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12 GIUGNO 2002

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V CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI DI MEDICINA TRASFUSIONALE (1°-6 GIUGNO 2002) 

Lecce, 12 giugno 2002 - 1.436 esperti trasfusionisti hanno partecipato al V Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale organizzato da Simti - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia a Lecce nel Salento, dal 1° al 6 giugno 2002. Simti ha inteso, attraverso la realizzazione di questa iniziativa nel Sud, portare alla attenzione degli specialisti e della pubblica opinione il tema dell'autosufficienza di sangue in Italia. Si tratta di un problema di grande evidenza in quanto migliaia di unità di sangue, nello scorso anno, hanno dovuto essere importate da altre nazioni europee (Germania e Svizzera). Infatti l'autosufficienza di sangue in Italia non è ancora stata raggiunta. Le unità di sangue raccolte nel nostro Paese sono state 2 milioni e 26 mila (nel 2000) e le Regioni carenti sono state Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna e Sicilia. Come ha sottolineato il Presidente Simti, Giuseppe Aprili, si è di fronte a un aumento costante nel fabbisogno trasfusionale anche per l'incremento dell'attività sanitaria in una popolazione in progressivo invecchiamento. In effetti il Sistema sangue italiano deve dotarsi di strumenti diversi, nuovi, più adeguati per far fronte allo scenario in mutamento e agli aumentati fabbisogni di sangue. Il V Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale svoltosi a Lecce ha voluto ricordare, con il fondamentale contributo di partecipazione del mondo del volontariato (Avis, Fidas, Fratres, ...), che il sangue, sicuro e sufficiente, è una risorsa essenziale per la società nel suo complesso e in particolare per tutti coloro che ne hanno necessità per motivi di salute. Il Ministero della Salute, in accordo con Simti, come ha ricordato il Presidente Giuseppe Aprili, proprio in collaborazione con il mondo del volontariato, sta per avviare una campagna nazionale di sensibilizzazione al tema della donazione di sangue, specialmente per l'approssimarsi dell'estate, periodo durante il quale la mancanza di sangue è di maggiore rilievo. Il confronto su questi argomenti è avvenuto anche durante una Tavola Rotonda "La medicina trasfusionale: attualità e prospettive" tenutasi mercoledì 5 giugno 2002 con la partecipazione tra gli altri del Senatore Antonio Tomassini e di Michele Mirabella che ha svolto il ruolo di moderatore. Il giornalista conduttore della trasmissione "Elisir", in chiusura, ha voluto sottolineare il ruolo bivalente della iniziativa (promossa dalla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia): momento di approfondimento scientifico e insieme di coinvolgimento della società civile nell'ambito della solidarietà. Esperti convenuti da 12 Paesi del Sud-Est Europa (Albania, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kossovo, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia) riunitisi a Lecce il 5 e il 6 giugno 2002 in occasione del meeting "Present and future problems of Transfusion Medicine in South-Eastern Europe" che è stato organizzato da Simti - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia e da Estm - European School of Transfusion Medicine. Il miglioramento del sistema trasfusionale del Sud-Est Europa, realizzato anche tramite l'interscambio organizzativo e insieme culturale, passa attraverso una condivisione sostanziale delle situazioni e delle esperienze - come hanno rilevato i medici trasfusionisti durante l'incontro - l'obiettivo è di garantire la equità di accesso dei cittadini alla risorsa sangue. 

IL SISTEMA BAX(R) DI DUPONT QUALICON ADOTTATO NEGLI USA DAL FOOD SAFETY AND INSPECTION SERVICE PER IL CONTROLLO DELLA LISTERIA MONOCYTOGENES IN CARNI E POLLAME
Milano, 12 giugno 2002 - Giugno 2002 ( Il sistema Bax, un metodo di screening genetico sviluppato da DuPont Qualicon www.qualicon.com  e' stato adottato dal Food Safety and Inspection Service (Fsis) www.fsis.usda.gov dell'United States Department of Agriculture (Usda) per effettuare il controllo della Listeria monocytogenes nelle forniture di carni e pollame negli Usa. La Usda e' inoltre responsabile della sicurezza delle carni e del pollame importate. L'annuncio e' stato fatto il 30 aprile da Bill Hudnall, amministratore del Fsis. "E' un buon esempio di come la Fsis stia usando le nuove tecnologie per migliorare l'efficienza dei suoi interventi. La Fsis puo' ridurre il tempo necessario per la notifica di un risultato negativo alle aziende interessate e la riduzione del numero di falsi positivi contribuira' a ridurre le risorse dell'agenzia impiegate per confermare la positivita' dei test." ha dichiarato Hudnall. La Fsis sta esaminando il sistema Bax con altri patogeni, come Salmonella ed Escherichia coli (E.coli) 0157:H7. "Siamo lieti di questa scelta della Fsis. Oltre a garantire altissima precisione, Bax e' una soluzione conomicamente comptitiviva che fornisce risultati in poche ore rispetto ai giorni necessari con soluzioni convenzionali. La sua superiore affidbilita' permette inoltre agli operatori dell'industria di concentrarsi con maggiore tranquillita' su altri obiettivi essenziali. La protezione delle fornture di carni e pollame non e' mai stata piu' importante di oggi e Bax e' il soolo sistema di screening di patogeni attualmente disponibile dotato di tutte le caratteristiche necessario per il compito, accuratezza, velocita' e automazione." ha dichiarato Kevin Huttman, presidente di DuPont Qualicon. Le forniture alimentari degli Usa potrebbe atrarre singificativo giovamento dall'adozione di sistema di controllo piu' accurati e veloci al servizio delle aziende alimentari e nei settori della ristorazione e della distribuzione. Secondo l'Usda, circa 36 milioni di tonnellate di carne sono consumati nei soli Usa ogni anno e oltre 1.8 milioni di tonnellate sono importati. La Listeria monocytogenes e' un patogeno particolarmente pericoloso per gli alimenti. Bax e' un rivoluzionario sistema di screening basato sulla genetica che permette di identificare i batteri in ingredienti alimentari, prodotti alimentari finiti e campioni ambientali. Il sistema Bax occupa poco spazio (e' contenuto essenzialmente in un desktop computer) ed e' disponibile sul mercato da novembre 2000. Attualmente oltre 200 sistemi Bax sono utilizzato da agenzie governative, aziende alimentari e laboratori in oltre trenta paesi in tutto il mondo. DuPont stima che l'industria globale della diagnostica registri un giro di affari annuo pari a 27 miliardi di dollari e che lo specifico segmento della diagnostica alimentare raggiunga vendite annue per 1,7 miliardi di dollari. La societa' Qualicon Inc. e' stata creata da DuPont nel Settembre 1997. DuPont Qualicon sviluppa e commercializza apparecchiature e servizi per analisi microbiologiche che utilizzano l'informazione genetica per risolvere i problemi di sicurezza e qualita' affrontati dalle industrie che operano in campo alimentare e farmaceutico, nell'epidermiologia ospedaliera, nella sanita' veterinaria e nella salute pubblica, e da universita' e istituti di ricerca. DuPont Qualicon ha sviluppato e produce il sistema di caratterizzazione microbica RiboPrinter www.qualicon.com/rp.html  il solo strumento automatico per il fingeprinting del Dna di batteri e il sistema di screening Bax www.qualicon.com/bax.html  che permette di effettuare in modo rapido e affidabile test genetici per la ricerca di patogeni in alimenti e ambienti. 

