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26 SETTEMBRE 2001
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NUOVA INIZIATIVA DI FINANZIAMENTO PER RILANCIARE LA RICERCA
COMUNITARIA SUL DIABETE
Bruxelles, 26 settembre 2001 - La ricerca sul diabete in Europa ha
ricevuto un notevole impulso, a seguito dell'annuncio di un'importante
iniziativa di finanziamento, volta ad approfondire lo studio delle
complicanze vascolari del diabete di tipo 2. I finanziamenti, messi a
disposizione dalla società farmaceutica francese Servier, ammonteranno a un
milione di euro per il periodo 2002-2004. Le borse di studio (quattro nel
2002 e tre nel 2003 e 2004) saranno assegnate congiuntamente dalla
Fondazione europea per lo studio del diabete (Efsd), dalla fondazione di
ricerca dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) e dalla
stessa Servier. I fondi verranno concessi ad istituti senza scopo di lucro,
per la realizzazione di progetti europei volti ad approfondire lo studio
delle complicanze vascolari del diabete di tipo 2. Particolare attenzione
verrà dedicata ai progetti che si prefiggono l'obiettivo di chiarire i
meccanismi molecolari di tali complicanze. Il professor Jørn Nerup,
presidente dell'Easd, nell'annunciare l'iniziativa alla conferenza annuale
dell'Associazione, tenutasi a Glasgow (Scozia) dal 9 al 13 settembre, ha
affermato che l'incidenza del diabete sulla spesa sanitaria dei paesi
occidentali si aggira attualmente fra il 9 e il 15 per cento. "Ci rammarica
constatare che oltre l'85 per cento dei costi per il diabete è da attribuire
alle complicanze della malattia ed è per questo che vi è un disperato
bisogno di ricerca di elevata qualità", ha affermato il professor Nerup.
"Dobbiamo attirare l'attenzione dei governi e di altre agenzie di
finanziamento [affinché comprendano] che è assolutamente necessario agire".
Il professor Philippe Halban, presidente dell'Efsd, ha definito la
partnership con Servier "un perfetto esempio di collaborazione efficace fra
il settore medico-accademico e l'industria" ed ha aggiunto: "Ci auguriamo
che ciò serva non solo a mettere rapidamente a disposizione della ricerca
sul diabete fondi di cui ha assoluto bisogno, ma anche a ricordare alle
altre agenzie di finanziamento, sia a livello nazionale sia a livello
comunitario, che è necessario agire in fretta". L'iniziativa, si auspica,
rappresenterà un primo passo verso l'eliminazione del divario fra l'Europa e
gli Stati Uniti in termini di finanziamento della ricerca sul diabete e
contribuirà a porre fine alla "fuga di cervelli" verso gli Usa in questo
settore di studio. Nel 2000, in Europa sono stati assegnati alla ricerca sul
diabete meno di 60 milioni di euro, contro il miliardo di euro stanziato
negli Stati Uniti per lo stesso periodo. All'inizio di ogni anno, un
comitato di valutazione scientifica, costituito da quattro esperti
indipendenti, esaminerà le candidature, selezionando quelle che ritiene
abbiano il maggior valore scientifico. L'annuncio dell'assegnazione avverrà
nel maggio di ogni anno. Attualmente sono aperte le candidature per le borse
di studio relative al 2002. Ai seguenti siti web sono disponibili fin d'ora
i moduli di candidatura per concorrere all'assegnazione delle borse per il
2002: http://www.easd.org oppure:
http://www.servier.com Per
informazioni : Dr Juliet Roberts Phase IV Tel: +44-20-8288 0185
juliet@phaseiv.co.uk (*)
LA COMMISSIONE EUROPEA CONCEDE OLTRE UN MILIONE DI EURO ALLA RICERCA
COMUNITARIA SUL DIABETE
Bruxelles, 26 settembre 2001 - La Commissione europea ha concesso oltre un
milione di euro ad un'università scozzese per dirigere, a livello
comunitario, un consorzio di ricerca che studierà il rapporto esistente tra
la dieta, l'attività fisica e il diabete di tipo 2. Il Professor Grahame
Hardie dell'Università di Dundee sarà il coordinatore di questa ricerca, che
prevede la collaborazione di scienziati di Regno Unito, Francia, Spagna e
Danimarca, oltre alla partecipazione di un'azienda farmaceutica danese. Il
diabete di tipo 2, che riguarda attualmente 15 milioni di persone in Europa,
era solito colpire gli anziani e gli obesi. Si pensa tuttavia che la
sedentarietà della vita moderna possa essere all'origine di un aumento di
questa malattia tra i giovani. La borsa di studio triennale è stata
assegnata nell'ambito della sezione "malattie croniche" del programma
"Qualità della vita" del quinto programma quadro. Il punto centrale del
progetto è rappresentato da un meccanismo noto con il nome di Amp-activated
protein kinase (proteinchinasi attivata da Amp), che era stato scoperto dal
professor Hardie e dal suo team 15 anni fa. Si pensa che questo sistema
messo in funzione dall'attività fisica, che controlla il livello di energia
di ciascuna cellula vivente del corpo umano, possa contenere la soluzione al
diabete di tipo 2. Il sistema, una volta attivato, è responsabile non solo
dell'aumento del consumo di carboidrati e grassi, allo scopo di fornire
energia ai muscoli in attività, ma anche del controllo dell'accumulo dei
lipidi. Il professor Hardie ha dichiarato: "Siamo lieti di sapere che una
scoperta scientifica, fatta qui da noi all'Università di Dundee circa 15
anni fa, quando avevamo, per la prima volta, scoperto la proteinchinasi, sia
oggi al centro di intense ricerche condotte a livello europeo". Per
ulteriori informazioni rivolgersi a: Professor Grahame Hardie Division of
Molecular Physiology University of Dundee Uk Tel: +44-1382 344 253 E-mail:
d.g.hardie@dundee.ac.uk
BRONCHITICI CRONICI " I RISCHI DI NON SAPERE, I BENEFICI DI SAPERE"
Milano, 26 settembre 2001 - Si è svolto di recente un incontro sul tema
sopra riportato dove si è molto discusso in merito e di seguiti riportiamo
alcuni appunti del prof. Carlo Grassi, Direttore Scuola di Specializzazione
in Malattie Apparato Respiratorio - Università di Pavia II continuo aumento
delle malattie ad andamento cronicizzante è essenzialmente dovuto: I)
all'accresciuta durata di vita/invecchiamento della popolazione; 2) al
miglior controllo delle patologie acute, che possono comunque innescare
predisposizioni per malattie croniche. Per l'apparato respiratorio in
particolare è valida quest'ultima considerazione: perché la mortalità da
infezioni polmonari (essenzialmente polmoniti e tubercolosi) è nei Paesi
industrializzati drasticamente diminuita dalla seconda metà del secolo
scorso, soprattutto per l'avvento degli antibiotici, che hanno profondamente
modificato, per tempo e modalità, pure la risoluzione delle infezioni. Tale
fenomeno però ha creato le premesse per il costante aumento di malati
cronici, ed in particolare dei bronchitici. La nota bronchite cronica - La
bronchite cronica è una malattia con un lungo decorso ed una storia
naturale, che, laddove non intervengono fattori esterni - negativi o
positivi - ci è ben nota. Ed è bene che anche il malato riconosca
l'evoluzione di questa sua malattia, per saper prendere tutti i
provvedimenti da parte sua più idonei per contenere nel migliore dei modi
tale evoluzione: sia con regole di vita specifiche sia con l'aiuto di
appropriati formaci. E' importante innanzitutto che la malattia sia
diagnosticata il più precocemente possibile: il soggetto che soffre di tosse
con accessi frequenti, specie il mattino, con emissione di catarro deve
rivolgersi al medico per bene definire la sua situazione e, preferibilmente,
sottoporsi ad esami funzionali respiratori. Questo vale in particolare per
fumatori ed ex fumatori, anche se tali da qualche anno. Una volta
identificata la malattia, è bene soggiornare in ambiente non inquinato (da
fumi, vapori, pulviscolo, etc.), evitare di uscire da casa (o almeno
limitare le uscite) nella stagione fredda o nei periodi climaticamente
sfavorevoli, e possibilmente, invece, soggiornare, anche per periodi
limitati nel periodo invernale, in località con clima più temperato.
