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1 MARZO 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
L'ALLEANZA
DELLE PMI EUROPEE (ESBA) ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE LE CONCLUSIONI ADOTTATE
DALLA PRESIDENZA SPAGNOLA A SEGUITO DI UNA RIUNIONE DEI MINISTRI DELLE PMI
Milano,
1 marzo 2002 - L'Alleanza delle Pmi europee (Esba) ha accolto favorevolmente
le conclusioni della Presidenza spagnola adottate a seguito di una riunione
dei ministri dell'UE responsabili delle politiche in materia di Pmi (imprese
di piccole e medie dimensioni), riunitisi dal 23 al 24 febbraio ad Aranjuez
(Spagna). "Ciò corrisponde in larga misura a quello di cui avevamo
bisogno in vista del Consiglio europeo di Barcellona", ha dichiarato il
segretario generale dell'Esba, Frédéric Soudain. Egli ha aggiunto che ha
suscitato particolare soddisfazione il fatto che i ministri abbiano adottato
ad Aranjuez alcune delle raccomandazioni espresse dall'Esba in occasione dei
recenti incontri con il commissario per le Imprese, Erkki Liikanen ed il
ministro britannico per le Pmi, Nigel Griffith. Soudain ha accolto
favorevolmente la positiva accoglienza riservata alla proposta della
Presidenza spagnola di fissare le riunioni delle Pmi prima dei Consigli
europei che si tengono annualmente in primavera, al fine di esaminare i
progressi ottenuti nella realizzazione della Carta europea per le piccole
imprese (Carta di Feira). La misura è stata descritta da Rodrigo Rato,
presidente dell'Ecofin e ministro spagnolo dell'Economia come "uno
strumento permanente di promozione delle misure volte ad ampliare il
contesto delle PMI e di riconoscimento del loro ruolo nell'UE". Rato ha
anche parlato del bisogno di "raggiungere l'obiettivo che ci siamo
prefissati al Consiglio di Lisbona" del marzo 2000, ossia, fare
dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo.
Una relazione sulla riunione di Aranjuez sarà presentata al Consiglio
europeo di Barcellona.
BUSQUIN
SOLLECITA I PAESI CANDIDATI AD UTILIZZARE GLI STRUMENTI FINANZIARI
COMUNITARI A SOSTEGNO DELLA RICERCA
Bruxelles, 1 marzo 2002 - In un intervento a Budapest (Ungheria) il 25
febbraio, il commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin ha
sollecitato i paesi candidati all'adesione ad utilizzare i fondi Phare (il
programma della Commissione finalizzato al sostegno delle riforme nei paesi
dell'Europa centrale ed orientale) per sostenere le attività di ricerca.
Davanti al presidente ungherese Glatz, al ministro per l'Istruzione e la
Scienza József Pálinkás ed al pubblico convenuto presso l'Accademia
ungherese delle scienze, Busquin ha espresso il proprio rincrescimento per
il fatto che i paesi candidati esitino spesso ad avvalersi dei fondi Phare
per finanziare la ricerca, preferendo invece utilizzarli per attività
economiche o di tutela dell'ambiente. "Tuttavia nulla può avere un
impatto maggiore sulla crescita, la competitività, l'occupazione e la
qualità della vita rispetto alla ricerca ed alla creazione di solide
competenze in tale ambito", ha dichiarato Busquin. Il Commissario ha
rivolto un appello ai paesi candidati affinché si avvalgano maggiormente di
questo strumento per agevolare la propria integrazione nell'impegno europeo
per la ricerca ed ha altresì incoraggiato l'impiego di tutti gli strumenti
finanziari di coesione a sostegno della ricerca, dello sviluppo tecnologico,
del trasferimento di tecnologia e dell'innovazione. Busquin ha dichiarato
che l'imminente allargamento dell'Ue costituisce il fulcro delle sue
proposte di istituire lo Spazio europeo della ricerca (Ser), indicando due
motivazioni del rapporto tra queste due iniziative comunitarie. "In
primo luogo, l'ampliamento dell'Unione fino a comprendere un gran numero di
paesi molto diversi rende particolarmente evidenti non solo i limiti e le
forme di collaborazione di cui disponiamo attualmente, ma anche la necessità
di andare al di là dei semplici progetti comuni", ha dichiarato il
Commissario. "In secondo luogo, il progetto dello Spazio europeo della
ricerca ci porta a ricordare [...] la libertà di circolazione degli
scienziati, delle tecniche e della conoscenza che esisteva prima dello
sviluppo degli Stati nazione, particolarmente nell'Europa del Medio Evo e
dell'Illuminismo", ha affermato Busquin, dichiarando che è ragionevole
ripristinare in Europa questa forma di coordinamento. Per agevolare la
partecipazione dei paesi candidati si sono compiuti sforzi eccezionali fin
dalla conclusione degli accordi di associazione, ha dichiarato Busquin,
promettendo altresì che tali sforzi continueranno e saranno intensificati
qualora necessario. Una delle priorità è quella di incoraggiare e
facilitare la presenza delle università, dei centri di ricerca e delle
imprese (in particolare delle Pmi) dei paesi candidati nelle reti di
eccellenza e nei progetti integrati, due dei nuovi strumenti proposti per il
sesto programma quadro (6PQ).
E-GOVERNMENT,
STANCA INCONTRA I REFERENTI DELLE AMMINISTRAZIONI IL MINISTRO HA ILLUSTRATO
GLI OBBIETTIVI E I PROGETTI TRASVERSALI DA REALIZZARE
Roma, 1 marzo 2002 - Il 27 febbraio scorso resso la sede dell'Aipa, il
Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha incontrato i
referenti delle amministrazioni centrali e degli Enti pubblici non economici
per l'attuazione del "Piano nazionale di e-government". Ai
rappresentanti dei Ministeri e degli Enti, il Ministro Stanca ha illustrato
gli obiettivi da conseguire e i progetti trasversali da realizzare: dai i
dieci obiettivi di legislatura per la digitalizzazione delle amministrazioni
allo sviluppo del portale nazionale della P.A, dalle iniziative in materia
di sicurezza delle reti al piano di finanziamento dei progetti e-government
per Regioni ed Enti locali. "Questo incontro - ha detto Stanca - è il
preludio per una fattiva collaborazione tra Ministero per l'Innovazione e le
Tecnologie e tutte le amministrazioni con cui condividiamo obiettivi e
progetti". Durante l'incontro si è deciso di istituire una Task force
che contribuirà alla pianificazione triennale delle attività necessarie
alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione in tempo utile per il
Dpef. RGS:
PUBBLICATO
E DISPONIBILE SUL SITO "IL BILANCIO IN BREVE PER L'ANNO
2002"
Roma, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
è stato pubblicato a cura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello
Stato "Il bilancio in breve per l'anno 2002", disponibile anche
sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati. Il documento
mette in luce i progressi dell'economia nazionale e specificamente quelli
della finanza pubblica, nonché le proiezioni nell'arco del quadro economico
di medio termine per il periodo 2002 - 2005. Viene altresì illustrata la
manovra predisposta per il 2002 e la risultante composizione funzionale ed
economica del Bilancio finanziario dello Stato, ed il Budget dello Stato
secondo l'analisi dei costi per natura. Nel documento viene infine
evidenziato l'andamento del rapporto debito / Pil e quello del tasso
d'inflazione nei Paesi G7.
AL
MINISTERO SI STUDIA IL PRINCIPIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ
Roma, 28 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che, nell'ambito dei corsi di riqualificazione per il personale, è stato
inserito un modulo didattico sul "Principio delle Pari Opportunita".
E' stata infatti accolta una richiesta del Comitato per le Pari Opportunità
del Ministero, in applicazione delle raccomandazioni espresse dal
Dipartimento per le Pari Opportunità e dalla Commissione nazionale di Parità.
