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APPUNTAMENTI NOTIRIZIARIO SABATO 29 SETTEMBRE 2001 pagina 4
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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ALTA BADIA NEWS INVERNO 2001 - 2002
1. STRUTTURE RICETTIVE L’ALTA BADIA annovera oltre 14.400 posti letto, dislocati in hotels, alberghi, pensioni, residences, garni, case private, appartamenti, campeggi (vedasi allegato A)
2. SPORT E TEMPO LIBERO La vasta gamma di infrastrutture rende il soggiorno veramente completo sia agli sciatori che ai non sciatori.
Per il tempo libero, l’ALTA BADIA propone: discoteche, pubs, piano bar, Five o’clock tea, taverne con orchestra, tea-room, sala giochi, biblioteche, shopping.
3. IMPIANTI DI RISALITA E PISTE I 55 impianti di risalita, le innumerevoli e curate piste, il classico collegamento Sella Ronda con le valli di Gardena, Fassa, Arabba, nonchè il collegamento diretto con la Marmolada, fanno dell’ALTA BADIA una gemma da incastonare nel ricordo di ogni sciatore. Siamo inseriti nel Dolomiti Superski, che presenta 464 impianti di risalita e 1200 km di piste ed una capacità totale di trasporto oraria di 572.000 persone/h Alcuni dati tecnici: 55 impianti: 2 funivie, 4 cabinovie, 26 seggiovie, 23 sciovie, 1 ascensore inclinato Numero piste: 91 (3 difficili, 26 media difficoltà, 62 facili) Totale km piste: 130 km (54 % facili - 40,5 % medi - 5,5 % difficili) Pista più lunga: Vallon-Corvara (4,15 km) Innevamento artificiale: 55 km Capacità impianti: 72.000 persone/h Piste di fondo: 40 km
4. NOVITÀ IMPIANTI DI RISALITA - Ponte di collegamento pista Colfosco a Colfosco
5. SKIPASS I prezzi sono riportati sulla lista allegata.
6. GITE SCIISTICHE CLASSICHE Giro sciistico della "Grande Guerra 1915-1918" Il giro ha come epicentro la montagna simbolo della Grande Guerra: il "Col di Lana" alla quale si gira attorno. Ovunque si potranno riscontrare reperti bellici, camminamenti nella roccia, gallerie e fortini. Il percorso si estende passando dal Campolongo per Arabba e Porta Vescovo fino a Malga Ciapela, da dove volendo si può deviare salendo in Marmolada (m3342). Proseguendo invece si prende lo skibus per Alleghe. Esplorata la zona sciistica di Alleghe si riprende lo skibus da Pescul al Rif. Fedare. Saliti all'Averau si riscende a Cinque Torri per riprendere lo skibus che porta alla funivia del Lagazuoi. Scheda tecnica: 40 km di piste, 14 impianti di risalita, 3 skibus per totale Km 32, 1 traino cavalli. Lunghezza totale del giro: km 91,5. Sella Ronda È il giro sciistico panoramico attorno al Gruppo del Sella. Partendo da Corvara, Colfosco, La Villa, S.Cassiano o Pedraces in prima mattinata, si fanno ben 26 km di pista in una sola giornata. Il giro può essere fatto in senso antiorario, partendo dal Passo Gardena e proseguendo per Passo Sella, Passo Pordoi e Passo Campolongo oppure in senso orario, partendo da Corvara verso Passo Campolongo. Il percorso, idoneo anche a sciatori di media capacità è senz'altro uno tra i più interessanti circuiti sciistici dell'intero arco alpino. Ai più esperti si consiglia di estendere il giro alle seguenti piste: Porta Vescovo ad Arabba e Saslonch in Val Gardena. La cartina sciistica "Sella Ronda" è ottenibile presso le Associazioni Turistiche dell'ALTA BADIA. Skicarosello È la zona che si estende fra La Villa, S.Cassiano, Corvara e il Cherz al Passo Campolongo. È un carosello di impianti e piste, che per essere esplorato completamente richiede un minimo di 2 giorni e non necessita di un itinerario fisso. Come sempre si può partire da ciascun paese. Il carosello è caratterizzato dalle piste medio - facili dell'altipiano del Piz Sorega - Piz La Villa - Pralongià - Cherz e dalle piste prevalentemente rosse, che scendono verso i paesi: a S.Cassiano la Pista "A" del Piz Sorega, a La Villa "l'Alting", a Corvara la "Col Alto", l'"Arlara" e la "Boè". Il fiore all'occhiello sono però le 2 piste nere: la "Gran Risa" a La Villa, la quale ospita annualmente la gara di Coppa del mondo di sci, e La "Vallon" a Corvara, la quale, confluendo nella discesa del "Boè" permette di percorrere ben 4,3 km con 997 m di dislivello. S.Croce-Ski Tour Dopo il collegamento degli impianti fra La Villa e Pedraces questa gita può essere considerata una "classica". Sci ai piedi si arriva a Pedraces; qui una seggiovia a 4 posti porta rapidamente a S.Croce. Prendendo poi un'altra seggiovia si arriva a pochi metri dall'ospizio S.Croce a 2100 m, un paesaggio pittoresco che tra l'altro si trova spesso su cartoline e depliant. Una visita alla vicina chiesa del 1500 e poi ci si può rifocillare in uno dei tre caratteristici rifugi nelle immediate vicinanze. Si prosegue la giornata sciando sulla bellissima pista rossa "La Crusc". Val Stella Alpina Da Colfosco, collegato sciisticamente con tutte le altre località dell'ALTA BADIA, una diramazione verso destra porta nella Val Stella Alpina. La piccola vallata ai piedi del Sassongher e del Monte Cir è meta ambita degli sciatori, apprezzata per le sue piste ampie e soleggiate. Dal Forcelles si ha una veduta unica sulla Val Mezdì. L’area è caratterizzata da due nuove cabinovie ad agganciamento automatico. Lagazuoi Dall'Armentarola partono i taxi ed il pullman di linea che portano fino al Passo Falzarego (2105 m). Già la salita con la funivia del Lagazuoi, a campata unica, è un'esperienza. La vista panoramica poi è di particolare suggestione: sembra di poter toccare le vette circostanti. La pista rossa che scende verso Passo Falzarego può servire ottimamente da riscaldamento, quindi si affronta quella che viene considerata la "vera pista del Lagazuoi", la quale con 7,2 km di lunghezza e 1.130 m di dislivello porta attraverso le montagne al Rif. Scotoni e successivamente alla Capanna Alpina, fino al Campeggio Sas Dlacia. Da qui, trainati dai cavalli