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MARTEDI'
20 NOVEMBRE 2001
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UN CAVILLO LEGALE FARÀ DEL REGNO UNITO IL PRIMO PAESE EUROPEO AD ACCOGLIERE
GLI ESPERIMENTI DI CLONAZIONE UMANA?
Londra, 20 novembre 2001 - Una decisione presa dall'Alta Corte britannica il 15
novembre, secondo la quale le attività di clonazione umana non sono attualmente
disciplinate dalla legislazione esistente nel Regno Unito, ha spinto un discusso
medico italiano esperto di fertilità ad affermare di voler sfruttare questa
lacuna legale e scegliere il Regno Unito come sede per condurre il proprio
progetto di esperimenti di clonazione umana. La decisione dell'Alta Corte
stabilisce che un organismo creato tramite la sostituzione del nucleo della
cellula non costituisce un embrione e per questo motivo non rientra nel campo di
applicazione della legge britannica in materia di "fertilizzazione umana ed
embriologia", approvata nel 1990. Nonostante questa decisione legale abbia avuto
come reazione immediata la richiesta, rivolta al Parlamento britannico, di
introdurre una legislazione d'urgenza, lo specialista italiano in fertilità,
dott. Severino Antinori, la cui intenzione di clonare gli esseri umani è
pubblicamente nota, ha dichiarato che si sarebbe recato nel Regno Unito per dare
inizio al proprio programma. "Questa decisione amplia notevolmente le mie
possibilità", ha dichiarato alla Bbc. "Intendo avviare un programma nel Regno
Unito". Antinori non si è lasciato scoraggiare dalla possibilità che il governo
britannico agisca rapidamente sul fronte legislativo ed ha affermato che, dal
suo punto di vista, due mesi saranno sufficienti per condurre "buona parte dei
programmi". Il presidente della commissione d'inchiesta per la scienza e la
tecnologia della Camera dei Comuni, onorevole Ian Gibson, ha dichiarato che la
decisione evidenzia la necessità di una legislazione più mirata. "Abbiamo
bisogno di una legislazione chiara e priva di ambiguità, che regoli la
clonazione terapeutica, perché quest'attività possiede un promettente potenziale
per la cura di malattie croniche quali il morbo di Parkinson o l'insufficienza
cardiaca. Allo stesso tempo, il governo dovrebbe chiaramente e severamente
vietare la clonazione riproduttiva, in considerazione dei numerosi problemi
scientifici, etici e politici legati a tale pratica", ha spiegato. Alle
preoccupazioni del Dr. Gibson ha fatto eco il ministro per la Sanità britannico,
Lord Hunt. "Pensavamo che la legge del 1990 fosse sufficiente per vietare la
clonazione umana. Tuttavia, sembra non essere così, e questo è il motivo per cui
ci stiamo urgentemente occupando di come procedere", ha affermato, aggiungendo
che il governo britannico continua ad opporsi fermamente alla clonazione umana.
Rimangono ancora alcuni ostacoli, prima che il dott. Antinori possa condurre le
sue attività nel Regno Unito. Non ci sarebbero fondi pubblici disponibili per il
suo programma, visto che il Regno Unito dispone di un comitato incaricato della
supervisione di tutti i progetti di ricerca sulla clonazione. Lo stesso varrebbe
nel caso di un programma misto pubblico/privato. Il dott. Antinori non
riuscirebbe nemmeno a trovare facilmente una sede disposta ad ospitare i suoi
esperimenti. Non esiste tuttavia nessuna legislazione paneuropea che colmi la
lacuna delle leggi britanniche per questo tipo di attività, poiché il Regno
Unito non ha firmato e nemmeno ratificato né la Carta dei diritti umani
fondamentali, che vieta la clonazione umana, né la dichiarazione di Oviedo del
Consiglio d'Europa sui diritti umani e la biomedicina, documento che, anch'esso,
vieta tale pratica. Anche un portavoce della Commissione europea ha espresso la
propria sorpresa rispetto al verdetto dell'Alta Corte britannica, dichiarando
però che la Commissione rimane fermamente contraria alla clonazione umana. La
Commissione europea non finanzia né approva questo genere di attività, ha
precisato il portavoce. Lo stesso Dr. Gibson è rimasto sorpreso dalla decisione
ed ha dichiarato che "questo giudizio non riguarda assolutamente la moralità, ma
semplicemente l'aspetto tecnico del problema".
SUL SITO IL
COMUNICATO DI OTTAWA E L’INTERVENTO
DEL MINISTRO
Roma 19 novembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
sono disponibili sul sito,
www.tesoro.it il Comunicato
del Comitato Internazionale Finanziario e Monetario del Fmi e l'Intervento del
Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, in occasione della
riunione a Ottawa dell'IMfc.
