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6 MAGGIO 2002
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UNA
CONFERENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA ESAMINA LE PICCOLE IMPRESE
NELL'ECONOMIA DELL'UE
Bruxelles,
6 maggio 2002 - Il 23 maggio 2002 si svolgerà a Bruxelles una conferenza
sul tema "Le piccole imprese nella nostra economia", nel corso
della quale verranno esaminati i progressi ottenuti nel rafforzamento delle
piccole imprese, attraverso l'applicazione della Carta europea per le
piccole imprese, e nel raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona di fare
dell'Europa l'economia della conoscenza più competitiva del mondo. Alla
manifestazione, organizzata dalla Dg Imprese della Commissione europea, il
commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen e
il direttore generale della Dg Imprese Fabio Colasanti illustreranno nel
dettaglio la "Relazione sulla competitività 2002", che la
Commissione dovrebbe approvare il 14 maggio. La conferenza, preparata sulla
base dei risultati delle azioni comunitarie di benchmarking relative ad
aspetti chiave dell'ambiente imprenditoriale, riunirà i membri della
Commissione, i responsabili politici nazionali, gli imprenditori, le
organizzazioni d'imprese e i ricercatori. Infolink: http://www.europa.eu.int/comm/enterprise/library/enterpris
e-europe/news-updates/enterprise-policy/20020429.htm
UNA
CONFERENZA DISCUTERÀ LE POLITICHE VOLTE AL SOSTEGNO DELL'E-BUSINESS PER LE
PMI (AIUTARLE A CONVERTIRSI AI SISTEMI DIGITALI)
Leon, 6 maggio 2002 - Il 20 giugno si svolgerà a León (Spagna) una
conferenza sul tema "Valutazione comparativa delle politiche nazionali
e regionali a sostegno dell'e-business per le Pmi", nel corso della
quale saranno presentati esempi di migliori prassi volte ad incoraggiare le
Pmi (piccole e medie imprese) a fare affari on line. La manifestazione,
organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza spagnola dell'Ue,
illustrerà le raccomandazioni in materia di politiche ed i risultati di
un'iniziativa dell'Ue, esposta nella comunicazione della Commissione
"Aiutare le Pmi a convertirsi ai sistemi digitali", il cui
obiettivo è di effettuare una valutazione comparativa dei provvedimenti
adottati a livello nazionale e regionale per stimolare le Pmi a
"passare" on line. La conferenza si propone di riunire
responsabili politici di alto livello, associazioni di PMI, reti di
assistenza alle imprese e rappresentanti del mondo accademico al fine di:
discutere la situazione attuale in merito all'adozione delle Tic e
dell'e-business da parte delle Pmi degli Stati membri; presentare i
risultati dell'iniziativa "Valutazione comparativa delle politiche
nazionali e regionali a sostegno dell'e-business per le Pmi", in
particolare per condividere le migliori prassi nell'elaborazione delle
politiche e discutere quali lezioni si possono trarre dagli esempi di
strategie ed iniziative di successo; aprire un dibattito sugli indicatori e
sugli obiettivi della politica per le imprese indirizzata al sostegno
dell'e-business per le Pmi, che successivamente avrà un seguito nel
contesto dei quadri di valutazione delle politiche per le imprese. Infolink:
http://www.setsi.mcyt.es/godigital/English.htm
LA
SPAGNA RICEVERÀ UN PRESTITO DI 30 MILIONI DI EURO PER FINANZIARE LE
TECNOLOGIE INNOVATIVE
Bruxelles, 6 maggio 2002 - La Spagna riceverà un prestito di 30 milioni di
euro erogato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) nell'ambito
dell'iniziativa "Innovation 2000" (i2i) volta a promuovere
un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione. L'Institut Catalá
de Finances riceverà il prestito globale, che verrà impiegato per
finanziare progetti nel settore dell'audiovisivo e dell'innovazione
tecnologica realizzati da imprese private in Catalogna. Il programma
"i2i" si concentra sui seguenti temi: ricerca e sviluppo,
ampliamento delle reti di tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, sviluppo dello spirito imprenditoriale e formazione del
capitale umano. La presente operazione finanziaria, che costituisce il sesto
prestito globale accordato dalla Bei all'Institut Catalá de Finances per
migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie
imprese, è la prima destinata a sostenere progetti nel settore audiovisivo.
I fondi serviranno anche a finanziare la costruzione di parchi tecnologici,
in vista di promuovere le tecnologie innovative. Per informazioni : Juan
Manuel Sterlin Balenciaga E-mail: j.sterlin@eib.org
NOMINATI
NUOVI DIRETTORI GENERALI AI VERTICI DELLE DG IMPRESE E SOCIETÀ
DELL'INFORMAZIONE
Bruxelles, 6 maggio 2002 - Il 1° luglio 2002 nuovi direttori generali
assumeranno il controllo delle Dg Imprese e Società dell'informazione della
Commissione europea, nell'ambito dei cambiamenti introdotti da una decisione
della stessa Commissione sulla mobilità degli alti funzionari. Le
iniziative rientrano nel quadro di un più ampio processo di rimpasto teso a
garantire che, entro la fine del 2002, nessun direttore generale o direttore
generale aggiunto della Commissione abbia rivestito la stessa carica per più
di sette anni. Fabio Colasanti, di nazionalità italiana, attuale direttore
generale della Dg Imprese, assumerà la carica di direttore generale della
Dgt Società dell'informazione. Il commissario per le Imprese e la Società
dell'informazione, Erkki Liikanen, ha dichiarato: "Sono certo che Fabio
Colasanti rivestirà un ruolo di primo piano nel momento in cui affronteremo
le sfide future, rafforzeremo la funzione delle tecnologie dell'informazione
e delle comunicazioni nell'economia [e] nella società, realizzeremo il
nuovo pacchetto delle telecomunicazioni e ci prepareremo per il nuovo piano
d'azione eEurope 2005". L'attuale direttore generale della Dg Società
dell'informazione, Robert Verrue, di nazionalità francese, rivestirà la
stessa posizione ai vertici della Dg Fiscalità e Unione doganale. Liikanen
ha espresso apprezzamento per il "rigore e l'integrità" di Verrue
ed ha aggiunto che sotto la sua direzione, la Dg ha portato a termine
importanti riforme comprendenti il pacchetto delle telecomunicazioni ed il
piano d'azione "eEurope". Il francese Jean-Paul Mingasson, che
attualmente è a capo della DG Bilancio, diverrà direttore generale della
Dg Imprese. Liikanen ha accolto favorevolmente la nomina. "Sono lieto
che Jean-Paul si unisca a noi e credo fermamente che egli sarà un valido
partner nel mondo delle imprese ed una guida competente e sagace per i
nostri servizi", ha affermato il Commissario. L'avviso del posto
vacante di direttore generale aggiunto della Dg Ricerca, cui spetterà il
controllo dello Spazio europeo della ricerca, è stato pubblicato il 3
maggio 2002 tanto all'interno quanto all'esterno della Commissione.
FORUM
"L'AVVENIRE DELL'EUROPA: CITTADINI E ISTITUZIONI A CONFRONTO. QUALI
RISPOSTE ALLE DOMANDE DI LAEKEN?"
Venezia, 6 maggio 2002 - Che cosa si aspettano i cittadini europei
dall'Unione? E' questa la domanda che si pone l'Unione europea per
affrontare l'allargamento. Il completamento del processo di unificazione
politica richiede da una parte il coinvolgimento dei cittadini che auspicano
più efficacia e trasparenza, dall'altra l'attuazione delle riforme
istituzionali indispensabili per tracciare la rotta della nuova Europa.
Dalla definizione del ruolo dei Parlamenti nazionali alla revisione dei
Trattati, dall'applicazione del principio di sussidiarietà alla nuova
gestione di alcune politiche, dal voto a maggioranza qualificata per le
decisioni del Consiglio alla nomina del Presidente della Commissione, dalla
migliore ripartizione delle competenze alla elaborazione della Costituzione
europea: sono solo alcune delle questioni alle quali la Convenzione, come
previsto dal Vertice europeo di Laeken, dovrà dare una risposta. Al fine di
promuovere una riflessione fra i rappresentanti dei diversi livelli
istituzionali e la società civile, l'Ufficio per l'Italia del Parlamento
europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in
collaborazione con "Il Gazzettino", hanno organizzato il Forum
"L'avvenire dell'Europa: cittadini e istituzioni a confronto. Quali
risposte alle domande di Laeken?" che ha avuto luogo a Venezia sabato 4
maggio 2002 presso l'Ateneo Veneto - Campo San Fantin - San Marco 1897 Sono
interventi: Elena Paciotti membro supplente per il Parlamento europeo nella
Convenzione, Renato Brunetta membro della Commissione problemi economici e
monetari del Parlamento europeo, Paolo Costa membro della Commissione affari
costituzionali del Parlamento europeo, Ferdinando Nelli Feroci
Vice-direttore generale per l'integrazione europea del Ministero degli
Affari Esteri. La presentazione dei risultati della ricerca "I
cittadini del Nord Est e la costruzione europea" di Fabio Bordignon e
Francesco Jori aprirà il dibattito con i rappresentanti della società
civile. Inoltre: Aldo Andriolo Confcommercio; Paolo Bedoni Coldiretti; Gian
Angelo Bellati Eurosportello Unioncamere Veneto; Augusto Bocchini
Confagricoltura; Critina Bonetti Giovani di Confindustria; Francesco Borga
Industriali Veneto; Matteo De Mattia ASU Associazione Studenti Universitari
di Padova; Alfonso Garampelli Adiconsum Veneto; Franco Malinconi
Confesercenti; Renato Mason Confartigianato; VenetoRoberto Michieletti
UIL-Veneto; Lorenzo Miozzi Movimento Consumatori; Guido Montani Movimento
Federalista Europeo; Antonio Papisca Università di Padova; Franco Sech
CISL- Veneto; Gian Paolo Vianello Fondazione Gran Teatro la Fenice; Gabriele
Zanetto- Parco Scientifico Tecnologico Vega.
PRECISAZIONE
SUL FABBISOGNO DI APRILE
Roma, 4 maggio 2002 - In relazione ad alcuni commenti di stampa apparsi
oggi, il Ministero dell'Economia e delle Finanze precisa che non vi è nulla
di anormale, alcunché di misterioso, nell'andamento del fabbisogno del
settore statale relativo al mese di aprile 2002. Il fabbisogno di aprile
riflette le politiche annunciate dal Ministero fin dallo scorso marzo.
L'azione, basata su misure legislative ed amministrative, mira a
riconciliare l'andamento mensile delle spese con quello delle entrate, al
fine di ottimizzare l'emissione di debito pubblico. Tale azione si fonda,
tra l'altro, su tipiche misure di tesoreria prive di qualsiasi influenza sia
sui saldi di competenza sia sui saldi di cassa su base annua. Nell'insieme
si tratta di operazioni reali e finanziarie del tutto lineari, utilizzate da
sempre da ogni tesoreria italiana ed internazionale quando spese ed entrate
per importi significativi si realizzano in momenti diversi dello stesso
anno.
RIMBORSI:
PARTE IL PIANO STRAORDINARIO DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Roma, 3 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica di
avere autorizzato l'Agenzia delle Entrate ad avviare un piano straordinario
per accelerare l'erogazione dei rimborsi fiscali. Per la copertura del
relativo fabbisogno sono stati stanziati dalla legge finanziaria 24.475
milioni di euro per il 2002, di cui 20.600 sono destinati alla copertura di
compensazioni e rimborsi in conto fiscale per i titolari di partita Iva. A
questi vanno aggiunti circa 3.500 milioni di euro relativi ai rimborsi che
verranno effettuati a luglio "in tempo reale" in favore dei
contribuenti che compilano il modello 730, circa 1.500 milioni di euro per
le compensazioni interne effettuate a giugno-luglio dai contribuenti
nell'ambito della dichiarazione dei redditi e più di 600 milioni di euro
per rimborsi delle tasse di concessione governativa che verranno erogati
alle società, portando quindi le risorse impegnate nell'anno in corso per
rimborsi arretrati, rimborsi "in tempo reale" e compensazioni a un
totale di oltre 30.500 milioni di euro. Nell'ambito delle risorse
disponibili per i rimborsi arretrati (3.875 milioni di euro più altri 600
milioni per le tasse di concessione governativa), le iniziative dell'Agenzia
delle entrate per accelerarne lo smaltimento si muovono attualmente in due
diverse direzioni: 1) l'avvio di un piano straordinario con l'erogazione di
circa 3,5 milioni di rimborsi nel 2002; 2) l'adozione di nuove misure
organizzative, volte a velocizzare le procedure e all'inserimento nel
sistema informativo dei rimborsi finora sospesi in quanto trattati con
procedure manuali. 1. Il piano straordinario. - Rimborsi fino a 3 milioni.
Nel mese di maggio verranno erogati oltre 550.000 rimborsi Irpef, Ilor e
contributo al servizio sanitario nazionale di ammontare fino a 3 milioni,
relativi alle dichiarazioni per gli anni di imposta '93-'96 e per l'anno
2000, con pagamenti diretti in contanti presso le poste. Si tratta di oltre
450.000 rimborsi derivanti dalla liquidazione delle dichiarazioni relative
ai periodi di imposta 1993, 1994, 1995, 1996 e di circa 100.000 rimborsi,
anch'essi inferiori a 3 milioni, relativi al periodo d'imposta 2000 (per il
quale era già a regime la procedura automatizzata di liquidazione delle
dichiarazioni). Altri 550.000 rimborsi fino a 3 milioni relativi all'anno
2000 verranno erogati entro luglio. I rimborsi relativi all'anno di imposta
'99 sono stati erogati nel 2001. I rimborsi relativi alle annualità '97 e
'98, per i quali non era a regime la procedura automatizzata, verranno
erogati non appena saranno ultimate le operazioni di inserimento nel sistema
informativo. - Rimborsi superiori a 3 milioni. Per i rimborsi di importo
superiore ai 3 milioni si provvederà mediante accredito su c/c bancario o
postale o tramite vaglia della Banca d'Italia. A questi fini, entro
maggio-giugno, verrà inviata a circa 400.000 contribuenti una lettera per
informarli che è in pagamento un rimborso Irpef a loro nome relativo ad una
annualità dal '94 al '96, ed invitarli a comunicare all'Agenzia gli estremi
del conto corrente bancario o postale su cui effettuare l'accredito. Per
questi rimborsi si prevede che l'accredito avvenga nel prossimo mese di
luglio. Entro lo stesso mese di luglio verranno erogati alle società
tramite vaglia della Banca d'Italia 300.000 rimborsi relativi alle tasse di
concessione governativa per l'iscrizione nel registro delle imprese. Sempre
attraverso vaglia cambiario o accredito su conto corrente verranno erogati
ulteriori 700.000 rimborsi, in parte destinati ai crediti dei contribuenti
deceduti, in parte relativi a contribuenti dei quali è stato già acquisito
il conto corrente bancario o postale, in parte relativi a contribuenti che
non provvederanno a comunicare il loro numero di conto. In totale, quindi,
nel trimestre maggio-luglio si prevede l'erogazione di circa 2.500.000
rimborsi, come dal prospetto allegato. Le attività di erogazione dei
rimborsi nei confronti di persone fisiche, imprese e società proseguiranno
fino a tutto dicembre, in modo da portare complessivamente il totale dei
rimborsi erogati nel 2002 a circa 3,5 milioni. 2. Misure organizzative
adottate o in via di adozione: Verrà ampliata la tipologia di rimborsi per
i quali sarà possibile la procedura automatizzata, con un impegno
particolare per le pratiche relative alle annualità anteriori al 1993. Sarà
così possibile velocizzare l'effettuazione dei rimborsi e disporre di
un'unica banca dati che consentirà di monitorare lo sviluppo delle
richieste e l'andamento dei rimborsi. Verrà data a tutti gli uffici,
indipendentemente dalla competenza territoriale, la possibilità di
"lavorare" i rimborsi inferiori a 3 milioni di lire, in modo da
risolvere i problemi dei rimborsi che non sono stati riscossi per vari
motivi, come ad esempio la scadenza del termine di validità di sei mesi.