si arriva allo skilift che immette nuovamente nel carosello sciistico. La Marmolada (3342 m) È una gita che si presta particolarmente nei mesi di febbraio e marzo. Passando dal Passo Campolongo per Arabba e Porta Vescovo si scende fino a Malga Ciapela da dove parte la funivia per la Marmolada. Per il ritorno, dopo essere scesi al Fedaia, si prende per la stessa via dell'andata. Novità: gli impianti della Marmolada sono compresi nel Dolomiti-Superski. La Marmolada può inoltre essere raggiunta con il servizio elicottero dal Cherz. "Nel mondo dei parchi naturali" - dal parco del Puez al parco del Fanes Si tratta di un giro panoramico-gastronomico che partendo da Colfosco, ai bordi del parco naturale Puez, porta attraverso l’altipiano del Col Alto - Piz La Ila - Piz Sorega fino a Pedraces/S.Croce, ai piedi del parco naturale del Fanes. Si parte da Colfosco con la cabinovia Colfosco che porta nella soleggiata "Valle Stella Alpina", con la seggiovia Forcelles o la cabinovia Col Pradat si arriva fino all’estremità orientale del parco naturale Puez. Consigliamo una sosta per godere dello splendido panorama sul Gruppo del Sella e la Val Mezdì. Scendendo per la pista rossa si giunge a Colfosco, il paese più alto dell’ALTA BADIA per proseguire con la seggiovia Borest fino a Corvara. Da Corvara con la seggiovia Costes da l’Ega e la seggiovia Col Alto si raggiunge l’altipiano del Col Alto dove si scia su piste medio-facili fino al Piz La Ila o Piz Sorega. L’altipiano Col Alto - Piz La Ila - Piz Sorega offre una vasta scelta di ottimi ed accoglienti rifugi nei quali è possibile una sosta per uno spuntino rifocillante. Per gli sciatori provetti è d’obbligo affrontare la "nera" della Gran Risa - oramai famosa pista di slalom gigante maschile di Coppa del Mondo. Per gli sciatori meno esperti sarà possibile scendere a La Villa dalla pista rossa "Altin". Da La Villa con la sciovia Gardenazza si giunge alla località Sponata e con l’omonima pista e la seggiovia Pradüc si arriva alla seggiovia del S.Croce. Con la seggiovia S.Croce e la seggiovia La Crusc raggiungerete facilmente uno dei punti panoramici più caratteristici dell’ALTA BADIA; l’ospizio di S.Croce ai piedi del parco naturale Fanes. Due le tappe "d’obbligo". Una per lo spirito: la visita alla chiesa S.Croce ed una per la gola: assaggiare una delle gustose specialità della cucina ladina proposte da uno dei rifugi che si trovano sull’itinerario. Caratteristica di questi rifugi, arredati come le tipiche "stuben" ladine è l’accogliente atmosfera familiare con servizio al tavolo. L’itinerario, grazie all’ottima combinazione piste - impianti è fattibile anche in senso inverso da quello qui proposto e partendo da tutti i paesi dell’Alta Badia.
7. SCUOLE DI SCI E SCI DA FONDO Le 6 scuole di sci con un totale di 150 maestri, tra i quali ex atleti ed allenatori nazionali, propongono corsi di sci collettivi e lezioni private.
Scuola Sci CORVARA Scuola Sci LA VILLA da € 116,20 a € 139,44 Scuola Sci S.CASSIANO Scuola Sci PEDRACES Scuola Sci COLFOSCO da € 129,11 a € 144,60 min. 6 persone, max. 9 persone Nei prezzi è compresa una gita giornaliera che si effettua dalla seconda settimana di gennaio in poi, più la gara di fine corso per i bambini con diploma di partecipazione.
Alta stagione: 1 ora/persona da € 28,41 a € 35,12 per ogni altra persona € 8,26 Bassa stagione: 1 ora/persona € 28,41 per ogni altra persona € 8,26
SCI DA FONDO: Si propongono corsi collettivi ed individuali:
- classic (5x2 ore) € 98,12 - skating (3x2 ore) € 61,97 lezioni private (classic & skating) 1 ora/persona da € 28,41 a € 35,11 per ogni altra persona € 8,26 Corvara: scuola di sci da fondo con Maria Canins
8. OFFERTE PROMOZIONALI "LA PRIMA NEVE" Offerta promozionale dal 05.12.2001 al 22.12.2001 Valgono le seguenti condizioni:
SCUOLE SCI: 4 lezioni private al prezzo di 3.
"SKI SPECIAL FOR KIDS" Offerta speciale per famiglie dal 16.03.2002 al 07.04.2002 Valgono le seguenti agevolazioni per un soggiorno minimo di una settimana:
9. MANIFESTAZIONI
L'Alta Badia si appresta ad accogliere la 17. edizione dello slalom gigante maschile, previsto per domenica 16 dicembre 2001 sul tracciato classico della Gran Risa. Il Comitato Promotore, presieduto dall'ex azzurro Marcello Varallo, sta lavorando a pieno ritmo, onde organizzare un'edizione davvero indimenticabile. La Gran Risa, che presenta un dislivello di 448 m ed una lunghezza di 1255m con una pendenza massima del 53 %, è considerata uno dei tracciati più tecnici dell'intero circo bianco. Da sette anni, l'ALTA BADIA fa anche parte del prestigioso CLUB 5+, assieme alle località di Kitzbühel, Val Gardena, Wengen, Val d'Isere, Garmisch-Partenkirchen. Il Club annovera anche le gare femminili di Maribor, Val d'Isere, Kranjska Gora, Schladming e Cortina. Atmosfera di festa durante il fine settimana Il visitatore verrà coinvolto non solo dall'avvenimento sportivo, bensì anche dalla festa in tendone, dall'intrattenimento musicale con il famoso gruppo musicale tirolese "Die Mooskirchner", dalle specialità gastronomiche. L'estrazione dei pettorali, alla quale interverranno i 15 migliori atleti di slalom gigante, è prevista per le ore 18.00 di sabato 15 dicembre. E nel giorno di gara assisteremo a esibizioni sciistiche dello Ski Club Ladinia, a voli in deltaplano e parapendio.
Nel periodo dal 4 al 7 aprile si dà vita ad un singolare evento, un connubio tra sport, divertimento, musica e gastronomia. Una manifestazione all’insegna di allegria e festa dedicata a tutte le fasce di età. Tra gli appuntamenti clou si segnalano gare di sci, di snowboard, originali competizioni con le racchette da neve. Inoltre appuntamenti gastronomici e musicali presso le baite di montagna. Il clou della manifestazione si avrà domenica 7 aprile durante un grande party sulla neve. Un appuntamento da non perdere.
