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5 DICEMBRE 2001

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LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA IL MEGLIO DELL'E-GOVERNMENT ED ISTITUISCE UNA NUOVA COMPETIZIONE I SITI WEB DEI GOVERNI NAZIONALI DELL'UE SONO IN GENERALE PIÙ UTILI ALLE AZIENDE CHE AI CITTADINI

Bruxelles, 5 dicembre 2001 - I siti web dei governi nazionali dell'UE sono in generale più utili alle aziende che ai cittadini ed i servizi offerti più evoluti sono quelli che riguardano il settore della "produzione di entrate". Queste sono due delle conclusioni dell'indagine di benchmarking svolta nel quadro del piano eEurope della Commissione europea, che sono state comunicate in occasione della conferenza "e-Government: from policy to practice" (e-Government: dalla politica alla prassi", tenutasi a Bruxelles il 29 e 30 novembre. L'indagine è stata svolta su un campione rappresentativo di 7.400 pagine web delle autorità locali, regionali e nazionali degli Stati membri, prendendo in considerazione 20 servizi di base offerti. Essa ha analizzato l'ampiezza del servizio disponibile, valutata a livello elettronico ed interattivo, attribuendo punti percentuali in proporzione alla qualità dei servizi. I risultati hanno dimostrato che soltanto i paesi del Benelux dedicano uno sforzo considerevole ai servizi rivolti ai cittadini, mentre gli altri Stati membri forniscono servizi di migliore qualità alle aziende. I punteggi più alti sono stati ottenuti dai servizi che producono entrate, quali il fisco, l'Iva ed i contributi sociali. I punteggi più bassi sono stati attribuiti ai servizi di rilascio di documenti, come i passaporti e le patenti di guida. I paesi che hanno ottenuto un punteggio complessivamente alto sono la Danimarca, la Finlandia, l'Irlanda, la Spagna, la Svezia ed il Regno Unito. Per promuovere ulteriori miglioramenti in questo settore, il commissario europeo per la Società dell'informazione e le Imprese Erkki Liikanen ha approfittato della manifestazione per lanciare una nuova gara, mediante la quale verranno attribuiti premi alle migliori evoluzioni dei siti web governativi. La prima tornata di premi assegnati ha visto 60 servizi on line, che avevano applicato tecnologie della società dell'informazione per migliorare la qualità e l'accessibilità del servizio pubblico, ricevere la qualifica di "e-Government". I premi intendono essere un mezzo efficace per porre in evidenza le migliori prassi e ricompensare i nuovi sviluppi. La seconda tornata di premi verrà attribuita nel corso della Presidenza danese, durante il secondo semestre del 2002. Commentando tali riconoscimenti, il commissario Liikanen ha sottolineato la loro importanza per i cittadini ed ha dichiarato: "L'e-Government non riguarda le nuove tecnologie, bensì si riferisce ai mezzi di cui i governi possono disporre per facilitare la vita dei cittadini e delle aziende offrendo migliori servizi. Dobbiamo sempre ricordare che nella prestazione dei servizi il ruolo dei governi è speciale. Poiché un governo non sceglie i propri clienti, occorre garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a servizi migliori. Nessuno deve rimanerne escluso". Il 29 novembre si sono incontrati i ministri di 28 paesi, appartenenti all'Ue, all'Efta ed ai paesi candidati. Essi hanno stilato una dichiarazione che descrive i settori che richiedono principalmente attenzione: l'incoraggiamento alla partecipazione, l'inclusività, il mutamento organizzativo, nonché la fiducia e la sicurezza. I ministri hanno invitato la Commissione ad effettuare gli appropriati investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, per fornire un sostegno in tali settori, in particolare nell'ambito del sesto programma quadro. La successiva valutazione dei progressi conseguiti in questo campo sarà effettuata nel corso di una conferenza sull'e-Government, che si terrà in Italia nel luglio 2003. Intervenendo alla conferenza, alcuni ministri hanno messo in evidenza gli effetti concreti che può avere l'e-Government. Sul sito nazionale del governo francese, tra le dieci parole più cercate attraverso le funzioni di ricerca, le due più utilizzate sono "salario minimo", secondo quanto afferma il ministro francese per il Servizio civile e la Riforma amministrativa Michel Sapin. Vivienne Jupp, direttrice dei servizi globali di e-Government presso Accenture, ha sottolineato la necessità di generare una migliore comunicazione con il pubblico. Ella ha affermato che l'esito di una relazione di recente conclusa dimostrava che "esistono prove che il divario tra i politici ed il pubblico si sta ampliando: i cittadini hanno l'esigenza di essere informati e partecipi". Oltre a ciò, un documento non ancora ufficiale pubblicato dalla Bbc indica che uno degli elementi di un prossimo discorso, che il Presidente belga Guy Verhofstadt pronuncerà al Consiglio europeo di Laeken, sarà appunto il fallimento dell'Unione europea nel tenere il contatto con i propri cittadini. In un passo della bozza del testo si sostiene che i cittadini europei hanno l'esigenza di avere maggiore trasparenza ed efficienza e che sono troppe le misure che vengono applicate senza la conoscenza da parte del pubblico o senza un controllo democratico.

UNA CONFERENZA FRANCESE ESAMINERÀ L'EUROPA E L'INNOVAZIONE PER LE PMI
Angers, 5 dicembre 2001 - La terza edizione della giornata "Rencontres Innoveurope" si svolgerà il 23 gennaio 2002 ad Angers (Francia). La manifestazione, ospitata dall'Institut des sciences et techniques de l'ingénieur d'Angers, intende esaminare le questioni correlate con l'Europa e l'innovazione per le piccole e medie imprese e per le piccole e medie industrie della regione Pays de la Loire. Verrà analizzata la sempre maggiore necessità per le piccole e medie imprese e industrie di guardare oltre i confini regionali, al fine di ottenere finanziamenti dalla Comunità europea, trovare partner e sviluppare nuovi settori d'attività. Avrà luogo una serie di seminari dedicati a temi specifici come la tutela della proprietà e l'intelligenza economica, seguiti da una tavola rotonda sulle partnership tecnologiche, che riunirà, tra gli altri, i rappresentanti delle aziende, dell'ufficio per l'innovazione del ministero dell'Industria e del Centro relais d'innovazione Grand-Ouest. Il pomeriggio sarà dedicato ad un'altra serie di workshop sul tema "Come avviare un piano aziendale" e ad una presentazione di Cordis on line. Per informazioni : Miguel Battais Tel: +33-6-64 18 88 34 E-mail:
battaism@hotmail.com Simon Richir Tel: +33-2-41 22 65 42 E-mail: richer@istia.univ-angers.fr

