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1 MARZO 2002

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L'ALLEANZA DELLE PMI EUROPEE (ESBA) ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE LE CONCLUSIONI ADOTTATE DALLA PRESIDENZA SPAGNOLA A SEGUITO DI UNA RIUNIONE DEI MINISTRI DELLE PMI

Milano, 1 marzo 2002 - L'Alleanza delle Pmi europee (Esba) ha accolto favorevolmente le conclusioni della Presidenza spagnola adottate a seguito di una riunione dei ministri dell'UE responsabili delle politiche in materia di Pmi (imprese di piccole e medie dimensioni), riunitisi dal 23 al 24 febbraio ad Aranjuez (Spagna). "Ciò corrisponde in larga misura a quello di cui avevamo bisogno in vista del Consiglio europeo di Barcellona", ha dichiarato il segretario generale dell'Esba, Frédéric Soudain. Egli ha aggiunto che ha suscitato particolare soddisfazione il fatto che i ministri abbiano adottato ad Aranjuez alcune delle raccomandazioni espresse dall'Esba in occasione dei recenti incontri con il commissario per le Imprese, Erkki Liikanen ed il ministro britannico per le Pmi, Nigel Griffith. Soudain ha accolto favorevolmente la positiva accoglienza riservata alla proposta della Presidenza spagnola di fissare le riunioni delle Pmi prima dei Consigli europei che si tengono annualmente in primavera, al fine di esaminare i progressi ottenuti nella realizzazione della Carta europea per le piccole imprese (Carta di Feira). La misura è stata descritta da Rodrigo Rato, presidente dell'Ecofin e ministro spagnolo dell'Economia come "uno strumento permanente di promozione delle misure volte ad ampliare il contesto delle PMI e di riconoscimento del loro ruolo nell'UE". Rato ha anche parlato del bisogno di "raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati al Consiglio di Lisbona" del marzo 2000, ossia, fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo. Una relazione sulla riunione di Aranjuez sarà presentata al Consiglio europeo di Barcellona. 

BUSQUIN SOLLECITA I PAESI CANDIDATI AD UTILIZZARE GLI STRUMENTI FINANZIARI COMUNITARI A SOSTEGNO DELLA RICERCA
Bruxelles, 1 marzo 2002 - In un intervento a Budapest (Ungheria) il 25 febbraio, il commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin ha sollecitato i paesi candidati all'adesione ad utilizzare i fondi Phare (il programma della Commissione finalizzato al sostegno delle riforme nei paesi dell'Europa centrale ed orientale) per sostenere le attività di ricerca. Davanti al presidente ungherese Glatz, al ministro per l'Istruzione e la Scienza József Pálinkás ed al pubblico convenuto presso l'Accademia ungherese delle scienze, Busquin ha espresso il proprio rincrescimento per il fatto che i paesi candidati esitino spesso ad avvalersi dei fondi Phare per finanziare la ricerca, preferendo invece utilizzarli per attività economiche o di tutela dell'ambiente. "Tuttavia nulla può avere un impatto maggiore sulla crescita, la competitività, l'occupazione e la qualità della vita rispetto alla ricerca ed alla creazione di solide competenze in tale ambito", ha dichiarato Busquin. Il Commissario ha rivolto un appello ai paesi candidati affinché si avvalgano maggiormente di questo strumento per agevolare la propria integrazione nell'impegno europeo per la ricerca ed ha altresì incoraggiato l'impiego di tutti gli strumenti finanziari di coesione a sostegno della ricerca, dello sviluppo tecnologico, del trasferimento di tecnologia e dell'innovazione. Busquin ha dichiarato che l'imminente allargamento dell'Ue costituisce il fulcro delle sue proposte di istituire lo Spazio europeo della ricerca (Ser), indicando due motivazioni del rapporto tra queste due iniziative comunitarie. "In primo luogo, l'ampliamento dell'Unione fino a comprendere un gran numero di paesi molto diversi rende particolarmente evidenti non solo i limiti e le forme di collaborazione di cui disponiamo attualmente, ma anche la necessità di andare al di là dei semplici progetti comuni", ha dichiarato il Commissario. "In secondo luogo, il progetto dello Spazio europeo della ricerca ci porta a ricordare [...] la libertà di circolazione degli scienziati, delle tecniche e della conoscenza che esisteva prima dello sviluppo degli Stati nazione, particolarmente nell'Europa del Medio Evo e dell'Illuminismo", ha affermato Busquin, dichiarando che è ragionevole ripristinare in Europa questa forma di coordinamento. Per agevolare la partecipazione dei paesi candidati si sono compiuti sforzi eccezionali fin dalla conclusione degli accordi di associazione, ha dichiarato Busquin, promettendo altresì che tali sforzi continueranno e saranno intensificati qualora necessario. Una delle priorità è quella di incoraggiare e facilitare la presenza delle università, dei centri di ricerca e delle imprese (in particolare delle Pmi) dei paesi candidati nelle reti di eccellenza e nei progetti integrati, due dei nuovi strumenti proposti per il sesto programma quadro (6PQ). 

E-GOVERNMENT, STANCA INCONTRA I REFERENTI DELLE AMMINISTRAZIONI IL MINISTRO HA ILLUSTRATO GLI OBBIETTIVI E I PROGETTI TRASVERSALI DA REALIZZARE
Roma, 1 marzo 2002 - Il 27 febbraio scorso resso la sede dell'Aipa, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha incontrato i referenti delle amministrazioni centrali e degli Enti pubblici non economici per l'attuazione del "Piano nazionale di e-government". Ai rappresentanti dei Ministeri e degli Enti, il Ministro Stanca ha illustrato gli obiettivi da conseguire e i progetti trasversali da realizzare: dai i dieci obiettivi di legislatura per la digitalizzazione delle amministrazioni allo sviluppo del portale nazionale della P.A, dalle iniziative in materia di sicurezza delle reti al piano di finanziamento dei progetti e-government per Regioni ed Enti locali. "Questo incontro - ha detto Stanca - è il preludio per una fattiva collaborazione tra Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie e tutte le amministrazioni con cui condividiamo obiettivi e progetti". Durante l'incontro si è deciso di istituire una Task force che contribuirà alla pianificazione triennale delle attività necessarie alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione in tempo utile per il Dpef. RGS: 

PUBBLICATO E DISPONIBILE SUL SITO "IL BILANCIO IN BREVE PER L'ANNO 2002" 
Roma, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è stato pubblicato a cura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato "Il bilancio in breve per l'anno 2002", disponibile anche sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati. Il documento mette in luce i progressi dell'economia nazionale e specificamente quelli della finanza pubblica, nonché le proiezioni nell'arco del quadro economico di medio termine per il periodo 2002 - 2005. Viene altresì illustrata la manovra predisposta per il 2002 e la risultante composizione funzionale ed economica del Bilancio finanziario dello Stato, ed il Budget dello Stato secondo l'analisi dei costi per natura. Nel documento viene infine evidenziato l'andamento del rapporto debito / Pil e quello del tasso d'inflazione nei Paesi G7. 

AL MINISTERO SI STUDIA IL PRINCIPIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ
Roma, 28 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che, nell'ambito dei corsi di riqualificazione per il personale, è stato inserito un modulo didattico sul "Principio delle Pari Opportunita". E' stata infatti accolta una richiesta del Comitato per le Pari Opportunità del Ministero, in applicazione delle raccomandazioni espresse dal Dipartimento per le Pari Opportunità e dalla Commissione nazionale di Parità. Un'iniziativa di tale portata è la prima adottata da un'Amministrazione Centrale dello Stato e costituisce una importante innovazione. L'inserimento di questa materia tra le discipline professionali rappresenta un riconoscimento dell'importanza delle problematiche relative alla parità ed alle pari opportunità nei luoghi di lavoro. I corsi avranno inizio il 5 marzo prossimo. L'intervento formativo, della durata di un'ora, sarà attivato in tutti i corsi per circa 220 ore. 

