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13 MAGGIO 2002

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IL GEE PRESENTA IL PROPRIO PARERE SULLE CELLULE STAMINALI AL PRESIDENTE PRODI 

Bruxelles, 13 maggio 2002 - Il 7 maggio, il Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie (Gee) ha presentato al presidente della Commissione europea Romano Prodi un parere sulle condizioni e i limiti etici alla brevettabilità delle cellule staminali umane. Il presidente del gruppo, Noëlle Lenoir, ha spiegato che il documento del Gee, dal titolo "Opinion on ethical aspects of patenting inventions involving human stem cells" (Parere sugli aspetti etici relativi alla brevettabilità delle invenzioni che implicano l'utilizzo di cellule staminali umane), affronta il dilemma etico fra la concessione dei brevetti, al fine di promuovere il progresso scientifico, e l'effetto restrittivo che essi potrebbero esercitare, poiché costringerebbero gli scienziati a pagare dei diritti ai titolari dei brevetti. Secondo tale parere, i brevetti dovrebbero essere concessi solo per le linee di cellule staminali umane modificate attraverso un processo inventivo che mira ad ottenere nuove caratteristiche per particolari applicazioni industriali. A tal proposito, la Lenoir ha fornito l'esempio delle cellule staminali modificate mediante una speciale tecnica, al fine di trasformarle in tessuto muscolare. Le cellule isolate e sottoposte a coltura, ma non modificate, non sono da considerarsi, secondo il gruppo, invenzioni brevettabili. Il professor Gunter Virt, membro del Gee, ha espresso un parere discordante sull'utilizzo delle cellule staminali embrionali umane. Egli ritiene che l'esistenza dell'essere umano cominci a partire della fecondazione e che, pertanto, occorra vietare la creazione e l'utilizzo di cellule staminali derivanti da embrioni umani. Secondo il professor Virt, inoltre, la possibilità di ottenere dei brevetti incentiverebbe la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sottraendo attenzione all'utilizzo di alternative, come per esempio le cellule staminali adulte. La Lenoir ha affermato che le opinioni divergenti espresse durante la discussione del gruppo sulle cellule staminali "dimostrano l'esistenza di limiti ad un'armonizzazione", spiegando come la redazione del parere abbia rappresentato "un'occasione di dialogo e una piattaforma per l'espressione dei vari punti di vista". Il Gee ha chiesto altresì la creazione di un registro europeo per le linee di cellule staminali umane non modificate, utilizzabile, a giudizio del gruppo, per garantire la trasparenza e facilitare l'accesso della comunità di ricerca. La Lenoir ha spiegato che il parere del Gee, che verrà inviato all'Europarlamento e al Presidente del Consiglio europeo, nonché al Presidente Prodi, contribuirà a fare il punto sullo stato attuale del dibattito, a seguito dell'approvazione, nel 1998, della direttiva dell'Ue sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Durante la presentazione, la Lenoir ha inoltre annunciato la propria intenzione di rassegnare le dimissioni dal gruppo, dopo una permanenza di undici anni in qualità di membro ed otto nelle vesti di presidente. Prodi ha definito "straordinari" i successi ottenuti dalla Lenoir alla guida del gruppo. Infolink: http://europa.eu.int/comm/european_group_ethics 

IL GRUPPO "G10 PER I MEDICINALI" PUBBLICA LA PROPRIA RELAZIONE 
Bruxelles, 13 maggio 2002 - Il gruppo "G10 per i medicinali", istituito a marzo del 2001 per l'esame di metodi per promuovere l'innovazione e la competitività nell'industria farmaceutica comunitaria, ha presentato, il 7 maggio, la propria relazione finale al presidente della Commissione Romano Prodi. Il ministro federale tedesco della Salute Ulla Schmidt, che fa parte del gruppo, ha dichiarato in una conferenza stampa che esiste un conflitto fondamentale tra l'interesse delle compagnie farmaceutiche, volto ad aumentare il proprio fatturato, e quello degli Stati membri, consistente nell'assicurare la disponibilità di prodotti medicinali ai propri cittadini a prezzi adeguati. La Schmidt ha affermato che le società che offrono prodotti innovativi dovrebbero godere di maggiori opportunità di profitto rispetto a quelle con prodotti più tradizionali. Un altro membro del gruppo, il presidente della federazione delle industrie farmaceutiche europee (Efpia) Jean-François Dehecq, ha dichiarato che per incentivare la ricerca è indispensabile un alto livello di tutela della proprietà intellettuale, aggiungendo che, sebbene l'industria farmaceutica comunitaria abbia perso competitività al confronto con gli Stati Uniti, l'Europa ha iniziato a cooperare per porre rimedio a tale situazione e "questo è pur sempre un inizio". Tra i suggerimenti avanzati dalla relazione per arricchire il patrimonio scientifico dell'UE ed incentivare l'innovazione, sono indicati la creazione di reti virtuali di istituti sanitari e miglioramenti della procedura per l'introduzione sul mercato di farmaci innovativi. Il documento propone altresì che la Commissione e gli Stati membri coordinino e sostengano lo svolgimento di sperimentazioni cliniche su scala europea ed istituiscano una banca dati dei risultati di tali sperimentazioni e della ricerca clinica. Il Gruppo perora inoltre l'introduzione di incentivi per la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti medicinali per uso pediatrico. Infolink: http://pharmacos.eudra.org/F3/g10/g10home.htm 

SIRCHIA PRESENTA LA GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO 
Roma, 13 maggio 2002 - In un video-messaggio sul portale www.ministerosalute.it il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, presenta la prima Giornata nazionale del sollievo, che verrà celebrata il 26 maggio, per promuovere l'uso delle terapie antalgiche e le cure palliative nel nostro Paese. 

SANITA', GRUPPO ESPERTI SU TERAPIA DEL DOLORE 
Milano, 10 maggio 2002 - L'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Carlo Borsani, ha istituito un gruppo di esperti, incaricati di aggiornare le linee guida della terapia del dolore. Hanno dato la loro adesione il prof. Guido Coggi, preside della facoltà di medicina dell'Università di Milano, il prof. Silvio Garattini dell'Istituto Mario Negri, il prof. Vittorio Ventafridda della Fondazione Floriani, il prof. Alberto Scanni, oncologo dell'ospedale Fatebenefratelli, il prof. Francesco Clementi della Biblioteca biomedica lombarda. Si tratterà di ridefinire, secondo le più avanzate conoscenza scientifiche, interventi, indicazioni mediche, tecniche farmacologiche e assistenziali per alleviare la sofferenza. "Non partiamo certo da zero - spiega l'assessore Borsani -. C'è un intero capitolo nel Piano socio-sanitario regionale dedicato a questo problema. Ora l'obiettivo è quello di dare un contributo aggiornato e dettagliato sulla cure più efficaci per lenire il dolore con le migliori garanzie di certezza e scientificità". L'equipe di esperti si metterà al lavoro già nei prossimi giorni. 

PRECISAZIONE SU TRAPIANTI DI ORGANO A SIEROPOSITIVI 
Roma, 13 maggio 2002 - In merito alla generica notizia, pubblicata dal settimanale "L'Espresso", sulla presunta morte di un paziente sieropositivo seguita alla mancata autorizzazione del trapianto di fegato da parte del Ministero della Salute, si precisa che non risulta pervenuta a questo Ministero nessuna richiesta urgente di trapianto di fegato su paziente sieropositivo né tanto meno potrebbero essersi verificati ritardi burocratici nell'autorizzazione che abbiano causato la morte del paziente. Nel sottolineare, ancora una volta, l'importanza di una corretta informazione sul tema, si ricorda che la Commissione Nazionale Aids ha recentemente indicato i criteri per inserire in lista i pazienti sieropositivi. Tuttavia, data la delicatezza della materia, tali criteri devono essere approvati e condivisi, come avviene in tutti i paesi d'Europa, perché il trapianto nel paziente sieropositivo è un trattamento sperimentale e a rischio. In ogni caso, si tratta di criteri per l'inserimento in lista, e non di assegnazioni di organi, perché vanno tutelati anche i diritti dei pazienti già in lista di attesa che corrono anch'essi il rischio di morire. Nel frattempo, il meccanismo di richiesta urgente di trapianto in caso di emergenza può essere attivato in qualsiasi momento, al di là dei meccanismi burocratici, venendo incontro alle necessità immediate di un paziente in condizioni critiche. Il Ministero, inoltre, segue con attenzione tutti i casi segnalati ed è impegnato a velocizzare al massimo le procedure. 

NATEGLINIDE MIGLIORA IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA NEI PAZIENTI CON INTOLLERANZA AL GLUCOSIO STUDIO INTERNAZIONALE CONFERMA IL RAZIONALE PER L'USO DI STARLIX (NATEGLINIDE) NEL NAVIGATOR, IL PIÙ AMPIO STUDIO MAI REALIZZATO NELLA PREVENZIONE DEL DIABETE. 
Milano, 13 maggio 2002 - Al Congresso Mondiale di Cardiologia sono stati presentati i risultati dello studio in cui si dimostra che nateglinide ripristina la fase precoce della secrezione di insulina migliorandone il controllo dei picchi glicemici post-prandiali nei pazienti con intolleranza al glucosio (Igt). Una persona con Igt presenta delle alterazioni della secrezione insulinica e della sensibilità insulinica: si stima che più di 150 milioni di persone potrebbero essere affette da Igt nel mondo e che circa il 40-50% di queste svilupperà il diabete di tipo 2 nell'arco di 10 anni. L'Igt è una situazione intermedia tra normalità e diabete di tipo 2: è caratterizzato da normali concentrazioni di glicemia a digiuno e da un eccessivo incremento della glicemia a seguito dell'assunzione orale di 75g di glucosio (test da carico). Le persone affette da intolleranza al glucosio sono più esposte al rischio di malattie cardiovascolari: questa condizione è tuttavia raramente diagnosticata. Lo studio condotto su circa 300 pazienti in 6 Paesi europei ha evidenziato che nateglinide è in grado di ripristinare la fase precoce insulinica e di ridurre i picchi glicemici post-prandiali e l'esposizione globale al glucosio nelle 3 ore susseguenti il pasto. I livelli di glicemia a digiuno non vengono significativamente influenzati. Il Dott. Leif Groop, dell'Università di Lund, in Svezia, uno dei ricercatori dello studio presentato al Congresso ha commentato che "la perdita della fase precoce della secrezione insulinica è uno delle principali alterazioni del diabete di tipo 2. Nateglinide ripristina fisiologicamente la secrezione insulinica e di conseguenza normalizza la curva glicemica dei pazienti con Igt". I pazienti sono stati assegnati casualmente ai gruppi di trattamento con 30 mg, 60 mg, 120 mg di nateglinide o di placebo, somministrati prima dei pasti principali per 8 settimane. I livelli di glucosio e insulina nel sangue sono stati valutati nelle 3 ore successive ai pasti standard. Il Dott. Groop ha anche affermato che "la dose di 60 mg di nateglinide è stata ben tollerata. La rapidità dell'effetto di nateglinide e la sua dipendenza dalle concentrazioni di glucosio riducono al minimo il rischio di ipoglicemia, anche in pazienti con glicemia a digiuno normale". In Italia lo studio Navigator vede la partecipazione di sessanta servizi di diabetologia dislocati su tutto il territorio nazionale, sotto il coordinamento dell'Istituto Mario Negri Sud. "Il nostro Paese darà un importante contributo alla ricerca: saranno infatti almeno 400 i soggetti che saranno inseriti nello studio, della durata di 5 anni, ha affermato il Dott. Antonio Nicolucci, coordinatore del Dipartimento di Farmacologia Clinica ed Epidemiologia dell'Istituto Mario Megri Sud "L'Italia è stato uno dei primi paesi ad attivare la sperimentazione: lo screening dei soggetti potenzialmente candidati allo studio ha infatti già avuto inizio in alcuni dei centri coinvolti ed ha consentito l'inserimento dei primi 5 casi". Lo studio Navigator, che è iniziato nel novembre 2001 e che terminerà nel 2007, coinvolge 40 Paesi di tutto il mondo e prevede l'arruolamento di 7.500 pazienti. Lo studio sarà in grado di valutare se la somministrazione a lungo termine di nateglinide (60/120 mg prima dei pasti ) e/o valsartan (160 mg al giorno) sono in grado di ridurre o ritardare lo sviluppo del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari in pazienti affetti da intolleranza al glucosio (Igt) e ad elevato rischio cardiovascolare. Nateglinide è un farmaco ipoglicemizzante orale che, se assunto prima dei pasti principali, è in grado di ripristinare specificatamente la fase precoce della secrezione insulinica, riducendo così l'iperglicemia post-prandiale prevenendo i rischi di ipoglicemia. 

TELEMEDICINA PERSONALIZZATA: 24 ORE SU 24 A SUPPORTO DI CHI HA IL CUORE A RISCHIO 
Milano 13 maggio 2002 - Una semplice telefonata, effettuata da un telefono fisso o un cellulare, permetterà ai cardiopatici e ai soggetti a rischio di verificare in tempo reale, a qualsiasi ora, le condizioni di salute del proprio cuore, ricevendo rassicurazione e assistenza da personale sanitario specializzato. Paxiva è il nome di questo servizio offerto da Philips Telemedicina - attivo dal 13 maggio a Milano e in Lombardia - a cui si affiancherà dal prossimo anno Zertiva, specifico per i pazienti con scompenso cardiaco. Gli abbonati potranno collegarsi a un Centro di Monitoraggio attivo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, e trasmettere direttamente - grazie a dispositivi portatili di facile utilizzo, con marchio CE e approvati dalla FDA - una serie di dati medici, incluso un elettrocardiogramma a 12 derivazioni, del tutto simile a quello effettuato in ospedale. Il Centro di Monitoraggio, in costante contatto con la comunità medica, è in grado di leggere e registrare su una scheda sanitaria costantemente aggiornata i dati ricevuti per via telematica, rilevando rapidamente la situazione clinica e attivando, se necessario, le misure che consentono di accelerare i tempi d'intervento. Il personale del Centro potrà così fornire la risposta più appropriata: dalla rassicurazione, al consiglio di contattare il medico curante, sino all'attivazione del sistema d'emergenza con l'invio immediato di un'ambulanza. La scheda sanitaria sarà sempre a disposizione dell'utente e, al tempo stesso, accessibile al suo cardiologo e al suo medico di famiglia. "Grazie al servizio di telemedicina personalizzata è possibile ridurre significativamente i tempi di intervento, in caso di necessità - spiega Giuseppe Gibelli, cardiologo e Direttore Medico di Philips Telemedicina, citando i risultati di uno studio israeliano -. Se nella popolazione generale il tempo medio d'attesa prima di chiamare aiuto è di 3 ore, negli abbonati al servizio l'intervallo è di soli 44 minuti. In quest'ultimo caso, inoltre, il personale medico in ambulanza ha già a disposizione i risultati dell'ECG inviato dall'utente: ciò permette una riduzione da 320 a 104 minuti del tempo medio che intercorre fra l'inizio di un attacco cardiaco e l'ingresso in Unità Coronarica. Il dato è ancor più significativo, se si pensa che l'intervento entro 240 minuti consente di limitare l'estensione dell'infarto". Il nuovo servizio fornisce anche una risposta innovativa all'esigenza di una maggior continuità assistenziale dei pazienti cardiopatici, testimoniata dall'impressionante aumento dei ricoveri per affezioni cardiovascolari. I motivi del fenomeno sono diversi. "Da un lato, entrano in gioco le caratteristiche stesse di queste patologie, con il loro andamento cronico-recidivante, dall'altro pesa il problema della discontinuità assistenziale, con la scarsità o l'assenza di collegamenti tra sanità ospedaliera e territorio - spiega Luigi Tavazzi, Direttore del Dipartimento di Cardiologia IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia -. Studi condotti in vari Paesi hanno evidenziato l'efficacia di modelli di continuità assistenziale, incoraggiandone la ricerca e soprattutto l'inserimento nel mondo reale. In un simile contesto si inserisce la telemedicina, che si propone come strumento ideale per questo tipo di collegamenti, sia per un controllo domiciliare più attento e continuativo di pazienti cronici, sia per supportare decisioni rapide e mirate in situazioni di urgenza-emergenza". Ma oltre a garantire la continuità dell'assistenza e un risparmio di minuti preziosi in caso di urgenza, il ricorso alla telemedicina personalizzata si traduce in un sensibile miglioramento della qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. "Aumento della fiducia in se stessi, maggior tranquillità e diminuzione dell'ansia rappresentano il vissuto del 98 per cento degli utenti, che hanno dichiarato di riuscire ad affrontare con maggiore serenità la malattia grazie alla possibilità di ricevere supporto, consiglio e assistenza 24 ore su 24", ricorda Gibelli. Tutto ciò si riflette sull'atteggiamento del paziente nei confronti delle patologie cardiovascolari. "Con la telemedicina si verifica un processo di attivazione e responsabilizzazione del paziente, che si rende partecipe del processo di diagnosi e cura - sottolinea Enrico Molinari, Professore di Psicologia Clinica all'Università Cattolica di Milano -. Chi sceglie di abbonarsi al servizio decide di avere un ruolo attivo nella gestione della propria salute. Il monitoraggio a distanza rappresenta una scelta consapevole che può e deve essere accompagnata dal cambiamento di altri comportamenti, in grado di incidere sul rischio cardiovascolare: fumo ad esempio, alimentazione scorretta, ridotta attività fisica". I benefici per il singolo utente si coniugano con quelli per la collettività. "Il servizio punta al benessere dell'individuo e, di conseguenza, al bene della società in quanto consente un uso oculato delle risorse. È il concetto di Welfare community, che - conferma Edoardo Gronda, Responsabile dell'Unità Operativa di Cardiologia e dell'Unità Operativa di Terapia dell'Insufficienza Cardiaca, Istituto Clinico Humanitas di Milano - dovrebbe diventare una sorta di pietra miliare di tutto il sistema: la telemedicina si inserisce nel contesto sociale, dove va a coprire un bisogno attualmente sentito, ma non affrontato compiutamente da un punto di vista istituzionale. Andrebbe infatti garantito l'uso appropriato delle risorse in base alle esigenze, che non possono essere governate se non c'è un sistema che ne effettua uno screening e ne definisce le priorità. Si tratta di un approccio che non è previsto nel sistema attuale, al di fuori dei contatti occasionali che il paziente può avere con il medico di fiducia, e che è invece insito in maniera personalizzata e continuativa nel servizio di telemedicina". 

MULTIPLE SCLEROSIS TREATMENT: STRATEGIES AND PROBLEMS 
Torino, 13 maggio 2002 - Questa mattina alle ore 9.00, nell'Aula Magna del Rettorato (Via Verdi 8 - Torino), sarà inaugurato il Congresso dedicato alla terapia della Sclerosi Multipla (Sm), promosso dal Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino, patrocinato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino, dalla Società Italiana di Neurologia, dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, dall'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e in collaborazione con Farmades. Al Congresso presenteranno relazioni importanti speaker italiani e stranieri. Si discuterà della patogenesi e dell'epidemiologia della malattia, dei suoi costi sociali, e quindi delle nuove acquisizioni terapeutiche nel campo della terapia con l'interferone beta, il primo farmaco in grado di rallentare il decorso, spesso drammatico, di questa malattia. La Sclerosi Multipla è una malattia neurologica molto frequente che colpisce preferenzialmente giovani adulti tra i 20 ed i 40 anni. In Italia si contano 40-50.000 pazienti e la malattia e' caratterizzata da frequenti ricadute cliniche con un inesorabile peggioramento. Nel corso del Congresso verranno presentati i risultati di uno studio multicentrico italiano, coordinato dal Dipartimento di Neuroscienze di Torino, che ha ottenuto il recente successo di essere pubblicato, con procedura rapida di pubblicazione, dalla rivista Lancet, una delle piu' prestigiose riviste di Medicina del mondo. Lo studio è stato molto apprezzato dagli Editori di Lancet perché, a differenza di tutti gli altri studi simili sui farmaci per la terapia della Sm, è stato condotto indipendentemente dalle Ditte Farmaceutiche, unicamente con fondi del Ministero della Sanità e della Società Italiana per la Sclerosi Multipla. Per informazioni: Clinica Neurologica I Tel. e fax: 011/6633634

CAMBRIA TECH: INDIVIDUA I PROGETTI DI RICERCA SCIENTIFICI PER TRASFORMARLI IN AZIENDE SOLIDE 
Milano, 13 maggio 2002 - Fondata nel Settembre del 2001, CambriaTech Genomics è una società di diritto lussemburghese attiva nel settore delle scienze mediche, nata con lo scopo di individuare progetti di ricerca scientifica e trasformarli in aziende solide e sostenibili nel tempo, contribuendo così al processo di scoperta di nuovi farmaci e allo sviluppo della tecnologia necessaria per mettere a frutto i recenti progressi nel settore della genomica. A questo scopo, la società si propone come trait d'union fra investitori con un interesse nel settore della biotecnologia e scienziati di fama internazionale. CambriaTech Genomics, infatti, offre ai propri finanziatori la possibilità di investire in aziende ad alta redditività e di poter poi sfruttare i benefici derivanti dalle ricerche scientifiche (scoperte, brevetti, ecc.) condotte dai ricercatori, e garantisce agli scienziati coinvolti i capitali e le risorse manageriali necessarie a rendere le loro società finanziariamente solide. Cambriatech Genomics ha già dato vita a tre ambiziosi progetti, divenendo il maggior azionista di tre start-up statunitensi: Pharmeonics Llc, Asilas Genomic System Inc., e Medergy Inc., ciascuna delle quali ha l'obiettivo di ricercare e sviluppare brevetti e tecnologie da cedere in licenza a futuri clienti, per poi stipulare con loro contratti per servizi specializzati. Le attività iniziali di ricerca e di sviluppo saranno eseguite attraverso accordi di collaborazione con prestigiose università americane, fra le quali Yale ed Emory, attraverso sponsorizzazioni da parte di CambriaTech Genomics. In questo modo la società sarà in grado di inserire nel proprio organico scienziati appartenenti ai migliori circoli accademici americani. In qualità di partners, inoltre, le università coinvolte hanno già concesso a CambriaTech Genomics accesso privilegiato a preziose Proprietà Intellettuali sotto forma di accordi di licenza specifici ed esclusivi o di diritti di opzione su future valorizzazioni e estensioni di brevetti e altri sviluppi ad essi correlati. Scienziati di spicco del calibro del Prof. Joshua Lederberg, premio Nobel in Medicina (1958), del Prof. Frank Ruddle, membro della National Academy of Sciences, e del Prof. Doug Wallace, membro del Consiglio della Human Genome Organization (Hugo), sono fra i soci fondatori delle tre società del portafoglio CambriaTech Genomics, che intende creare un potente e prestigioso comitato scientifico (Scientific Advisory Board) che sovrintenderà l'avanzamento dei lavori condotti all'interno delle tre aziende, e sosterrà e coordinerà le loro principali attività di ricerca, massimizzandone le sinergie. CambriaTech Genomics, che nasce dall'esperienza e dalle competenze acquisite da CambriaTech Holding S.A. (società di investimento indipendente specializzata nella realizzazione dei cosiddetti seed-investments, ovverosia investimenti finanziari accompagnati da una qualificatissima assistenza consulenziale a 360°) nel settore della genomica funzionale e delle sue potenziali applicazioni in campo terapeutico, aprirà una filiale interamente controllata, CambriaTech Genomics Llc, con sede nell'area di New York. Quest'ultima avrà lo scopo di svolgere le funzioni amministrative per le società contenute nel portafoglio CambriaTech Genomics, sovrintendendo allo sviluppo dei progetti in essere. Grazie alle indiscutibili opportunità di diversificazione degli investimenti, CambriaTech Genomics ha già attirato l'attenzione di alcune fra le più grandi aziende farmaceutiche italiane: Chiesi Farmaceutici, Rottapharm Research e Sigma-Tau, che sono oggi tre principali investitori di CambriaTech Genomics.

