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APPUNTAMENTI NOTIZIARIO SABATO pagina 2
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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LUNEDÌ
1° APRILE 2002: PASQUETTA A LERMA CON I CERCATORI D'ORO Non
si tratta di un pesce d'Aprile ma della manifestazione tradizionale, aperta e
libera a tutti, ASSOCIAZIONE
STORICO-NATURALISTICA DELLA VAL D'ORBA Ore
10 - Ritrovo a Lerma presso la nuova sede del MUSEO STORICO DELL'ORO ITALIANO
(Piazza Genova 2): dimostrazioni pratiche e gratuite di lavaggio delle sabbie
aurifere, visita gratuita dei Museo.
Ore 13. Picnic nel giardino comunale o pranzo negli ottimi ed economici
ristoranti locali
Ore 16. Consegna della COPPA ITALIA ai migliori cercatori dei 2001,
UNA
VISITA AL "MUSEO STORICO
DELL'ORO ITALIANO" E'
stato costituito dal dottor Giuseppe Pipino a Predosa (AL) nell'aprile dei 1987.
La raccolta era iniziata negli anni '70 durante le ricerche giacimentologiche e
storico/minerarie condotte dal geologo per le antiche miniere della Val Gorzente
e per i depositi alluvionali auriferi della Vai d'Orba; successivamente, con
l'estendersi delle ricerche a tutto il bacino padano e ad altre parti d'Italia,
venivano reperite numerose altre testimonianze riguardanti tutte le zone oggetto
di antiche attività aurifere e si rendeva necessario il reperimento di una sede
più ampia. Agli inizi dei 1997 il Museo veniva pertanto trasferito a Silvano
d'Orba nella zona della mitica città di Rondanara, presso la confluenza dei
Piota nell'Orba, dove sussistono vistose tracce archeologiche legate ad
antichissime estrazioni aurifere. Nel
Museo è illustrata la storia dei giacimenti auriferi italiani, con documenti
che vanno dal Cinquecento ai giorni nostri, carte topografiche antiche e
recenti, titoli azionari emessi dalle compagnie minerarie, una ricca raccoIta
bibliografica specifica, opuscoli, giornali, incisioni, fotografie, strumenti ed
oggetti d'uso. Non mancano campioni di minerali auriferi e di oro nativo
primario, nonché di scagliette e polvere d'oro raccolti in molti corsi d'acqua. Per
quanto riguarda l'antica attività di raccolta dell'oro, oltre ad alcuni reperti
archeologici provenienti dalle aurifodinae romane della Bessa, sono conservati
numerosi esemplari di piatti e canalette in legno utilizzati dagli inizi dei
secolo agli anni '50 dai cercatori dell'Orba, dell'Orco dell'Elvo della Sesia e
dei Ticino assieme al altri strumenti complementari. Vi sono inoltre parti dell'
impianto costruito alla fine degli anni '30 a Portanova di Casalcermelli per la
separazione ed il recupero dell'oro e degli altri minerali pesanti contenuti
nelle sabbie dell'Orba, fra le quali un grosso separatore magnetico Krupp e
parti di macchinari brevettati e costruiti dal Concessionario Giuseppe Perino. L'ingresso
al Museo è gratuito ed è possibile prenotare visite guidate telefonando al n.
