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1 SETTEMBRE 2001

pagina 4

 

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GALLURA: SAPORI DI TERRA E MARE

All'estremo nord della Sardegna c'è una terra frastagliata che guarda la Corsica. È la Gallura, dove la cucina di mare si alterna a quella dell'entroterra per soddisfare tutti i gusti. In questa zona, tra il mare e l'entroterra ci sono piccoli agriturismo e ristorantini, dove si possono gustare piatti a base di pesce freschissimo e carne. Uno dei prodotti piu' tipici (della Sardegna e della Sicilia) e piu' appetitosi è la Bottarga, ossia le uova del muggine o del tonno, pressate ed essiccate. La bottarga è considerata una prelibatezza per i palati più fini ed esigenti. Per informazioni varie, alloggiare e mangiare: www.santateresagallura.com

 

ABRUZZO, TERRA DI PASTA E PASTAI

Le produzioni tipiche abruzzesi, hanno origine in una terra in cui la natura è prevalentemente incontaminata e per questo i suoi prodotti sono ancora genuini e di di elevata qualità. La preparazione "casalinga" di pietanze e di dolci e la genuinità dei prodotti che l'agricoltura il pascolo e la pesca offrono sono caratteristiche della cucina abruzzese. Il piatto tipico per eccellenza sono i maccheroni alla chitarra, chiamati cosi' per il modo con cui vengonofatti, con un rudimentale telaio di legno simile a una chitarra. Altri piatti tipici che potrete assaggiare sono il "brodetto" (a base di pesce) e il famoso "Parrozzo", dolce il cui nome significa letteralmente "pane rozzo"; e ancora la pasta fatta in tutti i modi: ravioli con ricotta e formaggi cotti al forno, taglioli e pasta "alla pecorara" o "alla mugnaia". Per informazioni su alberghi e ristoranti: www.olografix.org

 

SALENTO DA GUSTARE

Il Salento e' l'estrema parte sud orientale d'Italia, dove lo Ionio si incontra con l'Adriatico e dove i sapori della cucina sanno di terra, di mare e di oriente.

In questa regione ci sono molte belle località da visitare e panorami meravigliosi creati dal mare e dal verde.

A Otranto, potrete visitare la splendida cattedrale romanica e poi fare una sosta al ristorante Vecchia Otranto, fra le bianche stradine del centro storico, dove gusterete un ottimo riso con patate, cozze gratinate e l'anguilla allo spiedo.

Inoltre, fra i prodotti tradizionali consigliamo di assaggiare i famosi taralli, preparati in maniera tradizionale e aromatizzati con rosmarino o origano, da provare con il Caciocavallo, dal gusto dolce e delicato e accompagnati da un buon vino della zona.

Per informazioni:Vecchia Otranto, tel. 0836.801.575; www.salentopoint.com

 

VIVERE UNA GIORNATA COME ÖTZI, NEL MERANER LAND DALL'8 AL 22 SETTEMBRE 2001 IN VAL SENALES SI FESTEGGIANO I DIECI ANNI DAL RITROVAMENTO DELLA MUMMIA DEL SIMILAUN

Milano, 27 agosto 2001 - In settembre, in Val Senales tutto sarà all'insegna dell' "Uomo venuto dal ghiaccio": dalla Ötzi-merenda all'Ötzi ospitalità, dall'Ötzi-Express all'Ötzi-Show Gallery

Vi piacerebbe provare a vivere, almeno per un giorno, come un uomo del Neolitico di 5300 anni fa? Ebbene, potrete farlo se andrete nel Meraner Land, in Val Senales. Qui, dall'8 al 22 settembre 2001 si festeggeranno i dieci anni dal ritrovamento della mummia del Similaun. In questi giorni tutto sarà all'insegna dell' "Uomo venuto dal ghiaccio", dalla Ötzi-merenda all'Ötzi ospitalità, dall'Ötzi-Express all'Ötzi-Show Gallery. E a ricordo del giorno effettivo di ritrovamento, avvenuto il 16 settembre 1991, a Madonna di Senales sarà inaugurato l'ArcheoParc.

Dalla Ötzi-merenda, all'Ötzi-colazione fino all'Ötzi ospitalità

Macinarsi da soli il frumento necessario per la colazione del mattino; nutrirsi di prodotti crudi, zuppe alle erbe aromatiche selvatiche, salami di pecora, cervo e manzo, latte e yogurth biologici, frutta di stagione e pane appena sfornato. Usando naturalmente stoviglie "ispirate" al Neolitico. Dall'8 al 22 settembre 2001, otto alberghi ed un maso della Val Senales proporranno ai loro ospiti un trattamento speciale in onore di Ötzi, la mummia del Similaun. I buongustai non avranno di che lamentarsi, perché in menu ci saranno anche le tradizionali pietanze a base di carne, speck e formaggi. Gli ingredienti saranno rigorosamente di provenienza biologica perché...Ötzi si nutriva solo di natura!

16 settembre 2001: al nuovo ArcheoParc Senales, Ötzi...soffierà su 5 mila e 300 candeline

A dieci anni dalla scoperta di Ötzi, il 16 settembre 2001 sarà inaugurato a Madonna di Senales (Bz) l'ArcheoParc Senales, con vista diretta sul luogo di ritrovamento. All'interno del museo si potranno vedere pannelli con gli spostamenti agro-pastorali effettuati dall'uomo 6 mila anni fa. Trattati anche gli aspetti della vita quotidiana dell'uomo del Neolitico come nutrizione, cultura, tecniche di lavorazione e sopravvivenza. Si potranno visitare anche le tre abitazioni neolitiche ricostruite all'aperto sulla base di reperti archeologici, i campi di sperimentazione di cereali e verdure del tempo ed infine cimentarsi nel tiro con l'arco, arma principe di Ötzi. I festeggiamenti culmineranno con l'accensione di ben 5 mila e 300 candeline - tanti infatti sono gli anni della mummia - sulla grande torta giubilare.

