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6 GIUGNO 2002
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LA
COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA NUOVA DIRETTIVA SULLO SFRUTTAMENTO DELLE
INFORMAZIONI DEL SETTORE PUBBLICO
Bruxelles,
6 giugno 2002 - La Commissione europea ha presentato ieri una proposta di
direttiva destinata ad agevolare il riutilizzo delle informazioni del
settore pubblico in tutta Europa, al fine di ridurre gli ostacoli che le
imprese europee fornitrici di contenuti incontrano nello sviluppo di una
nuova generazione di prodotti e servizi fondati sulle informazioni del
settore pubblico. Dovrebbe così ridursi il divario tra le imprese europee e
quelle degli Stati Uniti, dove l'introduzione di un quadro normativo unico
ha contributo a stimolare un mercato molto più ampio di quello dell'UE.
"Sfruttando meglio le informazioni del settore pubblico sarà possibile
aumentare l'attività e creare posti di lavoro nel comparto dei contenuti
digitali in Europa, che è costituito in massima parte da Pmi" afferma
Erkki Liikanen, Commissario europeo per la società dell'informazione.
"Ci saranno inoltre vantaggi anche per i cittadini, grazie allo
sviluppo di una serie di prodotti informativi a valore aggiunto che il
settore pubblico, da solo, non può fornire." Gli enti pubblici
raccolgono e detengono ingenti quantità di "informazioni del settore
pubblico", che vanno dai dati finanziari e geografici fino alle
informazioni turistiche; tali dati possono costituire una materia prima
preziosa per i nuovi prodotti e servizi a contenuto informativo, con un
valore economico che, nell'Unione europea, è stimato in circa 68 miliardi
di euro, paragonabile a quello dei servizi giuridici e dell'industria
tipografica. Cresce la domanda di prodotti informativi e contenuti
transfrontalieri e questa tendenza sarà rafforzata dal passaggio a servizi
mobili di contenuto. La possibilità di realizzare applicazioni interessanti
delle informazioni del settore pubblico potrebbe diventare un elemento
centrale di traino di questo comparto emergente e importante dal punto di
vista strategico. Se da un lato il mercato europeo dei servizi mobili di
contenuto potrebbe diventare alquanto rilevante, d'altro canto questi
servizi devono essere diffusi in maniera omogenea in Europa: un servizio che
presenta evidenti lacune dal punto di vista geografico non avrà successo.
Oggi le potenzialità delle informazioni del settore pubblico non sono
sfruttate del tutto a causa di ostacoli di ordine pratico e normativo.
L'esistenza di norme e prassi diverse nei vari Stati membri in materia di
tariffe, tempi di risposta, accordi di esclusiva e disponibilità generale
delle informazioni a fini di riutilizzo crea notevoli difficoltà alle
imprese, che non riescono a fornire prodotti veramente utilizzabili in tutta
l'Unione europea. In vari Stati membri sono già in atto attività
legislative su scala nazionale, ma le divergenze in termini di tempi e di
orientamenti potrebbe creare ulteriori ostacoli. Se da un lato le diversità
nelle normative e nelle prassi nazionali ostacolano il corretto
funzionamento del mercato interno e l'adeguato sviluppo della società
dell'informazione in Europa, un'iniziativa a livello dell'UE avrà, per
contro, un notevole valore aggiunto. Per garantire una minima armonizzazione
del quadro normativo in materia di sfruttamento delle informazioni del
settore pubblico, la direttiva proposta dalla Commissione, relativa al
riutilizzo dei documenti del settore pubblico e al loro sfruttamento a fini
commerciali, copre tematiche quali la garanzia di condizioni di mercato
eque, la tariffazione e i tempi di risposta. Le misure proposte
contribuiranno a creare nuove opportunità di sfruttare le informazioni del
settore pubblico per il comparto dei contenuti in Europa, al fine di
sviluppare prodotti informativi a valore aggiunto, soprattutto quelli di
natura transfrontaliera a livello europeo. La maggiore certezza e
trasparenza che tali misure porteranno incentiveranno gli investimenti e
l'innovazione a livello di società dell'informazione in Europa, riducendo
al contempo lo svantaggio competitivo delle imprese europee rispetto alle
omologhe statunitensi. A riprova di ciò, negli Stati Uniti l'introduzione
di un quadro chiaro e omogeneo in materia di riutilizzo delle informazioni
del settore pubblico ha creato un mercato fino a cinque volte più vasto di
quello dell'Unione europea. Infine, la crescita e la maggiore competitività
del comparto europeo dei contenuti digitali che ne risulteranno si
tradurranno in nuovi servizi per le future piattaforme di comunicazione e in
una serie di nuovi vantaggi per gli utenti. La sfida per l'industria europea
del settore è dunque adesso quella di sfruttare appieno questa opportunità.
La proposta di direttiva sarà presentata al Consiglio dei ministri dell'UE
e al Parlamento europeo, che dovranno adottarla con la procedura di
codecisione.
PROSEGUONO
IN SLOVENIA I LAVORI DELLA CONFERENZA SUL PIANO D'AZIONE "EEUROPE+"
Bruxelles, 6 giugno 2002 - Il 3 giugno, in Slovenia, sono iniziati i lavori
di una conferenza sui progressi del piano d'azione "eEurope+" nei
paesi candidati all'adesione all'UE. La manifestazione di due giorni,
promossa dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione
Erkki Liikanen e dal ministro sloveno Pavel Ganfar, riunisce circa 40
ministri e deputati in rappresentanza di tutti i 13 paesi candidati, di
numerosi Stati membri dell'UE e di paesi del Sud-Est europeo, come pure i
rappresentanti del settore privato e del mondo universitario. L'obiettivo
del piano d'azione "eEurope+", lanciato dai Primi ministri dei
paesi candidati all'adesione all'UE, in occasione del Consiglio europeo di Göteborg
del giugno 2001, è di sostenere il processo di allargamento attraverso la
modernizzazione delle economie dei paesi candidati e l'incoraggiamento della
competitività e della coesione sociale. Nel corso della conferenza sarà
presentata una prima relazione sullo stato di avanzamento dell'attuazione
del piano d'azione "eEurope+" nei paesi candidati. La Commissione
europea sostiene che la relazione, basata sui dati raccolti dalle suddette
nazioni, dimostra che sono stati assunti impegni chiari in vista di
sviluppare ulteriormente la società dell'informazione in queste regioni. Al
momento, nei paesi candidati si registrano elevati tassi di penetrazione
della telefonia fissa e cellulare e sono in corso di adozione misure per
attuare l'acquis comunitario pertinente, in particolare nel settore delle
telecomunicazioni e dell'e-commerce. Sono previsti altresì ambiziosi
programmi per l'utilizzo del computer nelle scuole e si stanno compiendo
progressi nell'e-government. Tuttavia, il costo dell'accesso ad Internet è
ancora altamente variabile, i prezzi dei PC sono spesso proibitivi per gli
utenti domestici ed a tutt'oggi sono disponibili scarsi dati su settori
quali l'e-commerce. La conferenza ministeriale esaminerà tali sviluppi e
volgerà lo sguardo alla prossima fase di "eEurope+". Essa
esaminerà altresì una serie di questioni chiave come la fiducia e la
sicurezza, la partecipazione generale, i servizi locali, l'infrastruttura
dell'informazione e l'economia basata sulla conoscenza.
CONVEGNO
DI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ASSINFORM 2002 LA COSTRUZIONE DELLA
NET-ECONOMY CHIEDE IL COINVOLGIMENTO DELLA PICCOLA IMPRESA LA CRESCITA DEL
MERCATO ITALIANO DELL'INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI RALLENTA E
MOSTRA I SEGNI DI UN PROFONDO CAMBIAMENTO. GLI INVESTIMENTI SI FANNO SEMPRE
PIÙ SELETTIVI E SENSIBILI ALLA CONGIUNTURA.
Milano, 6 giugno 2002 - "Le piccole e medie imprese italiane aggregate
e informatizzate: una sfida e un'opportunità" è il tema scelto da
Assinform - Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e Servizi per
l'Informazione e la Comunicazione - per il Convegno di presentazione del
Rapporto Annuale sull'Informatica e le Telecomunicazioni in Italia
Pubblicato con il patrocinio del Ministero per l'innovazione e le tecnologie
e di riferimento per studiosi, manager e amministratori pubblici, il
Rapporto Assinform ha messo in luce cambiamenti sostanziali nell'evoluzione
del mercato, e anche gli effetti di un coinvolgimento ancora troppo modesto
dell'impresa minore e delle famiglie nella costruzione della net-economy e
della net-society. "Nel corso del 2001 il mercato italiano
dell'informatica e delle telecomunicazioni (Ict) ha raggiunto i 60.503
milioni di Euro, l'8,3 per cento in più rispetto all'anno prima, mostrando
ancora vivacità e superando i tassi di crescita degli altri paesi europei e
degli Stati Uniti. Ma ha anche evidenziato l'ingresso in una nuova fase di
incertezze e di sfide" - ha esordito Giulio Koch, Presidente di
Assinform. "L'andamento del 2001 è infatti risultato condizionato da
un forte ridimensionamento dei tassi di crescita nel secondo semestre,
riproposto anche dai dati rilevati nel primo trimestre del 2002 - ha
spiegato Koch - Un andamento che rimanda al superamento della fase dei
grandi investimenti infrastrutturali nelle telecomunicazioni e della
rincorsa ad Internet e alle applicazioni di informatica di nuova
generazione. E che dunque dà conto di una domanda diversa, più selettiva,
esigente e condizionata dalla capacità di fruire in concreto di nuovi
prodotti e servizi." Il mercato dell'Ict è infatti cresciuto ancora
nel primo trimestre del 2002, ma ad un tasso dell'1,6 per cento, contro il
9,2 per cento del primo trimestre 2001 e l'8,6 per cento di fine 2001.
"I programmi per l'e-government lanciati dal Governo - ha precisato
Koch - sono un buon passo in avanti. Ma date le caratteristiche strutturali
della nostra economia, è evidente che la crescita del mercato, e del nostro
stesso sistema-Paese, sarà sempre più condizionata dalla propensione agli
investimenti Ict di tutti gli utenti e, soprattutto, della piccola impresa,
quella che ancora soffre i maggiori ritardi". Per Assinform, dunque,
ripresa del mercato Ict, riduzione del "digital divide" tra grande
e piccola impresa, ripresa a passo spedito della marcia verso la net-economy
e maggiore competitività del nostro sistema-Paese sono tutti aspetti della
stessa sfida. "Una sfida - ha precisato Koch - che chiama l'Autorità
di Governo a produrre segnali sempre più forti e progetti per indurre tutti
gli attori chiave, dalle banche alla scuola, alle amministrazioni locali, a
fare la loro parte; e che chiama fornitori e utenti di informatica e
telecomunicazioni a trovare nuove modalità di incontro tra domanda e
offerta, soprattutto sul territorio". Un 2001 di svolta per l'Ict in
Italia ... Tutte le rilevazioni e le analisi pubblicate nell'edizione di
quest'anno del Rapporto Assinform non lasciano margini di dubbio sul
passaggio da una fase di sviluppo trainata da salti tecnologici ad una fase
di relativa maturità. Nel corso del 2001, il mercato aggregato
dell'informatica e delle telecomunicazioni (Ict) è risultato in Italia pari
a 60.503 milioni di Euro, in crescita dell'8,3 per cento, 4,5 punti in meno
rispetto all'anno prima, grazie soprattutto alla performance della
componente informatica. Il comparto delle telecomunicazioni ha generato un
volume d'affari pari a 40.025 milioni di Euro ed è cresciuto dell'8,5 per
cento (4,4 punti in meno rispetto all'anno prima). Quello dell'informatica
ha raggiunto i 20.748 milioni di Euro, con una progressione dell'8 per
cento, quattro volte superiore a quella del mercato mondiale e superiore a
quella di tutti i paesi europei, ma anch'essa inferiore di 4,5 punti
rispetto a quella del 2000. "Già a livello aggregato si vede l'effetto
volano dei processi di investimento avviati negli anni scorsi e anche
l'emergere del valore d'uso dell'Ict come driver di mercato. - ha commentato
Giancarlo Capitani, Amministratore delegato di NetConsulting, la società di
ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato ICT.