CONTRIBUTO DELL'ITALIA AL FMI PER LA LOTTA AL RICICLAGGIO E AL FINANZIAMENTO
DEL TERRORISMO
Roma, 20 novembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze esprime
soddisfazione per l'accordo siglato a Washington il 16 novembre scorso con il
Fondo monetario internazionale (Fmi). Tale accordo prevede un contributo da
parte dell'Italia, pari a 2 milioni di dollari che verrà utilizzato, attraverso
un subconto di Assistenza Tecnica Italiana presso il Fondo, per l'attività Fmi
diretta non solo a rafforzare la capacità dei Paesi dell'Europa Centrale e
dell'Est e della Comunità degli Stati Indipendenti nella gestione economica, ma
anche ad assistere i Paesi in via di sviluppo nell'implementazione di strutture
di lotta al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo. I
termini dell'accordo sono presenti anche sul sito Internet del Fondo monetario
internazionale:
www.imf.org
FORUM INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA ALSTOM, IN COLLABORAZIONE CON AMBROSETTI,
RILANCIA LA DISCUSSIONE SULLA COMPLETA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO ELETTRICO
Milano, 20 novembre 2001 - Come assicurare energia elettrica o basso prezzo,
affidabile e "pulita"; come adeguare l'offerta di energia alla domanda; come
realizzare appieno l'apertura del mercato in Italia e in Europa - questi i temi
con cuì si è aperto Milano, la mattino dì lunedì 19 novembre, il Forum
Internazionale dell'Energia promosso da Alstom, leader internazionale nelle
infrastrutture per l'energia e i trasporti, e realizzato in collaborazione con
Ambrosetti. Il Forum, ha visto la partecipazione, come relatori, dei principali
esperti italiani ed europei del settore, dei rappresentanti delle maggiori
istituzioni, nonché delle imprese coinvolte. L'incontro, riservato ai massimi
rappresentanti dell'imprenditoria italiana, è stato dedicato al tema dello
liberalizzazione nel settore dell’ energia elettrica ed è stata l'occasione per
fare un bilancio dello stato di attuazione di questo processo in Italia e di
quanto resta da fare in vista della pieno apertura del mercato alla concorrenza
nazionale ed internazionale. 1 lavori dei convegno sono stati condotti da Gad
Lerner e si sono aperti con un saluto del Country President di Alstom in ltalia,
Luigi Morauto, che ha illustrato brevemente le logiche e gli obiettivi del
Forum, La prima parte del Convegno è stata incentrata sull'analisi dell'attuale
situazione del mercato dell'energia in Italia e in Europa, con particolare
riferimento agli aspetti critici, quali la diversificazione delle fonti di
energia e diversificazione geopolitica, sviluppo sostenibile e compatibilità con
l'ambiente, tariffe dell'energia e loro convergenza a livello europeo, reale
apertura del mercato elettrico italiano attraverso l'accelerazione dell'iter per
la costruzione di nuove centrali in Italia (decreto sblocca-centrali). Sono
intervenuti Renato Brunetto, Deputato al Parlamento Europeo ed economista;
Corrodo Clini, Di rettore, Generale del Ministero dell'Ambiente; Pippo Ranci,
Presidente dell'Authority per l'Energia Elettrica e il Gas; Carlo Andrea
Bollino, Consigliere per l'Energia, Ministero, delle Attività Produttive;
Salvatore Machi, Presidente del Gestore della Rete di Trasmissione; Fernando de
Esteban, Direttore Generale Aggiunto, Direzione Energia e Trasporti dello
Commissione Europeo. E' quindi seguita una tavola rotondo, a cui hanno
partecipato i massimi rappresentanti degli operatori del settore, delle
utilities e degli enti preposti a gestire i nuovi meccanismi di funzionamento
del mercato elettrico: Antoníno Craparotta, Amministratore Delegato di Enel
Produzione; Giulio del Ninno, Amministratore Delegato di Edison; Gianfranco
Imperatori, Presidente di Fitch Italia; Massimo Orlandi, Amministratore Delegato
di Energia; Alberto Pototschnig, Amministrotore Delegato del Gestore del Mercato
Elettrìco (Borsa Elettrica). Il dìbattito ha fatto emergere i cambìamenti in
otto nella struttura del settore in Italia a seguito dei processi di
fusione/acquisizione, diversificazione, privatizzazione, ed il ruolo dei
maggiori players - vecchi e nuovi -coinvolti. A conclusione del Convegno è
intervenuto Mario Boldassarri, Vice-Ministro, Ministero dell'Economía e Fìnanze,
in rappresentanza del Governo Italiano.
"IL MERCATO DELL'ENERGIA: UN EQUILIBRIO DIFFICILE" INTERVENTO DELL'ING. S.