"Una giornata in compagnia di Ötzi": un'iniziativa per far divertire i ragazzi in modo intelligente

Andare indietro nel tempo, risalendo a 5300 anni fa. Questo è quanto promette l'inziativa "una giornata in compagnia di Otzi", ideata per far divertire in modo intelligente i ragazzi dai 7 ai 14 anni. Si inizierà al mattino, con un'escursione nei boschi alla ricerca di orme degli uomini del Neolitico; si passerà poi a costruire capanne, accendere fuochi e a preparare pietanze dell'epoca. Prevista anche la visita ad un maso biologico. L'escursione è prevista ogni giovedì, dalle 10 alle 16, lire 25 mila pasti inclusi, prenotazione consigliata.

A piedi, sul luogo di ritrovamento di Ötzi...oppure con l'Ötzi Express, alla grotta di ghiaccio o nel tunnel espositivo Ötzi Show Gallery

Emozioni assicurate con l'escursione guidata di 6/7 ore attraverso il ghiacciaio del Giogo Alto fino al Giogo Tisa (3210 m), dove l' "Uomo venuto dal ghiaccio" fu trovato dieci anni fa (ogni martedì, costo lire 125 mila a persona - esclusa salita in funivia, prenotazione consigliata). Chi non avesse voglia di camminare, può godere comunque la vista del ghiacciaio salendo sull'Ötzi-Express, che conduce fino ad una grotta di ghiaccio a 50 m di profondità (ogni giorno, lire 31 mila adulti e 20 mila bambini fino a 14 anni, incluso A/R con la seggiovia Grawand). Ed ancora, visitare l'Ötzi Show Gallery, tunnel espositivo situato a monte delle funivie dei ghiacciai. Le immagini esposte all'interno vi faranno conoscere nuovi particolari della vita di Ötzi (aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 16, ingresso libero).

Info: Consorzio Turistico Meraner Land - tel. 0473.200443 - fax 0473.200188 infolink:

http://www.meranerland.com  - e-mail: info@meranerland.com

 

TEATRO DI STRADA E MEDIOEVO "TOLKENIANO" APRONO IL "SETTEMBRE GORIZIANO" I SAPORI DELLA CUCINA ISONTINA SI GUSTANO INVECE CON L'INIZIATIVA "GORIZIA A TAVOLA"

Sabato 15 e domenica 16 settembre 2001: per due giorni, Gorizia sarà la capitale italiana delle Forze Armate

Alpini, bersaglieri, carristi ed avieri. Ed ancora, marinai, carabinieri e militari. Saranno oltre 14 mila i soldati che sfileranno a Gorizia alla presenza delle massime cariche dello Stato, primo tra tutti il presidente Carlo Azeglio Ciampi, sabato 15 e domenica 16 settembre 2001 in onore dei 140 anni dall'Unità d'Italia e del 54° Anniversario del ritorno di Gorizia all'Italia. La città non poteva aspirare a manifestazione migliore per coronare i festeggiamenti del Millenario, messi in atto dall'assessorato alla Cultura del Comune di Gorizia a partire dallo scorso aprile e destinati a protrarsi fino alla fine dell'anno.

Si inizia da burattini e marionette...

Tra questi, figura anche l'edizione speciale della rassegna teatrale Alpe Adria Puppet Festival (2-8 settembre 2001). Burattini e marionette saranno i principali attori delle rappresentazioni all'aperto destinate a deliziare soprattutto i bambini; previste quest'anno anche due sezioni speciali dedicate al "Teatro di figura" tedesco e al "Teatro di frontiera" sloveno.

...per passare ad "Hobbiton", saga Tolkeniana

La società Tolkeniana Italiana, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Gorizia, organizza al Castello di Gorizia dal 7 al 9 settembre 2001 una kermesse di interesse internazionale dedicata al medioevo fantastico degli scritti di Tolkien. Si inizia nella serata di venerdì 7 settembre con la messa in scena nel cortile del Castello di un "processo ad una strega" con canti, laudi e preghiere medievali di sottofondo.

Le gesta dei guerrieri di Scozia e le musiche irlandesi saranno i protagonisti della giornata di sabato 8 settembre. Al mattino ci sarà un incontro con il clan William Wallace e l'erede del condottiero scozzese. Seguiranno la conferenza "Superstizioni e credenze religiose dell'Età di Mezzo", spettacoli teatrali e musicali con danze e suoni celtici. Musica e balli irlandesi anche domenica 9 settembre, a cui seguirà la proiezione del film "The lord of the Rings". Nei giorni della manifestazione, i visitatori potranno ammirare nelle sale del Castello due mostre: "Costumi ed armi originali del film I cavalieri che fecero l'impresa" di Pupi Avati e "Le armi di Braveheart". Ci sarà anche un mercato medievale, con un settore dedicato interamente alla Scozia. Infine, tutti i pomeriggi nelle carceri del Castello, saranno proiettati film del genere "eroic fantasy".

L'ospitalità goriziana nell'anno del Millenario

In occasione del Millenario, l'assessorato alla Cultura del Comune di Gorizia propone per tutto il 2001 l'iniziativa "Gorizia a tavola", alla quale aderiscono 25 trattorie e ristoranti cittadini. I prezzi dei menu vanno dalle 20 alle 40 mila lire. Soggiorni alberghieri a partire da 100 mila lire ad un massimo di 195 mila lire per una camera doppia, colazione a buffet, in alberghi 2/3 stelle.