"Soprattutto nelle nelle telecomunicazioni è evidente un paradigma di
spinta "alternata", prima generata dalla spesa in infrastrutture,
quindi dai sistemi e terminali di massa e poi, come nella fase attuale,
dalla spesa per utilizzare i servizi. Un paradigma che si ripete nella
stessa successione al manifestarsi di consistenti strappi tecnologici".
... sia per le telecomunicazioni... E in effetti, la relativa tenuta delle
telecomunicazioni nel 2001 (40.025 milioni di Euro, +8,5 per cento) è
dovuta soprattutto alla dinamica dei servizi che, pur lasciando sul terreno
2 punti percentuali di crescita rispetto all'anno prima, sono cresciuti di
un buon 9,3 per cento (dai 26.474 milioni di Euro del 2000 ai 28.937 del
2001). Quanto agli apparati, essi hanno mostrato una crescita assai più
modesta (6,3 per cento) rispetto all'anno prima (+ 17 per cento), passando
dai 10.427 milioni di Euro del 2000 agli 11.088 del 2001. Nel tutto, appare
sempre più rilevante il peso della telefonia mobile, che ormai esprime il
46,5 per cento del mercato complessivo delle telecomunicazioni (apparati e
servizi) contro il 43,5 nel 2000 e il 39,8 nel 1999; e che ha visto nel 2001
crescere ancora il numero di linee attive ad oltre 51 milioni (il 21,1 per
cento in più rispetto all'anno precedente, l'83,8 per cento delle quali a
scheda prepagata). ... sia per l'informatica Per l'informatica (20.748
milioni di Euro) il 2001 è stato comunque in Italia l'anno di una tenuta
sorprendente, con un tasso di crescita inferiore a quelli dell'anno prima (8
per cento contro il 12,6 per cento), ma di gran lunga superiore a quelli
riscontrati in Europa (+ 5 per cento) e negli Stati Uniti (- 4 per cento).
Nel 2001 l'Italia è addirittura stato il paese in cui l'IT è cresciuta più
che in tutti gli altri paesi industrializzati (Gran Bretagna + 6 per cento,
Francia + 5,7, Giappone + 3, Germania +2). Il risultato è però, anche in
questo caso il frutto di tendenze contrastanti. "Già nel 2001 è
infatti venuta a mancare la spinta del mercato delle famiglie e della
piccola impresa, ed è questo il vero elemento su cui riflettere. - ha
commentato Giancarlo Capitani - Sgombrato il campo da fattori di spinta
esogeni, come l'Euro, vediamo che la domanda di informatica è sostenuta da
chi vive l'information technology come arma competitiva. Come appunto le
imprese maggiori o anche di medie dimensioni, che continuano ad investire in
progetti e soluzioni in cui prevale l'aspetto applicativo e di integrazione
a base Internet/Intranet. E il quesito che si pone è se non si stia creando
un grave digital divide tra piccola e grande impresa, destinato a
condizionare la competività dell'intero sistema-paese". Al riguardo,
l'andamento dei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato
dell'informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi) è eloquente. Nel
2001, le vendite di hardware, pari a 6.213 milioni di Euro, sono risultate
in crescita di un modesto 2,6 per cento (contro l'11,1 per cento nel 2000),
quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 1.018 milioni sono
risultate ancora in calo (-3,4 per cento), mentre quelle di software e
servizi, pari a 13.247 milioni e generate soprattutto dalla media e grande
impresa, hanno mantenuto una crescita molto sostenuta (+11,8 per cento),
anche se di tre punti percentuali inferiore a quella dell'anno prima.
Significativo è anche il calo della domanda di PC espressa dalle famiglie,
pari all'8,2 per cento (dai 913.000 pezzi del 2000 agli 838.000 del 2001), a
conferma del fatto che, esaurita la fase della corsa alle prime
installazioni di PC e Internet, la domanda è destinata a muoversi solo in
ragione della percezione di vantaggi funzionali tangibili. Il primo
trimestre 2002 conferma - L'ingresso in una nuova fase, dominata da una
domanda sempre più esigente e matura, oltre che da fattori congiunturali,
è confermata dai dati di mercato relativi al primo trimestre 2002,
divulgati oggi da Assinform. L'intero mercato dell'informatica e delle
telecomunicazioni è cresciuto del 1,6 per cento rispetto al trimestre
corrispondente del 2001 (quando era cresciuto del 9,2 per cento); quello
delle telecomunicazioni dell'1,1 per cento (contro l'8,7 del primo trimestre
2000) e quello dell'informatica del 2,7 per cento (contro il 10,2 per cento
del primo trimestre del 2000). "La differenza, anche tenendo conto dei
tassi di crescita già in calo del secondo semestre dello scorso anno, è
significativa - ha dichiarato il Presidente di Assinform, Giulio Koch - Ed
è proprio quella che invita a reagire, mentre ancora i mercati conservano
margini di crescita, e quindi mantengono invariate le condizioni per
assicurare il successo alle azioni volte a stimolare l'ingresso della
piccola impresa e dei distretti industriali nel sistema distribuito dei
servizi in rete.
FINANZA
ETICA: DALL''AGENZIA EUROPEA DI INVESTIMENTI NASCE IL 'RATING SUI PAESI OCSE"
Milano, 6 giugno 2002 - L'Agenzia Europea di Investimenti S.p.A. è una
Holding di partecipazioni che persegue il proprio oggetto sociale in
ossequio ad un principio etico generale basato sul rispetto dei lavoratori,
dei consumatori e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
rimandando alle Nazioni Unite, (e per completezza in materia di sviluppo
economico, diritti dei lavoratori e diritto europeo: all'Organizzazione
Internazionale dei Lavoro, all'Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo ed all'Unione europea), il primato nella definizione dei valori
etici da tutelare e perseguire. Con la costituzione della Agenzia Europea di
Investimenti Sgr, essa introduce nel mercato italiano una nuova generazione
di finanza etica non a scopo benefico ma orientata al risultato economico,
la quale presenta una innovativa soluzione dei problema dei conflitti
d'interesse tra la proprietà e la gestione, attraverso la massima coerenza
tra prodotto, modalità di gestione, assetto proprietario. Fin dalla fase
costitutiva, avvenuta nel febbraio dei 2001, il capitale dell'Agenzia è
stato diffuso tra numerosi soci (65 i fondatori) di cui nessuno deteneva (e
detiene) una quota superiore al 5%. Non esistono gruppi d'interesse che
abbiano una quota significativa e la suddivisione della compagine societaria
interessa, oltre che l'area geografica, anche la tipologia dei soci: due
terzi imprenditori, attivi anche nel settore bancario e parabancario; il
rimanente tra istituzionali ed altri investitori. La pianificazione generale
dell'impresa e l'intera fase pre-costitutiva è stata affidata ad un gruppo
di esperti in materia finanziaria e societaria un anno prima della
costituzione. L'impianto societario prevede costi fissi ridotti delegando a
terzi le incombenze burocratiche ed amministrative. La struttura è
concepita per essere indipendente, a capitale diffuso, priva di clausole di
preferenza o limitative per la negoziazione, cessione o acquisto di quote
capitale. La scelta di Firenze quale sede della nascente Agenzia e
Capogruppo, è avvenuta nel dicembre 2000 per ragioni simboliche, poiché il
Gran Ducato di Toscana, fu il primo stato moderno al mondo ad abolire la
pena di morte. Un articolato aumento di capitale, aumenterà ulteriormente
il numero dei soci. L'A.E.I. Sgr Spa, (società di gestione dei risparmio),
vigilata dalla Banca d'Italia e dalla Consob, iscritta al numero 136 dell'abro
delle Sgr, ha come sede Milano e come suo unico azionista e proprietario è
l'Agenzia Europea di Investimenti SpA. La Sgr, in quanto Società del Gruppo
dell'Agenzia Europea di Investimenti S.p.A., persegue anch'essa il proprio
oggetto sociale in ossequio ad un principio etico generale basato sul
rispetto dei lavoratori, dei consumatori e della Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani, rimandando alle Nazioni Unite, il primato nella
definizione dei valori etici da tutelare e perseguire. A queste "fonti
di principi etici" si affiancano e si aggiungono le leggi nazionali e
comunitarie, la normativa in materia finanziaria emanata dagli Organi di
Vigilanza, i provvedimenti e le indicazioni provenienti dalle Authority
nazionali e comunitarie in materie attinenti ai monopoli, ai mercati
regolamentati e più in generale agli aspetti rilevanti per la vita delle
aziende in analisi La rinuncia da parte della proprietà della Sgr, a
definire, o intervenire nel processo di definizione dei concetto di etica,
la rende unica nel panorama mondiale delle Società attive nella finanza
etica. Il comitato etico è un comitato indipendente, composto da esperti
nominati dal Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia Europea di
Investimenti S.p.A., ai quali viene delegato il compito di valutare il grado
di adesione che gli emittenti dimostrano di avere nei confronti dei valori
espressi dalle Nazioni Unite, dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro,
dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo ed dall'Unione
europea. I membri dei Comitato Etico partecipano ai lavori dei Comitato a
titolo personale e non rappresentativo di organizzazioni o strutture esterne
e non percepiscono alcun compenso per l'attività svolta. Essi rimangono in
carica per cinque anni dal momento della loro nomina e sono in ogni caso
inamovibíli dal nominante per tutta la durata dei loro mandato. Il loro
successori sono sottoposti alla clausola di gradimento. Le loro valutazioni
vengono espresse anche attraverso un Rating Efico ad utilizzo interno a
seguito di una Conferenza a porte chiuse, il quale però viene gratuitamente
pubblicato al fine di garantire la massima trasparenza verso gli
investitori. Il Rating dei Comitato è il primo Rating non economico degli
Stati Ocse, ed un rating (non paniere o indice) delle società quotate
analizzate. Il Codice di Condotta degli Amministratori della Aei S.p.A.
