QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

VENERDI'
22 MARZO 2002

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

UNIVERSITA' LA SAPIENZA: ALTI ESPONENTI DEL MONDO ACCADEMICO E FINANZIARIO S'INCONTRANO PER "CAPIRE L'ECONOMIA" 

Roma, 22 marzo 2002 - Gli incontri, organizzati dal Dipartimento di Scienze Economiche della Facoltà di Statistica de "La Sapienza", hanno lo scopo di aiutare a comprendere meglio i meccanismi in atto nel sistema economico. Gli argomenti saranno trattati da esponenti del mondo accademico e finanziario e riguarderanno il mestiere dell'economista, il ruolo della Banca Centrale, l'intervento pubblico, la finanza e la globalizzazione ed il mercato finanziario. Programma degli incontri "Capire l'economia" - Introduzione: Renato Guarini (Preside della facoltà di Scienze Statistiche), Presiede: Maria Cristina Marcuzzo (Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche); Giovedì 4 aprile - ore 16.00 - "Il mestiere dell'economista", Prof. Emerito Paolo Sylos Labini (Dip. Scienze Economiche - "La Sapienza"); Giovedì 11 aprile - ore 16.00 - "La Banca Centrale e la politica economica", Dott. Pierluigi Ciocca (Vice Direttore Generale - Banca d'Italia); Giovedì 2 maggio - ore 16.00 - "L'intervento pubblico in economia", Dott. Fabrizio Barca (Capo Dip. Politiche Sviluppo e Coesione - Min. Economia e Finanze); Giovedì 23 maggio - ore 16.00 - "Finanza e globalizzazione", Prof. Mario Sarcinelli (Economia Monetaria Internazionale - Dip. Scienze Economiche - "La Sapienza"; Giovedì 30 maggio - ore 17.00 - "Il mercato finanziario e le regole", Prof. Luigi Spaventa (Economia Politica - Dip. Scienze Economiche - "La Sapienza" e Pres. Consob). Dal 4 aprile al 30 maggio 2002 Università "La Sapienza" - Facoltà di Scienze Statistiche Aula Gini - P.le Aldo Moro, 5 - Roma. Per informazioni Segreteria Dip. Scienze Economiche Tel. 06-44284252 - fax : 06/4404572 e-mail: dse@uniroma1.it

CDA BANCA POPOLARE DI LODI VIA LIBÈRA AL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA E ORGANIZZATIVA DI GRUPPO SECONDO AREE DI BUSINESS 
Milano, 22 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato all'unanimità un piano di riorganizzazione e ristrutturazione organizzativa e societaria dei Gruppo Bipielle con l'obiettivo di aumentare la redditività e creare valore per tutti gli azionisti e i portatori d'interessi. In particolare il piano di riposizionamento strategico approvato permetterà di semplificare la struttura dei Gruppo Bipielle secondo aree di business individuate da una parte nelle banche rete retail e dall'altra in società prodotto (investment bank, consumer bank ed estate service) Inoltre, consentirà di semplificare la struttura societaria e migliorare la governance di Gruppo, creando i presupposti per garantire importanti prospettive di sviluppo e opportunità imprenditoriali di assoluto rilievo. Sotto il profilo strategico contribuirà invece a costruire un modello di Gruppo semplice, efficiente e con elevate potenzialità di crescita, in considerazione soprattutto della comprovata capacità della Bipielle di completare processi di ristrutturazione complessi che hanno contribuito a incrementare la redditività. Il progetto di ristrutturazione rappresenta il proseguimento della riorganizzazione avviata nel Gruppo, in seguito al l'approvazione, da parte dei consigli competenti, dei progetto di fusione per incorporazione di Iccri-Bfe, Bipielle Ducato SpA, Bipielle Center SpA in Banca Popolare di Crema. Tale progetto di fusione, comunicato al mercato in data 7 novembre 2001, sarà sottoposto alle Assemblee delle società interessate il prossimo 12 aprile 2002 e presumibilmente sarà completato entro maggio 2002. Il progetto di ristrutturazione troverà realizzazione attraverso una serie di operazioni straordinarie, al termine delle quali tutte le partecipazioni delle società che svolgono attività bancaria tradizionale saranno detenute dalla Banca Popolare di Lodi attraverso una nuova società, denominata Bipielle Retail Holding S.p.A., e tutte le partecipazioni nelle società che svolgono attività di consumer banking,investment banking e estate service saranno detenute dalla Banca Popolare di Lodi attraverso una holding di partecipazioni quotata in un mercato regolamentato. Più precisamente a Bipielle Retail Holding saranno attribuite mediante conferimento da parte di Banca Popolare di Lodi e di Iccri-Bfe le partecipazioni nelle banche tradizionali dei Gruppo e nelle società strettamente legate all'attività bancaria tradizionale: Cassa di Risparmio di Imola, Banca Popolare di Crema, Cassa di Risparmio di Pisa, Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Risparmi di Livorno, Banca Popolare dei Trentino, Banca Valori, Bipielle Bank Suisse, Banca Bipielle Romagna, Banca Popolare di Mantova, il 20% della Cassa di Risparmio di Bolzano, il 30% della Cassa di Risparmio di Pescara, Tiepolo Finance, Bipielle Ict, Bipielle Riscossioni e Bipielle Società di Gestione dei Credito. Bipielle Retail Holding SpA sarà controllata dalla Banca Popolare di Lodi e potrà disporre di una rete di 700 filiali che diventeranno 800 entro la fine dei 2002 in seguito al completamento dei piano di crescita per linee interne. L'accentramento delle partecipazioni nelle aree dei consumer banking, dell'investment banking e dell'estate service avverrà dapprima mediante l'acquisizione da parte di Banca Popolare di Lodi dei controllo maggioritario dei capitale sociale di Hl (investimenti Immobiliari Lombardi Spa), società quotata in borsa, e immediatamente dopo mediante la fusione per incorporazione di Bipielle Partecipazioni S.p.A. e di Iccri - Bfe in IIL. IIL che rimarrà quotata in borsa anche dopo la fusione, sarà controllata da Banca Popolare di Lodi, assumerà la denominazione di Bipielle Sviluppo S.p.A. e svolgerà la funzione di Holding di partecipazione, che deterrà il controllo delle imprese non bancarie dei Gruppo Bipielle. Più in particolare Bipielle Sviluppo Spa sarà attiva in tre specifiche aree di business: Investment Banking, con Efibanca e Bipielle Santander Sim; Consumer Banking, con Bipielle.Net, Bipielle Ducato, Bipielle Fondicri Sgr e Bipielle Ducato Leasing; Estate Services, con Bipielle Real Estate. Specificamente Banca Popolare di Lodi, per conseguire il controllo maggioritario dei capitale sociale di Iil, società di cui Bipielle detiene il 19,9% dei capitale, nonché il 29,9% dei diritti di voto, intende lanciare un'offerta pubblica volontaria sul 100% dei capitale sociale. Il corrispettivo dell'offerta per ogni azione di Iil è stato stabilito in euro 4,38, quantificato tenendo conto della media tra il prezzo medio ponderato di mercato degli ultimi 12 mesi e il prezzo più elevato pagato dalla Banca Popolare di Lodi per l'acquisizione della partecipazione citata e quindi pari al prezzo che si verrebbe a determinare ai sensi della normativa vigente in caso di lancio del'Opa obbligatoria-, in quanto l'obiettivo di Bipielle è quello di arrivare nei prossimi giorni alla definizione di accordi con uno o più degli attuali principali azionisti di Iil aventi ad oggetto, da un lato, l'adesione degli stessi al progetto industriale di ristrutturazione di cui sopra, e quindi la non adesione o la parziale adesione degli stessi all'Opa sulle azioni Iil di loro proprietà, e, dall'altro, l'impegno degli stessi azionisti, nei termini che verranno convenuti, a partecipare con Bipielle alle iniziative di incremento dei flottante per mantenere la quotazione di Iil (ridenominata dopo la fusione Bipielle Sviluppo). Detti accordi prevederanno inoltre l'impegno dei pattisti a non recedere da Iil in occasione della suddescritta fusione con Bipielle Partecipazioni e Iccri-Bfe. Detti accordi potrebbero qualificarsi come patto parasociale ai sensi dell'art. 122 dei T.Li.F. li pagamento dei corrispettivo sarà finanziato dalla Banca Popolare di Lodi attraverso mezzi propri costituendo titoli a garanzia dello stesso. La predetta offerta pubblica sarà promossa nei tempi e secondo le procedure previste dalle leggi e regolamenti applicabili, entro la fine dei prossimo mese di aprile-prima metà di maggio e si effettuerà secondo il calendario concordato con le competenti autorità. All'offerta pubblica, farà seguito, una volta che Banca Popolare di Lodi abbia ottenuto il controllo maggioritario di Iil, la descritta fusione per incorporazione di Bipielle Partecipazioni e di Iccri -Bife. Il rapporto di concambio per la descritta fusione sarà definito prima dell'inizio dell'Opa su Iil e la fusione sarà deliberata dopo la chiusura della stessa. Conseguentemente, in virtù delle operazioni straordinarie complessivamente considerate, gli azionisti della Iil disporranno di tre opportunità alternative: restare soci di Iil anche dopo la fusione, con quote diluite per effetto dei concambi azionari la cui entità sarà resa nota nel documento dell'offerta pubblica, in quanto i progetti di fusione saranno stati approvati dai Consigli d'amministrazione delle società partecipanti prima della pubblicazione dei documento di offerta; aderire all'Offerta pubblica; recedere da Iil a seguito dei cambiamento dell'oggetto sociale per effetto della descritta fusione al corrispettivo e ai termini previsti dalla vigente normativa. Banca Popolare di Lodi darà corso alle operazioni sopra illustrate nei tempi più brevi possibili ottenute le autorizzazioni delle autorità competenti (Banca d'Italia e Autorità Antitrust). 

