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CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA CONSIGLIO EUROPEO DI SIVIGLIA 21 E 22 GIUGNO 2002

Siviglia, 25 giugno 2002 - Il Consiglio europeo si è riunito a Siviglia il 21 e 22 giugno 2002. La riunione è stata preceduta da un intervento del Presidente del Parlamento europeo, Sig. Pat Cox, seguito da uno scambio di opinioni sui temi principali in discussione. Il Consiglio europeo si compiace del notevole impulso impresso al dialogo tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione nell'ambito del nuovo partenariato cui fanno riferimento le conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona e accoglie favorevolmente l'istituzione di un gruppo tecnico ad alto livello per la cooperazione interistituzionale. Il futuro dell'unione - Relazione del Presidente della Convenzione riguardo al futuro dell'Unione Il Consiglio europeo ha preso atto di una relazione del Presidente Valéry Giscard d'Estaing sull'andamento dei lavori in sede di Convenzione e nei vari ambiti in cui la società civile è chiamata ad esprimersi. Sulla scorta di questo intervento il Consiglio europeo ha proceduto a uno scambio di vedute in merito all'evoluzione dei dibattiti che, dopo una fase di ascolto, entrano ora in una fase di discussioni dedicate all'esame approfondito delle questioni principali individuate finora. Il Consiglio europeo appoggia l'impostazione generale seguita dalla Convenzione. Auspica che quest'ultima prosegua in tale direzione e giunga a un risultato positivo, entro le scadenze previste, nella prospettiva della Conferenza intergovernativa per la revisione dei trattati, decisa a Laeken. Riforma del Consiglio - Il Consiglio europeo ha avviato un processo di riforma a Helsinki, nel dicembre del 1999, allorché ha adottato una serie di raccomandazioni, e lo ha portato avanti a Göteborg e a Barcellona, allorché ha preso atto delle relazioni del Segretario Generale/Alto Rappresentante, imperniate su quattro temi principali: il Consiglio europeo, il Consiglio "Affari generali", la Presidenza del Consiglio nonché l'attività legislativa del Consiglio e la trasparenza. Sulla scorta di una relazione di sintesi corredata di proposte particolareggiate presentata a Siviglia dalla Presidenza, il Consiglio europeo ha avuto una discussione approfondita sull'argomento e si è detto d'accordo su una serie di misure concrete applicabili, senza modifica dei trattati, all'organizzazione e al funzionamento del Consiglio europeo (cfr. Allegato I) nonché del Consiglio (cfr. allegato II). La riforma rappresenta una modifica sostanziale delle attuali prassi nel senso di un rafforzamento dell'efficacia dell'istituzione alla vigilia di un aumento senza precedenti del numero degli Stati membri dell'Unione. Il Consiglio europeo ha inoltre preso atto della relazione della Presidenza sul dibattito in corso a proposito della Presidenza dell'Unione. Ha constatato che esiste una disponibilità generale ad approfondire la questione, fermo restando che qualsiasi adeguamento del sistema attuale di rotazione semestrale dovrà, comunque, continuare a rispettare il principio dell'uguaglianza tra gli Stati membri. Il Consiglio europeo ha chiesto pertanto alla futura Presidenza danese di prendere le opportune disposizioni per proseguire la riflessione in vista di una prima relazione da presentare al Consiglio europeo del dicembre 2002. Infine, il Consiglio europeo rammenta l'importanza che annette all'attuazione effettiva dell'insieme delle linee direttrici e delle raccomandazioni operative adottate dal Consiglio europeo a Helsinki il 10 e 11 dicembre 1999. In particolare, il Consiglio è invitato a esaminare la questione dell'uso delle lingue nella prospettiva di un'Unione allargata e i mezzi pratici per migliorare la situazione attuale senza porre in causa i principi fondamentali. In questo contesto, occorrerebbe presentare una proposta in tempo utile e, in ogni caso, sottoporre una prima relazione al Consiglio europeo del dicembre 2002. Le nuove regole di cui al punto 3 entreranno in vigore, salvo se diversamente deciso, sotto la prossima presidenza. Pertanto, le modifiche formali da apportare a tal fine al regolamento interno del Consiglio saranno stabilite anteriormente al 31 luglio 2002. L'attuazione dell'insieme di tali disposizioni sarà valutata dal Consiglio europeo nel dicembre 2003. Trattato di Nizza - Il Primo Ministro dell'Irlanda ha annunciato che il suo governo intende indire un referendum nell'autunno 2002 per permettere all'Irlanda di ratificare il trattato di Nizza. Il Primo Ministro ha presentato la "Dichiarazione nazionale dell'Irlanda", in cui si conferma che le disposizioni del trattato sull'Unione europea relative alla politica estera e di sicurezza non pregiudicano la politica tradizionale di neutralità militare di questo paese e che tale situazione resterà immutata dopo la ratifica del trattato di Nizza (cfr. allegato III). Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione in cui prende atto della Dichiarazione nazionale dell'Irlanda (cfr. allegato IV). Il Consiglio europeo si è compiaciuto del fatto che il Governo irlandese sia determinato a far approvare il trattato di Nizza, presupposto necessario per la realizzazione dell'allargamento entro i termini previsti. Legiferare meglio - Il Consiglio europeo ha preso atto con soddisfazione delle comunicazioni della Commissione su come legiferare meglio e in particolare del piano d'azione volto a semplificare e a migliorare la qualità del contesto normativo. Invita le tre istituzioni interessate (Parlamento, Consiglio e Commissione) a adottare, sulla base dei lavori del gruppo tecnico ad alto livello, un accordo interistituzionale entro il 2002 onde migliorare la qualità della legislazione comunitaria e le condizioni del suo recepimento, compresi i termini, nelle legislazioni nazionali. Pesd - Il Consiglio europeo ha approvato la relazione della Presidenza sulla politica di sicurezza e di difesa. Il Consiglio europeo, determinato a rafforzare il ruolo dell'Unione europea nella lotta al terrorismo e riconoscendo l'importanza a tal fine del contributo della Pesc, inclusa la Pesd, ha adottato una dichiarazione (cfr. allegato V) volta a meglio inquadrare le capacità necessarie per lottare contro il terrorismo. Dopo la dichiarazione di operatività della Pesd adottata a Laeken, sono stati compiuti progressi sostanziali per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità civili e militari, l'attuazione del piano d'azione destinato a colmare le lacune esistenti e le prospettive della cooperazione in materia di armamenti. Il Consiglio europeo chiede ai Ministri della difesa, in sede di Consiglio "Affari generali", di continuare a fornire orientamenti per il proseguimento dei lavori riguardo alle capacità. L'Unione europea ha confermato di essere in grado di svolgere operazioni di gestione delle crisi, decidendo segnatamente di condurre la missione di polizia in Bosnia-Erzegovina (Eupm) che subentrerà, a decorrere dal 1° gennaio 2003, all'attuale operazione dell'Onu. Il Consiglio europeo ha espresso la volontà dell'Unione europea di subentrare alla Nato nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Ha incaricato Il Segretario Generale/Alto Rappresentante e gli organi competenti dell'Unione europea di prendere i contatti necessari con le autorità dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia e con i responsabili della Nato e di portare avanti e intensificare le misure di pianificazione avviate, per essere in grado di subentrare all'operazione della Nato al termine dell'attuale mandato di quest'ultima, con l'intesa che gli accordi permanenti tra l'Unione europea e la Nato ("Berlin plus") siano operativi a tale data. Nell'accogliere con favore i progressi finora compiuti dalla Presidenza spagnola in merito all'attuazione delle disposizioni di Nizza relative alla partecipazione degli alleati europei non appartenenti all'Unione europea, il Consiglio europeo incarica la prossima Presidenza, unitamente al Segretario Generale/Alto Rappresentante, di proseguire i lavori al riguardo. Nel settore civile, sono stati portati avanti i lavori sui quattro temi prioritari (polizia, Stato di diritto, amministrazione civile e protezione civile), sotto il profilo sia qualitativo che quantitativo delle capacità. Le strutture e le procedure decisionali della Pesd hanno dimostrato la loro validità in occasione del primo esercizio di gestione delle crisi condotto dall'Unione. Una relazione sull'insieme di questi temi sarà presentata al Consiglio europeo di Copenaghen. Allargamento - Nel corso del primo semestre dell'anno sono stati realizzati progressi decisivi nei negoziati di adesione, che ora entrano quindi nella fase conclusiva. La tabella di marcia stabilita a Nizza è stata rispettata con l'adozione di posizioni comuni sui capitoli "Agricoltura", "Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali", "Disposizioni finanziarie e di bilancio" e "Istituzioni". Le questioni finanziarie e le questioni di altro tipo che non sono state trattate in occasione della messa a punto di posizioni comuni su tali capitoli dovranno essere definite al più presto sulla scorta delle conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 17 giugno. Quanto al rispetto dei criteri di adesione, il Consiglio europeo sottolinea che è importante che i paesi candidati continuino a progredire nell'attuazione e nell'applicazione effettiva dell'acquis. I paesi candidati devono adottare tutte le misure necessarie per portare le loro capacità in campo amministrativo e giudiziario al livello richiesto. A questo proposito il Consiglio europeo si compiace della relazione della Commissione sui piani d'azione specifici in materia e sul seguito dato agli impegni assunti nel quadro dei negoziati, ricordando in particolare le conclusioni del Consiglio del 10 giugno per quanto riguarda il settore della giustizia e degli affari interni e l'acquis veterinario e fitosanitario. Tenendo conto di tutti questi elementi, e al fine di consentire al Consiglio europeo che si terrà nell'autunno prossimo di decidere con quali paesi candidati i negoziati potranno essere conclusi alla fine del 2002, il Consiglio dovrà prendere le opportune decisioni per trasmettere ai paesi candidati all'inizio del mese di novembre tutti gli elementi ancora mancanti riguardo al pacchetto finanziario, e la Commissione dovrà formulare le raccomandazioni pertinenti sulla scorta delle relazioni periodiche. Il Consiglio europeo conferma che, se il ritmo attuale dei negoziati e delle riforme sarà mantenuto, l'Unione europea è determinata a concludere i negoziati con Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Repubblica slovacca, Lituania, Lettonia, Estonia, Repubblica ceca e Slovenia entro la fine del 2002, se tali paesi sono pronti. Il principio di differenziazione deve essere pienamente rispettato fino al termine dei negoziati. La stesura del trattato di adesione dovrebbe proseguire per essere ultimata non appena possibile dopo la conclusione dei negoziati di adesione. Si può ragionevolmente prevedere che il trattato di adesione possa essere firmato nella primavera del 2003. L'obiettivo resta quello di fare in modo che nel 2004 tali paesi partecipino alle elezioni del Parlamento europeo in quanto membri a pieno titolo. Tuttavia, questo obiettivo comune potrà essere raggiunto entro i termini previsti solo se ciascun paese candidato adotterà un approccio realistico e costruttivo. La Bulgaria e la Romania hanno compiuti notevoli progressi nel corso degli ultimi mesi. Il Consiglio europeo incoraggia questi paesi a proseguire gli sforzi e riafferma il suo impegno a sostenerli pienamente nella preparazione all'adesione. A Copenaghen dovrebbe essere adottata una tabella di marcia aggiornata e una strategia di preadesione riveduta e rafforzata per i paesi candidati ancora in fase di negoziato. Si potrebbe anche prevedere un aumento dell'assistenza finanziaria di preadesione. Inoltre, se il ritmo attuale sarà mantenuto, potrebbe essere fissato un calendario più preciso per il processo di adesione di questi paesi entro l'anno. Per quanto concerne l'adesione di Cipro, le conclusioni di Helsinki sono alla base della posizione dell'Unione europea. L'Unione europea continua a dare la preferenza all'adesione di un'isola riunificata. Il Consiglio europeo sostiene incondizionatamente gli sforzi compiuti dal Segretario generale delle Nazioni Unite ed esorta i responsabili delle comunità cipriote, greca e turca, a intensificare e accelerare i contatti per cogliere questa occasione unica che si presenta di giungere a una soluzione globale, conformemente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nella speranza che si concretizzi prima della fine dei negoziati. L'Unione europea prenderebbe in considerazione i termini di una siffatta soluzione globale nel trattato di adesione, conformemente ai principi che sottendono all'Unione europea: in qualità di Stato membro, Cipro dovrà esprimersi con una sola voce e vigilare affinché il diritto dell'Unione europea sia applicato in modo corretto. L'Unione europea apporterebbe un contributo finanziario sostanziale per sostenere lo sviluppo della parte settentrionale dell'isola riunificata. Il Consiglio europeo si compiace delle riforme recentemente approvate in Turchia. Incoraggia e sostiene pienamente gli sforzi compiuti da tale paese per rispettare le priorità definite nel suo partenariato per l'adesione. L'attuazione delle riforme politiche ed economiche necessarie migliorerà le prospettive di adesione della Turchia, secondo gli stessi principi e criteri applicati agli altri paesi candidati. Quanto alla fase successiva della candidatura della Turchia, potrebbero essere prese nuove decisioni a Copenaghen tenendo conto dell'evolversi della situazione nell'intervallo tra i Consigli europei di Siviglia e di Copenaghen e sulla scorta della relazione periodica che la Commissione presenterà in ottobre nonché in conformità delle conclusioni di Helsinki e di Laeken. Le prospettive economiche e gli indirizzi di massima per le politiche economiche - Il recente rallentamento congiunturale dell'attività economica è cessato. L'economia europea potrà raccogliere i frutti di politiche macroeconomiche sane e di riforme economiche ambiziose che sosterranno la ripresa della crescita già iniziata e la creazione di posti di lavoro e permetteranno di meglio affrontare le incertezze economiche. 48. Il Consiglio europeo approva gli indirizzi di massima per le politiche economiche, incentrati sulla stabilità macroeconomica e sulla crescita nonché sulla riforma dei mercati del lavoro, dei beni e dei servizi e raccomanda al Consiglio di adottarli. Conferma il proprio impegno nei confronti del patto di stabilità e di crescita e del risanamento delle finanze pubbliche e chiede agli Stati membri di seguire politiche di bilancio conformi alle raccomandazioni contenute negli indirizzi di massima per le politiche economiche. Gli Stati membri sono invitati ad avvalersi di tutte le conseguenze della crescita connesse alla ripresa economica per proseguire il risanamento delle finanze pubbliche. Servizi finanziari -Il Consiglio europeo si compiace dell'adozione del regolamento relativo all'applicazione di principi contabili internazionali e degli accordi politici raggiunti recentemente sulle direttive relative ai conglomerati finanziari, agli abusi di mercato e ai fondi pensione aziendali e ribadisce il suo fermo impegno ad attuare rapidamente e integralmente il piano d'azione per i servizi finanziari. Imposizione dei prodotti energetici - Il Consiglio europeo prende atto della relazione della Presidenza sullo stato dei lavori della direttiva relativa all'imposizione dei prodotti energetici e riafferma il calendario adottato a Barcellona per la sua adozione, parallelamente all'accordo sull'apertura dei mercati dell'energia. Pacchetto fiscale - Il Consiglio europeo: prende atto con soddisfazione della relazione interinale del Consiglio sul pacchetto fiscale nonché della sua determinazione a fare in modo che questo sia definitivamente adottato entro la fine dell'anno; si aspetta che i negoziati con la Svizzera sulla fiscalità del risparmio, benché iniziati solo recentemente, possano svolgersi a un ritmo accelerato e concludersi quanto prima nel secondo semestre 2002. Cooperazione amministrativa nel settore dell'imposizione fiscale - . Il Consiglio europeo si rallegra della relazione interinale del Consiglio relativa alla cooperazione amministrativa nel settore dell'imposizione fiscale e approva le iniziative ivi presentate ai fini della prosecuzione dei lavori nel settore. "Corporate governance" - I recenti avvenimenti hanno evidenziato l'importanza di una sana gestione delle imprese, in particolare per le imprese che operano sui mercati dei capitali. In ottemperanza alla decisione del Consiglio europeo di Barcellona, nell'aprile 2002, il mandato del Gruppo ad alto livello di esperti di diritto societario è stato esteso alle questioni relative alle migliori pratiche in materia di gestione e audit delle imprese, con particolare riguardo al ruolo dei membri del consiglio d'amministrazione privi di responsabilità esecutive e degli organi di vigilanza, la retribuzione dei dirigenti, la responsabilità della direzione aziendale in materia di informazioni finanziarie e le pratiche di revisione. Nel giugno 2002 il Consiglio Ecofin ha preso atto di una relazione orale preliminare della Presidenza del Gruppo ad alto livello. Il Consiglio europeo invita il Consiglio Ecofin e il Consiglio "Mercato interno" a tenere un dibattito politico sulla relazione finale del Gruppo ad alto livello, affinché la Commissione presenti quanto prima proposte specifiche.