L'ARCA TRIANGOLARE: SUONI, IMMAGINI E POESIA DALLA SICILIA 
Milano, 12 giugno 2002 - Il 2002 dell' Associazione, che vedrà a settembre l'apertura della sede in Via Don Guanella e l'organizzazione del seminario Clown Fun Doctors per formare giovani dottori del buonumore ha un prologo spettacolare il 17 giugno presso la Cascina Monluè. Nell'ambito della settimana musicale proposta in questa cornice dall'Arci (gli spettacoli si alterneranno fino al 23 giugno), l'Associazione Veronica Sacchi apre la manifestazione con la messa in scena di questo suggestivo spettacolo. "Salite signori, salite a bordo di questa arca triangolare di sasso che galleggia sulle onde dei millenni. E' scampata a tante tempeste, sopravviverà". Questo breve passo di Gesualdo Bufalino racchiude metaforicamente il cammino che l'associazione Veronica Sacchi sta percorrendo e che l'ha portata al casuale incontro con Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, artista capace di coniugare, in modo singolare, musica, poesia, prosa e teatro. Questo coinvolgente incontro ha dato origine all'idea di creare una forma di spettacolo che, grazie al contributo individuale di svariati artisti, vada oltre al semplice concerto dal vivo e metta insieme più aspetti creativi e componenti artistiche. L'Arca Triangolare racconta una terra, la Sicilia, un popolo, un modus vivendi dove la canzone popolare diventa presupposto per viaggi intellettuali e dove la passionalità mediterranea si consuma nel fuoco feroce di un'insularità spesso ostile. Elementi che ritroviamo nella musica di Kaballà, che dopo aver spaziato in vari campi musicali e sperimentato nuove vie alla canzone d'autore, torna alle atmosfere degli esordi riappropriandosi del dialetto, dei riferimenti letterari e degli echi etnici che caratterizzavano le sue prime canzoni. Sulle musiche di Kaballà intervengono immagini e rumori di Sicilia, squarci di poesia e prosa di autori siciliani, da Sciascia a Quasimodo, da Consolo a Bufalino. La Sicilia è ancora protagonista, con la sua prepotente natura che l'uomo non sa dominare e che lo obbliga, per sopravvivere, a trovare nuova forza interiore. Questo spettacolo è un omaggio a questa terra così dolce, aspra e sapiente. Gli artisti che, con il loro volontariato, hanno permesso la realizzazione di questo spettacolo sono: Pippo Rinaldi, in arte Kaballà per la musica e i testi cantati; Andrea Zuppini per gli arrangiamenti e la regia sonora; Giacomo Artale per le immagini; Daniela Schiavone per coreografia e la regia; Gigi Saccomandi per l'architettura luci; Evelina Primo per la recitazione. Il compositore siciliano Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, inizia la sua carriera musicale con "Petra Lavica", un album nel quale si mescolano il dialetto siciliano, gli elementi stilistici della "world music", del rock e della canzone italiana d'autore. Il suo percorso artistico prosegue nei suoi tre album successivi ("Le vie dei canti", "Lettere dal fondo del mare", "Astratti furori"). Autore di una splendida ballata nel "Padrino III" di F.F. Coppola, collabora con vari cantautori e interpreti della musica italiana fra cui Antonella Ruggiero di cui firma il brano presentato a Sanremo '99. Nel 2000 è coautore di tutti i brani originali del musical "Eppy, l'uomo che ha costruito il mito dei Beatles". Andrea Zuppini esordisce come chitarrista nell'ambito della musica jazz negli anni '80. Nel 1988 inizia a lavorare nell'ambito della musica pop, collaborando negli anni successivi con alcuni dei più prestigiosi artisti italiani. Prosegue la sua attività in veste di produttore/arrangiatore e compositore per svariati progetti. Giacomo Artale, dal 1968, di occupa di fotografia, collaborando con due case editrici fiorentine, con Pitti Immagine e con alcune riviste americane e giapponesi. Dal 1990, vive a Milano e lavora nel settore della pubblicità con particolare attenzione alla fotografia in bianco e nero e ai processi di sviluppo "fine-art". Daniela Schiavone, agli studi di danza affianca quelli di architettura con un particolare interesse per l'arte. Lavora da dieci anni al Teatro Alla Scala di Milano, e proprio l'esperienza della lirica caratterizza il suo lavoro da otto anni. Gigi Saccomandi, laureatosi in discipline dello spettacolo (Dams) all'Università di Bologna, ha collaborato con alcuni tra i maggiori registi italiani. Con la sua attività è stato determinante nell'istituire in Italia la figura professionale del light designer, basata sulla sua abilità di riuscire a "raccontare" attraverso la luce. Musica, balli, divertimento, arte e design 

ALL'ART FACTORY CAFÉ LA SERATA INAUGURALE DI "Visuals Xpò" - Contenitore-evento per arti visive e figurative - EVENTO A FAVORE DI LILA CEDIUS 
Milano, 12 giugno 2002 - Giovedì 13 giugno - dalle ore 21.30 alle 2.00 - all'Art Factory Café di Via Doria 17 (angolo piazzale Caiazzo) a Milano si terrà la serata "Visuals Xpò. La serata sarà animata dai Dj Gun J e Dj Fuco che si alterneranno alla console proponendo brani di musica revival, easy leastening, lounge, banghra, rock'n'roll, rhythm'n'blues, boogie e garage. Ispirato all'omonimo Art Factory voluto da Andy Warhol a New York come luogo di incontro e trampolino di lancio per giovani artisti, il locale milanese è gestito da tre fratelli di origine sarda. L'ambiente accogliente, decorato da specchi e quadri di artisti contemporanei, si sta affermando sempre di più come punto di incontro per i giovani milanesi e gli artisti esordienti. Da segnalare la possibilità di trascorrervi il brunch domenicale, assistere a serate dedicate a musica jazz ed esposizioni culturali. Parte del ricavato della serata sarà devoluto a favore di Lila Cedius - CEntro per i Diritti Umani e la Salute pubblica - struttura nonprofit, operativa sull'estero della Lila, che interviene a livello internazionale per l'affermazione del diritto alla salute. Per informazioni www.lilacedius.it La serata sarà l'occasione per presentare, con la presenza degli artisti, "Visuals Xpò": una mostra di arti varie, dalla pittura alla scultura, dai video di animazione alla fotografia, realizzati da giovani artisti che si terrà dal 14 al 16 giugno (ore 21.30-1.00) presso lo Spazio Xpò di Via Benaco 24 a Milano. 

NASCE RICICLA ENERGIA, IL NUOVO SALONE DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA, IN PROGRAMMA A RIMINI DA 6 AL 9 NOVEMBRE 
Rimini, 12 giugno 2002 -. Ricicla Energia nasce affiancato a Ricicla, l'evento Internazionale del recupero di materia ed energia e delle sostenibilità ambientali che può vantare 5 anni di ininterrotti successi e che ha visto, nel corso dell'edizione 2001, superare il traguardo delle oltre 30 mila presenze italiane ed estere. Perché Ricicla Energia ? Nell'ambito di uno sviluppo compatibile con la salvaguardia dell'ambiente, tema non più procrastinabile appare oggi indispensabile affrontare la problematica della gestione del rifiuto legandola alla produzione ed al conseguente risparmio di energia. Produzione di energia da fonti rinnovabili, cogenerazione, teleriscaldamento e generazione distribuita, risparmio ed efficienza energetica, mobilità sostenibile, formazione e comunicazione ambientale sono le vie maestre da percorrere per conseguire l'obiettivo della sostenibilità; non alternative tra di loro bensì complementari, dunque da inquadrare in un percorso univoco e unitario. Ricicla Energia le raccoglie in un unico salone, che fin dalla sua prima edizione si candida a diventare la più autorevole vetrina, per chiunque voglia conoscere gli sviluppi e i risultati del settore, attraverso una sezione convegnistica ed una sezione espositiva. Sono questi, in sintesi, gli argomenti che si propone di affrontare la "neonata" Ricicla Energia verso la quale l'Ente Fiera di Rimini ed Energia Blu, consci dell'importanza della nuova, ed al momento unica, iniziativa nel panorama fieristico italiano, stanno predisponendo ogni sforzo organizzativo per rendere tale manifestazione un'esclusiva opportunità. Per raggiungere questi obiettivi, gli organizzatori, hanno già ottenuto il patrocinio a Ricicla Energia da parte di tutti i principali Enti ed Associazioni italiane ed estere del settore. Infolink: www.ricicla.it 

