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GIOVEDI'
6 DICEMBRE 2001
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
OGGI IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ROMANO PRODI PARTECIPA AD UNA
CHAT SULL'INTRODUZIONE DELL'EURO
Milano, 6 dicembre 2001 - È ormai imminente l'introduzione in Europa delle
banconote e monete euro. Quest'evento è una prima mondiale: sinora, mai un
gruppo di paesi aveva avuto l'audacia di costituirsi in unione economica
mantenendo la propria diversità e il proprio statuto nazionale. Il presidente
della Commissione europea,
Romano Prodi vi invita a
partecipare a una "chat" su Internet giovedì 6 dicembre 2001, per discutere su
che cosa l'euro significherà per l'Europa. I punti focali della "chat" saranno
il passaggio alle nuove banconote e monete e l'attuale dibattito sul futuro
dell'Unione (che sarà avviato formalmente al Consiglio europeo di Laeken il 14
dicembre). Potrete intervenire in una qualsiasi delle undici lingue dell'Unione.
Le linee saranno aperte dalle 18 alle 20 (ora dell'Europa centrale). Sarà per
voi l'occasione di far conoscere le vostre idee e di sollecitare la reazione di
una delle massime personalità europee. Il presidente Prodi risponderà a quante
più domande possibile, nel limite del tempo disponibile. Potete cominciare già
da ora a preparare le vostre domande e potete inviarle in anticipo
all'indirizzo:
Chat-Prodi@cec.eu.int Le domande dovranno essere
molto brevi, quanto più brevi possibile, sino al massimo di 256 battute. Per
maggiori informazioni su come partecipare, consultate la pagina
Partecipare alla chat
PRESENTAZIONE DELL' INDAGINE: "AUTONOMIE REGIONALI E LOCALI CON L'EUROPA".
Milano, 6 dicembre 2001 - L'Europa è oggi, per più ragioni, al centro
dell'attualità italiana. Al. vertice di Laeken del 14 e 15 dicembre, inizierà un
complesso dibattito sulla ripartizione delle' competenze fra i diversi livelli
di governo all'interno dell'Unione: europea che potrebbe concludersi nel corso
del semestre di presidenza italiana, nel 2003. Ma quanto sanno davvero gli
amministratori regionali e locali dell'attuale dibattito sul futuro dell'Unione
europea ? Come si stanno attrezzando per un'.Europa in cui il peso delle Regioni
aumenterà considerevolmente ? E cosa fanno per contribuire all'informazione dei
loro cittadini sull' Europa ? A queste ed altre domande ha tentato di rispondere
un' indagine "Autonomie regionali e locali con l'Europa". La ricerca è stata
condotta, presso un campione. di amministratori regionali e locali di Italia e
Francia, dal Centro in Europa e dall'Associazione italofrancese "la Beccaria"
con il sostegno della Commissione europea, Direzione generale Istruzione e
Cultura, sulla base di un questionario elaborato dal prof. Renato Mannheimer. I
risultati saranno presentati in anteprima alla stampa dallo stesso prof. R.
Mannhemer, martedì 11 dicembre, alle ore 1.1.00, presso: Commissione europea
Rappresentanza a Milano Corso Magenta, 59
WORKSHOP DELL'UE SUL BENCHMARKING DELLE STRATEGIE PER LE PMI CHE SI
CONVERTONO AL DIGITALE
Bruxelles, 6 dicembre 2001 - Il 21 e 22 gennaio 2002 si terrà a Bruxelles un
workshop dell'UE sul benchmarking delle strategie locali e regionali per
assistere le Pmi che si convertono ai sistemi digitali. Il Comitato delle
regioni e la Commissione europea sono i promotori di questo workshop che
studierà le strategie e le azioni principali varate dai governi e dalle autorità
regionali e locali, al fine di aiutare le Pmi ad accrescere il loro ricorso alle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La manifestazione intende:
presentare un'ampia panoramica delle attuali iniziative politiche a sostegno
dell'e-business rivolte alle Pmi degli Stati membri; presentare il proposto
quadro analitico e gli indicatori di benchmarking suggeriti per valutare tali
iniziative politiche; invitare tutti i partecipanti a contribuire al
completamento del profilo delle principali politiche in materia di e-business
rivolte alle Pmi, fornendo informazioni sulle più importanti attività
regionali/locali nel loro settore. Il workshop vedrà la partecipazione di
politici che si occupano di e-business a livello nazionale, regionale e locale,
nonché di associazioni di Pmi, rappresentanti del mondo accademico, analisti
politici ed esperti appartenenti ad organizzazioni internazionali. Per