Un'iniziativa di tale portata è la prima adottata da un'Amministrazione
Centrale dello Stato e costituisce una importante innovazione. L'inserimento
di questa materia tra le discipline professionali rappresenta un
riconoscimento dell'importanza delle problematiche relative alla parità ed
alle pari opportunità nei luoghi di lavoro. I corsi avranno inizio il 5
marzo prossimo. L'intervento formativo, della durata di un'ora, sarà
attivato in tutti i corsi per circa 220 ore.
RAGIONERIA
PROJECT LEADER IN UN PROGETTO PER LA LITUANIA
Roma, 28 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è stato nominato
project leader del progetto "Budget Management and Financial
Control", relativo alla Convenzione di gemellaggio tra Italia e
Lituania approvata lo scorso 27 febbraio dalla Comissione Europea. Nella
veste di junior partner è stato nominato il Ministero delle Finanze
svedese. Il progetto, con un budget di 0,5 milioni di euro, si prefigge lo
scopo di migliorare diverse componenti dell'attività istituzionale del
Ministero delle Finanze lituano e dei suoi uffici finanziari dislocati nel
territorio, quali: il sistema di budgeting, la misurazione delle
performance, il sistema della contabilità pubblica ed il sistema di
controllo interno. Il progetto, che avrà inizio a partire dal mese di
marzo, durerà un anno e vedrà impegnato un team di esperti
dell'Amministrazione in partnership con gli svedesi.
IL
GRUPPO ASSICURATIVO DIRECT LINE CHIUDE IL 2001 CON PROFITTI IN CRESCITA DEL
30% PER UN VALORE DI QUASI 430 MILIONI DI EURO
Milano, 1 marzo 2002 - Il Gruppo Direct Line presente in Gran Bretagna,
Spagna, Germania, Italia e Giappone ha annunciato oggi risultati record per
l'anno 2001: i profitti al netto delle tasse hanno raggiunto quasi 430
milioni di Euro con una crescita del 30% rispetto agli oltre 325 milioni di
Euro registrati nel 2000. Il Gruppo ha oggi un portafoglio di oltre 10
milioni di polizze e attraverso marchi proprietari e partnership è al
sevizio di oltre 4,5 milioni di clienti nel ramo auto. Nel corso del 2001,
il gruppo Direct Line ha registrato una significativa espansione al di fuori
della Gran Bretagna con l'acquisizione delle due compagnie auto di Allstate
in Italia e in Germania che adesso operano sotto il marchio Direct Line. Lo
scorso 29 gennaio il Gruppo ha altresì annunciato l'acquisizione in Italia
di Royal insurance, compagnia auto diretta del Gruppo Royal & Sun
Alliance. Questo fa di Direct Line la seconda compagnia diretta in Italia
nel ramo auto. Inoltre il Gruppo Direct Line ha lanciato una joint venture
con Yasuda Life in Giappone e in Spagna Linea Directa è oggi leader nel
settore assicurativo diretto nel ramo auto con oltre 400.000 polizze.
Commentando i risultati dell'intero anno 2001, Annette Court, chief
executive del Gruppo Direct Line ha affermato: ''Per Direct Line è stato un
anno di grandi soddisfazioni e successi. Abbiamo raggiunto profitti record e
contemporaneamente siamo sbarcati in nuovi mercati esteri dove
l'assicurazione diretta è ancora ai suoi albori. In un momento in cui le
condizioni del mercato globale sono estremamente incerte, questi risultati
mostrano che Direct Line è in ottima salute e in una posizione eccellente
per affrontare con successo le sfide future". Infolink: http://www.directline.it
CONSOB:
A PROPOSITO DELLA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO DEPOSITATA IL 27 FEBBRAIO 2002
Milano, 1 marzo 2002 - La Commissione prende atto con rispetto della
sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che annulla la
delibera della Consob del 30 ottobre 2001 e il successivo provvedimento
dell'8 gennaio 2002. Nota, peraltro, che l'annullamento disposto dal Tar del
Lazio concerne il procedimento e la motivazione del provvedimento della
Consob, relativo al controllo solitario di Pirelli spa su Olimpia e al
controllo di fatto di Olimpia su Olivetti spa. La Commissione si riserva
ogni ulteriore valutazione quando saranno rese note le motivazioni della
sentenza.
SMI:
SQUEEZE OUT DELLE MINORANZE IN KME
Milano, 1 marzo 2002. L'Assemblea di Kme Ag (Gruppo Gim - Smi) riunitasi il
28 febbraio a Osnabrück ha approvato lo squeeze out delle minoranze
deliberato dopoil delisting delle azioni. Alla data odierna Smi detiene già
direttamente il 99,6% del capitale Kme. Solo il 5% delle minoranze ha votato
contro la decisione. Kme è stata la prima società tedesca in assoluto ad
avvalersi della nuova normativa sullo squeeze out recentemente approvata in
Germania.
BANCA
INTESACI:PAGAMENTO DEL DIVIDENDO
Milano, 1 marzo 2002 - Ai sensi di quanto prescritto dall'Art. 2 (Titolo I
A.2, Sezione I A.2.1) delle istruzioni al Regolamento dei mercati
organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., e ai soli ed esclusivi fini
di adempiere a quanto specificamente prescritto da Borsa Italiana S.p.A.,
IntesaBci S.p.A., in ragione della convocazione dell'Assemblea ordinaria
(oltre che straordinaria) per il 29 e 30 aprile 2002, comunica che il
pagamento dell'eventuale dividendo a valere sui risultati di pertinenza
dell'esercizio 2001 avrà luogo nel mese di maggio, come disposto dallo
stesso citato regolamento.
E.BISCOM
CHIUDE IL 2001 CON 158 MILIONI DI EURO DI RICAVI - 83.000 CLIENTI TRA ITALIA
E GERMANIA NEL QUARTO TRIMESTRE 2001 I RICAVI DEL GRUPPO A 64,2 MILIONI DI
EURO, +75% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE RAICLICK HA APPENA PRESENTATO LA
PRIMA PUBBLICITÀ INTERATTIVA DELLA STORIA DELLA TELEVISIONE ITALIANA.
Milano, 1 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A.
(Milano, Nuovo Mercato: Ebi), la principale società italiana di servizi di
telecomunicazioni e media su larga banda, riunitosi in data odierna, ha
approvato il bilancio per l'esercizio 2001. Nel quarto trimestre 2001
e.Biscom ha riportato ricavi consolidati per 64,2 milioni di Euro, la
maggior parte dei quali derivanti dal core business delle telecomunicazioni.
L'incremento è del 75% rispetto ai 36,7 milioni di Euro del terzo trimestre
e del 94% rispetto ai 33,1 milioni di Euro del quarto trimestre del
precedente esercizio. I ricavi dell'intero 2001 ammontano a 157,8 milioni di
Euro, più che triplicati rispetto ai 42,5 milioni di Euro del 2000.
"In questa fase selettiva caratterizzata in tutto il mondo dalla
fuoriuscita degli operatori e dei modelli di business più deboli, - ha
dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio Scaglia - oggi siamo
consci, con grande soddisfazione, di aver superato tutte le sfide vitali
dell'avviamento di e.Biscom. La nostra strategia e tecnologia, oggi uniche
al mondo, - ha aggiunto - dimostrano di essere il vero modello per il
futuro, mentre la nostra presenza capillare nelle aree metropolitane
italiane e ad Amburgo, la città più ricca della Germania, rappresenta
ormai un elemento quasi impossibile da replicare per altri
concorrenti." Nel quarto trimestre dell'anno è migliorato anche l'Ebitda
consolidato di e.Biscom (utile ante interessi, imposte e ammortamenti),
passato a -20,5 milioni di Euro da -29,7 milioni di Euro del terzo trimestre
e -32,5 milioni di Euro del secondo. L'indice è migliorato anche in
rapporto ai ricavi, passando a -32% nel quarto periodo da -81% del terzo e
-109% del secondo. L'incremento registrato è indicativo dei progressi verso
la redditività sia di e.Biscom che delle società operative. Per quanto
riguarda le società operative, nel quarto trimestre i ricavi di FastWeb
S.p.A., l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda del Gruppo
e.Biscom, sono saliti a 35,4 milioni di Euro - un importo quasi uguale alla
somma complessiva dei risultati dei tre trimestri precedenti - in gran parte
derivanti dalla clientela business. I ricavi, cresciuti del 65% nel terzo
trimestre rispetto al secondo, nel quarto periodo sono aumentati di quasi il
90% rispetto al terzo. In miglioramento anche l'Ebitda di FastWeb, passato
da -11 milioni di Euro del terzo trimestre a -3 milioni di Euro del quarto.
