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MARTEDI'
20 NOVEMBRE 2001
pagina 4
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LA COMMISSIONE ESTENDE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA LOTTA CONTRO LA
RESISTENZA ANTIMICROBICA
Bruxelles, 20 novembre 2001 - Il commissario europeo per la Salute e la Tutela
dei consumatori, David Byrne, intervenendo alla conferenza sul tema "Utilizzo
degli antibiotici in Europa", tenutasi a Bruxelles il 15 novembre, ha dichiarato
che la Commissione europea rafforzerà la cooperazione internazionale in favore
della lotta contro la minaccia microbica. Il Commissario ha affermato che il
principale fondamento della strategia comunitaria di riduzione della resistenza
antimicrobica (ovvero la resistenza agli antibiotici) è costituito dalle
attività di ricerca e sviluppo di nuovi agenti antimicrobici, di trattamenti
alternativi, di vaccini, nonché di test diagnostici e di sensibilità, rapidi ed
affidabili. "La resistenza antimicrobica non conosce confini, proprio come le
malattie infettive. Per ottenere risultati tangibili nella lotta contro la
minaccia microbica, è essenziale collaborare fin dall'inizio a livello
internazionale", ha affermato il Commissario. "La Commissione, pertanto, porterà
avanti ed estenderà la cooperazione con i paesi candidati e con i paesi terzi,
rafforzando la collaborazione, il coordinamento e i partenariati a livello
mondiale, attraverso organizzazioni e piani d'azione internazionali".
CON LE CELLULE STAMINALI SI PUÒ 'CAMBIARE PELLE'
Milano, 20 novembre 2001 - Il progetto, in attesa del via libera definitivo del
ministero della Salute dopo gli ultimi aggiornamenti, è finanziato da Telethon,
coordinato da Michele De Luca e condotto in collaborazione con Giovanna Zambruno
e Mauro Paradisi, entrambi dell'Idi, e con Fulvio Mavilio, del Tiget di Milano.
In questo primo test saranno trapiantati nei pazienti solo alcuni lembi di pelle
modificata, ma se i risultati saranno positivi sarà possibile sostituire la
pelle di tutto il corpo. Cellule staminali nelle quali è stato introdotto un
gene sano permetteranno di curare una grave malattia genetica della pelle, l'epidermolisi
bollosa: la nuova pelle, sana grazie alla presenza del gene normale, sarà
coltivata in laboratorio e sostituita a quella malata. E' l'obiettivo della
sperimentazione prevista, forse già entro Natale, nell' Istituto Dermopatico
dell' Immacolata (Idi) di Roma e presentata nella convention dei ricercatori
Telethon in corso a Riva del Garda (Trento).
FARMACISTI E TEST RAPIDI, LA CASSAZIONE SBAGLIA
Milano, 20 novembre 2001 - Protestano i laboratoristi contro la sentenza che
consente le autoanalisi in farmacia "La Corte Costituzionale ha fatto una gran
confusione. Consentire ai farmacisti di operare da assistenti nelle autodiagnosi
rapide è una decisione che preoccupa, perché espone sia loro che i pazienti a
rischi molto gravi. Questi test, infatti, non offrono alcuna garanzia. E'
evidente che occorre una legge per regolare la materia". Protestano i
laboratoristi italiani contro la recente sentenza della Cassazione che ha dato
il via libera alle analisi in farmacia. Sibioc la Società Italiana di Biochimica
Clinica e di Biologia Molecolare Clinica (3 mila iscritti tra medici, biologi,
chimici e e vari specialisti di laboratorio) annuncia in proposito di aver
convocato a Milano il Consiglio Direttivo per una riunione speciale per il
prossimo 11 e 12 dicembre. Intanto, il presidente, il professor Pier Angelo
Bonini, direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Istituto
scientifico San Raffaele, protesta ufficialmente a nome della categoria per
quello che definisce un evidente abuso professionale. "Per una diagnosi
efficace", spiega, "sono indispensabili e sufficienti tre soggetti: il paziente,
il medico curante e lo specialista di laboratorio. Il farmacista, checché ne
dica la Corte di Cassazione, non ha alcun titolo per figurare da protagonista in
questo settore". Secondo il professor Bonini, la Cassazione ha confuso la prassi
dell'autodiagnosi con le attività tipiche della professione di laboratorista.
"L'autodiagnosi", ricorda, "è utile se usata in condizioni corrette. Il test di
gravidanza, così come quello della glicemia nei diabetici possono suggerire un
eventuale e rapido intervento diagnostico e soprattutto terapeutico. Ma non è
così per altri esami, a partire dal colesterolo. In questi casi, un responso
affidabile ha come prerequisito non certo un autotest, bensì un esame di alta
qualità che può essere fatto solo in laboratorio". Chiamata a pronunciarsi sul
caso di un farmacista di Milano, la Cassazione (sentenza numero 39087) ha, come
noto, spiegato così la decisione di assolverlo: "E ben vero che le analisi
biologiche non sono consentite ai farmacisti trattandosi di atto tipico della
professione di biologo". Tuttavia negli autotest "non vi è alcuna analisi",
ovvero "nessuna valutazione di dati obiettivi acquisiti attraverso esami
clinici", quando i valori derivano in "via automatica e senza alcun intervento
umano dall'uso dell'apparecchio posto a disposizione nei locali della farmacia".
Le cose, però, non stanno affatto come immaginano i giudici della Cassazione
afferma uno dei consiglieri di Sibioc, il professor Andrea Mosca, docente di
biochimica chimica alla Statale di Milano: "Ma quali diagnosi immediate in via
strumentale? La verità è che i test rapidi non sono raccomandati per le
diagnosi, bensì per il monitoraggio di alcune ben definite patologie: diabete e
controllo della coagulazione in pazienti coagulati. L'avvertimento è del resto
leggibile negli stessi opuscoletti informativi contenuti nelle confezioni.
Questi dati sono solo indicativi". "Per di più", aggiunge il professor Giuseppe
Nubile, primario di laboratorio all'ospedale di Ortona (Chieti) "questi
apparecchi per gli autotest sono privi di un controllo di qualità esterno,
peraltro previsto dalla legge per le attività di laboratorio".
