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REGNO
UNITO: LA CAMERA DEI LORD APPROVA LA CLONAZIONE TERAPEUTICA A SCOPI DI
RICERCA MEDICA
Londra,
4 marzo 2002 - Un'autorevole commissione della Camera dei Lord britannica ha
approvato la clonazione degli embrioni allo stadio iniziale per produrre
cellule staminali a scopi di ricerca medica. Nonostante l'anno scorso, il
Parlamento britannico avesse votato a favore della ricerca sulle cellule
staminali embrionali, la Camera dei Lord aveva ritenuto opportuno effettuare
ulteriori riflessioni ed aveva incaricato una commissione competente di
esaminare la questione nel dettaglio. In una relazione pubblicata il 27
febbraio, la commissione competente sulla ricerca in materia di cellule
staminali ha approvato sia la ricerca sulle cellule staminali embrionali,
sia l'impiego della clonazione terapeutica attraverso la tecnica di
trasferimento del nucleo, al fine di fornire materiale embrionale per la
ricerca medica. Il documento sostiene inoltre la proposta del ministero
della Salute britannico di istituire una Banca di cellule staminali per
registrare tutte le linee di cellule staminali adulte ed embrionali generate
nel Regno Unito. La decisione dà via libera al rilascio da parte
dell'Autorità per la fertilizzazione e l'embriologia umana di licenze per
la clonazione a scopi terapeutici. Nonostante alcuni manifestanti del
movimento Pro-life abbiano contestato che le cellule staminali adulte hanno
la stessa efficacia delle cellule staminali embrionali per lo sviluppo di
terapie genetiche volte alla cura di malattie quali il diabete e l'Alzheimer,
la relazione della commissione stabilisce quanto segue: "Esistono
chiare prove scientifiche per proseguire la ricerca sulle cellule staminali
embrionali (ES), affinché il pieno potenziale delle cellule adulte per
scopi terapeutici possa essere valorizzato e perché è probabile che per
alcune terapie sia necessario impiegare cellule ES". La relazione
insiste sul fatto che la ricerca svolta esclusivamente su un tipo di cellule
staminali, adulte od embrionali, non è sufficiente per "soddisfare
tutte le esigenze terapeutiche" e che i lavori dovranno continuare in
entrambe le direzioni per "garantire il massimo dei benefici dal punto
di vista medico". La commissione ha inoltre rivolto un appello al
governo affinché esegua un'ulteriore revisione dei progressi scientifici
nel settore, entro la fine del decennio. In un contesto diverso, esperti di
genetica e di bioetica di tutto il mondo si sono riuniti il 27 febbraio a
New York per assistere una commissione delle Nazioni Unite a redigere un
trattato internazionale che vieti la clonazione umana a scopi riproduttivi.
La commissione è stata istituita nel novembre 2001 su richiesta di Francia
e Germania, in seguito all'annuncio da parte del medico italiano Severino
Antinori di avere l'intenzione di clonare un essere umano. I negoziati della
commissione, alla quale possono partecipare tutti i 189 paesi membri dell'Onu,
proseguiranno nel corso di un'altra sessione in programma nel settembre di
quest'anno
SECONDO
NUOVI STUDI, L'INNOVAZIONE È PIÙ IMPORTANTE CHE MAI
Bruxelles, 4 marzo 2002 - Secondo una serie di studi sulle politiche
dell'innovazione condotti nell'ambito del programma "Innovazione e Pmi"
della Dg Imprese della Commissione europea, l'innovazione riveste un ruolo
più che mai determinante in un'economia sempre più globalizzata e fondata
sulla conoscenza. Il risultato fa parte di cinque importanti conclusioni che
sono emerse, in modo coerente, da 20 studi svolti fino ad ora. Secondo la
prima di queste, oggi è più importante che in passato applicare nuove
tecnologie per soddisfare le esigenze di un mercato in rapido cambiamento.
Gli ultimi risultati degli studi vengono così sintetizzati da una
relazione: "Nel XXI secolo, l'innovazione costituirà l'impulso
primario per una politica di successo nel campo dell'industria e delle
imprese, ma dovrà anche informare i decisori politici in ambiti come
l'istruzione, le leggi sull'occupazione e la tassazione". Lo studio ha
inoltre constatato che l'innovazione non è, né dovrebbe essere limitata a
settori altamente specializzati e "innovativi per natura" come le
biotecnologie e le tecnologie dell'informazione. Tale constatazione implica
un avvertimento implicito: "Se si concentra esclusivamente sull'alta
tecnologia, la politica d'innovazione...rischia di perdere opportunità ben
maggiori per migliorare la competitività, elaborare nuovi prodotti e
processi in industrie più tradizionali, che costituiscono fonti di
occupazione importanti per l'Ue". Secondo un'altra conclusione,
l'innovazione, per quanto diffusa, non è distribuita in modo omogeneo, e
soprattutto la capacità innovativa dell'industria risulta pesantemente
esposta verso aziende di maggiori dimensioni, mentre "resta debole la
capacità innovativa di quasi tutti le Pmi che utilizzano le
tecnologie". Risulta che molte Pmi del settore tecnologico sono
ostacolate da barriere istituzionali e da costi come quelli legati alle
controversie per la tutela dei brevetti. Lo studio dal titolo "Attuare
i diritti sui brevetti delle piccole imprese" ha riscontrato, per
esempio, che il 49 percento delle Pmi considera i costi legati alle
controversie per la tutela dei brevetti come un notevole deterrente agli
investimenti in nuove invenzioni. Dagli studi emerge che l'innovazione è
"sistematica anziché lineare", e si basa su processi
multidimensionali di innovazione e interazione tra una serie di attori.
"Per questo motivo l'innovazione richiede lo sviluppo nel tempo di
adeguati meccanismi per il collegamento in rete e il trasferimento delle
conoscenze, che risultano determinanti per valorizzare il potenziale delle
connessioni tra scienza e industria", afferma una relazione sui
risultati degli studi. Il documento aggiunge che tali sistemi, nonostante
possano avere elementi tecnici, restano "soprattutto reti di
individui". Gli studi hanno rilevato che è importante non solo
identificare e incoraggiare le buone prassi, ma anche valutare lo stato del
"sistema d'innovazione" all'interno di un paese, comprese le
condizioni quadro generali per la creazione e la valorizzazione di R&S
(ricerca e sviluppo), la base comune di conoscenze dell'Ue, gli incentivi
alla R&S nel mondo commerciale e i riconoscimenti per scoperte di
successo, nonché i meccanismi per il collegamento in rete e il
trasferimento delle conoscenze.
IL
COMITATO ECNOMICO SOCIALE (CES) ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE LE REGOLE
SEMPLIFICATE PER PARTECIPARE AL 6PQ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE
Bruxelles, 4 marzo 2002 - Il Comitato economico e sociale (Ces) europeo ha
accolto favorevolmente le proposte della Commissione riguardanti le regole
di partecipazione al sesto programma quadro (6PQ), in particolare le misure
per una maggiore semplificazione ed una più elevata trasparenza, ma ha
sollecitato la Commissione ad assicurare che le Pmi (imprese di piccole e
medie dimensioni) non siano in alcun modo svantaggiate. "Il Comitato
accetta di buon grado le proposte, poiché favoriscono una più ampia
flessibilità, una maggiore trasparenza ed un accesso equanime", recita
il parere del Ces. Esso apprezza particolarmente le proposte della
Commissione volte ad abolire l'obbligo di prestazione di una fideiussione
bancaria, che ritiene sia costoso e difficile da garantire, nonché ad
introdurre un sistema di pagamenti anticipati invece del rimborso delle
spese, che determina problemi di liquidità. Il Ces sostiene che questi due
provvedimenti recheranno vantaggi alle Pmi, "che dovrebbero essere
considerate l'obiettivo prioritario del sesto programma quadro di ricerca e
sviluppo tecnologico, visto il ruolo fondamentale che svolgono nello
sviluppo della competitività e dell'occupazione in Europa". Il
Comitato vorrebbe tuttavia che si prendessero misure per semplificare il
metodo di presentazione della documentazione ed invita ad elaborare un piano
d'azione che delinei tali procedimenti. Il Ces si rammarica anche del fatto
che le sue proposte volte a semplificare le procedure e ad agevolare la
partecipazione delle Pmi non siano state accolte dalla Commissione, ad
esempio attraverso il decentramento dei sistemi di preselezione e
l'assegnazione di sovvenzioni globali agli intermediari. I membri del Ces
hanno accolto favorevolmente l'iniziativa di conferire personalità
giuridica alle associazioni di imprese ed ha suggerito di riconoscere anche
i progetti di cooperazione transnazionale realizzati da raggruppamenti di
imprese, al fine di costituire una struttura permanente per la
collaborazione tra società in ambito tecnologico. Il Ces è perplesso
riguardo alla responsabilità congiunta dei partecipanti ad un progetto,
ritenendo che ciò potrebbe dissuadere i grandi gruppi dall'associarsi con
le piccole imprese, nel timore che queste possano risultare inadempienti. Al
fine di ridurre tale rischio, il Comitato propone l'introduzione di un
regime di assicurazione, che sarà garantito dal bilancio dell'UE e
consentirà all'Unione di tutelare i propri interessi finanziari. Nel timore
che questa misura possa ridurre le risorse finanziarie a disposizione della
ricerca, il Ces suggerisce di attuare un programma pilota. In merito ai
nuovi strumenti proposti per il 6PQ, il Ces raccomanda di lasciar decidere
liberamente agli operatori di progetto quale di questi utilizzare. "Le
diverse modalità operative saranno in tal modo offerte sotto forma di
'cassetta per gli attrezzi' dalla quale sarà possibile scegliere strumenti
diversi a seconda delle esigenze", enuncia il parere del Ces. Il
Comitato invita anche a chiarire in che modo si debbano selezionare le reti
di eccellenza. Il Comitato approva l'opportunità data ai consorzi di
predisporre le proprie proposte concorrenziali di lavoro o di ampliare le
loro attività e, al fine di garantire la trasparenza, suggerisce di
pubblicare tali progetti su Cordis.
COMMENTO
AI DATI ISTAT
Roma, 1 marzo 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in
relazione ai dati Istat, comunica quanto segue: stat ha formulato il
consuntivo dei dati 2000. Rispetto al preconsuntivo indebitamento 2000 è
stato corretto il dato deficit/Pil, dall'1,5 all'1,7%, con conseguente
impatto sul 2001; sul 2001 lo scostamento per 0,3, relativo alla previsione
1,1%, è essenzialmente dovuto ai seguenti fattori: a. accelerazione
straordinaria, operata negli ultimi tre mesi del 2001, delle spese di
investimento in cofinanziamento con fondi strutturali Ue, a chiusura del
Programma Comunitario del Mezzogiorno 94-99 e accelerazione del nuovo
Programma 2000-2006; b. scostamento della crescita del Pil, rispetto alle
previsioni (1,8 invece di 2%); c. impatto sul 2001 della correzione operata
sul 2000. Ne deriva conferma in ordine all'efficacia della politica di
rigore fatta dal Governo negli ultimi sette mesi del 2001.Resta fermo
l'impegno del Governo nella prosecuzione della sua politica di rigore, nel
rispetto degli obiettivi del Patto di Stabilità. Per quanto riguarda la
ripresa economica, la serie degli indici internazionali ed interni
disponibili (fiducia, consumi energetici, ecc..) fornisce convergenti
indicazioni positive sullo sviluppo economico del Paese.
NORD-EST:
RALLENTA LA DOMANDA DI LAVORO, MA IL PROBLEMA RESTA LA SCARSITÀ
D'OFFERTA
Milano, 4 marzo 2002 - Nel 2001 la dinamica dell'occupazione nel Nord-Est ha
rallentato: dal +2.3 per cento del 2000 la variazione anno su anno è scesa
al +1.4 per cento. Il tasso di crescita più basso fra le macroaree
italiane. L'aumento della domanda di lavoro nel Nord-Est si è concentrato,
ancora una volta, nella componente femminile. L'occupazione femminile è
cresciuta del 2.4 per cento contro lo 0.8 per cento dei maschi. Il tasso di
attività femminile è aumentato ancora attestandosi al 42.3 per cento
mentre quello maschile si è mantenuto stabile al 63.6 per cento. Tutti i
principali settori di attività hanno contribuito al rallentamento
dell'occupazione. Si è ridotta la crescita della domanda di lavoro nelle
costruzioni e nel terziario, ma la performance peggiore si registra
nell'industria in senso stretto. In questo settore l'occupazione, già in
lieve flessione nel 2000 (-0.2 per cento), diminuisce dell'1.2 per cento nel
2001. Il profilo in corso d'anno mostra inoltre che la diminuzione
dell'occupazione manifatturiera si è notevolmente accentuata nel secondo
semestre: la rilevazione di ottobre delle forze di lavoro segnala infatti un
calo del 4 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno prima, e nello
stesso periodo tornano ad aumentare le ore di Cassa integrazione ordinaria.