Eseguire diligentemente le prescrizioni dei farmaci... Ma è molto importante
anche osservare le modificazioni quantitative e qualitative
dell'espettorato: se il catarro aumenta e si colora in giallo-verde, con
aumento della tosse e della difficoltà di respiro, è segno che la malattia
attraversa una fase di riacutizzazione, nel senso che si accentuano tutti i
sintomi che il bronchitico cronico normalmente presenta. Ed anche in questo
caso è bene rivolgersi subito al medico, per la prescrizione di altri
farmaci, in particolare gli antibiotici, da aggiungere a quelli normalmente
assunti. L'episodio dì riacutizzazione deve essere affrontato subito ed in
maniera adeguata, perché - se trascurato - porta ad un ulteriore
deterioramento respiratorio. Mano a mano che la malattia progredisce (perché
questo è inevitabile, seppure controllabile con cure idonee) possono
rendersi necessari altri trattamenti più impegnativi, tra i quali vanno in
particolare segnalati la riabilitazione respiratoria e la somministrazione
di ossigeno, misure oggi di sempre più larga applicazione che hanno
sostanzialmente migliorato la qualità di vita del bronchitico. Mentre la
ginnastica riabilitativa è ben accettata dal bronchitico, non altrettanto si
può dire per l'ossigenoterapia: va sfatato il vecchio pregiudizio che
considerava l'ossigeno riservato al malato 'terminale', con impatto
psicologico del tutto negativo. Oggi l'ossigeno è considerato un farmaco e
come tale ne vanno accuratamente controllati, per un uso pienamente idoneo,
prescrizione, dosaggio e monitoraggio. In questo senso si può considerare un
elemento fondamentale di sopravvivenza. In conclusione, per ribadire
l'utilità di essere informati: - rischia chi non si preoccupa di avere una
diagnosi precoce di malattia; di seguire le cure normalmente prescritte per
un trattamento pressoché continuo; di migliorare le proprie condizioni di
vita; di segnalare al medico eventuale cambiamento dei suoi sintomi (tosse e
produzione di catarro) per un immediato controllo di episodi di
riacutizzazione; - trae beneficio da una corretta gestione della malattia
chi segue accuratamente le istruzioni mediche, senza portarvi sostanziali
modificazioni nell'automedicazione; chi osserva attentamente il suo stato di
malattia , per rilevare eventuali sospette variazioni dei segni clinici; chi
sa affrontare, con il passare del tempo, anche interventi più impegnativi
quali ad es. l'ossigenoterapia, consapevole che questi sono provvedimenti
determinanti per una soddisfacente qualità di vita cronica quotidiana.
CON FIAT STILO LA PUBBLICITÀ "PENSA AVANTI"
Torino, 26 settembre 2001 - Nuova e un po' rivoluzionaria la Stilo: in ogni
caso, diversa da tutte le altre automobili della stessa categoria.
Originale, accattivante e tutto incentrato sulla stessa capacità di innovare
con fantasia, anche il modo di comunicare. Da un lato, dunque, arriva sul
mercato un modello che gioca le carte di una tecnologia particolarmente
avanzata, di proposte molto innovative e di alti standard di qualità per
raggiungere un obiettivo preciso: diventare il nuovo punto di riferimento
nella fascia delle medie compatte. Mentre dall'altra parte i media si
apprestano ad ospitare immagini e filmati che devono raccontare un'auto che
non ha un solo punto di forza, e su quello incentra tutta la comunicazione.
Ma possiede - invece - tante aree di eccellenza. In una parola, un modello
che "è avanti" rispetto all'oggi. Per la BGS D'Arcy, l'agenzia pubblicitaria
cui Fiat ha affidato il compito di progettare la campagna di comunicazione,
poteva essere un'impresa non facile. La soluzione è arrivata traducendo in
termini pubblicitari e di comunicazione lo spirito e la filosofia seguiti
dai progettisti e dagli ingegneri della Fiat Auto per realizzare la vettura.
Sono nate, così, le tre frecce e la scritta "Forward thinking" (pensare
avanti): il logo che accompagna il lancio di Fiat Stilo e i primi passi del
nuovo modello sul mercato, in pubblicità, nelle presentazioni, nei "Porte
aperte". Un modo semplice, efficace ed immediato per esprimere il carattere
della vettura e l'idea progettuale dalla quale è nata: "Pensando oltre
l'usuale, un passo più avanti degli altri". Una soluzione che è anche
assolutamente in linea (né poteva essere altrimenti) con lo spirito e i
valori del marchio Fiat, che Stilo interpreta al meglio. Nella forte
personalità, nel design innovativo, nella tecnologia avanzata resa
accessibile a tutti, nelle soluzioni intelligenti che semplificano e
migliorano l'esistenza di ogni giorno. La fantasia dei creativi si è
sviluppata intorno a quest'idea del "pensare avanti" e lungo la traccia
ideale indicata dalle tre frecce ha immaginato neonati con al polso un
orologio supertecnologico e uomini primitivi che giocano a golf. E
applicando la creatività anche ai media ha aperto una finestra di cielo nei
corridoi delle metropolitane e cancellato dalle strade guardrail e cartelli
segnaletici. Tutto con la simpatia e l'allegria che ci si aspetta da chi
guida Fiat e vuole vivere la vita con tanta energia e un sorriso. Alle
spalle di tutto c'è, ovviamente, una strategia di marketing precisa e
articolata, all'interno della quale si colloca il progetto di comunicazione
e - a cascata - la campagna di Fiat Stilo. È proprio da qui che bisogna
partire.
L'INTRANET SAAB PER TUTTI I CONCESSIONARI E I CENTRI SERVIZI NEL MONDO,
GRAZIE AI SOFTWARE IBM LOTUS DOMINO E DB2
Milano, 26 settembre 2001 - Per chi vende automobili, come Saab, oltre alla
qualità dell'automezzo, è soprattutto il livello del servizio di assistenza
offerto a dimostrare esattamente la stessa cura e attenzione che si dedicano
ad ogni singola macchina che esce dalle linee di produzione. Saab Cars Usa,
http://www.saabusa.com/home/US/en/ che con i suoi 212 concessionari e i 30
service center copre un terzo del volume globale delle vendite, sentiva
l'esigenza di supportare i suoi concessionari nel realizzare l'obiettivo di
diventare "azienda customer-centered", dotandoli di informazioni aggiornate
e complete su clienti, automezzi, pezzi di ricambio e attività di
manutenzione. Saab Cars Usa è stata la prima sede a muoversi in modo
strutturato, con l'obiettivo di aprire a tutta la rete l'accesso ad
informazioni complete - residenti nel server centrale - sulla storia
d'acquisto del cliente, oltre ad applicazioni relative a garanzie,
tagliandi, assistenza, training alla forza vendita. In precedenza questo era
possibile, ma si trattava di un'operazione mastodontica e complessa, oltre
che molto lenta, sia nella consegna delle informazioni ai dealer sia nel
ritorno dei dati vari di vendita al quartier generale. Il costo della
eventuale traduzione dei dati legacy, però, era di per sè un grosso
deterrente all'ipotesi di cambiamento verso un nuovo sistema. Da una
collaborazione con Ibm Global Services, però, è nato Iris, ovvero Intranet
Retailer Information System: un sistema basato sui software Ibm Lotus Domino
e Db2, che ha risolto la questione, utilizzando i dati nei formati
esistenti. A qualsiasi dipendente autorizzato di un concessionario o di un
centro di assistenza Saab, e dotato di un browser Internet, viene dunque
offerta visibilità sui dati residenti sul sistema AS/400 della sede, ovvero
tutto ciò che riguarda: automezzi, clienti, garanzie e assistenza, vendite,
informazioni di servizio. Lotus Domino rappresenta in questo caso la
piattaforma middleware, in grado di far dialogare front-end con back-end.
