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MARTEDI'
15 GENNAIO 2002
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EUROPA: UNA RELAZIONE INDICA CHE I PAESI CANDIDATI DEVONO
IMPEGNARSI MAGGIORMENTE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA
Bruxelles, 15 gennaio 2002 - Una relazione sugli sforzi dei paesi
candidati a favore dell'imprenditoria e della competitività ha rilevato
progressi nei settori dell'istruzione, della pubblica amministrazione e dei
servizi di sostegno alle imprese, ma raccomanda un maggiore impegno per
l'accesso ai finanziamenti, in particolare per le piccole e medie imprese (Pmi),
la creazione di una cultura dell'innovazione nelle imprese e la flessibilità
del mercato del lavoro. La relazione è stata redatta da rappresentanti
dell'economia e delle autorità pubbliche nei paesi candidati, sul modello di
una relazione elaborata nel 1998 per gli Stati membri dell'Ue, la relazione
Best (Task force per la semplificazione dell'ambiente delle imprese). La
nuova relazione ha quindi ricevuto il titolo di "Cc Best". Il documento
comprende un profilo di ognuno dei paesi candidati, nel quale sono posti in
evidenza due casi di migliori prassi per ogni paese. Uno degli esempi
riguarda Malta, dove è stato istituito un "Ufficio per l'efficienza nelle
piccole imprese", col ruolo di facilitare i contatti tra le imprese e
l'amministrazione; un altro esempio è la rete di "sportelli unici" della
Romania, presso i quali le nuove società possono registrarsi e ricevere le
necessarie autorizzazioni. "Nell'ambito dell'istruzione per una società
imprenditoriale, esistono varie prassi, che sono generalmente coordinate tra
le autorità pubbliche, gli istituti d'istruzione comprese le università, e,
in misura minore, la comunità economica", afferma la relazione. Molte nuove
iniziative sono attualmente in fase di verifica tramite progetti pilota, che
comprendono corsi di economia di mercato e l'istituzione di imprese virtuali
nelle scuole professionali. La relazione ha individuato un certo numero di
campi che richiedono un ulteriore impegno, tra i quali: il rafforzamento dei
rapporti tra le autorità pubbliche, le scuole, le università e la comunità
economica, l'elaborazione di corsi di studio più rispondenti alle esigenze
delle piccole imprese, l'incentivazione della creazione di imprese proprie
da parte degli studenti. Secondo il documento, i paesi candidati devono
altresì affrontare il problema della promozione dell'imprenditorialità in un
contesto di forti vincoli di bilancio. Il testo rileva che "la maggior parte
dei paesi candidati sembrano consapevoli della necessità di snellire le
procedure e ridurre il più possibile gli oneri amministrativi delle imprese,
particolarmente delle società nuove ed in rapida crescita". La prestazione
di servizi di sostegno alle imprese è apprezzata dalla relazione, anche se
questa pone in evidenza che la qualità del sostegno offerto varia
considerevolmente tra le regioni urbane e quelle rurali. "Le organizzazioni
imprenditoriali spesso non sono sufficientemente sviluppate nei paesi
candidati, e non sono quindi in grado di offrire alle imprese servizi
efficienti", afferma il documento. La Commissione europea, in risposta a
tale problema, offre assistenza tramite il programma Phare di sostegno alle
imprese. La relazione evidenzia quanto resta ancora da fare nei paesi
candidati in relazione al sostegno finanziario alle Pmi, rilevando che
nessuno dei paesi ha presentato condizioni soddisfacenti. "Esistono immensi
bisogni in questo campo, e sono state individuate relativamente poche buone
prassi. L'accesso ai finanziamenti, unitamente ad una burocrazia eccessiva,
è sempre indicato dagli imprenditori tra le principali barriere allo
sviluppo aziendale. Le Pmi hanno ancora difficoltà ad ottenere credito
sufficiente a condizioni ragionevoli", afferma la relazione. Si notano
tuttavia miglioramenti negli anni recenti, molti dei quali agevolati
dall'introduzione di meccanismi di garanzia e linee di credito dedicate per
le Pmi. Ciononostante, "in tutti i paesi esiste ancora l'esigenza di
aumentare la capacità di generare nuove idee imprenditoriali e di preparare
validi piani aziendali", sostiene la relazione, raccomandando ai paesi
candidati di affrontare campi quali: i fattori principali del successo di
meccanismi di garanzia efficaci, il rischio che i programmi di finanziamenti
statali creino portafogli di crediti inesigibili, il ruolo potenziale di
fonti finanziarie alternative quali le reti dei "Business Angels" ed i
programmi di microcredito. La relazione afferma che "la creazione di una
cultura dell'innovazione nelle imprese, e nelle Pmi in particolare, è ancora
lontana. Si può fare di più per promuovere i trasferimenti di tecnologia,
diffondere i risultati della ricerca, incoraggiare la cooperazione tra
centri di ricerca ed imprese, nonché stimolare i rapporti intersocietari".
Si raccomanda inoltre ai paesi candidati di provvedere a semplificare i
trasferimenti tecnologici e di avere un rapporto più aperto con le Pmi. La
relazione è stata realizzata con l'obiettivo di dare ai paesi candidati
l'opportunità di condividere le proprie esperienze e di imparare gli uni
dagli altri. S'intendeva altresì illustrare ai paesi candidati quanto viene
realizzato attualmente dagli Stati membri dell'Ue in questi campi, nonché
informarli in materia di politica comunitaria delle imprese. I paesi
candidati devono promuovere la competitività delle proprie economie in
preparazione per l'adesione. La riforma della legislazione e delle strutture
amministrative deve però accompagnarsi alla promozione di un ambiente nel
quale le imprese possano nascere e fiorire e sia incoraggiata
l'imprenditorialità. Per il testo completo della relazione consultare il
seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/whatsnew.htm
AVVIO DEI COLLOQUI SU UN POSSIBILE ACCORDO TECNOLOGICO TRA L'UE ED IL
GIAPPONE
Bruxelles, 15 gennaio 2002 - La riunione tra il commissario europeo per la
Ricerca Philippe Busquin ed il ministro giapponese per l'Istruzione, lo
Sport e la Scienza Toyama, svoltasi a Bruxelles il 10 gennaio, ha condotto
alla decisione di avviare colloqui esplorativi su un accordo scientifico tra
l'Unione europea ed il Giappone. Sebbene la collaborazione tra le due parti
sia già una realtà in diversi ambiti scientifici, essa verrebbe resa
ufficiale dall'accordo ed estesa ad altri settori di ricerca. Oltre alla
cooperazione esistente in settori quali l'ambiente, le tecnologie
dell'informazione ed i rischi sismici, l'accordo attuerebbe una
collaborazione nel contesto del piano d'azione adottato al decimo vertice
Ue-Giappone, tenutosi l'8 dicembre 2001. Alcuni dei principali settori che
dovrebbero essere inclusi nell'accordo di cooperazione sono collegati alla
lotta contro la povertà ed i relativi indicatori, allo sviluppo sostenibile
e socioeconomico, nonché alla biotecnologia e questioni correlate. Busquin
ed il ministro Toyama hanno discusso degli strumenti per l'attuazione di
tale cooperazione, comprese le procedure istituzionali.
