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5 DICEMBRE 2001
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LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA IL MEGLIO DELL'E-GOVERNMENT ED
ISTITUISCE UNA NUOVA COMPETIZIONE I SITI WEB DEI GOVERNI NAZIONALI DELL'UE
SONO IN GENERALE PIÙ UTILI ALLE AZIENDE CHE AI CITTADINI
Bruxelles, 5 dicembre 2001 - I siti web dei governi nazionali dell'UE
sono in generale più utili alle aziende che ai cittadini ed i servizi
offerti più evoluti sono quelli che riguardano il settore della "produzione
di entrate". Queste sono due delle conclusioni dell'indagine di benchmarking
svolta nel quadro del piano eEurope della Commissione europea, che sono
state comunicate in occasione della conferenza "e-Government: from policy to
practice" (e-Government: dalla politica alla prassi", tenutasi a Bruxelles
il 29 e 30 novembre. L'indagine è stata svolta su un campione
rappresentativo di 7.400 pagine web delle autorità locali, regionali e
nazionali degli Stati membri, prendendo in considerazione 20 servizi di base
offerti. Essa ha analizzato l'ampiezza del servizio disponibile, valutata a
livello elettronico ed interattivo, attribuendo punti percentuali in
proporzione alla qualità dei servizi. I risultati hanno dimostrato che
soltanto i paesi del Benelux dedicano uno sforzo considerevole ai servizi
rivolti ai cittadini, mentre gli altri Stati membri forniscono servizi di
migliore qualità alle aziende. I punteggi più alti sono stati ottenuti dai
servizi che producono entrate, quali il fisco, l'Iva ed i contributi
sociali. I punteggi più bassi sono stati attribuiti ai servizi di rilascio
di documenti, come i passaporti e le patenti di guida. I paesi che hanno
ottenuto un punteggio complessivamente alto sono la Danimarca, la Finlandia,
l'Irlanda, la Spagna, la Svezia ed il Regno Unito. Per promuovere ulteriori
miglioramenti in questo settore, il commissario europeo per la Società
dell'informazione e le Imprese Erkki Liikanen ha approfittato della
manifestazione per lanciare una nuova gara, mediante la quale verranno
attribuiti premi alle migliori evoluzioni dei siti web governativi. La prima
tornata di premi assegnati ha visto 60 servizi on line, che avevano
applicato tecnologie della società dell'informazione per migliorare la
qualità e l'accessibilità del servizio pubblico, ricevere la qualifica di "e-Government".
I premi intendono essere un mezzo efficace per porre in evidenza le migliori
prassi e ricompensare i nuovi sviluppi. La seconda tornata di premi verrà
attribuita nel corso della Presidenza danese, durante il secondo semestre
del 2002. Commentando tali riconoscimenti, il commissario Liikanen ha
sottolineato la loro importanza per i cittadini ed ha dichiarato: "L'e-Government
non riguarda le nuove tecnologie, bensì si riferisce ai mezzi di cui i
governi possono disporre per facilitare la vita dei cittadini e delle
aziende offrendo migliori servizi. Dobbiamo sempre ricordare che nella
prestazione dei servizi il ruolo dei governi è speciale. Poiché un governo
non sceglie i propri clienti, occorre garantire che tutti i cittadini
abbiano accesso a servizi migliori. Nessuno deve rimanerne escluso". Il 29
novembre si sono incontrati i ministri di 28 paesi, appartenenti all'Ue,
all'Efta ed ai paesi candidati. Essi hanno stilato una dichiarazione che
descrive i settori che richiedono principalmente attenzione:
l'incoraggiamento alla partecipazione, l'inclusività, il mutamento
organizzativo, nonché la fiducia e la sicurezza. I ministri hanno invitato
la Commissione ad effettuare gli appropriati investimenti nelle attività di
ricerca e sviluppo, per fornire un sostegno in tali settori, in particolare
nell'ambito del sesto programma quadro. La successiva valutazione dei
progressi conseguiti in questo campo sarà effettuata nel corso di una
conferenza sull'e-Government, che si terrà in Italia nel luglio 2003.
Intervenendo alla conferenza, alcuni ministri hanno messo in evidenza gli
effetti concreti che può avere l'e-Government. Sul sito nazionale del
governo francese, tra le dieci parole più cercate attraverso le funzioni di
ricerca, le due più utilizzate sono "salario minimo", secondo quanto afferma
il ministro francese per il Servizio civile e la Riforma amministrativa
Michel Sapin. Vivienne Jupp, direttrice dei servizi globali di e-Government
presso Accenture, ha sottolineato la necessità di generare una migliore
comunicazione con il pubblico. Ella ha affermato che l'esito di una
relazione di recente conclusa dimostrava che "esistono prove che il divario
tra i politici ed il pubblico si sta ampliando: i cittadini hanno l'esigenza
di essere informati e partecipi". Oltre a ciò, un documento non ancora
ufficiale pubblicato dalla Bbc indica che uno degli elementi di un prossimo
discorso, che il Presidente belga Guy Verhofstadt pronuncerà al Consiglio
europeo di Laeken, sarà appunto il fallimento dell'Unione europea nel tenere
il contatto con i propri cittadini. In un passo della bozza del testo si
sostiene che i cittadini europei hanno l'esigenza di avere maggiore
trasparenza ed efficienza e che sono troppe le misure che vengono applicate
senza la conoscenza da parte del pubblico o senza un controllo democratico.
UNA CONFERENZA FRANCESE ESAMINERÀ L'EUROPA E L'INNOVAZIONE PER LE PMI
Angers, 5 dicembre 2001 - La terza edizione della giornata "Rencontres
Innoveurope" si svolgerà il 23 gennaio 2002 ad Angers (Francia). La
manifestazione, ospitata dall'Institut des sciences et techniques de l'ingénieur
d'Angers, intende esaminare le questioni correlate con l'Europa e
l'innovazione per le piccole e medie imprese e per le piccole e medie
industrie della regione Pays de la Loire. Verrà analizzata la sempre
maggiore necessità per le piccole e medie imprese e industrie di guardare
oltre i confini regionali, al fine di ottenere finanziamenti dalla Comunità
europea, trovare partner e sviluppare nuovi settori d'attività. Avrà luogo
una serie di seminari dedicati a temi specifici come la tutela della
proprietà e l'intelligenza economica, seguiti da una tavola rotonda sulle
partnership tecnologiche, che riunirà, tra gli altri, i rappresentanti delle
aziende, dell'ufficio per l'innovazione del ministero dell'Industria e del
Centro relais d'innovazione Grand-Ouest. Il pomeriggio sarà dedicato ad
un'altra serie di workshop sul tema "Come avviare un piano aziendale" e ad
una presentazione di Cordis on line. Per informazioni : Miguel Battais Tel:
+33-6-64 18 88 34 E-mail:
battaism@hotmail.com Simon
Richir Tel: +33-2-41 22 65 42 E-mail:
richer@istia.univ-angers.fr
RESPONSABILITÀ "PENALE " DELLE IMPRESE SE NE È DISCUSSO IERI IN UN
CONVEGNO INTERNAZIONALE PRESENTATE DA KPMG LE LINEE GUIDA DI UN NUOVO
MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHIO DI SANZIONI
Milano, 5 dicembre 2001 -Kpmg, ha organizzato ieri un convegno
internazionale sul tema "Responsabilità penale delle persone giuridiche: i
modelli organizzativi e di gestione quale prevenzione del rischio penale" (D.Lgs.231101).