Nonostante la minor crescita della domanda di lavoro, una dinamica ancor
meno vivace dell'offerta ha comunque portato ad una ulteriore diminuzione
del tasso di disoccupazione che si è posizionato in media d'anno al 3.6 dal
3.8 per cento del 2000. A prescindere dall'evoluzione della domanda nel
corso del ciclo economico, stanno emergendo con sempre maggior insistenza
segnali di rallentamento dell'offerta. Sulla dinamica dell'offerta pesa, e
continuerà a pesare negli anni a venire, la bassa crescita demografica
degli ultimi trent'anni che riduce progressivamente la numerosità delle
coorti più giovani. Stanno però contribuendo a frenare l'offerta di lavoro
anche l'operare simultaneo di due fattori: l'uscita dal mercato del lavoro
delle classi più anziane e l'aumento dell'età di ingresso nel mercato del
lavoro da parte dei più giovani. Negli ultimi dieci anni, le opportunità
di espansione della forza lavoro del Nord-Est sono state di fatto legate
all'aumento della partecipazione femminile al mercato. Il tasso di attività
femminile è aumentato significativamente, passando dal 50 per cento del '93
al 56 per cento del 2001 con riferimento alla popolazione di età compresa
fra 15 e 64 anni, e si è attestato al 79 per cento nella classe di età
25-34 anni rispetto al 73 per cento del 1993. E' evidente però come sulla
dinamica della forza lavoro femminile agiscano in prospettiva due fattori
che tenderanno a compensarsi. Il maggiore tasso di attività delle coorti più
giovani si applicherà a coorti di dimensioni via via più esigue.
SANPAOLO
WM SCEGLIE WEBEGG PER IL KNOWLEDGE MANAGEMENT
Milano, 4 marzo 2002 - Il Gruppo Webegg ha implementato il nuovo modello
organizzativo on line di San Paolo Wealth Management realizzato utilizzando
la piattaforma del partner Kana. Luciana Delle Donne, Responsabile dei
Canali Innovativi di Sanpaolo Wm, ha presentato le linee del progetto. Il
caso San Paolo Wm dimostra molto bene quanto l¹evoluzione tecnologica nel
mondo dei servizi generi una spinta fortissima all¹innovazione, che
influenza non solo le modalità di gestione-dati dei clienti (Crm) ma anche
i modelli organizzativi e le strategie aziendali. L¹identificazione, la
facilitazione e la creazione di innovazione supporta le strutture nei
processi di cambiamento utilizzando nuove tecnologie. ³Il progetto di
Knowledge Management è teso ad ottimizzare i processi organizzativi di
conoscenza interni ed esterni attraverso la realizzazione un¹architettura
aperta Multicanale e Multimediale per la distribuzione
"industriale" di informazioni, servizi e prodotti" ha
spiegato Luciana Delle Donne. "In tale ottica, il punto forte dell¹approccio
progettuale è stato trattare la conoscenza come una fonte di vantaggio
competitivo, con gli obiettivi di ottimizzare il rapporto tra Fabbriche di
Prodotto e Reti di Vendita, promuovere la circolarità e la condivisione
delle informazioni in tempo reale, a basso costo a disposizione degli utenti
autorizzati, e diffondere attraverso la gestione della conoscenza: idee,
concetti, esperienze. Non ultimo incrementare e supportare la conoscenza dei
prodotti, dotando i venditori di uno strumento di empowerment
(approfondimento/aggiornamento continuo) e rendendo le informazioni
strumenti fondamentali di vendita." La modalità innovativa riguarda il
trattamento delle informazioni, non più viste come una somma di dati bensì
come una somma di relazioni. Ciò comporta la necessità e l¹abilità di
comprendere i bisogni e gli obiettivi delle singole aree e stimolare la
creazione di nuovi modelli. La realizzazione del progetto, dunque, prevede
il superamento del modello "informativo" basato sulla
organizzazione informatica dei dati per evolvere nel modello di conoscenza
basato sulla interazione.
FIDIA:
APPROVATO IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2001 DI PRUDENTIA
Milano, 4 marzo 2002. Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario
Sgr S.p.A. comunica che in data odierna è stato approvato il rendiconto al
31 dicembre 2001 di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare
Chiuso. I valori mobiliari non quotati (partecipazioni ed obbligazioni
convertibili in società non quotate) al 31 dicembre 2001 ammontano a
111.307 mila euro, rappresentati da investimenti nel capitale di 10 società.
Il quadro economico internazionale per il 2001 ha mostrato un generale e
progressivo peggioramento, sia rispetto all'anno precedente sia rispetto
alle previsioni formulate. In questo scenario recessivo, anche le nostre
partecipate hanno manifestato un rallentamento nel corso dell'esercizio 2001
che per alcune di esse, soprattutto quelle operanti nei settori più
ciclici, si potrebbe tradurre in risultati economici negativi nei bilanci di
prossima approvazione. In base a tali considerazioni ed in ottemperanza a
quanto previsto in materia di criteri di valutazione per le partecipazioni
in società non quotate dal Regolamento emesso dalla Banca d'Italia in data
20 settembre 1999, sono state operate prudenziali svalutazioni su talune
partecipate. Di conseguenza, nell'esercizio 2001 il Fondo ha registrato una
perdita pari a 14.755 mila euro, principalmente da ricondurre al comparto
degli strumenti finanziari non quotati, ed il valore complessivo netto del
Fondo è pari a 242.243 mila euro per un valore unitario delle n. 5.000
quote in circolazione di 48.449 euro. Nel corso del 2001 si é provveduto a
modificare il regolamento di gestione del Fondo Prudentia in relazione al
mutato quadro normativo disciplinante l'attività dei fondi comuni di
investimento mobiliare chiusi ed in vista dell'adozione obbligatoria
dell'euro dal 1° gennaio 2002. L'attuale quadro normativo permette infatti
una maggiore flessibilità operativa che si ritiene possa favorire l'attività
di gestione e quindi essere di interesse per i partecipanti al Fondo. Per
un'informativa più ampia e dettagliata si segnala che il rendiconto al 31
dicembre 2001 di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso
é disponibile presso la Sede sociale e, da domani 1° marzo, presso Borsa
Italiana.
SIRTI:
POSITIVA LA GESTIONE 2001, IN CRESCITA FATTURATO E RISULTATO OPERATIVO
Cassina de' Pecchi, 4 marzo 2002 - Si è svolto questa mattina il Consiglio
di Amministrazione di Sirti SpA che ha preso in esame i primi elementi
dell'andamento dell'esercizio 2001. Tali elementi mostrano una crescita dei
ricavi della capogruppo di circa il 14% rispetto al precedente esercizio ed
un risultato operativo intorno al 6% dei ricavi (rispetto al 2,8%
dell'esercizio 2000). Evidenze per il consolidato non sono ancora
disponibili ma si prevede pertanto una chiusura in utile sia per la
capogruppo che a livello consolidato. Anche la posizione finanziaria netta
migliora ulteriormente. E' stato inoltre definitivamente approvato il piano
di stock options del management. Il piano prevede una distribuzione di
diritti di opzione fino a un massimo di ca. 4 milioni di azioni (pari a
circa 1,8% del capitale) esercitabili tra il 2003 ed il 2008. L'assegnazione
di parte dei diritti al management sarà subordinata al raggiungimento di
specifici risultati aziendali. Il Consiglio ha anche cooptato l'avv. Carlo
d'Urso in sostituzione del dott. Gianfilippo Cuneo dimissionario. Il
prossimo Consiglio di Amministrazione, nel quale sarà discusso il progetto
di bilancio 2001, è convocato per il 22 marzo, mentre l'assemblea ordinaria
degli azionisti si terrà il 22 aprile.
CDC
ARCHIVIA IL PIANO DI RIFOCALIZZAZIONE E MIGLIORA LA REDDITIVITÀ DEL CORE
BUSINESS.IL CDA APPROVA PROGETTO DI BILANCIO E PIANO DI STOCK OPTION
Milano, 4 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Cdc S.p.A., società
quotata al Nuovo Mercato, leader in Italia nella produzione e distribuzione
di Information Technology ("It") per il segmento Consumer - Soho,
con oltre 500 punti vendita ad insegna Computer Discount, Compy, Amico ed
una rete di 18 Cash & Carry, ha approvato il progetto di Bilancio di
Esercizio e di Bilancio Consolidato di gruppo chiuso al 31.12.2001.
Nell'occasione dell'approvazione del bilancio, il Consiglio di
Amministrazione, inoltre, ha deliberato un aumento di capitale di importo
nominale pari a 45.370 euro, a servizio del piano di stock option destinato
agli amministratori dipendenti e al management della Società, a fronte
della delega conferita al CdA dall'Assemblea Straordinaria dello scorso 26
aprile 2001. Il prezzo di emissione è stato fissato in 11,382 euro. Con il
Bilancio al 31.12.2001, Cdc S.p.A. archivia il processo di rifocalizzazione
sul core business della distribuzione di It annunciato a fine agosto 2001 e
realizzato in tempi estremamente rapidi. Il Bilancio Consolidato, che
consolida fino alla data di cessione le società partecipate Policom S.p.A.
e Gruppo Editoriale Futura S.p.A., operanti al di fuori del core business
dell'It e trasferite a terzi nel corso del 2001, presenta ricavi per 520,3
milioni di euro, rispetto ai ricavi consolidati 2000 pari a 519,3 milioni di
euro. L'Ebitda, negativo per 0,97 milioni di euro, riflette le perdite delle
aree di business dell'editoria, della telefonia e dell'accesso ad internet
dial-up oggetto di cessione del corso del 2001, ma beneficia anche dei
profitti operativi conseguiti nel core business dell'IT, pari a 10,07
milioni di euro, in crescita (+18%) rispetto alle stime comunicate al
mercato. L'Ebitda 2001 risulta in flessione rispetto al dato 2000 di 7,85
milioni di euro, ma anche in sensibile miglioramento rispetto alla
semestrale al 30 giugno 2001, che riportava una perdita di Ebitda pari a
6,93 milioni di euro. La perdita a livello di Ebit al 31.12.2001 è pari a
13,27 milioni di euro, in flessione rispetto alla perdita di 0,212 milioni
di euro del 2000, ma con un miglioramento di oltre 1 milione di euro
rispetto al 30 giugno 2001. In crescita anche i risultati di Interfree,
attiva nel settore dell'accesso internet dial-up e della gestione del
portale verticale www.interfree.it, il cui 49%, recentemente, è stato
ceduto al fondo di investimento Upside I, con l'impegno di quest'ultimo a
rilevare nel corso del primo semestre del 2002 il ramo di attività accesso
internet dial-up a seguito della futura scissione di Interfree. Interfree
chiude l'esercizio 2001 con una perdita di Ebit di 3,88 milioni di euro,
rispetto alle perdite per 3,3 milioni di euro al 30 giugno 2001, avendo
raggiunto il break even di Ebitda fin dal terzo trimestre 2001. Nel
complesso, il bilancio consolidato, dopo oneri finanziari per 4 milioni di
euro, svalutazioni di partecipazioni per 6,92 milioni di euro, interamente
attribuibili alle operazioni di cessione degli assets detenuti nei settori
della telefonia ed accesso internet dial up e oneri straordinari per 6,8
milioni di euro, archivia una perdita complessiva, al netto del risultato di
competenza di terzi, di 25,42 milioni di euro, contro la perdita per 1,433
milioni di euro del 2000, anno in cui le partecipazioni detenute nell'area
dell'editoria e della telefonia venivano consolidate, ovvero sono state
operative soltanto nell'ultimo trimestre dell'anno. Il miglioramento dei
risultati del secondo semestre 2001 è stato conseguito grazie a: -
progressivo deconsolidamento delle società attive nei settori dell'editoria
e delle telecomunicazioni - incremento della redditività del core business
della distribuzione di It Il debito finanziario netto consolidato, pari a
circa 36 milioni di euro, include debiti derivanti dalla capitalizzazione di
contratti di leasing per circa 3 milioni di euro, a fronte di circa 7,04
milioni di euro del consolidato al 31.12.2000 e consegue interamente alle
perdite generate dagli assets detenuti al di fuori del core business dell'It,
nonché derivanti dal piano di rifocalizzazione del gruppo sul core
business, confermando Cdc come una delle società più solide
finanziariamente del proprio settore. A conferma della validità del piano
di rifocalizzazione, Cdc S.p.A., nel core business dell'It, che comprende
oltre alla società capogruppo Cdc S.p.A. la controllata Micronica S.p.A. e
che costituirà l'unica area di attività del gruppo nell'esercizio 2002,
consegue risultati in forte miglioramento rispetto al primo semestre
dell'anno. I ricavi di vendita raggiungono i 502 milioni di euro, rispetto
ai circa 510 milioni di euro dell'esercizio precedente. Grazie al positivo
contributo del quarto ed ultimo trimestre 2001, in crescita di oltre l'1,5%
su base annua, la flessione di fatturato 2001 si dimezza rispetto al primo
semestre, attestandosi all'1,5%. L'Ebitda è positivo per 10,07 milioni di
euro e raggiunge il 2% dei ricavi di vendita annui, con una forte crescita
(+360%) rispetto al risultato al 30 giugno 2001 di 2,18 milioni di euro
(pari allo 0,9% dei ricavi di vendita). L'Ebit è positivo per 4,48 milioni
di euro, a fronte di 0,33 milioni di euro al 30 giugno 2001. Nel complesso,
il core business dell'IT archivia il 2001 con un utile prima delle imposte
pro-forma di oltre 1,0 milioni di euro. Alla luce del negativo andamento del
mercato di riferimento di Cdc e dei conti del primo semestre del 2001 tale
performance è estremamente positiva. Il Bilancio Civilistico della società
capogruppo Cdc S.p.A., operante nel settore della distribuzione di It,
presenta ricavi per 502 milioni di euro, rispetto ai circa 510 milioni di
euro al 31.12.2000. Il risultato di Ebitda è pari a 8,54 milioni di euro,
in flessione rispetto a 12,75 milioni di euro del 2000, mentre l'Ebit
raggiunge l'importo di 4,57 milioni di euro a fronte di 9,49 milioni di euro
dell'esercizio 2000. Dopo svalutazioni di partecipazioni detenute in società
non appartenenti al core business dell'It per complessivi 25,42 milioni di
euro ed oneri finanziari per 3,1 milioni di euro, il bilancio civilistico
archivia il 2001 con perdite per 24,73 milioni di euro. Il risultato netto
pro-forma prima della svalutazione delle partecipazioni è comunque positivo
per circa 0,7 milioni di euro. "Il bilancio 2001 riflette un
significativo miglioramento nel secondo semestre dell'anno dei risultati
operativi del gruppo, ottenuto sia grazie alla tempestiva attuazione del
piano di rifocalizzazione, che attraverso la crescita della redditività del
core business dell'It. Nell'esercizio 2002 Cdc opererà esclusivamente nel
settore della distribuzione di It, gestendo l'attività del portale
Interfree in maniera captive rispetto al core business, e potrà tornare ai
livelli di redditività operativa storici" ha commentato Giuseppe
Diomelli, Presidente e fondatore di Cdc. "A livello finanziario Cdc si
conferma una delle società più solide del proprio settore, con un debito
finanziario netto pari a circa il 6,5% dei ricavi di vendita, che tra
l'altro sconta integralmente gli oneri connessi al piano di rifocalizzazione
sul core business dell'It". "Con il 2001 archiviamo il piano di
rifocalizzazione sul core business, concluso in linea con i tempi. Guardiamo
con fiducia all'esercizio 2002, con l'obiettivo di sviluppare il fatturato e
la redditività aziendale, in particolare facendo leva sull'acquisizione di
nuove commesse nell'area dei nuovi canali di vendita. Anche alla luce del
buon esito delle azioni di rifocalizzazione del secondo semestre del 2001,
confermiamo per il 2002 gli obiettivi di Ebitda margin pari al 2,6% dei
ricavi e di Ebit margin pari al 2% dei ricavi già comunicati al mercato lo
scorso novembre 2001" ha concluso Giuseppe Diomelli.