A GRANDI PASSI VERSO LIFT 2002 
Milano, 12 giugno 2002 - A pochi mesi dall'apertura della manifestazione, in programma a Milano dal 20 al 23 novembre prossimo, Lift 2002 prosegue a passi veloci verso quello che si annuncia come il maggiore evento espositivo internazionale del settore del trasporto verticale. Dunque per la quarta volta consecutiva, Lift torna a Fiera Milano, dopo i successi di pubblico e di espositori realizzati nel 1996, 1998 e 2000. Però, rispetto alle precedenti edizioni, la novità è costituita dall'organizzazione della mostra che quest'anno è affidata a Rassegne SpA, società nata nel 1997 e partecipata da Fondazione Fiera Milano e da Cosmit, la più importante società di organizzazione fieristica privata italiana. In linea invece con il passato sono il ruolo che l'industria ascensoristica e componentistica italiana svolge in Europa e nel mondo e il ruolo che Lift riafferma con forza: uno dei maggiori appuntamenti del settore del trasporto verticale, vetrina ideale per attrarre le aziende, i visitatori e gli operatori internazionali più qualificati. In definitiva, la riconferma di Lift deriva direttamente dal ruolo primario assunto sul mercato mondiale dall'industria italiana del settore, che necessita di una sede espositiva del prestigio e della visibilità della Fiera Internazionale di Milano. Nel settore del trasporto verticale in generale, e in quello ascensoristico in particolare, gli italiani, insieme a spagnoli e tedeschi, sono infatti i leader indiscussi a livello internazionale. Inoltre si può affermare senza timore di smentita che quasi in ogni ascensore installato nel mondo si trovi almeno un componente con il marchio tricolore. Ne consegue che Milano, che del settore è la capitale economica e morale, è la sede "naturale" per ospitare la manifestazione vetrina delle aziende nazionali ed europee. A ciò si aggiunga il successo dell'edizione 2000 (ma anche delle precedenti) di Lift. Un successo certificato da numerosi elementi. Innanzitutto la soddisfazione degli espositori: 225 aziende, di cui il 40% straniere, in rappresentanza di 28 paesi. Quindi il numero e la qualità dei visitatori giunti da tutto il mondo: oltre 12.000, di cui circa il 40% stranieri da 81 paesi. Infine il giro di affari post-fiera, che a detta delle stesse aziende espositrici è stato molto buono. Esiste poi un ulteriore elemento di interesse. Nell'edizione di quattro anni fa, e poi nella successiva, venne introdotta una novità, accolta con grande favore dagli operatori: la contemporaneità di Lift e Sicurezza (Rassegna internazionale della sicurezza e dell'automazione degli edifici). Ciò a riconferma della linea di tendenza dei cosiddetti "edifici intelligenti", che vuole una sempre maggiore integrazione tra le strutture, le installazioni e i servizi all'interno delle costruzioni del futuro. Sulla scorta di quelle positive esperienza, le due manifestazioni si ripresentano insieme anche nel 2002. Infatti, quella dell'aggregazione di mostre omogenee è una precisa scelta strategica con si propone di valorizzare ulteriormente singole manifestazioni, creando sinergie orizzontali e quindi nuove opportunità di affari e sviluppo. E' una strada che il settore fieristico sta percorrendo anche per altri eventi espositivi. Dopo quelle della prima generazione (fiera campionaria) e quelle della seconda (fiere super specializzate) è ora il momento delle cosiddette "fiere di sistema". In termini di affari, ma anche di aggiornamento professionale e di diffusione del know how tecnico e tecnologico, i vantaggi per gli operatori sono evidenti. L'aggregazione di mostre omogenee, tra loro "permeabili", consente infatti ai visitatori di transitare senza alcuna formalità dall'una all'altra. D'altro canto invece, gli espositori di Lift hanno così la possibilità di allacciare contatti con un target allargato di visitatori. I quali a loro volta hanno l'occasione di approfondire tematiche differenti ma strettamente collegate tra loro. In termini pratici l'aggregazione delle due mostre ha prodotto nel 2000 un travaso di visitatori dall'una all'altra stimabile nel 30%. Si tratta di innovazioni che contraddistingueranno il prossimo futuro di Fiera Milano. In ottant'anni di storia ha conquistato la leadership in Europa e un know how che vanno strenuamente difesi di fronte all'incalzare delle sfide dell'economia globale. Sono primati che gli organizzatori intendono difendere con un sempre rinnovato impegno, per rispondere con mezzi adeguati alla sempre più incalzante concorrenza degli altri grandi quartieri espositivi. Infine un'ultima nota riguarda la sede della manifestazione. Come già avvenne per le edizioni 1998 e 2000, saranno le avveniristiche strutture del Portello ad ospitare Lift 2002, e come già in passato il teatro sarà il Padiglione 15, con il suo unico grande salone da 10.000 mq. Una delle ambientazioni più moderne e all'avanguardia nell'ambito delle strutture espositive. 

PIXX, NUOVO MODO DI MANGIARE A POCHI MESI DALL'APERTURA PIXX STA RISCONTRANDO UN OTTIMO SUCCESSO 
Milano, 12 giugno 2002 - Pixx, aperto a fine 2001 a Milano, rappresenta un modo tutto nuovo di mangiare, adatto per chi va di fretta, ma non vuole sacrificare, oltre al tempo, anche la qualità e la genuinità. Perfetto per le pause pranzo di chi lavora, per la colazione, per uno spuntino fuori orario. La possibilità di asporto (tutti i prodotti sono già confezionati e pronti da portare via) e un efficiente servizio di consegna a domicilio, poi, facilitano il consumo del pasto anche in casa o in ufficio. Il segreto di Pixx sta innanzitutto nella freschezza dei cibi, tutti preparati in giornata, direttamente nel punto vendita. Nulla di industriale, nessun uso di conservanti e additivi, e un'attenta scelta degli ingredienti, soprattutto in termini di naturalità, genuinità, qualità. E nella trasparenza, che non è solo della preparazione (il locale presenta anche architettonicamente un'elevata "visibilità" interna, con laboratorio a vista), ma anche della comunicazione, ricca e vivace e improntata ad un costante "dialogo" con i clienti. In più, nell'atmosfera, favorita, oltre che da un personale incline al sorriso, anche da un ambiente vivace e gradevole, colorato, funzionale e di qualità, in grado di comunicare freschezza a prima vista e di coniugare moderna tecnologia e gusto per le cose naturali. Un gusto che è confermato dalla riscoperta di ricette tradizionali e dai piccoli fornitori artigianali che Pixx ha sapientemente selezionato. Il menù offre sandwich vegetariani, di pesce, di carni rosse e bianche, torte salate, wraps (involtini di tortilla con squisite farciture), insalate varie, snack salati (tra cui vari tipi di chips, anche completamente "vegetali"), snack dolci (spicca una lunga serie di muffins, in tutte le varianti), dolci (tra i quali non mancano le classiche torte di mele o di pere della nonna né la nostrana sbrisolona), dessert, gelati. Da bere succhi di frutta e spremute 100% naturali, oltre alle classiche bibite, nonché dell'ottimo caffè, tè e salutari tisane. Tra i sandwich, meritano la segnalazione alcune divertenti proposte - interessanti anche dal punto di vista nutrizionale - quali il sandwich "all day breakfast" o il sandwich "ratatouille" e, non foss'altro che per gli stuzzicanti accostamenti, il "praga e uova", il "cotto e carciofini", il "pollo al curry" o il "gorgonzola e sedano". Particolarmente ricca è infine l'offerta per la prima colazione, molto nutriente e naturale: dessert a base di yogurt greco, con miele e muesli, frutti di bosco o brownies al cioccolato, biscotti artigianali come offelle e ciambelle, e tante altre piacevoli proposte "mattutine". Pixx è in Viale Regina Giovanna, a Milano, angolo via Spallanzani (zona Buenos Aires). 