L'introduzione della cosiddetta responsabilità "penale" delle società
nell'ordinamento giuridico italiano, per effetto del D.Lgs. 231/2001
rappresenta una novità di rilievo nel panorama del diritto penale d'impresa
e pone imprenditori, amministratori e responsabili del governo aziendale di
fronte ad un nuovo rischio da valutare e gestire: il rischio penale. Dall'8
giugno 2001, data di emanazione del decreto legislativo, imprese, società e
associazioni (anche non in possesso della personalità giuridica) possono
essere chiamate sul banco degli imputati nel caso di illeciti commessi dai
propri dipendenti. Nel mirino finiscono i reati di corruzione, concussione e
frode ai danni dello Stato, qualora ne risulti un beneficio per
l'organizzazione. Il Pro£ Giorgio Sacerdoti Ordinario di Diritto
Internazionale all'Università Bocconi e Vice Presidente Comitato Ocse sulla
Corruzione, nel suo intervento ha sottolineato come "Il recepimento della
Convenzione Ocse tramite il D. Lgs 231101 pone importanti vincoli giuridici
alle imprese a tutela della integrità delle amministrazioni pubbliche e
della lealtà e correttezza della concorrenza. Il decreto, inoltre ha anche
un valore dissuasivo nel senso di consentire alle imprese di resistere a
richieste illecite invocando il divieto di pagare somme di denaro non
dovute". Nel sancire la responsabilità "penale" delle società il legislatore
italiano, sulla falsariga di quanto avviene nell'ordinamento giuridico
statunitense, esclude il reato qualora siano adottati ed implementati
efficacemente modelli di comportamento ed organizzativi atti a prevenire gli
illeciti. "La predisposizione di corretti modelli organizzativi è una delle
parti più critiche per l'attuazione del decreto 231101 sulle responsabilità
penali delle imprese- ha dichiarato Stefano Fortunato, Partner Kpmg,
Responsabile Forensic Accounting & Litigation Services-. Si tratta, infatti
di un elemento di novità, per il nostro ordinamento che richiederà alle
imprese una verifica puntuale e documentata dei modelli organizzativi
esistenti e l'identificazione dei punti deboli in modo da essere preparati
ad affrontare i nuovi rischi. In questa ottica vanno anche le linee guida
del modello organizzativo e di gestione suggerito da Kpmg che raccoglie
alcuni spunti di modelli stranieri integrandoli con aspetti gestionali e
organizzativi tipici del tessuto imprenditoriale del nostro paese". Durante
il convegno è stata infatti analizzata l'esperienza americana in particolare
i cosiddetti compliance program, ossia i codici comportamentali che
consentono alle società di prevenire i reati. Sono state presentate da R.H.
Girgenti , Kpmg New York, le sette regole per un effettivo modello
comportamentale nelle aziende: stabilire standard e procedure per tutti i
lavoratori, assegnare la responsabilità del controllo a figure specifiche di
riferimento, estrema attenzione nel delegare responsabilità, importanza
della comunicazione delle norme comportamentali all'interno dell'azienda,
attraverso corsi di formazione e pubblicazioni, controllare il rispetto dei
codici all'interno dell'azienda, applicare gli standard aziendali attraverso
meccanismi disciplinari appropriati e infine in caso di reato, prendere
provvedimenti e stabilire misure di prevenzione. Per Gianfranco Imperatori,
Chief Advisor Kpmg Corporate Finance "Il D./gs. 231101, può rappresentare un
esempio di "riformismo concreto " a supporto della competitività delle
imprese e dello sviluppo dell'intero sistema economico. Si tratta di una
norma che incoraggia fortemente l'efficienza, la trasparenza e il
miglioramento dei processi aziendali. Le Società di consulenza come Kpgm
possono esercitare un fondamentale ruolo di---mediazioneculturale", portando
nel nostro Paese l'esperienza delle legislazioni estere piu' avanzate e
supportando operativamente le imprese nell'implementazione di modelli
organizzativi di gestione innovativi e coprenti con le evoluzioni normative
LA SFIDA DELLE BIOTECNOLOGIE: RICERCA E BUSINESS
Milano, 5 dicembre 2001 - Le biotecnologie offrono una straordinaria
opportunità di sviluppo per l'industria biofarmaceutica e biomedica.
Scienziati ed esperti di caratura internazionale si sono confrontati su
questo tema a Milano ieri presso la sala Convegni di IntesaBci L'occasione è
stata la seconda edizione del workshop "Biotecnologie: dalla Scienza
all'Impresa" organizzato dalla società Marazzi Roncoli Zotti & Partners in
collaborazione con Nasdaq Europe, Robertson Stephens, Heller Ehrman e
Mattson Jack Group. Durante i lavori sono stati anticipati i risultati di
uno studio commissionato dalla Cee sul settore delle biotecnologie svolto su
scala europea. L'incontro prevedeva tre sessioni di lavoro, presiedute da
Michele Perini, Presidente di Assolombarda. La prima, dedicata alle
strategie di sostegno al settore, che ha visto la partecipazione della
Commissione Ricerca e Innovazione di Confindustria e di Assobiotec,
l'Associazione Nazionale delle Imprese di categoria. La seconda ha
affrontato le tematiche relative al collegamento tra il mondo della ricerca,
rappresentato dall'Istituto Mario Negri e dal Dipartimento di Biotecnologie
e Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, e le imprese
destinatarie dell'innovazione. Finlombarda, società finanziaria per lo
sviluppo della Lombardia, e Biopolo, società no-profit di trasferimento
tecnologico, hanno illustrato gli incentivi e le strategie indispensabili
per valorizzare la ricerca nel nostro Paese. La sessione pomeridiana ha
trattato il ruolo del venture capital e le iniziative che favoriscono la
nascita ed il consolidamento delle start-up, come la creazione di
partnership, la protezione della proprietà intellettuale e l'istituzione di
infrastrutture e incubatori di imprese, di cui la società Zambon Group SpA
presenterà il proprio case history. La manifestazione si rivolgeva a
ricercatori, imprenditori e operatori finanziari del settore delle
biotecnologie, e vuole favorire lo sviluppo di nuove idee e di opportunità
di business per far fronte alla sfida competitiva internazionale. Le
Biotecnologie comprendono un insieme di tecniche biologiche, sviluppate
dalla ricerca di base, che trovano oggi applicazione in molteplici settori
industriali, al fine di produrre beni e servizi mediante organismi viventi,
cellule o loro costituenti e le cui ricadute sono attese in molteplici aree
(cura della salute, agroalimentare, ambiente, chimico..). Si tratta di
discipline che nascono in ambito accademico, ma la loro forte connotazione
applicativa e conoscitiva ha stimolato sin dall'inizio l'attenzione di
scienziati, accademici, imprenditori e venture capitalist che intravedevano
in questo settore grandi opportunità di sviluppo. Negli Usa il settore
Biotech si sviluppò prima che negli altri paesi industrializzati grazie ad
alcuni fattori come la leadership nella ricerca biomedica e l'enorme mole di
finanziamenti messi a disposizione per la Ricerca. Attualmente gli Stati
Uniti sono il paese dove si registra il più alto numero di imprese operanti
nel settore oltre 1300, delle quali oltre 300 sono quotate in Borsa, con la
maggior parte delle aziende che si concentra in determinate zone ricche di
Università, Centri di Ricerca pubblici e privati, società di Venture
Capital. In Europa, nonostante l'ottima qualità della ricerca di base nelle
life sciences, lo sviluppo industriale del settore è avvenuto più lentamente
ma, grazie, ad una serie di programmi di incentivazione alla creazione di
nuove imprese biotech si è registrata una riduzione del gap industriale con
conseguente aumento delle aziende (1570) di cui 105 sono quotate in borsa.
