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"IST 2001", LA MANIFESTAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEDICATA ALLE TECNOLOGIE PER LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE, AVRÀ LUOGO QUEST'ANNO A DÜSSELDORF DAL 3 AL 5 DICEMBRE 2001. Duesseldorf, 14 settembre 2001 - La manifestazione "Ist 2001" (Tecnologie per la società dell'informazione 2001) si svolgerà quest'anno a Düsseldorf e sarà incentrata sul tema "Tecnologie al servizio del cittadino". In tale occasione, la Commissione europea ha operato in stretta collaborazione con il Ministero dell'economia, delle Pmi, dell'energia e dei trasporti del land della Renania Sett.-Vestfalia (Germania). Erkki Liikanen, Commissario europeo responsabile per le imprese e per la società dell'informazione, parteciperà all'evento e pronuncerà discorsi introduttivi su vari temi. In che modo le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni potranno migliorare la competitività dell'Europa e la qualità della vita di tutti i cittadini europei? Quali saranno le principali sfide tecnologiche del futuro? In che modo l'Unione europea può contribuire a potenziare la società dell'informazione in Europa? Questi sono alcuni dei temi che verranno discussi a Düsseldorf il prossimo dicembre. Il tema centrale "Tecnologie al servizio del cittadino" sarà affrontato nel quadro di sessioni di conferenza ma anche di una serie di esposizioni. "Ist 2001" sarà inoltre un'occasione per analizzare la priorità rappresentata dalle tecnologie della società dell'informazione nell'ambito del nuovo programma quadro di Rst dell'Unione europea per il periodo 2002-2006. Tradizionalmente, è in tale occasione che sono designati e premiati i tre vincitori del concorso europeo delle tecnologie per la società dell'informazione. Il concorso, frutto dell'iniziativa congiunta di Euro-Case (Consiglio europeo delle scienze applicate e dell'ingegneria) e del programma Tsi, premia le innovazioni più promettenti - quelle più suscettibili di diventare un successo commerciale - nel settore delle applicazioni e dei servizi delle tecnologie dell'informazione. Con temi che spaziano dalla criminalità informatica alle attività del tempo libero, fino alle nanotecnologie, e un programma in cui sono stati illustrati circa 150 progetti innovativi, la manifestazione organizzata l'anno passato a Nizza ha attirato più di 3.000 partecipanti europei ed extraeuropei. Nel corso degli anni, la conferenza-esposizione Ist è divenuta uno degli eventi di maggiore rilevanza della Commissione europea, in quanto offre all'industria e agli specialisti delle tecnologie dell'informazione un'occasione unica per seguire da vicino le iniziative di punta in materia di innovazione in Europa, per scambiare esperienze ed idee, instaurare o rinnovare collegamenti essenziali. Per informazioni sui più recenti aggiornamenti del programma dell'evento "Ist 2001" infolink: http://europa.eu.int/information_society/newsroom/istevent/index_en.htm Chi intende partecipare ad "IST 2001" è pregato di contattare il seguente indirizzo: Infso-Ist2001Press@cec.eu.int SEMESTRALE GRUPPO OLIVETTI AL 30 GIUGNO 2001 RICAVI CONSOLIDATI: 16.189 MLN EURO (+9,2%) EBIT CONSOLIDATO: 2.962 MLN EURO (STABILE) RISULTATO ANTE AMMORTAMENTO TELECOM ITALIA: - 438 MLN EURO Ivrea, 14 settembre 2001 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2001. Il raffronto delle risultanze del primo semestre 2001 con quelle del primo semestre 2000 è influenzato dalla disomogeneità delle aree di consolidamento. I dati del primo semestre 2001 riflettono infatti sia l' entrata nell'area di consolidamento di Telecom Italia del Gruppo Entel Chile, di alcune Società brasiliane di telefonia mobile e delle acquisizioni effettuate dal Gruppo Seat Pagine Gialle, sia l'uscita del Gruppo Sirti e del Gruppo Italtel. Inoltre alcune realtà (fra le quali il Gruppo Seat PG), consolidate solo a patrimonio al 31 dicembre 2000, nel primo semestre 2001 sono state consolidate integralmente anche per le partite economiche. Bilancio consolidato - I ricavi netti nel primo semestre 2001 sono stati di 16.189 milioni di euro (di cui 15.589 milioni realizzati dal Gruppo Telecom Italia, al lordo delle quote spettanti ai gestori terzi di telecomunicazioni), con un incremento del 9,2% rispetto al primo semestre 2000. I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti, ammontano a 13.377 milioni di euro (12.125 milioni nel primo semestre 2000), di cui 12.057 milioni relativi al Gruppo Telecom Italia. In particolare, gli ammortamenti stanziati nel primo semestre 2001 ammontano complessivamente a 3.922 milioni di Euro (di cui 3.211 relativi al Gruppo Telecom Italia), con un aumento di 487 milioni rispetto al primo semestre 2000, e comprendono 649 milioni di Euro per l'ammortamento dell' avviamento di consolidamento di Telecom Italia. Il risultato ante proventi e oneri non ricorrenti, interessi e imposte è positivo per 2.812 milioni di Euro, pari al 17,4% dei ricavi (2.704 milioni nel primo semestre 2000). I proventi non ricorrenti, pari a 483 milioni di Euro, di cui la maggior parte (410 milioni) realizzati dal Gruppo Telecom Italia, derivano principalmente da cessione di partecipazioni, dal sovrapprezzo incassato da Lottomatica a seguito della quotazione in Borsa, e dalla riduzione della multa inflitta a Tim dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Gli oneri non ricorrenti, pari a 333 milioni di Euro, sono attribuibili per la quasi totalità al Gruppo Telecom Italia per interventi di riduzione degli organici del Gruppo, per il contributo straordinario all'Inps a seguito della soppressione del Fondo Previdenza Telefonici e per accantonamenti per rischi e oneri effettuati da Tim. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 2.962 milioni di Euro (18,3% del fatturato), sostanzialmente invariato rispetto al primo semestre 2000 nonostante l'aumento degli ammortamenti per 487 milioni di euro rispetto al primo semestre 2000. I proventi netti da partecipazioni (62 milioni di euro) concernono dividendi da Società controllate e collegate e plusvalenze dalla cessione di partecipazioni. Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari, al netto, ammontano complessivamente a 1.236 milioni di euro, in aumento di 455 milioni rispetto al primo semestre 2000. Tali oneri finanziari concernono per 794 milioni il Gruppo Telecom Italia e per 442 milioni essenzialmente l' indebitamento di holding di Olivetti (questi ultimi in riduzione di 77 milioni di euro in conseguenza soprattutto del rifinanziamento a minor costo di una parte consistente del debito). Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo di 957 milioni di euro, in gran parte (773 milioni) relativi al Gruppo Telecom Italia e dovuti principalmente alla quota di competenza del Gruppo dei risultati netti delle Società controllate e collegate, le cui partecipazioni nel bilancio consolidato sono state valutate con il metodo del patrimonio netto. Le imposte sul reddito del periodo sono state stimate in 1.226 milioni di euro, pressoché interamente attribuibili al Gruppo Telecom Italia. Il risultato consolidato netto, dopo le imposte e dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza (692 milioni di Euro), è negativo per 1.087 milioni di euro. Prima dell'ammortamento dell' avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia, il risultato consolidato netto è negativo per 438 milioni (per oltre metà generato dalla svalutazione ai valori di mercato dei titoli in portafoglio classificati come disponibilità finanziarie). Al 30 giugno 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 28.912 milioni di euro (13.242 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza) rispetto a 31.366 milioni di euro al 31 dicembre 2000 (13.856 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza). Sempre al 30 giugno 2001 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti è pari a 41.911 milioni di euro. L'incremento di 4.387 milioni rispetto al 31 dicembre 2000 deriva dal fabbisogno del Gruppo Telecom Italia (5.430 milioni, inclusa la variazione del perimetro di consolidamento), parzialmente compensato dalla riduzione dell' indebitamento finanziario delle altre Società del Gruppo Olivetti (1.043 milioni). All'aumento dell'indebitamento hanno essenzialmente contribuito gli investimenti di Telecom Italia per circa 5 miliardi di euro in ambito internazionale (Turchia, Brasile, Cile) e i dividendi per 2,5 miliardi di euro distribuiti dal Gruppo Olivetti a terzi. Al 30 giugno 2001 i dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse nell'area di consolidamento erano 126.869 (120.973 al 31 dicembre 2000). L 'incremento è dovuto all'ampliamento del perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia. La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2001 con una perdita di 649 milioni di euro, risultato che include 108 milioni di euro di svalutazione delle partecipazioni Seat PG e non riflette dividendi da Telecom Italia S.p.A. (che deriveranno dall'esercizio 2001) e relativi crediti di imposta, che saranno contabilizzati per competenza il 31 dicembre prossimo. Il confronto delle risultanze economiche con il primo semestre 2000 (perdita di 74 milioni) non è significativo poiché dal 1° ottobre 2000 è decorsa l'efficacia contabile della fusione per incorporazione di Tecnost in Olivetti e pertanto gli oneri finanziari di ampia parte del debito di holding nel primo semestre 2000 erano contabilizzati da Tecnost S.p.A. mentre a partire dal 1° ottobre 2000 gravano interamente sui conti di Olivetti S.p.A.. Al 30 giugno 2001 il patrimonio netto della Società è pari a 