INFO: Comune di Gorizia - tel. 0481/383399 Apt di Gorizia - tel. 0481/386224

www.comune.gorizia.it  www.goriziamilleanni.it 

 

OCCASIONI ISTRUTTIVE IN VACANZA

Prima della ripresa scolastica i bambini saranno felici di scoprire qualche ultima occasione di vacanza per imparare, pur continuando a divertirsi. In Val Senales dall'8 al 22 settembre si festeggiano i dieci anni dal ritrovamento della mummia del Simulaun con l'apertura dell'ArcheoParc Senales dedicato ad Otzi. Qui è possibile vivere almeno un giorno come un uomo del Neolitico di 5300 anni fa, macinando il frumento, usando stoviglie dell'epoca, mangiando ingredienti di rigorosa provenienza biologica, accendendo fuochi e seguendo orme nei boschi. E in compagnia di guide si può effettuare l'escursione attraverso il ghiacciaio a 3200 metri oppure visitare la grotta di ghiaccio a 50 metri di profondità con l'Otzi-Express. Consorzio turistico Meraner Land tel.0473/200443. In Alto Adige, sono stati aperti in Valle Isarco tre originali musei divertenti e istruttivi. Il Museo provinciale delle Miniere a Vipiteno (tel. 0472/764875) e in Val Ridanna (tel.0472/656364) offre una panoramica completa delle tradizioni minerarie dell'antico Tirolo: metodi di estrazione e trasporto dei metalli, la casa del minatore e un'escursione nel sottosuolo in galleria a bordo del trenino. Il Museo provinciale della caccia e della pesca a Mareta vicino a Vipiteno (tel.0472/758121) spiega l'uso di trappole, corni della polvere, tabacchiere e come si riconoscono le tracce, i tipi di tane, i versi degli animali. Infine il Museo del Loden a Vandoies (tel.0472/868540) mostra la storia del loden, una stoffa completamente naturale, prodotta con lana di pecora di prima qualità che richiede ben cinquanta giorni di lavorazione, tra "follatura", pestatura, cardatura e aggiunta di misteriosi ingredienti. Così la stoffa di lana diventa compressa e resistente, perfetta per difendere la gente dal clima rigido di montagna. Se c'è occasione di arrivare fino a Roma, si può scoprire il nuovissimo Time Elevator Roma, il primo "ascensore del tempo" italiano aperto in via Santi Apostoli 20 (tel. 06/6990053). E' il primo spettacolo multisensoriale che racconta la storia di Roma, ripercorrendone le tappe salienti e lasciando senza fiato grandi e piccoli. Tremila anni della città più famosa del mondo, capitale dell'Impero e del Cattolicesimo fino al tempo moderno, scorrono nelle sale a impianto sonoro tridimensionale, dando l'impressione di essere dentro il film. E prima dello spettacolo statue parlanti di Cesare e Augusto intrattengono il pubblico piacevolmente.

F.D. Scotti

 

GOLOSITÀ DI FINE ESTATE

Uno scorcio d'estate alla scoperta di qualche occasione succulenta. Per esempio il banchetto che attende gli ospiti della Rocca di Soragna, un complesso fortificato nella Bassa Parmense la sera del 1 settembre, nell'ambito della Ricordanza di Sapori. Dopo l'elezione di Re Naso, ispirato a Cyrano di Bergerac, la tavola offrirà la più verace tradizione padana, con culatello, salumi della bassa, zuppa di cereali e legumi, risotto al guanciale, lombata, funghi e vini generosi. E banchetti analoghi altrettanto saporiti si svolgeranno al castello di Paderna il 7 settembre, nella Rocca di San Secondo l'8 settembre, nella Rocca di Sala Braganza il 13 settembre. Informazioni Parma Turismi tel.0521/228152. Piacenza Turismi tel.0523/305254. Nella stessa zona occasione ghiotta è il Festival del Prosciutto di Parma dal 31 agosto al 2 settembre nei dodici comuni intorno a Langhirano: prosciuttifici aperti, cena storica Convivio del Porcello, prosciutterie con specialità della cucina emiliana, un concerto di musiche verdiane. Numero verde 800165300. Anche in Trentino è tempo di mangiar bene e bere bene, tra una passeggiata e l'altra. Dal 7 al 9 settembre e dal 14 al 16 il centro storico di Rovereto si trasforma in una grande e allegra osteria nella quale si possono gustare piatti e vini tipici del Trentino. Poco lontano, nella zona di Riva del Garda, si possono scegliere due fine settimana lunghi nell'ambito della rassegna Vinum Bonum. Si comincia venerdì 14 settembre con una visita guidata alla Azienda Agricola Pisoni, a 15 km da Riva del Garda, seguita alle ore 21.00 da un concerto; nel week end successivo si visita la Cantina Sociale Mori Colli Zugna. Il sabato e la domenica si svolgono due giorni di completo relax presso il centro benessere dell'Hotel Astoria Park Hotel tel. 0464/576657. Nel vastissimo parco che circonda l'albergo Astoria, mentre i genitori sportivi possono dedicarsi alla piscina coperta e alla piscina esterna o al tennis, un'area giochi è a disposizione dei bimbi. Inoltre tutti i sabati fino al 16 settembre, l'Azienda di Promozione Turistica del Garda trentino organizza la visita guidata gratuita alla città e un aperitivo-degustazione con prodotti tipici. Informazioni e prenotazioni: ATP del Garda Trentino: tel 0464 554444. E infine a Recoaro Terme il 2 settembre si rinnova la Festa degli Gnocchi in cui nella centrale via Lelia decorata con utensili e suppellettili del mondo rurale i malgari offrono i "gnochi co la fioreta", tipico piatto antico di farina bianca e ricotta liquida che riflette tutto il sapore delle malghe di montagna e dell'alpeggio. Informazioni PromoRecoaro tel.0445/780675

 