0143/882289. E' inoltre possibile partecipare a dimostrazioni pratiche di
raccolta dell'oro nelle strutture all'uopo predisposte nel cortile, a ricerche
nei vicini torrenti auriferi, e ad escursioni alle miniere d'oro della Val
Gorzente oggi comprese nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Infolink:
http://www.museionline.com
A
VILLA CAMPESTRI È NATA L"OLEOTECA": L'ATENEO DELL'OLIO D'OLIVA Paolo
Pasquali ce l'ha fatta. La sua "Oleoteca", la prima al mondo, un sogno
vagheggiato da sempre, è pronta ad accogliere gli ospiti nei suggestivi locali
di Villa Campestri, la dimora storica trasformata in albergo a Vicchio nel
Mugello (FI), cui la saggezza e il gusto d'altri tempi hanno dato sembianze di
magnifica residenza padronale e che si affaccia, simile a una stupenda veranda
d'antan, su paesaggi parnassiani. Perché
un'oleoteca? "Perché l'olio aveva bisogno di un luogo in cui essere
rappresentato. Un luogo culturalmente vivo, non un museo. Dove la gente possa
assaggiare, guardare, sentire, chiedere, acquistare prodotti del Garda, della
Sicilia, della Puglia. E il mio, che mantengo a livello di nicchia. Ma
soprattutto si riappropri della cultura dell'olio e impari a rispettarne i
profondi valori che, al di là delle eccezionali valenze salutistiche, parlano
di storia e tradizioni uniche al mondo, ma anche di sudore umano, di antica
povertà". Entrate
nell'Oleoteca e ne avvertite la sacralità, fin dal primo oggetto che lo sguardo
cattura: il logo, un dipinto tratto da una tavoletta del '400 di Giovanni
Stradano, con il ciclo di lavorazione delle olive, dalla raccolta rigorosamente
manuale, alla pressa e alla separazione. Riemergi da questo tuffo nel passato e
subito l'occhio cade su una serie numerata di magnifici orci dipinti con i
motivi del "logo", che vien voglia di accarezzarli. Ti riprendi da
questa sorpresa e lui ti offre un'altra serie di meraviglie che proprio non ti
aspetteresti in una oleoteca, quand'anche possieda il dono dell'unicità. Piatti
della Ginori dedicati all'olio, bicchieri della vetreria faentina, molati con
motivi analoghi. Su
Internet c'è un bellissimo sito, da mandare a memoria. E' solo l'inizio. Paolo
Pasquali, l'aedo dell'olio d'oliva, ha in serbo per il prossimo futuro novità
su novità, partorite dall'entusiasmo di un vate, uno capace di dire cose così
ai suoi visitatori:"La vita è una parentesi tra due gocce d'olio,
attraverso il battesimo e l'estrema unzione". Non vien voglia di andare a
conoscerlo, là, nel suo Parnaso fatto di meravigliosi ulivi? PILA
PROMUOVE LA TRADIZIONE VALDOSTANA Dopo
il successo riscosso presentando il meglio del folklore musicale della Vallée
sulle nevi delle piste, Pila, il comprensorio sciistico collegato ad Aosta da
una veloce telecabina, si fa promotrice di un'altra iniziativa culturale nel suo
territorio: la "Veillà". Saranno
fatti rivivere gli antichi mestieri, si apriranno le botteghe degli artigiani
per far conoscere come e cosa producevano. Sarà anche possibile degustare
prodotti della cucina locale. Per l'occasione è stato predisposto un servizio
navetta da Pila al Comune di
Gressan. Con
questa iniziativa Pila prosegue nel suo intento di sensibilizzare il pubblico e
di divulgare i valori artistici e culturali della Valle d'Aosta, un grande
patrimonio che gli ospiti devono conoscere per entrare ancor più nell'anima di
questa terra straordinaria. Ancora
una volta Pila non è solo sci. Programma
di massima della manifestazione: 06/04/02
- ore 15.00 Inaugurazione della manifestazione e apertura del Borgo ai
visitatori. Serata musicale con il gruppo folkloristico "La Gaie Famille de
Charvensod", che eseguirà brani tratti dalla tradizione musicale
valdostana. Seguirà
una serata gastronomica con assaggi di polenta concia (polenta condita con
fontina fusa) e carbonada (uno spezzatino di carne speziata) 07/04/02
- Possibilità di visita del Borgo. E serata gastronomica con fagiolata e
bollito salato. Informazioni:
LA
FESTA DELL'ULTIMA NEVE A PILA DOMENICA 14 APRILE 2002 Gran
finale a Pila all'insegna della convenienza. Domenica 14 aprile 2002 la località
valdostana festeggia la chiusura della stagione con un'iniziativa rivolta a
tutti gli sciatori. Per l'occasione lo skipass verrà offerto agli adulti con
una riduzione del 50% (solo € 13,17), mentre bambini e ragazzi fino a 14 anni
scieranno gratis. Avete
bambini piccoli e temete di non poter partecipare alla festa? Se hanno più di
due anni portateli con voi. Per tutta la giornata potranno sperimentare,
gratuitamente, la professionalità degli animatori del Mini Club Biancaneve con
giochi sia all'interno della struttura, sia all'aria aperta.