MACHI, PRESIDENTE GRTN
Milano, 20 novembre 2001 - Il Gestore della Rete, nella fase attuale della
riforma del settore elettrico, ritiene che i due ambiti che meritano particolare
attenzione siano quelli della generazione e della trasmissione di energia
elettrica. Per quanto riguarda la generazione, le principali questioni da
affrontare sono due: la sicurezza delle forniture e l'economia delle stesse. a)
sicurezza delle forniture Un dato è particolarmente evidente: effettuate le
necessarie verifiche sull'adeguatezza dell'attuale parco di produzione, risulta
che la potenza di generazione effettivamente disponibile per coprire il
fabbisogno "alla punta", è sensibilmente inferiore alla potenza, per così dire,
teorica. Ciò dipende da vari fattori: vincoli di rete, manutenzioni programmate,
ecc. Nel periodo estivo, poi, la disponibilità degli impianti di produzione è
sensibilmente inferiore a quella invernale, anche a causa del fatto che le
manutenzioni vengono concentrate, in buona parte, nel mese di agosto. Quale,
allora, lo scenario che si prospetta? I bilanci previsionali di potenza per il
periodo 2002-2004 mettono in evidenza la difficoltà di copertura del fabbisogno
nazionale. Da ciò emerge una duplice necessità: accelerare la realizzazione di
nuovi impianti di produzione; rendere operativo al più presto il "decreto
sbloccacentrali". b) economia delle forniture Per quanto attiene all'aspetto
economico, il dato saliente è l'alto costo della produzione di elettricità,
notevolmente superiore a quello dei paesi confinanti. Le ragioni di questa
realtà sono diverse: assenza del nucleare, bassa incidenza del carbone, elevato
ricorso al gas naturale. Le due questioni suddette sono strettamente congiunte
tra loro. Ecco allora che per garantire la sicurezza e superare il divario sui
costi di produzione non vi è che un'unica strada da percorrere: realizzare nuovi
impianti, per sostituire quelli poco efficienti e far fronte, oltretutto, alla
crescente domanda di elettricità. In tal senso, non è certo un caso se le
richieste di nuove connessioni ad oggi pervenute al Gestore ammontano a circa
100.000 MW! Al di là della reale consistenza di questo dato, ciò che conta è il
segnale che sta arrivando dal mercato elettrico, un segnale che, per l'appunto,
spinge nella direzione indicata. Tuttavia, affinché le intenzioni degli
operatori possano tradursi in concreto, sono necessarie due condizioni: un
"progetto paese" e strumenti autorizzativi certi. Sul lato della trasmissione di
energia elettrica, sono 4 i punti salienti da toccare. Innanzitutto, la
situazione attuale. Qui le considerazioni da fare sono le seguenti: il sistema
di trasmissione attualmente in uso è stato dimensionato sul parco di produzione
esistente; con l'avvento della Borsa, il merit order sarà determinato, giorno
per giorno, dalle offerte di Borsa; infine, alcune linee di trasmissione, pur
previste da tempo, non sono ancora in servizio per difficoltà autorizzative.
Tutto ciò comporta la necessità di sottoporre la rete elettrica ad un Programma
di sviluppo: è questo il secondo punto da affrontare. In sostanza, occorrono
nuove linee, nuove stazioni, nuovi trasformatori; nell'elaborare il primo
Programma di Sviluppo della Rete per il triennio 2001 2003, il Gestore della
Rete ha stimato in 1.800 miliardi l'ammontare degli investimenti necessari.
Terzo punto: l'import di energia elettrica. Premesso che questo tema va inserito
nell'ambito più generale della politica energetica e delle sue strategie, la
possibilità di importare dall'estero quote elevate di capacità per soddisfare il
fabbisogno nazionale è limitata. C'è, infatti, un limite di tipo politico, di
politica energetica, ed uno di tipo fisico-geografico, dato dalla particolare
configurazione geografica del nostro Paese. Ciò nondimeno, nel breve/medio
termine sono previsti nel Programma di sviluppo ulteriori potenziamenti del
sistema di interconnessione con gli altri Paesi. Quarta ed ultima questione: la
separazione tra proprietà e gestione della rete. L'assetto giuridico attuale
comporta delle criticità. Queste, a loro volta, sono di tre tipi: nel tempo
reale, per il controllo della rete e quindi per la sicurezza; nel medio termine,
per la manutenzione; nel lungo termine, per lo sviluppo. Questa situazione rende
auspicabile che la disciplina attuale venga riesaminata, in linea con le
indicazioni contenute del Dpef 2002 - 2006, con le dichiarazioni di esponenti di
Governo, con quanto avviene nella stragrande maggioranza degli altri paesi.
