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17 GIUGNO  2002

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IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LE RELAZIONI SUL SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA (SER) 

Strasburgo , 17 giugno 2002 - Durante la sessione plenaria di Strasburgo del 12 giugno, il Parlamento europeo ha approvato alcune relazioni sulla proposta di decisione che adotta un programma specifico destinato a integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (Ser). L'Europarlamento, che considera la proposta parte della procedura di consultazione, ha adottato una serie di emendamenti non vincolanti per entrambi i documenti. In sede di approvazione della relazione sul programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca", redatta dall'eurodeputato Wim van Velzen, il Parlamento ha evidenziato gli emendamenti specifici per ciascuna delle priorità del prossimo programma quadro. Per quanto riguarda la priorità tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute", il Parlamento ha affermato che occorre sostenere innanzitutto la prevenzione e la terapia delle malattie e che gli strumenti diagnostici vanno promossi in via prioritaria soltanto se sono in diretto collegamento con gli sforzi terapeutici. Quanto alle "Tecnologie per la società dell'informazione", il Parlamento ha sottolineato la necessità di elaborare infrastrutture di comunicazione mobili, senza fili, ottiche e a banda larga, nonché tecnologie informatiche affidabili e adattabili a nuove applicazioni e servizi. Sul fronte delle "Nanotecnologie e nanoscienze", il Parlamento ritiene che l'obiettivo sia quello di sostenere la ricerca relativa all'integrazione di entità biologiche e non biologiche, aprendo così nuovi orizzonti in numerose applicazioni, ad esempio i processi industriali ed i sistemi di analisi medica, ambientale ed alimentare. Per quanto concerne la priorità "Aeronautica e spazio", secondo il Parlamento l'obiettivo è quello di aumentare la competitività dell'industria europea e porre l'accento sulla scienza dello spazio e lo studio del sistema solare, ivi compresa la geologia della Terra. La ricerca in materia di "Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari", secondo l'Europarlamento, dovrebbe essere incentrata sulla prevenzione dei rischi legati all'alimentazione, lo sviluppo di tecnologie alimentari che rispondano in modo più adeguato al ruolo fondamentale della nutrizione e la gestione dei rischi per la salute legati alle alterazioni dell'ambiente. La ricerca in materia di "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" dovrebbe portare a comprendere meglio la biodiversità marina e terrestre ed il funzionamento degli ecosistemi, nonché ad esaminare gli effetti del cambiamento climatico globale sulla pesca. Quanto all'ultima area tematica, "Cittadini e governance nella società della conoscenza", secondo gli eurodeputati, capire lEuropa e la sua storia rappresenta una priorità, così come le differenze della cultura europea e i contributi dell'Europa alla civilizzazione mondiale. Per quanto concerne la relazione sul programma specifico "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca", redatta dall'eurodeputata Myrsini Zorba, il Parlamento ha indicato cinque emendamenti specifici non vincolanti: in primo luogo, incoraggiare la ricerca interdisciplinare e plurisciplinare attraverso azioni concrete; in secondo luogo, sviluppare sinergie fra il Ser e lo Spazio europeo dell'istruzione superiore; in terzo luogo, all'interno della DG ricerca della Commissione sarà creato un meccanismo per monitorare e ottimizzare la mobilità dei ricercatori; in quarto luogo, sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della ricerca e dell'innovazione fra gli insegnanti e i giornalisti; e infine, dai finanziamenti previsti nel programma quadro sarà esclusa qualsiasi attività di ricerca per fini militari. Durante la sessione plenaria, il Parlamento ha votato anche la relazione sul Centro comune di ricerca (Ccr) e il 6PQ, preparata dall'eurodeputato Yves Piétrasanta, in merito alla quale gli eurodeputati hanno espresso la necessità di rivolgere una particolare attenzione ai paesi candidati, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti scientifici e tecnici relativi al trasferimento dell'acquis comunitario. 

E-GOVERNMENT : UN NUOVO SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ PER LA P.A. -FAVORIRÀ LO SVILUPPO DELLA LARGA BANDA- STANCA: "STIAMO COSTRUENDO LE AUTOSTRADE INFORMATICHE DEL PAESE
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha presieduto il 14 giugno la prima riunione del gruppo di lavoro che dovrà definire un nuovo modello architetturale idoneo a garantire lo scambio di informazioni tra Pubblica Amministrazione centrale, Regioni ed Enti locali. Il Sistema Pubblico di Connettività - previsto nelle Linee guida per lo sviluppo della Società dell'Informazione presentate da Stanca al Consiglio dei Ministri dello scorso 31 maggio - è la naturale evoluzione della Rupa (Rete unitaria della P.A.) e costituirà l'infrastruttura abilitante per l'erogazione dei servizi in rete tra P.A. centrale e locale, tra P.A. e imprese, tra P.A. e cittadini. Il nuovo sistema di connettività, inoltre, ha l'obiettivo di creare uno standard uniforme su tutto il territorio nazionale, terrà conto dell'introduzione di servizi a larga banda, promuoverà l'ottimizzazione dei costi grazie ad una razionalizzazione delle reti interne delle Amministrazioni e garantirà i massimi standard di sicurezza. La Commissione - che collaborerà con il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie - è composta, tra gli altri, dai professori Franco Bombi (Università di Padova), Maurizio Decina (Politecnico di Milano), Claudio Leporelli e Aldo Roveri (Università di Roma), Massimo Maresca (Università di Genova), dal dr. Cesare Sinicorni e da rappresentanti delle Regioni e di alcuni Ministeri. L'attività del gruppo di lavoro durerà tre mesi. "Stiamo costruendo le autostrade informatiche pubbliche del Paese", ha detto il Ministro Stanca aprendo i lavori del Comitato. "Questo nuovo Sistema Pubblico di Connettività è un pilastro fondamentale della strategia di e-Government voluta dal Governo per rendere la Pubblica Amministrazione più moderna, efficiente e trasparente. Inoltre, potrà garantire l'apertura del mercato ad un regime di concorrenza e porre le basi per la realizzazione di una piattaforma aperta per la diffusione dei servizi a larga banda". Per l'intero progetto il Governo prevede di stanziare tra i 1.000 e i 1.200 milioni di Euro nel corso della legislatura. 

AL CONSIGLIO DI STATO IL REGOLAMENTO SULLE FONDAZIONI 
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Regolamento attuativo sulle fondazioni è stato ritrasmesso al Consiglio di Stato per il prescritto parere. 

DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE - APRILE 2002 
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di aprile 2002. 
Fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2002 

 

Milioni di euro

 

 

Formazione del fabbisogno

 

Entrate

26.603

Spese

33.666

di cui: spesa per interessi

225

 

 

Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)

-7.063

Copertura

 

Totale

7.063

Titoli a breve termine

2.500

Titoli a medio-lungo termine

-247

Titoli esteri

846

Altre operazioni (1)

3.964

Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. 

CIPE: 7 NUOVI CONTRATTI DI PROGRAMMA E PROGRAMMA NAZIONALE IDRICO PER L'AGRICOLTURA 
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Cipe, presieduto dal Ministro Giulio Tremonti e coordinato dal viceministro Mario Baldassarri, nella riunione odierna, ha approvato sette nuovi contratti di programma ed il Programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura. In particolare, fra i sette contratti di programma, uno riguarda il Polo turistico religioso di Pietralcina, terra natale di Padre Pio, per il quale è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro, che si va ad aggiungere alle risorse messe a disposizione dalla Regione Campania. Il contratto di programma prevede la realizzazione di strutture alberghiere, case accoglienza, auditorium. Gli altri contratti di programma riguardano la valorizzazione delle imbarcazioni da diporto nell'area napoletana (Apreamare); attività industriali e di servizi a Ferrandina, in provincia di Matera (Consorzio La Felandina); insediamenti produttivi per un polo tecnologico in provincia di Cosenza (Procal); sviluppo di attività agroalimentari nelle province di Ragusa e Catania (Progetto Agricoltura); centrale per la produzione di energia elettrica dalle biomasse in provincia di Catanzaro (Biozenit); filiera vitivinicola nelle nove province siciliane (Sikelia). Il Programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura approvato dal Cipe prevede il completamento degli schemi irrigui nel Mezzogiorno, l'utilizzo di acque reflue depurate, l'adeguamento delle reti di distribuzione. 

BANCA LOMBARDA: IL GRUPPO BANCA LOMBARDA ACQUISISCE IL 100% DI ARTESIA BANK LUXEMBOURG (GRUPPO DEXIA) 
Brescia, 17 giugno 2002 - Il Gruppo Banca Lombarda ha formalizzato in data lo scorso 12 giugno l'acquisizione del controllo di Artesia Bank Luxembourg con sede in Lussemburgo dal Gruppo Dexia - Lussemburgo. Il corrispettivo pattuito per l'acquisto del 100% del capitale sociale di Artesia Bank Luxembourg è stato determinato in Euro 13.975.902 sulla base del patrimonio rettificato di Artesia che al 31.5.2002 è pari a Euro 12.475.902. La partecipazione viene integralmente rilevata da Banca Lombarda ed è prevista, in tempi brevi, la fusione per incorporazione di Artesia Bank Luxembourg in Banca Lombarda International - Lussemburgo. L'operazione rientra nell'ambito delle strategie di razionalizzazione del Gruppo Dexia, nel quale sono recentemente confluite le attività bancarie del gruppo belga Artesia Banking Corporation e si inserisce nelle strategie di costante potenziamento e miglioramento dei prodotti e servizi offerti alla clientela dal Gruppo Banca Lombarda, anche a livello internazionale, con particolare riguardo al private banking ed alla gestione del portafoglio titoli della clientela settore nel quale il Gruppo Banca Lombarda è già presente con la controllata Banca Lombarda International con sede in Lussemburgo. Artesia Bank Luxembourg è tra i primi cinquanta operatori nel panorama bancario lussemburghese per raccolta diretta, rappresenta una realtà di media grandezza per la piazza ed ha sviluppato alcuni business di nicchia con buona redditività e clientela fidelizzata. Banca Lombarda è la capogruppo dell'omonimo Gruppo bancario sorto a fine 1998 dalla fusione della Banca San Paolo di Brescia e del CAB. "L'acquisizione di Artesia Bank Luxembourg dal Gruppo Dexia, uno dei maggiori gruppi bancari europei - ha dichiarato il presidente di Banca Lombarda Gino Trombi - consente al Gruppo banca Lombarda di dotarsi di una più solida piattaforma per sostenere lo sviluppo futuro delle sue attività internazionali e la prossima fusione con Banca Lombarda International consentirà il rafforzamento dei prodotti e servizi soprattutto nel campo del Private Banking con il raggiungimento di significative economie di scala". 

ROLO BANCA: COMITATO LOCALE FRIULI DI ROLO BANCA 1473: TRE ANNI DI INIZIATIVE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA LOCALE 
Bologna, 11 giugno 2002 - Rolo Banca 1473 inizia la propria attività in Friuli nel 1992 con l'acquisizione della Banca del Friuli da parte del Credito Romagnolo. Grazie al contributo della banca locale, che tuttora mantiene il suo marchio, il radicamento sul territorio si fa particolarmente forte con la costituzione del Comitato Locale Friuli. Costituito nel 1998 e composto da un gruppo di imprenditori rappresentativi ed esponenti di categorie economiche, il Comitato Friuli consente alla banca di captare le necessità locali e di anticipare quindi le richieste, non solo economiche, ma anche sociali del territorio, contribuendo alla modernizzazione ed alla competitività del sistema produttivo. Del comitato fanno parte Marco Fantoni - Presidente Comitato Locale Friuli - Alessandro Calligaris, Claudio Ferri, Andrea Illy, Fabio Illusi, Aldo Locatelli, Andrea Pettini, Lanfranco Spagnol, Renzo Toffolutti. A conferma dell'impegno che Rolo Banca ha espresso nel Friuli dal 1996, é da sottolineare l'indice di impiego della raccolta. Mentre nel 1996 meno del 50% della provvista fatta in Friuli veniva reinvestita nel territorio stesso, oggi tutta la raccolta acquistata (incrementatasi fra l'altro di circa il 14% rispetto al 1996) viene interamente indirizzata sui finanziamenti locali, a supporto completo dello sviluppo dell'imprenditoria locale. La banca grazie al Comitato Locale Friuli ha promosso iniziative a favore del tessuto economico locale con una logica di servizio per imprese e privati e ha sottoscritto importanti convenzioni. L'apporto del Comitato è stato prezioso in particolare modo nell'individuare aree d'intervento e tipologie di finanziamento in linea con le reali esigenze del territorio. Questo ha permesso un utilizzo mirato dei fondi regionali consentendo di prendere iniziative a misura delle esigenze dell'imprenditoria locale. Tra queste si segnalano convenzioni e accordi con Veneto Sviluppo, con il Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, l'associazione degli industriali, l'Ascom e l'Usarci, associazione dei rappresentanti di commercio del Veneto. Con l'obiettivo di sostenere iniziative imprenditoriali innovative, Rolo Banca, seguendo le indicazioni del Comitato Locale Friuli ha realizzato, in collaborazione con le Camere di Commercio di Udine, Pordenone, Gorizia, ed Insiel, il portale www.madeinfriuli.com, sito Internet di promozione ed e-commerce per le piccole e medie aziende locali. Per aiutare la capitalizzazione di imprese locali a costi contenuti e assisterle nelle procedure amministrative e fiscali, Rolo Banca ha stipulato una convenzione con Friulia, la società finanziaria di investimento della Regione. L'evoluzione dei finanziamenti all'economia locale ha interessato dal 1991 ad oggi, tutti i settori produttivi e di servizio con particolare riguardo a quelli riconducibili al comparto industriale, dove si é passati dai 492 milioni di Euro del 1991 ai 2.040 milioni del 2001, con un aumento pari al 314%, all'agricoltura dove si é passati da 38 milioni di Euro a 118 milioni di Euro (incremento del 211%) e al commercio, passato da 171 milioni di Euro a 562 milioni di Euro. Durante la gestione Rolo Banca si é inoltre assistito ad un'evoluzione della clientela che si é gradatamente spostata dalle forme caratteristiche di risparmio (depositi e conti correnti) al risparmio gestito, cambiando il rapporto banca/cliente. Con l'avvio del Progetto S3, che vede la fusione in UniCredito della banche federate e controllate, il Gruppo continuerà, con il marchio Banca del Friuli, a prestare attenzione alla comprensione delle specifiche esigenze dei mercati locali e a garantire la rapidità di decisione delle strutture, dando continuità alle relazioni con la clientela e mantenendo adeguati livelli di delega e di autonomia decisionale in loco. A questo fine, le tre nuove banche specializzate per tipologia di clientela (famiglie, piccole e medie imprese e grandi patrimoni) si doteranno di strutture di Direzione Regionale localizzate sul territorio con responsabilità di gestione dell'attività commerciale e di servizio alla clientela presente nel mercato di competenza. Prendendo a riferimento l'esperienza del Comitato Locale Friuli, per i positivi risultati ottenuti, verranno creati dei "comitati di coordinamento per il territorio" con funzioni di raccordo con le imprese e le istituzioni locali nei territori di storica presenza e di proposta alle strutture operative di Gruppo. Rolo Banca 1473 è presente nel territorio Friulano con 95 sportelli per un totale di 727 dipendenti. 

'WARRANT AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE 2002 / 2004' DA ASSEGNARE GRATUITAMENTE AI PORTATORI DI AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE S.P.A
Brescia, 17 giugno 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. ha deliberato il 12 giugno, a valere sulla delega attribuitagli dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 24 aprile 2002, l'emissione di n. 286.652.571 "Warrant azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese 2002/2004" da assegnare gratuitamente ai portatori di azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. in ragione di 1 warrant ogni azione posseduta. I warrant verranno assegnati in data 17 giugno 2002 per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata della Monte Titoli S.p.A.. Le azioni saranno negoziate prive del relativo diritto dal 17 giugno 2002. I titolari di azioni non ancora dematerializzate potranno ricevere i warrant esclusivamente previa consegna dei propri certificati azionari, muniti della cedola n. 16 e seguenti, ad un intermediario per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata presso la Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione. I diritti connessi ai Warrant saranno condizionati all'avvenuta emissione delle azioni oggetto dell'Offerta Globale di azioni Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. da collocarsi attraverso un'offerta di sottoscrizione al pubblico in Italia e un collocamento privato ad investitori professionali italiani e istituzionali esteri, come deliberato dalla medesima Assemblea Straordinaria. Sarà richiesta alla Borsa Italiana S.p.A. l'ammissione dei Warrant alla quotazione ufficiale. 

