'occupazione è cresciuta di circa 47 mila
addetti E in più ha dato spazio ad una vocazione imprenditoriale che trova
conferma nel moltiplicarsi delle imprese di piccole e medie dimensioni ora
anche chiamate ad alimentare un sistema a rete in grado di produrre le
sinergie necessarie al confronto con i più grandi e con H mercato
internazionale. Queste in sintesi le indicazioni scaturite dalle
anticipazioni del Rapporto Assinform sull'Occupazione nel settore Ict in
Italia, realizzato da Assinform (l'Associazione nazionale delle aziende di
informatica e telecomunicazioni) in collaborazione con la Facoltà di Scienze
Statistiche dell'Università MilanoBicocca e NetConsulting. Secondo le
rilevazioni effettuate, l'occupazione nel settore Ict ha continuato a
crescere e a tassi più sostenuti rispetto all'insieme complessivo
dell'industria e dei servizi. Nel 2000 il numero degli addetti nel settore
Ict è risultato pari a 533 mila, il 3,7 per cento in più rispetto all'amo
precedente, dando seguito ad una progressione che ha visto crescere gli
occupati nel settore Ict ininterrottamente negli ultimi tre anni (486.000
nel 1998, 514.000 nel 1999 e 533.000 nel 2000) confermando una tendenza di
segno opposto rispetto agli anni precedenti quando l'occupazione nel settore
era diminuita in media dello 0,5 per cento ogni anno. Il dato 2000 degli
addetti Ict (533 mila, comprendendo anche le figure autonome), unito a
quello relativo al numero di specialisti Ict nelle aziende utilizzatrici
(dalla banca alla pubblica amministrazione, ecc.) porta a 1.034.000 il
numero dei lavoratori italiani legati all'informatica e alle
telecomunicazioni. E anche quest'ultimo dato risulta in aumento (+ 2 per
cento) rispetto al 1999. Il numero delle imprese cresce a tassi ancora più
sostenuta passando dalle 64 mila del 1999 alle 67 mila (+4,7 per cento) del
2000. L'anno precedente, nel 1999, erano già cresciute del 4 per cento. 1
tassi di crescita del numero delle imprese risultano quasi ovunque superiori
a quelli del numero degli occupat~ confermando rorientamento alle unità di
ridotta dimensione e, indirettamente ad una vocazione imprenditoriale e
professionale diffusa. Su quest'ultimo aspetto, già evidenziato nel rapporto
dello scorso anno, non ci sono dubbi. La nascita di nuove imprese avviene
infatti in un contesto assai diverso da quello della prima metà degli anni
90 (di espulsione di lavoratori dalle imprese del settore Ict). Già dal 1997
la nascita di nuove imprese coincide con una forte crescita del mercato Ict
(a tassi compresi tra il 12 e il 13 % negli ultimi tre anni) e con una
sostanziale carenza di personale qualificato. Se confrontato con l’insieme
dell'industria e dei servizi tale sviluppo di imprese avviene a tassi più
che doppi: infatti l’indice '1991 base 100 del numero delle imprese risulta
per l’insieme dell’industria, e dei servizi prossimo a 110, mentre quello
relativo al settore Ict appare vicino a quota 180, dando conto di un numero
quasi doppio d'imprese rispetto al 1991. Lo sviluppo di nuove imprese nel
periodo si è concentrato nella forma delle "ditte" individuali. Nel 2000,
rispetto al 1998, le unità individuali (essenzialmente partite Iva) sono
cresciute dei 20 per cento, le società di capitali (Srl e Spa) dell'8 per
cento, le società di persone (Sas, Snc e altro) dell' 1 per cento e le altre
forme giuridiche del 5 per cento. Sempre nel biennio in esame, le prime sono
cresciute in modo straordinario nel comparto Hardware ed Assistenza Tecnica
(+47%) a testimonianza del fatto che le barriere all'entrata per singoli
consulenti sono sempre meno elevate; le società di capitali si sono
incrementate soprattutto nelle telecomunicazioni (+12 per cento).
Interessante è anche la dinamica territoriale. A questo riguardo, il settore
presenta crescite di assoluto rilievo al Sud. Rispetto al 1998, l'incremento
è pari a una percentuale tra il 10 e il 15 per cento in tutta rarea che va
dalla bassa Campania alla Basilicata e alla Puglia. E nell'area di Lecce si
registra il massimo sviluppo a livello nazionale, con un significativo +
21,4 per cento. Incrementi vicini a quelli registrati nel leccese sono
all'Aquila. E significative sono anche le dinamiche riscontrabili in
Sardegna (mediamente comprese tra il 10 e il 15 per cento). Al Nord le
migliori perfomance sono nel Nordest, nell'area del Brenta e, soprattutto in
Friuli ove nell’ area di Udine-Pordenone si registrano tassi di crescita nel
numero delle imprese compresi tra il 15 e il 20 per cento. Un' altra
evidenza riguarda la composizione per comparto del numero delle imprese. A
fine 2000 la situazione rilevata è la seguente: hardware e assistenza
tecnica, 12,6 %; attività commerciali indirette, 12,5%; servizi e sistemi di
telecomunicazione, 3,1 % software e servizi 71,8 %. Le opportunità
occupazionali si concentrano soprattutto m quest'ultimo comparto (sw e
servizi), ove gli addetti sono risultati passare dai 233 mila circa dei
1998, ai 251 mila del 99 (+7,4%) ai quasi 264 mila (+5,3%) del 2000, sino
appunto a sfiorare la metà (49,5%) del numero complessivo degli occupati
(533.000) delle aziende Ict.E’ anche confermato il ritrovato dinamismo del
comparto dell'hardware e dell'assistenza tecnica: dopo la crescita del 1999
(+ 3,6 % , per un totale di quasi 54 mila addetti), esso mostra una buona
performance anche nel 2000, con circa 56.000 addetti in crescita del 4,4 per
cento e pari al 10,6 per cento degli occupati complessivi. Meno dinamico è
il settore delle telecomunicazioni ove il numero degli occupati è passato
dai 173 mila del 1999 ai quasi 175 mila del 2000, con il modesto progresso
dell'1 per cento. E' pero in questo caso evidente un fenomeno di
assestamento, rispetto agli incrementi più sostenuti degli anni precedenti
Il peso del comparto delle telecomunicazioni sul complesso degli occupati
del settore Ict dunque cala tra il 1999 e il 2000 dal 33,7 per cento al 32,8
per cento, ma rimane molto importante. Altra osservazione interessante è
quella sull'incremento dell'occupazione per classi dimensionali d'impresa e
riferite ai soli dipendenti Qui il contributo delle piccole e medie imprese
risulta preponderante. Le entrate nette (ingressi al netto delle uscite)
risultano in crescita del 9,2 per cento nelle imprese da 1 a 9 addetti del
6,7 per cento in quelle da 10 a 49 addetti del 5,5 per cento in quelle da 50
a 249 addetti e solo del 2,5 per cento nelle imprese con oltre 250 addetti.
