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MERCOLEDI' pagina 5
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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ITWAY
PARTNER CONFERENCE 2002 LA SOCIETÀ DI RAVENNA QUOTATA AL NUOVO MERCATO INCONTRA
I PARTNER E LA STAMPA AL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ANNUALE Ravenna,
19 giugno 2002 - Si è aperta con l'intervento di G. Andrea Farina, Presidente e
Amministratore Delegato del Gruppo Itway, la quarta edizione della Itway Partner
Conference, svoltasi quest'anno al Centro Internazionale Il Ciocco di
Castelvecchio Pascoli, in provincia di Lucca. Partendo da un'analisi
socio-economica, Andrea Farina ha proposto una riflessione sui fattori che
stanno influenzando l'attuale situazione economica e che potrebbero determinare
la svolta attesa nel 2002. Primo fra questi, la ripresa dell'economia Usa e la
conseguente ripresa di quella europea, i riflessi della crisi mediorientale, la
necessità che l'Europa diventi la forza motrice della propria economia e che
l'Italia traduca in fatti concreti il ruolo strategico del mercato ICT, con
incentivi reali del Governo - finora insufficienti - in grado di favorire
l'adozione di nuove tecnologie da parte delle aziende. "Il settore IT
rimarrà anche nel 2002 il punto di riferimento per la crescita del sistema
Paese e la creazione di opportunità, soprattutto se accompagnato da una più
attenta pianificazione e selezione dei fornitori da parte delle aziende
utenti", ha commentato Andrea Farina. Va inoltre considerato che nel 2001
il 54% della spesa IT è stato assorbito dalla media impresa, che quindi diventa
un importante target del mercato. Da qui la necessità di un'evoluzione della
figura del fornitore di tecnologia, al quale vengono richieste maggiori
competenze professionali capaci di coniugare specializzazione tecnica,
conoscenze gestionali e di business, nonché la capacità di tradurre la
complessità della tecnologia in concetti comprensibili all'interlocutore.
"Per sopravvivere, VAR e System Integrator dovranno necessariamente
cambiare il loro approccio al mercato, diventando veri e propri business
consultant. Un passaggio questo", ha continuato Farina "che va attuato
sviluppando una strategia di azienda estesa, tramite alleanze con altre
strutture dotate delle competenze necessarie e sempre maggiori investimenti in
formazione. Un passaggio non facile, ma capace di premiare chi lo sta attuando,
con una crescita sensibile rispetto al mercato". Alla prima giornata
dell'evento è intervenuto anche Mario Casoni, Presidente della Commissione
Fattori di Competitività di CONFINDUSTRIA, sul tema: "IT: vantaggio
competitivo o male necessario?" Con riferimento ai ritardi negli
investimenti in IT che si rilevano soprattutto fra le piccole imprese italiane,
Casoni ha dichiarato: "Dobbiamo rilevare siano proprio le piccole imprese i
potenziali utenti ancora inespressi dell'IT. Un settore che nel nostro Paese
vale oltre la metà del fatturato complessivo del settore produttivo,
rappresenta il 99,8% delle imprese e il 70% dei posti di lavoro del settore.
Dati recenti sulla penetrazione delle applicazioni e dei servizi informatici
nelle PMI italiane confermano che queste ultime si stanno aprendo a Internet e
ai nuovi sistemi di comunicazione". Daniele Gerundino, Amministratore
Delegato di Mate-Forrester ha infine proposto un'analisi sul presente e futuro
della digital economy. "Nel 2001 si è conclusa una fase, ma i fattori
propulsivi sono più vivi che mai e la crescita tecnologica è forte", ha
dichiarato. Dallo studio di Mate si nota in particolare una crescita consistente
dell'e-business, diventato componente fondamentale dello sviluppo. Il commercio
online continua a crescere a ritmi sostenuti, come il numero di imprese per le
quali l'e-business rappresenta una componente rilevante del fatturato. Dopo
Germania e Regno Unito, L'Italia è oggi il terzo Paese europeo per numero di
popolazione online, con oltre l'80% dei cittadini con accesso a linee ADSL, una
crescita del 15% dei consumatori online, un incremento annuo del 50% del volume
B2C e di oltre il 50% del volume B2B. "Entro il 2006", ha affermato
Gerundino, "il 19% del commercio in Italia sarà online". I
PROCESSORI AMD ATHLON MP ALIMENTANO I COMPUTER HIGH PERFORMANCE IN EUROPA Ginevra,
Svizzera, 19 giugno, 2002 - AMD [NYSE:AMD] annuncia di aver raggiunto ad oggi,
oltre quaranta installazioni cluster in tutta Europa, a dimostrazione del
crescente consenso che l'azienda sta riscontrando nel mondo HPC (High
Performance Computer) e della domanda crescente da parte delle aziende e degli
istituti di ricerca. Dalla sua introduzione, un anno fa, il processore AMD
Athlon MP è stato scelto dalle maggiori aziende ed istituti di ricerca europei
per aumentare la produttività di un ampia gamma di applicazioni professionali,
che richiedono particolari prestazione in termini di potenza di calcolo.
