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27 MARZO 2002
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UE:
NUOVO SITO INTERNET "L'EUROPA E LA CULTURA"
Roma, 27 marzo 2002 - La Commissione Europea ha realizzato un nuovo sito
internet interamente dedicato al tema "Europa e cultura". Il
portale e' diviso in cinque sezioni denominate "Settori d'attivita'",
"Cosa fa l'Europa", "Finanziamenti", "Siti
nazionali" e "Eventi". La ricerca per sezioni permette di
accedere direttamente ai temi di interesse, quali teatro, musica, libri,
danza, cinema e arti visive. Lo spazio dedicato ai finanziamenti offre
invece una serie di informazioni sui molteplici programmi europei in materia
di cultura. http://europa.eu.int/comm/culture/index_it.htm
AIUTI
FINANZIARI ALLE PMI
Bruxelles, 27 marzo 2002 - Un gruppo ad alto livello, composto da
rappresentanti della Commissione europea e del settore privato, analizzerà
le implicazioni dei metodi comunitari di finanziamento delle Pmi (piccole e
medie imprese) nel corso di una manifestazione organizzata dalla Presidenza
belga, che si svolgerà a Louvain-la-Neuve il 25 e 26 ottobre. Il tema del
finanziamento delle Pmi riveste un'importanza considerevole per la sorte
delle aziende europee. La serietà di tale problema trova eco
nell'organizzazione, da parte della Presidenza belga, di una manifestazione
dedicata all'esame delle migliori prassi, che si pone l'obiettivo di avviare
un nuovo tipo di politica in tale ambito, caratterizzata da una maggiore
collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. L'importanza della
questione è sottolineata anche dalla composizione del gruppo ad alto
livello, formato dai commissari europei per la Ricerca, la Concorrenza, le
Imprese e la Società dell'informazione, nonché da importanti
rappresentanti di banche e fondi d'investimento e studiosi universitari, che
analizzerà in quale modo sia possibile aiutare le Pmi nella fase
d'avviamento. La manifestazione sarà presieduta da Serge Kubla, presidente
in carica del Consiglio "Industria" dell'UE. Oltre alle
discussioni, nel corso della prima giornata della manifestazione si terranno
tre workshop, dedicati ai rapporti tra le imprese e le banche, al
finanziamento dell'innovazione ed ai microcrediti. Nello stesso edificio, si
svolgerà in contemporanea l'esposizione europea del capitale di rischio,
alla quale prenderanno parte oltre 100 espositori. La manifestazione vedrà
anche la partecipazione di numerose aziende spin-off alla ricerca dei tipi
di investimento oggetto dei dibattiti. Nella seconda giornata i Commissari e
gli esperti invitati si rivolgeranno ad un pubblico previsto di 1.000
partecipanti. La tavola rotonda conclusiva presenterà un approccio
complessivo, nel quale saranno definiti i compiti che il settore pubblico e
quello privato dovranno svolgere per contribuire ad un migliore
finanziamento delle Pmi. Infolink: http://www.kubla2001.be
CALENDARIO
DEI LAVORI PARLAMENTARI
Roma, 27 marzo 2002 - Il dipartimento dei Rapporti con il Parlamento
pubblica on-line il calendario dei lavori della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica. Si tratta di una tabella, aggiornata ogni settimana
dal Dipartimento, che permette ai cittadini di conoscere e seguire l'iter
parlamentare di tutti i provvedimenti in discussione in Aula e in
Commissione. Il documento contiene anche l'indicazione, ove gia'
individuato, del rappresentante di Governo. http://www.governo.it/rapp_parlamento/calendario/lavori%2018-22%20marzo.pdf
RIFORMA
DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO
Roma, 27 marzo 2002 Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 14 marzo
scorso, ha approvato il disegno di legge di riforma dell'ordinamento
giudiziario. Il provvedimento prevede, tra l'altro, una nuova disciplina per
partecipare al concorso in magistratura, l'istituzione della scuola della
magistratura presso la corte di Cassazione, la riforma dei consigli
giudiziari, nuove disposizioni per il passaggio dei magistrati dalle
funzioni requirenti a quelle giudicanti e la ridefinizione della disciplina
della normativa in tema di formazione. http://www.giustizia.it/dis_legge/ord_giudiziario.htm
GOVERNO:
APPROVATO DDL SU LIBERTA' RELIGIOSA
Roma, 27 marzo 2002 - La settimana scorsa e' stato presentato in Parlamento
il disegno di legge recante norme sulla liberta' religiosa e abrogazione
della legislazione sui culti ammessi. Il provvedimento, approvato dal
Consiglio dei ministri del 1° marzo 2002, intende dare compiuta attuazione
ai principi costituzionali in materia di liberta' di religione e
contestualmente, abrogare la normativa ancora vigente sull'esercizio di
culti diversi dal cattolico che venivano definiti "ammessi''. http://www.governo.it/sez_presidenza/religioni/saperne_piu/sapere_ddl.html
LE
AZIONI DI SOLIDARIETÀ CRESCONO SEMPRE. BANCA PROFILO E N.P.H. ITALIA
INSIEME PER UN NUOVO MODO DIFARE NO PROFIT PRESENTATA IERI L'INIZIATIVA
"ONE CHILD AT A TIME"
Milano, 27 marzo 2002 - Sandro Capotosti, Presidente di Banca Profilo, e
Padre William B. Wasson, fondatore dell'organizzazione internazionale per
l'infanzia N.P.H., rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava -
N.P.H. Italia Onlus, riuniscono il mondo della finanza e dell'impresa per
proporre un nuovo approccio all'economia solidale, secondo quello spirito e
quei principi di concretezza, trasparenza ed efficacia che stanno alla base
della filosofia operativa di entrambi i partner. "Con NPH collaboriamo
già da un paio d'anni, ha detto Sandro Capotosti. E' una partnership che
esalta le caratteristiche dinamiche e concrete di entrambi e che oggi, con
l'iniziativa "One child at a time" ' desidera rappresentare uno
spunto di riflessione anche per altre realtà finanziarie e produttive del
nostro Paese. "Le azioni di solidarietà crescono sempre",
infatti, se il non profit èfatto di qualità, concretezza e trasparenza,
requisiti essenziali per ogni azienda e che abbiamo trovato applicati
nell'attività umanitaria svolta dalla Fondazione Francesca Rava - N.P.H..
Italia Onlus a favore dei bambini". "Ogni ente no profit che
lavora per la causa di N.P.H.. nel mondo, compresi gli orfanotrofi in Centro
America, certifica il proprio bilancio a garanzia della trasparenza delle
donazioni e dell'efficacia dell'utilizzo deifondi, ha aggiunto Padre Wasson".Su
un altro tema concordo con Banca Profilo: la solidarietà non deve essere
generica, ma "su misura", un bambino alla volta. Solo così il
donatore può percepire la concretezza e l'importanza del suo
intervento". Il talk show, moderato da Alessandro Cecchi Paone, a cui
hanno partecipato Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava
N.P.H.. Italia Onlus, Alberto Quadrio Curzio, Direttore Centro Ricerche in
Analisi Economica, Economia Internazionale e Sviluppo Economico -Università
Cattolica di Milano, Franca Fossati Bellani, Responsabile U. 0. Pediatrica e
Direttore Dipartimento Medicina Oncologica, Istituto Nazionale dei Tumori di
Milano e Giovanni Rebay, Partner Divisione Non Profit Kpmg, è stata
occasione per alimentare il confronto su queste problematiche e per lanciare
alla business community una O.P.A. di solidarietà per due progetti N.P.H.
estremamente urgenti per la salvezza di migliaia di bambini: la costruzione
di una casa N.P.H. in Belize e di un ospedale pediatrico in Haiti. Presenti
due testimonial d'eccezione: un " figlio" di Padre Wasson, Ismael
Leon, bimbo raccolto dalla strada e portato alla laurea in una delle case
N.P.H., e Padre Richard Frechette, medico l'in prima linea" di N.P.H.
Haiti venuto in Italia per trovare sostenitori del progetto di costruzione
di un ospedale policlinico pediatrico per salvare le migliaia di bambini che
ogni giorno muoiono sull'isola.
GRUPPO
GENERALI: RISULTATI POSITIVI NEL 2001 UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO IN
CRESCITA DEL 16% A 442 MILIONI DI EURO IL DIVIDENDO COMPLESSIVO SALE DEL
10,3%
Milano, 27 marzo 2001. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni
Generali si è riunito il 25 marzo sotto la presidenza di Gianfranco Gutty,
per approvare il bilancio della Capogruppo e il bilancio consolidato
dell'esercizio 2001. "Il 2001 è stato un anno segnato da eventi
drammatici. Gli attentati dell'11 settembre, costati la vita a migliaia di
persone, hanno realizzato il peggior scenario di crisi immaginabile per il
mercato assicurativo mondiale", ha sottolineato il Presidente e
Amministratore Delegato Gutty. "Questa situazione è stata aggravata
dalle pesanti conseguenze che la crisi dei mercati finanziari ha avuto sui
risultati economici delle imprese". "Per il Gruppo Generali - ha
proseguito Gutty - gli eventi di settembre hanno avuto effetti limitati
grazie all'attenta politica sottoscrittiva adottata. Più consistente è
stato l'impatto che la caduta delle Borse mondiali ha avuto sui risultati
economici dell'esercizio sia in termini di minori utili dall'attività di
negoziazione che di significative minusvalenze da valutazione titoli. Il
miglioramento dell'andamento industriale ha tuttavia consentito di
raggiungere risultati positivi". Nel 2001 il volume dei premi
consolidati è cresciuto a 45.564 milioni di euro (+6,3% a condizioni
omogenee), dei quali 28.102 milioni nel ramo vita (+7,3%) e 17.462 milioni
nei rami danni (+4,6%). La raccolta premi del Gruppo ha evidenziato nel
corso del 2001 una progressiva accelerazione del ritmo di crescita,
confermata nei primi due mesi del 2002 da un tasso di sviluppo vicino al 15%
per il ramo vita, mentre nei rami danni la crescita è risultata in linea
con quella dell'esercizio precedente. I risultati tecnici della gestione
assicurativa hanno evidenziato nel 2001 significativi progressi, frutto
degli interventi attuati nell'attività industriale, migliorando di 432
milioni di euro. Il rapporto sinistri a premi di competenza, al netto della
riassicurazione, è ulteriormente diminuito all'80,6% nel 2001 che si
confronta con 81,7% nel 2000 e 82,7% nel 1999. L'incidenza complessiva dei
costi rispetto ai premi è scesa al 18,9% (19,7% nel 2000); quella delle
sole spese di amministrazione sui premi è sensibilmente diminuita passando
al 5% nel 2001 dal 5,8% del 2000. La combined ratio nei rami danni è
ulteriormente migliorata, attestandosi al 108,4%, al di sotto dell'obiettivo
per il 2001, rispetto al 110,4% nel 2000 e al 111,2% nel 1999. L'utile netto
di Gruppo nel 2001 è pari a 1.100 milioni di euro. L'utile di Gruppo
normalizzato nel 2001 - prima della svalutazione per 103 milioni di euro
effettuata per le attività in Argentina - si è attestato a 1.203 milioni
di euro rispetto ai 1.152 milioni del 2000 (al netto della plusvalenza
straordinaria realizzata dalla cessione delle azioni BSCH). La redditività
dei mezzi propri (ROE) su base normalizzata è stata del 14,1% nel 2001
(15,1% nel 2000). L'utile netto della Capogruppo è cresciuto del 16% a 442
milioni di euro, rispetto a 381 milioni realizzati nel 2000, che includevano
il risultato delle attività relative al lavoro diretto vita italiano,
conferite alla controllata Generali Vita. Il dividendo unitario proposto per
l'esercizio 2001 è di 0,28 euro per azione, rispetto a 0,2582 euro (500
lire) nel 2000 con un incremento unitario dell'8,4% e del 10,3% complessivo
tenuto conto dell'aumento di capitale intervenuto. Bilancio consolidato di
gruppo - Riflette la situazione patrimoniale e il conto economico di 167
società: 107 compagnie di assicurazione, 54 holding finanziarie e di
partecipazione, 6 società immobiliari. La gestione assicurativa - I premi
consolidati hanno raggiunto 45.564 milioni di euro, con una progressione del
6,3% a condizioni omogenee. Alla raccolta hanno contribuito i paesi
dell'Unione Europea per l'86,9%. In particolare, l'Italia per il 32,8%, la
Germania per il 26,4% e la Francia per il 15,5%. I premi vita sono cresciuti
del 7,3% a 28.102 milioni di euro e corrispondono al 61,7% del volume totale
della raccolta; i rami danni hanno evidenziato un incremento del 4,6% a
17.462 milioni. Le riserve tecniche nette sono ammontate a 191.020 milioni;
il rapporto riserve a premi lordo nei rami danni si è attestato al 194,8%
(190,7% nel 2000). La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli investimenti
complessivi sono saliti a 200.633 milioni di euro (+5,8%), di cui 25.707
milioni relativi a investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati.
