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25 GIUGNO 2001
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CONCLUSIONI DELLA
PRESIDENZA CONSIGLIO EUROPEO DI SIVIGLIA 21 E 22 GIUGNO 2002
Siviglia, 25 giugno 2002 - Il Consiglio europeo si è riunito a Siviglia il 21 e
22 giugno 2002. La riunione è stata preceduta da un intervento del Presidente
del Parlamento europeo, Sig. Pat Cox, seguito da uno scambio di opinioni sui
temi principali in discussione. Il Consiglio europeo si compiace del notevole
impulso impresso al dialogo tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione
nell'ambito del nuovo partenariato cui fanno riferimento le conclusioni del
Consiglio europeo di Barcellona e accoglie favorevolmente l'istituzione di un
gruppo tecnico ad alto livello per la cooperazione interistituzionale. Il futuro
dell'unione - Relazione del Presidente della Convenzione riguardo al futuro
dell'Unione Il Consiglio europeo ha preso atto di una relazione del Presidente
Valéry Giscard d'Estaing sull'andamento dei lavori in sede di Convenzione e nei
vari ambiti in cui la società civile è chiamata ad esprimersi. Sulla scorta di
questo intervento il Consiglio europeo ha proceduto a uno scambio di vedute in
merito all'evoluzione dei dibattiti che, dopo una fase di ascolto, entrano ora
in una fase di discussioni dedicate all'esame approfondito delle questioni
principali individuate finora. Il Consiglio europeo appoggia l'impostazione
generale seguita dalla Convenzione. Auspica che quest'ultima prosegua in tale
direzione e giunga a un risultato positivo, entro le scadenze previste, nella
prospettiva della Conferenza intergovernativa per la revisione dei trattati,
decisa a Laeken. Riforma del Consiglio - Il Consiglio europeo ha avviato un
processo di riforma a Helsinki, nel dicembre del 1999, allorché ha adottato una
serie di raccomandazioni, e lo ha portato avanti a Göteborg e a Barcellona,
allorché ha preso atto delle relazioni del Segretario Generale/Alto
Rappresentante, imperniate su quattro temi principali: il Consiglio europeo, il
Consiglio "Affari generali", la Presidenza del Consiglio nonché
l'attività legislativa del Consiglio e la trasparenza. Sulla scorta di una
relazione di sintesi corredata di proposte particolareggiate presentata a
Siviglia dalla Presidenza, il Consiglio europeo ha avuto una discussione
approfondita sull'argomento e si è detto d'accordo su una serie di misure
concrete applicabili, senza modifica dei trattati, all'organizzazione e al
funzionamento del Consiglio europeo (cfr. Allegato I) nonché del Consiglio (cfr.
allegato II). La riforma rappresenta una modifica sostanziale delle attuali
prassi nel senso di un rafforzamento dell'efficacia dell'istituzione alla
vigilia di un aumento senza precedenti del numero degli Stati membri
dell'Unione. Il Consiglio europeo ha inoltre preso atto della relazione della
Presidenza sul dibattito in corso a proposito della Presidenza dell'Unione. Ha
constatato che esiste una disponibilità generale ad approfondire la questione,
fermo restando che qualsiasi adeguamento del sistema attuale di rotazione
semestrale dovrà, comunque, continuare a rispettare il principio
dell'uguaglianza tra gli Stati membri. Il Consiglio europeo ha chiesto pertanto
alla futura Presidenza danese di prendere le opportune disposizioni per
proseguire la riflessione in vista di una prima relazione da presentare al
Consiglio europeo del dicembre 2002. Infine, il Consiglio europeo rammenta
l'importanza che annette all'attuazione effettiva dell'insieme delle linee
direttrici e delle raccomandazioni operative adottate dal Consiglio europeo a
Helsinki il 10 e 11 dicembre 1999. In particolare, il Consiglio è invitato a
esaminare la questione dell'uso delle lingue nella prospettiva di un'Unione
allargata e i mezzi pratici per migliorare la situazione attuale senza porre in
causa i principi fondamentali. In questo contesto, occorrerebbe presentare una
proposta in tempo utile e, in ogni caso, sottoporre una prima relazione al
Consiglio europeo del dicembre 2002. Le nuove regole di cui al punto 3
entreranno in vigore, salvo se diversamente deciso, sotto la prossima
presidenza. Pertanto, le modifiche formali da apportare a tal fine al
regolamento interno del Consiglio saranno stabilite anteriormente al 31 luglio
2002. L'attuazione dell'insieme di tali disposizioni sarà valutata dal
Consiglio europeo nel dicembre 2003. Trattato di Nizza - Il Primo Ministro
dell'Irlanda ha annunciato che il suo governo intende indire un referendum
nell'autunno 2002 per permettere all'Irlanda di ratificare il trattato di Nizza.