ENEL.SI, ERGA E INTESABCI INSIEME PER INCENTIVARE L'USO DEGLI IMPIANTI
FOTOVOLTAICI
Roma, 20 novembre 2001. Enel.si e Erga, società del Gruppo Enel, hanno siglato
una convenzione con IntesaBci finalizzata a favorire l'installazione di impianti
fotovoltaici da parte di famiglie e imprese. Verrà così agevolato l'accesso al
Programma Tetti Fotovoltaici finanziato dal Ministero dell'Ambiente e dalle
Regioni per sostenere la produzione di energia elettrica da questo tipo di
fonti. Nell'ambito di questo programma Enel.si, la società del Gruppo Enel nata
per offrire soluzioni alle famiglie ed alle aziende nel settore
dell'impiantistica elettrica e dei servizi integrati, curerà l'offerta e
l'installazione degli impianti. Erga, leader mondiale nel settore delle fonti
rinnovabili con oltre 2000 MW di capacità installata, fornirà invece i
principali componenti e la supervisione tecnica. Grazie a questa convenzione
Enel.si arricchirà la propria offerta di impianti fotovoltaici con nuovi
strumenti finanziari messi a disposizione da IntesaBci. In particolare verranno
offerti: ·Prefinanziamento a favore di professionisti, famiglie e imprese della
quota a fondo perduto dei contributi regionali, fino al 75% del costo dei
lavori, con impegno della Regione a erogare l'importo del contributo
direttamente a IntesaBci. ·Finanziamento della quota non coperta dal contributo
a fondo perduto (minimo 25%) tramite i prestiti a rimborso rateale a tasso fisso
"Casa bella" rivolti alle famiglie, oppure finanziamenti, sempre a rimborso
rateale a tasso fisso o variabile, riservati a professionisti, imprenditori e
società. Infolink:
www.enel.it
www.intesabci.it
GLI INVESTIMENTI USA FANNO BENE ALL'ITALIA UNA RICERCA DELL'AMERICAN CHAMBER
OF COMMERCE IN ITALY* QUANTIFICA PER LA PRIMA VOLTA IL MASSICCIO CONTRIBUTO
ECONOMICO DELLE IMPRESE AMERICANE
Milano, 20 novembre 2001 - Danno lavoro a quasi 320mila persone le imprese
americane presenti in diversi modi in Italia e realizzano un fatturato pari a
86,5 miliardi di euro, pari a oltre 167mila miliardi di lire, con un valore
aggiunto complessivo di circa 22 miliardi di euro (più di 42mila miliardi di
lire). Sono questi i dati più rilevanti che emergono da una ricerca realizzata
dall'Amerícan Chamber of Commerce in ltaly che, con oltre 1000 imprese
associate, è la più importante camera dì commercio italo-estera ìn Italia. La
ricerca, effettuata da Sergio Mariotti e Marco Mutinelli dei Politecnico di
Milano, mette ìn luce per la prima volta la massiccia presenza delle imprese
Usa, presenti in Italia con uno stock di oltre 16 miliardi di dollari di
investimenti nei diversi settori dell'economia, dal manifatturiero aì servizì.
Dal rapporto emerge come, ben al di là delle cifre comunque di estrema
importanza per l'economia italiana, il contributo delle imprese americane
risulti molto forte in termini di occupazione interna, esportazioni, presenza e
diffusione nei settori dell'alta tecnologia, ricerca, sviluppo e innovazione,
qualità delle risorse umane e manageriali e presenza di centri di eccellenza di
rilevanza continentale e mondiale. Le imprese statunitensi presenti in Italia
con almeno un'impresa partecipata sono 830, ma il numero sale a 1317 se si
prendono in considerazione tutte le imprese italiane partecipate da case madri
statunitensi. La ricerca di AmCham Italy rivela che la modalità di presenza
privilegiata dalle imprese statunitensi è quella della partecipazione di
controllo, che riguarda ben 798 delle 830 imprese (oltre il 96% dei totale). Le
joint ventures paritarie o minoritarie rappresentano, circa il 7%, ma la loro
consistenza è rilevante sia in termini di addetti (circa 75mila), sia di
fatturato (quasi 19,9 miliardi di euro, parì a 38.500 miliardi di lire), sìa di
valore aggiunto vicino ai 5 miliardi di euro, 9.500 miliardi di lire (si tratta
di importanti partecipazioni di minoranza come Fiat-Gm, OmnitelVerizon,
Piaggio-Texas Pacific). Oltre la metà delle imprese italiane a controllo Usa
opera nel settore terziario (54,4% dei totale) e quasi la totalità delle altre
nel settore manifatturiero (il residuo opera nel settore primario e in quello
estrattivo). La ricerca sottolinea che gli Usa sono di gran lunga il principale
Paese investitore nell'industria manifatturiera in Italia, con un peso numerico
alla fine dei 2000 pari al 26,1% dei totale; ma l'incidenza sale al 30,6% in
termini di numero di addetti e al 33,2% in termini di fatturato. Come intuibile,
la presenza americana si concentra nei settori innovativi e hi-tech: meccanica,
farmaceutica, mezzi di trasporto, chimica, elettronica, apparecchiature
elettriche e macchine per ufficio. Nel terziario, le filiali di imprese
americane si concentrano soprattutto nel settore dei servizi professionali
(servizi di consulenza e revisione, servizi informatici e software), nel
commercio, nei servizi turistici, nei servizi di trasporto e logistici. Meno
elevata la presenza nei settori dell'intermediazione bancaria, assicurativa e
finanziaria, nei servizi di telecomunicazione e nei servizi alle persone. La
ricerca AmCham evidenzia anche la peculiare distribuzione territoriale delle
imprese americane nel nostro Paese, l'incidenza sull'export, il contributo in
termini di trasferimenti tecnologici e manageriali. Il rapporto completo è
disponibile su richiesta. Infolink:
www.@amcham.it
A ROMA L'ASSEMBLEA ANNUALE DI FEDERCASSE IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE DI
CREDITO NELLA PROSPETTIVA DI RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO
Roma, 20 novembre 2001 - Si svolgerà a Roma giovedì 22 ottobre, a partire dalle
ore 10.00, presso il Centro Congressi "Sgm" (Via Portuense, 741) l'Assemblea
annuale di Federcasse (l'associazione di rappresentanza e tutela delle Banche di
Credito Cooperativo e Casse Rurali presenti in Italia). All'ordine del giorno,
in seduta ordinaria, l'approvazione del bilancio consuntivo per l'esercizio 2000
- 2001 e del bilancio preventivo per il 2002. All'Assemblea di Federcasse, che
sarà aperta dalla relazione del Presidente Alessandro Azzi, parteciperà l'on.
