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9 MAGGIO 2002
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LA
COMMISSIONE EUROPEA SOSPETTA DEUTSCHE TELEKOM DI APPLICARE TARIFFE
ANTICONCORRENZIALI PER L'ACCESSO ALLA SUA RETE LOCALE
Bruxelles,
9 maggio 2002 - Dopo attenta indagine, la Commissione europea ha inviato a
Deutsche Telekom AG (DT) una comunicazione degli addebiti la cui conclusione
preliminare è che il maggiore operatore tedesco di telecomunicazioni
avrebbe abusato della propria posizione dominante applicando tariffe non
eque per la fornitura dell'accesso locale alla sua rete fissa di
telecomunicazioni (anello locale). La Commissione è preoccupata per la
politica di DT di applicare ai nuovi operatori tariffe più alte per
l'accesso all'ingrosso all'anello locale rispetto a quanto pagano gli
abbonati di DT per l'accesso al dettaglio. In questo modo si inducono le
nuove imprese a rinunciare a entrare nel mercato e a creare nuovi posti di
lavoro, riducendo quindi la scelta dei fornitori di servizi di
telecomunicazioni e la concorrenza a livello di prezzi per i consumatori.
L'azione della Commissione, determinata da denunce da parte di Mannesmann
Arcor e di operatori locali e regionali in Germania, fa seguito all'invio di
una comunicazione degli addebiti alla controllata di France Télécom
Wanadoo, per prezzi predatori applicati ai servizi di accesso a Internet ad
alta velocità, e al principale operatore olandese KPN, per i prezzi
applicati per terminare le chiamate sulla sua rete mobile. Il Commissario
responsabile della concorrenza, Mario Monti, ha dichiarato: "Dopo
quattro anni di completa liberalizzazione nei mercati europei delle
telecomunicazioni, la concorrenza è arrivata ad una fase critica,
particolarmente acuta a livello dell'anello locale, e nella quale molti
operatori nuovi e promettenti sono già stati costretti a rinunciare alla
propria attività. Ritengo che si possa fare ancora molto per incoraggiare
la concorrenza in questo campo e questo rappresenta ora per noi una chiara
priorità. Siamo già intervenuti in Italia e in Spagna per garantire il
giusto equilibrio tra il canone telefonico mensile e i costi delle chiamate
e permettere ai nuovi operatori di questi due paesi di competere meglio con
gli operatori principali". Accesso all'anello locale - Per "anello
locale" si intende il circuito fisico che collega i locali
dell'abbonato al commutatore locale dell'operatore di telecomunicazioni.
Tale collegamento in genere si presenta come una serie di coppie o
"doppini" in rame. I nuovi operatori sui mercati delle
telecomunicazioni necessitano di un accesso all'anello locale a condizioni
eque (il cosiddetto "accesso disaggregato all'anello locale") per
poter offrire servizi al dettaglio ai consumatori finali, in quando sarebbe
impossibile a livello tecnico, ambientale ed economico riprodurre una rete
costruita più di un secolo fa. Un efficace accesso disaggregato all'anello
locale è fondamentale per la diffusione dei servizi elettronici di
comunicazione e dunque per il successo della new economy. Tale accesso è
stato imposto agli operatori principali mediante una normativa comunitaria
e, in alcuni Stati membri quali la Germania, anche mediante la legislazione
nazionale. Secondo la valutazione attuale, tuttavia, non vi sono dubbi che
l'accesso disaggregato all'anello locale non si stia sviluppando abbastanza
rapidamente. Il quadro normativo non rappresenta l'unico strumento
disponibile: le condizioni dell'accesso disaggregato, quali la tariffazione,
sono soggette a verifica anche a norma delle regole comunitarie di
concorrenza. Situazione in Germania - In Germania DT offre l'accesso
all'anello locale a due diversi livelli. Oltre agli abbonamenti al dettaglio
ai consumatori finali, DT offre anche l'accesso disaggregato all'anello
locale ai concorrenti, permettendo loro l'accesso diretto agli utenti
finali. DT opera pertanto sul mercato a monte dell'accesso all'ingrosso
all'anello locale per i concorrenti e sul mercato a valle dei servizi di
accesso al dettaglio per gli utenti finali. I due mercati sono strettamente
collegati. La rete di accesso locale di DT non è l'unica infrastruttura
tecnica che consente la fornitura di servizi di accesso all'ingrosso ai
concorrenti e al dettaglio ai consumatori finali. Le alternative, tuttavia,
che comprendono reti a fibre ottiche, anelli locali senza filo, satelliti,
linee elettriche e reti di TV via cavo potenziate, non sono ancora
sufficientemente sviluppate e non possono essere considerate equivalenti
alla rete locale di DT. Di conseguenza, secondo le conclusioni preliminari
della Commissione, DT detiene una posizione dominante sia sul mercato
all'ingrosso che su quello al dettaglio dell'accesso all'anello locale. Per
quanto riguarda l'accesso all'ingrosso, DT è l'unico operatore di rete
tedesco che disponga di una rete con copertura nazionale, alla quale concede
accesso ai concorrenti a livello di ingrosso. Per quanto riguarda l'accesso
al dettaglio, anche dopo quattro anni di concorrenza, DT detiene più del
98% del mercato; il restante 2% è suddiviso tra vari concorrenti.
Compressione dei margini - Come precisato nella comunicazione degli
addebiti, la Commissione ritiene che DT abusi della propria posizione
dominante con pratiche di fissazione non equa dei prezzi che determinano una
compressione dei margini tra le sue tariffe all'ingrosso e quelle al
dettaglio. Si ritiene che vi sia una compressione dei margini in quanto lo
scarto tra le tariffe di DT per gli abbonamenti al dettaglio e quelle per
l'accesso all'ingrosso all'anello locale non è sufficiente. La Commissione
ha ricevuto diverse denunce nei confronti di DT da parte di nuovi operatori
sul mercato tedesco delle comunicazioni, quali Mannesmann Arcor e un largo
numero di operatori locali e regionali, che sostengono che esiste una simile
compressione dei margini per l'accesso alla rete locale. Secondo la
Commissione, DT avrebbe potuto evitare la compressione dei margini a partire
dal 1998, o riducendo le tariffe di accesso all'ingrosso o aumentando il
canone di abbonamento al dettaglio o combinando le due cose. I più recenti
cambiamenti tariffari di DT a livello sia di ingrosso che di dettaglio vanno
considerati dei progressi nella giusta direzione, ma non sono assolutamente
sufficienti per riequilibrare le tariffe di accesso all'anello locale. In
generale, la Commissione ritiene che gli operatori integrati a livello
verticale come DT debbano fissare i propri prezzi al dettaglio ad un livello
sufficientemente superiore a quello dei prezzi all'ingrosso da consentire la
concorrenza da parte di nuovi operatori. Per impedire gli abusi di posizione
dominante, la Commissione può applicare l'articolo 82 del trattato CE. DT
dispone ora di due mesi per presentare le proprie argomentazioni per
contestare l'analisi preliminare della Commissione e potrà svilupparle in
occasione di un'audizione. Solo in seguito la Commissione adotterà la
propria posizione definitiva. Antefatti - A più di un anno dall'entrata in
vigore del regolamento UE sulla disaggregazione della rete locale (1°
gennaio 2001), in tutta Europa sono state disaggregate meno di 800 000 linee
di abbonati. La grande maggioranza di queste linee (quasi 700 000) erano in
Germania, dove la disaggregazione è stata imposta da una normativa
nazionale già a partire dal 1998; anche in questo paese, tuttavia, le linee
disaggregate rappresentano meno del 2% del totale. Questa evoluzione molto
lenta è stata analizzata in maniera approfondita nella Settima relazione
della Commissione sull'attuazione del pacchetto normativo per le
telecomunicazioni del novembre 2001 (COM(2001) 706) e nella relazione
prodotta da consulenti esterni e pubblicata sul sito Web della DG
Concorrenza nel marzo 2002 (http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/others/sector_inquiries/local_loop).
Il relativo fallimento finora registrato nella disaggregazione della rete
locale può essere attribuito al comportamento degli operatori di
telecomunicazioni dominanti, che accumulano gli ostacoli per un effettivo
accesso da parte di terzi, per quanto riguarda sia le condizioni economiche
di accesso al doppino di rame che gli spazi di co-locazione. In base alla
legislazione comunitaria, esistono due possibili soluzioni a problemi di
questo tipo, basate sulla normativa specifica del settore oppure sulle
regole di concorrenza dell'UE, in particolare l'articolo 82 del trattato CE.
Utilizzando i poteri previsti dalla legislazione specifica per il settore
delle telecomunicazioni, ossia il regolamento CE relativo all'accesso
disaggregato alla rete locale, nel dicembre 2001 la Commissione ha avviato
un procedimento di infrazione nei confronti di tre Stati membri (Germania,
Grecia e Portogallo) che non avevano attuato le disposizioni sul cosiddetto
accesso condiviso. L'accesso condiviso è essenziale per gli operatori che
intendono offrire servizi a larga banda. In base alle regole di concorrenza
del trattato CE, nel 2000 la Commissione ha avviato un'indagine settoriale
sull'accesso disaggregato alla rete locale, indagine tuttora in corso. Le
indagini di questo tipo non sono solo un utile strumento di controllo, ma
permettono anche di raccogliere prove su eventuali abusi di posizione
dominante. Oltre al caso Deutsche Telekom, la Commissione ha recentemente
avviato un procedimento in Francia nei confronti delle tariffe applicate per
l'ADSL da Wanadoo (cfr. IP/01/1899 del 21.12.2001) e nei Paesi Bassi nei
confronti delle tariffe di terminazione delle chiamate sulla rete mobile di
KPN (cfr. IP/02/483 del 27.03.2002).
MINISTERO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE: NESSUN RIMBORSO PAZZO
Roma, 8 maggio 2002 - In merito ad articoli pubblicati da alcuni quotidiani
su presunti "rimborsi pazzi" per somme superiori al dovuto, il
Ministero dell'Economia e delle Finanze precisa quanto segue: 1. gli ultimi
rimborsi effettuati risalgono ai mesi di novembre e di dicembre 2001.
L'annunciata attività di rimborso nel 2002 non ha ancora preso l'avvio: avrà
inizio a partire dal prossimo 20 maggio. Non si comprende pertanto a quali
rimborsi si riferisca il quotidiano 2. dai controlli effettuati presso gli
uffici dell'Agenzia delle Entrate di Genova e a livello centrale (Anagrafe
tributaria), ad oggi non risultano rimborsi pagati in misura parziale o
totale superiore a quella spettante. In anni passati, alcuni contribuenti
avevano segnalato di aver ricevuto rimborsi non richiesti o di importo
superiore a quanto richiesto. Per quanto riguarda in particolare la Liguria,
è sempre risultato - tranne in due casi per altro di importo minimo
(150mila lire) che risalgono all'agosto 2001 - che i rimborsi erano dovuti,
anche se non richiesti o richiesti per importi inferiori. Infatti accade
spesso che il contribuente dimentichi di indicare in dichiarazione eventuali
eccedenze dell'anno precedete o acconti versati. In questo casi il sistema
informativo provvede d'ufficio a determinare il credito spettante e invia al
contribuente un rimborso per lui inatteso 3. non è vero che le attività
dei Centri di servizio siano state appaltate ai privati, ma sono tuttora
svolte dall'Agenzia delle Entrate. Non è vero che la chiusura dei Centri di
servizio abbia costretto ad accelerare la lavorazione delle pratiche di
rimborso. E' vero, al contrario, che proprio l'avvenuto smaltimento degli
arretrati - previsto dalla legge n. 662 del 1996, che aveva stabilito un
piano straordinario per il recupero dell'arretrato dei Centri di servizio -
ha consentito di accelerare la chiusura dei Centri stessi. Non è vero
neppure che i dipendenti dei Centri di servizio siano stati costretti alla
"diaspora": l'Agenzia ha sottoscritto accordi con i sindacati che
hanno ampiamente tutelato i dipendenti, prevedendo che eventuali cambi di
sede avvenissero soltanto su base volontaria e - in determinati casi - con
incentivi economici. Tutti i dipendenti che non intendevano cambiare sede
sono potuti rimanere (o rimarranno: cinque Centri di servizio sono ancora
attivi e chiuderanno tra giugno e dicembre) nella città sede del Centro,
presso gli uffici locali e/o, laddove esistenti, presso i Centri di
assistenza telefonica (Pescara, Venezia, Cagliari, Torino, Roma, Salerno e
Bari) e i nuovi Centri Operativi di Venezia e Pescara
OLIVETTI:
APPROVATO IL BILANCIO 2001: RICAVI NETTI DEL GRUPPO NELL'ESERCIZIO SONO
STATI DI 32.016 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 2,5% RISPETTO AL PRECEDENTE
ESERCIZIO
Ivrea, 9 maggio 2002 L'Assemblea degli Azionisti di Olivetti, riunita l8
maggio sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, ha approvato i
risultati dell'esercizio 2001. - Il Gruppo Olivetti nel secondo semestre
2001 ha evidenziato un importante riassetto della compagine azionaria di
Olivetti S.p.A., una profonda rivisitazione del piano industriale del
Gruppo, il rafforzamento dei core business e della struttura finanziaria
attraverso un'attenta politica di dismissioni e razionalizzazioni societarie
ed organizzative. Sono state inoltre effettuate una serie di operazioni
straordinarie, quali svalutazioni e rettifiche al valore di partecipazioni e
attività finanziarie, che hanno influenzato significativamente il risultato
dell' esercizio 2001, rendendo difficilmente confrontabili i dati economici
e patrimoniali con quelli dell'esercizio precedente. Bilancio consolidato
Olivetti 2001 - L'esercizio 2001 è stato caratterizzato da importanti
variazioni nel perimetro di consolidamento, relative principalmente al
Gruppo Telecom Italia, di cui la più significativa concerne Nortel
Inversora (Telecom Argentina) che nell'esercizio 2000 era stata consolidata
con il metodo proporzionale, mentre nel 2001 è stata inserita a bilancio
con il metodo del patrimonio netto. I ricavi netti del Gruppo nell'esercizio
sono stati di 32.016 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto al
precedente esercizio a parità di perimetro, con un Ebit ante proventi e
oneri non ricorrenti pari a 5.338 milioni di euro (+4,4% rispetto
all'esercizio precedente). Sono stati contabilizzati oneri non ricorrenti
netti per 3.355 milioni di euro, per la maggior parte attribuibili al Gruppo
Telecom Italia e derivanti principalmente da svalutazioni di avviamenti e
partecipazioni. Il risultato netto dell'esercizio 2001 di competenza del
Gruppo - dopo la contabilizzazione di oneri finanziari per 3.105 milioni di
euro e di imposte sul reddito per 579 milioni di euro - è negativo per
3.090 milioni di euro. Ante ammortamento dell'avviamento per l'acquisizione
di Telecom Italia, la perdita netta si riduce a 1.791 milioni di euro. Al 31
dicembre 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a
26.353 milioni di euro (12.729 milioni dopo la quota spettante agli
azionisti di minoranza) e l'indebitamento finanziario netto consolidato
ammonta a 38.362 milioni di euro. La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti
S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2001 con un perdita netta di 871 milioni di
euro, risultato che è stato penalizzato dalla riduzione dei proventi da
partecipazioni, determinata sostanzialmente dalla modalità di
contabilizzazione dei dividendi da Telecom Italia. Al 31 dicembre 2001 il
patrimonio netto della Società è pari a 15.235 milioni di euro e
l'indebitamento finanziario netto ammonta a 16.322 milioni di euro. In sede
straordinaria l'Assemblea degli azionisti, a seguito del già annunciato
impegno assunto dagli Amministratori, ha deliberato di revocare, per la
parte non utilizzata, le deleghe per aumentare il capitale sociale ed
emettere obbligazioni anche convertibili o con warrant, attribuite agli
Amministratori dalle Assemblee del 7 aprile 1999 e del 13 ottobre 2001.
