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MARTEDI'
25 SETTEMBRE 2001
pagina 4
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UN NUOVO, ESCLUSIVO PROGRAMMA DI ESCURSIONI: IL MONDO VISTO DA
UN'ANGOLATURA SPECIALE
Milano, 25 settembre 2001 - Seabourn Cruise Lines, compagnia leader nelle
crociere di lusso, si conferma ancora una volta la numero uno nella
creazione di momenti memorabli ed esclusivi a terra, in perfetta linea con
il "lifestyle" a bordo, dove i passeggeri sono coccolati in ogni istante
della giornata. La compagnia ha ampliato il suo programma di escursioni, già
estremamente vario e senza eguali, aggiungendo una nuova gamma di offerte
innovative, le escursioni "Signature Series". Gli ospiti degli yacht
Seabourn potranno visitare da privilegiati angoli magici e nascosti;
scoprire i segreti dei maggiori porti di richiamo, goduti nella tranquillità
del privato; vivere esperienze inattese e indimenticabili. Le escursioni "Signature
Series" sono state ideate appositamente per un ristretto numero di
passeggeri, per accontentare anche i viaggiatori più esigenti: i luoghi di
maggior attrattiva saranno visitati nel momento di chiusura al pubblico. Un
esempio? Un giro nei Musei Vaticani accompagnati da una guida esperta, senza
doversi fare strada fra la folla; o nella Cappella Sistina, poter osservare
rapiti il Giudizio Universale, indisturbati dal vocio di turisti
indisciplinati. Il programma prevede anche esperienze insolite con
prospettive inconsuete: avete mai pensato di volare su un pallone dalla
pianure della Tessaglia, in Grecia, alle Meteore, sfolgoranti monasteri
abbarbicati su colonne rocciose alte 900 piedi? Cibo raffinato, vino
d'annata, visite culinarie, festività di richiamo rivestono un ruolo
importante nelle "Signature Series": assaggi e degustazioni nel celebre
Moulin de Mougins vicino a Cannes, o un pranzo in una villa siciliana,
scelto da Coppola come scenario de "Il Padrino". Grandi novità che vanno ad
aggiungersi agli Adventure Collection Tour, di cui Seabourn va molto fiera:
escursioni a piedi, gite in kayak, vela, pesca, snorkelling, golf, tennis.
Lo staff della compagnia ha sicuramente l'esperienza adeguata per assistere
passeggeri dinamici, amanti dello sport alla ricerca di passatempi
eccitanti.
MOET & CHANDON YOUNG FASHION AWARD 2001: SONO UNA TURCA E UNA SPAGNOLA LE
STILISTE DEL FUTURO
Milano, 25 settembre 2001 - Si è concluso con un ex aequo il "Moet & Chandon
Young Fashion Award 2001", concorso per giovani stlisti realizzato dalla
Maison francese in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda
Italiana, nel giorno inaugurale delle sfilate milanesi. Troppo alto il
livello dei partecipanti e troppo belli i capi presentati per decretare un
solo vincitore. E così, per bocca del presidente di giuria, Beppe Modenese,
arriva la lsorpresa finale: vincono in due. Un verdetto accolto dagli
applausi di un pubblico entusiasta di fronte al lavoro di questi giovani
stilisti. A stringersi sul gradino più alto del podio due fanciulle: la
turca Defne Yalkut, della Domus Academy di Milano, e la galiziana Maria
Barros Eiroa, dell'Istituto Europeo di design di Milano. Naturalmente il
raddoppio dei vincitori ha indotto il raddoppio dei premi. E così, al
riconoscimento già stabilito, ovvero uno stage con Roberto Cavalli, si è
aggiunto uno stage da Maska. Due vincitori, dunque, ma nessuno sconfitto.
Anche i tre giovani stilisti ai quali non sono andati gli allori, hanno
riscosso meritati consensi con le loro bellissime e fantasiose creazioni.
Monia Ganatelli, dell'Istituto Marangoni di Milano, Simona Francecsa Longo,
dell'Accademia Koefia di Roma, e Bruno Simeone, dell'Accademia di Costume e
di Moda di Roma. Il gran finale del concorso è stato presentato da Paola
Maugeri, mentre la giuria, autorevole e competente, che ha valutato i capi
migliori sulla base del trinomio creatività, attualità e tendenza, era
composta, oltre che dal presidente Beppe Modenese, da Rachele Enriquez,
Gianluigi Facchini, Giovanni Castel, Daniela Giussani, Anna Riva e Pupi
Solari.