RESPONSABILITÀ "PENALE " DELLE IMPRESE SE NE È DISCUSSO IERI IN UN CONVEGNO INTERNAZIONALE PRESENTATE DA KPMG LE LINEE GUIDA DI UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA PREVENZIONE DEI RISCHIO DI SANZIONI
Milano, 5 dicembre 2001 -Kpmg, ha organizzato ieri un convegno internazionale sul tema "Responsabilità penale delle persone giuridiche: i modelli organizzativi e di gestione quale prevenzione del rischio penale" (D.Lgs.231101). L'introduzione della cosiddetta responsabilità "penale" delle società nell'ordinamento giuridico italiano, per effetto del D.Lgs. 231/2001 rappresenta una novità di rilievo nel panorama del diritto penale d'impresa e pone imprenditori, amministratori e responsabili del governo aziendale di fronte ad un nuovo rischio da valutare e gestire: il rischio penale. Dall'8 giugno 2001, data di emanazione del decreto legislativo, imprese, società e associazioni (anche non in possesso della personalità giuridica) possono essere chiamate sul banco degli imputati nel caso di illeciti commessi dai propri dipendenti. Nel mirino finiscono i reati di corruzione, concussione e frode ai danni dello Stato, qualora ne risulti un beneficio per l'organizzazione. Il Pro£ Giorgio Sacerdoti Ordinario di Diritto Internazionale all'Università Bocconi e Vice Presidente Comitato Ocse sulla Corruzione, nel suo intervento ha sottolineato come "Il recepimento della Convenzione Ocse tramite il D. Lgs 231101 pone importanti vincoli giuridici alle imprese a tutela della integrità delle amministrazioni pubbliche e della lealtà e correttezza della concorrenza. Il decreto, inoltre ha anche un valore dissuasivo nel senso di consentire alle imprese di resistere a richieste illecite invocando il divieto di pagare somme di denaro non dovute". Nel sancire la responsabilità "penale" delle società il legislatore italiano, sulla falsariga di quanto avviene nell'ordinamento giuridico statunitense, esclude il reato qualora siano adottati ed implementati efficacemente modelli di comportamento ed organizzativi atti a prevenire gli illeciti. "La predisposizione di corretti modelli organizzativi è una delle parti più critiche per l'attuazione del decreto 231101 sulle responsabilità penali delle imprese- ha dichiarato Stefano Fortunato, Partner Kpmg, Responsabile Forensic Accounting & Litigation Services-. Si tratta, infatti di un elemento di novità, per il nostro ordinamento che richiederà alle imprese una verifica puntuale e documentata dei modelli organizzativi esistenti e l'identificazione dei punti deboli in modo da essere preparati ad affrontare i nuovi rischi. In questa ottica vanno anche le linee guida del modello organizzativo e di gestione suggerito da Kpmg che raccoglie alcuni spunti di modelli stranieri integrandoli con aspetti gestionali e organizzativi tipici del tessuto imprenditoriale del nostro paese". Durante il convegno è stata infatti analizzata l'esperienza americana in particolare i cosiddetti compliance program, ossia i codici comportamentali che consentono alle società di prevenire i reati. Sono state presentate da R.H. Girgenti , Kpmg New York, le sette regole per un effettivo modello comportamentale nelle aziende: stabilire standard e procedure per tutti i lavoratori, assegnare la responsabilità del controllo a figure specifiche di riferimento, estrema attenzione nel delegare responsabilità, importanza della comunicazione delle norme comportamentali all'interno dell'azienda, attraverso corsi di formazione e pubblicazioni, controllare il rispetto dei codici all'interno dell'azienda, applicare gli standard aziendali attraverso meccanismi disciplinari appropriati e infine in caso di reato, prendere provvedimenti e stabilire misure di prevenzione. Per Gianfranco Imperatori, Chief Advisor Kpmg Corporate Finance "Il D./gs. 231101, può rappresentare un esempio di "riformismo concreto " a supporto della competitività delle imprese e dello sviluppo dell'intero sistema economico. Si tratta di una norma che incoraggia fortemente l'efficienza, la trasparenza e il miglioramento dei processi aziendali. Le Società di consulenza come Kpgm possono esercitare un fondamentale ruolo di---mediazioneculturale", portando nel nostro Paese l'esperienza delle legislazioni estere piu' avanzate e supportando operativamente le imprese nell'implementazione di modelli organizzativi di gestione innovativi e coprenti con le evoluzioni normative