L'Assemblea, inoltre, tenuto conto delle fonti di finanziamento in essere e
della necessità di assicurarne la sostituzione in funzione delle prossime
scadenze, ha ritenuto opportuno dotare gli Amministratori degli strumenti
indispensabili a operare con l'urgenza richiesta dalle condizioni di
mercato. A tal fine, l'Assemblea ha deliberato di attribuire agli
amministratori la facoltà di emettere obbligazioni non convertibili in
azioni della Società per un ammontare massimo di 9 miliardi di Euro, nei
limiti di volta in volta consentiti dalla legge.
OLIVETTI
NEL PRIMO TRIMESTRE 2002: UTILE DI 136 MILIONI DI EURO ANTE AMMORTAMENTO
AVVIAMENTO TELECOM ITALIA
Ivrea, 9 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito
l'8 maggio sotto la presidenza dell'avv. Antonio Tesone, ha approvato la
Relazione trimestrale al 31 marzo 2002 sull'andamento della Società e del
Gruppo. Gruppo Olivetti I ricavi consolidati realizzati dal Gruppo Olivetti
nei primi tre mesi del 2002 sono stati pari a 7.533 milioni di euro (di cui
il 96,4% deriva dal Gruppo Telecom Italia) in aumento dell'1,7% rispetto
allo stesso periodo dell'esercizio precedente (dopo il deconsolidamento del
Gruppo Nortel Inversora). I costi di gestione nel 1° trimestre 2002
ammontano complessivamente a 6.142 milioni di euro (di cui 5.524 milioni del
Gruppo Telecom Italia); erano 6.016 milioni di euro nel 1° trimestre
dell'esercizio 2001 (di cui 5.391 milioni del Gruppo Telecom Italia). Il
risultato ante interessi e imposte (Ebit) e ante proventi e oneri
straordinari è pari a 1.391 milioni di euro, in linea con il primo
trimestre 2001 (1.393 milioni di euro). I proventi e oneri non ricorrenti
netti sono positivi per 650 milioni di euro (di cui 543 milioni del Gruppo
Telecom Italia); erano positivi per 89 milioni di euro nel 1° trimestre
2001 (di cui 84 milioni inerenti il Gruppo Telecom Italia). In particolare,
nel 1° trimestre 2002 sono state realizzate plusvalenze dalla cessione, da
parte del Gruppo Telecom Italia, della partecipazione del 19,61% in Bouygues
Decaux Telecom (plusvalenza netta di 484 milioni di euro) e dall'adesione
all'OPA sulle azioni Lottomatica (plusvalenza complessiva di 244 milioni di
euro). L' Ebit dopo la contabilizzazione dei suddetti proventi netti non
ricorrenti è dunque positivo per 2.041 milioni di euro, in aumento di 559
milioni di euro rispetto ai 1.482 milioni del 1° trimestre 2001. Gli altri
oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 665 milioni di euro (di
cui 451 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia); erano 586 milioni di
euro nel 1° trimestre 2001 (di cui 339 milioni del Gruppo Telecom Italia).
Le rettifiche di valore di attività finanziarie sono negative per 70
milioni di euro (di cui 60 milioni del Gruppo Telecom Italia), in riduzione
rispetto ai 335 milioni del 1° trimestre 2001 (di cui 300 milioni del
Gruppo Telecom Italia), per effetto di minori ammortamenti dei goodwill su
società collegate, a seguito delle svalutazioni effettuate nell'esercizio
2001 e dei migliori risultati di alcune partecipate estere. Le imposte sul
reddito, stimate in 636 milioni di euro, concernono per 624 milioni di euro
il Gruppo Telecom Italia. Al netto delle imposte e della quota di risultato
di pertinenza degli azionisti di minoranza (864 milioni di euro), il
risultato consolidato netto del 1° trimestre 2002 è negativo per 187
milioni di euro (era negativo per 479 milioni nel 1° trimestre 2001). Il
miglioramento del risultato è determinato dal maggior contributo, per la
quota di competenza, del risultato del Gruppo Telecom Italia (284 milioni
rispetto a 154 milioni del 1° trimestre 2001), da minori oneri finanziari
di Olivetti e dalla plusvalenza per la cessione della partecipazione in
Lottomatica. Ante ammortamento dell'avviamento di consolidamento su Telecom
Italia, il risultato è positivo per 136 milioni di euro, con un
miglioramento di 290 milioni di euro rispetto allo stesso periodo
dell'esercizio 2001. Al 31 marzo 2002 il patrimonio netto totale del Gruppo
Olivetti è pari a 27.513 milioni di euro (12.656 milioni dopo la quota
spettante agli azionisti di minoranza) rispetto a 26.353 milioni di euro al
31 dicembre 2001 (12.729 milioni dopo la quota degli azionisti di
minoranza). L'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti al 31
marzo 2002 è pari a 37.160 milioni di euro, in diminuzione di 1.202 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2001. Alla diminuzione di euro 1.324 milioni
del Gruppo Telecom Italia (20.618 milioni al 31 marzo 2002 rispetto ai
21.942 milioni del 31 dicembre 2001) si contrappone un aumento di 122
milioni di euro generato da Olivetti S.p.A. e dalle altre società del
Gruppo (16.542 milioni alla fine del primo trimestre 2002 rispetto a 16.420
milioni di fine esercizio 2001), dovuto principalmente agli esborsi per
oneri finanziari, in parte compensati dall'incasso dalla cessione della
partecipazione in Lottomatica effettuata a gennaio 2002. Al 31 marzo 2002 i
dipendenti delle Società del Gruppo incluse nell'area di consolidamento
erano 114.307, rispetto ai 116.020 addetti a fine dicembre 2001. La
Capogruppo Olivetti S.p.A. Olivetti S.p.A. ha chiuso il 1° trimestre 2002
con una perdita netta di 60 milioni di euro; nello stesso periodo
dell'esercizio 2001 aveva registrato 283 milioni di perdita netta (risultati
entrambi non comprensivi dei dividendi da Telecom Italia S.p.A. e relativi
crediti d'imposta). Il miglioramento rispetto all'esercizio precedente è
sostanzialmente determinato da minori oneri finanziari e dalla quota di
plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Lottomatica
(158 milioni di euro). Gli oneri finanziari netti nel 1° trimestre 2002
ammontano complessivamente a 202 milioni di euro, in diminuzione di 61
milioni rispetto ai 263 milioni di euro del 1° trimestre 2001. Tale
riduzione è dovuta sia al minor indebitamento medio di Olivetti S.p.A. sia
alla riduzione del costo medio del debito a seguito delle operazioni di
rifinanziamento effettuate. Al 31 marzo 2002 il patrimonio netto della
Società è pari a 15.184 milioni di euro, con una diminuzione di 51 milioni
rispetto al 31 dicembre 2001; l 'indebitamento finanziario netto ammonta a
16.420 milioni di euro, in aumento di 98 milioni di euro rispetto al 31
dicembre 2001 (16.322 milioni di euro). Come già descritto, l'incremento è
sostanzialmente dovuto agli oneri finanziari e ai costi operativi del
periodo, parzialmente compensati dall'incasso per l'adesione all'Opa su
Lottomatica. Evoluzione prevedibile della gestione Il risultato economico di
Olivetti S.p.A. dell'esercizio 2002 è da prevedersi positivo per effetto
sia dell'incasso da Telecom Italia dei dividendi derivanti dalla
distribuzione di riserve, sia dalla contabilizzazione per maturazione dei
presumibili dividendi relativi al risultato dell'esercizio 2002. Le
risultanze del 1° trimestre 2002 tendono a confermare le aspettative per
l'intero esercizio di un risultato consolidato in utile prima delle imposte
e ante ammortamento dell'avviamento su Telecom Italia. Eventi successivi al
31 marzo 2002 Nel mese di aprile Olivetti Finance NV ha concluso
un'emissione obbligazionaria benchmark multi-tranche per un importo
complessivo di 1,5 miliardi di euro, ripartiti in due tranche a 5 e 10 anni.
Per effetto di questa emissione è ulteriormente migliorato il profilo di
scadenza delle fonti di finanziamento di Olivetti, il cui indebitamento è
oggi interamente coperto da emissioni obbligazionarie con scadenza superiore
a 12 mesi. Nel prossimo mese di giugno Olivetti rimborserà (in anticipo
rispetto alla scadenza del 2004) il prestito obbligazionario "Olivetti
Finance NV 1999-2004 t.v." per l'intero ammontare ancora in
circolazione pari a circa 5,15 miliardi di euro. Il rimborso è interamente
coperto dalla liquidità di Olivetti, che deriva principalmente dall'aumento
di capitale e dalla contestuale emissione di obbligazioni convertibili per
complessivi 3,9 miliardi di euro conclusi a fine 2001.
BOERO
BARTOLOMEO S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO
DELL'ESERCIZIO 2001 CON LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,25 EURO PER
AZIONE. ANTONIO GARZILLI ENTRA NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ
CON LA CARICA DI VICE PRESIDENTE.
Genova, 9 maggio 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Boero Bartolomeo
S.p.A. - holding industriale operante nel comparto vernici dal 1831 e
quotata al Mercato telematico della Borsa Italiana S.p.A. - riunitasi oggi
sotto la Presidenza della Signora Andreina Boero, ha approvato il bilancio
di esercizio al 31 dicembre 2001. Nel corso del 2001 la Capogruppo ha
incrementato i propri ricavi del 2% circa (2,557 milioni di Euro nel 2001
contro 2,511 milioni di Euro nell'esercizio precedente), conseguendo un
utile netto pari a 2,125 milioni di Euro, in crescita del 18,7% rispetto ai
1,791 milioni di Euro del 2000. Lo scorso esercizio è stato caratterizzato
dall'avvenuta acquisizione, nel maggio 2001, di Attiva S.p.A. e delle sue
attività produttive e commerciali nel settore vernici. Attraverso questa
operazione il Gruppo Boero ha acquisito uno dei marchi italiani più
rilevanti nel mercato delle pitture per edilizia e yachting, rafforzando
ulteriormente la propria quota in questi settori di tradizionale presenza. A
livello consolidato, il fatturato, in termini omogenei, è aumentato del
6,5% (76,432 milioni di Euro contro 71,766 milioni di Euro nel 2000) ma,
considerando l'ingresso di Attiva S.p.A. dal mese di giugno nell'area di
consolidamento, lo stesso ha registrato un incremento di oltre il 20%
(86,435 milioni di Euro nel 2001 sempre contro i 71,8 milioni di Euro
dell'anno precedente). Il risultato operativo (differenza tra valore e costo
della produzione) è aumentato del 58% circa e, considerando anche i sette
mesi di controllo della nuova acquisizione Attiva S.p.A., di oltre il 64%
(6,621 milioni di Euro nel 2001 contro i 4,030 milioni di Euro nel 2000),
questo grazie, principalmente, al buon incremento del fatturato ed al
miglioramento del margine di contribuzione sulle vendite. Per ciò che
riguarda l'utile netto consolidato, nel 2001 è stato pari a 1,731 milioni
di Euro; tale risultato non è però confrontabile con quello del 2000
(2,380 milioni di Euro) a causa degli oneri derivanti dall'acquisizione di
Attiva e anche delle componenti straordinarie generatesi nel bilancio 2000,
anche a seguito della cessione di Apsa S.p.A., e 2001. Il saldo della
gestione finanziaria dell'esercizio, al netto dei proventi da
partecipazioni, risulta pari a -722.972 Euro (-173.940 Euro nel 2000),
proprio per effetto dell'acquisizione di Attiva S.p.A.; tuttavia il livello
di indebitamento è assolutamente equilibrato e compatibile con un'eventuale
ulteriore crescita del Gruppo. Sulla base dei risultati ottenuti, nonostante
gli impegni derivanti dalla già citata acquisizione, l'Assemblea ha
deliberato un dividendo di 0,25 Euro per azione ordinaria, confermando
sostanzialmente quello dell'esercizio precedente (Lit. 500) con stacco
cedola n. 25 il 20 maggio e pagamento a far data dal 23 maggio prossimo.
L'Assemblea odierna inoltre, su proposta dello stesso Consiglio di
Amministrazione, ha deciso di aumentare da nove a dieci il numero degli
Amministratori per meglio far fronte alle rinnovate esigenze di evoluzione e
consolidamento del Gruppo, anche a seguito dell'ultima acquisizione Attiva
S.p.A. La persona nominata dall'Assemblea è il Dr. Antonio Garzilli. Nato a
Napoli nel 1943, laureato in Economia e Commercio, Revisore Contabile, in
virtù della Sua passata trentennale esperienza lavorativa in ambito
internazionale nel Gruppo Eni-Agip, tra l'altro nelle posizioni di
Presidente e Amministratore Delegato di Agip Usa a New York, Amministratore
Delegato di Eni International Holding in Amsterdam, Vice/Presidente
Amministratore Delegato Ip Italiana Petroli, Direttore Sviluppo
Programmazione Controllo Sistemi Informativi di Agip Petroli e, in ambito
genovese, Presidente della Porto Petroli di Genova S.p.A. e Vice Presidente
della Sezione Logistica e Trasporti dell'Associazione Industriali di Genova,
è stato concordemente ritenuto - anche dai vertici aziendali - persona in
grado di "rafforzare la squadra Boero", apportando un fattivo
contributo di innovazione e competenza per far fronte sempre meglio alla
costante evoluzione delle esigenze strategiche e gestionali del Gruppo. Il
Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi subito dopo
l'Assemblea, ha preso atto delle dimissioni dell'Avv.to Giuseppe Carcassi,
per motivi personali, dalla carica di Vice Presidente ed ha nominato alla
stessa carica il Dr. Antonio Garzilli. All'Avv.to Carcassi, che resta
comunque in Consiglio quale Amministratore, va il sincero ringraziamento del
Presidente e degli Amministratori tutti per la preziosa collaborazione
prestata nel periodo di carica.