Per accelerare le relative procedure è stata attribuita al Centro operativo
di Pescara, recentemente istituito, la competenza relativa ai rimborsi in
conto fiscale delle imposte dirette, alla ricezione e gestione delle istanze
di rimborso di crediti d'imposta su dividendi e delle richieste di rimborso
delle ritenute Irpef su compensi corrisposti a non residenti. Per quanto
riguarda, infine, i rimborsi risultanti da sentenze passate in giudicato, si
precisa che, a seguito di un intervento di questo Ministero, l'Agenzia delle
Entrate potrà provvedere ad effettuare i pagamenti "in conto
sospeso", in presenza dei requisiti prescritti, anche in assenza di
fondi. Allo stato degli atti risulta pertanto del tutto ingiustificato il
ricorso dei contribuenti alle procedure di ottemperanza o di esecuzione nei
confronti degli uffici dell'Agenzia.
Prospetto di erogazione dei rimborsi
nel trimestre maggio-luglio 2002
Importo
|
Tipologia
|
Tempi
di erogaz.
|
Modalità
erogaz.ne
|
Numero
|
Fino
a 3 milioni
|
IRPEF-ILOR-CSSN 93-96
|
Maggio
|
Contanti
alle poste
|
450.000
|
Fino
a 3 milioni
|
IRPEF
2000
|
Maggio
|
Contanti
alle poste
|
100.000
|
Fino
a 3 milioni
|
IRPEF
2000
|
Giugno-luglio
|
Contanti
alle poste
|
550.000
|
Oltre
3 milioni
|
IRPEF
’94-‘96
|
Giugno-luglio
|
Accredito
c/c
|
400.000
|
Oltre
3 milioni
|
TASSE
CC.GG.
|
Luglio
|
Vaglia
cambiario
|
300.000
|
Fino
a 3 e oltre 3 milioni
|
IRPEF
e altri tributi
’94-‘96
|
Luglio
|
Vaglia
cambiario
o
accredito
|
700.000
|
TOTALE
|
|
|
|
2.500.000
|
SUL
SITO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE LA BANCA DATI NORMATIVA
"SUMMA-LEX"
Roma, 6 maggio 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
è disponibile sul sito www.tesoro.it, spazio della home page riservato al
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (Rgs), la Banca dati
normativa Summa Lex http://bdn.tesoro.it/html/WBHome.htm
Summa Lex, realizzata da Consip per conto della Rgs, permette di ricercare e
consultare tutta la normativa, primaria e secondaria, in materia di:
Ordinamento amministrativo-contabile dello Stato; Contratti e appalti di
pubbliche forniture; Organizzazione e ordinamenti amministrativo-contabili
delle amministrazioni pubbliche; Costituzione e leggi costituzionali;
Interventi nel campo economico, culturale e sociale; Previdenza e
assistenza; Regolamentazione contabile europea e internazionale. I testi,
disponibili nelle varie forme vigenti, sono redatti e aggiornati dal Centro
Nazionale di Contabilità Pubblica.
MINISTERO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE: DISPONIBILE L'ACCESSO AL PORTALE DI
CONTABILITÀ ECONOMICA
Roma, 6 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è disponibile da oggi l'accesso al portale di Contabilità Economica.
Tale strumento è fruibile attraverso la home page del sito internet del
Ministero dell'Economia e delle Finanze - www.tesoro.it- nella sezione
dedicata al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, oppure,
direttamente, all'indirizzo internet - www.contabilitaeconomica.rgs.tesoro.it
Il nuovo strumento informatico favorisce, mediante l'accesso all'"area
pubblica", la diffusione delle informazioni, relative al sistema unico
di contabilità economica, siano esse di carattere normativo che
divulgativo; attraverso l'accesso all'"area riservata", consente
alle amministrazioni centrali dello Stato (attualmente utenti del sistema di
contabilità economica), l'invio telematico dei dati di budget e di
rilevazione dei costi e un efficace scambio di informazioni con il
Dipartimento R.G.S. Dal 6 maggio il portale sarà presente al Forum P.A.2002
e sarà illustrato nei suoi aspetti operativi al convegno organizzato dal
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che si terrà mercoledì
8 maggio p.v. alle ore 15,00 alla presenza del Sottosegretario di Stato Sen.
Giuseppe Vegas.
BCE:
DECISIONI DI POLITICA MONETARIA
Bruxelles, 6 maggio 2002 - Nella riunione del 2 maggio il Consiglio
direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle
operazioni di rifinanziamento principali e i tassi d'interesse sulle
operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi overnight rimarranno
invariati rispettivamente al 3,25%, al 4,25% e al 2,25%.
BANCA
INTESA:ACCORDO
CESSIONE SUDAMERIS BRASILE A BANCO ITAU'
Milano, 6 maggio 2002 - Banque Sudameris SA, controllata da IntesaBci, e
Banco Itaù SA hanno firmato il 3 maggio un accordo per l'acquisto delle
azioni relative al 94,57% del capitale di Banco Sudameris Brasil. Il prezzo
finale offerto è dato dalla somma del patrimonio netto rettificato al 31
dicembre 2001 di Banco Sudameris Brasil e della componente di goodwill
fissata in 925 milioni di dollari. In relazione all'avvenuta firma
dell'accordo per la cessione da parte di Banque Sudameris SA di Banco
Sudameris Brasil, Banca Intesa precisa che il calendario concordato
contrattualmente prevede che l'acquirente Banco Itaù proceda ad una due
diligence che avrà la durata di 45 giorni.
MEDIOBANCA:
ACQUISIZIONE DEL 34% DEL CAPITALE DELLA COMPAGNIE MONÉGASQUE DE BANQUE
Milano, 6 maggio 2002 - Mediobanca ha stipulato un accordo di put & call
per il rilievo da Commerzbank del 34% del capitale della Compagnie
Monegasque de Banque (Cmb), di cui già detiene il 17,3%. L'accordo fa
seguito all'acquisto da parte di Commerzbank (già titolare del 10% circa
della Cmb), subordinato all'autorizzazione della Banca di Francia, del 24%
di Cmb dai soci storici locali. Tali soci, nello spirito di continuità dei
consolidati rapporti con la comunità finanziaria ed imprenditoriale
monegasca ed a supporto dello sviluppo dell'attività di Cmb nel Principato,
manterranno allo stato una quota del 10%. L'acquisizione del controllo di
Cmb da parte di Mediobanca, subordinata alle autorizzazioni della Banca
d'Italia e della Banca di Francia, rientra nel piano strategico recentemente
approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto che prevede la
crescita, anche per linee esterne, nel campo del private banking. La Cmb,
con una massa amministrata di oltre € 6 mld., è infatti il leader del
Principato nel campo dell'asset management. L'esercizio 2001 della Cmb ha
chiuso con un risultato gestionale lordo di € 43 mln., con una previsione
sostanzialmente analoga per l'esercizio in corso. L'investimento di
Mediobanca per l'acquisto del pacchetto è nell'ordine di € 190 mln. e
potrà essere regolato anche in azioni Mediobanca di nuova emissione. La
quota di controllo della Cmb è destinata a confluire nel gruppo bancario
Banca Esperia - a sua volta controllato pariteticamente da Mediobanca e
Mediolanum e la cui massa amministrata ha nel frattempo raggiunto l'importo
di quasi € 2,0 mld. - nella prospettiva strategica di dar vita ad un
gruppo di private banking di taglia e vocazione internazionali,
caratterizzato dall'eccellenza dei servizi offerti alla clientela. L'apporto
del pacchetto avverrà con le modalità e nei termini che saranno concordati
tra le parti interessate, subordinatamente all'approvazione della Banca
d'Italia, anche al fine di salvaguardare la pariteticità dell'azionariato
di Banca Esperia.
DOPO
L'OFFERTA, UNICREDIT OLTRE L'82% IN ZAGREBACKA BANKA
Milano, 6 maggio 2002 - UniCredit rende noto che nel corso di quest'ultima
offerta sono state consegnate n. 465.253 azioni ordinarie ZaBa, pari al
16,19% del capitale sociale avente diritto di voto, per un esborso pari a
circa 122 milioni di Euro interamente riconosciuti per cassa. A seguito di
tale offerta, UniCredit controlla un totale di n. 2.369.891 azioni
ordinarie, pari all'82,47% del capitale sociale avente diritto di voto di
ZaBa e, congiuntamente con Allianz, il 96,22%. Al riguardo si segnala che,
come da precedenti accordi tra le parti, UniCredit intende rivendere ad
Allianz una quota delle azioni acquistate in sede di offerta pari a circa
l'1% del capitale sociale avente diritto di voto. Si segnala infine che,
congiuntamente all'Offerta di Acquisto obbligatoria sulle azioni ordinarie,
si è anche conclusa l'Offerta di Acquisto volontaria promossa da UniCredit
sulla totalità delle azioni privilegiate (n.11.325 rappresentanti circa lo
0,4% del capitale sociale complessivo di ZaBa) non aventi diritto di voto.
Sono state consegnate in offerta complessivamente n.4.198 azioni, pari al
37,1% circa del totale delle azioni privilegiate, per un controvalore
complessivo pari a circa 737.000 di Euro.
ANTONVENETA:
PRIMA TRANSAZIONE ITALIANA SU ATM CON CARTA BANCARIA DOTATA DI
MICROPROCESSORE
Padova 6 maggio 2002 - E' stata effettuata nei giorni scorsi a Padova,
presso la filiale della Banca Antonveneta di Via VIII Febbraio, la prima
transazione italiana su Atm (ovvero sportello Bancomat) di una carta dotata
di microprocessore. In tal modo, inizia a concretarsi "sul campo"
l'obiettivo dell'Abi, che ha costituito l'"Associazione Progetto
Microcircuito", alla quale partecipano attivamente le principali Banche
e Gruppi Bancari italiani, per coordinare il passaggio dalla tecnologia a
banda magnetica a quella del microcircuito, garantendo funzionalità,
servizi e livelli di sicurezza estremamente elevati ed aprendo importanti
prospettive di sviluppo nell'ambito delle reti di pagamento tramite Pos, Atm
ed Internet. Nel prossimo autunno saranno diffuse le prime carte ed
installati i primi terminali a microprocessore in alcune province pilota.
Gli esercizi convenzionati con Banca Antonveneta, presenti su tali piazze,
saranno tra quelli dotati di Pos abilitati all'accettazione delle nuove
carte. Nelle stesse province, inoltre, anche gli Atm delle filiali Banca
Antonveneta saranno in grado di accettare transazioni con carte a
microprocessore. In questa occasione la Banca Antonveneta metterà in
circolazione carte di credito e di debito completamente rinnovate, e
raffiguranti particolari degli affreschi di Giotto, nella Cappella degli
Scrovegni di Padova, recentemente restaurati e riconsegnati all'attenzione
del grande pubblico. La Banca Antonveneta, alla guida di uno dei principali
Gruppi bancari italiani, con oltre 1.000 sportelli, da sempre
particolarmente attiva nell'innovazione nei sistemi di pagamento, sta
partecipando con grande impegno a questo importantissimo progetto, ben
consapevole che il passaggio al microcircuito rappresenterà un'evoluzione
obbligata per rendere ancor più efficienti, ed apprezzati dalla clientela,
i servizi di pagamento effettuati tramite le carte di plastica. E' questo un
fondamentale passo nel settore dei pagamenti elettronici, in funzione della
massima sicurezza ed operatività a livello internazionale. Il microchip,
infatti, non solo consente di ottenere significativi vantaggi in termini di
razionalizzazione delle procedure e di miglioramento della qualità del
servizio alla clientela, ma anche di programmare una serie di applicazioni
innovative che, nel prossimo futuro, aggiungeranno un ulteriore valore alle
nuove carte.
BANCA
CRT UTILE NETTO DA RECORD: 343 MILIONI DI EURO (+45,4%) ROE AL 26,4 %
Torino, 6 maggio 2002 - Si è riunito il 3 maggio, presieduto da Sergio
Pininfarina, il Consiglio di Amministrazione di Banca Crt, la banca di
riferimento del Gruppo Unicredito Italiano nel Nord Ovest, che ha approvato
il bilancio al 31 dicembre 2001. L'Istituto torinese conferma i risultati
positivi del primo semestre e, nonostante una congiuntura nazionale ed
internazionale poco favorevole ed un mercato finanziario altrettanto
incerto, chiude l'esercizio 2001 in forte crescita rispetto al 2000. L'utile
netto si attesta infatti a 343,1 milioni di €, con una crescita di 107,2
mln. di € rispetto al risultato di bilancio dell'anno precedente (+45,4%).
Il ROE raggiunge il 26,4%, rispetto al 19,3% dell'esercizio precedente. Il
margine finanziario al netto dei dividendi ha raggiunto i 569,1 milioni di
€, con una crescita di oltre 84 milioni di € rispetto all'anno
precedente (+17,4%). Grazie anche all'accresciuto contributo dei dividendi
(63,7 milioni di €, +27,1 milioni di € rispetto al 2000), il margine
finanziario si attesta a 632,8 mln di € con un incremento di 111,6 milioni
di €, pari a una crescita annua del 21,4%. I ricavi da servizi totali si
posizionano a 489,7 milioni di €, sostanzialmente sui livelli raggiunti
l'anno precedente, nonostante l'andamento dei mercati finanziari. La vasta
gamma di prodotti finanziari e la tempestività con cui ne sono stati
proposti di nuovi (prodotti di Bancassicurazione per la clientela privata e
di copertura rischi di cambio e tasso per le imprese), hanno risposto alle
esigenze della clientela, mantenendo alto il valore dei servizi prestati. Il
margine di intermediazione, pari a 1122,5 milioni di € è cresciuto di 109
milioni di € sull'esercizio precedente (+10,8%). La crescita dei costi
amministrativi è stata su dati omogenei dell'1% circa e congiuntamente alla
dinamica dei ricavi ha consentito di ridurre ulteriormente il rapporto tra
costi operativi e margine di intermediazione ("cost/income") al
41,6% (44,6% nel 2000). Il risultato pone Banca CRT a livello di assoluta
eccellenza nel sistema bancario italiano. Nel 2001 i volumi degli Impieghi
evidenziano una crescita media annua del 7,7% rispetto all'anno precedente,
attestandosi al 31 dicembre a 9.675 milioni di € . I mutui si sono
confermati come la componente più dinamica degli impieghi economici,
raggiungendo i 2.075 milioni di € e segnando una crescita sui dodici mesi
del 44,2%. La Raccolta complessiva (banche e clientela) supera il livello
raggiunto a fine 2000 e si posiziona 15.842 milioni di €, segnando una
crescita del 3,5% sull'esercizio precedente. Il grado di rischiosità degli
impieghi economici, misurato come rapporto tra le sofferenze nette (132
milioni di €) e gli impieghi netti è pari all'1,36%. Rimane ampiamente
favorevole il differenziale rispetto al Sistema che, pur mostrando sensibili
miglioramenti grazie anche a operazioni di cartolarizzazione di crediti di
difficile esigibilità, evidenziava ancora a novembre 2001, ultimo dato
disponibile, un indice di rischiosità del 2,37%. A fine esercizio i
dipendenti della Banca erano 4.670, di cui il 9,1% con contratto part time.