Il Primo Ministro ha presentato la "Dichiarazione nazionale
dell'Irlanda", in cui si conferma che le disposizioni del trattato
sull'Unione europea relative alla politica estera e di sicurezza non
pregiudicano la politica tradizionale di neutralità militare di questo paese e
che tale situazione resterà immutata dopo la ratifica del trattato di Nizza (cfr.
allegato III). Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione in cui prende
atto della Dichiarazione nazionale dell'Irlanda (cfr. allegato IV). Il Consiglio
europeo si è compiaciuto del fatto che il Governo irlandese sia determinato a
far approvare il trattato di Nizza, presupposto necessario per la realizzazione
dell'allargamento entro i termini previsti. Legiferare meglio - Il Consiglio
europeo ha preso atto con soddisfazione delle comunicazioni della Commissione su
come legiferare meglio e in particolare del piano d'azione volto a semplificare
e a migliorare la qualità del contesto normativo. Invita le tre istituzioni
interessate (Parlamento, Consiglio e Commissione) a adottare, sulla base dei
lavori del gruppo tecnico ad alto livello, un accordo interistituzionale entro
il 2002 onde migliorare la qualità della legislazione comunitaria e le
condizioni del suo recepimento, compresi i termini, nelle legislazioni
nazionali. Pesd - Il Consiglio europeo ha approvato la relazione della
Presidenza sulla politica di sicurezza e di difesa. Il Consiglio europeo,
determinato a rafforzare il ruolo dell'Unione europea nella lotta al terrorismo
e riconoscendo l'importanza a tal fine del contributo della Pesc, inclusa la
Pesd, ha adottato una dichiarazione (cfr. allegato V) volta a meglio inquadrare
le capacità necessarie per lottare contro il terrorismo. Dopo la dichiarazione
di operatività della Pesd adottata a Laeken, sono stati compiuti progressi
sostanziali per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità civili e militari,
l'attuazione del piano d'azione destinato a colmare le lacune esistenti e le
prospettive della cooperazione in materia di armamenti. Il Consiglio europeo
chiede ai Ministri della difesa, in sede di Consiglio "Affari
generali", di continuare a fornire orientamenti per il proseguimento dei
lavori riguardo alle capacità. L'Unione europea ha confermato di essere in
grado di svolgere operazioni di gestione delle crisi, decidendo segnatamente di
condurre la missione di polizia in Bosnia-Erzegovina (Eupm) che subentrerà, a
decorrere dal 1° gennaio 2003, all'attuale operazione dell'Onu. Il Consiglio
europeo ha espresso la volontà dell'Unione europea di subentrare alla Nato
nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Ha incaricato Il Segretario
Generale/Alto Rappresentante e gli organi competenti dell'Unione europea di
prendere i contatti necessari con le autorità dell'ex Repubblica jugoslava di
Macedonia e con i responsabili della Nato e di portare avanti e intensificare le
misure di pianificazione avviate, per essere in grado di subentrare
all'operazione della Nato al termine dell'attuale mandato di quest'ultima, con
l'intesa che gli accordi permanenti tra l'Unione europea e la Nato ("Berlin
plus") siano operativi a tale data. Nell'accogliere con favore i progressi
finora compiuti dalla Presidenza spagnola in merito all'attuazione delle
disposizioni di Nizza relative alla partecipazione degli alleati europei non
appartenenti all'Unione europea, il Consiglio europeo incarica la prossima
Presidenza, unitamente al Segretario Generale/Alto Rappresentante, di proseguire
i lavori al riguardo. Nel settore civile, sono stati portati avanti i lavori sui
quattro temi prioritari (polizia, Stato di diritto, amministrazione civile e
protezione civile), sotto il profilo sia qualitativo che quantitativo delle
capacità. Le strutture e le procedure decisionali della Pesd hanno dimostrato
la loro validità in occasione del primo esercizio di gestione delle crisi
condotto dall'Unione. Una relazione sull'insieme di questi temi sarà presentata
al Consiglio europeo di Copenaghen. Allargamento - Nel corso del primo semestre
dell'anno sono stati realizzati progressi decisivi nei negoziati di adesione,
che ora entrano quindi nella fase conclusiva. La tabella di marcia stabilita a
Nizza è stata rispettata con l'adozione di posizioni comuni sui capitoli
"Agricoltura", "Politica regionale e coordinamento degli
strumenti strutturali", "Disposizioni finanziarie e di bilancio"
e "Istituzioni". Le questioni finanziarie e le questioni di altro tipo
che non sono state trattate in occasione della messa a punto di posizioni comuni
su tali capitoli dovranno essere definite al più presto sulla scorta delle
conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 17 giugno. Quanto al
rispetto dei criteri di adesione, il Consiglio europeo sottolinea che è
importante che i paesi candidati continuino a progredire nell'attuazione e
