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22 APRILE 2002

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BRUXELLES OSPITA LA RIUNIONE DELLE IMPRESE EUROPEE 

Bruxelles, 22 aprile 2002 - Il vertice europeo delle imprese, una manifestazione annuale volta ad affrontare i problemi che riguardano la comunità imprenditoriale europea, avrà luogo a Bruxelles dal 6 all'8 giugno 2002. La manifestazione vedrà la partecipazione di numerosi Commissari europei, oltre che di rappresentanti del mondo degli affari e della società civile. Uno dei temi che verranno trattati nel corso dell'incontro riguarda "Lo spirito d'impresa e lo sviluppo sostenibile nell'Europa allargata". In questo contesto, un'attenzione particolare verrà dedicata alla partecipazione ed ai contributi dei paesi candidati. Oltre ad essere parte integrante dei gruppi di discussione, i rappresentanti dei paesi candidati saranno invitati a presentare le possibilità commerciali offerte nei loro paesi. Nel corso del vertice verrà incoraggiato il collegamento in rete, nell'ambito del "villaggio di esposizione e di collegamento in rete", dove si potranno condividere pareri ed informazioni. Gli organizzatori del vertice europeo delle imprese, appartenenti alla Confederazione europea dei lavoratori, all'Unice ed alla Federazione delle imprese belghe (Feb), auspicano che la manifestazione abbia lo stesso successo dell'anno scorso, quando parteciparono, fra gli altri, il presidente della Commissione europea Romano Prodi, il principe Filippo del Belgio e i rappresentanti di società quali Microsoft e Nokia. Infolink: http://www.ebsummit.org 

PREMIATE LE AZIENDE TECNOLOGICHE EUROPEE IN PIÙ RAPIDA CRESCITA 
Parigi, 22 aprile 2002 - Le aziende tecnologiche europee più efficienti in termini di crescita sono state premiate nel corso della prima cerimonia di consegna dei premi nell'ambito della rassegna annuale "European Technology Fast 500", che si è svolta a Parigi l'8 e il 9 aprile. La società irlandese Riverdeep Group Plc (apprendimento interattivo), la svedese NordNet (Internet) e la tedesca OpenShop AG (Internet) si sono aggiudicate i tre posti in vetta alla classifica. Sponsorizzata da Deloitte Touche Tohmatsu ed Euronext, la nuova competizione si basa su una graduatoria comprendente imprese europee pubbliche e private che operano nei seguenti settori: tecnologia, compresa Internet, informatica, medicina, scienza e biotecnologie. I concorrenti sono stati valutati prendendo in considerazione la crescita percentuale del fatturato nel triennio 1998-2000. Per entrare a far parte della prestigiosa classifica, le aziende dovevano risultare attive nello sviluppo di una tecnologia proprietaria capace di contribuire in modo significativo al fatturato aziendale ed impegnate nella realizzazione di prodotti tecnologici o nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo. Inoltre, dovevano essere produttive da almeno tre anni, aver realizzato, nel 1998, un fatturato di almeno 50.000 euro ed operare da una sede centrale in Europa oppure possedere azioni quotate in una borsa valori europea. Questa cerimonia di consegna dei premi, che rappresenta anche un'opportunità di istituire collegamenti in rete, diventerà un appuntamento annuale che, nel 2003, sarà ospitato da un'altra città europea ancora da definire. Infolink: http://www.fast500europe.com 

SECONDO BUSQUIN, GLI ATTACCHI ALLE COLTURE SPERIMENTALI DI OGM POSSONO RALLENTARE LO SVILUPPO DELL'EUROPA 
Bruxelles, 22 aprile 2002 - La distruzione di un campo sperimentale di Ogm (organismi geneticamente modificati) potrebbe privare l'Europa della capacità di valutare i rischi ed i benefici del progresso scientifico. È quanto ha dichiarato il commissario della Ricerca Philippe Busquin. Busquin ha espresso tali commenti a seguito della distruzione, la settimana scorsa, di un campo sperimentale di colza Gm ad Alost (Belgio), che costituisce il caso più recente di una serie di attacchi in vari paesi europei. Gli esperimenti sul campo vengono svolti per sviluppare varietà di piante sia geneticamente modificate, sia convenzionali. L'ultimo campo colpito era stato autorizzato dalle autorità belghe ed era conforme a quanto prescritto dalla normativa comunitaria e locale, ha dichiarato la Commissione, aggiungendo che l'incorporazione degli stessi geni tramite metodi convenzionali di selezione delle piante sarebbe meno precisa e richiederebbe molto più tempo. Il commissario Busquin ha dichiarato che nel lungo termine gli attacchi "non fanno altro che privare la società dei benefici arrecati dal progresso scientifico". La libertà di ricerca, ha proseguito, è un valore fondamentale nelle società democratiche. "Se non investiamo abbastanza nella ricerca sugli Ogm, potrebbe risentirne la nostra capacità di innovare e valutare i rischi potenziali. In ultima analisi, sarebbero danneggiati i cittadini europei". La ricerca sul campo relativa alle piante Gm si è praticamente interrotta nella maggior parte dei paesi comunitari. Nel 2001 il Centro comune di ricerca della Commissione ha ricevuto 88 notifiche di esperimenti sul campo con Ogm, rispetto ad una cifra media di 1.500 esperimenti analoghi svolti annualmente negli Stati Uniti. La Commissione ha dichiarato che, se non verranno svolte ricerche adeguate sull'impatto delle piante Gm sull'ambiente, sarà difficile valutare se esse possono apportare benefici reali ai cittadini ed ai consumatori dell'Ue. 

INTESABCI ACQUISTA IL 16% DI CARIT DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TERNI E NARNI 
Milano, 22 aprile 2002 - IntesaBci ha oggi acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni 560.000 azioni ordinarie, pari al 16% del capitale sociale, della Cassa di Risparmio di Terni e Narni, al prezzo complessivo di 35 milioni di euro. Con questa operazione, realizzata attraverso l'esercizio da parte della Fondazione dell'opzione di vendita nei termini previsti dal contratto stipulato in data 28 febbraio 2000, IntesaBci incrementa la propria partecipazione nella Cassa dal 35% al 51% del capitale. La Cassa di Risparmio di Terni e Narni ha chiuso l'esercizio 2001 con un utile consolidato di 9,5 milioni di euro. Opera con 349 dipendenti attraverso 30 sportelli bancari, 4 esattoriali e 2 per il leasing, e gestisce circa 1.330 milioni di euro di massa amministrata per conto della clientela.

MICROSOFT ANNUNCIA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE: FATTURATO PARI A 7,25 MILIARDI DI DOLLARI FORTI VENDITE E OTTIMI RISULTATI OPERATIVI GRAZIE A WINDOWS XP 
Milano, 22 aprile 2002 - Microsoft Corp. ha annunciato un fatturato pari a 7,25 miliardi di dollari per il trimestre chiuso il 31 marzo 2002, con un incremento del 13% rispetto ai 6,40 miliardi di dollari del medesimo periodo dello scorso anno. L'utile d'esercizio è risultato pari a 3,30 miliardi di dollari rispetto ai 3 miliardi di dollari del precedente anno. L'utile netto per il trimestre è stato di 2,74 miliardi di dollari, risultato che include un guadagno di 847 milioni di dollari al netto di imposta per la vendita di Expedia e un onere di 806 milioni di dollari al netto di imposta legato ai mancati risultati attesi dagli investimenti. Gli utili per azione per il trimestre concluso a marzo 2002 sono stati di 0,49 dollari, compreso un guadagno di 0,15$ dovuto alla vendita di Expedia e 0,14$ di oneri dovuti a perdite in investimenti. "Abbiamo concluso un altro trimestre di forte crescita in termini di fatturato e di utile operativo, superiori alle nostre previsioni. Le vendite del segmento piattaforme desktop sono state eccellenti grazie al successo di Windows Xp, sia a livello di aziende che nel mercato consumer. In questo trimestre, la crescita a una sola cifra delle spese operative ha contribuito a ridurre significativamente i costi, aumentando anche l'efficienza dell'intera organizzazione", ha dichiarato John Connors, Chief Financial Officer di Microsoft. "Anche se ci aspettiamo un lieve miglioramento nelle vendite di PC nel prossimo trimestre, le nostre previsioni relative agli investimenti It delle aziende continuano ad essere modeste". Le consistenti vendite del sistema operativo Windows XP hanno determinato una crescita dell'11% del fatturato per le piattaforme desktop. La versione di Windows per le aziende ha rappresentato il 47% del totale dei sistemi operativi venduti durante questo trimestre, rispetto al 35% dello scorso anno. "In questo trimestre, Windows Xp è stato installato nel 60% di tutti i nuovi PC, un tasso di adozione senza confronti rispetto ai nostri precedenti sistemi operativi. Windows Xp continua a essere un fattore trainante per il mercato dei PC in un periodo difficile per l'intero settore", ha dichiarato Jim Allchin, Group Vice President della Platforms Division di Microsoft. "Se guardiamo al futuro siamo davvero entusiasti per le possibilità che abbiamo di offrire nuove esperienze di elaborazione digitale e tecnologie innovative legate al Personal Computer". Il 13 febbraio 2002 Microsoft ha lanciato Visual Studio .Net e .Net Framework, risultato di oltre quattro anni di lavoro per la creazione di una nuova piattaforma di sviluppo software. A meno di due mesi dal lancio, oltre un milione di unità di Visual Studio .Net e .Net Framework sono state adottate dagli sviluppatori di tutto il mondo. "Stiamo vivendo un momento davvero positivo con i clienti e con i partner che utilizzano la piattaforma .Net per sfruttare appieno le nuove opportunità offerte dallo sviluppo e dall'utilizzo dei Web services", ha dichiarato Eric Rudder, Senior Vice President del Developer and Platform Evangelism Group di Microsoft. "Grazie a .Net aziende quali Compaq, Deutsche Telekom, Ingram Micro, L'Oreal, Merrill Lynch e Xerox stanno registrando reali vantaggi per il proprio business, un significativo aumento della produttività e un miglior ritorno sugli investimenti". La console Xbox(tm), dopo il lancio record nel mercato nordamericano del novembre 2001, durante il trimestre ha continuato il suo processo di distribuzione mondiale con i lanci in Giappone, Europa e Australia. Sempre in questo trimestre "Halo: Combat Evolved" per Xbox, il popolarissimo gioco di azione e di avventura, ha raggiunto il milione di copie vendute dal momento del lancio, dato di vendita senza confronto per qualsiasi altro gioco per console della prossima generazione. Microsoft ha inoltre annunciato che, a partire dal 26 aprile 2002, i prezzi di Xbox in Europa e Australia saranno ridotti rispettivamente a 299 euro, 199 sterline e a 399 dollari australiani. "I nuovi prezzi in Europa e Australia rendono Xbox accessibile ad un pubblico più ampio, in linea con la nostra strategia a lungo termine che mira a costruire un ecosistema intorno a Xbox in cui rivenditori, publisher di giochi e giocatori possano avere successo", ha detto Robbie Bach, Chief Xbox Officer. "Con il disco rigido incorporato e la porta Ethernet, Xbox è il più potente sistema di videogiochi mai sviluppato, ed oggi, grazie al nuovo prezzo, offre un valore senza confronto". Prospettive per il futuro - Il management dell'azienda presenta le seguenti linee guida per quanto concerne il trimestre che si chiuderà il 30 giugno 2002: fatturato previsto compreso tra 7,0 e 7,1 miliardi di dollari; utile operativo previsto compreso tra 2,9 e 3 miliardi di dollari; utile per azione previsto tra 0,41 e 0,42 dollari; Per l'anno fiscale che si concluderà il 30 giugno 2003 il management prevede: un fatturato compreso tra 31,5 e 32,4 miliardi di dollari; un utile operativo compreso tra 13,3 e 13,6 miliardi di dollari; un utile per azione tra 1,89 e 1,92 dollari. 