INCONTRO TREMONTI – FABIUS
Roma, 14 gennaio 2002 - Oggi alle ore 17,30, presso il Ministero
dell'Economia francese a Parigi (Rue de Bercy 139), il Ministro
dell'Economia e delle Finanze italiano, Giulio Tremonti, incontrerà il
Ministro delle Finanze francese, Laurent Fabius. Si tratta della terza tappa
di un programma di incontri bilaterali tra il Ministro italiano e i suoi
omologhi Ue, iniziato nel luglio scorso con la visita di Tremonti al tedesco
Hans Eichel e proseguito a dicembre 2001 con l'incontro tra Tremonti e lo
spagnolo Rodrigo Rato. Dopo l'incontro, alle 19,30 il Ministro Tremonti
terrà una conferenza stampa all'ambasciata italiana in Rue de Varenne.
TREMONTI A BARI CONTRO IL SOMMERSO
Roma, 15 gennaio 2002 - Oggi alle ore 9,00, il Ministro dell'Economia e
delle Finanze, Giulio Tremonti introdurrà il convegno "I centogiorni e
oltre: verso una rifondazione del rapporto fisco-economia?" che si terrà a
Bari fino al 17 gennaio prossimo, presso lo Sheraton Nicolaus Hotel.
L'intervento del Ministro si focalizzerà sul provvedimento per la lotta
all'economia sommersa, non solo evidenziando i vantaggi per chi emerge, ma
rendendo noti anche i risultati dell'attività d'indagine svolta dalla
Guardia di Finanza, attività che costituirà il punto di partenza per la dura
azione di contrasto contro chi non emerge. Dopo l'intervento, è prevista un
breve incontro con la stampa; a seguire il Ministro vedrà le autorità
locali, tra cui i Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto. Al
convegno, oltre ad alti ufficiali della Guardia di Finanza, parteciperanno
il sottosegretari Vito Tanzi e Daniele Molgora, il direttore dell'Agenzia
delle Entrate, Raffaele Ferrara, il consigliere giuridico del Ministro
Tremonti, Andrea Manzitti, i consiglieri: Gianfranco Polillo (capo della
segreteria tecnica), Giuseppe Vialetti, Gaetano Caputi, Gualtiero Soldera,
Giancarlo Montedoro.
IN LINEA IL SETTIMO NUMERO DI QCS NEWS
Roma, 14 gennaio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che sul sito
www.tesoro.it è disponibile il settimo numero della
newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi
Strutturali Comunitari. Questi i titoli principali: Continuano i progressi
del Mezzogiorno; I Git per lo sviluppo locale; Giovani imprenditori
crescono; Credito d'imposta dentro i Fondi; Risorse concentrate per le aree
ob.2.
IL GRUPPO ARMANI ANNUNCIA I RISULTATI ECONOMICI PRELIMINARI PER L'ANNO
2001 CHE EVIDENZIANO UN ANNO RECORD CON UNA CRESCITA DEI RICAVI CONSOLIDATI
DEL + 23%. LANCIO DELLA LINEA DI GIOIELLI EMPORIO ARMANI
Milano, 15 gennaio 2002 -Il Gruppo Armani ha diffuso eri i risultati
preliminari relativi all'esercizio 2001, che mostrano un altro anno di forte
crescita in tutte le aree geografiche e per tutte le linee di prodotto. I
ricavi consolidati hanno raggiunto 1.270 milioni di Euro con un incremento
del +23%. Grazie a questa performance record del 2001, il Gruppo Armani ha
registrato una crescita media nel corso degli ultimi tre esercizi pari al
18%. Particolarmente significativo nel 2001 è stato il programma di forti
investimenti per 273 milioni di Euro, a conferma dell'indirizzo strategico
teso a costruire un Gruppo sempre più integrato verticalmente. Fra gli
altri: la completa acquisizione di Simint S.p.A., azienda industriale che
opera nel settore dell'abbigliamento (ora cancellata dalla quotazione alla
Borsa Valori di Milano coerentemente con il disegno di riassetto strategico
del Gruppo); la creazione della joint venture Borgo 21, per un ulteriore
sviluppo della prima linea a marchio Giorgio Armani; il potenziamento
dell'esclusiva rete retail con l'apertura di 33 nuovi negozi nelle più
importanti città del mondo; l'apertura del nuovo quartier generale e del
nuovo Armani Teatro a Milano. Informazioni di rilievo Gruppo Armani: Ricavi
consolidati 2001 in crescita del 23% da 1.034 milioni di Euro a 1.270
milioni di Euro; Crescita media del 18% dei ricavi consolidati negli ultimi
tre anni; Incremento dei ricavi consolidati per area geografica: Europa
+13%, Nord America +35%, Asia/Pacifico e resto del mondo +29%; Ricavi
consolidati per area geografica: Europa 45%, Nord America 28%, Asia/Pacifico
e resto del mondo 27%; Investimenti per un importo record di 273 milioni di
Euro. Divisione retail: Incremento del 9% dei ricavi da 440 milioni di Euro
a 481 milioni di Euro; Incremento dei ricavi per area geografica: Europa +
16 %, Asia/Pacifico + 15 %, Nord America + 1 % nonostante il rallentamento
dell'economia Americana; Il programma di investimenti è continuato con
l'apertura di 33 nuovi negozi e il rinnovo di 20 negozi già esistenti in
città di importanza strategica in tutto il mondo. Comprendono: 5 boutique
Giorgio Armani (incluse San Paolo e Mosca), 2 negozi Armani Collezioni, 11
negozi Emporio Armani, 2 negozi A|J Armani Jeans, 6 negozi A/X Armani
Exchange, 2 negozi Armani Junior e 5 negozi Armani Casa.. Divisione
industriale: Completa acquisizione di Simint S.p.A. (ora cancellata dalla
quotazione alla Borsa Valori di Milano coerentemente con il disegno di
riassetto strategico del Gruppo); Creazione della joint venture Borgo 21,
per un ulteriore sviluppo del marchio Giorgio Armani; Ulteriore espansione
del business Armani Collezioni tramite la joint venture Trimil.
Investimenti: Gli investimenti hanno raggiunto il livello record di 273
milioni di Euro - 134 milioni di Euro per completare, come già detto,
l'acquisizione di Simint S.p.A. - 78 milioni di Euro per il programma di
rinnovo ed espansione del retail - 61 milioni di Euro per altri
investimenti, fra i quali la creazione di Borgo 21, l'apertura del nuovo
quartier generale e del nuovo Armani Teatro a Milano (Via Bergognone 59).