L'Inghilterra, grazie alla cultura del mercato dei capitali simile a quella
degli Stati Uniti, è stata la nazione europea che ha saputo percepire per
prima le grandi opportunità offerte dalle biotecnologie. Dall'Inghilterra il
fenomeno si è trasferito all'Europa continentale dove la Germania
rappresenta un eccellente esempio di come una concreta collaborazione tra
Accademia, ambiente imprenditoriale, istituzioni finanziarie e classe
politica lungimirante sia in grado di sviluppare una fitta rete di imprese
biotech. In Italia una serie di ritardi causati da una scarsa collaborazione
tra Accademia ed Industria, l'inadeguatezza dei finanziamenti e il ritardo
nello sviluppo del mercato dei capitali hanno rallentato il decollo
industriale del settore nonostante il buon livello della Ricerca svolto
nelle Università e nei centri di ricerca pubblici e privati. Nel corso del
tempo si è andato quindi riducendo il divario esistente tra Stati Uniti ed
Europa; anzi alcuni dati prospettano un maggiore tasso di sviluppo nel
futuro, ma il mercato di riferimento (sia per la dinamica che per le
possibilità di sviluppo concreto) rimane sempre quello statunitense.
Infolink:
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PARTE OGGI IL ROADSHOW SUGLI IMMOBILI
Roma, 5 dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che oggi, 5 dicembre, il Ministro, Giulio Tremonti, e il Direttore generale
del Tesoro, Domenico Siniscalco, daranno il via al roadshow sull'operazione
di privatizzazione degli immobili pubblici. Alla presentazione agli
investitori istituzionali interverranno anche esponenti delle banche
capofila dell'operazione: Banca Imi, Caboto Intesa Bci, Deutsche Bank e
Lehman Brothers. L'evento, che rappresenta la prima tappa della
presentazione dell'operazione, alla quale seguiranno altri appuntamenti
sulle principali piazze finanziarie europee, si terrà presso la sala del
Parlamentino alle ore 10,30. La presentazione è aperta alla stampa.
L'ingresso potrà avvenire da via Pastrengo a partire dalle ore 10,00.
RIMBORSI FISCALI A DICEMBRE
Roma, 4 Dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel corso del mese di dicembre, tramite l'Agenzia delle Entrate, saranno
effettuati circa 900.000 rimborsi fiscali, per un importo complessivo
superiore a 1.000 miliardi di lire. Nello specifico, saranno rimborsati: Il
Contributo al servizio Sanitario Nazionale a circa 800.000 contribuenti,
tramite gli uffici postali; L'Irpef a circa 15.000 contribuenti, sempre
tramite gli Uffici postali; la Tassa di Concessione Governativa per
l'iscrizione nel registro delle imprese a circa 85.000 società, tramite
vaglia della Banca d'Italia. Si ricorda che, in totale, nel corso del 2001
l'Agenzia delle Entrate ha effettuato circa 7.000.000 di rimborsi per circa
5.000 miliardi. Per ulteriori 150.000 rimborsi Irpef, per un ammontare di
circa 100 miliardi, sono in corso di invio le lettere ai contribuenti per
l'incasso tramite gli uffici postali. Tale pagamento, per le note
problematiche connesse con l'avvio dell'Euro, avverrà nel mese di gennaio
2002. Nel 2002 il Ministero assicura che verrà intensificata l'attività di
liquidazione dei rimborsi, subordinatamente alla disponibilità di fondi, al
fine di ridurre ulteriormente l'arretrato.
BANCA INTESA: ESPOSIZIONE VERSO IL GRUPPO ENRON
Milano, 5 dicembre 2001 - In relazione a recenti notizie di stampa, si
comunica che il Gruppo IntesaBci ha un'esposizione netta nei confronti del
Gruppo Enron così composta: circa 100 milioni di euro verso la Capogruppo e
circa 20 milioni di euro verso una società operativa brasiliana in bonis.
Inoltre, nell'ambito di un'operazione di finanza strutturata, IntesaBci
detiene circa 230 milioni di euro di titoli obbligazionari emessi dalla
holding brasiliana (in bonis) della predetta società operativa.
FINDOMESTIC: I CONSUMI E LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI DOPO
L'11SETTEMBRE:UN MODERATO PESSIMISMO CON LA CONVINZIONE CHE COMUNQUE CE LA
CAVEREMO COME AL SOLITO LE DONNE E CHI ABITA A NORD OVEST SONO I PIÙ
PREOCCUPATI LA CRISI CI TIENE PIÙ IN CASA:BOOM DEI D VD, DELLE ANTENNE
SATELLITARI, DEGLI STRUMENTI D'INFORMAZIONE E DI CULTURA
Milano, 5 dicembre 2001 - Sono questi i principali risultati emersi ieri nel
corso della presentazione dell'ottava edizione dell'Osservatorio di
Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli presentato presso il Centro
Svizzero di via Palestro a Milano. La ricerca annuale di Findomestic ha
analizzato in uno supplemento apposito come sono cambiate le abitudini
d'acquisto degli italiani dopo gli eventi dell'1 1 settembre e come questi
ultimi pensano che varierà il loro tenore di vita. Il 79% degli intervistati
ritiene che saremo soggetti ad alcuni cambiamenti, ma che ci abitueremo
gradualmente, il 74% indica un calo degli acquisti considerati voluttuari,
ma il 77% degli intervistati ritiene che in breve tempo la gente tornerà ad
acquistare come prima, magari con più titubanza nell'accedere agli
ipermercati ritenuti luoghi meno sicuri di un tempo. Il settore più
penalizzato viene indicato nei viaggi e turismo, seguito da arredamento,
mobili, tempo libero, computer e inforinatica, telefonia cellulare e moto.