RAGIONERIA PROJECT LEADER IN UN PROGETTO PER LA LITUANIA
Roma, 28 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è stato nominato project leader del progetto "Budget Management and Financial Control", relativo alla Convenzione di gemellaggio tra Italia e Lituania approvata lo scorso 27 febbraio dalla Comissione Europea. Nella veste di junior partner è stato nominato il Ministero delle Finanze svedese. Il progetto, con un budget di 0,5 milioni di euro, si prefigge lo scopo di migliorare diverse componenti dell'attività istituzionale del Ministero delle Finanze lituano e dei suoi uffici finanziari dislocati nel territorio, quali: il sistema di budgeting, la misurazione delle performance, il sistema della contabilità pubblica ed il sistema di controllo interno. Il progetto, che avrà inizio a partire dal mese di marzo, durerà un anno e vedrà impegnato un team di esperti dell'Amministrazione in partnership con gli svedesi. 

IL GRUPPO ASSICURATIVO DIRECT LINE CHIUDE IL 2001 CON PROFITTI IN CRESCITA DEL 30% PER UN VALORE DI QUASI 430 MILIONI DI EURO
Milano, 1 marzo 2002 - Il Gruppo Direct Line presente in Gran Bretagna, Spagna, Germania, Italia e Giappone ha annunciato oggi risultati record per l'anno 2001: i profitti al netto delle tasse hanno raggiunto quasi 430 milioni di Euro con una crescita del 30% rispetto agli oltre 325 milioni di Euro registrati nel 2000. Il Gruppo ha oggi un portafoglio di oltre 10 milioni di polizze e attraverso marchi proprietari e partnership è al sevizio di oltre 4,5 milioni di clienti nel ramo auto. Nel corso del 2001, il gruppo Direct Line ha registrato una significativa espansione al di fuori della Gran Bretagna con l'acquisizione delle due compagnie auto di Allstate in Italia e in Germania che adesso operano sotto il marchio Direct Line. Lo scorso 29 gennaio il Gruppo ha altresì annunciato l'acquisizione in Italia di Royal insurance, compagnia auto diretta del Gruppo Royal & Sun Alliance. Questo fa di Direct Line la seconda compagnia diretta in Italia nel ramo auto. Inoltre il Gruppo Direct Line ha lanciato una joint venture con Yasuda Life in Giappone e in Spagna Linea Directa è oggi leader nel settore assicurativo diretto nel ramo auto con oltre 400.000 polizze. Commentando i risultati dell'intero anno 2001, Annette Court, chief executive del Gruppo Direct Line ha affermato: ''Per Direct Line è stato un anno di grandi soddisfazioni e successi. Abbiamo raggiunto profitti record e contemporaneamente siamo sbarcati in nuovi mercati esteri dove l'assicurazione diretta è ancora ai suoi albori. In un momento in cui le condizioni del mercato globale sono estremamente incerte, questi risultati mostrano che Direct Line è in ottima salute e in una posizione eccellente per affrontare con successo le sfide future". Infolink:
http://www.directline.it

CONSOB: A PROPOSITO DELLA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO DEPOSITATA IL 27 FEBBRAIO 2002
Milano, 1 marzo 2002 - La Commissione prende atto con rispetto della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che annulla la delibera della Consob del 30 ottobre 2001 e il successivo provvedimento dell'8 gennaio 2002. Nota, peraltro, che l'annullamento disposto dal Tar del Lazio concerne il procedimento e la motivazione del provvedimento della Consob, relativo al controllo solitario di Pirelli spa su Olimpia e al controllo di fatto di Olimpia su Olivetti spa. La Commissione si riserva ogni ulteriore valutazione quando saranno rese note le motivazioni della sentenza. 

SMI: SQUEEZE OUT DELLE MINORANZE IN KME
Milano, 1 marzo 2002. L'Assemblea di Kme Ag (Gruppo Gim - Smi) riunitasi il 28 febbraio a Osnabrück ha approvato lo squeeze out delle minoranze deliberato dopoil delisting delle azioni. Alla data odierna Smi detiene già direttamente il 99,6% del capitale Kme. Solo il 5% delle minoranze ha votato contro la decisione. Kme è stata la prima società tedesca in assoluto ad avvalersi della nuova normativa sullo squeeze out recentemente approvata in Germania. 

BANCA INTESACI:PAGAMENTO DEL DIVIDENDO
Milano, 1 marzo 2002 - Ai sensi di quanto prescritto dall'Art. 2 (Titolo I A.2, Sezione I A.2.1) delle istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., e ai soli ed esclusivi fini di adempiere a quanto specificamente prescritto da Borsa Italiana S.p.A., IntesaBci S.p.A., in ragione della convocazione dell'Assemblea ordinaria (oltre che straordinaria) per il 29 e 30 aprile 2002, comunica che il pagamento dell'eventuale dividendo a valere sui risultati di pertinenza dell'esercizio 2001 avrà luogo nel mese di maggio, come disposto dallo stesso citato regolamento. 