Altre linee di prodotto: Armani Casa ha aperto cinque negozi in alcune città
strategiche a livello mondiale. Emporio Armani Orologi ha registrato un +18%
di vendite retail nel mondo; La divisione Giorgio Armani Parfums ha
continuato a svilupparsi a ritmo estremamente sostenuto registrando una
crescita in Europa del 19% nel 2001 grazie al successo del nuovo profumo
Emporio Armani White e alla continua crescita di Acqua di Gio pour Homme.
Negli Usa Acqua di Gio pour Homme ha ulteriormente rafforzato la propria
posizione di numero 1 nel mercato dei profumi per uomo. Acqua di Giò pour
Homme è attualmente il profumo per uomo leader nel mondo. Giorgio Armani,
Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Armani ha dichiarato: "Sono
molto soddisfatto che il Gruppo Armani abbia registrato un altro anno record
nel 2001 nonostante il difficile clima economico mondiale. Questa
performance sottolinea ancora una volta la validità dell'indirizzo
strategico già adottato, teso a trasformare l'azienda in un gruppo integrato
verticalmente di design, produzione e distribuzione di prodotti di moda, in
grado di capitalizzare la grande forza e il prestigio del marchio Armani nel
mondo. Facendo leva su una attenta gestione finanziaria, intendiamo
continuare anche nel 2002 il nostro programma di investimenti concentrandoci
in particolare su un ulteriore potenziamento dell'esclusiva rete di negozi,
sull'acquisizione di nuove unità produttive localizzate in Italia e
sull'ampliamento e diversificazione della nostra gamma di prodotti. Le
diverse iniziative a breve termine che annunciamo oggi per il 2002
confermano ancora una volta la nostra volontà di perseguire questa strategia
di crescita." (Nota: I risultati finali 2001 saranno diffusi in Aprile 2002)
In concomitanza con la diffusione dei dati economici preliminari per il
2001, il Gruppo Armani annuncia diverse iniziative a breve termine per il
2002 facenti parte della strategia di crescita in atto. Accordo per
l'acquisizione di Miss Deanna S.p.A.: Giorgio Armani S.p.A. ha raggiunto un
accordo con Miss Deanna S.p.A., azienda di Reggio Emilia leader qualitativo
nel settore della manifattura di maglieria, in base al quale il Gruppo
Armani ha un diritto, da esercitarsi agli inizi di maggio 2002, di acquisire
l'azienda. La produzione delle collezioni Armani inizierà dalla stagione
Primavera/Estate 2003. Lancio della linea Emporio Armani Gioielli: Giorgio
Armani S.p.A. ha firmato una lettera di intenti con Fossil, Inc.,
licenziatario della linea di orologi Emporio Armani, per la produzione e
distribuzione mondiale di una linea di gioielli Emporio Armani a partire
dalla collezione Autunno/Inverno 2002. Espansione di Armani Casa: Dopo
l'apertura di sei negozi Armani Casa in alcune città strategiche nel mondo,
a partire dalla Primavera/Estate 2002 alcune categorie di prodotti Armani
Casa saranno distribuite in punti vendita specializzati e in alcuni
selezionati department stores. Nel Nord America tale iniziativa partirà
dall'Autunno/Inverno 2002. Il Gruppo Armani intende inoltre aprire nel corso
del 2002 altri 20 spazi Armani Casa. Ulteriore potenziamento della rete
distributiva: Il Gruppo Armani prosegue il suo programma di potenziamento
dell'esclusiva rete distributiva nelle città più strategiche a livello
mondiale, attraverso l'apertura in primavera di tre negozi 'flagship' Armani
Collezioni (Milano, via Montenapoleone; Parigi, Avenue George V;
Francoforte, Goethestrasse) e di un nuovo multi-brand concept store a Hong
Kong (Chater Road) in autunno. Lancio di un nuovo profumo Giorgio Armani per
l'uomo ed espansione distributiva di Giorgio Armani Cosmetici: La divisione
Giorgio Armani Parfums annuncia che un nuovo prestigioso profumo Giorgio
Armani per l'uomo, Armani Mania, verrà lanciato in Europa e Asia nella
primavera 2002. La nuova linea di prodotti cosmetici Giorgio Armani, ora
disponibile in 10 punti vendita esclusivi, potenzierà la propria rete
distributiva in nuovi mercati durante il 2002, fra i quali il Giappone. Il
Gruppo Armani è tra le aziende di moda leader nel mondo. Il Gruppo disegna,
produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori, occhiali,
orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i seguenti
marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani, Armani
Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva rete
distributiva del Gruppo comprende 52 boutiques Giorgio Armani, 1 negozio
Giorgio Armani Accessori, 8 negozi Armani Collezioni, 117 Emporio Armani, 63
negozi A/X Armani Exchange, 7 Armani Jeans, 3 Armani Junior e 6 negozi
Armani Casa in 34 Paesi nel mondo.
GIANNI GERBOTTO DIRETTORE GENERALE DELLA GIORGIO ARMANI S.P.A
Milano, 15 gennaio 2002 - Il Gruppo Armani annuncia la nomina del Signor
Gianni Gerbotto a Direttore Generale della Giorgio Armani S.p.A. Gianni
Gerbotto, 53 anni, è entrato a far parte del Gruppo Armani nel 1999 in
qualità di Vice Direttore Generale con responsabilità diretta sull'area
finanza e controllo, legale, licenze e corporate development. Giorgio Armani,
Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: "La nomina
di Gianni Gerbotto a Direttore Generale fa parte dei nostri obiettivi a
medio termine ed è in linea con la strategia di rafforzamento manageriale
intrapresa negli ultimi anni. Strategia che prevede la costruzione di un
team di professionisti in grado di coprire tutte le aree operative di un
Gruppo, così articolato e complesso, in un contesto competitivo sempre più
acceso". Il Gruppo Armani è tra le aziende di moda leader nel mondo. Il
Gruppo disegna, produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori,
occhiali, orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i
seguenti marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani,
Armani Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva
rete distributiva del Gruppo comprende 52 boutiques Giorgio Armani, 1
negozio Giorgio Armani Accessori, 8 negozi Armani Collezioni, 117 Emporio
Armani, 63 negozi A/X Armani Exchange, 7 Armani Jeans, 3 Armani Junior e 6
negozi Armani Casa in 34 Paesi nel mondo.
