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2 OTTOBRE 2001
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
IL CONSIGLIO D'EUROPA APPROVA UN TRATTATO SULLA CRIMINALITÀ
INFORMATICA, MENTRE MANCA ANCORA L'E-CONFIDENCE TRA I CONSUMATORI
Bruxelles, 2 ottobre 2001 - I delegati dei ministri del Consiglio
d'Europa hanno approvato la prima convenzione internazionale sulla
criminalità informatica. Il trattato, che comprenderà una legislazione
penale sull'impiego delle reti informatiche a scopi illegali o terroristici,
punta a promuovere la cooperazione internazionale nella lotta contro la
criminalità informatica. Quest'azione arriva proprio nel momento in cui
Consumers International (Ci), una federazione globale che raggruppa varie
associazioni dei consumatori, ha chiesto ai governi europei un maggiore
impegno per ridurre le frodi nell'e-commerce. La bozza della convenzione
sarà presentata durante una riunione dei ministri degli Esteri, che si terrà
a Strasburgo l'8 novembre. I paesi membri potranno firmarla in occasione di
una conferenza internazionale in programma a Budapest per la fine di
novembre. La convenzione entrerà in vigore una volta ratificata da cinque
paesi, tre dei quali dovranno essere Stati membri dell'Ue. Gli Stati Uniti
rientrano tra i paesi extracomunitari che sigleranno l'accordo. Richard
Swetenham, che partecipa al piano d'azione comunitario per promuovere un uso
più sicuro di Internet, ha affermato: "Gli eventi [terroristici] negli Usa
hanno ulteriormente concentrato l'attenzione su tali questioni; a livello
europeo saranno effettuate varie dichiarazioni per rispondere alle
preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti". La convenzione tratta nello
specifico la diffusione via Internet della pornografia infantile, le
violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e della sicurezza in rete,
nonché frodi di varia natura. Al suo interno è inoltre previsto un
protocollo, che considera reato penale la pubblicazione di materiale
razzista su Internet. Il trattato prende in esame anche la controversa
questione dell'intercettazione di comunicazioni a scopo investigativo,
chiedendo che le autorità esecutive degli Stati firmatari vengano investite
di poteri, in virtù delle legislazioni nazionali, per acquisire o registrare
dati. L'approvazione del trattato sulla criminalità informatica, da parte
del Consiglio dei ministri, coincide con la rinnovata mobilitazione di
Consumers International (Ci), che sta facendo pressione sui governi europei
perché garantiscano la conformità con la direttiva Ue in materia di vendita
a distanza, monitorando i siti e informando i consumatori sui loro diritti e
doveri. L'invito ad un maggior impegno fa seguito ai risultati di uno
studio, condotto da Ci su scala internazionale, che dimostra come manchi
ancora la fiducia tra i consumatori nei confronti dello shopping online. Il
sondaggio ha ampiamente dimostrato la carenza d'informazione tra i
consumatori, riscontrando che meno della metà dei siti europei informano i
consumatori sul diritto di recesso da un contratto, il cosiddetto periodo di
"riflessione" definito dalla legislazione dell'Ue. Anna Fielder, direttrice
dell'ufficio CI per le economie dei paesi industrializzati ed emergenti, ha
affermato: "Nonostante Internet offra vantaggi ai consumatori in termini di
convenienza e scelta, una realtà in cui molte merci non arrivano a
destinazione e i commercianti non rimborsano il prezzo d'acquisto, non
ispira fiducia nei confronti dello shopping online". Infolink:
http://www.consumersinternational.org Per informazioni sul
Consiglio d'Europa consultare:
http://ue.eu.int/it/summ.htm (*)
INCONTRO A MILANO CON IL PRESIDENTE ANTONIO EMMANUELI STANCA (INNOVAZIONE
E TECNOLOGIE): STESSA MISSIONE PER LO SMAU E IL MINISTERO
Milano, 2 ottobre 2001 - ''Il Ministero per l'Innovazione e le tecnologie e
lo Smau hanno la stessa missione, quella della promozione del settore dell'Ict
e lo sviluppo della net-society. Per questo avremo modo di sviluppare aree
di lavoro comuni''. Con questa dichiarazione, il Ministro Lucio Stanca ha
suggellato la sua visita alla sede dello Smau, a Milano, dove si e'
incontrato con il Presidente Antonio Emmanueli e i vertici del'organizzazione.
