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26 SETTEMBRE 2001

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NUOVA INIZIATIVA DI FINANZIAMENTO PER RILANCIARE LA RICERCA COMUNITARIA SUL DIABETE

Bruxelles, 26 settembre 2001 - La ricerca sul diabete in Europa ha ricevuto un notevole impulso, a seguito dell'annuncio di un'importante iniziativa di finanziamento, volta ad approfondire lo studio delle complicanze vascolari del diabete di tipo 2. I finanziamenti, messi a disposizione dalla società farmaceutica francese Servier, ammonteranno a un milione di euro per il periodo 2002-2004. Le borse di studio (quattro nel 2002 e tre nel 2003 e 2004) saranno assegnate congiuntamente dalla Fondazione europea per lo studio del diabete (Efsd), dalla fondazione di ricerca dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) e dalla stessa Servier. I fondi verranno concessi ad istituti senza scopo di lucro, per la realizzazione di progetti europei volti ad approfondire lo studio delle complicanze vascolari del diabete di tipo 2. Particolare attenzione verrà dedicata ai progetti che si prefiggono l'obiettivo di chiarire i meccanismi molecolari di tali complicanze. Il professor Jørn Nerup, presidente dell'Easd, nell'annunciare l'iniziativa alla conferenza annuale dell'Associazione, tenutasi a Glasgow (Scozia) dal 9 al 13 settembre, ha affermato che l'incidenza del diabete sulla spesa sanitaria dei paesi occidentali si aggira attualmente fra il 9 e il 15 per cento. "Ci rammarica constatare che oltre l'85 per cento dei costi per il diabete è da attribuire alle complicanze della malattia ed è per questo che vi è un disperato bisogno di ricerca di elevata qualità", ha affermato il professor Nerup. "Dobbiamo attirare l'attenzione dei governi e di altre agenzie di finanziamento [affinché comprendano] che è assolutamente necessario agire". Il professor Philippe Halban, presidente dell'Efsd, ha definito la partnership con Servier "un perfetto esempio di collaborazione efficace fra il settore medico-accademico e l'industria" ed ha aggiunto: "Ci auguriamo che ciò serva non solo a mettere rapidamente a disposizione della ricerca sul diabete fondi di cui ha assoluto bisogno, ma anche a ricordare alle altre agenzie di finanziamento, sia a livello nazionale sia a livello comunitario, che è necessario agire in fretta". L'iniziativa, si auspica, rappresenterà un primo passo verso l'eliminazione del divario fra l'Europa e gli Stati Uniti in termini di finanziamento della ricerca sul diabete e contribuirà a porre fine alla "fuga di cervelli" verso gli Usa in questo settore di studio. Nel 2000, in Europa sono stati assegnati alla ricerca sul diabete meno di 60 milioni di euro, contro il miliardo di euro stanziato negli Stati Uniti per lo stesso periodo. All'inizio di ogni anno, un comitato di valutazione scientifica, costituito da quattro esperti indipendenti, esaminerà le candidature, selezionando quelle che ritiene abbiano il maggior valore scientifico. L'annuncio dell'assegnazione avverrà nel maggio di ogni anno. Attualmente sono aperte le candidature per le borse di studio relative al 2002. Ai seguenti siti web sono disponibili fin d'ora i moduli di candidatura per concorrere all'assegnazione delle borse per il 2002: http://www.easd.org  oppure: http://www.servier.com  Per informazioni : Dr Juliet Roberts Phase IV Tel: +44-20-8288 0185 juliet@phaseiv.co.uk  (*)

LA COMMISSIONE EUROPEA CONCEDE OLTRE UN MILIONE DI EURO ALLA RICERCA COMUNITARIA SUL DIABETE
Bruxelles, 26 settembre 2001 - La Commissione europea ha concesso oltre un milione di euro ad un'università scozzese per dirigere, a livello comunitario, un consorzio di ricerca che studierà il rapporto esistente tra la dieta, l'attività fisica e il diabete di tipo 2. Il Professor Grahame Hardie dell'Università di Dundee sarà il coordinatore di questa ricerca, che prevede la collaborazione di scienziati di Regno Unito, Francia, Spagna e Danimarca, oltre alla partecipazione di un'azienda farmaceutica danese. Il diabete di tipo 2, che riguarda attualmente 15 milioni di persone in Europa, era solito colpire gli anziani e gli obesi. Si pensa tuttavia che la sedentarietà della vita moderna possa essere all'origine di un aumento di questa malattia tra i giovani. La borsa di studio triennale è stata assegnata nell'ambito della sezione "malattie croniche" del programma "Qualità della vita" del quinto programma quadro. Il punto centrale del progetto è rappresentato da un meccanismo noto con il nome di Amp-activated protein kinase (proteinchinasi attivata da Amp), che era stato scoperto dal professor Hardie e dal suo team 15 anni fa. Si pensa che questo sistema messo in funzione dall'attività fisica, che controlla il livello di energia di ciascuna cellula vivente del corpo umano, possa contenere la soluzione al diabete di tipo 2. Il sistema, una volta attivato, è responsabile non solo dell'aumento del consumo di carboidrati e grassi, allo scopo di fornire energia ai muscoli in attività, ma anche del controllo dell'accumulo dei lipidi. Il professor Hardie ha dichiarato: "Siamo lieti di sapere che una scoperta scientifica, fatta qui da noi all'Università di Dundee circa 15 anni fa, quando avevamo, per la prima volta, scoperto la proteinchinasi, sia oggi al centro di intense ricerche condotte a livello europeo". Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Professor Grahame Hardie Division of Molecular Physiology University of Dundee Uk Tel: +44-1382 344 253 E-mail:
d.g.hardie@dundee.ac.uk

