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NOTIZIARIO
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EUROPA: LIIKANEN E BUSQUIN ASSISTONO ALLA PRESENTAZIONE DEL GRUPPO CONSULTIVO AEROSPAZIALE Bruxelles, 12 luglio2001 - Il 6 luglio, la seduta inaugurale di un nuovo gruppo consultivo europeo, denominato "Star 21", ha visto la partecipazione dei commissari Erkki Liikanen e Philippe Busquin, dei presidenti di sei importanti aziende aerospaziali europee e dei rappresentanti di altri tre Commissari. Il gruppo è stato creato su iniziativa dell'industria aerospaziale. I membri, che comprendono alti funzionari del settore privato e di istituzioni europee, esamineranno le possibilità di modernizzare o aggiornare il quadro normativo e politico europeo, allo scopo di mantenere il passo con il rapido cambiamento economico e tecnologico che sta caratterizzando l'industria aerospaziale. "Durante i prossimi mesi, cercheremo di individuare i settori in cui potrebbe rendersi necessario un cambiamento", ha affermato Erkki Liikanen, commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, il quale ha sottolineato: "Siamo lieti di operare per un settore che ha dimostrato, in modo tanto impressionante, la sua forza e la sua competitività sui mercati globali". "I risultati tecnologici e la posizione competitiva, conquistata dall'industria aerospaziale europea sul mercato mondiale, dimostrano la forza della nostra collaborazione in materia di ricerca e sviluppo", ha aggiunto il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, il quale ha affermato: "È nostro compito, presso la Commissione, cercare di capire come potenziare ulteriormente la base scientifica in Europa, migliorando le condizioni in cui si trova a operare l'industria aerospaziale". Il gruppo si occuperà di una serie di tematiche, tra cui le strutture di ricerca, le sfide ambientali, le limitazioni potenziali alla crescita, le pratiche di sostegno e il funzionamento dei mercati. "Star 21" presenterà i suoi risultati alla Commissione, al Consiglio dei Ministri ed all'Europarlamento nel 2002. Infolink: http://europa.eu.int/comm/enterprise/aerospace/index.htm L'ESA E LA CINA FIRMANO UN ACCORDO PER UN PROGETTO CONGIUNTO Bruxelles, 12 luglio 2001 - Strumentazioni europee saranno installate per la prima volta su satelliti cinesi, in base ad un accordo tra l'Agenzia spaziale europea (Esa) e l'Ente nazionale spaziale cinese, per lo sviluppo di un progetto congiunto noto con il nome di "Double Star". Double Star studierà gli effetti del Sole sull'ambiente terrestre, facendo seguito alla precedente missione Cluster dell'Esa. Dieci apparecchiature, che sono attualmente trasportate sull'astronave Cluster, saranno incluse nel progetto Double Star, unitamente a otto strumentazioni degli istituti cinesi. Attraverso la conduzione di studi congiunti tra Cluster e Double Star, dovrebbe essere possibile ampliare il ritorno scientifico complessivo di entrambe le missioni. "Questo accordo segna un progresso significativo della cooperazione internazionale nell'esplorazione e nell'utilizzo pacifico dello spazio cosmico", ha dichiarato Antonio Rodotà, direttore generale dell'Esa. "Si tratta di una delle più importanti pietre miliari nella collaborazione scientifica tra oriente e occidente, da quando l'Esa e la Repubblica popolare cinese hanno accettato per la prima volta di scambiare le informazioni scientifiche, più di 20 anni fa". L'Esa contribuirà al progetto con otto milioni di euro, che saranno utilizzati per il rinnovo e la preventiva integrazione delle strumentazioni europee, per l'acquisizione di dati per quattro ore al giorno e per il coordinamento delle operazioni scientifiche. Infolink: http://www.sci.esa.int DIECI NUOVI FONDI PER INTESA ITALIA SIM Milano, 12 luglio 2001 - I clienti di Intesa Italia Sim, una delle due reti di promotori finanziari del Gruppo IntesaBci, hanno da questo mese a disposizione sette nuovi fondi comuni espressamente dedicati da Intesa Asset Management sgr. Altri tre fondi (IIS Azioni Growth, IIS Azioni Value e IIS Azioni Pmi) saranno a disposizione nel prossimo autunno. I fondi, denominati IIS Trading Azioni Italia, IIS Trading Azioni Europa, IIS Trading Azioni America, IIS Trading Azioni Giappone, IIS Trading Azioni Emergenti, IIS Trading Azioni High Tech e IIS Trading Flessibile Globale, si caratterizzano per l'orientamento aggressivo della gestione volto a cogliere le migliori opportunità sui mercati azionari anche nel breve periodo. Per IIS Trading Flessibile Globale, non essendo stati prestabiliti limiti nella componente azionaria, la flessibilità di questo fondo consente al gestore di decidere la natura dei titoli da acquistare sulla base delle proprie analisi relative alle aspettative dei mercati. I benchmark di riferimento sono l'indice Comit per l'azionario Italia; i corrispondenti indici di Msci per quelli specializzati per area geografica e per il comparto di alta tecnologia; l'indice Jpm Gbi+Traded (50%) e l'indice Msci All Country World Free (50%) per il fondo Flessibile Globale. I sette fondi possono essere sottoscritti in un'unica soluzione (con quota minima di 1.000 euro), attraverso un pac con durata da 3 a 20 anni (e rata minima di 100 euro) oppure attraverso un pac Master (con rata mensile minima di 1.000 euro). Nel caso di sottoscrizione di pac, i fondi consentono di aderire gratuitamente ad una polizza collettiva infortuni che garantisce al sottoscrittore il completamento del piano in caso di morte, invalidità permanente o malattia. Le commissioni variano da un massimo di 4,50% ad un minimo dello 0,25% a seconda dell'ammontare del capitale sottoscritto oppure in funzione del periodo medio di permanenza dell'investimento con un'aliquota massima del 4,75% se inferiore a un anno. La provvigione annua di gestione è pari all'1,80%. Come per tutti i fondi della famiglia IAM, sono disponibili anche i servizi Switch, Beneficio d'accumulo, Servizio Ombrello e Servizio Rendifondo. Infolink: www.intesasgr.it INTESABCI AIUTA LA BRIANZA CON UN PLAFOND STRAORDINARIO DI 100 MILIARDI Milano, 12 luglio 2001 - IntesaBci ha stanziato un plafond straordinario di 100 miliardi da destinare a finanziamenti a favore di coloro che hanno subito danni alle abitazioni e/o alle strutture produttive a seguito della tromba d'aria che sabato scorso ha colpito quattro comuni della Brianza. Il plafond è già operativo e pertanto i proprietari di case e/o titolari di attività produttive ubicate nei comuni di Concorezzo, Arcore, Usmate Velate e Vimercate che sono state danneggiate dalla calamità naturale, possono già inoltrare le richieste di finanziamento tramite tutte le filiali di IntesaBci. L'ammontare richiesto potrà essere pari a quello dei danni subiti e dovrà essere destinato alla ristrutturazione e ripristino di immobili, attrezzature e scorte. I finanziamenti saranno erogati sino ad un importo massimo di 400 milioni per imprese ed operatori economici e di 100 milioni per privati. IntesaBci ha previsto per questo plafond condizioni di erogazione particolarmente favorevoli. Il tasso applicato, fisso per tutta la durata del prestito, sarà pari al 4% annuo. La durata massima del prestito sarà di 60 mesi e potrà essere rimborsato in rate costanti, mensili o trimestrali, a scelta del beneficiario. Non è prevista l'applicazione di commissioni di massimo scoperto né spese di istruttoria. IntesaBci anche in questa occasione, come già fece per le popolazioni colpite dall'alluvione dello scorso mese di ottobre, vuole essere vicina alle persone ed alle aziende che si trovano ora in condizioni di gravi difficoltà a causa di eventi naturali avversi. IntesaBci intende dare in particolare un sostegno concreto