LA SFIDA DELLE BIOTECNOLOGIE: RICERCA E BUSINESS
Milano, 5 dicembre 2001 - Le biotecnologie offrono una straordinaria opportunità di sviluppo per l'industria biofarmaceutica e biomedica. Scienziati ed esperti di caratura internazionale si sono confrontati su questo tema a Milano ieri presso la sala Convegni di IntesaBci L'occasione è stata la seconda edizione del workshop "Biotecnologie: dalla Scienza all'Impresa" organizzato dalla società Marazzi Roncoli Zotti & Partners in collaborazione con Nasdaq Europe, Robertson Stephens, Heller Ehrman e Mattson Jack Group. Durante i lavori sono stati anticipati i risultati di uno studio commissionato dalla Cee sul settore delle biotecnologie svolto su scala europea. L'incontro prevedeva tre sessioni di lavoro, presiedute da Michele Perini, Presidente di Assolombarda. La prima, dedicata alle strategie di sostegno al settore, che ha visto la partecipazione della Commissione Ricerca e Innovazione di Confindustria e di Assobiotec, l'Associazione Nazionale delle Imprese di categoria. La seconda ha affrontato le tematiche relative al collegamento tra il mondo della ricerca, rappresentato dall'Istituto Mario Negri e dal Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, e le imprese destinatarie dell'innovazione. Finlombarda, società finanziaria per lo sviluppo della Lombardia, e Biopolo, società no-profit di trasferimento tecnologico, hanno illustrato gli incentivi e le strategie indispensabili per valorizzare la ricerca nel nostro Paese. La sessione pomeridiana ha trattato il ruolo del venture capital e le iniziative che favoriscono la nascita ed il consolidamento delle start-up, come la creazione di partnership, la protezione della proprietà intellettuale e l'istituzione di infrastrutture e incubatori di imprese, di cui la società Zambon Group SpA presenterà il proprio case history. La manifestazione si rivolgeva a ricercatori, imprenditori e operatori finanziari del settore delle biotecnologie, e vuole favorire lo sviluppo di nuove idee e di opportunità di business per far fronte alla sfida competitiva internazionale. Le Biotecnologie comprendono un insieme di tecniche biologiche, sviluppate dalla ricerca di base, che trovano oggi applicazione in molteplici settori industriali, al fine di produrre beni e servizi mediante organismi viventi, cellule o loro costituenti e le cui ricadute sono attese in molteplici aree (cura della salute, agroalimentare, ambiente, chimico..). Si tratta di discipline che nascono in ambito accademico, ma la loro forte connotazione applicativa e conoscitiva ha stimolato sin dall'inizio l'attenzione di scienziati, accademici, imprenditori e venture capitalist che intravedevano in questo settore grandi opportunità di sviluppo. Negli Usa il settore Biotech si sviluppò prima che negli altri paesi industrializzati grazie ad alcuni fattori come la leadership nella ricerca biomedica e l'enorme mole di finanziamenti messi a disposizione per la Ricerca. Attualmente gli Stati Uniti sono il paese dove si registra il più alto numero di imprese operanti nel settore oltre 1300, delle quali oltre 300 sono quotate in Borsa, con la maggior parte delle aziende che si concentra in determinate zone ricche di Università, Centri di Ricerca pubblici e privati, società di Venture Capital. In Europa, nonostante l'ottima qualità della ricerca di base nelle life sciences, lo sviluppo industriale del settore è avvenuto più lentamente ma, grazie, ad una serie di programmi di incentivazione alla creazione di nuove imprese biotech si è registrata una riduzione del gap industriale con conseguente aumento delle aziende (1570) di cui 105 sono quotate in borsa. L'Inghilterra, grazie alla cultura del mercato dei capitali simile a quella degli Stati Uniti, è stata la nazione europea che ha saputo percepire per prima le grandi opportunità offerte dalle biotecnologie. Dall'Inghilterra il fenomeno si è trasferito all'Europa continentale dove la Germania rappresenta un eccellente esempio di come una concreta collaborazione tra Accademia, ambiente imprenditoriale, istituzioni finanziarie e classe politica lungimirante sia in grado di sviluppare una fitta rete di imprese biotech. In Italia una serie di ritardi causati da una scarsa collaborazione tra Accademia ed Industria, l'inadeguatezza dei finanziamenti e il ritardo nello sviluppo del mercato dei capitali hanno rallentato il decollo industriale del settore nonostante il buon livello della Ricerca svolto nelle Università e nei centri di ricerca pubblici e privati. Nel corso del tempo si è andato quindi riducendo il divario esistente tra Stati Uniti ed Europa; anzi alcuni dati prospettano un maggiore tasso di sviluppo nel futuro, ma il mercato di riferimento (sia per la dinamica che per le possibilità di sviluppo concreto) rimane sempre quello statunitense. Infolink:
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PARTE OGGI IL ROADSHOW SUGLI IMMOBILI
Roma, 5 dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che oggi, 5 dicembre, il Ministro, Giulio Tremonti, e il Direttore generale del Tesoro, Domenico Siniscalco, daranno il via al roadshow sull'operazione di privatizzazione degli immobili pubblici. Alla presentazione agli investitori istituzionali interverranno anche esponenti delle banche capofila dell'operazione: Banca Imi, Caboto Intesa Bci, Deutsche Bank e Lehman Brothers. L'evento, che rappresenta la prima tappa della presentazione dell'operazione, alla quale seguiranno altri appuntamenti sulle principali piazze finanziarie europee, si terrà presso la sala del Parlamentino alle ore 10,30. La presentazione è aperta alla stampa. L'ingresso potrà avvenire da via Pastrengo a partire dalle ore 10,00.

RIMBORSI FISCALI A DICEMBRE
Roma, 4 Dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel corso del mese di dicembre, tramite l'Agenzia delle Entrate, saranno effettuati circa 900.000 rimborsi fiscali, per un importo complessivo superiore a 1.000 miliardi di lire. Nello specifico, saranno rimborsati: Il Contributo al servizio Sanitario Nazionale a circa 800.000 contribuenti, tramite gli uffici postali; L'Irpef a circa 15.000 contribuenti, sempre tramite gli Uffici postali; la Tassa di Concessione Governativa per l'iscrizione nel registro delle imprese a circa 85.000 società, tramite vaglia della Banca d'Italia. Si ricorda che, in totale, nel corso del 2001 l'Agenzia delle Entrate ha effettuato circa 7.000.000 di rimborsi per circa 5.000 miliardi. Per ulteriori 150.000 rimborsi Irpef, per un ammontare di circa 100 miliardi, sono in corso di invio le lettere ai contribuenti per l'incasso tramite gli uffici postali. Tale pagamento, per le note problematiche connesse con l'avvio dell'Euro, avverrà nel mese di gennaio 2002. Nel 2002 il Ministero assicura che verrà intensificata l'attività di liquidazione dei rimborsi, subordinatamente alla disponibilità di fondi, al fine di ridurre ulteriormente l'arretrato.

BANCA INTESA: ESPOSIZIONE VERSO IL GRUPPO ENRON
Milano, 5 dicembre 2001 - In relazione a recenti notizie di stampa, si comunica che il Gruppo IntesaBci ha un'esposizione netta nei confronti del Gruppo Enron così composta: circa 100 milioni di euro verso la Capogruppo e circa 20 milioni di euro verso una società operativa brasiliana in bonis. Inoltre, nell'ambito di un'operazione di finanza strutturata, IntesaBci detiene circa 230 milioni di euro di titoli obbligazionari emessi dalla holding brasiliana (in bonis) della predetta società operativa.