CONVENZIONE
TRA LA EDISON E IL COMUNE DI CANDELA (FG) PER UNA CENTRALE DA 380MW:
UTILIZZERA' IL GAS "POVERO" DELLA ZONA
Milano, 4 marzo 2002 - La Edison e il Comune di Candela (Fg) hanno
sottoscritto una Convenzione relativa alla realizzazione, nel territorio del
Comune, di una centrale termoelettrica a ciclo combinato da circa 380 Mw. La
stipula della Convenzione è un ulteriore passo verso il completamento
dell'iter autorizzativo dell'iniziativa, che ha già superato positivamente
l'istruttoria ambientale presso il Ministero dell'Ambiente. La convenzione
prevede una serie di interventi a sostegno dello sviluppo dell'intero
territorio, tra i quali iniziative a favore dell'impiego di lavoratori,
programmi di addestramento professionale, interventi di natura ambientale e
disponibilità di energia elettrica a condizioni di favore per le nuove
imprese che si insedieranno nel territorio. La centrale Edison di Candela
sarà alimentata da una miscela di gas naturale commerciale e di gas povero,
estratto dai giacimenti metaniferi dell'area, consentendo così lo
sfruttamento di una risorsa energetica locale altrimenti non utilizzabile,
con ulteriori benefici di natura economica per i Comuni della zona. La
tecnologia adottata è la più avanzata oggi disponibile per la produzione
di energia elettrica pulita a partire da gas naturale, e garantisce il pieno
rispetto dei limiti sulle emissioni imposti dalle competenti amministrazioni
in sede di valutazione di impatto ambientale. In base all'accordo
sottoscritto, i dati relativi alle emissioni saranno resi disponibili agli
organi di controllo e alla cittadinanza, attraverso l'installazione di un
pannello luminoso che riporterà in tempo reale l'andamento dei più
significativi parametri di funzionamento della centrale
IL
PORTOGALLO OSPITERÀ LA SESTA CONFERENZA EUROPEA SULL'ENERGIA SPAZIALE
Milano, 4 marzo 2002 - La sesta conferenza europea sull'energia spaziale
(Espc-2002) si svolgerà ad Oporto (Portogallo) dal 6 al 10 maggio 2002. La
manifestazione, patrocinata dall'Agenzia spaziale europea (Esa) in
cooperazione con l'Universidade de Porto, intende raggruppare in un unico
convegno numerose questioni correlate con i sistemi energetici per i veicoli
spaziali. L'obiettivo principale è di accrescere la sensibilizzazione nei
confronti delle interazioni esistenti fra le diverse discipline specifiche.
Fra gli argomenti discussi figurano: i sistemi energetici, la produzione di
energia fotovoltaica, lo stoccaggio di energia, condizionamento e
distribuzione di energia, conversione ad alta tensione e relative tecnologie
di design. Il Portogallo è divenuto membro ufficiale dell'Agenzia spaziale
europea nel 2001. La conferenza fornirà l'opportunità di rafforzare
l'interesse e la cooperazione con il Portogallo nelle attività spaziali.
Infolink: http://www.estec.esa.nl/conferences/espc-2002/index.html
MANIFESTAZIONI
OPET SULLO SVILUPPO ENERGETICO SOSTENIBILE
Bruxelles, 4 marzo 2002 - L'Organizzazione per la promozione delle
tecnologie energetiche (Opet) della Baviera-Austria ospiterà due seminari
il 7 e l'8 marzo nell'ambito delle Giornate mondiali dell'energia 2002. Il
primo seminario, in programma il 7 marzo, affronterà il tema
"Tecnologie solari innovative" e fornirà una panoramica delle
future tendenze, delle innovazioni tecniche e dei progetti di successo per
l'energia solare condotti in tutto il mondo. L'8 marzo, si svolgerà il
seminario sul tema "Finanziare gli investimenti nel settore
dell'energia sostenibile", nel corso del quale saranno evidenziati gli
schemi finanziari proficui, che rendono gli investimenti nell'energia
sostenibile interessanti per gli investitori, i proprietari e il grande
pubblico. Entrambi i seminari sono organizzati nel quadro delle Giornate
mondiali dell'energia sostenibile 2002, che si terranno il 7 e l'8 marzo a
cura dell'organizzazione transnazionale Opet della Baviera-Austria. La rete
Opet per la promozione delle tecnologie energetiche è sostenuta nell'ambito
di una misura d'accompagnamento che a sua volta rientra nel quinto programma
quadro di ricerca (5PQ) dell'Ue. Le giornate dell'energia saranno precedute
il 6 marzo da un "Gala dell'energia", durante il quale verranno
consegnati i Premi internazionali per l'energia 2002. Infolink: http://www.esv.or.at
TUTELA
DEL CONSUMATORE E NUOVE RESPONSABILITÀ: IL MERCATO DELL'ENERGIA RIDEFINISCE
REGOLE E RUOLI SE NE DISCUTE A NAPOLI
Castel Guelfo (Bo), Marzo 2002 - Il produttore e il fornitore di energia
elettrica sono tenuti, oggi, ad operare nel nuovo quadro di responsabilità
previste dalla Legislazione Nazionale e Comunitaria che fissa criteri tesi,
finalmente, a tutelare il consumatore - utilizzatore. Ma possono questi
soggetti erogatori, oltre a rispondere dei disservizi causati, migliorare la
qualità del loro servizio e garantire la continuità? Si può attivare un
costo dell'energia in base alla qualità? Come interviene l'Autorità e
quale tutela riesce a garantire? Per approfondire questi temi cruciali,
Chloride Silectron, promuove e organizza per il 12 di Marzo, presso l'Aula
Magna di Ingegneria dell'Università Federico II di Napoli, una giornata di
studio, confermando la sua missione che ha contribuito a renderla leader di
questo mercato: supportare il Cliente finale con un servizio che non si
esaurisce nello sviluppo e realizzazione di soluzioni di power protection
all'avanguardia, ma che segue con puntualità tutte le esigenze espresse
dall'utente professionale nell'ambito dell'energia elettrica. Oltre
all'intervento di Emiliano Cevenini, responsabile del servizio tecnico
Chloride Silectron Consulting, l'incontro, che avrà inizio a partire dalle
ore 9.00, vedrà tra i suoi relatori professionisti campani come Maurizio
Della Corte, Responsabile Ufficio esercizio reti ENEL Campania e Francesco
Gagliardi docente ordinario all'Università di Napoli e vicepresidente
dell'Associazione Elettronica Italiana. Nel corso del meeting, si cercherà
inoltre di definire i nuovi ambiti di competenze di progettisti - che devono
predisporre impianti che rispondano a tutte le norme di sicurezza e che
tengano conto della massima affidabilità, della continuità, del risparmio
energetico e dei costi - e installatori - che, calando i progetti nella
realtà, acquisiscono nuove e diverse responsabilità -. La partecipazione
è gratuita, per richiedere l'accredito inviare la richiesta a info@pragmatika.it
E'
TALENT MANAGER IL PARTNER DEL MESE SCELTO DA ASSORES PER IL RECRUITING ON
LINE PERFETTA COMPLEMENTARIETÀ TRA SOCIETÀ DI RICERCA E SELEZIONE E JOB
BOARD
Milano, 4 marzo 2002 - Assores, l'Associazione Italiana fra Società e Studi
di Consulenza per la Ricerca e Selezione del Personale, sceglie come partner
del mese Talent Manager Spa, società italiana di consulenza e sviluppo
applicazioni web-based per la ricerca di personale tramite Internet (e-recruitment).
Assores, che offre ai soci e ai candidati garanzie di professionalità e
correttezza nello svolgimento dell'attività, trova in Talent Manager Spa un
soggetto assolutamente complementare rispetto alle società di Ricerca e
Selezione. Talent Manager non svolge alcuna attività di selezione, fungendo
da canale di contatto tra aziende e candidati. Tra i migliori clienti di
Talent Manager, infatti, ci sono molte società di selezione e sul sito
www.talentmanager.it è presente un'intera area dedicata alle società di
selezione. L'obiettivo dell'accordo di partnership tra Assores e Talent
Manager è di assicurare a tutti i Soci Assores delle condizioni favorevoli
sui vari servizi e fornire delle indicazioni di prezzo di vendita ad aziende
clienti. "Le società di Ricerca e Selezione del Personale non sono
semplici fornitori di candidati, - commenta Vittorio Anfossi, presidente
Assores - ma professionisti di fiducia in grado di offrire servizi di
consulenza, che spaziano dalla selezione di risorse umane fino alla
definizione dei piani di carriera e di incentivazione, necessari per
trattenere e motivare le risorse umane, favorendone così il percorso di
crescita professionale. Per svolgere le attività di ricerca riteniamo
strategico affidarci a un partner di rilievo come Talent Manager che, grazie
all'approccio di specializzazione con cui si rivolge al mondo delle risorse
umane, costituisce un canale di contatto diretto tra i nostri associati e i
candidati che abbiano già rivestito posizioni di responsabilità, o i
giovani "talenti" che stanno diventando sempre di più un
parametro di valutazione del valore aziendale." "Stipulare un
accordo con Assores - conferma Carlo Redaelli, country manager di Talent
Manager - significa proseguire nella nostra linea strategica che considera
le società di selezione non come concorrenti ma come importantissimi
partner con i quali agire in un'ottica di complementarietà. Lavorare con
Assores, primario punto di riferimento nel mondo della ricerca del
personale, è una garanzia di qualità."
IL
67% DEGLI ITALIANI È FAVOREVOLE AL LAVORO INTERINALE, LO RIVELA UNA RICERCA
DI ASTRA/DEMOSKOPEA, PARTE UN TOUR PER OFFRIRE CONSULENZA GRATUITA SUL TEMA
DEL LAVORO TEMPORANEO
Milano, 4 marzo 2002 - Il 63% della popolazione italiana giudica il lavoro
interinale "un nuovo modo per fare esperienze di lavoro ed essere, poi,
assunti a tempo indeterminato", il 60% lo reputa "un nuovo
strumento per favorire l'ingresso nel lavoro dei giovani, delle donne, degli
stranieri". il 54% lo considera 66un nuovo strumento per diminuire la
disoccupazione" Sono questi alcuni dei risultati emersi dall'indagine
demoscopica svolta da Astra/Demoskopea per Obiettivo Lavoro tramite 1.000
interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione
italiana tra i 14 ed i 79 anni, pari ad un universo di 47.4 milioni di
persone. In sintesi, il 67% appare favorevole, con un 31% di 'entusiati' ed
un 36% di 'fautori', vale a dire favorevoli ma con talune preoccupazioni
relative ai rischi di non qualità di talune agenzie, di non piena
trasparenza, di demotivazione dei lavoratori nel lungo periodo, eccetera. Il
restante 33% è costituito solo per il 19% dal veri e propri 'critici',
ovvero che rigettano totalmente il lavoro temporaneo, mentre fl 14% è dato
dai 'semi-critici' che individuano molti Cminus' pur riconoscendogli un
vantaggio-chiave e cioè il contribuire alla riduzione della disoccupazione,
specie giovanile. Un dato, risulta particolarmente significativo: ad un'alta
conoscenza del lavoro interinale non corrisponde una percentuale di utilizzo
altrettanto alta. " I risultati di questa indagine - afferma Mauro Gori,
Presidente di Obiettivo Lavoro - "ci rafforzano nella volontà di
diventare, sempre di più, un punto di riferimento per i lavoratori, oltre
che per le aziende, sulle tematiche inerenti il lavoro. Oltre ad offrire un
servizio, vogliamo farci promotori di una "cultura " del lavoro
interinale, fornendo informazioni e soluzioni e proponendoci al mercato come
"Casa del Lavoro ", ossia un luogo in cui chiunque, impresa o
lavoratore abbia un problema di lavoro possa entrare e trovare una risposta
qualificata. Obiettivo Lavoro è la più grande realtà italiana di
fornitura di lavoro temporaneo. E' una società cooperativa no profit che
opera dal 1998, in maniera mirata e in stretto rapporto con il territorio.