ed immediato alle imprese per riavviare le attività produttive, scongiurando così la perdita di un elevato numero di posti di lavoro. Infolink: www.intesabci.it INFO2BUSINESS (GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE) ACQUISISCE IL 30% DEL PORTALE PAGINE TESSILI Firenze, 12 luglio 2001 - Il portale, che oggi conta oltre 4.600 aziende registrate e circa 13.000 contatti al giorno, si propone come punto di riferimento per gli operatori del settore ai quali offre servizi informativi e notizie, fra cui il calendario delle fiere mondiali. Il motore di ricerca interno consente di trovare ogni genere di informazione sul mercato di riferimento in termini di aziende e disponibilità di prodotti, servizi e lavorazioni. Il mercatino tessile ospita annunci di offerta e richiesta di prodotti mentre il servizio PrestoTex consente l'immediato contatto fra Tessiture e Committenti ai quali permette l'immediata individuazione di telai opportunamente montati con determinati standard tecnici. Il servizio consulenze OnLine permette la ricerca di documenti inerenti ad un argomento di interesse e offre la possibilità di mettersi in contatto diretto con un consulente specializzato. La categorie fra cui è possibile scegliere sono sette: produzione, prodotti finiti, lavorazione conto terzi, commercio accessori ausiliari, agenti rappresentanti, meccanotessile e servizi. Queste sono anche le parole chiave che permettono ai visitatori del portale di trovare quanto richiesto. "I portali verticali - ha commentato l'amministratore delegato di Info2Busieness - altrimenti detti vortals, offrono un grande vantaggio al navigatore, che può entrare in modo rapido e diretto in un mondo dedicato esclusivamente al proprio settore di interesse, evitando una dispersione di informazioni e riducendo la difficoltà di reperimento delle stesse". "Siamo estremamente soddisfatti dell'accordo concluso con il Gruppo CRF, che porterà al portale nuove risorse, sia finanziarie che tecnologiche" afferma Luigi Sorreca, Direttore Commerciale e Marketing di e-Tgroup. "L'ingresso della banca nella società significa anche una rivalutazione del capitale sociale che passa da 50 a 300 milioni e la trasformazione di e-Tgroup da s.r.l a s.p.a.". Info2b è una nuova società del Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze che offre servizi di consulenza e formazione alle piccole e medie imprese nell'ambito della Net Economy. L'offerta Info2b si articola in due diverse linee di servizio: consulenza e formazione. La prima copre tutte le problematiche relative all'ingresso delle imprese nell'e-business e all'utilizzo delle tecnologie digitali come risorsa strategica. La seconda permette invece di alle imprese clienti di sviluppare e migliorare le proprie competenze sul tema della new economy: l'offerta prevede sia l'erogazione di corsi a catalogo che la possibilità di progettare corsi specifici a fronte di esigenze formative peculiari. Recentemente Info2B è impegnata, insieme a Cassa di Risparmio di Firenze, nello sviluppo di un portale orizzontale per le Pmi che offrirà servizi bancari e non bancari, ad alto valore aggiunto. A tale proposito Info2b sta stringendo alleanze strategiche con business partner con un forte know-how nelle aree inerenti servizi professionali, servizi di telefonia fissa, logistica, trasporti e recruiting. E-Tgroup è nata, un anno fa, per iniziativa di alcuni imprenditori pratesi del tessile-abbigliamento che, miscelando la propria esperienza con quella di professionisti nel campo dell'informatica, della ricerca tessile e del marketing, decisero di dare vita ad una sorta di "fabbrica virtuale" per sfruttare al meglio le potenzialità offerte alle aziende da internet. Fanno parte dei e-Tgroup i soci: Luigi Sorreca, Massimo Coveri, Marco e Stefano Barni,Massimo e Roberto Dondini, Leonardo Berni e cybernet srl. BANCA AGRICOLA MANTOVANA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2001 MODALITÀ DI PUBBLICAZIONE Mantova, 12 luglio 2001 - Banca Agricola Mantovana informa che, ai sensi dell'articolo 82 della delibera consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, per la scadenza del 30 giugno 2001, verra' messa a disposizione del pubblico la sola relazione semestrale entro 75 giorni dal termine, senza quindi procedere alla stesura della relazione riferita al trimestre. GLI INVESTITORI PREFERISCONO LA REDDITIVITÀ ALLA SICUREZZA PRESENTATA LA RICERCA "GLI ITALIANI E IL RISCHIO IN FINANZA: DAI BOT AI COVERED WARRANT" Milano 12 luglio 2001 - Sempre meno sicurezza, sempre più redditività. E' quanto emerge dalla ricerca "Gli italiani e il rischio in finanza: dai Bot ai Covered Warrant" svolta dall'Ispo (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) in collaborazione con Citibank Warrant, presentata ieri a Milano. La sicurezza rimane l'aspetto più rilevante, secondo il campione di intervistati. Tuttavia, negli ultimi quattro anni, la percentuale di coloro che la considerano come elemento fondamentale nelle scelte d'investimento è diminuita considerevolmente (65% circa nel marzo 2001 contro il 74% nell'aprile 1997), mentre ha assunto un peso maggiore il fattore redditività (65% nel 2001 contro il 60% circa nel 1997). Lo studio, inoltre, conferma come sia aumentata la propensione al rischio degli investitori italiani. Negli ultimi quattro anni, infatti, tra i prodotti finanziari acquistati, le azioni sono passate dal 3,4% del 1997, all'11,5% del 2001 e analogo è stato il trend degli investimenti in fondi comuni azionari (dal 3% del 1997 al 13,6% del 2001). Soltanto il 2,5% di coloro che hanno acquistato personalmente prodotti finanziari (1.506 intervistati) ha utilizzato il canale del trading online. Tuttavia, oltre il 23% di coloro che hanno utilizzato altri canali potrebbe in futuro acquistare prodotti finanziari attraverso il trading online, considerato "un'interessante opportunità" (13,5%) o "qualcosa che non si conosce ma che si potrebbe utilizzare" (10%). Per quanto riguarda i covered warrant, dalla ricerca risulta che gli investitori destinano a questo prodotto meno del 10% del loro portafoglio totale e che Citibank è preferita agli altri operatori principalmente per la liquidità dei suoi titoli. Infine, gli investitori italiani in covered warrant sono più "intenditori" (24%) che "giocatori" (14%). Utilizzano cioè in modo appropriato questi strumenti finanziari e non sono motivati all'acquisto dalla sola necessità di provare "forti emozioni". All'incontro hanno partecipato Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo, Paolo Arnaldi, responsabile Covered Warrant Citibank Milano e Raffaele Morelli, direttore del mensile Riza Psicosomatica. GLI ITALIANI E GLI INVESTIMENTIRICERCA EFFETTUATA SU UN PANEL DI 5.000 PERSONE RAPPRESENTATIVO DELLA POPOLAZIONE ADULTA. IL PERIODO DI RIFERIMENTO VA DALL'APRILE 1997 AL MARZO 2001. Aumenta la propensione al rischio - Negli ultimi quattro anni gli investitori si sono spostati sempre di più verso investimenti con un grado di rischio maggiore. Tra i prodotti finanziari acquistati, infatti, le azioni sono passate dal 3,4% del 1997, all'11,5% del 2001. Analogo il trend degli investimenti in fondi comuni azionari (dal 3% del 1997 al 13,6% del 2001). L'evoluzione dello scenario tassi, sempre più bassi in prossimità dell'ingresso nell'Unione monetaria europea (1999), ha fatto perdere appeal ai titoli di Stato. L'investimento in Bot e Cct, infatti, è sceso nel 2001 al 17,7%. contro il 23% del 1997. Più redditività e meno sicurezza - La sicurezza è l'aspetto più rilevante nella scelta di un prodotto finanziario, seguito dalla redditività e dalla liquidabilità dell'investimento. Negli ultimi quattro anni, tuttavia, la percentuale