"MILANO MODA DONNA" - AL VIA LE SFILATE MILANESI, SINO AL 3 OTTOBRE
Milano, 25 settembre. Novantatre sfilate, più qualche bis per i compratori,
moltissime presentazioni ed eventi collaterali - come la premiazione del
"p.r./ public relations" di moda più apprezzato dalla stampa italiana e i
premio "Young Fashion Award 2001" per la moda giovane. Parola d'ordine per
questa edizione dell'evento: "lavoriamo sul prodotto". Il che vuol dire
niente fronzoli e contorno, ma massima attenzione agli abiti della
collezione. Mancheranno, forse, alcuni - o molti - ospiti vip e buyers
stranieri, specie americani, che ancora probabilmente non se la sentono di
prendere l'aereo. Staremo a vedere. "Moda Donna" è partita domenica con la
collezione di Luciano Soprani e si chiuderà mercoledì 3 ottobre con quello
che è forse il più amato - attualmente - dalle giovani: Roberto Cavalli. Le
collezioni primavera-estate 2002 saranno presentate anche dai nomi più
famosi, Dolce & Gabbana D&G, Gucci, Prada, Blumarine, Gian Franco Ferrè,
Alberta Ferretti, Richmond, Giorgio Armani, Etro, Laura Biagiotti, Gianni
Versace - oltre a molti altri, forse meno noti ma altrettanto bravi e che
tengono alta nel mondo la bandiera del "Made in Italy" nel settore dell'Alta
Moda o "High Fashion" che dir si voglia. Pur con le presenti cautele ed
incertezze non si prevedono grossi turbamenti, o almeno si spera.
Sicuramente sono state rafforzate anche tutte le misure di sicurezza, in
Fiera e in città.
OLTRE CENTO ANNI DI BORSE FIRMATE GHERARDINI
Milano, 25 settembre 2001 - Le borse, borsette o pochette create dal
pellettiere di Firenze, Gherardini, esposte lungo il primo tratto di Via
della Spiga (corso Venezia - Via Sant'Andrea), dal 26 Settembre al 7
Ottobre, raccontano la bellezza degli stili e della lavorazione eseguita
dagli artigiani fiorentini per Gherardini, lungo il secolo appena trascorso.
Questi oggetti perfetti hanno accompagnato con discrezione le signore
d'altri tempi. Ognuno contiene delicatezza e precisione, ingegno e
inventiva. Sono pezzi unici per occasioni particolari, realizzati con la
passione e l'ispirazione e tenuti gelosamente a testimoniare le radici
profonde di Gherardini nell'universo della lavorazione manufatta. Il
percorso porta alla boutique Gherardini, che sarà inaugurata nella serata di
mercoledì 26 settembre (ore 19.30 - 22) durante il periodo della
presentazione delle Collezioni Moda a compratori e stampa di tutto il mondo.
Una scelta voluta, anzi sottolineata, perché la moda non può vivere senza la
complementarietà degli accessori, in particolare delle borse così
importanti, così necessarie, anzi indispensabili. Il visitatore viene
accolto dallo spirito innovativo, pratico, contemporaneo offerto da forme e
volumi attuali nelle borse proposte da Gherardini che però sa declinare lo
spirito dell'antica tradizione con il gusto del moderno vivere. Fibbie,
sistemi di chiusura, lavorazione della pelle bi-colore o con inserti a
contrasto sono le scelte per i contenitori/trasportatori di oggetti
femminili proposte dalla collezione autunno/inverno 2001/2002. Ogni borsa
mantiene la compattezza, la misura, la discrezione e la precisa esecuzione
che, da sempre, caratterizza la pelletteria prodotta da Gherardini. Linee
differenti, ognuna con le sue particolarità, affinché ogni tentazione o
inclinazione di gusto possa essere accontentata, sono esposte per la scelta
delle signore di questi tempi.
CONSORZIO CENTOPERCENTO ITALIANO"
Milano, 25 settembre. All'80^ edizione della tradizionale Mostra della
Pelletteria sono state presentate numerose ed interessanti iniziative per
sottolineare ancora una volta la forza del "Made in Italy". Fra queste,
degna di nota ci sembra la filosofia del Consorzio "Centopercento Italiano"
che vuole essere l'espressione concreta che garantisce l'unico valore del "Made
in Italy Eticamente Accettato dal Mercato". La coerenza con tale missione è
data dal continuo lavoro di studio del mercato attuale, ripartendo da una
nuova idea di prodotto risultato di una immagine concreta e reale. La
valorizzazione del prodotto descrive un percorso che unisce chi lo
costruisce e chi lo sceglie mediante l'acquisto; tale percorso diventa il
punto centrale del presente e del futuro del settore pellettiero - che
potrebbe estendersi anche a quello calzaturiero. Il prodotto come
contenitore di valori etici è il mix di più energie che si incontrano e
collaborano tra loro, non solo sulla qualità tecnica e del design, ma anche
e soprattutto sulla qualità della vita. Comprendere come l'uomo/consumatore
cambia, capire cosa sia "Eticamente accettato dal mercato", creare un
collegamento concreto e continuo con le aziende significa: mettere al centro
delle proprie attività il consumatore e di riflesso tutta la società.
Proteggere e garantire il "Made in Italy", in maniera attenta e concreta,
comprende "rivalutare, monitorare e salvaguardare il prodotto in termini di:
conoscenza artigianale locale e nazionale; luoghi di lavorazione in termini
di sicurezza sul lavoro; tecniche di produzione innovative calate nella
tradizione; materiali alternativi; ambiente; confronto competitivo sulla
qualità del prodotto e della vita (concretamente: no allo sfruttamento del
lavoro ); idee progettuali sul design; formazione professionale e tecnica;
condizioni di lavoro interne alle strutture produttive e per l'ambiente
esterno (vedi, ad esempio, la concia delle pelli); collegare i settori
industriali della moda. Tutto questo si concentra in un lavoro meticoloso,
basato sulla cooperazione tra il Consorzio Centopercento Italiano e altre
entità impegnate sulle stesse problematiche, come - per ora - Ci.pi.elle,
Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, Carpi Trade Italia,
Assomoda Italia, W.O.L.F.(World on Line Free) portale telematico per il
settore abbigliamento; Scuola di San Colombano di Scandicci ed Ecolab di
Milano. Si auspica che molti altri enti, società e consorzi possano presto
aderire a questa iniziativa per il vero "Made in Italy Eticamente Corretto
ed Accettato dal Mercato", che certamente incontrerà il favore dei
consumatori attenti alla qualità del prodotto e della vita.