ACCORDO BNL - DIRECTA SIM: COMMISSIONI A COSTO ZERO PER I COVERED WARRANT
Torino, 15 gennaio 2002 .A partire da oggi , tutti i clienti di Directa, la
prima Sim italiana interamente telematica, potranno operare a costo zero sui
Covered Warrant emessi da Bnl.Directa ha siglato con l'importante gruppo
bancario un accordo che permette agli investitori indipendenti di non pagare
commissioni di intermediazione per gli acquisti dei Cw emessi da Bnl su
Piazza Affari. "Questo accordo testimonia l'impegno di Directa di consentire
ai propri Clienti di operare con le migliori condizioni commissionali. Anche
questa volta, e non è un caso, Directa è il primo broker on line a
convenzionarsi con un importante emittente, qual è Bnl" ha dichiarato Enzo
Nicolino, responsabile dei rapporti con le istituzioni creditizie e
finanziare di Directa. "Con questo accordo Directa diventa il broker
italiano con il maggior numero di accordi per intermediare Cw a commissioni
zero"
BANCA DI ROMA - REGIONE SICILIANA ACCORDO RELATIVO ALL'OPERAZIONE DI
RISTRUTTURAZIONE E DI RIORGANIZZAZIONE CHE VEDRÀ COINVOLTO IL BANCO DI
SICILIA
Roma, 15 Gennaio 2002: I Presidenti Salvatore Cuffaro e Cesare Geronzi hanno
siglato un accordo relativo all'operazione di ristrutturazione e di
riorganizzazione che vedrà coinvolto il Banco di Sicilia. I contenuti
dell'accordo sono il risultato dei costruttivi incontri tra gli esponenti
della Regione ed i vertici della Banca di Roma. Il documento riflette i
quattro temi fondamentali sui quali si e' raggiunta una perfetta sintonia: i
temi di governance, il mantenimento del patrimonio in capo al Banco di
Sicilia, l'evoluzione del ruolo dell'Irfis e, soprattutto, la tutela dei
posti di lavoro e delle competenze dei dipendenti del Banco di Sicilia.
L'accordo conferma l'impegno della Banca di Roma, e quindi della costituenda
Holding, di mantenimento e sviluppo dei valori industriali, finanziari e di
radicamento nel territorio del Banco di Sicilia e della sua rete di
sportelli, che verranno mantenuti sia a livello locale che nazionale. I
lavori proseguiranno per l'adempimento degli aspetti tecnici relativi
all'operazione, quali la determinazione del concambio, che verrà effettuata
dai rispettivi Advisors, Lehmann Brothers, Rotschild e Livolsi & Partners,
nonché la regolamentazione degli accordi raggiunti.
CREDITO VALTELLINESE: CHIUSURA PRIMI CORSI CISCO
Milano, 15 gennaio 2002 - Hanno avuto conclusione presso il Centro di
Formazione di Tresivio i corsi Cisco Ccna (Cisco Certified Network
Associate), organizzati dalla Local Academy Fondazione Credito Valtellinese
allo scopo di offrire a giovani diplomati e laureati della provincia di
Sondrio la possibilità di acquisire una specializzazione nel campo della
progettazione, amministrazione e gestione delle reti di telecomunicazione.
La cerimonia di consegna dei diplomi di fine corso si è svolta alla presenza
dei rappresentanti delle varie componenti aziendali coinvolte nella
realizzazione dell'iniziativa: il Presidente della Fondazione CV, avv.
Guicciardi, il Presidente di Bankadati, rag. Renato Bartesaghi con l'AD dr.
Monti, il responsabile della Local Academy, dr. Snider, in rappresentanza
della Soc. Cisco, i dr. Andrea Pirone e Luca Lepore, il Direttore della
Regional Cisco Esip di Como, P. Gioachino Ancillai, l'AD di Crypto, Paolo
Carrara. L'occasione si è prestata per fare una valutazione sull'esperienza
in relazione al carattere di novità che essa ha assunto non solo per la
nostra provincia ma anche a livello generale. La Fondazione CV annetteva a
questa sperimentazione una particolare importanza, in vista sopratutto della
prospettiva di consolidarla e istituzionalizzarla avuto riguardo all'oggetto
del corso che concerne la formazione di una figura professionale nuova:
quella di un tecnico in grado di configurare, gestire e amministrare le reti
di telecomunicazione. Quindi una figura nuova per il mercato che essendo
sempre più condizionato dai processi della globalizzazione, e quindi delle
reti di telecomunicazione, non trova ancora la disponibilità delle risorse
professionali necessarie per gestire le tecnologie di base. Attualmente,
infatti, ogni azienda i tecnici con tale specializzazione se li deve
costruire "in casa". A questa esigenza occorrerebbe invece provvedere
attraverso appositi corsi finalizzati non solo alla formazione di base, ma
anche al sistematico aggiornamento periodico imposto dall'evoluzione
tecnologica. A tale obiettivo intende per l'appunto rispondere l'iniziativa
della Cisco che, con il Network Academy Program, ha dato al progetto un
respiro internazionale e continuativo nel tempo predisponendo una rete di
scuole nazionali con la possibilità di conseguire vari livelli di
professionalità e di certificazione. Nel corso delle presentazioni sono
state evidenziate le particolarità delle attività didattiche (incentrate
sulla metodologia dell'e.learning) e l'ottimo esito ottenuto dai singoli
partecipanti nelle varie prove previste dai curriculum didattici. Dopo la
conclusione dei corsi i partecipanti potranno accedere al primo livello
delle certificazioni Cisco (il Ccna) riconosciuto a livello internazionale
(e in particolare a livello nazionale, dalle Associazioni Nazionali
Assinform della Confindustria e Assintel del Confcommercio). Nelle foto un
momento della consegna dei diplomi e un gruppo di partecipanti.
AL VIA LO SPIN-OFF IMMOBILIARE STIPULATO L'ATTO DI CONFERIMENTO DEI RAMI
D'AZIENDA IMMOBILIARE DI ASSICURAZIONI GENERALI E DI ALLEANZA ASSICURAZIONI
A GENIMMOBIL
Milano, 15 gennaio 2002. È stato stipulato l'atto di conferimento dei rami
d'azienda immobiliari delle Assicurazioni Generali e di Alleanza
Assicurazioni alla società Genimmobil, nell'ambito dell'operazione già
annunciata al mercato. Il progetto è finalizzato a valorizzare maggiormente
il patrimonio immobiliare italiano del Gruppo, con una gestione ancor più
integrata e una attività sui mercati più dinamica, ottenendo nel contempo
una maggiore trasparenza dei risultati dell'attività immobiliare, distinti
da quelli assicurativi. Le operazioni di conferimento - che non comportano
oneri fiscali in quanto effettuate al valore di libro - hanno per oggetto
gli immobili posseduti in Italia dalle due compagnie, con esclusione di
quelli ad uso prevalentemente direzionale e agenziale, per un valore
complessivo di mercato degli stessi di circa 4.600 milioni di euro. Al
servizio di tale operazione, Genimmobil ha già deliberato un aumento di
capitale, che verrà realizzato mediante l'emissione di 67.537.372 azioni
ordinarie da Euro 5 ciascuna, con godimento dal 1° gennaio 2001 - per un
controvalore nominale complessivo di 337,7 milioni di euro circa - da
assegnarsi ad Assicurazioni Generali e ad Alleanza Assicurazioni in
proporzione al valore effettivo dei rispettivi rami d'azienda conferiti:
Genimmobil sarà quindi partecipata da Generali per il 52,1% e da Alleanza
per il 47,9%. Il conferimento avrà effetto a partire dal 1° aprile 2002,
compatibilmente con le previste autorizzazioni di legge e regolamentari. Le
suddette operazioni non avranno impatti significativi sui flussi annuali di
reddito complessivamente di pertinenza delle società conferenti.