UN OCCHIO AL PORTAFOGLIO E UNO ALLA SOLIDARIETA'....IN FARMACIA 
Milano, 13 maggio 2002 - Per chi non ha troppa pratica nel dedurre dalle tasse le spese sostenute per i farmaci o per altri interventi sanitari, Codifarma ha realizzato un opuscolo chiaro e puntuale che riporta l'elenco dei documenti necessari per la richiesta di detrazione, le voci di spesa deducibili ed un modulo prestampato per la compilazione della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà da allegare alla dichiarazione dei redditi. L'opuscolo è già disponibile nelle quasi 700 farmacie della regione associate a Codifarma "Fra le altre informazioni contenute nell'opuscolo - dice Carla Politi, Direttore Marketing di Codifarma - ricordiamo che dal 1° gennaio 2001 sono detraibili anche le spese per i prodotti omeopatici e che anche i costi per l'acquisto o il noleggio di apparecchiature sanitarie quali l'aerosol e i misuratori di pressione, ad esempio, si possono detrarre in sede di dichiarazione dei redditi". Già da alcuni giorni, inoltre, nelle farmacie appartenenti al circuito Farmacie Insieme di Codifarma distribuite nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma, Ravenna e Rovigo sarà disponibile anche una guida informativa sulle Associazioni di Volontariato che operano nella regione Emilia-Romagna, completa di indirizzi. La guida, realizzata in collaborazione con Avis (Associazione Italiana Volontari del Sangue), Aido (Associazione Italiana Donatori Organi), Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo) e Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie) intende offrire informazioni sulla solidarietà e sulle finalità di ogni singola associazione. "La solidarietà è il fiore all'occhiello del nostro Paese - continua Politi - ma per farla crescere ancora è necessario, anzi, doveroso, dare ai cittadini quante più informazioni possibili sulle associazioni, sul lavoro che svolgono e sui loro progetti".

ANCHE I GOL NASCONO A LETTO E' VERO CHE FAR BENE ALL'AMORE FA BENE ALLO SPORT? NE DISCUTONO IN UN CONVEGNO CON MARIA TERESA RUTA E ALDO AGROPPI, PRESIDENTI, ALLENATORI E MEDICI DEL CALCIO 
Pisa, 13 maggio 2002 - Far bene all'amore fa bene allo sport. Ovvero: anche gol e record nascono a letto. Tramontata l'epoca della castità assoluta e dell'atletica come penitenza, oggi è ormai scientificamente accertato che una sana attività sessuale può andare benissimo d'accordo anche con lo sport professionale, influendo anzi sulla bontà dei risultati. Su questi temi, un tempo considerati pruriginosi e inabbordabili, discuteranno presidenti, allenatori, preparatori e medici del calcio nel corso di un convegno in programma lunedì 13 maggio (ore 15) nel Parco Termale di Uliveto (Pisa). Protagonisti del dibattito Maria Teresa Ruta e Aldo Agroppi, gli allenatori Cosmi, Fascetti e Clagluna, il presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, il professor Enrico Castellacci, presidente della Libera Associazione dei Medici del Calcio (Lamica), l'andrologo Fabrizio Menchini Fabris che sull'argomento sta conducendo una ricerca all'università di Pisa, e Bruno Fabbri, direttore del Centro di Medicina dello sport Coni-Fmsi di Padova, autore del bestseller Il sesso come sport (edizioni InBici, pagine 128, €12,91). Il convegno si terrà nel quadro del 7° Corso di aggiornamento per il medico sociale del calcio organizzato dalla Clinica ortopedica dell'Università di Pisa diretta dal professor Nino Marchetti, dall'Unità ospedaliera di medicina e traumatologia dello sport (Lucca) diretta dal professor Castellacci, e dal dottor Lamberto Arcucci. Hanno dato il loro patrocinio la Lamica e il comune di Vicopisano. Tra i collaboratori, da segnalare la società Acqua e terme di Uliveto, Gazzoni Medicals, Mectronic, Laborest Italia, Karnak, Orion Scientific, Ozono Italia, Bipielle Ducato Leasing, Credito Cooperativo di Fornacette, Cantine Colline Pisa, Medisport, Hmt Milano, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Poliambulatorio Medico Chirurgico Ippocrates. 

TORNA CONVIVIO EDIZIONE 2002: UN GRANDE PROGETTO DI SOLIDARIETÀ 
Milano, 13 maggio 2002 - Si avvicina la data della VI edizione di Convivio, manifestazione biennale per la raccolta di fondi a favore di Anlaids (Associazione Nazionale per la Lotta contro l'Aids), che si terrà presso il Padiglione 9 di Fiera Milano dal 6 all'11 Giugno. Proprio quest'anno Convivio compie dieci anni, dieci anni di successo e di generosità. Nel 1992 su idea di Gianni Versace, promotore di questa bella iniziativa di solidarietà, Convivio coinvolse subito il mondo della moda, sollecitando la già nota disponibilità di tanti stilisti, italiani e internazionali. Il programma della manifestazione è il seguente Serata inaugurale ad inviti - Giovedì 6 Giugno Convivio aprirà la sua famosa Mostra Mercato con una grande serata ad inviti alla quale come di consueto interverranno non solo gli stilisti ma anche numerose personalità del mondo della cultura, dell'arte, dell'imprenditoria. Dopo l'inaugurazione, la serata proseguirà con una cena di gala che contribuisce alla raccolta di fondi. Mostra mercato - Dal 7 all'11 Giugno La Mostra Mercato sarà aperta al pubblico con orario continuato dalle 10.00 alle 22.00. L'ingresso è libero e come ogni anno, i visitatori potranno approfittare dei vantaggiosi prezzi, scontati fino al 50%, per acquistare la tantissima merce in vendita di capi di abbigliamento ma non solo. Dopo la prima edizione infatti, Convivio ha ampliato sempre più il numero delle aziende partecipanti coinvolgendo nuovi settori merceologici fra i quali: arredamento, biancheria e oggettistica per la casa, turismo, gioielli, cosmesi, etc. Le aziende interessate a partecipare alla Mostra Mercato offrendo i propri prodotti ad Anlaids possono richiedere le modalità di intervento alla Segreteria Organizzativa Magister tel. 02.86464692 che anche quest'anno si occuperà, insieme a Franca Sozzani e alla redazione di Vogue Italia, dell'organizzazione della manifestazione. Sensibilizzazione scientifica sulla malattia - Venerdì 7 Giugno Il prof. Mauro Moroni, Direttore dell'Istituto di Malattie Infettive e Tropicali dell'Università degli Studi di Milano - Azienda Ospedaliera Luigi Sacco - e Presidente di Anlaids Lombardia, organizzerà una Tavola Rotonda scientifica internazionale alla presenza di scienziati e medici, per informare sulle nuove metodologie di cura e sullo stato di studio del tanto atteso vaccino che tutti sperano sia realizzato nel più breve tempo possibile. Serata conclusiva - Mercoledì 12 Giugno A conclusione della settimana di Convivio, per festeggiare il decennale, si svolgerà allo Studio 76 di Via Malpiero una grandissima festa per tremila persone. La serata, organizzata sotto la direzione artistica dei Magazzini Generali, vedrà la partecipazione di ospiti prestigiosi quali il cantante Marc Almond, una delle più grandi icone della musica pop, nonché i dj Claudio Coccoluto, Bob Sinclar, Lele Sacchi. Altri ospiti daranno la loro conferma in seguito. Comunicazione pubblicitaria - La campagna pubblicitaria di Convivio 2002, studiata e realizzata gratuitamente dalla McCann-Erickson, prevede circa 90 uscite sui più prestigiosi mensili, settimanali e quotidiani; oltre ad affissioni, locandine, volantini, striscioni, cartoline e spot sulle reti Mediaset. Ricerca di 1000 volontari - La Mostra Mercato, come per le precedenti edizioni, sarà supportata dall'aiuto di circa 1000 volontari: chi desiderasse offrire la propria disponibilità può contattare la Segreteria Volontari tel. 02.33608680 / 02.33608601 Sebastian annuncia la sua partecipazione a Convivio con un ricco assortimento di prodotti per il trucco e l'hair care, confermando la volontà di manifestare solidarietà a chi ha bisogno e sensibilizzare il pubblico nei riguardi delle problematiche sociali La stilista Ines Valentinisch, intervistata di recente sulla sua partecipazione a Convivio, sostiene con ironia "Una volta tanto non si litigherà per nessuna data, nessun orario, nessuna esclusiva, l'unica cosa importante sarà esserci e dare il proprio contributo, magari lavorando anche dietro il banco per vendere direttamente i propri capi e vedere l'effetto che fa.." Sui modelli scelti per la manifestazione giustamente la stilista ha osservato " non penso di donare qualcosa di speciale, speciale è già Convivio, porterò la collezione estiva e qualche pezzo veramente 'unico' , con la speranza di dare così il mio contributo a questa nobile causa" Segreteria Organizzativa: Studio Magister, Corso Garibaldi, 35- 20121 Milano - Tel. 02/86464692 R.A. - Fax 02/86462975 

SEMPRE PIU' BELLE LE MAMME ITALIANE AUMENTA NELLE DONNE IL TEMPO DEDICATO ALLA CURA DEL PROPRIO CORPO A DISCAPITO DEGLI IMPEGNI FAMILIARI. NONOSTANTE CIO' LA MAMMA RIMANE IL CENTRO DELLA FAMIGLIA.
Roma 13 maggio 2002 - La mamma e' sempre la mamma. Rispetto all'uomo e' sempre lei il centro del focolare domestico, anche se con gli anni si assottiglia il tempo che le mamme dedicano ai figli e alla cura della casa: oggi infatti soltanto il 41% delle donne, dedica almeno 3 ore alla cura della casa (rispetto al 50% di solo 5 anni fa). E' quanto emerge da una recente ricerca condotta dalla Procter&Gamble che ha intervistato donne e mamme italiane. Aumenta invece il desiderio di avere sempre piu' tempo da dedicare alla cura del proprio aspetto. Una maggiore attenzione confermata dal piu' alto numero di donne e mamme (dal 35% al 40%) che mettono il proprio benessere fisico tra le mete piu' ambite da raggiungere. In particolare, dall'osservatorio Pantene della P&G, fanno sapere che il 90% del gentil sesso trova divertente prendersi cura dei propri capelli, dedicandovi almeno 20 minuti al giorno. La maggioranza delle donne intervistate non uscirebbe mai di casa senza prima essersi truccata ed acconciata, ed usa in media 3 o 4 prodotti diversi per la cura dei capelli. Mamme sempre piu' sexy quindi, anche se una ricerca condotta da Infasil Intimo, evidenzia come contrariamente alla moda e alle fantasie maschili che vorrebbero la donna in biancheria intima con pizzi e sete, il 76% delle donne intervistarte dichiarano di utilizzare la biancheria tradizionale di puro cotone di colore bianco (solo il 6% fa uso di perizoma, più al Centro e al Nord Italia). Piu' attraenti ma sempre attente ai figli e alla famiglia, come confermano parte delle intervistate, che si trovano in accordo con un modello familiare che vede la donna dividere piu' dell'uomo gli impegni tra casa e lavoro. La famiglia e' al centro della loro vita, e cio' e' frutto di una scelta personale da cui ne deriva una altissima percentuale di soddisfazione (94%). Il 40% di esse si pone come obiettivo quello di avere dei figli (in aumento di 5 punti percentuali rispetto a 5 anni fa). Cresce il desiderio della sicurezza economica che passa dal 57% al 62%. Sono infine sempre le donne a gestire il bilancio familiare. Il 70% infatti e' responsabile degli acquisti per tutta la famiglia.

AMICO SOLE NELLA CAMPAGNE DI PREVENZIONE VICHY E AVÈNE 
Milano, 13 maggio 2002 - Sempre più attenta alla prevenzione, la medicina vuole parlare un linguaggio facile soprattutto per sensibilizzare i bambini. Così, davanti ai dati preoccupanti dell'incremento di melanomi, si procede con una serie di campagne educative. Bisogna capire fin da piccoli infatti, e con un metodo il più possibile divertente, quali sono i rischi di una lunga esposizione al sole. Con il titolo accattivante "Sole buono...se ti proteggi" è stata varata la campagna organizzata da Aida (Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali) insieme con Vichy La Roche Posay, che si avvale nei propri prodotti dei due brevetti esclusivi L'Oréal Mexoryl Sx e Mexoryl XL. La campagna è finalizzata a bimbi e adolescenti, insieme con insegnanti e genitori, per educarli ad una corretta fotoprotezione. Dopo aver imparato gli orari più adatti all'esposizione, le differenze cutanee, l'importanza dei filtri e delle creme solari, tutti i bambini possono partecipare ad un concorso di disegno con una loro opera. Basta ritirare durante il mese di maggio nelle farmacie con il logo "Centro di prevenzione solare" un blocco da disegno e farlo timbrare dal farmacista. Nello stesso periodo le farmacie sono coinvolte in un programma di identificazione dei fototipi e di consigli specifici sui filtri solari più adatti. "Benvenuto Sole" invece è il titolo del progetto di Eau Thermale Avène, marchio leader nello sviluppo di solari con schermi fotoprotettori contro le radiazioni nocive. Il numero verde 800 034 567 nel mese di giugno offre la consulenza di uno specialista dermatologo, il sito www.benvenutosole.it è un vero giornale on-line dove scoprire tutti i segreti del sole, con test sul fototipo personale e rubriche su previsioni meteo in tutto il mondo. Infine non dimentichiamo che i raggi Uv-B e Uv-A possono causare danni non solo alla pelle, ma anche agli occhi. Assottica informa che esistono lenti a contatto costruite con materiali dalle proprietà filtranti, una ulteriore conquista della ricerca scientifica e tecnologica nel campo della contattologia. Queste lenti a contatto con filtro UV sia morbide sia rigide gaspermeabili proteggono gli occhi senza compromettere comfort e prestazioni delle classiche lenti a contatto. 

ORO E LUCE NELLE DUE NUOVE CREAZIONI FRAGILE DI JEAN PAUL GAULTIER 
Milano, 13 maggio 2002 - Hanno una texture ricca e cremosa per vestire il corpo in un mondo di scintillante raffinatezza... E sono sufficienti due gesti di voluttà per assaporare la fragilità luminosa dell'Olio Luminoso per il Corpo e del Deodorante Spray Profumato L'Olio Luminoso per il Corpo contiene un mix di madre perla e d'oro puro che si animano agitando la boccetta. Stravolgimento dei sensi, effetto magico ed invitante da quest'olio fiorito che scivola sulla pelle e l'avvolge in un velo luminoso e profumato dalle note fruttate e lattee della Tuberose. Grazie ai suoi principi attivi nutrienti e protettivi, lascia la pelle setosa, morbida e radiosa. Divertente e sensuale la reinterpretazione ispirata al contagocce, che con un gesto innovativo, sensuale e femminile invita a spalmare il prezioso elisir sulla pelle o versarne alcune gocce nella vasca da bagno. La quintessenza della raffinatezza in un deodorante. Tutto d'oro, il deodorante profumato con alcol offre piacere e splendore. Comfort, protezione e freschezza...esso ritraduce fedelmente la fragranza Fragile. Può essere facilmente tenuto in borsetta si può portare ovunque...per essere sempre avvolte dalla Tuberosa. L'Olio Luminoso per il Corpo e il Deodorante Spray Profumato di Fragile sono disponibili a partire dal 15 aprile 2002 nei punti vendita autorizzati. Prezzo consigliato al pubblico: Olio Luminoso Euro 34.72 Deodorante Spray Euro 29.16 

CON NIVEA HAIR CARE PROTEZIONE E BRILLANTEZZA PER CAPELLI COLORATI 
Milano, 13 maggio 2002 - Il costante e progressivo aumento della decolorazione dei capelli, che è un fenomeno ormai diffusissimo, anche fuori dei saloni professionali, conduce ad alcune riflessioni sulla necessità di proteggere i capelli trattati. Colorazione permanente, colpi di sole e riflessi infatti si realizzano con cosmetici che consentono di cambiare in modo stabile e duraturo l'aspetto dei capelli, e la nuova tinta resiste ai lavaggi perché le sostanze coloranti producono un'azione chimica che si attua all'interno del fusto e non sulla sua superficie, alterando permanentemente la struttura interna del capello. Ciò comporta quindi conseguenze dannose e precauzioni da seguire per proteggere la capigliatura Dopo una colorazione, se i capelli sono trascurati, possono verificarsi fondamentalmente due problemi: - sbiadimento e opacità del colore: la superficie del capello, porosa e rovinata, non trattiene completamente i pigmenti artificiali. Ciò comporta lo scarico del colore durante i lavaggi e conseguente perdita di brillantezza; - secchezza e fragilità: lo stelo, sensibilizzato, irritato e impoverito, è maggiormente esposto all'azione disidratante e sfibrante degli agenti atmosferici, che può presentare doppie punte e punti danneggiati. Proprio per prevenire e contrastare immediatamente questi inestetismi tipici dei capelli colorati occorre utilizzare esclusivamente prodotti specifici per capelli tinti, che ripristinano le condizioni ottimali della struttura capillare e possono ravvivare e prolungare la brillantezza e la vitalità del nuovo colore. La Ricerca Beiersdorf oggi arricchisce la propria gamma di cosmetici per capelli Nivea Hair Care con tre nuovi prodotti per la detersione e il trattamento: Shampoo Luce&Colore estremamente delicato, che esercita una duplica azione: ristruttura e liscia la fibra capillare sensibilizzata per una maggiore morbidezza, protegge lo stelo per una brillantezza del colore fedele a lungo. (250 ml Euro 3,41) Balsamo Luce&Colore che, applicato dopo ogni lavaggio, esercita una intensa azione ristrutturante di lunga durata che rinforza la struttura danneggiata dello stelo, rendendo i capelli lisci e facilmente districabili, quindi docili al pettine (200 ml Euro 3,41) Maschera Luce&Colore da usare periodicamente perché è un concentrato di principi attivi che esercitano una azione nutriente profonda e intensiva. Arricchita con perle di vitamina E (importante agente dalle proprietà anti-radicali liberi) è un impacco prezioso che rigenera efficacemente la fibra capillare sensibilizzata, proteggendo e favorendo la fedeltà del nuovo colore, ravvivandone la brillantezza. (150 ml Euro 5,87) Nutrienti ed emollienti, arricchiti con vitamine, sali minerali ed estratti naturali, questi prodotti sono in grado di produrre fin dalle prime applicazioni effetti visibili in termini di luce e brillantezza del colore oltre che di morbidezza e setosità della capigliatura. L'efficacia di Shampoo, Balsamo e Maschera Luce & Colore si fonda sull'esclusivo Calcium Vitamin Complex (Cvc), una combinazione di principi attivi sapientemente miscelati, di fondamentale importanza per la bellezza dei capelli: - il Calcio, elemento minerale naturalmente affine alla cheratina (costituente fondamentale del fusto) in grado di penetrare nella fibra capillare e agire in profondità restituendo ai capelli forza, corpo ed elasticità; - la vitamina B3, che consente di stimolare il metabolismo cellulare, combattendo la formazione di radicali liberi e rendendo i capelli più resistenti alle aggressioni esterne; Per rispondere in modo mirato ed efficace alle esigenze dei capelli colorati, questa esclusiva formulazione di preziosi principi attivi riparatori e protettivi, che già caratterizza ogni prodotto della gamma Nivea Hair Care, è stata ulteriormente arricchita con: - un rivoluzionario filtro UV, capace di schermare il fusto dall'azione negativa del sole. Non bisogna dimenticare che la radiazione solare è costituita da raggi ad alta energia in grado di alterare la struttura capillare, degradare le cellule che compongono la fibra capillare, e liberare i radicali liberi, le sostanze responsabili dei processi di invecchiamento; Il -Orizanolo, prezioso estratto dell'olio di Germe di Riso, dalle spiccate proprietà antiossidanti, capace di svolgere una funzione protettiva contro i danni prodotti dai raggi solari e contro i fenomeni di invecchiamento prematuro. Il -Orizanolo, svolge una efficace azione anti-radicali liberi anche all'interno della fibra capillare. 

GIOVANE E INEBRIANTE TOMMY HILFIGER T, FRAGRANCE FOR MAN 
Milano, 13 maggio 2002 - E' dedicato a quel giovane che, a qualsiasi età, si nasconde in ogni uomo e a tutti i ragazzi del mondo il fresco e inebriante Tommy Hilfiger T, Fragrance for man, l'ultimo nato da Tommy Hilfiger Toiletries. Il suo bouquet offre un ventaglio di note concentrate - non ha le orientali, né le cipriate, né le fiorite - su un accordo "clean" limpido e sensuale, che sa di jeans freschi, di adolescenza, di corpi intatti, di stanza del college... Le note della fragranza si avvicendano sulla pelle: dapprima agrumate e fresche - con un'idea di lindore - poi, via via, più sensuali e complesse. Sono allegre nell'effervescente combinazione di note agrumate, lime e mandarancio, caldi di sole, sono pulite nella sfumatura aromatica verde, nello stuzzicante ed esclusivo accordo fresco che richiama il profumo del bucato, sono seducenti nella creativa miscela di Legni Bianchi e Pino Elvetico, ingredienti che infondono calma e schiudono l'anima ai desideri naturali. Con T, Tommy Hilliger ha voluto rivisitare con le note virili lo stile americano classico coniugandolo con una sensibilità new age, espressa dal senso estremo di pulito, come accade nelle sue ultime creazioni di moda, incarnato dal look jeans e T shirt. "I profumi - dice Tommy Hilfiger - amplificano la nostra consapevolezza di cose e persone intorno a noi e ci regalano un nuovo sguardo e un nuovo apprezzamento per ciò che ci è familiare. Amo il tradizionale look classico all-American, ma con un twist (ossia una svolta) new-age." Tommy Hilfiger T - in formati da 50 e 100 ml - arriva da subito ricco di un'ampia body line. Un universo completo, conchiuso, seducente, bello da possedere e da sentirsi addosso. La grafica limpida di T è un logo senza tempo che coglie il più classico American style, quello per cui Hilfiger è conosciuto. La bandiera color rosso vivo, bianco e blu di Tommy arricchisce la T del logo, mentre la fragranza è racchiusa in una bottiglia dai contorni forti e dalla forma simile ad un busto maschile. Le sue "spalle" squadrate e il vetro spesso e pesante rafforzano quest'impressione di mascolinità. 