EXPOFOOD 2001: LA SICUREZZA ALIMENTARE PROTAGONISTA A FIERA MILANO - 9/12
NOVEMBRE 2001
Milano, 25 settembre 2001 - Dal 9 al 12 novembre apre il Salone
Internazionale del Sistema Alimentare di Expocts. ExpoFood apre a Fiera
Milano dal 9 al 12 novembre prossimi in una veste completamente rinnovata,
che risponde ai mutamenti in atto nel comparto alimentare ed alle esigenze
espresse dagli operatori."Abbiamo ripensato la manifestazione - spiega
Adalberto Corsi, presidente di Expocts - per rafforzarne il ruolo di
importante momento operativo e strumento di marketing progettato sul
prodotto, sull'intermediazione commerciale, sulla distribuzione e sul
consumatore". Expo Food occuperà il padiglione 9 di Fiera Milano per la
parte espositiva ed il padiglione 10 per gli Eventi Speciali. Sicurezza e
qualità in primo piano - Sull'onda del primo "Forum sulla Sicurezza
Alimentare", convegno internazionale organizzato da Expocts e Ambrosetti lo
scorso aprile, Expo Food 2001 sarà dedicato alla promozione del prodotto di
qualità: tradizionale, certificato, tipico e biologico- naturale. Expo Food
2001 offrirà visibilità, promozione e momenti di business ai produttori e
distributori di prodotti che forniscono al consumatore precise garanzie di
origine e trasformazione. In quest'ambito il Forum Internazionale sulla
Sicurezza Alimentare avrà un seguito nella seconda giornata della
manifestazione , per approfondire il dibattito sui temi che hanno modificato
il mercato. Il Forum sarà l'evento culminante del programma di seminari e
incontri che, come sempre, completerà Expo Food. Focus sul prodotto fresco.
Expo Food 2001 dedicherà un'ampia area espositiva al prodotto fresco, con
particolare attenzione al settore orto-frutticolo che sarà ampiamente
rappresentato al pad. 9/1. Questo Focus rappresenta per Milano una novità
assoluta e costituirà un momento di particolare interesse e attrazione per
gli operatori e la distribuzione. In mostra il "Sistema Alimentare" - Expo
Food 2001 avrà luogo in contemporanea con altre importanti manifestazioni di
Expocts: Expo Tour - Salone Internazionale dell'Ospitalità Professionale (la
più grande biennale al mondo delle forniture per hotel, ristorazione,
catering, banqueting, pubblici esercizi e collettività), ospita anche il
settore Hotel Project e Sic, il Salone Internazionale del Caffè. Franchising
& Partnership, Salone Internazionale delle Formule Innovative nel Commercio
e nei Servizi. La contestualità di queste importanti manifestazioni ne
accrescerà il rispettivo peso, facendo di Fiera Milano dal 9 al 12 Novembre
- secondo gli organizzatori - il polo mondiale di riferimento del settore e
rilanciando Expo Food come snodo essenziale del sistema produttivo e
distributivo del cpmparto alimentare. Infolink:
www.expocts.it/food
CON "EUROMONETA" L'EURO SI IMPARA CUCINANDO
Milano, 25 settembre 2001 - Moneta è lo storico marchio che dal 1875
garantisce qualità negli strumenti di cottura, grande affidabilità tecnica e
piacevole design. Proprio per questa familiarità con il vivere quotidiano,
Moneta ha pensato alla creazione di un nuovo prodotto che sia al contempo un
ottimo strumento di cottura e un aiuto concreto per un facile passaggio
dalle lire all'euro. Giocando con il proprio nome, lancia "EuroMoneta" una
padella che ha tutte le caratteristiche tecniche che hanno reso noto il
marchio Moneta. L'alluminio impiegato per il corpo della padella è di grande
spessore in modo da rendere uniforme e rapida la diffusione del calore, il
fondo è indeformabile per mantenere grande stabilità sui fornelli, i bordi
sono arrotondati e capienti ben proporzionati con il diametro della padella,
gli interni sono rivestiti in materiale antiaderente Artech per garantire
grande resistenza alle abrasioni, i manici sono ergonomici e atermici per
una presa salda e piacevole al tatto. A tutto ciò si aggiungono due
particolarità: l'esterno è di un intenso blu su cui risaltano le effigie
delle nuove monete in euro con cui dovremo presto familiarizzare la
confezione, che racchiude la padella, contiene anche, in omaggio, un
euroconvertitore che aiuterà a calcolare il cambio lire/euro Un valore
aggiunto che sarà facile da reperire. La nuova padella "EuroMoneta" sarà in
vendita nella grande distribuzione e nei negozi di casalinghi al prezzo di
L. 18.500/Euro 9.55 circa.
NUOVA GENERAZIONE DI LAME PER SEGHETTI ALTERNATIVI
Milano, 25 settembre 2001 - Bahco ha presentato una nuovissima gamma di lame
Sandflex per seghetti alternativi che include nuovi componenti e un design
completamente rinnovato. Tutte le lame sono disponibili con diverse
lunghezze, forme e dentature. Questa nuova generazione comprende tre tipi di
lame completamente nuove. La Sandflex DSL 3840, con dentatura rada, è adatta
per lavori di edilizia e demolizione. Grazie allo spessore di 1,6 mm, è
ideale per tagliare qualsiasi materiale, incluso il legno con chiodi di
grosse dimensioni. La 3842 è adatta per tagliare unicamente il legno ed è
dotata di una speciale dentatura che consente di eseguire tagli trasversali
e longitudinali più velocemente di qualsiasi lama di tipo tradizionale.
Inoltre ha una finitura nera che contribuisce a ridurre al minimo l'attrito.
La lama 3846 è dotata di denti in HM adatti per tagliare materiali duri,
come mattoni, cemento poroso, fibra di vetro e laminati plastici. Tutte le
lame incluse in questa nuova gamma sono robuste e di facile utilizzo. Sono
dotate di denti dalla presa decisamente aggressiva e sono adatte per le
condizioni di taglio più difficili. Sono disponibili diverse dentature, a
seconda delle necessità. Le lame Bahco per seghetti alternativi sono
disponibili in diverse lunghezze (da 100 a 300 mm) e in varie confezioni (da
1 a 100 pezzi). Per soddisfare qualsiasi esigenza sono disponibili pratici
kit che contengono i tipi di lame più comunemente usati. Infolink:
www.bahco.com
"ABITARE IL TEMPO" - GIORNATE INTERNAZIONALI DELL'ARREDO - VERONA, 11/15
OTTOBRE 2001
Verona, 25 settembre 2001 - "Abitare Il Tempo" non è un "Salone del mobile"
come tanti ce ne sono nel mondo, anche importantissimi come Milano, Colonia,
Parigi ed altri centri di primaria importanza Giunto quest'anno alla XVI
edizione, "Abitare il Tempo" è un universo unico nel panorama delle fiere di
arredamento, organizzato per fondere le esigenze commerciali e le proposte
degli espositori con la ricerca e la sperimentazione. Un percorso ideale che
unisce la tradizione ai progetti contemporanei, l'alto artigianato al design
d'avanguardia. Per l'edizione 2001, cinquecentoquaranta espositori
internazionali sono stati rigorosamente selezionati per un pubblico di
rivenditori ed arredatori attenti e qualificati. Mobili, Imbottiti, Cucine,
Arredobagno, Illuminazione, Home Collections, Tessuti, Tappeti, Tendaggi,
Edizioni di design, Arte della tavola, Complementi d'arredo, Oggettistica,
Dipinti, Arredo per l'infanzia, Pavimenti, Rivestimenti, Porte, Scale,
Maniglie, Arredi per esterni:ecco che cosa si può trovare - Inoltre,
"laboratori metaprogettuali" - ambientazioni progettate da designer
internazionali ed architetti emergenti. La loro funzione primaria è di
fornire nuove idee di display e di marketing al mondo della distribuzione. I
temi trattati in questi particolari ambienti vengono anche dibattuti in
forum cui partecipano 'opinion leader' di tutto il mondo. "Abitare il Tempo"
è quindi uno spazio 'fieristico' raffinato, appositamente studiato affinchè
i rivenditori, gli arredatori, i designers possano confrontarsi sui trend
dei prodotti e della distribuzione e monitorare i cambiamenti del gusto e le
problematiche dei punti vendita. Mostre di sperimentazione e ricerca: i
progetti, totalmente originali, presentano esclusivamente dei prototipi. Si
tratta di speciali sezioni dove si indaga sulle capacità progettuali e sui
materiali di diverse aree geografiche italiane e di numerose nazioni estere.