FINDOMESTIC: I CONSUMI E LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI DOPO L'11SETTEMBRE:UN MODERATO PESSIMISMO CON LA CONVINZIONE CHE COMUNQUE CE LA CAVEREMO COME AL SOLITO LE DONNE E CHI ABITA A NORD OVEST SONO I PIÙ PREOCCUPATI LA CRISI CI TIENE PIÙ IN CASA:BOOM DEI D VD, DELLE ANTENNE SATELLITARI, DEGLI STRUMENTI D'INFORMAZIONE E DI CULTURA
Milano, 5 dicembre 2001 - Sono questi i principali risultati emersi ieri nel corso della presentazione dell'ottava edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli presentato presso il Centro Svizzero di via Palestro a Milano. La ricerca annuale di Findomestic ha analizzato in uno supplemento apposito come sono cambiate le abitudini d'acquisto degli italiani dopo gli eventi dell'1 1 settembre e come questi ultimi pensano che varierà il loro tenore di vita. Il 79% degli intervistati ritiene che saremo soggetti ad alcuni cambiamenti, ma che ci abitueremo gradualmente, il 74% indica un calo degli acquisti considerati voluttuari, ma il 77% degli intervistati ritiene che in breve tempo la gente tornerà ad acquistare come prima, magari con più titubanza nell'accedere agli ipermercati ritenuti luoghi meno sicuri di un tempo. Il settore più penalizzato viene indicato nei viaggi e turismo, seguito da arredamento, mobili, tempo libero, computer e inforinatica, telefonia cellulare e moto. L' 11 settembre non ha arrestato comunque la famiglia nell'elaborazione dei suoi progetti d'acquisto, specie se strategici, come ad esempio l'acquisto di una casa, la sua ristrutturazione e il conseguente arredo. L'influenza è da leggersi più che altro in termini di tenore degli acquisti: una volta avvenuto l'approvvigionamento di base per alcuni beni, diventa meno importante provvedere al loro rinnovamento o implementazione a seguito dell'obsolescenza tecnologica. Passando invece a possibili mutamenti del cambiamento del tenore di vita, il 58% degli intervistati lo indica in peggioramento fra tre mesi e il 52% fra un anno. Le donne sono le più caute: il 59% lo indica in peggioramento a tre mesi e il 52% fra un anno, mentre gli uomini sono sostanzialmente stabili: 52% in entrambi i casi. Accanto alle donne è da segnalare come il Nord Ovest sia fra le zone che più temono un peggioramento di questa variabile: il 69% fra tre mesi e il 56% fra un anno. 1 dati sono stati raccolti basandosi su una ricerca qualitativa su un campione significativo della popolazione italiana costituito da 3000 individui intervistati telefonicamente. La stima dei mercati che segue è stata invece effettuata in collaborazione con società come Prometeia e Gfk, attingendo anche ad informazioni del database interno di Findomestic Banca, leader in Italia nel credito al consumo, che lo scorso anno ha effettuato oltre 4,6 milioni di operazioni di finanziamento per l'acquisto di beni durevoli. I mercati di riferimento dell'Osservatorio I timori degli italiani non frenano comunque l'acquisto di alcuni beni come gli elettrodomestici, fotocamere digitali e i mobili che escono dalla stagnazione degli ultimi anni. Gli elettrodomestici bianchi come le cucine (+3,2%), i congelatori (+5,4%), le lavastoviglie (2,7%), le lavatrici (+1,2%), e i frigoriferi (+1,3) mostrano trend crescenti in quantità vendute. 1 modelli più richiesti sono quelli a basso consumo energetico e quelli che hanno il miglior design: un fattore, quest'ultimo, che è diventato importante poiché spesso le abitazioni sono costituite da ambienti unici (sala cucina) in cui questo elemento assume un'importanza maggiore. L'analisi degli elettrodomestici bruni evidenzia l'esplosione del mercato del Dvd (+156%) e quello dei componenti satellitari (+106%), parabole comprese. Si tratta di due mercati la cui crescita è stata aiutata anche dalla maggiore attitudine degli italiani a rimanere in casa dopo gli eventi dell'1 1 settembre, cui si aggiunta una "maggiore sete di notizie" in tempo reale. Nel corso del 2001 la predilezione per il digitale è diventata una vera e propria passione per i primi acquisti ed anche quelli di sostituzione. Sempre di più si acquistano Dvd per sostituire il vecchio videoregistratore o videocamere digitali destinate a rimpiazzare il modello analogico. All'interno del comparto televisori si osserva un aumento dei dati espressi in valore che indica una maggiore propensione all'acquisto di modelli con schermo uguale o superiore a 26" e di fascia alta. Parallelamente stanno crescendo significativamente, anche se costituiscono ancora una nicchia limitata, gli home theatre. Il mercato dei mobili sta vivendo una fase moderatamente positiva grazie anche alle incentivazioni alle ristrutturazioni edilizie che hanno fatto anticipare l'acquisto di mobili da parte di coloro che hanno ritenuto utile sostituire l'arredamento di casa: cucine (+2%), camera, soggiorno e mobili imbottiti (+1,7%) hanno risentito positivamente di questo trend. La telefonia si contraddistingue quest'anno per il crollo di spesa complessiva in cellulari (-20%) cui si contrappone un incremento della telefonia domestica fissa (+4%) mentre il segmento dei fax registra un calo del 10%.11 crollo non è però dovuto ad un minor numero di pezzi venduti, che anzi si mantengono più o meno sugli stessi valori del 2000, quanto al forte calo dei prezzi medi di vendita. Quasi tutto il comparto dell'office equipment, già in crisi prima dell'1 1 settembre, conferma dopo i tragici eventi di quel giorno il suo trend negativo, eccezion fatta per gli scanner che crescono del +14%, mentre i personal computer diminuiscono del -6% e i monitor del -5%. Trainato esclusivamente dalla tecnologia digitale, il mercato della fotografia evidenzia nel corso dei 2001 un'ottima performance. Il vero boom è senz'altro quello delle fotocamere digitali: un segmento capace di far crescere la propria quota di mercato in termini di spesa dal 6% del 1997 al 50% del 2001. Si assiste in questo campo ad un fenomeno assai simile a quello riscontrato per il mercato dei personal computer. Il continuo abbassamento dei prezzi permette ai consumatori di acquistare modelli tecnologicamente sempre più avanzati: apparecchi con alta risoluzione, elevata capacità di memoria, profondità di zoom crescente etc. Le moto registrano un vero e proprio crollo di vendite sia nel comparto 5Occ, sia in quelli di maggiore cilindrata. Nel primo caso le cause sono principalmente il proseguimento degli effetti negativi della legge sul casco e le elevate tariffe assicurative, mentre nel secondo caso ha fortemente influito la fine degli incentivi alla rottamazione. 1 cali maggiori nelle moto "targate" si hanno nel Nord Est (-23%) e al centro (-21%). Le regioni con il maggior numero di moto sono Liguria, Toscana e Umbria con più di 60 moto ogni 100 famiglie. Il mercato delle auto evidenzia come le immatricolazioni si mantengano su livelli elevati, anche se scendono sotto quota 2.400.000 unità. L'incremento dei prezzi, unitamente all'acquisto di modelli di più elevata qualità, permette alla spesa complessiva di mantenersi sugli stessi livelli dell'anno precedente. Le vendite auto sono state influenzate positivamente dallo smaltimento del parco auto non catalizzato che ammonta a circa 11 milioni di veicoli. Le immatricolazioni sono state 2.380.000 con un lieve decremento. A livello territoriale si è registrato un aumento in alcune regioni come Valle d'Aosta (+4,3%), Lazio (2,5%), Toscana (+0,3%), Molise (+1,7%), Calabria (+0,6%), Sardegna (+0,4%). L'Osservatorio di quest'anno ha dedicato una parte qualitativa all'uso della macchina come mezzo di trasporto utilizzato per gli acquisti da cui è emerso come il 64% degli intervistati la preferisca per l'autonomia degli spostamenti, il 30% per il risparmio di tempo, il 26% perché facilita le operazioni di carico scarico, mentre il 43% rileva per contro gli inconvenienti causati dai problemi di parcheggio, il 40% segnala i problemi dei traffico e del costo degli spostamenti, con un 7% che mette in conto lo stress provocato dal condurre una vettura. Nell'ambito della stessa ricerca è stato anche domandato per quali fattori valesse la pena di spostarsi e quanti chilometri i consumatori fossero disposti a percorrere per fare acquisti: ne è emerso che la percorrenza media è tra i 20 e i 23 chilometri per trovare punti vendita che effettuino gratuitamente la consegna e il ritiro dell'usato a domicilio, che facciano sconti su tutti gli acquisti, che garantiscano un'ampia gamma di prodotti, che abbiano una buona reputazione, siano aperto tutti i giorni e abbiano personale di vendita preparato e disponibile. Lo scorso anno Findomestic Banca, che è presente con 90 uffici e oltre 1.500 dipendenti su tutto il territorio nazionale ed è leader del credito al consumo, ha registrato un volume d'affari di 6.119,3 miliardi per un totale di 4,6 milioni di operazioni di finanziamento effettuate nell'anno nei settori dei veicoli, elettrodomestici, mobili e Hi-Fi.