(recepito anche dalle controllate), regola l'attività di questi ultimi,
sottoponendoli direttamente al controllo di un Compliance Officer, il quale
ha poteri molto ampi e non riscontrabili in altre società. Il tipo di
conflitti di interesse trattati sono ispirati a quelli esaminati e regolati
dalle grandi istituzìoni centrali finanziarie (come la Federal Riserve,
Sec, Consob o Banca d'Italia) o politiche (ad esempio la Casa Bianca). Il
Codice è un documento estremamente stringato (4 pagine) e contiene la
sintetica definizione dei vincoli introdotti lasciando ampissimo potere
interpretativo e operativo al Compliance Cifficer (inclusa la possibilità
di introdurre punti specifici nell'ordine dei giorno dell'Assemblea dei Soci
o nuove incompatibilità o ipotesi di confitti di interesse). In sintesi,
alcuni dei vincoli e delle limitazioni riguardano: l'assunzione o l'utilizzo
di servizi retribuiti da parte di soci; l'assunzione o l'utilizzo dì
servizi retribuiti da parte di persone con legami di parentela con gli
amministratori; i titoli posseduti o movimentati dagli amministratori; doni,
regali, premi o facilitazioni che gli amministratori, sindaci o dirigenti
riceverebbero da parte di fornitori - o da terzi in generale - che siano
riconducibili allo svolgimento delle loro funzioni; privilegi, finanziamenti
o donazioni ad associazioni di ogni tipo (religioso; di beneficenza;
politiche; o di altro tipo) di cui gli amministratori, sindaci o dirigenti,
facciano parte. A ciò si aggiunge una norma pressoché unica, contenute
nell'articolo 14 dello Statuto, che divide il Consiglio di Amministrazione
dalla proprietà, stabilendo l'incompatibilità tra lo status di socio o
quello di amministratore. Il Codice di Condotta e l'Articolo 14, sono gli
unici due aspetti dello statuto e delle regole societarie che sono
modificabili con una maggioranza qualificata di almeno3/4dei soci. Il Codice
di Condotta degli Investimenti è un documento che regola l'attività di
investimento della Aei SpA e viene recepito dalle controllate. Si tratta di
un documento unico, il quel, come anticipato, stabilisce che il gruppo sia
il primo caso di società finanziaria a scopo di lucro che persegue ì
propri investimenti nel rispetto di quanto stabilito dalla Nazioni Unite,
secondo il giudizio di un organo indipendente. Fonti normative di
riferimento - Prima fra tutte la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
delle Nazioni Unite, che viene recepita nello statuto della Aei SpA. A
queste seguono decine di Patti, Dichiarazioni, Accordi, Risoluzioni
provenienti dalle Nazioni Unite (Onu) e come gía detto - per completezza in
materia di sviluppo economico, diritti dei lavoratori e diritto europeo
-dall'Organizzazione Internazionale dei Lavoro (Oil), dall'Organizzazione
per la Cooperazione e lo Sviluppo (Ocse) ed dall'Unione Europea (Ue). Questi
Fonti normative, definite Criteri di Valutazione Degli Standard Etici,
vengono applicati ed interpretati dal Comitato Etico. Standard etici - Sono
definiti standard etíci preferenziali per la valutazione delle imprese
quotate: 1 . avere una posizione non monopolistica o essere parte di un
cartello monopolistico. 2. avere un capitale, suddiviso in azioni, che non
sia vincolato da norme o patti e sia liberamente acquistabile o cedibile; 3.
avere una proprietà diffusa e priva d'azionisti di riferimento o,
alternativamente, un azionista di controllo privo d'interessi potenzialmente
divergenti da quelli della sua azienda; avere tutti i consiglieri
d'amministrazione ed il gruppo dirigente indipendenti anche dalla proprietà
e sottoposti ad un Codice di Condotta - vigilato da un organo di controllo
interno - che garantisca un operato trasparente e limiti i d'interesse;
avere una procedura afta a verificare che gli investimenti - propri o per
conto di terzi - siano conformi agli standard internazionalmente
riconosciuti più aggiornati in materia sociale ed ambientate, ovvero che
dimostrino attenzione - anche con adeguati codici di comportamento interni
all'azienda - ai processi d'approvvigionamento delle materie prime, alla
produzione, alla distribuzione di beni e servizi, e che operino con la
massima integrità e nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti
umani approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre dei 1948 e delle
principali norme internazionali che la completano e specificano. La
valutazione degli strumenti finanziari emessi da stati, privilegia nazioni
rette da regimi a comprovata democrazia popolare e rispettosi dei più
elevati requisiti in materia di: diritti umani, legislazione e politica per
l'ambiente; rapporti con i paesi in via di sviluppo; sostenibilità della
struttura economica; tasso di democraticità sostanziale e formale e
politica di sicurezza. Parametri di valutazione degli standard etici- Tali
punti preferenziali di valutazione, definiti parametri di valutazione degli
standard etici, sono in particolare: 1 . la Dichiarazione universale dei
diritti umani; 2. il Patto internazionale sui diritti civili e politici; 3.
il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; 4. la
Convenzione contro la tortura ed ogni altro trattamento crudele, inumano e
degradante; 5. la Convenzione per l'eliminazione d'ogni forma di
discriminazione contro le donne; 6. la Convenzione per i diritti dei
fanciullo e quella sulle peggiori forme di sfruttamento dei lavoro
infantile; 7. la Convenzione per l'eliminazione d'ognì forma di
discriminazione razziale; 8. la Convenzione sui diritti dei lavoratori
migranti e delle loro famiglie; 9. il Codice di condotta delle Nazioni Unite
per le forze dell'ordine; 10. i Principi basilari delle Nazioni Unite
sull'uso della forza e delle armi da fuoco da parte delle forze dell'ordine;
11~ la Convezione delle Nazioni Unite sullo status di rifugiato; 12, la
Convenzione di Ginevra e dell'Aja (convenzione per il miglioramento della
sorte dei feriti e dei malati delle forze armate di terra; convenzione per
il miglioramento della sorte dei feriti dei malati e dei naufraghi delle
forze armate sul mare, convenzione relativa al trattamento dei prigionieri
di guerra; onvenzione relativa alla protezione delle persone civili in tempo
di guerra, i Protocolli aggiuntivi e le Convenzioni dell'Aja); 13. la
Dichiarazione tripartita di principi dell'01; 14. le Linee Guida dell'Ocse
per le imprese multinazionali; 15. la Convezione europea per la salvaguardia
dei diritti umani e delle libertà fondamentali; 16. la Dichiarazione delle
Nazioni Unite sul diritto allo sviluppo; 17. la Dichiarazione sul progresso
e lo sviluppo nel campo sociale; 18. il Rapporto "our common
future" Commissione Bruntiand delle N.U. wced 1988; 19. numerose
Risoluzioni dei Parlamento Europeo tra cui la Risoluzione Howitt dei 1999;
20. numerose Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale dei Lavoro in
materia di diritti dei lavoratori di cui - per importanza - si citano le
n.29/1930; 87/1948; 98/1949; 100/1951; 105/1957; 111/1958; 131/1970;
138/1973; 155/1981; 182 e 190/1999; 21. Risoluzione 39/248 dell'Assemblea
generale delle Nazioni Unite (16 aprile 1985): linee guida per la protezione
dei consumatori; 22. Risoluzione dei Consiglio Europeo (GU n. C92 dei
25.4.75 pag. 1-16): programma preliminare della Cee per una politica di
protezione e d'informazione dei consumatori; a ciò si aggiungono le
principali Convenzioni, Patti internazionali, Dichiarazioni, Risoluzioni o
Raccomandazioni e documenti conclusivi delle maggiori conferenze
internazionali in materia di diritti umani, ambiente e sicurezza, che
possono avere rilevanza nel diritto internazionale o siano successive ad
integrare o migliorare quelle sopra citate. Le valutazioni ed il Rating - Le
valutazioni delle due sezioni sulle nazioni e le società quotate, sono
espresse sotto forma di otto livelli ai qualì corrisponderà una
determinata soglia massima di investimento effettuabile dalla Agenzia, la
quale parte dal 100% di quanto possibile investire nell'emittente a scendere
fino a 1% o 0%. Il parametro percentuale massimo di investimento è riferito
a alla percentuale massima di investimento consentita dalla legge e dalla
normativa in vigore per i singoli emittenti (siano nazioni e che altri enti
o società). Inoltre, nel caso delle società quotate e dei rating espresso
dalla seconda sezìone, la somma delle attività investite in emittenti
interno ad uno stato, non potrà superare la percentuale indicata dalla
prima sezione. L'uso dei Rating - Il Rating sulle nazioni e sulle società
quotate non può essere dì per sé in alcun modo oggetto o fonte di
guadagno da parte dell'Agenzia Europea di Investimenti o di chiunque altro.
Esso sarà pertanto utilizzabile esclusivamente a partire dalla sua
pubblicazione gratuita. Potrà essere altresì consultabile e preso a
riferimento da chiunque e senza oneri. Il Rating è per natura una
valutazione effettuata ad uso interno dell'Agenzia, alla quale, per delibera
dei soci nel rispetto del principio etico generale, tutti gli Organi della
Società e delle sue controllate, tutti i Fondi d'investimento di proprietà
e gestiti dall'Agenzia o dalle sue controllate, senza violare la legge, si
attengono. In nessun caso quindi, l'Agenzia, attraverso la pubblicazione dei
Rating, intende sollecitare l'acquisto o la vendita di alcun
emittente.
B2I
- BANCA, INTERNET E IMPRESA - A TORINO LE IMPRESE STUDIANO LE STRATEGIE PER
AGGIORNARE LE STRUTTURE INFORMATICHE PER IL FUTURO UTILIZZANDO SERVIZI
BANCARI E FINANZIARI
Torino, 6 giugno 2002 - Il Gruppo Editoriale Duke, con la partecipazione del
Sanpaolo Imi di Torino, organizza un Convegno di alto profilo dedicato alle
imprese del bacino industriale del Nord-Ovest, che e' una delle maggiori
regioni industriali d'Italia. Il convegno B2I (Banca Internet Impresa),
nasce da una collaborazione tra diversi enti ed e' un'iniziativa
multisettoriale volta a presentare alle imprese del Nord-Ovest l'ampia gamma
delle opportunita' disponibili per il rinnovamento delle strutture
informatiche ed i nuovi strumenti di produttivita'. Al convegno che si
aprira' con una introduzione di Enrico Salza, Vicepresidente del Sanpaolo
Imi, seguira' in intervento augurale del Sindaco di Torino, Sergio
Chiamparino. Seguiranno tre relazioni da parte di Gartner Consulting, di un
rappresentate dell'Unione Industriale di Torino e di Rodolfo Zich,
presidente dell'Istituto Superiore Mario Boella che affronteranno i temi
principali che saranno oggetto di dibattito nelle due giornate dei lavori.
Oltre che ai rappresentanti del mondo finanziario, accademico ed industriale
verra' dato uno spazio anche agli operatori del settore che presenteranno le
piu' moderne tecnologie e soluzioni concrete al pubblico presente composto
da dirigenti, consulenti e responsabili di aziende. Le tematiche trattate
nelle numerose sessioni tecniche del Convegno verteranno sull'evoluzione dei
sistemi informativi aziendali, sull'impatto di business delle tecnologie
Internet e sulla necessita', per molte imprese, di aggiornare le strutture
informative attuali, usufruendo delle facilitazioni fiscali e dei servizi
finanziari e bancari disponibili per i nuovi investimenti nel settore
tecnologico. Infatti - secondo il parere di molti analisti - la prossima
ripresa economica vedra' in vantaggio soprattutto le aziende che avranno
ridotto i costi ed avranno utilizzato al massimo le potenzialita' delle
soluzioni informatiche utilizzando le nuove possibilita' offerte dai nuovi
gestionali integrati con Internet. Questa previsione e' inoltre confermata
da uno studio, recentemente pubblicato condotto su un campione significativo
di aziende italiane, che dimostra come la crescita economica, su un periodo
di 5 anni, sia direttamente correlata alla spesa nelle tecnologie avanzate.