L' 11 settembre non ha arrestato comunque la famiglia nell'elaborazione dei
suoi progetti d'acquisto, specie se strategici, come ad esempio l'acquisto
di una casa, la sua ristrutturazione e il conseguente arredo. L'influenza è
da leggersi più che altro in termini di tenore degli acquisti: una volta
avvenuto l'approvvigionamento di base per alcuni beni, diventa meno
importante provvedere al loro rinnovamento o implementazione a seguito
dell'obsolescenza tecnologica. Passando invece a possibili mutamenti del
cambiamento del tenore di vita, il 58% degli intervistati lo indica in
peggioramento fra tre mesi e il 52% fra un anno. Le donne sono le più caute:
il 59% lo indica in peggioramento a tre mesi e il 52% fra un anno, mentre
gli uomini sono sostanzialmente stabili: 52% in entrambi i casi. Accanto
alle donne è da segnalare come il Nord Ovest sia fra le zone che più temono
un peggioramento di questa variabile: il 69% fra tre mesi e il 56% fra un
anno. 1 dati sono stati raccolti basandosi su una ricerca qualitativa su un
campione significativo della popolazione italiana costituito da 3000
individui intervistati telefonicamente. La stima dei mercati che segue è
stata invece effettuata in collaborazione con società come Prometeia e Gfk,
attingendo anche ad informazioni del database interno di Findomestic Banca,
leader in Italia nel credito al consumo, che lo scorso anno ha effettuato
oltre 4,6 milioni di operazioni di finanziamento per l'acquisto di beni
durevoli. I mercati di riferimento dell'Osservatorio I timori degli italiani
non frenano comunque l'acquisto di alcuni beni come gli elettrodomestici,
fotocamere digitali e i mobili che escono dalla stagnazione degli ultimi
anni. Gli elettrodomestici bianchi come le cucine (+3,2%), i congelatori
(+5,4%), le lavastoviglie (2,7%), le lavatrici (+1,2%), e i frigoriferi
(+1,3) mostrano trend crescenti in quantità vendute. 1 modelli più richiesti
sono quelli a basso consumo energetico e quelli che hanno il miglior design:
un fattore, quest'ultimo, che è diventato importante poiché spesso le
abitazioni sono costituite da ambienti unici (sala cucina) in cui questo
elemento assume un'importanza maggiore. L'analisi degli elettrodomestici
bruni evidenzia l'esplosione del mercato del Dvd (+156%) e quello dei
componenti satellitari (+106%), parabole comprese. Si tratta di due mercati
la cui crescita è stata aiutata anche dalla maggiore attitudine degli
italiani a rimanere in casa dopo gli eventi dell'1 1 settembre, cui si
aggiunta una "maggiore sete di notizie" in tempo reale. Nel corso del 2001
la predilezione per il digitale è diventata una vera e propria passione per
i primi acquisti ed anche quelli di sostituzione. Sempre di più si
acquistano Dvd per sostituire il vecchio videoregistratore o videocamere
digitali destinate a rimpiazzare il modello analogico. All'interno del
comparto televisori si osserva un aumento dei dati espressi in valore che
indica una maggiore propensione all'acquisto di modelli con schermo uguale o
superiore a 26" e di fascia alta. Parallelamente stanno crescendo
significativamente, anche se costituiscono ancora una nicchia limitata, gli
home theatre. Il mercato dei mobili sta vivendo una fase moderatamente
positiva grazie anche alle incentivazioni alle ristrutturazioni edilizie che
hanno fatto anticipare l'acquisto di mobili da parte di coloro che hanno
ritenuto utile sostituire l'arredamento di casa: cucine (+2%), camera,
soggiorno e mobili imbottiti (+1,7%) hanno risentito positivamente di questo
trend. La telefonia si contraddistingue quest'anno per il crollo di spesa
complessiva in cellulari (-20%) cui si contrappone un incremento della
telefonia domestica fissa (+4%) mentre il segmento dei fax registra un calo
del 10%.11 crollo non è però dovuto ad un minor numero di pezzi venduti, che
anzi si mantengono più o meno sugli stessi valori del 2000, quanto al forte
calo dei prezzi medi di vendita. Quasi tutto il comparto dell'office
equipment, già in crisi prima dell'1 1 settembre, conferma dopo i tragici
eventi di quel giorno il suo trend negativo, eccezion fatta per gli scanner
che crescono del +14%, mentre i personal computer diminuiscono del -6% e i
monitor del -5%. Trainato esclusivamente dalla tecnologia digitale, il
mercato della fotografia evidenzia nel corso dei 2001 un'ottima performance.
Il vero boom è senz'altro quello delle fotocamere digitali: un segmento
capace di far crescere la propria quota di mercato in termini di spesa dal
6% del 1997 al 50% del 2001. Si assiste in questo campo ad un fenomeno assai
simile a quello riscontrato per il mercato dei personal computer. Il
continuo abbassamento dei prezzi permette ai consumatori di acquistare
modelli tecnologicamente sempre più avanzati: apparecchi con alta
risoluzione, elevata capacità di memoria, profondità di zoom crescente etc.
Le moto registrano un vero e proprio crollo di vendite sia nel comparto
5Occ, sia in quelli di maggiore cilindrata. Nel primo caso le cause sono
principalmente il proseguimento degli effetti negativi della legge sul casco
e le elevate tariffe assicurative, mentre nel secondo caso ha fortemente
influito la fine degli incentivi alla rottamazione. 1 cali maggiori nelle
moto "targate" si hanno nel Nord Est (-23%) e al centro (-21%). Le regioni
con il maggior numero di moto sono Liguria, Toscana e Umbria con più di 60
moto ogni 100 famiglie. Il mercato delle auto evidenzia come le
immatricolazioni si mantengano su livelli elevati, anche se scendono sotto
quota 2.400.000 unità. L'incremento dei prezzi, unitamente all'acquisto di
modelli di più elevata qualità, permette alla spesa complessiva di
mantenersi sugli stessi livelli dell'anno precedente. Le vendite auto sono
state influenzate positivamente dallo smaltimento del parco auto non
catalizzato che ammonta a circa 11 milioni di veicoli. Le immatricolazioni
sono state 2.380.000 con un lieve decremento. A livello territoriale si è
registrato un aumento in alcune regioni come Valle d'Aosta (+4,3%), Lazio
(2,5%), Toscana (+0,3%), Molise (+1,7%), Calabria (+0,6%), Sardegna (+0,4%).