In rapporto ai ricavi, l'Ebitda di FastWeb è passato da -94% del secondo
trimestre 2001 a -59% del terzo trimestre e a -8% del quarto. Alla fine del
2001 i clienti di FastWeb erano circa 49.000, più di nove volte superiori
rispetto alle 5.300 unità del 2000. Nel quarto trimestre le unità
abitative raggiunte dalla rete hanno registrato un incremento di circa il
40% rispetto al terzo trimestre, superando quota 319.000. FastWeb oggi ha
clienti a Milano, Roma, Genova e Torino e ha appena avviato il servizio
anche a Napoli e Bologna. Alla fine dell'anno la rete FastWeb aveva
raggiunto tutte le aziende di Milano e metà delle famiglie e dei Soho, un
risultato che conferma l'obiettivo di copertura dell'intera città entro la
fine del 2002. FastWeb ha raggiunto una quota di mercato complessiva
superiore al 10%. HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore di
telecomunicazioni a larga banda di e.Biscom attivo nella regione di Amburgo,
nel quarto trimestre ha conseguito ricavi pari a 19,5 milioni di Euro, in
aumento del 44% rispetto al terzo trimestre. Nello stesso periodo, il
margine di contribuzione è salito a 10,3 milioni di Euro, in aumento del
34% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del terzo trimestre e del 140% rispetto
ai 4,3 milioni di Euro del quarto trimestre del 2000. L'incidenza del
margine sui ricavi nel quarto trimestre 2001 è salita al 53% rispetto al
26% dello stesso periodo del 2000. Nell'intero 2001 i ricavi di HanseNet
sono saliti a 65,1 milioni di Euro, con un incremento di quasi il 50%
rispetto al 2000. e.Biscom ha acquisito il controllo dell'operatore tedesco
nell'ultimo periodo del 2000. Durante il quarto trimestre dell'anno,
HanseNet ha arricchito l'offerta per il segmento business, che oggi
comprende reti private virtuali (Vpn - Virtual Private Network) e servizi di
housing e hosting, per i quali si è registrata una forte domanda. HanseNet
è diventato il principale operatore di telecomunicazioni a larga banda
della regione di Amburgo, dopo Deutsche Telekom AG. A fine anno il numero
dei clienti tedeschi è quasi triplicato, raggiungendo quota 34.000. Il
successo complessivo ottenuto da HanseNet nel 2001, in termini di risultati
operativi e finanziari, deriva principalmente dal cambio di strategia
portato dal management del Gruppo e dalla tecnologia assolutamente
innovativa che e.Biscom ha trasferito da Milano ad Amburgo. La crescita
della rete e.Biscom è proseguita in linea con il piano di espansione. Nel
complesso la rete italiana e quella tedesca si estendono per oltre 6.600 Km,
di cui più di 4.200 Km di rete di accesso locale nelle principali città.
Significativo il successo economico riportato nel 2001 da Metroweb S.p.A.,
l'unico fornitore italiano di fibra ottica nuda (dark fiber provider) in
ambito metropolitano. La società ha conseguito un utile netto di 6,2
milioni di Euro. Metroweb, di cui e.Biscom detiene la gestione operativa,
nel 2001 ha registrato ricavi pari a 54,8 milioni di Euro. Il gruppo
e.BisMedia, che si occupa della realizzazione e della fornitura di
contenuti, ha lanciato con successo il nuovissimo servizio di Video on
Demand a pagamento, a conferma dell'attuale valore commerciale della Tv on
Demand e delle sue potenzialità. Secondo gli ultimi dati, oltre il 15%
degli abbonati al Video on Demand di e.BisMedia utilizza il servizio per
almeno un'ora al giorno. Inoltre, il ricavo lordo per utente (Arpu - Average
Revenue per User) è salito a 5 Euro mensili in soli tre mesi di piena
attività commerciale. RaiClick, partnership costituita da e.BisMedia e RAI,
ha appena presentato la prima pubblicità interattiva della storia della
televisione italiana. Lo spot, creato per Honda Automobili Italia,
costituisce un concreto esempio dei vantaggi offerti dalla piena
interattività della larga banda applicata in ambito commerciale, dove il
telespettatore può scegliere quali caratteristiche approfondire. Il
quotidiano on line del Gruppo, ilNuovo.it, continua a riscontrare un alto
indice di gradimento, con una media di oltre 1,5 milioni di page views al
giorno e nei prossimi mesi lancerà l'offerta a pagamento. Prosegue con
successo anche l'attività di Ap.Biscom - nata dalla collaborazione con
Associated Press, - che nell'ultimo trimestre ha aggiunto al suo portafoglio
clienti nomi prestigiosi quali Rai, Banca d'Italia, Banca di Roma, Il Foglio
e S.I.A. (Società Interbancaria Automazione). Nel 2001 i ricavi complessivi
del gruppo e.BisMedia ammontano a 16,2 milioni di Euro, più che
quintuplicati rispetto ai 2,9 milioni di Euro del 2000. B2Biscom, la società
del Gruppo e.Biscom che opera nel settore del commercio elettronico business
to business, nel 2001 ha registrato ricavi pari a 7,2 milioni di Euro,
rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2000. Nel quarto trimestre il risultato
consolidato netto di e.Biscom è negativo per 15,1 milioni di Euro. Questo
valore tiene conto dell'iscrizione di imposte differite attive per 76,5
milioni di Euro. La capogruppo e.Biscom S.p.A. ha chiuso il quarto trimestre
2001 con una perdita netta di 29,9 milioni di Euro. Nello stesso periodo gli
investimenti consolidati ammontano a 282 milioni di Euro. A fine anno i
mezzi finanziari di e.Biscom ammontavano a 1,7 miliardi di Euro, fra
liquidità e fondi depositati a garanzia per un valore di 0,9 miliardi di
Euro e linee di credito aperte per 0,8 miliardi di Euro. Al 31 dicembre il
Gruppo contava più di 1.600 addetti, quasi il 90% in più rispetto alla
fine del 2000. Le unità operative nel dettaglio, suddivise per settori di
attività: FastWeb, l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda
del Gruppo e.Biscom, nel quarto trimestre ha conseguito ricavi per 35,4
milioni di Euro, in aumento di quasi il 90% rispetto al terzo periodo,
registrando il miglior risultato trimestrale in assoluto dall'inizio
dell'attività. Complessivamente, FastWeb ha inciso per quasi la metà dei
ricavi consolidati e.Biscom dell'ultimo trimestre 2001. In miglioramento
anche l'Ebitda, passato da -11 milioni di Euro del terzo trimestre a -3
milioni di Euro del quarto. In rapporto ai ricavi, l'Ebitda è passato da
-94% del secondo trimestre 2001 a -59% del terzo trimestre e a -8% del
quarto. Alla fine dell'anno il numero complessivo dei clienti business e
residenziali di FastWeb è salito quasi a quota 49.000. Nel corso del quarto
trimestre, FastWeb ha sottoscritto più contratti che in tutti i nove mesi
precedenti. Inoltre, nel 2001 è quasi decuplicato il tasso di acquisizione
clienti e oggi è stata raggiunta una media di 400 abbonamenti al giorno, un
trend di crescita che si prevede di mantenere. Al momento risultano attivati
circa la metà dei clienti acquisiti. Il forte incremento degli abbonamenti
nel quarto trimestre e il processo di attivazione con Telecom dei clienti
Dsl, gestito per la prima volta in Italia, ha portato a qualche ritardo
nella connessione, un aspetto cui FastWeb ha reagito prontamente. Il numero
di clienti attivati su base mensile è infatti più che raddoppiato da
dicembre 2001 a febbraio. Alla fine del 2001 i clienti business avevano
superato quota 8.600, di cui 357 grandi o medie imprese, 8.225 piccole
imprese e Soho e 32 operatori. I rimanenti 40.300 clienti erano
residenziali. Nel segmento corporate, il ricavo medio per utente (Arpu) ha
mantenuto livelli alti grazie all'ottima accoglienza riservata dalla
clientela ai servizi tecnologicamente avanzati di FastWeb (Reti IP Private
Virtuali, Bandwidth on Demand, Broadband Audio e Video Streaming). FastWeb
conta 100 clienti VPN e si è affermato come uno dei maggiori fornitori di
reti IP private virtuali in Europa. Tra i clienti, anche il Ministero delle
Comunicazioni. La quota di mercato raggiunta da FastWeb in alcune delle zone
che per prime hanno avuto accesso ai servizi, più di un anno fa, è
superiore al 25% mentre la quota di mercato media - comprese le aree dove i
servizi sono stati resi disponibili solo recentemente - è superiore al 10%.