BPB SIM COLLOCA I FONDI BPB PRUMERICA 
Bergamo, 17 giugno 2002 - Bpb Sim - la rete dei Promotori Finanziari del Gruppo Bpb-Cv - inizia il collocamento dei fondi Bpb Prumerica. Bpb Prumerica Global Investments Sgr S.p.A. è la joint venture tra Banca Popolare di Bergamo-CV e Prumerica Financial (Prumerica Financial è il marchio usato in Italia ed in altri paesi al di fuori degli Stati Uniti da Prudential Financial, Inc. (Nyse:Pru) con sede in Newark, New Jersey, Usa). Bpb Prumerica dispone attualmente di 18 fondi comuni di investimento, 11 linee di gestione patrimoniali e 11 linee di gestione patrimoniale in fondi. Tali prodotti sono collocati dalle banche facenti capo al Gruppo Bpb-Cv (che comprende, oltre alla Capogruppo, Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, la Banca Popolare di Ancona, la Banca Popolare di Todi e la Cassa di Risparmio di Fano, per un totale di oltre 630 sportelli). L'avvio della commercializzazione dei fondi, iniziata alla fine del marzo scorso, ha avuto un esito molto positivo, con una raccolta di oltre 1,7 miliardi di euro che ha posto la SGR ai vertici della classifica di nuove sottoscrizioni nell' ultimo trimestre. Bpb Prumerica è controllata al 95% dal Gruppo Bpb-Cv ed al 5% da Prumerica Financial tramite un incremento di capitale riservato (con l'opzione di incrementare l'investimento sino al 35% a partire dal 2003). Il Consiglio d'Amministrazione della joint venture è presieduto da Giorgio Frigeri (membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo di Bpb-Cv); Marco Carreri è l'amministratore delegato e direttore generale e Joseph R. D'Onofrio (proveniente da Prudential Investments Japan) è il vice direttore generale. L'accordo prevede che il partner americano (una delle più grandi compagnie di servizi finanziari negli Stati Uniti, con 580 miliardi $ di risparmio gestito e amministrato al 31 Marzo 2002 ed una delle maggiori istituzioni di servizi finanziari al mondo) contribuisca alla gestione degli investimenti sui mercati finanziari dell'area non euro della Sgr e fornisca la sua esperienza nel marketing e nella formazione degli addetti al collocamento. ``I nostri promotori finanziari'' dichiara Luca Roasio, direttore generale della Sim ``potranno così disporre di uno strumento efficace per soddisfare le molteplici esigenze d'investimento della clientela. L'offerta di prodotti di Bpb Prumerica è già molto ampia e verrà ulteriormente arricchita nel futuro". Marco Carreri, Amministratore delegato di Bpb Prumerica, ha sottolineato che ``con l'avvio del collocamento anche tramite i promotori finanziari della Sim si arricchisce la gamma distributiva dalla nostra società che, attraverso la multi-canalità, conta di occupare una posizione leader sul mercato italiano". E' in corso di attuazione un intenso programma di crescita che prevede il numero di promotori superare la quota di 1.000 nell'arco di un triennio. I promotori finanziari di Bpb Sim sono chiamati a svolgere la loro attività con una formula originale che prevede un raccordo funzionale con gli sportelli della rete del Gruppo ed il supporto di uffici dedicati. 

PIONEER: RACCOLTA POSITIVA GRAZIE AI RISULTATI DELLE DIVISIONI INTERNATIONAL E USA IN ITALIA ANDAMENTO NEGATIVO DEL SETTORE RETAIL MA MEGLIO DEL MERCATO A MAGGIO IL PATRIMONIO GESTITO AMMONTA A 109,8 MILIARDI DI EURO 
Milano, 17 giugno 2002 - Pioneer Investments ha chiuso il mese di Maggio facendo registrare una raccolta netta positiva di 224,7 milioni di Euro e un patrimonio gestito che, per gli effetti del negativo andamento dei mercati azionari, ammontava a 109,9 miliardi di Euro in diminuzione del 1,83% rispetto al valore di fine aprile. Da inizio anno la raccolta netta totale del gruppo ha raggiunto i 2677 mln di Euro. La divisione Italia nel corso del mese ha ottenuto una raccolta netta negativa per 356,4 milioni di Euro soprattutto a seguito dei riscatti del settore istituzionale e del settore retail negativi rispettivamente per 200,2 e 282,9 milioni di Euro. Questo andamento è dovuto per il settore istituzionale a un forte disinvestimento effettuato da un primario cliente per motivazioni societarie non legate alla qualità dei risultati mentre per il settore retail ai forti riscatti avvenuti nel segmento dei fondi comuni di diritto italiano. Confermato l'andamento positivo delle gestioni patrimoniali di taglio elevato che, continuando a beneficiare dei vantaggi dello scudo fiscale e di una comprovata fidelizzazione di lungo termine, hanno raccolto (126,7 milioni di Euro), e dei prodotti a capitale garantito con una raccolta positiva di 508 milioni di Euro. Complessivamente il patrimonio di questa divisione è pari a 83.290,3 milioni di Euro. La divisione americana continua mese dopo mese a registrare risultati estremamente positivi nelle vendite, ottenendo in Maggio flussi netti per 458,4 milioni di Euro, e raggiungendo i 2.293,8 milioni di Euro dall'inizio dell'anno con un incremento del 66,7% rispetto ai valori totali dell'anno 2001. Il patrimonio di questa divisione, nonostante l'andamento positivo delle vendite nette, ha risentito del forte apprezzamento dell'Euro nei confronti del dollaro attestandosi a 22.061 milioni di Euro. La divisione International chiude il mese con una raccolta di 117,9 milioni di Euro e pari a 788,8 milioni di Euro dall'inizio dell'anno con un incremento di 646 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+ 452,4%). Il patrimonio di questa divisione sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente si è attestato a 3.371,6 milioni di Euro. La divisione New Europe ha continuato la tendenza positiva degli utimi mesi, riportando un flusso netto positivo per 4,9 milioni di Euro e per 115,3 milioni di Euro dall'inizio dell'anno. Il patrimonio della divisione New Europe è diminuito del 2,77% rispetto al valore di fine aprile (+8,92% rispetto a fine dicembre 2001) attestandosi cosi a 1.137,6 milioni di Euro. Pioneer Alternative Investment ha raccolto 19,6 milioni di Euro nel mese portando così il dato complessivo dall'inizio dell'anno a 123,4 milioni di Euro (i dati di raccolta e di AuM sono già compresi nei dati delle diverse aree di business). Alla fine del mese di maggio il patrimonio di Pioneer Alternative Investment ha superato i 520 milioni di Euro crescendo del 3,79% rispetto al valore di aprile 2002. Infolink: www.pioneerinvestments.it 

CRESCE ANCORA L'OFFERTA DI FONDI DI FUNDSWORLD 
Milano, 17 giugno 2002 - FundsWorld, leader nel settore del risparmio gestito online, annuncia che è, da oggi, possibile acquistare tramite il sito www.fundsworld.it i 3 comparti del fondo di fondi SG Ventaglio (Société Générale), i 4 comparti del fondo di fondi ING World Selection Fund (ING) e 5 nuovi fondi di Gestnord Fondi S.p.A. (Gruppo Banca Sella). Il fondo di fondi Sg Ventaglio è suddiviso nei seguenti tre comparti: Comparto Struttura Prudente (Bilanciati Obbligazionari); Comparto Struttura Bilanciata (Bilanciati Bilanciati); Comparto Struttura Aggressiva (Azionari Internazionali) Le commissioni di ingresso variano dallo 0,75% allo 0,125% a seconda dell'importo versato. Il minimo di prima sottoscrizione è di 1500 Euro. Per le sottoscrizioni successive è di 500 Euro. Il fondo di fondi Ing World Selection Fundè suddiviso nei seguenti quattro comparti: Ing World Selection Fund Aggressivo (cat. Assogestioni Bilanciati Azionari); Ing World Selection Fund Globale (cat. Assogestioni Azionari Internazionali); Ing World Selection Fund Tematico (cat. Assogestioni Azionari Internazionali); Ing World Selection Fund Moderato (cat. Assogestioni Bilanciati Bilanciati). Le commissioni di ingresso sono pari allo 0,75%, indipendentemente dall'importo versato. I minimi di prima sottoscrizione sono di 3000 Euro (1000 Euro per le sottoscrizioni successive). L'offerta Gestnord si arricchisce di cinque nuovi fondi oltre ai 35 già presenti: Nordfondo Convertible Bond (obbligazionario altre specializzazioni); Gestnord Biotech (azionario - settoriale); Gestnord Edilizia (azionario - settoriale); Gestnord Telecom (azionario - settoriale); Gestnord Energia (azionario - settoriale). Sui fondi indicati non è applicata alcuna commissione di ingresso. Il minimo di prima sottoscrizione è di 500 Euro. Non è invece previsto alcun minimo per le sottoscrizioni successive. 

CONVEGNO DEXIA (LINVESTIMENTI ETICI) ED ETICARE.IT (FINANZA ETICA).SUL TEMA "PERCHÉ I FONDI DI INVESTIMENTO ETICI RENDONO PIÙ DEGLI ALTRI?" 
Milano, 17 giugno 2002 - Perché i fondi di investimento etici rendono più degli altri? Con quali tecniche di gestione è possibile ottimizzare la rendita di questi prodotti? Quanto è etica la gestione di un fondo sostenibile? E per quale motivo, negli ultimi due anni, il numero dei fondi etici in Europa è praticamente raddoppiato toccando quota 250? A queste e ad una serie di altre tematiche relative alla cosiddetta "gestione sostenibile" saranno dedicate due interessantissime conferenze organizzate da Dexia (leader europeo degli investimenti etici) in collaborazione con Eticare.it (il portale italiano della finanza etica). Il Convegno, intitolato "Gestione Sostenibile, la performance e le altre dimensioni" si terrà il prossimo 19 giugno a partire dalle ore 10.00 presso l'Hotel Sheraton Diana Majestic di viale Piave 42 a Milano, con replica il giorno successivo (20 giugno), sempre a partire dalle ore 10.00, direttamente presso la sede romana di Dexia Crediop, in via XX settembre 30. Interverranno all'incontro alcuni tra i massimi esperti europei nel settore degli investimenti sostenibili, come Elena Bonfiglioli, programmes director di Corporate Social Responsibility Europe - organizzazione che promuove la finanza etica in Europa -, Giulio Gallazzi, amministratore delegato di Socially Responsible Italia, Wim Vermier, responsabile della Gestione Sostenibile di Dexia Am e Davide Pelusi, Country manager di Morningstar Italia, una delle maggiori agenzie di rating su scala mondiale. E-mail tino.redaelli@gruppore.it 

INTESATRADE: AL VIA IL SERVIZIO ORDINI CONDIZIONATI E STOP LOSS/TAKE PROFIT 
Milano, 17 giugno 2002 - IntesaTrade la piattaforma di trading online del gruppo IntesaBci, inaugura il nuovo servizio di Ordini Condizionati con Stop Loss / Take Profit per gestire in maniera ottimale il proprio portafoglio su tutti i titoli azionari e covered warrant del mercato italiano, incluso il Mercato After Hours. Ordini Condizionati: una funzionalità che permette di impostare delle condizioni di prezzo per l'acquisto o la vendita dei titoli, al verificarsi delle quali l'ordine viene automaticamente immesso sul mercato. Il sistema consente di impostare un numero illimitato di ordini condizionati che restano attivi anche a PC spento. Stop Loss / Take Profit: si tratta di una particolare categoria di ordini condizionati che consente di prefissare i guadagni (Take Profit) o di tutelarsi da eventuali perdite (Stop Loss). Sono esclusivamente ordini di vendita al meglio che permettono di chiudere le posizioni aperte con tutti i benefici di un monitoraggio automatico dell'operatività. Mettendo insieme contemporaneamente i due limiti di "stop loss/take profit", viene stabilito un tunnel di oscillazione che consente di impostare precisi obiettivi d'investimento. Inoltre gli ordini condizionati permettono di pianificare molteplici acquisti e vendite dello stesso titolo o di più titoli, senza comportare alcun blocco preventivo della liquidità e/o dei titoli. www.intesatrade.it 

PARTE IL COLLOCAMENTO DI "ZURICH BASKET INDEX", LA NUOVA POLIZZA A TRE ANNI CON RENDIMENTO MINIMO GARANTITO DELL'8,75% NATA DALLA COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DEUTSCHE BANK È ACCESSIBILE CON UN INVESTIMENTO MINIMO DI SOLI 3MILA EURO 
Milano, 17 giugno 2002 - Rendimento minimo garantito dell'8,75%, con possibilità di incremento in funzione dell'andamento dei tre principali indici azionari nei prossimi tre anni, durata triennale del contratto e soglia minima di accesso fissata a 3.000 euro. Queste le principali caratteristiche di Zurich Basket Index, la nuova index linked collegata ad un paniere composto dagli indici Standard and Poor's 500 (New York), Eurostoxx 50 (titoli europei) e Topix (Tokyo). Zurich Basket Index, il cui collocamento sul mercato inizierà il 17 giugno prossimo, rappresenta una delle migliori offerte oggi disponibili nel suo settore, in risposta alla sempre più forte richiesta dei risparmiatori di soluzioni di investimento in grado di garantire una crescita protetta dei propri capitali. Il prodotto, proposto da Zurich Investments Life, è il primo risultato concreto della collaborazione tra Deutsche Bank Ag e il gruppo Zurich, a poche settimane dalla firma dell'accordo di collaborazione internazionale tra i due gruppi. La nuova polizza, già disponibile su prenotazione, è venduta in esclusiva dai 550 agenti Zurich e dagli istituti bancari locali che abitualmente distribuiscono i prodotti di Zurich Investments Life. Il collocamento partirà il 17 giugno e terminerà il 5 luglio. 

UNICO IN BORSA WORLD 15 PERFORMANCE LA NUOVA INDEX DEL GRUPPO FONDIARIA, CON IL MINIMO GARANTITO DEL 15% ALLA SCADENZA, CHE PREMIA LE VARIAZIONI DI BORSA. ANCHE QUELLE NEGATIVE. 
Firenze, 17 giugno 2002. Il Gruppo Fondiaria lancia una nuova Index Linked, disponibile dal 14 Giugno. Unico in Borsa World 15 Performance è un prodotto garantito che investe nelle variazioni annuali dei corsi azionari nell'ambito di un paniere di 15 titoli tra le più importanti aziende a livello mondiale: Motorola, Microsoft, Biogen, Toyota, Sony, Vivendi Universal, TotalFinaElf, Daimler Chrysler, Siemens, Tim, San Paolo Imi, Vodafone, Zurich Financial Services, Philips, Nokia. Unico in Borsa World 15 Performance offre un'opportunità di investimento molto interessante anche in un periodo di particolare incertezza dei corsi azionari. Infatti, con la innovativa formula di indicizzazione, a ciascun anniversario il capitale assicurato iniziale viene accresciuto della minore fra le 15 variazioni percentuali registrate rispetto alle quotazioni dell'anno precedente. Tali variazioni sono considerate in valore assoluto (indipendentemente dunque se con il segno più o meno) trasformando così in positive anche le variazioni annue negative! Con Unico in Borsa World 15 Performance gli accrescimenti annuali di capitale così ottenuti sono consolidati, pertanto i risultati man mano raggiunti vengono acquisiti fino alla scadenza dei 6 anni. Comunque, alla scadenza verrà liquidato l'importo maggiore tra il capitale iniziale incrementato degli accrescimenti annui e il capitale iniziale aumentato dell'incremento minimo garantito del 15%. Con Unico in Borsa World 15 Performance l'investimento è sempre al sicuro. Infatti, oltre all'affidabilità di Dexia-Crediop, emittente del titolo appositamente strutturato per questa assicurazione, le prestazioni assicurate sono comunque garantite dal Gruppo Fondiaria. Unico in Borsa World 15 Performance è distribuita dagli Agenti delle Compagnie del Gruppo Fondiaria, La Fondiaria Assicurazioni, La Fondiaria Assicurazioni - Divisione Polaris, Milano Assicurazioni e Milano Assicurazioni - Divisione La Previdente e dai Promotori Finanziari di Effe Investimenti Sim. 

MELIORBANCA SIGLA ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CON DIVISIONE MUTUI S.P.A. 
Milano, 17 giugno 2002 - Meliorbanca, banca d'affari quotata al segmento Star della Borsa Italiana, rende noto che è stato siglato un accordo con la società Divisione Mutui S.p.A., finalizzato alla distribuzione dei prodotti offerti dalle aree di business di Meliorbanca specializzate nei prestiti all'edilizia e nel capital market. Divisione Mutui è una società di mediazione creditizia nata nel 1990, specializzata nella distribuzione di mutui ipotecari a soggetti privati. Nel 2001 Divisione Mutui ha intermediato mutui per oltre 400 milioni di euro. La società ha sede a Bergamo, dispone di 30 punti distributivi nel Nord Italia e si avvale di una rete di 180 operatori di consolidata esperienza. L'accordo siglato con Divisione Mutui consentirà al Gruppo Meliorbanca di sviluppare ulteriormente le proprie attività in aree in forte crescita e con modelli distributivi innovativi. 