BRONCHITICI CRONICI " I RISCHI DI NON SAPERE, I BENEFICI DI SAPERE"
Milano, 26 settembre 2001 - Si è svolto di recente un incontro sul tema sopra riportato dove si è molto discusso in merito e di seguiti riportiamo alcuni appunti del prof. Carlo Grassi, Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie Apparato Respiratorio - Università di Pavia II continuo aumento delle malattie ad andamento cronicizzante è essenzialmente dovuto: I) all'accresciuta durata di vita/invecchiamento della popolazione; 2) al miglior controllo delle patologie acute, che possono comunque innescare predisposizioni per malattie croniche. Per l'apparato respiratorio in particolare è valida quest'ultima considerazione: perché la mortalità da infezioni polmonari (essenzialmente polmoniti e tubercolosi) è nei Paesi industrializzati drasticamente diminuita dalla seconda metà del secolo scorso, soprattutto per l'avvento degli antibiotici, che hanno profondamente modificato, per tempo e modalità, pure la risoluzione delle infezioni. Tale fenomeno però ha creato le premesse per il costante aumento di malati cronici, ed in particolare dei bronchitici. La nota bronchite cronica - La bronchite cronica è una malattia con un lungo decorso ed una storia naturale, che, laddove non intervengono fattori esterni - negativi o positivi - ci è ben nota. Ed è bene che anche il malato riconosca l'evoluzione di questa sua malattia, per saper prendere tutti i provvedimenti da parte sua più idonei per contenere nel migliore dei modi tale evoluzione: sia con regole di vita specifiche sia con l'aiuto di appropriati formaci. E' importante innanzitutto che la malattia sia diagnosticata il più precocemente possibile: il soggetto che soffre di tosse con accessi frequenti, specie il mattino, con emissione di catarro deve rivolgersi al medico per bene definire la sua situazione e, preferibilmente, sottoporsi ad esami funzionali respiratori. Questo vale in particolare per fumatori ed ex fumatori, anche se tali da qualche anno. Una volta identificata la malattia, è bene soggiornare in ambiente non inquinato (da fumi, vapori, pulviscolo, etc.), evitare di uscire da casa (o almeno limitare le uscite) nella stagione fredda o nei periodi climaticamente sfavorevoli, e possibilmente, invece, soggiornare, anche per periodi limitati nel periodo invernale, in località con clima più temperato. Eseguire diligentemente le prescrizioni dei farmaci... Ma è molto importante anche osservare le modificazioni quantitative e qualitative dell'espettorato: se il catarro aumenta e si colora in giallo-verde, con aumento della tosse e della difficoltà di respiro, è segno che la malattia attraversa una fase di riacutizzazione, nel senso che si accentuano tutti i sintomi che il bronchitico cronico normalmente presenta. Ed anche in questo caso è bene rivolgersi subito al medico, per la prescrizione di altri farmaci, in particolare gli antibiotici, da aggiungere a quelli normalmente assunti. L'episodio dì riacutizzazione deve essere affrontato subito ed in maniera adeguata, perché - se trascurato - porta ad un ulteriore deterioramento respiratorio. Mano a mano che la malattia progredisce (perché questo è inevitabile, seppure controllabile con cure idonee) possono rendersi necessari altri trattamenti più impegnativi, tra i quali vanno in particolare segnalati la riabilitazione respiratoria e la somministrazione di ossigeno, misure oggi di sempre più larga applicazione che hanno sostanzialmente migliorato la qualità di vita del bronchitico. Mentre la ginnastica riabilitativa è ben accettata dal bronchitico, non altrettanto si può dire per l'ossigenoterapia: va sfatato il vecchio pregiudizio che considerava l'ossigeno riservato al malato 'terminale', con impatto psicologico del tutto negativo. Oggi l'ossigeno è considerato un farmaco e come tale ne vanno accuratamente controllati, per un uso pienamente idoneo, prescrizione, dosaggio e monitoraggio. In questo senso si può considerare un elemento fondamentale di sopravvivenza. In conclusione, per ribadire l'utilità di essere informati: - rischia chi non si preoccupa di avere una diagnosi precoce di malattia; di seguire le cure normalmente prescritte per un trattamento pressoché continuo; di migliorare le proprie condizioni di vita; di segnalare al medico eventuale cambiamento dei suoi sintomi (tosse e produzione di catarro) per un immediato controllo di episodi di riacutizzazione; - trae beneficio da una corretta gestione della malattia chi segue accuratamente le istruzioni mediche, senza portarvi sostanziali modificazioni nell'automedicazione; chi osserva attentamente il suo stato di malattia , per rilevare eventuali sospette variazioni dei segni clinici; chi sa affrontare, con il passare del tempo, anche interventi più impegnativi quali ad es. l'ossigenoterapia, consapevole che questi sono provvedimenti determinanti per una soddisfacente qualità di vita cronica quotidiana.

CON FIAT STILO LA PUBBLICITÀ "PENSA AVANTI"
Torino, 26 settembre 2001 - Nuova e un po' rivoluzionaria la Stilo: in ogni caso, diversa da tutte le altre automobili della stessa categoria. Originale, accattivante e tutto incentrato sulla stessa capacità di innovare con fantasia, anche il modo di comunicare. Da un lato, dunque, arriva sul mercato un modello che gioca le carte di una tecnologia particolarmente avanzata, di proposte molto innovative e di alti standard di qualità per raggiungere un obiettivo preciso: diventare il nuovo punto di riferimento nella fascia delle medie compatte. Mentre dall'altra parte i media si apprestano ad ospitare immagini e filmati che devono raccontare un'auto che non ha un solo punto di forza, e su quello incentra tutta la comunicazione. Ma possiede - invece - tante aree di eccellenza. In una parola, un modello che "è avanti" rispetto all'oggi. Per la BGS D'Arcy, l'agenzia pubblicitaria cui Fiat ha affidato il compito di progettare la campagna di comunicazione, poteva essere un'impresa non facile. La soluzione è arrivata traducendo in termini pubblicitari e di comunicazione lo spirito e la filosofia seguiti dai progettisti e dagli ingegneri della Fiat Auto per realizzare la vettura. Sono nate, così, le tre frecce e la scritta "Forward thinking" (pensare avanti): il logo che accompagna il lancio di Fiat Stilo e i primi passi del nuovo modello sul mercato, in pubblicità, nelle presentazioni, nei "Porte aperte". Un modo semplice, efficace ed immediato per esprimere il carattere della vettura e l'idea progettuale dalla quale è nata: "Pensando oltre l'usuale, un passo più avanti degli altri". Una soluzione che è anche assolutamente in linea (né poteva essere altrimenti) con lo spirito e i valori del marchio Fiat, che Stilo interpreta al meglio. Nella forte personalità, nel design innovativo, nella tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, nelle soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano l'esistenza di ogni giorno. La fantasia dei creativi si è sviluppata intorno a quest'idea del "pensare avanti" e lungo la traccia ideale indicata dalle tre frecce ha immaginato neonati con al polso un orologio supertecnologico e uomini primitivi che giocano a golf. E applicando la creatività anche ai media ha aperto una finestra di cielo nei corridoi delle metropolitane e cancellato dalle strade guardrail e cartelli segnaletici. Tutto con la simpatia e l'allegria che ci si aspetta da chi guida Fiat e vuole vivere la vita con tanta energia e un sorriso. Alle spalle di tutto c'è, ovviamente, una strategia di marketing precisa e articolata, all'interno della quale si colloca il progetto di comunicazione e - a cascata - la campagna di Fiat Stilo. È proprio da qui che bisogna partire.

L'INTRANET SAAB PER TUTTI I CONCESSIONARI E I CENTRI SERVIZI NEL MONDO, GRAZIE AI SOFTWARE IBM LOTUS DOMINO E DB2
Milano, 26 settembre 2001 - Per chi vende automobili, come Saab, oltre alla qualità dell'automezzo, è soprattutto il livello del servizio di assistenza offerto a dimostrare esattamente la stessa cura e attenzione che si dedicano ad ogni singola macchina che esce dalle linee di produzione. Saab Cars Usa, http://www.saabusa.com/home/US/en/ che con i suoi 212 concessionari e i 30 service center copre un terzo del volume globale delle vendite, sentiva l'esigenza di supportare i suoi concessionari nel realizzare l'obiettivo di diventare "azienda customer-centered", dotandoli di informazioni aggiornate e complete su clienti, automezzi, pezzi di ricambio e attività di manutenzione. Saab Cars Usa è stata la prima sede a muoversi in modo strutturato, con l'obiettivo di aprire a tutta la rete l'accesso ad informazioni complete - residenti nel server centrale - sulla storia d'acquisto del cliente, oltre ad applicazioni relative a garanzie, tagliandi, assistenza, training alla forza vendita. In precedenza questo era possibile, ma si trattava di un'operazione mastodontica e complessa, oltre che molto lenta, sia nella consegna delle informazioni ai dealer sia nel ritorno dei dati vari di vendita al quartier generale. Il costo della eventuale traduzione dei dati legacy, però, era di per sè un grosso deterrente all'ipotesi di cambiamento verso un nuovo sistema. Da una collaborazione con Ibm Global Services, però, è nato Iris, ovvero Intranet Retailer Information System: un sistema basato sui software Ibm Lotus Domino e Db2, che ha risolto la questione, utilizzando i dati nei formati esistenti. A qualsiasi dipendente autorizzato di un concessionario o di un centro di assistenza Saab, e dotato di un browser Internet, viene dunque offerta visibilità sui dati residenti sul sistema AS/400 della sede, ovvero tutto ciò che riguarda: automezzi, clienti, garanzie e assistenza, vendite, informazioni di servizio. Lotus Domino rappresenta in questo caso la piattaforma middleware, in grado di far dialogare front-end con back-end. (per es., se un cliente entra in un concessionario chiedendo un modello nero di Saab 9-5, con una query sullo specifico menù presente sull'interfaccia Domino, il venditore può vedere i risultati in formato Html sul suo monitor, individuando quindi il modello ricercato presso il dealer più vicino per farselo poi consegnare in breve tempo). Il sistema supporta anche il Trade Marketing, agevolando la distribuzione di informazioni e bollettini, materiale di marketing e promozionale e tutto ciò che può aiutare il distributore a migliorare il proprio livello di servizio al cliente. I vantaggi del nuovo sistema sono numerosi: incremento del 25% in termini di produttività dei concessionari; Roi del 100% entro 2 anni; riduzione del 40% del tempo medio di risposta alle richieste del cliente finale; riduzione dell'80% delle chiamate dei concessionari alla sede Saab USA. E soprattutto una customer satisfaction nettamente migliorata. Saab http://www.saab.com/index_live.html  ha deciso di esportare il sistema Iris in tutte le sedi del mondo: è già stato introdotto in Europa e sarà esteso alla rete globale entro la fine del 2001.