Con le aperture effettuate nel 2001 la rete territoriale della Banca Crt è
salita a 456 sportelli. Gli sportelli specializzati nel Private Banking
hanno raggiunto le 24 unità. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre
approvato il primo Bilancio Sociale e Ambientale. Tale strumento ha come
obiettivo primario la rappresentazione dei valori e degli effetti che
l'attività aziendale produce sull'ambiente e su tutte le categorie di
portatori di interessi, e si propone di evidenziare le valenze
socio-relazionali della Banca, per rendere visibile l'effettivo contributo
quali-quantitativo delle proprie attività.
DICHIARAZIONE
DEL PRESIDENTE DI BANCA CRT - ING. SERGIO PININFARINA
Torino, 6 maggio 2002 - "In un mercato poco favorevole l'andamento di
Banca Crt è da considerarsi molto positivo, avendo raggiunto, ed in alcuni
casi superato, gli obiettivi prefissati. Sono risultati che dimostrano la
validità delle politiche commerciali, e non solo, che Banca Crt sta
portando avanti. L'Istituto ha operato a tutto campo e con estrema
tempestività creando nuovi prodotti e servizi che il mercato richiedeva. Un
esempio in tal senso è la creazione di "Free 18-30" dedicato agli
under 30 un conto corrente a pacchetto, dedicato a tutti i giovani che
desiderano affiancare all'operatività tradizionale di sportello con quella
dell'Internet Banking in partnership con Vitaminic e Planet Communication.
Un prodotto che sta riscuotendo un notevole successo: i sottoscrittori del
conto , disponibile da inizio luglio 2001, sono già 35.000 un terzo dei
quali nuovi clienti. Uno sviluppo notevole hanno avuto anche i conti
internet (Crt Network), al 31 gennaio di quest'anno gli aderenti erano quasi
70.000. Questi risultati sono andati di pari passo con lo sviluppo degli
impieghi, a testimonianza del forte legame della banca con il sistema
imprenditoriale del territorio. Basti sottolineare che oggi, i prestiti,
quindi le risorse dedicate allo sviluppo dell'economia, hanno raggiunto la
soglia dell'80% della raccolta mentre due anni fa lo stesso dato era del
65%. Un legame che non si esaurisce qui. Banca Crt è leader nel territorio
per numero di sportelli, una presenza capillare che ci consente di dare
risposte concrete ed efficaci al milione di clienti in tutto il nord Ovest.
In tal senso una novità importante è la redazione del primo bilancio
sociale ambientale che sottolinea appunto l'attenzione specifica alla
comunità, integrando i valori di crescita economica, sensibilità sociale e
tutela dell'ambiente in un unico disegno di Crt rivolto allo "sviluppo
sostenibile". Crt è quindi in grado di contribuire in modo
determinante all'evoluzione del Gruppo Unicredito Italiano, rafforzando i
legami con il suo territorio tradizionale" . Di seguito riportiamo
anche una dichiarazione del Dr Edoardo Massaglia Direttore Generale Banca
Crt S.p.A. : "I risultati positivi sono il frutto di un livello molto
elevato di innovazione sul versante dei prodotti, legato alla sempre
crescente attenzione alle richieste provenienti dal mercato e dalla
clientela. In questo senso ha giocato un ruolo determinante il processo che
nel corso di tre anni ha portato alla riorganizzazione totale della rete
territoriale con la creazione di tre distinte linee di governo e di
distribuzione: Retail, Corporate e Private Banking. Ne risulta un'immagine
di Banca forte cha ha dimostrato e sta dimostrando nei fatti di avere la
capacità di cambiare velocemente. Questo sia per quanto riguarda la domanda
di trasparenza e di servizi personalizzati da parte dei clienti, sia sul
versante dell'impresa, dove emerge chiaramente la richiesta di nuovi
strumenti a sostegno della crescita e sviluppo aziendali. Nel 2001 è stata
infatti ampliata la gamma prodotti/servizi per articolare l'offerta con
politiche commerciali differenziate per singolo segmento di clientela: nuove
tipologie di Unit Linked e di prodotti previdenziali, un nuovo conto
corrente per i giovani ("Free 18-30"), gestioni patrimoniali a
capitale garantito "Crt rischio zero", obbligazioni strutturate
(proprie e di terzi), servizi di "Phone Banking" informativo e
dispositivo e di Internet Banking per le aziende small business (Crt Network
Business), strumenti di finanza derivata per la copertura del rischio di
oscillazione dei prezzi delle materie prime, che si aggiungono a quelli già
disponibili in precedenza sui tassi e cambi. Sul fronte delle Pmi, infine,
oltre al prossimo lancio del progetto Small Business, c'è da segnalare la
creazione di Ventura Finance Spa creata insieme insieme a Yuco - Young
Universal Company - società costituita da Giovani Imprenditori dell'Unione
Industriale di Torino. Ventura Finance è una risposta all'esigenza delle
medie e piccole aziende di poter accedere a supporti creditizi innovativi
per il finanziamento dell'avvio di un progetto imprenditoriale o di un
progetto di riconversione industriale.
APPROVATO
IL BILANCIO DELLA BANCA POPOLARE DI VERONA CHE CHIUDE IL 2001 CON UN AUMENTO
DEL DIVIDENDO A 0,375 EURO (+6,8%).
Verona, 6 maggio 2002 - L'Assemblea dei Soci della Banca Popolare di Verona
- Banco S. Geminiano e S. Prospero, riunitasi il 4 maggio, ha approvato il
bilancio del 134° esercizio e la proposta di riparto dell'utile netto che
prevede un dividendo unitario di euro 0,375 in crescita del 6,8% sul 2000.
Il dividendo (previo stacco della cedola n.9 in data 20 maggio p.v.) verrà
posto in pagamento a partire dal 23 maggio 2002. Nel corso dell'esercizio
sono stati aperti n. 6 nuovi sportelli portando la rete delle filiali a 380
presenze distribuite su 25 province di 8 regioni. L'attività di ampliamento
delle filiali, anche nell'esercizio in parola, ha obbedito alla logica di
potenziare la rete distributiva in modo da valorizzare la contiguità
geografica, alla ricerca di una sempre più fitta copertura delle zone
presidiate e più profittevoli della rete esistente. Lo stato patrimoniale -
La raccolta diretta ha raggiunto la consistenza di 14.094 milioni di euro
con un incremento del 6,4% rispetto a 13.241 milioni di euro mentre quella
indiretta è passata da 20.894 milioni di euro a 19.444 milioni di euro con
un calo del 6,9% dovuto alla sfavorevole congiuntura dei mercati finanziari.
Gli impieghi lordi sono risultati pari a 12.446 milioni di euro con un
aumento del 4% rispetto agli 11.965 milioni di euro dell'anno precedente. Il
conto economico - L'esercizio 2001 è stato caratterizzato da una rilevante
crescita dei volumi medi dell'attività creditizia. Le positive dinamiche
hanno consentito il raggiungimento di un margine di interesse pari a 452,6
milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto all'esercizio 2000. Il
margine di intermediazione ha raggiunto 849,6 milioni di euro, in aumento
rispetto a 845,9 milioni di euro dell'esercizio precedente con una crescita
dello 0,4%. Il risultato della gestione è stato pari a 406,8 milioni di
euro, evidenziando un decremento dello 0,7% sul 2000. L'utile netto sale a
177,6 milioni di euro ponendo in luce un incremento del 5,8% rispetto al
2000. L'operazione di fusione tra la Bpv e la Bpn - Il 9 marzo di quest'anno
l'Assemblea Straordinaria dei soci della Banca Popolare di Verona - Banco S.
Geminiano e S. Prospero ha sancito una svolta fondamentale per il Gruppo,
approvando la fusione con la Banca Popolare di Novara. Questa iniziativa
rappresenta una tappa di assoluto rilievo nella storia della Banca e di
grande significato per lo stesso sistema bancario. L'operazione è tesa a
rafforzare ad un tempo la vocazione territoriale e la identità cooperativa,
considerate come capacità di assumere il ruolo di banca che si colloca
fattivamente nel rapporto socio-cliente-territorio, di cui diviene motore e
punto di riferimento, naturale e percepito, dello sviluppo economico
complessivo. I dati consolidati di gruppo - A livello consolidato
l'Assemblea ha preso atto dei positivi risultati realizzati e che hanno
visto la raccoltra diretta raggiungere la consistenza di 20.388 milioni di
euro che, nel confronto con l'analogo dato del 2000, pari a 18.838 milioni
di euro, esprime una crescita dell'8,2%. A livello di Gruppo la raccolta
indiretta a fine 2001 è risultata pari a 28.488 milioni di euro rispetto ai
30.407 milioni di euro del 2000, con una diminuzione del 6,3%. Gli impieghi
lordi al 31/12/2001 hanno raggiunto i 19.419 milioni di euro con un
incremento dell'8,2% rispetto ai 17.945 mlioni di euro dell'anno precedente.
La significativa crescita che si è registrata nel periodo si è
caratterizzata per i suoi aspetti qualitativi facendo registrare un
ulteriore miglioramento nel rapporto sofferenze nette/impieghi netti che è
sceso all'1,43% rispetto all'1,48% del 2000.
ASSEMBLEA
HDP BILANCIO 2001: RISULTATO NETTO DI COMPETENZA NEGATIVO PER 123,7 MILIONI
DI EURO
Milano, 6 maggio 2002 - L'Assemblea di Holding di Partecipazioni Industriali
S.p.A., riunitasi il 2 maggio , ha approvato il bilancio di esercizio della
Capogruppo al 31 dicembre 2001, che chiude con un risultato netto di
competenza negativo per 123,7 milioni di Euro. E' stato altresì deliberato
il ripianamento delle perdite di esercizio mediante utilizzo di riserve,
secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione. L'Assemblea ha
inoltre deliberato la conferma del mandato all'amministratore Umberto
Quadrino, cooptato nel Consiglio di Amministrazione con delibera di
quest'ultimo in data 13 novembre scorso, in sostituzione del dimissionario
Enrico Bondi. L'Assemblea ha infine deliberato di autorizzare l'acquisto e
la disposizione di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio. L'acquisto
potrà essere effettuato in una o più volte, con le modalità consentite
dalla normativa applicabile, entro 18 mesi dalla data della delibera
odierna.
ALLEANZA
ASSICURAZIONI: RADDOPPIO DELLA PRODUZIONE DI PREMI ANNUI, FORTE SVILUPPO
NELL'ASSET MANAGEMENT, ULTERIORE RIDUZIONE DEL RAPPORTO COSTI/PREMI
Milano, 6 maggio 2002 - Presso la Sede di Alleanza Assicurazioni, lo scorso
30 aprile il Presidente e Amministratore Delegato Sandro Salvati e il top
management della Compagnia hanno presentato i risultati del 2001 e le
strategie per il triennio 2002 - 2004. Nel corso del consueto incontro con
la comunità finanziaria sono stati illustrati alcuni dati relativi alle
rilevanti performance di Alleanza nel triennio 1999 - 2001. Più in
particolare, la nuova produzione è pressoché raddoppiata passando da
1.001,5 milioni di Euro a 1.945,5 milioni di Euro e portando il fatturato
complessivo a 4.143,8 milioni di Euro con una quota di mercato del 9,2%.
Considerando i soli premi annui Alleanza Assicurazioni ha raggiunto una
quota di mercato del 42,4 % (33,1% nel '99). La continua ricerca di maggior
efficienza nei processi produttivi ha consentito una significativa riduzione
del rapporto costi/premi, che si attesta a fine esercizio 2001 al 4.9% (6.9%
a fine '99). Nel corso della presentazione sono stati comunicati il valore
del portafoglio esistente e quello della nuova produzione certificati da
Tillinghast-Towers Perrin. Valori che appaiono soddisfacenti, soprattutto
alla luce dei risultati espressi dal mercato nel 2001. Il valore del
portafoglio esistente netto ha infatti raggiunto Euro 2.307,4 milioni con un
incremento del 12,5% rispetto allo scorso esercizio, mentre il valore della
nuova produzione netto ha espresso un risultato di Euro 147,5 milioni (Euro
203,5 milioni nel 2000). Il buon avvio produttivo del primo trimestre, che
ha visto una crescita del 25% sui premi annui, conferma la capacità di
Alleanza Assicurazioni di creare valore. Per il prossimo triennio 2002 -
2004 Alleanza Assicurazioni si propone, in particolare, il raddoppio nella
produzione di premi annui, un'ulteriore riduzione del rapporto costi/premi e
un forte sviluppo nell'asset management.
BAYERISCHE
VITA S.P.A.: CRESCITA DELLA RACCOLTA PREMI SUPERIORE AL 5% NEL PRIMO
TRIMESTRE 2002 DIVIDENDO DI 0,08 EURO AD AZIONE
Milano, 6 maggio 2002 - L'Assemblea di Bayerische Vita S.p.A. svoltasi il 30
aprile, società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo, ha
approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2001, decimo anno di
attività, che chiude con una raccolta complessiva di 682 milioni di euro ed
un utile netto di 16,95 milioni di euro. Inoltre è stata deliberata la
distribuzione di un dividendo di 0,08 euro per azione (0,077 euro lo scorso
anno), che dà diritto ad un credito d'imposta ordinario, utilizzabile senza
limitazioni. Si è quindi proceduto alla nomina di due nuovi consiglieri di
amministrazione, già precedentemente cooptati dal C.d.A. della Compagnia:
il dott. Gianfranco Bennati che ha assunto, inoltre, la carica di
amministratore delegato, e il dott. Josef Kreiterling. Il nuovo Consiglio di
Amministrazione è, ora, composto dai seguenti componenti: Hans Ufer
Presidente; Gianfranco Bennati Amministratore delegato; Klaus Allerdissen
Consigliere; Josef Kreiterling Consigliere; Giorgio Sacerdoti Consigliere.
