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22 APRILE 2002
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BRUXELLES
OSPITA LA RIUNIONE DELLE IMPRESE EUROPEE
Bruxelles,
22 aprile 2002 - Il vertice europeo delle imprese, una manifestazione
annuale volta ad affrontare i problemi che riguardano la comunità
imprenditoriale europea, avrà luogo a Bruxelles dal 6 all'8 giugno 2002. La
manifestazione vedrà la partecipazione di numerosi Commissari europei,
oltre che di rappresentanti del mondo degli affari e della società civile.
Uno dei temi che verranno trattati nel corso dell'incontro riguarda "Lo
spirito d'impresa e lo sviluppo sostenibile nell'Europa allargata". In
questo contesto, un'attenzione particolare verrà dedicata alla
partecipazione ed ai contributi dei paesi candidati. Oltre ad essere parte
integrante dei gruppi di discussione, i rappresentanti dei paesi candidati
saranno invitati a presentare le possibilità commerciali offerte nei loro
paesi. Nel corso del vertice verrà incoraggiato il collegamento in rete,
nell'ambito del "villaggio di esposizione e di collegamento in
rete", dove si potranno condividere pareri ed informazioni. Gli
organizzatori del vertice europeo delle imprese, appartenenti alla
Confederazione europea dei lavoratori, all'Unice ed alla Federazione delle
imprese belghe (Feb), auspicano che la manifestazione abbia lo stesso
successo dell'anno scorso, quando parteciparono, fra gli altri, il
presidente della Commissione europea Romano Prodi, il principe Filippo del
Belgio e i rappresentanti di società quali Microsoft e Nokia. Infolink: http://www.ebsummit.org
PREMIATE
LE AZIENDE TECNOLOGICHE EUROPEE IN PIÙ RAPIDA CRESCITA
Parigi, 22 aprile 2002 - Le aziende tecnologiche europee più efficienti in
termini di crescita sono state premiate nel corso della prima cerimonia di
consegna dei premi nell'ambito della rassegna annuale "European
Technology Fast 500", che si è svolta a Parigi l'8 e il 9 aprile. La
società irlandese Riverdeep Group Plc (apprendimento interattivo), la
svedese NordNet (Internet) e la tedesca OpenShop AG (Internet) si sono
aggiudicate i tre posti in vetta alla classifica. Sponsorizzata da Deloitte
Touche Tohmatsu ed Euronext, la nuova competizione si basa su una
graduatoria comprendente imprese europee pubbliche e private che operano nei
seguenti settori: tecnologia, compresa Internet, informatica, medicina,
scienza e biotecnologie. I concorrenti sono stati valutati prendendo in
considerazione la crescita percentuale del fatturato nel triennio 1998-2000.
Per entrare a far parte della prestigiosa classifica, le aziende dovevano
risultare attive nello sviluppo di una tecnologia proprietaria capace di
contribuire in modo significativo al fatturato aziendale ed impegnate nella
realizzazione di prodotti tecnologici o nello svolgimento di attività di
ricerca e sviluppo. Inoltre, dovevano essere produttive da almeno tre anni,
aver realizzato, nel 1998, un fatturato di almeno 50.000 euro ed operare da
una sede centrale in Europa oppure possedere azioni quotate in una borsa
valori europea. Questa cerimonia di consegna dei premi, che rappresenta
anche un'opportunità di istituire collegamenti in rete, diventerà un
appuntamento annuale che, nel 2003, sarà ospitato da un'altra città
europea ancora da definire. Infolink: http://www.fast500europe.com
SECONDO
BUSQUIN, GLI ATTACCHI ALLE COLTURE SPERIMENTALI DI OGM POSSONO RALLENTARE LO
SVILUPPO DELL'EUROPA
Bruxelles, 22 aprile 2002 - La distruzione di un campo sperimentale di Ogm
(organismi geneticamente modificati) potrebbe privare l'Europa della capacità
di valutare i rischi ed i benefici del progresso scientifico. È quanto ha
dichiarato il commissario della Ricerca Philippe Busquin. Busquin ha
espresso tali commenti a seguito della distruzione, la settimana scorsa, di
un campo sperimentale di colza Gm ad Alost (Belgio), che costituisce il caso
più recente di una serie di attacchi in vari paesi europei. Gli esperimenti
sul campo vengono svolti per sviluppare varietà di piante sia geneticamente
modificate, sia convenzionali. L'ultimo campo colpito era stato autorizzato
dalle autorità belghe ed era conforme a quanto prescritto dalla normativa
comunitaria e locale, ha dichiarato la Commissione, aggiungendo che
l'incorporazione degli stessi geni tramite metodi convenzionali di selezione
delle piante sarebbe meno precisa e richiederebbe molto più tempo. Il
commissario Busquin ha dichiarato che nel lungo termine gli attacchi
"non fanno altro che privare la società dei benefici arrecati dal
progresso scientifico". La libertà di ricerca, ha proseguito, è un
valore fondamentale nelle società democratiche. "Se non investiamo
abbastanza nella ricerca sugli Ogm, potrebbe risentirne la nostra capacità
di innovare e valutare i rischi potenziali. In ultima analisi, sarebbero
danneggiati i cittadini europei". La ricerca sul campo relativa alle
piante Gm si è praticamente interrotta nella maggior parte dei paesi
comunitari. Nel 2001 il Centro comune di ricerca della Commissione ha
ricevuto 88 notifiche di esperimenti sul campo con Ogm, rispetto ad una
cifra media di 1.500 esperimenti analoghi svolti annualmente negli Stati
Uniti. La Commissione ha dichiarato che, se non verranno svolte ricerche
adeguate sull'impatto delle piante Gm sull'ambiente, sarà difficile
valutare se esse possono apportare benefici reali ai cittadini ed ai
consumatori dell'Ue.
INTESABCI
ACQUISTA IL 16% DI CARIT DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TERNI E
NARNI
Milano, 22 aprile 2002 - IntesaBci ha oggi acquistato dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Terni e Narni 560.000 azioni ordinarie, pari al 16% del
capitale sociale, della Cassa di Risparmio di Terni e Narni, al prezzo
complessivo di 35 milioni di euro. Con questa operazione, realizzata
attraverso l'esercizio da parte della Fondazione dell'opzione di vendita nei
termini previsti dal contratto stipulato in data 28 febbraio 2000, IntesaBci
incrementa la propria partecipazione nella Cassa dal 35% al 51% del
capitale. La Cassa di Risparmio di Terni e Narni ha chiuso l'esercizio 2001
con un utile consolidato di 9,5 milioni di euro. Opera con 349 dipendenti
attraverso 30 sportelli bancari, 4 esattoriali e 2 per il leasing, e
gestisce circa 1.330 milioni di euro di massa amministrata per conto della
clientela.
MICROSOFT
ANNUNCIA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE: FATTURATO PARI A 7,25 MILIARDI DI
DOLLARI FORTI VENDITE E OTTIMI RISULTATI OPERATIVI GRAZIE A WINDOWS XP
Milano, 22 aprile 2002 - Microsoft Corp. ha annunciato un fatturato pari a
7,25 miliardi di dollari per il trimestre chiuso il 31 marzo 2002, con un
incremento del 13% rispetto ai 6,40 miliardi di dollari del medesimo periodo
dello scorso anno. L'utile d'esercizio è risultato pari a 3,30 miliardi di
dollari rispetto ai 3 miliardi di dollari del precedente anno. L'utile netto
per il trimestre è stato di 2,74 miliardi di dollari, risultato che include
un guadagno di 847 milioni di dollari al netto di imposta per la vendita di
Expedia e un onere di 806 milioni di dollari al netto di imposta legato ai
mancati risultati attesi dagli investimenti. Gli utili per azione per il
trimestre concluso a marzo 2002 sono stati di 0,49 dollari, compreso un
guadagno di 0,15$ dovuto alla vendita di Expedia e 0,14$ di oneri dovuti a
perdite in investimenti. "Abbiamo concluso un altro trimestre di forte
crescita in termini di fatturato e di utile operativo, superiori alle nostre
previsioni. Le vendite del segmento piattaforme desktop sono state
eccellenti grazie al successo di Windows Xp, sia a livello di aziende che
nel mercato consumer. In questo trimestre, la crescita a una sola cifra
delle spese operative ha contribuito a ridurre significativamente i costi,
aumentando anche l'efficienza dell'intera organizzazione", ha
dichiarato John Connors, Chief Financial Officer di Microsoft. "Anche
se ci aspettiamo un lieve miglioramento nelle vendite di PC nel prossimo
trimestre, le nostre previsioni relative agli investimenti It delle aziende
continuano ad essere modeste". Le consistenti vendite del sistema
operativo Windows XP hanno determinato una crescita dell'11% del fatturato
per le piattaforme desktop. La versione di Windows per le aziende ha
rappresentato il 47% del totale dei sistemi operativi venduti durante questo
trimestre, rispetto al 35% dello scorso anno. "In questo trimestre,
Windows Xp è stato installato nel 60% di tutti i nuovi PC, un tasso di
adozione senza confronti rispetto ai nostri precedenti sistemi operativi.