"Questi successi dimostrano che la soluzione multiprocessore AMD offre a
questo segmento di mercato le prestazioni, la stabilità e l'affidabilità che
la caratterizzano" afferma Gianluca Degliesposti, commercial e product
marketing manager, AMD Europa. "Siamo impegnati nell'offrire potenti
soluzioni per server e cluster, che permettano ai nostri clienti di aumentare la
loro produttività." I processori AMD Athlon MP potenziano una ricca serie
di applicazioni professionali su server e cluster in tutta Europa. In Germania,
le micro-architetture dei computer ed i software di prossima generazione vengono
sviluppate presso il prestigioso Fraunhofer Institute of Computer Architecture
and Software Technology. " Nelle applicazioni scientifiche è fondamentale
disporre della massima potenza di calcolo disponibile, unitamente ad elevata
stabilità ed affidabilità. Abbiamo scelto i processori AMD Athlon MP, proprio
perché si sono dimostrati ideali per le nostre necessità in ambito di calcolo
scientifico", ha affermato Uwe Der, responsabile del Grid Computing presso
l'istituto Fraunhofer di Berlino. Nel centro studi sulla Meccanica dei Fluidi
dell'Università di Marsiglia in Francia, i processori AMD Athlon MP vengono
utilizzati per le ricerche più avanzate. "Il cluster che utilizziamo ci
offre vantaggi in termini di tempo e di denaro negli esperimenti di simulazione
di spazi e di modellazione di ambienti altamente instabili, come : la crescita
dei cristalli, l'analisi di flussi complessi ed il controllo del fuoco e dei
fumi nei casi d'incendi all'interno delle gallerie." ha affermato Dominique
Fouger, computer research engineer presso il centro studi sulla Meccanica dei
Fluidi (LM3) all'Università di Marsiglia. Il dipartimento di Fisica
dell'Università di Pisa, ha installato un cluster basato sui processori AMD
Athlon MP per simulazione teorica nell'ambito della fisica nucleare e fisica
delle alte energie e per la ricerca nel campo della materia ultra compatta e
delle onde gravitazionali. "Il nostro cluster con processori AMD Athlon MP
offre prestazioni eccezionali ed un elevata affidabilità. L'ottimo rapporto
prezzo-prestazioni, pone questa soluzione come modello per le necessità di
calcolo future."- ha dichiarato Maurizio Davini, High Performance Computing
Manager del centro di calcolo dell'Università di Pisa. Il Consiglio Centrale
dei Laboratori di Ricerca (CLRC), uno dei più importanti centri di ricerca del
Regno Unito, utilizza un cluster basato sui processori AMD Athlon MP a supporto
delle loro ricerche. "L'esperimento condotto da CLRC conferma che i
processori AMD Athlon MP, insieme all'interconnesione Wulfkit, garantiscono
prestazioni eccezionali. La piattaforma si è dimostrata stabile ed affidabile
nel fornire i 45Gflops necessari per le nostre applicazioni scientifiche. Questo
è un ottimo esempio di soluzione che offre grande potenza di calcolo a costi
contenuti, accessibili da migliaia di scienziati in tutto il Regno Unito tramite
UK e-Science Grid",afferma Dr. Peter Oliver, System Manager presso CLRC.
VANGUARD MANAGED SOLUTIONS ANNUNCIA NUOVE STRATEGIE NELL'OFFERTA DI SERVIZI DI
RETE "CAREGUARD" OFFRE I PIÙ ALTI LIVELLI DI AFFIDABILITÀ E LE
MIGLIORI PRESTAZIONI DI RETE Milano,
19 giugno 2002 - Con l'intento di estendere la propria presenza nel settore
degli MNSP (Managed Network Service Providers), Vanguard Managed Solutions (VanguardMS),
fornitore leader di soluzioni di managed networking per le imprese, ha
annunciato Careguard, un nuovo programma di servizi di gestione reti. L'offerta
"Careguard" è orientata a soddisfare la crescente richiesta di
servizi di gestione proattiva a supporto della rete nelle diverse fasi del suo
ciclo di vita. La nuova gamma di servizi Careguard di VanguardMS consiste in un
approccio a cinque livelli che include strategia, progettazione, realizzazione,
esercizio e supporto tecnico del network. L'introduzione di Careguard sottolinea
l'impegno della società nel fornire ai propri clienti livelli flessibili di
affidabilità, con lo scopo ultimo di incrementare le prestazioni complessive
della rete. "Grazie all'offerta mirata di servizi di gestione reti (che
seguono tutte le fasi del ciclo di vita, dall'analisi iniziale delle esigenze
del cliente all'analisi del ROI), VanguardMS è uno dei fornitori più dinamici
nel campo dell'outsourcing dei servizi di rete", ha dichiarato Sandra
Palumbo, analista di Yankee Group. "La conoscenza approfondita di settori
specifici - bancario, grande distribuzione, pubblica istruzione - e l'esperienza
di oltre 30 anni nel settore del networking, testimoniano il know-how acquisito
dalla società nell'ambito delle reti, confermato anche dalla continua crescita
del parco clienti di VanguardMS". Careguard rende disponibile una vasta
gamma di servizi fin'ora accessibili soltanto rivolgendosi a più gestori di
rete. L'approccio di VanguardMS è basato sulla conoscenza approfondita dei
propri clienti e delle loro reali esigenze di rete. La strategia di networking
viene infatti concordata con il cliente ed allineata agli obbiettivi di
business. L'offerta Careguard include la stipulazione di Service Level
Agreements (SLA) personalizzati a seconda del livello di disponibilità
richiesto - sono previsti livelli al 99,9 % o 99,99% - e la gestione proattiva
