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27 MARZO 2002

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UE: NUOVO SITO INTERNET "L'EUROPA E LA CULTURA" 
Roma, 27 marzo 2002 - La Commissione Europea ha realizzato un nuovo sito internet interamente dedicato al tema "Europa e cultura". Il portale e' diviso in cinque sezioni denominate "Settori d'attivita'", "Cosa fa l'Europa", "Finanziamenti", "Siti nazionali" e "Eventi". La ricerca per sezioni permette di accedere direttamente ai temi di interesse, quali teatro, musica, libri, danza, cinema e arti visive. Lo spazio dedicato ai finanziamenti offre invece una serie di informazioni sui molteplici programmi europei in materia di cultura.
http://europa.eu.int/comm/culture/index_it.htm

AIUTI FINANZIARI ALLE PMI
Bruxelles, 27 marzo 2002 - Un gruppo ad alto livello, composto da rappresentanti della Commissione europea e del settore privato, analizzerà le implicazioni dei metodi comunitari di finanziamento delle Pmi (piccole e medie imprese) nel corso di una manifestazione organizzata dalla Presidenza belga, che si svolgerà a Louvain-la-Neuve il 25 e 26 ottobre. Il tema del finanziamento delle Pmi riveste un'importanza considerevole per la sorte delle aziende europee. La serietà di tale problema trova eco nell'organizzazione, da parte della Presidenza belga, di una manifestazione dedicata all'esame delle migliori prassi, che si pone l'obiettivo di avviare un nuovo tipo di politica in tale ambito, caratterizzata da una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. L'importanza della questione è sottolineata anche dalla composizione del gruppo ad alto livello, formato dai commissari europei per la Ricerca, la Concorrenza, le Imprese e la Società dell'informazione, nonché da importanti rappresentanti di banche e fondi d'investimento e studiosi universitari, che analizzerà in quale modo sia possibile aiutare le Pmi nella fase d'avviamento. La manifestazione sarà presieduta da Serge Kubla, presidente in carica del Consiglio "Industria" dell'UE. Oltre alle discussioni, nel corso della prima giornata della manifestazione si terranno tre workshop, dedicati ai rapporti tra le imprese e le banche, al finanziamento dell'innovazione ed ai microcrediti. Nello stesso edificio, si svolgerà in contemporanea l'esposizione europea del capitale di rischio, alla quale prenderanno parte oltre 100 espositori. La manifestazione vedrà anche la partecipazione di numerose aziende spin-off alla ricerca dei tipi di investimento oggetto dei dibattiti. Nella seconda giornata i Commissari e gli esperti invitati si rivolgeranno ad un pubblico previsto di 1.000 partecipanti. La tavola rotonda conclusiva presenterà un approccio complessivo, nel quale saranno definiti i compiti che il settore pubblico e quello privato dovranno svolgere per contribuire ad un migliore finanziamento delle Pmi. Infolink:
http://www.kubla2001.be

CALENDARIO DEI LAVORI PARLAMENTARI
Roma, 27 marzo 2002 - Il dipartimento dei Rapporti con il Parlamento pubblica on-line il calendario dei lavori della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Si tratta di una tabella, aggiornata ogni settimana dal Dipartimento, che permette ai cittadini di conoscere e seguire l'iter parlamentare di tutti i provvedimenti in discussione in Aula e in Commissione. Il documento contiene anche l'indicazione, ove gia' individuato, del rappresentante di Governo. http://www.governo.it/rapp_parlamento/calendario/lavori%2018-22%20marzo.pdf 

RIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO
Roma, 27 marzo 2002 Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 14 marzo scorso, ha approvato il disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario. Il provvedimento prevede, tra l'altro, una nuova disciplina per partecipare al concorso in magistratura, l'istituzione della scuola della magistratura presso la corte di Cassazione, la riforma dei consigli giudiziari, nuove disposizioni per il passaggio dei magistrati dalle funzioni requirenti a quelle giudicanti e la ridefinizione della disciplina della normativa in tema di formazione.
http://www.giustizia.it/dis_legge/ord_giudiziario.htm

GOVERNO: APPROVATO DDL SU LIBERTA' RELIGIOSA
Roma, 27 marzo 2002 - La settimana scorsa e' stato presentato in Parlamento il disegno di legge recante norme sulla liberta' religiosa e abrogazione della legislazione sui culti ammessi. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri del 1° marzo 2002, intende dare compiuta attuazione ai principi costituzionali in materia di liberta' di religione e contestualmente, abrogare la normativa ancora vigente sull'esercizio di culti diversi dal cattolico che venivano definiti "ammessi''.
http://www.governo.it/sez_presidenza/religioni/saperne_piu/sapere_ddl.html

LE AZIONI DI SOLIDARIETÀ CRESCONO SEMPRE. BANCA PROFILO E N.P.H. ITALIA INSIEME PER UN NUOVO MODO DIFARE NO PROFIT PRESENTATA IERI L'INIZIATIVA "ONE CHILD AT A TIME" 
Milano, 27 marzo 2002 - Sandro Capotosti, Presidente di Banca Profilo, e Padre William B. Wasson, fondatore dell'organizzazione internazionale per l'infanzia N.P.H., rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus, riuniscono il mondo della finanza e dell'impresa per proporre un nuovo approccio all'economia solidale, secondo quello spirito e quei principi di concretezza, trasparenza ed efficacia che stanno alla base della filosofia operativa di entrambi i partner. "Con NPH collaboriamo già da un paio d'anni, ha detto Sandro Capotosti. E' una partnership che esalta le caratteristiche dinamiche e concrete di entrambi e che oggi, con l'iniziativa "One child at a time" ' desidera rappresentare uno spunto di riflessione anche per altre realtà finanziarie e produttive del nostro Paese. "Le azioni di solidarietà crescono sempre", infatti, se il non profit èfatto di qualità, concretezza e trasparenza, requisiti essenziali per ogni azienda e che abbiamo trovato applicati nell'attività umanitaria svolta dalla Fondazione Francesca Rava - N.P.H.. Italia Onlus a favore dei bambini". "Ogni ente no profit che lavora per la causa di N.P.H.. nel mondo, compresi gli orfanotrofi in Centro America, certifica il proprio bilancio a garanzia della trasparenza delle donazioni e dell'efficacia dell'utilizzo deifondi, ha aggiunto Padre Wasson".Su un altro tema concordo con Banca Profilo: la solidarietà non deve essere generica, ma "su misura", un bambino alla volta. Solo così il donatore può percepire la concretezza e l'importanza del suo intervento". Il talk show, moderato da Alessandro Cecchi Paone, a cui hanno partecipato Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava N.P.H.. Italia Onlus, Alberto Quadrio Curzio, Direttore Centro Ricerche in Analisi Economica, Economia Internazionale e Sviluppo Economico -Università Cattolica di Milano, Franca Fossati Bellani, Responsabile U. 0. Pediatrica e Direttore Dipartimento Medicina Oncologica, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Giovanni Rebay, Partner Divisione Non Profit Kpmg, è stata occasione per alimentare il confronto su queste problematiche e per lanciare alla business community una O.P.A. di solidarietà per due progetti N.P.H. estremamente urgenti per la salvezza di migliaia di bambini: la costruzione di una casa N.P.H. in Belize e di un ospedale pediatrico in Haiti. Presenti due testimonial d'eccezione: un " figlio" di Padre Wasson, Ismael Leon, bimbo raccolto dalla strada e portato alla laurea in una delle case N.P.H., e Padre Richard Frechette, medico l'in prima linea" di N.P.H. Haiti venuto in Italia per trovare sostenitori del progetto di costruzione di un ospedale policlinico pediatrico per salvare le migliaia di bambini che ogni giorno muoiono sull'isola. 