PARMA
E UGO TOGNAZZI: UNA GRANDE MOSTRA E
DUE RASSEGNE: GASTRONOMICA E CINEMATOGRAFICA Parma
e Ugo Tognazzi: le affinità elettive. All'attore cremonese scomparso il 27
ottobre di dodici anni fa, la città "in amore" del parmigiano
Bevilacqua deve, a parte il genio per la buona cucina, alcune delle più belle
interpretazioni di dell'anima "pramsana". Organizzata
dagli Assessorati alla Cultura-Ufficio Cinema e alle Celebrazioni Verdiane e
Turismo del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte Parma, la Mostra "UGO
TOGNAZZI, L'ITALIA IN AGRODOLCE" dedicata al grande istrione apre i
battenti sabato 13 aprile a Palazzo Sanvitale e accoglierà i visitatori (con
ingresso libero) fino al 31 maggio 2002 (orari: tutti i giorni, dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; sabato solo 16.00-19.00 e chiuso la domenica). Sotto
gli occhi dei visitatori sfileranno locandine di film, fotografie ufficiali e
private, libri di cucina, ricette. Importante la lista degli sponsor: Ascom,
Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma e
Fondazione Monte Parma. Con la collaborazione del ristorante "Benito al
Bosco" di Velletri (RM) e dell'Hotel Stendhal di Parma. Il catalogo è
curato da Maurizio Schiaretti, responsabile della redazione Spettacoli della
Gazzetta di Parma, per l'occasione, splendido "traduttore" del
Tognazzi uomo-attore. Non
bisogna dimenticare che Tognazzi è stato grande attore, ma anche fantasioso
chef in favore di se stesso e dei suoi ospiti e si è autoreferenziato, almeno
in un'occasione, sul set de La grande abbuffata. Parma ha pensato anche a
questo: un percorso gastronomico ispirato al ricettario tognazziano. Il grande
Ugo, forse prendendo spunto dal "conte" Mascetti, figura tragicomica
da lui interpretata in Amici miei, si è divertito a tramandare ai posteri anche
alcune ricette "demenziali" che parlano di pescecani vivi da mettere
in padella e di vongole da aprire sotto le ali di un pollo spennato vivo, di
trippa in lavatrice e di pollastre alla Giovanna d'Arco!. Nel tour a tavola
saranno coinvolti alcuni ristoranti della petite capitale: chi sceglierà un
menu ispirato alle ricette di Tognazzi riceverà in omaggio un grembiule con la
ricetta "trippa in lavatrice", offerto dal Consorzio del Prosciutto di
Parma. Tognazzi
avrebbe compiuto 80 anni il 23 marzo di quest'anno. Dei suoi esordi ricordiamo
l'avanspettacolo a Cremona, la rivista con Macario, la Masiero, Lia Zoppelli,
Gianni Agus e molti altri, la televisione con il mitico Un, due, tre in tandem
con Raimondo Vianello (è passata alla storia la gag del "troncio"),
la prosa (anche in idioma francese alla Comedie française nel pirandelliano Sei
personaggi in cerca d'autore ) e il cinema, con più di 150 interpretazioni e la
vittoria di diversi Nastri d'argento, David di Donatello e una "Palma"
a Cannes.