L'incontro, che e' avvenuto a poco piu' di due settimane dall'apertura dei
battenti di Smau01, il prossimo 18 ottobre, ha permesso al Ministro di fare
il punto sulle nuove iniziative dell'ente che organizza, tra le altre, la
seconda manifestazione mondiale dell'Ict (500 mila visitatori, 3 mila
aziende rappresentate su 115 mila metri quadrati espositivi all'ultima
edizione), e che Stanca stesso ha definito ''un autentico miracolo italiano,
considerato il ruolo che la manifestazione ha assunto sul piano
internaziona-le, ben superiore a quello della stessa industria italiana nel
settore''. Parlando degli indirizzi del Ministero, che ha dichiarato di
volere ''snello e non burocratico, con capacita' di collaborare in modo
trasversale anche con gli altri dicasteri'', Stanca ha sottolineato che le
priorita' in questo momento sono rivolte verso due aree di intervento,
rispettivamente la Pubblica Amministrazione e le politiche di settore, tra
cui il supporto alle piccole e medie imprese e il Sud, dove ci sono i mezzi
finanziari - una delle poche aree dove sono disponibili i fondi europei - e
dove ci sono i cervelli, giovani validi, ma si riesce a fare ancora troppo
poco''. ''Lo sviluppo delle nuove tecnologie nel Mezzogiorno e' tra l'altro
una delle direttrici di Smau, gia' presente a Bari con Smau Tecnorama e a
breve anche in Sicilia e in Cam-pania. Una delle aree di convergenza di Smau
e delle attivita' di promozione del Mini-stero sara' anche quella dello
sviluppo dell'Ict nel Mediterraneo, con un ruolo privile-giato per
l'Italia'', ha sottolineato al riguardo Emmanueli. ''Il Ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie, ha detto ancora Stanca, e' una novita' nel
panorama istituzionale italiano, ma e' un organismo gia' diffuso all'estero
e anche nell'ambito della stessa Commissione Ue, da cui e' nato tra l'altro
il progetto e-Europe, per la diffusione della societa' dell'informazione tra
i paesi dell'Unione. In Italia, ha sot-tolineato, opereremo per aggregare
ruoli e competenze che oggi sono ancora dispersi tra troppi dicasteri, enti
ed organismi vari. Sara' di primaria importanza intervenire per
l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione dove non sono i computer che
mancano, ma la capacita' di riformare i processi e i flussi informativi: il
ritardo nel set-tore ci pone in posizioni pericolosamente arretrate rispetto
alla concorrenza interna-zionale. Se non daremo una risposta positiva a
questo problema, rischieremo di di-ventare come le famiglie nobili decadute''.
''I temi dell'e-Government e dell'innovazione nella pubblica
amministrazione, ha af-fermato Antonio Emmanueli, sara' tra i temi dibattuti
al prossimo Smau01 dove, nel corso di un convegno verra' presentato uno
studio sul settore''.
COMMENTO DEL SOTTOSEGRETARIO VEGAS AI DATI DI FABBISOGNO
Roma, 2 ottobre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende noto
il commento del Sottosegretario, Sen. Giuseppe Vegas, circa l'andamento del
fabbisogno del settore statale relativo al mese di settembre 2001: "Gli
ultimi dati sul fabbisogno evidenziano una duplice realtà: da un lato il
fabbisogno cumulato relativo al mese di settembre 2001 aumenta rispetto
all'anno scorso perché la spesa pubblica risente del ciclo elettorale,
dall'altro diminuisce il dato cumulato rispetto al mese precedente grazie
alla politica di contenimento delle nuove spese e di stretto controllo della
cassa attuata dal Governo. Il dato è, comunque, confortante, ma non
rassicurante. Confortante perché dimostra l'esistenza dei primi effetti
positivi dell'azione intrapresa dal Governo per raggiungere gli obiettivi
contenimento del deficit stabiliti in sede U.E. Tuttavia non è un dato
rassicurante perché rappresenta un campanello d'allarme circa l'evoluzione
della spesa pubblica, che necessita di essere riportata sotto controllo,
obiettivo che il Governo intende perseguire sia con la leva di carattere
amministrativo di cui dispone, sia, soprattutto, mediante l'attuazione delle
riforme. contenute nella legge finanziaria per il 2002.".