I titoli obbligazionari rappresentano il 45% del totale, il portafoglio
azionario il 7,3%. I redditi degli investimenti sono ammontati a 9.653
milioni (+4,5%) con un tasso medio di rendimento del 5,9%. Le plusvalenze
realizzate dalla cessione di attivi sono ammontate 2.653 milioni (4.413 nel
2000); le minusvalenze da valutazione sono state pari a 1.618 milioni (953
nel 2000). Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli quotati si sono
attestate a fine esercizio a 6.377 milioni di euro (10.286 milioni a fine
2000). Il patrimonio netto, incluso l'utile d'esercizio, è cresciuto a
11.922 milioni; la quota di pertinenza del Gruppo è di 9.616 milioni.
L'operatività del Gruppo - Nel 2001 è proseguito il progetto di
riorganizzazione del Gruppo nei diversi territori di operatività, ispirato
a un modello industriale articolato su società-prodotto, dotate di propria
autonomia tecnica e commerciale, e su centri di servizio comuni per le
attività informatiche, di liquidazione danni e di gestione degli
investimenti. Le operazioni effettuate nei principali Paesi hanno portato a
un più funzionale assetto organizzativo e societario, con i primi
significativi miglioramenti sul fronte dei costi e dei ricavi. In Italia, il
processo ha subito un forte impulso dopo l'acquisizione del Gruppo INA
realizzata nel 2000 ed è proseguito nel 2001 con il conferimento alla
controllata Generali Vita del lavoro diretto vita sottoscritto dalla
Capogruppo in Italia e con la fusione per incorporazione di INA in Generali,
preceduta dal conferimento da parte della stessa INA delle proprie attività
assicurative alla controllata INA Vita. Inoltre, nel mese di settembre è
stato avviato il progetto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare
italiano del Gruppo. Le Generali e Alleanza hanno deliberato il conferimento
alla controllata Genimmobil degli immobili posseduti dalle due compagnie in
Italia, con esclusione di quelli a utilizzo diretto. La politica di
espansione verso i mercati caratterizzati da elevate prospettive di sviluppo
ha portato in aprile alla firma in Cina di un importante accordo con un
primario gruppo industriale - la China National Petroleum Corporation - per
la costituzione di una compagnia vita a controllo paritetico, divenuta
operativa all'inizio del 2002. Con la nuova società Generali China Life
Insurance Company, il Gruppo è stato autorizzato ad operare nell'area di
Canton, una delle più sviluppate del Paese. Nel settore del risparmio
gestito, nel 2001 sono state attuate rilevanti operazioni di
riorganizzazione e di potenziamento delle attività del Gruppo, per
rafforzare la posizione raggiunta in questo settore e far fronte ad una
concorrenza sempre più qualificata. In Italia, è divenuta pienamente
operativa Generali Asset Management SGR, società nella quale sono stati
concentrati gli investimenti mobiliari delle Compagnie italiane del Gruppo.
Alla fine del 2001, il patrimonio gestito ammontava a circa 53 miliardi di
euro. La creazione di tale polo mira a ottimizzare i risultati grazie ai
maggiori volumi gestiti, alla selezione delle migliori competenze e a un più
efficace coordinamento delle politiche d'investimento. Banca Generali ha
rafforzato il proprio ruolo di struttura imperniata su una distribuzione
multicanale per l'offerta integrata di servizi bancari, finanziari e
assicurativi destinati alla clientela privata. Nel 2001, sono passate sotto
il controllo di Banca Generali le reti di Altinia Sim e INA Sim, che si sono
così aggiunte a quella di Prime Consult. La capacità distributiva della
banca si avvale ora di circa 3 mila unità tra promotori finanziari e
agenti-promotori delle reti assicurative di Alleanza, Generali e Ina e dei
canali diretti (Internet e telefono). Gli attivi gestiti ammontavano a fine
esercizio a circa 7 miliardi di euro. In Svizzera, la BSI, attiva nel
settore del private banking, ha confermato gli ottimi risultati degli anni
precedenti, particolarmente apprezzabili in quanto ottenuti in un contesto
di mercato difficile. L'esercizio si è chiuso con un patrimonio gestito che
a fine anno superava 33 miliardi di euro. Gli investimenti complessivamente
amministrati dalle società del Gruppo, per conto proprio e per conto terzi,
ammontavano a fine 2001 a 249.542 milioni di euro (238.609 nel 2000)
consentendo al Gruppo di posizionarsi ai primi posti in Europa per attivi
gestiti. Bilancio della capogruppo - Come già evidenziato, al 1° gennaio
2001 è stato conferito a Generali Vita il ramo d'azienda relativo
all'attività diretta vita svolta dalla compagnia in Italia, il che comporta
una profonda modifica della struttura del bilancio della Capogruppo, nel
quale viene a mancare circa il 30% sia del portafoglio assicurativo che
degli attivi. Al fine di offrire una rappresentazione significativa
dell'andamento della gestione economica e patrimoniale, tutti i dati
relativi all'esercizio 2000 e gli indici di raffronto sono stati depurati
dalle componenti relative all'attività ceduta. La gestione assicurativa -
La raccolta premi è ammontata a 5.162 milioni di euro con un incremento
pari al 6,3% a condizioni omogenee, di cui 3.063 milioni sottoscritti in
Italia (+6,7%) e 2.099 milioni nei mercati esteri (+5,7%). I premi del
lavoro diretto sono ammontati a 2.510 milioni (+6,4%), quelli del lavoro
indiretto a 2.652 milioni (+6,1%). Nei rami danni la raccolta premi ha
registrato un incremento del 7,9%, raggiungendo 3.350 milioni di euro. Nel
ramo vita - essenzialmente nel lavoro indiretto - la raccolta complessiva è
ammontata a 1.812 milioni di euro (+3,3%). I premi del lavoro diretto danni
in Italia, pari a 2.147 milioni, hanno registrato una crescita del 6,8%. In
forte miglioramento sono risultate sia la sinistralità netta, passata al
74,3% dal 77,3%, sia la combined ratio, scesa al 99,6% dal 102,4%.
L'incidenza dei costi complessivi sui premi si è attestata al 25,3% dal
25,9% nel 2000. Il saldo tecnico netto della gestione assicurativa ha
evidenziato un utile di 228 milioni di euro, superiore di 102 milioni
rispetto a quello del precedente esercizio. Le riserve tecniche nette sono
ammontate a 16.657 milioni (+5,2%); il rapporto riserve su premi lordo nei
rami danni è pari al 216,3% (211,4% nel 2000). L'organizzazione del lavoro
- Al 31 dicembre 2001 il numero complessivo dei dipendenti della Compagnia
era pari a 3.226 amministrativi e 1.125 produttori (3.406 amministrativi e
1.393 produttori a fine 2000). La rete di vendita italiana è costituita da
1.486 agenti, 1.125 produttori dipendenti e circa 3.430 collaboratori
d'agenzia. La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli investimenti hanno
raggiunto 29.085 milioni di euro, in aumento del 19,7% (+8,4% senza gli
attivi trasferiti per effetto dell'incorporazione dell'INA); i relativi
redditi sono ammontati a 1.420 milioni (+14,4%) con un tasso medio di
rendimento del 5,5%. Le plusvalenze realizzate dalla cessione di attivi sono
ammontate a 538 milioni; le minusvalenze di registro sono state di 70
milioni. Il portafoglio titoli a fine 2001 ha presentato plusvalenze latenti
pari a 6.277 milioni (8.082 nel 2000). Il patrimonio netto, incluso l'utile
dell'esercizio, è salito a 7.563 milioni, con un incremento di 741 milioni.
L'eccedenza rispetto al fabbisogno di copertura del margine di solvibilità
è di 6.082 milioni (5.416 nel 2000). All'Assemblea degli Azionisti,
convocata per i giorni 25, 26 e 27 aprile a Trieste, verrà proposta la
distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per azione (0,2582 euro/500 lire
nel 2000), per un'erogazione complessiva di 357 milioni (+10,3%). Il
dividendo sarà in pagamento dal 23 maggio, con stacco cedola a partire dal
20 maggio. All'Assemblea verrà inoltre proposto l'accantonamento di 83,2
milioni alla riserva straordinaria. Gli azionisti sono convocati in sede
ordinaria per l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2001 e la
nomina del Collegio Sindacale; in sede straordinaria per deliberare sulla
modifica degli artt. 8 e 46 dello Statuto Sociale, per consentire al
Consiglio di Amministrazione da un lato di proseguire l'attuazione del piano
di "Stock option" iniziato nel 2001 e dall'altro di avviare uno
specifico piano di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti, in
conformità a quanto concordato nell'ambito del contratto integrativo
recentemente concluso.Sono state inoltre stabilite le date degli incontri
con la comunità finanziaria: 22 aprile a Londra e il 23 aprile a
Milano.
