QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

MERCOLEDI'
6 FEBBRAIO 2002

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

 

LA TAVOLA ROTONDA DEGLI INDUSTRIALI EUROPEI CHIEDE "FATTI E NON PAROLE" PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI LISBONA

Bruxelles, 6 febbraio 2002 - Il barone Daniel Janssen, presidente della Tavola rotonda degli industriali europei (Ert), ha chiesto meno parole e più fatti per raggiungere l'obiettivo di Lisbona, ossia fare dell'Europa la società della conoscenza più competitiva al mondo. Intervenendo il 30 gennaio a un dibattito sulle conclusioni della Relazione sulla competitività europea 2001, il barone Janssen ha espresso il forte sostegno dell'Ert in favore degli obiettivi "ambiziosi ma fattibili" del summit di Lisbona; tuttavia ha ammesso che l'organizzazione era delusa dal livello generale dei progressi compiuti e dal ristagno in questioni chiave come la creazione di un brevetto comunitario. Il barone Janssen ha affermato che, secondo l'Ert, "soprattutto il Consiglio ha conseguito risultati inferiori alle aspettative, allungando o posticipando gli elementi chiave di varie proposte". Inoltre, "il Parlamento non è ancora completamente entrato in scena" e, a tale proposito, il Presidente ha citato quale esempio il fallimento della direttiva UE sulle offerte pubbliche d'acquisto (Opa). Tuttavia, il presidente dell'Ert ha apprezzato l'impegno della Commissione europea e della DG Imprese per l'approccio "efficace" con cui hanno sostenuto l'attuazione dell'agenda di Lisbona e l'iniziativa eEurope. Egli ha invitato i governi dell'Ue a moltiplicare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi di Lisbona affermando che, al Consiglio europeo di Barcellona, gli Stati membri dovrebbero "risolvere i problemi anziché trovarne altri". Il commissario Liikanen ha inoltre sottolineato la "deplorevole" mancanza di progressi nell'ambito del brevetto comunitario, delineando alcune tra le sfide principali da lui identificate per realizzare gli obiettivi di Lisbona. Secondo il Commissario, un più rapido passaggio alla banda larga, la promozione dei contenuti di Internet, il collegamento online dei governi, una maggiore sicurezza della Rete e la garanzia di competenze digitali per tutti costituirebbero fattori cruciali per creare l'eEurope di domani. Liikanen ha aggiunto che è necessario accrescere l'impegno nel campo dell'istruzione, della formazione e dell'apprendimento permanente perché per l'Europa, "i settori più promettenti sono spesso quelli ad elevato contenuto di conoscenze". Ha inoltre sottolineato l'importanza di R&S (ricerca e sviluppo) e innovazione, spiegando che "un'elevata crescita produttiva tende ad andare di pari passo con un maggiore impegno nell'ambito della R&S". Secondo il Commissario, aumentare gli investimenti privati in R&S deve essere un obiettivo prioritario, perché il livello di stanziamenti pubblici nell'Ue è già paragonabile a quello dei concorrenti dell'Europa, mentre il settore privato accusa un certo ritardo. La professoressa Reinhilde Veugelers della Katholieke Universiteit Leuven (Kul), Belgio, ha invitato all'azione per migliorare le "scadenti prestazioni" del settore biotecnologico europeo. Secondo la Veugelers, si deve dedicare particolare attenzione alla piccole imprese biotecnologiche, le cosiddette Dbf, che occupano una "posizione cardine nel collegamento in rete del settore biotecnologico". Ella ha precisato che, in questo settore, per ridurre il divario di prestazioni nei confronti degli Stati Uniti, l'Europa dovrebbe diversificare e aumentare la connettività delle attività corrispondenti mediante accordi e ricerca di cooperazione. In seguito, ha spiegato che "non ci si dovrebbe concentrare soltanto sulla creazione di Dbf, ma anche sulle condizioni che ne garantiscano la sopravvivenza". La Veugelers ha affermato che gli accordi di cooperazione e di collegamento in rete sono essenziali per la sopravvivenza delle Dbf e ha chiesto un migliore regime della proprietà intellettuale, affinché i ricercatori che operano in Europa possano realmente beneficiare delle loro innovazioni.

LA REPUBBLICA CECA OSPITERÀ UNA MANIFESTAZIONE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE NEI PAESI DELL'EUROPA ORIENTALE
Milano, 6 febbraio 2002 - Il 25 ed il 26 marzo si svolgerà a Hradec Kralove (Repubblica Ceca) una manifestazione che intende aiutare i paesi dell'Europa centrale ed orientale a costituire partnership volte a prestare assistenza nella creazione di una società dell'informazione. La quinta conferenza Isss intitolata "Internet, pubblica amministrazione e autogoverno" comprenderà interventi di rappresentanti della DG Società dell'informazione della Comunità europea che illustreranno come il prossimo sesto programma quadro aiuterà coloro che operano in questo settore. L'obiettivo della conferenza è di favorire la partecipazione delle associazioni dei Comuni dell'Europa centrale ed orientale alla cooperazione internazionale nel settore della società dell'informazione. Nel corso della manifestazione verranno presentate le reti europee della società dell'informazione Elanet, Telecities ed Eris@, nonché le informazioni raccolte da quattro studi nazionali sui servizi elettronici a livello locale e regionale. Parallelamente alla conferenza, cui parteciperanno 1.500 rappresentanti dei governi e delle pubbliche amministrazioni, verrà organizzata una mostra. Per ulteriori informazioni sulla manifestazione e sul relativo programma, visitare il seguente sito web:
http://www.isss.cz/English/program.asp Per richiedere informazioni agli organizzatori rivolgersi a: E-mail: voldanova@isss.cz

MONITORAGGIO EURISKO DI FINE GENNAIO
Roma, 6 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che è disponibile sul sito
www.tesoro.it la sintesi dei risultati dell'ultimo Monitoraggio Eurisko sull'euro e gli italiani, con dati aggiornati a fine gennaio. Il dati emersi, complessivamente positivi, evidenziano che l'ingresso della nuova moneta è stato accolto positivamente dai cittadini, che si sono dimostrati disponibili ad utilizzarla sin dai primi giorni.