FABBISOGNO SETTEMBRE 2001
Roma, 2 ottobre 2001 - Nel mese di settembre 2001 si è registrato un
fabbisogno del settore statale di circa 16.400 miliardi a fronte del
fabbisogno di 17.125 miliardi di settembre 2000. Nei primi nove mesi del
2001 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 57.500 miliardi
mentre quello dell'analogo periodo 2000 è stato pari a 46.581 miliardi.
IMPORTANTE ACCORDO TRA TECNOSISTEMI, MARCONI E BRESCIA TRASPORTI PER
L'APPLICAZIONE DI UN NUOVO SISTEMA ELETTRONICO DI CONTROLLO DEI TRASPORTI
PUBBLICI BRESCIANI
Milano, 2 ottobre 2001 -Tecnosistemi S.p.A. attraverso la sua controllata
T.S.S. S.p.A. - Tecno Safety Systems, leader nel settore del controllo del
traffico e della mobilita' e nella sicurezza delle infrastrutture di
trasporto, e Marconi, azienda leader nelle telecomunicazioni globali e nella
progettazione e produzione di sistemi radiomobili privati, hanno siglato un
accordo per realizzare un innovativo sistema elettronico di controllo della
flotta dei mezzi pubblici di Brescia Trasporti, una delle Aziende di servizi
municipali piu' attenta all'innovazione e alla qualita' del servizio. Il
sistema, progettato e realizzato da T.S.S. e dal gruppo Private Mobile
Networks di Marconi, si avvarra' delle piu' moderne tecnologie e in
particolare del nuovo sistema di telecomunicazione radio digitale Tetra (Terrestrial
Trunked Radio), il nuovo standard europeo per le comunicazioni radiomobili a
uso professionale. Si tratta di una delle prime applicazioni di Tetra in
Europa, la prima realizzata in Italia per la gestione computerizzata dei
servizi di trasporto pubblici. Le prime linee saranno operative entro 10
mesi e saranno gia' predisposte per interfacciarsi con il sistema di
controllo centralizzato della rete semaforica cittadina.
BIOTECNOLOGIE: UNA CONFERENZA EVIDENZIA L'URGENTE NECESSITÀ DI PROGRESSI
DA PARTE DELL'EUROPA
Bruxelles, 2 ottobre 2001 - Per evitare che la ricerca europea in materia di
biotecnologia e scienze della vita, e che le aziende di questo settore
accumulino ulteriore ritardo rispetto agli Stati Uniti e ad altri paesi, è
necessario intraprendere azioni concrete. Questa è stata una delle
principali considerazioni emerse durante una consultazione pubblica sulle
biotecnologie, tenutasi a Bruxelles il 27 e 28 settembre. Aprendo i lavori
della conferenza, il presidente della Commissione europea Romano Prodi ha
sottolineato l'importanza di chiarire la posizione dell'Europa sui vari
aspetti in causa. "Le biotecnologie e le scienze della vita saranno
determinanti per il progresso tecnologico ed economico del XXI secolo, ed è
per questo che l'Europa ha bisogno di una solida strategia che consenta di
sfruttare questo nuovo potenziale e di affrontare i problemi legati alle
preoccupazioni di natura etica. Tuttavia, sarebbe sbagliato, nonché
contrario alla mia concezione di buon governo politico, sviluppare una
strategia senza coinvolgere i cittadini". I risultati della conferenza
contribuiranno all'ultimazione del documento orientativo sulle scienze della
vita e la biotecnologia, che la Commissione si è impegnata a pubblicare
entro la fine di quest'anno. Tale appuntamento, inoltre, costituisce il
proseguimento della consultazione pubblica avviata dall'Esecutivo il 4
settembre mediante un documento di consultazione. La conferenza delle parti
interessate, organizzata dalla Commissione europea, ha incluso diversi
workshop con gruppi di lavoro, ai quali hanno partecipato i Commissari
europei per la Ricerca, per le Imprese e la Società dell'informazione, per
l'Ambiente e per la Tutela dei consumatori e la Sicurezza alimentare, oltre
a rappresentanti dell'industria, del Parlamento europeo, dei governi
nazionali, del mondo accademico e delle organizzazioni non governative.
