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24 MAGGIO 2002

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L'UE DEVE MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ PER COGLIERE L'OBIETTIVO DI LISBONA SULLA MAGGIOR CONCORRENZIALITÀ

Bruxelles, 24 maggio 2002 La Commissione europea ha pubblicato ieri la Relazione 2002 sulla concorrenza. Le relazioni annuali sulla concorrenza individuano tendenze e fattori chiave che alimentano la crescita e la produttività nell'Ue. Quest'anno la relazione riguarda tre temi particolari: il capitale umano; la produttività dei servizi; lo sviluppo sostenibile nella produzione dell'Ue. Per la prima volta, la Commissione analizza anche il nesso tra politica di concorrenza e politica d'impresa. La relazione compara gli Stati membri tra loro e l'Ue ai suoi più importanti concorrenti. Tra le principali conclusioni, si rileva che recenti tendenze di crescita della produttività nell'UE non bastano a raggiungere gli obiettivi economici, sociali e occupazionali, fissati dalla strategia di Lisbona per gli anni fino al 2010. Erkki Liikanen, commissario europeo responsabile per Impresa e Società dell'informazione afferma che "al vertice di Lisbona tenutosi poco più di due anni fa, i capi dell'UE hanno adottato un obiettivo strategico. La crescita e la produttività effettivamente registrate fanno ritenere che tale obiettivo strategico verrà mancato se Stati membri e Commissione non saranno determinati nel perseguire le riforme economiche." Istruzione e competenze Nella Relazione di quest'anno. istruzione e competenze sono fattori chiave per la concorrenzialità, la crescita e l'occupazione. Nella rapida evoluzione verso attività ad alta intensità di competenze, occorre che livelli d'istruzione più elevati soddisfino la domanda di competenze del mercato del lavoro. Se non si affronta questo nodo, la futura concorrenzialità europea può essere seriamente compromessa. Afferma il Commissario europeo Erkki Liikanen: "Pur aumentando il livello d'istruzione globale della popolazione europea, resta un divario tra noi e i nostri più importanti concorrenti, Usa e Giappone, in termini di anni medi d'istruzione. Dobbiamo stimolare la crescita di settori ad alta intensità di competenza, e l'acquisizione di competenze da parte di tutta la popolazione. Dalle statistiche disponibili emerge che anche elevati livelli d'istruzione generale nell'UE possono non soddisfare la forte domanda di maggiori competenze del mercato del lavoro. Si assiste a un'evidente mancanza di competenze nei servizi a più rapida espansione - servizi generali alle imprese, servizi sanitari e sociali - e nella produzione. Nel contesto di una disoccupazione sempre elevata, la mancanza di competenze è particolarmente preoccupante e richiede rapidi interventi politici. Una maggior produttività nei servizi Il secondo capitolo della relazione riguarda la produttività dei servizi europei. In termini di struttura dell'occupazione, i settori a più alta intensità di conoscenza dell'UE sono i servizi. Essi rappresentano il 69% dei posti di lavoro e il 70% del suo PIL. La produttività nel settore dei servizi è stata inferiore a quella dell'industria manifatturiera: tra il 1995 e il 1999, la crescita media annua della produttività dei servizi è stata dell'1%, contro l'1,8% dell'industria manifatturiera. L'intensità di manodopera di taluni servizi rende difficile aumentare la produttività con l'automazione. Se l'aumento della produttività nei servizi resta basso, la crescente quota dei servizi nell'economia finirà per rallentare la crescita globale della produttività e limitare possibili futuri incrementi dei livelli di vita. Tuttavia, taluni servizi a crescita più rapida dimostrano che tale pessimismo è esagerato. Molte industrie terziarie (telecomunicazioni, trasporti, intermediazione finanziaria), registrano tassi di incremento della produttività molto più elevati di quelli dell'industria manifatturiera. La relazione sulla concorrenza individua fattori che spiegano l'incremento della produttività nei servizi: uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, innovazione e liberalizzazione del mercato. Su quest'ultimo punto, è evidente che per settori come i trasporti e le telecomunicazioni, la liberalizzazione e la riforma normativa in generale hanno avuto un impatto positivo sul risultato economico. Politica d'impresa e politica di concorrenza Per la prima volta, la Commissione ha analizzato il nesso tra le politiche d'impresa e di concorrenza, la cui natura complementare è elemento chiave di ogni coerente struttura politica. Ciò è riconosciuto nel trattato UE. Inoltre le politiche d'impresa e di concorrenza si rafforzano reciprocamente in una prospettiva economica: mentre la prima permette a sempre più aziende europee di accedere al mercato e di innovare, l'altra salvaguarda un'effettiva concorrenza e costringe le imprese a essere più efficienti. Entrambe le politiche sono perciò essenziali ai fini di una crescita della produttività forte e sostenibile. Afferma Erkki Liikanen: "D'altra parte, occorre trovare un equilibrio tra l'obiettivo di una efficace concorrenza in Europa e l'obiettivo di un'industria europea globalmente concorrenziale". La relazione elenca cinque esempi che sottolineano questo punto: rappresentare gli effetti degli strumenti della politica d'impresa quando si delineano i relativi mercati; facilitare la cooperazione tra imprese innovatrici evitando collusioni; soppesare il guadagno d'efficienza ottenuto attraverso fusioni e alleanze con gli effetti anticoncorrenziali; valutare come la dinamica del mercato modifichi strutture e comportamenti del mercato; e concentrare gli aiuto di Stato sulla correzione di lacune del mercato riducendo il volume totale degli aiuti. La relazione descrive anche le principali iniziative politiche verso le fusioni, l'antitrust e gli aiuti di Stato che incrementeranno le sinergie tra politiche d'impresa e di concorrenza e contribuiranno in ultima analisi a raggiungere gli obiettivi di Lisbona. Un'industria manifatturiera sostenibile nell'UE Il quarto capitolo della relazione tematizza lo sviluppo sostenibile nel settore manifatturiero, mettendo a fuoco il riuscito adattamento ambientale dell'industria manifatturiera europea negli ultimi vent'anni, periodo in cui essa è riuscita a svincolare completamente l'impatto ambientale dalla crescita produttiva, l'impatto ambientale è cioè diminuito nonostante la crescita continua. La relazione elenca una serie di miglioramenti ambientali dell'UE, come la riduzione delle emissioni industriali di gas a effetto serra, di gas che provocano "piogge acide", di sostanze che inquinano localmente l'aria, la cessazione dell'uso di gas che distruggono lo strato di ozono, ecc.. Questi miglioramenti sono il risultato di una rigorosa politica ambientale nonché dell'innovazione e degli investimenti propri dell'industria. Essi sono stati in gran parte finanziati dall'industria dell'UE e dai consumatori. Tra i primi anni '80 e il 1998, la spesa dell'industria europea in tutela dell'ambiente è salita a 32 miliardi di euro, pari al 2% circa dell'intero valore aggiunto dell'industria o al 0,4% del PIL. Forte concorrenzialità e crescita continua della produttività industriale sono dunque presupposti essenziali per ottenere progressi a costi contenuti in campo ambientale. Sostiene Erkki Liikanen: "Per raggiungere lo sviluppo sostenibile, occorre trovare nella decisione politica il giusto equilibrio tra considerazioni ambientali, sociali ed economiche. Tutte le nuove e più importanti proposte vanno sottoposte a una accurata valutazione d'impatto. Inoltre, le politiche ambientali saranno il più possibile efficaci in termini di costi, useranno i più efficienti strumenti, normativi o di mercato, comprese alternative come la coregolazione e gli accordi volontari." La Relazione sulla concorrenza è una pubblicazione annuale. La Relazione del 2002 nonché quelle precedenti possono essere scaricate dal sito web: http://europa.eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy 

IL PROPRIETARIO DI UNA PMI TESTIMONIA SUI VANTAGGI DELLA "CONVERSIONE AI SISTEMI DIGITALI" PER LE PMI 
Bruxelles, 24 maggio 2002 - Il proprietario di una Pmi (piccola e media impresa) ha illustrato come si è avvalso di Internet al fine di allargare e specializzare la sua attività, nel corso della conferenza "Smes Go Digital" (Le Pmi si convertono ai sistemi digitali), organizzata dalla Commissione il 16 maggio a Bruxelles. Bernd Kütscher gestisce una piccola panetteria denominata "Kütscher's Backstube" nella regione tedesca rurale dell'Eifel. Si tratta di un'azienda familiare, fondata nel 1910, che conta attualmente 14 addetti. Il panificio aveva sempre goduto di un certo successo a livello locale, ma in un mercato ristretto e confrontandosi con la concorrenza posta dai caffè e dai supermercati. Dopo aver vinto per tre anni consecutivi, nel 1999, 2000 e 2001, il concorso nazionale tra panificatori per il miglior stollen (un dolce natalizio tradizionale tedesco), Kütscher ha utilizzato Internet per divulgare tale fatto, presentando in tal modo il suo prodotto ad un pubblico più vasto. "Gli abitanti della cittadina compravano da sempre il nostro stollen, ma il negozio on line ne ha permesso l'acquisto anche ad altri", ha dichiarato Kütscher. L'ingresso di Kütscher nell'e-business si limitava inizialmente alla Germania, ma, in seguito all'introduzione dell'euro ed ai cambiamenti realizzati dall'azienda per permettere ai clienti di utilizzare le carte di credito invece dei bonifici bancari, ora i prodotti di "Kütscher's Backstube" possono essere acquistati on line da clienti di tutto il mondo. Tra i clienti figurano attualmente anche alcuni ingegneri che lavorano al veicolo di lancio Ariane 5 nella Guyana francese. Al fine di attirare sul sito web i potenziali clienti, Kütscher ha fatto inserire la sua impresa negli elenchi dei motori di ricerca e pubblicato annunci su altri siti web. Kütscher ha utilizzato anche i media per pubblicizzare il proprio e-business: ha inserito una ricetta dello stollen sul suo sito web, il che gli è valso pubblicazioni sui media di tutta la Germania, con titoli del tipo "Panettiere premiato per il suo stollen svela la propria ricetta". Nel periodo prenatalizio "Kütscher's Backstube" riceve attualmente più di 1.000 ordinazioni al giorno del suo celebre stollen. "Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza Internet", ha affermato il proprietario. Per visitare il sito di "Kütscher's Backstube" consultare l'indirizzo seguente: http://www.stollenbaecker.de 

"PRIVATE EQUITY E FONDI DI FONDI: ALLA RICERCA DEL VALORE NELLA REAL ECONOMY" 
Milano, 25 maggio 2002 - Si è svolto il 22 maggio a Palazzo Mezzanotte a Milano il convegno "Private Equity e Fondi di Fondi: alla ricerca del valore nella real economy" organizzato da Borsa Italiana in collaborazione con Ac Private Equity Partners che ha visto gli interventi di Massimo Capuano, Amministrazione Delegato di Borsa Italiana Spa, Edoardo Bugnone, Presidente Evca, Roger Abravanel, Director McKinsey Italia, Boaz Dinte, Partner Evergreen Venture Capital Israel, Scott Collins, Managing Director Summit Partners, Paolo Colonna, Presidente Permira Associati, Axel Hansing, Investor Director Coller Capital, Filippo Reda, Direttore Generale San Paolo IMI Institutional Asset Management, Robert J. Tomei, General Partner Ac Private Equity Partners. Ma che cos'è il private equity? I fondi di private equity sono tipicamente fondi chiusi gestiti da gruppi di 5-10 partners specializzati che acquisiscono partecipazioni influenti o di controllo in società, supportando attivamente il processo di creazione di valore tramite un contributo strategico apportato all'azienda, dismettendole successivamente ad un prezzo più elevato. Una recente ricerca di McKinsey, rilevando come soltanto un'attenta gestione può generare elevati ritorni, ha evidenziato altresì ampi margini di crescita per l'attività di private equity in Italia e nel resto d'Europa sempre che prosegua la deregulation fiscale e normativa già in atto. Se la regolamentazione e la fiscalità hanno penalizzato in passato l'attività d'investimento nel private equity all'estero, in Italia l'investimento è stato invece storicamente limitato da una percentuale relativamente modesta di aziende familiari disponibili ad aprire il capitale a terzi e a quotarsi. L'attività di Venture Capital, e più in generale di private equity, svolge un ruolo di primaria importanza per la nascita e lo sviluppo delle aziende, offrendo loro l'opportunità di crescere con una struttura finanziaria equilibrata e garantendo un supporto strategico significativo. Se ciò è vero per le aziende di tipo tradizionale, lo è ancor più per le imprese con elevati tassi di crescita collegate ai settori ad alta tecnologia: in un mercato finanziario sempre più selettivo, la presenza di un Venture Capitalist nella compagine azionaria di società che si affacciano alla quotazione in Borsa rappresenta un'ulteriore garanzia di solidità del business ed è percepita dagli investitori come una riduzione del rischio di investimento. Il successo del private equity è legato al ruolo di "value innovator" che esso svolge nei confronti delle imprese partecipate: esemplare il caso israeliano, dove la presenza di un'industria del private equity più avanzata ha consentito l'affermazione della leadership israeliana a livello mondiale nei settori ad alta tecnologia. Lo sviluppo dei Fondi di fondi di private equity costituisce una delle più recenti evoluzioni del settore. Questi, pur rappresentando una novità per l'Italia, sono già presenti all'estero e consentono una più ampia diversificazione del portafogli istituzionale offrendo la possibilità di accedere a fondi internazionali "best of breed" e allo stesso tempo una riduzione della quota di ingresso. Altri sviluppi del settore riguardano l'affermarsi del mercato secondario del Venture Capital ed il crescente interesse degli investitori verso la fascia di middle market in Europa. Tra i fattori di crescita del settore un importante contributo può derivare dalla crescente presenza degli investitori istituzionali quali i fondi pensioni e le assicurazioni. Ad oggi le società quotate sul Nuovo Mercato di Borsa Italiana che contano la presenza di Venture Capitalists nella propria compagine azionaria sono il 29%, che si confronta con il 54% di quelle quotate sul Neuer Markt e il 63% di quelle quotate sul Nouveau Marché. Il Nuovo Mercato si pone fra i suoi principali obiettivi l'impegno ad accelerare il processo di maturazione delle imprese italiane e del contesto economico-finanziario che ruota intorno ad esse. 