20 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA IL SUDAFRICA DETIENE UN TRISTE
PRIMATO: SU 10 BAMBINI COLPITI DA HIV NEL MONDO, 9 SONO SUDAFRICANI LILA LANCIA
UN APPELLO: SOSTENETE IL PROGETTO "CONTAGIAMO DI VITA I NEONATI"
Milano, 20 novembre 2001 - Oggi, dopo vent'anni dall'inizio della pandemia da
Hiv, il Sudafrica, con più di quattro milioni di persone sieropositive, è lo
Stato con il più alto tasso di incidenza di persone con Hiv. Le cifre più
allarmanti riguardano le donne e i loro bambini, considerando che la
trasmissione materno-fetale rappresenta oggi in questa zona una, se non la
principale, via di trasmissione del virus (a differenza dei paesi del primo
mondo dove grazie all'uso dei farmaci e del taglio cesareo la possibilità di
trasmettere l'infezione da madre a figlio è inferiore al 2%). In occasione della
Giornata Mondiale dell'Infanzia Lila vuole ricordare che aiutare le donne
sieropositive a partorire figli sani è oggi una priorità nella lotta all'Aids,
al fine di ridurre fortemente il tasso di infezione da Hiv in Sudafrica e di
salvare migliaia di vite umane. E' per questo che Lila si fa promotrice di un
progetto di intervento nelle aree più colpite dalla pandemia da Hiv. "Contagiamo
di vita i neonati" è un progetto di prevenzione che Lila realizza in
collaborazione con l'associazione sudafricana Tac (Treatment Action Campaign)
rivolto prevalentemente alle donne sieropositive in gravidanza e ai loro
bambini. Il progetto ha tra i suoi obiettivi principali il sostegno dei servizi
sociali e sanitari già esistenti destinati alle donne e alle famiglie, la
promozione di campagne preventive ed informative rivolte alla popolazione
femminile ed ai ragazzi nelle scuole e la realizzazione di corsi formativi per
gli operatori sanitari locali. Lila, però, per realizzare questo progetto ha
bisogno di tutti, perché solo attraverso le donazioni di privati ed aziende,
potrà realizzare le sue attività e cercare di arginare la pandemia da Hiv in
Sudafrica. per sostenere il progetto: c/c n. 21835/1 presso Agenzia n. 129 di
Milano della Cariplo Spa intestato a: Lega Italiana per la lotta contro l'Aids
Onlus - Prevenzione Aids in Sudafrica (Abi: 06070 CAB 01629) Per informazioni: www.lila.it
EMSA CI REGALA IL PIACERE DI UN BUON FORMAGGIO SERVITO CON CLASSE!!!
Milano, 20 novembre 2001 - Con l'arrivo dei primi freddi, riusciamo ad
apprezzare al meglio gli intensi sapori che la natura ci offre in questo
periodo: funghi, castagne, polenta e formaggi stagionati. E' così piacevole alla
fine del pasto o come seconda portata assaporare un bel pezzo di formaggio,
delicato, saporito e ben stagionato che durante i mesi precedenti ha avuto il
tempo di acquisire il suo rinomato sapore. Emsa, che non lascia nulla al caso e
cura ogni aspetto della cucina, ci propone un oggetto molto utile, quasi
indispensabile: il portaformaggio. Per conservare e servire al meglio i nostri
formaggi, è importante riporli in un contenitore che mantenga intatte le sue
qualità, come freschezza e sapore. Il portaformaggio Emsa, composto da una base
in legno, in pregiato faggio massello, con il coperchio in plexiglass e il
pomello in acciaio, permette di conservare in modo sano e fresco gli alimenti,
senza dimenticare il buon gusto e la raffinatezza. Il design di questo oggetto è
curato e rifinito in ogni minimo dettaglio e viene proposto in diverse forme e
dimensioni: la versione rettangolare o rotonda, grande o media, dal diametro di
33 o 21 cm. Viene così soddisfatta ogni esigenza: per i single che ne consumano
una quantità inferiore viene proposta la campana più piccola, mentre per le
famiglie l'ideale è la versione rotonda grande, con una capienza più elevata.
Come vuole la migliore tradizione culinaria italiana, per concludere degnamente
i pasti e assaporare i profumi più intensi che attraversano tutta la penisola, è
consigliato mangiare un pezzetto di formaggio che ci farà sentire .... sazi e
soddisfatti!!! Disponibile presso i migliori negozi di casalinghi. Prezzi
indicativi: rettangolare £.57.800; rotondo 21 cm £.54.800; rotondo 33 cm
£.70.000.
WIND RIVER AUTOMOTIVE & INDUSTRIAL
Milano, 20 novembre 2001 - I sistemi elettronici per applicazioni industriali e
automobilistiche rappresenta un settore di mercato molto ricco e in continua
espansione. Secondo il report Strategy Analyst Market raggiungerà i 91,4
miliardi di dollari entro il 2002. Per il prossimo decennio, però, si prevede un
periodo particolarmente impegnativo: produttori e fornitori automobilistici,
infatti, si troveranno a dover affrontare norme ambientali più rigide, maggiore
competizione globale, richieste crescenti di tecnologia da parte dei clienti,
mancanza di capitale e manodopera qualificata e maggiori pressioni per il time
to market. Oggi, automobili, furgoni e camion si stanno rapidamente trasformando
in qualcosa di più di semplici mezzi di trasporto. A bordo autoveicolo sono
infatti presenti optional quali: climatizzatore, riscaldamento e raffreddamento
sedili, così come sistemi di infotainment tra cui lettori Dvd, bussole
elettroniche e sistemi di navigazione. Sempre nell'abitacolo della vettura, non
mancano innovative tecnologie aerospaziali, con display heads-up e sistemi di
visione notturna, che si stanno affermando come prodotti consumer. Anche le
innovazioni "under the hood" (sotto il cofano) sono sempre più sofisticate. Le
automobili più all'avanguardia arrivano infatti ad essere dotate di oltre 80
microprocessori che realizzano funzioni quali: controllo motore, controllo
velocità, controllo trazione, ABS e sistemi anti-collisione. Un'altra area in
forte sviluppo riguarda i sistemi telematici, che incorporano il sistema di
navigazione satellitare (Gps), il riconoscimento vocale, i telefoni cellulari
integrati e anche connessioni wireless a Internet per ricevere le informazioni
sul traffico e altri servizi a valore aggiunto. Qualsiasi sistema posto
all'interno dell'autoveicolo, sia nel motore che nell'abitacolo, richiede
un'elevata competenza nello sviluppo dei sistemi embedded e necessita di gateway
anche complessi per sistemi informativi, che ne garantiscano l'integrazione e
l'accesso alla rete. La diminuzione del costo del silicio ha portato alla
produzione di un maggior numero di sensori con più sofisticati algoritmi di
controllo. I componenti meccanici, inoltre, sono sostituiti da sistemi
elettromeccanici dotati di componenti software. I produttori di automobili,
infine, devono continuamente aggiungere funzionalità cercando di mantenere un
rapporto qualità-prezzo competitivo. Per risolvere questi problemi, molti
produttori e fornitori automobilistici impiegano soluzioni complete per lo
sviluppo software al fine di costruire e integrare i sistemi elettronici nelle
automobili. La business unit Automotive and Industrial di Wind River offre la
soluzione più completa per il mercato automobilistico. Dall'unità di controllo
embedded e dai gateway di accesso alla rete di bordo, ai dispositivi telematici
e di infotainment, Wind River fornisce la tecnologia necessaria alla
realizzazione della vera macchina infotelematica.
SEP POLLUTION, LE TECNOLOGIE AMBIENTALI APRONO ALL'IMPRESA E ALL'ENERGIA.