IL PARLAMENTO EUROPEO EVIDENZIA L'IMPORTANZA DELLE PMI
Bruxelles, 25 giugno 2002 - Nel corso dell'ultima seduta plenaria del Parlamento europeo è stata adottata una relazione, presentata dall'eurodeputata Dominique Vlasto, nella quale si chiedevano ulteriori misure volte ad assistere le Pmi (piccole e medie imprese) nell'Ue. Secondo gli europarlamentari, sono necessari maggiori sforzi per garantire l'aiuto alle Pmi da parte degli Stati membri, a dispetto delle condizioni economiche poco favorevoli sin dal 2001. Fra le misure specifiche suggerite dalla relazione figurano: il potenziamento dei servizi di assistenza alle imprese, il miglioramento degli aiuti per le aziende fallite e i dirigenti, nonché la disponibilità di misure sperimentali sulla riduzione dell'Iva per tutte quelle attività a forte intensità di manodopera. Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto alla Commissione di prendere in considerazione le esigenze delle Pmi al momento di elaborare le politiche.

SUL SITO LA NEWSLETTER QCS NEWS - MAGGIO 2002
Roma, 24 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it  tra gli ultimi documenti pubblicati, è disponibile il nuovo numero della newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari. Questi i titoli principali: Emergenza idrica: il piano del Qcs ; Disimpegno dei fondi sotto esame ; Ambiente: nuove risorse per le Ong.

AIBA NASCE L'ACCADEMIA DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO NEL 2001 I BROKERS ITALIANI HANNO INTERMEDIATO PREMI PER 8.045 MILIONI DI EURO NEI RAMI DANNI. IN ARRIVO LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL'INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA
Milano, 25 giugno 2002 - Dati del settore per l'anno 2001 - Il mercato assicurativo continua a crescere: nel 2001 la raccolta premi ha raggiunto i 76 miliardi di euro (+12,3%), con una raccolta di 30 miliardi di euro nei rami danni (+7,5%) e 46 miliardi nel vita (+15,7%). Si conferma la presenza significativa dei brokers sul mercato assicurativo italiano anche per l'anno 2001. L'espansione del brokeraggio assicurativo avviene in una situazione non favorevole, considerato il rilevante aumento del ramo vita (settore storicamente non produttivo per i broker), mentre i rami danni continuano a ristagnare. Assume quindi maggiore rilevanza la crescita numerica degli operatori che rafforza il trend decisamente positivo degli ultimi anni e che ha avuto un'ulteriore accelerazione nel corso del 2001. Il totale dei Mediatori di assicurazione e/o riassicurazione ha raggiunto le 3.434 unità, pari ad un aumento dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Da sottolineare l'aumento delle imprese operanti oggi sul mercato salite a 882 per un aumento del 9,3% rispetto alle 807 del 2000. Aumenta progressivamente il numero delle persone iscritte all'Albo segno evidente di un rilevante afflusso proveniente da altri settori dell'intermediazione. A fine 2001 risultavano iscritte all'Albo 2.552 persone fisiche fra le quali sono comprese anche 337 ditte individuali. In totale abbiamo 3434 mediatori di assicurazione e/o riassicurazione, in crescita dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Quanto alla distribuzione geografica, il 31,3% dei brokers ha sede in Lombardia. Seguono il Lazio (13,0%), il Veneto (9,5%), il Piemonte (9,2%). Progressi significativi anche in tema di peso specifico dell'attività, i brokers italiani hanno intermediato 8.045 milioni di euro nei rami danni. Una quota pari al 26,8% del totale (25,4% nel 2000). Crescono le adesioni all'Aiba: 800 le aziende iscritte (società e ditte individuali) rispetto alle 743 del 2000. Un aumento del 7,6%, per una rappresentatività rispetto al totale della Categoria del 70%. Accademia di Brokeraggio Assicurativo - In collaborazione con il Cineas (Consorzio Universitario per l'Ingegneria nelle Assicurazioni) del Politecnico di Milano è stata creata l'Accademia di Brokeraggio Assicurativo. Si tratta di un vero e proprio "master" in brokeraggio assicurativo che ha l'obiettivo di creare dei professionisti competenti e specializzati nell'analisi, nella gestione, nel trattamento dei rischi e nelle relative coperture, capaci di essere riconosciuti dalle imprese clienti come veri e propri consulenti, in grado di orientare al meglio le scelte aziendali in materia del trattamento dei rischi, congiuntamente all'affinamento delle capacità commerciali. L'iniziativa è rivolta soprattutto a neolaureati, laureandi o professionisti diplomati o laureati, con qualche anno di esperienza, anche non direttamente impegnati nel settore, desiderosi di intraprendere la professione di broker assicurativo. Il piano di formazione dell'Accademia si svilupperà su un arco temporale di 10 mesi, 7 di studio e 3 di stage, presso intermediari assicurativi indicati dall'Aiba. Il Broker nel mercato europeo - La nuova Direttiva sull'intermediazione procede il suo iter presso gli organismi europei e ne è ipotizzabile l'approvazione entro l'estate. Seguirà la fase del recepimento negli ordinamenti nazionali entro due anni. La direttiva si applica a chiunque distribuisca prodotti assicurativi: agenti, mediatori ed operatori di "bancassicurazione", che assumono la definizione comuni di intermediari. Per intermediazione assicurativa e riassicurativa si intendono le attività consistenti nel presentare o proporre contratti di assicurazione e riassicurazione, compiere altri atti preparatori o relativi alla conclusione dei contratti, ovvero nel collaborare, segnatamente in caso di sinistri, alla loro gestione ed esecuzione. In questo contesto quale possa essere il futuro degli albi è difficile immaginare, come pure in che modo sarà modificata la legge 792/84 per adeguarsi alla direttiva stessa. Di certo l'Aiba si batterà per garantire al broker quella posizione di vertice qualitativo guadagnata sul campo. Italia: Paese sotto e male assicurato - "Il nostro Paese era e rimane sotto e male assicurato, ha detto in apertura il Presidente dell'Aiba Francesco Paparella. Da sottolineare come la raccolta del solo ramo auto - circa 15,3 miliardi di euro - abbia ancora una volta superato, da sola, quella registrata in tutti gli altri rami danni complessivamente calcolati, anzi, è ulteriormente aumentata, passando dal 50,5% del 1999, al 51% del 2000, ed al 51,1% nel 2001. Inoltre continua il fenomeno della vendita "porta a porta" di prodotti di tipo prettamente finanziario che, se da un lato contribuisce a far quadrare i conti di molte compagnie di assicurazioni, dall'altro, non favorisce di certo l'evoluzione del mercato". Iniziative Aiba - Diverse le iniziative assunte da Aiba nel corso dell'ultimo biennio. Ricordiamo brevemente le principali: la presentazione del Testo per una più equilibrata copertura della Responsabilità Civile delle Aziende sanitarie ed Ospedaliere; la prima indagine conoscitiva sulla "Figura del Broker italiano"; la proposta di rendere obbligatoria la copertura eventi catastrofali su tutte le operazioni di mutuo immobiliare, sia per le nuove costruzioni che per le opere di ristrutturazione; l'avvio dell'attività formativa a cura dell'Associazione, finalizzata a indirizzare la professionalità del Broker verso una sempre più spiccata conoscenza delle problematiche del "rischio" dell'Azienda/Cliente; il portale Aibanet.it strumento di collegamento fra le diverse realtà del settore assicurativo; la proposta di esenzione dell'imposta Rc Auto e applicazione di un diritto fisso; il convegno sulla tutela assicurativa della terza età, le polizze long term care e il ruolo del broker; l'impegno profuso su un tema delicato come il rapporto con gli enti pubblici.