Le recenti evoluzioni del contesto competitivo mostrano che nel governo di
un'impresa assumono rilevanza incrementale - e critica - gli aspetti
previsionali e decisionali, intesi come capacita' di orientare i processi
dell'organizzazione, di guidarne l'evoluzione verso gli obiettivi stabiliti
e di valutare continuamente le alternative strategiche. Tutto cio' e'
possibile solo se il management puo' disporre di un'ampia visibilita' sulle
opportunita' che si presentano, sui rischi economici e finanziari di ogni
alternativa strategica, sui processi da attivare. Nuove valenze assumono
quindi sia le modalita' di ottenimento, impiego e dislocazione delle risorse
finanziarie, sia l'utilizzo strategico delle tecnologie dell'informazione -
e di Internet in particolare - intese come leve d'azione abilitanti per i
processi aziendali. Finanza e l'Ict possono diventare i veri fattori critici
di successo di un'impresa, componenti primari del processo di generazione
del valore. L'Ict si presenta come un sistema di empowerment delle capacita'
manageriali con potenzialita' dirompenti e puo' acquisire una valenza
strategica, sia se impiegata per rendere possibile l'estensione del campo
conoscitivo sia quando concorre alla realizzazione di nuovi prodotti e
servizi contribuendo sostanzialmente alla determinazione del reddito
d'impresa. 13 -14 Giugno 2002, Museo dell'Automobile, Corso Unita' d'Italia,
40, Torino
ENRON:
PRECISAZIONE
Milano, 6 giugno 2002. In relazione a recenti notizie di stampa, il Gruppo
IntesaBci rende noto che ha ottenuto dal comitato dei creditori di Enron
l'assenso a ristrutturare l'esposizione di circa 203 milioni di dollari nei
confronti della società Etb, controllata brasiliana del gruppo Enron.
Eventuali riflessi sul conto economico 2002 verranno determinati,
presumibilmente nella semestrale, una volta completato il processo di
valutazione della suddetta ristrutturazione.
RENDEZ-VOUS
CREDIT LYONNAIS ASSET MANAGEMENT
Milano, 6 giugno 2002 - Mercoledì 5 giugno presso il Four Seasons Hotel di
Milano, si è tenuto il primo Rendezvous di Crédit Lyonnais Asset
Management in Italia. Crédit Lyonnais Asset Management è una società di
gestione di diritto francese. Opera da oltre 40 anni nella gestione dei
patrimoni, un'esperienza maturata inizialmente come divisione dei Gruppo e
dal 1988 come società autonoma il cui capitale è posseduto interamente da
Crédit Lyonnais. Crédit Lyonnais Asset Management Sim S.p.A. è la realtà
italiana dei Gruppo per il settore dei risparmio gestito, attiva dal mese di
gennaio 2002. Crédit Lyonnais Asset Management ha organizzato per la prima
volta in Italia il proprio Rendez-vous, tradizionale appuntamento in cui
vengono illustrate analisi e prospettive dei mercati. Sono intervenuti al
Rendez-vous: Francois Marais - Chief Investment Officer di Crédit Lyonnais
Asset Management -che ha illustrato le prospettive di ripresa dei mercato
europeo. Mark Sinsheimer - Head of Business Development di Crédit Lyonnais
Asset Management - che ha illustrato il nuovo paradigma dell'asset
management. Giovanni Carenini - Amministratore Delegato Crédit Lyonnais
Asset Management Sim - che ha presentato la situazione dei Gruppo in Italia
sottolineando l'ottenimento de I l'autorizzazione alla commercializzazione
in Italia di 17 nuovi comparti della Sicav internazionale Lion
Fortune.
LOMBARDA
SISTEMI E SERVIZI E CAD IT COLLABORANO NEL SETTORE DELLA TESORERIA WEB PER
ENTI PUBBLICI
Verona, 6 giugno 2002 - La società di servizi del Gruppo Banca Lombarda e
la società di informatica veronese hanno siglato un accordo per la
fornitura del nuovissimo software Teso@Web lanciato da poco sul mercato
Teso@Web consente agli enti pubblici che affidano la gestione della loro
tesoreria alle banche del Gruppo Banca Lombarda di comunicare via Internet
con il proprio ente tesoriere, ricevendo e trasmettendo flussi di dati e
consultando on line i rapporti in essere ed i relativi documenti Lombarda
Sistemi E Servizi S.p.a., società di servizi del Gruppo Banca Lombarda, ha
siglato un contratto con Cad It S.p.A., leader nella produzione di sistemi
informativi per banche, per la fornitura del nuovissimo software Teso@Web e
dei relativi servizi informatici per automatizzare via Internet i rapporti
tra gli enti pubblici e la banca che ne gestisce il servizio di tesoreria.
La procedura Teso@Web, recentemente lanciata sul mercato, è stata
progettata per consentire lo scambio di informazioni rapido, efficiente e
sicuro tra le banche tesoriere di enti pubblici ed i loro clienti. Comuni,
Province, Regioni, Università, Asl, ed altri Enti che affidano alle banche
del Gruppo Banca Lombareda la gestione del servizio di tesoreria potranno
trasmettere e ricevere in tempo reale via Internet flussi di dati di grandi
dimensioni e consultare on line in qualsiasi momento i totali dell'ente
(totali d'esercizio, totali conti correnti, cassa), i documenti (mandati,
reversali, ecc.), i bilanci previsionali e consuntivi, i capitoli e le
delibere utilizzando funzioni che offrono diverse possibilità di selezione
e ricerca dati. Con questo applicativo Lombarda Sistemi E Servizi intende
offrire alle banche del gruppo (Banco Di Brescia, Banca Regionale Europea,
Banca Di Valle Camonica, Banco Di San Giorgio, Cassa Di Risparmio Di
Tortona) una soluzione innovativa per il mercato della pubblica
amministrazione che sta rapidamente evolvendo verso sistemi avanzati web
based. La vendita del nuovo applicativo a Lombarda Sistemi e Servizi, già
cliente, conferma la capacità di Cad It di attuare politiche di cross
selling verso l'ampio parco clienti già esistente proponendo una sempre più
vasta gamma di soluzioni, efficaci ed innovative. L'integrazione tra le
diverse soluzioni informatiche offerte da Cad It garantisce ai clienti una
maggiore efficienza nell'installazione e nella manutenzione del software e
la certezza che l'aggiornamento innovativo delle diverse procedure sarà
effettuato in modo armonico e tempestivo. Cad It stima che nel corso del
2002 il prodotto Teso@Web contribuirà per circa il 2% alla formazione dei
ricavi consolidati.
GIUSEPPE
VIGORELLI A DIFESA DELLE POPOLARI IL PRESIDENTE DI BPCI ESPRIME LA
PREOCCUPAZIONE DI TUTTE LE BANCHE COOPERATIVE
Milano, 6 giugno 2002 - "Le Banche Popolari sono un settore importante
del mercato del credito italiano, il cui radicamento nel territorio
rappresenta un valore, come ha ribadito lo stesso Governatore della Banca
d'Italia, Antonio Fazio.". Queste le parole pronunciate da Giuseppe
Vigorelli, Presidente di Banca Popolare Commercio e Industria, nell'ambito
dell'introduzione a "Riflessioni sulle considerazioni finali del
Governatore della Banca d'Italia" del Professor Tancredi Bianchi,
Presidente di Centrobanca, svoltasi oggi presso la sede di Bpci, a Milano.
"Le recenti proposte di riforma del quadro normativo - ha proseguito
Giuseppe Vigorelli - rischierebbero di minare le basi di quella autonomia e
libertà che storicamente ne hanno caratterizzato l'opera". Il pensiero
del Presidente di Bpci è stato particolarmente apprezzato e totalmente
recepito dall'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, in occasione
dell'assemblea tenuta a Roma il 31 maggio scorso, che ha ribadito come
"la disciplina che ha governato finora le banche popolari, imperniata
sul voto pro capite e sui limiti alle deleghe e ai possessi dei soci, sia
alla base del loro successo".
PRESENTATO
L'OTTAVO LAVORO DELLA COLLANA "I QUADERNI DI ASSOPREVIDENZA":
"SECONDA INDAGINE SULL'INDUSTRIA DEI FONDI PENSIONE APERTI IN ITALIA"
A CURA DI LAURA PIATTI E LUCA COLOMBANO
Milano, 6 giugno 2002 - Offerta complessiva varia e trasparente, sostanziale
standardizzazione dei prodotti offerti, rete di vendita bancaria la più
utilizzata, difficile l'analisi del benchmark a causa dell'utilizzo di più
indici di riferimento: queste le principali caratteristiche dei 72 fondi
aperti operativi messi a confronto da Assoprevidenza, nel secondo studio
comparativo dei prospetti informativi effettuato in Italia. Gli aderenti ai
fondi aperti sono 284.929. I nuovi iscritti nel 2001 sono stati 64.000 I
sottoscrittori dei fondi sono più interessati alle linee di investimento
azionarie, sebbene l'offerta prevalente sia l'obbligazionaria. L'ottavo
lavoro della collana "I Quaderni di Assoprevidenza" realizzato da
Laura Piatti e Luca Colombano aggiorna la prima indagine (effettuata dagli
stessi autori nel 1999) che aveva messo in luce le caratteristiche tecniche
dei fondi pensione aperti operanti in Italia. Iscritti: 284.929 a tutto il
2001. Di questi, 252.509 provengono da adesioni individuali; 32.420 da
adesioni collettive. L'incremento in aggregato, rispetto al 2000, è stato
del 29%. I nuovi iscritti nel 2001 sono stati 64.000. Patrimonio: il
patrimonio dei fondi pensione aperti ha raggiunto i 943 milioni di euro
(+70% rispetto al 2000). Il patrimonio dei fondi pensione negoziali è di
circa 2.270 milioni di euro. Il 2001 ha visto la forte contrazione del
risparmio gestito, mentre è rimasto positivo il trend per assicurazioni e
fondi pensione. Il Campione Esaminato: 72 fondi operativi (su un totale
complessivo di 102 fondi aperti autorizzati). I soggetti più attivi nella
promozione dei fondi risultano le Sgr, istituzioni per lo più di emanazione
bancaria, (oltre il 60% del totale della raccolta) e le compagnie di
assicurazione (in termini di patrimonio oltre il 21% del mercato).