Una 'fiera' a misura d'uomo, dove è un piacere ritrovarsi ogni anno...anche
per avere l'opportunità di visitare la bella Verona e..... magari passare un
week-end con Giulietta e (o) Romeo!! La Fiera è visitabile tutto l'anno
on-line:
www.veronafiere.it/abitareiltempo
883 DAL 6 DICEMBRE IN TOUR
Milano, 25 settembre 2001 - La data di partenza del nuovo tour degli 883
(organizzato dalla Trident Agency) è stata posticipata al 6 dicembre (invece
che il 5 novembre). Nei prossimi giorni varranno rese note le date del tour
e le notizie relative al tipo di spettacolo che Max Pezzali e soci
porteranno nei Palasport, sulla scia del successo che sta ottenendo il nuovo
album degli 883 "Uno in più" (in Italia è doppio disco di platino, e
veleggia verso le 300.000, copie ma è stato pubblicato anche in Austria,
Svizzera, Grecia, Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia e, tra pochi giorni,
in Germania, dove in ottobre gli 883 saranno i supporter, in quattordici
date, del tour mondiale di Ramazzotti). "Uno in più"(Cgd East West) segna
una svolta nella storia del gruppo guidato da Max Pezzali. Si compone di
dieci canzoni indelebili per l'intensità dei testi e della musica. E per gli
ospiti presenti nel disco: da Jovanotti (con cui Max duetta in "Cloro") ad
Alex Britti (sue le chitarre elettriche in "Essere in te"); da J.Ax degli
Articolo 31 (che si fa sentire, è il caso di dirlo, in "Noi") a Syria (la
cui intensa vocalità suggella "Essere in te") da B.J. Cole (che con la sua
steel-guitar ha caratterizzato "Honolulu Baby") a Kenny Wheeler (uno dei
trombettisti jazz più famosi del mondo, che ha lasciato un'impronta
indimenticabile in "Punto e a capo"). I primi due singoli estratti
dall'album per la programmazione radiofonica sono "Bella Vera" e "La lunga
estate caldissima", i cui video sono stati girati a Los Angeles dai Manetti
Bros. Prodotto da Claudio Cecchetto, "Uno in più" è stato registrato al
Jungle Sound di Milano e mixato ad Amburgo e Milano (i produttori artistici
sono Pier Paolo Peroni, Carlo U. Rossi e Alberto Tafuri). "Uno in piu'" è il
settimo album degli 883, finora sono stati pubblicati cinque dischi di
inediti: "Hanno ucciso l'uomo ragno" nel 1992, "Nord Sud Ovest Est" nel
1993, "La donna, il sogno e il grande incubo" nel 1995, "La dura legge del
gol" nel 1997 e "Grazie Mille" nel 2000. E la raccolta "Gli anni" nel 1998
per un totale di sei milioni di dischi venduti. Per maggiori informazioni
sugli 883 si può consultare il sito ufficiale del gruppo:
www.883.com
ALL'ARENA DI MILANO LA FINALISSIMA DEL GRANDE CAMPIONATO ITALIANO
MULTIETNICO DI CALCIO "THE WESTERN UNION FOOTBALL LEAGUE"
Milano, 25 Settembre 2001 - All'Arena di Milano si è disputata , domenica
23 settembre, la Finalissima del Grande Campionato Italiano Multietnico di
Calcio "The Western Union Football League". La squadra campione 2001 è Lega
Ambiente (Firenze) che ha battuto ai rigori (7-6) la squadra dello Zaire
(Verona). La competizione odierna ha visto 6 squadre competere in due
triangolari con quattro squadre arrivate in semifinale: Senegal (Brescia) -
Legambiente (Firenze) 0 1; Zaire (Verona) - Senegal (Genova) 1 0. Le due
vincitrici si sono disputate la finalissima. Alla squadra vincitrice è
andata la super coppa Western Union-Finint e l'ambitissimo Stage di Calcio
condotto dal celebre campione Mariolino Corso. Giunta alla seconda edizione,
la manifestazione ha registrato crescente successo, con una eccellente
partecipazione di atleti (ben 36 le squadre iscritte alla Regular Season per
un totale di 648 calciatori) e di pubblico. A firmare il "Grande Campionato
Italiano Multietnico di Calcio WU Football League" è stato anche quest'anno
Finint S.p.A., il principale Agente per l'Italia di Western Union.
"GLI OCCHI DELLA CAMBOGIA" IN GALLERIA AGFA PERSONALE DI STEFANO SCHIRATO
Milano, 25 settembre 2001 - Si inaugura il prossimo 16 ottobre 2001, alle
ore 18:30, presso la Galleria Agfa di Milano, in Via Grosio 10/4, la mostra
"Gli occhi della Cambogia" un reportage fotografico del fotografo Stefano
Schirato. L'esposizione comprende 35 immagini in bianconero, di grande
formato, tratte dall'omonimo libro fotografico pubblicato quest'anno e che
vedeva Agfa come sponsor tecnico. Si tratta di un lavoro molto interessante
ed impegnativo nato da un'attiva collaborazione con Emergency,
l'associazione nata a Milano nel 1994, con lo scopo di fornire assistenza
medico chirurgica alle vittime delle guerre e, soprattutto, delle mine
anti-uomo, costruendo e gestendo ospedali nelle zone maggiormente colpite.
Le fotografie di Stefano Schirato, scattate in un paese che ancora oggi
porta i segni di una guerra violenta, di tanta miseria ed arretratezza,
documentano e denunciano una realtà che non può non coinvolgerci. Si tratta
di immagini sconvolgenti, così lontane dal nostro vivere quotidiano, prese
nelle vie, nelle discariche, negli ospedali e nei bordelli di Phnom Penh,
dove spesso bambini e ragazzine sono costretti a lavorare o prostituirsi
nell'età del gioco. Le immagini di Schirato sono, come dice l'autore "
Frammenti, momenti di una complessa realtà che ho cercato di raffigurare.
Sono un omaggio allo spirito di questa gente, che mi ha permesso di entrare,
anche se solo per un attimo, nella sua vita e di raccontare un po' anche la
sua storia". Ferdinando Scianna, che ha curato la prefazione del libro, dice
di aver trovato nelle immagini di Schirato le ragioni per cui ama la
fotografia, la passione per la vita, la solidarietà per chi soffre, la
fiducia nell'utilità, la necessità di documentare, di testimoniare....