informazioni : Lordana Eleftheriadou Dg Imprese Commissione europea E-mail:
lordana.eleftheriadou@cec.eu.int
LE LINEE GUIDA DEL CONSIGLIO SVEDESE DELLE RICERCHE SONO A FAVORE DELLA
CLONAZIONE A SCOPO TERAPEUTICO
Bruxelles, 6 dicembre 2001 - Mentre gli Stati membri dell'UE chiariscono la
propria posizione nei confronti della clonazione umana e della ricerca genetica,
il Consiglio svedese delle ricerche ha elaborato delle linee guida sulla ricerca
sulle cellule staminali, nelle quali sostiene l'importanza della clonazione
terapeutica mediante trasferimento del nucleo delle cellule somatiche, ma
respinge l'impianto di embrioni clonati nell'utero. Il consiglio richiede
l'elaborazione di chiari orientamenti per colmare l'attuale vuoto giuridico
presente nell'ordinamento svedese, il quale attualmente non possiede alcun
quadro normativo per la ricerca sulle cellule staminali. Il consiglio si dice a
favore del ricorso alla clonazione terapeutica a scopi di ricerca medica,
mediante il trasferimento del nucleo delle cellule somatiche, al fine di creare
embrioni dai quali possano essere raccolte le cellule staminali. Le linee guida
affermano che la creazione di embrioni secondo questa modalità è "difendibile
dal punto di vista etico", in considerazione dei benefici a lungo termine che ne
deriverebbero per la medicina. Le linee guida affermano tuttavia che l'impiego
di tale tecnica, per creare cellule staminali che contengono lo stesso Dna dei
pazienti che necessitano di trapianto cellulare, deve essere subordinato al
rilascio di un'autorizzazione ed al controllo da parte di un'autorità
governativa. Il Consiglio svedese delle ricerche sostiene l'introduzione di una
legislazione che vieti l'impianto di tali embrioni nell'utero. Le linee guida
del consiglio affermano inoltre che si può consentire, per tale tipo di ricerca,
l'impiego di cellule staminali derivanti da embrioni in eccedenza risultanti da
cure per la fecondazione in vitro (Fiv), purché sia richiesto il consenso
informato dei genitori dell'embrione. Esse fissano tuttavia un limite di tempo
di due settimane dopo l'inseminazione per gli embrioni impiegati in tale modo.
Una portavoce del consiglio ha dichiarato che il governo svedese attendeva
queste linee guida, al fine di poter avere un quadro più chiaro delle opinioni
della comunità scientifica su questo tema. Essa ha dichiarato inoltre che le
linee guida intendono servire quale "misura temporanea", fino al momento in cui
sarà introdotta la legislazione vera e propria dal governo svedese, che si
prevede avverrà nel corso del prossimo anno. Il 29 novembre, il Parlamento
europeo ha respinto a larghissima maggioranza un'iniziativa volta a proibire la
clonazione umana nell'Ue. La risoluzione era stata presentata dalla commissione
parlamentare per la genetica umana e le nuove tecnologie applicate alla medicina
moderna, che era stata istituita in seguito a vari sviluppi controversi, tra i
quali la nascita nel 1996 della "pecora Dolly" in Scozia. Infolink:
http://www.vr.se
IMMOBILI: RIPARTE LA VENDITA DEGLI ENTI
Roma, 6 dicembre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che
la vendita degli immobili degli Enti agli inquilini è stata sospesa il 22.11 e
riprenderà con la pubblicazione dell'elenco degli immobili sulla Gazzetta
Ufficiale la settimana prossima. La pausa è stata concordata con gli Enti
medesimi, che potevano peraltro escludere dagli elenchi gli immobili per i quali
risultava difficile posporre la vendita anche solo per un periodo di due
settimane. Ciò è avvenuto ad esempio nel caso dell'Inail, per il quale oltre 400
unità immobiliari sono state escluse dalla cartolarizzazione proprio per non
arrestare le vendite agli inquilini.
SUL SITO IL PROGRAMMA DI STABILITÀ IN INGLESE
Roma, 6 dicembre 2001 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è
disponibile sul sito www.tesoro.it la versione in inglese del
PROGRAMMA DI STABILITÀ
IN INGLESE .
Italy’s Stability
Programme in English
is now on the web
The Economics and Finance Ministry announces that the English version of Italy's
Stability Programme is now available on the web site (www.tesoro.it). The
Programme confirms the public finance and growth objectives set in the Economic
and Financial Planning Document 2002-2006, and also gives a detailed analysis of
the Government's Privatization Plan.
