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17 GENNAIO  2002

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1°RAPPORTO CENSIS - COLGATE IL SORRISO (A VOLTE AMARO) DEGLI ITALIANI

Milano, 17 gennaio 2002 - Il rapporto con le cure odontoiatriche ed i dentisti strappa un sorriso, anche se a volte un po' amaro, agli italiani. E' quanto emerge, in sintesi, da un'indagine presentata quest'oggi da Daniele Vettoretti, Presidente e Amministratore Delegato Colgate-Palmolive Italia, con Roberto Ciampicacigli, Direttore Censis Servizi e il professor Giovanni Dolci, Presidente dei Collegio Nazionale dei Docenti di Odontoiatria. La ricerca, condotta dal Censis per conto di Colgate, il leader mondiale nel settore dell'igiene orale che festeggerà nel 2002 il 75' anno di presenza in Italia, ha riguardato un campione di 2000 famiglie, chiamate a rispondere su abitudini, cure, prestazioni, costi e tutto quel che concerne il rapporto con il dentista. Un tema di grande interesse che coinvolge tra 13 e 15 milioni di famiglie italiane, ovvero più di 1 famiglia su 2 (sono il 66,7% le famiglie che nel 2001 si sono rivolte alle cure dentarie almeno per uno dei propri componenti per un totale di più di 20 milioni di soggetti), generando una spesa annua media per paziente oscillante tra i 620 e i 725 Euro e una spesa complessiva che supera 113,4 miliardi di Euro (26.000 miliardi di lire). Di questo mercato, le strutture private assorbono il 92% lasciando alle altre tipologie di servizio quote marginali: il 5,9% si affida alle strutture pubbliche e solo in pochi casi si ricorre al privato convenzionato. La domanda di prestazioni odontoiatriche risulta essere più accentuata nel Nord Est dei Paese (il 73,2% delle famiglie di quest'area ha richiesto l'intervento dei dentista, nel Mezzogiorno la percentuale scende al 62,3%). Rispetto agli ultimi dati sul settore, relativi al 1998, la tendenza dei soggetti a rivolgersi alle cure odontoiatriche è in crescita. Su questo fenomeno agiscono due fattori diversi: l'invecchiamento della popolazione (che richiede più attenzione ai problemi di salute in generale) ed una maggiore sensibilità verso la prevenzione anche attraverso visite di controllo più frequenti. Questo tipo di prestazioni risultano, infatti, quelle maggiormente richieste (il 39,6% dei pazienti dei SSN e il 39,5% dei pazienti privati) concorrendo, probabilmente, a rendere il dentista lo specialista più visitato dagli italiani: 2solo" il 41,4% ha effettuato ~altre visite specialistiche". Ed è proprio il dentista il "vero vincitore" dell'indagine: se per il 66,5% degli intervistati è giudicato "un bravo professionista" per un altro 14,4% è addirittura un amico. l'aspetto che soddisfa di più nel rapporto medico - paziente è1a competenza", indicata dal 67,7% dei campione. Il tema dell'amicizia con il dentista ricorre anche in un'altra domanda in cui emerge che 1 intervistato su 4 dichiara di aver scelto il proprio specialista nella cerchia dei propri amici e parenti. Ma è il passaparola la modalità più diffusa per decidere a chi affidarsi: uno su due, infatti, dichiara di aver scelto il dentista su consiglio di amici e parenti. Le note dolenti derivano da due elementi ben precisi: dolore e prezzo. Se la spesa da sostenere" è per il 35,5% degli intervistati la maggiore preoccupazione - al secondo posto nella graduatoria delle note dolenti dopo la "paura", prima preoccupazione per il 43,3% dei campione -, è anche significativa l'incidenza di coloro che non conoscono le tariffe: 3 italiani su 10 non hanno alcuna idea di quanto costino le prestazioni più ricorrenti mentre 5 su 10 dichiarano di conoscere solo il prezzo di un'otturazione. Il reddito familiare gioca un ruolo importante e, insieme con esso, il livello di istruzione: se la visita annuale di controllo riguarda mediamente il 59,8% della popolazione, la percentuale sale al 69,6% in caso di reddito superiore ai 90 milioni annui e al 70,5% laddove il titolo di studio è alto. Per contro, essa scende al 52,8% quando il reddito non supera i 30 milioni di lire e ulteriormente al 50,1% quando il titolo di studio è basso. Costi a parte gli italiani rimangono fedeli al proprio dentista: in media sono in cura dallo stesso specialista da 10 anni. Una nuova tendenza però sembra affacciarsi: quello dei dentista "oltre confine". 1 intervistato su 10 ha scelto di curarsi all'estero nell'ultimo anno e con la possibilità di confrontare immediatamente le tariffe nei Paesi di aria Euro assisteremo ad un fenomeno che da marginale assuma le dimensioni di una "prassi consolidata"? Il professor Giovanni Dolci, Presidente dei Collegio dei Docenti di Odontoiatria, commenta così i dati dell'indagine Censis - Colgate 9 dato rilevante che va sottolineato è la percentuale dei 92% di prestazioni odontoiatriche assolte dal settore privato, a fronte dell'epidemioiogia delle più comuni malattie dell'apparato stomatognatico (parodontopatie, carie, malocclusioni) a ragione considerate per alcuni aspetti delle problematiche sociali. Stupisce infatti che solamente il 5,9% dell'utenza si affidi alle strutture pubbliche pur essendo la richiesta di prestazioni odontoiatriche intorno al 70% delle famiglie italiane con dati più accentuati al nord (73%) rispetto al sud (62%). La spiegazione di questo fenomeno va ricercata sia nel fatto che nel Piano Sanitario Nazionale le prestazioni odontoiatriche sono previste solo per alcune fasce di popolazione che nella carenza quantitativa di strutture pubbliche che si dedicano all'odontoiatria. A questi fattori va aggiunta la considerazione che nei singoli Piani Sanitari Regionali tali prestazioni non vengono incentivate in alcun modo, pur rappresentando per le singole Aziende Sanitarie una grande potenzialità. In futuro sarà quindi molto importante muoversi in questa direzione, implementando il settore pubblico, convenzionato e quello accreditato, per poter offrire ai cittadini un servizio migliore.