SAN VIGILIO DI MAREBBE, TUTTE LE MAGICHE OCCASIONI DI SETTEMBRE

Dal 10 al 14 settembre San Vigilio di Marebbe, in Alta Val Badia, diventa atelier all'aperto per un originale festival artistico. Protagonista? Il legno. Basta mettere nelle mani degli scultori un tronco di cirmolo, ed ecco che prendono "vita" opere di qualsiasi foggia. E' il Simposio internazionale di sculture in legno che si svolge nella piazza trasformata per l'occasione in atelier. I concorrenti, uno per ogni nazione, saranno giudicati anche dal pubblico che si esprimerà sulla scultura più bella. Un'altra bella idea per vivere queste splendide montagne è andare a "caccia" di orsi. O meglio delle loro orme. A San Vigilio di Marebbe ogni giovedì di settembre, una guida esperta Giovanni Pescollderungg porta a scoprire il mondo degli animali in una delle valli più belle dell'Alto Adige, salendo sino alle caverne degli orsi delle Conturines (2.800 m). Nel 1987 un escursionista scoprì per caso in una di queste caverne gli scheletri di orsi spelei, una specie che prediligeva un'alimentazione vegetariana. Si tratta di una scoperta sinora unica in questa regione dolomitica. L'orso speleo si estinse circa 11 mila anni fa. Portate con voi sempre la macchina fotografica, potrebbe capitare di fare incontri eccezionali. E proprio agli amanti della fotografia, che ogni mercoledì di settembre - in un periodo in cui gli animali sono meno disturbati - è dedicata un'escursione "Fotosafari" apposita tra la flora e la fauna delle malghe del Parco Naturale. Ed ecco un suggerimento che porta sotto il cielo stellato: passeggiate al chiaro di luna. Si parte alle ore 15.30 da Pederü e si arriva sino al Rifugio Fanes ed al Lago di Limo (2.159 m). Il gioco di luci (tramonto) e ombre (quelle della luna) regala sensazioni magiche. Il rientro è previsto attorno le ore 23.30. Tanti momenti speciali da vivere. E d'eccezione è anche l'ospitalità del Hotel Monte Sella, antica dimora con un secolo di storia alle spalle che offre i comfort più moderni e raffinati oggi disponibili. Cura dei particolari, arredi e decori originali sono tra i must della Casa, a cui Norbert Cristofolini, erede della famiglia che da quasi un secolo gestisce l 'albergo, dedica tutte le sue energie: non è raro vederselo davanti, "vestito alla montanara", che propone escursioni e passeggiate alla scoperta delle bellezze della zona. La cucina dello chef Rinaldo resta ferma a saldi principi secondo cui gli ingredienti devono essere genuini e provenire da aziende agricole di fiducia dei dintorni. Così il burro, il latte e le uova vengono dal maso, le verdure dall'orto dietro casa, mentre la carne arriva da una fattoria vicina. E si sa che in Alto Adige le mucche vanno al pascolo e non allevate in batteria in catene. Poi c'è il Centro benessere. Per andare alla ricerca dell'equilibrio perduto. Per ritrovare carica ed energia. Perché pensare positivo fa bene al corpo e all'anima. Norbert ha creato il Centro Badl, un vero tempio dello "stare bene" con proposte di trattamenti ispirati alle filosofie naturali. Se gli ambienti sono realizzati con materiali non trattati, secondo i dettami del feng shui, tra i trattamenti previsti è possibile provare brechlbad (un bagno di vapore agli aromi naturali e profumi di bosco, in una stanza dal pavimento ricoperto da un tappeto di rami d'abete), wannenbad (un bagno naturale ricco di oli essenziali) e vitalogie (un trattamento per distendere la spina dorsale e per eliminare stress e affaticamenti). Per una remise en forme totale in settembre c'è la Settimana del Benessere: 700.000 lire (inclusa la mezza pensione). Per informazioni: Hotel Monte Sella (tre stelle), 39030 San Vigilio di Marebbe (BZ), tel. 0474-501034, fax 0474-501714. Sito web www.monte-sella.com  E-mail info@monte-sella.com

 

MARC LIPPMAN: EXECUTIVE CHEF DI LAS VENTANAS AL PARAISO

Edward Steiner, Managin Director e responsabile del food & beverage di Las Ventanas al Paradiso, ha recentemente annunciato la nomina di Marc Lippman quale Executive Chef dell'esclusivo resort di Los Cabos - Messico, gestito da Rosewood Hotels & Resorts.

Prima di entrare a Las Ventanas, Lippman è stato chef de cuisine dell'acclamato ristorante newyorkese Wild Blue (1998-2000) ed executive chef dell'Hotel Releigh di Miami (1993-1997).

Lippman ha studiato presso la prestigiosa "La Verande Ecole de Cuisine" di Parigi e ha continuato il suo training in alcuni fra i ristoranti più famosi, veri e propri templi della cucina come l'Apicius di Parigi, segnalato con due stelle nella Guida Michelin, il Bouley di New York, l'Hudson River Club e Grenouille.

Per i suoi menù Lippman ama utilizzare ingredienti freschi e prodotti locali che lavora con tecniche assolutamente innovative per esaltarne la loro naturale essenza e sapore. Condivide la visione di Steiner, appassionato estimatore della cucina "Baja-Maditerranean", ed elabora menù squisiti che propone nell'elegante "The Restaurant" del resort.

"E' un asso nel combinare perfettamente tradizione e creatività" ha detto Steiner riferendosi a Lippman che ha conosciuto a New York durante un tour gastronomico.

A Las Ventanas, Lippman ha creato piatti raffinati e innovativi come "Baja Rock Lobster Ceviche" con cuori di palma, succo d'arancia, hierbalunga e cilantro o "Grilled Blue Fin Tuna" con ratatuille di verdure, tapenade e mole amarillo. Per i dessert si è ispirato ai temi della cucina "Baja-Mediterranean"; tra le sue proposte vanno citati "Roasted Pineapple"con granita di Monte Xanic e Stelle di anice con crostata di rabarbaro e sorbetto di formaggio di Oaxaca. Il menù include inoltre una selezione di formaggi prodotti artigianalmente.