LISTA, ELENCO O CARTA DELLE VIVANDE? A PARMA UNA GRANDE MOSTRA SULLA STORIA DEI MENU Si
dice distinta, lista cibaria, nota, oppure, con inaudita audacia lessicale,
vivandaio, vivandonota, rinsegno o godenda? Semplicemente menu (all'italiana,
senza l'accento grave sulla u). Da "minuta", precisa il professor
Ballarini, dell'Università degli Studi di Parma. Sia
come sia, Parma, città che in fatto di tavola e di cultura della medesima non
è seconda a nessuna, ha pensato bene di dedicare al delicato argomento
addirittura una mostra...gustosa, è il caso di dirlo. Organizzata come evento
collaterale del Festival Verdi 2002 dagli Assessorati alla Cultura e alle
Celebrazioni Verdiane e Turismo del Comune di Parma, con il patrocinio
dell'Accademia Italiana della Cucina, la rassegna, che si intitola "E PER
FINIRE FRUTTA COTTA. MUSICI, ARTISTI E ANTICHI MENU" sarà inaugurata
ufficialmente alle ore 20.00 del 9 aprile 2002 nel Ridotto del Teatro Regio e
durerà fino al 26 dello stesso mese (ingresso libero; orari: dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; chiuso il lunedì). La
scelta del Ridotto del Regio non è casuale: saranno presentati al pubblico i
risultati del restauro dello storico edificio parmigiano, tempio del bel canto e
dei loggionisti più temibili del mondo. Anche per questa originalissima
rassegna si è fatta avanti una nutrita schiera di sponsor eccellenti: Ascom,
Bordeaux (Chateau Figeac) dei coniugi Manoncourt, Borsari 1870, Camera di
Commercio di Parma, Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Hotel Stendhal, Moet
& Chandon, Segea-Gazzetta di Parma. Ben figura anche l'elegante catalogo
della Step, a cura del Visconte Livio Cerini di Castagnate. Proprio
in omaggio al luogo che ospiterà la mostra, alle 21 di sabato 9, si potrà
assistere all'esecuzione del concerto "Ballata del Caffè" di Johann
Sebastian Bach (per strumenti e voci, del 1732). Ingresso libero. Un modo degno
e nobile di preludere alla visione degli storici menu, dei quali esiste, a
quanto pare, un gruppo di appassionati collezionisti anche in Italia. Tra
questi, il vice presidente dell'Accademia italiana della Cucina, l'astigiano
(una terra, una garanzia) Giovanni Goria, avvocato e celebre creatore di menu. E'
possibile che la storia dell'umanità passi anche attraverso un elenco di
portate? Ebbene sì. C'è di mezzo persino Vittorio Emanuele III, Re d'Italia,
che nel 1908 pretese che le liste cibarie di corte venissero compilate in lingua
nazionale. Ciò nonostante la parola menu sopravisse persino alle
"italianizzazioni" fasciste. Come nasce il menu? Pare tra il 1810 e
1815, ad opera del principe russo Alessandro Borisovic, ambasciatore a Parigi
dello zar Alessandro I. In alternativa al pranzo "alla francese", nel
quale le vivande erano a disposizione dei commensali su tavole imbandite (in
pratica un self service), il buon principe introdusse il pranzo "alla
russa", nel quale le portate erano servite secondo una certa sequenza da
uno stuolo di valletti. Da qui la necessità di fornire ai commensali un
cartoncino, stampato in molti esemplari, con l'elenco delle vivande e con valore
aggiunto di souvenir. I menu saranno muti testimoni, da quel momento in poi, di
valori gastronomici, ma anche storici, culturali e sociali. Che dire quindi del
menu per festeggiare lo Statuto Albertino, di quello eritreo del 1896, di quelli
di casa Savoia o della spedizione del Duca degli Abruzzi al Polo Nord? Carte che
ricordano i banchetti romani del XIX e XX secolo e l'Esposizione Internazionale
del 1906 o l'avvento del fascismo (ce n'è uno con firma di Mussolini). Infine
la grande raccolta del Visconte Livio Cerini di Castegnate, tra menu e alta
bibiliofilia alimentare, con titoli come Il Cuoco gentiluomo, Erté e il Cognac,
il Menu tra Storia e Arte, Il Gourmet Vegetariano per Carnivori... Una mostra da
mettere in menu!