della rete. Il risultato finale è la totale presa in carico della rete da parte
di VanguardMS, permettendo ai clienti di concentrarsi sul proprio business
principale. L'offerta Careguard Il programma di servizi Careguard consiste in
cinque fasi: Strategy: Valutazione con il cliente delle esigenze specifiche di
rete, allineate con gli obbiettivi strategici di business; Design:
Ottimizzazione degli investimenti esistenti, integrando le nuove tecnologie per
massimizzare le prestazioni della rete, o ideazione di una nuova rete basata
sulle necessità di business attuali e future; Implementation: Fase di test
preventiva - con una serie completa di prove HW e SW di rete - eseguite prima
della consegna al cliente nel Centro di Gestione Rete (NOC) di VanguardMS, ed
assegnazione di un Program Manager per coordinare le attività con terze parti (carrier,
fornitori e personale IT), allo scopo di assicurare una veloce installazione ed
attivazione della rete. Operations: Monitoraggio e manutenzione della rete
attraverso il NOC di VanguardMS con personale dedicato al cliente e gestione di
attività preventive, allo scopo di identificare e risolvere problemi potenziali
prima che si verifichino. Global support: Servizio di supporto completo - a
partire dal riallineamento con le strategie di business e con le nuove
tecnologie, fino al supporto tecnico sul sito e/o da remoto. Ciò permette al
cliente di focalizzarsi sul proprio business, delegando la gestione della rete a
VanguardMS. "Le aziende stanno scoprendo i vantaggi offerti dall'outsourcing
della gestione di rete. Careguard rappresenta una ulteriore prova della qualità
del servizio che siamo in grado di offrire, come partner strategici, ai nostri
clienti in ogni fase del ciclo di vita delle loro reti", ha dichiarato Rick
Lane, Presidente di Vanguard Managed Solutions. Ciò che realmente differenzia
Careguard da altre offerte simili è la gamma potenziata di servizi di gestione,
le azioni preventive e la generazione di report in tempo reale. La possibilità
per i clienti di scegliere il livello e le condizioni del servizio, assicura
un'offerta flessibile e personalizzata. Le attività preventive comprese nel
programma Careguard permettono di scoprire eventuali situazioni di congestione
del traffico, o altri problemi, prima del loro verificarsi o di un eventuale
impatto sui processi di business. Le analisi condotte da VanguardMS sui propri
clienti hanno evidenziato infatti che una gestione proattiva delle reti riesce
ad evitare il 97% dei problemi. Con il sistema di reporting in tempo reale,
VanguardMS analizza la rete su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile,
a seconda delle necessità del cliente. Una ulteriore visibilità della rete,
resa possibile dall'accesso remoto via web, crea un ambiente di gestione
collaborativo in grado di identificare e correggere i disservizi ancora più
velocemente. IL
CLUSIT -ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA SICUREZZA INFORMATICA- PRESENTE ALL'ANTI
KRIMEN CONFERENCE CON TRE SEMINARI. Milano,
19 giugno 2002 Il Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica,
aderisce anche quest'anno all¹ Anti Krimen Conference, seminari per la lotta al
crimine, curando gli incontri sulla sicurezza informatica. Sei gli appuntamenti
previsti durante la manifestazione che si terrà a Firenze al Centro Affari
nelle giornate dal 2 al 4 luglio: mercoledì 3 luglio si parlerà al mattino di
"Tecnologie per la difesa delle reti informatiche" e di
"Problematiche legali della sicurezza informatica e privacy"; mentre
il pomeriggio sarà dedicato a "Tecniche di attacco alle reti
informatiche" e "Autentificazione ed uso dei certificati:
realizzazione di una semplice certification Authority". Nella giornata di
giovedì 4 luglio si affronteranno i temi della "Certificazione dei
prodotti per la sicurezza" e del "Penetration testing". Relatori
Claudio Telmon, Luca Bechelli, Luigi Baffigo e Raoul Chiesa. I seminari sono a
pagamento e i soci Clusit hanno diritto ad un seminario gratuito se aderiscono
almeno a due di essi. Per informazioni www.antikrimen.it
e www.clusit.it PROFITTI
GARANTITI GRAZIE ALLE TECNOLOGIE DI SUPPLY CHAIN LA SOLUZIONE PER MIGLIORARE
L'EFFICIENZA NEL SETTORE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI Milano,
19 giugno 2002 - L'ultimo decennio ha visto una crescita rapidissima del settore
FM (Facility Management). I proprietari di immobili decidono sempre più spesso
di affidare a fornitori esterni la gestione dei servizi FM per poter controllare
e ridurre i costi interni - evitando di investire capitale in soluzioni costose
e che necessitano di tecnici specializzati - e potersi focalizzare interamente
sul proprio business. Inoltre, sia i proprietari di immobili che i locatari
europei diventano sempre più consapevoli dell'importanza dei servizi di
Facility Management, che occupano il secondo posto nella scala dei valori dopo
le Risorse Umane. Questo ha generato numerose opportunità di business per il
settore FM da parte di aziende pubbliche e private alla ricerca di valore
aggiunto. Gli analisti hanno previsto che nei prossimi anni il mercato europeo
di gestione dei beni immobili crescerà significativamente perché le aziende
sono sempre più coscienti dei potenziali benefici legati all'outsourcing.