E.BISCOM CHIUDE IL 2001 CON 158 MILIONI DI EURO DI RICAVI - 83.000 CLIENTI TRA ITALIA E GERMANIA NEL QUARTO TRIMESTRE 2001 I RICAVI DEL GRUPPO A 64,2 MILIONI DI EURO, +75% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE RAICLICK HA APPENA PRESENTATO LA PRIMA PUBBLICITÀ INTERATTIVA DELLA STORIA DELLA TELEVISIONE ITALIANA.
Milano, 1 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Ebi), la principale società italiana di servizi di telecomunicazioni e media su larga banda, riunitosi in data odierna, ha approvato il bilancio per l'esercizio 2001. Nel quarto trimestre 2001 e.Biscom ha riportato ricavi consolidati per 64,2 milioni di Euro, la maggior parte dei quali derivanti dal core business delle telecomunicazioni. L'incremento è del 75% rispetto ai 36,7 milioni di Euro del terzo trimestre e del 94% rispetto ai 33,1 milioni di Euro del quarto trimestre del precedente esercizio. I ricavi dell'intero 2001 ammontano a 157,8 milioni di Euro, più che triplicati rispetto ai 42,5 milioni di Euro del 2000. "In questa fase selettiva caratterizzata in tutto il mondo dalla fuoriuscita degli operatori e dei modelli di business più deboli, - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio Scaglia - oggi siamo consci, con grande soddisfazione, di aver superato tutte le sfide vitali dell'avviamento di e.Biscom. La nostra strategia e tecnologia, oggi uniche al mondo, - ha aggiunto - dimostrano di essere il vero modello per il futuro, mentre la nostra presenza capillare nelle aree metropolitane italiane e ad Amburgo, la città più ricca della Germania, rappresenta ormai un elemento quasi impossibile da replicare per altri concorrenti." Nel quarto trimestre dell'anno è migliorato anche l'Ebitda consolidato di e.Biscom (utile ante interessi, imposte e ammortamenti), passato a -20,5 milioni di Euro da -29,7 milioni di Euro del terzo trimestre e -32,5 milioni di Euro del secondo. L'indice è migliorato anche in rapporto ai ricavi, passando a -32% nel quarto periodo da -81% del terzo e -109% del secondo. L'incremento registrato è indicativo dei progressi verso la redditività sia di e.Biscom che delle società operative. Per quanto riguarda le società operative, nel quarto trimestre i ricavi di FastWeb S.p.A., l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda del Gruppo e.Biscom, sono saliti a 35,4 milioni di Euro - un importo quasi uguale alla somma complessiva dei risultati dei tre trimestri precedenti - in gran parte derivanti dalla clientela business. I ricavi, cresciuti del 65% nel terzo trimestre rispetto al secondo, nel quarto periodo sono aumentati di quasi il 90% rispetto al terzo. In miglioramento anche l'Ebitda di FastWeb, passato da -11 milioni di Euro del terzo trimestre a -3 milioni di Euro del quarto. In rapporto ai ricavi, l'Ebitda di FastWeb è passato da -94% del secondo trimestre 2001 a -59% del terzo trimestre e a -8% del quarto. Alla fine del 2001 i clienti di FastWeb erano circa 49.000, più di nove volte superiori rispetto alle 5.300 unità del 2000. Nel quarto trimestre le unità abitative raggiunte dalla rete hanno registrato un incremento di circa il 40% rispetto al terzo trimestre, superando quota 319.000. FastWeb oggi ha clienti a Milano, Roma, Genova e Torino e ha appena avviato il servizio anche a Napoli e Bologna. Alla fine dell'anno la rete FastWeb aveva raggiunto tutte le aziende di Milano e metà delle famiglie e dei Soho, un risultato che conferma l'obiettivo di copertura dell'intera città entro la fine del 2002. FastWeb ha raggiunto una quota di mercato complessiva superiore al 10%. HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore di telecomunicazioni a larga banda di e.Biscom attivo nella regione di Amburgo, nel quarto trimestre ha conseguito ricavi pari a 19,5 milioni di Euro, in aumento del 44% rispetto al terzo trimestre. Nello stesso periodo, il margine di contribuzione è salito a 10,3 milioni di Euro, in aumento del 34% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del terzo trimestre e del 140% rispetto ai 4,3 milioni di Euro del quarto trimestre del 2000. L'incidenza del margine sui ricavi nel quarto trimestre 2001 è salita al 53% rispetto al 26% dello stesso periodo del 2000. Nell'intero 2001 i ricavi di HanseNet sono saliti a 65,1 milioni di Euro, con un incremento di quasi il 50% rispetto al 2000. e.Biscom ha acquisito il controllo dell'operatore tedesco nell'ultimo periodo del 2000. Durante il quarto trimestre dell'anno, HanseNet ha arricchito l'offerta per il segmento business, che oggi comprende reti private virtuali (Vpn - Virtual Private Network) e servizi di housing e hosting, per i quali si è registrata una forte domanda. HanseNet è diventato il principale operatore di telecomunicazioni a larga banda della regione di Amburgo, dopo Deutsche Telekom AG. A fine anno il numero dei clienti tedeschi è quasi triplicato, raggiungendo quota 34.000. Il successo complessivo ottenuto da HanseNet nel 2001, in termini di risultati operativi e finanziari, deriva principalmente dal cambio di strategia portato dal management del Gruppo e dalla tecnologia assolutamente innovativa che e.Biscom ha trasferito da Milano ad Amburgo. La crescita della rete e.Biscom è proseguita in linea con il piano di espansione. Nel complesso la rete italiana e quella tedesca si estendono per oltre 6.600 Km, di cui più di 4.200 Km di rete di accesso locale nelle principali città. Significativo il successo economico riportato nel 2001 da Metroweb S.p.A., l'unico fornitore italiano di fibra ottica nuda (dark fiber provider) in ambito metropolitano. La società ha conseguito un utile netto di 6,2 milioni di Euro. Metroweb, di cui e.Biscom detiene la gestione operativa, nel 2001 ha registrato ricavi pari a 54,8 milioni di Euro. Il gruppo e.BisMedia, che si occupa della realizzazione e della fornitura di contenuti, ha lanciato con successo il nuovissimo servizio di Video on Demand a pagamento, a conferma dell'attuale valore commerciale della Tv on Demand e delle sue potenzialità. Secondo gli ultimi dati, oltre il 15% degli abbonati al Video on Demand di e.BisMedia utilizza il servizio per almeno un'ora al giorno. Inoltre, il ricavo lordo per utente (Arpu - Average Revenue per User) è salito a 5 Euro mensili in soli tre mesi di piena attività commerciale. RaiClick, partnership costituita da e.BisMedia e RAI, ha appena presentato la prima pubblicità interattiva della storia della televisione italiana. Lo spot, creato per Honda Automobili Italia, costituisce un concreto esempio dei vantaggi offerti dalla piena interattività della larga banda applicata in ambito commerciale, dove il telespettatore può scegliere quali caratteristiche approfondire. Il quotidiano on line del Gruppo, ilNuovo.it, continua a riscontrare un alto indice di gradimento, con una media di oltre 1,5 milioni di page views al giorno e nei prossimi mesi lancerà l'offerta a pagamento. Prosegue con successo anche l'attività di Ap.Biscom - nata dalla collaborazione con Associated Press, - che nell'ultimo trimestre ha aggiunto al suo portafoglio clienti nomi prestigiosi quali Rai, Banca d'Italia, Banca di Roma, Il Foglio e S.I.A. (Società Interbancaria Automazione). Nel 2001 i ricavi complessivi del gruppo e.BisMedia ammontano a 16,2 milioni di Euro, più che quintuplicati rispetto ai 2,9 milioni di Euro del 2000. B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che opera nel settore del commercio elettronico business to business, nel 2001 ha registrato ricavi pari a 7,2 milioni di Euro, rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2000. Nel quarto trimestre il risultato consolidato netto di e.Biscom è negativo per 15,1 milioni di Euro. Questo valore tiene conto dell'iscrizione di imposte differite attive per 76,5 milioni di Euro. La capogruppo e.Biscom S.p.A. ha chiuso il quarto trimestre 2001 con una perdita netta di 29,9 milioni di Euro. Nello stesso periodo gli investimenti consolidati ammontano a 282 milioni di Euro. A fine anno i mezzi finanziari di e.Biscom ammontavano a 1,7 miliardi di Euro, fra liquidità e fondi depositati a garanzia per un valore di 0,9 miliardi di Euro e linee di credito aperte per 0,8 miliardi di Euro. Al 31 dicembre il Gruppo contava più di 1.600 addetti, quasi il 90% in più rispetto alla fine del 2000. Le unità operative nel dettaglio, suddivise per settori di attività: FastWeb, l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda del Gruppo e.Biscom, nel quarto trimestre ha conseguito ricavi per 35,4 milioni di Euro, in aumento di quasi il 90% rispetto al terzo periodo, registrando il miglior risultato trimestrale in assoluto dall'inizio dell'attività. Complessivamente, FastWeb ha inciso per quasi la metà dei ricavi consolidati e.Biscom dell'ultimo trimestre 2001. In miglioramento anche l'Ebitda, passato da -11 milioni di Euro del terzo trimestre a -3 milioni di Euro del quarto. In rapporto ai ricavi, l'Ebitda è passato da -94% del secondo trimestre 2001 a -59% del terzo trimestre e a -8% del quarto. Alla fine dell'anno il numero complessivo dei clienti business e residenziali di FastWeb è salito quasi a quota 49.000. Nel corso del quarto trimestre, FastWeb ha sottoscritto più contratti che in tutti i nove mesi precedenti. Inoltre, nel 2001 è quasi decuplicato il tasso di acquisizione clienti e oggi è stata raggiunta una media di 400 abbonamenti al giorno, un trend di crescita che si prevede di mantenere. Al momento risultano attivati circa la metà dei clienti acquisiti. Il forte incremento degli abbonamenti nel quarto trimestre e il processo di attivazione con Telecom dei clienti Dsl, gestito per la prima volta in Italia, ha portato a qualche ritardo nella connessione, un aspetto cui FastWeb ha reagito prontamente. Il numero di clienti attivati su base mensile è infatti più che raddoppiato da dicembre 2001 a febbraio. Alla fine del 2001 i clienti business avevano superato quota 8.600, di cui 357 grandi o medie imprese, 8.225 piccole imprese e Soho e 32 operatori. I rimanenti 40.300 clienti erano residenziali. Nel segmento corporate, il ricavo medio per utente (Arpu) ha mantenuto livelli alti grazie all'ottima accoglienza riservata dalla clientela ai servizi tecnologicamente avanzati di FastWeb (Reti IP Private Virtuali, Bandwidth on Demand, Broadband Audio e Video Streaming). FastWeb conta 100 clienti VPN e si è affermato come uno dei maggiori fornitori di reti IP private virtuali in Europa. Tra i clienti, anche il Ministero delle Comunicazioni. La quota di mercato raggiunta da FastWeb in alcune delle zone che per prime hanno avuto accesso ai servizi, più di un anno fa, è superiore al 25% mentre la quota di mercato media - comprese le aree dove i servizi sono stati resi disponibili solo recentemente - è superiore al 10%. Al 31 dicembre la rete FastWeb aveva raggiunto circa 36.000 edifici, pari a oltre 319.000 unità abitative. Entro la fine del 2002 tutte le famiglie e le aziende di Milano potranno avere accesso ai servizi a larga banda di FastWeb. Il capoluogo lombardo vanta l'infrastruttura di rete in fibra ottica più capillare del mondo. Circa il 30% dei clienti FastWeb è distribuito fuori dall'area milanese, dato che conferma il posizionamento di FastWeb come operatore di portata nazionale. L'infrastruttura di rete nelle altre città servite da FastWeb raggiungerà un simile livello di capillarità. Agli inizi del 2002 è stato attivato in outsourcing un call center a Napoli per garantire un servizio di assistenza clienti di prima qualità. Operativo da poche settimane, il centro ha 75 addetti e prevede di raggiungere le 175 unità entro la fine dell'anno. Alla fine di dicembre FastWeb contava oltre 830 addetti. HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore di telecomunicazioni a larga banda attivo nella regione di Amburgo, nel quarto trimestre 2001 ha registrato ricavi per 19,5 milioni di Euro, rispetto ai 13,5 milioni di Euro del terzo trimestre. Anche per HanseNet, quindi, il quarto trimestre 2001 ha segnato il miglior risultato finora conseguito in termini di ricavi. Il margine di contribuzione nel periodo è salito a 10,3 milioni di Euro, in aumento del 34% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del terzo trimestre e del 140% rispetto ai 4,3 milioni di Euro dello stesso periodo del 2000. L'incidenza del margine sui ricavi è salita al 53% nel quarto trimestre 2001, rispetto al 26% dell'ultimo periodo del 2000. Il miglioramento del margine deriva dal consistente aumento di clienti diretti, che beneficiano dell'innovativa tecnologia portata da e.Biscom ad Amburgo. La società tedesca ha inoltre conseguito un miglioramento a livello di Ebitda, passato nel quarto trimestre a -2,3 milioni di Euro da -5,4 milioni di Euro del terzo trimestre e -6,2 milioni di Euro del secondo. In rapporto ai ricavi, nell'ultimo trimestre 2001 l'Ebitda è passato a -12% rispetto a -40% del secondo e terzo trimestre. Nel quarto periodo HanseNet ha arricchito l'offerta per il segmento business, che oggi comprende Reti Private Virtuali e servizi di housing e hosting per i quali, come per FastWeb, si è registrata una forte domanda. Nel quarto trimestre, i servizi business hanno inciso per l'86% dei ricavi, mentre l'incidenza dei servizi residenziali è stata pari al 14%. Alla fine dell'anno i clienti di HanseNet hanno raggiunto quota 34.000, quasi triplicati rispetto agli 11.800 del 2000. Di questi, 7.445 sono clienti business, 26.500 sono residenziali e 55 gli operatori. I ricavi di HanseNet per l'intero esercizio ammontano a 65,1 milioni di Euro, in aumento di quasi il 50% rispetto al 2000. Il 2001 è stato il primo anno in cui e.Biscom ha esercitato il controllo sull'operatore tedesco per tutti i 12 mesi. Alla fine del 2001 HanseNet contava 385 addetti. Metroweb - Significativo il successo economico riportato nel 2001 da Metroweb S.p.A., l'unico fornitore italiano di fibra ottica nuda (dark fiber provider) in ambito metropolitano. La società ha conseguito un utile netto di 6,2 milioni di Euro, anche grazie al contributo delle imposte differite attive pari a 3,2 milioni di Euro. I ricavi per il 2001 ammontano a 54,8 milioni di Euro, il 47% dei quali derivano dalle connessioni di edifici, il 39% dall'affitto di fibra ottica nuda, il 7% da contributi ai costi di scavo riconosciuti da altri operatori e il 7% da progetti. Dei 21,5 milioni di Euro generati nel 2001 dall'affitto di fibra ottica nuda, 17,6 milioni di Euro sono relativi a FastWeb. Al 31 dicembre l'infrastruttura di rete aveva raggiunto un'estensione di oltre 2.000 Km. Gli investimenti totali alla fine del 2001 ammontano a 65 milioni di Euro. Metroweb è controllata dalla multi-utility milanese AEM S.p.A. mentre e.Biscom ne detiene una partecipazione del 33% e la gestione operativa. e.Biscom non consolida i risultati di Metroweb. II. Media & B2C - Nel 2001 i ricavi del gruppo e.BisMedia - che include la società che si occupa della realizzazione e fornitura di contenuti, e.BisNews (la società editoriale) ed e.Voci (la catena di negozi high-tech) - ammontano a 16,2 milioni di Euro, più che quintuplicati rispetto ai 2,9 milioni di Euro del 2000. Il risultato ha inciso per il 10% sui ricavi consolidati del 2001. Il gruppo ha avviato con successo il servizio di Video on Demand a pagamento. Secondo gli ultimi dati, oltre il 15% degli abbonati al Video on Demand di e.BisMedia utilizza il servizio almeno un'ora al giorno. Inoltre, il ricavo lordo per utente (Arpu) è salito a 5 Euro mensili in soli tre mesi di piena attività commerciale. I clienti e.BisMedia hanno a disposizione un'ampia scelta di contenuti, che vanno dai film italiani e statunitensi campioni d'incasso alle trasmissioni per bambini, ai documentari, alla programmazione corrente e d'archivio delle tre reti Rai. L'offerta di e.BisMedia e Rai Click, la partnership fra Rai ed e.BisMedia, comprende oggi oltre 1.500 titoli. RaiClick ha appena presentato la prima pubblicità interattiva della storia della televisione italiana. Lo spot, creato per Honda Automobili Italia, costituisce un concreto esempio dei vantaggi offerti dalla piena interattività della larga banda applicata in ambito commerciale, dove il telespettatore può scegliere quali caratteristiche approfondire. e.Biscom è l'unico gruppo in Italia in grado di offrire la completa interattività tra un venditore e il potenziale cliente, direttamente a casa sua. Sempre all'inizio del 2002 e.BisMedia ha acquisito circa il 25% di Editing, società leader in Italia nel settore della progettazione e dei servizi editoriali integrati, per un controvalore di 3,7 milioni di Euro. L'acquisizione rafforza le sinergie commerciali tra le due società in campo editoriale. Il quotidiano on line del Gruppo, ilNuovo.it, continua a riscontrare un alto indice di gradimento, con una media di oltre 1,5 milioni di page views al giorno ed entro l'anno lancerà l'offerta a pagamento. Prosegue con successo anche l'attività di Ap.Biscom - nata dalla collaborazione con Associated Press, - che nell'ultimo trimestre ha aggiunto al suo portafoglio clienti nomi prestigiosi quali Rai, Banca d'Italia, Banca di Roma, Il Foglio e S.I.A. (Società Interbancaria Automazione). Nel settore B2C e.Voci, la catena di negozi high-tech attiva in tutto il Paese, al 31 dicembre contava 12 punti vendita. Nel 2001 e.Voci ha registrato un fatturato pari a 11,6 milioni di Euro, rispetto ai 2,5 milioni di Euro del 2000. Alla fine del 2001 e.Voci ha esteso la propria attività al settore della distribuzione di componenti hardware e software. Al 31 dicembre e.BisMedia, e.BisNews ed e.Voci contavano complessivamente circa 225 addetti. III. B2Biscom - B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che opera nel settore del commercio elettronico business to business, nel 2001 ha registrato ricavi pari a 7,2 milioni di Euro rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2000. Nel corso dell'anno la società ha incrementato i propri ricavi con investimenti limitati. A fronte della generale incertezza che caratterizza il settore del B2B e della decisione del Gruppo di focalizzarsi sul core business delle telecomunicazioni, e.Biscom ha ridotto il valore di carico della partecipazione in B2Biscom di 25,4 milioni di Euro. Recentemente B2Biscom ha siglato un accordo con Credemtel, la società del gruppo bancario Credem attiva nei servizi telematici per le aziende, grazie al quale il sistema di pagamenti on line "Payanyway" è ora disponibile su eBixtrade.it, a condizioni economiche vantaggiose. Il servizio dà alle aziende la possibilità di svolgere le attività di incasso e pagamento via web, in modalità multibanca, attraverso la scelta tra 680 banche a oggi collegate al C.B.I. Al 31 dicembre B2Biscom contava più di 100 addetti. 