COMMERZBANK LANCIA IL PROPRIO SITO ITALIANO COMMERZBANK.IT
Milano, 22 marzo 2002 - Commerzbank - Filiale di Milano è lieta di annunciare che è on-line il nuovo sito Internet per l'Italia: esso potrà diventare per gli utenti italiani un modo semplice e immediato per entrare nel mondo Commerzbank e per ottenere informazioni sul Gruppo, sulla Filiale Italiana e sui principali prodotti e servizi che essa è in grado di offrire alle aziende che operano in Italia. Il nuovo sito costituirà inoltre il "portale italiano" del Gruppo, contenendo link utili agli altri siti Commerzbank, in particolare al sito istituzionale della banca e agli indirizzi Internet delle altre entità del Gruppo presenti in Italia. Il lancio del nuovo sito deve essere considerato come un ulteriore passo in avanti verso una relazione sempre più stretta tra Commerzbank e la clientela italiana e sarà quindi accompagnato nei mesi a venire da uno sviluppo continuo per arricchirne progressivamente le funzionalità ed il grado di interazione con gli utenti. Infolink: www.commerzbank.it

PER LA PRIMA VOL TA M1SURA TO L'INDICE DI FIDUCIA DELLE IMPRESE ITALIANE NELLE ASSICURAZIONI FIDUCIA SUFFICIENTE, MA "SOFFERTA". DELLE AZIENDE
Milano, 22 marzo 2002 - Le imprese italiane si fidano delle assicurazioni, ma con riserva. E' quanto emerge da una ampia e originale ricerca condotta tra l'ottobre e il novembre 2001 da Abacus per conto di Assiteca, azienda leader in Italia nel settore del brokeraggio assicurativo. L'indagine, che ha riguardato un campione nazionale di 500 aziende di ogni dimensione e settore di attività, ha permesso, per la prima volta in Italia, di definire con un vero e proprio indice il rapporto di fiducia tra aziende e assicurazioni. L'indice non è stato calcolato in astratto, né secondo i consueti parametri che qualificano le indagini di customer satisfaction, bensì sulla misurazione dello scostamento tra aspettative delle aziende e risposte delle assicurazioni, sulla base di un confronto con altri settori/istituzioni affini alle assicurazìoni, nonché attraverso l'analisi delle componenti anche di natura emotiva che influenzano le relazioni fra assicurato e assicuratore. Ciò consentirà di poter misurare anche nel tempo l'eventuale modifica dell'indice, off-rendo così un puntuale monitoraggio dei rapporti fra mondo delle imprese e mondo dei servizi assicurativi. L'indice di fiducia: aree di forza e di debolezza - In generale gli intervistati sono globalmente soddisfatti dal mercato assicurativo e il loro giudizio nel complesso risulta sufficiente, con un indice che si attesta su un valore di 61/100. Ma se ci si addentra nell'analisi, e si misura lo scostamento tra bisogni e offerte, emergono significative aree di debolezza, Si evidenzia innanzitutto una insoddisfazione nei confronti del "prodotto" offerto: chiarezza e trasparenza e rapporto costi-benefici risultano essere offerti a un livello inferiore rispetto alle aspettative. Un'altra importante area di insoddisfazione può essere riferita alla "professionalità": accurata analisi del rischio, competenza, propensione all'innovazione, personalizzazione delle soluzioni sono al di sotto delle aspettative. La sensazione che se ne trae è che le compagnie propongano comunque delle soluzioni standard che adattano in modo non completamente soddisfacente alle diverse esigenze del cliente. Che cosa determina quindi il giudizio complessivamente positivo sulle assicurazioni? Questo giudizio è sicuramente trainato dall'immagine di solidità, tradizione, continuità delle compagnie di assicurazione; il che, spesso, rassicura il cliente sulla scelta compiuta. L'impressione complessiva è quindi che ci si trovi di fronte a un settore che non gode di una fiducia diffusa e consapevole, quanto piuttosto a un settore che viva per così dire "di rendita", statico, che ha di fronte a sé molte aree di miglioramento, soprattutto dal punto di vista della professionalità, ovvero della capacità di soddisfare una domanda sempre più evoluta e complessa, determinata dall'evoluzione del contesto economico-competitivo di riferimento. Questa impressione di staticità è ancora più percepibile se si analizza l'atteggiamento degli intervistati che ffichiarano di aver affrontato, negli ultimi 5 anni, delle modifiche nel modo di operare dell'azienda (53%). Nonostante questi ritengano che nel 60% dei casi ci sia stato un aumento dei rischi come conseguenza di tali cambiamenti, solo un 24% avverte la necessità di sottoscrivere delle nuove polizze. Per quanto riguarda il rapporto per così dire più di natura emozionale, l'indice rivela che pur non essendoci forti ansie e timori riguardo la stipulazione dei contratti di assicurazione - va ricordato che il campione comprende soggetti tendenzialmente abituati alle coperture assicurative - esiste comunque un sottile "malessere", generato dal fatto che le compagnie, per il 39% degli intervistati, "pensano più a vendere i propri prodotti che ad offrire un servizio". Per quanto riguarda una possibile evoluzione di tale giudizio nel tempo, il campione si divide pressoché equamente in tre gruppi: per una parte il rapporto con le compagnie è migliorato (e in generale questo miglioramento è trainato da un'esperienza positiva nel momento liquidativo); circa un terzo degli intervistati lamenta invece un calo di fiducia, dovuto a un abbassamento del servizio offerto o a un peggiore rapporto qualità prezzo; per il rimanente terzo il rapporto non è mutato. Non esiste invece una particolare preoccupazione per il futuro del settore: i timori si concentrano su problemi più concreti, ovvero su un consistente aumento dei premi e sulla percezione di una maggiore conflittualità. Dall'indice si evidenzia poi come la situazione non sia omogenea tra le imprese: più soddisfatte risultano le imprese del Nord Ovest, seguite da quelle del Centro Italia, mentre i rapporti più problematici riguardano le imprese del Sud e del Nord Est. Ciò può essere spiegato analizzando la struttura industriale di queste regioni. Infatti le aziende più grandi sono mediamente più soddisfatte di quelle di minori dimensioni, presenti principalmente nel Nord Est e nel Sud. Probabilmente il servizio alle imprese è più tarato su quelle di maggiori dimensioni e tiene meno in considerazione le specificità di quelle più piccole. Infine, nel Nord Est, ma soprattutto nel Sud, le imprese hanno più pregiudizi (negativi) nei confronti delle assicurazioni, e vivono il rapporto come più conflittuale. Se si passa poi a un confronto con altre realtà assimilabilì, si scopre che a godere della estrema fiducia delle imprese è la Banca d'Italia (52%), seguita - ma a grande distanza - dalle assicurazioni e dalle banche (allineate al 21%), dalle poste (20%), dalla Borsa (12%) e dalle società finanziarie (9%). Nel confronto invece con altre figure professionali gli assicuratori, col loro 17%, godono di una fiducia inferiore rispetto ai commercialisti (36%), rispetto ai consulenti del lavoro (33%) e agli avvocati (21%). 1 commercialisti, in particolare, risultano godere della fiducia quali consulenti a tutto tondo, anche in campo assicurativo. Quando sottoscrivono delle polizze, infatti, le aziende, soprattutto quelle piccole, si rivolgono per una consulenza ai commercialisti, quindi ai broker e agli agenti di assicurazione, anche se per aziende di queste dimensioni prevale comunque il "Fai da te". 1 risultati sono naturalmente influenzati dalla dimensione e dalla regione di appartenenza delle imprese. Analizzando quelle di maggiore dimensione, si riduce il "Fai da te" e il ricorso al commercialista, mentre cresce l'importanza del broker, figura professionale che appare particolarmente apprezzata soprattutto tra le imprese del Nord-Ovest. L'indagine ha riguardato un campione nazionale di oltre 500 aziende Italiane tra i 20 ed i 500 dipendenti: il campione è stato costruito in modo da essere rappresentativo della dimensione aziendale e dei settori di riferimento, intesi come industria, commercio e servizi. Per consentire una lettura puntuale su tutti i segmenti, sono state inoltre sovracampionate le aziende di dimensione maggiore, riproporzionando i risultati nella costruzione delle variabili riferite all'intero campione. Questo ha consentito di poter avere dei dati rappresentativi dell'intero panorama nazionale, e in più di confrontare le aziende in base alla loro dimensione. Sono stati intervistati i responsabili aziendali in tema di assicurazioni, il che significa per la maggior parte (oltre il 50%) 1 responsabili amministrativi, quindi il top management/proprietari (oltre il 30%), mentre una parte minore riguarda figure specifiche di risk manager (3%). Qualificata poi la presenza di donne (circa il 40%) e titolo di studio generalmente medio-superiore (il 77% del campione); i laureati sono il 16%. Mediamente si tratta di aziende che hanno avuto una spesa assicurativa tra i 10 e i 50 milioni, e si possono suddividere in 3 gruppi: quelle che non hanno avanzato nell'ultimo anno richieste di liquidazione danni (un terzo), quelle che ne hanno avanzato una sola (22%) e oltre il 40% che ne ha avanzata più d'una. 