Secondo un recente studio di Frost & Sullivan, la società internazionale di
consulenza di marketing, il mercato FM, valutato 9,14 miliardi di dollari nel
2000, raddoppierà nel 2007 registrando 17, 69 miliardi di dollari. In seguito a
simili prospettive e previsioni di crescita, nuovi player sono recentemente
entrati nel marketplace dei fornitori di servizi FM. Gli obiettivi sono comuni
per tutti: ottimizzare i livelli di servizio e di efficienza, aumentare la quota
di mercato con la customer satisfaction ed offrire maggior valore agli
azionisti. Il Facility Management è un business altamente competitivo e, come
tale, la sfida per i fornitori di servizi sta nel differenziarsi dalla
concorrenza, garantendo l'incremento del valore a clienti ed azionisti. Chi
fornisce servizi FM deve affrontare innumerevoli sfide. I margini di guadagno
sono estremamente limitati ed i clienti hanno aspettative altissime rispetto ai
livelli di servizio, sapendo che possono facilmente rivolgersi ad altri.
Inoltre, parecchie società di Facility Management utilizzano ancora sistemi
manuali e poco efficienti per gestire le informazioni sugli asset, coordinare lo
staff ed elaborare programmi. Chi offre questi servizi deve, tra l'altro,
accertarsi che i subappaltatori e fornitori condividano gli stessi obiettivi ed
aspettative. In un mercato altamente competitivo, i fornitori di servizi FM sono
costretti a trovare sempre nuove soluzioni per aumentare il fatturato, ridurre i
costi e mantenere il cliente quanto più a lungo possibile. Di fronte a queste
sfide, i fornitori di servizi FM studiano il sistema per mantenere i clienti
oltre la durata media del contratto, che oscilla dai tre ai cinque anni. Per
essere competitivi è comunque importante che le società implementino nuovi ed
efficaci strumenti per incrementare i margini di guadagno. Quindi, quali sono i
processi e le procedure da rivedere per aumentare l'efficienza e la produttività?
Quali sono gli strumenti in grado di aiutare le aziende di FM a gestire e
misurare le iniziative di riduzione dei costi e il miglioramento dei livelli di
servizio? La gestione degli asset aziendali si è sempre rivelata utile per i
fornitori di servizi FM. Oggi, però, l'innovativa tecnologia di gestione degli
asset può fare di più: grazie a nuovi strumenti che supportano i processi e la
funzione FM, i fornitori sono in grado di ottimizzare l'efficienza dei propri
servizi. I sistemi EAM esistono da qualche anno, ma i CEO ed il management
aziendale li hanno apprezzati solo di recente, dopo aver appurato l'effettivo
ROI che questi stessi sistemi generano. I sistemi di gestione avanzata degli
asset aziendali (EAM) consentono ai responsabili dei servizi di controllare
tutti gli immobili raccogliendo informazioni e dati storici sui singoli impianti
e sulla loro manutenzione. Grazie a queste soluzioni, è possibile programmare
la manutenzione e riparazione degli impianti e dei macchinari, generare ordini
di lavoro, reperire il materiale necessario, gestire gli asset e il magazzino.
Le tecnologie integrate di supply chain consentono inoltre ai fornitori di
servizi di monitorare il proprio service level agreement (SLA - Service level
agreement) con i subappaltatori ed i fornitori, ma anche con i clienti. In
questo modo i fornitori di servizi aumentano in modo significativo il livello di
servizio al cliente, incrementano l'efficienza, la produttività e riducono
tempo e spese del processo di manutenzione - fattori chiave in un settore
fortemente competitivo e contrattuale. Le soluzioni avanzate EAM aiutano i
fornitori di servizi FM ed i relativi team di gestione a pianificare,
organizzare e controllare le attività operative per incrementare i livelli di
servizio e ridurre i costi attraverso una migliore operatività. I nuovi sistemi
EAM, quindi, sfruttano tutti i dati necessari per fornire efficienti
informazioni di servizio e di gestione, riportando tutto ad un sistema centrale
di gestione operativa che, semplificando l'accesso, consente al personale
addetto di ottenere velocemente le ultime informazioni relative ai singoli
contratti. I sistemi EAM avanzati prevengono operazioni critiche di manutenzione
e riparazione, valutano il lavoro necessario ed inviano celermente messaggi di
allerta ai responsabili della manutenzione in tempo utile. La tecnologia si
estende anche ai tecnici che raccolgono i dati sul campo e possono accedere ad
importanti informazioni sulla manutenzione attraverso i palmari, consentendo una
maggiore flessibilità e garantendo livelli di servizio costantemente elevati.
Questa tecnologia opera anche ad un livello strategico. In passato i
responsabili dei servizi passavano il proprio tempo a scrivere report, senza
avere la possibilità di sfruttare le proprie capacità per fare pianificazioni
a lungo termine, migliorare i processi e quindi l'efficienza. Oggi invece,
grazie ai sistemi avanzati EAM queste figure professionali hanno la possibilità
ed il tempo di analizzare più attentamente le informazioni di lavoro e valutare
con cura la decisione migliore da prendere. Per esempio, i responsabili di
gestione dei servizi possono confrontare la qualità del proprio lavoro - in
termini di livelli di servizio e vantaggi economici - su scala internazionale.