GLI ZEN APRONO L'HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL CON PORNSTAR, DISCO D'ESORDIO, SONO GIÀ UN FENOMENO MEDIATICO 
Milano, 11 giugno 2002 - Saranno gli Zen, quattro giovanissimi romani (dai 18 ai 21 anni), sabato 15 giugno, alle ore 13.20, ad aprire l'attesa quinta edizione dell'Heineken Jammin Festival (sabato e domenica all'Autodromo di Imola, in concerto, Zen, Kane, Sneaker Pimps, Meganoidi, Afterhours, Lostprophets, Muse, Rumorerosa, Malfunk, Cousteau, Manà, Articolo 31, Planet Funk, Subsonica, Garbage, The Chemical Brothers, con headliners Red Hot Chili Peppers e Santana). Gli Zen (si formano nel 1998 con Nick, voce e chitarra, Mark, batteria e cori, Alex, basso e cori, e Walt, chitarre) sono anche e soprattutto un interessante e curioso fenomeno mediatico, che nasce grazie ad Internet. Durante l'estate del 2000 incidono professionalmente alcuni provini e, con lo scopo di promuovere tale materiale si iscrivono al sito internet Vitaminic, proponendo il brano "(This's) the end of the world". In pochissime settimane la canzone viene scaricata da centinaia di ragazzi da tutta Europa e il loro sito internet ufficiale (www.thezenworld.com) viene tempestato di visite. Alla fine sono più di 70.000 i download registrati. La casa discografica indipendente di Roma High Tuned Records (che fa capo ai produttori Marco Bertogna, Cesare De Natale e Biagio Pagano, quest'ultimo scopritore di Anonimo Italiano e, più recentemente, di Sergio Cammariere), dopo aver ascoltato il brano da Vitaminic, decide di scritturare gli Zen per il loro album d'esordio, intitolato "Pornstar", che viene pubblicato in questi giorni al prezzo straordinario di 5,00 € per il mese di giugno (gli Zen hanno deciso di proporsi al pubblico in questo modo per combattere la pirateria, il caro-cd e soprattutto tutti quei musicisti che, a detta loro, non vogliono e non riescono a capire che solo tali prezzi possono salvare il mercato discografico). Lo stile degli Zen, soprattutto nella fase iniziale, è decisamente grunge e si arricchisce via via di contributi di diversi generi, in primo luogo del nu-metal. Grazie anche alla partecipazione ai Festival gli Zen si sono fatti conoscere ai loro esordi. Dopo un paio d'anni di gavetta fra Roma e dintorni, si iscrivono a Emergenza Festival del 2000, proponendo brani originali che attirano subito la simpatia del pubblico che decreta la loro vittoria nella finale del Festival a Roma. Nell'agosto dello stesso anno partecipano all'annuale Taubertal Open Air Festival, nella deliziosa città medioevale tedesca di Rothenburg, e in quell'edizione condividono il palco con band come No Fun At All, Oomph! e Guano Apes. In più gli Zen si esibiscono per due giorni consecutivi nello spazio riservato alla finale europea di Emergenza Festival, classificandosi quarti. Nel settembre 2000 vengono invitati a Parigi in occasione della serata d'apertura dell'edizione francese di Emergenza Festival assieme ai tedeschi Emil Bulls. Nel febbraio del 2002 gli Zen vengono selezionati fra più di 90 band e vincono Sanremo Rock & Trend. Il resto è...storia di questi giorni.

GRANDE SUCCESSO LA PREVENDITA DEL CONCERTO DEL 1 LUGLIO A MANTOVA 
Mantova, 12 giugno 2002 - Si preannuncia un grande successo per l'esibizione di quattro grandi della musica italiana: Pino Daniele, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron. La prevendita per la loro prima nazionale, il 1 luglio a Mantova, in piazza Sordello, è partita da soli due giorni, il 5 giugno, e già conta 500 biglietti venduti. I biglietti si possono acquistare al costo di 22 Euro più 2 Euro di prevendita presso tutti gli sportelli della Banca Agricola Mantovana, on-line sul portale www.Mantova.com , unico portale specializzato nella vendita on line, Radio Rosa e presso "Il Parco". Il megaconcerto fa parte della più ampia rassegna denominata 'Mantova Live' organizzata da A.M.I.C.A., associazione mantovana iniziative culturali ed artistiche, in collaborazione con il Comune di Mantova, settore cultura e settore politiche giovanili, la provincia di Mantova, Best Music, il portale Mantova.com, Heineken Italia, Tim il telefonino a Mantova e con il patrocinio della Regione Lombardia. Un miscela davvero esplosiva di musica d'autore, jazz, rock, mista a spettacoli di cabaret che renderà viva e allegra la città gonzaghesca per tutto il mese di luglio. Per informazioni prevendite e concerti 0376/22.22.94. 

HASBRO TRA I GRANDI DEL ROCK 
Milano, 12 giugno 2002 - Quest'anno anche Hasbro sarà presente all'Heineken Jammin' Festival, la grande manifestazione rock che ogni anno attira migliaia di giovani e che quest'anno si terrà il 15 e 16 giugno a Imola. Giunto alla quinta edizione, l'Heineken Jammin' Festival ospiterà tra i "grandissimi" del pop-rock anche Santana e i Red Hot Chili Peppers, entrambi in data unica italiana. Ma molti altri artisti calcheranno l'imponente palco allestito presso l'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari": una ribalta ideale per presentare anche l'ultimo nato dalla tecnologia di Tiger Electronics e distribuito da Hasbro, ovvero Hit Clips, il mini sistema musicale, basato su supporto micro-chip, che permette di ascoltare singoli da un minuto delle pop star più "in" del momento. Hit Clips si è rivelato un vero e proprio fenomeno di costume presso giovani e giovanissimi, basti pensare che negli USA ne sono stati venduti addirittura 20 milioni di pezzi in un anno e in Gran Bretagna 200.000 pezzi nei primi tre mesi dal lancio. Anche qui in Italia, dove Hit Clips è nei negozi da fine maggio, si prevede un uguale boom. La forza del prodotto sta proprio nella sua "comunicabilità" attraverso il passaparola dei ragazzi, la loro voglia di musica e di raffinata tecnologia. Al Jammin' Festival Hasbro avrà il proprio stand personalizzato, dove si svolgeranno attività di animazione e trial di prodotto. 

LA PRIMA TAPPA DEL "GIRO L'EUROPA TOUR 2002" DI RADIO ITALIA E VIDEO ITALIA 
Milano, 12 giugno 2002 - Giovedì 20 Giugno, alle ore 21:00, in occasione della Festa della Musica Europea, prenderà il via da Milano "Giro l'Europa Tour 2002", la prima edizione internazionale della kermesse musicale organizzata da Radio Italia e Video Italia Solo Musica Italiana. L' Evento sarà trasmesso in differita, domenica 30 giugno dalle ore 21.00, sulle frequenze di Radio Italia solo musica italiana ed in Mondovisione televisiva sul canale satellitare di Video Italia solo musica italiana e da una serie di televisioni a diffusione terrestre. Per la data milanese, nella splendida cornice dei Giardini di Porta Venezia, sono previste tre ore di grande spettacolo gratuito e si alterneranno sul palco: Articolo 31, Roberto Vecchioni, Alexia, Francesco Renga, Paola E Chiara, Marina Rei, Mietta, Valeria Rossi, Paolo Belli, Cristiano De Andre', Fausto Leali, Mariella Nava, Dirotta Su Cuba, Valentina Giovagnini, Marco Morandi, Triba', Mp2 . Giovedì 20 Giugno a Milano presso i Giardini di Porta Venezia (ore 21.00 - ingresso libero) Informazioni Radio Italia Tel - 02 254441 