GRUPPO GENERALI: RISULTATI POSITIVI NEL 2001 UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO IN CRESCITA DEL 16% A 442 MILIONI DI EURO IL DIVIDENDO COMPLESSIVO SALE DEL 10,3% 
Milano, 27 marzo 2001. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali si è riunito il 25 marzo sotto la presidenza di Gianfranco Gutty, per approvare il bilancio della Capogruppo e il bilancio consolidato dell'esercizio 2001. "Il 2001 è stato un anno segnato da eventi drammatici. Gli attentati dell'11 settembre, costati la vita a migliaia di persone, hanno realizzato il peggior scenario di crisi immaginabile per il mercato assicurativo mondiale", ha sottolineato il Presidente e Amministratore Delegato Gutty. "Questa situazione è stata aggravata dalle pesanti conseguenze che la crisi dei mercati finanziari ha avuto sui risultati economici delle imprese". "Per il Gruppo Generali - ha proseguito Gutty - gli eventi di settembre hanno avuto effetti limitati grazie all'attenta politica sottoscrittiva adottata. Più consistente è stato l'impatto che la caduta delle Borse mondiali ha avuto sui risultati economici dell'esercizio sia in termini di minori utili dall'attività di negoziazione che di significative minusvalenze da valutazione titoli. Il miglioramento dell'andamento industriale ha tuttavia consentito di raggiungere risultati positivi". Nel 2001 il volume dei premi consolidati è cresciuto a 45.564 milioni di euro (+6,3% a condizioni omogenee), dei quali 28.102 milioni nel ramo vita (+7,3%) e 17.462 milioni nei rami danni (+4,6%). La raccolta premi del Gruppo ha evidenziato nel corso del 2001 una progressiva accelerazione del ritmo di crescita, confermata nei primi due mesi del 2002 da un tasso di sviluppo vicino al 15% per il ramo vita, mentre nei rami danni la crescita è risultata in linea con quella dell'esercizio precedente. I risultati tecnici della gestione assicurativa hanno evidenziato nel 2001 significativi progressi, frutto degli interventi attuati nell'attività industriale, migliorando di 432 milioni di euro. Il rapporto sinistri a premi di competenza, al netto della riassicurazione, è ulteriormente diminuito all'80,6% nel 2001 che si confronta con 81,7% nel 2000 e 82,7% nel 1999. L'incidenza complessiva dei costi rispetto ai premi è scesa al 18,9% (19,7% nel 2000); quella delle sole spese di amministrazione sui premi è sensibilmente diminuita passando al 5% nel 2001 dal 5,8% del 2000. La combined ratio nei rami danni è ulteriormente migliorata, attestandosi al 108,4%, al di sotto dell'obiettivo per il 2001, rispetto al 110,4% nel 2000 e al 111,2% nel 1999. L'utile netto di Gruppo nel 2001 è pari a 1.100 milioni di euro. L'utile di Gruppo normalizzato nel 2001 - prima della svalutazione per 103 milioni di euro effettuata per le attività in Argentina - si è attestato a 1.203 milioni di euro rispetto ai 1.152 milioni del 2000 (al netto della plusvalenza straordinaria realizzata dalla cessione delle azioni BSCH). La redditività dei mezzi propri (ROE) su base normalizzata è stata del 14,1% nel 2001 (15,1% nel 2000). L'utile netto della Capogruppo è cresciuto del 16% a 442 milioni di euro, rispetto a 381 milioni realizzati nel 2000, che includevano il risultato delle attività relative al lavoro diretto vita italiano, conferite alla controllata Generali Vita. Il dividendo unitario proposto per l'esercizio 2001 è di 0,28 euro per azione, rispetto a 0,2582 euro (500 lire) nel 2000 con un incremento unitario dell'8,4% e del 10,3% complessivo tenuto conto dell'aumento di capitale intervenuto. Bilancio consolidato di gruppo - Riflette la situazione patrimoniale e il conto economico di 167 società: 107 compagnie di assicurazione, 54 holding finanziarie e di partecipazione, 6 società immobiliari. La gestione assicurativa - I premi consolidati hanno raggiunto 45.564 milioni di euro, con una progressione del 6,3% a condizioni omogenee. Alla raccolta hanno contribuito i paesi dell'Unione Europea per l'86,9%. In particolare, l'Italia per il 32,8%, la Germania per il 26,4% e la Francia per il 15,5%. I premi vita sono cresciuti del 7,3% a 28.102 milioni di euro e corrispondono al 61,7% del volume totale della raccolta; i rami danni hanno evidenziato un incremento del 4,6% a 17.462 milioni. Le riserve tecniche nette sono ammontate a 191.020 milioni; il rapporto riserve a premi lordo nei rami danni si è attestato al 194,8% (190,7% nel 2000). La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli investimenti complessivi sono saliti a 200.633 milioni di euro (+5,8%), di cui 25.707 milioni relativi a investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati. I titoli obbligazionari rappresentano il 45% del totale, il portafoglio azionario il 7,3%. I redditi degli investimenti sono ammontati a 9.653 milioni (+4,5%) con un tasso medio di rendimento del 5,9%. Le plusvalenze realizzate dalla cessione di attivi sono ammontate 2.653 milioni (4.413 nel 2000); le minusvalenze da valutazione sono state pari a 1.618 milioni (953 nel 2000). Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli quotati si sono attestate a fine esercizio a 6.377 milioni di euro (10.286 milioni a fine 2000). Il patrimonio netto, incluso l'utile d'esercizio, è cresciuto a 11.922 milioni; la quota di pertinenza del Gruppo è di 9.616 milioni. L'operatività del Gruppo - Nel 2001 è proseguito il progetto di riorganizzazione del Gruppo nei diversi territori di operatività, ispirato a un modello industriale articolato su società-prodotto, dotate di propria autonomia tecnica e commerciale, e su centri di servizio comuni per le attività informatiche, di liquidazione danni e di gestione degli investimenti. Le operazioni effettuate nei principali Paesi hanno portato a un più funzionale assetto organizzativo e societario, con i primi significativi miglioramenti sul fronte dei costi e dei ricavi. In Italia, il processo ha subito un forte impulso dopo l'acquisizione del Gruppo INA realizzata nel 2000 ed è proseguito nel 2001 con il conferimento alla controllata Generali Vita del lavoro diretto vita sottoscritto dalla Capogruppo in Italia e con la fusione per incorporazione di INA in Generali, preceduta dal conferimento da parte della stessa INA delle proprie attività assicurative alla controllata INA Vita. Inoltre, nel mese di settembre è stato avviato il progetto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare italiano del Gruppo. Le Generali e Alleanza hanno deliberato il conferimento alla controllata Genimmobil degli immobili posseduti dalle due compagnie in Italia, con esclusione di quelli a utilizzo diretto. La politica di espansione verso i mercati caratterizzati da elevate prospettive di sviluppo ha portato in aprile alla firma in Cina di un importante accordo con un primario gruppo industriale - la China National Petroleum Corporation - per la costituzione di una compagnia vita a controllo paritetico, divenuta operativa all'inizio del 2002. Con la nuova società Generali China Life Insurance Company, il Gruppo è stato autorizzato ad operare nell'area di Canton, una delle più sviluppate del Paese. Nel settore del risparmio gestito, nel 2001 sono state attuate rilevanti operazioni di riorganizzazione e di potenziamento delle attività del Gruppo, per rafforzare la posizione raggiunta in questo settore e far fronte ad una concorrenza sempre più qualificata. In Italia, è divenuta pienamente operativa Generali Asset Management SGR, società nella quale sono stati concentrati gli investimenti mobiliari delle Compagnie italiane del Gruppo. Alla fine del 2001, il patrimonio gestito ammontava a circa 53 miliardi di euro. La creazione di tale polo mira a ottimizzare i risultati grazie ai maggiori volumi gestiti, alla selezione delle migliori competenze e a un più efficace coordinamento delle politiche d'investimento. Banca Generali ha rafforzato il proprio ruolo di struttura imperniata su una distribuzione multicanale per l'offerta integrata di servizi bancari, finanziari e assicurativi destinati alla clientela privata. Nel 2001, sono passate sotto il controllo di Banca Generali le reti di Altinia Sim e INA Sim, che si sono così aggiunte a quella di Prime Consult. La capacità distributiva della banca si avvale ora di circa 3 mila unità tra promotori finanziari e agenti-promotori delle reti assicurative di Alleanza, Generali e Ina e dei canali diretti (Internet e telefono). Gli attivi gestiti ammontavano a fine esercizio a circa 7 miliardi di euro. In Svizzera, la BSI, attiva nel settore del private banking, ha confermato gli ottimi risultati degli anni precedenti, particolarmente apprezzabili in quanto ottenuti in un contesto di mercato difficile. L'esercizio si è chiuso con un patrimonio gestito che a fine anno superava 33 miliardi di euro. Gli investimenti complessivamente amministrati dalle società del Gruppo, per conto proprio e per conto terzi, ammontavano a fine 2001 a 249.542 milioni di euro (238.609 nel 2000) consentendo al Gruppo di posizionarsi ai primi posti in Europa per attivi gestiti. Bilancio della capogruppo - Come già evidenziato, al 1° gennaio 2001 è stato conferito a Generali Vita il ramo d'azienda relativo all'attività diretta vita svolta dalla compagnia in Italia, il che comporta una profonda modifica della struttura del bilancio della Capogruppo, nel quale viene a mancare circa il 30% sia del portafoglio assicurativo che degli attivi. Al fine di offrire una rappresentazione significativa dell'andamento della gestione economica e patrimoniale, tutti i dati relativi all'esercizio 2000 e gli indici di raffronto sono stati depurati dalle componenti relative all'attività ceduta. La gestione assicurativa - La raccolta premi è ammontata a 5.162 milioni di euro con un incremento pari al 6,3% a condizioni omogenee, di cui 3.063 milioni sottoscritti in Italia (+6,7%) e 2.099 milioni nei mercati esteri (+5,7%). I premi del lavoro diretto sono ammontati a 2.510 milioni (+6,4%), quelli del lavoro indiretto a 2.652 milioni (+6,1%). Nei rami danni la raccolta premi ha registrato un incremento del 7,9%, raggiungendo 3.350 milioni di euro. Nel ramo vita - essenzialmente nel lavoro indiretto - la raccolta complessiva è ammontata a 1.812 milioni di euro (+3,3%). I premi del lavoro diretto danni in Italia, pari a 2.147 milioni, hanno registrato una crescita del 6,8%. In forte miglioramento sono risultate sia la sinistralità netta, passata al 74,3% dal 77,3%, sia la combined ratio, scesa al 99,6% dal 102,4%. L'incidenza dei costi complessivi sui premi si è attestata al 25,3% dal 25,9% nel 2000. Il saldo tecnico netto della gestione assicurativa ha evidenziato un utile di 228 milioni di euro, superiore di 102 milioni rispetto a quello del precedente esercizio. Le riserve tecniche nette sono ammontate a 16.657 milioni (+5,2%); il rapporto riserve su premi lordo nei rami danni è pari al 216,3% (211,4% nel 2000). L'organizzazione del lavoro - Al 31 dicembre 2001 il numero complessivo dei dipendenti della Compagnia era pari a 3.226 amministrativi e 1.125 produttori (3.406 amministrativi e 1.393 produttori a fine 2000). La rete di vendita italiana è costituita da 1.486 agenti, 1.125 produttori dipendenti e circa 3.430 collaboratori d'agenzia. La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli investimenti hanno raggiunto 29.085 milioni di euro, in aumento del 19,7% (+8,4% senza gli attivi trasferiti per effetto dell'incorporazione dell'INA); i relativi redditi sono ammontati a 1.420 milioni (+14,4%) con un tasso medio di rendimento del 5,5%. Le plusvalenze realizzate dalla cessione di attivi sono ammontate a 538 milioni; le minusvalenze di registro sono state di 70 milioni. Il portafoglio titoli a fine 2001 ha presentato plusvalenze latenti pari a 6.277 milioni (8.082 nel 2000). Il patrimonio netto, incluso l'utile dell'esercizio, è salito a 7.563 milioni, con un incremento di 741 milioni. L'eccedenza rispetto al fabbisogno di copertura del margine di solvibilità è di 6.082 milioni (5.416 nel 2000). All'Assemblea degli Azionisti, convocata per i giorni 25, 26 e 27 aprile a Trieste, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per azione (0,2582 euro/500 lire nel 2000), per un'erogazione complessiva di 357 milioni (+10,3%). Il dividendo sarà in pagamento dal 23 maggio, con stacco cedola a partire dal 20 maggio. All'Assemblea verrà inoltre proposto l'accantonamento di 83,2 milioni alla riserva straordinaria. Gli azionisti sono convocati in sede ordinaria per l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2001 e la nomina del Collegio Sindacale; in sede straordinaria per deliberare sulla modifica degli artt. 8 e 46 dello Statuto Sociale, per consentire al Consiglio di Amministrazione da un lato di proseguire l'attuazione del piano di "Stock option" iniziato nel 2001 e dall'altro di avviare uno specifico piano di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti, in conformità a quanto concordato nell'ambito del contratto integrativo recentemente concluso.Sono state inoltre stabilite le date degli incontri con la comunità finanziaria: 22 aprile a Londra e il 23 aprile a Milano. 

