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IL
PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LE RELAZIONI SUL SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA (SER)
Strasburgo
, 17 giugno 2002 - Durante la sessione plenaria di Strasburgo del 12 giugno,
il Parlamento europeo ha approvato alcune relazioni sulla proposta di
decisione che adotta un programma specifico destinato a integrare e
rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (Ser). L'Europarlamento, che
considera la proposta parte della procedura di consultazione, ha adottato
una serie di emendamenti non vincolanti per entrambi i documenti. In sede di
approvazione della relazione sul programma specifico "Integrare e
rafforzare lo Spazio europeo della ricerca", redatta dall'eurodeputato
Wim van Velzen, il Parlamento ha evidenziato gli emendamenti specifici per
ciascuna delle priorità del prossimo programma quadro. Per quanto riguarda
la priorità tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per
la salute", il Parlamento ha affermato che occorre sostenere
innanzitutto la prevenzione e la terapia delle malattie e che gli strumenti
diagnostici vanno promossi in via prioritaria soltanto se sono in diretto
collegamento con gli sforzi terapeutici. Quanto alle "Tecnologie per la
società dell'informazione", il Parlamento ha sottolineato la necessità
di elaborare infrastrutture di comunicazione mobili, senza fili, ottiche e a
banda larga, nonché tecnologie informatiche affidabili e adattabili a nuove
applicazioni e servizi. Sul fronte delle "Nanotecnologie e nanoscienze",
il Parlamento ritiene che l'obiettivo sia quello di sostenere la ricerca
relativa all'integrazione di entità biologiche e non biologiche, aprendo
così nuovi orizzonti in numerose applicazioni, ad esempio i processi
industriali ed i sistemi di analisi medica, ambientale ed alimentare. Per
quanto concerne la priorità "Aeronautica e spazio", secondo il
Parlamento l'obiettivo è quello di aumentare la competitività
dell'industria europea e porre l'accento sulla scienza dello spazio e lo
studio del sistema solare, ivi compresa la geologia della Terra. La ricerca
in materia di "Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari",
secondo l'Europarlamento, dovrebbe essere incentrata sulla prevenzione dei
rischi legati all'alimentazione, lo sviluppo di tecnologie alimentari che
rispondano in modo più adeguato al ruolo fondamentale della nutrizione e la
gestione dei rischi per la salute legati alle alterazioni dell'ambiente. La
ricerca in materia di "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed
ecosistemi" dovrebbe portare a comprendere meglio la biodiversità
marina e terrestre ed il funzionamento degli ecosistemi, nonché ad
esaminare gli effetti del cambiamento climatico globale sulla pesca. Quanto
all'ultima area tematica, "Cittadini e governance nella società della
conoscenza", secondo gli eurodeputati, capire lEuropa e la sua storia
rappresenta una priorità, così come le differenze della cultura europea e
i contributi dell'Europa alla civilizzazione mondiale. Per quanto concerne
la relazione sul programma specifico "Strutturare lo Spazio europeo
della ricerca", redatta dall'eurodeputata Myrsini Zorba, il Parlamento
ha indicato cinque emendamenti specifici non vincolanti: in primo luogo,
incoraggiare la ricerca interdisciplinare e plurisciplinare attraverso
azioni concrete; in secondo luogo, sviluppare sinergie fra il Ser e lo
Spazio europeo dell'istruzione superiore; in terzo luogo, all'interno della
DG ricerca della Commissione sarà creato un meccanismo per monitorare e
ottimizzare la mobilità dei ricercatori; in quarto luogo, sviluppare un
atteggiamento positivo nei confronti della ricerca e dell'innovazione fra
gli insegnanti e i giornalisti; e infine, dai finanziamenti previsti nel
programma quadro sarà esclusa qualsiasi attività di ricerca per fini
militari. Durante la sessione plenaria, il Parlamento ha votato anche la
relazione sul Centro comune di ricerca (Ccr) e il 6PQ, preparata
dall'eurodeputato Yves Piétrasanta, in merito alla quale gli eurodeputati
hanno espresso la necessità di rivolgere una particolare attenzione ai
paesi candidati, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti scientifici e
tecnici relativi al trasferimento dell'acquis comunitario.
E-GOVERNMENT
: UN NUOVO SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ PER LA P.A. -FAVORIRÀ LO
SVILUPPO DELLA LARGA BANDA- STANCA: "STIAMO COSTRUENDO LE AUTOSTRADE
INFORMATICHE DEL PAESE
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio
Stanca, ha presieduto il 14 giugno la prima riunione del gruppo di lavoro
che dovrà definire un nuovo modello architetturale idoneo a garantire lo
scambio di informazioni tra Pubblica Amministrazione centrale, Regioni ed
Enti locali. Il Sistema Pubblico di Connettività - previsto nelle Linee
guida per lo sviluppo della Società dell'Informazione presentate da Stanca
al Consiglio dei Ministri dello scorso 31 maggio - è la naturale evoluzione
della Rupa (Rete unitaria della P.A.) e costituirà l'infrastruttura
abilitante per l'erogazione dei servizi in rete tra P.A. centrale e locale,
tra P.A. e imprese, tra P.A. e cittadini. Il nuovo sistema di connettività,
inoltre, ha l'obiettivo di creare uno standard uniforme su tutto il
territorio nazionale, terrà conto dell'introduzione di servizi a larga
banda, promuoverà l'ottimizzazione dei costi grazie ad una
razionalizzazione delle reti interne delle Amministrazioni e garantirà i
massimi standard di sicurezza. La Commissione - che collaborerà con il
Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie - è composta, tra gli altri,
dai professori Franco Bombi (Università di Padova), Maurizio Decina
(Politecnico di Milano), Claudio Leporelli e Aldo Roveri (Università di
Roma), Massimo Maresca (Università di Genova), dal dr. Cesare Sinicorni e
da rappresentanti delle Regioni e di alcuni Ministeri. L'attività del
gruppo di lavoro durerà tre mesi. "Stiamo costruendo le autostrade
informatiche pubbliche del Paese", ha detto il Ministro Stanca aprendo
i lavori del Comitato. "Questo nuovo Sistema Pubblico di Connettività
è un pilastro fondamentale della strategia di e-Government voluta dal
Governo per rendere la Pubblica Amministrazione più moderna, efficiente e
trasparente. Inoltre, potrà garantire l'apertura del mercato ad un regime
di concorrenza e porre le basi per la realizzazione di una piattaforma
aperta per la diffusione dei servizi a larga banda". Per l'intero
progetto il Governo prevede di stanziare tra i 1.000 e i 1.200 milioni di
Euro nel corso della legislatura.
AL
CONSIGLIO DI STATO IL REGOLAMENTO SULLE FONDAZIONI
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che il Regolamento attuativo sulle fondazioni è stato ritrasmesso al
Consiglio di Stato per il prescritto parere.
DATI
DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE - APRILE 2002
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica i
dati di sintesi del conto del settore statale del mese di aprile 2002.
Fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2002
|
Milioni di euro
|
|
|
Formazione
del fabbisogno
|
|
Entrate
|
26.603
|
Spese
|
33.666
|
di
cui: spesa per interessi
|
225
|
|
|
Fabbisogno
(-) / Disponibilità (+)
|
-7.063
|
Copertura
|
|
Totale
|
7.063
|
Titoli
a breve termine
|
2.500
|
Titoli
a medio-lungo termine
|
-247
|
Titoli
esteri
|
846
|
Altre
operazioni (1)
|
3.964
|
Comprendono
la raccolta postale e il conto di disponibilità.
CIPE:
7 NUOVI CONTRATTI DI PROGRAMMA E PROGRAMMA NAZIONALE IDRICO PER
L'AGRICOLTURA
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che il Cipe, presieduto dal Ministro Giulio Tremonti e coordinato dal
viceministro Mario Baldassarri, nella riunione odierna, ha approvato sette
nuovi contratti di programma ed il Programma nazionale per
l'approvvigionamento idrico in agricoltura. In particolare, fra i sette
contratti di programma, uno riguarda il Polo turistico religioso di
Pietralcina, terra natale di Padre Pio, per il quale è previsto uno
stanziamento di 10 milioni di euro, che si va ad aggiungere alle risorse
messe a disposizione dalla Regione Campania. Il contratto di programma
prevede la realizzazione di strutture alberghiere, case accoglienza,
auditorium. Gli altri contratti di programma riguardano la valorizzazione
delle imbarcazioni da diporto nell'area napoletana (Apreamare); attività
industriali e di servizi a Ferrandina, in provincia di Matera (Consorzio La
Felandina); insediamenti produttivi per un polo tecnologico in provincia di
Cosenza (Procal); sviluppo di attività agroalimentari nelle province di
Ragusa e Catania (Progetto Agricoltura); centrale per la produzione di
energia elettrica dalle biomasse in provincia di Catanzaro (Biozenit);
filiera vitivinicola nelle nove province siciliane (Sikelia). Il Programma
nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura approvato dal Cipe
prevede il completamento degli schemi irrigui nel Mezzogiorno, l'utilizzo di
acque reflue depurate, l'adeguamento delle reti di distribuzione.
BANCA
LOMBARDA: IL GRUPPO BANCA LOMBARDA ACQUISISCE IL 100% DI ARTESIA BANK
LUXEMBOURG (GRUPPO DEXIA)
Brescia, 17 giugno 2002 - Il Gruppo Banca Lombarda ha formalizzato in data
lo scorso 12 giugno l'acquisizione del controllo di Artesia Bank Luxembourg
con sede in Lussemburgo dal Gruppo Dexia - Lussemburgo. Il corrispettivo
pattuito per l'acquisto del 100% del capitale sociale di Artesia Bank
Luxembourg è stato determinato in Euro 13.975.902 sulla base del patrimonio
rettificato di Artesia che al 31.5.2002 è pari a Euro 12.475.902. La
partecipazione viene integralmente rilevata da Banca Lombarda ed è
prevista, in tempi brevi, la fusione per incorporazione di Artesia Bank
Luxembourg in Banca Lombarda International - Lussemburgo. L'operazione
rientra nell'ambito delle strategie di razionalizzazione del Gruppo Dexia,
nel quale sono recentemente confluite le attività bancarie del gruppo belga
Artesia Banking Corporation e si inserisce nelle strategie di costante
potenziamento e miglioramento dei prodotti e servizi offerti alla clientela
dal Gruppo Banca Lombarda, anche a livello internazionale, con particolare
riguardo al private banking ed alla gestione del portafoglio titoli della
clientela settore nel quale il Gruppo Banca Lombarda è già presente con la
controllata Banca Lombarda International con sede in Lussemburgo. Artesia
Bank Luxembourg è tra i primi cinquanta operatori nel panorama bancario
lussemburghese per raccolta diretta, rappresenta una realtà di media
grandezza per la piazza ed ha sviluppato alcuni business di nicchia con
buona redditività e clientela fidelizzata. Banca Lombarda è la capogruppo
dell'omonimo Gruppo bancario sorto a fine 1998 dalla fusione della Banca San
Paolo di Brescia e del CAB. "L'acquisizione di Artesia Bank Luxembourg
dal Gruppo Dexia, uno dei maggiori gruppi bancari europei - ha dichiarato il
presidente di Banca Lombarda Gino Trombi - consente al Gruppo banca Lombarda
di dotarsi di una più solida piattaforma per sostenere lo sviluppo futuro
delle sue attività internazionali e la prossima fusione con Banca Lombarda
International consentirà il rafforzamento dei prodotti e servizi
soprattutto nel campo del Private Banking con il raggiungimento di
significative economie di scala".
ROLO
BANCA: COMITATO LOCALE FRIULI DI ROLO BANCA 1473: TRE ANNI DI INIZIATIVE A
FAVORE DELL'IMPRENDITORIA LOCALE
Bologna, 11 giugno 2002 - Rolo Banca 1473 inizia la propria attività in
Friuli nel 1992 con l'acquisizione della Banca del Friuli da parte del
Credito Romagnolo. Grazie al contributo della banca locale, che tuttora
mantiene il suo marchio, il radicamento sul territorio si fa particolarmente
forte con la costituzione del Comitato Locale Friuli. Costituito nel 1998 e
composto da un gruppo di imprenditori rappresentativi ed esponenti di
categorie economiche, il Comitato Friuli consente alla banca di captare le
necessità locali e di anticipare quindi le richieste, non solo economiche,
ma anche sociali del territorio, contribuendo alla modernizzazione ed alla
competitività del sistema produttivo. Del comitato fanno parte Marco
Fantoni - Presidente Comitato Locale Friuli - Alessandro Calligaris, Claudio
Ferri, Andrea Illy, Fabio Illusi, Aldo Locatelli, Andrea Pettini, Lanfranco
Spagnol, Renzo Toffolutti. A conferma dell'impegno che Rolo Banca ha
espresso nel Friuli dal 1996, é da sottolineare l'indice di impiego della
raccolta. Mentre nel 1996 meno del 50% della provvista fatta in Friuli
veniva reinvestita nel territorio stesso, oggi tutta la raccolta acquistata
(incrementatasi fra l'altro di circa il 14% rispetto al 1996) viene
interamente indirizzata sui finanziamenti locali, a supporto completo dello
sviluppo dell'imprenditoria locale. La banca grazie al Comitato Locale
Friuli ha promosso iniziative a favore del tessuto economico locale con una
logica di servizio per imprese e privati e ha sottoscritto importanti
convenzioni. L'apporto del Comitato è stato prezioso in particolare modo
nell'individuare aree d'intervento e tipologie di finanziamento in linea con
le reali esigenze del territorio. Questo ha permesso un utilizzo mirato dei
fondi regionali consentendo di prendere iniziative a misura delle esigenze
dell'imprenditoria locale. Tra queste si segnalano convenzioni e accordi con
Veneto Sviluppo, con il Mediocredito del Friuli Venezia Giulia,
l'associazione degli industriali, l'Ascom e l'Usarci, associazione dei
rappresentanti di commercio del Veneto. Con l'obiettivo di sostenere
iniziative imprenditoriali innovative, Rolo Banca, seguendo le indicazioni
del Comitato Locale Friuli ha realizzato, in collaborazione con le Camere di
Commercio di Udine, Pordenone, Gorizia, ed Insiel, il portale
www.madeinfriuli.com, sito Internet di promozione ed e-commerce per le
piccole e medie aziende locali. Per aiutare la capitalizzazione di imprese
locali a costi contenuti e assisterle nelle procedure amministrative e
fiscali, Rolo Banca ha stipulato una convenzione con Friulia, la società
finanziaria di investimento della Regione. L'evoluzione dei finanziamenti
all'economia locale ha interessato dal 1991 ad oggi, tutti i settori
produttivi e di servizio con particolare riguardo a quelli riconducibili al
comparto industriale, dove si é passati dai 492 milioni di Euro del 1991 ai
2.040 milioni del 2001, con un aumento pari al 314%, all'agricoltura dove si
é passati da 38 milioni di Euro a 118 milioni di Euro (incremento del 211%)
e al commercio, passato da 171 milioni di Euro a 562 milioni di Euro.
Durante la gestione Rolo Banca si é inoltre assistito ad un'evoluzione
della clientela che si é gradatamente spostata dalle forme caratteristiche
di risparmio (depositi e conti correnti) al risparmio gestito, cambiando il
rapporto banca/cliente. Con l'avvio del Progetto S3, che vede la fusione in
UniCredito della banche federate e controllate, il Gruppo continuerà, con
il marchio Banca del Friuli, a prestare attenzione alla comprensione delle
specifiche esigenze dei mercati locali e a garantire la rapidità di
decisione delle strutture, dando continuità alle relazioni con la clientela
e mantenendo adeguati livelli di delega e di autonomia decisionale in loco.
A questo fine, le tre nuove banche specializzate per tipologia di clientela
(famiglie, piccole e medie imprese e grandi patrimoni) si doteranno di
strutture di Direzione Regionale localizzate sul territorio con
responsabilità di gestione dell'attività commerciale e di servizio alla
clientela presente nel mercato di competenza. Prendendo a riferimento
l'esperienza del Comitato Locale Friuli, per i positivi risultati ottenuti,
verranno creati dei "comitati di coordinamento per il territorio"
con funzioni di raccordo con le imprese e le istituzioni locali nei
territori di storica presenza e di proposta alle strutture operative di
Gruppo. Rolo Banca 1473 è presente nel territorio Friulano con 95 sportelli
per un totale di 727 dipendenti.
'WARRANT
AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE 2002 / 2004' DA ASSEGNARE
GRATUITAMENTE AI PORTATORI DI AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE
S.P.A
Brescia, 17 giugno 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda
e Piemontese S.p.A. ha deliberato il 12 giugno, a valere sulla delega
attribuitagli dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 24 aprile
2002, l'emissione di n. 286.652.571 "Warrant azioni ordinarie Banca
Lombarda e Piemontese 2002/2004" da assegnare gratuitamente ai
portatori di azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. in ragione
di 1 warrant ogni azione posseduta. I warrant verranno assegnati in data 17
giugno 2002 per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di
gestione accentrata della Monte Titoli S.p.A.. Le azioni saranno negoziate
prive del relativo diritto dal 17 giugno 2002. I titolari di azioni non
ancora dematerializzate potranno ricevere i warrant esclusivamente previa
consegna dei propri certificati azionari, muniti della cedola n. 16 e
seguenti, ad un intermediario per la loro immissione nel sistema di gestione
accentrata presso la Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione. I
diritti connessi ai Warrant saranno condizionati all'avvenuta emissione
delle azioni oggetto dell'Offerta Globale di azioni Banca Lombarda e
Piemontese S.p.A. da collocarsi attraverso un'offerta di sottoscrizione al
pubblico in Italia e un collocamento privato ad investitori professionali
italiani e istituzionali esteri, come deliberato dalla medesima Assemblea
Straordinaria. Sarà richiesta alla Borsa Italiana S.p.A. l'ammissione dei
Warrant alla quotazione ufficiale.
BPB
SIM COLLOCA I FONDI BPB PRUMERICA
Bergamo, 17 giugno 2002 - Bpb Sim - la rete dei Promotori Finanziari del
Gruppo Bpb-Cv - inizia il collocamento dei fondi Bpb Prumerica. Bpb
Prumerica Global Investments Sgr S.p.A. è la joint venture tra Banca
Popolare di Bergamo-CV e Prumerica Financial (Prumerica Financial è il
marchio usato in Italia ed in altri paesi al di fuori degli Stati Uniti da
Prudential Financial, Inc. (Nyse:Pru) con sede in Newark, New Jersey, Usa).