Milano, 20 novembre 2001 - Forte dei "fondamentali" di 658 espositori su 80mila
metri quadrati e 20.500 visitatori professionali nella precedente edizione 2000,
Sep pollution conferma nel 2002 la propria leadership nel settore delle
tecnologie ambientali. Il "cuore" tradizionale delle tecnologie e dei servizi
anti-inquinamento - acqua, aria, smaltimento rifiuti -, vedrà l'impegno
tradizionale svolto per i servizi pubblici affiancato da una forte spinta sulle
tecnologie per la certificazione ambientale delle imprese, sviluppato in accordo
con Confindustria, imprese che guarderanno nei prossimi anni sempre più alla
produzione ecocompatibile come fattore di competitività. L'altro grande ambito
che si aggiunge a Sep è quello dell'energia tradizionale ed alternativa nel
nuovo mercato libero, con Energy, un ambito fieristicamente in allargamento - in
parallelo all'ampliamento del mercato libero - che ha già dato buoni risultati
nella prima edizione del 2001. Infine Sep pollution apre un dialogo anche con il
grande pubblico attraverso VerdeBlù, l'ambito dell'ambiente aperto ai cittadini
- ma rigidamente separato dalla parte professionale - che ha già esordito nel
2001. A Sep pollution, si affiancheranno quindi nel 2002 altri quattro aree
espositive e congressuali. Questa l'articolazione nel quartiere fieristico e i
nomi più importanti che hanno già confermato la loro presenza: Sep, Salone
internazionale servizi pubblici e antinquinamento. Occuperà i padiglioni 5, 7 e
8. Nei nuovi padiglioni 7 ed 8 le aziende di cassonetti (Lander, Elbi,
Jcoplastic, Spider, Mattiussi, Morteo Container e la spagnola Contenur, presente
direttamente a Sep pollution), compattatori e scarrabili (Geesink, Novarini,
Autobren, Carghi, Bte, Tam, Salvato), spurghisti (Cappellotto, Jurop, Vendrame,
Longo). Al padiglione 5 le aziende di trattamento aria, acqua e suolo (Depuracque,
Pieralisi, Depur padana acque, Bm tecnologie industriali, Ambiente, Sanambiente,
Gioeco), in cui saranno presenti anche i servizi delle municipalizzate (Aps,
Amav, Bra servizi). In quest'ambito va segnalata la presenza collettiva di
aziende (Ladurner, Zingerle Metal, Wolf-Tankschutz) di questo settore dell'Alto
Adige, in un grande padiglione di 400 mq coordinato dalla Camera di Commercio di
Bolzano. Compost, salone del riciclaggio e del compostaggio. Occuperà i
padiglioni 1, 3 e 4 con aziende di riciclaggio (Trevisan, Guidetti, Tecnologie
per l'ambiente, Ormic, Zagib, Sira) e compostaggio (Ecostar, Cesaro,
Greentechnik, Camoter, Orsi, Willibald). Confermate anche le prove dimostrative
di compostaggio all'impianto del Consorzio "Tergola" di Vigonza, alle porte di
Padova, che si terranno venerdì 22 marzo, dalle 14 alle 18. Energy, Salone
dell'energia tradizionale ed alternativa, mostra del gas metano. Il padiglione
11 raccoglierà l'offerta delle maggiori imprese costruttrici di tecnologia per
le energie alternative e la cogenerazione e delle aziende distributrici di
energia elettrica e gas, ambito quest'ultimo organizzato in collaborazione con
Atig/associazione tecnici italiani del gas. Dopo l'esito positivo della prima
edizione tenutasi quest'anno, con 50 espositori presenti, PadovaFiere ripropone
in Sep pollution Energy, il primo settore fieristico in Italia dedicato
all'energia e ai servizi nell'era della liberalizzazione, un ambito che offre
con un panorama esauriente sull'energia tradizionale, alternativa e pulita.
City, Salone del traffico, mobilità ed arredo urbano, al padiglione 14 metterà
in mostra aziende di questo settore che hanno contatti con le tecnologie
ambientali ed antinquinamento. Verdeblu, Mostra di enti, associazioni, consorzi
e istituzioni ambientali. Al padiglione 15 l'ambito di Sep pollution che
raccoglierà il lavoro e le istanze delle associazioni ambientali e delle realtà
professionali che dialogano anche con il grande pubblico. Nella prima edizione
del 2001 ha visto la presenza di 2mila visitatori. L'accesso a questo
padiglione, come la contabilizzazione degli ingressi, sarà separato dal resto
della mostra: il pubblico non potrà entrare nell'ambito professionale, dove i
contatti - come sempre a Sep pollution - saranno rigidamente tra operatori; gli
operatori professionali potranno invece liberamente entrare a VerdeBlù. Un
ulteriore elemento che Sep pollution mette a disposizione di espositori e
visitatori è il nuovo quartiere fiera di Padova. Sep pollution sarà infatti la
prima manifestazione ad avere a disposizione i 18mila metri quadrati lordi in
più dei due nuovi padiglioni dell'Ampliamento est di PadovaFiere: ai 10mila
metri quadrati lordi del padiglione 7, inaugurato lo scorso settembre con
Flormart/Miflor, si affiancheranno gli 8mila metri quadrati del suo "gemello",
il padiglione 8. I due nuovi padiglioni metteranno a disposizione di PadovaFiere
il 40% di spazio espositivo in più, portando la superficie del quartiere da
45mila a 65mila metri quadrati (da 23 a 33mila metri quadrati netti) e saranno
dotato di parcheggi sotterranei per 700 auto. L'investimento complessivo di
PadovaFiere sul quartiere, per i nuovi padiglioni e parcheggi, sarà di 60
miliardi. PadovaFiere ha messo a punto per Sep Pollution una campagna di
promozione estera con un investimento complessivo di quasi 500 milioni. Per
l'acquisizione di espositori si svolge principalmente in Spagna, Francia e
Germania, anche grazie alla partecipazione di Sep pollution alle fiere di
settore di Duesseldorf, Berlino e Parigi. Per i visitatori il target è più
ampio, e si svolge sia con l'invio di materiale ad un mailing mirato, sia con
una campagna pubblicitaria e redazionale, anche in collaborazione con le testate
dell'European Environmental Press (che terrà a Sep la sua assemblea annuale),
programmata per fine novembre e dicembre 2001 e gennaio 2002. Interessate alla
campagna promozionale sono riviste di settore di 14 Paesi europei: Portogallo,
Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Germania, Danimarca,
Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Polonia. A Sep pollution è inoltre
programmato l'arrivo di delegazioni di operatori da Polonia, Ungheria,
Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Slovenia.
L'HOMETECH BERLIN SI PREPARA AD AVERE SUCCESSO FIN DALLA PRIMA EDIZIONE LA
NUOVA PIATTAFORMA DELL'INDUSTRIA INTERNAZIONALE DEGLI ELETTRODOMESTICI VIENE
ACCOLTA MOLTO POSITIVAMENTE DAL SETTORE
Milano, 20 novembre 2001 - La nuova piattaforma dell'industria internazionale
degli elettrodomestici si prepara ad avere successo fin dalla prima edizione.
Oltre 550 espositori di 40 Paesi hanno già scelto di partecipare all'HomeTech
Berlin 2002 (dal 27 febbraio al 3 marzo). Le richieste continuano a pervenire
anche dopo la scadenza del termine ufficiale per le iscrizioni e, solo a tre
mesi prima dell'inaugurazione del salone sono già occupati oltre 120.000 metri
quadri di superficie espositiva, con circa il 75% di espositori internazionali.
