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OMD EUROPE HA COMMISSIONATO UNA RICERCA SUGLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA SU INVESTITORI PUBBLICITARI E CONSUMATORI L'INDAGINE È STATA EFFETTUATA IN 4 NAZIONI: FRANCIA, GERMANIA, GRAN BRETAGNA E ITALIA Milano, 27 marzo 2002 - Omd Europe ha recentemente effettuato una ricerca a livello europeo, sulle prospettive e le previsioni di investitori pubblicitari e consumatori in merito all'attuale clima economico. Questa ricerca è nata dall'impressione che fino ad oggi vi siano state troppe speculazioni sulla stampa locale dei vari paesi europei in merito all'andamento dell'economia, ma nessuna riflessione che tenesse conto della realtà Europea nel suo complesso e, cosa ancora più importante, nessuno che si sia chiesto se i livelli di fiducia tra gli investitori riflettano di fatto quelli dei consumatori. Il Chief Executive di Omd Europe, Colin Gottlieb ha dichiarato: "Omd ha un significativo numero di clienti internazionali che agiscono su più mercati, ed è essenziale per noi fornire ai nostri clienti valide informazioni e consigli sui fattori economici che influenzano il loro business. Questa ricerca è solo una delle iniziative che stiamo intraprendendo per tenere i nostri clienti informati sugli atteggiamenti più diffusi in Europa". Omd Europe ha incaricato la Continental Research di intraprendere la ricerca in Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia. In ciascun Paese 100 direttori marketing di aziende e 500 consumatori (impiegati) hanno preso parte ad un questionario telefonico durante le prime due settimane di dicembre 2001. I risultati sono stati condivisi dal network di Omd per assicurare che i dati fossero interpretati correttamente, da un punto di vista sia centrale che locale. In tutti e quattro i mercati, i direttori marketing sembrano avere una previsione realistica per il 2002, senza segni evidenti di cupi presagi, ma semplicemente uno sguardo prudente verso l'anno che li aspetta. Emerge un forte segnale, nei mercati indagati, sul fatto che i budget pubblicitari non subiranno ulteriori tagli nel 2002. L'80% degli intervistati si sente fiducioso sul fatto che il proprio budget pubblicitario sia al sicuro, mentre solo il 5% ha visto il proprio budget tagliato per il 2002 rispetto al 2001. Per quel che riguarda il gruppo di consumatori intervistati in ciascun paese, il 47% riconosce che è in corso un rallentamento dell'economia. Allontanandosi dal concetto del "posto di lavoro a vita" che era emerso negli ultimi anni, alimentato dal clima economico, il 53% dei lavoratori ha ora preoccupazioni sulla sicurezza del proprio posto di lavoro. Nonostante la consapevolezza dei fattori macroeconomici, solo il 33% dichiara che taglierà le proprie spese personali nel 2002. Dei quattro mercati indagati, la Gran Bretagna è quella che mostra il maggior ottimismo sulle prospettive economiche delle proprie imprese, con un terzo degli intervistati che si sente fiducioso sulla propria performance nel 2002. Guardando al quadro più in generale, il 60% degli investitori non pensa che il Regno Unito stia andando incontro ad una recessione, tanto che l'81% ritiene che il proprio budget pubblicitario del 2002 sia al sicuro. Nonostante i media riportino costantemente allarmi di scarso profitto e perdite di posti di lavoro ecc., il 55% dei consumatori non pensa che la Gran Bretagna stia andando incontro a una recessione economica. Tuttavia, il 50% degli intervistati manifesta molta incertezza riguardo alla sicurezza dei posti di lavoro. Nonostante questo, meno di un terzo degli intervistati ha intenzione di tagliare le proprie spese personali nel 2002. Tra tutti i paesi analizzati, gli investitori francesi sono coloro che mostrano il più basso livello di fiducia economica per il 2002, con l'83% che ritiene non ci sarà miglioramento rispetto alla performance del 2001. Il 50% percepisce che la recessione economica è nell'aria, ma nonostante questo, il 73% si sente tranquillo sulla sicurezza del proprio budget pubblicitario per i prossimi dodici mesi. Anche i consumatori francesi rispecchiano quest'impressione, il 48% degli intervistati ritiene che la Francia stia andando verso la recessione e il 50% teme che il proprio posto di lavoro potrebbe non essere sicuro. Inoltre, c'è maggior attenzione verso il risparmio, il 32% dei consumatori intende "tirare la cinghia" riguardo le proprie spese personali. Il mercato tedesco è quello che ha sperimentato un periodo più lungo di rallentamento economico, per cui non sorprende che il 60% degli investitori ritenga che il paese stia affrontando, o stia per affrontare, una recessione. Tuttavia, emerge anche un lieve aumento della fiducia per quel che riguarda le prospettive economiche, il 22% degli intervistati pensa che il 2002 sarà migliore, per il proprio business, rispetto al 2001. Nel complesso emerge un senso di stabilità, dove solo il 16% prevede un peggioramento della business performance, mentre un considerevole 90% della parte business intervistata, dichiara che il suo budget è al sicuro. I consumatori riflettono le stesse preoccupazioni di recessione, con il 60% che concorda sul fatto che la Germania stia andando incontro alla recessione. Emerge un quadro di grande incertezza sulla sicurezza dei posti di lavoro, il 60% degli intervistati si sente incerto sulla propria posizione. Tagli sulle spese personali sono inoltre previste dal 38% dei consumatori intervistati - il dato più alto dei quattro paesi. Le imprese italiane hanno una visione piuttosto positiva e realistica del 2002, il 39% dei manager si sente più fiducioso riguardo le proprie prospettive di business per i prossimi dodici mesi. La paura di recessione è la più bassa tra quelle riscontrate nei quattro paesi considerati, solo il 46% ritiene che l'Italia stia andando verso una recessione. Anche i budget pubblicitari sembrano essere al sicuro, l'80% dei manager dichiara che non ci saranno tagli. Anche i consumatori italiani condividono questo approccio fiducioso, solo il 44% dei lavoratori intervistati (la percentuale più bassa dei quattro paesi) pensa che l'Italia si avvicini ad una recessione. Come negli altri paesi, il senso di sicurezza dei posti di lavoro è basso, il 55% degli intervistati è incerto sul proprio impiego. Con questo pensiero, i consumatori intendono essere prudenti, e il 34% dichiara che taglierà le proprie spese. Questa ricerca ha rivelato diversità di atteggiamenti tra i paesi europei riguardo al benessere economico per il 2002, con significative previsioni tra consumatori e investitori pubblicitari in ciascun mercato. Un dato comune che emerge da tutte le risposte è che i budget pubblicitari sono al sicuro, e che la fiducia dei consumatori è alta. CAMPAGNA
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