PARLARE AL TELEFONO CELLULARE MENTRE SI GUIDA È PIÙ PERICOLOSO DELLO STATO DI EBBREZZA E' QUANTO EMERGE DALLA RICERCA SCIENTIFICA COMMISSIONATA DA DIRECT LINE, COMPAGNIA DI ASSICURAZIONE DIRETTA LEADER IN EUROPA NEL RAMO AUTO, AL TRANSPORT RESEARCH LABORATORY
Milano, 22 marzo 2002 - "Direct Line, da sempre al fianco degli automobilisti, promuove campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale nei Paesi in cui opera per sensibilizzare l'opinione pubblica ad un corretto comportamento durante la guida. Studiare e ricercare i fenomeni di pericolosità, indagare e analizzare le problematiche legate alla guida al fine di evitare gli incidenti stradali è uno dei compiti che Direct Line si è prefissata anche in Italia " - spiega Jamie Brown, Amministratore Delegato Direct Line in Italia. I risultati della ricerca scientifica condotta dal Transport Research Laboratory per Direct Line dimostrano che l'uso del telefono cellulare alla guida è più pericoloso dello stato di ebbrezza. La ricerca Direct Line - Trl, grazie a un simulatore di guida, ha misurato i tempi di reazione e le performance al volante di un campione di 20 persone. I ricercatori hanno così provato come parlare con il telefono cellulare in mano, parlare con gli auricolari o il viva-voce, consumare un quantitativo di alcol sufficiente per superare il livello di tasso alcolico concesso per legge siano tre comportamenti che impattino diversamente sulla difficoltà di guida. I risultati dimostrano che i tempi di reazione di chi guida con il telefono in mano sono in media più lenti del 30% rispetto a chi è in stato di ebbrezza, mentre la percentuale sale al 50% se si fa il paragone con chi guida in condizioni normali. I test provano che chi tiene il cellulare in mano fa fatica a mantenere una velocità costante e a rispettare la distanza di sicurezza, impiegando inoltre mezzo secondo in più a reagire rispetto a quando le condizioni sono normali e un quarto di secondo in più rispetto a quando il tasso alcolico supera i limiti. I risultati mettono in luce che guidare con il cellulare in mano è più pericoloso che usarlo a mani libere. Tuttavia sorprende che il pericolo correlato all'uso del cellulare a mani libere è più alto di quanto si pensi: la distrazione mentale può dare origine a situazioni ugualmente rischiose. " La ricerca dimostra senza dubbio che usare il telefono cellulare in mano e a mani libere mentre si è alla guida di una vettura pregiudica l'attenzione dei guidatori verso situazioni potenzialmente rischiose più che avere un tasso di alcool superiore al limite previsto per legge" - continua Jamie Brown - "Infatti, sforzandosi di fare più cose nello stesso momento, chi guida mette in grave pericolo non solo se stesso, ma anche chiunque sia per strada". Attraverso una ricerca commissionata a Doxa, Direct Line ha rilevato che gli Italiani si rendono conto della pericolosità dell'uso del cellulare in macchina infatti sono quasi concordi (91%) nel dimostrarsi favorevoli alla proibizione dell'uso del telefono cellulare in macchina, tuttavia questo atteggiamento proibizionista cade quando si considera l'utilizzo degli auricolari o del viva-voce. In questo caso la percentuale di chi è contrario all'utilizzo di questi apparecchi crolla al 38%. Gli Italiani percepiscono quindi come pericoloso soprattutto il fatto di usare le mani per telefonare, non tanto la distrazione insita nella conversazione telefonica. Ne fanno insomma più una questione di postura al volante che di concentrazione sulla strada. Quindi molto è necessario fare per sensibilizzare l'opinione pubblica sui motivi della distrazione e sui pericoli insiti nell'uso del cellulare alla guida. Infatti quando si chiede agli Italiani di stilare una classifica delle attività che distraggono di più mentre si guida, parlare al telefono cellulare con l'auricolare o con il viva-voce si piazza solo al penultimo posto. Questo comportamento è considerato un'attività che distrae appena un po' di più rispetto a fumare. 
Le attività che più distraggono alla guida secondo gli Italiani 