(per es., se un cliente entra in un concessionario chiedendo un modello nero
di Saab 9-5, con una query sullo specifico menù presente sull'interfaccia
Domino, il venditore può vedere i risultati in formato Html sul suo monitor,
individuando quindi il modello ricercato presso il dealer più vicino per
farselo poi consegnare in breve tempo). Il sistema supporta anche il Trade
Marketing, agevolando la distribuzione di informazioni e bollettini,
materiale di marketing e promozionale e tutto ciò che può aiutare il
distributore a migliorare il proprio livello di servizio al cliente. I
vantaggi del nuovo sistema sono numerosi: incremento del 25% in termini di
produttività dei concessionari; Roi del 100% entro 2 anni; riduzione del 40%
del tempo medio di risposta alle richieste del cliente finale; riduzione
dell'80% delle chiamate dei concessionari alla sede Saab USA. E soprattutto
una customer satisfaction nettamente migliorata. Saab
http://www.saab.com/index_live.html ha deciso di esportare il
sistema Iris in tutte le sedi del mondo: è già stato introdotto in Europa e
sarà esteso alla rete globale entro la fine del 2001.
FASHION DISTRICT, OVVERO UNA SOCIETÀ CHE REALIZZA NUOVI PROGETTI
DISTRIBUTIVI NEL SETTORE DELLA MODA E DEL DESIGN
Milano, 26 settembre 2001 - Fashion District Santhià presenta la risposta
italiana al modello distributivo del Factory Outlet Center. E' questa la
filosofìa dell'iniziativa imprenditoriale che viene presentata in questi
giorni alla stampa e agli addetti del settore a Milano, durante la kermesse
della Moda , Fashion District è in partnership con Prime Retail, il più
grande proprietario dì Outlet nel mondo in grado di fornire know how ed
esperienza a supporto dell'espansione nell'area del Mediterraneo. Fashion
District svilupperà dei veri e propri distretti, punti di attrazione dove il
produttore interagirà in modo nuovo con il consumatore finale, II primo
progetto è la realizzazione dì Fashion District Santhià con un investimento
di oltre 25 milioni di euro (50 miliardi di lire). Un outlet o meglio un
district con lo stile, le raffinatezze ed il gusto del made in Ita!y.
L'apertura avverrà nei prossimi 18 mesi con una prospettiva occupazionale
diretta di circa 400 posti di lavoro, Per la realizzazione del centro e per
dare il giusto luogo all'eccellenza della moda e del design internazionale,
sono stati scelti tra i migliori architetti progettisti e design del mondo:
Arup, Bob Noorda, Isozaki, Maggiora e Sottsass. E' stata scelta la location
di Santhià poiché rappresenta il più ricco bacino di attrazione d'Europa,
con una popolazione residente di circa 9 milioni di persone, nei 60 minuti
d'auto, di cui l'80% ha un reddito superiore alla media nazionale. Grazie
alla sua posizione e al suo ruolo fondamentale di snodo nelle reti viarie,
Fashion District Santhià può contare su 15 milioni di auto in transito
nell'area e 14 milioni di turisti nei 60 minuti di percorrenza. Quello che
viene presentato al mondo della moda e della comunicazione in questi giorni
è un evento importante per il panorama del settore distributivo e
commerciale italiano. Il progetto segnerà un punto di svolta nella
concezione stessa di fashion. Fashion District, accogliendo l'invito della
Camera Nazionale della Moda Italiana e rispettando il difficile momento che
il suo partner americano sta vivendo, decide di annullare l'evento per la
presentazione alla stampa in programma a Milano per il 3 ottobre prossimo.
Fashion District Tel 02875551 – e-mail
info@fashiondistrict.it
STILI ALIMENTARI:GLI ITALIANI RISCOPRONO IL GUSTO DEI PRODOTTI TIPICI
Milano, 26 settembre 2001 - Sono sempre più lontani per gli italiani i tempi
delle diete ipocaloriche e dei prodotti light. Secondo le ultime rilevazioni
condotte dall'istituto di ricerca Eurisko, i comportamenti alimentari degli
italiani tendono a un diffuso orientamento al piacere sano e a una generale
riscoperta dei prodotti tipici della tradizione gastronomica locale. Negli
ultimi cinque anni, infatti, sono in crescita in Italia la voglia di
recuperare cibi non "di routine", il desiderio di concedersi piaceri
gustativi, il valore degli alimenti mediterranei, sia in casa sia fuori,
l'orientamento allo slow food. In particolare, Eurisko rileva come trend
maggiormente in salita il consumo di formaggi stagionati, la dieta
mediterranea, il pasto al ristorante, l'invitare amici a casa,
l'esplorazione di gusti e sapori. Diminuiscono, al contempo, le
preoccupazioni legate al dimagrire, il consumo di prodotti light e
l'orientamento al fast food. Tra gli stili alimentari italiani individuati
da Eurisko, risultano in crescita soprattutto lo stile Attento (peso 9,6%
sulla popolazione) e lo Stile Funzionale (peso 16,9% sulla popolazione). Si
tratta di due modi differenti ma non opposti d'intendere l'alimentazione:
una filosofia alimentare - l'Attento - più orientata alla qualità e alla
nutrizionalità (tracciabilità) di ciò che si acquista e si consuma, per sé e
per i familiari; un approccio - il Funzionale - più dettato dal piacere, dal
servizio e dalla comodità. In questi due stili alimentari tendono a
collocarsi oggi prodotti tipici italiani come il Parmigiano-Reggiano,
fondati su valori quali tradizione, autenticità, tipicità, genuinità,
cultura gastronomica, nutrizionalità ed edonismo, garanzie e controlli
certificati per il consumatore. Per esempio, secondo la ricerca, il
Parmigiano-Reggiano viene considerato dai consumatori non solo un formaggio,
ma un vero e proprio simbolo del made in Italy (al pari della Ferrari) e
della cultura del cibo all'italiana. Viene inoltre percepito come un
alimento già intrinsecamente biologico, per il suo rigore di produzione e le
sue performance organolettiche e nutrizionali. Maggiore informazione è ciò
che i consumatori italiani si aspettano da prodotti tipici come il
Parmigiano-Reggiano: non solo riguardo alle aree geografiche e ai
procedimenti di produzione, ma anche riguardo a ricette innovative e
accostamenti inediti.
I TRE APPUNTAMENTI CLOU DI CERSAIE 2001
Milano, 26 settembre 2001 - Cersaie 2001, la più importante e partecipata
rassegna internazionale dedicata alla ceramica per edilizia ed all'arredobagno,
sta scaldando i motori. Oltre le insegne del 'portale' di Alessandro Mendini
che identificano Cersaie 2001 (Bologna 2-7 ottobre), tre sono gli
appuntamenti che spiccano nell'articolato e vasto programma di eventi. Il
Convegno 'Leadership e Innovazione oggi'Palazzo dei Congressi - Sala Europa,
martedì 2 ottobre ore 11.00 Un appuntamento a caratura internazionale quello
che, dopo il saluto di Luca Cordero di Montezemolo, Presidente BolognaFiere,
vedrà le relazioni di Chicco Testa, Presidente di Enel, di Edward Luttwak,
Senior Fellow del Center for Strategie and International Studies, di Alfredo
Ambrosettì, Presidente di Ambrosetti, Sergio Sassi, Presidente di
Assopiastrelle. Coordinato da Enrico Mentana, direttore del Tg5, il convegno
è promosso da Assopiastrelle ed organizzato da Edi.Cer. Spa, in
collaborazione con Ambrosetti. E' prevista la traduzione simultanea italiano
- inglese. La Mostra 'La stanza da bagno: personaggi tra rito e design'
Centro Servizi di Bolognafiere - mercoledì 3 ottobre ore 16.00 Sei
protagonisti contemporanei per una rilettura della sala da bagno. E' questo
il filo conduttore della mostra ospitata nel quadriportico, realizzata sulle
interpretazioni di Alberto Alessi, Mario Bellini, Lucio Dalla, Krizia,
Alessandro Mendini e Fabrizio Plessi che viene ufficialmente inaugurata alla
presenza della stampa italiana ed internazionale e di alcuni dei
protagonisti dell'evento stesso. La mostra, promossa da Assopiastrelle ed
organizzata da Edi.Cer. SpA in collaborazione con Sacmi-Divisione Whiteware,
è stata curata dall'architetto Laura Villani. Conferenza Stampa
Internazionale Palazzo Re Enzo - Sala del Seicento, mercoledì 3 ottobre ore
17.30 A fronte di una platea di giornalisti italiani e stranieri,
provenienti dai cinque continenti, il Presidente di Assopiastrelle Sergio
Sassi, il consigliere delegato alle Attività Promozionali e Fiere Enzo D.