Principali caratteristiche che emergono dall'analisi e dal confronto dei
prospetti informativi: Il 30% dei fondi pensione dà all'esterno la delega
finanziaria. I fondi pensione aperti hanno scelto dalla nascita una
struttura multicomparto. Nella valutazione delle linee di gestione, secondo
le dichiarazioni dei documenti informativi, le linee obbligazionarie sono
risultate presenti per il 36% (32% nel 1999); le bilanciate per il 26% (25%
nel 1999); le azionarie per il 20% (19% nel 1999); le garantite per il 18%
(23% nel 1999). Nonostante la prevalenza dell'offerta di linee
obbligazionarie, gli aderenti ai fondi aperti hanno dimostrato maggiore
propensione per le linee azionarie, più rischiose ma più redditizie nel
lungo periodo. Il segmento azionario risulta prevalente sia in termini di
iscritti (128.150) sia in termini di patrimonio (403 milioni di euro che
vuol dire oltre il 40% del totale). L'analisi dei benchmark denuncia
un'eccessiva complessità. Solo il 20% delle linee analizzate prende un solo
indice di riferimento e il 29% due indici. Oltre il 50% delle linee fanno
riferimento a benchmark compositi difficili da ricostruire. Gli oneri
derivanti dall'adesione al fondo risultano chiari nei prospetti informativi,
ben confrontabili e abbastanza uniformi. La commissione d'ingresso media si
aggira intorno a L. 62.000 (L.64.000 nel 1999), la commissione per la
gestione amministrativa si conferma intorno a L. 34.000 così come la
commissione per la gestione finanziaria che si attesta intorno all'1,2%
della posizione individuale, mentre il costo medio dello switch, richiesto
dal 34% dei fondi esaminati è di L. 33.000. I gestori hanno offerto al
cliente un prodotto a costo contenuto che si è mantenuto tale nel tempo e
si è per alcuni aspetti ridotto. I caricamenti sulle prestazioni di rendita
risultano chiari ed espliciti: sul premio di polizza del 2,08% (2,28
nel1999), sulla rendita annua dello 0,98% (1,24% nel 1999). La percentuale
media di retrocessione della rivalutazione è pari all'89,75%. Ad impiegare
il meccanismo denominato "age shifting" per la correzione dell'età
sono stati 43 fondi, oltre il 60% del totale. Sergio Corbello, presidente di
Assoprevidenza ricorda che "già nel 1999 si era evidenziato come tra
fondi ad ambito definito e fondi aperti non vi fosse alcuna antinomia, ma
dovesse esclusivamente sussistere un antagonismo "virtuoso", teso
al conseguimento di migliori risultati e, conseguentemente, al pervenire ad
una maggiore copertura pensionistica per gli aderenti. Insopprimibile già
allora la possibilità per gli utenti di compiere scelte pienamente libere
fra i diversi strumenti di natura previdenziale, a fronte di una totale
trasparenza e confrontabilità di costi e risultati. Tale impostazione va
confermata a quasi tre anni di distanza. Essa è anzi maggiormente
rafforzata sia dal fatto che si è arricchito il panorama dei prodotti di
risparmio vincolato a finalità previdenziali, sia dalla circostanza che i
prodotti individuali sono affiancabili ai collettivi."
ENI:
NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO VITTORIO MINCATO
Milano, 6 giugno 2002 - L'Eni informa che ieri il Consiglio ha attribuito al
Presidente Roberto Poli le deleghe per l'individuazione e la promozione di
progetti integrati e di accordi internazionali di rilevanza strategica e ha
nominato Amministratore Delegato Vittorio Mincato al quale ha confermato le
deleghe già a lui conferite dal precedente Consiglio. Il Consiglio ha
altresì nominato Mario Cattaneo, Renzo Costi e Mario Resca membri del
Compensation Committee e Mario Cattaneo, Alberto Clô, Renzo Costi e Dario
Fruscio membri dell'Audit Committee. Infine è stato istituito l'Oil &
Gas Committee a comporre il quale sono stati nominati membri Alberto Clô,
Dario Fruscio, Vittorio Mincato e Guglielmo Moscato.
ENERGIA
ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI: PIER LUIGI PARCU PRESIDENTE
DELL'ASSOCIAZIONE EUROPEA CHE RAGGRUPPA LE IMPRESE CHE EMETTONO I
CERTIFICATI RECS
Roma, 6 giugno 2002 - Pier Luigi Parcu, Amministratore Delegato del Gestore
della rete, è stato nominato Presidente dell'Aib (Association of Issuing
Bodies), l'associazione europea che riunisce le società che possono
emettere certificati Recs (Renewable Energy Certificate System), durante la
recente assemblea costitutiva di Oslo. Tali certificati, attestanti la
produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una quota minima di
1 Mwh, consentono alle aziende che li acquistano, di dimostrare di avere
utilizzato, nei loro cicli produttivi, energia elettrica "pulita".
Inoltre, con i certificati Recs si favorisce la produzione di energia
elettrica da fonte rinnovabile da quegli impianti che, altrimenti, non
avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia
"verde". Attualmente i certificati Recs possono essere scambiati
tramite contratti bilaterali tra aziende. A livello italiano i Recs non
interferiscono con la normativa riguardante i certificati verdi, poiché
rappresentano una forma alternativa per incentivare gli impianti a fonte
rinnovabile esclusi dal decreto del novembre '99. Nato in ambito europeo per
favorire lo sviluppo, sulla base di una certificazione standard, di un
mercato volontario e internazionale di "green certificates", il
sistema Recs coinvolge circa 160 membri tra produttori, traders e società
di certificazione del settore elettrico, ed è attualmente in fase di
sperimentazione sino al 31 dicembre 2002. In Italia partecipano al progetto.
Recs, oltre al Gestore della rete, anche l'associazione Aper, Edison, Endesa
Italia e le società del gruppo Enel interessate. "Il sistema Recs - ha
dichiarato Parcu a margine della nomina - ha tutte le potenzialità per
essere un valido strumento di promozione delle fonti rinnovabili che, non va
dimenticato, resta uno dei principali obiettivi da perseguire. Aggiungo che
lo sviluppo di un mercato internazionale dell'energia "pulita" è
anche un'opportunità di crescita per le nostre imprese, e un'occasione
favorevole per migliorare la qualità del parco di produzione nazionale, a
beneficio della collettività".
MONTANA
ALIMENTARI S.P.A. (GRUPPO CREMONINI): SUBENTRA NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ
DI IBIS S.P.A., BRAND STORICO NEL SETTORE DEI SALUMI. FATTURATO ANNUO
PREVISTO A REGIME DI 35 MILIONI DI EURO.
Castelvetro di Modena, 6 giugno 2002 - Montana Alimentari S.p.a., società
del Gruppo Cremonini, subentra nella gestione di tutte le attività di Ibis
S.p.A., azienda di Busseto (Parma), brand storico nel settore dei salumi,
attraverso un contratto d'affitto d'azienda. Il contratto, stipulato da
Salumi d'Emilia Srl., società di nuova costituzione controllata al 100% da
Montana Alimentari Spa, prevede un canone annuo di 51.645 Euro fino al 31
dicembre 2004 e connesso diritto di prelazione di acquisto. "Questo
accordo - ha commentato Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato della
Cremonini S.p.A - crea significative sinergie industriali e commerciali e
consolida la nostra posizione nel mercato dei salumi, coerentemente con i
programmi di sviluppo di Montana Alimentari. L'affitto di azienda di Ibis
Spa, che genererà un fatturato annuo a regime di 35 milioni di Euro - ha
continuato Vincenzo Cremonini - si inquadra nel processo di valorizzazione
ed integrazione delle produzioni tipiche di salumeria nelle aree
contraddistinte dal marchio Igp (identificazione geografica protetta)."
La gamma di prodotti dell'azienda, prevalentemente costituita da mortadelle,
continuerà ad essere commercializzata con i marchi Ibis e Cuor di Paese -
nota per la famosa mortadella con il "cuore" - e sarà integrata
dai prodotti Igp tipici della zona (salame Felino, Coppa e Culatello di
Parma).
ASSEMBLEA
INDICOD: PROGETTARE LA QUALITÀ AGRICOLTURA, INDUSTRIA, DISTRIBUZIONE:
PROPOSTE PER LA FILIERA ALIMENTARE
Milano, 6 giugno 2002 - Si è svolta ieri l'annuale assemblea Indicod di
seguito riportiamo la relazione del presidente Luigi Bordoni: " Da
tempo pensiamo che un'organizzazione come Indicod - forte di una base
associativa di decine di migliaia di imprese dell'industria dei beni di
consumo e della distribuzione moderna - debba perseguire la propria missione
di efficienza e di efficacia della filiera, mettendo pienamente a frutto
l'unicità della propria struttura, delle proprie conoscenze e competenze.
Siamo da tempo convinti che in Indicod vi sia l'opportunità di partire
dalle iniziative dei network globale Ean/Ucc (cui apparteniamo) per ampliare
gli interventi ad una pluralità di aspetti, temi, problemi, per i quali
solo l'azione unitaria delle imprese dei beni di consumo - solo in Indicod
tutte presenti - può assicurare il coordinamento necessario per raggiungere
risultati apprezzabili. Un'opportunità di questo tipo apre prospettive di
sviluppo per l'associazione, ma evidenzia anche vantaggi per le imprese, per
le componenti della filiera che stanno a monte e a valle di esse e quindi
per il sistema complessivo: ed è questo che soprattutto importa. Intorno a
questa impostazione, abbiamo raccolto un consenso sempre più convinto e la
disponibilità a collaborare da parte delle imprese associate, anche con il
coinvolgimento crescente dei loro massimi esponenti. Nell'Assemblea dello
scorso anno abbiamo potuto affermare che questo processo era avviato con il
Piano Euro per i Beni di Consumo, in fase di piena e proficua attività; ma
si poteva pensare che, per quanto promettenti fossero i risultati di questa
iniziativa, essi potessero risultare alla fine un episodio isolato. Oggi, in
occasione di questa Assemblea, possiamo invece con tutta sicurezza affermare
che il processo auspicato di ampliamento di attività di Indicod è ormai
pienamente in corso: Al successo dei Piano Euro hanno già fatto seguito
altri risultati, mentre una serie di nuovi progetti è in fase di avanzata
realizzazione o progettazione. Abbiamo individuato ed adottato un metodo di
lavoro decisamente innovativo, basato sul coinvolgimento di tutte le
Organizzazioni, imprenditoriali e non, interessate ai temi di volta in volta
affrontati, in collegamento con Istituzioni ed Enti che hanno competenza e
autorità in materia. Abbiamo assicurato un'adeguata struttura, sia di
partecipazione delle nostre imprese, sia dello staff operativo permanente,
adeguata ai temi da affrontare. Vediamo innanzitutto i progetti,
naturalmente in estrema sintesi: 1 - Il Piano Euro per i Beni di Consumo -
sviluppato da una Giunta composta dagli interi sistemi associativi
dell'industria, della distribuzione e dei consumatori, in stretto raccordo
con le Autorità Monetarie e le Istituzioni - è stato una vera e propria
cabina di regia, un punto di riferimento per le relazioni interaziendali e
per tutta la filiera, coinvolta in primo piano nel complesso changeover
monetario. Abbiamo evitato il rischio di proliferazione di iniziative
scoordinate, di duplicazioni, di inefficienze, di complicazioni che
avrebbero finito per tradursi in costi impropri per le imprese, per il
consumatore finale e per il Sistema. Chi ha avuto modo di verificare le
modalità di transizione nei diversi Paesi - almeno nell'ambito dei beni di
consumo - ha potuto notare con quale maggiore fluidità, coordinamento,
efficienza la transizione sia avvenuta in Italia. Un esempio per tutti, che
rappresenta anche il momento conclusivo della complessa operazione: la
moratoria dei prezzi, concordata tra Industria e Distribuzione, per 5 mesi
tra novembre e marzo. Un'intesa pienamente rispettata, come risulta dai dati
rilevati e certificati nei mesi scorsi. Un'intesa tentata in molti Paesi
europei, raggiunta solo in Italia e Francia, ma solo nel nostro Paese con il
coinvolgimento e l'approvazione delle Associazioni dei Consumatori. I
vantaggi principali: per il consumatore, una più chiara lettura della
conversìone dei prezzi durante la transizione ed insieme un elemento dì
rassicurazione; per le imprese (soprattutto commerciali), una diminuzione
della complessità. 2. Indicod è stato quindi scelto come sede per la messa
a punto di accordi per l'applicazione della nuova normativa sulle vendite
sottocosto. Innanzitutto con una proposta - pienamente accolta dal Governo -
perché le parti meno chiare della nuova legge venissero interpretate alla
luce degli accordi commerciali; e poi, guide-lines (anch'esse concordate tra
industria e distribuzione) per la più efficace implementazione della normatìva
nell'ambito degli accordi commerciali stessi. I vantaggi principali:
riduzione della complessità e dell'incertezza, per le imprese e per gli
Organi di controllo pubblico; trasparenza nei confronti dei consumatore. 3.