ROLO
BANCA: IL CDA ESAMINA LA TRIMESTRALE CONSOLIDATA
Bologna, 9 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di ROLO BANCA 1473
ha esaminato Il 7 maggio i risultati consolidati al 31 marzo 2002. Nel
rammentare come il contributo di Rolo Banca 1473 S.p.A. sul totale dell'area
di consolidamento superi il 90%, si espongono, di seguito, i principali dati
consolidati al 31/3/2002 (confrontati con il pari periodo dell'esercizio
precedente) precisando che non sono intervenute variazioni di rilievo
nell'area di consolidamento rispetto alla fine del 2001. La massa
amministrata consolidata complessiva (raccolta diretta + indiretta) ammonta
a oltre 92.300 milioni di euro, in aumento di quasi il 3% rispetto al pari
dato dell'esercizio 2001 (92.200 milioni). Il comparto della raccolta
diretta cresce - al 31 marzo 2002 - del 7% rispetto al 31/3/2001, superando
i 37.000 milioni (34.647 milioni a fine marzo 2001); la raccolta indiretta
ammonta a quasi 55.250 milioni, in linea con il 31/3/2001. Importante il
contributo del risparmio gestito, che, scontato "l'effetto
mercato" collegato all'andamento volatile dei mercati finanziari e
borsistici dell'anno 2001, premia la gestione dinamica e l'impulso
commerciale di Rolo Banca e si attesta, al 31/3/2002, a 23.989 milioni, in
crescita di oltre il 4% rispetto al mese di marzo 2001 (22.992 milioni). Gli
impieghi consolidati proseguono la loro evoluzione annua, pur in un contesto
congiunturale caratterizzato da ridotte prospettive di crescita, e
assommano, al 31/3/2002, a 32.971 milioni (+2,5% sul marzo 2001, pari a
32.164 milioni). Sempre di rilievo risulta la qualità del credito, dove i
crediti in sofferenza (282 milioni a valori di bilancio) si riducono, in un
anno, del 7,8% (306 milioni a fine marzo 2001). Il relativo rapporto - al
valore di bilancio - sugli impieghi a Clientela si riduce ulteriormente allo
0,9%, dal 1% del 31/3/2001. In termini economici, il margine di
intermediazione raggiunge i 480 milioni di euro, superiore ai 473 milioni
del IV trimestre 2001 (+1,5%), ma ancora inferiore ai 507 milioni del I
trimestre 2001, quando la condizioni di mercato apparivano più favorevoli.
Riguardo le sue componenti: - il margine d'interesse appare in flessione del
4,2% (275 milioni rispetto ai 287 milioni di marzo 2001) e risente della
flessione dello spread tra tassi attivi e passivi, pari a -39 b.p. annui; -
i ricavi da servizi, pari a 205 milioni al 31/3/2002, pur superando di circa
il 7% quelli conseguiti nel IV trimestre dell'esercizio 2001 (192 milioni),
mostrano tuttavia una flessione di circa il 6,8% rispetto al I trimestre
dell'anno 2001, evidenziando come la ripresa in corso nel comparto del
risparmio gestito non si sia ancora completamente riflessa in maggiori
componenti reddituali. Le spese amministrative (212 milioni) appaiono
sostanzialmente stabili rispetto al 31/3/2001 (210 milioni) e, al loro
interno, i soli costi di struttura del I trimestre 2002 risultano in
crescita di 7 milioni a 70 milioni di euro, principalmente a causa di spese
di natura informatica relative all'avvio dell'Euro e agli investimenti
tecnologici sostenuti nell'ambito del sistema informativo di Gruppo. In calo
del 3,6% risultano invece le spese per il personale , che risentono della
riduzione degli organici conseguente alla cessione, nel 2001, di alcuni rami
d'azienda e si attestano a 132 milioni contro i 137 milioni del 31/3/2001.
In questo contesto, è importante la tenuta dei maggiori indicatori di
produttività e di efficienza aziendale rispetto alla fine del 2001: il
valore aggiunto per dipendente (risultato lordo di gestione aumentato delle
spese per il Personale in rapporto al numero medio dei dipendenti) è pari a
188 mila euro annualizzati pro-capite (187 mila in tutto l'esercizio 2001);
il risultato lordo di gestione per dipendente è di 126 mila euro pro-capite
così come al 31/12/2001), mentre i citati costi di struttura in rapporto al
margine di intermediazione si confermano inferiori al 17% (16,4% alla fine
del 2001). Il cost income ratio (spese amministrative in rapporto al margine
di intermediazione) si conferma intorno al 44%. L'utile netto consolidato
del I trimestre 2001 si attesta a 133 milioni di euro - interamente generato
dall'attività di gestione ordinaria - superiore ai 131 milioni di euro
conseguiti nel IV trimestre 2001, peraltro influenzato da risultati
straordinari pari a circa 18 milioni di euro (lordi da imposte). Al 31 marzo
2001, il risultato conseguito era pari a 141 milioni di euro. Con
riferimento a quanto disposto dal nuovo D.L. 63 del 15/4/2002 - che
stabilisce la sospensione dei benefici fiscali previsti dal D.Lgs 17/5/1999
(c.d. L.Ciampi) - ed in conformità a quanto già definito nell'ambito del
Gruppo Unicredito Italiano, al 31 marzo 2002 nessun beneficio fiscale
collegato è stato apportato al conto economico. Al 31 marzo 2002 il Gruppo
si articola in 896 sportelli, cui si associano l'operatività collegata a 27
Private Banking e a 138 Promotori Finanziari; l'organico è composto da
8.473 dipendenti (9.019 alla fine di marzo 2001). Si allegano i principali
dati e indicatori di Rolo Banca 1473 consolidati, nonchè lo Stato
Patrimoniale ed il Conto Economico consolidati al 31/3/2002, confrontati con
i corrispondenti dati al 31/3/2001 e al 31/12/2001.
BANKAMERICARD
(DEUTSCHE BANK): OLTRE 3 MILIONI DI CARTE DI CREDITO IN ITALIA CHIUDE IL
PRIMO QUADRIMESTRE 2002 CON UN FATTURATO DI 4,2 MILIARDI DI EURO (+24%) E 46
MILIONI DI TRANSAZIONI GESTITE (+20%)
Milano, 9 maggio 2002 - BankAmericard, divisione di Deutsche Bank Spa
specializzata in strumenti per il pagamento elettronico, ha chiuso il primo
quadrimestre 2002 con un portafoglio di carte di credito emesse e gestite
pari a 3 milioni di unità e oltre 170 mila nuove carte distribuite in
Italia. La divisione ha confermato l'andamento positivo dello stesso periodo
del 2001 registrando un fatturato di oltre 4,2 miliardi di euro (+24%) pari
a oltre 46 milioni di transazioni gestite (+20%), con una spesa media per
operazione di circa 91 euro. "Il generale trend di crescita di
BankAmericard del 2001 è proseguito anche nel primo quadrimestre del
2002", spiega Natale Capone, direttore di BankAmericard. "In
questo periodo abbiamo infatti registrato un aumento del 27,2% dello
spending delle nostre carte di credito collegate ai circuiti Visa e
MasterCard e un incremento del 32% della spesa media effettuata con le carte
serie "oro", per un ammontare complessivo di 100 milioni di
euro". BankAmericard, presente in Italia dal 1968, ha chiuso il 2001
con un fatturato di 12,1 miliardi di euro. La divisione emette carte di
credito e opera con i maggiori circuiti internazionali di pagamento Visa,
MasterCard e American Express e ha all'attivo accordi di distribuzione dei
propri prodotti con oltre 500 banche partner.
DMAIL:
APPROVATO BILANCIO 2001, DIVIDENDO DI 0.02 CENTESIMI
Pontassieve (Firenze) Si è riunita ieri in seconda convocazione l'Assemblea
degli Azionisti di D,mail.IT S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato, che
ha approvato il Bilancio relativo all'esercizio 2001 e ha esaminato i
risultati consolidati e proforma del Gruppo. Il Gruppo dmail.it ha concluso
l'esercizio 2001 con un valore della produzione consolidato proforma che ha
raggiunto 50,5 milioni di Euro, registrando una crescita di circa il 100%
rispetto ai 25,5 milioni di Euro realizzati nel corso dell'esercizio 2000 e
con ricavi consolidati per 34,68 milioni di Euro corrispondenti ad un
incremento del 33%. L'Ebitda consolidato si attesta a quota 3,03 milioni di
Euro, e nell'esercizio preso in esame sono stati effettuati ammortamenti per
5,13 milioni di Euro, rispetto ai 3,46 milioni di Euro del 2000. Il
risultato netto della capogruppo dmail.it Spa risulta essere positivo per
382.256 Euro rispetto a una perdita di 994.248 Euro registrata
nell'esercizio precedente. L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre deliberato
la distribuzione di un dividendo lordo unitario di 2 centesimi di Euro, il
cui stacco è previsto per il prossimo 27 maggio 2002, mentre il pagamento
sara' effettuato con valuta 30 maggio 2002. La crescita evidenziata è la
dimostrazione del valore delle strategie di sviluppo del Gruppo. In
particolare, i miglioramenti raggiunti a livello consolidato sono da
ricondurre integralmente alle attività interne: a livello consolidato
pro-forma, invece, la crescita è logicamente da imputarsi allo sviluppo per
linee esterne. Per quanto riguarda le diverse realtà presenti all'interno
del Gruppo, particolarmente significativa é stata la performance realizzata
nel suo primo anno di attività da parte della controllata portoghese D-MAIL
Venda Directa, che in pochi mesi si e' distinta quale primario operatore di
vendita on-line nel mercato portoghese, a dimostrazione delle enormi
potenzialita' di sviluppo del modello multichannel in Europa. Anche il polo
editoriale nato con l'acquisizione del settimanale Bloomber Investimenti (in
partnership con il colosso mondiale dell'informazione Bloomberg di New York)
e continuato con l'acquisto della maggioranza assoluta del gruppo Gdm Stampa
srl (Circuito Netweek) sono la dimostrazione del dinamismo e della capacita'
di cogliere le opportunita' da parte del Gruppo. Nell'ambito dell'Assemblea
sono stati inoltre rinnovati il Consiglio di Amministrazione e il Collegio
Sindacale con la conferma del Consigliere Gianluigi Viganò e la nomina del
nuovo Consigliere Giancarlo Ferrario. Il Collegio sindacale che sarà in
carica per il prossimo triennio (2002-2004) risulta così composto: -
Presidente: Mario Alberto Galeotti Flori - Sindaci Effettivi: Carlo Bossi e
Angelo Galizzi - Sindaci Supplenti: Massimo Innocenti e Simone Boschi.
L'Assemblea ha infine approvato il trasferimento della sede legale da Milano
a Pontassieve (Firenze) e ha deliberato di cambiare la denominazione sociale
in D-mail Group per meglio definire la nuova struttura del Gruppo che al
fianco dell?attività tradizionale nel settore delle vendite multicanale e
multiprodotto vede l'ingresso di un polo editoriale. Per quanto riguarda la
prevedibile evoluzione della gestione, per il 2002 il Gruppo intende
consolidare il processo di integrazione delle società finora acquisite al
fine di ottimizzare la gestione delle risorse disponibili ed incrementare i
margini di redditività. Si proseguirà, inoltre, nella ricerca di accordi,
partnership e acquisizioni strategiche al fine di conseguire i propri
obiettivi di espansione sia in Italia, sia a livello internazionale.
BAYERISCHE
VITA SPA: APPROVATA DAL CDA LA RELAZIONE DEL 1° TRIMESTRE 2002
Milano, 9 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Bayerische Vita
S.p.A., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo
Versicherungsgruppe AG, riunitosi sotto la presidenza del Dr. Hans Ufer ha
approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2002. La raccolta complessiva
nei primi tre mesi del 2002 è ammontata a ? 139,8 milioni, in progresso del
5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2001, in cui la raccolta era
risultata pari a ? 132,4 milioni. In particolare, la raccolta di premi
annui, che ha rappresentato nel periodo il 95% dei premi lordi raccolti, si
è attestata a Euro 132,2 milioni, mentre i premi unici sono ammontati a
circa Euro 7,2 milioni contro Euro 0,9 milioni del corrispondente periodo
del 2001. I premi annui di nuova produzione hanno subito una contrazione
attestandosi a Euro 18,2 milioni consentendo, comunque, a Bayerische Vita di
continuare a confermarsi tra le prime compagnie nella vendita dei nuovi
Piani Pensionistici Individuali. I premi relativi ai rinnovi sui contratti
in portafoglio hanno evidenziato una crescita del 10,5% raggiungendo Euro
114 milioni, contro Euro 103,2 milioni nei primi tre mesi del 2001. Il
risultato tecnico del periodo è stato di Euro 3,1 milioni. L'incidenza
delle spese generali sui premi emessi lordi del primo trimestre del 2002,
pari al 3,7%, è sostanzialmente equivalente a quella registrata nel
corrispondente periodo del 2001. L'utile di periodo, al netto delle imposte
stimate, è ammontato a Euro 2,05 milioni Per fine esercizio Bayerische Vita
prevede una crescita della raccolta complessiva tra il 5 ed il 10% ed un
risultato netto in crescita rispetto a quello dello scorso anno. La
relazione del primo trimestre 2002 verrà distribuita a chiunque ne farà
richiesta a partire dal 15 maggio 2002. Nel corso della riunione il
Direttore Generale Marino Ercolani ha comunicato la decisione di concludere
il suo rapporto di collaborazione con Bayerische Vita per valutare altre
scelte professionali. Il Consiglio di Amministrazione ne ha accettato le
dimissioni, ringraziandolo per quanto fatto nell'interesse aziendale.
Contestualmente il Consiglio ha conferito all'Amministratore Delegato, Dott.
Gianfranco Bennati, anche la carica di Direttore Generale.