Il settore Ict si conferma quello a più forte domanda di figure qualificate
o, comunque, con elevati livelli di istruzione. Ben il 30 per cento delle
assunzioni interessano addetti con laurea o diploma universitario (contro
una media nazionale industria e servizi del 7), il 64 per cento con diploma
(contro il 32 dell'insieme industria-servizi) e solo il 6 per cento con
attestati di formazione di livello inferiore (contro il 61 per cento
dell'insieme industria-servizi). Significativo il fatto che anche le
microimprese con non più di 9 addetti sono ad alto assorbimento di laureati
(15 per cento dei nuovi assunti) e diplomati (70 per cento dei nuovi
assunti). Per quanto riguarda i titoli di laurea più richiesti, ai primi
posti sono scienze dell'informazione, ingegneria e statistica.
CONFINDUSTRIA: ATTIVO IL NUOVO SITO INTERNET, ALL'AVANGUARDIA IN ITALIA
SITO "ON DEMAND" PER I NAVIGATORI DEL SISTEMA CONFINDUSTRIA
Roma, 10 luglio 2001 - E' stato completamente rinnovato il sito
Confindustria
www.confindustria.it La
nuova impostazione semplifica la fruibilità delle informazioni pubblicate
ogni giorno e riduce i tempi di caricamento. Un potente motore di ricerca
consente di ritrovare rapidamente i documenti pubblicati. Il sito Internet
di Confindustria, attivo dal 1998 e oggi al suo secondo rifacimento, è una
realtà da 7.000 accessi al giorno (1.700.000 accessi nel 2000), con 3,5
gigabyte di informazioni suddivise in più di 50 sezioni informative, che
coprono tutti gli aspetti della vita del Sistema Confindustria, dalle
ricerche del Centro Studi, agli eventi del Sistema, le opportunità di
collaborazioni produttive e molte altre notizie per le aziende, i giovani, i
ricercatori. La novità di www.confindustria.it che mantiene la suddivisione
tra parte pubblica (in blù) e parte riservata al sistema associativo (in
rosso) - si chiama "sito personalizzato" ed è un nuovo modo di navigare
nelle informazioni del sito riaggregando le notizie nell'ottica
dell'interesse personale. Un vero e proprio "menù a richiesta", con il quale
l'utente, al momento le associazioni del sistema Confindustria - può
registrarsi e creare una pagina personalizzata, nella quale far confluire
automaticamente le notizie di interesse scelte tra 16 possibili tematiche.
Da oggi è attivo anche un servizio di SMS che su richiesta avverte l'utente
con un messaggio sul proprio cellulare della presenza di news nel sito
personalizzato. La velocità di collegamento, l'ottimizzazione della grafica,
la novità del sito personalizzato fanno del rinnovato sito Internet di
Confindustria uno dei siti di servizio all'avanguardia in Italia per le
relazioni tecnologiche adottate.
CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE, BANCO DI NAPOLI, CASSA DEI RISPARMI DI
FORLI' E BSCH CON SANPAOLO IMI IN COOPIRATION BANCAIRE POUR L'EUROPE
Milano, 10 luglio 2001 - Cassa di Risparmio di Firenze, Banco di Napoli,
Cassa dei Risparmi di Forli' e Banco Santander Central Hispano (Bsch) sono
entrati a far parte del Gruppo Europeo di Interesse Economico Coope'ration
Bancaire pour L'Europe di Bruxelles, che gia' comprende Sanpaolo Imi, Banca
Popolare di Sondrio e Banca Popolare Sant'Angelo.. Coope'ration Bancaire
pour L'Europe - Geie e' un organismo di emanazione bancaria creato nel 1992
per iniziativa di alcuni istituti finanziari italiani al fine di favorire il
processo di internazionalizzazione del sistema economico nel quale operano.
Il Gruppo, con una presenza a Bruxelles e competenze specialistiche nelle
politiche e nella normativa dell'Unione europea, risponde alle esigenze
delle banche associate di informare e assistere le imprese clienti con
servizi professionali di qualita' in affari comunitari ed internazionali.
Questo compito e' svolto dal Geie attraverso l'affiliata societa'
commerciale Cbe Service S.p.r.l., la quale fornisce ai clienti delle banche
associate servizi d'informazione, assistenza e consulenza in due settori
principali: finanziamenti dell'Unione europea (servizio ImpresaEuropa): si
tratta di servizi di informazione sui programmi dell'Unione europea, di
assistenza e di consulenza alle imprese per l'accesso alle iniziative
comunitarie e di predisposizione di analisi personalizzate; appalti pubblici
in Italia e nel mondo (servizio GarEuropa): fornitura di informazioni
personalizzate e di assistenza consulenziale sugli appalti pubblici in
Italia e in Europa e sulle gare d'appalto delle organizzazioni
internazionali (Banca Mondiale, Bers, Commissione europea). Azionisti della
Cbe Service sono: Sanpaolo Imi (26,6), Bsch (20%), Banca Popolare di Sondrio
(23,4%), Cassa di Risparmio di Firenze e Banca Popolare Sant'Angelo (10%
ciascuna), Banco di Napoli e Cassa dei Risparmi di Forli' (5% ciascuna).
INTESATRADE DIVENTA SIM UN IMPORTANTE TRAGURDO RAGGIUNTO AL TERMINE DEL
PRIMO ANNO DI ATTIVITA'
Milano, Intesatrade il servizio di investimenti on line di lntesaBci, da
business unit di Caboto Sim è diventata una Società di Intermediazione
Mobiliare autonoma, con la nuova denominazione sociale di IntesaTrade Sim
S.p.A. Presidente della nuova sim è Victor Massiah; Alessandro Prampolini,
già direttore generale, è stato nominato amministratore delegato. La
trasformazione in una sim autonoma - ha dichiarato il neo amministratore
delegato Alessandro Prampolini - è una tappa molto importante dei nostro
percorso. Dal punto di vista strategico cio non cambia in alcun modo il
posizionamento dei servizio ed il ruolo di IntesaTrade come piattaforma di
riferimento per gli investimenti on line dei Gruppo IntesaBci. Grazie al
nuovo assetto societario, IntesaTrade potrà sviluppare ulteriormente il
proprio modello di business, volto a soddisfare sempre di piu le esigenze
degli investitori on line in Italia. Il traguardo è stato raggiunto anche
grazie all'apporto dei nostri clienti e all'importante supporto fornitoci in
questo primo anno di attività da Caboto Sim. La nuova sim è abilitata a
svolgere la attività di raccolta ordini, collocamento, custodia ad
amministrazione titoli. La trasformazione in sim di IntesaTrade non comporta
variazioni dal punto di vista operativo per l'attività day by day degli
investitori, mentre i nuovi contratti di adesione al servizio saranno
intestati alla nuova sim.