DAL 1° APRILE....."FAI UN WEEK-END" PRESSO LE PROPRIETA' DEL FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO DISCOVERITALIA REALIZZA IL PRIMO CATALOGO WEEK-END DEL FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO Si
chiama "FAI un Weekend" e raccoglie dieci itinerari esclusivi intorno
alle Proprietà del FAI, il raffinato e prezioso catalogo che il Fondo per
l'Ambiente Italiano, in collaborazione con Discoveritalia S.p.A. mette a
disposizione per coloro che amano e vogliono scoprire in un fine settimana il
patrimonio d'arte, natura e cultura presente in Italia. "FAI
un week-end" è composto da dieci itinerari week-end costruiti attorno alle
dieci dimore del FAI normalmente aperte al pubblico: Villa Menafoglio Litta
Panza (Varese); Villa del Balbianello (Lenno-Como); Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno-Varese);
Monastero di Torba (Gornate Olona-Varese); Abbazia di San Fruttuoso (Camogli-Genova);
Castello di Masino (Caravino-Torino); Castello della Manta (Saluzzo-Cuneo);
Castello di Sabbionara d'Avio (Trento); il Giardino della Kolymbetra nella Valle
dei Templi di Agrigento; Baia di Ieranto (Massa Lubrense - Napoli). Nell'ambito
dello stesso week-end si suggerisce la visita a musei, monumenti, dimore
storiche situate nelle vicinanze delle proprietà del FAI e si segnalano
interessanti escursioni naturalistiche. Brevi
viaggi culturali, quindi, tra arte e natura: un modo nuovo e insolito per
conoscere e apprezzare l'opera concreta del FAI che da più di 25 anni si
impegna attivamente nella tutela e salvaguardia del patrimonio artistico e
ambientale italiano. Le
proposte week-end si sviluppano in tre giorni, con partenza il venerdì e
ritorno la domenica, e partono da una quota di partecipazione minima di 140 Euro
a persona in camera doppia fino ad un massimo di 400 Euro. La quota include il
soggiorno di due notti in hotel a 3/4/5 stelle, esclusivi e rigorosamente
selezionati, situati nei pressi delle proprietà del FAI, trattamento di
pernottamento e prima colazione, ingresso e visita ai Beni del FAI e alle altre
strutture incluse negli itinerari.
TASTINGS
AT THE TOP 2002 AL CRADLE MOUNTAIN LODGE (TASMANIA) Il
Cradle Mountain Lodge, uno dei sette resort di proprietà di P&O Australian
Resorts, propone "Tastings at
the Top", una iniziativa da non perdere per gli appassionati di
enogastronomia. Per
tre giorni consecutivi, gli ospiti del Cradle Mountain Lodge, potranno
approfittare di un piacevole e intenso programma di attività con assaggi di
vino e formaggi, lezioni di cucina, workshop, cene di gala e menu realizzati con
prodotti locali e accompagnati dai più rinomati vini della Tasmania. I
partecipanti avranno la possibilità di incontrare i migliori professionisti
australiani del settore enogastronomico come Peter Bourne, il "wine
man" conduttore degli eventi. Peter
Bourne, consulente del Primo Ministro e noto enologo, autore di numerosi
articoli che pubblica regolarmente su quotidiani e mensili, è un personaggio
carismatico e cordiale che metterà a disposizione dei partecipanti il suo
grande bagaglio culturale e professionale. Tra
le attività previste per quest'anno, una "scuola del formaggio" con
lezioni e dimostrazioni condotte da Helen Waterworth che presenterà una varietà
straordinaria dei migliori formaggi locali, dai più freschi ai più stagionati,
ognuno dei quali verrà abbinato al vino più adatto per esaltarne il sapore. Taste
of Tasmania weekends Si
tratta di pacchetti speciali validi durante i fine settimana di Luglio e Agosto.