UNIPOL BANCA: CONTO COMPLETO CINQUE COLORI, UN UNICO PARTNER SU CUI CONTARE IL NUOVO CONTO A PACCHETTO PREMIA I SUOI TITOLARI 
Torino, 17 giugno 2002 - Si è concluso con successo il 14 febbraio scorso il concorso a premi abbinato a Conto Completo, il "conto a pacchetto" di Unipol Banca che, con la formula "tutto compreso", racchiude in un'unica soluzione servizi bancari, assicurativi e vantaggi per il tempo libero. Un viaggio (per due persone) alle Seychelles e otto soggiorni di totale relax i premi messi in palio fra tutti i titolari della carta Conto Completo-Selecard, grazie alla quale i correntisti accedono ai vantaggi extrabancari. A soli sei mesi dal lancio in filiale (15 ottobre 2001) e dalla sua effettiva operatività (1 novembre 2001), Completo è diventato il conto di oltre 6.000 correntisti, dei quali il 40% è costituito da new business. L'iniziativa rientra in quell'insieme di strumenti di fidelizzazione sempre più diffusamente adottati dalle banche per offrire servizi studiati ad hoc, costruire relazioni proficue con i clienti e monitorarne costantemente il grado di soddisfazione che l'accresciuta cultura finanziaria dei consumatori rende sempre più esigenti. Attraverso Conto Completo i diversi profili finanziari dei clienti vengono tradotti in cinque linee di conto: quattro rivolte ai privati (famiglia - base e plus -, junior, senior), e una agli operatori economici (artigiani, commercianti, liberi professionisti). Completo Giallo, Arancio, Verde, Blu e Rosso sono i nomi delle linee che, caratterizzate da servizi bancari, assicurativi e benefit per il tempo libero o l'attività professionale, garantiscono l'accesso ad un circuito di servizi e vantaggi esclusivi. Per la realizzazione del progetto Unipol Banca si è avvalsa della collaborazione di S.In.T., una società di servizi torinese che, operando in tutta Italia con il marchio Selecard, unico circuito certificato Uni En Iso 9001:2000, è leader nella progettazione di "programmi fedeltà" e nell'offerta di servizi a valore aggiunto per le famiglie e per il singolo individuo veicolati attraverso carte servizi. Le coperture assicurative ed i servizi di assistenza per le emergenze sono prestati in inclusione da Unisalute, Unipol Assicurazioni ed Elvia. Dal punto di vista della clientela, i punti di forza del nuovo Conto Completo sono massima trasparenza e costi fissi mensili, garanzia di una completa e chiara informazione circa le spese di gestione del conto e relativi accessori. L'accesso ai vantaggi extrabancari avviene tramite una carta Conto Completo-Selecard, che è strumento di riconoscimento del titolare quale avente diritto dei servizi agganciati alla linea di conto sottoscritta. Insieme alla card viene rilasciata una guida ai servizi che illustra i vantaggi e le modalità di fruizione. Il sito internet dedicato ed il Centro Servizi Titolari Conto Completo sono strumenti di approfondimento e garanzia di funzionamento dell'intero programma. Quattro specifiche linee dedicate (numeri verdi) sono disponibili per informazioni relative ai servizi bancari e assicurativi, servizi del tempo libero, servizi di assistenza sanitaria, servizi di assistenza ed emergenza. 

L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI EPLANET DELIBERA LA FACOLTA' DI ESERCITARE ANTICIPATAMENTE E AD UN PREZZO INFERIORE - PARI A 0,80 EURO-LA CONVERSIONE DEI WARRANT IN AZIONI ORDINARIE EPLANET 
Milano, 17 giugno 2002. Si è riunita il 10 giugno, sotto la presidenza del prof. Roberto Ruozi, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli azionisti di ePlanet S.p.A. L'Assemblea Straordinaria di ePlanet ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione del 19 aprile 2002 di attribuire a tutti i titolari dei Warrant oggi in circolazione, della facoltà di esercitare anticipatamente l'opzione di sottoscrizione delle Azioni collegata ai Warrant stessi. In particolare, l'esercizio anticipato attribuisce ai portatori di Warrant di ciascuna Categoria - "Warrant Azioni ePlanet 2002-2004 'Categoria 1', 'Categoria 2' e 'Categoria 3'" - il diritto di richiedere la sottoscrizione di Azioni ordinarie della Società, durante il periodo compreso fra il 14 Giugno 2002 ed il 4 Luglio 2002, in ragione di una nuova Azione ordinaria del valore nominale di Euro 0,52 per ogni Warrant presentato per l'esercizio, al prezzo di Euro 0,80, di cui Euro 0,28 a titolo di sovrapprezzo. Il prezzo di esercizio è uguale per tutte le Categorie di Warrant dal momento che è previsto un unico periodo di esercizio anticipato. I portatori di "Warrant Azioni ePlanet 2002-2004 'Categoria 1', 'Categoria 2' e 'Categoria 3'" che non esercitassero la facoltà di esercizio anticipato rimarrebbero comunque titolari del diritto di sottoscrivere Azioni ordinarie ePlanet secondo le modalità ed i termini originariamente previsti dai regolamenti di ciascuna Categoria. Nell'interesse della Società di reperire nuove risorse attraverso l'esercizio anticipato dei Warrant, il prezzo di esercizio è stato definito a sconto rispetto ai prezzi di esercizio delle diverse Categorie originariamente previsti. L'operazione approvata dall'Assemblea dei Soci, potrebbe consentire alla Società di incassare fino a un massimo di Euro 57.000.000 in caso di integrale esercizio anticipato dei Warrant. Ciò permetterebbe alla società di reperire in anticipo le risorse necessarie a finanziare non solo l'esercizio 2002, ma anche parte del fabbisogno degli esercizi successivi e dotandosi quindi di una maggiore flessibilità finanziaria, utile alla puntuale realizzazione del Piano Industriale ed allo sviluppo. I soci di riferimento di ePlanet (Kabuto Servicos de Consultoria, l'Ing. Holger Van Den Heuvel, Fidicontrol, Cuneo e Associati e Alessandro Acerbi) - subordinatamente all'esenzione da obblighi di Opa - si sono impegnati ad esercitare anticipatamente n. 22.776.367 warrant ePlanet pari al 100% dei warrant in loro possesso e a circa il 30% dei warrant esistenti, così da garantire a ePlanet un importo minimo di Euro 18.221.095,20. In sede ordinaria, l'Assemblea dei soci di ePlanet ha deliberato di confermare in sette il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione e di nominare, quali componenti del Consiglio di Amministrazione fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2003, il prof. Roberto Ruozi, con la carica di presidente della società, e l'avv. Alex Schimitt quale Consigliere. Entrambi erano stati cooptati dal consiglio di amministrazione del 14 febbraio 2002. 

OPENGATE GROUP S.p.A.: INCONTRO CON LA COMUNITA' FINANZIARIA 
Milano, 17 giugno 2002 - In occasione dell'incontro con la comunità finanziaria il management del Gruppo Opengate, dopo aver commentato l'andamento del primo semestre ha fornito un aggiornamento in merito all'andamento del secondo semestre ed alla prevedibile evoluzione della gestione. Ha quindi illustrato le linee strategiche ed i benefici attesi nel medio periodo a seguito delle operazioni già intraprese. Antonio Lazzari, Cfo di Opengate Group S.p.A., ha evidenziato che si prevede un netto miglioramento già a partire dal prossimo esercizio in quanto le operazioni di riorganizzazione attuate dalle Asa (Aree strategiche di affari) distribuzione di prodotti informatici e Logistica saranno completate entro l'estate. Quanto ai risultati attesi per il corrente esercizio essi scontano l'impatto delle ristrutturazioni e non beneficiano ancora dei savings correlati. La crescita per linee esterne nell'Asa distribuzione materiale elettrico sta, inoltre, comportando un momentaneo appesantimento dei costi di struttura, degli oneri finanziari e dei goodwill da ammortizzare. Conseguentemente si ritiene che il risultato ante imposte del secondo semestre possa essere in linea con quello del primo. E' stata presentata, dall'Amministratore Delegato allo sviluppo del modello distributivo Stefano Perboni, l'evoluzione del Gruppo avvenuta attraverso la valorizzazione delle competenze acquisite nel ciclo distributivo dei prodotti It (da core business a core experience) che ha permesso di identificare una strategia di sviluppo nell'applicazione di tali competenze replicandole in altri settori (materiali elettrici, materiali per dentisti), e valorizzando le attività della catena del valore - diventate specifiche aree di business (logistica, e-business) - ed estendendole attraverso l'offerta di nuovi prodotti/servizi (help desk, call center, ecc.). Il successivo passo avverrà attraverso l'integrazione, già avviata nell'area logistica - oggi un operatore 3Pl - dei servizi di e-business e di post-vendita, che permetterà ad Opengate Group di porsi sul mercato quale operatore sull'intero ciclo distributivo con un innovativo approccio in grado di combinare ed integrare i flussi: informativi (gestione delle informazioni con l'utilizzo delle nuove tecnologie), fisici (gestione delle merci dalla produzione all'utente finale) e relazionali (gestione delle relazioni con i canali e gli utenti finali). L'evoluzione consentirà ad Opengate Group di passare da un business "capital intensive" e "product focused" ad un business "Knowledge intensive" e "process focused"..Quindi, attraverso la valorizzazione delle competenze, il minore impiego di capitale investito e la fornitura di servizi a valore aggiunto sarà possibile migliorare il profilo del business. "Senza considerare il contributo di ulteriori azioni strategiche" - afferma Pietro Pozzobon Ceo di Opengate Group S.p.A. - "riteniamo che entro il prossimo triennio i benefici e le sinergie derivanti dalle operazioni di razionalizzazione in corso si possano tradurre in una crescita annua del fatturato pari al 10%, con un'Ebitda in crescita dall'attuale 2,5% al 4,5% che consentirà di conseguire un utile netto fra l'1% ed il 2%". " L'obiettivo del Gruppo:" - prosegue Pozzobon - "è quello di creare valore per gli stakeholders: - rafforzando la posizione nella distribuzione It (Asa core competence), migliorando la performance ed il livello di servizio reso ai clienti; - aumentando il valore delle attività ed acquisendo vantaggi competitivi sviluppando e migliorando i servizi ad alto valore aggiunto lungo la catena del ciclo distributivo (Asa di processo); - valorizzando le core competence, replicando il modello distributivo in mercati frammentati, sia nuovi che maturi, ove l'utilizzo di nuove tecnologie e l'innovazione creano vantaggio competitivo (nuove Asa distributive)." 

ESATRI: DOVE PAGARE L'ICI A MILANO SENSIBILI RISPARMI DI TEMPO UTILIZZANDO IL BANCOMAT, IL TELEFONO, INTERNET E LE PIÙ DIFFUSE CARTE DI CREDITO. OLTRE AI CANALI TRADIZIONALI DI BANCHE E POSTE. 
Milano, 17 giugno 2002 A Milano, la doverosa incombenza di pagare le imposte comunali, tra le quali quella prossima dell'Ici, sta diventando ogni anno più facile e veloce se si usano i nuovi canali rappresentati dal telefono, dai bancomat e da internet. Il call center Taxtel di Esatri (Gruppo IntesaBci) permette ai contribuenti possessori di una carta di credito di pagare l'ICI e le altre tasse, come quella sui rifiuti, in pochi minuti e con una semplice telefonata. Basta comporre il numero 199 191 191 e comunicare all'operatore il proprio codice fiscale o il numero della cartella esattoriale, l'importo da pagare (sino ad un massimo di 516 euro) e il numero della carta di credito. L'importo sarà addebitato al titolare della carta di credito con il consueto posticipo di valuta. Il pagamento può anche essere effettuato, con carta Pagobancomat emessa da qualsiasi banca, tramite i quasi 3.000 sportelli bancomat del Gruppo IntesaBci, utilizzando il codice personale indicato nei bollettini trasmessi da Esatri o il tesserino fiscale e seguendo le istruzioni che compaiono sul video del bancomat. Sempre con la carta di credito è inoltre possibile pagare l'Ici  attraverso il sito internet www.taxtel.it  Coloro che, invece, non possedessero carte di credito o preferissero utilizzare i canali tradizionali, possono sempre rivolgersi: ai nuovi sportelli Esatri di via san Gregorio 55; ai sei punti operativi della società presso alcune filiali IntesaBci: rete Ambroveneto ag. 258 via Padova ang via Prinetti; rete Cariplo ag 2 di piazza XXIV Maggio rete Cariplo ag. 45 di via Quarenghi/Centro Bonola rete Comit ag. 6 di via De Amicis, 26 rete Comit ag 7 di via Farini ang via Galli e rete Comit ag. Navigli di via Meda 49; agli sportelli di IntesaBci, del Sanpaolo Imi e delle altre banche convenzionate indicate sui bollettini e agli uffici postali. 

DIRITTO ANNUALE DELLE IMPRESE: SI PAGA IN BANCA NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO, SERVIZI INFORMATIVI IN INTERNET E UN NUMERO VERDE 
Milano, 17 giugno 2002. Pagamento in banca, un servizio informativo sui siti internet www.mi.camcom.it www.infoimprese.it  e il numero verde 800271709 attivo 24 ore su 24. Quest'anno per le imprese è più facile il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio. Se le indicazioni arrivano direttamente in ufficio con una lettera della Camera di Commercio, il versamento potrà essere effettuato tramite modello F24 pagabile presso qualsiasi banca. E per le imprese che dovranno versare un importo fisso è stato allegato il modello F24 precompilato. La scadenza: il 20 giugno, tranne per le società di capitale. Per queste è legata alla data di presentazione del bilancio. "La Camera di Commercio - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - ha introdotto una semplificazione per le imprese consentendo il pagamento del diritto annuale direttamente nella propria banca. E uno degli obiettivi di questa iniziativa, oltre a venire incontro alle esigenze pratiche degli imprenditori, è di porre un freno ai bollettini falsi per il pagamento dei diritti fissi che venivano fatti circolare in concomitanza della scadenza del diritto annuale della Camera di Commercio. E per rendere facile l'informazione per le imprese sulle tariffe da pagare, abbiamo introdotto strumenti innovativi come un sito internet e un numero verde attivo 24 ore su 24". Un sito internet e un numero verde. Informazioni sono presenti sul sito internet della Camera di Commercio di Milano www.mi.camcom.it sul sito di Infoimprese, www.infoimprese.it e sul numero verde con risponditore automatico 800271709. Chi deve pagare. Tutte le imprese che al 1° gennaio 2002 risultano iscritte al registro imprese della Camera di Commercio. Quando pagare. Il termine per il pagamento coincide con quello per il versamento del primo acconto delle imposte sui redditi. E' legato all'approvazione del bilancio per le società di capitale, il 20 giugno per le altre imprese. Quanto pagano le imprese (escluse le società di capitale). Pagheranno importi in misura fissa: imprese individuali iscritte alla sezione ordinaria del registro imprese, società semplici agricole, cooperative e consorzi: 83€ per la sede e 17€ per ciascuna eventuale unità locale; S.n.c., S.a.S.: 151€ per la sede e 30€ per ciascuna eventuale unità locale. Imprese individuali iscritte e/o annotate nella sezione speciale del Registro Imprese: 80€ per la sede legale e 16 € per ciascuna unità locale. Società semplici non agricole: 144 €. Le unità locali di imprese con sede principale all'estero: 110€ in favore della Camera di Commercio dove ha sede l'unità locale. Quanto pagano le società di capitale. Pagano in rapporto al fatturato complessivo che l'impresa ha maturato nel 2001 (secondo le aliquote indicate nella tabella sottostante). L'importo da versare non dovrà essere superiore al 6% di quello pagato nel 2001.

FATTURATO

ALIQUOTE E FISSI

Da euro

Ad euro

Da lire

A lire

0,00

516.546,90

0

1.000.000.000

373,00€ fisso

516.456,91

2.582.284,50

1.000.000.001

5.000.000.000

0,0070%

2.582.284,51

51.645.689,91

5.000.000.001

100.000.000.000

0,0015%

51.645.689,92

E oltre

100.000.000.001

E oltre

0,0005%

(max 77.500€)

SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR: PRESENTATI I DATI 2002 SULLE IMPRESE ARTIGIANE 100 MILA NUOVI POSTI DI LAVORO NEL 2002 +6,7% RISPETTO AL 2001 
Milano, 17 giugno 2002 - Anche con riferimento al mercato del lavoro, l'artigianato si conferma un settore particolarmente dinamico. Lo rivela Unioncamere che ha reso pubblica l'indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle imprese. "Nel loro complesso le imprese artigiane segnalano un saldo positivo pari a 106 mila unità - afferma il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - corrispondente ad un tasso di crescita del 6,7% rispetto all'anno passato (6,6% nel settore industria e 7,4% in quello dei servizi). E' significativo che l'artigianato presenti valori decisamente superiori alla media degli altri comparti e che siano le regioni del Sud quelle più dinamiche. A conferma che il Paese viaggia a 'doppia velocità' perché sono le piccole e medie imprese a guidare l'allargamento della base occupazionale". 

Previsioni relative alle entrate e uscite - Il tasso di entrata previsto si mantiene su un valore elevato (9,1%) e superiore a quello medio generale (6,7%). Ma il dato più significativo è rappresentato dal tasso d'uscita previsto che risulta molto contenuto (2,3%) e decisamente più basso rispetto alla media generale (3,5%). Le imprese artigiane, che prevedono un ampliamento dell'occupazione dipendente all'interno della struttura aziendale, sono 105.807 unità. La crescita è concentrata nelle micro imprese sotto i 10 dipendenti (+94 mila unità). I settori trainanti - Dal punto di vista settoriale, i saldi attesi più consistenti si riscontrano nel settore delle costruzioni (+8,4%), nell'industria del legno e dei mobili (+7,3%) e nell'industria alimentare (+7,2%); consistente è pure, fra i servizi, lo sviluppo occupazionale previsto dalle imprese artigiane che operano nel comparto dei servizi turistici (+9,1%) e in quello dei servizi alle persone (+9,2%). Maggior dinamismo nelle regioni e province del sud - A livello territoriale sono le regioni meridionali quelle che esprimono i valori più elevati sia per quanto riguarda le entrate (10,7% il relativo tasso) che il saldo (+9,3% il tasso di variazione). All'opposto sono le regioni del Nord Ovest a segnalare entrate (7,3%) e saldo occupazionale (5,7%) di minor consistenza; nel Nord Ovest peraltro si registra una previsione riguardante le uscite particolarmente contenuta (1,8%). 

SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR: PRESENTATI I DATI 2002 A FINE ANNO 324.000 NUOVI POSTI DI LAVORO +3,2% RISPETTO ALL'ANNO PASSATO 
Milano, 17 giugno 2002 - Quasi 700mila nuove assunzioni nel 2002, a fronte di un'uscita dal mercato del lavoro di 360mila persone. Un saldo positivo di 324mila nuovi posti di lavoro, pari al 3,2% in più rispetto al 2001. E' questo il dato di sintesi dell'indagine Excelsior 2002 sui fabbisogni occupazionali delle imprese italiane presentata oggi dal Presidente dell'Unioncamere, Carlo Sangalli, nel corso del Convegno annuale Excelsior tenutosi presso la Camera di Commercio di Milano. "Dai nostri dati - ha commentato Sangalli - si conferma la fiducia che anima le imprese italiane nonostante le incertezze della congiuntura economica internazionale. Il 27% delle aziende ha dichiarato di voler assumere nuovi dipendenti entro il 2002. Il risultato complessivo porterà ad una crescita dell'occupazione dipendente del 3,2% (324 mila lavoratori in più). Quindi le previsioni di crescita dell'occupazione sembrano migliori di quanto l'andamento dell'economia, tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002, lasciasse sperare". L'indagine Excelsior, realizzata annualmente da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, coinvolge oltre 100.000 imprese di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali, cui viene chiesto di rendere noto in modo analitico il proprio fabbisogno di occupazione per l'anno in corso . Excelsior, consultabile all'indirizzo Internet www.excelsior.unioncamere.it  è lo strumento informativo più completo a disposizione dell'opinione pubblica per la conoscenza dei fabbisogni delle imprese sul mercato del lavoro. Chi entra - Dei 685.888 nuovi lavoratori richiesti dalle imprese, il 42,9% (293.941 addetti) troverà impiego nell'industria; il restante 57,1% (391.947) nei servizi. Quasi 6 lavoratori su 10 saranno assunti da aziende del Nord. Il 60% troverà lavoro in aziende con meno di 50 dipendenti (il 44% in aziende piccolissime, con meno di 9 dipendenti). "E' la piccola impresa - ha proseguito il presidente dell'Unioncamere - a garantire la crescita occupazionale del Paese. Sono infatti le imprese al di sotto dei 10 addetti ad espandere maggiormente la loro base occupazionale, con un tasso di crescita previsto dell'8,1% a fine del 2002; mentre le grandi si attestano allo 0,4%. Basti pensare che sono le imprese con meno di 50 dipendenti a coprire il 91% dell'intera crescita occupazionale prevista per il 2002, per capire che l'occupazione continua a crescere in Italia grazie alle piccole e medie imprese. Un'altra conferma che dobbiamo uscire da logiche interpretative che le vedono ancora come un freno allo sviluppo e considerarle invece come una risorsa". Chi esce - Le uscite previste dal mercato del lavoro saranno 362.183, il 42% delle quali nell'industria e il 58% nei servizi. Il 61% dei lavoratori in uscita - per raggiunti limiti d'età o per turnover programmato - risiede nel Nord. Circa la metà delle uscite riguarderà la grande impresa (più di 250 dipendenti). La percentuale sale al 68% se si considerano anche le aziende tra 50 e 249 dipendenti. Quale contratto - I 100mila imprenditori intervistati hanno dichiarato che assumeranno a tempo indeterminato nel 58% dei casi e proporranno soluzioni a tempo determinato nel 35% dei casi. Il 7% delle imprese italiane ricorrerà, invece, a contratti di apprendistato. La domanda di lavoro a tempo parziale, concentrata quasi esclusivamente nelle imprese medio-grandi, fa registrare un sensibile aumento rispetto all'anno precedente: si passa infatti dal 7% del totale della domanda nel 2001 al 10% rilevato per il 2002. Quali figure - Rispetto al passato cresce la richiesta delle imprese italiane di professioni esecutive e di vendita: il 30% delle nuove assunzioni, pari a 205.346 unità. Una domanda sostenuta fortemente dal settore terziario (dove tale quota sale al 48,9% del totale) con picchi nel commercio al dettaglio, nel turismo, nel credito, nella sanità privata e nei servizi alle persone. La richiesta di professionalità elevate (il 17%, pari a circa 120mila posti di lavoro sul totale delle assunzioni previste) sarà concentrata per i due terzi della domanda nei servizi e per il restante terzo nell'industria. Anche il personale non qualificato troverà più facilmente lavoro nei servizi: il 66% della domanda, pari a 65mila addetti. La difficolta' di reperimento ... - Il 40% delle assunzioni previste per l'anno in corso (270mila) sono considerate di difficile reperimento da parte delle imprese. Rapportate al fabbisogno dei settori, le assunzioni "difficili" rappresentano il 47,7% del totale nell'industria e il 32,5% nei servizi. Le motivazioni risiedono principalmente nella disponibilità numerica delle figure da assumere (44%), piuttosto che nel loro effettivo livello di qualificazione (35,9%). Il Nord-Est si conferma l'area geografica in cui le imprese segnalano maggiori problemi nel reperimento di personale, anche nel 2002 questa categoria scende sotto la soglia del 50% delle entrate programmate. ... E gli extra-comunitari - Il perdurare di queste difficoltà di reperimento concorre a spiegare l'allargamento, previsto nel 2002, della quota di assunzioni di personale extra-comunitario. La domanda di addetti di origine extra-comunitaria a fine anno potrà infatti attestarsi a quota 163.794 unità, pari al 23,9% del totale delle assunzioni previste (lo scorso anno questo valore era stato pari al 20% circa del totale). Di questi, l'industria ne assorbirà 74.159 (pari al 25,2% delle assunzioni totali del settore), mentre i restanti 89.635 addetti alimenterà le imprese dei servizi (il 22,9% delle assunzioni totali del settore). La domanda di lavoratori extra-comunitario vede al primo posto il Nord-Est (27,5% del totale); seguono il Nord-Ovest (24,1%), Centro (23,6%), Sud e Isole (19,9%). Il sud traina la domanda - Il tasso di crescita della base occupazionale conferma anche per il 2002 la prevalenza del Mezzogiorno sulle altre aree. Il Sud e le Isole fanno infatti registrare i valori più elevati sia rispetto alle entrate (+8,1% il tasso di crescita), sia con riguardo al saldo occupazionale (+4,5%). Seguono il Nord-Est (+7% le entrate e +3,2% il saldo), il Centro (+6,3 e +3,1%), e il Nord-Ovest (+5,8 e +2,4%). L'analisi territoriale delle assunzioni mostra una sensibile concentrazione di richieste di personale di livello professionale più alto tra le imprese del Nord-Ovest (il 22% rispetto alla domanda totale dell'area); distaccati il Centro (19%), il Nord-Est (15%) e il Mezzogiorno (13%). Più omogenea appare la diffusione delle tipologie contrattuali flessibili, che raggiungono un picco del 38% nelle regioni dell'Italia centrale, contro quote che altrove oscillano tra il 33 e il 34%. . 

A MILANO 75 NUOVI POSTI DI LAVORO AL GIORNO: SI CONFERMA IL CLIMA POSITIVO NEL 2002 PREVISTI QUASI 60 MILA POSTI DI LAVORO IN PIÙ IN LOMBARDIA, 27 MILA SOLTANTO A MILANO. PROTAGONISTE LE PICCOLE IMPRESE DEI SERVIZI 
Milano, 17 giugno 2002. Sono 66.086 le assunzioni previste nel 2002 dalle imprese milanesi, quasi il 50% di quelle lombarde e il 9,6% di quelle italiane. Tolte le 38.523 uscite di lavoratori, il saldo, che sono i nuovi posti di lavoro, raggiunge quindi quota 27.563 (+2,4% dallo scorso anno). Il che vuol dire 75 posti creati al giorno e 3 ogni ora. Da Milano arrivano il 42% dei nuovi posti in Lombardia (59.845) e il 7,8% in Italia (323.705). Ma la Lombardia fa meglio di Milano con una crescita dei nuovi posti di lavoro del 2,5%. Con l'exploit di Sondrio (+3,7%), Lodi (+3%), Mantova, Cremona, Brescia, Bergamo (+2,8%), Como (+2,7%), Pavia (+2,6%). Lecco è a pari merito con Milano (+2,4%). Fanalino di coda Varese (+1,8%) che vede una riduzione di posti di lavoro per le grandi imprese (-0,3%). Protagoniste a Milano delle assunzioni sono le piccole e medie imprese dei servizi fino a 50 dipendenti: da sole producono oltre la metà di tutti i posti creati nel capoluogo lombardo. Dalle piccole e medie attività viene comunque una crescita dei nuovi posti del 4,4% rispetto allo 0,9% delle più grandi. Traina la crescita occupazionale il settore dei servizi con quasi 20.000 nuovi addetti previsti, tra entrate e uscite, con un incremento del 3,1% rispetto allo scorso anno. Bene anche l'industria che prevede un saldo di 7.600 nuovi assunti entro fine anno e un tasso di variazione dei movimenti occupazionali dell'1,6%. Emerge dai dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano sull'indagine Excelsior di Unioncamere relativa alla domanda di lavoro espressa dalle imprese per il 2002 a livello di numero di assunzioni previste. "Anche quest'anno a Milano e in Lombardia non mancano segnali di fiducia da parte delle imprese: ci troviamo di fronte ad aspettative positive di crescita e sviluppo che si traducono in nuova occupazione. Per quest'ultima, nella sola provincia di Milano, si prevede un aumento del 2,4% nel 2002, per un totale di oltre 27mila posti di lavoro in più - ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano -. Una crescita trainata ancora una volta soprattutto dalle piccole e medie imprese, comprese quelle artigiane, e dal settore dei servizi. E proprio questi settori sono anche quelli che richiedono con più forza risorse umane ad alto valore aggiunto, qualificate e professionali: non è un caso, allora, che la percentuale a Milano di nuovi assunti con titolo di laurea (il 16,2%) sia la più elevata di tutta Italia. Tuttavia più di una assunzione su tre è considerata di difficile reperimento da parte delle imprese. Occorre quindi un impegno ancora maggiore per un migliore collegamento tra domanda e offerta di lavoro". Previsioni per il lavoro a milano e lombardia nel 2002. Movimenti previsti nel 2002 secondo la classe dimensionale a Milano. Le assunzioni previste nel corso del 2002 sono 66.086, a fronte di uscite previste pari a 38.523, per un saldo occupazionale pari a 27.563, pari a +2,4%. Rispetto allo scorso anno, diminuiscono le entrate (erano 78.022 nel 2001 previste) ma anche le uscite (erano 41.327), segno di un mercato del lavoro che tende ad andare verso la piena occupazione (tasso di disoccupazione a Milano a fine 2001: 4,6%). Nello specifico, il tasso di variazione per quanto riguarda le assunzioni previsto nel 2002 è del +4,4% per le imprese fino a 49 dipendenti e di +0,9% per le imprese con più di 50 dipendenti. Nell'industria il saldo sarà pari all'1,6% (+7.648 assunti), e in particolare +3,8% per le imprese fino a 49 addetti e -0,2%S per quelle con più di 50 addetti. Nei servizi il saldo arriva invece al 3,1% (+19.915 assunzioni), in particolare +4,9% per le imprese fino a 49 addetti e +1,7% in quelle con oltre 50 addetti. Movimenti previsti nel 2002 dalle imprese artigiane a Milano. Il saldo occupazionale per le sole imprese artigiane nel corso del 2002 è del +6,8% (pari a 5.572 nuove assunzioni). In particolare del +8,4% per le imprese artigiane con fino a 9 addetti (saldo: 5.304 nuove assunzioni) e dell'1,4% per quelle imprese artigiane con 10 e oltre addetti (saldo: 268 nuove assunzioni). Assunzioni previste per titolo di studio a Milano. Su un totale di 66.086 assunzioni previste nel 2002 dalle imprese della provincia di Milano, il 37,4% è con diploma di scuola superiore, il 16,2% con un titolo universitario (la percentuale più alta di tutta Italia, a testimonianza di un tessuto produttivo sempre più ad elevato valore aggiunto) e il 16,9% con istruzione e qualifica professionale. Tuttavia, 1 nuovo assunto su 2 (il 50,3%) richiede una formazione aggiuntiva. Più di 1 assunzione su 3 (34,3%), pari a 22.268 addetti, risulta di difficile reperimento. Infine, il 27,1% degli assunti ha meno di 25 anni. Movimenti previsti nel 2002 secondo la classe dimensionale in Lombardia. Le assunzioni previste dalle imprese in Lombardia nel corso del 2002 sono 137.118, a fronte di uscite previste pari a 77.273, per un saldo occupazionale di a 59.845, pari a +2,5%. Anche in questo caso, rispetto allo scorso anno le entrate diminuiscono (erano 153 mila nel 2001) così come le uscite (erano 76 mila). Nello specifico, il tasso di variazione previsto nel 2002 è del +4,3% per le imprese fino a 49 dipendenti e di +0,8% per le imprese con più di 50 dipendenti. Nell'industria il saldo sarà pari all'1,9% (+24.341 assunti), e in particolare +3,9% per le imprese fino a 49 addetti e invariato per quelle con più di 50 addetti. Nei servizi il saldo sale al 3,3% (+35.504 assunzioni), in particolare +4,9% per le imprese fino a 49 addetti e +1,7% in quelle con oltre 50 addetti. Le assunzioni di lavoratori stagionali previste nel corso del 2002 sono 42.321, e di queste il 2,6% è costituito da cittadini extracomunitari (pari a 1.708 assunzioni). Movimenti previsti nel 2002 dalle imprese artigiane in Lombardia. Il saldo occupazionale per le imprese artigiane nel corso del 2002 è del +5,8% (pari a 17.793 nuove assunzioni). In particolare del +7,6% per le imprese artigiane con fino a 9 addetti (saldo: 15.982 nuove assunzioni) e dell'1,9% per quelle imprese artigiane con 10 e oltre addetti (saldo: 1.811). Assunzioni previste per titolo di studio in Lombardia. Su un totale di 137.118 assunzioni previste nel 2002 dalle imprese lombarde, il 31,2% è con diploma di scuola superiore, il 10,9% con un titolo universitario e il 20,8% con istruzione e qualifica professionale. Inoltre, quasi 1 nuovo assunto su 2 (il 46,2%) richiede una formazione aggiuntiva. Gli addetti di difficile reperimento raggiungono ben il 38,3% del totale, pari a 52,516 addetti. Il 28,6% dei nuovi assunti ha meno di 25 anni. Assunzioni previste nelle altre province lombarde. Tra le province lombarde, è Sondrio quella che presenta il saldo più elevato in percentuale nel 2002: +3,7% (entrate: 2.359; uscite: 1.169; saldo: 1.190), seguita da Lodi con il 3% (entrate: 2.135; uscite: 1.105; saldo: 1.030). Sopra la media regionale anche Bergamo (saldo: +2,8%; entrate: 15.594; uscite: 8.779; saldo: 7.175); Brescia (+2,8%; entrate: 16.454; uscite: 8.602; saldo: 7.852); Cremona (+2,8%; entrate: 3.625; uscite: 1.894; saldo: 1.731), Mantova (+2,8%; entrate: 5.444; uscite: 3.013; saldo: 2.431), Como (+2,7%; entrate: 7.017; uscite: 3.582; saldo: 3.435) e Pavia (+2,6%; entrate: 4.432; uscite: 2.356; saldo: 2.076). Sotto la media regionale, invece, oltre a Milano, anche Lecco (saldo: +2,4%; entrate: 3.925; uscite: 2.057; saldo: 1.868) e infine Varese (+1,8%; entrate: 9.687; uscite: 6.193; saldo: 3.494). 

