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6 GIUGNO 2002

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LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA NUOVA DIRETTIVA SULLO SFRUTTAMENTO DELLE INFORMAZIONI DEL SETTORE PUBBLICO

Bruxelles, 6 giugno 2002 - La Commissione europea ha presentato ieri una proposta di direttiva destinata ad agevolare il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico in tutta Europa, al fine di ridurre gli ostacoli che le imprese europee fornitrici di contenuti incontrano nello sviluppo di una nuova generazione di prodotti e servizi fondati sulle informazioni del settore pubblico. Dovrebbe così ridursi il divario tra le imprese europee e quelle degli Stati Uniti, dove l'introduzione di un quadro normativo unico ha contributo a stimolare un mercato molto più ampio di quello dell'UE. "Sfruttando meglio le informazioni del settore pubblico sarà possibile aumentare l'attività e creare posti di lavoro nel comparto dei contenuti digitali in Europa, che è costituito in massima parte da Pmi" afferma Erkki Liikanen, Commissario europeo per la società dell'informazione. "Ci saranno inoltre vantaggi anche per i cittadini, grazie allo sviluppo di una serie di prodotti informativi a valore aggiunto che il settore pubblico, da solo, non può fornire." Gli enti pubblici raccolgono e detengono ingenti quantità di "informazioni del settore pubblico", che vanno dai dati finanziari e geografici fino alle informazioni turistiche; tali dati possono costituire una materia prima preziosa per i nuovi prodotti e servizi a contenuto informativo, con un valore economico che, nell'Unione europea, è stimato in circa 68 miliardi di euro, paragonabile a quello dei servizi giuridici e dell'industria tipografica. Cresce la domanda di prodotti informativi e contenuti transfrontalieri e questa tendenza sarà rafforzata dal passaggio a servizi mobili di contenuto. La possibilità di realizzare applicazioni interessanti delle informazioni del settore pubblico potrebbe diventare un elemento centrale di traino di questo comparto emergente e importante dal punto di vista strategico. Se da un lato il mercato europeo dei servizi mobili di contenuto potrebbe diventare alquanto rilevante, d'altro canto questi servizi devono essere diffusi in maniera omogenea in Europa: un servizio che presenta evidenti lacune dal punto di vista geografico non avrà successo. Oggi le potenzialità delle informazioni del settore pubblico non sono sfruttate del tutto a causa di ostacoli di ordine pratico e normativo. L'esistenza di norme e prassi diverse nei vari Stati membri in materia di tariffe, tempi di risposta, accordi di esclusiva e disponibilità generale delle informazioni a fini di riutilizzo crea notevoli difficoltà alle imprese, che non riescono a fornire prodotti veramente utilizzabili in tutta l'Unione europea. In vari Stati membri sono già in atto attività legislative su scala nazionale, ma le divergenze in termini di tempi e di orientamenti potrebbe creare ulteriori ostacoli. Se da un lato le diversità nelle normative e nelle prassi nazionali ostacolano il corretto funzionamento del mercato interno e l'adeguato sviluppo della società dell'informazione in Europa, un'iniziativa a livello dell'UE avrà, per contro, un notevole valore aggiunto. Per garantire una minima armonizzazione del quadro normativo in materia di sfruttamento delle informazioni del settore pubblico, la direttiva proposta dalla Commissione, relativa al riutilizzo dei documenti del settore pubblico e al loro sfruttamento a fini commerciali, copre tematiche quali la garanzia di condizioni di mercato eque, la tariffazione e i tempi di risposta. Le misure proposte contribuiranno a creare nuove opportunità di sfruttare le informazioni del settore pubblico per il comparto dei contenuti in Europa, al fine di sviluppare prodotti informativi a valore aggiunto, soprattutto quelli di natura transfrontaliera a livello europeo. La maggiore certezza e trasparenza che tali misure porteranno incentiveranno gli investimenti e l'innovazione a livello di società dell'informazione in Europa, riducendo al contempo lo svantaggio competitivo delle imprese europee rispetto alle omologhe statunitensi. A riprova di ciò, negli Stati Uniti l'introduzione di un quadro chiaro e omogeneo in materia di riutilizzo delle informazioni del settore pubblico ha creato un mercato fino a cinque volte più vasto di quello dell'Unione europea. Infine, la crescita e la maggiore competitività del comparto europeo dei contenuti digitali che ne risulteranno si tradurranno in nuovi servizi per le future piattaforme di comunicazione e in una serie di nuovi vantaggi per gli utenti. La sfida per l'industria europea del settore è dunque adesso quella di sfruttare appieno questa opportunità. La proposta di direttiva sarà presentata al Consiglio dei ministri dell'UE e al Parlamento europeo, che dovranno adottarla con la procedura di codecisione. 

PROSEGUONO IN SLOVENIA I LAVORI DELLA CONFERENZA SUL PIANO D'AZIONE "EEUROPE+"
Bruxelles, 6 giugno 2002 - Il 3 giugno, in Slovenia, sono iniziati i lavori di una conferenza sui progressi del piano d'azione "eEurope+" nei paesi candidati all'adesione all'UE. La manifestazione di due giorni, promossa dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen e dal ministro sloveno Pavel Ganfar, riunisce circa 40 ministri e deputati in rappresentanza di tutti i 13 paesi candidati, di numerosi Stati membri dell'UE e di paesi del Sud-Est europeo, come pure i rappresentanti del settore privato e del mondo universitario. L'obiettivo del piano d'azione "eEurope+", lanciato dai Primi ministri dei paesi candidati all'adesione all'UE, in occasione del Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001, è di sostenere il processo di allargamento attraverso la modernizzazione delle economie dei paesi candidati e l'incoraggiamento della competitività e della coesione sociale. Nel corso della conferenza sarà presentata una prima relazione sullo stato di avanzamento dell'attuazione del piano d'azione "eEurope+" nei paesi candidati. La Commissione europea sostiene che la relazione, basata sui dati raccolti dalle suddette nazioni, dimostra che sono stati assunti impegni chiari in vista di sviluppare ulteriormente la società dell'informazione in queste regioni. Al momento, nei paesi candidati si registrano elevati tassi di penetrazione della telefonia fissa e cellulare e sono in corso di adozione misure per attuare l'acquis comunitario pertinente, in particolare nel settore delle telecomunicazioni e dell'e-commerce. Sono previsti altresì ambiziosi programmi per l'utilizzo del computer nelle scuole e si stanno compiendo progressi nell'e-government. Tuttavia, il costo dell'accesso ad Internet è ancora altamente variabile, i prezzi dei PC sono spesso proibitivi per gli utenti domestici ed a tutt'oggi sono disponibili scarsi dati su settori quali l'e-commerce. La conferenza ministeriale esaminerà tali sviluppi e volgerà lo sguardo alla prossima fase di "eEurope+". Essa esaminerà altresì una serie di questioni chiave come la fiducia e la sicurezza, la partecipazione generale, i servizi locali, l'infrastruttura dell'informazione e l'economia basata sulla conoscenza. 

CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ASSINFORM 2002 LA COSTRUZIONE DELLA NET-ECONOMY CHIEDE IL COINVOLGIMENTO DELLA PICCOLA IMPRESA LA CRESCITA DEL MERCATO ITALIANO DELL'INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI RALLENTA E MOSTRA I SEGNI DI UN PROFONDO CAMBIAMENTO. GLI INVESTIMENTI SI FANNO SEMPRE PIÙ SELETTIVI E SENSIBILI ALLA CONGIUNTURA. 
Milano, 6 giugno 2002 - "Le piccole e medie imprese italiane aggregate e informatizzate: una sfida e un'opportunità" è il tema scelto da Assinform - Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione - per il Convegno di presentazione del Rapporto Annuale sull'Informatica e le Telecomunicazioni in Italia Pubblicato con il patrocinio del Ministero per l'innovazione e le tecnologie e di riferimento per studiosi, manager e amministratori pubblici, il Rapporto Assinform ha messo in luce cambiamenti sostanziali nell'evoluzione del mercato, e anche gli effetti di un coinvolgimento ancora troppo modesto dell'impresa minore e delle famiglie nella costruzione della net-economy e della net-society. "Nel corso del 2001 il mercato italiano dell'informatica e delle telecomunicazioni (Ict) ha raggiunto i 60.503 milioni di Euro, l'8,3 per cento in più rispetto all'anno prima, mostrando ancora vivacità e superando i tassi di crescita degli altri paesi europei e degli Stati Uniti. Ma ha anche evidenziato l'ingresso in una nuova fase di incertezze e di sfide" - ha esordito Giulio Koch, Presidente di Assinform. "L'andamento del 2001 è infatti risultato condizionato da un forte ridimensionamento dei tassi di crescita nel secondo semestre, riproposto anche dai dati rilevati nel primo trimestre del 2002 - ha spiegato Koch - Un andamento che rimanda al superamento della fase dei grandi investimenti infrastrutturali nelle telecomunicazioni e della rincorsa ad Internet e alle applicazioni di informatica di nuova generazione. E che dunque dà conto di una domanda diversa, più selettiva, esigente e condizionata dalla capacità di fruire in concreto di nuovi prodotti e servizi." Il mercato dell'Ict è infatti cresciuto ancora nel primo trimestre del 2002, ma ad un tasso dell'1,6 per cento, contro il 9,2 per cento del primo trimestre 2001 e l'8,6 per cento di fine 2001. "I programmi per l'e-government lanciati dal Governo - ha precisato Koch - sono un buon passo in avanti. Ma date le caratteristiche strutturali della nostra economia, è evidente che la crescita del mercato, e del nostro stesso sistema-Paese, sarà sempre più condizionata dalla propensione agli investimenti Ict di tutti gli utenti e, soprattutto, della piccola impresa, quella che ancora soffre i maggiori ritardi". Per Assinform, dunque, ripresa del mercato Ict, riduzione del "digital divide" tra grande e piccola impresa, ripresa a passo spedito della marcia verso la net-economy e maggiore competitività del nostro sistema-Paese sono tutti aspetti della stessa sfida. "Una sfida - ha precisato Koch - che chiama l'Autorità di Governo a produrre segnali sempre più forti e progetti per indurre tutti gli attori chiave, dalle banche alla scuola, alle amministrazioni locali, a fare la loro parte; e che chiama fornitori e utenti di informatica e telecomunicazioni a trovare nuove modalità di incontro tra domanda e offerta, soprattutto sul territorio". Un 2001 di svolta per l'Ict in Italia ... Tutte le rilevazioni e le analisi pubblicate nell'edizione di quest'anno del Rapporto Assinform non lasciano margini di dubbio sul passaggio da una fase di sviluppo trainata da salti tecnologici ad una fase di relativa maturità. Nel corso del 2001, il mercato aggregato dell'informatica e delle telecomunicazioni (Ict) è risultato in Italia pari a 60.503 milioni di Euro, in crescita dell'8,3 per cento, 4,5 punti in meno rispetto all'anno prima, grazie soprattutto alla performance della componente informatica. Il comparto delle telecomunicazioni ha generato un volume d'affari pari a 40.025 milioni di Euro ed è cresciuto dell'8,5 per cento (4,4 punti in meno rispetto all'anno prima). Quello dell'informatica ha raggiunto i 20.748 milioni di Euro, con una progressione dell'8 per cento, quattro volte superiore a quella del mercato mondiale e superiore a quella di tutti i paesi europei, ma anch'essa inferiore di 4,5 punti rispetto a quella del 2000. "Già a livello aggregato si vede l'effetto volano dei processi di investimento avviati negli anni scorsi e anche l'emergere del valore d'uso dell'Ict come driver di mercato. - ha commentato Giancarlo Capitani, Amministratore delegato di NetConsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato ICT. "Soprattutto nelle nelle telecomunicazioni è evidente un paradigma di spinta "alternata", prima generata dalla spesa in infrastrutture, quindi dai sistemi e terminali di massa e poi, come nella fase attuale, dalla spesa per utilizzare i servizi. Un paradigma che si ripete nella stessa successione al manifestarsi di consistenti strappi tecnologici". ... sia per le telecomunicazioni... E in effetti, la relativa tenuta delle telecomunicazioni nel 2001 (40.025 milioni di Euro, +8,5 per cento) è dovuta soprattutto alla dinamica dei servizi che, pur lasciando sul terreno 2 punti percentuali di crescita rispetto all'anno prima, sono cresciuti di un buon 9,3 per cento (dai 26.474 milioni di Euro del 2000 ai 28.937 del 2001). Quanto agli apparati, essi hanno mostrato una crescita assai più modesta (6,3 per cento) rispetto all'anno prima (+ 17 per cento), passando dai 10.427 milioni di Euro del 2000 agli 11.088 del 2001. Nel tutto, appare sempre più rilevante il peso della telefonia mobile, che ormai esprime il 46,5 per cento del mercato complessivo delle telecomunicazioni (apparati e servizi) contro il 43,5 nel 2000 e il 39,8 nel 1999; e che ha visto nel 2001 crescere ancora il numero di linee attive ad oltre 51 milioni (il 21,1 per cento in più rispetto all'anno precedente, l'83,8 per cento delle quali a scheda prepagata). ... sia per l'informatica Per l'informatica (20.748 milioni di Euro) il 2001 è stato comunque in Italia l'anno di una tenuta sorprendente, con un tasso di crescita inferiore a quelli dell'anno prima (8 per cento contro il 12,6 per cento), ma di gran lunga superiore a quelli riscontrati in Europa (+ 5 per cento) e negli Stati Uniti (- 4 per cento). Nel 2001 l'Italia è addirittura stato il paese in cui l'IT è cresciuta più che in tutti gli altri paesi industrializzati (Gran Bretagna + 6 per cento, Francia + 5,7, Giappone + 3, Germania +2). Il risultato è però, anche in questo caso il frutto di tendenze contrastanti. "Già nel 2001 è infatti venuta a mancare la spinta del mercato delle famiglie e della piccola impresa, ed è questo il vero elemento su cui riflettere. - ha commentato Giancarlo Capitani - Sgombrato il campo da fattori di spinta esogeni, come l'Euro, vediamo che la domanda di informatica è sostenuta da chi vive l'information technology come arma competitiva. Come appunto le imprese maggiori o anche di medie dimensioni, che continuano ad investire in progetti e soluzioni in cui prevale l'aspetto applicativo e di integrazione a base Internet/Intranet. E il quesito che si pone è se non si stia creando un grave digital divide tra piccola e grande impresa, destinato a condizionare la competività dell'intero sistema-paese". Al riguardo, l'andamento dei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato dell'informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi) è eloquente. Nel 2001, le vendite di hardware, pari a 6.213 milioni di Euro, sono risultate in crescita di un modesto 2,6 per cento (contro l'11,1 per cento nel 2000), quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 1.018 milioni sono risultate ancora in calo (-3,4 per cento), mentre quelle di software e servizi, pari a 13.247 milioni e generate soprattutto dalla media e grande impresa, hanno mantenuto una crescita molto sostenuta (+11,8 per cento), anche se di tre punti percentuali inferiore a quella dell'anno prima. Significativo è anche il calo della domanda di PC espressa dalle famiglie, pari all'8,2 per cento (dai 913.000 pezzi del 2000 agli 838.000 del 2001), a conferma del fatto che, esaurita la fase della corsa alle prime installazioni di PC e Internet, la domanda è destinata a muoversi solo in ragione della percezione di vantaggi funzionali tangibili. Il primo trimestre 2002 conferma - L'ingresso in una nuova fase, dominata da una domanda sempre più esigente e matura, oltre che da fattori congiunturali, è confermata dai dati di mercato relativi al primo trimestre 2002, divulgati oggi da Assinform. L'intero mercato dell'informatica e delle telecomunicazioni è cresciuto del 1,6 per cento rispetto al trimestre corrispondente del 2001 (quando era cresciuto del 9,2 per cento); quello delle telecomunicazioni dell'1,1 per cento (contro l'8,7 del primo trimestre 2000) e quello dell'informatica del 2,7 per cento (contro il 10,2 per cento del primo trimestre del 2000). "La differenza, anche tenendo conto dei tassi di crescita già in calo del secondo semestre dello scorso anno, è significativa - ha dichiarato il Presidente di Assinform, Giulio Koch - Ed è proprio quella che invita a reagire, mentre ancora i mercati conservano margini di crescita, e quindi mantengono invariate le condizioni per assicurare il successo alle azioni volte a stimolare l'ingresso della piccola impresa e dei distretti industriali nel sistema distribuito dei servizi in rete.