nell'applicazione effettiva dell'acquis. I paesi candidati devono adottare tutte
le misure necessarie per portare le loro capacità in campo amministrativo e
giudiziario al livello richiesto. A questo proposito il Consiglio europeo si
compiace della relazione della Commissione sui piani d'azione specifici in
materia e sul seguito dato agli impegni assunti nel quadro dei negoziati,
ricordando in particolare le conclusioni del Consiglio del 10 giugno per quanto
riguarda il settore della giustizia e degli affari interni e l'acquis
veterinario e fitosanitario. Tenendo conto di tutti questi elementi, e al fine
di consentire al Consiglio europeo che si terrà nell'autunno prossimo di
decidere con quali paesi candidati i negoziati potranno essere conclusi alla
fine del 2002, il Consiglio dovrà prendere le opportune decisioni per
trasmettere ai paesi candidati all'inizio del mese di novembre tutti gli
elementi ancora mancanti riguardo al pacchetto finanziario, e la Commissione
dovrà formulare le raccomandazioni pertinenti sulla scorta delle relazioni
periodiche. Il Consiglio europeo conferma che, se il ritmo attuale dei negoziati
e delle riforme sarà mantenuto, l'Unione europea è determinata a concludere i
negoziati con Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Repubblica slovacca, Lituania,
Lettonia, Estonia, Repubblica ceca e Slovenia entro la fine del 2002, se tali
paesi sono pronti. Il principio di differenziazione deve essere pienamente
rispettato fino al termine dei negoziati. La stesura del trattato di adesione
dovrebbe proseguire per essere ultimata non appena possibile dopo la conclusione
dei negoziati di adesione. Si può ragionevolmente prevedere che il trattato di
adesione possa essere firmato nella primavera del 2003. L'obiettivo resta quello
di fare in modo che nel 2004 tali paesi partecipino alle elezioni del Parlamento
europeo in quanto membri a pieno titolo. Tuttavia, questo obiettivo comune potrà
essere raggiunto entro i termini previsti solo se ciascun paese candidato
adotterà un approccio realistico e costruttivo. La Bulgaria e la Romania hanno
compiuti notevoli progressi nel corso degli ultimi mesi. Il Consiglio europeo
incoraggia questi paesi a proseguire gli sforzi e riafferma il suo impegno a
sostenerli pienamente nella preparazione all'adesione. A Copenaghen dovrebbe
essere adottata una tabella di marcia aggiornata e una strategia di preadesione
riveduta e rafforzata per i paesi candidati ancora in fase di negoziato. Si
potrebbe anche prevedere un aumento dell'assistenza finanziaria di preadesione.
Inoltre, se il ritmo attuale sarà mantenuto, potrebbe essere fissato un
calendario più preciso per il processo di adesione di questi paesi entro
l'anno. Per quanto concerne l'adesione di Cipro, le conclusioni di Helsinki sono
alla base della posizione dell'Unione europea. L'Unione europea continua a dare
la preferenza all'adesione di un'isola riunificata. Il Consiglio europeo
sostiene incondizionatamente gli sforzi compiuti dal Segretario generale delle
Nazioni Unite ed esorta i responsabili delle comunità cipriote, greca e turca,
a intensificare e accelerare i contatti per cogliere questa occasione unica che
si presenta di giungere a una soluzione globale, conformemente alle pertinenti
risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nella speranza che
si concretizzi prima della fine dei negoziati. L'Unione europea prenderebbe in
considerazione i termini di una siffatta soluzione globale nel trattato di
adesione, conformemente ai principi che sottendono all'Unione europea: in qualità
di Stato membro, Cipro dovrà esprimersi con una sola voce e vigilare affinché
il diritto dell'Unione europea sia applicato in modo corretto. L'Unione europea
apporterebbe un contributo finanziario sostanziale per sostenere lo sviluppo
della parte settentrionale dell'isola riunificata. Il Consiglio europeo si
compiace delle riforme recentemente approvate in Turchia. Incoraggia e sostiene
pienamente gli sforzi compiuti da tale paese per rispettare le priorità
definite nel suo partenariato per l'adesione. L'attuazione delle riforme
politiche ed economiche necessarie migliorerà le prospettive di adesione della
Turchia, secondo gli stessi principi e criteri applicati agli altri paesi
candidati. Quanto alla fase successiva della candidatura della Turchia,
potrebbero essere prese nuove decisioni a Copenaghen tenendo conto
dell'evolversi della situazione nell'intervallo tra i Consigli europei di
Siviglia e di Copenaghen e sulla scorta della relazione periodica che la
Commissione presenterà in ottobre nonché in conformità delle conclusioni di
Helsinki e di Laeken. Le prospettive economiche e gli indirizzi di massima per
le politiche economiche - Il recente rallentamento congiunturale dell'attività
economica è cessato. L'economia europea potrà raccogliere i frutti di