Windows Xp continua a essere un fattore trainante per il mercato dei PC in
un periodo difficile per l'intero settore", ha dichiarato Jim Allchin,
Group Vice President della Platforms Division di Microsoft. "Se
guardiamo al futuro siamo davvero entusiasti per le possibilità che abbiamo
di offrire nuove esperienze di elaborazione digitale e tecnologie innovative
legate al Personal Computer". Il 13 febbraio 2002 Microsoft ha lanciato
Visual Studio .Net e .Net Framework, risultato di oltre quattro anni di
lavoro per la creazione di una nuova piattaforma di sviluppo software. A
meno di due mesi dal lancio, oltre un milione di unità di Visual Studio
.Net e .Net Framework sono state adottate dagli sviluppatori di tutto il
mondo. "Stiamo vivendo un momento davvero positivo con i clienti e con
i partner che utilizzano la piattaforma .Net per sfruttare appieno le nuove
opportunità offerte dallo sviluppo e dall'utilizzo dei Web services",
ha dichiarato Eric Rudder, Senior Vice President del Developer and Platform
Evangelism Group di Microsoft. "Grazie a .Net aziende quali Compaq,
Deutsche Telekom, Ingram Micro, L'Oreal, Merrill Lynch e Xerox stanno
registrando reali vantaggi per il proprio business, un significativo aumento
della produttività e un miglior ritorno sugli investimenti". La
console Xbox(tm), dopo il lancio record nel mercato nordamericano del
novembre 2001, durante il trimestre ha continuato il suo processo di
distribuzione mondiale con i lanci in Giappone, Europa e Australia. Sempre
in questo trimestre "Halo: Combat Evolved" per Xbox, il
popolarissimo gioco di azione e di avventura, ha raggiunto il milione di
copie vendute dal momento del lancio, dato di vendita senza confronto per
qualsiasi altro gioco per console della prossima generazione. Microsoft ha
inoltre annunciato che, a partire dal 26 aprile 2002, i prezzi di Xbox in
Europa e Australia saranno ridotti rispettivamente a 299 euro, 199 sterline
e a 399 dollari australiani. "I nuovi prezzi in Europa e Australia
rendono Xbox accessibile ad un pubblico più ampio, in linea con la nostra
strategia a lungo termine che mira a costruire un ecosistema intorno a Xbox
in cui rivenditori, publisher di giochi e giocatori possano avere
successo", ha detto Robbie Bach, Chief Xbox Officer. "Con il disco
rigido incorporato e la porta Ethernet, Xbox è il più potente sistema di
videogiochi mai sviluppato, ed oggi, grazie al nuovo prezzo, offre un valore
senza confronto". Prospettive per il futuro - Il management
dell'azienda presenta le seguenti linee guida per quanto concerne il
trimestre che si chiuderà il 30 giugno 2002: fatturato previsto compreso
tra 7,0 e 7,1 miliardi di dollari; utile operativo previsto compreso tra 2,9
e 3 miliardi di dollari; utile per azione previsto tra 0,41 e 0,42 dollari;
Per l'anno fiscale che si concluderà il 30 giugno 2003 il management
prevede: un fatturato compreso tra 31,5 e 32,4 miliardi di dollari; un utile
operativo compreso tra 13,3 e 13,6 miliardi di dollari; un utile per azione
tra 1,89 e 1,92 dollari.
IL
FUTURO DEL VENTURE CAPITAL : FUTURSHOW 3002 LE BUONE IDEE E I CAPITALI NON
BASTANO PER COSTRUIRE UN'AZIENDA, SERVONO "GLI UOMINI"
Bologna, 22 aprile 2002 Il futuro del Venture capital? La specializzazione e
l'aumento di interlocutori sul mercato degli investimenti: ecco le chiavi
per vincere. È quanto è emerso nel corso del convegno "E-Venture:
capitale e impresa innovativa", che si è tenuto venerdì 19 a
Futurshow 3002. Ha introdotto il dibattito Gianluca Dettori, amministratore
delegato di Vitaminic, che porta a testimonianza la sua esperienza
imprenditoriale. Secondo Dettori: "Gli E-Venture Capital sono disposti
ad investire in quei progetti per cui si individuano finestre di opportunità"
e aggiunge "I finanziatori cercano imprese ad elevato sviluppo
innovativo, com'era, per esempio, agli esordi Vitaminic, una delle prime
società in Italia ad avere intuito un cambiamento nel business della
musica". Il mercato dei venture capital, dunque, non si è fermato, è
solo in rapida evoluzione. Èd è per questo che Gabriele Cappellini di Mps
Merchant (società del gruppo Monte dei Paschi di Siena) si rivolge
direttamente ai neo-imprenditori, avvertendoli: "Per costruire un'
impresa non bastano delle idee brillanti e un valido finanziatore, ma è
necessario predisporre un management adeguato e una struttura energica e
flessibile". Uno tra i più importanti casi di successo nella New
Economy italiana è illustrato da Arturo Artom, presidente di Netsystem, che
ha sviluppato la prima piattaforma per fornire servizi e contenuti a banda
larga via satellite. "La società - come spiega Arturo Artom - ha
raccolto oltre 67 milioni di Euro in una serie di round di equity,
finanziamenti che le hanno permesso di risollevarsi e di crescere,
raggiungendo quest'anno il break even". Luciano Marini, presidente di
Softpeople, parla soprattutto della fase che precede richiesta del
finanziamento: "L'errore più frequente è principalmente quello di
sopravvalutare le idee e di tralasciare l'importanza delle persone" e
aggiunge "E' necessario che i neoimprenditori abbiano in mente come
deve essere una società e ricerchino la coesione tra idee, persone e
capitale". E l'ottica dei venture capital è stato l'oggetto
dell'intervento di Mimma Di Marco, venture capital & incubator manager
di Ibm, che ribadisce con forza: "Le persone sono il capitale
dell'azienda" e prosegue "La strategia di Ibm è quella di
acquisire start up con un elevato potenziale di crescita e avvicinarle agli
E-Venture Capital. Ibm mette in condizione le nuove imprese di accedere ai
propri laboratori in modo che possano acquisire gli strumenti e le
conoscenze necessarie per lo sviluppo di tecnologie. Lo scambio informativo
con i laboratori di ricerca, aumenta le possibilità di successo delle
aziende e riduce il rischio dei finanziatori. In questo senso Ibm è
cliente, partner e canale degli E-Venture Capital"
A
FUTURSHOW 3002 LE NUOVE FRONTIERE DEL FACILITY MANAGEMENT
Bologna, 22 aprile 2002 A Futurshow 3002 di Bologna, venerdì 19, gli
operatori del settore bancario e immobiliare hanno tracciato la rotta per
migliorare la gestione degli immobili: riduzione dei costi ed
esternalizzazione efficiente. Sono questi gli scenari presentati al convegno
"Controllo e riduzione dei costi di gestione degli istituti di credito:
quale scelta per i servizi di Facility Management?" Giorgio Ferraiuolo,
presidente di Mcb srl (gruppo Manutencoop), descrive il sistema di Facility
Management realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano come
"un sistema di seconda generazione, che consentirà agli utenti di
usufruire di un servizio completo di gestione e manutenzione degli immobili
pagando un canone unico". Oliviero Tronconi del Politecnico sottolinea
gli aspetti innovativi: "Il Facility Management non è una somma di
servizi, ma un rapporto di partnership in cui l'azienda accompagna il
cliente nella soluzione di tutti i problemi legati alla gestione
immobiliare". Grazie a un sistema informativo all'avanguardia è
possibile monitorare le prestazioni del fornitore e pianificare interventi
preventivi di manutenzione
MERLONI:
FATTURATO CONSOLIDATO PRIMO TRIMESTRE 2002: 495 MILIONI DI EURO
Milano, 22 aprile 2002 - Nel corso di un'intervista Andrea Guerra,
Amministratore delegato della Merloni Elettrodomestici ha anticipato che il
fatturato consolidato del primo trimestre 2002 è di 495 milioni di euro, in
crescita del 14 % rispetto al primo trimestre 2001. I risultati della
trimestrale saranno comunicati il 6 maggio 2002, al termine del consiglio di
amministrazione della società.
2001
POSITIVO PER ZURICH ITALIA: UTILE A 60 MILIONI DI EURO E CRESCITA DELLA
RACCOLTA DEL 13,2%
Milano, 22 aprile 2002 - Risultati positivi e buoni utili per il gruppo
Zurich Italia, consociata italiana di Zurich Financial Services, il colosso
svizzero specializzato nelle assicurazioni e nelle attività di risparmio
gestito. L'anno 2001 ha segnato in Italia una raccolta complessiva di premi
pari a 1.273 milioni di Euro (nella gestione precedente furono 1.124), con
una crescita del 13,2% determinata da un sensibile aumento nei premi dei
Rami Danni (+16%) e da un trend positivo del comparto Vita (più 6,9%). Tra
i principali dati di bilancio spiccano anche il miglioramento del rapporto
sinistri/premi attestatosi su 4,5 punti percentuali ed un utile Ias (International
Accounting Standard) che passa dai 43,3 milioni di Euro dell'esercizio 2000
a 60 milioni di Euro del 2001. Nonostante le minus-valenze registrate a
causa della difficile situazione dei mercati finanziari, anche l'utile
locale è stato positivo, attestandosi a 9,3 milioni di Euro (nel 2000 fu di
45,8 milioni di Euro, in parte derivanti dalla fusione della ex compagnia
Zurigo Vita nella società Zurich Investments Life). Va infine aggiunto che
l'utile di Gruppo ha sofferto del risultato complessivamente negativo (-3,7
milioni di Euro) delle società di asset-management, che hanno maggiormente
risentito degli incerti andamenti di borsa. L'attività 2001 ha inoltre
registrato un altro importante traguardo: il raggiungimento di 1 milione e
255mila clienti assicurati. Nei Rami Danni i premi raccolti nel 2001 hanno
segnato un incremento globale del 16% pari a 903 milioni di Euro (nel 2000
era stata di 779 milioni di Euro): si tratta di un risultato che va ben
oltre la media stimata del mercato nazionale. Nel dettaglio, la raccolta RC
Auto è cresciuta del 17,7% evidenziando un miglioramento nella loss-ratio
derivante dalla politica di crescita selettiva attivata dal gruppo Zurich in
questi anni. E' anche aumentato il numero di clienti cresciuto globalmente
di circa 100mila unità, di cui 80mila nel segmento di business della
Personal Line. Anche la raccolta Extra Auto è andata bene con un 14,2% di
incremento complessivo, caratterizzato da un +19% della property-line in
generale e di quella delle medie e grandi aziende in particolare. I Rami
Trasporti, Cauzioni e Credito hanno a loro volta fatto segnare un aumento di
raccolta pari al 10,3%. E' inoltre da segnalare il miglioramento complessivo
(Auto ed Extra Auto) della loss-ratio, attestatosi su 4,5 punti percentuali.