BEPPE GRILLO E LA SUA BLUES BAND 
Milano, 12 giugno 2002 - Domenica 16 giugno alle ore 21.15, nell'ambito della rassegna estiva di Villa Reale, a Monza, torna a esibirsi uno dei più amati e chiacchierati comici italiani: Beppe Grillo. Un'ottima occasione per rivedere e riascoltare l'artista nel suo spettacolo "Va tutto bene", che toccherà nei mesi di giugno, luglio e settembre le principali città italiane. Per quest'anno, fatto assolutamente inedito, Grillo sarà accompagnato da una blues band (The Morblus Band), che farà da sottofondo alle sue sagaci dichiarazioni. Al momento viene mantenuto il massimo riserbo sulle caratteristiche dello show. Nato a Genova nel 1948, dopo aver esordito nella sua città, Grillo trova il successo a Milano, di fronte ad una commissione Rai. Da qui ha inizio la sua carriera, con numerose partecipazioni a importanti trasmissioni, tra cui "Fantastico", nel 1979, "Domenica In" e il "Festival di Sanremo", dove fa registrare regolarmente record d'ascolti. Con il passare degli anni, la comicità del genovese si è evoluta: dalla satira di costume degli esordi, è infatti passato ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico. Proprio questa sua scelta coraggiosa lo porterà, nell'ambito di "Fantastico 7" del 1986, ad essere bandito dalla Rai. Dopo essersi dedicato con successo anche al cinema (nelle pellicole: "Cercasi Gesù" del 1982, "Scemo di guerra" del 1985 e "Topo Galileo" del 1988) e aver vinto ben sei Telegatti, nel 1990 Grillo abbandona la televisione a favore del teatro, dove esordisce lo stesso anno con lo spettacolo "Buone Notizie". Seguono numerose altre avventure teatrali, tutte seguite con molto calore da parte del pubblico: i due recital del 1994, trasmessi su Raiuno dal Teatro delle Vittorie, e le tournée "Energia e informazione" del 1995, "Cervello" del 1997 e "Apocalisse morbida" del 1998. Proprio in quell'anno inizia la collaborazione di Grillo con Telepiù, che trasmette, la notte di Capodanno del 1999, lo spettacolo "Discorso all'Umanità". Nel 2000 invece, i maggiori teatri italiani ospitano le 70 date del tour "Time Out". Domenica 16 giugno 2002 Villa Reale - Monza Ingresso: 18,00 /23,50 Euro + Dir. Prev. - Inizio spettacolo: ore 21.15 Informazioni : Pro Monza 039.323222 

RED BULL KING OF THE LAKE 2002 LE TRE "S" DEL KING OF THE LAKE.
Milano, 12 giugno 2002 - Soul, Sole e Surf: ecco che cos'é il Red Bull King of the Lake!! Una volta l'anno rivive al "King" l'autentico spirito del windsurf freestyle: pochissime regole, solo quelle indispensabili, e possibilità per tutti gli amateur di realizzare il sogno della loro vita: confrontarsi con l'intera élite mondiale del windsurf! I migliori atleti del windsurf si incontreranno a Torbole, scenario tra i migliori in Europa per questo sport, per aggiudicarsi il titolo di "King del Freestyle": a sfidarsi tra loro, alcuni veri miti del windsurf: Josh Stone (Usa), Jason Polakow (Aus), Nik Baker (Uk), Robby Seeger (Ger) e il King della scorsa edizione Matt Pritchard (Usa) ma anche giovani dal grande talento come Ricardo Campello (Ven), Kauli Seadi (Bra), e Diony Guadagnino (Usa). Ma il King è anche l'opportunità per tutti gli amateur di realizzare il sogno della loro vita: confrontarsi con l'intera élite mondiale del windsurf! Ciò che rende il "King" l'evento freestyle di culto in tutto il circuito è la sua struttura: non si tratta, infatti, di una regata dalle regole severe, quanto piuttosto di una gara con evoluzioni estreme, dove ciò che conta è l'impressione generale, la creatività, la dinamica e lo stile delle manovre intraprese. Più di 50 partecipanti, la metà dei quali professionisti ed altrettanti amateur, competono gli uni contro gli altri in gruppi di quattro in batterie eliminatorie della durata di otto minuti ciascuna. Passa il turno chi riesce a far colpo sulla giuria - composta da windsurfer e snowboarder professionisti - con le manovre più estreme, le acrobazie più belle e la migliore impressione complessiva. Niente è davvero prevedibile, e questo è proprio ciò che rende il "King" così eccitante: non è in nessun modo prevedibile sapere in anticipo chi sarà il "King". E' infatti già accaduto in passato che il protagonista della cerimonia di incoronazione fosse un amateur. Al Red Bull King of the Lake grandi nomi amano presentare i loro trick più recenti e dove nascono nuove carriere; la sua atmosfera speciale deriva dal mix unico di professionisti ed amateur pronti a sfidare le onde per riuscire ad ottenere la corona. Il Freestyle risale all'inizio degli anni Ottanta, quando veniva praticato con tavole dal peso di circa 20-30 chili. Anche personaggi come Robbie Naish, Matt Schweitzer (figlio del co-inventore del windsurf) e Mike Waltze vi si cimentavano con passione. Poi, con il passare degli anni, con l'evoluzione dei materiali e con l'inizio del circuito mondiale con le tavole Funboard, il Freestyle lasciò lo spazio ad altre discipline spettacolo come ad esempio il wave-riding. Fu il leggendario Robby Naish ad essere il primo a recuperare, proprio nelle regate di wave, alcune manovre fatte anni prima sui tavoloni. E così nel periodo tra l'85 e il '95 tutti i rider cominciarono ad imitarlo, introducendo evoluzioni freestyle su tavole molto piccole. Allo stesso tempo cominciarono a nascere discussioni fra gli atleti per stabilire chi fosse il più bravo, il più radicale, chi avesse inventato o modificato una specifica manovra! La cosa raggiunse il culmine nel '96, quando Josh Stone e Jason Polakow si diedero appuntamento sul Lago di Garda per darsi battaglia a suon di loop. Ormai la sfida era nata. Sempre più persone proposero a questo punto di creare una competizione ufficiale, dove anche i comuni mortali potessero sfidare mostri sacri come Stone & co. E così l'anno seguente ebbe luogo la prima edizione della Red Bull King of the Lake. Fu così che venne istituzionalizzato ed ufficialmente riconosciuto un modo del tutto nuovo ed originale per fare windsurf, che da allora è in continua ascesa: il freestyle radicale!! Le discipline tradizionali del windsurf moderno avevano un po' stancato, ed il freestyle capitava proprio a pennello per portare una boccata d'aria nell'ambiente. Il resto è storia recente. Il Red Bull King of the Lake è ormai diventato a tutti gli effetti la "Wimbledon" del windsurf . E il meglio deve ancora venire... Anche quest'anno torna la ricerca del Prince of the Lake. Saranno soprattutto i giovanissimi talenti del surf del Lago di Garda ad avere l'opportunità di dimostrare le proprie capacità davanti al grande pubblico e ad una prestigiosa giuria, seguendo le stesse regole valide per il contest principale. Ed il "Prince" potrà quindi sfidare il "King" già a partire dall'anno prossimo. Come può esistere un re senza la sua regina? Per la seconda volta le giovani freestyler competeranno infatti per guadagnarsi il titolo di Queen of the Lake 2002. Lo scorso anno, regina incontrastata è stata Daida Ruano Moreno (Esp), che ora dovrà difendere il titolo contro avversarie molto agguerrite, tra le quali la sorella gemella Iballa Ruano Moreno (Esp) o Colette Guadagnino (Usa) sorella dell'autorevole sfidante al trono di King, Diony Guadagnino. Saranno loro a mostrare ai colleghi uomini qual è il vero spirito del Soul Surfing, attraverso un windsurf spettacolare e pieno di inventiva, per meritare il giusto riconoscimento come migliori freestyler del mondo! La battaglia si preannuncia lunga e difficile. Beh... staremo a vedere! Di certo lo spettacolo non mancherà! Il Red Bull King of the Lake è un evento molto speciale, e non solo per le manovre spettacolari dei migliori windsurfer del mondo o delle prove azzardate dei giovani pretendenti al trono, ma anche per tutto quello che succede intorno. E quando il vento non vorrà collaborare, avremo comunque modo di tenere lontana la noia. Il pubblico potrà stupirsi per le spettacolari evoluzioni di grandi atleti di skateboard o di Bmx su una gigantesca half pipe, accompagnati dalla trainante musica proposta da famosi DJ. Per non parlare poi delle feste: il Winds Party del venerdì sera e il Beach Party con la Cerimonia di Incoronazione del sabato, sulla spiaggia della Conca D'Oro, non vi lascieranno null'altro da desiderare. Lo scorso anno più di 8000 persone hanno ballato al suono dei Liquido e dei Natural Born Hippies. E quest'anno balleremo al ritmo della migliore dance mondiale. Insomma...cosa aspettate a raggiungerci al King?! Esiste anche un sito web ufficiale per l'appuntamento di quest'anno: www.redbullkingofhtelake.com, dove curiosare e scoprire tutto ciò che succede prima e durante il "King". Se avete volete accreditarvi o avete bisogno di sapere come arrivare a Torbole, o volete sapere com'è il tempo, quali sono gli orari di apertura dell'ufficio gare? Nessun problema! Date un'occhiata alla sezione Servizi. Se volete vedere le straordinarie immagini dell'evento, andate nella sezione Galleria. Subito dopo il King aggiorneremo questa sezione con le immagini più recenti. 