GESTORE DELLA RETE E NATIONAL GRID: ARRIVARE PRESTO AD UN MERCATO UNICO EUROPEO DELL'ENERGIA ELETTRICA
Roma, 5 dicembre 2001 - Il Gestore della Rete e la National Grid Company, società che nel Regno Unito ha la proprietà e la gestione della rete di trasmissione di energia elettrica, si sono incontrati a Roma per discutere argomenti di comune interesse. I temi dell'incontro - criteri e approcci per lo sviluppo della rete di trasmissione, principi per la remunerazione delle reti, regole di dispacciamento dell'energia elettrica - hanno evidenziato le necessità di creare le condizioni per rendere più efficiente la gestione della rete, allo scopo di sviluppare un mercato elettrico sano e competitivo e di ridurre i costi dell'elettricità. Dal confronto è emersa, inoltre, l'opportunità di perseguire gli obiettivi di efficienza e trasparenza in un mercato europeo concorrenziale. In particolare, è stato sottolineato il bisogno di rafforzare il ruolo dei Gestori di rete indipendenti e la loro capacità imprenditoriale, a servizio dell'interesse collettivo. "Siamo estremamente soddisfatti di questo primo incontro con i nostri colleghi inglesi - hanno dichiarato Salvatore Machì e Pier Luigi Parcu, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Gestore della Rete - e soprattutto di esserci trovati concordi sulla necessità di collaborare allo scopo di perseguire le condizioni per dar vita ad una più efficiente gestione della rete. È nostra intenzione accrescere i rapporti di cooperazione con la National Grid Company, e a tal fine abbiamo fornito il nostro pieno appoggio per la V^ International Grid Conference, che la società inglese organizzerà a Londra nel maggio del 2002. In questa ottica abbiamo anche proposto un Forum Europeo dei Gestori di rete indipendenti, da realizzare a breve in Italia". A nome della National Grid Company, l'Amministratore Delegato Steven Holliday ha inoltre commentato: "I veri benefici derivanti dall'apertura del mercato elettrico, non solo a livello nazionale ma anche europeo, potranno essere meglio realizzati attraverso la creazione di Gestori di rete indipendenti e proprietari della rete di trasmissione ".

I PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI RISPONDONO ALLE PAROLE AL VENTO DI RIPA DI MEANA
Milano, 5 dicembre 2001 - Ancora una volta lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia deve fare i conti con l'incompetenza e la voglia di protagonismo di ambientalisti da operetta. Il primo dicembre alcuni giornali hanno riportato le affermazioni di Carlo Ripa di Meana, presidente del neo Comitato nazionale del paesaggio, che addita l'eolico come la causa di un grave delitto paesaggistico a danni del nostro Paese. Mentre la Ue emette una direttiva che indica a tutti i paesi europei obiettivi ambiziosi di utilizzo delle fonti rinnovabili alla data del 2010 quale necessaria misura di contenimento dei mutamenti climatici, in Italia c'è ancora chi accende campagne di disinformazione sull'utilizzo di queste fonti il cui risultato finale sarà quello di far conservare al nostro paese il ruolo di fanalino di coda nelle misure per il rispetto dell'ambiente. Nel nostro Paese mentre l'Enel accendeva polemiche sul costo del Cip 6, sottacendo di esserne stato il maggiore utilizzatore insieme ai grandi produttori privati che grazie a questo strumento avevano fatto finanziare dai consumatori la nascita dei primi impianti termoelettrici ad alta efficienza con cui competere sul mercato libero, gruppi locali di ambientalisti bloccavano la realizzazione di impianti idroelettrici, eolici e a biomasse sulla base di presunti danni provocati all'ambiente circostante. La conseguenza è stata che con la incentivazione Cip 6 solo 1200 Mw di impianti privati da fonti rinnovabili sono stati realizzati, contro i 3400 Mw previsti e contro i 3300 Mw incentivati a favore di Enel. Nel frattempo gli altri paesi europei davano corso ad imponenti investimenti privati sorretti dall'incentivo dello Stato. La Germania, paese dove il Partito dei Verdi ha un peso politico ben maggiore che da noi, ha realizzato negli ultimi tre anni 4.000 Mw di soli impianti eolici e prevede di realizzarne altri 20.000 Mw entro il 2015. In Spagna nello stesso periodo venivano realizzati 2.500 Mw e altri 6.500 Mw sono in corso di realizzazione per il 2010 e la Danimarca già produce da fonte eolica l'80% del proprio fabbisogno energetico. In Italia sono stati faticosamente installati 700 Mw su un potenziale sfruttabile a breve di oltre 3000 Mw Dobbiamo credere che l'unico ambientalista intelligente in Europa sia il sig. Ripa di Meana oppure dobbiamo pensare che la voglia di protagonismo spinga persone e movimenti a non valutare i danni che certe dichiarazioni avventate possono creare al Paese e alle nostre prospettive di recuperare un ruolo nell'attiva difesa dell'ambiente? Quando si fanno certe affermazioni è necessario tenere conto non solo delle proprie esigenze di immagine ma anche delle esigenze di un paese che deve per forza di cose procedere nel suo sviluppo economico e tecnologico e che per poterlo fare, deve approvvigionarsi energeticamente. Se ostacoliamo lo sviluppo delle rinnovabili il fabbisogno energetico verrà coperto con lo sviluppo delle fonti convenzionali, aggravando maggiormente il danno ambientale ed aumentando il gap tecnologico e di efficacia delle politiche ambientali che ci divide dagli altri paesi europei. Non dimentichiamo che l'Italia, dalla firma del protocollo di Kyoto ad oggi ha aumentato, invece di diminuirla, la quantità di emissioni climalteranti! Aper - Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili - che raccoglie la maggioranza degli operatori Italiani del settore intende con una serie di conferenze stampa e di azioni pubbliche reagire a questa azione di disinformazione e promuovere un'attiva diffusione della cultura delle rinnovabili e della salvaguardia dell'ambiente.