Attività

Valori medi

Leggere una rivista

3,85

Mandare messaggi SMS

3,78

Parlare tenendo il cellulare in mano

3,74

Truccarsi

3,73

Controllare cartina stradale

3,56

Prendersi cura dei bimbi seduti sul sedile posteriore

3,50

Guardare persone dell’altro sesso

3,12

Rallentare per guardare incidente

3,09

Bere

3,02

Mangiare

2,86

Guardare cartelloni pubblicitari

2,81

Ammirare un auto

2,80

Cambiare nastro/CD

2,77

Parlare al cellulare con l’auricolare o con il viva-voce

2,66

Fumare

2,33

 

IL LLOYD ADRIATICO LANCIA SUL MERCATO MY LIFE 109%: LA NUOVA POLIZZA A CAPITALE PROTETTO, DI BREVE DURATA, CON CEDOLA ANNUALE MINIMA GARANTITA AL 3% E SENZA COSTI DI ACQUISIZIONE DEL CONTRATTO
Milano, 22 marzo 2002 Il Lloyd Adriatico, compagnia del gruppo Allianz, propone al mercato My Life 109%, un innovativo prodotto di risparmio a capitale garantito che permette di proteggere l'investimento sia dall'inflazione sia dagli effetti negativi di cicli economici sfavorevoli. MyLife 109% è la soluzione migliore per tutte le persone che desiderano investire un capitale per un breve orizzonte temporale (tre anni) senza correre alcun rischio legato ad andamenti negativi dei mercati finanziari. MyLife 109% dà inoltre la possibilità di disinvestire, in caso di necessità, senza costi onerosi. Per tutti coloro che sottoscriveranno la polizza entro il 30/3/2002 il rendimento certo garantito salirà al 4% nel primo anno grazie alla certificazione del rendimento del Fondo EPU, per l'esercizio 2001, pari al 5,7%. informazioni tecniche su mylife 109%: E' un prodotto di risparmio, a premio unico, che consente di beneficiare, per i tre anni previsti dal contratto, di una cedola annua garantita del 3% sul premio versato, e di consolidare ogni anno il maggior risultato ottenuto dal fondo Epu cui la polizza è collegata. E' un prodotto garantito dalla performance storica del fondo Epu (8,65% negli ultimi 5 anni, 10,89% negli ultimi 10 anni e 11,79 negli ultimi 15 anni). Durata del contratto: 3 anni. Caricamenti: 0%. Rendimento annuo minimo garantito: cedola certa del 3% annuale. Rendimento che sale al 4% nel primo anno per tutte le polizze emesse entro il 30/3/2002. Capitale minimo alla scadenza pari al 100% dell'investimento, incrementato dei maggiori rendimenti del fondo Epu, storicamente sempre superiori ai Bot. Possibilità di uscita in qualsiasi momento senza costi onerosi. Possibilità di usufruire dei benefici fiscali propri delle Polizze Vita. Vantaggi : Capitale certo. Consolidamento dei risultati. Redditività minima garantita. Cedola certa corrisposta annualmente. Durata breve. Riscatto anche durante il primo anno.Nessun caricamento. Assoluta trasparenza del meccanismo di rendimento. Tutte le agevolazioni delle tradizionali Polizze Vita.

CONSORS.COM POTENZIATA LA LINEA DI PRODOTTI CONSORS DAY TRADER CON "CONSORS SHORT SELLING " 
Milano, 22 marzo 2002 - Continua l 'implementazione della linea di prodotti Consors Day Trader,realizzata per i trader più esigenti che operano sul mercato azionario italiano e su quello dei covered warrant (Mta e Mcw). Il nuovo servizio -"Consors Short Selling "-è il prodotto più completo tra quelli attualmente offerti da Consors che utilizzano la piattaforma Real Tick ?. Agli utilizzatori viene offerta la possibilità di operare allo scoperto sul mercato azionario italiano con una leva finanziaria del 400%.Possono essere negoziati in short tutti i titoli appartenenti al Mib 30 più una selezione di titoli del Midex e del Numtel.In questo modo è possibile individuare nuove opportunità di guadagno anche nelle fasi di ribasso.La liquidità minima richiesta sul conto è di 1.000 € ed occorre chiudere le posizioni aperte entro le 17:00 della giornata stessa. Il servizio "Consors Short Selling " non prevede costi aggiuntivi rispetto a Consors Day Trader III,possono quindi essere scelte commissioni di negoziazioni fisse o variabili.A questo nuovo servizio si applicano le condizioni Bonus Malus,che consentono di arrivare a pagare 3 € ad eseguito. www.it.consors.com

IL VOLUME DI SCAMBI DI TRADEWEB SUPERA LA SOGLIA DEI 0.000 MILIARDI UNA LINEA DI PRODOTTI IN CONTINUA ESPANSIONE ALIMENTA LA CRESCITA DELL'AZIENDA LEADER NEL COMMERCIO ELETTRONICO OBBLIGAZIONARIO
Londra, 22 marzo 2002 - TradeWeb, leader mondiale nel mercato obbligazionario online su scala mondiale, ha annunciato in data odierna che il volume complessivo degli scambi commerciali trattati sulle proprie piattaforme ha superato la soglia dei $10.000 miliardi. Basata su un sistema a operatori e prodotti multipli, la piattaforma commerciale globale di TradeWeb per il mercato dei titoli a reddito fisso, mette in contatto i principali operatori finanziari con i loro clienti istituzionali, nell'ambito di una rete elettronica integrata su scala mondiale. Attualmente, l'offerta di prodotti comprende titoli Sovereign denominati in Euro, obbligazioni Pfandbriefe, titoli del tesoro americani, titoli ipotecari di agenzie, titoli ipotecari garantiti di agenzie e portafogli commerciali. Ciascuno dei cinque prodotti core di TradeWeb, per lo scambio online di titoli a reddito fisso, continua a far registrare una significativa domanda da parte dei clienti. Ad esempio, il volume degli scambi di titoli Sovereign denominati in euro e' quadruplicato rispetto allo scorso anno, con 195 importanti investitori istituzionali che utilizzano la nostra piattaforma in Europa e una media quotidiana di contrattazioni per un valore di 2,5 miliardi di euro. TradeWeb sta inoltre registrando una significativa domanda e una rapida crescita della sua offerta di prodotti globali in tutta Europa, con una crescita del 63% delle contrattazioni di buoni del tesoro americani, nel periodo compreso tra l'ottobre 2001 e il marzo 2002. Oltre la meta' della soglia di $10.000 miliardi di contrattazioni e' avvenuta nel corso degli ultimi 12 mesi. ''Il nostro attuale volume di contrattazioni supera i $2.000 miliardi per trimestre ed e' in costante crescita'', ha dichiarato Jim Toffey, CEO di TradeWeb. ''Si tratta di un importante voto di fiducia da parte degli operatori e degli investitori in TradeWeb. Stimiamo che il nostro volume di contrattazioni continui ad aumentare, sull'onda dell'introduzione di nuovi prodotti e dell'aumento della domanda dei clienti per i nostri servizi e-commerce''. Lee Olesky, presidente e CEO di TradeWeb Europe, ha dichiarato che ''il volume della domanda nel mercato europeo e' stato straordinario. Solo negli ultimi sei mesi, abbiamo raddoppiato il numero dei clienti che utilizzano la nostra piattaforma per i propri scambi, cosi' come e' stato raddoppiato il volume medio degli scambi di titoli Sovereing denominati in euro. Siamo di fronte a un risultato decisamente significativo''. Tra i nuovi servizi della piattaforma TradeWeb che verranno lanciati sul mercato nel corso del 2002, ricordiamo: titoli sovranazionali denominati in euro, portafogli commerciali in euro, titoli societari e distinte di sconto di agenzie. Paul Scheufele, amministratore delegato di Credit Suisse First Boston e presidente del consiglio di amministrazione di TradeWeb, ha aggiunto: ''La piattaforma TradeWeb si e' affermata definitivamente come risorsa primaria di servizi per l'e-commerce rivolti agli operatori finanziari e ai clienti del mercato di titoli liquidi a reddito fisso. Non esiste nessun'altra piattaforma online per il mercato di titoli a reddito fisso che abbia uno spettro di prodotti e operatori, come quelli disponibili con TradeWeb''. Infolink:
http://www.tradeweb.com