STET HELLAS: IL CDA DELIBERA L'AUMENTO DI CAPITALE CONVOCATA PER IL 31
LUGLIO L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI
Roma, 10 luglio 2001 - Stet Hellas Telecommunications Sa (Nasdaq: Sthly;
Amsterdam: Sthls) rende noto di aver convocato per il prossimo 31 luglio
l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti relativa all'approvazione di un
aumento di capitale per un ammontare pari a 88 milioni di Euro (74 milioni
di US $; 30 miliardi di Dracme). Stet Hellas impieghera' i fondi derivanti
dall'operazione per finanziare l'estensione della licenza di seconda
generazione e l'acquisizione della licenza di terza generazione (Umts). La
convocazione dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti e' stata
deliberata dal Cda della societa' lo scorso 6 luglio. L'operazione consiste
in un aumento di capitale aperto a tutti gli azionisti, inclusi i possessori
di Adrs (Nasdaq) E Ddrs (Amsterdam). In particolare il Cda ha proposto:
L'aumento di capitale per cassa per un importo pari a 88 milioni di Euro; Le
nuove azioni saranno offerte al prezzo di 8,311 Euro (ca. 7 Us $) per
ciascuna azione. Allo scadere del periodo previsto per la sottoscrizione, le
nuove azioni ancora disponibili a fronte di diritti non esercitati, potranno
essere sottoscritte dagli azionisti che hanno partecipato all'aumento di
capitale. Tale operazione mette in evidenza l'impegno della societa' per
rafforzare la propria posizione di leader tecnologico attraverso l'offerta
ai clienti dei servizi di nuova generazione. "Questo aumento di capitale
rappresenta un'opportunita' per i nostri azionisti di incrementare il loro
pacchetto azionario di Stet Hellas" ha dichiarato Nikolaos Varsakis,
Amministratore Delegato di Stet Hellas. "Siamo altresi' soddisfatti che il
nostro principale azionista, Tim, attraverso la sua controllata Smh, abbia
dimostrato il suo pieno appoggio alla proposta del management e confermato
il suo impegno a partecipare all'operazione, per la quota di sua spettanza
(58,1%), sottoscrivendo l'acquisto di azioni per un valore pari a 51 milioni
di Euro." Il sostegno di Tim all'aumento di capitale e' ulteriormente
confermato dall'impegno a garantire anche le quote non esercitate dagli
azionisti assicurando cosi' il completo successo dell'operazione. Tim e' il
maggior azionista di Stet Hellas, societa' greca di telefonia mobile con
quasi due milioni di clienti nel mercato domestico.
PIONEER - RACCOLTA NEL MONDO: 1850 MILIONI DI EURO NEI PRIMI 6
MESI;1113,6 MILIONI DI EURO A GIUGNO
Milano, 10 luglio 2001 - Nello scorso mese di giugno Pioneer Investments (la
società di asset management del Gruppo UniCredito Italiano) confermando i
risultati dei mesi precedenti, ha registrato una raccolta netta globale pari
a 1113,6 milioni di Euro. Il patrimonio complessivo si è attestato a 112,6
miliardi di Euro. L'andamento della raccolta risulta così articolato nelle
divisioni della società: 1) Divisione Italia - La raccolta netta è stata
pari a 991 milioni di Euro. Le componenti sono: +1008 milioni di Euro per i
fondi comuni e - 17 milioni di Euro per i patrimoni di clientela
istituzionale (comprende solo la componente titoli in quanto la componente
in fondi è inclusa nel dato precedente). Non sono ancora stati considerati
gli effetti positivi che derivano dai nuovi mandati di gestione conclusi nel
mese. I patrimoni istituzionali, nei primi sei mesi dell'anno, hanno
evidenziato una raccolta positiva pari a 289 milioni di Euro. I dati di
raccolta netta non considerano i patrimoni di proprietà delle banche del
Gruppo, affidati in gestione a Pioneer, e la componente titoli delle
gestioni patrimoniali della clientela privata (dato non ancora disponibile e
stimato in 10 milioni di Euro nel mese). Il patrimonio della divisione
Italia, nonostante un effetto mercato negativo del 1,33% causato
principalmente dall'andamento degli indici di borsa, si è attestato a 86,4
miliardi di Euro. 2) Divisione Usa - La raccolta netta è stata positiva per
94,6 milioni di Euro confermando il trend positivo registrato dall'inizio
dell'anno. Nei primi sei mesi dell'anno la raccolta netta ha registrato un
valore positivo di 529,7 milioni di Euro, dimostrando una chiara inversione
di tendenza rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Il patrimonio
di questa divisione si è attestato a 23 miliardi di Euro. 3) Divisione
International - La raccolta netta anche nel mese di giugno è positiva per 32
milioni di Euro con un progressivo da inizio anno di + 174,7 milioni di
Euro. Tale valore è derivato per 152,8 milioni di Euro dal mercato tedesco e
per 18,6 milioni di Euro dalla Francia. Il patrimonio della Divisione
International è salito a 2,58 miliardi di Euro. 4) Divisione New Europe - La
raccolta netta è stata negativa per 4,4 milioni di Euro, facendo cosi
registrare nei primi 6 mesi dell'anno un valore progressivo negativo di 5,3
milioni di Euro. Nella Repubblica Ceca la raccolta netta è stata positiva
per 10,4 milioni di Euro di cui 0,3 milioni nel solo mese di giugno. In
Polonia, a seguito dell'uscita di clientela corporate dai fondi monetari, la
raccolta netta registra valori negativi per 15,7 milioni di Euro con un
valore negativo di 4.7 milioni di Euro nel solo mese di giugno. Il
patrimonio di questa divisione si è attestato a 612,9 milioni di Euro.
Infolink:
www.pioneerinvestments.it
CABOTO (GRUPPO INTESABCI) E UBM (UNICREDIT BANCA MOBILIARE) LANCIANO UN
BOND A TASSO FISSO PER PARMALAT
Milano, 10 luglio 2001 - Caboto, l'Investment Bank del Gruppo IntesaBci, e
Ubm (UniCredit Banca Mobiliare) in qualità di Joint Bookrunner, hanno
lanciato a favore di Parmalat una nuova emissione obbligazionaria a tasso
fisso del valore nominale di 500 milioni di euro. Il prestito
obbligazionario, che ha una durata di 7 anni, paga una cedola annua del
6,80%, ed ha un prezzo di re-offer di 99,217 corrispondente ad un rendimento
di + 202 punti base sopra i Titoli di Stato tedeschi (Bund 4,75% luglio
2008) e di + 170 punti base sopra il tasso swap interpolato. I titoli sono
emessi dalla Parmalat Finance Corporation B.V. con garanzia della Parmalat
S.p.A. e saranno quotati alla Borsa di Lussemburgo. Il rating è BBB- (S&P).