BNP PARIBAS CABOTO INTESABCI: CARTOLARIZZAZIONI. BNP PARIBAS E CABOTO INTESABCI LEAD MANAGERS PER CENTRO LEASING OPERAZIONE DA 602 MLN DI EURO 
Milano, 24 maggio 2002 - Centro Leasing, una delle prime società di leasing ad operare in Italia sin dal 1969, ha organizzato con gli arrangers Bnp Paribas, Finanziaria Internazionale Securitisation Group ed IntesaBci una cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing finanziario per un importo complessivo di 602 milioni di euro. L'operazione prevede l'emissione, il prossimo 30 maggio 2002 da parte di Ponte Vecchio Finance S.r.l., di titoli senior e mezzanine aventi le seguenti caratteristiche: Classe dei titoli: Classe A senior, Importo complessivo (Euro): 542.000.000, Rating preliminare (Moody's/S&P) Aaa/AAA, Spread su Euribor a 3m 37 bps; Classe dei titoli: Classe B mezzanine, Importo complessivo (Euro) 45.000.000, Rating preliminare (Moody's/S&P) A2/A, Spread su Euribor a 3m 95 bp La vita media attesa dei titoli è pari a 5.1 anni, sulla base dell'esercizio della call option al luglio 2007. La scadenza legale è il luglio 2017. Verranno inoltre emessi titoli junior (Classe C) per un valore di circa 15 Mln di euro sottoscritti dall'Originator. L'emissione, collocata con successo da BNP Paribas e Caboto IntesaBci in qualità di Joint-Lead Managers, è stata distribuita prevalentemente presso banche (52%), fondi (22%), enti sovranazionali (16%) e assicurazioni (9%). Dal punto di vista delle aree geografiche coinvolte, il 25% e' stato collocato in Italia, il 20% in Francia, il 12% in Gran Bretagna, l'11% nel Benelux e il restante tra Irlanda, Germania, Spagna e Scandinavia. La valutazione ottenuta dalle Agenzie di rating è stata molto positiva, con 97.5% del portafoglio con rating investment grade, di cui 90% tripla A e 7.5% singola A. L'operazione avrà una struttura revolving che consente a Centro Leasing di effettuare cessioni successive con frequenza mensile per un periodo di 5 anni. Il portafoglio è suddiviso nelle tre tipologie classiche di crediti per il leasing (auto, strumentale e immobiliare), inizialmente così ripartiti: auto (23.3%), strumentale (53.9%) e immobiliare (22.8%). Centro Leasing, i cui maggiori azionisti sono la Cassa di Risparmio di Firenze (40%), BNP Paribas Lease Group (27,6%) e Gruppo Cardine (12.3%) ha sede a Firenze ed è attiva su tutto il territorio nazionale, con particolare rilievo in Toscana, Lombardia e Veneto. Centro Leasing opera in tutti i segmenti con una gamma completa di prodotti, pur con un maggiore focus nel settore del leasing strumentale e veicoli pesanti, e adotta una strategia commerciale basata su un approccio multicanale rappresentato da un'efficiente e capillare rete diretta, intermediari, fornitori e sportelli bancari. L'operazione consente a Centro Leasing di raggiungere diversi obiettivi, quali la diversificazione delle fonti di finanziamento per sostenere la crescita della Società e per consolidare la struttura della provvista, un accesso ai mercati internazionali a costi competitivi, il miglioramento dei ratios patrimoniali; questa cartolarizzazione rappresenta inoltre il primo passo verso un processo di certificazione aziendale (corporate rating). 

BRILLANTI VALUTAZIONI SULLA BANCA POPOLARE DI VERONA DAGLI ANALISTI DI MORGAN STANLEY E DEL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA. 
Verona, 24 maggio 2002 - Brillanti valutazioni sulla Banca Popolare di Verona dagli analisti del quotidiano La Repubblica. E' quanto emerge dall'indagine speciale Investimenti pubblicata dall'inserto economico "Affari e Finanza" che ha analizzato l'andamento dei titoli azionari rappresentativi delle società quotate a Piazza Affari, attribuendo una valutazione pari a "cinque stelle" alla Banca Popolare di Verona, la migliore valutazione tra tutte le società quotate prese in esame nel Report. "Abbiamo voluto fare un lavoro più sofisticato: e cioè vedere che cosa era successo al listino in un anno di Borse un po' terremotate" hanno dichiarato gli analisti di Affari & Finanza. "E quindi abbiamo preso in considerazione tre parametri: il rendimento, il rischio e la liquidità. Ovviamente, si potevano prendere in considerazione altri parametri, noi abbiamo considerato che i titoli devono rendere bene, non devono comportare rischi eccessivi e devono poter essere liquidati, eventualmente, in fretta. E quindi abbiamo calcolato i valori per ciascuno di questi tre parametri e per tutti i titoli. Poi è stato attribuito un punteggio ai tre parametri e dalla somma sono state ricavate le stelle da attribuire ai singoli titoli" concludono gli analisti di Affari & Finanza. La Banca Popolare di Verona è risultata quella che, con una media di 4,78 punti, ha avuto il punteggio più elevato tra le varie categorie analizzate. Questa positiva valutazione segue quella lusinghiera attribuita dagli analisti della prestigiosa casa internazionale Morgan Stanley. La merchant bank statunitense nell'ambito di una valutazione complessiva di attractive (interessante) per l'intero comparto bancario europeo, ha infatti attribuito alla Banca Popolare di Verona il primato della migliore Mid cap d'Europa. 

FRANCESCO SPINELLI NUOVO PRESIDENTE DI INTERBANCA 
Milano, 24 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca riunitosi ieri ha nominato Presidente il Dottor Francesco Spinelli in sostituzione del Dottor Antonio Ceola che ha lasciato la carica in seguito alla nomina a Presidente della capogruppo Banca Antonveneta. Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca riunitosi in data odierna ha nominato Presidente il Dottor Francesco Spinelli in sostituzione del Dottor Antonio Ceola che ha lasciato la carica in seguito alla nomina a Presidente della Capogruppo Banca Antonveneta. 

LO SVILUPPO DELL'ECONOMIA DIGITALE NELLE PMI ITALIANE SECONDO UN'INDAGINE ASSINTEL
Milano, 24 maggio 2002 - Sono stati presentati oggi a Milano i risultati di un'indagine realizzata da Assintel che ha analizzato il livello di penetrazione delle applicazioni e dei servizi informatici nelle Pmi italiane. Il campione intervistato comprende 900 aziende operanti in tutti i settori e con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 200. Le Pmi si stanno aprendo ad Internet e ai nuovi sistemi di comunicazione. Le previsioni e i dati frutto dell'indagine mostrano un forte incremento nell'intensità di utilizzo dei servizi Internet come strumenti di comunicazione. Gli Sms, i servizi Wap e Gprs raggiungono livelli di utilizzo ancora poco elevati ma con prospettive di aumento per il futuro. La quasi totalità delle aziende è collegata ad Internet (99%), la percentuale di diffusione dei collegamenti però diminuisce se si considerano tipologie di reti Ip ad utilizzo maggiormente strategico: Intranet (60,2%) e Extranet (18,8%). Le aziende utilizzano le reti Ip di cui sono dotate per mettere a disposizione informazioni: via Internet (79%), via Intranet (50,9%) e via Extranet (16%). Si tratta ancora di informazioni di tipo istituzionale (60,6%) e di cataloghi/listini (35,1%); le informazioni riservate a dipendenti, a partner e a fornitori risultano meno presenti del previsto, denotando il probabile minor utilizzo di Intranet ed Extranet rispetto a quanto dichiarato. A monte della diffusione di Internet e dell'utilizzo della rete per scambiare informazioni sta la maggiore disponibilità degli imprenditori ad investire nell'informatizzazione delle proprie aziende, anche se i ritmi di tale crescita sono bassi se confrontati con quelli del resto dell'Europa. Circa il 30% delle aziende dichiara di utilizzare applicazioni da remoto, non solo via Internet ma anche con modalità tradizionali, e quelle attinenti l'area amministrativa risultano le più utilizzate (41,6%), mentre l'accesso alle applicazioni aziendali condiviso con clienti, partner e fornitori è invece riscontrabile solo nel 24,2% dei casi. In questo ambito in particolare però bisogna rilevare che ad essere più utilizzate sono applicazioni customer oriented per le relazioni con i clienti ( le aziende dotate di un sito web utilizzano ancora i database tradizionali e in percentuale minore soluzioni sviluppate ad hoc) e applicazioni Scm per gestire i rapporti con i fornitori (si tratta soprattutto di pacchetti gestionali o applicazioni personalizzate). Ad una maggiore standardizzazione delle applicazioni presentate sul mercato dalle Software House italiane corrisponde una crescita degli investimenti in questa direzione da parte delle piccole e medie aziende. Questo è dovuto al fatto che tali applicazioni garantiscono una maggiore flessibilità e per l'azienda un ritorno di investimento più sicuro. Dal punto di vista delle Pmi i principali vantaggi legati all'e-business sono la modernizzazione delle attività tradizionali (22,9%), l'efficienza dei processi interni (21%) e l'integrazione con l'esterno (13,9%); le criticità ad esso maggiormente associate, invece, sono la riorganizzazione interna (35,5%) e la revisione dei processi aziendali (25,8%). L'elevata percentuale di mancate risposte fa ritenere che alcune aziende non si siano mai preoccupate di valutare costi e benefici legati ad un eventuale utilizzo dell'e-business. Per concludere si può dire che la maggior parte delle attività svolte in Rete dalle PMI è di tipo prettamente istituzionale, esistono tuttavia aziende che si distinguono per la realizzazione di attività con un livello di strategicità superiore.

CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ASSINFORM 2002 
Milano, 24 maggio 2002 - Il Rapporto, pubblicato da più di 30 anni e diventato nel tempo testo di riferimento per il settore Ict, è un volume molto apprezzato e consultato da chi opera in questo mercato. La sua presentazione diventa quindi, nel solco di una solida tradizione, momento atteso e frequentato. Tale incontro diventa anche occasione per fare il punto sul mercato dell'Ict italiano, quest'anno chiamato a una difficile sfida in quanto, dopo aver ottenuto risultati lusinghieri nel 2001, deve mantenere elevato il tasso di crescita, per consentire il proseguimento del recupero nel ritardo, rispetto ai Paesi più evoluti. Di particolare rilievo saranno le iniziative e le azioni che verranno dedicate - sia a livello centrale che a livello locale - all'informatizzazione delle imprese italiane, soprattutto quelle piccole, che costituiscono l'ossatura della nostra economia e che, in questi ultimi anni, sono state poco toccate dalle nuove tecnologie, intese come leva strategica di sviluppo, di competitività e di internazionalizzazione. Proprio su questo tema si concentrerà l'attenzione del Convegno, a partire dai dati e dai contenuti del Rapporto Assinform 2002. Gli autorevoli relatori invitati forniranno un contributo importante alla discussione, nell'auspicio che possano emergere risultati concreti in termini di azioni e iniziative da intraprendere a favore dello sviluppo tecnologico delle nostre imprese. Programma Ore 14.30 Registrazione ospiti; Ore 15.00 Giulio Koch - Presidente Assinform; Ore 15.30 Giancarlo Capitani - Amministratore Delegato NetConsulting; Ore 16.00 Le piccole e medie imprese italiane aggregate e informatizzate: una sfida e un'opportunità. Interventi di: Stefano Micelli, direttore del Tedis, Centro Studi della Venice International University Marco Barnabò, Responsabile Progetti Speciali dell'Associazione Industriale di Belluno Luigi Codutti, Presidente di Retedis, Distretto Industriale delle Sedie - Manzano (Ud) ; Ore 17.00 Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia; Ore 17.30 Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie; Ore 18.00 Chiusura di Giulio Koch. Milano, Centro Congressi Cariplo, Via Romagnosi 6 Lunedì, 3 giugno 2002 - Ore 14.30/18 

PRAXIS CALCOLO CHIUDE IL BILANCIO 2001 IN UTILE PER IL 39° ANNO CONSECUTIVO 
Milano, 24 maggio 2002 - Praxis Calcolo, una delle principali aziende italiane di Ict, presente sul mercato dal 1963, ha chiuso il bilancio consolidato 2001 con un risultato netto di gestione in attivo per il 39° anno consecutivo. Il fatturato del 2001 è stato di oltre 20 milioni di Euro con un margine prima delle imposte pari al 14,3%. Le attività nei mercati delle Telecomunicazioni, Utilities , Industria e nell'area delle Tecnologie Web , hanno avuto un significativo incremento, permettendo a Praxis Calcolo di consolidare i livelli di fatturato ottenuti nel 1999 e nel 2000 che comprendevano attività non ripetibili di adeguamento del software all'anno 2000 e all'Euro. Nel corso del 2002 Praxis Calcolo affronterà il mercato con una struttura operativa organizzata in business unit specializzate sui singoli mercati. Nel mercato delle Telecomunicazioni l'obiettivo per il 2002 è quello di arricchire ulteriormente l'offerta di soluzioni nelle aree Network Inventory & Management e Mediation, coprendo anche le problematiche relative alla rete di terza generazione per i servizi Umts. Nel mercato dell'Industria continuerà la commercializzazione della suite di prodotti integrati Visual Manufacturing, specificamente indirizzati alle Pmi manifatturiere, estendendo l'offerta con la localizzazione per il mercato italiano dei moduli Scm, Crm ed E-business. E' stata, inoltre, avviata una nuova iniziativa per il mercato delle Professional Service Organization con una nuova versione del prodotto Psa Xolution per l'automazione dei processi di budget, pianificazione economica e controllo dei costi. La società è partecipata al 25% da Sanpaolo-Imi, al 22.5% da Telecom Italia ed al 52.5% da privati 

INFERENTIA DNM, APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 RADDOPPIA IL VALORE DELLA PRODUZIONE PERDITE CONSOLIDATE A € 71,1 MILIONI 
Milano, 24 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm Spa, riunitosi ieri a Milano, ha approvato il progetto di bilancio 2001. Tale progetto verrà sottoposto all'Assemblea ordinaria degli azionisti, indetta in prima convocazione il prossimo 25 giugno e in seconda convocazione il 27 giugno. Lo scorso esercizio ha evidenziato una forte crescita dei ricavi, rispetto all'esercizio precedente, dovuta sostanzialmente all'acquisizione del Gruppo FullSix e del Gruppo Dnm. Il valore della produzione aggregato, inclusi quindi i gruppi ex Dnm e FullSix, ammonta nel 2001 a circa € 65,5 milioni e non è confrontabile con l'analogo dato riferito all'esercizio precedente. Il valore della produzione consolidato dello scorso esercizio ammonta a circa € 37,8 milioni contro € 18,8 milioni dell'esercizio precedente (100% circa) e include i dati riguardanti il secondo semestre dell'anno del Gruppo ex Dnm e gli ultimi 5 mesi dell'anno del Gruppo FullSix. Il risultato economico consolidato dell'esercizio 2001 è negativo per circa € 71,1 milioni, di cui € 68,1 di pertinenza del Gruppo. Nel 2000 il risultato consolidato, peraltro non confrontabile con quello dell'esercizio attuale, era negativo per € 2,7 milioni. Alla formazione del risultato 2001 ha concorso in misura estremamente rilevante oltre a un Ebitda negativo, al netto degli oneri straordinari, per circa € 5,9 milioni (era positivo per € 2,9 milioni nel 2002) la decisione di svalutare il goodwill generato dalle acquisizioni effettuate nel gruppo nel corso del 2000. Tali svalutazioni che ammontano complessivamente a circa € 45 milioni, si sono rese necessarie per adeguare i valori di carico delle partecipate alla luce sia delle perdite registrate nell'esercizio, sia delle effettive prospettive di crescita e di redditività futura. In particolare, per quanto riguarda Inferentia Dnm Italia Spa (ex Dnm), controllata al 97,7%, si è proceduto ad una svalutazione molto ampia del relativo goodwill (€ 30 milioni su € 43,5 milioni) perché esso non corrisponde ai risultati attesi alla luce del nuovo business plan. La svalutazione del goodwill della ex Dnm riflette, peraltro, rilevanti svalutazioni delle partecipazioni effettuate dalla stessa ex Dnm per € 12,5 milioni e già registrate nel bilancio approvato lo scorso 18 aprile. Le rettifiche del goodwill consentiranno di ridurre di circa il 70% l'ammortamento dello stesso, calcolato su base annua, con un significativo beneficio sugli esercizi futuri a partire da quelli in corso. Il risultato 2001 è stato anche influenzato da oneri non ricorrenti per operazioni straordinarie che ammontano a € 4,8 milioni, rettifiche di valore di attività finanziaria per circa € 4,4 milioni e ammortamenti delle immobilizzazioni per circa € 2,9 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2001 è negativa per € 21,8 milioni; al 31 dicembre 2001 era positiva per € 35 milioni. Per quanto riguarda la capogruppo Inferentia Dnm Spa: il valore della produzione 2001 è pari a € 13,9 milioni; nel 2000 tale valore ammontava a € 14,8 milioni. La riduzione del 6% circa è da attribuirsi allo scorporo verso società controllate di alcune attività; l'Ebitda è negativo per 2,1 milioni di euro; nel 2000 era positivo per 1,9 milioni. Sul risultato netto d'esercizio,negativo per € 74,7 milioni (nel 2000 era negativo per € 2,7 milioni), pesano: rilevanti svalutazioni delle partecipazioni per circa € 40 milioni, che riflettono l'adeguamento dei valori di carico delle partecipate alla luce sia delle perdite da esse registrate nell'anno, sia delle effettive prospettive di crescita; accantonamenti per copertura di perdite di controllate e ulteriori svalutazioni per € 29,5 milioni. Al 31 dicembre 2001 la posizione finanziaria netta di Inferentia Dnm Spa era positiva per € 21,7 milioni; il 31 dicembre 2000 la posizione finanziaria netta era positiva per € 34,5 milioni. La società rende inoltre noto che, relativamente alla recente delibera consigliare, riguardante un aumento di capitalescindibile da un minimo di € 15 milioni a un massimo di € 20 milioni, a garanzia dell'impegno di deliberare e sottoscrivere, per le quote di rispettiva competenza, l'aumento di capitale stesso, il Gruppo Onetone, Blugroup Holding S.p.A. e Bipop-Carire hanno già vincolato gli importi di denaro corrispondenti presso un comune fiduciario, conferendogli mandato irrevocabile a versare alla Società tali importi non appena l'aumento di capitale sarà stato deliberato e sottoscritto. Il Consiglio ha anche preso atto che il Dott. Maurizio Cozzolini, a causa di nuovi pressanti impegni di lavoro ha deciso di rinunciare a ricoprire l'incarico di membro del Consiglio di Amministrazione. 

POLIEDRA PER LA FORMAZIONE CONTINUA DELLE PMI DELL'ICT UN PROGETTO SVILUPPATO PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DELLE PMI LOMBARDE CHE OPERANO NELL'ICT. I CORSI, SUDDIVISI IN 5 AREE TEMATICHE, SONO INTERAMENTE GRATUITI PERCHÉ FINANZIATI DAL F.S.E. 
Milano, 24 maggio 2002 - Poliedra, il Consorzio creato dal Politecnico di Milano per promuovere e sviluppare la Formazione Continua e rafforzare i rapporti col mondo del lavoro, presenta un progetto indirizzato alla qualificazione e specializzazione del personale delle PMI Lombarde che operano nei mercati dell'Information & Communication Technology. La partecipazione a tutti i corsi è interamente gratuita grazie al finanziamento del Fondo Sociale Europeo - Regione Lombardia. Organizzato in collaborazione con Comufficio, Associazione Nazionale di categoria che raggruppa 2200 imprese dell'Ict e Forma.Service, società di Formazione e consulenza specializzata nell'Ict, il progetto è rivolto alle Pmi Lombarde e, in particolare, i corsi sono aperti a: lavoratori dipendenti; lavoratori con contratto flessibile e atipici; lavoratori in Cig Ordinaria; agenti, rappresentanti e lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa; titolari di imprese; amministratori, soci-lavoratori e coadiuvanti di imprese e di associazioni ed enti no profit. Il progetto è stato sviluppato in seguito a una indagine per la rilevazione dei fabbisogni aziendali eseguita presso le 910 imprese della Lombardia associate a Comufficio che spaziano dalla micro-azienda distributrice di apparati Ict e di software, ai maggiori operatori di Information Technology e di telecomunicazioni. In linea con le principali esigenze formative emerse dall'indagine sono state individuate 5 aree tematiche: Tecnica e Sistemistica Ict; Informatica Per Utilizzatori; Commerciale-Marketing-Comunicazione; Amministrativo - Gestionale; Lingua Inglese. Coerentemente con le tematiche affrontate, il progetto si propone di: sviluppare le capacità professionali di tecnici Ict; potenziare le competenze di base nell'ambito della comunicazione con clienti, delle tecniche di vendita e di marketing; fornire le cognizioni principali per l'utilizzo della lingua inglese, dell'informatica d'ufficio, della posta elettronica e per la navigazione in Internet; favorire le conoscenze sulle normative, sui metodi e gi strumenti di gestione del Sistema Qualità; migliorare le competenze amministrativo-gestionali. Ciascuna delle aree tematiche del progetto contiene più corsi con difficoltà di diverso livello: di base o di specializzazione. E' possibile partecipare a più corsi, anche se appartenenti ad aree tematiche diverse, costruendo un percorso formativo e professionalizzante integrato. I corsi, che saranno realizzati in più edizioni nell'arco di tutto il 2002, hanno una durata variabile, da un minimo di 16 ore a un massimo di 160 ore; la frequenza è generalmente di 1 giornata di 8 ore a settimana e le sedi di svolgimento delle lezioni sono localizzate a Milano. E' inoltre possibile realizzare corsi presso le aziende, nel caso in cui ci siano almeno 10 iscritti a uno stesso seminario provenienti dalla stessa azienda. Infolink: www.poliedra.polimi.it  - segreteria didattica tel. 02 23992870. 