Ramo vita - Il primo anno caratterizzato dal nuovo sistema fiscale è
coinciso con un mercato del Ramo Vita particolarmente ristagnante nel corso
dei primi mesi del 2001, ma segnato da una progressiva crescita nei mesi
successivi. La raccolta di Zurich Investments Life, la compagnia vita del
gruppo Zurich Italia, anche grazie al lancio di prodotti particolarmente
appetibili per il mercato (tre index-linked e polizze con capitali
garantiti), è cresciuta a fine anno del 6,9%, passando da 346 milioni di
Euro del 2000 a 370 milioni di Euro. In questo modo si è attestata ai
vertici del mercato per raccolta tra le compagnie vita tradizionali prive di
accordi di distribuzione con banche. A dimostrazione della validità della
politica commerciale implementata con il lancio di nuovi prodotti, le nuove
polizze index hanno raccolto oltre 50 milioni di Euro. Il business vita ha
inoltre beneficiato di un buon numero di accordi commerciali avviati con
banche locali intermediate da Agenti e di due accordi diretti con banche
regionali, che in pochi mesi di operatività hanno portato una raccolta di
oltre 4 milioni di Euro. Nel 2001 è stato siglato l'accordo internazionale
tra Zurich Financial Services Group e Deutsche Bank. A livello italiano,
questo porterà alla cessione delle società di asset management Zurich
Investments, a Finanza e Futuro e all'assorbimento nel gruppo Zurich Italia
della compagnia D.B. Vita (320 milioni di Euro di raccolta premi-vita nel
2000). L'accordo, che verrà ufficializzato non appena sarà concluso tutto
l'iter burocratico, prevede, tra l'altro, la vendita di prodotti
assicurativi Zurich presso gli sportelli del gruppo bancario. La rete di
vendita di Zurich Italia è oggi costituita da 510 agenzie diffuse su tutto
il territorio nazionale. Di queste, ben 316 annoverano all'interno della
loro struttura di vendita un Promotore Finanziario della società Zurigo Sim,
la rete di agenti-promotori che, malgrado le difficoltà del mercato, ha
registrato nel 2001 una raccolta di 142 milioni di Euro. I nuovi progetti -
Tra i principali progetti che hanno caratterizzato la gestione di Zurich
Italia nell'anno passato vanno evidenziati l'avvio dell'attività di
E-commerce, l'implementazione delle vendite attraverso il servizio
telefonico Zuritel esteso anche ad altri Rami Danni oltre che alla
tradizionale RC Auto, il potenziamento dell'attività di Worksite Marketing,
finalizzata a fornire servizi assicurativi e previdenziali ai dipendenti di
grandi aziende (sono stati attivate 28 convenzioni di cui 16 pienamente
operative). Nell'ottica di una politica commerciale sempre più attenta ai
segmenti di mercato, Zurich Italia ha ridefinito la sua struttura, che oggi
è fortemente orientata ai target. In base a questa impostazione sono state
costituite strutture commerciali e di marketing dedicate ai segmenti
Consumer, Commercial e Corporate. In quest'ultimo ambito è nata, alla fine
del 2001, Continental European Corporate (Cec), un'unità operativa
esclusivamente dedicata alle grandi aziende multinazionali, che attraverso
una struttura di network offre soluzioni assicurative a livello globale. Nel
corso dell'anno passato è infine stata potenziata, con una corposa serie di
investimenti, la piattaforma di collegamento tra servizi di Direzione ed i
canali di vendita periferici (Agenti e Brokers), collegati oggi in rete per
poter disporre in tempo reale di tutte le informazioni necessarie al
sostegno della vendita e per una sempre più puntuale consulenza al
Cliente.
DIGITAL
BROS: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI HA APPROVATO IL BILANCIO 2001 RICAVI
CONSOLIDATI PARI A 42,037 MILIONI DI EURO IN DIMINUZIONE RISPETTO AI 54,852
MILIONI DI EURO DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE
Milano, 22 aprile 2002 - L'assemblea degli azionisti di Digital Bros, gruppo
di Digital Entertainment quotato al Nuovo Mercato, oltre all'approvazione
del progetto di bilancio dell'esercizio 2001 in data odierna ha approvato la
proposta per l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile e
l'aumento gratuito del capitale sociale. Il Gruppo Digital Bros ha chiuso
l'esercizio 2001 con ricavi consolidati pari a 42,037 milioni di Euro in
diminuzione rispetto ai 54,852 milioni di Euro dell'esercizio precedente. La
diminuzione del fatturato è da attribuirsi alla crisi di sviluppo del
settore dei videogiochi che ha risentito del prolungato periodo di passaggio
dalle vecchie alle nuove piattaforme di gioco. Forti segnali di ripresa si
denotano già nei primi due mesi 2002 dove Digital Bros evidenzia un
incremento del fatturato superiore al 100% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente a conferma delle previsioni di sviluppo del business
dei videogames. L'Ebitda consolidato è meno 0,664 milioni di Euro, mentre
l'Ebit consolidato risulta pari a meno 5,594 milioni di Euro. La perdita
netta consolidata dell'esercizio è pari a 17,767 milioni di Euro. Il
fatturato della capogruppo Digital Bros SpA è passato da 47,545 milioni di
Euro ai 33,903 milioni di Euro. L'Ebit è positivo pari a 2,241 milioni di
Euro rispetto ai 0,383 milioni di Euro, mentre l'Ebitda risulta essere
positivo ed è di 3,848 rispetto ai 1,788 milioni di Euro dell'esercizio
precedente. La perdita netta è di 13,631 milioni di Euro rispetto ai
precedenti 1,940 milioni di Euro. Tali risultati scontano le perdite
eccezionali della controllata inglese Eon e i costi della relativa chiusura
con il conseguente trasferimento dell'attività di publishing in Italia.
Societe' Generale, primaria società internazionale, sottoscriverà un
prestito obbligazionario per 4 milioni di Euro convertibili in azioni della
durata d i 3 anni dalla data di emissione. Tale prestito avverrà con
l'emissione di 4.000 obbligazioni convertibili dal valore nominale di 1.000
Euro cadauna, con esclusione del diritto d'opzione. Il criterio di
determinazione del rapporto di conversione, rivedibile ogni trimestre, in
linea con l'evoluzione del corso del titolo sul mercato, permette a Digital
Bros S.p.A. di partecipare a fasi rialziste del titolo, ma essere nel
contempo protetta durante fasi negative di mercato, grazie all'esistenza di
un prezzo minimo di conversione, comunque superiore al patrimonio netto per
azione. L'operazione nasce per rendere aderente la struttura
dell'indebitamento finanziario con l'attuale struttura del Gruppo e
comporterà un aumento del flottante rendendo il titolo ulteriormente
appetibile al mercato finanziario, agli investitori istituzionali e a nuovi
partner strategici. Inoltre, tale finanziamento, permetterà lo sviluppo
delle attività in linea con la ripresa del mercato dei videogames che nel
2002 vedrà l'introduzione di due nuove console: Microsoft Xbox e Nintendo
GameCube. L'aumento gratuito del capitale sociale determinerà un incremento
pari a 3.483.000 di Euro portando il capitale sociale a 5.160.000 di Euro
mediante l'utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni, con conseguente
aumento del valore nominale di ciascuna azione da 0,13 a 0,4 Euro. Il Gruppo
Digital Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei
primi in Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital
Entertainment prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv
Digitale Satellitare) e off-line (distribuzione ai rivenditori di prodotti
multimediali).
INFERENTIA
DNM: L'ASSEMBLEA APPROVA L'OPERATO DEL CDA SULLA VALUTAZIONE DELL'EX DNM
ENRICO GASPERINI NOMINATO PRESIDENTE IL CDA NOMINA MARCO GIRELLI NUOVO AD
MARCO CORRADINI CONFERMATO CFO
Milano, 22 aprile 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Inferentia Dnm SpA,
riunitasi il 19 aprile a Milano in sede ordinaria e straordinaria, ha preso
atto della recente delibera del Consiglio di Amministrazione della società
con cui, in via di revoca e/o rinnovazione e/o sostituzione della delibera
assunta dallo stesso consiglio lo scorso 25 febbraio, il CdA ha nuovamente
deliberato ai sensi dell'art. 2343 del Codice Civile in merito al valore
delle n. 9.943.518 azioni Dnm conferite in Inferentia lo scorso 29 Agosto
2001, individuandone il valore in € 38.734.267 anziché in € 27.745.277
di cui alla delibera del 25 febbraio scorso. Conseguentemente, l'Assemblea
degli Azionisti ha approvato l'operato del Consiglio e ha preso atto che non
sussistono i presupposti per l'applicazione dei provvedimenti di cui
all'art. 2343, 4° comma, del Codice Civile. L'Assemblea ha inoltre
provveduto a confermare quali amministratori della società Stefano Zorzoli
e Alberto Castelli, precedentemente cooptati. Successivamente, ad
integrazione del numero dei Consiglieri, l'Assemblea ha nominato quattro
nuovi consiglieri nelle persone di Maurizio Cozzolini, Alberto Fioravanti,
Carlo Gualandri, Federico Rampolla che entro 30 giorni potranno formalmente
accettare la nomina stessa. L'Assemblea ha nominato Enrico Gasperini nuovo
Presidente della Società. Il Consiglio di Amministrazione della Società,
riunitosi dopo l'Assemblea, ha proceduto alla determinazione di nuovi
incarichi e al conferimento delle relative deleghe nominando Marco Girelli
Amministratore Delegato con ampi poteri di gestione e confermando l'incarico
di Chief Financial Officer a Marco Corradini.