NESSUNA DISCUSSIONE SU REVISIONE PATTO DI STABILITÀ ALL'ECOFIN
Roma, 6 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che nessuna discussione circa possibili modifiche al Patto di stabilità e crescita europeo è in agenda all'Ecofin di lunedì e martedì prossimo a Bruxelles. Tanto meno l'Italia ha intenzione di aprirla. Quanto all'atteggiamento da adottare nei confronti delle proposte della Commissione relativamente al Programma di Stabilità presentato dalla Germania, qualunque decisione sarà presa collettivamente nella sede dell'Ecofin. Conseguentemente le indiscrezioni di stampa circolate sono da considerarsi destituite di ogni fondamento.

SEMPLIFICAZIONE DEI CODICI TRIBUTO: CONFERENZA STAMPA DEL SOTTOSEGRETARIO MOLGORA
Roma, 6 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che domani, 6 febbraio, alle ore 11,00, presso la sala conferenze dell'Anagrafe tributaria (Sogei) in Roma, via Carucci n. 99, il Sottosegretario Daniele Molgora illustrerà, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'Agenzia delle Entrate, la razionalizzazione dei codici tributo da utilizzare per i versamenti tramite il modello F24. Dopo la riduzione degli adempimenti contabili inserita nella "legge dei 100 giorni" e il regolamento sulle semplificazioni, che ha riscritto le regole di base per la liquidazione, i versamenti e la presentazione delle dichiarazioni, il Ministero compie, dunque, un altro importante passo nell'ottica della semplificazione degli obblighi fiscali di contribuenti e imprese. Una nuova spinta da parte del Governo che mira ad agevolare l'operato dei cittadini e soprattutto a scongiurare quei fenomeni che negli ultimi anni hanno incrinato e logorato il loro rapporto con il Fisco, come quello delle richieste di pagamento a chi ha già versato quanto dovuto. Durante l'incontro verrà anche presentato l'innovativo motore di ricerca, accessibile tramite il sito
www.agenziaentrate.it per una più agevole individuazione dei codici tributo e delle modalità di compilazione dei modelli F24 per il versamento dei tributi.

STANDARD & POOR'S PARTNER DI BORSA ITALIANA SPA PER LA GESTIONE DEGLI INDICI DI BORSA IL NUOVO INDICE PER L'ITALIA SI CHIAMERA' S&P/MIB 45
Milano, 6 febbraio 2002 - Borsa Italiana e Standard & Poor's hanno annunciato ieri il piano per il lancio di un nuovo indice destinato a diventare il principale punto di riferimento per il mercato azionario italiano. L'indice S&P/Mib 45 è stato concepito per fornire, rispetto all'indice Mib30, una più ampia e accurata rappresentatività del mercato azionario italiano, arrivando a coprire circa l'80% dell'intera capitalizzazione di mercato. L'inizio della diffusione del nuovo indice è previsto per la fine di aprile 2002. L'indice S&P/Mib 45 includerà una nuova classificazione settoriale che meglio riflette le caratteristiche del mercato italiano. Ciascun componente dell'indice sarà ponderato sulla base del flottante ("free-float"), al fine di rispecchiare più fedelmente l'importanza del titolo sul mercato borsistico. La nascita del nuovo indice potrebbe anche, in futuro, costituire la base per l'introduzione di nuovi strumenti finanziari. "La metodologia di calcolo e i criteri di inclusione nel nuovo indice consentiranno una rappresentazione più completa e accurata del mercato azionario italiano, particolarmente apprezzabile a livello internazionale", ha affermato Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana Spa. "La partnership con Standard & Poor's, leader tra i providers di indici azionari, porterà a un rafforzamento del nostro standing e aprirà la strada a ulteriori forme di collaborazione". "La partnership con Borsa Italiana Spa è per noi il primo accordo realizzato con una delle più importanti Borse in Europa e integra le altre nostre alleanze già concluse con le Borse del Canada, dell'Australia, del Giappone e degli Stati Uniti", ha affermato Robert Shakotko, Managing Director di Standard & Poor's. "La nostra strategia punta a offrire a tutti gli investitori indici uniformi di strumenti finanziari nazionali e mondiali. L'indice S&P/Mib 45 è destinato a diventare un benchmark per l'attività di investimento, così come il più noto S&P 500, e si basa su un attento equilibrio tra liquidità e rappresentatività del mercato". Standard & Poor's, che è destinato a diventare nel corso dei prossimi mesi il principale index provider per tutti gli indici azionari di Borsa Italiana, nel corso dell'ultimo anno ha incrementato in modo sostanziale la propria presenza sul mercato europeo degli indici, creando S&P Europe 350 (paragonabile allo S&P 500) e i corrispondenti indici settoriali S&P Europe 350. La società ha recentemente introdotto in Europa anche uno dei suoi marchi più famosi, il certificato di deposito azionario Spdr (Standard & Poor's Depositary Receipt). SPDR Europe, che comprende Spdr Europe 350 e SPDR Euro, appartiene alla maggiore famiglia di Etf -exchange traded funds- che, nel complesso, rappresenta un valore di circa 30 miliardi di dollari USA, pari al 35% del mercato mondiale. Le azioni dell'S&P/Mib 45 saranno ponderate in base al criterio del flottante e a ogni componente dell'indice verrà applicato il Global Industry Classification Standard (Gics). La classificazione Gics verrà applicata all'intero mercato azionario italiano. Lo standard di classificazione Gics - sviluppato da Standard & Poor's e Morgan Stanley Capital International (Msci) - è stato creato per soddisfare l'esigenza della comunità finanziaria internazionale di uno standard per la classificazione settoriale delle società quotate. Tale standard è stato rapidamente accettato in tutto il mondo e il suo utilizzo nell'S&P/Mib 45 consentirà agli investitori un'accurata comparazione delle performance degli indici italiani con gli altri indici mondiali. Gli indici e Standard & Poor's - L'indice S&P 500 è ampiamente considerato come lo standard per la valutazione del rendimento dei titoli a grande capitalizzazione sul mercato borsistico statunitense. Il suo corrispondente europeo, l'indice Europe 350, è costituito da azioni caratterizzate da un elevato livello di liquidità, emesse da società a grande capitalizzazione comprese in tutti i 10 settori economici inclusi nello S&P/Msci Global Industry Classification Standard (Gics). Le 350 società rappresentano circa il 70% del flottante presente sul mercato europeo. L'indice costituisce inoltre la componente europea dello S&P Global 1200, a sua volta formato da sei indici regionali, fra cui lo S&P 500 degli Stati Uniti e l'S&P/Topix 150 del Giappone. Gli indici S&P hanno prodotti trattati in quattro continenti. Futures e opzioni sullo Europe 350 sono negoziati sul mercato spagnolo dei derivati (Meff) e al Chicago Mercantile Exchange (Cme). L'inclusione di un titolo o la sua rimozione da un indice S&P non rappresentano in alcun modo un giudizio sulla società. Ulteriori informazioni a riguardo sono disponibili all'indirizzo
www.spglobal.com www.standardandpoors.com www.borsaitalia.it