"IL MONDO NUOVO. MILANO 1890/1915 BOCCONI E COMUNE DI MILANO: PALAZZO REALE OSPITERÀ DAL 10 NOVEMBRE UN GRANDE EVENTO ESPOSITIVO: CANALETTO, CARRÀ, PREVIATI E BOCCIONI PER RACCONTARE LA MODERNITÀ 
Milano, 12 giugno 2002 - E' stata presentata oggi la Mostra "Il Mondo Nuovo. Milano 1890/1915" organizzata dall'Università Bocconi, nell'ambito delle manifestazioni del suo Centenario, e dal Comune di Milano. L'evento sarà ospitato a Palazzo Reale,a Milano dal 10 novembre 2002 al 28 febbraio 2003 all'interno del programma espositivo del prossimo autunno. Completata da prestiti provenienti da importanti istituzioni culturali italiane e europee, l'esposizione si incentra sul concetto di Modernità, come si espresse dal 1890 al 1915, in particolare in quei venticinque anni che fecero di Milano la città italiana moderna per eccellenza e permette al visitatore di percepire la complessità straordinaria e irripetibile del processo di modernizzazione che modificò radicalmente il capoluogo lombardo, dal punto di vista sociale, urbanistico, economico, istituzionale, culturale ed artistico. Le testimonianze della ricchissima produzione scientifica, tecnologica e artistica di quegli anni illustrano la genesi e lo sviluppo della società contemporanea attraverso un percorso multidisciplinare che non si propone la celebrazione del "progresso", ma suggerisce piuttosto - come hanno evidenziato i curatori della Mostra, Stefano Baia Curioni e Marco Cattini - "argomenti su cui tentare un dialogo che vada oltre la mostra ed appartenga alla città e al suo possibile futuro." Per Salvatore Carrubba "non si tratta di un appuntamento di circostanza, né di un'occasione di pur giustificato compiacimento accademico: questa mostra si pone l'ambizioso obiettivo di confermare la Bocconi come l'esempio tra i più riusciti della modernizzazione costante di Milano. L'esposizione non ci presenta la semplice storia di un'università, ma la vicenda complessa della trasformazione di una città che quell'università, con le altre appena nate o che nascevano, con lo sviluppo della cultura e della scienza, con la trasformazione profonda della società, avrebbe contribuito a tenere avvinghiata all'Europa. E questa mostra diventa così anche l'occasione per Milano di manifestare la sua gratitudine alla Bocconi e a un sistema universitario d'avanguardia che le assicura un ruolo di assoluta eccellenza". "E' un omaggio alla città di Milano" - ha dichiarato Carlo Secchi - "che la Bocconi ha voluto fare per rinnovare il ricordo di un periodo economicamente, socialmente e culturalmente effervescente; è soprattutto un augurio a che Milano continui ad essere l'interprete della Modernità, accettando le sfide, oggi più complesse, che questa pone, uscendo fuori dagli schemi che il vivere quotidiano ci propone, sperimentando il 'sogno' del rinnovamento. E' quanto fecero Leopoldo Sabbatici e Ferdinando Bocconi 100 anni fa nel delineare il programma dell'Università Bocconi; è quanto vogliamo continuare a fare facendoci riconoscere come Facoltà di cultura, di intellettualità e non solo come Facoltà di Economia". Articolata in tre sezioni - Il labirinto della Modernità; Milano si trasforma; Il futuro della Modernità - la Mostra ha l'obiettivo di provocare domande, quelle stesse che la Modernità, ovvero il nostro modo di essere e di vivere, ci pone. La prima sezione illustra i capisaldi, le luci e le ombre del grande progetto della modernità; la seconda è dedicata alla ricostruzione storica delle scelte compiute da una città che viene risvegliata e trasformata dal vento della modernità in tutte le sue dimensioni, urbanistica, economico - industriale, finanziaria, sociale, culturale; nella terza si propone l'apertura di uno spazio di dialogo comune. Il dibattito sulla modernità incentrato attorno alle domande sul nostro presente è stato aperto oggi durante una tavola rotonda introdotta e moderata da Salvatore Carrubba, assessore alla Cultura e Musei di Mlano a cui hanno partecipato i curatori Baia Curioni e Cattini, Giorgio Rumi, Professore Ordinario di Storia contemporanea e membro del Comitato Scientifico della Mostra, Alberto Martinelli, Professore Ordinario di Sociologia, Roberto Mazzotta, Presidente della Banca Popolare di Milano e Luciano Gobbi, Direttore Generale Finanza, di Pirelli. Ognuno di loro ha formulato la propria domanda sulla Modernità. La ricchezza di opinioni e le infinite sfaccettature che il tema suscita inducono a riflettere sulla difficoltà di riuscire oggi a "vedere" la modernità, a pensarla come un progetto riconoscibile. Da qui la necessità di aprire il dibattito a tutti i livelli: non solo nelle sedi deputate alla formazione e alla gestione della res publica, ma anche fra i protagonisti del tessuto sociale, economico e culturale della città, compresi i media. La mostra si avvale di un allestimento volutamente moderno: il piano nobile di Palazzo Reale, compresa la Sala delle Cariatidi, accoglierà installazioni innovative e tecnologicamente avanzate, per un totale di 14 sale. Nella sezione dedicata alla trasformazione della città, il visitatore avrà la sensazione di 'sorvolare' Milano su una mongolfiera. L'effetto è creato dalla proiezione, sul pavimento, di una sequenza di immagini tratte dal fotopiano di Milano che compongono un percorso virtuale che dal Parco Sempione conduce alle zone industriali della periferia. Nella Sala dedicata al cinema, realizzata in collaborazione con il Museo del Cinema di Milano, sarà proiettato un montaggio di filmati rari e inediti, recuperati nei diversi archivi italiani, riguardanti i vari aspetti della vita milanese durante il periodo preso in esame dalla mostra. E' inoltre previsto un programma di serate in cui verranno proiettati alcuni lungometraggi prodotti a Milano in quel periodo e una rassegna dei documentari realizzati dal grande fotografo e cineasta milanese Luca Comerio. Nella sezione finale, un'installazione audiovisiva, di grande impatto emotivo, rievocherà i momenti più significativi, dalla prima guerra mondiale fino ad oggi, riportandoci al presente. Il visitatore potrà vivere un viaggio temporale, al termine del quale sarà invitato a lasciare "il proprio segno", formulando la sua personale opzione sulla Modernità. Le preferenze espresse dal pubblico saranno visualizzate in tempo reale su uno schermo in continua evoluzione. Circa 600 gli oggetti in esposizione, tra cui numerose opere d'arte. Spiccano Canaletto, L'Ospedale di Greenwich visto dalla riva settentrionale del Tamigi, 1747-50, Londra; Gaetano Previati, Trittico composto da: Il traforo delle Alpi, La ferrovia sul Pacifico, Il Canale di Suez, 1915; Umberto Boccioni, Officine a Porta Romana, 1909; Carlo Carrà, Allegoria del lavoro, 1905. Tra le curiosità sono da citare il Triciclo Prinetti e Stucchi, 1898 usato da Ettore Bugatti all'inizio della sua attività; la Bicicletta da corsa Bianchi, usata da Petit Breton per la prima Milano - Sanremo, 1907; le Scenografie originali dello spettacolo per marionette "Dalla terra alla luna", Compagnia Carlo Colla 1910; le prime Tessere sindacali della Camera del Lavoro di Milano, 1911 e 1912 e il modello della Turbina Francis da 3000 CV per l'impianto delle Cascate del Niagara, appalto vinto dalle Costruzioni meccaniche Riva nel 1900. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, l'esposizione è affiancata da tre sponsor: Banca Popolare di Milano, Esselunga, Pirelli, testimoni diretti o eredi di quella modernità che caratterizzò Milano all'inizio del XIX secolo 