MECCANICA VARIA: INCERTEZZA E CAUTELA FRENANO LO SVILUPPO LO DICONO I
PRECONSUNTIVI 2001 DIFFUSI OGGI DA ANIMA. NEL CORSO DELL'ANNO LE IMPRESE DEL
SETTORE HANNO RAGGIUNTO UN FATTURATO DI 65.015 MILIARDI (+2,5%)
Milano, 6 dicembre 2001 - "Gli effetti negativi dell'11 settembre si sono fatti
sentire soprattutto sulla business atmosphere e sulle previsioni di crescita per
il 2002. Per fare fronte alla crisi è necessario puntare sull'innovazione". E
tra i nuovi strumenti di crescita per il settore, corsi di formazione a distanza
e un arricchimento di contenuti e di servizi, in un'architettura completamente
rinnovata, per il Portale
www.ItalianMec.com
Rallentamento contenuto della crescita e previsioni all'insegna dell'incertezza
per l'industria meccanica varia dopo i fatti dell'11 settembre. E' quanto emerge
dal preconsuntivo 2001 e dalle previsioni per il 2002 presentate questa mattina
dal Presidente Anima Savino Rizzio. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio Studi di
Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia e
Affine), le imprese italiane nel 2001 hanno realizzato 65.015 miliardi (erano
63.420 nel 2000), con un incremento del 2,5% in valore ( 1,7% in volume). Si
tratta di un aumento sostenuto principalmente dalla domanda estera che ha
segnato un +3,4% passando dai 29.549 miliardi del 2000 ai 30.545 miliardi del
2001. Inferiore alle attese l'andamento del mercato nazionale, che ha realizzato
uno sviluppo dell'1,8% (contro le previsioni di un +3,1% del luglio scorso, che
si basavano sulla fiducia negli interventi del nuovo Governo a sostegno degli
investimenti), passando dai 33.871 miliardi del 2000 ai 34.470 miliardi del
2001. L'occupazione ha mostrato una lieve flessione (-1,2%) nell'ambito della
quale sono da sottolineare la contrazione delle forze stabilmente occupate e un
sempre maggior ricorso all'outsourcing. Le previsioni per il 2002 sono
caratterizzate dall'incertezza e da una sostanziale cautela: la produzione
dovrebbe crescere in valore solo dell'1,7%, raggiungendo i 66.120 miliardi di
lire (la crescita in volume si attesterebbe sul 1,2%). Tale modesto incremento
dovrebbe essere sostenuto sia dalla domanda interna, che dovrebbe raggiungere un
giro di affari pari a 34.957 miliardi (+1,4%) che da quella internazionale
(31.163 miliardi pari a +2%). I livelli occupazionali dovrebbero rimanere
pressoché inalterati (-0,3%). Commentando l'andamento del settore il Presidente
Rizzio ha sottolineato che "la pausa nello sviluppo che stiamo affrontando
impone a tutti gli imprenditori italiani un'assunzione di responsabilità
nell'investire a favore dell'innovazione, del miglioramento dei prodotti, nel
loro cambiamento radicale quando la maturità li rende oggetto di imitazione o
addirittura contraffazione da parte di sistemi con costi minori dei nostri.
Affinché questo avvenga l'impresa italiana ha bisogno di provvedimenti
strutturali a supporto degli investimenti, non solo di dispositivi di carattere
congiunturale, come la legge Tremonti. Agli imprenditori chiediamo infine di
concentrarsi non più sull'offerta di prodotti e servizi, ma sull'offerta di
soluzioni, perché questo è quello che richiede il mercato ". Un'esortazione a
non ridurre lo sforzo verso l'internazionalizzazione delle imprese proviene
invece da Enrico Massimo Carle, consigliere Anima per i Rapporti Internazionali
e past president della Federazione. L'invito è "all'adozione di strategie
orientate ad una presenza più radicata nei Paesi esteri dove si investe e basate
sull'impiego di risorse adeguate provenienti anche dallo Stato, nonché ad una
maggiore valorizzazione delle risorse interne, alfine di attrarre investimenti
esteri in grado di portare ricchezza nazionale da reinvestire, investimenti oggi
limitati anche da unaforte pressionefiscale e da un inadeguato livello di
servizi e infrastrutture ". Sul valore della formazione punta invece Gianfranco
Pellegrini, Vice Presidente Anima, nel presentare Formamec, la nuova società
consortile costituita da Anima con ItalianMec.com, Asa, Trimedia e Sysdat.