BIOMASSA PER L'ENERGIA, L'INDUSTRIA E LA TUTELA DEL CLIMA
Bruxelles, 5 dicembre 2001 - La dodicesima conferenza europea ed esposizione tecnologica dedicata alla biomassa per l'energia e l'industria si terrà ad Amsterdam dal 17 al 21 giugno 2002. Gli organizzatori della conferenza, Eta-Florence e Wip, hanno pubblicato un invito a presentare relazioni sui temi seguenti: risorse per le biomasse, sistemi tecnologici di conversione bioenergetica, commercializzazione della bioenergia nei settori dell'elettricità e dei trasporti, aspetti strategici e politici relativi alle biomasse nei paesi in via di sviluppo. Ulteriori informazioni sul programma della conferenza saranno messe a disposizione nel prossimo futuro. Infolink:
http://www.etaflorence.it http://www.wip-munich.de

REPLY SPA: RICAVI 2001 SUPERIORI ALL'ATTUALE "CONSENSUS" DEGLI ANALISTI
Milano, 5 dicembre 2001 - Reply Spa, società quotata al Nuovo Mercato e fra i principali Gruppi italiani nel settore dell'E-business, comunica di aver superato, nel corso del mese di novembre 2001, il valore di 100 miliardi di lire di ricavi consolidati. I ricavi dell'intero esercizio 2001 saranno quindi superiori ai 103 miliardi attualmente indicati dal "consensus" degli analisti che coprono il titolo Reply. Il Presidente di Reply Mario Rizzante ha affermato che "Questo risultato, che si accompagna ad una significativa redditività, conferma la solidità del modello di sviluppo di un gruppo costituito 5 anni fa, che conta oggi 650 dipendenti e cresciuto principalmente per linee interne". Il Gruppo Reply offre consulenza e servizi orientati sia all'ideazione ed implementazione di progetti per le imprese che evolvono verso nuove strategie di E-business, sia alla realizzazione di soluzioni applicative per aziende che nascono ed operano esclusivamente sulla rete.

MULTEX LANCIA LE STIME GLOBALI SU MULTEXNET E OFFRE AGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI UNA PIATTAFORMA STABILE ED INTEGRATA PER LA RICERCA E L'ANALISI SUGLI INVESTIMENTI
Milano, 5 dicembre 2001 - Multex.com, Inc. (Nasdaq: Mltx), un fornitore internazionale di informazioni per investire e di soluzioni tecnologiche per il settore dei servizi finanziari, ha annunciato che il suo prodotto Multexnet, che rappresenta il fiore all'occhiello dell'azienda, da oggi offre il servizio Multex Global Estimates, che comprende 16.500 aziende con piu' di 650 broker in oltre 60 paesi. Con Multex Global Estimates, Multexnet diventa fornitrice di una soluzione di ricerca completa per gli investitori istituzionali in tutto il mondo. L'offerta costituisce un potenziamento di Multexnet, che ora sara' in grado di fare previsioni particolareggiate e di largo consenso su redditi, vendite, redditivita', flusso di cassa, Ebit, Ebitda, dividendi ed altri articoli previsionali riguardanti tutti i principali mercati dell'investimento, compresi gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Europa Continentale, il Giappone, l'Asia, l'Australia, l'America Latina e i mercati emergenti. ''Siamo lieti di annunciare che abbiamo portato a termine l'integrazione di Multex Global Estimates in Multexnet e riconosciamo che cio' costituisce un ulteriore passo avanti verso la globalizzazione e l'integrazione dei nostri prodotti. Multex Global Estimates e' stato uno dei nostri potenziamenti piu' richiesti da clienti vecchi e nuovi e ci siamo impegnati per dare a tutti questi clienti gli strumenti di cui hanno bisogno per prendere le decisioni piu' sagge sui propri investimenti'', ha dichiarato Chris Feeney, presidente della Multex. Mukul Gulati, il direttore del reparto Gestione Prodotti di Multex, ha aggiunto: ''La nostra copertura totale, la nostra metodologia superiore e la tecnologia in tempo reale permettono agli investitori istituzionali di avere a portata di mano una offerta veramente interessante. Gli utenti di Multexnet ora possono accedere a moltissime previsioni dettagliate su tutte le imprese pubbliche del mondo. Diversamente da altre soluzioni attualmente in commercio, il nostro prodotto costituisce una soluzione integrata a livello mondiale che si basa su una esperienza coerente da parte dell'utente e sulla maggiore ampiezza di ogni previsione.''
http://www.multex.com http://www.multexinvestor.com