Bpb Prumerica dispone attualmente di 18 fondi comuni di investimento, 11
linee di gestione patrimoniali e 11 linee di gestione patrimoniale in fondi.
Tali prodotti sono collocati dalle banche facenti capo al Gruppo Bpb-Cv (che
comprende, oltre alla Capogruppo, Banca Popolare di Bergamo-Credito
Varesino, la Banca Popolare di Ancona, la Banca Popolare di Todi e la Cassa
di Risparmio di Fano, per un totale di oltre 630 sportelli). L'avvio della
commercializzazione dei fondi, iniziata alla fine del marzo scorso, ha avuto
un esito molto positivo, con una raccolta di oltre 1,7 miliardi di euro che
ha posto la SGR ai vertici della classifica di nuove sottoscrizioni nell'
ultimo trimestre. Bpb Prumerica è controllata al 95% dal Gruppo Bpb-Cv ed
al 5% da Prumerica Financial tramite un incremento di capitale riservato
(con l'opzione di incrementare l'investimento sino al 35% a partire dal
2003). Il Consiglio d'Amministrazione della joint venture è presieduto da
Giorgio Frigeri (membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
Esecutivo di Bpb-Cv); Marco Carreri è l'amministratore delegato e direttore
generale e Joseph R. D'Onofrio (proveniente da Prudential Investments Japan)
è il vice direttore generale. L'accordo prevede che il partner americano
(una delle più grandi compagnie di servizi finanziari negli Stati Uniti,
con 580 miliardi $ di risparmio gestito e amministrato al 31 Marzo 2002 ed
una delle maggiori istituzioni di servizi finanziari al mondo) contribuisca
alla gestione degli investimenti sui mercati finanziari dell'area non euro
della Sgr e fornisca la sua esperienza nel marketing e nella formazione
degli addetti al collocamento. ``I nostri promotori finanziari'' dichiara
Luca Roasio, direttore generale della Sim ``potranno così disporre di uno
strumento efficace per soddisfare le molteplici esigenze d'investimento
della clientela. L'offerta di prodotti di Bpb Prumerica è già molto ampia
e verrà ulteriormente arricchita nel futuro". Marco Carreri,
Amministratore delegato di Bpb Prumerica, ha sottolineato che ``con l'avvio
del collocamento anche tramite i promotori finanziari della Sim si
arricchisce la gamma distributiva dalla nostra società che, attraverso la
multi-canalità, conta di occupare una posizione leader sul mercato
italiano". E' in corso di attuazione un intenso programma di crescita
che prevede il numero di promotori superare la quota di 1.000 nell'arco di
un triennio. I promotori finanziari di Bpb Sim sono chiamati a svolgere la
loro attività con una formula originale che prevede un raccordo funzionale
con gli sportelli della rete del Gruppo ed il supporto di uffici
dedicati.
PIONEER:
RACCOLTA POSITIVA GRAZIE AI RISULTATI DELLE DIVISIONI INTERNATIONAL E USA IN
ITALIA ANDAMENTO NEGATIVO DEL SETTORE RETAIL MA MEGLIO DEL MERCATO A MAGGIO
IL PATRIMONIO GESTITO AMMONTA A 109,8 MILIARDI DI EURO
Milano, 17 giugno 2002 - Pioneer Investments ha chiuso il mese di Maggio
facendo registrare una raccolta netta positiva di 224,7 milioni di Euro e un
patrimonio gestito che, per gli effetti del negativo andamento dei mercati
azionari, ammontava a 109,9 miliardi di Euro in diminuzione del 1,83%
rispetto al valore di fine aprile. Da inizio anno la raccolta netta totale
del gruppo ha raggiunto i 2677 mln di Euro. La divisione Italia nel corso
del mese ha ottenuto una raccolta netta negativa per 356,4 milioni di Euro
soprattutto a seguito dei riscatti del settore istituzionale e del settore
retail negativi rispettivamente per 200,2 e 282,9 milioni di Euro. Questo
andamento è dovuto per il settore istituzionale a un forte disinvestimento
effettuato da un primario cliente per motivazioni societarie non legate alla
qualità dei risultati mentre per il settore retail ai forti riscatti
avvenuti nel segmento dei fondi comuni di diritto italiano. Confermato
l'andamento positivo delle gestioni patrimoniali di taglio elevato che,
continuando a beneficiare dei vantaggi dello scudo fiscale e di una
comprovata fidelizzazione di lungo termine, hanno raccolto (126,7 milioni di
Euro), e dei prodotti a capitale garantito con una raccolta positiva di 508
milioni di Euro. Complessivamente il patrimonio di questa divisione è pari
a 83.290,3 milioni di Euro. La divisione americana continua mese dopo mese a
registrare risultati estremamente positivi nelle vendite, ottenendo in
Maggio flussi netti per 458,4 milioni di Euro, e raggiungendo i 2.293,8
milioni di Euro dall'inizio dell'anno con un incremento del 66,7% rispetto
ai valori totali dell'anno 2001. Il patrimonio di questa divisione,
nonostante l'andamento positivo delle vendite nette, ha risentito del forte
apprezzamento dell'Euro nei confronti del dollaro attestandosi a 22.061
milioni di Euro. La divisione International chiude il mese con una raccolta
di 117,9 milioni di Euro e pari a 788,8 milioni di Euro dall'inizio
dell'anno con un incremento di 646 milioni di Euro rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente (+ 452,4%). Il patrimonio di questa divisione
sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente si è attestato a
3.371,6 milioni di Euro. La divisione New Europe ha continuato la tendenza
positiva degli utimi mesi, riportando un flusso netto positivo per 4,9
milioni di Euro e per 115,3 milioni di Euro dall'inizio dell'anno. Il
patrimonio della divisione New Europe è diminuito del 2,77% rispetto al
valore di fine aprile (+8,92% rispetto a fine dicembre 2001) attestandosi
cosi a 1.137,6 milioni di Euro. Pioneer Alternative Investment ha raccolto
19,6 milioni di Euro nel mese portando così il dato complessivo dall'inizio
dell'anno a 123,4 milioni di Euro (i dati di raccolta e di AuM sono già
compresi nei dati delle diverse aree di business). Alla fine del mese di
maggio il patrimonio di Pioneer Alternative Investment ha superato i 520
milioni di Euro crescendo del 3,79% rispetto al valore di aprile 2002.
Infolink: www.pioneerinvestments.it
CRESCE
ANCORA L'OFFERTA DI FONDI DI FUNDSWORLD
Milano, 17 giugno 2002 - FundsWorld, leader nel settore del risparmio
gestito online, annuncia che è, da oggi, possibile acquistare tramite il
sito www.fundsworld.it i 3 comparti del fondo di fondi SG Ventaglio (Société
Générale), i 4 comparti del fondo di fondi ING World Selection Fund (ING)
e 5 nuovi fondi di Gestnord Fondi S.p.A. (Gruppo Banca Sella). Il fondo di
fondi Sg Ventaglio è suddiviso nei seguenti tre comparti: Comparto
Struttura Prudente (Bilanciati Obbligazionari); Comparto Struttura
Bilanciata (Bilanciati Bilanciati); Comparto Struttura Aggressiva (Azionari
Internazionali) Le commissioni di ingresso variano dallo 0,75% allo 0,125% a
seconda dell'importo versato. Il minimo di prima sottoscrizione è di 1500
Euro. Per le sottoscrizioni successive è di 500 Euro. Il fondo di fondi Ing
World Selection Fundè suddiviso nei seguenti quattro comparti: Ing World
Selection Fund Aggressivo (cat. Assogestioni Bilanciati Azionari); Ing World
Selection Fund Globale (cat. Assogestioni Azionari Internazionali); Ing
World Selection Fund Tematico (cat. Assogestioni Azionari Internazionali);
Ing World Selection Fund Moderato (cat. Assogestioni Bilanciati Bilanciati).
Le commissioni di ingresso sono pari allo 0,75%, indipendentemente
dall'importo versato. I minimi di prima sottoscrizione sono di 3000 Euro
(1000 Euro per le sottoscrizioni successive). L'offerta Gestnord si
arricchisce di cinque nuovi fondi oltre ai 35 già presenti: Nordfondo
Convertible Bond (obbligazionario altre specializzazioni); Gestnord Biotech
(azionario - settoriale); Gestnord Edilizia (azionario - settoriale);
Gestnord Telecom (azionario - settoriale); Gestnord Energia (azionario -
settoriale). Sui fondi indicati non è applicata alcuna commissione di
ingresso. Il minimo di prima sottoscrizione è di 500 Euro. Non è invece
previsto alcun minimo per le sottoscrizioni successive.
CONVEGNO
DEXIA (LINVESTIMENTI ETICI) ED ETICARE.IT (FINANZA ETICA).SUL TEMA "PERCHÉ
I FONDI DI INVESTIMENTO ETICI RENDONO PIÙ DEGLI ALTRI?"
Milano, 17 giugno 2002 - Perché i fondi di investimento etici rendono più
degli altri? Con quali tecniche di gestione è possibile ottimizzare la
rendita di questi prodotti? Quanto è etica la gestione di un fondo
sostenibile? E per quale motivo, negli ultimi due anni, il numero dei fondi
etici in Europa è praticamente raddoppiato toccando quota 250? A queste e
ad una serie di altre tematiche relative alla cosiddetta "gestione
sostenibile" saranno dedicate due interessantissime conferenze
organizzate da Dexia (leader europeo degli investimenti etici) in
collaborazione con Eticare.it (il portale italiano della finanza etica). Il
Convegno, intitolato "Gestione Sostenibile, la performance e le altre
dimensioni" si terrà il prossimo 19 giugno a partire dalle ore 10.00
presso l'Hotel Sheraton Diana Majestic di viale Piave 42 a Milano, con
replica il giorno successivo (20 giugno), sempre a partire dalle ore 10.00,
direttamente presso la sede romana di Dexia Crediop, in via XX settembre 30.
Interverranno all'incontro alcuni tra i massimi esperti europei nel settore
degli investimenti sostenibili, come Elena Bonfiglioli, programmes director
di Corporate Social Responsibility Europe - organizzazione che promuove la
finanza etica in Europa -, Giulio Gallazzi, amministratore delegato di
Socially Responsible Italia, Wim Vermier, responsabile della Gestione
Sostenibile di Dexia Am e Davide Pelusi, Country manager di Morningstar
Italia, una delle maggiori agenzie di rating su scala mondiale. E-mail tino.redaelli@gruppore.it
INTESATRADE:
AL VIA IL SERVIZIO ORDINI CONDIZIONATI E STOP LOSS/TAKE PROFIT
Milano, 17 giugno 2002 - IntesaTrade la piattaforma di trading online del
gruppo IntesaBci, inaugura il nuovo servizio di Ordini Condizionati con Stop
Loss / Take Profit per gestire in maniera ottimale il proprio portafoglio su
tutti i titoli azionari e covered warrant del mercato italiano, incluso il
Mercato After Hours. Ordini Condizionati: una funzionalità che permette di
impostare delle condizioni di prezzo per l'acquisto o la vendita dei titoli,
al verificarsi delle quali l'ordine viene automaticamente immesso sul
mercato. Il sistema consente di impostare un numero illimitato di ordini
condizionati che restano attivi anche a PC spento. Stop Loss / Take Profit:
si tratta di una particolare categoria di ordini condizionati che consente
di prefissare i guadagni (Take Profit) o di tutelarsi da eventuali perdite
(Stop Loss). Sono esclusivamente ordini di vendita al meglio che permettono
di chiudere le posizioni aperte con tutti i benefici di un monitoraggio
automatico dell'operatività. Mettendo insieme contemporaneamente i due
limiti di "stop loss/take profit", viene stabilito un tunnel di
oscillazione che consente di impostare precisi obiettivi d'investimento.
Inoltre gli ordini condizionati permettono di pianificare molteplici
acquisti e vendite dello stesso titolo o di più titoli, senza comportare
alcun blocco preventivo della liquidità e/o dei titoli. www.intesatrade.it
PARTE
IL COLLOCAMENTO DI "ZURICH BASKET INDEX", LA NUOVA POLIZZA A TRE
ANNI CON RENDIMENTO MINIMO GARANTITO DELL'8,75% NATA DALLA COLLABORAZIONE
CON IL GRUPPO DEUTSCHE BANK È ACCESSIBILE CON UN INVESTIMENTO MINIMO DI
SOLI 3MILA EURO
Milano, 17 giugno 2002 - Rendimento minimo garantito dell'8,75%, con
possibilità di incremento in funzione dell'andamento dei tre principali
indici azionari nei prossimi tre anni, durata triennale del contratto e
soglia minima di accesso fissata a 3.000 euro. Queste le principali
caratteristiche di Zurich Basket Index, la nuova index linked collegata ad
un paniere composto dagli indici Standard and Poor's 500 (New York),
Eurostoxx 50 (titoli europei) e Topix (Tokyo). Zurich Basket Index, il cui
collocamento sul mercato inizierà il 17 giugno prossimo, rappresenta una
delle migliori offerte oggi disponibili nel suo settore, in risposta alla
sempre più forte richiesta dei risparmiatori di soluzioni di investimento
in grado di garantire una crescita protetta dei propri capitali. Il
prodotto, proposto da Zurich Investments Life, è il primo risultato
concreto della collaborazione tra Deutsche Bank Ag e il gruppo Zurich, a
poche settimane dalla firma dell'accordo di collaborazione internazionale
tra i due gruppi. La nuova polizza, già disponibile su prenotazione, è
venduta in esclusiva dai 550 agenti Zurich e dagli istituti bancari locali
che abitualmente distribuiscono i prodotti di Zurich Investments Life. Il
collocamento partirà il 17 giugno e terminerà il 5 luglio.
UNICO
IN BORSA WORLD 15 PERFORMANCE LA NUOVA INDEX DEL GRUPPO FONDIARIA, CON IL
MINIMO GARANTITO DEL 15% ALLA SCADENZA, CHE PREMIA LE VARIAZIONI DI BORSA.
ANCHE QUELLE NEGATIVE.
Firenze, 17 giugno 2002. Il Gruppo Fondiaria lancia una nuova Index Linked,
disponibile dal 14 Giugno. Unico in Borsa World 15 Performance è un
prodotto garantito che investe nelle variazioni annuali dei corsi azionari
nell'ambito di un paniere di 15 titoli tra le più importanti aziende a
livello mondiale: Motorola, Microsoft, Biogen, Toyota, Sony, Vivendi
Universal, TotalFinaElf, Daimler Chrysler, Siemens, Tim, San Paolo Imi,
Vodafone, Zurich Financial Services, Philips, Nokia. Unico in Borsa World 15
Performance offre un'opportunità di investimento molto interessante anche
in un periodo di particolare incertezza dei corsi azionari. Infatti, con la
innovativa formula di indicizzazione, a ciascun anniversario il capitale
assicurato iniziale viene accresciuto della minore fra le 15 variazioni
percentuali registrate rispetto alle quotazioni dell'anno precedente. Tali
variazioni sono considerate in valore assoluto (indipendentemente dunque se
con il segno più o meno) trasformando così in positive anche le variazioni
annue negative! Con Unico in Borsa World 15 Performance gli accrescimenti
annuali di capitale così ottenuti sono consolidati, pertanto i risultati
man mano raggiunti vengono acquisiti fino alla scadenza dei 6 anni.
Comunque, alla scadenza verrà liquidato l'importo maggiore tra il capitale
iniziale incrementato degli accrescimenti annui e il capitale iniziale
aumentato dell'incremento minimo garantito del 15%. Con Unico in Borsa World
15 Performance l'investimento è sempre al sicuro. Infatti, oltre
all'affidabilità di Dexia-Crediop, emittente del titolo appositamente
strutturato per questa assicurazione, le prestazioni assicurate sono
comunque garantite dal Gruppo Fondiaria. Unico in Borsa World 15 Performance
è distribuita dagli Agenti delle Compagnie del Gruppo Fondiaria, La
Fondiaria Assicurazioni, La Fondiaria Assicurazioni - Divisione Polaris,
Milano Assicurazioni e Milano Assicurazioni - Divisione La Previdente e dai
Promotori Finanziari di Effe Investimenti Sim.
MELIORBANCA
SIGLA ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CON DIVISIONE MUTUI S.P.A.
Milano, 17 giugno 2002 - Meliorbanca, banca d'affari quotata al segmento
Star della Borsa Italiana, rende noto che è stato siglato un accordo con la
società Divisione Mutui S.p.A., finalizzato alla distribuzione dei prodotti
offerti dalle aree di business di Meliorbanca specializzate nei prestiti
all'edilizia e nel capital market. Divisione Mutui è una società di
mediazione creditizia nata nel 1990, specializzata nella distribuzione di
mutui ipotecari a soggetti privati. Nel 2001 Divisione Mutui ha intermediato
mutui per oltre 400 milioni di euro. La società ha sede a Bergamo, dispone
di 30 punti distributivi nel Nord Italia e si avvale di una rete di 180
operatori di consolidata esperienza. L'accordo siglato con Divisione Mutui
consentirà al Gruppo Meliorbanca di sviluppare ulteriormente le proprie
attività in aree in forte crescita e con modelli distributivi
innovativi.