Stefano Schirato vive a Pescara, ma è nato a Bologna nel 1974 ed è laureando
in Scienze Politiche. Inizia a fotografare nel 1995 riscuotendo subito
successi in concorsi nazionali e internazionali. Dal 1997 si dedica
all'attività di fotografo freelance, concentrandosi sul reportage sociale.
Nel 1998 un suo lavoro sui ghetti neri del Sud Africa post-apartheid vince
il primo premio e la borsa di studio organizzata da Nikon e dal'Agenzia
Grazia Neri. Nel 1999 insieme a New Humanity e grazie alla collaborazione
con Emergengy realizza il lavoro in Cambogia, con il quale partecipa alla
selezione del World Press Photo e che è stato oggetto del suo primo libro
fotografico. Sue opere sono state esposte, tra l'altro, a Bologna, Pescara,
Catania e Monaco di Baviera. La mostra fotografica "Gli occhi della Cambogia
" resterà aperta in Galleria Agfa, fino al 16 novembre 2001, dal lunedì al
venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00, con ingresso gratuito. Per
informazioni telefonare allo 02/3074377
BE_ ESSERE IN UNA REALTÀ COMPLESSA? SEMPLICE ARTI VISIVE, MANIFESTAZIONI
ESPRESSIVE E MUSICA SARANNO I PROTAGONISTI DI BE ESPOSIZIONE COLLETTIVA
D'ARTE CONTEMPORANEA, PROMOSSA DA SHENA
Brescia, 25 settembre 2001 - Dal 20 al 28 ottobre in via Tempini n° 6 a
Brescia un grande sito d'archeologia industriale ospiterà l'evento dalle ore
10 alle ore 23 in orario continuato e a ingresso gratuito. La mostra,
presentata da Shena, punto di riferimento nell'ambito della web vision e
nell'ideazione di contenuti e progetti orientati alla platea Internet e
organizzata da U.N.O., associazione culturale promotrice di eventi e nuove
concettualità espressive, in collaborazione con L.A.B.A., Libera Accademia
di Belle Arti, ospiterà le opere di oltre 50 artisti provenienti da tutta
Europa. "Le motivazioni alla base di questo progetto sono molteplici -
spiega Vincenzo D'Abbraccio, socio fondatore e direttore creativo di Shena
-. La volontà di promuovere qualcosa di 'contaminativo' in primo luogo
mostra l'interesse e l'attenzione nei confronti dell'ambiente in cui si
opera, dove il coinvolgimento di altre identità allo sviluppo di
un'evoluzione tecnologica/artistica diventa mezzo e strumento
dell'espressione umana. Una ricerca di stimoli verso la crescita individuale
e di gruppo, con un forte valore educativo e formativo in grado di
interessare le strutture didattiche territoriali e costruire un fruttuoso
dialogo e confronto generazionale". Secondo l'associazione U.N.O., la mostra
rappresenta il primo di una serie di appuntamenti progettati e finalizzati
alla creazione di nuove modalità comunicative. L'evento risponde
all'esigenza di 'inventare' nuove forme d'espressione che attualizzino,
ampliandolo, il concetto di 'relazione umana', come stimolo e ricerca di
nuovi spazi e nuove modalità d'espressione. L'associazione ha l'ambizione di
tracciare un differente percorso di evoluzione culturale e costruire,
avendone tutti i presupposti, una struttura organizzativa in grado di
produrre progetti indirizzati a soddisfare una cultura nuova. Al fine di
selezionare le partecipazioni artistiche e garantire il pregio qualitativo
delle opere esposte, BE ha istituito un comitato artistico/scientifico di
selezione, individuando prestigiose figure di riferimento: Roberto
Dolzanelli e Marco Senaldi (L.A.B.A.); Vincenzo D'Abbraccio (Shena);
l'associazione U.N.O.; Salvatore Esposito, Valerio Ambiveri, Angelo
Bordonari, Miroslava Hajek, Domenico Pievani, Jean Pierre Denefve, Enzo
Pedretti, Ana Tamarit, Salvatore Falci, Albano Morandi, Luca Caccioni e
Davide Benati (curatori e collaboratori internazionali). Un insieme di forze
con chiari intenti e ambizioni, unite nella precisa volontà di inaugurare
modalità innovative di espressione culturale. BE è anche un sito ricco di
documenti e informazioni costantemente aggiornate
www.besimple.it
I MANIFESTI DELLA SECESSIONE VIENNESE TREVISO PALAZZO GIACOMELLI, 28
SETTEMBRE - 9 DICEMBRE 2001
Treviso, 25 settembre 2001 - Nasce dalla collaborazione tra la trevigiana
Collezione Salce (che raccoglie ben 30 mila manifesti d'epoca ed è una delle
due più importanti raccolte di affiches esistenti al mondo) e il Museo di
arti Applicate di Vienna, la raffinata esposizione de "I manifesti della
secessione viennese". Ad accoglierla, dal 28 settembre al 9 dicembre è
Palazzo Giacomelli, sede di Unindustria Treviso che promuove la
manifestazione in collaborazione con il Comune di Treviso e la
Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Veneto. La mostra è curata da
Eugenio Manzato e Roberto Festi. Per la prima volta in Italia, grazie a
questa mostra, vengono raccolti e esposti assieme tutti i 21 manifesti del
periodo d'oro della Secessione Viennese (1898 - 1905), il movimento
artistico che rivoluzionò le arti figurative d'inizio secolo facendo
assurgere i grafici e gli artisti viennesi a capiscuola di un movimento che
influenzò e trasformò il modo di concepire i criteri compositivi del
manifesto. Le opere di G. Klimt, J.M. Olbrich, K. Moser, A. Böhm, A. Roller
ed altri vengono esposte assieme ai cataloghi d'epoca ed alla rarissima
rivista "Ver Sacrum", l'organo ufficiale degli artisti viennesi riuniti
attorno alla figura carismatica di Gustav Klimt. La Mostra. dopo Treviso,
sarà riallestita a Bolzano (Galleria Civica. Assessorato alla Cultura) dal
15 dicembre 2001 al 9 marzo 2002. La grafica della Secessione segna uno dei
punti più alti raggiunti dalla produzione seriale su carta dove idea, segno,
tecnica e simbolo si fondono creando, con un linguaggio inconfondibile,
un'espressione artistica inimitabile. Il segno lasciato è tra i più profondi
di tutto il Novecento. I ventuno manifesti esposti in questa raffinata
esposizione coprono un arco temporale che va dal 1898 - anno della prima
esposizione - al 1905 (scissione del gruppo di Gustav Klimt). Diciassette
sono di proprietà della Raccolta Salce. Quattro provengono dal Museo di Arti
Applicate di Vienna. Il manifesto di Josef Plecnik per la ventiduesima
esposizione non è reperibile. Il manifesto di Josef M. Olbrich per la
seconda esposizione fu utilizzato anche per la terza. Molti dei ventuno
pezzi vennero realizzati in due formati, in qualche caso modificando le
cromie. Si veda, ad esemplificazione, proprio il manifesto di Josef M.
Olbrich del 1898: il grande formato (in due parti) venne stampato in rosso e
oro; il piccolo in nero e oro. Del manifesto di Koloman Moser per la quinta
esposizione (1900), cinque versioni con cromie diverse (conservate presso la
Graphische Sammlung Albertina) testimoniano la quantità di varianti, che gli
artisti sperimentavano anche in fase di stampa. Le varianti cromatiche, così
come i formati, sono difficilmente catalogabili. Per le misure può succedere
che alcuni esemplari - spesso creati con un ampio bordo carta - venissero
rifilati in posizioni diverse dando origine a differenze anche sostanziali.
La catalogazione scientifica delle opere, proposta nel catalogo, tiene conto
delle informazioni fornite sulla raccolta dal Museo di Arti Applicate di
Vienna e di quelle riferite agli esemplari di proprietà del Museo Storico
della Città di Vienna e pubblicate nel catalogo della mostra "Wien um 1900"
(Vienna, 1964). Tutti i manifesti sono stampati in litografia a colori da
Albert Berger di Vienna. Solo quello di Josef M. Olbrich (seconda
esposizione) si differenzia in quanto venne utilizzata una tecnica speciale
per la stampa dell'oro. L'unico esemplare non commissionato direttamente ad
un artista è quello della sesta esposizione (1900) per la quale si utilizzò
un dettaglio dall'incisione "Il falconiere" dell'artista giapponese Kikugawa
Eizan (1787 - 1867). Ad esclusione di quattro casi, tutti i manifesti sono
firmati sulla pietra litografica. Per informazioni: tel. 0422.2941 fax
0422.412238
MONET. I LUOGHI DELLA PITTURA"
Milano, 25 settembre 2001 - A Treviso, dal 29 settembre 2001 al 10 febbraio
2002, Monet, con la prima, vera e organica mostra che in Italia si sia mai
dedicata al grande impressionista. In Casa dei Carraresi saranno riuniti 90
straordinari dipinti (1.200 miliardi, l'incredibile valore assicurativo), a
documentare un percorso del tutto particolare, come mai si è fatto finora.
Progetto e cura della mostra, organizzata da Linea d'ombra per conto della
Fondazione Cassamarca, sono di Marco Goldin affiancato da un comitato
scientifico internazionale composto da Valentina Anker, Richard R. Brettell,
Fabrizio D'Amico, Stephen Eisenman, Alexandra Murphy, Rodolphe Rapetti,
MaryAnne Stevens, Charles F. Stuckey. Che si tratti di un evento realmente
percepito come "eccezionale" lo testimonia la risposta del pubblico: ancor
prima dell'inaugurazione, le prenotazioni raccolte dal call center di Linea
d'ombra (tel.0438.21306 biglietto@lineadombra.it) hanno superato le di
70.000, che già da solo rappresenterebbe un ottimo successo per una mostra.