IL C.D.A DI FREEDOMLAND APPROVA LA SEMESTRALE AL 31.12.2001 REGISTRATO UN INCREMENTO DI RICAVI DA 2,6 MILIONI € CIRCA AL 31/12/2000 A 3,9 MILIONI
Milano, 1 marzo 2002. Si è riunito il 27 febbraio , sotto la Presidenza di Fabrizio Gardi, il Consiglio di Amministrazione di Freedomland - Itn S.p.A., che ha approvato i risultati della Società relativi al 1° Semestre dell'esercizio 2001-2002, chiuso al 31 dicembre 2001. Il semestre ha registrato un incremento di ricavi da 2,6 milioni € circa al 31/12/2000 a 3,9 milioni € circa e un andamento del risultato operativo che, pur restando negativo, è in netto miglioramento da (40,5) milioni € circa del 1° semestre dell'esercizio precedente a (14,9) milioni € circa. Analogamente il risultato netto passa da (33,4) milioni € a (6,2) milioni €. La posizione finanziaria netta al 31/12/2001 risulta essere positiva per 201,6 milioni € circa, in linea con i 204,6 milioni € circa al 30 giugno 2001, contro i 222,9 milioni € circa al 31/12/2000. La gestione e' stata caratterizzata da fatti esogeni di particolare rilevanza che peraltro non hanno impedito, pur rallentandole, le scelte di sviluppo del consiglio di amministrazione (che si è insediato il 20 settembre 2001 ed è stato pressoché integralmente confermato il 31 gennaio 2002 conservando peraltro la propria caratteristica di indipendenza). Gli attuali vertici della Società e la maggior parte dei componenti attuali del Consiglio di Amministrazione sono stati, infatti, eletti nel corso dell'Assemblea del 20 settembre 2001, convocata in seguito alle dimissioni del precedente Consiglio, provocate dal provvedimento datato 9 Luglio 2001, con il quale il Tribunale di Milano disponeva il sequestro preventivo di tutte le azioni di Freedomland Itn S.p.A. di proprietà di Virgilio Degiovanni. Questo provvedimento e' stato dichiarato inefficace e quindi annullato dalla Suprema Corte di Cassazione il 13 Dicembre 2001. In conseguenza della pronuncia della Suprema Corte tutti i Consiglieri hanno ritenuto opportuno, in occasione del Consiglio tenutosi in data 14 Dicembre 2001, mettere a disposizione il proprio mandato a far data dall'Assemblea convocata per il giorno 31 Gennaio 2002 e chiamata a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione ha completato le proprie analisi e, in data 21 gennaio 2002, ha approvato le linee guida del Piano di Sviluppo Strategico,elaborato con l'aiuto della Società di consulenza Mc Kinsey. Questo piano si pone come obiettivo la creazione e produzione di contenuti video multimediali e, in seguito, interattivi; nonché la fornitura di applicazioni e di servizi (multimediali e interattivi) per la gestione dei contenuti al fine della loro trasmissione su tutti i diversi mezzi e canali di comunicazione. La sostanziale conferma del precedente Consiglio da parte dell'ultima assemblea permette quindi l'esecuzione di tale piano. Nel mercato dei contenuti Freedomland opererà: nell'immediato, razionalizzando e migliorando l'attuale offerta basata sulla fornitura di contenuti e servizi per il tramite del mezzo televisivo; nel breve, focalizzandosi sulla creazione di advertising, formati e contenuti video innovativi per Tv in chiaro, la creazione di formati e contenuti interattivi via Sms e internet, la sperimentazione di contenuti video interattivi per Tv satellite e via cavo e eventualmente la produzione di contenuti video streaming per internet e cellulare. A partire dal 2003/04 - in concomitanza con l'incremento delle connessioni a banda larga, l'avvio della Tv digitale terrestre e il lancio dell'Umts - evolvendo nella creazione di formati e contenuti video interattivi e multimediali (anche attraverso la progressiva estensione dell'offerta a formati di advertising) per tutte le piattaforme di accesso (Tv, PC/internet, cellulare, giochi). E' ipotizzabile che i ricavi provenienti da tale area di attività possano costituire almeno il 40% dei ricavi totali del gruppo nel medio lungo termine. Lo sviluppo di soluzioni interattive multimediali e la loro fornitura in sinergia con la produzione di contenuti saranno un tratto distintivo di Freedomland e ne miglioreranno la competitività dell'offerta e il time to market. Nel mercato dei servizi multimediali e interattivi Freedomland opererà in modo coerente con il suo posizionamento nel mercato dei contenuti e più precisamente : concentrandosi sullo sviluppo di applicazioni e servizi di delivery contenuti (Cms), sullo sviluppo di soluzioni di Crm, sull'archiviazione di formati multimediali e su soluzioni per comunicazione multimediale interattiva (siti web e interactive advertising) nel medio-lungo periodo, posizionandosi sulla progressiva integrazione verso la produzione di formati interattivi video (streaming su internet broadband e Umts, interactive-Tv). Il piano sarà realizzato: sotto il profilo delle risorse umane, attraverso la razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria e organizzativa attuale e la ricerca di professionalità adeguate sul mercato dei "creativi" di video e formati interattivi (entrambe le attività sono già in corso); - sotto il profilo industriale, attraverso acquisizioni di imprese già operanti sul mercato e la stipulazione di accordi di joint-venture con operatori dotati di competenze specifiche. Le scelte gestionali dovrebbero consentire, realisticamente, un interessante sviluppo a medio-lungo termine del business. Il Consiglio prevede invece per l'esercizio in corso un risultato negativo proporzionalmente in linea con il risultato del semestre chiuso al 31 dicembre 2001, ma sensibilmente migliore rispetto a quello del precedente esercizio. 