UNIPOL
BANCA: CONTO COMPLETO CINQUE COLORI, UN UNICO PARTNER SU CUI CONTARE IL
NUOVO CONTO A PACCHETTO PREMIA I SUOI TITOLARI
Torino, 17 giugno 2002 - Si è concluso con successo il 14 febbraio scorso
il concorso a premi abbinato a Conto Completo, il "conto a
pacchetto" di Unipol Banca che, con la formula "tutto
compreso", racchiude in un'unica soluzione servizi bancari,
assicurativi e vantaggi per il tempo libero. Un viaggio (per due persone)
alle Seychelles e otto soggiorni di totale relax i premi messi in palio fra
tutti i titolari della carta Conto Completo-Selecard, grazie alla quale i
correntisti accedono ai vantaggi extrabancari. A soli sei mesi dal lancio in
filiale (15 ottobre 2001) e dalla sua effettiva operatività (1 novembre
2001), Completo è diventato il conto di oltre 6.000 correntisti, dei quali
il 40% è costituito da new business. L'iniziativa rientra in quell'insieme
di strumenti di fidelizzazione sempre più diffusamente adottati dalle
banche per offrire servizi studiati ad hoc, costruire relazioni proficue con
i clienti e monitorarne costantemente il grado di soddisfazione che
l'accresciuta cultura finanziaria dei consumatori rende sempre più
esigenti. Attraverso Conto Completo i diversi profili finanziari dei clienti
vengono tradotti in cinque linee di conto: quattro rivolte ai privati
(famiglia - base e plus -, junior, senior), e una agli operatori economici
(artigiani, commercianti, liberi professionisti). Completo Giallo, Arancio,
Verde, Blu e Rosso sono i nomi delle linee che, caratterizzate da servizi
bancari, assicurativi e benefit per il tempo libero o l'attività
professionale, garantiscono l'accesso ad un circuito di servizi e vantaggi
esclusivi. Per la realizzazione del progetto Unipol Banca si è avvalsa
della collaborazione di S.In.T., una società di servizi torinese che,
operando in tutta Italia con il marchio Selecard, unico circuito certificato
Uni En Iso 9001:2000, è leader nella progettazione di "programmi
fedeltà" e nell'offerta di servizi a valore aggiunto per le famiglie e
per il singolo individuo veicolati attraverso carte servizi. Le coperture
assicurative ed i servizi di assistenza per le emergenze sono prestati in
inclusione da Unisalute, Unipol Assicurazioni ed Elvia. Dal punto di vista
della clientela, i punti di forza del nuovo Conto Completo sono massima
trasparenza e costi fissi mensili, garanzia di una completa e chiara
informazione circa le spese di gestione del conto e relativi accessori.
L'accesso ai vantaggi extrabancari avviene tramite una carta Conto
Completo-Selecard, che è strumento di riconoscimento del titolare quale
avente diritto dei servizi agganciati alla linea di conto sottoscritta.
Insieme alla card viene rilasciata una guida ai servizi che illustra i
vantaggi e le modalità di fruizione. Il sito internet dedicato ed il Centro
Servizi Titolari Conto Completo sono strumenti di approfondimento e garanzia
di funzionamento dell'intero programma. Quattro specifiche linee dedicate
(numeri verdi) sono disponibili per informazioni relative ai servizi bancari
e assicurativi, servizi del tempo libero, servizi di assistenza sanitaria,
servizi di assistenza ed emergenza.
L'ASSEMBLEA
STRAORDINARIA DI EPLANET DELIBERA LA FACOLTA' DI ESERCITARE ANTICIPATAMENTE
E AD UN PREZZO INFERIORE - PARI A 0,80 EURO-LA CONVERSIONE DEI WARRANT IN
AZIONI ORDINARIE EPLANET
Milano, 17 giugno 2002. Si è riunita il 10 giugno, sotto la presidenza del
prof. Roberto Ruozi, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli azionisti
di ePlanet S.p.A. L'Assemblea Straordinaria di ePlanet ha approvato la
proposta del Consiglio di Amministrazione del 19 aprile 2002 di attribuire a
tutti i titolari dei Warrant oggi in circolazione, della facoltà di
esercitare anticipatamente l'opzione di sottoscrizione delle Azioni
collegata ai Warrant stessi. In particolare, l'esercizio anticipato
attribuisce ai portatori di Warrant di ciascuna Categoria - "Warrant
Azioni ePlanet 2002-2004 'Categoria 1', 'Categoria 2' e 'Categoria 3'"
- il diritto di richiedere la sottoscrizione di Azioni ordinarie della
Società, durante il periodo compreso fra il 14 Giugno 2002 ed il 4 Luglio
2002, in ragione di una nuova Azione ordinaria del valore nominale di Euro
0,52 per ogni Warrant presentato per l'esercizio, al prezzo di Euro 0,80, di
cui Euro 0,28 a titolo di sovrapprezzo. Il prezzo di esercizio è uguale per
tutte le Categorie di Warrant dal momento che è previsto un unico periodo
di esercizio anticipato. I portatori di "Warrant Azioni ePlanet
2002-2004 'Categoria 1', 'Categoria 2' e 'Categoria 3'" che non
esercitassero la facoltà di esercizio anticipato rimarrebbero comunque
titolari del diritto di sottoscrivere Azioni ordinarie ePlanet secondo le
modalità ed i termini originariamente previsti dai regolamenti di ciascuna
Categoria. Nell'interesse della Società di reperire nuove risorse
attraverso l'esercizio anticipato dei Warrant, il prezzo di esercizio è
stato definito a sconto rispetto ai prezzi di esercizio delle diverse
Categorie originariamente previsti. L'operazione approvata dall'Assemblea
dei Soci, potrebbe consentire alla Società di incassare fino a un massimo
di Euro 57.000.000 in caso di integrale esercizio anticipato dei Warrant. Ciò
permetterebbe alla società di reperire in anticipo le risorse necessarie a
finanziare non solo l'esercizio 2002, ma anche parte del fabbisogno degli
esercizi successivi e dotandosi quindi di una maggiore flessibilità
finanziaria, utile alla puntuale realizzazione del Piano Industriale ed allo
sviluppo. I soci di riferimento di ePlanet (Kabuto Servicos de Consultoria,
l'Ing. Holger Van Den Heuvel, Fidicontrol, Cuneo e Associati e Alessandro
Acerbi) - subordinatamente all'esenzione da obblighi di Opa - si sono
impegnati ad esercitare anticipatamente n. 22.776.367 warrant ePlanet pari
al 100% dei warrant in loro possesso e a circa il 30% dei warrant esistenti,
così da garantire a ePlanet un importo minimo di Euro 18.221.095,20. In
sede ordinaria, l'Assemblea dei soci di ePlanet ha deliberato di confermare
in sette il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione e di
nominare, quali componenti del Consiglio di Amministrazione fino
all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2003, il prof. Roberto Ruozi,
con la carica di presidente della società, e l'avv. Alex Schimitt quale
Consigliere. Entrambi erano stati cooptati dal consiglio di amministrazione
del 14 febbraio 2002.
OPENGATE
GROUP S.p.A.: INCONTRO CON LA COMUNITA' FINANZIARIA
Milano, 17 giugno 2002 - In occasione dell'incontro con la comunità
finanziaria il management del Gruppo Opengate, dopo aver commentato
l'andamento del primo semestre ha fornito un aggiornamento in merito
all'andamento del secondo semestre ed alla prevedibile evoluzione della
gestione. Ha quindi illustrato le linee strategiche ed i benefici attesi nel
medio periodo a seguito delle operazioni già intraprese. Antonio Lazzari,
Cfo di Opengate Group S.p.A., ha evidenziato che si prevede un netto
miglioramento già a partire dal prossimo esercizio in quanto le operazioni
di riorganizzazione attuate dalle Asa (Aree strategiche di affari)
distribuzione di prodotti informatici e Logistica saranno completate entro
l'estate. Quanto ai risultati attesi per il corrente esercizio essi scontano
l'impatto delle ristrutturazioni e non beneficiano ancora dei savings
correlati. La crescita per linee esterne nell'Asa distribuzione materiale
elettrico sta, inoltre, comportando un momentaneo appesantimento dei costi
di struttura, degli oneri finanziari e dei goodwill da ammortizzare.
Conseguentemente si ritiene che il risultato ante imposte del secondo
semestre possa essere in linea con quello del primo. E' stata presentata,
dall'Amministratore Delegato allo sviluppo del modello distributivo Stefano
Perboni, l'evoluzione del Gruppo avvenuta attraverso la valorizzazione delle
competenze acquisite nel ciclo distributivo dei prodotti It (da core
business a core experience) che ha permesso di identificare una strategia di
sviluppo nell'applicazione di tali competenze replicandole in altri settori
(materiali elettrici, materiali per dentisti), e valorizzando le attività
della catena del valore - diventate specifiche aree di business (logistica,
e-business) - ed estendendole attraverso l'offerta di nuovi prodotti/servizi
(help desk, call center, ecc.). Il successivo passo avverrà attraverso
l'integrazione, già avviata nell'area logistica - oggi un operatore 3Pl -
dei servizi di e-business e di post-vendita, che permetterà ad Opengate
Group di porsi sul mercato quale operatore sull'intero ciclo distributivo
con un innovativo approccio in grado di combinare ed integrare i flussi:
informativi (gestione delle informazioni con l'utilizzo delle nuove
tecnologie), fisici (gestione delle merci dalla produzione all'utente
finale) e relazionali (gestione delle relazioni con i canali e gli utenti
finali). L'evoluzione consentirà ad Opengate Group di passare da un
business "capital intensive" e "product focused" ad un
business "Knowledge intensive" e "process focused"..Quindi,
attraverso la valorizzazione delle competenze, il minore impiego di capitale
investito e la fornitura di servizi a valore aggiunto sarà possibile
migliorare il profilo del business. "Senza considerare il contributo di
ulteriori azioni strategiche" - afferma Pietro Pozzobon Ceo di Opengate
Group S.p.A. - "riteniamo che entro il prossimo triennio i benefici e
le sinergie derivanti dalle operazioni di razionalizzazione in corso si
possano tradurre in una crescita annua del fatturato pari al 10%, con un'Ebitda
in crescita dall'attuale 2,5% al 4,5% che consentirà di conseguire un utile
netto fra l'1% ed il 2%". " L'obiettivo del Gruppo:" -
prosegue Pozzobon - "è quello di creare valore per gli stakeholders: -
rafforzando la posizione nella distribuzione It (Asa core competence),
migliorando la performance ed il livello di servizio reso ai clienti; -
aumentando il valore delle attività ed acquisendo vantaggi competitivi
sviluppando e migliorando i servizi ad alto valore aggiunto lungo la catena
del ciclo distributivo (Asa di processo); - valorizzando le core competence,
replicando il modello distributivo in mercati frammentati, sia nuovi che
maturi, ove l'utilizzo di nuove tecnologie e l'innovazione creano vantaggio
competitivo (nuove Asa distributive)."
ESATRI:
DOVE PAGARE L'ICI A MILANO SENSIBILI RISPARMI DI TEMPO UTILIZZANDO IL
BANCOMAT, IL TELEFONO, INTERNET E LE PIÙ DIFFUSE CARTE DI CREDITO. OLTRE AI
CANALI TRADIZIONALI DI BANCHE E POSTE.
Milano, 17 giugno 2002 A Milano, la doverosa incombenza di pagare le imposte
comunali, tra le quali quella prossima dell'Ici, sta diventando ogni anno più
facile e veloce se si usano i nuovi canali rappresentati dal telefono, dai
bancomat e da internet. Il call center Taxtel di Esatri (Gruppo IntesaBci)
permette ai contribuenti possessori di una carta di credito di pagare l'ICI
e le altre tasse, come quella sui rifiuti, in pochi minuti e con una
semplice telefonata. Basta comporre il numero 199 191 191 e comunicare
all'operatore il proprio codice fiscale o il numero della cartella
esattoriale, l'importo da pagare (sino ad un massimo di 516 euro) e il
numero della carta di credito. L'importo sarà addebitato al titolare della
carta di credito con il consueto posticipo di valuta. Il pagamento può
anche essere effettuato, con carta Pagobancomat emessa da qualsiasi banca,
tramite i quasi 3.000 sportelli bancomat del Gruppo IntesaBci, utilizzando
il codice personale indicato nei bollettini trasmessi da Esatri o il
tesserino fiscale e seguendo le istruzioni che compaiono sul video del
bancomat. Sempre con la carta di credito è inoltre possibile pagare l'Ici
attraverso il sito internet www.taxtel.it
Coloro che, invece, non possedessero carte di credito o preferissero
utilizzare i canali tradizionali, possono sempre rivolgersi: ai nuovi
sportelli Esatri di via san Gregorio 55; ai sei punti operativi della società
presso alcune filiali IntesaBci: rete Ambroveneto ag. 258 via Padova ang via
Prinetti; rete Cariplo ag 2 di piazza XXIV Maggio rete Cariplo ag. 45 di via
Quarenghi/Centro Bonola rete Comit ag. 6 di via De Amicis, 26 rete Comit ag
7 di via Farini ang via Galli e rete Comit ag. Navigli di via Meda 49; agli
sportelli di IntesaBci, del Sanpaolo Imi e delle altre banche convenzionate
indicate sui bollettini e agli uffici postali.
DIRITTO
ANNUALE DELLE IMPRESE: SI PAGA IN BANCA NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO,
SERVIZI INFORMATIVI IN INTERNET E UN NUMERO VERDE
Milano, 17 giugno 2002. Pagamento in banca, un servizio informativo sui siti
internet www.mi.camcom.it www.infoimprese.it
e il numero verde 800271709 attivo 24 ore su 24. Quest'anno per le imprese
è più facile il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio. Se
le indicazioni arrivano direttamente in ufficio con una lettera della Camera
di Commercio, il versamento potrà essere effettuato tramite modello F24
pagabile presso qualsiasi banca. E per le imprese che dovranno versare un
importo fisso è stato allegato il modello F24 precompilato. La scadenza: il
20 giugno, tranne per le società di capitale. Per queste è legata alla
data di presentazione del bilancio. "La Camera di Commercio - ha
dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di
Commercio di Milano - ha introdotto una semplificazione per le imprese
consentendo il pagamento del diritto annuale direttamente nella propria
banca. E uno degli obiettivi di questa iniziativa, oltre a venire incontro
alle esigenze pratiche degli imprenditori, è di porre un freno ai
bollettini falsi per il pagamento dei diritti fissi che venivano fatti
circolare in concomitanza della scadenza del diritto annuale della Camera di
Commercio. E per rendere facile l'informazione per le imprese sulle tariffe
da pagare, abbiamo introdotto strumenti innovativi come un sito internet e
un numero verde attivo 24 ore su 24". Un sito internet e un numero
verde. Informazioni sono presenti sul sito internet della Camera di
Commercio di Milano www.mi.camcom.it sul sito di Infoimprese,
www.infoimprese.it e sul numero verde con risponditore automatico 800271709.
Chi deve pagare. Tutte le imprese che al 1° gennaio 2002 risultano iscritte
al registro imprese della Camera di Commercio. Quando pagare. Il termine per
il pagamento coincide con quello per il versamento del primo acconto delle
imposte sui redditi. E' legato all'approvazione del bilancio per le società
di capitale, il 20 giugno per le altre imprese. Quanto pagano le imprese
(escluse le società di capitale). Pagheranno importi in misura fissa:
imprese individuali iscritte alla sezione ordinaria del registro imprese,
società semplici agricole, cooperative e consorzi: 83€ per la sede e
17€ per ciascuna eventuale unità locale; S.n.c., S.a.S.: 151€ per la
sede e 30€ per ciascuna eventuale unità locale. Imprese individuali
iscritte e/o annotate nella sezione speciale del Registro Imprese: 80€ per
la sede legale e 16 € per ciascuna unità locale. Società semplici non
agricole: 144 €. Le unità locali di imprese con sede principale
all'estero: 110€ in favore della Camera di Commercio dove ha sede l'unità
locale. Quanto pagano le società di capitale. Pagano in rapporto al
fatturato complessivo che l'impresa ha maturato nel 2001 (secondo le
aliquote indicate nella tabella sottostante). L'importo da versare non dovrà
essere superiore al 6% di quello pagato nel 2001.
FATTURATO
|
ALIQUOTE E FISSI
|
Da
euro
|
Ad
euro
|
Da
lire
|
A
lire
|
0,00
|
516.546,90
|
0
|
1.000.000.000
|
373,00€
fisso
|
516.456,91
|
2.582.284,50
|
1.000.000.001
|
5.000.000.000
|
0,0070%
|
2.582.284,51
|
51.645.689,91
|
5.000.000.001
|
100.000.000.000
|
0,0015%
|
51.645.689,92
|
E
oltre
|
100.000.000.001
|
E
oltre
|
0,0005%
(max
77.500€)
|
SISTEMA
INFORMATIVO EXCELSIOR: PRESENTATI I DATI 2002 SULLE IMPRESE ARTIGIANE 100
MILA NUOVI POSTI DI LAVORO NEL 2002 +6,7% RISPETTO AL 2001
Milano, 17 giugno 2002 - Anche con riferimento al mercato del lavoro,
l'artigianato si conferma un settore particolarmente dinamico. Lo rivela
Unioncamere che ha reso pubblica l'indagine Excelsior sui fabbisogni
occupazionali delle imprese. "Nel loro complesso le imprese artigiane
segnalano un saldo positivo pari a 106 mila unità - afferma il presidente
di Unioncamere, Carlo Sangalli - corrispondente ad un tasso di crescita del
6,7% rispetto all'anno passato (6,6% nel settore industria e 7,4% in quello
dei servizi). E' significativo che l'artigianato presenti valori decisamente
superiori alla media degli altri comparti e che siano le regioni del Sud
quelle più dinamiche. A conferma che il Paese viaggia a 'doppia velocità'
perché sono le piccole e medie imprese a guidare l'allargamento della base
occupazionale".
Previsioni
relative alle entrate e uscite - Il tasso di entrata previsto si mantiene su
un valore elevato (9,1%) e superiore a quello medio generale (6,7%). Ma il
dato più significativo è rappresentato dal tasso d'uscita previsto che
risulta molto contenuto (2,3%) e decisamente più basso rispetto alla media
generale (3,5%). Le imprese artigiane, che prevedono un ampliamento
dell'occupazione dipendente all'interno della struttura aziendale, sono
105.807 unità. La crescita è concentrata nelle micro imprese sotto i 10
dipendenti (+94 mila unità). I settori trainanti - Dal punto di vista
settoriale, i saldi attesi più consistenti si riscontrano nel settore delle
costruzioni (+8,4%), nell'industria del legno e dei mobili (+7,3%) e
nell'industria alimentare (+7,2%); consistente è pure, fra i servizi, lo
sviluppo occupazionale previsto dalle imprese artigiane che operano nel
comparto dei servizi turistici (+9,1%) e in quello dei servizi alle persone
(+9,2%). Maggior dinamismo nelle regioni e province del sud - A livello
territoriale sono le regioni meridionali quelle che esprimono i valori più
elevati sia per quanto riguarda le entrate (10,7% il relativo tasso) che il
saldo (+9,3% il tasso di variazione). All'opposto sono le regioni del Nord
Ovest a segnalare entrate (7,3%) e saldo occupazionale (5,7%) di minor
consistenza; nel Nord Ovest peraltro si registra una previsione riguardante
le uscite particolarmente contenuta (1,8%).