Ad Aprile partirà un tour in giro per l'Italia che vedrà Obiettivo Lavoro
impegnata in una campagna dì informazione per mettere a disposizione della
gente la consulenza dei propri esperti. Un Vari, sosterà per alcuni giorni
nelle vie e nelle piazze principali di alcuni tra i più importanti
capoluoghi italiani. Chiunque vi si potrà recare per avere consigli,
indicazioni, consulenze completamente gratuite o semplicemente per avere un
confronto sulle opportunità offerte dal lavoro interinale. Il tour,
realizzato in collaborazione con Corriere Lavoro, partirà il 12 aprile, da
Milano dove si fermerà fino al 18 aprile. In seguito sarà a Torino (dal 10
al 16 maggio), Padova (dal 17 al 21 maggio), Bologna (dal 24 al 28 maggio),
Roma (dal 31 maggio al 6 giugno), Palermo (dal 7 all'1 1 giugno) e infine
Napoli (dal 14 al 18 giugno).
GLI
ITALIANI ED IL LAVORO TEMIPORANEO
Milano, 4 marzo 2002 - Il dr. Enrico Finzi, sociologo e presidente di Astra/Demoskopea,
ha presentato i risultati dell'indagine demoscopica svolta tra il 10 ed il
13 gennaio 2002 da Astra/Demoskopea tramite 1.000 interviste telefoniche
Cati ad un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 14 ed i
79 anni, pari ad un universo di 47.4 milioni di persone. Cos'è il lavoro
temporaneo? t un tipo di lavoro organizzato da agenzie specializzate ed
autorizzate dallo Stato sulla base d'una legge di quattro anni fa, le quali
forniscono alle aziende (ed alla pubblica amministrazione) dei lavoratori
per un periodo di tempo non superiore a due anni. Il lavoratore viene scelto
ed assunto dall'agenzia, che gli paga tutti i contributi, ed opera
nell'azienda godendo di tutti i diritti previsti dalle leggi e dai
contratti. Terminato tale periodo di lavoro in azienda finisce il suo
rapporto con l'agenzia di lavoro temporaneo, che può comunque riassumerlo
per un altro lavoro, così come l'azienda può - se lo desidera - assumerlo
a tempo indeterminato. Ebbene, una volta letta questa breve descrizione del
lavoro temporaneo, ben 34.9 milioni di adulti affermano di conoscere questo
tipo dì lavoro: tale notorietà aiutata, che è del 74% degli italiani, è
più forte della media nel nord-est, nei comuni tra i 30mila ed i 100mila
abitanti, tra i 25-44enni, nelle classi superiori alla media, tra gli
imprenditori/dirigenti/professionisti ed i commercianti/eser-centi/artigiani
(in gran parte utilizzanti personale dipendente) oltre che tra gli
impiegati/quadri/insegnanti (con i 14-24enni e gli anziani, i residenti al
sud e nei comuni rurali, i soggetti di classe medio-bassa e bassa meno
informati della media). In effetti il lavoro temporaneo s'è ormai diffuso
nella società italiana, tanto che il 26% dei 14-79enni (specie 35-54enni,
residenti al nord, imprenditori/dirigenti e stipendiati o salariati) conosce
personal-mente gente che è già ricorsa al lavoro temporaneo come
lavoratore o come datore di lavoro. Nel contempo l'esperienza personale -
cioè l'aver già usato agenzie di lavoro temporaneo è di 1.8 milioni di
italiani (il 3.9% dei 14-79enni: con accentuazioni nelle aree
urbanometropolitane, ove maggiore è l'offerta). E in che modo i nostri
connazionali hanno conosciuto per la prima volta il lavoro temporaneo? In più
d'un caso su tre l'originaria fonte d'informazione sono stati familiari,
amici, conoscenti (per il 36% del totale conoscitori), immediatamente
seguiti dalla tv (35%). Vengono poi i quotidiani ed i periodici (22%), la
pubblicità (8%), il mondo delle imprese (lavoratori 8%, aziende o
imprenditori 6%, sindacati 2%, organizzazioni imprenditoriali 1%); ed infine
gli uffici di collocamento o i centri d'avviamento al lavoro (solo 3%). Qual
è il giudizio sul lavoro temporaneo dato dai 14-79enni? Vediamolo in
sintesi: Il 63% lo giudica "un nuovo modo per fare esperienze di lavoro
per poi avere più probabilità di essere assunti a tempo
indeterminato" (specie i 14-34enni); il 60% lo reputa "un nuovo
strumento per favorire l'ingresso nel lavoro dei giovani, delle donne, degli
stranieri", ossia dei gruppi sociali meno favoriti (i giovanissimi ed i
giovani sono sempre soprammedia); il 54% lo considera "un nuovo
strumento per diminuire la disoccupazione". Il 48% sostiene che "dà
la possibilità di lavorare a chi vuole farlo con continuità e sempre nella
stessa azienda", mentre percentuali consimili degli intervistati
insiste sui vantaggi del lavoro temporaneo come 'soluzione ponte' per coloro
che si trovano momentaneamente senza lavoro; come esperienza formativa
(specie al primo ingresso nel mondo del lavoro); come mezzo sia per coloro
che amano il nomadismo professionale e dunque il far tante esperienze, sia
per coloro che desiderano adattarsi o riadattarsi ad un mondo del lavoro in
continuo cambiamento; come valida scelta per chi studia e vuol guadagnare un
po' di soldi; come scelta ottimale per coloro (specie donne) che non
desiderano dipendere stabilmente dal lavoro; al fondo quale occasione di
esperienza e fonte di reddito flessibile dal punto di vista del lavoratore.
Il 53% - sia favorevole sia critico - lo definisce "un nuovo strumento
per aumentare la flessibilità del lavoro" (specie i maschi 25-54enni);
mentre - anche qui con valutazioni opposte - il 35% sa che esso è
"molto usato da tanti anni in altri Paesi avanzati" (in
particolare i maschi, i datori di lavoro, i laureati, i soggetti più
informativi). Il 39% ne parla negativamente come di un nuovo modo per
permettere alle aziende di licenziare quando vogliono" (specie i
maschi, i 25-54enni, i residenti al nord e nelle aree metropolitane, i
lavoratori dipendenti). Il 37% lo identifica con 'l'estensione sempre
maggiore del lavoro precario e incerto" (con sempre soprammedia i
maschi, i salariati e gli impiegati): una precarietà che rende
improgrammabile la propria vita, oltre che incerto il futuro pensionistico.
Il 21% lo n'tiene "un nuovo modo per indebolire i sindacati dei
lavoratori" (una tesi più diffusa tra i 25-64enni, i maschi, i
laureati, i residenti nelle regioni centrali e nei comuni con più di 30mila
abitanti, i lavoratori dipendenti e gli imprenditori/dirigenti) il 20% lo
denuncia quale "un nuovo strumento di sfruttamento dei lavoratori"
(con accentuazioni inconsuete tra gli ultra54enni, i pensionati e gli
impiegati non giovani). infine, il 6% lo definisce sprezzantemente
"solo una moda" (soprammedia le casalinghe ed i soggetti di classe
medio-bassalbassa). In sintesi - come mostra la tipologia costruita con
l'analisi fattoriale e la 'cluster analysis' -il 19% degli adulti è
composto dai 'critici', che rigettano totalmente il lavoro temporaneo, del
quale denunciano tutti i punti di debolezza sopra indicati (le accentuazioni
concernano i maschi, gli ultraMenni, i pensionati ed i lavoratori
dipendenti, gli appartenenti alle classi inferiori alla media). Un altro 14%
è dato dai 'semi-criticV (specie anziani e 'bassi' per reddito e titolo -
di studio), che individuano molti 'minus' del lavoro temporaneo, pur
riconoscendogli un vantaggio-chiave e cioè il contribuire alla riduzione
della disoccupazione (specie giovanile), seppur con un costo sociale ed
umano elevato. Il 67% appare favorevole: con un 31% di 'entusiati',
individuanti solo vantaggi nel lavoro interinale (si tratta anzitutto di
14-24enni e dei datori di lavoro, specie al nord) ed un 36% di 'fautori' ma
con talune preoccupazioni (specie residenti al sud e nei capoluoghi di
provincia, laureati e datori di lavoro): preoccupazioni relative ai rischi
di non qualità di talune agenzie, di non piena trasparenza, di
demotivazione dei lavoratori nel lungo periodo, eccetera. Ma come dev'essere
l'agenzie di lavoro temporaneo? Seria ed affidabile (per il 73%),
particolarmente attenta alla tutela dei diritti dei lavoratori (70%), capace
di rifiutarsi di fornire personale ad imprese non serie e che non rispettano
leggi e contratti (63%), abituata a fare corsi gratuiti di formazione per i
nuovi lavoratori (specie giovani) prima di inserirli nelle aziende (61%),
presente in tutte le regioni (60%), particolarmente attenta alle donne ed
alle loro specifiche esigenze (57%), italiana (55%), attenta agli stranieri
specie extra-comunitari (54%), espressione del mondo dei lavoro e della
società civile organizzata (44%), specializzata in alcuni settori (ma solo
24%). E il futuro del lavoro temporaneo? Se finora sono 1.8 milioni gli
italiani adulti che. vi hanno fatto ricorso (come lavoratori o come datori
di lavoro), ben 10.1 milioni di 14-79enni prevedono di fare in futuro
un'esperienza di lavoro temporaneo, affidandosi ad un'agenzia seria e
qualificata (3.6 milioni 'di sicuro' e 6.5 milioni 'probabilmente'), mentre
altri 7.2 milioni adesso non lo prevedono ma non si sentono di escluderlo:
il tutto con una netta concentrazione tra i 14-44enni (in particolare i men
che 35enni), al sud, in provincia.
ASSOLOMBARDA
SCEGLIE LA WEB FICTION E I VIDEOGIOCHI PER DIALOGARE CON I GIOVANI
Milano, 4 marzo 2002 - Un quiz crudo e violento che simula i videogiochi
stile "Space Invaders" assolutamente inadatto al pubblico adulto,
come recita un avviso che appare subito sullo schermo. Un film sull'amore,
sulla speranza, i succhi di frutta, Bob Marley ed altri indelicati dettagli
esistenziali. Una "bufala" su un viaggio gratis in Giamaica per
scoraggiare visitatori troppo creduloni. Immagini provocatorie, giochi di
parole e persino due pesciolini rossi che gridano: "Assolombardaaaa!".
Sono questi alcuni ingredienti, insieme a tante informazioni serissime,
dello spazio messo da oggi a disposizione dei giovani nella parte pubblica
del sito www.assolombarda.it dell'Associazione degli imprenditori milanesi.
E' la prima volta in Europa che un'associazione di imprese si presenta al
mondo dei giovani scegliendo la web fiction. "Ogni anno promuoviamo 10
mila stage di ragazzi nelle nostre aziende e organizziamo innumerevoli
incontri e dibattiti; ora abbiamo deciso di offrire anche un efficace e
innovativo servizio di orientamento ad esclusivo uso dei giovani",
spiega Michele Perini Presidente di Assolombarda, "e abbiamo scelto un
modo totalmente nuovo di comunicare con loro: quello della web fiction e del
linguaggio della cosiddetta Mtv generation". Gli oltre 600 studenti e
neo laureati che affollavano questa mattina l'Auditorium di via Pantano, a
cui è stato presentato in anteprima il prodotto web di Assolombarda, hanno
dimostrato di apprezzare lo stile scelto per dare loro molte informazioni e
consigli su come si trova un lavoro, come ci si presenta a un colloquio o
cosa si deve fare quando si mette piede, per la prima volta in un'azienda
come stagista. Lo spazio web "Assolombarda per i giovani" infatti,
oltre a divertenti filmati, ha diverse sezioni che segnalano iniziative,
dati, ricerche sui fabbisogni formativi a Milano e in Lombardia, calendari
di appuntamenti e link a siti essenziali per chi cerca un lavoro. Moltissime
le informazioni su stage, apprendistato, corsi di istruzione tecnica
superiore e così via, e preziosi consigli offerti a chi deve trovare un
lavoro: dall'atteggiamento giusto al curriculum vitae, dalla lettera di
presentazione al lavoro temporaneo. Un capitolo a parte è dedicato al
cercare lavoro via Internet e alla presentazione della speciale banca dati
di Assolombarda "Chi cerca trova: un filo diretto tra imprese e
giovani".