Parlando delle conseguenze di una mancanza di chiarezza della politica
europea in materia di biotecnologia e scienze della vita, l'europarlamentare
britannico John Purvis ha posto l'accento sul ritardo dell'Ue nei confronti
degli Stati Uniti in tale settore, in termini di occupazione e di ricerca e
sviluppo (3-4 volte inferiori rispetto agli Usa). "Vi è il rischio che l'Ue
diventi cliente degli altri o che la sua industria biotecnologica sparisca
del tutto", ha dichiarato Purvis, sottolineando che vi sono già segnali di
un'emigrazione dall'Ue di alcune aziende specializzate nella produzione di
piante e sementi, a causa dell'atteggiamento del nostro continente nei
confronti degli Ogm (organismi geneticamente modificati). Alcuni dei
principali centri di ricerca, come l'Istituto Roslin in Scozia, si sono
visti costretti, fin dall'inizio degli anni '90, a ridurre drasticamente la
percentuale di spesa in bilancio destinata alla ricerca agricola - in parte
a causa dell'atteggiamento europeo nei confronti di questo settore -
indebolendo ulteriormente la posizione europea. Purvis teme inoltre che uno
dei principali ostacoli alla realizzazione di progressi in questo campo da
parte dell'Europa sia costituito dal persistere di barriere tra il settore
pubblico e privato, nonché fra l'industria e il mondo accademico. Uno degli
ambiti nei quali egli auspica maggior coordinamento è quello della gestione
del settore. Ritenendo eccessivo il numero di Dg della Commissione, nonché
dei ministeri e dipartimenti nazionali, coinvolti nel processo decisionale,
l'europarlamentare propone di affidare la responsabilità del settore della
biotecnologia e delle scienze della vita ad un'unica organizzazione
centrale. Accanto alla mancanza di coordinamento e all'atteggiamento
negativo del pubblico, alcuni partecipanti hanno puntato il dito contro
l'ambiente commerciale europeo, sfavorevole alle società di biotecnologia.
Purvis ha definito l'assenza di un brevetto comunitario uno dei principali
freni all'innovazione in questo campo. Il dott. Pedro de Noronha Pissara,
titolare di un'impresa biotecnologica e presidente dell'associazione
nazionale di biotecnologia del Portogallo, ha presentato alcuni dati di
un'indagine condotta sulle PMI (piccole e medie imprese) che operano in
questo settore, i quali indicano che la mancanza di personale e dirigenti
sufficientemente preparati e qualificati rappresenta uno dei maggiori
problemi in Europa. Fra gli altri fattori citati figurano la mancanza di
finanziamenti e di incentivi fiscali, l'amministrazione farraginosa, la
scarsa flessibilità e i costi per il rilascio dei brevetti. "Nessuno degli
intervistati ha citato la tecnologia, proprio perché in Europa la tecnologia
non manca", ha affermato il dott. de Noronha Pissara. Infine, Purvis ha
affermato che gran parte dell'attuale lavoro è teso a risolvere i problemi
causati dal modo in cui, fino ad ora, le biotecnologie sono state presentate
al pubblico. "I prodotti geneticamente modificati, per esempio, sono stati
introdotti senza che i cittadini sapessero cosa fossero". L'invettiva contro
la gestione dell'opinione pubblica nei confronti delle biotecnologie è stata
sottoscritta anche da Michael Browne della GlaxoSmithKline. "La Commissione
deve analizzare la percezione pubblica della scienza e motivare le persone.
È necessario che presenti alla società i vantaggi offerti dalla scienza".
Per maggiori informazioni sulla consultazione pubblica della Commissione
europea in materia di biotecnologia consultare il seguente sito web:
http://europa.eu.int/comm/biotechnology I commenti possono essere
inviati anche al seguente indirizzo: E-mail:
ec-biotechnology@cec.eu.int
(*)
BUSINESS DELLE BIOTECNOLOGIE PROPOSTE DI AFFARI PRESENTATI AL "CLUB DELLE
TECNOLOGIE"
Milano, 2 ottobre 2001 Ieri si è tenuto a Milano, presso il Giureconsulti
"l'Incontro con le Imprese e gli Investitori Istituzionali sul business
delle biotecnologie "nell'ambito del "Club delle Tecnologie iniziativa
promossa da Federchimica, Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio
di Torino, Assolombarda e C.N.R. Il Club intende facilitare concretamente
nel nostro Paese l'integrazione tra scienza, industria, finanza e
management, per avviare iniziative e affari nel settore dell'high-tech.