REGIONE PUGLIA: 300 MILIONI DI EURO DALLA BEI BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI
Lussemburgo, 25 giugno 2002 La Banca europea per gli investimenti (Bei), l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea, finanzierà con un prestito di Eur 300 milioni, gli investimenti previsti dal Programma Operativo Regionale (Por) della Regione Puglia. Il prestito avrà una durata di 25 anni, comprensivi di cinque anni di pre-ammortamento. L'intervento della Bei andrà ad integrare il sostegno finanziario dei Fondi Strutturali previsti per il periodo 2000-2006. Più in particolare, finanzierà la componente regionale del Piano Operativo finanziato, per la parte restante, a valere su risorse comunitarie, nazionali e dei privati. L'accordo è stato firmato dal Vice Presidente della Bei Massimo Ponzellini e dal Presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto, alla presenza del Ministro per l'Economia e Governatore per l'Italia della Bei Prof. Giulio Tremonti. Il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del Ministero ha fornito attiva cooperazione nel corso dell'attività istruttoria della Bei. L'operazione, che segue analoghi finanziamenti a favore del programma d'investimenti, nell'ambito del Quadro comunitario di sostegno, alle Regioni Basilicata e Campania, segna un ulteriore approfondimento nel rapporto tra l'azione della Banca europea per gli investimenti e quella dei fondi strutturali nel Mezzogiorno d'Italia. "Questo prestito rappresenta un modello per tutte le regioni Obiettivo 1 europee. L'Italia, e di questo va dato merito al Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione, è il Paese che meglio sta articolando il rapporto tra la Bei, i Fondi strutturali e la finanza nazionale"; ha commentato il Vice Presidente della Bei Massimo Ponzellini. "Il prestito, che segue il rating recentemente concesso da Moody's, è un riconoscimento del merito di credito della Regione Puglia, degli sforzi fatti per uscire dalla difficile situazione finanziaria della metà degli anni Novanta e del suo impegno per ottimizzare la spesa dei Fondi strutturali". Il programma di investimenti comprende opere infrastrutturali (gestione delle acque, forestazione, misure di monitoraggio ambientale, promozione dell'energia rinnovabile) e incentivi per gli investimenti del settore privato finalizzati alla razionalizzazione delle attività produttive e alla creazione di nuove imprese. La Puglia, 4 milioni di abitanti, è una delle regioni Obiettivo 1 più popolate in Italia.

BANCA ANTONVENETA:IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLA BANCA DI CREDITO POPOLARE DI SIRACUSA
Padova, 25 giugno 2002 - i consigli di amministrazione della Banca Antoniana Popolare Veneta s.p.a.(di seguito "Banca Antonveneta" o "Bapv") e della banca di credito popolare s.p.a. (di seguito "Bcp") nelle riunioni tenutesi il 24 giugno, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della Bcp nella Bapv I Consigli di Amministrazione di Bapv e Bcp - nel rispetto delle pattuizioni contenute nell'Accordo siglato il 28 dicembre 1998 - hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della Bcp nella Banca Antonveneta. Le relative delibere saranno sottoposte alle Assemblee straordinarie degli azionisti delle due Società che verranno convocate prevedibilmente per la fine del mese di settembre 2002. L'atto di fusione, da stipularsi nel mese di ottobre p.v., avrà efficacia giuridica dal 1° novembre 2002, o da una data posteriore che fosse stabilita nell'atto di fusione e che potrà essere anche successiva alla data dell'ultima delle iscrizioni previste dall'articolo 2504 del Codice Civile. Gli effetti economici decorreranno invece dal 1° gennaio 2002. L'operazione di fusione della Banca di Credito Popolare è inserita nel piano di razionalizzazione del Gruppo "Antonveneta" che ha visto l'incorporazione graduale nella Capogruppo delle banche ordinarie controllate. L'incorporazione consentirà notevoli economie di scala, senza pregiudicare l'efficienza dei servizi resi alla clientela ed il consolidato legame con il territorio, in quanto il progetto prevede la creazione di un'Area Territoriale, con sede in Siracusa, che comprenderà tutti gli sportelli della Banca di Credito Popolare che, anche sul piano formale, manterranno nel marchio la loro originaria provenienza. I Consigli di Amministrazione delle due Banche si sono avvalsi della collaborazione di Andersen Corporate Finance S.p.A. e di Interbanca S.p.A., per la determinazione del rapporto di cambio e per la verifica della congruità del prezzo dell'OPA in appresso descritta. Gli Advisors hanno eseguito una stima relativa del valore delle due banche, prendendo a riferimento il bilancio consolidato Antonveneta al 31 dicembre 2001 e il bilancio al 31 dicembre 2001 di Bcp. I Consigli di Amministrazione, esaminata la relazione degli Advisors, condividendone contenuti e conclusioni, sulla base delle analisi effettuate e delle indicazioni espresse, hanno fissato il rapporto di cambio nella misura di seguito indicata: n.1,15 azioni ordinarie di nuova emissione della incorporante Banca Antonveneta, del valore nominale di Euro 3 cadauna contro n. 1 azione ordinaria della incorporanda BCP del valore nominale di Euro 2,58 Non è previsto alcun conguaglio in denaro. Effetti contabili - Con il perfezionamento della fusione la Banca Antonveneta procederà: all'annullamento, senza cambio, delle n. 6.382.926 azioni ordinarie Bcp del valore nominale di Euro 2,58 di proprietà della Società Incorporante, o del maggiore quantitativo di azioni ordinarie Bcp di cui Banca Antonveneta risultasse titolare alla stipula dell'atto di fusione, a seguito del perfezionamento dell'offerta pubblica di acquisto promuovenda da parte di Banca Antonveneta, in base alle pattuizioni particolari richiamate in precedenza; al cambio di massimo n.3.330.971 azioni ordinarie Bcp di proprietà di azionisti diversi dalla Banca Antonveneta, secondo il rapporto di cambio sopra indicato, mediante l'emissione complessiva di massime n. 3.830.617 azioni Bapv del valore nominale di Euro 3,00 cadauna, con conseguente aumento del capitale sociale della Società Incorporante di massimo Euro 11.491.851,00 al servizio del concambio. Modalità di assegnazione delle azioni in con cambio - Le azioni Bapv di nuova emissione attribuite in concambio avranno godimento 1° gennaio 2002 e saranno quotate al pari delle azioni Bapv già in circolazione. Gli azionisti della Bcp, intestatari di un numero di azioni non esattamente divisibile per il rapporto di cambio, provvederanno ad effettuare l'eventuale arrotondamento attraverso il mercato regolamentato, nei termini stabiliti dalla Borsa, per il tramite di un Intermediario autorizzato. La Banca Antonveneta liquiderà agli Intermediari Autorizzati le frazioni di azione Bapv eventualmente risultanti dal concambio, al prezzo di riferimento del giorno di borsa aperta antecedente la data di efficacia giuridica della fusione. Le modalità operative di assegnazione delle azioni della Banca Antonveneta in concambio, verranno in tempo utile comunicate, come previsto dalla vigente normativa, a mezzo avviso pubblicato su almeno un quotidiano a diffusione nazionale. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Antonveneta , nel rispetto di quanto previsto dalla "Convenzione" sottoscritta tra le due 'Banche nel dicembre 1998, si impegna in base alla deliberazione assunta in data odierna, a lanciare un'Opa volontaria, ai sensi dell'art. 102 e seguenti del D.Lgs. 58/98, sulla totalità delle n° 3.321.476 azioni Bcp in possesso di terzi diversi dalla Bapv, ad un prezzo, da pagarsi in contanti, pari alla media ponderata dei prezzi di riferimento di borsa rilevati nei sei mesi precedenti l'Offerta stessa. Elementi essenziali dell'Offerta Pubblica di Acquisto ai sensi art. 102 e seguenti del D. Lgs. 58/98 Soggetti partecipanti all'operazione Soggetto offerente : Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.A., con sede in Padova, P.tta Turati, 2 Cod. Fisc. 02691680280. Soggetto emittente : Banca di Credito Popolare S.p.A., con sede in Siracusa, via Savoia, 36, Cod. Fisc. 0059750893 Titoli oggetto dell'Offerta L'Offerta avrà ad oggetto n. 3.321.476 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 2,58 ciascuna, godimento regolare, pari al 34,19% del capitale di Bcp, rappresentato da azioni con diritto di voto, non possedute dall'Offerente. Il Capitale sociale della Banca di Credito Popolare S.p.A. è attualmente costituito da n. 9.713.897 azioni ordinarie quotate al Mercato Ristretto, di cui n. 9.495 di proprietà della stessa Bcp e n. 6.382.926 azioni possedute dall'Offerente. Corrispettivo unitario e controvalore complessivo dell'Offerta Il corrispettivo unitario offerto per ciascuna azione ordinaria, come previsto dalla convenzione sottoscritta tra le due Banche nel dicembre 1998 è pari alla media ponderata dei prezzi di riferimento di borsa, rilevati nei sei mesi antecedenti all'offerta. Tale media, calcolata per il semestre terminato il giorno 21 giugno 2002 è risultata di Euro 20,26 per ogni azione Bcp. Il controvalore massimo complessivo dell'Offerta è pari ad Euro 67.293.103,76. Svolgimento dell'Offerta La durata dell'Opa verrà concordata con Borsa Italiana, come previsto dalla Vigente Normativa. Diritto di acquisto ed eventuale Opa residuale Bapv dichiara fin da ora che non intende avvalersi del diritto di acquisto di cui all'art. 111 del D. Lgs. 58/1998 Nel caso in cui al termine dell'Opa, Bapv venisse a detenere una partecipazione nel capitale della Bcp rappresentato da azioni ordinarie superiore al 90%, non verrà promossa da Antonveneta un'offerta pubblica di acquisto residuale ai sensi dell'art. 108 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, procedendosi al perfezionamento della su menzionata fusione per incorporazione della BCP nella Bapv, la quale permetterà agli azionisti di Bcp di ricevere, in sede di concambio, azioni Bapv negoziate sul Mercato Telematico Azionario, soddisfacendo in tal maniera le esigenze di ripristino del flottante di cui al citato art. 108 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.