Con lo scopo di aiutare il resort a creare una propria cucina d'autore, Lippman collabora con una fattoria di Miraflores (circa un'ora d'auto a nord di Los Cabos), dove sta progettando, insieme a Steiner, una "Herb Garden Kitchen" che funzionerà a breve come una divertente ed educativa cucina all'aperto. Qui, sotto una gigante palapa gli ospiti del resort potranno imparare a preparare molti dei piatti proposti a Las Ventanas utilizzando erbe aromatiche e frutta appena raccolti. La fattoria, gestita da tre fratelli, fornisce attualmente tutta la frutta e la verdura necessarie al resort.

"Forte del legame con i vari tipi di peperoncino, spezie e materie prime, la ricca eredità culinaria messicana offre le fondamenta per una perfetta esplorazione sensoriale, ha detto Lippman il cui piatto più memorabile e richiesto rimane il "Sea Grill's Tuna Taco, fette di pinna di tonno con avocado, spezie locali e insalata di agrumi.

Lippman si è recentemente ispirato a tradizionali menù messicani, rivisitati secondo un'ottica più moderna, per preparare nuovi piatti che vengono già proposti con successo nell'informale Sea Grill, in riva al mare.

Tra le varie iniziative in programma a Las Ventanas, un barbecue settimanale sulla spiaggia in perfetto stile messicano a base di carne, cacciagione, pollame e pesce. Il menù includerà inoltre fresche insalate e le tradizionali tapas.

Situato sull'estremità della penisola messicana della Baja, Las Ventanas ha creato nuovi e, se possibile, ancora più alti criteri di ospitalità e servizio fin dalla data della sua apertura avvenuta nel 1997. Il resort è costituito da 61 suite straordinariamente spaziose con interni sobri ed eleganti e curati nei minimi dettagli. Ogni suite offre fantastiche panoramiche ed è dotata persino di telescopio per osservare le stelle. Tra i numerosi servizi offerti, la grande varietà di menu del Sea Grill in riva al mare, il caratteristico Ceviche & Tequila Bar, l'adiacente campo da golf e l'esclusivo Centro Salute e Bellezza. Infolink: www.rosewoodhotels.com

 

LE COLLINE MORENICHE DEL GARDA UN ITINERARIO DI IMMAGINI TRA IL VERDE, LA STORIA E LA CULTURA DELL'OSPITALITA'

A pochi minuti da Mantova e dal Lago di Garda è possibile immergersi in un ambiente di verde e tranquillità: le Colline Moreniche.

L'itinerario si snoda attraverso alcuni luoghi storici caratterizzati dalla presenza di significativi esempi di arte lombarda:

Castiglione delle Stiviere, la città di San Luigi Gonzaga, di cui conserva preziose memorie in uno splendido museo e nel Santuario a lui dedicato, è famosa nel mondo anche per il Museo Internazionale della Croce Rossa. Ricca di palazzi e dimore antiche è oggi centro economico e produttivo d'avanguardia nel mantovano.

Il clima risente dell'influsso mitigante del vicino Garda. Il Duomo, maestosa testimonianza neoclassica (1761), contiene affreschi caravaggeschi; in questo spazio vennero raccolti numerosi feriti della battaglia risorgimentale, episodio che permise la fondazione della Croce Rossa Internazionale da parte dello svizzero Henry Dunant. Nel piazzale antistante, una riproduzione in bronzo della pietà di Michelangelo ricorda l'importante avvenimento (1859);

Cavriana, con una splendida pieve romanica ed il Museo archeologico allestito nella villa Mirra, una residenza cara ai Gonzaga, è un luogo di insediamenti antichissimi come testimoniano i molti reperti archeologici. Bande, un piccolo centro del Comune di Cavriana, rivendica addirittura la paternità di Virgilio, sommo Poeta della Latinità.

Il Museo Archeologico, ubicato presso Villa Mirra-Siliprandi, conserva oggetti dell'età del bronzo e romani provenienti da scavi compiuti in questa zona. Villa Mirra è la più importante dimora signorile del Comune. Nel corso degli anni ha subito restauri e trasformazioni, mantenendo però la grande dignità che le deriva dall'aver ospitato re e capi di stato;

Medole, con i celebri marmorei portali d'epoca, ospita un rarissimo esemplare di torre a tre mura e, nella parrocchiale, una pala del Tiziano ed un gruppo in terracotta attribuito al Mazzoni.

Colpiscono immediatamente i bei portali in marmo tutti edificati tra il '600 e il '700, una lunga teoria di rilievi che impreziosiscono le modeste facciate dei palazzi, quindi, i ricordi storici, perché Medole fu luogo di attraversamenti di truppe per le note vicende risorgimentali. Fu teatro di battaglie ed accolse feriti e caduti;

Monzambano, celebre per la località di Castellaro Lagusello, uno degli angoli più suggestivi del mantovano, con il castello duecentesco ed il laghetto a forma di cuore, da' inizio alla dolce passeggiata lungo la valle del Mincio che conduce fino a Mantova e quindi al Po. L'antico borgo, su una collina alta circa 90 metri, si annuncia con torri e mura di un antico castello (XII secolo) costruito dagli Scaligeri;

Ponti sul Mincio, con le famose ville ed uno splendido castello, è il paese mantovano più vicino al lago di Garda. La collina, qui, s'incunea tra il bresciano e il veronese.

Ponti fu Scaligera fino al 1386; lo testimonia il castello (Xll secolo) con i caratteristici merli guelfi.

Da segnalare l'intensa produzione vitivinicola, centro di raccolta e vinificazione delle pregiate uve DOC dell'Alto Mantovano;

Solferino, con un castello sede dei Gonzaga, la rocca medievale, i vasti parchi, il Memoriale della Croce Rossa, ospita con San Martino i monumenti ed i cimeli della famosa battaglia del 1859;

Volta Mantovana, con il cinquecentesco palazzo Cavriani già sede dei Gonzaga (ora sede municipale), il castello e villa Venier, fu baluardo anti-scaligero e anti-visconteo, attribuito definitivamente al mantovano nel 1367 dall'imperatore Carlo IV.