I produttori di grandi e piccoli elettrodomestici, componenti e cucine
presenteranno i loro prodotti e innovazioni nei padiglioni del Quartiere
Fieristico di Berlino . Nel settore dei grandi elettrodomestici, in particolare,
la quota di mercato che sarà presente qui non era mai stata raggiunta da molti
anni in nessun'altra fiera settoriale. Il dottor Christian Göke, amministratore
della Messe Berlin ha sottolineato: "Si sono iscritte in brevissimo tempo un
gran numero di ditte molto famose." Questa circostanza merita un apprezzamento
particolare tenuto conto della difficile situazione attuale. Sono già iscritti i
seguenti membri dell'Associazione dei produttori europei di elettrodomestici (Ceced):
Bosch e Siemens Hausgeräte GmbH, Candy Elettrodomestici Srl, Fagor
Electrodomésticos S. Coop., Gorenje d.d, Liebherr-Hausgeräte GmbH, Merloni
Elettrodomestici Srl e Whirlpool Europe Srl. A differenza delle fiere settoriali
tradizionali, a HomeTech Berlin non sarà al centro dell'attenzione la classica
presentazione dei prodotti. La nuova piattaforma del settore sarà un grande
avvenimento anche per il pubblico e i media, che contribuirà ad accrescere il
riconoscimento sul piano emotivo di prodotti e marchi del settore da parte dei
consumatori. Il motto "HomeTech for a Good Life" si rispecchia in cinque aspetti
della vita quotidiana, che formeranno il filo conduttore del salone: Benessere,
Alimentazione sana e consapevole, Coscienza ecologica, Lifestyle/design
innovativo e Automazione nelle case. Si comunicherà in svariati modi sul piano
razionale ed emotivo quali saranno gli effetti positivi per la nostra vita
quotidiana di sviluppi e innovazioni nel settore internazionale degli
elettrodomestici, non solo negli stand degli espositori, ma soprattutto in
quattro parchi tematici, nel Mondo delle Informazioni e su diversi palcoscenici
con varie manifestazioni. A HomeTech Berlin verranno affrontate in quattro
padiglioni diverse questioni relative al nostro futuro: Cosa mangeremo domani?
Come vivremo domani? Cosa renderà più facile la nostra vita? Come utilizzeremo
le nostre risorse energetiche? In circa 200 metri quadri per ciascun tema
verranno creati degli spazi di comunicazione visiva, acustica e sensoriale che
formeranno un simbolo delle quattro pareti di casa nostra. Gli obiettivi
saranno: Fascino, Ispirazione, Visioni e Identificazione personale. I padiglioni
verranno arredati da imprese e personalità di chiara fama internazionale. Nel
Mondo delle Informazioni gli espositori avranno l'occasione di presentare agli
operatori specializzati e ai privati le loro realizzazioni sul tema
dell'automazione nella casa. I Fabbricanti di Cucine e i Produttori di
Elettrodomestici si presenteranno insieme a HomeTech Berlin, il che costituisce
uno degli elementi fondamentali dell'idea alla base di questo salone. La cucina
verrà messa in scena nel padiglione 3.2 come spazio in cui vivere ed emozionarsi
sempre naturalmente nell¹ottica delle "Sinergie al lavoro". Al centro
dell'attenzione sarà il bar più lungo d'Europa, un centro di comunicazione che
inviterà a fare una sosta, discutere e sentirsi bene. Inoltre ci sarà nel
padiglione un palcoscenico a disposizione degli espositori per presentare show
di cuochi, prodotti e conferenze stampa. HomeTech Berlin offre con il Centro
degli Operatori Professionali Internazionali (Ifc) nel padiglione 6.1 moltissime
informazioni e servizi agli operatori professionali registrati attivi nel
commercio, artigianato, industria e associazioni di categoria. Questo centro
aiuterà i visitatori a orientarsi all'HomeTech e a strutturare in modo
efficiente la loro visita al salone. A partire dalle ore 9 gli operatori
professionali potranno godersi una "colazione di navigazione", con cui si vuole
metterli in forma prima di visitare il salone. Lo spuntino sarà accompagnato da
brevi relazioni sulle tendenze del settore, del mercato e dei consumatori e
sulle innovazioni nei sistemi, nelle applicazioni e nei prodotti. Durante tutte
le giornate fieristiche la Zona Incontri sarà a disposizione per studiare
individualmente le attività preparatorie e successive al salone o per
incontrarsi e continuare i colloqui avviati. La cosiddetta happy hour farà
concludere gradevolmente la giornata con un programma d'intrattenimento
specializzato. Il 28 febbraio si svolgerà per tutta la giornata al Centro
Operatori Professionali Internazionali un congresso sugli accessori e i
componenti, che ha l'obiettivo di informare gli acquirenti e gli addetti allo
sviluppo di nuovi prodotti sullo stato della tecnica, le tendenze attuali e
altri temi del settore. Il Centro del Commercio Specializzato, che fa parte
anch'esso dell'Ifc, avrà il sostegno organizzativo dell'Associazione tedesca
della Tecnica del Commercio al Dettaglio (Bvt). In questo modo l'associazione
vuole "dare il suo contributo in modo che la visita a Berlino si riveli
fruttuosa per i rivenditori specializzati", ha spiegato Willy Fischel,
amministratore della BVT. "Nella nostra funzione di fornitori di servizi abbiamo
il compito di essere là dove sono le ditte che fanno parte della nostra
associazione." L'idea onnicomprensiva di HomeTech si rivolge alla grande
industria, alle piccole e medie imprese ai visitatori professionali ed ai
consumatori. HomeTech Berlin offre un punto d'incontro ideale per relazioni
commerciali internazionali, in particolare sullo sfondo dei mercati dinamici che
si stanno aprendo nell'Europa centrale e orientale. Anche il Centro di
Collegamento Est-Ovest all'interno del Centro degli Operatori Professionali a
HomeTech Berlin serve a questo scopo. In quella sede verranno avviati contatti
commerciali tra gli espositori e gli operatori professionali provenienti
dall'Europa Centrale e Orientale. In questo modo, per esempio, gli specialisti
per l'import e l'export potranno avere uno scambio d'idee sulle condizioni
giuridiche, le vie di distribuzione e le questioni relative ai finanziamenti.
HomeTech Berlin é organizzata dalla Messe Berlin GmbH in cooperazione con
l'Associazione dei produttori europei di elettrodomestici (Ceced). Infolink:
www.hometech-berlin.de
FILO (YARNS • FIBRES • TEXTILE DESIGN • FINISHING) SFIDA LA CRISI
Milano, 20 novembre 2001 - Si è da poco chiusa la 16ª edizione di FILO,(7 • 8 •
9 novembre 2001 Villa Erba • Cernobbio (Como)) il salone semestrale dedicato a
filati, fibre, disegno tessile e nobilitazione per tessitura ortogonale e
circolare organizzato da Biella Intraprendere.Filo "ha tenuto", in
controcorrente rispetto ad altre fiere della stagione. I novantotto stand degli
espositori, provenienti da 9 paesi europei, sono stati visitati da 3311
operatori. Gli organizzatori giudicano questa lieve diminuzione del 7% (rispetto
ai 3560 visitatori dell'edizione del novembre 2000) come un dato positivo in
quanto il periodo era davvero sfavorevole, non solo per l'andamento dei mercati,
ma anche per il drastico taglio nei voli aerei e le gravi emergenze nella
viabilità che hanno colpito la zona di Como nei giorni del salone. I visitatori
provenivano da ben 45 paesi del mondo: sette in più di un anno fa. In crescita i
visitatori provenienti dai paesi dell'Est: citiamo Albania, Bulgaria, Lituania,
Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia; dai paesi arabi come Algeria,
Egitto, Turchia; dai paesi nordeuropei: Danimarca, Norvegia, Olanda, Svizzera;
dall'Estremo oriente: Giappone, Malesia, Tailandia; dall'Oceania: Nuova Zelanda;
dal Sudamerica: Perù, Venezuela e Uruguay. Nuovi sbocchi e fatturati in
crescita. I numeri, se mostrano l'inevitabile disagio in cui attualmente versano
i mercati, fanno presagire nuovi sbocchi per le filature europee. Secondo gli
espositori, inoltre, gli operatori intervenuti hanno molto apprezzato la
validità merceologica del salone, l'alta qualità delle collezioni esposte,
l'inestimabile patrimonio culturale e industriale di aziende espositrici solide,
che affrontano questa crisi con volontà di rinnovamento e diversificazione o
addirittura prevedono un aumento di fatturato negli anni 2001 e 2002. I Ritratti
di Filofuture. Filofuture, l'area riservata alle proposte di sviluppo prodotto
intitolata Ritratti e dedicata al tema del corpo e delle sue decorazioni, ha
incontrato unanime apprezzamento da parte di espositori e visitatori svolgendo
pienamente la funzione di vetrina e catalogo tattile delle collezioni esposte.