AMGA S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELIBERA LO SCORPORO DEL RAMO D'AZIENDA RELATIVO ALLA VENDITA DEL GAS ALLA CONTROLLATA AMGA COMMERCIALE S.P.A.
Milano, 5 dicembre 2001 - Scorporo del ramo d'azienda relativo alla vendita del gas e conferimento dello stesso alla controllata Amga Commerciale S.p.A., autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, rinnovo del Consiglio di Amministrazione della società per il triennio 2001/2004. Questo in sintesi quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Amga - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - S.p.A. svoltasi oggi a Genova. Più in particolare per ciò che attiene allo scorporo del ramo d'azienda relativo alla vendita del gas e conferimento alla controllata Amga Commerciale S.p.A., l'operazione è coerente con le disposizioni del D.Lgs. 164/2000 sulla liberalizzazione del mercato del gas naturale, che prevedono la separazione societaria fra l'attività di distribuzione (che resta in Amga S.p.A.) e l'attività di vendita agli utilizzatori finali e consente al Gruppo Amga di proporsi quale operatore a livello nazionale. Amga Commerciale S.p.A. è controllata da Amga al 95% e dal Consorzio Amga Energia per il restante 5%, con un capitale sociale di 100.000 Euro. L'Assemblea ha inoltre approvato l'autorizzazione ad acquisire sul mercato per i prossimi 18 mesi, azioni della società fino all'ammontare massimo di 8 milioni di titoli e ad un prezzo unitario per azione compreso tra 0,52 (valore nominale) e 2 Euro. L'obiettivo è quello di intervenire sul mercato per stabilizzare il corso del titolo, quotato al segmento Star della Borsa Italiana S.p.A., e di consentire il varo di piani di incentivazione del management attraverso lo strumento delle Stock Option. Infine l'Assemblea ha provveduto a rieleggere il Consiglio di Amministrazione della società per il triennio 2001/2004. Sono stati confermati Giovanni Domenichini, Luigi Luzzati, Roberto Bazzano e Waldemaro Flick. I nuovi consiglieri eletti sono Enrico Albareto, Flavio Repetto e Valter Seggi. Sarà il Consiglio di Amministrazione a determinare le cariche al proprio interno nella prima convocazione.

NUOVO NUMERO VERDE PER DELTA AIR LINES
Milano, 5 dicembre 2001 - Delta Air Lines annuncia che è già operativo, per tutti i passeggeri italiani, il nuovo numero verde per prenotazioni ed informazioni: 800 477999 L'obiettivo di Delta è diventare la compagnia aerea "Numero Uno" agli occhi dei suoi clienti trasportando merci e passeggeri da e per ogni parte del mondo. Già oggi i passeggeri scelgono di volare con Delta Air Lines più spesso che con qualsiasi altra compagnia aerea nel mondo. I passeggeri hanno a disposizione un network di 4.813 voli ogni giorno per 370 città in 64 paesi con Delta, Delta Express, Delta Shuttle, le compagnie di Delta Connection ed i partner internazionali. Delta è uno dei co-fondatori dell'alleanza globale SkyTeam. Per ulteriori informazioni il sito Delta è
www.delta.com

UNIONCAMERE LOMBARDIA: DIMENSIONE INTERNAZIONALE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO, LE PAROLE CHIAVE PER IL PROSSIMO BIENNIO
Milano, 5 dicembre 2001 - Alla presenza dei principali protagonisti del mondo istituzionale lombardo, si è inaugurata oggi a Milano la nuova sede di Unioncamere Lombardia, destinata a diventare un punto di riferimento per il sistema economico lombardo. La giornata si è aperta con il Consiglio Generale, nel corso del quale sono state approvate le linee di sviluppo delle attività di Unioncamere per il biennio futuro. Dimensione internazionale, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano sono le parole chiave della strategia ratificata dal Consiglio, del quale fanno parte tutti i presidenti delle Camere di commercio provinciali. La dimensione internazionale, che si accompagna all'integrazione dei mercati, sarà un fattore determinante nei prossimi anni per la competitività del territorio lombardo, soprattutto a livello europeo. Un passo in questo senso è già stato compiuto da Unioncamere Lombardia con la recente apertura dell'ufficio a Bruxelles, per poter curare gli interessi del sistema camerale e dell'economia lombarda presso l'Unione Europea. Per quanto riguarda l'innovazione tecnologica e la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano, Vico Valassi - Presidente di Unioncamere Lombardia, ha ricordato che "le Camere di commercio intendono impegnarsi in un intelligente mediazione tra il mondo della ricerca e delle università e quello delle piccole e medie imprese. In questa prospettiva, oltre alla realizzazione di una rete di sportelli per la tecnologia, che dovrebbero prevedere il supporto dell'Università e della Fondazione Cariplo, stiamo progettando delle giornate di discussione sullo "stato dell'arte" della ricerca applicata." Oltre alle linee guida del prossimo biennio, sono emerse dal Consiglio alcune riflessioni sul cambiamento dello scenario istituzionale, dovuto soprattutto al risultato del recente referendum, che ha attribuito un maggiore ruolo istituzionale al mondo camerale rendendo necessaria una concreta declinazione del principio di sussidiarietà. A tale proposito il Presidente Valassi ha affermato che "in occasione delle consultazioni avviate dalla Commissione Speciale Statuto, abbiamo chiesto che la nuova Carta costituzionale regionale sancisca il pieno riconoscimento delle Camere di commercio quali autonomie funzionali espressione delle imprese, dei consumatori e dei lavoratori e che il modello di organizzazione che verrà costruito tenga conto dell'intreccio fra autonomie territoriali ed autonomie funzionali per assicurare un miglior servizio al cittadino." È poi intervenuto il Presidente di Unioncamere Nazionale, Carlo Sangalli, che riallacciandosi al tema dell'innovazione tecnologica, ha presentato un esempio pratico delle trasformazioni che il mondo camerale italiano sta vivendo per rimanere al passo con i tempi. "Le Camere di commercio - ha dichiarato - si stanno rinnovando profondamente. Con un obiettivo: la semplificazione. Dal nove dicembre, grazie alla smart card, la carta d'identità elettronica, saranno le Camere di Commercio ad andare a casa delle imprese: tutti gli adempimenti relativi al Registro delle imprese, le domande di certificati e le visure avverranno per via telematica senza doversi recare negli uffici. La smart card è distribuita a tutte le società e contiene in un chip firma digitale, nome e cognome dell'imprenditore, data e luogo di nascita, codice fiscale. E' uno strumento davvero innovativo che servirà a semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche per ottenere tutti quei servizi on-line che chiedono una firma con valore legale. E' una vera rivoluzione per essere al passo con la società, soprattutto con quella lombarda, dove la new economy è molto forte, con 16.000 imprese, una su quattro in Italia, cresciute solo nell'ultimo anno dell'11,5%". Alle parole d'augurio di Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, intervenuto personalmente alla cerimonia, è seguito il messaggio del Cardinale di Milano Carlo Maria Martini, portato agli invitati da Monsignor Franco Agnesi. "E' indispensabile e urgente interpretare e organizzare l'economia riconoscendone il valore e i limiti. - ricorda nel messaggio il Cardinale - In questo senso non si deve temere di riconoscere che l'economia non solo è necessaria, ma può essere anche sorgente di fraternità. In particolare va affermata la positività di un sistema economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell'impresa, del mercato, della proprietà privata e della conseguente responsabilità per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell'economia e va pure riconosciuta in questo quadro, la giusta funzione del profitto e più generalmente dell'efficienza economica." La giornata si è chiusa con una visita al nuovo edificio, che con la sua forte identità formale ben rappresenta la rinnovata identità di Unioncamere Lombardia, e con l'inaugurazione di un percorso espositivo, nel quale tutte le Camere di commercio della Lombardia si sono presentate attraverso i propri 'numeri' e alcuni progetti in fase di realizzazione.