ENI:
PRIMO TRIMESTRE 2002. PRODUZIONE RECORD DI IDROCARBURI E PERFORMANCE
OPERATIVA TRA LE MIGLIORI DEL SETTORE OIL & GAS
Roma, 8 maggio 2002 - Il Consiglio di amministrazione dell'Eni ha esaminato
la Relazione trimestrale al 31 marzo 2002. In un mercato internazionale
caratterizzato rispetto al primo trimestre 2001 dalla riduzione dei prezzi
del petrolio (Brent -18%) e dalla forte contrazione sia dei margini di
raffinazione (-90% per il margine sul Brent) - scesi al livello più basso
degli ultimi dieci anni - sia di quelli sui prodotti petrolchimici, l'Eni ha
registrato un risultato migliore rispetto alla media del settore oil &
gas; infatti il trimestre chiude con l'utile operativo di 2.700 milioni di
euro, in crescita del 4% rispetto al quarto trimestre 2001 e in flessione
del 27% rispetto al primo trimestre 2001, contro la riduzione media di oltre
il 50% registrata dal settore. La produzione giornaliera di idrocarburi ha
raggiunto il livello record di 1.441 mila barili di petrolio equivalenti
(boe) con un incremento di 54 mila boe rispetto al primo trimestre 2001,
pari al 3,9%, nonostante gli effetti dei tagli produttivi decisi dall'OPEC
(34 mila boe). L'aumento è dovuto: (i) agli avvii di campi, principalmente
in Regno Unito, Algeria, Congo, Angola, Nigeria, Italia e Stati Uniti; (ii)
alla crescita produttiva registrata principalmente nel Regno Unito, in
Algeria e in Pakistan. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dai
declini delle produzioni mature in Italia (gas). La quota di produzione
estera sul totale si mantiene sul 78%. Ad aprile la produzione giornaliera
di idrocarburi è stata di 1.462 mila boe. Nel primo trimestre sono
proseguite le azioni di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza
che hanno consentito di realizzare risparmi di costi di 94 milioni di euro
compensando pressoché interamente gli incrementi dovuti alla dinamica
salariale, all'inflazione e all'effetto dell'apprezzamento del dollaro
sull'euro. L'utile operativo (2.700 milioni di euro) ha registrato la
flessione di 1.014 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2001, pari al
27,3%, dovuta: - alla riduzione dell'utile operativo del settore
Esplorazione e Produzione (-688 milioni di euro, pari al 34,8%) connessa
alla diminuzione dei prezzi degli idrocarburi di produzione (petrolio
-14,4%; gas naturale -30,6%) e alla minore produzione venduta di gas
naturale in Italia (-11,3 milioni di boe, pari al 32,8%). Questi fattori
negativi sono stati parzialmente compensati dalla crescita della produzione
venduta di idrocarburi all'estero (+8,5 milioni di boe, pari al 9,1%) e di
petrolio in Italia (+1,1 milioni di barili, pari al 18,5%); - alla riduzione
dell'utile operativo del settore Raffinazione e Marketing (-232 milioni di
euro, pari al 78,9%) dovuta essenzialmente alla rilevante caduta del margine
di raffinazione (-90,3% per il margine sul Brent) e ai minori margini delle
raffinerie posizionate sul continente (in relazione alla riduzione dei
differenziali Fob/Cif), nonché, in minor misura, alla diminuzione del
risultato dell'attività di distribuzione in Italia connessa agli effetti
delle cessioni/chiusure di stazioni di servizio e dei minori margini
commerciali rete a seguito della pressione competitiva; - alla maggiore
perdita operativa del settore Petrolchimica (-99 milioni di euro) dovuta
alla flessione dei margini dei prodotti, i cui effetti sono stati in parte
compensati dai minori ammortamenti a seguito delle rilevanti svalutazioni di
impianti effettuate nel 2001; - alla riduzione dell'utile operativo del
settore Gas & Power (-40 milioni di euro, pari al 2,7%) connessa
essenzialmente all'effetto negativo della variazione del mix di vendita e
alla flessione del margine della distribuzione primaria di gas naturale,
parzialmente compensati dall'aumento dei volumi trasportati per conto terzi
in Italia (+2,12 miliardi di metri cubi, pari all'87,2%). Queste riduzioni
sono state in parte compensate dall'aumento dell'utile operativo del settore
Ingegneria e Servizi (+44 milioni di euro, pari al 104,8%) riferito in
particolare all'attività costruzioni e perforazioni. I ricavi della
gestione caratteristica conseguiti nel primo trimestre (12.705 milioni di
euro) sono diminuiti di 1.078 milioni di euro rispetto al primo trimestre
2001, pari al 7,8%, a seguito principalmente della flessione dei prezzi
degli idrocarburi di produzione e dei principali prodotti del downstream.
Questi fattori negativi sono stati in parte compensati dall'aumento della
produzione venduta di petrolio e dal maggior volume di attività del settore
Ingegneria e Servizi. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 6.713
milioni di euro con una diminuzione di 3.175 milioni di euro rispetto al 31
dicembre 2001 dovuta alla consistenza del flusso di cassa generato dalla
gestione solo in parte compensata dal fabbisogno connesso agli investimenti.
Gli investimenti tecnici (1.541 milioni di euro, di cui l'89% nei settori
Esplorazione e Produzione e Gas & Power) sono aumentati di 362 milioni
di euro, pari al 30,7%, e hanno riguardato in particolare: (i) lo sviluppo
di giacimenti di idrocarburi (1.035 milioni di euro; +65,6% rispetto al
primo trimestre 2001) in Italia, Libia, Iran, Nigeria, Angola, Stati Uniti e
Kazakhstan; (ii) la ricerca esplorativa (199 milioni di euro; +35,4%
rispetto al primo trimestre 2001); (iii) il mantenimento e il potenziamento
della rete di trasporto del gas naturale in Italia (59 milioni di euro); (iv)
la prosecuzione del programma di espansione della capacità di generazione
di energia elettrica (50 milioni di euro); (v) il potenziamento della rete
di distribuzione dei prodotti petroliferi in Italia e all'estero (34 milioni
di euro). Nel periodo 1° gennaio - 7 maggio 2002 sono state acquistate 5,8
milioni di azioni proprie per il corrispettivo complessivo di 87 milioni di
euro (in media 14,94 euro per azione). Al 7 maggio 2002 l'Eni possiede 160,2
milioni di azioni proprie, pari al 4% del capitale sociale, per un costo di
2.155 milioni di euro (in media 13,45 euro per azione). I risultati dell'Eni
riflettono la stagionalità nella domanda di gas naturale e di alcuni
prodotti petroliferi a uso riscaldamento, la cui domanda è più alta nel
primo trimestre dell'anno, che comprende i mesi più freddi, e più bassa
nel terzo trimestre, che comprende i mesi più caldi. Conseguentemente
l'utile operativo e la variazione dell'indebitamento finanziario netto
dell'Eni del primo trimestre non possono essere estrapolati per l'intero
esercizio.
SAIPEM
ACQUISTA LA BOUYGUES OFFSHORE:NASCE UN LEADER MONDIALE NEL SETTORE DEI
SERVIZI ALL'INDUSTRIA PETROLIFERA
San Donato Milanese, 9 maggio 2002 - Saipem, Società dell'Eni, annuncia di
avere fatto un'offerta alla Bouygues Construction SA per l'acquisto della
quota di maggioranza (51.1%) della Bouygues Offshore, societa' francese
leader nel settore dell'ingegneria per l'industria petrolifera, quotata alle
borse valori di Parigi e New York. Il prezzo offerto di 60 euro per azione
rappresenta un premio del 25% circa sulla media dei corsi di Borsa
dell'ultimo mese e corrisponde ad una valutazione della società pari a
circa un miliardo di euro. Bouygues Construction SA ha garantito a Saipem
l'esclusiva per concludere la suddetta acquisizione. Completato l'acquisto
della quota di maggioranza, dopo avere ottenuto le usuali approvazioni delle
Autorità Antitrust, Saipem lancerà un'offerta pubblica di acquisto ('garantie
de cours') sulle restanti azioni a 60 euro per cassa. L'acquisizione di
Bouygues Offshore è la più rilevante operazione effettuata tra società
appartenenti a paesi diversi dell'Unione Europea, nel settore dei servizi
all'industria petrolifera. Le distintive capacità realizzative di Saipem,
supportate da mezzi navali tecnologicamente all'avanguardia, unite alle
competenze di ingegneria e project management di Bouygues Offshore daranno
vita a un leader mondiale nella esecuzione di progetti "chiavi in
mano" per l'industria petrolifera. Il nuovo gruppo avra' un
posizionamento competitivo di eccellenza per la fornitura di servizi di
ingegneria, di project management, di procurement e di costruzione per lo
sviluppo di giacimenti di idrocarburi, con un forte orientamento verso
attività in contesti particolarmente sfidanti quali le acque profonde, le
aree remote e i progetti riguardanti il gas; esso opererà globalmente con
forti presenze locali in aree strategiche e in forte sviluppo quali l'Africa
Occidentale, la CSI (ex Unione Sovietica), l'Asia Centrale, l'Africa del
Nord, il Medio Oriente e il Sud-est asiatico. L'integrazione fra Saipem e
Bouygues Offshore sarà facilitata dalla reciproca conoscenza maturata in
progetti eseguiti congiuntamente e sviluppata nell'ambito della SaiBos,
società a gestione congiunta, operativa da sette anni. Nell'esercizio 2001
le due società hanno prodotto ricavi aggregati pari a circa 3,0 miliardi di
euro (Saipem, 1,9 miliardi di euro e Bouygues Offshore, 1,0 miliardi di
euro), ottenendo un utile netto aggregato di 214 milioni di euro (Saipem,
168 milioni di euro e Bouygues Offshore, 46 milioni di euro). Le capacità
delle due società sono altamente sinergiche e complementari. Il conseguente
potenziamento delle competenze di ingegneria e di project management
consentirà un significativo sviluppo di ricavi addizionali. Sulla base di
una stima preliminare, dall'integrazione di Saipem e Bouygues Offshore si
prevede di conseguire, a partire dal 2004, sinergie di costi per circa 60
milioni di euro all'anno. Saipem prevede, assumendo di ammortizzare in 20
anni il goodwill, stimato allo stato attuale in circa 845 milioni di Euro,
un aumento del cash flow per azione (utile netto più ammortamenti) fin dal
primo esercizio e un aumento dell'utile netto per azione a partire dal 2004,
anno in cui le ottimizzazioni di costo saranno pienamente a regime.
L'acquisizione sarà finanziata mediante linee di credito a disposizione
della Saipem. Nell'ipotesi di integrale adesione all'offerta pubblica di
acquisto da parte degli azionisti di minoranza, il nuovo gruppo avrà un
rapporto tra debiti finanziari netti e patrimonio netto superiore
all'unita'. Peraltro, il significativo cash flow atteso nei prossimi
esercizi consentirà la riduzione dell'indebitamento finanziario netto al
disotto del patrimonio netto entro il 2004. Pietro Franco Tali, Presidente
di Saipem, ha commentato: "Sono estremamente soddisfatto
dell'acquisizione: Bouygues Offshore e Saipem sono due grandi società
altamente complementari e il nuovo gruppo avra' competenze e tecnologie
difficilmente eguagliabili. Sono certo che i nostri azionisti, i nostri
clienti, i nostri dipendenti apprezzeranno l'operazione e sono convinto che
l'integrazione delle due società sara' un successo". Hervè Le Bouc,
Presidente di Bouygues Offshore, ha informato Saipem del suo personale
apprezzamento della bontà industriale dell'operazione, nonché del fatto
che darà un parere positivo in merito al Consiglio di Amministrazione della
Bouygues Construction. Il Consiglio di Amministrazione di Bouygues
Construction si terrà lunedì 13 Maggio 2002 dopo aver ricevuto il parere
del comitato dei dipendenti di Bouygues Construction. Saipem si è avvalsa
di Morgan Stanley & Co, quale consulente finanziario. Bouygues Offshore,
società quotata alle borse valori di Parigi e New York, è leader nel
settore dell'ingegneria e costruzione di impianti a terra e a mare per la
produzione di idrocarburi. E' attiva inoltre nei servizi di manutenzione, di
costruzione di strutture portuali e nel mercato del Gas Naturale Liquefatto.
Le maggiori aree di attività sono l'Europa e l'Africa. Bouygues Offshore
dispone di circa 2500 ingegneri. Il 30 aprile 2002, Bouygues Offshore ha
annunciato i risultati relativi al primo trimestre 2002, che evidenziano un
incremento del fatturato pari all'8.1% rispetto al primo trimestre 2001 e un
portafoglio ordini di 1.2 miliardi di euro. Saipem, società del gruppo Eni
quotata alle borse valori di Milano e Parigi, è leader mondiale nei settori
delle Costruzioni e Perforazioni, sia a terra che a mare. La realizzazione
del programma di investimenti iniziato nel 1998 di 1.5 miliardi di euro
circa, consente a Saipem di disporre di mezzi navali e attrezzature di
avanguardia rispetto ai concorrenti. Nel 2001, la società ha iniziato una
strategia di rafforzamento delle competenze nell'ambito dell'ingegneria e
project management, con l'acquisto del rimanente 50% della SASP Offshore
Engineering e delle società Moss Maritime, Petromarine e BCI. Saipem
dispone di circa 600 ingegneri. Il 7 maggio 2002 Saipem ha annunciato i
risultati relativi al primo trimestre 2002, che evidenziano un incremento
dei ricavi e dell'utile netto rispetto al primo trimestre 2001 pari a 84% e
124% rispettivamente e un portafoglio ordini pari a 3,1miliardi di
euro.
E.BISCOM:
NEL 1° TRIMESTRE RICAVI IN AUMENTO DEL 140%, A 65,2 MILIONI DI EURO
CRESCITA ESPONENZIALE DI RICAVI, CLIENTI E RETE
Milano, 9 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A
(Milano, Nuovo Mercato: Ebi), la principale società italiana di servizi di
telecomunicazioni e media su larga banda, riunitosi in data odierna, ha
approvato la relazione del primo trimestre 2002. Nel periodo gennaio-marzo
2002, e.Biscom ha riportato ricavi consolidati per 65,2 milioni di Euro, in
aumento del 140% rispetto allo stesso periodo del 2001. Il primo trimestre
dell'anno ha evidenziato una crescita significativa in termini di ricavi,
clienti e rete. "L'anno è iniziato molto bene e sono sicuro che
centreremo l'obiettivo di raddoppio del fatturato previsto per il 2002 - ha
dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio Scaglia. -
Continueremo a focalizzarci sul core business delle telecomunicazioni
metropolitane a larga banda, che hanno riscontrato un'ottima accoglienza in
Italia e in Germania, come dimostrano i risultati relativi alla crescita dei
clienti". A livello di Ebitda consolidato, nel primo trimestre e.Biscom
ha contenuto la perdita a 22 milioni di Euro, rispetto ai 27,3 milioni di
Euro del primo trimestre 2001: un valore destinato a ridursi ancora nei
prossimi mesi. Per quanto riguarda le società operative, nel primo
trimestre FastWeb, l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda
del Gruppo e.Biscom, ha riportato ricavi per 42 milioni di Euro, pari a sei
volte il valore del primo trimestre 2001, con un apporto crescente dei
ricavi da parte dei clienti Soho e residenziali, passato al 14% del totale
rispetto all'8%. I ricavi di FastWeb hanno registrato un incremento di circa
il 20% rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno: una crescita
particolarmente significativa considerato che di norma il primo trimestre
subisce una flessione rispetto all'ultimo periodo dell'anno precedente per
fattori di stagionalità. Nel primo trimestre il numero di clienti FastWeb
ha superato quota 76.700, in aumento del 57% o di 27.800 nuovi abbonati,
rispetto ai 48.900 dell'ultimo trimestre 2001, caratterizzandosi come il
miglior trimestre in assoluto in termini di crescita clienti. Nel primo
trimestre sono aumentate di quasi il 60% le unità abitative raggiunte
rispetto al quarto periodo del 2001, a quota 500.000. Attualmente FastWeb ha
clienti in tutte le principali città italiane: Milano, Roma, Torino,
Genova, Napoli e Bologna. La rete FastWeb raggiungerà entro la fine del
2002 tutte le aziende, le famiglie e i Soho di Milano. La market share
complessiva si è mantenuta intorno al 10%, nonostante l'eccezionale
crescita del mercato potenziale di riferimento. La quota di mercato ha
invece superato il 27% in alcune delle aree che per prime hanno avuto
accesso ai servizi di telecomunicazione a larga banda. La società continua
a registrare un incremento del numero di nuovi abbonati giornalieri, che in
media nel mese di marzo hanno superato quota 425. Quanto alle connessioni,
sempre nel mese di marzo FastWeb ha attivato quotidianamente una media di
circa 325 clienti. Comunque un dato in netto miglioramento, visto che
nell'ultima settimana di aprile sono stati connessi in media 450 abbonati al
giorno. HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore di telecomunicazioni a
larga banda attivo nella regione di Amburgo, nel primo trimestre ha
conseguito ricavi pari a circa 19 milioni di Euro. Alla fine del primo
trimestre il numero complessivo dei clienti di HanseNet - ormai chiaramente
affermato come il principale operatore di telecomunicazioni a larga banda
della regione di Amburgo, subito dopo Deutsche Telecom AG - hanno superato
quota 42.100, con un incremento di oltre due volte e mezzo rispetto allo
stesso periodo del 2001. Nei primi tre mesi dell'anno HanseNet ha registrato
oltre 8.100 nuovi abbonati, il più elevato tasso di crescita trimestrale
registrato in assoluto. L'intera rete di e.Biscom ha registrato una crescita
sostenuta, di pari passo con lo sviluppo del piano di espansione. Nel
complesso la rete italiana e quella tedesca hanno raggiunto 7.225 Km, di cui
circa 4.800 Km di rete di accesso nelle principali città. In particolare in
Italia, la rete di accesso locale si estende per 3.869 Km, con un incremento
del 58% o di 1.423 Km rispetto alla fine del 2001. Il servizio di Video on
Demand a pagamento avviato lo scorso anno da e.BisMedia, la società che si
occupa della realizzazione e fornitura di contenuti, continua a registrare
interesse da parte dei clienti. Gli ultimi dati confermano che il 15% degli
abbonati utilizza il servizio almeno un'ora al giorno. Inoltre, il ricavo
medio per utente (ARPU - Average Revenue per User) è salito a più di 6
Euro mensili - in soli sei mesi di piena attività commerciale - con un
incremento superiore al 20% rispetto ai 5 Euro registrati alla fine del
2001. Nei primi tre mesi dell'anno i ricavi complessivi del gruppo
e.BisMedia sono saliti a 5 milioni di Euro, rispetto agli 1,8 milioni di
Euro registrati nello stesso periodo del 2001. Nel primo trimestre la
capogruppo e.Biscom S.p.A. ha conseguito un utile netto di 8 milioni di Euro
e il risultato consolidato netto è stato negativo per 48,4 milioni di Euro.