DALLA RICERCA REVLON NELLA LINEA VITAMIN A OPTIMIZER UNA NUOVA MASCHERA ENERGIZZANTE EFFETTO LIFTING 
Milano, 13 maggio 2002 - E' uno dei problemi più sentiti con l'avanzare dell'età: rughe accentuate, segni di rilassamento, perdita di tono muscolare. Così il viso rivela inesorabilmente tutto il tempo trascorso. Per fronteggiare vittoriosamente questo problema la Ricerca Revlon ha abbinato le proprietà insostituibili di ingredienti naturali ad un Complesso cosmetico all'avanguardia per realizzare Vitamin A Optimizer, la nuova linea di trattamento ad effetto lifting prolungato. Oggi un nuovo straordinario prodotto va a completare questa linea: é Wake Up Lifting Mask, una maschera-gel dal caratteristico aroma di foglie di pomodoro verde, che dona immediata sensazione di rigenerante freschezza ed un effetto lifting di lunga durata. Fresca ed emolliente, di colore verde menta chiaro, è indicata per tutti i tipi di pelle, e se ne consiglia l'utilizzo costante una o due volte la settimana. Basata su principi attivi purissimi e clinicamente testata, tutta la linea Vitamin A Opitmizer si avvale per le sue formulazioni di un potente sistema anti-età assolutamente innovativo: Pro-Vitamina + GP4G, che costituiscono un complesso prezioso di Vitazime A Plus, efficace sulle rughe quanto il Retinolo, associato a 3 Estratti Vegetali con proprietà leviganti e rigeneranti (Pomodoro Verde, Melone, Thè Verde) e di una molecola generatrice di energia cellulare e rivitalizzante intensivo. Come si realizzano gli effetti positivi di questo mix energetico? Il Pomodoro Verde è un' importante fonte di sali minerali (potassio, ferro, fosforo, ecc.), contiene Carotene e Licopene (entrambi precursori di Vitamina A) e Vitamine C e PP; il Melone ha un elevato contenuto di beta-carotene (precursore della Vitamina A), Vitamina C e potassio; il Thè Verde, è ricco di carotenoidi, polissaccaridi, Vitamina C ed E, manganese, potassio e zinco. Il suo elevato potere antiossidante è dovuto al contenuto di polifenoli, sottogruppo dei flavonoidi. Il pool vitaminico e minerale che essi apportano svolge un'energica attività anti-radicali liberi, nutritiva e di ripristino dell'ottimale equilibrio idrico, contribuendo a restituire freschezza, tono e vitalità alla pelle. L'unione mirata dei principi funzionali attua un sinergismo d'azione eccezionale per combattere i segui dell'invecchiamento e rafforzare le difese cutanee contro i danni ambientali e dello stress. L'effetto immediato si realizza con la distensione dei tratti, una maggiore compattezza e levigatezza della pelle, mentre con l'uso si evidenzia un aumento della tonicità e dell'elasticità cutanea. Le linee sottili, i microsolchi e le rughe appaiono minimizzati, come "riempiti dall'interno". Col tempo l'epidermide si ristruttura in profondità, è visibilmente più liscia, più soda, elastica e giovane. La nuova Linea comprende 5 prodotti essenziali per un trattamento ed una protezione prolungati nell'arco delle 24 ore. Le formule hanno texture vellutate e leggere che si assorbono con estrema facilità lasciando una sensazione di comfort e benessere, mentre una fragranza freschissima di foglie di pomodoro verde arricchisce tutta la gamma. Le confezioni riprendono gli invitanti colori mentolati delle formulazioni. La linea comprende, oltre alla nuova Wake Up Lifting Mask, Cleansing Milk, Cleansing Toner, Re-Plumping Anti-Wrinkle Cream, Re-Plumping Anti-Wrinkle Fluid, Re-Plumping Eye & Lip Serum. 

EVENTO DI SMI (SISTEMA MODA ITALIA) A TOKIO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DI CAPUCCI 
Milano, 13 maggio 2002 - In occasione della mostra del Maestro Capucci a Tokio Sistema Moda Italia, insieme con Associazione Tessile Italiana, Tessili Vari e Camera della Moda, organizza "Flash Made in Italy". Nella stessa location della mostra di Capucci, il Park Ozone Hall, ci saranno: 4 megaschenni tematici con filmati sulla moda e sul tessile- abbigliamento italiano; 5 monitor collegati ai siti della filiera della moda e del tessile-abbiglianiento italiano; uno spazio per incontri tra imprenditori italiani e buyers giapponesi. La manifestazione verrà realizzata in collaborazione con il Ministero delle Attività Produttive e con l'Istituto per il Commercio Estero. Si svolgerà da lunedì 13 a domenica 19 maggio. In rappresentanza del sistema italiano della moda interverranno, oltre al Maestro Capucci, Luca Marzotto (Marzotto) e Carlo Rivetti (Spcompany) Si inquadra nell'Iniziativa Moda del Progetto promozionale speciale 2002, che chiude l'anno dedicato agli scambi tra Italia e Giappone. Lo scopo è divulgare in Giappone le ragioni della leadership internazionale della moda italiana in un Paese che è, il quinto importatore di abbigliamento, maglieria e calzetteria italiana, Nel 2001 il Giappone ha importato prodotti italiani e delle categorie sopracitate per 954 milioni di euro e a messo a segno un incremento annuo pari 10,9%: il più consistente tra i primi sei Paesi importatori, Inoltre l'Italia è di gran lunga il primo fornitore di moda e di tessile -abbigliamento di qualità sul mercato giapponese.. Quattro megaschermi - L Video 1: sfilate dei grandi nomi della moda italiana Il filmato riproduce le sfilate di Milano Moda Donna. Si potranno scegliere il momento e la griffe. 2. Video 2: le manifestazioni leader Il filmato è dedicato alle manifestazioni ficristiche del settore. Protagonisti sono 19 appuntamenti internazionali: le manifestazioni di Milano (MoMi-Modamilano, ModaPrima, SposaItalia); quelle di Firenze (Pitti Immagine Uomo, Bimbo, Filati e Casa); IdeaBiella, IdeaComo, 2\Iodaffi, PratoExpo, Incontri e Proposte per i tessuti; e infine Shirt Avenue, Filo e Fast. 3. Video 3: La leadership internazionale dell'Italia e l'interscambio con Il Giappone E' il video istituzionale del tessile-abbigliamento italiano: nel mondo, ma soprattutto in Giappone, 4. Video 4: Le marche di moda di maggior successo: l'inimagine migliore dell'Italla Venti spot sulle Collezioni, la storia e i punti vendita delle marche leader presenti in Giappone. La zona Internet - Su cinque postazioni di monitor si potrà interagire con i siti delle Associazioni , visitare i siti di oltre 600 aziende e consultare l'elenco degli indirizzi delle aziende della filiera tessile-abbigliamento. Meetìng area - Uno spazio dove gli operatori potranno incontrare gli imprenditori italiani e i loro rappresentanti. 

ALTA MODA ITALIANA A PANAMA: IL RILANCIO DI PANAMA ATTRAVERSO LE COLLEZIONI DI VERSACE, FERRÉ, CAVALLI. ENTRO 4 ANNI UN 'QUARTIERE DELLA MODA'.
 Panama City,13 maggio 2002 - Panama culla della moda italiana: Versace, Ferré, Max Mara, Alviero Martini, La Perla, Mariella Burani, Ermenegildo Zegna e Roberto Cavalli hanno sfilato a Panama in un evento sponsorizzato dall'Ipat, Ente del Turismo di Panama e dal nostro Ministero degli Esteri. Nell'occasione è stato presentato il progetto del Gruppo F International, denominato Panama Canal Village, per la realizzazione di un boulevard dell'alta moda in città, dove stilisti internazionali avranno l'opportunità di presentare nuove linee di abbigliamento. Il progetto sarà completato tra 4 anni e costituirà il centro delle attività, oltre che offrire una posizione scenografica per lo sviluppo commerciale. Inoltre, le due giornate di "Moda e Canale di Panama" sono state l'occasione per 11 giovani stilisti panamensi emergenti di incontrare i grandi nomi della moda italiana e per l'IPAT di rinnovare il suo impegno a sostegno della nuova immagine di Panama come destinazione turistica assolutamente stimolante per viaggiatori curiosi, avventurosi amanti della cultura e della natura per un paradiso incantato quale Panama può offrire. "Questa iniziativa di rilievo internazionale ci permette di estendere l'invito a scoprire le nostre numerose bellezze. - ha dichiarato Liriola Pitti, direttore generale dell'Ipat - è nostra intenzione promuovere Panama come meta turistica ed esaltarne le attrazioni che spaziano dal paesaggio alla possibilità di fare shopping tra le grandi firme mondiali, ai ristoranti e divertimenti." Tra gli ospiti italiani, oltre alle grandi firme dell'haut couture, hanno partecipato all'evento Adriana Arcangeli per il Ministero degli Esteri e Vittorio Giulini, presidente del Sistema Moda Italia. L'Ipat - Ente del Turismo di Panama - è un ente governativo che promuove i diversi prodotti turistici di Panama quali eco-turismo, turismo sportivo, d'avventura, archeologico e storico, oltre che incontri e congressi internazionali sua scala globale. Infolink:
www.ipat.gob.pa

 "120% LINO CASA" : PRATICITÀ E FORME ESSENZIALI PER UN'ATMOSFERA SOFT E INTIMA 
Milano, 13 maggio 2002 - Il lino è tessuto ideale per il corpo e resistente per un uso prolungato negli anni. E' infatti più duraturo del cotone, fa respirare la pelle e le sue proprietà antibatteriche e anallergiche sono provate. "120% Lino Casa" è una linea unica di biancheria per la casa che rende merito alla versatilità e all'eleganza del puro lino. La collezione comprende completi letto e proposte per il bagno, coordinati con un assortimento di rilassanti homewear, ed è disegnata per unire raffinatezza informale ad una elegante funzionalità. Lenzuola ed indumenti in lino, liberi da ogni rigidezza grazie all'esclusivo processo di finitura chiamato "soft washed", sono notevolmente soffici, lavabili in lavatrice, si asciugano rapidamente e non richiedono la stiratura. Molto raffinati sono gli abbinamenti cromatici nella parure letto in lino color light blue e bordo color tortora, come per le federe, proposta in altre tre combinazioni di colore. Essenziali sono le linee sia per la camicia da notte uomo corta, maniche lunghe, collo senza risvolto, polsi eleganti, sia per la camicia da notte donna, candida, lunga con spacco alto, maniche larghe e confortevoli. E' una novità stilistica l'aspetto "lino stropicciato" del pigiama bianco unisex con camicia a collo svasato e risvolto. Più classici i pigiama donna in tinta unita, ingentiliti da una fettuccia di pizzo sul taschino, nei colori pepe, polvere, blu marina ed un bel rosso acceso (un'eccezione alla palette di colori del marchio), mentre per l'uomo "120% Lino Casa" propone quest'anno dei simpaticissimi pigiami a righe, sempre in tinte soft. Con queste ed altre novità "120% Lino Casa" continua sempre più ad affermarsi nel settore. Per informazioni sull'azienda e sulle collezioni digitare www.120percento.com

"SIGNORIA DI FIRENZE", L'ARISTOCRAZIA DELLA BIANCHERIA PER LA CASA 
Milano, 13 maggio 2002 - La biancheria per la casa ha smesso da tempo di essere monotona, la biancheria per la casa è ormai diventata complemento d'arredo a tutti gli effetti. E' questa l'idea centrale attorno alla quale "Signoria di Firenze", azienda di alto livello artigiano della zona di San Casciano Val di Pesa (Fi), ha creato la propria collezione autunno-inverno 2002-2003, presentata in un artistico catalogo dal titolo "More habitat less habit". Di giorno e di notte la biancheria per la casa è il nostro habitat naturale. Così "Signoria di Firenze", con allegria, fantasia, ironia, poesia, armonia e soprattutto con molta eleganza colora, dipinge e riveste idealmente gli ambienti della casa. Si tratta di plaid, maxi-plaid, cuscini d'arredamento, trapunte, quilt, copripiumino, completi letto e molto altro ancora, realizzata con uno stile insolito e personalissimo. Si va dagli accesi cromatismi del panno di lana, riscoperto dalla tradizione del Casentino, all'eleganza minimalista e un po' orientale dei lini decolorati, sino al glamour-chic di certi jacquard dal sapore vintage o ai grafismi metropolitani dei tessuti di cotone stampato. Versatilità, quindi, e grande ricerca per una collezione di grande gusto che non mancherà del massimo successo. Per informazioni sull'azienda, le collezioni e i punti vendita digitare www.signoria.com 

BREIL: LA TRADIZIONE DI UN MARCHIO OGGI DIVENTA ANCHE GIOIELLO 
Milano, 13 maggio 2002 - Breil Stones, la prima collezione di gioielli firmata Breil, si presenta alla bella stagione con la nuova linea "Steel Beans Collection", mentre reinterpreta la linea "Steel Wave" con 5 nuovi modelli. Con "Steel Beans Collection" Breil conferma la scelta verso uno stile deciso, distintivo e soprattutto essenziale. Uno stile privo di eccessi cromatici o ridondanza di forme: le linee caratteristiche si ripetono e si rinnovano con alternanza di lavorazioni e di materiali metallici. Questa nuova e moderna collezione rappresenta, in forme semplici e lineari, bracciali, anelli, girocolli, ciondoli e, per la linea uomo, gemelli e pendenti collo. La collezione "Steel Wave" si ripropone reinterpretata in cinque nuovi modelli: collana girocollo, collana verticale, ciondolo skiava verticale, orecchini, ciondolo uomo. Entrambe le collezioni nascono dalla stessa filosofia che è stata all'origine di Breil Stones: creare un gioiello moderno, essenziale, che abbandoni la valenza tradizionale di prezioso per interpretare quella di accessorio indispensabile. Entrambe le collezioni sono realizzate in acciaio con le tipiche e distintive finiture satinate e abbiate del metallo. 

SEIKO, IL CRONOGRAFO DEI MONDIALI 
Milano, 13 maggio 2002 - Il novantesimo minuto dei prossimi campionati mondiali di calcio sarà scandito dal cronografo firmato Seiko. La Fifa ha scelto la famosa casa di orologeria giapponese per misurare i tempi della World Cup 2002. Il risultato di tale accordo è un cronografo di grande precisione e alta tecnologia che riflette la continua ricerca e lo spirito sportivo del marchio. Seiko sarà il padrone del tempo ufficiale Fifa World Cup 2002, di quegli attimi ricchi di emozioni contrastanti, scaturite dal fischio di inizio e da quello finale che decreterà ogni volta una vittoria e una sconfitta. Questo Stopwatch, un gioiello sportivo per lo sport più amato al mondo, completo e ricco di funzioni, è un'edizione speciale realizzata esclusivamente per l'evento mondiale, la cui vendita sarà limitata al periodo di svolgimento dei campionati. 

I NUOVI OROLOGI BARBIE STYLE ALL'INSEGNA DEL COLORE E DELL'ALLEGRIA 
Milano, 13 maggio 2002 - Integrare il gioioso ed effervescente mondo della moda giovane con quello dell'orologeria: questo il desiderio di Barbie Style, che per scandire il tempo presenta orologi che rappresentano e sintetizzano il proprio stile inconfondibile, unico nel suo genere. E' una collezione di orologi assolutamente trendy dove fantasia, creatività e design sono le parole chiave per un sicuro successo a livello internazionale. L'atout principale è la qualità. La collezione di orologi Barbie, infatti, è stata realizzata con alti criteri di qualità sia nei meccanismi di funzionamento che nei materiali utilizzati. Il tutto per garantirne l'assoluta affidabilità e farlo percepire non come un semplice giocattolo, ma come un vero e proprio oggetto di moda. Nulla è stato trascurato nella realizzazione di questo nuovo prodotto: approfonditi studi di marketing, un'esperienza di tanti anni e soprattutto la prorompente creatività di Mattel Consumer Product nello sviluppo delle styleguide, da cui Comtech ha tratto ispirazione per la creazione della collezione di orologi. La collezione di orologi Barbie Style è distribuita in esclusiva da Pierre Bonnet Diffusion nelle migliori gioiellerie su tutto il territorio italiano.

NON È UN OROLOGIO QUALUNQUE "KULT" DI BREIL 
Milano, 13 maggio 2002 - Si chiama "Kult" il nuovo orologio firmato Breil, destinato a diventare un vero e proprio oggetto di culto per gli esteti e per i trend setter, come il suo nome sembra anticipare. La collezione risente di un'influenza anni '70, ma la ripropone in modo più deciso ed evidente. Le linee sono nette e squadrate e viene esaltata quanto possibile la diversa riflessione della luce attraverso piani inclinati intersecati tra loro. Queste le caratteristiche che danno vita ad un oggetto dal design aggressivo, ma sempre raffinato. Infatti "Kult" viene proposto in 7 varianti: 4 dedicate esclusivamente all'uomo e 3 unisex, ma comunque di dimensioni importanti. Tutte le versioni sono realizzate in acciaio con bracciale del medesimo materiale ad effetto bilux. Per ulteriori informazioni rivolgersi al numero verde 800-820008 o digitare www.breil.com 

CUCINARE, CHE PASSIONE: SISTEMI INNOVATIVI DI COTTURA 
Milano, 13 maggio 2002 - Da quando è tornata di moda la casa e soprattutto la cucina, come cuore pulsante dell'appartamento, anche ricevere, cucinare, inventare pranzi e cenette per gli amici è diventato un piacere. Ma poiché il tempo tiranno non consente cotture troppo lunghe né elaborate, è bene conoscere le novità che possono alleggerire questo pur piacevole compito. Molte nuove pentole uniscono funzionalità ed estetica. Splendida per esempio la pentola a vapore Babele di Laboratorio Pesaro sviluppata in verticale su tre elementi: un ampio bollitore, un contenitore-griglia e un coperchio-ciotola a servire. In bianco opaco e blu lucido Babele ha una forma compatta decorata da elegantissimi manici a ricciolo. Il tradizionale bollitore tipico dei pomeriggi all'inglese è reinterpretato da Bialetti nel modello Ketty dal design raffinato, con una caldaia in acciaio inox e la parte superiore in materiale plastico semitrasparente e termoresistente nell'inconfondibile forma ottagonale. Velocissimo, economico e sicuro è il sistema di cottura Induction System ideato da Tvs per l'induzione: trasmissione del calore immediata, costo energetico limitato, sicurezza assicurata e quindi in sintesi la migliore efficienza in assoluto che si possa conseguire. Classicissima, ma eterna e indistruttibile è infine Olympia di Serafino Zani in versione lucida e satinata, panciuta e proporzionata, con un fondo termodiffusore ad altissimo spessore. Se poi le pentole sembrano troppo limitate per i nostri tentativi culinari e si vogliono ottenere cotture speciali, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Specialista nelle soluzioni di lavori e hobby all'aperto, Campingaz ha creato accanto al Grilladero Plus, un minibbq comodissimo da trasportare e da pulire, anche Azzurro, il primo BBQ a carbonella dalle caratteristiche davvero vincenti: l'accensione piezo a gas, facile, veloce e senza pericoli, un'esclusiva camera di accensione Campingaz che assicura l'accensione della carbonella in 10 minuti e permette di cucinare sia in verticale, nella forma dello spiedo, che in orizzontale. Così un Barbecue all'aria aperta diventa un'operazione per principianti e soprattutto non comporta fastidiosi e lunghi tempi di pulizia. Anche da Bimar troviamo una griglia elettrica adatta a una cottura leggera e sana senza odori e senza fumo: è Prontogrill F610 in allegri colori, pratica per cene in casa e all'aperto, con un ampio piano di cottura, le "gambe" per appoggiare il piano con facilità dovunque e tutti gli accessori per il barbecue. E da Ariete il Grill si unisce alla Tostiera con un Toast & Grill Professional, l'unica piastra antiaderente in grado di preparare toast, pizzette, hamburger, spiedini e hot dog in casa come al bar. La cottura perfetta infatti è garantita grazie alla autoregolazione dell'altezza della piastra basculante e a 1600 watt di potenza. Una semplice spugnetta è sufficiente per la pulizia della piastra. E passiamo ai forni che sempre più stanno diventando l'elettrodomestico essenziale per la cucina rapida sicura e garantita. "Sfornatutto" De Longhi si è già conquistato un buon successo di pubblico con le sue qualità eccellenti: una capienza di 30 litri, maniglia superiore che consente l'apertura dall'alto verso il basso, il sistema Easy Clean di smaltatura interna antigraffio che riduce i tempi di cottura e conserva il calore uniformemente. Molto interessante il forno a vapore Miele incassabile in un mobile da 60 cm: con questo forno si possono preparare insieme più pietanze, senza rischiare alcuna trasmissione di sapori, ma solo differenziando i tempi di cottura e collocando le pietanze su tre livelli in appositi contenitori forati in acciaio. Meno leggera, ma più saporita la cottura con le friggitrici Philips di ultima generazione: HD 6144 e HD 6142, con l'innovativo sistema "Zona fredda" che preserva la qualità e la freschezza dell'olio utilizzato, la vasca in acciaio amovibile, il sistema di sicurezza "Auto-Shut-off, l'oblò per verificare il processo di frittura. Tutte le parti delle friggitrici, ad eccezione del blocco comandi, sono lavabili in lavastoviglie per garantire massima igiene e praticità. Se poi queste cotture lasciano l'ambiente e il frigorifero stesso impregnati di odori troppo intensi, Mister Magic è perfetto per deodorare in modo deciso e pratico con i suoi spray o con i suoi "ovetti" sia l'ambiente complessivo sia i singoli elettrodomestici. 