L'Osservatorio di quest'anno ha dedicato una parte qualitativa all'uso della
macchina come mezzo di trasporto utilizzato per gli acquisti da cui è emerso
come il 64% degli intervistati la preferisca per l'autonomia degli
spostamenti, il 30% per il risparmio di tempo, il 26% perché facilita le
operazioni di carico scarico, mentre il 43% rileva per contro gli
inconvenienti causati dai problemi di parcheggio, il 40% segnala i problemi
dei traffico e del costo degli spostamenti, con un 7% che mette in conto lo
stress provocato dal condurre una vettura. Nell'ambito della stessa ricerca
è stato anche domandato per quali fattori valesse la pena di spostarsi e
quanti chilometri i consumatori fossero disposti a percorrere per fare
acquisti: ne è emerso che la percorrenza media è tra i 20 e i 23 chilometri
per trovare punti vendita che effettuino gratuitamente la consegna e il
ritiro dell'usato a domicilio, che facciano sconti su tutti gli acquisti,
che garantiscano un'ampia gamma di prodotti, che abbiano una buona
reputazione, siano aperto tutti i giorni e abbiano personale di vendita
preparato e disponibile. Lo scorso anno Findomestic Banca, che è presente
con 90 uffici e oltre 1.500 dipendenti su tutto il territorio nazionale ed è
leader del credito al consumo, ha registrato un volume d'affari di 6.119,3
miliardi per un totale di 4,6 milioni di operazioni di finanziamento
effettuate nell'anno nei settori dei veicoli, elettrodomestici, mobili e
Hi-Fi.
GESTORE DELLA RETE E NATIONAL GRID: ARRIVARE PRESTO AD UN MERCATO UNICO
EUROPEO DELL'ENERGIA ELETTRICA
Roma, 5 dicembre 2001 - Il Gestore della Rete e la National Grid Company,
società che nel Regno Unito ha la proprietà e la gestione della rete di
trasmissione di energia elettrica, si sono incontrati a Roma per discutere
argomenti di comune interesse. I temi dell'incontro - criteri e approcci per
lo sviluppo della rete di trasmissione, principi per la remunerazione delle
reti, regole di dispacciamento dell'energia elettrica - hanno evidenziato le
necessità di creare le condizioni per rendere più efficiente la gestione
della rete, allo scopo di sviluppare un mercato elettrico sano e competitivo
e di ridurre i costi dell'elettricità. Dal confronto è emersa, inoltre,
l'opportunità di perseguire gli obiettivi di efficienza e trasparenza in un
mercato europeo concorrenziale. In particolare, è stato sottolineato il
bisogno di rafforzare il ruolo dei Gestori di rete indipendenti e la loro
capacità imprenditoriale, a servizio dell'interesse collettivo. "Siamo
estremamente soddisfatti di questo primo incontro con i nostri colleghi
inglesi - hanno dichiarato Salvatore Machì e Pier Luigi Parcu,
rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Gestore della Rete
- e soprattutto di esserci trovati concordi sulla necessità di collaborare
allo scopo di perseguire le condizioni per dar vita ad una più efficiente
gestione della rete. È nostra intenzione accrescere i rapporti di
cooperazione con la National Grid Company, e a tal fine abbiamo fornito il
nostro pieno appoggio per la V^ International Grid Conference, che la
società inglese organizzerà a Londra nel maggio del 2002. In questa ottica
abbiamo anche proposto un Forum Europeo dei Gestori di rete indipendenti, da
realizzare a breve in Italia". A nome della National Grid Company,
l'Amministratore Delegato Steven Holliday ha inoltre commentato: "I veri
benefici derivanti dall'apertura del mercato elettrico, non solo a livello
nazionale ma anche europeo, potranno essere meglio realizzati attraverso la
creazione di Gestori di rete indipendenti e proprietari della rete di
trasmissione ".
I PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI RISPONDONO ALLE PAROLE AL
VENTO DI RIPA DI MEANA
Milano, 5 dicembre 2001 - Ancora una volta lo sviluppo delle fonti
rinnovabili in Italia deve fare i conti con l'incompetenza e la voglia di
protagonismo di ambientalisti da operetta. Il primo dicembre alcuni giornali
hanno riportato le affermazioni di Carlo Ripa di Meana, presidente del neo
Comitato nazionale del paesaggio, che addita l'eolico come la causa di un
grave delitto paesaggistico a danni del nostro Paese. Mentre la Ue emette
una direttiva che indica a tutti i paesi europei obiettivi ambiziosi di
utilizzo delle fonti rinnovabili alla data del 2010 quale necessaria misura
di contenimento dei mutamenti climatici, in Italia c'è ancora chi accende
campagne di disinformazione sull'utilizzo di queste fonti il cui risultato
finale sarà quello di far conservare al nostro paese il ruolo di fanalino di
coda nelle misure per il rispetto dell'ambiente. Nel nostro Paese mentre l'Enel
accendeva polemiche sul costo del Cip 6, sottacendo di esserne stato il
maggiore utilizzatore insieme ai grandi produttori privati che grazie a
questo strumento avevano fatto finanziare dai consumatori la nascita dei
primi impianti termoelettrici ad alta efficienza con cui competere sul
mercato libero, gruppi locali di ambientalisti bloccavano la realizzazione
di impianti idroelettrici, eolici e a biomasse sulla base di presunti danni
provocati all'ambiente circostante. La conseguenza è stata che con la
incentivazione Cip 6 solo 1200 Mw di impianti privati da fonti rinnovabili
sono stati realizzati, contro i 3400 Mw previsti e contro i 3300 Mw
incentivati a favore di Enel. Nel frattempo gli altri paesi europei davano
corso ad imponenti investimenti privati sorretti dall'incentivo dello Stato.