di coloro che cercano la sicurezza è diminuita considerevolmente, (65% circa nel marzo 2001 contro il 74% nell'aprile 1997), mentre ha assunto un peso maggiore il fattore redditività (65% nel 2001 contro il 60% circa nel 1997). Trading online, alto potenziale di crescita - Soltanto il 2,5% di coloro che hanno acquistato personalmente prodotti finanziari (1.506 intervistati) ha utilizzato il canale del trading online. Tuttavia, oltre il 23% di coloro che hanno utilizzato altri canali, potrebbe in futuro acquistare prodotti finanziari attraverso il trading online, considerato "un'interessante opportunità" (13,5%) o "qualcosa che non si conosce ma che si potrebbe utilizzare" (10%). La propensione all'utilizzo del trading online cresce all'aumentare della scolarità degli intervistati ed è più elevata al nord-ovest. Chi investe in borsa - II 7% degli intervistati (323 casi) investe in Borsa. La percentuale è piuttosto elevata se si considera che per gli intervistati l'investimento in Borsa" è inteso soprattutto come negoziazione di azioni, esclusi quindi tutti gli altri strumenti finanziari quotati. Gli investori in Borsa crescono al crescere della scolarità e sono più numerosi nel nord-est. Over 30 e laureati i più preparati sui cw - Di coloro che investono in Borsa (323 casi pari al 7% degli intervistati), la metà dichiara di non conoscere i covered warrant. Il 6% circa, invece, afferma di conoscere molto bene questi prodotti finanziari. Il grado di conoscenza dei covered warrant è più elevato fra gli intervistati laureati, nella fascia di età 30-49 anni. IL PRODOTTO FINANZIARIO COVERED WARRANT RICERCA EFFETTUATA SU UN CAMPIONE DI 500 NOMINATIVI CHE HANNO CONTATTATO CITÌBANK NEGLI ULTIMI 12 MESI, MANIFESTANDO INTERESSE PER I COVERED WARRANT Impiegati e quadri gli investitori tipo in cw - L'investitore in covered warrant ha un'età compresa tra i 30-40 anni (39% del campione intervistato), un titolo di studio medio-superiore (64%) e appartiene alla categoria impiegati-quadri (27%). Numerosi i day trader - II 99,6% (498 casi) degli intervistati investe in Borsa. Di questi, oltre il 44% (223 casi) si dichiara day trader. La percentuale di day trader cresce al crescere del volume annuo di investimenti in covered warrant. Investitori fai-da-te - II campione intervistato gestisce i propri investimenti finanziari in modo autonomo (59,6%) o abbastanza autonomo (38,6%). Soltanto l'1,8% si definisce non autonomo. La gestione completamente autonoma degli investimenti finanziari è maggiormente presente fra gli intervistati con alto volume annuo di investimenti in covered warrant. Nel '98-'99 i primi acquisti di cw - La maggior parte di coloro che investono in Borsa (498 casi) ha acquistato un covered warrant per la prima volta nel 1998 (135 casi) o nel 1999 (190 casi). Il 1998 è l'anno in cui Citibank ha dato vita al mercato italiano dei covered warrant, quotando questi strumenti finanziari, per la prima volta, in Borsa. L'ingresso di nuovi investitori in questo mercato è proseguito massicciamente anche nel primo semestre del 2000 (114 casi), in corrispondenza del sostenuto andamento della Borsa. La correlazione dei nuovi ingressi con l'andamento del mercato azionario diventa evidente nel secondo semestre del 2000, in cui hanno acquistato per la prima volta un covered warrant soltanto 47 investitori. I mercati poco favorevoli hanno ridotto a 12 i nuovi ingressi da gennaio a marzo 2001. La percentuale di nuovi acquirenti dal 1998 è più elevata nella fascia di età 40-50 anni. L'Investimento in cw è inferiore al 10% del portafoglio - II 21,4% del campione ha investito in covered warrant, nell'ultimo anno, una somma compresa tra 5 e 10 milioni di lire. Nello stesso periodo, il 32% ha investito oltre 10 milioni di lire. Questo ammontare, in termini assoluti, potrebbe sembrare elevato. In realtà il 65% dei 453 intervistati che hanno acquistato covered warrant nell'ultimo anno ha dichiarato di aver investito un ammontare pari a meno del 10% del proprio portafoglio. In termini relativi, ovvero in rapporto al portafoglio, l'investimento in covered warrant denota quindi un atteggiamento prudente da parte degli intervistati. L'ammontare investito in cw, infine, è in aumento fra i giovani fino a 30 anni di età. I cw call più richiesti dei put - I cw di tipo call restano quelli di gran lunga preferiti dagli investitori. Il 70% di quanti hanno comprato cw nell'ultimo anno, infatti, ha acquistato prevalentemente call. Solo il 3% ha acquistato prevalentemente cw put, mentre il 25% li ha acquistati entrambi. L'acquisto di call cresce al crescere dell'età e al diminuire della scolarità. Citibank preferita per la liquidità dei titoli - Gli investitori che hanno deciso di acquistare covered warrant Citibank, lo hanno fatto principalmente perché l'emittente garantisce la liquidità dei titoli (36,6%). La scelta di titoli Citibank è motivata anche da "altre ragioni" (30,8%), quali il fatto che Citibank sia stata la prima istituzione a emettere covered warrant -in Italia e che i suoi covered warrant siano tra i più trattati e convenienti sul mercato. Assume un certo peso anche il consiglio del borsino della propria banca (13,8%), seguito dalla fiducia nell'esperienza di Citibank (11,2%) e dalla sensibilità dell'emittente alle esigenze degli investitori (6,8%). Frequente monitoraggio dei prezzi - II campione intervistato monitora costantemente i propri covered warrant. Il 55,4%, infatti, ha dichiarato di seguire "più volte al giorno" le quotazioni dei propri titoli. Il 32,2% controlla i prezzi almeno una volta al giorno. Il monitoraggio è più elevato tra i giovani fino a 30 anni e coloro che acquistano abitualmente cw via Internet. Internet è il primo canale per le quotazioni - I siti Internet rappresentano il canale di informazione più utilizzato (70,5%) per monitorare gli investimenti in covered warrant. Seguono le pagine finanziarie dei quotidiani (24.3%) e il Televideo (22.9%). Buona conoscenza dei cw - Gli intervistati hanno dimostrato una buona conoscenza dei covered warrant. Oltre il 91%, infatti, sa che con i cw call si punta sul rialzo del sottostante mentre con i cw put si punta su un ribasso. Stessa certezza (88% circa) sul fatto che il valore dei cw è fortemente influenzato dall'avvicinarsi della scadenza. Buona la conoscenza del fattore volatilità: oltre il 70% del campione, infatti, sa che questa variabile influisce sul prezzo del cw. IL PROFILO PSICOLOGICO DELL'INVESTITORE IN CW RICERCA EFFETTUATA SU UN CAMPIONE DI 500 NOMINATIVI CHE HANNO CONTATTATO CITIBANK NEGLI ULTIMI 12 MESI, MANIFESTANDO INTERESSE PER I COVERED WARRANT Cinque tipologie di investitori - Gli investitori italiani in covered warrant sono più "intenditori" (24%) che "giocatori" (14%). Utilizzano cioè in modo appropriato questi strumenti finanziari e non sono motivati all'acquisto dalla sola necessità di provare "forti emozioni". Cospicua, tuttavia, è anche la fetta degli "ansiosi" (23%), seguita dall'insieme degli "emotivi" (20%) e da quello dei tradizionalisti (19%). Le diverse tipologie si distinguono per canale di acquisto dei covered warrant, canale informativo sull'andamento dei prezzi, frequenza del monitoraggio, motivazione d'acquisto. Più "giocatori" al centro e nel sud-isole - Nel nord ovest si concentra il maggior numero di investitori in covered warrant, distribuiti uniformemente tra le varie categorie, con una minore presenza della tipologia "giocatori" (24.3%) . Quest'ultima categoria, per contro, domina al centro (34%) e nel sud-isole (33%). Domina la fascia di età 30-40 anni - All'interno di ogni tipologia (intenditori, tradizionalisti, ansiosi, giocatori ed emotivi), dominano gli investitori con un'età