IL FUTURO DEL VENTURE CAPITAL : FUTURSHOW 3002 LE BUONE IDEE E I CAPITALI NON BASTANO PER COSTRUIRE UN'AZIENDA, SERVONO "GLI UOMINI" 
Bologna, 22 aprile 2002 Il futuro del Venture capital? La specializzazione e l'aumento di interlocutori sul mercato degli investimenti: ecco le chiavi per vincere. È quanto è emerso nel corso del convegno "E-Venture: capitale e impresa innovativa", che si è tenuto venerdì 19 a Futurshow 3002. Ha introdotto il dibattito Gianluca Dettori, amministratore delegato di Vitaminic, che porta a testimonianza la sua esperienza imprenditoriale. Secondo Dettori: "Gli E-Venture Capital sono disposti ad investire in quei progetti per cui si individuano finestre di opportunità" e aggiunge "I finanziatori cercano imprese ad elevato sviluppo innovativo, com'era, per esempio, agli esordi Vitaminic, una delle prime società in Italia ad avere intuito un cambiamento nel business della musica". Il mercato dei venture capital, dunque, non si è fermato, è solo in rapida evoluzione. Èd è per questo che Gabriele Cappellini di Mps Merchant (società del gruppo Monte dei Paschi di Siena) si rivolge direttamente ai neo-imprenditori, avvertendoli: "Per costruire un' impresa non bastano delle idee brillanti e un valido finanziatore, ma è necessario predisporre un management adeguato e una struttura energica e flessibile". Uno tra i più importanti casi di successo nella New Economy italiana è illustrato da Arturo Artom, presidente di Netsystem, che ha sviluppato la prima piattaforma per fornire servizi e contenuti a banda larga via satellite. "La società - come spiega Arturo Artom - ha raccolto oltre 67 milioni di Euro in una serie di round di equity, finanziamenti che le hanno permesso di risollevarsi e di crescere, raggiungendo quest'anno il break even". Luciano Marini, presidente di Softpeople, parla soprattutto della fase che precede richiesta del finanziamento: "L'errore più frequente è principalmente quello di sopravvalutare le idee e di tralasciare l'importanza delle persone" e aggiunge "E' necessario che i neoimprenditori abbiano in mente come deve essere una società e ricerchino la coesione tra idee, persone e capitale". E l'ottica dei venture capital è stato l'oggetto dell'intervento di Mimma Di Marco, venture capital & incubator manager di Ibm, che ribadisce con forza: "Le persone sono il capitale dell'azienda" e prosegue "La strategia di Ibm è quella di acquisire start up con un elevato potenziale di crescita e avvicinarle agli E-Venture Capital. Ibm mette in condizione le nuove imprese di accedere ai propri laboratori in modo che possano acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie per lo sviluppo di tecnologie. Lo scambio informativo con i laboratori di ricerca, aumenta le possibilità di successo delle aziende e riduce il rischio dei finanziatori. In questo senso Ibm è cliente, partner e canale degli E-Venture Capital" 

A FUTURSHOW 3002 LE NUOVE FRONTIERE DEL FACILITY MANAGEMENT 
Bologna, 22 aprile 2002 A Futurshow 3002 di Bologna, venerdì 19, gli operatori del settore bancario e immobiliare hanno tracciato la rotta per migliorare la gestione degli immobili: riduzione dei costi ed esternalizzazione efficiente. Sono questi gli scenari presentati al convegno "Controllo e riduzione dei costi di gestione degli istituti di credito: quale scelta per i servizi di Facility Management?" Giorgio Ferraiuolo, presidente di Mcb srl (gruppo Manutencoop), descrive il sistema di Facility Management realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano come "un sistema di seconda generazione, che consentirà agli utenti di usufruire di un servizio completo di gestione e manutenzione degli immobili pagando un canone unico". Oliviero Tronconi del Politecnico sottolinea gli aspetti innovativi: "Il Facility Management non è una somma di servizi, ma un rapporto di partnership in cui l'azienda accompagna il cliente nella soluzione di tutti i problemi legati alla gestione immobiliare". Grazie a un sistema informativo all'avanguardia è possibile monitorare le prestazioni del fornitore e pianificare interventi preventivi di manutenzione 

MERLONI: FATTURATO CONSOLIDATO PRIMO TRIMESTRE 2002: 495 MILIONI DI EURO 
Milano, 22 aprile 2002 - Nel corso di un'intervista Andrea Guerra, Amministratore delegato della Merloni Elettrodomestici ha anticipato che il fatturato consolidato del primo trimestre 2002 è di 495 milioni di euro, in crescita del 14 % rispetto al primo trimestre 2001. I risultati della trimestrale saranno comunicati il 6 maggio 2002, al termine del consiglio di amministrazione della società. 