La Germania, paese dove il Partito dei Verdi ha un peso politico ben
maggiore che da noi, ha realizzato negli ultimi tre anni 4.000 Mw di soli
impianti eolici e prevede di realizzarne altri 20.000 Mw entro il 2015. In
Spagna nello stesso periodo venivano realizzati 2.500 Mw e altri 6.500 Mw
sono in corso di realizzazione per il 2010 e la Danimarca già produce da
fonte eolica l'80% del proprio fabbisogno energetico. In Italia sono stati
faticosamente installati 700 Mw su un potenziale sfruttabile a breve di
oltre 3000 Mw Dobbiamo credere che l'unico ambientalista intelligente in
Europa sia il sig. Ripa di Meana oppure dobbiamo pensare che la voglia di
protagonismo spinga persone e movimenti a non valutare i danni che certe
dichiarazioni avventate possono creare al Paese e alle nostre prospettive di
recuperare un ruolo nell'attiva difesa dell'ambiente? Quando si fanno certe
affermazioni è necessario tenere conto non solo delle proprie esigenze di
immagine ma anche delle esigenze di un paese che deve per forza di cose
procedere nel suo sviluppo economico e tecnologico e che per poterlo fare,
deve approvvigionarsi energeticamente. Se ostacoliamo lo sviluppo delle
rinnovabili il fabbisogno energetico verrà coperto con lo sviluppo delle
fonti convenzionali, aggravando maggiormente il danno ambientale ed
aumentando il gap tecnologico e di efficacia delle politiche ambientali che
ci divide dagli altri paesi europei. Non dimentichiamo che l'Italia, dalla
firma del protocollo di Kyoto ad oggi ha aumentato, invece di diminuirla, la
quantità di emissioni climalteranti! Aper - Associazione Produttori di
Energia da Fonti Rinnovabili - che raccoglie la maggioranza degli operatori
Italiani del settore intende con una serie di conferenze stampa e di azioni
pubbliche reagire a questa azione di disinformazione e promuovere un'attiva
diffusione della cultura delle rinnovabili e della salvaguardia
dell'ambiente.
BIOMASSA PER L'ENERGIA, L'INDUSTRIA E LA TUTELA DEL CLIMA
Bruxelles, 5 dicembre 2001 - La dodicesima conferenza europea ed esposizione
tecnologica dedicata alla biomassa per l'energia e l'industria si terrà ad
Amsterdam dal 17 al 21 giugno 2002. Gli organizzatori della conferenza,
Eta-Florence e Wip, hanno pubblicato un invito a presentare relazioni sui
temi seguenti: risorse per le biomasse, sistemi tecnologici di conversione
bioenergetica, commercializzazione della bioenergia nei settori
dell'elettricità e dei trasporti, aspetti strategici e politici relativi
alle biomasse nei paesi in via di sviluppo. Ulteriori informazioni sul
programma della conferenza saranno messe a disposizione nel prossimo futuro.
Infolink:
http://www.etaflorence.it
http://www.wip-munich.de
REPLY SPA: RICAVI 2001 SUPERIORI ALL'ATTUALE "CONSENSUS" DEGLI ANALISTI
Milano, 5 dicembre 2001 - Reply Spa, società quotata al Nuovo Mercato e fra
i principali Gruppi italiani nel settore dell'E-business, comunica di aver
superato, nel corso del mese di novembre 2001, il valore di 100 miliardi di
lire di ricavi consolidati. I ricavi dell'intero esercizio 2001 saranno
quindi superiori ai 103 miliardi attualmente indicati dal "consensus" degli
analisti che coprono il titolo Reply. Il Presidente di Reply Mario Rizzante
ha affermato che "Questo risultato, che si accompagna ad una significativa
redditività, conferma la solidità del modello di sviluppo di un gruppo
costituito 5 anni fa, che conta oggi 650 dipendenti e cresciuto
principalmente per linee interne". Il Gruppo Reply offre consulenza e
servizi orientati sia all'ideazione ed implementazione di progetti per le
imprese che evolvono verso nuove strategie di E-business, sia alla
realizzazione di soluzioni applicative per aziende che nascono ed operano
esclusivamente sulla rete.
MULTEX LANCIA LE STIME GLOBALI SU MULTEXNET E OFFRE AGLI INVESTITORI
ISTITUZIONALI UNA PIATTAFORMA STABILE ED INTEGRATA PER LA RICERCA E
L'ANALISI SUGLI INVESTIMENTI
Milano, 5 dicembre 2001 - Multex.com, Inc. (Nasdaq: Mltx), un fornitore
internazionale di informazioni per investire e di soluzioni tecnologiche per
il settore dei servizi finanziari, ha annunciato che il suo prodotto
Multexnet, che rappresenta il fiore all'occhiello dell'azienda, da oggi
offre il servizio Multex Global Estimates, che comprende 16.500 aziende con
piu' di 650 broker in oltre 60 paesi. Con Multex Global Estimates, Multexnet
diventa fornitrice di una soluzione di ricerca completa per gli investitori
istituzionali in tutto il mondo. L'offerta costituisce un potenziamento di
Multexnet, che ora sara' in grado di fare previsioni particolareggiate e di
largo consenso su redditi, vendite, redditivita', flusso di cassa, Ebit,
Ebitda, dividendi ed altri articoli previsionali riguardanti tutti i
principali mercati dell'investimento, compresi gli Stati Uniti, il Regno
Unito, l'Europa Continentale, il Giappone, l'Asia, l'Australia, l'America
Latina e i mercati emergenti. ''Siamo lieti di annunciare che abbiamo
portato a termine l'integrazione di Multex Global Estimates in Multexnet e
riconosciamo che cio' costituisce un ulteriore passo avanti verso la
globalizzazione e l'integrazione dei nostri prodotti. Multex Global
Estimates e' stato uno dei nostri potenziamenti piu' richiesti da clienti
vecchi e nuovi e ci siamo impegnati per dare a tutti questi clienti gli
strumenti di cui hanno bisogno per prendere le decisioni piu' sagge sui
propri investimenti'', ha dichiarato Chris Feeney, presidente della Multex.
Mukul Gulati, il direttore del reparto Gestione Prodotti di Multex, ha
aggiunto: ''La nostra copertura totale, la nostra metodologia superiore e la
tecnologia in tempo reale permettono agli investitori istituzionali di avere
a portata di mano una offerta veramente interessante. Gli utenti di
Multexnet ora possono accedere a moltissime previsioni dettagliate su tutte
le imprese pubbliche del mondo. Diversamente da altre soluzioni attualmente
in commercio, il nostro prodotto costituisce una soluzione integrata a
livello mondiale che si basa su una esperienza coerente da parte dell'utente
e sulla maggiore ampiezza di ogni previsione.''
http://www.multex.com
http://www.multexinvestor.com
AMGA S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELIBERA LO SCORPORO DEL RAMO
D'AZIENDA RELATIVO ALLA VENDITA DEL GAS ALLA CONTROLLATA AMGA COMMERCIALE
S.P.A.
Milano, 5 dicembre 2001 - Scorporo del ramo d'azienda relativo alla vendita
del gas e conferimento dello stesso alla controllata Amga Commerciale S.p.A.,
autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, rinnovo del Consiglio di
Amministrazione della società per il triennio 2001/2004. Questo in sintesi
quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Amga - Azienda
Mediterranea Gas e Acqua - S.p.A. svoltasi oggi a Genova. Più in particolare
per ciò che attiene allo scorporo del ramo d'azienda relativo alla vendita
del gas e conferimento alla controllata Amga Commerciale S.p.A.,
l'operazione è coerente con le disposizioni del D.Lgs. 164/2000 sulla
liberalizzazione del mercato del gas naturale, che prevedono la separazione
societaria fra l'attività di distribuzione (che resta in Amga S.p.A.) e
l'attività di vendita agli utilizzatori finali e consente al Gruppo Amga di
proporsi quale operatore a livello nazionale. Amga Commerciale S.p.A. è
controllata da Amga al 95% e dal Consorzio Amga Energia per il restante 5%,
con un capitale sociale di 100.000 Euro. L'Assemblea ha inoltre approvato
l'autorizzazione ad acquisire sul mercato per i prossimi 18 mesi, azioni
della società fino all'ammontare massimo di 8 milioni di titoli e ad un
prezzo unitario per azione compreso tra 0,52 (valore nominale) e 2 Euro.