FASHION DISTRICT, OVVERO UNA SOCIETÀ CHE REALIZZA NUOVI PROGETTI DISTRIBUTIVI NEL SETTORE DELLA MODA E DEL DESIGN
Milano, 26 settembre 2001 - Fashion District Santhià presenta la risposta italiana al modello distributivo del Factory Outlet Center. E' questa la filosofìa dell'iniziativa imprenditoriale che viene presentata in questi giorni alla stampa e agli addetti del settore a Milano, durante la kermesse della Moda , Fashion District è in partnership con Prime Retail, il più grande proprietario dì Outlet nel mondo in grado di fornire know how ed esperienza a supporto dell'espansione nell'area del Mediterraneo. Fashion District svilupperà dei veri e propri distretti, punti di attrazione dove il produttore interagirà in modo nuovo con il consumatore finale, II primo progetto è la realizzazione dì Fashion District Santhià con un investimento di oltre 25 milioni di euro (50 miliardi di lire). Un outlet o meglio un district con lo stile, le raffinatezze ed il gusto del made in Ita!y. L'apertura avverrà nei prossimi 18 mesi con una prospettiva occupazionale diretta di circa 400 posti di lavoro, Per la realizzazione del centro e per dare il giusto luogo all'eccellenza della moda e del design internazionale, sono stati scelti tra i migliori architetti progettisti e design del mondo: Arup, Bob Noorda, Isozaki, Maggiora e Sottsass. E' stata scelta la location di Santhià poiché rappresenta il più ricco bacino di attrazione d'Europa, con una popolazione residente di circa 9 milioni di persone, nei 60 minuti d'auto, di cui l'80% ha un reddito superiore alla media nazionale. Grazie alla sua posizione e al suo ruolo fondamentale di snodo nelle reti viarie, Fashion District Santhià può contare su 15 milioni di auto in transito nell'area e 14 milioni di turisti nei 60 minuti di percorrenza. Quello che viene presentato al mondo della moda e della comunicazione in questi giorni è un evento importante per il panorama del settore distributivo e commerciale italiano. Il progetto segnerà un punto di svolta nella concezione stessa di fashion. Fashion District, accogliendo l'invito della Camera Nazionale della Moda Italiana e rispettando il difficile momento che il suo partner americano sta vivendo, decide di annullare l'evento per la presentazione alla stampa in programma a Milano per il 3 ottobre prossimo. Fashion District Tel 02875551 – e-mail info@fashiondistrict.it 

STILI ALIMENTARI:GLI ITALIANI RISCOPRONO IL GUSTO DEI PRODOTTI TIPICI
Milano, 26 settembre 2001 - Sono sempre più lontani per gli italiani i tempi delle diete ipocaloriche e dei prodotti light. Secondo le ultime rilevazioni condotte dall'istituto di ricerca Eurisko, i comportamenti alimentari degli italiani tendono a un diffuso orientamento al piacere sano e a una generale riscoperta dei prodotti tipici della tradizione gastronomica locale. Negli ultimi cinque anni, infatti, sono in crescita in Italia la voglia di recuperare cibi non "di routine", il desiderio di concedersi piaceri gustativi, il valore degli alimenti mediterranei, sia in casa sia fuori, l'orientamento allo slow food. In particolare, Eurisko rileva come trend maggiormente in salita il consumo di formaggi stagionati, la dieta mediterranea, il pasto al ristorante, l'invitare amici a casa, l'esplorazione di gusti e sapori. Diminuiscono, al contempo, le preoccupazioni legate al dimagrire, il consumo di prodotti light e l'orientamento al fast food. Tra gli stili alimentari italiani individuati da Eurisko, risultano in crescita soprattutto lo stile Attento (peso 9,6% sulla popolazione) e lo Stile Funzionale (peso 16,9% sulla popolazione). Si tratta di due modi differenti ma non opposti d'intendere l'alimentazione: una filosofia alimentare - l'Attento - più orientata alla qualità e alla nutrizionalità (tracciabilità) di ciò che si acquista e si consuma, per sé e per i familiari; un approccio - il Funzionale - più dettato dal piacere, dal servizio e dalla comodità. In questi due stili alimentari tendono a collocarsi oggi prodotti tipici italiani come il Parmigiano-Reggiano, fondati su valori quali tradizione, autenticità, tipicità, genuinità, cultura gastronomica, nutrizionalità ed edonismo, garanzie e controlli certificati per il consumatore. Per esempio, secondo la ricerca, il Parmigiano-Reggiano viene considerato dai consumatori non solo un formaggio, ma un vero e proprio simbolo del made in Italy (al pari della Ferrari) e della cultura del cibo all'italiana. Viene inoltre percepito come un alimento già intrinsecamente biologico, per il suo rigore di produzione e le sue performance organolettiche e nutrizionali. Maggiore informazione è ciò che i consumatori italiani si aspettano da prodotti tipici come il Parmigiano-Reggiano: non solo riguardo alle aree geografiche e ai procedimenti di produzione, ma anche riguardo a ricette innovative e accostamenti inediti.