PIRELLI:
SECURITY ANNOUNCEMENT
Milano, 22 aprile - Alle ore 17:55 circa del 18 aprile, un aeromobile da
turismo piper è precipitato sul palazzo della regione Lombardia a Milano.
Alcune fonti giornalistiche hanno indicato l'edificio noto come "Pirellone"
come quartier generale del Gruppo Pirelli, associando in tal modo l'azienda
all'incidente odierno. Pirelli comunica che non esiste alcun tipo di legame
attuale tra l'azienda e la sede della regione Lombardia, cui l'edificio è
stato venduto più di dieci anni fa. La sede di Pirelli attualmente si trova
a nord di Milano, area industriale denominata "Bicocca". Il Gruppo
esprime cordoglio per le vittime e partecipa al lutto della città.
CAMERA
NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA VERSO LO STATUS DI ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA
APPROVATI ALL'UNANIMITA' I BILANCI 2001
Milano, 18 Aprile 2002 Il 18 aprile si sono svolte l'Assemblea Ordinaria e
Straordinaria della Camera Nazionale della Moda Italiana. L'Assemblea
Ordinaria ha approvato, all'unanimità, il bilancio al 31/12/01, le
previsioni 2002 e le nuove misure del contributo associativo 2003. I Soci
hanno espresso il loro apprezzamento per gli ottimi risultati del 2001.
L'Assemblea ha, inoltre, condiviso l'analisi della situazione congiunturale
del settore, e la relazione sull'attività istituzionale, sulla gestione
ordinaria dell'Associazione e sui Progetti Speciali. L'Assemblea
Straordinaria si è, in seguito, espressa a favore di alcune modifiche dello
Statuto, allo scopo di adeguare lo stesso per attivare la procedura di
ottenimento dello status di Associazione riconosciuta. Si tratta di un'
ulteriore fase della vita della Camera che, percepita come "club",
va sempre più nella direzione di accreditarsi come vera e propria
Istituzione di riferimento per il mondo della Moda internazionale.
2001:
UN ANNO DA DIMENTICARE PER LE MATERIE PRIME. COME SARÀ IL 2002? PRESENTATO
IL "RAPPORTO EULER 2002 SULLE MATERIE PRIME" LE PREVISIONI SONO
STATE DISATTESE IN QUASI TUTTI I COMPARTI
Milano, 22 aprile 2002 - Il 2001 è stato un anno difficile ed è riuscito a
seminare di incertezze il campo economico. Il relativo ottimismo di inizio
anno è stato smentito in molti comparti dall'inversione di tendenza
dell'economia mondiale, specialmente in quello delle materie prime. Le
previsioni sono state quindi in gran parte disattese. Tutta colpa
dell'attacco alle Twin Towers? Probabilmente no, perché alcune tendenze al
ribasso erano già in atto prima di quella data. Queste sono solo alcune
delle indicazioni contenute nel "Rapporto Euler 2002 sulle materie
prime" una produzione dell'Osservatorio sul Panorama Economico,
realizzato dallo staff economico del gruppo Euler, diretto dall'economista
francese Philippe Chalmin, che analizza ed interpreta i principali
avvenimenti dei mercati internazionali e le prospettive di sviluppo. Il
"Rapporto", presentato oggi presso la sede del Circolo della
Stampa di Milano, vuole fornire una risposta concreta agli interrogativi
relativi all'incertezza che caratterizza il 2002 ed illustra le previsioni
per tipologia di mercato e di prodotto, indicando i principali paesi a
rischio e analizzando le tendenze dell'economia mondiale. " Le
contrazioni più forti hanno interessato - sottolinea Philippe Chalmin,
Professore all'Università Dauphine di Parigi e Capo dell'Ufficio Studi del
Gruppo Euler - il comparto metalli, tra cui nichel (-31%) e cobalto (-30%),
i prodotti industriali come la pasta da carta, l'acciaio destinato alla
grande esportazione e i semiconduttori, le materie prime agricole (in
particolare il cotone) e i servizi (soprattutto il trasporto marittimo).
Meno sfavorevole, invece, è stata la congiuntura per i prodotti alimentari
e, in particolare, per i cereali." Sin dalla fine del 2000 era iniziata
la congiuntura negativa delle economie occidentali, con una domanda mediocre
alla quale i produttori hanno reagito in modo tardivo, senza rimediare agli
eccessi di investimenti e produzione degli anni precedenti. " L'anno in
corso - prosegue Chalmin- si presenta con luci e ombre. Le difficoltà di
Giappone e Germania dovrebbero perdurare, ma si può confidare in una
ripresa americana e in una crescita del mercato cinese, anche se non si
possono escludere altri casi di "sofferenza", come quelli
dell'Argentina e della Turchia. La domanda globale migliorerà, ma non
quanto necessario per compensare i surplus di produzione accumulati l'anno
scorso. Per questo, il 2002 dovrebbe essere un anno di aggiustamento delle
previsioni formulate dai produttori, anche se rimangono delle
incertezze." Sui mercati delle commodities, l'Osservatorio Euler
suggerisce di prepararsi a imprevisti, innanzitutto con il petrolio. Le sue
ragionevoli previsioni di 20 dollari al barile in media annua riducono quasi
a zero l'indennità di rischio per questo prodotto, che ha origine in una
delle aree più instabili del mondo. E infatti lo scontro in Medio Oriente
rischia di innescare un'altra crisi petrolifera e ha già fatto lievitare i
prezzi del barile con punte di oltre il 60% rispetto all' ottobre '99.
" Tutto questo si riflette indirettamente sul mercato
dell'assicurazione crediti- ha dichiarato Tullio Ferrucci, Direttore
Commerciale e Marketing di Euler-Siac- perché i nostri assicurati per la
quasi totalità sono consumatori/ trasformatori di materie prime. Per queste
aziende le materie prime e derivati rappresentano un costo. I corsi depressi
degli ultimi due anni hanno rappresentato un'opportunità per mantenere
standard di redditività in presenza anche di situazioni di mercati
difficili. I prezzi bassi all'inizio del processo produttivo rappresentano,
per i nostri assicurati, un fattore positivo in vista di una ripresa
economica. In questo contesto Euler-Siac affianca le aziende per aiutarle a
tenere sotto controllo le vendite, soprattutto nei settori a valle del
processo produttivo e attraversati da perturbazioni congiunturali". Dal
monitoraggio di settore effettuato costantemente dalla Compagnia emergono
alcune indicazioni rilevanti per comprendere l'atteggiamento del mondo
imprenditoriale verso l'assicurazione del credito: una maggiore percezione
del rischio, confermata anche dall'aumento del flusso telefonico verso il
numero verde della Compagnia; l'incremento dei fatturati delle aziende
interessate ai servizi dell'euler-Siac. Da tutto ciò si evince che le
imprese dimostrano di avere un sempre maggiore interesse verso
l'assicurazione dei crediti come strumento di prevenzione e protezione per
il proprio business. " Il Rapporto Euler 2002 sulle materie prime - ha
concluso Jean François Bellissen, Presidente e Ad di Euler-Siac - rientra
nell'attività svolta dall'Ufficio Studi Economici di tutte le consociate
del gruppo impegnate anche in altre ricerche come quelle relative
all'andamento dei mercati, dei settori merceologici e dello studio dei
paesi; l'intento è di offrire alle imprese assicurate, un ulteriore
servizio oltre a quelli meramente assicurativi".
MOVIMPRESE
- I TRIMESTRE 2002 OLTRE 10.000 IMPRESE IN PIÙ TRA GENNAIO E MARZO. L'85%
AL CENTRO E AL SUD: GUIDANO CAMPANIA, LAZIO E SICILIA. IN CRESCITA LE
COSTRUZIONI E I SERVIZI ALLE IMPRESE.
Roma 22 aprile 2002 - Nei primi tre mesi del 2002 il numero delle imprese è
cresciuto di 10.781 unità, determinando un tasso di crescita trimestrale
pari allo 0,23%. Le nuove iscrizioni al Registro delle Imprese gestito dalle
Camere di Commercio italiane, sono state pari a 109.396 unità, mentre,
sempre nello stesso periodo, le cessazioni di attività sono state pari a
98.615 unità. I dati sul primo trimestre 2002 sono stati diffusi oggi da
Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica sulle
iscrizioni e cessazioni di imprese condotta da InfoCamere, la società
consortile di informatica delle Camere di Commercio i dati sono disponibili
all'indirizzo internet www.infocamere.it
"E' davvero incoraggiante - ha affermato il Presidente dell'Unioncamere,
Carlo Sangalli - il segnale di fiducia che continua a venire dal mondo delle
imprese, nonostante le pesanti ipoteche sulla stabilità dei mercati
internazionali seguite agli eventi del 2001 e le difficoltà di questo primo
scorcio dell'anno. Anche in questo primo trimestre assistiamo ad un
ulteriore allargamento della platea di quanti - oltre 1.200 imprenditori
ogni giorno - sono pronti a mettersi personalmente in gioco sul mercato alla
ricerca di opportunità di sviluppo". Il saldo registrato da Movimprese
è notevole perché verificato in un trimestre, il primo, tradizionalmente
caratterizzato da un addensarsi delle cessazioni legate al concludersi
dell'anno immediatamente precedente. La tabella n.1 illustra la sequenza
delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi saldi registrati nei primi
trimestri dell'anno dal 1993 ad oggi."