Mularoni ed il Presidente di Federchimica e Mapei Giorgio Squinzi,
coordinati dal direttore di Assopiastrelle FrancoVantaggi, delineeranno lo
stato dell'arte dell'industria italiana delle piastrelle di ceramica, le sue
strategie promozionali e di mercato, le prospettive economiche a medio
termine europee e mondiali. Durante la successiva cena verranno premiati con
"1'Assopiastrelle Award" i quattro rivenditori esteri che hanno maggiormente
contribuito ad affermare l'eccellenza e la qualità delle piastrelle di
ceramica italiane, nonché consegnato il "Cersaie Journalism Award 2001", il
premio relativo al miglior articolo apparso sulla stampa estera. L'evento è
realizzato in collaborazione con ICE-Istituto Commercio Estero e con il
contributo di Mapei SpA. E* prevista la traduzione simultanea in inglese,
francese, tedesco, spagnolo ed arabo.
EIMA : RASSEGNA PROFESSIONALE, RISERVATA ALLE INDUSTRIE PRODUTTRICI DI
MACCHINE PER L'AGRICOLTURA, L'AGROINDUSTRIA, LA ZOOTECNIA, IL GIARDINAGGIO E
IL VERDE PUBBLICO
Bologna, 26 settembre 2001 - L'Esposizione internazionale dell'Eima, che
terrà alla Fiera di Bologna dal 17 al 21 novembre prossimo la sua 32ma
edizione, è pressoché definita nei suoi aspetti organizzativi e logistici.
Nelle planimetrie del quartiere fieristico, predisposte dalla Società
organizzatrice Unacoma Service Srl, sono già riportati - in base ad una
rigorosa suddivisione per settori merceologici - i posteggi destinati ad
ogni espositore all'interno dei padiglioni. La mappa degli spazi assegnati
corrisponde ad una superficie di 170 mila metri quadrati complessivi, dei
quali 150 mila nei padiglioni ordinari e circa 20 mila in strutture
provvisorie, che verranno appositamente realizzate per aumentare la capienza
del quartiere e soddisfare la crescente richiesta di spazi da parte delle
aziende partecipanti. I dati definitivi sugli espositori indicano, infatti,
un numero totale di 1.689, dei quali 398 esteri, provenienti da 40 Paesi, a
conferma dell'importanza e della dimensione internazionale di questa
rassegna professionale, riservata alle industrie produttrici di macchine per
l'agricoltura, l'agroindustria, la zootecnia, il giardinaggio e il verde
pubblico. Da un esame dei tabulati riepilogativi emerge come il maggior
numero di espositori (467) sia concentrato nel XII settore merceologico,
relativo alla componentistica, accessori e parti di ricambio, seguito dal
XIII settore (286) e dal VI (257), rispettivamente dedicati alle macchine
per il giardinaggio e la cura del verde, e alle macchine per l'irrigazione.
Il settore del giardinaggio (Eima Garden) è peraltro quello che vanta il
maggior numero di espositori stranieri (118). Fra le ditte estere, le
tedesche saranno le più numerose (60), seguite da quelle statunitensi (55);
degna di nota è la partecipazione di industrie cinesi (3), indiane (9),
australiane (4), e la presenza, per la prima volta, di un espositore dello
Sri Lanka. Le dimensioni di questa rassegna specializzata, che negli anni si
è affermata come una delle più importanti a livello mondiale, richiedono,
oltre che un notevole impegno organizzativo, un adeguato livello di
strutture e di servizi. La Fiera di Bologna - conosciuta come uno dei
migliori quartieri fieristici europei, e impegnata in questi anni in opere
di ampliamento e ulteriore qualificazione del quartiere - provvederà in
tempo per l'esposizione di novembre a completare la realizzazione di nuove
strutture a disposizione del pubblico: un bar e un blocco servizi nella
pensilina che collega i padiglioni 29 e 30, la ristrutturazione del
ristorante Corner, il restyling della piazza Centro Servizi, la pensilina di
collegamento fra lo stesso Centro Servizi e i padiglioni 31 e 32. Oltre alla
cura degli aspetti prettamente espositivi l'organizzazione dell'Eima
comprende anche la gestione di un ricco calendario di iniziative (mostre
tecniche, attività divulgative e promozionali, convegni e conferenze), che
contribuiscono a fare della rassegna bolognese un evento anche sotto il
profilo culturale. Fra gli appuntamenti già fissati, i lavori del Club of
Bologna - costituitosi nel 1989 per iniziativa dell'Unacoma, con 1'adesione
di rappresentanti del mondo universitario, industriale e istituzionale
provenienti da 40 Paesi, che ha già all'attivo 13 sessioni di lavoro su temi
salienti di meccanizzazione agricola - che si svolgeranno nei giorni 18 e 19
novembre, articolandosi in due momenti, rispettivamente dedicati a "Sviluppo
della meccanizzazione agricola per l'approvvigionamento alimentare su scala
mondiale", e "Il codice etico: un contributo per una appropriata
meccanizzazione agricola". Le problematiche specifiche dell'area
mediorientale verranno trattate nel corso della Giornata Italo-Araba -
organizzata da Unacoma Service in collaborazione con la Camera di Commercio
Italo-Araba - che si terrà il giorno 20 novembre. La cooperazione tecnica ed
economica fra i Paesi verrà promossa anche grazie alla presenza di
delegazioni estere provenienti da 18 Paesi (Algeria, Argentina, Australia,
Brasile, Cile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, India, Israele,
Libano, Libia, Marocco, Repubblica Popolare Cinese, Siria, Stati Uniti,
Tunisia, Turchia), che, oltre a costituire un motivo di prestigio per la
manifestazione, dimostra come la meccanizzazione agricola sia ritenuta un
fattore di sviluppo determinante in ogni area economica e in ogni contesto
produttivo. Fra le iniziative di carattere divulgativo e promozionale
avranno particolare rilievo quelle dedicate al tema della sicurezza, con
l'allestimento, in collaborazione con l'Enama, di un'area appositamente
dedicata all'interno del Quadriportico, e con la sfilata di
Modafralemacchine, incentrata sull'abbigliamento e gli accessori per il
lavoro e la protezione individuale, che - dopo il successo dell'edizione
2000 - suscita un crescente interesse da parte degli operatori del settore,
e una maggiore attesa e aspettativa da parte del pubblico.