I TRE APPUNTAMENTI CLOU DI CERSAIE 2001
Milano, 26 settembre 2001 - Cersaie 2001, la più importante e partecipata rassegna internazionale dedicata alla ceramica per edilizia ed all'arredobagno, sta scaldando i motori. Oltre le insegne del 'portale' di Alessandro Mendini che identificano Cersaie 2001 (Bologna 2-7 ottobre), tre sono gli appuntamenti che spiccano nell'articolato e vasto programma di eventi. Il Convegno 'Leadership e Innovazione oggi'Palazzo dei Congressi - Sala Europa, martedì 2 ottobre ore 11.00 Un appuntamento a caratura internazionale quello che, dopo il saluto di Luca Cordero di Montezemolo, Presidente BolognaFiere, vedrà le relazioni di Chicco Testa, Presidente di Enel, di Edward Luttwak, Senior Fellow del Center for Strategie and International Studies, di Alfredo Ambrosettì, Presidente di Ambrosetti, Sergio Sassi, Presidente di Assopiastrelle. Coordinato da Enrico Mentana, direttore del Tg5, il convegno è promosso da Assopiastrelle ed organizzato da Edi.Cer. Spa, in collaborazione con Ambrosetti. E' prevista la traduzione simultanea italiano - inglese. La Mostra 'La stanza da bagno: personaggi tra rito e design' Centro Servizi di Bolognafiere - mercoledì 3 ottobre ore 16.00 Sei protagonisti contemporanei per una rilettura della sala da bagno. E' questo il filo conduttore della mostra ospitata nel quadriportico, realizzata sulle interpretazioni di Alberto Alessi, Mario Bellini, Lucio Dalla, Krizia, Alessandro Mendini e Fabrizio Plessi che viene ufficialmente inaugurata alla presenza della stampa italiana ed internazionale e di alcuni dei protagonisti dell'evento stesso. La mostra, promossa da Assopiastrelle ed organizzata da Edi.Cer. SpA in collaborazione con Sacmi-Divisione Whiteware, è stata curata dall'architetto Laura Villani. Conferenza Stampa Internazionale Palazzo Re Enzo - Sala del Seicento, mercoledì 3 ottobre ore 17.30 A fronte di una platea di giornalisti italiani e stranieri, provenienti dai cinque continenti, il Presidente di Assopiastrelle Sergio Sassi, il consigliere delegato alle Attività Promozionali e Fiere Enzo D. Mularoni ed il Presidente di Federchimica e Mapei Giorgio Squinzi, coordinati dal direttore di Assopiastrelle FrancoVantaggi, delineeranno lo stato dell'arte dell'industria italiana delle piastrelle di ceramica, le sue strategie promozionali e di mercato, le prospettive economiche a medio termine europee e mondiali. Durante la successiva cena verranno premiati con "1'Assopiastrelle Award" i quattro rivenditori esteri che hanno maggiormente contribuito ad affermare l'eccellenza e la qualità delle piastrelle di ceramica italiane, nonché consegnato il "Cersaie Journalism Award 2001", il premio relativo al miglior articolo apparso sulla stampa estera. L'evento è realizzato in collaborazione con ICE-Istituto Commercio Estero e con il contributo di Mapei SpA. E* prevista la traduzione simultanea in inglese, francese, tedesco, spagnolo ed arabo.

EIMA : RASSEGNA PROFESSIONALE, RISERVATA ALLE INDUSTRIE PRODUTTRICI DI MACCHINE PER L'AGRICOLTURA, L'AGROINDUSTRIA, LA ZOOTECNIA, IL GIARDINAGGIO E IL VERDE PUBBLICO
Bologna, 26 settembre 2001 - L'Esposizione internazionale dell'Eima, che terrà alla Fiera di Bologna dal 17 al 21 novembre prossimo la sua 32ma edizione, è pressoché definita nei suoi aspetti organizzativi e logistici. Nelle planimetrie del quartiere fieristico, predisposte dalla Società organizzatrice Unacoma Service Srl, sono già riportati - in base ad una rigorosa suddivisione per settori merceologici - i posteggi destinati ad ogni espositore all'interno dei padiglioni. La mappa degli spazi assegnati corrisponde ad una superficie di 170 mila metri quadrati complessivi, dei quali 150 mila nei padiglioni ordinari e circa 20 mila in strutture provvisorie, che verranno appositamente realizzate per aumentare la capienza del quartiere e soddisfare la crescente richiesta di spazi da parte delle aziende partecipanti. I dati definitivi sugli espositori indicano, infatti, un numero totale di 1.689, dei quali 398 esteri, provenienti da 40 Paesi, a conferma dell'importanza e della dimensione internazionale di questa rassegna professionale, riservata alle industrie produttrici di macchine per l'agricoltura, l'agroindustria, la zootecnia, il giardinaggio e il verde pubblico. Da un esame dei tabulati riepilogativi emerge come il maggior numero di espositori (467) sia concentrato nel XII settore merceologico, relativo alla componentistica, accessori e parti di ricambio, seguito dal XIII settore (286) e dal VI (257), rispettivamente dedicati alle macchine per il giardinaggio e la cura del verde, e alle macchine per l'irrigazione. Il settore del giardinaggio (Eima Garden) è peraltro quello che vanta il maggior numero di espositori stranieri (118). Fra le ditte estere, le tedesche saranno le più numerose (60), seguite da quelle statunitensi (55); degna di nota è la partecipazione di industrie cinesi (3), indiane (9), australiane (4), e la presenza, per la prima volta, di un espositore dello Sri Lanka. Le dimensioni di questa rassegna specializzata, che negli anni si è affermata come una delle più importanti a livello mondiale, richiedono, oltre che un notevole impegno organizzativo, un adeguato livello di strutture e di servizi. La Fiera di Bologna - conosciuta come uno dei migliori quartieri fieristici europei, e impegnata in questi anni in opere di ampliamento e ulteriore qualificazione del quartiere - provvederà in tempo per l'esposizione di novembre a completare la realizzazione di nuove strutture a disposizione del pubblico: un bar e un blocco servizi nella pensilina che collega i padiglioni 29 e 30, la ristrutturazione del ristorante Corner, il restyling della piazza Centro Servizi, la pensilina di collegamento fra lo stesso Centro Servizi e i padiglioni 31 e 32. Oltre alla cura degli aspetti prettamente espositivi l'organizzazione dell'Eima comprende anche la gestione di un ricco calendario di iniziative (mostre tecniche, attività divulgative e promozionali, convegni e conferenze), che contribuiscono a fare della rassegna bolognese un evento anche sotto il profilo culturale. Fra gli appuntamenti già fissati, i lavori del Club of Bologna - costituitosi nel 1989 per iniziativa dell'Unacoma, con 1'adesione di rappresentanti del mondo universitario, industriale e istituzionale provenienti da 40 Paesi, che ha già all'attivo 13 sessioni di lavoro su temi salienti di meccanizzazione agricola - che si svolgeranno nei giorni 18 e 19 novembre, articolandosi in due momenti, rispettivamente dedicati a "Sviluppo della meccanizzazione agricola per l'approvvigionamento alimentare su scala mondiale", e "Il codice etico: un contributo per una appropriata meccanizzazione agricola". Le problematiche specifiche dell'area mediorientale verranno trattate nel corso della Giornata Italo-Araba - organizzata da Unacoma Service in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Araba - che si terrà il giorno 20 novembre. La cooperazione tecnica ed economica fra i Paesi verrà promossa anche grazie alla presenza di delegazioni estere provenienti da 18 Paesi (Algeria, Argentina, Australia, Brasile, Cile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, India, Israele, Libano, Libia, Marocco, Repubblica Popolare Cinese, Siria, Stati Uniti, Tunisia, Turchia), che, oltre a costituire un motivo di prestigio per la manifestazione, dimostra come la meccanizzazione agricola sia ritenuta un fattore di sviluppo determinante in ogni area economica e in ogni contesto produttivo. Fra le iniziative di carattere divulgativo e promozionale avranno particolare rilievo quelle dedicate al tema della sicurezza, con l'allestimento, in collaborazione con l'Enama, di un'area appositamente dedicata all'interno del Quadriportico, e con la sfilata di Modafralemacchine, incentrata sull'abbigliamento e gli accessori per il lavoro e la protezione individuale, che - dopo il successo dell'edizione 2000 - suscita un crescente interesse da parte degli operatori del settore, e una maggiore attesa e aspettativa da parte del pubblico.