Si tratta della prima operazione a valere sul nuovo programma Mtn di 2
miliardi di euro del Gruppo Parmalat di cui Caboto e Ubm sono i Joint
Arranger. La nuova emissione Parmalat ha riscosso un elevato successo sia in
Italia che all'estero. In Italia il nome molto conosciuto al grande pubblico
ed il rendimento al prezzo di re-offer poco sotto il 7% hanno consentito di
attrarre grande interesse tra la clientela retail nonostante la scadenza di
7 anni sia leggermente più lunga di quelle tradizionalmente preferite dagli
investitori privati. All'estero e tra gli investitori istituzionali il
titolo è stato apprezzato in quanto, pur avendo Parmalat un rating nell'area
BBB, ha buone prospettive di migliorare il proprio profilo di credito nei
prossimi anni. Le obbligazioni sono state vendute, oltre che in Italia,
soprattutto in Germania, Svizzera, Francia e Spagna. Il marchio Parmalat,
nato nel 1961, identifica da allora una linea di altissima qualità di latte
e derivati e di altri prodotti alimentari. Il marchio è distribuito in oltre
20 paesi, con una forte presenza, oltre che in Italia, in Spagna,
Portogallo, Brasile, Venezuela, Colombia e Sudafrica. Il successo
dell'operazione è stato favorito anche dai buoni risultati pubblicati
recentemente da Parmalat S.p.A.: il bilancio 2000 ha chiuso con un fatturato
di oltre 5 miliardi di euro (+15% rispetto al 1999) facendo registrare,
rispetto all'anno precedente, un incremento dell'utile netto del 36%.
Infolink
www.intesabci.it
www.caboto.it
TELECOM ITALIA: NON E' ALLO STUDIO ALCUNA IPOTESI DI REVISIONE DEL PIANO
DI CONVERSIONE DELLE AZIONI DI RISPARMIO E SUCCESSIVO BUY BACK
Roma, 10 luglio 2001 - In merito ad ipotesi circolate ieri sul mercato,
Telecom Italia dichiara che non è allo studio alcuna ipotesi di revisione
del piano di conversione delle azioni di risparmio e del successivo
riacquisto di azioni proprie.
UNICREDIT : SMENTITA OPS SU MEDIOBANCA
Milano, 10 luglio 2001 - E' destituita di qualsiasi fondamento
l'anticipazione da parte delle agenzie di stampa di un progetto di Ops
UniCredito Italiano su Mediobanca. UniCredit considera inaccettabile la
diffusione, senza adeguata verifica, di notizie così dettagliate da apparire
veritiere e così rilevanti per i mercati.
ARRIVANO GLI "E-FAMILY ANGELS":L'E-BANKING BNL ANCORA PIÙ UTILE E FACILE
GIOVANI SPECIALISTI INTERNET AIUTANO A SCOPRIRE I VANTAGGI DELL'E-BANKING
ALLESTITI PRESSO 90 SPORTELLI BNL
Roma, 9 luglio 2001. "E-Family Angels" è il nome del nuovo servizio voluto
da e-Family - il portale di Bnl dedicato ai bisogni quotidiani della
famiglia - grazie al quale, entrando in banca, tutti, clienti e non, trovano
un esperto Internet che li assiste nella navigazione del portale
www.e-family.it Gli "e-Family Angels", infatti, sono
giovani specialisti della Rete, appositamente selezionati, che guideranno,
come moderni "traghettatori del web", quanti vorranno conoscere e
comprendere i vantaggi dell'e-banking, i servizi bancari via Internet. Sono
90 gli sportelli di Bnl (l'elenco completo è sul sito www.e-family.it che
ospitano gli "e-Family point", le postazioni Internet distribuite su tutto
il territorio nazionale a testimonianza del grande impegno di e-Family nel
fornire un servizio di "educazione" al web e all'home banking, utile e
facile da utilizzare. Gli "e-Family Angels", mostreranno anche le
caratteristiche e il funzionamento di "Multicertify", il sistema di
sicurezza utilizzato per le operazioni on line di e-Family, che permette di
inviare e ricevere documenti con la garanzia del riconoscimento del mittente
e dell'integrità dei dati. Per il commercio elettronico di beni e servizi
all'interno del sito, e-Family ha ricevuto la certificazione Isec da parte
di Dnv (Det Norske Veritas); Bnl è stata così la prima istituzione
finanziaria, a livello europeo, ad avere un sito certificato per i servizi
e-commerce. Gli "Angels", inoltre, saranno pronti a rispondere a domande e
curiosità relative alle caratteristiche di e-Family. Lanciato nell'ottobre
del 2000 con all'attivo oltre 55.000 clienti, e-Family offre un'ampia gamma
di servizi bancari, informativi e commerciali, organizzati in sei aree
tematiche: gestire i soldi (per l'amministrazione delle finanze); la mia
casa (per ricevere consulenze legali, fiscali e condominiali
personalizzate); me stesso e la mia famiglia (dedicate al benessere
personale e del nucleo familiare); tempo libero e mangiare e bere. L'intera
offerta - della quale Bnl si fa garante gestendo tutte le procedure
finanziarie legate alle transazioni - viene realizzata attraverso la
collaborazione con un circuito di imprese sempre più numerose che
forniscono, al miglior costo, i migliori servizi e prodotti.
BANCA POPOLARE DI VICENZA : SEMPRE PIÙ A FIANCO DELLE AZIENDE
Vicenza, 10 luglio 2001 - Il grande dinamismo imprenditoriale, unito alla
propensione all'esportazione e alla capacità di stare sui mercati di tutto
il mondo, ha fatto della provincia vicentina una punta di diamante a livello
nazionale nel settore dell'export. La provincia di Vicenza può vantare cifre
di prima grandezza: 21 mila miliardi di esportazioni e il record italiano di
27 milioni di export procapite. La Banca Popolare di Vicenza da parte sua è
sempre stata al fianco delle aziende che operano con l'estero, soprattutto
quelle medie e piccole, svolgendo un ruolo determinante. Rimane in forte
crescita l'attività di intermediazione con l'estero svolta dall'Istituto:
sulla base di dati recenti la Banca è passata dal 35.mo al 30.mo posto in
campo nazionale (nel '98 ricopriva la 43.ma posizione). In provincia di
Vicenza, nell' ambito dell'intermediazione delle merci - che è la voce
principale e più qualificante delle partite correnti - la Banca Popolare di
Vicenza ha consolidato la propria leadership, avendo acquisito il 15,71%
dell'intero mercato. " Gli ottimi risultati ottenenuti - rileva Umberto
Seretti Responsabile della Direzione Corporate - dipendono in parte non
marginale dalla scelta compiuta per un pieno decentramento operativo,
incentrato su numerosi uffici estero/merci, completamente autonomi, sparsi
su tutto il territorio a diretto contatto delle imprese. Una scelta
decisamente in controtendenza rispetto a quella effettuata dalle altre
banche, ma che ha incontrato completo favore da parte delle aziende operanti
con l'estero. La vicinanza alla clientela, il contatto diretto e immediato
con gli specialisti della Bpv hanno contribuito ad ottenere indici di
crescita del comparto estero decisamente lusinghieri." Oltre alla vicinanza
alle imprese servono però anche idee e prodotti che di certo non mancano: "
Possiamo offrire servizi avanzati di pagamento e d'incasso - dice Seretti -
affiancandoli a forme tradizionali di smobilizzo come il forfaiting, che
gestiamo in proprio senza intervento di intermediari; quindi forme evolute
di copertura di rischio su cambi e tassi accanto alle coperture ordinarie
sui rischi commerciali; forme d'intervento agevolato effettuate sia in
proprio che tramite accordi stipulati con primarie controparti, quali Sace,
Simest, Finest, Viscontea ed Unione Europea." Già da una decina d'anni la
Popolare di Vicenza è presente e radicata nei Paesi dell'Est Europa, un'area
questa di notevole interesse per le aziende del Nordest, tramite la
partecipazioni in banche locali con l'Istituto Centrale delle Banche
Popolari austriache (Oesterreichische Volksbanken) di Vienna. Anche qui i
flussi di intermediazione, derivanti da transazioni di import-export, sono
in costante e sensibile incremento. " Particolarmente in Slovenia, Croazia,
Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria - osserva Seretti - continua ad
essere sostenuto l'afflusso di clientela italiana nei confronti delle banche
partecipate dalla Popolare di Vicenza che mettono a disposizione i Desk
Italia, con personale di lingua italiana in grado di assistere gli
imprenditori in ogni loro iniziativa produttiva e commerciale in loco. Sono
infine di recentissima costituzione nuovi istituti bancari in Bosnia
Erzegovina e Romania, mentre in Polonia - mercato di 40 milioni di abitanti
con duemila aziende italiane già presenti - l'Istituto ha siglato un accordo
di cooperazione con una primaria banca polacca, la "BGZ - Varsavia", quinta
banca del Paese per dimensioni e quarta per intermediazione con l'estero.