Prevedono due pernottamenti (notte di venerdì e sabato) e includono workshop
enogastronomici, una cena di gala e l'opportunità di godere al massimo dell'
incredibile bellezza della natura della Tasmania. Tastings
at the Top (4 notti) Questo
pacchetto di quattro notti include tutti gli eventi di degustazione in programma
e tutte le attività ricreative proposte dal resort. I costi variano secondo il
tipo di sistemazione: Pencil Pine Cabin: US$ 820 per persona in camera doppia;
Spa Cabin: US$ 930 per persona in camera doppia; Spa Suite: US$ 1050 per persona
in camera doppia. Notte supplementare: da US$ 75 per persona. Il
Cradle Mountain Lodge si raggiunge dagli aeroporti di Hobart, Launceston e
Devonport. P&O
Australian Resorts offre la possibilità di una vacanza molto ricercata e a
stretto contatto con la natura in alcune fra le più spettacolari zone del
continente australiano. Ogni resort di proprietà della compagnia è una
finestra affacciata su un patrimonio naturale di rara bellezza. Oggi, i resort
di proprietà di P&O Australian Resorts includono Dunk Island,
Bedarra Island, Brampton Island, Lizard
Island, Heron Island tutti sulla Grande Barriera Corallina e due eco
lodge: Silky Oaks Lodge nel Queensland settentrionale a ridosso della Daintree
Rainforest e Cradle Mountain/Lake St. Clair National Park, nella Tasmania nord
occidentale. P&O Australian Resorts è presente in Internet:
www.poresorts.com
DESIDERIO
DI DEGUSTARE VINI, FARE DELLE VISITE PRIVATE NEI MUSEI E FARE L'ARCHEOLOGO PER
UN GIORNO? San
Francisco e Bloomington, Indiana (Stati Uniti) - Christene Kieffer e Mia Martin
di Cartolina Tours sanno che le persone che amano viaggiare
desiderano farlo con un tocco personale, e cercano viaggi che offrano
esperienze culturali ed educative uniche. Cartolina
Tours e' un'agenzia viaggi full-service specializzata nell'organizzazione di
itinerari personali per viaggiatori solitari o Ogni
itinerario personalizzato prevede una cartina turistica dettagliata ''Sappiamo
che molti turisti cercano un'agenzia che sappia organizzare Il
concetto del tour personalizzato sembrava una buona idea a Betty e Tom Per
questo motivo, eseguiamo tutte le ricerche, l'organizzazione e le Judy
Hagar desiderava accompagnare suo marito in Italia per il suo 50° Cartolina
Tours rappresenta il culmine della visione di Mia Martin e
COME
COGLIERE LE OPPORTUNITA' DEL MERCATO TURISTICO GIAPPONESE I
turisti giapponesi stanno di nuovo invadendo il nostro Paese, passata la paura
per gli attentati dopo l'11 settembre. Non solo nelle grandi citta' d'arte, ma
anche nei centri minori si vedono sempre piu' frotte di ragazze, coppie di mezza
eta', gruppetti di over 60 che si aggirano per i centri storici (ma non solo)
armati di macchina fotografica e piantine della zona da visitare. Curiosi di
tutto, ma soprattutto della nostra cultura, arte, monumenti e musei, i cittadini
del Paese del Sol Levante chiedono maggiori informazioni e servizi da parte
delle nostre Amministrazioni e strutture ricettive. Come
soddisfare queste esigenze e, quindi, capitalizzare su questi flussi
"catturando" questo importante segmento di mercato disponibile a
spendere anche molto pur di tornare in patria con negli occhi dei ricordi che
rimarranno tutta la vita e che verranno raccontati ad amici e parenti, mostrando
centinaia di foto? Una risposta a queste domande verra' data in occasione del
L'ISOLA
DI MAURITIUS ALLA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO 2002 28
marzo 2002- L'Ente del Turismo dell'Isola di Mauritius sarà presente alla sesta
edizione della Borsa Mediterranea del Turismo, la tradizionale manifestazione
fieristica di primavera in programma dal 5 al 7 aprile 2002 alla Mostra
d'Oltremare di Napoli. Con
la partecipazione al principale appuntamento annuale per gli operatori turistici
del Centro e Sud Italia, l'Ente del Turismo di Mauritius punta a promuovere la
destinazione presso un mercato ancora da sviluppare come sostiene Massimo
Tocchetti, Regional Manager: "La BMT è diventato per l'isola di Mauritius
un appuntamento irrinunciabile al quale partecipiamo sin dalla prima edizione.