L'obiettivo è quello di intervenire sul mercato per stabilizzare il corso
del titolo, quotato al segmento Star della Borsa Italiana S.p.A., e di
consentire il varo di piani di incentivazione del management attraverso lo
strumento delle Stock Option. Infine l'Assemblea ha provveduto a rieleggere
il Consiglio di Amministrazione della società per il triennio 2001/2004.
Sono stati confermati Giovanni Domenichini, Luigi Luzzati, Roberto Bazzano e
Waldemaro Flick. I nuovi consiglieri eletti sono Enrico Albareto, Flavio
Repetto e Valter Seggi. Sarà il Consiglio di Amministrazione a determinare
le cariche al proprio interno nella prima convocazione.
NUOVO NUMERO VERDE PER DELTA AIR LINES
Milano, 5 dicembre 2001 - Delta Air Lines annuncia che è già operativo, per
tutti i passeggeri italiani, il nuovo numero verde per prenotazioni ed
informazioni: 800 477999 L'obiettivo di Delta è diventare la compagnia aerea
"Numero Uno" agli occhi dei suoi clienti trasportando merci e passeggeri da
e per ogni parte del mondo. Già oggi i passeggeri scelgono di volare con
Delta Air Lines più spesso che con qualsiasi altra compagnia aerea nel
mondo. I passeggeri hanno a disposizione un network di 4.813 voli ogni
giorno per 370 città in 64 paesi con Delta, Delta Express, Delta Shuttle, le
compagnie di Delta Connection ed i partner internazionali. Delta è uno dei
co-fondatori dell'alleanza globale SkyTeam. Per ulteriori informazioni il
sito Delta è
www.delta.com
UNIONCAMERE LOMBARDIA: DIMENSIONE INTERNAZIONALE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA
E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO, LE PAROLE CHIAVE PER IL PROSSIMO
BIENNIO
Milano, 5 dicembre 2001 - Alla presenza dei principali protagonisti del
mondo istituzionale lombardo, si è inaugurata oggi a Milano la nuova sede di
Unioncamere Lombardia, destinata a diventare un punto di riferimento per il
sistema economico lombardo. La giornata si è aperta con il Consiglio
Generale, nel corso del quale sono state approvate le linee di sviluppo
delle attività di Unioncamere per il biennio futuro. Dimensione
internazionale, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano
sono le parole chiave della strategia ratificata dal Consiglio, del quale
fanno parte tutti i presidenti delle Camere di commercio provinciali. La
dimensione internazionale, che si accompagna all'integrazione dei mercati,
sarà un fattore determinante nei prossimi anni per la competitività del
territorio lombardo, soprattutto a livello europeo. Un passo in questo senso
è già stato compiuto da Unioncamere Lombardia con la recente apertura
dell'ufficio a Bruxelles, per poter curare gli interessi del sistema
camerale e dell'economia lombarda presso l'Unione Europea. Per quanto
riguarda l'innovazione tecnologica e la valorizzazione e lo sviluppo del
capitale umano, Vico Valassi - Presidente di Unioncamere Lombardia, ha
ricordato che "le Camere di commercio intendono impegnarsi in un
intelligente mediazione tra il mondo della ricerca e delle università e
quello delle piccole e medie imprese. In questa prospettiva, oltre alla
realizzazione di una rete di sportelli per la tecnologia, che dovrebbero
prevedere il supporto dell'Università e della Fondazione Cariplo, stiamo
progettando delle giornate di discussione sullo "stato dell'arte" della
ricerca applicata." Oltre alle linee guida del prossimo biennio, sono emerse
dal Consiglio alcune riflessioni sul cambiamento dello scenario
istituzionale, dovuto soprattutto al risultato del recente referendum, che
ha attribuito un maggiore ruolo istituzionale al mondo camerale rendendo
necessaria una concreta declinazione del principio di sussidiarietà. A tale
proposito il Presidente Valassi ha affermato che "in occasione delle
consultazioni avviate dalla Commissione Speciale Statuto, abbiamo chiesto
che la nuova Carta costituzionale regionale sancisca il pieno riconoscimento
delle Camere di commercio quali autonomie funzionali espressione delle
imprese, dei consumatori e dei lavoratori e che il modello di organizzazione
che verrà costruito tenga conto dell'intreccio fra autonomie territoriali ed
autonomie funzionali per assicurare un miglior servizio al cittadino." È poi
intervenuto il Presidente di Unioncamere Nazionale, Carlo Sangalli, che
riallacciandosi al tema dell'innovazione tecnologica, ha presentato un
esempio pratico delle trasformazioni che il mondo camerale italiano sta
vivendo per rimanere al passo con i tempi. "Le Camere di commercio - ha
dichiarato - si stanno rinnovando profondamente. Con un obiettivo: la
semplificazione. Dal nove dicembre, grazie alla smart card, la carta
d'identità elettronica, saranno le Camere di Commercio ad andare a casa
delle imprese: tutti gli adempimenti relativi al Registro delle imprese, le
domande di certificati e le visure avverranno per via telematica senza
doversi recare negli uffici. La smart card è distribuita a tutte le società
e contiene in un chip firma digitale, nome e cognome dell'imprenditore, data
e luogo di nascita, codice fiscale. E' uno strumento davvero innovativo che
servirà a semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche
per ottenere tutti quei servizi on-line che chiedono una firma con valore
legale. E' una vera rivoluzione per essere al passo con la società,
soprattutto con quella lombarda, dove la new economy è molto forte, con
16.000 imprese, una su quattro in Italia, cresciute solo nell'ultimo anno
dell'11,5%". Alle parole d'augurio di Roberto Formigoni, Presidente della
Regione Lombardia, intervenuto personalmente alla cerimonia, è seguito il
messaggio del Cardinale di Milano Carlo Maria Martini, portato agli invitati
da Monsignor Franco Agnesi. "E' indispensabile e urgente interpretare e
organizzare l'economia riconoscendone il valore e i limiti. - ricorda nel
messaggio il Cardinale - In questo senso non si deve temere di riconoscere
che l'economia non solo è necessaria, ma può essere anche sorgente di
fraternità. In particolare va affermata la positività di un sistema
economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell'impresa, del
mercato, della proprietà privata e della conseguente responsabilità per i
mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell'economia
e va pure riconosciuta in questo quadro, la giusta funzione del profitto e
più generalmente dell'efficienza economica." La giornata si è chiusa con una
visita al nuovo edificio, che con la sua forte identità formale ben
rappresenta la rinnovata identità di Unioncamere Lombardia, e con
l'inaugurazione di un percorso espositivo, nel quale tutte le Camere di
commercio della Lombardia si sono presentate attraverso i propri 'numeri' e
alcuni progetti in fase di realizzazione.