FINANZA ETICA: DALL''AGENZIA EUROPEA DI INVESTIMENTI NASCE IL 'RATING SUI PAESI OCSE"
Milano, 6 giugno 2002 - L'Agenzia Europea di Investimenti S.p.A. è una Holding di partecipazioni che persegue il proprio oggetto sociale in ossequio ad un principio etico generale basato sul rispetto dei lavoratori, dei consumatori e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, rimandando alle Nazioni Unite, (e per completezza in materia di sviluppo economico, diritti dei lavoratori e diritto europeo: all'Organizzazione Internazionale dei Lavoro, all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo ed all'Unione europea), il primato nella definizione dei valori etici da tutelare e perseguire. Con la costituzione della Agenzia Europea di Investimenti Sgr, essa introduce nel mercato italiano una nuova generazione di finanza etica non a scopo benefico ma orientata al risultato economico, la quale presenta una innovativa soluzione dei problema dei conflitti d'interesse tra la proprietà e la gestione, attraverso la massima coerenza tra prodotto, modalità di gestione, assetto proprietario. Fin dalla fase costitutiva, avvenuta nel febbraio dei 2001, il capitale dell'Agenzia è stato diffuso tra numerosi soci (65 i fondatori) di cui nessuno deteneva (e detiene) una quota superiore al 5%. Non esistono gruppi d'interesse che abbiano una quota significativa e la suddivisione della compagine societaria interessa, oltre che l'area geografica, anche la tipologia dei soci: due terzi imprenditori, attivi anche nel settore bancario e parabancario; il rimanente tra istituzionali ed altri investitori. La pianificazione generale dell'impresa e l'intera fase pre-costitutiva è stata affidata ad un gruppo di esperti in materia finanziaria e societaria un anno prima della costituzione. L'impianto societario prevede costi fissi ridotti delegando a terzi le incombenze burocratiche ed amministrative. La struttura è concepita per essere indipendente, a capitale diffuso, priva di clausole di preferenza o limitative per la negoziazione, cessione o acquisto di quote capitale. La scelta di Firenze quale sede della nascente Agenzia e Capogruppo, è avvenuta nel dicembre 2000 per ragioni simboliche, poiché il Gran Ducato di Toscana, fu il primo stato moderno al mondo ad abolire la pena di morte. Un articolato aumento di capitale, aumenterà ulteriormente il numero dei soci. L'A.E.I. Sgr Spa, (società di gestione dei risparmio), vigilata dalla Banca d'Italia e dalla Consob, iscritta al numero 136 dell'abro delle Sgr, ha come sede Milano e come suo unico azionista e proprietario è l'Agenzia Europea di Investimenti SpA. La Sgr, in quanto Società del Gruppo dell'Agenzia Europea di Investimenti S.p.A., persegue anch'essa il proprio oggetto sociale in ossequio ad un principio etico generale basato sul rispetto dei lavoratori, dei consumatori e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, rimandando alle Nazioni Unite, il primato nella definizione dei valori etici da tutelare e perseguire. A queste "fonti di principi etici" si affiancano e si aggiungono le leggi nazionali e comunitarie, la normativa in materia finanziaria emanata dagli Organi di Vigilanza, i provvedimenti e le indicazioni provenienti dalle Authority nazionali e comunitarie in materie attinenti ai monopoli, ai mercati regolamentati e più in generale agli aspetti rilevanti per la vita delle aziende in analisi La rinuncia da parte della proprietà della Sgr, a definire, o intervenire nel processo di definizione dei concetto di etica, la rende unica nel panorama mondiale delle Società attive nella finanza etica. Il comitato etico è un comitato indipendente, composto da esperti nominati dal Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia Europea di Investimenti S.p.A., ai quali viene delegato il compito di valutare il grado di adesione che gli emittenti dimostrano di avere nei confronti dei valori espressi dalle Nazioni Unite, dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro, dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo ed dall'Unione europea. I membri dei Comitato Etico partecipano ai lavori dei Comitato a titolo personale e non rappresentativo di organizzazioni o strutture esterne e non percepiscono alcun compenso per l'attività svolta. Essi rimangono in carica per cinque anni dal momento della loro nomina e sono in ogni caso inamovibíli dal nominante per tutta la durata dei loro mandato. Il loro successori sono sottoposti alla clausola di gradimento. Le loro valutazioni vengono espresse anche attraverso un Rating Efico ad utilizzo interno a seguito di una Conferenza a porte chiuse, il quale però viene gratuitamente pubblicato al fine di garantire la massima trasparenza verso gli investitori. Il Rating dei Comitato è il primo Rating non economico degli Stati Ocse, ed un rating (non paniere o indice) delle società quotate analizzate. Il Codice di Condotta degli Amministratori della Aei S.p.A. (recepito anche dalle controllate), regola l'attività di questi ultimi, sottoponendoli direttamente al controllo di un Compliance Officer, il quale ha poteri molto ampi e non riscontrabili in altre società. Il tipo di conflitti di interesse trattati sono ispirati a quelli esaminati e regolati dalle grandi istituzìoni centrali finanziarie (come la Federal Riserve, Sec, Consob o Banca d'Italia) o politiche (ad esempio la Casa Bianca). Il Codice è un documento estremamente stringato (4 pagine) e contiene la sintetica definizione dei vincoli introdotti lasciando ampissimo potere interpretativo e operativo al Compliance Cifficer (inclusa la possibilità di introdurre punti specifici nell'ordine dei giorno dell'Assemblea dei Soci o nuove incompatibilità o ipotesi di confitti di interesse). In sintesi, alcuni dei vincoli e delle limitazioni riguardano: l'assunzione o l'utilizzo di servizi retribuiti da parte di soci; l'assunzione o l'utilizzo dì servizi retribuiti da parte di persone con legami di parentela con gli amministratori; i titoli posseduti o movimentati dagli amministratori; doni, regali, premi o facilitazioni che gli amministratori, sindaci o dirigenti riceverebbero da parte di fornitori - o da terzi in generale - che siano riconducibili allo svolgimento delle loro funzioni; privilegi, finanziamenti o donazioni ad associazioni di ogni tipo (religioso; di beneficenza; politiche; o di altro tipo) di cui gli amministratori, sindaci o dirigenti, facciano parte. A ciò si aggiunge una norma pressoché unica, contenute nell'articolo 14 dello Statuto, che divide il Consiglio di Amministrazione dalla proprietà, stabilendo l'incompatibilità tra lo status di socio o quello di amministratore. Il Codice di Condotta e l'Articolo 14, sono gli unici due aspetti dello statuto e delle regole societarie che sono modificabili con una maggioranza qualificata di almeno3/4dei soci. Il Codice di Condotta degli Investimenti è un documento che regola l'attività di investimento della Aei SpA e viene recepito dalle controllate. Si tratta di un documento unico, il quel, come anticipato, stabilisce che il gruppo sia il primo caso di società finanziaria a scopo di lucro che persegue ì propri investimenti nel rispetto di quanto stabilito dalla Nazioni Unite, secondo il giudizio di un organo indipendente. Fonti normative di riferimento - Prima fra tutte la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che viene recepita nello statuto della Aei SpA. A queste seguono decine di Patti, Dichiarazioni, Accordi, Risoluzioni provenienti dalle Nazioni Unite (Onu) e come gía detto - per completezza in materia di sviluppo economico, diritti dei lavoratori e diritto europeo -dall'Organizzazione Internazionale dei Lavoro (Oil), dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (Ocse) ed dall'Unione Europea (Ue). Questi Fonti normative, definite Criteri di Valutazione Degli Standard Etici, vengono applicati ed interpretati dal Comitato Etico. Standard etici - Sono definiti standard etíci preferenziali per la valutazione delle imprese quotate: 1 . avere una posizione non monopolistica o essere parte di un cartello monopolistico. 2. avere un capitale, suddiviso in azioni, che non sia vincolato da norme o patti e sia liberamente acquistabile o cedibile; 3. avere una proprietà diffusa e priva d'azionisti di riferimento o, alternativamente, un azionista di controllo privo d'interessi potenzialmente divergenti da quelli della sua azienda; avere tutti i consiglieri d'amministrazione ed il gruppo dirigente indipendenti anche dalla proprietà e sottoposti ad un Codice di Condotta - vigilato da un organo di controllo interno - che garantisca un operato trasparente e limiti i d'interesse; avere una procedura afta a verificare che gli investimenti - propri o per conto di terzi - siano conformi agli standard internazionalmente riconosciuti più aggiornati in materia sociale ed ambientate, ovvero che dimostrino attenzione - anche con adeguati codici di comportamento interni all'azienda - ai processi d'approvvigionamento delle materie prime, alla produzione, alla distribuzione di beni e servizi, e che operino con la massima integrità e nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre dei 1948 e delle principali norme internazionali che la completano e specificano. La valutazione degli strumenti finanziari emessi da stati, privilegia nazioni rette da regimi a comprovata democrazia popolare e rispettosi dei più elevati requisiti in materia di: diritti umani, legislazione e politica per l'ambiente; rapporti con i paesi in via di sviluppo; sostenibilità della struttura economica; tasso di democraticità sostanziale e formale e politica di sicurezza. Parametri di valutazione degli standard etici- Tali punti preferenziali di valutazione, definiti parametri di valutazione degli standard etici, sono in particolare: 1 . la Dichiarazione universale dei diritti umani; 2. il Patto internazionale sui diritti civili e politici; 3. il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; 4. la Convenzione contro la tortura ed ogni altro trattamento crudele, inumano e degradante; 5. la Convenzione per l'eliminazione d'ogni forma di discriminazione contro le donne; 6. la Convenzione per i diritti dei fanciullo e quella sulle peggiori forme di sfruttamento dei lavoro infantile; 7. la Convenzione per l'eliminazione d'ognì forma di discriminazione razziale; 8. la Convenzione sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie; 9. il Codice di condotta delle Nazioni Unite per le forze dell'ordine; 10. i Principi basilari delle Nazioni Unite sull'uso della forza e delle armi da fuoco da parte delle forze dell'ordine; 11~ la Convezione delle Nazioni Unite sullo status di rifugiato; 12, la Convenzione di Ginevra e dell'Aja (convenzione per il miglioramento della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate di terra; convenzione per il miglioramento della sorte dei feriti dei malati e dei naufraghi delle forze armate sul mare, convenzione relativa al trattamento dei prigionieri di guerra; onvenzione relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra, i Protocolli aggiuntivi e le Convenzioni dell'Aja); 13. la Dichiarazione tripartita di principi dell'01; 14. le Linee Guida dell'Ocse per le imprese multinazionali; 15. la Convezione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali; 16. la Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto allo sviluppo; 17. la Dichiarazione sul progresso e lo sviluppo nel campo sociale; 18. il Rapporto "our common future" Commissione Bruntiand delle N.U. wced 1988; 19. numerose Risoluzioni dei Parlamento Europeo tra cui la Risoluzione Howitt dei 1999; 20. numerose Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale dei Lavoro in materia di diritti dei lavoratori di cui - per importanza - si citano le n.29/1930; 87/1948; 98/1949; 100/1951; 105/1957; 111/1958; 131/1970; 138/1973; 155/1981; 182 e 190/1999; 21. Risoluzione 39/248 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (16 aprile 1985): linee guida per la protezione dei consumatori; 22. Risoluzione dei Consiglio Europeo (GU n. C92 dei 25.4.75 pag. 1-16): programma preliminare della Cee per una politica di protezione e d'informazione dei consumatori; a ciò si aggiungono le principali Convenzioni, Patti internazionali, Dichiarazioni, Risoluzioni o Raccomandazioni e documenti conclusivi delle maggiori conferenze internazionali in materia di diritti umani, ambiente e sicurezza, che possono avere rilevanza nel diritto internazionale o siano successive ad integrare o migliorare quelle sopra citate. Le valutazioni ed il Rating - Le valutazioni delle due sezioni sulle nazioni e le società quotate, sono espresse sotto forma di otto livelli ai qualì corrisponderà una determinata soglia massima di investimento effettuabile dalla Agenzia, la quale parte dal 100% di quanto possibile investire nell'emittente a scendere fino a 1% o 0%. Il parametro percentuale massimo di investimento è riferito a alla percentuale massima di investimento consentita dalla legge e dalla normativa in vigore per i singoli emittenti (siano nazioni e che altri enti o società). Inoltre, nel caso delle società quotate e dei rating espresso dalla seconda sezìone, la somma delle attività investite in emittenti interno ad uno stato, non potrà superare la percentuale indicata dalla prima sezione. L'uso dei Rating - Il Rating sulle nazioni e sulle società quotate non può essere dì per sé in alcun modo oggetto o fonte di guadagno da parte dell'Agenzia Europea di Investimenti o di chiunque altro. Esso sarà pertanto utilizzabile esclusivamente a partire dalla sua pubblicazione gratuita. Potrà essere altresì consultabile e preso a riferimento da chiunque e senza oneri. Il Rating è per natura una valutazione effettuata ad uso interno dell'Agenzia, alla quale, per delibera dei soci nel rispetto del principio etico generale, tutti gli Organi della Società e delle sue controllate, tutti i Fondi d'investimento di proprietà e gestiti dall'Agenzia o dalle sue controllate, senza violare la legge, si attengono. In nessun caso quindi, l'Agenzia, attraverso la pubblicazione dei Rating, intende sollecitare l'acquisto o la vendita di alcun emittente. 

B2I - BANCA, INTERNET E IMPRESA - A TORINO LE IMPRESE STUDIANO LE STRATEGIE PER AGGIORNARE LE STRUTTURE INFORMATICHE PER IL FUTURO UTILIZZANDO SERVIZI BANCARI E FINANZIARI 
Torino, 6 giugno 2002 - Il Gruppo Editoriale Duke, con la partecipazione del Sanpaolo Imi di Torino, organizza un Convegno di alto profilo dedicato alle imprese del bacino industriale del Nord-Ovest, che e' una delle maggiori regioni industriali d'Italia. Il convegno B2I (Banca Internet Impresa), nasce da una collaborazione tra diversi enti ed e' un'iniziativa multisettoriale volta a presentare alle imprese del Nord-Ovest l'ampia gamma delle opportunita' disponibili per il rinnovamento delle strutture informatiche ed i nuovi strumenti di produttivita'. Al convegno che si aprira' con una introduzione di Enrico Salza, Vicepresidente del Sanpaolo Imi, seguira' in intervento augurale del Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Seguiranno tre relazioni da parte di Gartner Consulting, di un rappresentate dell'Unione Industriale di Torino e di Rodolfo Zich, presidente dell'Istituto Superiore Mario Boella che affronteranno i temi principali che saranno oggetto di dibattito nelle due giornate dei lavori. Oltre che ai rappresentanti del mondo finanziario, accademico ed industriale verra' dato uno spazio anche agli operatori del settore che presenteranno le piu' moderne tecnologie e soluzioni concrete al pubblico presente composto da dirigenti, consulenti e responsabili di aziende. Le tematiche trattate nelle numerose sessioni tecniche del Convegno verteranno sull'evoluzione dei sistemi informativi aziendali, sull'impatto di business delle tecnologie Internet e sulla necessita', per molte imprese, di aggiornare le strutture informative attuali, usufruendo delle facilitazioni fiscali e dei servizi finanziari e bancari disponibili per i nuovi investimenti nel settore tecnologico. Infatti - secondo il parere di molti analisti - la prossima ripresa economica vedra' in vantaggio soprattutto le aziende che avranno ridotto i costi ed avranno utilizzato al massimo le potenzialita' delle soluzioni informatiche utilizzando le nuove possibilita' offerte dai nuovi gestionali integrati con Internet. Questa previsione e' inoltre confermata da uno studio, recentemente pubblicato condotto su un campione significativo di aziende italiane, che dimostra come la crescita economica, su un periodo di 5 anni, sia direttamente correlata alla spesa nelle tecnologie avanzate. Le recenti evoluzioni del contesto competitivo mostrano che nel governo di un'impresa assumono rilevanza incrementale - e critica - gli aspetti previsionali e decisionali, intesi come capacita' di orientare i processi dell'organizzazione, di guidarne l'evoluzione verso gli obiettivi stabiliti e di valutare continuamente le alternative strategiche. Tutto cio' e' possibile solo se il management puo' disporre di un'ampia visibilita' sulle opportunita' che si presentano, sui rischi economici e finanziari di ogni alternativa strategica, sui processi da attivare. Nuove valenze assumono quindi sia le modalita' di ottenimento, impiego e dislocazione delle risorse finanziarie, sia l'utilizzo strategico delle tecnologie dell'informazione - e di Internet in particolare - intese come leve d'azione abilitanti per i processi aziendali. Finanza e l'Ict possono diventare i veri fattori critici di successo di un'impresa, componenti primari del processo di generazione del valore. L'Ict si presenta come un sistema di empowerment delle capacita' manageriali con potenzialita' dirompenti e puo' acquisire una valenza strategica, sia se impiegata per rendere possibile l'estensione del campo conoscitivo sia quando concorre alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi contribuendo sostanzialmente alla determinazione del reddito d'impresa. 13 -14 Giugno 2002, Museo dell'Automobile, Corso Unita' d'Italia, 40, Torino