TELECOM:
IL CDA APPROVA I BILANCI 2001CONFERMATA LA POLITICA DI DISTRIBUZIONE DEI
DIVIDENDI CRESCONO RICAVI E MOL IN LINEA CON LE ASPETTATIVE AVVIATA LA
RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE DEL GRUPPO PREVISTA DAL PIANO 2002-2004
Milano, 27 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia,
riunitosi il 26 marzo sotto la Presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha
approvato i bilanci 2001.. L'anno 2001 del Gruppo Telecom Italia -
L'esercizio 2001 si è chiuso con un miglioramento dei Ricavi, del Margine
Operativo Lordo e del Risultato Operativo. L'anno che si è concluso è
stato caratterizzato dall'implementazione della strategia di focalizzazione
sui core business, in particolare sul mercato domestico per la telefonia
fissa e mobile e sul mercato internazionale per la telefonia mobile, nonché
da scelte rigorose riguardanti il portafoglio internazionale, che tengono
conto anche delle mutate condizioni macroeconomiche. Nel 2001 sono state
intraprese decisive azioni quali le rettifiche, le svalutazioni di
partecipazioni a livello di Gruppo e accantonamenti per oneri su partecipate
per complessivi 4.613 milioni di euro che hanno comportato un risultato
netto consolidato negativo pari a 2.068 milioni di euro. Telecom Italia
S.P.A, dopo aver scontato oneri non ricorrenti per 3.760 milioni di euro,
chiude con un utile netto di 151 milioni di euro. Il dividendo proposto,
pari a 0,3125 euro per azione ordinaria e 0,3237 euro per azione di
risparmio, sarà distribuito utilizzando anche riserve per 2.184 milioni di
euro, e porterà un credito di imposta pieno. Nella seconda metà del 2001
Olimpia S.p.A. ha rilevato da Bell SA e dal mercato la quota di circa il 27%
di Olivetti S.p.A.. Tale evento ha determinato, a partire da ottobre, un
avvicendamento del management al vertice ed una significativa rivisitazione
delle strategie di sviluppo del Gruppo che hanno portato al rapido avvio di
un processo di complessivo riassetto, parte integrante del Piano Industriale
2002-2004. Con il riassetto organizzativo si è costituita una squadra di
management completamente rinnovata, con nuove strutture di Gruppo e Comitati
di Vertice. Sono state inoltre ridefinite in profondità le Business Unit
Domestic Wireline, Internet and Media e Information Technology. A livello di
Gruppo si è proceduto alla qualificazione e al rafforzamento delle famiglie
professionali e sono state introdotte nuove procedure per l'approvazione e
il controllo di investimenti ed acquisti con accentramento delle
responsabilità di governance. E' stato avviato un processo di
semplificazione societaria con l'obiettivo di ridurre consistentemente il
numero delle società del Gruppo, che al 31 dicembre 2001 erano circa 700.
Sono stati raggiunti poi i primi risultati volti al rafforzamento
finanziario e alla ristrutturazione industriale. In particolare è stato
realizzato gran parte del progetto di dismissioni annunciato lo scorso
settembre attraverso la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi
satellitari, l'adesione all'Opa lanciata su Lottomatica e il raggiungimento
degli accordi per la cessione delle partecipazioni in AUNA. Inoltre è stato
raggiunto un accordo (attualmente sottoposto all'approvazione delle
competenti autorità) per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream e
sono in corso le trattative per la cessione della partecipazione del 40% in
Telemaco. Gruppo Telecom Italia Nell'esercizio 2001 la partecipazione nel
Gruppo Nortel Inversora (Telecom Argentina), che nell'esercizio 2000 era
stata consolidata con il metodo proporzionale, è stata consolidata con
quello del patrimonio netto. Inoltre altre variazioni dell'area di
consolidamento riguardano: - i gruppi Seat Pagine Gialle, Jet Multimedia,
Maxitel e la società Digitel, che nell'esercizio 2000 erano stati
consolidati solo patrimonialmente, in quanto acquisiti a fine anno, nel 2001
sono stati consolidati integralmente anche per i dati economici; - il gruppo
Entel Chile e le società Tim Celular Centro Sul, Tim Sao Paulo, Tim Rio
Norte che sono entrati a far parte dell'area di consolidamento a partire dal
2001 - i gruppi Sirti e Italtel che sono usciti dall'area di consolidamento
in quanto ceduti a fine 2000, esercizio nel quale erano stati consolidati
integralmente per i primi 9 mesi. I ricavi del Gruppo ammontano a 30.818
milioni di euro con una crescita del 13,4% rispetto al 2000 (+2,7% a parità
di perimetro - considerando solo le società presenti in entrambi gli
esercizi). Al netto delle quote spettanti ad altri gestori di
telecomunicazioni, i ricavi ammontano a 27.104 milioni di euro e aumentano
rispetto al 2000 di 2.649 milioni di euro (+10.8%). Sull'aumento dei ricavi
hanno inciso sia il positivo andamento dei servizi di telefonia mobile sia
la variazione dell'area di consolidamento. Il margine operativo lordo, pari
a 13.619 milioni di euro, aumenta di 1.400 milioni di euro (+11,5% nel 2000,
+6,6% a parità di perimetro) e presenta un'incidenza sui ricavi del 44,2%
(45% nel 2000). Tale crescita in valore assoluto, è sostanzialmente
attribuibile al buon andamento del Gruppo TIM (+ 313 milioni di euro) e
all'ingresso dei Gruppi SEAT Pagine Gialle (+ 444 milioni di euro) e ENTEL
Chile (+ 374 milioni di euro). Gli ammortamenti passano da 5.209 a 6.275
milioni di euro, di cui quelli relativi al goodwill aumentano di 854 milioni
di euro passando da 168 a 1.022 milioni di euro dovuti ad acquisizioni. Il
risultato operativo ammonta a 6.674 milioni di euro e migliora di 234
milioni di euro (+3,6% rispetto al 2000). La crescita del risultato
operativo è attribuibile alla variazione del perimetro di consolidamento,
al miglioramento della gestione ed è influenzato negativamente dai maggiori
ammortamenti dei goodwill. Il risultato netto consolidato del Gruppo è
stato negativo per 2.068 milioni di euro a causa di oneri non ricorrenti per
4.613 milioni di euro (3.036 milioni di euro al netto di minori oneri
fiscali per 1.577 milioni di euro) non presenti nell'esercizio precedente.
Nell'esercizio 2000 l'utile netto ammontava a 2.028 milioni di euro e
scontava oneri e proventi straordinari per 184 milioni di euro. Gli oneri
non ricorrenti possono essere così sintetizzati: - l'adeguamento del valore
delle partecipazioni della BU (Business Unit) International Operations per
2.136 milioni di euro, delle partecipazioni internazionali della BU Mobile
Services per 547 milioni di euro, delle attività della BU Internet and
Media per 416 milioni di euro e delle attività della BU Satellite Services
e TI Lab per 291 milioni di euro; - la svalutazione degli investimenti in
Argentina conseguente all'evoluzione della situazione economica per 406
milioni di euro; - i costi per la cessione di Stream S.p.A. e le perdite di
periodo per 248 milioni di euro; - lo stanziamento a fronte dell'impegno put/call
su azioni Seat PG S.p.A. per 569 milioni di euro. Oltre agli oneri sopra
citati hanno influito sul risultato economico anche gli oneri finanziari
netti pari a 1.584 milioni di euro (+974 milioni di euro rispetto al 2000)
che tengono conto del maggior indebitamento, delle rettifiche di valore di
attività finanziarie per 1.341 milioni di euro (1.145 milioni di euro nel
2000), del minor impatto di oneri e proventi straordinari per 161 milioni di
euro e di minori imposte per 985 milioni di euro. Gli investimenti ammontano
complessivamente a 11.257 milioni di euro, contro 19.484 milioni di euro del
2000; di questi 6.990 milioni di euro sono investimenti industriali, 3.093
milioni di euro investimenti finanziari, cui si aggiungono 1.174 milioni di
euro di goodwill. Il free cash flow mostra un incremento di oltre il 34%,
passando dai 4.453 milioni di euro del 2000 a 5.990 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto pari a 21.942 milioni di euro aumenta,
rispetto al 31 dicembre 2000, di 4.709 milioni di euro essenzialmente per
gli investimenti in partecipazioni estere, sia nel mobile sia nel fisso, e
per la distribuzione dei dividendi. Nel 2001 si è inoltre modificata
positivamente la struttura del debito, infatti la quota di indebitamento con
scadenza superiore all'anno è passata dal 31% al 64%, mentre il costo medio
dell'indebitamento è risultato pari al 5,9%. Il personale del Gruppo al 31
dicembre 2001, è di 109.956 unità con un incremento di 2.785 unità
rispetto al 2000, derivante dalla variazione dell'area di consolidamento in
parte compensata da una riduzione del personale di Telecom Italia SpA..
Telecom Italia Spa - Il bilancio civilistico della capogruppo Telecom Italia
S.p.A. si chiude con un utile netto di 151 milioni di euro, dopo oneri non
ricorrenti pari a 3.760 milioni di euro (2.498 milioni di euro al netto di
minori oneri fiscali per 1.262 milioni di euro). Il dividendo proposto, di
pari importo all'esercizio precedente, 0,3125 euro per azione ordinaria e
0,3237 euro per azione di risparmio, sarà distribuito anche accedendo a
riserve per 2.184 milioni di euro. I ricavi di Telecom Italia SpA, alla fine
del 2001, ammontano a 17.309 milioni di euro, sostanzialmente in linea con
l'esercizio 2000 (17.463 milioni di euro). Il margine operativo lordo si
attesta a 7.571 milioni di euro in aumento dello 0,2% rispetto al 2000 e con
un'incidenza sui ricavi del 43,7% (43,3% nel 2000). Il risultato operativo
è pari a 3.983 milioni di euro, con un incremento del 10,8% rispetto al
2000 e presenta un'incidenza sui ricavi del 23% contro il 20,6% del 2000.