Formamec si propone come un innovativo strumento di e-leaming - o formazione a
distanza - in grado di fornire corrette infonnazioni o competenze alle persone
giuste nel momento giusto. La formazione a distanza utilizza il computer e la
connessione ad Internet per collegarsi ad una piattaforma appositamente
predisposta per uno svolgimento guidato e assistito delle attività formative. Il
progetto è rivolto alla formazione e all'aggiomamento dei dipendenti delle Pmi
nei tre settori, tecnico-produttivo, giuridico e informatico, più soggetti ai
rapidi cambiamenti, con l'obiettivo di estendere la propria attività a tutti i
settori di interesse aziendale, utilizzando anche i Fondi Sociali Europei a
favore dei soci. In linea con la continua evoluzione nel settore
dell'e-business, anche ItalianMec.com, il portale della meccanica italiana, il
cui gradimento da parte delle imprese è testimoniato dagli attuali 160.000 mila
accessi mensili, sta ridisegnando la sua struttura per assistere e coadiuvare
l'imprenditore meccanico in maniera ancora più completa. Come ha illustrato
Maurizio Brancaleoni, vice presidente Anima e presidente di ItalianMec.com, il
portale sarà infatti arricchito di nuovi contenuti e revisionato nei contenuti
già esistenti, secondo quattro linee guida: informare, formare, creare mercati,
creare opportunità. Il nuovo ItaliariMec, che sarà presentato a gennaio,
evolverà dal ruolo di fornitore a quello di partner delle aziende servite, anche
grazie ad accordi strategici di partnership di tipo strutturale con varie
realtà, tra cui enti, istituzioni e università, in grado di fornire contenuti
verticalizzati per la creazione di specifiche aree tematiche.
ANDAMENTO DELLA MECCANICA VARIA
Un'analisi dal punto di vista settoriale mostra situazioni come di consueto
differenziate, dove il trend negativo di alcuni comparti va a compensare il
picco di altri. Discreti i risultati del raggruppamento "macchine ed impianti
per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio
impianti industriali" il più importante in termini di fatturato: 24.852 miliardi
con una crescita del 6,3% nel corso di quest'anno. A questo raggruppamento sono
riconducibili 13 merceologie produttive alle quali è stato aggiunto il valore
del "montaggio impianti" ad esse prevalentemente collegato. Buone performances
sono state conseguite dai comparti "turbine a gas"+20,3% e "turbine a vapore"
+32,3%. Anno di basso profilo invece per le "turbine idrauliche" che hanno
segnato un -11,5%. L'incremento di produzione della "caldareria" (+7%) è stato
tutto destinato all'esportazione. I costruttori di "apparecchiature ed impianti
per l'industria petrolifera" (+5%) hanno beneficiato degli ingenti investimenti
nell'area denominata "nuovo Eldorado", al centro della quale, purtroppo, è
collocato l'Afghanistan. Il settore "compressori" sta vivendo una crisi a
livello mondiale, mentre "pompe" e "motori" mostrano una leggera crescita. Le
previsioni per il 2002, permeate di incertezza, segnano un prudente +2,7%. Le
attese di crescita dei settori rientranti nel raggruppamento 9ogistica e
movimentazione delle merci" (che fattura complessivamente 3.618 miliardi)
formulate nel luglio scorso sono state leggermente rettificate a ribasso. Si è
passati da un +5,7% a un +5,3%. Per il prossimo anno i dati indicano solo un
+2%. Il settore "carrelli" denuncia una notevole battuta di arresto della
domanda nella seconda parte dell'anno che andrà a penalizzare sicuramente il
fatturato 2002. Quello del 2001 ha segnato ancora un +8,8% totale, di cui + 15,1
% all'export. Meno rosea e senza grandi speranze (-1,5% nel 2000 e -1,5% nel
2001) la situazione del raggruppamento "tecnologie ed attrezzature per prodotti
alimentari", che fattura complessivamente 7.892 miliardi. Tra le dodici
merceologie rientranti nel comparto, solo gli "impianti frigoriferi industrialP
hanno realizzato ottime performances (+ 15,8%). Va precisato, tuttavia, che il
comparto trova mercato oltre che nel settore alimentare anche in quello chimico
e petrolifero e che a trainare la crescita è stato prevalentemente quest'ultimo.