Sulle nuove proposte di investimento nel business delle biotecnologie si
sono incontrati Imprese, Ricercatori, Società Finanziarie e Istituti di
Credito, per valutare ipotesi di investimento italiane ed estere
riguardanti: Ricerca di partnership industriale per realizzare la ricerca
nei settori dei prodotti di fermentazione e antibiotici ("Biofin
Laboratories Srl", Mantova); Creazione di una nuova società nel campo dell'
Health Care (Carlo Ghisalberti, Milano); Creazione di una nuova società di
ricerca, sviluppo e produzione di sensori ottici in campo biomedicale e
ambientale (Innosense, Torino); Sviluppo della società nel settore dei
peptidi (Inbios Srl, Napoli); una proposta di aumento di capitale per la
realizzazione di un network di società veterinarie (A.V.S. Srl, Perugia);
Ricerca di partnership per la produzione di anticorpi policlonali (MucoVax
Holding B,V., Leiden-Olanda); Ricerca partnership per progetti di R&S in
campo antimicrobico (Am-Pharma, Olanda). Il "Club delle Tecnologie", che si
sta diffondendo sul territorio nazionale, permette a Ricercatori e a Piccole
e Medie Imprese di presentare le proprie proposte di costituzione di nuove
iniziative o di espansione di impresa o sfruttamento commerciale di know how,
a Grandi Imprese o Istituzioni Finanziarie nel corso di riunioni annuali su
tematiche specifiche nel settore chimico. Nei 3 anni di attività il Club ha
realizzato 21 riunioni, ha presentato circa 100 dossiers per un totale di
investimenti richiesti di 150 miliardi e sono intervenuti alle riunioni
oltre 800 partecipanti. La prossima riunione si terrà a Torino sul tema
dell'Ambiente ("Centro Congressi Torino Incontra", 26 ottobre 2001).
UN ANNO ALL'ESTERO CON BANKAPERTA JUNIOR
Milano, 2 ottobre 2001 - Il Gruppo bancario Credito Valtellinese in
collaborazione con l'Associazione Intercultura, ripropone, come di consueto,
la Borsa di Studio "Un anno all'estero", che offre ad un giovane cliente un
soggiorno-studio in un paese straniero a scelta tra oltre 20 destinazioni
disponibili in Europa e nel mondo. Le passate edizioni hanno premiato otto
studenti che hanno vissuto questa importante esperienza, con ottimi
risultati, in paesi diversi come il Kansas, l'isola di Orkney, a nord della
Scozia, la Norvegia, il Maine, l'Arizona, la Danimarca e la Virginia dove si
trova attualmente il vincitore del 2000 Giuliano Macchi di Verbania. Anche
quest'anno il candidato selezionato da Intercultura potrà soggiornare
durante l'anno scolastico 2002/2003 in una famiglia selezionata e
frequentare una scuola media superiore locale di un paese a sua scelta; al
rientro in Italia l'anno di studio verrà riconosciuto in base all'art. 192
del Testo Unico sulla Scuola n. 297/94. Per partecipare alla selezione è
sufficiente essere titolare di un conto Bankaperta Junior o Banca Sport
presso le due banche del Gruppo, Credito Valtellinese e Credito Artigiano,
alla data di presentazione della domanda, fissata al 20 ottobre 2001; essere
nati tra il 1/1/1985 ed il 30/06/1987 ed essere iscritti ad una scuola media
superiore. Presso tutte le filiali del Credito Valtellinese e del Credito
Artigiano, oltreché presso le sedi di Intercultura, è possibile ritirare la
domanda di ammissione e ricevere tutte le informazioni sull'iniziativa. Il
bando di concorso è pubblicato anche sul sito internet del Gruppo
all'indirizzo www.creval.it con la
possibilità di iscrizione on line. La Borsa di Studio Gruppo bancario
Credito Valtellinese comprende tutte le spese di viaggio e di soggiorno, la
frequenza di una scuola locale con relativo materiale didattico, continua
assistenza, corso di preparazione prima della partenza ed all'arrivo nel
paese ospitante, le spese mediche ed una copertura assicurativa. La partenza
è prevista per luglio o agosto 2002 ed il rientro per luglio 2003.