L'accordo contempla l'offerta alla clientela della Banca Popolare di tutta
una serie di servizi che vanno dall'assistenza legale, fiscale e valutaria
al supporto finanziario per le transazioni commerciali e gli investimenti
sul mercato polacco.
" NASCE "BINOMIO" UN NUOVO PRODOTTO DELLA BANCA POPOLARE DI VERONA
Verona, 10 luglio 2001 - Preceduto da una attenta analisi di mercato sulle
esigenze delle piccole e medie imprese, svolta su un campione
rappresentativo di esponenti di questo settore economico, la Banca Popolare
di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero ha realizzato un nuovo ed
originale prodotto denominato "Binomio" di cui è in corso il collocamento
presso le oltre 380 Filiali della banca L'avvio di questa nuova iniziativa
ha preso le mosse da una considerazione banale se si vuole, ma molto spesso
non adeguatamente valutata e cioè che l'imprenditore è, oltre che un
intraprendente creatore d'iniziative economiche originali e coraggiose,
anche un diretto utilizzatore dei servizi e dei prodotti bancari a livello
personale. Da qui l'idea di tre tipologie di pacchetti di prodotti e
servizi, a canone fisso "tutto compreso", caratterizzati da tutta una serie
di vantaggi, crescenti e progressivamente articolati, a seconda della
maggiore o minore complessità aziendale, e ritagliati sia sulle esigenze
dell'impresa che su quelle dell'imprenditore come privato, avente specifiche
necessità famigliari da soddisfare. L 'offerta è varia: dalla formula
"Binomio Verde" che offre 14 tra prodotti e servizi ad un canone fisso
mensile "tutto compreso" di 50.000 lire, a "Binomio Arancio" che ne rende
disponibili 17 per un canone di 85.000 lire, arrivando al "Binomio Azzurro"
che consente l'utilizzo di 23 servizi per un canone mensile di 120.000 lire.
I vantaggi bancari che le offerte di "Binomio" consentono vanno dall'accesso
alle informazioni su finanziamenti agevolati, alle agevolazioni sulle
operazioni di leasing, la carta bancomat pagobancomat, la carta di credito
aziendale, il servizio di remote banking, la riduzione delle commissioni sui
finanziamenti a medio termine chirografari e ipotecari, servizio "mobile
info", il "Voice" e il Web. I vantaggi assicurativi consentono una copertura
infortunistica, quella del furto e della tutela giudiziaria. I vantaggi su
beni e servizi prevedono agevolazioni e sconti sull'acquisto di Pc,
stampanti, accessori, sul noleggio delle autovetture dell'Avis, sulle
informazioni commerciali ottenibili da Dun&Bradstreet, sull'acquisto di
carburante e lubrificante presso le stazioni di servizio Esso, sulla
spedizione di pacchi e documenti da parte della Tnt, la costruzione di siti
internet ed hosting, tariffe telefoniche e connessioni ad Internet
agevolate, ecc. E infine 1 'utilizzo di un network di assistenza medica che
offre la possibilità di rivolgersi a oltre 10.000 operatori sanitari e a 110
case di cura. E per individuare l'offerta che meglio si adatta alle singole
esigenze è stato previsto un "Consulente personale" a cui ogni imprenditore
può rivolgersi presso gli sportelli della Banca per ottenere tutti i
necessari approfondimenti. "Il mondo della piccola e media impresa verso cui
questo nostro ultimo prodotto si indirizza in via preferenziale" commenta
Cristiano Carrus responsabile retail della Popolare di Verona "è
l'interlocutore storico di una banca come la nostra che ha fatto del
rapporto con gli operatori economici dei propri territori serviti un momento
privilegiato di collaborazione. E per noi questo vuoI anche dire il dovere
di un costante aggiornamento nell'offerta dei nostri servizi e nel modo di
essere una banca sempre innovativa, per aiutare le imprese e gli
imprenditori a crescere costantemente. Nel comune e reciproco interesse.".
BPV VITA (GRUPPO POPOLARE DI VERONA) IN COLLABORAZIONE CON BNP PARIBAS
LANCIA MULTICRESCITA
Verona, 10 luglio 2001 - Multicrescita è la nuova polizza Unit Linked
lanciata sul mercato italiano da Bpv Vita, compagnia di Bancassicurazione
costituita in joint venture tra Banca Popolare di Verona- Bsgsp e Società
Cattolica d'Assicurazione. Multicrescita permette di investire in portafogli
Multimanager gestiti da Bnp Paribas Assett Management in via autonoma ed
indipendente, obbedendo esclusivamente ad una logica di elevata
professionalità.Obiettivo di Multicrescita è l'ottimizzazione dei rendimenti
riducendo al minimo i rischi connessi all'investimento. Una spiccata
diversificazione coniugata con la selezione dei migliori partner e la
rigorosa identificazione dei differenti stili di gestione sono le
caratteristiche proprie di Multicrescita. Le performance di Multicrescita
sono legate a differenti portafogli che investiranno in quote di fondi e/o
azioni emesse da Sicav di 12 differenti società leader sul mercato: Bnp
Paribas (Parvest), Credit Suisse A.M., Gestielle A.M., Goldman Sachs, Ing ,
Janus , Jp Morgan Fleming, Julius Baer, Lombard Odier, Morgan Stanley,
Merril Lynch e Schroders. E' possibile investire su quattro portafogli di
fondi differenziati per composizione e quindi per tipologia di rischio
/rendimento: Multicrescita Fondo Conservativo, finalizzato a soddisfare le
esigenze di chi è disposto ad assumere un livello di rischio basso: la
componente azionaria massima è infatti pari al 25% delle attività del
portafoglio. Multicrescita Fondo Bilanciato, orientato ad un profilo di
rischio medio: la componente azionaria massima è del 55% . Multicrescita
Fondo Dinamico, orientato ad un rischio medio - alto : la componente
azionaria si eleva fino ad un massimo del 75%. Multicrescita Fondo Global
Equities , con caratteristiche di rischio più alto: la composizione del
portafoglio è prevalentemente di natura azionaria. Multicrescita coniuga i
vantaggi della rigorosa diversificazione globale ai benefici connessi al
prodotto assicurativo Unit Linked, quali l'impignorabilità, l'
insequestrabilità del capitale investito e l'esclusione delle somme
liquidate in caso di morte dall'asse ereditario.E' possibile sottoscrivere
Multicrescita effettuando un versamento di 25.000 Euro, 10.000 Euro è
l'importo minimo dei versamenti aggiuntivi. Le commissioni di ingresso
variano da un minimo dello 0,35% ad un massimo dell'1% in base all'importo
dell'investimento effettuato. Le spese di gestione variano da un minimo del
1,50% ad un massimo del 2% in base al portafoglio nel quale si sceglie di
investire. Il prodotto è distribuito da tutti gli sportelli del Gruppo
Popolare di Verona.