SISTEMA
INFORMATIVO EXCELSIOR: PRESENTATI I DATI 2002 A FINE ANNO 324.000 NUOVI
POSTI DI LAVORO +3,2% RISPETTO ALL'ANNO PASSATO
Milano, 17 giugno 2002 - Quasi 700mila nuove assunzioni nel 2002, a fronte
di un'uscita dal mercato del lavoro di 360mila persone. Un saldo positivo di
324mila nuovi posti di lavoro, pari al 3,2% in più rispetto al 2001. E'
questo il dato di sintesi dell'indagine Excelsior 2002 sui fabbisogni
occupazionali delle imprese italiane presentata oggi dal Presidente dell'Unioncamere,
Carlo Sangalli, nel corso del Convegno annuale Excelsior tenutosi presso la
Camera di Commercio di Milano. "Dai nostri dati - ha commentato
Sangalli - si conferma la fiducia che anima le imprese italiane nonostante
le incertezze della congiuntura economica internazionale. Il 27% delle
aziende ha dichiarato di voler assumere nuovi dipendenti entro il 2002. Il
risultato complessivo porterà ad una crescita dell'occupazione dipendente
del 3,2% (324 mila lavoratori in più). Quindi le previsioni di crescita
dell'occupazione sembrano migliori di quanto l'andamento dell'economia, tra
la fine del 2001 e l'inizio del 2002, lasciasse sperare". L'indagine
Excelsior, realizzata annualmente da Unioncamere in collaborazione con il
Ministero del Lavoro, coinvolge oltre 100.000 imprese di tutti i settori
economici e di tutte le tipologie dimensionali, cui viene chiesto di rendere
noto in modo analitico il proprio fabbisogno di occupazione per l'anno in
corso . Excelsior, consultabile all'indirizzo Internet www.excelsior.unioncamere.it
è lo strumento informativo più completo a disposizione dell'opinione
pubblica per la conoscenza dei fabbisogni delle imprese sul mercato del
lavoro. Chi entra - Dei 685.888 nuovi lavoratori richiesti dalle imprese, il
42,9% (293.941 addetti) troverà impiego nell'industria; il restante 57,1%
(391.947) nei servizi. Quasi 6 lavoratori su 10 saranno assunti da aziende
del Nord. Il 60% troverà lavoro in aziende con meno di 50 dipendenti (il
44% in aziende piccolissime, con meno di 9 dipendenti). "E' la piccola
impresa - ha proseguito il presidente dell'Unioncamere - a garantire la
crescita occupazionale del Paese. Sono infatti le imprese al di sotto dei 10
addetti ad espandere maggiormente la loro base occupazionale, con un tasso
di crescita previsto dell'8,1% a fine del 2002; mentre le grandi si
attestano allo 0,4%. Basti pensare che sono le imprese con meno di 50
dipendenti a coprire il 91% dell'intera crescita occupazionale prevista per
il 2002, per capire che l'occupazione continua a crescere in Italia grazie
alle piccole e medie imprese. Un'altra conferma che dobbiamo uscire da
logiche interpretative che le vedono ancora come un freno allo sviluppo e
considerarle invece come una risorsa". Chi esce - Le uscite previste
dal mercato del lavoro saranno 362.183, il 42% delle quali nell'industria e
il 58% nei servizi. Il 61% dei lavoratori in uscita - per raggiunti limiti
d'età o per turnover programmato - risiede nel Nord. Circa la metà delle
uscite riguarderà la grande impresa (più di 250 dipendenti). La
percentuale sale al 68% se si considerano anche le aziende tra 50 e 249
dipendenti. Quale contratto - I 100mila imprenditori intervistati hanno
dichiarato che assumeranno a tempo indeterminato nel 58% dei casi e
proporranno soluzioni a tempo determinato nel 35% dei casi. Il 7% delle
imprese italiane ricorrerà, invece, a contratti di apprendistato. La
domanda di lavoro a tempo parziale, concentrata quasi esclusivamente nelle
imprese medio-grandi, fa registrare un sensibile aumento rispetto all'anno
precedente: si passa infatti dal 7% del totale della domanda nel 2001 al 10%
rilevato per il 2002. Quali figure - Rispetto al passato cresce la richiesta
delle imprese italiane di professioni esecutive e di vendita: il 30% delle
nuove assunzioni, pari a 205.346 unità. Una domanda sostenuta fortemente
dal settore terziario (dove tale quota sale al 48,9% del totale) con picchi
nel commercio al dettaglio, nel turismo, nel credito, nella sanità privata
e nei servizi alle persone. La richiesta di professionalità elevate (il
17%, pari a circa 120mila posti di lavoro sul totale delle assunzioni
previste) sarà concentrata per i due terzi della domanda nei servizi e per
il restante terzo nell'industria. Anche il personale non qualificato troverà
più facilmente lavoro nei servizi: il 66% della domanda, pari a 65mila
addetti. La difficolta' di reperimento ... - Il 40% delle assunzioni
previste per l'anno in corso (270mila) sono considerate di difficile
reperimento da parte delle imprese. Rapportate al fabbisogno dei settori, le
assunzioni "difficili" rappresentano il 47,7% del totale
nell'industria e il 32,5% nei servizi. Le motivazioni risiedono
principalmente nella disponibilità numerica delle figure da assumere (44%),
piuttosto che nel loro effettivo livello di qualificazione (35,9%). Il
Nord-Est si conferma l'area geografica in cui le imprese segnalano maggiori
problemi nel reperimento di personale, anche nel 2002 questa categoria
scende sotto la soglia del 50% delle entrate programmate. ... E gli
extra-comunitari - Il perdurare di queste difficoltà di reperimento
concorre a spiegare l'allargamento, previsto nel 2002, della quota di
assunzioni di personale extra-comunitario. La domanda di addetti di origine
extra-comunitaria a fine anno potrà infatti attestarsi a quota 163.794 unità,
pari al 23,9% del totale delle assunzioni previste (lo scorso anno questo
valore era stato pari al 20% circa del totale). Di questi, l'industria ne
assorbirà 74.159 (pari al 25,2% delle assunzioni totali del settore),
mentre i restanti 89.635 addetti alimenterà le imprese dei servizi (il
22,9% delle assunzioni totali del settore). La domanda di lavoratori
extra-comunitario vede al primo posto il Nord-Est (27,5% del totale);
seguono il Nord-Ovest (24,1%), Centro (23,6%), Sud e Isole (19,9%). Il sud
traina la domanda - Il tasso di crescita della base occupazionale conferma
anche per il 2002 la prevalenza del Mezzogiorno sulle altre aree. Il Sud e
le Isole fanno infatti registrare i valori più elevati sia rispetto alle
entrate (+8,1% il tasso di crescita), sia con riguardo al saldo
occupazionale (+4,5%). Seguono il Nord-Est (+7% le entrate e +3,2% il
saldo), il Centro (+6,3 e +3,1%), e il Nord-Ovest (+5,8 e +2,4%). L'analisi
territoriale delle assunzioni mostra una sensibile concentrazione di
richieste di personale di livello professionale più alto tra le imprese del
Nord-Ovest (il 22% rispetto alla domanda totale dell'area); distaccati il
Centro (19%), il Nord-Est (15%) e il Mezzogiorno (13%). Più omogenea appare
la diffusione delle tipologie contrattuali flessibili, che raggiungono un
picco del 38% nelle regioni dell'Italia centrale, contro quote che altrove
oscillano tra il 33 e il 34%. .
A
MILANO 75 NUOVI POSTI DI LAVORO AL GIORNO: SI CONFERMA IL CLIMA POSITIVO NEL
2002 PREVISTI QUASI 60 MILA POSTI DI LAVORO IN PIÙ IN LOMBARDIA, 27 MILA
SOLTANTO A MILANO. PROTAGONISTE LE PICCOLE IMPRESE DEI SERVIZI
Milano, 17 giugno 2002. Sono 66.086 le assunzioni previste nel 2002 dalle
imprese milanesi, quasi il 50% di quelle lombarde e il 9,6% di quelle
italiane. Tolte le 38.523 uscite di lavoratori, il saldo, che sono i nuovi
posti di lavoro, raggiunge quindi quota 27.563 (+2,4% dallo scorso anno). Il
che vuol dire 75 posti creati al giorno e 3 ogni ora. Da Milano arrivano il
42% dei nuovi posti in Lombardia (59.845) e il 7,8% in Italia (323.705). Ma
la Lombardia fa meglio di Milano con una crescita dei nuovi posti di lavoro
del 2,5%. Con l'exploit di Sondrio (+3,7%), Lodi (+3%), Mantova, Cremona,
Brescia, Bergamo (+2,8%), Como (+2,7%), Pavia (+2,6%). Lecco è a pari
merito con Milano (+2,4%). Fanalino di coda Varese (+1,8%) che vede una
riduzione di posti di lavoro per le grandi imprese (-0,3%). Protagoniste a
Milano delle assunzioni sono le piccole e medie imprese dei servizi fino a
50 dipendenti: da sole producono oltre la metà di tutti i posti creati nel
capoluogo lombardo. Dalle piccole e medie attività viene comunque una
crescita dei nuovi posti del 4,4% rispetto allo 0,9% delle più grandi.
Traina la crescita occupazionale il settore dei servizi con quasi 20.000
nuovi addetti previsti, tra entrate e uscite, con un incremento del 3,1%
rispetto allo scorso anno. Bene anche l'industria che prevede un saldo di
7.600 nuovi assunti entro fine anno e un tasso di variazione dei movimenti
occupazionali dell'1,6%. Emerge dai dati elaborati dalla Camera di Commercio
di Milano sull'indagine Excelsior di Unioncamere relativa alla domanda di
lavoro espressa dalle imprese per il 2002 a livello di numero di assunzioni
previste. "Anche quest'anno a Milano e in Lombardia non mancano segnali
di fiducia da parte delle imprese: ci troviamo di fronte ad aspettative
positive di crescita e sviluppo che si traducono in nuova occupazione. Per
quest'ultima, nella sola provincia di Milano, si prevede un aumento del 2,4%
nel 2002, per un totale di oltre 27mila posti di lavoro in più - ha
dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano -.
Una crescita trainata ancora una volta soprattutto dalle piccole e medie
imprese, comprese quelle artigiane, e dal settore dei servizi. E proprio
questi settori sono anche quelli che richiedono con più forza risorse umane
ad alto valore aggiunto, qualificate e professionali: non è un caso,
allora, che la percentuale a Milano di nuovi assunti con titolo di laurea
(il 16,2%) sia la più elevata di tutta Italia. Tuttavia più di una
assunzione su tre è considerata di difficile reperimento da parte delle
imprese. Occorre quindi un impegno ancora maggiore per un migliore
collegamento tra domanda e offerta di lavoro". Previsioni per il lavoro
a milano e lombardia nel 2002. Movimenti previsti nel 2002 secondo la classe
dimensionale a Milano. Le assunzioni previste nel corso del 2002 sono
66.086, a fronte di uscite previste pari a 38.523, per un saldo
occupazionale pari a 27.563, pari a +2,4%. Rispetto allo scorso anno,
diminuiscono le entrate (erano 78.022 nel 2001 previste) ma anche le uscite
(erano 41.327), segno di un mercato del lavoro che tende ad andare verso la
piena occupazione (tasso di disoccupazione a Milano a fine 2001: 4,6%).
Nello specifico, il tasso di variazione per quanto riguarda le assunzioni
previsto nel 2002 è del +4,4% per le imprese fino a 49 dipendenti e di
+0,9% per le imprese con più di 50 dipendenti. Nell'industria il saldo sarà
pari all'1,6% (+7.648 assunti), e in particolare +3,8% per le imprese fino a
49 addetti e -0,2%S per quelle con più di 50 addetti. Nei servizi il saldo
arriva invece al 3,1% (+19.915 assunzioni), in particolare +4,9% per le
imprese fino a 49 addetti e +1,7% in quelle con oltre 50 addetti. Movimenti
previsti nel 2002 dalle imprese artigiane a Milano. Il saldo occupazionale
per le sole imprese artigiane nel corso del 2002 è del +6,8% (pari a 5.572
nuove assunzioni). In particolare del +8,4% per le imprese artigiane con
fino a 9 addetti (saldo: 5.304 nuove assunzioni) e dell'1,4% per quelle
imprese artigiane con 10 e oltre addetti (saldo: 268 nuove assunzioni).
Assunzioni previste per titolo di studio a Milano. Su un totale di 66.086
assunzioni previste nel 2002 dalle imprese della provincia di Milano, il
37,4% è con diploma di scuola superiore, il 16,2% con un titolo
universitario (la percentuale più alta di tutta Italia, a testimonianza di
un tessuto produttivo sempre più ad elevato valore aggiunto) e il 16,9% con
istruzione e qualifica professionale. Tuttavia, 1 nuovo assunto su 2 (il
50,3%) richiede una formazione aggiuntiva. Più di 1 assunzione su 3
(34,3%), pari a 22.268 addetti, risulta di difficile reperimento. Infine, il
27,1% degli assunti ha meno di 25 anni. Movimenti previsti nel 2002 secondo
la classe dimensionale in Lombardia. Le assunzioni previste dalle imprese in
Lombardia nel corso del 2002 sono 137.118, a fronte di uscite previste pari
a 77.273, per un saldo occupazionale di a 59.845, pari a +2,5%. Anche in
questo caso, rispetto allo scorso anno le entrate diminuiscono (erano 153
mila nel 2001) così come le uscite (erano 76 mila). Nello specifico, il
tasso di variazione previsto nel 2002 è del +4,3% per le imprese fino a 49
dipendenti e di +0,8% per le imprese con più di 50 dipendenti.
Nell'industria il saldo sarà pari all'1,9% (+24.341 assunti), e in
particolare +3,9% per le imprese fino a 49 addetti e invariato per quelle
con più di 50 addetti. Nei servizi il saldo sale al 3,3% (+35.504
assunzioni), in particolare +4,9% per le imprese fino a 49 addetti e +1,7%
in quelle con oltre 50 addetti. Le assunzioni di lavoratori stagionali
previste nel corso del 2002 sono 42.321, e di queste il 2,6% è costituito
da cittadini extracomunitari (pari a 1.708 assunzioni). Movimenti previsti
nel 2002 dalle imprese artigiane in Lombardia. Il saldo occupazionale per le
imprese artigiane nel corso del 2002 è del +5,8% (pari a 17.793 nuove
assunzioni). In particolare del +7,6% per le imprese artigiane con fino a 9
addetti (saldo: 15.982 nuove assunzioni) e dell'1,9% per quelle imprese
artigiane con 10 e oltre addetti (saldo: 1.811). Assunzioni previste per
titolo di studio in Lombardia. Su un totale di 137.118 assunzioni previste
nel 2002 dalle imprese lombarde, il 31,2% è con diploma di scuola
superiore, il 10,9% con un titolo universitario e il 20,8% con istruzione e
qualifica professionale. Inoltre, quasi 1 nuovo assunto su 2 (il 46,2%)
richiede una formazione aggiuntiva. Gli addetti di difficile reperimento
raggiungono ben il 38,3% del totale, pari a 52,516 addetti. Il 28,6% dei
nuovi assunti ha meno di 25 anni. Assunzioni previste nelle altre province
lombarde. Tra le province lombarde, è Sondrio quella che presenta il saldo
più elevato in percentuale nel 2002: +3,7% (entrate: 2.359; uscite: 1.169;
saldo: 1.190), seguita da Lodi con il 3% (entrate: 2.135; uscite: 1.105;
saldo: 1.030). Sopra la media regionale anche Bergamo (saldo: +2,8%;
entrate: 15.594; uscite: 8.779; saldo: 7.175); Brescia (+2,8%; entrate:
16.454; uscite: 8.602; saldo: 7.852); Cremona (+2,8%; entrate: 3.625;
uscite: 1.894; saldo: 1.731), Mantova (+2,8%; entrate: 5.444; uscite: 3.013;
saldo: 2.431), Como (+2,7%; entrate: 7.017; uscite: 3.582; saldo: 3.435) e
Pavia (+2,6%; entrate: 4.432; uscite: 2.356; saldo: 2.076). Sotto la media
regionale, invece, oltre a Milano, anche Lecco (saldo: +2,4%; entrate:
3.925; uscite: 2.057; saldo: 1.868) e infine Varese (+1,8%; entrate: 9.687;
uscite: 6.193; saldo: 3.494).
LA
RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA: CHAT SU INTERNET CON IL
COMMISSARIO FRANZ FISCHLER
Bruxelles, 17 giugno 2002 - Un dibattito on-line con Franz Fischler,
Commissario responsabile per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca,
si terrà oggi dalle ore 18:00 alle ore 20:00 (ora dell'Europa centrale). Il
sig. Fischler risponderà a domande sulla riforma della politica comune
della pesca (Pcp) in seguito all'adozione da parte della Commissione, il 28
maggio 2002, del primo pacchetto di proposte intese a rendere la Pcp più
efficace e idonea a cogliere le sfide cui deve far fronte la politica della
pesca dell'Unione europea. Gli utenti di Internet potranno partecipare al
dibattito in una delle 11 lingue dell'UE sul sito Internet della
Commissione. Per informazioni pratiche su come partecipare consultare il
sito "Partecipare alla chat" Il Commissario Fischler ha affermato
che "la proposta della Commissione è il frutto di un ampio processo di
consultazione, durato più di tre anni, che ha coinvolto i pescatori,
l'industria, gli esperti scientifici, le regioni e i governi nazionali. Con
questo dibattito intendiamo continuare il dialogo costruttivo con tutti
coloro a cui sta a cuore il futuro del settore. Per me costituirà inoltre
un'eccellente opportunità di spiegare meglio la proposta di riforma ai
diretti interessati. Il messaggio è chiaro: "Dobbiamo salvare gli
stock ittici in esaurimento per salvare il futuro della pesca."
L'impoverimento degli stock ittici, la diminuzione delle catture, una flotta
sovradimensionata rispetto alle risorse disponibili, la costante perdita di
posti di lavoro e la mancanza di controlli e sanzioni efficaci: questi sono
solo alcuni dei problemi che la PCP è chiamata a risolvere. È arrivato il
momento di una svolta decisiva per questa politica comune ormai ventennale.