OGNI ETA' HA I SUOI GIOCATTOLI LE REGOLE BASE IMQ PER LA SCELTA DI GIOCATTOLI SICURI
Milano, 26 settember 2001 - Da un punto di vista legislativo e secondo la relativa direttiva europea, il giocattolo è "qualsiasi prodotto concepito o manifestamente destinato ad essere utilizzato ai fini di gioco da minori di anni 14, compresi gli eventuali relativi apparecchi di installazione d'uso ed altri accessori". Così. ad esempio, non sono giocattoli le "bambole folcloristiche e decorative", considerate per collezionisti adulti; i "puzzle di oltre 500 pezzi o senza modello", destinati agli specialisti, e le attrezzature sportive. Inoltre, da un punto di vista legislativo, non sono considerati giocattoli neppure i prodotti elettrici con tensione superiore a 24 volt. Ciò significa che apparecchi come i fornelli elettrici o i "mini" ferri da stiro, alimentati a 220 V, venduti ed utilizzati normalmente come giocattoli, dal punto di vista legislativo non rientrano in questa categoria. In queste pagine ci riferiamo a tutti quei prodotti che vengono venduti e utilizzati normalmente come giocattoli. Ad ogni età corrispondono particolari tipi di giocattoli. Ed è proprio l'età del bambino il primo criterio da prendere in considerazione per la scelta di un giocattolo sicuro. Infatti, un giocattolo può essere considerato sicuro per un bambino di 10 anni, ma non per uno di 2. Da ciò, l'importanza che sulla confezione vi sia l'indicazione della classe di età per la quale quel dato giocattolo è indicato. In particolare, questa indicazione deve tutelare i minori di 36 mesi dal momento che i bambini piccoli tendono a mettere in bocca tutto ciò che passa loro per le mani. Ecco perché i giocattoli destinati a questa fascia di età dovranno avere sempre dimensioni tali da non poter essere inghiottiti, mentre quelli che potrebbero essere pericolosi dovranno recare un'avvertenza del tipo: "Non indicato per bambini di età inferiore a 36 mesi", accompagnata da una breve spiegazione del motivo. Oltre al criterio di scelta dettato dall'età del bambino, vi sono altri requisiti importanti da tenere presente al momento dell'acquisto: Per una maggiore sicurezza, non accontentarsi della marcatura CE, ma scegliere giocattoli con il marchio "Giocattoli sicuri" o altri marchi di qualità e, se sono elettrici, con il marchio Imq. Devono indicare l'età per cui sono adatti. Devono essere resistenti agli urti, solidi, stabili ed indeformabili. Devono avere gli angoli arrotondati in modo da non causare ferite o altri danni fisici. Devono essere costruiti con materiali atossici, sicuri anche se a contatto con la pelle, gli occhi e le mucose. Quelli destinati ai bambini più piccoli, non devono essere scomponibili in piccoli pezzi in modo da non poter essere ingeriti. Devono essere ignifughi o, comunque, in grado di ritardare il più possibile la combustione. Devono essere lavabili. Devono contenere le istruzioni d'uso in italiano, nonché riportare il nome del costruttore o del rappresentante o dell'importatore. Dove necessario, devono contenere l'invito alla vigilanza dei genitori del tipo "Attenzione! Da usare sotto la sorveglianza di adulti". Devono essere sempre confezionati e imballati con materiali e in modi non pericolosi. Se queste sono le regole base da tenere presente al momento dell'acquisto, ve ne sono poi altre da seguire prima e dopo l'utilizzo. In particolare, prima dell'utilizzo è importante cercare eventuali indicazioni, ad esempio se il giocattolo deve essere usato sotto la sorveglianza di adulti; leggere attentamente le istruzioni per l'uso e le avvertenze particolari e, infine, spiegare al bambino il funzionamento preciso del giocattolo. Dopo l'utilizzo, è, invece, importante verificare periodicamente lo stato del giocattolo: se danneggiato o rotto, oppure in caso di minimo dubbio sulla sicurezza, bisogna farlo riparare correttamente oppure gettarlo via. I giocattoli elettrici sicuri sono garantiti solo dal marchio imq - I giocattoli che funzionano ad energia elettrica sono sempre più numerosi: dai tradizionali - ma sempre verdi - modellini di treni e di autopiste alle riproduzioni in miniatura delle attrezzature domestiche (forni, fornelli, ferri da stiro, macchine per cucire, etc.); dagli strumenti per il fai-da-te dei ragazzi (trapani, seghe elettriche, apparecchi per fondere il piombo e per pirografare, etc.) ai più sofisticati giochi elettronici, fra cui gli ormai diffusissimi video games, per i quali si utilizza il televisore o il computer di casa. Il fatto che questi prodotti siano destinati ai bambini accentua, ancor più. l'esigenza di una sicura protezione dai pericoli dell'elettricità. Per questo, il Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica (Cenelec) ha elaborato prescrizioni specifiche, da aggiungere a quelle stabilite per gli apparecchi elettrici in genere, prescrizioni che sono state recepite dal Comitato Elettrotecnico Italiano (Cei) e che formano, quindi, oggetto delle prove cui l'Imq sottopone i giocattoli elettrici al fine di verificarne la rispondenza alle norme di sicurezza previste in materia. Per collaudare un giocattolo elettrico, sono circa 300 le prove e le verifiche effettuate dall'Imq. Si verifica, ad esempio, che le parti in tensione siano protette in modo che anche il bambino più curioso non possa toccarle; che i materiali impiegati non possano danneggiarsi a causa del calore, o bruciare violentemente; che il giocattolo abbia una resistenza meccanica tale da escludere rotture inaspettate e pericolose; che non abbia spigoli e bordi che possano ferire il bambino o parti che possano essere inghiottite etc. In genere, la tensione nominale di alimentazione dei giocattoli elettrici è compresa entro 24 volt, ossia entro valori non pericolosi, ma bisogna ricordare che esistono anche giocattoli alimentati a 220 volt. Inoltre, il componente fondamentale nei giocattoli elettrici a 24 volt è il trasformatore, che serve per ridurre la tensione da 220 a 24 volt, e che deve essere anch'esso costruito in modo tale che l'isolamento sia adeguato per impedire che, in caso di guasto, si abbia la tensione di 220 volt sulla presa a 24 volt. Quando, ad esempio, si acquistano le piste per le macchinine elettriche o i trenini, il trasformatore è compreso nella confezione. In altri casi. invece, esso viene acquistato separatamente. In entrambi i casi, è di fondamentale importanza che rechi il marchio Imq. Fra le prove Imq, vi è anche quella per controllare la funzionalità del giocattolo in termini di compatibilità elettromagnetica: il giocattolo, in pratica, non deve disturbare il funzionamento delle altre apparecchiature elettriche ed elettroniche ne essere, a sua volta, disturbato. Inoltre. si verifica l'immunità alle cariche elettrostatiche che si formano, ad esempio, quando il bambino strofina la mano sul pullover accumulando così una piccola carica elettrica che poi, toccando le componenti del giocattolo, potrebbe provocare un malfunzionamento o addirittura guastare i microchip. Decisamente più scenografici sono, invece, i test effettuati dall'IMQ sugli altri giocattoli. Degne dei roghi delle streghe nel periodo dell'Inquisizione sono, ad esempio, le fiamme a cui vengono sottoposte le bamboline in tessuto. Con un bruciatore si da fuoco ai vestiti della bambola disposta verticalmente e si misura la velocità di programmazione: se si incendia, la velocità della fiamma non deve superare 5 cm al secondo. Lo stesso vale per barbe e parrucche finte, che devono prendere fuoco con una accelerazione controllata in modo che il bambino abbia il tempo di liberarsene. A tale scopo, barbe e parrucche finte vengono messe a contatto diretto con una fiamma per 2 secondi, misurando poi il tempo di persistenza del fuoco e la lunghezza dei peli bruciati: se si incendiano, la fiamma deve spegnersi entro 30 secondi e deve bruciare, al massimo, la metà (in lunghezza) dei peli. Nel caso dei caschi giocattoli, la prova dell'IMQ richiama quella effettuata sui caschi veri, naturalmente in termini più contenuti: pesa, infatti, solo 1 kg. la massa che viene fatta cadere da un'altezza di 10 cm sulla parte trasparente del casco, che deve dimostrare di non rompersi. Crash test e prove di ribaltamento in miniatura vengono, invece, effettuate su automobiline a pedali, cavalli a dondolo e tricicli. Le prime devono essere munite di un dispositivo di frenatura efficiente che, se sottoposto a una forza di 50 newton su un piano inclinato del 10%, deve immobilizzare il veicolo; i secondi, caricati con 30 kg su un piano inclinato del 10%, non devono ribaltarsi. Resistenza e flessibilità al tempo stesso devono, invece, dimostrare le altalene che, caricate con 200 kg. vengono fatte dondolare per 1 ora: ovviamente, non devono rompersi. E così, grazie al marchio IMQ, si possono scegliere giocattoli sicuri e cioè trenini elettrici a prova di bambino, giochi che non provocano scosse, giocattoli che non propagano le fiamme, macchinine che non si ribaltano... per un Natale all'insegna di una serenità che può nascere solo dalla sicurezza. I giocattoli a batteria: i consigli imq - Oggi sono sempre più numerosi i giocattoli che funzionano con quei generatori "mobili" di corrente elettrica che sono le pile e le batterie: dai trenini alle autopiste, dai robots ai giocattoli telecomandati in genere. Ecco. quindi, una serie di consigli utili per il loro corretto utilizzo. Prima di inserire pile nuove o di ricambio, conviene sempre verificare la pulizia e la corretta disposizione dei contatti delle pile e dell'apparecchio. Se necessario, bisogna pulire i contatti con uno straccio umido ed asciugarli prima di inserire le pile. Inserendo le pile nell'apparecchio, è indispensabile rispettare la loro polarità (+ e -). come indicato sull'apparecchio. Il non rispetto di questa prescrizione può provocare un cattivo funzionamento e danni all'apparecchio e/o alle pile. Si sconsiglia di utilizzare o lasciare un apparecchio a pile esposto a condizioni estreme di temperatura, ad esempio in una vettura parcheggiata al sole etc. E" sempre opportuno togliere le pile da un apparecchio se questo ha cessato di funzionare in modo soddisfacente oppure se si prevede un lungo periodo di non utilizzo (cineprese, macchine fotografiche etc.). Infatti, benché oggi la maggior parte delle pile sia costruita con involucri protettivi od altri accorgimenti per evitare perdite, una pila che è già stata parzialmente o completamente utilizzata può avere una maggiore tendenza a perdite rispetto ad una pila che non è stata ancora utilizzata. Le pile di un apparecchio devono essere sostituite tutte contemporaneamente, avendo l'avvertenza di non impiegare insieme pile di nuovo acquisto e pile parzialmente utilizzate e di non usare insieme pile di marche e sistemi elettrochimici diversi. II Natale è fatto anche di milioni di lucine: sono le catene luminose che addobbano gli alberi, i presepi, gli interni e gli esterni delle case. E di catene luminose ce ne sono veramente per tutti i gusti e per tutte le esigenze: a ghirlanda o a catena, fisse o intermittenti, mute o sonore, a forma di stella o di fiore, di candela o di campanella, per interni o per esterni... Ci sono ghirlande lunghe decine di metri per addobbare gli alberi del giardino e ci sono ghirlande con poche lucine per arricchire il presepe. Ma, quando si sceglie una catena luminosa, la scelta non può e non deve essere fatta solo per accontentare gli occhi e il cuore. Dietro a un'innocente stellina o a un Babbo Natale luminoso si nasconde, infatti, un piccolo impianto elettrico. Va da sé, quindi, che il problema maggiore di questi prodotti sia quello della sicurezza. In particolare, quando si maneggia materiale elettrico ad alto rischio potenziale come le catene luminose, è bene non accontentarsi della marcatura CE, ma richiedere prodotti contrassegnati dal marchio Imq. La ragione è molto semplice: le catene luminose contrassegnate dal marchio IMQ, non solo sono in regola con le norme europee di sicurezza, ma sono state sottoposte ad innumerevoli prove che ne garantiscono l'assoluta affidabilità. Sono, infatti, circa duecento le prove cui l'IMQ sottopone le catene luminose al fine di escludere sia il rischio di scosse elettriche sia quello di incendi. Dal momento che sarebbe impossibile elencarle tutte, si può dire che la protezione contro le scosse elettriche viene verificata attraverso prove di isolamento e di tensione applicata (3750 V per 1 minuto) fra le varie parti accessibili e le parti sotto tensione, mentre la non pericolosità dal punto di vista degli incendi viene provata verificando che la temperatura raggiunta dalle varie parti componenti non superi determinati valori e che i materiali impiegati siano tali da non propagare la fiamma e siano autoestinguenti. Inoltre, sempre per evitare gli incendi, le catene luminose devono essere munite di un dispositivo che, in caso di non funzionamento di una o più lampadine, interrompa il passaggio della corrente, spegnendo la catena. Lo stesso discorso vale per le decorazioni natalizie esterne che devono essere anch'esse conformi a tutta una serie di prescrizioni tecniche specifiche e superare le innumerevoli prove che servono a dimostrare tale conformità. catene luminose: i consigli imq - Per una maggiore sicurezza, non accontentatevi della marcatura Ce ma preferite catene con il marchio Imq. Se si utilizzano catene luminose dell'anno precedente, ispezionare spina, filo e luci. Predisporre una presa per ogni spina, utilizzando - se necessario - prese multiple. Per appendere o fissare la catena luminosa, evitare l'utilizzo di ganci metallici in quanto, in caso di dispersione di corrente, fungerebbero da conduttori. Per lo stesso motivo, è opportuno controllare che la catena luminosa non sia a contatto con altre decorazioni in metallo. Staccare sempre la spina prima di uscire di casa o di andare a letto. Sostituire le piccole lampadine bruciate o difettose solo dopo aver staccato la spina della catena luminosa dalla presa. Le piccole lampadine bruciate o difettose vanno sostituite esclusivamente con luci dello stesso tipo e di pari tensione. Nel caso in cui non si avessero a disposizione luci di ricambio. la catena luminosa deve essere buttata via. Di conseguenza, è opportuno acquistare catene luminose provviste di un numero sufficiente di luci di ricambio. Evitare che i bambini piccoli giochino o maneggino le catene luminose. Se le catene luminose devono essere usate all'esterno, scegliere prodotti specifici per questo uso. Queste catene sono facilmente riconoscibili perché hanno il cavo in gomma e sulla targhetta riportano la marcatura IP23 o IP43.