IL GARANTE CHIEDE RIGOROSE GARANZIE PER LA RILEVAZIONE DELLE IMPRONTE
DIGITALI ALL'INGRESSO DELLE BANCHE
Roma, 2 ottobre 2001 - L'Autorità Garante è intervenuta per stabilire le
prime rigorose regole in base alle quali, all'ingresso degli istituti
bancari, può essere consentita l'installazione di sistemi di rilevazione
cifrata che, in caso di necessità, permetta la lettura delle impronte
digitali. Il provvedimento, sollecitato alcuni mesi or sono da diversi
istituti di credito anche sulla base di istanze sindacali, si è reso
necessario in relazione alle specifiche esigenze di sicurezza di un settore
già particolarmente a rischio e investito dai problemi connessi
all'imminente introduzione della moneta unica europea, che determinerà la
disponibilità, presso le banche, di ingenti quantitativi di denaro contante.
In considerazione della particolare natura delle informazioni biometriche e
dell'assenza di norme specifiche, l'Autorità ha valutato entro quali limiti
possa considerarsi lecita, nell'ambito della realtà bancaria,
l'installazione di sistemi di acquisizione criptata delle impronte digitali
e quali devono essere le imprescindibili garanzie da assicurare per il
rispetto dei diritti fondamentali delle persone. La rilevazione "in chiaro"
resta sempre esclusività degli organi giudiziari e di polizia.
L'utilizzazione dei sistemi di rilevazione cifrata delle impronte digitali
deve essere riferita a situazioni di rischio, valutate dall'istituto
bancario anche sulla base di concordanti valutazioni da parte dei locali
organi competenti per l'ordine e la sicurezza pubblica. La rilevazione delle
impronte non può dar luogo ad alcuna "schedatura" da parte degli istituti di
credito che, quindi, non potranno costituire alcuna banca dati con le
informazioni raccolte. L'accesso agli sportelli deve avvenire solo su base
volontaria e consensuale: in caso di indisponibilità dell'utente a
sottoporsi alla rilevazione criptata, dovrà essere lasciata ai responsabili
delle filiali la valutazione di far accedere comunque l'utente all'istituto
bancario con eventuali ragionevoli cautele, astenendosi da qualsiasi
comportamento vessatorio nei suoi confronti. Le informazioni relative alle
impronte devono essere rigorosamente protette da sistemi di cifratura
automatica sin dal momento della loro acquisizione. Non saranno quindi
immediatamente riconducibili a persone e l'eventuale associazione alle
immagini, rilevate con telecamere, potrà avvenire solo dopo la decrittazione.
Soltanto l'autorità giudiziaria o di polizia, e solo nell'ambito di indagini
connesse alla commissione di reati, potrà decifrare ed avere accesso alle
informazioni. Il personale della banca non potrà avere in alcun modo accesso
"in chiaro" alle informazioni cifrate. I dati cifrati devono essere
integralmente cancellati dopo una settimana. Gli istituti di credito devono
fornire all'ingresso indicazioni chiare che avvertano gli utenti della
presenza dei sistemi di rilevazione e della possibilità di accedere in modo
diverso ai locali. Non è consentito alcun sistema di indicizzazione dei dati
o di riconoscimento facciale. Allo scopo di fornire ogni utile
collaborazione, il Garante ha trasmesso il provvedimento all'Abi e al
Ministero dell'Interno.