CESR: GIRO FINALE DI CONSULTAZIONI SUGLI STANDARD PER GLI ATS -
ALTERNATIVE TRADING SYSTEMS
Milano, 15 gennaio 2002 - Il Cesr, Committee of European Securities
Regulators cui partecipa anche la Consob, ha diffuso ieri per un secondo
giro di consultazione le proposte rivedute di standard europei comuni per
gli Alternative Trading System (Ref. Cesr/02-001). Questi sono stati messi a
punto da un gruppo di esperti presieduto da Howard Davies, presidente della
Financial Services Authority del Regno Unito. Viene inoltre reso pubblico
oggi un documento che sintetizza le risposte ricevute nel corso del primo
giro di consultazione (Ref. Cesr/02-002). Il Cesr ha deciso di diffondere
gli standard proposti per un secondo giro di consultazione in considerazione
delle rilevanti questioni sollevate da coloro che hanno risposto al primo
documento di consultazione (Ref. Fesco/01-035b), distribuito nel giugno del
2001. Le risposte ricevute hanno specificamente riguardato: a) le
interconnessioni tra il lavoro del Cesr e la revisione della Direttiva sui
servizi di investimento (Isd); b) la definizione di Ats; c) la necessità di
una maggiore chiarezza nell'attuazione degli standard; d) la potenziale
sovrapposizione di alcuni standard con le vigenti regole di comportamento
per la protezione dell'investitore; e) la necessità di una più approfondita
analisi costi/benefici. Coloro che hanno trasmesso le risposte hanno anche
espresso commenti su specifici standard. Il gruppo di esperti ha esaminato
con attenzione i loro commenti ed ha conseguentemente apportato modifiche
agli standard proposti per gli Ats. Data l'ampiezza dei cambiamenti
apportati, il Cesr ha deciso di fornire alle parti interessate un'altra
opportunità di formulare commenti.. Questo documento mette a punto le
proposte di standard per gli Ats dello Spazio Economico Europeo (Eea) nella
prospettiva di fornire un'adeguata regolamentazione, nell'ambito della
Direttiva Isd, delle società di investimento che gestiscono gli Ats. Esso è
basato sul rapporto del Fesco alla Commissione Europea sulla
Regolamentazione degli Alternative Trading Systems in Europa, che è stato
pubblicato nel settembre del 2000. Gli standard intendono assicurare, in
particolare, che l'integrità dei mercati sia protetta e che anche gli utenti
degli Ats godano di adeguata protezione. In risposta ai commenti ricevuti
nel primo giro di consultazione, il Cesr ha circoscritto la definizione di
Ats (il "sistema qualificato" al quale si applicano gli standard) agli Ats
multilaterali. Tuttavia, tale restrizione della definizione non significa
che il Cesr escluda che si pongano problemi di regolamentazione degli scambi
effettuati negli Ats bilaterali. E' probabile che la futura attività del
Cesr sia centrata su quest'aera, con una specifica attenzione alla questione
della trasparenza. La necessità di standard regolamentari aggiuntivi per gli
Ats si pone in quanto le attuali regole di comportamento per la protezione
dell'investitore non coprono pienamente i particolari rischi posti dalla
natura dei servizi forniti tramite Ats. Il Cesr ritiene importante procedere
con questi standard aggiuntivi, elaborando un adeguato regime transitorio
prima dell'entrata in vigore della riforma della Direttiva ISD. Gli standard
identificano aree particolari nella quali il Cesr ritiene sia necessaria
un'ulteriore regolamentazione per conseguire pienamente i due obiettivi
primari dell'integrità del mercato e della protezione dell'investitore. Sarà
necessario che gli standard siano applicati in modo differenziato per
assicurare che i rischi posti dai differenti sistemi di trading siano
adeguatamente affrontati. Il Cesr crede che i suoi obiettivi possano essere
conseguiti al meglio concentrandosi sugli standard nelle aree di seguito
indicate: Autorizzazione/registrazione: le società che gestiscono gli Ats
dovrebbero fornire alle autorità competenti informazioni sul processo di
formazione dei prezzi, sulle norme che regolano il sistema, sui partecipanti
al sistema e sulle tipologie di strumenti finanziari negoziati. Trasparenza:
gli Ats dovrebbero conformarsi a requisiti minimi di trasparenza. Regole
informative: dovrebbero essere imposti agli Ats ulteriori requisiti
informativi, tali da consentire alle autorità competenti di monitorare la
quota di mercato dell'Ats e le variazioni delle informazioni fornite nella
fase di autorizzazione/registrazione. Prevenzione del market abuse: i
requisiti imposti agli Ats dovrebbero rendere possibile investigare,
scoraggiare e punire i fenomeni di market abuse. In risposta ai commenti
ricevuti, Howard Davies ha affermato: "Siamo grati per i meditati commenti
che abbiamo ricevuto sul primo documento di consultazione sugli standard
regolamentari per gli Alternative Trading System. La maggior parte di coloro
che hanno partecipato alla consultazione conviene che si richiede un nuovo
approccio regolamentare agli Ats ma molti hanno espresso preoccupazioni su
alcune proposte specifiche. In particolare, è stato rilevato che i nuovi
standard sarebbero giustificati per gli Ats multilaterali, ma non
necessariamente per i sistemi bilaterali. Il secondo documento di
consultazione ha tenuto conto di tali osservazioni e sono state apportate
significative modifiche alla definizione di Ats e agli standard proposti.
Crediamo che queste proposte siano necessarie per assicurare pari
opportunità di competizione, per preservare la fiducia nell'integrità dei
mercati finanziari europei e per il futuro sviluppo del mercati unico
europeo dei servizi finanziari. Inoltre, questi standard costituiranno un
importante stimolo alla revisione della Direttiva Isd". Il Cesr invita a
rispondere a questo secondo giro di consultazione, possibilmente in lingua
inglese, entro il 15 marzo 2002. Gli interessati possono trovare i documenti
del Committe nel sito www.europefesco.org nelle sezioni "Consultative papers"
e "Recent publications". E' possibile inoltrare commenti via e-mail agli
indirizzi
consob@consob.it e
secretariat@europefesco.org Il Cesr intende ultimare
gli standard dopo la seconda consultazione e pubblicarne la versione
definitiva entro il prossimo mese di giugno.