SKILL SHORTAGE', ITALIA ANCORA FANALINO DI CODA PER L'INFORMATION TECHNOLOGY E LE IMPRESE ADESSO GUARDANO A EST.DANILO RIVALTA, CEO DI HAL KS, LA MULTINAZIONALE ITALIANA CHE SVILUPPA SOFTWARE IN BULGARIA 
Milano, 23 maggio 2002 - Danilo Rivalta, Chief Executive Officer di Hal Knowledge Solutions, multinazionale italiana leader nella fornitura di soluzioni di Application Knowledge Management, interviene sui primi risultati dell'Osservatorio congiunturale di Microsoft, che confermano la carenza di specialisti di Information Technology in Italia. "La carenza di specialisti informatici in Italia è un fenomeno cronico del nostro paese - afferma Rivalta - Non è un caso che lo scorso anno, nell'ambito del piano di espansione internazionale di Hal Knowledge Solutions, oltre alla campagna di recruiting in Italia, siamo dovuti ricorrere a un investimento all'estero, avviando Software Factory a Sofia, in Bulgaria. Dopo una breve selezione, abbiamo assunto 15 giovani neolaureati della Facoltà di Computer Systems and Control dell'Università di Sofia, una delle più prestigiose d'Europa nel settore informatico. Il vantaggio è che i giovani neolaureati escono dall'Università già formati, in modo da essere subito spendibili sul mercato del lavoro. Nel nostro paese, spesso, ciò avviene solo dopo laboriosi processi formativi, di cui non sempre le aziende possono farsi carico. Il laboratorio di ricerca e sviluppo, che conta su due divisioni (Web e Client/server) coordinate da un responsabile e da un direttore tecnico italiani, entro due anni raddoppierà il numero delle risorse locali, portando a trenta i professionisti dell'information technology reclutati all'estero". 

L'INFLAZIONE RALLENTA ANCORA. 
Milano. 24 maggio. L'inflazione mette a segno a maggio un altro colpo di freno, dopo il rallentamento di aprile. Secondo le prime indicazioni delle città campione e grazie ai ribassi registrati sul fronte energetico-petrolifero e nella sanità. La crescita tendenziale dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al 2,3% nel mese di maggio, ai minimi da oltre due anni (corrispondente periodo del 2000), a fronte del 2,4% di aprile e 2,5% di marzo. A livello mensile, l'incremento medio dei listini dovrebbe risultare pari a 0,2% (0,3% in aprile). Sono stati soprattutto i risparmi nel comparto petrolifero e i ribassi dei farmaci a determinare il risultato di maggio. Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi restano invece comparti contraddistinti da una dinamica accentuata dei listini (+1,1%), insieme con l'abbigliamento (+0,5%). A livello territoriale gli incrementi mensili più elevati sono stati rilevati a Trieste e Venezia (+0,4%). La Confcommercio, infine, rilancia l'allarme sulla stagnazione dei consumi e dell'economia italiana. Per il Presidente Sergio Billè, i consumi sono al palo e l'economia - Pil 2002 - crescerà solo dell' 1,3%. 

BANCA INTERNET IMPRESA IL CONVEGNO DEDICATO AL PROCESSO DI GENERAZIONE DEL VALORE 13-14 GIUGNO 2002, MUSEO DELL'AUTOMOBILE, TORINO 
Milano, 24 maggio 2002 - Nei prossimi giorni apre a Torino il convegno ''B2i - Banca Internet Impresa'' che si propone come un momento di informazione per i manager delle Imprese che sono costantemente alla ricerca di nuove idee e nuovi strumenti per il potenziamento e l'ottimizzazione per le loro attivita'. Il convegno vedra' la partecipazione di esponenti rappresentativi del mondo produttivo piemontese, del mondo accademico, del mondo bancario ed una rappresentanza dei principali operatori del settore informatico. I nuovi sistemi di informazione e comunicazione, come quelli integrati con Internet, sono molto di piu' di un ''normale'' upgrade di sistema, gia' effettuato diverse volte nell'evoluzione dei sistemi informativi aziendali. Le nuove frontiere della tecnologia software permettono la reale disponibilita' di grandi masse di informazioni e conoscenze, permettono di ridurre i tempi di reazione agli eventi gestionali critici, e consentono di creare in tempi ridotti nuovi servizi e nuovi prodotti. L'Ict assume quindi un valore strategico perche' contribuisce a creare per le aziende quel ''vantaggio competitivo'' necessario per emergere e differenziarsi sul mercato. Infatti - secondo il parere di molti consulenti - la prossima ripresa economica vedra' in vantaggio soprattutto le aziende che avranno ridotto i costi ed avranno saputo sfruttare al massimo le potenzialita offerte dalla tecnologia dell'informazione e della comunicazione offrendo livelli di servizio sempre piu elevati. In questo contesto i nuovi sistemi informatici integrati con Internet si presentano come uno strumento di empowerment delle capacita' competitive dell'impresa, con potenzialita' dirompenti. Nelle numerose sessioni del Convegno si parlera' dell'evoluzione dei sistemi informativi nelle aziende, dell'integrazione dei sistemi informativi con le tecnologie Internet, della necessita', per molte imprese, di aggiornare i sistemi informativi attuali, delle facilitazioni e dei servizi finanziari e bancari disponibili per le imprese che affrontano nuovi investimenti. Annessa al convegno verra' realizzata una zona espositiva e di incontro. Al convegno hanno dato la loro adesione numerose aziende leader a livello nazionale che presenteranno le ultime novita'. Per tutte le imprese il convegno B2I e' una occasione per un contatto diretto con i fornitori di servizi e soluzioni, sia per aggiornarsi sui servizi bancari disponibili per chi vuole introdurre nuovi strumenti di produttivita' in azienda. ''B2I Banca Internet Impresa'' e' l'unica manifestazione informatica destinata alle Imprese che si tiene nel del Nord Ovest (Piemonte, Val D'Aosta e Liguria) e si propone di diventare un incontro annuale. I programmi dettagliati delle conferenze e delle relazioni degli espositori sono disponibili sul sito http://www.eventiduke.it 

EL.EN. (LASER): NUOVI OBIETTIVI DI BILANCIO 2002 A SEGUITO DELL'OPERAZIONE CYNOSURE FATTURATO PREVISTO + 85% 
Firenze, 24 maggio 2002. In occasione dell'incontro con gli analisti, EI.En. S.p.A. - società leader in Italia nel mercato dei laser - rende noti i nuovi obiettivi di bilancio formulati a seguito dell'acquisizione di Cynosure Inc., la prestigiosa società statunitense attiva nel settore dei laser medicali. Previsioni formulare per il gruppo El.En. precedentemente all'acquisizione di cynosure: Fatturato: +21%: Laser medicali: +20%; Laser industriali: +22%; Mol: 17% sul valore della produzione: Ebit: 14% sul valore della produzione Previsioni aggiornate consolidando le attivita'di cynosure Fatturato: +85%; Laser medicali: +111%; Laser industriali: +22%; Mol: 12% sul valore della produzione; Ebit: 7% sul valore della produzione. A seguito dell'acquisizione di Cynosure, che consentirà il consolidamento delle attività dell'acquisita a partire dal mese di maggio 2002, il fatturato per il 2002 dei Gruppo El.En. è previsto in crescita dell'85% rispetto all'esercizio precedente, con un'incidenza dei Mol e dell'Ebit sul valore della produzione rispettivamente dei 12% e dei 7%. El.En. è capofila di un Gruppo Industriale high-tech, operante nel settore opto- elettronico, che produce con tecnologia propria e know-how multidisciplinare sorgenti laser (a gas, allo stato solido e liquido) e sistemi laser innovativi per applicazioni medicali ed industriali. Il Gruppo El.En., leader in Italia nel mercato dei laser e tra i primi operatori in Europa, progetta, produce e commercializza a livello mondiale: Apparecchiature laser medicali utilizzate in dermatologia, chirurgia, estetica, fisioterapia, odontoiatria, ginecologia. Sistemi laser industriali per applicazioni che spaziano dal taglio, marcatura e saldatura di metalli, legno, plastica, vetro alla decorazione di pelli e tessuti fino al restauro conservativo di opere d'arte. El.En è quotata al Nm da Dicembre 2000 con un flottante sul mercato pari a circa il 30% ed una capitalizzazione di circa 50 milioni di Euro. 

LLOYD 1885 (GENIALLOYD) A QUOTA 200 MILA CLIENTI IN QUATTRO MESI RACCOLTI PREMI PER 35 MILIONI DI EURO (+59%) 
Milano, 24 maggio 2002 - Lloyd 1885, la compagnia diretta del gruppo Ras che opera con il marchio di servizio Genialloyd, ha raggiunto a fine aprile 2002 il traguardo di 200 mila clienti. Nei primi quattro mesi dell'anno, i premi raccolti sono stati pari a 35 milioni di euro, in crescita del 59% rispetto allo stesso periodo del 2001. Sono state 90 mila le polizze emesse complessivamente da Genialloyd nel primo quadrimestre, 35 mila delle quali sono state stipulate via Internet, in crescita del 57% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo risultato conferma Genialloyd al primo posto in Italia nella vendita di polizze on-line e ai primi posti del mercato dell'e-commerce assicurativo europeo e mondiale. "Questi dati non solo consolidano il nostro ruolo di leader del mercato", commenta Alessandro Santoliquido, amministratore delegato di Lloyd 1885, "ma confermano anche l'interesse crescente del pubblico per le polizze on-line e telefoniche. Alla base di questo interesse sono la trasparenza dei preventivi e dei contratti, la rapidità di sottoscrizione, la disponibilità di informazioni, la personalizzazione del servizio e la possibilità di consistenti risparmi. Per agevolare il rapporto con i nostri clienti abbiamo inoltre deciso di unificare il nostro brand commerciale e la denominazione della compagnia. Dal 1 giugno 2002, infatti, la nostra compagnia si chiamerà Genialloyd, come il marchio già utilizzato per il servizio di vendita diretta". Dei 200 mila clienti complessivi di Genialloyd, il 64% è assicurato tramite call center, mentre il 36% ha scelto il canale Internet per stipulare la propria polizza assicurativa. Nel primo quadrimestre 2002 il sito www.genialloyd.it ha registrato oltre 1 milione di accessi e ha fornito in tempo reale circa 700 mila preventivi. Il call center di Genialloyd (800-99.99.99), unica sede a Milano, mette a disposizione di tutti i clienti che abbiano acquistato la polizza utilizzando Internet o il telefono, circa 150 assistenti qualificati in grado di fornire consulenza e assistenza per sei giorni la settimana. Un team di consulenti dedicato, inoltre, risponde alle e-mail degli utenti in meno di tre ore. 

RC AUTO: DESIATA SI ASSUMA LA RESPONSABILITA' DELLE SUE AFFERMAZIONI SE A LUGLIO LE TARIFFE AUMENTERANNO OLTRE IL 5% PREVISTO DA DESIATA CHIEDEREMO A QUEST'ULTIMO DI PAGARE DI TASCA SUA LA DIFFERENZA AGLI AUTOMOBILISTI 
Roma, 24 maggio 2002 - Alfonso Desiata, Presidente dell'Ania, ne è certo: a luglio le polizze rc auto aumenteranno del 4%-5% e non oltre. Immediata la risposta di Adusbef e Codacons: innanzitutto, sostengono le due associazioni, le previsioni di Desiata lo fanno entrare di diritto tra i candidati al Pinocchio d'oro 2002. Poche settimane fa, infatti, lo stesso Desiata aveva previsto aumenti del 2%-3% per le polizze rc auto, ma ora pare aver cambiato idea... Ma Codacons e Adusbef lanciano una clamorosa sfida al Presidente dell'Ania: se a luglio le tariffe delle polizze rc auto aumenteranno in misura superiore al 5% - e siamo sicuri che questo avverrà - e quindi l'ottimista "sibilla" verrà smentita, chiederemo a Desiata di pagare di tasca sua la differenza tra quanto previsto e quanto di fatto pagato dagli automobilisti. Alfonso Desiata, concludono le due associazioni, deve assumersi una volta per tutte la responsabilità delle sue affermazioni, anche quando sono palesemente sballate come in questo caso. 

SCOPERTO A CAGLIARI UN FALSO AGENTE ASSICURATIVO. SEQUESTRATE NUMEROSE POLIZZE FALSE RICONDUCIBILI A VARIE COMPAGNIE ASSICURATIVE. 
Cagliari, 24 maggio 2002 - Le Fiamme Gialle del Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Cagliari, a seguito di laboriose indagini svolte a contrasto delle truffe perpetrate ai danni delle assicurazioni, hanno portato a termine un'operazione conclusasi con la scoperta di un finto agente operante a Cagliari e provincia che da anni stipulava false polizze assicurative R.C.A. auto, contratti di assicurazione per condomini ed attività economico-commerciali ad ignari clienti ed il sequestro di copiosa documentazione . Il falso assicuratore, già dipendente di una compagnia di assicurazioni dalla quale era stato allontanato alcuni anni fa, aveva ben pensato di mettersi in proprio, costituendo una vera e propria agenzia assicurativa. Prima di lasciare il suo incarico, si era impossessato di timbri, modulistica e quant'altro potesse essere utile a porre in essere l'illecita attività. In particolare, le indagini condotte dai finanzieri hanno permesso di fermare il falso agente ponendo fine alla sua illecita attività, durante la quale, nel corso degli anni, aveva stipulato centinaia di polizze assicurative che, seppur formalmente identiche alle originali erano di fatto false. I premi delle polizze venivano completamente intascati dal finto agente, il quale, al verificarsi di eventuali sinistri provvedeva ad occuparsi personalmente dell'intera "pratica " ovvero, in taluni casi, alla liquidazione di tasca propria dei danni. Sono tutt'ora in corso ricerche tese ad individuare e contattare i numerosi contraenti dei falsi certificati rinvenuti. 