Le
Dinamiche Per Forma Giuridica - Sempre più società di capitali,
soprattutto al Sud Decisivo, come ormai abituale da alcuni anni, il
contributo fornito dalle società di capitale nel determinare il saldo
attivo del primo trimestre dell'anno. Con 24.254 nuove iscritte e 9.206
cessate le Società di capitale hanno fatto registrare un saldo pari a
15.048 unità. La cifra scende alle 10.781 unità indicate nella tab. 1 per
effetto del saldo negativo delle Ditte individuali pari a -6.489 unità e
per i due saldi attivi delle Società di persone (1.078 unità) e delle
"Altre forme" societarie (1.144 unità). Osservando l'evoluzione
delle forme giuridiche sul territorio, i dati evidenziano come il
Mezzogiorno sia l'unica circoscrizione dove anche il saldo relativo alle
Ditte individuali risulta attivo (332 unità in più, contro le -981 unità
del Centro, le -2.496 unità nel Nord-Est e le -3.344 unità nel
Nord-Ovest). In tutte e quattro le circoscrizioni si è registrata una forte
incidenza del saldo attivo relativo alle Società di Capitale (nel trimestre
in esame il saldo è stato pari a 5.230 unità nel Mezzogiorno, 3.921 nel
Centro, 3.287 nel Nord-Ovest e 2.610 nel Nord-Est). "Il nostro
sistema-Paese - ha sottolineato Sangalli - continua a crescere e ad
allargare la propria struttura produttiva attraverso il ricorso a modelli
organizzativi sempre più articolati e al tempo stesso innovativi. Alla
forza dei distretti si affiancano le logiche di filiera e i gruppi
d'impresa, che oggi rappresentano circa un quarto delle società italiane.
Questo potenziale di crescita per l'intera società italiana va però
valorizzato e messo in condizioni di produrre ricchezza e occupazione.
Occorre continuare nel processo di riforma già avviato le cui priorità
sono note a tutti: riforma fiscale, riforma del sistema formativo,
modernizzazione della Pubblica Amministrazione, incentivazione della ricerca
e dell'innovazione".
Le
Dinamiche Per Circoscrizione Territoriale - Ferme le due circoscrizioni del
Nord; forte crescita nel Centro e soprattutto nel Sud. L'esame dei dati
ripartiti fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali, mette in luce
una notevole dinamica di crescita nel Centro e, soprattutto, nel Sud in cui
è particolarmente bassa l'incidenza delle cessazioni. Queste ultime,
viceversa, pesano in modo molto più consistente nel Nord-Ovest e nel
Nord-Est, tanto da rendere praticamente nullo il tasso di crescita del
trimestre in queste circoscrizioni (-0,03% nel Nord-Ovest e 0,02% nel
Nord-Est). A fronte di questa "stasi" delle due circoscrizioni
settentrionali, nel Centro e nel Mezzogiorno il tasso di crescita è
risultato pari, rispettivamente, allo 0,31% e allo 0,54% (rispetto ad un
valore medio nazionale pari allo 0,23%). L'insieme delle dinamiche sopra
richiamate si traduce sinteticamente in un dato puntuale particolarmente
marcato: da solo il Mezzogiorno spiega il 72,0% del saldo complessivo fra
nuove iscrizioni e cessazioni. Dato al quale si accompagna una conferma che
comincia ad avere le caratteristiche del lungo periodo: da ormai 32
trimestri il Mezzogiorno fa registrare in modo ininterrotto un saldo
positivo. "I dati che vengono dalle regioni del Mezzogiorno e del
Centro - ha osservato Sangalli - confermano che sono in atto potenti spinte
nella società civile verso un effettivo riavvicinamento tra le due Italie.
Gli scenari di sviluppo locale elaborati recentemente dall'Unioncamere ci
parlano tuttavia di un divario ancora ampio fino al 2004 in assenza di una
forte azione di sviluppo sul territorio. Occorrerà compiere ogni sforzo per
recuperare il deficit di infrastrutture che penalizza gravemente le regioni
del Mezzogiorno ed utilizzare appieno e nel modo più efficace i fondi
europei disponibili fino al 2006". Le Dinamiche Settoriali - In aumento
Costruzioni e Servizi alle imprese Tra gennaio e marzo hanno fatto
registrare risultati particolarmente positivi i settori delle Costruzioni
(con una crescita dello stock a fine periodo di 2.875 imprese - pari allo
0,41% - probabilmente anche come effetto delle politiche di incentivazione
alla manutenzione del patrimonio abitativo) e dei servizi alle imprese (dove
lo stock è cresciuto di 2.684 imprese, pari allo 0,51%), grazie soprattutto
alla crescita dei settori informatico e immobiliare (rispettivamente +0,60%
e +0,81%). Prosegue, invece, la tendenza alla ristrutturazione di alcuni
settori tradizionali, in particolare quelli in cui i processi di
razionalizzazione delle forme societarie incidono maggiormente come il
Commercio, il Manifatturiero e i Trasporti. Il primo trimestre di ogni anno,
come ormai è reso evidente da dieci rilevazioni annuali consecutive, fa
registrare i valori massimi delle cessazioni, sia in termini assoluti che
relativi: questa peculiarità del primo trimestre rende più espliciti i
processi di ridimensionamento numerico cui sono interessati questi settori.
Il primo trimestre del 2002 ha pertanto visto diminuire lo stock delle
imprese commerciali di 5.612 unità (pari ad una variazione dello -0,36%
rispetto al valore di fine dicembre 2001); quelle manifatturiere sono
diminuite di 2.957 unità (-0,39%); quelle dei Trasporti di 510 unità
(-0,25%). I dati disaggregati per forme giuridiche confermano che il
processo di ristrutturazione di questi settori risente in modo decisivo
della dinamica storicamente negativa delle forme di impresa individuali, che
diminuiscono di 5.083 unità nel Commercio, di 2.696 unità nella
Manifattura e di 923 unità nei Trasporti. Risultati positivi, infine, si
registrano anche per i settori dei servizi alle persone. Anche se con
riferimento a saldi contenuti in valore assoluto, Sanità e Istruzione fanno
infatti registrare incrementi positivi pari, rispettivamente, a +0,53% e
+1,25%. Il Settore Agricoltura - Al termine del primo trimestre di
quest'anno erano 1.018.238 le imprese agricole iscritte al Registro delle
Imprese. Rispetto al dato di chiusura del 2001 (quando si registrarono
1.032.382 unità) il settore ha subito una contrazione in termini assoluti
di 14.144 unità, pari ad una variazione percentuale di -1,37%. Alla
diminuzione dello stock delle imprese agricole (che negli anni recenti
rappresenta un fenomeno strutturale della demografia delle imprese italiane)
concorrono le cessazioni dell'attività da parte di agricoltori titolari di
impresa e le cessazioni dell'attività agricola dei terreni, (per
modificazione della destinazione d'uso). A fronte di questa diminuzione
permane il fenomeno del lento accrescimento delle imprese agricole
costituite sulla base di un qualche modello societario (società di
capitale; società di persone; società cooperative): pari al 4,8% del
settore a fine marzo 1998, a fine marzo 2002 queste imprese rappresentano il
5,9% del totale.
NEGOZIATO
ENI-SABIC PER UNA JOINT VENTURE NEL SETTORE PETROLCHIMICO
San Donato Milanese, 22 aprile 2002 - L'Eni e la Sabic annunciano oggi di
avere deciso di interrompere il negoziato per la joint venture relativa ai
business petrolchimici dell'Eni detenuti dalla Polimeri Europa. Questa
decisione è stata influenzata, fra le altre cose, da recenti problemi
relativi ad alcuni impianti oggetto della trattativa. In accordo con la
strategia dell'Eni di ridurre il capitale investito nel settore
petrolchimico e con la strategia di Sabic di accrescere ulteriormente la sua
presenza in Europa, le due società hanno espresso interesse a discutere in
futuro potenziali opportunità relative alla cessione di singoli assets
petrolchimici dell'Eni.
POLIEDRA
- POLITECNICO DI MILANO PROPONE LA SESTA EDIZIONE DEL MASTER DI
POTENZIAMENTO IMPRENDITORIALE RIVOLTO AI FIGLI DEGLI IMPRENDITORI CHE
GUIDERANNO L'AZIENDA DI FAMIGLIA
Milano, 22 aprile 2002 - Poliedra, il Consorzio creato dal Politecnico di
Milano per promuovere la Formazione continua e rafforzare i rapporti con il
mondo del lavoro, propone la sesta edizione del Master di Potenziamento
Imprenditoriale, un percorso formativo progettato per preparare i giovani
figli degli imprenditori ad assumere un ruolo dirigenziale nell'azienda di
famiglia. Le aziende a proprietà familiare costituiscono una realtà
importante nel tessuto produttivo italiano. Lo sviluppo di queste imprese può
essere condizionato da diversi fattori come la competizione sul mercato
globale, il delicato equilibrio tra proprietà e gestione e le problematiche
connesse al passaggio generazionale. In questo contesto emerge la necessità
di sviluppare nuove competenze per gestire il cambiamento in atto,
soprattutto da parte delle nuove generazioni che dovranno garantire la
continuità e lo sviluppo del business di famiglia. Il master di
Potenziamento Imprenditoriale si propone, nell'ambito di uno sviluppo
integrato di tutte le caratteristiche che costituiscono "il savoir
faire" dell'imprenditore di successo, di potenziare nel partecipante
anche le caratteristiche personali necessarie per la futura assunzione del
ruolo. L'obiettivo è favorire nei figli degli imprenditori quella stessa
spinta all'imprenditorialità che ha animato i genitori negli anni passati.
