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13 MAGGIO 2002
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IL
GEE PRESENTA IL PROPRIO PARERE SULLE CELLULE STAMINALI AL PRESIDENTE
PRODI
Bruxelles,
13 maggio 2002 - Il 7 maggio, il Gruppo europeo di etica delle scienze e
delle nuove tecnologie (Gee) ha presentato al presidente della Commissione
europea Romano Prodi un parere sulle condizioni e i limiti etici alla
brevettabilità delle cellule staminali umane. Il presidente del gruppo, Noëlle
Lenoir, ha spiegato che il documento del Gee, dal titolo "Opinion on
ethical aspects of patenting inventions involving human stem cells"
(Parere sugli aspetti etici relativi alla brevettabilità delle invenzioni
che implicano l'utilizzo di cellule staminali umane), affronta il dilemma
etico fra la concessione dei brevetti, al fine di promuovere il progresso
scientifico, e l'effetto restrittivo che essi potrebbero esercitare, poiché
costringerebbero gli scienziati a pagare dei diritti ai titolari dei
brevetti. Secondo tale parere, i brevetti dovrebbero essere concessi solo
per le linee di cellule staminali umane modificate attraverso un processo
inventivo che mira ad ottenere nuove caratteristiche per particolari
applicazioni industriali. A tal proposito, la Lenoir ha fornito l'esempio
delle cellule staminali modificate mediante una speciale tecnica, al fine di
trasformarle in tessuto muscolare. Le cellule isolate e sottoposte a
coltura, ma non modificate, non sono da considerarsi, secondo il gruppo,
invenzioni brevettabili. Il professor Gunter Virt, membro del Gee, ha
espresso un parere discordante sull'utilizzo delle cellule staminali
embrionali umane. Egli ritiene che l'esistenza dell'essere umano cominci a
partire della fecondazione e che, pertanto, occorra vietare la creazione e
l'utilizzo di cellule staminali derivanti da embrioni umani. Secondo il
professor Virt, inoltre, la possibilità di ottenere dei brevetti
incentiverebbe la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sottraendo
attenzione all'utilizzo di alternative, come per esempio le cellule
staminali adulte. La Lenoir ha affermato che le opinioni divergenti espresse
durante la discussione del gruppo sulle cellule staminali "dimostrano
l'esistenza di limiti ad un'armonizzazione", spiegando come la
redazione del parere abbia rappresentato "un'occasione di dialogo e una
piattaforma per l'espressione dei vari punti di vista". Il Gee ha
chiesto altresì la creazione di un registro europeo per le linee di cellule
staminali umane non modificate, utilizzabile, a giudizio del gruppo, per
garantire la trasparenza e facilitare l'accesso della comunità di ricerca.
La Lenoir ha spiegato che il parere del Gee, che verrà inviato
all'Europarlamento e al Presidente del Consiglio europeo, nonché al
Presidente Prodi, contribuirà a fare il punto sullo stato attuale del
dibattito, a seguito dell'approvazione, nel 1998, della direttiva dell'Ue
sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Durante la
presentazione, la Lenoir ha inoltre annunciato la propria intenzione di
rassegnare le dimissioni dal gruppo, dopo una permanenza di undici anni in
qualità di membro ed otto nelle vesti di presidente. Prodi ha definito
"straordinari" i successi ottenuti dalla Lenoir alla guida del
gruppo. Infolink: http://europa.eu.int/comm/european_group_ethics
IL
GRUPPO "G10 PER I MEDICINALI" PUBBLICA LA PROPRIA RELAZIONE
Bruxelles, 13 maggio 2002 - Il gruppo "G10 per i medicinali",
istituito a marzo del 2001 per l'esame di metodi per promuovere
l'innovazione e la competitività nell'industria farmaceutica comunitaria,
ha presentato, il 7 maggio, la propria relazione finale al presidente della
Commissione Romano Prodi. Il ministro federale tedesco della Salute Ulla
Schmidt, che fa parte del gruppo, ha dichiarato in una conferenza stampa che
esiste un conflitto fondamentale tra l'interesse delle compagnie
farmaceutiche, volto ad aumentare il proprio fatturato, e quello degli Stati
membri, consistente nell'assicurare la disponibilità di prodotti medicinali
ai propri cittadini a prezzi adeguati. La Schmidt ha affermato che le società
che offrono prodotti innovativi dovrebbero godere di maggiori opportunità
di profitto rispetto a quelle con prodotti più tradizionali. Un altro
membro del gruppo, il presidente della federazione delle industrie
farmaceutiche europee (Efpia) Jean-François Dehecq, ha dichiarato che per
incentivare la ricerca è indispensabile un alto livello di tutela della
proprietà intellettuale, aggiungendo che, sebbene l'industria farmaceutica
comunitaria abbia perso competitività al confronto con gli Stati Uniti,
l'Europa ha iniziato a cooperare per porre rimedio a tale situazione e
"questo è pur sempre un inizio". Tra i suggerimenti avanzati
dalla relazione per arricchire il patrimonio scientifico dell'UE ed
incentivare l'innovazione, sono indicati la creazione di reti virtuali di
istituti sanitari e miglioramenti della procedura per l'introduzione sul
mercato di farmaci innovativi. Il documento propone altresì che la
Commissione e gli Stati membri coordinino e sostengano lo svolgimento di
sperimentazioni cliniche su scala europea ed istituiscano una banca dati dei
risultati di tali sperimentazioni e della ricerca clinica. Il Gruppo perora
inoltre l'introduzione di incentivi per la ricerca, lo sviluppo e la
commercializzazione dei prodotti medicinali per uso pediatrico. Infolink: http://pharmacos.eudra.org/F3/g10/g10home.htm
SIRCHIA
PRESENTA LA GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO
Roma, 13 maggio 2002 - In un video-messaggio sul portale
www.ministerosalute.it il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, presenta
la prima Giornata nazionale del sollievo, che verrà celebrata il 26 maggio,
per promuovere l'uso delle terapie antalgiche e le cure palliative nel
nostro Paese.
SANITA',
GRUPPO ESPERTI SU TERAPIA DEL DOLORE
Milano, 10 maggio 2002 - L'assessore alla Sanità della Regione Lombardia,
Carlo Borsani, ha istituito un gruppo di esperti, incaricati di aggiornare
le linee guida della terapia del dolore. Hanno dato la loro adesione il
prof. Guido Coggi, preside della facoltà di medicina dell'Università di
Milano, il prof. Silvio Garattini dell'Istituto Mario Negri, il prof.
Vittorio Ventafridda della Fondazione Floriani, il prof. Alberto Scanni,
oncologo dell'ospedale Fatebenefratelli, il prof. Francesco Clementi della
Biblioteca biomedica lombarda. Si tratterà di ridefinire, secondo le più
avanzate conoscenza scientifiche, interventi, indicazioni mediche, tecniche
farmacologiche e assistenziali per alleviare la sofferenza. "Non
partiamo certo da zero - spiega l'assessore Borsani -. C'è un intero
capitolo nel Piano socio-sanitario regionale dedicato a questo problema. Ora
l'obiettivo è quello di dare un contributo aggiornato e dettagliato sulla
cure più efficaci per lenire il dolore con le migliori garanzie di certezza
e scientificità". L'equipe di esperti si metterà al lavoro già nei
prossimi giorni.
PRECISAZIONE
SU TRAPIANTI DI ORGANO A SIEROPOSITIVI
Roma, 13 maggio 2002 - In merito alla generica notizia, pubblicata dal
settimanale "L'Espresso", sulla presunta morte di un paziente
sieropositivo seguita alla mancata autorizzazione del trapianto di fegato da
parte del Ministero della Salute, si precisa che non risulta pervenuta a
questo Ministero nessuna richiesta urgente di trapianto di fegato su
paziente sieropositivo né tanto meno potrebbero essersi verificati ritardi
burocratici nell'autorizzazione che abbiano causato la morte del paziente.
Nel sottolineare, ancora una volta, l'importanza di una corretta
informazione sul tema, si ricorda che la Commissione Nazionale Aids ha
recentemente indicato i criteri per inserire in lista i pazienti
sieropositivi. Tuttavia, data la delicatezza della materia, tali criteri
devono essere approvati e condivisi, come avviene in tutti i paesi d'Europa,
perché il trapianto nel paziente sieropositivo è un trattamento
sperimentale e a rischio. In ogni caso, si tratta di criteri per
l'inserimento in lista, e non di assegnazioni di organi, perché vanno
tutelati anche i diritti dei pazienti già in lista di attesa che corrono
anch'essi il rischio di morire. Nel frattempo, il meccanismo di richiesta
urgente di trapianto in caso di emergenza può essere attivato in qualsiasi
momento, al di là dei meccanismi burocratici, venendo incontro alle
necessità immediate di un paziente in condizioni critiche. Il Ministero,
inoltre, segue con attenzione tutti i casi segnalati ed è impegnato a
velocizzare al massimo le procedure.
NATEGLINIDE
MIGLIORA IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA NEI PAZIENTI CON INTOLLERANZA AL
GLUCOSIO STUDIO INTERNAZIONALE CONFERMA IL RAZIONALE PER L'USO DI STARLIX (NATEGLINIDE)
NEL NAVIGATOR, IL PIÙ AMPIO STUDIO MAI REALIZZATO NELLA PREVENZIONE DEL
DIABETE.
Milano, 13 maggio 2002 - Al Congresso Mondiale di Cardiologia sono stati
presentati i risultati dello studio in cui si dimostra che nateglinide
ripristina la fase precoce della secrezione di insulina migliorandone il
controllo dei picchi glicemici post-prandiali nei pazienti con intolleranza
al glucosio (Igt). Una persona con Igt presenta delle alterazioni della
secrezione insulinica e della sensibilità insulinica: si stima che più di
150 milioni di persone potrebbero essere affette da Igt nel mondo e che
circa il 40-50% di queste svilupperà il diabete di tipo 2 nell'arco di 10
anni. L'Igt è una situazione intermedia tra normalità e diabete di tipo 2:
è caratterizzato da normali concentrazioni di glicemia a digiuno e da un
eccessivo incremento della glicemia a seguito dell'assunzione orale di 75g
di glucosio (test da carico). Le persone affette da intolleranza al glucosio
sono più esposte al rischio di malattie cardiovascolari: questa condizione
è tuttavia raramente diagnosticata. Lo studio condotto su circa 300
pazienti in 6 Paesi europei ha evidenziato che nateglinide è in grado di
ripristinare la fase precoce insulinica e di ridurre i picchi glicemici
post-prandiali e l'esposizione globale al glucosio nelle 3 ore susseguenti
il pasto. I livelli di glicemia a digiuno non vengono significativamente
influenzati. Il Dott. Leif Groop, dell'Università di Lund, in Svezia, uno
dei ricercatori dello studio presentato al Congresso ha commentato che
"la perdita della fase precoce della secrezione insulinica è uno delle
principali alterazioni del diabete di tipo 2. Nateglinide ripristina
fisiologicamente la secrezione insulinica e di conseguenza normalizza la
curva glicemica dei pazienti con Igt". I pazienti sono stati assegnati
casualmente ai gruppi di trattamento con 30 mg, 60 mg, 120 mg di nateglinide
o di placebo, somministrati prima dei pasti principali per 8 settimane. I
livelli di glucosio e insulina nel sangue sono stati valutati nelle 3 ore
successive ai pasti standard. Il Dott. Groop ha anche affermato che "la
dose di 60 mg di nateglinide è stata ben tollerata. La rapidità
dell'effetto di nateglinide e la sua dipendenza dalle concentrazioni di
glucosio riducono al minimo il rischio di ipoglicemia, anche in pazienti con
glicemia a digiuno normale". In Italia lo studio Navigator vede la
partecipazione di sessanta servizi di diabetologia dislocati su tutto il
territorio nazionale, sotto il coordinamento dell'Istituto Mario Negri Sud.
"Il nostro Paese darà un importante contributo alla ricerca: saranno
infatti almeno 400 i soggetti che saranno inseriti nello studio, della
durata di 5 anni, ha affermato il Dott. Antonio Nicolucci, coordinatore del
Dipartimento di Farmacologia Clinica ed Epidemiologia dell'Istituto Mario
Megri Sud "L'Italia è stato uno dei primi paesi ad attivare la
sperimentazione: lo screening dei soggetti potenzialmente candidati allo
studio ha infatti già avuto inizio in alcuni dei centri coinvolti ed ha
consentito l'inserimento dei primi 5 casi". Lo studio Navigator, che è
iniziato nel novembre 2001 e che terminerà nel 2007, coinvolge 40 Paesi di
tutto il mondo e prevede l'arruolamento di 7.500 pazienti. Lo studio sarà
in grado di valutare se la somministrazione a lungo termine di nateglinide
(60/120 mg prima dei pasti ) e/o valsartan (160 mg al giorno) sono in grado
di ridurre o ritardare lo sviluppo del diabete di tipo 2 e delle malattie
cardiovascolari in pazienti affetti da intolleranza al glucosio (Igt) e ad
elevato rischio cardiovascolare. Nateglinide è un farmaco ipoglicemizzante
orale che, se assunto prima dei pasti principali, è in grado di
ripristinare specificatamente la fase precoce della secrezione insulinica,
riducendo così l'iperglicemia post-prandiale prevenendo i rischi di
ipoglicemia.
TELEMEDICINA
PERSONALIZZATA: 24 ORE SU 24 A SUPPORTO DI CHI HA IL CUORE A RISCHIO
Milano 13 maggio 2002 - Una semplice telefonata, effettuata da un telefono
fisso o un cellulare, permetterà ai cardiopatici e ai soggetti a rischio di
verificare in tempo reale, a qualsiasi ora, le condizioni di salute del
proprio cuore, ricevendo rassicurazione e assistenza da personale sanitario
specializzato. Paxiva è il nome di questo servizio offerto da Philips
Telemedicina - attivo dal 13 maggio a Milano e in Lombardia - a cui si
affiancherà dal prossimo anno Zertiva, specifico per i pazienti con
scompenso cardiaco. Gli abbonati potranno collegarsi a un Centro di
Monitoraggio attivo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, e trasmettere
direttamente - grazie a dispositivi portatili di facile utilizzo, con
marchio CE e approvati dalla FDA - una serie di dati medici, incluso un
elettrocardiogramma a 12 derivazioni, del tutto simile a quello effettuato
in ospedale. Il Centro di Monitoraggio, in costante contatto con la comunità
medica, è in grado di leggere e registrare su una scheda sanitaria
costantemente aggiornata i dati ricevuti per via telematica, rilevando
rapidamente la situazione clinica e attivando, se necessario, le misure che
consentono di accelerare i tempi d'intervento. Il personale del Centro potrà
così fornire la risposta più appropriata: dalla rassicurazione, al
consiglio di contattare il medico curante, sino all'attivazione del sistema
d'emergenza con l'invio immediato di un'ambulanza. La scheda sanitaria sarà
sempre a disposizione dell'utente e, al tempo stesso, accessibile al suo
cardiologo e al suo medico di famiglia. "Grazie al servizio di
telemedicina personalizzata è possibile ridurre significativamente i tempi
di intervento, in caso di necessità - spiega Giuseppe Gibelli, cardiologo e
Direttore Medico di Philips Telemedicina, citando i risultati di uno studio
israeliano -. Se nella popolazione generale il tempo medio d'attesa prima di
chiamare aiuto è di 3 ore, negli abbonati al servizio l'intervallo è di
soli 44 minuti. In quest'ultimo caso, inoltre, il personale medico in
ambulanza ha già a disposizione i risultati dell'ECG inviato dall'utente:
ciò permette una riduzione da 320 a 104 minuti del tempo medio che
intercorre fra l'inizio di un attacco cardiaco e l'ingresso in Unità
Coronarica. Il dato è ancor più significativo, se si pensa che
l'intervento entro 240 minuti consente di limitare l'estensione
dell'infarto". Il nuovo servizio fornisce anche una risposta innovativa
all'esigenza di una maggior continuità assistenziale dei pazienti
cardiopatici, testimoniata dall'impressionante aumento dei ricoveri per
affezioni cardiovascolari. I motivi del fenomeno sono diversi. "Da un
lato, entrano in gioco le caratteristiche stesse di queste patologie, con il
loro andamento cronico-recidivante, dall'altro pesa il problema della
discontinuità assistenziale, con la scarsità o l'assenza di collegamenti
tra sanità ospedaliera e territorio - spiega Luigi Tavazzi, Direttore del
Dipartimento di Cardiologia IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia -. Studi
condotti in vari Paesi hanno evidenziato l'efficacia di modelli di continuità
assistenziale, incoraggiandone la ricerca e soprattutto l'inserimento nel
mondo reale. In un simile contesto si inserisce la telemedicina, che si
propone come strumento ideale per questo tipo di collegamenti, sia per un
controllo domiciliare più attento e continuativo di pazienti cronici, sia
per supportare decisioni rapide e mirate in situazioni di
urgenza-emergenza". Ma oltre a garantire la continuità dell'assistenza
e un risparmio di minuti preziosi in caso di urgenza, il ricorso alla
telemedicina personalizzata si traduce in un sensibile miglioramento della
qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. "Aumento della
fiducia in se stessi, maggior tranquillità e diminuzione dell'ansia
rappresentano il vissuto del 98 per cento degli utenti, che hanno dichiarato
di riuscire ad affrontare con maggiore serenità la malattia grazie alla
possibilità di ricevere supporto, consiglio e assistenza 24 ore su
24", ricorda Gibelli. Tutto ciò si riflette sull'atteggiamento del
paziente nei confronti delle patologie cardiovascolari. "Con la
telemedicina si verifica un processo di attivazione e responsabilizzazione
del paziente, che si rende partecipe del processo di diagnosi e cura -
sottolinea Enrico Molinari, Professore di Psicologia Clinica all'Università
Cattolica di Milano -. Chi sceglie di abbonarsi al servizio decide di avere
un ruolo attivo nella gestione della propria salute. Il monitoraggio a
distanza rappresenta una scelta consapevole che può e deve essere
accompagnata dal cambiamento di altri comportamenti, in grado di incidere
sul rischio cardiovascolare: fumo ad esempio, alimentazione scorretta,
ridotta attività fisica". I benefici per il singolo utente si
coniugano con quelli per la collettività. "Il servizio punta al
benessere dell'individuo e, di conseguenza, al bene della società in quanto
consente un uso oculato delle risorse. È il concetto di Welfare community,
che - conferma Edoardo Gronda, Responsabile dell'Unità Operativa di
Cardiologia e dell'Unità Operativa di Terapia dell'Insufficienza Cardiaca,
Istituto Clinico Humanitas di Milano - dovrebbe diventare una sorta di
pietra miliare di tutto il sistema: la telemedicina si inserisce nel
contesto sociale, dove va a coprire un bisogno attualmente sentito, ma non
affrontato compiutamente da un punto di vista istituzionale. Andrebbe
infatti garantito l'uso appropriato delle risorse in base alle esigenze, che
non possono essere governate se non c'è un sistema che ne effettua uno
screening e ne definisce le priorità. Si tratta di un approccio che non è
previsto nel sistema attuale, al di fuori dei contatti occasionali che il
paziente può avere con il medico di fiducia, e che è invece insito in
maniera personalizzata e continuativa nel servizio di
telemedicina".
MULTIPLE
SCLEROSIS TREATMENT: STRATEGIES AND PROBLEMS
Torino, 13 maggio 2002 - Questa mattina alle ore 9.00, nell'Aula Magna del
Rettorato (Via Verdi 8 - Torino), sarà inaugurato il Congresso dedicato
alla terapia della Sclerosi Multipla (Sm), promosso dal Dipartimento di
Neuroscienze dell'Università di Torino, patrocinato dalla Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino, dalla Società
Italiana di Neurologia, dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla,
dall'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e in collaborazione con
Farmades. Al Congresso presenteranno relazioni importanti speaker italiani e
stranieri. Si discuterà della patogenesi e dell'epidemiologia della
malattia, dei suoi costi sociali, e quindi delle nuove acquisizioni
terapeutiche nel campo della terapia con l'interferone beta, il primo
farmaco in grado di rallentare il decorso, spesso drammatico, di questa
malattia. La Sclerosi Multipla è una malattia neurologica molto frequente
che colpisce preferenzialmente giovani adulti tra i 20 ed i 40 anni. In
Italia si contano 40-50.000 pazienti e la malattia e' caratterizzata da
frequenti ricadute cliniche con un inesorabile peggioramento. Nel corso del
Congresso verranno presentati i risultati di uno studio multicentrico
italiano, coordinato dal Dipartimento di Neuroscienze di Torino, che ha
ottenuto il recente successo di essere pubblicato, con procedura rapida di
pubblicazione, dalla rivista Lancet, una delle piu' prestigiose riviste di
Medicina del mondo. Lo studio è stato molto apprezzato dagli Editori di
Lancet perché, a differenza di tutti gli altri studi simili sui farmaci per
la terapia della Sm, è stato condotto indipendentemente dalle Ditte
Farmaceutiche, unicamente con fondi del Ministero della Sanità e della
Società Italiana per la Sclerosi Multipla. Per informazioni: Clinica
Neurologica I Tel. e fax: 011/6633634
CAMBRIA
TECH: INDIVIDUA I PROGETTI DI RICERCA SCIENTIFICI PER TRASFORMARLI IN
AZIENDE SOLIDE
Milano, 13 maggio 2002 - Fondata nel Settembre del 2001, CambriaTech
Genomics è una società di diritto lussemburghese attiva nel settore delle
scienze mediche, nata con lo scopo di individuare progetti di ricerca
scientifica e trasformarli in aziende solide e sostenibili nel tempo,
contribuendo così al processo di scoperta di nuovi farmaci e allo sviluppo
della tecnologia necessaria per mettere a frutto i recenti progressi nel
settore della genomica. A questo scopo, la società si propone come trait
d'union fra investitori con un interesse nel settore della biotecnologia e
scienziati di fama internazionale. CambriaTech Genomics, infatti, offre ai
propri finanziatori la possibilità di investire in aziende ad alta
redditività e di poter poi sfruttare i benefici derivanti dalle ricerche
scientifiche (scoperte, brevetti, ecc.) condotte dai ricercatori, e
garantisce agli scienziati coinvolti i capitali e le risorse manageriali
necessarie a rendere le loro società finanziariamente solide. Cambriatech
Genomics ha già dato vita a tre ambiziosi progetti, divenendo il maggior
azionista di tre start-up statunitensi: Pharmeonics Llc, Asilas Genomic
System Inc., e Medergy Inc., ciascuna delle quali ha l'obiettivo di
ricercare e sviluppare brevetti e tecnologie da cedere in licenza a futuri
clienti, per poi stipulare con loro contratti per servizi specializzati. Le
attività iniziali di ricerca e di sviluppo saranno eseguite attraverso
accordi di collaborazione con prestigiose università americane, fra le
quali Yale ed Emory, attraverso sponsorizzazioni da parte di CambriaTech
Genomics. In questo modo la società sarà in grado di inserire nel proprio
organico scienziati appartenenti ai migliori circoli accademici americani.
In qualità di partners, inoltre, le università coinvolte hanno già
concesso a CambriaTech Genomics accesso privilegiato a preziose Proprietà
Intellettuali sotto forma di accordi di licenza specifici ed esclusivi o di
diritti di opzione su future valorizzazioni e estensioni di brevetti e altri
sviluppi ad essi correlati. Scienziati di spicco del calibro del Prof.