Le originali competizioni, che avevano luogo alcuni decenni fa la domenica di carnevale, vengono riproposte in notturna da ormai 13 anni a La Villa ai piedi della leggendaria Gran Risa, la pista di Coppa del Mondo. I partecipanti, tutti contadini della valle, indossano per l’occasione il vestiario ladino. Molto ammirate sono sempre le antiche slitte usate durante la competizione, veri e propri gioielli artigianali, tramandati gelosamente di padre in figlio. In Val Badia c’è tuttora un artigiano che costruisce tali slitte. Da quest’anno lo spettacolo sarà ancora più ricco, contornato da effetti luce e sonori. Quattro sono gli appuntamenti: il 28 dicembre’01, il 15 gennaio, il 5 ed il 19 febbraio 2002.
Per portare a conoscenza dei nostri ospiti il faticoso lavoro di un tempo nel quale durante i mesi invernali si trasportava a valle il fieno su delle grosse slitte, è stata ideata una gara di slitte da fieno su di un tracciato battuto e segnato da alberelli. Da ammirare particolarmente tutti i partecipanti in costumi d’epoca. Verranno inoltre proposte dimostrazioni dell’evoluzione delle tecniche dello sci. Brulè per tutti. Appuntamenti in gennaio e febbraio sulla pista Colfosco
Sono organizzate settimanalmente dalle scuole di sci sulle piste dell’ALTA BADIA .
Durante il periodo natalizio si terranno alcuni concerti nelle suggestive chiesette dell'ALTA BADIA. (26 dicembre chiesa parrocchiale di La Villa, 27 dicembre a Colfosco e La Val, 1 gennaio a Pedraces Fiaccolate di fine anno 30.12.01 a La Villa e S.Cassiano 31.12.01 a Pedraces 01.01.02 a Corvara : grande appuntamento con fuochi d’artificio, fiaccolate e concerti
Sellaronda Skimarathon La Sellaronda Skimarathon, competizione di sci alpinismo nelle Dolomiti, giunge quest'anno alla sua sesta edizione; si tratta di una gara in notturna di sci d'alpinismo per squadre composte da due persone, riservata, viste le caratteristiche tecniche, solamente a sciatori esperti in questa disciplina. La gara, oltre ad assegnare al vincitore il trofeo in palio, è anche valida quale prova della "Coppa delle Dolomiti" I concorrenti gareggiano equipaggiati con sci d'alpinismo, a cui vengono applicate le pelli di foca per affrontare le salite, e frontalini per illuminare il tracciato che collega tra di loro i principali paesi delle quattro valli ladine ovvero Corvara, Arabba, Canazei e Selva, i quali di anno in anno a rotazione ospitano la partenza e l'arrivo della manifestazione. I chilometri totali da percorrere sono 42, attraverso i quattro passi dolomitici del Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi per un dislivello totale di oltre 2700 metri. È una gara appassionante e dura che richiede senza dubbio, oltre ad un allenamento mirato, anche capacità di addattamento al tracciato e alle mutevoli condizioni atmosferiche, ma proprio per queste sue caratteristiche è una gara unica al mondo. La prossima edizione ha luogo il 22 febbraio 2002 con partenza dal centro di Canazei. Escursioni/passeggiate (programma settimanale):
Le viles della Val Badia sono dei gruppi isolati di poche case, con i servizi rustici essenziali in comune. Le viles ladine, al contrario dell'isolamento del maso singolo, tendevano a costituire un tipo di comunità che rafforzava moltissimo il senso della solidarietà, della socialità e del mutuo aiuto tra i singoli nuclei familiari. Sono un esempio prezioso e pressochè intatto d'insediamenti umani che si sono conservati nei secoli tra i 1200 e i 1700 metri d'altezza. Negli abitati dell'Alta Badia ed in special modo di La Val si mantengono esempi intatti di questo particolare tipo d'insediamento, in quanto appena lambiti dalle principali vie di comunicazione. Ogni nucleo familiare possiede perlomeno due edifici distinti: la ciasa, cioè l'abitazione vera e propria, e la majun, ovvero il fienile. La conservazione di questo tipo d'insediamento deve molto alla consuetudine del maso chiuso; difatti la proprietà agricola spettava unicamente al figlio maggiore. Ogni giovedì proponiamo una visita agli antichi insediamenti rurali di Cianins, Fistì ed Oies. Un’esperta guida locale immerge il visitatore in questo fantastico mondo contadino, ricco di tradizioni tramandate di generazione in generazione. La passeggiata si effettua alle ore 13.30 con ritrovo presso l’Associazione Turistica di La Villa.
Le ciaspole, racchette per camminare sulla neve, sono seconde scarpe di grandi dimensioni che, fissate alle pedule, permettono di galleggiare sulla neve senza sprofondare. In Nordamerica, loro luogo d'origine, vengono chiamate "snowshoes". Questo attrezzo sofisticato ed allo stesso tempo semplice, costruito in lega leggera oppure in legno, con un attacco articolato e ramponcini sul lato inferiore per non scivolare, non richiede lunghe preparazioni tecniche, allenamenti specifici o nevicate particolarmente abbondanti. Per partecipare a una gita occorrono solo pedule o scarpe da trekking, abbigliamento da neve, bastoncini da sci e zainetto con pranzo al sacco, crema da sole, occhiali, ecc. A qualsiasi età, anche senza allenamento, chiunque può vivere un'avventura nuova, camminando attraverso boschi e alpeggi, anche mentre nevica, alla scoperta della natura invernale più intatta e forse di se stessi. Accompagnati da una guida alpina esperta è possibile ripercorrere una gran parte dei sentieri estivi anche raggiungendo montagne alte o attraversando uno dei nostri meravigliosi parchi naturali. Un momento speciale della stagione invernale è l'inizio della primavera: camminare nei prati con i primi fiori, ammirando la fauna alpina in piena rinascita, per poi raggiungere finalmente la neve che, ciaspole ai piedi, ci porterà in alto. Momenti di bellezza e di silenzio che restano dentro anche al ritorno in città.
Chi non è mai uscito fuori dalle piste da sci, nel mezzo delle montagne invernali, spesso si chiede: "Ce la farò? Non è tropo pericoloso?". La guida alpina non è solo un tecnico delle montagne, ma una persona esperta in grado di aiutare i compagni ad ampliare le proprie convinzioni sulle proprie capacità fisiche e su se stessi. Le guide hanno spesso la grande soddisfazione di guidare persone, anche non più giovanissime o fuori allenamento, che scoprono di poter superare facilmente le paure proprie e di chi li circonda, e di arrivare lì dove le montagne incontrano il cielo. I centri organizzano anche arrampicate su cascate di ghiaccio, Snowboard-freeriding, heliskiing, weekend scialpinistici. Traversata scialpinistica di tre parchi naturali dolomitici, proposta dalle guide alpine Star Trek di Corvara. Trattasi di un itinerario ad anello da affrontare in parte con le pelli di foca ed in parte con l'ausilio di impianti di risalita. Ideatore dell'iniziativa è la guida alpina Marcello Cominetti, intento a far conoscere all'ospite una realtà nuova. Partendo da Corvara in Alta Badia è possibile percorrere i tre parchi naturali del Puez-Odle, Fanes-Sennes-Braies e Dolomiti d'Ampezzo attraverso paesaggi selvaggi ed inediti. Il tutto in 4 o 5 giorni, soggiornando nei rifugi, oppure in località lontane dalle masse turistiche. Le guide sono 2 per gruppo in modo da dare la possibilità ai partecipanti di optare ogni giorno per una variante più impegnativa o più facile.