LA NUOVA CAMPAGNA ISTITUZIONALE ADMO
Milano 17 gennaio 2002 - Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) e J.Walter Thompson presenterà la nuova campagna pubblicitaria di Admo, martedì 29 Gennaio 2002, Da anni Admo opera su numerosi fronti per sconfiggere la leucemia e altre malattie del sangue tramite il trapianto di midollo osseo, ma a volte il disinteresse, la pesantezza burocratica, la disinformazione sono di ostacolo nel cammino che porta alla guarigione dei malati. Per questo l'agenzia J. Walter Thompson si affianca a Admo per lanciare una campagna pubblicitaria (Tv, radio, stampa) di forte impatto che contribuisca a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questo grande progetto di vita. Fabrizio Frizzi, da anni vicino a Admo, parteciperà alla presentazione in qualità di donatore effettivo di midollo osseo, insieme a: Per Admo: I dirigenti responsabili dell'Associazione Per Jwt: Alberto Citterio Responsabile Creativo; Marco Santarelli Art Director ; Michele Pieri Copy Writer ; Silvia Ferrario Account Executive; Nicola Gorini Strategic Planner

IL POSTO DELLE FRAGOLE LA SCELTA DI MORIRE CON DIGNITA' IL COMPLESSO PROBLEINA DI COME ACCOMPAGNARE UNA PERSONA ALLA FINE
Milano, 17 gennaio 2002 - La possibilità di decidere della propria morte oltre che della propria vita è un argomento poco trattato, complesso e che da sempre suscitata grosse polemiche, Il posto delle fragole - La scelta di inorire coli dignità, l'ultimo saggio di Serena Foglia edito da Armenia., in libreria mi questi giorni., analizza i delicati temi che inevitabilmente in un dato momento della propria vita tutti devono affrontare e che coinvolgono non solo i diretti interessati, ma anche le persone che stanno vicino a chi si trova in situazioni critiche. La necessità di vedere riconosciuta la libera volontà del diretto interessato come regola generale per l'attuazione di ogni intervento sanitario è il filo conduttore di tutto il saggio, che spazia tra argomenti complessi e delicati quali suicidio assistito, cure palliative, eutanasia, rapporto con l'apparato medico e la famiglia e in particolare si. concentra sulla presentazione della Carta di Autodeterminazione (Testamento Biologico) ideata dalla Consulta di Bioetica: uno strumento a disposizione dell'individuo per la rivendicazione della sua autonomia e libertà nelle scelte, che possono garantire al malato la dignità del morire. La Consulta di Bioetica, fondata nel 1989, è un'associazione che si propone di promuovere il dibattito critico sul tema della bioetica, in un'ottica di rispetto delle diverse concezioni di valore presenti nella nostra società per la tutela della dignità e della salute. La Carta di Autodeterminazione è un documento proposto dalla Consulta di Bioetica, attualmente privo di riconoscimento legale, che consente ad ogni persona di dare disposizioni sulle cure che intende ricevere o rifiutare nel caso non fosse più in grado di esprimere la propria volontà. Così Serena Foglia presenta questo documento: "In sostanza, si tratta di un testamento molto simile a quello in uso per i beni materiali e finanziari mentre in questo caso sarebbe diretto al bene massimo, la propria salute, aiutandoci a difenderla dalle infermitá che ci colgono durante la vita fino all'ultima che conclude la nostra esperienza. " Il saggio vuole essere soprattutto uno strumento conoscitivo e, si pone l'obiettivo di favorire il dibattito e lo scambio costruttivo di idee su queste problematiche. Per conoscere opinioni e visioni differenti. Il posto delle fragole stesso diventa uno "spazio di discussione" che si apre verso l’esterno e raccoglie i pensieri di autorevoli ospiti che hanno offerto il loro personale contributo a questo particolare dibattito.