Joshua Lederberg, premio Nobel in Medicina (1958), del Prof. Frank Ruddle,
membro della National Academy of Sciences, e del Prof. Doug Wallace, membro
del Consiglio della Human Genome Organization (Hugo), sono fra i soci
fondatori delle tre società del portafoglio CambriaTech Genomics, che
intende creare un potente e prestigioso comitato scientifico (Scientific
Advisory Board) che sovrintenderà l'avanzamento dei lavori condotti
all'interno delle tre aziende, e sosterrà e coordinerà le loro principali
attività di ricerca, massimizzandone le sinergie. CambriaTech Genomics, che
nasce dall'esperienza e dalle competenze acquisite da CambriaTech Holding
S.A. (società di investimento indipendente specializzata nella
realizzazione dei cosiddetti seed-investments, ovverosia investimenti
finanziari accompagnati da una qualificatissima assistenza consulenziale a
360°) nel settore della genomica funzionale e delle sue potenziali
applicazioni in campo terapeutico, aprirà una filiale interamente
controllata, CambriaTech Genomics Llc, con sede nell'area di New York.
Quest'ultima avrà lo scopo di svolgere le funzioni amministrative per le
società contenute nel portafoglio CambriaTech Genomics, sovrintendendo allo
sviluppo dei progetti in essere. Grazie alle indiscutibili opportunità di
diversificazione degli investimenti, CambriaTech Genomics ha già attirato
l'attenzione di alcune fra le più grandi aziende farmaceutiche italiane:
Chiesi Farmaceutici, Rottapharm Research e Sigma-Tau, che sono oggi tre
principali investitori di CambriaTech Genomics.
UN
OCCHIO AL PORTAFOGLIO E UNO ALLA SOLIDARIETA'....IN FARMACIA
Milano, 13 maggio 2002 - Per chi non ha troppa pratica nel dedurre dalle
tasse le spese sostenute per i farmaci o per altri interventi sanitari,
Codifarma ha realizzato un opuscolo chiaro e puntuale che riporta l'elenco
dei documenti necessari per la richiesta di detrazione, le voci di spesa
deducibili ed un modulo prestampato per la compilazione della dichiarazione
sostitutiva dell'atto di notorietà da allegare alla dichiarazione dei
redditi. L'opuscolo è già disponibile nelle quasi 700 farmacie della
regione associate a Codifarma "Fra le altre informazioni contenute
nell'opuscolo - dice Carla Politi, Direttore Marketing di Codifarma -
ricordiamo che dal 1° gennaio 2001 sono detraibili anche le spese per i
prodotti omeopatici e che anche i costi per l'acquisto o il noleggio di
apparecchiature sanitarie quali l'aerosol e i misuratori di pressione, ad
esempio, si possono detrarre in sede di dichiarazione dei redditi". Già
da alcuni giorni, inoltre, nelle farmacie appartenenti al circuito Farmacie
Insieme di Codifarma distribuite nelle province di Bologna, Ferrara, Modena,
Reggio Emilia, Parma, Ravenna e Rovigo sarà disponibile anche una guida
informativa sulle Associazioni di Volontariato che operano nella regione
Emilia-Romagna, completa di indirizzi. La guida, realizzata in
collaborazione con Avis (Associazione Italiana Volontari del Sangue), Aido
(Associazione Italiana Donatori Organi), Admo (Associazione Donatori di
Midollo Osseo) e Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie) intende
offrire informazioni sulla solidarietà e sulle finalità di ogni singola
associazione. "La solidarietà è il fiore all'occhiello del nostro
Paese - continua Politi - ma per farla crescere ancora è necessario, anzi,
doveroso, dare ai cittadini quante più informazioni possibili sulle
associazioni, sul lavoro che svolgono e sui loro progetti".
ANCHE
I GOL NASCONO A LETTO E' VERO CHE FAR BENE ALL'AMORE FA BENE ALLO SPORT? NE
DISCUTONO IN UN CONVEGNO CON MARIA TERESA RUTA E ALDO AGROPPI, PRESIDENTI,
ALLENATORI E MEDICI DEL CALCIO
Pisa, 13 maggio 2002 - Far bene all'amore fa bene allo sport. Ovvero: anche
gol e record nascono a letto. Tramontata l'epoca della castità assoluta e
dell'atletica come penitenza, oggi è ormai scientificamente accertato che
una sana attività sessuale può andare benissimo d'accordo anche con lo
sport professionale, influendo anzi sulla bontà dei risultati. Su questi
temi, un tempo considerati pruriginosi e inabbordabili, discuteranno
presidenti, allenatori, preparatori e medici del calcio nel corso di un
convegno in programma lunedì 13 maggio (ore 15) nel Parco Termale di
Uliveto (Pisa). Protagonisti del dibattito Maria Teresa Ruta e Aldo Agroppi,
gli allenatori Cosmi, Fascetti e Clagluna, il presidente del Bologna
Giuseppe Gazzoni Frascara, il professor Enrico Castellacci, presidente della
Libera Associazione dei Medici del Calcio (Lamica), l'andrologo Fabrizio
Menchini Fabris che sull'argomento sta conducendo una ricerca all'università
di Pisa, e Bruno Fabbri, direttore del Centro di Medicina dello sport
Coni-Fmsi di Padova, autore del bestseller Il sesso come sport (edizioni
InBici, pagine 128, €12,91). Il convegno si terrà nel quadro del 7°
Corso di aggiornamento per il medico sociale del calcio organizzato dalla
Clinica ortopedica dell'Università di Pisa diretta dal professor Nino
Marchetti, dall'Unità ospedaliera di medicina e traumatologia dello sport
(Lucca) diretta dal professor Castellacci, e dal dottor Lamberto Arcucci.
Hanno dato il loro patrocinio la Lamica e il comune di Vicopisano. Tra i
collaboratori, da segnalare la società Acqua e terme di Uliveto, Gazzoni
Medicals, Mectronic, Laborest Italia, Karnak, Orion Scientific, Ozono
Italia, Bipielle Ducato Leasing, Credito Cooperativo di Fornacette, Cantine
Colline Pisa, Medisport, Hmt Milano, Istituti Editoriali e Poligrafici
Internazionali, Poliambulatorio Medico Chirurgico Ippocrates.
TORNA
CONVIVIO EDIZIONE 2002: UN GRANDE PROGETTO DI SOLIDARIETÀ
Milano, 13 maggio 2002 - Si avvicina la data della VI edizione di Convivio,
manifestazione biennale per la raccolta di fondi a favore di Anlaids
(Associazione Nazionale per la Lotta contro l'Aids), che si terrà presso il
Padiglione 9 di Fiera Milano dal 6 all'11 Giugno. Proprio quest'anno
Convivio compie dieci anni, dieci anni di successo e di generosità. Nel
1992 su idea di Gianni Versace, promotore di questa bella iniziativa di
solidarietà, Convivio coinvolse subito il mondo della moda, sollecitando la
già nota disponibilità di tanti stilisti, italiani e internazionali. Il
programma della manifestazione è il seguente Serata inaugurale ad inviti -
Giovedì 6 Giugno Convivio aprirà la sua famosa Mostra Mercato con una
grande serata ad inviti alla quale come di consueto interverranno non solo
gli stilisti ma anche numerose personalità del mondo della cultura,
dell'arte, dell'imprenditoria. Dopo l'inaugurazione, la serata proseguirà
con una cena di gala che contribuisce alla raccolta di fondi. Mostra mercato
- Dal 7 all'11 Giugno La Mostra Mercato sarà aperta al pubblico con orario
continuato dalle 10.00 alle 22.00. L'ingresso è libero e come ogni anno, i
visitatori potranno approfittare dei vantaggiosi prezzi, scontati fino al
50%, per acquistare la tantissima merce in vendita di capi di abbigliamento
ma non solo. Dopo la prima edizione infatti, Convivio ha ampliato sempre più
il numero delle aziende partecipanti coinvolgendo nuovi settori merceologici
fra i quali: arredamento, biancheria e oggettistica per la casa, turismo,
gioielli, cosmesi, etc. Le aziende interessate a partecipare alla Mostra
Mercato offrendo i propri prodotti ad Anlaids possono richiedere le modalità
di intervento alla Segreteria Organizzativa Magister tel. 02.86464692 che
anche quest'anno si occuperà, insieme a Franca Sozzani e alla redazione di
Vogue Italia, dell'organizzazione della manifestazione. Sensibilizzazione
scientifica sulla malattia - Venerdì 7 Giugno Il prof. Mauro Moroni,
Direttore dell'Istituto di Malattie Infettive e Tropicali dell'Università
degli Studi di Milano - Azienda Ospedaliera Luigi Sacco - e Presidente di
Anlaids Lombardia, organizzerà una Tavola Rotonda scientifica
internazionale alla presenza di scienziati e medici, per informare sulle
nuove metodologie di cura e sullo stato di studio del tanto atteso vaccino
che tutti sperano sia realizzato nel più breve tempo possibile. Serata
conclusiva - Mercoledì 12 Giugno A conclusione della settimana di Convivio,
per festeggiare il decennale, si svolgerà allo Studio 76 di Via Malpiero
una grandissima festa per tremila persone. La serata, organizzata sotto la
direzione artistica dei Magazzini Generali, vedrà la partecipazione di
ospiti prestigiosi quali il cantante Marc Almond, una delle più grandi
icone della musica pop, nonché i dj Claudio Coccoluto, Bob Sinclar, Lele
Sacchi. Altri ospiti daranno la loro conferma in seguito. Comunicazione
pubblicitaria - La campagna pubblicitaria di Convivio 2002, studiata e
realizzata gratuitamente dalla McCann-Erickson, prevede circa 90 uscite sui
più prestigiosi mensili, settimanali e quotidiani; oltre ad affissioni,
locandine, volantini, striscioni, cartoline e spot sulle reti Mediaset.
Ricerca di 1000 volontari - La Mostra Mercato, come per le precedenti
edizioni, sarà supportata dall'aiuto di circa 1000 volontari: chi
desiderasse offrire la propria disponibilità può contattare la Segreteria
Volontari tel. 02.33608680 / 02.33608601 Sebastian annuncia la sua
partecipazione a Convivio con un ricco assortimento di prodotti per il
trucco e l'hair care, confermando la volontà di manifestare solidarietà a
chi ha bisogno e sensibilizzare il pubblico nei riguardi delle problematiche
sociali La stilista Ines Valentinisch, intervistata di recente sulla sua
partecipazione a Convivio, sostiene con ironia "Una volta tanto non si
litigherà per nessuna data, nessun orario, nessuna esclusiva, l'unica cosa
importante sarà esserci e dare il proprio contributo, magari lavorando
anche dietro il banco per vendere direttamente i propri capi e vedere
l'effetto che fa.." Sui modelli scelti per la manifestazione
giustamente la stilista ha osservato " non penso di donare qualcosa di
speciale, speciale è già Convivio, porterò la collezione estiva e qualche
pezzo veramente 'unico' , con la speranza di dare così il mio contributo a
questa nobile causa" Segreteria Organizzativa: Studio Magister, Corso
Garibaldi, 35- 20121 Milano - Tel. 02/86464692 R.A. - Fax 02/86462975
SEMPRE
PIU' BELLE LE MAMME ITALIANE AUMENTA NELLE DONNE IL TEMPO DEDICATO ALLA CURA
DEL PROPRIO CORPO A DISCAPITO DEGLI IMPEGNI FAMILIARI. NONOSTANTE CIO' LA
MAMMA RIMANE IL CENTRO DELLA FAMIGLIA.
Roma 13 maggio 2002 - La mamma e' sempre la mamma. Rispetto all'uomo e'
sempre lei il centro del focolare domestico, anche se con gli anni si
assottiglia il tempo che le mamme dedicano ai figli e alla cura della casa:
oggi infatti soltanto il 41% delle donne, dedica almeno 3 ore alla cura
della casa (rispetto al 50% di solo 5 anni fa). E' quanto emerge da una
recente ricerca condotta dalla Procter&Gamble che ha intervistato donne
e mamme italiane. Aumenta invece il desiderio di avere sempre piu' tempo da
dedicare alla cura del proprio aspetto. Una maggiore attenzione confermata
dal piu' alto numero di donne e mamme (dal 35% al 40%) che mettono il
proprio benessere fisico tra le mete piu' ambite da raggiungere. In
particolare, dall'osservatorio Pantene della P&G, fanno sapere che il
90% del gentil sesso trova divertente prendersi cura dei propri capelli,
dedicandovi almeno 20 minuti al giorno. La maggioranza delle donne
intervistate non uscirebbe mai di casa senza prima essersi truccata ed
acconciata, ed usa in media 3 o 4 prodotti diversi per la cura dei capelli.
Mamme sempre piu' sexy quindi, anche se una ricerca condotta da Infasil
Intimo, evidenzia come contrariamente alla moda e alle fantasie maschili che
vorrebbero la donna in biancheria intima con pizzi e sete, il 76% delle
donne intervistarte dichiarano di utilizzare la biancheria tradizionale di
puro cotone di colore bianco (solo il 6% fa uso di perizoma, più al Centro
e al Nord Italia). Piu' attraenti ma sempre attente ai figli e alla
famiglia, come confermano parte delle intervistate, che si trovano in
accordo con un modello familiare che vede la donna dividere piu' dell'uomo
gli impegni tra casa e lavoro. La famiglia e' al centro della loro vita, e
cio' e' frutto di una scelta personale da cui ne deriva una altissima
percentuale di soddisfazione (94%). Il 40% di esse si pone come obiettivo
quello di avere dei figli (in aumento di 5 punti percentuali rispetto a 5
anni fa). Cresce il desiderio della sicurezza economica che passa dal 57% al
62%. Sono infine sempre le donne a gestire il bilancio familiare. Il 70%
infatti e' responsabile degli acquisti per tutta la famiglia.
AMICO
SOLE NELLA CAMPAGNE DI PREVENZIONE VICHY E AVÈNE
Milano, 13 maggio 2002 - Sempre più attenta alla prevenzione, la medicina
vuole parlare un linguaggio facile soprattutto per sensibilizzare i bambini.
Così, davanti ai dati preoccupanti dell'incremento di melanomi, si procede
con una serie di campagne educative. Bisogna capire fin da piccoli infatti,
e con un metodo il più possibile divertente, quali sono i rischi di una
lunga esposizione al sole. Con il titolo accattivante "Sole buono...se
ti proteggi" è stata varata la campagna organizzata da Aida
(Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali) insieme con Vichy La Roche
Posay, che si avvale nei propri prodotti dei due brevetti esclusivi L'Oréal
Mexoryl Sx e Mexoryl XL. La campagna è finalizzata a bimbi e adolescenti,
insieme con insegnanti e genitori, per educarli ad una corretta
fotoprotezione. Dopo aver imparato gli orari più adatti all'esposizione, le
differenze cutanee, l'importanza dei filtri e delle creme solari, tutti i
bambini possono partecipare ad un concorso di disegno con una loro opera.
Basta ritirare durante il mese di maggio nelle farmacie con il logo
"Centro di prevenzione solare" un blocco da disegno e farlo
timbrare dal farmacista. Nello stesso periodo le farmacie sono coinvolte in
un programma di identificazione dei fototipi e di consigli specifici sui
filtri solari più adatti. "Benvenuto Sole" invece è il titolo
del progetto di Eau Thermale Avène, marchio leader nello sviluppo di solari
con schermi fotoprotettori contro le radiazioni nocive. Il numero verde 800
034 567 nel mese di giugno offre la consulenza di uno specialista
dermatologo, il sito www.benvenutosole.it è un vero giornale on-line dove
scoprire tutti i segreti del sole, con test sul fototipo personale e
rubriche su previsioni meteo in tutto il mondo. Infine non dimentichiamo che
i raggi Uv-B e Uv-A possono causare danni non solo alla pelle, ma anche agli
occhi. Assottica informa che esistono lenti a contatto costruite con
materiali dalle proprietà filtranti, una ulteriore conquista della ricerca
scientifica e tecnologica nel campo della contattologia. Queste lenti a
contatto con filtro UV sia morbide sia rigide gaspermeabili proteggono gli
occhi senza compromettere comfort e prestazioni delle classiche lenti a
contatto.
ORO
E LUCE NELLE DUE NUOVE CREAZIONI FRAGILE DI JEAN PAUL GAULTIER
Milano, 13 maggio 2002 - Hanno una texture ricca e cremosa per vestire il
corpo in un mondo di scintillante raffinatezza... E sono sufficienti due
gesti di voluttà per assaporare la fragilità luminosa dell'Olio Luminoso
per il Corpo e del Deodorante Spray Profumato L'Olio Luminoso per il Corpo
contiene un mix di madre perla e d'oro puro che si animano agitando la
boccetta. Stravolgimento dei sensi, effetto magico ed invitante da
quest'olio fiorito che scivola sulla pelle e l'avvolge in un velo luminoso e
profumato dalle note fruttate e lattee della Tuberose. Grazie ai suoi
principi attivi nutrienti e protettivi, lascia la pelle setosa, morbida e
radiosa. Divertente e sensuale la reinterpretazione ispirata al contagocce,
che con un gesto innovativo, sensuale e femminile invita a spalmare il
prezioso elisir sulla pelle o versarne alcune gocce nella vasca da bagno. La
quintessenza della raffinatezza in un deodorante. Tutto d'oro, il deodorante
profumato con alcol offre piacere e splendore. Comfort, protezione e
freschezza...esso ritraduce fedelmente la fragranza Fragile. Può essere
facilmente tenuto in borsetta si può portare ovunque...per essere sempre
avvolte dalla Tuberosa. L'Olio Luminoso per il Corpo e il Deodorante Spray
Profumato di Fragile sono disponibili a partire dal 15 aprile 2002 nei punti
vendita autorizzati. Prezzo consigliato al pubblico: Olio Luminoso Euro
34.72 Deodorante Spray Euro 29.16
CON
NIVEA HAIR CARE PROTEZIONE E BRILLANTEZZA PER CAPELLI COLORATI
Milano, 13 maggio 2002 - Il costante e progressivo aumento della
decolorazione dei capelli, che è un fenomeno ormai diffusissimo, anche
fuori dei saloni professionali, conduce ad alcune riflessioni sulla necessità
di proteggere i capelli trattati. Colorazione permanente, colpi di sole e
riflessi infatti si realizzano con cosmetici che consentono di cambiare in
modo stabile e duraturo l'aspetto dei capelli, e la nuova tinta resiste ai
lavaggi perché le sostanze coloranti producono un'azione chimica che si
attua all'interno del fusto e non sulla sua superficie, alterando
permanentemente la struttura interna del capello. Ciò comporta quindi
conseguenze dannose e precauzioni da seguire per proteggere la capigliatura
Dopo una colorazione, se i capelli sono trascurati, possono verificarsi
fondamentalmente due problemi: - sbiadimento e opacità del colore: la
superficie del capello, porosa e rovinata, non trattiene completamente i
pigmenti artificiali. Ciò comporta lo scarico del colore durante i lavaggi
e conseguente perdita di brillantezza; - secchezza e fragilità: lo stelo,
sensibilizzato, irritato e impoverito, è maggiormente esposto all'azione
disidratante e sfibrante degli agenti atmosferici, che può presentare
doppie punte e punti danneggiati. Proprio per prevenire e contrastare
immediatamente questi inestetismi tipici dei capelli colorati occorre
utilizzare esclusivamente prodotti specifici per capelli tinti, che
ripristinano le condizioni ottimali della struttura capillare e possono
ravvivare e prolungare la brillantezza e la vitalità del nuovo colore. La
Ricerca Beiersdorf oggi arricchisce la propria gamma di cosmetici per
capelli Nivea Hair Care con tre nuovi prodotti per la detersione e il
trattamento: Shampoo Luce&Colore estremamente delicato, che esercita una
duplica azione: ristruttura e liscia la fibra capillare sensibilizzata per
una maggiore morbidezza, protegge lo stelo per una brillantezza del colore
fedele a lungo. (250 ml Euro 3,41) Balsamo Luce&Colore che, applicato
dopo ogni lavaggio, esercita una intensa azione ristrutturante di lunga
durata che rinforza la struttura danneggiata dello stelo, rendendo i capelli
lisci e facilmente districabili, quindi docili al pettine (200 ml Euro 3,41)
Maschera Luce&Colore da usare periodicamente perché è un concentrato
di principi attivi che esercitano una azione nutriente profonda e intensiva.
Arricchita con perle di vitamina E (importante agente dalle proprietà
anti-radicali liberi) è un impacco prezioso che rigenera efficacemente la
fibra capillare sensibilizzata, proteggendo e favorendo la fedeltà del
nuovo colore, ravvivandone la brillantezza. (150 ml Euro 5,87) Nutrienti ed
emollienti, arricchiti con vitamine, sali minerali ed estratti naturali,
questi prodotti sono in grado di produrre fin dalle prime applicazioni
effetti visibili in termini di luce e brillantezza del colore oltre che di
morbidezza e setosità della capigliatura. L'efficacia di Shampoo, Balsamo e
Maschera Luce & Colore si fonda sull'esclusivo Calcium Vitamin Complex (Cvc),
una combinazione di principi attivi sapientemente miscelati, di fondamentale
importanza per la bellezza dei capelli: - il Calcio, elemento minerale
naturalmente affine alla cheratina (costituente fondamentale del fusto) in
grado di penetrare nella fibra capillare e agire in profondità restituendo
ai capelli forza, corpo ed elasticità; - la vitamina B3, che consente di
stimolare il metabolismo cellulare, combattendo la formazione di radicali
liberi e rendendo i capelli più resistenti alle aggressioni esterne; Per
rispondere in modo mirato ed efficace alle esigenze dei capelli colorati,
questa esclusiva formulazione di preziosi principi attivi riparatori e
protettivi, che già caratterizza ogni prodotto della gamma Nivea Hair Care,
è stata ulteriormente arricchita con: - un rivoluzionario filtro UV, capace
di schermare il fusto dall'azione negativa del sole. Non bisogna dimenticare
che la radiazione solare è costituita da raggi ad alta energia in grado di
alterare la struttura capillare, degradare le cellule che compongono la
fibra capillare, e liberare i radicali liberi, le sostanze responsabili dei
processi di invecchiamento; Il -Orizanolo, prezioso estratto dell'olio di
Germe di Riso, dalle spiccate proprietà antiossidanti, capace di svolgere
una funzione protettiva contro i danni prodotti dai raggi solari e contro i
fenomeni di invecchiamento prematuro. Il -Orizanolo, svolge una efficace
azione anti-radicali liberi anche all'interno della fibra capillare.
GIOVANE
E INEBRIANTE TOMMY HILFIGER T, FRAGRANCE FOR MAN
Milano, 13 maggio 2002 - E' dedicato a quel giovane che, a qualsiasi età,
si nasconde in ogni uomo e a tutti i ragazzi del mondo il fresco e
inebriante Tommy Hilfiger T, Fragrance for man, l'ultimo nato da Tommy
Hilfiger Toiletries. Il suo bouquet offre un ventaglio di note concentrate -
non ha le orientali, né le cipriate, né le fiorite - su un accordo "clean"
limpido e sensuale, che sa di jeans freschi, di adolescenza, di corpi
intatti, di stanza del college... Le note della fragranza si avvicendano
sulla pelle: dapprima agrumate e fresche - con un'idea di lindore - poi, via
via, più sensuali e complesse. Sono allegre nell'effervescente combinazione
di note agrumate, lime e mandarancio, caldi di sole, sono pulite nella
sfumatura aromatica verde, nello stuzzicante ed esclusivo accordo fresco che
richiama il profumo del bucato, sono seducenti nella creativa miscela di
Legni Bianchi e Pino Elvetico, ingredienti che infondono calma e schiudono
l'anima ai desideri naturali. Con T, Tommy Hilliger ha voluto rivisitare con
le note virili lo stile americano classico coniugandolo con una sensibilità
new age, espressa dal senso estremo di pulito, come accade nelle sue ultime
creazioni di moda, incarnato dal look jeans e T shirt. "I profumi -
dice Tommy Hilfiger - amplificano la nostra consapevolezza di cose e persone
intorno a noi e ci regalano un nuovo sguardo e un nuovo apprezzamento per ciò
che ci è familiare. Amo il tradizionale look classico all-American, ma con
un twist (ossia una svolta) new-age." Tommy Hilfiger T - in formati da
50 e 100 ml - arriva da subito ricco di un'ampia body line. Un universo
completo, conchiuso, seducente, bello da possedere e da sentirsi addosso. La
grafica limpida di T è un logo senza tempo che coglie il più classico
American style, quello per cui Hilfiger è conosciuto. La bandiera color
rosso vivo, bianco e blu di Tommy arricchisce la T del logo, mentre la
fragranza è racchiusa in una bottiglia dai contorni forti e dalla forma
simile ad un busto maschile. Le sue "spalle" squadrate e il vetro
spesso e pesante rafforzano quest'impressione di mascolinità.