Michele Vietti, Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e Giustizia,
Presidente della Commissione incaricata di elaborare entro il prossimo anno i
testi dei decreti delegati per l'attuazione della legge di riforma del diritto
societario. Nel corso dell'Assemblea saranno presentati anche gli ultimi dati di
bilancio delle Banche di Credito Cooperativo e del sistema imprenditoriale che
fa capo ad Iccrea Holding spa.
BANCA STEINHAUSLIN IL NUOVO MODELLO DI BUSINASS E LA CENTRALITÀ DEI CLIENTE
Milano, 20 novembre 2001 - Il Piano Industriale per il quadriennio 2001-04,
elaborato con il supporto di Accenture, primaria società di consulenza, indica
tre direttrici di sviluppo: Le partnemhip con le più Importanti case
d'investimento Internazionali e con le società dei Gruppo Monte dei Paschi di
Siena, consentono a Banca Steinhauslin di operare nell'ambito di un network di
alleanze d'altissimo livello e con un panorama di stili di gestione che vanno da
un approccio orientato al trading giornaliero, ad un approccio di lungo termine
orientato sull'asset allocation, eventualmente personalizzato in funzione della
aspettative di rischio/rendimento di ogni singolo cliente. Tali impostazioni e
la loro combinazione equilibrata rappresentano il grande valore aggiunto che
Banca Steinhauslin é In grado di offrire alla propria clientela. La capacità di
Banca Steinhauslin di garantire eccellenza ed esclusività si esprime, in un
servizio integrato ad alto livello di professionalità e riservatezza e
nell'offerta di una consulenza a 360" dalla quale emerge la gestione ottimale
dei patrimonio dei cliente. La professionalità storica dei personale dedicato
agli investimenti, l'elevato standing dei partner, la capillare
personalizzazione delle scelte in funzione dei profilo dei cliente, il processo
di asset allocation interno alla banca monitorato in tempo reale, l'esclusivo
network di professionisti in grado di offrire soluzioni integrate per la
gestione ottimale dei patrimonio anche in settori non strettamente finanziari
(fiscale, legale, successorio, immobiliare, trust, arte, preziosi), nonché
l'accesso personalizzato ai più tradizionali servizi bancari, contribuiscono ad
elevare ulteriormente la qualità dei servizio offerto. Banca Steinhauslin é in
grado di mettere al servizio dei cliente, in modo tempestivo ed esaustivo, tutte
le informazioni relative all'operatività quotidiana privilegiando la chiarezza e
la completezza dell'informazione, nell'ottica di una sempre maggiore
personalizzazione dei servizio. Tali direttrici definiscono un nuovo modello di
business per l'evoluzione di Banca Steinhauslin, basato sull'effetto virtuoso e
congiunto dei seguenti elementi: Il fulcro della proposta di valore di Banca
Steinhauslin è il team di Relationship Managers che accompagnano il cliente,
attraverso un servizio di consulenza personalizzata, nella gestione delle scelte
d'investimento. Un rapporto, quindi, fondato sulla relazione interpersonale
(High Touch), ma con il forte supporto e l'utilizzo di tecnologie ínnovative che
offrano la possibilità al cliente stesso di effettuare operazioni dispositive e
informative sul proprio patrimonio, in modo da offrire molteplici modalità di
contatto e di interazione (High Tech).