ENRON: PRECISAZIONE 
Milano, 6 giugno 2002. In relazione a recenti notizie di stampa, il Gruppo IntesaBci rende noto che ha ottenuto dal comitato dei creditori di Enron l'assenso a ristrutturare l'esposizione di circa 203 milioni di dollari nei confronti della società Etb, controllata brasiliana del gruppo Enron. Eventuali riflessi sul conto economico 2002 verranno determinati, presumibilmente nella semestrale, una volta completato il processo di valutazione della suddetta ristrutturazione.

RENDEZ-VOUS CREDIT LYONNAIS ASSET MANAGEMENT 
Milano, 6 giugno 2002 - Mercoledì 5 giugno presso il Four Seasons Hotel di Milano, si è tenuto il primo Rendezvous di Crédit Lyonnais Asset Management in Italia. Crédit Lyonnais Asset Management è una società di gestione di diritto francese. Opera da oltre 40 anni nella gestione dei patrimoni, un'esperienza maturata inizialmente come divisione dei Gruppo e dal 1988 come società autonoma il cui capitale è posseduto interamente da Crédit Lyonnais. Crédit Lyonnais Asset Management Sim S.p.A. è la realtà italiana dei Gruppo per il settore dei risparmio gestito, attiva dal mese di gennaio 2002. Crédit Lyonnais Asset Management ha organizzato per la prima volta in Italia il proprio Rendez-vous, tradizionale appuntamento in cui vengono illustrate analisi e prospettive dei mercati. Sono intervenuti al Rendez-vous: Francois Marais - Chief Investment Officer di Crédit Lyonnais Asset Management -che ha illustrato le prospettive di ripresa dei mercato europeo. Mark Sinsheimer - Head of Business Development di Crédit Lyonnais Asset Management - che ha illustrato il nuovo paradigma dell'asset management. Giovanni Carenini - Amministratore Delegato Crédit Lyonnais Asset Management Sim - che ha presentato la situazione dei Gruppo in Italia sottolineando l'ottenimento de I l'autorizzazione alla commercializzazione in Italia di 17 nuovi comparti della Sicav internazionale Lion Fortune. 

LOMBARDA SISTEMI E SERVIZI E CAD IT COLLABORANO NEL SETTORE DELLA TESORERIA WEB PER ENTI PUBBLICI 
Verona, 6 giugno 2002 - La società di servizi del Gruppo Banca Lombarda e la società di informatica veronese hanno siglato un accordo per la fornitura del nuovissimo software Teso@Web lanciato da poco sul mercato Teso@Web consente agli enti pubblici che affidano la gestione della loro tesoreria alle banche del Gruppo Banca Lombarda di comunicare via Internet con il proprio ente tesoriere, ricevendo e trasmettendo flussi di dati e consultando on line i rapporti in essere ed i relativi documenti Lombarda Sistemi E Servizi S.p.a., società di servizi del Gruppo Banca Lombarda, ha siglato un contratto con Cad It S.p.A., leader nella produzione di sistemi informativi per banche, per la fornitura del nuovissimo software Teso@Web e dei relativi servizi informatici per automatizzare via Internet i rapporti tra gli enti pubblici e la banca che ne gestisce il servizio di tesoreria. La procedura Teso@Web, recentemente lanciata sul mercato, è stata progettata per consentire lo scambio di informazioni rapido, efficiente e sicuro tra le banche tesoriere di enti pubblici ed i loro clienti. Comuni, Province, Regioni, Università, Asl, ed altri Enti che affidano alle banche del Gruppo Banca Lombareda la gestione del servizio di tesoreria potranno trasmettere e ricevere in tempo reale via Internet flussi di dati di grandi dimensioni e consultare on line in qualsiasi momento i totali dell'ente (totali d'esercizio, totali conti correnti, cassa), i documenti (mandati, reversali, ecc.), i bilanci previsionali e consuntivi, i capitoli e le delibere utilizzando funzioni che offrono diverse possibilità di selezione e ricerca dati. Con questo applicativo Lombarda Sistemi E Servizi intende offrire alle banche del gruppo (Banco Di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca Di Valle Camonica, Banco Di San Giorgio, Cassa Di Risparmio Di Tortona) una soluzione innovativa per il mercato della pubblica amministrazione che sta rapidamente evolvendo verso sistemi avanzati web based. La vendita del nuovo applicativo a Lombarda Sistemi e Servizi, già cliente, conferma la capacità di Cad It di attuare politiche di cross selling verso l'ampio parco clienti già esistente proponendo una sempre più vasta gamma di soluzioni, efficaci ed innovative. L'integrazione tra le diverse soluzioni informatiche offerte da Cad It garantisce ai clienti una maggiore efficienza nell'installazione e nella manutenzione del software e la certezza che l'aggiornamento innovativo delle diverse procedure sarà effettuato in modo armonico e tempestivo. Cad It stima che nel corso del 2002 il prodotto Teso@Web contribuirà per circa il 2% alla formazione dei ricavi consolidati. 

GIUSEPPE VIGORELLI A DIFESA DELLE POPOLARI IL PRESIDENTE DI BPCI ESPRIME LA PREOCCUPAZIONE DI TUTTE LE BANCHE COOPERATIVE 
Milano, 6 giugno 2002 - "Le Banche Popolari sono un settore importante del mercato del credito italiano, il cui radicamento nel territorio rappresenta un valore, come ha ribadito lo stesso Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio.". Queste le parole pronunciate da Giuseppe Vigorelli, Presidente di Banca Popolare Commercio e Industria, nell'ambito dell'introduzione a "Riflessioni sulle considerazioni finali del Governatore della Banca d'Italia" del Professor Tancredi Bianchi, Presidente di Centrobanca, svoltasi oggi presso la sede di Bpci, a Milano. "Le recenti proposte di riforma del quadro normativo - ha proseguito Giuseppe Vigorelli - rischierebbero di minare le basi di quella autonomia e libertà che storicamente ne hanno caratterizzato l'opera". Il pensiero del Presidente di Bpci è stato particolarmente apprezzato e totalmente recepito dall'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, in occasione dell'assemblea tenuta a Roma il 31 maggio scorso, che ha ribadito come "la disciplina che ha governato finora le banche popolari, imperniata sul voto pro capite e sui limiti alle deleghe e ai possessi dei soci, sia alla base del loro successo". 

PRESENTATO L'OTTAVO LAVORO DELLA COLLANA "I QUADERNI DI ASSOPREVIDENZA": "SECONDA INDAGINE SULL'INDUSTRIA DEI FONDI PENSIONE APERTI IN ITALIA" A CURA DI LAURA PIATTI E LUCA COLOMBANO 
Milano, 6 giugno 2002 - Offerta complessiva varia e trasparente, sostanziale standardizzazione dei prodotti offerti, rete di vendita bancaria la più utilizzata, difficile l'analisi del benchmark a causa dell'utilizzo di più indici di riferimento: queste le principali caratteristiche dei 72 fondi aperti operativi messi a confronto da Assoprevidenza, nel secondo studio comparativo dei prospetti informativi effettuato in Italia. Gli aderenti ai fondi aperti sono 284.929. I nuovi iscritti nel 2001 sono stati 64.000 I sottoscrittori dei fondi sono più interessati alle linee di investimento azionarie, sebbene l'offerta prevalente sia l'obbligazionaria. L'ottavo lavoro della collana "I Quaderni di Assoprevidenza" realizzato da Laura Piatti e Luca Colombano aggiorna la prima indagine (effettuata dagli stessi autori nel 1999) che aveva messo in luce le caratteristiche tecniche dei fondi pensione aperti operanti in Italia. Iscritti: 284.929 a tutto il 2001. Di questi, 252.509 provengono da adesioni individuali; 32.420 da adesioni collettive. L'incremento in aggregato, rispetto al 2000, è stato del 29%. I nuovi iscritti nel 2001 sono stati 64.000. Patrimonio: il patrimonio dei fondi pensione aperti ha raggiunto i 943 milioni di euro (+70% rispetto al 2000). Il patrimonio dei fondi pensione negoziali è di circa 2.270 milioni di euro. Il 2001 ha visto la forte contrazione del risparmio gestito, mentre è rimasto positivo il trend per assicurazioni e fondi pensione. Il Campione Esaminato: 72 fondi operativi (su un totale complessivo di 102 fondi aperti autorizzati). I soggetti più attivi nella promozione dei fondi risultano le Sgr, istituzioni per lo più di emanazione bancaria, (oltre il 60% del totale della raccolta) e le compagnie di assicurazione (in termini di patrimonio oltre il 21% del mercato). Principali caratteristiche che emergono dall'analisi e dal confronto dei prospetti informativi: Il 30% dei fondi pensione dà all'esterno la delega finanziaria. I fondi pensione aperti hanno scelto dalla nascita una struttura multicomparto. Nella valutazione delle linee di gestione, secondo le dichiarazioni dei documenti informativi, le linee obbligazionarie sono risultate presenti per il 36% (32% nel 1999); le bilanciate per il 26% (25% nel 1999); le azionarie per il 20% (19% nel 1999); le garantite per il 18% (23% nel 1999). Nonostante la prevalenza dell'offerta di linee obbligazionarie, gli aderenti ai fondi aperti hanno dimostrato maggiore propensione per le linee azionarie, più rischiose ma più redditizie nel lungo periodo. Il segmento azionario risulta prevalente sia in termini di iscritti (128.150) sia in termini di patrimonio (403 milioni di euro che vuol dire oltre il 40% del totale). L'analisi dei benchmark denuncia un'eccessiva complessità. Solo il 20% delle linee analizzate prende un solo indice di riferimento e il 29% due indici. Oltre il 50% delle linee fanno riferimento a benchmark compositi difficili da ricostruire. Gli oneri derivanti dall'adesione al fondo risultano chiari nei prospetti informativi, ben confrontabili e abbastanza uniformi. La commissione d'ingresso media si aggira intorno a L. 62.000 (L.64.000 nel 1999), la commissione per la gestione amministrativa si conferma intorno a L. 34.000 così come la commissione per la gestione finanziaria che si attesta intorno all'1,2% della posizione individuale, mentre il costo medio dello switch, richiesto dal 34% dei fondi esaminati è di L. 33.000. I gestori hanno offerto al cliente un prodotto a costo contenuto che si è mantenuto tale nel tempo e si è per alcuni aspetti ridotto. I caricamenti sulle prestazioni di rendita risultano chiari ed espliciti: sul premio di polizza del 2,08% (2,28 nel1999), sulla rendita annua dello 0,98% (1,24% nel 1999). La percentuale media di retrocessione della rivalutazione è pari all'89,75%. Ad impiegare il meccanismo denominato "age shifting" per la correzione dell'età sono stati 43 fondi, oltre il 60% del totale. Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza ricorda che "già nel 1999 si era evidenziato come tra fondi ad ambito definito e fondi aperti non vi fosse alcuna antinomia, ma dovesse esclusivamente sussistere un antagonismo "virtuoso", teso al conseguimento di migliori risultati e, conseguentemente, al pervenire ad una maggiore copertura pensionistica per gli aderenti. Insopprimibile già allora la possibilità per gli utenti di compiere scelte pienamente libere fra i diversi strumenti di natura previdenziale, a fronte di una totale trasparenza e confrontabilità di costi e risultati. Tale impostazione va confermata a quasi tre anni di distanza. Essa è anzi maggiormente rafforzata sia dal fatto che si è arricchito il panorama dei prodotti di risparmio vincolato a finalità previdenziali, sia dalla circostanza che i prodotti individuali sono affiancabili ai collettivi." 