politiche macroeconomiche sane e di riforme economiche ambiziose che sosterranno
la ripresa della crescita già iniziata e la creazione di posti di lavoro e
permetteranno di meglio affrontare le incertezze economiche. 48. Il Consiglio
europeo approva gli indirizzi di massima per le politiche economiche, incentrati
sulla stabilità macroeconomica e sulla crescita nonché sulla riforma dei
mercati del lavoro, dei beni e dei servizi e raccomanda al Consiglio di
adottarli. Conferma il proprio impegno nei confronti del patto di stabilità e
di crescita e del risanamento delle finanze pubbliche e chiede agli Stati membri
di seguire politiche di bilancio conformi alle raccomandazioni contenute negli
indirizzi di massima per le politiche economiche. Gli Stati membri sono invitati
ad avvalersi di tutte le conseguenze della crescita connesse alla ripresa
economica per proseguire il risanamento delle finanze pubbliche. Servizi
finanziari -Il Consiglio europeo si compiace dell'adozione del regolamento
relativo all'applicazione di principi contabili internazionali e degli accordi
politici raggiunti recentemente sulle direttive relative ai conglomerati
finanziari, agli abusi di mercato e ai fondi pensione aziendali e ribadisce il
suo fermo impegno ad attuare rapidamente e integralmente il piano d'azione per i
servizi finanziari. Imposizione dei prodotti energetici - Il Consiglio europeo
prende atto della relazione della Presidenza sullo stato dei lavori della
direttiva relativa all'imposizione dei prodotti energetici e riafferma il
calendario adottato a Barcellona per la sua adozione, parallelamente all'accordo
sull'apertura dei mercati dell'energia. Pacchetto fiscale - Il Consiglio
europeo: prende atto con soddisfazione della relazione interinale del Consiglio
sul pacchetto fiscale nonché della sua determinazione a fare in modo che questo
sia definitivamente adottato entro la fine dell'anno; si aspetta che i negoziati
con la Svizzera sulla fiscalità del risparmio, benché iniziati solo
recentemente, possano svolgersi a un ritmo accelerato e concludersi quanto prima
nel secondo semestre 2002. Cooperazione amministrativa nel settore
dell'imposizione fiscale - . Il Consiglio europeo si rallegra della relazione
interinale del Consiglio relativa alla cooperazione amministrativa nel settore
dell'imposizione fiscale e approva le iniziative ivi presentate ai fini della
prosecuzione dei lavori nel settore. "Corporate governance" - I
recenti avvenimenti hanno evidenziato l'importanza di una sana gestione delle
imprese, in particolare per le imprese che operano sui mercati dei capitali. In
ottemperanza alla decisione del Consiglio europeo di Barcellona, nell'aprile
2002, il mandato del Gruppo ad alto livello di esperti di diritto societario è
stato esteso alle questioni relative alle migliori pratiche in materia di
gestione e audit delle imprese, con particolare riguardo al ruolo dei membri del
consiglio d'amministrazione privi di responsabilità esecutive e degli organi di
vigilanza, la retribuzione dei dirigenti, la responsabilità della direzione
aziendale in materia di informazioni finanziarie e le pratiche di revisione. Nel
giugno 2002 il Consiglio Ecofin ha preso atto di una relazione orale preliminare
della Presidenza del Gruppo ad alto livello. Il Consiglio europeo invita il
Consiglio Ecofin e il Consiglio "Mercato interno" a tenere un
dibattito politico sulla relazione finale del Gruppo ad alto livello, affinché
la Commissione presenti quanto prima proposte specifiche.
IL PARLAMENTO
EUROPEO EVIDENZIA L'IMPORTANZA DELLE PMI
Bruxelles, 25 giugno 2002 - Nel corso dell'ultima seduta plenaria del Parlamento
europeo è stata adottata una relazione, presentata dall'eurodeputata Dominique
Vlasto, nella quale si chiedevano ulteriori misure volte ad assistere le Pmi
(piccole e medie imprese) nell'Ue. Secondo gli europarlamentari, sono necessari
maggiori sforzi per garantire l'aiuto alle Pmi da parte degli Stati membri, a
dispetto delle condizioni economiche poco favorevoli sin dal 2001. Fra le misure
specifiche suggerite dalla relazione figurano: il potenziamento dei servizi di
assistenza alle imprese, il miglioramento degli aiuti per le aziende fallite e i
dirigenti, nonché la disponibilità di misure sperimentali sulla riduzione
dell'Iva per tutte quelle attività a forte intensità di manodopera. Gli
eurodeputati hanno inoltre chiesto alla Commissione di prendere in
considerazione le esigenze delle Pmi al momento di elaborare le politiche.
SUL SITO LA
NEWSLETTER QCS NEWS - MAGGIO 2002
Roma, 24 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi
documenti pubblicati, è disponibile il nuovo numero della newsletter Qcs news,
a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari. Questi i
titoli principali: Emergenza idrica: il piano del Qcs ; Disimpegno dei fondi
sotto esame ; Ambiente: nuove risorse per le Ong.