SI APRONO CHIBI&CART E SALONE DEL GIOCATTOLO 2002 MANIFESTAZIONI DA SEMPRE PARI ALLE ATTESE
Milano, 17 gennaio 2002 - Si aprono venerdì 18 gennaio a Fiera Milano la 37ª edizione di Chibi & Cart e la 40ª edizione del Salone Internazionale del Giocattolo, le manifestazioni di Fiera Milano International per il regalo, l¹oggetto promozionale, decorazioni natalizie e per feste, bomboniere, bigiotteria e accessori moda. L¹esposizione si svolgerà fino a lunedì 21 Gennaio 2002 con orario 9.30-18.30 (chiusura ore 16.30 l'ultimo giorno di mostra) nei padiglioni 12, 13/1°, 13/2°, 14/1°, 14/2°, 15/1°, 15/2°, 17/1°, 17/2°, 18, 19 (accessi dalle porte Eginardo, Teodorico, Carlo Magno e Gattamelata); l¹ingresso è a pagamento riservato agli operatori economici. Poche manifestazioni fieristiche possono vantare una caratterizzazione e un fascino simili a Chibi & Cart / Salone Internazionale del Giocattolo: un¹attrattiva che resiste da un quarantennio, in virtù di una ricchezza di tipologie esposte e di una varietà di categorie merceologiche con pochi eguali nel panorama europeo. La superficie espositiva netta di quest'anno è di 44.000 metri quadrati con 1.251 espositori di cui 371 esteri. L'obiettivo, anche in virtù dell¹entrata in vigore dell¹area Euro, è di superare il record di visitatori raggiunto nell¹edizione 2001. Per quanto le manifestazioni siano da sempre leader per i propri settori di riferimento, esse hanno subito un¹importante revisione sotto il profilo della filosofia espositiva. Fiera Milano International, per adeguarsi a un mercato in rapido mutamento, propone infatti la nuova organizzazione in percorsi studiata in base alle esigenze del visitatore professionale; si tratta sicuramente di un importante banco di prova, che ha già riscosso il gradimento preliminare da parte degli operatori. I cinque percorsi - Regalo, Promozionale, Decorazioni e Feste, Party & Co., Bijoux & Accessori Moda - sono una risposta puntuale alle mutate logiche commerciali e alle abitudini del consumatore attuale, che, per risolvere problemi assai diversi rispetto al recente passato, richiedono strumenti che siano realmente aggiornati e al servizio del visitatore. Ricchissimo il programma di eventi collegati e le occasioni di approfondire le problematiche sui mercati di riferimento, cominciando dall¹Osservatorio sul mercato del bijoux e dell¹accessorio moda realizzato da Ac Nielsen Cra. Per la prima volta una ricerca analitica su un settore produttivo viene messa a disposizione degli espositori e dei visitatori di una fiera, grazie all¹accordo di collaborazione siglato da Fiera Milano International con la suddetta società di ricerca. Integrato con il Percorso Bijoux & Accessori Moda è "Mirrors", nome che prelude ad una serie di iniziative che portano le tendenze moda all¹interno di Chibi & Cart. Una serata-evento (20 gennaio ore 20,00) condotta da Monica Setta (capo redattore centrale Roma di IoDonna - Corriere della Sera) costituirà un momento di incontro tra i protagonisti dei diversi ambiti del fashion, mentre una performance degli studenti della Scuola Superiore della Moda della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano (Naba) porterà alla ribalta e premierà le creazioni più fantasiose e più aderenti alle tendenze primavera-estate 2002. Nell'ambito di questo percorso ci sarà anche spazio per un dimostrazione "live" di parrucchieri, abili nell¹abbinare acconciature ad accessori e bigiotteria. Anche in questa edizione la manifestazione non rinuncerà alla funzione di dimostrare in modo pratico quanto e cosa si può fare con i materiali e gli oggetti esposti, grazie ai workshop (padiglione 13/2°) condotti da esperti dei vari settori nelle decorazioni natalizie, nelle feste, nei party, nelle candele. I suggerimenti per la creatività avranno il culmine in Voglia di Festa, uno spazio (galleria padiglioni 14 - 15) con tanti corner allestiti per ogni occasione di festa, tradizionale e non, realizzati da Assoregalo. Chibi&Cart / Salone Internazionale del Giocattolo di Milano 2002 sono l’occasione più rappresentativa dell¹anno per tutto ciò che riguarda l¹oggetto e la creazione natalizia, e mantengono il loro ruolo con una mostra di presepi che espone i migliori esemplari del Museo del Presepio di Brembo di Dalmine presso il padiglione 14/1°, in uno spazio appositamente dedicato, con illuminazione curata da Swarowski. Da non dimenticare, infine, Chibimart, la mostra mercato della bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato, articoli da regalo. La nuova edizione, in sinergia con il Percorso Bijoux & Accessori Moda, si terrà al secondo piano del padiglione 17/2° con ingresso da porta Gattamelata.

"MIRRORS", IN FIERA MILANO UN GRANDE EVENTO PER CHIBI 2002
Milano, 17 gennaio 2002 - Domenica 20 gennaio alle ore 20.00 si svolgerà in Fiera Milano "Mirrors", una serata-evento che, in una cornice decisamente glamour, esalterà i protagonisti del percorso Bijoux & Accessori Moda della 37ª edizione di Chibi&Cart, di scena presso il quartiere fieristico milanese dal 18 al 21 gennaio 2002. Mirrors (specchi) riflettere la moda e riflettere sulla moda: l'evento - presentato da Monica Setta, opinionista di Io Donna e Corriere della Sera - vuole essere un momento di incontro tra i protagonisti dei diversi ambiti del fashion, di riflessione su come si sta evolvendo il concetto stesso di moda, gioco di specchi e lucentezze dove il glitter del bijou e dell'accessorio sono in grado di abbagliare il gusto del pubblico e di far brillare la fantasia delle grandi firme internazionali. Specchio delle tendenze primavera-estate 2002, Mirrors sarà l'occasione per premiare i giovani talenti della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano (Naba), nella loro interpretazione creativa delle 4 suggestioni "Foresta Dentro", "Bouquet", "Impulso d'Africa", "Grafismo e oltre". Gli stilisti di Naba saranno infatti invitati a rispecchiare le tendenze che investono il bijou come l'abito e l'accessorio, irradiandosi all'immagine stessa della persona, alla "scenografia" privata del suo quotidiano. Mirrors allora, per una stimolante gara tra otto capolavori, due per tendenza, presentati in una cornice che sa un po' di fiaba, in un percorso - quello dei Bijoux e degli Accessori Moda - che ricorda le avventure di Alice, un Paese delle Meraviglie dove la realtà è più affascinante del sogno. Il giovane talento selezionato otterrà un riconoscimento da Fiera Milano International mentre agli altri 7 ragazzi sarà consegnato un attestato di partecipazione. Tutti premiati, comunque, dal momento che gli otto lavori saranno esposti durante i 4 giorni della manifestazione, in un'area ad hoc del Percorso Bijoux & Accessori Moda.