In seguito ad intense consultazioni con i diretti interessati, la
Commissione europea ha preparato un ambizioso programma di riforma
finalizzato ad assicurare una pesca sostenibile sotto il profilo biologico,
ambientale, sociale ed economico. Per conseguire questo obiettivo la
Commissione propone di porre fine alla rituale fissazione annua delle
possibilità di pesca a livelli superiori a quelli raccomandati dagli
esperti scientifici e di adottare invece una strategia a lungo termine
improntata alla conservazione degli stock ittici e alla tutela
dell'ambiente. Piani di gestione pluriennali verranno adottati sulla base
dei più recenti pareri scientifici per assicurare la ricostituzione degli
stock. La Commissione prospetta inoltre misure di riduzione dello sforzo di
pesca per eliminare la sovraccapacità della flotta, una delle cause
principali dello sfruttamento eccessivo delle risorse alieutiche e una
minaccia al futuro degli stock e del settore. La proposta prevede, in
particolare, di abolire gli aiuti pubblici destinati al rinnovo e
l'ammodernamento della flotta e di utilizzare invece questi fondi per lo
smantellamento delle navi e per aiutare i pescatori che decidono di
ritirarsi dal settore a riqualificarsi, a trovare opportunità di lavoro
alternative o a cessare l'attività. La Commissione ritiene inoltre
necessarie sanzioni più severe e uniformemente applicate in tutta l'UE al
fine di armonizzare le condizioni in cui operano i pescatori, a prescindere
dalla regione di attività. Si propone inoltre di rafforzare il
coordinamento delle attività di controllo e di sorveglianza in tutta
l'Unione e di istituire una struttura d'ispezione comune che disporrà di
squadre internazionali di ispettori. La Commissione intende aumentare il
coinvolgimento dei diretti interessati pescatori e operatori dell'industria,
esperti scientifici, organizzazioni non governative (Ong) ed enti locali
nella gestione della Pcp istituendo dei consigli consultivi regionali.
Questi presenteranno proposte alla Commissione e agli Stati membri e
formuleranno pareri sui progetti riguardanti la zona di competenza. Dal
momento che la responsabilità dell'UE per una pesca sostenibile non si
limita alle acque comunitarie, la Commissione ha elaborato una strategia per
la pesca in acque lontane imperniata su una più stretta cooperazione
internazionale. La proposta comprende un piano d'azione per combattere la
pesca illegale, una migliore valutazione degli stock a disposizione dei
pescherecci comunitari al di fuori delle acque UE e un quadro integrato per
forme di cooperazione con paesi terzi, in particolare paesi in via di
sviluppo con cui l'UE ha concluso accordi in materia di pesca. Nel corso dei
prossimi mesi verranno adottate altre proposte e relazioni sull'acquacoltura,
la pesca nel Mediterraneo, l'applicazione delle normative, la pesca al di
fuori delle acque comunitarie e le conseguenze della ristrutturazione del
settore sulle regioni costiere.
NOVITA'
PER GLI UTENTI DEL TRASPORTO AEREO: ARRIVANO NUOVE NORME A TUTELA DEL
PASSEGGERO!
Roma. 17 giugno 2002 - Si amplia la sfera di tutela dei passeggeri del
trasporto aereo con il regolamento 889 del 2002 pubblicato in gazzetta
ufficiale delle comunità europea del 30 maggio 2002. Tale provvedimento
modifica il regolamento 2027 del 1997 sulla responsabilità del vettore
aereo in caso di incidenti per adeguarlo alla convenzione di Montreal, al
fine di creare un sistema uniforme di responsabilità per il trasporto aereo
internazionale. Le nuove norme prevedono: 1) limiti di responsabilità più
elevati per le compagnie aeree; 2) la possibilità per il passeggero di
pagare un supplemento sul bagaglio che garantirà una maggiorazione
ulteriore in caso di risarcimento per smarrimento o danneggiamento del
bagaglio; il passeggero, quindi, che viaggerà con beni particolarmente
costosi, potrà decidere di pagare un supplemento che comporterà un
rimborso economico maggiore in caso di smarrimento o danneggiamento dei
bagagli; 3) per i bagagli registrati danneggiati il consumatore potrà
sporgere denuncia al vettore aereo entro 7 giorni dalla riconsegna del
bagaglio, mentre in caso di ritardo nella consegna la denuncia potrà essere
presentata entro 21 giorni dalla data in cui il bagaglio è stato messo a
disposizione del passeggero. La denuncia dovrà essere inoltrata al vettore
aereo che risulta dal contratto di viaggio (il biglietto) anche se l'utente
ha viaggiato con un altro vettore; 4) Nel caso in cui il passeggero decida
di volere intraprendere un'azione legale il termine di prescrizione è di
due anni dalla data di arrivo e da quella prevista per l'arrivo; 5) per
"bagaglio" si intende sia quello registrato che quello non
registrato; 6) il regolamento prevede altresì un maggiore obbligo di
informazione: in virtù della convenzione dovrà essere messa a disposizione
di tutti i viaggiatori, in tutti i punti vendita compresi quelli via
internet, una sintesi delle principali disposizioni che disciplinano la
responsabilità per i passeggeri in caso di ritardo e lesioni o morte e per
il loro bagaglio compresi i termini previsti per la presentazione di
richieste di risarcimento; 7) dovranno inoltre essere indicati i limiti, se
esistenti, di eventuali risarcimenti e la possibilità di, laddove il
contenuto del bagaglio superi i limiti indicati, dichiarare un valore
superiore al momento della registrazione pagando un supplemento le cui
tariffe devono essere mostrate a tutti i passeggeri oppure sarà previsto un
limite di 1000 dsp di risarcimento in caso di ritardo di consegna del
bagaglio; 8) la responsabilità per danno al bagaglio è limitata a 1000 dsp
(moneta locale) in caso di distruzione perdita o danno del bagaglio; 9)
relativamente al bagaglio non registrato il vettore è responsabile solo se
il danno gli è imputabile; in caso di ritardo di arrivo del passeggero il
vettore è responsabile per il danno procurato al passeggero a meno che
dimostri di avere preso tutte le misure per evitarlo; 10) in caso di
bagaglio registrato il vettore è responsabile della distruzione, perdita o
danno dei bagagli fino a 1000 dsp( equivalente approssimativo in moneta
locale) anche se il comportamento del vettore è esente da colpa salvo
difetto inerente al bagaglio stesso; 11) Il vettore è altresì responsabile
in caso di ritardo del passeggero a meno che dimostri di avere preso tutte
le misure possibili per evitarlo o che fosse impossibile prendere tali
misure. Il danno per ritardo del passeggero è limitata a 4 150 dsp
(equivalente approssimativo in moneta locale).
AIR
ONE VOLA TRA ROMA E LAMEZIA,
Milano, 17 giugno 2002 - Dal 22 giugno Air One collegherà Lamezia Terme e
Roma con tre voli di linea giornalieri di andata e ritorno. L'operativo è
stato studiato sia per garantire l'andata e ritorno in giornata, sia per
permettere ottime coincidenze verso altre destinazioni Air One in Italia e
numerose destinazioni in oltre 130 Paesi nel mondo del network Lufthansa e
dei vettori della Star Alliance. I voli sono disponibili ad una tariffa
lancio di €110 andata e ritorno (tariffa promozionale acquistabile con
almeno cinque giorni di anticipo, tasse aeroportuali e surcharge
assicurativa escluse), ma anche le altre tariffe pubblicate sono
particolarmente vantaggiose: ad esempio, le tariffe studiate per le esigenze
di chi viaggia per affari, offrono un risparmio di circa il 17% rispetto
alla concorrenza. Da diversi anni Air One collega Lamezia Terme con Milano
Linate, e fra tre giorni - sabato 8 giugno - la compagnia inaugurerà anche
la linea Lamezia-Bologna. "Con l'apertura dei nuovi voli Lamezia-Roma
Air One vuole rispondere fattivamente alle esigenze delle aziende, offrendo
un prodotto particolarmente adatto ai bisogni di una clientela d'affari.
Roma, infatti, risulta essere la destinazione italiana più richiesta delle
imprese calabresi" dice Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri
Air One. "Inoltre l'aeroporto di Lamezia Terme si trova in posizione
centrale tra le province di Cosenza e Catanzaro, che da sole sviluppano
oltre il 50% del traffico della regione", aggiunge De Roni. Anche i
nuovi collegamenti, come tutti i voli di linea Air One, consentono di
accumulare miglia con "Miles & More", il programma per
frequent flyers di Lufthansa. Le miglia possono essere utilizzate per
ottenere premi o biglietti gratuiti con Air One e con le compagnie della
Star Alliance. Dal 1° luglio inoltre Air One ed Air Littoral opereranno in
codeshare tra l'Italia e la Francia. Da quest'estate, dunque, Nizza sarà
collegata, oltre che a tutte le città già servite da Air Littoral in
Italia (Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Olbia), anche a Lamezia Terme, con
comode coincidenze via Fiumicino. Grazie a questa partnership, dalla
Calabria sarà possibile raggiungere non solo Nizza, ma anche numerose
destinazioni in Francia. Nel 2001 Air One ha trasportato sulle rotte da e
per la Calabria 177.016 passeggeri. Nei primi cinque mesi del 2002 Air One
ha trasportato 51.847 passeggeri con un incremento del 11,9% rispetto alle
stesse rotte operate nel 2001. Questo successo è dovuto alla capacità di
offrire un servizio attento e di alta qualità pur mantenendo una politica
di prezzi conveniente e trasparente. Air One è la principale compagnia
aerea privata italiana e serve un network nazionale di 21 scali in 12
regioni d'Italia. Nel 2001 ha trasportato 1.905.753 passeggeri, con un
aumento dell'11,1% rispetto al 2000; nei primi cinque mesi del 2002 Air One
ha trasportato 1.288.908 passeggeri con un incremento del 90,4% rispetto
allo stesso periodo del 2001, a fronte dell'apertura di 10 nuove rotte a
partire da aprile 2001. Ha circa 1.600 dipendenti, compresi quelli della
consociata Eas (handling aeroportuale) ed una flotta che entro luglio
comprenderà 27 Boeing 737, tra cui quattro Boeing 737-800 Next Generation
recentemente acquisiti in leasing dalla Sas, con la quale Air One ha inoltre
un'opzione per altri tre esemplari. Ha una partnership strategica con
Lufthansa, con la quale opera in codeshare la maggior pare dei voli
nazionali e tutti quelli tra Roma e la Germania, Milano Linate e Francoforte
e Napoli - Monaco.
Orario voli Lamezia - Roma e viceversa
volo
|
Da
|
A
|
part.
|
arr.
|
Frequenza
|
AP
4001
|
Lamezia
|
Roma
|
07.30
|
08.35
|
1234567
|
AP
4003
|
Lamezia
|
Roma
|
13.15
|
14.20
|
1234567
|
AP
4005
|
Lamezia
|
Roma
|
18.00
|
19.05
|
1234567
|
AP
4002
|
Roma
|
Lamezia
|
09.30
|
10.35
|
1234567
|
AP
4004
|
Roma
|
Lamezia
|
15.10
|
16.20
|
1234567
|
AP
4006
|
Roma
|
Lamezia
|
20.20
|
21.25
|
1234567
|
GO:
STATISTICHE TRAFFICO MENSILE DI MAGGIO 2002
Milano, 17 giugno 2002 - Di seguito le statistiche per il mese di maggio
2002:
Passeggeri............................................531,160;
Load Factor (effettivo)..........................75.9%;
Load Factor (inclusi i no shows).............80.7%;
Ask (000).............................................661,545.
Dati di maggio 2001:
Passeggeri............................................280,975;
Load Factor (effettivo)..........................65.2%;
Load Factor (inclusi no shows)..............68.2%;
Ask (000)............................................431,523. Dati
anno su anno:
Passeggeri...........................................+89.0%;
Load Factor (actual)...........................+10.7 points;
Load Factor (inclusi no shows).............+12.5 points;
Ask (000s)........................................+53.3%.
Ask = Posti medi per Km.
UNA
CONFERENZA INTERNAZIONALE ESAMINERÀ LA PRODUZIONE PRIVATA DI ENERGIA
IDROELETTRICA
Mulhouse, 17 giugno 2002 - Dal 3 al 6 luglio 2002 si svolgerà a Mulhouse
(Francia) una conferenza internazionale sulla produzione privata di energia
idroelettrica, intitolata "Hidroenergia 2002". La manifestazione
è organizzata dall'Associazione dei produttori privati di energia
idroelettrica (ESHA), dalla Société hydrotechnique de France e dal
Groupement des producteurs autonomes d'energie hydroélectrique con il
patrocinio della Commissione europea. Lo scopo della manifestazione è
quello di prendere in esame gli ostacoli allo sviluppo della produzione
privata di energia idroelettrica, quali i vincoli ambientali e gli elevati
costi di installazione, nonché di stabilire una cooperazione a livello
scientifico e strategico. La manifestazione fornirà soluzioni su come
conseguire gli impegni del Protocollo di Kyoto nel campo della produzione
privata di energia idroelettrica e su come rispondere alle sfide ed alle
opportunità future di questo settore. Il Libro bianco dell'UE dal titolo
"Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili" prevede
che entro il 2010 verrà raggiunta un'ulteriore potenza lorda di 4.500
megawatt per la produzione privata di energia idroelettrica. http://www.esha.be
CONFERENZA
"HIDROENERGIA": PANORAMICA DEI RECENTI SVILUPPI TECNOLOGICI
Mulhouse, 17 giugno 2002 - Quest'anno, la conferenza "Hidroenergia"
della European small hydropower association - Esha (Associazione dei
produttori privati di energia idroelettrica), si svolgerà a Mulhouse
(Francia) dal 3 al 6 luglio e presenterà una panoramica dei più recenti
sviluppi nel settore della produzione privata di energia idroelettrica.
"Hidroenergia 2002", organizzata con il patrocinio della
Commissione europea, metterà in luce non solo l'importanza della produzione
privata di energia idroelettrica per conseguire gli impegni assunti a Kyoto,
ma anche le sfide e le opportunità del settore nell'ambito dei moderni
sviluppi tecnologici presenti e futuri. L'Esha ha indetto un invito a
redigere articoli, che dovranno esaminare gli aspetti tecnici, economici od
istituzionali della produzione privata di energia idroelettrica. Il termine
di presentazione degli articoli è il 15 marzo. Infolink: http://www.esha.be
LA
CONFERENZA MONDIALE SULL'ENERGIA EOLICA ESAMINERÀ LA TECNOLOGIA E LA
R&S
Berlino, 17 giugno 2002 - L'edizione 2002 della conferenza ed esposizione
mondiale sull'energia eolica si svolgerà a Berlino (Germania) dal 2 al 6
luglio 2002. L'energia eolica viene sempre più riconosciuta quale una delle
principali opzioni per lo sviluppo sostenibile in Europa e nel mondo.
Attualmente l'Europa domina il mercato globale dell'energia eolica, con la
Germania primo produttore mondiale. Il programma della conferenza comprenderà
un'analisi dei mercati e delle politiche mondiali, interventi sullo stato
dell'arte dell'energia eolica e workshop internazionali mirati. Verranno
inoltre esaminati i progressi tecnologici e le attività di ricerca e
sviluppo. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Wip, Sylvenstrasse 2,
Munich , D-81369, Germany , Tel: +49-89-7201235, Fax: +49-89-7201291, E-mail:
wip@wip-munich.de
LA
SCIENZA E L'INNOVAZIONE BRITANNICHE IN MOSTRA A LONDRA
Londra. 17 giugno 2002 - Dal 2 al 4 luglio si terrà a Londra l'esposizione
scientifica annuale della Royal Society britannica. La mostra consentirà ai
visitatori non soltanto di osservare la scienza, l'ingegneria e la
tecnologia in azione, ma anche di incontrare gli scienziati impegnati in
questa ricerca innovativa. Fra i 20 progetti esposti sono inclusi i
seguenti: "Out of site, out of mind, the weird and wonderful life of a
mitochondrion" (Lontano dal sito, lontano dall'essenza: la singolare e
meravigliosa vita di un mitocondrio), Università di St. Andrews; "How
to genetically engineer a rainbow" (Come progettare geneticamente un
arcobaleno), facoltà di Medicina dell'Università del Galles; "Magnetic
chips with everything" (Chip magnetici per qualsiasi uso), Università
di Durham; "Knights in shining armour: immunity in action"
(Cavalieri in armature lucenti: l'immunità in azione), Centro di
immunologia umana del Crm, Università di Oxford, Istituto Weatherall di
Medicina molecolare e Fondazione Wellcome per la genetica umana; "Putting
the fizz into chemistry" (Promuovere la chimica con brio), Università
di Nottingham; "Taking a jab at malaria" (Un colpo di punta alla
malaria), Università di Oxford ed Imperial College of Science, Technology
and Medicine; "Tethered space propulsion" (Propulsione spaziale
collegata), Università di Glasgow ed Umist. Infolink: http://www.royalsoc.ac.uk/events
IL
SETTORE ASSICURATIVO AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ SINTESI DELLA RELAZIONE
DEL PRESIDENTE ALFONSO DESIATA ALL'ASSEMBLEA ANNUALE.