DALLA
RICERCA REVLON NELLA LINEA VITAMIN A OPTIMIZER UNA NUOVA MASCHERA
ENERGIZZANTE EFFETTO LIFTING
Milano, 13 maggio 2002 - E' uno dei problemi più sentiti con l'avanzare
dell'età: rughe accentuate, segni di rilassamento, perdita di tono
muscolare. Così il viso rivela inesorabilmente tutto il tempo trascorso.
Per fronteggiare vittoriosamente questo problema la Ricerca Revlon ha
abbinato le proprietà insostituibili di ingredienti naturali ad un
Complesso cosmetico all'avanguardia per realizzare Vitamin A Optimizer, la
nuova linea di trattamento ad effetto lifting prolungato. Oggi un nuovo
straordinario prodotto va a completare questa linea: é Wake Up Lifting Mask,
una maschera-gel dal caratteristico aroma di foglie di pomodoro verde, che
dona immediata sensazione di rigenerante freschezza ed un effetto lifting di
lunga durata. Fresca ed emolliente, di colore verde menta chiaro, è
indicata per tutti i tipi di pelle, e se ne consiglia l'utilizzo costante
una o due volte la settimana. Basata su principi attivi purissimi e
clinicamente testata, tutta la linea Vitamin A Opitmizer si avvale per le
sue formulazioni di un potente sistema anti-età assolutamente innovativo:
Pro-Vitamina + GP4G, che costituiscono un complesso prezioso di Vitazime A
Plus, efficace sulle rughe quanto il Retinolo, associato a 3 Estratti
Vegetali con proprietà leviganti e rigeneranti (Pomodoro Verde, Melone, Thè
Verde) e di una molecola generatrice di energia cellulare e rivitalizzante
intensivo. Come si realizzano gli effetti positivi di questo mix energetico?
Il Pomodoro Verde è un' importante fonte di sali minerali (potassio, ferro,
fosforo, ecc.), contiene Carotene e Licopene (entrambi precursori di
Vitamina A) e Vitamine C e PP; il Melone ha un elevato contenuto di
beta-carotene (precursore della Vitamina A), Vitamina C e potassio; il Thè
Verde, è ricco di carotenoidi, polissaccaridi, Vitamina C ed E, manganese,
potassio e zinco. Il suo elevato potere antiossidante è dovuto al contenuto
di polifenoli, sottogruppo dei flavonoidi. Il pool vitaminico e minerale che
essi apportano svolge un'energica attività anti-radicali liberi, nutritiva
e di ripristino dell'ottimale equilibrio idrico, contribuendo a restituire
freschezza, tono e vitalità alla pelle. L'unione mirata dei principi
funzionali attua un sinergismo d'azione eccezionale per combattere i segui
dell'invecchiamento e rafforzare le difese cutanee contro i danni ambientali
e dello stress. L'effetto immediato si realizza con la distensione dei
tratti, una maggiore compattezza e levigatezza della pelle, mentre con l'uso
si evidenzia un aumento della tonicità e dell'elasticità cutanea. Le linee
sottili, i microsolchi e le rughe appaiono minimizzati, come "riempiti
dall'interno". Col tempo l'epidermide si ristruttura in profondità, è
visibilmente più liscia, più soda, elastica e giovane. La nuova Linea
comprende 5 prodotti essenziali per un trattamento ed una protezione
prolungati nell'arco delle 24 ore. Le formule hanno texture vellutate e
leggere che si assorbono con estrema facilità lasciando una sensazione di
comfort e benessere, mentre una fragranza freschissima di foglie di pomodoro
verde arricchisce tutta la gamma. Le confezioni riprendono gli invitanti
colori mentolati delle formulazioni. La linea comprende, oltre alla nuova
Wake Up Lifting Mask, Cleansing Milk, Cleansing Toner, Re-Plumping
Anti-Wrinkle Cream, Re-Plumping Anti-Wrinkle Fluid, Re-Plumping Eye &
Lip Serum.
EVENTO
DI SMI (SISTEMA MODA ITALIA) A TOKIO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DI CAPUCCI
Milano, 13 maggio 2002 - In occasione della mostra del Maestro Capucci a
Tokio Sistema Moda Italia, insieme con Associazione Tessile Italiana,
Tessili Vari e Camera della Moda, organizza "Flash Made in Italy".
Nella stessa location della mostra di Capucci, il Park Ozone Hall, ci
saranno: 4 megaschenni tematici con filmati sulla moda e sul tessile-
abbigliamento italiano; 5 monitor collegati ai siti della filiera della moda
e del tessile-abbiglianiento italiano; uno spazio per incontri tra
imprenditori italiani e buyers giapponesi. La manifestazione verrà
realizzata in collaborazione con il Ministero delle Attività Produttive e
con l'Istituto per il Commercio Estero. Si svolgerà da lunedì 13 a
domenica 19 maggio. In rappresentanza del sistema italiano della moda
interverranno, oltre al Maestro Capucci, Luca Marzotto (Marzotto) e Carlo
Rivetti (Spcompany) Si inquadra nell'Iniziativa Moda del Progetto
promozionale speciale 2002, che chiude l'anno dedicato agli scambi tra
Italia e Giappone. Lo scopo è divulgare in Giappone le ragioni della
leadership internazionale della moda italiana in un Paese che è, il quinto
importatore di abbigliamento, maglieria e calzetteria italiana, Nel 2001 il
Giappone ha importato prodotti italiani e delle categorie sopracitate per
954 milioni di euro e a messo a segno un incremento annuo pari 10,9%: il più
consistente tra i primi sei Paesi importatori, Inoltre l'Italia è di gran
lunga il primo fornitore di moda e di tessile -abbigliamento di qualità sul
mercato giapponese.. Quattro megaschermi - L Video 1: sfilate dei grandi
nomi della moda italiana Il filmato riproduce le sfilate di Milano Moda
Donna. Si potranno scegliere il momento e la griffe. 2. Video 2: le
manifestazioni leader Il filmato è dedicato alle manifestazioni ficristiche
del settore. Protagonisti sono 19 appuntamenti internazionali: le
manifestazioni di Milano (MoMi-Modamilano, ModaPrima, SposaItalia); quelle
di Firenze (Pitti Immagine Uomo, Bimbo, Filati e Casa); IdeaBiella, IdeaComo,
2\Iodaffi, PratoExpo, Incontri e Proposte per i tessuti; e infine Shirt
Avenue, Filo e Fast. 3. Video 3: La leadership internazionale dell'Italia e
l'interscambio con Il Giappone E' il video istituzionale del
tessile-abbigliamento italiano: nel mondo, ma soprattutto in Giappone, 4.
Video 4: Le marche di moda di maggior successo: l'inimagine migliore dell'Italla
Venti spot sulle Collezioni, la storia e i punti vendita delle marche leader
presenti in Giappone. La zona Internet - Su cinque postazioni di monitor si
potrà interagire con i siti delle Associazioni , visitare i siti di oltre
600 aziende e consultare l'elenco degli indirizzi delle aziende della
filiera tessile-abbigliamento. Meetìng area - Uno spazio dove gli operatori
potranno incontrare gli imprenditori italiani e i loro rappresentanti.
ALTA
MODA ITALIANA A PANAMA: IL RILANCIO DI PANAMA ATTRAVERSO LE COLLEZIONI DI
VERSACE, FERRÉ, CAVALLI. ENTRO 4 ANNI UN 'QUARTIERE DELLA MODA'.
Panama City,13 maggio 2002 - Panama culla della moda italiana: Versace,
Ferré, Max Mara, Alviero Martini, La Perla, Mariella Burani, Ermenegildo
Zegna e Roberto Cavalli hanno sfilato a Panama in un evento sponsorizzato
dall'Ipat, Ente del Turismo di Panama e dal nostro Ministero degli Esteri.
Nell'occasione è stato presentato il progetto del Gruppo F International,
denominato Panama Canal Village, per la realizzazione di un boulevard
dell'alta moda in città, dove stilisti internazionali avranno l'opportunità
di presentare nuove linee di abbigliamento. Il progetto sarà completato tra
4 anni e costituirà il centro delle attività, oltre che offrire una
posizione scenografica per lo sviluppo commerciale. Inoltre, le due giornate
di "Moda e Canale di Panama" sono state l'occasione per 11 giovani
stilisti panamensi emergenti di incontrare i grandi nomi della moda italiana
e per l'IPAT di rinnovare il suo impegno a sostegno della nuova immagine di
Panama come destinazione turistica assolutamente stimolante per viaggiatori
curiosi, avventurosi amanti della cultura e della natura per un paradiso
incantato quale Panama può offrire. "Questa iniziativa di rilievo
internazionale ci permette di estendere l'invito a scoprire le nostre
numerose bellezze. - ha dichiarato Liriola Pitti, direttore generale dell'Ipat
- è nostra intenzione promuovere Panama come meta turistica ed esaltarne le
attrazioni che spaziano dal paesaggio alla possibilità di fare shopping tra
le grandi firme mondiali, ai ristoranti e divertimenti." Tra gli ospiti
italiani, oltre alle grandi firme dell'haut couture, hanno partecipato
all'evento Adriana Arcangeli per il Ministero degli Esteri e Vittorio
Giulini, presidente del Sistema Moda Italia. L'Ipat - Ente del Turismo di
Panama - è un ente governativo che promuove i diversi prodotti turistici di
Panama quali eco-turismo, turismo sportivo, d'avventura, archeologico e
storico, oltre che incontri e congressi internazionali sua scala globale.
Infolink: www.ipat.gob.pa
"120%
LINO CASA" : PRATICITÀ E FORME ESSENZIALI PER UN'ATMOSFERA SOFT E
INTIMA
Milano, 13 maggio 2002 - Il lino è tessuto ideale per il corpo e resistente
per un uso prolungato negli anni. E' infatti più duraturo del cotone, fa
respirare la pelle e le sue proprietà antibatteriche e anallergiche sono
provate. "120% Lino Casa" è una linea unica di biancheria per la
casa che rende merito alla versatilità e all'eleganza del puro lino. La
collezione comprende completi letto e proposte per il bagno, coordinati con
un assortimento di rilassanti homewear, ed è disegnata per unire
raffinatezza informale ad una elegante funzionalità. Lenzuola ed indumenti
in lino, liberi da ogni rigidezza grazie all'esclusivo processo di finitura
chiamato "soft washed", sono notevolmente soffici, lavabili in
lavatrice, si asciugano rapidamente e non richiedono la stiratura. Molto
raffinati sono gli abbinamenti cromatici nella parure letto in lino color
light blue e bordo color tortora, come per le federe, proposta in altre tre
combinazioni di colore. Essenziali sono le linee sia per la camicia da notte
uomo corta, maniche lunghe, collo senza risvolto, polsi eleganti, sia per la
camicia da notte donna, candida, lunga con spacco alto, maniche larghe e
confortevoli. E' una novità stilistica l'aspetto "lino
stropicciato" del pigiama bianco unisex con camicia a collo svasato e
risvolto. Più classici i pigiama donna in tinta unita, ingentiliti da una
fettuccia di pizzo sul taschino, nei colori pepe, polvere, blu marina ed un
bel rosso acceso (un'eccezione alla palette di colori del marchio), mentre
per l'uomo "120% Lino Casa" propone quest'anno dei simpaticissimi
pigiami a righe, sempre in tinte soft. Con queste ed altre novità
"120% Lino Casa" continua sempre più ad affermarsi nel settore.
Per informazioni sull'azienda e sulle collezioni digitare www.120percento.com
.
"SIGNORIA
DI FIRENZE", L'ARISTOCRAZIA DELLA BIANCHERIA PER LA CASA
Milano, 13 maggio 2002 - La biancheria per la casa ha smesso da tempo di
essere monotona, la biancheria per la casa è ormai diventata complemento
d'arredo a tutti gli effetti. E' questa l'idea centrale attorno alla quale
"Signoria di Firenze", azienda di alto livello artigiano della
zona di San Casciano Val di Pesa (Fi), ha creato la propria collezione
autunno-inverno 2002-2003, presentata in un artistico catalogo dal titolo
"More habitat less habit". Di giorno e di notte la biancheria per
la casa è il nostro habitat naturale. Così "Signoria di
Firenze", con allegria, fantasia, ironia, poesia, armonia e soprattutto
con molta eleganza colora, dipinge e riveste idealmente gli ambienti della
casa. Si tratta di plaid, maxi-plaid, cuscini d'arredamento, trapunte, quilt,
copripiumino, completi letto e molto altro ancora, realizzata con uno stile
insolito e personalissimo. Si va dagli accesi cromatismi del panno di lana,
riscoperto dalla tradizione del Casentino, all'eleganza minimalista e un po'
orientale dei lini decolorati, sino al glamour-chic di certi jacquard dal
sapore vintage o ai grafismi metropolitani dei tessuti di cotone stampato.
Versatilità, quindi, e grande ricerca per una collezione di grande gusto
che non mancherà del massimo successo. Per informazioni sull'azienda, le
collezioni e i punti vendita digitare www.signoria.com
BREIL:
LA TRADIZIONE DI UN MARCHIO OGGI DIVENTA ANCHE GIOIELLO
Milano, 13 maggio 2002 - Breil Stones, la prima collezione di gioielli
firmata Breil, si presenta alla bella stagione con la nuova linea
"Steel Beans Collection", mentre reinterpreta la linea "Steel
Wave" con 5 nuovi modelli. Con "Steel Beans Collection" Breil
conferma la scelta verso uno stile deciso, distintivo e soprattutto
essenziale. Uno stile privo di eccessi cromatici o ridondanza di forme: le
linee caratteristiche si ripetono e si rinnovano con alternanza di
lavorazioni e di materiali metallici. Questa nuova e moderna collezione
rappresenta, in forme semplici e lineari, bracciali, anelli, girocolli,
ciondoli e, per la linea uomo, gemelli e pendenti collo. La collezione
"Steel Wave" si ripropone reinterpretata in cinque nuovi modelli:
collana girocollo, collana verticale, ciondolo skiava verticale, orecchini,
ciondolo uomo. Entrambe le collezioni nascono dalla stessa filosofia che è
stata all'origine di Breil Stones: creare un gioiello moderno, essenziale,
che abbandoni la valenza tradizionale di prezioso per interpretare quella di
accessorio indispensabile. Entrambe le collezioni sono realizzate in acciaio
con le tipiche e distintive finiture satinate e abbiate del metallo.
SEIKO,
IL CRONOGRAFO DEI MONDIALI
Milano, 13 maggio 2002 - Il novantesimo minuto dei prossimi campionati
mondiali di calcio sarà scandito dal cronografo firmato Seiko. La Fifa ha
scelto la famosa casa di orologeria giapponese per misurare i tempi della
World Cup 2002. Il risultato di tale accordo è un cronografo di grande
precisione e alta tecnologia che riflette la continua ricerca e lo spirito
sportivo del marchio. Seiko sarà il padrone del tempo ufficiale Fifa World
Cup 2002, di quegli attimi ricchi di emozioni contrastanti, scaturite dal
fischio di inizio e da quello finale che decreterà ogni volta una vittoria
e una sconfitta. Questo Stopwatch, un gioiello sportivo per lo sport più
amato al mondo, completo e ricco di funzioni, è un'edizione speciale
realizzata esclusivamente per l'evento mondiale, la cui vendita sarà
limitata al periodo di svolgimento dei campionati.
I
NUOVI OROLOGI BARBIE STYLE ALL'INSEGNA DEL COLORE E DELL'ALLEGRIA
Milano, 13 maggio 2002 - Integrare il gioioso ed effervescente mondo della
moda giovane con quello dell'orologeria: questo il desiderio di Barbie
Style, che per scandire il tempo presenta orologi che rappresentano e
sintetizzano il proprio stile inconfondibile, unico nel suo genere. E' una
collezione di orologi assolutamente trendy dove fantasia, creatività e
design sono le parole chiave per un sicuro successo a livello
internazionale. L'atout principale è la qualità. La collezione di orologi
Barbie, infatti, è stata realizzata con alti criteri di qualità sia nei
meccanismi di funzionamento che nei materiali utilizzati. Il tutto per
garantirne l'assoluta affidabilità e farlo percepire non come un semplice
giocattolo, ma come un vero e proprio oggetto di moda. Nulla è stato
trascurato nella realizzazione di questo nuovo prodotto: approfonditi studi
di marketing, un'esperienza di tanti anni e soprattutto la prorompente
creatività di Mattel Consumer Product nello sviluppo delle styleguide, da
cui Comtech ha tratto ispirazione per la creazione della collezione di
orologi. La collezione di orologi Barbie Style è distribuita in esclusiva
da Pierre Bonnet Diffusion nelle migliori gioiellerie su tutto il territorio
italiano.
NON
È UN OROLOGIO QUALUNQUE "KULT" DI BREIL
Milano, 13 maggio 2002 - Si chiama "Kult" il nuovo orologio
firmato Breil, destinato a diventare un vero e proprio oggetto di culto per
gli esteti e per i trend setter, come il suo nome sembra anticipare. La
collezione risente di un'influenza anni '70, ma la ripropone in modo più
deciso ed evidente. Le linee sono nette e squadrate e viene esaltata quanto
possibile la diversa riflessione della luce attraverso piani inclinati
intersecati tra loro. Queste le caratteristiche che danno vita ad un oggetto
dal design aggressivo, ma sempre raffinato. Infatti "Kult" viene
proposto in 7 varianti: 4 dedicate esclusivamente all'uomo e 3 unisex, ma
comunque di dimensioni importanti. Tutte le versioni sono realizzate in
acciaio con bracciale del medesimo materiale ad effetto bilux. Per ulteriori
informazioni rivolgersi al numero verde 800-820008 o digitare www.breil.com
CUCINARE,
CHE PASSIONE: SISTEMI INNOVATIVI DI COTTURA
Milano, 13 maggio 2002 - Da quando è tornata di moda la casa e soprattutto
la cucina, come cuore pulsante dell'appartamento, anche ricevere, cucinare,
inventare pranzi e cenette per gli amici è diventato un piacere. Ma poiché
il tempo tiranno non consente cotture troppo lunghe né elaborate, è bene
conoscere le novità che possono alleggerire questo pur piacevole compito.
Molte nuove pentole uniscono funzionalità ed estetica. Splendida per
esempio la pentola a vapore Babele di Laboratorio Pesaro sviluppata in
verticale su tre elementi: un ampio bollitore, un contenitore-griglia e un
coperchio-ciotola a servire. In bianco opaco e blu lucido Babele ha una
forma compatta decorata da elegantissimi manici a ricciolo. Il tradizionale
bollitore tipico dei pomeriggi all'inglese è reinterpretato da Bialetti nel
modello Ketty dal design raffinato, con una caldaia in acciaio inox e la
parte superiore in materiale plastico semitrasparente e termoresistente
nell'inconfondibile forma ottagonale. Velocissimo, economico e sicuro è il
sistema di cottura Induction System ideato da Tvs per l'induzione:
trasmissione del calore immediata, costo energetico limitato, sicurezza
assicurata e quindi in sintesi la migliore efficienza in assoluto che si
possa conseguire. Classicissima, ma eterna e indistruttibile è infine
Olympia di Serafino Zani in versione lucida e satinata, panciuta e
proporzionata, con un fondo termodiffusore ad altissimo spessore. Se poi le
pentole sembrano troppo limitate per i nostri tentativi culinari e si
vogliono ottenere cotture speciali, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Specialista nelle soluzioni di lavori e hobby all'aperto, Campingaz ha
creato accanto al Grilladero Plus, un minibbq comodissimo da trasportare e
da pulire, anche Azzurro, il primo BBQ a carbonella dalle caratteristiche
davvero vincenti: l'accensione piezo a gas, facile, veloce e senza pericoli,
un'esclusiva camera di accensione Campingaz che assicura l'accensione della
carbonella in 10 minuti e permette di cucinare sia in verticale, nella forma
dello spiedo, che in orizzontale. Così un Barbecue all'aria aperta diventa
un'operazione per principianti e soprattutto non comporta fastidiosi e
lunghi tempi di pulizia. Anche da Bimar troviamo una griglia elettrica
adatta a una cottura leggera e sana senza odori e senza fumo: è Prontogrill
F610 in allegri colori, pratica per cene in casa e all'aperto, con un ampio
piano di cottura, le "gambe" per appoggiare il piano con facilità
dovunque e tutti gli accessori per il barbecue. E da Ariete il Grill si
unisce alla Tostiera con un Toast & Grill Professional, l'unica piastra
antiaderente in grado di preparare toast, pizzette, hamburger, spiedini e
hot dog in casa come al bar. La cottura perfetta infatti è garantita grazie
alla autoregolazione dell'altezza della piastra basculante e a 1600 watt di
potenza. Una semplice spugnetta è sufficiente per la pulizia della piastra.
E passiamo ai forni che sempre più stanno diventando l'elettrodomestico
essenziale per la cucina rapida sicura e garantita. "Sfornatutto"
De Longhi si è già conquistato un buon successo di pubblico con le sue
qualità eccellenti: una capienza di 30 litri, maniglia superiore che
consente l'apertura dall'alto verso il basso, il sistema Easy Clean di
smaltatura interna antigraffio che riduce i tempi di cottura e conserva il
calore uniformemente. Molto interessante il forno a vapore Miele incassabile
in un mobile da 60 cm: con questo forno si possono preparare insieme più
pietanze, senza rischiare alcuna trasmissione di sapori, ma solo
differenziando i tempi di cottura e collocando le pietanze su tre livelli in
appositi contenitori forati in acciaio. Meno leggera, ma più saporita la
cottura con le friggitrici Philips di ultima generazione: HD 6144 e HD 6142,
con l'innovativo sistema "Zona fredda" che preserva la qualità e
la freschezza dell'olio utilizzato, la vasca in acciaio amovibile, il
sistema di sicurezza "Auto-Shut-off, l'oblò per verificare il processo
di frittura. Tutte le parti delle friggitrici, ad eccezione del blocco
comandi, sono lavabili in lavastoviglie per garantire massima igiene e
praticità. Se poi queste cotture lasciano l'ambiente e il frigorifero
stesso impregnati di odori troppo intensi, Mister Magic è perfetto per
deodorare in modo deciso e pratico con i suoi spray o con i suoi "ovetti"
sia l'ambiente complessivo sia i singoli elettrodomestici.
CÀ
FORESTO: QUALITÀ E PROFESSIONALITÀ IN CUCINA
Parma, 13 maggio 2002 - É con queste premesse che poco meno di un anno fa
nasce Cà Foresto, una delle novità dell'edizione 2002 del Cibus di Parma.