Un altro progetto realizzato sulla base di elaborazioni dei sistemi Ean/Ucc,
riguarda il commercio elettronico. Nel giro di pochi mesi, "Euritmo",
la soluzione messa a punto da Indicod per la comunicazione b2b, ha favorito
un incremento del 40% delle transazioni Edi, dopo anni di sostanziale
stagnazione. Questo trend positivo, tuttora in atto, ci fa guardare con
ottimismo allo sviluppo su vasta scala e quindi alla possibilità di fare di
Euritmo 1a soluzione" per la comunicazione b2b tra le aziende dei largo
consumo. 4. E' stato ultimato un programma di ricerca, in collaborazione con
Trade Lab, sulle possibilità dì valorizzazione dei beni durevoli nella
distribuzione moderna. Abbiamo registrato la necessità, espressa dai
produttori da un lato e dai distributori dall'altro, di una maggiore
conoscenza reciproca, di un maggìor approfondimento delle opportunità di
collaborazione e di sviluppo, per una merceologia non ancora
sufficientemente valorizzata nei canali della Cdo despecializzata.
L'indagine appena conclusa sarà la base per nuove iniziative finalizzate
alla ricerca di formule più produttive, più efficaci, a vantaggio delle
imprese e nell'interesse dei consumatore e delle sue possibilità di scelta.
5. Parallelamente stiamo conducendo un'indagine approfondita con McKinsey
sull'evoluzione dei Sistema Distributivo italiano nella prospettiva dei
prossimi 5 anni e sullo scenario conseguente. Lo studio sarà completato
entro l'anno e potrà essere di riferimento per le valutazioni sia delle
aziende sia delle Istituzioni competenti in materia di commercio. 6. t stata
avviata una linea di intervento che si propone di realizzare supporti per la
valorizzazione dei Centri urbani, in una visione che vede strettamente
collegati gli interessi delle imprese, dei consumatori, dei cittadini, viste
le finalità fortemente correlate alla qualità della vita. Siamo partiti
sostenendo un importante Convegno con l'Università della Bicocca e stiamo
proseguendo con la definizione dei Piani di analisi e di intervento, nonché
della struttura con la quale realizzare i contributi proposti. 7. Nei
prossimi mesi affronteremo anche il tema delle politiche dei consumi,
partendo da studi comparati delle scelte che nei diversi Paesi si attuano su
un aspetto fondamentale di politica economica, oltre che di vitale
importanza per le imprese di consumo che rappresentiamo. 8. Ho lasciato
volutamente per ultimo il tema della sicurezza agroalimentare, che sarà
sviluppato nel proseguimento dei nostri lavori. 1 E un tema di grande
rilevanza per il nostro Paese e per un gran numero di imprese, che si
trovano ad affrontare una duplice sfida: giocare un ruolo diretto nel
presidio della sicurezza degli alimenti e aumentare il potenziale
competitivo sul mercato internazionale. Indicod è impegnato ad elaborare e
diffondere soluzioni di filiera per la tracciabilità e quindi per la
sicurezza e la competitività dei prodotto agroalimentare: soluzioni
armonizzate a livello intersettoriale ed in accordo con Ean/Ucc, il network
globale cui apparteniamo, a sua volta collegato con le principali
organizzazioni internazionalì dei commercio, dell'industria e - per questa
materia - anche con le organizzazioni della produzione primaria, dei
consumatori, nonché con le Istituzioni e con gli Enti preposti alla
standardizzazione e al commercio internazionale. Per questo motivo abbiamo,
a nostra volta, invitato intorno al tavolo di Indicod le corrispondenti
rappresentanze, operanti in Italia. Siamo lieti che il nostro invito sia
stato unanimemente accolto e che, sin dalla prima riunione, si sia avuta una
partecipazione attiva di tutte queste organizzazioni, rappresentate da loro
massimi esponenti. Parlando dei progetti, ho anche rapidamente accennato al
metodo che abbiamo seguito e che intendiamo seguire per la loro
realizzazione: ogni volta che se ne prospetta l'opportunità, invitiamo a
lavorare con noi - in maniera continuativa e sistematica - tutte le
organizzazioni dei comparto dei beni di consumo, nei suoi diversi segmenti,
nonché gli Enti collateralì alla nostra filiera, interessati ai temi di
volta in volta trattati. E' l'impostazione sperimentata in occasione dei
lavori sull'euro e dalla quale sono derivati i tangibili successi di cui ho
detto. Siamo convinti che la complessità dei temi richieda sinergie tra le
diverse componenti dei sistemi associativi. I temi di filiera vanno
affrontati in coordinamento tra le diverse componenti della filiera stessa,
insieme ai settori ad essa collegati e alle Istituzioni competenti. I
risultati potranno poi essere, come è avvenuto per l'euro, ripresi dalle
singole organizzazioni, sviluppati e approfonditi nei loro specifici ambiti.
Questo metodo garantisce soluzioni generali armonizzate e, nel contempo,
applicazioni specifiche assonanti con il contesto. A nostra volta,
naturalmente, siamo pienamente disponibili per collaborare alle iniziative
alle quali altre organizzazioni vorranno invitarci. Infine, due parole sulla
struttura partecipativa ed operativa. La partecipazione delle aziende e
quindi il contributo manageriale e di esperienza viene assicurato
dall'affidamento delle aree di progetto a Consiglieri Incaricati, tutti
autorevoli rappresentanti delle più importanti imprese dell'industria e
della distribuzione, che ringrazio vivamente per la disponibilità. La
partecipazione dei manager delle imprese ai Gruppi di lavoro è stata
ampiamente assicurata ed è in grado di fornire apporti professionali
altamente specializzati. La struttura permanente è stata potenziata: al
Segretario Generale, al Direttore dell'Area Tecnica e al Direttore delle
Relazioni Esterne, sono stati affiancati tre nuovi Direttori di Area e di
Progetto, scelti secondo parametri che assicurano elevata esperienza e
professionalità"
GRUPPO
MONDO TV: ACCORDO PLURIENNALE CON LA FIFA PER DIRITTI TV E HOME VIDEO DEI
"CARTOONS" SULLE MASCOTTE DEI MONDIALI DI CALCIO 2002.
Roma-Zurigo, 6 giugno 2002 - Mondo Tv - primario operatore in Europa nella
creazione, realizzazione e distribuzione di cartoni animati per la Tv ed il
cinema - ha siglato con la Fifa (Fédération Internationale de Football
Association) un contratto che prevede l'acquisizione da parte del Gruppo
romano di tutti i diritti (Home Video/Dvd, Free e Pay TV, Video on Demand,
Satellite e Theatrical) della serie di "cartoons" su The Spheriks,
le tre mascotte ufficiali dei prossimi mondiali di calcio in Corea e
Giappone (2002 Fifa World Cup). Il contratto, siglato da Joseph Blatter e da
Orlando Corradi, rispettivamente Presidenti di Fifa e Mondo Tv, relativo
all'Italia e valido sino a Maggio 2007, prevede oltre ai 26 episodi
destinati alla Tv anche i diritti della versione cinematografica della
durata complessiva di 75 minuti. A seguito della presentazione del Dicembre
1999 di The Spheriks, che rappresentano l'evoluzione negli anni (dalla prima
mascotte del 1966) con l'obiettivo di comunicare in particolare ai ragazzi
valore connessi con la Coppa del Mondo, è stata creata una serie televisiva
animata che presenta i tre personaggi, realizzati per la prima volta con
animazione computerizzata all'avanguardia. Tale serie è in distribuzione in
questi mesi in tutto il mondo. Dal punto di vista finanziario, il contratto
prevede un minimo garantito di 10.000 Euro e royalties del 15% sulla vendita
a terzi dei diritti Tv, Home Video e Dvd nonché una royalties del 50% per
le versione cinematografica. "Con questa operazione" - ha
affermato Orlando Corradi - "il nostro Gruppo è in grado di poter
distribuire una serie Tv ed un film su uno dei protagonisti assoluti nei
prossimi giorni in tutto il mondo; l'accordo, oltre a permetterci di
instaurare un rapporto con la massima organizzazione mondiale del calcio,
riguarda temi e contenuti rivolti anche ai bambini e quindi perfettamente in
linea con i soggetti di tutte le nostre serie".
AIR
DOLOMITI ATTERRA A BRINDISI: NUOVO VOLO PER VERONA E CONNESSIONI CON IL
MONDO
Milano, 6 giugno 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana
partner di Lufthansa e quotata al Mta, inizia ad operare a Brindisi
inaugurando il 21 giugno il collegamento con Verona. Il volo domenicale in
particolare rappresenta un grande servizio per l'utenza locale: grazie a
veloci connessioni via Verona per Francoforte e Monaco di Baviera, i
passeggeri in partenza da Brindisi possono raggiungere tutte le destinazioni
nel mondo garantite del network Star Alliance. I due hub infatti concentrano
la parte più consistente dell'attività Star Alliance in Europa offrendo le
migliori condizioni tariffarie ed una copertura internazionale ed
intercontinentale capillare, assicurata dai 13 vettori membri. L'intercambiabilità
dei programmi di fidelizzazione tra le Compagnie aderenti all'alleanza
garantisce inoltre l'accumulo di miglia su tutti i voli effettuati. Gli
operativi del volo per Verona sono i seguenti: Brindisi - Verona venerdì e
sabato 19.25/21.25; domenica 09.45/11.45. Verona - Brindisi venerdì e
sabato 16.55/18.55, domenica 07.15/09.15 Per questo nuovo prodotto Air
Dolomiti ha ideato tariffe a partire da Euro 197 + Tasse a persona,
applicabile sabato e domenica. Le connessioni garantite con il volo
domenicale hanno i seguenti operativi: Brindisi - Francoforte domenica
09.45/14.00; Francoforte - Brindisi sabato 14.45/18.55; Brindisi - Monaco di
Baviera domenica 09.45/14.15; Monaco di Baviera - Brindisi venerdì
15.05/18.55. Air Dolomiti propone le città tedesche con convenienti tariffe
a partire da Euro 202 + Tasse a persona con minimo di permanenza il sabato
notte. Dopo Bari, un altro aeroporto pugliese entra nel network di Air
Dolomiti che si propone quale servizio nuovo per il business e per il
turismo. Tutte le tariffe sono soggette a restrizioni e disponibilità dei
posti. Per informazioni e prenotazioni consultare il Customer Service al
Numero Verde 800013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it
AIR
DOLOMITI PROCEDE NEL PIANO DI SVILUPPO A BOLOGNA: NUOVI VOLI PER NIZZA,
ARBATAX DI TORTOLÌ E CORFÙ.