Il risultato finale si traduce in dipartimenti produttivi di FM e servizi
dall'ottimo rapporto qualità/prezzo che consentono al Facility Management di
diventare un centro di profitto piuttosto che di costo. Un'area in cui le
soluzioni di gestione degli asset possono fornire valore reale è quella della
gestione dei contratti. Gli innovativi sistemi EAM semplificano il processo
contrattuale, permettendo ai fornitori di servizi FM di applicare procedure
standard su ogni contratto invece di impostarli ex-novo ogni volta. Le società
di FM, gestendo abitualmente centinaia di clienti per volta, possono impiegare
anche mesi per elaborare nuovi contratti ed implementare un sistema informatico
per quel progetto. I sistemi FM, dispiegando processi aziendali standard ed
efficienti, sono in grado di accelerarne significativamente l'implementazione,
in modo che il contratto sia pronto in poche settimane - aspetto questo critico
se si considera che la durata dei contratti oscilla tra i tre e i cinque anni. I
sistemi EAM si rivelano molto importanti anche per ottimizzare la qualità e
l'efficienza professionale nella consegna e nell'accesso alle informazioni
contrattuali. Il loro compito è di raccogliere tutte le informazioni relative
ad un particolare contratto FM, quali dati su specifici calcoli di
progettazione, richieste di costruzione, istruzioni operative e di manutenzione,
analisi degli insuccessi, fornendo così un quadro generale che permetta di
formulare piani strategici e prevedere problemi futuri. La gestione dei rischi
è un altro punto chiave per i fornitori di FM. Un'azienda con limitata
visibilità dei propri livelli di servizio e delle proprie prestazioni,
difficilmente potrà valutare in modo chiaro e realistico i potenziali rischi
che corre. I più avanzati strumenti EAM presenti sul mercato forniscono
soluzioni preventive, offrendo all'azienda uno strumento in grado di calcolare
tutti i potenziali rischi, determinarne l'impatto e prendere provvedimenti per
ridurre al minimo le possibilità del verificarsi di certe situazioni. Le
soluzioni di gestione degli asset prevengono i rischi negli investimenti in
quanto raccolgono tutti i dati storici specifici per ogni contratto, permettendo
ai responsabili dei servizi di fare stime e valutazioni sicure. Un'altra causa
radicata di inefficienza operativa è la scarsa gestione della catena di
fornitura FM. Se affidare in outsourcing l'approvvigionamento e la manutenzione
permette una riduzione dei costi, è invece importante per le aziende continuare
a gestire internamente gli efficaci sistemi di reportistica e gestione che
riguardano i contraenti ed assicurarsi che i servizi FM siano consegnati ai
clienti per tempo ed in termini economicamente vantaggiosi. Le società di FM
sono spesso penalizzate da una mancanza di comunicazione giornaliera con molti
dei propri clienti, rendendo difficoltoso accordarsi per stabilire prezzi più
competitivi e migliori termini contrattuali. I sistemi EAM avanzati possono
invece aiutare le società di FM migliorando la visibilità della propria supply
chain per pianificare al meglio i contratti di approvvigionamento e la forza
lavoro. Queste soluzioni inoltre semplificano il processo di benchmarking,
stabilendo degli indicatori chiave di prestazione per i fornitori e permettendo
alle aziende di ottenere in modo veloce e sicuro i dati di valutazione sui
contraenti (prezzi, termini, accuratezza degli ordini e la tempistica nelle
consegne). L'azienda può così analizzare queste informazioni per aggiornare
l'elenco dei propri fornitori, mantenendo i rapporti solo con i migliori.
Inoltre, i sistemi EAM facilitano il rapporto tra i fornitori di servizi FM ed i
propri subappaltatori, automatizzando la pianificazione dei progetti,
programmando il lavoro e la forza lavoro, pianificando il rifornimento dei
ricambi e facendo report dettagliati sul lavoro compiuto, i materiali utilizzati
ed il tempo impiegato. Selezionando i fornitori, le società di FM assicurano
che i subappaltatori miglioreranno le proprie prestazioni e soddisferanno, se
non addirittura superanno, le aspettative legate al livello di servizio, facendo
arrivare tecnici e ricambi sul posto di lavoro in pochissimo tempo - fino al 30%
di riduzione in alcuni casi. I sistemi avanzati di EAM offrono a clienti e
fornitori anche la visibilità on line sui livelli di servizio - elemento
fondamentale per migliorare le prestazioni. Gli strumenti avanzati di
reportistica dei sistemi EAM permettono di stabilire i costi al momento
dell'ordine, aiutando così i fornitori FM a monitorare e controllare la
delicata area di fatturazione dei subappaltatori. Grazie alla tecnologia di
gestione degli asset è possibile tenere traccia dei costi stimati e di quelli
sostenuti, paragonare la profittabilità e gestire i costi dei singoli
contratti, permettendo alle società di FM di ridurre i costi della supply chain
anziché aggiungerli. Un approvvigionamento più veloce ed efficiente è il