ACTELIOS S.P.A. (GRUPPO FALCK): OBIETTIVO DI FATTURATO AL 2005 A CIRCA 163 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA CON UN C.A.G.R. (TASSO DI CRESCITA MEDIO ANNUO NEL PERIODO IN ESAME) DEL 51% SUI 47 MILIONI DI EURO PREVISTI PER L'ESERCIZIO 2002.
Milano, 22 marzo 2002 - Il Management di Actelios S.p.A. (società dei Gruppo Falck, quotata al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana dal 25 febbraio scorso - nata a seguito della scissione parziale di Cmi, oggi controllata dal Gruppo Tad - Agarini, e anch'essa quotata alla Borsa Italiana - ha presentato, in occasione dell'incontro di ieri con la Comunità Finanziaria, le attività ed ì piani di sviluppo della società per il periodo 2002-2005. In termini di fatturato, Actelios prevede una crescita dei ricavi con un C.A.G.R, (tasso di crescita medio annuo nel periodo in esame) di circa il 51%: dai 47 milioni di euro attesi per l'esercizio 2002, ai 163 milioni di euro circa dell'esercizio 2005. Anche a livello di redditività, la società ha come obiettivo - nei 4 anni presi in. esame - un significativo incremento dei Margine Operativo Lordo che passerà dai 21 milioni di euro circa previsti per l'esercizio 2002 agli 83 milioni di euro circa dell'esercizio 2005, con un tasso di crescita al 58% (C.A.G.R.). Actelios è attiva in tre settori: nella produzione di energia da fonti rinnovabili da rifiuti e biomasse (termovalorizzazione) - che rappresenta significativamente il core business delle attività della società - nella gestione e manutenzione di impianti sia per il Gruppo che per conto di terzi e, infine, nel trattamento e smaltimento rifiuti. Ricavi e margini sono stimati in crescita in modo sostenuto già a partire dall'esercizio corrente, grazie all'entrata in funzione dei termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda (Milano), il cui avvio commerciale è previsto per l'inizio del secondo semestre 2002. Pìù in particolare l'impianto di Trezzo su d'Adda svilupperà e regime una potenza installata di 18 Mw, che saranno interamente ceduti alla rete elettrica nazionale nel regime previsto dalla convenzione Cip/6/92_ Il bacino servito riguarderà la provincia di Milano, mentre l'investimento complessivo per la realizzazione dell'impianto è previsto in oltre 100 milioni di euro. Sempre nel medesimo settore, Actelios è in partnership (49%) con Seabo (51 %), municipalizzata dei comune di Bologna, proprietaria dei termovalorizzatore esistente a Granarolo dell'Emilia, con una potenza attuale installata di 6Mw Inoltre, la società mista Actelios/Seabo sta realizzando un nuovo impianto che servirà Bologna e la sua provincia e svilupperà a regime una potenza di 20 Mw. L'impianto sarà completato entro il 2003 per un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro. Per avviare gli impianti di produzione di energia in essere e sviluppare gli altri settori di attività di Actelios - ha affermato Alberto Falck, Presdente di Actelios - si prevedono, per il quadriennio (2002 -2005), investimenti cumulati nell'ordine di circa 280 milioni di euro, dei quali la quasi totalità (92% circa) sarà destinata al business primario dì produzione di energia da fonti rinnovabili 

UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE ESAMINA IL FUTURO DELLA RICERCA "ACCIAIO" 
Milano, 22 marzo 2002 - Il 26 giugno 2002 si svolgerà a Lussemburgo una conferenza internazionale sul tema "La ricerca nel settore dell'acciaio: dalla Ceca (Comunità europea del carbone e dell'acciaio) al futuro". Il trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca), la prima pietra angolare dell'Unione europea, era entrato in vigore nel 1952 e scadrà il 23 luglio di quest'anno. La conferenza, organizzata dalla DG Ricerca della Commissione europea, rappresenta una di una serie di manifestazioni che segnano la fine del trattato. Essa esaminerà il ruolo e i risultati ottenuti dal programma di Rst (ricerca e sviluppo tecnologico) sull'acciaio, l'impatto che la ricerca "acciaio" della Ceca esercita sulla produzione siderurgica e gli effetti dei miglioramenti sulle condizioni di lavoro. Ai sensi dell'articolo 55 del trattato, la Ceca ha fornito fondi per i programmi di ricerca correlati con la produzione e l'impiego del carbone e dell'acciaio. Dopo la scadenza del trattato Ceca la ricerca specifica "acciaio" continuerà anche se in forma modificata. Per ulteriori informazioni e per il modulo di preiscrizione, consultare il seguente indirizzo web: http://www.cordis.lu/ecsc-steel/src/future.htm  oppure rivolgersi a: e-mail: ECSC-steel@cec.eu.int