Al 31 dicembre la rete FastWeb aveva raggiunto circa 36.000 edifici, pari a
oltre 319.000 unità abitative. Entro la fine del 2002 tutte le famiglie e
le aziende di Milano potranno avere accesso ai servizi a larga banda di
FastWeb. Il capoluogo lombardo vanta l'infrastruttura di rete in fibra
ottica più capillare del mondo. Circa il 30% dei clienti FastWeb è
distribuito fuori dall'area milanese, dato che conferma il posizionamento di
FastWeb come operatore di portata nazionale. L'infrastruttura di rete nelle
altre città servite da FastWeb raggiungerà un simile livello di capillarità.
Agli inizi del 2002 è stato attivato in outsourcing un call center a Napoli
per garantire un servizio di assistenza clienti di prima qualità. Operativo
da poche settimane, il centro ha 75 addetti e prevede di raggiungere le 175
unità entro la fine dell'anno. Alla fine di dicembre FastWeb contava oltre
830 addetti. HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore di
telecomunicazioni a larga banda attivo nella regione di Amburgo, nel quarto
trimestre 2001 ha registrato ricavi per 19,5 milioni di Euro, rispetto ai
13,5 milioni di Euro del terzo trimestre. Anche per HanseNet, quindi, il
quarto trimestre 2001 ha segnato il miglior risultato finora conseguito in
termini di ricavi. Il margine di contribuzione nel periodo è salito a 10,3
milioni di Euro, in aumento del 34% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del
terzo trimestre e del 140% rispetto ai 4,3 milioni di Euro dello stesso
periodo del 2000. L'incidenza del margine sui ricavi è salita al 53% nel
quarto trimestre 2001, rispetto al 26% dell'ultimo periodo del 2000. Il
miglioramento del margine deriva dal consistente aumento di clienti diretti,
che beneficiano dell'innovativa tecnologia portata da e.Biscom ad Amburgo.
La società tedesca ha inoltre conseguito un miglioramento a livello di
Ebitda, passato nel quarto trimestre a -2,3 milioni di Euro da -5,4 milioni
di Euro del terzo trimestre e -6,2 milioni di Euro del secondo. In rapporto
ai ricavi, nell'ultimo trimestre 2001 l'Ebitda è passato a -12% rispetto a
-40% del secondo e terzo trimestre. Nel quarto periodo HanseNet ha
arricchito l'offerta per il segmento business, che oggi comprende Reti
Private Virtuali e servizi di housing e hosting per i quali, come per
FastWeb, si è registrata una forte domanda. Nel quarto trimestre, i servizi
business hanno inciso per l'86% dei ricavi, mentre l'incidenza dei servizi
residenziali è stata pari al 14%. Alla fine dell'anno i clienti di HanseNet
hanno raggiunto quota 34.000, quasi triplicati rispetto agli 11.800 del
2000. Di questi, 7.445 sono clienti business, 26.500 sono residenziali e 55
gli operatori. I ricavi di HanseNet per l'intero esercizio ammontano a 65,1
milioni di Euro, in aumento di quasi il 50% rispetto al 2000. Il 2001 è
stato il primo anno in cui e.Biscom ha esercitato il controllo
sull'operatore tedesco per tutti i 12 mesi. Alla fine del 2001 HanseNet
contava 385 addetti. Metroweb - Significativo il successo economico
riportato nel 2001 da Metroweb S.p.A., l'unico fornitore italiano di fibra
ottica nuda (dark fiber provider) in ambito metropolitano. La società ha
conseguito un utile netto di 6,2 milioni di Euro, anche grazie al contributo
delle imposte differite attive pari a 3,2 milioni di Euro. I ricavi per il
2001 ammontano a 54,8 milioni di Euro, il 47% dei quali derivano dalle
connessioni di edifici, il 39% dall'affitto di fibra ottica nuda, il 7% da
contributi ai costi di scavo riconosciuti da altri operatori e il 7% da
progetti. Dei 21,5 milioni di Euro generati nel 2001 dall'affitto di fibra
ottica nuda, 17,6 milioni di Euro sono relativi a FastWeb. Al 31 dicembre
l'infrastruttura di rete aveva raggiunto un'estensione di oltre 2.000 Km.
Gli investimenti totali alla fine del 2001 ammontano a 65 milioni di Euro.
Metroweb è controllata dalla multi-utility milanese AEM S.p.A. mentre
e.Biscom ne detiene una partecipazione del 33% e la gestione operativa.
e.Biscom non consolida i risultati di Metroweb. II. Media & B2C - Nel
2001 i ricavi del gruppo e.BisMedia - che include la società che si occupa
della realizzazione e fornitura di contenuti, e.BisNews (la società
editoriale) ed e.Voci (la catena di negozi high-tech) - ammontano a 16,2
milioni di Euro, più che quintuplicati rispetto ai 2,9 milioni di Euro del
2000. Il risultato ha inciso per il 10% sui ricavi consolidati del 2001. Il
gruppo ha avviato con successo il servizio di Video on Demand a pagamento.