Risultati negativi, sia in termini di fatturato che di profitti hanno
caratterizzato il 2001 per le "macchine e gli impianti per la trasformazione
della frutta e dei vegetali" (-20%) e per le "macchine per l'industria
dolciaria" (-9,9%). Ma le attese per il 2002 sono decisamente migliori. Sempre
critica la situazione del comparto "macchine per la lavorazione delle carni"
dove impera pessimismo anche per il futuro e per le "affettatrici elettriche"
che denuncia una riduzione del fatturato complessivo del 10%. Il settore
"macchine ed impianti per molini" attende con fiducia che gli aiuti
internazionali ai paesi coinvolti nel conflitto diano slancio all'attività. Il
raggruppamento "tecnologie e prodotti per l'industria" al quale fanno capo 5
settori per un totale di fatturato pari a 5.932 miliardi ha segnato un -2,3% nel
2001 e un -2,8% nel 2002. In particolare il comparto "pezzi stampati a caldo in
ottone, alluminio e rame", pur avendo conseguito risultati da considerarsi
ancora positivi, non è riuscito a ripetere le ottime performances del 2000
risentendo della situazione non brillante dei principali mercati di riferimento:
il "valvolame e la rubinetteria" e le "serrature e ferramenta". Anche la
crescita degli "impianti di finitura" ha segnato una battuta di arresto e gli
operatori sono particolarmente preoccupati sugli effetti delle Twin Towers. 1
risultati non soddisfacenti dei comparti "apparecchi e componenti per impianti
termici" (-4,1%) e "valvolame e rubinetteria" (-0,8%) hanno condizionato le
medie settoriali del raggruppamento impianti, macchine e prodotti per
l'edilizia" (16.121 miliardi di fatturato con un incremento dello 0,4% nel
2001). Decisamente migliore il trend. delle "macchine edili" (+5,8%) che hanno
goduto di un buon primo semestre e' delle "apparecchiature ed impianti
aeraulici" (+5%). Le previsioni per il 2002 indicano un +2,4%. Meno rosea e
senza grandi speranze (-1,5% nel 2000 e -1,5% nel 2001) la situazione del
raggruppamento "tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari", che fattura
complessivamente 7.892 miliardi. Tra le dodici merceologie rientranti nel
comparto, solo gli "impianti frigoriferi industriali" hanno realizzato ottime
perfon-nances (+ 15,8%). Va precisato, tuttavia, che il comparto trova mercato
oltre che nel settore alimentare anche in quello chimico e petrolifero e che a
trainare la crescita è stato prevalentemente quest'ultimo. Risultati negativi,
sia in termini di fatturato che di profitti hanno caratterizzato il 2001 per le
"macchine e gli impianti per la trasformazione della frutta e dei vegetali"
(-20%) e per le "macchine per l'industria dolciaria" (-9,9%). Ma le attese per
il 2002 sono decisamente migliori. Sempre critica la situazione del comparto
"macchine per la lavorazione delle carni" dove impera pessimismo anche per il
futuro e per le "affettatrici elettriche" che denuncia una riduzione del
fatturato complessivo del 10%. Il settore "macchine ed impianti per molini"
attende con fiducia che gli aiuti internazionali ai paesi coinvolti nel
conflitto diano slancio all'attività. Il raggruppamento "tecnologie e prodotti
per l'industria" al quale fanno capo 5 settori per un totale di fatturato pari a
5.932 miliardi ha segnato un -2,3% nel 2001 e un -2,8% nel 2002. In particolare
il comparto "pezzi stampati a caldo in ottone, alluminio e rame", pur avendo
conseguito risultati da considerarsi ancora positivi, non è riuscito a ripetere
le ottime performances del 2000 risentendo della situazione non brillante dei
principali mercati di riferimento: il gavalvolame e la rubinetteria" e le
"serrature e ferramenta". Anche la crescita degli "impianti di finitura" ha
segnato una battuta di arresto e gli operatori sono particolarmente preoccupati
sugli effetti delle Twin Towers. I risultati non soddisfacenti dei comparti
"apparecchi e componenti per impianti termici" (-4,1%) e "valvolame e
rubinetteria" (-0,8%) hanno condizionato le medie settoriali del raggruppamento
impianti, macchine e prodotti per l'edilizia" (16.121 miliardi di fatturato con
un incremento dello 0,4% nel 2001). Decisamente migliore il trend delle
"macchine edili" (+5,8%) che hanno goduto di un buon primo semestre e delle
"apparecchiature ed impianti aeraulici" (+5%). Le previsioni per il 2002
indicano un +2,4%. Il raggruppamento "macchine ed impianti per la sicurezza
dell'uomo e dell'ambiente" ha realizzato un valore di fatturato leggermente
superiore al 2000 (+2,1%) raggiungendo complessivamente i 6.600 miliardi. Le
proiezioni per il prossimo anno mostrano un +3,9%. Differenziati gli andamenti:
ancora in forte espansione gli "impiantì ed apparecchiature di insonorizzazione"
(+33,3%). In fase di stanca nella prima parte dell'anno la domanda di
"dispositivi per la protezione individuale sul lavoro" che, paradossalmente, poi
ha beneficiato dei tragici eventi internazionali. In rallentamento la domanda di
"serrature e ferramenta"; in linea con il 2000 quella di "casseforti"; in
leggera espansione le vendite di "materiale antincendio". Per quel che riguarda
i settori legati all'ambiente, pur in assenza di programmi strategici di ampio
respiro a livello nazionale e di disponibilità di investimenti ingenti, va
segnalato che il fatturato degli "impianti trattamento rifiuti" ha segnato un
+10%, ed è proseguita la ripresa degli impianti per la "depurazione acque
reflue" (+6,5%), mentre la dinamica degli "impianti ed apparecchiature per la
depurazione dell'aria" rimane preoccupante.