Milano, 17 giugno 2002 - L'undici settembre ha acceso i riflettori sulla
vulnerabilità delle economie industrializzate. Il settore assicurativo
mondiale ha contribuito a mantenere la stabilità e la solidità del sistema
finanziario internazionale, riducendo le conseguenze economiche e
finanziarie degli eventi di New York. Il settore assicurativo italiano,
anche a partire da questi fatti, ha avviato una profonda riflessione
sull'individuazione di un nuovo punto di equilibrio fra Stato e mercato, tra
società ed economia. Si candida cioè ad essere tra gli attori protagonisti
di un processo di riforme per un modello più moderno di Stato sociale
allargato, basato su nuovi sistemi di sussidiarietà diretta, in grado di
rispondere alle esigenze della collettività e dell'economia pubblica e
privata. L'assicurazione e il terrorismo Il settore assicurativo è pronto a
far nascere un pool per assicurare i rischi legati al terrorismo ma è
necessario un provvedimento legislativo per avviare il progetto. La proposta
di copertura assicurativa del rischio terrorismo prevede la costituzione di
un Pool nazionale di riassicurazione verso il quale far confluire la
copertura dei rischi in questione. Il Pool, che agirà in collegamento con
gli analoghi organismi nazionali dei vari Paesi europei, sarà finanziato
dalle imprese private con i premi relativi a questo rischio e risponderà
dei sinistri dovuti ad attacchi terroristici, nei limiti della quota
garantita dall'assicuratore, della parte di rischio ceduta sul mercato
riassicurativo mondiale e della somma accantonata negli anni in cui non si
siano verificati sinistri. Solo quando la copertura assicurativa non fosse
sufficiente a coprire i danni di entità catastrofale, sarà necessario
ricorrere alla garanzia di ultima istanza dello Stato. Tale eventualità
tenderà ad azzerarsi nel tempo per effetto dell'aumento della capacità del
Pool. L'assicurazione e l'ambiente Il settore assicurativo ha evidenziato
anche la necessità di creare un Pool assicurativo per prevenire i rischi
contro i danni derivanti dalle calamità naturali, di natura sismica ed
alluvionale, dai quali il territorio italiano non è immune. In Italia,
negli ultimi ottant'anni, infatti si sono verificate oltre 5.000 alluvioni e
più di 11.000 frane. Altrettanto pesante è stato il bilancio delle vittime
e dei danni economici causati dagli episodi sismici. L'intervento
finanziario dello Stato per il risarcimento dei danni da calamità naturali
ammonta ogni anno a circa 3.500 milioni di euro. A fronte di questi dati il
settore è pronto a convogliare le risorse assicurative verso il
risarcimento del danno, in modo da liberare le risorse pubbliche in
direzione della prevenzione dei rischi, sull'esempio di quanto avviene in
altri Paesi. L'assicurazione e i lavori pubblici La funzione dell'attività
assicurativa risulta d'importanza strategica anche per la realizzazione
delle grandi opere pubbliche a sostegno dello sviluppo delle attività
produttive del Paese. L'attuale impianto normativo è fra i più sofisticati
in Europa e richiede, ai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera,
di essere assicurati per una molteplicità di rischi quali: la responsabilità
civile derivante dall'attività professionale, la tutela dei terzi, la
corretta esecuzione dell'opera stessa e l'inadempimento dell'appaltatore.
Per poter rendere concreto il contributo degli assicuratori è necessario
che il governo emani "schemi-tipo" per le varie polizze, già
concordati fra il settore assicurativo e gli organismi ministeriali
competenti, in modo da realizzare la rigorosa applicazione della tecnica
assicurativa. L'assicurazione e l'invecchiamento della popolazione La
dinamica demografica, che evidenzia un aumento della popolazione anziana e
un decremento della popolazione attiva, impone un nuovo modello di Welfare,
idoneo a rispondere ai bisogni emergenti di protezione e a stimolare
l'accesso al mercato del lavoro e la permanenza in esso. Il settore
assicurativo, fermo il principio dell'assicurazione obbligatoria e
dell'assistenza pubblica come nucleo portante del Welfare, è convinto che
vada perseguito un modello di Stato sociale che preveda il concorso organico
delle risorse pubbliche e private. E' quindi necessario ripensare il modello
di protezione sociale relativamente ai suoi tre comparti: quello
pensionistico, quello sanitario e quello assistenziale sociale.
L'assicurazione e la sanità Oggi la spesa sanitaria privata rappresenta un
quarto dell'intero onere della spesa sanitaria nazionale. Il settore ritiene
indispensabile una migliore integrazione della spesa sanitaria pubblica e
privata ed una loro maggiore razionalizzazione. L'accordo fra Stato e
Regioni dell'8 agosto 2001 e la definizione dei livelli essenziali di
assistenza, costituiscono un primo passo per l'avvio del processo di
integrazione tra pubblico e privato e di un rigoroso collegamento fra
prestazioni e risorse disponibili. Le più recenti previsioni elaborate
dalla Ragioneria dello Stato indicano che entro il 2050 la spesa sanitaria
pubblica, in termini di rapporto con il PIL, salirà del 30%. Gli
assicuratori sono pronti a mettere a disposizione le specifiche conoscenze
in termini di capacità di gestione delle risorse e dei rischi, e si
dichiarano disponibili a seguire, d'intesa con le regioni, la
sperimentazione di nuovi modelli, avuto anche a riguardo alle esperienze di
altri Paesi europei. L'assicurazione e la non autosufficienza
L'invecchiamento della popolazione pone il rilevante problema della tutela
di coloro che, nella terza e quarta età, non saranno più autosufficienti.
Il Ministero della Sanità , di recente, ha indicato in circa 10 miliardi di
euro le risorse necessarie ad offrire un adeguato sistema di tutele ai
malati cronici e alle persone non autosufficienti. Al problema del
reperimento delle fonti finanziarie si aggiunge quello della non organizzata
gestione delle risorse: non si è in grado di fornire il servizio giusto al
paziente giusto. Uno studio elaborato dall'Ania dimostra che esistono gli
spazi per far convergere in una azione unitaria le risorse pubbliche e
private con un sistema di doppia protezione: erogazione dei servizi e
prestazioni di tipo economico. La riforma della previdenza I più recenti
studi indicano che l'aliquota di equilibrio tra contributi e prestazioni
pensionistiche dovrebbe arrivare a toccare nel 2032 il livello record del
46,8%. Si tratta di previsioni che, secondo l'Ania, debbono indurre tutte le
parti interessate a confrontarsi serenamente e senza pregiudiziali per
individuare un nuovo punto di equilibrio del nostro sistema previdenziale.
È quindi necessario sviluppare la previdenza complementare. Per realizzare
questo obiettivo è indispensabile: * prevedere l'obbligo di conferire alle
forme pensionistiche complementari collettive e individuali tutto il
trattamento di fine rapporto maturando; * eliminare ogni barriera
legislativa e dare al lavoratore piena libertà di scelta sulla forma
pensionistica complementare che intende utilizzare; * garantire la parità
competitiva fra tutte le forme pensionistiche complementari. Lo sviluppo
della previdenza complementare non necessita della presenza di tanti
"veicoli" previdenziali sostanzialmente mono-modello, bensì di
una pluralità di modelli ciascuno in grado di presentare peculiari elementi
di interesse per l'enorme e disomogenea platea dei potenziali aderenti. La
trasparenza nel risparmio finalizzato Il risparmio previdenziale è più
complesso del risparmio finanziario. Il risparmio finanziario, infatti, si
basa sulla massimizzazione del rendimento nel breve-medio termine. Il
risparmio previdenziale, invece, tende a coniugare le tre variabili del
rischio, del rendimento atteso e della finalità previdenziale in un' ottica
di medio-lungo termine. Le necessità di informazione relative al risparmio
previdenziale sono profondamente differenti rispetto all'informazione
necessaria per il risparmio finanziario. Non si possono quindi adottare
meccanicisticamente per il risparmio previdenziale i modelli informativi
previsti per il risparmio finanziario. È al contrario opportuno un
ripensamento creativo degli schemi informativi del risparmio finalizzato,
con la collaborazione delle diverse Autorità di Vigilanza. L'assicurazione
e la finanza etica Ambiente, sviluppo sostenibile, investimenti etici,
lasciano presagire il superamento del risparmio finalizzato in favore di un
nuovo modello: il risparmio eticamente finalizzato. Il settore assicurativo
si sta preparando a fornire una adeguata risposta a questa nuova domanda di
sicurezza che dovrà tenere conto oltre che della struttura del portafoglio
investito e degli indici di redditività e di performance nel tempo, anche
della sostenibilità e della eticità degli investimenti. L'assicurazione
auto L'unico sistema obiettivo per poter misurare l'evoluzione del prezzo
dell'assicurazione rc auto da un anno all'altro è l'analisi dei dati della
raccolta premi realizzata in ciascuno esercizio dalle imprese di
assicurazione. Le rilevazioni Istat e le indicazioni estratte dai c.d. premi
annuali di riferimento - pubblicati sul sito internet del Ministero delle
Attività Produttive e che i consumatori usano per denunciare i rincari dei
premi rc auto - sono inadeguate per misurare l'effettivo andamento dei
prezzi dell'assicurazione auto. Queste rilevazioni infatti non tengono conto
dei prezzi reali praticati dalla totalità delle imprese. Si riferiscono a
profili di riferimento statici; non considerano gli sconti praticati dalla
rete di vendita, trascurano il turn over degli assicurati che cambiano
compagnia per ottenere prezzi più bassi. In realtà, considerando i dati di
bilancio, l'incremento della spesa rc auto per l'intera collettività è
stato nel 2001 del 7,9% che, depurato dall'aumento dei premi derivanti
dall'incremento del numero dei veicoli in circolazione e dalla maggiore
cilindrata degli stessi, diventa un aumento reale del 3,6%. Nel corso
dell'ultimo esercizio l'assicurazione rc auto, nonostante l'aumento dei
premi, ha registrato a livello di mercato un risultato negativo pari a 416
milioni di euro. Tale perdita, anche se inferiore a quella dell'anno
precedente, è dipesa dall'incremento del costo medio dei risarcimenti e
dall'aumento dell'incidenza dei danni con lesioni fisiche che hanno superato
il 20% del totale dei sinistri. L'impatto economico di questi fenomeni ha
nella sostanza vanificato gli effetti della diminuzione della frequenza
sinistri. Il settore assicurativo, auspicando che nei prossimi anni questa
tendenza della diminuzione della frequenza dei sinistri si confermi,
sottolinea che non si potrà avere un'effettiva riduzione dei premi rc auto
fino a che non si interverrà sui costi dei sinistri. Andava in questa
direzione il disegno di legge originariamente predisposto dal Governo che,
tuttavia, a seguito delle modifiche apportate nel corso delle discussioni
parlamentari, avrà un impatto molto più limitato sul costo dei sinistri.
Inoltre, il settore assicurativo valuta positivamente l'ipotesi di
eliminazione dell'obbligo di comunicare i premi di riferimento - che hanno
generato solo confusione all'utenza - e di sostituirlo con un sistema
informativo moderno, sfruttando le opportunità dell'Information Technology,
che consentirà la completa visibilità dei prezzi reali praticati dalle
imprese, attraverso la consultazione internet. Previsioni economiche per il
2002 L'Ania stima che nell' esercizio in corso la raccolta premi raggiunga
85.000 milioni di euro, con un incremento, rispetto all'anno precedente,
pari all'11,5% ed una incidenza sul PIL dell'6,8%. Risultato ancora lontano
dalla media europea che già nel 2000 era dell'8,3%. In particolare nel 2002
i premi dei rami danni dovrebbero raggiungere i 32.000 milioni di euro, con
un incremento del 6,9% e i premi vita si dovrebbero attestare intorno ai
53.000 milioni di euro, con un incremento del 14,4% rispetto al 2001.
LE
ASSICURAZIONI AXA IN FRANCIA IMPLEMENTANO LA SOLUZIONE "ARIBA BUYER"
SU OLTRE 2.000 UTENTI
Milano, 17 giugno 2002 - Ariba, leader nelle soluzioni tecnologiche di
Enterprise Spend Management (Gestione della Spesa Aziendale), ha annunciato
che Axa France Assurance, la principale consociata del gruppo assicurativo
internazionale Axa, ha implementato, per oltre 2.000 utenti, la soluzione
Ariba Buyer. "La soluzione di Ariba ci ha permesso di raggiungere due
risultati fondamentali: la possibilità per le aziende del gruppo di
effettuare ordini online, in base a termini stabiliti attraverso
contratti-quadro globali, e la capacità di creare report accurati
riguardanti tutti gli acquisti effettuati da filiali e agenzie",
afferma Catherine Aragon, Vice President Acquisti e Approvvigionamenti di
Axa France Assurance. Grazie all'unione delle misure già esistenti per il
controllo dei costi di Axa con le funzioni di monitoraggio della spesa
aziendale fornite dalla soluzione Ariba, la nota compagnia di assicurazioni
francese prevede di ottenere significativi risparmi in tempi brevi. Infatti,
come spiega Catherine Argon, "la scelta di Ariba è stata dettata dalla
convinzione che la qualità e l'intuitività dell'interfaccia utente della
soluzione Ariba Buyer ci consentiranno di controllare al meglio le spese
aziendali in modo semplice e veloce". "Axa ha due priorità
strategiche: controllare le spese e sviluppare un sistema di
approvvigionamenti unificato, in grado di assicurare risparmi tangibili. La
suite Ariba Spend Management permetterà ad Axa di raggiungere entrambi gli
obiettivi", sottolinea Steve Muddiman, Vice President Europeo per il
Marketing di Ariba. "È bello constatare con quanta rapidità Axa abbia
rilevato risparmi significativi, da quando ha effettuato l'implementazione
della nostra soluzione". La soluzione Ariba Buyer ha contribuito a
migliorare le procedure amministrative di Axa France Assurance per
l'acquisto di beni e servizi, favorendo il collegamento diretto via Web con
un complesso di 100 contratti-quadro globali, 560 fornitori e un centinaio
di cataloghi, registrando risparmi significativi con estrema rapidità. La
compagnia di assicurazioni sta quindi valutando la possibilità di estendere
la soluzione all'intera organizzazione. "Ariba è lieta che una società
in forte espansione come Axa, presente anche in Italia, vada ad aggiungersi
alla lista di clienti che hanno già scelto le nostre soluzioni di
Enterprise Spend Management per ottimizzare l'intero ciclo di vita della
spesa, dalla pianificazione ai pagamenti dei fornitori, e realizzare
maggiori efficienze negli acquisti con sostanziali riduzioni nei
costi", conclude Ottavio Camponeschi, Regional Manager South Europe di
Ariba.
SALVATORE
PISTOLA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELL'UNRAE
Roma, 17 giugno 2002 - Salvatore Pistola, Presidente e Amministratore
Delegato di Land Rover Italia, è stato riconfermato alla presidenza dell'Unrae,
l'Associazione delle Case estere presenti in Italia nei settori delle
automobili, dei veicoli commerciali, dei veicoli industriali degli autobus,
delle autocaravan e delle caravan. L'Assemblea generale annuale, che ogni
biennio è chiamata al rinnovo delle cariche sociali, ha confermato sino al
2004 anche l'intero Comitato di Presidenza, composto da Luc Bracke (Volvo
Auto Italia), Olivier François (Citroën Italia), Christian Geraud (Peugeot
Automobili Italia), Norio Kitamura (Toyota Motor Italia), Giuliano Musumeci
Greco (Nissan Italia), Jean-Jacques Osmandjian (Renault Italia), Massimo
Pasanisi (Ford Italia), Cesare Prati (Opel Italia), Wolfgang D. Schrempp (DaimlerChrysler
Italia), José Vieira (Daf Veicoli Industriali), Johann Wohlfarter (Autogerma).
"La nostra Associazione - ha dichiarato Pistola nel corso
dell'Assemblea svoltasi a Venezia - con l'esperienza maturata e la
conoscenza del comparto autoveicolistico, costituisce oggi un punto di
riferimento in grado di contribuire anche a livello istituzionale alle
sempre crescenti esigenze di competenza tecnica e specifica del
settore". L'intervento dell'Unrae alla Commissione Parlamentare Nei
giorni scorsi, ultimo esempio, l'Unrae è stata ascoltata nel corso
dell'audizione indetta dalla Commissione Attività Produttive della Camera e
dalla Commissione Industria del Senato. Merito anche della notevole presenza
in Italia delle Case estere, che hanno ormai raggiunto il 68% del mercato.
Tema dell'incontro, la situazione del mercato automobilistico nel nostro
Paese, alla luce dei recenti avvenimenti nazionali ed internazionali.
Nell'occasione, ancora una volta, il Presidente dell'Unrae ha evidenziato ciò
che l'Unione da tempo va sostenendo e cioè che la fiscalità che in Italia
grava sull'auto non ha eguali nel resto d'Europa. In particolare, gli
ostacoli maggiori sono i pesanti oneri per i passaggi di proprietà delle
auto usate e la ridotta detraibilità consentita alle auto aziendali,
fenomeno - quest'ultimo - che incide anche sulla competitività
internazionale delle aziende italiane sul fronte dei costi. L'Unrae oggi è
un punto di riferimento anche nei servizi Il Segretario Generale dell'Unrae,
Gianni Filipponi, ha dal canto suo illustrato ai presenti la crescita dei
servizi offerti agli associati, a tal punto che l'Unrae è ormai divenuta un
autorevole riferimento per la lettura e l'analisi del mercato dell'auto,
avendo anche acquisito una specifica capacità di interpretazione
dell'evoluzione della legislazione riferita all'automobile e al trasporto a
livello europeo ed italiano. Filipponi ha anche sottolineato la crescente
collaborazione dell'Unrae con il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e con l'ACI, manifestatasi in modo particolare nell'ambito dei
richiami, per i quali è stato fornito tutto l'appoggio necessario per il
successo delle azioni volte all'aumento dei margini di sicurezza degli
autoveicoli. Analizzato il progetto Monti Nel quadro dell'appuntamento
assembleare, uno spazio importante è stato affidato a Giacomo Regaldo,
componente del Comitato Economico e Sociale dell'Unione Europea, il quale ha
esposto nei dettagli ai convenuti le osservazioni che il Comitato di cui fa
parte ha elaborato in merito alla riforma delle regole della distribuzione
propugnata dal Commissario alla Concorrenza Mario Monti. Coadiuvato
dall'avvocato Marco Grilli, Regaldo ha fatto un circostanziato punto della
situazione, alla luce anche della recente presa di posizione del Parlamento
Europeo, che ha suggerito tutta una serie di modifiche al progetto Monti,
fra le quali la più importante è quella del mantenimento della clausola di
localizzazione.
CONVEGNO
SU AUTOTRASPORTO E SICUREZZA
Roma, 17 giugno 2002 - "Autotrasporto e sicurezza" è il titolo
del convegno che si terrà a Roma il 20 giugno 2002 alle ore 9 (Hotel The
Westin Excelsior Via Veneto 125), un'iniziativa che si inserisce nel
programma della campagna "Siamo tutti sulla stessa strada",
avviata nell'ottobre 2001. L'incontro, che vedrà la partecipazione del
Ministro Pietro Lunardi, sarà l'occasione per presentare la ricerca
promossa dal Comitato Centrale Albo Autotrasportatori insieme a Inail e
Iveco - "L'incidentalità nell'autotrasporto per un progetto
finalizzato al miglioramento della sicurezza", realizzata dal Csst
(Centro Studi Sistemi di Trasporto). L'evento rappresenta un ulteriore passo
verso una maggior chiarezza sulle problematiche relative all'incidentalità
nell'autotrasporto e un'occasione per discutere sulle possibili soluzioni a
favore di una maggior sicurezza sulla strada.