Grande successo ieri del "Cà Foresto Press Party", musica dal
vivo e degustazione hanno colpito al Cibus gli intervenuti. Il nuovo marchio
ha alle spalle tutta la serietà e la garanzia di un prodotto di qualità
che può assicurare un'azienda come Astoria Vini, di proprietà dei fratelli
Paolo e Giorgio Polegato, primi a credere nel progetto Cà Foresto. Non si
tratta infatti del lancio di una semplice gamma di prodotti, ma di un modo
di concepire la ristorazione in chiave professionale e qualitativa.
Un'attenta selezione di aziende e prodotti "Allestire una gamma di
referenze completa, in grado di soddisfare le esigenze gastronomiche della
ristorazione più esigente, individuando una serie di aziende dell'agroalimentare
su tutto il territorio nazionale e scegliendone le varie specialità."
Parole di Claudio Mongelli, direttore commerciale di Cà Foresto. Con questi
presupposti, sono già 200 le referenze a disposizione di una forza vendita
distribuita sul territorio italiano che conta un centinaio di agenti:
"I prodotti proposti possono accompagnare dall'antipasto al dessert -
aggiunge Paolo Polegato, uno dei titolari - e rispettano le tipologie
gastronomiche tradizionali del Veneto e di altre regioni italiane, dal
radicchio rosso di Treviso, ai fagioli di Lamon, alle cipolline all'aceto
balsamico di Modena, alle creme di funghi, al pesto ligure, al tonno di
Sicilia, alla maionese, all'olio di oliva della Toscana e quant'altro."
Nei primi 9 mesi di vita, le cifre parlano di 400 mila pezzi venduti per
fatturato di 1 milione e 500 mila Euro. "L'obiettivo finora è stato
rispettato, il prossimo step è di portare il fatturato nel 2004 a oltre 5
milioni di Euro. Se il trend non cambia, dovremmo raggiungerlo se non
superarlo -aggiunge Giorgio Polegato -. Sicuramente un aiuto ci può venire
dall'incremento del numero delle referenze in programma nell'immediato
futuro." Cà Foresto apre al mondo della ristorazione (ma anche
pizzerie, paninoteche, wine bar, etc.) una finestra sulla qualità, promuove
una gastronomia all'italiana attenta alle tradizioni ma anche alle novità,
alle interpretazioni, alla fantasia indispensabili per stare al passo con le
tendenze del mercato.
PARTESA
ROMAGNA PRESENTA VENI VIDI VINI 2003. ALL'HOTEL GALLIA DI MILANO MARITTIMA
OLTRE 1000 RISTORATORI
Milano Marittima, 13 maggio 2002 - Partesa Romagna da' appuntamento ad oggi
dalle ore 14 alle 22, all'Hotel Gallia di Milano Marittima, agli
appassionati del vino e a oltre mille ristoratori per la terza edizione di
VeniVidiVini. L'azienda del network distributivo specializzato nei servizi
di vendita, distribuzione e consulenza a livello nazionale per il canale
HoReCa (Hotel, Ristoranti, Caffe') offrira' l'occasione di degustare oltre
120 etichette delle cantine rappresentate in esclusiva: sono infatti
quaranta le aziende vinicole che presenteranno tre vini ciascuna. E' questa
l'occasione per presentare anche le novita' straniere. Dopo il successo
ottenuto negli scorsi anni con gli Champagne Drappier e con gli esotici
Sauvignon, Chardonnay e Cabernet cileni di Vina Tarapaca', quest'anno verra'
presentata l'etichetta alsaziana Charles Wantz. Protagonista di questa
edizione la tecnologia utilizzata per ottimizzare il rapporto con i
ristoratori clienti. All'ingresso il nome dell'ospite comparira' su un
maxischermo elettronico accompagnata da un messaggio di benvenuto grazie
all'utilizzo di una tessera magnetica di riconoscimento che permettera'
anche di partecipare a un montepremi che prevede l'omaggio di un decanter
con 24 bicchieri di Rastal, una cantinetta climatizzara di Industrie Ip o 6
bottiglie di olio di diversi produttori, a fronte di un ordine di centoventi
bottiglie. e-mail: pugliese@partesa.it
CANTINE
APERTE 2002
Milano 13 maggio 2002 - Domenica 26 maggio le 80 Cantine Socie del Movimento
Turismo del Vino Lombardo aspettano tutti coloro che vorranno trascorrere la
giornata tra vigneti e botti, degustando i vini delle varie zone di
produzione, guidati dalla viva voce dei titolari, lieti di introdurre
esperti e non nel mondo del vino. La Cantina non è più solo il luogo dove
il vino riposa prima di arrivare nei nostri bicchieri, ma è diventata un
luogo d'incontro per gli appassionati di ogni età, curiosi di andare oltre
il prodotto finito, scoprendo quanta fatica e quanta passione si nascondono
dietro ogni bottiglia. Ed è anche cambiato il ruolo di chi in Cantina vive
magari da generazioni: non più solo vignaioli, ma veri e propri esperti di
vino, in grado di trovare le parole più giuste per raccontare la lunga
storiadel vino. Già l'anno scorso più di settantamila enoturisti si erano
messi in viaggio fin dalle prime ore del mattino per vivere a pieno questa
importante giornata e si prevede che anche questa edizione richiamerà
altrettanti visitatori. Quest'anno ricorre inoltre il decennale di Cantine
Aperte e, come in tutte le grandi occasioni, si festeggerà adeguatamente:
l' "operazione bicchiere", sperimentata l'anno scorso in
Franciacorta, verrà allargata a tutta la Lombardia, con la realizzazione di
un bicchiere che l'enoturista riceverà iscrivendosi al Club Turisti del
Vino e che potrà essere utilizzato per degustare i tanti vini che saranno
offerti dalle varie Cantine durante tutta la giornata. Le degustazioni
saranno accompagnate dagli assaggi dei prodotti tipici lombardi, per
approfondire il lato enogastronomico della visita. In molte Cantine,
inoltre, ci saranno eventi collaterali ad allietare la giornata come
concerti, esposizioni, mostre. In concomitanza con Cantine Aperte, inoltre,
ci sarà il Giro Cantine. Saranno infatti organizzati pullman diretti alle
varie zone di produzione: Franciacorta e Valcalepio, San Colombano e Oltrepò
Pavese, Garda e Valtellina. La partenza avverrà da Piazza Duomo a Milano
alle ore 8.30 del mattino ed ogni gruppo sarà accompagnato da una guida: le
prenotazioni si possono effettuare fin d'ora chiamando Thema ai numeri
0383-640498 -360335.
L'ITALIA
NELL'ELITE DEI PANIFICATORI ARTIGIANALI MONDIALI
Parigi, 13 maggio 2002 - Si è conclusa con un lusinghiero piazzamento della
rappresentativa italiana la 5ª edizione della Coppa del Mondo della
panetteria artigianale, svoltasi a Parigi dal 21al 23 aprile nell¹ambito di
Europain. Per il concorso, 12 equipe internazionali, provenienti da Austria,
Belgio, Corea, Finlandia, Francia, Giappone, Irlanda, Italia, Polonia,
Svizzera e Stati Uniti sono state selezionate sulla base dei risultati delle
precedenti edizioni e delle tradizioni artigianali dei paesi nel settore
dell¹arte bianca. La competizione si è sviluppata su tre giorni e sui
seguenti temi: "vienneserie", "baguettes e pani
speciali", e un pezzo artistico sul tema ³il pane identità del vostro
paese². La selezione italiana era, come d¹abitudine, di tutto rispetto:
Ettore Rinaldi (in gara per le vienneserie) Ettore Parolo (baguettes e pani
speciali), Settimio Tassotti (pezzo artistico) e Piergiorgio Giorilli (coach
e membro della giuria) hanno fatto grande onore ai colori dello stivale. Già
vincitore della coppa Europa del 1995 a Nantes, il Œteam italiano' è stato
particolarmente apprezzato dalla giuria, presieduta da M. Pierre Prigent,
per l¹estremo ordine pulizia con la quale hanno operato, oltre che per l¹affiatamento
e l¹armonia della squadra. Tutti i prodotti in gara dovevano rispondere ai
requisiti della produzione artigianale, per la quale l¹Italia vanta una
delle più luminose tradizioni in campo internazionale. Il piazzamento
ottenuto ha infatti consentito alla nostra rappresentativa di essere
inserita nell'élite mondiale dei panificatori e di essere automaticamente
selezionata per la prossima edizione. Se Giappone, Stati Uniti e Belgio
hanno occupato il podio, la Francia, la Svizzera e, come già detto, l¹Italia
si sono già qualificate per la prossima edizione, prevista tra tre anni,
sempre in ambito di Europain. Grazie anche alla sponsorizzazione di Corman,
azienda produttrice di burro di grande qualità per usi professionali, la
squadra italiana si è particolarmente contraddistinta nella realizzazione
delle vienneserie, oltre che nelle altre specialità. La tecnica, oltre alla
fantasia ed alla maestria italiane, sono state particolarmente apprezzate
dalla giuria internazionale. Ma gli impegni per la Squadra italiana della
Federazione non sono finiti: l¹appuntamento è per il campionato Europeo
alla fine di maggio a Bulle (Canton Friburgo, Svizzera). Ecco che cosa ha
presentato la squadra italiana Pani Speciali : Pane Antico - Preparato con
farina di monococco macinata a pietra. Il Gonococco è un farro antico di
10.000 anni, capostipite di tutti i frumenti; il più nobile, ricco di
carotene, dal glutine non tossico. È ideale come nutrimento superiore per
adolescenti, atleti ed anziani. Il gonococco è biologico per natura. Pane
di semola di grano duro rimacinata - Nelle regioni meridionali della Magna
Grecia viene diffuso nel V secolo a.c. l¹impiego del grano duro nella
panificazione. È in questo modo che soprattutto nella città di Altamura
diviene una tradizione il consumo di questo tipo di grano. Nel corso dei
secoli questo pane con una crosta croccante e una mollica di un bel colore
caldo diventa anche il simbolo della regione Puglie, racchiudendo in sé il
profumo delle colline dell'Alta Murgia. Ciabatta - È uno dei pani italiani
più conosciuti all¹estero. Diverse sono le metodologie di preparazione, ma
lo scopo è quello di ottenere un pane con una crosta croccante e la
struttura della mollica con una grossa alveolatura. Pane Trionfo Così
chiamato per il successo incontrato nella sua produzione. I fiocchi di
patate infatti gli imprimono morbidezza e ottima conservabilità; il burro
nocciolato gli dona sapore e profumo rendendo la sua crosta tenera e la sua
mollica delicata. È ottimo se accostato agli antipasti di salumi.
Vienneseria: "Frutti, fiori e sapori: identità d¹Italia"
Veneziana - Dolce in pasta lievitata preparato con due impasti, profumato
con fiori di sambuco e ricoperto con ghiaccia al cioccolato. Nella regione
Lombarda è il dolce tipico di Capodanno. Fiore al Lampone - I lamponi
freschi li troviamo sia nell¹impasto di questo dolce in pasta lievitata,
che nella crema che lo completa: una ghiottoneria! Girella al rabarbaro -
Vienneseria in pasta lievitata sfogliata con burro profumato al rosmarino e
con uno strato di confettura al rabarbaro spalmata all¹interno. La sua
forma rotonda è il simbolo dell¹unione: unione di ingredienti per chi lo
prepara, unione di sapori per chi lo gusta. Kranz alla frutta secca - Pasta
lievitata sfogliata profumata all¹amaretto con ripieno di noci prugne e
fichi. Prodotto tipicamente invernale, gradevole alla vista ma soprattutto
al palato. Chiocciola all'arancia - Prodotto in pasta lievitata sfogliata
con burro aromatizzato all¹arancia e zenzero canditi e profumato alle
mandorle. Una piccola fragrante emozione!
PRESENTATA
A MILANO LA 5° EDIZIONE DELLA GUIDA GALLO "I MIGLIORI RISOTTI DEI PIÙ
GRANDI RISTORANTI DEL MONDO - THE BEST RISOTTI IN THE WORLD"
Milano 13 maggio 2002 - Dalle Edizioni De Agostini arriva un vademecum
imperdibile per gli appassionati del risotto: si tratta della Guida Gallo
"I Migliori Risotti dei più Grandi Ristoranti del Mondo - The Best
Risotti in the World", giunta alla sua 5° edizione. Il prezioso
manuale ha assunto quest'anno una spiccata connotazione internazionale: è
bilingue (italiano-inglese) ed è arricchito da una consistente presenza di
celebri ristoranti stranieri. Unica Guida specializzata sul risotto,
contempla 59 ristoranti (39 italiani e 20 internazionali), che offrono un
ventaglio di creazioni straordinarie per chi vuole provare a emulare i
grandi maestri nell'arte del risotto. Sono ben 320 pagine che invitano a
percorrere la strada alla scoperta del riso e dei suoi segreti attraverso le
celebri ricette di grandissimi chef. Ogni ricetta è stata abbinata a
prestigiosi vini che contribuiscono ad esaltare il sapore di un buon
risotto. La Guida Gallo fornisce anche suggerimenti su come raggiungere i
locali, per ciascun ristorante vengono indicati gli indirizzi, i giorni di
chiusura e l'ubicazione geografica attraverso una dettagliata cartina. Le
parti descrittive sono alternate da immagini fotografiche che ritraggono
particolari di interni ed esterni dei ristoranti e dei rispettivi chef
all'opera. L'introduzione firmata da Lina Sotis e l'antica storia del riso
precedono la pagina interamente dedicata al giovanissimo Paolo Gatta (20
anni) vincitore del Concorso "Il Risotto dell'Anno", premiato per
l'originale rivisitazione di una tradizionale ricetta: "Paniscia
verunese in chiave moderna". Sono ben 17 le new entry. Per l'estero il
Palladio di Shangai, le Chevre d'Or a Eze Village (F), Massa di Tokyo, Le
Meridien Grosvenor House di Londra, Le Cirque 2000 di New York, e gli
svizzeri Le Raisin, La Malvoisie, il Sant'Abbondio di Lugano. Completano la
presenza di tutte le regioni italiane i seguenti ristoranti: Antonello
Colonna di Labico (Roma), Arnolfo di Colle Val D'Elsa (Siena), l'Arquade di
Pedemonte (Verona), La Terrazza San Giorgio Hotel Cipriani di Venezia, la
Locanda della Tamerice di Ostellato (Ferrara), il Lord Nelson di Chiavari
(Genova), Paolo Teverini Bagno di Romagna (Forlì), Perbellini di Isola
Rizza (Verona), San Domenico di Imola (Bologna). La Guida Gallo è
disponibile in libreria a 13,00 euro.
ALEMANNO:
ORTOFRUTTICOLTURA SETTORE DINAMICO, OCCORRE PUNTARE SULLA QUALITÀ
Cesena, 13 maggio 2002 - Il Ministro delle politiche agricole a Macfrut
delinea interventi e prospettive - Occorre puntare sulla qualità -
Reclutamento e formazione nei Paesi d'origine per la manodopera extraUe -
Alla rassegna di Cesena (prosegue fino a domenica 12 maggio) i consumi delle
famiglie italiane e l'Indagine di Eurisko sul consumatore di Biologico
"La creazione dell'area di libero scambio del Mediterraneo può
rappresentare una grande possibilità o essere una iattura. Dipende da tipo
di rapporto che sapremo creare con tali Paesi" ha sottolineato Giovanni
Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole partecipando venerdì pomeriggio
a Macfrut. Al suo fianco aveva Yousuf Abdel Rahmain viceministro egiziano e
Nehad Abdel Latie, ambasciatore dell'Egitto, Paese con il quale l'Italia ha
aperto il Corridoio Verde. Alemanno è entrato nel merito delle questioni
dell'ortofrutticoltura dopo il saluto di Domenico Scarpellini, presidente di
Agri Cesena, di Sergio Mazzi, Presidente della Camera di Commercio, di Piero
Gallina, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena e Giordano Conti,
Sindaco di Cesena, i quali hanno insistito sul problema della manodopera.
"La chiave per risolvere il problema -ha sostenuto Alemanno- consiste,
da un lato nello sconfiggere l'emigrazione clandestina e dall'altro nel
reclutare la manodopera nei Pasesi d'origine, facendo anche formazione. Per
questo abbiamo istituito l'Agenzia Italia Lavoro. E se opereremo in questo
senso, spero che questa sia l'ultima stagione di emergenza. D'altronde
abbiamo fatto la prima deroga per le regioni del sud e stiamo cercando un
accordo con il ministero del lavoro". In generale il Ministro ritiene
che l'ortofrutticoltura italiana abbia una grande potenzialità,
rappresentando un settore dinamico e non maturo, che però deve decisamente
puntare sulla qualità. "Non possiamo essere concorrenziali sui prezzi,
ma sulla qualità" ha insistito Alemanno ed ha citato l'esempio del
Giappone, dove alcune nostre frutta non "entrano" perché l'Italia
non ha attivato le certificazioni di qualità, al contrario della Spagna,
che lo fece già 15 anni fa. E sulla qualità il ministro ha annunciato che
per la prima volta il 4 giugno riunirà il Tavolo Agroalimentare con la
partecipazione per la prima volta anche delle Regioni e dei Consumatori, così
che sarà presente tutta la filiera. Però, ha aggiunto, cercheremo di
sostenere il settore sia con risorse italiane (è una scelta prioritaria,
tanto che abbiamo previsto 750 miliardi di Euro in 3 anni) sia cercando di
fare in modo che la nuova Pac (sarà presentata dall'Ue il 26 giugno) non
penalizzi l'agricoltura italiana, la quale ha appena il 12-13% di sostegno,
pur rappresentando il 16% della produzione totale. "Se tutti ci sapremo
mobilitare, potremo avere ottimi risultati", ha concluso, elogiando
ancora un settore di grande importanza per l'economia italiana. La visita a
Macfrut ha ulteriormente confermato Alemanno della rilevanza, della
dinamicità del settore, che a Cesena trova la sua "vetrina" più
importante. E Macfrut non è solo vetrina, ma anche momento di valutazione
delle tendenze dell'ortofrutticoltura. Come i dati dell'Osservatorio dei
Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, che sono stati presentati
venerdì pomeriggio. L'Osservatorio è stato voluto da Agri Cesena come
servizio di rilevazione mensile (è realizzato da Iha Italia) in cui
operatori e imprese possono trovare spunti per le proprie strategie
commerciali e produttive. A Macfrut viene illustrato l'andamento annuale in
confrointo con l'anno precedente. Gli oltre 20 milioni di nuclei familiari,
nel 2001 (12 mesi) hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più. In
complesso sono stati acquistati frutta e ortaggi freschi per 9.311.000
tonnellate, pari a un -2,1% sui 9.501.505 del 2000, e si sono spesi 11.672
milioni di Euro, (+3% sugli 11.285 milioni di Euro). I consumi annuali di
ortofrutta fresca per ogni famiglia sono passati dai 460 chilogrammi del
2000 ai 450,8 kg del 2001, con un calo del -2,17%, mentre la spesa media è
salita dai 547 Euro del 2000 ai 565 Euro del 2001. Analizzando in dettaglio,
se in volume gli ortaggi fanno registrare un -1,1% (5milioni di tonnellate
nel 2000 contro 4.973.000 nel 2001), la frutta frasca scende di tre punti
percentuali (da 4.471.000 a 4.3338.000 di tons del 2001). Pressochè stabili
le percentuali degli acquisti per quanto riguarda le quantità di frutta
comprata dalle famiglie italiane nei vari "canali". Iper,
supermercati e self service rimangono sia nel 2000 che nel 2001 a quota
34,9%, così come gli ambulanti e i mercati coperti (37,9%), i negozi
tradizionali 19,7%, i discount (3,4%) e altri punti vendita (4,1). Per gli
ortaggi freschi nel 2001, rispetto al 2000, per quantità, la distribuzione
moderna (iper, supermercati, self service) aumenta in percentuale (33,7%
contro il 33,3%), i negozi tradizionali perdono (dal 20 al 19%), quasi
stabili i discount (3,2 contro il 3,3%) quasi stabili anche ambulanti e
mercati coperti (dal 39,4% del 2000 al 39,5% del 2001) altri punti vendita
passano dal 3,9 del 2000 al 4,6% del 2001). E sul fronte dei consumi, si è
esaminato anche le nuove tendenze, grazie alla Monografia di Mark Up. Il
consumatore vuole prodotti freschi - si è detto - ma siamo sicuri che non
gradirebbe trovare più disponibilità di quarta e quinta gamma? Cioè degli
stessi prodotti freschi, ma già pronti al consumo. Penso alla ristorazione
collettiva, che non ha politiche intelligenti di consumo dei prodotti dell'ortofrutta.
Chiede frutta fresca non lavorata, e ne vende poca. Ed anche la
distribuzione moderna italiana ha problemi enormi: le vendite sono costanti
pur avendo aumentato del 3 per cento le superfici di vendita. Biologico
ancora al centro della seconda giornata di Macfrut. Quando si pensa al
Biologico, immediatamente si pensa alla frutta e verdura. E' uno dei
risultati dell'Indagine Eurisko realizzata per Agri Cesena e Cso (Centro
Servizi Ortofrutticoli) e presentata nella seconda giornata di Macfrut. La
ricerca si è basata su tre aree (Milano, Roma e Bologna) e ha dimostrato
come l'ortofrutticoltura biologica sia uscita dalla nicchia anche nella
percezione del consumatore, soprattutto per quelli della fascia fra i 25 e i
45 anni. Le aspettative, secondo Eurisko, vanno verso prodotti più salutari
e sicuri che non creino ansie sul fronte del benessere.
MACFRUT
SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE
Cesena, 13 maggio 2002 - La maggior rassegna europea dedicata all'ortofrutta
(Cesena 9-12 maggio 2002) ha delineato i nuovi scenari - L'Italia
piattaforma del Mediterraneo verso l'Europa - Grande partecipazione di
operatori esteri per "fare affari" Italia punto centrale e
piattaforma per l'ortofrutticoltura dal Mediterraneo verso l'Europa. E' lo
scenario delineato a Macfrut 2002 (Cesena 9-12 maggio). La 19a edizione
della maggior rassegna specializzata del settore si è conclusa con 38.000
visitatori (quasi +10% sul 2001) di cui l'85% operatori, professionisti,
tecnici. Importante la partecipazione straniera, pari al 15% del totale dei
visitatori. Sono arrivati da un centinaio di Paesi di tutti i continenti.