TELECOM: IL CDA APPROVA I BILANCI 2001CONFERMATA LA POLITICA DI DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI CRESCONO RICAVI E MOL IN LINEA CON LE ASPETTATIVE AVVIATA LA RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE DEL GRUPPO PREVISTA DAL PIANO 2002-2004 
Milano, 27 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 26 marzo sotto la Presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha approvato i bilanci 2001.. L'anno 2001 del Gruppo Telecom Italia - L'esercizio 2001 si è chiuso con un miglioramento dei Ricavi, del Margine Operativo Lordo e del Risultato Operativo. L'anno che si è concluso è stato caratterizzato dall'implementazione della strategia di focalizzazione sui core business, in particolare sul mercato domestico per la telefonia fissa e mobile e sul mercato internazionale per la telefonia mobile, nonché da scelte rigorose riguardanti il portafoglio internazionale, che tengono conto anche delle mutate condizioni macroeconomiche. Nel 2001 sono state intraprese decisive azioni quali le rettifiche, le svalutazioni di partecipazioni a livello di Gruppo e accantonamenti per oneri su partecipate per complessivi 4.613 milioni di euro che hanno comportato un risultato netto consolidato negativo pari a 2.068 milioni di euro. Telecom Italia S.P.A, dopo aver scontato oneri non ricorrenti per 3.760 milioni di euro, chiude con un utile netto di 151 milioni di euro. Il dividendo proposto, pari a 0,3125 euro per azione ordinaria e 0,3237 euro per azione di risparmio, sarà distribuito utilizzando anche riserve per 2.184 milioni di euro, e porterà un credito di imposta pieno. Nella seconda metà del 2001 Olimpia S.p.A. ha rilevato da Bell SA e dal mercato la quota di circa il 27% di Olivetti S.p.A.. Tale evento ha determinato, a partire da ottobre, un avvicendamento del management al vertice ed una significativa rivisitazione delle strategie di sviluppo del Gruppo che hanno portato al rapido avvio di un processo di complessivo riassetto, parte integrante del Piano Industriale 2002-2004. Con il riassetto organizzativo si è costituita una squadra di management completamente rinnovata, con nuove strutture di Gruppo e Comitati di Vertice. Sono state inoltre ridefinite in profondità le Business Unit Domestic Wireline, Internet and Media e Information Technology. A livello di Gruppo si è proceduto alla qualificazione e al rafforzamento delle famiglie professionali e sono state introdotte nuove procedure per l'approvazione e il controllo di investimenti ed acquisti con accentramento delle responsabilità di governance. E' stato avviato un processo di semplificazione societaria con l'obiettivo di ridurre consistentemente il numero delle società del Gruppo, che al 31 dicembre 2001 erano circa 700. Sono stati raggiunti poi i primi risultati volti al rafforzamento finanziario e alla ristrutturazione industriale. In particolare è stato realizzato gran parte del progetto di dismissioni annunciato lo scorso settembre attraverso la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi satellitari, l'adesione all'Opa lanciata su Lottomatica e il raggiungimento degli accordi per la cessione delle partecipazioni in AUNA. Inoltre è stato raggiunto un accordo (attualmente sottoposto all'approvazione delle competenti autorità) per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream e sono in corso le trattative per la cessione della partecipazione del 40% in Telemaco. Gruppo Telecom Italia Nell'esercizio 2001 la partecipazione nel Gruppo Nortel Inversora (Telecom Argentina), che nell'esercizio 2000 era stata consolidata con il metodo proporzionale, è stata consolidata con quello del patrimonio netto. Inoltre altre variazioni dell'area di consolidamento riguardano: - i gruppi Seat Pagine Gialle, Jet Multimedia, Maxitel e la società Digitel, che nell'esercizio 2000 erano stati consolidati solo patrimonialmente, in quanto acquisiti a fine anno, nel 2001 sono stati consolidati integralmente anche per i dati economici; - il gruppo Entel Chile e le società Tim Celular Centro Sul, Tim Sao Paulo, Tim Rio Norte che sono entrati a far parte dell'area di consolidamento a partire dal 2001 - i gruppi Sirti e Italtel che sono usciti dall'area di consolidamento in quanto ceduti a fine 2000, esercizio nel quale erano stati consolidati integralmente per i primi 9 mesi. I ricavi del Gruppo ammontano a 30.818 milioni di euro con una crescita del 13,4% rispetto al 2000 (+2,7% a parità di perimetro - considerando solo le società presenti in entrambi gli esercizi). Al netto delle quote spettanti ad altri gestori di telecomunicazioni, i ricavi ammontano a 27.104 milioni di euro e aumentano rispetto al 2000 di 2.649 milioni di euro (+10.8%). Sull'aumento dei ricavi hanno inciso sia il positivo andamento dei servizi di telefonia mobile sia la variazione dell'area di consolidamento. Il margine operativo lordo, pari a 13.619 milioni di euro, aumenta di 1.400 milioni di euro (+11,5% nel 2000, +6,6% a parità di perimetro) e presenta un'incidenza sui ricavi del 44,2% (45% nel 2000). Tale crescita in valore assoluto, è sostanzialmente attribuibile al buon andamento del Gruppo TIM (+ 313 milioni di euro) e all'ingresso dei Gruppi SEAT Pagine Gialle (+ 444 milioni di euro) e ENTEL Chile (+ 374 milioni di euro). Gli ammortamenti passano da 5.209 a 6.275 milioni di euro, di cui quelli relativi al goodwill aumentano di 854 milioni di euro passando da 168 a 1.022 milioni di euro dovuti ad acquisizioni. Il risultato operativo ammonta a 6.674 milioni di euro e migliora di 234 milioni di euro (+3,6% rispetto al 2000). La crescita del risultato operativo è attribuibile alla variazione del perimetro di consolidamento, al miglioramento della gestione ed è influenzato negativamente dai maggiori ammortamenti dei goodwill. Il risultato netto consolidato del Gruppo è stato negativo per 2.068 milioni di euro a causa di oneri non ricorrenti per 4.613 milioni di euro (3.036 milioni di euro al netto di minori oneri fiscali per 1.577 milioni di euro) non presenti nell'esercizio precedente. Nell'esercizio 2000 l'utile netto ammontava a 2.028 milioni di euro e scontava oneri e proventi straordinari per 184 milioni di euro. Gli oneri non ricorrenti possono essere così sintetizzati: - l'adeguamento del valore delle partecipazioni della BU (Business Unit) International Operations per 2.136 milioni di euro, delle partecipazioni internazionali della BU Mobile Services per 547 milioni di euro, delle attività della BU Internet and Media per 416 milioni di euro e delle attività della BU Satellite Services e TI Lab per 291 milioni di euro; - la svalutazione degli investimenti in Argentina conseguente all'evoluzione della situazione economica per 406 milioni di euro; - i costi per la cessione di Stream S.p.A. e le perdite di periodo per 248 milioni di euro; - lo stanziamento a fronte dell'impegno put/call su azioni Seat PG S.p.A. per 569 milioni di euro. Oltre agli oneri sopra citati hanno influito sul risultato economico anche gli oneri finanziari netti pari a 1.584 milioni di euro (+974 milioni di euro rispetto al 2000) che tengono conto del maggior indebitamento, delle rettifiche di valore di attività finanziarie per 1.341 milioni di euro (1.145 milioni di euro nel 2000), del minor impatto di oneri e proventi straordinari per 161 milioni di euro e di minori imposte per 985 milioni di euro. Gli investimenti ammontano complessivamente a 11.257 milioni di euro, contro 19.484 milioni di euro del 2000; di questi 6.990 milioni di euro sono investimenti industriali, 3.093 milioni di euro investimenti finanziari, cui si aggiungono 1.174 milioni di euro di goodwill. Il free cash flow mostra un incremento di oltre il 34%, passando dai 4.453 milioni di euro del 2000 a 5.990 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto pari a 21.942 milioni di euro aumenta, rispetto al 31 dicembre 2000, di 4.709 milioni di euro essenzialmente per gli investimenti in partecipazioni estere, sia nel mobile sia nel fisso, e per la distribuzione dei dividendi. Nel 2001 si è inoltre modificata positivamente la struttura del debito, infatti la quota di indebitamento con scadenza superiore all'anno è passata dal 31% al 64%, mentre il costo medio dell'indebitamento è risultato pari al 5,9%. Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2001, è di 109.956 unità con un incremento di 2.785 unità rispetto al 2000, derivante dalla variazione dell'area di consolidamento in parte compensata da una riduzione del personale di Telecom Italia SpA.. Telecom Italia Spa - Il bilancio civilistico della capogruppo Telecom Italia S.p.A. si chiude con un utile netto di 151 milioni di euro, dopo oneri non ricorrenti pari a 3.760 milioni di euro (2.498 milioni di euro al netto di minori oneri fiscali per 1.262 milioni di euro). Il dividendo proposto, di pari importo all'esercizio precedente, 0,3125 euro per azione ordinaria e 0,3237 euro per azione di risparmio, sarà distribuito anche accedendo a riserve per 2.184 milioni di euro. I ricavi di Telecom Italia SpA, alla fine del 2001, ammontano a 17.309 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l'esercizio 2000 (17.463 milioni di euro). Il margine operativo lordo si attesta a 7.571 milioni di euro in aumento dello 0,2% rispetto al 2000 e con un'incidenza sui ricavi del 43,7% (43,3% nel 2000). Il risultato operativo è pari a 3.983 milioni di euro, con un incremento del 10,8% rispetto al 2000 e presenta un'incidenza sui ricavi del 23% contro il 20,6% del 2000. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 16.913 milioni di euro ed è sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente (16.839 milioni di euro), grazie all'equilibrio tra i fabbisogni per investimenti finanziari e distribuzione dei dividendi coperti attraverso la cessione dei consorzi satellitari, l'effetto dell'operazione di cartolarizzazione e il flusso monetario da attività di esercizio. La composizione dell'indebitamento, inoltre, è variata per effetto dell'emissione di quattro bond Telecom Italia, per un totale di 8.250 milioni di euro, che ha consentito il consolidamento di una quota significativa dell'indebitamento a breve termine con un notevole allungamento della vita media del debito. Le prospettive per l'esercizio in corso prevedono per il Gruppo di raggiungere un risultato operativo almeno in linea con quello dell'esercizio precedente. Si conferma l'impegno alla riduzione dell'indebitamento finanziario netto attraverso un'accurata gestione degli investimenti, dei costi e il proseguimento del piano di dismissioni. Eventi successivi al 31/12/2001 - Piano di dismissioni - Il piano di dismissioni delle attività non strategiche del Gruppo avviato alla fine del 2001 con la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi satellitari ( per un incasso di 450 milioni di euro), l'adesione all'Opa lanciata sulla Lottomatica (con un incasso pari a 211 milioni di euro e 390 milioni di euro considerando anche la quota di Olivetti), e l'accordo raggiunto con Endesa, Union Fenosa e Santader Central Hispano per la cessione del 26,9% posseduto in Auna (1,85 miliardi di euro, subordinato all'autorizzazione delle autorità regolatorie spagnole), è proseguito nei primi mesi del 2002 con le seguenti operazioni: la cessione della quota del 19,6% detenuta da TIM in BDT, che controlla Bouygues Telecom, per un controvalore complessivo pari a 750 milioni di euro; l'accordo, condizionato all'approvazione delle competenti autorità italiane, con News Corporation e Vivendi Universal/Canal+ per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream al prezzo di 42 milioni di US$. All'atto dell'accordo di vendita, Telecom Italia si è impegnata a rinunciare a crediti commerciali nei confronti di Stream per 80 milioni di US$. Gli effetti economici dell'operazione sono stati già considerati nell'ambito degli accantonamenti straordinari; - inoltre, nell'ambito dell'ampio progetto di valorizzazione delle attività immobiliari, sono in corso trattative per la cessione della partecipazione del 40% in Telemaco. Il 1° gennaio 2002, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2001, è iniziata l'offerta di obbligazioni del Prestito Obbligazionario Telecom Italia 2002 -2022 a tasso variabile, riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo Telecom Italia in servizio e in quiescenza per un importo massimo di 1 miliardo di euro. Al 22 marzo sono state sottoscritte obbligazioni per circa 160 milioni di euro da 10.029 dipendenti del Gruppo. Nell'ambito del "Global Note Program", a febbraio si è conclusa la prima emissione obbligazionaria dell'anno per complessivi 2,5 miliardi di euro, suddivisa in due tranche da euro 1,25 miliardi a tasso fisso, rispettivamente con scadenza 1° febbraio 2007 e 1° febbraio 2012. L'ammontare del "Global Note Program", finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento del Gruppo, è stato recentemente portato da 10 a 12 miliardi di dollari. In seguito all'autorizzazione della delibera dell' Assemblea ordinaria degli azionisti del 7 novembre 2001, la Società ha avviato nel mese di marzo l'acquisto di azioni proprie sul mercato nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dalla normativa vigente e dall'autorizzazione assembleare. Fino ad oggi sono state complessivamente acquistate n.2.225.000 azioni Telecom Italia di risparmio al prezzo medio di circa 6,06 euro per azione, per un investimento complessivo di circa 13,5 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l'Assemblea Ordinaria per l'approvazione del bilancio d'esercizio il 7 e 8 maggio 2002, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Il Consiglio ha fissato inoltre la data per lo stacco cedola al 20 maggio 2002; pagamento dividendo a partire dal 23 maggio 2002. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato l'avvio della fase esecutiva del progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto all'integrazione degli attivi immobiliari e delle entità che prestano servizi immobiliari della società Telecom Italia, al fine della loro migliore valorizzazione. Il progetto esecutivo approvato, si realizzerà in particolare attraverso il trasferimento, previa conclusione di una fase di riorganizzazione funzionale al progetto medesimo, dei beni in oggetto a società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti attivi ad un fondo immobiliare chiuso. I risultati delle business unit - domestic wireline: Domestic Wireline (DW), la business unit di Telecom Italia per i servizi di rete fissa, chiude il 2001 con un margine operativo lordo di 7.788 milioni di euro, in crescita del 4,9%, e un contestuale miglioramento degli indici gestionali con un rapporto MOL/Ricavi che si attesta al 45% (+2,6%). Un rapporto che pone DW al primo posto tra i maggiori operatori europei e ne conferma la leadership di mercato. Nel 2001 i ricavi lordi di DW sono ammontati a 17.291 milioni di euro, con una leggera flessione rispetto al 2000 (-1,3%), dovuta principalmente alla riduzione dei ricavi per i servizi voce tradizionali rispetto al 2000 (-5,5%). E' comunque da registrare il grande successo commerciale dell'offerta Teleconomy che al 31 dicembre 2001 ha raggiunto quasi 4,1 milioni di abbonati (+98,5). Ancora in crescita i ricavi derivanti dall'offerta dati e Web per le imprese (+9,4%), dai servizi wholesale destinati agli altri operatori e agli Internet Service Provider, sia nazionali (+11,2%) che internazionali (+11,3%). In totale gli accessi Broadband sono stati 390.000 (+239%): 143.000 wholesale (+76%) e 247.000 retail (+626%). Il successo della strategia sul mercato dei servizi di trasmissione dati e Internet per le imprese ha permesso di raggiungere quota 107.000 accessi Broadband, in tecnologia xDSL e fibra ottica, venduti al 31 dicembre 2001 (+269%). In particolare, il maggior tasso di crescita, all'interno del mercato degli accessi a banda larga è stato registrato dal comparto mass market e SOHO: 140.000, con un incremento rispetto al 2000 del 2700%. I collegamenti alla rete fissa al 31 dicembre 2001 sono pari a 27.353.353, con un incremento del +0.7% rispetto al dicembre 2000. La leggera flessione nei ricavi viene ampiamente compensata anche dalla forte riduzione dei costi, che scendono del 5,8% rispetto al 2000, grazie alla razionalizzazione avviata nell'arco del 2001 e al continuo miglioramento nell'efficienza delle reti. Nello stesso tempo la business unit ha migliorato ulteriormente l'efficienza e la produttività attraverso un forte controllo degli acquisti e degli investimenti, senza trascurare un effettivo incremento nei canali di distribuzione, del customer care e del customer service. In un contesto di mercato ormai totalmente liberalizzato e dove sono attivi oltre 180 operatori, DW è riuscita a mantenere una significativa quota di mercato sul traffico (locale 78%, interdistrettuale 73%, fisso/mobile 72%, internazionale 68%). Per quanto riguarda gli investimenti industriali, nel 2001 DW ha investito oltre 2,8 miliardi di euro, con particolare attenzione alle infrastrutture per la larga banda e per i servizi innovativi. Nei prossimi tre anni DW prevede di investire circa 6,7 miliardi di euro nel periodo 2002 2004, la maggior parte dei quali destinati ai servizi innovativi. Mobile services - Con 23,95 milioni di linee (+10,9%) e un traffico che ha raggiunto circa i 34 miliardi di minuti (+13,6%), TIM SpA si è confermata nel 2001 l'azienda leader della telefonia mobile in Italia. Tutte le principali componenti della gestione hanno mostrato una significativa e generalizzata crescita: ricavi, MOL, redditività, utile netto. Per questo il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo in aumento da 0,1937 euro del 2000 a 0,2342 euro nel 2001 per ciascuna azione ordinaria e da 0,2057 euro nel 2000 a 0,2462 euro nel 2001 per ciascuna azione di risparmio. Il significativo incremento è stato reso possibile anche grazie al ricorso alla riserva straordinaria. I ricavi del Gruppo Tim sono stati pari a 10.250 milioni di euro, con una crescita dell' 8,8% rispetto allo stesso periodo del 2000 (9.418 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo, pari a 4.760 milioni di euro, è aumentato del 7% rispetto allo stesso periodo del 2000 (4.447 milioni di euro). Il risultato operativo è stato pari a 3.136 milioni di euro e cresce del 5% rispetto al 2000 (2.988 milioni di euro) nonostante i maggiori ammortamenti industriali. Il numero delle linee mobili del Gruppo TIM è stato pari a circa 50,7 milioni con un incremento pari al 24% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Per TIM S.p.A., i ricavi sono cresciuti del 5,4% (8.357 milioni di euro contro i 7.929 milioni di euro del 2000) mentre i ricavi da servizi, pari a 7.895 milioni di euro, sono cresciuti del 7,9%. In particolare, i ricavi da Servizi a Valore Aggiunto (VAS) si sono attestati a 532 milioni di euro con una crescita di oltre il 56% rispetto al 2000. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 4.225 milioni di euro, con una crescita del 9,9% rispetto all'anno precedente (3.845 milioni di euro) per effetto della maggiore efficienza operativa; il rapporto MOL su ricavi totali è pari al 50,6% (48,5% nei dodici mesi del 2000) Il risultato operativo (3.231 milioni di euro) è cresciuto del 12,9% rispetto al 2000; l'utile netto dell'esercizio, pari a 1.907 milioni di euro è cresciuto del 2,4% rispetto al 2000 (1.862 milioni di euro) nonostante la maggiore incidenza delle imposte dirette rispetto all'esercizio precedente. Il 2001, inoltre, è stato caratterizzato da un adeguamento del valore del portafoglio internazionale per tenere prudenzialmente conto delle mutate condizioni macroeconomiche. Internet & media - Il 2001 ha fatto registrare per il Gruppo Seat Pagine Gialle la crescita dei ricavi, anche a seguito della variazione del perimetro, il miglioramento della redditività e la definizione di una nuova missione, basata sulla creazione di un gruppo media multipiattaforma che va da Internet al telefono, dalla carta alla Tv. Nell'esercizio 2001 il Gruppo Seat Pagine Gialle ha registrato ricavi complessivi pari a 1.957 milioni di euro (+2.6% a parità di perimetro di consolidamento). Tale risultato riveste un'importanza significativa tenuto conto del rallentamento dell'economia europea e in particolare del settore della pubblicità, area dove il Gruppo Seat PG genera gran parte del proprio giro d'affari. Il Margine Operativo Lordo si attesta a 444 milioni di euro, contro 361 milioni di euro dell'anno precedente (+23% a parità di perimetro di consolidamento). Tale crescita è attribuibile alla politica di razionalizzazione dei costi e al miglioramento della redditività delle attività di editoria telefonica e dell'area Internet. Il risultato operativo ha raggiunto 31 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 1 milione di euro del proforma 2000 (per permettere confronti omogenei tale valore include per il 2000 i risultati della società consolidate a partire dal 2001). Nell'esercizio 2001 il risultato netto post-minorities è negativo per 313 milioni di euro, avendo recepito rettifiche di valore di attività finanziarie e oneri straordinari netti per complessivi 378 milioni di euro. Information technology services - La Business Unit Information Technology Services (IT Services), responsabile delle attività informatiche del gruppo Telecom Italia e leader sul mercato nazionale, persegue obiettivi di riposizionamento su prodotti a maggior valore aggiunto. Coerentemente con la nuova impostazione IT Services è stata riorganizzata all'inizio del 2002 e suddivisa in due nuove BU: una per le attività captive del Gruppo e una rivolta al mercato (Finsiel). I ricavi di IT Services si attestano, nell'esercizio 2001, a 2.033 milioni di euro, contro i 2.138 milioni di euro dell'anno precedente (-4,9%). Tale andamento risente dell'effetto dei nuovi contratti di outsourcing sottoscritti nel 2001 da Telesoft e Netsiel con la BU Domestic Wireline a completamento dei processi societari di spin-off della ex funzione informatica di Telecom Italia. Tali contratti, orientati alla ricerca della massima efficienza in un'ottica di corrispettivi competitivi rispetto alle condizioni di mercato, hanno determinato una sensibile riduzione dei ricavi nelle aree dedicate a tali attività. E' migliorata progressivamente nel corso dell'esercizio 2001, la redditività sia livello di Margine Operativo Lordo, che si attesta a 332 milioni di euro contro i 329 milioni di euro del 2000 (+0,9%) sia a livello di risultato operativo che raggiunge i 162 milioni di euro contro i 134 milioni di euro dell'esercizio precedente (+20,9%). Il 2001 si è chiuso con significativi miglioramenti dei risultati dei gruppi/società operanti all'interno della Business Unit IT Services: Gruppo Finsiel ; ricavi a 1209 mln. di euro, + 3,6%; MOL pari a 168 mln. di euro, + 5,7%; risultato operativo a 124 mln. di euro, + 15,9%. Gruppo Telesoft; ricavi a 525 mln. di euro, +16,7%; MOL di 42 mln. di euro, + 25%: risultato operativo a 25 mln. di euro. Netsiel ; ricavi a 359 mln. di euro; MOL a 119 mln. di euro; risultato operativo di 14 mln. di euro. International operations - Il 2001 per International Operations è stato caratterizzato dalla crescita della presenza internazionale e dall' ottimizzazione del portafoglio delle attività al fine di concentrare la propria presenza soprattutto in Europa e in America Latina. In particolare, a marzo sono state acquisite nuove quote nel Gruppo Entel Chile, portando la partecipazione di Telecom Italia al 54,76%, nei primi mesi dell'anno è stato perfezionato l'assetto azionario di Auna, attestando la quota del Gruppo Telecom Italia al 26,89% (la stessa quota nel dicembre 2001 è stata ceduta). In aprile Jet Multimedia ha acquisito il 100% di Victoire Multimedia dal gruppo LVMH. Nel corso del primo trimestre è stato inoltre ceduto il 30% di Mediterranean Nautilus S.A. a FTT Investment, società del gruppo Fishman. Le operazioni effettuate hanno comportato, rispetto all'esercizio precedente, l'inclusione nell'area di consolidamento del Gruppo Entel Chile e del gruppo Jet Multimedia (che nel 2000 era stato consolidato solo patrimonialmente), nonché l'esclusione della partecipata Nortel Inversora, holding che controlla Telecom Argentina, che al 31 dicembre 2001 è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto. I ricavi di International Operations hanno raggiunto nel 2001 i 1.879 milioni di euro, +272% rispetto all'anno precedente (505 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo si attesta a 347 milioni di euro contro un valore negativo di 3 milioni di euro nel precedente esercizio, mentre il risultato operativo registra un valore negativo pari a 268 milioni di euro in calo rispetto al 2000 (-135 milioni di euro nel 2000), dovuto sostanzialmente ai maggiori ammortamenti da goodwill e all'aumento degli stanziamenti rettificativi relativi ai gruppi Entel Chile e Jet Multimedia. In dettaglio, i risultati economici delle principali società partecipate dal Gruppo sono i seguenti: Gruppo Entel Cile nel 2001 ha registrato ricavi per 1.251 milioni di euro (+35,8% rispetto al 2000), un Margine Operativo Lordo di 374 milioni di euro (+28,5%) e un risultato operativo di 128 milioni di euro (+12,5%). Gruppo Brasil Telecom ha raggiunto nel 2001 risultati ampiamente positivi, con ricavi per 3.074 milioni di euro (+36,6% nel 2000 (1) ) e un Margine Operativo Lordo di 1.633 milioni di euro (+29%). Il risultato operativo si attesta sui 571 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto al 2000. Gruppo 9Telecom ha registrato ricavi per 277 milioni di euro, in aumento del 188,5% rispetto al precedente esercizio, mentre il Margine Operativo Lordo e il risultato operativo sono negativi rispettivamente per 129 (+14,6%) e 296 milioni (-69%). In forte crescita il numero dei clienti voce (+86,7%) e Internet (+153,3%). Telekom Austria chiude l'anno con ricavi a 3.943 milioni di euro, in lieve aumento rispetto all'anno precedente, Margine Operativo Lordo cresciuto a 1.488 milioni di euro (+36,9% rispetto al 2000) e con un risultato operativo positivo per 326 milioni di euro. Telekom Serbia al 31 dicembre ha registrato ricavi per 438 milioni di euro, con un aumento del 20% rispetto al 2000; il Margine Operativo Lordo è stato di 161 milioni di euro (+3,8%) mentre il risultato operativo ammonta a 49 milioni di euro, in calo del 24%. 