Monet. I luoghi della pittura consente di seguire il grande Maestro francese
lungo un itinerario che è geografico ma anche del cuore. A sottolineare il
suo desiderio di stare sempre davanti alla natura, anzi di esserne
intimamente parte, fibra egli stesso del più vasto divenire delle cose. E
nonostante la terribile concorrenza di altre nove mostre che nel mondo
vengono dedicate a Monet, assolutamente positiva è stata la risposta delle
istituzioni pubbliche e private in tutti e cinque i continenti, con oltre 40
musei prestatori e prestigiose collezioni private e Fondazioni solitamente
non disponibili al prestito. Tra tutti, non dimenticando che sono oltre
dieci i musei americani coinvolti, spicca la collaborazione del Musée d'Orsay
di Parigi, che ha scelto di premiare l'alto profilo scientifico
dell'esposizione con il prestito di ben 8 quadri, tra cui alcuni capolavori
consacrati come Il bacino delle ninfee, Il Bacino di Argenteuil, La stazione
di Saint-Lazare. Per il resto, le opere provengono davvero da ogni angolo
del mondo, tanto che i trasporti propongono non pochi problemi di
coordinamento: si va dall'Argentina al Brasile, dal Cile al Messico,
dall'Ungheria alla Germania, dalla Svizzera alla Norvegia, dalla Serbia alla
Lettonia, dal Sud Africa all'Egitto, dall'Algeria al Canada,
dall'Inghilterra al Giappone, dal Galles alla Francia fino agli Stati Uniti.
Numerose sono le opere che propongono delle particolarità: dalla grande
Ninfea del Liceo Claude Monet di Parigi, per la prima volta al di fuori
della sua sede naturale e che poi, lì rientrando, sarà inamovibile e
definitivamente collocata. Da un'altra Ninfea, anch'essa prestata per la
prima volta dal Museo del Cairo. O la Cattedrale dal Museo di Belgrado, che
non esce da quel museo addirittura dal 1922. Oltre al quadro catalogato nel
Wildenstein (catalogo generale di Monet) con il numero 1, un Paesaggio di
Normandia del 1858. O ancora un inedito Chiatte sulla Senna, esposta dunque
e pubblicata per la prima volta, comunque già periziata dall'Istituto
Wildenstein e inserita negli addenda del catalogo generale. A documentare un
percorso che è stato instancabile peregrinare geografico, così come crescita
di un nuovo linguaggio artistico gravido di sviluppi fondamentali per l'arte
contemporanea tutta, l'esposizione di Treviso ripercorrerà, anche attraverso
materiale documentario inedito, e con l'ausilio di un catalogo ricco di
nuovi, preziosi contributi (saranno quasi venti i saggi, oltre alla
schedatura critica di tutte le opere esposte), le tappe formative di questo
straordinario artista. Scoprendone quell'unità di fondo che è possibile
leggere, al di là delle diversità tecniche e formali degli esiti, in un
inesausto amore di conoscenza per il tramite supremo della natura. Molto
curato l'aspetto dei "servizi aggiuntivi alla Mostra"; si va dalle
tradizionali visite guidate, ai laboratori didattici (che forniranno il
materiale per una mostra ed un catalogo dedicati ai lavori eseguiti dai
bambini e ragazzi partecipanti), all'animazione dei più piccoli, con
tecniche di disegno, mentre i genitori visitano la mostra. Una serie di
itinerari a Treviso e nella Marca Trevigiana possono essere scelti e
prenotati (a prezzi convenzionati) per aggiungere alla mostra il piacere di
scoprire o approfondire la conoscenza di un territorio tra i più belli
d'Italia. All'interno di Casa dei Carraresi, in una zona appositamente
predisposta, sarà inoltre già possibile prenotare biglietti, visite guidate
e laboratori didattici per la grande mostra che si aprirà il 9 novembre
2002, L'impressionismo e l'età di Van Gogh. La rivoluzione di un'arte nuova.
Parallelamente alla mostra su Monet, Casa dei Carraresi ospita una
iniziativa originale "Musei nel museo", mostra e centro di documentazione
per consentire ai visitatori di saperne di più sui tesori conservati nei
grandi musei che hanno concesso i prestiti alla mostra. Il 23 e 24 novembre,
in concomitanza con La settimana dei Musei del mondo, ogni rappresentante
illustrerà le collezioni e le iniziative del proprio museo attraverso video
e immagini. Dopo tre anni di grandi esposizioni internazionali, che hanno
consacrato il ruolo della Fondazione Cassamarca e di Linea d'ombra nella
promozione e nell'organizzazione di vaste rassegne pittoriche, che hanno
ottenuto notevolissimo consenso, è venuto il momento di lanciare un
programma quinquennale (2001-2005) che ruota attorno alla cultura figurativa
dell'impressionismo. Programma che si svilupperà sia attraverso mostre di
carattere monografico, sia attraverso mostre di natura tematica e di
ricostruzione storica. A questo aspetto propriamente espositivo se ne
affiancherà un secondo, dal momento che Fondazione Cassamarca e Linea
d'ombra hanno da poco costituito un "Centro studi sull'impressionismo e
sulla pittura del secondo Ottocento", che tra l'altro promuoverà, dal 17 al
19 gennaio 2002, tre giornate di studio su Monet, con interventi dei
maggiori specialisti mondiali della materia. Gli atti del convegno saranno
pubblicati da Linea d'ombra libri che edita anche il catalogo della mostra
su Monet. Informazioni e prenotazioni: Call center tel. 0438.21306 fax
0438.418108 info@lineadombra.it
www.lineadombra.it/Monet
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