OGNI ETA' HA I SUOI GIOCATTOLI LE REGOLE BASE IMQ PER LA SCELTA DI
GIOCATTOLI SICURI
Milano, 26 settember 2001 - Da un punto di vista legislativo e secondo la
relativa direttiva europea, il giocattolo è "qualsiasi prodotto concepito o
manifestamente destinato ad essere utilizzato ai fini di gioco da minori di
anni 14, compresi gli eventuali relativi apparecchi di installazione d'uso
ed altri accessori". Così. ad esempio, non sono giocattoli le "bambole
folcloristiche e decorative", considerate per collezionisti adulti; i
"puzzle di oltre 500 pezzi o senza modello", destinati agli specialisti, e
le attrezzature sportive. Inoltre, da un punto di vista legislativo, non
sono considerati giocattoli neppure i prodotti elettrici con tensione
superiore a 24 volt. Ciò significa che apparecchi come i fornelli elettrici
o i "mini" ferri da stiro, alimentati a 220 V, venduti ed utilizzati
normalmente come giocattoli, dal punto di vista legislativo non rientrano in
questa categoria. In queste pagine ci riferiamo a tutti quei prodotti che
vengono venduti e utilizzati normalmente come giocattoli. Ad ogni età
corrispondono particolari tipi di giocattoli. Ed è proprio l'età del bambino
il primo criterio da prendere in considerazione per la scelta di un
giocattolo sicuro. Infatti, un giocattolo può essere considerato sicuro per
un bambino di 10 anni, ma non per uno di 2. Da ciò, l'importanza che sulla
confezione vi sia l'indicazione della classe di età per la quale quel dato
giocattolo è indicato. In particolare, questa indicazione deve tutelare i
minori di 36 mesi dal momento che i bambini piccoli tendono a mettere in
bocca tutto ciò che passa loro per le mani. Ecco perché i giocattoli
destinati a questa fascia di età dovranno avere sempre dimensioni tali da
non poter essere inghiottiti, mentre quelli che potrebbero essere pericolosi
dovranno recare un'avvertenza del tipo: "Non indicato per bambini di età
inferiore a 36 mesi", accompagnata da una breve spiegazione del motivo.
Oltre al criterio di scelta dettato dall'età del bambino, vi sono altri
requisiti importanti da tenere presente al momento dell'acquisto: Per una
maggiore sicurezza, non accontentarsi della marcatura CE, ma scegliere
giocattoli con il marchio "Giocattoli sicuri" o altri marchi di qualità e,
se sono elettrici, con il marchio Imq. Devono indicare l'età per cui sono
adatti. Devono essere resistenti agli urti, solidi, stabili ed
indeformabili. Devono avere gli angoli arrotondati in modo da non causare
ferite o altri danni fisici. Devono essere costruiti con materiali atossici,
sicuri anche se a contatto con la pelle, gli occhi e le mucose. Quelli
destinati ai bambini più piccoli, non devono essere scomponibili in piccoli
pezzi in modo da non poter essere ingeriti. Devono essere ignifughi o,
comunque, in grado di ritardare il più possibile la combustione. Devono
essere lavabili. Devono contenere le istruzioni d'uso in italiano, nonché
riportare il nome del costruttore o del rappresentante o dell'importatore.
Dove necessario, devono contenere l'invito alla vigilanza dei genitori del
tipo "Attenzione! Da usare sotto la sorveglianza di adulti". Devono essere
sempre confezionati e imballati con materiali e in modi non pericolosi. Se
queste sono le regole base da tenere presente al momento dell'acquisto, ve
ne sono poi altre da seguire prima e dopo l'utilizzo. In particolare, prima
dell'utilizzo è importante cercare eventuali indicazioni, ad esempio se il
giocattolo deve essere usato sotto la sorveglianza di adulti; leggere
attentamente le istruzioni per l'uso e le avvertenze particolari e, infine,
spiegare al bambino il funzionamento preciso del giocattolo. Dopo
l'utilizzo, è, invece, importante verificare periodicamente lo stato del
giocattolo: se danneggiato o rotto, oppure in caso di minimo dubbio sulla
sicurezza, bisogna farlo riparare correttamente oppure gettarlo via. I
giocattoli elettrici sicuri sono garantiti solo dal marchio imq - I
giocattoli che funzionano ad energia elettrica sono sempre più numerosi: dai
tradizionali - ma sempre verdi - modellini di treni e di autopiste alle
riproduzioni in miniatura delle attrezzature domestiche (forni, fornelli,
ferri da stiro, macchine per cucire, etc.); dagli strumenti per il fai-da-te
dei ragazzi (trapani, seghe elettriche, apparecchi per fondere il piombo e
per pirografare, etc.) ai più sofisticati giochi elettronici, fra cui gli
ormai diffusissimi video games, per i quali si utilizza il televisore o il
computer di casa. Il fatto che questi prodotti siano destinati ai bambini
accentua, ancor più. l'esigenza di una sicura protezione dai pericoli
dell'elettricità. Per questo, il Comitato Europeo di Normazione
Elettrotecnica (Cenelec) ha elaborato prescrizioni specifiche, da aggiungere
a quelle stabilite per gli apparecchi elettrici in genere, prescrizioni che
sono state recepite dal Comitato Elettrotecnico Italiano (Cei) e che
formano, quindi, oggetto delle prove cui l'Imq sottopone i giocattoli
elettrici al fine di verificarne la rispondenza alle norme di sicurezza
previste in materia. Per collaudare un giocattolo elettrico, sono circa 300
le prove e le verifiche effettuate dall'Imq. Si verifica, ad esempio, che le
parti in tensione siano protette in modo che anche il bambino più curioso
non possa toccarle; che i materiali impiegati non possano danneggiarsi a
causa del calore, o bruciare violentemente; che il giocattolo abbia una
resistenza meccanica tale da escludere rotture inaspettate e pericolose; che
non abbia spigoli e bordi che possano ferire il bambino o parti che possano
essere inghiottite etc. In genere, la tensione nominale di alimentazione dei
giocattoli elettrici è compresa entro 24 volt, ossia entro valori non
pericolosi, ma bisogna ricordare che esistono anche giocattoli alimentati a
220 volt. Inoltre, il componente fondamentale nei giocattoli elettrici a 24
volt è il trasformatore, che serve per ridurre la tensione da 220 a 24 volt,
e che deve essere anch'esso costruito in modo tale che l'isolamento sia
adeguato per impedire che, in caso di guasto, si abbia la tensione di 220
volt sulla presa a 24 volt. Quando, ad esempio, si acquistano le piste per
le macchinine elettriche o i trenini, il trasformatore è compreso nella
confezione. In altri casi. invece, esso viene acquistato separatamente. In
entrambi i casi, è di fondamentale importanza che rechi il marchio Imq. Fra
le prove Imq, vi è anche quella per controllare la funzionalità del
giocattolo in termini di compatibilità elettromagnetica: il giocattolo, in
pratica, non deve disturbare il funzionamento delle altre apparecchiature
elettriche ed elettroniche ne essere, a sua volta, disturbato. Inoltre. si
verifica l'immunità alle cariche elettrostatiche che si formano, ad esempio,
quando il bambino strofina la mano sul pullover accumulando così una piccola
carica elettrica che poi, toccando le componenti del giocattolo, potrebbe
provocare un malfunzionamento o addirittura guastare i microchip.
Decisamente più scenografici sono, invece, i test effettuati dall'IMQ sugli
altri giocattoli. Degne dei roghi delle streghe nel periodo
dell'Inquisizione sono, ad esempio, le fiamme a cui vengono sottoposte le
bamboline in tessuto. Con un bruciatore si da fuoco ai vestiti della bambola
disposta verticalmente e si misura la velocità di programmazione: se si
incendia, la velocità della fiamma non deve superare 5 cm al secondo. Lo
stesso vale per barbe e parrucche finte, che devono prendere fuoco con una
accelerazione controllata in modo che il bambino abbia il tempo di
liberarsene. A tale scopo, barbe e parrucche finte vengono messe a contatto
diretto con una fiamma per 2 secondi, misurando poi il tempo di persistenza
del fuoco e la lunghezza dei peli bruciati: se si incendiano, la fiamma deve
spegnersi entro 30 secondi e deve bruciare, al massimo, la metà (in
lunghezza) dei peli. Nel caso dei caschi giocattoli, la prova dell'IMQ
richiama quella effettuata sui caschi veri, naturalmente in termini più
contenuti: pesa, infatti, solo 1 kg. la massa che viene fatta cadere da
un'altezza di 10 cm sulla parte trasparente del casco, che deve dimostrare
di non rompersi. Crash test e prove di ribaltamento in miniatura vengono,
invece, effettuate su automobiline a pedali, cavalli a dondolo e tricicli.