ENI: NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO VITTORIO MINCATO 
Milano, 6 giugno 2002 - L'Eni informa che ieri il Consiglio ha attribuito al Presidente Roberto Poli le deleghe per l'individuazione e la promozione di progetti integrati e di accordi internazionali di rilevanza strategica e ha nominato Amministratore Delegato Vittorio Mincato al quale ha confermato le deleghe già a lui conferite dal precedente Consiglio. Il Consiglio ha altresì nominato Mario Cattaneo, Renzo Costi e Mario Resca membri del Compensation Committee e Mario Cattaneo, Alberto Clô, Renzo Costi e Dario Fruscio membri dell'Audit Committee. Infine è stato istituito l'Oil & Gas Committee a comporre il quale sono stati nominati membri Alberto Clô, Dario Fruscio, Vittorio Mincato e Guglielmo Moscato. 

ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI: PIER LUIGI PARCU PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE EUROPEA CHE RAGGRUPPA LE IMPRESE CHE EMETTONO I CERTIFICATI RECS 
Roma, 6 giugno 2002 - Pier Luigi Parcu, Amministratore Delegato del Gestore della rete, è stato nominato Presidente dell'Aib (Association of Issuing Bodies), l'associazione europea che riunisce le società che possono emettere certificati Recs (Renewable Energy Certificate System), durante la recente assemblea costitutiva di Oslo. Tali certificati, attestanti la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una quota minima di 1 Mwh, consentono alle aziende che li acquistano, di dimostrare di avere utilizzato, nei loro cicli produttivi, energia elettrica "pulita". Inoltre, con i certificati Recs si favorisce la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile da quegli impianti che, altrimenti, non avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia "verde". Attualmente i certificati Recs possono essere scambiati tramite contratti bilaterali tra aziende. A livello italiano i Recs non interferiscono con la normativa riguardante i certificati verdi, poiché rappresentano una forma alternativa per incentivare gli impianti a fonte rinnovabile esclusi dal decreto del novembre '99. Nato in ambito europeo per favorire lo sviluppo, sulla base di una certificazione standard, di un mercato volontario e internazionale di "green certificates", il sistema Recs coinvolge circa 160 membri tra produttori, traders e società di certificazione del settore elettrico, ed è attualmente in fase di sperimentazione sino al 31 dicembre 2002. In Italia partecipano al progetto. Recs, oltre al Gestore della rete, anche l'associazione Aper, Edison, Endesa Italia e le società del gruppo Enel interessate. "Il sistema Recs - ha dichiarato Parcu a margine della nomina - ha tutte le potenzialità per essere un valido strumento di promozione delle fonti rinnovabili che, non va dimenticato, resta uno dei principali obiettivi da perseguire. Aggiungo che lo sviluppo di un mercato internazionale dell'energia "pulita" è anche un'opportunità di crescita per le nostre imprese, e un'occasione favorevole per migliorare la qualità del parco di produzione nazionale, a beneficio della collettività". 

MONTANA ALIMENTARI S.P.A. (GRUPPO CREMONINI): SUBENTRA NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI IBIS S.P.A., BRAND STORICO NEL SETTORE DEI SALUMI. FATTURATO ANNUO PREVISTO A REGIME DI 35 MILIONI DI EURO. 
Castelvetro di Modena, 6 giugno 2002 - Montana Alimentari S.p.a., società del Gruppo Cremonini, subentra nella gestione di tutte le attività di Ibis S.p.A., azienda di Busseto (Parma), brand storico nel settore dei salumi, attraverso un contratto d'affitto d'azienda. Il contratto, stipulato da Salumi d'Emilia Srl., società di nuova costituzione controllata al 100% da Montana Alimentari Spa, prevede un canone annuo di 51.645 Euro fino al 31 dicembre 2004 e connesso diritto di prelazione di acquisto. "Questo accordo - ha commentato Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato della Cremonini S.p.A - crea significative sinergie industriali e commerciali e consolida la nostra posizione nel mercato dei salumi, coerentemente con i programmi di sviluppo di Montana Alimentari. L'affitto di azienda di Ibis Spa, che genererà un fatturato annuo a regime di 35 milioni di Euro - ha continuato Vincenzo Cremonini - si inquadra nel processo di valorizzazione ed integrazione delle produzioni tipiche di salumeria nelle aree contraddistinte dal marchio Igp (identificazione geografica protetta)." La gamma di prodotti dell'azienda, prevalentemente costituita da mortadelle, continuerà ad essere commercializzata con i marchi Ibis e Cuor di Paese - nota per la famosa mortadella con il "cuore" - e sarà integrata dai prodotti Igp tipici della zona (salame Felino, Coppa e Culatello di Parma). 