Si è dimostrata infine una fonte esauriente di ispirazione e stimolo per gli
acquirenti. La 17ª edizione di Filo. In sintonia con le altre fiere del settore
tessile, a partire dal prossimo anno Filo si adegua al nuovo calendario
internazionale e anticipa le proprie date. Presenterà sempre a Villa Erba: il
20-21-22 marzo 2002 la Collezione Autunno-Inverno 2003-2004; il 23-24-25 ottobre
2002 la Collezione Primavera-Estate 2004.
AL CUORE DELLA FRUTTA IL MONDO DELL'ORTOFRUTTA SI INCONTRA A MILANO IL 20
NOVEMBRE PER FARE IL PUNTO SUI SISTEMI INNOVATIVI DI CONTROLLO QUALITÀ PER LA
FRUTTA
Milano, 20 novembre 2001 - L'innovazione al servizio della qualità e della
sicurezza dei prodotti ortofrutticoli, per soddisfare consumatori sempre più
esigenti, che richiedono una qualità della frutta elevata e riconoscibile. Di
questo si parlerà il 20 novembre 2001, ore 16.30 all'Hotel Four Seasons, via
Gesù 8, Milano nella Tavola Rotonda "Al cuore della frutta ", promossa da Sacmi
Imola in collaborazione con Mark Up L'incontro, che vedrà riunito tutto il
settore dell'ortofrutta, istituzioni, associazioni di settore, produzione e
moderna distribuzione, sarà l'occasione per presentare i risultati dopo le prime
esperienze di utilizzo di un innovativo sistema di controllo qualità interna
della frutta. Il sistema F5, messo a punto da Sacmi, permette di misurare, su
tutti i tipi di frutta e in maniera non distruttiva, l'insieme dei parametri che
determinano la qualità della frutta, dalla dolcezza al grado di maturazione. La
macchina consente quindi di selezionare ogni singolo frutto in base alle sue
caratteristiche e di inserirlo in categorie qualitative differenti, permettendo
alla produzione e alla distribuzione di segmentare la propria offerta e al
consumatore di acquistare con sicurezza i prodotti della qualità prescelta.
All'incontro saranno presenti Eugenio Del Toma, Primario Emerito Azienda
Ospedaliera Forlanini S. Camillo e Daniele Tirelli, Vice Presidente AC Nielsen
Italia. Alla Tavola Rotonda, coordinata da Luigi Rubinelli, direttore
responsabile di Mark Up, interverranno Franco Albertini, Direttore generale
Generalfruit, Paolo Bruni, Presidente Conerpo, Claudio Gamberini, Responsabile
Ortofrutta Conad Italia, Carlo Rienzi, Presidente Codacons, Bob Hilborn,
Technical Senior Manager Sainsbury's Supermarket Ltd, Guido Tampieri, Assessore
all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, un rappresentante del Ministero
per le Politiche Agricole e il Direttore Sistemi Nir Sacmi Imola, Roberto
Marcheselli.
ZUCCHERO FIRMA IL SUO NUOVO LIBRO AL MONDADORI MULTICENTER
Milano, 20 novembre 2001 - Appuntamento mercoledì 21 novembre alle ore 18.00
all'ex Officina Borletti ora Mondadori Multicenter di Via Marghera 28 a Milano-
spazio tecnologico e culturale dell'avanguardia metropolitana - per incontrare
uno dei protagonisti della musica soul italiana. Zucchero, infatti, presenterà
la sua nuova creazione "Musica per Viole &...Altri Organi D'Amore" e sarà a
disposizione del pubblico per firmare autografi. Questa volta non si parla di
cd, ma si tratta di un racconto, anzi una vera e propria biografia musicale
composta da 280 pagine a colori in cui i pensieri e i ricordi di una delle voci
più autorevoli del panorama musicale italiano si alternano ad aforismi, spartiti
e note che simboleggiano l'intera vita professionale dell'artista. Mondadori
Multicenter Via Marghera, 28 a Milano Mercoledì 21 novembre alle ore 18.00
Zucchero incontra il pubblico
GIUSEPPE MARELLO SANTO: UN MESE DI APPUNTAMENTI
Milano, 20 novembre 2001 - Il prossimo 25 novembre, in piazza San Pietro, Papa
Giovanni Paolo II proclamerà "Santo" il beato Giuseppe Marello, vescovo di Acqui
e fondatore della congregazione religiosa degli Oblati di San Giuseppe. Sarà un
momento di gioia per migliaia di devoti sparsi in tutto il mondo, che
cercheranno di rendere solenne l'evento con una serie di occasioni di festa, di
riflessione e di preghiera. Sono numerose infatti le celebrazioni previste per
questo mese marelliano. Le più importanti, naturalmente, saranno quelle in
programma a Roma nei giorni della canonizzazione, aperta dalla grande veglia del
sabato sera in Aula Nervi, con lo spettacolo musicale del Gen-Rosso. Domenica 25
invece, la vera e propria cerimonia di canonizzazione, seguita dall'Angelus del
Papa in piazza San Pietro. Infine, lunedì mattina, il Santo Padre concederà
udienza a tutti i devoti di Giuseppe Marello in Aula Paolo VI. Nel fine
settimana successivo, le celebrazioni si sposteranno nelle zone più care al
fondatore degli Oblati di San Giuseppe, con un vero e proprio Pellegrinaggio
Marelliano, che toccherà tutti i luoghi simbolo della vita e dell'opera del
nuovo santo. Da Savona, località in cui il Marello fu più volte pellegrino e in
cui morì, ad Acqui, dove divenne vescovo, fino ad Asti, città in cui fondò la
congregazione e dove è possibile pregare sulla sua tomba. Numerose altre
manifestazioni sono poi in programma nei tanti luoghi in cui San Giuseppe
Marello e gli Oblati di San Giuseppe hanno prestato la loro opera. Da San
Martino Alfieri, luogo molto caro al Santo, a Barletta, Nuoro, Imperia e altre
località in cui gli Oblati mettono in pratica gli insegnamenti del loro
fondatore. Programma delle Celebrazioni in Roma - Sabato 24 novembre: ore 16.30
? 17.30: Incontro di preghiera multilingue nella Parrocchia di San Giuseppe
all'Aurelio, via Boccea 364. ore 20 - 22 in Aula Paolo VI: Veglia Marelliana con
spettacolo del Gen-Rosso (accesso alla sala dalle 19 alle 19,45). Lo spettacolo
dei Gen è aperto alla Città di Roma. Serve il pass. Domenica 25 novembre: Ore
7.30-9: possibilità di entrare Basilica (non ci sono reparti riservati ma serve
il biglietto) 9.30 ? 12.00: Celebrazione della canonizzazione in Basilica +
Angelus del Papa in piazza San Pietro. Lunedì 26 novembre: Ore 8.30 - 10:
Basilica di San Pietro: Concelebrazione di ringraziamento Ore 12: udienza dal
Santo Padre in Aula Paolo VI. L'ingresso è consentito dalle 9.30. Programma del
Pellegrinaggio Marelliano - Giovedì 29 novembre: Ore 20.30 : Serata culturale al
Centro culturale San Secondo di Asti, con la presentazione alla città del Santo,
attraverso le opere che parlano di lui e presentazione dei tre nuovi libri editi
da San Paolo sulla vita del Marello. Venerdì 30 novembre: Ore 15.30 : visita
alle stanze di Pio VII nell'episcopio di Savona, dove morì San Giuseppe Marello
il 30 maggio 1895 Ore 17.30 a Savona-Santuario N.S. della Misericordia:
concelebrazione nel Santuario dove Giuseppe Marello fu ripetutamente pellegrino
e dove celebrò l'ultima Messa il 27 maggio 1895. Sabato 1 dicembre: Mattina:
possibilità di visita ai luoghi Marelliani: Asti ? San Martino Alfieri ? Torino.