punto critico delle società di FM - il tempo è denaro. Per esempio, se un
fornitore riesce a mandare in azienda il tecnico specializzato e la giusta parte
di ricambio impiegando il 30% del tempo in meno, è naturale che i livelli di
servizio ed i tempi di risposta si accorcino significativamente. I processi di
manutenzione generano richieste di parti di ricambio e personale qualificato. Il
processo di approvvigionamento - a cui sono legate queste richieste - è quindi
strettamente legato all'impegno di voler ottenere il massimo dall'impianto. A
causa del numero elevato di fornitori coinvolti nei contratti FM, può risultare
difficile controllare le spese di approvvigionamento. L'accesso agli stock di
magazzino è spesso difficoltoso e si possono verificare processi inefficaci di
approvazione delle spese, che incoraggiano a non seguire le procedure di
acquisto - comprando da fornitori non autorizzati. I processi di
approvvigionamento tendono ad essere manuali, compromettendo l'efficienza ed
aumentando i costi. Comunque, puntando sulla velocità e la disponibilità
immediata della comunicazione on line, è oggi più facile raggiungere il
personale specializzato e procurare i componenti. Tenendo sotto controllo le
spese degli acquirenti e le prestazioni dei fornitori, i responsabili dei
servizi sono in grado di determinare i modelli di acquisto ed individuare le
aree in cui è possibile ridurre i costi. Questo genere di informazioni può
essere centralizzato e reso disponibile per migliorare le decisioni strategiche,
finanziarie ed operative, - ottimizzando così la gestione dei budget di MRO
(manutenzione, riparazione e funzionamento) - e prevedere la qualità della
domanda e dell'offerta. Le tecnologie di gestione integrata degli asset e di
e-procurement sono passi importanti per le società di FM, perché permettono
alle aziende di controllare in modo più efficace le scorte di magazzino,
ridurre gli acquisti in eccesso, migliorare i livelli di servizio ed i tempi di
risposta. Negli ultimi anni, il settore FM è entrato in un nuovo mercato con
contratti di servizio di oltre vent'anni firmati seguendo gli schemi di PFI
(Private Finance Initiatives) o PPP (Public/Private Partnerships). La chiave del
successo per il conseguimento di questi accordi è stata la promessa di
migliorare il metro di valutazione delle prestazioni e di ottimizzare le capacità
di gestione. I fornitori di servizi hanno dunque ancora molto da guadagnare
puntando sull'ottimizzazione dei livelli di servizio e sull'implementazione di
procedure avanzate di gestione. I clienti diventano sempre più esigenti, ma se
i fornitori di servizi FM si impegneranno seriamente ad investire nelle
tecnologie di gestione integrata degli asset e di e-procurement, si potrebbero
aprire possibilità di contratti a più lungo termine e maggiori profitti. Per
godere di tutti i benefici possibili offerti da queste soluzioni, le aziende
devono voler fortemente adottare le nuove tecnologie. DELEGARE
PER UNA MAGGIORE EFFICIENZA: L'OUTSOURCING SECONDO OCE' FACILITY SERVICES Roma,
19 giugno 2002 - Le analisi sui trend di mercato parlano chiaro: l'outsourcing
è una strategia ormai consolidata verso la quale molte aziende di moderna
concezione si rivolgono per ottimizzare la propria organizzazione. Sempre di più,
le attività non legate al "core business" aziendale vengono delegate
a terzi specialisti in grado di svolgere un servizio migliore in termini di
qualità, costi e tempi. Secondo Gaspare Volo, Business Director di Océ
Facility Services "la grande crescita registrata dall'outsourcing negli
ultimi anni risponde ad una precisa esigenza delle aziende: ridurre i costi
fissi delle attività non strategiche, ottenere una maggiore flessibilità e
migliorare l'efficienza dei processi aziendali". In effetti è riscontrato
che l'outsourcing è oggi una delle principali leve strategiche, in grado di
contribuire significativamente alla creazione di vantaggio competitivo, grazie
all'effettivo miglioramento dei servizi, alla riduzione dei costi operativi e
alla velocizzazione dei processi produttivi. Un progetto di outsourcing può
garantire concreti vantaggi di tipo strategico, operativo ed
economico-finanziario. "A livello strategico - spiega Gaspare Volo -
demandare a terzi lo svolgimento di alcuni servizi significa liberare risorse
interne da dedicare al 'core business' aziendale, concentrando tutte le energie
disponibili sull'attività primaria dell'azienda. Ridurre i costi diretti legati
al personale e soprattutto gli oneri indiretti derivanti dalla gestione
dell'attività sono i vantaggi economico-finanziari che l'outsourcing può
assicurare. Tutti costi che si trasformano da fissi in variabili - prosegue Volo
- con un vantaggio subito evidente per l'azienda: pagare solo ciò che viene
realmente 'utilizzato'. Fare outsourcing significa, inoltre, trasferire a terzi
l'onere relativo agli investimenti per l'aggiornamento delle tecnologie e
liberare capitali per investimenti più coerenti con la missione aziendale.