DADA S.P.A.: FATTURATO CONSOLIDATO A OLTRE 34 MILIONI DI EURO IL C.D.A. HA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2001. RICAVI CONSOLIDATI IN CRESCITA A 34 MILIONI DI EURO, NEL PRECEDENTE ESERCIZIO IL FATTURATO DI DADA S.P.A. ERA STATO DI 19 MILIONI DI EURO
Firenze, 1 marzo 2002 - Il C.d.A. di Dada S.p.A., una delle principali Internet Company indipendenti italiane quotata al Nuovo Mercato (Da.Mi), ha approvato il progetto di bilancio al 31/12/2001. L'esercizio 2001 si è chiuso con un fatturato consolidato pari a 34 milioni di euro e un margine operativo lordo effettivo (Mol) negativo per circa 2,9 milioni di euro. Il risultato netto è negativo per circa 15 milioni di euro dopo ammortamenti per 7,2 milioni di euro e per oneri non ricorrenti quali svalutazioni straordinarie di partecipazioni e accantonamenti sui crediti per 11,1 milioni di euro. La capogruppo, Dada S.p.A., ha riportato un fatturato di 25,3 milioni di euro e un Mol  negativo per 2,4 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata alla chiusura dell'esercizio 2001 risulta positiva per 22,9 milioni di euro. I risultati registrano una crescita del fatturato consolidato a conferma dell'impegno nella costruzione del gruppo che vede le quattro Business Unit ben posizionate nei rispettivi mercati: - il network dei portali incentrato su superEva chiude il 2001 come una delle più ampie community italiane, al terzo posto come pagine viste nelle classifiche dei portali più visitati; - la divisione dei servizi Asp dedicati alla Pmi è leader di mercato nella registrazione dei domini con 130.000 nomi ad oggi registrati e circa 5.000 nuove registrazioni ogni mese; - la divisione e-business è tra le prime web agency evolute del mercato ed è il punto di riferimento per servizi di community derivati dalla ricerca e sviluppo interna; - la divisione mobile è tra i leader di mercato nelle applicazioni wireless collegate alla Rete. Nel corso del 2001, inoltre, si è venuto a definire il "Gruppo Dada", con un processo di integrazione che troverà la sua conclusione con i primi mesi dell'esercizio appena iniziato. Sono stati quindi finanziati tutti quei costi, sia per consulenze e servizi esterni che per il personale, che sono stati sostenuti al fine di consentire l'integrazione sia operativa che organizzativa delle varie società acquisite. Si tratta di costi che per loro natura, una volta raggiunto un adeguato livello di consolidamento della struttura, tendono naturalmente a decrescere. La nuova struttura è così pronta a cogliere le opportunità di un mercato in continua espansione. Il risultato negativo a livello di margine operativo lordo è principalmente da imputare ad un rallentamento del fatturato, dovuto all'incerto momento di mercato, nel quarto trimestre dell'anno, periodo storicamente più significativo per Dada. Inoltre sono state svalutate alcune partecipazioni e crediti da considerarsi non ricorrenti e dovuti alla particolare situazione di mercato. Il break-down del fatturato consolidato è così composto: - 57% dalle attività di B2B delle due Business Unit "e-Business Solutions" e "Servizi ASP Register.it/Aziende.it" che hanno contribuito rispettivamente per il 43% e 14%; - 37% dalle attività Web della Business Unit "Application Portal" che gestisce il network di portali incentrato su www.superEva.it; - 6% dalle attività Mobile della Business Unit "Wireless Solutions". Il C.d.A. ha inoltre convocato per il 26 aprile l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio d'esercizio e la nomina di alcuni consiglieri. 