NEL 2002 IL BIAS SI FA IN... QUATTRO A MILANO L'APPUNTAMENTO MONDIALE DELL'ANNO PER AUTOMAZIONE, CONTROLLO DI PROCESSO, SENSORI, MICROELETTRONICA E STRUMENTAZIONE
Milano, 17 gennaio 2002 - È in programma solo alla metà del prossimo novembre 02, ma nell'agenda degli operatori e delle aziende internazionali occupa già un posto di rilievo: la nuova edizione di Bias e Bias Microelettronica 2002, Convegno Mostra Internazionale dell'Automazione, Strumentazione e Microelettronica, si svolgerà nei padiglioni della Fiera di Milano dal 19 al 23 novembre 2002, e si sta confermando come l'appuntamento più importante dell'anno nei vari settori coinvolti. Il calendario fieristico, infatti, assegna al Bias 2002 lo status di mostra più importante dell'anno a livello internazionale, con i 2.512 espositori presenti nell'edizione del 2000 (2.700 quelli attesi per il 2002), i 56.731 visitatori qualificati partecipanti (se ne attendono oltre 60.000 nel 2002), i circa 92.000 metri quadrati di fiera ad alto tasso tecnologico che si calcola saranno occupati dalle aziende espositrici. La portata dell'evento risalta ancor più se consideriamo che quest'anno il Bias si fa in quattro: la grande offerta espositiva si articolerà infatti in quattro "saloni tematici" completi, con le due manifestazioni sopra citate che risulteranno integrate dal Villaggio della Strumentazione, appuntamento biennale da tempo entrato nel calendario degli operatori; e dal Bias Sensors, la prima manifestazione europea dedicata al mondo della sensoristica, che ritorna sulla scena per render conto dei nuovi sviluppi tecnologici e applicativi. Bias e Bias Microettronica, nel panorama fieristico internazionale, ha da sempre offerto agli operatori il valore aggiunto dell'intera filiera dell'automazione industriale: automazione e controllo di processo unitamente alla catena della sensoristica, la strumentazione elettronica per laboratorio e telecomunicazioni accanto alla microelettronica (componentistica e produzione elettronica). Questa struttura completa oggi più che mai trova assoluto riscontro nel mercato, che da un lato si orienta sempre più verso l'alta specializzazione dei singoli settori ma, al tempo stesso, chiama i settori ad alto contenuto tecnologico (per la convergenza delle tecnologie) ad un dialogo sempre più stretto e integrato. Bias 2002 presenta, a questo riguardo, il grande vantaggio di mostrare in un unico evento l'intero spettro orizzontale e verticale dell'offerta: dalla completa filiera produttiva alla più specifica novità tecnologica. Di più: una proposta così articolata e completa e al tempo stesso unitaria, consentirà al BIAS 2002 di: favorire l'approfondimento e lo sviluppo dei singoli settori; promuovere ogni salone con campagne ad hoc; dimostrare "sul campo" la continuità e piena integrabilità delle nuove soluzioni applicative. Il processo di accelerazione delle tecnologie e la spinta all'innovazione moltiplicano le esigenze di formazione e di aggiornamento professionale. Grazie al contributo delle principali associazioni ed enti di ricerca, il Bias diventa un vero e proprio Campus dell'alta tecnologia: sensori, motion control, software industriale, web, fieldbus, telecomunicazioni, elettronica di potenza, distribuzione elettronica sono alcuni dei temi sui quali si svolgeranno approfondimenti espositivi, convegni, corsi e workshop a cura di Anipla, Fast, Gisi, Assodel, Assipe, Ais/Isa, Consorzio Elettrimpex, Cnr ecc. Automazione di fabbrica e Controllo di processo sono i contenuti tecnologici che da sempre costituiscono il core dell'offerta del Bias. Offerta che si fa sempre più integrata e comprende: Calcolatori per l'elaborazione dei dati e per il controllo di processo; Strumenti ed apparecchi di misura, controllo e regolazione in generale; Servomeccanismi e valvole automatiche; Quadri e regolatori per la misura, il controllo e la prevenzione di impianti, processi e macchine; Automazione ed elettronica civile: strumentazione e sistemi; Apparecchiature per l'automazione nei mezzi di trasporto; Apparecchiature di regolazione e controllo per applicazioni speciali; Apparecchiature per l'automazione in mezzi di comunicazione, telematica, telefonia, trasmissione dati, radio ricezione; Software per l'industria: sviluppo tecnologico e applicazioni; Sistemi di progettazione automatica/Cad/Cam/Cae/Eda; Enterprise Application Integration/Supply Chain Management; Minisistemi, microcomputer, workstation, Personal Computer, periferiche, software e accessori; Fieldbus; Internet, Intranet, Extranet; Componentistica elettrotecnica ed elettromeccanica dedicata alle apparecchiature elettroniche; Tecniche di azionamento per l'industria di processo; Motion Control Systems; Componenti e sistemi per identificazione automatica; Manutenzione e sicurezza nell'impiantistica industriale; Robotica. Dal 1980 Bias è il massimo appuntamento italiano e uno dei principale in Europa per la Microelettronica: Distribuzione, Produzione, Subfornitura... Queste le aree merceologiche presenti al Bias Microelettronica 2002: Componenti e sottosistemi elettronici; Dsp - Digital Signal Processing; Smart cards: Sviluppi tecnologici ed applicazioni; Sistemi e strumentazione per produzione, collaudo automatico e manutenzione per l'industria elettronica ed elettrotecnica; Circuiti stampati: attrezzature, materiali e tecnologie; Sistemi di progettazione automatica per l'industria elettronica e elettrotecnica/Cad/Cam/Cae/Eda; Embedded Systems; Produzione e subfornitura elettronica; Micro e nano tecnologie; Optoelettronica: tecnologia e strumentazione. Sensori e microsensori: a ultrasuoni, a infrarossi, ottici, laser, Mems, sensori chimici, biosensori ... Il ruolo dei sensori si afferma nei controlli industriali, nel monitoraggio ambientale, nelle applicazioni civili; nessun campo può ormai prescinderne. Torna per questo a Milano la rassegna Bias Sensors, riferimento europeo del 2002 per l'intera catena della misura: dalla raccolta, alla trasmissione, elaborazione e visualizzazione dei dati nei diversi processi; secondo una merceologia che vede rappresentati: Sensori, trasduttori, trasmettitori, registratori e visualizzatori; Applicazioni civili di sensori e visualizzatori: controlli, sicurezza, building automation, traffico, ecc.; Sistemi di visione. In un unico spazio espositivo, al Villaggio della strumentazione, l'intero mercato italiano delle Misure e tecnologie per l'automazione industriale e le telecomunicazioni. Con un'attenzione speciale ai temi emergenti quali: appliances digitali, trasmissioni ad alta velocità, fibre ottiche, sistemi wireless. Queste le aree merceologiche: Strumentazione elettronica di misura e prova per produzione e manutenzione, ricerca e laboratorio; Strumentazione elettronica di misura e prova per ricerca e laboratorio; Software e strumentazione per telecomunicazioni e networking Quest'anno il Bias, sempre sotto lo stendardo della convergenza, si arricchirà di aree speciali "ad hoc", portando gli hi-lights della mostra ad illuminare nuovi settori merceologici, importanti quanto collegati ai settori più tradizionali della mostra. Il diffondersi di Internet ha allargato i confini delle aziende portando la fabbrica a rafforzare le connessioni con la più estesa Supply Chain. Per rendere conto dell'integrazione tecnologica e della stretta convergenza tra i settori tipici dell'automazione industriale e quelli della Ict, Bias 2002 organizza il Forum dell'e-Manufacturing. Un confronto a tutto campo sulle prospettive del manufacturing nell'era di Internet, sulla gestione integrata della Supply Chain, sull'applicazione dei sistemi Mes, Erp, Crm nelle realtà produttive grandi e piccole ecc. Il mercato del controllo automatico del movimento è previsto in gran crescita nei prossimi anni: aumenterà la produzione di hardware, ma anche il software e i servizi per i sistemi di Motion Control. L'alto livello delle tecnologie disponibili per un crescente numero di applicazioni sarà documentato al BIAS 2002 dall'offerta di aziende italiane e straniere e troverà nei convegni ampi spazi di approfondimento. Le tecnologie di identificazione automatica vengono applicate con un successo crescente in molti ambiti dell'automazione industriale, della logistica, del controllo accessi, della sicurezza, dell'anti-contraffazione e della distribuzione. Nell'edizione 2002 il Bias inaugurerà Id World: una vetrina dedicata ai componenti e ai sistemi per l'identificazione automatica con particolare riferimento alle tecnologia barcode, Rfid, biometria, smartcard, Eas e Aidc. I sistemi embedded ormai sono ovunque: dall'elettronica di consumo, ai grandi impianti produttivi, ai sistemi di monitoraggio ambientale. Il naturale ponte tra automazione e microelettronica offerto dalla struttura composita Bias + Bias Microelettronica consentirà una visione a 360° sull'universo embedded, che avrà un risalto particolare in una sessione convegnistica apposita organizzata col supporto del mensile specializzato Elettronica Oggi. Il mondo dei circuiti stampati è sempre un mondo da esplorare: per trovare le novità nella produzione di Pcb monofaccia, multistrato e speciali, per verificare i progressi nelle Smt, per incontrare tecnologie avanzate e per discutere di soluzioni orientate a ridurre i tempi di sviluppo e minimizzare i costi. Lo scenario dei Pcb si spalancherà davanti ai visitatori del Bias Microelettronica 2002, in un'area dedicata ai protagonisti del settore. Una vasta azione promozionale sta supportando l'evento Bias 2002, sia nell'ambito dei vari appuntamenti espositivi e convegnistici del settore sia attraverso i canali editoriali che affiancano la mostra, che risultano potenziati dall'inserimento organico del Bias nella realtà di uno dei più importanti gruppi editoriali mondiali come Vnu Business Publications Europe. Una prima presentazione della manifestazione a livello internazionale si è tenuta a Dusseldorf in occasione della fiera Interkama, nel settembre 2001, dove il Bias era presente con uno stand in funzione di "postazione base" per la promozione della mostra. Altre presentazioni sono previste in occasione delle principali manifestazioni fieristiche mondiali dei prossimi mesi.