AIG (AMERICAN INTERNATIONAL GROUP): ESPERTI IN SOLUZIONI DI RISPARMIO E PREVIDENZA
Milano 6 febbraio 2001 - Apre sui settori assicurativo e pensionistico la nuova Aig italiana e concentrerà il focus sul B2B e sulle reti di promotori per prodotti finanziari. La nuova iniziativa è stata presentata ieri nel corso di un incontro. Aig fondata nel 191 è una delle più grandi società assicurative di servizi finanziari al mondo e oggi conta oltre 85 mila professionisti esperti nel settore assicurativo e finanziario distribuiti in più di 130 paesi. Con capitaliazzazione di oltre 200 miliardi di dollari, Aig si colloca ai primi posti tra le società quotate alla borsa di New York. Oltre a ciò Aig è una delle dieci societò al mondo che vanta la massima valutazione (Aaa) da parte delle principali società internazionali di rating: Moody's Investors Service, Standard & Poor's e A.M. Best. Il gruppo Aig composto da oltre 2500 società, vanta tra le altre competenze, una profonda specializzazione finanziaria cche abbraccia i seguenti campi: gestione del rischio, Asset Management, selezione di Fund & Asset Mangers, sviluppo prodotti, Marketing & sales, distribuzione di prodotti.

BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A 491 MILIONI DI EURO A DICEMBRE. RACCOLTA NETTA TOTALE NEL 2001 A 3,6 MILIARDI DI EURO
Roma, 6 gennaio 2002 - In dicembre la raccolta netta totale di Banca Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata pari a 491 milioni di euro. Per l'intero 2001 la raccolta netta totale di Banca Fideuram ha raggiunto quota 3,56 miliardi di euro. La raccolta netta dei fondi comuni, incluse le gestioni patrimoniali è stata positiva per 200 milioni di euro. Al suo interno la raccolta del private banking (gestioni patrimoniali) ha registrato un saldo positivo per 170 milioni di euro. Per l'intero 2001 la raccolta del private banking ha registrato un incremento del 70,7% rispetto al 2000. La raccolta netta relativa al piano di sviluppo triennale 1999 - 2001 ha superato l'obiettivo minimo di 17 miliardi di euro, attestandosi a 17,44 miliardi di euro. A dicembre la raccolta dei fondi comuni ha registrato un saldo positivo sui fondi azionari per 62 milioni di euro. I fondi obbligazionari hanno chiuso il mese con un saldo positivo di 40 milioni di euro, mentre la raccolta sui fondi liquidità e sui fondi bilanciati è stata positiva rispettivamente per 97 milioni di euro e 1 milione di euro. Le polizze vita hanno incassato in dicembre premi per 224 milioni di euro, il 57,1% in più rispetto al mese precedente. Per l'intero 2001 i premi incassati sono stati pari a 1,35 miliardi di euro, il 27,5% in più rispetto all'anno precedente. In dicembre, al netto delle liquidazioni, la raccolta netta assicurativa è stata di 145 milioni di euro con un incremento del 42,1% rispetto a novembre 2001, mentre per l'intero 2001 l'incremento è stato del 14,1% a 854 milioni di euro. Positivo il saldo complessivo del risparmio non gestito, pari a 146 milioni di euro a dicembre. Per l'intero 2001 la raccolta in questo comparto è stata di 3,27 miliardi di euro il 118,2% in più rispetto all'anno precedente. A fine 2001 il patrimonio dei fondi comuni (incluse le gestioni patrimoniali) di Banca Fideuram era di 30,84 miliardi di euro..A fine anno le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni patrimoniali in fondi e assicurazioni) erano pari a 37,25 miliardi di euro. In particolare le attività di Banca Fideuram nel private banking (gestioni patrimoniali) hanno raggiunto a fine dicembre quota 14,54 miliardi di euro. Per l'intero 2001 si è registrato un incremento del 51,5% rispetto al 2000 in questo comparto. A fine dicembre il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di 48,44 miliardi di euro. A fine dicembre i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.544, a cui vanno aggiunti 251 produttori assicurativi per un totale di 3.795 professionisti.