PROGETTO
"CERTIFICAZIONE DI PROFILI PAN-EUROPEI NELL'INFORMATION
SOCIETY"
Milano, 4 marzo 2002 - Venerdì 10 marzo 2002 alle ore 10 (ore 9.30
registrazione invitati), presso il Circolo della Stampa di Milano (Palazzo
Serbelloni, Corso Venezia 16) si svolgerà la conferenza stampa di
presentazione dei Progetto "Certificazione di profili Pan-europei nell'Information
Society" (Finanziato dal Fondo Sociale Europeo all'interno delle azioni
previste dall' Articolo 6).. organizzato da Ifoa-Centro di Formazione e
Servizi delle Camere di Commercio, in collaborazione con la Regione
Lombardia, la Regione Puglia, l'Agenzia Regionale per il Lavoro della
Lombardia e Assinform (Associazione Nazionale delle principali Imprese Ict).
Si tratta di un progetto innovativo e di forte impatto a livello europeo per
il mercato dei lavoro, in particolare nell'ambito dell'Informafion and
Communication Technology, che vede titolare e promotore Ifoa, con un'ampia e
prestigiosa partnership impegnata nel l'identificazione, nel riconoscimento
e nella certificazione -trasversalmente nei rispettivi Paesi europei
d'appartenenza - di profili professionali richiesti nell'Information Society
e nella new economy. Profili che su indicazione di aziende leader dei
settore, e partner dei progetto (Cisco, Alcatel, Nokia, Wind, Ibm,
Microsoft, Synetrix Limited-UK), saranno definiti, formati, testati e
certificati, con il riconoscimento di Regioni, Enti Pubblici, Sindacati,
Associazioni di Categoria di diversi Paesi europei. Un'azione concreta per
colmare il gap tra la forte richiesta di personale specializzato da parte
delle aziende dei settore Ict e la scarsa disponibilità di profili formati,
con competenze specifiche, cui attingere sul mercato dei lavoro. Presenti
alla conferenza stampa i partner dei progetto (vedi allegato elenco completo
partner). Relatori: Renzo Ruffini. Direttore Generale Assessorato Formazione
Istruzione e Lavoro Regione Lombardia; Primo Gonzaga, Direttore Operativo
Ifoa; Massimo Giupponi, Direttore Agenzia Regionale per il lavoro Lombardia;
Federico Bariffi, direttore Assinform (Associazione Nazionale Imprese Ict);
AZIONI
INNOVATIVE FINANZIATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA NEL QUADRO DELL'ARTICOLO 6
DEI FONDO SOCIALE EUROPEO
Milano, 4 marzo 2002 - Le misure e le azioni innovative previste
dall'Articolo 6 rappresentano uno strumento flessibile adottato dalla
Commissione Europea e collegato alla Strategia per l'occupazione lanciata ai
Vertice di Lisbona dei 2000, finalizzata alla promozione della competitività
e dei dinamismo dell'economia comunitaria incentivando, al contempo,
rinnovamento e dialogo sociale. L'obiettivo generale dell'Articolo 6 è
quello di sostenere azioni a carattere innovativo volte a promuovere nuovi
approcci e ad individuare esempi di buone prassi che possano migliorare
l'attuazione delle attività finanziate dal Fondo Sociale Europeo nel
periodo 2000-2006. Azioni che proprio per il forte aspetto innovativo e
pionieristico contribuiranno a delineare le future strategie di
finanziamento del Fondo Sociale Europeo e, per questo, sono monitorate e
seguite con grande attenzione direttamente da Bruxelles. Nell'invito a
presentare proposte progettuali nell'ambito dell'Articolo 6 per il 2001-2002
la Commissione ha individuato, tra le tematiche prioritarie, l'adattamento
alla nuova economia nel quadro dei dialogo sociale" intendendo
promuovere azioni a carattere transnazionale rivolte al personale di imprese
di due o più Stati Membri e aventi come finalità lo sviluppo di metodi ed
approcci moderni, la formulazione di obiettivi attuali - inclusa
l'identificazione di adeguate qualifiche - nonché lo sviluppo di sistemi
innovativi per il mercato dei lavoro. Il progetto "`Certificazione di
profili Pan-europei nell'Information Society", presentato da Ifoa nel
2001 e sostenuto da un'ampia ed eterogenea partnership nazionale ed europea,
è stato selezionato in tutta Europa insieme ad altri 34 progetti, tra i 148
presentati a livello comunitario. Da sottolineare che dei 34 approvati solo
4 sono a titolarità italiana. Obiettivo del progetto è sviluppare approcci
innovativi per la promozione dei dialogo sociale attraverso gli strumenti
della società dell'informazione. In questo contesto, il progetto recepisce
pienamente l'invito della Commissione a favorire la modernizzazione dei
dialogo sociale tra le imprese e il loro personale tramite l'applicazione
degli strumenti e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori nell'ambito
dell'Information Society a livello europeo.
IL
MINISTRO STANCA AD ASSUFICIO: "IL TELELAVORO NON SIGNIFICA SOLO
LAVORARE A CASA MA LAVORARE FUORI DAL PROPRIO UFFICIO. TELELAVORO SIGNIFICA
FLESSIBILITÀ, MOBILITÀ E ANTINQUINAMENTO"
Milano, 4 marzo 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio
Stanca, intervistato da Alessandra Fanelli per assUfficio, in occasione
dell'assemblea annuale dei giovani imprenditori svoltasi il 25 febbraio 2002
a Milano, in merito alla sua proposta di legge che obblighi le imprese ad un
maggior utilizzo del Telelavoro e sulle strategie per l'innovazione del
Paese ha sottolineato che "il telelavoro non significa necessariamente
lavorare a casa ma a lavorare fuori dal proprio ufficio. Telelavoro
significa flessibilità, mobilità e antinquinamento". E ha poi
commentato: "Chi l'ha detto che tutti giorni devo essere in ufficio
alle ore 8.30 e uscire alle 17.30 quando, attraverso le reti informatiche,
posso svolgere lo stesso lavoro fuori da un predefinito spazio.
Organizzazione del lavoro (che in termini tecnologici è effettivamente
ancora tutto da organizzare soprattutto se riferito agli uffici pubblici)
non significa 'comprare' il tempo del lavoratore ma 'comprare' il risultato
del suo lavoro. Quindi il telelavoro non è solo lavoro virtuale ma
l'organizzazione del proprio lavoro in tempi e luoghi diversi dalla sede. Il
mio primo impegno è di mettere in rete la Pubblica Amministrazione in modo
di avere tutti i servizi a portata di mouse".
NEL
CUORE DELLA RIVOLUZIONE MULTIACCESSO,(INFORMAZIONI SU INTERNET VERSO OGNI
TIPOLOGIA DI TERMINALI: CELLULARI, PDA, WEBTV) WOKUP! RACCOGLIE 13,25
MILIONI DI EURO NELLA SUA SECONDA SOTTOSCRIZIONE FINANZIARIA
Milano, 4 marzo 2002 - Sofinov, Crédit Lyonnais Venture Capital, Cic
Innovation, Odyssée Venture, Innovacom e Galileo Partners, hanno raccolto
13,25 M€ per questa seconda sottoscrizione finanziaria a favore della
società Wokup!, assistiti nell'operazione dalla Banca d'affari NetsCapital.
Gli investitori hanno accordato, e per alcuni rinnovato, la loro fiducia
alla società francese che propone una soluzione multiaccesso in grado di
soddisfare le necessità del mercato. Produttore della soluzione Wokup!
Server, che consente di pubblicare in modo dinamico informazioni su Internet
verso ogni tipologia di terminali (cellulari, Pda, WebTv, ...), Wokup! ha
saputo mantenere la fiducia degli investitori che hanno partecipato alla sua
prima sottoscrizione finanziaria e ne ha trovati di nuovi. In particolare,
la società ha dato prova della sua solidità: infatti, dalla sua
fondazione, nel febbraio 2000, ha rispettato globalmente il Business Plan di
partenza, per quanto riguarda sia i budget sia le tempistiche, nonostante la
congiuntura economica sfavorevole. "Abbiamo dato fiducia a Wokup! poiché
l'ambiente Wireless corrisponde ad un asse strategico del nostro
sviluppo", spiega Pascal Voulton, Europe Associate per le tecnologie
informatiche di Sofinov, il maggior gestore canadese di fondi. "Abbiamo
analizzato il settore del Multiaccesso e Wokup! è risultata leader sul
mercato europeo. Inoltre, ci ha favorevolmente impressionato la qualità del
suo management". "L'azienda propone un prodotto competitivo e
registra una crescita soddisfacente. Siamo, inoltre, molto fiduciosi nelle
prospettive future del mercato del Multiaccesso", commenta François
Scolan, General Partner di Innovacom. "Wokup! possiede la tecnologia
che offre le maggiori prestazioni e la migliore efficacia nel settore del
multiaccesso. I suoi clienti, le sue referenze e la sua collaborazione con
le più importanti aziende lo confermano", precisa Jean Michel Guichot,
Direttore degli investimenti strategici di Galileo Partners. La creazione di
una filiale negli Stati Uniti, lo sviluppo in Europa, la costante evoluzione
del prodotto, la collaborazione con le maggiori aziende, quali Sun, Bea o
Sap, i numerosi siti installati nel 2001, con oltre 3 milioni di utenti, ed
il raddoppio dei dipendenti in meno di due anni, testimoniano il dinamismo
della società. "La nostra forza deriva dall'offerta incentrata
soltanto sul multiaccesso. Copre tutte le applicazioni possibili ed ha dato
prova della sua efficacia sul piano tecnico: il sistema resiste a milioni
d'utenti. Non è un caso se collaboriamo con grandi aziende", spiega
François Ziserman, Presidente e Direttore Generale di Wokup! La situazione
economica non ha impedito all'azienda di ottenere risultati soddisfacenti.
"Possiamo anche affermare che la situazione economica ci
favorisce", spiega François Ziserman. "Innanzitutto la nostra
offerta multiaccesso consente ai clienti di sviluppare nuove servizi e, di
conseguenza, di ampliare le possibilità di fatturato (ad esempio, Crédit
Lyonnais per il settore bancario). In secondo luogo, in questa situazione
economica, anche i grandi editori di software devono concentrarsi sui loro
core business, accelerando e facilitando lo sviluppo di collaborazioni con
società come Wokup!". Questa sottoscrizione finanziaria si è svolta
in eccellenti condizioni, grazie soprattutto al lavoro della banca d'affari
NetsCapital. Questa seconda sottoscrizione, prevista dalla fondazione della
società, servirà a finanziare lo sviluppo internazionale, in particolare
sul mercato europeo, potenzialmente il più importante, e su quello
americano. Naturalmente, per conservare i contenuti tecnologicamente
innovativi del prodotto, una larga parte dei fondi sarà destinata alla
Ricerca e Sviluppo. In base ad uno studio di Idc, i terminali mobili
rappresenteranno nel 2005 oltre i tre quarti delle connessioni alla rete.