ASSEMBLEA
GENERALE ASSUFFICIO: UN OSSERVATORIO SULLO STATO DELL'ARTE E IL FUTURO DEL
COMPARTO RIUNITE A SIRMIONE IL 20 GIUGNO LE AZIENDE DEL MOBILE PER UFFICIO SÍ
CONRONTERANNO SULLE ASPETTATIVE E SUGLI ORIENTAMENTI DEL MERCATO
Sirmione, 17 giugno 2002 - 19.478 metri quadrati assegnati, 167 espositori
italianì e 9 esterí; 185.771 visìtatori (oltre il 7% in più rispetto
all'edizione 2001 deiSaloni), 20.337 presenze di pubblìco nella sola gíornata
di domenica; 3.196 giornalistì, di cui 1503 stranieri. Si svilupperà
attorno a questi dati riferiti ad Eimu.2002 Comfort & Technology il
dibattìto tra i produttori dì mobili per ufficio in occasione dell'annuale
Assemblea Generale Assufficio, in calendario il 20 giugno a Sìrmione presso
l' Hotel Baia Blu. Un momento che offrírà spunti di confronto, di
riflessione sulle prospettive di un mercato che, pur segnando nel primo
trimestre 2002 un tasso, di crescíta zero, sembra aver dato timidí segnali
di ripresa contestualmenle ad Eimu.2002. Oltre a prendere in esame ì dati
economici, gli associati affronteranno un'analisi degli stimoli culturali e
di tendenza emersi dalla rassegna, in particolare di quelli riferiti ai
filoni culturali espressi dallo sviluppo dei concept Comfort &
Technology, frutto di uno studio realizzato dal prof Enrico Valdani dello
studio Vadarli Vicari Associati e sviluppato in stretta collaborazione con
il Direttivo Assufficio. Fedele alla propria immagine di mostra
intelligente', Eimu ha tradotto questa indagine in un vero e proprìo
"corso/percorso di informazione e aggiornamento" formato da un
tema generale di tipo espositivo - il comfort nei diversi mondi del lavoro -
e da un programma/progetto di informazione e comunicazione - L'Academy,
Tema. culturale 'forte", il concetto di Comfort e Technology è stato
proposto alle aziende come stimolo a sviluppare le loro capacità
progettuali. Trentacinque espositori hanno raccolto questo invito
presentando nei loro stand, accanto ai prodotti in catalogo, soluzioni
innovatíve in grado di esprimere la loro personale interpretazione
dell'eccellenza produttiva al servizio del comfort e della tecnologia nel
mondo del lavoro. Le realizzazioni di queste aziende, contrassegnate
idealmente da un filo rosso, sono state al centro di un mini-sondaggio
interno proposto ai soci, sfociato in alcune segnalazionì dì merito di cui
sì firà menzìone nel corso dell'Assemblea. Per quanto concerne il
Progetto Academy nell'arco di cinque giornate, con il contributo di un panel
di relatori qualificati ed un fitto programma di case-history, sono stati
percorsì gli spazi della conoscenza' attorno a macro-temi - Psicologia,
Sociologia, Ergonornia e Ingegneria, Facility Managernent e Architettura, di
grande attualità. Il notevole interesse suscitato dalle Academy ha convinto
il Direttivo Assufficio i formulare un programma di mantenimento e continuità
con i temi culturali e, proprio in occasione dell'Assemblea, si prenderanno
in esame tematiche e tempi idonei a promuovere una serie di "Academy in
progress" così da creare un link di continuità tra l'ultima edizione
di Eimu e la prossima, prevísta per il 2004. Muovendo attorno ai temi
indicaiti l'Assemblea di Assufficio sì articolerà in due partí. Il
mornento privato, riservato alle aziende consociate, vedrà la elezione del
nuovo Consiglio Direttivo e del prossimo presidente per il periodo
2002-2006, mentre la parte pubblica, con inizio alle ore 16, si svilupperà
secondo questo programma: Presidente Alberto Stella: Cosa abbiamo fatto in
questi quattro anni. Interventi: Bruno Moschetta " Promozione
internazionale - Le partecipazioni collettive dell' Associazione nelle fiere
estere "; Giorgio Frassetto " Assufficio e i rapporti con Consipe
la Pubblica Amministrazione"; Luca Mastrogregori dirigente Consip
" Consip, le convenzioni e la razionalizzazione degli acquisti nella
Pubblica Amministrazione" ; Giorgio Dal Fabbro, " Attività della
Commissione tecnica - Cosa abbiamo fatto e il programma futuro" : Eimu
2002 Conmfort & Technology - Gianfranco Marinelli " I risultati
della manifestazione "; Enrico Valloni " Il concepì
proposto"; Alberto Sella Conclusioni.
IL
MADE IN ITALY HA IL VINO NEL MOTORE A CHIUSURA DEL MASTER PER MANAGER IN
ENOLOGIA E MARKETING, CONVEGNO A MONTEPALDI CON IL SOTTOSEGRETARIO DELFINO.
MENTRE PROVINCIA E ATENEO ANNUNCIANO LA 3A EDIZIONE
Firenze, 17 giugno 2002 - I 24 laureati selezionati dall'Università di
Firenze per il secondo Master in enologia e marketing del vino, l'unico del
genere in Europa, sono arrivati in questi giorni a fine corso. E per
concludere nel modo più degno l'esperienza e annunciare il progetto della
terza edizione, Provincia e Ateneo hanno organizzato oggi nella fattoria di
Montepaldi, sede del Master, un qualificatissimo convegno dal titolo più
che esplicito: L'Italia del Vino: un successo mondiale. I problemi della
formazione e della promozione. "In 30 anni", ha ricordato il
professor Leonardo Casini, direttore del Master, aprendo il convegno,
"questo settore ha fatto progressi straordinari. L'Italia è passata
dallo scandalo del metanolo ai primati della qualità in Europa e nel Mondo.
Una rivoluzione dovuta in particolare all'impegno dei nostri vigneron che
hanno investito con coraggio e fiducia, valorizzando risorse locali e
territorio, al di là della pura logica d'impresa. Oggi la sfida della
qualità si combatte sul terreno della competenza professionale a tutto
campo. Da qui l'idea di questo nostro Master che mira a creare manager che
sappiano di enologia, ma anche di gestione aziendale, di marketing e di
quanto occorre per competere nel mercato globale". Tra i protagonisti
del convegno il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole e Forestali
Teresio Delfino, il Presidente della Provincia, Michele Gesualdi, il Rettore
Augusto Marinelli, e numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e
finanziario legato al vino: il Presidente onorario del Consorzio del Chianti
Classico, Lapo Mazzei; il "padre" del Brunello Franco Biondi
Santi; il Senatore Riccardo Margheriti, Presidente di Banca Verde del gruppo
Monte dei Paschi, l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Firenze,
Mario Lastrucci. "Il Master", ha detto il Sottosegretario Delfino,
"rappresenta un momento di ulteriore riflessione sulla cultura del
vino, quale prodotto tipico e di qualità del nostro settore agroalimentare.
Ed è per questo motivo che il Governo e il Ministero dell'agricoltura
puntano decisamente sulla tutela di questo settore privilegiando la strada
della qualità, che comprende anche valori di sicurezza alimentare,
ambientale, economica e di tutela dei consumatori". Firenze è ormai al
centro delle città mondiali del vino, ha aggiunto il Presidente della
provincia: "Lo stesso Master si inserisce nelle iniziative del club
delle Capitali dei Grandi Vigneti. Occorre sicuramente insistere su questa
strada, ma è anche giusto ricordare come la nostra agricoltura sia stata
capace di riorganizzarsi in modo straordinariamente innovativo, rivalutando
al massimo anche il paesaggio e lanciando una forma di turismo che lega
cultura, bellezza e qualità enogastronomiche". Per il rettore
Marinelli il Master è un'esperienza assai significativa che aiuta a tessere
una trama di rapporti reali tra università e territorio rispondendo a
esigenze produttive fin qui inevase: "Queste iniziative frutto della
riforma", ha aggiunto, "valgono anche come completamento della
formazione universitaria e come autentico training permanente". Quanto
all'Assessore Lastrucci si è dichiarato molto soddisfatto: "Un master
di grande qualità e utilità. Già abbiamo ipotizzato di dar vita alla
terza edizione. Il nostro obiettivo è estendere la partecipazione a docenti
e studenti provenienti dai Paesi delle Capitali dei Grandi Vigneti, ossia
Francia, Spagna, Stati Uniti, Australia e Cile". Infolink: www.wine.unifi.it
NELLA
TOSCANA DEL VINO AUMENTANO LE DONNE BOSS MA I MANAGER SPECIALIZZATI SONO
ANCORA POCHISSIMI
Firenze, 17 giugno 2002 - Una volta il capo azienda era inevitabilmente un
uomo. Adesso anche nel mondo del vino toscano la presenza femminile è in
sensibile aumento. In media, nelle aree a D.O.C.G., 85 aziende su 100
continuano ad avere un uomo al vertice. Ma nella zona del Brunello di
Montalcino e nel Carmignano sono ormai il 22%, 16% nel Chianti, 15% nel Vin
Nobile di Montepulciano, 14% per la Vernaccia di San Gimignano. Quanto alle
aree D.O.C., le donne guidano oltre il 25% delle aziende. E' il caso delle
zone del Candia dei Colli Apuani, Elba Bianco e Rosso, Montecarlo,
Montescudaio, Moscadello di Montalcino, Rosso di Montalcino. Sono invece il
10% (e anche meno) nel Bianco di Pitigliano, Bianco della Val di Nievole,
Colli di Luni, Morellino di Scansano e Pomino. In generale, le aziende sono
a conduzione diretta in misura variabile tra il 70 e il 95%. Titolo di
studio del capo azienda - Nelle cinque aree D.O.C.G. troviamo più manager
titolati rispetto alle D.O.C. e titoli di studio più qualificati: i
laureati in agraria sono 163 (2,8% dei conduttori) e gestiscono in media 200
ettari. Periti agrari e agrotecnici sono 322 (5,5%). Nelle D.O.C. i laureati
in Agraria arrivano appena a 87. La provincia di Firenze guida questa
particolare classifica con 71 laureati e 113 periti (Greve in Chianti è il
comune con più titoli agrari a capo di aziende vitivinicole: 15 laureati e
23 diplomati). Seguono Siena (44 laureati e 92 periti), Arezzo (18 laureati
e 40 periti). Livorno, Grosseto e Pisa prestano poca attenzione ai titoli di
studio specifici: in totale le aziende condotte da laureati sono 14 e 22 da
diplomati. Massa, Lucca e Pistoia stanno ancora peggio: zero le aziende
viticole gestite da laureati, appena 17 quelle dirette da diplomati in
agraria. L'evoluzione dei vitigni principali - Il vitigno
"principe" di Toscana è ancora il Sangiovese: i suoi 18.332,16
ettari (60,84% del totale dei vitigni considerati) sovrastano ogni altra
presenza viticola. Partecipa come vitigno dominante in ogni vino a
denominazione di origine e in molti casi, per la sua spiccata originalità,
è proposto al consumo in purezza come componente di vini da tavola a
indicazione geografica. L'86% degli impianti di Sangiovese risalgono agli
anni '60, in coincidenza con programmi nazionali e regionali di
riconversione dei vigneti. Solo il 2% è stato reimpiantato a fine anni '80,
dunque è certamente quello che ha maggiore necessità di essere
riconvertito in quanto "maturo" sul piano dell'obsolescenza
fisiologica. Come parte della formula del Chianti, il Trebbiano Toscano è
alla pari con il Sangiovese (3738 gli ettari) con un 6% della superficie
complessiva reimpiantato negli anni '60. Ha dunque bisogno di una
riconversione quantitativa e qualitativa che tenga conto degli studi più
recenti sul piano varietale e clonale. Tra i vitigni rivelatisi per una loro
recente riconversione spicca il Sangiovese Grosso (clone Brunello di
Montalcino) con il 17% degli impianti realizzati nell'ultimo biennio degli
anni '80. Negli ultimni 4 anni i dati rilevati dal 4° Censimento Generale
dell'Agricoltura evidenziano che una serie di vitigni considerati minori,
ritrovano giovinezza e credibilità da parte del viticoltore con un
conseguente incremento delle superfici. E' il caso dei vitigni Aleatico,
Ansonica, Ciliegiolo, Prugnolo Gentile e Fermentino Bianco. Ai vitigni
miglioratori Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay, che continuano
a riscuotere grande interesse tra i vignaioli della Regione, si affiancano
altri vitigni, Merlot, Riesling Italico, Semillon, Sauvignon, Syrah, che
hanno saputo ben ambientarsi in aree specifiche. Seguendo l'evoluzione dei
principali vitigni presenti nelle discipline delle D.O.C. e D.O.C.G., si
nota che nella provincia di Massa Carrara gran parte dei vitigni e delle
aziende risultano presenti nel comune di Massa e impiantati negli anni '60.
Il comune di Massa primeggia per numero di aziende e per superficie a vite.
Nella provincia di Lucca i comuni di Montecarlo e di Capannori rappresentano
un po' l'epicentro delle due denominazioni di origine Montecarlo e Colline
Lucchesi. Nella denominazione Montecarlo emerge un certo interesse dei
viticoltori a una riconversione varietale sviluppatasi principalmente in
quest'ultimo quinquennio. In provincia di Pistoia, nei comuni nell'area del
Montalbano e in parte della Val di Fievole, c'è una significativa presenza
di vitigni sia nella D.O.C.G. Chianti che nella D.O.C. Bianco della Val di
Nievole. Lamporecchio è il comune con il maggior numero di aziende in
rapporto alla superficie a vite complessiva: ben 53 per circa 64 ettari, a
dimostrazione di una forte polverizzazione. Nella provincia di Firenze,
Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Montespertoli sono i tre comuni
che superano di poco i mille ettari ciascuno di superficie a vite con i
principali vitigni oggetto di rilevazione. Greve in Chianti primeggia per
numero di aziende (257) che rivendicano la Denominazione di Origine
Controllata per i loro Chianti Classico. Anche questi comuni denotano una
forte obsolescenza fisiologica: la media dei vigneti impiantati prima degli
anni '60 oscilla tra il 12 e il 15%. In provincia di Livorno, i comuni di
Castagneto Carducci (per la D.O.C. Bolgheri) e di Portoferraio (per la
D.O.C. Elba bianco e rosso) sono pienamente rappresentativi delle rispettive
aree a denominazione di origine. I comuni dell'Elba denotano una maggiore
polverizzazione delle aziende in rapporto alla superficie, nei confronti
degli altri comuni a vite della provincia. Quanto alla provincia di Pisa,
Terricciola, Crespina e San Miniato sono gli unici comuni che superano i
cento ettari cadauno di vitigni impiantati per produrre vini a denominazione
di origine. La riconversione quantitativa e varietale sviluppatasi nel
pisano è di modesta entità, mentre San Miniato presenta una realtà
aziendale particolarmente polverizzata in rapporto alla superficie a vite (4
ettari la media). Modesti investimenti viticoli nell'quest'ultimo
quinquennio caratterizzano invece la provincia di Arezzo. Il comune di
Terranuova Bracciolini spicca sugli altri per dinamismo nella riconversione
quantitativa e qualitativa. Gran parte degli interessi sono concentrati
nell'area a ridosso di Arezzo e in Val di Chiana. Infine Siena e Grosseto.
In Toscana la provincia di Siena è quella che più ha rinnovat, per lo più
indipendentemente da ogni aiuto creditizio all'impresa. Castellina in
Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Montalcino,
Montepulciano e San Gimignano sono i comuni che, con oltre mille ettari a
testa, fanno da traino a tutta la viticoltura di qualità nel senese. In
rapporto alla superficie a vite complessiva, è Montepulciano il comune con
il maggior numero di aziende in cui sono presenti i vitigni considerati. I
maggiori investimenti del quinquennio si sono concentrati prevalentemente a
Montalcino. Nel grossetano, Pitigliano e Scansano sono i comuni che
rappresentano la viticoltura legata alle denominazioni di origine del Bianco
di Pitigliano e del Morellino di Scansano. Gli investimenti di fine anni '80
sono tuttavia modesti. Un certo rinnovo quantitativo e varietale è in atto
in provincia per l'applicazione di fondi strutturali della Comunità e per
la recente approvazione di due nuove denominazioni d'origine: Ansonica Costa
dell'Argentario e Monteregio di Massa Marittima. Aspetti economici e
giuridici delle aziende viticole - Tra i vini a denominazione di origine
controllata e garantita, il Chianti ha il numero maggiore di aziende
condotte direttamente da persone fisiche (16,1%). Seguono Vin Nobile di
Montepulciano (18,72%) e Vernaccia di San Gimignano (15,83%). Ogni nucleo
aziendale gestisce, in media, dai tre ai cinque ettari, con l'eccezione del
Carmignano D.O.C.G. in cui otto nuclei familiari gestiscono 56 ettari. La
piccola o media azienda a conduzione familiare ha indubbio interesse se si
pensa che per i vini a D.O.C.G. rappresenta una superficie di 22.174 ettari,
pari a circa il 67% della superficie complessiva Le sole Società per azioni
rappresentano in termini di superficie investita il 9,58% del totale. Per le
altre D.O.C., sono 17 le Spa nell'area del Bianco Val d'Arbia (circa 1.161
sui 5.301 ettari, di superficie globale, pari a circa il 22%). Accentuata la
polverizzazione aziendale (4,5, in media, gli ettari a vita per famiglia),
fenomeno comune alle altre aree D.O.C.: in Val di Cornia, 2.158 nuclei
familiari gestiscono 1.530 ettari. Nelle province di Massa Carrara, Lucca,
Livorno, Pisa, Arezzo, Grosseto e Pistoia, la forma giuridica prevalente è
l'impresa familiare. In provincia di Firenze le S.P.A. detengono circa il
7,49% della superficie a vite complessiva. Una quora rilevante (66,2%) è
comunque proprietà di persone fisiche o nuclei familiari. Greve in Chianti
è il primo comune per quantità di aziende (230) e per superficie a vite
detenuta da nuclei familiari: 976 ettari (63,70%). Spa e altri tipi di
Società ne posseggono il 35,24%. Nella provincia di Siena, Spa e altre
Società gestiscono 5.342, il 47,3% dei complessivi 11.291 ettari. La
percentuale maggiore di nuclei familiari si trova nei comuni di
Montepulciano e San Gimignano. Secondo queste considerazioni, la dorsale
Firenze-Siena è la zona in cui l'impresa capitalistica (Spa e altre società,
a esclusione di aziende familiari e di enti pubblici) presentano una
superficie media di vigneti per azienda di 24,2 ettari in provincia di Siena
e di 18 in provincia di Firenze.