Ore 16.30-17.30: Acqui: accoglienza dei pellegrini, visita alla Città e
all'Episcopio. Ore 18.00: concelebrazione nel Duomo di Acqui presieduta da S.E.
Mons. Pier Giorgio Micchiardi, Vescovo di Acqui. Offerta alla Diocesi di un
artistico reliquiario con una reliquia insigne. Possibilità di visita ad alcuni
locali dell'Episcopio di Acqui e incontro col Vescovo nel salone del Seminario.
Domenica 2 dicembre: Ore 9.30: Asti-Santuario di San Giuseppe: breve incontro di
preghiera presso la tomba di San Giuseppe Marello. Ore 10: partenza della
processione dal Santuario di San Giuseppe per la Cattedrale e concelebrazione
presieduta da S.E. Mons.Francesco Ravinale, Vescovo di Asti. Altre
manifestazioni - Mercoledì 21 novembre: A Nuoro, Festa di N.S. delle Grazie, nel
Santuario, officiata dagli oblati di San Giuseppe. Avrà un tono tutto marelliano,
nell'imminenza della canonizzazione del Beato Giuseppe Marello, grande devoto di
Maria SS. Sabato 8 dicembre: Ore 20,00: Festa in onore del nuovo Santo a
Barletta, presso il Santuario di Nostra Signora dello Sterpeto per la Provincia
Santa Famiglia. Messa presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Battista
Pichierri, Vescovo di Trani-Bisceglie-Barletta. Domenica 9 dicembre: Festa in
onore del nuovo Santo a San Martino Alfieri, suo paese, con Santa Messa
presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Francesco Ravinale, Vescovo di Asti.
ASSOCIAZIONE MUSICA RARA E RUBELLI PROTAGONISTI DEGLI EVENTI PROPOSTI QUEST'ANNO
DA "ASSOCIAZIONE BOTTEGHE DI S. AMBROGIO".
Milano, 20 novembre 2001 - Fedele allo spirito che l'ha vista nascere e
crescere, l'"Associazione Botteghe di S. Ambrogio" si fa promotrice di
un'iniziativa culturale, densa di fascino e tradizione, per il rilancio di una
delle zone storiche fra le più belle di Milano: il quartiere di S. Ambrogio. Due
le iniziative previste per quest'anno: un concerto di musica classica e
un'esposizione di tessuti preziosi. Il concerto a inviti si terrà il 22 novembre
2001 alle ore 21.00, nella Basilica di S. Ambrogio, che inaugura così l'avvenuto
restauro dell'altare. L'Ensemble Musica Rara, che vanta la direzione del M°
Arnold Bosman, interpreterà musiche inedite di Giovanni Cristiano Bach. Sarà
possibile, per chiunque lo desideri, ritirare l'invito gratuito al concerto,
presso le 22 Botteghe facenti parte dell'Associazione, dal 15 al 22 novembre.
Presso l'Oratorio della Passione, adiacente la Basilica di S.Ambrogio, alle ore
17.00 verrà aperta al pubblico la mostra: " I tessuti di benozzo gozzoli nella
cavalcata dei magi" presentata da Rubelli, storico produttore di tessuti
d'arredamento. L'esposizione proseguirà sino al 5 dicembre. Per l'occasione
l'Associazione ha realizzato la guida Milano Cultura & Shopping con notizie
relative alla storia del quartiere, la piantina delle vie, l'ubicazione precisa
delle varie botteghe e indicazioni sulle loro peculiarità. Main Sponsor
dell'evento è Banca Akros, che ha accolto con entusiasmo l'iniziativa culturale
promossa dall'Associazione.
TORINO ESPOSIZIONI ARTISSIMA 2001 LA FIERA DEI RECORD
Torino, 20 novembre 2001 - Artissima chiude la sua ottava edizione all'insegna
dei record su tutti i fronti. Record di partecipazioni: 154 le gallerie presenti
a Torino (+ 15 % rispetto allo scorso anno) nella nuova sede di Torino
Esposzioni. 82 le gallerie straniere (+14% rispetto al 2000) provenienti da 15
paesi: una percentuale di presenze straniere del 54%. Record di pubblico:
Artissima ha raggiunto i 30.000 visitatori con un incremento del 20 % rispetto
al 2000. Record di presenze di grandi collezionisti internazionali, direttori e
curatori di musei: oltre 200 invitati nell'ambito del programma organizzato
dalla Fiera. Record di vendite in tutte le gallerie dalle più affermate alle
emergenti, dalle italiane alla straniere. Artissima è la prima Fiera a livello
internazionale a ottenere questo risultato dopo l'11 settembre. Un 'inversione
di tendenza significativa dopo i deludenti risultati di altre manifestazioni in
Europa e dopo la rinuncia di Basilea ad aprire Miami Basel e un segnale
importante per il mercato internazionale e per il mercato italiano. Record di
interesse tra i media: oltre 300 i giornalisti accreditati... Record di nuovi
linguaggi e tendenze da scoprire tra le gallerie partecipanti e nel settore
Present Future che ha visto l'artista giapponese Shizuka Yokomizo ricevere lo
speciale premio illycaffé. Record di collaborazione con la città e il
territorio: gli enti locali e le fondazioni bancarie, i collezionisti privati, i
musei, le fondazioni e le istituzioni artistiche, le gallerie, in una Torino
ricca di eventi e di proposte. Appuntamento con la nona edizione di Artissima
dal 14 al 17 novembre 2002
LA CURATRICE DELLA MOSTRA DI MANTOVA UN PAESE INCANTATO L'ITALIA DIPINTA DA
THOMAS JONES A COROT RICEVE LA LÉGION D'HONNEUR
Milano, 20 novembre 2001 - Anna Ottani Cavina, curatrice della mostra Un paese
incantato L'Italia dipinta da Thomas Jones a Corot, ha ricevuto lo scorso 8
novembre a Roma la decorazione di "Chavalier de la Légion d'honneur" durante una
cerimonia tenutasi nelle sale dell'Ambasciata di Francia, a Palazzo Farnese. Il
prestigioso riconoscimento di origine militare (ora nomina estesa ad altre
professioni civili) viene conferito nell'8% dei casi a chi opera nel settore
dell'arte e della letteratura. Le donne costituiscono il 10% del numero totale
degli insigniti. Tra i pochissimi letterati e storici italiani che hanno fino ad
ora ricevuto il premio vanno ricordati Giuliano Briganti, Umberto Eco, Federico
Zeri.