La regione collinare comincia da questa zona, con una rapida impennata della strada che conduce al Garda di cui già si avvertono gli effetti climatici, quell'aria capace di stagionare al meglio i prelibati prosciutti portati dalla pianura.

La passeggiata nel circondario di Volta è davvero suggestiva: le frazioni, piccole e ospitali, conservano altre stimolanti curiosità, non ultime quelle enogastronomiche tipiche.

Pozzolengo, nel bresciano, con il suo castello medievale e la badia di San Vigilio, ha antiche origini e vicende storiche travagliate: molte le genti più o meno pacifiche che si sono succedute, dagli etruschi ai latini, dagli Ungari alla Serenissima fino alle armate napoleoniche.

Cuore e centro della vita locale è stato il castello: costruito nel Medioevo sotto il dominio di Brescia, sui resti di un più antico villaggio fortificato che resistette ai barbari, offre spunti di visita insoliti. Innanzitutto perché è abitato e ripropone, nell'impianto logistico delle attività che si svolgono al suo interno, la struttura e l'organizzazione quotidiana dell'epoca medioevale, e poi perché tra i ruderi della chiesetta di San Lorenzo, di cui resta l'abside, s'intravedono frammenti di bellissimi affreschi trecenteschi.

La buona tavola e i vini di produzione locale completano il quadro dell'ospitalità turistica locale, improntata ad un relax fatto di quiete e suggestione; anche il clima, temperato tutto l'anno grazie all'influenza del grande bacino gardesano poco lontano, contribuisce a rendere il soggiorno in questa porzione del rilievo morenico distensiva e piacevole.

 

IL 3 SETTEMBRE DOPO PARIGI APRE A MANTOVA LA MOSTRA UN PAESE INCANTATO ITALIA DIPINTA DA THOMAS JONES A COROT

190 opere esposte nelle Fruttiere di Palazzo Te, fra cui venti dipinti non presenti nella tappa francese.

Il paesaggio italiano e gli artisti europei (francesi, inglesi, russi, tedeschi, scandinavi) che lo dipinsero tra il 1780 e il 1830 saranno al centro del grande evento d'arte che si terrà a Mantova (Palazzo Te) dal 3 settembre al 9 dicembre 2001.

La mostra UN PAESE INCANTATO. Italia dipinta da Thomas Jones a Corot, ideata da Anna Ottani Cavina e realizzata dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te insieme alla Réunion des Musées Nationaux con il sostegno di Telecom Italia, presenta nella sua tappa italiana alcune differenze rispetto all'esposizione del Grand Palais a Parigi (3 aprile - 9 luglio).

Le 190 opere (oli su tela, oli su carta e acquerelli) esposte in Palazzo Te, fra cui venti dipinti non presenti in Francia, "documentano - secondo il curatore Anna Ottani Cavina - un periodo che inizia negli anni ottanta del Settecento, quando il viaggio in Italia voleva dire l'incontro con l'antichità, gli scavi, le città dissepolte di Ercolano e Pompei, in altre parole il clima neoclassico. In questo scorcio di secolo la natura faceva il suo ingresso nella pittura. Il tema era inedito, affascinante. Il paesaggio sentito per così dire "da dentro", non più visto come un mondo da misurare e conoscere nell'ottica razionalista del Settecento".

La mostra è divisa in 13 sezioni tra cui si segnalano quelle dedicate all'origine comune dei pittori (Il plein air dei francesi, I tedeschi in Italia, Geometrie luminose. I nordici in Italia, ...), alla "filosofia" degli artisti (Lo sguardo illuminista, Dipingere nella natura, Paesaggio come stato d'animo, ...) e ai singoli pittori (Louis Gauffier, un pittore al lavoro fra natura e atelier, La sintesi di Corot, ...), arrivando fino al 1830.

UN PAESE INCANTATO
Italia dipinta da Thomas Jones a Corot
Mantova, Palazzo Te
3 settembre - 9 dicembre 2001
Biglietti: L.12.000 intero; L.10.000 ridotto; L.8.000 gruppi
Orari: da martedì a domenica 9.00 - 18.00. Lunedì 13.00 - 18.00
Catalogo Electa (L.70.000 in mostra; L.100.000 in libreria)
Biglietteria di Palazzo Te Tel. 0376.323266 Sito web: www.centropalazzote.it  e-mail: segreteria@centropalazzote.it

 

NEI CASTELLI DEL DUCATO DI PARMA E PIACENZA L'AUTUNNO HA I COLORI DELL'ARTE

"Il tormento e l'estasi" alla reggia di Colorno. I "sigilli, i Codici del Vaticano e i capolavori degli Archivi Segreti" al Castello di Felino. E per chi ama la buona cucina... E' la più importante retrospettiva di Giovanni Lanfranco (1582-1647), il pittore che più di ogni altro ha segnato il passaggio tra l'arte del Caravaggio e lo stile barocco. Le sue Madonne illuminate dalla grazia, i santi, i principi vestiti di sete, le dame ingioiellate con i volti che tradiscono sentimenti di "tormento ed estasi", dall'8 settembre al 2 dicembre vi danno appuntamento nelle sale color pastello della Reggia di Colorno: la residenza dei Farnese, dei Borbone, della duchessa Maria Luigia d'Austria, che creò il magnifico giardino alla francese da poco restaurato (orari: dal martedì al venerdì, 9,30-18,30; sabato, domenica e festivi, 9,30-19,30. Chiuso il lunedì. Biglietti: intero 15.000 lire; ridotto 12.000 lire. Tel. 0521-312545. E-mail comitatofarnese@libero.it sito web www.giovannilanfranco.it). Le 150 opere di Giovanni Lanfranco valgono bene una gita fino a Colorno (a 12 km da Parma), ma anche in un altro castello dell'antico Ducato di Parma e Piacenza. Nel Castello di Felino (a 18 km dal capoluogo di provincia), continua, fino al 30 settembre, la grande mostra dei capolavori segreti del Vaticano: i 94 sigilli d'oro eseguiti nell'arco di 700 anni che prima d'ora non erano mai stati esposti al pubblico, i rari codici manoscritti conservati alla Biblioteca Apostolica Vaticana, il cofanetto con l'unica riproduzione della bolla con la quale Bonifacio VIII indisse, nel 1300, il primo Anno Santo. La visita vi ha messo appetito? Nell'ala padronale del Castello di Felino, la Locanda della Moiana (tel. 0521-336020) è un punto di riferimento per i buongustai della zona. Non solo: in settembre ci sono ancora quattro appuntamenti con "Ricordanze di sapori", la kermesse gastronomica con menù d'epoca nelle sale e nei cortili di quattro castelli (Soragna, Paderna, San Secondo e Sala Baganza. Per chi ama il tutto organizzato: Chiariva Dmc (tel. 0521-288494, e-mail info@chiarivadmc.com  propone weekend con visita ai castelli e alla mostra di Giovanni Lanfranco a Colorno. I prezzi? 393.000 lire (euro 203) compresi due notti in hotel a 4 stelle a Parma con prima colazione, cena in un ristorante tipico, degustazione di salumi e formaggi in un locale storico, biglietto d'ingresso alla mostra e visita guidata alle rocche di San Secondo, di Soragna e di Fontanellato. Per informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, tel. 0521-829055, E-mail info@castellidelducato.it  Sito web www.castellidelducato.it