ULTIMO INCONTRO DI BRERA INCONTRA 
Roma, 12 giugno 2002 - La Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Milano organizza una serie di conferenze dedicate ai problemi di restauro ed ampliamento di sedi museali ospitate in palazzi storici, nonché delle eventuali nuove soluzioni espositive e di riallestimento delle collezioni in essi conservate. Con queste conferenze si illustreranno progetti particolarmente significativi, completati o in via di ultimazione, cercando soprattutto di esplicitarne il "dietro le quinte", cioè i nodi problematici affrontati (amministrativi, tecnico-museografici, museologici) e la metodologia seguita per risolverli. Proprio a questo scopo si è scelto di invitare sia storici dell'arte sia architetti, per offrire una pluralità di punti di vista nella soluzione di problemi comuni. Il ciclo avrà cadenza mensile e si concluderà a giugno. Mercoledì 12 giugno 2002, ore 17.30 Milano, Via Brera 28, Palazzo di Brera Aula 10 dell'Accademia di Belle Arti L'appuntamento conclusivo del ciclo "Brera incontra" per l'anno 2002 è con lo spagnolo Rafael Moneo, una delle figure più note dell'architettura contemporanea, vincitore nel 1995 del prestigioso Pritzker Architectur Prize. L'incontro, in particolare, è dedicato al Restauro, il riallestimento e il progetto di allestimento esterno del Museo del Prado. Il progetto di Moneo, la cui carriera si è sempre equamente divisa fra attività accademica (all'Università di Harvard) e quella concorsuale, è stato approvato nel 1999 e finanziato dal governo con 13 miliardi di vecchie pesetas. Questa fase progettuale rappresenta una sorta di secondo capitolo di un processo di ristrutturazione interna del Prado e della sua sede storica - il Palazzo di Juan de Villanueva - avviato già a partire dal 1997. Con tale progetto la direzione del Museo, grazie anche alla consulenza dell'artista Gustavo Torner, ha elaborato un nuovo Piano Museografico che ha ridisegnato le vecchie sale del Prado. Il processo di ampliamento di Moneo si concentra, invece, sulla creazione, attorno all'edificio originario, di una vera e propria "isola dei musei", sulla scorta di quanto attuato in altre capitali europee da Parigi a Berlino, a Vienna. A Madrid il progetto separa nettamente il museo dai suoi servizi, portandoli all'esterno dell'edificio storico di Villanueva, completamente destinato alle esposizione delle collezioni permanenti. La parte storica del museo sarà collegata a una nuova costruzione, detta "el cubo", da un edificio sotterraneo, che ospiterà la zona di accoglienza per il pubblico (biglietteria, informazioni, guardaroba, etc.), nonché un ampio auditorium, il bookshop, la caffeteria e il ristorante. "El cubo" sorgerà invece attorno all'antico chiostro settecentesco del convento del "Los Jeronimos", lasciandone in vista una parte. In esso troveranno spazio una sala per esposizioni temporanee, una sala per seminari, la biblioteca, il gabinetto dei disegni e stampe, con annessi i laboratori di restauro, e gli spazi necessari per il carico e lo scarico e lo stoccaggio delle opere d'arte. Ma Moneo non tralascia di offrire un'area verde al visitatore, ricordando così l'originaria funzione dell'antico palazzo, sorto come Accademia delle Scienze con annesso giardino botanico. Il ciclo è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Corriere della Sera, dell'Associazione degli Amici di Brera e dei Musei Milanesi e alla collaborazione dell'Accademia di Belle Arti di Brera e dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Alla fine della conferenza e a conclusione del ciclo, seguirà un dibattito presieduto da Alessandra Mottola Molfino, Direttore Generale del Settore Cultura, Musei e Mostre del Comune di Milano, cui parteciperà Pio Baldi, Direttore Generale per l'architettura e l'arte contemporanee (DARC) e Caterina Bon Valsassina, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Milano. 