Le prime devono essere munite di un dispositivo di frenatura efficiente che,
se sottoposto a una forza di 50 newton su un piano inclinato del 10%, deve
immobilizzare il veicolo; i secondi, caricati con 30 kg su un piano
inclinato del 10%, non devono ribaltarsi. Resistenza e flessibilità al tempo
stesso devono, invece, dimostrare le altalene che, caricate con 200 kg.
vengono fatte dondolare per 1 ora: ovviamente, non devono rompersi. E così,
grazie al marchio IMQ, si possono scegliere giocattoli sicuri e cioè trenini
elettrici a prova di bambino, giochi che non provocano scosse, giocattoli
che non propagano le fiamme, macchinine che non si ribaltano... per un
Natale all'insegna di una serenità che può nascere solo dalla sicurezza. I
giocattoli a batteria: i consigli imq - Oggi sono sempre più numerosi i
giocattoli che funzionano con quei generatori "mobili" di corrente elettrica
che sono le pile e le batterie: dai trenini alle autopiste, dai robots ai
giocattoli telecomandati in genere. Ecco. quindi, una serie di consigli
utili per il loro corretto utilizzo. Prima di inserire pile nuove o di
ricambio, conviene sempre verificare la pulizia e la corretta disposizione
dei contatti delle pile e dell'apparecchio. Se necessario, bisogna pulire i
contatti con uno straccio umido ed asciugarli prima di inserire le pile.
Inserendo le pile nell'apparecchio, è indispensabile rispettare la loro
polarità (+ e -). come indicato sull'apparecchio. Il non rispetto di questa
prescrizione può provocare un cattivo funzionamento e danni all'apparecchio
e/o alle pile. Si sconsiglia di utilizzare o lasciare un apparecchio a pile
esposto a condizioni estreme di temperatura, ad esempio in una vettura
parcheggiata al sole etc. E" sempre opportuno togliere le pile da un
apparecchio se questo ha cessato di funzionare in modo soddisfacente oppure
se si prevede un lungo periodo di non utilizzo (cineprese, macchine
fotografiche etc.). Infatti, benché oggi la maggior parte delle pile sia
costruita con involucri protettivi od altri accorgimenti per evitare
perdite, una pila che è già stata parzialmente o completamente utilizzata
può avere una maggiore tendenza a perdite rispetto ad una pila che non è
stata ancora utilizzata. Le pile di un apparecchio devono essere sostituite
tutte contemporaneamente, avendo l'avvertenza di non impiegare insieme pile
di nuovo acquisto e pile parzialmente utilizzate e di non usare insieme pile
di marche e sistemi elettrochimici diversi. II Natale è fatto anche di
milioni di lucine: sono le catene luminose che addobbano gli alberi, i
presepi, gli interni e gli esterni delle case. E di catene luminose ce ne
sono veramente per tutti i gusti e per tutte le esigenze: a ghirlanda o a
catena, fisse o intermittenti, mute o sonore, a forma di stella o di fiore,
di candela o di campanella, per interni o per esterni... Ci sono ghirlande
lunghe decine di metri per addobbare gli alberi del giardino e ci sono
ghirlande con poche lucine per arricchire il presepe. Ma, quando si sceglie
una catena luminosa, la scelta non può e non deve essere fatta solo per
accontentare gli occhi e il cuore. Dietro a un'innocente stellina o a un
Babbo Natale luminoso si nasconde, infatti, un piccolo impianto elettrico.
Va da sé, quindi, che il problema maggiore di questi prodotti sia quello
della sicurezza. In particolare, quando si maneggia materiale elettrico ad
alto rischio potenziale come le catene luminose, è bene non accontentarsi
della marcatura CE, ma richiedere prodotti contrassegnati dal marchio Imq.
La ragione è molto semplice: le catene luminose contrassegnate dal marchio
IMQ, non solo sono in regola con le norme europee di sicurezza, ma sono
state sottoposte ad innumerevoli prove che ne garantiscono l'assoluta
affidabilità. Sono, infatti, circa duecento le prove cui l'IMQ sottopone le
catene luminose al fine di escludere sia il rischio di scosse elettriche sia
quello di incendi. Dal momento che sarebbe impossibile elencarle tutte, si
può dire che la protezione contro le scosse elettriche viene verificata
attraverso prove di isolamento e di tensione applicata (3750 V per 1 minuto)
fra le varie parti accessibili e le parti sotto tensione, mentre la non
pericolosità dal punto di vista degli incendi viene provata verificando che
la temperatura raggiunta dalle varie parti componenti non superi determinati
valori e che i materiali impiegati siano tali da non propagare la fiamma e
siano autoestinguenti. Inoltre, sempre per evitare gli incendi, le catene
luminose devono essere munite di un dispositivo che, in caso di non
funzionamento di una o più lampadine, interrompa il passaggio della
corrente, spegnendo la catena. Lo stesso discorso vale per le decorazioni
natalizie esterne che devono essere anch'esse conformi a tutta una serie di
prescrizioni tecniche specifiche e superare le innumerevoli prove che
servono a dimostrare tale conformità. catene luminose: i consigli imq - Per
una maggiore sicurezza, non accontentatevi della marcatura Ce ma preferite
catene con il marchio Imq. Se si utilizzano catene luminose dell'anno
precedente, ispezionare spina, filo e luci. Predisporre una presa per ogni
spina, utilizzando - se necessario - prese multiple. Per appendere o fissare
la catena luminosa, evitare l'utilizzo di ganci metallici in quanto, in caso
di dispersione di corrente, fungerebbero da conduttori. Per lo stesso
motivo, è opportuno controllare che la catena luminosa non sia a contatto
con altre decorazioni in metallo. Staccare sempre la spina prima di uscire
di casa o di andare a letto. Sostituire le piccole lampadine bruciate o
difettose solo dopo aver staccato la spina della catena luminosa dalla
presa. Le piccole lampadine bruciate o difettose vanno sostituite
esclusivamente con luci dello stesso tipo e di pari tensione. Nel caso in
cui non si avessero a disposizione luci di ricambio. la catena luminosa deve
essere buttata via. Di conseguenza, è opportuno acquistare catene luminose
provviste di un numero sufficiente di luci di ricambio. Evitare che i
bambini piccoli giochino o maneggino le catene luminose. Se le catene
luminose devono essere usate all'esterno, scegliere prodotti specifici per
questo uso. Queste catene sono facilmente riconoscibili perché hanno il cavo
in gomma e sulla targhetta riportano la marcatura IP23 o IP43.