Inoltre, l'Assemblea ha nominato il dott. Diego Vichi sindaco della
compagnia in sostituzione del dimissionario Avv. Giovanni Barbara. Il
Collegio Sindacale è, ora, così composto: Claudio Maugeri Presidente;
Dario Landoni Sindaco effettivo; Diego Vichi Sindaco effettivo; Florindo
Landoni Sindaco supplente; Massimo De Stefano Sindaco supplente. Infine,
durante l'assemblea, il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha reso
noto che la raccolta premi totale nel primo trimestre dell'anno in corso
dovrebbe rilevare un incremento superiore al 5%. Per l'intero esercizio 2002
è prevista una raccolta premi in crescita compresa tra il 5-10%, con un
utile in aumento rispetto all'esercizio precedente.
ITALMOBILIARE:
DIVIDENDO DI 0,94 EURO
Milano, 6 maggio 2002 - L'Assemblea ordinaria degli azionisti di
Italmobiliare Spa, riunitasi il 3 maggio, ha approvato la relazione e il
bilancio di esercizio 2001 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo,
invariato rispetto al 2001, di 0,94 euro alle azioni ordinarie e di 1,018
euro alle azioni di risparmio. Il dividendo, con pieno credito d'imposta,
sarà posto in pagamento a partire dal prossimo 23 maggio. Gli azionisti
della società hanno inoltre approvato la nomina dei nuovi organi societari
per il triennio 2002-2004, innalzando il numero dei consiglieri da sette a
nove. Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto da Mauro Bini,
Giorgio Bonomi, Giovanni Giavazzi, Italo Lucchini, Luca Minoli, Giorgio
Perolari, Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti e Livio Strazzera. Il Collegio
sindacale, per il triennio 2002-2004, è composto da Claudio De Re, Luigi
Guatri e Paolo Marchi in qualità di Sindaci effettivi e da Pietro Curcio,
Dino Fumagalli e Eugenio Mercorio in qualità di Sindaci supplenti. Il
Consiglio di amministrazione, riunitosi subito dopo l'Assemblea, ha nominato
Giampiero Pesenti Presidente e Consigliere delegato, Giovanni Giavazzi
Vicepresidente e ha confermato Carlo Pesenti nella carica di Direttore
generale. L'Assemblea degli azionisti ha altresì rinnovato l'autorizzazione
all'acquisto ed alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18
mesi dalla deliberazione; il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà
essere inferiore né superiore del 15% rispetto alla media dei prezzi di
riferimento registrati presso Borsa italiana nelle tre sedute precedenti
ogni singola operazione; il controvalore complessivo non potrà essere
superiore ai 50 milioni di euro; il numero delle azioni acquistate,
ordinarie e/o di risparmio, non potrà avere un valore nominale complessivo,
includendo le azioni eventualmente possedute da società controllate,
eccedente la decima parte del capitale sociale. Gli azionisti della società
hanno approvato anche una integrazione della polizza di copertura
assicurativa della responsabilità civile degli Amministratori e dei Sindaci
a fronte delle mutate condizioni generali del mercato assicurativo. In sede
straordinaria l'Assemblea degli azionisti ha approvato l'attribuzione di una
delega al Consiglio per un aumento di capitale al servizio di un piano di
stock option a favore di Amministratori della Capogruppo e sue controllate e
quindi la facoltà di emettere fino a 350.000 azioni ordinarie e/o di
risparmio di Italmobiliare Spa. Gli azionisti hanno altresì approvato il
rinnovo, per ulteriori cinque anni, della delega agli Amministratori per
aumentare il capitale sociale, in una o più volte, attraverso l'emissione
di azioni ordinarie o di risparmio, per un ammontare massimo complessivo di
260 milioni di euro nominali, e di emettere obbligazioni anche convertibili
con warrant, in una o più volte, per un ammontare massimo complessivo di
260 milioni di euro nominali. L'esercizio 2001, approvato oggi
dall'Assemblea degli azionisti, si è chiuso a livello consolidato
registrando ricavi per 4.206,7 milioni di euro (+6,2%) con un margine
operativo lordo di 1.048,7 milioni di euro (+10,7%) e un risultato operativo
di 653 milioni di euro in aumento del 24% (escludendo gli effetti dei
maggiori ammortamenti effettuati da Italcementi Spa nel 2000, derivanti
dalla rivalutazione volontaria di beni patrimoniali, l'incremento del
risultato operativo sarebbe stato del 15,9%). L'utile totale per l'esercizio
2001 è stato di 353,3 milioni di euro, un risultato positivo, seppur
inferiore, rispetto al 2000 (368,9 milioni di euro) quando furono
contabilizzate plusvalenze significativamente superiori. L'esercizio 2001,
inoltre, è stato influenzato anche da svalutazioni di partecipazioni in
società quotate e da oneri straordinari di ristrutturazione di attività
industriali. L'utile netto di competenza è stato di 143,1 milioni di euro
rispetto ai 186,6 milioni di euro dell'anno precedente. Ai positivi
risultati registrati ha contribuito, in particolare, il buon andamento del
gruppo Italmobiliare che ha realizzato - come già comunicato lo scorso 13
marzo - un utile netto di gruppo pari a 201,3 milioni di euro, in crescita
del 23,8% (escludendo gli effetti dei maggiori ammortamenti effettuati da
Italmobiliare Spa nel 2000, derivanti dalla rivalutazione volontaria di beni
patrimoniali, l'incremento del risultato operativo sarebbe stato del 9,4%).
La Capogruppo Italmobiliare Spa ha ottenuto, nel 2001, un risultato netto di
66,8 milioni di euro che si raffronta con un utile di 75 milioni di euro del
2000. Al 31 dicembre 2001 le plusvalenze inespresse delle sole
partecipazioni quotate di Italmobiliare Spa, calcolate in base alla media
delle quotazioni rilevate nei sei mesi precedenti, ammontavano a 874,9
milioni di euro.La Capogruppo Italmobiliare Spa ha inoltre realizzato, nel
2001, proventi e oneri finanziari pari a 122,8 milioni di euro (123,5
milioni di euro nel 2000); l'utile delle attività ordinarie è ammontato a
104,4 milioni di euro (110,8 milioni di euro) mentre il risultato ante
imposte è stato di 104,3 milioni di euro (109,2 milioni di euro). Il
patrimonio netto di 927,1 milioni di euro (897,6 milioni di euro a fine
2000) copre il 71,3% delle partecipazioni immobilizzate. La posizione
finanziaria netta di Italmobiliare, unitamente alle società finanziarie
controllate al 100%, era positiva a fine esercizio per 148,1 milioni di euro
rispetto ai 102,3 milioni di euro di fine 2000.
SEAT
PAGINE GIALLE BILANCIO 2001: RICAVI IN CRESCITA NELL'ESERCIZIO IN CUI PESANO
ONERI STRAORDINARI PER IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO · NOMINATI I
NUOVI CONSIGLIERI BERTAZZO, CAPPUCCIO E PARAZZINI
Milano, 6 maggio 2002 - Si è svolta il 2 maggioa Milano, sotto la
presidenza di Enrico Bondi, l'assemblea ordinaria di Seat Pagine Gialle, che
ha approvato il bilancio dell'esercizio 2001. Il bilancio consolidato chiude
con ricavi complessivi per 1.957 milioni di euro (1333 milioni nel 2000), un
margine operativo lordo di 444 milioni di euro (361 nel 2000), un risultato
operativo di 31 milioni di euro (142 nel 2000) ed un risultato netto
negativo per 313 milioni di euro (-1 nel 2000). Il bilancio di esercizio
della capogruppo Seat Pg SpA ha registrato ricavi per 1090 milioni di euro,
un risultato operativo di 285 milioni e una perdita di 260 milioni di euro,
coperta mediante prelievo di pari importo dalla riserva da sovrapprezzo
delle azioni. Si tratta di un risultato fortemente influenzato dal nuovo
perimetro di consolidamento, dagli oneri straordinari, dalla profonda
riorganizzazione e dal riorientamento strategico delle attività internet e
delle attività televisive. "Sono state inoltre intraprese - scrivono
nella lettera agli azionisti il presidente Enrico Bondi e l'amministratore
delegato Paolo Dal Pino - una serie di importanti azioni di risanamento e di
revisione del portafoglio partecipazioni, anche alla luce delle attuali
condizioni del mercato della pubblicità e di internet. Questi interventi
straordinari hanno inciso in modo rilevante sul risultato economico
dell'esercizio 2001. Da oggi il gruppo può ripartire da nuove basi per
implementare efficacemente la propria strategia nell'interesse di tutti gli
azionisti". Strategia che prevede la concentrazione sull'attività di
"media company", con un forte rilancio di internet, che vedrà nel
2002 un ulteriore sviluppo soprattutto nel mercato dell'accesso, sia in
quello della banda stretta che della larga banda (Adsl) con la rinnovata
offerta di Tin.it. Per l'esercizio in corso Seat prevede di raggiungere un
risultato operativo significativamente migliore rispetto a quello
dell'esercizio 2001. L'assemblea ha anche deliberato in relazione alla
nomina di nuovi amministratori: si tratta di Carlo Bertazzo, Aldo Cappuccio
ed Enrico Parazzini, in sostituzione dei dimissionari Paolo Ainio, Gilberto
Benetton e Pierpaolo Cotone. L'attuale consiglio, composto da tredici
membri, rimarrà in carica fino all'assemblea che sarà chiamata ad
approvare il bilancio al 31 dicembre 2003. L'assemblea ha infine conferito
l'incarico di revisione contabile per il triennio 2002, 2003 e 2004 alla
Reconta Ernst & Young S.p.A., già revisore della controllante Telecom
Italia.
COLT
TELECOM GROUP PLC ANNUNCIA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2002 TRA I NUOVI
CLIENTI LA REGIONE PIEMONTE
Londra, 6 maggio 2002 - Jim Curvey, Chairman di Colt Telecom Group, ha così
commentato i risultati del trimestre: "Il turnover e l'Ebitda sono
andati al di là delle aspettative. Il fatturato è cresciuto del 18%
passando a 246,8 milioni di sterline e l'Ebitda è cresciuto del 111%
arrivando a 9,8 milioni rispetto al primo trimestre del 2001; entrambi i
risultati sono cresciuti del 3% e del 38% rispettivamente, rispetto al
quarto trimestre. "Continuiamo ad assistere ad una sostenuta domanda
per i nostri servizi da parte dei clienti corporate. Il fatturato dai
clienti retail è cresciuto infatti del 37% arrivando a 134, 9 milioni di
sterline rispetto al primo trimestre dell'anno scorso e dell'6% sul quarto
trimestre. Questo nonostante il mercato wholesale di larga banda permanga
debole. "Attraverso il riacquisto di titoli per 75 milioni di sterline
abbiamo realizzato una plusvalenza di 38,4 milioni di sterline. "Le
spese in conto capitale durante il trimestre sono scese a 139,1 milioni di
sterline rispetto ai 192,1 milioni e ai 219,1 milioni del primo e quarto
trimestre del 2001, riflettendo il completamento della maggiore fase di
costruzione della nostra rete backbone. Alla fine del trimestre abbiamo
avuto, tra contanti e titoli equivalenti, 1,2 miliardi di sterline. Peter
Manning, Presidente e Ceo di Colt ha aggiunto: "La fiducia del cliente
in Colt permane elevata come è dimostrato dalla nostra capacità di
conquistare nuovi clienti e nuovi ordini dai nostri attuali clienti. Alla
fine del trimestre abbiamo registrato una rete di 11.593 clienti
direttamente collegati e 1.628 clienti eBusiness, cresciute rispettivamente
del 52% e 93%, sulla posizione alla fine del primo trimestre dello scorso
anno. Alla fine del trimestre abbiamo registrato 8.206 edifici connessi alle
nostre reti, una crescita del 30% rispetto al 31 marzo 2001. "Siamo
incoraggiati dal numero e dalla dimensione degli ordini da parte dei clienti
attuali e di quelli nuovi. Il contratto più significativo stipulato è
rappresentato dall'appalto in esclusiva conferito a Colt per la fornitura di
servizi al Transport for London. E' un affare da oltre 15 milioni di
sterline e la partnership durerà per almeno cinque anni. Abbiamo inoltre
creato network di servizi business con Universal Music, Bloomberg, Deutsche
Bank, Banque Populaires, Group Exane e Pernod Ricard Europe. In particolare,
continuiamo ad avere molto successo nella creazione di nuovi business nel
settore della Pubblica Amministrazione e in quello aereo, i clienti più
recenti includono il Fondo Internazionale delle Nazioni Unite per lo
Sviluppo Agricolo, l'Ente locale Regione Piemonte e Skyguide, l'ente di
controllo del traffico aereo svizzero. Colt si è inoltre aggiudicata
recentemente un importantissimo contratto per l'erogazione di servizi per la
banda larga per il governo belga nell'ambito del suo progetto di
e-government. "Un successo fondamentale per quanto riguarda i clienti
nell'area eBusiness è rappresentato dalla Borsa di Berlino con un nuovo
ordine per servizi hosting del valore di oltre 1 milione di Euro all'anno.
Tra gli altri nuovi business di una certa rilevanza nella stessa area è
importante citare l'organizzazione Jean Paul Gaultier. "Siamo
particolarmente incoraggiati dai progressi ottenuti nell'ottenimento di
nuovi business Ipvpn, ora abbiamo oltre 300 clienti Ipvpn e serviamo più di
1500 siti in Europa. Stiamo inoltre registrando notevoli progressi nella
fornitura di servizi DSL e alla fine del trimestre contavamo circa 5000
linee Dsl attivate. "Le entrate medie per minuto nel settore switch
sono cresciute dell'11% nell'ultimo trimestre del 2001, riflettendo un
incremento significativo nel mix della domanda di servizi trasferimento voci
e dati da parte di clienti corporate dai margini estremamente alti divenendo
particolarmente forti. I trasferimenti al minuto condotti durante il
trimestre sono cresciuti di 5,3 miliardi, un incremento del 15% sul primo
trimestre del 2001. "I servizi di rete non-switched continuano ad
essere influenzati dalla debolezza nel mercato all'ingrosso della banda
larga. Tuttavia abbiamo aggiunto ulteriori 441.000 wire Vges privati nel
trimestre portando il totale a 15,8 milioni, un incremento del 54% sulla
posizione alla fine del primo trimestre dell'anno scorso. "Le entrate
relative all'eBusiness sono cresciute dell'84%, arrivando a 13,1 milioni di
sterline, rispetto al primo trimestre del 2001. Inoltre, 164 nuovi clienti
rack sono stati aggiunti durante il trimestre portando il totale a 2.376, un
incremento del 56% rispetto alla fine del primo trimestre del 2001. Achille
De Tommaso, Amministratore Delegato per l'Italia, ha aggiunto: "I
risultati italiani sono in linea con quelli del gruppo: incremento di
fatturato sostenuto nel settore corporate su tutte e tre le città (Milano,
Roma e Torino), dove i servizi a larga e larghissima banda hanno raggiunto
incrementi notevoli. Anche i servizi commutati hanno comunque ottenuto
risultati degni di nota e superiori a quelli previsti" Higlights per il
trimestre: Risultati migliori delle aspettative, Fatturato cresciuto del 18%
passando a 246,8 milioni di sterline; Ebitda cresciuto del 111% passando 9,8
milioni di sterline; Guadagno sul buy-back sui bond pari a 38,4 milioni di
sterline; Contanti e titoli equivalenti pari a 1,2 miliardi di sterline; I
clienti direttamente collegati sono saliti al 52% passando a 11.593; I
clienti eBusiness sono saliti al 93% passando a 1.629.