Fra gli oltre 600 espositori, anche un'azienda dalla Cina per presentare la
nuova varietà di pere. L'interesse della rassegna ha avuto un riscontro
dalla presenza di responsabili delle maggiori catene di distribuzione
moderna europee (Germania, Olanda, Gran Bretagna, ma anche Romania, Ungheria
e Polonia). Sono stati sottoscritti Protocolli d'intesa fra Agri Cesena e
Camera di Commercio di Forlì-Cesena con Australia, Marocco e Tunisia. Una
certezza: sono stati conclusi molti affari (più del 2001) e varie imprese
hanno avuto commesse per più di un anno di lavoro. Grazie a un progetto di
Agri Cesena, Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Regione Emilia Romagna,
Istituto Commercio Estero, sono stati organizzati una serie di incontri
bilaterali fra operatori di India, Egitto, Turchia, Marocco e Tunisia con
imprese espositrici di Macfrut, che hanno avuto interessanti risultati con
molti affari conclusi. "Tutto questo -sottolinea Domenico Scarpellini,
presidente di Agri Cesena- dimostra come Macfrut abbia assolto appieno alla
funzione di "vetrina" del settore e di momento commerciale e di
contatti. Inoltre, una convegnistica di alto profilo, con relatori di
livello europeo e internazionale ha esaminato prospettive e scenari futuri
del settore fornendo indicazioni sia dal punto di vista strategico che
tecnico. Si è discusso di tracciabilità, Ogm, nuovi mercati,
interprofessionalità, delineando soluzioni che mi auguro vengano
attuate". E Macfrut è piaciuta anche al Ministro Giovanni Alemanno (in
visita venerdì 10) e a Gianpaolo Dozzo, Sottosegretario alle Politiche
Agricole, che ha inaugurato la rassegna giovedì 9 maggio. Il Ministro,
sollecitato dalle autorità civili, ha sostenuto che l'aspetto logistico e
produttivo, particolarmente sviluppato in Italia, può essere integrato
dalla produzione di altri Paesi del Mediterraneo e trasformare il Belpaese
nella piattaforma per l'Europa ortofrutticola. E nello specifico, il
Distretto ortofrutticolo romagnolo può diventare la punta di diamante di
questo nuovo ruolo, grazie alla presenza del porto di Ravenna e alla potente
flottiglia di camion frigoriferi in Romagna. L'ortofrutticoltura rappresenta
uno dei settori più importanti dell'economia italiana, con oltre 25,8
milioni di tonnellate prodotti, circa 2 milioni di addetti, un fatturato di
19 miliardi di Euro. L'export, con 2,9 miliardi di Euro (2001), per la prima
volta, ha superato quello del vino (2,6 miliardi di Euro) e lo stesso saldo
attivo, con oltre 1.100 milioni di Euro rappresenta la cifra più alta degli
ultimi dieci anni. Per comprendere i cambiamenti di mercato e le tendenze
internazionali, un convegno ha esaminato la situazione di Brasile e Russia.
Inoltre l'India è stata al centro di un incontro organizzato dalla Camera
di Commercio di Forlì e Cesena, in collaborazione con la Regione Emilia
Romagna. In India circa 30 milioni di abitanti hanno un reddito pari a
quello di europei e americani, pertanto è un promettente mercato di sbocco
per le produzioni italiane. Anche l'Egitto non ha perso l'occasione di
Macfrut per approfondire le prospettive offerte dal Corridoio Verde
recentemente istituito dal Ministro Alemanno. E l'Argentina ha presentato le
ampie possibilità di accordi commerciali e joint venture con imprese
italiane. C'è però un problema. Secondo i dati dell'Osservatorio dei
Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, di Agri Cesena, realizzato
da Iha Italia, gli oltre 20 milioni di nuclei familiari, nel 2001 hanno
acquistato meno ortofrutta e speso di più. In complesso sono stati
acquistati frutta e ortaggi freschi per 9.311.000 tonnellate, pari a un
-2,1% sul 2000, e si sono spesi 11.672 milioni di Euro, (+3% sul 2000). I
consumi annuali di ortofrutta fresca per ogni famiglia sono passati dai 460
chilogrammi del 2000 ai 450,8 kg del 2001, con un calo del -2,17%, mentre la
spesa media è salita dai 547 Euro del 2000 ai 565 Euro del 2001. Un dato
che ha trovato riscontro anche in un'altra analisi in cui si è specificato
come la distribuzione moderna italiana ha il problema di vendite rimaste
costanti pur avendo aumentato del 3% le superfici di vendita. Occorre dare
maggior fiducia ai consumatori. Ad esempio con la tracciabilità (la carta
d'identità del prodotto). Se in Europa la rintracciabilità è già una
realtà, in Italia la sua attuazione presenta alcune difficoltà, che
possono essere definite strutturali: dalla frammentazione della base
produttiva al rapporto squilibrato tra produzione e distribuzione. Non a
caso le Organizzazioni di Produttori, in Italia, riuniscono mediamente il
30% delle imprese agricole, nonostante gli obiettivi previsti dall'Ocm. E se
l'Emilia Romagna è intorno al 60%, alcune zone del centro sud sono appena
al 10%. Pertanto occorre arrivare a un sistema di imprese che gestisca la
concentrazione della produzione e la commercializzazione nei confronti delle
grandi catene della distribuzione. Macfrut, come al solito è stato
affiancato da Trans World (Salone dell'autotrasporto agroalimentare), da
Agro Bio Frut e dal Salone delle Produzioni Biologiche del Mediterraneo,
dedicate al biologico. Un settore che con 1.600 milioni di Euro (l'ortofrutta
rappresenta circa il 20% del totale, con circa 350 miliardi di giro
d'affari) è diventato mercato. E quando si pensa al Biologico,
immediatamente si pensa alla frutta e verdura. E' uno dei risultati
dell'Indagine Eurisko realizzata per Agri Cesena e Cso (Centro Servizi
Ortofrutticoli) e presentata nella seconda giornata di Macfrut. La ricerca
ha evidenziato come l'ortofrutticoltura biologica sia uscita dalla nicchia
anche nella percezione del consumatore, soprattutto per la fascia 25-45
anni. Le aspettative, secondo Eurisko, vanno verso prodotti più salutari e
sicuri. La rilevanza di Macfrut ha fatto sì che Giorgio Celli vi
presentasse il suo "Decalogo dell'Agricoltura Biologica". Infine,
l'innovazione a Macfrut è stata affronta nei suoi aspetti di mercato di
prodotto e tecnologiche. Al fine di dare un ulteriore stimolo alle aziende
per la ricerca e la sperimentazione, da quest'anno è stato istituito il
Premio Macfrut, dedicato per le aziende espositrici e articolato nei 4
settori: tecnologie e servizi per il condizionamento e la
commercializzazione, produzione biologica (prodotti e mezzi tecnici),
trasporto agroalimentare e produzioni sementiere e nuove tecnologie per
l'agricoltura.
MIDO
2002: BILANCIO DI CHIUSURA POSITIVO CON OLTRE 120.000 MQ E 38.000 VISITATORI
SI RICONFERMA IL TREND DELLE ULTIME EDIZIONI NOVITÀ PER L'EDIZIONE
2003
Milano, 13 maggio 2002 - Bilancio positivo per la 32esima edizione di Mido,
la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia che ha chiuso
i battenti lunedì scorso a Milano. 38.159 visitatori (17.022 italiani e
21.137 stranieri) hanno partecipato all'appuntamento internazionale più
importante per l'intero settore dell'occhialeria. Dunque, un'affluenza in
linea con i numeri della passata edizione, che aveva registrato il massimo
record storico sfiorando le 40.000 presenze. La leggera flessione
dell'edizione 2002 (intorno al 4,5%), anche a fronte del ben più marcato
calo delle altre fiere internazionali, è comunque di grande soddisfazione
per gli organizzatori. "L'incremento del 3% degli espositori,
addirittura +7% gli stranieri, e lo spazio fieristico che ha superato i
49.000 mq netti (120.000 mq lordi)" - dichiara Cirillo Marcolin,
Presidente di Mido, - "rappresentano un contributo decisivo di Mido al
rilancio del sistema internazionale dell'occhialeria. E ritengo che la
ripresa sia stata avviata, dopo la forte crisi mondiale dell'intero comparto
fieristico". Il dato di affluenza in leggero calo deve essere
contestualizzato e confrontato con quello dei principali appuntamenti
internazionali del settore che hanno preceduto la nostra manifestazione:
Vision Expo East è stata cancellata perché a ridosso degli attentati di
New York, mentre Silmo e Vision Expo West hanno registrato una flessione in
media del 13% relativamente all'affluenza di operatori di settore e di buyer
internazionali, causata principalmente dall'effetto post-11 settembre che ha
contribuito, fra l'altro, ad ampliare il fenomeno di congiuntura del
comparto fieristico internazionale già in atto a partire dal 2000.
"Nei numeri di Mido leggo la reazione del settore" - prosegue
Marcolin - "inoltre, non devono essere sottovalutati altri fattori che,
sicuramente, hanno influito in modo negativo sulla partecipazione degli
operatori in fiera. Alle oggettive difficoltà per raggiungere il capoluogo
lombardo a causa del violento nubifragio che venerdì ha bloccato gli
aeroporti e le vie di comunicazione stradale, bisogna sommare l'appuntamento
di domenica con l'ultima sfida del campionato di calcio, proprio nella
giornata in cui a Mido si registrava abitualmente il tasso di affluenza più
alto". La prossima edizione di Mido si terrà a Fiera Milano dal 26 al
28 aprile 2003. La concentrazione delle attività fieristiche in tre giorni
è il risultato di una precisa scelta strategica da parte del Consiglio
Direttivo di Efop per rispondere a due diverse esigenze di sviluppo: Al
desiderio di poter continuare ad utilizzare i 5 padiglioni abituali del
complesso fieristico milanese, che quest'anno nell'insieme hanno raggiunto
oltre 120.000 metri quadrati, una dimensione importante che vincola ed è a
sua volta vincolata dal calendario di Fiera Milano; per questo, volendo
mantenere la superficie raggiunta e lasciandosi comunque dei margini per
un'eventuale ottimizzazione degli spazi, si è deciso di conciliare questa
nuova esigenza logistica con la miglior pianificazione nell'ambito delle
attività programmate per il 2003 da Fiera Milano; Ad una scelta
sperimentale ed innovativa, ipotizzata e studiata già da alcuni anni dagli
organizzatori di Mido, posta a fornire alla manifestazione milanese una
maggior funzionalità, cercando di rispondere meglio alle mutate esigenze
del time-to-market di tutti i buyer internazionali, sempre più inclini a
partecipare ad appuntamenti fieristici brevi e flessibili per l'orario. Il
Salone milanese del 2003 si svolgerà quindi in tre giornate, avrà una
maggior flessibilità sull'orario di apertura e consentirà di conciliare le
nuove necessità logistiche, dovute alle dimensioni raggiunte, con la nuova
formula Time to Business, rispondendo così alle esigenze dei buyer
internazionali, sempre più desiderosi di poter pianificare i loro incontri
di business secondo i nuovi ritmi del mercato.
CHIUDE
MICROELETTRONICA
Vicenza, 13 maggio 2002 - Chiude i battenti Microelettronica, manifestazione
giunta alla 18ma edizione in Vicenza e quei comparti dell'elettronica che
fanno capo alla componentistica e alle macchine per la produzione
(assemblaggio e testing che siano) e che in Microelettronica hanno trovato
il proprio riferimento nazionale. Un riferimento che a detta degli esperti
del settore ha acquisito spessore internazionale nei confronti delle aree
limitrofe (Slovenia, Croazia, Slovacchia ma ancor piu' e' divenuto il piu'
importante riferimento italiano per l'industria elettronica. A sottolineare
questi aspetti sono ovviamente i dati che danno una crescita del 20% nei
visitatori, oltre 10.000 mq effettivamente coperti da oltre 380 espositori;
alcune aziende rimaste in lista di attesa ma anche i commenti e le
dichiarazioni rilasciate dai Presidenti delle maggiori associazioni
internazionali di distribuzione elettronica che a microelettronica hanno
svolto il loro 10a' meeting (*) presenti le associazioni di Francia, Uk,
Usa, Svezia, Sud Africa, Australia nuova Zelanda, Giappone ,Italia, oltre
che missioni dalla Turchia, Spagna, Grecia, Israele. Due sono le riflessioni
che i risultati ottenuti pongono all'attenzione: la prima di come Vicenza
sia oggi l'espressione di quella realta' vitale di medio e piccole imprese
che sul territorio italiano rappresentano comunque oltre il 70% del mercato
italiano. Una realta' che le analisi localizzano per quanto riguarda il
consumo dei chip per circa un 35% in Lombardia; 18%nel Triveneto; 16% in
Emilia il resto tra le altre regioni con un Centro Sud quotato di un 12%.
Una realta' che Vicenza ha saputo focalizzare nella propria manifestazione a
complemento di una matrice locale tradizionalmente attiva nell'elettronica
di potenza. Nota il mercato italiano della componentistica e' stimato in
circa 6 miliardi di Euro La seconda riflessione va ad una iniziativa in
crescita grazie all'intervento dell'associazione di categoria Assodel tanto
piu' significativa per il periodo di riduzione della maggior parte delle
fiere di settore (indicativamente l'Inghilterra ha cancellato Nepcon propria
manifestazione omologa a microelettronica e la Francia propone ha Parigi
Intertronic stimabile sugli 8000 mq Riflessioni e risultati che hanno fatto
affermare a Gary Kibblewhite Presidente della Federazione internazionale e
di Afdec UK come Microelettronica di Vicenza sia oggi la manifestazione piu'
importante in Europa dopo quella mondiale di Electronica di Monaco.
CHIBI&CART
- SALONE DEL GIOCATTOLO 2003 DAL 17 AL 20 GENNAIO A FIERA MILANO
Milano 13 maggio 2002 - Chibi & Cart e il Salone Internazionale del
Giocattolo proseguono nella loro crescita. Il momento di stasi che ha
interessato il panorama economico internazionale non ha infatti fermato le
due manifestazioni di Fiera Milano International per i settori dell'articolo
promozionale, della bigiotteria, del regalo e del giocattolo, che
affronteranno con maggiore energia i mercati coinvolti. Anzi l'apertura del
2003, prevista con un doppio appuntamento, dal 17 al 20 gennaio per Chibi
& Cart e Chibimart Inverno, e con un giorno in più, quindi, dal 17 al
21 gennaio per il Salone Internazionale del Giocattolo, sarà decisamente al
rilancio. L'edizione 2002 aveva già rappresentato un momento di decisa
svolta nella storia dei due eventi fieristici. La configurazione espositiva
in cinque 'percorsi' inaugurata nell'appuntamento dello scorso gennaio ha
portato ad un importante adeguamento al mercato e alle esigenze logistiche e
commerciali dei suoi fruitori. La nuova filosofia espositiva studiata in
base alle tipologie di acquisto ha infatti notevolmente facilitato la visita
e ha reso estremamente comprensibile ed efficace uno strumento
caratterizzato da una crescente complessità. Il consenso sia da parte degli
espositori che dei visitatori è stato dimostrato dai numeri: oltre 40.000
gli operatori in visita con una percentuale del 12% di buyers stranieri. Il
trend delle aziende presenti è stato estremamente positivo così come la
presenza dei clienti, ancora più selezionati e decisi nelle loro ricerche
di qualità e nelle scelte che sono andati ad operare. Questi sono i motivi
che hanno portato Fiera Milano International a dare un convinto impulso
sulla strada intrapresa. I percorsi diventano infatti sei con la
riconduzione nell'alveo di partenza del Cart che, richiamato dal
posizionamento di novembre, si reinserisce costituendo un suo percorso
integrato chiamato C@rt & Co. I percorsi dell'edizione 2003 saranno
pertanto sei: Promozionale, Decorazioni e Feste, C@art & Co, Regalo,
Party & Co, Bijoux e Accessori Moda. Notevole importanza assumerà,
all'interno del percorso Bijoux, l'ambito degli accessori moda, grazie anche
alle sinergie sviluppate con le case produttrici e le firme del settore. Il
suo peso all'interno dell'esposizione sarà rafforzato soprattutto con nuove
iniziative di promozione rivolte ad un nuovo target di visitatori. Rilevante
sarà il ruolo rivestito tanto dalla parte convegnistica, per la diffusione
delle analisi e dei dati di mercato, quanto dalle occasioni di
intrattenimento, che sfrutteranno le suggestioni e il fascino degli oggetti
presenti alle mostre. In contemporanea si svolgerà ancora Chibimart, Mostra
Mercato della Bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato,
articoli da regalo, secondo le tradizionali sinergie con i percorsi regalo e
tendenze moda.
LA
NUOVA GAMMA DI FIAT PALIO WE
Torino, 13 maggio 2002 - Dal 10 maggio arriva sul mercato italiano la nuova
gamma di Fiat Palio Weekend. Un restyling con il quale il modello rinnova
l'estetica, arricchisce le dotazioni di serie, migliora comfort e sicurezza.
E aggiunge ai propulsori già disponibili (1.2 16V, 1.6 16V e 1.9 diesel)
due nuovi motori: un 1.2 a benzina Multi Point Injection e un 1.9 JTD
"common rail", entrambi da 80 CV. Sul piano stilistico la Fiat
Palio WE di seconda generazione si contraddistingue per il nuovo frontale. I
paraurti, infatti, hanno dimensioni maggiori e il cofano, un inedito disegno
con nervature a "V". Novità anche per la parte laterale (i
parafanghi sono più marcati ed è diverso lo specchietto retrovisore) e per
quella posteriore, caratterizzata da un nuovo portellone con paraurti
integrato. Cambiano, infine, i gruppi ottici sia anteriori sia posteriori,
mentre i pneumatici in dotazione sono ora da 175/70 R14. Dalla linea esterna
agli interni. Fiat Palio WE propone una plancia ridisegnata, con una nuova
strumentazione e radio integrata (disponibile la versione con cd-changer).
Rinnovati anche i disegni del volante e del pomello, così come il pannello
della porta che oggi offre un rivestimento a filo della cintura e un
appoggiabraccia ancora più ergonomico. I sedili, proposti in nuovi tessuti
e con poggiatesta più alti, adottano un sistema a scorrimento su rotaie e
la regolazione continua dello schienale. Insieme all'abitabilità migliora
anche il comfort della vettura. Sull'intera gamma, infatti, la nuova Fiat
Palio WE propone di serie il condizionatore manuale, dispositivo silenzioso
ed efficiente con una maggiore portata del flusso d'aria (380 m³s) e una
migliore miscelazione tra aria calda e fredda. Per rendere, poi, ancora più
piacevole il viaggio sono state leggermente irrigidite le sospensioni (lo
schema prevede McPherson davanti e "ponte torcente" dietro).
Maggiore comfort e migliore handling, quindi, che vanno ad aggiungersi ad un
ambiente interno reso particolarmente silenzioso e isolato dalle vibrazioni
del motore. Merito degli interventi effettuati sugli appoggi del propulsore
e degli isolamenti acustici della vettura. Senza dimenticare la frizione
idraulica adottata in sostituzione di quella meccanica. L'impianto
elettrico, inoltre, è gestito tramite l'innovativo sistema V.E.N.I.C.E. (Vehicle
Network with Integrated Control Electronics) che permette un immediato
dialogo tra le centraline elettroniche (nodi) presenti sulla vettura e
adibite al controllo dei diversi sistemi (motore, gestione della
strumentazione di bordo, porte, luci interne ed esterne eccetera). Il
sistema, tra l'altro, è capace di autodiagnosi. Nel campo della sicurezza,
poi, la nuova Fiat Palio WE propone dotazioni di serie interessanti. Lo
dimostrano le cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza con
pretensionatore e "limitatore di carico" (a tre punti quella
posteriore centrale) e gli airbag anteriori. Di ultima generazione, l'airbag
del guidatore ha una capacità di 45 litri e offre una maggiore protezione,
mentre quello del passeggero (dotato di sensore di presenza) può essere
disabilitato quando il sedile è vuoto. Senza contare che la nuova Fiat
Palio WE può contare su una aumentata capacità di assorbimento della
scocca, sulle barre anti-intrusione e sulla cellula di sopravvivenza
rinforzata. A richiesta, infine, il modello propone l'Abs a sensori attivi e
completato dal sistema Ebd (Electronic Brake Distribution). Prezzi chiavi in
mano Palio Weekend 1.2 8V, € 12.450,00; Palio Weekend 1.2 16V, €
12.850,00; Palio Weekend 1.6 16V, € 13.450,00; Palio Weekend 1.9 DS, €
13.450,00; Palio Weekend 1.9 JTD, € 13.750,00.
OPERE
D'ARTE AL MUSEO DEL CAVALLO GIOCATTOLO
Milano 13 maggio 2002 - Sul valore antiquario, la rarità collezionistica e
il prestigio della raccolta del Museo del Cavallo Giocattolo non si discute.
Inaugurato nell'aprile del 2000 a Grandate in provincia di Como, a pochi
chilometri dal confine svizzero, questo interessante e prezioso Museo è
ospitato nelle scuderie dove nacque un cavallo straordinario, Tornese, il
purosangue entrato nella leggenda alla fine degli anni Cinquanta per
l'impressionante numero di successi raggiunti nelle gare. Il Cavaliere del
Lavoro Piero Catelli, fondatore e presidente della Artsana Chicco, ha
pensato di dedicare idealmente a Tornese un museo, portando dei cavallini
giocattolo in queste stanze. La collezione, unica per varietà, quantità e
qualità dei pezzi che la compongono (oltre 500), costituisce la più ampia
collezione privata del settore. Essa permette al visitatore di avere
un'esauriente panoramica relativa all'evoluzione ed alle varianti di
quest'oggetto nel mondo, dal tardo Settecento agli anni Settanta del
Novecento. Statici o azionati da sofisticati meccanismi, in legno, metallo o
cartapesta, sono tutti piccoli grandi capolavori di scultura: dal bastone
cavallo, il primo vero cavallo-giocattolo, al carretto-cavallo, alle
statuine-cavallo, ai tornei, ma anche alle corse nel circo e soprattutto ai
cavalli a dondolo e da montare. A due anni dalla sua apertura il Museo si è
arricchito di altri 35 pezzi interessanti, dono di amici e sostenitori,
anche sconosciuti, che da tutto il mondo mandano cavallini. Il Museo
attualmente occupa uno spazio di mq. 400, ma verrà presto raddoppiato. Il
complesso è collegato con Chiccolandia, un altro spazio scenografico
dedicato al gioco, alla ristorazione ed al divertimento, oltre che
naturalmente alla vendita di tutti i prodotti Chicco. Al Museo si arriva in
treno dalle Ferrovie Nord Milano fino alla Stazione Grandate; in auto invece
sono 30 minuti circa da Milano con A9/E35; 20 minuti da Lugano con N2/E35,
uscita Como Sud. Orari 10.30 - 12.30 / 15.30 -19.30, chiuso la domenica e
lunedì mattina. Per ulteriori informazioni digitare www.museodelgiocattolo.it
oppure telefonare al numero 031-382111.