ITALENERGIA ED EDISON AVVIANO LA FUSIONE E UN PIANO DI RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA DA 4 MILIARDI DI EURO FISSATI I TERMINI PER LA FUSIONE TRA LE DUE SOCIETÀ. ITALENERGIA CHIEDERÀ LA QUOTAZIONE E PRENDERÀ IL NOME DI EDISON. 
Milano, 24 maggio 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Italenergia, riunitosi ieri a Torino, sotto la presidenza di Sergio Pininfarina, e il Consiglio di amministrazione di Edison, riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Umberto Quadrino, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Edison in Italenergia. Il presidente Umberto Quadrino illustrerà questo pomeriggio alla comunità finanziaria il programma di ristrutturazione societaria e finanziaria del gruppo. 1) Ristrutturazione societaria - I consigli di Italenergia ed Edison hanno deliberato di sottoporre all'approvazione degli azionisti il progetto di fusione di Edison in Italenergia, già previsto dal piano presentato il 30 ottobre 2001. Il Consiglio di Edison ha conseguentemente integrato l'ordine del giorno dell'assemblea della società (già indetta in prima convocazione il 27 giugno alle ore 10 e in seconda convocazione il 28 giugno alle ore 15, in Foro Buonaparte 31 a Milano) con una parte in sede straordinaria. L'assemblea straordinaria di Italenergia è stata invece convocata per i giorni 28 e 29 giugno 2002. Rapporti di con cambio - I valori attribuiti alle azioni delle società oggetto della fusione al fine di determinare i rapporti di concambio, sulla cui congruità si esprimerà la società di revisione Deloitte & Touche, esperto comune designato dal presidente del Tribunale di Torino, sono i seguenti: euro 3,5804 per ciascuna azione ordinaria Edison; euro 2,8643 per ciascuna azione di risparmio Edison; euro 2,5245 per ciascuna azione ordinaria Italenergia; euro 2,0196 per ciascuna azione di risparmio Italenergia. Sulla base dei suddetti valori, che tengono conto della proposta di distribuzione di dividendi Edison per euro 61,4 milioni, già deliberata dal Consiglio di amministrazione del 25 marzo scorso, sono stati determinati i seguenti rapporti di concambio: 7 azioni ordinarie Edison per 10 azioni ordinarie Italenergia 7 azioni di risparmio non convertibili Edison per 10 azioni di risparmio Italenergia di nuova emissione. A queste ultime saranno attribuiti privilegi ulteriori rispetto a quelli delle attuali azioni di risparmio Edison. Tra gli altri: cumulabilità del dividendo minimo garantito per quattro esercizi (invece di due); convertibilità facoltativa alla pari in azioni ordinarie qualora ad esse non venga assegnato il dividendo garantito per cinque esercizi consecutivi; possibilità da parte dell'assemblea, in carenza di utili d'esercizio, di deliberare la distribuzione di riserve per assicurare il dividendo minimo garantito e la sua maggiorazione; convertibilità facoltativa in azioni ordinarie in caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni di risparmio a condizioni da determinarsi da parte dell'assemblea; convertibilità facoltativa alla pari in azioni ordinarie, a semplice richiesta dell'azionista, in caso di mancata ammissione a quotazione delle azioni di risparmio o di successiva esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie. A seguito dell'aumento di capitale a servizio dei sopraindicati concambi, la percentuale delle azioni ordinarie dell'incorporante possedute dal mercato risulterà pari a circa il 17,7%. Modifiche statutarie dell'incorporante e ammissione a quotazione - Per effetto della fusione, l'assemblea dell'incorporante è chiamata inoltre a deliberare: il cambiamento della denominazione in Edison; il trasferimento della sede sociale in Foro Buonaparte 31, Milano; la riformulazione dell'oggetto sociale, al fine di adottare quello della incorporanda Edison; l'adozione di un nuovo statuto che, oltre alle modifiche precedenti, terrà anche conto delle norme di funzionamento proprie di una società i cui titoli saranno ammessi alla quotazione di borsa, nonché delle regole di corporate governance. L'efficacia della fusione di Edison in Italenergia viene infatti subordinata all'ammissione e quotazione delle azioni dell'incorporante presso il mercato telematico della Borsa Italiana. Tempi dell'operazione - Tenuto conto dei tempi tecnici connessi all'operazione, si prevede che la fusione possa avere efficacia verso i terzi non prima del 1° novembre 2002, mentre le operazioni di concambio saranno effettuate, compatibilmente con le esigenze del calendario di Borsa, nei giorni successivi. La data di decorrenza ai fini contabili e fiscali dell'incorporazione in Italenergia di Edison, sarà stabilita al 1° gennaio 2002. Si prevede che i soci di Italenergia trasferiscano, prima della fusione, le loro azioni Italenergia (rinominata Edison) alla società Italenergia Bis il cui capitale è destinato ad essere ripartito tra i soci nelle stesse quote attuali. 2) Ristrutturazione finanziaria - E' previsto che Italenergia, contestualmente alla sua quotazione in Borsa, effettui un aumento di capitale per un ammontare massimo di un miliardo di euro e, sempre al fine di supportare il programma industriale del gruppo, emetterà obbligazioni per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro. La società conta di destinare le obbligazioni (anche nell'ambito di un programma di Euro Medium Term Notes sul mercato internazionale) sia agli investitori istituzionali sia agli investitori privati: le operazioni verranno realizzate in più tranches entro la fine del 2002. Fa inoltre parte del programma finanziario l'erogazione a Italenergia da parte dei propri soci, entro il prossimo mese di giugno, di un finanziamento subordinato di 1 miliardo di euro con caratteristiche di "quasi equity", tali da renderlo assimilabile al capitale: durata decennale, zero coupon e rimborso a partire dal quinto anno, a condizione che la società rispetti alcuni indici finanziari. L'attuazione di questo piano finanziario consentirà di riequilibrare sia il rapporto tra indebitamento e mezzi propri sia il rapporto tra debiti a breve e debiti a medio e lungo termine, riducendo conseguentemente l'esposizione verso le banche, che a fine esercizio 2002 sarà pressoché dimezzata, passando dagli attuali oltre 7 miliardi di euro a circa 3,5 miliardi di euro. Parallelamente, verrà avviato un piano di rinegoziazione dei prestiti bancari, in modo da assicurare alla società migliori condizioni. Le operazioni finanziarie programmate avranno inoltre l'effetto di aumentare il flottante e la liquidità del titolo, favorendone la negoziazione. Il punto sul piano industriale - L'incontro con la comunità finanziaria offrirà inoltre l'occasione per tracciare un primo bilancio dello stato di avanzamento del piano industriale presentato il 30 ottobre 2001. 1) Dismissioni. Alla fine di maggio è stato raggiunto il 60% dell'obiettivo previsto per la fine dell'anno: su circa 7 miliardi di euro di miglioramento della posizione finanziaria netta consolidata atteso per la fine del 2002 dal piano di dismissioni, ne sono già stati realizzati 4,11 miliardi di euro. L'anno scorso, sono state finalizzate le dismissioni di Dieci/Burgo per 81 milioni; la cessione di Koipe ha prodotto un beneficio finanziario netto di 81 milioni; la cessione di Carlo Erba Reagenti, 17 milioni; la cessione della quota in Fondiaria, effettuata in parte lo scorso anno e in parte nel 2002, 1.059 milioni; la scissione di Falck ha comportato il deconsolidamento di 173 milioni di debito; la cessione della quota in Cerestar, 906 milioni; Eridania, 410 milioni; Agorà/Ausimont, 1.169 milioni; Tecnimont/Protecma, 214 milioni. Sono in corso negoziati per la cessione di Béghin-Say (zucchero in Francia, Ungheria e Brasile); Cereol (oli alimentari e lavorazione semi oleosi; per la sua controllata Carapelli, olio extravergine di oliva, sono avviate trattative in esclusiva con B&S Private Equity Group e Arca Impresa Gestioni SGR ); Provimi (nutrizione animale); Antibioticos (chimica della salute); Intermarine (costruzioni navali). Inoltre, per quanto riguarda le telecomunicazioni, i gruppi di lavoro congiunti tra EdisonTel e Atlanet hanno completato lo studio delle sinergie derivanti dall'integrazione. Un accordo di joint venture è atteso entro l'anno. E' stato avviato il processo per la cessione del settore acqua che dovrebbe essere completato entro la fine dell'anno. 2) Energia Elettrica. L'aggiudicazione della gara per Eurogen, la maggiore delle Genco messe in vendita da Enel con oltre 7.000 MW, avvenuta nel mese di marzo 2002 tramite Edipower (40% Edison, 13,4% Aem Milano, 13,3% Aem Torino, 13,3% Atel e 20% investitori finanziari), consentirà alla Edison, una volta completata l'operazione, di incrementare la disponibilità di capacità produttiva dagli attuali 6.200 MW a quasi 10.000 MW, avvicinandosi, con largo anticipo, agli obiettivi di crescita previsti dal piano di sviluppo. Per gli oltre 4.000 MW da costruire nei siti a disposizione del gruppo, così da raggiungere l'obiettivo dei 14.000 MW entro il 2007, sono già state ottenute autorizzazioni per 1.520 Mw, mentre tra la fine di quest'anno e il primo trimestre dell'anno prossimo sarà completato l'iter autorizzativo anche per la restante parte. L'entrata in marcia di queste nuove centrali è prevista tra il 2004 e il 2005, in anticipo di circa 2 anni sulla data indicata per il completamento del piano. 3) Gas Naturale. Il contratto siglato nel febbraio di quest'anno con Gaz de France prevede la fornitura di 4,7 miliardi di metri cubi l'anno di gas naturale per 20 anni a partire dal 2005. Il gas naturale proviene dai ricchi giacimenti Edison situati nella zona del Delta del Nilo che hanno iniziato già nel 2001 la produzione commerciale rifornendo il mercato locale. L'accordo raggiunto consente di valorizzare ulteriormente le riserve rinvenute in Egitto da Edison (a oggi, circa 71 miliardi di metri cubi) e di avviare la costruzione di un terminale per la liquefazione del gas che sorgerà presso Alessandria. Viene quindi confermato che entro il 2002 la società, completato il programma di dismissioni, sarà interamente concentrata sul core business dell'energia elettrica e del gas naturale. Il buon avanzamento del piano industriale e il programma di ristrutturazione finanziaria oggi proposto rendono le prospettive di sviluppo della società particolarmente attraenti. Con una solida struttura finanziaria, una buona e stabile redditività e previsioni di crescita consistenti per l'apertura del mercato nazionale dell'energia, Edison è nella posizione migliore per poter cogliere tutte le opportunità di sviluppo. 