CÀ FORESTO: QUALITÀ E PROFESSIONALITÀ IN CUCINA 
Parma, 13 maggio 2002 - É con queste premesse che poco meno di un anno fa nasce Cà Foresto, una delle novità dell'edizione 2002 del Cibus di Parma. Grande successo ieri del "Cà Foresto Press Party", musica dal vivo e degustazione hanno colpito al Cibus gli intervenuti. Il nuovo marchio ha alle spalle tutta la serietà e la garanzia di un prodotto di qualità che può assicurare un'azienda come Astoria Vini, di proprietà dei fratelli Paolo e Giorgio Polegato, primi a credere nel progetto Cà Foresto. Non si tratta infatti del lancio di una semplice gamma di prodotti, ma di un modo di concepire la ristorazione in chiave professionale e qualitativa. Un'attenta selezione di aziende e prodotti "Allestire una gamma di referenze completa, in grado di soddisfare le esigenze gastronomiche della ristorazione più esigente, individuando una serie di aziende dell'agroalimentare su tutto il territorio nazionale e scegliendone le varie specialità." Parole di Claudio Mongelli, direttore commerciale di Cà Foresto. Con questi presupposti, sono già 200 le referenze a disposizione di una forza vendita distribuita sul territorio italiano che conta un centinaio di agenti: "I prodotti proposti possono accompagnare dall'antipasto al dessert - aggiunge Paolo Polegato, uno dei titolari - e rispettano le tipologie gastronomiche tradizionali del Veneto e di altre regioni italiane, dal radicchio rosso di Treviso, ai fagioli di Lamon, alle cipolline all'aceto balsamico di Modena, alle creme di funghi, al pesto ligure, al tonno di Sicilia, alla maionese, all'olio di oliva della Toscana e quant'altro." Nei primi 9 mesi di vita, le cifre parlano di 400 mila pezzi venduti per fatturato di 1 milione e 500 mila Euro. "L'obiettivo finora è stato rispettato, il prossimo step è di portare il fatturato nel 2004 a oltre 5 milioni di Euro. Se il trend non cambia, dovremmo raggiungerlo se non superarlo -aggiunge Giorgio Polegato -. Sicuramente un aiuto ci può venire dall'incremento del numero delle referenze in programma nell'immediato futuro." Cà Foresto apre al mondo della ristorazione (ma anche pizzerie, paninoteche, wine bar, etc.) una finestra sulla qualità, promuove una gastronomia all'italiana attenta alle tradizioni ma anche alle novità, alle interpretazioni, alla fantasia indispensabili per stare al passo con le tendenze del mercato. 

PARTESA ROMAGNA PRESENTA VENI VIDI VINI 2003. ALL'HOTEL GALLIA DI MILANO MARITTIMA OLTRE 1000 RISTORATORI 
Milano Marittima, 13 maggio 2002 - Partesa Romagna da' appuntamento ad oggi dalle ore 14 alle 22, all'Hotel Gallia di Milano Marittima, agli appassionati del vino e a oltre mille ristoratori per la terza edizione di VeniVidiVini. L'azienda del network distributivo specializzato nei servizi di vendita, distribuzione e consulenza a livello nazionale per il canale HoReCa (Hotel, Ristoranti, Caffe') offrira' l'occasione di degustare oltre 120 etichette delle cantine rappresentate in esclusiva: sono infatti quaranta le aziende vinicole che presenteranno tre vini ciascuna. E' questa l'occasione per presentare anche le novita' straniere. Dopo il successo ottenuto negli scorsi anni con gli Champagne Drappier e con gli esotici Sauvignon, Chardonnay e Cabernet cileni di Vina Tarapaca', quest'anno verra' presentata l'etichetta alsaziana Charles Wantz. Protagonista di questa edizione la tecnologia utilizzata per ottimizzare il rapporto con i ristoratori clienti. All'ingresso il nome dell'ospite comparira' su un maxischermo elettronico accompagnata da un messaggio di benvenuto grazie all'utilizzo di una tessera magnetica di riconoscimento che permettera' anche di partecipare a un montepremi che prevede l'omaggio di un decanter con 24 bicchieri di Rastal, una cantinetta climatizzara di Industrie Ip o 6 bottiglie di olio di diversi produttori, a fronte di un ordine di centoventi bottiglie. e-mail: pugliese@partesa.it 

CANTINE APERTE 2002 
Milano 13 maggio 2002 - Domenica 26 maggio le 80 Cantine Socie del Movimento Turismo del Vino Lombardo aspettano tutti coloro che vorranno trascorrere la giornata tra vigneti e botti, degustando i vini delle varie zone di produzione, guidati dalla viva voce dei titolari, lieti di introdurre esperti e non nel mondo del vino. La Cantina non è più solo il luogo dove il vino riposa prima di arrivare nei nostri bicchieri, ma è diventata un luogo d'incontro per gli appassionati di ogni età, curiosi di andare oltre il prodotto finito, scoprendo quanta fatica e quanta passione si nascondono dietro ogni bottiglia. Ed è anche cambiato il ruolo di chi in Cantina vive magari da generazioni: non più solo vignaioli, ma veri e propri esperti di vino, in grado di trovare le parole più giuste per raccontare la lunga storiadel vino. Già l'anno scorso più di settantamila enoturisti si erano messi in viaggio fin dalle prime ore del mattino per vivere a pieno questa importante giornata e si prevede che anche questa edizione richiamerà altrettanti visitatori. Quest'anno ricorre inoltre il decennale di Cantine Aperte e, come in tutte le grandi occasioni, si festeggerà adeguatamente: l' "operazione bicchiere", sperimentata l'anno scorso in Franciacorta, verrà allargata a tutta la Lombardia, con la realizzazione di un bicchiere che l'enoturista riceverà iscrivendosi al Club Turisti del Vino e che potrà essere utilizzato per degustare i tanti vini che saranno offerti dalle varie Cantine durante tutta la giornata. Le degustazioni saranno accompagnate dagli assaggi dei prodotti tipici lombardi, per approfondire il lato enogastronomico della visita. In molte Cantine, inoltre, ci saranno eventi collaterali ad allietare la giornata come concerti, esposizioni, mostre. In concomitanza con Cantine Aperte, inoltre, ci sarà il Giro Cantine. Saranno infatti organizzati pullman diretti alle varie zone di produzione: Franciacorta e Valcalepio, San Colombano e Oltrepò Pavese, Garda e Valtellina. La partenza avverrà da Piazza Duomo a Milano alle ore 8.30 del mattino ed ogni gruppo sarà accompagnato da una guida: le prenotazioni si possono effettuare fin d'ora chiamando Thema ai numeri 0383-640498 -360335. 

L'ITALIA NELL'ELITE DEI PANIFICATORI ARTIGIANALI MONDIALI 
Parigi, 13 maggio 2002 - Si è conclusa con un lusinghiero piazzamento della rappresentativa italiana la 5ª edizione della Coppa del Mondo della panetteria artigianale, svoltasi a Parigi dal 21al 23 aprile nell¹ambito di Europain. Per il concorso, 12 equipe internazionali, provenienti da Austria, Belgio, Corea, Finlandia, Francia, Giappone, Irlanda, Italia, Polonia, Svizzera e Stati Uniti sono state selezionate sulla base dei risultati delle precedenti edizioni e delle tradizioni artigianali dei paesi nel settore dell¹arte bianca. La competizione si è sviluppata su tre giorni e sui seguenti temi: "vienneserie", "baguettes e pani speciali", e un pezzo artistico sul tema ³il pane identità del vostro paese². La selezione italiana era, come d¹abitudine, di tutto rispetto: Ettore Rinaldi (in gara per le vienneserie) Ettore Parolo (baguettes e pani speciali), Settimio Tassotti (pezzo artistico) e Piergiorgio Giorilli (coach e membro della giuria) hanno fatto grande onore ai colori dello stivale. Già vincitore della coppa Europa del 1995 a Nantes, il Œteam italiano' è stato particolarmente apprezzato dalla giuria, presieduta da M. Pierre Prigent, per l¹estremo ordine pulizia con la quale hanno operato, oltre che per l¹affiatamento e l¹armonia della squadra. Tutti i prodotti in gara dovevano rispondere ai requisiti della produzione artigianale, per la quale l¹Italia vanta una delle più luminose tradizioni in campo internazionale. Il piazzamento ottenuto ha infatti consentito alla nostra rappresentativa di essere inserita nell'élite mondiale dei panificatori e di essere automaticamente selezionata per la prossima edizione. Se Giappone, Stati Uniti e Belgio hanno occupato il podio, la Francia, la Svizzera e, come già detto, l¹Italia si sono già qualificate per la prossima edizione, prevista tra tre anni, sempre in ambito di Europain. Grazie anche alla sponsorizzazione di Corman, azienda produttrice di burro di grande qualità per usi professionali, la squadra italiana si è particolarmente contraddistinta nella realizzazione delle vienneserie, oltre che nelle altre specialità. La tecnica, oltre alla fantasia ed alla maestria italiane, sono state particolarmente apprezzate dalla giuria internazionale. Ma gli impegni per la Squadra italiana della Federazione non sono finiti: l¹appuntamento è per il campionato Europeo alla fine di maggio a Bulle (Canton Friburgo, Svizzera). Ecco che cosa ha presentato la squadra italiana Pani Speciali : Pane Antico - Preparato con farina di monococco macinata a pietra. Il Gonococco è un farro antico di 10.000 anni, capostipite di tutti i frumenti; il più nobile, ricco di carotene, dal glutine non tossico. È ideale come nutrimento superiore per adolescenti, atleti ed anziani. Il gonococco è biologico per natura. Pane di semola di grano duro rimacinata - Nelle regioni meridionali della Magna Grecia viene diffuso nel V secolo a.c. l¹impiego del grano duro nella panificazione. È in questo modo che soprattutto nella città di Altamura diviene una tradizione il consumo di questo tipo di grano. Nel corso dei secoli questo pane con una crosta croccante e una mollica di un bel colore caldo diventa anche il simbolo della regione Puglie, racchiudendo in sé il profumo delle colline dell'Alta Murgia. Ciabatta - È uno dei pani italiani più conosciuti all¹estero. Diverse sono le metodologie di preparazione, ma lo scopo è quello di ottenere un pane con una crosta croccante e la struttura della mollica con una grossa alveolatura. Pane Trionfo Così chiamato per il successo incontrato nella sua produzione. I fiocchi di patate infatti gli imprimono morbidezza e ottima conservabilità; il burro nocciolato gli dona sapore e profumo rendendo la sua crosta tenera e la sua mollica delicata. È ottimo se accostato agli antipasti di salumi. Vienneseria: "Frutti, fiori e sapori: identità d¹Italia" Veneziana - Dolce in pasta lievitata preparato con due impasti, profumato con fiori di sambuco e ricoperto con ghiaccia al cioccolato. Nella regione Lombarda è il dolce tipico di Capodanno. Fiore al Lampone - I lamponi freschi li troviamo sia nell¹impasto di questo dolce in pasta lievitata, che nella crema che lo completa: una ghiottoneria! Girella al rabarbaro - Vienneseria in pasta lievitata sfogliata con burro profumato al rosmarino e con uno strato di confettura al rabarbaro spalmata all¹interno. La sua forma rotonda è il simbolo dell¹unione: unione di ingredienti per chi lo prepara, unione di sapori per chi lo gusta. Kranz alla frutta secca - Pasta lievitata sfogliata profumata all¹amaretto con ripieno di noci prugne e fichi. Prodotto tipicamente invernale, gradevole alla vista ma soprattutto al palato. Chiocciola all'arancia - Prodotto in pasta lievitata sfogliata con burro aromatizzato all¹arancia e zenzero canditi e profumato alle mandorle. Una piccola fragrante emozione! 

PRESENTATA A MILANO LA 5° EDIZIONE DELLA GUIDA GALLO "I MIGLIORI RISOTTI DEI PIÙ GRANDI RISTORANTI DEL MONDO - THE BEST RISOTTI IN THE WORLD" 
Milano 13 maggio 2002 - Dalle Edizioni De Agostini arriva un vademecum imperdibile per gli appassionati del risotto: si tratta della Guida Gallo "I Migliori Risotti dei più Grandi Ristoranti del Mondo - The Best Risotti in the World", giunta alla sua 5° edizione. Il prezioso manuale ha assunto quest'anno una spiccata connotazione internazionale: è bilingue (italiano-inglese) ed è arricchito da una consistente presenza di celebri ristoranti stranieri. Unica Guida specializzata sul risotto, contempla 59 ristoranti (39 italiani e 20 internazionali), che offrono un ventaglio di creazioni straordinarie per chi vuole provare a emulare i grandi maestri nell'arte del risotto. Sono ben 320 pagine che invitano a percorrere la strada alla scoperta del riso e dei suoi segreti attraverso le celebri ricette di grandissimi chef. Ogni ricetta è stata abbinata a prestigiosi vini che contribuiscono ad esaltare il sapore di un buon risotto. La Guida Gallo fornisce anche suggerimenti su come raggiungere i locali, per ciascun ristorante vengono indicati gli indirizzi, i giorni di chiusura e l'ubicazione geografica attraverso una dettagliata cartina. Le parti descrittive sono alternate da immagini fotografiche che ritraggono particolari di interni ed esterni dei ristoranti e dei rispettivi chef all'opera. L'introduzione firmata da Lina Sotis e l'antica storia del riso precedono la pagina interamente dedicata al giovanissimo Paolo Gatta (20 anni) vincitore del Concorso "Il Risotto dell'Anno", premiato per l'originale rivisitazione di una tradizionale ricetta: "Paniscia verunese in chiave moderna". Sono ben 17 le new entry. Per l'estero il Palladio di Shangai, le Chevre d'Or a Eze Village (F), Massa di Tokyo, Le Meridien Grosvenor House di Londra, Le Cirque 2000 di New York, e gli svizzeri Le Raisin, La Malvoisie, il Sant'Abbondio di Lugano. Completano la presenza di tutte le regioni italiane i seguenti ristoranti: Antonello Colonna di Labico (Roma), Arnolfo di Colle Val D'Elsa (Siena), l'Arquade di Pedemonte (Verona), La Terrazza San Giorgio Hotel Cipriani di Venezia, la Locanda della Tamerice di Ostellato (Ferrara), il Lord Nelson di Chiavari (Genova), Paolo Teverini Bagno di Romagna (Forlì), Perbellini di Isola Rizza (Verona), San Domenico di Imola (Bologna). La Guida Gallo è disponibile in libreria a 13,00 euro. 

ALEMANNO: ORTOFRUTTICOLTURA SETTORE DINAMICO, OCCORRE PUNTARE SULLA QUALITÀ 
Cesena, 13 maggio 2002 - Il Ministro delle politiche agricole a Macfrut delinea interventi e prospettive - Occorre puntare sulla qualità - Reclutamento e formazione nei Paesi d'origine per la manodopera extraUe - Alla rassegna di Cesena (prosegue fino a domenica 12 maggio) i consumi delle famiglie italiane e l'Indagine di Eurisko sul consumatore di Biologico "La creazione dell'area di libero scambio del Mediterraneo può rappresentare una grande possibilità o essere una iattura. Dipende da tipo di rapporto che sapremo creare con tali Paesi" ha sottolineato Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole partecipando venerdì pomeriggio a Macfrut. Al suo fianco aveva Yousuf Abdel Rahmain viceministro egiziano e Nehad Abdel Latie, ambasciatore dell'Egitto, Paese con il quale l'Italia ha aperto il Corridoio Verde. Alemanno è entrato nel merito delle questioni dell'ortofrutticoltura dopo il saluto di Domenico Scarpellini, presidente di Agri Cesena, di Sergio Mazzi, Presidente della Camera di Commercio, di Piero Gallina, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena e Giordano Conti, Sindaco di Cesena, i quali hanno insistito sul problema della manodopera. "La chiave per risolvere il problema -ha sostenuto Alemanno- consiste, da un lato nello sconfiggere l'emigrazione clandestina e dall'altro nel reclutare la manodopera nei Pasesi d'origine, facendo anche formazione. Per questo abbiamo istituito l'Agenzia Italia Lavoro. E se opereremo in questo senso, spero che questa sia l'ultima stagione di emergenza. D'altronde abbiamo fatto la prima deroga per le regioni del sud e stiamo cercando un accordo con il ministero del lavoro". In generale il Ministro ritiene che l'ortofrutticoltura italiana abbia una grande potenzialità, rappresentando un settore dinamico e non maturo, che però deve decisamente puntare sulla qualità. "Non possiamo essere concorrenziali sui prezzi, ma sulla qualità" ha insistito Alemanno ed ha citato l'esempio del Giappone, dove alcune nostre frutta non "entrano" perché l'Italia non ha attivato le certificazioni di qualità, al contrario della Spagna, che lo fece già 15 anni fa. E sulla qualità il ministro ha annunciato che per la prima volta il 4 giugno riunirà il Tavolo Agroalimentare con la partecipazione per la prima volta anche delle Regioni e dei Consumatori, così che sarà presente tutta la filiera. Però, ha aggiunto, cercheremo di sostenere il settore sia con risorse italiane (è una scelta prioritaria, tanto che abbiamo previsto 750 miliardi di Euro in 3 anni) sia cercando di fare in modo che la nuova Pac (sarà presentata dall'Ue il 26 giugno) non penalizzi l'agricoltura italiana, la quale ha appena il 12-13% di sostegno, pur rappresentando il 16% della produzione totale. "Se tutti ci sapremo mobilitare, potremo avere ottimi risultati", ha concluso, elogiando ancora un settore di grande importanza per l'economia italiana. La visita a Macfrut ha ulteriormente confermato Alemanno della rilevanza, della dinamicità del settore, che a Cesena trova la sua "vetrina" più importante. E Macfrut non è solo vetrina, ma anche momento di valutazione delle tendenze dell'ortofrutticoltura. Come i dati dell'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, che sono stati presentati venerdì pomeriggio. L'Osservatorio è stato voluto da Agri Cesena come servizio di rilevazione mensile (è realizzato da Iha Italia) in cui operatori e imprese possono trovare spunti per le proprie strategie commerciali e produttive. A Macfrut viene illustrato l'andamento annuale in confrointo con l'anno precedente. Gli oltre 20 milioni di nuclei familiari, nel 2001 (12 mesi) hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più. In complesso sono stati acquistati frutta e ortaggi freschi per 9.311.000 tonnellate, pari a un -2,1% sui 9.501.505 del 2000, e si sono spesi 11.672 milioni di Euro, (+3% sugli 11.285 milioni di Euro). I consumi annuali di ortofrutta fresca per ogni famiglia sono passati dai 460 chilogrammi del 2000 ai 450,8 kg del 2001, con un calo del -2,17%, mentre la spesa media è salita dai 547 Euro del 2000 ai 565 Euro del 2001. Analizzando in dettaglio, se in volume gli ortaggi fanno registrare un -1,1% (5milioni di tonnellate nel 2000 contro 4.973.000 nel 2001), la frutta frasca scende di tre punti percentuali (da 4.471.000 a 4.3338.000 di tons del 2001). Pressochè stabili le percentuali degli acquisti per quanto riguarda le quantità di frutta comprata dalle famiglie italiane nei vari "canali". Iper, supermercati e self service rimangono sia nel 2000 che nel 2001 a quota 34,9%, così come gli ambulanti e i mercati coperti (37,9%), i negozi tradizionali 19,7%, i discount (3,4%) e altri punti vendita (4,1). Per gli ortaggi freschi nel 2001, rispetto al 2000, per quantità, la distribuzione moderna (iper, supermercati, self service) aumenta in percentuale (33,7% contro il 33,3%), i negozi tradizionali perdono (dal 20 al 19%), quasi stabili i discount (3,2 contro il 3,3%) quasi stabili anche ambulanti e mercati coperti (dal 39,4% del 2000 al 39,5% del 2001) altri punti vendita passano dal 3,9 del 2000 al 4,6% del 2001). E sul fronte dei consumi, si è esaminato anche le nuove tendenze, grazie alla Monografia di Mark Up. Il consumatore vuole prodotti freschi - si è detto - ma siamo sicuri che non gradirebbe trovare più disponibilità di quarta e quinta gamma? Cioè degli stessi prodotti freschi, ma già pronti al consumo. Penso alla ristorazione collettiva, che non ha politiche intelligenti di consumo dei prodotti dell'ortofrutta. Chiede frutta fresca non lavorata, e ne vende poca. Ed anche la distribuzione moderna italiana ha problemi enormi: le vendite sono costanti pur avendo aumentato del 3 per cento le superfici di vendita. Biologico ancora al centro della seconda giornata di Macfrut. Quando si pensa al Biologico, immediatamente si pensa alla frutta e verdura. E' uno dei risultati dell'Indagine Eurisko realizzata per Agri Cesena e Cso (Centro Servizi Ortofrutticoli) e presentata nella seconda giornata di Macfrut. La ricerca si è basata su tre aree (Milano, Roma e Bologna) e ha dimostrato come l'ortofrutticoltura biologica sia uscita dalla nicchia anche nella percezione del consumatore, soprattutto per quelli della fascia fra i 25 e i 45 anni. Le aspettative, secondo Eurisko, vanno verso prodotti più salutari e sicuri che non creino ansie sul fronte del benessere. 