2001 POSITIVO PER ZURICH ITALIA: UTILE A 60 MILIONI DI EURO E CRESCITA DELLA RACCOLTA DEL 13,2% 
Milano, 22 aprile 2002 - Risultati positivi e buoni utili per il gruppo Zurich Italia, consociata italiana di Zurich Financial Services, il colosso svizzero specializzato nelle assicurazioni e nelle attività di risparmio gestito. L'anno 2001 ha segnato in Italia una raccolta complessiva di premi pari a 1.273 milioni di Euro (nella gestione precedente furono 1.124), con una crescita del 13,2% determinata da un sensibile aumento nei premi dei Rami Danni (+16%) e da un trend positivo del comparto Vita (più 6,9%). Tra i principali dati di bilancio spiccano anche il miglioramento del rapporto sinistri/premi attestatosi su 4,5 punti percentuali ed un utile Ias (International Accounting Standard) che passa dai 43,3 milioni di Euro dell'esercizio 2000 a 60 milioni di Euro del 2001. Nonostante le minus-valenze registrate a causa della difficile situazione dei mercati finanziari, anche l'utile locale è stato positivo, attestandosi a 9,3 milioni di Euro (nel 2000 fu di 45,8 milioni di Euro, in parte derivanti dalla fusione della ex compagnia Zurigo Vita nella società Zurich Investments Life). Va infine aggiunto che l'utile di Gruppo ha sofferto del risultato complessivamente negativo (-3,7 milioni di Euro) delle società di asset-management, che hanno maggiormente risentito degli incerti andamenti di borsa. L'attività 2001 ha inoltre registrato un altro importante traguardo: il raggiungimento di 1 milione e 255mila clienti assicurati. Nei Rami Danni i premi raccolti nel 2001 hanno segnato un incremento globale del 16% pari a 903 milioni di Euro (nel 2000 era stata di 779 milioni di Euro): si tratta di un risultato che va ben oltre la media stimata del mercato nazionale. Nel dettaglio, la raccolta RC Auto è cresciuta del 17,7% evidenziando un miglioramento nella loss-ratio derivante dalla politica di crescita selettiva attivata dal gruppo Zurich in questi anni. E' anche aumentato il numero di clienti cresciuto globalmente di circa 100mila unità, di cui 80mila nel segmento di business della Personal Line. Anche la raccolta Extra Auto è andata bene con un 14,2% di incremento complessivo, caratterizzato da un +19% della property-line in generale e di quella delle medie e grandi aziende in particolare. I Rami Trasporti, Cauzioni e Credito hanno a loro volta fatto segnare un aumento di raccolta pari al 10,3%. E' inoltre da segnalare il miglioramento complessivo (Auto ed Extra Auto) della loss-ratio, attestatosi su 4,5 punti percentuali. Ramo vita - Il primo anno caratterizzato dal nuovo sistema fiscale è coinciso con un mercato del Ramo Vita particolarmente ristagnante nel corso dei primi mesi del 2001, ma segnato da una progressiva crescita nei mesi successivi. La raccolta di Zurich Investments Life, la compagnia vita del gruppo Zurich Italia, anche grazie al lancio di prodotti particolarmente appetibili per il mercato (tre index-linked e polizze con capitali garantiti), è cresciuta a fine anno del 6,9%, passando da 346 milioni di Euro del 2000 a 370 milioni di Euro. In questo modo si è attestata ai vertici del mercato per raccolta tra le compagnie vita tradizionali prive di accordi di distribuzione con banche. A dimostrazione della validità della politica commerciale implementata con il lancio di nuovi prodotti, le nuove polizze index hanno raccolto oltre 50 milioni di Euro. Il business vita ha inoltre beneficiato di un buon numero di accordi commerciali avviati con banche locali intermediate da Agenti e di due accordi diretti con banche regionali, che in pochi mesi di operatività hanno portato una raccolta di oltre 4 milioni di Euro. Nel 2001 è stato siglato l'accordo internazionale tra Zurich Financial Services Group e Deutsche Bank. A livello italiano, questo porterà alla cessione delle società di asset management Zurich Investments, a Finanza e Futuro e all'assorbimento nel gruppo Zurich Italia della compagnia D.B. Vita (320 milioni di Euro di raccolta premi-vita nel 2000). L'accordo, che verrà ufficializzato non appena sarà concluso tutto l'iter burocratico, prevede, tra l'altro, la vendita di prodotti assicurativi Zurich presso gli sportelli del gruppo bancario. La rete di vendita di Zurich Italia è oggi costituita da 510 agenzie diffuse su tutto il territorio nazionale. Di queste, ben 316 annoverano all'interno della loro struttura di vendita un Promotore Finanziario della società Zurigo Sim, la rete di agenti-promotori che, malgrado le difficoltà del mercato, ha registrato nel 2001 una raccolta di 142 milioni di Euro. I nuovi progetti - Tra i principali progetti che hanno caratterizzato la gestione di Zurich Italia nell'anno passato vanno evidenziati l'avvio dell'attività di E-commerce, l'implementazione delle vendite attraverso il servizio telefonico Zuritel esteso anche ad altri Rami Danni oltre che alla tradizionale RC Auto, il potenziamento dell'attività di Worksite Marketing, finalizzata a fornire servizi assicurativi e previdenziali ai dipendenti di grandi aziende (sono stati attivate 28 convenzioni di cui 16 pienamente operative). Nell'ottica di una politica commerciale sempre più attenta ai segmenti di mercato, Zurich Italia ha ridefinito la sua struttura, che oggi è fortemente orientata ai target. In base a questa impostazione sono state costituite strutture commerciali e di marketing dedicate ai segmenti Consumer, Commercial e Corporate. In quest'ultimo ambito è nata, alla fine del 2001, Continental European Corporate (Cec), un'unità operativa esclusivamente dedicata alle grandi aziende multinazionali, che attraverso una struttura di network offre soluzioni assicurative a livello globale. Nel corso dell'anno passato è infine stata potenziata, con una corposa serie di investimenti, la piattaforma di collegamento tra servizi di Direzione ed i canali di vendita periferici (Agenti e Brokers), collegati oggi in rete per poter disporre in tempo reale di tutte le informazioni necessarie al sostegno della vendita e per una sempre più puntuale consulenza al Cliente. 

DIGITAL BROS: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI HA APPROVATO IL BILANCIO 2001 RICAVI CONSOLIDATI PARI A 42,037 MILIONI DI EURO IN DIMINUZIONE RISPETTO AI 54,852 MILIONI DI EURO DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE 
Milano, 22 aprile 2002 - L'assemblea degli azionisti di Digital Bros, gruppo di Digital Entertainment quotato al Nuovo Mercato, oltre all'approvazione del progetto di bilancio dell'esercizio 2001 in data odierna ha approvato la proposta per l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile e l'aumento gratuito del capitale sociale. Il Gruppo Digital Bros ha chiuso l'esercizio 2001 con ricavi consolidati pari a 42,037 milioni di Euro in diminuzione rispetto ai 54,852 milioni di Euro dell'esercizio precedente. La diminuzione del fatturato è da attribuirsi alla crisi di sviluppo del settore dei videogiochi che ha risentito del prolungato periodo di passaggio dalle vecchie alle nuove piattaforme di gioco. Forti segnali di ripresa si denotano già nei primi due mesi 2002 dove Digital Bros evidenzia un incremento del fatturato superiore al 100% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a conferma delle previsioni di sviluppo del business dei videogames. L'Ebitda consolidato è meno 0,664 milioni di Euro, mentre l'Ebit consolidato risulta pari a meno 5,594 milioni di Euro. La perdita netta consolidata dell'esercizio è pari a 17,767 milioni di Euro. Il fatturato della capogruppo Digital Bros SpA è passato da 47,545 milioni di Euro ai 33,903 milioni di Euro. L'Ebit è positivo pari a 2,241 milioni di Euro rispetto ai 0,383 milioni di Euro, mentre l'Ebitda risulta essere positivo ed è di 3,848 rispetto ai 1,788 milioni di Euro dell'esercizio precedente. La perdita netta è di 13,631 milioni di Euro rispetto ai precedenti 1,940 milioni di Euro. Tali risultati scontano le perdite eccezionali della controllata inglese Eon e i costi della relativa chiusura con il conseguente trasferimento dell'attività di publishing in Italia. Societe' Generale, primaria società internazionale, sottoscriverà un prestito obbligazionario per 4 milioni di Euro convertibili in azioni della durata d i 3 anni dalla data di emissione. Tale prestito avverrà con l'emissione di 4.000 obbligazioni convertibili dal valore nominale di 1.000 Euro cadauna, con esclusione del diritto d'opzione. Il criterio di determinazione del rapporto di conversione, rivedibile ogni trimestre, in linea con l'evoluzione del corso del titolo sul mercato, permette a Digital Bros S.p.A. di partecipare a fasi rialziste del titolo, ma essere nel contempo protetta durante fasi negative di mercato, grazie all'esistenza di un prezzo minimo di conversione, comunque superiore al patrimonio netto per azione. L'operazione nasce per rendere aderente la struttura dell'indebitamento finanziario con l'attuale struttura del Gruppo e comporterà un aumento del flottante rendendo il titolo ulteriormente appetibile al mercato finanziario, agli investitori istituzionali e a nuovi partner strategici. Inoltre, tale finanziamento, permetterà lo sviluppo delle attività in linea con la ripresa del mercato dei videogames che nel 2002 vedrà l'introduzione di due nuove console: Microsoft Xbox e Nintendo GameCube. L'aumento gratuito del capitale sociale determinerà un incremento pari a 3.483.000 di Euro portando il capitale sociale a 5.160.000 di Euro mediante l'utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni, con conseguente aumento del valore nominale di ciascuna azione da 0,13 a 0,4 Euro. Il Gruppo Digital Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e off-line (distribuzione ai rivenditori di prodotti multimediali). 

INFERENTIA DNM: L'ASSEMBLEA APPROVA L'OPERATO DEL CDA SULLA VALUTAZIONE DELL'EX DNM ENRICO GASPERINI NOMINATO PRESIDENTE IL CDA NOMINA MARCO GIRELLI NUOVO AD MARCO CORRADINI CONFERMATO CFO 
Milano, 22 aprile 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Inferentia Dnm SpA, riunitasi il 19 aprile a Milano in sede ordinaria e straordinaria, ha preso atto della recente delibera del Consiglio di Amministrazione della società con cui, in via di revoca e/o rinnovazione e/o sostituzione della delibera assunta dallo stesso consiglio lo scorso 25 febbraio, il CdA ha nuovamente deliberato ai sensi dell'art. 2343 del Codice Civile in merito al valore delle n. 9.943.518 azioni Dnm conferite in Inferentia lo scorso 29 Agosto 2001, individuandone il valore in € 38.734.267 anziché in € 27.745.277 di cui alla delibera del 25 febbraio scorso. Conseguentemente, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato l'operato del Consiglio e ha preso atto che non sussistono i presupposti per l'applicazione dei provvedimenti di cui all'art. 2343, 4° comma, del Codice Civile. L'Assemblea ha inoltre provveduto a confermare quali amministratori della società Stefano Zorzoli e Alberto Castelli, precedentemente cooptati. Successivamente, ad integrazione del numero dei Consiglieri, l'Assemblea ha nominato quattro nuovi consiglieri nelle persone di Maurizio Cozzolini, Alberto Fioravanti, Carlo Gualandri, Federico Rampolla che entro 30 giorni potranno formalmente accettare la nomina stessa. L'Assemblea ha nominato Enrico Gasperini nuovo Presidente della Società. Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi dopo l'Assemblea, ha proceduto alla determinazione di nuovi incarichi e al conferimento delle relative deleghe nominando Marco Girelli Amministratore Delegato con ampi poteri di gestione e confermando l'incarico di Chief Financial Officer a Marco Corradini. 