 

SEBASTIÃO SALGADO. IN CAMMINO

La 51° Festa provinciale de l¹Unità di Modena ospiterà dal 30 agosto al 24 settembre la straordinaria mostra In Cammino di Sebastião Salgado. Le immagini raccolte dal grande fotografo Sebastião Salgado sulle strade delle migrazioni e riunite nella mostra In Cammino, testimoniano la dimensione di massa di questo evento cruciale del nostro tempo e restituiscono la condizione umana dell¹individuo, emigrante per scelta o per necessità. La mostra, che racconta in trecento fotografie il drammatico movimento dei popoli nei cinque continenti, è presentata dalla 51° Festa Provinciale de l¹Unità in collaborazione con Contrasto. Le foto esposte costituiscono un documento storico sull¹umanità in cammino frutto di un progetto di indagine fotografica che dal 1993, Sebastião Salgado, con la sua agenzia Amazonas, ha realizzato su quella che si può definire la ³grande saga² del nostro tempo: le migrazioni di massa. In sette anni di lavoro, attraverso più di trentacinque paesi, il fotografo brasiliano ha percorso le diverse strade dell¹esodo per documentare l¹epopea di centinaia di milioni di persone che spezzano i legami con le loro radici opponendosi a una stabilità a volte millenaria, cercando se stessi in un viaggio verso altre destinazioni.

Il progetto è diviso in 5 capitoli.

EMIGRANTI E RIFUGIATI: L'ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA
Quasi sempre, chi emigra lascia la propria casa colmo di speranza, mentre di solito i rifugiati sono spinti dalla paura. Ma gli uni e gli altri sono animati dall¹istinto di sopravvivenza. Travolti da un vortice di miseria e violenza che va oltre la loro comprensione, per loro l¹unica via d¹uscita è partire. Molti emigranti che provengono dal Terzo mondo si dirigono alla volta di grandi città, dove spesso si ricongiungono con familiari partiti prima di loro e con il passar del tempo si costruiscono rudimentali alloggi. Ma i più ambiziosi fanno rotta per gli Stati Uniti o per l¹Europa. Il viaggio è lungo e irto di pericoli, ma agli occhi di messicani, marocchini, vietnamiti, russi e tanti altri, i rischi sono giustificati dal sogno di una vita migliore. E se riescono a raggiungere la loro destinazione, di rado si voltano indietro. Nessuno diventa rifugiato per scelta. Eppure i civili sono le prime vittime dei conflitti regionali del nostro tempo. Milioni di curdi, afgani, bosniaci, serbi e kosovari sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi e dalle loro città. E al pari dei palestinesi, che vivono da decenni in campi profughi, il loro sogno è tornare a casa. Ma per alcuni la rottura con il passato diventa irreversibile: da rifugiati divengono esuli, e da esuli emigranti.

LA TRAGEDIA DELL¹AFRICA: UN CONTINENTE ALLA DERIVA
L’Africa vive ormai da tempo il trauma della sofferenza e della disperazione, e i suoi popoli recano le profonde cicatrici della povertà, della fame, della corruzione, del dispotismo e della guerra. A queste piaghe si è ora aggiunto l¹Aids, che sta decimando la popolazione di molti paesi dell’Africa centrale e meridionale. Quasi ovunque si sono estinte le speranze suscitate dalla conquista dell¹indipendenza, che ormai risale a quarant¹anni fa. Quasi ovunque, la situazione è in via di peggioramento. Una rara eccezione è costituita dal Mozambico, dove la guerra civile è finalmente terminata dopo decenni, consentendo a centinaia di migliaia di rifugiati di tornare alle proprie case. Invece la guerra infuria ancora in Angola e nel Sudan meridionale, costringendo milioni di persone alla fuga. E, come sempre, i civili, fra cui una miriade di bambini, sono pedine impotenti di un gioco di denaro e potere i cui protagonisti sono i capi politici, religiosi e tribali. A volte si ha l¹impressione che Stati Uniti ed Europa abbiano abbandonato l¹Africa, considerandola irrecuperabile. Di certo hanno fatto ben poco per mettere fine al genocidio del Ruanda nel 1994, in cui sono periti, secondo le stime, un milione di Tutsi. In seguito, il conflitto ha oltrepassato i confini del Ruanda riversandosi nello Zaire (oggi Congo), dove centinaia di migliaia di rifugiati Hutu sono le nuove vittime dei conflitti etnici alla base delle vicende politiche dell¹Africa centrale. Ormai sono entrati in guerra anche i vicini del Congo.