UBI
SOFT (GAMES): FATTURATO CONSOLIDATO PER L'ANNO FINANZIARIO 2001/2002: 369
MILIONI DI EURO (+42%) IL FATTURATO CONSOLIDATO PER IL QUARTO TRIMESTRE DEL
2001/2002 CRESCE DEL 14%
Parigi, 6 maggio 2002 - Dal 1° gennaio al 31 Marzo 2002 Ubi Soft ha
generato un fatturato consolidato pari a 90.5 milioni di euro, con un
incremento del 14% a fronte dello stesso periodo dell'anno finanziario
precedente. Per l'anno finanziario 2001/2002, il fatturato ha raggiunto i
369 milioni di euro, registrando una crescita del 42%. In rapporto ai
corrispondenti periodi precedenti, il fatturato è aumentato del 18% per
l'anno finanziario e del 4.2% per il quarto trimestre.
Fatturato consolidato
(in milioni di euro)
|
2001/2002
|
2000/2001
|
Crescita
%
|
Primo trimestre
|
60.3
|
23.0
|
162%
|
Secondo trimestre
|
53.1
|
42.9
|
24%
|
Terzo trimestre
|
165.1
|
114.4
|
44%
|
Quarto
trimestre
|
90.5
|
79.5
|
14%
|
Totale anno
|
369
|
259.8
|
42%
|
Nota: l'anno
finanziario va dal 1° aprile al 31 marzo. Le cifre riferite al quarto
trimestre comprendono i beni della divisione Entertainment di TLC (Stati
Uniti), consolidati con decorrenza dal 13 marzo 2001, e l'attività di
distribuzione in Europa. Ubi Soft ha soddisfatto le proiezioni e superato
gli obiettivi di fatturato, raggiungendo per l'intero esercizio una cifra
pari al 42%, il 18% del quale derivante dalla crescita interna. La società
ha dimostrato in tal modo la capacità di crescere in modo più sostenuto
rispetto al mercato (che ha registrato un +10% negli Stati Uniti e un +5%
circa in Europa), nonostante il lancio di Rayman Arena negli Stati Uniti sia
stato posticipato al 2002/2003. Questi risultati molto incoraggianti sono
stati conseguiti solo con un modesto incremento nel numero di giochi
disponibili (151, a fronte dei 143 dello scorso anno). Ciò conferma la
strategia del Gruppo, focalizzata maggiormente su giochi a forte potenziale
di crescita, come Myst 3: Exile (con oltre 1.120.000 esemplari venduti),
Rayman Advance (770.000), Batman: Vengeance (oltre 670.000) e la serie Tom
Clancy's Ghost Recon (oltre 760.000). Nel quarto trimestre, Ubi Soft ha
lanciato 48 nuovi giochi a fronte dei 52 dello stesso periodo dello scorso
anno. Fra i titoli più importanti vi sono la serie di E.T. (con oltre
300.000 esemplari venduti), Grandia 2 (circa 180.000), e, negli Stati Uniti,
Ice Age (oltre 80.000). Il fatturato derivante da nuove piattaforme (GameBoy
Advance, PlayStation 2, Nintendo Game Cube e Xbox) ha rappresentato il 39%
del fatturato annuo (il 9% lo scorso anno). I giochi per PC, la cui crescita
è stata favorita dal successo di Myst3: Exile, Tom Clancy's Ghost Recon e i
giochi multiplayer on-line, hanno raggiunto il 42% del fatturato annuo. È
inoltre importante sottolineare il successo legato alle recenti
acquisizioni, andato ben oltre le aspettative: Red Storm ha registrato un
fatturato di 41 milioni di euro, Blue Byte di 11,5 milioni di euro e le
attività della divisione Entertainment di TLC 56 milioni di euro. Il
fatturato annuo per il Nord America è stato pari a 137 milioni di euro
(+112%), ovvero il 37% del totale del Gruppo. Il fatturato della regione per
il quarto trimestre ammonta a 24 milioni di euro (+58%). L'Europa, con un
fatturato pari a 212 milioni di euro (+21%), ha rappresentato il 58% del
totale annuo. La crescita è stata più significativa in Germania, nei paesi
del Benelux e della Scandinavia. Il fatturato della regione per il quarto
trimestre ha raggiunto i 58 milioni di euro (+5%). Anche la regione
dell'Asia e del Pacifico ha registrato risultati molto positivi,
contribuendo con il 5% al fatturato annuo e raggiungendo il 55%. Secondo le
previsioni, il mercato dei videogiochi subirà una forte accelerazione nel
2002. La sua espansione in Europa sarà favorita dalla recente decisione di
Microsoft e Nintendo di ridurre il prezzo delle rispettive console. Alla
luce di questi risultati e forte di un portafoglio di giochi di elevata
qualità, Ubi Soft prevede un'ulteriore espansione del proprio business per
l'anno finanziario 2002/2003. I 100 giochi attualmente in fase di sviluppo
negli studi del Gruppo per il 2002/2003 comprendono futuri best-seller come
Tom Clancy's Rainbow Six(tm) : Raven Shield(tm), Splinter Cell(tm), Rayman(r)
3 Hoodlum Havoc, XIII ed un nuovo titolo di Michel Ancel (il creatore di
Rayman). I risultati per il 2001/2002 saranno pubblicati e analizzati nel
corso dell'assemblea degli analisti, che si terrà a Parigi il 26
giugno.
MARIELLA
BURANI: IN FORTE CRESCITA I RICAVI AL 31 MARZO 2002: + 49 % RISPETTO AL 31
MARZO 2001.
Cavriago, 6 maggio 2002 - Oltre 77 Milioni di Euro il fatturato consolidato
preconsuntivo del I° trimestre 2002, in aumento del 49 % circa rispetto ai
51.8 Milioni di Euro realizzati nello stesso trimestre del 2001. Nel 1°
trimestre 2002 i ricavi sono incrementati del 49% circa rispetto a quelli
generati nel 1° trimestre 2001 principalmente per effetto dell'inserimento
nel perimetro di consolidamento della Revedi S.p.A., della Revedi S.A.,
della I.T.M. S.p.A. e per effetto dell'aumento delle vendite della
"Divisione Apparel" rappresentante il core business del Gruppo. Il
fatturato originato da marchi propri, al 31 marzo 2002, è stato pari a
circa l' 82% del fatturato consolidato totale, contro il 63% realizzato nel
1° trimestre dell'esercizio precedente. Coerentemente con la strategia del
Gruppo di rafforzare i marchi propri, questa percentuale arriverà a
rappresentare l'85% del fatturato consolidato previsto per l'intero
esercizio 2002. Il canale distributivo retail, rappresentato dalle boutique
monomarca dirette, al 31 marzo 2002, ha generato circa il 13% del fatturato
complessivo del trimestre, rispetto al 9% originato nel 1° trimestre
dell'esercizio 2001. In un'ottica di rafforzamento delle rete distributiva
diretta, nel corso di tale trimestre, è stata inaugurata la boutique
Mariella Burani a Londra, in New Bond Street 76, con 5 vetrine e una
superficie di circa 200 mq; si è altresì ristrutturata e ampliata la
boutique di Roma, raddoppiando lo spazio di vendita attraverso l'acquisto di
una superficie attigua di circa 80 mq che si va ad aggiungere a quella
preesistente in Via Bocca di Leone, per un totale di circa 170 mq. Si sono
anche aperti altri due negozi Braccialini, uno a Treviso e uno a Riccione in
Viale Ceccarini. Le vendite realizzate nei mercati esteri sono aumentate
rappresentando il 50,6% circa del fatturato totale rispetto al 49,9% del
fatturato totale realizzato nello stesso trimestre dell'esercizio
precedente. Nel primo trimestre dell'esercizio in corso, il Gruppo ha
sperimentato con successo la diversificazione dell'attività d'impresa
attuata con la creazione nel 2001 della divisione "Leather Goods"
che nel primo trimestre 2002 ha realizzato oltre il 30 % del fatturato
complessivo. Il settore della pelletteria, come noto, presenta margini di
redditività più alti rispetto a quelli del settore dell'abbigliamento e
permette lo sviluppo del cross selling all'interno della gamma dei prodotti
offerti. A tal proposito si sono altresì manifestati i benefici
dell'aumento della gamma dei prodotti offerti che, in termini di fatturato,
hanno portato il settore delle calzature di lusso a rappresentare il 17 %
circa del totale del fatturato del trimestre. I dati definitivi del I°
trimestre 2002 saranno resi noti al mercato entro il 15 maggio prossimo, così
come previsto dalle norme del segmento Star della Borsa Italiana S.p.A.
Inoltre L'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2002 ha confermato la
distribuzione del dividendo di 0.055 Euro per azione proposta dal Consiglio
di Amministrazione. Il pagamento del dividendo avverrà il 16 maggio
2002.
BNL
SPA NOMINA LUIGI ABETE PRESIDENTE E DAVIDE CROFF AMMINISTRATORE
DELEGATO
Roma, 6 maggio 2002. Si è tenuta il 3 maggio a Roma la prima riunione del
Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro, eletto
dall'Assemblea degli Azionisti lo scorso 30 aprile. Il nuovo Consiglio ha
nominato presidente Luigi Abete e amministratore delegato Davide Croff. Sono
stati nominati alla carica di vice presidente Gonzalo Terreros Ceballos e
Pier Luigi Fabrizi. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha programmato
per le riunioni previste nel corrente mese di maggio l'approvazione della
trimestrale, nonché l'inizio delle attività di rivisitazione e di
aggiornamento del piano strategico e industriale della Banca.
BANCA
LOMBARDA: CARICHE SOCIALI - NOMINE
Brescia, 6 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda e
Piemontese, riunitosi il 2 maggio, ha riconfermato alla presidenza Gino
Trombi, Alberto Folonari Vice Presidente Vicario, Giovanni Bazoli Vice
Presidente e Corrado Faissola Consigliere Delegato. E' stato nominato
Segretario del Consiglio di Amministrazione Mario Cera. Membri del Comitato
Esecutivo oltre agli stessi Trombi, Folonari, Bazoli e Faissola, sono stati
nominati Piero Bertolotto, Giuseppe Camadini, Giovanni Minelli e Mario
Cattaneo. Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Lombarda e Piemontese,
nominato nella riunione assembleare del 24 aprile u.s. per il triennio
2002/2004, è composto dai signori Giovanni Bazoli, Luigi Bellini, Piero
Bertolotto, Giuseppe Camadini, Mario Cattaneo, Mario Cera, Corrado Faissola,
Virginio Fidanza, Alberto Folonari, Attilio Franchi, Ugo Gussalli Beretta,
Giuseppe Lucchini, Felice Martinelli, Giovanni Minelli, Luigi Nocivelli,
Francesco Passerini Glazel, Pierfrancesco Rampinelli Rota, Adriano Rodella,
Antonio Spada, Gino Trombi, Romain Zaleski. Il Collegio Sindacale,
riconfermato nella stessa sede assembleare del 24 u.s. per il triennio
2002/2004, è composto dal Presidente Sergio Pivato e dai Sindaci Effettivi
Angelo Coen e Filippo Rovetta; Sindaci Supplenti Marco Confalonieri e
Vincenzo Broli.
CORPORATE
GOVERNANCE SECONDO ANJA MIKUS, GESTORE DI UNION INVESTMENT
Milano, 6 maggio 2002 - Si è molto parlato in questi ultimi tempi della
scarsa partecipazione degli azionisti alle assemblee societarie. Anja Mikus,
gestore di Union Investment, specializzata nel settore del Corporate
Governance, illustra l'impegno di Union in questo campo, sottolineando
l'attenzione che Union pone nel controllo dell'operato delle società
partecipate a tutto vantaggio degli investitori: "Dal 1996 Union
Investment é impeganta per la tutela dei diritti degli investitori e degli
azionisti; circa 30 miliardi di euro che fanno parte del patrimonio da noi
amministrato sono investiti nei mercati europei ed é per questo che,
nell'interesse dei nostri investitori, sosteniamo una politica aziendale da
parte delle società europee che sia favorevole ai propri azionisti.
Richiediamo ai consigli d'amministrazione una gestione che crei valore così
da sostenere le quotazioni azionarie e, di conseguenza, creare valore per
l'azionista. Le società per azioni orientate alla creazione di valore
d'impresa si contraddistinguono per una chiara strategia, per la
concentrazione sull'attività principale dell'impresa e per una
remunerazione al management rigorosamente basata sui buoni risultati
ottenuti. Necessità dell'investitore (e caratteristica qualitativa di una
gestione orientata alla creazione di valore) é una sufficiente trasparenza
aziendale resa possibile, ad esempio, da una divulgazione completa e
dettagliata dei risultati riguardanti i singoli segmenti dell'impresa.
Investiamo notevoli risorse puntando alla crescita sul mercato delle società
detenute nei nostri fondi:in quest'ottica ogni anno incontriamo oltre 400
consigli direttivi (nei cosiddetti "one-to-one meetings"), e
soollecitiamo colloqui con il top management, con i responsabili del settore
finanziario e con il presidente del consiglio direttivo. A volta però non
sono sufficienti incontri privati per conferire alle nostre richieste il
necessario rilievo; ecco perchè da qualche anno e in casi particolarmente
delicati, abbiamo deciso di partecipare direttamente alle assemblee degli
azionisti per dare in quella sede la massima pubblicità alle nostre
richieste. Annualmente, sulla base dell'andamento delle quotazioni delle
azioni a lungo termine, individuaiamo le assemblee di azionisti a cui
partecipare, durante le quali abbiamo richiesto in passato una maggiore
focalizzazione verso i principali settori di attività. Nel 1996 ad esempio,
abbiamo raccomandato a Basf di abbandonare completamente l'attività dei
nastri magnetici (che registrava perdite costanti) e qualche tempo dopo
l'azienda ha imboccato proprio questa strada. Anche nel settore delle banche
abbiamo più voltre sollecitato una maggiore concentrazione sull'attività
principale e un contestuale disimpegno dalle partecipazioni industriali. Le
idee fondamentali del nostro intervento sono state condivise dal settore
bancario, tanto che negli ultimi anni la maggior parte degli istituti di
credito ha definito in modo chiaro i principali settori operativi,
abbandonando le attività secondarie. Non sopravvalutiamo la nostra
influenza, ma é probabile che il nostro impegno costante, ampiamente
illustrato sulla stampa economica in Germania, abbia dato forza alle
richieste. Inoltre, attraverso la nostra condotta nell'ambito delle
votazioni alle assemblee degli azionisti, siamo riusciti a dimostrare che
chi pensa che le attività delle società di investimento in questa materia
siano solo discorsi di facciata si sbaglia; in taluni casi ad esempio ci
opponiamo rigorosamente agli aumenti di capitale. In particolare un
andamento del prezzo di un'azione che sia nettamente inferiore alla media
rappresenta un motivo sufficiente per decidere che prima di investire nella
società nuovi capitali il managment dovrà conseguire, sul capitale già
disponibile, un rendimento superiore per gli azionisti. Nel 1999, per
esempio, in occasione dell'assemblea degli azionisti di Siemens AG, abbiamo
votato opponendoci al piano di aumento di capitale. Nell'ambito delle
attività di corporate governance non ci esprimiamo comunque solo
negativamente. Il prossimo luglio, in occasione dell'assemblea degli
azionisti di Karstadt, faremo presente il nostro apprezzamento per i
progressi conseguiti e per la performance superiore alla media registrata
dal titolo. Complessivamente, nei restanti mesi del 2002, contiamo di
partecipare a sei assemblee di azionisti, nell'ambito delle quali daremo
voce a critiche verso l'operato manageriale. Scorgiamo la necessità di
intervenire in tal senso nei casi di HypoVereinsbank, Deutsche Telekom,
Preussag (società quotate alla borsa di Francoforte e nel DAX) oltre che
per Alcatel, France Télécom e Endesa, tutte facenti parte dell' indice
EuroSto 0. Anche le attuali opinioni di importanti uomini politici tedeschi
sottolineano la necessità della promulgazione di un codice di corporate
governance grazie al quale si possano rendere trasparenti le norme vigenti
in Germania per la gestione e la vigilanza societaria nell'interesse degli
investitori sia nazionali che internazionali e rafforzare, in tal senso, la
fiducia nella gestione aziendale di queste società. In una seconda fase
tale codice dovrebbe assumere un carattere vincolante ex legge, decisione
che Union Investment accoglierebbe con molta soddisfazione".