Outsourcing significa anche ottenere vantaggi operativi - conclude
l'Amministratore delegato di Océ Facility Services - quali una migliore qualità
del servizio, una maggiore flessibilità e un rapporto privilegiato con un
interlocutore unico che fa dei servizi forniti il proprio 'core business'. La
scelta del partner L'ormai consolidata esperienza di Océ Facility Services,
dimostra che una scelta ponderata del partner in un progetto di outsourcing è
un momento fondamentale. Un partner altamente specializzato e competente è
indispendabile, in particolare, in un settore come la gestione documentale, che
ha importanti implicazioni sull'intera comunicazione aziendale. "Scegliere
correttamente il gestore del servizio è la prima condizione per raggiungere il
successo - sostiene Gaspare Volo - in quanto bisogna scegliere non un semplice
fornitore, ma un partner con cui instaurare un processo di trasparenza e
condivisione degli obiettivi. Per Océ Facility Services la fase iniziale del
rapporto con i propri clienti è importantissima. Già in quel momento -
aggiunge Volo - comincia un'approfondita analisi per evidenziare aree critiche,
aspettative degli utenti, livello di qualità atteso e ridisegnare un nuovo
modello operativo". Per tutta la durata del contratto, Océ Facility
Services cerca di definire con la massima trasparenza livelli di servizio e
parametri di controllo per assicurare il massimo gradimento da parte degli
utenti, attraverso il 'Service Level Agreement', sistema che consente di
regolamentare i livelli di servizio in funzione degli indicatori più facilmente
misurabili. Il partner 'ideale' per rilevare attività legate alla
documentazione aziendale deve possedere tecnologie proprie ed essere in grado di
garantire un continuo sviluppo nell'ambito dell'Information Technology. È
importante, anche, avviare il servizio senza creare grossi mutamenti
organizzativi all'interno delle aziende e pianificare sviluppi successivi in
modo graduale. Per questo è essenziale identificare un partner che faccia
dell'attività in oggetto il proprio core business, che disponga di tecnologie
proprie, che abbia esperienza consolidata nell'outsourcing del servizio e che,
infine, assicuri la massima riservatezza nella gestione delle informazioni. FUJITSU
SIEMENS COMPUTERS ANNUNCIA IL SISTEMA OPERATIVO SOLARIS 9 SUI PROPRI SERVER
PRIMEPOWER Milano,
19 giugno 2002 - Fujitsu Siemens Computers ha annunciato la disponibilità
immediata a livello mondiale di Solaris 9 Operating Environment (OE) sulla
propria gamma di server PRIMEPOWER basati su SPARC64 GP. Gli ulteriori livelli
di sicurezza, prestazioni e scalabilità offerti da Solaris 9 OE e la sua
capacità di sfruttare risorse CPU supplementari rappresentano un complemento
perfetto per sistemi altamente scalabili dedicati al Business Critical Computing
come i server PRIMEPOWER. Questo nuovo mix di tecnologie consoliderà
ulteriormente la posizione di Solaris OE come ambiente operativo di riferimento
all'interno del mercato UNIX. "La stretta collaborazione tra Sun e Fujitsu
sottolinea l'impegno che le due società rivolgono nei confronti di Solaris
Operating Environment. Sun e Fujitsu intendono collaborare ancora più a fondo
con l'obiettivo di estendere la leadership di Solaris OE quale principale
ambiente operativo per iniziative business-critical e mission-critical", ha
dichiarato Anil Gadre, Vice President e General Manager of Solaris Software di
Sun Microsystems. "Gli elevati livelli di sicurezza, prestazioni e
scalabilità offerti da Solaris 9 possono sfruttare ancor meglio un'architettura
ben bilanciata come quella dei sistemi PRIMEPOWER e le eccellenti performance
dei processori SPARC64", ha rilevato Jens-Peter Seick, Vice President Line
of Business UNIX di Fujitsu Siemens Computers. "La nuova release diventerà
il sistema operativo scelto dai professionisti IT che devono incrementare i
livelli di servizio e diminuire i costi e i rischi negli ambienti Business
Critical Computing basati su rete". NEXTRA
PUNTA SUL CANALE Milano,
19 giugno 2002 - Nextra, l'eXtended Service Provider di soluzioni Internet per
l'impresa, appartenente al Gruppo norvegese Telenor, conferma il valore del
canale indiretto nella sua strategia commerciale: dà vita, quindi, a una
struttura dedicata, diretta da Marco Emilitri e Cristina Lupini, che si occuperà
di sviluppare e coordinare tutte le attività di formazione, incentivazione e
fidelizzazione dei partner. "Nextra sta vivendo una profonda fase di
cambiamento: interno, in termini di mentalità; esterno, in termini di
posizionamento e approccio al mercato" spiega Marco Emilitri, Direttore
Sales & Marketing di Nextra. "Nell'ambito di questa "nuova Nextra"
stiamo rivedendo anche le nostre politiche di canale, al fine di potenziare la
rete dei nostri partner e creare con loro le sinergie necessarie per presentarci
sul mercato come eXtended Service Provider." L'istituzione di un channel
program, con la certificazione della rete su tre distinti livelli (partner,
silver partner, gold partner), garantisce un'uniformità di visione nella
proposizione al mercato di soluzioni ad alto valore aggiunto. "I nostri
partner sono e saranno selezionati in base alla loro competenza tecnologica e
alla conoscenza del mercato e del territorio," commenta Cristina Lupini,
Direttore Canale Indiretto di Nextra. "Relativamente alla certificazione, i
livelli di partnership non saranno tanto legati alle dimensioni o al fatturato,
quanto all'affinità degli obiettivi di mercato con quelli di Nextra, e allo
sviluppo di soluzioni complementari a quelle da noi proposte". Essere
partner Nextra comporta diversi vantaggi: dalla possibilità di update continuo
sulle soluzioni Nextra, grazie a corsi semestrali di formazione e alla intranet
a loro dedicata, alla possibilità di fregiarsi del logo di certificazione per
il web e per la documentazione offline, nonchè del relativo attestato di
certificazione. I partner potranno anche avvalersi di operazioni di comarketing
e PR congiunte (case study su soluzioni di rilievo dei partner e dei loro
clienti), e ottenere il Certification Kit (merchandising e materiale
pubblicitario). HITACHI
PRESENTA LA SERIE POWER MOSFET N-CHANNEL DI OTTAVA GENERAZIONE: MINORE
RESISTENZA E MAGGIORE VELOCITÀ Milano,
19 giugno 2002 - Hitachi ha annunciato i primi due prodotti della nuova serie
power MOSFET N-channel di ottava generazione che utilizzano la confezione LFPAK.