compresa tra i 30 e i 40 anni (con percentuali tra il 31 e il 50%). La presenza di questa fascia è molto forte all'interno delle categorie "giocatori" (50%) e "ansiosi" (40%) mentre scende al 31,6% nella categoria "tradizionalisti". Intorno al 20% la presenza degli under 30 all'interno di ogni tipologia, con una punta massima del 23,5% nella categoria "intenditori". I più giovani, quindi, conoscono il prodotto covered warrant e lo utilizzano correttamente; sono poco "tradizionalisti" (13,7%), ma piuttosto "ansiosi" (21,7%) ed "emotivi" (19,8%). All'estremo opposto, la fascia 50-60 anni e gli over 60. Entrambi hanno una presenza minima all'interno di tutte le tipologie, fatta eccezione per la categoria "tradizionalisti" (rispettivamente 21,1% e 16,8%). Spendono di più gli "intenditori" e i "giocatori" - La dimensione annua dell'investimento in covered warrant è più elevata tra gli "intenditori", i "giocatori" e gli "ansiosi". La percentuale di quanti investono oltre 10 milioni all'anno, nelle categorie citate, è infatti rispettivamente del 40,3%, 37,1% e 36.5%. All'interno delle stesse tipologie, tuttavia, è elevata anche la percentuale di quanti investono in covered warrant un importo compreso tra 1 e 5 milioni ("intenditori" 25.2%. "giocatori" 31,4%, "ansiosi" 27%). Il capitale investito scende leggermente all'interno della tipologia "emotivi", dove "solo" il 19,8% investe oltre 10 milioni l'anno, seguito da un 27,7% che investe tra 5 e 10 milioni, un 27,7% tra 1 e 5 milioni e un 24,8% meno di un milione. ISVAP: DATI STATISTICI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ASSEGNATE ALLE GESTIONI SEPARATE DELLE POLIZZE VITA A PRESTAZIONE RIVALUTABILE AL 4° TRIMESTRE 2000. Roma, 12 luglio 2001 - L'Isvap ha diffuso la circolare n. 448/S con i dati derivanti dalle rilevazioni statistiche sull'ammontare e sulla composizione delle attività assegnate alle gestioni separate delle polizze vita a prestazione rivalutabile e riferite al IV° trimestre 2000. L'analisi ha riguardato la composizione e l'ammontare delle attività inserite nelle: gestioni interne separate costituite da attività espresse in lire (tra tali gestioni non sono comprese quelle riferite a prodotti assicurativi le cui prestazioni sono espresse in quote di fondi di investimento interni alle imprese); gestioni interne separate costituite da attività espresse in valuta estera. Il patrimonio complessivo delle gestioni interne separate in lire al quarto trimestre 2000 è pari a lire L. 202.030 miliardi con un incremento dell'8,02% rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, in linea con l'incremento fatto registrare nel periodo 1998/1999, che era stato pari all'8,05%. Le attività prevalenti sono rappresentate dai titoli a reddito fisso, pari all'82,84% del totale attività; in particolare i titoli di Stato rappresentano il 62,82%. Gli investimenti in Btp ammontano a L. 90.119 miliardi e rappresentano il 44,61% del totale attività, in aumento rispetto al trimestre precedente, seguiti dai Cct con l'11,88 %, pari a L. 24.004 miliardi. Per l'anno 2000 il rendimento medio lordo ponderato per le giacenze medie delle singole gestioni separate alla fine di ciascun periodo di osservazione è stato del 6,35%. Le aliquote di retrocessione di tale rendimento variano tra un minimo del 70% (per una sola gestione) ad un massimo del 100% (per molte gestioni) con una media dell'80,81%.
Va considerato che tali rendimenti vengono consolidati anno per anno nelle riserve con l'effetto di accrescere il capitale assicurato a scadenza. Il testo della circolare e le relative tabelle sono inseriti nel sito www.isvap.it
NEL MERCATO ASSICURATIVO ITALIANO EDS CI METTE INGENIUM LA NUOVA SOLUZIONE PER IL RAMO VITA PUNTA ALLO SVILUPPO DI POLIZZE ACCESSIBILI VIA WEB Milano, 12 luglio 2001 - - Si chiama Ingenium la nuova soluzione di Eds per il mercato assicurativo italiano. Dedicato in particolare alla gestione tecnica delle assicurazioni vita, Ingenium è stato installato in 160 compagnie di cinque diversi continenti. A livello di caratteristiche tecniche, la nuova soluzione opera in forma nativa su Internet, consente di eseguire ogni operazione sulla polizza in modalità online e, sempre online, è in grado di fornire agli utenti tutti i dati relativi alle polizze. In forma nativa, Ingenium dà anche la possibilità di creare istantaneamente nuovi prodotti finanziari come, ad esempio, le "unit link". L'unico requisito software di Ingenium è quello di installare un browser sulla workstation remota ed accedere, solo con questo, all'applicazione, che può risiedere su qualsiasi tipo di piattaforma hardware, dal mainframe a Windows Nt, inclusi Os/400 e Unix. Con Ingenium è facile anche personalizzare i processi a livello di singolo utente, senza dover ricorrere alla programmazione tradizionale, così come è minimo il tempo necessario per la generazione e messa in produzione di nuove soluzioni assicurative. Ingenium, inoltre, è un prodotto multicanale e ciò significa che consente ai clienti di entrare in contatto con le informazioni dall'agenzia, dallo sportello, dal call center e da Internet. Infine, Ingenium dispone di un'anagrafe clienti totalmente integrata e unica, è multi-compagnia e multi-valuta (Euro compreso) ed è un'eccellente piattaforma per applicazioni di gestione della clientela (Crm, Customer Relationship Management). Nel nostro Paese, Ingenium e le altre soluzioni assicurative sono supportate da uno staff di 300 specialisti Eds che operano all'interno dell'Insurance Solution Center di Roma, una struttura che rappresenta il punto di raccordo tra chi propone la soluzione e chi la deve installare e utilizzare. Questo centro, da solo, può supportare progetti completi nei rami Vita e Danni, che possono essere gestiti dalla stessa Eds da posti remoti (in modalità Asp). Nel Gruppo Eds, inoltre, operano complessivamente 1.300 professionisti specializzati nei settori finanziario e assicurativo. "Siamo convinti che anche all'interno del mercato assicurativo si stia sempre più avvertendo la necessità di sviluppare soluzioni consultabili dai clienti via Internet" ha commentato Roberto Nocentini, responsabile del mercato assicurativo di Eds Italia. "Ingenium rappresenta quindi lo strumento che ci consentirà di sviluppare progetti realmente multi-canale, replicando il successo delle nostre attività online nel settore bancario. Eds Italia, inoltre, mette a disposizione dei clienti di Ingenium la possibilità di far svolgere in outsourcing tutte le attività legate al prodotto e di far sviluppare soluzioni altamente personalizzate, in linea con le particolari esigenze di ogni compagnia o agenzia assicurativa". Infolink: www.eds.com ASSICURAZIONI: SOFTWARE PRODUCTS ITALIA E IANYWHERE SOLUTIONS: M-BUSINESS PER NOKIA 9210 COMMUNICATOR Milano, 12 luglio 2001 - Software Products Italia, che già supporta in Italia le applicazioni m-business di iAnywhere Solutions per dispositivi palmari, presenta la nuova soluzione per le aziende del settore assicurativo sviluppata per il Nokia 9210 Communicator, frutto dell'accordo tra iAnywhere Solutions e Nokia. Il rapporto di partnership tra iAnywhere Solutions e Nokia prende il via con la prima applicazione realizzata appositamente per il Nokia 9210 Communicator in ambito assicurativo, soluzione che consentirà l'accesso ai dati indipendentemente dal dispositivo connesso alla rete wireless. Questa nuova suite si basa sulla piattaforma per l'm-business di iAnywhere Solutions, che ha tra le sue componenti chiave Sql Anywhere Studio, per rendere sempre disponibili i dati e le applicazioni aziendali, utilizzando qualsiasi dispositivo e reti diverse. Questa è una caratteristica fondamentale nel panorama