SETTIMANA SVIZZERA A MILANO DAL 15 AL 20 OTTOBRE SI FESTEGGIA L'ANNIVERSARIO DEI CINQUANT'ANNI DEI "CENTRO SVIZZERO" DI PIAZZA CAVOUR
Milano, 25 settembre 2001 - Il Consolato generale di Svizzera insieme con le Istituzioni svizzere presenti a Milano (Centro Culturale Svizzero, Camera di Commercio Svizzera in Italia, Svizzera Turismo, Società Svizzera, Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana, Scuola Svizzera alle quali si aggiunge il Ristorante La Terrazza) hanno presentato la Settimana Svizzera, una manifestazione per festeggiare i cinquant'anni dei %entro Svizzero" di piazza Cavour, volta a sottolineare gli stretti legami tra il Paese rappresentato da queste Istituzioni e la realtà economica, sociale e culturale italiana. Il complesso conosciuto come Tentro Svizzero", che si affaccia tra Piazza Cavour ed i giardini di Via Palestro, fu progettato dall'Architetto Armin Meiii, già direttore dell'Esposizione nazionale dei 1939 di Zurigo. La costruzione dei primo degli edifici, la cosiddetta Tasa Bassa", ha avuto inizio nel 1949 sul terreno dell'antico albergo Cavour, l'Hotel di Gabriele D'Annunzio, e fu inaugurata nel 1951. L'anno successivo, completati i lavori dei secondo blocco, fu inaugurata '1a Torre". Il 2001 segna pertanto il primo mezzo secolo di vita dei Centro che, ospitando le principali Istituzioni elvetiche a Milano, rappresenta la Svizzera attiva nel cuore dei capoluogo lombardo. La ricorrenza non poteva non essere celebrata. C ' osì è nata l'idea che tutte le Istituzioni elvetiche presenti e attive a Milano - anche quelle non ospitate nel Centro, quali la Scuola Svizzera -collaborassero alla realizzazione della Settimana Svizzera: un programma che, dal 15 al 20 ottobre, vedrà un susseguirsi di appuntamenti su varie tematiche. La cerimonia inaugurale avrà luogo il 15 ottobre presso il %entro Svizzero", in occasione della visita dei Consigliere Federale Joseph Deiss, Ministro degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera, per la prima volta a Milano. Il programma proseguirà con una serie di incontri a carattere economico, culturale e sociale: una Tavola Rotonda sull'architettura ed una Mostra fotografica dedicata all'Arch. Meili e alla costruzione dei Centro, promosse rispettivamente dal Centro Culturale Svizzero e dal "Centro Svizzero"; una serie di Convegni promossi dalla Camera di Commercio Svizzera e Svizzera Turismo; uno spettacolo di cabaret organizzato dalla Società Svizzera; una sfilata di moda promossa dal Consolato generale in collaborazione con l'Associazione Svizzera dei Tessile e deli'Abbigliamento e l'istituto Europeo di Design di Milano. Il 20 ottobre, a conclusione delle celebrazioni, il %entro Svizzero" aprirà le sue porte a tutta la città, per una festa in cui troveranno spazio esibizioni musicali dal vivo, spettacoli messi in scena dalla Scuola Svizzera, collegamenti radio in diretta a cura della Radioteievisione Svizzera di lingua italiana, proiezioni di filmati sulla realtà economica della Svizzera, e una Caccia al tesoro. Per gli appassionati di filatelia vi sarà un Annullo postale speciale e una Targhetta delle Poste Italiane sarà apposta su tutta la corrispondenza in distribuzione a Milano. Inoltre dal 16 al 27 ottobre la cucina svizzera sarà protagonista al Ristorante la Terrazza.