L'indebitamento finanziario netto ammonta a 16.913 milioni di euro ed è
sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente (16.839 milioni di
euro), grazie all'equilibrio tra i fabbisogni per investimenti finanziari e
distribuzione dei dividendi coperti attraverso la cessione dei consorzi
satellitari, l'effetto dell'operazione di cartolarizzazione e il flusso
monetario da attività di esercizio. La composizione dell'indebitamento,
inoltre, è variata per effetto dell'emissione di quattro bond Telecom
Italia, per un totale di 8.250 milioni di euro, che ha consentito il
consolidamento di una quota significativa dell'indebitamento a breve termine
con un notevole allungamento della vita media del debito. Le prospettive per
l'esercizio in corso prevedono per il Gruppo di raggiungere un risultato
operativo almeno in linea con quello dell'esercizio precedente. Si conferma
l'impegno alla riduzione dell'indebitamento finanziario netto attraverso
un'accurata gestione degli investimenti, dei costi e il proseguimento del
piano di dismissioni. Eventi successivi al 31/12/2001 - Piano di dismissioni
- Il piano di dismissioni delle attività non strategiche del Gruppo avviato
alla fine del 2001 con la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi
satellitari ( per un incasso di 450 milioni di euro), l'adesione all'Opa
lanciata sulla Lottomatica (con un incasso pari a 211 milioni di euro e 390
milioni di euro considerando anche la quota di Olivetti), e l'accordo
raggiunto con Endesa, Union Fenosa e Santader Central Hispano per la
cessione del 26,9% posseduto in Auna (1,85 miliardi di euro, subordinato
all'autorizzazione delle autorità regolatorie spagnole), è proseguito nei
primi mesi del 2002 con le seguenti operazioni: la cessione della quota del
19,6% detenuta da TIM in BDT, che controlla Bouygues Telecom, per un
controvalore complessivo pari a 750 milioni di euro; l'accordo, condizionato
all'approvazione delle competenti autorità italiane, con News Corporation e
Vivendi Universal/Canal+ per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream
al prezzo di 42 milioni di US$. All'atto dell'accordo di vendita, Telecom
Italia si è impegnata a rinunciare a crediti commerciali nei confronti di
Stream per 80 milioni di US$. Gli effetti economici dell'operazione sono
stati già considerati nell'ambito degli accantonamenti straordinari; -
inoltre, nell'ambito dell'ampio progetto di valorizzazione delle attività
immobiliari, sono in corso trattative per la cessione della partecipazione
del 40% in Telemaco. Il 1° gennaio 2002, a seguito della delibera del
Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2001, è iniziata l'offerta di
obbligazioni del Prestito Obbligazionario Telecom Italia 2002 -2022 a tasso
variabile, riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo Telecom
Italia in servizio e in quiescenza per un importo massimo di 1 miliardo di
euro. Al 22 marzo sono state sottoscritte obbligazioni per circa 160 milioni
di euro da 10.029 dipendenti del Gruppo. Nell'ambito del "Global Note
Program", a febbraio si è conclusa la prima emissione obbligazionaria
dell'anno per complessivi 2,5 miliardi di euro, suddivisa in due tranche da
euro 1,25 miliardi a tasso fisso, rispettivamente con scadenza 1° febbraio
2007 e 1° febbraio 2012. L'ammontare del "Global Note Program",
finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento del Gruppo, è stato
recentemente portato da 10 a 12 miliardi di dollari. In seguito
all'autorizzazione della delibera dell' Assemblea ordinaria degli azionisti
del 7 novembre 2001, la Società ha avviato nel mese di marzo l'acquisto di
azioni proprie sul mercato nel rispetto delle modalità e dei termini
previsti dalla normativa vigente e dall'autorizzazione assembleare. Fino ad
oggi sono state complessivamente acquistate n.2.225.000 azioni Telecom
Italia di risparmio al prezzo medio di circa 6,06 euro per azione, per un
investimento complessivo di circa 13,5 milioni di euro. Il Consiglio di
Amministrazione ha convocato l'Assemblea Ordinaria per l'approvazione del
bilancio d'esercizio il 7 e 8 maggio 2002, rispettivamente in prima e
seconda convocazione. Il Consiglio ha fissato inoltre la data per lo stacco
cedola al 20 maggio 2002; pagamento dividendo a partire dal 23 maggio 2002.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato l'avvio della fase
esecutiva del progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto
all'integrazione degli attivi immobiliari e delle entità che prestano
servizi immobiliari della società Telecom Italia, al fine della loro
migliore valorizzazione. Il progetto esecutivo approvato, si realizzerà in
particolare attraverso il trasferimento, previa conclusione di una fase di
riorganizzazione funzionale al progetto medesimo, dei beni in oggetto a
società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti attivi
ad un fondo immobiliare chiuso. I risultati delle business unit - domestic
wireline: Domestic Wireline (DW), la business unit di Telecom Italia per i
servizi di rete fissa, chiude il 2001 con un margine operativo lordo di
7.788 milioni di euro, in crescita del 4,9%, e un contestuale miglioramento
degli indici gestionali con un rapporto MOL/Ricavi che si attesta al 45%
(+2,6%). Un rapporto che pone DW al primo posto tra i maggiori operatori
europei e ne conferma la leadership di mercato. Nel 2001 i ricavi lordi di
DW sono ammontati a 17.291 milioni di euro, con una leggera flessione
rispetto al 2000 (-1,3%), dovuta principalmente alla riduzione dei ricavi
per i servizi voce tradizionali rispetto al 2000 (-5,5%). E' comunque da
registrare il grande successo commerciale dell'offerta Teleconomy che al 31
dicembre 2001 ha raggiunto quasi 4,1 milioni di abbonati (+98,5). Ancora in
crescita i ricavi derivanti dall'offerta dati e Web per le imprese (+9,4%),
dai servizi wholesale destinati agli altri operatori e agli Internet Service
Provider, sia nazionali (+11,2%) che internazionali (+11,3%). In totale gli
accessi Broadband sono stati 390.000 (+239%): 143.000 wholesale (+76%) e
247.000 retail (+626%). Il successo della strategia sul mercato dei servizi
di trasmissione dati e Internet per le imprese ha permesso di raggiungere
quota 107.000 accessi Broadband, in tecnologia xDSL e fibra ottica, venduti
al 31 dicembre 2001 (+269%). In particolare, il maggior tasso di crescita,
all'interno del mercato degli accessi a banda larga è stato registrato dal
comparto mass market e SOHO: 140.000, con un incremento rispetto al 2000 del
2700%. I collegamenti alla rete fissa al 31 dicembre 2001 sono pari a
27.353.353, con un incremento del +0.7% rispetto al dicembre 2000. La
leggera flessione nei ricavi viene ampiamente compensata anche dalla forte
riduzione dei costi, che scendono del 5,8% rispetto al 2000, grazie alla
razionalizzazione avviata nell'arco del 2001 e al continuo miglioramento
nell'efficienza delle reti. Nello stesso tempo la business unit ha
migliorato ulteriormente l'efficienza e la produttività attraverso un forte
controllo degli acquisti e degli investimenti, senza trascurare un effettivo
incremento nei canali di distribuzione, del customer care e del customer
service. In un contesto di mercato ormai totalmente liberalizzato e dove
sono attivi oltre 180 operatori, DW è riuscita a mantenere una
significativa quota di mercato sul traffico (locale 78%, interdistrettuale
73%, fisso/mobile 72%, internazionale 68%). Per quanto riguarda gli
investimenti industriali, nel 2001 DW ha investito oltre 2,8 miliardi di
euro, con particolare attenzione alle infrastrutture per la larga banda e
per i servizi innovativi. Nei prossimi tre anni DW prevede di investire
circa 6,7 miliardi di euro nel periodo 2002 2004, la maggior parte dei quali
destinati ai servizi innovativi. Mobile services - Con 23,95 milioni di
linee (+10,9%) e un traffico che ha raggiunto circa i 34 miliardi di minuti
(+13,6%), TIM SpA si è confermata nel 2001 l'azienda leader della telefonia
mobile in Italia. Tutte le principali componenti della gestione hanno
mostrato una significativa e generalizzata crescita: ricavi, MOL, redditività,
utile netto. Per questo il Consiglio di Amministrazione proporrà
all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo in aumento da
0,1937 euro del 2000 a 0,2342 euro nel 2001 per ciascuna azione ordinaria e
da 0,2057 euro nel 2000 a 0,2462 euro nel 2001 per ciascuna azione di
risparmio. Il significativo incremento è stato reso possibile anche grazie
al ricorso alla riserva straordinaria. I ricavi del Gruppo Tim sono stati
pari a 10.250 milioni di euro, con una crescita dell' 8,8% rispetto allo
stesso periodo del 2000 (9.418 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo,
pari a 4.760 milioni di euro, è aumentato del 7% rispetto allo stesso
periodo del 2000 (4.447 milioni di euro). Il risultato operativo è stato
pari a 3.136 milioni di euro e cresce del 5% rispetto al 2000 (2.988 milioni
di euro) nonostante i maggiori ammortamenti industriali. Il numero delle
linee mobili del Gruppo TIM è stato pari a circa 50,7 milioni con un
incremento pari al 24% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio
precedente. Per TIM S.p.A., i ricavi sono cresciuti del 5,4% (8.357 milioni
di euro contro i 7.929 milioni di euro del 2000) mentre i ricavi da servizi,
pari a 7.895 milioni di euro, sono cresciuti del 7,9%. In particolare, i
ricavi da Servizi a Valore Aggiunto (VAS) si sono attestati a 532 milioni di
euro con una crescita di oltre il 56% rispetto al 2000. Il Margine Operativo
Lordo si è attestato a 4.225 milioni di euro, con una crescita del 9,9%
rispetto all'anno precedente (3.845 milioni di euro) per effetto della
maggiore efficienza operativa; il rapporto MOL su ricavi totali è pari al
50,6% (48,5% nei dodici mesi del 2000) Il risultato operativo (3.231 milioni
di euro) è cresciuto del 12,9% rispetto al 2000; l'utile netto
dell'esercizio, pari a 1.907 milioni di euro è cresciuto del 2,4% rispetto
al 2000 (1.862 milioni di euro) nonostante la maggiore incidenza delle
imposte dirette rispetto all'esercizio precedente. Il 2001, inoltre, è
stato caratterizzato da un adeguamento del valore del portafoglio
internazionale per tenere prudenzialmente conto delle mutate condizioni
macroeconomiche. Internet & media - Il 2001 ha fatto registrare per il
Gruppo Seat Pagine Gialle la crescita dei ricavi, anche a seguito della
variazione del perimetro, il miglioramento della redditività e la
definizione di una nuova missione, basata sulla creazione di un gruppo media
multipiattaforma che va da Internet al telefono, dalla carta alla Tv.
Nell'esercizio 2001 il Gruppo Seat Pagine Gialle ha registrato ricavi
complessivi pari a 1.957 milioni di euro (+2.6% a parità di perimetro di
consolidamento). Tale risultato riveste un'importanza significativa tenuto
conto del rallentamento dell'economia europea e in particolare del settore
della pubblicità, area dove il Gruppo Seat PG genera gran parte del proprio
giro d'affari. Il Margine Operativo Lordo si attesta a 444 milioni di euro,
contro 361 milioni di euro dell'anno precedente (+23% a parità di perimetro
di consolidamento). Tale crescita è attribuibile alla politica di
razionalizzazione dei costi e al miglioramento della redditività delle
attività di editoria telefonica e dell'area Internet. Il risultato
operativo ha raggiunto 31 milioni di euro rispetto al risultato negativo di
1 milione di euro del proforma 2000 (per permettere confronti omogenei tale
valore include per il 2000 i risultati della società consolidate a partire
dal 2001). Nell'esercizio 2001 il risultato netto post-minorities è
negativo per 313 milioni di euro, avendo recepito rettifiche di valore di
attività finanziarie e oneri straordinari netti per complessivi 378 milioni
di euro. Information technology services - La Business Unit Information
Technology Services (IT Services), responsabile delle attività informatiche
del gruppo Telecom Italia e leader sul mercato nazionale, persegue obiettivi
di riposizionamento su prodotti a maggior valore aggiunto. Coerentemente con
la nuova impostazione IT Services è stata riorganizzata all'inizio del 2002
e suddivisa in due nuove BU: una per le attività captive del Gruppo e una
rivolta al mercato (Finsiel). I ricavi di IT Services si attestano,
nell'esercizio 2001, a 2.033 milioni di euro, contro i 2.138 milioni di euro
dell'anno precedente (-4,9%). Tale andamento risente dell'effetto dei nuovi
contratti di outsourcing sottoscritti nel 2001 da Telesoft e Netsiel con la
BU Domestic Wireline a completamento dei processi societari di spin-off
della ex funzione informatica di Telecom Italia. Tali contratti, orientati
alla ricerca della massima efficienza in un'ottica di corrispettivi
competitivi rispetto alle condizioni di mercato, hanno determinato una
sensibile riduzione dei ricavi nelle aree dedicate a tali attività. E'
migliorata progressivamente nel corso dell'esercizio 2001, la redditività
sia livello di Margine Operativo Lordo, che si attesta a 332 milioni di euro
contro i 329 milioni di euro del 2000 (+0,9%) sia a livello di risultato
operativo che raggiunge i 162 milioni di euro contro i 134 milioni di euro
dell'esercizio precedente (+20,9%). Il 2001 si è chiuso con significativi
miglioramenti dei risultati dei gruppi/società operanti all'interno della
Business Unit IT Services: Gruppo Finsiel ; ricavi a 1209 mln. di euro, +
3,6%; MOL pari a 168 mln. di euro, + 5,7%; risultato operativo a 124 mln. di
euro, + 15,9%. Gruppo Telesoft; ricavi a 525 mln. di euro, +16,7%; MOL di 42
mln. di euro, + 25%: risultato operativo a 25 mln. di euro. Netsiel ; ricavi
a 359 mln. di euro; MOL a 119 mln. di euro; risultato operativo di 14 mln.