FERRARI SPA: CRESCITA CONTINUA E UN ALTRO ANNO RECORD 6158 CONSEGNE DI MODELLI FERRARI E MASERATI 
Milano, 24 maggio 2002 - Si è riunito il 22 magio il Consiglio di Amministrazione della Ferrari SpA, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, per esaminare i dati di bilancio del gruppo (Ferrari e Maserati) del 2001. Un esercizio 2001 archivia un anno record per il gruppo Ferrari a Maserati, che riconferma la propria capacità di mantenersi al vertice sia nel settore sportivo che in quello delle vetture Granturismo stradali. Per la terza volta consecutiva Ferrari conquista il Titolo Mondiale Costruttori e per la seconda il Titolo Piloti, precedendo i team dei più importanti costruttori automobilistici del mondo. Record anche nel settore commerciale con il raggiungimento di 6158 consegne di modelli Ferrari e Maserati al cliente finale e ulteriore incremento del portafoglio ordini sul mercato mondiale. Un risultato importante per il Gruppo che ha mostrato di saper ottimizzare costantemente il processo produttivo grazie ad una struttura dinamica e fortemente orientata all'innovazione tecnologica. In particolare, la Ferrari ha consegnato 4289 vetture, 1185 delle quali negli Stati Uniti. La Maserati, che nel 2001 non era ancora entrata nel mercato nordamericano, ha raggiunto 1869 consegne al cliente finale nello stesso periodo. Per quanto riguarda i principali risultati economico finanziari, il fatturato globale ammonta a oltre un miliardo di Euro: 1.058 milioni, con un incremento del 18.5% rispetto al 2000. II risultato operativo consolidato è stato positivo per 62 milioni di Euro, con un incremento del 35,9% rispetto all'esercizio precedente (45,6 milioni di Euro). ll risultato netto, pari a 47 milioni di Euro, è in fortissima crescita (+612,9%) rispetto ai 6,6 milioni di Euro dell'esercizio scorso. L'autofinanziamento di 135,8 milioni di Euro, in aumento rispetto al 2000 di circa 57,2 milioni, ha permesso di finanziare completamente i programmi di sviluppo dei prodotti, nei servizi ai clienti e nei processi produttivi e nella attività di Formula 1. La posizione finanziaria netta a fine anno ammonta a 172 milioni di Euro rispetto ai 130,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente con una crescita del 31,4%. Le risorse complessivamente destinate a investimenti, sia materiali che immateriali (al lordo dai disinvestimenti), a ricerca e sviluppo (queste ultime interamente spesate a conto economico) sono state pari a 225,3 milioni di Euro, in forte crescita (+76,7%) rispetto all'esercizio precedente. L'esercizio 2001 annovera un altro record storico per Ferrari: il successo della serie limitata della 550 Barchetta Pininfarina che, per la prima volta nella stona dell'Azienda, è stata deliberata, prodotta a consegnata nell'arco di un solo anno e dopo aver raccolto tutti gli ordini ancor prima dell'inizio della produzione. Per quanto riguarda Maserati, il marchio del Tridente ha concluso la fase di rilancio e, con l'arrivo dei nuovi modelli (Spyder a fine anno a Coupé ad inizio 2002), è entrata nel periodo di crescita a consolidamento che vedrà, con la presentazione del modello "quattroporte" (fine 2003), il completamento di una gamma interamente nuova. Nell'anno 2001, il phase out della 3200GT e l'avvio della produzione dei nuovi modelli dotati del nuovo e sofisticato motore V8 aspirato ha determinato una leggera flessione nelle consegne al cliente finale. Nel suo insieme, il trend della Maserati si annuncia comunque estremamente positivo. Le iniziative rivolte alla clientela stanno ottenendo significativi riscontri sia in termini di soddisfazione da pane dei clienti stessi che di profitti. In particolare: La personalizzazione, con le attività della Carrozzeria Scaglietti per Ferrari e delle Officine Alfieri Maserati, raggiunge l'83% per Ferrari e l'80% circa per Maserati sul totale delle vetture vendute; I Servizi assicurativi e finanziari, estesi ad un numero sempre crescente di mercati raccolgono ottimi consensi con adesioni da parte di oltre un quarto della clientela Ferrari e Maserati; L'attività sportiva clienti nei campionati Challenge, GT e Sport in tutto il mondo, conta già oltre 180 piloti a accoglierà 60 nuove 360 Challenge e Gt nelle competizioni 2002. La 360 Gt a la 333 SP, gestite da scuderie private, hanno conquistato i Campionati Mondiali Fia Gt a Sport. L'attività di vendita e assistenza ha coperto 43 Paesi, per Ferrari, che rappresentano oltre il 90% dell'intero mercato automobilistico mondiale. I risultati più positivi che stabiliscono anche nuovi record per il Marchio sono stati raggiunti negli Stati Uniti (+7%), in Germania (+7%), Regno Unito (+15%) e Australia (+17%). Altri mercati in significativo sviluppo: Italia (+14%), Austria (+42%) e il Canada (+20%). Questi dati hanno comunque in valore relativo per Ferrari, in quarto il portafoglio ordini della rete è caratterizzato da lunghe liste d'attesa in tutti i paesi del mondo. Per Maserati le vendite hanno fatto registrare un importante incremento sul mercato italiano (+13%), quello francese (+10%) e giapponese (+3%), con affermazioni significative anche nel Medio ed Estremo Oriente. Maserati ha inoltre evidenziato il continuo miglioramento della quota di mercato nel proprio segmento nei principali 7 mercati al mondo, raggiungendo una quota quotategliene 10% con conta solo modello 3200Gt. Nel mese di ottobre è stato commercializzato il secondo modello Maserati che ha affiancato per l'ultima parte dell'anno la 3200Gt in fine commessa. Si tratta del modello Spyder, che ha proposto una meccanica interamente nuova (motore V8 aspirato di 4200cc, trasmissione tipo Transaxle a Cambiocorsa) destinata ad essere adottata anche dal Coupé presentato al Salone di Detroit (Usa) di gennaio 2002. 

LA CALDISSIMA ESTATE DI RYANAIR DA € 9 (SOLA ANDATA TASSE ESCLUSE) 
Milano, 24 maggio 2002 - Ryanair, la sola compagnia veramente a bassa tariffa d'Europa ha annunciato ieri (23 maggio 2002) la più grande promozione mai vista a luglio, con migliaia di posti in promozione a partire da € 9 sola andata tasse escluse. Ryanair vola dall'Italia a Londra, Bruxelles e Francoforte offrendo la più ampia scelta di basse tariffe. Gli italiani sanno dove prenotare quando vogliono ottenere le tariffe più basse - www.ryanair.com  Annunciando i dettagli dell'offerta Sinead Finn, Direttore Vendite e Marketing di Ryanair per l'Italia, ha detto: "Nessuno batte Ryanair quando si tratta di tariffe basse. La differenza tra Ryanair e gli altri vettori che si fanno chiamare "a bassa tariffa" è che Ryanair è l'unica compagnia aerea che offre veramente basse tariffe. Luglio è il momento perfetto per quella meritata vacanza dal proprio lavoro ed ora è sicuramente il momento giusto per partire approfittando della nostra tariffa di € 9 sulle destinazioni europee. Consiglio a tutti di fare presto e prenotare ora perché questa è la promozione più bassa in assoluto per il mese di luglio - questa promozione sarà disponibile per soli 4 giorni. Ryanair continua a rendere i viaggi aerei in Europa i più economici che si siano mai visti."

                 PROMOZIONE          A LONDRA                           A FRANCOFORTE

     DA Torino                     €9                    DA  Milano(Orio)                €9

                                                             Trieste                   €9                            Pescara                           €9

                                                               Brescia                 €9                            Pisa                                  €9

                                                               Alghero                €19

                                                               Ancona                €19                  A BRUXELLES

                                                                Forli                      €19                 DA Pisa                 €9

                                                               Pisa                        €19                      Treviso                €9

                                                               Genoa                    €19

 Prenotazioni: da venerdì 24 maggio a - Mezzanotte di lunedì 27 maggio. Periodo di viaggio: 24 giugno - 31 luglio 2002. Termini e condizioni sul sito www.ryanair.com 

ALITALIA E MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA L'ARTE VIAGGIA AD ALTA QUOTA 
Roma, 24 maggio 2002 - Alitalia, che negli oltre dieci lustri della sua attività commerciale ha trasportato con i suoi aerei oltre 450 milioni di passeggeri nel mondo, ha sempre svolto un ruolo di volano, di punto di riferimento nel campo della promozione e sviluppo dell'immenso patrimonio d'arte esistente in Italia. Lo ha fatto perché consapevole che per un'Azienda di servizi che opera in tutto il mondo è essenziale mantenere il dialogo con il pubblico anche attraverso le promozioni d'arte. Alitalia, la cui vocazione per l'arte ha radici lontane, ha già partecipato alla promozione e realizzazione di grandi mostre d'arte a Trento, la più importante delle quali (anche perché unica nella sua formulazione) è stata la mostra antologica del pittore di Arco Giovanni Segantini. Altre ne sono seguite nel corso degli anni. Dicevamo delle radici: sin dal 1960 Alitalia ha cominciato a investire nella cultura con l'esposizione a bordo degli aerei Dc-8 di quadri dei più famosi pittori italiani del Novecento. Vere e proprie mostre d'arte ad altissima quota. Mostre d'arte in questi ultimi dieci anni sono state ospitate nella Sale accoglienti della Sede della Magliana e, soprattutto, nelle Sale Vip degli aeroporti i Fiumicino, di Malpensa, di Torino, di New York, dove i frequent flyer in attesa della partenza del volo si immergevano nella "lettura" delle opere di Manzù, Greco, Ceroli, Dalì, Arnaldo Pomodoro, Attardi, solo per citarne alcuni. L'apertura alla fine dell'anno del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto si inserisce nel contesto della valorizzazione architettonica-museale italiana, e Alitalia collabora come vettore aereo alla realizzazione di importanti mostre che verranno allestite all'interno del Museo. Le opere prestate da Musei europei ed americani e da prestigiose collezioni private saranno trasportate con la massima cura da aerei dell'Alitalia per la Mostra di apertura del Mart. "Un polo museale che intende diventare un punto di riferimento importante - ha sottolineato il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dallai -per la cultura europea e mondiale, proiettando il Trentino nel novero delle capitali dell'arte moderna". 

SCIOPERO GENERALE 24 MAGGIO AEROPORTI DI FIUMICINO E CIAMPINO - 13.000 PASSEGGERI COINVOLTI 
Roma, 24 maggio 2002 - In relazione allo sciopero proclamato negli aeroporti di Roma-Fiumicino e Roma-Ciampino per venerdì 24 maggio dalle ore 10 alle ore 18 dalle organizzazioni sindacali Nazionali, Regionali e Territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Uglt, Sulta per la vertenza Ligabue, Alitalia comunica che nel corso dello sciopero sarà costretta a cancellare 88 voli (80 nazionali, 8 internazionali) e a modificarne 59. Tutti i voli in programma nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 saranno effettuati regolarmente. Alitalia si scusa con la propria clientela per i disagi che dovrà affrontare e invita i passeggeri a contattare il Centro Prenotazioni della Compagnia (numero 8488-65641.2.3 da tutta Italia e 06-65641.2.3 dal distretto di Roma) per maggiori e più dettagliate informazioni. 

PORTO DI GENOVA: I TRAFFICI APRILE 2002 
Genova, 24 maggio 2002 - Nel mese di aprile il traffico complessivo del porto di Genova è stato di 4.520.542 tonn.(+1,3%). Il positivo risultato è dovuto principalmente al traffico convenzionale (+12,8%), alle rinfuse liquide (+22,5%), ai prodotti petroliferi (+5,4%) ed ai bunkers (+28,9%). Nei primi quattro mesi il traffico complessivo è stato di 17.163.975 tonn.(-1,3%). La diminuzione è causata principalmente dalla riduzione nel traffico nel comparto industriale (Ilva). Nel periodo gennaio-aprile risultano fortemente positivi i traffici movimentati nel Terminal Frutta con 77.826 tonn.(+79,1%), la merce varia al Terminal Multipurpose con 30.084 tonn.(+75,9%), la merce varia al Genoa Metal Terminal con 66.017 tonn.(+78,3%), la merce varia al Terminal Rebora con 11.866 tonn.(+9,2%) e i prodotti forestali al Terminal Forest con 56.684 tonn.(+14,9%). Nel mese di aprile il traffico contenitori movimentato nei vari terminal del porto di Genova è stato di 129.356 teu con una diminuzione rispetto all'aprile 2001 del -2,7%. Il traffico contenitori nei vari terminal è stato così suddiviso: Vte 72.993 (+3,2%), Messina 22.420 (-12,7%), Sech 17.866 (-16,3%), Multipurpose 6.979 (+27,7 %), altri terminal (Grimaldi, Rebora, Genoa Metal Terminal, Grendi ) 9.098 teu. Nei primi quattro mesi dell'anno il traffico contenitori è stato di 489.548 teu (-4%) così suddiviso: Vte 268.547 teu (-1,8%), Messina 78.955 (-13,5%), Sech 78.203 teu (-9,9%), Multipurpose 25.433 teu (+17,4%), altri Terminal (Grimaldi, Rebora, Genoa Metal Terminal, Grendi) 38.410 teu. Prosegue costante il recupero iniziato nel mese di febbraio e che potrebbe essere ulteriormente consolidato nei prossimi mesi. Le navi arrivate nel mese di aprile sono state 611 (+3,4%) per una stazza lorda di 11.632.121 tonn (+9,9%); nel periodo gennaio-aprile sono state 2.407 (+9,9%) per una stazza lorda di 43.760.212 tonn (+8,9%). Il traffico passeggeri nel primo quadrimestre è stato di 453.884 unità (-4,1%) di cui 366.416 (-9%) al terminal traghetti e 87.468 unità (+23,8%) al terminal crociere. Nel mese di aprile i carri ferroviari carichi arrivati/partiti sono stati 11.394 (-13%), di cui 7.026 nel porto storico (-11,6%) e 4.368 (-1,5%) al terminal Voltri. Nei primi quattro mesi il traffico complessivo è stato di 46.734 carri (-10,8%) di cui 28.439 (-14,1%) al porto storico e 18.295 (-5,1%) al terminal di Voltri. 