ASSEMBLEA INDICOD: PROGETTARE LA QUALITÀ AGRICOLTURA, INDUSTRIA, DISTRIBUZIONE: PROPOSTE PER LA FILIERA ALIMENTARE 
Milano, 6 giugno 2002 - Si è svolta ieri l'annuale assemblea Indicod di seguito riportiamo la relazione del presidente Luigi Bordoni: " Da tempo pensiamo che un'organizzazione come Indicod - forte di una base associativa di decine di migliaia di imprese dell'industria dei beni di consumo e della distribuzione moderna - debba perseguire la propria missione di efficienza e di efficacia della filiera, mettendo pienamente a frutto l'unicità della propria struttura, delle proprie conoscenze e competenze. Siamo da tempo convinti che in Indicod vi sia l'opportunità di partire dalle iniziative dei network globale Ean/Ucc (cui apparteniamo) per ampliare gli interventi ad una pluralità di aspetti, temi, problemi, per i quali solo l'azione unitaria delle imprese dei beni di consumo - solo in Indicod tutte presenti - può assicurare il coordinamento necessario per raggiungere risultati apprezzabili. Un'opportunità di questo tipo apre prospettive di sviluppo per l'associazione, ma evidenzia anche vantaggi per le imprese, per le componenti della filiera che stanno a monte e a valle di esse e quindi per il sistema complessivo: ed è questo che soprattutto importa. Intorno a questa impostazione, abbiamo raccolto un consenso sempre più convinto e la disponibilità a collaborare da parte delle imprese associate, anche con il coinvolgimento crescente dei loro massimi esponenti. Nell'Assemblea dello scorso anno abbiamo potuto affermare che questo processo era avviato con il Piano Euro per i Beni di Consumo, in fase di piena e proficua attività; ma si poteva pensare che, per quanto promettenti fossero i risultati di questa iniziativa, essi potessero risultare alla fine un episodio isolato. Oggi, in occasione di questa Assemblea, possiamo invece con tutta sicurezza affermare che il processo auspicato di ampliamento di attività di Indicod è ormai pienamente in corso: Al successo dei Piano Euro hanno già fatto seguito altri risultati, mentre una serie di nuovi progetti è in fase di avanzata realizzazione o progettazione. Abbiamo individuato ed adottato un metodo di lavoro decisamente innovativo, basato sul coinvolgimento di tutte le Organizzazioni, imprenditoriali e non, interessate ai temi di volta in volta affrontati, in collegamento con Istituzioni ed Enti che hanno competenza e autorità in materia. Abbiamo assicurato un'adeguata struttura, sia di partecipazione delle nostre imprese, sia dello staff operativo permanente, adeguata ai temi da affrontare. Vediamo innanzitutto i progetti, naturalmente in estrema sintesi: 1 - Il Piano Euro per i Beni di Consumo - sviluppato da una Giunta composta dagli interi sistemi associativi dell'industria, della distribuzione e dei consumatori, in stretto raccordo con le Autorità Monetarie e le Istituzioni - è stato una vera e propria cabina di regia, un punto di riferimento per le relazioni interaziendali e per tutta la filiera, coinvolta in primo piano nel complesso changeover monetario. Abbiamo evitato il rischio di proliferazione di iniziative scoordinate, di duplicazioni, di inefficienze, di complicazioni che avrebbero finito per tradursi in costi impropri per le imprese, per il consumatore finale e per il Sistema. Chi ha avuto modo di verificare le modalità di transizione nei diversi Paesi - almeno nell'ambito dei beni di consumo - ha potuto notare con quale maggiore fluidità, coordinamento, efficienza la transizione sia avvenuta in Italia. Un esempio per tutti, che rappresenta anche il momento conclusivo della complessa operazione: la moratoria dei prezzi, concordata tra Industria e Distribuzione, per 5 mesi tra novembre e marzo. Un'intesa pienamente rispettata, come risulta dai dati rilevati e certificati nei mesi scorsi. Un'intesa tentata in molti Paesi europei, raggiunta solo in Italia e Francia, ma solo nel nostro Paese con il coinvolgimento e l'approvazione delle Associazioni dei Consumatori. I vantaggi principali: per il consumatore, una più chiara lettura della conversìone dei prezzi durante la transizione ed insieme un elemento dì rassicurazione; per le imprese (soprattutto commerciali), una diminuzione della complessità. 2. Indicod è stato quindi scelto come sede per la messa a punto di accordi per l'applicazione della nuova normativa sulle vendite sottocosto. Innanzitutto con una proposta - pienamente accolta dal Governo - perché le parti meno chiare della nuova legge venissero interpretate alla luce degli accordi commerciali; e poi, guide-lines (anch'esse concordate tra industria e distribuzione) per la più efficace implementazione della normatìva nell'ambito degli accordi commerciali stessi. I vantaggi principali: riduzione della complessità e dell'incertezza, per le imprese e per gli Organi di controllo pubblico; trasparenza nei confronti dei consumatore. 3. Un altro progetto realizzato sulla base di elaborazioni dei sistemi Ean/Ucc, riguarda il commercio elettronico. Nel giro di pochi mesi, "Euritmo", la soluzione messa a punto da Indicod per la comunicazione b2b, ha favorito un incremento del 40% delle transazioni Edi, dopo anni di sostanziale stagnazione. Questo trend positivo, tuttora in atto, ci fa guardare con ottimismo allo sviluppo su vasta scala e quindi alla possibilità di fare di Euritmo 1a soluzione" per la comunicazione b2b tra le aziende dei largo consumo. 4. E' stato ultimato un programma di ricerca, in collaborazione con Trade Lab, sulle possibilità dì valorizzazione dei beni durevoli nella distribuzione moderna. Abbiamo registrato la necessità, espressa dai produttori da un lato e dai distributori dall'altro, di una maggiore conoscenza reciproca, di un maggìor approfondimento delle opportunità di collaborazione e di sviluppo, per una merceologia non ancora sufficientemente valorizzata nei canali della Cdo despecializzata. L'indagine appena conclusa sarà la base per nuove iniziative finalizzate alla ricerca di formule più produttive, più efficaci, a vantaggio delle imprese e nell'interesse dei consumatore e delle sue possibilità di scelta. 5. Parallelamente stiamo conducendo un'indagine approfondita con McKinsey sull'evoluzione dei Sistema Distributivo italiano nella prospettiva dei prossimi 5 anni e sullo scenario conseguente. Lo studio sarà completato entro l'anno e potrà essere di riferimento per le valutazioni sia delle aziende sia delle Istituzioni competenti in materia di commercio. 6. t stata avviata una linea di intervento che si propone di realizzare supporti per la valorizzazione dei Centri urbani, in una visione che vede strettamente collegati gli interessi delle imprese, dei consumatori, dei cittadini, viste le finalità fortemente correlate alla qualità della vita. Siamo partiti sostenendo un importante Convegno con l'Università della Bicocca e stiamo proseguendo con la definizione dei Piani di analisi e di intervento, nonché della struttura con la quale realizzare i contributi proposti. 7. Nei prossimi mesi affronteremo anche il tema delle politiche dei consumi, partendo da studi comparati delle scelte che nei diversi Paesi si attuano su un aspetto fondamentale di politica economica, oltre che di vitale importanza per le imprese di consumo che rappresentiamo. 8. Ho lasciato volutamente per ultimo il tema della sicurezza agroalimentare, che sarà sviluppato nel proseguimento dei nostri lavori. 1 E un tema di grande rilevanza per il nostro Paese e per un gran numero di imprese, che si trovano ad affrontare una duplice sfida: giocare un ruolo diretto nel presidio della sicurezza degli alimenti e aumentare il potenziale competitivo sul mercato internazionale. Indicod è impegnato ad elaborare e diffondere soluzioni di filiera per la tracciabilità e quindi per la sicurezza e la competitività dei prodotto agroalimentare: soluzioni armonizzate a livello intersettoriale ed in accordo con Ean/Ucc, il network globale cui apparteniamo, a sua volta collegato con le principali organizzazioni internazionalì dei commercio, dell'industria e - per questa materia - anche con le organizzazioni della produzione primaria, dei consumatori, nonché con le Istituzioni e con gli Enti preposti alla standardizzazione e al commercio internazionale. Per questo motivo abbiamo, a nostra volta, invitato intorno al tavolo di Indicod le corrispondenti rappresentanze, operanti in Italia. Siamo lieti che il nostro invito sia stato unanimemente accolto e che, sin dalla prima riunione, si sia avuta una partecipazione attiva di tutte queste organizzazioni, rappresentate da loro massimi esponenti. Parlando dei progetti, ho anche rapidamente accennato al metodo che abbiamo seguito e che intendiamo seguire per la loro realizzazione: ogni volta che se ne prospetta l'opportunità, invitiamo a lavorare con noi - in maniera continuativa e sistematica - tutte le organizzazioni dei comparto dei beni di consumo, nei suoi diversi segmenti, nonché gli Enti collateralì alla nostra filiera, interessati ai temi di volta in volta trattati. E' l'impostazione sperimentata in occasione dei lavori sull'euro e dalla quale sono derivati i tangibili successi di cui ho detto. Siamo convinti che la complessità dei temi richieda sinergie tra le diverse componenti dei sistemi associativi. I temi di filiera vanno affrontati in coordinamento tra le diverse componenti della filiera stessa, insieme ai settori ad essa collegati e alle Istituzioni competenti. I risultati potranno poi essere, come è avvenuto per l'euro, ripresi dalle singole organizzazioni, sviluppati e approfonditi nei loro specifici ambiti. Questo metodo garantisce soluzioni generali armonizzate e, nel contempo, applicazioni specifiche assonanti con il contesto. A nostra volta, naturalmente, siamo pienamente disponibili per collaborare alle iniziative alle quali altre organizzazioni vorranno invitarci. Infine, due parole sulla struttura partecipativa ed operativa. La partecipazione delle aziende e quindi il contributo manageriale e di esperienza viene assicurato dall'affidamento delle aree di progetto a Consiglieri Incaricati, tutti autorevoli rappresentanti delle più importanti imprese dell'industria e della distribuzione, che ringrazio vivamente per la disponibilità. La partecipazione dei manager delle imprese ai Gruppi di lavoro è stata ampiamente assicurata ed è in grado di fornire apporti professionali altamente specializzati. La struttura permanente è stata potenziata: al Segretario Generale, al Direttore dell'Area Tecnica e al Direttore delle Relazioni Esterne, sono stati affiancati tre nuovi Direttori di Area e di Progetto, scelti secondo parametri che assicurano elevata esperienza e professionalità" 

GRUPPO MONDO TV: ACCORDO PLURIENNALE CON LA FIFA PER DIRITTI TV E HOME VIDEO DEI "CARTOONS" SULLE MASCOTTE DEI MONDIALI DI CALCIO 2002. 
Roma-Zurigo, 6 giugno 2002 - Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione, realizzazione e distribuzione di cartoni animati per la Tv ed il cinema - ha siglato con la Fifa (Fédération Internationale de Football Association) un contratto che prevede l'acquisizione da parte del Gruppo romano di tutti i diritti (Home Video/Dvd, Free e Pay TV, Video on Demand, Satellite e Theatrical) della serie di "cartoons" su The Spheriks, le tre mascotte ufficiali dei prossimi mondiali di calcio in Corea e Giappone (2002 Fifa World Cup). Il contratto, siglato da Joseph Blatter e da Orlando Corradi, rispettivamente Presidenti di Fifa e Mondo Tv, relativo all'Italia e valido sino a Maggio 2007, prevede oltre ai 26 episodi destinati alla Tv anche i diritti della versione cinematografica della durata complessiva di 75 minuti. A seguito della presentazione del Dicembre 1999 di The Spheriks, che rappresentano l'evoluzione negli anni (dalla prima mascotte del 1966) con l'obiettivo di comunicare in particolare ai ragazzi valore connessi con la Coppa del Mondo, è stata creata una serie televisiva animata che presenta i tre personaggi, realizzati per la prima volta con animazione computerizzata all'avanguardia. Tale serie è in distribuzione in questi mesi in tutto il mondo. Dal punto di vista finanziario, il contratto prevede un minimo garantito di 10.000 Euro e royalties del 15% sulla vendita a terzi dei diritti Tv, Home Video e Dvd nonché una royalties del 50% per le versione cinematografica. "Con questa operazione" - ha affermato Orlando Corradi - "il nostro Gruppo è in grado di poter distribuire una serie Tv ed un film su uno dei protagonisti assoluti nei prossimi giorni in tutto il mondo; l'accordo, oltre a permetterci di instaurare un rapporto con la massima organizzazione mondiale del calcio, riguarda temi e contenuti rivolti anche ai bambini e quindi perfettamente in linea con i soggetti di tutte le nostre serie". 

AIR DOLOMITI ATTERRA A BRINDISI: NUOVO VOLO PER VERONA E CONNESSIONI CON IL MONDO
Milano, 6 giugno 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana partner di Lufthansa e quotata al Mta, inizia ad operare a Brindisi inaugurando il 21 giugno il collegamento con Verona. Il volo domenicale in particolare rappresenta un grande servizio per l'utenza locale: grazie a veloci connessioni via Verona per Francoforte e Monaco di Baviera, i passeggeri in partenza da Brindisi possono raggiungere tutte le destinazioni nel mondo garantite del network Star Alliance. I due hub infatti concentrano la parte più consistente dell'attività Star Alliance in Europa offrendo le migliori condizioni tariffarie ed una copertura internazionale ed intercontinentale capillare, assicurata dai 13 vettori membri. L'intercambiabilità dei programmi di fidelizzazione tra le Compagnie aderenti all'alleanza garantisce inoltre l'accumulo di miglia su tutti i voli effettuati. Gli operativi del volo per Verona sono i seguenti: Brindisi - Verona venerdì e sabato 19.25/21.25; domenica 09.45/11.45. Verona - Brindisi venerdì e sabato 16.55/18.55, domenica 07.15/09.15 Per questo nuovo prodotto Air Dolomiti ha ideato tariffe a partire da Euro 197 + Tasse a persona, applicabile sabato e domenica. Le connessioni garantite con il volo domenicale hanno i seguenti operativi: Brindisi - Francoforte domenica 09.45/14.00; Francoforte - Brindisi sabato 14.45/18.55; Brindisi - Monaco di Baviera domenica 09.45/14.15; Monaco di Baviera - Brindisi venerdì 15.05/18.55. Air Dolomiti propone le città tedesche con convenienti tariffe a partire da Euro 202 + Tasse a persona con minimo di permanenza il sabato notte. Dopo Bari, un altro aeroporto pugliese entra nel network di Air Dolomiti che si propone quale servizio nuovo per il business e per il turismo. Tutte le tariffe sono soggette a restrizioni e disponibilità dei posti. Per informazioni e prenotazioni consultare il Customer Service al Numero Verde 800013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it