RALLY NUOVA ZELANDA AUCKLAND DOMINIO PIRELLI NEL MONDIALE
Milano, 26 settembre 2001 - La Subaru Impreza WRC2001 gommata Pirelli di Burns-Reid ha vinto il Rally Nuova Zelanda, al termina di una gara tatticamente perfetta e disputata a un elevatissimo livello di prestazione. E' maturato così il successo numero 121 di Pirelli nel Mondiale Rally, nonché il 10° in Nuova Zelanda (il 7° negli ultimi 11 anni). Grazie al secondo posto conquistato con la sua Ford-Pirelli, Colin McRae è ora leader nel Mondiale Piloti a pari merito con Tommi Makinen. Purtroppo, un testacoda all'ultima PS ha impedito a Carlos Sainz di coronare quello che sarebbe stato uno splendido podio tutto gommato Pirelli, ma la sua 4° posizione consente comunque a Ford di comandare ora fra i Costruttori con 10 punti di vantaggio. Ghiaia e sassi hanno reso estremamente scivolose le Prove Speciali neozelandesi, ma i pneumatici Pirelli della gamma PZero da sterrato hanno sempre garantito massima aderenza e prestazioni sia con l'uso del battistrada di tipo K sia con il Km, rispettivamente per fondo asciutto e umido/bagnato Vincendo qui 16 delle 24 PS in programma, la gamma PZero continua a dominare il 2001 campionato con un totale di 115 PS vinte sulle 186 disputate finora. Dominio Mitsubishi-Pirelli anche in Gruppo N, grazie al successo dell'iridato 2000 Manfred Stohl sul leader di quest'anno, Gabriel Pozzo, il quale può ora laurearsi matematicamente campione già alla prossima gara a Sanremo. Classifica Finale: 1. Burns (Subaru-Pirelli), 3h47m28.0; 2. C. McRae (Ford-Pirelli) +44.6; 3. Rovanpera (Peugeot) +50.1; 4. Sainz (Ford-Pirelli) +52.2; 5. Gronholm (Peugeot) +55.8 ; 6. Auriol (Peugeot) +1m11.3 ; 7. Solberg (Subaru-Pirelli) +2m15.8; 8. Makinen (Mitsubishi) +2m21.0 . Classifiche Iridate (dopo 10 gare) Piloti: 1. C. McRae e Makinen p.40; 3. Burns 31; 4. Sainz 30; 5. Rovanpera 27; 6. Gronholm 16; 7. Delecour 14; 8. Auriol 11; 9. Solberg e Loix 9; 11. Schwarz 7. Costruttori: 1. Ford-Pirelli p.76; 2. Mitsubishi 66; 3. Subaru-Pirelli 46; Peugeot 44; 5. Skoda 15; 6. Hyundai 10. Prossima Gara: Rally Sanremo (asfalto) dal 5 al 7 ottobre