wireless, dove la larghezza della banda, la disponibilità del segnale e la sua qualità influenzano costi e produttività. L'accesso sempre disponibile ai dati e alle applicazioni è essenziale per permettere alle organizzazioni di fornire agli operatori del mobile le informazioni di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, riducendo i costi associati ai tempi di connessione. La soluzione beneficia anche della potenza del nuovo dispositivo portatile della Nokia - il Nokia 9210 Communicator - che combina l'utilità di un cellulare con la potenza di un Pda. Operante su piattaforma Symbian, la tastiera del Nokia 9210 Communicator, il display a colori e la navigazione estremamente semplice permettono una elevata produttività. UNA INIZIATIVA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO NASCE IL PRIMO SPORTELLO VIRTUALE ITALIANO PER IL CONSUMATORE Milano, 12 luglio 2001. Apre il primo sportello italiano in internet per il consumatore, su iniziativa dell'Osservatorio per i Consumatori ed Utenti della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Cedcamera, azienda speciale della Camera di Commercio, Studio Prosperetti e Q&C (qualita e competitivita). Il sito, contenuto nell'home page della Camera di Commercio all'indirizzo: http://www.mi.camcom.it/consumatori e stato presentato oggi. Consigli utili per i consumatori. Da questo sito, l'utente puo accedere a informazioni, consigli e a servizi utili per la vita di tutti i giorni. Ad esempio, come scegliere quei prodotti che sono stati fabbricati senza danneggiare l'ambiente. In questo caso, il consumatore dovra cercare il simbolo di una margherita, cioe di Ecolabel (etichetta ecologica europea). Oppure, quali marchi devono essere presenti nei siti internet per garantire la sicurezza dei nostri acquisti e-commerce (Webtrader, E-commerce Quality Mark e Qweb). Il sito offre notizie su come individuare gli elettrodomestici che consumano di meno (occhio alla lunghezza della freccia presente sull'imballaggio: piu e lunga e piu si avvicina al rosso, piu il consumo energetico sale), su come prenotare una vacanza presso operatori turistici rispettosi dell'ambiente e delle risorse locali (chiedere del certificato EMAS oppure ISO 14001) e sui passi necessari per accedere alla giustizia alternativa al posto dei tribunali, nel caso di controversie con una impresa (rivolgendosi allo Sportello di Conciliazione della Camera Arbitrale - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano). "In un mondo sempre piu globalizzato - ha commentato Roberto Peia, Presidente dell'Osservatorio dei Consumatori e degli Utenti della Camera di Commercio di Milano - in cui i mercati si integrano e dove cresce di conseguenza il numero di merci e di prodotti tra cui e possibile scegliere, la tutela degli interessi del consumatore diviene sempre piu cruciale. L'Osservatorio e nato nel 1996 proprio tenendo presente questa necessita: diventare un punto di incontro e di riflessione, capace di approfondire le tematiche consumeristiche attraverso il monitoraggio dei fenomeni, l'approfondimento delle normative e la formulazione di proposte. D'altra parte la Camera di Commercio e, come riconosciuto dalla stessa normativa, l'istituzione deputata alla salvaguardia dei consumatori. Con questo sito abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti, mettendo a disposizione degli utenti, dal normale consumatore privato agli addetti ai lavori, un luogo di raccolta di informazioni e di scambio di idee e di confronti accessibile e facile da consultare". Le sezioni del sito. Il sito e stato pensato per essere fortemente interattivo: in ogni pagina, e in relazione a ciascun argomento, e sempre accessibile un indirizzo e-mail cui rivolgersi per esprimere un commento o chiedere un chiarimento. Diviso in sette aree: "percorsi per il consumo", "politiche dei consumatori", "accesso alla giustizia", "qualita dei servizi pubblici", "euro", "e-commerce", "telecomunicazioni, Internet e nuove tecnologie", esso affronta le tematiche piu diffuse, informa il consumatore sulla qualita e sicurezza dei prodotti, mostra le possibilita di difesa alternativa, e una miniera di informazioni relative a chi protegge il consumatore da eventuali truffe elettroniche (internet e nuove tecnologie). ROBERTO PEIA PRESIDENTE DELL'OSSERVATORIO PER I CONSUMATORI ED UTENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO "VERSO UNA NUOVA CULTURA CONSUMERISTICA" Milano, 12 luglio 2001 - L'evoluzione culturale avvenuta in questi ultimi anni in materia consumeristica avalla la sensazione - divenuta ormai consapevolezza - che il ruolo che il consumatore ha assunto all'interno del mercato risulta totalmente rinnovato. E' ormai evidente il processo in atto: ci stiamo muovendo sempre piu verso una concezione del consumatore come soggetto attivo, critico, consapevole, in grado di esercitare forme di controllo e di partecipazione, portatore di aspettative e centro di diritti, e non piu come soggetto meramente e passivamente da tutelare. Il consumatore e divenuto ormai attore indiscusso di una nuova dinamica che e insieme economica, sociale, culturale, civile. La materia consumeristica diviene inevitabilmente tema focale e strategico del sistema, in quanto si impone oggi piu che mai in tutta la sua carica innovativa di tipo "trasversale", abbracciando per sua stessa natura tutti i settori. Inoltre la globalizzazione dei mercati porta necessariamente a ripensare le politiche socio-economiche anche come politiche dei e per i consumatori atte a soddisfare esigenze di armonizzazione dei sistemi, pur senza perdere di vista la dimensione locale dei fenomeni. Questa deve restare infatti al contempo punto di partenza per l'analisi dei bisogni e punto d'arrivo per l'attuazione delle politiche consumeristiche. Perche un Osservatorio della Camera di Commercio di Milano La centralita assunta dalle Camere di Commercio in questa materia (cfr. l.580/93, d.lgs. 80/98, l.281/98) e la portata del ruolo che queste devono ricoprire rafforzando e reinterpretando funzioni peculiari ed incisive, sono evidentemente volte all'insegna di una costruttiva sinergia e di una reale tutela, che siano il frutto dialettico di uno sforzo a piu voci. Partendo da queste considerazioni, la Camera di Commercio ha preso lo spunto per riflettere sull'opportunita di sondare a fondo le problematiche dei consumatori. Poiche la tutela consumeristica pareva adattarsi bene alla formula dell'osservatorio, nel maggio 1996 e stato costituito l'Osservatorio per i Consumatori. Scopo prioritario di questa struttura permanente - che assume la forma di un gruppo di studio, di riflessione e di confronto, nonche di un laboratorio per l'elaborazione di stimoli e progetti - e quello di scandagliare le tematiche consumeristiche attraverso il monitoraggio dei fenomeni, l'approfondimento delle normative, la formulazione di proposte, incentivando all'interno del mercato una presa di coscienza in materia e la diffusione di un linguaggio e di una cultura condivisibili. Attivita e progetti L'Osservatorio ha intrapreso il suo percorso analizzando i settori relativi ai servizi pubblici ed entrando nel vivo della materia sia attraverso lo studio della normativa nazionale, comunitaria e comparata, sia tramite l'osservazione ed il monitoraggio delle carte dei servizi e delle iniziative volte al miglioramento della qualita. In particolare, in tema di carte dei servizi, sono stati presi in considerazione i settori della mobilita, delle telecomunicazioni, delle poste, dell'energia elettrica, dell'erogazione del gas, della fornitura di acqua potabile, dell'assistenza e previdenza sociale, della sanita, della scuola. Gli studi condotti hanno altresi