Attualmente quasi tutti i modelli di cellulari proposti sul mercato
supportano la tecnologia Wap ed i tre grandi operatori francesi di telefonia
mobile (Orange, Sfr, Bouygues) includono l'accesso Wap nelle loro offerte
standard. http://www.wokup.com
ART'E'
CHIUDE IL 2001 CON UTILI AL + 118%
Bologna, 4 marzo 2002 - Il C.d.A. di Art'E' S.p.A., Società Internazionale
di Arte e Cultura, ha approvato i dati relativi al progetto di bilancio
d'esercizio 2001. A livello consolidato il valore della produzione nel 2001
è cresciuto del 13%, portandosi da 34,56 a 38,96 milioni di Euro. Nel corso
del 2001 sono stati acquisiti oltre 7000 nuovi clienti. Il loro numero
complessivo ha superato al termine del 2001 le 43.000 unità. Sotto il
profilo della redditività, Art'E' presenta a livello consolidato risultati
operativi in forte aumento: il M.O.L. passa da 4,96 milioni di Euro del 2000
a 6,81 milioni di Euro del 2001 (+37%); il reddito operativo passa da 3,62
milioni di Euro nel 2000 a 5,39 milioni di Euro nel 2001 (+49%). Anche in
termini percentuali sul fatturato, crescono in modo significativo il valore
aggiunto (dal 24% al 28%) e il margine operativo lordo (dal 14% al 17%). Per
quanto riguarda il reddito operativo, la crescita registrata è dal 10% al
14%. La gestione finanziaria ha presentato un saldo positivo pari a 0,67
milioni di Euro, contro un saldo di 0,39 dell'anno precedente, e la gestione
straordinaria un saldo negativo di 0,95 milioni di Euro, contro i - 0,38
milioni di Euro del 2000. Il reddito ante imposte a livello consolidato è
stato pari a 5,11 milioni di Euro (+1,69 milioni di Euro rispetto al 2000),
il reddito netto pari a 3,64 milioni di Euro (+1,97 milioni di Euro rispetto
all'esercizio precedente). Nel corso del 2001 il Gruppo ha ridotto il
proprio capitale investito da 24,42 a 22,81 milioni di Euro. Tale riduzione
è stata determinata soprattutto dalla diminuzione del capitale circolante,
il cui valore è sceso dai 19,52 a 13,52 milioni di Euro; una riduzione
dovuta principalmente all'utilizzo dello strumento della cessione dei
crediti che ha consentito di diminuire significativamente tale posta. Dal
punto di vista strategico, il 2001 è stato caratterizzato da una importante
politica artistico-editoriale mirata da un lato all'incremento del numero di
artisti chiamati a collaborare con la Società ad oggi sono oltre 50) e ad
un contemporaneo sviluppo di linee di prodotto quali i gioielli d'arte ed i
pezzi unici. Contemporaneamente è stato dato un maggiore impulso alla linea
editoriale, la cui crescita in termini di fatturato nel corso del 2001 è
stata del 45% , passando dai 8,37 milioni di Euro del 2000 ai 12,14 del
2001. Crescita del 50% anche per la linea dei gioielli d'arte, che sono
passati da 1,14 milioni di Euro del 2000 a 1,70 milioni di Euro del 2001. La
linea Opera ha mantenuto una stabilità nei suoi risultati, attestandosi ad
oltre 23 milioni di Euro di fatturato. Dal punto di vista commerciale il
successo delle strategie applicate ha trovato la sua conferma negli ottimi
risultati fatti registrare sul fatturato dei clienti, cresciuto del 21% e
nell'andamento costante nell'acquisizione di nuovi clienti. Il patrimonio
netto di gruppo si attesta a 44,41 milioni di Euro, in crescita rispetto ai
40,77 milioni di Euro dell'esercizio precedente. Nettamente migliorata la
posizione finanziaria netta, passata da un saldo positivo di 16,65 milioni
di Euro ad uno di 21,96 milioni di Euro del 2001. Nel 2001 si è registrata
una forte attività di investimento, sia relativa al lancio di nuovi
progetti, sia a supporto dell'attività tradizionale. Nell'esercizio sono
stati effettuati investimenti materiali ed immateriali pari a 3,73 milioni
di Euro, di cui 3,13 relativi ad immobilizzazioni immateriali ed 0,60
relativi ad immobilizzazioni materiali. A questo proposito si noti che
nell'esercizio precedente, gli investimenti erano stati pari a 4,94 milioni
di Euro, in buona parte relativi alla capitalizzazione degli oneri di
quotazione. Si segnala inoltre che il dato relativo ai costi a ricaduta
poliennale (per attività di comunicazione, acquisizione di nuovi clienti e
sviluppo della rete di vendita) è risultato pari a 6,69 milioni di Euro,
contro i 5,57 milioni di Euro dell'anno precedente. Il miglioramento del
risultato economico è stato ottenuto pur in presenza di una rilevante
attività di investimento per il futuro. La capogruppo Art'E' S.p.A. ha
conseguito un valore della produzione pari a 38,04 milioni di Euro, con un
margine operativo lordo pari a 7,43 milioni di Euro ed un reddito netto pari
a 3,38 milioni di Euro. Si segnala inoltre che nell'esercizio sono
significativamente migliorati i risultati della controllata Art'E'
Communication. A livello di reddito netto, i suoi risultati sono passati da
-2,81 milioni di Euro (un dato che risentiva dei suoi costi di start-up) a
-0,42 milioni di Euro. La riduzione dei costi ha contribuito al
miglioramento dei risultati economici di Gruppo. Il C.d.A. ha inoltre deciso
di proporre all'Assemblea dei Soci che il risultato d'esercizio di lire
6.539.268.364 pari a 3.377.250,26 Euro venga destinato come segue: 1. alla
riserva legale per il 5% di lire 326.963.418, pari a 168.862,51 Euro; 2.
agli azionisti un dividendo di 0,40 euro per ogni azione in circolazione nel
giorno precedente la data prevista per l'Assemblea dei Soci; 3. alla riserva
statutaria per la parte rimanente dedotti gli importi di cui sopra. La data
di stacco della cedola n. 1 è il 22 aprile 2002 e quella di pagamento il 7
maggio 2002. I dividendi godono di un credito di imposta pieno. Il
Presidente di Art'E', Marilena Ferrari, ha così commentato i dati di
bilancio 2001: "La crescita della nostra redditività è uno dei dati
salienti di questo 2001 appena trascorso. Abbiamo saputo superare le attese
sugli utili fatti registrare dalla Società ed ora, anche alla luce del
progetto Gallerie che prenderà il via il prossimo 21 marzo, intendiamo dare
nuovo impulso ai nuovi settori lanciati più di recente, pur mantenendo
intatta la profittabilità e la dinamicità del nostro core business.
Inoltre, l'acquisizione del controllo della casa orafa Petochi, marchio tra
i più prestigiosi nel settore, comunicata pochi giorni or sono, ci
consentirà di dare un ulteriore spinta ai brillanti risultati fatti
registrare nell'anno, nel settore dei gioielli d'arte.
ICT:
RAPPORTO EITO 2002 CHIARI SEGNALI DI RIPRESA IN ITALIA IL MERCATO DELL'INFORMATION
& COMMUNICATION TECHNOLOGY CONTINUA A CRESCERE
Milano, 4 marzo 2002 - In Italia cresce più della media europea. Secondo le
stime del Rapporto Eito 2002 (European Information Technology Observatory) -
anticipate dal portale smau.it e presentate oggi a Bruxelles - nel 2001 il
tasso di sviluppo del settore nel nostro Paese è stato del 6,3% e, pur tra
le incertezze e difficoltà, sul piano economico e politico internazionale,
alla fine di quest'anno aumenterà ancora del 5,7% per riprendere il volo
nel 2003 quando e' previsto un incremento vicino all'8 per cento. "La
vitalità del settore - ha commentato il Presidente di Smau Antonio
Emmanueli - è testimoniata da segnali confortanti che andranno verificati
nei prossimi mesi". Eito, nato dieci anni fa da un'idea di Smau e
dell'allora Presidente Enore Deotto, è diventato negli anni uno strumento
sempre più conosciuto e diffuso, non solo in Europa, ma in tutto il mondo.
Il Rapporto Eito viene realizzato ogni anno con il contributo delle più
importanti fiere europee del settore, come il Cebit di Hannover e il Simo di
Madrid, di associazioni europee, come Eicta, e con il prezioso supporto
della Commissione Europea. Dall'anno 2000 l'Unione Europea ha formalizzato
Eito come gruppo europeo di interesse economico. La situazione del mercato
dell'Information & Communication Technology in Italia - ha spiegato
Umberto Bena direttore Marketing di Smau - è senza dubbio interessante e le
prospettive di sviluppo che emergono con chiarezza dal rapporto Eito ci
fanno guardare al prossimo futuro con una certa dose di ottimismo. Anche l'Ict
made in Italy presenta uno scenario sostanzialmente positivo,
"soprattutto se confrontato con quello degli altri principali mercati
del pianeta. A cominciare dagli Stati Uniti - sottolinea Bena - dove
l'aumento di circa il 5% previsto per quest'anno non sarà sufficiente a
cancellare l'incubo del 2001 che con una crescita vicino allo zero è stato
l'anno nero nella storia dell'Ict americana". Disaggregando i dati
relativi al mercato italiano diffusi da smau.it emerge subito la forte
tenuta del comparto informatico e le sue eccellenti prospettive di sviluppo:
nel 2001 è cresciuto del 7,8%, più che in ogni altro Paese del Vecchio
Continente. E anche per quest'anno le previsioni restano positive (+6,8%).
Ma nel 2003 assisteremo a un vero e proprio decollo con un tasso di crescita
del 10,2 per cento. Le telecomunicazioni, dopo il boom degli anni passati
trainato principalmente dall'esplosione della telefonia cellulare, dovranno
abituarsi, per un po' di tempo, a tassi di crescita più
"normali". Quest'anno l'incremento medio del settore dovrebbe
attestarsi intorno al 6% per sfiorare la soglia del 6,5% nel 2003. Più
contenuta anche la domanda di hardware che dopo l'aumento dell'8% del 2001,
quest'anno dovrebbe collocarsi sul 5% per risalire al 6,2% nel 2003.
"Ma è solo questione di tempo. Il tempo necessario per l'arrivo dell'Umts
che però ci metterà un po' più del previsto. Nel Rapporto - rivela il
direttore Marketing di Smau - è previsto chiaramente che questa nuova
tecnologia si diffonderà in Europa solo a partire dal 2005. Ma una volta
partita non la fermerà più nessuno. Già nel 2006 infatti, secondo Eito
2002, quasi il 30% degli utenti di telefonia mobile del Vecchio Continente
saranno passati al telefonino di nuova generazione. E solo in Italia, ad
usare l'Umts saranno più di otto milioni". Con l'edizione 2002 Eito
festeggia i suoi primi 10 anni di vita. Un decennio di straordinarie
trasformazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il mondo e le abitudini
della gente: dall'avvento di internet alla liberalizzazione delle
telecomunicazioni in Europa; dalla diffusione del personal computer, al
rapido sviluppo della telefonia cellulare. Eito ha seguito passo passo e
analizzato nei dettagli, la genesi e i travagli della net economy e
l'affermarsi della società digitale. La rapidità di queste trasformazioni
risulta ancora più evidente se si analizzano i dati contenuti nell'edizione
1993, la prima, del rapporto Eito: di Internet non c'e traccia, le vendite
mondiali di pc erano di 25 milioni (pari al 15% dei volumi annui raggiunti
nel 2000-2001), la liberalizzazione delle telecomunicazioni muoveva i primi
passi (il Rapporto Bangemman sulla Società dell'Informazione in Europa è
stato presentato a metà '94), la diffusione della telefonia mobile era
lontana anni luce dal livello di penetrazione soprattutto sulla raggiunto
oggi, mentre la politica europea si concentrava microelettronica. I
ricercatori di E Eito sono stati anche testimoni attivi del rapido recupero
del gap tecnologico esistente solo pochi anni fa tra gli Stati Uniti e il
Vecchio Continente. Nel corso degli ultimi anni l'Europa ha visto sempre più
restringersi il proprio ritardo in molti settori, fino a conquistare
addirittura un vantaggio nella telefonia mobile. Come ricorda il professor
Lamborghini, Presidente di Eito, in base alle ultime stime "a fine 2001
l'Europa avrebbe raggiunto un numero di web users superiore agli Usa (148
contro 145 milioni), accelerando straordinariamente la diffusione di
Internet in particolare nell'ultimo biennio."
PROGRAMMA
ESTATE 2002: AIR FRANCE MANTIENE LA SUA OFFERTA CON UNA FLOTTA PIU MODERNA
Parigi, 3 marzo 2002 - Nell'attuale contesto di crisi del trasporto aereo,
Air France, forte dei suoi atout: mercato domestico; l'Hub di Cdg, un
potenziale di crescita unico in Europa; un network equilibrato, la forza e
la dinamica dell'alleanza SkyTeam, e incoraggiata dai risultati della sua
strategia, propone, per il programma estivo 2002, un'offerta stabile
rispetto all'estate scorsa in termini di posti chilometri offerti (*). In
tal modo, Air France si distingue dai suoi principali concorrenti europei
che hanno diminuito la loro offerta rispetto allo scorso anno. Il programma
estivo, che inizierà il prossimo 31 marzo, riprende le principali novità
del programma inverno proposte all'inizio di gennaio basandosi
principalmente su: ?La modernizzazione e ristrutturazione della flotta, con
l'introduzione degli A330-200 che a metà stagione diventeranno sei e
destinati a sostituire gli A310-200 e - 300 nel corso del prossimo programma
estivo, e quindi dei B767 nel corso del prossimo inverno.