CONTRASTO FABBRICA EOS IL CERCHIO MAGICO DI MASSIMO SIRAGUSA
Milano, 20 novembre 2001 - Giovedì 29 Novembre alle ore 18,30 verrà inaugurata,
nello spazio Fabbrica Eos a Milano, la mostra di Massimo Siragusa Il Cerchio
Magico organizzata da Fabbrica Eos in collaborazione con Contrasto. Trentadue
straordinarie immagini a colori di grande formato (190X130 e 70X100) , una
mostra che rievoca tutta la magia, i colori, le atmosfere oniriche del circo,
luogo di suggestioni fantastiche e di mirabolanti imprese. Il circo, spazio
sospeso, tendoni, terra battuta e segatura, lustrini e biacca, continua a
mantenere un fascino particolare. Nel circo tutto sembra possibile. Un¹atmosfera
unica di colori, suoni, odori, avvolge i personaggi che sembrano muoversi come
in un quadro di Chagall, interpretando e realizzando il sogno dell¹assenza di
gravità, di un movimento che è fatto di agilità e precisione, del coraggio di
riuscire a piegare le bestie feroci per realizzare giochi ed imprese improbabili
eppure incredibilmente vere. Massimo Siragusa ha lavorato sul circo seguendo sia
le grandi produzioni che i piccoli tendoni a conduzione familiare. Nella sua
ricerca, partendo pur sempre dal fotogiornalismo, ha cercato di recuperare
l¹atmosfera magica del sogno, usando un colore saturo e concentrandosi
soprattutto sul movimento e sulla luce. Un innovativo uso della macchina
fotografica, una pellicola ultrasensibile e una speciale predilezione per la
sperimentazione dei colori e delle forme, hanno permesso la realizzazione di
questa serie di immagini straordinarie dove un trapezista, un elefante, un
cavallo, sono stilizzati, evocati e trasformati nel loro stesso simbolo. Il
reportage di Siragusa sul circo ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra
cui il prestigioso World Press Photo 1999, per la categoria Arts. Ora è
finalmente godibile dal pubblico in questa mostra prodotta da Contrasto in
collaborazione con Canon Italia. Nel catalogo realizzato da Contrasto, il
regista Terry Gilliam racconta se stesso bambino, nel primo magico incontro con
il circo: "S..nel naso ho ancora gli odori degli animali: leoni, tigri, cavalli,
cani ed elefanti. Avverto ancora la loro presenza, che sapeva di giungla. Come
il tendone, anche gli animali erano essere selvatici che erano stati domati,
frenati, imbrigliati per le esigenze del circo. Le loro gabbie si trovavano
appena fuori dalla tenda dei mostri, e la loro vicinanza ci faceva sentire
quella specie di corrente elettrica vibrante che emana dalla natura selvaggia,
paurosa e pericolosa come più non si può. S Le fotografie di Massimo Siragusa
colgono fino in fondo la vera magia del circo perché lui ne preserva il
mistero". Milano, 30 Novembre 12 Gennaio 2002 Fabbrica Eos Piazza Baiamonti,
2- Milano orario: tutti i giorni dalle 10.00-13.00/ 16.00-19.00 chiuso domenica
e lunedì per informazioni: tel.026596532
www.inforell.it/fabbricaeos Ingresso libero Mostra
promossa dal Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, Direzione dei Civici
Musei d'Arte e Monumenti, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona
Vicenza Belluno e Ancona, sostenuta da Regione Veneto e con la collaborazione di
Agsm.
ONORE ALLE ARMI LA COLLEZIONE DEL MUSEO DI CASTELVECCHIO VERONA, MUSEO DI
CASTELVECCHIO - SALA BOGGIAN, 1 DICEMBRE 2001- 7 APRILE 2002
Milano, 20 novembre 2001 - La Sua presenza, o quella di un Suo Collaboratore, è
particolarmente gradita L'onore delle armi è un riconoscimento che normalmente
si rende al vinto. Perché allora questo titolo? Qui lo sconfitto è rappresentato
dall'abbandono, quella condizione in cui cadono oggetti e reperti del passato
(in questo caso le armi), che per questa mostra si sono voluti richiamare
dall'oblio per farci raccontare la loro storia. Un viaggio all'indietro nel
tempo, ripercorrendo a ritroso i più recenti sette secoli di storia delle armi:
strumenti di difesa e di offesa, o semplicemente status symbol del potere,
spesso anche splendidi capolavori dell'arte della forgiatura o del cesello. E'
quanto propone, a conclusione di una più che decennale campagna di restauro (a
cura di Enrico Bertasi e Eliana Tovagliaro) sostenuta dalla Regione Veneto,
"L'onore delle armi. La collezione del Museo di Castelvecchio" che, dall'1
dicembre 2001 al 7 aprile 2002, è allestita in Sala Boggian a Verona. Una mostra
straordinaria e inattesa, per qualità e quantità dei pezzi che allinea, tutti
tratti dalle ricchissime (e sino a oggi in gran parte sconosciute) collezioni di
armi dal XIV al XX secolo dei Civici Musei veronesi. Di queste collezioni, solo
una piccola - anche se importantissima - parte risulta permanentemente esposta
sin dal 1989, quando nell'ambito del riordinato percorso di visita di
Castelvecchio Francesco Rossi selezionò ed espose - con allestimento di Arrigo
Rudi - una sequenza di magnifiche armi bianche: spade, corazze, pugnali, elmi e
alabarde di epoca medievale e moderna. Questa sezione permanente diviene oggi
una "introduzione" alla mostra allestita in sala Boggian, mostra che si allarga
idealmente allo stesso contenitore, il medievale Castelvecchio sorto come
possente "macchina" da difesa. La mostra, a cura di Paola Marini e Denise
Modonesi, presenta una selezione di 320 pezzi dei circa 500 tra armi da difesa,
armi bianche offensive e armi da fuoco militari e civili, conservate nei
depositi dei Civici Musei d'Arte di Verona. Si snoda, al termine
dell'esposizione museale permanente, come un percorso a ritroso nei luoghi della
memoria: dalle imprese coloniali del 1890 e del 1911 in Eritrea e Libia come
affermazione del giovane stato italiano alla prima guerra mondiale. Quindi,
all'indietro, si assiste al passaggio dagli stati preunitari all'unificazione
italiana compiutasi tra il 1859 e il 1870. Per giungere poi al periodo tra il
Cinquecento e Settecento, dominato a Verona dalla Serenissima, e all'epoca
scaligera, simboleggiata dalla statua equestre di Mastino II della Scala, che
incontriamo alla fine del percorso. La collezione racconta anche della storia
del Museo Civico, che si arricchì di materiali raccolti da coloro che in prima
persona parteciparono alle guerre per l'indipendenza, senza dimenticare il