MM DESIGN: CREATIVITA E RAZIONALITA AL SERVIZIO DELL'ECONOMIA DEL PAESE
Milano, 6 dicembre 2001 - L'innovazione tecnologica così come una miglior
funzionalità e un'accattivante immagine dei prodotto, in base alle aspettative
dei consumatori, costituiscono nel mondo odierno il principale motore economico
di un Paese. L'Italia, genitrice di cervelli purtroppo spesso emigrati verso
lidi che sostengono e incentivano con maggior facilità e maggiori risorse lo
sviluppo delle idee per la ricerca e la creazione di nuove tecnologie, rimane il
Paese dove la creatività sopperisce alla mancanza di molte infrastrutture, alla
burocrazia eccessiva, a una concezione politica statalista durata troppo a
lungo. La creatività messa al servizio delle attività produttive, esce dalla
fase artigianale e fa dei disegno industriale uno dei principali punti di forza
dei made in ltaly nella competizione internazionale. Oggi abbiamo la
testimonianza di quattro giovani imprenditori che hanno messo insieme le loro
esperienze per dar vita a una società al servizio di altre: la Mm Design. E'
stata una scelta coraggiosa fatta nel 1991, in tempi non facili, ma che
costituiva per dei giovani convinti delle proprie capacità e animati da una
grande passione per il loro lavoro, una sfida ìn un momento di crisi economica.
Essi hanno voluto mettere a disposizione le loro capacità creative e le loro
conoscenze tecniche, avvalendosi anche di qualificati collaboratori, per
migliorare e incrementare la produzione dei loro clienti, raggiungendo
contemporaneamente un duplice obbiettivo: il successo dei prodotti realizzati
dalle aziende/clienti e il successo della loro attività. Questi dieci anni di
lavoro gratificante ne sono la testimonianza. La collaborazione con industrie di
vari Paesi, la specializzazione in tutti i settori della produzione industriale,
la cura e l'amore per il dettaglio, la curiosità di sperimentare nuovi
materiali, il buon affiatamento tra lo Studio di design e le diverse realtà
aziendali, lo scambio continuo d'informazioni ed un costante aggiornamento,
hanno premiato Mm Design portandola ad affrontare ben 50 progetti nel 2001, dai
9 dei 1992, e a percorrere oltre 80.000 chilometri nell'anno 2000, dai 20.000
dei 1992. Il fatturato ha avuto un incremento costante dei 15 -20% e nel 2000 é
stato realizzato per il 60% in Italia e per il 40% all'estero. Mm Design ha
ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e ha svolto e svolge anche
attività di docenza in Italia e all'estero. Questa testimonianza di una realtà
economica italiana, seppur piccola, é la prova che il connubio capacità e
creatività costituisce la carta vincente per i] successo. Se poi da parte delle
Istituzioni verranno incentivate le nostre realtà produttive, in particolar modo
quelle medio piccole, con meno adempimenti burocratici e più detrazioni fiscali,
queste saranno il volano della crescita economica dei nostro Paese. Per
informazioni Tel 04721837850
mail@mmdesign.org
IL RUOLO E L'IMPORTANZA DEL DESIGNER INDUSTRIALE
Che cos'è il design? Apparentemente la domanda è banale. In realtà la risposta è
abbastanza complicata. Il design è un progetto culturale, ma non si può parlare
di design e di design industriale come fossero la stessa cosa. A partire dagli
anni sessanta il complesso delle attività industriali e professionali operanti
nel campo della progettazione e della produzione del prodotto industriale ha
portato l'Italia in una posizione emergente. Il made in Italy ha trovato sbocchi
sui mercati internazionali, oltreché su quello nazionale, individuando nel
design industriale uno dei suoi principali punti di forza nella competizione
mondiale. Un grande sforzo di innovazione di prodotto e di processo ha permesso