AIBA NASCE
L'ACCADEMIA DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO NEL 2001 I BROKERS ITALIANI HANNO
INTERMEDIATO PREMI PER 8.045 MILIONI DI EURO NEI RAMI DANNI. IN ARRIVO LA NUOVA
DIRETTIVA EUROPEA SULL'INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA
Milano, 25 giugno 2002 - Dati del settore per l'anno 2001 - Il mercato
assicurativo continua a crescere: nel 2001 la raccolta premi ha raggiunto i 76
miliardi di euro (+12,3%), con una raccolta di 30 miliardi di euro nei rami
danni (+7,5%) e 46 miliardi nel vita (+15,7%). Si conferma la presenza
significativa dei brokers sul mercato assicurativo italiano anche per l'anno
2001. L'espansione del brokeraggio assicurativo avviene in una situazione non
favorevole, considerato il rilevante aumento del ramo vita (settore storicamente
non produttivo per i broker), mentre i rami danni continuano a ristagnare.
Assume quindi maggiore rilevanza la crescita numerica degli operatori che
rafforza il trend decisamente positivo degli ultimi anni e che ha avuto
un'ulteriore accelerazione nel corso del 2001. Il totale dei Mediatori di
assicurazione e/o riassicurazione ha raggiunto le 3.434 unità, pari ad un
aumento dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Da sottolineare l'aumento delle
imprese operanti oggi sul mercato salite a 882 per un aumento del 9,3% rispetto
alle 807 del 2000. Aumenta progressivamente il numero delle persone iscritte
all'Albo segno evidente di un rilevante afflusso proveniente da altri settori
dell'intermediazione. A fine 2001 risultavano iscritte all'Albo 2.552 persone
fisiche fra le quali sono comprese anche 337 ditte individuali. In totale
abbiamo 3434 mediatori di assicurazione e/o riassicurazione, in crescita
dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Quanto alla distribuzione geografica, il
31,3% dei brokers ha sede in Lombardia. Seguono il Lazio (13,0%), il Veneto
(9,5%), il Piemonte (9,2%). Progressi significativi anche in tema di peso
specifico dell'attività, i brokers italiani hanno intermediato 8.045 milioni di
euro nei rami danni. Una quota pari al 26,8% del totale (25,4% nel 2000).
Crescono le adesioni all'Aiba: 800 le aziende iscritte (società e ditte
individuali) rispetto alle 743 del 2000. Un aumento del 7,6%, per una
rappresentatività rispetto al totale della Categoria del 70%. Accademia di
Brokeraggio Assicurativo - In collaborazione con il Cineas (Consorzio
Universitario per l'Ingegneria nelle Assicurazioni) del Politecnico di Milano è
stata creata l'Accademia di Brokeraggio Assicurativo. Si tratta di un vero e
proprio "master" in brokeraggio assicurativo che ha l'obiettivo di
creare dei professionisti competenti e specializzati nell'analisi, nella
gestione, nel trattamento dei rischi e nelle relative coperture, capaci di
essere riconosciuti dalle imprese clienti come veri e propri consulenti, in
grado di orientare al meglio le scelte aziendali in materia del trattamento dei
rischi, congiuntamente all'affinamento delle capacità commerciali. L'iniziativa
è rivolta soprattutto a neolaureati, laureandi o professionisti diplomati o
laureati, con qualche anno di esperienza, anche non direttamente impegnati nel
settore, desiderosi di intraprendere la professione di broker assicurativo. Il
piano di formazione dell'Accademia si svilupperà su un arco temporale di 10
mesi, 7 di studio e 3 di stage, presso intermediari assicurativi indicati dall'Aiba.
Il Broker nel mercato europeo - La nuova Direttiva sull'intermediazione procede
il suo iter presso gli organismi europei e ne è ipotizzabile l'approvazione
entro l'estate. Seguirà la fase del recepimento negli ordinamenti nazionali
entro due anni. La direttiva si applica a chiunque distribuisca prodotti
assicurativi: agenti, mediatori ed operatori di "bancassicurazione",
che assumono la definizione comuni di intermediari. Per intermediazione
assicurativa e riassicurativa si intendono le attività consistenti nel
presentare o proporre contratti di assicurazione e riassicurazione, compiere
altri atti preparatori o relativi alla conclusione dei contratti, ovvero nel
collaborare, segnatamente in caso di sinistri, alla loro gestione ed esecuzione.