EDISONTEL REALIZZA LA RETE DI TELECOMUNICAZIONI DEL SISTEMA INTEGRATO DI
SUPERVISIONE E TELECONDUZIONE DEGLI IMPIANTI DI ENERGIA ELETTRICA DI EDISON IL
NETWORK, UTILIZZA FIBRA OTTICA, PER L'INTERCONNESSIONE TRA 50 STAZIONI
ELETTRICHE E CENTRALI IDRO/TERMOELETTRICHE
Milano, 20 novembre 2001 - EdisonTel, società di telecomunicazioni controllata
da Edison S.p.A., sta ultimando la realizzazione di una innovativa rete di
comunicazione basata su tecnologia Ip (Internet Protocol) a supporto del Sistema
Integrato di Supervisione e Teleconduzione degli impianti di produzione e
distribuzione dell'energia elettrica di Edison. La nuova infrastruttura di rete
permette il collegamento fra le 50 stazioni elettriche e centrali idro/termoelettriche
di Edison, distribuite nel nord e centro Italia, ed i due Centri di Supervisione
e Teleconduzione di Cesano Maderno e Bolzano, interconnessi fra loro alla
velocità di 10 Megabit/s e con possibilità di subentro reciproco in caso di
avarie (disaster recovery). Il network, realizzato da EdisonTel, utilizza
avanzate tecnologie di trasporto basate su una architettura ad anelli in fibra
ottica e consente l'elaborazione e la trasmissione del flusso dei dati relativo
a segnali di stato, misure, comandi, allarmi, reportistica, etc. fra i due
centri di raccolta - dove sono dislocati i server dei database - e tutte le
apparecchiature periferiche di telecontrollo. Con livelli di affidabilità pari
al 99,99% ed elevate prestazioni di velocità e qualità fornite da tecnologie
integrate di ultima generazione, i due Centri possono gestire in tempo reale sia
il database - dinamicamente aggiornato - delle informazioni provenienti dalle 50
centrali, sia gli archivi dei dati storici fruibili da parte di tutte le
funzioni aziendali. Accedendo alla rete, infatti, ciascuno dei 50 siti
interconnessi - oltre a svolgere funzioni di telecontrollo e di automazione
locale - acquisisce e trasmette verso i due centri i dati provenienti anche dai
siti più remoti quali ad esempio dighe, opere di presa, stazioni o impianti di
secondaria importanza. L'infrastruttura di telecomunicazioni di EdisonTel
consentirà ad Edison di analizzare on-line gli scostamenti tra produzione reale
e programmata di energia elettrica e di effettuare correzioni in tempo reale, al
fine di massimizzare l'utilizzo degli impianti e, in caso di avarie, di
minimizzare, ove possibile, le perdite (Energy Management). In futuro Edison
prevede la realizzazione di ulteriori centri di teleconduzione collegati, sempre
tramite la rete di interconnessione di EdisonTel, ai due principali centri di
raccolta dati con la possibilità di gestire il Sistema di Supervisione da un
computer portatile utilizzando tecnologie di rete fissa e mobile, anche di terza
generazione. Infolink:
www.edisontel.com
CONVEGNO: GIANCARLO CIMOLI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO FERROVIE
DELLO STATO PARLA SU " IL RISANAMENTO E IL RILANCIO DELLE FERROVIE DELLO STATO "
Milano, 20 novembre 2001 - Organizzato dall' Associazione Impresa Politecnico e
Politecnico Di Milano lunedì 26 novembre 2001, ore 17.30 avrà luogo presso
l'aula S.01 del Politecnico di Milano P.zza Leonardo da Vinci, 32 un convegno
nell'ambito de " Le Imprese Incontrano Gli Studenti" nel corso del quale
Giancarlo Cimoli Presidente e Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato parla
sul tema "Il risanamento e il rilancio delle ferrovie dello stato " Il programma
prevede la presentazione di Adriano De Maio, Rettore Politecnico di Milano
introduzione e coordinamento a cura di Umberto Bertelè, Consigliere Delegato
Associazione Impresa Politecnico. Giancarlo Cimoli, laureato al Politecnico di
Milano, ha iniziato la sua carriera nella Sir nel 1966. Amministratore Delegato
della Montefibre nel 1985, Direttore Generale dell'Enimont nel 1988,
Amministratore Delegato della Edison dal 1991, è chiamato nel 1996 alla guida
delle Ferrovie dello Stato, delle quali è oggi Presidente e Amministratore
Delegato. Citate da autorevoli opinion leaders come "un'azienda non risanabile,
a meno che non ci sentisse Napoleone", le Ferrovie dello Stato sono oggi il
maggior Gruppo pubblico italiano, in attivo quest'anno per la prima volta nella
loro storia. Risanamento e rilancio, questi gli obiettivi strategici che il
Governo aveva chiesto alle Ferrovie dello Stato di realizzare entro il
2003-2005, obiettivi entrambi raggiunti in anticipo. Quattro le linee di
intervento che il management ha portato avanti: concentrazione sul core business
aziendale, riorganizzazione societaria, sviluppo degli investimenti, rilancio
delle attività di trasporto. Il Gruppo Fs impiega 110.000 persone, ha un margine
operativo lordo stimato a fine anno in 500 Mil. Di Euro circa e un livello di
investimenti superiore a 4.500 Mil. di Euro. Per informazioni tel 022399.6910
fax 0223992237
ITIT 2001 - L'INDUSTRIA TURISTICA TRA INFORMATICA, TELECOMUNICAZIONI,
ELETTRONICA DI CONSUMO E NUOVI MEDIA PRIMA CONFERENZA SUL TEMA, ORGANIZZATA DA
UNIVERSITÀ E ITC-IRST
Trento, 20 novembre 2001 - La prima conferenza italiana sulle innovazioni e
sulle tecnologie dell'informazione applicate al turismo: un settore in continua
e forte espansione. Itit 2001 - l'evento organizzato dal Dipartimento di