Secondo gli ultimi dati, oltre il 15% degli abbonati al Video on Demand di
e.BisMedia utilizza il servizio almeno un'ora al giorno. Inoltre, il ricavo
lordo per utente (Arpu) è salito a 5 Euro mensili in soli tre mesi di piena
attività commerciale. I clienti e.BisMedia hanno a disposizione un'ampia
scelta di contenuti, che vanno dai film italiani e statunitensi campioni
d'incasso alle trasmissioni per bambini, ai documentari, alla programmazione
corrente e d'archivio delle tre reti Rai. L'offerta di e.BisMedia e Rai
Click, la partnership fra Rai ed e.BisMedia, comprende oggi oltre 1.500
titoli. RaiClick ha appena presentato la prima pubblicità interattiva della
storia della televisione italiana. Lo spot, creato per Honda Automobili
Italia, costituisce un concreto esempio dei vantaggi offerti dalla piena
interattività della larga banda applicata in ambito commerciale, dove il
telespettatore può scegliere quali caratteristiche approfondire. e.Biscom
è l'unico gruppo in Italia in grado di offrire la completa interattività
tra un venditore e il potenziale cliente, direttamente a casa sua. Sempre
all'inizio del 2002 e.BisMedia ha acquisito circa il 25% di Editing, società
leader in Italia nel settore della progettazione e dei servizi editoriali
integrati, per un controvalore di 3,7 milioni di Euro. L'acquisizione
rafforza le sinergie commerciali tra le due società in campo editoriale. Il
quotidiano on line del Gruppo, ilNuovo.it, continua a riscontrare un alto
indice di gradimento, con una media di oltre 1,5 milioni di page views al
giorno ed entro l'anno lancerà l'offerta a pagamento. Prosegue con successo
anche l'attività di Ap.Biscom - nata dalla collaborazione con Associated
Press, - che nell'ultimo trimestre ha aggiunto al suo portafoglio clienti
nomi prestigiosi quali Rai, Banca d'Italia, Banca di Roma, Il Foglio e
S.I.A. (Società Interbancaria Automazione). Nel settore B2C e.Voci, la
catena di negozi high-tech attiva in tutto il Paese, al 31 dicembre contava
12 punti vendita. Nel 2001 e.Voci ha registrato un fatturato pari a 11,6
milioni di Euro, rispetto ai 2,5 milioni di Euro del 2000. Alla fine del
2001 e.Voci ha esteso la propria attività al settore della distribuzione di
componenti hardware e software. Al 31 dicembre e.BisMedia, e.BisNews ed
e.Voci contavano complessivamente circa 225 addetti. III. B2Biscom -
B2Biscom, la società del Gruppo e.Biscom che opera nel settore del
commercio elettronico business to business, nel 2001 ha registrato ricavi
pari a 7,2 milioni di Euro rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 2000. Nel
corso dell'anno la società ha incrementato i propri ricavi con investimenti
limitati. A fronte della generale incertezza che caratterizza il settore del
B2B e della decisione del Gruppo di focalizzarsi sul core business delle
telecomunicazioni, e.Biscom ha ridotto il valore di carico della
partecipazione in B2Biscom di 25,4 milioni di Euro. Recentemente B2Biscom ha
siglato un accordo con Credemtel, la società del gruppo bancario Credem
attiva nei servizi telematici per le aziende, grazie al quale il sistema di
pagamenti on line "Payanyway" è ora disponibile su eBixtrade.it,
a condizioni economiche vantaggiose. Il servizio dà alle aziende la
possibilità di svolgere le attività di incasso e pagamento via web, in
modalità multibanca, attraverso la scelta tra 680 banche a oggi collegate
al C.B.I. Al 31 dicembre B2Biscom contava più di 100 addetti.
IL
C.D.A DI FREEDOMLAND APPROVA LA SEMESTRALE AL 31.12.2001 REGISTRATO UN
INCREMENTO DI RICAVI DA 2,6 MILIONI € CIRCA AL 31/12/2000 A 3,9 MILIONI
Milano, 1 marzo 2002. Si è riunito il 27 febbraio , sotto la Presidenza di
Fabrizio Gardi, il Consiglio di Amministrazione di Freedomland - Itn S.p.A.,
che ha approvato i risultati della Società relativi al 1° Semestre
dell'esercizio 2001-2002, chiuso al 31 dicembre 2001. Il semestre ha
registrato un incremento di ricavi da 2,6 milioni € circa al 31/12/2000 a
3,9 milioni € circa e un andamento del risultato operativo che, pur
restando negativo, è in netto miglioramento da (40,5) milioni € circa del
1° semestre dell'esercizio precedente a (14,9) milioni € circa.
Analogamente il risultato netto passa da (33,4) milioni € a (6,2) milioni
€. La posizione finanziaria netta al 31/12/2001 risulta essere positiva
per 201,6 milioni € circa, in linea con i 204,6 milioni € circa al 30
giugno 2001, contro i 222,9 milioni € circa al 31/12/2000. La gestione e'
stata caratterizzata da fatti esogeni di particolare rilevanza che peraltro
non hanno impedito, pur rallentandole, le scelte di sviluppo del consiglio
di amministrazione (che si è insediato il 20 settembre 2001 ed è stato
pressoché integralmente confermato il 31 gennaio 2002 conservando peraltro
la propria caratteristica di indipendenza). Gli attuali vertici della Società
e la maggior parte dei componenti attuali del Consiglio di Amministrazione
sono stati, infatti, eletti nel corso dell'Assemblea del 20 settembre 2001,
convocata in seguito alle dimissioni del precedente Consiglio, provocate dal
provvedimento datato 9 Luglio 2001, con il quale il Tribunale di Milano
disponeva il sequestro preventivo di tutte le azioni di Freedomland Itn
S.p.A. di proprietà di Virgilio Degiovanni. Questo provvedimento e' stato
dichiarato inefficace e quindi annullato dalla Suprema Corte di Cassazione
il 13 Dicembre 2001. In conseguenza della pronuncia della Suprema Corte
tutti i Consiglieri hanno ritenuto opportuno, in occasione del Consiglio
tenutosi in data 14 Dicembre 2001, mettere a disposizione il proprio mandato
a far data dall'Assemblea convocata per il giorno 31 Gennaio 2002 e chiamata
a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di
Amministrazione ha completato le proprie analisi e, in data 21 gennaio 2002,
ha approvato le linee guida del Piano di Sviluppo Strategico,elaborato con
l'aiuto della Società di consulenza Mc Kinsey. Questo piano si pone come
obiettivo la creazione e produzione di contenuti video multimediali e, in
seguito, interattivi; nonché la fornitura di applicazioni e di servizi
(multimediali e interattivi) per la gestione dei contenuti al fine della
loro trasmissione su tutti i diversi mezzi e canali di comunicazione. La
sostanziale conferma del precedente Consiglio da parte dell'ultima assemblea
permette quindi l'esecuzione di tale piano. Nel mercato dei contenuti
Freedomland opererà: nell'immediato, razionalizzando e migliorando
l'attuale offerta basata sulla fornitura di contenuti e servizi per il
tramite del mezzo televisivo; nel breve, focalizzandosi sulla creazione di
advertising, formati e contenuti video innovativi per Tv in chiaro, la
creazione di formati e contenuti interattivi via Sms e internet, la
sperimentazione di contenuti video interattivi per Tv satellite e via cavo e
eventualmente la produzione di contenuti video streaming per internet e
cellulare. A partire dal 2003/04 - in concomitanza con l'incremento delle
connessioni a banda larga, l'avvio della Tv digitale terrestre e il lancio
dell'Umts - evolvendo nella creazione di formati e contenuti video
interattivi e multimediali (anche attraverso la progressiva estensione
dell'offerta a formati di advertising) per tutte le piattaforme di accesso
(Tv, PC/internet, cellulare, giochi). E' ipotizzabile che i ricavi
provenienti da tale area di attività possano costituire almeno il 40% dei
ricavi totali del gruppo nel medio lungo termine. Lo sviluppo di soluzioni
interattive multimediali e la loro fornitura in sinergia con la produzione
di contenuti saranno un tratto distintivo di Freedomland e ne miglioreranno
la competitività dell'offerta e il time to market. Nel mercato dei servizi
multimediali e interattivi Freedomland opererà in modo coerente con il suo
posizionamento nel mercato dei contenuti e più precisamente :
concentrandosi sullo sviluppo di applicazioni e servizi di delivery
contenuti (Cms), sullo sviluppo di soluzioni di Crm, sull'archiviazione di
formati multimediali e su soluzioni per comunicazione multimediale
interattiva (siti web e interactive advertising) nel medio-lungo periodo,
posizionandosi sulla progressiva integrazione verso la produzione di formati
interattivi video (streaming su internet broadband e Umts, interactive-Tv).
Il piano sarà realizzato: sotto il profilo delle risorse umane, attraverso
la razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria e
organizzativa attuale e la ricerca di professionalità adeguate sul mercato
dei "creativi" di video e formati interattivi (entrambe le attività
sono già in corso); - sotto il profilo industriale, attraverso acquisizioni
di imprese già operanti sul mercato e la stipulazione di accordi di
joint-venture con operatori dotati di competenze specifiche. Le scelte
gestionali dovrebbero consentire, realisticamente, un interessante sviluppo
a medio-lungo termine del business. Il Consiglio prevede invece per
l'esercizio in corso un risultato negativo proporzionalmente in linea con il
risultato del semestre chiuso al 31 dicembre 2001, ma sensibilmente migliore
rispetto a quello del precedente esercizio.