In questo contesto quale possa essere il futuro degli albi è difficile
immaginare, come pure in che modo sarà modificata la legge 792/84 per adeguarsi
alla direttiva stessa. Di certo l'Aiba si batterà per garantire al broker
quella posizione di vertice qualitativo guadagnata sul campo. Italia: Paese
sotto e male assicurato - "Il nostro Paese era e rimane sotto e male
assicurato, ha detto in apertura il Presidente dell'Aiba Francesco Paparella. Da
sottolineare come la raccolta del solo ramo auto - circa 15,3 miliardi di euro -
abbia ancora una volta superato, da sola, quella registrata in tutti gli altri
rami danni complessivamente calcolati, anzi, è ulteriormente aumentata,
passando dal 50,5% del 1999, al 51% del 2000, ed al 51,1% nel 2001. Inoltre
continua il fenomeno della vendita "porta a porta" di prodotti di tipo
prettamente finanziario che, se da un lato contribuisce a far quadrare i conti
di molte compagnie di assicurazioni, dall'altro, non favorisce di certo
l'evoluzione del mercato". Iniziative Aiba - Diverse le iniziative assunte
da Aiba nel corso dell'ultimo biennio. Ricordiamo brevemente le principali: la
presentazione del Testo per una più equilibrata copertura della Responsabilità
Civile delle Aziende sanitarie ed Ospedaliere; la prima indagine conoscitiva
sulla "Figura del Broker italiano"; la proposta di rendere
obbligatoria la copertura eventi catastrofali su tutte le operazioni di mutuo
immobiliare, sia per le nuove costruzioni che per le opere di ristrutturazione;
l'avvio dell'attività formativa a cura dell'Associazione, finalizzata a
indirizzare la professionalità del Broker verso una sempre più spiccata
conoscenza delle problematiche del "rischio" dell'Azienda/Cliente; il
portale Aibanet.it strumento di collegamento fra le diverse realtà del settore
assicurativo; la proposta di esenzione dell'imposta Rc Auto e applicazione di un
diritto fisso; il convegno sulla tutela assicurativa della terza età, le
polizze long term care e il ruolo del broker; l'impegno profuso su un tema
delicato come il rapporto con gli enti pubblici.
REGIONE
PUGLIA:
300 MILIONI DI EURO DALLA BEI BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI
Lussemburgo, 25 giugno 2002 La Banca europea per gli investimenti (Bei),
l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea, finanzierà con un prestito di
Eur 300 milioni, gli investimenti previsti dal Programma Operativo Regionale
(Por) della Regione Puglia. Il prestito avrà una durata di 25 anni, comprensivi
di cinque anni di pre-ammortamento. L'intervento della Bei andrà ad integrare
il sostegno finanziario dei Fondi Strutturali previsti per il periodo 2000-2006.
Più in particolare, finanzierà la componente regionale del Piano Operativo
finanziato, per la parte restante, a valere su risorse comunitarie, nazionali e
dei privati. L'accordo è stato firmato dal Vice Presidente della Bei Massimo
Ponzellini e dal Presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto, alla presenza
del Ministro per l'Economia e Governatore per l'Italia della Bei Prof. Giulio
Tremonti. Il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del Ministero
ha fornito attiva cooperazione nel corso dell'attività istruttoria della Bei.
L'operazione, che segue analoghi finanziamenti a favore del programma
d'investimenti, nell'ambito del Quadro comunitario di sostegno, alle Regioni
Basilicata e Campania, segna un ulteriore approfondimento nel rapporto tra
l'azione della Banca europea per gli investimenti e quella dei fondi strutturali
nel Mezzogiorno d'Italia. "Questo prestito rappresenta un modello per tutte
le regioni Obiettivo 1 europee. L'Italia, e di questo va dato merito al
Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione, è il Paese che meglio
sta articolando il rapporto tra la Bei, i Fondi strutturali e la finanza
nazionale"; ha commentato il Vice Presidente della Bei Massimo Ponzellini.
"Il prestito, che segue il rating recentemente concesso da Moody's, è un
riconoscimento del merito di credito della Regione Puglia, degli sforzi fatti
per uscire dalla difficile situazione finanziaria della metà degli anni Novanta
e del suo impegno per ottimizzare la spesa dei Fondi strutturali". Il
programma di investimenti comprende opere infrastrutturali (gestione delle
acque, forestazione, misure di monitoraggio ambientale, promozione dell'energia
rinnovabile) e incentivi per gli investimenti del settore privato finalizzati
alla razionalizzazione delle attività produttive e alla creazione di nuove
imprese. La Puglia, 4 milioni di abitanti, è una delle regioni Obiettivo 1 più
popolate in Italia.