Contemporaneamente, Air France metterà in servizio sette B777-200, sette
A319 e due A321 nuovi. Oltre ai nove A310, anche due B747-200 e un B767
vengono ritirati dall'attività di lungo raggio mentre per l'attività medio
raggio non è stato rinnovato il leasing di tre A321 e di un B737-300. (*)
L'attività del mese di settembre e ottobre 2001 é stata fortemente
perturbata. Questo periodo non é quindi stato preso in considerazione per
calcolare l'offerta. A titolo di esempio, mentre l'evoluzione dei posti
chilometri offerti, cosi calcolato, è pari a zero, al lordo registra un
aumento di + 2,5%. Analogamente per il Nord America, il calo del 13,8%,
menzionato più avanti, corrisponde, al lordo, a -3,8%. ?Il conseguimento
dell'Ati (Anti Trust Immunity) il 18 gennaio, ha consolidato l'alleanza
SkyTeam. L'Ati consentirà alla Compagnia di sviluppare con i suoi partner
le linee transatlantiche e di collegare fra di loro gli hub per offrire ai
clienti SkyTeam una rete mondiale. Ciò' permetterà, nel corso di
quest'estate, il potenziamento degli hub di Delta, Atlanta e Cincinnati. ?Il
rafforzamento dell'alleanza SkyTeam grazie alla presenza di Alitalia che
offre importanti sinergie, in particolare sull'asse Francia - Italia sul
quale tutti i voli Air France e del suo partner italiano sono oramai in
code-share. ?Infine, sullo sviluppo sia qualitativo che quantitativo
dell'offerta sul continente africano, sviluppo che dimostra l'interesse di
disporre di una rete equilibrata imperniata sull'Hub di Roissy. Programma
lungo raggio - L'offerta di lungo raggio di Air France per l'estate 2002
riprende, in grandi linee, quella dell'estate 2001 (-0,3% di posti
chilometri offerti) ma con una ripartizione diversa. Come per l'inverno,
l'offerta diminuisce per il Nord America, l'America Latina e il Vicino
Oriente a favore dell'Africa, dei Caraibi e dell'Oceano indiano. Sulla rete
nordamericana l'offerta registra una diminuzione del 13,8% rispetto all'anno
scorso in termini di posti chilometri offerti. Le destinazioni vengono,
comunque, tutte mantenute ad eccezione di Dallas la cui linea, inaugurata
nel 2001, non ha resistito al calo della domanda. Sugli hub di Delta, i
collegamenti sono aumentati grazie: ??alla ripresa della seconda frequenza
Air France verso Atlanta che porta a 4 il numero di voli quotidiani offerti
da SkyTeam tra Roissy-Cdg e il principale hub del partner americano, ??alla
ripresa del volo Air France a destinazione di Cincinnati che accoglie
nuovamente 2 voli quotidiani SkyTeam in provenienza da Parigi. A New York,
oltre alla ripresa del volo quotidiano del Concorde, previsto per il 1
giugno, e malgrado la sospensione del code-share transatlantico con
Continental, Air France aumenta le sue frequenze con 12 voli settimanali a
destinazione di Newark e con 28 voli a destinazione di New York - Jfk, che
vanno ad aggiungersi ai 14 voli offerti da Delta. Su Washington, Boston e
Los Angeles, la seconda frequenza quotidiana, sospesa questo inverno, viene
ripristinata. Invece, a destinazione di Chicago, San Francisco e Miami, Air
France mantiene un volo quotidiano mentre il collegamento su Houston, che
era operato in code-share con Continental, non viene sostituito. L'America
Latina registra un calo dell'offerta del 5,2% rispetto all'estate 2001. Le
tre frequenze settimanali dirette, a destinazione di Santiago, sono
sostituite da un volo quotidiano via Buenos Aires in B777. Questo riassetto
dovrebbe consentire di assorbire il calo del traffico verso la capitale
argentina. Ultimamente, Rio de Janeiro è oramai collegata con un volo
quotidiano in A340. Air France è l'unica compagnia aerea ad avere un
collegamento quotidiano diretto tra l'Europa e Rio. La linea Parigi - Sao
Paulo, anch'essa quotidiana, accoglierà l'A330-200, il velivolo più
moderno della flotta. Infine, Air France ha rinforzato la sua presenza con
una frequenza supplementare a destinazione di Bogotà che passa a 4 voli
settimanali e di Caracas che passa a 5 voli settimanali. Il ritiro di
Swissair e Sabena permette ad Air France di aumentare considerevolmente la
sua offerta (+68,8% di Sko) sul continente africano. Questo spettacolare
sviluppo sia qualitativo che quantitativo si basa: sull'introduzione di
aeromobili più capaci, sulla riapertura di Kinshasa, su aumenti di
frequenze a destinazione di località già collegate, sulla soppressione (1)
di voli in coincidenza e la loro sostituzione con voli diretti. I voli verso
Abidjan e Dakar sono ormai effettuati con B747 con un sensibile aumento
dell'offerta verso queste due capitali, collegate rispettivamente da A310 e
da A340. (1) Separazione di due destinazioni finora servite da un solo volo
L'offerta, in sviluppo su tutto il continente, registra un aumento
significativo per gli altri paesi dell'Africa occidentale grazie alla
soppressione di alcuni voli multi scalo, a frequenze supplementari e alla
messa in servizio di moduli più grandi (A330 e A340 invece degli A310 e
B767): Niamey (1 volo settimanale), Cotonou (4 voli), Ouagadougou (5 voli),
Bamako (un volo quotidiano) e Conakry (un volo quotidiano di cui 3 via
Nouakchott). In Africa Centrale, dal mese di gennaio 2002, Kinshasa è
nuovamente collegata a Parigi con due voli settimanali in A340. Il
recentissimo A330 collegherà progressivamente sei città africane:
Nouakchott, Conakry, Bamako, Port Harcourt, N'Djamena e Bangui. A Douala,
Yaoundé e Libreville, l'A310 cede il posto all'A340 aumentando così la
capacità e la qualità di servizio su queste linee. E per concludere, in
Sud Africa, dal mese di gennaio, il collegamento con Johannesburg è
assicurato con un volo quotidiano in B747-400. L'importante incremento
dell'offerta Air France su queste linee grazie, in particolare, all'impiego
di velivoli di capacità superiore, ha consentito di aumentare
considerevolmente il numero di posti offerti alle tariffe più basse.
Pertanto, la metà dei posti supplementari messi in vendita a destinazione
dell'Africa occidentale vengono offerti nelle classi tariffarie più basse.
La rete Medio Oriente ha subito lo scorso inverno un'importante
ristrutturazione per far fronte al calo del traffico. L'offerta di
quest'estate è migliorata ma resta comunque inferiore a quella dell'estate
2001 (-6,9%). I voli diretti a Riyad e a Gedda via Il Cairo sono sostituiti
da voli Parigi - Riyad - Gedda in B777 tre volte alla settimana. La capitale
egiziana ritorna cosi ad avere un volo quotidiano diretto, il che permette
di migliorare in misura significativa gli orari. Nel corso dell'ultima parte
dell'inverno le frequenze verso Damasco e Amman sono ridotte a tre voli
settimanali. Invece, in direzione di Beirut, oltre al collegamento
quotidiano operato da un B777, è stato aggiunto un volo settimanale per il
periodo di punta estivo. In Asia, l'offerta, in termini di posti chilometri
offerti, è equivalente a quella dell'anno scorso (+0,5%). Il principale
cambiamento riguarda l'India: a partire dal 17 giugno, Bombay sarà
collegata in code-share con Delta grazie al suo nuovo volo quotidiano New
York - Parigi - Bombay. I voli diretti Parigi - Manila passano da 3 a 4 voli
settimanali. Grazie alla messa in servizio della seconda pista a Narita,
Tokyo sarà collegata a Parigi con due voli quotidiani. Verso la Cina, area
di forte sviluppo, Air France opererà quest'estate 5 voli alla settimana
invece dei tre a destinazione di Shanghai e prevede di passare rapidamente a
un volo quotidiano. Ma sin da oggi, l'accordo di code-share con China
Eastern consente di assicurare quotidianamente una presenza commerciale
della Compagnia. Le linee della rete Caraibi/Oceano indiano registrano un
aumento dell'offerta pari al 2,3% per le Antille e al 5,9% per l'Oceano
indiano. La principale novità riguarda i collegamenti verso Saint Martin e
Santo Domingo, oramai diretti in entrambi i sensi con 4 voli settimanali in
B747 verso Santo Domingo e 5 voli settimanali in A340 verso Saint Martin.
Peraltro, le modificazioni introdotte quest'inverno vengono mantenute:
Fort-de-France e Pointe-à-Pitre sono collegati a Orly due volte al giorno
da un volo Air France e la Réunion una volta al giorno in partenza da Orly
e due volte a settimana in partenza da Roissy-CDG. Su queste destinazioni si
aggiungono i voli di Air Lib sui quali si applica l'accordo di code-share.
Il volo quotidiano Orly - Cayenne in A340 è integrato nei periodi di punta
(tra il 15 giugno e il 15 settembre) con 3 voli settimanali in B747-400 in
partenza da Roissy-CDG. Le frequenze aumentano anche verso Mauritius con 5
voli Air France in B747-400 che si aggiungono al volo quotidiano di Air
Mauritius, verso le isole Seychelles con 5 voli settimanali effettuati da
Air Seychelles come anche verso Antananarivo (4 voli settimanali). programma
medio raggio - Parigi-Europa - Rispetto all'estate 2001, l'offerta di Air
France sul medio raggio europeo, in partenza da Parigi, registra un
leggerissimo calo (-1,1% in termini di posti chilometri offerti). Il Sud
Europa continua ad essere per Air France una priorità strategica,
ulteriormente rinforzata dall'ingresso di Alitalia in SkyTeam. Per l'Italia
l'allegato riporta tutti i voli in code-share tra la Francia e la penisola
italiana. In Spagna, la nona frequenza a destinazione di Barcellona,
introdotta quest'inverno, è mantenuta anche per l'estate e completata da un
decimo volo serale in partenza da Parigi. E' prevista una frequenza
supplementare a destinazione di Madrid che integrerà i dieci voli attuali.
Il collegamento con Malaga operato oramai in partenza da Roissy-Cdg, è
integrato da un secondo volo quotidiano e il collegamento con Bilbao da un
quarto volo. In Germania, i voli a destinazione di Colonia sono, da
quest'inverno, sospesi ma i clienti di questa regione possono accedere alla
rete di Air France grazie agli 8 voli quotidiani in partenza da Düsseldorf.
I voli in partenza da Roissy-Cdg a destinazione di Hannover aumentano
passando da 4 a 6 voli quotidiani e quelli a destinazione di Norimberga
passano da 3 a 4 voli quotidiani. Questi collegamenti sono operati da Régional,
filiale di Air France, con un Embraer 145 da 50 posti. In Svizzera, Air
France ha aumentato le proprie frequenze a destinazione di Zurigo e ha
aggiunto un'undicesima frequenza a destinazione di Ginevra. La rete
britannica usufruisce di un sesto volo quotidiano a destinazione di
Manchester. Il fallimento della compagnia aerea Gill Airways, a settembre
scorso, con la quale la Compagnia operava alcune linee sulla Scandinavia, ha
provocato la riorganizzazione dei collegamenti. Göteborg è collegata a
Roissy-CDG con tre voli quotidiani in Bae 146 grazie alla filiale irlandese
di Air France, CityJet. Il collegamento con Helsinki viene effettuato in
code-share con Finnair con 4 voli quotidiani invece di 2. Programma corto
raggio - parigi-provincia - Sulle linee radiali, l'offerta registra un
leggero calo rispetto all'anno scorso (-1,9% in termini di posti chilometri
offerti). Le principali novità in partenza da Roissy-Cdg, piattaforma
privilegiata per le coincidenze internazionali, sono le frequenze
supplementari a destinazione di Montpelier (5 voli quotidiani) per
compensare la sospensione del collegamento per Nîmes, a destinazione di
Tolosa (8 voli quotidiani) e di Pau (3 voli quotidiani; il volo
supplementare consente di assicurare le coincidenze verso le destinazioni
petrolifere). Invece, le frequenze a destinazione di Nantes (4 voli
quotidiani), Lione (6 voli) e Bordeaux (5 voli) diminuiscono, mentre la
soppressione del collegamento Roissy - Metz a decorrere dall'inverno, è
confermata. In partenza da Orly, piattaforma la cui vocazione è il
collegamento delle città di provincia con Parigi, Air France ha preso le
misure opportune per rispondere alla concorrenza aerea e ferroviaria. Sono
state aggiunte frequenze a destinazione di Nizza (19 voli quotidiani), di
Tolone (4 voli quotidiani) mentre Avignone passa a 4 voli in Crj invece dei
3 in F100. Nel corso dell'ultima parte dell'inverno, le frequenze
diminuiscono a destinazione di Marsiglia con 21 voli quotidiani al posto di
23, di Strasburgo con 12 voli quotidiani invece di 13, di Brest con 6 voli
quotidiani invece di 7 e di Biarritz con 5 voli quotidiani invece di 6. Nel
contesto attuale, i collegamenti già economicamente difficili prima ancora
della crisi, hanno dovuto essere sospesi: è il caso di Béziers,
Saint-Etienne, Lourdes e Chambéry. Le linee trasversali - In partenza dalle
regioni francesi verso le altre regioni e l'Europa, l'offerta di Air France
aumenta del 15% in termini di posti chilometri offerti rispetto all'estate
2001. Nizza viene potenziata con una frequenza supplementare in partenza da
Bordeaux e da Tolosa e la linea Nantes - Nizza è operata con un F100 in
sostituzione dei CRJ da 50 posti. Nantes dispone di un volo in più a
destinazione di Marsiglia e di una nuova linea a destinazione di Montpelier,
operata da Brit Air con 2 voli quotidiani. Il collegamento Pau - Nantes è
invece sospeso. E' stata soppressa una frequenza tra Bordeaux e Marsiglia, a
metà giornata, che peraltro fruiscono già di un collegamento quotidiano di
cinque voli andata - ritorno. Gli hub regionali - Continua lo sviluppo dell'Hub
di Lione con la messa in servizio di aeromobili di maggior capienza e con la
riorganizzazione dei collegamenti. Il Lione - Zurigo è ormai assicurato in
jet e l'offerta a destinazione di Tolosa è stata potenziata. Per motivi
economici sono sospese due linee: Torino e Manchester. A Clermont-Ferrand,
crocevia regionale francese, le misure prese per la stagione invernale
vengono mantenute, in particolare i nuovi collegamenti a destinazione di
Bruxelles, Avignone, Perpignan, Brest, Pau, Metz e Tolone. A Bordeaux, Porta
Iberica, la linea a destinazione di Barcellona aumenta di un volo (3 voli
quotidiani). A Marsiglia, il Rendez-vous Méditerrannéen consente di
operare le coincidenze tra le regioni francesi con la Corsica e il Nord
Africa. La qualita' del programma - Nonostante la crisi, l'Hub di Roissy-Cdg
mantiene intatto il suo potenziale e continuerà ad offrire quest'estate 15
000 opportunità di coincidenze settimanali, con grande vantaggio rispetto
ai suoi principali concorrenti europei. Peraltro, la qualità operativa
della piattaforma di Roissy dovrebbe registrare un sensibile miglioramento
grazie all'apertura del quarto punto d'ingresso (Ovest) che consentirà di
eliminare le congestioni aeree, cause di numerosi ritardi. La qualità del
programma si traduce, inoltre, in un forte aumento del tasso di collegamenti
diretti, che quest'estate raggiungerà la percentuale record del 93%. Questo
indicatore colloca Air France al primo rango, fra le principali compagnie
aeree europee. Tutte le destinazioni della Compagnia in Nord America, nei
Caraibi e nell'Oceano Indiano sono dirette. La qualità del programma a
destinazione dell'Africa ha registrato anch'essa un miglioramento
straordinario. Soltanto i collegamenti con Lomé, Bangui e Yaoundé
richiedono uno scalo intermedio mentre tutte le altre destinazioni sono
servite da voli diretti. Infine, la modernizzazione della flotta e il ritiro
degli aeromobili più vecchi dovrebbero, anch'essi, contribuire a migliorare
la puntualità dei voli Air France.