SIGLATA
LA FUSIONE FRA HP E COMPAQ
Milano, 6 maggio 2002 - Ad annunciarla è stata la stessa Hp il 3 maggio. Il
titolo sarà negoziato con il nuovo ticket Hpq e le contrattazioni del nuovo
gigante inizieranno oggi 6 maggio sul New York Stock Exchange. E' stata,
quindi, siglata l'acquisizione piu' grande della storia nel settore high
tech tra il colosso informatico Hewlett Packard (Hwp - Nyse)e Compaq (Cpq -
Nyse). In merito Merrill ha giudicato 'attraente' la nuova societa' - e ha
lodato le due aziende per aver compiuto ''un'operazione tesa a ridurre i
costi''.
RICHIESTI
DANNI A BANCA FINNAT DA GENSOFT ITT L'AZIENDA FERRARESE RICHIEDE PIÙ DI 100
MILIONI DI EURO DI DANNI A BANCA FINNAT DOPO LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO DI
COLLABORAZIONE
Ferrara, 6 maggio 2002 - Gensoft Itt Spa, azienda ferrarese specializzata
nella ricerca di nuove tecnologie e nello sviluppo e commercializzazione di
software per il mercato della net economy, svela oggi i retroscena di una
complicata vicenda che l'ha vista protagonista di un tentato collocamento
all' Easdaq (ora Nasdaq Europe), nel secondo semestre del 2000. Gensoft Itt,
infatti, nel settembre del 2000 iniziò l'operazione che prevedeva la
quotazione della società al mercato tecnologico di Bruxelles, Easdaq, a
dicembre dello stesso anno, poi posticipata. Global Coordinator e Sponsor
dell'Offerta fu Banca Finnat Euramerica di Roma, che si doveva occupare
della costituzione e della gestione del consorzio di collocamento. Gensoft
Itt ha depositato, presso il Tribunale ordinario di Roma, richiesta di
risarcimento danni per un ammontare complessivo di Euro 107.926.316,82 (pari
a lire 208.974.489.469). "Secondo il nostro parere - ha dichiarato
Leonardo Buccoliero, Amministratore Unico di Gensoft Itt - la non idonea
gestione del consorzio di collocamento è stata la causa fondamentale della
mancata quotazione della società. Questo, oltre all'interruzione del
rapporto così come posto in essere da Banca Finnat Euramerica, ha creato
gravissimi danni, sia economico finanziari che di immagine a livello
nazionale ed internazionale, alla società della quale sono Amministratore
Unico. Pertanto Gensoft Itt ha dato mandato allo studio legale dell'Avvocato
Raffaele Canazza di Ferrara, esperto in diritto societario, di adire a vie
legali per la tutela dei nostri diritti". "La causa da noi
instaurata - prosegue Leonardo Buccoliero - è basata su documenti certi dai
quali il nostro studio legale ha desunto in maniera inequivocabile il
calcolo dei danni. Pertanto Gensoft Itt si affida con fiducia alla giustizia
italiana affinché vengano tutelati i diritti della società e
conseguentemente dei soci"
PEREGRINE
SYSTEMS SCEGLIE KPMG COME AUDITOR INDIPENDENTE
Milano, 6 maggio 2002 - Peregrine Systems, Inc. (Nasdaq:Prgn), azienda
leader nella realizzazione di soluzioni di Infrastructure Management, ha
scelto Kpmg come auditor indipendente, con effetto immediato. La decisione
di sostituire Arthur Andersen Llp è stata presa dopo aver accuratamente
selezionato numerose società, tra le quali Arthur Andersen stessa. "Arthur
Andersen è stata auditor di Peregrine fin dal 1997 e ne abbiamo apprezzato
la professionalità" ha dichiarato Steve Gardner, Chairman e Chief
Executive Officer di Peregrine. "Tuttavia, alla luce delle attuali
incertezze di Arthur Andersen, abbiamo deciso, nell'interesse della società
e dei suoi azionisti, di sostituirla con Kpmg."
L'OCCHIALERIA
ITALIANA NEL 2002 AVRÀ UNA CRESCITA MODERATA NEL 2001 HA MOSSO UN GIRO
D'AFFARI LORDO PARI A 2.608 MILIONI DI EURO, CON UNA CRESCITA PRODUTTIVA DI
1.836 MILIONI DI EURO (+8,4%), SCORPORATO IL VALORE DI INTERSCAMBIO GENERATO
FRA LE AZIENDE CHE È STATO DI 772 MILIONI DI EURO.
Milano, 6 maggio 2002 - L'industria italiana continua quindi la sua crescita
e riconferma la sua leadership sui mercati internazionali, nel segmento di
prodotto medio - alto. L'export che vale 1.530 milioni di euro rispetto ai
1.404 del 2000, è cresciuto del 9% grazie alla performance dell'occhiale da
sole che ha saputo affermarsi soprattutto penetrando il mercato asiatico
(47%) e quello americano (40%), contenendo, fra l'altro, la flessione
riscontrata dalle montature (-9,4%). Se il 2001 ha chiuso con un bilancio
positivo, nonostante la flessione dell'lì settembre che, pur interessando
tutti i mercati in generale, aveva colpito maggiormente i beni di lusso come
i gioielli, gli articoli in pelle e gli occhiali, le stime per il primo
trimestre 2002 sembrano confermare una crescita dell'intero settore intorno
all'8- 10%. Un dato complessivo che riflette l'andamento medio
dell'occhialeria italiana laddove, le prime dieci aziende, che producono da
sole il 70% dell'intero settore, trainano con performance di crescita del
20-30% mentre le Pmi registrano significative flessioni dovute ad una
congiuntura di mercato che penalizza le aziende meno organizzate sui mercati
internazionali. Infatti, il settore dell'occhialeria italiana è composto di
1.410 unità produttive di cui 1.170 a conduzione artigianale e 240 a
carattere industriale, localizzate per l'80% nel distretto di Belluno, ed
impiega 19.000 addetti. Il divario resta forte, anzi si accentua sempre piu;
del resto le Pmi del settore devono fare i conti con la mancanza di reti
distributive capaci di poter vendere i prodotti con marchi propri e con
l'impossibilità di ottenere marchi in licenza, utile strumento di
penetrazione nei mercati internazionali. Sono queste le aziende che hanno
risentito maggiormente della contrazione del 2001 poiché sono penalizzate
da oggettive difficoltà legate ad un mercato sempre più competitivo e
globalizzato, dove l'essere piccoli non aiuta. Nel corso del 2001 molte
aziende hanno disdetto la loro partecipazione alle fiere internazionali,
altre hanno presentato ricorso alla cassa integrazione, altre hanno chiuso.
La situazione quindi non è facile, queste aziende hanno bisogno di una mano
concreta soprattutto per poter riprendere la promozione dei loro prodotti
all'estero visto che, l'80% dell'intera produzione, è dedicata
all'esportazione. A nulla sono valsi in questi anni gli sforzi del distretto
per riuscire a trovare una nuova strada, il progetto del marchio di tutela
promosso dagli artigiani non è decollato e del resto, per promuovere con
forza un marchio ci vogliono investimenti altissimi e strutture distributive
forti e capillari sui mercati internazionali; anche il progetto per la
costituzione di un consorzio di aziende è stato a sua volta abbandonato,
non è semplice trovare un punto comune di accordo fra gli imprenditori che,
da sempre, gestiscono in prima persona le loro scelte strategiche. Governo e
Regioni possono dare un valido aiuto affinché il distretto possa giocare
ancora le sue carte; del resto stiamo parlando di un settore che ha una
tradizione secolare, risalente alla fine del XIX secolo e il cui modello
d'impresa, è diventato oggetto di studio e di riflessione da parte dei
dipartimenti economici delle maggiori Università americane propense a
coglierne le ragioni del successo. I produttori italiani hanno saputo
"creare" una tradizione di qualità, conferendo sempre nuovi
stimoli d'innovazione e di ricerca tecnologica ai loro prodotti. La storia
artigianale tramandata di padre in figlio, di generazione in generazione, di
azienda in azienda, ha saputo trasformare uno strumento di medical device,
in un oggetto alla moda che ha conquistato tutto il mondo, conferendo
all'Italia un'immagine di prestigio e di tradizione pari a quella regalata
al nostro paese dalla moda italiana. Le istituzioni potrebbero svolgere un
ruolo chiave dando nuovi stimoli e risorse organizzative e finanziarie per
rilanciare il settore; è un momento storico difficile, i competitor
asiatici sono agguerriti, hanno la forza lavoro a basso costo, hanno
migliorato i loro standard produttivi e si sono organizzati anche loro in
distretti industriali per coprire l'intera filiera produttiva, e tutto
questo grazie a notevoli aiuti economici e finanziari. La tradizione
artigianale italiana è imitata ed appresa dai paesi emergenti con
l'aggravante che lì, la forza lavoro non manca e i costi di produzione sono
notevolmente inferiori ai nostri, basti pensare che, se il nostro distretto
conta 19.000 addetti, quelli asiatici contano 200.000 persone, che lavorano
dalle dodici alle quindici ore al giorno compresi i giorni festivi. Cosa
resta quindi all'occiale made in italy? La forza di oltre cent'anni di
tradizione, la qualità del suo prodotto, non comparabile a quello asiatico,
lo stile e la creatività che l'hanno reso protagonista nel mondo. Cosa
manca alle piccole e medie aziende per poter rilanciare i propri prodotti?
La distribuzione, il marketing e la promozione. L'Italia non può perdere
uno dei mestieri che l'ha resa così grande ed apprezzata in tutto il mondo!
Si tratta quindi di mettere a disposizione risorse economiche per
accompagnare le Pmi nella loro penetrazione dei mercati esteri, offrendo
nuove opportunità di scambi commerciali, sostenendo, per esempio,
iniziative concrete per dare quei canali di commercializzazione che non
hanno e che difficilmente potranno sviluppare da sole; per esempio si
potrebbe pensare alla creazione di uno sportello- show room negli Stati
Uniti che possa essere un punto di riferimento per tutte le aziende del
comparto; aiutare le Pmi nella promozione dei loro prodotti attraverso la
partecipazione alle fiere più importanti del circuito internazionale.
Migliorare la risposta organizzativa delle istituzioni che operano
all'estero per superare barriere protezionistiche, più o meno palesi, che
si manifestano su diversi mercati. Lo scorso dicembre a Venezia abbia già
avuto uno scambio costruttivo con il Governo, nella persona del ViceMinistro
dell'Economia, On. Mario Baldassari il quale si è dimostrato molto
sensibile alla situazione del nostro settore e, l'autorevole presenza del
ViceMinistro Adolfo Urso oggi, ci fa sperare che si possa insieme rilanciare
il settore con un programma preciso di attività che possa favorire lo
sviluppo del comparto sui mercati esteri. Del resto la battaglia non si fa
solo sul fronte internazionale ma anche sul mercato interno dove, da anni, i
fenomeni della contraffazione e dell'importazione di prodotti asiatici a
basso costo e a bassa qualità (molto spesso non conformi alle normative
CE), sono una spina nel fianco non solo perché sottraggono all'intero
sistema paese risorse economiche, ma quel che è peggio, è che creano danni
all'intera comunità procurando, nel caso degli occhiali da sole, seri
rischi alla salute del consumatore italiano. Da un recente sondaggio
condotto un mese fa dalla Commissione Difesa Vista su un campione
significativo di 1.000 intervistati, risulta infatti che il 60% degli
italiani non conosce il significato del marchio CE e, cosa ben più grave,
il 70% ignora completamente il significato del foglietto informativo che
descrive la qualità del prodotto, la tipologia delle lenti. Se è vero che
l'80% sceglie l'occhiale da sole per la sua componente estetica, pur
comprandoli presso i negozi di ottica specializzati, il dato più
preoccupante è che il 50% degli intervistati, di età compresa fra i sedici
e i venticinque anni, compra gli occhiali da sole da venditori ambulanti.
Anfao da anni promuove, a sue spese, campagne di sensibilizzazione
dell'opinione pubblica per creare una cultura sulla protezione degli occhi
dai raggi ultravioletti; purtroppo, nonostante i numerosi appelli lanciati e
ripresi sempre con grande attenzione dai media, il problema rimane:,
soprattutto i giovani non prestano alcuna attenzione, al momento
dell'acquisto, alla qualità e certificazione del prodotto. Occhiali non a
norma, occhiali contraffatti, sono nocivi per la salute di tutti noi e mi
auguro che, anche su questo delicato argomento, possiamo trovare la
disponibilità del Governo per riuscire a promuovere, in vista dell'estate,
delle campagne di sensibilizzazione atte a diffondere una maggiore
conoscenza delle più elementari avvertenze da tenere presenti al momento
dell'acquisto. Ringraziando ancora il Ministro Urso per la sua disponibilità,
mi auguro che le istituzioni, constatando quanto abbiamo saputo creare,
quanto abbiamo costruito da soli, senza alcun aiuto-anche perché non è mai
stato nostro atteggiamento richiederlo, forse anche sbagliando- possano
ricavare positive indicazioni e fornirci utili suggerimenti per poter
competere ancor più efficacemente sulle raggiunte frontiere dei mercati
internazionali. Proprio per le dimensioni raggiunte e per la crescita che
hanno ottenuto nel mondo le imprese italiane, avvertiamo il bisogno di avere
a nostro fianco le istituzioni per dare maggiore incisività al sistema
Italia, nel ritrovato slancio di una politica estera attenta alle esigenze
di competitività delle aziende del Made in Italy, incoraggiando tutti gli
imprenditori del nostro settore, e riservando un occhio di riguardo alla
piccola e media impresa, così rappresentativa di questa grande
tradizione.