AIR DOLOMITI PROCEDE NEL PIANO DI SVILUPPO A BOLOGNA: NUOVI VOLI PER NIZZA, ARBATAX DI TORTOLÌ E CORFÙ. 
Milano, 6 giugno 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana partner di Lufthansa dal 1994 e quotata al Mta, presente a Bologna con i voli per Monaco di Baviera, Bruxelles e Bari, durante la stagione estiva rafforza la propria posizione sull'aeroporto emiliano: il 1 luglio viene inaugurato il volo per Nizza e il 15 giugno parte la seconda connessione con la Sardegna grazie al volo per Arbatax di Tortolì che si aggiunge a quello già operato per Alghero. Gli orari del collegamento per Nizza operato in collaborazione con Lufthansa sono i seguenti: Bologna - Nizza - 1234567 - 15.00/16.15; Nizza - Bologna -1234567 - 16.50/18.00. La nuova destinazione francese viene festeggiata con invitanti tariffe a partire da Euro 199 + Tasse, andata e ritorno a persona con minimo di permanenza il sabato notte. Grazie ad un nuovo accordo commerciale stipulato con la compagnia francese Air Litoral, che a Nizza concentra la propria attività, Air Dolomiti propone ai passeggeri in partenza da Bologna ottime occasioni per raggiungere le più importanti città francesi con veloci connessioni e convenienti tariffe: Nantes a partire da Euro 253 + tasse; Bordeaux a partire da Euro 299 + tasse; Tolosa a paritire da Euro 274 + tasse; Strasburgo a partire da Euro 280 + tasse. Gli orari del volo per Arbatax di Tortolì sono i seguenti: Bologna - Arbatax di Tortolì sabato 19.30/19.15; Arbatax di Tortolì - Bologna sabato 09.10/10.40. Il volo viene proposto con tariffe a partire da Euro 216 + tasse, andata e ritorno a persona con minimo di permanenza il sabato notte. I voli per Alghero vengono operati come riportato: Bologna - Alghero 12345-- 15.25/16.30; -----6- 17.40/19.05; ------7 12.30/13.55. Alghero - Bologna 12345-- 17.00/18.05; -----6- 15.40/17.05; ------7 10.30/11.55. Grazie ad una buona coincidenza a Bari Palese, dal 6 luglio i passeggeri in partenza dal Marconi possono raggiungere anche l'isola di Corfù, nuova destinazione del network stagionale di Air Dolomiti: Bologna - Bari sabato 10.40/12.15; Bari - Corfù sabato 12.50/14.50 (local time); Corfù - Bari domenica 15.20 (local time)/15.20; Bari - Bologna domenica 16.55/18.30. Per questo nuovo volo Air Dolomiti ha ideato convenienti tariffe a partire da Euro 165 + tasse, andata e ritorno a persona, minimo di permanenza il sabato notte. Durante l'estate il volo per Bruxelles, inaugurato a gennaio, ha tre frequenze giornaliere e rappresenta un servizio ideale per il business. Gli orari del collegamento operato in collaborazione con Lufthansa sono i seguenti: Bologna - Bruxelles 12345-- 07.00/08.30; 12345-- 11.15/12.50; -----6- 17.35/19.55; 12345-- 19.20/20.55; ------7 18.35/20.10. Bruxelles - Bologna 12345-- 09.05/10.40; -----6- 14.45/17.05; 12345-- 17.15/18.50; 12345-- 21.25/23.00; ------7 21.10/22.45. Air Dolomiti propone interessanti tariffe a partire da Euro 231 + Tasse per chi vola nel week - end, andata e ritorno a persona con minimo di permanenza il sabato notte e validità massima tre giorni. Air Dolomiti rafforza considerevolmente la propria presenza a Bologna come previsto nel piano d'espansione della Società continuando a proporre destinazioni che soddisfano perfettamente le esigenze del traffico d'affari e di quello turistico. Tutte le tariffe sono soggette a restrizioni e disponibilità dei posti. Per informazioni e prenotazioni consultare il Customer Sevice al Numero Verde 800013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it

A PALAZZO DORIA PAMPHILJ, LA DELEGAZIONE PRESIDENZIALE DI MAURITIUS HA INCONTRATO L'AMBASCIATORE GIANNI CASTELLANETA E DAVID HARCHARIK, VICE DIRETTORE DELLA FAO 
Roma, 6 giugno 2002 Il Presidente della Repubblica di Mauritius Karl Offmann accompagnato dal Ministro del Turismo l'On Nandcoomar Bodha ha visitato nei giorni scorsi la Capitale. Nel corso della missione presidenziale, Karl Offmann ha incontrato il 31 maggio Sua Santità. Dopo l'incontro con il Papa, la Delegazione Presidenziale dell'isola di Mauritius ha concluso la visita ufficiale in Italia con una cena di gala presso l'aristocratico Palazzo Doria Pamphilj a Roma. In questa cornice d'eccezione la Delegazione composta dal Presidente dalla Repubblica di Mauritius Karl Offmann, il Ministro del Turismo l'On Nandcoomar Bodha, il Direttore dell'Ente del Turismo Karl Mootoosamy e dal Console di Roma Denis Cangy ha incontrato le più alte cariche della diplomazia italiana. Presenti alla serata l'Ambasciatore Gianni Castellaneta, David Harcharik Vice Direttore Generale della Fao, Antonio Tozzi Presidente Fiavet, Angelo Bucarelli critico d'arte, Pia Luisa Bianco per Panorama. Il Presidente della Repubblica, ha espresso, agli invitati il desiderio di consolidare e sviluppare il rapporto di collaborazione, già esistente con il nostro Paese, nell'area del Turismo e degli investimenti. Gli Italiani hanno reagito in modo positivo all'11 settembre e i dati di visita lo dimostrano; anche nel mese di ottobre il flusso di Italiani verso Mauritius ha registrato un incremento dell'11,9%. 

NUOVE PROMOZIONI EMIRATES E UN NUOVO TERMINAL D'IMBARCO A DUBAI UNICO AL MONDO, PER CELEBRARE L'AMPLIAMENTO DI SKYWARDS, IL PROGRAMMA DI FEDELTÀ PER I FREQUENT FLYERS. 
Milano, 6 giugno 2002 - Emirates inaugura l'unico terminal di imbarco al mondo esclusivo per First e Business Class e celebra l'ingresso di Singapore Airlines (Sia) nell'alleanza Skywards, il programma di fidelizzazione per i viaggiatori, offrendo ai suoi clienti membri di Skywards l'opportunità di acquisire il doppio delle miglia e la possibilità di vincere una meravigliosa vacanza di lusso a Singapore. Fino al 31 luglio, infatti, i membri di Skywards che voleranno con Sia riceveranno un bonus per raddoppiare le miglia in First e Raffles (Business) Class e un bonus pari al 50% delle miglia in Economy. Inoltre, effettuando un volo a/r con Emirates e uno con Sia nello stesso periodo, i membri di Skywards potranno vincere 2 biglietti di Business Class per un volo Sia a Singapore e un soggiorno di 3 notti. Analogamente, i soci del programma KrisFlyer di Sia che voleranno con Emirates e/o con SIA durante la promozione, potranno godere degli stessi vantaggi e potranno vincere un soggiorno a Dubai presso l'unico hotel a 7 stelle del mondo, il magnifico Burj Al Arab. Emirates ha compiuto un passo in avanti nella cura delle esigenze dei suoi clienti realizzando all'Aeroporto Internazionale di Dubai il primo e unico terminal check-in al mondo dedicato a snellire le operazioni di imbarco per chi viaggia di frequente. Esteso su un'area di 1600 mq, situato in posizione strategica tra gli Arrivi e le Partenze in modo da agevolare le procedure, è il primo terminal interamente separato e predisposto con 8 banchi con check-in espresso per viaggiatori con bagaglio a mano: una facilitazione che attrae in particolare chi viaggia per affari o in giornata. Le agevolazioni offerte dal nuovo e unico terminal Emirates consentono ai viaggiatori di ridurre al minimo le formalità e di recuperare più tempo per rilassarsi nelle lounge Emirates, per visitare i negozi duty free, utilizzare le postazioni Internet a disposizione o rifocillarsi grazie al superbo servizio di catering di Emirates. Emirates stima che il nuovo terminal sarà in grado di gestire l'imbarco di 400.000 clienti all'anno. L'accesso è consentito ai passeggeri con voli Emirates di First e Business Class, SriLankan Business Class e ai membri del programma Skywards Gold e Skywards Silver, in tutte le classi. La lista dei partners dell'alleanza Skywards comprende, oltre a Emirates e a Singapore Airlines, SriLankan Airlines, All Nippon Airways, British Airways, Continental Airlines, South African Airways e United Airlines. 

SECONDO BUSQUIN, LA RICERCA È NECESSARIA PER EVITARE LA PARALISI DEI TRASPORTI 
Valencia, 6 giugno 2002 - Nell'aprire i lavori della conferenza dal titolo "Tecnologie dei trasporti di superficie per lo sviluppo sostenibile", tenutasi il 3 giugno a Valencia (Spagna), il Commissario europeo per la Ricerca ha dichiarato: "Non c'è futuro senza ricerca e l'Europa non può adottare le necessarie soluzioni innovative se non investe sufficientemente in questo settore". Busquin ha spiegato ai presenti che se non si adotteranno subito dei provvedimenti, il volume del trasporto di merci aumenterà, entro il 2010, del 38 per cento e quello dei passeggeri del 24 per cento, "portando probabilmente il trasporto su strada ad un passo dalla paralisi". Egli ha aggiunto che a ciò si accompagnerà un incremento dei danni e degli incidenti ambientali. Secondo Busquin, oltre ad aumentare gli investimenti, l'Europa deve migliorare l'efficienza delle proprie politiche di ricerca. "Il progetto relativo allo Spazio europeo della ricerca [Ser] è stato lanciato esattamente a tale scopo, poiché esso mira all'ottimizzazione delle risorse e delle azioni comunitarie, nazionali e private", ha dichiarato il Commissario. Busquin si è detto compiaciuto che il concetto di Ser sia stato ben compreso dalla comunità di ricerca che opera nel settore dei trasporti. "Non resta che trasformare le idee in azioni", ha affermato il Commissario. Egli ha citato l'importanza dei consigli consultivi quali l'Acare (ricerca aeronautica) e l'Errac (ricerca ferroviaria), sostenendo che questi consentono una migliore individuazione delle priorità. Nell'affrontare il tema delle evoluzioni tecnologiche, egli ha suggerito che ora potrebbe essere il momento opportuno di basare un'ampia piattaforma tecnologica sulle pile a combustibile e su quella che talvolta viene definita "economia dell'idrogeno". "Essa dovrebbe riunire tutti gli attori, gli industriali, i rappresentanti istituzionali, i ricercatori e gli utenti impegnati in questo sviluppo tecnologicamente indispensabile", ha asserito Busquin. Egli ha sollecitato altresì la creazione di altre piattaforme che riuniscano tutte le parti coinvolte nelle tecnologie "fondamentali per la nostra futura mobilità". Busquin ha dichiarato di aspettarsi importanti sviluppi nel settore del trasporto sostenibile di superficie con l'arrivo dei nuovi materiali, delle nuove tecnologie e dei nuovi servizi quali Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare. Secondo il Commissario, le priorità consisteranno in una riduzione del rumore e delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) ed in un miglioramento della sicurezza e dei rendimenti. "La volontà politica unita alle opportunità offerte dalla ricerca e dalla tecnologia dovrebbe consentire il necessario riequilibrio dei metodi di trasporto", ha affermato Busquin. "Tuttavia, tale processo non sortirà alcun effetto se non sarà sostenuto dall'eccellenza scientifica e tecnologica, da una forte cooperazione e da un effettivo coordinamento fra le attività nazionali", ha aggiunto il Commissario. 