BANCA
DATI SINISTRI : UN PASSO IMPORTANTE CONTRO LE FRODI
Roma, 4 marzo 2002 - L'Ania accoglie con vivo apprezzamento la notizia che
la banca dati sinistri istituita presso l'Isvap è pronta a partire. La
possibilità per il mercato di utilizzare questo strumento - in cui
confluiscono i dati relativi agli incidenti di cui è pervenuta denuncia o
richiesta di risarcimento - darà nuovo impulso alle attività che da tempo
il settore assicurativo ha posto in essere per prevenire e contrastare i
fenomeni fraudolenti. I rilevanti investimenti (17,6 milioni di euro) che il
comparto ha sostenuto per adeguare le proprie strutture informatiche alle
esigenze della nuova banca dati, evidenziano l'impegno del settore nella
lotta alle truffe alle assicurazioni che vanno a danno dell'intera
collettività degli assicurati. Per tale ragione l'Ania ritiene che sia
necessaria anche una modifica legislativa che introduca nel nostro
ordinamento il reato di frode assicurativa e che, quantomeno per i casi di
rilevante importo, sia perseguibile d'ufficio. Il settore assicurativo
inoltre conferma il proprio impegno per la diffusione nel Paese di una nuova
cultura della legalità.
RENAULT
TRUCKS "BUSINESS AREA" DEL GRUPPO VOLVO
Milano, 4 marzo 2002 - Integrata dal 10 gennaio 2001 nel Gruppo Volvo, in
seno a Volvo Global Trucks, Renault Trucks ha consolidato, in questo inizio
d'anno 2002, la sua posizione chiave di costruttore di veicoli industriali e
commerciali in seno al Gruppo. Renault Trucks costituisce ormai una
"Business Area" a parte intera del Gruppo Volvo, che,conta,
adesso, otto "Business Area", tre delle quali sono dedicate al
veicolo industriale. Powertrain e 3P sono diventate "Business Units".
Renault Trucks, presieduta da Philippe Mellier, vede cosi la sua autonomia
rafforzata e le sue responsabilità più estese. Attraverso l'integrazione
dei piani prodotto nelle responsabilità singole delle Marche, Renault
Trucks, con questa linea di sviluppo, saprà avvicinarsi ancor meglio alle
aspettative dei suoi clienti. Il nuovo posizionamento gli consentirà, in
seno al Gruppo Volvo, d'essere un attore completo nella ricerca di sinergie
e d1essere~responsabile delle proprie scelte. Gli sforzi, visibili, di
Renault Trucks nella prosecuzione del miglioramento della qualità dei suoi
prodotti nella 'sicurezza e nel rispetto dell'ambiente, stanno ottenendo dei
riconoscimenti, dei quali il cliente sarà il beneficiario privilegiato. Con
una gamma interamente rinnovata, Renualt Trucks proseguirà lo sviluppo del
suo "savoir-faire", tanto in Europa che nel resto del mondo,
apportando all'industria del trasporto di merci le soluzioni richieste dalla
stessa.
ABBIGLIAMENTO
FEMMINILE, SI ATTENDE LA RIPRESA AUTUNNALE 2001 POSITIVO, MA CON SECONDO
SEMESTRE IN FRENATA
Milano, 4 marzo 2002 - La moda italiana punta sull'autunno 2002 per il
rilancio, dopo avere già archiviato una flessione degli ordini per la
primavera-estate. Lo ha dichiarato oggi, all'inaugurazione di
Momi-Modamilano, Vittorio Giulini, presidente di Sistema Moda Italia,
l'associazione di rappresentanza degli industriali della moda e del
tessile-abbigliamento. "La ripresa - ha detto - avverrà nel segno dei
nuovi valori legati alla moda. Non più il lusso, l'effimero, l'ostentazione
e l'estetismo esasperato, bensì una qualità fatta di contenuti reali,
l'impegno culturale, sociale e ambientale delle case produttrici, e
naturalmente la creatività, l'originalità e la professionalità del made
in Italy". Pertanto "la moda deve pensare a nuove forme di
comunicazione. Dopo l'11 settembre la società è cambiata, e anche la moda
non è più quella di prima". Il prét-a-porter femminile rappresenta
la fetta più grossa della produzione italiana di moda. Nel 2001, secondo le
stime di Smi, ha messo a segno un fatturato di 11,81 miliardi di euro (+2,9%
rispetto al 2000). Questo grazie alla eccellente performance dei primi nove
mesi dell'anno, superiore alle aspettative, che ha ridotto l'impatto della
brusca frenata seguita all'11 settembre. Abbigliamento esterno femminile -
L'industria italiana dell'abbigliamento esterno femminile, dopo aver
archiviato il 2000 con risultati molto positivi, è stimata aver chiuso il
2001 ancora in crescita, anche se con ritmi più contenuti, a causa del
rallentamento delle vendite del secondo semestre sia sul mercato interno,
sia all'estero. Il 2001 si è infatti caratterizzato per un profilo a
"V" rovesciata: ancora molto dinamico nella prima parte dell'anno,
in decelerazione nella seconda. L'andamento si è riflesso nel ritmo di
sviluppo del fatturato settoriale, passato dal +7,2% del 2000 al + 2,9% del
2001, con vendite superiori agli 11,8 miliardi di euro - un quarto del
fatturato complessivo del tessile-abbigliamento italiano - e un attivo
commerciale superiore ai 4,3 miliardi di euro. Sul mercato interno i consumi
di abbigliamento esterno femminile si stima abbiano chiuso la stagione
autunno/inverno 2001-02 con lievi incrementi di prezzo (2,1%), ma con volumi
stazionari. La crescita complessiva della spesa è quindi stimata inferiore
al 2%, risultato comunque positivo in quanto ottenuto dopo una stagione,
quella 2000-01, che aveva registrato la performance più brillante degli
ultimi anni. Abbigliamento intimo e costumi da bagno femminili - Le stime
dicono che questo settore ha chiuso il 2001 con un fatturato di 1.357
milioni di euro, confermando i livelli di vendita del 2000. Le vendite
estere (oltre il 46% del totale), dopo il balzo del 23% del 2000 hanno messo
a segno una crescita dell'11,4% che ha compensato la flessione dei consumi
sul mercato domestico, seguita a quattro anni di crescita
ininterrotta.
FABIO
TERRAGNI: SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI ?
Sesto San Giovanni, 4 marzo 2002 - In relazione alla notizia diffusa da
Radio Popolare relativa alla possibile candidatura a sindaco di Sesto San
Giovanni di Fabio Terragni, lo stesso precisa che: "Come già
dichiarato più volte alla stampa: "confermo la mia personale
disponibilità se utile a raggiungere una proposta unitaria del
centro-sinistra; ritengo che ogni decisione a riguardo spetti solo
all'insieme dei partiti sestesi; Mi auguro che un accordo venga comunque
raggiunto nel più breve tempo possibile anche per non dare vantaggi a una
destra che sta mostrando il suo pericoloso volto dispotico e
autoritario".
CON
LA COSTITUZIONE DELLA COOPERATIVA DI IMPRESE ASSEGNATARIE PRENDE AVVIO A
BRESSO LA COSTRUZIONE DEL NUOVO INSEDIAMENTO PER ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
Milano, 4 marzo 2002 - Con la costituzione ufficiale della Cooperativa di
imprese assegnatarie, prende il via la realizzazione a Bresso (Mi) di un
nuovo insediamento produttivo per artigiani e piccole imprese.
L'Insediamento Produttivo Campo Volo Bresso sarà costruito in un'area
dismessa di 5.234 mq (ex-Vianini) individuata dal Comune, che ha destinato
alla realizzazione dell'intervento 1 miliardo di contributo della L236/93
('Fondo per lo Sviluppo' del Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale). L'Agenzia Sviluppo Nord Milano è stata incaricata
dall'Amministrazione di Bresso di promuovere l'intervento, e di assegnare i
lotti bonificati a destinazione produttiva. L'assegnazione è stata
realizzata da Asnm e dal Comune di Bresso attraverso un Bando pubblico,
indetto a giugno del 2001. Dopo un'attenta valutazione delle 38 richieste
pervenute, a gennaio sono stati assegnati i lotti, a partire di una
graduatoria indetta alla luce di cinque criteri: il rapporto nuove
assunzioni /superficie occupata; la provenienza delle aziende (si sono
privilegiate quelle provenienti da spazi che la revisione del Piano
Regolatore del Comune Bresso ha destinato ad aree residenziali o di
rispetto); la compatibilità ambientale dell'attività; il suo carattere
innovativo; l'affidabilità e l'esperienza imprenditoriale dei titolari.
Beneficiarie della graduatoria sono state le 14 imprese artigiane e di
piccole dimensioni, la maggior parte delle quali con sede a Bresso,
appartenenti ai più diversi settori merceologici: dalla produzione di
profumi o birra alla riparazione di auto, di impianti elettrici, di
installazione di ascensori; dai servizi informatici all'organizzazione
aziendale. Il nuovo Insediamento Produttivo Campo Volo Bresso fornirà a
queste aziende artigiane e di piccole dimensioni degli spazi e delle
infrastrutture innovative, in grado di permettere di migliorare
sensibilmente le loro condizioni di lavoro e le loro possibilità di
crescita. Grazie alle prospettive fornite dal nuovo insediamento, le imprese
assegnatarie prevedono di raddoppiare il numero di addetti. Tredici delle
aziende assegnatarie (la quattordicesima non è stata ancora individuata),
dai 56 occupati attuali arriveranno, una volta insediate nei nuovi
capannoni, a 113. Nove dei 57 nuovi addetti verranno scelti tra i
disoccupati di lunga durata. Lo scorso lunedì, presso la sede Asnm, le 14
imprese assegnatarie si sono costituite in cooperativa per poter acquistare
i lotti e fare fronte agli aspetti burocratici, amministrativi e progettuali
della costruzione dei capannoni. La Cooperativa di Imprese Assegnatarie
dell'Insediamento Produttivo Campo Volo dovrà in primo luogo acquistare da
Asnm l'area, fissata in un prezzo convenzionato concordato con il Comune di
Bresso di 170.000 lire al metro quadrato di superficie lorda di
pavimentazione, grazie al contributo del 'Fondo per lo Sviluppo'. L'incarico
a un professionista per la realizzazione di un progetto unitario comprensivo
dell'urbanizzazione e dei capannoni; la scelta dell'impresa costruttrice
saranno i passi successivi dell'operazione. I lavori nei cantieri saranno
avviati entro la fine del 2002, mentre l'insediamento delle imprese avverrà
nel 2004. Quest'iniziativa si inserisce nell'ambito del lavoro iniziato da
Asnm, in stretta collaborazione con i Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo,
Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, per promuovere lo sviluppo economico e
occupazionale del Nord Milano attraverso servizi e strutture destinati a Pmi
e artigiani. I primi due insediamenti realizzati da Asnm sul territorio di
Sesto San Giovanni, il Falck-Concordia Sud e il Breda-Cimimontubi,
accoglieranno entro quest'anno 47 aziende scelte tra artigiani e Pmi. Oltre
al nuovo distretto produttivo di Bresso, è prevista la realizzazione di un
intervento simile a Cologno Monzese. L'inaugurazione ufficiale
dell'Insediamento Breda è prevista per lunedì 18 marzo 2002.
VINO:
SEMPRE PIU' DIFFICILE, PER CONFAGRICOLTURA, DIFENDERE IL PRODOTTO EUROPEO
Roma, 4 marzo 2002 - La Confagricoltura condivide, in via di principio, le
critiche mosse dall'Unione italiana Vini al taglio delle liste delle
menzioni tradizionali da riportare nelle etichette dei vini, presentate dal
nostro Paese. La Confagricoltura ricorda che la questione, proprio per la
delicatezza e la portata degli interessi in gioco, si sta trascinando da
anni a Bruxelles. L'Organizzazione agricola fa rilevare però che il taglio
delle liste è una sorta "male minore", rispetto a un rischio
ancora più grave: quello che fosse consentita, per i vini da tavola,
l'indicazione del nome del vitigno e dell'annata di produzione. Tutto ciò
avrebbe generato grande confusione tra i consumatori, a vantaggio,
ovviamente, dei Paesi terzi nuovi produttori (Usa, Australia e Cile) che
avrebbero così, in modo ingiustificato, potuto aumentare la propria
pressione competitiva sui mercati a scapito del prodotto europeo.
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