GANDALF:
NUOVE NOMINE
Orio al Serio (Bergamo), 6 maggio 2002 Il Consiglio di Amministrazione di
Gandalf S.p.A., nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2002,
riunitosi il 2 maggio, ha riconfermato l'Ing. Carlo Peretti Presidente del
Consiglio di Amministrazione della società. Il Consiglio di
Amministrazione, in carica per il triennio 2002-2004, è così costituito:
Presidente Carlo Peretti
INAUGURAZIONE
UFFICIALE DELLA NUOVA AREA DEL TERMINAL DELL'AEROPORTO DI LONDRA STANSTED
Milano, 6 maggio 2002 - La nuova area del terminal dell'aeroporto di Londra
Stansted ha aperto venerdì 26 aprile, permettendo di fornire maggior spazio
e servizi ai passeggeri dell'aeroporto. Stansted é l'aeroporto con la
maggior crescita in Europa, con più di 14 milioni di passeggeri transitati
nello scorso anno. La nuova area di 11.500 mq aiuterá l'ulteriore
incremento di passeggeri. L'area include 36 nuovi banchi per check-in,
l'ampliamento dell'area per la sicurezza, maggiori posti a sedere, negozi,
ristoranti e toilette. Go e le altre compagnie a basso costo hanno
contribuito alla crescita di questo aeroporto - Go vola da Londra Stansted
verso 23 destinazioni europee tra le quali città all'interno della Gran
Bretagna come Belfast, Edimburgo, Glasgow e Newcastle.
CHIUSURA
DI LINATE DAL 6 AL 26 AGOSTO 2002
Milano, 6 maggio 2002 - L'aeroporto di Milano Linate resterà chiuso al
traffico per attività di manutenzione nel periodo compreso tra il 6 ed il
26 agosto 2002. Tutti i voli operati da Air France saranno effettuati
dall'aeroporto di Milano Malpensa.
LUIGI
CIOCCA NUOVO PRESIDENTE EFIMA (ENTE FIERE ITALIANE MAGLIERIA E
ABBIGLIAMENTO)
Milano, 6 maggio. Luigi Ciocca è stato eletto nuovo Presidente di Efima,
l'Ente Fiere Italiane Maglieria e Abbigliamento preposto all'organizzazione
di fiere specializzate per Sistema Moda Italia. Seguendo strategie
prevalentemente mirate all'internazionalizzazione, Efima ha realizzato
iniziative fieristiche destinate a promuovere l'abbigliamento e la maglieria
italiane creando momenti privilegiati di dialogo tra i produttori del "made
in Italy" e gli operatori provenienti da tutto il mondo. Per conto di
Sistema Moda Italia, Efima organizza "ModaPrima" - evoluzione
naturale della storica Esma - il Salone pensato per rispondere al meglio
alle aspettative della nuova distribuzione - che presenta, nei due
appuntamenti durante l'anno (a giugno e a dicembre) un'offerta estremamente
qualificata di collezioni per uomo, donna e bambino.
MILANO
SI CANDIDA AD ESSERE CAPITALE DELL'EDUCATION.NASCE IL COLLEGE DI MILANO PER
INIZIATIVA DI CINQUE UNIVERSITÀ, DI ISTITUZIONI MILANESI E DI MOLTE AZIENDE
PRIVATE
Milano, 6 maggio 2002 - Costituire un polo di attrazione per i migliori
studenti, dottorandi, ricercatori italiani e stranieri iscritti nelle
Università milanesi; formarli e sostenerli durante il periodo di studi
universitari; creare un ambiente intellettualmente ricco e diversificato
attraverso l'ammissione di una classe equilibrata di persone, attività
extracurriculari e vita comune a complemento degli studi accademici,
counseling e tutoring durante gli studi; contribuire a creare i futuri
dirigenti destinati a gestire le imprese e le istituzioni pubbliche e
private del nostro paese. Sono questi alcuni degli obiettivi della
Fondazione che sarà presentata a Milano martedì 7 maggio alle ore 12.00
nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino. Interverranno: Giancarlo
Lombardi, Presidente e Louis Quagliata, Direttore, per Il Collegio di
Milano; Gabriele Albertini, Sindaco e Salvatore Carrubba, Assessore alla
Cultura per il Comune di Milano; Carlo Scognamiglio, Presidente Aspen
Institute Italia; Michele Perini, Presidente Assolombarda; Adriano De Maio,
Rettore Politecnico; Giovanni Pavese, Consigliere Delegato Università
Bocconi; Sergio Zaninelli, Rettore Università Cattolica; Enrico Decleva,
Rettore Università degli Studi di Milano; Marcello Fontanesi, Rettore
Università degli Studi di Milano - Bicocca. La Fondazione rappresenta un
esempio notevole in cui pubblico e privato stanno collaborando per creare un
forte polo d'attrazione culturale a Milano. I Fondatori sono: Aem, Aspen
Institute Italia, Assimpredil, Assolombarda, AstraZeneca, Atm, Banca
Popolare di Milano, Bracco, Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano,
Edison , Falck, Fin.part, Fondazione Corriere della Sera, Lutech (Gruppo
Lucchini), Mcm Selezione, Mediaset, Merloni Elettrodomestici, Pirelli,
Politecnico di Milano, Ras, UniCredito Italiano, Università Bocconi,
Università Cattolica, Università degli Studi di Milano, Università degli
Studi di Milano - Bicocca. Il progetto ha il sostegno inoltre di Banca
IntesaBci, Fondazione Cariplo, Provincia di Milano e la partecipazione del
Miur (Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca). Comune e
Fondazione Cariplo hanno destinato un primo edificio circondato da un
vastissimo campus per 105 fra studenti e docenti progettato come centro di
formazione negli anni '70 dall'arch. Zanuso in Via S. Vigilio (Stazione
Famagosta Mm). A regime sono previsti 4/500 posti in un campus con tre,
quattro edifici su terreni adiacenti di proprietà del Comune. L'apertura
del Collegio è prevista nel gennaio 2003
MIP
- POLITECNICO DI MILANO PRESENTA MEC NUOVO MASTER IN ENGINEERÍNG AND
CONTRAETING - INGEGNERIA DEI GRANDI PROGETTI
Milano, 6 maggio 2002- L'Ingegneria dei Grandi Progetti rappresenta una
opportunità innovativa per l'arricchimento tecnico manageriale degli
ingegneri che si confrontano con un mercato del lavoro ormai dì respiro e
dimensioni internazionali. Il nuovo Master, realizzato dal Mip Politecnico
di -Milano , nasce dalla collaborazione tra grandi Atenei nazionali, Società
internazionali di Engineering and Contracting. aziende di Impiantistica , e
punta a formare figure professionali dì alto profilo manageriale, in grado
di gestire le complesse problematiche del settore. Il master integra la
formazione universitaria con un programma. mirato a sviluppare attitudini
fondamentali quali capacità di approccio metodologico, competenze
integrate, relazioni interpersonali, cosi da offrire alle imprese che
realizzano impianti di processo, manifatturieri o grandi infrastrutture,
manager in grado di muoversi agevolmente in contesti nazionali ed
internazionali complessi. Il Master è riservato a laureati in Ingegneria o
in discipline tecnico scientifiche che prevedano esperienze nel settore dell"Engineering
and Contracting. La selezione prevede colloqui individuali, prove scritte e
valutazione dei curricula. La conoscenza dell' inglese è un prerequisito
per l'ammissione. Il Corso inizia nel maggio 2002 e si concluderà
nell'aprile 2003 ; richiede un impegno a tempo pieno suddiviso in otto mesi
d'aula e quattro di stage in azienda e non è pertanto compatibile con
attività professionali. L'attività giornaliera in aula è articolata in
due sessioni della durata di !re ore ciascuna. Il master è strutturato in
una parte di Formazione Generale e in una relativa alla Realizzazione di
Grandi Progetti. La Formazione Generale punta ad allineare le conoscenze
degli allievi provenienti da diverse estrazioni curriculari e professionali
ed è dedicata agli strumenti matematicostatistici, all' economia e
strategia aziendale , ai processi aziendali, ai comportamenti organizzativi.
La Realizzazione dei Grandi Progetti, cui sono dedicati i 2/3 del corso.
prevede quattro aree tematiche: Attività delle società di Engineering and
Contracting, acquisizione e gestione del contratto, ingegneria del progetto,
gestione ed esecuzione del progetto. Per informazioni Mip Tel 02 23 99 28 20
e-mail mec@mip.polimi.it
INDICI
DEI PREZZI AL CONSUMO APRILE 2002: INDICI PROVVISORI
Roma, 6 maggio 2002 - Sulla base dei dati pervenuti e in parte diffusi
autonomamente dagli uffici di statistica comunali, l'Istituto nazionale di
statistica stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività, relativo al mese di aprile 2002, presenti una variazione pari
a più 0,3 per cento rispetto al mese di marzo e a più 2,4 per cento
rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. L'indice dei prezzi al
consumo armonizzato, a partire da gennaio 2002 viene calcolato, secondo
quanto previsto dal Regolamento della Commissione europea, n. 2602/2000 del
17.11.2000, considerando anche i prezzi che presentano riduzioni temporanee
(sconti, saldi, vendite promozionali ecc.) e presenta, quindi, una dinamica
congiunturale differente da quella che caratterizza l'indice nazionale dei
prezzi al consumo. In particolare, le differenze tra le variazioni
congiunturali dei due indici risultano più ampie nei mesi in cui si
concentrano le vendite promozionali e i saldi di fine stagione e nei mesi
immediatamente successivi. Sulla base della stima provvisoria, l'indice
armonizzato ha registrato nel mese di aprile una variazione dello 0,8 per
cento rispetto al mese precedente e del 2,6 per cento rispetto allo stesso
mese dell'anno precedente. l dati definitivi saranno diffusi il prossimo 16
maggio 2002.
E
SE LA DENTIERA BALLA, IL DENTISTA CONCILIA DAI VIAGGI DI NOZZE, ALLA
TINTORIA, ALLE CURE ODONTOIATRICHE: QUANDO LE PARTI SI INCONTRANO, LA
SOLUZIONE È SICURA AL 90%
Milano, 6 maggio 2002 - Allo sportello di conciliazione della Camera
Arbitrale, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, arriva un
po' di tutto. Dalla giovane coppia che contesta al tour operator un viaggio
di nozze "da incubo", alla tintoria che ha macchiato un capo, a
due imprese che litigano per la ristrutturazione di un capannone
industriale. Un caso particolare: una signora che si fa rifare la dentiera
nuova, ma chiama in conciliazione l'odontoiatra perché la dentiera non era
della 'sua misura'. E le due parti hanno raggiunto l'accordo! Sono più di
800 i casi gestiti dallo sportello dall'inizio della sua attività. Delle
domande presentate, la metà circa si traduce in un incontro tra le parti,
che nel 90 % dei casi si conclude con un accordo soddisfacente per entrambe.
Negli ultimi 12 mesi, il 63% dei casi riguarda liti tra consumatori e
imprese, e il restante 37% le controversie tra imprese. Il valore medio
degli 'oggetti della discordia' va dai circa 46.800 € per le liti tra
imprese ai 1.400 € per le diatribe con i consumatori. La durata media
della procedura di conciliazione è di 35 giorni, mentre l'incontro tipo si
risolve in 2-3 ore di discussione, arrivando anche alle 8 ore per i casi più
complicati. "La Camera Arbitrale - ha dichiarato Silvano Ambrosetti,
Presidente della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano - si occupa di conciliazione dal 1996, anno di
fondazione dello Sportello. La conciliazione è un modo rapido, efficace,
riservato ed economico per risolvere liti e problemi tra imprese e
consumatori. Fondamentale è la libera volontà delle parti di trovare un
punto di incontro. Obiettivo della conciliazione è il raggiungimento di un
accordo mediato che sia soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti.
All'inizio lo Sportello si dedicava solo alle liti tra consumatori e
imprese, ma dal 2000 si occupa anche delle controversie tra imprese. Sono più
di 1000 le richieste di informazioni che ogni anno arrivano allo Sportello
di conciliazione, il 20% delle quali arriva dalle altre province lombarde e
il 10% dal resto d'Italia e dall'estero". Sportello per liti tra
consumatore e imprese - Il 63% delle domande presentate nell'ultimo anno
riguarda liti tra consumatori e imprese. Il valore medio delle liti è di
1.400 €. Acquisti, assicurazioni, banche, compravendite immobiliari,
riparazioni in casa, ristrutturazioni di edifici, viaggi e vacanze sono i
settori più comuni. In particolare, si "concilia" di più:
nell'artigianato con il 23%, nel turismo con il 22%, nelle ristrutturazioni
edili con il 18% e nell'intermediazione mobiliare con il 12%. Sportello per
le imprese - Tutte le imprese possono rivolgersi allo Sportello, dalle
piccole imprese individuali alla grande impresa industriale. Lo Sportello
non pone limiti né di territorialità né di valore. Nell'ultimo anno il
37% dei casi riguarda liti tra imprese. Il valore medio delle domande di
conciliazione si aggira intorno ai 46.800 €. Rapporti di fornitura di
servizi e contratti di appalto sono i settori più 'conciliati', con
rispettivamente il 44% e il 31% dei casi. Come funziona - Per iniziare la
pratica di conciliazione basta presentare la domanda allo sportello. La
controparte viene così contattata dallo Sportello e può accettare o meno
di partecipare alla conciliazione. In caso di assenso, viene scelto un
conciliatore e si organizza l'incontro con le due parti per arrivare ad un
accordo. In questo caso il verbale sottoscritto ha valore di contratto che
le parti si impegnano a rispettare. La metà delle domande presentate allo
sportello si traduce in incontri per cercare una mediazione, che nel 90 %
dei casi si conclude con un accordo. Per informazioni: Camera Arbitrale,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Sportello di
Conciliazione, Piazza Affari 6, 20123 Milano. Tel. 02 8055.588, fax 02
8515.4577. Sito Internet: www.camera-arbitrale.com
GUARDIA
DI FINANZA. SCOPERTA UN'ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALLA CONTRAFFAZIONE
DI NOTE "GRIFFE" INTERNAZIONALI DELL'ABBIGLIAMENTO. ACCERTATA LA
VENDITA DI MIGLIAIA DI CAPI FALSI ATTUATA ANCHE ATTRAVERSO DISTRIBUTORI
AUTORIZZATI SITI IN TUTTA ITALIA.