SABATO IL PRESIDENTE GALLANTI SARÀ A MALTA PER UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA COLLABORAZIONE TRA GLI SCALI PORTUALI 
Genova, 24 maggio 2002 - Sabato 25 Maggio il Presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti, sarà a Malta per partecipare alla conferenza internazionale "Ports and Logistic Platforms in the Mediterranean Area". Il Presidente Gallanti è stato invitato dagli organizzatori a svolgere la relazione introduttiva sul delicato tema della cooperazione tra gli scali portuali. La relazione di Gallanti verterà sui rapporti di collaborazione tra i porti già sperimentati ai diversi livelli. Il primo livello è quello regionale e riguarda il progetto Ligurian Ports, liason avviata qualche anno addietro tra Genova, Savona e La Spezia: nel 2001 l'area portuale ligure - anche grazie a tale sinergia - ha movimentato oltre 2,5 milioni di teus. La seconda sperimentazione di cui parlerà Gallanti a Malta è Intermed, joint venture tra Genova Marsiglia e Barcellona, mirata a rafforzare l'immagine dei porti del Mediterraneo che oggi vivono un momento di accentuata ripresa. Basti pensare che il Mediterraneo Occidentale movimenta oltre 12 milioni di teus e che ad oggi rappresenta per qualità di servizi, prezzi e affidabilità, la porta meridionale di ingresso del mercato europeo. Le azioni comuni portate avanti da Intermed vanno dallo scambio di dati statistici, agli studi comuni nel settore del cabotaggio delle merci pericolose, al tentativo di avviare una nuova linea di short sea shipping oltre naturalmente ad un'attività promozionale comune. Il terzo nodo affrontato dalla relazione di Gallanti è quello relativo alle partnership europee e internazionali che si sono concretizzate in esperienze di collaborazione quali quella di Espo (European Sea Ports Organisation), di cui Gallanti peraltro è Vicepresidente, o di Iaph. "La necessità di collaborare con gli altri porti - commenta Gallanti alla vigilia della partenza - si è fatta sempre più intensa man mano che si manifestavano le nuove esigenze poste dalla globalizzazione. Porti storicamente concorrenti come Anversa e Rotterdam hanno avviato un rapporto di cooperazione per attrarre nuovi traffici nel Nord Europa. Noi dobbiamo allearci per promuovere il Mediterraneo come porta d'accesso privilegiata all'Europa, soprattutto per i traffici provenienti dal Far East. E per farlo dobbiamo offrire ai clienti alcuni punti di eccellenza, come ad esempio i servizi a terra, per la cui realizzazione le alleanze sono strategiche". 

GIANFRANCO FERRÈ ACQUISTA AZIONI IT HOLDING E CEDE IL 10% DELLA MAISON FERRÈ (IT HOLDING) 
Milano, 24 maggio 2002 - In vista del perfezionamento delle già note intese con IT Holding S.p.A., la PA Investments S.A. ha concluso con l'Architetto Gianfranco Ferré un accordo finalizzato all'acquisto della quota del 10% del capitale della Gianfranco Ferré S.p.A. ancora nelle mani del noto creatore di moda. Contemporaneamente l'Arch. Ferré ha acquistato da PA 5.667.000 azioni IT Holding pari a circa il 2,83% del capitale, impegnandosi anche a sottoscrivere, per la sua quota, l'aumento di capitale che il CdA di IT Holding dovesse deliberare esercitando la delega ricevuta dall'Assemblea Straordinaria lo scorso 6 maggio. Le azioni della Ferré saranno cedute ad IT Holding dalla PA alle medesime condizioni previste negli accordi relativi al 90% stipulati lo scorso 28 marzo e che saranno eseguiti entro il prossimo 30 giugno. "Questa operazione è la dimostrazione della stima e della fiducia reciproca che lega il Gruppo IT Holding all'Architetto Ferré" - ha affermato il Presidente e Amministratore Delegato Tonino Perna. "Raggiungere un rapporto di collaborazione così stretto, è motivo di grande soddisfazione" - ha aggiunto Perna - "e mi fa guardare con serenità alla realizzazione degli obiettivi di creazione di valore che ci siamo posti per i prossimi anni". "La scelta di partecipare al capitale di IT Holding testimonia la mia piena condivisione dei piani di sviluppo del Gruppo IT Holding" - ha dichiarato Gianfranco Ferré. "Sono estremamente soddisfatto" - prosegue l'Architetto - "dell'autonomia creativa e gestionale che la Maison avrà all'interno del Gruppo IT Holding: l'efficienza della struttura produttiva e distributiva sono la miglior garanzia per l'adeguato posizionamento dei prodotti a marchio Ferré". L'integrazione della Maison di via Pontaccio rappresenta la tappa più significativa della strategia di crescita di IT Holding, condotta nel triennio 1999/2001 attraverso l'aggregazione di marchi e aziende quali Malo, Extè, Romeo Gigli, Gentryportofino, Allison, Itf, con gli obiettivi di incrementare la componente di ricavi derivante dai marchi propri e diversificare l'offerta all'interno del settore dei beni di lusso. 

GIACOMELLI SPORT GROUP, LANCIA UNA NUOVA SFIDA AL MERCATO APRE IL 1° NEGOZIO XSPOT
Milano, 24 aggio 2002 Verrà inaugurato giovedì 23 maggio presso il Centro Commerciale Marconi di via Dolianova 35 a Cagliari il 1° negozio Xspot, la nuova catena di punti vendita di Giacomelli Sport Group rivolta a una clientela particolarmente attenta alle tendenze moda. Con questa operazione, Giacomelli Sport, dopo aver lanciato nel 1992 quella che è oggi la più importante catena italiana di articoli sportivi con 114 punti vendita distribuiti in tutta Europa (75 in Italia e 39 all¹estero), lancia così una nuova sfida al mercato. "l progetto che partirà domani con l¹inaugurazione del 1° shop Xspot, consiste nell¹apertura di una nuova catena di punti vendita con caratteristiche differenti rispetto al retail Giacomelli Sport" afferma Gabriella Spada, 35 anni, Presidente di Giacomelli Sport Group -. I negozi Xspot saranno infatti perfettamente complementari con quelli già esistenti e l'ubicazione, il nuovo formato e l'alta gamma di prodotti offerti consentiranno di attrarre, a prezzi decisamente competitivi, una clientela differente al tradizionale acquirente di Giacomelli Sport. L'offerta degli shop Xspot è sviluppata sui migliori brand italiani e stranieri presenti sul mercato. I negozi Xspot, che avranno medie dimensioni, sorgeranno principalmente nei centri commerciali con bacini di utenza superiori ai 250.000 abitanti e nei centri storici con più di 80.000 abitanti. Anche lo studio innovativo del lay out e del visual merchandising consentirà al cliente di apprezzare la qualità dell'offerta e di cogliere la totalità dell'assortimento. L'obiettivo è raggiungere entro il 2005, secondo le aspettative del management, una superficie di vendita di circa 16.000 mq con oltre 130 aperture in Italia. 

GEOX APRE A MILANO IN VIA MONTENAPOLEONE 
Milano, 24 maggio 2002 - Giovedì 16 maggio 2002 Geox ha aperto le porte della nuova boutique in via Montenapoleone, nel centro della capitale della moda. Nei piani di sviluppo commerciale che hanno permesso alla Geoxdi aprire in poco tempo più di 100 negozi monomarca nelle principali città italiane ed europee, non poteva certo mancare una presenza nella via simbolo della moda italiana nel mondo, via Montenapoleone. A pochi passi dall'incrocio con Via Manzoni, la nuova boutique Geox esprime al meglio i valori dell'azienda che ha rivoluzionato il concetto di scarpa e portato in primo piano il benessere e l'igiene dei piedi. Il negozio di via Montenapoleone rafforza la presenza di Geox in Milano, dove è già presente con altri 5 punti vendita in Corso Buenos Aires, via Torino, Via Dante, Corso Vercelli e via San Gottardo. Il negozio proposto da Geox rivoluziona il concetto stesso di negozio per la calzatura civile. Aldo Cibic, l'architetto che ha curato il restyling dei "negozi che respirano", ha trasportato la vecchia idea di vetrina su tutte le pareti attraverso l'uso di grandi "vele" espositive. "La vela - afferma Mario Moretti Polegato, presidente del Gruppo Geox - ricrea l'idea di anfiteatro. Una costruzione architettonica che si protrae in avanti verso il pubblico e che, nella nostra realtà, consente al consumatore di poter vedere e toccare tutte le collezioni uomo, donna e bambino, valorizzando al massimo l'atto d'acquisto". I negozi Geox presentano un ambiente moderno, luminoso, essenziale, proprio del "mondo della tecnologia e della ricerca" che cambia la vecchia concezione di negozio di scarpe. 

ORDINI IN CRESCITA PER MORELLATO S.P.A. 
Milano, 24 maggio 2002 - Fondata nel 1930 a Bologna e trasferitasi a Padova nel dopoguerra, Morellato S.p.A. vanta la più antica tradizione al mondo nella produzione di cinturini per orologio. L'azienda, leader in Europa nel settore dei cinturini in pelle, è stata costruita passo dopo passo dall'intelligenza e dalla tenacia di tre generazioni di imprenditori. Oggi figura come una delle realtà produttive più importanti del Veneto ed affianca, alla storica produzione di cinturini, la linea di gioielli da giorno in oro e acciaio, che si è affermata con grande velocità nel mercato sia per l'accurato posizionamento di marketing che per la fortunata campagna pubblicitaria sui principali mass media con Laura Freddi. Consociate in Italia, Spagna, Germania, Francia e partnership in Giappone e Stati Uniti si affiancano ad una rete distributiva che tocca, realmente, ogni angolo del globo, passando dal Regno Unito alla Lituania, dal Messico al Vietnam solo per citarne alcuni. Il risultato, espresso in cifre, è un fatturato consolidato 2001 di 50,6 milioni di euro così ripartito: 29,3 milioni di euro derivanti dal settore cinturini, 11,3 milioni di euro da gioielli in oro e acciaio e 9,8 milioni da Arca astucci per gioielleria. Estremamente significativo il successo ottenuto con la linea di gioielli in oro e acciaio Morellato, collezione introdotta nel 2000 e già distribuita in Europa, Giappone e America. Da sottolineare il fatto che, nei due mercati oltreoceano, Morellato sia stata scelta quale unica marca a rappresentazione dello stile made in italy nel settore gioielleria. Quale è il segreto di tanto successo? L'aver saputo applicare, a livello industriale, i principi della produzione artigianale. Morellato, inoltre, è distribuita come unica marca italiana di gioielleria su tutti i voli della All Nippon Airways - la maggiore compagnia aerea giapponese, partner di Star Alliance - è presente nei punti vendita della più prestigiosa catena di negozi giapponese Marui e, recentemente, è sbarcata anche a New York nella centralissima 5th avenue. La prestigiosa catena di gioiellerie americane Fortunoff ha, infatti, scelto il marchio Morellato quale rappresentante del made in Italy oltreoceano. A sancire ulteriormente il successo internazionale del marchio, l'apertura di 30 shopping shop in tutta la California a partire da San Francisco nella mitica Newport beach; una riconferma del buon andamento dell'azienda padovana su suolo americano. Superiore a tutte le previsioni, infine, il successo delle ultime linee di Gioielli presentate, facenti parte delle collezioni Primavera /Estate 2002. Gioielli moda, accattivanti, facili da portare tutti i giorni: in un mese dal lancio internazionale avvenuto a Basilea l'8 Aprile scorso, i nuovi gioielli oro ed acciaio Morellato hanno già realizzato 3.000.000 Euro di vendita con una previsione di 25.000.000 Euro per il 2002. Con questo risultato, Morellato conquista saldamente la leadership in Italia ed in Europa in questa fascia del mercato della gioielleria moda. Il successo di Morellato non sembra certo destinato a fermarsi qui: prodotti dal design curato e di tendenza, la ricerca continua dell'innovazione con una gamma di gioielli in oro, acciaio e pietre che non ha eguali, fanno di Morellato una sicura protagonista nel mondo della gioielleria di oggi e di domani. 