Informatica e Studi Aziendali dell'Università di Trento, dal Centro per la
Ricerca Scientifica e Tecnologica dell'Itc (Itc-irst) e da numerosi centri di
ricerca nazionali - si preannuncia come un'occasione per discutere e
confrontarsi sui nuovi modelli di business, sugli strumenti e sulle strategie
per lo sviluppo del settore a seguito dell'avvento delle nuove tecnologie per
l'informazione e la comunicazione (Ict). I lavori della conferenza, che si
svolgerà a Trento dal 22 al 23 novembre, presso la Facoltà di Economia (via
Inama), si concentreranno in particolare sull'evoluzione delle applicazioni a
livello italiano e sul rapporto tra imprese e consumatori. Il tema di quest'anno
è focalizzato sui cambiamenti in atto nell'industria turistica e sul ruolo delle
tecnologie come supporto per l'evoluzione strategica presente e futura. L'evento
nasce con l'obiettivo di creare un appuntamento fisso annuale, itinerante sul
territorio italiano, che possa divenire punto di incontro sia per ricercatori e
professionisti nel settore del turismo e delle nuove tecnologie, sia per chi
sviluppa e applica idee e percorsi strategici. Nell'arco di quattro sessioni
analisti e rappresentanti di varie aziende turistiche (private e pubbliche)
approfondiranno il tema delle nuove tecnologie legate al turismo e delle
attitudini, esigenze e comportamenti di acquisto del turista online. Il turismo
elettronico, nuova frontiera da esplorare per gli operatori del settore, sarà
inoltre tema centrale della tavola rotonda finale. Per promuovere l'attività di
ricerca sui temi delle Ict e del turismo anche tra gli studenti, è stato inoltre
istituito da parte dell'Università di Trento un premio di laurea riservato a
tesi che discutano, dal punto di vista economico e/o tecnologico, l'impatto
delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione sul mercato turistico.
Tutte le informazioni sui premi, il programma della conferenza e ulteriori
informazioni sono disponibili sul sito del convegno:
http://www.itit2001.itc.it
LA COMMISSIONE ANNUNCIA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER PROGETTI DI
INNOVAZIONE A FAVORE DELLE PMI
Bruxelles, 20 novembre 2001 - La Commissione europea ha pubblicato la
preinformazione di un invito a presentare proposte per il programma specifico di
ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione dal titolo "Promuovere
l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle Pmi" (1998-2002). La
Commissione, nell'ambito del programma specifico di cui sopra, intende
pubblicare nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 15 dicembre 2001
un invito a presentare proposte per progetti di innovazione. Si consiglia ai
proponenti, prima di rivolgersi alla Commissione, di consultare il bando
originale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee al
riferimento sottoindicato.
PROVINCIA DI MILANO: NASCE L'ATO, L'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE PER
ORGANIZZARE ACQUEDOTTI,FOGNATURE E DEPURAZIONE ACQUE
Milano, 20 novembre 2001 - Con i suoi 187 comuni e 2.400.000 abitanti l'Ambito
Territoriale Ottimale della Provincia di Milano è uno dei più grandi d'Italia.
Con la nascita formale dell' Ato, prevista dalla legge Galli 36/94, da oggi
cambia l'organizzazione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione delle
acque su tutta questa vasta aerea. Compito dell'Ambito Territoriale Ottimale,
infatti, sarà quello di riordinare il ciclo delle acque, dal prelievo, alla
raccolta, alla depurazione. Finora a gestire i servizi idrici erano le singole
amministrazioni comunali, che agivano in modo autonomo e separato fra loro. Ciò
ha creato frammentazione e grandi differenze sia nella qualità dei servizi che
nelle relative tariffe. "Nonostante i notevoli ritardi nell'applicazione della
normativa sul ciclo idrico integrato - ha detto l'Assessore all'Ambiente della
Provincia di Milano, Luigi Cocchiaro - la Provincia di Milano si è adoperata per
informare le amministrazioni comunali in vista della nascita dell'Ato. Solo con
l'Ambito Territoriale Ottimale, infatti, sarà possibile garantire maggiore
qualità nei servizi forniti ai cittadini e la possibilità di sostenere
interventi di più ampia portata per il miglioramento degli impianti esistenti".
In una prima fase verranno monitorate le reti idriche e fognarie, oltre che gli
impianti di depurazione, valutandone lo stato. Sulla base dei dati raccolti ci
sarà la definizione di una tariffa, unica per tutto l'Ambito Territoriale
Ottimale, permetterà la realizzazione degli interventi programmati. Organo
sovrano dell'Ato sarà la Conferenza d'Ambito, composta da sindaci e assessori
all'Ambiente, che avrà poteri decisionali, ma non personalità giuridica. Questa
spetterà invece all'ente che sarà designato come coordinatore. Proprio la
Provincia di Milano si candida oggi a ricoprire questo ruolo, in virtù della
campagna di informazione svolta in questi mesi, affinché la nascita dell'Ato
avvenisse in modo corretto, e sulla base dell'esperienza acquisita nel corso
degli anni nella gestione delle acque. Infine, in base a quanto previsto dalla
legge regionale della Lombardia, fra le priorità della Conferenza d'Ambito ci
sarà la creazione di un sub-ambito per la Provincia di Monza e Brianza.