"PNL"
IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO SULLA PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA
Milano, 17 giugno 2002 Hrd Training Group, società leader in Italia nella
formazione, terrà presso la sua sede di Milano in C.so XXII Marzo 19
"PNL", il primo workshop gratuito per imparare le tecniche più
efficaci della Programmazione Neuro Linguistica. La Programma Neuro
Linguistica è oggi lo strumento di comunicazione più all'avanguardia usato
dai più grandi leaders dei settori della vendita, della consulenza, della
terapia e dello sport. " La gente dedica più tempo a imparare a usare
un frullatore di quello che dedica a imparare a usare il proprio cervello. -
Afferma Richard Bandler, ideatore e creatore della PNL- Potete imparare a
usare il vostro cervello in maniera più funzionale. La PNL è esattamente
questo.". Il seminario, previsto per il giorno 17 giugno alle ore
19.00, avrà una durata di due ore nell'arco delle quali verranno affrontati
i seguenti argomenti: Cos'è la comunicazione persuasiva; Come ottenere e
generare cambiamenti profondi; Come assumere maggior controllo del proprio
stato d'animo; Come applicare e adottare le strategie di successo dei più
grandi leaders. Hrd Training Group è dal 1992 precursore nel campo della
motivazione in Italia e oggi vanta migliaia di partecipanti ai suoi corsi.
Hrd propone seminari, corsi sulla motivazione e sulla crescita personale che
aiutano a diventare più consapevoli dei propri mezzi nel lavoro e nella
vita e che si rivolgono ad aziende ed individui, dal professionista alla
casalinga. Una vera e propria scuola di formazione che insegna ad acquisire
una mentalità nuova e vincente, utilizzando tutte le proprie risorse
fisiche e mentali. Roberto Re è fondatore e Master Trainer di Hrd Training
Group. Oltre dieci anni di esperienza "sul campo", più di 30.000
partecipanti ai suoi corsi, migliaia di giornate d'aula, fanno di lui, a
soli 34 anni d'età, uno dei numeri uno della formazione europea. Ha
lavorato tra gli altri con imprenditori e managers di aziende quali Ibm,
Omnitel, McDonalds', L'Oreal, Ina, Mediolanum, Tecnocasa, personaggi dello
spettacolo, atleti e squadre di calcio. Ha svolto interventi in svariate
convention aziendali e in numerosi istituti scolastici tra i quali le
università Bocconi, Cattolica e Iulm di Milano. La sua formazione personale
è curata direttamente da Anthony Robbins, col quale collabora da più di
quattro anni in qualità di trainer alla sua Mastery University, qualifica
riservata a una sola cinquantina di individui in tutto il mondo. Per
iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel) all' indirizzo
e-mail infopnl@libero.it oppure
tel. 02 542515
IL
SISTEMA ECONOMICO-SOCIALE DELLA PROVINCIA DI MODENA: SUCCESSI,
TRASFORMAZIONI E SFIDE
Modena, 17 giugno 2002 - E' probabilmente il primo caso in Italia: a Modena
tutte le Associazioni imprenditoriali, da quelle agricole ai commercianti,
dall'industria all'artigianato, si sono unite aldilà dei diversi interessi
e vocazioni, ed hanno promosso una ricerca dai toni insolitamente critici e
concreti, per far il punto sullo "stato dell'economia" e su ciò
che deve essere fatto per mantenere la provincia emiliana ai vertici della
produzione nazionale ed europea. Lunedi 17 giugno alle 15.30 la ricerca sarà
presentata presso il Forum Monzani di Modena (Via Aristotele 33) dagli
Autori Tiziano Bursi e Giuliano Muzzioli (ambedue Docenti presso l'Ateneo
modenese) e Luigi Verrini (Docente presso l'Università Bocconi di Milano):
sarà anche il momento nel quale, attraverso un pubblico dibattito, le
Associazioni imprenditoriali modenesi consegneranno lo studio ai
rappresentanti delle istituzioni locali, come contributo del sistema
economico modenese alla programmazione e sviluppo del territorio nel suo
complesso. I lavori prevedono l'apertura di Luca di Montezemolo che, a nome
di tutte e dodici le associazioni imprenditoriali, illustrerà unicità ed
obiettivi della ricerca realizzata; seguirà l'illustrazione dei tratti
salienti dell'opera da parte dei tre Autori al termine della quale avrà
inizio il dibattito, condotto da Edmondo Berselli, editorialista
dell'Espresso, cui prenderanno parte gli attori del "Sistema
Modena" con gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni, degli
imprenditori e del pubblico in sala, che si confronteranno con i primi
destinatari della ricerca: il Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini, Vasco
Errani Presidente della regione Emilia Romagna, Graziano Pattuzzi,
Presidente della Provincia di Modena ed Alberto Mantovani, Presidente della
Camera di Commercio di Modena. La ricerca viene pubblicata in forma di
sintesi in un volume di 128 pagine (a disposizione di tutti i partecipanti
alla presentazione e successivamente reperibile presso le sedi delle singole
associazioni), corredato da un Cd Rom contenente l'insieme dello studio (300
pagine di dati, interviste e resoconti). L'analisi ha richiesto oltre18 mesi
di impegno da parte dei tre Autori e di un gruppo di ricercatori
dell'Università di Modena e Reggio Emilia che si sono impegnati in oltre 90
interviste ad operatori dei vari settori produttivi e dei distretti di
produzione, 50 interviste a funzionari di banca, sindacalisti,
rappresentanti del mondo della politica, delle istituzioni, della cultura e
della ricerca, e 15 incontri con "testimoni" privilegiati del
Sistema Modena. Ne è risultato un lavoro privo di timidezze accademiche e
pruderie politiche che si distingue da analoghi studi su Modena e la sua
economia per l'obiettivo di analizzare, senza veli, il Sistema Modena,
smontandone i meccanismi e mostrandone il funzionamento ed anche le
dis-funzioni e "debolezze" di fronte a mutamenti di mercato spinti
dalla globalizzazione, e alla necessità di de-materializzare nel suo
complesso la produzione. Accanto ai punti di forza classici, e
universalmente conosciuti, la ricerca mette in evidenza tutti quegli aspetti
che impediscono alla realtà modenese di fare sistema in modo efficace. Una
lettura che, evidenziando i punti di forza e gli elementi di debolezza,
indica le opzioni strategiche possibili e le necessità utili al territorio
modenese per conservare un ruolo non marginale. Negli undici capitoli del
volume vengono analizzati tutti i comparti del sistema: dall'Agricoltura e
filiera agroindustriale - con particolare riferimento alla "cultura
della qualità certificata", al settore dei Servizi, della
Distribuzione commerciale e della struttura di Welcome, alle problematiche
del Centro Storico della città, al Sistema bancario e finanziario, alle
Infrastrutture, ai servizi alle imprese, all'ambiente e alla valorizzazione
delle risorse, passando per l'analisi del rapporto Università e imprese,
della vecchia e nuova Governance del sistema, il tutto preceduto dallo
studio delle trasformazioni strutturali e delle performance del sistema
economico modenese, degli aspetti demografici e del mercato del lavoro. La
ricerca si chiude con l'indicazione di 14 azioni concrete, come opportunità
per il futuro di Modena e della sua provincia.
RECORD
DI SCOMMESSE PER I PUNTI SNAI SUPERATI I 44 MILIONI DI EURO DI SCOMMESSE: LA
WORLD CUP 2002 È L'EVENTO SPORTIVO CON IL MAGGIOR VOLUME DI GIOCO
Milano, 17 giugno 2002 - A conclusione degli otto gironi di qualificazione,
le scommesse accettate dai Punti Snai sulla World Cup 2002 di calcio hanno
superato di 44 milioni di euro: si tratta del record assoluto per un evento
sportivo nella storia delle scommesse in Italia. Con l'intera fase a
eliminazione diretta ancora da disputare, è stato battuto il precedente
primato che apparteneva ai Campionati europei di calcio del 2000, sui quali
furono effettuate scommesse per circa 80 miliardi di lire. Resiste ancora,
invece, il record di scommesse su una singola partita: sulla semifinale
degli europei 2000, Olanda - Italia, il volume di gioco aveva raggiunto gli
11 miliardi di lire. Questo primato è già stato insidiato in occasione di
Italia - Ecuador del 3 giugno: su questa partita i Punti Snai hanno
accettato gioco per 5.433.435,00 euro (10.520.597.187 lire).
NESSUN'ALTRA
CITTÀ PUÒ SOSTITUIRE HONG KONG
Milano, 17 giugno 2002 - Le imprese private della Cina continentale (Mpe)
ritengono che nessuna città - nella Cina continentale o in altre zone
dell'Asia - possa sostituire Hong Kong nella sua funzione di centro
commerciale e finanziario internazionale. Questo è quanto afferma il
rapporto di un'indagine condotta dal Trade Development Council (Tdc)
pubblicato il 6 Giugno. L'indagine è stata condotta tra il febbraio e
l'aprile 2002 e ha coinvolto circa 1000 Mpe di Jiangsu, Zhejiang e Guangdong,
le tre province che mostrano il maggiore sviluppo economico in Cina con il
più alto numero di imprese private. Edward Leung, Chief Economist del Tdc,
ha dichiarato: "L'obiettivo dell'indagine è quello di sondare
l'opinione delle Mpe nei confronti del ruolo di centro economico e
finanziario internazionale di Hong Kong e accertare la loro intenzione di
aprire uffici nella Sar (regione ad amministrazione speciale). L'indagine
mira anche a offrire una valutazione pratica del ruolo di Hong Kong quale
finestra sul mondo per la Cina continentale. "Secondo questa indagine
il sistema legale favorevole e trasparente di Hong Kong riscuote il maggiore
consenso e riconoscimento da parte delle imprese private della Cina
continentale; oltre l'82% degli intervistati ha dichiarato che viene offerta
la dovuta protezione legale alle attività commerciali condotte nella Sar".
Il 53% delle imprese interpellate indica che Hong Kong offre loro un aiuto
strumentale nella raccolta dei fondi necessari a finanziare il loro
sviluppo. Ad esempio le imprese della Cina continentale possono ammettere
alle quotazioni le loro azioni in borsa, richiedere prestiti consorziali e
cercare capitali di rischio a Hong Kong. Inoltre i servizi professionali di
Hong Kong in materia di contabilità e finanza mostrano uno sviluppo più
avanzato rispetto alla Cina continentale. Il 52% delle imprese intervistate
ha sottolineato che i servizi contabili e finanziari offerti da Hong Kong
possono soddisfare pienamente loro domanda. Per le imprese della Cina
continentale i punti di forza di Hong Kong come piattaforma per il commercio
internazionale comprendono: 1. un vasto numero e un'alta concentrazione di
associazioni commerciali straniere e multinazionali che agevolano i contatti
business-to-business. L'88,3% delle imprese intervistate ritiene che sotto
questo aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle
città d'oltreoceano; 2. accesso rapido alle ricerche di mercato, cosa che
rende più semplice raccogliere informazioni sui prodotti e comprendere le
tendenze e le esigenze del consumatore e i movimenti dei concorrenti sul
mercato internazionale. L'87% delle imprese intervistate ritiene che sotto
questo aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle
città d'oltreoceano; 3. un vasto numero di fiere commerciali internazionali
e una massiccia presenza di agenti per prodotti esteri, cosa che agevola il
global sourcing, i contatti con acquirenti d'oltreoceano e lo sviluppo dei
mercati mondiali. Il 75% della imprese intervistate ritiene che sotto questo
aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle città
d'oltreoceano; Quando sono state interrogate sulla loro intenzione di aprire
uffici a Hong Kong, l'indagine ha rilevato che il 14,4% delle Mpe
interpellate ha già aperto uffici a Hong Kong. Un altro 19,6% ha dichiarato
di avere già programmato l'apertura di uffici nella Sar e la maggior parte
ha intenzione di farlo nell'arco dei prossimi due o tre anni; la parte
restante nell'arco di cinque anni. La metà degli intervistati (54,7%) non
ha intenzione di pianificare in tempi brevi l'allestimento di uffici a Hong
Kong, ma potrebbe scegliere di farlo quando raggiungerà in futuro un buon
livello di espansione oltreoceano. Secondo il rapporto, le Mpe si stanno
anche interessando ma non riescono a comprendere appieno le politiche di
Hong Kong e le procedure di richiesta di visti per il trasferimento di
personale dalla Cina continentale alla Sar. Le autorità di Hong Kong e
della Cina continentale dovranno compiere maggiori sforzi nel senso del
coordinamento e nell'esposizione chiara di queste politiche alle parti
interessate. I risultati dell'indagine mostrano che molte imprese in città
e cittadine economicamente sviluppate sono interessate a promuovere la
propria presenza a Hong Kong. La regione del delta del fiume Yangtze, in
particolare, è un nuovo mercato promettente, dopo la regione del delta del
Pearl River, per i servizi commerciali e finanziari di Hong Kong. Edward
Leung ha dichiarato: "Per sostenere il ruolo che svolge nella regione,
Hong Kong dovrebbe continuare con i suoi sforzi di attirare le imprese della
Cina continentale per condurre attività ad alto valore aggiunto nella Sar
per compensare i suoi elevati costi operativi". "Inoltre, le
autorità di Hong Kong e della Cina continentale dovrebbero rafforzare il
coordinamento e la riduzione delle restrizioni per le Mpe per l'apertura di
uffici a Hong Kong così come delle procedure di richiesta di visti
lavorativi e commerciali dei residenti nella Cina continentale. Inoltre
entrambe le parti dovrebbero migliorare le strutture di congiungimento dei
due territori e un chiarimento dei diritti doganali tra Hong Kong e
Guangdong per ridurre i tempi di attesa". Alla fine di marzo 2001
c'erano oltre 2000 imprese della Cina continentale con approvazione
ufficiale operanti sul territorio di Hong Kong. Queste comprendono uffici di
rappresentanza di diverse province e città, così come importanti imprese
statali. A giugno 2001 a Hong Kong erano presenti 2237 multinazionali con
quartier generali e uffici regionali, rappresentando un incremento dell'8%
rispetto allo scorso anno. Uno studio ha rilevato che l'83% dei quartier
generali regionali di queste multinazionali sono responsabili del mercato
della Cina continentale.
FORMAZIONE:
WORKING FOR PROJECTS PROGETTAZIONE AZIENDALE E DELLA GESTIONE DELLE
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE.
Dalmine, 17 giugno 2002 - La Confalpi Comparto Formazione Professionale, nel
quadro di un progetto formativo Regione Lombardia, Ministero del Lavoro,
Fondo Sociale Europeo, organizza un corso per n. 8 persone. Finalità: Il
corso propone ai destinatari un percorso formativo sui temi della
progettazione aziendale e della gestione delle tecnologie della
comunicazione. Il risultato sarà la qualificazione professionale dei
discenti attraverso l'apprendimento di concetti utili all'esaltazione del
loro ruolo aziendale e di ricerca. Durante il corso verranno trattati i
seguenti moduli: Analisi organizzativa; Working for Projects; La conduzione
delle riunioni di lavoro; English for meetings & Intercultural
Communication. Destinatari: Il corso è indirizzato a persone occupate,
anche temporaneamente, all'interno di imprese, università, centri ed
istituti di ricerca nell'ambito della ricerca scientifica e tecnologica.
Neolaureati o studenti frequentanti cicli di dottorato di ricerca senza
borsa. Ammissione: l'ammissione al corso è subordinata al superamento di un
colloquio di selezione effettuato da un'apposita commissione, incentrato su
: valutazione dei curriculum, colloqui individuali. La partecipazione al
corso e' gratuita Modalità di realizzazione del corso: struttura del corso:
formazione teorico/pratica ore 112; frequenza : obbligatoria; sede del
corso: Dalmine (Bergamo) Modalità di partecipazione: Per informazioni e
preiscrizioni contattare la Segreteria, entro il 20 giugno 2002. Infolink: www.confalpiformazione.it
www.servitec.it
MODELLI
E METODOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Dal mine, 17 giugno 2002 - La Confalpi Comparto Formazione Professionale,
nel quadro di un progetto formativo Regione Lombardia, Ministero del Lavoro,
Fondo Sociale Europeo, organizza un corso per n. 12 persone. Finalità: Il
corso propone ai destinatari un percorso formativo di approfondimento sui
temi delle principali problematiche di organizzazione aziendale. L'obiettivo
è quello di creare un ponte ideale tra la classica formazione universitaria
di tipo scientifico e il mondo dell'impresa. Durante il corso verranno
trattati i seguenti moduli: Analisi delle problematiche aziendali;
Individuazione di processi decisionali; Ricerca operativa e analisi
dinamica; Simulazione di progetti. Reporting. Destinatari: Occupati, anche
temporaneamente, all'interno di imprese, università, centri ed istituti di
ricerca nell'ambito scientifico e tecnologico. Neolaureati o studenti
frequentanti cicli di dottorato di ricerca senza borsa. Ammissione:
l'ammissione al corso è subordinata al superamento di un colloquio di
selezione effettuato da un'apposita commissione, incentrato su: valutazione
dei curriculum, colloqui individuali. Modalità di realizzazione del corso:
struttura del corso: formazione teorico/pratica ore 98; frequenza :
obbligatoria; sede del corso: Dalmine (Bergamo). La partecipazione al corso
e' gratuita Modalità di partecipazione: Per informazioni e preiscrizioni
contattare la Segreteria, entro il 20 giugno 2002. Infolink: www.confalpiformazione.it
www.servitec.it
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