BILANCIO GRUPPO OLIVETTI 2001: RICAVI: 32.016 MILIONI DI EURO (+12,8%) RISULTATO NETTO: - 871 MILIONI DI EURO PREVISIONI 2002 OLIVETTI S.P.A. TORNA IN UTILE E L'INDEBITAMENTO E'IN ULTERIORE RIDUZIONE 
Ivrea, 27 marzo 2002 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito ieri sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha esaminato e approvato i risultati dell'esercizio 2001, che saranno sottoposti all'Assemblea ordinaria dei Soci indetta in prima convocazione per il prossimo 6 maggio e in seconda convocazione per l'8 maggio. Il Gruppo Olivetti nel 2001 - L'esercizio 2001 è stato caratterizzato, nel secondo semestre, da un importante riassetto della compagine azionaria di Olivetti S.p.A.. Tale processo ha comportato anche un cambio di management, una profonda rivisitazione del piano industriale e finanziario del Gruppo, il rafforzamento dei core business attraverso un'attenta politica di dismissioni e razionalizzazioni societarie ed organizzative, l' ottimizzazione della struttura finanziaria e patrimoniale. Nell'ambito delle nuove strategie, sono state effettuate una serie di operazioni straordinarie, quali svalutazioni di goodwill e rettifiche al valore di attività finanziarie, che hanno influenzato pesantemente il risultato finale dell'esercizio 2001, rendendo inoltre difficilmente confrontabili i dati economici e patrimoniali con quelli dell'esercizio precedente. Nel corso dell'anno, inoltre, è stata data un'accelerazione al piano di ristrutturazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. In particolare, per quanto riguarda Olivetti S.p.A., è da evidenziare la riduzione di 1,7 miliardi di euro dell'indebitamento netto a 16,3 miliardi di euro di fine 2001 rispetto ai 18 miliardi di euro di fine 2000. Bilancio consolidato Olivetti 2001 - L'esercizio 2001 è stato caratterizzato da importanti variazioni nel perimetro di consolidamento, relative principalmente al Gruppo Telecom Italia. La variazione più significativa riguarda la partecipata Nortel Inversora (Telecom Argentina) che nell'esercizio 2000 era stata consolidata con il metodo proporzionale, mentre nel 2001 è stata inserita a bilancio con il metodo del patrimonio netto (tra le altre variazioni dell'area di consolidamento si ricordano inoltre il gruppo Seat Pagine Gialle ed Entel Chile). I ricavi netti del Gruppo nell'esercizio sono stati di 32.016 milioni di euro (di cui 30.818 milioni realizzati dal Gruppo Telecom Italia), in crescita del 12,8% rispetto al precedente esercizio. A parità di perimetro, considerando solo le società presenti in entrambi gli esercizi, tale crescita è pari al 2,5%. I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano complessivamente a 26.678 milioni di euro (di cui 24.074 milioni del Gruppo Telecom Italia) in aumento di 3.416 milioni rispetto all'esercizio 2000 (23.262 milioni di euro, di cui 20.617 milioni del Gruppo Telecom Italia). In particolare, gli ammortamenti sono pari complessivamente a 7.641 milioni di euro (6.519 milioni di euro nel 2000) e includono 1.299 milioni di ammortamento dell'avviamento di consolidamento derivante dall' acquisizione di Telecom Italia. L'incremento di 1.122 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è dovuto prevalentemente ai maggiori ammortamenti dei goodwill (in aumento di 908 milioni, di cui 574 milioni relativi alla acquisizione di Seat Pagine Gialle). L'Ebit (risultato ante interessi e imposte) ante proventi e oneri non ricorrenti è stato quindi positivo per 5.338 milioni di euro con un miglioramento di 226 milioni (+4,4%) rispetto all'esercizio precedente (5.112 milioni di euro). Escludendo l'ammortamento dell'avviamento per l' acquisizione di Telecom Italia, l'Ebit ante proventi e oneri non ricorrenti sale a 6.637 milioni di euro (+7,7% rispetto al 2000). I proventi non ricorrenti, pari a 999 milioni di euro (1.705 milioni nel 2000), sono costituiti per 465 milioni (1.408 milioni di euro nel 2000) da plusvalenze realizzate dalle dismissioni effettuate nell'esercizio principalmente dal Gruppo Telecom Italia, e per 534 milioni da sopravvenienze attive e altri proventi (297 milioni di euro nel 2000) Gli oneri non ricorrenti, pari a 4.354 milioni di euro (1.583 milioni nel 2000), sono per la maggior parte (3.947 milioni di euro) attribuibili al Gruppo Telecom Italia e derivano principalmente da svalutazioni di avviamenti e partecipazioni e da altri stanziamenti. Il risultato consolidato ante interessi e imposte (Ebit) dopo la contabilizzazione dei suddetti oneri non ricorrenti, risulta ancora positivo per 1.983 milioni di euro, ma in riduzione rispetto ai 5.234 milioni di euro registrati nell'esercizio 2000. I proventi netti da partecipazioni sono pari a 221 milioni di euro (391 milioni nel 2000), di cui 154 milioni derivanti dal Gruppo Telecom Italia. Gli interessi passivi e altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 3.105 milioni di euro (1.673 milioni nel 2000), derivanti per 2.153 milioni dal Gruppo Telecom Italia (609 milioni di euro nel 2000) e per 952 milioni dalle altre società del Gruppo (1.064 milioni nel 2000). In particolare, il Gruppo Telecom Italia ha registrato un incremento di 1.544 milioni di euro determinato dalla maggiore esposizione finanziaria del Gruppo e dal consolidamento, nell'esercizio 2001, dei Gruppi Maxitel, Seat Pagine Gialle ed Entel Chile e dalla revisione dell' opzione put su azioni Seat (569 milioni di euro). A tale incremento si contrappone una diminuzione degli oneri finanziari netti delle altre società per 112 milioni di euro, per effetto degli aumenti di capitale di Olivetti S.p.A. sottoscritti nell'esercizio e del rifinanziamento di debiti a condizioni meno onerose, derivante dall'emissione di prestiti obbligazionari convertibili. Le rettifiche di valore di attività finanziarie, negative per 2.196 milioni di euro (1.194 milioni nel 2000), di cui 1.955 milioni relativi al Gruppo Telecom Italia, sono generate principalmente dalla quota di competenza del Gruppo nel risultato di società controllate e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto e dalla quota di ammortamento dell'avviamento emerso al momento dell'acquisizione delle stesse. Le imposte sul reddito per l'esercizio 2001 ammontano a 579 milioni di euro (1.813 milioni nel 2000), di cui 951 milioni di euro relativi al Gruppo Telecom Italia e 24 milioni di euro relativi ad altre società partecipate da Olivetti, compensate da recuperi di imposte differite. Il risultato netto dell'esercizio 2001 di competenza del Gruppo è pertanto negativo per 3.090 milioni di euro (perdita di 940 milioni di euro nel 2000). Escludendo l'ammortamento dell'avviamento per l'acquisizione di Telecom Italia, la perdita netta si riduce a 1.791 milioni di euro. Al 31 dicembre 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 26.353 milioni di euro (12.729 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza), in diminuzione di 4.176 milioni rispetto a 30.529 milioni al 31 dicembre 2000. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti al 31 dicembre 2001 è pari a 38.362 milioni di euro, in aumento di 2.634 milioni rispetto ai 35.728 milioni di euro del 31 dicembre 2000. Tale incremento deriva dal fabbisogno del Gruppo Telecom Italia (4.709 milioni di euro) per investimenti industriali e finanziari e per il pagamento di dividendi, solo in parte compensati dagli smobilizzi e dal flusso generato dalle attività dell'esercizio; a tali esborsi si contrappongono 2.075 milioni di euro generati dalle altre Società del Gruppo,principalmente con gli aumenti di capitale di Olivetti S.p.A. sottoscritti nell'esercizio. Al 31 dicembre 2001 i dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse nell'area di consolidamento erano 116.020 (120.973 al 31 dicembre 2000). La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2001 con un perdita netta di 871 milioni di euro, rispetto a un utile netto di 870 milioni di euro nel 2000, che rifletteva minori oneri finanziari a seguito dell'incorporazione di Tecnost S.p.A., la cui efficacia contabile decorreva dal 1° ottobre. Tale risultato è stato influenzato dalla riduzione dei proventi da partecipazioni, determinata sostanzialmente dalla contabilizzazione dei dividendi provenienti da Telecom Italia. Questi dividendi sono stati contabilizzati nel bilancio 2001 di Olivetti solo per la parte (73 milioni, incluso il relativo credito d'imposta) che origina dall'utile di esercizio 2001 di Telecom Italia S.p.A., mentre la parte generata dalla distribuzione di riserve sarà contabilizzata nel conto economico di Olivetti S.p.A. nell'esercizio 2002 al momento dell'incasso. Al 31 dicembre 2001 il patrimonio netto della Società è pari a 15.235 milioni di euro, con un aumento di 1.298 milioni rispetto ai 13.937 milioni di euro al 31 dicembre 2000. Tale incremento è stato determinato principalmente dagli aumenti di capitale sottoscritti nell'esercizio, ridotto dalla perdita registrata nel periodo. L'indebitamento finanziario netto alla fine del 2001 è pari a 16.322 milioni di euro, con una diminuzione di 1.669 milioni rispetto ai 17.991 milioni di euro di fine 2000, sostanzialmente dovuta ai citati aumenti di capitale. Evoluzione della gestione - Il risultato di Olivetti S.p.A. dell'esercizio 2002 è da prevedersi positivo per effetto dell'incasso da Telecom Italia sia dei dividendi di natura straordinaria, conseguenti l'annunciata distribuzione di riserve, sia dei presumibili dividendi assunti per maturazione in relazione al risultato dell'esercizio 2002. È prevista un'ulteriore riduzione dell' indebitamento finanziario netto a fine esercizio. Il Gruppo Olivetti, in relazione all'andamento prevedibile del Gruppo Telecom, dovrebbe presentare un risultato consolidato in utile prima delle imposte e ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia. Principali iniziative 2001-marzo 2002 - Nel corso del 2001 il Gruppo Olivetti, in coerenza con le nuove linee strategiche, ha avviato e completato alcune importanti operazioni di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria e di razionalizzazione societaria, alcune delle quali concluse nei primi mesi del 2002, tra cui figurano: Olivetti S.p.A. - aumento di capitale con warrant ed emissione di obbligazioni convertibili per un controvalore totale di circa 2,2 miliardi di euro (marzo 2001); aumento di capitale ed emissione di obbligazioni convertibili per un controvalore totale di circa 3,9 miliardi di euro (novembre-dicembre 2001); collocamento privato di un prestito obbligazionario a tasso variabile e durata biennale per un importo massimo di 400 milioni di euro (maggio 2001) riapertura di due prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo di 800 milioni di euro (luglio 2001) cancellazione di obbligazioni precedentemente riacquistate sul mercato per complessivi 2.650 milioni di euro (dicembre 2001) collocamento privato di un prestito obbligazionario a tasso variabile per un importo di 500 milioni di euro e durata 3 anni estendibile, ad opzione dei portatori delle obbligazioni, fino a una durata massima complessiva di 10 anni (marzo 2002) adesione all'Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da Tyche S.p.A. (Gruppo De Agostini) sul 100% delle azioni di Lottomatica S.p.A., in cui il Gruppo Olivetti deteneva una partecipazione del 33,9% (inclusa la quota del Gruppo Telecom Italia), che ha comportato un incasso complessivo di 391 milioni di euro e una plusvalenza di 367 milioni di euro (gennaio 2002) Nell'ambito delle altre attività industriali controllate da Olivetti S.p.A.: Il Gruppo Olivetti Tecnost opera nel settore dei prodotti per ufficio (Divisione Home Office), nei sistemi informatici specializzati per l' automazione dei servizi (Divisione Mercati Verticali), nel settore Internet attraverso Gotoweb S.p.A. (soluzioni e servizi Internet per le piccole e medie imprese) e nel settore della domotica tramite DomusTech S.p.A. (soluzioni di automazione rivolte all'utenza privata residenziale). Il Gruppo ha realizzato nel 2001 un fatturato complessivo verso terzi di 1.097 milioni di euro, con un Ebit ante proventi e oneri non ricorrenti di circa 4 milioni (negativo per circa 10 milioni nel 2000) e un risultato netto consolidabile per il Gruppo Olivetti negativo per 55 milioni, pesantemente influenzato da oneri non ricorrenti per 70 milioni di euro. Il Gruppo Webegg (50% Olivetti S.p.A., 30,2% Finsiel e 19,8% I.T. Telecom) opera quale consulente strategico per il posizionamento di aziende in rete, integrando sia soluzioni proprie, sia derivanti da un network di partnership con società leader mondiali nelle soluzioni di rete. L'offerta del Gruppo si estende anche, attraverso TeleAp, ai servizi avanzati di customer relationship management e contact center. Nell' esercizio 2001 il Gruppo Webegg ha realizzato un fatturato consolidato di 91,7 milioni di euro di cui 54,2 milioni al di fuori del Gruppo Olivetti (+18,9% rispetto ai dati pro-forma dell'esercizio 2000) e un utile netto consolidabile di 1,2 milioni di euro. Olivetti Multiservices offre servizi immobiliari integrati e di facilities management, ha ottenuto nel 2001 un posizionamento di rilievo nel mercato esterno di riferimento collocandosi tra le prime dieci società di settore. Il fatturato aggregato 2001 è stato di 97,6 milioni di euro (72,7 milioni di euro nel 2000 a dati omogenei), con un utile netto consolidabile di 1,7 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha esaminato ed approvato alcune proposte di deliberazione da sottoporre all'Assemblea degli azionisti, indetta in sede straordinaria in prima convocazione per il prossimo 6 maggio, in seconda convocazione per il 7 maggio e in terza convocazione per l'8 maggio. In particolare il Consiglio di Amministrazione, a seguito dell'impegno assunto su proposta del Vice Presidente e Amministratore Delegato dott. Marco Tronchetti Provera, sottoporrà agli azionisti la revoca, per la parte non utilizzata, delle deleghe per aumentare il capitale sociale ed emettere obbligazioni anche convertibili o con warrant, attribuite agli amministratori dalle Assemblee del 7 aprile 1999 e del 13 ottobre 2001. Successivamente il Consiglio, tenuto conto delle fonti di finanziamento in essere e della necessità di assicurarne la sostituzione in funzione delle prossime scadenze, ha ritenuto opportuno dotare gli Amministratori degli strumenti indispensabili a operare con l'urgenza richiesta dalle condizioni di mercato, soggette a cambiamenti frequenti e repentini. A tal fine, il Consiglio ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti di attribuire agli amministratori la facoltà di emettere obbligazioni non convertibili in azioni della Società per un ammontare massimo di 9 miliardi di Euro, nei limiti di volta in volta consentiti dalla legge. Il Consiglio di Amministrazione ha poi approvato l'ampliamento del programma "Euro Medium Term Notes (Emtn)", avviato nel luglio 1999 e finalizzato all'emissione di prestiti obbligazionari, deliberando di elevarne l'importo massimo complessivo dagli attuali 10 miliardi di Euro a 15 miliardi di Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato l'avvio della fase esecutiva del progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto all' integrazione degli asset immobiliari e delle strutture del Gruppo Olivetti che prestano servizi immobiliari, al fine della loro migliore valorizzazione. Il progetto esecutivo approvato, si realizzerà in particolare attraverso il trasferimento, previa conclusione di una fase di riorganizzazione funzionale al progetto stesso, dei beni in oggetto a società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti asset ad un fondo immobiliare chiuso. 