Il visitatore viene immerso in un'atmosfera d'altri tempi. Le antiche slitte, trainate da una pariglia di cavalli norici o avelignesi, percorrono i sentieri innevati, lontani dal traffico e dal via vai delle piste da sci. Punti di partenza a La Villa, Corvara, Armentarola e Pedraces.
Perchè non passare una serata diversa, raggiungendo un rifugio in alta montagna e trascorrervi alcune ore in allegria? Dopo cena, una bella fiaccolata verso il fondovalle completerà la singolare serata.
10. E ANCORA APPUNTAMENTI........
Erika Pitscheider, una giovane e allegra contadina svela già da qualche anno a tutti gli interessati i segreti della cucina ladina presso la sua fattoria Sotciastel, posta a 2 chilometri dall'abitato di S.Leonardo. E si è subito rivelato un grande successo, tanto che chi vi ha partecipato una volta, ritorna l'anno successivo per chiederLe altri preziosi consigli. La cucina ladina, pur non essendo ricchissima, presenta importanti caratteristiche: è semplice, genuina e di facile realizzazione. Il corso si tiene ogni mercoledì a partire dalle ore 10.30 e costa € 9,81. Le ricette più richieste sono quelle della "panicia"- la zuppa d'orzo, "les bales"- i canederli, "les turtres" - tipiche frittelle ripiene di spinaci e ricotta oppure crauti, "les furtaies"- dolce che si preparava un tempo in occasione del matrimonio. Durante il periodo d'avvento e di Natale è di volta il corso di biscotti e dolci natalizi. Ricetta Torta ladina di papavero (tratta da "I Dolci di Rosmarie Pescosta") Ingredienti: 180 gr. burro, 180 gr. zucchero, 5 tuorli d'uovo, 240 gr. semi di papavero (macinati), 1 mela Golden Delicius, 7 albumi d'uovo. Per la copertura: un po' di zucchero a velo. Preparazioni: Montare il burro e lo zucchero a crema aggiungendo uno alla volta i tuorli d'uovo. Unire i semi di papavero con la mela tagliata a cubetti. Montare le chiare d'uovo ed amalgamarle delicatamente. Imburrare uno stampo e cospargerlo di pangrattato. Cuocere in forno preriscaldato a 180 ° per 40 minuti. Quindi spolverare con zucchero a velo prima di servire. Tempo di realizzazione: 75 minuti
11. CURIOSANDO IN ALTA BADIA Ladinoscope - Museo Ladino - Ciastel de Tor Aperto durante l’estate scorsa il nuovo museo della ladinità in Val Badia. Si avvale di mezzi multimediali modernissimi che illustrano al visitatore un percorso tra storia, cultura, lingua, geologia ed espressioni dell’arte ladina Il Museo Ladino, il piú giovane museo dell’Alto Adige! Un Ladinoscope, che significa uno strumento per scoprire la ricca cultura dei ladini e il loro spazio vitale. Il Ladinoscpe apre ai visitatori l’udito per la singolare lingua, il ladino, e apre loro gli occhi per la formazione geologica del paesaggio, per il suo sfruttamento economico a partire dai cacciatori del mesolitico fino a giungere alla storia recente del turismo, per le viles come forma di insediamento caratteristica dei ladini ed evidenzia l’importanza dell’artigianato artistico per gli abitanti delle cinque valli ladine. Naturalmente viene rappresentata anche la storia regionale e locale. La lingua, il bene culturale piú significativo, si protrae come un "filo rosso" attraverso tutta l’esposizione del Museo. I metodi di rappresentazione e di esposizione sono molteplici e arricchiscono l’intera mostra permanente. Nonostante ció, l’importanza maggiore è data agli oggetti originali. Se il visitatore, dopo la vista al Museo, vede la Ladinia con occhi "diversi" il Museo ha raggiunto il suo scopo. Orario d’apertura invernale: da mercoledì a venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Entrata: Lire 10.000 (Euro 5,27)
A piedi o sugli sci verso il santuario di Santa Croce Per gli amanti delle passeggiate invernali, è da segnalare un itinerario davvero speciale, immerso in una natura mozzafiato e facilmente accessibile. Trattasi del percorso, che da S.Leonardo in Alta Badia conduce al luogo di pellegrinaggio di S.Croce, una delle 13 tappe altoatesine segnalate in occasione del giubileo del 2000. Dalla chiesa decanale di S.Leonardo ci si inerpica sul sentiero in direzione di S.Croce (sentiero R13, R22). Si parte da quota 1329 m e dopo 1 ora di cammino si raggiunge quota 1840 m. Tale dislivello può essere superato anche servendosi di una comoda seggiovia. Lungo la salita ci si immerge in un mondo d'altri tempi. Si riscontrano antichissimi masi ladini, pascoli e boschi secolari dominati dal possente S.Croce. Dalla stazione a monte della seggiovia si prosegue sulla via crucis e in 50 minuti si raggiunge il santuario di S.Croce, molto caro alle genti della Val Badia, meta di innumerevoli pellegrinaggi durante il periodo estivo. Il santuario, posto a 2.045 m, venne costruito nel 1484 dal Vescovo "konrad" di Bressanone. Con la metà del XVII secolo la cappella venne ingrandita e si costruì un campanile. Nel 1718 fu aggiunto il rifugio del sagrestano e un ospizio per i pellegrini. I santuario di S.Croce è naturalmente raggiungibile anche sci ai piedi, collegandosi da La Villa con gli impianti e le piste della Skitour S.Croce. L'ALTA BADIA propone ai propri ospiti oltre 50 chilometri di sentieri invernali. È ottenibile presso gli uffici delle Associazioni Turistiche una piantina, che riporta i percorsi più suggestivi. E le chiamano case – l’ospitalità dell’Alta Badia Molti badioti, gli abitanti ladini della Val Badia, anche se da tempo hanno abbandonato il mestiere di contadini per il turismo, parlano delle loro strutture alberghiere come della "casa" di Jan Clemens piuttosto che di quella di Paul o di Michil. Ed è da questo fenomeno familiar-turistico che bisogna partire per spiegare come mai, negli ultimi anni, questa valle sia diventata una fucina di qualità con esempi da manuale di ospitalità alberghiera e di alta ristorazione. Per cenare nelle sue stube piene di atmosfera, i buongustai, richiamati dalla popolarità di taluni ristoranti, affrontano anche lunghi viaggi per raggiungere l’Alta Badia. E la tradizionale clientela degli alberghi di stagione in stagione resta sorpreso dagli sforzi qualitativi, da quella laboriosità che muta il volto delle case: stanze più ampie e comode, centri benessere e salute, gallerie d’arte, cigar-rooms, ecc. Ma sono proprio le cucine, che negli ultimi anni hanno fatto parlare di sè, non solo in Italia, ma anche all’estero. La passione degli chef e l’ambizione di alcuni giovani ristoratori fanno sì, che l’Alta Badia possa vantare un panorama gastronomico di alto livello, con alcuni ambienti blasonati anche da autorevoli guide