VELA: CONCLUSE LE STAR, INIZIANO ALL'ELBA LE REGATE DEI CAMPIONATO ITALIANO DELLE ALTRE CLASSI OLIMPICHE
Portoferraio, 26 settembre 2001 - Archiviato il Campionato Italiano della Classe Star a Portoferraio che ha visto la vittoria dell'equipaggio romano Poggi/Stilo su una flotta di oltre 30 imbarcazioni, partono domani i Campionati Italiani di tutte le altre classi olimpiche. Tre i campi di regata elbani su cui verranno diputate le 9 prove in programma: a Marciana Marina saranno in gara i 470 (femminile e maschile) e i Finn: a Marina di Campo Laser ed Europa; a Rio Marina a Rio Marina Mistral (femminile e maschile), Tornado e 49er. Il campo di regata più affollato sarà quello gestito dal Circolo della Vela Marciana Marina che vedrà schierate sulla linea di partenza una settantina di 470 e una trentina di Finn. Fra i partencipanti della classe 470 alcuni nomi molto noti della vela italiana come quello del triestino Vasco Vascotto che torna sulla deriva olimpica dopo 11 anni in equipaggio con il giovane livornese Matteo Savelli recentissimo campione italiano under 20 di match race o quello dell'olimpionica di Sydney Emanuela Sossi in questa occasione a prua della napoletana Nicolatta Aloj. Ma non mancheranno nemmeno specialisti della classe, primo fra tutti l'equipaggio campione italiano in carica formato da Gabrio Zandonà e Andrea Trani, portacolori della Marina Militare e recentissimo vincitore dei Giochi del Mediterraneo; il più giovane della famiglia Ivaldi, Francesco, a prua del napoletano Andrea Di Lorenzo; i fratelli triestini Giuliano e Adriano Chiandussi; il milanese Alberto Portiglia con Michele Castagna con i colori dell'Associazione Nautica Sebina; il pesarese Ferdinando Ziccarelli con Davide Gamba; i fratelli torinesi Marco e Fabrizio Milan; il milanese Andrea Caracci con Michele Mennuti; Luca Bursich e Jacob Thomas; Mattia Pressich e Giacomo De Gavardo vincitori del Mondiale ISAF 2001. Anche in campo femminile ci saranno equipaggi di grande livello tecnico come le gardesane Ylenia Carcasole e Gemma Fiorentino, la livornese Federica Prunai con Carlotta Ferrari, le veliste di Follonica Claudia Tosi e Alessandra Petri e le gardesane Paola Richelli e Lorenza Mariani. Una trentina i Finn che si daranno battaglia a Marciana Marina, praticamente tutti i migliori specialisti della classe: non mancherà il campione italiano in carica lo spezzino Massimo Gherarducci (equipaggio Prada) che dovrà vedersela con atleti del calibro del gardesano Michele Marchesini, l'ortonese Luigi Masturzo, i fratelli trentini Claudio e Roberto Bosetti, il triestino Bruno Catalan. Fra gli altri finnisti anche Piero Romeo, grinder della randa della sfida Prada alla Coppa America, in rappresentanza del Circolo Velico Castiglione della Pescaia. Un'altra classe che vedrà in gara una flotta numerosa è la classe Laser che schiererà oltre 60 velisti sul campo di regata gestito dal Club del Mare: ci sarà a difendere il titolo tricolore conquistato nel 2000 Michele Regolo che si batterà con l'olimpico di Sydney il dianese Diego Negri, entrambi atleti portacolori della Guardia di Finanza. La classe Europa, sempre sul campo di regata di Marina di Campo, sarà in mare con una trentina di atleti, per la maggior parte veliste che dovranno vedersela con la campionessa italiana in carica Larissa Nevierov. Fra queste la lariana Angela Mastalli e la gardesana Giulia Conti. A Rio Marina il campo di regata sarà gestito dal Centro Velico Elbano per i Mistral (femminile e maschile), i 49er e i Tornado. Confermata la presenza della medaglia d'oro olimpica a Sydney, la grossetana Alessandra Sensini con la tavola a vela, mentre nei 49er saranno in mare i fratelli alassini Pietro e Gianfranco Sibello portacolori della guardia di Finanza e che la scorsa settimana sul Garda hanno concluso al sesto posto del Campionato Mondiale di class; l'equipaggio omposto da Francesco Bruni e Lars Borgstrom, entrambi dell'equipaggio Prada America's Cup. Nella classe Tornado regateranno i genovesi Francesco Marcolini-Luca Remagnino, i sardi Andrea Mura-Giampaolo Seventi, Max Sirena-Paolo Bassani (anch'essi uomini dell'equipaggio Prada America's Cup) e il genovese Andrea Casale passato dalla classe Laser al Tornado con Gabriele Bruni e entrambi atleti delle Fiamme Gialle. La manifestazione si disputa con l'organizzazione del Comitato Circoli Velici Elbani presieduto da Piero Canovai a sua volta presidente del Circolo della Vela Marciana Marina, e la collaborazione della Federazione Italiana Vela. Il Comitato Circoli Velici Elbani è composto da LNI Sez. di Portoferraio (presidente Bruno Bozzoli, Club del Mare-Marina di Campo (presidente Edmondo Galli), Centro Velico Elbano-Rio Marina (presidente Marcello Gori), Circolo della Vela Marciana Marina (presidente Piero Canovai), Associazione Sportiva Nautica "La Guardiola"-Procchio (presidente Giuseppe Paolini, Circolo Nautico S. Giovanni-Porto Ferraio (presidente Paolo Cortini) e dal Circolo Velico Porto Azzurro (presidente Angelo Banfi). Il Campionato Italiano Classi Olimpiche 2001 e il Comitato Circoli velici Elbani godono del patrocinio dei Comuni di Porto Ferraio, Marciana Marina, Campo nell'Elba e Rio Marina, della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, dell'Azienda di Promozione Turistica Arcipelago Toscano e della Comunità Montana dell'Elba e Capraia. La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di: Associazione Albergatori Elbani, Moby Lines, Locman Italia, Elba Promotion, Acquafredda Yachting Technologies, Effer.

A NOVEMBRE SI APRE A MILANO IL MUSEO DIOCESANO
Milano, 26 settembre 2001 - Invia di ultimazione i lavori di restauro dei Chiostri di Sant'Eustorgio, sede del Museo. 2.200 metri quadrati di spazio espositivo. Una settimana di manifestazioni dal 5 al 10 novembre per celebrare l'avvenimento. Si stanno concludendo in questi giorni i complessi lavori di restauro dei Chiostri di Sant'Eustorgio (Corso di Porta Ticinese 95), sede del Museo Diocesano di Milano. L'inaugurazione ufficiale di questa nuova struttura culturale è annunciata per il 5 novembre alla presenza dell'Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L'area espositiva, che si sviluppa su 2.200 metri quadrati, verrà inizialmente occupata dall'ampia sezione dedicata all'arte fino al XIX0 secolo. Quanto prima sarà allestito il settore dell'arte contemporanea. Saranno esposte le collezioni delle Raccolte Arcivescovili composte: dai dipinti del periodo tra il XVI e il XVII secolo della Collezione Monti; dalla Collezione Erba Odescalchi che presenta i ritratti dei Vescovi della Diocesi dall'inizio del secolo XVIII; dalla Collezione Visconti; dalla Collezione Pozzobonelli con quadri di argomento mitologico e paesaggistico da riferirsi al clima culturale dell'Arcadia. Anche il collezionismo privato è rappresentato nel Museo dalla Collezione di Fondi oro che offre l'opportunità, unica a Milano, di ammirare una vasta raccolta di dipinti su tavola prevalentemente di provenienza toscana dal XIV al XV secolo. Il percorso prosegue con le opere, non visibili da decenni, appartenenti alla Confraternita del SS. Sacramento, di autori come il Legnanino, Federico Bianchi, i Magatti, ecc. Dalle chiese della Diocesi provengono, invece, oggetti di arredo liturgico, sculture lignee del XV secolo, dipinti e polittici (Bergognone, Marco d'Oggiono, Vermiglio,..), "testimonianza - come ricorda il Direttore del Museo, Paolo Biscottini - del nostro ruolo istituzionale che mette in primo piano la tutela, la conservazione e la valorizzazione, sia sotto il profilo storico-artìstico che sotto quello religioso, delle opere presenti nel territorio diocesano. Un ruolo che si esercita collaborando con i parroci affinchè il Museo possa svolgere la sua funzione con il loro consenso e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici oltre che con quella dell'Ufficio Beni Culturali della Curia" Per l'allestimento degli spazi si è fatto ricorso a soluzioni tecnologiche tra le più avanzate e ciò per adeguarsi agli standard adottati dai musei internazionali; ad esempio, la climatizzazione e i servizi informatici rispondono ai criteri della più aggiornata museologia. Tra i servizi offerti, l'attività didattica avrà un ruolo molto importante, con itinerari speciali all'interno del percorso museale, spazi espressamente allestiti per ospitare gruppi e una vasta area multimediale. In occasione della settimana inaugurale, in una sala del Museo sarà allestita -dal 5 novembre 2001 al 6 gennaio 2002- una piccola, ma significativa raccolta di opere, prestate dai più importanti Musei milanesi, dal titolo "Il Caravaggio Vaticano e i Musei Di Milano" che assume il valore di un omaggio di benvenuto al nuovo "contenitore" e un segno della volontà e dell'esigenza di collaborazioni future. La presenza della Deposizione del Caravaggio proveniente dai Musei Vaticani vuole evidenziare lo stretto legame con la Chiesa universale. Tra le altre iniziative previste, si segnalano il Convegno di studi di martedì 6 novembre, la giornata di mercoledì 7 dedicata alla visita dei parroci e delle parrocchie, così come, il 9 novembre, dalle 10 alle 18, l'apertura gratuita del Museo alle scuole e, sabato 10, sempre dalle 10 alle 18, l'ingresso gratuito per le famiglie con l'inaugurazione della sezione didattica per i bambini dai 6 ai 12 anni. A concludere la giornata inaugurale del 5 novembre, alle ore 20.00 al Teatro alla Scala si terrà un concerto straordinario a favore del Museo, diretto dal M9 Riccardo Muti in programma la V sinfonia "Eroica"di Beethoven e lo Stabat Mater di Pergolesi.

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