DADA
S.P.A.: FATTURATO CONSOLIDATO A OLTRE 34 MILIONI DI EURO IL C.D.A. HA
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2001.
RICAVI CONSOLIDATI IN CRESCITA A 34 MILIONI DI EURO, NEL PRECEDENTE
ESERCIZIO IL FATTURATO DI DADA S.P.A. ERA STATO DI 19 MILIONI DI EURO
Firenze, 1 marzo 2002 - Il C.d.A. di Dada S.p.A., una delle principali
Internet Company indipendenti italiane quotata al Nuovo Mercato (Da.Mi), ha
approvato il progetto di bilancio al 31/12/2001. L'esercizio 2001 si è
chiuso con un fatturato consolidato pari a 34 milioni di euro e un margine
operativo lordo effettivo (Mol) negativo per circa 2,9 milioni di euro. Il
risultato netto è negativo per circa 15 milioni di euro dopo ammortamenti
per 7,2 milioni di euro e per oneri non ricorrenti quali svalutazioni
straordinarie di partecipazioni e accantonamenti sui crediti per 11,1
milioni di euro. La capogruppo, Dada S.p.A., ha riportato un fatturato di
25,3 milioni di euro e un Mol negativo per 2,4 milioni di euro. La
posizione finanziaria netta consolidata alla chiusura dell'esercizio 2001
risulta positiva per 22,9 milioni di euro. I risultati registrano una
crescita del fatturato consolidato a conferma dell'impegno nella costruzione
del gruppo che vede le quattro Business Unit ben posizionate nei rispettivi
mercati: - il network dei portali incentrato su superEva chiude il 2001 come
una delle più ampie community italiane, al terzo posto come pagine viste
nelle classifiche dei portali più visitati; - la divisione dei servizi Asp
dedicati alla Pmi è leader di mercato nella registrazione dei domini con
130.000 nomi ad oggi registrati e circa 5.000 nuove registrazioni ogni mese;
- la divisione e-business è tra le prime web agency evolute del mercato ed
è il punto di riferimento per servizi di community derivati dalla ricerca e
sviluppo interna; - la divisione mobile è tra i leader di mercato nelle
applicazioni wireless collegate alla Rete. Nel corso del 2001, inoltre, si
è venuto a definire il "Gruppo Dada", con un processo di
integrazione che troverà la sua conclusione con i primi mesi dell'esercizio
appena iniziato. Sono stati quindi finanziati tutti quei costi, sia per
consulenze e servizi esterni che per il personale, che sono stati sostenuti
al fine di consentire l'integrazione sia operativa che organizzativa delle
varie società acquisite. Si tratta di costi che per loro natura, una volta
raggiunto un adeguato livello di consolidamento della struttura, tendono
naturalmente a decrescere. La nuova struttura è così pronta a cogliere le
opportunità di un mercato in continua espansione. Il risultato negativo a
livello di margine operativo lordo è principalmente da imputare ad un
rallentamento del fatturato, dovuto all'incerto momento di mercato, nel
quarto trimestre dell'anno, periodo storicamente più significativo per
Dada. Inoltre sono state svalutate alcune partecipazioni e crediti da
considerarsi non ricorrenti e dovuti alla particolare situazione di mercato.
Il break-down del fatturato consolidato è così composto: - 57% dalle
attività di B2B delle due Business Unit "e-Business Solutions" e
"Servizi ASP Register.it/Aziende.it" che hanno contribuito
rispettivamente per il 43% e 14%; - 37% dalle attività Web della Business
Unit "Application Portal" che gestisce il network di portali
incentrato su www.superEva.it; - 6% dalle attività Mobile della Business
Unit "Wireless Solutions". Il C.d.A. ha inoltre convocato per il
26 aprile l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio d'esercizio
e la nomina di alcuni consiglieri.
INCONTRO
DIREZIONE ILVA E LE SEGRETERIE GENERALI DI FIM- FIOM - UILM DI TARANTO
Milano, 1 marzo 2002 - Lo scorso 27 febbraio si sono incontrati la Direzione
dell'Ilva S.p.A. e le Segreterie Generali di Fim - Fiom - Uilm di Taranto.
Nel corso dell'incontro l'Azienda ha illustrato la situazione del mercato.
La congiuntura siderurgica ha avuto una violenta flessione a partire
dall'estate 2001. La situazione di crisi, caratterizzata da una riduzione
del consumo dell'acciaio e da una caduta prima ed una stagnazione poi a
livello molto basso dei prezzi, perdura. In questo scenario si inseriscono
anche le preoccupazioni per il tendenziale aumento delle quote di
importazione da paesi Terzi. Un significativo miglioramento della
congiuntura non è atteso prima della seconda metà dell'anno. L'Azienda ha
quindi informato le Oo.Ss. in merito alla completa realizzazione del piano
investimenti 1998-2001, illustrando nel contempo il piano investimenti
2002-2005 che prevede un impegno finanziario, al netto degli interventi
ecologici, di circa 500 milioni di euro. Per quanto concerne gli
investimenti inerenti direttamente gli aspetti ecologici, in relazione anche
al tavolo di confronto attualmente insediato presso la Regione, le parti
ritengono indispensabile che al più presto vengano definite, presso le sedi
ministeriali competenti, "le linee guida per l'individuazione e
l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili" per gli interventi
sugli assetti impiantistici, considerando comunque prioritario l'intervento
sulle cokerie. Ciò consentirà di avere un quadro tecnico preciso e
condiviso necessario perché l'Ilva possa tempestivamente predisporre il
relativo piano di interventi. A tal proposito le Oo.Ss. ribadendo
l'intangibilità degli assetti produttivi e occupazionali, hanno
sottolineato il ruolo centrale del sindacato nella costruzione e nella
condivisione del generale piano di miglioramento ecologico dell'Ilva nella
duplice funzione di tutela sia dei livelli occupazionali che delle
condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori dell'Ilva. Sono stati
inoltre approfonditi i trends occupazionali dello stabilimento: nel biennio
2000 - 2001 sono uscite, in larga misura per pensionamento anticipato grazie
alla contribuzione aggiuntiva da esposizione all'amianto, quasi 5.000 unità.
A fronte di queste uscite sono stati assunti circa 4.500 C.F.L. e altre
1.000 ulteriori assunzioni con varie tipologie. L'Azienda, rimarcando il
carattere eccezionale del turn-over, ed in particolare modo delle
assunzioni, ne ha segnalato alcuni effetti negativi come l'ingente perdita
di professionalità, la difficoltà di governare, anche in termini di
addestramento e formazione, il flusso di inserimenti con rischi di
peggioramento del quadro infortunistico. Le Oo.Ss. riconoscendo
l'eccezionalità del fenomeno hanno chiesto all'azienda di coinvolgere tutte
le strutture sindacali di stabilimento nella sua gestione in termini di
condivisione di percorsi formativi, addestrativi e di miglioramento delle
pratiche operative interne
BUONA
TENUTA DEI RISULTATI DEL GRUPPO MARZOTTO IL FATTURATO NETTO CONSOLIDATO
DELL'ESERCIZIO 2001 È AMMONTATO A 1.757 MILIONI DI EURO (2000: 1.607
MILIONI), IN AUMENTO DEL 9,3%
Milano, 1 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto ha
esaminato il 21 febbraio i risultati economici e finanziari (non ancora
sottoposti a verifica da parte dei revisori) del Gruppo e della Società
relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2001. Il Gruppo Il fatturato
netto consolidato dell'esercizio 2001 è ammontato a 1.757 milioni di euro
(2000: 1.607 milioni), in aumento del 9,3% rispetto al precedente esercizio.