CREDITO VALTELLINESE: CONFERMA DEL RATING DI FITCH RATINGS, NUOVO RATING ASSEGNATO DA MOODY'S BANCAPERTA: NUOVO RATING ASSEGNATO DA MOODY'S
Milano, 6 f febbraio 2002 - Il Credito Valtellinese - capogruppo dell'omonimo Gruppo bancario - ha recentemente visto confermato il rating precedentemente assegnatogli da parte dell'agenzia Fitch Ratings (Bbb+). Tale giudizio ha ribadito la buona capacità di funding della Capogruppo e la capitalizzazione che appare adeguata alla natura e ai rischi assunti dalla Banca. Oltre alla conferma del rating assegnato, Credito Valtellinese e Bancaperta hanno ottenuto anche la valutazione finanziaria da parte di una seconda importante agenzia di rating: Moody's. A entrambe le banche è stato assegnato identico rating (Baa1) posizionando i due istituti al pari dei migliori gruppi bancari europei a vocazione regionale. Moody's segnala quali elementi positivi per il Credito Valtellinese la presenza sul mercato locale con quote elevate e costanti, un margine d'interesse elevato e sostenibile nel tempo, una chiara strategia internet e una diversificazione delle fonti di reddito che lo pone al riparo dalle turbolenze dei mercati. La stessa agenzia di rating ha inoltre ritenuto di attribuire anche a Bancaperta il medesimo rating assegnato alla capogruppo in base al ruolo strategico che quest'ultima svolge all'interno del Gruppo. Notevole rilevanza nell'analisi è stata infatti attribuita alla centralizzazione in Bancaperta di tutte le problematiche legate alla banca virtuale, alle attività di tesoreria e di negoziazione, alle gestioni patrimoniali, al Corporate Finance, al Private Banking e alla Bancassicurazione. Sono state inoltre messe in evidenza la bontà e l'innovazione della strategia multicanale della "Linea Banc@perta" in grado di offrire servizi e prodotti d'avanguardia per rispondere alle crescenti e mutevoli esigenze della clientela. L'ottenimento di questi importanti attestati di affidabilità conferisce alle Banche del Gruppo una ancor migliore visibilità nei confronti degli investitori soprattutto internazionali, consentendo un più agevole accesso ai mercati e un più confacente sviluppo dell'operatività nel settore estero per conto della Clientela.

PEREGRINE SYSTEMS PRESENTA ASSETCENTER 4.0, LA SOLUZIONE CHE VALORIZZA L'INFRASTRUTTURA GESTIONE FISICA, FINANZIARIA E CONTRATTUALE DEGLI ASSETS AUMENTO DEL PROFITTO, ROI POSITIVO
San Diego, 6 febbraio 2002 - Peregrine Systems Inc. (Nsdaq:Prgn), una delle principali aziende di software a livello mondiale, ha annunciato l'immediata disponibilità della versione 4.0 di AssetCenter, la soluzione leader di mercato per la gestione degli assets. La nuova versione del software di Peregrine per la gestione del ciclo di vita degli asset fornisce alle organizzazioni una maggior flessibilità per rimuovere le frizioni dalle operazioni di business, rendendo più fluidi i processi critici, al fine di assicurare un'effettiva gestione delle spese e un migliore ritorno sul capitale investito. "Con la sempre maggiore importanza dedicata agli strumenti It nel controllo dei costi, la gestione degli asset assume un ruolo fondamentale e si trasforma da funzione meramente contabile in un processo chiave per ogni operazione" ha dichiarato Patrick Dryden, analista di Meta Group a Stamford. "L'efficace gestione di un portfolio complesso di investimenti informatici richiede dati e best practices accurate, e non improvvisazione e istinto." AssetCenter 4.0 incorpora funzionalità avanzate appositamente progettate per permettere alle organizzazioni di personalizzare l'implementazione della gestione degli asset e controllare le spese tramite la riduzione dei costi. AssetCenter 4.0 dispone delle caratteristiche e delle funzionalità necessarie per consentire alle imprese di gestire i costi, migliorare la produttività legata all'organizzazione e diminuire i rischi aziendali. "La versione 4.0 di AssetCenter ci permette di allocare in modo preciso i costi generati dalle unità di business individuali per la gestione e il controllo delle spese di pertinenza. Questo è ciò che i nostri utenti finali ci hanno chiesto di fare" ha detto Mary Hobson, analista di sistema presso Qualcomm. "La flessibilità della nuova versione semplificherà sicuramente anche il modo in cui gestiamo la nostra infrastruttura." Gary Oliver, Vice President e General Manager della Business Unit Infrastructure Management di Peregrine ha affermato: "Nel contesto odierno, le organizzazioni hanno bisogno di recuperare i principi fondamentali del business come l'aumento del profitto e la riduzione delle spese. AssetCenter 4.0 aiuterà le organizzazioni a raggiungere questi obiettivi, eliminando i costi relativi ai processi inefficienti." AssetCenter 4.0 offre sia miglioramenti tecnici sia maggiori funzionalità. Le nuove caratteristiche e funzioni sono state aggiunte per offrire una maggiore capacità di gestione finanziaria, una più estesa capacità di procurement e di catalogazione nonché di gestione della rete. Tra i miglioramenti tecnici resi disponibili da AssetCenter 4.0 c'è la possibilità di personalizzare il repository degli asset attraverso tab, campi, link e indici definiti dall'utente, personalizzazioni e diritti funzionali dell'utente. "Oltre a significativi miglioramenti tecnici e funzionali, AssetCenter 4.0 permetterà alle nostre organizzazioni di semplificare e automatizzare l'interazione tra utenti finali, impiegati e infrastruttura informatica" ha dichiarato Fabien Esnault, Infrastructure Service e Resource Manager di Orange France. "Le nuove funzioni finanziarie, come ad esempio i chargebacks e i budgets, forniranno informazioni rilevanti relative all'infrastruttura, dando la possibilità al management di decidere con maggiori elementi di informazione." Utilizzando le funzioni di Chargebacks e di Budget integrate in AssetCenter 4.0, le organizzazioni possono tenere traccia e gestire tutti i costi relativi all'infrastruttura, compararli con le previsioni di budget effettuate dai centri di costo. I costi possono essere così associati ai relativi centri di costo che li hanno generati, migliorando i processi decisionali. Le nuove funzioni di procurement e di catalogazione insite in AssetCenter 4.0 permettono alle organizzazioni di ridurre le spese assicurando che gli acquisti siano adeguatamente evasi e autorizzati. AssetCenter 4.0 valuta quando un asset deve essere tolto dallo stock, piuttosto che venduto, e assicura che i costi di acquisizione siano ridotti al minimo in ogni caso. AssetCenter 4.0 utilizza la piattaforma e gli adattatori di integrazione di Peregrine per una rapida integrazione con un'ampia gamma di applicazioni e database. Integrando AssetCenter 4.0 con altre applicazioni, come ad esempio i sistemi ERP, le organizzazioni possono automatizzare e ottimizzare i processi di business - quali il procurement - associati con l'intero ciclo di vita di un asset, gestire il Total Cost of Ownership e riconciliare il registro degli asset fissi. Infolink:
www.peregrine.com