13.957 milioni di Euro (13.937 al 31 dicembre 2000) e l'indebitamento finanziario netto è di 17.421 milioni di Euro (17.991 al 31 dicembre 2000). Evoluzione prevedibile della gestione nell'esercizio 2001 - Il risultato della Capogruppo Olivetti S.p.A. dell'intero esercizio 2001 dipende - come per gli ultimi due esercizi - dall'ammontare dei dividendi di Telecom Italia relativi all'esercizio stesso (che saranno assunti al 31 dicembre 2001) e, inoltre, dall'andamento delle quotazioni delle azioni Seat PG rivenienti dalla scissione di Telecom Italia nel contesto dell' operazione Tin.it (che hanno generato nel primo semestre una svalutazione di 108 milioni di euro per adeguamento alla quotazione media del mese di giugno di 1,2 euro). Gli investimenti per lo sviluppo effettuati da Telecom Italia influenzeranno il risultato consolidato del Gruppo Olivetti per l'aumento di oneri quali l'ammortamento degli avviamenti su acquisizioni realizzate, le perdite da start-up delle Società consolidate e gli interessi passivi derivanti dal maggior indebitamento. Considerata inoltre l'eventualità di ulteriori svalutazioni di titoli in portafoglio in relazione all'andamento dei mercati finanziari, e nonostante il trend in diminuzione degli oneri finanziari derivanti dall' indebitamento di Olivetti, non è prevedibile per l'intero esercizio il conseguimento di un utile consolidato ante ammortamento dell'avviamento per l'acquisizione di Telecom Italia. Nel corso del primo semestre 2001 Olivetti e Telecom Italia hanno realizzato alcune importanti operazioni finanziarie: Olivetti S.p.A. - l'operazione di aumento di capitale (azioni con warrant) ed emissione di prestito obbligazionario convertibile, per un incasso complessivo di 2,17 miliardi di euro, conclusa nei primi mesi dell'anno; l'emissione nel mese di giugno di un prestito obbligazionario non convertibile con collocamento privato per un importo di 400 milioni di euro a tasso variabile e durata biennale, utilizzato per il rifinanziamento a condizioni meno onerose di parte del debito di Olivetti. In luglio è stato inoltre effettuato con successo il collocamento di obbligazioni per un importo totale di 800 milioni di euro mediante riapertura di due prestiti obbligazionari emessi nel 1999 con scadenze 2004 e 2009. Gruppo Telecom Italia - nel mese di marzo è stato emesso un prestito obbligazionario, della durata di cinque anni, convertibile in azioni Tim o Seat, per un importo complessivo di 2,5 miliardi di euro; in aprile sono state collocate sui mercati internazionali emissioni obbligazionarie per un importo complessivo di 6 miliardi di euro; in giugno è stato avviato con una prima operazione da 700 milioni di euro un programma di securitisation di bollette telefoniche Oltre al Gruppo Telecom Italia, Olivetti controlla Società con attività industriali, commerciali e di servizi che nel primo semestre 2001 hanno progredito nei propri piani di sviluppo realizzando risultati positivi: Gruppo Olivetti Tecnost - Con ricavi totali di 559,3 milioni di euro nel primo semestre, circa 5.400 addetti nel mondo e attività in 70 Paesi, ha chiuso il semestre in break-even. Olivetti Tecnost opera nei prodotti per ufficio e periferiche per comunicazione, nei sistemi informatici specializzati per l'automazione dei servizi e dei giochi (Tecnost Sistemi), nei sistemi, prodotti e servizi legati a Internet (Oliweb e GoToWeb), e nei sistemi di domotica (Domustech). Webegg - Nel semestre la Società, controllata pariteticamente da Olivetti e dal Gruppo Telecom Italia, che opera nel settore della consulenza e delle soluzioni informatiche per le aziende che si organizzano in Rete sul modello della e-enterprise, ha sviluppato la propria offerta anche attraverso diverse acquisizioni. Tra queste: Domus Academy (ricerca e formazione in tema di web design), Performer (consulenza tecnica e progettuale su soluzioni e-business e integrazione sistemi), TeleAp (tecnologie e soluzioni di customer relationship management), Software Factory (progettazione e realizzazione di sistemi informativi, servizi di outsourcing e consulenza). I ricavi totali del primo semestre sono di 48,9 milioni di euro con un utile netto consolidabile di 1,7 milioni di euro. Olivetti Multiservices - E' la Società immobiliare e di servizi controllata interamente da Olivetti S.p.A. che, oltre a gestire il patrimonio immobiliare di Olivetti, si rivolge anche al mercato esterno con un'offerta di servizi immobiliari globali, fra i quali: gestione e manutenzione immobili, energy management, progettazione e conduzione di impianti tecnologici. Il fatturato nel primo semestre è stato di 44,9 milioni di euro (per il 70% realizzati con clienti esterni al Gruppo), con un utile netto consolidabile di 1,9 milioni di euro. TELECOM ITALIA, APPROVATA LA SEMESTRALE: GRUPPO TELECOM ITALIA RICAVI: 15.589 MILIONI DI EURO (+9,7%) Milano, 14 settembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 12 settembre a Milano, ha esaminato e approvato la relazione semestrale consolidata e della Capogruppo, relativa al primo semestre 2001. Nei primi sei mesi del 2001 i risultati del Gruppo sono in linea con le previsioni rese note al mercato all'inizio dell'anno. In particolare: i ritmi di crescita del Gruppo nel secondo trimestre procedono a livelli sostenuti, con i ricavi che aumentano del 12% e l'Ebitda del 14%; il rapporto Ebitda/ricavi si mantiene a livelli molto elevati (45,2%), in linea con l'andamento del primo semestre 2000; l'aumento della produttività e dell'efficienza determina una crescita dell'Ebitda della telefonia fissa e mobile a livello domestico di 299 milioni di euro (579 miliardi di lire), a fronte di riduzioni tariffarie per 1.138 milioni di euro (2.203 miliardi lire); crescono significativamente i volumi di traffico e il numero di clienti nella telefonia fissa in Italia (rispettivamente +28% e +2%) e nella telefonia mobile (rispettivamente +17% e +13%). Il primo semestre 2001 del Gruppo Telecom Italia - I ricavi del Gruppo, al lordo delle quote spettanti agli altri gestori di telecomunicazioni, ammontano a 15.589 milioni di euro (30.185 miliardi di lire), con un aumento del 9,7% rispetto ai 14.217 milioni di euro del primo semestre 2000. Tale incremento è determinato sia dal positivo andamento dei servizi di telefonia mobile, sia dalla variazione dell'area di consolidamento con l'ingresso di Entel Chile e del gruppo Seat Pagine Gialle e l'uscita dal perimetro del Gruppo di società del settore impiantistico e manifatturiero. Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 7.053 milioni di euro (13.657 miliardi di lire), aumenta del 9,3% (più 599 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2000, mantenendo un'incidenza sui ricavi molto elevata (45,2%). Il significativo incremento dell'Ebitda è per circa il 6% attribuibile al miglioramento della gestione operativa e per circa il 3% alle variazioni dell'area di consolidamento. Il risultato operativo ammonta a 3.491 milioni di euro (6.759 miliardi di lire), con una crescita del 3% circa rispetto al primo semestre 2000 (3.391 milioni di euro). Tale risultato tiene conto anche del rilevante aumento dell'ammortamento del goodwill prodotto dalle acquisizioni di partecipazioni pari a 426 milioni di euro (826 miliardi di lire), solo parzialmente compensato dalla riduzione degli ammortamenti della Capogruppo Telecom Italia. L'utile consolidato ante imposte e azionisti terzi è pari a 2.059 milioni di euro (3.986 miliardi di lire), in diminuzione del 28% rispetto al primo semestre del 2000 (2.877 milioni di euro). L'utile consolidato al lordo delle quote spettanti agli azionisti terzi è pari a 849 milioni di euro (1.643 miliardi di lire), in calo del 40,4% rispetto al primo semestre 2000 (1.424 milioni di euro). Su tale risultato hanno inciso significativamente gli oneri finanziari, aumentati di 536 milioni di euro (1.038 miliardi di lire) per effetto della crescita dell'esposizione finanziaria, nonché il saldo negativo delle rettifiche di valore di attività finanziarie pari a 772 milioni di euro (1.495 miliardi di lire), aumentato di 397 milioni di euro rispetto al primo semestre 2000. In particolare, sulle rettifiche di valore hanno influito il risultato negativo di Is Tim (210 milioni di euro), la svalutazione di Stream (123 milioni di euro) e delle azioni Tim sul circolante (114 milioni di euro), l'ulteriore ammortamento del goodwill derivante dall'acquisizione di società collegate pari a 154 milioni di euro. Complessivamente i costi dello sviluppo (oneri finanziari per nuove acquisizioni, ammortamento dei goodwill, oneri di start up) sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (654 milioni di euro), raggiungendo i 1.604 milioni di euro. L'utile netto consolidato dopo la quota dei terzi è di 483 milioni di euro (934 miliardi di lire) con una diminuzione del 50,7% rispetto allo stesso periodo del 2000 (979 milioni di euro). Escludendo l'effetto dell'ammortamento dei goodwill, il risultato di competenza della capogruppo è di 1.100 milioni di euro (2.131 miliardi di lire), in linea (-4,2%) con il risultato del primo semestre 2000. Il cash flow (utile + ammortamenti) si attesta nel periodo a 4.115 milioni di euro (7.966 miliardi di lire), nel primo semestre 2000 il cash flow era di 4.208 milioni di euro. Gli investimenti del primo semestre 2001 ammontano complessivamente a 7.210 milioni di euro (13.960 miliardi di lire), di cui 3.806 milioni di euro (7.369 miliardi di lire) di investimenti industriali, 1.000 milioni di euro (1.936 miliardi di lire) di goodwill e 2.404 milioni di euro (4.655 miliardi di lire) di investimenti finanziari. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2001 è di 24.459 milioni di euro (47.360 miliardi di lire), rispetto ai 19.029 milioni di euro (36.845 miliardi di lire) al 31 dicembre 2000, con una crescita di 5.430 milioni di euro dovuta essenzialmente agli investimenti per circa 5 miliardi di euro in ambito internazionale (Turchia, Brasile, Chile) e ai dividendi distribuiti dal Gruppo (3,1 miliardi di euro). Il personale del Gruppo al 31 giugno 2001 è di 120.211 unità, con una crescita di 5.542 unità rispetto al 31 dicembre 2000. In particolare, a fronte di una significativa riduzione del personale della Capogruppo, si contrappone un aumento dovuto all'allargamento dell'area di consolidamento. Telecom Italia S.p.A. - I ricavi della Capogruppo ammontano a 8.553 milioni di euro (16.560 miliardi di lire), con una riduzione del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2000. Al netto delle quote spettanti agli altri gestori di telecomunicazioni, i ricavi ammontano a 6.831 milioni di euro, con una riduzione del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2000 (7.213 milioni di euro). In particolare, i ricavi da traffico si riducono dell'8,9% nonostante un incremento del 28,2% in termini di minuti. Tale riduzione è stata in parte compensata dagli incrementi dei canoni e dallo sviluppo del business dati, soprattutto nelle componenti innovative del broadband access e web services (+67%). Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 3.703 milioni di euro (7.167 miliardi di lire), in calo del 2,4% rispetto all'analogo periodo del 2000, e con un'incidenza sui ricavi del 43,3%, in linea con il 1° semestre del 2000. Isolando gli effetti dovuti alle variazioni di perimetro per l'uscita degli immobili e di altri rami d'azienda minori, l'Ebitda registra una crescita del 4,6% grazie a una significativa riduzione dei costi esterni e del lavoro. Il risultato operativo è pari a 2.018 milioni di euro (3.906 miliardi di lire), +11,3% rispetto al primo semestre 2000, beneficia della riduzione degli ammortamenti essenzialmente dovuta alla variazione di mix dei beni da ammortizzare e alla contrazione delle consistenze ammortizzabili a seguito del conferimento dei rami d'azienda (immobili e servizi informatici). L'utile netto è di 654 milioni di euro (1.266 miliardi di lire), in diminuzione del 6,4% rispetto a quello dello stesso periodo del 2000 (698 milioni di euro). Tale risultato è stato significativamente influenzato dalla crescita degli oneri finanziari netti e delle rettifiche di valore di attività finanziarie, i cui effetti sono parzialmente attenuati dalle riduzioni delle imposte e degli oneri straordinari, che non comprendono - a differenza del primo semestre 2000 - gli oneri di ricongiunzione ex L. 58/1992 pagati nel mese di luglio 2001. Il cash flow (utile + ammortamenti) nel primo semestre 2001 è di 2.276 milioni di euro (4.406 miliardi di lire). Nel primo semestre 2000 il cash flow era di 2.595 milioni di euro (5.026 miliardi di lire). Gli investimenti nel primo semestre 2001 ammontano a 2.391 milioni di euro (4.631 miliardi di lire), di cui 1.062 milioni di euro (2.058 miliardi di lire) di natura industriale e 1.329 milioni di euro (2.573 miliardi di lire) di natura finanziaria. L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2001 ammonta a 17.386 milioni di euro (33.665 miliardi di lire), con un aumento di 547 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000. Il personale della Capogruppo al 30 giugno 2001 era di 64.554 persone, con una diminuzione di 1.987 unità rispetto a fine 2000. Prevedibile evoluzione della gestione per l'anno in corso - Nella seconda parte del 2001 si intensificherà l'impegno di trasformazione industriale del Gruppo, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la produttività, di mantenere elevati i livelli di crescita e di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dall'evoluzione tecnologica. L'esercizio 2001 sarà caratterizzato sostanzialmente da tre elementi: la forte crescita della gestione industriale, in termini di ricavi e di Ebitda; il mantenimento di elevati livelli di redditività, anche in presenza di numerosi business in fase di start-up attraverso l'attenta gestione delle risorse e il contenimento dei costi di esercizio delle società già avviate; la rigorosa disciplina finanziaria, in termini di contenimento del livello di indebitamento complessivo e di capacità di generare dividendi per gli azionisti. Sulla base dei dati disponibili, per la gestione industriale si attende una crescita a due cifre in termini di fatturato e di Ebitda, con una dinamica e una composizione sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato. Il fatturato complessivo del Gruppo dovrebbe sfiorare i 33 miliardi di euro, con una crescita significativa rispetto all'esercizio 2000, determinata essenzialmente dal consolidamento delle nuove acquisizioni (Gruppo Seat, Gruppo Entel Chile, Maxitel in Brasile), dall'andamento positivo dei servizi di telefonia mobile e dallo sviluppo dei servizi dati/Internet offerti in Italia da Tiws. La crescita dell'Ebitda di Gruppo dovrebbe mantenere l'accelerazione già realizzata nel primo semestre, determinata, oltre che dal cambiamento dell'area di consolidamento, anche dagli eccellenti risultati ottenuti dal business della telefonia domestica, sia fissa che mobile, in termini di crescita dei volumi e di riduzione dei costi. Rispetto agli obiettivi già comunicati al mercato ed alla comunità finanziaria, il lieve scostamento del tasso di crescita dell'Ebitda dipenderà dal minor apporto netto del business internazionale, sia di fisso che di mobile, per effetto dell'accelerazione industriale dei business latino-americani in fase di start-up e del peggioramento del tasso di cambio rispetto alle previsioni iniziali. L'intera gestione del 2001, come peraltro già messo in evidenza dai risultati semestrali, sarà caratterizzata dalla rilevante crescita degli oneri per lo sviluppo, rappresentati dall'ammortamento del goodwill sulle acquisizioni realizzate, dalle rettifiche di valore per le società consolidate all'equity, che registrano perdite da start-up e dai maggiori interessi passivi. Il peso degli oneri dello sviluppo determinerà quindi una significativa riduzione dell'utile netto consolidato del Gruppo Telecom rispetto all'esercizio 2000, in linea con quanto già presentato nella semestrale. Il livello di indebitamento finanziario netto del Gruppo, cresciuto nel corso del primo semestre a causa del completamento delle acquisizioni internazionali di telefonia mobile e del pagamento dei dividendi di competenza 2000, si manterrà intorno ai 25 miliardi di euro, cioè sostanzialmente in linea con il livello riportato nella semestrale. Telecom Italia SpA, sulla quale non gravano l'ammortamento del goodwill e le rettifiche di valore del consolidato, manterrà livelli elevati di utile netto in linea con il risultato del primo semestre, beneficiando come di consueto dei dividendi delle società controllate, oltre che delle azioni di riduzione costi realizzate prevalentemente sulla telefonia fissa domestica. Le business unit - Telecom Italia Wireline Services - Telecom Italia Wireline Services (Tiws, la business unit di Telecom Italia per i servizi di rete fissa (compresi i servizi e le reti wholesale internazionali, confluiti in TIWS nel corso del 2001), chiude i primi sei mesi del 2001 con un incremento dell'Ebitda pari al 1,9% (3.784 milioni di euro; 7.326 miliardi di lire) e un contestuale miglioramento degli indici gestionali con un rapporto Ebitda/ricavi che passa dal 42,4% al 44,5%. Particolarmente positivo l'andamento sul mercato domestico (a perimetro coerente con quello del primo trimestre) che rappresenta la quasi totalità delle attività di Tiws: nel primo semestre 2001 l'Ebitda è risultato pari a 3.687 milioni di euro (7.139 miliardi di lire), con una crescita del 4,1% rispetto all'equivalente periodo del 2000 e un'incidenza sul fatturato che passa dal 43,3% al 46,9%. Nel secondo trimestre questa area di attività registra un significativo incremento dell'Ebitda dell'8,1% (1.797 milioni di euro; 3.480 miliardi di lire), segnando il quarto trimestre consecutivo di crescita e completando il processo di riposizionamento economico del business. Un simile andamento consente quindi di confermare il target annuo di incremento dell'Ebitda di Tiws del 2-3%. La riduzione dei ricavi per i tradizionali servizi voce nei primi sei mesi del 2001 è stata pari a circa il 9% (-12% circa nel primo trimestre dell'anno), ed è dovuta alla diminuzione del 20% dei prezzi medi (-23% nel primo trimestre 2001). La quota di mercato di Tiws sui servizi voce si attesta all'82% circa, grazie in particolare al successo commerciale dell'offerta Teleconomy che all'inizio di settembre ha superato i 3,5 milioni di clienti. Ancora in crescita il volume complessivo del traffico retail pari a circa 68 miliardi di minuti (+6% rispetto al 1° semestre 2000), grazie, segnatamente, al positivo andamento del traffico on-line (23,7 miliardi di minuti ed un +44% rispetto al primo semestre 2000) e del traffico fisso-mobile (+6,8%). Il successo della strategia sul mercato dei servizi di trasmissione dati ed Internet alle imprese (circa 82.000 accessi Broadband in tecnologia xDsl e Fibra Ottica, ai primi di settembre) attraverso le offerte Full Business Company, ha mantenuto nel primo semestre 2001 la crescita dei ricavi al 9% (+17%, se si esclude la componente prodotti). Prosegue con progressiva accelerazione la diffusione della banda larga in Italia (oltre 410 città coperte con tecnologia Adsl), sia attraverso l'offerta Bb.B proposta con modalità "Try and Buy" per il mercato consumer (circa 83.000 accessi ai primi di settembre), sia con l'offerta wholesale rivolta agli Internet Service Provider e agli altri operatori tlc (circa 135.000 accessi ai primi di settembre). Ad oggi sono complessivamente circa 300.000 gli accessi Broadband forniti alle imprese e al mass market. Ancora forte il trend di riduzione dei costi: è stata infatti superiore a 500 milioni di euro (oltre il 15%) la diminuzione rispetto al primo semestre 2000, per effetto, in particolare, dei processi di razionalizzazione avviati nel 2000 e del continuo miglioramento nell'efficienza delle reti. Tim - Nel primo semestre del 2001 i ricavi del Gruppo Tim sono pari a 4.930 milioni di euro, con una crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2000 (4.516 milioni di euro). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato ha raggiunto i 2.376 milioni di euro, con un aumento dell'11,3% rispetto al primo semestre 2000 (2.135 milioni di euro), con un'incidenza sui ricavi totali del 48,2% (47,3% nel primo semestre 2000). Il risultato operativo consolidato è pari a 1.617 milioni di euro ed è cresciuto del 10,1% rispetto al primo semestre 2000 (1.468 milioni di euro). L'utile consolidato del periodo di spettanza della Capogruppo è pari a 720 milioni di euro con un incremento del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al 30 giugno 2001 il numero di linee del Gruppo Tim nel mondo era pari a oltre 50,4 milioni - comprese le linee mobili del Gruppo Telecom Italia - con un incremento di oltre 12 milioni rispetto allo stesso periodo del 2000. L'indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2001 era pari a 1.959 milioni di euro, dovuto principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo Tim in Brasile per l'acquisto delle licenze e in Turchia per lo sviluppo della società Is Tim. Al 30 giugno 2001, i dipendenti del Gruppo Tim sono pari a 16.033 con un incremento di 776 unità rispetto al 31 dicembre 2000. Il primo semestre 2001 di Tim S.p.A. si chiude con un utile netto pari a 1.152 milioni di euro con un incremento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2000 (877 milioni di euro). Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 2.086 milioni di euro con una crescita del 12,3% rispetto al primo semestre dell'anno precedente (1.857 milioni di euro), con un rapporto Ebitda/ricavi pari al 52% (49,1% nel primo semestre 2000). Seat Pagine Gialle - Seat Pagine Gialle ha chiuso il primo semestre 2001 con ricavi consolidati pari a 825 milioni di euro (1.598 miliardi di lire), in aumento del 47,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a di 151 milioni di euro (293,2 miliardi di lire) rispetto ai 167 milioni di euro (324,5 miliardi di lire) del primo semestre 2000, con un calo del 9,6%. Il risultato operativo ammonta a 64 milioni di euro (124 miliardi di lire), contro i 133 milioni di euro (258 miliardi di lire) del primo semestre 2000. Al 30 giugno 2001 il risultato netto di spettanza della Capogruppo è negativo per 77 milioni di euro (148,7 miliardi di lire), rispetto al risultato positivo di 12,5 milioni di euro (24,2 miliardi di lire) nel primo semestre 2000. Tali risultati si basano su un nuovo perimetro di consolidamento, che al 30 giugno incorpora infatti per la prima volta su base semestrale i risultati di diverse società, tra cui la società francese Consodata (business information), la britannica Tdl Infomedia (editrice delle pagine gialle inglesi Thomson Directories), la tedesca Telegate (directory assistance) e il gruppo televisivo Cecchi Gori Communications (La7, ex Tmc). Oltre al risultato della Divisione Directories Italia (192 milioni di euro, pari a oltre il 50% dei ricavi di vendita) va evidenziata la buona performance dell'area Internet che - in termini omogenei rispetto al primo semestre 2000 - ha ridotto le proprie perdite da 49 milioni di euro a 29,5 milioni di euro. Grazie ai recuperi di efficienza e all'andamento molto positivo delle vendite di abbonamenti Adsl (passati in un trimestre da circa 19mila a oltre 70mila), il margine operativo lordo dei servizi di accesso a Internet ha sfiorato il pareggio (con una perdita pari al 3% dei ricavi). Il conto economico dell'area sconta i costi per l'avvio di nuove iniziative in ambito B2B. L'indebitamento finanziario netto consolidato, che cresce nel semestre di 283,5 milioni di euro (549 miliardi di lire), si attesta a 745 milioni di euro (1.442,6 miliardi di lire). Alla luce dei risultati del primo semestre e principalmente per effetto dell'andamento negativo del mercato pubblicitario, l'Ebitda a fine anno sarà leggermente inferiore rispetto alle stime a suo tempo fornite al mercato. Anche il risultato netto d'esercizio sarà negativo, in particolare per l'effetto delle partite straordinarie. International Operations - La business unit comprende tutte le società estere operanti nei servizi di telefonia fissa e fisso-mobile integrato. I ricavi hanno registrato una crescita del 64,5% raggiungendo gli 1,8 miliardi di euro (3.493 miliardi di lire), principalmente per l'ampliamento dell'area di consolidamento dovuto all'ingresso di Entel Chile che nel primo semestre dell'anno ha registrato un'eccellente performance sia in termini di ricavi (+29%), sia in termini di Ebitda (+24%). L'Ebitda della Business Unit ammonta a 648,7 milioni di euro (1.256 miliardi di lire) con una crescita del 53,9%. A parità di area di consolidamento i ricavi sono aumentati del 14,3% e l'Ebitda del 12,7%. Le altre Business Unit - Information Technology Services segna un risultato positivo in termini di Ebitda che aumenta del 6,7% a 164 milioni di euro (318 miliardi di Lire) nonostante una riduzione dei ricavi del 7,4% a quota 885 milioni di euro (1.713 miliardi di Lire). Satellite Services ha registrato ricavi per 140,5 milioni di euro in linea con quelli del primo semestre 2000. Ancora in calo l'Ebitda soprattutto a causa del minor contributo offerto dall'avanzamento della commessa Astrolink. Il risultato operativo è invece in netto miglioramento. Telecom Italia Lab, la business unit del Gruppo per l'innovazione e la ricerca, ha consuntivato ricavi per 62 milioni di euro (120 miliardi di lire), con un Ebitda negativo per 9,8 milioni di euro (19 miliardi di Lire). ENEL: APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2001 UTILE NETTO +77,6% IN FORTE CRESCITA ANCHE RICAVI (+19,7%), MARGINE OPERATIVO LORDO (+17,1%), RISULTATO OPERATIVO (+31%) Roma, 14 settembre 2001 - Si è riunito oggi sotto la presidenza di Chicco Testa il Consiglio di Amministrazione dell'Enel che ha esaminato e approvato i dati consolidati relativi alla gestione del primo semestre 2001. Il Consiglio ha espresso soddisfazione per gli eccellenti risultati ottenuti dal management. A partire dal 1 gennaio di quest'anno sono consolidate integralmente nel Conto Economico e nello Stato Patrimoniale: Wind, le società di distribuzione del Gas recentemente acquisite e Chi Energy (società Usa per le fonti rinnovabili). Infostrada è consolidata integralmente a partire dal 1 aprile 2001. Per consentire il confronto omogeneo dei risultati i dati del primo semestre 2000, relativamente al comparto delle telecomunicazioni, sono stati rielaborati riportando il consolidamento integrale di Wind per l'intero semestre e di Infostrada (inclusi gli effetti dell'acquisizione) per tre mesi, come se fossero già stati consolidati. Tutti i dati della semestrale 2001 sono quindi confrontati con i dati pro-forma del corrispondente periodo dell'anno precedente. I ricavi totali del Gruppo sono pari a 14.291 milioni di euro in crescita del 19,7%. Il margine operativo lordo (Ebitda) cresce del 17,1% attestandosi a 4.616 milioni di euro (3.943 milioni di euro del primo semestre 2000). Il risultato operativo (Ebit) sale del 31,3% a 2.350 milioni di euro, rispetto ai 1.790 milioni di euro del 1 semestre 2000. L'utile netto, pari a 1.529 milioni di euro, aumenta del 77,6% da 861 milioni di euro del corrispondente periodo dell'anno precedente. La richiesta di energia elettrica in Italia nel primo semestre 2001 è stata pari a 151,3 Twh, con un incremento del 2,2%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'energia vettoriata sulla rete di distribuzione Enel è pari a 126,2 Twh, in aumento del 2,5 % circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (123 Twh). I volumi totali venduti da Enel nel corso del primo semestre 2001 sono pari a 103,6 Twh: 90,6 Twh sul mercato vincolato, in diminuzione rispetto all'anno precedente (103,3 Twh) per l'apertura del mercato libero, che in Italia si è incrementato dell'80,7% raggiungendo i 35,6 TWh. 13 Twh, sul mercato libero, con una quota di mercato di circa il 37%. I ricavi, pari a 14.291 milioni di euro, segnano un incremento del 19,7% per effetto principalmente dell'aumento delle componenti di ricavo a copertura del costo dei combustibili, dei maggiori ricavi di Wind e Infostrada, (+87%), e dell'apporto delle nuove attività, tra cui quelle nei settori del gas, del trading di combustibile e dell'ingegneria. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 4.616 milioni di euro in crescita del 17,1%. Questo grazie alle forti azioni di recupero di efficienza e riduzione dei costi, al miglioramento del mix delle vendite di elettricità nonché all'apporto delle nuove attività. Il primo semestre 2001 ha inoltre beneficiato di proventi di carattere non ricorrente (contributi dalla Cassa Conguaglio pregressi e proventizzazione di fondi per 360 milioni di euro) La componente delle telecomunicazioni, con Wind e Infostrada, riporta un margine negativo pari, rispettivamente, a -116 milioni di euro, e -20 milioni di euro a fronte rispettivamente di -263 milioni di euro e -35 milioni di euro nello stesso periodo del 2000, in miglioramento quindi di 162 milioni di euro. Escludendo le telecomunicazioni, l'Ebitda risulterebbe quindi pari a 4.752 milioni di euro, in crescita del 12% nonostante il taglio delle tariffe e l'apertura del mercato. Il risultato operativo (Ebit), risulta pari a 2.350 milioni di euro (in aumento di circa il 31%) pur scontando maggiori ammortamenti e accantonamenti per 113 milioni di euro in relazione agli ingenti investimenti nel settore delle telecomunicazioni per la realizzazione e lo sviluppo della rete. Il risultato operativo incorpora, inoltre, l'effetto dell'ammortamento (127 milioni di euro ) del goodwill derivante dall'acquisizione di Infostrada. L'utile netto è pari a 1.529 milioni di euro, in crescita del 77,6 % rispetto agli 861 milioni di euro del 1 semestre 2000, beneficiando, tra l'altro, di una componente straordinaria positiva netta pari a 347 milioni di euro relativa alla dismissione delle attività di generazione in Valle D'Aosta. L'incidenza delle imposte si riduce dal 48,4% al 40,3%, anche grazie alla minore aliquota fiscale applicabile alle plusvalenze da dismissioni. Senza considerare Wind e Infostrada, i dipendenti del Gruppo a fine giugno 2001 sono pari a 70.074 unità in calo del 3,5% rispetto alle 72.647 unità di fine dicembre 2000, nonostante l'inserimento di 551 nuove unità, a seguito delle recenti acquisizioni effettuate nel settore del gas. I dipendenti di Wind e Infostrada, sono pari a 8.673 unità a fine giugno 2001 rispetto alle 8.521 unità di fine dicembre 2000. Complessivamente i dipendenti del Gruppo, alla fine del primo semestre dell'anno in corso, risultano dunque pari a 78.747 unità. Il patrimonio netto complessivo al 30 giugno 2001 è pari a 18.545 milioni di euro (18.499 milioni di euro a fine dicembre 2000) e l'indebitamento finanziario netto ammonta a 25.129 milioni di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2000 di 24.426 milioni di euro. Il rapporto D/E a fine periodo risulta pari a 1,35 (0,72 senza considerare il consolidamento di Wind e Infostrada, e l'acquisizione di quest'ultima). Enel S.p.A. I ricavi del semestre, rappresentati principalmente da vendite a società del Gruppo, sono stati pari a 2.324 milioni di euro, a fronte di 4.877 milioni di euro nei primi sei mesi del 2000, per effetto della graduale riduzione delle attività operative. Nel semestre sono stati rilevati i dividendi incassati e il relativo credito di imposta per 1.261 milioni di euro, riferiti agli utili conseguiti dalle società controllate nell'esercizio 2000. Il risultato netto del semestre è stato di 328 milioni di euro. Il patrimonio netto della Capogruppo a fine periodo risulta pari a 10.100 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto risulta pari a 10.682 milioni di euro Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel ha espresso apprezzamento per l'acquisizione di Viesgo e le condizioni ottenute nell'operazione che apre interessanti prospettive nel mercato Spagnolo. Si riportano in allegato gli schemi riclassificati di Conto Economico e Stato Patrimoniale consolidati del Gruppo Enel e civilistici di Enel S.p.A. e si rileva che tali schemi e le note riferite ai dati del Gruppo, sono stati consegnati al Collegio Sindacale ed alla società di revisione per le valutazioni di competenza. AEM TORINO: SEMESTRALE 2001 AEM TORINO: UTILE NETTO IN FORTE CRESCITA +50% I RICAVI NETTI CONSOLIDATI SALGONO A 180 MILIONI DI EURO (+33%) L'UTILE ANTE IMPOSTE SUPERA I 20 MILIONI DI EURO (+26%) Torino, 14 settembre 2001 - Il consiglio di amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, riunitosi il 12 settembre 2001 a Torino, ha esaminato i risultati dei primi sei mesi del 2001. Il valore della produzione del Gruppo Aem Torino ha raggiunto i 180 milioni di euro, con un balzo del +33% rispetto ai 135 milioni di euro del 1° semestre 2000. Tale crescita è stata consentita sia dallo sviluppo delle vendite registrato in tutti i settori in cui il Gruppo opera, sia dall'inglobamento della componente a copertura dei costi variabili di produzione nella tariffa dell'energia elettrica ai clienti vincolati. Il miglioramento del margine operativo lordo, cresciuto del +8% a 43 milioni di euro - dopo aver prudenzialmente effettuato un accantonamento a copertura dei possibili costi di perequazione e nonostante le riduzioni tariffarie imposte dall'Authority (-10%) - è attribuibile all'effetto congiunto derivante dallo sviluppo del volume d'affari, dalla diversificazione dell'attività in più settori di business e dal mix produttivo di Aem Torino nel quale la produzione idroelettrica conta ben più del doppio rispetto alla media nazionale. Il semestre ha chiuso con un utile netto consolidato di circa 13 milioni di euro (+50% rispetto al 1° semestre 2000), grazie anche ai minori oneri finanziari consentiti dal ridotto indebitamento. Infatti a seguito degli aumenti di capitale avvenuti nel corso del 2000 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Aem Torino al 30/06/2001 è pari a 75 milioni di euro (rapporto debt/equity pari a 0,15) contro i 229 milioni di euro del 30/06/2000 (rapporto debt/equity pari a 0,74) e sostanzialmente in linea con i 74 milioni di euro di fine 2000. La struttura finanziaria è quindi ideale per finanziare la strategia di crescita che si realizzerà sia per linee interne sia per linee esterne. A tale proposito, a seguito del lodo arbitrale intervenuto nel mese di luglio, sono in corso le procedure di integrazione con la rete Enel su Torino; tale operazione costituisce una svolta dimensionale fondamentale per Aem Torino consentendo di più che raddoppiare il numero di clienti e di raddoppiare i volumi venduti. Gli investimenti tecnici nel 1° semestre 2001 sono stati pari a 33 milioni di euro (27 milioni di euro nel 1° semestre 2000). Andamento aree di business - Energia elettrica - L'inglobamento della componente a copertura dei costi variabili di produzione nella tariffa di vendita dell'energia elettrica ai clienti vincolati e la significativa crescita dei volumi erogati (952 milioni di kWh, +9%) sono le determinanti della crescita dei ricavi da energia elettrica che complessivamente ammontano a 98 milioni di euro (+88%). Vendite ai clienti vincolati: nel 1° semestre 2001 Aem Torino ha venduto ai propri 250.000 clienti vincolati (il 46% della città di Torino) 677 milioni di kWh, con una riduzione del -4% rispetto al 1° semestre 2000 essenzialmente attribuibile al passaggio di alcuni clienti vincolati alla categoria di clienti idonei. I ricavi ammontano a 71 milioni di euro (+72%). Vendite ai clienti idonei: il Gruppo Aem Torino ha venduto ai propri clienti idonei, attraverso la controllata Siet, oltre 271 milioni di kWh per un fatturato complessivo pari a circa 25 milioni di euro. Grazie a questo nuovo segmento di mercato la società ha potuto utilizzare a pieno la capacità produttiva installata. Nel corso del 2001 la partecipata Electrone ha acquisito operatività e al 30 giugno 2001 deteneva già 96 siti di clienti consumatori finali; la quantità di energia venduta è di 162 GWh e il fatturato ammonta a circa 15 milioni di euro. Gli investimenti effettuati nel 1° semestre 2001 sono stati pari a 22 milioni di euro, rivolti al rafforzamento della capacità produttiva tramite i lavori di costruzione dell'impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa. Cogenerazione e teleriscaldamento - I ricavi da vendita di calore hanno raggiunto i 40 milioni di euro (+20%). La volumetria teleriscaldata è pari a circa 27 milioni di metri cubi, con una produzione di 723.251 MWh termici (+6%). Gli investimenti effettuati nel 1° semestre 2001 sono stati pari a 8 milioni di euro ed hanno prevalentemente riguardato l'impianto di teleriscaldamento Torino Sud, praticamente completato, che costituisce una delle principali opere del settore in Europa e la più rilevante in Italia. Servizi - I ricavi da prestazione di servizi hanno superato i 35 milioni di euro (+18%) grazie alle acquisizioni, avvenute nel corso del 2000, del servizio di esercizio e manutenzione degli impianti elettrici degli edifici comunali e della gestione in global service del nuovo Palagiustizia di Torino. Strategia - La crescita registrata nel 1° semestre 2001 costituisce un importante passo verso l'espansione del Gruppo Aem Torino. Nell'ambito della generazione è in corso di avanzata realizzazione l'impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa e sono previsti ulteriori potenziamenti degli impianti di cogenerazione: nell'arco del prossimo quinquennio la capacità produttiva sarà più che duplicata. A tale proposito è in corso l'esame delle offerte pervenute per la realizzazione del 3° gruppo termoelettrico a ciclo combinato in cogenerazione. Si è inoltre in attesa del parere del Ministero dell'Ambiente in merito alla valutazione di impatto ambientale del progetto. In data 30 luglio 2001 si è conclusa la procedura di arbitraggio, prevista dal decreto Bersani, per la cessione ad Aem Torino della rete urbana di distribuzione dell'energia elettrica dell'Enel. Il Collegio degli arbitratori, presieduto dal professor Enrico Filippi e composto dal professor Franco Gallo e dal dott. Cesare Ferrero, ha determinato in 480 miliardi di lire il valore della rete Enel attiva nel Comune di Torino. L'acquisizione del ramo d'azienda Enel rappresenta per Aem Torino una svolta dimensionale di assoluta rilevanza. Infatti attraverso i suoi 800 km di linee in media tensione e gli oltre 1.700 km di linee in bassa tensione, la rete urbana dell'Enel raggiunge circa 290.000 