L'INTERO
UNIVERSO DI "STAR WARS" È ORA RACCHIUSO IN UN NUOVO GIOCO DI
CARTE COLLEZIONABILI
Milano 13 maggio 2002 - Ogni sorta di creatura che popola l'universo di Star
Wars è da oggi alla portata di chiunque desideri cimentarsi in epiche sfide
grazie al nuovissimo Gioco di Carte Collezionabili Star Wars, prodotto dalla
Wizards of the Coast. Con Star Wars Wizards of the Coast ha acquisito una
licenza in grado di esercitare un forte fascino su più generazioni di
appassionati. Il Gioco di Carte Collezionabili Star Wars esplora tutti gli
aspetti del ricco universo di Star Wars a cominciare da "L'Attacco dei
Cloni" e coprendo, in un arco di più anni, anche personaggi,
astronavi, battaglie e pianeti appartenenti all'intera saga. Il Gioco di
Carte Collezionabili Star Wars nasce dalla collaborazione tra la LucasFilm
del mitico George Lucas e la Wizards of the Coast, azienda che ha inventato
i Giochi di Carte Collezionabili Pokémon, Harry Potter, Magic: L'Adunanza e
Football Champions, per i quali detiene tutti i diritti sulle meccaniche di
gioco. Si tratta di una collaborazione consolidata negli anni, iniziata
alcuni anni fa con la pubblicazione negli USA di Star Wars Insider, la
rivista ufficiale dei fan di Star Wars. La LucasFilm ha scelto di
consolidare il rapporto con Wizards of the Coast siglando un accordo
pluriennale, in esclusiva mondiale, per sviluppare un gioco di carte in
grado di catturare il feeling e l'azione dei film. Per la creazione del
nuovo gioco, la Wizards of the Coast si è avvalsa della genialità creativa
del matematico di fama mondiale Richard Garfield, game designer e creatore
di Magic: L'Adunanza, il cui 'tocco' è ben evidente nello schema di gioco
bilanciato ed innovativo del Gioco di Carte Collezionabili Star Wars. Il
Gioco ricrea l'epica battaglia tra il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della
Forza. Lo scontro tra i due giocatori si articola su tre settori
rappresentanti tre Arene: Battaglia Spaziale, Battaglia Terrestre e
Battaglia dei Personaggi. Un giocatore usa il mazzo del Lato Chiaro e
l'altro quello del Lato Oscuro. Il Lato che si aggiudica due Battaglie su
tre è il vincitore. Nella risoluzione degli scontri si utilizzano anche i
dadi. Il meccanismo di gioco è studiato in modo da rendere assolutamente
predominante una studiata pianificazione strategica e scelte tattiche ben
oculate da parte dei due giocatori. La risoluzione degli scontri dà luogo a
situazioni molto realistiche: i personaggi sono dotati ciascuno di abilità
speciali, di cui possono avvalersi grazie all'aiuto della Forza. Il Set Base
Attacco dei Cloni è composto da carte completamente in italiano, basate sul
nuovo film Episode II: Attacco dei Cloni appunto, che uscirà nelle sale il
16 maggio 2002 e del quale le Carte riportano immagini tratte dai frame
originali ed immaginari inedite ricostruite in post produzione. Il Set
Introduttivo per due giocatori è composto da 2 mazzi già pronti da 30
carte ciascuno, uno del Lato Chiaro ed uno del Lato Scuro, 2 carte premium,
un tabellone di gioco, 6 dadi, 33 segnalini danno, 2 segnalini forza e la
guida del gioco. Al Set Base si affiancano le classiche Buste di Espansione
da 11 carte e le buste di espansione da 5 carte, che rappresentano la novità.
Nel 2002 sono previste le uscite di altre 2 Espansioni: a settembre Sith
Rising e a novembre il Set dedicato al quarto episodio, il primo film, della
trilogia classica di Star Wars: A New Hope. Prezzi: Set Base euro 9,99,
Buste di Espansione da 11 carte euro 4,00, Buste di Espansione da 5 carte
euro 2,00
ROBERT
CAPA: "I VOLTI DELLA STORIA" - MILANO, PALAZZO DELL'ARENGARIO IN
PIAZZA DUOMO - 8 MAGGIO/10 SETTEMBRE.
Milano, 13 maggio. Robert Capa, uno dei più grandi fotografi della storia e
sicuramente il massimo in fatto di fotoreporter. Endre Friedman, al secolo
Robert Capa, immortalò la storia con alcune foto che sarebbero diventate
dei simboli, a partire dalla celeberrima immagine del miliziano repubblicano
della guerra di Spagna ripreso nell'attimo della morte. Oppure. Durante la
seconda guerra mondiale, del contadino siciliano che dà indicazioni ad un
soldato americano alto quasi il doppio di lui. Non mancano altre immagini
storiche che ritraggono il generale De Gaulle, Lev Trotskij,
Ernest Hemingway, Ricasso. Capa
soleva dire che "se una fotografia è venuta male, vuol dire che non si
era abbastanza vicini" e fu proprio questo suo desiderio di voler
essere sempre vicino al soggetto da fotografare, ripreso spesso in
condizioni pericolose, che lo portò alla morte nel 1954, quando durante la
guerra francese in Indocina finì su una mina. Milano, Palazzo Arengario
Piazza Duomo - tutti i giorni 10-20, giovedì 10-23, lunedì chiuso.
Biglietti: 6,50 Euro (ridotti 4,50) info. Tel
02.54917
BLUE
SKY PROMOTION & INSIDE OUT PRODUZIONI PRESENTANO
NATALIE MERCHANT 20 MAGGIO TEATRO CIAK
Milano, 13 maggio 2002 Natalie Merchant ha registrato un terzo album
solista, Motherland, in uscita il 9 Novembre. Co-prodotto con T Bone Burnett
(Elvis Costello, i Wallflowers, Sam Philips e la colonna sonora di Oh
Brother Where Are Thou?) Motherland raccoglie dodici nuove canzoni scritte
dalla Merchant. Famosa per i suoi lavori stilisticamente eclettici, con
Motherland la Merchant si spinge oltre, muovendosi verso nuove eccitanti
mete, sia in termini di musica sia di testi. Quest'ultimo lavoro tocca più
livelli emotivi ed intellettuali di qualsiasi altra opera della carriera
della Merchant, oggi nel suo secondo decennio. "Predisporre la sequenza
di brani di quest'album fu una grande sfida e mi auguro di essere riuscita e
mettere insieme un prodotto ben bilanciato. Non avevo mai scritto canzoni
così politicamente impegnate o così intimamente personali." Il gruppo
di musicisti che segue da anni Natalie - Erik Della Penna (chitarra, banjo),
Gabriel Gordon (chitarra), Graham Maby (basso), Elizabeth Steen (tastiere),
Matt Chamberlain (batteria), David Ralicke (sax) - è ampliato da ospiti
quali il leggendario interprete di gospel Mavis Staples, Van Dyke Parks
(fisarmonica), Greg Leisz (chitarra, banjo, mandolino) e Patrick Warren (chamberlain).
Stephen Barber ha arrangiato gli archi in tre canzoni. La Merchant iniziò
la sua carriera nel 1981 come cantante e compositrice dei testi dei 10.000 Maniacs,
la band folk art rock pop per eccellenza, realizzando con il gruppo sei
album - Hope Chest (1982), The Wishing Chair (1984), In My Tribe (1987),
Blind Man's ZOO (1989), Our Time In Eden (1992), 10.000 Maniacs Mtv
Unplugged (1993) - prima di dedicarsi con successo alla sua carriera solista
- Tigerlily (1995), Ophelia (1997), Natalie Merchant Live In Concert (1999).
I suoi testi provocatori l'hanno fatta paragonare più a personaggi
letterari che a musicisti ("l'Emily Dickinson o la Flannery O'Connor
del pop"). La sua fama di cantautrice di qualità e la sua particolare
voce hanno da qualche tempo conquistato un pubblico fedele e coloro che
hanno seguito l'evoluzione della Merchant come artista apprezzeranno
sicuramente il suo nuovo lavoro. Con uno stile pittorico a forti tinte,
Motherland si apre con un arrangiamento ammaliante di archi e fiati di
stampo arabo, sottolineato da chitarre elettriche distorte e un ritmo
reggae. Quando la Merchant canta, "Non ho il dono della preveggenza per
dire quello che succederà", descrive un popolo sull'orlo della
ribellione. Il fatto sconvolgente che questo album è stato completato due
giorni prima degli attacchi al World Trade Center e al Pentagono amplifica
l'aspetto inquietante di questo testo. "In realtà scrissi This House
Is On Fire durante le proteste anti-globalizzazione a Seattle e lo scandalo
dei voti durante il ballottaggio elettorale in Florida. Vidi gente scendere
in strada per trovare una voce collettiva e farsi sentire. Decisi di
chiedere a Stephen Barber di scrivere gli arrangiamenti degli archi in quel
modo perché sono una fan della musica popolare Nord Africana, specialmente
Om Kalsoum, la famosa cantante egiziana. E' davvero strano come nuovi eventi
sembrano cospirare per dare a questa canzone nuovi significati che non avrei
mai immaginato." "La canzone che da il titolo all'album,
Motherland, ha un significato ancora più profondo dopo gli eventi dell'11
Settembre e quanto ne è seguito. Ero molto più cinica quando scrissi,
'Terra madre cullami, chiudimi gli occhi, fammi addormentare con una ninna
nanna, proteggimi, sdraiati al mio fianco, resta con me, non andartene.'
Adesso la canzone suona più come una richiesta disperata di neutralità, di
essere 'senza volto, senza nome, innocente, senza colpa e libero', un
desiderio che tutti noi condividiamo per un mondo che avevamo dato per
scontato e che ora abbiamo perduto. Improvvisamente, sembra che come nazione
non possiamo più nascondere il nostro passato o il nostro presente o il
nostro futuro. Per me è la morte della nostalgia e dei sogni." Da
qualche tempo appassionata di musica gospel, la Merchant così spiega la
presenza in due canzoni della leggendaria cantante gospel Mavis Staples:
"Anche se sono sempre stata appassionata di R&B e musica gospel,
non ho mai voluto inserire nella mia musica riferimenti a questi generi ma
con Motherland mi resi conto che era arrivato il momento di rivelare la mia
passione e rendere omaggio ad alcuni dei miei maestri. Ho trascorso ore e
ore ad ascoltare cantanti gospel e soul. Tra queste ci sono donne che mi
hanno insegnato a parlare di amore e desiderio, come piangere e consolare,
come chiedere e quando essere orgogliosi. Non voglio barriere razziali o
sociali nella mia musica." "Scrissi Saint Judas in risposta ad una
mostra della New York Historical Society che conteneva le immagini più dure
che avessi mai visto. Era la storia del linciaggio attraverso la fotografia.
Sapevo che Mavis avrebbe capito le mie parole e le avrebbe trasmesse al
meglio. Volevo sentire quell'incredibile voce potente ma le chiesi di
cantare la canzone anche per il suo coinvolgimento con il movimento per i
Diritti Civili. Le Staples Singers scrissero 'Freedom Highway' e 'Why Am I
Treated So Bad?' durante i moti di rivolta e disgregazione civile nel Sud
degli Stati Uniti. Cantarono a fianco di Martin Luther King sui gradini del
Lincoln Memorial a Washington. Cantare con Mavis è stato un evento
storico." In Build A Levee, uno stridente brano R&B, Mavis è la
voce della prudenza che avverte la propria figlia del pericolo racchiuso in
ogni uomo: "Fai attenzione ai suoi freddi occhi scuri pieni d'audacia e
falsità profana ti tenterà con un gorgo di bugie e promesse che negherà o
che non manterrà mai" "Non ho mai scritto niente di pacchiano per
un album. Put The Law On You è una canzone che apre nuove porte."
"Golden Boy era una canzone che scrissi senza essere assolutamente
certa del suo significato. Durante le registrazioni, l'ingegnere del suono
commentò che non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine dei
tristemente famosi ragazzi della Columbine High School. Capii
improvvisamente che stavo facendo mia quella malsana tendenza che abbiamo
come cultura di fissare la nostra attenzione sugli emarginati violenti e
anormali. Ricordiamo più facilmente nomi di serial killer di nomi di
benefattori dell'umanità. Rendiamo gli psicopatici continuamente celebri,
volutamente o no." Una delle canzoni più intriganti dell'album è
Henry Danger. Lo strano arrangiamento che Stephen Barber ha composto per
l'orchestra da camera si fonde con il testo criptico e la voce spettrale
della Merchant e si apre su un panorama musicale di uno strano mondo
privato. Henry Danger (1892 - 1973) è l'autore e illustratore di quello che
potrebbe essere il più lungo romanzo incompleto di tutti i tempi. Per
sei decenni, Henry lavorò in isolamento ossessivo sulla sua saga,
intitolata "The Story Of The Vivian Girls, In What Is Know As The
Realms Of The Unreal, Of The Glandeco-Angelinian War Storm, Caused By The
Child Slave Rebellion". Il
suo gigantesco manoscritto chirografo di 17.000 pagine fu trovato
nell'appartamento di questo portiere d'ospedale in pensione dopo la sua
morte. Le illustrazioni dei Regni dell'Immaginario sono centinaia e
descrivono la battaglia tra le forze del bene e del male vista attraverso il
mondo estremamente immaginario di Henry. Spiega la Merchant: "Vidi il
mio primo collage/dipinto di Henry Darger nei primi anni '80, quando la
storia della vita di Henry era una di quelle leggende tramandate di bocca in
bocca. Visse e morì come un recluso a Chicago, nessuno sapeva dei suoi
scritti e dei suoi dipinti. Poi una piccola galleria artigianale di New
Orleans acquistò un piccolo fascio delle sue illustrazioni. Estrapolate dal
contesto, le sette piccole ragazze terrorizzate ed inseguite da un gatto
alato arancio e viola erano piuttosto strane. Fui immediatamente incuriosita
e volli vedere altre immagini. La ricerca di documentazione su Henry Darger
fu difficile, brevi menzioni in studi di altri artisti. Una retrospettiva
sul suo lavoro comparve anni dopo all'American Folk Art Museum di New York.
La macchina da scrivere di Henry faceva parte della mostra, oltre a grandi
rotoli dipinti delle ragazze Vivian, oggetti che a me apparvero come vere
reliquie." Nella canzone The Worst Thing la Merchant ci offre uno
squisito ibrido di tango e flamenco che contiene in coda un pezzo cantato in
spagnolo. "L'anno scorso trascorsi tre mesi in giro per la Spagna e
l'influenza di quella lingua è stata difficile da ignorare. Credo che Erik
Della Penna ha suonato la chitarra acustica in modo divino, in quella
canzone e in Henry Darger." Non è insolito per la Merchant indirizzare
canzoni ad un segmento specifico del suo pubblico e Tell Yourself sembra
essere scritta appositamente per le giovani donne, un po' come Eat For Two e
Life Is Sweet nei dischi precedenti. E con una frase sagace come "fin
dai tempi dell'Eden tutti sanno che fummo costruite per piacere e fino da
quando Adamo si ruppe una costola e ci lasciò andare", la Merchant non
potrà che attirarsi le simpatie delle femministe più accanite. 20 maggio
Teatro Ciak, via Sangallo n° 2 ingresso: € 25,00 euro in platea € 20,00
euro in galleria info per prevendite n. 02 39333737 inizio concerto ore
21.00 Supporter: Andrea Miro' (Voce, Chitarra e Pianoforte) accompagnata da
Davide "billa" Brambilla (fisarmonica e Tromba) info tour 0547
600093 Infolink : www.blueskypromotion.it
ANDREA
MIRO' "LUCIDAMENTE"
Milano, 13 maggio 2002 - " E' il talento musicale più pronunciato che
io abbia conosciuto in vent' anni di carriera". Così la definisce
Enrico Ruggeri. Fin da bambina Andrea Mirò dimostra una straordinaria
capacità nel suonare qualsiasi strumento le capiti tra le mani: a
quattordici anni è nell'Orchestra del Conservatorio di Alessandria, come
violinista, ma compone già le sue prime canzoni alla chitarra e al
pianoforte. Comincia a rendersi conto delle sue notevoli doti vocali e, dopo
aver vinto le selezioni di Castrocaro, debutta al Festival di Sanremo con
"Notte di Praga". La critica è entusiasta e Mirò conquista anche
molti suoi colleghi, che si ricorderanno di lei quando, qualche anno dopo,
finiti gli studi, potrà registrare il suo primo album : Mango e Eugenio
Finardi collaborano alla composizione e Roberto Vecchioni la invita a
duettare con lui nella canzone "Tema del soldato eterno e degli
aironi". Personaggio complesso, carattere che non accetta compromessi,
quando Mirò vede che la sua autonomia artistica è in pericolo, decide di
sciogliere il contratto con la sua casa discografica, per tornare a fare la
musicista a tempo pieno. Nel 1994 Enrico Ruggeri sta per partire in tour e
ha bisogno di un chitarrista, un tastierista, un violinista e una voce
femminile: si ricorda di quella adolescente conosciuta a Sanremo nell'87 e
la chiama a far parte del suo gruppo, certo che avrebbe potuto ricoprire
tutti questi ruoli. Miro'diventa così il "superjolly" in tre tour
dell'artista. Dal '96 al '98 è con Ron, col quale duetta in molti brani,
suonando sempre diversi strumenti. Alla costante ricerca di nuove
esperienze, si accosta anche al musical, interpretando per alcuni mesi la
parte di Maddalena in "Jesus Christ Superstar". Nel 1999 torna a
lavorare con Ruggeri, che incide con lei "Anna e il freddo che ha"
nell'album "L'isola dei tesori". Il lungo tour, la stima e
l'affetto dei fans di Ruggeri fanno rinascere in Andrea Mirò la voglia di
scrivere e cantare: prepara una ventina di canzoni tutte sue e comincia a
proporne alcune durante i concerti. Al pubblico piace, al punto che Ruggeri,
insieme a Silvio Crippa e Luigi Schiavone dell'etichetta Merak, decidono di
produrre il nuovo album di questa artista che ha già esperienza e spessore
come una veterana del palcoscenico e del pentagramma. Nel 2000 partecipa
quindi ancora al Festival di Sanremo nella categoria "giovani" con
"La canzone del perdono" tratta dall'album "Il centro dei
pensieri", classificandosi al primo posto nella prima serata ed al
quarto nella finale. Durante l'estate 2001 è ancora in tour con Ruggeri, ma
questo non le impedisce di comporre altre canzoni che fanno parte del suo
secondo album, per l'etichetta AnyWay e si intitola "Lucidamente"
Andrea Mirò ha partecipato al recente Festival di Sanremo nella triplice
veste di coautore e di arrangiatore del brano di Enrico Ruggeri
"Primavera a Sarajevo" e di direttore di orchestra dello stesso.
E' una grande soddisfazione ed una stimolante esperienza per la giovane
artista che ha pubblicato il suo secondo album da cantautrice
"Lucidamente", con cui ha raccolto ottimi commenti da parte della
critica e importanti riconoscimenti da parte del pubblico. Dopo
"Opinioni di un Clown" - il primo singolo tratto dall'album - è
in programmazione il suo secondo singolo e videoclip "Stanza 24".
Andrea Mirò ha partecipato a Sanremo Rock, la manifestazione che si svolge
parallelamente al Festival della Canzone e dedicata principalmente a un
pubblico giovane.
IL
24, 25 E 26 MAGGIO AL PALAVOBIS DI MILANOGRANDE MUSICA AFRICANA CON I
CONCERTI DI YOUSSOU N'DOUR FRÈRES GUISSE E ALIOUNE MBAYE NDER
Milano, 13 maggio 2002 - Il 24, 25 e 26 maggio, al Palavobis di Milano,
all'interno della prima edizione di "72 ore di Suoni e Luci dal
Senegal", manifestazione organizzata e promossa dall'Associazione Gaindè
-Centro Culturale e Sociale Italo Senegalese- e patrocinata dal Comune di
Milano, si terranno i concerti di Youssou N'Dour (l'artista più
internazionale della scena musicale africana) e di Frères Guisses e Alioune
Mbaye Nder (i maggiori esponenti della nuova generazione di musica
senegalese). Youssou N'Dour - Venerdì 24 maggio - ore 21.00 - ingresso:
20.00 euro Il cantante senegalese Youssou N'Dour è tra gli interpreti più
rappresentativi della scena musicale africana. Nato nel 1959 a Dakar, a 19
anni si unisce al gruppo locale degli Star Band de Dakar. Grazie alla sua
voce straordinaria in grado di arrivare a tonalità inaspettate, nel 1979
diventa il leader della band che rinomina Etoile de Dakar e nel 1981 Super
Etoile de Dakar. Riconosciuto come padre del "Mbalax", un
complicato mix di ritmi pop, africani e caraibici, il suo stile accomuna e
reinterpreta la musica tradizionale fondendola con quella contemporanea.
Passa dalla lingua inglese a quella francese, senza rinunciare
all'espressività del wolof, la lingua nazionale del suo paese. Nel 1984
debutta in Europa e l'anno successivo negli USA attirando subito
l'attenzione dei più grossi nomi del panorama musicale. Nel 1986 collabora
con Peter Gabriel nell'album "So" e nello stesso anno con Paul
Simon in "Graceland". Nel 1988 è in prima linea accanto a
Gabriel, Bruce Springsteen, Sting e Tracy Chapman nel Tour "Amnesty
International Human Rights Now!". Nel 1989 pubblica l'album
"Set" e nel 1991 viene nominato al Grammy per il disco "Eyes
Open" e a metà degli anni '90 le sue canzoni iniziano ad assumere un
tono più sommesso, come si sente in "The Guide (Wommat)" del
1994, che contiene il celebre duetto con Neneh Cherry "Seven Seconds"
e vende oltre due milioni di copie in tutto il mondo. Il suo lavoro più
recente è "Joko (The Link)", pubblicato nel 2000 per la Nonesuch
Record. Frères Guisse - Sabato 25 maggio - ore 21.00 - ingresso: 16.00 euro
Due chitarre acustiche e uno djembé sono gli strumenti utilizzati dai tre
fratelli Guisse: Djiby e Cheikh uniscono le loro voci alle chitarre, mentre
Alioune suona delicatamente le percussioni. Il gruppo si forma nel 1988,
quando decidono di intraprendere la carriera musicale. Le loro canzoni
evocano le difficoltà della vita quotidiana, dei giovani, in breve, il modo
di vivere dei senegalesi. "Noi poniamo l'accento sulla melodia, anche
se sappiamo che i senegalesi preferiscono la ritmica. Nella nostra musica le
chitarre sono strettamente legate alla voce, e noi suoniamo ciò che
proviamo." Alioune Mbaye Nder - domenica 26 maggio - ore 21.00 -
Ingresso: 10.00 Euro Alioune Mbaye Nder, nato a Dakar nel 1969, è ballerino
e percussionista fin dall'infanzia. Nel 1995, Nder forma la sua band, i
Setsima Group e realizza il primo disco dal titolo "Aduna"
(Universo), un debutto brillante.Nel 1997 , con il suo secondo lavoro,
"Leneen" (Diversamente), riscuote lo stesso successo.Molto
importanti per l'artista i testi delle sue canzoni, che contengono sempre un
forte messaggio sociale, apprezzato dai ragazzi e dalle donne, soprattutto
quando affronta i temi del matrimonio, dell'infanzia, dei giovani e la realtà
femminile. Per informazioni Ass. Cult.Gaindè - tel. 02/6554505 (dalle ore
10.00 alle 18.00)
FONDAZIONE
BENETTON STUDI RICERCHE TREDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO
SCARPA PER IL GIARDINO 11 MAGGIO 2002, AUDITORIUM PIOX, TREVISO
Treviso 13 maggio 2002 - L'architetto Domenico Luciani, direttore della
Fondazione Benetton Studi e Ricerche, dopo aver presentato lo storico dell¹arte
professor Carlo Bertelli, da pochi mesi entrato a far parte del Consiglio di
amministrazione della Fondazione, presenta la giuria del Premio
internazionale Carlo Scarpa per il Giardino: ³un piccolo gruppo di amici
che aiuta l¹architettura nella guida di un lavoro sul paesaggio e sul
giardino, per tenerli al riparo col massimo di rigore e insieme di apertura
e innovazione². Fanno parte della giuria: Sven-Ingvar Andersson, professore
emerito dell¹Accademia Reale Danese di Belle Arti a Copenhagen e il
maggiore depositario della conoscenza e cultura del giardino; Carmen Anòn,
docente nell'Università di Madrid, presidente onorario del Comitato
internazionale per il giardino storico dell'Icomos (International Council
Monuments Sites), Monique Mosser, , la più battagliera e implacabile,
docente nella Scuola Superiore di Architettura di Versailles e componente il
Comitato internazionale per il giardino storico dell'Icomos, Ippolito
Pizzetti, paesaggista, saggista, docente nell¹Università di Ferrara,
Lionello Puppi, docente nell¹Università di Venezia, presidente della
giuria, Thomas Wright, membro della giuria dal 1990 al 2000, membro onorario
dal 2001, uno dei principali consulenti del National Trust e dei giardini
reali. Domenico Luciani, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche
e presidente del Centro Internazionale Civiltà dell¹Acqua, è il
coordinatore della giuria. L¹attribuzione del premio è il frutto di un
lavoro collettivo. Continua Luciani: "Quest'anno la scelta è caduta
sul mondo slavo-magiaro. L¹Europa centrale non poteva più mancare. Abbiamo
raccolto documentazione e svolto ricerche. Il premio, che non viene dato a
persone ma alle istituzioni che governano il luogo, è un oggetto disegnato
da Carlo Scarpa, usato per bloccare, per aprire e chiudere, simbolo dell¹eterna
bascularità. Nel cimitero-giardino di Brion è usato in vari modi: i due
sarcofaghi sono inclinati eppure sono eterni perché sigillati da questo
oggetto. Anche il libro che documenta il premio è frutto di un lavorio
collettivo e costituisce una parte rilevante del premio stesso: una campagna
di attenzioni nei riguardi del luogo². L¹idea stessa del premio ha una
storia e ha subito una evoluz ione, da premio ³al responsabile di un sito
verde disegnato che presenti caratteri di esemplarità nella concezione e
nel governo" (1990), a premio "a una personalità o un¹istituzione
che abbia dato contributi riconoscibili e duraturi per elevare e diffondere
la cultura, il gusto e le conoscenze sul paesaggio e il giardino² (1991),
fino al premio che ³segnala ogni anno un luogo denso di natura e di memoria²
per mezzo del quale sia possibile ³contribuire a elevare e diffondere la
cultura del governo del paesaggio² (1994). Non viene premiato il talento
dell¹inventore, ma la sapienza e la continuità di una guida che riesce a
far vivere nel tempo quella stessa invenzione, a ritrovarla, a rinnovarla
continuamente, facendola rimanere se stessa, appunto in equilibrio tra
innovazione e conservazione. Dal 1990 a oggi ecco i luoghi che sono stati
premiati: Sìtio Santo Antônio da Bica, Barra de Guaratiba, Brasile. Il
premio è stato attribuito al "sitio" e consegnato al paesaggista,
allora vivente, Roberto Burle Marx (1909-1994) che lo aveva concepito e
realizzato, vi viveva e lavorava come responsabile delle ricerche, delle
sperimentazioni e del governo, in uno straordinario insieme di scienza, arte
e invenzione, del quale aveva fatto donazione allo Stato di Rio de Janeiro.