offerto interessanti approfondimenti sui temi delle procedure per la gestione dei reclami, di quelle seguite per la determinazione delle tariffe, dei tassi di interesse di mora praticati dalle aziende di pubblica utilita. A rafforzamento del lavoro svolto in tema di servizi pubblici ed in linea di continuita con gli approfondimenti condotti e con le tendenze di mercato, e stato naturale per l'Osservatorio passare - in una fase piu recente - ad affrontare le questioni relative alla liberalizzazione dei servizi. Il tema viene approfondito attraverso l'analisi dei processi di liberalizzazione avviati in Italia in questi ultimi anni, partendo dalla realta regionale lombarda, per molti versi emblematica. Tale fenomeno abbraccia in primo luogo alcuni dei tradizionali servizi di pubblica utilita, imboccando un sentiero complesso che vede intersecarsi dinamiche ed interessi differenti, quali la privatizzazione di imprese precedentemente possedute dallo Stato, l'apertura dei mercati a nuovi operatori e la ridefinizione degli strumenti di intervento. E' importante rilevare che, affinche la liberalizzazione sia portata a termine con successo, questa debba necessariamente accompagnarsi ad una stringente tutela della concorrenza, ad un'efficace regolazione del mercato ed alla partecipazione dei consumatori all'intero processo. Dati questi presupposti, compito dell'Osservatorio e quello di cogliere tempestivamente le implicazioni derivanti dai processi di liberalizzazione e, in particolare, di sondare quali possano essere le aspettative dei consumatori con riferimento all'accessibilita, agli standard di qualita dei servizi, alle tariffe e agli strumenti di tutela. Altro tema importante discusso al tavolo dei lavori dell'Osservatorio, e quello relativo alla qualita e alla sicurezza dei prodotti che rappresentano un inestimabile valore da tutelare e da promuovere a piu livelli. E' evidente che un approccio completo a tale problematica non deve limitarsi alla prospettiva del produttore, ma deve intervenire anche sul fronte del consumo, con opportune iniziative di sensibilizzazione volte ad un consumatore sempre piu consapevole perche sempre piu informato con idonei strumenti. Con questo intento e stato pertanto avviato il progetto dall'eloquente titolo "Percorsi per il Consumo Consapevole", che si prefigge il duplice obiettivo di monitorare e analizzare le principali iniziative gia in atto, e di sviluppare ed approfondire aspetti non sempre di pubblico dominio e meritevoli di attenzione. In questa fase iniziale, il progetto si concretizza nella realizzazione di guide di orientamento ed informazione (sia cartacee che elettroniche) riguardanti da un lato il tema della certificazione di prodotto e dei marchi volontari e obbligatori e dall'altro quello dell'efficienza energetica delle apparecchiature di consumo (elettrodomestici, telecomunicazioni, apparecchiature informatiche e periferiche). Principale scopo di tale iniziativa e quello di fornire al consumatore un sintetico, ma nel contempo esaustivo quadro della situazione, supportato da consigli utili per l'acquisto e l'utilizzo, nonche da riferimenti di altre fonti di informazione. A completamento dell'attivita per il 2001, si provvedera al costante e meticoloso aggiornamento del presente Centro di Documentazione, quale luogo di raccolta e scambio interattivo di materiale relativo a tematiche attuali e di particolare impatto innovativo. UN CORSO GRATUITO PER NEO-IMPRENDITORI PARTIRÀ DAL 16 LUGLIO UN CICLO DI QUATTRO INCONTRI. FOCUS SU: NUOVE TECNOLOGIE, COMUNICAZIONE, FINANZIAMENTI, LAVORO FLESSIBILE Milano 12 luglio 2001. A Milano cresce la voglia di fare impresa (+9,7% nel 2000 per il tasso di natalità imprenditoriale rispetto al già ottimo +9,3% del 1999). Ma l'inizio dell'attività è un periodo particolarmente critico per il neo-imprenditore: la mortalità delle imprese nei primi tre anni di vita è circa del 30%. Nei primi tre - cinque anni si concentrano le scelte strategiche e l'impostazione della struttura e del funzionamento aziendale che condizioneranno il futuro dell'impresa. Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, nell'ambito del Parco Progetti - una rete per lo sviluppo locale - Progetto "Impresa sociale femminile una rete per la qualità della vita sul territorio e l'integrazione delle donne nella vita economica e sociale", promosso e finanziato da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo, accompagna il neo imprenditore in questa fase delicata organizzando una serie di incontri di aggiornamento gratuiti per nuovi imprenditori. Questo ciclo di incontri ha l'obiettivo di fornire una gamma di informazioni, strumenti, tecniche operative e metodologie di analisi per rendere il nuovo imprenditore più consapevole nei processi di decisione sia strategici che operativi nella sua impresa. "L'attività della Camera di Commercio, - ha dichiarato Renato Borghi, Presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio - dal 1987 ha riguardato 48.000 persone tra aspiranti e piccoli imprenditori. Potenziare le attività di formazione imprenditoriale si è infatti rivelato il sistema migliore per adeguarsi alle dinamiche dei nuovi scenari produttivi. Per questo motivo Formaper si distingue per l'organizzazione di servizi e progetti che accompagnano il ciclo di vita della piccola impresa in tutto il suo divenire con una particolare attenzione verso quanti intendono avviare un'attività imprenditoriale. Oggi circa il 40% dei partecipanti ai corsi realizza la sua idea imprenditoriale e si mette in proprio. Questa iniziativa ha l'obiettivo di rendere l'impresa più stabile ed aiutarla a superare la prima fase della sua esistenza, la più difficile" Il corso gratuito per i nuovi imprenditori. Gli incontri di aggiornamento per nuove imprese si terranno a Milano presso la Sala Esposizioni - Palazzo Affari ai Giureconsulti, Via Mercanti 2, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, con il seguente calendario: Nuove tecnologie, strumenti di "lancio" per la nuova impresa Lunedi, 16 Luglio; Comunicazione efficace: conoscere, "conquistare", fidelizzare i clienti Mercoledi, 18 Luglio; Soldi & Banca: come trovarli e saperli gestire Lunedi, 23 Luglio; Contratti di lavoro flessibile, opportunità di risorse per la nuova impresa; Mercoledi, 25 Luglio. La partecipazione agli incontri è gratuita. Confermare l'adesione a: Segreteria Corsi Formaper Via Camperio, 1 20123 Milano Tel. 02/8515.5385.- Fax 02/8515.5331 E-mail: formaper.mkt@mi.camcom.it OLIVETTI: PUBBLICAZIONE RELAZIONE TRIMESTRALE Ivrea, 12 luglio 2001 - Olivetti comunica che, in applicazione dell'art. 82, comma 2, della Delibera Consob n. 11971/1999, in luogo della Relazione trimestrale al 30 giugno 2001 sarà resa pubblica, entro il 13 settembre 2001, la Relazione semestrale che verrà approvata, entro tale data, dal Consiglio di Amministrazione. SERVIZIO BANCOMAT PER IL PAGAMENTO DELLE CONTRAVVENZIONI AL CODICE DELLA STRADA Vicenza, 12 luglio 2001 - Da oggi è attivo il pagamento delle contravvenzioni al codice della strada per il Comune di Vicenza attraverso il Bancomat. Il servizio, frutto della collaborazione tra Comune di Vicenza, Banca Popolare di Vicenza attraverso la sua società Informatica Vicentina, e Telecom Italia S.p.A per la realizzazione del progetto "Portale VicenzaCity.com", consente al cittadino il pagamento di somme per le contravvenzioni al codice della strada, utilizzando le postazioni bancomat della Banca Popolare di Vicenza dislocate sul territorio del Triveneto. Attraverso questo servizio, il pagamento della contravvenzione potrà avvenire digitando uno specifico codice identificativo presente sul verbale; sul terminale dello sportello