SETTIMANA SVIZZERA A MILANO DAL 15 AL 20 OTTOBRE SI FESTEGGIA
L'ANNIVERSARIO DEI CINQUANT'ANNI DEI "CENTRO SVIZZERO" DI PIAZZA CAVOUR
Milano, 25 settembre 2001 - Il Consolato generale di Svizzera insieme con le
Istituzioni svizzere presenti a Milano (Centro Culturale Svizzero, Camera di
Commercio Svizzera in Italia, Svizzera Turismo, Società Svizzera,
Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana, Scuola Svizzera alle quali si
aggiunge il Ristorante La Terrazza) hanno presentato la Settimana Svizzera,
una manifestazione per festeggiare i cinquant'anni dei %entro Svizzero" di
piazza Cavour, volta a sottolineare gli stretti legami tra il Paese
rappresentato da queste Istituzioni e la realtà economica, sociale e
culturale italiana. Il complesso conosciuto come Tentro Svizzero", che si
affaccia tra Piazza Cavour ed i giardini di Via Palestro, fu progettato
dall'Architetto Armin Meiii, già direttore dell'Esposizione nazionale dei
1939 di Zurigo. La costruzione dei primo degli edifici, la cosiddetta Tasa
Bassa", ha avuto inizio nel 1949 sul terreno dell'antico albergo Cavour,
l'Hotel di Gabriele D'Annunzio, e fu inaugurata nel 1951. L'anno successivo,
completati i lavori dei secondo blocco, fu inaugurata '1a Torre". Il 2001
segna pertanto il primo mezzo secolo di vita dei Centro che, ospitando le
principali Istituzioni elvetiche a Milano, rappresenta la Svizzera attiva
nel cuore dei capoluogo lombardo. La ricorrenza non poteva non essere
celebrata. C ' osì è nata l'idea che tutte le Istituzioni elvetiche presenti
e attive a Milano - anche quelle non ospitate nel Centro, quali la Scuola
Svizzera -collaborassero alla realizzazione della Settimana Svizzera: un
programma che, dal 15 al 20 ottobre, vedrà un susseguirsi di appuntamenti su
varie tematiche. La cerimonia inaugurale avrà luogo il 15 ottobre presso il
%entro Svizzero", in occasione della visita dei Consigliere Federale Joseph
Deiss, Ministro degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera, per la
prima volta a Milano. Il programma proseguirà con una serie di incontri a
carattere economico, culturale e sociale: una Tavola Rotonda
sull'architettura ed una Mostra fotografica dedicata all'Arch. Meili e alla
costruzione dei Centro, promosse rispettivamente dal Centro Culturale
Svizzero e dal "Centro Svizzero"; una serie di Convegni promossi dalla
Camera di Commercio Svizzera e Svizzera Turismo; uno spettacolo di cabaret
organizzato dalla Società Svizzera; una sfilata di moda promossa dal
Consolato generale in collaborazione con l'Associazione Svizzera dei Tessile
e deli'Abbigliamento e l'istituto Europeo di Design di Milano. Il 20
ottobre, a conclusione delle celebrazioni, il %entro Svizzero" aprirà le sue
porte a tutta la città, per una festa in cui troveranno spazio esibizioni
musicali dal vivo, spettacoli messi in scena dalla Scuola Svizzera,
collegamenti radio in diretta a cura della Radioteievisione Svizzera di
lingua italiana, proiezioni di filmati sulla realtà economica della
Svizzera, e una Caccia al tesoro. Per gli appassionati di filatelia vi sarà
un Annullo postale speciale e una Targhetta delle Poste Italiane sarà
apposta su tutta la corrispondenza in distribuzione a Milano. Inoltre dal 16
al 27 ottobre la cucina svizzera sarà protagonista al Ristorante la
Terrazza.
RALLY NUOVA ZELANDA AUCKLAND DOMINIO PIRELLI NEL MONDIALE
Milano, 26 settembre 2001 - La Subaru Impreza WRC2001 gommata Pirelli di
Burns-Reid ha vinto il Rally Nuova Zelanda, al termina di una gara
tatticamente perfetta e disputata a un elevatissimo livello di prestazione.
E' maturato così il successo numero 121 di Pirelli nel Mondiale Rally,
nonché il 10° in Nuova Zelanda (il 7° negli ultimi 11 anni). Grazie al
secondo posto conquistato con la sua Ford-Pirelli, Colin McRae è ora leader
nel Mondiale Piloti a pari merito con Tommi Makinen. Purtroppo, un testacoda
all'ultima PS ha impedito a Carlos Sainz di coronare quello che sarebbe
stato uno splendido podio tutto gommato Pirelli, ma la sua 4° posizione
consente comunque a Ford di comandare ora fra i Costruttori con 10 punti di
vantaggio. Ghiaia e sassi hanno reso estremamente scivolose le Prove
Speciali neozelandesi, ma i pneumatici Pirelli della gamma PZero da sterrato
hanno sempre garantito massima aderenza e prestazioni sia con l'uso del
battistrada di tipo K sia con il Km, rispettivamente per fondo asciutto e
umido/bagnato Vincendo qui 16 delle 24 PS in programma, la gamma PZero
continua a dominare il 2001 campionato con un totale di 115 PS vinte sulle
186 disputate finora. Dominio Mitsubishi-Pirelli anche in Gruppo N, grazie
al successo dell'iridato 2000 Manfred Stohl sul leader di quest'anno,
Gabriel Pozzo, il quale può ora laurearsi matematicamente campione già alla
prossima gara a Sanremo. Classifica Finale: 1. Burns (Subaru-Pirelli),
3h47m28.0; 2. C. McRae (Ford-Pirelli) +44.6; 3. Rovanpera (Peugeot) +50.1;
4. Sainz (Ford-Pirelli) +52.2; 5. Gronholm (Peugeot) +55.8 ; 6. Auriol (Peugeot)
+1m11.3 ; 7. Solberg (Subaru-Pirelli) +2m15.8; 8. Makinen (Mitsubishi) +2m21.0
. Classifiche Iridate (dopo 10 gare) Piloti: 1. C. McRae e Makinen p.40; 3.
Burns 31; 4. Sainz 30; 5. Rovanpera 27; 6. Gronholm 16; 7. Delecour 14; 8.
Auriol 11; 9. Solberg e Loix 9; 11. Schwarz 7. Costruttori: 1. Ford-Pirelli
p.76; 2. Mitsubishi 66; 3. Subaru-Pirelli 46; Peugeot 44; 5. Skoda 15; 6.
Hyundai 10. Prossima Gara: Rally Sanremo (asfalto) dal 5 al 7 ottobre
VELA: CONCLUSE LE STAR, INIZIANO ALL'ELBA LE REGATE DEI CAMPIONATO
ITALIANO DELLE ALTRE CLASSI OLIMPICHE
Portoferraio, 26 settembre 2001 - Archiviato il Campionato Italiano della
Classe Star a Portoferraio che ha visto la vittoria dell'equipaggio romano
Poggi/Stilo su una flotta di oltre 30 imbarcazioni, partono domani i
Campionati Italiani di tutte le altre classi olimpiche. Tre i campi di
regata elbani su cui verranno diputate le 9 prove in programma: a Marciana
Marina saranno in gara i 470 (femminile e maschile) e i Finn: a Marina di
Campo Laser ed Europa; a Rio Marina a Rio Marina Mistral (femminile e
maschile), Tornado e 49er. Il campo di regata più affollato sarà quello
gestito dal Circolo della Vela Marciana Marina che vedrà schierate sulla
linea di partenza una settantina di 470 e una trentina di Finn. Fra i
partencipanti della classe 470 alcuni nomi molto noti della vela italiana
come quello del triestino Vasco Vascotto che torna sulla deriva olimpica
dopo 11 anni in equipaggio con il giovane livornese Matteo Savelli
recentissimo campione italiano under 20 di match race o quello
dell'olimpionica di Sydney Emanuela Sossi in questa occasione a prua della
napoletana Nicolatta Aloj. Ma non mancheranno nemmeno specialisti della
classe, primo fra tutti l'equipaggio campione italiano in carica formato da
Gabrio Zandonà e Andrea Trani, portacolori della Marina Militare e
recentissimo vincitore dei Giochi del Mediterraneo; il più giovane della
famiglia Ivaldi, Francesco, a prua del napoletano Andrea Di Lorenzo; i
fratelli triestini Giuliano e Adriano Chiandussi; il milanese Alberto
Portiglia con Michele Castagna con i colori dell'Associazione Nautica Sebina;
il pesarese Ferdinando Ziccarelli con Davide Gamba; i fratelli torinesi
Marco e Fabrizio Milan; il milanese Andrea Caracci con Michele Mennuti; Luca
Bursich e Jacob Thomas; Mattia Pressich e Giacomo De Gavardo vincitori del
Mondiale ISAF 2001. Anche in campo femminile ci saranno equipaggi di grande
livello tecnico come le gardesane Ylenia Carcasole e Gemma Fiorentino, la
livornese Federica Prunai con Carlotta Ferrari, le veliste di Follonica
Claudia Tosi e Alessandra Petri e le gardesane Paola Richelli e Lorenza