PIRELLI: SECURITY ANNOUNCEMENT 
Milano, 22 aprile - Alle ore 17:55 circa del 18 aprile, un aeromobile da turismo piper è precipitato sul palazzo della regione Lombardia a Milano. Alcune fonti giornalistiche hanno indicato l'edificio noto come "Pirellone" come quartier generale del Gruppo Pirelli, associando in tal modo l'azienda all'incidente odierno. Pirelli comunica che non esiste alcun tipo di legame attuale tra l'azienda e la sede della regione Lombardia, cui l'edificio è stato venduto più di dieci anni fa. La sede di Pirelli attualmente si trova a nord di Milano, area industriale denominata "Bicocca". Il Gruppo esprime cordoglio per le vittime e partecipa al lutto della città.

CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA VERSO LO STATUS DI ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA APPROVATI ALL'UNANIMITA' I BILANCI 2001
Milano, 18 Aprile 2002 Il 18 aprile si sono svolte l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Camera Nazionale della Moda Italiana. L'Assemblea Ordinaria ha approvato, all'unanimità, il bilancio al 31/12/01, le previsioni 2002 e le nuove misure del contributo associativo 2003. I Soci hanno espresso il loro apprezzamento per gli ottimi risultati del 2001. L'Assemblea ha, inoltre, condiviso l'analisi della situazione congiunturale del settore, e la relazione sull'attività istituzionale, sulla gestione ordinaria dell'Associazione e sui Progetti Speciali. L'Assemblea Straordinaria si è, in seguito, espressa a favore di alcune modifiche dello Statuto, allo scopo di adeguare lo stesso per attivare la procedura di ottenimento dello status di Associazione riconosciuta. Si tratta di un' ulteriore fase della vita della Camera che, percepita come "club", va sempre più nella direzione di accreditarsi come vera e propria Istituzione di riferimento per il mondo della Moda internazionale. 

2001: UN ANNO DA DIMENTICARE PER LE MATERIE PRIME. COME SARÀ IL 2002? PRESENTATO IL "RAPPORTO EULER 2002 SULLE MATERIE PRIME" LE PREVISIONI SONO STATE DISATTESE IN QUASI TUTTI I COMPARTI
Milano, 22 aprile 2002 - Il 2001 è stato un anno difficile ed è riuscito a seminare di incertezze il campo economico. Il relativo ottimismo di inizio anno è stato smentito in molti comparti dall'inversione di tendenza dell'economia mondiale, specialmente in quello delle materie prime. Le previsioni sono state quindi in gran parte disattese. Tutta colpa dell'attacco alle Twin Towers? Probabilmente no, perché alcune tendenze al ribasso erano già in atto prima di quella data. Queste sono solo alcune delle indicazioni contenute nel "Rapporto Euler 2002 sulle materie prime" una produzione dell'Osservatorio sul Panorama Economico, realizzato dallo staff economico del gruppo Euler, diretto dall'economista francese Philippe Chalmin, che analizza ed interpreta i principali avvenimenti dei mercati internazionali e le prospettive di sviluppo. Il "Rapporto", presentato oggi presso la sede del Circolo della Stampa di Milano, vuole fornire una risposta concreta agli interrogativi relativi all'incertezza che caratterizza il 2002 ed illustra le previsioni per tipologia di mercato e di prodotto, indicando i principali paesi a rischio e analizzando le tendenze dell'economia mondiale. " Le contrazioni più forti hanno interessato - sottolinea Philippe Chalmin, Professore all'Università Dauphine di Parigi e Capo dell'Ufficio Studi del Gruppo Euler - il comparto metalli, tra cui nichel (-31%) e cobalto (-30%), i prodotti industriali come la pasta da carta, l'acciaio destinato alla grande esportazione e i semiconduttori, le materie prime agricole (in particolare il cotone) e i servizi (soprattutto il trasporto marittimo). Meno sfavorevole, invece, è stata la congiuntura per i prodotti alimentari e, in particolare, per i cereali." Sin dalla fine del 2000 era iniziata la congiuntura negativa delle economie occidentali, con una domanda mediocre alla quale i produttori hanno reagito in modo tardivo, senza rimediare agli eccessi di investimenti e produzione degli anni precedenti. " L'anno in corso - prosegue Chalmin- si presenta con luci e ombre. Le difficoltà di Giappone e Germania dovrebbero perdurare, ma si può confidare in una ripresa americana e in una crescita del mercato cinese, anche se non si possono escludere altri casi di "sofferenza", come quelli dell'Argentina e della Turchia. La domanda globale migliorerà, ma non quanto necessario per compensare i surplus di produzione accumulati l'anno scorso. Per questo, il 2002 dovrebbe essere un anno di aggiustamento delle previsioni formulate dai produttori, anche se rimangono delle incertezze." Sui mercati delle commodities, l'Osservatorio Euler suggerisce di prepararsi a imprevisti, innanzitutto con il petrolio. Le sue ragionevoli previsioni di 20 dollari al barile in media annua riducono quasi a zero l'indennità di rischio per questo prodotto, che ha origine in una delle aree più instabili del mondo. E infatti lo scontro in Medio Oriente rischia di innescare un'altra crisi petrolifera e ha già fatto lievitare i prezzi del barile con punte di oltre il 60% rispetto all' ottobre '99. " Tutto questo si riflette indirettamente sul mercato dell'assicurazione crediti- ha dichiarato Tullio Ferrucci, Direttore Commerciale e Marketing di Euler-Siac- perché i nostri assicurati per la quasi totalità sono consumatori/ trasformatori di materie prime. Per queste aziende le materie prime e derivati rappresentano un costo. I corsi depressi degli ultimi due anni hanno rappresentato un'opportunità per mantenere standard di redditività in presenza anche di situazioni di mercati difficili. I prezzi bassi all'inizio del processo produttivo rappresentano, per i nostri assicurati, un fattore positivo in vista di una ripresa economica. In questo contesto Euler-Siac affianca le aziende per aiutarle a tenere sotto controllo le vendite, soprattutto nei settori a valle del processo produttivo e attraversati da perturbazioni congiunturali". Dal monitoraggio di settore effettuato costantemente dalla Compagnia emergono alcune indicazioni rilevanti per comprendere l'atteggiamento del mondo imprenditoriale verso l'assicurazione del credito: una maggiore percezione del rischio, confermata anche dall'aumento del flusso telefonico verso il numero verde della Compagnia; l'incremento dei fatturati delle aziende interessate ai servizi dell'euler-Siac. Da tutto ciò si evince che le imprese dimostrano di avere un sempre maggiore interesse verso l'assicurazione dei crediti come strumento di prevenzione e protezione per il proprio business. " Il Rapporto Euler 2002 sulle materie prime - ha concluso Jean François Bellissen, Presidente e Ad di Euler-Siac - rientra nell'attività svolta dall'Ufficio Studi Economici di tutte le consociate del gruppo impegnate anche in altre ricerche come quelle relative all'andamento dei mercati, dei settori merceologici e dello studio dei paesi; l'intento è di offrire alle imprese assicurate, un ulteriore servizio oltre a quelli meramente assicurativi". 

MOVIMPRESE - I TRIMESTRE 2002 OLTRE 10.000 IMPRESE IN PIÙ TRA GENNAIO E MARZO. L'85% AL CENTRO E AL SUD: GUIDANO CAMPANIA, LAZIO E SICILIA. IN CRESCITA LE COSTRUZIONI E I SERVIZI ALLE IMPRESE.
Roma 22 aprile 2002 - Nei primi tre mesi del 2002 il numero delle imprese è cresciuto di 10.781 unità, determinando un tasso di crescita trimestrale pari allo 0,23%. Le nuove iscrizioni al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane, sono state pari a 109.396 unità, mentre, sempre nello stesso periodo, le cessazioni di attività sono state pari a 98.615 unità. I dati sul primo trimestre 2002 sono stati diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica sulle iscrizioni e cessazioni di imprese condotta da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio i dati sono disponibili all'indirizzo internet www.infocamere.it  "E' davvero incoraggiante - ha affermato il Presidente dell'Unioncamere, Carlo Sangalli - il segnale di fiducia che continua a venire dal mondo delle imprese, nonostante le pesanti ipoteche sulla stabilità dei mercati internazionali seguite agli eventi del 2001 e le difficoltà di questo primo scorcio dell'anno. Anche in questo primo trimestre assistiamo ad un ulteriore allargamento della platea di quanti - oltre 1.200 imprenditori ogni giorno - sono pronti a mettersi personalmente in gioco sul mercato alla ricerca di opportunità di sviluppo". Il saldo registrato da Movimprese è notevole perché verificato in un trimestre, il primo, tradizionalmente caratterizzato da un addensarsi delle cessazioni legate al concludersi dell'anno immediatamente precedente. La tabella n.1 illustra la sequenza delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi saldi registrati nei primi trimestri dell'anno dal 1993 ad oggi." 