BANCA
ANTONVENETA:IL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE
DELLA BANCA DI CREDITO POPOLARE DI SIRACUSA
Padova, 25 giugno 2002 - i consigli di amministrazione della Banca Antoniana
Popolare Veneta s.p.a.(di seguito "Banca Antonveneta" o "Bapv")
e della banca di credito popolare s.p.a. (di seguito "Bcp") nelle
riunioni tenutesi il 24 giugno, hanno approvato il progetto di fusione per
incorporazione della Bcp nella Bapv I Consigli di Amministrazione di Bapv e Bcp
- nel rispetto delle pattuizioni contenute nell'Accordo siglato il 28 dicembre
1998 - hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della Bcp nella
Banca Antonveneta. Le relative delibere saranno sottoposte alle Assemblee
straordinarie degli azionisti delle due Società che verranno convocate
prevedibilmente per la fine del mese di settembre 2002. L'atto di fusione, da
stipularsi nel mese di ottobre p.v., avrà efficacia giuridica dal 1° novembre
2002, o da una data posteriore che fosse stabilita nell'atto di fusione e che
potrà essere anche successiva alla data dell'ultima delle iscrizioni previste
dall'articolo 2504 del Codice Civile. Gli effetti economici decorreranno invece
dal 1° gennaio 2002. L'operazione di fusione della Banca di Credito Popolare è
inserita nel piano di razionalizzazione del Gruppo "Antonveneta" che
ha visto l'incorporazione graduale nella Capogruppo delle banche ordinarie
controllate. L'incorporazione consentirà notevoli economie di scala, senza
pregiudicare l'efficienza dei servizi resi alla clientela ed il consolidato
legame con il territorio, in quanto il progetto prevede la creazione di un'Area
Territoriale, con sede in Siracusa, che comprenderà tutti gli sportelli della
Banca di Credito Popolare che, anche sul piano formale, manterranno nel marchio
la loro originaria provenienza. I Consigli di Amministrazione delle due Banche
si sono avvalsi della collaborazione di Andersen Corporate Finance S.p.A. e di
Interbanca S.p.A., per la determinazione del rapporto di cambio e per la
verifica della congruità del prezzo dell'OPA in appresso descritta. Gli
Advisors hanno eseguito una stima relativa del valore delle due banche,
prendendo a riferimento il bilancio consolidato Antonveneta al 31 dicembre 2001
e il bilancio al 31 dicembre 2001 di Bcp. I Consigli di Amministrazione,
esaminata la relazione degli Advisors, condividendone contenuti e conclusioni,
sulla base delle analisi effettuate e delle indicazioni espresse, hanno fissato
il rapporto di cambio nella misura di seguito indicata: n.1,15 azioni ordinarie
di nuova emissione della incorporante Banca Antonveneta, del valore nominale di
Euro 3 cadauna contro n. 1 azione ordinaria della incorporanda BCP del valore
nominale di Euro 2,58 Non è previsto alcun conguaglio in denaro. Effetti
contabili - Con il perfezionamento della fusione la Banca Antonveneta procederà:
all'annullamento, senza cambio, delle n. 6.382.926 azioni ordinarie Bcp del
valore nominale di Euro 2,58 di proprietà della Società Incorporante, o del
maggiore quantitativo di azioni ordinarie Bcp di cui Banca Antonveneta
risultasse titolare alla stipula dell'atto di fusione, a seguito del
perfezionamento dell'offerta pubblica di acquisto promuovenda da parte di Banca
Antonveneta, in base alle pattuizioni particolari richiamate in precedenza; al
cambio di massimo n.3.330.971 azioni ordinarie Bcp di proprietà di azionisti
diversi dalla Banca Antonveneta, secondo il rapporto di cambio sopra indicato,
mediante l'emissione complessiva di massime n. 3.830.617 azioni Bapv del valore
nominale di Euro 3,00 cadauna, con conseguente aumento del capitale sociale
della Società Incorporante di massimo Euro 11.491.851,00 al servizio del
concambio. Modalità di assegnazione delle azioni in con cambio - Le azioni Bapv
di nuova emissione attribuite in concambio avranno godimento 1° gennaio 2002 e
saranno quotate al pari delle azioni Bapv già in circolazione. Gli azionisti
della Bcp, intestatari di un numero di azioni non esattamente divisibile per il
rapporto di cambio, provvederanno ad effettuare l'eventuale arrotondamento
attraverso il mercato regolamentato, nei termini stabiliti dalla Borsa, per il
tramite di un Intermediario autorizzato. La Banca Antonveneta liquiderà agli
Intermediari Autorizzati le frazioni di azione Bapv eventualmente risultanti dal
concambio, al prezzo di riferimento del giorno di borsa aperta antecedente la
data di efficacia giuridica della fusione. Le modalità operative di
assegnazione delle azioni della Banca Antonveneta in concambio, verranno in
tempo utile comunicate, come previsto dalla vigente normativa, a mezzo avviso
pubblicato su almeno un quotidiano a diffusione nazionale. Il Consiglio di
Amministrazione della Banca Antonveneta , nel rispetto di quanto previsto dalla
"Convenzione" sottoscritta tra le due 'Banche nel dicembre 1998, si
impegna in base alla deliberazione assunta in data odierna, a lanciare un'Opa
volontaria, ai sensi dell'art. 102 e seguenti del D.Lgs. 58/98, sulla totalità
delle n° 3.321.476 azioni Bcp in possesso di terzi diversi dalla Bapv, ad un
prezzo, da pagarsi in contanti, pari alla media ponderata dei prezzi di
riferimento di borsa rilevati nei sei mesi precedenti l'Offerta stessa. Elementi
essenziali dell'Offerta Pubblica di Acquisto ai sensi art. 102 e seguenti del D.