Il fatturato realizzato fuori dall'Italia è passato dall'80% del 31
dicembre 2000 all'82% del 31 dicembre 2001. L'incremento del fatturato è
ascrivibile al forte sviluppo di Hugo Boss (+19%) ed alla crescita
soddisfacente delle attività dell'abbigliamento Marzotto (+7%). Negative le
performance del settore tessile laniero e liniero. Gli utili operativi del
Gruppo, pari a 185 milioni di euro (10,5% del fatturato), risultano in
diminuzione dell'11% rispetto ai 208 milioni dell'esercizio 2000 (12,9% del
fatturato). Tale decremento è da attribuirsi al forte peggioramento dei
risultati del settore tessile. L'utile operativo di Hugo Boss è leggermente
diminuito, mentre quello delle attività dell'abbigliamento Marzotto
registra un incremento. Al 31 dicembre 2001, al netto delle tasse: a)
l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie risulta di
118 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 132 milioni del precedente
esercizio; b) l'utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo
ammonta a 56 milioni di euro (2000: 64 milioni). In presenza di investimenti
in attività fisse, pari a circa 135 milioni di euro e di una crescita del
circolante (+157 milioni di euro) dovuta all'aumento del fatturato ed allo
sviluppo delle attività dei negozi propri, l'indebitamento finanziario
netto del Gruppo al 31 dicembre 2001 risulta pari a 418 milioni di euro, con
un aumento di 153 milioni rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.
La Capogruppo La Marzotto S.p.A. ha realizzato nel 2001 un fatturato netto
di 574 milioni di euro (2000: 581 milioni di euro) ed un utile netto pari a
38 milioni di euro (2000: 32 milioni di euro). Il 21 marzo p.v., il
Consiglio di Amministrazione della Marzotto esaminerà, unitamente ai
progetti di bilancio al 31 dicembre 2001 della Società e del Gruppo, la
bozza di relazione sulla gestione. Il bilancio verrà reso pubblico entro il
31 marzo 2002.
GRTN:
AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DELLA CAMERA
Roma, 1 marzo 2002 - Salvatore Machì e Pier Luigi Parcu, rispettivamente
Presidente e Amministratore Delegato del Grtn, sono stati ascoltati oggi
dalla decima Commissione Attività Produttive della Camera, in relazione
all'indagine conoscitiva sul settore energia. Al termine dell'incontro Machì
e Parcu hanno affermato che "l'occasione è stata congeniale non solo
per illustrare lo sviluppo delle attività del Grtn ma anche per ribadire la
necessità di interventi rapidi ed efficaci nel comparto elettrico. Abbiamo
registrato con soddisfazione un elevato grado di sensibilità da parte dei
membri della Commissione sulle problematiche energetiche più volte da noi
evidenziate. In particolare ci pare di comprendere che il nostro auspicio
affinché si giunga alla semplificazione delle procedure autorizzative per
la costruzione di nuovi impianti elettrici, e alla costruzione di nuove
linee, sia stato ben compreso. Abbiamo anche confermato alla Commissione la
nostra convinzione che non è auspicabile un mercato dell'elettricità in
cui permanga la separazione tra proprietà e gestione della rete". Nel
corso dell'audizione Salvatore Machì, dopo aver illustrato la missione del
Grtn e del suo gruppo, composto dal Gestore del Mercato Elettrico e
dall'Acquirente Unico, si è soffermato sullo stato attuale del sistema
elettrico italiano e in particolar modo sull'aspetto riguardante la
generazione di energia elettrica, relativamente alla sicurezza degli
approvvigionamenti e all'economia delle forniture. Pier Luigi Parcu ha
invece trattato il tema riguardante la trasmissione e lo sviluppo della rete
elettrica, illustrando la situazione attuale, il Programma triennale di
sviluppo della rete di trasmissione nazionale, le attività connesse con le
importazioni di energia elettrica e le problematiche relative alla
separazione tra proprietà e gestione della rete. Parcu ha infine mostrato
il resoconto delle attività svolte dal Gestore della rete per il mercato
elettrico, in materia di importazione di energia elettrica dall'estero e
dell'energia cosiddetta Cip 6. Il testo completo dell'Audizione è
disponibile sul sito internet del Gestore della rete, www.grtn.it
LA
GIUSTIZIA AL FEMMINILE? E' SENZ'ALTRO DIFFERENTE IL MAGISTRATO SILVIA
GOVERNATORI E LA PSICHIATRA GEMMA BRANDI IN CONFERENZA AL ROTARY. PRESENTATA
UNA RICERCA SULLA SITUAZIONE IN TOSCANA
Milano, 1 marzo 2002 - Se l'uomo è essenzialmente antagonista e nella donna
prevale invece l'agonismo, ecco che questa non marginale differenza plasma
anche il mondo giudiziario, condiziona il sistema dei delitti e delle pene,
definisce modelli culturali, compenetra sentenze, fende i muri del carcere e
impone ovunque la sua legge. Con questi effetti: l'uomo privilegia lo
scontro delle idee, la donna l'incontro, l'uomo l'individualità, la donna
la socialità, l'uno il peso del potere, l'altra la bontà dei risultati.
Queste tesi ben corredate da numeri, letture e citazioni sono servite da
fulcro alla conferenza a quattro mani sul mondo giudiziario che il
magistrato Silvia Governatori e la psichiatra Gemma Brandi hanno tenuto
ieri, a Fiesole, per il ciclo d'incontri che il locale Rotary Club e Eli
Lilly Italia hanno dedicato alle donne in questo debutto di millennio. In
forza al tribunale civile di Firenze, esponente della commissione per le
pari opportunità del Ministero di Giustizia, il giudice Governatori ha
tracciato un profilo della sua professione e degli aspetti correlati. Dei
problemi del carcere ha invece parlato Gemma Brandi, a lungo operativa a
Sollicciano e a Montelupo Fiorentino, oggi primario al Centro di salute
mentale del Distretto Firenze 4. Entrambe hanno cominciato dalle cifre,
frutto di ricerche anche recenti. Queste. La presenza femminile in
magistratura compie oggi 37 anni. Nasce con una sentenza del tribunale di
Milano (1959), matura con una decisione della Corte Costituzionale (1960),
diventa finalmente legge (1963) e si concretizza (1965) con il concorso che
abilita le prime 8 togate. Allora i colleghi maschi in servizio erano 5.647.
Le donne rappresentavano dunque lo 0,14%. Oggi sono arrivate a 2.986 su
8.704, il 34,3%. Continuando così, tra vent'anni diventeranno maggioranza:
appena 20 su cento nella fascia degli ultraquarantenni, sono invece il 57,2%
tra i magistrati con meno di trent'anni. Il futuro è loro. Semmai sono
poche sulle poltrone che contano. Come sempre. Zero nella Direzione
Antimafia, una alla Corte Costituzionale, quattro (su 30 membri) nel
Consiglio Superiore della Magistratura, dieci (su 725 posti) negli incarichi
direttivi. Affollano peraltro gli uffici riservati ai minorenni e alla
sorveglianza. Incarichi poco appetiti dagli uomini perché poco
qualificanti? Oppure ritenuti più adatti dalle donne perchè meno vincolati
e più vicini all'utente della giustizia? L'uno e l'altro. Di certo le
magistrate hanno in partenza motivazioni più radicate dei colleghi,
rispondono a un'etica più rivolta alla socialità che alla carriera, più
alla cooperazione che alla necessità di definire il campo dei vinti e dei
vincitori. Spesso deluse dagli stereotipi maschili che modellano anche
l'universo giudiziario. Stereotipi che in carcere si ripropongono identici.