gastronomiche quali Gambero Rosso, Michelin, la guida dell’Espresso, Veronelli, ecc. A coronare l’offerta delle "case" alcune fornitissime cantine che vantano un migliaio di etichette fra vini e distillati, una spiccata cultura dei sigari cubani ed un’ottima collaborazione con i grandi nomi della gastronomia internazionale. "Motty’s night shuttle" - per un divertimento senza pericoli. Un restyling dei locali serali e svariate manifestazioni accolgono l’ospite. Funziona già dall’inverno scorso il servizio di bus/navetta da e per i locali notturni nell’area turistica dell’Alta Badia. È stato battezzato "Motty’s night shuttle" - ha preso il suo nome dalla marmotta, la simpatica mascotte di queste località - e animerà le serate dei giovanissimi e meno giovani dall’inizio alla fine della stagione invernale. Il pullman collega i 5 paesi dell’Alta Badia, facendo tappa presso i locali con intrattenimenti serali. Il ticket notturno costa € 4,65 ed è valido per l’intera serata. Oltre ad evitare di dover spostare la macchina e di guidare su strade spesso ghiacciate, l’ospite si divertirà spostandosi da un locale all’altro senza pericoli. Gli operatori turistici hanno accolto l’iniziativa con molto entusiasmo, dando vita a svariate iniziative serali nuove, dedicate a tutte le fasce di età. Dal divertente aprés ski si passa all’elegante piano bar oppure al locale di tendenza, dalla discoteca per i giovanissimi alle serate anni 60 e 70. Non mancano i concerti dal vivo di musica jazz e funk, i divertenti music-pubs e le birrerie, le tavernette in stile locale e le serate a tema presso gli alberghi. Il tutto all’insegna di un sano divertimento senza esagerati eccessi. Tra le manifestazioni serali citiamo le gare cavalli con slitta e skijöring e le gare di slitte da fieno, gli interski show (dimostrazioni sulla neve in notturna) delle scuole di sci, nonchè le gare di sci serali, le cene nei rifugi con discesa a valle su pista illuminata dai mezzi battipista. L’Alta Badia punta ancora una volta sul turismo di qualità. Teleriscaldamento a La Villa: riscaldiamoci senza inquinare Perchè non riscaldare quasi un intero paese con l'aiuto della legna? L'idea era nata all'inizio degli anni novanta. Quasi tre anni di lavoro prima di vedere il funzionamento totale della centrale, che raggiunge ben 186 utenze attraverso una rete di 11.800 metri grazie ad una potenza di 7000 KW che permettono di portare acqua nella rete ad 85 gradi. Il vantaggio ecologico di questa iniziativa appare evidente anche ai più distratti. L'impianto di teleriscaldamento riduce la dipendenza dal petrolio e rende l'ambiente notevolmente più vivibile, riducendo le emissioni di sostanze nocive nell'atmosfera. Ma cosa si usa al posto del gasolio? La legna. La materia prima si chiama "cippato" ed è lo scarto della lavorazione del legno delle segherie. Il cippato è difficilmente utilizzabile in zona per altri scopi e questo aggiunge genialità all'intera operazione. In Alta Badia sono state create le premesse per garantire alla popolazione e soprattutto ai turisti quell'aria pulita di cui tutti abbiamo maledettamente bisogno. Oltre 80 km di passeggiate invernali per la gioia degli escursionisti I 6 paesi dell'Alta Badia offrono oltre 80 km di passeggiate accuratamente preparate. Le principali di esse, attraversano prati e boschi ed accostando il torrente Gadera collegano i paesi tra di loro. Menzioniamo di seguito alcune passeggiate tra le più suggestive: - escursione ai prati dello Störes a S.Cassiano: partendo dall'Armentarola accostando la pista da fondo si segue il sentiero verso la malga, che a un certo punto svolge a destra (sentiero nr. 24) verso i prati dello Störes, distese alpine vergini sommerse da metri di neve. Dopo ca. 2 ore di cammino si arriva al rifugio Pralongià. Proseguendo si raggiunge il Piz Sorega, da dove è possibile scendere a valle in seggiovia. - i prati dell'Armentara a La Val: partendo da La Val si va in direzione Spëscia da dove inizia a salire il sentiero n. 15 che porta ai prati dell'Armentara ai piedi del massiccio del S.Croce per giungere infine al santuario di S.Croce, molto caro alle genti ladine. La chiesetta, posta a 2.045 m, venne costruita nel 1484 dal Vescovo "Konrad" di Bressanone. Nel 1718 fu aggiunto il rifugio del sacrestano e un ospizio per i pellegrini, che è aperto tuttora come rifugio. La cartina riportante la descrizione delle passeggiate invernali è ottenibile presso tutti gli uffici delle Associazioni Turistiche dell'Alta Badia Neve, giochi e asili sci: l'inverno magico dei bambini L'Alta Badia ha da sempre a cuore i suoi piccoli ospiti e propone da anni ormai un programma "bianco" interessante e vario. Il bambino non deve avvicinarsi allo sci vedendolo come un obbligo, come qualcosa di faticoso e difficile. Proprio per questo per i bambini più piccoli, dai due anni in poi, ci sono a disposizione lo "Skikinderland" di Corvara e lo "Skiminiclub" di La Villa dove sono assistiti da personale specializzato, per mezza giornata (dalle ore 09.30 alle ore 13.00) o per la giornata intera (dalle ore 09.30 alle ore 16.30). Qui i bambini hanno il loro primo contatto con la neve; potendo contare su un ricco programma d'animazione, sport e simpatici giochi il divertimento è garantito. Per i più grandicelli ci sono i corsi collettivi dove imparano, senza nemmeno accorgersene, i primi segreti dello sci. Già dopo pochi giorni potranno muoversi nel comprensorio sciistico dell'Alta Badia su piste larghe e facili. Ed è forse proprio questo che distingue l'Alta Badia dalle altre zone del Dolomiti Superski: gran parte delle piste sono facili o di media difficoltà e quindi adatte specialmente per famiglie e bambini. La scuola di sci di La Villa si avvale inolte di un tappeto mobile per riportare i principianti a monte della pista, eliminando l'incubo iniziale dello skilift. In questo modo il bambino impara a sciare prima. Altra novità è la seggiovia a 4 posti "Ninz" sul campetto scuola di La Villa, costruita con le dovute misure di sicurezza e comodità per i più piccini. È `tempo di Telemark: Una nuova gioia di scivolare sulla neve scoprendo un rapporto molto intimo con la natura dolomitica. Da qualche anno l'antica tecnica dello sciare con attacchi a tallone libero è stata riscoperta anche sulle piste dell'ALTA BADIA. Ed ha incuriosito a tal punto, che diversi sciatori "classici" hanno iniziato a cimentarsi in questa tecnica, che i nostri nonni avevano usato prima degli skilift. Ma da dove deriva il nome "telemark"? Nel tardo '800 il norvegese Sondre Norheim, considerato il padre della tecnica norvegese, sviluppò il telemark sulle colline che circondavano la sua città, Morgedal, nella regione di Telemark in Norvegia. Egli presentò questa specialità al mondo durante una competizione di salto dal trampolino ad Oslo, nel 1868. E non solo sbalordì il pubblico con un perfetto salto di trentatré metri, ma si fermò dopo l'atterraggio con un'aggraziata curva in posizione telemark. I primi sci variavano molto in lunghezza e forma. Erano in frassino, pino o betulla. Gli sciatori usavano un solo lungo bastone, e lo impiegavano sia come freno, sia come timone. Negli anni 70 l'originale tecnica ebbe un revival specialmente in Nordamerica. Furono proprio gli americani a riportare la sciata telemark sulle Dolomiti. In occasione dell' Interski di Sesto Pusteria nell'inverno dell' 83 furono proprio loro a proporre ufficialmente questa tecnica innovativa ed allo stesso tempo così tradizionale. Nel corso degli anni cambiarono anche i materiali. L'attrezzatura telemark è molto apprezzata per la sua versatilità e per la sua leggerezza. Si adatta alla salita ed alla discesa, alla sciata in pista o fuori pista, ma anche allo sci-escursionismo. E nacque il Telemark Club ALTA BADIA. Il telemark non tardò a ripresentarsi anche in Alta Badia, grazie alla buona volontà di apprendimento da parte di pochi intimi amici. Tra loro il maestro di sci Thomas Kostner, divenuto istruttore nazionale telemark nel 1993. Thomas ci racconta che rimase attratto dal telemark dopo aver visto alcune foto di sciatori su alcune riviste specializzate. Fu un amore a prima vista. Capì che il mondo dello sci non voleva dire solamente sci classico parallelo. Nel 1985 iniziò a cimentarsi in questa specialità poco nota, ma talmente affascinante e divertente, da riuscire a coinvolgere anche alcuni suoi amici. Ed insieme fondarono nell'inverno 1996 il telemark club. Iniziarono in cinque, ma in poco tempo raggiunsero la sessantina di iscritti. Uno degli scopi primari del club è rivolto non tanto all'agonismo, bensì al mantenimento della tecnica. Non mancano gli appuntamenti di allegria sulla neve e nelle baite oppure le serate dimostrative, durante le quali i telemarker, rigorosamente vestiti con i costumi tradizionali, propongono agli ospiti della valle un assaggio della tecnica, dando vita a dei coreografici balletti sulla neve. L'indirizzo del club: TELEMARK CLUB ALTA BADIA, c/o Arabesque, Via Siëia 3 - 39033 CORVARA. Per coloro che vogliono iniziare oppure perfezionare la propria sciata telemark, Le Scuole di Sci dell'ALTA BADIA propongono corsi individuali e collettivi. 12. BENTORNATE VECCHIE TRADIZIONI: LE FESTE CALENDARIALI IN ALTA BADIA È molto singolare come gli abitanti della Val Badia concepiscono ancora oggi le scadenze calendariali. Il 5 e 6 dicembre si celebra la festa di San Micurà (San Nicolò), che indossa gli abiti sontuosi del porporato e regge in mano il pastorale. È in compagnia di un'eterea fanciulla con vesti angeliche. Costoro fanno visita ai bambini ammonendoli per le eventuali marachelle commesse ed elargendo loro poi i sospirati e succulenti doni. Ai due si aggiunge la chiassosa e scampanellante compagine dei malans. Questi demoni neri e imbrattati di fuliggine, sono rivestiti di grosse pelli, calzano una terrificante maschera lignea da cui sbucano due corna caprine. Sono muniti di poderosi campanacci, catene e fanno sibilare minacciosamente nell'aria una verga; un rito arcaico con il quale si pensava già in passato, verosimilmente, di esorcizzare le forze del male presenti nei mesi invernali. Molto apprezzato l'appuntamento del 5 dicembre a La Villa, dove S.Nicolò ed il suo seguito si presentano ai bambini su delle slitte trainate da cavalli. Nel centro del paese, illuminato con moltissime fiaccole, si distribuiscono doni a tutti i bambini e naturalmente il vin brulè a tutti gli adulti. Il primo gennaio (in lad. "Nanü") i bambini badioti vanno per le case intonando un inno benaugurante dal titolo "Bun dé y bun ann", portando a tracolla un capiente carniere candido, nel quale ripongono la "bambona", cioè un dono. Il 6 gennaio si festeggia la "vedla dunacia"( letteralmente la vecchia donnaccia). Un tempo, la vedla dunacia andava in giro con una scopa a spazzare via dalle case l'anno vecchio, i demoni dell'inverno e a controllare che tutto fosse in ordine. Da qualche anno l'associazione commercianti di La Villa ripropone l'usanza agli ospiti della valle, offrendo loro vin brulè e dolci. Sempre il 6 gennaio anche i Re Magi girano con la loro stella per le case per augurare un anno propizio. Sulla porta d’ingresso o della stube si usa apporre la scritta G.M.B., le iniziali del nome dei Magi e l’anno in corso. I contadini usavano, ed in parte ancora oggi, incensare casa, stalla e fienile con rami di ginepro posti sulle braci contenute in un recipiente metallico, cospargendo i locali con acqua benedetta. Da questa funzione, accompagnata da preghiere, si aspettavano l’allontanamento degli spiriti del male per tutto l’arco dell’anno. Nel periodo pasquale è consuetudine dipingere le uova. L'uovo si pone come uno dei simboli del rinnovamento periodico della natura, da qui ne è scaturita la tradizione dell'uovo pasquale e delle uova colorate. Nei giorni antecedenti la Pasqua, le ragazz-e da sposare regalano le uova ai giovanotti della valle: due ad ognuno, quattro ai rompiscatole, 6 al fidanzato e 12 al ragazzo che si intende sposare entro l'anno. Il lunedì di Pasqua, i giovanotti si allietano von il "cufé". Prima si saggia l'uovo del contendente per verificare la resistenza del guscio battendolo sugli incisivi. Due contendenti poi picchiettano alternativamente prima la parte appuntita e poi quella tondeggiante (= piz cun piz y cü cun cü) di queste uova sode colorate. Vince e fa incetta di uova sode chi riesce a scalfire per primo i due poli dell'uovo avversario. Un tempo, le ragazze alle quali erano avanzate delle uova, il martedì dovevano affrettarsi a seppellire quelle rimaste nell'orto, per evitare di essere perseguitate dalla sfortuna e di restare "mitans vedles", ovvero zitelle. Nel giorno di Pasqua vige anche l’usanza di portare in chiesa alcuni cibi, che, dopo essere stati benedetti, vengono consumati durante il pranzo pasquale. L’acqua benedetta invece durante la cerimonia del sabato santo, si conserva in casa per segnare la famiglia. L’acqua benedetta rimasta dall’anno precedente, si cosparge invece sull’orto di casa.