GRUPPO ENGINEERING: BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2001. PIÙ CHE RADDOPPIATI L'UTILE NETTO CHE SFIORA GLI 11 MILIONI DI EURO (+114%), ED IL DIVIDENDO, PARI A 0,25 EURO PER AZIONE (+101%). 
Milano, 27 marzo 200 2- Utile netto che sfiora gli 11 milioni di euro, con un incremento dei 114% rispetto al risultato netto dei corrispondente periodo del 2000; ricavi netti consolidati di oltre 211 milioni (+ 17% rispetto all'anno scorso) che salgono a 217 milioni di euro a parità di perimetro di consolidamento; balzo degli ordinativi a quota 276,3 milioni che segnano un incremento di oltre il 30% rispetto al 2000. Questi i principali dati del Gruppo Engineering, approvati ieri dal Consiglio di Amministrazione che ha esaminato il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2001. I ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2001 di 211 milioni di euro, sono stati raggiunti al netto dei fatturato dei ramo d'azienda per la sanità, conferito nel giugno del 2,001 alla neo acquisita Engisanità che per il presente esercizio viene consolidata con il metodo del patrimonio netto. A parità di perimetro di consolidamento il volume totale dei ricavi pro-forma fa registrare una crescita effettiva dei 20% rispetto all'anno precedente, superando i 217 milioni di euro. Questi numeri, nel confermare l'aumento costante di fatturato e utile per Engineering, ribadiscono la capacità dei gruppo di crescere ad un ritmo superiore di almeno 5 punti percentuali alla media dei mercato dei servizi di Information Technology in Italia, cresciuti dei 12% nel 2001. In particolare, i ricavi relativi alla system e business integration di 157,7 milioni di euro sono cresciuti dei 9,2%, mentre quelli relativi ai servizi di application management, pari a 53,6 milioni di euro, sono cresciuti dei 48,3%. L'espansione della base dei ricavi derivanti dai servizi di outsourcíng rafforza il rapporto di fidelizzazione dei Gruppo con i clienti e la solidità dei portafoglio ordini in un mercato, come quello attuale, estremamente competitivo. Con riguardo ai mercati di riferimento, il segmento della Finanza (Banche e Assicurazioni) registra una crescita del 19,1% rispetto al 2000, restando il core business dei Gruppo con il 45% dei ricavi. Intenso anche lo sviluppo dell'area Industria e Servizi (+17%), che beneficia delle prime risposte positive dei mercato all'ìngente piano di investimenti effettuati da Engineering nei settori della logistica, della distribuzione, dei Crm, della reingegnerizzazione dei processi di business. Il segmento della Pubblica Amministrazione (centrale e locale) è quello che registra il tasso di crescita in assoluto più sostenuto, raggiungendo un +21% rispetto al 2000 e confermando l'avvio, in un quadro di riferimento nazionale, di un periodo di investimenti significativi nel comparto. L'e-government, la razionai izzazione dei processi organizzativi, il decentramento amministrativo e il processo di privatizzazione di molte attività hanno spinto la voce dei ricavi nella P.A. al 22,7% sul totale dei fatturato di Gruppo. In crescita nell'esercizio tutti i parametri di redditività. In particolare, il margine operativo lordo di 32,2 milioni di euro è in crescita dei 42% ed il risultato operativo raggiunge i 25,5 milioni di euro, con un incremento del 49% rispetto al dato dell'anno scorso. L'andamento più che positivo delle attività emerge anche dal continuo aumento dei portafoglio ordini: a fine 2001, infatti, gli ordini residui, cioè il cosiddetto backIog, ammontano ad oltre 140 milioni di euro, con un incremento dei 59% rispetto allo stesso dato dell'anno precedente. In questo modo si accresce sensibilmente la visibilità dei Gruppo sul proprio busíness per 11ntero esercizio 2002. Il costo del lavoro, pari a 99,5 milioni di euro, è aumentato del 25,7% rispetto al 2000. Tale crescita è imputabile per il 18,5% all'incremento dell'orgaffico medio 2001 rispetto a quello 2000, mentre per il 7,2% alla dinamica salariale connessa con l'acquìsizione di competenze di alto livello professionale. Al 31.12.2001 l'organico del Gruppo è risultato di 2.501 dipendenti, che rispetto ai 2.250 del 31.12.2000 rappresentano un incremento di 251 unità (+11,2% rispetto al 2000). A fine dicembre 2001 la posizione finanziaria netta di Engineering presenta un saldo attivo di 61,7 milioni di euro, con una diminuzione di 23,3 milioni di euro rispetto a quella dell'anno precedente, per effetto dei piano di acquísizioni e costituzione di nuove società avviato dal Gruppo nel secondo semestre 2001. Nel corso dell'anno Engineering, proseguendo nella politica tradizionale di investimenti e di impegno nella ricerca, quale fattore chiave della capacità tecnologica dei Gruppo, ha continuato a potenziare la propria attività con un aumento dell'organico dei ricercatori, passato a 70 unità per effetto della creazione dei laboratorio di Palermo che dà lavoro ad una ventina di nuovi ricercatori che affiancano le risorse della sede di Roma. Ciò ha consentito di accelerare lo sviluppo di competenze innovative, quali quelle legate al content & knowledge management, all'e-learning, al worktIow management, al component & service based software engineering, gli agenti mobili, alle smart cards, alla multicanalità e ai, portali vocali. Sulla base dei risultati registrati dalla società il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 30 aprile, la distribuzione di un utile per azione pari a 0,25 euro (484,1 lire) rispetto ai 0,12 euro (240 lire) dell'esercizio 2000, con un incremento del 101 %. 