DAL PRESIDENTE DELLA FED UNA CONFERMA SULL'ATTUALE ANDAMENTO DEI MERCATI
Milano, 15 gennaio 2002 - Il mercato ancora una volta sembra aver anticipato
lo stato di salute dell'economia americana descritto da Greenspan lo scorso
venerdì. <<Nel breve periodo persistono significativi rischi, ed è prematuro
parlare di ripresa economica>> afferma Greenspan, ma non esistono dubbi
sulle capacità strutturali dell'economia americana, che pur attraversando
una fase di profonda incertezza, non esita a dare timidi segnali di
risveglio. Il discorso di Greenspan potrebbe, ad una prima lettura, indicare
un'impostazione negativa, mentre a nostro avviso non fa che confermare ciò
che i mercati stanno già indicando e scontano nelle loro valutazioni. Gli
indici delle principali borse mondiali hanno recuperato dai minimi una
situazione di forte sottovalutazione, raggiungendo intorno all'inizio di
dicembre '01 i massimi di periodo o quantomeno valori che sono più alti di
quelli attuali. In effetti, l'economia con una serie di dati macroeconomici
non ha fatto altro che avallare, successivamente, l'anticipata partenza dei
mercati azionari. Anche l'obbligazionario ha visto nell'ultimo periodo una
risalita dei rendimenti. La preoccupazione del Governatore della Fed
riguardano l'attuale situazione macroeconomica incerta, poiché la vera
incognita non è legata all'andamento della domanda, ma alla dinamica
dell'offerta. E il segnale che Greenspan ha voluto lanciare è proprio
questo: i significativi rischi dell'economia americana potrebbero arrivare
proprio dalle prossime settimane a partire da questa, con l'inizio delle
comunicazioni dei risultati del quarto trimestre 2001 delle aziende e con la
prossima tornata di dati macroeconomici riguardanti le imprese. Infatti, è
stato puntato il dito sulla debolezza persistente di profitti e investimenti
e sull'andamento delle scorte aziendali. Anche se la domanda si mantiene
stabile, con la spesa per consumi e la fiducia dei consumatori che tiene,
complice la forte riduzione dei prezzi e l'offerta di finanziamenti a tasso
zero, fin tanto che le aziende non ricominceranno a investire e a
ricostruire le scorte di magazzino in virtù di una consolidata ripresa
economica, gli attuali valori dei prezzi azionari potrebbero non
rispecchiare le stime degli utili aziendali che dalla prossima settimana
potrebbero subire delle revisioni al ribasso. Ed ecco il rischio a cui
potrebbe andare in contro l'economia americana: la domanda potrebbe non
"resistere" molto in questo limbo, a minarla c'è la perdita dell'effetto
ricchezza dovuto ai portafogli azionari detenuti dalle famiglie che comincia
a far incrementare la propensione al risparmio e l'aumento della
disoccupazione.
UN 2001 DA RECORD PER AUSTRIAN BUSINESS AGENCY CRESCIUTO DEL 6,7 %, IL
VOLUME DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN AUSTRIA SUPPORTATI DA AUSTRIAN BUSINESS
AGENCY RAGGIUNGE I 590,95 MILIONI DI EURO
Vienna,15 Gennaio 2002 - L'Austrian Business Agency (Aba), l'agenzia
governativa per la promozione degli investimenti stranieri in Austria, ha
presentato ieri, in conferenza stampa a Vienna, risultati da record per il
quinto anno consecutivo. L'Italia ha contribuito a questo risultato
realizzando, 7 progetti, tra cui Tiscali, nel territorio austriaco, con un
investimento 111,95 milioni di Euro (circa 217 miliardi di Lire) creando 246
posti di lavoro. Nel 2001 Aba, con il supporto delle agenzie regionali per
la promozione degli investimenti sul territorio, ha fornito servizi di
consulenza e assistenza a 120 aziende straniere che hanno scelto l'Austria
come business location, dato confermato da Martin Bartenstein, Ministro
dell'Economia e del Lavoro in Austria. Questo dato è leggermente inferiore a
quello del 2000, che contava 132 aziende straniere. Nonostante questo calo,
il volume totale degli investimenti dei progetti supportati da Aba nel 2001
ha raggiunto 590,95 milioni di Euro (circa 1,144 miliardi di Lire): il 6,7 %
in più rispetto ai 553,89 milioni di Euro del 2000 (circa 1,072 miliardi di
Lire). I posti di lavoro creati nel corso dell'anno da queste aziende sono
stati 5.113. "I risultati di questi ultimi anni attestano la crescente
fiducia per i vantaggi economici e per le prospettive future che l'Austria
offre come business location. Molto apprezzato, in particolare, l'andamento
dinamico delle riforme per la liberalizzazione di alcuni settori attuate in
questi ultimi anni" ha affermato René Siegl, amministratore delegato di Aba.
"Questa ottima posizione in cui si trova l'Austria sebbene in un ambiente
estremamente competitivo è molto incoraggiante in un periodo caratterizzato
da recessione economica e instabilità di molti mercati mondiali." Nella
classifica dei paesi che hanno investito in Austria con il supporto dell'Aba
nel 2001, la Germania è in testa con un totale di 45 progetti (più di un
terzo del totale dei progetti). La Svizzera è seconda con 16 imprese,
seguita dall'Italia, dal Giappone, dall'Inghilterra e dagli Usa con 7,
Taiwain con 6 aziende, Svezia con 4 e Francia con 3. Il Belgio, l'Olanda, la
Slovacchia, la Slovenia e la Turchia hanno attuato 2 progetti di
investimento. I restanti progetti provengono dalla Danimarca e da vari paesi
del centro est europeo e dall'Asia. Vienna rimane la meta più ambita per
l'insediamento delle imprese estere; questa location è stata infatti scelta
da 68 delle 120 aziende che hanno investito in Austria. Tra le rimanenti, 17
hanno scelto la regione dell'Austria Superiore, 9 quella dell'Austria
Inferiore e Salisburgo, 6 la Carinzia e il Tirolo. 2 aziende hanno investito
in Vorarlberg e una in Styria. 2 delle aziende straniere hanno scelto di
sviluppare i propri affari con investimenti su tutto il territorio
austriaco. Dei 120 progetti avviati, 66 riguardano società di servizi, 38 il
settore del commercio e della distribuzione, 11 società industriali. 20 sono
le società che hanno stabilito in Austria le proprie sedi centrali per
l'Europa e per il Centro - Est Europa mentre 5 quelle che hanno attivato
centri di ricerca e sviluppo. I principali settori rappresentati sono: IT e
telecomunicazioni con 35 società, segiti dal metallurgico con 5 società. 16
progetti rappresentano un'espansione di attività esistenti, 5 le joint
ventures e 4 le acquisizioni.