Bancomat saranno visualizzati gli estremi identificativi della contravvenzione con la richiesta di confermare i dati presenti e il successivo pagamento della somma. Questa modalità operativa, resa possibile da un collegamento telematico tra i sistemi informatici del Comune e della Banca Popolare di Vicenza, semplifica al massimo l'utilizzo del servizio riducendo nel contempo la possibilità di commettere errori nella digitazione della somma da pagare. Il servizio consente anche il pagamento di multe accertate ma non ancora inserite nel sistema informativo comunale; in questo caso il cittadino, opportunamente guidato dalla procedura, provvederà all'input dei dati identificativi della contravvenzione; A seguito del pagamento è prodotta la quietanza liberatoria rilasciata automaticamente dallo sportello Bancomat. Il servizio è fornito senza aggravio di spese per il cittadino/utente, ad eccezione delle commissioni di addebito per operazione effettuata sul c/c bancario dello stesso, quando previste. Entro alcune settimane il servizio sarà ampliato e permetterà il pagamento della multa anche attraverso Internet utilizzando la carta di credito; la sicurezza della transazione sarà garantita dalle tecniche di identificazione, registrazione nonché di cifratura messe a disposizione dal portale "VicenzaCity.com". MONTEDISON: IL CDA CONVOCA ASSEMBLEA ORDINARIA Milano - 12 Luglio 2001 - Il Consiglio di amministrazione della Montedison, riunitosi sotto la presidenza del cav. del lav. dott. Luigi Lucchini, ha convocato, su richiesta di Italenergia Spa ai sensi dell'art. 2367 C.C., l'assemblea ordinaria degli azionisti Montedison per il giorno 9 agosto 2001 alle ore 11.30 in Milano, Foro Buonaparte 31, con il seguente ordine del giorno: "Sostituzione degli amministratori, previa eventuale loro revoca e determinazione del loro numero. ASSOSIM : DIFFONDE OGGI I DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2001 DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI SUI MERCATI MOBILIARI Milano 12 luglio 2001 - Il primo semestre 2001 è stato caratterizzato da una diminuzione dell'operatività sui mercati regolamentati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, confermando il trend già rilevato nel 1° trimestre di quest'anno; ad esempio nel comparto "Azioni", comprendente Mta, Mercato Ristretto e Nuovo Mercato, si è verificata una diminuzione del 25% dei volumi intermediati rispetto allo stesso periodo del 2000. L'unica eccezione è rappresentata dalle Opzioni Isoalfa che, rispetto al 1° semestre 2000, risultano in aumento del 76%. E' quanto emerge dal tradizionale rapporto stilato da Assosim e reso noto oggi, sui dati intermediati nei primi sei mesi del 2001. Per quanto riguarda le quote di mercato, il rapporto Assosim evidenzia quanto segue: Il comparto azioni, comprendente Mta e Mercato Ristretto, evidenzia al primo posto Euromobiliare Sim, seguita da Caboto Sim e Banca Imi, così come nel 1° trimestre di quest'anno. Nel Nuovo Mercato la maggiore quota di mercato è detenuta da Fin-eco Sim, seguita da Centrosim e Caboto Sim. Il taglio medio basso delle operazioni, una quasi assente operatività in conto proprio e la forte presenza di intermediari online tra i primi negoziatori sono caratteristiche che dimostrano la predominanza dell'investitore retail in questo segmento di mercato. Nel Mot è prima Nuovi Investimenti Sim, con Uniprof Sim al secondo posto e Caboto Sim al terzo. Sul Mcw il primo intermediario è Trading Lab Banca, società del Gruppo Unicredito, seguita da Citibank International Plc e Fin-eco Sim. Nel Trading After Hours, rilevato per la prima volta a partire dallo scorso trimestre, al primo posto si rileva Fin-eco Sim, seguita da Banca Intermobiliare d'Investimenti e Gestioni e da Euromobiliare Sim. Sull'Idem, per quanto riguarda i Futures sul Mib 30, il primo negoziatore è Eptasim, con Albertini & C. Sim al secondo posto e Banca Imi al terzo; sulle Opzioni sui titoli azionari guida la classifica Euromobiliare Sim, seguita da Banca Imi e da Giubergia Ubs Warburg Sim. Sul Minifib la maggiore quota di mercato appartiene a Nuovi Investimenti Sim, seguito da Banca Sella e da Eptasim; mentre sulle Opzioni sul Mib 30 prima è Albertini & C. Sim, con al secondo e terzo posto, rispettivamente Banca Imi e Fin-eco Sim. Sul fronte dei gruppi, guida la classifica del comparto azionario il gruppo Intesa Bci, seguito da Euromobiliare Sim e dal gruppo San Paolo Imi; sul Fib30 saldamente in testa alla classifica si trova Eptasim, con Albertini & C. Sim al secondo posto ed il gruppo San Paolo IMI al terzo. Passando ai dati aggregati, nel Cash primo è il gruppo Intesa Bci, secondo il gruppo San Paolo Imi e terzo il gruppo Monte Paschi. Sull'Idem i primi tre posti sono ricoperti rispettivamente dal gruppo San Paolo Imi, Euromobiliare Sim, Gruppo Intesa Bci. Viene confermato il taglio medio delle operazioni sul comparto azionario (+0,02% rispetto al primo semestre del 2000) nettamente in calo rispetto ai dati del 1999 (-11%) dovuto al consolidamento dell'operatività retail sul Nuovo Mercato, sul Trading After Hour e sul Trading on line. Per quanto concerne il grado di concentrazione del mercato nel comparto azionario si segnala una sostanziale stabilità rispetto ai due anni precedenti. Nel comparto azionario si può rilevare una forte presenza di intermediari italiani di matrice estera; società come Giubergia Warburg Sim, Deutsche Bank Sim, Cai Chevreux Italia Sim e Bnp Paribas Equities Italia Sim compaiono tra le prime dieci società con maggiori quote di mercato. Nel mercato dei Covered Warrant si segnano le posizioni di intermediari esteri quali Citibank Intenational Plc al secondo posto e di Societé Generale Paris al quinto. Sul comparto Tah, Societé Generale Paris è l'unico intermediario estero tra i primi dieci del comparto (decima posizione). Per quanto concerne l'Idem, sul Fib30 si può osservare al secondo posto Albertini & C. Sim, intermediario italiano di matrice estera, ed all'ottavo posto SG Securities Milano. Sul comparto Opzioni Isoa si segnala al quinto posto Societé Generale Paris, seguita da Citibank International Plc al sesto posto. Per quanto concerne gli intermediari italiani di matrice estera si evidenzia Giubergia Ubs Warburg Sim al terzo posto. Sul Mibo (opzioni sull'indice Mib30) il primo posto è occupato da Albertini & C. Sim, il settimo posto da Giubergia Ubs Warburg Sim ed il nono da Societé Generale Paris. A livello di gruppo, sugli aggregati Cash (Mta, Nuovo Mercato, Mercato Ristretto, Mot, Mcw, Tah) e Idem (Fib30, Minifib, Mibo, Isoa) primo tra gli esteri è il gruppo Societé Generale. MULTIPROPRIETÀ: IMPOSSIBILE DISFARSENE, CHI LA COMPERA NON HA PIÙ POSSIBILITÀ DI CEDERLA ESPOSTO DEL CODACONS ALL'ANTIRUST ITALIANA ED EUROPEA Roma, 12 luglio 2001 - Il mercato della multiproprietà è diventato un business non più comprensibile per i consumatori. Per chi ha acquistato un diritto di godimento in multiproprietà su un immobile diventa impossibile disfarsene cedendolo ad altri. Non esiste un mercato per questo genere di vendite, per cui l'unica soluzione per la cessione della propria quota è quella di affidarsi ad una delle numerose agenzie di intermediazione mobiliare che prontamente si offrono di occuparsene. Queste agenzie, che in pratica sono gli unici operatori del settore, e gli unici quindi in grado di assistere il consumatore nelle vendita, chiedono però somme che vanno dalle £ 500.000 alle £ 1.500.000 a titolo di spese, per la semplice gestione della pratica. Non viene garantito alcun risultato anzi, nella maggior parte dei casi le trattative finalizzate alla vendita della quota si protraggono per lungo tempo, in modo da costringere il consumatore