E' infatti un momento prezioso per
allacciare, consolidare e
potenziare i rapporti con gli operatori del Centro/Sud.
RODOLFO
CHIERONI NUOVO EXECUTIVE CHEF Si
chiama Rodolfo Chieroni, ha 38 anni ed è il nuovo Executive Chef dell'Hotel
d'Inghilterra e dell'annesso ristorante di tendenza Café Romano. Già sous chef
al Vivendo del St. Regis Grand Hotel di Roma, questo giovane professionista
dell'arte culinaria lancia una sfida impegnativa: garantire un alto standard di
qualità, costante nel tempo, con un menù del tutto particolare che propone
specialità da tutto il mondo. A questi livelli la sola creatività non è
sufficiente, sono fondamentali entusiasmo e capacità manageriali in termini di
organizzazione generale, approvvigionamento, gestione del prodotto, dei costi,
degli ordini e delle risorse. E
lui di esperienza in questo senso, nonostante la giovane età, ne ha accumulata
tanta. La buona conoscenza delle lingue straniere e dell'informatica lo ha
aiutato notevolmente. Gli ha consentito di organizzare nel corso degli anni una
serie di eventi ad alto livello ed a valenza internazionale, quali lo Spanish
Food Festival '97 e 2001 ed alcuni cocktail party presso le rispettive
Ambasciate della Capitale legate alla festa nazionale dell'Arabia Saudita,
quella dell'Oman e del Marocco. Senza dimenticare i gala dinner organizzati in
occasione della visita ufficiale a Roma dei reali di Spagna e Norvegia, nonché
ricevimenti di nozze per alte cariche dello Stato Italiano e banchetti kosher. La
sua visione della cucina è improntata alla semplicità e al rigore che esaltano
il risultato finale. Ciò si associa alla filosofia dei grandi ristoranti di
classe - una categoria di cui fanno parte finalmente a buon diritto anche i
ristoranti d'albergo - in cui non sono ammesse cadute di qualità e gusto. La
clientela ha delle aspettative molto alte e viene fidelizzata solo se gli
standard qualitativi ai massimi livelli stabili nel tempo. Il ruolo
dell'executive chef assume sempre più risvolti manageriali a cui sono affidati
dei processi complessi che vanno gestiti in modo scientifico per realizzare un
prodotto di successo.
MARRIOTT
INTRODUCE IL MARCHIO COURTYARD A BRUXELLES VICINO ALLA SEDE DELLA NATOL'HOTEL
SAREI LO QUARTAPROPRIETC1 A BRUXELLES Marriott
International introdurrá il suo marchio a prezzi moderati Courtyard a Bruxelles
nel 2004 grazie all'accordo di gestione raggiunto coli la Societe Momentanee
Olympiades, una jont venture tra
Betonimmo, la più grande compagnia di costruzioni del Belgio e Soficom. Situato
a circa. cinque minuti dall'Aeroporto Internazionale Zaventem sulla strada
principale che porta al centro della città di Bruxelles, il Courtyard by
Marriott Bruxelles sarà situato vicino alla sede della Nato, Eurocontrol (il
centro governativo per le rotte aeree europee) e alle sedi di un grande numero
di compagnie internazionali quali la Toyota, Kpmg, Unisys e Carrefour. |