Nello stesso periodo gli investimenti consolidati sono stati pari a 140
milioni di Euro. Al 31 marzo 2002 le disponibilità finanziarie di e.Biscom
ammontavano a 1,4 miliardi di Euro, fra liquidità e fondi depositati a
garanzia per un valore di 800 milioni di Euro e linee di credito aperte per
600 milioni di Euro. Al termine del primo trimestre il Gruppo contava oltre
1.700 addetti tra Italia ed estero. Le unità operative nel dettaglio,
suddivise per settori di attività I. Telecomunicazioni FastWeb FastWeb,
l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda del gruppo e.Biscom,
nel primo trimestre ha conseguito ricavi per 42 milioni di Euro, pari a sei
volte il valore del primo trimestre 2001. I ricavi di FastWeb hanno
registrato un incremento di quasi il 20% rispetto al quarto trimestre 2001:
una crescita particolarmente significativa considerato che di norma il primo
trimestre subisce una flessione rispetto all'ultimo periodo dell'anno
precedente per fattori di stagionalità. Nel complesso, nei primi tre mesi
del 2002 FastWeb ha inciso per oltre il 60% sui ricavi consolidati di
e.Biscom. A livello di Ebitda, nel primo trimestre FastWeb ha contenuto le
perdite a 6,5 milioni di Euro, rispetto agli 8,4 milioni di Euro dello
stesso periodo del 2001. Nel corso dell'esercizio 2002 la perdita continuerà
a ridursi e la società conferma di essere più che in linea con le
previsioni di raggiungimento del break even di Ebitda. Nel primo trimestre
il numero di clienti FastWeb ha superato quota 76.700, in aumento del 57% o
di 27.800 nuovi abbonati rispetto ai 48.900 dell'ultimo trimestre 2001,
caratterizzandosi come il miglior trimestre in assoluto in termini di
crescita clienti. Al momento sono già stati connessi alla rete più della
metà dei clienti acquisiti. Al termine del primo trimestre i clienti
business hanno superato quota 13.660, di cui oltre 450 grandi o medie
imprese e 13.210 piccole imprese e Soho. I clienti residenziali sono 63.060.
Sul fronte dei servizi innovativi, FastWeb ha introdotto per la clientela
residenziale il "VideoRec", che permette di registrare le
trasmissioni televisive dei principali canali nazionali senza l'ausilio di
videocassette o videoregistratore. La registrazione può essere programmata
dal televisore o da qualunque pc collegato a Internet, come ad esempio
quello dell'ufficio. FastWeb è l'unico operatore al mondo in grado di
offrire ai propri clienti un servizio tecnologicamente così avanzato. Tra
gli altri servizi FastWeb che hanno riscontrato successo, le reti private
virtuali su protocollo IP e l'offerta Business to Employee (B2E). Alla fine
del primo trimestre il numero di reti IP private virtuali è salito a 180,
con un incremento del 50% rispetto al termine del 2001: un dato che conferma
l'eccezionale crescita di FastWeb in questo segmento di mercato. Grazie
all'offerta B2E, i dipendenti possono lavorare comodamente da casa
collegandosi alla LAN aziendale alla velocità di 10 Mbit/s. Il pacchetto
B2E, oltre alla connessione Internet, comprende il servizio di telefonia
FastWeb e il Video on Demand, con la possibilità di usufruire su fibra
dell'offerta pay e pay per view dei canali satellitari. HanseNet HanseNet
Telekommunikation GmbH, l'operatore di telecomunicazioni a larga banda
attivo nella regione di Amburgo, nel primo trimestre ha registrato ricavi
per circa 19 milioni di Euro. A livello di Ebitda, nel primo trimestre
HanseNet ha contenuto le perdite a 3,9 milioni di Euro, rispetto ai 6.3
milioni di Euro del primo trimestre 2001. Nel corso dell'esercizio la
perdita continuerà a ridursi e l'operatore tedesco, come FastWeb, conferma
le previsioni sul break even di Ebitda. Nel primo trimestre la società
tedesca ha avviato con successo il servizio sperimentale di Video on Demand,
la cui commercializzazione - con film campioni d'incasso - è prevista entro
il mese di giugno. Il servizio di Video on Demand è disponibile su DSL
grazie alle competenze tecnologiche sviluppate da HanseNet, che consentono
di raggiungere una velocità di 2,5Mbit/s resa possibile dall'elevata qualità
del rame tedesco. Nel primo trimestre i servizi business hanno inciso per il
75% dei ricavi, mentre l'incidenza dei servizi residenziali è stata pari al
25%. Nei primi tre mesi del 2002 i clienti di HanseNet sono aumentati di
oltre 8.100 o di circa il 25%, il più elevato tasso di crescita registrato
in assoluto. Alla fine del primo trimestre i clienti di HanseNet hanno
superato quota 42.100, con un incremento di oltre due volte e mezzo rispetto
al primo trimestre 2001. II. Media & B2C I ricavi del gruppo e.BisMedia
- che include la società che si occupa della realizzazione e fornitura di
contenuti, e.BisNews (la società editoriale) ed e.Voci (la catena di negozi
high-tech) - nel primo trimestre sono saliti a 5 milioni di Euro, rispetto
agli 1,8 milioni di Euro del primo trimestre dello scorso anno. Il risultato
ha inciso per circa l'8% sui ricavi consolidati dei primi tre mesi del 2002.
Il servizio di Video on Demand a pagamento continua a registrare interesse
da parte dei clienti. Gli ultimi dati confermano che il 15% degli abbonati
al Video on Demand di e.BisMedia utilizza il servizio almeno un'ora al
giorno. Inoltre, il ricavo medio per utente (ARPU) è salito a più di 6
Euro, con un incremento superiore al 20% rispetto ai 5 Euro registrati alla
fine dello scorso anno. Un risultato conseguito in soli sei mesi di piena
attività commerciale. I clienti e.BisMedia hanno a disposizione un'ampia
scelta di contenuti, che vanno dai film italiani e statunitensi campioni
d'incasso alle trasmissioni per bambini, ai documentari, alla programmazione
corrente e d'archivio delle tre reti RAI. L'offerta di e.BisMedia e Rai
Click, la partnership fra RAI ed e.BisMedia, comprende oggi più di 1.800
titoli. Rai Click è disponibile oltre che su televisore anche via web. Il
sito Rai Click ha superato 100.000 visitatori mensili. Nel primo trimestre
dell'anno e.BisMedia ha acquisito circa il 25% di Editing, società leader
in Italia nel settore dei servizi editoriali integrati, per un controvalore
di 3,7 milioni di Euro. L'acquisizione rafforza le sinergie commerciali tra
le due società in campo editoriale. Il quotidiano on line del Gruppo,
ilNuovo.it, continua a riscuotere interesse, con una media di 1,5 milioni di
page view giornaliere, e nei prossimi mesi lancerà l'offerta a pagamento.
Prosegue con successo anche l'attività di Ap.Biscom - nata dalla
collaborazione con Associated Press - che nel primo trimestre dell'anno ha
aggiunto al suo portafoglio clienti nomi prestigiosi quali il Gruppo Telecom
Italia, la Regione Sicilia e Tele+. Nel settore B2C e.Voci, la catena di
negozi high-tech distribuita su tutto il territorio nazionale, a fine marzo
contava 11 punti vendita. Nel primo trimestre e.Voci ha registrato un
fatturato pari a 3,8 milioni di Euro, più che triplicato rispetto agli 1,2
milioni di Euro conseguiti nel primo trimestre 2001. III. B2Biscom B2Biscom,
la società del gruppo e.Biscom che opera nel settore del commercio
elettronico business to business, nel primo trimestre ha registrato ricavi
pari a 0,3 milioni di Euro. B2Biscom attualmente è in fase di
ristrutturazione e sta riposizionando la propria attività sui settori delle
aste on line per la pubblica amministrazione, dell'Application Service
Provisioning (ASP) e dei marketplace privati.
CONVOCAZIONE
DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI MEDIOBANCA
Milano, 9 maggio 2002 - "Il Consiglio di Amministrazione di MEDIOBANCA
è stato convocato per il prossimo 14 maggio per l'approvazione della
relazione trimestrale al 31 marzo."
I.NET
HA TRASMESSO IN DIRETTA INTERNET LA RELAZIONE 2001 DELL'AUTORITÀ GARANTE
PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.
Milano, 9 maggio 2002 - I.NET (Milano, Nuovo Mercato, INE), primo
Application Infrastructure Provider operante in Italia con la collaborazione
di MP Esperia, ha realizzato la ripresa e la trasmissione in diretta
Internet in streaming audio/video della Relazione 2001 dell'Autorità
Garante per la protezione dei dati personali. La relazione, che è stata
presentata ieri 8 maggio a Palazzo Montecitorio, traccia un bilancio del
lavoro svolto, illustra le diverse e delicate questioni delle quali si è
occupata l'Autorità nel suo quinto anno di attività, fa il punto sullo
stato di attuazione della legge n.675 del 1996 e indica le prospettive di
intervento del Garante in vista del completamento della disciplina sulla
riservatezza dei dati e del delinearsi delle nuove frontiere della privacy.
La presentazione della Relazione annuale poteva essere seguita in diretta
audio-video multiformato su Internet collegandosi al sito ufficiale del
Garante all'indirizzo web www.garanteprivacy.it
Ogni filmato era visualizzabile in tre diverse modalità, a seconda della
velocità di connessione di cui si dispone (fino a 56 Kbps, fino a 128 Kbps
e oltre 128 Kbps). Al termine della cerimonia, è stato reso disponibile
anche il discorso di presentazione del Presidente dell'Autorità Stefano
Rodotà.
L'UNIONE
ITALIANA DELLE CAMERE DI COMMERCIO, IN COLLABORAZIONE CON MEDIOBANCA E
UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO, HA DATO VITA AD UNO STUDIO SULLE IMPRESE
ITALIANE DI MEDIE DIMENSIONI DEL SETTORE MANIFATTURIERO.
Firenze, 9 maggio 2002 - La prima fase della ricerca, avviata nel 1999, ha
riguardato l'aggregazione e l'analisi dei dati di bilancio - depositati
presso le Camere di Commercio - delle società di capitale con fatturato
annuo compreso tra i 13 e i 260 milioni di euro e con sede nelle regioni del
Nord-Est e, a partire dal 2000, del Centro e del Mezzogiorno. Dalla lettura
dei bilanci emerge una fotografia per certi aspetti inedita del tessuto
delle medie imprese, della loro redditività, della propensione
all'investimento ed all'export. La ricerca confronta, inoltre, gli andamenti
delle medie imprese con quelli delle grandi imprese e propone una serie di
spunti di analisi anche per quanto riguarda i distretti industriali. I
principali risultati che emergono da questa indagine verranno presentati in
un convegno - che si terrà oggi presso l' Auditorium della Camera di
Commercio di Firenze (P.za Dei Giudici, 3), con inizio alle ore 10.30.
MEL
SEMBLER, AMBASCIATORE DEGLI STATI UNITI IN ITALIA, IN VISITA AL CENTRO DI
RICERCA E SVILUPPO MOTOROLA A TORINO
Torino, 9 maggio 2002 - Oggi Mel Sembler, Ambasciatore degli Stati Uniti in
Italia, ha visitato per la prima volta il Motorola Technology Center, centro
di Ricerca e Sviluppo europeo della multinazionale leader nel settore delle
telecomunicazioni, locato a Torino. L'Ambasciatore Sembler è stato accolto
da Massimo Manelli, Amministratore Delegato di Motorola S.p.A. e Motorola
Electronics S.p.A. insieme ad altri rappresentanti del senior management di
Motorola in Italia e del Centro, dal Vice Presidente di Itp, Fabio Massimo
Grimaldi e dall'Ing. Rodolfo Zich, Presidente dell'istituto Mario Boella.
L'Ambasciatore ha effettuato una breve visita guidata del Centro dopo un
incontro di presentazione delle attività che vi si svolgono. Il Motorola
Technology Center, che è stato avviato nel 1998 con un investimento di 5
milioni di Euro, è un Centro di eccellenza Motorola a livello europeo
dedicato alla ricerca e allo sviluppo nei settori della telefonia cellulare
e del software, nei quali l'azienda si è da sempre contraddistinta per
innovazione e leadership. Oggi il Centro impiega circa 160 ingegneri che
lavorano a progetti su scala nazionale e internazionale dando un contributo
importante all'attività globale di ricerca e sviluppo del Gruppo Motorola
nel mondo. La scelta di Torino per la collocazione del Centro è dovuta alle
eccellenti condizioni ambientali che Motorola ha trovato nella città e
grazie alla fondamentale collaborazione prestata da Itp, l'Agenzia per gli
Investimenti in Torino e Piemonte, e dal Politecnico di Torino.