di euro. International operations - Il 2001 per International Operations è
stato caratterizzato dalla crescita della presenza internazionale e dall'
ottimizzazione del portafoglio delle attività al fine di concentrare la
propria presenza soprattutto in Europa e in America Latina. In particolare,
a marzo sono state acquisite nuove quote nel Gruppo Entel Chile, portando la
partecipazione di Telecom Italia al 54,76%, nei primi mesi dell'anno è
stato perfezionato l'assetto azionario di Auna, attestando la quota del
Gruppo Telecom Italia al 26,89% (la stessa quota nel dicembre 2001 è stata
ceduta). In aprile Jet Multimedia ha acquisito il 100% di Victoire
Multimedia dal gruppo LVMH. Nel corso del primo trimestre è stato inoltre
ceduto il 30% di Mediterranean Nautilus S.A. a FTT Investment, società del
gruppo Fishman. Le operazioni effettuate hanno comportato, rispetto
all'esercizio precedente, l'inclusione nell'area di consolidamento del
Gruppo Entel Chile e del gruppo Jet Multimedia (che nel 2000 era stato
consolidato solo patrimonialmente), nonché l'esclusione della partecipata
Nortel Inversora, holding che controlla Telecom Argentina, che al 31
dicembre 2001 è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto. I
ricavi di International Operations hanno raggiunto nel 2001 i 1.879 milioni
di euro, +272% rispetto all'anno precedente (505 milioni di euro). Il
Margine Operativo Lordo si attesta a 347 milioni di euro contro un valore
negativo di 3 milioni di euro nel precedente esercizio, mentre il risultato
operativo registra un valore negativo pari a 268 milioni di euro in calo
rispetto al 2000 (-135 milioni di euro nel 2000), dovuto sostanzialmente ai
maggiori ammortamenti da goodwill e all'aumento degli stanziamenti
rettificativi relativi ai gruppi Entel Chile e Jet Multimedia. In dettaglio,
i risultati economici delle principali società partecipate dal Gruppo sono
i seguenti: Gruppo Entel Cile nel 2001 ha registrato ricavi per 1.251
milioni di euro (+35,8% rispetto al 2000), un Margine Operativo Lordo di 374
milioni di euro (+28,5%) e un risultato operativo di 128 milioni di euro
(+12,5%). Gruppo Brasil Telecom ha raggiunto nel 2001 risultati ampiamente
positivi, con ricavi per 3.074 milioni di euro (+36,6% nel 2000 (1) ) e un
Margine Operativo Lordo di 1.633 milioni di euro (+29%). Il risultato
operativo si attesta sui 571 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto al
2000. Gruppo 9Telecom ha registrato ricavi per 277 milioni di euro, in
aumento del 188,5% rispetto al precedente esercizio, mentre il Margine
Operativo Lordo e il risultato operativo sono negativi rispettivamente per
129 (+14,6%) e 296 milioni (-69%). In forte crescita il numero dei clienti
voce (+86,7%) e Internet (+153,3%). Telekom Austria chiude l'anno con ricavi
a 3.943 milioni di euro, in lieve aumento rispetto all'anno precedente,
Margine Operativo Lordo cresciuto a 1.488 milioni di euro (+36,9% rispetto
al 2000) e con un risultato operativo positivo per 326 milioni di euro.
Telekom Serbia al 31 dicembre ha registrato ricavi per 438 milioni di euro,
con un aumento del 20% rispetto al 2000; il Margine Operativo Lordo è stato
di 161 milioni di euro (+3,8%) mentre il risultato operativo ammonta a 49
milioni di euro, in calo del 24%.
BILANCIO
GRUPPO OLIVETTI 2001: RICAVI: 32.016 MILIONI DI EURO (+12,8%) RISULTATO
NETTO: - 871 MILIONI DI EURO PREVISIONI 2002 OLIVETTI S.P.A. TORNA IN UTILE
E L'INDEBITAMENTO E'IN ULTERIORE RIDUZIONE
Ivrea, 27 marzo 2002 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito
ieri sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha esaminato e approvato
i risultati dell'esercizio 2001, che saranno sottoposti all'Assemblea
ordinaria dei Soci indetta in prima convocazione per il prossimo 6 maggio e
in seconda convocazione per l'8 maggio. Il Gruppo Olivetti nel 2001 -
L'esercizio 2001 è stato caratterizzato, nel secondo semestre, da un
importante riassetto della compagine azionaria di Olivetti S.p.A.. Tale
processo ha comportato anche un cambio di management, una profonda
rivisitazione del piano industriale e finanziario del Gruppo, il
rafforzamento dei core business attraverso un'attenta politica di
dismissioni e razionalizzazioni societarie ed organizzative, l'
ottimizzazione della struttura finanziaria e patrimoniale. Nell'ambito delle
nuove strategie, sono state effettuate una serie di operazioni
straordinarie, quali svalutazioni di goodwill e rettifiche al valore di
attività finanziarie, che hanno influenzato pesantemente il risultato
finale dell'esercizio 2001, rendendo inoltre difficilmente confrontabili i
dati economici e patrimoniali con quelli dell'esercizio precedente. Nel
corso dell'anno, inoltre, è stata data un'accelerazione al piano di
ristrutturazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. In particolare, per
quanto riguarda Olivetti S.p.A., è da evidenziare la riduzione di 1,7
miliardi di euro dell'indebitamento netto a 16,3 miliardi di euro di fine
2001 rispetto ai 18 miliardi di euro di fine 2000. Bilancio consolidato
Olivetti 2001 - L'esercizio 2001 è stato caratterizzato da importanti
variazioni nel perimetro di consolidamento, relative principalmente al
Gruppo Telecom Italia. La variazione più significativa riguarda la
partecipata Nortel Inversora (Telecom Argentina) che nell'esercizio 2000 era
stata consolidata con il metodo proporzionale, mentre nel 2001 è stata
inserita a bilancio con il metodo del patrimonio netto (tra le altre
variazioni dell'area di consolidamento si ricordano inoltre il gruppo Seat
Pagine Gialle ed Entel Chile). I ricavi netti del Gruppo nell'esercizio sono
stati di 32.016 milioni di euro (di cui 30.818 milioni realizzati dal Gruppo
Telecom Italia), in crescita del 12,8% rispetto al precedente esercizio. A
parità di perimetro, considerando solo le società presenti in entrambi gli
esercizi, tale crescita è pari al 2,5%. I costi di gestione e gli altri
oneri netti ricorrenti ammontano complessivamente a 26.678 milioni di euro
(di cui 24.074 milioni del Gruppo Telecom Italia) in aumento di 3.416
milioni rispetto all'esercizio 2000 (23.262 milioni di euro, di cui 20.617
milioni del Gruppo Telecom Italia). In particolare, gli ammortamenti sono
pari complessivamente a 7.641 milioni di euro (6.519 milioni di euro nel
2000) e includono 1.299 milioni di ammortamento dell'avviamento di
consolidamento derivante dall' acquisizione di Telecom Italia. L'incremento
di 1.122 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è dovuto
prevalentemente ai maggiori ammortamenti dei goodwill (in aumento di 908
milioni, di cui 574 milioni relativi alla acquisizione di Seat Pagine
Gialle). L'Ebit (risultato ante interessi e imposte) ante proventi e oneri
non ricorrenti è stato quindi positivo per 5.338 milioni di euro con un
miglioramento di 226 milioni (+4,4%) rispetto all'esercizio precedente
(5.112 milioni di euro). Escludendo l'ammortamento dell'avviamento per l'
acquisizione di Telecom Italia, l'Ebit ante proventi e oneri non ricorrenti
sale a 6.637 milioni di euro (+7,7% rispetto al 2000). I proventi non
ricorrenti, pari a 999 milioni di euro (1.705 milioni nel 2000), sono
costituiti per 465 milioni (1.408 milioni di euro nel 2000) da plusvalenze
realizzate dalle dismissioni effettuate nell'esercizio principalmente dal
Gruppo Telecom Italia, e per 534 milioni da sopravvenienze attive e altri
proventi (297 milioni di euro nel 2000) Gli oneri non ricorrenti, pari a
4.354 milioni di euro (1.583 milioni nel 2000), sono per la maggior parte
(3.947 milioni di euro) attribuibili al Gruppo Telecom Italia e derivano
principalmente da svalutazioni di avviamenti e partecipazioni e da altri
stanziamenti. Il risultato consolidato ante interessi e imposte (Ebit) dopo
la contabilizzazione dei suddetti oneri non ricorrenti, risulta ancora
positivo per 1.983 milioni di euro, ma in riduzione rispetto ai 5.234
milioni di euro registrati nell'esercizio 2000. I proventi netti da
partecipazioni sono pari a 221 milioni di euro (391 milioni nel 2000), di
cui 154 milioni derivanti dal Gruppo Telecom Italia. Gli interessi passivi e
altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 3.105 milioni di
euro (1.673 milioni nel 2000), derivanti per 2.153 milioni dal Gruppo
Telecom Italia (609 milioni di euro nel 2000) e per 952 milioni dalle altre
società del Gruppo (1.064 milioni nel 2000). In particolare, il Gruppo
Telecom Italia ha registrato un incremento di 1.544 milioni di euro
determinato dalla maggiore esposizione finanziaria del Gruppo e dal
consolidamento, nell'esercizio 2001, dei Gruppi Maxitel, Seat Pagine Gialle
ed Entel Chile e dalla revisione dell' opzione put su azioni Seat (569
milioni di euro). A tale incremento si contrappone una diminuzione degli
oneri finanziari netti delle altre società per 112 milioni di euro, per
effetto degli aumenti di capitale di Olivetti S.p.A. sottoscritti
nell'esercizio e del rifinanziamento di debiti a condizioni meno onerose,
derivante dall'emissione di prestiti obbligazionari convertibili. Le
rettifiche di valore di attività finanziarie, negative per 2.196 milioni di
euro (1.194 milioni nel 2000), di cui 1.955 milioni relativi al Gruppo
Telecom Italia, sono generate principalmente dalla quota di competenza del
Gruppo nel risultato di società controllate e collegate valutate con il
metodo del patrimonio netto e dalla quota di ammortamento dell'avviamento
emerso al momento dell'acquisizione delle stesse. Le imposte sul reddito per
l'esercizio 2001 ammontano a 579 milioni di euro (1.813 milioni nel 2000),
di cui 951 milioni di euro relativi al Gruppo Telecom Italia e 24 milioni di
euro relativi ad altre società partecipate da Olivetti, compensate da
recuperi di imposte differite. Il risultato netto dell'esercizio 2001 di
competenza del Gruppo è pertanto negativo per 3.090 milioni di euro
(perdita di 940 milioni di euro nel 2000). Escludendo l'ammortamento
dell'avviamento per l'acquisizione di Telecom Italia, la perdita netta si
riduce a 1.791 milioni di euro. Al 31 dicembre 2001 il patrimonio netto
totale del Gruppo Olivetti è pari a 26.353 milioni di euro (12.729 milioni
dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza), in diminuzione di
4.176 milioni rispetto a 30.529 milioni al 31 dicembre 2000. L'indebitamento
finanziario netto del Gruppo Olivetti al 31 dicembre 2001 è pari a 38.362
milioni di euro, in aumento di 2.634 milioni rispetto ai 35.728 milioni di
euro del 31 dicembre 2000. Tale incremento deriva dal fabbisogno del Gruppo
Telecom Italia (4.709 milioni di euro) per investimenti industriali e
finanziari e per il pagamento di dividendi, solo in parte compensati dagli
smobilizzi e dal flusso generato dalle attività dell'esercizio; a tali
esborsi si contrappongono 2.075 milioni di euro generati dalle altre Società
del Gruppo,principalmente con gli aumenti di capitale di Olivetti S.p.A.