a continuare a pagare le spese, pena la perdita dell'affare. Il risultato ultimo, estremamente pregiudizievole per il consumatore, è che questi, una volta acquistata la multiproprietà su un bene immobile, non riesce più a disfarsene. In seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai consumatori, il Codacons ha deciso di presentare un esposto all'Antitrust italiana ed europea, al fine di accertare le responsabilità dei comportamenti illegittimi adottati dalle società di intermediazione. BENZINAI: POSITIVA LA FIRMA DEL MINISTRO MARZANO SUL DECRETO CHE PREVEDE LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA DEI CARBURANTI Roma, 11 luglio 2001 - L'annuncio della firma dello schema di decreto ministeriale contenente le linee-guida per la razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti, da parte del Ministro dell'Industria Marzano, è un fatto molto positivo per tutto il settore. Ora si attende, da parte della Conferenza Stato-Regioni, il definitivo parere per la pubblicazione del decreto. La Faib/Aisa Confesercenti, la principale Associazione italiana dei benzinai, esprime un giudizio positivo sull'impegno del Ministro dell'Industria a raccogliere il lavoro fatto dalle parti sociali, dalle regioni e dal Ministero dell'Industria, Direzione Energia, nei mesi scorsi. Secondo il Segretario Nazionale della Faib/Aisa Confesercenti, Pietro Rosa Gastaldo, il piano permetterà di ottimizzare la rete distributiva chiudendo circa 3.000 punti vendita carburanti incompatibili con le norme della circolazione, urbanistiche, igienico-sanitarie ed ambientali. Questo processo comporterà anche la trasformazione degli attuali punti vendita in moderne stazioni di servizio fornite oltreché dei carburanti, di servizi non oil, e prodotti del commercio al dettaglio. L'effetto finale della razionalizzazione della rete sarà anche un abbassamento del prezzo dei carburanti da autotrazione. AUTO: L'ANFIA E L'UNRAE COMUNICANO I DATI STATISTICI PROVVISORI DEI PRIMI 6 MESI 2001 Roma, 12 luglio 2001 L'Anfia e l'Unrae comunicano statistici provvisori relativi alle consegne a clienti di i dati autoveicoli commerciali fino a 3,5 tonn. di p.t.t., per il mese di giugno e per i primi sei mesi dell'anno 2001 forniti dalle Case costruttrici e importatrici loro Associate.
UCIMU: ORDINI IN CALO DEL 17% NEI PRIMI SEI MESI 2001 PESANO IL GENERALE RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA MONDIALE E L'EFFETTO ATTESA INDOTTO DALL'ANNUNCIO DELLA TREMONTI BIS. Milano, 12 luglio 2001 - Segnano una flessione del 17,5% gli ordini raccolti dai costruttori italiani di macchine utensili nei primi sei mesi del 2001, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In base ai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu - Sistemi per produrre, su questo risultato hanno influito più gli ordini interni (-23,9%) che non quelli esteri (-9,9%). Per quanto riguarda il solo secondo trimestre del 2001, gli ordini generali hanno subito un calo del 39,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con l'indice che si colloca a 88,4 punti (base 1995=100). In questo caso la flessione più marcata (-48,3%) la fanno registrare gli ordini esteri, ancora in crescita nel primo trimestre, rispetto a quelli interni (-30,5%), con i relativi indici che si collocano rispettivamente a 88,1 e 88,8 punti. Nel 2000 gli ordini totali avevano avuto un incremento del 43,8%, in virtù dell'andamento decisamente positivo fatto registrare sia dalla domanda interna (+51,1%) che da quella estera (+35,9%). Alla base del rallentamento ci sono due ordini di ragioni: una generale e una relativa solo al mercato italiano: Il 2000 è stato l'ultimo anno della grande crescita economica statunitense del decennio scorso e un anno in cui anche l'Europa ha raggiunto tassi di sviluppo soddisfacenti. Il positivo clima economico ha influenzato il mercato dei sistemi di produzione e gli ordini accumulati delle aziende italiane hanno raggiunto livelli record. Il rallentamento in atto sia nell'Unione Europea sia negli Stati Uniti porta ad una contrazione dell'attività di investimento e quindi ad una riduzione degli acquisti di macchine utensili. Il confronto dei dati 2001 con quelli eccezionali dell'anno precedente fornisce un'impressione distorta del livello degli ordini: il valore assoluto dell'indice è ancora elevato, segno della competitività delle imprese italiane. La ragione interna del calo degli ordini è invece legata al quadro politico. Il provvedimento di detassazione degli utili reinvestiti (Tremonti bis) era stato annunciato in campagna elettorale e molti imprenditori hanno preferito rimandare le decisioni di investimento. Questa attesa si è sommata al rallentamento del ciclo e ha influito sul calo degli ordini nei primi due trimestri. "Nella seconda parte dell'anno - afferma Andrea Riello, presidente di Ucimu - Sistemi per produrre -, le imprese italiane inizieranno però a sfruttare le agevolazioni previste dalla Tremonti-bis e almeno gli ordini interni torneranno a crescere. Tanto più che la tempistica del provvedimento è migliore rispetto al 1994. Allora si sommò alla ripresa del mercato, generando una domanda così forte che la capacità produttive delle imprese italiane fu saturata. Adesso dovrebbe avere un ruolo di stimolo anticiclico che appare quanto mai tempestivo. La nuova Tremonti appare correttamente impostata anche sotto il profilo dell'aggiornamento tecnologico. Notevoli saranno i suoi effetti sia sull'ammodernamento dell'apparato produttivo sia sulla competitività complessiva del sistema Paese". D'altro canto, appare evidente l'opportunità di trasformare questo provvedimento da misura una tantum, che spinge gli investitori a concentrare in un periodo ristretto gli acquisti di mezzi di produzione e genera eccessive alterazioni nell'andamento del mercato (periodo di attesa, acquisti frenetici, crollo della domanda), in una norma permanente. A questo proposito, l'occasione offerta dai nuovi investimenti stimolati dalla detassazione potrebbe essere colta appieno se i nuovi strumenti di produzione incorporeranno in misura preponderante le più avanzate tecnologie, com'è il caso dei prodotti italiani. Questo permetterà al nostro sistema industriale di competere sui massimi livelli qualitativi. Un'evoluzione che diventa sempre più indispensabile, nel momento in cui i mercati globali vedono affacciarsi sempre nuovi concorrenti nei segmenti di prodotto caratterizzati dalla competizione sul prezzo. Perché questo sia garantito, è necessario che i costruttori italiani di beni di produzione siano messi in condizione di sviluppare nuove tecnologie tramite interventi politici ed economici che agevolino questa attività (riapertura nuovo Fit Legge 46/82, riapertura bandi Legge 140/97 art.13) al fine di creare centri di eccellenza soprattutto tra le piccole e medie imprese. La competenza, intesa come uso intelligente delle conoscenze disponibili, è dunque essenziale per l'impresa, altrimenti costretta a contrarre, con i detentori di "enabling technologies", una dipendenza strategica da cui deriverebbero pesanti perdite di guadagno. Specialmente per quanto riguarda il settore del bene strumentale, sarebbe auspicabile il sorgere di un "centro di eccellenza" frutto della partecipazione del mondo industriale, dell'Università e degli Istituti di ricerca, che, sulla base delle necessità delle Pmi del settore, operi per diffondere la conoscenza di quanto il mercato offre e, in definitiva, porti sul mercato proprie offerte di innovazione. Esso dovrebbe operare anche a supporto di quelle aziende che, per inserire innovazione nei propri prodotti, abbisognano di formare al proprio interno i corretti profili operativi. |