GETRONICS SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DEL VALORE DI 90 MILIONI DI EURO PER
LA MANUTENZIONE DELL'INFRASTRUTTURA INFORMATICA DI BARCLAYS
Milano, 15 gennaio 2002 - Getronics si è aggiudicata un contratto triennale
del valore di circa 90 milioni di Euro da parte di Barclays, il gruppo
inglese di servizi finanziari che si occupa prevalentemente di attività
bancarie, di operazioni di investimento e di gestione degli investimenti.
L'accordo rafforza la collaborazione esistente tra le due aziende che dura
ormai da 14 anni e che vede Getronics quale fornitore privilegiato di
servizi di manutenzione e di installazione per la rete di agenzie e di
uffici di Barclays. La decisione di assegnare questo nuovo contratto a
Getronics, conferma ancora una volta la solidità del rapporto tra le due
aziende. "Getronics ha sempre dimostrato di saper lavorare ottimamente in
partnership con noi per sviluppare la nostra infrastruttura informatica" ha
dichiarato David cartwright, director of Service Delivery di Barclays. "La
flessibilità del contratto assicura che ogni modifica che si renda
necessaria possa essere gestita in modo morbido, e garantisce che Getronics
continui ad offrire i migliori servizi al miglior prezzo. Possiamo contare
su un rapporto aperto con Getronics che ci offre una immediata visibilità
dei costi da sostenere." Getronics è responsabile della manutenzione di
oltre 270.000 asset di Barclays, dislocati in oltre 3.000 uffici, che
includono 8.000 server, 45.000 workstation e circa 3.000 Atm bancari.
L'accordo prevede anche la fornitura di servizi di installazione alle oltre
1.800 agenzie di Barclays. Infolink:
http://www.getronics.it
SEMINARIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEDICATO AI SERVIZI DI ASSISTENZA PER
LE PICCOLE IMPRESE
Milano, 15 gennaio 2002 - L'11 ed il 12 aprile si svolgerà a Vienna
(Austria) un seminario della Commissione europea sul tema "Servizi di
assistenza a favore di microimprese, di piccole aziende e di imprese
individuali". La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Dg
Imprese della Commissione e dall'Istituto austriaco per la ricerca sulle
piccole imprese (Ifgh). Il seminario sarà incentrato sui risultati di uno
studio condotto dall'Ifgh per la Commissione europea ed analizzerà altre
ricerche condotte sull'argomento. Esso esaminerà i settori fondamentali per
soddisfare le specifiche esigenze delle imprese più piccole, allo scopo di
individuare le aree di discrepanza tra la domanda e l'offerta dei servizi di
assistenza. Il seminario sarà strutturato in tre workshop: consapevolezza e
visibilità dei servizi di assistenza, tipi di servizi di assistenza forniti
e richiesti, meccanismi di fornitura dei servizi di assistenza. Per
ulteriori informazioni e per l'iscrizione visitare il sito web al seguente
indirizzo:
http://www.ifgh.ac.at/en
ANCHE LE SCUOLE COINVOLTE NEL PASSAGGIO EPOCALE ALL'EURO
Milano, 15 gennaio 2002 - Nell'ambito delle iniziative promosse nelle scuole
italiane per aumentare la coscienza dei giovani consumatori spicca l' 8°
Concorso Europeo del Giovane Consumatore, organizzato dalla Commissione
Europea, coordinato per l'Italia dal Centro Tecnico Regionale di Ricerca sul
Consumo Europeo (Ctrrce) e partito simultaneamente in tutti i 15 Paesi dell'Ue.
I giovani partecipanti, quali cittadini europei, di età compresa tra i 7 e i
18 anni, svolgeranno anche un ruolo pedagogico, in quanto dovranno
presentare il lavoro svolto ad altri giovani o adulti; essi dovranno
impeganrsi, singolarmente o in gruppo, nel trattare o tre temi, a loro
scelta, inerenti problematiche legate al consumo; oppure dovranno concepire
ed organizzare azioni finalizzate ad informare l'ambiente circostante,
nonchè i concittadini, sulla transizione pratica verso l'euro. i lavori
selezionati da una giuria nazionale riceveranno significativi premi in euro
e il lavoro giudicato migliore tra questi sarà inviato a Bruxelles e
parteciperà alle selezioni europee. Il concorso vede, tra i partner
istituzionali: la rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Il
Ministero dell'Istruzione, il Ministero delle Attività Produttive e
l'Europarlamento. Oltre a questi collaborano alla buona riuscita del
progetto: le Regioni Marche, Toscana e Umbria, nonchè le Associazioni dei
consumatori: Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzaattiva, Confconsumatori.
Partner promotori sono: Poste Italiane S.p.A., Tin e Telecom, che diffonderà
in questo mese una scheda telefonica da 2,5 euro con logo dedicato al
concorso. Il termine di iscrizione è il 26 gennaio 2002, mentre quello per
l'invio dei lavori è il 20 aprile 2002; tutte le scuole iscritte
riceveranno, a richiesta, materiale informativo. Per iscriversi o per
ricevere qualsiasi informazione ci si può rivolgere al C.T.R.R.C.E. - Via
Argentieri, 22 - 39100 Bolzano - Tel: 0471/982093 - Fax 0471/982499 e-mail:
info@ctrrce.it
concorsoeuropeo@ctrrce.it Inoltre, sul sito
www.ctrrce.it
cliccando sull'apposita icona, è possibile iscriversi direttamente on-line.
CONSUMI RECORD DI ENERGIA ELETTRICA NEL 2000: 279,3 MILIARDI DI kWh. +
4,5% RISPETTO AL 1999
Roma, 15 gennaio 2002 - I dati definitivi sul consumo di energia elettrica
nel 2000 hanno raggiunto i 279,3 miliardi di kWh (+4,5% rispetto al 1999),
di cui 209,4 miliardi di kWh sul mercato vincolato e 69,9 miliardi di kWh
sul mercato libero: quest'ultimo è risultato composto da 23,8 miliardi di
kWh di autoconsumi e 46,1 miliardi di kWh di consumi del mercato libero
effettivamente contendibile. In tale contesto va evidenziata la notevole
performance del settore Industriale, +6,1% rispetto al 1999, in modo
particolare nel comparto della produzione dei beni di base (+6,7%): fra
questi, le industrie siderurgiche hanno manifestato i più sostenuti ritmi di
sviluppo dei consumi (+10,8%). Elevato, anche se meno sensibile, il
risultato delle industrie dei beni finali (+5,2%). Seguono i settori
Agricoltura e Terziario che hanno raggiunto, rispettivamente, il 4,8% e il
4,7% di crescita rispetto al 1999. Dal punto di vista geografico, gli
aumenti più consistenti, rispetto al 1999, dei consumi di energia elettrica
spettano alle Marche (7,9%), alla Lombardia (6,8%), al Molise (6,1%) ed al
Veneto (5,7%). Viceversa, un andamento riflessivo si è manifestato in Valle
d'Aosta (-4,3%).