AMERICA LATINA: ESODO DALLE CAMPAGNE, CAOS NELLE CITTÀ
La storia recente dell¹America Latina è caratterizzata dalla migrazione di decine di milioni di contadini verso le aree urbane. Fin dall¹epoca coloniale, le migliori terre coltivabili del continente sono in mano a una minoranza ricca, mentre la popolazione rurale è da sempre di una povertà estrema. Oggigiorno, la meccanizzazione dell¹agricoltura e l¹uso sempre più frequente di terre coltivabili a pascolo per il bestiame hanno ulteriormente ridotto le possibilità occupazionali per i contadini senza terra. Intanto le famiglie crescono, e l¹unica via d¹uscita diventa l¹emigrazione. Ma vi sono comunità che si rifiutano di darsi per vinte: gli indios del Rio delle Amazzoni lottano per non cedere le terre che appartengono da sempre alle loro tribù a chi specula sull¹oro e alle imprese del legname; i ribelli zapatisti del Messico meridionale combattono per recuperare le terre che gli alleati del regime politico hanno confiscato illegalmente; in Brasile, il movimento dei ³senzaterra², divenuto ormai una forza politica ben organizzata, occupa sempre più frequentemente le aziende agricole improduttive appartenenti a privati, sfidando la repressione posta in atto dai proprietari. Tuttavia, per gran parte della popolazione rurale dell¹America Latina la battaglia è ormai perduta: in Ecuador vi sono villaggi montani popolati quasi esclusivamente da donne e bambini, perché tutti gli uomini sono emigrati nelle città o nelle zone costiere. E in tutto il continente latino-americano, il prodotto inevitabile di quest¹esodo sono metropoli gigantesche, afflitte da problemi di gestione insolubili, come Città del Messico e San Paolo del Brasile: qui, soffocati da bidonville popolate da migranti, neanche i privilegiati sfuggono più alla violenza urbana.

ASIA: IL VOLTO NUOVO DEL MONDO URBANO
La fuga dalla miseria delle campagne ha dato all¹Asia un nuovo profilo urbano. Per i contadini del Bihar, uno degli Stati dell¹India, per gli agricoltori di Mindanao, un¹isola delle Filippine, per i pescatori del Vietnam, le città esercitano un magnetismo irresistibile. Attratti dal miraggio della vita cittadina presentato dalla televisione, i migranti molto spesso non immaginano gli stenti e le privazioni che li attendono. E così, l¹esodo continua. Dal Cairo a Shanghai, da Istanbul a Jakarta, da Bombay a Manila, questa migrazione di massa, cui contribuisce l¹alto tasso di natalità, ha dato vita a megalopoli estesissime. Già oggi, la maggioranza delle più grandi città del mondo si trova in Asia. Il trend è irreversibile: la rapida crescita economica che ha caratterizzato gli anni Ottanta e gran parte degli anni Novanta ha accelerato l¹espansione delle metropoli, ma quando le economie asiatiche, alla fine degli anni Novanta, hanno conosciuto una crisi breve ma acuta, nessuno di quanti erano emigrati in città ha fatto ritorno al proprio villaggio. Forse il cambiamento più repentino è stato quello di Shanghai: in appena dieci anni questa metropoli della Cina meridionale si è trasformata fino a diventare irriconoscibile. Eppure, nonostante i lussuosi complessi finanziari e i centri commerciali che caratterizzano la ³nuova² Cina, Shanghai è ancora lontana dall'offrire un lavoro e un alloggio adeguato a una popolazione cresciuta a dismisura. In questo senso, essa è emblematica di tutte le megalopoli: a tutt'oggi, una vita migliore per gli emigranti poveri è più una promessa che una realtà.

RITRATTI DI BAMBINI IN CAMMINO
I bambini che compaiono in queste fotografie sono simili ad altre decine di milioni di bambini che vivono nelle bidonville, nei campi profughi e nelle comunità rurali dell¹America Latina, dell¹Africa, dell¹Asia e dell¹Europa. In questo senso sono stati scelti a caso. D¹altra parte, sono dotati di un¹orgogliosa individualità, perché - in un senso diverso ma molto reale - hanno scelto loro di farsi fotografare. Un bel giorno, hanno visto uno straniero con la macchina fotografica: elettrizzati da quella novità, hanno cominciato a schiamazzare tutti eccitati. Poi, come compenso per aver consentito al visitatore di lavorare in pace, sono stati invitati a mettersi in fila per essere fotografati. Di colpo il loro comportamento è cambiato: sono sfilati uno a uno davanti alla macchina fotografica, e sono stati loro a decidere in che modo farsi ritrarre. In tutte le situazioni di crisi, le prime vittime sono i bambini, innocenti per definizione poiché non hanno alcun controllo sul proprio destino. Ma se è vero che le loro storie sono quelle dei loro genitori, è anche vero che i bambini hanno un modo tutto loro di viverle e di raccontare la propria vita. Attraverso gli abiti che indossano, la posa che assumono, attraverso l'espressione del viso e degli occhi, i bambini raccontano la loro tristezza e la loro sofferenza. Ma qualche volta parlano anche di allegria e di speranza... o così ci piace credere. La verità è che noi adulti possiamo soltanto immaginare che cosa provano questi bambini. Ma almeno, qui li vediamo come loro stessi hanno scelto di essere visti. Davanti all¹occhio della macchina fotografica sono soli. E forse per la prima volta nella loro giovane vita, possono dire: ³io sono². La mostra In Cammino, a cura di Lélia Wanick Salgado, verrà esposta in tutti i più grandi musei del mondo in un tour che durerà circa due anni Modena, 51° Festa Provinciale de l¹Unità Ponte Alto 30 agosto ­ 24 settembre 2001 tutti i giorni dalle 18 alle 24 ingresso libero per le scuole aperture straordinarie su prenotazione tel. 059/582811 INFORMAZIONI Tel.059/582811

 

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