sottoscritti nell'esercizio. Al 31 dicembre 2001 i dipendenti delle Società
del Gruppo Olivetti incluse nell'area di consolidamento erano 116.020
(120.973 al 31 dicembre 2000). La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti
S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2001 con un perdita netta di 871 milioni di
euro, rispetto a un utile netto di 870 milioni di euro nel 2000, che
rifletteva minori oneri finanziari a seguito dell'incorporazione di Tecnost
S.p.A., la cui efficacia contabile decorreva dal 1° ottobre. Tale risultato
è stato influenzato dalla riduzione dei proventi da partecipazioni,
determinata sostanzialmente dalla contabilizzazione dei dividendi
provenienti da Telecom Italia. Questi dividendi sono stati contabilizzati
nel bilancio 2001 di Olivetti solo per la parte (73 milioni, incluso il
relativo credito d'imposta) che origina dall'utile di esercizio 2001 di
Telecom Italia S.p.A., mentre la parte generata dalla distribuzione di
riserve sarà contabilizzata nel conto economico di Olivetti S.p.A.
nell'esercizio 2002 al momento dell'incasso. Al 31 dicembre 2001 il
patrimonio netto della Società è pari a 15.235 milioni di euro, con un
aumento di 1.298 milioni rispetto ai 13.937 milioni di euro al 31 dicembre
2000. Tale incremento è stato determinato principalmente dagli aumenti di
capitale sottoscritti nell'esercizio, ridotto dalla perdita registrata nel
periodo. L'indebitamento finanziario netto alla fine del 2001 è pari a
16.322 milioni di euro, con una diminuzione di 1.669 milioni rispetto ai
17.991 milioni di euro di fine 2000, sostanzialmente dovuta ai citati
aumenti di capitale. Evoluzione della gestione - Il risultato di Olivetti
S.p.A. dell'esercizio 2002 è da prevedersi positivo per effetto
dell'incasso da Telecom Italia sia dei dividendi di natura straordinaria,
conseguenti l'annunciata distribuzione di riserve, sia dei presumibili
dividendi assunti per maturazione in relazione al risultato dell'esercizio
2002. È prevista un'ulteriore riduzione dell' indebitamento finanziario
netto a fine esercizio. Il Gruppo Olivetti, in relazione all'andamento
prevedibile del Gruppo Telecom, dovrebbe presentare un risultato consolidato
in utile prima delle imposte e ante ammortamento dell'avviamento derivante
dall'acquisizione di Telecom Italia. Principali iniziative 2001-marzo 2002 -
Nel corso del 2001 il Gruppo Olivetti, in coerenza con le nuove linee
strategiche, ha avviato e completato alcune importanti operazioni di
rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria e di
razionalizzazione societaria, alcune delle quali concluse nei primi mesi del
2002, tra cui figurano: Olivetti S.p.A. - aumento di capitale con warrant ed
emissione di obbligazioni convertibili per un controvalore totale di circa
2,2 miliardi di euro (marzo 2001); aumento di capitale ed emissione di
obbligazioni convertibili per un controvalore totale di circa 3,9 miliardi
di euro (novembre-dicembre 2001); collocamento privato di un prestito
obbligazionario a tasso variabile e durata biennale per un importo massimo
di 400 milioni di euro (maggio 2001) riapertura di due prestiti
obbligazionari per un ammontare complessivo di 800 milioni di euro (luglio
2001) cancellazione di obbligazioni precedentemente riacquistate sul mercato
per complessivi 2.650 milioni di euro (dicembre 2001) collocamento privato
di un prestito obbligazionario a tasso variabile per un importo di 500
milioni di euro e durata 3 anni estendibile, ad opzione dei portatori delle
obbligazioni, fino a una durata massima complessiva di 10 anni (marzo 2002)
adesione all'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da Tyche S.p.A. (Gruppo
De Agostini) sul 100% delle azioni di Lottomatica S.p.A., in cui il Gruppo
Olivetti deteneva una partecipazione del 33,9% (inclusa la quota del Gruppo
Telecom Italia), che ha comportato un incasso complessivo di 391 milioni di
euro e una plusvalenza di 367 milioni di euro (gennaio 2002) Nell'ambito
delle altre attività industriali controllate da Olivetti S.p.A.: Il Gruppo
Olivetti Tecnost opera nel settore dei prodotti per ufficio (Divisione Home
Office), nei sistemi informatici specializzati per l' automazione dei
servizi (Divisione Mercati Verticali), nel settore Internet attraverso
Gotoweb S.p.A. (soluzioni e servizi Internet per le piccole e medie imprese)
e nel settore della domotica tramite DomusTech S.p.A. (soluzioni di
automazione rivolte all'utenza privata residenziale). Il Gruppo ha
realizzato nel 2001 un fatturato complessivo verso terzi di 1.097 milioni di
euro, con un Ebit ante proventi e oneri non ricorrenti di circa 4 milioni
(negativo per circa 10 milioni nel 2000) e un risultato netto consolidabile
per il Gruppo Olivetti negativo per 55 milioni, pesantemente influenzato da
oneri non ricorrenti per 70 milioni di euro. Il Gruppo Webegg (50% Olivetti
S.p.A., 30,2% Finsiel e 19,8% I.T. Telecom) opera quale consulente
strategico per il posizionamento di aziende in rete, integrando sia
soluzioni proprie, sia derivanti da un network di partnership con società
leader mondiali nelle soluzioni di rete. L'offerta del Gruppo si estende
anche, attraverso TeleAp, ai servizi avanzati di customer relationship
management e contact center. Nell' esercizio 2001 il Gruppo Webegg ha
realizzato un fatturato consolidato di 91,7 milioni di euro di cui 54,2
milioni al di fuori del Gruppo Olivetti (+18,9% rispetto ai dati pro-forma
dell'esercizio 2000) e un utile netto consolidabile di 1,2 milioni di euro.
Olivetti Multiservices offre servizi immobiliari integrati e di facilities
management, ha ottenuto nel 2001 un posizionamento di rilievo nel mercato
esterno di riferimento collocandosi tra le prime dieci società di settore.
Il fatturato aggregato 2001 è stato di 97,6 milioni di euro (72,7 milioni
di euro nel 2000 a dati omogenei), con un utile netto consolidabile di 1,7
milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha esaminato ed
approvato alcune proposte di deliberazione da sottoporre all'Assemblea degli
azionisti, indetta in sede straordinaria in prima convocazione per il
prossimo 6 maggio, in seconda convocazione per il 7 maggio e in terza
convocazione per l'8 maggio. In particolare il Consiglio di Amministrazione,
a seguito dell'impegno assunto su proposta del Vice Presidente e
Amministratore Delegato dott. Marco Tronchetti Provera, sottoporrà agli
azionisti la revoca, per la parte non utilizzata, delle deleghe per
aumentare il capitale sociale ed emettere obbligazioni anche convertibili o
con warrant, attribuite agli amministratori dalle Assemblee del 7 aprile
1999 e del 13 ottobre 2001. Successivamente il Consiglio, tenuto conto delle
fonti di finanziamento in essere e della necessità di assicurarne la
sostituzione in funzione delle prossime scadenze, ha ritenuto opportuno
dotare gli Amministratori degli strumenti indispensabili a operare con
l'urgenza richiesta dalle condizioni di mercato, soggette a cambiamenti
frequenti e repentini. A tal fine, il Consiglio ha deliberato di proporre
all'Assemblea degli azionisti di attribuire agli amministratori la facoltà
di emettere obbligazioni non convertibili in azioni della Società per un
ammontare massimo di 9 miliardi di Euro, nei limiti di volta in volta
consentiti dalla legge. Il Consiglio di Amministrazione ha poi approvato
l'ampliamento del programma "Euro Medium Term Notes (Emtn)",
avviato nel luglio 1999 e finalizzato all'emissione di prestiti
obbligazionari, deliberando di elevarne l'importo massimo complessivo dagli
attuali 10 miliardi di Euro a 15 miliardi di Euro. Il Consiglio di
Amministrazione ha infine approvato l'avvio della fase esecutiva del
progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto all' integrazione degli
asset immobiliari e delle strutture del Gruppo Olivetti che prestano servizi
immobiliari, al fine della loro migliore valorizzazione. Il progetto
esecutivo approvato, si realizzerà in particolare attraverso il
trasferimento, previa conclusione di una fase di riorganizzazione funzionale
al progetto stesso, dei beni in oggetto a società di nuova costituzione e
il successivo apporto dei suddetti asset ad un fondo immobiliare
chiuso.
GRUPPO
ENGINEERING: BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2001. PIÙ CHE RADDOPPIATI L'UTILE
NETTO CHE SFIORA GLI 11 MILIONI DI EURO (+114%), ED IL DIVIDENDO, PARI A
0,25 EURO PER AZIONE
(+101%).