MACFRUT SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE 
Cesena, 13 maggio 2002 - La maggior rassegna europea dedicata all'ortofrutta (Cesena 9-12 maggio 2002) ha delineato i nuovi scenari - L'Italia piattaforma del Mediterraneo verso l'Europa - Grande partecipazione di operatori esteri per "fare affari" Italia punto centrale e piattaforma per l'ortofrutticoltura dal Mediterraneo verso l'Europa. E' lo scenario delineato a Macfrut 2002 (Cesena 9-12 maggio). La 19a edizione della maggior rassegna specializzata del settore si è conclusa con 38.000 visitatori (quasi +10% sul 2001) di cui l'85% operatori, professionisti, tecnici. Importante la partecipazione straniera, pari al 15% del totale dei visitatori. Sono arrivati da un centinaio di Paesi di tutti i continenti. Fra gli oltre 600 espositori, anche un'azienda dalla Cina per presentare la nuova varietà di pere. L'interesse della rassegna ha avuto un riscontro dalla presenza di responsabili delle maggiori catene di distribuzione moderna europee (Germania, Olanda, Gran Bretagna, ma anche Romania, Ungheria e Polonia). Sono stati sottoscritti Protocolli d'intesa fra Agri Cesena e Camera di Commercio di Forlì-Cesena con Australia, Marocco e Tunisia. Una certezza: sono stati conclusi molti affari (più del 2001) e varie imprese hanno avuto commesse per più di un anno di lavoro. Grazie a un progetto di Agri Cesena, Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Regione Emilia Romagna, Istituto Commercio Estero, sono stati organizzati una serie di incontri bilaterali fra operatori di India, Egitto, Turchia, Marocco e Tunisia con imprese espositrici di Macfrut, che hanno avuto interessanti risultati con molti affari conclusi. "Tutto questo -sottolinea Domenico Scarpellini, presidente di Agri Cesena- dimostra come Macfrut abbia assolto appieno alla funzione di "vetrina" del settore e di momento commerciale e di contatti. Inoltre, una convegnistica di alto profilo, con relatori di livello europeo e internazionale ha esaminato prospettive e scenari futuri del settore fornendo indicazioni sia dal punto di vista strategico che tecnico. Si è discusso di tracciabilità, Ogm, nuovi mercati, interprofessionalità, delineando soluzioni che mi auguro vengano attuate". E Macfrut è piaciuta anche al Ministro Giovanni Alemanno (in visita venerdì 10) e a Gianpaolo Dozzo, Sottosegretario alle Politiche Agricole, che ha inaugurato la rassegna giovedì 9 maggio. Il Ministro, sollecitato dalle autorità civili, ha sostenuto che l'aspetto logistico e produttivo, particolarmente sviluppato in Italia, può essere integrato dalla produzione di altri Paesi del Mediterraneo e trasformare il Belpaese nella piattaforma per l'Europa ortofrutticola. E nello specifico, il Distretto ortofrutticolo romagnolo può diventare la punta di diamante di questo nuovo ruolo, grazie alla presenza del porto di Ravenna e alla potente flottiglia di camion frigoriferi in Romagna. L'ortofrutticoltura rappresenta uno dei settori più importanti dell'economia italiana, con oltre 25,8 milioni di tonnellate prodotti, circa 2 milioni di addetti, un fatturato di 19 miliardi di Euro. L'export, con 2,9 miliardi di Euro (2001), per la prima volta, ha superato quello del vino (2,6 miliardi di Euro) e lo stesso saldo attivo, con oltre 1.100 milioni di Euro rappresenta la cifra più alta degli ultimi dieci anni. Per comprendere i cambiamenti di mercato e le tendenze internazionali, un convegno ha esaminato la situazione di Brasile e Russia. Inoltre l'India è stata al centro di un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Forlì e Cesena, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. In India circa 30 milioni di abitanti hanno un reddito pari a quello di europei e americani, pertanto è un promettente mercato di sbocco per le produzioni italiane. Anche l'Egitto non ha perso l'occasione di Macfrut per approfondire le prospettive offerte dal Corridoio Verde recentemente istituito dal Ministro Alemanno. E l'Argentina ha presentato le ampie possibilità di accordi commerciali e joint venture con imprese italiane. C'è però un problema. Secondo i dati dell'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, di Agri Cesena, realizzato da Iha Italia, gli oltre 20 milioni di nuclei familiari, nel 2001 hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più. In complesso sono stati acquistati frutta e ortaggi freschi per 9.311.000 tonnellate, pari a un -2,1% sul 2000, e si sono spesi 11.672 milioni di Euro, (+3% sul 2000). I consumi annuali di ortofrutta fresca per ogni famiglia sono passati dai 460 chilogrammi del 2000 ai 450,8 kg del 2001, con un calo del -2,17%, mentre la spesa media è salita dai 547 Euro del 2000 ai 565 Euro del 2001. Un dato che ha trovato riscontro anche in un'altra analisi in cui si è specificato come la distribuzione moderna italiana ha il problema di vendite rimaste costanti pur avendo aumentato del 3% le superfici di vendita. Occorre dare maggior fiducia ai consumatori. Ad esempio con la tracciabilità (la carta d'identità del prodotto). Se in Europa la rintracciabilità è già una realtà, in Italia la sua attuazione presenta alcune difficoltà, che possono essere definite strutturali: dalla frammentazione della base produttiva al rapporto squilibrato tra produzione e distribuzione. Non a caso le Organizzazioni di Produttori, in Italia, riuniscono mediamente il 30% delle imprese agricole, nonostante gli obiettivi previsti dall'Ocm. E se l'Emilia Romagna è intorno al 60%, alcune zone del centro sud sono appena al 10%. Pertanto occorre arrivare a un sistema di imprese che gestisca la concentrazione della produzione e la commercializzazione nei confronti delle grandi catene della distribuzione. Macfrut, come al solito è stato affiancato da Trans World (Salone dell'autotrasporto agroalimentare), da Agro Bio Frut e dal Salone delle Produzioni Biologiche del Mediterraneo, dedicate al biologico. Un settore che con 1.600 milioni di Euro (l'ortofrutta rappresenta circa il 20% del totale, con circa 350 miliardi di giro d'affari) è diventato mercato. E quando si pensa al Biologico, immediatamente si pensa alla frutta e verdura. E' uno dei risultati dell'Indagine Eurisko realizzata per Agri Cesena e Cso (Centro Servizi Ortofrutticoli) e presentata nella seconda giornata di Macfrut. La ricerca ha evidenziato come l'ortofrutticoltura biologica sia uscita dalla nicchia anche nella percezione del consumatore, soprattutto per la fascia 25-45 anni. Le aspettative, secondo Eurisko, vanno verso prodotti più salutari e sicuri. La rilevanza di Macfrut ha fatto sì che Giorgio Celli vi presentasse il suo "Decalogo dell'Agricoltura Biologica". Infine, l'innovazione a Macfrut è stata affronta nei suoi aspetti di mercato di prodotto e tecnologiche. Al fine di dare un ulteriore stimolo alle aziende per la ricerca e la sperimentazione, da quest'anno è stato istituito il Premio Macfrut, dedicato per le aziende espositrici e articolato nei 4 settori: tecnologie e servizi per il condizionamento e la commercializzazione, produzione biologica (prodotti e mezzi tecnici), trasporto agroalimentare e produzioni sementiere e nuove tecnologie per l'agricoltura. 

MIDO 2002: BILANCIO DI CHIUSURA POSITIVO CON OLTRE 120.000 MQ E 38.000 VISITATORI SI RICONFERMA IL TREND DELLE ULTIME EDIZIONI NOVITÀ PER L'EDIZIONE 2003 
Milano, 13 maggio 2002 - Bilancio positivo per la 32esima edizione di Mido, la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia che ha chiuso i battenti lunedì scorso a Milano. 38.159 visitatori (17.022 italiani e 21.137 stranieri) hanno partecipato all'appuntamento internazionale più importante per l'intero settore dell'occhialeria. Dunque, un'affluenza in linea con i numeri della passata edizione, che aveva registrato il massimo record storico sfiorando le 40.000 presenze. La leggera flessione dell'edizione 2002 (intorno al 4,5%), anche a fronte del ben più marcato calo delle altre fiere internazionali, è comunque di grande soddisfazione per gli organizzatori. "L'incremento del 3% degli espositori, addirittura +7% gli stranieri, e lo spazio fieristico che ha superato i 49.000 mq netti (120.000 mq lordi)" - dichiara Cirillo Marcolin, Presidente di Mido, - "rappresentano un contributo decisivo di Mido al rilancio del sistema internazionale dell'occhialeria. E ritengo che la ripresa sia stata avviata, dopo la forte crisi mondiale dell'intero comparto fieristico". Il dato di affluenza in leggero calo deve essere contestualizzato e confrontato con quello dei principali appuntamenti internazionali del settore che hanno preceduto la nostra manifestazione: Vision Expo East è stata cancellata perché a ridosso degli attentati di New York, mentre Silmo e Vision Expo West hanno registrato una flessione in media del 13% relativamente all'affluenza di operatori di settore e di buyer internazionali, causata principalmente dall'effetto post-11 settembre che ha contribuito, fra l'altro, ad ampliare il fenomeno di congiuntura del comparto fieristico internazionale già in atto a partire dal 2000. "Nei numeri di Mido leggo la reazione del settore" - prosegue Marcolin - "inoltre, non devono essere sottovalutati altri fattori che, sicuramente, hanno influito in modo negativo sulla partecipazione degli operatori in fiera. Alle oggettive difficoltà per raggiungere il capoluogo lombardo a causa del violento nubifragio che venerdì ha bloccato gli aeroporti e le vie di comunicazione stradale, bisogna sommare l'appuntamento di domenica con l'ultima sfida del campionato di calcio, proprio nella giornata in cui a Mido si registrava abitualmente il tasso di affluenza più alto". La prossima edizione di Mido si terrà a Fiera Milano dal 26 al 28 aprile 2003. La concentrazione delle attività fieristiche in tre giorni è il risultato di una precisa scelta strategica da parte del Consiglio Direttivo di Efop per rispondere a due diverse esigenze di sviluppo: Al desiderio di poter continuare ad utilizzare i 5 padiglioni abituali del complesso fieristico milanese, che quest'anno nell'insieme hanno raggiunto oltre 120.000 metri quadrati, una dimensione importante che vincola ed è a sua volta vincolata dal calendario di Fiera Milano; per questo, volendo mantenere la superficie raggiunta e lasciandosi comunque dei margini per un'eventuale ottimizzazione degli spazi, si è deciso di conciliare questa nuova esigenza logistica con la miglior pianificazione nell'ambito delle attività programmate per il 2003 da Fiera Milano; Ad una scelta sperimentale ed innovativa, ipotizzata e studiata già da alcuni anni dagli organizzatori di Mido, posta a fornire alla manifestazione milanese una maggior funzionalità, cercando di rispondere meglio alle mutate esigenze del time-to-market di tutti i buyer internazionali, sempre più inclini a partecipare ad appuntamenti fieristici brevi e flessibili per l'orario. Il Salone milanese del 2003 si svolgerà quindi in tre giornate, avrà una maggior flessibilità sull'orario di apertura e consentirà di conciliare le nuove necessità logistiche, dovute alle dimensioni raggiunte, con la nuova formula Time to Business, rispondendo così alle esigenze dei buyer internazionali, sempre più desiderosi di poter pianificare i loro incontri di business secondo i nuovi ritmi del mercato.

CHIUDE MICROELETTRONICA 
Vicenza, 13 maggio 2002 - Chiude i battenti Microelettronica, manifestazione giunta alla 18ma edizione in Vicenza e quei comparti dell'elettronica che fanno capo alla componentistica e alle macchine per la produzione (assemblaggio e testing che siano) e che in Microelettronica hanno trovato il proprio riferimento nazionale. Un riferimento che a detta degli esperti del settore ha acquisito spessore internazionale nei confronti delle aree limitrofe (Slovenia, Croazia, Slovacchia ma ancor piu' e' divenuto il piu' importante riferimento italiano per l'industria elettronica. A sottolineare questi aspetti sono ovviamente i dati che danno una crescita del 20% nei visitatori, oltre 10.000 mq effettivamente coperti da oltre 380 espositori; alcune aziende rimaste in lista di attesa ma anche i commenti e le dichiarazioni rilasciate dai Presidenti delle maggiori associazioni internazionali di distribuzione elettronica che a microelettronica hanno svolto il loro 10a' meeting (*) presenti le associazioni di Francia, Uk, Usa, Svezia, Sud Africa, Australia nuova Zelanda, Giappone ,Italia, oltre che missioni dalla Turchia, Spagna, Grecia, Israele. Due sono le riflessioni che i risultati ottenuti pongono all'attenzione: la prima di come Vicenza sia oggi l'espressione di quella realta' vitale di medio e piccole imprese che sul territorio italiano rappresentano comunque oltre il 70% del mercato italiano. Una realta' che le analisi localizzano per quanto riguarda il consumo dei chip per circa un 35% in Lombardia; 18%nel Triveneto; 16% in Emilia il resto tra le altre regioni con un Centro Sud quotato di un 12%. Una realta' che Vicenza ha saputo focalizzare nella propria manifestazione a complemento di una matrice locale tradizionalmente attiva nell'elettronica di potenza. Nota il mercato italiano della componentistica e' stimato in circa 6 miliardi di Euro La seconda riflessione va ad una iniziativa in crescita grazie all'intervento dell'associazione di categoria Assodel tanto piu' significativa per il periodo di riduzione della maggior parte delle fiere di settore (indicativamente l'Inghilterra ha cancellato Nepcon propria manifestazione omologa a microelettronica e la Francia propone ha Parigi Intertronic stimabile sugli 8000 mq Riflessioni e risultati che hanno fatto affermare a Gary Kibblewhite Presidente della Federazione internazionale e di Afdec UK come Microelettronica di Vicenza sia oggi la manifestazione piu' importante in Europa dopo quella mondiale di Electronica di Monaco. 

CHIBI&CART - SALONE DEL GIOCATTOLO 2003 DAL 17 AL 20 GENNAIO A FIERA MILANO 
Milano 13 maggio 2002 - Chibi & Cart e il Salone Internazionale del Giocattolo proseguono nella loro crescita. Il momento di stasi che ha interessato il panorama economico internazionale non ha infatti fermato le due manifestazioni di Fiera Milano International per i settori dell'articolo promozionale, della bigiotteria, del regalo e del giocattolo, che affronteranno con maggiore energia i mercati coinvolti. Anzi l'apertura del 2003, prevista con un doppio appuntamento, dal 17 al 20 gennaio per Chibi & Cart e Chibimart Inverno, e con un giorno in più, quindi, dal 17 al 21 gennaio per il Salone Internazionale del Giocattolo, sarà decisamente al rilancio. L'edizione 2002 aveva già rappresentato un momento di decisa svolta nella storia dei due eventi fieristici. La configurazione espositiva in cinque 'percorsi' inaugurata nell'appuntamento dello scorso gennaio ha portato ad un importante adeguamento al mercato e alle esigenze logistiche e commerciali dei suoi fruitori. La nuova filosofia espositiva studiata in base alle tipologie di acquisto ha infatti notevolmente facilitato la visita e ha reso estremamente comprensibile ed efficace uno strumento caratterizzato da una crescente complessità. Il consenso sia da parte degli espositori che dei visitatori è stato dimostrato dai numeri: oltre 40.000 gli operatori in visita con una percentuale del 12% di buyers stranieri. Il trend delle aziende presenti è stato estremamente positivo così come la presenza dei clienti, ancora più selezionati e decisi nelle loro ricerche di qualità e nelle scelte che sono andati ad operare. Questi sono i motivi che hanno portato Fiera Milano International a dare un convinto impulso sulla strada intrapresa. I percorsi diventano infatti sei con la riconduzione nell'alveo di partenza del Cart che, richiamato dal posizionamento di novembre, si reinserisce costituendo un suo percorso integrato chiamato C@rt & Co. I percorsi dell'edizione 2003 saranno pertanto sei: Promozionale, Decorazioni e Feste, C@art & Co, Regalo, Party & Co, Bijoux e Accessori Moda. Notevole importanza assumerà, all'interno del percorso Bijoux, l'ambito degli accessori moda, grazie anche alle sinergie sviluppate con le case produttrici e le firme del settore. Il suo peso all'interno dell'esposizione sarà rafforzato soprattutto con nuove iniziative di promozione rivolte ad un nuovo target di visitatori. Rilevante sarà il ruolo rivestito tanto dalla parte convegnistica, per la diffusione delle analisi e dei dati di mercato, quanto dalle occasioni di intrattenimento, che sfrutteranno le suggestioni e il fascino degli oggetti presenti alle mostre. In contemporanea si svolgerà ancora Chibimart, Mostra Mercato della Bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato, articoli da regalo, secondo le tradizionali sinergie con i percorsi regalo e tendenze moda. 

LA NUOVA GAMMA DI FIAT PALIO WE 
Torino, 13 maggio 2002 - Dal 10 maggio arriva sul mercato italiano la nuova gamma di Fiat Palio Weekend. Un restyling con il quale il modello rinnova l'estetica, arricchisce le dotazioni di serie, migliora comfort e sicurezza. E aggiunge ai propulsori già disponibili (1.2 16V, 1.6 16V e 1.9 diesel) due nuovi motori: un 1.2 a benzina Multi Point Injection e un 1.9 JTD "common rail", entrambi da 80 CV. Sul piano stilistico la Fiat Palio WE di seconda generazione si contraddistingue per il nuovo frontale. I paraurti, infatti, hanno dimensioni maggiori e il cofano, un inedito disegno con nervature a "V". Novità anche per la parte laterale (i parafanghi sono più marcati ed è diverso lo specchietto retrovisore) e per quella posteriore, caratterizzata da un nuovo portellone con paraurti integrato. Cambiano, infine, i gruppi ottici sia anteriori sia posteriori, mentre i pneumatici in dotazione sono ora da 175/70 R14. Dalla linea esterna agli interni. Fiat Palio WE propone una plancia ridisegnata, con una nuova strumentazione e radio integrata (disponibile la versione con cd-changer). Rinnovati anche i disegni del volante e del pomello, così come il pannello della porta che oggi offre un rivestimento a filo della cintura e un appoggiabraccia ancora più ergonomico. I sedili, proposti in nuovi tessuti e con poggiatesta più alti, adottano un sistema a scorrimento su rotaie e la regolazione continua dello schienale. Insieme all'abitabilità migliora anche il comfort della vettura. Sull'intera gamma, infatti, la nuova Fiat Palio WE propone di serie il condizionatore manuale, dispositivo silenzioso ed efficiente con una maggiore portata del flusso d'aria (380 m³s) e una migliore miscelazione tra aria calda e fredda. Per rendere, poi, ancora più piacevole il viaggio sono state leggermente irrigidite le sospensioni (lo schema prevede McPherson davanti e "ponte torcente" dietro). Maggiore comfort e migliore handling, quindi, che vanno ad aggiungersi ad un ambiente interno reso particolarmente silenzioso e isolato dalle vibrazioni del motore. Merito degli interventi effettuati sugli appoggi del propulsore e degli isolamenti acustici della vettura. Senza dimenticare la frizione idraulica adottata in sostituzione di quella meccanica. L'impianto elettrico, inoltre, è gestito tramite l'innovativo sistema V.E.N.I.C.E. (Vehicle Network with Integrated Control Electronics) che permette un immediato dialogo tra le centraline elettroniche (nodi) presenti sulla vettura e adibite al controllo dei diversi sistemi (motore, gestione della strumentazione di bordo, porte, luci interne ed esterne eccetera). Il sistema, tra l'altro, è capace di autodiagnosi. Nel campo della sicurezza, poi, la nuova Fiat Palio WE propone dotazioni di serie interessanti. Lo dimostrano le cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza con pretensionatore e "limitatore di carico" (a tre punti quella posteriore centrale) e gli airbag anteriori. Di ultima generazione, l'airbag del guidatore ha una capacità di 45 litri e offre una maggiore protezione, mentre quello del passeggero (dotato di sensore di presenza) può essere disabilitato quando il sedile è vuoto. Senza contare che la nuova Fiat Palio WE può contare su una aumentata capacità di assorbimento della scocca, sulle barre anti-intrusione e sulla cellula di sopravvivenza rinforzata. A richiesta, infine, il modello propone l'Abs a sensori attivi e completato dal sistema Ebd (Electronic Brake Distribution). Prezzi chiavi in mano Palio Weekend 1.2 8V, € 12.450,00; Palio Weekend 1.2 16V, € 12.850,00; Palio Weekend 1.6 16V, € 13.450,00; Palio Weekend 1.9 DS, € 13.450,00; Palio Weekend 1.9 JTD, € 13.750,00.

 OPERE D'ARTE AL MUSEO DEL CAVALLO GIOCATTOLO 
Milano 13 maggio 2002 - Sul valore antiquario, la rarità collezionistica e il prestigio della raccolta del Museo del Cavallo Giocattolo non si discute. Inaugurato nell'aprile del 2000 a Grandate in provincia di Como, a pochi chilometri dal confine svizzero, questo interessante e prezioso Museo è ospitato nelle scuderie dove nacque un cavallo straordinario, Tornese, il purosangue entrato nella leggenda alla fine degli anni Cinquanta per l'impressionante numero di successi raggiunti nelle gare. Il Cavaliere del Lavoro Piero Catelli, fondatore e presidente della Artsana Chicco, ha pensato di dedicare idealmente a Tornese un museo, portando dei cavallini giocattolo in queste stanze. La collezione, unica per varietà, quantità e qualità dei pezzi che la compongono (oltre 500), costituisce la più ampia collezione privata del settore. Essa permette al visitatore di avere un'esauriente panoramica relativa all'evoluzione ed alle varianti di quest'oggetto nel mondo, dal tardo Settecento agli anni Settanta del Novecento. Statici o azionati da sofisticati meccanismi, in legno, metallo o cartapesta, sono tutti piccoli grandi capolavori di scultura: dal bastone cavallo, il primo vero cavallo-giocattolo, al carretto-cavallo, alle statuine-cavallo, ai tornei, ma anche alle corse nel circo e soprattutto ai cavalli a dondolo e da montare. A due anni dalla sua apertura il Museo si è arricchito di altri 35 pezzi interessanti, dono di amici e sostenitori, anche sconosciuti, che da tutto il mondo mandano cavallini. Il Museo attualmente occupa uno spazio di mq. 400, ma verrà presto raddoppiato. Il complesso è collegato con Chiccolandia, un altro spazio scenografico dedicato al gioco, alla ristorazione ed al divertimento, oltre che naturalmente alla vendita di tutti i prodotti Chicco. Al Museo si arriva in treno dalle Ferrovie Nord Milano fino alla Stazione Grandate; in auto invece sono 30 minuti circa da Milano con A9/E35; 20 minuti da Lugano con N2/E35, uscita Como Sud. Orari 10.30 - 12.30 / 15.30 -19.30, chiuso la domenica e lunedì mattina. Per ulteriori informazioni digitare www.museodelgiocattolo.it  oppure telefonare al numero 031-382111. 