LA TRASMISSIONE DI POTENZA NELLE MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO. A FLUIDTRANS COMPOMAC, 20-23 FEBBRAIO, FIERAMILANO-PORTELLO
Milano, 17 gennaio 2002 - Per chi opera nel settore della lavorazione del legno, Fluidtrans Compomac è un appuntamento davvero da non perdere. La scelta e l'utilizzo appropriato della meccatronica sta dando infatti buoni risultati e l'attività dei produttori di componenti destinati a questo tipo di macchine è davvero febbrile perché legata alla realizzazione di prodotti d'uso e di consumo che coinvolgono il design. Le fabbriche che producono oggetti di legno devono oggi essere flessibili e in grado di essere collegate in rete con fornitori/partner di sistemi. Questa integrazione richiede un impiego massiccio della moderna tecnica del controllo, del comando e della regolazione. Ecco perché stanno acquistando sempre più importanza sistemi di regolazione decentrati, attuatori e componenti intelligenti per l'azionamento, sistemi di bus seriali da abbinare a programmi di monitoraggio. Ormai il controllo numerico computerizzato (Cnc) va ad equipaggiare i centri di lavoro pensati per le molteplici lavorazioni del legno e la trasmissione di potenza oleodinamica, meccanica e soprattutto pneumatica offre ottime soluzioni tecnico-produttive nella fresatura, contornatura, foratura e taglio di pezzi di svariate dimensioni, destinati ad innumerevoli utilizzi finali. In questo modo, e supportando con software di processo i macchinari, l'alta qualità dei movimenti e delle operazioni si abbina ad elevate velocità e accelerazioni, senza disturbi e senza tempi morti per la programmazione. E' quindi essenziale poter disporre di una gamma di componenti affidabili e personalizzabili, che gli operatori troveranno nella vetrina di Fluidtrans Compomac: sistemi d'automazione pneumatica e elettronica d'avanguardia, software da integrare alle macchine, controlli numerici, motion control, collegamenti su bus di campo digitale tra Cnc e azionamenti/servomotori. Questo tipo di componentistica - in quanto a efficacia e prestazioni - si è dimostrata indispensabile nel favorire lo sviluppo di soluzioni software per la comunicazione fra macchine, per l'ottimizzazione delle lavorazioni, l'analisi, la simulazione e la monitorizzazione delle informazioni provenienti dalle macchine stesse. Senza queste soluzioni, oggi, è impossibile competere. Fluidtrans Compomac è promossa da Assiot (Associazione italiana costruttori organi di trasmissione e ingranaggi), Assofluid (Associazione italiana dei costruttori ed operatori del settore oleodinamico e pneumatico), Vnu Business Publications Italia e vanta il patrocinio delle associazioni Aipi (Associazione italiana progettisti industriali), Cetop (Comitato europeo delle associazioni dei costruttori di ingranaggi e organi di trasmissione) e Eurotrans (Comitato europeo delle associazioni dei costruttori di ingranaggi e organi di trasmissione) con la partecipazione di Afisac (Associazione fabbricanti italiani e stranieri di macchinari e apparecchiature ad aria compressa) e Aitac (Associazione italiana trattamento aria compressa). E' organizzata da: F&M S.r.l - Tel. +39 02 4094931 - Fax +39 02 40949350