BERTHE MORISOT RETROSPETTIVA 20 GIUGNO 19 NOVEMBRE 
Milano, 12 giugno 2002 - Berthe Morisot non è sconosciuta a Martigny. Nel 1996, nell'ambito della retrospettiva Manet alla Fondation Pierre Gianadda, il celebre dipinto Berthe Morisot con un mazzoletto di viole aveva mostrato al pubblico lo sguardo intenso e pieno di ardore della giovane artista, di cui il pittore è riuscito a tracciare la forte personalità declinando in modo magistrale i suoi famosi neri. Nata nel 1841 a Bourges, Berthe Morisot, dopo un'infanzia passata in provincia, dal 1855 abiterà a Passy. Ben presto mostra di avere un certo dono per la pittura per cui ha un vivo interesse. Nel 1857 con le due sorelle segue i primi corsi di disegno nell'atelier di un certo Chocarne e poi in quello più qualificato di Joseph Guichard, allievo di Ingres e di Delacroix. Questo nuovo insegnante incoraggia Berthe e sua sorella Edma a copiare i capolavori del Louvre (è opportuno ricordare che l'Ecole des Beaux-Arts accetterà le donne solo a partire dal 1897). Berthe invece sogna di dipingere paesaggi e di abbandonare la pittura di atelier e gli accademismi della tradizione. Guichard, allora, le presenta Camille Corot e le due sorelle cominciano a lavorare con lui "sul motivo", a diretto contatto con la natura. Corot si rivela un maestro esigente e le affida poi ad Achille Oudinot, che, a sua volta le introduce nell'atelier di Charles Daubigny. Espongono quindi, per la prima volta al Salon del 1864, anno in cui, in occasione delle vacanze in Normandia, si accostano al pittore Léon Riesener, di cui Berthe Morisot apprezza i consigli illuminati. I genitori di Berthe ricevono ogni settimana nella loro casa di rue Franklin numerosi artisti, pittori e musicisti, che costituiscono un richiamo importante per le giovani Morisot. Nel 1865, nel giardino della casa viene costruito un atelier destinato alle due figlie e, in occasione del Salon di quell'anno, un critico segnala nei dipinti di Berthe "un senso delicato del colore e della luce". Nel 1867 la sua tavolozza si definisce facendo cantare i colori chiari con un senso molto personale della luce. La gran signora dell'Impressionismo Nel 1868, Fantin-Latour presenta Edouard Manet a Berthe Morisot. Tra di loro scocca subito una scintilla e Berthe, ammaliata dalla personalità e dall'opera dell'illustre maestro, diviene sua modella, quella che Manet raffigurerà di più. Berthe subisce il fascino di Manet, ma, pur avendo una grande ammirazione per la sua pittura, non sarà mai sua allieva. Morisot si dedica sempre più alla pittura e frequenta assiduamente il milieu artistico parigino. Nel 1869, una vacanza presso la sorella Edma, sposata a Lorient, ispira a Berthe delle opere in cui l'osservazione rigorosa del paesaggio e la presenza femminile di Edma si intrecciano in una sorta di sogno. Nel luglio del 1870, l'esplodere della guerra franco-prussiana turba la dolce armonia dei suoi dipinti e richiama alle armi, tra gli altri, Manet, Degas, Bazille e Renoir. Berthe rifiuta di lasciare la città e resta per un certo tempo in rue Franklin. Le privazioni, il freddo, l'incessante rumore dei bombardamenti minano in modo indelebile la sua salute. La famiglia Morisot ad un certo punto si rifugia a Saint-Germain-en-Laye, ma Berthe sogna il mare e l'inattività le pesa. Raggiunge allora la sorella a Cherbourg. Per rappresentare la fluidità dell'acqua e tradurre il movimento del mare, Berthe copre la tela di piccoli tocchi distinti pieni di luce. Sedotta dall'acquerello, vi si dedica con passione e la sua tavolozza si schiarisce. Nel 1872, in occasione di un soggiorno a Madrid, scopre Vélasquez e Goya. Nel 1873, la giuria del Salon accetta solo un'opera di Morisot e molti lavori di altri artisti vengono rifiutati. In segno di protesta un gruppo di artisti, come Monet, Pissarro, Sisley, Degas, Renoir, crea una "Société anonyme coopérative d'artistes peintres et sculpteurs" che espongono le loro opere dal 15 aprile al 15 maggio del 1874 negli ateliers del fotografo Nadar. Il dipinto di Monet Impression, soleil levant darà il nome al movimento impressionista. Berthe Morisot partecipa a questo avvenimento, che in un mese richiama più di tre mila persone, con opere come Le Berceau e La Lecture, che sono esposte a Martigny. La sua presenza in quella rassegna è segno di indipendenza. Il suo vecchio professore Guichard è inorridito, ma, con la libertà di spirito che la caratterizza, lei esporrà regolarmente con il gruppo. Nel 1874 Berthe sposa il fratello di Manet, Eugène, pittore dilettante, che frequenta anche i milieux letterari. Eugène et Berthe trascorrono l'estate del 1875 nell'isola di Wight, dove realizza interessanti dipinti, che mettono in evidenza la sua grande vena coloristica. L'unica figlia della coppia, Julie, nasce nel 1878 e diventa uno dei modelli preferiti della madre, che intanto partecipa a tutte le mostre degli impressionisti, eccezion fatta per quella del 1879. Nel 1880 sembra aver raggiunto la piena maturità e in occasione della quinta mostra impressionista può essere considerata una delle figure di spicco del movimento. Le composizioni hanno raggiunto un bell'equilibrio, che poggia sul nervosismo della pennellata e sull'armonia di colori. Dai suoi acquerelli, arte in cui Berthe Morisot eccelle, emana una sottile spontaneità piena di fascino. Nel 1892 l'artista perde il marito e passa il suo tempo a dipingere, circondata spesso da Monet, Renoir, Degas e Mallarmè. Nel 1892 tiene la sua seconda personale da Bussod et Valadon, riscuotendo un buon successo sia da parte degli artisti che degli appassionati d'arte. Nel 1894 presenta il suo lavoro alla Libre Esthétique di Bruxelles: fra le opere figura Intérieur, presente nella mostra di Martigny. Nello stesso anno lo stato francese acquista, grazie a Mallarmè, il dipinto Le Bal (esso pure in mostra). Berthe muore nel febbraio 1895, per polmonite, a soli 54 anni. La retrospettiva postuma del 1896 da Durand Ruel riscuote il plauso unanime della critica, che riconosce il valore universale della sua pittura. La freschezza della sua opera, il suo modo delicato di trattare la luce, la sensualità della sua gamma cromatica fanno di lei un'artista di particolare interesse anche per i temi sviluppati in grande semplicità nell'ampio contesto della vita di tutti i giorni. La mostra raccoglie 140 opere: oli, pastelli, acquerelli, punte secche, un busto e un rilievo che mostrano le varietà delle ricerche formali di Berthe Morisot. Curata da Hugues Wilhelm et Sylvie Patry, la rassegna è organizzata dalla Fondation Gianadda in collaborazione con il Musée des Beaux-Arts di Lille. Il catalogo bilingue francese/inglese, ampiamente documentato, riproduce a colori tutte le opere esposte (45.- Frsv; 30 €). Negli spazi del Vieil Arsenal è allestita la mostra Léonard de Vinci, L'inventeur, che resterà aperta fino al 19 ottobre, tutti i giorni ore 10-18. Informazioni e prenotazioni gruppi: 0041.27.7223978; Sito internet: www.gianadda.ch 

DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE DI FLOR GARDUÑO AL MUSEO COMUNALE D'ARTE MODERNA DI ASCONA 
Ascona, 12 giugno 2002 - A partire da quest'anno l'evento espositivo "estivo" del Museo comunale d'arte moderna di Ascona sarà dedicato alla fotografia d'arte. Questa scelta programmatica non solo arricchisce l'offerta culturale del locarnese, sottolineando la sensibilità di Ascona per l'arte contemporanea, ma si rivolge anche al grande pubblico che, in occasione del Festival Internazionale del Film di Locarno e del Festival Jazz New Orleans di Ascona, frequenta ogni anno la regione. Ad aprire questo nuovo appuntamento culturale asconese è la rinomata artista-fotografa messicana residente in Ticino, Flor Garduño, una figura di particolare interesse che affonda le radici della sua ricerca nel fervido clima culturale pieno d'originalità e forza creativa del Messico di Manuel Alvarez Bravo (di cui è stata allieva ed assistente) e di Tina Modotti, oltre che di quello ricco di valenze simboliche di Frida Kahlo e Diego Rivera. Le opere di Flor Garduño saranno presentate al Museo comunale d'arte moderna di Ascona in due eventi espositivi: Flor, dal 23 giugno al 6 ottobre, e Opere al platino-palladio dal 4 agosto al 6 ottobre. Flor rappresenta il quarto ciclo di lavoro fotografico di Flor Garduño, elaborato dall'artista negli ultimi dieci anni. Il Museo comunale d'arte moderna di Ascona ha il privilegio di presentarlo in prima mondiale (una seconda edizione della rassegna aprirà in Messico il 27 giugno) accogliendo nei suoi spazi 62 fotografie in bianco e nero ai sali d'argento. L'opera di Garduño è caratterizzata da un sapiente uso del chiaro-scuro, una scrittura fatta di ombre e luce, che riconduce al significato etimologico della foto-grafia. Mentre i lavori precedenti erano ambientati all'esterno e caratterizzati da una ricerca concreta verso il mondo tradizionale e cultuale degli indigeni dell'America latina, come attesta il libro Testimoni del tempo del 1992, in Flor lo spazio si astrae, divenendo surreale ed i soggetti (donne, fiori, frutti, uccelli, serpenti, terra e pesci) spogliati di ogni riferimento temporale e dimensionale, si rivestono di particolari valenze archetipiche. Le opere presentate in Flor sono raccolte in un libro dal medesimo titolo, pubblicato contemporaneamente in Europa e negli Stati Uniti, in vendita presso il book shop del Museo di Ascona durante il periodo della mostra al prezzo speciale di Fr. 79.- A partire dal 4 agosto una seconda mostra si aggiunge alla prima: Opere al platino-palladio. Questa raccolta di opere realizzate dal 1980 al 2001 consiste in una trentina di stampe in vari formati, che rivelano la passionale ricerca del bello di Flor Garduño, esaltata da una particolare tecnica, la stampa al platino-palladio, margine estremo dell'arte fotografica. Questa tecnica, introdotta verso la fine del XIX secolo e divenuta quasi subito d'uso raro e ricercato, consiste nel sensibilizzare con sali di platino e palladio un foglio di cotone da disegno che viene poi esposto ai raggi ultravioletti, filtrati da un negativo delle dimensioni del formato desiderato, e quindi schiarito con acido cloridrico. Si ottengono delle immagini che s'impregnano nella carta e che danno una sensazione di profondità, sensualità materica quasi scultorea. Le grandi difficoltà insite in questa procedura ed i risultati ottenuti da Flor Garduño sono tali da giustificare questa seconda mostra. Si potranno ammirare i primissimi lavori e ripercorrere l'iter dell'artista ticinese-messicana seguendo i suoi quattro cicli creativi. Particolarmente affascinanti sono le immagini tratte dal portfolio Testimoni del tempo, lavoro realizzato tra il 1986 e il 1991 in tutta l'America degli Indiani, che le hanno dato fama internazionale. Audace è il confronto fra le opere presentate nella mostra Flor, stampate ai sali d'argento, e le stesse riproposte nella versione al platino-palladio. 

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