Milano, 27 marzo 200 2- Utile netto che sfiora gli 11 milioni di euro, con
un incremento dei 114% rispetto al risultato netto dei corrispondente
periodo del 2000; ricavi netti consolidati di oltre 211 milioni (+ 17%
rispetto all'anno scorso) che salgono a 217 milioni di euro a parità di
perimetro di consolidamento; balzo degli ordinativi a quota 276,3 milioni
che segnano un incremento di oltre il 30% rispetto al 2000. Questi i
principali dati del Gruppo Engineering, approvati ieri dal Consiglio di
Amministrazione che ha esaminato il Progetto di Bilancio al 31 dicembre
2001. I ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2001 di 211 milioni di euro,
sono stati raggiunti al netto dei fatturato dei ramo d'azienda per la sanità,
conferito nel giugno del 2,001 alla neo acquisita Engisanità che per il
presente esercizio viene consolidata con il metodo del patrimonio netto. A
parità di perimetro di consolidamento il volume totale dei ricavi pro-forma
fa registrare una crescita effettiva dei 20% rispetto all'anno precedente,
superando i 217 milioni di euro. Questi numeri, nel confermare l'aumento
costante di fatturato e utile per Engineering, ribadiscono la capacità dei
gruppo di crescere ad un ritmo superiore di almeno 5 punti percentuali alla
media dei mercato dei servizi di Information Technology in Italia, cresciuti
dei 12% nel 2001. In particolare, i ricavi relativi alla system e business
integration di 157,7 milioni di euro sono cresciuti dei 9,2%, mentre quelli
relativi ai servizi di application management, pari a 53,6 milioni di euro,
sono cresciuti dei 48,3%. L'espansione della base dei ricavi derivanti dai
servizi di outsourcíng rafforza il rapporto di fidelizzazione dei Gruppo
con i clienti e la solidità dei portafoglio ordini in un mercato, come
quello attuale, estremamente competitivo. Con riguardo ai mercati di
riferimento, il segmento della Finanza (Banche e Assicurazioni) registra una
crescita del 19,1% rispetto al 2000, restando il core business dei Gruppo
con il 45% dei ricavi. Intenso anche lo sviluppo dell'area Industria e
Servizi (+17%), che beneficia delle prime risposte positive dei mercato all'ìngente
piano di investimenti effettuati da Engineering nei settori della logistica,
della distribuzione, dei Crm, della reingegnerizzazione dei processi di
business. Il segmento della Pubblica Amministrazione (centrale e locale) è
quello che registra il tasso di crescita in assoluto più sostenuto,
raggiungendo un +21% rispetto al 2000 e confermando l'avvio, in un quadro di
riferimento nazionale, di un periodo di investimenti significativi nel
comparto. L'e-government, la razionai izzazione dei processi organizzativi,
il decentramento amministrativo e il processo di privatizzazione di molte
attività hanno spinto la voce dei ricavi nella P.A. al 22,7% sul totale dei
fatturato di Gruppo. In crescita nell'esercizio tutti i parametri di
redditività. In particolare, il margine operativo lordo di 32,2 milioni di
euro è in crescita dei 42% ed il risultato operativo raggiunge i 25,5
milioni di euro, con un incremento del 49% rispetto al dato dell'anno
scorso. L'andamento più che positivo delle attività emerge anche dal
continuo aumento dei portafoglio ordini: a fine 2001, infatti, gli ordini
residui, cioè il cosiddetto backIog, ammontano ad oltre 140 milioni di
euro, con un incremento dei 59% rispetto allo stesso dato dell'anno
precedente. In questo modo si accresce sensibilmente la visibilità dei
Gruppo sul proprio busíness per 11ntero esercizio 2002. Il costo del
lavoro, pari a 99,5 milioni di euro, è aumentato del 25,7% rispetto al
2000. Tale crescita è imputabile per il 18,5% all'incremento dell'orgaffico
medio 2001 rispetto a quello 2000, mentre per il 7,2% alla dinamica
salariale connessa con l'acquìsizione di competenze di alto livello
professionale. Al 31.12.2001 l'organico del Gruppo è risultato di 2.501
dipendenti, che rispetto ai 2.250 del 31.12.2000 rappresentano un incremento
di 251 unità (+11,2% rispetto al 2000). A fine dicembre 2001 la posizione
finanziaria netta di Engineering presenta un saldo attivo di 61,7 milioni di
euro, con una diminuzione di 23,3 milioni di euro rispetto a quella
dell'anno precedente, per effetto dei piano di acquísizioni e costituzione
di nuove società avviato dal Gruppo nel secondo semestre 2001. Nel corso
dell'anno Engineering, proseguendo nella politica tradizionale di
investimenti e di impegno nella ricerca, quale fattore chiave della capacità
tecnologica dei Gruppo, ha continuato a potenziare la propria attività con
un aumento dell'organico dei ricercatori, passato a 70 unità per effetto
della creazione dei laboratorio di Palermo che dà lavoro ad una ventina di
nuovi ricercatori che affiancano le risorse della sede di Roma. Ciò ha
consentito di accelerare lo sviluppo di competenze innovative, quali quelle
legate al content & knowledge management, all'e-learning, al worktIow
management, al component & service based software engineering, gli
agenti mobili, alle smart cards, alla multicanalità e ai, portali vocali.
Sulla base dei risultati registrati dalla società il Consiglio di
Amministrazione proporrà all'Assemblea degli azionisti, convocata per il
prossimo 30 aprile, la distribuzione di un utile per azione pari a 0,25 euro
(484,1 lire) rispetto ai 0,12 euro (240 lire) dell'esercizio 2000, con un
incremento del 101 %.
BASICNET:
BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO CIVILISTICO 2001 VENDITE AGGREGATO DEI
MARCHI A 237,2 MILIONI DI EURO (+10,9%), FATTURATO CONSOLIDATO A 105 MILIONI
(+7,3%)
Milano, 27 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Basicnet S.p.A. -
socìetà quotata al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana a
capo del Gruppo italiano internazionalmente noto per i propri marchi Kappa,
Robe di Kappa e Jesus Jeans - ha approvato ff bilancio consolidato di Gruppo
e il bilancio civilistico della capogruppo relativi all'esercizio 2001. Dopo
un esercizio 2000 caratterizzato da una profonda crisi di tutto il settore
dello sport:swear l'azienda torinese aveva prontamente reagito impostando un
piano strategico triennale 2001 2003 e stabilendo alcuni provvedimenti
finalizzati al raggiungimenta di obiettivi specificì quali la
localizzazione dell'attività sul core business, l'individuazione di un
licenziatario per gli Stati Unitì, la semplificazione della struttura socíetaría
di Gruppo e soprattutto il recupero dei margini di redditività. Nonostante
la domanda dei settore abbia mantenuto un andamento riflessivo, il piano
strategico ha dato i suoi frutti già nel 2001 con vendite aggregate dei
marchi a livello internazionale da parte dei ficenziatari attestatesi a
circa 237,2 milioni di curo (+10,9%) rispetto all'esercizio precedente e un
fatturato consolidato diretto di circa 105 milioni di euro (+ 7,3%) rispetto
al 2000. A fronte di un margine operativo lordo (Ebitda) positivo per 7,4
milioni di euro (+176,3%) rispetto ai -9,7 milioni di euro dei 2000 e del
reddito operativo (Ebit positivo per 2,9 milioni di euro (+122%) rispetto ai
-12,9 milioni di euro dei 2000, ff risultato netto consolidato, sebbene
ancora negativo per 2,7 milioni di euro, è in forte miglioramento rispetto
ai -17,4 milioni di perdita dell'esercizio precedente. Anche il cash flow
risulta in netto miglioramento, nel 2001 a 1,3 milioni di eura rispetto al
-14,5 milioni dì euro dei 2000, così come la posizìone finanziaria netta
a breve che ammonta nel 2001 a 38,1 milioni di euro rispetto ai rispetto ai
45,4 milioni di euro dei 2000. In miglioramento anche i risultati della
capogruppo Basicnet S.p.A. che ha registrato nel 2001 un fatturato di 17,9
milioni di euro (+11,8%) rispetto ai 16,1 milioni di euro dell'esercizio
2000, royalties attive da terzi in crescita dei 3,8% a 4,54 milioni euro, un
sensibile miglioramento dei margine operativo lordo passato dai -3 milioni
di euro dei 2000 ai +2,3 milioni di euro dei 2001 e un risultato netto
ancora negativo per 1,7 milionì di euro ma ìn progresso rispetto ai -9,7
milioni di euro dei 2000. Sotto l'aspetto commerciale vi è da registrare
nel mese di ottobre 2001 l'importante accordo tra BasicNet e Reda Sports
Inc., gruppo americano specializzato nella distribuzione di abbigliamento
sportivo cui fa capo un network di oltre 10.000 retailers, al quale sono
state cedute le attività dì Gruppo su quel mercato e che permetterà a
BasicNet di usufruire delle sinergie distributive e delle capacità
logistiche e gestionali sviluppate dal partner sul mercato statunitense.
Alla luce dell'importanza strategica dei mercato americano, il Gruppo
BasicNet si è riservato un'opzione - della durata di cinque anni - per
portare dal 19,9% al 50% la propria partecipazione nella Kappa U.S.A. Llc,
la società nata dall'accordo. All'ulteríore espansione a livello
internazionale dei Gruppo Basienet contribuirà anche l'importante accordo
recentemente siglato con Li-Ning, operatore leader in Cina nel settore
dell'abbigliamento sportivo cui fa capo la più grande rete distributiva
cinese di abbigliamento e attrezzature per lo sport con 12 società retafi,
115 distributori, 782 negozi in licenza e oltre 2000 punti vendita. Per
quanto attiene la gestione finanziaria, ad inizio novembre 2001 Basicnet ha
stipulato con alcuni istituti di Credito un importante contratto di
finanziamento della durata di 6 anni per 26,25 milioni di euro.
"L'essere riusciti a raggiungere già nel primo anno molti degli
obiettivi posti dal piano strategico triennale - ha commentato Franco
Spalla, Vice Presidente Esecutivo di Basicnet - e l'aver completato le
operazioni volte a correggere gli elementi negativi che avevano influenzato
il risultato dell'esercizio 2000 e parzialmente anche il risultato 2001, ha
consentito al Gruppo BasicNet di riprendere a pieno regime l'attività volta
allo sviluppo dei network dei licenziatari". 'Ia ripresa della crescita
dei network sia in termini qualitativi che quantitativi - ha concluso Spalla
- sarà, infatti, l'obiettivo primario dell'esercizio 2002".
FINANTIX
E TEMENOS ANNUNCIANO UNA PARTNERSHIP STRATEGICA PER OFFRIRE SOLUZIONI
COMPLETE END TO END ALLE ISTITUZIONI FINANZIARIE
Venezia, 27 marzo 2002 - Finantix - principale fornitore di soluzioni per il
wealth management e l'e-finance - ha annunciato una partnership strategica
con Temenos - leader mondiale nell'offerta di soluzioni di back end per il
mondo finanziario. In base all'accordo Temenos ha investito in Finantix
circa 3 milioni di Euro, acquisendone una quota di minoranza. Finantix
utilizzera' l'investimento per imprimere un'ulteriore accelerazione al
processo d'espansione internazionale della societa' italiana, gia' presente
sul mercato europeo. Fondata nel 1991, con il nome di Infoservice, Finantix
sviluppa soluzioni software innovative, complete e multicanale per il wealth
management e l'e-finance, con un'ampia gamma di funzionalita' che si
estendono dalla pianificazione finanziaria al Crm, dall'asset allocation ai
tool avanzati e innovativi per il trading, alla gestione personalizzata del
portafoglio e delle informazioni di mercato. Societa' dinamica, con sede
principale in Italia, Finantix e' costituita da un team di oltre 100
professionisti in Europa e negli Stati Uniti. L'azienda ha una consolidata
esperienza nel settore finanziario ed una comprovata capacita' di sviluppare
soluzioni tecnologiche avanzate, affidabili e ad alto valore aggiunto.
Temenos e' leader mondiale nell'offerta di soluzioni di back-end che
garantiscono al mondo finanziario aumento di produttivita' e profitti, nonché
risposta rapida ed efficace alle mutevoli esigenze del mercato. Quotata alla
borsa Svizzera (Temn), Temenos ha sede principale a Ginevra ed uffici in 28
Paesi, con oltre 300 clienti attivi in piu' di 76 Paesi. A seguito
dell'accordo OneWealth - la suite di Wealth Management e Crm finanziario di
Finantix- verra' integrata con Globus, la soluzione di back-end di Temenos.
"Grazie all'accordo con Temenos - ha dichiarato Alessandro Tonchia,
Responsabile Strategie, Finantix - e' stato raggiunto un primo obiettivo
molto importante: offrire al mondo finanziario l'unica suite veramente
end-to-end, personalizzata, modulare e flessibile, che garantisce alle
istituzioni finanziarie ottimi ritorni di investimento e costi di gestione
contenuti". "La nostra partnership con Finantix ci consentira' di
consolidare la nostra posizione nel Sud Europa" - ha dichiarato Soren
Mortensen, Vice President, Temenos "Crediamo molto nelle soluzioni che
il nostro partner offre e nelle enormi opportunita' di business che possono
essere generate da un'offerta integrata end-to-end". L'accordo con
Temenos si inserisce nell'ambito della nuova strategia di Finantix,
evidenziata anche dal recente cambio di nome, che intende sottolineare la
forte focalizzazione della societa' sul mondo finanziario per rispondere in
maniera sempre piu' qualificata ed efficace alle esigenze di un mercato
sempre piu' sofisticato.