Le Dinamiche Per Forma Giuridica - Sempre più società di capitali, soprattutto al Sud Decisivo, come ormai abituale da alcuni anni, il contributo fornito dalle società di capitale nel determinare il saldo attivo del primo trimestre dell'anno. Con 24.254 nuove iscritte e 9.206 cessate le Società di capitale hanno fatto registrare un saldo pari a 15.048 unità. La cifra scende alle 10.781 unità indicate nella tab. 1 per effetto del saldo negativo delle Ditte individuali pari a -6.489 unità e per i due saldi attivi delle Società di persone (1.078 unità) e delle "Altre forme" societarie (1.144 unità). Osservando l'evoluzione delle forme giuridiche sul territorio, i dati evidenziano come il Mezzogiorno sia l'unica circoscrizione dove anche il saldo relativo alle Ditte individuali risulta attivo (332 unità in più, contro le -981 unità del Centro, le -2.496 unità nel Nord-Est e le -3.344 unità nel Nord-Ovest). In tutte e quattro le circoscrizioni si è registrata una forte incidenza del saldo attivo relativo alle Società di Capitale (nel trimestre in esame il saldo è stato pari a 5.230 unità nel Mezzogiorno, 3.921 nel Centro, 3.287 nel Nord-Ovest e 2.610 nel Nord-Est). "Il nostro sistema-Paese - ha sottolineato Sangalli - continua a crescere e ad allargare la propria struttura produttiva attraverso il ricorso a modelli organizzativi sempre più articolati e al tempo stesso innovativi. Alla forza dei distretti si affiancano le logiche di filiera e i gruppi d'impresa, che oggi rappresentano circa un quarto delle società italiane. Questo potenziale di crescita per l'intera società italiana va però valorizzato e messo in condizioni di produrre ricchezza e occupazione. Occorre continuare nel processo di riforma già avviato le cui priorità sono note a tutti: riforma fiscale, riforma del sistema formativo, modernizzazione della Pubblica Amministrazione, incentivazione della ricerca e dell'innovazione". 

Le Dinamiche Per Circoscrizione Territoriale - Ferme le due circoscrizioni del Nord; forte crescita nel Centro e soprattutto nel Sud. L'esame dei dati ripartiti fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali, mette in luce una notevole dinamica di crescita nel Centro e, soprattutto, nel Sud in cui è particolarmente bassa l'incidenza delle cessazioni. Queste ultime, viceversa, pesano in modo molto più consistente nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, tanto da rendere praticamente nullo il tasso di crescita del trimestre in queste circoscrizioni (-0,03% nel Nord-Ovest e 0,02% nel Nord-Est). A fronte di questa "stasi" delle due circoscrizioni settentrionali, nel Centro e nel Mezzogiorno il tasso di crescita è risultato pari, rispettivamente, allo 0,31% e allo 0,54% (rispetto ad un valore medio nazionale pari allo 0,23%). L'insieme delle dinamiche sopra richiamate si traduce sinteticamente in un dato puntuale particolarmente marcato: da solo il Mezzogiorno spiega il 72,0% del saldo complessivo fra nuove iscrizioni e cessazioni. Dato al quale si accompagna una conferma che comincia ad avere le caratteristiche del lungo periodo: da ormai 32 trimestri il Mezzogiorno fa registrare in modo ininterrotto un saldo positivo. "I dati che vengono dalle regioni del Mezzogiorno e del Centro - ha osservato Sangalli - confermano che sono in atto potenti spinte nella società civile verso un effettivo riavvicinamento tra le due Italie. Gli scenari di sviluppo locale elaborati recentemente dall'Unioncamere ci parlano tuttavia di un divario ancora ampio fino al 2004 in assenza di una forte azione di sviluppo sul territorio. Occorrerà compiere ogni sforzo per recuperare il deficit di infrastrutture che penalizza gravemente le regioni del Mezzogiorno ed utilizzare appieno e nel modo più efficace i fondi europei disponibili fino al 2006". Le Dinamiche Settoriali - In aumento Costruzioni e Servizi alle imprese Tra gennaio e marzo hanno fatto registrare risultati particolarmente positivi i settori delle Costruzioni (con una crescita dello stock a fine periodo di 2.875 imprese - pari allo 0,41% - probabilmente anche come effetto delle politiche di incentivazione alla manutenzione del patrimonio abitativo) e dei servizi alle imprese (dove lo stock è cresciuto di 2.684 imprese, pari allo 0,51%), grazie soprattutto alla crescita dei settori informatico e immobiliare (rispettivamente +0,60% e +0,81%). Prosegue, invece, la tendenza alla ristrutturazione di alcuni settori tradizionali, in particolare quelli in cui i processi di razionalizzazione delle forme societarie incidono maggiormente come il Commercio, il Manifatturiero e i Trasporti. Il primo trimestre di ogni anno, come ormai è reso evidente da dieci rilevazioni annuali consecutive, fa registrare i valori massimi delle cessazioni, sia in termini assoluti che relativi: questa peculiarità del primo trimestre rende più espliciti i processi di ridimensionamento numerico cui sono interessati questi settori. Il primo trimestre del 2002 ha pertanto visto diminuire lo stock delle imprese commerciali di 5.612 unità (pari ad una variazione dello -0,36% rispetto al valore di fine dicembre 2001); quelle manifatturiere sono diminuite di 2.957 unità (-0,39%); quelle dei Trasporti di 510 unità (-0,25%). I dati disaggregati per forme giuridiche confermano che il processo di ristrutturazione di questi settori risente in modo decisivo della dinamica storicamente negativa delle forme di impresa individuali, che diminuiscono di 5.083 unità nel Commercio, di 2.696 unità nella Manifattura e di 923 unità nei Trasporti. Risultati positivi, infine, si registrano anche per i settori dei servizi alle persone. Anche se con riferimento a saldi contenuti in valore assoluto, Sanità e Istruzione fanno infatti registrare incrementi positivi pari, rispettivamente, a +0,53% e +1,25%. Il Settore Agricoltura - Al termine del primo trimestre di quest'anno erano 1.018.238 le imprese agricole iscritte al Registro delle Imprese. Rispetto al dato di chiusura del 2001 (quando si registrarono 1.032.382 unità) il settore ha subito una contrazione in termini assoluti di 14.144 unità, pari ad una variazione percentuale di -1,37%. Alla diminuzione dello stock delle imprese agricole (che negli anni recenti rappresenta un fenomeno strutturale della demografia delle imprese italiane) concorrono le cessazioni dell'attività da parte di agricoltori titolari di impresa e le cessazioni dell'attività agricola dei terreni, (per modificazione della destinazione d'uso). A fronte di questa diminuzione permane il fenomeno del lento accrescimento delle imprese agricole costituite sulla base di un qualche modello societario (società di capitale; società di persone; società cooperative): pari al 4,8% del settore a fine marzo 1998, a fine marzo 2002 queste imprese rappresentano il 5,9% del totale. 

NEGOZIATO ENI-SABIC PER UNA JOINT VENTURE NEL SETTORE PETROLCHIMICO 
San Donato Milanese, 22 aprile 2002 - L'Eni e la Sabic annunciano oggi di avere deciso di interrompere il negoziato per la joint venture relativa ai business petrolchimici dell'Eni detenuti dalla Polimeri Europa. Questa decisione è stata influenzata, fra le altre cose, da recenti problemi relativi ad alcuni impianti oggetto della trattativa. In accordo con la strategia dell'Eni di ridurre il capitale investito nel settore petrolchimico e con la strategia di Sabic di accrescere ulteriormente la sua presenza in Europa, le due società hanno espresso interesse a discutere in futuro potenziali opportunità relative alla cessione di singoli assets petrolchimici dell'Eni. 

POLIEDRA - POLITECNICO DI MILANO PROPONE LA SESTA EDIZIONE DEL MASTER DI POTENZIAMENTO IMPRENDITORIALE RIVOLTO AI FIGLI DEGLI IMPRENDITORI CHE GUIDERANNO L'AZIENDA DI FAMIGLIA 
Milano, 22 aprile 2002 - Poliedra, il Consorzio creato dal Politecnico di Milano per promuovere la Formazione continua e rafforzare i rapporti con il mondo del lavoro, propone la sesta edizione del Master di Potenziamento Imprenditoriale, un percorso formativo progettato per preparare i giovani figli degli imprenditori ad assumere un ruolo dirigenziale nell'azienda di famiglia. Le aziende a proprietà familiare costituiscono una realtà importante nel tessuto produttivo italiano. Lo sviluppo di queste imprese può essere condizionato da diversi fattori come la competizione sul mercato globale, il delicato equilibrio tra proprietà e gestione e le problematiche connesse al passaggio generazionale. In questo contesto emerge la necessità di sviluppare nuove competenze per gestire il cambiamento in atto, soprattutto da parte delle nuove generazioni che dovranno garantire la continuità e lo sviluppo del business di famiglia. Il master di Potenziamento Imprenditoriale si propone, nell'ambito di uno sviluppo integrato di tutte le caratteristiche che costituiscono "il savoir faire" dell'imprenditore di successo, di potenziare nel partecipante anche le caratteristiche personali necessarie per la futura assunzione del ruolo. L'obiettivo è favorire nei figli degli imprenditori quella stessa spinta all'imprenditorialità che ha animato i genitori negli anni passati. Un percorso formativo innovativo nelle metodologie e nei contenuti La possibilità di sviluppare progetti aziendali, insieme all'opportunità di organizzare percorsi di apprendimento personalizzati a seconda delle reali necessità individuali, costituiscono gli elementi innovativi di questa edizione del corso. E' infatti possibile, per coloro che desiderano approfondire solo alcune aree di interesse, organizzare percorsi di apprendimento flessibili. Il Master adotta una formula modulare (l'impegno è di una settimana al mese) e si caratterizza per il taglio fortemente applicativo, concentrandosi sulle specifiche problematiche delle aziende a conduzione famigliare. Questa formula permette di confrontarsi con l'esperienza sul campo, senza allontanarsi per un lungo periodo dall'impegno aziendale. Nell'arco di dodici mesi verranno sviluppate e argomentate tematiche di rilevanza strategica per lo sviluppo dell'impresa, con l'obiettivo di riprodurre e concentrare, all'interno del percorso, situazioni di apprendimento che, in genere, risultano essere diluite nel tempo. In particolare, il corso si concentra sui seguenti temi: I mercati, le vendite e la comunicazione d'impresa; I sistemi di controllo economico e gestionale; Gli investimenti e gli aspetti finanziari; Le strategie organizzative e la gestione delle risorse umane; Le operation; L'internazionalizzazione d'impresa; Gli scenari offerti dalla net economy; La convivenza ed il passaggio generazionale all'interno dell'azienda famigliare. 