clienti torinesi: l'acquisizione consente quindi ad Aem Torino di più che raddoppiare il portafoglio clienti e i volumi di energia erogati. Sono in corso le procedure necessarie a rendere operativa l'integrazione dei due rami d'azienda. Nel settore del gas, proseguono gli adempimenti necessari per l'operatività di Aes S.p.A., joint venture con Italgas costituita, in un'ottica sinergica, per la distribuzione di gas e teleriscaldamento. Tramite questa società, sono previsti investimenti nel teleriscaldamento in Torino tali da consentire di espandere la quota di mercato, dall'attuale 25% al 42%, raggiungendo così la leadership a livello nazionale. Nel campo delle telecomunicazioni, la collegata Noicom ha ampiamente superato i 100.000 clienti, divenendo il secondo operatore di rete fissa operante nel Nord - Ovest. Nel quadro della propria strategia di alleanze multiutility, Noicom ha stretto importanti partnership con l'Acea di Pinerolo e l'Egea di Alba. Altre iniziative sono in fase negoziale. E' in fase avanzata inoltre la posa della fibra ottica, da parte della controllata Aem2net. Grazie ai diritti di passaggio conferiti da AemTorino, nei primi quattro mesi di operatività sono già stati posati oltre 40 km di fibra ottica sul territorio torinese realizzando nel contempo sinergie per oltre 2 milioni di euro. Nel settore dei servizi, la crescita si realizzerà anche mediante l'ingresso nel settore privato con nuove modalità organizzative che consentiranno ulteriori recuperi di efficienza. Infolink: www.aem.torino.it
ASSICURAZIONI GENERALI RISULTATI SEMESTRALI DI GRUPPO VARATO RIASSETTO PATRIMONIO IMMOBILIARE ITALIANO PREMI CONSOLIDATI: 45.058 MILIARDI (+5,2% SUL PRIMO SEMESTRE 2000 OMOGENEO) UTILE NETTO 1.402 MILIARDI (2.230 MILIARDI L'UTILE NETTO NORMALIZZATO PER L'INTERO 2000) Venezia, 14 settembre 2001. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, presieduto da Gianfranco Gutty, ha approvato la relazione sulla gestione consolidata al 30 giugno 2001. L'utile netto di Gruppo è stato di 1.401,8 miliardi di lire. Il risultato, condizionato dalla congiuntura negativa dei mercati finanziari mondiali, si confronta con i 1.836,4 miliardi dei primo semestre del 2000 quando le tendenze di Borsa eccezionalmente positive avevano consentito di realizzare oltre l'82% del risultato dell'intero utile d'esercizio. Di particolare soddisfazione i risultati ottenuti nella gestione assicurativa, sia nei rami danni sia nei rami vita, frutto degli interventi effettuati e della politica industriale perseguita: il saldo tecnico migliora di 529 miliardi. Il volume premi complessivo lordo di Gruppo nel primo semestre 2001 è ammontato a 45.058,3 miliardi di lire, con uno sviluppo, a condizioni omogenee, di +5,2% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+6,4% senza l'effetto cambi), contro il 4,1% realizzato nel primo trimestre 2001 (4,7% senza l'effetto cambi). La crescita della raccolta è stata più marcata nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell'anno, sia per il ramo vita sia per i danni. Nel periodo gennaio-giugno 2001, infatti, nel ramo vita sono stati acquisiti premi per 26.509,5 miliardi (+5,4% contro il +3,9% conseguito da gennaio a marzo); nei danni la raccolta è salita a 18.548,8 (+5% dal +4,3% del primo trimestre). Da segnalare nel ramo vita il sensibile incremento delle polizze a premio periodico/ricorrente (+8,8% nel semestre). Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato un'operazione di spin-off finalizzata a valorizzare maggiormente il patrimonio immobiliare italiano del Gruppo, con una gestione ancor più integrata e una più dinamica attività sui mercati. Dall'operazione deriverà, tra l'altro, una maggiore trasparenza dei risultati dell'attività immobiliare, tenuta distinta da quella assicurativa. Generali e Alleanza conferiranno alla Genimmobil al valore di carico, quindi senza oneri fiscali, gli immobili posseduti con esclusione di quelli a utilizzo diretto. Il valore di mercato degli immobili supera i 9.000 miliardi di lire. La società Genimmobil sarà controllata da Generali per il 52,1% e da Alleanza per il 47,9%. Bilancio consolidato di gruppo - Riflette la situazione patrimoniale e il conto economico di 173 società: 109 compagnie di assicurazione, 56 holding finanziarie e di partecipazione, 8 società immobiliari. La gestione assicurativa - I premi consolidati hanno raggiunto 45.058,3 miliardi di lire, con una progressione del 5,2% a termini omogenei. Alla raccolta del lavoro diretto hanno contribuito i paesi dell'Unione Europea per l'86,4% (l'Italia per il 30,9%, la Germania per il 27,7%, la Francia per il 14,8%). La crescita della raccolta è stata superiore a quella dei rispettivi mercati di riferimento in alcuni dei principali territori d'operazione, e nel ramo vita il semestre ha registrato un miglioramento, sia in Italia sia in Germania, invertendo la tendenza negativa emersa nei primi tre mesi dell'anno. Nel complesso, i premi vita si sono attestati a 26.509,5 miliardi, pari a circa il 60% del volume totale, con una crescita del 5,4% a termini omogenei; i rami danni hanno evidenziato una raccolta di 18.548,8 miliardi (+5%), con un rapporto sinistri a premi pari al 79,9% (contro l'82,3% nel primo semestre 2000). L'incidenza dei costi dei rami vita e danni rispetto ai premi è stata del 18,7% (18,6% a termini omogenei nello stesso periodo del precedente esercizio). La combined ratio si è ridotta dal 108,4% nel primo semestre 2000 a 105,4% attuale. La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli investimenti complessivi sono saliti a 378.581 miliardi (355.848 miliardi al 30 giugno 2000 omogeneo), con un incremento del 6,4%. I titoli obbligazionari rappresentano il 49% del totale, le azioni e le quote dei fondi comuni il 23,7%. Il reddito corrente degli investimenti - al netto dei relativi oneri - è ammontato a 9.336 miliardi (17.882 miliardi nell'intero esercizio 2000). Le plusvalenze nette realizzate dall'attività di negoziazione sono ammontate a 2.173 miliardi (rispetto a 5.321 miliardi nel primo semestre 2000), che derivano quasi completamente dal comparto azionario. Gli utili realizzati dalla cessione di investimenti durevoli sono ammontate a 518 miliardi (1.044 nel primo semestre 2000). Le minusvalenze da valutazione sono state pari a 1.946 miliardi (1.399 miliardi), di cui oltre 1.600 miliardi relativi al portafoglio azionario. Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli quotati hanno superato i 15.500 miliardi. Nel quadro internazionale delineato, la gestione finanziaria del Gruppo si è indirizzata verso una gestione prudente che ha visto ridurre il portafoglio azionario, aumentando il peso della liquidità e quello dei titoli obbligazionari, ove si è puntato ad allungare la durata media dei portafogli e ad elevare l'incidenza dei titoli emessi dal settore privato. Gli attivi in gestione al 30 giugno 2001 ammontano complessivamente a 466.503 miliardi di lire, di cui 89.923 miliardi per conto terzi. Bilancio della capogruppo - Nota: il 1° gennaio 2001 è stato apportato alla controllata Generali Vita il ramo d'azienda costituito dal lavoro diretto vita sottoscritto in Italia. Tale operazione ha modificato in modo sostanziale la struttura del bilancio della Compagnia. Per offrire una reale rappresentazione dell'andamento della gestione economica a patrimoniale, tutti i dati del primo semestre 2000 e gli indici di raffronto sono stati quindi depurati dalle componenti relative all'attività ceduta. La raccolta premi è ammontata a 4.928,6 miliardi, con un incremento del 7,3%: 1.740,5 miliardi (+3,7%) nel ramo vita, 3.188,1 miliardi (+7,1%) nei rami danni. Nel portafoglio diretto sottoscritto in Italia la sinistralità netta ha mostrato una diminuzione, dall'80,5% al 78,7%, con un miglioramento nel ramo RC Auto (dal 96,3% al 94%) conseguente alla riduzione della frequenza sinistri conseguita grazie all'adozione di una rigorosa politica assuntiva. L'incidenza delle spese dei rami vita e danni sui premi è diminuita dal 26,4% al 25,6%. La gestione finanziaria e patrimoniale ha evidenziato un aumento dei proventi da investimenti - saliti a 1.801,7 miliardi (+44%) - dovuto in gran parte alla distribuzione straordinaria di dividendi da parte di società del Gruppo. Gli utili da negoziazione sono scesi a 221,6 miliardi (607,6 miliardi nel primo semestre 2000), cui si aggiungono 394,8 miliardi (381,1 nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente) derivanti da alienazioni di attivi durevoli. Le minusvalenze da valutazione titoli, al netto delle riprese di valore, sono scese a 117,6 miliardi (227,7). Il risultato della gestione corrente è salito a 708,7 miliardi, superiore di 134,9 miliardi a quello del corrispondente periodo dell'anno precedente. L'utile netto si è attestato a 804,8 miliardi contro i 557,3 miliardi del primo semestre 2000 (+44,4%). Infolink: www.generali.com INA S.P.A.: CDA APPROVA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2001 Roma, 14 settembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Ina S.p.A., riunitosi sotto la presidenza del Dr. Fabio Cerchiai, ha approvato la relazione semestrale della Società e la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2001. Positivi i risultati della gestione industriale consolidata. I premi del ramo vita ammontano 1.103 milioni di euro (+6,5%). In ripresa l'attività produttiva (nuova produzione a 486 milioni di euro +15%) nonostante il momento non favorevole del mercato assicurativo, grazie soprattutto ai premi unici che si incrementano del 25%. I premi danni, pari a 1.060 milioni di euro, decrescono del 3,3% per effetto della incisiva