Reggio Calabria, 6 maggio 2002 - Avevano creato un perfetto ciclo di
produzione e smistamento di capi d'abbigliamento contraffatti, ma sono stati
scoperti dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Reggio Calabria, in
collaborazione con i colleghi di altri 24 reparti della Guardia di Finanza
dislocati su tutto il territorio nazionale. L'operazione della Guardia di
Finanza, denominata in codice "Tarocco" ha smascherato l'illecita
attività, perpetrata da numerosi responsabili e da loro collaboratori, che
producevano, importavano ed infine commercializzavano capi d'abbigliamento
delle griffe più importanti quali: Versace, Ralph Laurent, Belstaff, Armani,
Tommy Hilfinger, Lacoste, Prada, Trussardi, Stone Island, Roberto Cavalli e
Napapijri. L'indagine degli uomini della Guardia di Finanza reggina, era
iniziata oltre un anno fa, a seguito di un sequestro operato nei confronti
di alcune boutique locali che avevano commercializzato capi contraffatti a
discapito di ignari clienti. Avviata l'operazione, i finanzieri hanno
cominciato una serie di lunghi appostamenti e pedinamenti per scoprire gli
artefici del traffico, nonché i loro canali d'approvvigionamento, i loro
clienti, e gli opifici italiani ed esteri presso i quali veniva
materialmente fabbricata e contraffatta la merce. Principali artefici del
traffico due fratelli campani, titolari di alcuni ingrossi di generi
d'abbigliamento presso un noto centro commerciale di Nola (Na), i quali si
occupavano della produzione dei capi marcati con famose "griffe"
contraffatte, che avveniva in fabbriche cinesi gestite in prima persona dai
due. Perfetto il "modus operandi" escogitato dall'organizzazione,
che prevedeva l'acquisto per svariati milioni di lire di capi
"originali" i quali, venivano attentamente studiati nei minimi
dettagli in modo da riprodurne fedelmente non solo i marchi, ma anche la
qualità della stoffa, la tonalità dei colori, i particolari delle cuciture
ed addirittura il peso di ogni singolo capo, ricreando un prodotto
difficilmente riconoscibile anche all'occhio più esperto, ma ad un prezzo
nettamente inferiore rispetto agli originali. Successivamente alla
produzione, i carichi di merce contraffatta venivano importati in Italia
attraverso un complicato meccanismo basato su passaggi tra aziende
"fantasma" con sedi dichiarate a Roma, Avellino, Rimini, Arezzo,
Firenze, Bologna, Genova e Salerno. Le citate aziende, tutte inesistenti,
erano riconducibili ad un medesimo soggetto, con specifici precedenti penali
per reati di contrabbando e contraffazione. Lo stesso "titolare"
poi, tramite una società di import/export avente sede nella Repubblica di
San Marino, dava una parvenza di legalità alle frequenti spedizioni di
merce che gli provenivano dalla Cina, avendo addirittura cura di realizzare
un giro di false fatturazioni, corrispondenti alla metà del valore della
merce importata. In questo modo i membri dell'organizzazione ottenevano,
inoltre, anche un grosso sgravio fiscale potendo rivendere "in
nero" la maggior parte dell'abbigliamento contraffatto acquistato
presso il grossista. Tutta la merce importata dai laboratori cinesi, una
volta giunta in Italia, veniva poi smistata dapprima verso una base
logistica situata in Campania, gestita da altri due elementi di spicco
dell'organizzazione, che poi provvedevano a smistarla direttamente presso i
loro "grossisti di fiducia", gran parte dei quali sono risultati
addirittura disoccupati, benché mantenessero un tenore di vita decisamente
elevato. Tali soggetti, infatti, dopo aver raccolto a loro volta le
ordinazioni di clienti sparsi su tutto il territorio nazionale, iniziavano
la distribuzione finale di migliaia di capi perfettamente contraffatti, che
finivano poi sugli scaffali di rinomati negozi d'abbigliamento (spesso
distributori ufficiali delle griffe falsificate), ove ignari clienti li
acquistavano, naturalmente a prezzo pieno. Parallelamente alla produzione
estera, l'organizzazione provvedeva alla fabbricazione in Italia dei
numerosi accessori utilizzati per il confezionamento dei capi falsificati,
come le etichette, i cartellini ed addirittura le buste marchiate
all'interno dei quali sono normalmente venduti. A tal ciò, le Fiamme Gialle
hanno provveduto a perquisire alcune stamperie e tipografie nel modenese e
nel napoletano, sequestrando decine di cliché, nonché migliaia di
etichette, oltre ai macchinari utilizzati per la loro fabbricazione.
Gigantesco il giro d'affari realizzato dai responsabili del traffico, i
quali potevano realizzare lauti guadagni grazie ad una vantaggiosa
percentuale di ricavo sulla merce che si aggirava fino al 50-60%. Al termine
dell'operazione "Tarocco", che ha visto un massiccio dispiegamento
di circa 300 uomini della Guardia di Finanza, impegnati in 126 perquisizioni
locali e domiciliari, sono stati sequestrati: · 122.000 pezzi fra marchi e
capi contraffatti; · 866.176 Euro fra titoli e contanti; · 10 diamanti del
valore di circa 75.000 Euro. Sono in corso ulteriori accertamenti volti alla
localizzazione di tutti gli esercizi commerciali ove la merce contraffatta
è stata, o sta per essere, rivenduta al pubblico.
IL
CCR CONTRIBUISCE ALLA LOTTA CONTRO IL TRAFFICO ILLECITO DI MATERIALI
NUCLEARI
Bruxelles, 6 maggio 2002 - Secondo il commissario per la Ricerca Philippe
Busquin, il Centro comune di ricerca della Commissione europea deve svolgere
un ruolo fondamentale nella lotta contro il traffico illecito di materiali
nucleari. Egli ha affermato che il lavoro del Ccr nel settore della scienza
legale in materia nucleare "si fonda sul vecchio proposito della
Commissione europea di porre le sue capacità scientifiche e tecniche al
servizio della sicurezza dei cittadini europei ed, in particolare, di
utilizzarle per prevenire e contrastare le minacce del terrorismo". La
caduta dei regimi dell'ex Unione Sovietica e dei paesi dell'Est, all'inizio
degli anni '90, ha provocato la nascita di nuovi pericoli, fra cui il
commercio illegale di materiali nucleari e radioattivi e, più di recente,
l'acquisto e l'utilizzo di tali sostanze da parte dei terroristi. Busquin ha
citato due casi che evidenziano la gravità della minaccia: il sequestro,
nel 1994, di una valigia arrivata all'aeroporto di Monaco di Baviera che
conteneva 360 grammi di materiale radioattivo e la scoperta, nello stesso
anno, di plutonio per armi nucleari in un garage del sud della Germania.
Entrambi i reperti sono stati inviati all'Istituto dei transuranici (Itu)
del Ccr, a Karlsruhe (Germania), per essere sottoposti ad esame di
microscopia elettronica al fine di consentire l'individuazione dei processi
utilizzati nella loro produzione e la scoperta della loro origine. L'Itu,
riconosciuto da Europol quale centro di eccellenza, lavora a stretto
contatto con l'ufficio federale tedesco di polizia giudiziaria (German
Bundeskriminalamt - Bka) e con il ministero federale dell'Ambiente (Bmu) ed
ha ricevuto da quest'ultimo l'incarico di compiere indagini sui materiali
nucleari sequestrati. Il personale del Ccr fa anche parte dell'International
Technical Working Group on Nuclear Smuggling (Gruppo tecnico internazionale
di lavoro sul contrabbando nucleare). Gli obiettivi del Ccr nella lotta
contro il traffico illecito comprendono lo sviluppo di tecniche
investigative di identificazione ed esame dei materiali confiscati, la
promozione di relazioni strette con le autorità incaricate
dell'applicazione della legge, come l'Europol, e con le forze di polizia
nazionali, l'assistenza fornita ai paesi candidati all'adesione nell'Ue per
contrastare il traffico illegale, nonché il mantenimento di una banca dati
sui materiali nucleari destinati al commercio. Il Ccr ha un gruppo di lavoro
in continuo stato di allerta per l'adozione di misure immediate riguardo a
qualsiasi sequestro di materiale nucleare illecito, al fine di garantire che
sia consegnata un'analisi alle autorità competenti, entro 24 ore
dall'arrivo in istituto del materiale. Infolink: http://www.jrc.cec.eu.int
FISCO:
ASSISTENZA DOMICILIARE PER DISABILI
Roma, 6 maggio 2002 - L'Agenzia delle Entrate, in occasione della
presentazione delle dichiarazioni dei redditi, ha attivato un nuovo servizio
di assistenza per i contribuenti con disabilita', impossibilitati a recarsi
presso gli sportelli degli uffici del fisco o che possono avere difficolta'
nell'utilizzo dei supporti telefonici e telematici messi a disposizione dei
contribuenti stessi. I contribuenti che intendono avvalersi del servizio
possono rivolgersi alle Associazioni che operano nel settore dell'assistenza
alle persone con disabilita', ai servizi sociali degli enti locali, ai
patronati o eventualmente ai coordinatori del servizio delle Direzioni
Regionali dell'Agenzia. http://www.agenziaentrate.it/indirizzi/caf/assistenza_disabili.htm
http://www.agenziaentrate.it/servizi/assistenza_domicilio/guida.pdf
COMMERCIO:
BAR E RISTORANTI, PRINCIPALI LUOGHI D'INCONTRO PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI
ITALIANI. GUSTI ED ESIGENZE IN UNA INDAGINE DEMOSKOPEA
Roma, 6 maggio 2002 - Il 70% degli italiani sono clienti abituali di bar e
pub e l'82% frequenta, più o meno assiduamente, ristoranti, trattorie e
pizzerie. E' questo il quadro di una popolazione "godereccia"
amante della compagnia, della buona cucina e della buona musica che emerge
dall'indagine condotta dalla Demoskopea, per conto della
Fiepet-Confesercenti, su un campione di italiani di età compresa tra i 14
ed i 79 anni, rappresentativo di 47,4 milioni di adulti. Cambia l'intensità
della frequenza dei pubblici esercizi da parte della clientela in funzione
della tipologia (bar, pub, ristorante o pizzeria) e della fascia oraria
(colazione, pranzo o cena), ma ad accomunare i gusti, le abitudini e le
scelte degli italiani in fatto di pubblici esercizi sono soprattutto
l'ambiente piacevole (importante per l'83% del campione), la gentilezza del
personale (82%), la sua competenza (76%), la qualità dei prodotti (78%),
l'accessibilità dei prezzi (68%) ed il tipo di clientela (il 64% preferisce
un ambiente amichevole, il 61% una clientela 'seria', il 53% un pubblico
giovane, il 41% persone con le stesse passioni ed interessi, il 2% una
clientela di soli uomini). Ai diversi gusti ed esigenze della clientela
devono dunque dare una risposta variegata i circa 247 mila pubblici esercizi
italiani (oltre 140 mila dei quali bar e circa 94 mila ristoranti) che
occupano poco meno di un milione di addetti e muovono ogni anno un giro
d'affari di 45,5 miliardi di euro. "Un dato che negli ultimi cinque
anni ha registrato un incremento - ha sottolineato il presidente della
Confesercenti, Marco Venturi - non soltanto per la voglia di uscire e di
passare qualche ora in compagnia assaporando una buona cucina, ma anche per
alcune trasformazioni sociali e della qualità del lavoro. Una grossa spinta
a questo settore è stata infatti data dallo sviluppo dei buoni pasto
divenuti, ormai da diversi anni, il sistema più semplice e diffuso per
usufruire di un servizio di ristorazione alternativo alla mensa aziendale,
ed anche la soluzione più economica, consentendo a chi lo utilizza di
scegliere liberamente il locale in cui pranzare ed il tipo di pasto da
consumare". Attualmente sono circa un milione e mezzo gli italiani che
ogni giorno pranzano utilizzando un buono pasto, per un giro d'affari che si
aggira ogni anno intorno ad un milione 962 mila Euro, ai quali si devono
aggiungere i circa 206 mila Euro dei 'ticket' dei lavoratori statali.
"Si tratta di un fenomeno diffuso in passato soprattutto nelle grandi
città, ma ormai in vigore anche nelle cittadine di provincia. Un servizio,
dunque, sempre più all'avanguardia - ha concluso Venturi - come dimostra la
smart card di prossima emanazione: un buono pasto elettronico ricaricabile,
innovativo ed oggi ancora più utile con l'entrata in vigore dell'euro, in
grado di utilizzare una rete Pos multiuso presso gli esercenti di negozi
alimentari, punti di ristoro e di servizi".
AUTOMOBILI:
QUANTE CASE AUTOMOBILISTICHE RISPONDONO ALLE LETTERE DEI PROPRI CLIENTI?
ECCO LA CLASSIFICA DELLE MARCHE BUONE, MEDIE E CATTIVE
Roma, 6 maggio 2002 - Il Codacons svela i risultati di un'interessante
indagine svolta circa le case automobilistiche dal mensile "Al
Volante". In particolar modo si è voluto testare quante risposte le
varie marche di automobili danno alle lettere scritte dai propri clienti. E'
stato così possibile stilare una vera e propria classifica di marche
"buone", e "cattive", a cui il Codacons ha aggiunto
anche la categoria "medie" riferita esclusivamente all'attenzione
mostrata nel curare i rapporti post-vendita con il proprio cliente. Ecco i
risultati Buone: Citroen 8 risposte su 9 lettere scritte; Audi 6 risposte su
7 lettere; Chevrolet 1 risposte su 1 lettere Chrysler 3 risposte su 3
lettere; Daewoo 13 risposte su 13 lettere; Ford 45 risposte su 45 lettere;
Honda 4 risposte su 4 lettere; Kia 6 risposte su 6 lettere; Lancia 8
risposte su 9 lettere; Mercedes 12 risposte su 12 lettere; MG 1 risposte su
1 lettere; Mitsubishi 1 risposte su 1 lettere; Porsche 1 risposta su 1
lettera; Rover 13 risposte su 13 lettere; Skoda 12 risposte su 12 lettere;
Subaru 1 risposte su 1 lettere; Suzuki 3 risposte su 3 lettere. Medie: Fiat
58 risposte su 63 lettere; Hyundai 9 risposte su 13 lettere; Land Rover 6
risposte su 8 lettere; Nissan 12 risposte su 16 lettere; Opel 47 risposte su
61 lettere; Peugeot 12 risposte su 17 lettere; Renault 30 risposte su 37
lettere; Seat 10 risposte su 13 lettere; Volkswagen 51 risposte su 56
lettere; Cattive: Alfa Romeo 7 risposte su 13 lettere; Bmw 1 risposta su 9
lettere; Jeep 2 risposta su 4 lettere; Lada 0 risposta su 3 lettere; Toyota
2 risposte su 13 lettere; Volvo 0 risposte su 2 lettere.
SICUREZZA
STRADALE: UN'ALTRA GAFFE DELL'ISTAT!! DOPO IL PANIERE DEI BENI ASSAI
DISCUTIBILE L'ISTAT "SBANDA" SULLA SICUREZZA STRADALE
Roma, 6 maggio 200 2- In merito alla ricerca condotta dall'Istat secondo cui
Il superamento dei limiti di velocità incide solo per il 9% degli incidenti
stradali, meno degli errori nel dare precedenza (9,8%). Un dato a dir poco
singolare, sostiene il Codacons. Stando infatti sempre ai dati forniti dall'Istat,
nel 1999 la velocità è stata la prima causa di morte sulle strade.
L'eccesso di velocità ha infatti causato 1430 morti, contro i 1151 della
guida distratta, su un totale di 6.633 decessi. La velocità, quindi, ha
causato ben il 22% del totale dei morti sulle strade!! Alla luce di questi
dati come è possibile che la velocità, che si prende la fetta più grossa
delle cause di mortalità stradali, incide solo per il 9% sugli incidenti?
Insomma, pare di assistere ad un altro di quei misteri dell'Istat, già resi
noti dal Codacons in occasione della polemica sull'inflazione e sull'oscuro
paniere dei beni.
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