BANK LEUMI SI AFFIDA AD EDS PER I SERVIZI IT; SI TRATTA DEL PIU' AMPIO ACCORDO SOTTOSCRITTO IN ISRAELE NEL SETTORE BANCARIO
Plano, Texas 25 giugno 2002 - Eds ha annunciato di aver vinto un contratto con Bank Leumi, il gruppo bancario più grande e antico di Israele, per aggiornarne e modernizzarne le applicazioni. Si tratta del maggior progetto informatico concluso in Israele nel settore bancario. Il progetto per Bank Leumi, che durerà dai 5 ai 7 anni e sarà basato sull'architettura avanzata FinFrame sviluppata da Eds, prevede lo sviluppo e l'adattamento dei sistemi software in ogni area di attività della banca. Durante il periodo di durata del contratto tutti i sistemi principali sistemi verranno gradualmente aggiornati senza che ciò provochi la perdita dei dati storici. Eds inoltre fornirà il supporto tecnico e manageriale e opererà con altre società israeliane, prima fra tutte Matrix, per il reclutamento di centinaia di persone che lavorino al progetto. "La rete operativa e di computer di Bank Leumi diverrà una delle prime al mondo nel settore bancario" ha dichiarato Itzhak Malach, primo Executive Vice President e responsabile delle Operations Information Systems e Administrations presso la banca. L'accordo con Bank Leumi è il più grande contratto concluso nel settore dei servizi finanziari. L'attività di Eds sul mercato finanziario ha pesato per circa il 17% del fatturato dell'anno scorso. Oltre 10 mila impiegati lavorano su progetti in ambito finanziario in 29 Paesi per conto di clienti come ad esempio Deutsche Bank, Bank One, Commonwealth Bank Group e Lloyds Tsb. "Eds è leader nello sviluppo di tecnologia per le istituzioni finanziarie" ha affermato Coley Clark, President del Global Financial Industry Group di EDS. "Il contratto con Bank Leumi è il più recente esempio del vantaggio che abbiamo raggiunto, grazie alla nostra profonda esperienza, maturata nel corso del tempo, su progetti complessi." Eds ha iniziato la sua attività in Israele nel 1995. La consociata israeliana impiega circa 600 persone e attualmente offre servizi It a clienti quali Eci Telecomm, Cellcom, l'autorità dell'aereoporto di Israele, il Ministero della Salute di Gerusalemme, A.B. Data, il settore militare israeliano, Tnuva e il Parlamento di Israele. I clienti nel settore dei servizi finanziari comprendono Hapoalim, Mizrahi, Leumi Card e Israeli Credit Cards. "Il contratto con Bank Leumi rappresenta un traguardo significativo per Eds in Israele che farà crescere il nostro business in quest'area geografica" ha detto Yair Pecht, client executive, Operations Solutions di Eds Israele. "Eds ha offerto per molti anni servizi It di valore superiore ai propri clienti israeliani. Ed è proprio questo, quello che sappiamo fare meglio."

BANCA LOMBARDA: OFFERTA PUBBLICA DI SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE. FISSATO IL PREZZO MASSIMO DI COLLOCAMENTO
Brescia, 25 giugno 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. riunitosi il 21 giugno ha fissato in Euro 9,70 il Prezzo Massimo di Collocamento delle azioni Banca Lombarda e Piemontese nell'ambito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese. L'Offerta Pubblica ha avuto inizio il 24 giugno 2002 e avrà termine il 28 giugno 2002.

BANCA LOMBARDA E SSB: DECOLLA LA CARTA PREPAGATA S€MPRE MAESTRO RICARICABILE O "USA E GETTA" PER TUTTE LE ESIGENZE
Milano, 25 giugno 2002 - il Gruppo Banca Lombarda, ha lanciato 'S€mpre Maestro', la carta prepagata multifunzione che garantisce la massima sicurezza senza rinunciare ai vantaggi delle comuni carte di pagamento, grazie alla collaborazione con Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento, con 4 miliardi di transazioni gestite nel 2001, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per le Banche. Il pratico strumento di pagamento è proposto in due versioni (nominativo e al portatore), entrambi utilizzabili sia in Italia che all'estero e disponibili presso Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica, Banco di San Giorgio e Banca Cassa di Risparmio di Tortona, Banca Lombarda Point. S€mpre Ricaricabile Maestro può essere ricaricata presso qualsiasi sportello Atm o filiale del Gruppo Banca Lombarda dopo aver sottoscritto un contratto e ricevuto il Pin; in caso di smarrimento viene bloccata con una semplice chiamata al Numero Verde della Centrale d'Allarme Nazionale. I titolari di una S€mpre Ricaricabile Maestro ricevono l'estratto conto su base trimestrale, per un efficace e puntuale controllo dei movimenti. La carta S€mpre Usa e Getta Maestro, a differenza della prima, è al portatore. Una volta esaurito il credito non è più utilizzabile. Anch'essa è dotata di Pin e permette di effettuare pagamenti presso gli esercizi abilitati al circuito Maestro. "Ssb ha collaborato con Banca Lombarda", commenta Fabrizio Canedoli, Direttore Marketing e Vendite di Ssb, "già a partire dalla fase di progettazione e realizzazione del servizio. Ssb gestisce oggi inoltre l'attivazione e il processo autorizzativo delle transazioni, fornisce il saldo e la lista dei movimenti, verifica le disponibilità delle singole carte e si occupa di tutto quanto riguarda la trasmissione dei flussi di dati. Ssb governa pertanto l'intera catena del valore garantendo la sicurezza delle transazioni e la qualità del servizio offerto ai clienti, valori basilari contenuti nella mission dell'azienda". "Quello delle carte prepagate è un business in continua evoluzione ed un importante tassello per coprire target di clientela che fino ad oggi non utilizzavano le "carte" ", commenta Riccardo Barbarini, Responsabile Area Marketing Strategico Prodotti e Canali di Banca Lombarda. "La carta S€mpre prepagata Maestro si affianca alla prepagata PagoBancomat evidenziando quanto Banca Lombarda vuole essere all'avanguardia nella tipologia dei servizi offerti alla propria clientela, trovando in Ssb un partner attivo ed attento allo sviluppo di progetti di tale importanza". Su tutti gli sportelli Banca Lombarda con le carte S€mpre Prepagate si può prelevare contante e controllare quanto denaro è ancora disponibile, oltre che effettuare tutte le operazioni S€mpre Prepagate costituiscono inoltre una valida opportunità anche per chi non ha un conto corrente, è minorenne o semplicemente desidera uno strumento utile, pratico e sicuro, meno impegnativo di una comune carta di debito credito. www.bancalombarda.it  www.bancodibrescia.it  www.brebanca.it  www.bancavalle.it  www.bancodisangiorgio.it  www.ssb.it 

ADDENDUM FINANZIARIO DEL PRUSST DI BENEVENTO
Napoli, 18 giugno 2002 - E' stato sottoscritto il 18 giugno , presso il Comune di Benevento, l'Addendum finanziario al Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio (Prusst) di Benevento, progetto che prevede di attivare investimenti per circa 1,8 miliardi di euro nei 67 Comuni del beneventano coinvolti dall'iniziative. L'addendum è, in sostanza, il completamento dell'accordo già raggiunto tra il Banco di Napoli e il Prusst nel 1999. E' articolato in diverse tipologie di azioni ad ampio spettro, di tipo tradizionale e innovativo e prevede interventi creditizi e consulenziali per i contratti di programma e le iniziative a valere sulla legge 488, per le infrastrutture e il project financing. Tutte tipologie di intervento ricomprese nel Programma "Calidone", in cui l'intervento della banca può essere decisivo per definire ed elevare la qualità progettuale e per strutturare finanziariamente gli interventi. Sono intervenuti alla sottoscrizione dell'accordo il responsabile del Prusst, Terracciano, il sindaco di Benevento, D'Alessandro, e l' assessore alle attività produttive, Ucci, il presidente del Banco di Napoli, Pepe. Questi ha affermato che "l'evento odierno rappresenta un ulteriore passo in avanti per lo sviluppo dell'iniziativa e, contestualmente, è segno di un impegno ancor più forte che il Banco di Napoli vuole intraprendere per il territorio sannita". Pepe ha, infine, sottolineato che iniziative come queste, che prevedono uno stretto rapporto banca-impresa-ente locale, dimostrano che si possono fornire risposte concrete e rapide alla domanda di crescita ed innovazione che proviene dalle aziende e dagli enti locali a vantaggio dell'economia e della produttività del Mezzogiorno reale e, soprattutto, duratura.

ACCORDO TRA TELECOM ITALIA E LDCOM NETWORKS PER LA CESSIONE DEL GRUPPO 9TELECOM. TELECOM ITALIA ENTRA CON UNA QUOTA DEL 7% NEL CAPITALE DI LDCOM
Roma, Parigi 25 giugno 2002 - Il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Louis Dreyfus Communications (Ldcom) comunicano di aver raggiunto un accordo in base al quale Telecom Italia cederà la propria partecipazione nel Gruppo 9Telecom a Ldcom e, allo stesso tempo, acquisirà una partecipazione in Ldcom. In particolare, Telecom Italia acquisirà una partecipazione pari al 7% nel capitale sociale di Ldcom, grazie alla sottoscrizione di un aumento di capitale riservato. L'accordo è soggetto all'approvazione delle Autorità regolatorie francesi. Il passaggio delle attività di 9Telecom al Gruppo Ldcom Networks consentirà la continuità del business di 9Telecom e la sua integrazione in una importante Società sul mercato francese delle telecomunicazioni fisse, dotata di solidi mezzi finanziari. Una volta realizzata l'acquisizione, Ldcom effettuerà un'Offerta Pubblica di Acquisto per la parte del capitale della società Jet Multimedia non posseduta da 9Telecom.

EDISON AVVIA NEGOZIATI IN ESCLUSIVA CON BUNGE PER LA CESSIONE DEL 55% DI CEREOL
Milano, 25 giugno 2002 - Edison Spa ha concesso a Bunge Limited un'esclusiva di negoziazione finalizzata a raggiungere un accordo per la vendita della propria quota del 55% circa in Cereol, società trattata al Primo Mercato di Euronext-Parigi. Cereol, in Europa, è co-leader nella lavorazione dei semi oleosi con una quota del 20% del mercato ed è il primo produttore di oli di semi confezionati. Nel Nord-Est dell'America (Stati Uniti e Canada), Cereol è il primo trasformatore di semi oleosi ed è leader mondiale nella produzione di proteine e lecitine altamente elaborate. Bunge Limited è una società agroalimentare globale attiva in tutta la filiera dalla coltivazione al consumatore con un'importante presenza operativa in Nord e Sud America e con strutture di distribuzione in tutto il mondo. Ha 18 mila dipendenti e dispone di unità operative in 20 paesi. La sede centrale è a White Plains (New York). Bunge è il primo operatore nella lavorazione della soia nell'intero continente americano e il maggior produttore e fornitore di fertilizzanti in Sud America.