VINO E PANE: DALLA PROVINCIA DI MILANO E DALLE ASL UN VALIDO SUPPORTO ALLA QUALITÀ
Milano 17 gennaio 2002 - Favorire un approccio completo, serio ed anche scientifico al settore agro - alimentare e quindi a tutto ciò che lo riguarda: ecco in estrema sintesi l'obiettivo di Vino e Pane, pubblicazione edita dalle Asl della Provincia di Milano n.1/2/3 insieme all'Assessorato all'Agricoltura e Parchi. Un mezzo di informazione e di divulgazione sui temi più scottanti del settore: dalla qualità in campo agro - alimentare alla prevenzione attraverso una corretta alimentazione. Vino e Pane, di cui sono stati pubblicati sino ad oggi quattro numeri, nasce nei primi mesi del 2001 e riprende in parte, nei contenuti e nelle finalità, il periodico Alimentazione e consumi, rivista pubblicata per oltre 10 anni dalla Provincia di Milano nell'ambito delle iniziative promosse a tutela ed informazione del consumatore. Vino e Pane ha cadenza trimestrale ed è un valido strumento di studio e di approfondimento per gli addetti ai lavori, ma non solo: viene infatti spedito gratuitamente e su richiesta a Scuole, Comuni, Biblioteche, Associazioni di Categoria, Aziende agricole, Aziende Sanitarie, Enti Regionali e Provinciali. Esiste un Comitato editoriale in cui sono presenti, oltre all'Assessore Provinciale Novo Umberto Maerna, i Direttori Sanitari e alcuni dirigenti delle tre Aziende Sanitarie locali, ed è in fase di definizione un Comitato tecnico - scientifico. Negli scorsi mesi Vino e Pane, il cui Direttore Responsabile è Angela Maria Messina, si è occupato di diverse tematiche: dalla sicurezza alimentare, ai prodotti Dop come i formaggi, al riso, tipico prodotto coltivato nelle nostre campagne.; periodicamente viene realizzato un numero monografico ed il primo non poteva non essere dedicato all'emergenza Bse. Vino e Pane risulta quindi un grande aiuto alla campagna di educazione alimentare promossa dalla Provincia di Milano che, grazie a questa collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali, si pone in modo completo al servizio del consumatore

PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA NAZIONALE ITALIANA CUOCHI
Milano, 17 gennaio 2002 - Mercoledi 16 gennaio presso il Four Seasons Hotel di Milano è stata presentata ufficialmente La, N.I.C. - Nazionale Italiana Cuochi, la squadra nazionale di Chef professionisti selezionati. fra i migliori cuochi d'Italia aderenti alia F.I.C. 'Federazione Italiana Cuochi), per promuovere le tradizioni culinarie del nostro Paese in occasione delle molteplici competizioni e, manifestazioni nazionali e internazionali, nonché alle Olimpiadi dei 2004. I cuochi della squadra si sono esibiti in una perfarmance culinaria creando per l'occasione tante piccole degustazioni dall'antipasto al dolice, preparate in 180" di altissima professionalità. Le, giacche bianche, più rappresentative d'Italia hanno, sbalordito con effetti speciali proponendo un viaggio nel mondo dei sapori gastronomici di ieri di oggi e di domani. Gli "Chcf d'Italia" hanno avviato la presentazione preparando Finger Food, piccoli stuzzichini d'aperitivo che per le loro dimensioni hanno suscitato grandi sorprese ed emozioni , al, palato, delle degustazioni in un'armonia di sapori e profumi particolarmente attente al senso estetico, piccoli assaggi del "bello da vedere in un sol boccone"; il viaggio si,è concluso con piccole cose dolci, preparate, magistralmente dagli chef pasticceri, che in un "batter d'occhio" hanno trasformato un semplice dessert in un gran dolce degno di un Re. E' seguito un lunch preparato dallo Chef Sergio Mei e la sua brigata.

PICASSO: SUPERATI I 400MILA VISITATORI IN 4 MESI
Milano, 17 gennaio 2002 - A 10 giorni dalla chiusura (27 gennaio), la grande esposizione Picasso. 200 capolavori dal 1898 al 1972 festeggia il visitatore n°400.000. Come consuetudine di Palazzo Reale il fortunato visitatore riceverà l'ingresso omaggio e il catalogo della mostra e in questa speciale occasione il premio verrà conferito dall'assessore Salvatore Carruba. La mostra, che conta un afflusso costante di 3.300 visitatori al giorno, ha raggiunto sabato 12 gennaio la punta massima di 5.300 ingressi. Tra il pubblico di Picasso, 64.173 sono stati gli studenti organizzati in 3.200 gruppi scolastici e 65.860 le persone organizzate in 2.994 gruppi per un totale di 6.194 gruppi. I prenotati individuali invece, tramite il circuito di prevendita, prenotazione telefonica e internet corrispondono invece a 58.000, pari al 15% circa dei visitatori totali.