FORUM DELLA STAMPA DIGITALE OTTIMO RISULTATO DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL FORUM TENUTOSI LO SCORSO 28 NOVEMBRE A MILANO. SODDISFAZIONE DEGLI OPERATORI PER LA QUALITÀ DEI TEMI TRATTATI
Milano, 5 dicembre 2001 - Questa edizione del Forum della stampa digitale ha consolidato il suo ruolo di punto di incontro d'eccezione per "i professionisti della stampa". 250 partecipanti, provenienti dal settore della stampa digitale, dei services, dei vendor, ma soprattutto esponenti della schiera degli utilizzatori delle nuove applicazioni della stampa digitale: assicurazioni, banche, agenzie di comunicazione, imprese, ecc. La maggioranza dei quali decision maker all'interno delle loro aziende, con ruoli che andavano dall'amministratore delegato, al titolare, al responsabile produzione/edp, fino al marketing manager. (Una partecipazione numerosa e altamente qualificata di pubblico, come confermato dagli stessi sponsor). Il successo dell'evento è stato decretato anche dal forte supporto del mondo delle Associazioni di categoria, con il fondamentale contributo del Gruppo Stampa Digitale di Assografici, di Xplor, di Confartigianato tutti soggetti attivamente coinvolti nell'evento, ai quali per questa edizione si è aggiunta anche Aidim, e Promos. Lo scenario del mercato Gli interventi di analisti, ricercatori, uomini di impresa, che hanno caratterizzato la prima parte dell'evento, hanno confermato che la rivoluzione tecnologica ha avuto un grande impatto sull'industria della stampa, (ma non solo su questa) provocando il rapido declino di alcune attività, offrendo nel contempo nuove opportunità di crescita per quelle aziende che hanno avuto la capacità di utilizzare la propria professionalità per rinnovare prodotti e processi. Oggi il futuro dei prodotti stampati può essere definita dai seguenti macro-trend: marketing decentrato e personalizzato per un target ben definito; alta qualità, che deve essere tenuta nella giusta importanza; globalizzazione, come strategia produttiva e distributiva delle imprese; cooperazioni per offrire soluzioni razionali ai problemi della clientela; normative ambientali e mutamento delle percezioni dei consumatori; Questo insieme di elementi convergono verso l'obiettivo dell'innovazione e tendono favorire i prodotti/servizi personalizzati rispetto alla produzione di massa. Di seguito alcuni dei concetti chiave espressi. La gestione delle informazioni nell'era digitale "Il Document Management - a tutti i livelli: per l'individuo, le organizzazioni e l'intera comunità sociale - diventa la sfida del futuro. È il momento in cui si richiede una sorta di passo successivo all'alfabetizzazione: non basta più saper leggere e scrivere, bisogna essere in grado di gestire le informazioni." Giovanni Seno, Amministratore Delegato Océ Italia La stampa digitale a colori di produzione L'evoluzione del mercato è stata riassunta in tre punti:"lo sviluppo della domanda di stampa di produzione segue l'andamento del PIL, non i cambiamenti tecnologici. Le nuove tecnologie sostituiscono le precedenti in forza del costo, non incrementano la domanda complessiva. Da qui al 2005: + 12% per la stampa digitale e +5% per la stampa offset." Francesco Crotti, Global Solutions Manager Xerox Italia Il punto di vista delle agenzie di comunicazione "La presenza di dati di identificazione del cliente o del potenziale tale rende il Direct marketing il processo di comunicazione che influenza in modo determinante l'adozione e l'utilizzo continuativo della stampa digitale" Italo Demas, VicePresidente Aidim

HAPPIDEA VINCE IL GRAN PREMIO DELLA LANA LO STILE, IL DESIGN E L'INNOVAZIONE DEL COPERTIFICIO ZAMBAITI BATTONO LE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE TESSILI DEL MONDO
Milano, 5 dicembre 2001 - Innovazione nel design, innovazione nei colori, il copertificio Zambaiti vince, alla prima partecipazione, il Woolmark Golden Thread Award 2001, grazie ai suoi marchi Happidea e Compagnia delle Lane Preziose. Giunto alla sua diciottesima edizione, il premio australiano costituisce un appuntamento imperdibile e d'importanza strategica per il settore della lana, poiché ha lo scopo di promuovere le nuove tendenze riguardanti lo stile e i colori dei tessuti Woolmark, inconfondibile marchio della pura lana vergine. "E' stata una vittoria inattesa. - dichiara Gino Zambaiti Consigliere delegato del Copertificio - Molti degli articoli in gara riflettevano molto bene le nuove tendenze stilistiche e i colori di punta di questa stagione ma evidentemente i nostri prodotti si sono distinti per la loro qualità, l'eleganza del design e la vivacità dei colori, che hanno portato una ventata di novità nel settore dell'arredamento ancora così legato alla tradizione". I criteri di valutazione adottati dalla commissione esaminatrice erano tesi a giudicare i concorrenti in gara in base allo stile, al tipo di tessuti utilizzati e al design, ma anche al tipo di rispondenza che il prodotto potrebbe avere sul mercato. "Quest'anno è stato particolarmente difficile stabilire i vincitori del premio - afferma Geoff Robinson, direttore della Woolmark e giudice di gara - dato l'alto numero di aziende partecipanti provenienti non solo dall'Australia, ma anche dall'Europa, Asia e Stati Uniti". Il Gruppo Zambaiti, titolare dei marchi vincitori, fu fondato nel 1948 da Angelo Gino Zambaiti che diede inizio all'attività già nel primo dopoguerra. L'azienda ha ottenuto uno sviluppo immediato, raggiungendo in pochi decenni 1500 dipendenti (di cui 110 nella sola divisione Compagnia Lane Preziose) e 2000 clienti, esportando in più di 40 paesi stranieri. Gli stabilimenti italiani sono concentrati in Lombardia, soprattutto nel bergamasco, zona famosa per produzione tessile in Italia. Il gruppo Zambaiti possiede anche filiali all'estero, una sede in South Carolina e numerosi punti vendita a Parigi, Bruxelles e New York.

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