L'UE RATIFICA IL PROTOCOLLO DI KYOTO 
Bruxelles, 6 giugno 2002 - Il 31 maggio l'Unione europea, rappresentata dal presidente spagnolo del Consiglio "Ambiente" Jaume Matas e dal commissario per l'Ambiente Margot Wallström, ha ratificato il Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico. La firma è avvenuta a New York presso la sede delle Nazioni Unite, dove sono custoditi i documenti di ratifica. Tale accordo rappresenta un passo avanti verso l'entrata in vigore del Protocollo, per la quale è necessaria la ratifica da parte dei paesi responsabili del 55 per cento delle emissioni prodotte dal mondo industrializzato nel 1990. Esso inoltre è indice del fatto che l'UE ha raggiunto il proprio obiettivo di consentire l'entrata in vigore del Protocollo prima dell'inizio del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, previsto per il mese di agosto di quest'anno. Il ministro spagnolo dell'Ambiente Matas ha affermato che la ratifica dell'UE è la prova tangibile della convinzione di milioni di cittadini europei - per i quali il Protocollo di Kyoto rappresenta il migliore strumento di collaborazione esistente per il raggiungimento del nostro obiettivo comune - nonché del loro impegno nei confronti di tale traguardo". La Wallström ha esortato i partner dell'UE nel mondo industrializzato e in via di sviluppo a ratificare quanto prima il Protocollo. "Le prove scientifiche a sostegno del cambiamento climatico sono più che mai solide", ha affermato il Commissario. "Sappiamo tutti che perfino gli obiettivi del Protocollo di Kyoto non rappresentano che il primo passo per scongiurare le gravi conseguenze che il cambiamento del clima potrebbe comportare". La Wallström ha posto altresì l'accento sulla necessità di intraprendere ulteriori azioni al fine di ridurre le emissioni di gas-serra nell'Ue. A tal proposito, il Commissario ha affermato che la Commissione europea ha proposto alcuni provvedimenti volti a ridurre le emissioni ad un costo quanto più contenuto possibile, compreso il lancio, nel 2005, di un programma di scambio delle emissioni all'interno dell'Ue. La Wallström tuttavia ha avvertito che tutti gli Stati membri devono assumersi la responsabilità del conseguimento dei propri obiettivi, in base al principio di condivisione degli oneri. L'Ue, nel frattempo, continua ad esortare gli Usa a partecipare all'azione globale per la lotta contro il cambiamento climatico. La Bbc ha reso noto il rifiuto degli Stati Uniti a rivedere la propria decisione di restare al di fuori del Protocollo di Kyoto, nonostante il governo americano abbia riconosciuto, per la prima volta, che l'inquinamento prodotto dall'uomo è una delle principali cause del cambiamento climatico. In una relazione presentata alle Nazioni Unite, l'Agenzia statunitense per la protezione ambientale ha avallato la convinzione scientifica, ampiamente condivisa, secondo la quale le emissioni di gas-serra prodotte dall'attività umana (industria e trasporti) sono ampiamente responsabili del surriscaldamento del globo. La Casa Bianca, al contrario, sosteneva che non vi erano prove sufficienti a dimostrazione del fatto che le emissioni industriali rappresentano la causa del cambiamento climatico. Philip Clapp, presidente del gruppo ambientalista National Environmental Trust, ha dichiarato che la nuova relazione "smentisce tutto ciò che [il presidente Bush] ha affermato sul riscaldamento globale dall'inizio del suo mandato". Il governo giapponese ha approvato la ratifica del Protocollo il 4 giugno, a seguito dell'assenso unanime espresso la settimana scorsa dal Senato (229 voti a favore e 0 contrari). Il primo ministro Junichiro Koizumi ha esortato gli Usa a rivedere la propria posizione sul Protocollo, affermando: "Il governo del Giappone si adopererà al meglio per la definizione di un regime comune al quale partecipino tutti i paesi, compresi gli Stati Uniti e i paesi in via di sviluppo". 

TORONTO - CANADA, SEDE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ. 23-28 LUGLIO. 
Milano, 6 giugno 2002 - La Giornata Mondiale della Gioventù è un evento che riunisce i giovani cattolici di oltre 150 Paesi per conoscere meglio la propria fede e celebrarla. Il fatto di stare insieme al Papa e ad altri giovani ne fa un'occasione di grande gioia. Durante la Gmg del 2002 nel prossimo mese di luglio, i partecipanti potranno conoscere come vivono la fede i cattolici canadesi e condividere con loro il modo di vivere. Inoltre, i partecipanti stranieri faranno conoscere ai fratelli canadesi come si professa la fede e come si vive nei loro rispettivi Paesi. La Gmg si svolgerà a Toronto, stato dell'Ontario, tra il 23 e il 28 luglio. Tale evento sarà preceduto (18-21 luglio) e seguito (28-31 luglio) dall'Accoglienza nelle Diocesi in tutto il Canada per tutti coloro che vogliono parteciparvi. Il 22 luglio Tutti i pellegrini viaggeranno per raggiungere Toronto I partecipanti incontreranno altri giovani che condividono la stessa fede e parteciperanno a progetti di assistenza sociale, come assistere gli ammalati e i senzatetto, durante il loro soggiorno nelle varie città del Canada, spettacolare e grande Paese - oltre 30 volte l'Italia con meno di 30 milioni di abitanti, si estende dall'Oceano Atlantico al Pacifico. A Toronto i partecipanti prenderanno parte a un programma settimanale intenso, che inizierà con la Messa di Accoglienza celebrata da Sua Eminenza il Card. Aloysius Ambrozic e che avrà il suo culmine nella veglia e nella S.Messa celebrata dal Papa. Altre attività prevedono incontri di catechesi sul messaggio del Santo Padre tenuti dai Vescovi di tutto il mondo e la celebrazione dei sacramenti della Santa Eucaristia e della Riconciliazione. Inoltre, ci saranno momenti di preghiera, di partecipazione ad attività sociali e si potrà prendere parte ad un'ampia gamma di spettacoli che includerà concerti, giochi, balli e discussioni realizzati dai giovani stessi di tutte le parti del mondo. Una parte importante delle Giornate Mondiali della Gioventù è la possibilità data ai giovani di tutto il mondo di incontrarsi, di diventare amici e di imparare gli uni dagli altri. La GMG è aperta ai giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni insieme ai loro accompagnatori. Persone di tutte le età e religioni possono partecipare aiutando come volontari a Toronto e in diverse località del Canada. www.turismo.canada.it  fax 0321.806815 

VACANZE "LEGGERE", SENZA VALIGIE E SENZA PENSIERI? CI PENSA MAIL BOXES ETC. E VOI VIAGGIATE TRANQUILLI AL VIA PRESSO I CENTRI MBE I SERVIZI PER L'ESTATE: SPEDIZIONE DEI BAGAGLI NEI LUOGHI DI VILLEGGIATURA 
Milano,6 giugno 2002 - Vi piacciono i viaggi organizzati, o siete un turista "fai da te", oppure puntate su una vacanza tradizionale, ma la sola idea di trasportare borse e valigie pesanti Vi fa venire i brividi? La soluzione, per una estate felice e "leggera", è già disponibile presso gli oltre 440 negozi Mail Boxes Etc. presenti in Italia che hanno messo a punto per il periodo estivo comodissimi e vantaggiosi servizi destinati ad "alleggerire" le fatiche e le ansie del viaggio, lasciando solo il piacere della vacanza. Nessun problema per i bagagli pesanti: sarà sufficiente consegnarli al negozio Mail Boxes Etc. sotto casa che provvederà a farli arrivare al vostro albergo, o nel villaggio da voi prescelto, in tutta tranquillità. In molti casi, per chi abita entro un raggio di 10 km dal negozio Mbe, è addirittura previsto il ritiro a domicilio incluso nel prezzo della spedizione. E se durante la vacanza vi siete lasciati tentare da un affascinante oggetto di artigianato locale, tanto bello quanto fragile o ingombrante.. niente paura. Mail Boxes Etc. si fa carico anche di questo, lo imballa nel modo più sicuro e provvede a farlo arrivare a casa vostra, sano e salvo. Indicativamente, il costo per la spedizione di una valigia di peso e dimensioni normali, da Milano a qualsiasi destinazione italiana, è intorno a 20-25 €uro. E non è finita qui, perché se la voglia di vacanza è forte, ma non vi sentite tranquilli per la vostra corrispondenza che lasciate in città, ancora una volta Mail Boxes Etc. è un "compagno di viaggio" affidabile ed efficiente. Nel periodo estivo, per il tempo da voi desiderato, Mbe mette a disposizione il servizio domiciliazione che farà "dirottare" sul negozio Mbe per voi più comodo la corrispondenza, i pacchi, i fax, i telegrammi a voi destinati e che nessuno potrebbe ritirare in vostra assenza. Mbe se ne prenderà cura fino al vostro rientro, li custodirà o, se preferite, li recapiterà, in base alle istruzioni da voi fornite. Questi servizi, pensati per chi voglia partire in tutta tranquillità, rappresentano una soluzione efficace anche per le aziende che vogliano garantire nel periodo della chiusura estiva il recapito di pacchi e corrispondenza presso un Centro Servizi affidabile, così come per molti albergatori che possono affidare a Mbe l'imballaggio e la spedizione di oggetti dimenticati in albergo, oppure gli acquisti fatti in villeggiatura e che i clienti abbiano chiesto di spedire al loro domicilio. 

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