BASICNET: BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO CIVILISTICO 2001 VENDITE AGGREGATO DEI MARCHI A 237,2 MILIONI DI EURO (+10,9%), FATTURATO CONSOLIDATO A 105 MILIONI (+7,3%) 
Milano, 27 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Basicnet S.p.A. - socìetà quotata al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana a capo del Gruppo italiano internazionalmente noto per i propri marchi Kappa, Robe di Kappa e Jesus Jeans - ha approvato ff bilancio consolidato di Gruppo e il bilancio civilistico della capogruppo relativi all'esercizio 2001. Dopo un esercizio 2000 caratterizzato da una profonda crisi di tutto il settore dello sport:swear l'azienda torinese aveva prontamente reagito impostando un piano strategico triennale 2001 2003 e stabilendo alcuni provvedimenti finalizzati al raggiungimenta di obiettivi specificì quali la localizzazione dell'attività sul core business, l'individuazione di un licenziatario per gli Stati Unitì, la semplificazione della struttura socíetaría di Gruppo e soprattutto il recupero dei margini di redditività. Nonostante la domanda dei settore abbia mantenuto un andamento riflessivo, il piano strategico ha dato i suoi frutti già nel 2001 con vendite aggregate dei marchi a livello internazionale da parte dei ficenziatari attestatesi a circa 237,2 milioni di curo (+10,9%) rispetto all'esercizio precedente e un fatturato consolidato diretto di circa 105 milioni di euro (+ 7,3%) rispetto al 2000. A fronte di un margine operativo lordo (Ebitda) positivo per 7,4 milioni di euro (+176,3%) rispetto ai -9,7 milioni di euro dei 2000 e del reddito operativo (Ebit positivo per 2,9 milioni di euro (+122%) rispetto ai -12,9 milioni di euro dei 2000, ff risultato netto consolidato, sebbene ancora negativo per 2,7 milioni di euro, è in forte miglioramento rispetto ai -17,4 milioni di perdita dell'esercizio precedente. Anche il cash flow risulta in netto miglioramento, nel 2001 a 1,3 milioni di eura rispetto al -14,5 milioni dì euro dei 2000, così come la posizìone finanziaria netta a breve che ammonta nel 2001 a 38,1 milioni di euro rispetto ai rispetto ai 45,4 milioni di euro dei 2000. In miglioramento anche i risultati della capogruppo Basicnet S.p.A. che ha registrato nel 2001 un fatturato di 17,9 milioni di euro (+11,8%) rispetto ai 16,1 milioni di euro dell'esercizio 2000, royalties attive da terzi in crescita dei 3,8% a 4,54 milioni euro, un sensibile miglioramento dei margine operativo lordo passato dai -3 milioni di euro dei 2000 ai +2,3 milioni di euro dei 2001 e un risultato netto ancora negativo per 1,7 milionì di euro ma ìn progresso rispetto ai -9,7 milioni di euro dei 2000. Sotto l'aspetto commerciale vi è da registrare nel mese di ottobre 2001 l'importante accordo tra BasicNet e Reda Sports Inc., gruppo americano specializzato nella distribuzione di abbigliamento sportivo cui fa capo un network di oltre 10.000 retailers, al quale sono state cedute le attività dì Gruppo su quel mercato e che permetterà a BasicNet di usufruire delle sinergie distributive e delle capacità logistiche e gestionali sviluppate dal partner sul mercato statunitense. Alla luce dell'importanza strategica dei mercato americano, il Gruppo BasicNet si è riservato un'opzione - della durata di cinque anni - per portare dal 19,9% al 50% la propria partecipazione nella Kappa U.S.A. Llc, la società nata dall'accordo. All'ulteríore espansione a livello internazionale dei Gruppo Basienet contribuirà anche l'importante accordo recentemente siglato con Li-Ning, operatore leader in Cina nel settore dell'abbigliamento sportivo cui fa capo la più grande rete distributiva cinese di abbigliamento e attrezzature per lo sport con 12 società retafi, 115 distributori, 782 negozi in licenza e oltre 2000 punti vendita. Per quanto attiene la gestione finanziaria, ad inizio novembre 2001 Basicnet ha stipulato con alcuni istituti di Credito un importante contratto di finanziamento della durata di 6 anni per 26,25 milioni di euro. "L'essere riusciti a raggiungere già nel primo anno molti degli obiettivi posti dal piano strategico triennale - ha commentato Franco Spalla, Vice Presidente Esecutivo di Basicnet - e l'aver completato le operazioni volte a correggere gli elementi negativi che avevano influenzato il risultato dell'esercizio 2000 e parzialmente anche il risultato 2001, ha consentito al Gruppo BasicNet di riprendere a pieno regime l'attività volta allo sviluppo dei network dei licenziatari". 'Ia ripresa della crescita dei network sia in termini qualitativi che quantitativi - ha concluso Spalla - sarà, infatti, l'obiettivo primario dell'esercizio 2002". 