INCONTRO DIREZIONE ILVA E LE SEGRETERIE GENERALI DI FIM- FIOM - UILM DI TARANTO 
Milano, 1 marzo 2002 - Lo scorso 27 febbraio si sono incontrati la Direzione dell'Ilva S.p.A. e le Segreterie Generali di Fim - Fiom - Uilm di Taranto. Nel corso dell'incontro l'Azienda ha illustrato la situazione del mercato. La congiuntura siderurgica ha avuto una violenta flessione a partire dall'estate 2001. La situazione di crisi, caratterizzata da una riduzione del consumo dell'acciaio e da una caduta prima ed una stagnazione poi a livello molto basso dei prezzi, perdura. In questo scenario si inseriscono anche le preoccupazioni per il tendenziale aumento delle quote di importazione da paesi Terzi. Un significativo miglioramento della congiuntura non è atteso prima della seconda metà dell'anno. L'Azienda ha quindi informato le Oo.Ss. in merito alla completa realizzazione del piano investimenti 1998-2001, illustrando nel contempo il piano investimenti 2002-2005 che prevede un impegno finanziario, al netto degli interventi ecologici, di circa 500 milioni di euro. Per quanto concerne gli investimenti inerenti direttamente gli aspetti ecologici, in relazione anche al tavolo di confronto attualmente insediato presso la Regione, le parti ritengono indispensabile che al più presto vengano definite, presso le sedi ministeriali competenti, "le linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili" per gli interventi sugli assetti impiantistici, considerando comunque prioritario l'intervento sulle cokerie. Ciò consentirà di avere un quadro tecnico preciso e condiviso necessario perché l'Ilva possa tempestivamente predisporre il relativo piano di interventi. A tal proposito le Oo.Ss. ribadendo l'intangibilità degli assetti produttivi e occupazionali, hanno sottolineato il ruolo centrale del sindacato nella costruzione e nella condivisione del generale piano di miglioramento ecologico dell'Ilva nella duplice funzione di tutela sia dei livelli occupazionali che delle condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori dell'Ilva. Sono stati inoltre approfonditi i trends occupazionali dello stabilimento: nel biennio 2000 - 2001 sono uscite, in larga misura per pensionamento anticipato grazie alla contribuzione aggiuntiva da esposizione all'amianto, quasi 5.000 unità. A fronte di queste uscite sono stati assunti circa 4.500 C.F.L. e altre 1.000 ulteriori assunzioni con varie tipologie. L'Azienda, rimarcando il carattere eccezionale del turn-over, ed in particolare modo delle assunzioni, ne ha segnalato alcuni effetti negativi come l'ingente perdita di professionalità, la difficoltà di governare, anche in termini di addestramento e formazione, il flusso di inserimenti con rischi di peggioramento del quadro infortunistico. Le Oo.Ss. riconoscendo l'eccezionalità del fenomeno hanno chiesto all'azienda di coinvolgere tutte le strutture sindacali di stabilimento nella sua gestione in termini di condivisione di percorsi formativi, addestrativi e di miglioramento delle pratiche operative interne 