L'INTERO UNIVERSO DI "STAR WARS" È ORA RACCHIUSO IN UN NUOVO GIOCO DI CARTE COLLEZIONABILI 
Milano 13 maggio 2002 - Ogni sorta di creatura che popola l'universo di Star Wars è da oggi alla portata di chiunque desideri cimentarsi in epiche sfide grazie al nuovissimo Gioco di Carte Collezionabili Star Wars, prodotto dalla Wizards of the Coast. Con Star Wars Wizards of the Coast ha acquisito una licenza in grado di esercitare un forte fascino su più generazioni di appassionati. Il Gioco di Carte Collezionabili Star Wars esplora tutti gli aspetti del ricco universo di Star Wars a cominciare da "L'Attacco dei Cloni" e coprendo, in un arco di più anni, anche personaggi, astronavi, battaglie e pianeti appartenenti all'intera saga. Il Gioco di Carte Collezionabili Star Wars nasce dalla collaborazione tra la LucasFilm del mitico George Lucas e la Wizards of the Coast, azienda che ha inventato i Giochi di Carte Collezionabili Pokémon, Harry Potter, Magic: L'Adunanza e Football Champions, per i quali detiene tutti i diritti sulle meccaniche di gioco. Si tratta di una collaborazione consolidata negli anni, iniziata alcuni anni fa con la pubblicazione negli USA di Star Wars Insider, la rivista ufficiale dei fan di Star Wars. La LucasFilm ha scelto di consolidare il rapporto con Wizards of the Coast siglando un accordo pluriennale, in esclusiva mondiale, per sviluppare un gioco di carte in grado di catturare il feeling e l'azione dei film. Per la creazione del nuovo gioco, la Wizards of the Coast si è avvalsa della genialità creativa del matematico di fama mondiale Richard Garfield, game designer e creatore di Magic: L'Adunanza, il cui 'tocco' è ben evidente nello schema di gioco bilanciato ed innovativo del Gioco di Carte Collezionabili Star Wars. Il Gioco ricrea l'epica battaglia tra il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della Forza. Lo scontro tra i due giocatori si articola su tre settori rappresentanti tre Arene: Battaglia Spaziale, Battaglia Terrestre e Battaglia dei Personaggi. Un giocatore usa il mazzo del Lato Chiaro e l'altro quello del Lato Oscuro. Il Lato che si aggiudica due Battaglie su tre è il vincitore. Nella risoluzione degli scontri si utilizzano anche i dadi. Il meccanismo di gioco è studiato in modo da rendere assolutamente predominante una studiata pianificazione strategica e scelte tattiche ben oculate da parte dei due giocatori. La risoluzione degli scontri dà luogo a situazioni molto realistiche: i personaggi sono dotati ciascuno di abilità speciali, di cui possono avvalersi grazie all'aiuto della Forza. Il Set Base Attacco dei Cloni è composto da carte completamente in italiano, basate sul nuovo film Episode II: Attacco dei Cloni appunto, che uscirà nelle sale il 16 maggio 2002 e del quale le Carte riportano immagini tratte dai frame originali ed immaginari inedite ricostruite in post produzione. Il Set Introduttivo per due giocatori è composto da 2 mazzi già pronti da 30 carte ciascuno, uno del Lato Chiaro ed uno del Lato Scuro, 2 carte premium, un tabellone di gioco, 6 dadi, 33 segnalini danno, 2 segnalini forza e la guida del gioco. Al Set Base si affiancano le classiche Buste di Espansione da 11 carte e le buste di espansione da 5 carte, che rappresentano la novità. Nel 2002 sono previste le uscite di altre 2 Espansioni: a settembre Sith Rising e a novembre il Set dedicato al quarto episodio, il primo film, della trilogia classica di Star Wars: A New Hope. Prezzi: Set Base euro 9,99, Buste di Espansione da 11 carte euro 4,00, Buste di Espansione da 5 carte euro 2,00

ROBERT CAPA: "I VOLTI DELLA STORIA" - MILANO, PALAZZO DELL'ARENGARIO IN PIAZZA DUOMO - 8 MAGGIO/10 SETTEMBRE. 
Milano, 13 maggio. Robert Capa, uno dei più grandi fotografi della storia e sicuramente il massimo in fatto di fotoreporter. Endre Friedman, al secolo Robert Capa, immortalò la storia con alcune foto che sarebbero diventate dei simboli, a partire dalla celeberrima immagine del miliziano repubblicano della guerra di Spagna ripreso nell'attimo della morte. Oppure. Durante la seconda guerra mondiale, del contadino siciliano che dà indicazioni ad un soldato americano alto quasi il doppio di lui. Non mancano altre immagini storiche che ritraggono il generale De Gaulle, Lev
Trotskij, Ernest Hemingway, Ricasso. Capa soleva dire che "se una fotografia è venuta male, vuol dire che non si era abbastanza vicini" e fu proprio questo suo desiderio di voler essere sempre vicino al soggetto da fotografare, ripreso spesso in condizioni pericolose, che lo portò alla morte nel 1954, quando durante la guerra francese in Indocina finì su una mina. Milano, Palazzo Arengario Piazza Duomo - tutti i giorni 10-20, giovedì 10-23, lunedì chiuso. Biglietti: 6,50 Euro (ridotti 4,50) info. Tel 02.54917 

BLUE SKY PROMOTION & INSIDE OUT PRODUZIONI PRESENTANO NATALIE MERCHANT 20 MAGGIO TEATRO CIAK 
Milano, 13 maggio 2002 Natalie Merchant ha registrato un terzo album solista, Motherland, in uscita il 9 Novembre. Co-prodotto con T Bone Burnett (Elvis Costello, i Wallflowers, Sam Philips e la colonna sonora di Oh Brother Where Are Thou?) Motherland raccoglie dodici nuove canzoni scritte dalla Merchant. Famosa per i suoi lavori stilisticamente eclettici, con Motherland la Merchant si spinge oltre, muovendosi verso nuove eccitanti mete, sia in termini di musica sia di testi. Quest'ultimo lavoro tocca più livelli emotivi ed intellettuali di qualsiasi altra opera della carriera della Merchant, oggi nel suo secondo decennio. "Predisporre la sequenza di brani di quest'album fu una grande sfida e mi auguro di essere riuscita e mettere insieme un prodotto ben bilanciato. Non avevo mai scritto canzoni così politicamente impegnate o così intimamente personali." Il gruppo di musicisti che segue da anni Natalie - Erik Della Penna (chitarra, banjo), Gabriel Gordon (chitarra), Graham Maby (basso), Elizabeth Steen (tastiere), Matt Chamberlain (batteria), David Ralicke (sax) - è ampliato da ospiti quali il leggendario interprete di gospel Mavis Staples, Van Dyke Parks (fisarmonica), Greg Leisz (chitarra, banjo, mandolino) e Patrick Warren (chamberlain). Stephen Barber ha arrangiato gli archi in tre canzoni. La Merchant iniziò la sua carriera nel 1981 come cantante e compositrice dei testi dei 10.000 Maniacs, la band folk art rock pop per eccellenza, realizzando con il gruppo sei album - Hope Chest (1982), The Wishing Chair (1984), In My Tribe (1987), Blind Man's ZOO (1989), Our Time In Eden (1992), 10.000 Maniacs Mtv Unplugged (1993) - prima di dedicarsi con successo alla sua carriera solista - Tigerlily (1995), Ophelia (1997), Natalie Merchant Live In Concert (1999). I suoi testi provocatori l'hanno fatta paragonare più a personaggi letterari che a musicisti ("l'Emily Dickinson o la Flannery O'Connor del pop"). La sua fama di cantautrice di qualità e la sua particolare voce hanno da qualche tempo conquistato un pubblico fedele e coloro che hanno seguito l'evoluzione della Merchant come artista apprezzeranno sicuramente il suo nuovo lavoro. Con uno stile pittorico a forti tinte, Motherland si apre con un arrangiamento ammaliante di archi e fiati di stampo arabo, sottolineato da chitarre elettriche distorte e un ritmo reggae. Quando la Merchant canta, "Non ho il dono della preveggenza per dire quello che succederà", descrive un popolo sull'orlo della ribellione. Il fatto sconvolgente che questo album è stato completato due giorni prima degli attacchi al World Trade Center e al Pentagono amplifica l'aspetto inquietante di questo testo. "In realtà scrissi This House Is On Fire durante le proteste anti-globalizzazione a Seattle e lo scandalo dei voti durante il ballottaggio elettorale in Florida. Vidi gente scendere in strada per trovare una voce collettiva e farsi sentire. Decisi di chiedere a Stephen Barber di scrivere gli arrangiamenti degli archi in quel modo perché sono una fan della musica popolare Nord Africana, specialmente Om Kalsoum, la famosa cantante egiziana. E' davvero strano come nuovi eventi sembrano cospirare per dare a questa canzone nuovi significati che non avrei mai immaginato." "La canzone che da il titolo all'album, Motherland, ha un significato ancora più profondo dopo gli eventi dell'11 Settembre e quanto ne è seguito. Ero molto più cinica quando scrissi, 'Terra madre cullami, chiudimi gli occhi, fammi addormentare con una ninna nanna, proteggimi, sdraiati al mio fianco, resta con me, non andartene.' Adesso la canzone suona più come una richiesta disperata di neutralità, di essere 'senza volto, senza nome, innocente, senza colpa e libero', un desiderio che tutti noi condividiamo per un mondo che avevamo dato per scontato e che ora abbiamo perduto. Improvvisamente, sembra che come nazione non possiamo più nascondere il nostro passato o il nostro presente o il nostro futuro. Per me è la morte della nostalgia e dei sogni." Da qualche tempo appassionata di musica gospel, la Merchant così spiega la presenza in due canzoni della leggendaria cantante gospel Mavis Staples: "Anche se sono sempre stata appassionata di R&B e musica gospel, non ho mai voluto inserire nella mia musica riferimenti a questi generi ma con Motherland mi resi conto che era arrivato il momento di rivelare la mia passione e rendere omaggio ad alcuni dei miei maestri. Ho trascorso ore e ore ad ascoltare cantanti gospel e soul. Tra queste ci sono donne che mi hanno insegnato a parlare di amore e desiderio, come piangere e consolare, come chiedere e quando essere orgogliosi. Non voglio barriere razziali o sociali nella mia musica." "Scrissi Saint Judas in risposta ad una mostra della New York Historical Society che conteneva le immagini più dure che avessi mai visto. Era la storia del linciaggio attraverso la fotografia. Sapevo che Mavis avrebbe capito le mie parole e le avrebbe trasmesse al meglio. Volevo sentire quell'incredibile voce potente ma le chiesi di cantare la canzone anche per il suo coinvolgimento con il movimento per i Diritti Civili. Le Staples Singers scrissero 'Freedom Highway' e 'Why Am I Treated So Bad?' durante i moti di rivolta e disgregazione civile nel Sud degli Stati Uniti. Cantarono a fianco di Martin Luther King sui gradini del Lincoln Memorial a Washington. Cantare con Mavis è stato un evento storico." In Build A Levee, uno stridente brano R&B, Mavis è la voce della prudenza che avverte la propria figlia del pericolo racchiuso in ogni uomo: "Fai attenzione ai suoi freddi occhi scuri pieni d'audacia e falsità profana ti tenterà con un gorgo di bugie e promesse che negherà o che non manterrà mai" "Non ho mai scritto niente di pacchiano per un album. Put The Law On You è una canzone che apre nuove porte." "Golden Boy era una canzone che scrissi senza essere assolutamente certa del suo significato. Durante le registrazioni, l'ingegnere del suono commentò che non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine dei tristemente famosi ragazzi della Columbine High School. Capii improvvisamente che stavo facendo mia quella malsana tendenza che abbiamo come cultura di fissare la nostra attenzione sugli emarginati violenti e anormali. Ricordiamo più facilmente nomi di serial killer di nomi di benefattori dell'umanità. Rendiamo gli psicopatici continuamente celebri, volutamente o no." Una delle canzoni più intriganti dell'album è Henry Danger. Lo strano arrangiamento che Stephen Barber ha composto per l'orchestra da camera si fonde con il testo criptico e la voce spettrale della Merchant e si apre su un panorama musicale di uno strano mondo privato. Henry Danger (1892 - 1973) è l'autore e illustratore di quello che potrebbe essere il più lungo romanzo incompleto di tutti i tempi.
Per sei decenni, Henry lavorò in isolamento ossessivo sulla sua saga, intitolata "The Story Of The Vivian Girls, In What Is Know As The Realms Of The Unreal, Of The Glandeco-Angelinian War Storm, Caused By The Child Slave Rebellion". Il suo gigantesco manoscritto chirografo di 17.000 pagine fu trovato nell'appartamento di questo portiere d'ospedale in pensione dopo la sua morte. Le illustrazioni dei Regni dell'Immaginario sono centinaia e descrivono la battaglia tra le forze del bene e del male vista attraverso il mondo estremamente immaginario di Henry. Spiega la Merchant: "Vidi il mio primo collage/dipinto di Henry Darger nei primi anni '80, quando la storia della vita di Henry era una di quelle leggende tramandate di bocca in bocca. Visse e morì come un recluso a Chicago, nessuno sapeva dei suoi scritti e dei suoi dipinti. Poi una piccola galleria artigianale di New Orleans acquistò un piccolo fascio delle sue illustrazioni. Estrapolate dal contesto, le sette piccole ragazze terrorizzate ed inseguite da un gatto alato arancio e viola erano piuttosto strane. Fui immediatamente incuriosita e volli vedere altre immagini. La ricerca di documentazione su Henry Darger fu difficile, brevi menzioni in studi di altri artisti. Una retrospettiva sul suo lavoro comparve anni dopo all'American Folk Art Museum di New York. La macchina da scrivere di Henry faceva parte della mostra, oltre a grandi rotoli dipinti delle ragazze Vivian, oggetti che a me apparvero come vere reliquie." Nella canzone The Worst Thing la Merchant ci offre uno squisito ibrido di tango e flamenco che contiene in coda un pezzo cantato in spagnolo. "L'anno scorso trascorsi tre mesi in giro per la Spagna e l'influenza di quella lingua è stata difficile da ignorare. Credo che Erik Della Penna ha suonato la chitarra acustica in modo divino, in quella canzone e in Henry Darger." Non è insolito per la Merchant indirizzare canzoni ad un segmento specifico del suo pubblico e Tell Yourself sembra essere scritta appositamente per le giovani donne, un po' come Eat For Two e Life Is Sweet nei dischi precedenti. E con una frase sagace come "fin dai tempi dell'Eden tutti sanno che fummo costruite per piacere e fino da quando Adamo si ruppe una costola e ci lasciò andare", la Merchant non potrà che attirarsi le simpatie delle femministe più accanite. 20 maggio Teatro Ciak, via Sangallo n° 2 ingresso: € 25,00 euro in platea € 20,00 euro in galleria info per prevendite n. 02 39333737 inizio concerto ore 21.00 Supporter: Andrea Miro' (Voce, Chitarra e Pianoforte) accompagnata da Davide "billa" Brambilla (fisarmonica e Tromba) info tour 0547 600093 Infolink : www.blueskypromotion.it

ANDREA MIRO' "LUCIDAMENTE" 
Milano, 13 maggio 2002 - " E' il talento musicale più pronunciato che io abbia conosciuto in vent' anni di carriera". Così la definisce Enrico Ruggeri. Fin da bambina Andrea Mirò dimostra una straordinaria capacità nel suonare qualsiasi strumento le capiti tra le mani: a quattordici anni è nell'Orchestra del Conservatorio di Alessandria, come violinista, ma compone già le sue prime canzoni alla chitarra e al pianoforte. Comincia a rendersi conto delle sue notevoli doti vocali e, dopo aver vinto le selezioni di Castrocaro, debutta al Festival di Sanremo con "Notte di Praga". La critica è entusiasta e Mirò conquista anche molti suoi colleghi, che si ricorderanno di lei quando, qualche anno dopo, finiti gli studi, potrà registrare il suo primo album : Mango e Eugenio Finardi collaborano alla composizione e Roberto Vecchioni la invita a duettare con lui nella canzone "Tema del soldato eterno e degli aironi". Personaggio complesso, carattere che non accetta compromessi, quando Mirò vede che la sua autonomia artistica è in pericolo, decide di sciogliere il contratto con la sua casa discografica, per tornare a fare la musicista a tempo pieno. Nel 1994 Enrico Ruggeri sta per partire in tour e ha bisogno di un chitarrista, un tastierista, un violinista e una voce femminile: si ricorda di quella adolescente conosciuta a Sanremo nell'87 e la chiama a far parte del suo gruppo, certo che avrebbe potuto ricoprire tutti questi ruoli. Miro'diventa così il "superjolly" in tre tour dell'artista. Dal '96 al '98 è con Ron, col quale duetta in molti brani, suonando sempre diversi strumenti. Alla costante ricerca di nuove esperienze, si accosta anche al musical, interpretando per alcuni mesi la parte di Maddalena in "Jesus Christ Superstar". Nel 1999 torna a lavorare con Ruggeri, che incide con lei "Anna e il freddo che ha" nell'album "L'isola dei tesori". Il lungo tour, la stima e l'affetto dei fans di Ruggeri fanno rinascere in Andrea Mirò la voglia di scrivere e cantare: prepara una ventina di canzoni tutte sue e comincia a proporne alcune durante i concerti. Al pubblico piace, al punto che Ruggeri, insieme a Silvio Crippa e Luigi Schiavone dell'etichetta Merak, decidono di produrre il nuovo album di questa artista che ha già esperienza e spessore come una veterana del palcoscenico e del pentagramma. Nel 2000 partecipa quindi ancora al Festival di Sanremo nella categoria "giovani" con "La canzone del perdono" tratta dall'album "Il centro dei pensieri", classificandosi al primo posto nella prima serata ed al quarto nella finale. Durante l'estate 2001 è ancora in tour con Ruggeri, ma questo non le impedisce di comporre altre canzoni che fanno parte del suo secondo album, per l'etichetta AnyWay e si intitola "Lucidamente" Andrea Mirò ha partecipato al recente Festival di Sanremo nella triplice veste di coautore e di arrangiatore del brano di Enrico Ruggeri "Primavera a Sarajevo" e di direttore di orchestra dello stesso. E' una grande soddisfazione ed una stimolante esperienza per la giovane artista che ha pubblicato il suo secondo album da cantautrice "Lucidamente", con cui ha raccolto ottimi commenti da parte della critica e importanti riconoscimenti da parte del pubblico. Dopo "Opinioni di un Clown" - il primo singolo tratto dall'album - è in programmazione il suo secondo singolo e videoclip "Stanza 24". Andrea Mirò ha partecipato a Sanremo Rock, la manifestazione che si svolge parallelamente al Festival della Canzone e dedicata principalmente a un pubblico giovane. 

IL 24, 25 E 26 MAGGIO AL PALAVOBIS DI MILANOGRANDE MUSICA AFRICANA CON I CONCERTI DI YOUSSOU N'DOUR FRÈRES GUISSE E ALIOUNE MBAYE NDER 
Milano, 13 maggio 2002 - Il 24, 25 e 26 maggio, al Palavobis di Milano, all'interno della prima edizione di "72 ore di Suoni e Luci dal Senegal", manifestazione organizzata e promossa dall'Associazione Gaindè -Centro Culturale e Sociale Italo Senegalese- e patrocinata dal Comune di Milano, si terranno i concerti di Youssou N'Dour (l'artista più internazionale della scena musicale africana) e di Frères Guisses e Alioune Mbaye Nder (i maggiori esponenti della nuova generazione di musica senegalese). Youssou N'Dour - Venerdì 24 maggio - ore 21.00 - ingresso: 20.00 euro Il cantante senegalese Youssou N'Dour è tra gli interpreti più rappresentativi della scena musicale africana. Nato nel 1959 a Dakar, a 19 anni si unisce al gruppo locale degli Star Band de Dakar. Grazie alla sua voce straordinaria in grado di arrivare a tonalità inaspettate, nel 1979 diventa il leader della band che rinomina Etoile de Dakar e nel 1981 Super Etoile de Dakar. Riconosciuto come padre del "Mbalax", un complicato mix di ritmi pop, africani e caraibici, il suo stile accomuna e reinterpreta la musica tradizionale fondendola con quella contemporanea. Passa dalla lingua inglese a quella francese, senza rinunciare all'espressività del wolof, la lingua nazionale del suo paese. Nel 1984 debutta in Europa e l'anno successivo negli USA attirando subito l'attenzione dei più grossi nomi del panorama musicale. Nel 1986 collabora con Peter Gabriel nell'album "So" e nello stesso anno con Paul Simon in "Graceland". Nel 1988 è in prima linea accanto a Gabriel, Bruce Springsteen, Sting e Tracy Chapman nel Tour "Amnesty International Human Rights Now!". Nel 1989 pubblica l'album "Set" e nel 1991 viene nominato al Grammy per il disco "Eyes Open" e a metà degli anni '90 le sue canzoni iniziano ad assumere un tono più sommesso, come si sente in "The Guide (Wommat)" del 1994, che contiene il celebre duetto con Neneh Cherry "Seven Seconds" e vende oltre due milioni di copie in tutto il mondo. Il suo lavoro più recente è "Joko (The Link)", pubblicato nel 2000 per la Nonesuch Record. Frères Guisse - Sabato 25 maggio - ore 21.00 - ingresso: 16.00 euro Due chitarre acustiche e uno djembé sono gli strumenti utilizzati dai tre fratelli Guisse: Djiby e Cheikh uniscono le loro voci alle chitarre, mentre Alioune suona delicatamente le percussioni. Il gruppo si forma nel 1988, quando decidono di intraprendere la carriera musicale. Le loro canzoni evocano le difficoltà della vita quotidiana, dei giovani, in breve, il modo di vivere dei senegalesi. "Noi poniamo l'accento sulla melodia, anche se sappiamo che i senegalesi preferiscono la ritmica. Nella nostra musica le chitarre sono strettamente legate alla voce, e noi suoniamo ciò che proviamo." Alioune Mbaye Nder - domenica 26 maggio - ore 21.00 - Ingresso: 10.00 Euro Alioune Mbaye Nder, nato a Dakar nel 1969, è ballerino e percussionista fin dall'infanzia. Nel 1995, Nder forma la sua band, i Setsima Group e realizza il primo disco dal titolo "Aduna" (Universo), un debutto brillante.Nel 1997 , con il suo secondo lavoro, "Leneen" (Diversamente), riscuote lo stesso successo.Molto importanti per l'artista i testi delle sue canzoni, che contengono sempre un forte messaggio sociale, apprezzato dai ragazzi e dalle donne, soprattutto quando affronta i temi del matrimonio, dell'infanzia, dei giovani e la realtà femminile. Per informazioni Ass. Cult.Gaindè - tel. 02/6554505 (dalle ore 10.00 alle 18.00) 

FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE TREDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA PER IL GIARDINO 11 MAGGIO 2002, AUDITORIUM PIOX, TREVISO 
Treviso 13 maggio 2002 - L'architetto Domenico Luciani, direttore della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, dopo aver presentato lo storico dell¹arte professor Carlo Bertelli, da pochi mesi entrato a far parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione, presenta la giuria del Premio internazionale Carlo Scarpa per il Giardino: ³un piccolo gruppo di amici che aiuta l¹architettura nella guida di un lavoro sul paesaggio e sul giardino, per tenerli al riparo col massimo di rigore e insieme di apertura e innovazione². Fanno parte della giuria: Sven-Ingvar Andersson, professore emerito dell¹Accademia Reale Danese di Belle Arti a Copenhagen e il maggiore depositario della conoscenza e cultura del giardino; Carmen Anòn, docente nell'Università di Madrid, presidente onorario del Comitato internazionale per il giardino storico dell'Icomos (International Council Monuments Sites), Monique Mosser, , la più battagliera e implacabile, docente nella Scuola Superiore di Architettura di Versailles e componente il Comitato internazionale per il giardino storico dell'Icomos, Ippolito Pizzetti, paesaggista, saggista, docente nell¹Università di Ferrara, Lionello Puppi, docente nell¹Università di Venezia, presidente della giuria, Thomas Wright, membro della giuria dal 1990 al 2000, membro onorario dal 2001, uno dei principali consulenti del National Trust e dei giardini reali. Domenico Luciani, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche e presidente del Centro Internazionale Civiltà dell¹Acqua, è il coordinatore della giuria. L¹attribuzione del premio è il frutto di un lavoro collettivo. Continua Luciani: "Quest'anno la scelta è caduta sul mondo slavo-magiaro. L¹Europa centrale non poteva più mancare. Abbiamo raccolto documentazione e svolto ricerche. Il premio, che non viene dato a persone ma alle istituzioni che governano il luogo, è un oggetto disegnato da Carlo Scarpa, usato per bloccare, per aprire e chiudere, simbolo dell¹eterna bascularità. Nel cimitero-giardino di Brion è usato in vari modi: i due sarcofaghi sono inclinati eppure sono eterni perché sigillati da questo oggetto. Anche il libro che documenta il premio è frutto di un lavorio collettivo e costituisce una parte rilevante del premio stesso: una campagna di attenzioni nei riguardi del luogo². L¹idea stessa del premio ha una storia e ha subito una evoluz ione, da premio ³al responsabile di un sito verde disegnato che presenti caratteri di esemplarità nella concezione e nel governo" (1990), a premio "a una personalità o un¹istituzione che abbia dato contributi riconoscibili e duraturi per elevare e diffondere la cultura, il gusto e le conoscenze sul paesaggio e il giardino² (1991), fino al premio che ³segnala ogni anno un luogo denso di natura e di memoria² per mezzo del quale sia possibile ³contribuire a elevare e diffondere la cultura del governo del paesaggio² (1994). Non viene premiato il talento dell¹inventore, ma la sapienza e la continuità di una guida che riesce a far vivere nel tempo quella stessa invenzione, a ritrovarla, a rinnovarla continuamente, facendola rimanere se stessa, appunto in equilibrio tra innovazione e conservazione. Dal 1990 a oggi ecco i luoghi che sono stati premiati: Sìtio Santo Antônio da Bica, Barra de Guaratiba, Brasile. Il premio è stato attribuito al "sitio" e consegnato al paesaggista, allora vivente, Roberto Burle Marx (1909-1994) che lo aveva concepito e realizzato, vi viveva e lavorava come responsabile delle ricerche, delle sperimentazioni e del governo, in uno straordinario insieme di scienza, arte e invenzione, del quale aveva fatto donazione allo Stato di Rio de Janeiro. Rosario Assunto (1991). Il premio, in via eccezionale, viene attribuito a una persona, il filosofo italiano Rosario Assunto (1915-1994) quando era ormai nella fase declinante della sua vita, per la sua ostinata battaglia di idee per il buon governo, la cura, la difesa e la necessità dei giardini Sissinghurst, Kent, Regno Unito (1992). Il premio viene attribuito a Pamela Schwerdt e Sibylle Kreutzberger, due giardiniere tedesche che per oltre trent¹anni hanno curato il giardino di Vita Sackville-West e Harold Nicolson; con questa scelta, la giuria ha voluto segnalare come il paesaggio e il giardino vivano solo grazie alla continuità di presenze attente e di cure sapienti.
Désert de Retz, ÎIe de France, Francia (1993). Il premio viene attribuito a un luogo stupefacente vicino a Parigi,uno dei più affascinanti giardini in stile anglocinese mai realizzati, di grande valore simbolico nella storia del giardino, e il contributo finanziario viene affidato a Olivier Choppin de Janvry che vive e lavora lì, testimone di una prpfonda corrispondenza tra persona, spazio e natura. Viale degli Eroi a Tirgu Jiu, Romania (1994). Il premio viene attribuito al Giardino Brancusi a Tirgu Jiu che conserva tre invenzioni del grande maestro rumeno: la Mensa del silenzio, la Porta dell¹abbraccio e la Colonna senza fine. Il poeta Marin Sorescu, ministro per la Cultura della Repubblica di Romania, riceve il sigillo di Carlo Scarpa, che servirà per farlo ricordare, restaurare e rivivere. La Foresta della Memoria, Stoccolma/Enskede, Svezia (1995). Il premio viene attribuito al cimitero pensato e realizzato nel bosco di Enskede dagli architetti Erik Gunnar Asplund (1885-1940) e Sigurd Lewerentz (1885-1975), un capolavoro del Movimento Moderno nato anche per volere di una committenza pubblica attenta ai valori e ai diritti individuali. La Fresneda nell¹Escorial, Spagna (1996). Il premio viene attribuito al vasto compendio di boschi e di pascoli, di bacini d¹acqua, di opere d¹architettura e di giardinaggio, pensato a partire dal 1561 da Filippo II nell¹ambito di un programma paesaggistico a scala geografica incardinato sul Monastero di San Lorenzo dell¹Escorial, un ³frassineto² a un paio di chilometri dalla reggia. Dessau-Worlitzer Gartenreich, Germania (1997). Il premio viene attribuito al Regno dei giardini, paesaggio culturale che si svolge su più di trecento chilometri quadrati, lungo l¹Elba nella Sassonia-Anhalt, dove, dal 1764, per oltre mezzo secolo, il Principe Franz von Anhalt, con la sua cerchia di tecnici, artisti, intellettuali e corrispondenti, ha dato forma a un ³grande progetto² politico e culturale, un programma di riforme e interventi a scala geografica nel paesaggio fluviale e forestale, ispirato al nuovo sentimento della natura proclamato da Rousseau. Cerca do Mosteiro de Tibães, Portogallo (1998). Il premio viene attribuito a un monastero benedettino, non più abitato dai monaci, vasto insieme di boschi, frutteti, orti e giardini, bacini e canali, opere di architettura e forme di pietra, sulle falde che discendono dal Monte di San Gens verso il borgo di Mire de Tibães e il fiume Càvado, nei dintorni della città di Braga, estremo nord del Portogallo. Cave di Cusa, Italia (1999). Il premio viene attribuito a un luogo che da oltre ventiquattro secoli, sospeso nel tempo, custodisce le materie e gli artifici dai quali traeva origine la costruzione dei Templi di Selinunte. Le cave di Cusa sono un sito di archeologia del lavoro, della tecnica e dell¹arte, di grande interesse paesaggistico nel panorama italiano, rimasto stranamente indenne dal 409 a.C fino a oggi. L¹Agdal di Marrakech, Marocco (2000). Il premio viene attribuito a un grande giardino di 400 ettari, orto e frutteto marocchino di ulivi e aranci, che ci trasmette un patrimonio plurimillenario di conoscenze per captare e distribuire l¹acqua, per coltivare la terra e dare forma alla città, esempio di realizzazione paesaggistica che conferma il ruolo cruciale svolto dalla civilizzazione islamica nella storia del giardino. Castelvecchio di Verona, Italia (2001). Il premio viene attribuito a un luogo stratificato, denso di sedimenti della memoria di varie epoche, che si colloca nel cuore di una città e ha rivestito nel tempo funzioni diverse; si sottolinea l¹importanza dell¹equilibrio tra conservazione e innovazione, e di un governo coordinato e autorevole che ha saputo cambiare i pezzi e inventare nuovi spazi. Motivazione della giuria - La giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso all'unanimità di dedicare la tredicesima edizione ai Giardini del Castello di Praga. Si tratta di un insieme di spazi aperti, posti intorno al Hrad, il com-plesso monumentale che guarda dall¹alto la città, ricavati nella sottile e irregolare striscia tra i bastioni, il muro e i palazzi nei quali ha avuto sede prima il potere regale imperiale, e poi, a partire dal 1918, la Presidenza della Re-pubblica. Nel corso del tempo la funzione di questi spazi è cambiata molte volte, in rapporto alle alterne complicate vicende storiche del castello, dalla sua fon-dazione (seconda metà del secolo XI), attraverso molteplici distruzioni e vere e proprie ricostruzioni (in età romanica, tardogotica e teresiana); tra fasi nelle quali ha espresso autentica egemonia, in particolare durante i regni di Carlo IV (1346-1378) e di Rodolfo II (1576-1611) e fasi di crisi, come la lunga tragica eclisse della Guerra dei Trent¹anni (1618-1648). In età absbur-gica, con interventi importanti, questi spazi avevano assunto il tono di un ³parco all¹inglese², trascinato poi in un inevitabile degrado. Il loro assetto attuale è nato dall¹intesa tra il volere del presidente Tomá" Garrigue Masaryk (1850-1937) e l¹arte dell¹architetto JoÏe Pleãnik (1872-1957), nel quadro di un¹imponente iniziativa di ripensamento e riqualifica-zione del castello tesa a trasformarlo in un simbolo della democrazia appena conquistata e dello slancio verso una ³nuova Europa². Nell¹arco del quindi-cennio 1920-1935 questa intesa ha prodotto una radicale modificazione del castello, negli spazi e nei percorsi interni, nei cortili e nei giardini. Ma il di-segno era assai più vasto, con l¹elaborazione di un grande progetto che, par-tendo dal Giardino del Belvedere, immaginava nuovi parchi e viali nella parte settentrionale della città, fino a interessare l¹intera forma urbis; pro-getto non realizzato, anche a causa di resistenze emerse nell¹accademia e nell¹opinione pubblica. In questo quindicennio, anche grazie alla sensibilità e all¹impegno diretto di Alice Masarykova, la figlia del Presidente, questa sottile striscia di spazi viene trasformata in un luogo mirabile che prende la forma definitiva di una mediazione tra castello e città, tra auctoritas e civi-tas. I lavori cominciano infatti con l¹'ampia scalinata del Giardino del Paradiso, alla quale si accede dalla piccola breccia aperta alla sommità del muro, punto di contatto disegnato e misurato tra il dentro e il fuori, tra la lunga strada gradinata che sale all¹esterno e la sorprendente improvvisa dilatazione della discesa interna. Viene poi il prato geometrico con la vasca monolitica e, an-cora dopo, il lungo e stretto terrapieno meridionale, sotto l¹ala teresiana, fino alla punta che chiude il castello a oriente. Vengono demolite intere parti del muro. Vengono inventati nuovi punti di vista sulla città, costruite nuove terrazze panoramiche, aperti nuovi percorsi verticali, tra i quali, stupefacente, quello che congiunge col terzo cortile ri-proponendo a più riprese la visione sul profilo della città, che viene attratta, idealmente, attraverso la tettoia dei tori, fino alla cattedrale di San Vito. Le cupole, i campanili, i tetti di Praga entrano così nel giardino e, per questa via, nel cuore del castello. Viene poi affrontato lo spazio sull¹area occiden-tale, definendo il Giardino del Bastione su due livelli e realizzando il colle-gamento con il Fossato dei Cervi e con il Ponte delle Polveri, fino alla pic-cola vigna a gradoni e al silente belvedere disegnato per i momenti quieti del Presidente sotto il tiglio sulla collina aldilà del fossato, ennesima invenzione ad alta densità emotiva, ottenuta, questa volta, con la sapienza di attrezzi paesaggistici minimali. La giuria segnala questo luogo innanzitutto per l¹evidenza con la quale mostra la tensione tra chiarezza delle idee del committente e forza delle in-venzioni dell¹artefice. Vi è qui, ancora ascoltabile, tra l¹intellettuale umanista moravo e l¹architetto sloveno, un dialogo sulla moralità della politica e dell¹arte, ispi-rato da una comune densità di riferimenti spirituali, dall'appartenenza a una comune sfera culturale, linguistica e geopolitica, da una comune visione della dignità e dell¹altissima responsabilità del compito pubblico. Vi è qui il risultato della non facile decisione di stabilire nel castello l'Ufficio della Presidenza, trasformando la sede del vecchio autoritarismo in una casa dell¹autorevolezza democratica, con un linguaggio che trasforma i segni delle antiche e recenti subordinazioni in originali manifesti dell¹indipendenza e rende così leggibile l¹inedito carisma repubblicano. La lungimiranza geopolitica e l¹ampiezza della visione culturale fanno ap-pello a un senso acuto della solida sobrietà e della lunga durata per ogni cosa da fare, per ogni misura da adoperare, per ogni proporzione da cercare; con-vocano insomma quei fondamenti dell¹antico, quei parametri sempre indi-spensabili di utilitas, firmitas, venustas. Così, questi giardini voluti da Masa-ryk, disegnati e realizzati da Pleãnik, con materiali e maestranze locali, arri-vano a noi come una delle espressioni più alte dell¹arte contemporanea. Facendo proprie le istanze avanzate autorevolmente, a partire dagli anni ottanta del secolo XX, di revisione del ruolo di Pleãnik nella vicenda dell¹architettura moderna, la giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, nell¹occasione della tredicesima edizione, intende proporre una riflessione anche sulla posizione di questa figura nella storia dell¹arte dei giardini, con riferimento, in particolare ma non solo, ai suoi grandi e piccoli capi d¹opera praghesi. Il dialogo tra il Presidente e l¹architetto non si esaurisce nei giardini realiz-zati intorno al castello. Intorno a due altri luoghi fuori città Masaryk accende infatti l¹attenzione. Acquisisce allo Stato il vasto parco privato di Pr_honice nei sobborghi me-ridionali di Praga; in questa singolare e talentuosa collezione botanica, oggi affidata all¹Accademia delle Scienze, il Presidente, pur non trovando le con-dizioni per farne la sua residenza di campagna, può rafforzare il suo pro-fondo rapporto con la natura. A Lány, invece, dove morirà e sarà sepolto, il Presidente riprende il dialogo con Pleãnik con risultati di particolare qualità e leggibilità. Le quasi impercettibili ma decisive risagomature del parterre dominicale o del profilo delle pietre angolari del castello, il fondale del la-ghetto con le colonne (e i cinque leoni che rappresentano le etnie di cui si compone la Repubblica) tra le quali si intravvede il largo paesaggio della campagna, le passerelle, i minuscoli ponti, tutto è ispirato dal gusto di una speciale eloquente semplicità, ottenuta con l¹arte della riduzione dei segni. Infine, la giuria intende attirare l¹attenzione della comunità degli studiosi e degli operatori nel campo della progettazione e della conservazione dei pae-saggi e dei giardini, di tutti i cittadini attenti alle sorti del patrimonio cultu-rale, sullo sforzo dei responsabili dell'Amministrazione del Castello teso a conservare e a rinnovare i giardini presi in carico dopo che erano passati non indenni attraverso le peripezie del secolo XX e regimi vari ma comunque antagonisti delle idee e delle opere riconducibili all¹eredità di Tomá" Garri-gue Masaryk. Attualmente i Giardini del Castello, nei quali si muove un alto numero di visitatori e nei quali, per quanto contenuta, non può sfuggire la presenza di funzioni connesse col turismo di massa, colpiscono per la capacità di ispirare rispetto e di ottenere comportamenti, che, nell¹insieme, appaiono di adeguata correttezza. Il governo di questo luogo, così denso di natura e di memoria, così aperto amato e frequentato, appare dunque dotato di qualità e dignità. Assai viva è l¹impressione di trovarsi di fronte a un caso nel quale la respon-sabilità appare pienamente sorretta da un ampio bagaglio di conoscenze sto-riche e scientifiche, con un imprescindibile riscontro nell¹articolazione di uf-fici e nell¹ordinamento di archivi che dispongono di un raro e consultabile patrimonio documentario. I responsabili dei Giardini del Castello di Praga costituiscono dunque, per tutti, un caso positivamente esemplare della vo-lontà, chiara e pubblica, di salvaguardare, valorizzare e trasmettere queste cruciali testimonianze alle generazioni future. 

NEL SEGNO DEL GIGLIO IX MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL GIARDINAGGIO DI QUALITÀ 
Parma, 13 maggio 2002 - Il Parco Ducale di Colorno, che dopo il restauro è stato inserito nel gruppo dei Parchi Storici Europei, ospita, dal 17 al 19 maggio, "Nel Segno del Giglio", mostra-mercato nazionale delle piante rare, giunta alla nona edizione. La manifestazione è promossa dalla Provincia di Parma ed organizzata da Ar.tu. Sono stati invitati a esporre vivaisti, produttori e importatori di materiali e strutture da giardino, case editrici specializzate, associazioni amatoriali, che si segnalano sul territorio italiano per la loro eccellenza e per lo spirito innovativo delle proposte. Com'è ormai una attesa consuetudine, una giuria di esperti segnalerà gli stand di particolare interesse o maggiore originalità. Grande rilievo verrà dato come sempre alla didattica, con la collaborazione dei Parchi Regionali. Inoltre quest'anno verrà assegnato gratuitamente uno spazio alle Associazioni amatoriali e ai singoli amatori di piante particolari, in cui si potrà discutere, confrontare, scambiare. All'intermo della mostra-mercato, viene portata avanti per il secondo anno l'esposizione tematica sui viburni, punto di riferimento per specialisti e amatori. Le centocinquanta e più varietà presenti in natura permettono un'amplissima scelta di fioritura a cominciare dall'inizio della primavera fino alla fine dell'autunno, tanto da poterlo considerare un giardino straordinario solo di viburni. La mostra annuale verrà invece dedicata all'ulivo padano nel segno della ripresa di una coltura di antica tradizione anche nei territori della pianura e dell'area collinare lungo il percorso del Po e dei suoi affluenti. Presenze rilevanti di coltivazioni di ulivi sono testimoniate in Emilia Romagna, ad esempio, sin dall'alto medioevo, quando la pianta veniva coltivata per gli usi più svariarti: per esigenze liturgiche (la tradizionale benedizione di un rametto in occasione della Festa delle Palme), per la farmacopea, l'illuminazione degli ambienti sacri, la lavorazione dei tessuti e del sapone, mentre decisamente scarso era l'interesse dell'olio come condimento. Il moderno reinserimento dell'ulivo, a scopo ornamentale ma anche per la produzione di finissimi oli, non è quindi una forzatura ma la ripresa di una tradizione colturale molto antica. Nell'ottica della dimensione europea Colorno si unisce a Courson, che è la più importante mostra del nord Europa, in una collaborazione che quest'anno vede scambio di giurati e presentazione reciproca al pubblico, attraverso una ampia documentazione fotografica, del luogo, delle due esposizioni, dei giardini storici, dei territori circostanti, degli itinerari verdi, della Reggia di Colorno e del Castello di Courson. L'obiettivo di questa collaborazione è lo svilupparsi di scambi di espositori, di suggerimenti e identità di obiettivi e filoni culturali. Un'altra novità di quest'anno sarà la presenza di navette per servizio visitatori dai parcheggi alla mostra. Saranno previste, inoltre, visite, guidate da esperti, al Parco Ducale, organizzate dalla Proloco ogni ora e mezzo prenotabili presso lo stand della stessa. Sarà possibile effettuare visite guidate anche al Parco Ducale di Parma appena restaurato. All'Aranciaia verranno messe in mostra mappe storiche del giardino, reperti trovati durante la ristrutturazione del Parco di Colorno e materiale fotografico, proveniente dall'Inghilterra, di Colorno e del Parco prima e dopo i bombardamenti. Per i tre giorni di "Nel Segno Del Giglio" ci sarà la possibilità di degustare prodotti tipici della regione e di intrattenersi all'interno della mostra in un piccolo ristorante. Itinerari turistici verdi saranno percorribili nelle zone verdiane. Nel Segno Del Giglio. Nona edizione della mostra mercato nazionale dei fiori e della piante rare Colorno (Parma), Parco della Reggia di Colorno, 17 - 19 maggio 2002. Apertura: venerdì mattina su invito, al pubblico dalle 13 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ingresso euro 5. Per informazioni: Ar.tu tel. 0521.282431 email ar.tu.ar.tu@tin.it 

AUTOMI MERAVIGLIE MECCANICHE FRANCESI E TEDESCHE DEL XIX E XX SECOLO
Angera, 13 maggio 2002 - Un ordinato esercito di automi ha ottenuto ospitalità tra le bambole della Rocca Borromeo di Angera. Dall' 8 giugno al 3 novembre, il Museo della Bambola e della Moda Infantile accolto nella storica Rocca dei Borromeo che domina il Lago Maggiore, propone così una straordinaria mostra interamente riservata agli Automi. Sono pezzi rari e rarissimi, meraviglie della meccanica, soprattutto di fabbricazione francese e tedesca, datati tra il 1870 e il 1920, ovvero il cinquantennio che vide l'esplosione planetaria di questo allora nuovo genere di divertissement per grandi e piccini. Portano le firme di grandi laboratori e di industrie celebri. Da Roullet & Decamps, a Alexandre Nicolas Théroude, Blaise Bontems, Leopold Lambert, Gustave Vichy, Jan Marie Phalibois, Louis Renou, Robert Houdin nascevano gli automi francesi, di qualità elevatissima e molto curati anche sotto il profilo dell'estetica. In mostra sono affiancati da automi e giocattoli meccanici tedeschi più semplici ma sempre affascinanti. Prodotti in serie più o meno numerose e a volte numerati, secondo il costo, la complessità del soggetto e del meccanismo, erano ispirati a temi tra i più vari tratti dal repertorio della vita quotidiana e del mondo fantastico. Pubblicizzati dalle fabbriche produttrici con cataloghi sempre aggiornati, corredati da disegni precisi con le didascalie dettagliate sui movimenti eseguiti dal soggetto descritto, sul tipo di materiale, sulle musiche del carillon, sui prezzi e misure, ebbero vasta diffusione in Europa e oltreoceano. Questi capolavori nati dall'ingegno di maestri orologiai, dalla creatività di scultori e artigiani che ne hanno modellato i volti e cucito i raffinati costumi, ispirati alla moda parigina della seconda metà dell'ottocento, stupiscono ancora con i loro movimenti lenti, ritmati, accompagnati da arie celebri, tratte spesso da repertori operistici o popolari, scandite dal nostalgico suono del carillon. Immagini emblematiche di quella società borghese, ricca e capricciosa, spesso bizzarra nel gusto ed eccentrica nella propria rappresentazione, gli automi descrivono atteggiamenti e vezzi con immediatezza, evocando atmosfere passate. Tra i soggetti preferiti, il Circo. Soprattutto nell'ultimo quarto del XIX secolo, gli automi misero in movimento un'infinita serie di scenette che prendevano spunto dal mondo circense degli equilibristi e dei clown, da quello degli animali, questi ultimi a loro volta umanizzati in atteggiamenti e abitudini, passando poi a considerare gran parte di quei modi di fare stereotipati tipici dell'infanzia, e vezzosi, caratteristici dell'universo femminile, fino ad alcune affascinanti immagini fantastiche e poetiche. I pezzi esposti appartengono alla celebre Collezione di Robert e Gisèle Pesché, proveniente dal Petit Musée du Costume della città di Tours. La Collezione, ora di proprietà della Famiglia Borromeo, è costituita, oltre che dagli automi, anche da una ricchissima raccolta di bambole, collezioni d'arte applicata, porcellane e ceramiche, dipinti, libri e pubblicazioni rare, materiali destinati ad essere via via esposti nelle storiche sale della Rocca. L'allestimento si sviluppa lungo un percorso segnato da magici effetti, suoni e luci, istallazioni video che permettono di vedere gli oggetti in movimento e ascoltarne la musica. Tre sezioni identificano temi e soggetti esposti: La musica, Il Circo, Vizi & Virtù. Il supporto storico, didattico e informativo costituito da materiale d'epoca come i cataloghi di vendita, le pubblicità delle ditte produttrici, note sui fabbricanti, completerà il fantastico viaggio attraverso un mondo precursore di più moderne tecnologie. Terminata la visita alla mostra, si potrà accedere alle Sale Storiche ricche di testimonianze straordinarie, importanti dipinti e il mirabile ciclo di affreschi risalenti alla fine del '200 della Sala di Giustizia, tra i più antichi e meglio conservati della Lombardia, per concludersi alle torri e agli spalti da cui si gode un panorama di incomparabile bellezza. "Automi: Meraviglie meccaniche francesi e tedesche del XIX e XX secolo" si presenta, quindi, come una raccolta davvero unica per un Museo, a sua volta unico, racchiuso in un luogo di rara suggestione. Per informazioni e prenotazioni : Rocca Borromeo, Via alla Rocca, 21021 Angera (VA). Tel 0331 931300, Fax 0331 932883 . Amministrazione Borromeo Tel 02 86452748, Fax 02 72010038 La Rocca è raggiungibile col battello di linea, allo sbarco coincidenza con il bus navetta per la Rocca. 