13. ALTA BADIA: INCANTO NEL CUORE DELLE DOLOMITI Situata in una conca valliva, contornata a 360° gradi dalle splendide vette dolomitiche, si trova, l’ALTA BADIA. Sia per la posizione geografica, sia per l’amabilità e l’accoglienza della sua popolazione l’ALTA BADIA può a ragione essere definita "IL CUORE DELLE DOLOMITI". Con i suoi sei paesi, raggruppati in 3 Comuni (Corvara, Badia e La Valle), l’ALTA BADIA, pur trasformandosi gradualmente in una zona turistica all’avanguardia, non si è esposta ai rischi di un degrado ambientale, conservando intatta la sua fisionomia alpina. Il Comune di CORVARA con le frazioni Corvara (m 1568) e Colfosco (m 1645) conta: 1277 abitanti e 6258 posti letto. Il Comune di BADIA; con le frazioni La Villa (m 1433), S.Cassiano (m 1537) e Pedraces (m 1324) conta: 2845 abitanti e 7378 posti letto. Il Comune di LA VAL ha 1231 abitanti e 716 posti letto. Corvara: adagiata in un ampia conca ai piedi del massiccio del Sassongher rappresenta la culla turistica dell’ALTA BADIA. Un’ampia gamma di esercizi ricettivi e strutture turistiche in grado di soddisfare tutte le esigenze, la pone tra le mete più ambite del turismo invernale ed estivo. Colfosco: ai piedi del massiccio del Sella, dislocato lungo la statale del Passo Gardena, è il centro abitato più alto dell’ALTA BADIA. Pur vantando un’offerta turistica all’avanguardia, si presenta sotto la veste suggestiva di un tipico paese di alta montagna. La Villa: da 15 anni ormai al centro dell’attenzione in seguito allo svolgimento della gara di coppa del mondo di sci sulla Gran Risa. È il paese più centrale. S.Cassiano: è il paese dove si concentra il maggior numero di hotel a 4 stelle e di ristoranti gourmet. L’unico paese che offre nel pomeriggio la zona pedonale chiusa alle macchine. Pedraces: è il paese più piccolo e di conseguenza più tranquillo e suggestivo. Solo da pochi anni è collegato agli impianti sciistici dell’intera zona. È caratterizzato da prezzi leggermente inferiori agli altri paesi. La Val: il comune di La Val è entrato a far parte del Consorzio Turistico Alta Badia da alcuni anni. È un paese prevalentemente artigiano ed agricolo, ricco di antichi masi di rara bellezza. 14. LA LINGUA LADINA In ALTA BADIA, come in tutto il comprensorio dolomitico centrale vivono i ladini, il popolo retoromano più antico dell’Arco Alpino. Nei primi secoli dopo l'annessione delle regioni alpine all'Impero romano, la popolazione indigena adottò il latino popolare parlato tra gli altri dagli impiegati e dai soldati romani e lo trasformò gradualmente in ladino. I fattori che concorsero alla formazione della nuova lingua furono i mutamenti fonetici di impronta "retica", la conservazione di una parte del lessico indigeno e l'influsso delle lingue confinanti a nord e a sud. Ai tempi delle cosiddette invasioni barbariche, quando gli alemanni e i bàvari scesero nel sud e gli slavi avanzarono ad est, l'area linguistica ladina subì una contrazione, dovuta al fatto che la popolazione venne in parte assimilata dagli invasori. La contiguità tra i ladini delle Dolomiti e l'area retoromanza d'occidente venne presto interrotta. Al giorno d'oggi si parla il ladino nel Canton dei Grigioni (CH), nelle Dolomiti (Badia, Fassa, Gardena, Fodom e Ampezzano), nel Comelico e nel Friuli. I ladini si distinguono non soltanto per la loro parlata, ma soprattutto per un’antica ed orgogliosa cultura agricolo - artigianale. Essi sono portati per tradizione al rispetto ed alla conservazione dell’ambiente, adottando tra l’altro un’architettura specifica in armonia con il paesaggio e sono abili nel creare prodotti artigianali unici nel loro genere. Ves aspetùn por partì cun Os no ma les belëzes naturales de nosc raiun, mo ince les ligrëzes da vignidé (trad. Vi attendiamo non solo per farvi vedere le nostre bellezze naturali, bensì anche per vivere assieme le gioie quotidiane) .