Strategicamente posizionato nel cuore del Nord Italia industrializzato, il
Piemonte vanta infatti una forte tradizione industriale e finanziaria ed è
una delle realtà più avanzate del panorama europeo con una radicata
specializzazione in settori ad alto contenuto tecnologico. Il Motorola
Technology Center è impegnato in un programma di sviluppo della tecnologia
Tetra (Terrestrial Truncked Radio) che è un nuovo standard radio digitale
aperto definito dall'Etsi (European Telecommunications Standardisation
Institure) per incontrare le esigenze del mondo professionale della
comunicazione mobile. Tetra è la più moderna tecnologia disponibile ed è
l'unico standard aperto per le comunicazioni radiomobili professionali in
Europa. Dopo che nell'ottobre 2001 Motorola e lo Stato della Città del
Vaticano ratificarono l'accordo per la fornitura della tecnologia digitale
Tetra. Il sistema Tetra è divenuto operativo e funzionante dal 21 dicembre
scorso. Tra i principali ambiti di ricerca, il Motorola Technology Center è
anche impegnato in un progetto dedicato allo sviluppo e alla sperimentazione
dei primi terminali cellulari Umts (Universal Mobile Telecommunication
System), lo standard per le comunicazioni cellulari multimediali di terza
generazione nel quale Motorola ha una leadership tecnologica e per il quale
ha presentato nel febbraio scorso il primo terminale funzionante
commercializzato al mondo, il modello A820. Mel Sembler, Ambasciatore degli
Stati Uniti in Italia, ha commentato: " Massimo Manelli, AD di Motorola
SpA e Motorola Electronics SpA, ha affermato: "Siamo onorati della
visita dell'Ambasciatore Sembler e orgogliosi che il nostro investimento nel
Centro a Torino continui a raccogliere l'interesse e il consenso della
comunità nazionale e internazionale. La collocazione di questo centro di
eccellenza europeo in Italia è un importante riconoscimento della
strategicità del nostro Paese sia come mercato che come bacino di sviluppo
delle più moderne tecnologie di telecomunicazione."
GANDALF:
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Orio al Serio (Bergamo), 9 maggio 2002 - E' stato convocato per il 15
maggio il Consiglio di Amministrazione di Gandalf S.p.A. che vaglierà la
relazione trimestrale al 31 marzo 2002.
SWISS
DECOLLA ANCHE DA TORINO, BOLOGNA E OLBIA DAL PROSSIMO 15 MAGGIO SWISS
COLLEGA CON VOLI GIORNALIERI TORINO, BOLOGNA E OLBIA A ZURIGO
Milano
9 maggio2002. A partire dal 15 maggio Swiss International Air Lines
collegherà con voli giornalieri Torino, Bologna e Oibia a Zurigo.
Dall'aeroporto di Caselle a Torino partiranno dal 15 maggio 3 voli
giornalieri per Zurigo, in
particolare:
1123456-
06.55 07.55 LXII 641
16 maggio - 26 ottobre
12345-7
11.55 12.55 LX1649
15 maggio - 26 ottobre
1234567
17.55 18.55 LX1643
15 maggio 26 ottobre
Da
Zurigo a Torino i voli saranno i seguenti:
12345-7
10.25 11.25 LX1648
15 maggio - 26 ottobre
1234567
16.25 17.25 LX1642
15 maggio - 26 ottobre
12345-7
21.15 22.15 LX1640
15 maggio - 26 ottobre
Dal
Guglielmo Marconi di Bologna i collegamenti con Zurigo saranno i
seguenti:
1234567
06.30 07.55
LX1783
16 maggio - 26 ottobre
1234567
10.40 12.05
LX1785
15 maggio - 26 ottobre
12345-7
18.10 19.35
LX1797
15 maggio - 26 ottobre
----- 6-
18.10 1935
LX1797
18 maggio - 29 luglio
6-
18.10 19.35 LX1797
31 agosto - 26 ottobre
I
collegamenti da Zurìgo a Bologna saranno invece:
1234567
09.00 10.10 LX1784
15 maggio - 26 ottobre
12345-7
16.30 17.40 LX1796
15 maggio - 26 ottobre
----- 6-
16.30 17.40 LX1796
18 maggio - 29 luglio
----- 6-
16.30 17.40 LX1796
31 agosto - 26 ottobre
12345-7
21.00 22.10 LX1782
15 maggio - 26 ottobre
----- 6-
21.10 22.20 LX1782
18 maggio - 26 ottobre
Anche
la Sardegna dall'aeroporto di Olbia sarà collegata a Zurigo con i seguenti
voli:
------ 7
14.20 17.35 LX2621/LX2911 via Lugano
19
maggio - 22 settembre
6-
14.50 17.35 LX2621/LX2911 via Lugano
18
maggio - 21 settembre
14.50
19.50 LX2629/LX2989 via Basilea
5
luglio - 30 agosto
14.50
19.50 LX2629/LX2989 via Basilea
16
giugno
- 22 settembre
14.50
20.40 LX2629/LX2993 via Basilea
19
maggio - 9 giugno
15.15
19.50 LX2629/LX2989 via Basilea
15
giugno - 21 settembre
15.15
20.40 LX2629/LX2993 via Basilea
18
maggio - 8 giugno
Da
Zurigo ad Olbia i collegamenti saranno i seguenti:
---- 67
08.25 13.50 LX2984/LX2628 via Basilea
18
maggio - 9 giugno
------ 7
09.00 13.50 LX2902/LX2620 via Lugano
19
maggio - 22 settembre
6
-
09.00 14.40 LX2902/LX2620 via Lugano
18
maggio - 21 settembre
5-
-
09.25 13.50 LX2986/LX2628 via Basilea
5
luglio -
30 agosto
--
- -- 67
09.25 13.50 LX2986/LX2628 via Basilea
15
giugno
- 22 settembre
Swiss decolla ed atterra già dagli aeroporti di Firenze, Milano, Napoli,
Roma e Venezia. Swiss nasce grazie all'impegno dei personale sia di terra
sia in volo di Crossair e a tutti i nuovi dipendenti provenienti da Swissair
e SairGroup, che negli ultimi 4 mesi, assieme al management, hanno dato il
massimo per la riuscita dei progetto. Nasce anche e soprattutto grazie alla
Confederazione Elvetica, ai Cantoni, alle città svizzere, alle aziende
private, agli investitori istituzionali e privati che hanno messo a
disposizione un capitale di 2.7 miliardi di franchi svizzeri. Swiss ha
puntato su un alto livello di qualità: le enormi economie nei costi
raggiungi con il leasing e i contratti d'acquisto per i velivoli, sulle
rotte dei network e con il personale, hanno un unico obiettivo primario:
offrire ai passeggeri dalla classe Economy alla First il miglior prodotto e
i migliori servizi di tutte le compagnie aeree Europee. Un importante plus
per i clienti Swiss è off erto dall'accordo con American Airlines, la più
grande linea aerea dei mondo. L'alleanza con American Airlines offrirà
molte più connessioni in USA e nel continente americano e la possibilità
di utilizzare le miglia Frequent FIyer sui voli in America. Swiss sta
negoziando con tutte le compagnie aeree di "oneworid", Aer Lingus,
British Airways, lberia, Cathay Pacific, Qantas, Lan Chile e Finnair, e
prevede di entrare nell'alleanza entro il prossimo inverno. Dal 1 aprile
2002 i 128 aeromobili, che portano sulla coda la classica croce di colore
rosso, volano in tutt'Europa su 86 destinazioni ed in 34 nazioni diverse,
mentre la parte intercontinentale della compagnia, che si servirà dei nuovi
e moderni Airbus A340-300 da 288 passeggeri, si sviluppa attraverso 37
destinazioni in 25 diversi stati, dagli Stati Uniti all'Argentina,
dall'Egitto alla Cina. Swiss ha complessivamente 10 mila dipendenti facenti
parte di 73 paesi, di cui 3500 assistenti di volo, 1800 piloti, 2700
impiegati e 800 collaboratori attivi nella vendita. Per quest'anno le
previsioni sono di riuscire a trasportare quasi dieci milioni di passeggeri
(9,8).
AREA
MALPENSA: APPROVATE OPERE PER 1.110.900 EURO
Milano, 9 maggio 2002 - Nell'ambito del Piano Territoriale d'Area Malpensa,
dopo gli stanzamenti relativi alla "delocalizzazione" per gli
abitanti che subiscono disagi per il traffico aereo e quelli per le opere
necessarie per l'"accessibilità" all'area, la Giunta regionale ha
stanziato, su prposta dell'assessore all'Urbanistica e Territorio,
Alessandro Moneta, la somma di 1.110.900 euro per finanziare 21 progetti
destinati a valorizzare l'area con interventi da parte di Enti pubblici (che
si vedono riconoscere un contributo del 70 %) e di privati (ai quali va il
50 % del contributo richiesto). "Si tratta - ha affermato l'assessore
Moneta - di opere che aiuteranno l'area a svilupparsi in modo coerente ed
adeguato alla presenza della grande infrastruttura aeroportuale. La Regione
ancora una volta ha confermato la sua sensibilità ai problemi del
territorio e delle popolazioni interessate". Dodici opere sono state
finanziate a beneficio del Comune di Somma Lombardo, per: tre lotti di
urbanizzazione Pip in via Processione (contributi per euro 86.300, 87.600,
67.800); l'ampliamento del depuratore di via Cabenaggio (47.100); due lotti
di ristrutturazione del palazzo comunale (21.400, 50.300); due lotti di
ristrutturazione dell'ex casa del popolo (44.200, 12.400). A Lonate Pozzolo
il Comune riceve 108.400 euro per il potenziamento del polo della stazione
Lonate Pozzolo /Ferno, mentre le società Avioport e Am.eco ottengono 45.900
euro per il recupero della Cava Maggia. Il Comune di Busto Arsizio riceve
101.200 euro per il parco Busto 2000 presso il polo fieristico e 86.700 euro
per la fascia di verde e alberi intorno all'inceneritore Accam. Il Comune di
Castano Primo ottine 38.200 euro per la valorizzazione del canale Villoresi.
Vergiate 77.600 euro per la riqualificazione della statale 33. A Samarate la
società Agusta riceve 9.500 euro per la riqualificazione forestale del polo
Cascina Costa. Al Comune di Ferno vanno 56.900 euro per la riqualificazione
ambientale del parco di zona sud est. A Vizzola Ticino è la società Villa
Carmen a ricevere 58.600 euro per il Trade Center. Il Comune di Gallarate
realizzerà la circonvallazione sud della città con 14.600 euro. Il Comune
di Sesto Calende ottiene due contributi: uno per l'area dismessa ex Avir
(56.400 euro) e uno per la manutenzione forestale nelle zone Capricciosa e
Ospedale (13.800 euro).
COMUNI
'ARTISTICI', ORARIO LUNGO PER IL COMMERCIO
Milano, 9 maggio 2002 - Su proposta dell'Assessore al Commercio, Mario
Scotti, la Giunta regionale ha approvato l'elenco dei Comuni della Lombardia
'a rilievo artistico', cioè quelli che potranno applicare, su tutto il
territorio o su una sola parte di esso, l'orario allungato nell'apertura
degli esercizi pubblici. "In questo modo - ha commentato Scotti - si
viene a completare la riforma del funzionamento delle attività commerciali,
consentendo una liberalizzazione anche nelle realtà che possono vantare
qualche particolare pregio artistico e che sono quindi potenziali mete dei
visitatori anche fuori dai normali orari e nei giorni festivi". In
questo modo, ha aggiunto, "si viene incontro anche alle esigenze del
pubblico generico, che potrà avere a disposizione una accresciuta lista di
luoghi da frequentare, senza dover sopportare l'imbarazzo di recarsi in
posti sprovvisti di ogni servizio". L'assessore ha infatti fatto
rilevare come sia ormai acquisita la stretta dipendenza che esiste tra i
monumenti e l'ambiente che li accoglie e che come l'appetibilità di un sito
di particolare pregio sia strettamente correlata alla fruibilità del
complesso. In ogni caso, l'applicabilità del prolungamento non potrà
eccedere i 150 giorni l'anno, condensati nei periodi che i Comuni stessi
avranno indicato come loro interesse prevalente. Nel complesso, quindi, i
Comuni che potranno richiedere l'orario prolungato sono di tre tipi: quelli
catalogati come turistici, gli artistici e i capoluoghi di Provincia. Tutti
potranno segnalare l'intero territorio o solo una parte di esso, in generale
i centri storici o le aree attorno ai monumenti per un massimo di 250 metri
di raggio. Si tratta comunque di un provvedimento di prima applicazione, sul
quale verranno effettuate le dovute verifiche al momento dell'applicazione e
su cui partirà un confronto con tutte le categorie degli operatori: gli
elenchi potranno quindi venire aggiornati, su richiesta dei Comuni. Questi i
Comuni individuati nelle province in cui è già stato completato l'iter
amministrativo per la qualifica 'a rilievo artistico': Provincia di Bergamo:
Bergamo (Città Alta), Capriate S.Gervaso (fraz. Crespi d'Adda), Caravaggio
(Centro storico e Santuario), Treviglio (Centro storico) Provincia di
Brescia: Brescia, Capo di Ponte, Cividate Camuno, Desenzano del Garda,
Gardone Riviera, Iseo, Salò, Sirmione Provincia di Cremona: Crotta D'Adda
(parte), Isola Dovarese, Montodine, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino,
Soncino, Soresina, Torre de' Picenardi, Vaiano Cremasco Provincia di Como:
Bellagio, Campione d'Italia, Cernobbio, Como, Gravedona, Pellio Intelvi,
Sorico, Torno, Tramezzo Provincia di Lecco: Barzanò, Bellano, Castello di
Brianza, Civate, Esino Lario, Garlate, Introbbio, Lomagna, Merate, Primaluna,
Vercurago Provincia di Lodi: Casalpusterlengo (Centro storico), Codogno
(Centro storico), Lodi (Centro storico), Lodivecchio (parziale), S.Angelo
Lodigiano (parziale) Provincia di Mantova: Mantova, Sabbioneta, S.Benedetto
Po Provincia di Milano: Abbiategrasso, Cassano d'Adda, Cernusco sul
Naviglio, Cesano Maderno, Corbetta, Gorgonzola, Legnano, Magenta, Melegnano,
Milano, Monza, S.Colombano al Lambro, Seregno, Trezzo d'Adda, Triuggio,
Turbigo, Vaprio d'Adda, Vimercate Provincia di Pavia: Belgiogioso, Certosa
di Pavia, Lomello, Mortara, Pavia, Sartirana Lomellina, Stradella,
Torricella, Varzi, Vigevano, Voghera, Zavattarello.
GLI
ITALIANI, LE AUTOSTRADE E "AUTOSPOT"SINTESI DEI RISULTATI DELLA
RICERCA ASTRA/DEMOSKOPEA (2002)
Milano, 9 maggio 2002 - Qual è il rapporto tra gli italiani adulti e le
autostrade? Quanti le frequentano e per quali motivi? Quanti e con quale
durata utilizzano le aree di servizio attrezzate con stazioni di servizio e
autogrill? Cosa pensano della nuova iniziativa denominata 'Autospot' frutto
dell'accordo tra Società Autostrade e Jolly Pubblicità? A queste e ad
altre domande risponde la ricerca realizzata a fine gennaio 2002 da Astra/Demoskopea
tramite un migliaio di interviste Tace to face' Capi (cioè non telefoniche)
ad un campione rappresentativo della popolazione 14-79enne, pari ad un
universo di 47.4 milioni di individui. Un primo dato: in Italia oltre i due
terzi degli adulti (32.8 milioni) guidano auto. camion, moto di oltre 150 cc
abilitati ad andare in autostrada e sulle tangenziali (e sottomedia troviamo
le donne, gli anziani, i residenti nel centro-sud ov'è minore l'offerta di
autostrade, i soggetti con reddito e titolo di studio inferiori, i
pensionati, i disoccupati, le casalinghe, i teledipendenti, i non lettori di
quotidiani e mensili, le persone con bassa Forza della Personalità, ossia
con debole o nulla capacità d'influenzare gli altri). Ma, ovviamente,
usufruiscono delle autostrade anche i passeggeri e non solo i guidatori.