Milano, 6 giugno 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana
partner di Lufthansa dal 1994 e quotata al Mta, presente a Bologna con i
voli per Monaco di Baviera, Bruxelles e Bari, durante la stagione estiva
rafforza la propria posizione sull'aeroporto emiliano: il 1 luglio viene
inaugurato il volo per Nizza e il 15 giugno parte la seconda connessione con
la Sardegna grazie al volo per Arbatax di Tortolì che si aggiunge a quello
già operato per Alghero. Gli orari del collegamento per Nizza operato in
collaborazione con Lufthansa sono i seguenti: Bologna - Nizza - 1234567 -
15.00/16.15; Nizza - Bologna -1234567 - 16.50/18.00. La nuova destinazione
francese viene festeggiata con invitanti tariffe a partire da Euro 199 +
Tasse, andata e ritorno a persona con minimo di permanenza il sabato notte.
Grazie ad un nuovo accordo commerciale stipulato con la compagnia francese
Air Litoral, che a Nizza concentra la propria attività, Air Dolomiti
propone ai passeggeri in partenza da Bologna ottime occasioni per
raggiungere le più importanti città francesi con veloci connessioni e
convenienti tariffe: Nantes a partire da Euro 253 + tasse; Bordeaux a
partire da Euro 299 + tasse; Tolosa a paritire da Euro 274 + tasse;
Strasburgo a partire da Euro 280 + tasse. Gli orari del volo per Arbatax di
Tortolì sono i seguenti: Bologna - Arbatax di Tortolì sabato 19.30/19.15;
Arbatax di Tortolì - Bologna sabato 09.10/10.40. Il volo viene proposto con
tariffe a partire da Euro 216 + tasse, andata e ritorno a persona con minimo
di permanenza il sabato notte. I voli per Alghero vengono operati come
riportato: Bologna - Alghero 12345-- 15.25/16.30; -----6- 17.40/19.05; ------7
12.30/13.55. Alghero - Bologna 12345-- 17.00/18.05; -----6- 15.40/17.05;
------7 10.30/11.55. Grazie ad una buona coincidenza a Bari Palese, dal 6
luglio i passeggeri in partenza dal Marconi possono raggiungere anche
l'isola di Corfù, nuova destinazione del network stagionale di Air
Dolomiti: Bologna - Bari sabato 10.40/12.15; Bari - Corfù sabato
12.50/14.50 (local time); Corfù - Bari domenica 15.20 (local time)/15.20;
Bari - Bologna domenica 16.55/18.30. Per questo nuovo volo Air Dolomiti ha
ideato convenienti tariffe a partire da Euro 165 + tasse, andata e ritorno a
persona, minimo di permanenza il sabato notte. Durante l'estate il volo per
Bruxelles, inaugurato a gennaio, ha tre frequenze giornaliere e rappresenta
un servizio ideale per il business. Gli orari del collegamento operato in
collaborazione con Lufthansa sono i seguenti: Bologna - Bruxelles 12345--
07.00/08.30; 12345-- 11.15/12.50; -----6- 17.35/19.55; 12345-- 19.20/20.55;
------7 18.35/20.10. Bruxelles - Bologna 12345-- 09.05/10.40; -----6-
14.45/17.05; 12345-- 17.15/18.50; 12345-- 21.25/23.00; ------7 21.10/22.45.
Air Dolomiti propone interessanti tariffe a partire da Euro 231 + Tasse per
chi vola nel week - end, andata e ritorno a persona con minimo di permanenza
il sabato notte e validità massima tre giorni. Air Dolomiti rafforza
considerevolmente la propria presenza a Bologna come previsto nel piano
d'espansione della Società continuando a proporre destinazioni che
soddisfano perfettamente le esigenze del traffico d'affari e di quello
turistico. Tutte le tariffe sono soggette a restrizioni e disponibilità dei
posti. Per informazioni e prenotazioni consultare il Customer Sevice al
Numero Verde 800013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it
A
PALAZZO DORIA PAMPHILJ, LA DELEGAZIONE PRESIDENZIALE DI MAURITIUS HA
INCONTRATO L'AMBASCIATORE GIANNI CASTELLANETA E DAVID HARCHARIK, VICE
DIRETTORE DELLA FAO
Roma, 6 giugno 2002 Il Presidente della Repubblica di Mauritius Karl Offmann
accompagnato dal Ministro del Turismo l'On Nandcoomar Bodha ha visitato nei
giorni scorsi la Capitale. Nel corso della missione presidenziale, Karl
Offmann ha incontrato il 31 maggio Sua Santità. Dopo l'incontro con il
Papa, la Delegazione Presidenziale dell'isola di Mauritius ha concluso la
visita ufficiale in Italia con una cena di gala presso l'aristocratico
Palazzo Doria Pamphilj a Roma. In questa cornice d'eccezione la Delegazione
composta dal Presidente dalla Repubblica di Mauritius Karl Offmann, il
Ministro del Turismo l'On Nandcoomar Bodha, il Direttore dell'Ente del
Turismo Karl Mootoosamy e dal Console di Roma Denis Cangy ha incontrato le
più alte cariche della diplomazia italiana. Presenti alla serata
l'Ambasciatore Gianni Castellaneta, David Harcharik Vice Direttore Generale
della Fao, Antonio Tozzi Presidente Fiavet, Angelo Bucarelli critico d'arte,
Pia Luisa Bianco per Panorama. Il Presidente della Repubblica, ha espresso,
agli invitati il desiderio di consolidare e sviluppare il rapporto di
collaborazione, già esistente con il nostro Paese, nell'area del Turismo e
degli investimenti. Gli Italiani hanno reagito in modo positivo all'11
settembre e i dati di visita lo dimostrano; anche nel mese di ottobre il
flusso di Italiani verso Mauritius ha registrato un incremento
dell'11,9%.
NUOVE
PROMOZIONI EMIRATES E UN NUOVO TERMINAL D'IMBARCO A DUBAI UNICO AL MONDO,
PER CELEBRARE L'AMPLIAMENTO DI SKYWARDS, IL PROGRAMMA DI FEDELTÀ PER I
FREQUENT FLYERS.
Milano, 6 giugno 2002 - Emirates inaugura l'unico terminal di imbarco al
mondo esclusivo per First e Business Class e celebra l'ingresso di Singapore
Airlines (Sia) nell'alleanza Skywards, il programma di fidelizzazione per i
viaggiatori, offrendo ai suoi clienti membri di Skywards l'opportunità di
acquisire il doppio delle miglia e la possibilità di vincere una
meravigliosa vacanza di lusso a Singapore. Fino al 31 luglio, infatti, i
membri di Skywards che voleranno con Sia riceveranno un bonus per
raddoppiare le miglia in First e Raffles (Business) Class e un bonus pari al
50% delle miglia in Economy. Inoltre, effettuando un volo a/r con Emirates e
uno con Sia nello stesso periodo, i membri di Skywards potranno vincere 2
biglietti di Business Class per un volo Sia a Singapore e un soggiorno di 3
notti. Analogamente, i soci del programma KrisFlyer di Sia che voleranno con
Emirates e/o con SIA durante la promozione, potranno godere degli stessi
vantaggi e potranno vincere un soggiorno a Dubai presso l'unico hotel a 7
stelle del mondo, il magnifico Burj Al Arab. Emirates ha compiuto un passo
in avanti nella cura delle esigenze dei suoi clienti realizzando
all'Aeroporto Internazionale di Dubai il primo e unico terminal check-in al
mondo dedicato a snellire le operazioni di imbarco per chi viaggia di
frequente. Esteso su un'area di 1600 mq, situato in posizione strategica tra
gli Arrivi e le Partenze in modo da agevolare le procedure, è il primo
terminal interamente separato e predisposto con 8 banchi con check-in
espresso per viaggiatori con bagaglio a mano: una facilitazione che attrae
in particolare chi viaggia per affari o in giornata. Le agevolazioni offerte
dal nuovo e unico terminal Emirates consentono ai viaggiatori di ridurre al
minimo le formalità e di recuperare più tempo per rilassarsi nelle lounge
Emirates, per visitare i negozi duty free, utilizzare le postazioni Internet
a disposizione o rifocillarsi grazie al superbo servizio di catering di
Emirates. Emirates stima che il nuovo terminal sarà in grado di gestire
l'imbarco di 400.000 clienti all'anno. L'accesso è consentito ai passeggeri
con voli Emirates di First e Business Class, SriLankan Business Class e ai
membri del programma Skywards Gold e Skywards Silver, in tutte le classi. La
lista dei partners dell'alleanza Skywards comprende, oltre a Emirates e a
Singapore Airlines, SriLankan Airlines, All Nippon Airways, British Airways,
Continental Airlines, South African Airways e United Airlines.
SECONDO
BUSQUIN, LA RICERCA È NECESSARIA PER EVITARE LA PARALISI DEI
TRASPORTI
Valencia, 6 giugno 2002 - Nell'aprire i lavori della conferenza dal titolo
"Tecnologie dei trasporti di superficie per lo sviluppo
sostenibile", tenutasi il 3 giugno a Valencia (Spagna), il Commissario
europeo per la Ricerca ha dichiarato: "Non c'è futuro senza ricerca e
l'Europa non può adottare le necessarie soluzioni innovative se non investe
sufficientemente in questo settore". Busquin ha spiegato ai presenti
che se non si adotteranno subito dei provvedimenti, il volume del trasporto
di merci aumenterà, entro il 2010, del 38 per cento e quello dei passeggeri
del 24 per cento, "portando probabilmente il trasporto su strada ad un
passo dalla paralisi". Egli ha aggiunto che a ciò si accompagnerà un
incremento dei danni e degli incidenti ambientali. Secondo Busquin, oltre ad
aumentare gli investimenti, l'Europa deve migliorare l'efficienza delle
proprie politiche di ricerca. "Il progetto relativo allo Spazio europeo
della ricerca [Ser] è stato lanciato esattamente a tale scopo, poiché esso
mira all'ottimizzazione delle risorse e delle azioni comunitarie, nazionali
e private", ha dichiarato il Commissario. Busquin si è detto
compiaciuto che il concetto di Ser sia stato ben compreso dalla comunità di
ricerca che opera nel settore dei trasporti. "Non resta che trasformare
le idee in azioni", ha affermato il Commissario. Egli ha citato
l'importanza dei consigli consultivi quali l'Acare (ricerca aeronautica) e
l'Errac (ricerca ferroviaria), sostenendo che questi consentono una migliore
individuazione delle priorità. Nell'affrontare il tema delle evoluzioni
tecnologiche, egli ha suggerito che ora potrebbe essere il momento opportuno
di basare un'ampia piattaforma tecnologica sulle pile a combustibile e su
quella che talvolta viene definita "economia dell'idrogeno".