LA RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA: CHAT SU INTERNET CON IL COMMISSARIO FRANZ FISCHLER 
Bruxelles, 17 giugno 2002 - Un dibattito on-line con Franz Fischler, Commissario responsabile per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca, si terrà oggi dalle ore 18:00 alle ore 20:00 (ora dell'Europa centrale). Il sig. Fischler risponderà a domande sulla riforma della politica comune della pesca (Pcp) in seguito all'adozione da parte della Commissione, il 28 maggio 2002, del primo pacchetto di proposte intese a rendere la Pcp più efficace e idonea a cogliere le sfide cui deve far fronte la politica della pesca dell'Unione europea. Gli utenti di Internet potranno partecipare al dibattito in una delle 11 lingue dell'UE sul sito Internet della Commissione. Per informazioni pratiche su come partecipare consultare il sito "Partecipare alla chat" Il Commissario Fischler ha affermato che "la proposta della Commissione è il frutto di un ampio processo di consultazione, durato più di tre anni, che ha coinvolto i pescatori, l'industria, gli esperti scientifici, le regioni e i governi nazionali. Con questo dibattito intendiamo continuare il dialogo costruttivo con tutti coloro a cui sta a cuore il futuro del settore. Per me costituirà inoltre un'eccellente opportunità di spiegare meglio la proposta di riforma ai diretti interessati. Il messaggio è chiaro: "Dobbiamo salvare gli stock ittici in esaurimento per salvare il futuro della pesca." L'impoverimento degli stock ittici, la diminuzione delle catture, una flotta sovradimensionata rispetto alle risorse disponibili, la costante perdita di posti di lavoro e la mancanza di controlli e sanzioni efficaci: questi sono solo alcuni dei problemi che la PCP è chiamata a risolvere. È arrivato il momento di una svolta decisiva per questa politica comune ormai ventennale. In seguito ad intense consultazioni con i diretti interessati, la Commissione europea ha preparato un ambizioso programma di riforma finalizzato ad assicurare una pesca sostenibile sotto il profilo biologico, ambientale, sociale ed economico. Per conseguire questo obiettivo la Commissione propone di porre fine alla rituale fissazione annua delle possibilità di pesca a livelli superiori a quelli raccomandati dagli esperti scientifici e di adottare invece una strategia a lungo termine improntata alla conservazione degli stock ittici e alla tutela dell'ambiente. Piani di gestione pluriennali verranno adottati sulla base dei più recenti pareri scientifici per assicurare la ricostituzione degli stock. La Commissione prospetta inoltre misure di riduzione dello sforzo di pesca per eliminare la sovraccapacità della flotta, una delle cause principali dello sfruttamento eccessivo delle risorse alieutiche e una minaccia al futuro degli stock e del settore. La proposta prevede, in particolare, di abolire gli aiuti pubblici destinati al rinnovo e l'ammodernamento della flotta e di utilizzare invece questi fondi per lo smantellamento delle navi e per aiutare i pescatori che decidono di ritirarsi dal settore a riqualificarsi, a trovare opportunità di lavoro alternative o a cessare l'attività. La Commissione ritiene inoltre necessarie sanzioni più severe e uniformemente applicate in tutta l'UE al fine di armonizzare le condizioni in cui operano i pescatori, a prescindere dalla regione di attività. Si propone inoltre di rafforzare il coordinamento delle attività di controllo e di sorveglianza in tutta l'Unione e di istituire una struttura d'ispezione comune che disporrà di squadre internazionali di ispettori. La Commissione intende aumentare il coinvolgimento dei diretti interessati pescatori e operatori dell'industria, esperti scientifici, organizzazioni non governative (Ong) ed enti locali nella gestione della Pcp istituendo dei consigli consultivi regionali. Questi presenteranno proposte alla Commissione e agli Stati membri e formuleranno pareri sui progetti riguardanti la zona di competenza. Dal momento che la responsabilità dell'UE per una pesca sostenibile non si limita alle acque comunitarie, la Commissione ha elaborato una strategia per la pesca in acque lontane imperniata su una più stretta cooperazione internazionale. La proposta comprende un piano d'azione per combattere la pesca illegale, una migliore valutazione degli stock a disposizione dei pescherecci comunitari al di fuori delle acque UE e un quadro integrato per forme di cooperazione con paesi terzi, in particolare paesi in via di sviluppo con cui l'UE ha concluso accordi in materia di pesca. Nel corso dei prossimi mesi verranno adottate altre proposte e relazioni sull'acquacoltura, la pesca nel Mediterraneo, l'applicazione delle normative, la pesca al di fuori delle acque comunitarie e le conseguenze della ristrutturazione del settore sulle regioni costiere. 

NOVITA' PER GLI UTENTI DEL TRASPORTO AEREO: ARRIVANO NUOVE NORME A TUTELA DEL PASSEGGERO! 
Roma. 17 giugno 2002 - Si amplia la sfera di tutela dei passeggeri del trasporto aereo con il regolamento 889 del 2002 pubblicato in gazzetta ufficiale delle comunità europea del 30 maggio 2002. Tale provvedimento modifica il regolamento 2027 del 1997 sulla responsabilità del vettore aereo in caso di incidenti per adeguarlo alla convenzione di Montreal, al fine di creare un sistema uniforme di responsabilità per il trasporto aereo internazionale. Le nuove norme prevedono: 1) limiti di responsabilità più elevati per le compagnie aeree; 2) la possibilità per il passeggero di pagare un supplemento sul bagaglio che garantirà una maggiorazione ulteriore in caso di risarcimento per smarrimento o danneggiamento del bagaglio; il passeggero, quindi, che viaggerà con beni particolarmente costosi, potrà decidere di pagare un supplemento che comporterà un rimborso economico maggiore in caso di smarrimento o danneggiamento dei bagagli; 3) per i bagagli registrati danneggiati il consumatore potrà sporgere denuncia al vettore aereo entro 7 giorni dalla riconsegna del bagaglio, mentre in caso di ritardo nella consegna la denuncia potrà essere presentata entro 21 giorni dalla data in cui il bagaglio è stato messo a disposizione del passeggero. La denuncia dovrà essere inoltrata al vettore aereo che risulta dal contratto di viaggio (il biglietto) anche se l'utente ha viaggiato con un altro vettore; 4) Nel caso in cui il passeggero decida di volere intraprendere un'azione legale il termine di prescrizione è di due anni dalla data di arrivo e da quella prevista per l'arrivo; 5) per "bagaglio" si intende sia quello registrato che quello non registrato; 6) il regolamento prevede altresì un maggiore obbligo di informazione: in virtù della convenzione dovrà essere messa a disposizione di tutti i viaggiatori, in tutti i punti vendita compresi quelli via internet, una sintesi delle principali disposizioni che disciplinano la responsabilità per i passeggeri in caso di ritardo e lesioni o morte e per il loro bagaglio compresi i termini previsti per la presentazione di richieste di risarcimento; 7) dovranno inoltre essere indicati i limiti, se esistenti, di eventuali risarcimenti e la possibilità di, laddove il contenuto del bagaglio superi i limiti indicati, dichiarare un valore superiore al momento della registrazione pagando un supplemento le cui tariffe devono essere mostrate a tutti i passeggeri oppure sarà previsto un limite di 1000 dsp di risarcimento in caso di ritardo di consegna del bagaglio; 8) la responsabilità per danno al bagaglio è limitata a 1000 dsp (moneta locale) in caso di distruzione perdita o danno del bagaglio; 9) relativamente al bagaglio non registrato il vettore è responsabile solo se il danno gli è imputabile; in caso di ritardo di arrivo del passeggero il vettore è responsabile per il danno procurato al passeggero a meno che dimostri di avere preso tutte le misure per evitarlo; 10) in caso di bagaglio registrato il vettore è responsabile della distruzione, perdita o danno dei bagagli fino a 1000 dsp( equivalente approssimativo in moneta locale) anche se il comportamento del vettore è esente da colpa salvo difetto inerente al bagaglio stesso; 11) Il vettore è altresì responsabile in caso di ritardo del passeggero a meno che dimostri di avere preso tutte le misure possibili per evitarlo o che fosse impossibile prendere tali misure. Il danno per ritardo del passeggero è limitata a 4 150 dsp (equivalente approssimativo in moneta locale).

AIR ONE VOLA TRA ROMA E LAMEZIA, 
Milano, 17 giugno 2002 - Dal 22 giugno Air One collegherà Lamezia Terme e Roma con tre voli di linea giornalieri di andata e ritorno. L'operativo è stato studiato sia per garantire l'andata e ritorno in giornata, sia per permettere ottime coincidenze verso altre destinazioni Air One in Italia e numerose destinazioni in oltre 130 Paesi nel mondo del network Lufthansa e dei vettori della Star Alliance. I voli sono disponibili ad una tariffa lancio di €110 andata e ritorno (tariffa promozionale acquistabile con almeno cinque giorni di anticipo, tasse aeroportuali e surcharge assicurativa escluse), ma anche le altre tariffe pubblicate sono particolarmente vantaggiose: ad esempio, le tariffe studiate per le esigenze di chi viaggia per affari, offrono un risparmio di circa il 17% rispetto alla concorrenza. Da diversi anni Air One collega Lamezia Terme con Milano Linate, e fra tre giorni - sabato 8 giugno - la compagnia inaugurerà anche la linea Lamezia-Bologna. "Con l'apertura dei nuovi voli Lamezia-Roma Air One vuole rispondere fattivamente alle esigenze delle aziende, offrendo un prodotto particolarmente adatto ai bisogni di una clientela d'affari. Roma, infatti, risulta essere la destinazione italiana più richiesta delle imprese calabresi" dice Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri Air One. "Inoltre l'aeroporto di Lamezia Terme si trova in posizione centrale tra le province di Cosenza e Catanzaro, che da sole sviluppano oltre il 50% del traffico della regione", aggiunge De Roni. Anche i nuovi collegamenti, come tutti i voli di linea Air One, consentono di accumulare miglia con "Miles & More", il programma per frequent flyers di Lufthansa. Le miglia possono essere utilizzate per ottenere premi o biglietti gratuiti con Air One e con le compagnie della Star Alliance. Dal 1° luglio inoltre Air One ed Air Littoral opereranno in codeshare tra l'Italia e la Francia. Da quest'estate, dunque, Nizza sarà collegata, oltre che a tutte le città già servite da Air Littoral in Italia (Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Olbia), anche a Lamezia Terme, con comode coincidenze via Fiumicino. Grazie a questa partnership, dalla Calabria sarà possibile raggiungere non solo Nizza, ma anche numerose destinazioni in Francia. Nel 2001 Air One ha trasportato sulle rotte da e per la Calabria 177.016 passeggeri. Nei primi cinque mesi del 2002 Air One ha trasportato 51.847 passeggeri con un incremento del 11,9% rispetto alle stesse rotte operate nel 2001. Questo successo è dovuto alla capacità di offrire un servizio attento e di alta qualità pur mantenendo una politica di prezzi conveniente e trasparente. Air One è la principale compagnia aerea privata italiana e serve un network nazionale di 21 scali in 12 regioni d'Italia. Nel 2001 ha trasportato 1.905.753 passeggeri, con un aumento dell'11,1% rispetto al 2000; nei primi cinque mesi del 2002 Air One ha trasportato 1.288.908 passeggeri con un incremento del 90,4% rispetto allo stesso periodo del 2001, a fronte dell'apertura di 10 nuove rotte a partire da aprile 2001. Ha circa 1.600 dipendenti, compresi quelli della consociata Eas (handling aeroportuale) ed una flotta che entro luglio comprenderà 27 Boeing 737, tra cui quattro Boeing 737-800 Next Generation recentemente acquisiti in leasing dalla Sas, con la quale Air One ha inoltre un'opzione per altri tre esemplari. Ha una partnership strategica con Lufthansa, con la quale opera in codeshare la maggior pare dei voli nazionali e tutti quelli tra Roma e la Germania, Milano Linate e Francoforte e Napoli - Monaco. 
Orario voli Lamezia - Roma e viceversa 

volo

Da

A

part.

arr.

Frequenza

AP 4001

Lamezia

Roma

07.30

08.35

1234567

AP 4003

Lamezia

Roma

13.15

14.20

1234567

AP 4005

Lamezia

Roma

18.00

19.05

1234567

AP 4002

Roma

Lamezia

09.30

10.35

1234567

AP 4004

Roma

Lamezia

15.10

16.20

1234567

AP 4006

Roma

Lamezia

20.20

21.25

1234567

GO: STATISTICHE TRAFFICO MENSILE DI MAGGIO 2002 
Milano, 17 giugno 2002 - Di seguito le statistiche per il mese di maggio 2002: 
Passeggeri............................................531,160; 
Load Factor (effettivo)..........................75.9%; 
Load Factor (inclusi i no shows).............80.7%; 
Ask (000).............................................661,545. 
Dati di maggio 2001: Passeggeri............................................280,975; 
Load Factor (effettivo)..........................65.2%; 
Load Factor (inclusi no shows)..............68.2%; 
Ask (000)............................................431,523.
Dati anno su anno: Passeggeri...........................................+89.0%; 
Load Factor (actual)...........................+10.7 points; 
Load Factor (inclusi no shows).............+12.5 points; 
Ask (000s)........................................+53.3%. 

Ask = Posti medi per Km. 

UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE ESAMINERÀ LA PRODUZIONE PRIVATA DI ENERGIA IDROELETTRICA 
Mulhouse, 17 giugno 2002 - Dal 3 al 6 luglio 2002 si svolgerà a Mulhouse (Francia) una conferenza internazionale sulla produzione privata di energia idroelettrica, intitolata "Hidroenergia 2002". La manifestazione è organizzata dall'Associazione dei produttori privati di energia idroelettrica (ESHA), dalla Société hydrotechnique de France e dal Groupement des producteurs autonomes d'energie hydroélectrique con il patrocinio della Commissione europea. Lo scopo della manifestazione è quello di prendere in esame gli ostacoli allo sviluppo della produzione privata di energia idroelettrica, quali i vincoli ambientali e gli elevati costi di installazione, nonché di stabilire una cooperazione a livello scientifico e strategico. La manifestazione fornirà soluzioni su come conseguire gli impegni del Protocollo di Kyoto nel campo della produzione privata di energia idroelettrica e su come rispondere alle sfide ed alle opportunità future di questo settore. Il Libro bianco dell'UE dal titolo "Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili" prevede che entro il 2010 verrà raggiunta un'ulteriore potenza lorda di 4.500 megawatt per la produzione privata di energia idroelettrica. http://www.esha.be 

CONFERENZA "HIDROENERGIA": PANORAMICA DEI RECENTI SVILUPPI TECNOLOGICI 
Mulhouse, 17 giugno 2002 - Quest'anno, la conferenza "Hidroenergia" della European small hydropower association - Esha (Associazione dei produttori privati di energia idroelettrica), si svolgerà a Mulhouse (Francia) dal 3 al 6 luglio e presenterà una panoramica dei più recenti sviluppi nel settore della produzione privata di energia idroelettrica. "Hidroenergia 2002", organizzata con il patrocinio della Commissione europea, metterà in luce non solo l'importanza della produzione privata di energia idroelettrica per conseguire gli impegni assunti a Kyoto, ma anche le sfide e le opportunità del settore nell'ambito dei moderni sviluppi tecnologici presenti e futuri. L'Esha ha indetto un invito a redigere articoli, che dovranno esaminare gli aspetti tecnici, economici od istituzionali della produzione privata di energia idroelettrica. Il termine di presentazione degli articoli è il 15 marzo. Infolink:
http://www.esha.be

LA CONFERENZA MONDIALE SULL'ENERGIA EOLICA ESAMINERÀ LA TECNOLOGIA E LA R&S 
Berlino, 17 giugno 2002 - L'edizione 2002 della conferenza ed esposizione mondiale sull'energia eolica si svolgerà a Berlino (Germania) dal 2 al 6 luglio 2002. L'energia eolica viene sempre più riconosciuta quale una delle principali opzioni per lo sviluppo sostenibile in Europa e nel mondo. Attualmente l'Europa domina il mercato globale dell'energia eolica, con la Germania primo produttore mondiale. Il programma della conferenza comprenderà un'analisi dei mercati e delle politiche mondiali, interventi sullo stato dell'arte dell'energia eolica e workshop internazionali mirati. Verranno inoltre esaminati i progressi tecnologici e le attività di ricerca e sviluppo. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Wip, Sylvenstrasse 2, Munich , D-81369, Germany , Tel: +49-89-7201235, Fax: +49-89-7201291, E-mail: wip@wip-munich.de 

LA SCIENZA E L'INNOVAZIONE BRITANNICHE IN MOSTRA A LONDRA 
Londra. 17 giugno 2002 - Dal 2 al 4 luglio si terrà a Londra l'esposizione scientifica annuale della Royal Society britannica. La mostra consentirà ai visitatori non soltanto di osservare la scienza, l'ingegneria e la tecnologia in azione, ma anche di incontrare gli scienziati impegnati in questa ricerca innovativa. Fra i 20 progetti esposti sono inclusi i seguenti: "Out of site, out of mind, the weird and wonderful life of a mitochondrion" (Lontano dal sito, lontano dall'essenza: la singolare e meravigliosa vita di un mitocondrio), Università di St. Andrews; "How to genetically engineer a rainbow" (Come progettare geneticamente un arcobaleno), facoltà di Medicina dell'Università del Galles; "Magnetic chips with everything" (Chip magnetici per qualsiasi uso), Università di Durham; "Knights in shining armour: immunity in action" (Cavalieri in armature lucenti: l'immunità in azione), Centro di immunologia umana del Crm, Università di Oxford, Istituto Weatherall di Medicina molecolare e Fondazione Wellcome per la genetica umana; "Putting the fizz into chemistry" (Promuovere la chimica con brio), Università di Nottingham; "Taking a jab at malaria" (Un colpo di punta alla malaria), Università di Oxford ed Imperial College of Science, Technology and Medicine; "Tethered space propulsion" (Propulsione spaziale collegata), Università di Glasgow ed Umist. Infolink: http://www.royalsoc.ac.uk/events 