V82.3% dei 14-79enni (cioè l'82.3% degli adulti) ha usato almeno una volta
un'autostrada italiana negli ultimi due anni (sottomedia - quasi come prima
- gli ultra54enni, i residenti al centro-sud e nei comuni al di sotto dei
250mila abitanti, i soggetti con la licenza elementare o nessun titolo di
studio, quelli di classe medio-bassa/ bassa, le casalinghe ed i pensionati,
i non lettori di quotidiani e periodici, coloro che dichiarano di guardar
ogni giorno la televisione per 4 o più ore, i soggetti con infima Forza
della Personalità: ma non le donne ed i disoccupati). La frequenza di
utilizzo è stata di quasi due volte al mese (più elevata tra gli uomini, i
25-44enni, i residenti nel nord-ovest e nelle aree urbano-metropolitane, i
diplomati e ancor più i laureati, i soggetti con reddito e consumi
medio-alti ed alti, i lettori di quotidiani e mensili, coloro che guardan la
tv meno di due ore al dì, i soggetti con elevata Forza della Personalità):
ma -come sempre - il dato medio nasconde forti differenze: infatti, 2.5
milioni di adulti (oltre il 6%) vanno in autostrada una o più volte al
giorno molte volte alla settimana; 12.1 milioni sono medi utilizzatori (il
31% dei 14-79enni); e ben 24.5 milioni (il 63% del totale) sono
classificabili come deboli utilizzatori (per lo più 'vacanzieri'). E le
motivazioni abituali d'utilizzo dell'autostrada? Il 74% cita i week-end, le
vacanze brevi e le vacanze lunghe (soprammedia i 14-17enni ed i 35-44enni, i
residenti al centro-nord e nei comuni con più di 100mila abitanti, i
diplomati, la classe media compresa parte della classe operaia, le
casalinghe, i lettori regolari di quotidiani e mensili); il 25% parla di
lavoro e/o studio (dominano qui gli uomini, i 25-54enni, i residenti nei
comuni piccoli ed al sud, i ceti medi impiegatizio ed autonomo piu gli
imprenditori/ dirigenti/ professionisti, i diplomati e massimamente i
laureati, i lettori - specie regolari - di quotidiani e periodici con gli
utenti deboli/medi della tv, i soggetti con assai elevata Forza della
Personalità). Un altro 17% (erano possibili risposte multiple) cita altre
motivazioni: shopping, visite mediche o ricoveri ospedalieri, sport, svago,
visite a familiari e/o amici, transfert all'aeroporto. Solo in un caso su
undici chi viaggia in autostrada non usa mai le aree di sosta attrezzate con
stazioni di servizio, autogrill, ecc.; un altro 18% lo fa raramente; il 3 1
% qualche volta; il 26% spesso ed il restante 17% sempre. Dunque, i
fortissimi e forti utilizzatori delle aree di sosta attrezzate sono ben
16.300.000 (specie 25-44enni, residenti nel nord-est e nei comuni da 30mila
a 500mila abitanti, diplomati, di classe superiore alla media, lavoratori
autonomi ed imprenditori/ dirigenti/ professionisti, soggetti con medio-alta/alta
Forza della Personalità), ovviamente più della media presenti tra i forti
utilizzatori dell'autostrada, in particolare per motivi di lavoro/ studio e
vacanza. Il tempo medio di permanenza nelle aree di sosta attrezzate delle
autostrade è di 17 minuti, derivante dal 33% che riparte entro i dieci
minuti, dal quasi ìdentico 34% che si ferma tra 10 e 20 minuti, dal 33% che
vi staziona da 20 minuti in su (con mezzo milione che dedica alle varie
attività ivi praticabili un'ora o piu.). i 'brevi' hanno un profilo
piuttosto senile e 'basso' (salvo che per i 25-34enni affrettati); i 'medi'
un profilo 'alto' e 35-44enne; i 1unghi' un profilo giovane e 'adriatico'.
Stazionano di più i 'vacanzieri', mentre i lavoratori e gli studenti si
comportano all'opposto. Infine la valutazione circa 'Autospot', data dopo
l'esame d'una scheda descrivente il 'concetto' e di varie immagini di
possibili impianti innovativi. Il primo giudizio spontaneo si ripartisce tra
un 73% dì favorevoli o entusiasti ed un 15% di critici (gli altri non si
esprimono in merito all'iniziativa ma sulla pubblicità in generale o sulle
aree di servizio). Le valutazioni sollecitate, invece, mettono in luce
anzitutto 1a possibilità di fare pubblicità in modo originale e
creativo" (49% degli utilizzatori di autostrade nell'ultimo biennio),
il probabile "successo dell'iniziativa" (48%), l'ampiezza del
target (47%), "la validità e l'interesse della proposta7 (44%), la sua
"eleganza e qualità tecnica" (42%), 'Tefficacia garantita ai
messaggi veicolati" (41%), "il contributo a render meno tristi le
aree di servizio attrezzate" (40%), "il particolare favore dei
giovan? (38%), "il contributo a render più riconoscibili certe aree di
servizio" (33%). In conclusione, come indica la tipologia costruita con
l'analisi fattoriale e la 'cluster analysis', solo il 29% risulta ostile o -
più spesso - lontano e non interessato alla pubblicità nelle aree di
servizio attrezzate, ai caselli autostradali, ecc.. Il 71%, invece, appare
favorevole (per un sesto entusiasta), sempre che gli impianti non siano
troppi, non disturbino o rendano pericolosa la guida in autostrada, siano
ben manutenuti.
GLI
EUROPEI E LA CULTURA: PRINCIPALI RISULTATI DI UN SONDAGGIO EUROBAROMETRO
LETTURA, MUSICA, TELEVISIONE, USO DI INTERNET O PRATICA DI ATTIVITÀ
ARTISTICHE.
Bruxelles, 9 maggio 2002 - Lo studio realizzato nel quadro dell'Eurobarometro
56,0, dal 22 agosto al 27 settembre 2001, presso 16.162 persone, presenta
un'analisi della partecipazione degli Europei alle attività culturali.
Copre una popolazione di 15 anni e oltre, aventi la cittadinanza e residenti
nei paesi membri dell'Unione europea. Le principali considerazioni tratte
sono le seguenti: Gli Europei del Nord leggono più libri rispetto a quelli
del Sud - Il 60% circa degli Europei ha dichiarato di aver letto almeno 1
libro nel corso degli ultimi 12 mesi. Nella maggior parte dei paesi del nord
Europa, si legge più che nelle altre regioni. E' soprattutto il caso degli
svedesi (80%), dei Finlandesi (75%) e dei Britannici (74%). Invece le
percentuali più basse si riscontrano in Portogallo (32%), in Grecia (45%) e
in Spagna (47%). Tra coloro che hanno dichiarato di aver letto dei libri nel
quadro del loro tempo libero, un terzo ha letto tra 1 e 3 libri e un quinto
ne ha letto più di uno al mese. Circa la metà degli Europei legge il
giornale tutti i giorni Circa un Europeo su due (46%) legge il giornale da 5
a 7 volte alla settimana. Questa proporzione raggiunge il 78% in Finlandia e
in Svezia. Invece in Grecia (20%), in Spagna e in Portogallo (25% nei due
casi) questa proporzione è molto più bassa. Anche in questi tre paesi si
riscontra un tasso elevato di persone che ha dichiarato di non leggere mai
il giornale (rispettivamente 31%, 23% e 26%). Oltre il 60% degli Europei
legge riviste almeno una volta al mese - Più di un terzo dei cittadini
dell'Unione europea legge riviste una o più volte alla settimana, un altro
quarto da 1 a 3 volte al mese. Invece il 20% circa delle persone non ne
legge mai. Il cinema rappresenta l'attività culturale più praticata dagli
Europei - Le 3 attività culturali più praticate dagli Europei sono: il
cinema, le biblioteche e la visita ai monumenti storici. Sono gli Spagnoli e
gli Irlandesi ad essere andati più volte al cinema nel corso degli ultimi
12 mesi. I Finlandesi hanno frequentato più spesso le biblioteche. Tra le
persone che hanno assistito a concerti, per la metà si è trattato di un
concerto di musica rock / pop e per quasi un quarto di un concerto di musica
classica. La fotografia e la danza costituiscono le attività artistiche più
praticate La fotografia / la realizzazione di un film amatoriale
rappresentano l'attività artistica più praticata in seno all'Unione
europea (29% della popolazione), soprattutto in Svezia (60%) e nei Paesi
Bassi (47%). Le altre attività artistiche sono: la danza (22%), il canto
(20%), la scrittura e attività come la scultura, la pittura, il disegno,
ecc. (15%). Oltre la metà degli Europei non utilizza il computer - il 53%
delle persone interrogate non utilizza il computer. Si tratta soprattutto
della Grecia e del Portogallo (75% nei due paesi). Più di un quinto degli
Europei invece lo utilizza tutti i giorni. Cio' avviene più di frequente in
casa, come passatempo. Un Europeo su tre naviga su Internet - Il 35% delle
persone interrogate naviga su Internet : il 14% lo fa più volte alla
settimana, il 9% tutti i giorni. Quelli che utilizzano di più Internet sono
gli Svedesi (67%), i Danesi (59%), gli olandesi (54%) e i Finlandesi (51%).
Il più delle volte, gli Europei utilizzano Internet per scambiare e-mail
con la famiglia, gli amici o i colleghi (58%), ricercare informazioni su un
prodotto specifico (42%) e lavorare (40%). Quasi tutti gli Europei guardano
la televisione - Se tutti gli Europei (98%) guardano la televisione, i
programmi più seguito sono: il telegiornale e i programmi d'attualità
(89%), i film (84%), i documentari (62%) e lo sport (50%). Tuttavia notevoli
sono le differenze tra uomini e donne per quanto riguarda soprattutto il
telegiornale e i programmi d'attualità (91% per i primi, 87% per le
seconde), e soprattutto lo sport (76% per i primi, 26% per le seconde) nonchè
gli sceneggiati a puntate e le serie televisive (28% per i primi, 58% per le
seconde). Gli Europei ascoltano soprattutto musica rock e pop - Il 61% dei
cittadini dell'Unione europea ascolta musica tutti i giorni. Il rock / pop
è lo stile di musica più ascoltato in Europa, e rappresenta più del 55%
delle persone interrogate. E' seguito dalla musica di sottofondo (32%) e
dalla musica folk / tradizionale (30%). Notiamo che in Finlandia si ascolta
più musica di sottofondo (71% degli intervistati) che qualsiasi altro tipo
di musica. Invece in Portogallo, in Grecia e in Austria, in testa c'è la
musica folk / tradizionale (rispettivamente il 65%, 63% e 45% delle
risposte). Risultati completi disponibili su: Eurobarometre Survey/Europeans
and Culture
INAZ
PAGHE A SOMEDIA CON UNA TAVOLA ROTONDA SU " RISORSE UMANE, OUTSOURCING
E ASP. PROTAGONISTI E TESTIMONIAL"
Milano, 9 maggio 200 2Inaz Paghe aderisce al 12° Incontro Annuale Risorse
Umane e Organizzazione, con una tavola rotonda dove approfondirà
l'argomento dell'outsorcing e Asp in ambito delle Risorse Umane. Missione di
Inaz Paghe è sviluppare e adattare la tradizionale gestione delle risorse
umane alle innovazioni portate dalle nuove tecnologie. Presenzieranno
all'incontro come relatori il dott. Pietro Amendola, direzione strategie
Commerciali Inaz Paghe Srl e il dott. Giorgio Trotter, Product Marketing
Manager Inaz Paghe Srl. Parteciperanno, inoltre, testimonial al fine di
esporre le esperienze e il percorso adottato ad oggi per un agevole e veloce
passaggio verso i nuovi modelli organizzativi. Il dibattito si incentrerà
sull'importanza che riveste l¹impiego di tutte le risorse verso il puro
core-business dell'azienda partendo dal presupposto sulla scarsa attenzione
che soprattutto le Medie Imprese Italiane ne offrono. La gestione delle
human resourch deve focalizzarsi sui temi dell' Integrazione aziendale in
funzione degli obiettivi di business; sulla Formazione; sulle Politiche di
performance; sulla Gestione del potenziale e sui Piani di carriera. Si farà
chiarezza circa l'idoneità dell¹Outsourcing tradizionale per l¹utilizzo
di tecnologie d¹avanguardia come l'Asp e ci si interrogherà sul
comportamento del mercato nel 2002 di fronte al tardo decollo dell¹Asp
causato da motivi organizzativi e dalla mancanza di una chiara e decisa
strategia direzionale. Ed infine l'impossibilità di considerare il modello
Outsourcing come "di liberazione delle risorse" ma piuttosto come
"focalizzazione verso le attività primarie delle aziende". Martedì
14 maggio 2002 ore 16.30, sala L Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61,
Milano
LA
COMMISSIONE EUROPEA CERCA UN DIRETTORE PER L'AUTORITÀ EUROPEA PER LA
SICUREZZA ALIMENTARE
Bruxelles, 9 maggio 2002 - La Commissione europea ha prorogato il termine di
presentazione delle candidature per l'incarico di direttore della nuova
Autorità europea per la sicurezza alimentare. La Commissione, che è
responsabile della redazione di un elenco in base al quale il consiglio
d'amministrazione dell'Autorità sceglierà il proprio direttore esecutivo,
ha oggi pubblicato un avviso di vacanza sulla stampa di tutti gli Stati
membri e nei siti web dell'Autorità e della Direzione generale per la
Salute e la tutela dei consumatori, al fine di trovare un candidato idoneo.