IL MATTONE TIRA ANCORA, MA TROPPI VINCOLI FRENANO LE IMPRESE L'ASSEMBLEA DI ASSIMPREDIL PRESENTA UN SETTORE EDILE IN RIPRESA IN ITALIA, LOMBARDIA E MILANO: SUPERATO IL VALORE PIÙ ALTO NELL'INDICE DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ULTIMI 10 ANNI.
Milano, 25 giugno 2002 - Si è svolta ieri a Milano l'assemblea annuale di Assimpredil, la più importante e consistente associazione territoriale dei costruttori edili aderenti all'Ance. Particolarmente significativo è stato il contributo degli operatori lombardi al raggiungimento di uno dei migliori risultati produttivi ottenuti nel 2001: l'indice degli investimenti in costruzioni in Italia ha raggiunto il livello quantitativo del 1991, consentendo il miglior risultato negli ultimi 10 anni. L'investimento complessivo in costruzioni, espresso in valori correnti, ha superato i 100.946 milioni di Euro, con un significativo +6,33% rispetto al 2000. Le stime Ance prevedono per il 2002 di raggiungere il valore complessivo di 106.192 milioni di Euro. Le nuove abitazioni hanno determinato il 26% di questi investimenti, la manutenzione straordinaria di abitazioni il 28%, i fabbricati non residenziali il 28%, le opere pubbliche il 18%. Con le circa 1000 imprese associate sul territorio di Milano e Lodi (la quasi totalità di quelle operanti nel settore) Assimpredil rappresenta il più importante osservatorio sullo stato di salute del comparto edile in Lombardia. I dati rilevati dall'indagine annuale sulla produzione e sull'occupazione (desunti da un campione di 447 imprese) sono positivi ed evidenziano come il settore sia in ripresa costante e consistente dopo le diverse difficoltà dell'ultimo decennio. Il volume degli affari è cresciuto del 9% su base annua, attestandosi nel 2001 a 4338 milioni di Euro. La produzione registra un +9,7% nel consuntivo annuo 2001, con previsioni di un'ulteriore crescita del 4,5% nel 2002. L'occupazione è cresciuta del 3,2% nel 2001, con una previsione di +1,3% per il 2002. "Se la luce dei dati produttivi sembra rappresentare un forte incoraggiamento, non mancano però le ombre della mancata soluzione di antichi problemi che frenano l'attività e scoraggiano un impegno che potrebbe produrre ben più robusti e soddisfacenti risultati, non solo per l'interesse degli operatori, ma per un miglior equilibrio delle esigenze pubbliche che ruotano attorno alle nostre attività" - lo ha affermato Piero Torretta, Presidente di Assimpredil, nella sua relazione introduttiva alla presenza delle Autorità lombarde e milanesi. " La semplificazione delle procedure è ancora negata. Il basso grado di efficienza del sistema pubblico incide ancora eccessivamente sulle nostre attività: il peso della burocrazia, un sistema di controlli che vede ancora con troppo sospetto tutte le possibili decisioni che privilegino il risultato e l'efficacia delle azioni, i conflitti perenni di interpretazione tra i diversi livelli istituzionali, ulteriormente peggiorati con distorcenti interpretazioni dell'avviato decentramento amministrativo, un'errata percezione che vede le imprese edili come il regno del male, allontanano la speranza di avere leggi che disciplinino il fare piuttosto che vietare di fare. Siamo prossimi al rischio reale che le imprese, solo rinunciando al mercato delle opere pubbliche, possano rispettare le leggi sulle opere pubbliche". In un quadro che si è fatto molto difficile per la continua stasi decisionale delle Istituzioni nazionali e locali, l'associazione non manca di ricercare con proprie proposte ed iniziative, occasioni di modernizzazione del sistema. In particolare il Presidente Torretta ha valutato positivamente che " dopo anni di silenzio, stimolato dal problema del traffico e dalla proposta campanilistica del ticket per i non residenti, è ripreso il dibattito sopito per oltre 10 anni sulla città metropolitana, attuando la previsione costituzionale di un diverso assetto per le aree metropolitane che tenga conto della complessità di un territorio la cui gestione è oggi affidata ad autorità indipendenti. Milano ha un territorio limitato e l'area urbana omogenea è molto estesa, come testimoniano la localizzazione della Malpensa e la nuova Fiera. Auspichiamo che non sia un nuovo fuoco di paglia, ma che si possa dare a Milano il ruolo che le compete con l'assunzione di un diverso assetto Istituzionale. Esiste una città metropolitana "reale" senza Governo, conveniamo sulla necessità degli Stati Generali della Grande Milano per i problemi della mobilità, dell'inquinamento, delle infrastrutture, della sicurezza". Per quanto riguarda il patto per l'occupazione, per facilitare l'inserimento dei lavoratori stranieri nei cantieri edili, Torretta ha espresso un giudizio positivo ricordando che sono già state raccolte richieste per 240 lavoratori per avviarli ad una formazione preliminare sull'apprendimento della lingua e delle cognizioni di base sulla sicurezza del lavoro. Le politiche repressive attuate in modo autoritario dallo Stato per contrastare il lavoro nero, sono risultate inefficaci: è necessaria una politica preventiva basata sulla condivisione dei valori e sulla volontaria partecipazione alle azioni di controllo. Assimpredil ha elaborato un progetto con cui fornire consulenza ed assistenza alle imprese sia per l'identificazione ed il controllo dei lavoratori nei cantieri, sia per l'allestimento ed il mantenimento delle condizioni di sicurezza, consentendo alle imprese che si attivano la concessione di un marchio (bollino blu) che le differenzi anche nei confronti dei controllori pubblici. Torretta ha ribadito la disponibilità dei costruttori per iniziative a fronteggiare l'emergenza traffico. In città entrano quotidianamente 750.000 veicoli che si aggiungono ai 500.000 dei residenti. Per la loro sosta sono disponibili circa 90.000 posti auto, corrispondenti al 7,2% dei mezzi in circolazione. I rimanenti sono parcheggiati all'aperto, ai lati delle strade, sui marciapiedi, sulle aiuole, nei luoghi destinati alla circolazione ed al passeggio. Per ridare un'anima ai luoghi della città, per consentire che ogni cosa sia fatta nel posto giusto occorre aumentare la disponibilità dei posti auto, per chi entra e per chi vive in città, almeno al 30%, che è il dato medio europeo. Affrontando il tema della necessaria evoluzione del sistema delle imprese edili, che risentono di una realtà frammentata su piccole dimensioni, Torretta non ha mancato di far notare che "gli investimenti in ricerca ed innovazione tra le imprese sono statisticamente irrilevanti. La tecnologia è imposta dai produttori di componenti. Scarsa è la sperimentazione applicativa nell'assemblaggio dei prodotti. Debole è la struttura finanziaria delle imprese. Perché le imprese siano interessate a crescere attraverso alleanze che valorizzino le singole capacità e facciano fattore comune con nuove energia intellettuali e finanziarie, siamo impegnanti con il Politecnico per ridisegnare un'impresa diversa ed adeguata alla nuova competizione. I modelli aggregativi a cui pensiamo si stendono all'intera macrofiliera dell'attività immobiliare, compreso la distribuzione e la commercializzazione, ai nuovi mercati del global service e del facility management, al tradizionale mercato del conto terzi".

POSITIVA INTEGRAZIONE DEL GRUPPO VALENTINO NEL GRUPPO MARZOTTO
Milano, 25 giugno 2002 - Il Gruppo Valentino si integra perfettamente nell'attuale portfolio di marchi del Gruppo Marzotto, rafforzandone la presenza nel settore lusso, in particolare femminile: a tre settimane dal closing si possono confermare le analisi e le valutazioni che hanno condotto all'acquisizione. Entro il mese di settembre sarà presentato un piano analitico che evidenzierà le opportunità di sviluppo e ne definirà le relative priorità; verrà inoltre finalizzata la struttura finanziaria dell'acquisizione, oggi supportata da un bridge-financing. L'operazione non avrà effetti negativi sulla redditività del Gruppo Marzotto: le perdite del Gruppo Valentino saranno compensate dalle plusvalenze attese da cessioni di attività non strategiche, che consentiranno di finanziare gran parte dell'acquisizione senza ricorrere ad aumenti di capitale o a modifiche della politica dei dividendi. La straordinaria brand awareness della griffe Valentino garantisce una presenza globale ed estremamente equilibrata, con la conseguente ripartizione geografica dei ricavi (stima 2002): Italia 30%, Europa 30%, Nord America 25%, Asia + resto del mondo 15%. Il retail diretto del Gruppo Valentino rappresenta un patrimonio fondamentale, con diciotto tra flagship e boutiques nelle vie più prestigiose delle capitali della moda. I ricavi delle boutiques, a parità di perimetro, sono in crescita del 23% rispetto al 2001. Per l'intero esercizio 2002 attualmente si stima una crescita dei ricavi superiore al 5%. Gli orientamenti futuri prevedono il mantenimento della griffe nel segmento lusso; aumenteranno invece gli investimenti in comunicazione sinergicamente con i grandi licenziatari; si acquisirà il controllo diretto dei mercati asiatici principali, in particolare tramite joint-venture maggioritarie. Si svilupperà inoltre la strategia del retail diretto e in franchising. In particolare, è prevista l'apertura di nuove boutiques: nel novembre 2002 a Las Vegas, nel 2003 due flagship in Europa, tre boutiques in Asia e una negli Stati Uniti. Si prevede un maggiore impegno strategico negli accessori, che continueranno ad essere gestiti direttamente e che raggiungeranno nei prossimi due anni almeno il 30% dei ricavi del Gruppo. La politica delle licenze sarà estremamente selettiva, per categoria di prodotto e standing di licenziatari. È stato risolto il rapporto con la Hemmond di Perugia per la linea jeans, mentre sono in fase di presentazione le nuove collezioni di intimo e beachwear prodotte da Albisetti. Il Gruppo Marzotto auspica il proseguimento del rapporto con Valentino Garavani, considerato già oggi intenso e produttivo.

BENETTON GROUP SMENTISCE DECISIONE DI VENDITA BUSINESS SPORTIVO
Ponzano Veneto, 25 giugno 2002 - Benetton Group, in merito all'articolo uscito sabato 22 giugno sull'inserto Plus del Sole 24 Ore, smentisce la decisione di vendita di parte o tutto del business sportivo legato ai marchi Nordica, Prince, Rollerblade e Killer Loop. L'azienda, sottolineando inoltre l'inesattezza delle cifre riportate nell'articolo, riafferma l'obiettivo dichiarato di riduzione delle perdite del settore sportivo, per fine 2002, a un terzo rispetto ai 48 milioni di euro registrati nel 2001. Benetton conferma invece di avere ricevuto manifestazioni di interesse per i propri marchi sportivi, e di essere aperta alla valutazione di possibili opportunità strategiche, che includono ipotesi di alleanze e partnership, al fine di proseguire con decisione nel processo di risanamento e rilancio dei marchi sportivi impostato nell'ultimo anno.

UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE ESAMINA IL FUTURO DELLA RICERCA IN MATERIA DI ACCIAIO
Bruxelles, 25 giugno 2002 - Il 26 luglio 2002 si svolgerà una conferenza sul futuro della ricerca europea in materia di acciaio dopo la scadenza del trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin e Carlos Westendorp y Cabeza, presidente della commissione per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo, pronunceranno i discorsi di apertura della manifestazione. La conferenza comprenderà presentazioni sulla ricerca tecnica "acciaio" svolta nell'ambito della Ceca e una tavola rotonda sul futuro della ricerca "acciaio". Per uli informazioni : Fabio Fabbi Portavoce per la ricerca e sviluppo Commissione europea Tel: +32 2 296 4174 E-mail: Fabio.Fabbi@cec.eu.int

TGV'AIR : UN ACCORDO PIÙ STRETTO TRA AIR FRANCE E LA SNCF
Milano, 25 giugno 2002 - Dal 17 giugno2002 i passeggeri potranno effettuare il check in fino a destinazione finale anche nelle stazioni di Lyon Part-Dieu e Saint-Pierre des Corps/Tours. Tale servizio é già esistente nella stazione di Lille Europe,. Seguiranno, nel prossimo autunno, le stazioni di Angers e di Poitiers. Questo servizio permette ai clienti di registrarsi fin dal loro arrivo, al banco Tgv' Air di queste stazioni, sul volo in coincidenza all'aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle. I passeggeri possono cosi scegliere il posto sul loro volo Air France, ottenere direttamente le carte d'imbarco e, se viaggiano senza bagagli, presentarsi direttamente in sala d'imbarco. L'estensione progressiva di questo servizio, molto atteso dai clienti Tgv' Air, costituisce un passo supplementare, voluto da entrambi i partner, nella ricerca di fluidità tra i due mezzi di trasporto. Inoltre, sempre nel corso del prossimo autunno, Nantes beneficierà del servizio Tgv' Air completo, vale a dire dotato del servizio di check in fino a destinazione finale. Air France é stata la prima compagnia aerea ad aver firmato un accordo commerciale con la Sncf, per quanto riguarda il prodotto Tgv' Air, nel 1995 sul collegamento Lille-Europe/ Aeroporto Charles de Gaulle Tgv. Da novembre 1999, questi accordi commerciali sono stati estesi a cinque nuove città: Angers, Le Mans, Lyon Part-Dieu, Poitiers e Tours Saint-Pierre-des-Corps. Grazie a tale accordo, i passeggeri possono prenotare ed acquistare un'unica soluzione, comprendente sia il tragitto Tgv che precede o segue il volo che quello aereo internazionale, entrambi venduti sotto il codice della compagnia. In tal modo possono beneficiare di un'unica tariffa vantaggiosa sull'insieme del percorso e contemporaneamente accumulare Miles sulla loro carta Fréquence Plus per la totalità del tragitto.

DODICESIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEGLI INGEGNERI E SCIENZIATI DONNA
Bruxellex, 25 giugno 2002 - Dal 27 al 31 luglio 2002, si terrà ad Ottawa la dodicesima conferenza internazionale degli ingegneri e scienziati donna dal titolo: "Le donne nella società delle conoscenze". La manifestazione, ospitata ogni tre anni da una sede diversa, mira a proporre al mondo una nuova visione del ruolo e del contributo delle donne in ambiti quali le scienze, l'ingegneria e la tecnologia. La manifestazione consisterà in una serie di presentazioni e di sessioni poster su argomenti tecnici e su questioni di interesse per gli ingegneri e scienziati donna. Gli organizzatori invitano a presentare relazioni sui seguenti argomenti: promozione della multidisciplinarità e dell'eguaglianza tra i sessi, anche a livello giovanile; azioni e politiche affermative; donne e industria (organizzazioni che tengono in debito conto le esigenze familiari); donne e informatica; donne e ingegneria; la filosofia e le donne nella scienza. Per informazioni: Cwes 12 , Cheryl Cadrin, Conference coordinator, Carletion university , 1125 Colonel By Drive, 4456 Mackenzie Bldg. Ottawa, ON, Canada , K1S 5B6

LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA IL PROGETTO PRESENTATO DA FEDERAPI PIEMONTE NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI: "EST - ENTREPRENEURSHIP SKILLS TRANSFER"
Torino, 25 giugno 2002 - Il progetto "Est - Entrepreneurship Skills Transfer", promosso da Federapi Piemonte (Federazione tra le Associazioni delle Piccole e Medie Imprese della Regione Piemonte) nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci", è stato ammesso al finanziamento da parte della Commissione Europea. Obiettivo del progetto è promuovere il trasferimento di competenze imprenditoriali e di strumenti innovativi a sostegno dell'internazionalizzazione delle Pmi europee nei paesi coinvolti nell'iniziativa. Est, che ha una durata complessiva di 24 mesi, prevede la partecipazione attiva di 21 partner provenienti da otto paesi (Italia, Finlandia, Spagna, Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania). Nell'ambito della seconda fase di attività del Programma "Leonardo da Vinci", la Commissione Europea ha ammesso a finanziamento il progetto Est - Entrepreneurship Skills Transfer, presentato da Federapi Piemonte (Federazione tre le Associazioni delle Piccole e Medie Imprese della Regione Piemonte). Il valore del progetto è di 481.099,50 euro, di cui 350.529,00 (pari al 72, 86%) finanziati dalla Commissione Europea. Obiettivo di Est - Entrepreneurship Skills Transfer è la definizione di una metodologia innovativa di formazione, accompagnamento e assistenza a distanza, per incoraggiare la nascita di nuove imprese ed il processo di internazionalizzazione delle Pmi piemontesi, attraverso la costruzione di relazioni con i Paesi partner del progetto. Viene quindi valorizzato il ruolo della formazione e delle azioni di tutoraggio per lo sviluppo delle potenzialità delle Pmi, mediante la creazione di un modello per il trasferimento delle migliori prassi già presenti sul territorio europeo e la messa a punto di una metodologia per il trasferimento delle competenze imprenditoriali individuali e di sistema. Lo sviluppo del progetto prevede la realizzazione di sette fasi operative, che porteranno alla creazione dei seguenti prodotti, finalizzati alla diffusione e "messa in rete" delle suddette buone prassi presenti sul territorio piemontese: un modello metodologico di formazione e tutoraggio a distanza per promuovere l'acquisizione e il trasferimento di competenze imprenditoriali; un sito web per la diffusione dei contenuti del progetto; un forum on line per lo scambio di esperienze relative al progetto. Al forum parteciperanno rappresentanti delle Università, degli enti di ricerca e di formazione, delle Organizzazioni di rappresentanza delle imprese, dei lavoratori e degli attori pubblici e privati coinvolti in esperienze di sviluppo locale. la produzione e diffusione di 1.000 copie di un Cd-Rom bilingue (italiano-inglese) contenente la descrizione teorica e tecnica del modello di formazione e tutoraggio a distanza. I principali destinatari del progetto sono: imprenditori/trici di Pmi dei Paesi membri partner del progetto; imprenditori/trici e potenziali neoimprenditori/trici di Pmi dei Paesi partner del progetto; associazioni di categoria; comitati di distretti e reti di sviluppo locale; agenzie di sviluppo imprenditoriale; enti locali; università. Il progetto, che ha una durata complessiva di 24 mesi, prevede la partecipazione attiva di 21 soggetti provenienti da otto paesi (Italia, Finlandia, Spagna, Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania). A livello regionale aderiscono in qualità di partner la Provincia di Torino, Api Cuneo, Apid - Imprenditorialità Donna di Torino, Api Fidi di Asti, Api Formazione di Torino, Consorzio Api Formazione di Alessandria e Cosvin di Novara. Per la realizzazione delle attività Federapi è affiancata dalla Società Cooperativa S.& T. che svolge all'interno del progetto il ruolo di coordinatore tecnico.

IN TURCHIA NUOVE OPPORTUNITA' PER LE IMPRESE LOMBARDE
Milano, 25 giugno 2002. Sono 1080 le imprese milanesi, 2585 le imprese lombarde e 7451 quelle nazionali che svolgono attività di import-export in Turchia. Tra il '99 e il 2000 l'export della Lombardia con la Turchia è cresciuto del 46,5%: è quasi raddoppiato nella provincia di Mantova (+96%), Cremona (+95,7 %), Brescia (+90,6%). Milano rappresenta il 55,2% dell'export regionale, seguita da Bergamo con il 10%, Brescia con il 9,9%. Per l'import Milano rappresenta il 40,2%, seguita da Mantova con il 12,7%, Brescia con l'11,7%, Bergamo con il 10,9%, Como con il 9,7%, Varese con il 9,5%. Per consolidare i rapporti economici tra le imprese turche e lombarde Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Istanbul, organizza un convegno finalizzato a fornire informazioni di primo orientamento sul mercato turco e a promuovere, presso le aziende interessate, i servizi offerti dalla rete delle Camere di Commercio in Turchia. L'incontro "Opportunità di business in Turchia" si terrà: venerdì 28 giugno 2002, dalle 9,30 alle 13, Palazzo Affari ai Giureconsulti, Camera di Commercio, Piazza Mercanti, 2 (Mm Duomo) - Milano. Interverranno: Claudio Petrini Segretario Generale della Camera di Commercio di Istanbul ed i rappresentanti delle principali Camere di Commercio della Turchia. Per informazioni: tel 02/8515.5215. "La Turchia è vicina all'Unione Europea, ma anche porta d'accesso obbligata a diversi mercati asiatici e del Mediterraneo - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. Si tratta inoltre di un Paese che già oggi mostra un interscambio commerciale con l'Italia consolidato: il nostro Paese infatti si colloca stabilmente al secondo posto tra i Paesi fornitori e al quarto posto tra i clienti della Turchia".

LA COMMISSIONE AUTORIZZA L'ACQUISTO DA PARTE DI METRONET DI DUE SOCIETÀ DI INFRASTRUTTURE DELLA METROPOLITANA LONDINESE
Bruxelles, 25 giugno 2002 La Commissione europea ha autorizzato l'acquisizione di due società di infrastrutture da parte di Metronet, consorzio controllato da Atkins, RWE, Balfour Beatty e Seeboard. L'operazione, che rientra nel processo di ristrutturazione della metropolitana londinese, non solleva problemi di concorrenza. Alcuni anni fa il governo britannico ha deciso di riorganizzare le modalità di finanziamento e gestione della metropolitana di Londra e ha costituito una serie di cosiddetti "partenariati pubblico-privato" nell'ambito dei quali il settore privato è stato invitato a presentare offerte per l'ammodernamento delle infrastrutture della metropolitana. La circolazione dei convogli è sempre responsabilità di London Underground Plc, società pubblica che gestisce i convogli. In esito alla gara d'appalto, Metronet ha acquisito da London Underground (Lul) due società di infrastrutture ("Infracos"), Infraco Ssl e Infraco Bcv. Partecipano al consorzio Metronet cinque azionisti: Ws Atkins Plc, società britannica specializzata in consulenza tecnologica, gestione di infrastrutture in subappalto e servizi di supporto; Balfour Beatty, società britannica di ingegneria civile attiva nel settore dei servizi ferroviari e ingegneristici; Seeboard, società britannica erogatrice di gas ed energia elettrica; il costruttore canadese di aeromobili Bombardier, che fabbrica anche attrezzature per il trasporto ferroviario, e la tedesca Rwe. Le due società di infrastrutture dovranno provvedere alla manutenzione, all'ammodernamento e alla sostituzione dei convogli e altre infrastrutture della metropolitana di Londra, contro il versamento da parte di Lul di un "canone per l'uso dell'infrastruttura" secondo quanto stabilito nel contratto di servizi concluso per una durata di trent'anni fra Lul e le Infracos. Metronet avrà in concessione i beni esistenti, li ammodernerà provvedendo alla loro manutenzione e/o sostituzione per la durata del partenariato, prima di restituirli a Lul allo scadere del contratto trentennale. Date le caratteristiche della metropolitana di Londra, le società di infrastrutture gestiscono ciascuna una serie di linee diversa. Infraco Ssl (linee sotterranee) copre le linee Metropolitan, District, Circle, Hammersmith, City e East London, poiché gli stessi convogli possono servire più di una di queste linee. Infraco Bcv copre le linee Bakerloo, Central, Victoria, Waterloo e City, che sono linee distinte in tunnel profondi.(1) A giudizio della Commissione, il mercato rilevante è definibile come la prestazione di servizi infrastrutturali compositi a London Underground e non si riscontrano effetti negativi anticoncorrenziali né orizzontali né verticali. Anche dall'analisi delle relazioni verticali fra le Infracos e gli azionisti, in quanto fornitori potenziali di materiale rotabile per metropolitane e di servizi di segnalazione e per binari, non sono risultati problemi reali di concorrenza. La Commissione ha pertanto deciso di autorizzare l'operazione Metronet, notificata il 17 maggio a norma del regolamento sulle concentrazioni dell'Unione europea. Aiuti di Stato potenziali - La direzione generale Trasporti della Commissione sta esaminando, in separata sede, la domanda di conferma da parte del governo britannico che l'operazione non comporta aiuti di Stato. La decisione in materia di concentrazione non pregiudica l'esito dell'esame in corso. (1) Una terza società di infrastrutture, Infraco Jnp, è stata acquisita da Tube Lines (Holdings) Limited in una transazione autorizzata il 14.6.2002 dal Segretario di Stato britannico per il Commercio e l'Industria a norma del Fair Trading Act del 1973. Solo le acquisizioni di Metronet hanno raggiunto i massimali di fatturato stabiliti dal regolamento europeo sulle concentrazioni, che giustificano la competenza dell'UE in materia di fusioni e acquisizioni.