IL SETTORE ASSICURATIVO AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ SINTESI DELLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALFONSO DESIATA ALL'ASSEMBLEA ANNUALE. 
Milano, 17 giugno 2002 - L'undici settembre ha acceso i riflettori sulla vulnerabilità delle economie industrializzate. Il settore assicurativo mondiale ha contribuito a mantenere la stabilità e la solidità del sistema finanziario internazionale, riducendo le conseguenze economiche e finanziarie degli eventi di New York. Il settore assicurativo italiano, anche a partire da questi fatti, ha avviato una profonda riflessione sull'individuazione di un nuovo punto di equilibrio fra Stato e mercato, tra società ed economia. Si candida cioè ad essere tra gli attori protagonisti di un processo di riforme per un modello più moderno di Stato sociale allargato, basato su nuovi sistemi di sussidiarietà diretta, in grado di rispondere alle esigenze della collettività e dell'economia pubblica e privata. L'assicurazione e il terrorismo Il settore assicurativo è pronto a far nascere un pool per assicurare i rischi legati al terrorismo ma è necessario un provvedimento legislativo per avviare il progetto. La proposta di copertura assicurativa del rischio terrorismo prevede la costituzione di un Pool nazionale di riassicurazione verso il quale far confluire la copertura dei rischi in questione. Il Pool, che agirà in collegamento con gli analoghi organismi nazionali dei vari Paesi europei, sarà finanziato dalle imprese private con i premi relativi a questo rischio e risponderà dei sinistri dovuti ad attacchi terroristici, nei limiti della quota garantita dall'assicuratore, della parte di rischio ceduta sul mercato riassicurativo mondiale e della somma accantonata negli anni in cui non si siano verificati sinistri. Solo quando la copertura assicurativa non fosse sufficiente a coprire i danni di entità catastrofale, sarà necessario ricorrere alla garanzia di ultima istanza dello Stato. Tale eventualità tenderà ad azzerarsi nel tempo per effetto dell'aumento della capacità del Pool. L'assicurazione e l'ambiente Il settore assicurativo ha evidenziato anche la necessità di creare un Pool assicurativo per prevenire i rischi contro i danni derivanti dalle calamità naturali, di natura sismica ed alluvionale, dai quali il territorio italiano non è immune. In Italia, negli ultimi ottant'anni, infatti si sono verificate oltre 5.000 alluvioni e più di 11.000 frane. Altrettanto pesante è stato il bilancio delle vittime e dei danni economici causati dagli episodi sismici. L'intervento finanziario dello Stato per il risarcimento dei danni da calamità naturali ammonta ogni anno a circa 3.500 milioni di euro. A fronte di questi dati il settore è pronto a convogliare le risorse assicurative verso il risarcimento del danno, in modo da liberare le risorse pubbliche in direzione della prevenzione dei rischi, sull'esempio di quanto avviene in altri Paesi. L'assicurazione e i lavori pubblici La funzione dell'attività assicurativa risulta d'importanza strategica anche per la realizzazione delle grandi opere pubbliche a sostegno dello sviluppo delle attività produttive del Paese. L'attuale impianto normativo è fra i più sofisticati in Europa e richiede, ai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera, di essere assicurati per una molteplicità di rischi quali: la responsabilità civile derivante dall'attività professionale, la tutela dei terzi, la corretta esecuzione dell'opera stessa e l'inadempimento dell'appaltatore. Per poter rendere concreto il contributo degli assicuratori è necessario che il governo emani "schemi-tipo" per le varie polizze, già concordati fra il settore assicurativo e gli organismi ministeriali competenti, in modo da realizzare la rigorosa applicazione della tecnica assicurativa. L'assicurazione e l'invecchiamento della popolazione La dinamica demografica, che evidenzia un aumento della popolazione anziana e un decremento della popolazione attiva, impone un nuovo modello di Welfare, idoneo a rispondere ai bisogni emergenti di protezione e a stimolare l'accesso al mercato del lavoro e la permanenza in esso. Il settore assicurativo, fermo il principio dell'assicurazione obbligatoria e dell'assistenza pubblica come nucleo portante del Welfare, è convinto che vada perseguito un modello di Stato sociale che preveda il concorso organico delle risorse pubbliche e private. E' quindi necessario ripensare il modello di protezione sociale relativamente ai suoi tre comparti: quello pensionistico, quello sanitario e quello assistenziale sociale. L'assicurazione e la sanità Oggi la spesa sanitaria privata rappresenta un quarto dell'intero onere della spesa sanitaria nazionale. Il settore ritiene indispensabile una migliore integrazione della spesa sanitaria pubblica e privata ed una loro maggiore razionalizzazione. L'accordo fra Stato e Regioni dell'8 agosto 2001 e la definizione dei livelli essenziali di assistenza, costituiscono un primo passo per l'avvio del processo di integrazione tra pubblico e privato e di un rigoroso collegamento fra prestazioni e risorse disponibili. Le più recenti previsioni elaborate dalla Ragioneria dello Stato indicano che entro il 2050 la spesa sanitaria pubblica, in termini di rapporto con il PIL, salirà del 30%. Gli assicuratori sono pronti a mettere a disposizione le specifiche conoscenze in termini di capacità di gestione delle risorse e dei rischi, e si dichiarano disponibili a seguire, d'intesa con le regioni, la sperimentazione di nuovi modelli, avuto anche a riguardo alle esperienze di altri Paesi europei. L'assicurazione e la non autosufficienza L'invecchiamento della popolazione pone il rilevante problema della tutela di coloro che, nella terza e quarta età, non saranno più autosufficienti. Il Ministero della Sanità , di recente, ha indicato in circa 10 miliardi di euro le risorse necessarie ad offrire un adeguato sistema di tutele ai malati cronici e alle persone non autosufficienti. Al problema del reperimento delle fonti finanziarie si aggiunge quello della non organizzata gestione delle risorse: non si è in grado di fornire il servizio giusto al paziente giusto. Uno studio elaborato dall'Ania dimostra che esistono gli spazi per far convergere in una azione unitaria le risorse pubbliche e private con un sistema di doppia protezione: erogazione dei servizi e prestazioni di tipo economico. La riforma della previdenza I più recenti studi indicano che l'aliquota di equilibrio tra contributi e prestazioni pensionistiche dovrebbe arrivare a toccare nel 2032 il livello record del 46,8%. Si tratta di previsioni che, secondo l'Ania, debbono indurre tutte le parti interessate a confrontarsi serenamente e senza pregiudiziali per individuare un nuovo punto di equilibrio del nostro sistema previdenziale. È quindi necessario sviluppare la previdenza complementare. Per realizzare questo obiettivo è indispensabile: * prevedere l'obbligo di conferire alle forme pensionistiche complementari collettive e individuali tutto il trattamento di fine rapporto maturando; * eliminare ogni barriera legislativa e dare al lavoratore piena libertà di scelta sulla forma pensionistica complementare che intende utilizzare; * garantire la parità competitiva fra tutte le forme pensionistiche complementari. Lo sviluppo della previdenza complementare non necessita della presenza di tanti "veicoli" previdenziali sostanzialmente mono-modello, bensì di una pluralità di modelli ciascuno in grado di presentare peculiari elementi di interesse per l'enorme e disomogenea platea dei potenziali aderenti. La trasparenza nel risparmio finalizzato Il risparmio previdenziale è più complesso del risparmio finanziario. Il risparmio finanziario, infatti, si basa sulla massimizzazione del rendimento nel breve-medio termine. Il risparmio previdenziale, invece, tende a coniugare le tre variabili del rischio, del rendimento atteso e della finalità previdenziale in un' ottica di medio-lungo termine. Le necessità di informazione relative al risparmio previdenziale sono profondamente differenti rispetto all'informazione necessaria per il risparmio finanziario. Non si possono quindi adottare meccanicisticamente per il risparmio previdenziale i modelli informativi previsti per il risparmio finanziario. È al contrario opportuno un ripensamento creativo degli schemi informativi del risparmio finalizzato, con la collaborazione delle diverse Autorità di Vigilanza. L'assicurazione e la finanza etica Ambiente, sviluppo sostenibile, investimenti etici, lasciano presagire il superamento del risparmio finalizzato in favore di un nuovo modello: il risparmio eticamente finalizzato. Il settore assicurativo si sta preparando a fornire una adeguata risposta a questa nuova domanda di sicurezza che dovrà tenere conto oltre che della struttura del portafoglio investito e degli indici di redditività e di performance nel tempo, anche della sostenibilità e della eticità degli investimenti. L'assicurazione auto L'unico sistema obiettivo per poter misurare l'evoluzione del prezzo dell'assicurazione rc auto da un anno all'altro è l'analisi dei dati della raccolta premi realizzata in ciascuno esercizio dalle imprese di assicurazione. Le rilevazioni Istat e le indicazioni estratte dai c.d. premi annuali di riferimento - pubblicati sul sito internet del Ministero delle Attività Produttive e che i consumatori usano per denunciare i rincari dei premi rc auto - sono inadeguate per misurare l'effettivo andamento dei prezzi dell'assicurazione auto. Queste rilevazioni infatti non tengono conto dei prezzi reali praticati dalla totalità delle imprese. Si riferiscono a profili di riferimento statici; non considerano gli sconti praticati dalla rete di vendita, trascurano il turn over degli assicurati che cambiano compagnia per ottenere prezzi più bassi. In realtà, considerando i dati di bilancio, l'incremento della spesa rc auto per l'intera collettività è stato nel 2001 del 7,9% che, depurato dall'aumento dei premi derivanti dall'incremento del numero dei veicoli in circolazione e dalla maggiore cilindrata degli stessi, diventa un aumento reale del 3,6%. Nel corso dell'ultimo esercizio l'assicurazione rc auto, nonostante l'aumento dei premi, ha registrato a livello di mercato un risultato negativo pari a 416 milioni di euro. Tale perdita, anche se inferiore a quella dell'anno precedente, è dipesa dall'incremento del costo medio dei risarcimenti e dall'aumento dell'incidenza dei danni con lesioni fisiche che hanno superato il 20% del totale dei sinistri. L'impatto economico di questi fenomeni ha nella sostanza vanificato gli effetti della diminuzione della frequenza sinistri. Il settore assicurativo, auspicando che nei prossimi anni questa tendenza della diminuzione della frequenza dei sinistri si confermi, sottolinea che non si potrà avere un'effettiva riduzione dei premi rc auto fino a che non si interverrà sui costi dei sinistri. Andava in questa direzione il disegno di legge originariamente predisposto dal Governo che, tuttavia, a seguito delle modifiche apportate nel corso delle discussioni parlamentari, avrà un impatto molto più limitato sul costo dei sinistri. Inoltre, il settore assicurativo valuta positivamente l'ipotesi di eliminazione dell'obbligo di comunicare i premi di riferimento - che hanno generato solo confusione all'utenza - e di sostituirlo con un sistema informativo moderno, sfruttando le opportunità dell'Information Technology, che consentirà la completa visibilità dei prezzi reali praticati dalle imprese, attraverso la consultazione internet. Previsioni economiche per il 2002 L'Ania stima che nell' esercizio in corso la raccolta premi raggiunga 85.000 milioni di euro, con un incremento, rispetto all'anno precedente, pari all'11,5% ed una incidenza sul PIL dell'6,8%. Risultato ancora lontano dalla media europea che già nel 2000 era dell'8,3%. In particolare nel 2002 i premi dei rami danni dovrebbero raggiungere i 32.000 milioni di euro, con un incremento del 6,9% e i premi vita si dovrebbero attestare intorno ai 53.000 milioni di euro, con un incremento del 14,4% rispetto al 2001. 

LE ASSICURAZIONI AXA IN FRANCIA IMPLEMENTANO LA SOLUZIONE "ARIBA BUYER" SU OLTRE 2.000 UTENTI 
Milano, 17 giugno 2002 - Ariba, leader nelle soluzioni tecnologiche di Enterprise Spend Management (Gestione della Spesa Aziendale), ha annunciato che Axa France Assurance, la principale consociata del gruppo assicurativo internazionale Axa, ha implementato, per oltre 2.000 utenti, la soluzione Ariba Buyer. "La soluzione di Ariba ci ha permesso di raggiungere due risultati fondamentali: la possibilità per le aziende del gruppo di effettuare ordini online, in base a termini stabiliti attraverso contratti-quadro globali, e la capacità di creare report accurati riguardanti tutti gli acquisti effettuati da filiali e agenzie", afferma Catherine Aragon, Vice President Acquisti e Approvvigionamenti di Axa France Assurance. Grazie all'unione delle misure già esistenti per il controllo dei costi di Axa con le funzioni di monitoraggio della spesa aziendale fornite dalla soluzione Ariba, la nota compagnia di assicurazioni francese prevede di ottenere significativi risparmi in tempi brevi. Infatti, come spiega Catherine Argon, "la scelta di Ariba è stata dettata dalla convinzione che la qualità e l'intuitività dell'interfaccia utente della soluzione Ariba Buyer ci consentiranno di controllare al meglio le spese aziendali in modo semplice e veloce". "Axa ha due priorità strategiche: controllare le spese e sviluppare un sistema di approvvigionamenti unificato, in grado di assicurare risparmi tangibili. La suite Ariba Spend Management permetterà ad Axa di raggiungere entrambi gli obiettivi", sottolinea Steve Muddiman, Vice President Europeo per il Marketing di Ariba. "È bello constatare con quanta rapidità Axa abbia rilevato risparmi significativi, da quando ha effettuato l'implementazione della nostra soluzione". La soluzione Ariba Buyer ha contribuito a migliorare le procedure amministrative di Axa France Assurance per l'acquisto di beni e servizi, favorendo il collegamento diretto via Web con un complesso di 100 contratti-quadro globali, 560 fornitori e un centinaio di cataloghi, registrando risparmi significativi con estrema rapidità. La compagnia di assicurazioni sta quindi valutando la possibilità di estendere la soluzione all'intera organizzazione. "Ariba è lieta che una società in forte espansione come Axa, presente anche in Italia, vada ad aggiungersi alla lista di clienti che hanno già scelto le nostre soluzioni di Enterprise Spend Management per ottimizzare l'intero ciclo di vita della spesa, dalla pianificazione ai pagamenti dei fornitori, e realizzare maggiori efficienze negli acquisti con sostanziali riduzioni nei costi", conclude Ottavio Camponeschi, Regional Manager South Europe di Ariba. 

SALVATORE PISTOLA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELL'UNRAE 
Roma, 17 giugno 2002 - Salvatore Pistola, Presidente e Amministratore Delegato di Land Rover Italia, è stato riconfermato alla presidenza dell'Unrae, l'Associazione delle Case estere presenti in Italia nei settori delle automobili, dei veicoli commerciali, dei veicoli industriali degli autobus, delle autocaravan e delle caravan. L'Assemblea generale annuale, che ogni biennio è chiamata al rinnovo delle cariche sociali, ha confermato sino al 2004 anche l'intero Comitato di Presidenza, composto da Luc Bracke (Volvo Auto Italia), Olivier François (Citroën Italia), Christian Geraud (Peugeot Automobili Italia), Norio Kitamura (Toyota Motor Italia), Giuliano Musumeci Greco (Nissan Italia), Jean-Jacques Osmandjian (Renault Italia), Massimo Pasanisi (Ford Italia), Cesare Prati (Opel Italia), Wolfgang D. Schrempp (DaimlerChrysler Italia), José Vieira (Daf Veicoli Industriali), Johann Wohlfarter (Autogerma). "La nostra Associazione - ha dichiarato Pistola nel corso dell'Assemblea svoltasi a Venezia - con l'esperienza maturata e la conoscenza del comparto autoveicolistico, costituisce oggi un punto di riferimento in grado di contribuire anche a livello istituzionale alle sempre crescenti esigenze di competenza tecnica e specifica del settore". L'intervento dell'Unrae alla Commissione Parlamentare Nei giorni scorsi, ultimo esempio, l'Unrae è stata ascoltata nel corso dell'audizione indetta dalla Commissione Attività Produttive della Camera e dalla Commissione Industria del Senato. Merito anche della notevole presenza in Italia delle Case estere, che hanno ormai raggiunto il 68% del mercato. Tema dell'incontro, la situazione del mercato automobilistico nel nostro Paese, alla luce dei recenti avvenimenti nazionali ed internazionali. Nell'occasione, ancora una volta, il Presidente dell'Unrae ha evidenziato ciò che l'Unione da tempo va sostenendo e cioè che la fiscalità che in Italia grava sull'auto non ha eguali nel resto d'Europa. In particolare, gli ostacoli maggiori sono i pesanti oneri per i passaggi di proprietà delle auto usate e la ridotta detraibilità consentita alle auto aziendali, fenomeno - quest'ultimo - che incide anche sulla competitività internazionale delle aziende italiane sul fronte dei costi. L'Unrae oggi è un punto di riferimento anche nei servizi Il Segretario Generale dell'Unrae, Gianni Filipponi, ha dal canto suo illustrato ai presenti la crescita dei servizi offerti agli associati, a tal punto che l'Unrae è ormai divenuta un autorevole riferimento per la lettura e l'analisi del mercato dell'auto, avendo anche acquisito una specifica capacità di interpretazione dell'evoluzione della legislazione riferita all'automobile e al trasporto a livello europeo ed italiano. Filipponi ha anche sottolineato la crescente collaborazione dell'Unrae con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l'ACI, manifestatasi in modo particolare nell'ambito dei richiami, per i quali è stato fornito tutto l'appoggio necessario per il successo delle azioni volte all'aumento dei margini di sicurezza degli autoveicoli. Analizzato il progetto Monti Nel quadro dell'appuntamento assembleare, uno spazio importante è stato affidato a Giacomo Regaldo, componente del Comitato Economico e Sociale dell'Unione Europea, il quale ha esposto nei dettagli ai convenuti le osservazioni che il Comitato di cui fa parte ha elaborato in merito alla riforma delle regole della distribuzione propugnata dal Commissario alla Concorrenza Mario Monti. Coadiuvato dall'avvocato Marco Grilli, Regaldo ha fatto un circostanziato punto della situazione, alla luce anche della recente presa di posizione del Parlamento Europeo, che ha suggerito tutta una serie di modifiche al progetto Monti, fra le quali la più importante è quella del mantenimento della clausola di localizzazione. 

CONVEGNO SU AUTOTRASPORTO E SICUREZZA 
Roma, 17 giugno 2002 - "Autotrasporto e sicurezza" è il titolo del convegno che si terrà a Roma il 20 giugno 2002 alle ore 9 (Hotel The Westin Excelsior Via Veneto 125), un'iniziativa che si inserisce nel programma della campagna "Siamo tutti sulla stessa strada", avviata nell'ottobre 2001. L'incontro, che vedrà la partecipazione del Ministro Pietro Lunardi, sarà l'occasione per presentare la ricerca promossa dal Comitato Centrale Albo Autotrasportatori insieme a Inail e Iveco - "L'incidentalità nell'autotrasporto per un progetto finalizzato al miglioramento della sicurezza", realizzata dal Csst (Centro Studi Sistemi di Trasporto). L'evento rappresenta un ulteriore passo verso una maggior chiarezza sulle problematiche relative all'incidentalità nell'autotrasporto e un'occasione per discutere sulle possibili soluzioni a favore di una maggior sicurezza sulla strada. 