UNA MOSTRA DEDICATA A BEUNO RAVASI, NOTO ARCHITETTO VARESINO
Varese, 13 maggio 2002 - Il Liceo Artistico A.Frattini, Il Comune di Varese, La Provincia di Varese, La comunità montana della Valcuvia, l'Azienda di promozie turistica del varesotto e la Pro Arcumeggia Sono liete di comunicare gli orari, le sedi e le modalità di svolgimento della mostra dedicata a Bruno Ravasi: Sabato 18 maggio 2002: ore 11:00 presso lo "SpazioArte Luigi Rossi" del Liceo Artistico A. Frattini di viale milano 13; Inaugurazione della mostra dedicata a Bruno Ravasi; Interverranno : Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini, Giuseppe Armocida, assessore alla cultura del comune di Varese, Alberto Ferrari, curatore della mostra; la mostra rimmarrà aperta dal 18 maggio all' 8 giugno, orari: da lunedì a sabato 9:30-12:30 14:00-17:30. Domenica 19 maggio 2002: . ore 11:00 "Sala meeting, teatro di varese" Piazza repubblica; . Presentazione del Libro "Bruno Ravasi"; . interverranno : Silvano Colombo, storico dell'arte, Alberto Bertoni, storico dell'arte, Carlo Zanzi, giornalista, Alberto Ferrari, curatore della mostra, Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini. Giovedì 23 maggio 2002: ore 18:00 "Sala veratti" via veratti varese, Inaugurazione della sezione di mostra "Bruno Ravasi e il Sacro Monte", interverranno : Giuseppe Armocida, assessore alla cultura del Comune di Varese, Alberto Ferrari, curatore della mostra, Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini, la mostra rimarrà aperta dal 23 maggio al 30 giugno orari: da martedì a domenica 10:30-13:30 16:30-19:30. Sabato 25 maggio 2002: ore 15:00 "salone espositivo - casa del pittore" Arcumeggia (Va); inaugurazione dell asezione di mostra "Bruno Ravasi, Uomo, Artista, Architetto"; interverranno: Ernesto Treccani, Artista; Claudio Rizzi, Direttore del museo Bodini di Gemonio, Mauro Dalla Porta Raffo, giornalista, Alberto Bertoni, storico dell'arte, Alberto Ferrari, curatore della mostra, Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini; la mostra rimarrà aperta dal 25 maggio al 30 giugno; . orari : sabato 15:00-18:00 domenica 10:00-12:00 15:00-18:00. Dopo le inaugurazioni sarà presente sul sito web del liceo Frattini all'indirizzo www.artisticovarese.it  una sezione interamente dedicata alla manifestazione e alla figura di Bruno Ravasi.

CONI PROVINCIALE DI MILANO: BILANCIO DEL PRESIDENTE FILIPPO GRASSIA A UN ANNO DALLA SUA ELEZIONE §
Milano, 13 maggio 200 2- "Un primo anno lusinghiero e positivo e in cui sono stati raggiunti tutti gli obiettivi esposti al momento della mia elezione ai Presidenti delle Federazioni". Queste le parole di Filippo Grassia, presidente del Comitato Provinciale del Coni di Milano, a un anno dalla sua nomina. Ridare dignità sportiva alla città, diventare sempre più un punto di riferimento dello sport di base sul territorio, instaurare un proficuo rapporto di collaborazione con le istituzioni scolastiche e politiche: ecco gli obiettivi prioritari a cui la nuova Giunta provinciale ha lavorato in questo primo anno. Ma andiamo con ordine. Rapporti con le amministrazioni - "A ottimi livelli - incalza Grassia - la collaborazione con la Provincia che prevede l'organizzazione di corsi gratuiti destinati alla formazione dei dirigenti sportivi nel nome del cosiddetto "volontariato competente". Erano sette lo scorso anno siamo riusciti a raddoppiare il numero con lo stesso budget di spesa, organizzando alcuni incontri anche presso il nuovo Fiduciariato di Monza. Corsi che ricordiamo sono tutti organizzati su più livelli di approfondimento: Risorse umane, Area organizzativa sportiva, Marketing, Sponsor e media, Area fiscale e giuridica, Area medico fisiologica, operatore sanitario, educatore scolastico e sulla sicurezza. I nostri dirigenti sono stati abituati a lavorare con i denari provenienti da Roma, ma alla luce dei noti problemi economici, ora è necessario darsi da fare per trovare, con le proprie forze, le risorse necessarie. I corsi forniscono gli strumenti professionali per raggiungere questi obiettivi". Una collaborazione con la Provincia che è diventata vostro punto di riferimento privilegiato. "Ci siamo trovati bene con il precedente Assessore allo Sport Silvio Butti, ci stiamo trovando benissimo con l'Assessore Cesare Cadeo che si è dimostrato subito molto sensibile alle esigenze dello sport di base. E' notizia di questi giorni la creazione di un fondo da parte dell'Assessorato allo Sport provinciale di circa 100 milioni di lire (probabile un incremento di altri 50) a favore e a sostegno di quei Comitati e di quelle Associazioni in maggiore difficoltà finanziaria. Provincia molto vicina anche ai disabili che desiderino avvicinarsi allo sport: un cospicuo finanziamento è stato messo a disposizione per la creazione di una scuola gratuita di Tennis che verrà inaugurata a settembre presso la società Pro Patria, altri fondi saranno destinati a mirati interventi per l'abbattimento negli impianti sportivi di barriere architettoniche. Continua il dialogo anche con il Comune e, se ci sono stati conflitti di natura "ideologica" con l'Assessore allo Sport Aldo Brandirali, segnali positivi sono arrivati dal sindaco Gabriele Albertini che, nel corso di un lungo colloquio, ha dimostrato tutta la sua buona volontà ad aiutare lo sport cittadino. Il Coni non ha paura di assumersi le proprie responsabilità e i diritti e i doveri ad esse legate, nel rispetto però da parte di tutti del ruolo conferitogli dalla Legge sullo Sport". Insieme alla Scuola, lo staff tecnico del Coni provinciale organizza i Giochi Sportivi Studenteschi nonché seminari di formazione e informazione per il corpo insegnante delle scuole elementari. Altri punti qualificanti della strategia con il Provveditorato: il riconoscimento dello sport come materia didattica al pari di italiano e matematica; il monitoraggio degli alunni disabili; un'indagine a tappeto sugli studenti con Makno&Consulting; l'avviamento del progetto "Campioni, dei, uomini o fantastici bidoni" con la partecipazione di 40 campioni dello sport. Obiettivi - "Primario fare tutto ciò che è nelle nostre forze per dare ai Comitati provinciali delle Federazioni il sostegno economico necessario non solo alla loro esistenza, ma soprattutto per permettere loro la promozione delle varie discipline sportive. E questo comporta la soluzione di una serie di problemi come quello legato alle tariffe di affitto degli impianti sportivi. Comune e Milan Sport non possono porre al primo punto di ogni argomento la questione del conto economico degli impianti. Gli enti locali devono investire sull'aspetto sociale dello sport. Chi fa sport è un buon cittadino. Sì, è un investimento e non una spesa. Ribadisco: lo sport ha una valenza sociale che Milano non può ignorare. La gestione delegata dal Comune a una Spa come Milano Sport, costretta a fare i conti con esigenze di bilancio, non è corretta dal punto di vista sociale, morale e anche finanziario. Il Comune deve fare in modo che i costi delle strutture sportive siano accessibili sostenendo a proprie spese l'eventuale forbice. Sempre parlando di impianti, necessari 60 milioni di euro per mettere a norma palestre e piscine della città, non esiste un'Arena dell'acqua con nuotatori e pallanuotisti costretti a emigrare in provincia. I soldi per dare inizio a queste opere ci sono, basterebbe accedere ai 160 milioni di euro erogati dal Credito Sportivo a tassi di poco superiori al 2%. Altri primari obiettivi del Comitato - prosegue Grassia - sono la creazione di una Accademia dello Sport (che potrebbe avere sede nella palazzina Liberty della Fabbrica del Vapore), in grado di diventare punto di riferimento culturale e organizzativo dello sport milanese, e la volontà di incrementare la presenza di manifestazioni sportive di valore nazionale e internazionale nella città già dai prossimi mesi estivi. Questo per giungere preparati al giugno 2003 in cui vorremmo ospitare a Milano tutti i campionati italiani delle discipline olimpiche e non: un'iniziativa a favore di tutti quegli sport, a torto definiti minori, che meritano maggior attenzione e maggiore visibilità. A questo proposito è stato coinvolto, in qualità di esperto consulente, lo studio Ghiretti. Sempre a favore del nostro immenso ed encomiabile mondo del volontariato, vorremmo incrementare i servizi a favore delle nostre società e Federazioni. E' già attivo uno sportello creato in collaborazione con Provincia e Cariplo per fornire i servizi gratuiti di consulenza legale, assicurativa, tributaria e amministrativa in favore dei nostri affiliati, stiamo valutando altre opportunità". Per concludere, un appello per sensibilizzare tutte le componenti del mondo politico ed economico milanese alle esigenze dello sport di base. "Le forze politiche devono capire che il Coni è un interlocutore al loro fianco e idee e progetti devono essere condivisi e portati avanti nella più stretta e fattiva collaborazione. Le forze economiche, commercianti, industrie e banche, devono ricordarsi dello sport a qualsiasi livello e contribuire alla sua sopravvivenza. Insomma maggior sensibilità da parte di tutti, sensibilità che non si dimostra solo indossando nelle cerimonie ufficiali la maglia dell'Inter, del Milan o il pettorale della Stramilano. Esiste anche altro. 

PALLAVOLO - PARTE DA URBINO LA STAGIONE DELLE AZZURRE IL CT BONITTA: "UN PRECISO LAVORO TECNICO IN FUNZIONE DEI MONDIALI" MANUELA LEGGERI: "LA CINA E MONTREUX GIA' TEST IMPORTANTI" 
Roma. Si è aperta ufficialmente il 6 maggio ad Urbino la stagione 2002 della nazionale femminile, per il secondo anno sotto la guida tecnica di Marco Bonitta. A questo primo collegiale, che proseguirà fino a venerdì 17 maggio, prendono parte per il momento otto giocatrici: Leggeri (Edison Modena), Sangiuliano (Icot Forlì), Barazza e Croatto (Romanelli Firenze), Paggi e Togut (Minetti Vicenza), Galastri (Capo Sud Reggio Calabria) e Croce (Despar Perugia). "Da parte mia c'è moltissima voglia di ricominciare, - dice Bonitta - visto che questo appena trascorso è stato per me il primo inverno senza palestra da molti anni a questa parte. Inoltre c'è lo stimolo di un grande obiettivo per cui lavorare, i Mondiali. Questi primi giorni a ranghi ridotti serviranno per verificare le condizioni fisiche delle ragazze e portarle ad essere omogenee per Montreux: ci sono atlete ferme da tre settimane ed altre appena da una. Le prime devono riprendere, le seconde solo mantenere la forma". La manifestazione iridata, per la quale l'Italia conquistò la qualificazione lo scorso anno proprio ad Urbino, rappresenta il punto culminante della stagione che l'Italia si prepara ad affrontare: "Il nostro vero obiettivo è uno solo, i Mondiali - prosegue il tecnico azzurro - e lavoreremo duramente solo in funzione di quello. Oltre a curare la preparazione fisica, faremo un preciso lavoro tecnico individuale con le ragazze, aspetto nel quale ci avvarremo della collaborazione di Luciano Pedullà, allenatore di Novara. Il primo appuntamento di altissimo livello sarà rappresentato dal torneo di Montreux, dove incontreremo le squadre migliori quasi tutte con le migliori formazioni. Noi abbiamo un girone durissimo, con Giappone e soprattutto Russia e Brasile, ma anche l'altro non è da meno, con Cina, Usa, Cuba e Olanda; a vedere i nomi delle squadre, potrebbero essere benissimo i quarti di finale dei Mondiali". Manuela Leggeri, il capitano di questa nazionale, è già molto carica e ben riposata: "Pur nella sfortuna di essere uscita presto dai playoff c'è almeno il lato positivo di aver potuto usufruire di diciotto giorni di riposo che hanno giovato molto soprattutto alla mia spalla dolorante. Ora so di dover ripartire da zero nella preparazione, ma mi sento molto carica e sono pronta. A Montreux sarà difficile, anche perché arriveremo in piena fase di preparazione, ma credo che anche le precedenti amichevoli in Cina saranno dei test importanti perché loro, oltre ad essere forti, sono in collegiale già da tre mesi. Questi due appuntamenti ci sapranno dire qualcosa su come siamo messe noi e le altre avversarie". 

ANDREUCCI (FIAT PUNTO) VINCE ANCHE IL RALLY DELL'ADRIATICO E INCREMENTA IL PRIMATO NEL CAMPIONATO ITALIANO SUPER 1600
Milano, 13 maggio 2002 - Quarto successo in cinque gare per la Fiat Punto Abarth del toscano Paolo Andreucci (Team Procar) che, in coppia con Anna Andreussi, si è aggiudicato anche il Rally dell'Adriatico, precedendo nella classifica Super 1600 il bresciano Luca Pedersoli, sulla Fiat Punto Abarth della Scuderia del Grifone. Le due Fiat hanno preceduto la Citroen di Baldacci, la Renault di Longhi e la Opel di Perego. Grazie a questo risultato e al fatto che Dallavilla non ha raccolto punti, Andreucci consolida il primato nella graduatoria del Campionato Italiano Super 1600,nella quale ha ora un vantaggio di 20 punti sul bresciano. Ritirato per uscita di strada nella 12^ prova speciale il valtellinese Gianluigi Galli, che aveva concluso al comando la prima frazione di gara. Nell'Under 27 successo del veneto Massimo Ceccato, davanti al toscano Luca Cecchettini. Ritirato il piemontese Luca Betti, uscito di strada a 2 prove dal termine mentre era in testa alla classifica giovani. La classifica assoluta del rally dell'Adriatico è stata vinta da Navarra; 2. Travaglia, 3° Aghini. Il prossimo appuntamento del Trofeo Fiat Abarth 2002 è il Rally San Marino, in programma il 31 maggio e il 1°giugno. Classifica Campionato Italiano Super 1600 1. Andreucci (Fiat Punto) punti 46; 2. Dallavilla (Citroen) 26; 3. Galli (Fiat Punto) 14; 3. Pedersoli 11 e Baldacci (Citroen) 11; 5. Longhi (Renault) 9; 6. Perego (Opel) 4; 7. Ceccato (Fiat Punto) 3; 8. Vagnini (Fiat Punto) e Vescovi (Fiat Punto) 2. Classifica Trofeo Fiat Abarth 2002 Punto: 1. Andreucci punti 46; 2. Galli 14; 3. Pedersoli 11; 4. Ceccato 3; 5. Vescovi, Vagnini 2; 7. Betti 1. Under 27: 1. Ceccato 26; 2. Cecchettini 16; 3. Betti 14. 

DAVIDE GRANDI VINCE ANCHE A MONZA
Monza, 13 maggio 2002 . E' il momento di Davide Grandi. Dopo aver vinto due settimane fa ad Imola, la pista di casa, il pilota romagnolo ha concesso il bis a Monza aggiudicandosi una gara bellissima animata da un duro duello con Bencini e Ferretti. Il migliore dei piloti under 25 è stato ancora una volta Christian Barboni, quarto assoluto. Prima del via Max Biaggi ha incontrato i partecipanti nell'hospitality Yamaha. Ha dato qualche consiglio e il rituale "In bocca al lupo". I ragazzi della Yamaha R6 Max Cup hanno tributato grande affetto al quattro volte campione del mondo: non capita tutti i giorni di avere la possibilità di incontrare un campione di questo livello. A loro volta hanno dato il loro sostegno a Max per il prossimo GP di Francia MotoGP. Durante il loro duello Bencini e Grandi sono addirittura venuti a contatto all'ingresso della prima variante: Grandi ha imboccato la via di servizio, non ha perso tempo e il confronto è proseguito come nulla fosse. Tutto si è deciso all'ultimo passaggio in Parabolica: Bencini si è infilato per primo frenando tardissimo ma è uscito più lentamente e Grandi è riuscito a passare di nuovo in testa proprio un attimo prima della linea del traguardo. Il distacco è stato di appena 6 millesimi di secondo, più o meno 30 centimetri di pista! Al terzo posto una vecchia conoscenza del motociclismo italiano, Paolo Ferretti. Che adesso ha 43 anni e in passato è stato un validissimo protagonista delle principali serie nazionali gran premio ed ultimamente assiduo partecipante dei monomarca Yamaha. Barboni, quarto, ha preceduto Carta che dopo due terzi posti questa volta è arrivato quinto. Grandi, Bencini e Ferretti sono stati premiati sul podio da Max Biaggi, pilota Yamaha nella MotoGP e testimonial della R6 Max Cup. A Monza ha gareggiato nella veste di ospite Federico Aliverti, tester della rivista Motociclismo. Come vuole il regolamento è partito in ultima fila ma dopo un gran recupero è arrivato al nono posto. Nella finale Argento, riservata ai qualificati dal 37' al 68' posto, si è imposto Conflitti davanti a Rotolo e Giuva. Com'è ormai tradizione anche a Monza abbiamo incontrato, dei numerosi presenti, un paio di concessionari Yamaha particolarmente legati alle corse: questa volta l'attenzione è rivolta sulla Icomoto di Gagliate (Novara) e sulla Valli Moto di Renate. La Icomoto ha sede nella cittadina che ha dato i natali d Achille Varzi. Il proprietario Luciano Caviggioli è un ex pilota di fuoristrada. "Misi in piedi una mia squadra nel 1976 e due anni dopo ho fondato la mia concessionaria che da sempre vende esclusivamente moto Yamaha. La mia passione per le corse viene da lontano: ad otto anni ho visto la mia prima corsa ad Arona e mi colpì moltissimo Omobono Tenni. Ho visto tutte le gare di Mondiale a Monza, negli anni '50, anche se a livello agonistico il mio amore è sempre stato il fuoristrada." La Icomoto, naturalmente, ancora oggi è legata a doppio filo con le corse appoggiando Gianluca Vizziello nell'Europeo Superstock. "Quando lo vidi la prima volta pensai subito che questo ragazzo avesse delle grandi qualità, che infatti sta dimostrando. E penso che i margini di miglioramento siano enormi. Per le vendite l'attività sportiva è trainante: i clienti vengono da me per chiedere lo stesso materiale che usiamo sulla Yamaha R1 di Vizziello." Ha quattro punti vendita e rappresenta il principale polo di passione motociclistica in Brianza. La Valli Moto è attiva dal 1950 e la storia nelle corse è cominciata una ventina d'anni fa ed è legata a grandi campioni. Come Fabrizio Pirovano che con le Yamaha ha sfiorato due volte la conquista del Mondiale Superbike. Oppure Alex Gramigni che con la R7 preparata nei locali della Valli Moto ha disputato il Mondiale Superbike 2000 centrando un fantastico sesto posto ad Assen, davanti a moltissimi piloti ufficiali. Nella Yamaha R6 Max Cup la Valli Moto segue tre piloti. Uno di questi è Alice Betti, una simpatica brianzola che si diverte ad andare forte e a precedere decine di colleghi maschi. "Il rapporto tra competizioni è vendite è molto stretto" dice Luigi, uno dei proprietari. "Pensate: lo scorso anno la Yamaha Supersport fece doppietta nel Mondiale a Monza con Whitham e Casoli e il giorno dopo già avevamo clienti che volevamo comprare la R6. Anche la Yamaha R6 Max Cup ha suscitato grande interesse ed è servita a rendere ancora più saldo il rapporto tra il marchio e i nostri clienti più sportivi." Finale Oro - Grandi in 20'19"025 media 171,078 km/h; 2. Bencini a 6 millesimi; 3. Ferretti a 0"996; 4. Barboni a 7"039; 5. Carta a 7"087; 6. Rossi a 7"378; 7. Lazzarini a 7"754; 8. Viani a 9"046; 9. Aliverti a 18"850; 10. Colleoni a 19"704. Finale Argento - 1. Conflitti in 20'44"880 media 167,525 km/h; 2. Rotolo a 0"175; 3. Giuva a 0"234; 4. Faccietti a 3"177; 5. Palladino a 10"794; 6. Tiberi a 18"809. 

PUNTI SNAI: SI SCOMMETTE SUL GIRO D'ITALIA SI PUÒ GIOCARE A QUOTA FISSA SUL VINCITORE DEL GIRO D'ITALIA E DI OGNI TAPPA, A TOTALIZZATORE SULL'ACCOPPIATA IN ORDINE 
Milano, 10 maggio 2002 - A partire dal 10 maggio 2002, presso tutti i Punti Snai è possibile effettuare scommesse sulla 85a edizione del Giro d'Italia di ciclismo. I Punti Snai accettano tre tipologie di scommessa: Vincente Giro d'Italia (a quota fissa): si scommette sul ciclista vincitore del Giro d'Italia 2002.Vincente tappa (a quota fissa): si scommette sul ciclista vincitore di ogni singola tappa. Accoppiata in ordine (a totalizzatore): in questa scommessa si devono indicare i primi due ciclisti classificati al termine di ogni tappa, nell'esatto ordine di arrivo. Le scommesse saranno accettate sino a dieci minuti prima dell'orario di inizio di ciascuna tappa. 

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