NUOVA COMMESSA DA 11,6 MILIONI DI EURO NEL SETTORE DIFESA DATAMAT FORNIRÀ
NUOVI SISTEMI DI PIANIFICAZIONE DI MISSIONE PER TUTTI I VELIVOLI
DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA
Roma, 10 luglio 2001 - I velivoli dell'Aeronautica Militare Italiana saranno
equipaggiati con sistemi di pianificazione di missione sviluppati da Datamat.
È quanto prevede un primo contratto di fornitura da 11,6 milioni di Euro
(22,5 miliardi di Lire) per la durata di due anni, sottoscritto nei giorni
scorsi da Datamat Ingegneria dei Sistemi SpA, società operativa in corso di
fusione per incorporazione nella controllante quotata, e dalla Netma,
l'agenzia della Nato responsabile dei programmi per i velivoli Eurofighter e
Tornado. La fornitura riguarda anche le apparecchiature e i servizi a
corredo necessari per il corretto espletamento della pianificazione di
missione. Ulteriori commesse concernenti l'implementazione e lo sviluppo dei
suddetti sistemi, denominati "Iaf-Mss Upgrade", verranno aggiudicate entro i
prossimi due anni. "Quest'ordine - afferma il presidente e amministratore
delegato di Datamat, Giancarlo Giglio - conferma ancora una volta la
preminenza del gruppo nel settore della progettazione e produzione di
sistemi di pianificazione di missione, il cui impiego è sempre più
indispensabile per garantire la migliore scelta delle tattiche di volo e per
assicurare la massima probabilità di sopravvivenza dell'equipaggio e di
successo per ogni singola missione". In questo stesso ambito Datamat si era
già assicurata dall'inizio del 2001 importanti commesse riguardanti l'Eurofighter
2000 (Efa) e la versione navale dell'elicottero Agusta Nh90 per le forze
armate francesi, italiane, olandesi e tedesche. "Le prospettive del gruppo
in questo mercato sono molto positive - ha aggiunto Giglio -. Lo dimostra
anche un portafoglio ordini della divisione Difesa, Spazio & Ambiente che
alla fine del primo trimestre ammontava a 77 milioni di Euro". Infolink:
www.datamat.it
QUARTA RIUNIONE SCIENTIFICA DELLA RETE ELOISE "ENERGIA, AMBIENTE E
SVILUPPO SOSTENIBILE"
Rende, 10 luglio 2001 - Dal 5 al 7 settembre si svolgerà a Rende (Italia) la
quarta riunione scientifica aperta organizzata nell'ambito del cluster di
progetti Eloise (European land-ocean interaction studies - Studi europei
d'interazione fra terra e oceano). Eloise è una rete tematica per la ricerca
sulle zone costiere finanziata dalla Commissione europea nell'ambito del
programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile". Il suo principale
obiettivo consiste nel promuovere una sintesi dei diversi aspetti relativi
alla gestione delle aree costiere nell'ambito di varie discipline
appartenenti sia alle scienze naturali che a quelle socioeconomiche. La
riunione è aperta a tutti gli scienziati (anche a coloro che non fanno parte
di Eloise) interessati ai problemi della gestione delle aree costiere. I
partecipanti avranno l'opportunità di conoscere i risultati degli studi di
ricerca comunitari in corso di svolgimento, rilevanti ai fini della gestione
e della scienza delle zone costiere. Tale incontro è organizzato
congiuntamente dall'Istituto per l'inquinamento atmosferico del Consiglio
nazionale delle ricerche (Cnr-IIA), dall'Università della Calabria e dalla
Commissione europea. Per informazioni: Emanuela Giustra o Maria Rosaria
Orrico Cnr- Istituto per l'inquinamento atmosferico c/o
Unical-Polifunzionale Rende Tel. +39-0984-493213 Fax +39-0984-493215 e- mail
ELOISE.2001@uincal.it Infolink:
http://www.iia-cnr.unical.it/eloise-2001.htm
AUTOSTRADE E BNL SCELGONO BLU CORPORATE PER LE RETI AZIENDALI DI
COMUNICAZIONE MOBILE 850 DIPENDENTI DI AUTOSTRADE E 700 DI BNL INIZIANO A
COMUNICARE CON BLU
Roma, 9 luglio 2001 - Blu ha recentemente sottoscritto, con i suoi azionisti
Autostrade e Bnl, due nuovi e importanti accordi per la fornitura
dell'innovativa offerta blu corporate. Le due aziende danno così il via alla
creazione di una rete personale di comunicazione mobile estremamente
flessibile e semplice da gestire, in grado di rispondere in modo efficace e
preciso alle loro esigenze. blu corporate è la soluzione di comunicazione
mobile creata per le aziende e ha già ottenuto una favorevole accoglienza da
parte del mercato. In soli 5 mesi, blu corporate è partita il primo di
febbraio, più di 2.000 aziende hanno scelto di comunicare con Blu attivando
oltre 20.000 sim, numeri che testimoniano la validità dell'offerta e la
capacità di penetrare in modo rapido un mercato estremamente competitivo.