BRAIN AT WORK 2002 
Milano, 22 aprile 2002 - Dopo gli importanti risultati della precedente edizione, parte "Brain at Work 2002", il Career Day organizzato dall'Ufficio "Sapienza & Lavoro" in collaborazione con l'associazione universitaria Jeser. Al forum, che vedrà la partecipazione di importanti Imprese del panorama nazionale e internazionale, saranno dedicate tre giornate: 6, 7 e 8 Maggio 2002. La prima giornata è dedicata all'incontro-convegno sul tema "Università e mercato del Lavoro: Regole e tutele per il lavoro "atipico" ", al quale per il momento hanno assicurato la loro partecipazione il Prof. M. Baldassarri, Viceministro dell'Economia e delle Finanze, il Dott. G. Epifani, Vicesegretario Generale della Cgil e il Prof. L. Frey I lavori del primo giorno si apriranno alle 9.30 con la registrazione dei partecipanti e la distribuzione dei "folders" della manifestazione e si chiuderanno alle ore 12.30. Il secondo e il terzo giorno saranno dedicati essenzialmente alla visita agli stand allestiti nell'atrio della Facoltà, alle presentazioni aziendali, ai "business cases" e ai "business games". Alla manifestazione parteciperanno: Assicurazioni Generali, Reconta- Ernst & Young, Fineco, Kpmg, Toyota Motors, Ig Students, Bic Lazio, Vianet, Palombini. Le iscrizioni alla manifestazione si effettuano sul sito http://lavoro.eco.uniroma1.it o presso i locali dell' Associazione Jeser. Le iscrizioni ai "business games" e ai ""business cases" avvengono direttamente presso lo stand Jeser sito nell'atrio della Facoltà di Economia da lunedì 22 Aprile (ore 11 - 13). Coloro che inseriranno preventivamente il proprio curriculum sul sito riceveranno un programma personalizzato sulla base dei profili richiesti dalle aziende partecipanti. Agli stand, rappresentanti delle aziende saranno a disposizione degli studenti per informazioni riguardanti le possibilità di lavoro nella loro Impresa e sarà inoltre possibile presentare direttamente la propria candidatura. Le aziende potranno effettuare colloqui con i candidati più idonei a ricoprire i ruoli richiesti. Sono previste attività specifiche per gli studenti frequentanti il 1° e il 2° anno. I giorni 7 e 8 Maggio la Manifestazione osserverà i seguenti orari 9:00 -13:00 e 15:00 - 18:00. Infolink: www.jeser.org 

LA COMMISSIONE NOMINA IL NUOVO DIRETTORE GENERALE AGGIUNTO DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA (CCR) 
Bruxelles, 22 aprile 2002 - Il funzionario della Commissione Roland Schenkel, di nazionalità tedesca, è stato nominato direttore generale aggiunto del Centro comune di ricerca (Ccr). Schenkel sarà specificamente responsabile delle relazioni fra il Ccr e le parti interessate che beneficiano dei risultati delle ricerche condotte da questo Istituto, sia all'interno sia all'esterno della Commissione, e sovrintenderà agli aspetti nucleari delle attività del Ccr, comprendenti l'attuazione del piano di smantellamento generale. Roland Schenkel svolgerà anche un ruolo fondamentale nel garantire che il Ccr ottenga le risorse necessarie per l'applicazione delle strategie scientifiche. Schenkel ha studiato Fisica e Radiochimica alle Università di Karlsruhe e di Saarbrücken (Germania) ed è giunto alla Commissione europea nel 1979. Nel 2000 ha ricoperto la carica di direttore dell'Istituto di Karlsruhe del Ccr dove era giunto nel 1994. In precedenza, Schenkel aveva lavorato presso la Dg Energia. Infolink: http://www.jrc.org 

NUOVI CREDITI D'IMPOSTA PER LE SOCIETÀ BRITANNICHE CHE SVOLGONO ATTIVITÀ DI R&S 
Londra, 22 aprile 2002 - La società "Save British Science" ha accolto favorevolmente un pacchetto di crediti d'imposta pari a 400 milioni di sterline (circa 650 milioni di euro) per le società del Regno Unito che svolgono attività di ricerca e sviluppo (R&S). Tale agevolazione era stata annunciata il 17 aprile dal ministro delle Finanze britannico Gordon Brown. "Qualcuno potrebbe obiettare che questo è un provvedimento relativamente modesto, ma è necessario inserirlo nel contesto generale", ha affermato il Dr. Peter Cotgreave, direttore di "Save British Science". "Altre imposte sono in aumento e le grandi società devono dimostrare di essere pronte a trarre vantaggio da questo credito, prima di pensare di ampliarlo. Ad eccezione dell'industria farmaceutica ed aerospaziale, le imprese britanniche effettuano minori investimenti nella ricerca, rispetto ai loro concorrenti", ha dichiarato Cotgreave. Egli ha anche invitato ad aumentare le retribuzioni dei ricercatori universitari e dei docenti di scienze, sostenendo che "esiste un mercato per i migliori scienziati che dobbiamo pagare sulla base di onorari standard". "Save British Science" ha apprezzato altresì le riduzioni d'imposta per le piccole imprese. "Molte di queste sono società high-tech, come le imprese spin-out dei laboratori universitari di ricerca, che tanta importanza avranno nell'economia futura. Ogni iniziativa tesa ad incentivarle è, con ogni probabilità, un'iniziativa valida", ha affermato il Dr. Cotgreave. Infolink: http://www.savebritishscience.org.uk 

I CONSUMATORI EUROPEI SI PREOCCUPANO DAVVERO DEGLI ALIMENTI GM? 
Grenoble , 22 aprile 2002 - I risultati di un nuovo studio, svolto in Francia, indicano che probabilmente i consumatori europei non sono abbastanza preoccupati da evitare di comprare alimenti chiaramente etichettati come transgenici. La ricerca è stata svolta in 16 sessioni all'università di Grenoble (Francia) con il sostegno di 37 organizzazioni, la cui tipologia varia da Monsanto a Greenpeace, nonché del ministero francese dell'Agricoltura. Grenoble è stata selezionata in quanto gli atteggiamenti rilevati in questa città su tale argomento hanno di norma rispecchiato la media europea. Inoltre il sondaggio si è avvalso di un ampio spaccato sociologico di persone, invece di utilizzare solo gli studenti come d'abitudine. L'esperimento prevedeva l'assegnazione ai partecipanti di alcune somme, che questi potevano impiegare per contrattare barrette di cioccolata, prodotte da una società che utilizza sia cioccolata transgenica, sia cioccolata tradizionale. I risultati hanno indicato che i partecipanti facevano effettivamente offerte per l'acquisto delle barrette, ma, dopo esser stati fatti sedere per tre minuti, con null'altro da fare eccetto guardare le etichette, essi non si erano accorti che vi erano indicati ingredienti geneticamente modificati. Inoltre, dopo essere stati informati su quali barrette contenevano ingredienti geneticamente modificati, i partecipanti non hanno rinunciato all'acquisto, ma hanno acconsentito solo a condizione che tali barrette fossero più economiche di circa un terzo rispetto a quelle normali. Quando ai soggetti sono offerti due vassoi di cioccolata, alcuni hanno dichiarato di preferire la cioccolata servita per prima, convinti che fosse non transgenica, mentre in realtà in entrambe le occasioni la cioccolata proveniva dalla stessa barretta non transgenica. Tali risultati costituiranno una lettura interessante sia per le società produttrici di alimenti geneticamente modificati, sia per i responsabili delle politiche nell'UE. Le cifre più recenti indicano che l'opposizione all'introduzione di prodotti transgenici nell'UE si aggira tra l'80 e il 90 per cento. Ma il comportamento dei consumatori e l'opinione pubblica non procedono sempre di pari passo, secondo il professore associato Charles Noussair, della Purdue University (Stati Uniti), che ha partecipato all'esperimento. "I sondaggi di opinione colgono il soggetto nel ruolo di elettore, non nel ruolo di consumatore. Questi due comportamenti possono essere alquanto diversi", ha dichiarato. Il sondaggio aprirà il dibattito sull'etichettatura. I ricercatori hanno affermato che gli europei dovranno ora riflettere sull'introduzione di un'etichetta vistosa su tutti gli alimenti contenenti ingredienti Gm, oltre a citare tale fatto nell'elenco degli ingredienti. Il professor Noussair ritiene che i risultati dello studio significhino che esisterebbe un mercato separato per i prodotti geneticamente modificati in Europa se il mercato offrisse un vantaggio importante, quale un prezzo più basso. 