Rosario Assunto (1991). Il premio, in via eccezionale, viene attribuito a
una persona, il filosofo italiano Rosario Assunto (1915-1994) quando era
ormai nella fase declinante della sua vita, per la sua ostinata battaglia di
idee per il buon governo, la cura, la difesa e la necessità dei giardini
Sissinghurst, Kent, Regno Unito (1992). Il premio viene attribuito a Pamela
Schwerdt e Sibylle Kreutzberger, due giardiniere tedesche che per oltre
trent¹anni hanno curato il giardino di Vita Sackville-West e Harold
Nicolson; con questa scelta, la giuria ha voluto segnalare come il paesaggio
e il giardino vivano solo grazie alla continuità di presenze attente e di
cure sapienti. Désert
de Retz, ÎIe de France, Francia (1993). Il
premio viene attribuito a un luogo stupefacente vicino a Parigi,uno dei più
affascinanti giardini in stile anglocinese mai realizzati, di grande valore
simbolico nella storia del giardino, e il contributo finanziario viene
affidato a Olivier Choppin de Janvry che vive e lavora lì, testimone di una
prpfonda corrispondenza tra persona, spazio e natura. Viale degli Eroi a
Tirgu Jiu, Romania (1994). Il premio viene attribuito al Giardino Brancusi a
Tirgu Jiu che conserva tre invenzioni del grande maestro rumeno: la Mensa
del silenzio, la Porta dell¹abbraccio e la Colonna senza fine. Il poeta
Marin Sorescu, ministro per la Cultura della Repubblica di Romania, riceve
il sigillo di Carlo Scarpa, che servirà per farlo ricordare, restaurare e
rivivere. La Foresta della Memoria, Stoccolma/Enskede, Svezia (1995). Il
premio viene attribuito al cimitero pensato e realizzato nel bosco di
Enskede dagli architetti Erik Gunnar Asplund (1885-1940) e Sigurd Lewerentz
(1885-1975), un capolavoro del Movimento Moderno nato anche per volere di
una committenza pubblica attenta ai valori e ai diritti individuali. La
Fresneda nell¹Escorial, Spagna (1996). Il premio viene attribuito al vasto
compendio di boschi e di pascoli, di bacini d¹acqua, di opere d¹architettura
e di giardinaggio, pensato a partire dal 1561 da Filippo II nell¹ambito di
un programma paesaggistico a scala geografica incardinato sul Monastero di
San Lorenzo dell¹Escorial, un ³frassineto² a un paio di chilometri dalla
reggia. Dessau-Worlitzer
Gartenreich, Germania (1997). Il
premio viene attribuito al Regno dei giardini, paesaggio culturale che si
svolge su più di trecento chilometri quadrati, lungo l¹Elba nella
Sassonia-Anhalt, dove, dal 1764, per oltre mezzo secolo, il Principe Franz
von Anhalt, con la sua cerchia di tecnici, artisti, intellettuali e
corrispondenti, ha dato forma a un ³grande progetto² politico e culturale,
un programma di riforme e interventi a scala geografica nel paesaggio
fluviale e forestale, ispirato al nuovo sentimento della natura proclamato
da Rousseau. Cerca do Mosteiro de Tibães, Portogallo (1998). Il premio
viene attribuito a un monastero benedettino, non più abitato dai monaci,
vasto insieme di boschi, frutteti, orti e giardini, bacini e canali, opere
di architettura e forme di pietra, sulle falde che discendono dal Monte di
San Gens verso il borgo di Mire de Tibães e il fiume Càvado, nei dintorni
della città di Braga, estremo nord del Portogallo. Cave di Cusa, Italia
(1999). Il premio viene attribuito a un luogo che da oltre ventiquattro
secoli, sospeso nel tempo, custodisce le materie e gli artifici dai quali
traeva origine la costruzione dei Templi di Selinunte. Le cave di Cusa sono
un sito di archeologia del lavoro, della tecnica e dell¹arte, di grande
interesse paesaggistico nel panorama italiano, rimasto stranamente indenne
dal 409 a.C fino a oggi. L¹Agdal di Marrakech, Marocco (2000). Il premio
viene attribuito a un grande giardino di 400 ettari, orto e frutteto
marocchino di ulivi e aranci, che ci trasmette un patrimonio plurimillenario
di conoscenze per captare e distribuire l¹acqua, per coltivare la terra e
dare forma alla città, esempio di realizzazione paesaggistica che conferma
il ruolo cruciale svolto dalla civilizzazione islamica nella storia del
giardino. Castelvecchio di Verona, Italia (2001). Il premio viene attribuito
a un luogo stratificato, denso di sedimenti della memoria di varie epoche,
che si colloca nel cuore di una città e ha rivestito nel tempo funzioni
diverse; si sottolinea l¹importanza dell¹equilibrio tra conservazione e
innovazione, e di un governo coordinato e autorevole che ha saputo cambiare
i pezzi e inventare nuovi spazi. Motivazione della giuria - La giuria del
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso all'unanimità
di dedicare la tredicesima edizione ai Giardini del Castello di Praga. Si
tratta di un insieme di spazi aperti, posti intorno al Hrad, il com-plesso
monumentale che guarda dall¹alto la città, ricavati nella sottile e
irregolare striscia tra i bastioni, il muro e i palazzi nei quali ha avuto
sede prima il potere regale imperiale, e poi, a partire dal 1918, la
Presidenza della Re-pubblica. Nel corso del tempo la funzione di questi
spazi è cambiata molte volte, in rapporto alle alterne complicate vicende
storiche del castello, dalla sua fon-dazione (seconda metà del secolo XI),
attraverso molteplici distruzioni e vere e proprie ricostruzioni (in età
romanica, tardogotica e teresiana); tra fasi nelle quali ha espresso
autentica egemonia, in particolare durante i regni di Carlo IV (1346-1378) e
di Rodolfo II (1576-1611) e fasi di crisi, come la lunga tragica eclisse
della Guerra dei Trent¹anni (1618-1648). In età absbur-gica, con
interventi importanti, questi spazi avevano assunto il tono di un ³parco
all¹inglese², trascinato poi in un inevitabile degrado. Il loro assetto
attuale è nato dall¹intesa tra il volere del presidente Tomá"
Garrigue Masaryk (1850-1937) e l¹arte dell¹architetto JoÏe Pleãnik
(1872-1957), nel quadro di un¹imponente iniziativa di ripensamento e
riqualifica-zione del castello tesa a trasformarlo in un simbolo della
democrazia appena conquistata e dello slancio verso una ³nuova Europa².
Nell¹arco del quindi-cennio 1920-1935 questa intesa ha prodotto una
radicale modificazione del castello, negli spazi e nei percorsi interni, nei
cortili e nei giardini. Ma il di-segno era assai più vasto, con l¹elaborazione
di un grande progetto che, par-tendo dal Giardino del Belvedere, immaginava
nuovi parchi e viali nella parte settentrionale della città, fino a
interessare l¹intera forma urbis; pro-getto non realizzato, anche a causa
di resistenze emerse nell¹accademia e nell¹opinione pubblica. In questo
quindicennio, anche grazie alla sensibilità e all¹impegno diretto di Alice
Masarykova, la figlia del Presidente, questa sottile striscia di spazi viene
trasformata in un luogo mirabile che prende la forma definitiva di una
mediazione tra castello e città, tra auctoritas e civi-tas. I lavori
cominciano infatti con l¹'ampia scalinata del Giardino del Paradiso, alla
quale si accede dalla piccola breccia aperta alla sommità del muro, punto
di contatto disegnato e misurato tra il dentro e il fuori, tra la lunga
strada gradinata che sale all¹esterno e la sorprendente improvvisa
dilatazione della discesa interna. Viene poi il prato geometrico con la
vasca monolitica e, an-cora dopo, il lungo e stretto terrapieno meridionale,
sotto l¹ala teresiana, fino alla punta che chiude il castello a oriente.
Vengono demolite intere parti del muro. Vengono inventati nuovi punti di
vista sulla città, costruite nuove terrazze panoramiche, aperti nuovi
percorsi verticali, tra i quali, stupefacente, quello che congiunge col
terzo cortile ri-proponendo a più riprese la visione sul profilo della città,
che viene attratta, idealmente, attraverso la tettoia dei tori, fino alla
cattedrale di San Vito. Le cupole, i campanili, i tetti di Praga entrano così
nel giardino e, per questa via, nel cuore del castello. Viene poi affrontato
lo spazio sull¹area occiden-tale, definendo il Giardino del Bastione su due
livelli e realizzando il colle-gamento con il Fossato dei Cervi e con il
Ponte delle Polveri, fino alla pic-cola vigna a gradoni e al silente
belvedere disegnato per i momenti quieti del Presidente sotto il tiglio
sulla collina aldilà del fossato, ennesima invenzione ad alta densità
emotiva, ottenuta, questa volta, con la sapienza di attrezzi paesaggistici
minimali. La giuria segnala questo luogo innanzitutto per l¹evidenza con la
quale mostra la tensione tra chiarezza delle idee del committente e forza
delle in-venzioni dell¹artefice. Vi è qui, ancora ascoltabile, tra l¹intellettuale
umanista moravo e l¹architetto sloveno, un dialogo sulla moralità della
politica e dell¹arte, ispi-rato da una comune densità di riferimenti
spirituali, dall'appartenenza a una comune sfera culturale, linguistica e
geopolitica, da una comune visione della dignità e dell¹altissima
responsabilità del compito pubblico. Vi è qui il risultato della non
facile decisione di stabilire nel castello l'Ufficio della Presidenza,
trasformando la sede del vecchio autoritarismo in una casa dell¹autorevolezza
democratica, con un linguaggio che trasforma i segni delle antiche e recenti
subordinazioni in originali manifesti dell¹indipendenza e rende così
leggibile l¹inedito carisma repubblicano. La lungimiranza geopolitica e l¹ampiezza
della visione culturale fanno ap-pello a un senso acuto della solida sobrietà
e della lunga durata per ogni cosa da fare, per ogni misura da adoperare,
per ogni proporzione da cercare; con-vocano insomma quei fondamenti dell¹antico,
quei parametri sempre indi-spensabili di utilitas, firmitas, venustas. Così,
questi giardini voluti da Masa-ryk, disegnati e realizzati da Pleãnik, con
materiali e maestranze locali, arri-vano a noi come una delle espressioni più
alte dell¹arte contemporanea. Facendo proprie le istanze avanzate
autorevolmente, a partire dagli anni ottanta del secolo XX, di revisione del
ruolo di Pleãnik nella vicenda dell¹architettura moderna, la giuria del
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, nell¹occasione della
tredicesima edizione, intende proporre una riflessione anche sulla posizione
di questa figura nella storia dell¹arte dei giardini, con riferimento, in
particolare ma non solo, ai suoi grandi e piccoli capi d¹opera praghesi. Il
dialogo tra il Presidente e l¹architetto non si esaurisce nei giardini
realiz-zati intorno al castello. Intorno a due altri luoghi fuori città
Masaryk accende infatti l¹attenzione. Acquisisce allo Stato il vasto parco
privato di Pr_honice nei sobborghi me-ridionali di Praga; in questa
singolare e talentuosa collezione botanica, oggi affidata all¹Accademia
delle Scienze, il Presidente, pur non trovando le con-dizioni per farne la
sua residenza di campagna, può rafforzare il suo pro-fondo rapporto con la
natura. A Lány, invece, dove morirà e sarà sepolto, il Presidente
riprende il dialogo con Pleãnik con risultati di particolare qualità e
leggibilità. Le quasi impercettibili ma decisive risagomature del parterre
dominicale o del profilo delle pietre angolari del castello, il fondale del
la-ghetto con le colonne (e i cinque leoni che rappresentano le etnie di cui
si compone la Repubblica) tra le quali si intravvede il largo paesaggio
della campagna, le passerelle, i minuscoli ponti, tutto è ispirato dal
gusto di una speciale eloquente semplicità, ottenuta con l¹arte della
riduzione dei segni. Infine, la giuria intende attirare l¹attenzione della
comunità degli studiosi e degli operatori nel campo della progettazione e
della conservazione dei pae-saggi e dei giardini, di tutti i cittadini
attenti alle sorti del patrimonio cultu-rale, sullo sforzo dei responsabili
dell'Amministrazione del Castello teso a conservare e a rinnovare i giardini
presi in carico dopo che erano passati non indenni attraverso le peripezie
del secolo XX e regimi vari ma comunque antagonisti delle idee e delle opere
riconducibili all¹eredità di Tomá" Garri-gue Masaryk. Attualmente i
Giardini del Castello, nei quali si muove un alto numero di visitatori e nei
quali, per quanto contenuta, non può sfuggire la presenza di funzioni
connesse col turismo di massa, colpiscono per la capacità di ispirare
rispetto e di ottenere comportamenti, che, nell¹insieme, appaiono di
adeguata correttezza. Il governo di questo luogo, così denso di natura e di
memoria, così aperto amato e frequentato, appare dunque dotato di qualità
e dignità. Assai viva è l¹impressione di trovarsi di fronte a un caso nel
quale la respon-sabilità appare pienamente sorretta da un ampio bagaglio di
conoscenze sto-riche e scientifiche, con un imprescindibile riscontro nell¹articolazione
di uf-fici e nell¹ordinamento di archivi che dispongono di un raro e
consultabile patrimonio documentario. I responsabili dei Giardini del
Castello di Praga costituiscono dunque, per tutti, un caso positivamente
esemplare della vo-lontà, chiara e pubblica, di salvaguardare, valorizzare
e trasmettere queste cruciali testimonianze alle generazioni future.
NEL
SEGNO DEL GIGLIO IX MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL GIARDINAGGIO DI QUALITÀ
Parma, 13 maggio 2002 - Il Parco Ducale di Colorno, che dopo il restauro è
stato inserito nel gruppo dei Parchi Storici Europei, ospita, dal 17 al 19
maggio, "Nel Segno del Giglio", mostra-mercato nazionale delle
piante rare, giunta alla nona edizione. La manifestazione è promossa dalla
Provincia di Parma ed organizzata da Ar.tu. Sono stati invitati a esporre
vivaisti, produttori e importatori di materiali e strutture da giardino,
case editrici specializzate, associazioni amatoriali, che si segnalano sul
territorio italiano per la loro eccellenza e per lo spirito innovativo delle
proposte. Com'è ormai una attesa consuetudine, una giuria di esperti
segnalerà gli stand di particolare interesse o maggiore originalità.
Grande rilievo verrà dato come sempre alla didattica, con la collaborazione
dei Parchi Regionali. Inoltre quest'anno verrà assegnato gratuitamente uno
spazio alle Associazioni amatoriali e ai singoli amatori di piante
particolari, in cui si potrà discutere, confrontare, scambiare. All'intermo
della mostra-mercato, viene portata avanti per il secondo anno l'esposizione
tematica sui viburni, punto di riferimento per specialisti e amatori. Le
centocinquanta e più varietà presenti in natura permettono un'amplissima
scelta di fioritura a cominciare dall'inizio della primavera fino alla fine
dell'autunno, tanto da poterlo considerare un giardino straordinario solo di
viburni. La mostra annuale verrà invece dedicata all'ulivo padano nel segno
della ripresa di una coltura di antica tradizione anche nei territori della
pianura e dell'area collinare lungo il percorso del Po e dei suoi affluenti.
Presenze rilevanti di coltivazioni di ulivi sono testimoniate in Emilia
Romagna, ad esempio, sin dall'alto medioevo, quando la pianta veniva
coltivata per gli usi più svariarti: per esigenze liturgiche (la
tradizionale benedizione di un rametto in occasione della Festa delle
Palme), per la farmacopea, l'illuminazione degli ambienti sacri, la
lavorazione dei tessuti e del sapone, mentre decisamente scarso era
l'interesse dell'olio come condimento. Il moderno reinserimento dell'ulivo,
a scopo ornamentale ma anche per la produzione di finissimi oli, non è
quindi una forzatura ma la ripresa di una tradizione colturale molto antica.
Nell'ottica della dimensione europea Colorno si unisce a Courson, che è la
più importante mostra del nord Europa, in una collaborazione che quest'anno
vede scambio di giurati e presentazione reciproca al pubblico, attraverso
una ampia documentazione fotografica, del luogo, delle due esposizioni, dei
giardini storici, dei territori circostanti, degli itinerari verdi, della
Reggia di Colorno e del Castello di Courson. L'obiettivo di questa
collaborazione è lo svilupparsi di scambi di espositori, di suggerimenti e
identità di obiettivi e filoni culturali. Un'altra novità di quest'anno
sarà la presenza di navette per servizio visitatori dai parcheggi alla
mostra. Saranno previste, inoltre, visite, guidate da esperti, al Parco
Ducale, organizzate dalla Proloco ogni ora e mezzo prenotabili presso lo
stand della stessa. Sarà possibile effettuare visite guidate anche al Parco
Ducale di Parma appena restaurato. All'Aranciaia verranno messe in mostra
mappe storiche del giardino, reperti trovati durante la ristrutturazione del
Parco di Colorno e materiale fotografico, proveniente dall'Inghilterra, di
Colorno e del Parco prima e dopo i bombardamenti. Per i tre giorni di
"Nel Segno Del Giglio" ci sarà la possibilità di degustare
prodotti tipici della regione e di intrattenersi all'interno della mostra in
un piccolo ristorante. Itinerari turistici verdi saranno percorribili nelle
zone verdiane. Nel Segno Del Giglio. Nona edizione della mostra mercato
nazionale dei fiori e della piante rare Colorno (Parma), Parco della Reggia
di Colorno, 17 - 19 maggio 2002. Apertura: venerdì mattina su invito, al
pubblico dalle 13 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ingresso euro
5. Per informazioni: Ar.tu tel. 0521.282431 email ar.tu.ar.tu@tin.it
AUTOMI
MERAVIGLIE MECCANICHE FRANCESI E TEDESCHE DEL XIX E XX SECOLO
Angera, 13 maggio 2002 - Un ordinato esercito di automi ha ottenuto
ospitalità tra le bambole della Rocca Borromeo di Angera. Dall' 8 giugno al
3 novembre, il Museo della Bambola e della Moda Infantile accolto nella
storica Rocca dei Borromeo che domina il Lago Maggiore, propone così una
straordinaria mostra interamente riservata agli Automi. Sono pezzi rari e
rarissimi, meraviglie della meccanica, soprattutto di fabbricazione francese
e tedesca, datati tra il 1870 e il 1920, ovvero il cinquantennio che vide
l'esplosione planetaria di questo allora nuovo genere di divertissement per
grandi e piccini. Portano le firme di grandi laboratori e di industrie
celebri. Da Roullet & Decamps, a Alexandre Nicolas Théroude, Blaise
Bontems, Leopold Lambert, Gustave Vichy, Jan Marie Phalibois, Louis Renou,
Robert Houdin nascevano gli automi francesi, di qualità elevatissima e
molto curati anche sotto il profilo dell'estetica. In mostra sono affiancati
da automi e giocattoli meccanici tedeschi più semplici ma sempre
affascinanti. Prodotti in serie più o meno numerose e a volte numerati,
secondo il costo, la complessità del soggetto e del meccanismo, erano
ispirati a temi tra i più vari tratti dal repertorio della vita quotidiana
e del mondo fantastico. Pubblicizzati dalle fabbriche produttrici con
cataloghi sempre aggiornati, corredati da disegni precisi con le didascalie
dettagliate sui movimenti eseguiti dal soggetto descritto, sul tipo di
materiale, sulle musiche del carillon, sui prezzi e misure, ebbero vasta
diffusione in Europa e oltreoceano. Questi capolavori nati dall'ingegno di
maestri orologiai, dalla creatività di scultori e artigiani che ne hanno
modellato i volti e cucito i raffinati costumi, ispirati alla moda parigina
della seconda metà dell'ottocento, stupiscono ancora con i loro movimenti
lenti, ritmati, accompagnati da arie celebri, tratte spesso da repertori
operistici o popolari, scandite dal nostalgico suono del carillon. Immagini
emblematiche di quella società borghese, ricca e capricciosa, spesso
bizzarra nel gusto ed eccentrica nella propria rappresentazione, gli automi
descrivono atteggiamenti e vezzi con immediatezza, evocando atmosfere
passate. Tra i soggetti preferiti, il Circo. Soprattutto nell'ultimo quarto
del XIX secolo, gli automi misero in movimento un'infinita serie di scenette
che prendevano spunto dal mondo circense degli equilibristi e dei clown, da
quello degli animali, questi ultimi a loro volta umanizzati in atteggiamenti
e abitudini, passando poi a considerare gran parte di quei modi di fare
stereotipati tipici dell'infanzia, e vezzosi, caratteristici dell'universo
femminile, fino ad alcune affascinanti immagini fantastiche e poetiche. I
pezzi esposti appartengono alla celebre Collezione di Robert e Gisèle Pesché,
proveniente dal Petit Musée du Costume della città di Tours. La
Collezione, ora di proprietà della Famiglia Borromeo, è costituita, oltre
che dagli automi, anche da una ricchissima raccolta di bambole, collezioni
d'arte applicata, porcellane e ceramiche, dipinti, libri e pubblicazioni
rare, materiali destinati ad essere via via esposti nelle storiche sale
della Rocca. L'allestimento si sviluppa lungo un percorso segnato da magici
effetti, suoni e luci, istallazioni video che permettono di vedere gli
oggetti in movimento e ascoltarne la musica. Tre sezioni identificano temi e
soggetti esposti: La musica, Il Circo, Vizi & Virtù. Il supporto
storico, didattico e informativo costituito da materiale d'epoca come i
cataloghi di vendita, le pubblicità delle ditte produttrici, note sui
fabbricanti, completerà il fantastico viaggio attraverso un mondo
precursore di più moderne tecnologie. Terminata la visita alla mostra, si
potrà accedere alle Sale Storiche ricche di testimonianze straordinarie,
importanti dipinti e il mirabile ciclo di affreschi risalenti alla fine del
'200 della Sala di Giustizia, tra i più antichi e meglio conservati della
Lombardia, per concludersi alle torri e agli spalti da cui si gode un
panorama di incomparabile bellezza. "Automi: Meraviglie meccaniche
francesi e tedesche del XIX e XX secolo" si presenta, quindi, come una
raccolta davvero unica per un Museo, a sua volta unico, racchiuso in un
luogo di rara suggestione. Per informazioni e prenotazioni : Rocca Borromeo,
Via alla Rocca, 21021 Angera (VA). Tel 0331 931300, Fax 0331 932883 .