RASSEGNA INTERNAZIONALE I COLORI DEL SACRO NELL'ILLUSTRAZIONE PER L'INFANZIA
Milano, 17 gennaio 2002 - Dio e dei in punta di pennello: a Padova, dal 24 marzo al 16 giugno, nella mostra "I Colori del Sacro", i grandi maestri dell'illustrazione per l'infanzia raccontano le diverse religioni del mondo. Nelle sale del rinnovato Museo Diocesano, la coloratissima e suggestiva galleria di immagini fa rivivere episodi delle Sacre Scritture accanto alla raffigurazione dei miti orientali, i credo animistici dell'Africa e dell'America del Sud, le rappresentazioni dell'"Assoluto" nel mondo religioso giapponese, le storie della mitologia classica. Le tavole, tutte originali, sono state create da una sessantina di maestri dell'illustrazione internazionale per l'infanzia: alcune già riprodotte nelle diverse edizioni dei libri illustrati per i quali sono state concepite, altre create appositamente per questa mostra da artisti che hanno voluto misurarsi con il non facile tema del "Sacro". La Mostra, promossa e organizzata dalla Diocesi di Padova e dal Messaggero di sant'Antonio in collaborazione con la Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sàrmede, è stata ideata come itinerante in Italia e nel mondo: dopo Padova, sarà riallestita in altre città italiane per prendere poi il via verso il nord America (sarà a Toronto in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù), Australia, e ancora in Europa. Raccontare il Sacro ai bambini è certamente un'impresa dalle molte difficoltà, ma anche dai molti stimoli: per questo sono molti gli autori che nel mondo dell'illustrazione hanno voluto misurarsi con questo affascinante tema. La Mostra, con una serie di tavole tratte dalla Bibbia illustrata per i bambini, rende omaggio al fondatore della manifestazione di Sarmede, Stepan Zavrel, una scelta non casuale dato che proprio la "Bibbia" è stata l'opera più tradotta dal grande maestro boemo, contribuendo a rendere comprensibili ai bambini di tutto il mondo, le Storie del Diluvio, del Passaggio in Egitto, l'avventura di Mosè, la Nascita di Gesù. I grandi episodi biblici, della vita di Cristo e dei Santi, divengono soggetto delle raffinate tavole nelle opere dei maestri della grande scuola d'illustrazione dell'Est europeo, quali il bulgaro Ivan Gantschev o la slovacca Konceková; più intima e mediterranea è invece la visione della religiosità italiana in maestri come Ferri, Cimatoribus e Manna. La cultura islamica fa da sfondo alle affascinanti ed esotiche tavole dell'artista turca Göknil, mentre la brasiliana Matilda Castanha propone rappresentazioni coloratissime e vitali per offrire allo sguardo dei bambini le divinità dei maestosi fiumi e delle grandi foreste. Diafani e rarefatti sono i richiami alle tradizioni religiose orientali nelle opere del cinese Feng Jiannan e del giapponese Shomei Yoh. "I Colori del Sacro" nell'illustrazione per l'infanzia. Rassegna internazionale Padova, Museo Diocesano, Palazzo Vescovile, piazza Duomo 12, 24 marzo - 16 giugno 2002.

A GRANDE RICHIESTA E' PROROGATA AL 27 GENNAIO L'APERTURA DELLA MOSTRA ALLE STELLINE VINCENZO FERRARI. DIALOGO CON GLI ARTISTI
Milano, 17 gennaio 2002 - Presso la Fondazione Stelline di Milano di corso Magenta n° 61, la mostra Vincenzo Ferrari. Dialogo con gli artisti - terza del ciclo "Milano e...", dopo quelle dedicate a Tino Vaglieri e a Gigiotti Zanini - rimarrà aperta una settimana in più, sino al 27 gennaio, visto il favore e il notevole afflusso riscontrati dal 13 dicembre ad oggi. La rassegna, lo ricordiamo, a cura di Elena Pontiggia, comprende circa quaranta opere ed è la prima antologica pubblica che Milano dedica all'artista. La mostra documenta tutti i principali momenti del lavoro di Ferrari, ricostruendo tra l'altro la complessa trama di rapporti intellettuali che l'ha legato ad artisti come Agnetti, Carrega ed Alik Cavaliere. Il percorso espositivo parte dai lavori concettuali della fine degli anni sessanta (Io estetizzante, 1969) che segnano l'avvio di un sodalizio con Vincenzo Agnetti. Si passa poi, alla metà degli anni settanta, quando Ferrari è vicino a Carrega, Mussio, Accame ed Oberto, alla stagione della "Nuova Scrittura" all'interno della quale l'artista, pur utilizzando la parola scritta - inserita come parte integrante delle sue opere pittoriche -, recupera fortemente la dimensione del colore. La rassegna, che comprende anche una scelta di "libri d'artista" creati da Ferrari, si conclude con le opere più recenti, tra cui la monumentale Was ist? formata da cinque tele (Cos'è l'uomo?, Cos'è la vita?, Cos'è il mondo?, Cos'è il bello?, Cos'è la verità?) in cui si fondono echi alchemici, reminiscenze classiche e suggestioni poetiche. La mostra - accompagnata da un catalogo Medusa (Lit. 60.000. prezzo in mostra Lit. 45.000) con testi di Elena Pontiggia e da una lunga intervista all'artista - rimarrà aperta fino al 27 gennaio. Vincenzo Ferrari è nato a Cremona nel 1941. Ha compiuto gli studi a Brera, dove è stato allievo e assistente di Gianfilippo Usellini. Tra le principali mostre internazionali cui ha partecipato va ricordata "Documenta" di Kassel nel 1977, e la Biennale di Venezia del 1984. Nella sua ricerca la dimensione concettuale si è coniugata con un'attenzione costante ai valori della pittura. Ferrari vive e lavora a Milano ed insegna Decorazione all'Accademia di Brera. Sala del Collezionista 13 dicembre 2001 27 gennaio 2002 Corso Magenta, 61 Ingresso libero tutti i giorni h. 10 19 Coordinamento e segreteria per il pubblico Fondazione Stelline Alessandra Klimciuk tel. 02/45462.111 r.a; fax 02/45462.432 e-mail:
aklimciuk@stelline.it