Mariani. Una trentina i Finn che si daranno battaglia a Marciana Marina,
praticamente tutti i migliori specialisti della classe: non mancherà il
campione italiano in carica lo spezzino Massimo Gherarducci (equipaggio
Prada) che dovrà vedersela con atleti del calibro del gardesano Michele
Marchesini, l'ortonese Luigi Masturzo, i fratelli trentini Claudio e Roberto
Bosetti, il triestino Bruno Catalan. Fra gli altri finnisti anche Piero
Romeo, grinder della randa della sfida Prada alla Coppa America, in
rappresentanza del Circolo Velico Castiglione della Pescaia. Un'altra classe
che vedrà in gara una flotta numerosa è la classe Laser che schiererà oltre
60 velisti sul campo di regata gestito dal Club del Mare: ci sarà a
difendere il titolo tricolore conquistato nel 2000 Michele Regolo che si
batterà con l'olimpico di Sydney il dianese Diego Negri, entrambi atleti
portacolori della Guardia di Finanza. La classe Europa, sempre sul campo di
regata di Marina di Campo, sarà in mare con una trentina di atleti, per la
maggior parte veliste che dovranno vedersela con la campionessa italiana in
carica Larissa Nevierov. Fra queste la lariana Angela Mastalli e la
gardesana Giulia Conti. A Rio Marina il campo di regata sarà gestito dal
Centro Velico Elbano per i Mistral (femminile e maschile), i 49er e i
Tornado. Confermata la presenza della medaglia d'oro olimpica a Sydney, la
grossetana Alessandra Sensini con la tavola a vela, mentre nei 49er saranno
in mare i fratelli alassini Pietro e Gianfranco Sibello portacolori della
guardia di Finanza e che la scorsa settimana sul Garda hanno concluso al
sesto posto del Campionato Mondiale di class; l'equipaggio omposto da
Francesco Bruni e Lars Borgstrom, entrambi dell'equipaggio Prada America's
Cup. Nella classe Tornado regateranno i genovesi Francesco Marcolini-Luca
Remagnino, i sardi Andrea Mura-Giampaolo Seventi, Max Sirena-Paolo Bassani
(anch'essi uomini dell'equipaggio Prada America's Cup) e il genovese Andrea
Casale passato dalla classe Laser al Tornado con Gabriele Bruni e entrambi
atleti delle Fiamme Gialle. La manifestazione si disputa con
l'organizzazione del Comitato Circoli Velici Elbani presieduto da Piero
Canovai a sua volta presidente del Circolo della Vela Marciana Marina, e la
collaborazione della Federazione Italiana Vela. Il Comitato Circoli Velici
Elbani è composto da LNI Sez. di Portoferraio (presidente Bruno Bozzoli,
Club del Mare-Marina di Campo (presidente Edmondo Galli), Centro Velico
Elbano-Rio Marina (presidente Marcello Gori), Circolo della Vela Marciana
Marina (presidente Piero Canovai), Associazione Sportiva Nautica "La
Guardiola"-Procchio (presidente Giuseppe Paolini, Circolo Nautico S.
Giovanni-Porto Ferraio (presidente Paolo Cortini) e dal Circolo Velico Porto
Azzurro (presidente Angelo Banfi). Il Campionato Italiano Classi Olimpiche
2001 e il Comitato Circoli velici Elbani godono del patrocinio dei Comuni di
Porto Ferraio, Marciana Marina, Campo nell'Elba e Rio Marina, della Regione
Toscana, della Provincia di Livorno, del Parco Nazionale dell'Arcipelago
Toscano, dell'Azienda di Promozione Turistica Arcipelago Toscano e della
Comunità Montana dell'Elba e Capraia. La realizzazione della manifestazione
è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di: Associazione Albergatori
Elbani, Moby Lines, Locman Italia, Elba Promotion, Acquafredda Yachting
Technologies, Effer.
A NOVEMBRE SI APRE A MILANO IL MUSEO DIOCESANO
Milano, 26 settembre 2001 - Invia di ultimazione i lavori di restauro dei
Chiostri di Sant'Eustorgio, sede del Museo. 2.200 metri quadrati di spazio
espositivo. Una settimana di manifestazioni dal 5 al 10 novembre per
celebrare l'avvenimento. Si stanno concludendo in questi giorni i complessi
lavori di restauro dei Chiostri di Sant'Eustorgio (Corso di Porta Ticinese
95), sede del Museo Diocesano di Milano. L'inaugurazione ufficiale di questa
nuova struttura culturale è annunciata per il 5 novembre alla presenza
dell'Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e del Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L'area espositiva, che si sviluppa su 2.200
metri quadrati, verrà inizialmente occupata dall'ampia sezione dedicata
all'arte fino al XIX0 secolo. Quanto prima sarà allestito il settore
dell'arte contemporanea. Saranno esposte le collezioni delle Raccolte
Arcivescovili composte: dai dipinti del periodo tra il XVI e il XVII secolo
della Collezione Monti; dalla Collezione Erba Odescalchi che presenta i
ritratti dei Vescovi della Diocesi dall'inizio del secolo XVIII; dalla
Collezione Visconti; dalla Collezione Pozzobonelli con quadri di argomento
mitologico e paesaggistico da riferirsi al clima culturale dell'Arcadia.
Anche il collezionismo privato è rappresentato nel Museo dalla Collezione di
Fondi oro che offre l'opportunità, unica a Milano, di ammirare una vasta
raccolta di dipinti su tavola prevalentemente di provenienza toscana dal XIV
al XV secolo. Il percorso prosegue con le opere, non visibili da decenni,
appartenenti alla Confraternita del SS. Sacramento, di autori come il
Legnanino, Federico Bianchi, i Magatti, ecc. Dalle chiese della Diocesi
provengono, invece, oggetti di arredo liturgico, sculture lignee del XV
secolo, dipinti e polittici (Bergognone, Marco d'Oggiono, Vermiglio,..),
"testimonianza - come ricorda il Direttore del Museo, Paolo Biscottini - del
nostro ruolo istituzionale che mette in primo piano la tutela, la
conservazione e la valorizzazione, sia sotto il profilo storico-artìstico
che sotto quello religioso, delle opere presenti nel territorio diocesano.
Un ruolo che si esercita collaborando con i parroci affinchè il Museo possa
svolgere la sua funzione con il loro consenso e con la collaborazione della
Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici oltre che con quella
dell'Ufficio Beni Culturali della Curia" Per l'allestimento degli spazi si è
fatto ricorso a soluzioni tecnologiche tra le più avanzate e ciò per
adeguarsi agli standard adottati dai musei internazionali; ad esempio, la
climatizzazione e i servizi informatici rispondono ai criteri della più
aggiornata museologia. Tra i servizi offerti, l'attività didattica avrà un
ruolo molto importante, con itinerari speciali all'interno del percorso
museale, spazi espressamente allestiti per ospitare gruppi e una vasta area
multimediale. In occasione della settimana inaugurale, in una sala del Museo
sarà allestita -dal 5 novembre 2001 al 6 gennaio 2002- una piccola, ma
significativa raccolta di opere, prestate dai più importanti Musei milanesi,
dal titolo "Il Caravaggio Vaticano e i Musei Di Milano" che assume il valore
di un omaggio di benvenuto al nuovo "contenitore" e un segno della volontà e
dell'esigenza di collaborazioni future. La presenza della Deposizione del
Caravaggio proveniente dai Musei Vaticani vuole evidenziare lo stretto
legame con la Chiesa universale. Tra le altre iniziative previste, si
segnalano il Convegno di studi di martedì 6 novembre, la giornata di
mercoledì 7 dedicata alla visita dei parroci e delle parrocchie, così come,
il 9 novembre, dalle 10 alle 18, l'apertura gratuita del Museo alle scuole
e, sabato 10, sempre dalle 10 alle 18, l'ingresso gratuito per le famiglie
con l'inaugurazione della sezione didattica per i bambini dai 6 ai 12 anni.
A concludere la giornata inaugurale del 5 novembre, alle ore 20.00 al Teatro
alla Scala si terrà un concerto straordinario a favore del Museo, diretto
dal M9 Riccardo Muti in programma la V sinfonia "Eroica"di Beethoven e lo
Stabat Mater di Pergolesi.
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