FINANTIX E TEMENOS ANNUNCIANO UNA PARTNERSHIP STRATEGICA PER OFFRIRE SOLUZIONI COMPLETE END TO END ALLE ISTITUZIONI FINANZIARIE
Venezia, 27 marzo 2002 - Finantix - principale fornitore di soluzioni per il wealth management e l'e-finance - ha annunciato una partnership strategica con Temenos - leader mondiale nell'offerta di soluzioni di back end per il mondo finanziario. In base all'accordo Temenos ha investito in Finantix circa 3 milioni di Euro, acquisendone una quota di minoranza. Finantix utilizzera' l'investimento per imprimere un'ulteriore accelerazione al processo d'espansione internazionale della societa' italiana, gia' presente sul mercato europeo. Fondata nel 1991, con il nome di Infoservice, Finantix sviluppa soluzioni software innovative, complete e multicanale per il wealth management e l'e-finance, con un'ampia gamma di funzionalita' che si estendono dalla pianificazione finanziaria al Crm, dall'asset allocation ai tool avanzati e innovativi per il trading, alla gestione personalizzata del portafoglio e delle informazioni di mercato. Societa' dinamica, con sede principale in Italia, Finantix e' costituita da un team di oltre 100 professionisti in Europa e negli Stati Uniti. L'azienda ha una consolidata esperienza nel settore finanziario ed una comprovata capacita' di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate, affidabili e ad alto valore aggiunto. Temenos e' leader mondiale nell'offerta di soluzioni di back-end che garantiscono al mondo finanziario aumento di produttivita' e profitti, nonché risposta rapida ed efficace alle mutevoli esigenze del mercato. Quotata alla borsa Svizzera (Temn), Temenos ha sede principale a Ginevra ed uffici in 28 Paesi, con oltre 300 clienti attivi in piu' di 76 Paesi. A seguito dell'accordo OneWealth - la suite di Wealth Management e Crm finanziario di Finantix- verra' integrata con Globus, la soluzione di back-end di Temenos. "Grazie all'accordo con Temenos - ha dichiarato Alessandro Tonchia, Responsabile Strategie, Finantix - e' stato raggiunto un primo obiettivo molto importante: offrire al mondo finanziario l'unica suite veramente end-to-end, personalizzata, modulare e flessibile, che garantisce alle istituzioni finanziarie ottimi ritorni di investimento e costi di gestione contenuti". "La nostra partnership con Finantix ci consentira' di consolidare la nostra posizione nel Sud Europa" - ha dichiarato Soren Mortensen, Vice President, Temenos "Crediamo molto nelle soluzioni che il nostro partner offre e nelle enormi opportunita' di business che possono essere generate da un'offerta integrata end-to-end". L'accordo con Temenos si inserisce nell'ambito della nuova strategia di Finantix, evidenziata anche dal recente cambio di nome, che intende sottolineare la forte focalizzazione della societa' sul mondo finanziario per rispondere in maniera sempre piu' qualificata ed efficace alle esigenze di un mercato sempre piu' sofisticato. 