Il nuovo direttore ricoprirà le funzioni di rappresentante legale e di
immagine pubblica dell'Autorità, rispondendo del suo operato al consiglio
d'amministrazione. In particolare, avrà la responsabilità di elaborare e
conseguire gli obiettivi strategici dell'Autorità, di condurre la gestione
ordinaria, di comunicare con il pubblico, nonché di preparare e realizzare
i programmi di lavoro. Termine ultimo per la presentazione delle
candidature: 7 giugno 2002. Per ulteriori informazioni consultare i seguenti
indirizzi web: http://www.efsa.eu.i nt http://www.europa.eu.int/comm/food/fs/efa/index_it.html
Un documento contenente domande e risposte sull'Autorità europea per la
sicurezza alimentare è disponibile al seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/food/fs/efa/question_en.pdf
XIII
EDIZIONE DEL JOB MEETING ROMA LE IMPRESE SELEZIONANO SUL CAMPO I GIOVANI PIÙ
PROMETTENTI "LA SAPIENZA" PRESENTA IL PROGETTO CAMPUS ONE
ORIENTAMENTO, TUTORATO, STAGE E PLACEMENT PER GLI STUDENTI
Roma, 9 maggio - Alle ore 9.30 di oggi presso l' Università "La
Sapienza" - Chiostro della Facoltà di Ingegneria - Via Eudossiana, 18
- Roma si svolgerà la XIII Edizione del Job Meeting Roma, organizzata da
Cesop Communication in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria de
"La Sapienza", è rivolta ai laureati e ai laureandi di tutte le
facoltà che potranno approfondire la loro conoscenza del mondo del lavoro e
capire quali sono i profili maggiormente ricercati dalle imprese. Le aziende
partecipanti (*) saranno presenti con stand, conferenze e workshop per
presentare la loro realtà organizzativa, raccogliere i curricula dei
ragazzi e procedere direttamente sul campo con le selezioni per scegliere i
migliori talenti. Nel corso della manifestazione i ragazzi potranno inserire
gratuitamente il proprio curriculum vitae nella banca dati on-line di CESOP
e contribuire anche alla realizzazione della Recent Graduates Survey,
un'indagine statistico-sociale sulle aspettative e gli obiettivi dei
neolaureati italiani. Durante la manifestazione verrà presentato il
progetto Campus One con cui "La Sapienza "si propone di migliorare
l'offerta di servizi di supporto alla didattica, come la prenotazione di
esami tramite sms o Internet e la consultazione di materiale multimediale. I
corsi di laurea che rientrano nel progetto Campus One sono: Arredamento e
Architettura degli Interni, Biotecnologie Agro Industriali, Ingegneria
Meccanica, Disegno Industriale, Lettere - Scienze Umanistiche. Con le sue
attività il progetto Campus One si propone di: aiutare lo studente a
trovare un proprio metodo di studio e a prepararsi agli esami attraverso la
figura del tutor; realizzare un contatto diretto tra università e mondo del
lavoro promuovendo stages per studenti e laureati in Italia e all'estero;
far conoscere agli studenti le tecniche di autopresentazione e costruzione
del curriculum vitae. L'ingresso è libero e gratuito. Infolink: www.uniroma1.it/campusone
STUDIO
SUL LAVORO AUTONOMO E IMPRENDITORIALITÀ PER I LAVORATORI DIPENDENTI CHE
DESIDERANO AVERE UN SECONDO IMPIEGO
Bruxelles, 9 maggio 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha
indetto una gara d'appalto per uno studio sul "secondo impiego".
L'analisi verterà sul lavoro autonomo e l'avvio di un'azienda quale seconda
possibilità di carriera per i lavoratori dipendenti. Lo studio relativo al
"secondo impiego" dovrà descrivere e analizzare gli ostacoli
incontrati, in particolare, dai lavoratori dipendenti che desiderano avviare
un'attività professionale autonoma (p.es. come liberi professionisti o
creando una propria impresa). L'analisi sarà incentrata sugli ostacoli
strutturali presenti nei sistemi giuridici e amministrativi degli Stati
membri dell'UE e, in particolare, sulle disposizioni in materia di tasse,
previdenza sociale (comprese le iniziative private e aziendali),
legislazione del lavoro e diritto civile. Lo studio dovrà anche descrivere
ed analizzare le disposizioni legali relative alla scissione di imprese e a
procedure simili. Lo studio si soffermerà sui problemi strutturali che deve
affrontare un lavoratore attualmente dipendente e non sui problemi generali
incontrati da chiunque desideri diventare lavoratore autonomo. Le attività
devono essere completate entro 12 mesi a decorrere dalla firma del
contratto. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea,
Direzione generale per le Imprese, Unità "Miglioramento delle misure
di sostegno alle imprese" (Entr.B.1), Rue de la Science/Wetenschapsstraat
27, B-1040 Bruxelles/Brussel, Fax: +32 2 296 6278.
IL
REGNO UNITO PRESENTA UN PACCHETTO DI PROPOSTE A SOSTEGNO DEI
NEOIMPRENDITORI
Milano, 9 maggio 2002 - Il ministro britannico per le Piccole imprese Nigel
Griffiths ha presentato un nuovo pacchetto di proposte a sostegno dei
neoimprenditori e delle imprese in espansione, in particolare di quelle
gestite da esponenti di categorie sottorappresentate. L'obiettivo
dell'iniziativa è di promuovere una cultura imprenditoriale nel Regno Unito
ed incoraggiare un maggior numero di persone a costituire la propria
impresa, in special modo le donne, gli individui appartenenti a minoranze
etniche e quelli provenienti da aree svantaggiate. "È nostra
intenzione creare una cultura d'impresa che fornisca agli imprenditori di
qualsiasi ceto sociale le capacità e la sicurezza necessarie per realizzare
le proprie idee", ha dichiarato Griffiths. "Siamo altresì decisi
ad incrementare la diffusione della consulenza aziendale, poiché questo
elemento può fare un'enorme differenza in termini di successo o fallimento.
Vogliamo migliorare la qualità e l'importanza della consulenza per fare in
modo che un numero maggiore di imprese prenda in considerazione l'utilizzo
di questo strumento", ha aggiunto il Ministro. Il pacchetto proposto
include: una dotazione di partenza per tutti i futuri imprenditori, che
fornisce spiegazioni sul tipo di assistenza disponibile e sugli adempimenti
necessari per costituire un'impresa; la promozione del successo delle
imprese attraverso l'aumento del numero di persone che richiedono una
consulenza ed il miglioramento del livello qualitativo dei consulenti
aziendali (una ricerca rivela che le aziende che si avvalgono dei consigli
di esperti hanno il 20 per cento in più di aspettative di sopravvivenza
rispetto a quelle che non se ne servono); l'istituzione di un forum di
politica nazionale per le start-up volto a migliorare la logica di
distribuzione, a garantire che i servizi soddisfino le esigenze dei clienti
ed a riesaminare le iniziative esistenti; il perfezionamento dell'accesso
elettronico all'informazione; misure volte ad incoraggiare un maggior numero
di imprenditori a fungere da modelli di comportamento. Il commissario
europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha
annunciato di recente una serie di azioni promosse dalla Commissione in
risposta al Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002, che auspicava la
creazione di un ambiente più favorevole all'imprenditorialità ed alla
competitività. La Commissione pubblicherà un Libro verde
sull'imprenditorialità in tempo utile per il Consiglio di primavera del
prossimo anno, prima del quale intende altresì proporre misure mirate ad
una migliore integrazione dell'innovazione nello Spazio europeo della
conoscenza. Più avanti nel corso di quest'anno, la Commissione pubblicherà
anche una comunicazione sulla politica europea dell'innovazione nell'intento
di promuovere le attività imprenditoriali innovative ed incoraggerà
l'organizzazione delle giornate europee dell'imprenditorialità. Infolink: http://www.nds.coi.gov.uk
CHE
FINE HA FATTO L'ARROTINO? E IL CALDERAIO, LO STAGNINO, L'OMBRELLAIO, LO
SPAZZACAMINO? VIAGGIO FRA I MESTIERI DI UN TEMPO CHE NON C'È PIÙ, PER
SCOPRIRE CHE, BENE O MALE, SONO SOPRAVVISSUTI QUASI TUTTI. COME?
RICICLANDOSI E... APRENDO BOTTEGA
Milano, 9 maggio 2002. Chiamarli mestieri in via di estinzione sarebbe un
eufemismo. In realtà certi lavori, certi "mestieri di una volta",
sono scomparsi. Con i nostri nonni, con il secolo che se n'è andato, con
Internet. Da un'indagine del Lab-Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese
Milano) della Camera di Commercio di Milano emerge come, allo stato attuale,
gli arrotini "in servizio" siano 3 nel capoluogo lombardo, 15
inclusa la provincia, 67 in Lombardia e 514 in tutta Italia. Ma anche come a
Milano si contino 56 coltellerie, che diventano 87 se si include la
provincia, 196 se si considera tutta Lombardia, 1.781 nell'intero Paese. Si
conta 1 ombrellaio in tutta la Lombardia, 12 in Italia. A Milano città è
rimasto un solo canestraio (è una signora ottantenne) - 18 in Italia, 15,
nella sola Lombardia - ed uno spazzacamino (in tutta la Lombardia sono in
13, in Italia 169). Numeri ai quali è d'obbligo affiancare quelli relativi
ai più ricchi, variegati e generici negozi di ferramenta, che sono 764 a
Milano città, 1.700 provincia inclusa, 4.727 in Lombardia, 41.776 in
Italia. "Preservare antiche botteghe è una questione di crescita
equilibrata - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio
di Milano -. Non è un cedimento alla nostalgia: l'antica attività è la
testimonianza vivace e dinamica della nostra identità. E resta ancora
decisiva dentro le nostre città che, inseguendo solo la new economy,
finiscono per oscurare non solo i mestieri, ma anche i luoghi e gli spazi di
vita. E come Camera di commercio quest'anno a luglio, come di consueto per
il premio "Milano produttiva", daremo l' "Ambrogino
dell'impresa" proprio a questi antichi mestieri". Gli ombrellai
erano coloro che fabbricavano, ma anche e soprattutto le riparavano gli
ombrelli. Oggi nel capoluogo lombardo non ne è rimasta traccia. In compenso
se ne conta 1 in Lombardia, 12 in tutta Italia. E comunque si tratta di
ombrellai che affiancano all'attività primaria quella magari di arrotini,
pellettieri, venditori di profumi e di articoli di bigiotteria. Sorte non
migliore è poi toccata al canestraio, l'artigiano che costruiva ceste e
impagliava sedie, "tessendo" con abili mani vimini, giunchi e
midollini. In tutta Italia ne sono rimasti 18, la maggior parte dei quali,
15, nella sola Lombardia (1 a Milano). Inutile aggiungere che i canestri, più
che costruirli, li vendono, magari insieme a casalinghi, terrecotte e
chincaglierie varie. Non da meno lo spazzacamino, figura che ormai, più che
da un calendario della vecchia Milano, ci si aspetterebbe di veder uscire da
un libro di fiabe per bambini. Nel capoluogo lombardo ne è rimasto1: si
occupa della manutenzione delle canne fumarie, nonché della pulizia delle
caldaie a gasolio e a metano. In tutta la Lombardia sono in 13, in tutta
Italia 169. La regione che ne conta di più è, con 81, il Trentino Alto
Adige, seguito dal Veneto, con 14. Ma si tratta di spazzacamini parecchio in
linea con i tempi, sempre meno avvezzi a "sturare" canne fumarie,
e sempre più impegnati a installare termocaminetti, climatizzatori,
impianti antincendio. Senza disdegnare, all'occorrenza, la posa di una calda
moquette o l'applicazione di una fiorita tappezzeria.
UNA
CONFERENZA EUROPEA ESAMINERÀ LA RICERCA E SVILUPPO IN MATERIA DI BIOMASSA
Amsterdam, 9 maggio 2002 - La dodicesima conferenza europea e mostra
tecnologica sulla biomassa per l'energia, l'industria e la protezione
climatica si terrà ad Amsterdam (Paesi Bassi) dal 17 al 21 giugno 2002. La
manifestazione, organizzata da Wip (Wirtschaft und Infrastruktur GmbH &
Co Planungs Kg) e da Eta (Energia Trasporti Agricoltura), esaminerà le
strategie globali, le tecnologie, i progetti e le migliori prassi più
recenti per l'energia e l'ambiente. Scienziati, politici e persone
interessate all'utilizzo della biomassa quale fonte energetica avranno
inoltre l'opportunità di intavolare discussioni. I dibattiti verteranno
principalmente su una serie di questioni comprendenti la ricerca e sviluppo
nel settore delle tecnologie di conversione della bioenergia, le risorse di
biomassa, la dimostrazione e l'applicazione della bioenergia per il
riscaldamento, l'elettricità e i trasporti, le questioni strategiche e
politiche, nonché la biomassa nei paesi in via di sviluppo. La
manifestazione prevede altresì l'assegnazione del premio di eccellenza
"Biomass" e del premio "Biomass Junior" in
riconoscimento delle importanti iniziative promosse in questo settore.
Attualmente, il tre per cento dell'energia primaria consumata nell'UE deriva
da risorse di biomassa. La valorizzazione di questa fonte energetica è un
modo per mantenere l'impegno assunto dall'UE a Kyoto di ridurre, entro il
periodo 2008-2012, le emissioni di gas-serra dell'otto per cento rispetto ai
livelli del 1990 e di realizzare l'obiettivo del Libro bianco dell'UE di
aumentare fino al 12 per cento la percentuale di fonti di energia
rinnovabile nella produzione energetica in Europa entro il 2010. Infolink: http://www.etaflorence.it
http://www.wip-munich.de
TRONY
NUOVA APERTURA NELLA CAPITALE UN MAXISTORE NEL QUARTIERE PARIOLI
Roma, 9 maggio 2002 - Dopo l'inaugurazione del grande punto vendita di via
Appia Nuova, avvenuta lo scorso 10 aprile, Trony riafferma la sua presenza a
Roma con una nuova importante apertura nel quartiere Parioli. L' 8 maggio
viene inaugurato in Largo di Vigna Stelluti, un nuovo punto vendita Trony:
1000 mq di prodotti delle marche più prestigiose proposti dal personale
altamente specializzato di Trony, pronto a guidare il cliente verso
l'esplorazione delle ultimissime novità tecnologiche. Le proposte spaziano
dall' ampia gamma dei grandi e piccoli elettrodomestici, all' audio e hi-fi,
all' informatica e alla telefonia; oltre all' offerta di Tv, video, cd e dvd,
pronti a rispondere ad ogni tipo di esigenza e offerti alla propria
clientela con la garanzia di una 'convenienza senza paragoni'. In
particolare, pensando a tutti gli appassionati di calcio Trony, in vista dei
prossimi Mondiali di Calcio, ha lanciato strepitose offerte su tutti i
prodotti che garantiscono ai tifosi la certezza di non perdere neanche un'
immagine delle performances della Nazionale: i televisori a grande schermo,
i videoregistratori dalle molteplici funzioni e, per chi dovrà seguire le
azioni di gioco in viaggio, i car stereo di elevata potenza, per vivere,
partita dopo partita, tutte le emozioni dei Campionati del Mondo attraverso
le migliori risoluzioni tecnologiche. La vasta gamma di prodotti in vendita
da Trony non trascura però neppure le esigenze di chi, non interessato al
calcio, desidera trascorrere a casa, nel massimo relax, il proprio tempo
libero, grazie alle proposte dei nuovi lettori DVD audio/video, in grado di
ricreare la stessa atmosfera della sala cinematografica, e quelle relative
agli impianti hi-fi di ultima generazione, caratterizzati da una
straordinaria qualità del suono. Trony consente inoltre di non farsi
cogliere impreparati dall'arrivo dell'estate scegliendo, per tempo, tra gli
ultimi modelli di frigoriferi, climatizzatori e ventilatori, utili alleati
per affrontare la stagione più calda. Questo e tanto altro ancora è il
mondo Trony! Come in tutti gli store Trony, anche nel nuovo punto vendita di
Roma, per effettuare i propri acquisti nella massima tranquillità e
sicurezza, è possibile richiedere la Trony Gold, la Card che offre
eccezionali vantaggi assicurativi, oltre ad essere una vera e propria carta
di credito Visa. L'orario d'apertura del negozio è dalle 9.00 alle 13.00 e
dalle 16.00 alle 20.00. Gli indirizzi di tutti i punti vendita Trony in
Italia sono consultabili on-line sul sito www.trony.it
e sulle Pagine Gialle.
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