"Essa dovrebbe riunire tutti gli attori, gli industriali, i
rappresentanti istituzionali, i ricercatori e gli utenti impegnati in questo
sviluppo tecnologicamente indispensabile", ha asserito Busquin. Egli ha
sollecitato altresì la creazione di altre piattaforme che riuniscano tutte
le parti coinvolte nelle tecnologie "fondamentali per la nostra futura
mobilità". Busquin ha dichiarato di aspettarsi importanti sviluppi nel
settore del trasporto sostenibile di superficie con l'arrivo dei nuovi
materiali, delle nuove tecnologie e dei nuovi servizi quali Galileo, il
sistema europeo di navigazione satellitare. Secondo il Commissario, le
priorità consisteranno in una riduzione del rumore e delle emissioni di
biossido di carbonio (CO2) ed in un miglioramento della sicurezza e dei
rendimenti. "La volontà politica unita alle opportunità offerte dalla
ricerca e dalla tecnologia dovrebbe consentire il necessario riequilibrio
dei metodi di trasporto", ha affermato Busquin. "Tuttavia, tale
processo non sortirà alcun effetto se non sarà sostenuto dall'eccellenza
scientifica e tecnologica, da una forte cooperazione e da un effettivo
coordinamento fra le attività nazionali", ha aggiunto il
Commissario.
L'UE
RATIFICA IL PROTOCOLLO DI KYOTO
Bruxelles, 6 giugno 2002 - Il 31 maggio l'Unione europea, rappresentata dal
presidente spagnolo del Consiglio "Ambiente" Jaume Matas e dal
commissario per l'Ambiente Margot Wallström, ha ratificato il Protocollo di
Kyoto sul cambiamento climatico. La firma è avvenuta a New York presso la
sede delle Nazioni Unite, dove sono custoditi i documenti di ratifica. Tale
accordo rappresenta un passo avanti verso l'entrata in vigore del
Protocollo, per la quale è necessaria la ratifica da parte dei paesi
responsabili del 55 per cento delle emissioni prodotte dal mondo
industrializzato nel 1990. Esso inoltre è indice del fatto che l'UE ha
raggiunto il proprio obiettivo di consentire l'entrata in vigore del
Protocollo prima dell'inizio del vertice mondiale sullo sviluppo
sostenibile, previsto per il mese di agosto di quest'anno. Il ministro
spagnolo dell'Ambiente Matas ha affermato che la ratifica dell'UE è la
prova tangibile della convinzione di milioni di cittadini europei - per i
quali il Protocollo di Kyoto rappresenta il migliore strumento di
collaborazione esistente per il raggiungimento del nostro obiettivo comune -
nonché del loro impegno nei confronti di tale traguardo". La Wallström
ha esortato i partner dell'UE nel mondo industrializzato e in via di
sviluppo a ratificare quanto prima il Protocollo. "Le prove
scientifiche a sostegno del cambiamento climatico sono più che mai
solide", ha affermato il Commissario. "Sappiamo tutti che perfino
gli obiettivi del Protocollo di Kyoto non rappresentano che il primo passo
per scongiurare le gravi conseguenze che il cambiamento del clima potrebbe
comportare". La Wallström ha posto altresì l'accento sulla necessità
di intraprendere ulteriori azioni al fine di ridurre le emissioni di
gas-serra nell'Ue. A tal proposito, il Commissario ha affermato che la
Commissione europea ha proposto alcuni provvedimenti volti a ridurre le
emissioni ad un costo quanto più contenuto possibile, compreso il lancio,
nel 2005, di un programma di scambio delle emissioni all'interno dell'Ue. La
Wallström tuttavia ha avvertito che tutti gli Stati membri devono assumersi
la responsabilità del conseguimento dei propri obiettivi, in base al
principio di condivisione degli oneri. L'Ue, nel frattempo, continua ad
esortare gli Usa a partecipare all'azione globale per la lotta contro il
cambiamento climatico. La Bbc ha reso noto il rifiuto degli Stati Uniti a
rivedere la propria decisione di restare al di fuori del Protocollo di Kyoto,
nonostante il governo americano abbia riconosciuto, per la prima volta, che
l'inquinamento prodotto dall'uomo è una delle principali cause del
cambiamento climatico. In una relazione presentata alle Nazioni Unite,
l'Agenzia statunitense per la protezione ambientale ha avallato la
convinzione scientifica, ampiamente condivisa, secondo la quale le emissioni
di gas-serra prodotte dall'attività umana (industria e trasporti) sono
ampiamente responsabili del surriscaldamento del globo. La Casa Bianca, al
contrario, sosteneva che non vi erano prove sufficienti a dimostrazione del
fatto che le emissioni industriali rappresentano la causa del cambiamento
climatico. Philip Clapp, presidente del gruppo ambientalista National
Environmental Trust, ha dichiarato che la nuova relazione "smentisce
tutto ciò che [il presidente Bush] ha affermato sul riscaldamento globale
dall'inizio del suo mandato". Il governo giapponese ha approvato la
ratifica del Protocollo il 4 giugno, a seguito dell'assenso unanime espresso
la settimana scorsa dal Senato (229 voti a favore e 0 contrari). Il primo
ministro Junichiro Koizumi ha esortato gli Usa a rivedere la propria
posizione sul Protocollo, affermando: "Il governo del Giappone si
adopererà al meglio per la definizione di un regime comune al quale
partecipino tutti i paesi, compresi gli Stati Uniti e i paesi in via di
sviluppo".
TORONTO
- CANADA, SEDE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ. 23-28 LUGLIO.
Milano, 6 giugno 2002 - La Giornata Mondiale della Gioventù è un evento
che riunisce i giovani cattolici di oltre 150 Paesi per conoscere meglio la
propria fede e celebrarla. Il fatto di stare insieme al Papa e ad altri
giovani ne fa un'occasione di grande gioia. Durante la Gmg del 2002 nel
prossimo mese di luglio, i partecipanti potranno conoscere come vivono la
fede i cattolici canadesi e condividere con loro il modo di vivere. Inoltre,
i partecipanti stranieri faranno conoscere ai fratelli canadesi come si
professa la fede e come si vive nei loro rispettivi Paesi. La Gmg si svolgerà
a Toronto, stato dell'Ontario, tra il 23 e il 28 luglio. Tale evento sarà
preceduto (18-21 luglio) e seguito (28-31 luglio) dall'Accoglienza nelle
Diocesi in tutto il Canada per tutti coloro che vogliono parteciparvi. Il 22
luglio Tutti i pellegrini viaggeranno per raggiungere Toronto I partecipanti
incontreranno altri giovani che condividono la stessa fede e parteciperanno
a progetti di assistenza sociale, come assistere gli ammalati e i
senzatetto, durante il loro soggiorno nelle varie città del Canada,
spettacolare e grande Paese - oltre 30 volte l'Italia con meno di 30 milioni
di abitanti, si estende dall'Oceano Atlantico al Pacifico. A Toronto i
partecipanti prenderanno parte a un programma settimanale intenso, che
inizierà con la Messa di Accoglienza celebrata da Sua Eminenza il Card.
Aloysius Ambrozic e che avrà il suo culmine nella veglia e nella S.Messa
celebrata dal Papa. Altre attività prevedono incontri di catechesi sul
messaggio del Santo Padre tenuti dai Vescovi di tutto il mondo e la
celebrazione dei sacramenti della Santa Eucaristia e della Riconciliazione.
Inoltre, ci saranno momenti di preghiera, di partecipazione ad attività
sociali e si potrà prendere parte ad un'ampia gamma di spettacoli che
includerà concerti, giochi, balli e discussioni realizzati dai giovani
stessi di tutte le parti del mondo. Una parte importante delle Giornate
Mondiali della Gioventù è la possibilità data ai giovani di tutto il
mondo di incontrarsi, di diventare amici e di imparare gli uni dagli altri.
La GMG è aperta ai giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni insieme ai
loro accompagnatori. Persone di tutte le età e religioni possono
partecipare aiutando come volontari a Toronto e in diverse località del
Canada. www.turismo.canada.it
fax 0321.806815
VACANZE
"LEGGERE", SENZA VALIGIE E SENZA PENSIERI? CI
PENSA MAIL BOXES ETC. E
VOI VIAGGIATE TRANQUILLI AL VIA PRESSO I CENTRI MBE I SERVIZI PER L'ESTATE:
SPEDIZIONE DEI BAGAGLI NEI LUOGHI DI VILLEGGIATURA
Milano,6 giugno 2002 - Vi piacciono i viaggi organizzati, o siete un turista
"fai da te", oppure puntate su una vacanza tradizionale, ma la
sola idea di trasportare borse e valigie pesanti Vi fa venire i brividi? La
soluzione, per una estate felice e "leggera", è già disponibile
presso gli oltre 440 negozi Mail Boxes Etc. presenti in Italia che hanno
messo a punto per il periodo estivo comodissimi e vantaggiosi servizi
destinati ad "alleggerire" le fatiche e le ansie del viaggio,
lasciando solo il piacere della vacanza. Nessun problema per i bagagli
pesanti: sarà sufficiente consegnarli al negozio Mail Boxes Etc. sotto casa
che provvederà a farli arrivare al vostro albergo, o nel villaggio da voi
prescelto, in tutta tranquillità. In molti casi, per chi abita entro un
raggio di 10 km dal negozio Mbe, è addirittura previsto il ritiro a
domicilio incluso nel prezzo della spedizione. E se durante la vacanza vi
siete lasciati tentare da un affascinante oggetto di artigianato locale,
tanto bello quanto fragile o ingombrante.. niente paura. Mail Boxes Etc. si
fa carico anche di questo, lo imballa nel modo più sicuro e provvede a
farlo arrivare a casa vostra, sano e salvo. Indicativamente, il costo per la
spedizione di una valigia di peso e dimensioni normali, da Milano a
qualsiasi destinazione italiana, è intorno a 20-25 €uro. E non è finita
qui, perché se la voglia di vacanza è forte, ma non vi sentite tranquilli
per la vostra corrispondenza che lasciate in città, ancora una volta Mail
Boxes Etc. è un "compagno di viaggio" affidabile ed efficiente.
Nel periodo estivo, per il tempo da voi desiderato, Mbe mette a disposizione
il servizio domiciliazione che farà "dirottare" sul negozio Mbe
per voi più comodo la corrispondenza, i pacchi, i fax, i telegrammi a voi
destinati e che nessuno potrebbe ritirare in vostra assenza. Mbe se ne
prenderà cura fino al vostro rientro, li custodirà o, se preferite, li
recapiterà, in base alle istruzioni da voi fornite. Questi servizi, pensati
per chi voglia partire in tutta tranquillità, rappresentano una soluzione
efficace anche per le aziende che vogliano garantire nel periodo della
chiusura estiva il recapito di pacchi e corrispondenza presso un Centro
Servizi affidabile, così come per molti albergatori che possono affidare a
Mbe l'imballaggio e la spedizione di oggetti dimenticati in albergo, oppure
gli acquisti fatti in villeggiatura e che i clienti abbiano chiesto di
spedire al loro domicilio.
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