ICT 2002 MERCATO, PROSPETTIVE E PERCEZIONI
Milano, 6 febbraio 2002 - Sirmi, società di Analisi e Ricerche di mercato specializzata nel settore dell'Information & Communication Technology, è lieta di invitarLa ad un innovativo appuntamento che si pone come obiettivo quello di fornire gli strumenti idonei per affrontare al meglio gli scenari che si configurano nel mercato It e Tlc e la convergenza estesa. "Ict 2002" Mercato, prospettive e percezioni; Milano, 15 febbraio 2002; Milan Marriott Hotel, Via Washington 66 - Milano; Ore 9.00 - 13.00. In un evidente contrasto fra la convinzione sempre più forte che l'Ict rappresenti sia lo strumento principe per la generazione ed il rafforzamento del vantaggio competitivo delle Imprese sia una componente chiave per l'orientamento dell'intera società verso nuove frontiere strettamente correlate all'Informazione ed alla Comunicazione, ed i contraccolpi derivanti dalla presa d'atto del mancato avvento di una, peraltro improbabile, New Economy, il settore Ict archivia un anno a due velocità. Dopo crescite prorompenti fatte registrare nel corso del 1999 e del 2000, alimentate dalla crescita fisiologica degli investimenti e delle spese di Istituzioni, Aziende e Consumatori per prodotti, servizi e soluzioni di Ict, il 2001 ha fatto registrare nella media annua una crescita ancora sostenuta ma derivante da una "coda" di investimenti di rilievo, esauritasi nel primo semestre, e da una forte riflessività degli investimenti, abbinata ad una prudenza oltre misura nelle spese, che ha caratterizzato il secondo semestre. L'anno appena iniziato si presenta quindi come ancora positivo ma denso di luci ed ombre che, al di là di considerazioni oggettive, è condizionato più dalla propensione alla prudenza ed alla parsimonia che non da una verve di innovazione che sembra essersi in larga misura sopita. In questo quadro, a poco più di un mese dall'inizio del 2002, obiettivo del Convegno è fare il punto sull'anno appena concluso e tracciare le linee guida, in termini industriali e finanziari, dell'anno in corso e del prossimo futuro, grazie ad un mix di testimonianze derivanti dagli studi e dall'attività quotidiana di Sirmi, e dai punti di vista di Tecnologi, Osservatori del Mercato e dei Fenomeni e Aziende della Finanza Straordinaria. Per ulteriori informazioni e registrazione rivolgersi a: Sirmi Spa Francesca Bonelli Marta Cannella e-mail:
press@sirmi.it Tel. 02 876541 Fax 800.013494 http://www.sirmi.it

IL SETTORE FINANZIARIO INCONTRA LE SOLUZIONI E-CRM DI EXPERT SYSTEM
Modena, 6 febbraio 2002 - Expert System, dopo il successo ottenuto con la rivoluzionaria suite di sistemi Internet Banking basati sulla possibilità di interazione in linguaggio naturale, si afferma di diritto tra le aziende che, per prime, sono in grado di offrire al mercato una nuova generazione di prodotti bancari on-line. Expert System presenta le proprie soluzioni dedicate alle banche e a tutte le istituzioni finanziarie che guardano al web come una risorsa strategica, all'interno del convegno organizzato da "Business International" dal titolo Crm nel settore finanziario - Come implementare con successo strategie di Crm per diventare una banca customer-centric che si terrà giovedì 14 febbraio 2002 (Expert System interviene alle ore 11.10) presso l'Excelsior Hotel Gallia - Piazza Duca D'Aosta, 9 - Milano. Durante l'incontro Alberto Bondavalli, direttore commerciale di Expert System, illustrerà in collaborazione con Banksiel la nuova suite di sistemi Internet Banking che hanno dato vita a Natural Bank. Il tema centrale dell'intervento saranno proprio le soluzioni che permettono di comprendere il linguaggio di tutti i giorni e in che modo le stesse si inseriscono in un discorso di e-Crm bancario. Natural Bank è un sistema che permette all'utente di entrare nel sito web della banca, identificarsi e scrivendo o parlando attraverso il cellulare o il microfono del Pc di compiere operazioni di web banking e trading on line, insomma di dialogare sul web come se ci si rivolgesse direttamente ad uno sportello bancario. La tecnologia linguistica di Expert System è infatti dedicata a chi è stanco di dover imparare procedure complesse perché semplifica la navigazione utilizzando il linguaggio naturale; per chi passa il tempo a districarsi fra i mille percorsi del web e non trova mai la risposta giusta perché facilita l'utilizzo per i nuovi utenti (navigazione intuitiva) e aumenta l'efficacia per gli utenti esperti (navigazione veloce); per chi rimpiange il reale contatto con l'operatore, dato che Natural Bank fornisce una guida all'utilizzo human-oriented. Le soluzioni della società modenese si propongono come indispensabili per conquistare nuova clientela e garantire un accesso reale ai servizi anche a chi ha scarse conoscenze informatiche. Infolink:
www.expertsystem.it

ENI: SAIPEM ACQUISISCE DUE NUOVI CONTRATTI NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI TERRA
San Donato Milanese, 6 febbraio 2002 - Saipem, Società del Gruppo Eni, ha acquisito due nuovi contratti nel settore delle Costruzioni Terra per un valore complessivo di circa 200 milioni Usd. Saipem, in qualità di leader del consorzio con la società francese Bouygues Offshore, ha vinto la gara indetta dall'associazione Sonatrach/Bhp Billiton per la realizzazione "chiavi in mano" del centro olio nel campo Rhourde Ouled Dejmaa (Rod) in Algeria. Il contratto, che ha un valore totale di 257 milioni Usd con una quota di Saipem pari al 50% (circa 129 milioni Usd), comprende l'ingegneria, il procurement e la costruzione dell'impianto di trattamento olio della capacità di 80 mila barili al giorno e relative facilities1. I lavori per la realizzazione del progetto hanno una durata prevista di 24 mesi. Il secondo contratto, del valore di circa 72 milioni Usd, è stato assegnato a Saipem dalla società nigeriana Naoc e prevede le attività di ingegneria, procurement e costruzione relative all'ampliamento dell'impianto a gas a Obiafu/Obrikom e la realizzazione di una Flow Station in aree adiacenti presso Irri in Nigeria. La durata dei lavori è prevista in circa 17 mesi.