SECONDO IL MINISTRO OLANDESE DELL'ECONOMIA, LA BIOMASSA SARÀ DETERMINANTE PER RAGGIUNGERE UN APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO SOSTENIBILE AL 100 PER CENTO
Bruxellex, 25 giugno 2002 - Secondo quanto affermato il 17 giugno dal ministro olandese dell'Economia Anne-Marie Jorritsma-Lebbink, la biomassa svolgerà un ruolo cruciale nel raggiungere un approvvigionamento energetico sostenibile al 100 per cento. Intervenendo alla XII Conferenza europea sull'utilizzo della biomassa per l'energia, l'industria e la protezione del clima, svoltasi ad Amsterdam, la Jorritsma-Lebbink ha affermato che l'obiettivo a lungo termine consiste nel raggiungere un approvvigionamento energetico totalmente sostenibile. "A tal fine sarà necessario affrontare una fase di transizione e tutta una serie di cambiamenti a livello internazionale: nella tecnologia, nell'economia, nelle nostre istituzioni e nella nostra cultura. La biomassa assumerà un ruolo cruciale in questa fase di transizione verso un approvvigionamento energetico sostenibile", ha affermato il Ministro. Il termine "biomassa" si riferisce a qualsiasi materiale di origine organica utilizzabile come fonte di energia o materia prima. La biomassa può essere ottenuta da una vasta gamma di materiali, dal legno, le colture, gli oli vegetali e il letame. Per produrre biomassa vengono impiegate diverse tecnologie. La biomassa solida, come il legno, può essere gassificata o sottoposta a combustione, mentre quella liquida, come gli oli vegetali, può essere impiegata direttamente nei motori o nelle turbine. La biomassa umida può essere convertita biologicamente in gas combustibile. Secondo la Jorritsma-Lebbink, la transizione verso la biomassa costituisce tuttavia una questione complessa e di portata internazionale. Problemi come il rapporto svantaggioso fra il volume di biomassa impiegato e la quantità di energia prodotta, ha affermato il Ministro, rendono necessari la cooperazione e il coinvolgimento di produttori, trasportatori, industrie di trasformazione e consumatori lungo tutta la futura catena della biomassa. Ciò, ha aggiunto la Jorritsma-Lebbink, dovrà essere accompagnato dall'accettabilità della biomassa da parte dei cittadini. "Sono convinta che insieme possiamo risolvere questi problemi. È importante continuare a scambiare informazioni e conoscenze, non solo sulle nuove tecnologie, ma anche sull'approccio amministrativo che è necessario adottare al fine di trarre beneficio dalle nuove tecnologie", ha affermato il Ministro. "Con un pizzico di fortuna, potremo assistere al ritorno della biomassa". I vantaggi offerti dalla biomassa sono molteplici, dal contributo che fornisce alla riduzione delle emissioni di CO2, e quindi alla limitazione dei danni ambientali, alla maggiore varietà offerta in termini di fonti energetiche utilizzabili. Maggiore varietà significa maggiore sicurezza, poiché i paesi che non possiedono fonti proprie di approvvigionamento di combustibili fossili non dovranno dipendere dai paesi fornitori, alcuni dei quali politicamente instabili. La Jorritsma-Lebbink ha definito la propria nazione, i Paesi Bassi, "il precursore europeo nel processo di promozione dell'energia rinnovabile", aggiungendo, tuttavia, che il suo paese deve aumentare la quantità di energia generata a partire da biomassa. "Ciò è possibile all'interno degli impianti di incenerimento dei rifiuti, nelle centrali elettriche a carbone, attraverso la fermentazione dal letame e la cofermentazione e mediante l'aggiunta di combustibile generato dalla biomassa alla benzina", ha affermato il Ministro. Nei Paesi Bassi, circa il 15 per cento delle famiglie (pressappoco 900.000) utilizzano energia generata a partire da fonti rinnovabili e un ulteriore 25 per cento sta valutando la possibilità di passare a questa forma di approvvigionamento energetico entro la fine dell'anno.

RICORRONO I 110 ANNI DEL RECORD MONDIALE DEL PRIMO TRASPORTO A DISTANZA D'ENERGIA ELETTRICA A TENSIONE ALTERNATA CHE ILLUMINÒ ROMA
Milano, 25 giugno 2002 - Il 4 luglio 2002 saranno celebrati i 110 anni di quello che all'epoca fu considerato un record mondiale, la realizzazione "più importante del mondo" (come si legge nell'Enciclopedia Treccani): la linea elettrica Tivoli - Roma che con i suoi 28 km di trasmissione costituì il primo trasporto a distanza d'energia elettrica a tensione alternata. La capitale venne così illuminata in modo radicalmente innovativo rispetto alla trasmissione in corrente continua. L'energia elettrica, infatti, veniva precedentemente prodotta con il carbone nella centrale di via dei Cerchi e poteva essere trasferita ad una distanza di poche centinaia di metri. La realizzazione, inaugurata a Tivoli con treno speciale da Roma il 4 luglio 1892, fu resa possibile grazie al contributo scientifico e tecnico del Prof. Guglielmo Mengarini, fondatore della Scuola Romana di Ingegneria Elettrotecnica de "La Sapienza", della soc. Anglo romana e della Ganz Company di Budapest. All'epoca ebbe gran risonanza sia sulla stampa nazionale, sia in ambito internazionale con il riconoscimento ufficiale, tra gli altri, della Royal Society di Londra. La celebrazione, realizzata con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, dei maggiori enti pubblici e privati del settore elettrico, delle principali istituzioni pubbliche, prevede testimonianze delle famiglie allora direttamente coinvolte ed una visita a Tivoli presso la Centrale di Acquoria. Ancora oggi, su una lapide posta in Viale del Policlinico 131, capolinea romano della linea, si legge: "Roma per la prima volta nel mondo accolse qui da Tivoli, e trasformo' in luce ed energia, corrente elettrica alternata lanciata a distanza - spqr nel xl anniversario a memoria pose 1932 -xi". Alle ore 14.30 è previsto un trasferimento con servizio navetta ad Acquoria, Tivoli, per una visita guidata alla centrale idroelettrica di Enel Produzione, con l'allestimento di una mostra di foto e di reperti d'epoca nella storica Sala della Turbine, dove in futuro sarà realizzato un "museo di archeologia in centrale". Attualmente il tratto della linea di trasmissione fa parte delle rete Enel che ne cura la manutenzione attraverso le più innovative soluzioni tecnologiche di Terna (Gruppo Enel). Celebrazione 4 luglio 2002 - ore 9.00 Università "La Sapienza" - Aula Magna P.le Aldo Moro, 5 - Roma Una ricerca del Centro di Informazione sul Pvc e Wesco, società leader nella realizzazione dei grandi gonfiabili, evidenzia il successo di castelli, navi e grandi animali divertenti e sicuri

PARCHI PER BAMBINI: È IL BOOM DELLE STRUTTURE GONFIABILI IL MERCATO DI QUESTI PRODOTTI, È CRESCIUTO DEL 80% NEGLI ULTIMI 5 ANNI E OGGI VALE 10.000.000 DI EURO
Milano, 25 giugno 2002 - Saltare e giocare con altri bambini in un mondo fantastico, morbido e senza alcun pericolo. Questo il segreto del grande successo delle strutture gonfiabili, un mercato che sta conoscendo negli ultimi anni una grande crescita, l'80% negli ultimi 5 anni, con un trend che non accenna a rallentare. Il mercato ha raggiunto un valore in Italia di 10 milioni di Euro, con circa 1000 grandi strutture vendute ogni anno. Sempre più spesso si possono vedere nei parchi e nei giardini delle nostre città, e durante la stagione estiva anche nei luoghi di villeggiatura, grandi strutture gonfiabili, colorate, e dalle forme bizzarre, che talvolta numerose formano un vero e proprio villaggio dei divertimenti. Queste strutture sono in Pvc, un materiale sicuro, morbido e facilmente deformabile, resistente agli urti e agli agenti atmosferici e soprattutto igienico perché perfettamente lavabile. Bastano 5-8 minuti per riempire d'aria le grandi strutture gonfiabili. La rapidità nella preparazione e la comodità di trasporto della struttura quando è piegata, ha permesso di ampliare l'offerta di divertimento. Esistono infatti i parchi gioco coperti o all'aperto, montati in luoghi fissi, per tutto l'anno o solo per la stagione calda: ma alcune società si offrono la possibilità di affittare una di queste strutture per uno o due giorni, per feste private e di paese, per eventi e fiere e attività promozionali. "Il crescere di questo mercato - afferma Wesco Italia - richiede una forte spinta creativa. Negli ultimi 4 anni per esempio la nostra collezione si è arricchita di 180 nuovi modelli, sempre più spettacolari e sempre sicuri. Per questo ogni nostro prodotto è certificato dall'istituto Italiano Sicurezza e Qualità del Giocattolo" "Architetti e designer utilizzano spesso nei loro progetti il Pvc per il suo valore prestazionale ed estetico - ci racconta Graziano Vidotto, Presidente del Centro di Informazione sul Pvc - ma è una vera sorpresa scoprire quante nuove applicazioni sono possibili con questo materiale e quanto possono essere grandi, creative e complesse le strutture gonfiabili che vengono proposte ai parchi gioco".