IL
GRUPPO WINTEC CRESCE DEL 60% ED ENTRA NEL MERCATO DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE CHIUSO IL 2001 CON UN FATTURATO GLOBALE DI 23,9 MILIONI DI
EURO
Milano, 27 marzo 2002 - Wintec S.p.A., presente sul mercato dell'Information
Communication Technology dal 1989, ha chiuso il 2001 con un fatturato
globale pari a 23,9 milioni di Euro, ce- un incremento del volume d'affari
pari al 60%. Wintec opera in un mercato costituito soprattutto da aziende ed
enti di grandi dimensioni: banche ed assicurazioni per circa il 60%, aziende
operanti nei comparti dell'industria, del commercio e dei servizi per il
restante 40%. Wintec, che conta oggi oltre 400 professional, è presente su
tutto il territorio nazionale attraverso filiali e laboratori di sviluppo
situati a Milano, Padova, Torino, Bologna, Firenze, Siena e Roma e con
alcune società specializzate: InfoConsulting, la società del Gruppo
specializzata in consulenza direzionale e strategica, WinFour, focalizzata
nella realizzazione di progetti per il Risparmio Gestito, WinTeam, orientata
verso l'ottimizzazione dei nuovi canali di comunicazione di tipo wireless, e
XXI.it, specializzata nell'implementazione di soluzioni di e-business sia
B2B che B2C. Il programma di espansione di Wintec per il 2002 vede, tra gli
obiettivi principali, quello di rafforzare la propria presenza sul mercato
della Pubblica Amministrazione Locale, un settore che sta dando concreti
segnali di accelerazione. In quest'ottica nel mese di gennaio 2002 è stato
siglato un accordo strategico con la società Civis di Bologna,
specializzata nella progettazione e realizzazione di Sistemi per la Gestione
del Territorio, e, contemporaneamente, è stata avviata la Filiale Pubblica
Amministrazione Locale (Pal) di Wintec, che ha il proprio quartier generale
a Torino. "La nostra strategia", ha dichiarato Arrigo Abati,
presidente di Wintec, "è da sempre quella di fornire al mercato
risposte globali, rispettando però competenze e know how specifici. Poiché
l'affermazione delle tecnologie Ict nella Pubblica Amministrazione Locale è
ormai un dato di fatto, Wintec ha deciso di strutturarsi in maniera
adeguata, costituendo team di lavoro specializzati in grado di dare risposte
concrete a un settore che sta recuperando rapidamente il ritardo accumulato
negli anni passati".
GRUPPO
CREMONINI: SI AGGIUDICA LA GARA DI THALYS INTERNATIONAL PER LA RISTORAZIONE
A BORDO DEI 75 TRENI CHE COLLEGANO BRUXELLES A PARIGI, AMSTERDAM, ROTTERDAM,
COLONIA, ROISSY- AEROPORTO CHARLES DE GAULLE- E MARNE LA VALLÈE -
DISNEYLAND PARIS
Milano, 27 marzo 200 2- Cremonini S.p.A si è aggiudicata la gara indetta da
Thalys International, società gestita dalle reti ferroviarie francesi Sncf
e belghe Sncb in collaborazione con quelle tedesche Db e olandesi Ns, per la
gestione dei servizi di ristorazione a bordo dei 75 treni ad alta velocità,
che ogni giorno collegano Bruxelles a Parigi, Amsterdam, Rotterdam ,
Colonia, Roissy- aeroporto Charles De Gaulle- e Marne la Vallèe -
Disneyland Paris. La gestione dei servizi avrà inizio il 1° giugno 2002 e
sarà curata da Railrest s.a. società di nuova costituzione partecipata da
Cremonini (51%) e Compass Group (49%), Il contratto, che avrà una durata di
3 anni e 8 mesi con opzione di rinnovo fino a 3 anni, genererà un volume
d'affari stimato in circa 25 milioni di Euro annui, con un organico di 350
dipendenti. I servizi offerti sui treni sono bar, snack, caffetteria,
vassoio al posto in classe Comfort 1 e nel breve periodo distributori
automatici in classe Comfort 2, sulle tratte Bruxelles/Parigi/Bruxelles,
Bruxelles/Amsterdam/Bruxelles, Bruxelles/Colonia/Bruxelles. ,
"L'accordo con Thalys - Commenta Vincenzo Cremonini, Amministratore
Delegato Cremonini Spa - rappresenta un risultato prestigioso per il nostro
Gruppo, che negli ultimi 2 anni si è aggiudicato le più importanti gare
internazionali per i servizi di ristorazione sui treni di maggiore rilevanza
in Europa.". "Grazie agli elevati standard qualitativi dei servizi
e alla capacità di interpretare in modo innovativo le esigenze di ristoro
dei viaggiatori - prosegue Vincenzo Cremonini - il Gruppo diviene oggi, dopo
soli 12 anni di attività nel settore, il secondo player europeo nella
ristorazione a bordo treno, confermando il carattere sempre più vincente di
un concept italiano originale di servizi e prodotti che Cremonini sta
sviluppando a livello internazionale". Jean-Phlippe Dupont Direttore
Generale di Thalys International, ha commentato: "la nostra società è
da sempre molto attenta alle esigenze dei propri passeggeri, e l'accodo con
Cremonini contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti
offerti alla clientela."
FIDIA:
ACQUISIZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE INDIRETTA NEL CAPITALE DI BIOCHIMICI PSN
SPA
Milano, 27 marzo 2002 - Fidia - Fondo Interbancario D'investimento Azionario
Sgr S.p.A. - società di gestione del Fondo Comune di Investimento Mobiliare
Chiuso Prudentia, controllata pariteticamente da Banca di Roma, IntesaBci,
Mediobanca e UniCredito Italiano, e presieduta dall'Ing. Sergio Pininfarina,
ha perfezionato l'acquisizione di una partecipazione indiretta del 22,9% nel
capitale di Biochimici Psn S.p.A. investendo 4,2 milioni di Euro. La Società,
con sede a Bologna, produce e commercializza prodotti dermocosmetici,
parafarmaceutici e dietetici con la linea di proprietà "Derma".
Biochimici inoltre, in base ad un contratto di concessione, commercializza
in Italia prodotti per la detersione e l'idratazione della pelle, con la
linea "Seba". Con un fatturato 2001 di circa 21 milioni di euro e
un'incidenza percentuale dell'Ebitda 2001, in rapporto al fatturato,
superiore al 25%, la Società è una tra le poche aziende di nazionalità
italiana presenti sul mercato cosmetico e parafarmaceutico che utilizzano
esclusivamente la farmacia come canale di vendita.
CENTRALE
DEL LATTE DI TORINO & C. S.P.A. - CENTRALE DEL LATTE DI BRESCIA S.P.A. -
GRANAROLO S.P.A. COSTITUITA CLAV INDUSTRIA S.P.A., SOCIETÀ CHE PERFEZIONERA'
L'ACQUISIIZIONE DELLA CENTRALE DEL LATTE DI VICENZA.
Milano, 27 marzo 2002 - A seguito della delibera di giunta, con cui il
Comune di Vicenza il 13 marzo scorso ha confermato l'accettazione
dell'offerta presentata dalla cordata con capofila la Centrale dei Latte di
Torino & C. per l'acquisizione dei controllo della Centrale dei Latte di
Vicenza, è stata costit: Clav Industria S.p.A., società che si occuperà
della gestione delle attività produttive e commerciali dell'ex
municipalizzata veneta. Clav Industria - il cui capitale sociale è pari a
16,5 milioni di Euro - è controllata all'82% da Clav Finanziaria S.p.A., i
cui azionisti sono Centrale dei Latte di Torino & C. e Centrale dei
Latte di Brescia con una quota paritefica dei 50%, ed è partecipata al 18%
da Granarolo S.p.A La nuova società ha provveduto a nominare il Consiglio
di Amministrazione che vede nel ruolo di Presidente Riccardo Pozzoli
(Torino), Amministratore Delegato Claudio Uberti (Brescia), Consiglieri sono
stati eletti Nicola Ballini (Brescia) e Luigi Luzzati (Torino), mentre il
Collegio Sindacale è composto da Guido Piccinelli (Brescia), Presidente,
Guido Rossi (Brescia) e Vittorio Ferreri (Torírro), Sindaci effettivi. Alla
costituzione della Newco seguirà, come già annunciato, il closing
dell'operazione di acquisizione con l'adempimento degli accordi contrattuali
e il passaggio delle azioni previsti entro la metà dei mese di aprile. Dal
punto di vista strategico, l'obiettivo primario di Clav e dei suoi azionisti
è di procedere celermente verso un ulteriore sviluppo dell'azienda,
attraverso 11nnovazione di prodotto e processo, la valorizzazione dei marchi
e delle produzioni locali, l'estensione della gamma attuale, con attenzione
particolare al segmento dei frescolfreschissimo e con l'introduzione di
prodotti provenienti da agricoltura biologica. Inoltre, verrà posta
particolare attenzione ai rapporti con il mondo agricolo locale attraverso
il controllo rigoroso della filiera produttiva per garantire ai consumatori
elevati standard qualitatívi, sia perciò che riguarda il latte fresco che
i derivati, in una logica di collaborazione confinua e costante.
ELEA
(DE AGOSTINI) LEADER IN ITALIA NELLA FORMAZIONE ICT, INAUGURA UN IMPORTANTE
PROGETTO DI AFFILIAZIONE
Ivrea, 26 marzo 2002 - Elea, la società del Gruppo De Agostini, leader in
Italia nella Formazione Information&Communications Technology, ha
avviato in questi giorni un nuovo progetto di affiliazione, che prevede
l'apertura di punti-formazione, i Punto Elea, al fine di rendere la propria
rete, già presente su tutto il territorio nazionale, ancora più capillare.
Il progetto Puntoelea si fonda su accordi con operatori selezionati, già
attivi nel settore della formazione e dell'informatica, con una presenza
consolidata sul territorio e in grado di garantire alla clientela servizi e
risultati ai più alti livelli. Elea mette a disposizione degli affiliati
una competenza metodologica ventennale nel campo della formazione, un
know-how specifico focalizzato sull'e-learning, unitamente a risorse e
conoscenze, tali da permettere ai partner di proporsi sul mercato con linee
guida e "cultura" omogenei, coerenti e consistenti con il modello
perfezionato da Elea, e ai clienti di ottenere una qualità di consulenza e
di assistenza sempre costanti. Il format metodologico scelto consente ai
partner di fornire ai propri clienti soluzioni innovative customizzate di
formazione e di knowledge management - modulate grazie alla potente,
flessibile e versatile piattaforma tecnologica Myelearning di Elea - e di
disporre degli strumenti necessari a fare fonte alle più diverse esigenze e
necessità. L'offerta di Elea spazia dai progetti di prima alfabetizzazione,
utilizzo di Internet e degli strumenti di e-business, fino a progetti più
articolati e complessi orientati a veicolare le organizzazioni verso
obiettivi più ambiziosi di gestione e sviluppo della conoscenza, condotti
avvalendosi di metodologie innovative dell'apprendimento e di soluzioni
e-learning, settore in cui è attiva la partnership strategica con
SmartForce, leader mondiale in questo campo. Elea ha maturato una grande
expertise nel mercato B2B in particolare con Grandi clienti (Industria,
Utilities, Finanza) e Pubbliche Amministrazioni. Il primo Puntoelea è stato
appena inaugurato a Biella, e il programma prevede a breve l'ampliamento
della rete affiliati in altre province italiane, fra cui Brescia, Parma,
Varese, Verona.
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