Autostrade ha sottoscritto un contratto blu corporate che sarà esteso a
tutte le società del Gruppo. Il personale direttivo e quello operativo
saranno dotati di telefonino di servizio (850 sim iniziali) ed il piano
tariffario base sarà integrato con l'opzione "intercom estesa", che consente
di chiamare tutti i numeri di rete fissa nazionale e tutti i telefonini Blu
a 90 lire/minuto + Iva e scatto alla risposta. E' poi possibile
l'attivazione dell'opzione "personal line" che permette di distinguere tra
le chiamate aziendali e quelle personali. I telefonini in dotazione sono
abilitati ai servizi wap. Il Gruppo Bnl ha sottoscritto un contratto blu
corporate per 700 sim. L'accordo prevede che tutte le società del Gruppo
adottino il piano tariffario blu corporate con l'opzione "blu holding", che
consente il cumulo del traffico telefonico effettuato dalle varie società e
permette così di ottenere sconti fino al 40% sia sul traffico sia sui
canoni. Questa scelta oltre a garantire un maggiore controllo dei costi, è
stata fatta per assicurare una sempre migliore integrazione tra i servizi di
telefonia mobile e le infrastrutture informatiche dell'azienda. Il personale
Bnl avrà in dotazione telefonini con servizi wap.La durata degli accordi è
triennale. blu corporate è il nuovo servizio di Blu appositamente studiato
per le aziende, che permette di creare una rete di comunicazione mobile
aziendale a partire da 5 sim. Assoluta semplicità con sole tre tariffe per
tutte le chiamate voce, dati e fax nazionali e due tariffe per le chiamate
internazionali. Estrema flessibilità e personalizzazione garantite dalla
possibilità di scegliere tra 5 classi di abilitazione preferenziali per le
chiamate in uscita e di attivare 3 opzioni supplementari per ampliare il
piano tariffario base. Un ulteriore vantaggio è offerto dall'opzione
"personal line" che permette di distinguere con chiarezza le chiamate di
lavoro, addebitate sul resoconto telefonico dell'azienda, da quelle
personali, che vanno direttamente sul resoconto del dipendente.
ONBANCA ATTIVA IL NUOVO SERVIZIO INFORMATIVO TRAMITE MESSAGGI SMS
Milano, 10 luglio 2001 - Da oggi i clienti di Onbanca potranno ricevere e
richiedere informazioni relative al proprio conto corrente e dossier titoli
anche attraverso il cellulare Gsm. Le modalità per poter usurfruire del
nuovo servizio informativo tramite messaggi Sms sono due: modalità Push o
automatica: i messaggi Sms sono inviati direttamente da Onbanca per
notificare una delle seguenti operazioni: operazioni titoli; bonifici in
entrata; saldo periodico del conto corrente; saldo periodico del dossier
titoli; modalità Pull o a richiesta: è il cliente stesso che richiede alla
banca un messaggio Sms informativo relativo a: saldo del conto corrente;
saldo del dossier titoli; situazione contabile globale; lista movimenti del
conto corrente; situazione assegni; quotazione titoli. L'adesione e
l'utilizzo del nuovo servizio sono gratuiti fino al 30 settembre 2001.
L'attivazione del servizio avviene direttamente nella sezione Home Banking
del sito
www.onbanca.it seguendo una semplice e guidata
procedura.
FAI IL "PIENO WIND" LA NUOVA OPZIONE DI WIND CHE RICARICA IL TELEFONINO
SEMPRE E SUBITO
Roma, 10 luglio 2001 - Pieno Wind è la nuova promozione Wind che consente,
per la prima volta in Italia, di ricaricare il telefonino di 1 lira al
secondo per tutte le chiamate ricevute in Italia da un telefono di rete
fissa e da un cellulare di un qualsiasi operatore nazionale. Ma ci sono due
grandi novità. La nuova opzione Pieno Wind, consente di usufruire
immediatamente dell'accredito maturato a fine chiamata, senza il vincolo di
alcun quorum. L'importo viene comunicato attraverso un messaggio sul display
al termine della conversazione. E i benefici della promozione durano fino al
31 dicembre 2001: al termine del periodo, il cliente avrà attivo il piano
tariffario scelto per aderire alla promozione. La promozione è rivolta a
tutti i clienti mobili prepagati Wind con le tariffe 24 Ore Light o Wind
Free Base che richiedono l'attivazione dell'opzione fino al 30 settembre
2001: i clienti con piano tariffario diverso, possono usufruire di Pieno
Wind scegliendo uno dei due piani richiesti per la promozione. La variazione
del piano tariffario, effettuata in occasione dell'adesione alla promozione,
sarà gratuita. Il costo per aderire alla promozione Pieno Wind è di 10.000
lire Iva Inclusa "una tantum". Per l'attivazione del servizio basta chiamare
fino al 30 settembre, il numero gratuito 158 del servizio assistenza clienti
Wind o recarsi nei punti vendita Wind. L'avvenuta attivazione di Pieno Wind
verrà notificata ai clienti con un Sms dedicato. Interprete della campagna
Pieno Wind è Ezio Greggio che in una esilarante interpretazione nei panni
del gladiatore ricorda nell'arena quanto sia importante "ricevere ....per
ricaricare". Wind, inoltre, ha recentemente abilitato a tutti i clienti
mobili pre-pagati, Wind Attiva, il servizio di roaming internazionale: la
prestazione per chiamare dall'estero, oltre che per ricevere, è già
automaticamente attiva per tutti i clienti pre-pagati e non richiede l'uso
di carta di credito. Il costo delle chiamate è direttamente scalato dal
credito della linea mobile e il cliente potrà verificare i consumi e il suo
credito residuo in tempo reale. Inoltre, il costi delle chiamate è calcolato
in base a tre tariffe semplici e chiare, senza scatti alla risposta e
indipendenti dall'operatore estero utilizzato. Wind, a fine giugno supera
complessivamente i 19 milioni e mezzo di clienti, di cui 6,7 milioni su rete
fissa, 6,5 milioni su rete mobile e 6,4 milioni su Internet.
TIM: SUPERATI I 50 MILIONI DI CLIENTI
Roma, 10 luglio 2001 - Al 30 giugno 2001 sono 50,4 milioni i clienti
radiomobili del Gruppo Telecom Italia. Il Gruppo Tim, con le sue partecipate
in Europa, in Sud America e nel bacino del Mediterraneo che operano nella
telefonia mobile, ha raggiunto, alla stessa data, una consistenza di 45,7
milioni di clienti.
TELEFONINO: FENOMENO INARRESTABILE PER IL CENSIS
Roma, 10 luglio 2001 - Ormai ce l'hanno tutti. O quasi. Usato dal 72,8%
degli italiani. Presente nell'85,1% delle case e secondo solo alla Tv. E' il
telefonino, all'inizio oscuro oggetto del desiderio, poi bene di consumo di
massa, oggi indispensabile strumento di comunicazione per tutti. Ha non più
di 12 anni la più importante innovazione tecnologica nel settore delle tlc,
ed è ormai giunta alla sua terza generazione di vita: quella del Gprs e
dell'Umts, quella del mobile Internet e del wireless, di un telefono che fa
molto più di una semplice telefonata. La conferma dell'inarrestabile
successo del telefono cellulare e delle molteplici attese degli italiani
rispetto alle sue potenzialità arriva da una ricerca del Censis. Un telefono
innanzitutto per ascoltare musica: è il desiderio espresso dal 70,4% dei
giovani sotto i 25 anni e dal 45,9% delle donne. Non solo divertimento, ma
anche servizi di pubblica utilità per il 33,8% degli intervistati che
vorrebbero svolgere le pratiche burocratiche via cellulare. E chi della
televisione non riesce a fare a meno proprio mai, si accontenterebbe di
vederla almeno sul piccolo display del telefonino. Meglio che niente per il
22% del totale e per il 34,2% dei giovani. Non decolla il mondo
dell'informazione via telefonino: solo il 16,6% è interessato a leggere le
news sul proprio display e appena il 9,4% alle quotazioni di Borsa. Poca
finanza e molto Internet sul telefonino dunque. La voglia di usarlo per
chattare, per scambiarsi immagini e file audio, o per fare shopping on line
confermano la consapevolezza degli italiani - precisano i ricercatori del
Censis- "delle potenzialità di sviluppo dell'impiego dei cellulari in
relazione alla loro integrazione con Internet , sfruttandone in particolare
l'interattività.