OLTRE 23 MILIARDI DI EURO SPESI CON CARTE VISA IN ITALIA NEL 2001 - IMPORTANTE AUMENTO DELLE TRANSAZIONI NEL GENNAIO 2002 PER EFFETTO DELL'EURO
Milano, 22 marzo 2002 - È continuata anche nel 2001, in Italia, la crescita a doppia cifra del maggiore sistema mondiale di pagamento al consumo: questo è quanto emerge dai risultati italiani di Visa International, presentati oggi da Gabriele Cappelletti, Senior Vice President di Visa EU, Responsabile dell'Area Mediterranean Europe. Nel corso del 2001 i titolari italiani di carte Visa hanno speso 23,5 miliardi di euro, con un incremento del 14,4% rispetto al 2000 mentre il numero delle transazioni è cresciuto del 13,7% arrivando a sfiorare i 247 milioni (erano state 217 milioni nel corso del 2000). E il 2002 si apre all'insegna di un'ulteriore crescita: nel mese di gennaio, grazie anche alla spinta data dall'effetto Euro, le transazioni sono aumentate del 25% rispetto allo stesso periodo del 2000. In 5 anni le carte Visa circolanti in Italia sono più che raddoppiate, passando dai 5,6 milioni del 1996 agli oltre 12,7 di fine 2001, con un incremento dell'11,6% rispetto al 2000. Ogni titolare usa mediamente la sua carta più di 20 volte in un anno e il valore medio di ogni transazione supera i 95 Euro, a fronte di una spesa media annua per carta di 1.932 Euro. Ciò testimonia che gli italiani usano sempre di più le carte di pagamento Visa come alternativa al denaro contante, e che molti di loro, nel periodo di doppia circolazione, hanno trovato più semplice utilizzare carte Visa piuttosto che avere a che fare con 2 valute contemporaneamente. "La nostra costante crescita in doppia cifra è un segnale molto positivo sulla forza del marchio Visa - ha affermato Gabriele Cappelletti - soprattutto se prendiamo in considerazione l'anno appena passato che ha visto una forte crisi economica in alcuni mercati chiave e le conseguenze dell'11 settembre sul turismo e la propensione agli acquisti. Dopo i terribili fatti legati al crollo delle Torri Gemelle abbiamo assistito ad una contrazione nelle transazioni transfrontaliere, mentre quelle a livello nazionale hanno continuato a crescere secondo i trend abituali". Per quanto riguarda i prodotti per le aziende, Visa ha consolidato nel corso del 2001 la propria leadership nel mercato italiano, superando le 610.000 carte Visa Business, Visa Corporate e Visa Purchasing, che hanno registrato un incremento del 16,1 % nel volume totale di spesa annuo (2,6 miliardi di Euro). La crescita di Visa in Italia conferma i dati positivi provenienti dai paesi della regione Visa EU nei quali, lo scorso anno, si sono avute quasi 10 miliardi di transazioni (+15,7% sul 2000) su carte Visa per oltre 683 miliardi di Euro (+17,5%). In tutti i 12 paesi di Eurolandia inoltre, l'arrivo della moneta unica ha avuto un effetto positivo sulle transazioni con carte Visa: in gennaio sono aumentate in media del 27% con picchi del 40% in Germania e del 75% in Irlanda. Visa quindi si propone, sempre di più, come l'unica vera valuta globale e l'Europa è uno dei mercati più importanti. "Attualmente circa l'8% delle spese dei consumatori europei sono effettuate con carte Visa - continua Gabriele Cappelletti. Il nostro obiettivo, sicuramente ambizioso, è di duplicare questo dato entro la fine del 2007 grazie anche al lancio di nuovi prodotti e servizi di pagamento". Il 2001 è stato un anno ricco di iniziative dedicate al miglioramento della sicurezza dei pagamenti nel mondo reale e in quello virtuale: è stato lanciato un programma europeo di incentivazione della migrazione dalla banda magnetica al chip che prevede un investimento di 168 milioni di euro; entro la fine del 2002 circa il 30% di tutte le carte Visa circolanti in Europa saranno dotate di microcircuito. Per il 2002 Visa ha deciso di intensificare il proprio impegno nello sviluppo tecnologico, in particolare introducendo nuovi sistemi di sicurezza dedicati allo shopping online quali Verified by Visa. "Nel corso del 2002 quasi il 2% delle transazioni di pagamento Visa in Italia sono state effettuate on-line. L'introduzione di Verified by Visa consentirà un ulteriore incremento degli utilizzi delle carte su Internet" 

ITTIERRE S.P.A. (GRUPPO IT HOLDING) RINNOVA LE LICENZE CON VERSACE CHE RIGUARDA LE TRE LINFIE DI ABBIGLIAMENTO. VERSUS, VERSACE JEANS COUTURE E VERSACE JEANS SIGNATURE 
Milano, 22 marzo 2002: Ittierre S.p.A., società del Gruppo It Holding, ha rinnovato ieri con la Gianni Versace S.p.A. i tre contratti di licenza per le linee di abbigliamento Versus, Versace Jeans Couture e Versace Jeans Signature. 1 contratti sono rinnovati per una durata di cinque anni, dalla collezione primavera/estate 2003 fino alla collezione autunno/ inverno 2007-2008. Ittierre S.p.A. e Gianni Versace S.p.A. hanno facoltà di recedere anticipatamente: in tal caso il contratto avrà termine con le vendite della collezione autunno/inverno 2005-2006. "Siamo particolarmente orgogliosi di aver rinnovato l'accordo con uno dei marchi più prestigiosi e riconosciuti del made in Italy" - ha affermato il Presidente ed Amministratore Delegato di It Holding Tonino Perna. "Versace è una delle prime licenze prodotte dal Gruppo It Holding, ci ha accompagnato fin dai primi anni della nostra storia e ne ha costituito un elemento fondamentale di sviluppo. Il suo rinnovo conferma l'ottimo rapporto con la maison iniziato nel 1988 e la validità delle scelte strategiche del Gruppo It Holding. Sono convinto che questo accordo continuerà a garantire ad entrambi un notevok- successo commerciale e le ampie soddisfazioni conseguite in questi anni" 

GIACOMELLI SPORT GROUP RAGGIUNGE 112 PUNTI VENDITA IN EUROPA APRENDO IL 2° MEGASTORE IN CAMPANIA 
Milano, 22 marzo 2002 - Giacomelli Sport Group S.p.A. conferma la sua strategia d'investimento dei proventi del recente collocamento in Borsa, finanziando la sua espansione commerciale nell'Europa Occidentale. "Come abbiamo sostenuto più volte nel corso della presentazione della nostra Società - afferma Gabriella Spada, Presidente di Giacomelli Sport Group - abbiamo intenzione di utilizzare il ricavato del collocamento in Borsa per finanziare il nostro sviluppo soprattutto nel centro-sud Italia e nell'Europa dell'Est". Giacomelli Sport Group dopo aver aperto, nel settembre del 2000, un megastore in Campania, a Napoli Fuorigrotta nel prestigioso Centro Commerciale "San Paolo", prosegue la sua strategia d'espansione nell'Europa dell'Ovest con la seconda apertura nella regione campana, che verrà effettuata domani, 22 marzo 2002, del nuovo punto vendita a Caserta nel Centro Commerciale "Iperion". Con quest'ultima apertura il Gruppo Giacomelli Sport raggiunge i 112 punti vendita presenti in tutta Europa, per oltre 133.000 mq di superficie di vendita. Giacomelli Sport consolida, con l'apertura del nuovo megastore, che ha una superficie di vendita di circa 420 mq, la propria leadership incontrastata nella regione campana offrendo alla clientela le più importanti marche internazionali del settore degli articoli sportivi ai prezzi migliori del mercato, in quanto la convenienza è uno dei punti di forza che contraddistingue la catena italiana, quotata a Piazza Affari all'inizio di luglio 2001. 