SEMINARIO ICMQ "QUALITÀ NELLA PROGETTAZIONE"
Milano, 25 giugno 2002 - Gli Organismi di progettazione, siano essi strutturati come studi di progettazione o siano una funzione di aziende comunque strutturate, si stanno orientando a dotarsi di un sistema qualità nella gestione delle proprie attività. La progettazione in edilizia è per sua natura complessa e sono numerose le interfacce che intervengono durante l'evolversi delle attività. Il loro governo, per poter gestire con efficacia una progettazione soddisfacente, richiede l'utilizzo anche di strumenti operativi adeguati che aiutino il progettista ad avere informazioni di ritorno certe e affidabili senza creare vincoli artificiosi ed ingombranti. Il seminario si terrà a Milano in Via Battistotti sassi, 11/b presso l'Uni nella Sala Marchesi con invizio ore 9.00. Nel sito www.icmq.org in edicola è possibile scaricare la locandina

PARCHI DEL TICINO E PROGETTO MAB (MAN AND BIOSPHERE)
Milano, 25 giugno 2002 - Ieri presso il Circolo della Stampa di Milano è stato presentato il progetto per l'iscrizione dei Parchi del Ticino Lombardo e Piemontese nella rete mondiale delle riserve della Biosfera del programma Mab- Unesco . La suddetta richiesta è il logico proseguio del cammino iniziato nel 1974 allorquando il Parco del Ticino Lombardo venne istituito come primo parco regionale in Italia seguito nel 1978 dal parco del Ticino Piemontese. Da allora i parchi si sono sempre preoccupati di tutelare e valorizzare l'ambiente, ma anche tutti gli aspetti presenti nel territorio pur non frenando le attività compatibili. E' così che attraverso la partecipazione attiva della popolazione alla gestione del proprio territorio e una serie di opportune iniziative educative e informative sono state realizzate attività scientifiche,didattiche,agricole, turistiche, di svago, ecocompatibili. L'inserimento dei parchi nella rete mondiale delle riserve della Biosfera del programma Mab-Unesco ha lo scopo di valorizzare e far conoscere questo immenso patrimonio naturale e culturale, di riservargli rinnovata e ulteriore attenzione e tutela sostenendolo con un progetto a livello mondiale nell'ambito di un concetto definito con precisione nella strategia di Siviglia (1995), volta a mettere in opera strategie originali che uniscono la conservazione delle diversità naturali e culturali ad uno sviluppo vitale sotto il profilo ecologico, economico e sociale. Hanno preannunciato la loro presenza alla conferenza stampa i seguenti parlamentarí: Franco Servello; Achille Cutrera; Fiorello Cortiana; Antonino Caruso. Erano presenti il Presidente del Parco Ticino Lombardo Dott. Maurizio Maggioni; il Presidente del Parco Ticino Piemontese Dott. Pietro Mocchetto; il Direttore del Parco Ticino lombardo Dott. Dario Furlanetto; il Direttore del Parco Ticino Piemontese Dott. Benedetto Franchina. Nel 1974 l'Unesco diede il via al progetto Mab (Man and Biosphere) che portò alla istituzione in molte parti del mondo di "Riserve della biosfera" attraverso le quali vengono tuttora tenute sotto osservazione Aree Protette nelle quali l'uomo è ben presente al fine di valutarne gli effetti sia sotto l'aspetto della pressione antropica esercitata sugli ecosistemi che relativamente ai problemi di conflittualità e antagonismo ambientale presenti, nonché sulla sperimentazione di modi di utilizzo compatibile delle risorse. A fine 1999 venne approvata, rispettivamente con Deliberazioni n. 183 e n. 58, la candidatura di iscrizione dei Parchi del Ticino lombardo e piemontese nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del programma Mab-Unesco. La Valle dei Ticino è la più importante ed estesa fra le aree naturali residue dell'intera Pianura Padana, territorio di antropizzazione antica e in tempi più recenti, di grande sviluppo urbano e industriale. Il sito Mab proposto comprende tutti e due i Parchi Regionali Lombardo e Piemontese del Ticino che complessivamente danno vita ad uno dei maggiori parchi fluviali in Europa (oltre 97.000 Ha). La valle del Ticino racchiude tuttora un mosaico di ecosistemi naturali tipici dei grandi corsi d'acqua, poiché conserva cospicui resti della foresta planiziaria primaria, che ricopriva l'intera pianura del Po ai tempi della colonizzazione romana. Tale area è costituita da ambienti ripariali tipici, zone umide, con un corredo di alta diversità di specie, di comunità biotiche e di habitats; l'area è inoltre caratterizzata da paesaggi agrari tradizionali che rappresentano tipici ecosistemi seminaturali ed è disseminata di testimonianze culturali di grande valore storico per l'Italia e per l'Europa. Dal punto di vista ecologico e biogeografico la valle fluviale del Ticino costituisce uno straordinario corridoio biologico, attraverso la pianura urbanizzata, fra i due sistemi montuosi delle Alpi e degli Appennini. La tutela di questa area, effettuata attraverso le esperienze di gestione dei Parchi, dà un notevole contributo alla conservazione attiva degli ambienti naturali residui delle pianure in Italia ed in Europa ed alla tutela dei complessi e minacciati ecosistemi dei fiumi, preziosi ed insostituibili corridoi biologici, essenziali alla sopravvivenza di habitats e di specie di interi continenti. A riprova di questo, nell'ultima edizione dell'Atlante della biodiversità (giugno 2002) è stata catalogata la presenza nella valle fluviale di 4932 specie viventi (vedi scheda allegata). I Parchi del Ticino rappresentano dunque una delle aree a più alta biodiversità presenti sulla biosfera. La designazione a Riserva della Biosfera contribuirà, anche attraverso scambi di esperienze nell'ambito della Rete Mondiale, a mettere a punto modelli di gestione di aree naturali ubicate in regioni a forte urbanizzazione e industrializzazione, dove la domanda di territorio e di risorse è in forte contrasto con la conservazione della biodiversità e del patrimonio genetico. L'adozione del modello di Riserva della Biosfera del Mab e lo scambio di esperienze nell'ambito della Rete Mondiale ha come obbiettivo quello di portare al rafforzamento e perfezionamento del modello di salvaguardia e sviluppo già perseguito dal Parchi del Ticino. Lo scopo della designazione, per l'impegno ed il prestigio che ne derivano, è quello di coinvolgere maggiormente i gestori, gli amministratori e le popolazioni dei Parchi a calibrare un sistema economico bilanciato con la tutela degli ecosistemi, da quelli naturali a quelli semi-naturali di origine antropica, ed alla valorizzazione dei paesaggi ricchi di elementi storici e culturali. La gestione dell'area dei Parchi è orientata principalmente alla promozione di attività agricole e forestali compatibili con il mantenimento, la conservazione ed il ripristino dei complessi naturali originali e degli altri habitats della valle fluviale, a tutela delle specie, delle comunità biotiche e del patrimonio genetico. Nei programmi ed azioni dei Parchi, sono incentivate e valorizzate anche le altre attività economiche sostenibili, già presenti tradizionalmente nell'area, quali il turismo e le attività del tempo libero per la promozione economica e sociale dei residenti. Lo status di Riserva della Biosfera, infine, può incentivare il recupero e la difesa dell'identità culturale delle popolazioni residenti ed il mantenimento del paesaggio della valle del Ticino, modellato dal millenario uso delle acque e del suolo, dalle vicende storiche e dalle attività tradizionali tipiche della regione. 1 Parchi hanno in corso attività di collaborazione con Università ed altri Enti Nazionali ed Internazionali di ricerca e sperimentazione. Per tali ricerche sono disponibili le strutture (foresterie, laboratori, stazioni di monitoraggio, biblioteche) e personale che offre supporto logistico ai ricercatori allo scopo di facilitare studi sulle comunità biotiche, la conservazione della biodiversità, la difesa degli habitats delle specie stanziali e migratorie, la sostenibilità ecologica ed economica delle attività ammesse, il monitoraggio della qualità ambientale. Le strutture dei Parchi (musei centri visita, percorsi naturalistici e storici) ed il personale sono impegnati nell'organizzazione di corsi di formazione e per attività didattiche e educative, organizzate e gestite in collaborazione con le istituzioni scolastiche del territorio e con associazioni culturali ed ambientaliste. Il Parco lombardo è sede di un Carrefour per l'informazione agricola sulla normativa nazionale ed europea e l'accesso ai fondi dell'Ue, mentre delle aziende agricole modello sono aperte alla visita ed alla dimostrazione delle tecniche dell'agricoltura compatibile con la conservazione delle risorse naturali. Tutte queste strutture e servizi possono essere ampliate nel programma di attuazione della Riserva della Biosfera e messe a disposizione di altri potenziali utenti nell'ambito della Rete Mondiale Mab - Unesco. Riferimento organizzativo: Parco Ticino Sede Lombarda, Via Isonzo, 1 20013 Ponte Vecchio di Magenta, tel 02/97210222

L'ALLUMINIO 'RICICLABILE ALL'INFINITO'...
Milano, 25 giugno 2002 - L'alluminio 'riciclabile all'infinito' sviluppa il mercato e difende l'ambiente. Il Cial, Consorzio Imballaggi Alluminio, costituito nel 1997 a seguito del D.Lgs. 22/97, rappresenta l'impegno, assunto in Italia dai produttori di alluminio e dai fabbricanti e utilizzatori di imballaggi in alluminio, nella ricerca di soluzioni per ridurre, riciclare e recuperare i materiali di imballaggio, conciliando le esigenze di mercato con quelle di difesa dell'ambiente. L'industria degli imballaggi di alluminio dedica ormai da anni enormi attenzioni e risorse nella progettazione di nuovi imballaggi più leggeri e più facilmente riciclabili. La valorizzazione di tali materiali da parte dell'industria del settore dell'alluminio ha non solo una lunga consuetudine, ma ha anche consentito di sviluppare tecnologie ad hoc nelle quali il nostro Paese è fra i leader mondiali. La nascita del Consorzio, che ha tra i propri compiti quello di garantire il recupero degli imballaggi in alluminio post consumo provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai comuni, ha permesso, in questi anni, grazie ad un incremento delle quantità raccolte, non solo di raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa ma anche di ridurre la dipendenza dai Paesi esteri per gli approvvigionamenti del materiale da avviare a riciclo. I risultati ottenuti ad oggi, in termini di raccolta differenziata, riciclo e recupero, sono, infatti particolarmente positivi. E' stata raggiunta una quota di recupero di imballaggi in alluminio pari ad oltre il 40% dell'immesso al consumo, attraverso la sottoscrizione, all'interno dell'Accordo Quadro Anci-Conai, di circa 350 convenzioni che determinano le condizioni per il ritiro del materiale raccolto in più di 3.200 comuni italiani, con il coinvolgimento di oltre 31 milioni di abitanti. Il forte impulso dato alla raccolta differenziata, attraverso le convenzioni sottoscritte con un numero sempre maggiore di comuni, in particolare nelle aree in emergenza ambientale, permetterà di raggiungere agevolmente gli obiettivi di legge al 2002. Entro quest'anno verranno, infatti, recuperate complessivamente oltre 28.600 tonnellate di imballaggi in alluminio usati, pari al 50,2% dell'immesso al consumo. Il riciclo ammonterà a 23.600 tonnellate (41,4% dell'immesso) e il recupero energetico a 5.000 tonnellate. Tutti gli imballaggi recuperati - lattine per bevande, bombolette spray, tubetti, vaschette e contenitori rigidi per alimenti, foglio sottile per imballaggio, capsule, coperchi per yogurt e simili - diventano così nuovo alluminio utilizzabile per la produzione di nuovi oggetti utili di uso quotidiano con un enorme risparmio di materia ed energia.

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