Consumi di energia elettrica nelle province italiane
Regione |
Var % 00/99 |
Marche |
7,9% |
Lombardia |
6,8% |
Molise |
6,1% |
Veneto |
5,7% |
Sardegna |
5,2% |
Abruzzi |
5,0% |
Emilia |
4,9% |
ITALIA |
4,5% |
Trentino |
4,0% |
Friuli |
3,9% |
Puglia |
3,8% |
Lazio |
3,7% |
Piemonte |
3,6% |
Sicilia |
3,5% |
Umbria |
3,2% |
Toscana |
2,6% |
Calabria |
2,4% |
Basilicata |
2,2% |
Liguria |
2,2% |
Campania |
0,7% |
Valle d'Aosta |
-4,3% |
Tra le Provincie, il record dell'accrescimento dei consumi di energia
elettrica rispetto al 1999 (v. tabella per provincie) è delle province di
Vercelli e Sondrio che hanno visto aumentare i loro consumi di circa 1/5,
seguite da Brescia (14,7%) ed Ancona (11,9%). Perdono invece quasi il 10%
dei consumi Crotone e Verbano-Cusio-Ossola.
Consumi di energia elettrica nelle province italiane
|
Var. %
2000/
1999 |
|
Var. %
2000/
1999 |
|
Var. %
2000/
1999 |
|
vercelli |
20,5 |
padova |
5,5 |
perugia |
3,2 |
|
sondrio |
18,0 |
chieti |
5,4 |
terni |
3,1 |
|
brescia |
14,7 |
benevent |
5,2 |
pescara |
2,9 |
|
ancona |
11,9 |
nuoro |
5,0 |
cuneo |
2,7 |
|
belluno |
9,3 |
lecco |
5,0 |
agrigento |
2,7 |
|
rovigo |
8,4 |
parma |
4,9 |
pavia |
2,7 |
|
pesaro |
8,0 |
milano |
4,9 |
arezzo |
2,7 |
|
Campob. |
7,8 |
catania |
4,8 |
imperia |
2,6 |
|
Caltanis. |
7,6 |
l'aquila |
4,7 |
foggia |
2,4 |
|
cagliari |
7,6 |
varese |
4,7 |
firenze |
2,3 |
|
teramo |
7,4 |
trento |
4,6 |
frosinone |
2,2 |
|
pistoia |
7,2 |
roma |
4,6 |
biella |
2,2 |
|
bologna |
7,0 |
ITALIA |
4,5 |
trapani |
2,2 |
|
vibo val. |
6,9 |
reggio e. |
4,5 |
isernia |
2,2 |
|
venezia |
6,8 |
lodi |
4,4 |
siena |
2,1 |
|
bari |
6,7 |
trieste
|
4,2 |
viterbo |
2,1 |
|
cosenza |
6,7 |
torino |
4,1 |
treviso |
2,0 |
|
potenza |
6,6 |
pisa |
4,1 |
avellino |
1,7 |
|
rimini |
6,5 |
novara |
4,0 |
lucca |
1,7 |
|
siracusa |
6,4 |
ascoli p. |
4,0 |
caserta
|
1,5 |
|
cremona |
6,3 |
pordenon |
3,8 |
catanzaro |
1,4 |
|
como |
6,3 |
forli' |
3,8 |
piacenza |
1,3 |
|
verona |
6,0 |
Alessand. |
3,7 |
ferrara |
1,2 |
|
ravenna |
6,0 |
udine |
3,6 |
latina |
1,2 |
|
gorizia |
6,0 |
lecce |
3,5 |
ragusa |
1,2 |
|
vicenza |
5,9 |
grosseto |
3,5 |
mantova |
1,1 |
|
prato |
5,8 |
bolzano |
3,4 |
reggio c |
0,8 |
|
modena |
5,7 |
rieti |
3,3 |
savona |
0,7 |
|
massa c |
5,7 |
taranto |
3,3 |
palermo |
0,6 |
|
macer. |
5,7 |
genova |
3,2 |
messina
|
0,6 |
|
bergamo |
5,5 |
livorno |
3,2 |
enna |
0,6 |
|
la spezia |
0,5 |
salerno |
0,4 |
sassari - |
0,5 |
|
asti |
-1,6 |
brindisi |
0,4 |
verbano-cusio-ossola - |
9,2 |
|
aosta |
-4,3 |
napoli |
0,0 |
crotone |
-10 3 |
|
matera - |
7,7 |
oristano - |
1,7 |
|
|
|
Nell'ultimo decennio il Mezzogiorno d'Italia ha registrato una flessione
relativa in termini di consumi elettrici per abitante rispetto al
Centro-Nord, che invece vede un aumento dei consumi in termini percentuali.
Infatti, fatto 100 il consumo pro-capite italiano, nel 2000, il Sud d'Italia
passa da un valore del 74% ad un valore del 72%.
|
1990 |
|
2000 |
|
|
kWh/ab |
Italia=100 |
kWh/ab. |
Italia=100 |
Italia Settentrionale |
4.747 |
125 |
6.070 |
126 |
Italia Centrale |
3.509 |
93 |
4.497 |
93 |
Italia Meridionale e Isole |
2.788 |
74 |
3.490 |
72 |
|
|
|
|
|
Totale |
3.793 |
100 |
4.835 |
100 |
Dai confronti internazionali, e sempre in termini di consumi elettrici
procapite, l'Italia si colloca agli ultimi posti nell'Europa dei 15 che
mediamente sfiora i 6.400 kWh/abitante. L'Europa dei 15 è tuttavia ben
lontana dal valore del Nord-America pari a 13.800 kWh/abitante. Nel 2000 la
richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta grazie al contributo
della produzione netta nazionale, che ha raggiunto i 263,3 miliardi di kWh
(+4,2% rispetto al 1999), e con il ricorso alle importazioni per 44,3
miliardi di kWh (+5,6% rispetto al 1999). In particolare, la produzione
termoelettrica ha raggiunto nel 2000 i 208 miliardi di kWh (+5,6%), mentre
il contributo della produzione idroelettrica è stato pari a 50,3 miliardi di
kWh, con una diminuzione dell'1,8% rispetto all'anno precedente. Un aumento
significativo hanno fatto registrare la produzione geotermica (+7,0%) ed
eolica (+39,6%). Per quanto riguarda i combustibili, il gas naturale supera
i prodotti petroliferi quale combustibile d'elezione per la produzione di
energia elettrica. Nel 2000 infatti il gas con 17,5 milioni di tep ha
superato per la prima volta i prodotti petroliferi, il cui utilizzo è stato
pari a 16,6 milioni di tep. Si ricorda che nel 1999 questi ultimi
ammontavano in termini energetici a 19,4 milioni di tep. Tutti i dati sono
estrapolati dall'annuario "Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia
- anno 2000 " pubblicato sul sito del Gestore della Rete
www.grtn.it
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