BUSQUIN INAUGURA LA PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DIRETTIVO DEL GMES
Bruxelles, 22 marzo 2002 - Il 19 marzo, il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha inaugurato a Bruxelles la prima riunione del comitato direttivo del Gmes (Monitoraggio globale dellambiente e della sicurezza), che riunisce utenti e fornitori dei servizi Gmes allo scopo di coadiuvare l'attuazione dell'iniziativa. La Commissione sta programmando di sviluppare una capacità di monitoraggio globale per la tutela ambientale e la sicurezza in Europa, che diventi autonoma e operativa entro il 2008. Il Gmes punta a concentrare le attività europee, al momento frammentarie, di osservazione satellitare e di telerilevamento, in vista di sostenere le politiche comunitarie. "In Europa disponiamo di tecnologie scientifiche e spaziali di prim'ordine. Dobbiamo ampliarne e migliorarne l'uso perché ci aiutino a rispondere alle sfide di una società in via di globalizzazione. Il Gmes non riveste solo un'importanza strategica per la ricerca spaziale, ma consentirà all'Europa di proiettare al meglio i propri valori e le proprie politiche nel mondo, per esempio per garantire lo sviluppo sostenibile", ha dichiarato il commissario Busquin. Il sistema di monitoraggio, un'iniziativa congiunta della Commissione europea e dell'Agenzia spaziale europea (Esa), avrà un ruolo importante da svolgere nel far fronte ai disastri naturali. Combinando i dati trasmessi da Envisat, lanciato il 1° marzo, e di altri sistemi di osservazione terrestri, aerei e marini, il Gmes consentirà ai ricercatori, alle aziende private e agli enti pubblici europei di migliorare il monitoraggio dei cambiamenti climatici, controllare l'inquinamento ambientale e reagire alle emergenze. Negli ambiti della tutela e della sicurezza, il Gmes contribuirà a ottimizzare varie forme di traffico tra cui quello marittimo, accelerare le risposte transfrontaliere a eventi catastrofici, monitorare i movimenti dei rifugiati e facilitare la distribuzione di aiuti alimentari e medici. Su scala globale, il Gmes fornirà strumenti di verifica che contribuiranno al monitoraggio preciso dell'attuazione dei protocolli internazionali, come quello di Kyoto. Su scala regionale, invece, il sistema aiuterà le autorità locali a individuare problemi come l'erosione costiera e lo stress ambientale, facilitando un'adeguata reazione alle catastrofi naturali. L'iniziativa Gmes si baserà su una struttura tripartita: un comitato direttivo, un gruppo di supporto che dovrà preparare le proposte da eseguire nell'ambito del piano d'azione Gmes, oltre a coordinare e garantire la coerenza generale dei dati, e un forum Gmes, che promuoverà il dialogo costante tra tutte le parti coinvolte nella valorizzazione, nel monitoraggio e nella produzione di informazioni per le politiche ambientali e di sicurezza. 

ECOMEDIA: WASTE ITALIA PER LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE PRESENTA UN GRANDE PROGETTO INTERMEDIALE PER LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE, A BICA 2002 (VENEZIA, 20-23 MARZO)
Milano, 22 marzo '02 - Waste Italia, il più grande operatore privato nazionale nel settore della raccolta e valorizzazione dei rifiuti, ha deciso di puntare sulla comunicazione sociale. L'obiettivo è creare consapevolezza diffusa verso le tematiche ambientali, stimolare la partecipazione di ciascuno al processo di tutela del territorio ed educare il mercato ad un comportamento etico ed eco-compatibile. Ecomedia è un progetto complesso di comunicazione, che prevede l'utilizzo di svariati media per promuovere il messaggio ambientale di Waste Italia. La capacità di risparmiare energia, di riutilizzare i rifiuti, di preservare l'ambiente da impatti negativi sono valori dell'impresa moderna. Ogni azienda è tenuta a misurasi con la propria responsabilità sociale e a sviluppare il proprio business in maniera sostenibile. Sviluppare una cultura dell'ambiente è parte integrante della mission aziendale di Waste Italia, che per questo motivo ha deciso di partecipare a Bica, la Biennale Internazionale della Comunicazione Ambientale, con un progetto articolato su diversi strumenti, che vanno a toccare il pubblico più ampio possibile con iniziative, servizi e contenuti pensati per avvicinare l'individuo all'ambiente. La partecipazione di Waste Italia a Bica è sostenuta da una forte motivazione, tanto che l'azienda ha deciso di sponsorizzare la manifestazione. Inoltre Pietro Colucci, Amministratore Delegato di Waste Italia, prenderà parte al convegno di apertura, "La fabbrica dei contenuti: innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale", con un proprio intervento. Il convegno, che avrà luogo giovedì 21 marzo alle 9.30, rappresenta l'evento di introduzione a tutto il programma e si svilupperà come un confronto aperto sui temi della innovazione tecnologica, dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita. Pietro Colucci è anche tra i firmatari di "Una carta per l'Ambiente". Un documento redatto per sottolineare come lo sviluppo di una migliore qualità della vita inizia con il posizionare al centro dell'attenzione e della ricerca il binomio ambiente-economia. L'obiettivo è quello di perseguire uno sviluppo sostenibile, inteso come raggiungimento di un avanzato equilibrio fra crescita economica e salvaguardia del nostro habitat e delle sue risorse. Tra i firmatari di "Una carta per l'ambiente" Rita Levi Montalcini, Gae Aulenti, Massimo Cacciari, Alberto Abruzzese e molti altri esponenti di primo piano del mondo culturale, scientifico e imprenditoriale. Waste Italia inoltre partecipa al Premio Eliano Galli, la mostra-concorso che prevede l'esposizione dei migliori prodotti comunicativi delle Aziende Associate a Federambiente, con il proprio gioco didattico interattivo Waste Raider, sviluppato per sensibilizzare i ragazzi alla tutela dell'ambiente e al recupero delle risorse. La presentazione del progetto Ecomedia avverrà presso lo spazio espositivo di Waste Italia giovedì 21 marzo alle 15.00. Il progetto Ecomedia ruota attorno all'idea originale dell'Ecoteca, intesa come luogo di studio, arricchimento e consultazione di contributi sul tema dell'ambiente. Dove l'ambiente non è solo "la problematica ambientale", "lo smaltimento rifiuti", l'"effetto serra", il "disastro ecologico", l'"emergenza ambientale". È anche spazio interattivo tra persone, è paesaggio, è bellezza, è arte, è natura, è un insieme di luoghi reali, mentali e anche virtuali, è gioco, è emozioni, è un sistema dinamico e vitale dal quale attingere stimoli per la crescita personale. Ecoteca ha la duplice accezione di luogo reale, ovvero spazio fisico, e luogo virtuale, ovvero spazio sulla rete. Da questa differenziazione nascono due progetti: lo spazio Ecoteca e Ecoteca Online. L'Ecoteca è il luogo fisico d'incontro della comunità di persone, enti e associazioni che lavorano affinché la tutela dell'ambiente sia un impegno costante. Rispettare l'ambiente significa soprattutto adottare quotidianamente comportamenti eco-compatibili, e questo richiede una continua azione di educazione e di divulgazione. È indispensabile quindi la creazione di spazi dove le persone possano incontrarsi, dialogare, apprendere e confrontarsi sui temi dell'ambiente. Per questo Waste Italia ha lanciato il progetto Ecoteca, che prevede l'allestimento di spazi culturali ed educativi nelle località dove la società è presente con i propri servizi di raccolta, smaltimento, valorizzazione e riciclo dei rifiuti. L'iniziativa risponde ad una necessità di trasparenza e informazione alla cittadinanza sulla tutela ambientale. L'Ecoteca è una sorta di biblioteca multimediale sull'ambiente, è uno spazio informativo in seno alla città dove si "vende" e "scambia" cultura ambientale. L'Ecoteca quindi è strutturata come un luogo aperto al pubblico e offre una serie di servizi e di supporti didattici e informativi per tutta la comunità. Si possono consultare libri, cataloghi, opuscoli e vedere filmati, cd e siti Internet. Tutti gli arredi e i materiali d'allestimento sono studiati per creare un ambiente gradevole attraverso un attento uso di materiali ecologici. La prima Ecoteca sarà attivata a Monza. Il territorio monzese rappresenta tra l'altro un vero e proprio caso di eccellenza nella raccolta differenziata dei rifiuti: è stato infatti raggiunto il 52% del riciclo, molto oltre i limiti minimi imposti dal decreto Ronchi (35% entro il 2003) e a distanza siderale dalla media nazionale, ferma al 17%. Ecoteca Online, uno spazio accessibile direttamente all'indirizzo Ecotecaonline.it e tramite il portale Wasteitalia.it, è concepito come un vero e proprio magazine d'informazione, articolato in rubriche e sezioni, per poter dare spazio il più diffusamente possibile ai temi legati all'ambiente, all'energia, alla tutela del territorio. Gli argomenti trattati spaziano dalle energie rinnovabili agli organismi geneticamente modificati, dalla bioarchitettura al riciclo dei rifiuti, dallo smog all'inquinamento elettromagnetico, dai trasporti al consumo sostenibile. Ecoteca Online ospiterà contributi, informazioni, news, documenti, norme, giurisprudenza, guide pratiche, forum, e quant'altro servirà ad aggregare, in una sorta di comunità virtuale, le persone e le organizzazioni che lavorano per tutelare l'ambiente, per insegnare a rispettarlo, per contribuire a migliorarlo. Ecoteca Online è anche web community: una parte fondamentale dei contenuti sarà infatti realizzata autonomamente dagli enti, le associazioni e le istituzioni che operano a favore della tutela ambientale. Bica, Biennale Internazionale di Comunicazione Ambientale è un evento promosso da Federambiente. A 10 anni dalla Conferenza Mondiale di Rio de Janeiro ed in preparazione del Vertice sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg 2002 (Rio +10), Bica consentirà ai soggetti chiave del Sistema Paese e al Ministero dell'Ambiente, alle grandi aziende ambientali europee e ai media, di confrontarsi sull'attualità della Comunicazione Ambientale. Bica è un'opportunità unica in Italia di aggregare, all'interno di un palcoscenico esclusivo, soggetti diversi che aspirino a divulgare e condividere obiettivi, strumenti, prodotti comunicativi e non legati all'ambiente. 