nucleo di armi e memorie storiche che si coagulò al momento della istituzione
del Museo del Risorgimento nel 1938. La collezione è costituita principalmente
dai legati di Carlo e Alessandro Alessandri del 1896, di Virgilio Grossule del
1904, dei conti Da Prato del 1947 e del generale Alberto Pariani del 1960. Molti
i pezzi di eccezione, rari e singolari per foggia, materiali, lavorazione,
capaci di interessare anche i non addetti ai lavori. Come la spada della fine
del Cinquecento, il cui fornimento è stato ideato dal maestro spadaro Andrea
Ferara di Belluno. O la raffinata sequenza (tra le maggiori conservate in
Italia) di armi islamiche, tra cui eleganti scimitarre e un rarissimo pugnale a
cinque lame, e balcaniche, tra cui la serie di pistole con ricchi ornamenti in
argento e impugnature dette "a coda di topo". Dall'Africa proviene la collezione
di Virgilio Grossule, che lavorò tra il 1901 e il 1921 come medico tra le
popolazioni dell'ex Congo belga: oggetti di grande maestria sono il grande scudo
della tribù Azande in vimini intrecciati e il coltello cerimoniale o da
esecuzione della regione dell'Ubangi. Capolavoro di cesello è la carabina
svizzera arricchita da incisioni finissime ispirate alle vicende di Gugliemo
Tell, bella da vedersi come il curioso trombone feu de joie, strumento non di
guerra ma di festa, visto che veniva utilizzato nelle valli alpine per dare il
via, con i suoi colpi caricati a salve, alle grandi feste popolari. Inidonea al
combattimento per la curvatura troppo accentuata della lama è una lussuosa
sciabola appartenuta al generale Pianell, con la firma di Labruna e il
fornimento accuratamente inciso tanto da competere con la sciabola del re
Vittorio Emanuele II. Una citazione meritano anche i cosiddetti "falsi d'epoca"
come le copie di elmi rinascimentali che furono oggetto di un grande sforzo
artigiano (e commerciale) per gran parte dell'Ottocento, sulla spinta di un
preciso gusto decorativo. Armi o soggetti in arme compaiono spesso in ritratti e
dipinti e anche di questo dà conto, naturalmente per exempla, la grande mostra
di Castelvecchio in un itinerario visivo assai vario e stimolante progettato da
Alberto Erseghe. A completare la memoria di imprese che la storia ha tramandato
come epiche, vengono esposte medaglie, onorificenze, riconoscimenti (molti i
pezzi della seconda metà dell'Ottocento). Chiude idealmente la rassegna la
statua equestre di Mastino II della Scala, la cui celebre effigie marmorea,
finalmente giunta a Castelvecchio dove, come è noto, già si conserva quella del
suo predecessore Cangrande I della Scala, suggella un percorso espositivo
straordinariamente ricco di emozioni e memorie. "L'onore delle armi. la
collezione del museo di castelvecchio. ", Verona, Museo di Castelvecchio, 1
dicembre 2001 - 7 aprile 2002. Ingresso a Castelvecchio e alla mostra: intero
lire 8.000, euro 4,20; ridotto gruppi e studenti lire 6.000, euro 3,10; ridotto
anziani e ragazzi lire 5.000, euro 2,60; ridotto scolaresche lire 2000, euro 1.
Solo mostra: biglietto unico lire 4000, euro 2,10. Orario: tutti i giorni,
9.00-19.00, chiuso il lunedì. Mostra promossa dal Comune di Verona, Assessorato
alla Cultura, Direzione dei Civici Musei d'Arte e Monumenti, e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, sostenuta da Regione
Veneto e con la collaborazione di Agsm. A cura di Paola Marini e Denise Modonesi.
Allestimento: Alberto Erseghe. Catalogo Electa a cura di Denise Modonesi e
Gianrodolfo Rotasso con interventi di Denise Modonesi, Sergio Masini, Ettore
Napione, Gianrodolfo Rotasso, Cesare Calamandrei; schede di Camilla Bertoni,
Cesare Calamandrei, Franco Calabresi, Gianni Peretti, Linda Perini, Gianrodolfo
Rotasso, Arnaldo Turrichia Visite guidate gratuite: sabato pomeriggio, ore
17.30. Informazioni e prenotazioni: Stagehand tel. 045.8040431, fax 045.8000804,
Email
cristinapadovani@vr83.it
A BERGAMO L'UNICA TAPPA ITALIANA DELLA COLLEZIONE RAU 110 CAPOLAVORI SARANNO
ESPOSTI NELLA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELL'ACCADEMIA CARRARA DAL
31 GENNAIO AL 1° MAGGIO 2002
Milano, 20 novembre 2001 - Arriva a Bergamo, unica tappa italiana di un tour
mondiale che ha già toccato Parigi, Rotterdam, Colonia e Monaco, e che dopo la
città orobica proseguirà a Bogotà e Sidney, la collezione privata di Gustav Rau,
un medico pediatra nato in Germania nel 1922. Nelle sale della Galleria d'Arte
Moderna e Contemporanea si potranno ammirare 110 capolavori, selezionati dallo
stesso collezionista dalla sua intera raccolta che comprende 800 opere fra
sculture e dipinti. Gustav Rau proviene da una famiglia di ricchi industriali,
si laurea in Scienze Economiche ed inizia a lavorare nelle aziende paterne. La
sua carriera sembra definitivamente tracciata quando, all'improvviso, decide di
abbandonare tutto per diventare medico pediatra. Si laurea nel 1969 a 47 anni.
L'anno successivo il padre muore e lui, erede dell'immenso patrimonio familiare,
vende tutto e parte per l'Africa dove dedica la sua vita ai bambini, costruendo
e dirigendo ospedali, realizzando piantagioni e promuovendo azioni di alto
valore sociale. L'unica concessione a questa vita africana è rappresentata dai
viaggi a New York, Londra, Parigi per acquistare opere d'arte. Prende così forma
la sua collezione che copre un periodo che va dal XV al XX secolo. I 110 dipinti
esposti a Bergamo nella mostra La Collezione Rau. Sei secoli di grande pittura
europea - curata da Francesco Rossi e da Marc Restellini - hanno le firme di
prestigiosi maestri quali Beato Angelico, Vittore Crivelli, Guido Reni,
Canaletto, Bellotto, Tiepolo, El Greco, Cézanne, Manet, Degas, Renoir, Pissarro,
Sisley, Signac, Henry de Toulouse-Lautrec, Severini, Redon, Klimt, Bonnard,
Munch, Morandi. Gustav Rau, dopo un'esistenza dedicata totalmente alla causa
dell'infanzia sofferente, ha donato all'Unicef l'intera collezione di circa 800
opere. Una parte dei proventi delle mostre del tour mondiale è devoluta a favore
di progetti umanitari. In particolare, l'appuntamento di Bergamo contribuirà al
progetto Unicef in Zambia a beneficio dei bambini resi orfani dall'Aids.
Catalogo Skira. Per informazioni e prenotazioni Tel. 035218041 Fax 035240411
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