BUONA TENUTA DEI RISULTATI DEL GRUPPO MARZOTTO IL FATTURATO NETTO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2001 È AMMONTATO A 1.757 MILIONI DI EURO (2000: 1.607 MILIONI), IN AUMENTO DEL 9,3% 
Milano, 1 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto ha esaminato il 21 febbraio i risultati economici e finanziari (non ancora sottoposti a verifica da parte dei revisori) del Gruppo e della Società relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2001. Il Gruppo Il fatturato netto consolidato dell'esercizio 2001 è ammontato a 1.757 milioni di euro (2000: 1.607 milioni), in aumento del 9,3% rispetto al precedente esercizio. Il fatturato realizzato fuori dall'Italia è passato dall'80% del 31 dicembre 2000 all'82% del 31 dicembre 2001. L'incremento del fatturato è ascrivibile al forte sviluppo di Hugo Boss (+19%) ed alla crescita soddisfacente delle attività dell'abbigliamento Marzotto (+7%). Negative le performance del settore tessile laniero e liniero. Gli utili operativi del Gruppo, pari a 185 milioni di euro (10,5% del fatturato), risultano in diminuzione dell'11% rispetto ai 208 milioni dell'esercizio 2000 (12,9% del fatturato). Tale decremento è da attribuirsi al forte peggioramento dei risultati del settore tessile. L'utile operativo di Hugo Boss è leggermente diminuito, mentre quello delle attività dell'abbigliamento Marzotto registra un incremento. Al 31 dicembre 2001, al netto delle tasse: a) l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie risulta di 118 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 132 milioni del precedente esercizio; b) l'utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo ammonta a 56 milioni di euro (2000: 64 milioni). In presenza di investimenti in attività fisse, pari a circa 135 milioni di euro e di una crescita del circolante (+157 milioni di euro) dovuta all'aumento del fatturato ed allo sviluppo delle attività dei negozi propri, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2001 risulta pari a 418 milioni di euro, con un aumento di 153 milioni rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente. La Capogruppo La Marzotto S.p.A. ha realizzato nel 2001 un fatturato netto di 574 milioni di euro (2000: 581 milioni di euro) ed un utile netto pari a 38 milioni di euro (2000: 32 milioni di euro). Il 21 marzo p.v., il Consiglio di Amministrazione della Marzotto esaminerà, unitamente ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2001 della Società e del Gruppo, la bozza di relazione sulla gestione. Il bilancio verrà reso pubblico entro il 31 marzo 2002.

 GRTN: AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DELLA CAMERA
Roma, 1 marzo 2002 - Salvatore Machì e Pier Luigi Parcu, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Grtn, sono stati ascoltati oggi dalla decima Commissione Attività Produttive della Camera, in relazione all'indagine conoscitiva sul settore energia. Al termine dell'incontro Machì e Parcu hanno affermato che "l'occasione è stata congeniale non solo per illustrare lo sviluppo delle attività del Grtn ma anche per ribadire la necessità di interventi rapidi ed efficaci nel comparto elettrico. Abbiamo registrato con soddisfazione un elevato grado di sensibilità da parte dei membri della Commissione sulle problematiche energetiche più volte da noi evidenziate. In particolare ci pare di comprendere che il nostro auspicio affinché si giunga alla semplificazione delle procedure autorizzative per la costruzione di nuovi impianti elettrici, e alla costruzione di nuove linee, sia stato ben compreso. Abbiamo anche confermato alla Commissione la nostra convinzione che non è auspicabile un mercato dell'elettricità in cui permanga la separazione tra proprietà e gestione della rete". Nel corso dell'audizione Salvatore Machì, dopo aver illustrato la missione del Grtn e del suo gruppo, composto dal Gestore del Mercato Elettrico e dall'Acquirente Unico, si è soffermato sullo stato attuale del sistema elettrico italiano e in particolar modo sull'aspetto riguardante la generazione di energia elettrica, relativamente alla sicurezza degli approvvigionamenti e all'economia delle forniture. Pier Luigi Parcu ha invece trattato il tema riguardante la trasmissione e lo sviluppo della rete elettrica, illustrando la situazione attuale, il Programma triennale di sviluppo della rete di trasmissione nazionale, le attività connesse con le importazioni di energia elettrica e le problematiche relative alla separazione tra proprietà e gestione della rete. Parcu ha infine mostrato il resoconto delle attività svolte dal Gestore della rete per il mercato elettrico, in materia di importazione di energia elettrica dall'estero e dell'energia cosiddetta Cip 6. Il testo completo dell'Audizione è disponibile sul sito internet del Gestore della rete,
www.grtn.it

LA GIUSTIZIA AL FEMMINILE? E' SENZ'ALTRO DIFFERENTE IL MAGISTRATO SILVIA GOVERNATORI E LA PSICHIATRA GEMMA BRANDI IN CONFERENZA AL ROTARY. PRESENTATA UNA RICERCA SULLA SITUAZIONE IN TOSCANA
Milano, 1 marzo 2002 - Se l'uomo è essenzialmente antagonista e nella donna prevale invece l'agonismo, ecco che questa non marginale differenza plasma anche il mondo giudiziario, condiziona il sistema dei delitti e delle pene, definisce modelli culturali, compenetra sentenze, fende i muri del carcere e impone ovunque la sua legge. Con questi effetti: l'uomo privilegia lo scontro delle idee, la donna l'incontro, l'uomo l'individualità, la donna la socialità, l'uno il peso del potere, l'altra la bontà dei risultati. Queste tesi ben corredate da numeri, letture e citazioni sono servite da fulcro alla conferenza a quattro mani sul mondo giudiziario che il magistrato Silvia Governatori e la psichiatra Gemma Brandi hanno tenuto ieri, a Fiesole, per il ciclo d'incontri che il locale Rotary Club e Eli Lilly Italia hanno dedicato alle donne in questo debutto di millennio. In forza al tribunale civile di Firenze, esponente della commissione per le pari opportunità del Ministero di Giustizia, il giudice Governatori ha tracciato un profilo della sua professione e degli aspetti correlati. Dei problemi del carcere ha invece parlato Gemma Brandi, a lungo operativa a Sollicciano e a Montelupo Fiorentino, oggi primario al Centro di salute mentale del Distretto Firenze 4. Entrambe hanno cominciato dalle cifre, frutto di ricerche anche recenti. Queste. La presenza femminile in magistratura compie oggi 37 anni. Nasce con una sentenza del tribunale di Milano (1959), matura con una decisione della Corte Costituzionale (1960), diventa finalmente legge (1963) e si concretizza (1965) con il concorso che abilita le prime 8 togate. Allora i colleghi maschi in servizio erano 5.647. Le donne rappresentavano dunque lo 0,14%. Oggi sono arrivate a 2.986 su 8.704, il 34,3%. Continuando così, tra vent'anni diventeranno maggioranza: appena 20 su cento nella fascia degli ultraquarantenni, sono invece il 57,2% tra i magistrati con meno di trent'anni. Il futuro è loro. Semmai sono poche sulle poltrone che contano. Come sempre. Zero nella Direzione Antimafia, una alla Corte Costituzionale, quattro (su 30 membri) nel Consiglio Superiore della Magistratura, dieci (su 725 posti) negli incarichi direttivi. Affollano peraltro gli uffici riservati ai minorenni e alla sorveglianza. Incarichi poco appetiti dagli uomini perché poco qualificanti? Oppure ritenuti più adatti dalle donne perchè meno vincolati e più vicini all'utente della giustizia? L'uno e l'altro. Di certo le magistrate hanno in partenza motivazioni più radicate dei colleghi, rispondono a un'etica più rivolta alla socialità che alla carriera, più alla cooperazione che alla necessità di definire il campo dei vinti e dei vincitori. Spesso deluse dagli stereotipi maschili che modellano anche l'universo giudiziario. Stereotipi che in carcere si ripropongono identici. Ecco un quadro numerico aggiornato al 31 dicembre 2001: in Italia abbiamo 205 penitenziari con 61 le sezioni femminili. Cinque si trovano in Toscana (Firenze, Pisa, Lucca, Livorno, Empoli). Su 55.275 detenuti, le donne sono 2.369 (4,2%). Polizia penitenziaria: 42.761 agenti, di cui 3.542 donne (8,2%). Personale ministeriale: 2.559 uomini, 3.457 donne. Tra i 50 dirigenti, però, le donne sono solo 8. Quanto alle detenute, appartengono per lo più al mondo dell'immigrazione e del nomadismo. I reati più frequenti, droga, furti, prostituzione. Molti i bambini sotto i 3 anni ( per legge possono stare con le madri). Alcuni carceri (17) hanno l'asilo nido. Tre in Toscana: Firenze, Lucca, Pisa. A Sollicciano, su un vecchio progetto dell'architetto Michelucci, si sta costruendo il Giardino degli incontri, un passo avanti sulla strada della civiltà. Si sta anche concludendo una ricerca (la prima in Italia) sui detenuti in transito. Dati molto attesi. Saranno pronti a settimane. Per informazioni: Rotary Club Fiesole, Tel. 055.474741 