ORARIO ESTIVO LUFTHANSA 2002: AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA CON NUOVI COLLEGAMENTI E 370 NUOVE FREQUENZE
Milano, 22 marzo 2002 - A partire dal 1° aprile con l'entrata in vigore del nuovo orario estivo Lufthansa risponde alla crescente domanda del mercato introducendo 370 nuove frequenze, oltre 55.000 posti in più alla settimana, e potenziando la rete di collegamenti. Boston, Shangai e Tokyo sono infatti le 3 nuove destinazioni collegate ora anche dall'hub di Monaco. In totale, a partire dal 1° aprile, la capacità di posti offerta crescerà del 7% rispetto all'orario invernale, pur rimanendo tuttavia inferiore del 10% rispetto all'orario estivo del 2001. Con l'inizio del nuovo orario estivo 10 dei 43 aerei messi a terra lo scorso inverno rientreranno in servizio; a questi si affiancheranno 2 nuovi Airbus A340-300. Di questi 5 aerei verranno utilizzati per i collegamenti continentali e 7 per quelli intercontinentali. Lufthansa intende rispondere in maniera flessibile e tempestiva alle condizioni di mercato aumentando o diminuendo rapidamente la capacità offerta. Complessivamente le destinazioni servite da Lufthansa con il nuovo orario estivo 2002 sono 327 in 89 paesi. Novità Lufthansa in Italia - Con l'introduzione del nuovo orario estivo Lufthansa continua la propria politica di potenziamento della rete di collegamenti tra Italia e Germania: i collegamenti tra Bologna e Monaco passeranno da 3 a 4 voli giornalieri, mentre tra Venezia e Monaco le frequenze giornaliere passeranno da 3 a 4 grazie al volo aggiuntivo operato in code-sharing con il partner Air Dolimiti ed un quinto collegamento giornaliero collegherà Firenze a Monaco. Un nuovo volo operato in code-sharing con Eurowings, collegherà di domenica Milano Malpensa ad Amburgo raggiungendo così 19 voli settimanali. Potenziati i collegamenti anche con Francoforte: Torino infatti sarà collegata all'hub da 35 frequenze settimanali rispetto alle 28 dell'orario invernale, mentre salgono a 5 le frequenze giornaliere tra Venezia e Francoforte rispetto alle 4 precedenti. Con il nuovo orario estivo Lufthansa porta a 775 i collegamenti settimanali operati direttamente o in collaborazione con i propri partner tra 17 città italiane e 9 città tedesche. 

GIOVANNI BISIGNANI NUOVO DIRETTORE GENERALE E CEO IATA 
Milano, 22 marzo 2002 - Giovanni Bisignani è stato nominato Direttore Generale e Ceo Iata, con voto unanime del Consiglio di Amministrazione, nel corso di una riunione speciale tenutasi il 20 Marzo 2002. Giovanni Bisignani assumerà l'incarico ufficialmente al termine dell'annuale riunione generale Iata, che si terrà a Shanghai il 3-4 Giungo 2002, sostituendo il Direttore Generale in carica, Pierre Jeanniot. Giovanni Bisignani, negli ultimi 15 mesi, ha ricoperto la carica di Presidente e Ceo di Opodo, portale di viaggi leader in Europa. Ideatore del progetto, ha saputo rendere Opodo una realtà operativa di grande successo in Germania, Gran Bretagna e, presto, anche in Francia. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Roma e alla Harvard Business School, Giovanni Bisignani ha 34 anni di esperienze significative nei settori del trasporto, viaggi e logistica. Nel corso della sua carriera è stato Direttore Generale e Presidente di Alitalia, Presidente di Tirrenia di Navigazione, Presidente di Sm Logistics (una joint venure di General Electrics) e, più recentemente, Presidente di Opodo. "Siamo molto orgogliosi di avere Giovanni Bisignani come prossimo Direttore Generale; è un vero "cittadino del mondo", con un'esperienza realmente globale. Ha una profonda conoscenza della Iata, con la quale ha collaborato durante il suo incarico di Presidente Alitalia. Giovanni Bisignani ha ricoperto altri ruoli di prestigio nel mondo dell'aviazione, è stato, infatti, Presidente di Galileo International e della Association of European Airlines; per questo tutti i soci Iata gli danno pieno supporto" dichiara Leo Mullin, Presidente uscente di Iata nonché Presidente e Ceo di Delta Air Lines. L'attuale Direttore Generale, Pierre Jeanniot, si dichiara soddisfatto della scelta del Consiglio e fiducioso che, con la guida di Giovanni Bisignani, la Iata saprà affrontare con successo le numerose sfide del settore. Pierre Jeanniot, Direttore Generale dal 1993, ha saputo trasformare la Iata da associazione di categoria di tipo industriale a fornitore di servizi a valore aggiunto a tutti i propri associati. Il Consiglio di Amministrazione lo ha nominato Direttore Generale Emerito di Iata. Il Presidente entrante, Xabier de Irala, afferma che "La Iata, nell'ultima decade, non avrebbe potuto aver miglior guida di Pierre Jeannot, il quale ha saputo darle unità nel corso del tempo e lascia una forte impronta del suo lavoro". Giovanni Bisignani dichiara "Sono molto onorato di aver ricevuto questo incarico in un momento cruciale per il settore. Facendo parte da 20 anni dell'industria dei trasporti e viaggi, ho potuto osservare il ruolo centrale che la Iata gioca a livello internazionale sia nell'aviazione sia nel settore dei viaggi. Pierre Jeanniot ha svolto un grande lavoro di trasformazione dell'organizzazione e intendo proseguire costruendo sulle basi che lui ha creato" aggiunge Bisignani. "Il mondo dell'aviazione è in piena evoluzione, con maggiore concorrenza da un lato e l'introduzione di nuove tecnologie dall'altro; sono particolarmente lieto di essere a capo della Iata, per guidarla con successo in un momento come questo, ricco di nuove sfide ed opportunità" Infolink: www.iata.org

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  

Titoli      Home    Archivio news