Un percorso formativo innovativo nelle metodologie e nei contenuti La
possibilità di sviluppare progetti aziendali, insieme all'opportunità di
organizzare percorsi di apprendimento personalizzati a seconda delle reali
necessità individuali, costituiscono gli elementi innovativi di questa
edizione del corso. E' infatti possibile, per coloro che desiderano
approfondire solo alcune aree di interesse, organizzare percorsi di
apprendimento flessibili. Il Master adotta una formula modulare (l'impegno
è di una settimana al mese) e si caratterizza per il taglio fortemente
applicativo, concentrandosi sulle specifiche problematiche delle aziende a
conduzione famigliare. Questa formula permette di confrontarsi con
l'esperienza sul campo, senza allontanarsi per un lungo periodo dall'impegno
aziendale. Nell'arco di dodici mesi verranno sviluppate e argomentate
tematiche di rilevanza strategica per lo sviluppo dell'impresa, con
l'obiettivo di riprodurre e concentrare, all'interno del percorso,
situazioni di apprendimento che, in genere, risultano essere diluite nel
tempo. In particolare, il corso si concentra sui seguenti temi: I mercati,
le vendite e la comunicazione d'impresa; I sistemi di controllo economico e
gestionale; Gli investimenti e gli aspetti finanziari; Le strategie
organizzative e la gestione delle risorse umane; Le operation;
L'internazionalizzazione d'impresa; Gli scenari offerti dalla net economy;
La convivenza ed il passaggio generazionale all'interno dell'azienda
famigliare.
BRAIN
AT WORK 2002
Milano, 22 aprile 2002 - Dopo gli importanti risultati della precedente
edizione, parte "Brain at Work 2002", il Career Day organizzato
dall'Ufficio "Sapienza & Lavoro" in collaborazione con
l'associazione universitaria Jeser. Al forum, che vedrà la partecipazione
di importanti Imprese del panorama nazionale e internazionale, saranno
dedicate tre giornate: 6, 7 e 8 Maggio 2002. La prima giornata è dedicata
all'incontro-convegno sul tema "Università e mercato del Lavoro:
Regole e tutele per il lavoro "atipico" ", al quale per il
momento hanno assicurato la loro partecipazione il Prof. M. Baldassarri,
Viceministro dell'Economia e delle Finanze, il Dott. G. Epifani,
Vicesegretario Generale della Cgil e il Prof. L. Frey I lavori del primo
giorno si apriranno alle 9.30 con la registrazione dei partecipanti e la
distribuzione dei "folders" della manifestazione e si chiuderanno
alle ore 12.30. Il secondo e il terzo giorno saranno dedicati essenzialmente
alla visita agli stand allestiti nell'atrio della Facoltà, alle
presentazioni aziendali, ai "business cases" e ai "business
games". Alla manifestazione parteciperanno: Assicurazioni Generali,
Reconta- Ernst & Young, Fineco, Kpmg, Toyota Motors, Ig Students, Bic
Lazio, Vianet, Palombini. Le iscrizioni alla manifestazione si effettuano
sul sito http://lavoro.eco.uniroma1.it o presso i locali dell' Associazione
Jeser. Le iscrizioni ai "business games" e ai ""business
cases" avvengono direttamente presso lo stand Jeser sito nell'atrio
della Facoltà di Economia da lunedì 22 Aprile (ore 11 - 13). Coloro che
inseriranno preventivamente il proprio curriculum sul sito riceveranno un
programma personalizzato sulla base dei profili richiesti dalle aziende
partecipanti. Agli stand, rappresentanti delle aziende saranno a
disposizione degli studenti per informazioni riguardanti le possibilità di
lavoro nella loro Impresa e sarà inoltre possibile presentare direttamente
la propria candidatura. Le aziende potranno effettuare colloqui con i
candidati più idonei a ricoprire i ruoli richiesti. Sono previste attività
specifiche per gli studenti frequentanti il 1° e il 2° anno. I giorni 7 e
8 Maggio la Manifestazione osserverà i seguenti orari 9:00 -13:00 e 15:00 -
18:00. Infolink: www.jeser.org
LA
COMMISSIONE NOMINA IL NUOVO DIRETTORE GENERALE AGGIUNTO DEL CENTRO COMUNE DI
RICERCA (CCR)
Bruxelles, 22 aprile 2002 - Il funzionario della Commissione Roland Schenkel,
di nazionalità tedesca, è stato nominato direttore generale aggiunto del
Centro comune di ricerca (Ccr). Schenkel sarà specificamente responsabile
delle relazioni fra il Ccr e le parti interessate che beneficiano dei
risultati delle ricerche condotte da questo Istituto, sia all'interno sia
all'esterno della Commissione, e sovrintenderà agli aspetti nucleari delle
attività del Ccr, comprendenti l'attuazione del piano di smantellamento
generale. Roland Schenkel svolgerà anche un ruolo fondamentale nel
garantire che il Ccr ottenga le risorse necessarie per l'applicazione delle
strategie scientifiche. Schenkel ha studiato Fisica e Radiochimica alle
Università di Karlsruhe e di Saarbrücken (Germania) ed è giunto alla
Commissione europea nel 1979. Nel 2000 ha ricoperto la carica di direttore
dell'Istituto di Karlsruhe del Ccr dove era giunto nel 1994. In precedenza,
Schenkel aveva lavorato presso la Dg Energia. Infolink: http://www.jrc.org
NUOVI
CREDITI D'IMPOSTA PER LE SOCIETÀ BRITANNICHE CHE SVOLGONO ATTIVITÀ DI
R&S
Londra, 22 aprile 2002 - La società "Save British Science" ha
accolto favorevolmente un pacchetto di crediti d'imposta pari a 400 milioni
di sterline (circa 650 milioni di euro) per le società del Regno Unito che
svolgono attività di ricerca e sviluppo (R&S). Tale agevolazione era
stata annunciata il 17 aprile dal ministro delle Finanze britannico Gordon
Brown. "Qualcuno potrebbe obiettare che questo è un provvedimento
relativamente modesto, ma è necessario inserirlo nel contesto
generale", ha affermato il Dr. Peter Cotgreave, direttore di "Save
British Science". "Altre imposte sono in aumento e le grandi
società devono dimostrare di essere pronte a trarre vantaggio da questo
credito, prima di pensare di ampliarlo. Ad eccezione dell'industria
farmaceutica ed aerospaziale, le imprese britanniche effettuano minori
investimenti nella ricerca, rispetto ai loro concorrenti", ha
dichiarato Cotgreave. Egli ha anche invitato ad aumentare le retribuzioni
dei ricercatori universitari e dei docenti di scienze, sostenendo che
"esiste un mercato per i migliori scienziati che dobbiamo pagare sulla
base di onorari standard". "Save British Science" ha
apprezzato altresì le riduzioni d'imposta per le piccole imprese.
"Molte di queste sono società high-tech, come le imprese spin-out dei
laboratori universitari di ricerca, che tanta importanza avranno
nell'economia futura. Ogni iniziativa tesa ad incentivarle è, con ogni
probabilità, un'iniziativa valida", ha affermato il Dr. Cotgreave.
Infolink: http://www.savebritishscience.org.uk
I
CONSUMATORI EUROPEI SI PREOCCUPANO DAVVERO DEGLI ALIMENTI GM?
Grenoble , 22 aprile 2002 - I risultati di un nuovo studio, svolto in
Francia, indicano che probabilmente i consumatori europei non sono
abbastanza preoccupati da evitare di comprare alimenti chiaramente
etichettati come transgenici. La ricerca è stata svolta in 16 sessioni
all'università di Grenoble (Francia) con il sostegno di 37 organizzazioni,
la cui tipologia varia da Monsanto a Greenpeace, nonché del ministero
francese dell'Agricoltura. Grenoble è stata selezionata in quanto gli
atteggiamenti rilevati in questa città su tale argomento hanno di norma
rispecchiato la media europea. Inoltre il sondaggio si è avvalso di un
ampio spaccato sociologico di persone, invece di utilizzare solo gli
studenti come d'abitudine. L'esperimento prevedeva l'assegnazione ai
partecipanti di alcune somme, che questi potevano impiegare per contrattare
barrette di cioccolata, prodotte da una società che utilizza sia cioccolata
transgenica, sia cioccolata tradizionale. I risultati hanno indicato che i
partecipanti facevano effettivamente offerte per l'acquisto delle barrette,
ma, dopo esser stati fatti sedere per tre minuti, con null'altro da fare
eccetto guardare le etichette, essi non si erano accorti che vi erano
indicati ingredienti geneticamente modificati. Inoltre, dopo essere stati
informati su quali barrette contenevano ingredienti geneticamente
modificati, i partecipanti non hanno rinunciato all'acquisto, ma hanno
acconsentito solo a condizione che tali barrette fossero più economiche di
circa un terzo rispetto a quelle normali. Quando ai soggetti sono offerti
due vassoi di cioccolata, alcuni hanno dichiarato di preferire la cioccolata
servita per prima, convinti che fosse non transgenica, mentre in realtà in
entrambe le occasioni la cioccolata proveniva dalla stessa barretta non
transgenica. Tali risultati costituiranno una lettura interessante sia per
le società produttrici di alimenti geneticamente modificati, sia per i
responsabili delle politiche nell'UE. Le cifre più recenti indicano che
l'opposizione all'introduzione di prodotti transgenici nell'UE si aggira tra
l'80 e il 90 per cento. Ma il comportamento dei consumatori e l'opinione
pubblica non procedono sempre di pari passo, secondo il professore associato
Charles Noussair, della Purdue University (Stati Uniti), che ha partecipato
all'esperimento. "I sondaggi di opinione colgono il soggetto nel ruolo
di elettore, non nel ruolo di consumatore. Questi due comportamenti possono
essere alquanto diversi", ha dichiarato. Il sondaggio aprirà il
dibattito sull'etichettatura. I ricercatori hanno affermato che gli europei
dovranno ora riflettere sull'introduzione di un'etichetta vistosa su tutti
gli alimenti contenenti ingredienti Gm, oltre a citare tale fatto
nell'elenco degli ingredienti. Il professor Noussair ritiene che i risultati
dello studio significhino che esisterebbe un mercato separato per i prodotti
geneticamente modificati in Europa se il mercato offrisse un vantaggio
importante, quale un prezzo più basso.