alle aziende italiane di portare sul mercato prodotti di qualità contraddistinti
da continue innovazioni funzionali, tecniche, ergonomiche, formali. Tutto ciò ha
contribuito al successo delle aziende italiane e ha fatto si che fossero
internazionalmente riconosciute la qualità del design e le capacità dei
progettisti industriali italiani. A fronte di questo indiscusso successo del
"designer italiano", come figura professionale riconosciuta, è mancata, per
lungo tempo, la presenza di una formazione accademica specifica nel campo del
design industriale. Le sfide che le imprese italiane si trovano oggi ad
affrontare nella sempre più agguerrita competizione internazionale, rendono
invece necessaria la presenza di figure professionali specifiche, formate al
progetto industriale. Le competenze del settore Disegno Industriale sono quelle
che tradizionalmente vengono identificate con questa denominazione sia a livello
disciplinare che più strettamente operativo. Esse perciò riguardano tutte le
fasi "tipiche" che conducono alla definizione del progetto industriale nella sua
forma definitiva: dalla formulazione del problema progettuale alla definizione e
valutazione delle opzioni tecnologiche e tipologiche, dallo sviluppo morfologico
alla costruzione del prototipo, fino alla elaborazione definitiva del progetto e
alla sua ingegnerizzazione. Il design industriale nasce con l'uso delle
macchine, cosa che ha comportato una grande rivoluzione nella storia dell'uomo.
Non vengono più prodotte dieci o cento copie di un oggetto ma cinquemila o
cinquantamila. Il vasaio greco soltanto apparentemente produceva la stessa cosa
per l'intera sua vita. I suoi prodotti in realtà erano diversi l'uno dall'altro.
La macchina porta invece alla serialità perfetta ed ha un impatto sulla società
che è ben diverso. Non bisogna infatti dimenticare che la macchina produce la
cultura della macchina stessa, e che grazie alla macchina l'industria piega il
prodotto alle sue esigenze, che possono non corrispondere a quelle della società
a cui si rivolge. Ecco i primi contorni di un mondo estremamente complesso dove
il problema successivo non è quello che si è fatto, ma come venderlo. Benvenuto
Cellini prima ancora di cominciare sapeva ben qual era il committente della
saliera e lo stesso si può dire per l'artigiano che produceva le sedie da chiesa
o cose simili. Con l'uso della macchina questo rapporto è scomparso, è stato
completamente ribaltato. Con e a causa della macchina bisogna creare un rapporto
nuovo con l'ipotetico cliente: ecco quindi la comunicazione e il conseguente
tentativo, e la speranza di controllare le emozioni pubbliche, in modo da
arrivare a una vendita certa, sicura. In un millennio che ci proietta verso
nuovi orizzonti la figura del designer diventa sempre più interdisciplinare.
Egli deve saper interpretare i mutamenti della società, capire in anticipo e
tradurre con il suo estro creativo e la sua esperienza i bisogni in evoluzione.
Il designer diventa di fatto un'antenna sensibile a tutti i segnali e deve
essere in grado di captare e selezionare al momento giusto ciò che il mercato o
il pubblico cerca, Deve agire come anticipatore di tendenze e di costume,
conscio della propria responsabilità. Il designer deve fare un grande sforzo per
conoscere sempre più il sistema complesso di ricerca, marketing, distribuzione e
produzione e creare da problemi delle opportunità. Questo significa che nel
futuro sempre meno gente improvvisata riuscirà a sviluppare progetti di design,
come è avvenuto nel passato. Una grande competenza e una certa esperienza
permetteranno di far emergere da una massa omogenea, prodotti con un particolare
livello di design.