PICCOLE E MEDIE IMPRESE, PERCHÈ SONO A RISCHIO QUELLE CHE CRESCONO TROPPO IN FRETTA L'81% DELLE AZIENDE CARATTERIZZATE DA UN NOTEVOLE INCREMENTO ANNUO DEL FATTURATO REGISTRA UN CALO DELL'UTILE
Milano, 6 febbraio 2002 - Da una ricerca svolta da George S. May International, società americana di consulenza per piccole e medie imprese con sede anche in Italia, risulta che su un campione di 902 aziende che hanno presentato un fatturato in crescita, solo il 19% di queste riesce ad aumentare o a mantenere la percentuale dell'utile rispetto al fatturato. Il 29% segnala un calo dell'utile in percentuale anche se aumenta la cifra. Il 52% delle aziende infine registra un calo dell'utile sia in percentuale che in cifre. Il campione analizzato comprende 900 aziende di cui 477 al nord, 311 al centro, 112 al sud e isole. Caratteristica comune del campione è che tutte le società hanno presentato una tendenza del proprio fatturato, negli ultimi 4 anni, di forte crescita, almeno il 10% annuo, perciò apparentemente in forte espansione e consolidamento. Le piccole e medie aziende utilizzano il fatturato come parametro per valutare lo stato di salute su questo concentrano le strategie imprenditoriali. Ed ecco le conseguenze. Spesso per aumentare la redditività o per reagire a segnali di difficoltà, il titolare cerca di aumentare il fatturato, producendo e vendendo di più. Gli investimenti vengono concentrati così su macchinari e tecnologie anche molto sofisticate e su personale estremamente specializzato, capaci di garantire alta produttività ed elevata qualità dei prodotti. Ma il titolare non investe su se stesso e ciò va a discapito di un controllo e di una gestione efficiente dell'azienda e dei nuovi investimenti effettuati. "Questo sistema di investimento e sviluppo - spiega Giovanni Nicola Cardoni, consulente della George S. May International - equivale a far istallare un motore da corsa su una utilitaria: la velocità, come la produzione, può aumentare ma tutto il resto, dai freni al telaio alle ruote al pilota, non è in condizione di supportare e sfruttare la nuova potenza e il rischio di incidente aumenta moltissimo". "Una sbandata ad alta velocità - continua Cardoni - è più difficile da controllare e lo stesso vale per un'azienda. Aumentare la produzione è rischioso se tutti gli altri aspetti della gestione aziendale, compreso il titolare, non sono pronti ad affrontare e gestire la nuova situazione". E la situazione economica rischia di peggiorare perchè gli investimenti sulla produzione richiedono nuovi capitali che, se mal gestiti, non generano un aumento di utili proporzionale all'incremento di fatturato. Ed è prerogativa dell'imprenditore quella di gestire e controllare l'azienda e le politiche di sviluppo. Oggi però il successo di una impresa non si basa più su un buon prodotto, ormai alla portata di molti, ma sulla capacità di ottimizzare l'organizzazione e la gestione di tutti gli aspetti per porsi sul mercato al miglior prezzo. Oggi il titolare deve essere un manager preparato su tutti i settori e capace di pianificare produzione, logistica, amministrazione. "Obiettivo di George S. May International - afferma Daniel Hostetler, Direttore Generale della filiale italiana - è quello di spiegare ai titolari di azienda di investire su se stessi e metterli in condizione di risolvere i problemi. Così - continua Daniel Hostetler - diamo la possibilità ai nostri clienti di affrontare nel modo migliore le scelte strategiche che si presenteranno anche in futuro".

POLIGRAFICI EDITORIALE CEDE A MPSNET (GRUPPO MPS) IL 5% DI DADA S.P.A. L'OPERAZIONE, DEL VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 10 MILIONI DI EURO, VALORIZZA LE AZIONI DADA A 16 DI EURO E FAVORIRÀ IMPORTANTI SINERGIE INDUSTRIALI
Bologna, 6 febbraio 2002: Poligrafici Editoriale S.p.A. ha ceduto a Mpsnet S.p.A., società del gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena, una quota pari al 5% della partecipata Dada S.p.A. Internet Company quotata al Nuovo Mercato (Da.Mi) ("Dada" o la "Società"). L'operazione si inquadra nel progetto volto all'ampliamento della compagine azionaria di Dada anche con l'ingresso di partner funzionali al disegno strategico ed al modello di business della Società. Il controvalore dell'operazione è pari a circa 10 milioni di Euro, corrispondente a 16 Euro per azione, e comporta una plusvalenza di circa 6,6 milioni di Euro. In virtù dell'accordo, Mpsnet sarà rappresentata dal proprio Amministratore Delegato nel Consiglio di Amministrazione di Dada e quindi attivamente coinvolta nell'implementazione della strategia e nello sviluppo della Società. Mpsnet e il Gruppo Mps da un lato e Dada dall'altro potranno collaborare nella fornitura di servizi e soluzioni ad alto valore aggiunto, sia per i clienti privati sia per la clientela business. A seguito della cessione, il Gruppo Monrif ha ridotto la propria partecipazione in Dada (detenuta per il tramite di Monrif S.p.A., Poligrafici Editoriale S.p.A. e Monrif Net S.p.A.) da una quota del 28.26% ad una quota pari al 23.26%. "Tale operazione, che ritengo sicuramente benefica per Dada, rafforza ulteriormente la nostra relazione con il Gruppo Monte dei Paschi di Siena" ha dichiarato l'editore Andrea Riffeser Monti, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Monrif. "Con questa partecipazione si salda un'alleanza strategica di lungo termine fra Dada e Mpsnet e tramite questa l'intero Gruppo Mps, e si rafforzano i rapporti già ottimi con il Gruppo Poligrafici. L'obiettivo è da una parte di accelerare la realizzazione dei rispettivi piani industriali attraverso l'individuazione di nuove iniziative industriali e commerciali e il rafforzamento di quelle esistenti e dall'altro di consentire lo scambio e l'integrazione delle competenze presenti nelle due società" ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Mpsnet, Ing. Salvatore Amato, manager con lunga esperienza internazionale. Lehman Brothers International Sim S.p.A. ha operato come consulente finanziario di Poligrafici Editoriale.