ASSEMBLEA GENERALE ASSUFFICIO: UN OSSERVATORIO SULLO STATO DELL'ARTE E IL FUTURO DEL COMPARTO RIUNITE A SIRMIONE IL 20 GIUGNO LE AZIENDE DEL MOBILE PER UFFICIO SÍ CONRONTERANNO SULLE ASPETTATIVE E SUGLI ORIENTAMENTI DEL MERCATO 
Sirmione, 17 giugno 2002 - 19.478 metri quadrati assegnati, 167 espositori italianì e 9 esterí; 185.771 visìtatori (oltre il 7% in più rispetto all'edizione 2001 deiSaloni), 20.337 presenze di pubblìco nella sola gíornata di domenica; 3.196 giornalistì, di cui 1503 stranieri. Si svilupperà attorno a questi dati riferiti ad Eimu.2002 Comfort & Technology il dibattìto tra i produttori dì mobili per ufficio in occasione dell'annuale Assemblea Generale Assufficio, in calendario il 20 giugno a Sìrmione presso l' Hotel Baia Blu. Un momento che offrírà spunti di confronto, di riflessione sulle prospettive di un mercato che, pur segnando nel primo trimestre 2002 un tasso, di crescíta zero, sembra aver dato timidí segnali di ripresa contestualmenle ad Eimu.2002. Oltre a prendere in esame ì dati economici, gli associati affronteranno un'analisi degli stimoli culturali e di tendenza emersi dalla rassegna, in particolare di quelli riferiti ai filoni culturali espressi dallo sviluppo dei concept Comfort & Technology, frutto di uno studio realizzato dal prof Enrico Valdani dello studio Vadarli Vicari Associati e sviluppato in stretta collaborazione con il Direttivo Assufficio. Fedele alla propria immagine di mostra intelligente', Eimu ha tradotto questa indagine in un vero e proprìo "corso/percorso di informazione e aggiornamento" formato da un tema generale di tipo espositivo - il comfort nei diversi mondi del lavoro - e da un programma/progetto di informazione e comunicazione - L'Academy, Tema. culturale 'forte", il concetto di Comfort e Technology è stato proposto alle aziende come stimolo a sviluppare le loro capacità progettuali. Trentacinque espositori hanno raccolto questo invito presentando nei loro stand, accanto ai prodotti in catalogo, soluzioni innovatíve in grado di esprimere la loro personale interpretazione dell'eccellenza produttiva al servizio del comfort e della tecnologia nel mondo del lavoro. Le realizzazioni di queste aziende, contrassegnate idealmente da un filo rosso, sono state al centro di un mini-sondaggio interno proposto ai soci, sfociato in alcune segnalazionì dì merito di cui sì firà menzìone nel corso dell'Assemblea. Per quanto concerne il Progetto Academy nell'arco di cinque giornate, con il contributo di un panel di relatori qualificati ed un fitto programma di case-history, sono stati percorsì gli spazi della conoscenza' attorno a macro-temi - Psicologia, Sociologia, Ergonornia e Ingegneria, Facility Managernent e Architettura, di grande attualità. Il notevole interesse suscitato dalle Academy ha convinto il Direttivo Assufficio i formulare un programma di mantenimento e continuità con i temi culturali e, proprio in occasione dell'Assemblea, si prenderanno in esame tematiche e tempi idonei a promuovere una serie di "Academy in progress" così da creare un link di continuità tra l'ultima edizione di Eimu e la prossima, prevísta per il 2004. Muovendo attorno ai temi indicaiti l'Assemblea di Assufficio sì articolerà in due partí. Il mornento privato, riservato alle aziende consociate, vedrà la elezione del nuovo Consiglio Direttivo e del prossimo presidente per il periodo 2002-2006, mentre la parte pubblica, con inizio alle ore 16, si svilupperà secondo questo programma: Presidente Alberto Stella: Cosa abbiamo fatto in questi quattro anni. Interventi: Bruno Moschetta " Promozione internazionale - Le partecipazioni collettive dell' Associazione nelle fiere estere "; Giorgio Frassetto " Assufficio e i rapporti con Consipe la Pubblica Amministrazione"; Luca Mastrogregori dirigente Consip " Consip, le convenzioni e la razionalizzazione degli acquisti nella Pubblica Amministrazione" ; Giorgio Dal Fabbro, " Attività della Commissione tecnica - Cosa abbiamo fatto e il programma futuro" : Eimu 2002 Conmfort & Technology - Gianfranco Marinelli " I risultati della manifestazione "; Enrico Valloni " Il concepì proposto"; Alberto Sella Conclusioni. 

IL MADE IN ITALY HA IL VINO NEL MOTORE A CHIUSURA DEL MASTER PER MANAGER IN ENOLOGIA E MARKETING, CONVEGNO A MONTEPALDI CON IL SOTTOSEGRETARIO DELFINO. MENTRE PROVINCIA E ATENEO ANNUNCIANO LA 3A EDIZIONE 
Firenze, 17 giugno 2002 - I 24 laureati selezionati dall'Università di Firenze per il secondo Master in enologia e marketing del vino, l'unico del genere in Europa, sono arrivati in questi giorni a fine corso. E per concludere nel modo più degno l'esperienza e annunciare il progetto della terza edizione, Provincia e Ateneo hanno organizzato oggi nella fattoria di Montepaldi, sede del Master, un qualificatissimo convegno dal titolo più che esplicito: L'Italia del Vino: un successo mondiale. I problemi della formazione e della promozione. "In 30 anni", ha ricordato il professor Leonardo Casini, direttore del Master, aprendo il convegno, "questo settore ha fatto progressi straordinari. L'Italia è passata dallo scandalo del metanolo ai primati della qualità in Europa e nel Mondo. Una rivoluzione dovuta in particolare all'impegno dei nostri vigneron che hanno investito con coraggio e fiducia, valorizzando risorse locali e territorio, al di là della pura logica d'impresa. Oggi la sfida della qualità si combatte sul terreno della competenza professionale a tutto campo. Da qui l'idea di questo nostro Master che mira a creare manager che sappiano di enologia, ma anche di gestione aziendale, di marketing e di quanto occorre per competere nel mercato globale". Tra i protagonisti del convegno il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole e Forestali Teresio Delfino, il Presidente della Provincia, Michele Gesualdi, il Rettore Augusto Marinelli, e numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e finanziario legato al vino: il Presidente onorario del Consorzio del Chianti Classico, Lapo Mazzei; il "padre" del Brunello Franco Biondi Santi; il Senatore Riccardo Margheriti, Presidente di Banca Verde del gruppo Monte dei Paschi, l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Firenze, Mario Lastrucci. "Il Master", ha detto il Sottosegretario Delfino, "rappresenta un momento di ulteriore riflessione sulla cultura del vino, quale prodotto tipico e di qualità del nostro settore agroalimentare. Ed è per questo motivo che il Governo e il Ministero dell'agricoltura puntano decisamente sulla tutela di questo settore privilegiando la strada della qualità, che comprende anche valori di sicurezza alimentare, ambientale, economica e di tutela dei consumatori". Firenze è ormai al centro delle città mondiali del vino, ha aggiunto il Presidente della provincia: "Lo stesso Master si inserisce nelle iniziative del club delle Capitali dei Grandi Vigneti. Occorre sicuramente insistere su questa strada, ma è anche giusto ricordare come la nostra agricoltura sia stata capace di riorganizzarsi in modo straordinariamente innovativo, rivalutando al massimo anche il paesaggio e lanciando una forma di turismo che lega cultura, bellezza e qualità enogastronomiche". Per il rettore Marinelli il Master è un'esperienza assai significativa che aiuta a tessere una trama di rapporti reali tra università e territorio rispondendo a esigenze produttive fin qui inevase: "Queste iniziative frutto della riforma", ha aggiunto, "valgono anche come completamento della formazione universitaria e come autentico training permanente". Quanto all'Assessore Lastrucci si è dichiarato molto soddisfatto: "Un master di grande qualità e utilità. Già abbiamo ipotizzato di dar vita alla terza edizione. Il nostro obiettivo è estendere la partecipazione a docenti e studenti provenienti dai Paesi delle Capitali dei Grandi Vigneti, ossia Francia, Spagna, Stati Uniti, Australia e Cile". Infolink: www.wine.unifi.it 

NELLA TOSCANA DEL VINO AUMENTANO LE DONNE BOSS MA I MANAGER SPECIALIZZATI SONO ANCORA POCHISSIMI 
Firenze, 17 giugno 2002 - Una volta il capo azienda era inevitabilmente un uomo. Adesso anche nel mondo del vino toscano la presenza femminile è in sensibile aumento. In media, nelle aree a D.O.C.G., 85 aziende su 100 continuano ad avere un uomo al vertice. Ma nella zona del Brunello di Montalcino e nel Carmignano sono ormai il 22%, 16% nel Chianti, 15% nel Vin Nobile di Montepulciano, 14% per la Vernaccia di San Gimignano. Quanto alle aree D.O.C., le donne guidano oltre il 25% delle aziende. E' il caso delle zone del Candia dei Colli Apuani, Elba Bianco e Rosso, Montecarlo, Montescudaio, Moscadello di Montalcino, Rosso di Montalcino. Sono invece il 10% (e anche meno) nel Bianco di Pitigliano, Bianco della Val di Nievole, Colli di Luni, Morellino di Scansano e Pomino. In generale, le aziende sono a conduzione diretta in misura variabile tra il 70 e il 95%. Titolo di studio del capo azienda - Nelle cinque aree D.O.C.G. troviamo più manager titolati rispetto alle D.O.C. e titoli di studio più qualificati: i laureati in agraria sono 163 (2,8% dei conduttori) e gestiscono in media 200 ettari. Periti agrari e agrotecnici sono 322 (5,5%). Nelle D.O.C. i laureati in Agraria arrivano appena a 87. La provincia di Firenze guida questa particolare classifica con 71 laureati e 113 periti (Greve in Chianti è il comune con più titoli agrari a capo di aziende vitivinicole: 15 laureati e 23 diplomati). Seguono Siena (44 laureati e 92 periti), Arezzo (18 laureati e 40 periti). Livorno, Grosseto e Pisa prestano poca attenzione ai titoli di studio specifici: in totale le aziende condotte da laureati sono 14 e 22 da diplomati. Massa, Lucca e Pistoia stanno ancora peggio: zero le aziende viticole gestite da laureati, appena 17 quelle dirette da diplomati in agraria. L'evoluzione dei vitigni principali - Il vitigno "principe" di Toscana è ancora il Sangiovese: i suoi 18.332,16 ettari (60,84% del totale dei vitigni considerati) sovrastano ogni altra presenza viticola. Partecipa come vitigno dominante in ogni vino a denominazione di origine e in molti casi, per la sua spiccata originalità, è proposto al consumo in purezza come componente di vini da tavola a indicazione geografica. L'86% degli impianti di Sangiovese risalgono agli anni '60, in coincidenza con programmi nazionali e regionali di riconversione dei vigneti. Solo il 2% è stato reimpiantato a fine anni '80, dunque è certamente quello che ha maggiore necessità di essere riconvertito in quanto "maturo" sul piano dell'obsolescenza fisiologica. Come parte della formula del Chianti, il Trebbiano Toscano è alla pari con il Sangiovese (3738 gli ettari) con un 6% della superficie complessiva reimpiantato negli anni '60. Ha dunque bisogno di una riconversione quantitativa e qualitativa che tenga conto degli studi più recenti sul piano varietale e clonale. Tra i vitigni rivelatisi per una loro recente riconversione spicca il Sangiovese Grosso (clone Brunello di Montalcino) con il 17% degli impianti realizzati nell'ultimo biennio degli anni '80. Negli ultimni 4 anni i dati rilevati dal 4° Censimento Generale dell'Agricoltura evidenziano che una serie di vitigni considerati minori, ritrovano giovinezza e credibilità da parte del viticoltore con un conseguente incremento delle superfici. E' il caso dei vitigni Aleatico, Ansonica, Ciliegiolo, Prugnolo Gentile e Fermentino Bianco. Ai vitigni miglioratori Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay, che continuano a riscuotere grande interesse tra i vignaioli della Regione, si affiancano altri vitigni, Merlot, Riesling Italico, Semillon, Sauvignon, Syrah, che hanno saputo ben ambientarsi in aree specifiche. Seguendo l'evoluzione dei principali vitigni presenti nelle discipline delle D.O.C. e D.O.C.G., si nota che nella provincia di Massa Carrara gran parte dei vitigni e delle aziende risultano presenti nel comune di Massa e impiantati negli anni '60. Il comune di Massa primeggia per numero di aziende e per superficie a vite. Nella provincia di Lucca i comuni di Montecarlo e di Capannori rappresentano un po' l'epicentro delle due denominazioni di origine Montecarlo e Colline Lucchesi. Nella denominazione Montecarlo emerge un certo interesse dei viticoltori a una riconversione varietale sviluppatasi principalmente in quest'ultimo quinquennio. In provincia di Pistoia, nei comuni nell'area del Montalbano e in parte della Val di Fievole, c'è una significativa presenza di vitigni sia nella D.O.C.G. Chianti che nella D.O.C. Bianco della Val di Nievole. Lamporecchio è il comune con il maggior numero di aziende in rapporto alla superficie a vite complessiva: ben 53 per circa 64 ettari, a dimostrazione di una forte polverizzazione. Nella provincia di Firenze, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Montespertoli sono i tre comuni che superano di poco i mille ettari ciascuno di superficie a vite con i principali vitigni oggetto di rilevazione. Greve in Chianti primeggia per numero di aziende (257) che rivendicano la Denominazione di Origine Controllata per i loro Chianti Classico. Anche questi comuni denotano una forte obsolescenza fisiologica: la media dei vigneti impiantati prima degli anni '60 oscilla tra il 12 e il 15%. In provincia di Livorno, i comuni di Castagneto Carducci (per la D.O.C. Bolgheri) e di Portoferraio (per la D.O.C. Elba bianco e rosso) sono pienamente rappresentativi delle rispettive aree a denominazione di origine. I comuni dell'Elba denotano una maggiore polverizzazione delle aziende in rapporto alla superficie, nei confronti degli altri comuni a vite della provincia. Quanto alla provincia di Pisa, Terricciola, Crespina e San Miniato sono gli unici comuni che superano i cento ettari cadauno di vitigni impiantati per produrre vini a denominazione di origine. La riconversione quantitativa e varietale sviluppatasi nel pisano è di modesta entità, mentre San Miniato presenta una realtà aziendale particolarmente polverizzata in rapporto alla superficie a vite (4 ettari la media). Modesti investimenti viticoli nell'quest'ultimo quinquennio caratterizzano invece la provincia di Arezzo. Il comune di Terranuova Bracciolini spicca sugli altri per dinamismo nella riconversione quantitativa e qualitativa. Gran parte degli interessi sono concentrati nell'area a ridosso di Arezzo e in Val di Chiana. Infine Siena e Grosseto. In Toscana la provincia di Siena è quella che più ha rinnovat, per lo più indipendentemente da ogni aiuto creditizio all'impresa. Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano e San Gimignano sono i comuni che, con oltre mille ettari a testa, fanno da traino a tutta la viticoltura di qualità nel senese. In rapporto alla superficie a vite complessiva, è Montepulciano il comune con il maggior numero di aziende in cui sono presenti i vitigni considerati. I maggiori investimenti del quinquennio si sono concentrati prevalentemente a Montalcino. Nel grossetano, Pitigliano e Scansano sono i comuni che rappresentano la viticoltura legata alle denominazioni di origine del Bianco di Pitigliano e del Morellino di Scansano. Gli investimenti di fine anni '80 sono tuttavia modesti. Un certo rinnovo quantitativo e varietale è in atto in provincia per l'applicazione di fondi strutturali della Comunità e per la recente approvazione di due nuove denominazioni d'origine: Ansonica Costa dell'Argentario e Monteregio di Massa Marittima. Aspetti economici e giuridici delle aziende viticole - Tra i vini a denominazione di origine controllata e garantita, il Chianti ha il numero maggiore di aziende condotte direttamente da persone fisiche (16,1%). Seguono Vin Nobile di Montepulciano (18,72%) e Vernaccia di San Gimignano (15,83%). Ogni nucleo aziendale gestisce, in media, dai tre ai cinque ettari, con l'eccezione del Carmignano D.O.C.G. in cui otto nuclei familiari gestiscono 56 ettari. La piccola o media azienda a conduzione familiare ha indubbio interesse se si pensa che per i vini a D.O.C.G. rappresenta una superficie di 22.174 ettari, pari a circa il 67% della superficie complessiva Le sole Società per azioni rappresentano in termini di superficie investita il 9,58% del totale. Per le altre D.O.C., sono 17 le Spa nell'area del Bianco Val d'Arbia (circa 1.161 sui 5.301 ettari, di superficie globale, pari a circa il 22%). Accentuata la polverizzazione aziendale (4,5, in media, gli ettari a vita per famiglia), fenomeno comune alle altre aree D.O.C.: in Val di Cornia, 2.158 nuclei familiari gestiscono 1.530 ettari. Nelle province di Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa, Arezzo, Grosseto e Pistoia, la forma giuridica prevalente è l'impresa familiare. In provincia di Firenze le S.P.A. detengono circa il 7,49% della superficie a vite complessiva. Una quora rilevante (66,2%) è comunque proprietà di persone fisiche o nuclei familiari. Greve in Chianti è il primo comune per quantità di aziende (230) e per superficie a vite detenuta da nuclei familiari: 976 ettari (63,70%). Spa e altri tipi di Società ne posseggono il 35,24%. Nella provincia di Siena, Spa e altre Società gestiscono 5.342, il 47,3% dei complessivi 11.291 ettari. La percentuale maggiore di nuclei familiari si trova nei comuni di Montepulciano e San Gimignano. Secondo queste considerazioni, la dorsale Firenze-Siena è la zona in cui l'impresa capitalistica (Spa e altre società, a esclusione di aziende familiari e di enti pubblici) presentano una superficie media di vigneti per azienda di 24,2 ettari in provincia di Siena e di 18 in provincia di Firenze. 