SECONDO LA PRESIDENZA SPAGNOLA, SONO NECESSARI INCENTIVI PER STIMOLARE GLI INVESTIMENTI IN R&S NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI 
Pamplona, 22 aprile 2002 - In occasione di un seminario informale dei ministri europei per l'Energia, che si terrà dal 26 al 28 aprile a Pamplona (Spagna), la Presidenza spagnola ribadirà ancora una volta che gli incentivi per incoraggiare gli investimenti in R&S (ricerca e sviluppo) nel settore delle energie rinnovabili sono necessari al fine di favorire una riduzione dei costi. In un documento di discussione, elaborato dalla Presidenza spagnola, si legge che gli impianti per la produzione di elettricità mediante fonti energetiche rinnovabili dovrebbero essere pronti a competere con quelli alimentati da fonti convenzionali, così da consentire una diminuzione dei costi di produzione. "La riduzione dei costi non raggiungerà un livello accettabile se non sarà accompagnata da incentivi agli investimenti in R&S in questo settore e se non si compiranno sforzi per massimizzare l'efficienza nei diversi processi produttivi", enuncia il documento. Secondo la Presidenza, la soluzione al problema consiste nel far sì che le energie rinnovabili siano competitive fra di loro per un periodo di transizione sufficientemente lungo. Ciò dovrebbe consentire ai responsabili della produzione di ridurre l'incertezza su quale sia la migliore combinazione tecnologica per ottenere la funzione produttiva più efficiente, in termini di redditività e di rischio. Il documento di discussione evidenzia che, un ritardo nel passaggio dalle fonti energetiche tradizionali a quelle di energia rinnovabile, comporterebbe dei costi ambientali. "Se continuiamo ad impiegare i tradizionali processi di produzione energetica, la generazione di energia elettrica ottenuta da fonti fossili non finirà di rilasciare nell'atmosfera vari agenti inquinanti, determinando conseguenze a livello mondiale e regionale che sono osservabili sotto forma di pioggia acida, cambiamento climatico, distruzione dello strato di ozono presente nella stratosfera e aumento della concentrazione di ozono troposferico". Le energie rinnovabili rappresentano una "garanzia per ridurre le incertezze, prima che la carenza di riserve di combustibili fossili raggiunga livelli critici", afferma la Presidenza, secondo la quale le energie rinnovabili richiedono anche minori attività di trasformazione e trasporto, aspetto quest'ultimo che contribuisce a ridurre ulteriormente l'impatto sull'ambiente. 

L'IMMAGAZZINAMENTO SOTTERRANEO DEL GAS POTREBBE ESSERE LA SOLUZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI KYOTO
Bruxelles, 22 aprile 2002 - Secondo il dirigente di un progetto finanziato dall'UE a favore di attività svolte presso il giacimento Sleipner nel Mare del Nord, l'immagazzinamento dell'anidride carbonica nel sottosuolo potrebbe aiutare l'Europa a raggiungere i futuri obiettivi di Kyoto riguardanti le emissioni. Tore Torp, della società norvegese Statoil, afferma che la tecnologia in sviluppo presso il suddetto sito, che costituisce il primo progetto di immagazzinamento dell'anidride carbonica su scala industriale mai tentato, potrebbe offrire un'alternativa praticabile alla cattura dell'anidride carbonica emessa dalle centrali elettriche. Uno studio comunitario svolto nel 1996 ha stimato che la capacità di immagazzinamento sotterraneo in Europa potrebbe eccedere gli 800 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Il progetto Sacs (Saline aquifer carbon dioxide storage - Immagazzinamento di anidride carbonica negli acquiferi salini), attualmente finanziato dal programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del quinto programma quadro comunitario di ricerca, è stato avviato nel 1998 con un finanziamento di 500.000 euro per i primi due anni e di ulteriori 740.000 euro nel periodo 2000-2002. Il progetto raccoglierà dati e svolgerà esperimenti presso il giacimento Sleipner, oltre a produrre un manuale di buone prassi sulla fattibilità dell'immagazzinamento dell'anidride carbonica in altre zone e settori. A Sleipner l'anidride carbonica viene compressa ad una pressione di 73 atmosfere, trasformandosi da gassosa in liquida. Successivamente, essa fluisce dal compressore verso un pozzo di iniezione della profondità di 1.000 metri, che spinge il gas liquido in una camera d'immagazzinamento sotto il fondo marino, piena di sabbia spessa contenente acqua. Il gas liquido sposta l'acqua e, in un lasso di tempo da due a tre anni, viene da questa assorbito, allo stesso modo in cui si scioglie l'anidride carbonica per ottenere una bibita gassata. I partecipanti al progetto Sacs stanno cooperando con ricercatori di geofisica della Curtin University of Technology nell'Australia occidentale, nonché con il progetto Weyburn in Canada, nel quale l'anidride carbonica è importata tramite un gasdotto degli Stati Uniti ed utilizzata per espellere il petrolio da una cavità sotterranea. Secondo quanto dichiarato da Torp, uno studio recente ha valutato che l'installazione della migliore tecnologia disponibile per l'immagazzinamento dell'anidride carbonica nel Mare del Nord ed il suo utilizzo per iniettare il gas sotto il fondo marino costerebbero 40 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica. Ma, ha aggiunto, sebbene la tecnologia sia per il momento costosa, l'onere potrebbe ridursi ad un livello gestibile dividendo i costi. "Fino a quando si emetterà anidride carbonica senza pagare nulla, qualsiasi altra soluzione costerà di più", ha spiegato, affermando che l'industria ed i consumatori devono condividere i costi se l'Europa intende raggiungere i futuri obiettivi di emissione. Torp ha dichiarato che sono state avviate le contrattazioni per un altro progetto finanziato dalla Commissione, intitolato "CO2 Store", che continuerà il lavoro sull'immagazzinamento dell'anidride carbonica nell'ambito del prossimo programma quadro di ricerca (PQ6). Il progetto arricchirà l'esperienza ottenuta al giacimento Sleipner, esaminando altri possibili siti per l'immagazzinamento sotterraneo in Europa. Infolink: http://www.statoil.com  http://www.ieagreen.org.uk/sacshome.htm 

"IMMAGINI DELL'AFRICA IN EUROPA": AFRICA E EUROPA SI INCONTRANO ALL'UNIVERSITA' IULM 19/20 APRILE 2002: DUE GIORNI DI INCONTRI PER CREARE CONSAPEVOLEZZA SULL'AFRICA IN EUROPA 
Milano, 22 aprile 2002 - Ha avuto luogo presso lo Iulm un'intensa due giorni dedicata al continente africano ed alla sua interazione con l'Europa. L'Africa è sempre più presente in Europa ed in Italia, fa parte del tessuto produttivo e sociale e costituisce uno dei centri più importanti del dibattito sullo sviluppo sostenibile e sulla globalizzazione. Presentazioni e relazioni di esperti internazionali si sono alternate con dibattiti aperti al pubblico, allo scopo di creare consapevolezza sull'Africa in Europa partendo da un paese geograficamente strategico: l'Italia, ponte ideale tra i due continenti. Quattro importanti organizzazioni: il Centro Orientamento Studi Africani Cosa, in collaborazione con l'Università Iulm, Wwf e il Centro Culturale Francese di Milano, insieme per interrogarsi sull'immagine e le percezioni dell'Africa, su quelle proiezioni concrete che credenze, teorie, atteggiamenti cognitivi producono in continuazione. Ha aperto i lavori Giovanni Puglisi, Rettore dell'Università Iulm e Segretario Generale della Commissione Unesco in Italia, che ha sottolineato: "l'università Iulm è particolarmente orgogliosa di ospitare questo convegno che, "raccontando" e promuovendo l'immagine dell'Africa, contribuisce a formare e rafforzare la conoscenza a livello internazionale di questo continente, creando così le basi indispensabili per favorire le relazioni, culturali, politiche e commerciali con il continente europeo". Di seguito il saluto ufficiale di Sua Eccellenza Momar Guèye Ambasciatore del Senegal e gli interventi di Baye Ndiaye Presidente Cosa e Franco Crevatin dell'Università di Trieste, che hanno presentato al pubblico il Convegno, i suoi obiettivi, i suoi protagonisti, le tematiche che saranno affrontate. L'intervento di Baye Ndiaye si è aperto con un riferimento al nostro paese "L'Italia ponte dell'Europa verso l'Africa può svolgere il ruolo di una grande cassa di risonanza per dare una reale visibilità all'Africa. I presupposti perché la vicinanza geografica possa essere anche culturale, economica e "ideologica" esistono e noi vogliamo percorrere questa strada. Questo cammino consoliderà la posizione strategica dell'Italia quale ponte verso l'Africa e noi vorremmo cogliere questa possibilità per creare le basi per consolidare il ruolo dell'Africa nel mondo globalizzato, perché l'Africa "esista" in questo mondo globalizzato". Franco Crevatin ha introdotto il Convegno sottolineando il problema della non corretta percezione dell'immagine africana da parte degli stranieri: "La realtà culturale dell'Africa è spesso ignorata dai tababu e ciò porta a pericolose conseguenze: l'identità africana o è fraintesa oppure è svalutata sino alla negazione. Ciò vale in molti ambiti: nella lingua, nella società, nella religione, nella cognizione ... Tutto questo genera uno spettro di atteggiamenti che vanno dal bonario (ma fastidioso) paternalismo al razzismo più becero. Questa occasione di incontro vorrebbe aiutare a restituire l'immagine corretta dell'Africa". Durante la prima giornata si è parlato delle problematiche legate al difficile rapporto tra immigrati e società che li ospita, della necessità di individuare delle modalità di integrazione che siano rispettose delle tradizioni che garantiscano il mantenimento delle peculiarità culturali di chi emigra senza però dare luogo a fenomeni di ghettizzazione. Protagonista della seconda parte di questa prima giornata è stato il patrimonio naturale del continente africano, una ricchezza inestimabile, oggi sempre più minacciata non solo dalle condizioni climatiche, ma anche da continue guerre, instabilità politica, interessi economici. Ha concluso la giornata l'incontro/concerto con il musicista Ismael Lo, artista di fama internazionale e conosciuto per il suo impegno a difesa della posizione africana. Domenica 20 aprile sono state affrontate le tematiche legate allo sviluppo economico del continente africano e della sua ricerca di un'interazione corretta con l'Europa, basata su un'economia di non sfruttamento. In seguito si parlerà delle delicate tematiche legate alla tutela dei diritti umani, gli errori del passato, la situazione attuale, le linee guida per il futuro. Un terzo momento sarà dedicato alla musica africana, importante portavoce della cultura africana nel mondo e strumento potentissimo per contribuire all'avvicinamento di "mondi differenti" quali l'Africa e l'Europa. Un "faccia a faccia" tra giornalisti africani ed italiani, alla presenza dell'Ambasciatore senegalese Momar Guèye, ha concluso questi due giorni di incontri. 