NEL MESE DI GENNAIO IMMATRICOLATE 248.300 NUOVE VETTURE IL MERCATO ITALIANO DELL¹AUTO PERDE L'8,8% CONFERMANDO LA PREVISIONI DI INIZIO D'ANNO
Roma, 6 febbraio 2002 - Il mercato italiano di gennaio, secondo le elaborazioni del Ministero dei Trasporti, ha registrato 248.300 nuove immatricolazioni, con una contrazione del 8,8% rispetto al gennaio dello scorso anno che ­ insieme al gennaio del 1998 ­ fece registrare il più alto numero di immatricolazioni degli ultimi 10 anni, con oltre 274.000 unità. Queste cifre confermano un avvio di anno secondo le previsioni dell'Unrae e della gran parte degli analisti, che indicano per quest'anno un mercato finale compreso fra 2.200 e 2.300 mila nuove vetture immesse in circolazione. Nel complesso, la domanda si mantiene su livelli sostenuti, a conferma della estrema competitività commerciale, che va a tutto vantaggio del consumatore, al quale ­ fra l'altro ­ vengono proposti nuovi modelli dalle caratteristiche di sicurezza e di rispetto dell'ambiente molto elevate. Il mercato dell'usato, dal canto suo, registra invece un trend positivo, che si esprime con un +11,2% dovuto ai 313.383 passaggi di proprietà, contro i 281.815 del gennaio dello scorso anno. Il diesel, per concludere con le cifre, ha raggiunto nel mese in esame il 39,7% di tutte le vetture immatricolate, con una crescita di circa 7 punti, rispetto al 33,0 del gennaio 2001. Il trend dell'ultimo trimestre dello scorso anno non ha trovato dunque riscontro nei dati di vendita del primo mese del 2002, proponendo una tendenza ad una riduzione di nuove immatricolazioni che, in parte, rallenta quel ricambio del parco circolante così necessario per un miglioramento ecologico del nostro Paese. Il Commissario europeo all'ambiente, Signora Margot Wallström, ha ribadito un aspetto dell'Italia che ben conosciamo e cioè che ­ fra i Paesi a più alta densità di circolazione - il nostro è quello con la più elevata percentuale di vetture non catalizzate. "Quanto ha recentemente affermato il Commissario Wallström - ha sottolineato Salvatore Pistola, presidente dell'Unrae dovrebbe indurre alla riflessione sulla necessità di accelerare il ricambio di quella parte del circolante che in termini ecologici e di sicurezza ci colloca in posizione di retroguardia rispetto agli altri grandi mercati dell'Unione Europea". L'Unrae, da molto tempo, sostiene che l'intervento strutturale necessario al ricambio delle vetture non catalizzate è l'abolizione dell'Ipt che favorirebbe un forte recupero del mercato dell'usato, fattore che porterebbe ad un generale miglioramento qualitativo del parco.

AIR ONE: PIU' FREQUENZE TRA LA SICILIA E ROMA DALLA STAGIONE ESTIVA
Milano, 6 febbraio 2002 - Due nuove frequenze giornaliere di andata e ritorno tra la Sicilia e Roma sono tra le novità dell'orario estivo Air One, che entrerà in vigore il 31 marzo 2002. I voli da Palermo a Roma salgono quindi a cinque al giorno, mentre quelli da Catania per la capitale passano a sei. A meno di due mesi dall'inaugurazione delle nuove rotte sulla Sicilia, Air One amplia la propria offerta, garantendo, nell'arco della giornata, una copertura oraria più completa e moltiplicando le possibilità di transito e coincidenza da e per l'hub di Fiumicino. "Sin dall'apertura dei nuovi voli tra Roma e i due principali scali siciliani, abbiamo dichiarato chiaramente l'interesse ad intensificare la nostra presenza in Sicilia. Oggi l'evidente apprezzamento dimostrato per la convenienza e la qualità del servizio Air One, ci spinge ad accelerare ancor più questa crescita", ha detto Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri di Air One. Con l'orario estivo, si potrà quindi raggiungere Roma da Palermo anche con il volo AP2831 a metà giornata, mentre dalla capitale per Palermo si aggiunge il comodo volo AP2830 delle 9.30. Anche Catania guadagna un volo per Roma nella stessa fascia oraria della mattina, il nuovo AP 2834 delle 9.15; mentre l'AP 2833, che decolla da Fiumicino alle 7.15, permette di raggiungere Catania già nelle prime ore della mattina, rivelandosi particolarmente comodo per chi viaggia per lavoro. "In poco più di un mese di attività, oltre 50.000 persone hanno volato tra la Sicilia e Roma con Air One, confermando i successi già ottenuti sulle rotte tra la Sicilia, Milano e Torino" aggiunge De Roni. "Da oggi, con il nuovo operativo, sempre più passeggeri avranno l'opportunità di scoprire i vantaggi di scegliere Air One." Air One è la principale compagnia aerea privata interamente italiana. Ha oltre 1000 dipendenti, compresi quelli della consociata Eas per l'assistenza aeroportuale, ed ha una flotta costituita da 18 Boeing 737, l'aereo di linea più diffuso nel mondo. Il suo network nazionale collega con voli di linea 16 aeroporti in 10 regioni italiane e due città in Germania. Tutti i voli, esclusi per ora quelli in continuità territoriale, sono effettuati in codeshare con Lufthansa.