azione di riforma e selezione del portafoglio. Le denunce complessive dei sinistri si riducono di circa il 10%. Il rapporto sinistri/premi passa dall'88,9% del semestre 2000 all'attuale 84,5%, l'incidenza delle riserve sui premi è pari al 190% rispetto al 180% al 31.12.2000. I costi complessivi vita e danni ammontano a 447 milioni di euro. Gli interventi strutturali di riorganizzazione tuttora in atto nelle principali società del Gruppo riducono l'incidenza di tali costi sui premi dal 22% al 20,7%. Le spese di personale, che costituiscono circa il 50% delle spese generali, diminuiscono di circa il 5%. L'organico del Gruppo, in sintonia con il Piano Industriale, si decrementa, a dati omogenei rispetto alla fine del 2000, di 195 unità di cui 22 dirigenti. Gli investimenti complessivi del Gruppo al 30 giugno 2001 raggiungono i 24.478 milioni di euro. L'utile netto consolidato è pari a 46 milioni di euro (75 nel primo semestre 2000) e risulta penalizzato dalla sensibile riduzione dei proventi finanziari determinata dai negativi andamenti dei mercati. Per il secondo semestre è ragionevole prevedere una ulteriore progressione della gestione industriale anche se i risultati finali potranno essere condizionati dalla evoluzione delle borse. Entro la fine dell'anno dovrebbe perfezionarsi l'operazione di conferimento del ramo d'azienda vita di Ina ad Ina Vita S.p.A e la successiva fusione per incorporazione della prima in Assicurazioni Generali S.p.A. Per quanto riguarda Ina S.p.A., i premi complessivi netti ammontano a 1.073 milioni di euro, in aumento del 7% grazie soprattutto alla nuova produzione (468,7 milioni di euro, +17,3%). Le spese generali lorde riferibili al semestre sono pari a 78,1 milioni di euro e presentano un decremento del 15,2%. I proventi netti da investimenti decrescono di 531,2 milioni di euro. Gli investimenti complessivi al 30 giugno 2001 raggiungono i 21.200,4 milioni di euro. Il primo semestre del 2001 registra un utile netto pari a 77,7 milioni di euro (207,7 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno). Occorre peraltro considerare che nel primo semestre 2000 i proventi finanziari avevano beneficiato, oltre che del positivo andamento dei mercati, del realizzo di alcune significative plusvalenze quale quella derivante dalla adesione all'Opa sulle azioni Unim (circa 142 milioni di euro). GRUPPO RAS: UTILE NETTO IN CRESCITA DEL 14% A 266 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE 2001 Milano, 14 settembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Ras, riunitosi oggi sotto la presidenza di Giuseppe Vita, ha approvato la relazione di bilancio consolidato e quella della Capogruppo relativa al primo semestre del 2001. E' di 266 milioni di euro l'utile netto consolidato del primo semestre 2001, in crescita del 14% rispetto ai 233 milioni del giugno 2000. I premi lordi consolidati nello stesso periodo si sono attestati a 6.460 milioni di euro a fronte dei 6.015 milioni del primo semestre dello scorso anno (+7,4%). In particolare, la raccolta premi del settore Vita ha raggiunto i 3.174 milioni di euro in crescita del 7% rispetto ai 2.967 milioni del primo semestre 2000, soprattutto grazie all'accelerazione registrata nel secondo trimestre dell'anno che, con una raccolta pari a 1.621 milioni di euro, ha messo a segno un incremento del 22,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Positiva soprattutto la raccolta realizzata mediante i canali Agenti Italia e Banche: in particolare i premi contabilizzati del canale agenziale si attestano a 478 milioni di euro con un incremento del 3% rispetto al giugno 2000. Il canale bancario, anche attraverso CreditRas Vita e Duerre Vita - le joint venture paritetiche costituite rispettivamente con Unicredito Italiano e Rolo Banca 1473 - ha invece messo a segno un incremento dell'11%, raggiungendo i 1.721 milioni di euro. Il risultato tecnico del settore Vita ha registrato nel primo semestre dell'anno una crescita del 53,6% attestandosi a 68 milioni di euro contro i 44 del giugno 2000. La raccolta premi del ramo Danni è stata pari a 3.286 milioni di euro, con un incremento del 7,8% rispetto ai 3.048 del primo semestre dello scorso anno. Anche il risultato tecnico ha registrato un sensibile miglioramento attestandosi a una perdita di -120 milioni di euro, in forte contrazione rispetto ai -202 milioni del 30 giugno 2000. In particolare le compagnie italiane hanno registrato soddisfacenti miglioramenti tecnici, così come positivi risultano gli andamenti delle compagnie operanti nei mercati europei rilevanti per il Gruppo. I servizi finanziari del Gruppo, che hanno attraversato una fase di ristrutturazione e rilancio negli ultimi dodici mesi, hanno registrato costantemente flussi netti di raccolta positivi - pari a 250 milioni di euro nei primi sei mesi dell'anno - a fronte di un mercato complessivamente negativo nel primo semestre per 1.480 milioni. Ad agosto 2001 i flussi netti di raccolta del Gruppo erano pari a 371 milioni di euro. Anche il reclutamento di nuovi promotori finanziari è proseguito positivamente: le reti del Gruppo contavano complessivamente, a fine giugno 2001, 1.847 unità, con un incremento del 19% rispetto al giugno 2000. In particolare la rete Rasbank è passata da 1.170 promotori a 1.271, mentre Ras Investimenti Sim ha raggiunto quota 576, contro i 380 del primo semestre 2000. Ad agosto 2001 il numero complessivo dei promotori del Gruppo è cresciuto ulteriormente a 1.900 unità. Il patrimonio gestito dal Gruppo nei servizi finanziari (fondi comuni e gestioni patrimoniali mobiliari e in fondi) si è attestato, a fine semestre, a 10.878 milioni di euro, di cui 10.259 in soli fondi comuni di investimento. La quota di mercato detenuta dal Gruppo Ras nel settore del risparmio gestito è così passata all'1,91% dall'1,88% del giugno 2000, nonostante l'andamento negativo dei mercati. I redditi ordinari degli investimenti, al netto dei relativi oneri, sono stati pari 972 milioni di euro in contrazione rispetto ai 1.090 milioni del primo semestre 2000, a causa della volatilità dei mercati finanziari. Rispetto al 30 giugno 2000 gli investimenti sono passati da 30.377 milioni di euro a 31.845 della fine del primo semestre di quest'anno. Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati sono invece passate da 2.445 milioni di euro a 2.280 milioni del giugno 2001. L'ammontare delle riserve tecniche nette ha raggiunto i 32.475 milioni di euro, con un incremento, rispetto ai 28.626 milioni del 30 giugno 2000, pari al 13,4%. Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2001 è di 4.200 milioni di euro (erano 3.992 alla fine del primo semestre 2000). Per quanto riguarda la sola Capogruppo Ras, l'utile netto si attesta a 297 milioni di euro con un incremento del 51,3% rispetto ai 196 milioni del giugno dello scorso anno. Per quanto riguarda le previsioni di chiusura dell'esercizio, si attende un miglioramento dell'utile complessivo in linea con gli obiettivi dichiarati, fatti salvi gli effetti negativi sui mercati finanziari ed economici, sia all'estero sia in Italia, che potrebbero derivare dagli sviluppi della critica situazione internazionale. A tale proposito, la società comunica che non ha un'esposizione nè diretta (contratti assicurativi) nè indiretta (riassicurazione) relativa ai recenti drammatici eventi negli Stati Uniti. Il Consiglio di Amministrazione odierno ha altresì deliberato l'ampliamento della Direzione Generale di Ras con la nomina dell'Ing. Paolo Vagnone a Direttore Generale a partire dal 1° ottobre prossimo. BAYERISCHE VITA S.P.A. PPROVATA DAL CDA DI BAYERISCHE VITA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30.06.2001 CONFERITA AL PRESIDENTE DELEGA PER LA DEFINIZIONE DI TEMPI E CONDIZIONI DELL'AUMENTO DI CAPITALE Milano, 14 settembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Bayerische Vita S.p.A., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe A.G, ha approvato la relazione semestrale al 30.06.2001. Si confermano i dati di raccolta comunicati in sede di pre-consuntivo: premi emessi per un ammontare di circa lire 572 miliardi, con un aumento del 7% rispetto ai 535 mld. raccolti al 1° semestre 2000. I premi conservati, pari a lire 273 mld, mostrano una considerevole crescita (+18,5%) rispetto allo stesso periodo del 2000 (lire 230,6 mld). Tale risultato è stato positivamente influenzato dall'incremento del 22,7% dei premi relativi a polizze acquisite negli anni precedenti. La nuova produzione complessiva è stata pari a lire 151,3 mld con una flessione del 20,6% rispetto al 2000 (190,5 mld), dovuta principalmente al graduale adeguamento della rete di vendita alla nuova normativa fiscale introdotta nel 2001 a favore delle polizze previdenziali. La raccolta a premi unici è sostanzialmente in linea con quella del primo semestre dello scorso anno. Il totale degli investimenti è di lire 3.660 mld, con un aumento del 13% rispetto al 31 dicembre 2000. Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a lire 19,9 mld, con un miglioramento rispetto al primo semestre dello scorso anno del 13% (lire 17,6 mld). L'importo complessivo delle imposte per il primo semestre è stato stimato pari al 35% del risultato ante imposte. L'utile netto di periodo è di circa lire 18,6 miliardi, superiore del 5% rispetto a quello registrato nel primo semestre dello scorso anno (lire 17,7 miliardi). Il Consiglio ha preso inoltre visione della relazione di Tillinghast- Towers Perrin dalla quale risulta che l'Embedded Value della Compagnia al 30.06.2001 è pari a 960 mld di lire (lire 903 mld al 31.12.00), al netto del pagamento dei dividendi. La variazione dei primi sei mesi dell'esercizio, al netto dei dividendi erogati, è pari a lire 57 mld. In merito alla definizione delle condizioni e dei tempi dell'aumento di capitale (deliberato dalle assemblee straordinarie degli azionisti del 31 luglio 2000 e del 15 novembre 2000, con emissione di n. 15.000.000 azioni, da nominali lire 1.000, godimento 1 gennaio 2001, offerte in opzione agli azionisti in ragione di n. 1 azione ogni n. 5 azioni possedute), all'ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna, è stata conferita piena delega al Presidente del Consiglio. In considerazione degli eventi eccezionali verificatisi negli ultimi giorni e del relativo impatto sui mercati finanziari, il Presidente si riserva di valutare il momento più opportuno per l'esercizio della delega conferitagli. Infine, in merito agli eventi eccezionali di cui sopra, si sottolinea che la Compagnia non è risultata fino ad ora in alcun modo esposta ad impegni assicurativi generati da tali accadimenti. GRUPPO SAI PRIMO SEMESTRE 2001: LA RACCOLTA PREMI SALE A EURO MIL.2.241 (+ 24,5%). IN CRESCITA I DATI DELLA CAPOGRUPPO CON UNA RACCOLTA DI EURO MIL. 1.409 (+12,8%) Torino, 14 Settembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Sai - Società Assicuratrice Industriale S.p.A. ha approvato la Relazione Semestrale 2001, nonché quella relativa al consolidato di Gruppo al 30 giugno 2001. A livello di Gruppo la raccolta premi complessiva ha raggiunto Euro mil. 2.241 (Euro mil. 1.800 nel 1° sem. 2000), realizzando un incremento del 24,5 %. Nei rami Vita i premi hanno raggiunto Euro mil. 588,6 (+45,6%) grazie all'apporto sia della Capogruppo che delle società di bancassicurazione: la Po Vita ha raggiunto Euro mil. 214,7 (+109,1 %). la Novara Vita ha raccolto Euro mil.269,1 con un incremento del 66,4%. Nei rami Danni i premi raccolti hanno raggiunto Euro mil. 1.651,9, con un incremento del 18,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, grazie anche all'apporto della controllata Nuova Maa che ha raccolto Euro mil. 296 milioni (+13,4%). A livello di Gruppo l'utile netto è stato pari a Euro mil.42,4 sostanzialmente invariato rispetto al corrispondente periodo dell'anno passato (€ mil. 43,8 nel I° sem. 2000) nonostante l'impatto negativo derivante dall'imputazione a conto economico della sanzione Antitrust (Euro mil. 13,5), versata nel mese d'aprile unitamente al prelievo di quanto accantonato a tale titolo negli esercizi precedenti. In particolare il risultato tecnico dei rami Danni a fronte di un andamento sostanzialmente positivo dei Rami Auto, risente dell'impatto derivante dal consolidamento integrale della Sasa S.p.A., società acquisita nei primi mesi dell'anno, le cui perdite tecniche peraltro risultano già scontate nel prezzo d'acquisto. Stabile l'andamento tecnico del settore Vita. Le riserve tecniche lorde ammontano a Euro mil. 10.114,6 (Euro mil. 9.071,2 al 31/12/00) di cui Euro mil. 5.078,9 nei Rami Danni, Euro mil. 5.035,7 nei Rami Vita. Il volume totale degli investimenti ha raggiunto Euro mil. 9.280,4, con un incremento rispetto al dato al 31/12/00 del 6,73%, di cui Euro mil. 7.489,6 in titoli e partecipazioni. I proventi ordinari patrimoniali e finanziari netti, maturati nella prima metà dell'esercizio 2001, ammontano a Euro mil. 193,2 (Euro mil.166,6 nel 1°sem.2000) . Dagli inizi di giugno 2001 opera, per ora localmente, BancaSai. L'estensione alla rete di vendita Sai dell'operatività è invece prevista per la fine del mese di settembre, in parallelo con l'avvio della campagna stampa e della formazione della rete. Attualmente il numero dei promotori finanziari è passato dai 963 agli attuali 1016, fra questi 561sono agenti Sai con mandato di collocamento della banca. Per ciò che concerne la Capogruppo il risultato di periodo è stato pari a Euro mil. 27,2 (Euro mil. 17,9 nel corrispondente periodo del 2000), evidenziando un significativo miglioramento anche a livello di risultato ordinario nonostante l'imputazione a conto economico della nota sanzione dell'Antitrust. La raccolta premi ha raggiunto Euro mil.1.409 con un incremento del 12,8% rispetto al 1° semestre 2000. Nel settore Vita la raccolta totale ammonta a Euro mil. 246,2 con un incremento del 23,33%. La nuova produzione vita individuali è pari a € mil. 55,2 con una crescita del 20,1% . Da sottolineare l'ottima performance dei prodotti di Ramo I° (+33% rispetto al 1° sem.2000) grazie al successo del nuovo prodotto di connotazione assicurativa Sai Open. Nei Rami Danni i premi complessivi ammontano a Euro mil. 1.162,8 con una crescita del 10,8%. A fronte di un andamento sostanzialmente positivo dei Rami Auto si evidenza un peggioramento del saldo tecnico del Ramo Rcg, che risente di un rilevante incremento degli importi dei sinistri denunciati verificatisi negli esercizi precedenti, e del lavoro indiretto, il che ha comportato l'adozione di provvedimenti più incisivi per proseguire l'opera di risanamento messa in atto negli anni passati. Gli investimenti complessivi si sono incrementati dello 3,75% rispetto al dato in essere al 31/12/2000, raggiungendo Euro mil. 7.039,3. Tra le principali operazioni concluse successivamente al 30 giugno 2001, ricordiamo: - la cessione da parte della Sai a Banca Monte dei Paschi di Siena del 49% di Montepaschi Vita S.p.A, del 40% di Ticino Assicurazioni S.p.A e del 50% di Dipras S.p.A. con un introito complessivo di Euro mil. 227,2 ed una plusvalenza lorda di Euro mil. 120,4. adesione all'Opa promossa da Italenergia S.p.A sul capitale Montedison S.p.A. consegnando l'intera partecipazione detenuta con un introito complessivo di Euro mil.173 ed una plusvalenza di € mil. 51. vendita degli immobili ubicati a Parigi della controllata Sim Etoile e delle sue due controllate Iena Presbourg S.A. e Sim Defense S.A., con un introito di Euro mil. 81,7 ed una plusvalenza complessiva di Euro mil.52. Fondiaria: acquisto, subordinatamente alle autorizzazioni, di una partecipazione del 29%, di cui il 6,75% già acquisito, con un esborso di Euro mil. 247. Tenuto conto del precedente possesso, Sai possiede ad oggi il 9,72% del capitale ordinario. L'evoluzione della gestione nel primo scorcio del secondo semestre indica un andamento del risultato industriale in linea con quanto già espresso fino a giugno. L'andamento tecnico dei Rami Danni verrà comunque influenzato dal negativo contributo di Sasa, la cui operatività è oggetto di profondi interventi programmati volti al risanamento dell'azienda; si registra altresì una ripresa di redditività dei Rami Vita, sulle cui potenzialità peraltro, incide ancora il mancato completamento del quadro normativo e fiscale per ciò che riguarda la previdenza integrativa. Il risultato finale senza dubbio beneficierà di significative plusvalenze derivanti dalle operazioni straordinarie appena richiamate, pur in presenza di incertezze derivanti dall'attuale congiuntura del mercato azionario. I dati delle tabelle allegate sono da assoggettare a revisione contabile e verifiche sindacali. La Relazione semestrale della Capogruppo e consolidata sarà messa a disposizione del pubblico a far data dal 13/09 p.v. UNICREDIT VINCE GARA PER ACQUISTO DEMIRBANK ROMANIA Milano, 14 settembre 2001 - UniCredito Italiano è stato selezionato dal Fondo Turco di Tutela dei Depositi per acquisire il controllo della banca rumena, Demirbank Romania e della collegata Demir Romlease. Demirbank Romania, costituita nel 1997, è la dodicesima banca rumena per totale attivo (62 milioni di dollari al 31 dicembre 2000). Demirbank Romania è una banca prevalentemente corporate specializzata nel segmento di mid corporate e Pmi. Nel corso del 2000, Demirbank Romania ha lanciato - tra le prime banche nel paese - servizi di internet e di mobile banking. Demirbank Romania, operante tramite una rete territoriale di 11 filiali (situate nelle principali città del paese, tra cui Bucharest, Timisoara, Cluj, Ploiesti e Costantia), presidia l'intero territorio nazionale ed in particolare l'area della Romania occidentale, dove sono concentrati gran parte degli investimenti Italiani nel paese. La gamma di prodotti offerti da Demirbank Romania è completata da Demir Romlease, principale società di leasing rumena, costituita nel 1994 e specializzata nel servizi per la clientela corporate. Il Gruppo Unicredit pagherà 16,6 milioni di dollari per l'acquisizione del 62,5% di Demirbank Romania, partecipata al 20% da IFC (Banca Mondiale) e per il restante 17,5% da tre fondi di investimento rumeni. Per il 36% di Romlease il Gruppo pagherà 1,5 milioni di dollari. L'investimento complessivo in Romania è pari a 18,1 milioni di dollari. L'operazione è naturalmente soggetta all'autorizzazione della Banca d'Italia e della Banca Centrale rumena. L'investimento di UniCredit in Demirbank Romania e Demir Romlease, pur collocandosi nel quadro della più ampia strategia di espansione del Gruppo in Nuova Europa, risponde alle precisa esigenza del Gruppo di essere vicino alle necessità della clientela corporate. Gli italiani sono i principali investitori esteri in Romania, ed in particolare tra la clientela del Nord Est di CassaMarca, Cariverona, RoloBanca, Caritrieste e Credito Italiano vi è una forte concentrazione di imprese molto attive verso la Romania o addirittura già presenti con investimenti diretti. L'investimento del Gruppo in Romania riveste quindi particolare importanza nel breve termine in quanto mira a garantire un ulteriore miglioramento del livello di servizio oggi offerto dal Gruppo rispetto alle pressanti esigenze di internazionalizzazione della clientela corporate Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5
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