Amministrazione Borromeo Tel 02 86452748, Fax 02 72010038 La Rocca è
raggiungibile col battello di linea, allo sbarco coincidenza con il bus
navetta per la Rocca.
UNA
MOSTRA DEDICATA A BEUNO RAVASI, NOTO ARCHITETTO VARESINO
Varese, 13 maggio 2002 - Il Liceo Artistico A.Frattini, Il Comune di Varese,
La Provincia di Varese, La comunità montana della Valcuvia, l'Azienda di
promozie turistica del varesotto e la Pro Arcumeggia Sono liete di
comunicare gli orari, le sedi e le modalità di svolgimento della mostra
dedicata a Bruno Ravasi: Sabato 18 maggio 2002: ore 11:00 presso lo "SpazioArte
Luigi Rossi" del Liceo Artistico A. Frattini di viale milano 13;
Inaugurazione della mostra dedicata a Bruno Ravasi; Interverranno :
Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini, Giuseppe
Armocida, assessore alla cultura del comune di Varese, Alberto Ferrari,
curatore della mostra; la mostra rimmarrà aperta dal 18 maggio all' 8
giugno, orari: da lunedì a sabato 9:30-12:30 14:00-17:30. Domenica 19
maggio 2002: . ore 11:00 "Sala meeting, teatro di varese" Piazza
repubblica; . Presentazione del Libro "Bruno Ravasi"; .
interverranno : Silvano Colombo, storico dell'arte, Alberto Bertoni, storico
dell'arte, Carlo Zanzi, giornalista, Alberto Ferrari, curatore della mostra,
Alessandro Losoni, dirigente scolastico del Liceo Frattini. Giovedì 23
maggio 2002: ore 18:00 "Sala veratti" via veratti varese,
Inaugurazione della sezione di mostra "Bruno Ravasi e il Sacro
Monte", interverranno : Giuseppe Armocida, assessore alla cultura del
Comune di Varese, Alberto Ferrari, curatore della mostra, Alessandro Losoni,
dirigente scolastico del Liceo Frattini, la mostra rimarrà aperta dal 23
maggio al 30 giugno orari: da martedì a domenica 10:30-13:30 16:30-19:30.
Sabato 25 maggio 2002: ore 15:00 "salone espositivo - casa del
pittore" Arcumeggia (Va); inaugurazione dell asezione di mostra
"Bruno Ravasi, Uomo, Artista, Architetto"; interverranno: Ernesto
Treccani, Artista; Claudio Rizzi, Direttore del museo Bodini di Gemonio,
Mauro Dalla Porta Raffo, giornalista, Alberto Bertoni, storico dell'arte,
Alberto Ferrari, curatore della mostra, Alessandro Losoni, dirigente
scolastico del Liceo Frattini; la mostra rimarrà aperta dal 25 maggio al 30
giugno; . orari : sabato 15:00-18:00 domenica 10:00-12:00 15:00-18:00. Dopo
le inaugurazioni sarà presente sul sito web del liceo Frattini
all'indirizzo www.artisticovarese.it
una sezione interamente dedicata alla manifestazione e alla figura di Bruno
Ravasi.
CONI
PROVINCIALE DI MILANO: BILANCIO DEL PRESIDENTE FILIPPO GRASSIA A UN ANNO
DALLA SUA ELEZIONE §
Milano, 13 maggio 200 2- "Un primo anno lusinghiero e positivo e in cui
sono stati raggiunti tutti gli obiettivi esposti al momento della mia
elezione ai Presidenti delle Federazioni". Queste le parole di Filippo
Grassia, presidente del Comitato Provinciale del Coni di Milano, a un anno
dalla sua nomina. Ridare dignità sportiva alla città, diventare sempre più
un punto di riferimento dello sport di base sul territorio, instaurare un
proficuo rapporto di collaborazione con le istituzioni scolastiche e
politiche: ecco gli obiettivi prioritari a cui la nuova Giunta provinciale
ha lavorato in questo primo anno. Ma andiamo con ordine. Rapporti con le
amministrazioni - "A ottimi livelli - incalza Grassia - la
collaborazione con la Provincia che prevede l'organizzazione di corsi
gratuiti destinati alla formazione dei dirigenti sportivi nel nome del
cosiddetto "volontariato competente". Erano sette lo scorso anno
siamo riusciti a raddoppiare il numero con lo stesso budget di spesa,
organizzando alcuni incontri anche presso il nuovo Fiduciariato di Monza.
Corsi che ricordiamo sono tutti organizzati su più livelli di
approfondimento: Risorse umane, Area organizzativa sportiva, Marketing,
Sponsor e media, Area fiscale e giuridica, Area medico fisiologica,
operatore sanitario, educatore scolastico e sulla sicurezza. I nostri
dirigenti sono stati abituati a lavorare con i denari provenienti da Roma,
ma alla luce dei noti problemi economici, ora è necessario darsi da fare
per trovare, con le proprie forze, le risorse necessarie. I corsi forniscono
gli strumenti professionali per raggiungere questi obiettivi". Una
collaborazione con la Provincia che è diventata vostro punto di riferimento
privilegiato. "Ci siamo trovati bene con il precedente Assessore allo
Sport Silvio Butti, ci stiamo trovando benissimo con l'Assessore Cesare
Cadeo che si è dimostrato subito molto sensibile alle esigenze dello sport
di base. E' notizia di questi giorni la creazione di un fondo da parte
dell'Assessorato allo Sport provinciale di circa 100 milioni di lire
(probabile un incremento di altri 50) a favore e a sostegno di quei Comitati
e di quelle Associazioni in maggiore difficoltà finanziaria. Provincia
molto vicina anche ai disabili che desiderino avvicinarsi allo sport: un
cospicuo finanziamento è stato messo a disposizione per la creazione di una
scuola gratuita di Tennis che verrà inaugurata a settembre presso la società
Pro Patria, altri fondi saranno destinati a mirati interventi per
l'abbattimento negli impianti sportivi di barriere architettoniche. Continua
il dialogo anche con il Comune e, se ci sono stati conflitti di natura
"ideologica" con l'Assessore allo Sport Aldo Brandirali, segnali
positivi sono arrivati dal sindaco Gabriele Albertini che, nel corso di un
lungo colloquio, ha dimostrato tutta la sua buona volontà ad aiutare lo
sport cittadino. Il Coni non ha paura di assumersi le proprie responsabilità
e i diritti e i doveri ad esse legate, nel rispetto però da parte di tutti
del ruolo conferitogli dalla Legge sullo Sport". Insieme alla Scuola,
lo staff tecnico del Coni provinciale organizza i Giochi Sportivi
Studenteschi nonché seminari di formazione e informazione per il corpo
insegnante delle scuole elementari. Altri punti qualificanti della strategia
con il Provveditorato: il riconoscimento dello sport come materia didattica
al pari di italiano e matematica; il monitoraggio degli alunni disabili;
un'indagine a tappeto sugli studenti con Makno&Consulting; l'avviamento
del progetto "Campioni, dei, uomini o fantastici bidoni" con la
partecipazione di 40 campioni dello sport. Obiettivi - "Primario fare
tutto ciò che è nelle nostre forze per dare ai Comitati provinciali delle
Federazioni il sostegno economico necessario non solo alla loro esistenza,
ma soprattutto per permettere loro la promozione delle varie discipline
sportive. E questo comporta la soluzione di una serie di problemi come
quello legato alle tariffe di affitto degli impianti sportivi. Comune e
Milan Sport non possono porre al primo punto di ogni argomento la questione
del conto economico degli impianti. Gli enti locali devono investire
sull'aspetto sociale dello sport. Chi fa sport è un buon cittadino. Sì, è
un investimento e non una spesa. Ribadisco: lo sport ha una valenza sociale
che Milano non può ignorare. La gestione delegata dal Comune a una Spa come
Milano Sport, costretta a fare i conti con esigenze di bilancio, non è
corretta dal punto di vista sociale, morale e anche finanziario. Il Comune
deve fare in modo che i costi delle strutture sportive siano accessibili
sostenendo a proprie spese l'eventuale forbice. Sempre parlando di impianti,
necessari 60 milioni di euro per mettere a norma palestre e piscine della
città, non esiste un'Arena dell'acqua con nuotatori e pallanuotisti
costretti a emigrare in provincia. I soldi per dare inizio a queste opere ci
sono, basterebbe accedere ai 160 milioni di euro erogati dal Credito
Sportivo a tassi di poco superiori al 2%. Altri primari obiettivi del
Comitato - prosegue Grassia - sono la creazione di una Accademia dello Sport
(che potrebbe avere sede nella palazzina Liberty della Fabbrica del Vapore),
in grado di diventare punto di riferimento culturale e organizzativo dello
sport milanese, e la volontà di incrementare la presenza di manifestazioni
sportive di valore nazionale e internazionale nella città già dai prossimi
mesi estivi. Questo per giungere preparati al giugno 2003 in cui vorremmo
ospitare a Milano tutti i campionati italiani delle discipline olimpiche e
non: un'iniziativa a favore di tutti quegli sport, a torto definiti minori,
che meritano maggior attenzione e maggiore visibilità. A questo proposito
è stato coinvolto, in qualità di esperto consulente, lo studio Ghiretti.
Sempre a favore del nostro immenso ed encomiabile mondo del volontariato,
vorremmo incrementare i servizi a favore delle nostre società e
Federazioni. E' già attivo uno sportello creato in collaborazione con
Provincia e Cariplo per fornire i servizi gratuiti di consulenza legale,
assicurativa, tributaria e amministrativa in favore dei nostri affiliati,
stiamo valutando altre opportunità". Per concludere, un appello per
sensibilizzare tutte le componenti del mondo politico ed economico milanese
alle esigenze dello sport di base. "Le forze politiche devono capire
che il Coni è un interlocutore al loro fianco e idee e progetti devono
essere condivisi e portati avanti nella più stretta e fattiva
collaborazione. Le forze economiche, commercianti, industrie e banche,
devono ricordarsi dello sport a qualsiasi livello e contribuire alla sua
sopravvivenza. Insomma maggior sensibilità da parte di tutti, sensibilità
che non si dimostra solo indossando nelle cerimonie ufficiali la maglia
dell'Inter, del Milan o il pettorale della Stramilano. Esiste anche
altro.
PALLAVOLO
- PARTE DA URBINO LA STAGIONE DELLE AZZURRE IL CT BONITTA: "UN PRECISO
LAVORO TECNICO IN FUNZIONE DEI MONDIALI" MANUELA LEGGERI: "LA CINA
E MONTREUX GIA' TEST IMPORTANTI"
Roma. Si è aperta ufficialmente il 6 maggio ad Urbino la stagione 2002
della nazionale femminile, per il secondo anno sotto la guida tecnica di
Marco Bonitta. A questo primo collegiale, che proseguirà fino a venerdì 17
maggio, prendono parte per il momento otto giocatrici: Leggeri (Edison
Modena), Sangiuliano (Icot Forlì), Barazza e Croatto (Romanelli Firenze),
Paggi e Togut (Minetti Vicenza), Galastri (Capo Sud Reggio Calabria) e Croce
(Despar Perugia). "Da parte mia c'è moltissima voglia di ricominciare,
- dice Bonitta - visto che questo appena trascorso è stato per me il primo
inverno senza palestra da molti anni a questa parte. Inoltre c'è lo stimolo
di un grande obiettivo per cui lavorare, i Mondiali. Questi primi giorni a
ranghi ridotti serviranno per verificare le condizioni fisiche delle ragazze
e portarle ad essere omogenee per Montreux: ci sono atlete ferme da tre
settimane ed altre appena da una. Le prime devono riprendere, le seconde
solo mantenere la forma". La manifestazione iridata, per la quale
l'Italia conquistò la qualificazione lo scorso anno proprio ad Urbino,
rappresenta il punto culminante della stagione che l'Italia si prepara ad
affrontare: "Il nostro vero obiettivo è uno solo, i Mondiali -
prosegue il tecnico azzurro - e lavoreremo duramente solo in funzione di
quello. Oltre a curare la preparazione fisica, faremo un preciso lavoro
tecnico individuale con le ragazze, aspetto nel quale ci avvarremo della
collaborazione di Luciano Pedullà, allenatore di Novara. Il primo
appuntamento di altissimo livello sarà rappresentato dal torneo di Montreux,
dove incontreremo le squadre migliori quasi tutte con le migliori
formazioni. Noi abbiamo un girone durissimo, con Giappone e soprattutto
Russia e Brasile, ma anche l'altro non è da meno, con Cina, Usa, Cuba e
Olanda; a vedere i nomi delle squadre, potrebbero essere benissimo i quarti
di finale dei Mondiali". Manuela Leggeri, il capitano di questa
nazionale, è già molto carica e ben riposata: "Pur nella sfortuna di
essere uscita presto dai playoff c'è almeno il lato positivo di aver potuto
usufruire di diciotto giorni di riposo che hanno giovato molto soprattutto
alla mia spalla dolorante. Ora so di dover ripartire da zero nella
preparazione, ma mi sento molto carica e sono pronta. A Montreux sarà
difficile, anche perché arriveremo in piena fase di preparazione, ma credo
che anche le precedenti amichevoli in Cina saranno dei test importanti perché
loro, oltre ad essere forti, sono in collegiale già da tre mesi. Questi due
appuntamenti ci sapranno dire qualcosa su come siamo messe noi e le altre
avversarie".
ANDREUCCI
(FIAT PUNTO) VINCE ANCHE IL RALLY DELL'ADRIATICO E INCREMENTA IL PRIMATO NEL
CAMPIONATO ITALIANO SUPER 1600
Milano, 13 maggio 2002 - Quarto successo in cinque gare per la Fiat Punto
Abarth del toscano Paolo Andreucci (Team Procar) che, in coppia con Anna
Andreussi, si è aggiudicato anche il Rally dell'Adriatico, precedendo nella
classifica Super 1600 il bresciano Luca Pedersoli, sulla Fiat Punto Abarth
della Scuderia del Grifone. Le due Fiat hanno preceduto la Citroen di
Baldacci, la Renault di Longhi e la Opel di Perego. Grazie a questo
risultato e al fatto che Dallavilla non ha raccolto punti, Andreucci
consolida il primato nella graduatoria del Campionato Italiano Super
1600,nella quale ha ora un vantaggio di 20 punti sul bresciano. Ritirato per
uscita di strada nella 12^ prova speciale il valtellinese Gianluigi Galli,
che aveva concluso al comando la prima frazione di gara. Nell'Under 27
successo del veneto Massimo Ceccato, davanti al toscano Luca Cecchettini.
Ritirato il piemontese Luca Betti, uscito di strada a 2 prove dal termine
mentre era in testa alla classifica giovani. La classifica assoluta del
rally dell'Adriatico è stata vinta da Navarra; 2. Travaglia, 3° Aghini. Il
prossimo appuntamento del Trofeo Fiat Abarth 2002 è il Rally San Marino, in
programma il 31 maggio e il 1°giugno. Classifica Campionato Italiano Super
1600 1. Andreucci (Fiat Punto) punti 46; 2. Dallavilla (Citroen) 26; 3.
Galli (Fiat Punto) 14; 3. Pedersoli 11 e Baldacci (Citroen) 11; 5. Longhi (Renault)
9; 6. Perego (Opel) 4; 7. Ceccato (Fiat Punto) 3; 8. Vagnini (Fiat Punto) e
Vescovi (Fiat Punto) 2. Classifica Trofeo Fiat Abarth 2002 Punto: 1.
Andreucci punti 46; 2. Galli 14; 3. Pedersoli 11; 4. Ceccato 3; 5. Vescovi,
Vagnini 2; 7. Betti 1. Under 27: 1. Ceccato 26; 2. Cecchettini 16; 3. Betti
14.
DAVIDE
GRANDI VINCE ANCHE A MONZA
Monza, 13 maggio 2002 . E' il momento di Davide Grandi. Dopo aver vinto due
settimane fa ad Imola, la pista di casa, il pilota romagnolo ha concesso il
bis a Monza aggiudicandosi una gara bellissima animata da un duro duello con
Bencini e Ferretti. Il migliore dei piloti under 25 è stato ancora una
volta Christian Barboni, quarto assoluto. Prima del via Max Biaggi ha
incontrato i partecipanti nell'hospitality Yamaha. Ha dato qualche consiglio
e il rituale "In bocca al lupo". I ragazzi della Yamaha R6 Max Cup
hanno tributato grande affetto al quattro volte campione del mondo: non
capita tutti i giorni di avere la possibilità di incontrare un campione di
questo livello. A loro volta hanno dato il loro sostegno a Max per il
prossimo GP di Francia MotoGP. Durante il loro duello Bencini e Grandi sono
addirittura venuti a contatto all'ingresso della prima variante: Grandi ha
imboccato la via di servizio, non ha perso tempo e il confronto è
proseguito come nulla fosse. Tutto si è deciso all'ultimo passaggio in
Parabolica: Bencini si è infilato per primo frenando tardissimo ma è
uscito più lentamente e Grandi è riuscito a passare di nuovo in testa
proprio un attimo prima della linea del traguardo. Il distacco è stato di
appena 6 millesimi di secondo, più o meno 30 centimetri di pista! Al terzo
posto una vecchia conoscenza del motociclismo italiano, Paolo Ferretti. Che
adesso ha 43 anni e in passato è stato un validissimo protagonista delle
principali serie nazionali gran premio ed ultimamente assiduo partecipante
dei monomarca Yamaha. Barboni, quarto, ha preceduto Carta che dopo due terzi
posti questa volta è arrivato quinto. Grandi, Bencini e Ferretti sono stati
premiati sul podio da Max Biaggi, pilota Yamaha nella MotoGP e testimonial
della R6 Max Cup. A Monza ha gareggiato nella veste di ospite Federico
Aliverti, tester della rivista Motociclismo. Come vuole il regolamento è
partito in ultima fila ma dopo un gran recupero è arrivato al nono posto.
Nella finale Argento, riservata ai qualificati dal 37' al 68' posto, si è
imposto Conflitti davanti a Rotolo e Giuva. Com'è ormai tradizione anche a
Monza abbiamo incontrato, dei numerosi presenti, un paio di concessionari
Yamaha particolarmente legati alle corse: questa volta l'attenzione è
rivolta sulla Icomoto di Gagliate (Novara) e sulla Valli Moto di Renate. La
Icomoto ha sede nella cittadina che ha dato i natali d Achille Varzi. Il
proprietario Luciano Caviggioli è un ex pilota di fuoristrada. "Misi
in piedi una mia squadra nel 1976 e due anni dopo ho fondato la mia
concessionaria che da sempre vende esclusivamente moto Yamaha. La mia
passione per le corse viene da lontano: ad otto anni ho visto la mia prima
corsa ad Arona e mi colpì moltissimo Omobono Tenni. Ho visto tutte le gare
di Mondiale a Monza, negli anni '50, anche se a livello agonistico il mio
amore è sempre stato il fuoristrada." La Icomoto, naturalmente, ancora
oggi è legata a doppio filo con le corse appoggiando Gianluca Vizziello
nell'Europeo Superstock. "Quando lo vidi la prima volta pensai subito
che questo ragazzo avesse delle grandi qualità, che infatti sta
dimostrando. E penso che i margini di miglioramento siano enormi. Per le
vendite l'attività sportiva è trainante: i clienti vengono da me per
chiedere lo stesso materiale che usiamo sulla Yamaha R1 di Vizziello."
Ha quattro punti vendita e rappresenta il principale polo di passione
motociclistica in Brianza. La Valli Moto è attiva dal 1950 e la storia
nelle corse è cominciata una ventina d'anni fa ed è legata a grandi
campioni. Come Fabrizio Pirovano che con le Yamaha ha sfiorato due volte la
conquista del Mondiale Superbike. Oppure Alex Gramigni che con la R7
preparata nei locali della Valli Moto ha disputato il Mondiale Superbike
2000 centrando un fantastico sesto posto ad Assen, davanti a moltissimi
piloti ufficiali. Nella Yamaha R6 Max Cup la Valli Moto segue tre piloti.
Uno di questi è Alice Betti, una simpatica brianzola che si diverte ad
andare forte e a precedere decine di colleghi maschi. "Il rapporto tra
competizioni è vendite è molto stretto" dice Luigi, uno dei
proprietari. "Pensate: lo scorso anno la Yamaha Supersport fece
doppietta nel Mondiale a Monza con Whitham e Casoli e il giorno dopo già
avevamo clienti che volevamo comprare la R6. Anche la Yamaha R6 Max Cup ha
suscitato grande interesse ed è servita a rendere ancora più saldo il
rapporto tra il marchio e i nostri clienti più sportivi." Finale Oro -
Grandi in 20'19"025 media 171,078 km/h; 2. Bencini a 6 millesimi; 3.
Ferretti a 0"996; 4. Barboni a 7"039; 5. Carta a 7"087; 6.
Rossi a 7"378; 7. Lazzarini a 7"754; 8. Viani a 9"046; 9.
Aliverti a 18"850; 10. Colleoni a 19"704. Finale Argento - 1.
Conflitti in 20'44"880 media 167,525 km/h; 2. Rotolo a 0"175; 3.
Giuva a 0"234; 4. Faccietti a 3"177; 5. Palladino a 10"794;
6. Tiberi a 18"809.
PUNTI
SNAI: SI SCOMMETTE SUL GIRO D'ITALIA SI PUÒ GIOCARE A QUOTA FISSA SUL
VINCITORE DEL GIRO D'ITALIA E DI OGNI TAPPA, A TOTALIZZATORE SULL'ACCOPPIATA
IN ORDINE
Milano, 10 maggio 2002 - A partire dal 10 maggio 2002, presso tutti i Punti
Snai è possibile effettuare scommesse sulla 85a edizione del Giro d'Italia
di ciclismo. I Punti Snai accettano tre tipologie di scommessa: Vincente
Giro d'Italia (a quota fissa): si scommette sul ciclista vincitore del Giro
d'Italia 2002.Vincente tappa (a quota fissa): si scommette sul ciclista
vincitore di ogni singola tappa. Accoppiata in ordine (a totalizzatore): in
questa scommessa si devono indicare i primi due ciclisti classificati al
termine di ogni tappa, nell'esatto ordine di arrivo. Le scommesse saranno
accettate sino a dieci minuti prima dell'orario di inizio di ciascuna
tappa.
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