LE AZIENDE EUROPEE DICONO DI SÌ AL WIRELESS SECONDO RESEARCH INTERNATION,
IL 54% DELLE AZIENDE EUROPEE INTENDE VALUTARE, COLLAUDARE O IMPLEMENTARE
SOLUZIONI WIRELESS ENTRO IL 2003
Milano, 10 luglio 2001 - Da uno studio condotto lo scorso mese di aprile
dalla britannica Research International, è emerso 54% delle aziende europee
è impegnato - o lo sarà nel corso dei prossimi due anni - a valutare,
collaudare o mettere a punto soluzioni wireless per le loro attività. I dati
raccolti infatti suggeriscono un quadro più ottimistico rispetto a quello
tratteggiato negli ultimi mesi da alcuni osservatori in merito alle
prospettive del settore wireless in Europa. Lo studio in oggetto,
commissionato da Compaq, si è basato su interviste a 250 senior manager
francesi, tedeschi, italiani, svedesi e britannici effettuate allo scopo di
capire i rispettivi orientamenti e livelli di comprensione e conoscenza
delle soluzioni wireless nonché gli eventuali progetti mirati ad
implementazioni di soluzioni wireless. Ecco i dati principali dello studio:
Percezione del ritardo europeo nel settore wireless - Il 61% degli
interpellati ha dichiarato di ritenere le aziende giapponesi all'avanguardia
nell'adozione dei sistemi wireless rispetto alle loro controparti europee;
il 48% ritiene che le aziende statunitensi siano più avanti rispetto a
quelle europee. Le soluzioni wireless: una questione di convinzione, non di
spinta commerciale - Sebbene gli intervistati abbiano sottolineato i
numerosi vantaggi offerti dai sistemi wireless, hanno tuttavia espresso la
mancanza di una chiara comprensione della relativa tecnologia e della
maniera di implementarla, dimostrando in questo come i service provider
debbano incrementare e migliorare l'informazione riguardante la loro
attività piuttosto che concentrasi solo sugli aspetti più commerciali. I
manager intervistati sono convinti che la tecnologia wireless sia in grado
di offrire una serie di vantaggi concreti in termini di maggiori livelli di
mobilità delle persone e dell'informazione (70%), flessibilità (55%),
efficienza dell'interazione con la tecnologia (47%) e produttività dei
processi (43%). Circa due terzi (64%) delle aziende intervistate concordano
sul fatto che la tecnologia wireless rappresenti la spinta propulsiva
maggiore verso la condivisione dell'informazione e il telelavoro; per il 61%
la tecnologia wireless sarà anche uno dei motori dell'economia e-business.
Quasi il 30% degli interpellati prevede che, entro il 2003, una quota
compresa tra l'11 e il 20% del proprio personale totale sarà composta da
dipendenti remoti dotati di una soluzione wireless. Allo stesso tempo, la
ricerca ha evidenziato come la familiarità del campione intervistato con la
terminologia legata alla tecnologia wireless sia relativamente bassa:
termini come Bluetooth e Smartphone si sono sorprendentemente rivelati poco
noti. I systems integrator e i produttori IT sono il punto di riferimento
per l'implementazione di soluzioni wireless - Il 37% degli interpellati ha
affermato di essere intenzionato a sviluppare e implementare una soluzione
wireless con l'aiuto degli attuali partner IT, mentre un ulteriore 22% si è
espresso a favore della ricerca di systems integrator. Diversa la percezione
della leadership nel settore wireless, dove quattro produttori di apparecchi
wireless (Nokia, Ericsson, Motorola e Siemens) sono considerati più avanti
rispetto ai produttori IT. Investire nel wireless, una decisione di alto
livello - Più di quattro aziende su cinque (81%) hanno affermato che la
decisione finale sull'investimento wireless dipende direttamente dal
consiglio di amministrazione: ciò è molto probabilmente dovuto agli ingenti
investimenti richiesti (motivazione addotta dal 45% degli intervistati) che
si ritiene occorrano per implementare una soluzione wireless e per gestire i
significativi cambiamenti che un tale progetto può apportare alle strutture
organizzative aziendali in genere. Il 40% degli interpellati ritiene che
l'esigenza più sentita di informazione wireless riguardi proprio i vertici
aziendali; il 40% esprime la convinzione che tale necessità attenga
maggiormente le linee di attività e produzione, mentre il 64% indica nei
dipartimenti IT i maggiori beneficiari di soluzioni wireless. "La ricerca
indica come le aziende europee siano coscienti dei vantaggi che la
tecnologia wireless è in grado di apportare alle loro attività: vantaggi
come facilità di gestione, incrementi di produttività e aumento della
flessibilità. Mentre è chiaro che per tale transizione si rivolgeranno ai
loro partner IT e systems integrator, è altrettanto evidente che esiste una
richiesta di suggerimenti e consigli, non di promozione commerciale", ha
commentato Rob Walker, Vice President e Chief Executive Officer di Compaq
Emea. "Il lancio del Compaq Emea Wireless Center avvenuto lo scorso mese di
novembre rappresenta un importante passo avanti in questa direzione", ha
concluso Walker. Il Compaq Wireless Competence Center di Stoccolma,
inaugurato lo scorso dicembre 2000, è dedicato alla dimostrazione, lo studio
e la promozione di una vasta gamma di soluzioni Wireless e Mobile Internet
dedicate al mercato aziendale. Organizzato in quattro aree espositive
distinte per altrettanti settori di applicazioni - abitazione, ufficio,
utenza mobile e settore pubblico - il Centro è in grado di offrire
esaurienti dimostrazioni di come Compaq e i suoi partner del settore
collaborino allo sviluppo di nuove soluzioni per il mercato Wireless. Le
soluzioni esposte dimostrano agli utenti come accedere sempre e ovunque sia
alle risorse delle aziende che a Internet, anche in viaggio e sempre in
maniera sicura. Quale leader tra i systems integrator, Compaq è in grado di
offrire soluzioni mobili complete facenti leva su solide partnership nel
campo dell'hardware, del software e dei servizi. Il nuovo Wireless Center è
il punto di riferimento per i partner Compaq operanti nel settore IT e in
quello delle telecomunicazioni che intendono dimostrare, collaudare e
sviluppare soluzioni Wireless e mobili applicando a nuovi contesti
applicativi i rispettivi patrimoni di know-how ed esperienza. Il Centro
stimola la condivisione delle conoscenze e lo scambio di idee grazie a un
ricco programma di seminari e corsi di formazione e a iniziative di supporto
allo sviluppo di nuovi prodotti che sfruttano l'esperienza tecnica e le
strutture di laboratorio che Compaq mette a disposizione dei suoi partner.
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