FORUM DELLA STAMPA DIGITALE OTTIMO RISULTATO DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL
FORUM TENUTOSI LO SCORSO 28 NOVEMBRE A MILANO. SODDISFAZIONE DEGLI OPERATORI
PER LA QUALITÀ DEI TEMI TRATTATI
Milano, 5 dicembre 2001 - Questa edizione del Forum della stampa digitale ha
consolidato il suo ruolo di punto di incontro d'eccezione per "i
professionisti della stampa". 250 partecipanti, provenienti dal settore
della stampa digitale, dei services, dei vendor, ma soprattutto esponenti
della schiera degli utilizzatori delle nuove applicazioni della stampa
digitale: assicurazioni, banche, agenzie di comunicazione, imprese, ecc. La
maggioranza dei quali decision maker all'interno delle loro aziende, con
ruoli che andavano dall'amministratore delegato, al titolare, al
responsabile produzione/edp, fino al marketing manager. (Una partecipazione
numerosa e altamente qualificata di pubblico, come confermato dagli stessi
sponsor). Il successo dell'evento è stato decretato anche dal forte supporto
del mondo delle Associazioni di categoria, con il fondamentale contributo
del Gruppo Stampa Digitale di Assografici, di Xplor, di Confartigianato
tutti soggetti attivamente coinvolti nell'evento, ai quali per questa
edizione si è aggiunta anche Aidim, e Promos. Lo scenario del mercato Gli
interventi di analisti, ricercatori, uomini di impresa, che hanno
caratterizzato la prima parte dell'evento, hanno confermato che la
rivoluzione tecnologica ha avuto un grande impatto sull'industria della
stampa, (ma non solo su questa) provocando il rapido declino di alcune
attività, offrendo nel contempo nuove opportunità di crescita per quelle
aziende che hanno avuto la capacità di utilizzare la propria professionalità
per rinnovare prodotti e processi. Oggi il futuro dei prodotti stampati può
essere definita dai seguenti macro-trend: marketing decentrato e
personalizzato per un target ben definito; alta qualità, che deve essere
tenuta nella giusta importanza; globalizzazione, come strategia produttiva e
distributiva delle imprese; cooperazioni per offrire soluzioni razionali ai
problemi della clientela; normative ambientali e mutamento delle percezioni
dei consumatori; Questo insieme di elementi convergono verso l'obiettivo
dell'innovazione e tendono favorire i prodotti/servizi personalizzati
rispetto alla produzione di massa. Di seguito alcuni dei concetti chiave
espressi. La gestione delle informazioni nell'era digitale "Il Document
Management - a tutti i livelli: per l'individuo, le organizzazioni e
l'intera comunità sociale - diventa la sfida del futuro. È il momento in cui
si richiede una sorta di passo successivo all'alfabetizzazione: non basta
più saper leggere e scrivere, bisogna essere in grado di gestire le
informazioni." Giovanni Seno, Amministratore Delegato Océ Italia La stampa
digitale a colori di produzione L'evoluzione del mercato è stata riassunta
in tre punti:"lo sviluppo della domanda di stampa di produzione segue
l'andamento del PIL, non i cambiamenti tecnologici. Le nuove tecnologie
sostituiscono le precedenti in forza del costo, non incrementano la domanda
complessiva. Da qui al 2005: + 12% per la stampa digitale e +5% per la
stampa offset." Francesco Crotti, Global Solutions Manager Xerox Italia Il
punto di vista delle agenzie di comunicazione "La presenza di dati di
identificazione del cliente o del potenziale tale rende il Direct marketing
il processo di comunicazione che influenza in modo determinante l'adozione e
l'utilizzo continuativo della stampa digitale" Italo Demas, VicePresidente
Aidim
HAPPIDEA VINCE IL GRAN PREMIO DELLA LANA LO STILE, IL DESIGN E
L'INNOVAZIONE DEL COPERTIFICIO ZAMBAITI BATTONO LE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE
TESSILI DEL MONDO
Milano, 5 dicembre 2001 - Innovazione nel design, innovazione nei colori, il
copertificio Zambaiti vince, alla prima partecipazione, il Woolmark Golden
Thread Award 2001, grazie ai suoi marchi Happidea e Compagnia delle Lane
Preziose. Giunto alla sua diciottesima edizione, il premio australiano
costituisce un appuntamento imperdibile e d'importanza strategica per il
settore della lana, poiché ha lo scopo di promuovere le nuove tendenze
riguardanti lo stile e i colori dei tessuti Woolmark, inconfondibile marchio
della pura lana vergine. "E' stata una vittoria inattesa. - dichiara Gino
Zambaiti Consigliere delegato del Copertificio - Molti degli articoli in
gara riflettevano molto bene le nuove tendenze stilistiche e i colori di
punta di questa stagione ma evidentemente i nostri prodotti si sono distinti
per la loro qualità, l'eleganza del design e la vivacità dei colori, che
hanno portato una ventata di novità nel settore dell'arredamento ancora così
legato alla tradizione". I criteri di valutazione adottati dalla commissione
esaminatrice erano tesi a giudicare i concorrenti in gara in base allo
stile, al tipo di tessuti utilizzati e al design, ma anche al tipo di
rispondenza che il prodotto potrebbe avere sul mercato. "Quest'anno è stato
particolarmente difficile stabilire i vincitori del premio - afferma Geoff
Robinson, direttore della Woolmark e giudice di gara - dato l'alto numero di
aziende partecipanti provenienti non solo dall'Australia, ma anche
dall'Europa, Asia e Stati Uniti". Il Gruppo Zambaiti, titolare dei marchi
vincitori, fu fondato nel 1948 da Angelo Gino Zambaiti che diede inizio
all'attività già nel primo dopoguerra. L'azienda ha ottenuto uno sviluppo
immediato, raggiungendo in pochi decenni 1500 dipendenti (di cui 110 nella
sola divisione Compagnia Lane Preziose) e 2000 clienti, esportando in più di
40 paesi stranieri. Gli stabilimenti italiani sono concentrati in Lombardia,
soprattutto nel bergamasco, zona famosa per produzione tessile in Italia. Il
gruppo Zambaiti possiede anche filiali all'estero, una sede in South
Carolina e numerosi punti vendita a Parigi, Bruxelles e New York.
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