IL GRUPPO WINTEC CRESCE DEL 60% ED ENTRA NEL MERCATO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHIUSO IL 2001 CON UN FATTURATO GLOBALE DI 23,9 MILIONI DI EURO
Milano, 27 marzo 2002 - Wintec S.p.A., presente sul mercato dell'Information Communication Technology dal 1989, ha chiuso il 2001 con un fatturato globale pari a 23,9 milioni di Euro, ce- un incremento del volume d'affari pari al 60%. Wintec opera in un mercato costituito soprattutto da aziende ed enti di grandi dimensioni: banche ed assicurazioni per circa il 60%, aziende operanti nei comparti dell'industria, del commercio e dei servizi per il restante 40%. Wintec, che conta oggi oltre 400 professional, è presente su tutto il territorio nazionale attraverso filiali e laboratori di sviluppo situati a Milano, Padova, Torino, Bologna, Firenze, Siena e Roma e con alcune società specializzate: InfoConsulting, la società del Gruppo specializzata in consulenza direzionale e strategica, WinFour, focalizzata nella realizzazione di progetti per il Risparmio Gestito, WinTeam, orientata verso l'ottimizzazione dei nuovi canali di comunicazione di tipo wireless, e XXI.it, specializzata nell'implementazione di soluzioni di e-business sia B2B che B2C. Il programma di espansione di Wintec per il 2002 vede, tra gli obiettivi principali, quello di rafforzare la propria presenza sul mercato della Pubblica Amministrazione Locale, un settore che sta dando concreti segnali di accelerazione. In quest'ottica nel mese di gennaio 2002 è stato siglato un accordo strategico con la società Civis di Bologna, specializzata nella progettazione e realizzazione di Sistemi per la Gestione del Territorio, e, contemporaneamente, è stata avviata la Filiale Pubblica Amministrazione Locale (Pal) di Wintec, che ha il proprio quartier generale a Torino. "La nostra strategia", ha dichiarato Arrigo Abati, presidente di Wintec, "è da sempre quella di fornire al mercato risposte globali, rispettando però competenze e know how specifici. Poiché l'affermazione delle tecnologie Ict nella Pubblica Amministrazione Locale è ormai un dato di fatto, Wintec ha deciso di strutturarsi in maniera adeguata, costituendo team di lavoro specializzati in grado di dare risposte concrete a un settore che sta recuperando rapidamente il ritardo accumulato negli anni passati". 

GRUPPO CREMONINI: SI AGGIUDICA LA GARA DI THALYS INTERNATIONAL PER LA RISTORAZIONE A BORDO DEI 75 TRENI CHE COLLEGANO BRUXELLES A PARIGI, AMSTERDAM, ROTTERDAM, COLONIA, ROISSY- AEROPORTO CHARLES DE GAULLE- E MARNE LA VALLÈE - DISNEYLAND PARIS
Milano, 27 marzo 200 2- Cremonini S.p.A si è aggiudicata la gara indetta da Thalys International, società gestita dalle reti ferroviarie francesi Sncf e belghe Sncb in collaborazione con quelle tedesche Db e olandesi Ns, per la gestione dei servizi di ristorazione a bordo dei 75 treni ad alta velocità, che ogni giorno collegano Bruxelles a Parigi, Amsterdam, Rotterdam , Colonia, Roissy- aeroporto Charles De Gaulle- e Marne la Vallèe - Disneyland Paris. La gestione dei servizi avrà inizio il 1° giugno 2002 e sarà curata da Railrest s.a. società di nuova costituzione partecipata da Cremonini (51%) e Compass Group (49%), Il contratto, che avrà una durata di 3 anni e 8 mesi con opzione di rinnovo fino a 3 anni, genererà un volume d'affari stimato in circa 25 milioni di Euro annui, con un organico di 350 dipendenti. I servizi offerti sui treni sono bar, snack, caffetteria, vassoio al posto in classe Comfort 1 e nel breve periodo distributori automatici in classe Comfort 2, sulle tratte Bruxelles/Parigi/Bruxelles, Bruxelles/Amsterdam/Bruxelles, Bruxelles/Colonia/Bruxelles. , "L'accordo con Thalys - Commenta Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato Cremonini Spa - rappresenta un risultato prestigioso per il nostro Gruppo, che negli ultimi 2 anni si è aggiudicato le più importanti gare internazionali per i servizi di ristorazione sui treni di maggiore rilevanza in Europa.". "Grazie agli elevati standard qualitativi dei servizi e alla capacità di interpretare in modo innovativo le esigenze di ristoro dei viaggiatori - prosegue Vincenzo Cremonini - il Gruppo diviene oggi, dopo soli 12 anni di attività nel settore, il secondo player europeo nella ristorazione a bordo treno, confermando il carattere sempre più vincente di un concept italiano originale di servizi e prodotti che Cremonini sta sviluppando a livello internazionale". Jean-Phlippe Dupont Direttore Generale di Thalys International, ha commentato: "la nostra società è da sempre molto attenta alle esigenze dei propri passeggeri, e l'accodo con Cremonini contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti offerti alla clientela." 

FIDIA: ACQUISIZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE INDIRETTA NEL CAPITALE DI BIOCHIMICI PSN SPA
Milano, 27 marzo 2002 - Fidia - Fondo Interbancario D'investimento Azionario Sgr S.p.A. - società di gestione del Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso Prudentia, controllata pariteticamente da Banca di Roma, IntesaBci, Mediobanca e UniCredito Italiano, e presieduta dall'Ing. Sergio Pininfarina, ha perfezionato l'acquisizione di una partecipazione indiretta del 22,9% nel capitale di Biochimici Psn S.p.A. investendo 4,2 milioni di Euro. La Società, con sede a Bologna, produce e commercializza prodotti dermocosmetici, parafarmaceutici e dietetici con la linea di proprietà "Derma". Biochimici inoltre, in base ad un contratto di concessione, commercializza in Italia prodotti per la detersione e l'idratazione della pelle, con la linea "Seba". Con un fatturato 2001 di circa 21 milioni di euro e un'incidenza percentuale dell'Ebitda 2001, in rapporto al fatturato, superiore al 25%, la Società è una tra le poche aziende di nazionalità italiana presenti sul mercato cosmetico e parafarmaceutico che utilizzano esclusivamente la farmacia come canale di vendita. 

CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. S.P.A. - CENTRALE DEL LATTE DI BRESCIA S.P.A. - GRANAROLO S.P.A. COSTITUITA CLAV INDUSTRIA S.P.A., SOCIETÀ CHE PERFEZIONERA' L'ACQUISIIZIONE DELLA CENTRALE DEL LATTE DI VICENZA.
Milano, 27 marzo 2002 - A seguito della delibera di giunta, con cui il Comune di Vicenza il 13 marzo scorso ha confermato l'accettazione dell'offerta presentata dalla cordata con capofila la Centrale dei Latte di Torino & C. per l'acquisizione dei controllo della Centrale dei Latte di Vicenza, è stata costit: Clav Industria S.p.A., società che si occuperà della gestione delle attività produttive e commerciali dell'ex municipalizzata veneta. Clav Industria - il cui capitale sociale è pari a 16,5 milioni di Euro - è controllata all'82% da Clav Finanziaria S.p.A., i cui azionisti sono Centrale dei Latte di Torino & C. e Centrale dei Latte di Brescia con una quota paritefica dei 50%, ed è partecipata al 18% da Granarolo S.p.A La nuova società ha provveduto a nominare il Consiglio di Amministrazione che vede nel ruolo di Presidente Riccardo Pozzoli (Torino), Amministratore Delegato Claudio Uberti (Brescia), Consiglieri sono stati eletti Nicola Ballini (Brescia) e Luigi Luzzati (Torino), mentre il Collegio Sindacale è composto da Guido Piccinelli (Brescia), Presidente, Guido Rossi (Brescia) e Vittorio Ferreri (Torírro), Sindaci effettivi. Alla costituzione della Newco seguirà, come già annunciato, il closing dell'operazione di acquisizione con l'adempimento degli accordi contrattuali e il passaggio delle azioni previsti entro la metà dei mese di aprile. Dal punto di vista strategico, l'obiettivo primario di Clav e dei suoi azionisti è di procedere celermente verso un ulteriore sviluppo dell'azienda, attraverso 11nnovazione di prodotto e processo, la valorizzazione dei marchi e delle produzioni locali, l'estensione della gamma attuale, con attenzione particolare al segmento dei frescolfreschissimo e con l'introduzione di prodotti provenienti da agricoltura biologica. Inoltre, verrà posta particolare attenzione ai rapporti con il mondo agricolo locale attraverso il controllo rigoroso della filiera produttiva per garantire ai consumatori elevati standard qualitatívi, sia perciò che riguarda il latte fresco che i derivati, in una logica di collaborazione confinua e costante.

ELEA (DE AGOSTINI) LEADER IN ITALIA NELLA FORMAZIONE ICT, INAUGURA UN IMPORTANTE PROGETTO DI AFFILIAZIONE
Ivrea, 26 marzo 2002 - Elea, la società del Gruppo De Agostini, leader in Italia nella Formazione Information&Communications Technology, ha avviato in questi giorni un nuovo progetto di affiliazione, che prevede l'apertura di punti-formazione, i Punto Elea, al fine di rendere la propria rete, già presente su tutto il territorio nazionale, ancora più capillare. Il progetto Puntoelea si fonda su accordi con operatori selezionati, già attivi nel settore della formazione e dell'informatica, con una presenza consolidata sul territorio e in grado di garantire alla clientela servizi e risultati ai più alti livelli. Elea mette a disposizione degli affiliati una competenza metodologica ventennale nel campo della formazione, un know-how specifico focalizzato sull'e-learning, unitamente a risorse e conoscenze, tali da permettere ai partner di proporsi sul mercato con linee guida e "cultura" omogenei, coerenti e consistenti con il modello perfezionato da Elea, e ai clienti di ottenere una qualità di consulenza e di assistenza sempre costanti. Il format metodologico scelto consente ai partner di fornire ai propri clienti soluzioni innovative customizzate di formazione e di knowledge management - modulate grazie alla potente, flessibile e versatile piattaforma tecnologica Myelearning di Elea - e di disporre degli strumenti necessari a fare fonte alle più diverse esigenze e necessità. L'offerta di Elea spazia dai progetti di prima alfabetizzazione, utilizzo di Internet e degli strumenti di e-business, fino a progetti più articolati e complessi orientati a veicolare le organizzazioni verso obiettivi più ambiziosi di gestione e sviluppo della conoscenza, condotti avvalendosi di metodologie innovative dell'apprendimento e di soluzioni e-learning, settore in cui è attiva la partnership strategica con SmartForce, leader mondiale in questo campo. Elea ha maturato una grande expertise nel mercato B2B in particolare con Grandi clienti (Industria, Utilities, Finanza) e Pubbliche Amministrazioni. Il primo Puntoelea è stato appena inaugurato a Biella, e il programma prevede a breve l'ampliamento della rete affiliati in altre province italiane, fra cui Brescia, Parma, Varese, Verona.

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