Informazioni: CONSORZIO TURISTICO ALTA BADIA I-39033 Corvara - Str. Col Alt, 36 - Tel. 0471/836176 Fax 0471/836540 ASSOCIAZIONI TURISTICHE ALTA BADIA I-39033 Corvara Tel. 0471/836176 Fax 0471/836540 I-39030 Badia Tel. 0471/847037 Fax 0471/847277 I-39030 La Val Tel. 0471/843072 Fax 0471/843277 http://www.altabadia.org E-mail: altabadia@dolomitisuperski.com STRUTTURE RICETTIVE IN ALTA BADIA
CON RAIL EUROPE ITALIA SCOPRIRETE L'ARTE DI VIAGGIARE! COME RISPARMIARE NOTTI D'ALBERGO: TRENOHOTEL, IL NUOVO HOTEL SU RUOTAIE Sempre attento a creare le migliori condizioni di servizio e comfort, Rail Europe Italia - Distributore delle ferrovie Francesi e Britanniche - propone un modo tutto nuovo di viaggiare: Trenhotel è un hotel su ruote, capace di coniugare la comodità e gli agi dell'hotel con tutti i vantaggi di puntualità e rapidità del treno. Già il nome del treno suggerisce la nuova concezione del viaggio che Rail Europe vuole esprimere: viaggiare sul Salvador Dalì, che copre la tratta Milano-Barcellona (con partenza il lunedì, mercoledì e venerdì), Barcellona-Milano (con partenza il martedì, giovedì e domenica), diventa un piacevole intervallo di relax. Comodamente seduti su sedili super reclinabili, potrete godervi lo spettacolo di molteplici paesaggi che scivolano rapidi davanti ai vostri occhi e le prime luci della notte. Oppure potrete assaporare l'intimità della vostra cabina. La scelta è molto varia: avrete a disposizione la cabina Turistica (una cabina turistica intera per 4 persone), la Comfort (doppie, individuali o due cabine doppie intercomunicanti), e infine la Gran Classe (cabine doppie o individuali, con aperitivo, cena alla carta e prima colazione). Le quote per gli adulti partono da Lit. 175.700, per i bambini dai 4 agli 11 anni compresi da Lit. 131.800 e per i senior/giovani con più di 60 anni o meno di 26 anni da Lit. 140.600. Per le famiglie sono previste delle offerte valide per un nucleo di 4 persone a partire da Lit. 161.500. Per maggiori informazioni e per richiedere le nuove brochure: tel. 02 72544350 - fax 02 72544317 - oppure www.raileurope.it
FIRMATI GO UP I NUOVI MATERIALI INFORMATIVI DEL TURISMO DOMINICANO Distribuiti in tutta Europa e nei paesi latino americani la nuova brochure in 8 lingue completa di guida interattiva su CD rom e la Photo Gallery, una raccolta di 150 immagini dull'isola divise in 5 CD tematici. Una prestigiosa raccolta fotografica con oltre 150 immagini divise in 5 CD tematici. Una colorata ed completa brochure informativa realizzata in 8 lingue. Un'esauriente guida interattiva su CD che permette al potenziale turista di conoscere ogni aspetto dell'isola caraibica ancora prima di metterci piede. Sono questi gli ultimi strumenti below the line realizzati per l'Ente Nazionale per il Turismo della Repubblica Dominicana da Go Up, l'agenzia che da un anno coordina tutte le azioni di comunicazione del Ministero del Turismo dell'isola caraibica sui mercati Europei e del Centro e Sud America. In corporate con la campagna istituzionale dell'ente, realizzata sempre da Go Up, i nuovi prodotti si presentano accattivanti, vivaci e soprattutto utili. La "Photo Gallery" è una raccolta di oltre 150 immagini della destinazione prodotte ad hoc, suddivise in 5 CD tematici (gente e cultura, sport e mare, mare, ecoturismo e natura, S. Domingo e molto di più). Con didascalie in inglese e spagnolo, la "Photo Gallery" verrà utilizzata da tutte le filiali dell'Ente presenti in Europa. "Si tratta -spiega Albert Redusa Levy, chairman del Gruppo Go Up- di uno strumento indispensabile per un ente del turismo, a sostegno delle azioni di promozione della destinazione, soprattutto in considerazione delle specifiche esigenze dei tour operator che la programmano e dei media". Realizzata in 8 lingue è invece la nuova brochure informativa e di presentazione dell'isola destinata al consumer "Dominican Republic - I Caraibi dalla Amaca alla Z", affiancata ad una guida interattiva su CD rom. Per questi due strumenti Go Up ha tenuto in considerazione i diversi mercati a cui erano rivolti, cercando perciò una linea grafica, un tipo di linguaggio, un'iconografia e una suddivisione delle informazioni turistiche da presentare, che fossero in grado di rispondere immediatamente ad un cliente prospect di qualunque paese europeo o latino americano. Tutte le operazioni below the line studiate per il Turismo Dominicano, confermano ancora una volta Go Up come agenzia di comunicazione a carattere europeo.
AUTUNNO AL PARCO IL 30 SETTEMBRE AL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA (ABRUZZO) GLI INSEDIAMENTI DI CAMPO IMPERATORE L'ultima occasione per approfittare di questa divertente escursione organizzata dal Punto informativo "Castel del Monte" del Parco durante le domeniche di settembre. Una passeggiata di 3-4 ore attraverso i luoghi delle abbazie cistercensi del Gran Sasso meridionale, passando per le Locce, le Condole e Santa Maria di Casanova (AQ): un'esperienza per entrare in contatto con il lato più mistico del parco e per scoprire l'incredibile paesaggio "tibetano" di Campo Imperatore. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0862/938225. IL 30 SETTEMBRE AL PARCO REGIONALE DI ORSIERA ROCCIAVRÈ (PIEMONTE) SUI SENTIERI DELL'ORRIDO Non è un'escursione per bruttini ma un viaggio alla scoperta dell'Orrido di Foresto, uno degli angoli più segreti e affascinanti delle nostre montagne. L'itinerario parte alle 8.45 dalla stazione di Bussoleno (TO) ed attraversa interamente la Riserva dell'Orrido di Foresto, a monte del massimo restringimento della gola. Durante l'escursione è possibile avvistare rapaci e corvi imperiali ed osservare le tracce di antichi insediamenti e coltivazioni, ora ricoperte da una vegetazione spontanea molto particolare, in cui spicca il Ginepro coccolone. Nei pressi del torrente è prevista la pausa di metà giornata, durante la quale si consuma il pranzo al sacco. Nel pomeriggio l'escursione continua in direzione di Susa con percorso a saliscendi; l'arrivo nei pressi della stazione è previsto per le ore 17. Per informazioni e prenotazioni su questa ed altre escursioni naturalistiche: tel. 0122 49398.
IL 30 SETTEMBRE AL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI (MARCHE) UN MARE D'ERBA Un'escursione in uno degli scenari più affascinanti dei Monti Sibillini, capace di svelare le praterie montane da Pintura di Bolognola a Pizzo Tre Vescovi. Si parte da Pintura di Bolognola (MC), lungo la strada che conduce a Rifugio del Fargno, e dopo circa un'ora di cammino, quando ci si trova nel punto più basso della cresta Castel Manardo, si sale pian piano lungo il ripido sentiero che conduce a Forcella Bassete (1701 mt). Qui si apre uno stupendo panorama sull'alta Val D'Ambro e sull'imponente parete della Priora, e poi si procede su, fino in cima al Pizzo Tre Vescovi (2092 mt) dove lo sguardo incontra il mare: in questo punto si sosta sotto la grande croce affacciata sulla meravigliosa Val di Panico e sull'imponente parete Nord del Monte Bove. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0737/972711. IL 30 SETTEMBRE AL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO (PIEMONTE) I FRUTTI DELL'AUTUNNO Dopo le escursioni di questa primavera che hanno visto un guardaparco della Valle Soana guidare gli interessati all'interno dell'area protetta alla scoperta delle erbe utilizzate dalle popolazioni montane per cucinare o come rimedio contro le malattie, anche per l'autunno si ripropone un'iniziativa analoga dal titolo "I frutti dell'autunno". Domenica 30 settembre, a Forzo (TO), un guardaparco della Valle Soana accompagnerà gli interessati in due escursioni dedicate al riconoscimento delle bacche. Al ritorno dell'escursione è prevista una merenda a base di prodotti tipici. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Segreteria Turistica del Parco di Noasca (TO), tel. 0124901070, entro il giovedì antecedente l'escursione. |