"PREVISIONI DI VENDITA, OTTIMIZZAZIONE DELLE SCORTE, SERVIZIO AL CLIENTE, NEL SETTORE AUTOMOTIVE" 
Milano, 24 maggio 2002 Toolsgroup, leader nella pianificazione e nell'ottimizzazione della Supply Chain, organizza due seminari dedicati al settore Automotive. Il primo seminario si terrà il prossimo 6 giugno a Milano, presso la sede italiana di Toolsgroup, in Via San Vittore 34. Il secondo seminario avrà luogo il 13 giugno a Bologna. Durante gli incontri verranno esposte tecniche avanzate per la pianificazione del livello di servizio al cliente, la formulazione di previsioni di vendita affidabili e la corretta gestione delle scorte. I seminari affronteranno le problematiche logistiche peculiari del settore Automotive: Elevato numero di Sku; Prodotti basso e bassissimo movimentati; "Phase In" e "Phase Out" delle referenze (entrata a catalogo, ricodifiche, data di fine commercializzazione ecc.); Domanda dipendente da "variabili esterne" (parco circolante, variazione). 

SI INAUGURA AL POLITECNICO DI MILANO LA MOSTRA CHE RIPERCORRE 100 ANNI DI STORIA ITALIANA NEL CAMPO DELL'INGEGNERIA, ARCHITETTURA E DESIGN RESTERÀ APERTA DAL 25 AL 31 MAGGIO E POI DAL 3 ALL'8 GIUGNO 
Milano, 24 maggio 2002 - Si inaugura oggi alle ore 18 la Mostra "Dal Politecnico di Milano Protagonisti e grandi Progetti: 100 anni di storia italiana nel campo dell'ingegneria, architettura e design", promossa dall'Associazione Laureati del Politecnico di Milano in occasione del proprio Centenario. La Mostra si propone di ricordare ingegneri e architetti il cui contributo è stato determinante per il progresso tecnico e scientifico del Paese: una carrellata di testimonianze per illustrare alcuni grandi progetti ormai storici di ingegneria, architettura, design, ma i nomi potrebbero essere molti di più: tanti quanti sono i Laureati del Politecnico che in 100 anni si sono susseguiti e senza il cui apporto non si sarebbe verificata quella crescita economica che ha caratterizzato l'Italia del XX secolo. Un'occasione per presentare all'opinione pubblica "il prodotto" di una delle più prestigiose scuole di Ingegneria ed Architettura in Europa, attraverso i suoi Laureati e le loro grandi realizzazioni. Si potranno vedere alcuni tra i personaggi più illustri della storia del Politecnico che si sono laureati tra il 1870 e il 1950 attraverso immagini, molte delle quali inedite riprese da archivi storici pubblici e privati, che si susseguono in una ventina di pannelli, ponendo l'accento sulla loro vita come studenti e sull'inizio della loro carriera professionale. Sarà allestita nell'atrio del Rettorato nella sede storica del Politecnico di Piazza Leonardo da Vinci, 32 fino al 31 maggio, verrà poi trasferita dal 3 all'8 giugno a Milano-Bovisa, nel nuovo Polo universitario in Via Durando, 10. Verrà allestita a Cremona nel Palazzo comunale di Piazza Duomo dal 13 al 26 giugno e dal 21 settembre al 3 ottobre a Piacenza presso il Politecnico di Via Scalabrini. La Mostra è presentata da un Comitato scientifico composto da autorevoli esponenti sia del mondo accademico sia imprenditoriale. 

LA C.M. HA RESO NOTI I DATI DELL'INFORMAGIOVANI (46.000 CONTATTI), DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO LOCALE (14.000 VOLUMI) ED HA PRESENTATO IL PROGETTO "C'ERA UNA VOLTA IL MIO PAESE", ESTESO A SEI COMUNI 
Milano, 24 maggio 2002 - Informagiovani e Sistema Bibliotecario Locale, servizi della Comunità Montana dell'Esino Frasassi che viaggiano di pari passo ed offrono una rete di contatti importanti per i cittadini, scuole e comuni. Questo il messaggio lanciato giovedì 23 maggio alle ore 11,30 presso la Sala Consiliare dell'Ente montano nel corso della conferenza stampa di presentazione del lavoro svolto dallo sportello "Informagiovani" e dal Sistema Bibliotecario Locale, che da oggi hanno anche una nuova "immagine" che li contraddistinguerà nell'intera regione. All'incontro hanno preso parte gli assessori della CM alla Cultura Fabrizio Giuliani e alle Politiche Giovanili Marco Finocchi, le coordinatrici del Sistema Bibliotecario Stefania Romagnoli e dell'Informagiovani Francesca Rogari, il grafico che ha realizzato i loghi, Luca Montenovesi. Ad aprire gli interventi l'assessore Fabrizio Giuliani, che da un'analisi delle iniziative (convegno sugli Sbl delle Marche a giugno -Biblioteche in piazza- a Luglio -Nel cuore del libro- a settembre) per "avvicinare i cittadini al libro, sfruttando l'entusiasmo dei giovani operatori, dei comuni e delle scuole" è passato ad una descrizione dell'analisi stilistica dei loghi. "Lo studio ha preso in esame i tratti che caratterizzano la struttura: dislocazione nel territorio, spirito collettivistico degli Enti coinvolti e loro funzione di riferimento socio-culturale. Su questi tre punti cardine s'è imperniata l'opera di visualizzazione, che ha privilegiato l'utilizzo di un tratto lineare e sinuoso, che ne sottolinea il carattere dinamico e la vocazione innovativa". Concetti ripresi e ribaditi dal designer Luca Montenovesi "la grafica dei simboli insiste sul concetto di punti nodali, che rivestono la duplice valenza di risorsa culturale, per i ragazzi intenti a sviluppare il proprio sapere e quella di collegamento tra diverse realtà comunitarie. Ricorrendo all'uso della prospettiva radente, s'è poi enfatizzata la proiezione degli elementi verso l'alto o più esattamente verso chi ne fruisce, rimarcando il ruolo d'Ente deputato alla divulgazione della conoscenza". Ha aggiunto l'assessore Marco Finocchi "L'intervento progettuale ha riguardato la definizione di un codice, con la precipua finalità di dotare gli Enti in questione di un comune denominatore stilistico e rendere esplicita la già effettiva simbiosi tra queste istituzioni, che si muovono sempre in più in sinergia sul territorio avvalendosi dello stesso personale molto professionale". La direttrice del Sistema Bibliotecario Locale, Stefania Romagnoli, dopo aver ricordato che il servizio "è nato quattro anni fa per volontà della Comunità Montana e di nove suoi comuni", ne ha elencato le numerose attività "ci muoviamo su vari fronti: la formazione, con corsi annuali, per operatori culturali e docenti. Organizziamo attività d'animazione nelle scuole e numerose manifestazioni, oltre al lavoro di catalogazione dell'intero patrimonio librario delle nostre biblioteche ricco di 14.000 volumi. Bene, che vogliamo trasferire su Internet per consentire anche, una facile ed immediata consultazione". La Romagnoli ha terminato presentando il progetto "C'era una volta...il mio paese", il cui inizio è previsto per il primo giugno a Genga ed il termine per il 23 a Staffolo. Sei i comuni interessati: Genga, Mergo, Rosora, Sassoferrato, Serra San Quirico e Staffolo, alla Rassegna organizzata dalla C.M. in collaborazione con le scuole e le Pro Loco. "Ci saranno guide specializzate - ha spiegato - che accompagneranno i visitatori tra le bellezze architettoniche, paesaggistiche del territorio, oltre a mostre e degustazioni dei prodotti tipici della nostra terra, esposizioni d'oggetti, libri e ricordi del passato. Momento clou, un recital di racconti, suoni e canti della tradizione popolare, interpretati da una compagnia d'attori che simuleranno i gesti della mietitura e trebbiatura, canteranno stornelli tipici e racconteranno aneddoti dal sapore antico". Dunque, i comuni protagonisti di questo progetto così come lo sono per la Rete Informagiovani della C.M. che ha punti decentrati a Sassoferrato, Serra San Quirico, Arcevia, Cerreto D'Esi, Genga Mergo, Staffolo e Rosora. "La forza è nella Rete" ha esordito la coordinatrice Francesca Rogari "Oggi la maggior parte del materiale e dei contatti d'un Informagiovani passa attraverso il Web: contatti con altri soggetti per la ricerca e l'aggiornamento, tra il Centro e i Punti per condividere le informazioni, con gli utenti: contatti in e-mail e sito Internet che hanno raggiunto quota 46.000. Le richieste che arrivano ai nostri punti - ha rilevato ancora - riguardano in gran parte il lavoro e la formazione, per questo ci avvaliamo, oltre ad appositi orari di sportello, della collaborazione con le organizzazioni scolastiche ed il Distretto. In aumento anche le domande su studio, lavoro e volontariato all'estero, grazie pure alla promozione dei programmi europei per la Gioventù che stiamo facendo come Punto Locale Eurodesck. L'Informagiovani, è un servizio nel quale la Cmha creduto e crede molto, cresciuto negli anni in termini di qualità e per numero di contatti, sicuramente da potenziare per ampliare l'offerta al pubblico - ha concluso la Rogari - per il prossimo anno è in programma un progetto d'orientamento che gli operatori organizzeranno a livello decentrato nei vari comuni dell'ambito" 

IL SETTORE DEL VINO NEL MEZZOGIORNO 
Napoli, 24 maggio 2002 - Il settore vitivinicolo come grande potenzialità per la crescita dell'economia meridionale. Un comparto produttivo in grande sviluppo ma che presenta numerose problematiche dal punto di vista qualitativo (necessità di tutelare la qualità del prodotto), finanziario (incentivare adeguatamente le imprese ad investire e, nel contempo, mantenere i livelli di contingentamento imposti dall'UE) e tecnologico (innovare e ammodernare la struttura imprenditoriale esistente). E' quanto emerso oggi alla sede centrale del Banco di Napoli durante il convegno "Il settore del vino nel Mezzogiorno". Giovanni Alemanno, Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, ha sottolineato l'importanza dei distretti vitivinicoli, anticipando l' intenzione del Governo di elaborare un progetto di creazione di enoteche regionali. Il ruolo fondamentale del partner bancario nella crescita del vitivinicolo nel Mezzogiorno è stato affrontato da Federico Pepe, Presidente del Banco di Napoli, che ha posto l'accento sulla necessità di migliorare la progettualità da parte delle imprese, senza trascurare gli aspetti connessi allo sviluppo del cosiddetto "Enoturismo". Francesco Adornato dell'Inea (Istituto Nazionale di Economia Agraria), ha evidenziato che, nonostante i passi avanti, permane ancora bassa la produzione di vini certificati Doc e Docg rispetto alla produzione totale nazionale. Molta importanza può avere in tal senso la crescita dell' associazionismo, con lo sviluppo di cooperative e cantine sociali. Felice Romano della Commissione Europea-DG Agri, ha illustrato le politiche di sviluppo dell'Unione Europea per il settore vitivinicolo con riferimenti alla Ocm (Organizzazione Comune del Mercato) ed al suo stato di attuazione. Il dibattito è stato arricchito dalle testimonianze di numerosi imprenditori meridionali del settore, concordi sulla necessità di migliorare i processi di internazionalizzazione, le infrastrutture, le tecnologie e l'accesso alle risorse finanziarie per gli investimenti. Coordinati, infine, da Fernanda Roggero del Sole24ore, i rappresentanti delle associazioni di categoria, dell'Ice e Luigi Mastrapasqua, nuovo Responsabile dell'Area Commerciale del Banco di Napoli, hanno analizzato le problematiche connesse al credito, all'internazionalizzazione delle imprese ed alle politiche di sviluppo del settore in senso ampio: qualità ;, finanza, export e tecnologia. Nel corso della manifestazione è stato presentato un rapporto del Banco di Napoli: "Il settore vitivinicolo: scenario e aspetti finanziari", che riporta, tra l'altro, un'analisi degli indicatori di bilancio di un campione di 60 imprese meridionali. 

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