SALOV: UN ALTRO ANNO DI CRESCITA
Milano, 6 dicembre 2001 - Un altro anno di crescita per il Gruppo Sallov, una
delle prime aziende italiane nella produzione di olio d'oliva ed extravergine
d'oliva. I dati dell'esercizio 2000-2001, chiusosi il 30 Settembre, confermano
la tendenza positiva in atto da tempo e registrano sia un incremento dei volumi
delle vendite (+ 7%) sia un aumento delle quote di mercato dei principali marchi
dei Gruppo. Il consolidato stimato dei 2000-2001 si chiude con un fatturato di
418 miliardi di lire allineato a quello dell'esercizio precedente a causa dei
calo dei prezzo delle materie prime. In due anni i volumi venduti sono aumentati
dei 15% ed il fatturato dei 14%. Le marche principali dell'azienda hanno
continuato a crescere in maniera significativa: in un biennio Sagra (in Italia)
ha aumentato i volumi del 32%, Filippo Berio (all'estero) li ha visti crescere
dei 30%. Salov Spa, ha fatturato 336 miliardi di lire (278 nel 1998-99), Salov
North America 142 (111 nel 1998-99), Filippo Berio Uk 31 (la società è stata
costituita all'inizio di quest'anno). Il peso delle vendite all'estero sul
fatturato consolidato è stato dei 50%. Nel 2001 il Gruppo ha accresciuto la
propria leadership all'estero e rafforzato le proprie posizioni in Italia.
Filippo Berio è uno dei marchi più conosciuti e venduti nel mondo ed è presente
in 49 Paesi. E' co-leader negli Usa e leader in Gran Bretagna, Giappone,
Irlanda, Islanda e Taiwan. Sagra è la 4a marca nel mercato dell'olio extra
vergine in Italia. Pressoché stabile la redditività a livello consolidato, con
il margine operativo lordo che si assesta a 32 miliardi nonostante un incremento
di 7 miliardi negli investimenti pubblicitari su Sagra e Filippo Berio. Il cash
flow è stabile al livello degli ultimi anni: circa 20 miliardi. Lo scorso anno è
stata acquistata un'area industriale a Massarosa (LU) che ospiterà il nuovo
stabilimento Salov e sostituirà, nel 2002, quello attuale di Viareggio (LU).
L'area è di 330.000 mq. con 22.000 mq. coperti, di cui 3.000 destinati agli
uffici. Sarà uno stabilimento a ciclo completo, con una capacità di stoccaggio
di 6 milioni di litri di olio extra vergine ed impianti di raffinazione con un
potenziale di 4.500 qJi al giorno. Potrà produrre 160 milioni di confezioni
l'anno. La realizzazione del nuovo stabilimento comporterà, tra acquisto,
adattamento e realizzazione di nuovi impianti, un investimento complessivo di
circa 35 miliardi. I principali obiettivi futuri dell'azienda consistono, oltre
al potenziamento della capacità produttiva, nel consolidamento della leadership
di Filippo Berio nei più importanti mercati mondiali e nel raggiungimento della
3a posizione in Italia con Sagra e Filippo Berio, di cui è prossimo il lancio .
INCONTRO: PREPARARE LE IMPRESE DEL SETTORE DELLA GOMMA ALLA NEW-ECONOMY
Milano, 6 dicembre 2001 - L'area del Basso Sebino, in provincia di Bergamo,
vanta una lunga tradizione nella lavorazione della gomma, in particolare nella
produzione altamente specializzata di articoli tecnici. L'area si configura come
un vero e proprio distretto industriale con la presenza di tutte le componenti
della filiera: produttori di mescole, prime e seconde lavorazioni, lavorazioni
accessorie di finitura e produttori di macchine per la lavorazione della gomma.
Nonostante queste particolarità le aziende del settore hanno difficoltà nel far
conoscere i propri prodotti di elevata qualità al mercato, soprattutto
attraverso le nuove tecnologie. In questo contesto Servitec, in collaborazione
con le Associazioni di categoria, è impegnata in un progetto di sostegno alle
imprese del settore della gomma, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare e
sostenere le imprese fornendo nozioni specifiche relative alle tecnologie
informatiche, Internet ed all'e-business. Il progetto, che viene sostenuto dalla
C.C.I.A.A. di Bergamo, si svilupperà in due fasi principali. Nella prima fase si
procederà ad un'analisi della diffusione delle tecnologie informatiche e delle
reti tra le aziende del settore, in modo da avere un quadro complessivo al fine
di impostare il programma di informazione/formazione e assistenza diretta alle
aziende, che costituirà la seconda fase del progetto. L'incontro si aprirà con
una presentazione dell'iniziativa (a cura di Vittorio Mandorini di Servitec),
cui seguirà la descrizione delle fasi del progetto (a cura di Barbara De Gianni
di Servitec). 11 dicembre 2001 - ore 18.00 Comunità Montana Monte Bronzone e
Basso Sebino Via Roma, 60 - Villongo L'incontro è gratuito, per motivi
organizzativi è gradita l'iscrizione anche via web all'indirizzo:
http://www.servitec.it/point/seminari/index.html
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