NUOVA CAMPAGNA D'INFORMAZIONE SULLE CARNI BOVINE 
Milano, 1 marzo 2002 Italia e Francia sono partner storici nel settore della carne bovina, Da decenni gli operatori italiani si sono specializzati nella fase finale dell'allevamento dei bovini e hanno acquisito un'expertise eccezionale in quest'attività. Per soddisfare le proprie esigenze produttive, l'Italia dove dunque importare degli animali "magri" e buona parte della carne italiana proviene da animali nati al di fuori di questo Paese. Gli allevatori italiani sanno perfettamente selezionare gli animali da destinare all'ingrasso e li acquistano prevalentemente in Francia. In effetti, i bovini francesi appartengono a razze pregiate e si nutrono nei verdi pascoli d'oltralpe. Proprio grazie a queste peculiarità, gli animali nati in Francia e allevati in Italia assicurano una carne di grande qualità, capace di rispondere pienamente alle aspettative dei consumatori. Inoltre ora, con I'arrivo della nuova etichetta obbligatoria sulle carni bovine che ha introdotto anche l'indicazione sull'origine degli animali, i consumatori possono soddisfare ogni !oro esigenza informativa e conoscere la provenienza della carne acquistano. Molti di essi cominciano ad accorgersi, per la prima volta, che la carne che consumiano può provenire da animali che non sono nati in Italia. Ecco perché in Francia come in Italia, è stata avvertita la necessità di illustrare le ragioni dì questi scambi commerciali e l'assoluta complementarità delle filiera bovina francese e italiana. Su questo concetto insiste la nuova campagna informativa dei Centro Francese d'Informazione sulle Carni (Civ), che è incentrata sull'etichettatura delle carni bovine. E che intende sottolineare lo stretto legame tra la qualità delle razze bovine francesi e il savoir faire degli italiani nella selezione e nell'allevamento di questi animali, Con questa campagna informativa, che verrà presentata in anteprima alla Fieragricola di Verona, la filiera francese, in pieno accordo con il Tavolo Interprofessionale Permanente Italiano delle Carni Bovine, per la prima volta si rivolge direttamente al consumatore italiano, e approfitta delle nuove indicazioni diventate obbligatorie nelle etichette delle carni bovine, per comunicare e sottolineare il legarne storico che lega Francia e Italia nel mondo dell' allevamento bovino. 

LA PRESIDENZA BELGA ORGANIZZA UNA CONFERENZA SULLA "MOBILITÀ RESPONSABILE"
Milano, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Ambiente e delle Infrastrutture della Comunità fiamminga in Belgio invita a presentare relazioni per una conferenza europea sulla gestione della mobilità, che avrà luogo dal 15 al 17 maggio 2002. Scegliendo il tema "Mobilità responsabile: partenariati attivi", gli organizzatori sperano di promuovere spostamenti e trasporti più sostenibili. La conferenza fungerà da piattaforma per presentare migliori prassi, strategie ed un quadro socioeconomico per tutti i settori coinvolti nella gestione della mobilità. La manifestazione sarà costituita da sessioni plenarie, relazioni di base, workshop, presentazioni mediante poster e video e da un'esposizione. L'invito a presentare relazioni riguarda settori come il trasporto intermodale, il coinvolgimento del pubblico, i partenariati in campo economico ed educativo e le città sostenibili. Infolink: http://www.epomm.org 

PRINTER - UN MERCA TO CONSOLIDA T0? 
Milano,1 marzo - Le recenti rilevazioni di Asso.it sui risultati delle vendite per il 2001 evidenziano una crescita dei 4,4% con 3.063.434 unità vendute rispetto ai 2.934.836 dei 2000, risultato, anche se non proprio a livello degli ultimi anni, quando la crescita a due cifre era lo standard, almeno lontano dalle forti contrazioni di numerosi altri sottosettori dei vasto mondo It. Certo è che sempre più il mercato delle stampanti si sta sdoppiando in due realtà che seguono logiche completamente diverse nella proposta di prodotto e nell'approccio al mercato: da un lato vi sono i prodotti business, prevalentemente a tecnologia laser e a impatto e, dall'altro i prodotti a tecnologia inkjet che si avvicinano al mercato consumer. Le vendite dei prodotti a tecnologia ad impatto hanno mostrato una contrazione di circa il 15% con 132.000 stampanti collocate nell'arco dell'intero anno, si tratta però di un mercato di nicchia legato a operatività specifiche. Molto interessante l'evoluzione dei mondo laser che ha avuto un incremento dell'8% nel 2001, specie se confrontato con ciò che avviene sul versante copier, ovverosia l'altra faccia dei mondo office. In generale, si può notare anzitutto che, anche in Italia, il concetto di distrìbute-and-print si è ormai saldamente radicato nella cultura professionale; il confronto dei dati - 20% delle vendite di copiatrici di velocità bassa (segmenti fino a 20 cpm) con il + 437,3% delle stampanti laser in bianco e nero di analoga velocità (da 11 a 29 ppm) e il forte aumento delle vendite nel segmento da 45 a 64 ppm (+3.914,5%, pur partendo da numeri molto bassi), lo confermano. Il dato secondo cui le stampanti A3 monocromatiche non solo stentano a decollare, ma addirittura tendono a contrarsi (-9,9% nel 2001 rispetto al 2000), senza raggiungere nemmeno il 4% dei totale dei mercato, sembra suggerire che, per servizi documentali evoluti come stampa in A3, finitura, fronte/retro, etc., la copiatrice rimane lo strumento preferito. Molto dubbi, invece, i segnali provenienti dal mondo colore. A fronte di una sostanziale stasi nell'ambito dei sistemi A4con 11.274 unità vendute nel 2001 contro le 11.327 dello scorso anno, si è verificata una forte crescita delle vendite di stampanti a colori A3 (+ 63%) con 4.933 unità vendute rispetto alle 2000. L'esigenza dei colore sembra quindi provenire da un ambito professionale dove flessibilità nella gamma delle funzionalità e prestazioni elevate sono requisiti fondamentali. Le stampanti inkjet mantengono per ora l'egemonia, rappresentando il 79% del mercato, e nel 2001 generato ben 2.446.689 acquisti in un anno, ma è facile prevedere anche per loro il raggiungimento della maturità, la crescita infatti rispetto al 2000 è stata solo del 5,1%. Il mondo dei consumo hi-tech viene attratto da altri prodotti tecnologici, quali cellulari e DA per quanto riguarda il segmento home, dalla capacità di trovare nuove applicazioni derivanti proprio dal l'integrazione di diverse tecnologie dall'It all'entertainment potrebbero venire nuove interessanti spinte al mercato. Un discorso a parte meritano le stampanti inkjet destinate all' utilizzo professionale, nel segmento business questi prodotti si scontrano con le laser di fascia più bassa. 

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