AFRICA NERA. ARTE E CULTURA BOLOGNA, MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO, 16MARZO - 30 GIUGNO 2002
Milano, 17 gennaio 2002 - Dal 16 marzo al 30 giugno, il Museo Civico Archeologico di Bologna propone la mostra "Africa Nera. Arte e cultura". L'esposizione ruota interno alla straordinaria raccolta di sculture africane dei territori subsahariani messa insieme da uno dei maggiori esperti dell'arte di quel continente, Ezio Bassani ma, a differenza della presentazione dell'estate del 2000 nelle sale del Palazzo Reale di Milano, ha taglio e contenuti assolutamente originali. La grande mostra di Bologna, infatti, parte dalla presentazione dei reperti della Collezione Bassani (destinati al costituendo museo milanese delle Culture Extraeuropee) per allargarsi, sia pure per exempla, intorno ad tema molto più ampio ed affascinante, ovvero l'influenza che, già in antico, l'arte africana ha avuto sull'arte e sull'artigianato in Europa e, per opposto, quanto le esigenze della clientela europea abbiano inciso su alcune espressioni dell'arte e dell'artigianato dell'Africa Nera. L'analisi non riguarda tanto l'ormai comprovata influenza che le cosiddette "arti primitive" hanno avuto sulla storia dell'arte occidentale tra Ottocento e Novecento, quanto invece su ciò che era avvenuto nei secoli precedenti, in situazioni sino ad oggi meno indagate se non del tutto sconosciute. Come ricorda in catalogo Ezio Bassani (che, con Cristiana Morigi Govi, cura la mostra di Bologna), i primi contatti e le prime esplorazioni moderne dell'Africa non mediterranea risalgono agli inizi del 1300 e già nel 1375 le città di Goa e Timbuctu sono correttamente posizionate nell'Atlante del re di Francia, Carlo V. Negli stessi anni, anche gli italiani stabiliscono le prime basi per il commercio con questi territori e un secolo dopo Antonio Malfante, in missione commerciale, si spinge lungo il bacino del Niger. Timbuctu, città ricca e raffinata, venne visitata da Benedetto Dei, agente dei Portinari e poi dei Medici, mentre i genovesi tentano la via del mare, scoprendo prima le Canarie e poi le Azzorre. A questi tentativi fa seguito l'esplorazione sistematica delle coste del continente avviata a metà del '400 dai Portoghesi che raggiungono il golfo di Guinea, quindi la Sierra Leone, il Ghana (definito, non a caso, Costa d'Oro), poi il Congo, il Benin, per raggiungere, nel 1486, con Bartolomeo Diaz, il Capo di Buona Speranza e, nel 1498, con Vasco de Gama, le Indie. Dopo aver circumnavigato il continente nero la strada è aperta e l'Africa divenne meta di spedizioni di tutte le potenze marittime. Con le navi di ritorno, giungono in Europa i primi esempi d'arte africana, Il primissimo arrivo documentato è del 1470 ed ha per oggetto una spada ed alcune statuette di legno acquistate da Carlo il Temerario da un cavaliere portoghese. Da allora, i prodotti di un'arte che destava curiosità enorme entrano a far parte delle collezioni e delle camere delle meraviglie di chiunque potesse permetterselo. L'interesse sollevato dall'arrivo in Europa di questi reperti è tale da creare una moda culturale e un doppio circuito: accanto ai manufatti propri delle culture dell'Africa Nera, gli artigiani di quei territori vennero incaricati di creare opere in avorio riservate al mercato europeo: saliere, cucchiaie, forchette impugnature di coltelli e olifanti in cui sono combinati elementi iconografici e formali africani con altri di origine chiaramente europea. Di queste bellissime opere la mostra di Bologna allinea alcuni esempi stupefacenti tutti provenienti da raccolte emiliane e romagnole, a testimonianza di un gusto collezionistico per l'esotico che aveva preso piede fin dai primi del '500 per esplodere poi nei due secoli successivi. Con i preziosi manufatti d'avorio, la nobiltà bolognese ha cercato e, a caro prezzo ottenuto, anche altre "africanerie", come i tessuti di filo di palma provenienti dall'antico Regno del Congo. L'arrivo degli oggetti ha alimentato anche la voglia di saperne di più sulla realtà dei mitici territori di provenienza. Mediatori di conoscenza sono stati, accanto a uomini d'arme e mercanti, i missionari che da subito erano stati inviati dai rispettivi ordini religiosi e convertire le "popolazioni pagane". Attivi furono, tra gli altri, i Cappuccini che fondarono in Congo e Angola la cosiddetta "Missio Antiqua". Esponente di rilievo dell'Ordine è Padre Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo (1621 - 1678) che esercitò per circa un ventennio la sua missione in Congo, Matamba e Angola, e di quei paesi e dei loro abitanti scrive una monumentale "Istorica descrizione" che viene pubblicata postuma nel 1687; tre secolo dopo (1969) sono ritrovati tre manoscritti contenenti notizie sulla missione e, soprattutto, in uno dei fascicoli, 33 disegni, eseguiti con inchiostri colorati dallo stesso Cavazzi, che documentano momenti della vita delle popolazioni presso le quali il Cappuccino emiliano aveva esercitato la sua missione. I preziosi disegni sono la più antica testimonianza figurativa su un paese dell'Africa Nera realizzate in loco da un europeo. La sequenza, ripresa elettronicamente per consentirne una agevole visione, viene proposta al pubblico, per la prima volta, dalla mostra bolognese assieme all'illustrazione di manufatti raccolti nella regione a riprova della fedeltà alla realtà africana dei disegni stessi. Fulcro dell'esposizione restano, naturalmente, gli 83 pezzi della Collezione Bassani. opere di artisti dei più importanti gruppi etnici della regione che va dall'Africa Occidentale all'Angola, la cosiddetta Africa Nera. La scultura, di cui la Collezione in mostra offre una esauriente panoramica, è la forma d'arte figurativa più diffusa nei territori sub-sahariani. Le opere sono generalmente in legno, lavorato secondo un procedimento che non permette ripensamenti o errori, senza disegni preparatori, né abbozzi, ma frutto di una eccezionale maestria tecnica unita ad una perfetta capacità di immaginare l'opera finita. Oggetto delle raffigurazioni è spesso la figura umana, antenato o divinità tutelare, quasi sempre isolata ad accezione dei gruppi dedicati alla maternità, o le maschere, sia di uomo che di animale. Sono figure che emanano una forte energia e un grande senso di dignità e compostezza. Di particolare interesse sono alcune delle opere esposte quali, ad esempio, la maschera Bambara dai volumi geograficamente perfetti, la maschera Dan dalla stilizzazione sublime e quella Mama di estrema raffinatezza, o le austere figure di antenati Hemba di regale nobiltà. La mostra è idealmente dedicata al poeta Premio Nobel Leopold Sedar Senghor, recentemente scomparso. Infolink:
www.comune.bologna.it/musei/archeologico

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