Ecco un quadro numerico aggiornato al 31 dicembre 2001: in Italia abbiamo
205 penitenziari con 61 le sezioni femminili. Cinque si trovano in Toscana
(Firenze, Pisa, Lucca, Livorno, Empoli). Su 55.275 detenuti, le donne sono
2.369 (4,2%). Polizia penitenziaria: 42.761 agenti, di cui 3.542 donne
(8,2%). Personale ministeriale: 2.559 uomini, 3.457 donne. Tra i 50
dirigenti, però, le donne sono solo 8. Quanto alle detenute, appartengono
per lo più al mondo dell'immigrazione e del nomadismo. I reati più
frequenti, droga, furti, prostituzione. Molti i bambini sotto i 3 anni ( per
legge possono stare con le madri). Alcuni carceri (17) hanno l'asilo nido.
Tre in Toscana: Firenze, Lucca, Pisa. A Sollicciano, su un vecchio progetto
dell'architetto Michelucci, si sta costruendo il Giardino degli incontri, un
passo avanti sulla strada della civiltà. Si sta anche concludendo una
ricerca (la prima in Italia) sui detenuti in transito. Dati molto attesi.
Saranno pronti a settimane. Per informazioni: Rotary Club Fiesole, Tel.
055.474741
NUOVA
CAMPAGNA D'INFORMAZIONE SULLE CARNI BOVINE
Milano, 1 marzo 2002 Italia e Francia sono partner storici nel settore della
carne bovina, Da decenni gli operatori italiani si sono specializzati nella
fase finale dell'allevamento dei bovini e hanno acquisito un'expertise
eccezionale in quest'attività. Per soddisfare le proprie esigenze
produttive, l'Italia dove dunque importare degli animali "magri" e
buona parte della carne italiana proviene da animali nati al di fuori di
questo Paese. Gli allevatori italiani sanno perfettamente selezionare gli
animali da destinare all'ingrasso e li acquistano prevalentemente in
Francia. In effetti, i bovini francesi appartengono a razze pregiate e si
nutrono nei verdi pascoli d'oltralpe. Proprio grazie a queste peculiarità,
gli animali nati in Francia e allevati in Italia assicurano una carne di
grande qualità, capace di rispondere pienamente alle aspettative dei
consumatori. Inoltre ora, con I'arrivo della nuova etichetta obbligatoria
sulle carni bovine che ha introdotto anche l'indicazione sull'origine degli
animali, i consumatori possono soddisfare ogni !oro esigenza informativa e
conoscere la provenienza della carne acquistano. Molti di essi cominciano ad
accorgersi, per la prima volta, che la carne che consumiano può provenire
da animali che non sono nati in Italia. Ecco perché in Francia come in
Italia, è stata avvertita la necessità di illustrare le ragioni dì questi
scambi commerciali e l'assoluta complementarità delle filiera bovina
francese e italiana. Su questo concetto insiste la nuova campagna
informativa dei Centro Francese d'Informazione sulle Carni (Civ), che è
incentrata sull'etichettatura delle carni bovine. E che intende sottolineare
lo stretto legame tra la qualità delle razze bovine francesi e il savoir
faire degli italiani nella selezione e nell'allevamento di questi animali,
Con questa campagna informativa, che verrà presentata in anteprima alla
Fieragricola di Verona, la filiera francese, in pieno accordo con il Tavolo
Interprofessionale Permanente Italiano delle Carni Bovine, per la prima
volta si rivolge direttamente al consumatore italiano, e approfitta delle
nuove indicazioni diventate obbligatorie nelle etichette delle carni bovine,
per comunicare e sottolineare il legarne storico che lega Francia e Italia
nel mondo dell' allevamento bovino.
LA
PRESIDENZA BELGA ORGANIZZA UNA CONFERENZA SULLA "MOBILITÀ
RESPONSABILE"
Milano, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Ambiente e delle Infrastrutture
della Comunità fiamminga in Belgio invita a presentare relazioni per una
conferenza europea sulla gestione della mobilità, che avrà luogo dal 15 al
17 maggio 2002. Scegliendo il tema "Mobilità responsabile:
partenariati attivi", gli organizzatori sperano di promuovere
spostamenti e trasporti più sostenibili. La conferenza fungerà da
piattaforma per presentare migliori prassi, strategie ed un quadro
socioeconomico per tutti i settori coinvolti nella gestione della mobilità.
La manifestazione sarà costituita da sessioni plenarie, relazioni di base,
workshop, presentazioni mediante poster e video e da un'esposizione.
L'invito a presentare relazioni riguarda settori come il trasporto
intermodale, il coinvolgimento del pubblico, i partenariati in campo
economico ed educativo e le città sostenibili. Infolink: http://www.epomm.org
PRINTER
- UN MERCA TO CONSOLIDA T0?
Milano,1 marzo - Le recenti rilevazioni di Asso.it sui risultati delle
vendite per il 2001 evidenziano una crescita dei 4,4% con 3.063.434 unità
vendute rispetto ai 2.934.836 dei 2000, risultato, anche se non proprio a
livello degli ultimi anni, quando la crescita a due cifre era lo standard,
almeno lontano dalle forti contrazioni di numerosi altri sottosettori dei
vasto mondo It. Certo è che sempre più il mercato delle stampanti si sta
sdoppiando in due realtà che seguono logiche completamente diverse nella
proposta di prodotto e nell'approccio al mercato: da un lato vi sono i
prodotti business, prevalentemente a tecnologia laser e a impatto e,
dall'altro i prodotti a tecnologia inkjet che si avvicinano al mercato
consumer. Le vendite dei prodotti a tecnologia ad impatto hanno mostrato una
contrazione di circa il 15% con 132.000 stampanti collocate nell'arco
dell'intero anno, si tratta però di un mercato di nicchia legato a
operatività specifiche. Molto interessante l'evoluzione dei mondo laser che
ha avuto un incremento dell'8% nel 2001, specie se confrontato con ciò che
avviene sul versante copier, ovverosia l'altra faccia dei mondo office. In
generale, si può notare anzitutto che, anche in Italia, il concetto di
distrìbute-and-print si è ormai saldamente radicato nella cultura
professionale; il confronto dei dati - 20% delle vendite di copiatrici di
velocità bassa (segmenti fino a 20 cpm) con il + 437,3% delle stampanti
laser in bianco e nero di analoga velocità (da 11 a 29 ppm) e il forte
aumento delle vendite nel segmento da 45 a 64 ppm (+3.914,5%, pur partendo
da numeri molto bassi), lo confermano. Il dato secondo cui le stampanti A3
monocromatiche non solo stentano a decollare, ma addirittura tendono a
contrarsi (-9,9% nel 2001 rispetto al 2000), senza raggiungere nemmeno il 4%
dei totale dei mercato, sembra suggerire che, per servizi documentali
evoluti come stampa in A3, finitura, fronte/retro, etc., la copiatrice
rimane lo strumento preferito. Molto dubbi, invece, i segnali provenienti
dal mondo colore. A fronte di una sostanziale stasi nell'ambito dei sistemi
A4con 11.274 unità vendute nel 2001 contro le 11.327 dello scorso anno, si
è verificata una forte crescita delle vendite di stampanti a colori A3 (+
63%) con 4.933 unità vendute rispetto alle 2000. L'esigenza dei colore
sembra quindi provenire da un ambito professionale dove flessibilità nella
gamma delle funzionalità e prestazioni elevate sono requisiti fondamentali.
Le stampanti inkjet mantengono per ora l'egemonia, rappresentando il 79% del
mercato, e nel 2001 generato ben 2.446.689 acquisti in un anno, ma è facile
prevedere anche per loro il raggiungimento della maturità, la crescita
infatti rispetto al 2000 è stata solo del 5,1%. Il mondo dei consumo
hi-tech viene attratto da altri prodotti tecnologici, quali cellulari e DA
per quanto riguarda il segmento home, dalla capacità di trovare nuove
applicazioni derivanti proprio dal l'integrazione di diverse tecnologie
dall'It all'entertainment potrebbero venire nuove interessanti spinte al
mercato. Un discorso a parte meritano le stampanti inkjet destinate all'
utilizzo professionale, nel segmento business questi prodotti si scontrano
con le laser di fascia più bassa.
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