DIGITAL BROS SPA: II CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PIANO
INDUSTRIALE RIVISTE LE PREVISIONI DI FATTURATO, MA CONFERMATO EBIT POSITIVO
PER L'ANNO 2002 AL VIA PIANO DI BUY BACK FINO AD UN MASSIMO DEL 5% DEL
CAPITALE SOCIALE
Milano, 2 ottobre 2001 - II Consiglio di amministrazione di Digital Bros SpA,
Società quotata sul Nuovo Mercato della Borsa Italiana, preso atto delle
mutate condizioni del mercato del Digital Entertainment e del quadro
macroeconomico internazionale ha rivisto le proprie stime di crescita ed ha
quindi approvato il piano industriale. Le principali caratteristiche del
piano sono: contenimento dei costi fissi e abbassamento del punto di
pareggio; pianificazione delle attività di on-line gaming alla luce del
modello di business già adottato e che prevede il pagamento di una fee
mensile da parte dei giocatori. Il CdA di Digital Bros ha rivisto le
previsioni di fatturato per l'anno 2001 e 2002. Benché il primo semestre
2001 si sia chiuso con un incremento del fatturato consolidato di oltre il
14% rispetto al medesimo periodo dell'anno passato, gli amministratori hanno
ritenuto che per l'anno in corso si debba preventivare un calo del fatturato
di gruppo di circa il 18% contro una crescita precedentemente stimata di
almeno il 40%. L'esercizio 2000 si era chiuso con ricavi pari a circa 113
miliardi di Lire. La causa della contrazione è da ricercarsi nell'andamento
del mercato inferiore alle previsioni, per effetto della perdurante fase di
transizione tra nuova e vecchia generazione di console, oltre alle negative
condizioni macroeconomiche internazionali acuite dai recenti sviluppi.
Nonostante le previsioni relative al fatturato consolidato dell'anno 2002
(peraltro in crescita del 56% rispetto al 2001 e pari a 146 miliardi di
Lire) siano inferiori rispetto alle previsioni formulate in sede di
quotazione, si stima che il risultato netto consolidato dell'esercizio 2002
sarà comunque positivo. Per l'anno 2003 si ritiene che il fatturato possa
raggiungere i 210 miliardi di Lire. Il piano riflette anche perdite
straordinarie su crediti realizzate dalla controllata inglese Eon nel corso
del terzo trimestre 2001. Le perdite eccezionali ammontano a lire 9,3
miliardi di Lire e sono derivanti da problematiche commerciali emerse con i
distributori americani e tedeschi. Il CdA ha inoltre dato il via a un piano
di acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 625.000, pari al 5% del
capitale sociale. L'operazione è soggetta ad autorizzazione da parte
dell'Assemblea dei Soci di prossima convocazione. La finalità del piano di
buy back è legata alla disponibilità di azioni proprie per effettuare
potenziali alleanze strategiche. Gli azionisti di riferimento, Abramo,
Raffaele e Davide Galante, hanno rinnovato il lock-up volontario sul 100%
delle azioni in loro possesso (n. 9.910.000), pari a circa l'80% del
capitale sociale, fino al 21 aprile 2002. Il lock-up precedente prevedeva
l'impegno a non alienare o altrimenti disporre in alcun modo, diretto o
indiretto del 100% delle azioni dagli stessi detenute fino al 21 ottobre
2001 e dell'80% delle azioni fino al 21 aprile 2002. Il Gruppo Digital Bros,
quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con
un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e
diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e
off-line (distribuzione ai rivenditori di prodotti multimediali). Eon,
società del Gruppo con sede a Londra, costituita nei primi mesi del 2000,
svolge l'attività di publishing di videogiochi per Console e Pc. Eon,
proprietaria ad oggi di 24 licenze relative ai diritti di editoria di
videogame, inclusi alcuni titoli di primissimo piano per console PlayStation
2, dispone di una rete distributiva dei propri prodotti a livello
internazionale in oltre 32 paesi. HalifaX, da oltre 12 anni è il marchio di
riferimento nel mercato italiano della localizzazione e distribuzione di
Videogiochi con una quota di mercato complessiva in Italia superiore al 25%.
Digital Bros gestisce il canale televisivo tematico Game Network,
completamente dedicato al mondo dei Videogame e del Multimedia
Entertainment, trasmesso 24 ore su 24 via satellite in Europa. In Italia
visibile agli abbonati D+ e Stream ed in Inghilterra a quelli Bskyb. Game
Network è anche il marchio attraverso il quale il Gruppo gestisce le proprie
attività di on-line gaming ed in particolare il gioco di ruolo massive
multi-playing "Legend of Mir"
www.legendofmir.net offerto a pagamento con una tariffa mensile di
10 Euro.
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