ENERGIA DA IMPIANTI CIP 6: ASSEGNATI ULTERIORI 890 MW AI CLIENTI IDONEI
Roma, 6 febbraio 2002 - Conclusa dal Gestore della rete la gara per l'assegnazione di 890 Mw di energia prodotta da impianti CIP6 e destinata ai clienti idonei. La gara si è resa possibile a causa della mancata assegnazione della capacità suddetta durante l'ultima asta svoltasi il 31 gennaio scorso. A fronte di una richiesta complessiva iniziale di 960 MW, gli 890 MW disponibili sono stati ripartiti a seguito di un rilancio in quanto la potenza complessiva richiesta risultava superiore a quella disponibile. L'elenco degli assegnatari è visibile, come previsto nel bando di gara, sul sito del Gestore della rete www.grtn.it  Di seguito la tabella con i dati riepilogativi della gara.

Destinatari Capacità

disponibile

(MW)

Capacità

assegnata

(MW)

Imprese

partecipanti

Imprese

aggiudicatrici

Prezzo base

d’asta

(cts €/kWh)

Clienti

idonei

890 890 3 1 4,89

 

CANTINE CAVICCHIOLI E CONTESSA MATILDE: ACCOPPIATA VINCENTE
Milano, 6 febbraio 2002 - Il mercato del Lambrusco di qualità compie oggi un importante passo: l'azienda modenese Cantine Cavicchioli ha acquisito il marchio Contessa Matilde, sinonimo di Lambrusco Doc fin dal 1969, dalla Pre.Vi del dott. Ambrogio Folonari. L'azienda modenese grazie all'acquisizione del marchio Contessa Matilde non solo brinda al nuovo anno consolidando un incremento delle vendite superiore al 10% e un fatturato totale di circa 50 miliardi, ma prevede inoltre significativi e mirati sviluppi nell'ambito del mercato riservato al Lambrusco di qualità. Il mercato Italia del Lambrusco di pregio in bottiglia da 0.75 lt, che vede leader indiscusso il marchio Cavicchioli con una produzione annua superiore ai 5.000.000 di pezzi solamente di Lambrusco Doc e una quota di vendite a valore pari al 28%, è in effetti in continua espansione e, registrando i tassi di crescita maggiori, alimenta ulteriormente il primato incontrastato del Lambrusco nella classifica nazionale dei consumi suddivisa per vitigno. Leadership, quella del marchio modenese, conquistata dalla famiglia Cavicchioli perseguendo meticolosamente gli obiettivi dettati dalla propria filosofia, volta da tre generazioni a valorizzare il Lambrusco di qualità e consolidata tramite il controllo diretto dell'intera filiera produttiva. I continui investimenti in tecnologie produttive avanzate nelle proprie cantine di pigiatura a Sorbara e di spumantizzazione a San Prospero, uniti ad una scrupolosa selezione delle materie prime nelle aziende agricole di proprietà, permettono di ottenere un prodotto finale dalla qualità costante ed affidabile, dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili nel rigoroso rispetto della tradizione. È con questa stessa filosofia che le Cantine Cavicchioli hanno deciso di puntare su un marchio commercialmente e storicamente importante come Contessa Matilde, già leader nel canale specializzato ed apprezzato per la sua integrità, trasmettendogli la sua filosofia di prodotto al fine di presidiare maggiormente la fascia alta del mercato, posizionando il marchio Contessa Matilde come "premium price" in grado di valorizzare e qualificare la propria proposta e l'offerta del punto vendita.

UNO STUDIO DIMOSTRA CHE LA CULTURA MASCHILE DEL LAVORO IMPEDISCE ALLE DONNE DI OTTENERE INCARICHI DI ALTO LIVELLO NELLA RICERCA
Berlino, 6 febbraio 2002 - In Germania, alcune scienziate hanno constatato che le donne occupano solo raramente posizioni di alto livello nella ricerca a causa della cultura maschile del lavoro e di strutture informali di potere. Le ricercatrici del Wissenschaftszentrum Berlin für Sozialforschung - WZB (Centro di ricerche sociali di Berlino) hanno dato inizio al progetto in un periodo in cui la Germania assiste alla progressiva diminuzione della presenza femminile nelle alte sfere della ricerca. Attualmente le donne rappresentano il 9,8 percento di tutto il corpo docente e, al di fuori delle università, occupano soltanto il 5,1 percento delle cariche di alto livello negli istituti di ricerca. "La leadership nella ricerca continua ad essere un'attività circoscritta", afferma Hildegard Matthies del WZB. "Persiste l'asimmetria tra gli avanzamenti professionali e gli uomini hanno molto più successo nella scienza. Due fattori chiudono le porte alle ricercatrici: la cultura maschile del lavoro e l'informalità. La cultura del lavoro maschile prevede soltanto responsabilità professionali e richiede una disponibilità costante per la scienza. È come una gara in cui può vincere solo chi garantisce una presenza continua". Le ricercatrici hanno concluso che questa cultura penalizza chi non riesce o non vuole rispettare le regole del gioco, chi ha altri legami come la famiglia o gli amici. L'informalità si riferisce in questo contesto alla ripartizione delle risorse e alle promozioni personali. "Chi è integrato nel sistema non ufficiale va avanti con una facilità di gran lunga maggiore", afferma la Matthies. Secondo l'indagine, entrare in questi circoli e canali d'informazione informali è comunque più difficile per le donne che per gli uomini. I risultati dimostrano che, nonostante l'estrema varietà di interpretazioni del genere, la situazione delle donne difficilmente cambia. In ogni istituto oggetto dello studio, esistono una cultura, un modo di collaborare e una percezione delle procedure operative ben diversi. Una sola constatazione resta sempre uguale: il soffitto di vetro non può essere "sfondato" dalle donne, che arrivano con sempre minore frequenza alle cariche di alto livello. Il progetto ha riscontrato una chiara coerenza tra i sessi per quanto riguarda le percezioni e le aspirazioni professionali. Tuttavia, variavano le interpretazioni a proposito dell'asimmetria di genere nella ricerca. In un istituto è stato dichiarato che il sesso non svolge alcun ruolo nell'avanzamento professionale, mentre in un altro l'opinione dominante era che la capacità riproduttiva delle donne costituisce "il problema principale". Un'altra spiegazione è stata che gli uomini e le donne hanno opinioni diverse in merito alla carriera ed ai progetti di vita. Per ulteriori informazioni sullo studio consultare il seguente indirizzo web:
http://www.wz-berlin.de

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news