PROGETTO SPERIMENTALE "SISTEMA INTEGRATO SICUREZZA STRADALE"
Milano, 20 novembre 2001 - La Provincia di Milano ha avviato negli anni scorsi
un programma operativo sui temi della sicurezza stradale che ha come obiettivo
principale la riduzione degli incidenti stradali sulla rete provinciale. Se si
pensa che sia nel 1999 che nel 2000 è stato registrato sulle strade del
territorio provinciale un incidente ogni 20 minuti, con un tasso di mortalità
pari a più di 5 morti alla settimana (circa un morto a settimana sulle sole
strade provinciali), non si può escludere l'utilità di un serio intervento in
questa direzione. Grazie all'esperienza maturata, la Provincia di Milano ha
elaborato un Progetto sperimentale sul proprio territorio denominato "Sistema
Integrato Sicurezza Stradale" che affronta le problematiche della sicurezza
stradale in un¹ottica di sistema "veicolo-guidatore-ambiente" nella sua
complessità e globalità. La giornata di studio organizzata per il 20 novembre
propone un approfondimento delle tematiche nelle quali l¹Amministrazione
Provinciale è impegnata : tecniche di rilievo, localizzazioni e monitoraggio
degli incidenti, Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana, rete di
controllo e monitoraggio del traffico, progetti di educazione stradale,
attraverso il contributo di esponenti del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, esperti e tecnici ai massimi livelli che, tra le altre cose,
illustreranno lo stato di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza
Stradale e le principali attività svolte e i progetti più significativi in
materia di sicurezza stradale. Questi e altri temi saranno dibattuti nel corso
della Quarta Giornata sulla Sicurezza Stradale, che si terrà il 20 Novembre 2001
presso il Centro Congressi della Provincia di Milano in via Corridoni, 16
DA MARTEDÌ 20 NOVEMBRE E PER TRE GIORNI SARÀ IN DISTRIBUZIONE GRATUITA LA
GUIDA ANNUALE "CI STO' DENTRO" 2001, HANDBOOK PER I 200.000 STUDENTI
UNIVERSITARI DI MILANO
Milano, 20 novembre 2001 - Come sopravvivere in città tra esami, corsi da
seguire, le tante novità che riguardano il sistema universitario in quest'Anno
Accademico di transizione e rilancio verso nuove offerte formative? Con la guida
annuale "Ci stO' dentro"! 128 pagine ricche di informazioni con nove interviste
a ex studenti famosi...: dal premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, a
mannequin e show girl affermate quali Federica Fontana e Alessia Mancini, fino
ad Emma Bonino, Gianfranco Ferré e Giuseppe Pontiggia, Premio Campiello 2001. Di
dimensione tascabile e dall'impostazione semplice e chiara, con tiratura di
140.000 copie è in distribuzione gratuita agli studenti universitari milanesi
dai prossimi giorni ( da martedì 20 novembre, per tre giorni nella mattinata):
un utile vademecum per viaggiare tutto l'anno tra le risorse degli atenei e
della città. Già al secondo anno di vita, edita da Marketing Planet S.r.l.,
(realtà che opera nel mondo della comunicazione, dell'editoria specializzata,
multimediale e non, rivolta anche al mondo universitario e giovanile), la guida
"Ci stO' dentro" è complementare ai servizi di informazione per gli studenti
veicolati sul portale Internet
www.uninetwork.it (Il portale
italiano dell' Università). La linea editoriale sposata ed il nome della testata
che evoca la vita vissuta in ateneo, seguono l'esigenza di un'informazione
affrontata in modo consapevole, da pari a pari, da studente a studente, e
proprio per questo non necessariamente seriosa, comunque puntuale e sicura
stante l'intervento ufficiale di tutti gli Atenei di Milano e dell'Accademia di
Brera che ha visto da poco l'ingresso nel Murst (Ministero dell'Università e
Ricerca Scientifica) Un occhio di riguardo alle attività sociali di Emergency
con vari approfondimenti, un viaggio dunque tra le esperienze, le sensibilità,
le suggestioni dell'altra metà del mondo, che a torto può sembrare lontana a
noi. L'occasione dello "spostamento" tra un ateneo e quello successivo (
facilitato dalla consultazione delle cartine Geonext-Deagostini) permette di
fornire indicazioni su come risolvere i problemi vari per le matricole quali
l'iscrizione e quelli derivanti dalla vita in una nuova città, ma anche
indicazioni sulla nuova offerta formativa e le strutture per i già iscritti. Le
informazioni utili, sul servizio di orientamento, sull'offerta didattica, sulle
novità introdotte con la riforma della laurea in tre anni, sulla collaborazione
a tempo degli studenti, sulle biblioteche, le sale studio, le mense, gli orari
di uffici, Isu e comitati vari, trovano ampio spazio in quanto rappresentano in
concreto il vivere l'università dal punto di vista dello studente che si
avvicina con curiosità critica alle strutture e servizi disponibili. Dunque un
taglio non alternativo, ma semplicemente responsabilizzante, per la scelta di
studio che è anche scelta di vita di fronte ad alcune dicotomie che i tempi
propongono direttamente alle Università , ai docenti, agli studenti.
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