SECONDO
LA PRESIDENZA SPAGNOLA, SONO NECESSARI INCENTIVI PER STIMOLARE GLI
INVESTIMENTI IN R&S NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Pamplona, 22 aprile 2002 - In occasione di un seminario informale dei
ministri europei per l'Energia, che si terrà dal 26 al 28 aprile a Pamplona
(Spagna), la Presidenza spagnola ribadirà ancora una volta che gli
incentivi per incoraggiare gli investimenti in R&S (ricerca e sviluppo)
nel settore delle energie rinnovabili sono necessari al fine di favorire una
riduzione dei costi. In un documento di discussione, elaborato dalla
Presidenza spagnola, si legge che gli impianti per la produzione di
elettricità mediante fonti energetiche rinnovabili dovrebbero essere pronti
a competere con quelli alimentati da fonti convenzionali, così da
consentire una diminuzione dei costi di produzione. "La riduzione dei
costi non raggiungerà un livello accettabile se non sarà accompagnata da
incentivi agli investimenti in R&S in questo settore e se non si
compiranno sforzi per massimizzare l'efficienza nei diversi processi
produttivi", enuncia il documento. Secondo la Presidenza, la soluzione
al problema consiste nel far sì che le energie rinnovabili siano
competitive fra di loro per un periodo di transizione sufficientemente
lungo. Ciò dovrebbe consentire ai responsabili della produzione di ridurre
l'incertezza su quale sia la migliore combinazione tecnologica per ottenere
la funzione produttiva più efficiente, in termini di redditività e di
rischio. Il documento di discussione evidenzia che, un ritardo nel passaggio
dalle fonti energetiche tradizionali a quelle di energia rinnovabile,
comporterebbe dei costi ambientali. "Se continuiamo ad impiegare i
tradizionali processi di produzione energetica, la generazione di energia
elettrica ottenuta da fonti fossili non finirà di rilasciare nell'atmosfera
vari agenti inquinanti, determinando conseguenze a livello mondiale e
regionale che sono osservabili sotto forma di pioggia acida, cambiamento
climatico, distruzione dello strato di ozono presente nella stratosfera e
aumento della concentrazione di ozono troposferico". Le energie
rinnovabili rappresentano una "garanzia per ridurre le incertezze,
prima che la carenza di riserve di combustibili fossili raggiunga livelli
critici", afferma la Presidenza, secondo la quale le energie
rinnovabili richiedono anche minori attività di trasformazione e trasporto,
aspetto quest'ultimo che contribuisce a ridurre ulteriormente l'impatto
sull'ambiente.
L'IMMAGAZZINAMENTO
SOTTERRANEO DEL GAS POTREBBE ESSERE LA SOLUZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DI KYOTO
Bruxelles, 22 aprile 2002 - Secondo il dirigente di un progetto finanziato
dall'UE a favore di attività svolte presso il giacimento Sleipner nel Mare
del Nord, l'immagazzinamento dell'anidride carbonica nel sottosuolo potrebbe
aiutare l'Europa a raggiungere i futuri obiettivi di Kyoto riguardanti le
emissioni. Tore Torp, della società norvegese Statoil, afferma che la
tecnologia in sviluppo presso il suddetto sito, che costituisce il primo
progetto di immagazzinamento dell'anidride carbonica su scala industriale
mai tentato, potrebbe offrire un'alternativa praticabile alla cattura
dell'anidride carbonica emessa dalle centrali elettriche. Uno studio
comunitario svolto nel 1996 ha stimato che la capacità di immagazzinamento
sotterraneo in Europa potrebbe eccedere gli 800 miliardi di tonnellate di
anidride carbonica. Il progetto Sacs (Saline aquifer carbon dioxide storage
- Immagazzinamento di anidride carbonica negli acquiferi salini),
attualmente finanziato dal programma "Energia, ambiente e sviluppo
sostenibile" del quinto programma quadro comunitario di ricerca, è
stato avviato nel 1998 con un finanziamento di 500.000 euro per i primi due
anni e di ulteriori 740.000 euro nel periodo 2000-2002. Il progetto
raccoglierà dati e svolgerà esperimenti presso il giacimento Sleipner,
oltre a produrre un manuale di buone prassi sulla fattibilità
dell'immagazzinamento dell'anidride carbonica in altre zone e settori. A
Sleipner l'anidride carbonica viene compressa ad una pressione di 73
atmosfere, trasformandosi da gassosa in liquida. Successivamente, essa
fluisce dal compressore verso un pozzo di iniezione della profondità di
1.000 metri, che spinge il gas liquido in una camera d'immagazzinamento
sotto il fondo marino, piena di sabbia spessa contenente acqua. Il gas
liquido sposta l'acqua e, in un lasso di tempo da due a tre anni, viene da
questa assorbito, allo stesso modo in cui si scioglie l'anidride carbonica
per ottenere una bibita gassata. I partecipanti al progetto Sacs stanno
cooperando con ricercatori di geofisica della Curtin University of
Technology nell'Australia occidentale, nonché con il progetto Weyburn in
Canada, nel quale l'anidride carbonica è importata tramite un gasdotto
degli Stati Uniti ed utilizzata per espellere il petrolio da una cavità
sotterranea. Secondo quanto dichiarato da Torp, uno studio recente ha
valutato che l'installazione della migliore tecnologia disponibile per
l'immagazzinamento dell'anidride carbonica nel Mare del Nord ed il suo
utilizzo per iniettare il gas sotto il fondo marino costerebbero 40 euro per
ogni tonnellata di anidride carbonica. Ma, ha aggiunto, sebbene la
tecnologia sia per il momento costosa, l'onere potrebbe ridursi ad un
livello gestibile dividendo i costi. "Fino a quando si emetterà
anidride carbonica senza pagare nulla, qualsiasi altra soluzione costerà di
più", ha spiegato, affermando che l'industria ed i consumatori devono
condividere i costi se l'Europa intende raggiungere i futuri obiettivi di
emissione. Torp ha dichiarato che sono state avviate le contrattazioni per
un altro progetto finanziato dalla Commissione, intitolato "CO2 Store",
che continuerà il lavoro sull'immagazzinamento dell'anidride carbonica
nell'ambito del prossimo programma quadro di ricerca (PQ6). Il progetto
arricchirà l'esperienza ottenuta al giacimento Sleipner, esaminando altri
possibili siti per l'immagazzinamento sotterraneo in Europa. Infolink: http://www.statoil.com
http://www.ieagreen.org.uk/sacshome.htm
"IMMAGINI
DELL'AFRICA IN EUROPA": AFRICA E EUROPA SI INCONTRANO ALL'UNIVERSITA'
IULM 19/20 APRILE 2002: DUE GIORNI DI INCONTRI PER CREARE CONSAPEVOLEZZA
SULL'AFRICA IN EUROPA
Milano, 22 aprile 2002 - Ha avuto luogo presso lo Iulm un'intensa due giorni
dedicata al continente africano ed alla sua interazione con l'Europa.
L'Africa è sempre più presente in Europa ed in Italia, fa parte del
tessuto produttivo e sociale e costituisce uno dei centri più importanti
del dibattito sullo sviluppo sostenibile e sulla globalizzazione.
Presentazioni e relazioni di esperti internazionali si sono alternate con
dibattiti aperti al pubblico, allo scopo di creare consapevolezza
sull'Africa in Europa partendo da un paese geograficamente strategico:
l'Italia, ponte ideale tra i due continenti. Quattro importanti
organizzazioni: il Centro Orientamento Studi Africani Cosa, in
collaborazione con l'Università Iulm, Wwf e il Centro Culturale Francese di
Milano, insieme per interrogarsi sull'immagine e le percezioni dell'Africa,
su quelle proiezioni concrete che credenze, teorie, atteggiamenti cognitivi
producono in continuazione. Ha aperto i lavori Giovanni Puglisi, Rettore
dell'Università Iulm e Segretario Generale della Commissione Unesco in
Italia, che ha sottolineato: "l'università Iulm è particolarmente
orgogliosa di ospitare questo convegno che, "raccontando" e
promuovendo l'immagine dell'Africa, contribuisce a formare e rafforzare la
conoscenza a livello internazionale di questo continente, creando così le
basi indispensabili per favorire le relazioni, culturali, politiche e
commerciali con il continente europeo". Di seguito il saluto ufficiale
di Sua Eccellenza Momar Guèye Ambasciatore del Senegal e gli interventi di
Baye Ndiaye Presidente Cosa e Franco Crevatin dell'Università di Trieste,
che hanno presentato al pubblico il Convegno, i suoi obiettivi, i suoi
protagonisti, le tematiche che saranno affrontate. L'intervento di Baye
Ndiaye si è aperto con un riferimento al nostro paese "L'Italia ponte
dell'Europa verso l'Africa può svolgere il ruolo di una grande cassa di
risonanza per dare una reale visibilità all'Africa. I presupposti perché
la vicinanza geografica possa essere anche culturale, economica e
"ideologica" esistono e noi vogliamo percorrere questa strada.