HAT2164H offre una resistenza inferiore di circa il 40% rispetto ai precedenti
modelli di Hitachi, mentre HAT2165H raggiunge una velocità superiore del 45%
circa. Grazie a un processo di 0,35(m, invece, è stato possibile ridurre la
dimensione della cella di entrambi i prodotti approssimativamente del 70%
rispetto alla serie Hitachi di settima generazione. I dispositivi forniscono una
capacità di drive di 4,5V ad un tensione di breakdown Drain Source di 30 V e
sono ideali per l'utilizzo del convertitore DC/DC in base stations, router,
server e palmari. Progettato con lo scopo di avere una bassa resistenza di
canale, HAT2164H raggiunge una resistenza di 3,0 m( (tipica) ad un VGS (Voltage
Gate Source) di 4,5V, attraverso l'ottimizzazione del progetto della struttura
della cella. Con un VGS di 10V ha una resistenza pari a 2,5 m( (tipica), che
rende possibile il raggiungimento di un'elevata efficienza negli alimentatori,
grazie ad una riduzione della dispersione. HAT2165H raggiunge una velocità più
elevata, mantenendo al contempo una bassa resistenza, grazie all'ottimizzazione
del progetto della struttura della cella e ad un processo che riduce la carica
Gate-Drain (Qgd). Il dispositivo raggiunge un FOM (Figure Of Merit) di
resistenza dalla carica Gate-Drain (RDS(on) • Qgd) di 37m( nC (tipica) a un
VGS di 4,5V. Si tratta del più importante parametro indicativo delle perdite
durante lo switching. Con una VGS di 10V la resistenza è di 28,5 m( (tipica).
La frequenza di switching, potenzialmente più alta, rende possibile la
progettazione di alimentatori con dimensioni più ridotte. HAT2164H e HAT2165H
offrono le prestazioni più elevate che si possano avere utilizzando un package
piccolo e sottile come LFPAK che ha lo stesso ingombro di un dispositivo SOP-8.
Inutili sprechi di spazio nel package sono ridotti al minimo dall'utilizzo di
una costruzione wireless. Le dimensioni compatte e l'elevata efficienza del
package permettono di ottenere risparmi energetici. Le spedizioni dei campioni
d'entrambi i dispositivi inizieranno nel mese di luglio 2002. L'elevata
prestazione della confezione LFPAK è il risultato di uno sviluppo di Hitachi
lanciato nel 2000. ADD
ON AMPLIA L'OFFERTA DI SOLUZIONI PER IL BACKUP AD ALTA AFFIDABILITÀ GRAZIE
ALL'IMPORTANTE ACCORDO SIGLATO CON ONSTREAM Milano,
19 giugno 2002 - ADD ON, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti
per l'informatica ad alta tecnologia, sempre alla ricerca di soluzioni
innovative da presentare al mercato italiano ha stretto un rilevante accordo per
la distribuzione dei prodotti OnStream, società leader nella realizzazione di
unita per il backup professionale. OnStream garantisce una maggiore affidabilità
per la protezione dei dati grazie ad una gamma molto ampia e completa di
soluzioni per il backup, ideali per operare con qualsiasi tipo di interfaccia:
dalle unità IDE interne o esterne a quelle SCSI; sono inoltre proposte le
potenti unità esterne USB 2.0 e Firewire. Tutti i prodotti della serie sono
dotati di software di fascia alta; in particolare Echo e Tapeware per le
piattaforme Microsoft, Linux e Novell, mentre per le unità dedicate a MacIntosh
viene impiegato Retrospect. I prodotti della linea OnStream assicurano un'ottima
affidabilità grazie all'innovativa tecnologia ADR (Advanced Digital Recording),
applicata a tutte le unità della serie, per cui risulta impossibile perdere i
dati salvati. Infatti questa particolare tecnica si basa su di un rivoluzionario
sistema di lettura/scrittura in array a 8 canali, grazie al quale anche dove si
verificasse la perdita di un'intera traccia di dati sarebbe possibile,
attraverso la scrittura ECC, ricostruire il backup senza alcun problema. Sono
molte e differenti le soluzioni proposte da OnStream che vanno ad arricchire il
catalogo di ADD ON: unità di backup interne da 15-30 Gb fino a 60-120 Gb con
interfaccia IDE, SCSI e SCSI LVD-SE, compatibili con Win, Unix, Mac e Linux,
dotate di software Echo o Tapeware a seconda dei modelli; unità di backup
esterne da 15-30 Gb fino a 30-60 Gb con interfaccia Parallela, SCSI II, USB, USB
2.0 e Firewire, compatibili con Win, Unix, Mac e Linux, munite dei pacchetti
Echo, Tapeware e Retrospect a seconda del tipo di prodotto; cartucce di backup
ADR e ADR 2 da 15-30 Gb a 60-120 Gb. Con l'introduzione nel listino di queste
soluzioni capaci di garantire un'alta affidabilità a dei costi assolutamente
competitivi, ADD ON diventa uno dei distributori più completi per l'offerta di
articoli per il backup professionale all'interno del panorama italiano. Inoltre
si conferma la vocazione dell'azienda a ricercare costantemente a livello
nazionale e internazionale i prodotti più innovativi e funzionali offerti dal
mercato. Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6
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