IMPORTAZIONI AGEVOLATE DI CEREALI PENALIZZANO LA PRODUZIONE ITALIANA ED EUROPEA 
Roma, 22 aprile 2002 - Destano preoccupazioni in Confagricoltura i segnali di discesa delle quotazioni dei cereali, che si registrano anche in Italia, in primis per il grano duro. Giunge anche nel nostro Paese l'onda lunga di una crisi cerealicola europea, ammonisce l'Organizzazione degli imprenditori agricoli. Infatti, nonostante che il raccolto dell'ultimo anno sia stato nella Ue quantitativamente modesto (200 mio tonn circa, -15%) il livello dei prezzi per la gran parte delle produzioni cerealicole, soprattutto nei mercati dei paesi del nord della Comunità, è insoddisfacente, collocandosi talvolta addirittura al di sotto di quello d'intervento. E la situazione potrebbe peggiorare per i raccolti di quest'anno. A determinare questa critica condizione concorre l'andamento degli scambi con i Paesi terzi che vede aumentare le importazioni e diminuire le esportazioni rispetto alla campagna precedente (nei primi otto mesi: da 3,9. a 10 mio tonn le prime, da 18,7 a 12,6 mio tonn le seconde). Andamento a sua volta favorito dalla decisione recentemente assunta dalla Commissione CE di ridurre di 10 ? il dazio applicato alle importazioni di cereali provenienti dal Mediterraneo, dal Mar Nero e dal Mar Baltico, che ha largamente contribuito a squilibrare il mercato nel bel mezzo della campagna in corso. All'inizio del mese di aprile 2002, le importazioni di frumento tenero nell'Unione europea superavano i 6,5 milioni di tonnellate, mentre la media delle importazioni (1998-2000) era inferiore a 2,5 milioni di tonnellate, ovvero c'è stato un aumento dell'ordine del 260%. Il totale delle importazioni potrebbe raggiungere, entro la fine della campagna, gli 8-9 milioni di tonnellate. Per tale situazione si prevede un aumento sia degli stock europei di fine campagna (Confagricoltura valuta che possano salire fino a 40 mio tonn, livello decisamente alto, non raggiunto da anni), sia del volume del prossimo raccolto (si stima che possa aumentare, in condizioni normali, fino a 215 mio tonnellate). Le preoccupazioni dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli italiani sono state fatte proprie anche da Copa e Cogeca (il coordinamento europeo delle Organizzazioni professionali e del movimento cooperativo dei vari Stati membri) che hanno scritto una lettera al commissario europeo per l'Agricoltura, Franz Fischler, sottolineando come le importazioni siano agevolate dal sistema di calcolo dei dazi all'importazione, che non rispecchia i prezzi reali degli attuali flussi; si sono quindi sollecitate misure urgenti della Commissione tese a limitare l'import. Concretamente, Copa e Cogeca hanno chiesto con fermezza alla Commissione di applicare quanto prima la clausola di salvaguardia speciale, imponendo dazi addizionali all'importazione, i quali vanno calcolati in modo da garantire il rispetto del prezzo di entrata fissato nell'accordo del Gatt, cioè 156 euro/tonnellata al netto delle maggiorazioni mensili. Confagricoltura rilancia la richiesta degli agricoltori europei di applicare tale "clausola di salvaguardia", in particolare nell'ambito dell'accordo tra l'Unione europea e l'Ucraina. Le sollecitazioni di Copa e Cogeca " informa la Confagricoltura " hanno sortito effetto. Lunedì 22 aprile il problema sarà portato all'attenzione del Consiglio dei ministri agricoli europei dalla delegazione francese. 

PIU' MODERNA L'IMPRESA NEL SOCIALE AL CONVEGNO DI SODALITAS SUL MARKETING SOCIALE, IMPRESE, OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE E DEL NONPROFIT ANALIZZANO E DISCUTONO DI STRUMENTI E INVESTIMENTI INNOVATIVI PER LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE SOCIALI 
Milano, 22 aprile 2002 - "L'impresa che investe nel sociale è più moderna. E' questa la sorprendente opinione del consumatore italiano" afferma Alessandro Beda, vice presidente di Sodalitas nel corso del convegno "Il marketing sociale è diventato grande", in cui è stato presentato anche l'Osservatorio Sodalitas sul marketing sociale. Il sostegno a una causa sociale piace all'82% dei consumatori italiani e il 60 % segnala una maggiore propensione all'acquisto di prodotti e servizi di imprese socialmente impegnate. Inoltre, il 30% si dichiara disponibile a passare da una marca ad un'altra, "socialmente impegnata", a parità di prezzo e qualità. Questi sono alcuni dei dati più significativi della ricerca realizzata per Sodalitas su un campione di 1000 consumatori italiani da Laura Cantoni di Ipsos Explorer (società leader in Italia nel settore delle ricerche ad hoc e nell'ambito del marketing). Le aziende più moderne ed evolute già utilizzano abbondantemente campagne di marketing sociale. Da una rilevazione presentata da Paolo Duranti di ACNielsen Media International condotta sul 96% del mercato nazionale - servizio per la prima volta realizzato in Europa in questo settore - risulta che nei primi tre mesi del 2002 una ventina di aziende ha realizzato un investimento lordo pari a quasi 12 milioni di Euro (24 miliardi delle vecchie lire). I dati che Nielsen rileverà trimestralmente permetteranno all'Osservatorio di fare un significativo salto di qualità nel servizio che Sodalitas mette a disposizione di tutti gli interessati sul proprio sito (www.sodalitas.it). L'Osservatorio, inoltre, attraverso la raccolta delle "best practice" realizzate dalle imprese, renderà disponibili molte altre indicazioni utili a chi è interessato a promuove campagne di cause related marketing: dalla segnalazione delle imprese già attivamente impegnate nel sociale, alla selezione delle aree sociali più "bisognose" di interventi, dalla ricerca di agenzie di pubblicità che hanno realizzato campagne di successo nel settore, alla segnalazione degli enti nonprofit interessati a questa forma di partnership. Per Ugo Castellano di Sodalitas "con la nascita dell'Osservatorio, oggi il marketing sociale è diventato grande e rappresenta una nuova opzione strategica per le imprese e per le loro agenzie di pubblicità. Inoltre, è un'importante fonte di risorse per le organizzazioni nonprofit. Grazie all'Osservatorio è finalmente possibile studiare le campagne sociali realizzate sul territorio nazionale e analizzarne i risultati, contribuendo alla ulteriore diffusione di questo interessante strumento di marketing". Nel corso del convegno sono state illustrate alcune delle più recenti case history di cause related marketing promosse nell'ultimo anno: Antonella Zacchetti, responsabile relazioni esterne e comunicazione corporate di Autogrill per la partnership Autogrill e Telethon, Ida Linzalone responsabile terzo settore (direzione comunicazione e relazioni esterne) di Omnitel Vodafone per le partnership con Lega ambiente e Telethon e per la "Campagna italiana contro le mine", Gloria Bertè per la campagna "Regala una giornata alla vita" (Wella e Azione Aiuto), Fulvio Bella responsabile del coordinamento settore soci di Coop Lombardia per l'iniziativa a favore del Burkina Faso, Francesca De Palma, responsabile relazioni esterne di Procter & Gamble per la campagna "Un aiuto per crescere" e Elena Galluzzi per la "Campagna Sos Stazione centrale" (Grandi stazioni e Fondazione Exodus). Alessandro Beda, concludendo i lavori della giornata, ha annunciato l'avvio della campagna sulla responsabilità sociale d'impresa nella quale Sodalitas, in collaborazione con Impronta Etica e Isvi, è impegnata fortemente. "Si tratta di un'importante occasione che coinvolgerà un grande numero di imprese italiane e aiuterà a far percepire i grandi vantaggi derivanti dall'adozione di comportamenti socialmente responsabili. E proprio "L'impresa nel sociale. Una scelta vincente" è il tema della conferenza nazionale che concluderà a Milano nel febbraio 2003 la campagna italiana sulla responsabilità sociale d'impresa". 

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