"PNL" IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO SULLA PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA 
Milano, 17 giugno 2002 Hrd Training Group, società leader in Italia nella formazione, terrà presso la sua sede di Milano in C.so XXII Marzo 19 "PNL", il primo workshop gratuito per imparare le tecniche più efficaci della Programmazione Neuro Linguistica. La Programma Neuro Linguistica è oggi lo strumento di comunicazione più all'avanguardia usato dai più grandi leaders dei settori della vendita, della consulenza, della terapia e dello sport. " La gente dedica più tempo a imparare a usare un frullatore di quello che dedica a imparare a usare il proprio cervello. - Afferma Richard Bandler, ideatore e creatore della PNL- Potete imparare a usare il vostro cervello in maniera più funzionale. La PNL è esattamente questo.". Il seminario, previsto per il giorno 17 giugno alle ore 19.00, avrà una durata di due ore nell'arco delle quali verranno affrontati i seguenti argomenti: Cos'è la comunicazione persuasiva; Come ottenere e generare cambiamenti profondi; Come assumere maggior controllo del proprio stato d'animo; Come applicare e adottare le strategie di successo dei più grandi leaders. Hrd Training Group è dal 1992 precursore nel campo della motivazione in Italia e oggi vanta migliaia di partecipanti ai suoi corsi. Hrd propone seminari, corsi sulla motivazione e sulla crescita personale che aiutano a diventare più consapevoli dei propri mezzi nel lavoro e nella vita e che si rivolgono ad aziende ed individui, dal professionista alla casalinga. Una vera e propria scuola di formazione che insegna ad acquisire una mentalità nuova e vincente, utilizzando tutte le proprie risorse fisiche e mentali. Roberto Re è fondatore e Master Trainer di Hrd Training Group. Oltre dieci anni di esperienza "sul campo", più di 30.000 partecipanti ai suoi corsi, migliaia di giornate d'aula, fanno di lui, a soli 34 anni d'età, uno dei numeri uno della formazione europea. Ha lavorato tra gli altri con imprenditori e managers di aziende quali Ibm, Omnitel, McDonalds', L'Oreal, Ina, Mediolanum, Tecnocasa, personaggi dello spettacolo, atleti e squadre di calcio. Ha svolto interventi in svariate convention aziendali e in numerosi istituti scolastici tra i quali le università Bocconi, Cattolica e Iulm di Milano. La sua formazione personale è curata direttamente da Anthony Robbins, col quale collabora da più di quattro anni in qualità di trainer alla sua Mastery University, qualifica riservata a una sola cinquantina di individui in tutto il mondo. Per iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel) all' indirizzo e-mail infopnl@libero.it  oppure tel. 02 542515 

IL SISTEMA ECONOMICO-SOCIALE DELLA PROVINCIA DI MODENA: SUCCESSI, TRASFORMAZIONI E SFIDE 
Modena, 17 giugno 2002 - E' probabilmente il primo caso in Italia: a Modena tutte le Associazioni imprenditoriali, da quelle agricole ai commercianti, dall'industria all'artigianato, si sono unite aldilà dei diversi interessi e vocazioni, ed hanno promosso una ricerca dai toni insolitamente critici e concreti, per far il punto sullo "stato dell'economia" e su ciò che deve essere fatto per mantenere la provincia emiliana ai vertici della produzione nazionale ed europea. Lunedi 17 giugno alle 15.30 la ricerca sarà presentata presso il Forum Monzani di Modena (Via Aristotele 33) dagli Autori Tiziano Bursi e Giuliano Muzzioli (ambedue Docenti presso l'Ateneo modenese) e Luigi Verrini (Docente presso l'Università Bocconi di Milano): sarà anche il momento nel quale, attraverso un pubblico dibattito, le Associazioni imprenditoriali modenesi consegneranno lo studio ai rappresentanti delle istituzioni locali, come contributo del sistema economico modenese alla programmazione e sviluppo del territorio nel suo complesso. I lavori prevedono l'apertura di Luca di Montezemolo che, a nome di tutte e dodici le associazioni imprenditoriali, illustrerà unicità ed obiettivi della ricerca realizzata; seguirà l'illustrazione dei tratti salienti dell'opera da parte dei tre Autori al termine della quale avrà inizio il dibattito, condotto da Edmondo Berselli, editorialista dell'Espresso, cui prenderanno parte gli attori del "Sistema Modena" con gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni, degli imprenditori e del pubblico in sala, che si confronteranno con i primi destinatari della ricerca: il Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini, Vasco Errani Presidente della regione Emilia Romagna, Graziano Pattuzzi, Presidente della Provincia di Modena ed Alberto Mantovani, Presidente della Camera di Commercio di Modena. La ricerca viene pubblicata in forma di sintesi in un volume di 128 pagine (a disposizione di tutti i partecipanti alla presentazione e successivamente reperibile presso le sedi delle singole associazioni), corredato da un Cd Rom contenente l'insieme dello studio (300 pagine di dati, interviste e resoconti). L'analisi ha richiesto oltre18 mesi di impegno da parte dei tre Autori e di un gruppo di ricercatori dell'Università di Modena e Reggio Emilia che si sono impegnati in oltre 90 interviste ad operatori dei vari settori produttivi e dei distretti di produzione, 50 interviste a funzionari di banca, sindacalisti, rappresentanti del mondo della politica, delle istituzioni, della cultura e della ricerca, e 15 incontri con "testimoni" privilegiati del Sistema Modena. Ne è risultato un lavoro privo di timidezze accademiche e pruderie politiche che si distingue da analoghi studi su Modena e la sua economia per l'obiettivo di analizzare, senza veli, il Sistema Modena, smontandone i meccanismi e mostrandone il funzionamento ed anche le dis-funzioni e "debolezze" di fronte a mutamenti di mercato spinti dalla globalizzazione, e alla necessità di de-materializzare nel suo complesso la produzione. Accanto ai punti di forza classici, e universalmente conosciuti, la ricerca mette in evidenza tutti quegli aspetti che impediscono alla realtà modenese di fare sistema in modo efficace. Una lettura che, evidenziando i punti di forza e gli elementi di debolezza, indica le opzioni strategiche possibili e le necessità utili al territorio modenese per conservare un ruolo non marginale. Negli undici capitoli del volume vengono analizzati tutti i comparti del sistema: dall'Agricoltura e filiera agroindustriale - con particolare riferimento alla "cultura della qualità certificata", al settore dei Servizi, della Distribuzione commerciale e della struttura di Welcome, alle problematiche del Centro Storico della città, al Sistema bancario e finanziario, alle Infrastrutture, ai servizi alle imprese, all'ambiente e alla valorizzazione delle risorse, passando per l'analisi del rapporto Università e imprese, della vecchia e nuova Governance del sistema, il tutto preceduto dallo studio delle trasformazioni strutturali e delle performance del sistema economico modenese, degli aspetti demografici e del mercato del lavoro. La ricerca si chiude con l'indicazione di 14 azioni concrete, come opportunità per il futuro di Modena e della sua provincia. 

RECORD DI SCOMMESSE PER I PUNTI SNAI SUPERATI I 44 MILIONI DI EURO DI SCOMMESSE: LA WORLD CUP 2002 È L'EVENTO SPORTIVO CON IL MAGGIOR VOLUME DI GIOCO 
Milano, 17 giugno 2002 - A conclusione degli otto gironi di qualificazione, le scommesse accettate dai Punti Snai sulla World Cup 2002 di calcio hanno superato di 44 milioni di euro: si tratta del record assoluto per un evento sportivo nella storia delle scommesse in Italia. Con l'intera fase a eliminazione diretta ancora da disputare, è stato battuto il precedente primato che apparteneva ai Campionati europei di calcio del 2000, sui quali furono effettuate scommesse per circa 80 miliardi di lire. Resiste ancora, invece, il record di scommesse su una singola partita: sulla semifinale degli europei 2000, Olanda - Italia, il volume di gioco aveva raggiunto gli 11 miliardi di lire. Questo primato è già stato insidiato in occasione di Italia - Ecuador del 3 giugno: su questa partita i Punti Snai hanno accettato gioco per 5.433.435,00 euro (10.520.597.187 lire). 

NESSUN'ALTRA CITTÀ PUÒ SOSTITUIRE HONG KONG 
Milano, 17 giugno 2002 - Le imprese private della Cina continentale (Mpe) ritengono che nessuna città - nella Cina continentale o in altre zone dell'Asia - possa sostituire Hong Kong nella sua funzione di centro commerciale e finanziario internazionale. Questo è quanto afferma il rapporto di un'indagine condotta dal Trade Development Council (Tdc) pubblicato il 6 Giugno. L'indagine è stata condotta tra il febbraio e l'aprile 2002 e ha coinvolto circa 1000 Mpe di Jiangsu, Zhejiang e Guangdong, le tre province che mostrano il maggiore sviluppo economico in Cina con il più alto numero di imprese private. Edward Leung, Chief Economist del Tdc, ha dichiarato: "L'obiettivo dell'indagine è quello di sondare l'opinione delle Mpe nei confronti del ruolo di centro economico e finanziario internazionale di Hong Kong e accertare la loro intenzione di aprire uffici nella Sar (regione ad amministrazione speciale). L'indagine mira anche a offrire una valutazione pratica del ruolo di Hong Kong quale finestra sul mondo per la Cina continentale. "Secondo questa indagine il sistema legale favorevole e trasparente di Hong Kong riscuote il maggiore consenso e riconoscimento da parte delle imprese private della Cina continentale; oltre l'82% degli intervistati ha dichiarato che viene offerta la dovuta protezione legale alle attività commerciali condotte nella Sar". Il 53% delle imprese interpellate indica che Hong Kong offre loro un aiuto strumentale nella raccolta dei fondi necessari a finanziare il loro sviluppo. Ad esempio le imprese della Cina continentale possono ammettere alle quotazioni le loro azioni in borsa, richiedere prestiti consorziali e cercare capitali di rischio a Hong Kong. Inoltre i servizi professionali di Hong Kong in materia di contabilità e finanza mostrano uno sviluppo più avanzato rispetto alla Cina continentale. Il 52% delle imprese intervistate ha sottolineato che i servizi contabili e finanziari offerti da Hong Kong possono soddisfare pienamente loro domanda. Per le imprese della Cina continentale i punti di forza di Hong Kong come piattaforma per il commercio internazionale comprendono: 1. un vasto numero e un'alta concentrazione di associazioni commerciali straniere e multinazionali che agevolano i contatti business-to-business. L'88,3% delle imprese intervistate ritiene che sotto questo aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle città d'oltreoceano; 2. accesso rapido alle ricerche di mercato, cosa che rende più semplice raccogliere informazioni sui prodotti e comprendere le tendenze e le esigenze del consumatore e i movimenti dei concorrenti sul mercato internazionale. L'87% delle imprese intervistate ritiene che sotto questo aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle città d'oltreoceano; 3. un vasto numero di fiere commerciali internazionali e una massiccia presenza di agenti per prodotti esteri, cosa che agevola il global sourcing, i contatti con acquirenti d'oltreoceano e lo sviluppo dei mercati mondiali. Il 75% della imprese intervistate ritiene che sotto questo aspetto Hong Kong sia migliore rispetto alla Cina continentale e alle città d'oltreoceano; Quando sono state interrogate sulla loro intenzione di aprire uffici a Hong Kong, l'indagine ha rilevato che il 14,4% delle Mpe interpellate ha già aperto uffici a Hong Kong. Un altro 19,6% ha dichiarato di avere già programmato l'apertura di uffici nella Sar e la maggior parte ha intenzione di farlo nell'arco dei prossimi due o tre anni; la parte restante nell'arco di cinque anni. La metà degli intervistati (54,7%) non ha intenzione di pianificare in tempi brevi l'allestimento di uffici a Hong Kong, ma potrebbe scegliere di farlo quando raggiungerà in futuro un buon livello di espansione oltreoceano. Secondo il rapporto, le Mpe si stanno anche interessando ma non riescono a comprendere appieno le politiche di Hong Kong e le procedure di richiesta di visti per il trasferimento di personale dalla Cina continentale alla Sar. Le autorità di Hong Kong e della Cina continentale dovranno compiere maggiori sforzi nel senso del coordinamento e nell'esposizione chiara di queste politiche alle parti interessate. I risultati dell'indagine mostrano che molte imprese in città e cittadine economicamente sviluppate sono interessate a promuovere la propria presenza a Hong Kong. La regione del delta del fiume Yangtze, in particolare, è un nuovo mercato promettente, dopo la regione del delta del Pearl River, per i servizi commerciali e finanziari di Hong Kong. Edward Leung ha dichiarato: "Per sostenere il ruolo che svolge nella regione, Hong Kong dovrebbe continuare con i suoi sforzi di attirare le imprese della Cina continentale per condurre attività ad alto valore aggiunto nella Sar per compensare i suoi elevati costi operativi". "Inoltre, le autorità di Hong Kong e della Cina continentale dovrebbero rafforzare il coordinamento e la riduzione delle restrizioni per le Mpe per l'apertura di uffici a Hong Kong così come delle procedure di richiesta di visti lavorativi e commerciali dei residenti nella Cina continentale. Inoltre entrambe le parti dovrebbero migliorare le strutture di congiungimento dei due territori e un chiarimento dei diritti doganali tra Hong Kong e Guangdong per ridurre i tempi di attesa". Alla fine di marzo 2001 c'erano oltre 2000 imprese della Cina continentale con approvazione ufficiale operanti sul territorio di Hong Kong. Queste comprendono uffici di rappresentanza di diverse province e città, così come importanti imprese statali. A giugno 2001 a Hong Kong erano presenti 2237 multinazionali con quartier generali e uffici regionali, rappresentando un incremento dell'8% rispetto allo scorso anno. Uno studio ha rilevato che l'83% dei quartier generali regionali di queste multinazionali sono responsabili del mercato della Cina continentale.

FORMAZIONE: WORKING FOR PROJECTS PROGETTAZIONE AZIENDALE E DELLA GESTIONE DELLE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE.
Dalmine, 17 giugno 2002 - La Confalpi Comparto Formazione Professionale, nel quadro di un progetto formativo Regione Lombardia, Ministero del Lavoro, Fondo Sociale Europeo, organizza un corso per n. 8 persone. Finalità: Il corso propone ai destinatari un percorso formativo sui temi della progettazione aziendale e della gestione delle tecnologie della comunicazione. Il risultato sarà la qualificazione professionale dei discenti attraverso l'apprendimento di concetti utili all'esaltazione del loro ruolo aziendale e di ricerca. Durante il corso verranno trattati i seguenti moduli: Analisi organizzativa; Working for Projects; La conduzione delle riunioni di lavoro; English for meetings & Intercultural Communication. Destinatari: Il corso è indirizzato a persone occupate, anche temporaneamente, all'interno di imprese, università, centri ed istituti di ricerca nell'ambito della ricerca scientifica e tecnologica. Neolaureati o studenti frequentanti cicli di dottorato di ricerca senza borsa. Ammissione: l'ammissione al corso è subordinata al superamento di un colloquio di selezione effettuato da un'apposita commissione, incentrato su : valutazione dei curriculum, colloqui individuali. La partecipazione al corso e' gratuita Modalità di realizzazione del corso: struttura del corso: formazione teorico/pratica ore 112; frequenza : obbligatoria; sede del corso: Dalmine (Bergamo) Modalità di partecipazione: Per informazioni e preiscrizioni contattare la Segreteria, entro il 20 giugno 2002. Infolink: www.confalpiformazione.it  www.servitec.it 

MODELLI E METODOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 
Dal mine, 17 giugno 2002 - La Confalpi Comparto Formazione Professionale, nel quadro di un progetto formativo Regione Lombardia, Ministero del Lavoro, Fondo Sociale Europeo, organizza un corso per n. 12 persone. Finalità: Il corso propone ai destinatari un percorso formativo di approfondimento sui temi delle principali problematiche di organizzazione aziendale. L'obiettivo è quello di creare un ponte ideale tra la classica formazione universitaria di tipo scientifico e il mondo dell'impresa. Durante il corso verranno trattati i seguenti moduli: Analisi delle problematiche aziendali; Individuazione di processi decisionali; Ricerca operativa e analisi dinamica; Simulazione di progetti. Reporting. Destinatari: Occupati, anche temporaneamente, all'interno di imprese, università, centri ed istituti di ricerca nell'ambito scientifico e tecnologico. Neolaureati o studenti frequentanti cicli di dottorato di ricerca senza borsa. Ammissione: l'ammissione al corso è subordinata al superamento di un colloquio di selezione effettuato da un'apposita commissione, incentrato su: valutazione dei curriculum, colloqui individuali. Modalità di realizzazione del corso: struttura del corso: formazione teorico/pratica ore 98; frequenza : obbligatoria; sede del corso: Dalmine (Bergamo). La partecipazione al corso e' gratuita Modalità di partecipazione: Per informazioni e preiscrizioni contattare la Segreteria, entro il 20 giugno 2002. Infolink: www.confalpiformazione.it  www.servitec.it 

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