Questo cammino consoliderà la posizione strategica dell'Italia quale ponte
verso l'Africa e noi vorremmo cogliere questa possibilità per creare le
basi per consolidare il ruolo dell'Africa nel mondo globalizzato, perché
l'Africa "esista" in questo mondo globalizzato". Franco
Crevatin ha introdotto il Convegno sottolineando il problema della non
corretta percezione dell'immagine africana da parte degli stranieri:
"La realtà culturale dell'Africa è spesso ignorata dai tababu e ciò
porta a pericolose conseguenze: l'identità africana o è fraintesa oppure
è svalutata sino alla negazione. Ciò vale in molti ambiti: nella lingua,
nella società, nella religione, nella cognizione ... Tutto questo genera
uno spettro di atteggiamenti che vanno dal bonario (ma fastidioso)
paternalismo al razzismo più becero. Questa occasione di incontro vorrebbe
aiutare a restituire l'immagine corretta dell'Africa". Durante la prima
giornata si è parlato delle problematiche legate al difficile rapporto tra
immigrati e società che li ospita, della necessità di individuare delle
modalità di integrazione che siano rispettose delle tradizioni che
garantiscano il mantenimento delle peculiarità culturali di chi emigra
senza però dare luogo a fenomeni di ghettizzazione. Protagonista della
seconda parte di questa prima giornata è stato il patrimonio naturale del
continente africano, una ricchezza inestimabile, oggi sempre più minacciata
non solo dalle condizioni climatiche, ma anche da continue guerre,
instabilità politica, interessi economici. Ha concluso la giornata
l'incontro/concerto con il musicista Ismael Lo, artista di fama
internazionale e conosciuto per il suo impegno a difesa della posizione
africana. Domenica 20 aprile sono state affrontate le tematiche legate allo
sviluppo economico del continente africano e della sua ricerca di
un'interazione corretta con l'Europa, basata su un'economia di non
sfruttamento. In seguito si parlerà delle delicate tematiche legate alla
tutela dei diritti umani, gli errori del passato, la situazione attuale, le
linee guida per il futuro. Un terzo momento sarà dedicato alla musica
africana, importante portavoce della cultura africana nel mondo e strumento
potentissimo per contribuire all'avvicinamento di "mondi
differenti" quali l'Africa e l'Europa. Un "faccia a faccia"
tra giornalisti africani ed italiani, alla presenza dell'Ambasciatore
senegalese Momar Guèye, ha concluso questi due giorni di incontri.
IMPORTAZIONI
AGEVOLATE DI CEREALI PENALIZZANO LA PRODUZIONE ITALIANA ED EUROPEA
Roma, 22 aprile 2002 - Destano preoccupazioni in Confagricoltura i segnali
di discesa delle quotazioni dei cereali, che si registrano anche in Italia,
in primis per il grano duro. Giunge anche nel nostro Paese l'onda lunga di
una crisi cerealicola europea, ammonisce l'Organizzazione degli imprenditori
agricoli. Infatti, nonostante che il raccolto dell'ultimo anno sia stato
nella Ue quantitativamente modesto (200 mio tonn circa, -15%) il livello dei
prezzi per la gran parte delle produzioni cerealicole, soprattutto nei
mercati dei paesi del nord della Comunità, è insoddisfacente, collocandosi
talvolta addirittura al di sotto di quello d'intervento. E la situazione
potrebbe peggiorare per i raccolti di quest'anno. A determinare questa
critica condizione concorre l'andamento degli scambi con i Paesi terzi che
vede aumentare le importazioni e diminuire le esportazioni rispetto alla
campagna precedente (nei primi otto mesi: da 3,9. a 10 mio tonn le prime, da
18,7 a 12,6 mio tonn le seconde). Andamento a sua volta favorito dalla
decisione recentemente assunta dalla Commissione CE di ridurre di 10 ? il
dazio applicato alle importazioni di cereali provenienti dal Mediterraneo,
dal Mar Nero e dal Mar Baltico, che ha largamente contribuito a squilibrare
il mercato nel bel mezzo della campagna in corso. All'inizio del mese di
aprile 2002, le importazioni di frumento tenero nell'Unione europea
superavano i 6,5 milioni di tonnellate, mentre la media delle importazioni
(1998-2000) era inferiore a 2,5 milioni di tonnellate, ovvero c'è stato un
aumento dell'ordine del 260%. Il totale delle importazioni potrebbe
raggiungere, entro la fine della campagna, gli 8-9 milioni di tonnellate.
Per tale situazione si prevede un aumento sia degli stock europei di fine
campagna (Confagricoltura valuta che possano salire fino a 40 mio tonn,
livello decisamente alto, non raggiunto da anni), sia del volume del
prossimo raccolto (si stima che possa aumentare, in condizioni normali, fino
a 215 mio tonnellate). Le preoccupazioni dell'Organizzazione degli
imprenditori agricoli italiani sono state fatte proprie anche da Copa e
Cogeca (il coordinamento europeo delle Organizzazioni professionali e del
movimento cooperativo dei vari Stati membri) che hanno scritto una lettera
al commissario europeo per l'Agricoltura, Franz Fischler, sottolineando come
le importazioni siano agevolate dal sistema di calcolo dei dazi
all'importazione, che non rispecchia i prezzi reali degli attuali flussi; si
sono quindi sollecitate misure urgenti della Commissione tese a limitare
l'import. Concretamente, Copa e Cogeca hanno chiesto con fermezza alla
Commissione di applicare quanto prima la clausola di salvaguardia speciale,
imponendo dazi addizionali all'importazione, i quali vanno calcolati in modo
da garantire il rispetto del prezzo di entrata fissato nell'accordo del Gatt,
cioè 156 euro/tonnellata al netto delle maggiorazioni mensili.
Confagricoltura rilancia la richiesta degli agricoltori europei di applicare
tale "clausola di salvaguardia", in particolare nell'ambito
dell'accordo tra l'Unione europea e l'Ucraina. Le sollecitazioni di Copa e
Cogeca " informa la Confagricoltura " hanno sortito effetto. Lunedì
22 aprile il problema sarà portato all'attenzione del Consiglio dei
ministri agricoli europei dalla delegazione francese.
PIU'
MODERNA L'IMPRESA NEL SOCIALE AL CONVEGNO DI SODALITAS SUL MARKETING
SOCIALE, IMPRESE, OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE E DEL NONPROFIT ANALIZZANO E
DISCUTONO DI STRUMENTI E INVESTIMENTI INNOVATIVI PER LA PROMOZIONE DI
CAMPAGNE SOCIALI
Milano, 22 aprile 2002 - "L'impresa che investe nel sociale è più
moderna. E' questa la sorprendente opinione del consumatore italiano"
afferma Alessandro Beda, vice presidente di Sodalitas nel corso del convegno
"Il marketing sociale è diventato grande", in cui è stato
presentato anche l'Osservatorio Sodalitas sul marketing sociale. Il sostegno
a una causa sociale piace all'82% dei consumatori italiani e il 60 % segnala
una maggiore propensione all'acquisto di prodotti e servizi di imprese
socialmente impegnate. Inoltre, il 30% si dichiara disponibile a passare da
una marca ad un'altra, "socialmente impegnata", a parità di
prezzo e qualità. Questi sono alcuni dei dati più significativi della
ricerca realizzata per Sodalitas su un campione di 1000 consumatori italiani
da Laura Cantoni di Ipsos Explorer (società leader in Italia nel settore
delle ricerche ad hoc e nell'ambito del marketing). Le aziende più moderne
ed evolute già utilizzano abbondantemente campagne di marketing sociale. Da
una rilevazione presentata da Paolo Duranti di ACNielsen Media International
condotta sul 96% del mercato nazionale - servizio per la prima volta
realizzato in Europa in questo settore - risulta che nei primi tre mesi del
2002 una ventina di aziende ha realizzato un investimento lordo pari a quasi
12 milioni di Euro (24 miliardi delle vecchie lire). I dati che Nielsen
rileverà trimestralmente permetteranno all'Osservatorio di fare un
significativo salto di qualità nel servizio che Sodalitas mette a
disposizione di tutti gli interessati sul proprio sito (www.sodalitas.it).
L'Osservatorio, inoltre, attraverso la raccolta delle "best practice"
realizzate dalle imprese, renderà disponibili molte altre indicazioni utili
a chi è interessato a promuove campagne di cause related marketing: dalla
segnalazione delle imprese già attivamente impegnate nel sociale, alla
selezione delle aree sociali più "bisognose" di interventi, dalla
ricerca di agenzie di pubblicità che hanno realizzato campagne di successo
nel settore, alla segnalazione degli enti nonprofit interessati a questa
forma di partnership. Per Ugo Castellano di Sodalitas "con la nascita
dell'Osservatorio, oggi il marketing sociale è diventato grande e
rappresenta una nuova opzione strategica per le imprese e per le loro
agenzie di pubblicità. Inoltre, è un'importante fonte di risorse per le
organizzazioni nonprofit. Grazie all'Osservatorio è finalmente possibile
studiare le campagne sociali realizzate sul territorio nazionale e
analizzarne i risultati, contribuendo alla ulteriore diffusione di questo
interessante strumento di marketing". Nel corso del convegno sono state
illustrate alcune delle più recenti case history di cause related marketing
promosse nell'ultimo anno: Antonella Zacchetti, responsabile relazioni
esterne e comunicazione corporate di Autogrill per la partnership Autogrill
e Telethon, Ida Linzalone responsabile terzo settore (direzione
comunicazione e relazioni esterne) di Omnitel Vodafone per le partnership
con Lega ambiente e Telethon e per la "Campagna italiana contro le
mine", Gloria Bertè per la campagna "Regala una giornata alla
vita" (Wella e Azione Aiuto), Fulvio Bella responsabile del
coordinamento settore soci di Coop Lombardia per l'iniziativa a favore del
Burkina Faso, Francesca De Palma, responsabile relazioni esterne di Procter
& Gamble per la campagna "Un aiuto per crescere" e Elena
Galluzzi per la "Campagna Sos Stazione centrale" (Grandi stazioni
e Fondazione Exodus). Alessandro Beda, concludendo i lavori della giornata,
ha annunciato l'avvio della campagna sulla responsabilità sociale d'impresa
nella quale Sodalitas, in collaborazione con Impronta Etica e Isvi, è
impegnata fortemente. "Si tratta di un'importante occasione che
coinvolgerà un grande numero di imprese italiane e aiuterà a far percepire
i grandi vantaggi derivanti dall'adozione di comportamenti socialmente
responsabili. E proprio "L'impresa nel sociale. Una scelta
vincente" è il tema della conferenza nazionale che concluderà a
Milano nel febbraio 2003 la campagna italiana sulla responsabilità sociale
d'impresa".
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