Lgs. 58/98 Soggetti partecipanti all'operazione Soggetto offerente : Banca
Antoniana Popolare Veneta S.p.A., con sede in Padova, P.tta Turati, 2 Cod. Fisc.
02691680280. Soggetto emittente : Banca di Credito Popolare S.p.A., con sede in
Siracusa, via Savoia, 36, Cod. Fisc. 0059750893 Titoli oggetto dell'Offerta
L'Offerta avrà ad oggetto n. 3.321.476 azioni ordinarie del valore nominale di
Euro 2,58 ciascuna, godimento regolare, pari al 34,19% del capitale di Bcp,
rappresentato da azioni con diritto di voto, non possedute dall'Offerente. Il
Capitale sociale della Banca di Credito Popolare S.p.A. è attualmente
costituito da n. 9.713.897 azioni ordinarie quotate al Mercato Ristretto, di cui
n. 9.495 di proprietà della stessa Bcp e n. 6.382.926 azioni possedute
dall'Offerente. Corrispettivo unitario e controvalore complessivo dell'Offerta
Il corrispettivo unitario offerto per ciascuna azione ordinaria, come previsto
dalla convenzione sottoscritta tra le due Banche nel dicembre 1998 è pari alla
media ponderata dei prezzi di riferimento di borsa, rilevati nei sei mesi
antecedenti all'offerta. Tale media, calcolata per il semestre terminato il
giorno 21 giugno 2002 è risultata di Euro 20,26 per ogni azione Bcp. Il
controvalore massimo complessivo dell'Offerta è pari ad Euro 67.293.103,76.
Svolgimento dell'Offerta La durata dell'Opa verrà concordata con Borsa
Italiana, come previsto dalla Vigente Normativa. Diritto di acquisto ed
eventuale Opa residuale Bapv dichiara fin da ora che non intende avvalersi del
diritto di acquisto di cui all'art. 111 del D. Lgs. 58/1998 Nel caso in cui al
termine dell'Opa, Bapv venisse a detenere una partecipazione nel capitale della
Bcp rappresentato da azioni ordinarie superiore al 90%, non verrà promossa da
Antonveneta un'offerta pubblica di acquisto residuale ai sensi dell'art. 108 del
Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, procedendosi al perfezionamento
della su menzionata fusione per incorporazione della BCP nella Bapv, la quale
permetterà agli azionisti di Bcp di ricevere, in sede di concambio, azioni Bapv
negoziate sul Mercato Telematico Azionario, soddisfacendo in tal maniera le
esigenze di ripristino del flottante di cui al citato art. 108 del Decreto
Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.
BANK LEUMI SI
AFFIDA AD EDS PER I SERVIZI IT; SI TRATTA DEL PIU' AMPIO ACCORDO SOTTOSCRITTO IN
ISRAELE NEL SETTORE BANCARIO
Plano, Texas 25 giugno 2002 - Eds ha annunciato di aver vinto un contratto con
Bank Leumi, il gruppo bancario più grande e antico di Israele, per aggiornarne
e modernizzarne le applicazioni. Si tratta del maggior progetto informatico
concluso in Israele nel settore bancario. Il progetto per Bank Leumi, che durerà
dai 5 ai 7 anni e sarà basato sull'architettura avanzata FinFrame sviluppata da
Eds, prevede lo sviluppo e l'adattamento dei sistemi software in ogni area di
attività della banca. Durante il periodo di durata del contratto tutti i
sistemi principali sistemi verranno gradualmente aggiornati senza che ciò
provochi la perdita dei dati storici. Eds inoltre fornirà il supporto tecnico e
manageriale e opererà con altre società israeliane, prima fra tutte Matrix,
per il reclutamento di centinaia di persone che lavorino al progetto. "La
rete operativa e di computer di Bank Leumi diverrà una delle prime al mondo nel
settore bancario" ha dichiarato Itzhak Malach, primo Executive Vice
President e responsabile delle Operations Information Systems e Administrations
presso la banca. L'accordo con Bank Leumi è il più grande contratto concluso
nel settore dei servizi finanziari. L'attività di Eds sul mercato finanziario
ha pesato per circa il 17% del fatturato dell'anno scorso. Oltre 10 mila
impiegati lavorano su progetti in ambito finanziario in 29 Paesi per conto di
clienti come ad esempio Deutsche Bank, Bank One, Commonwealth Bank Group e
Lloyds Tsb. "Eds è leader nello sviluppo di tecnologia per le istituzioni
finanziarie" ha affermato Coley Clark, President del Global Financial
Industry Group di EDS. "Il contratto con Bank Leumi è il più recente
esempio del vantaggio che abbiamo raggiunto, grazie alla nostra profonda
esperienza, maturata nel corso del tempo, su progetti complessi." Eds ha
iniziato la sua attività in Israele nel 1995. La consociata israeliana impiega
circa 600 persone e attualmente offre servizi It a clienti quali Eci Telecomm,
Cellcom, l'autorità dell'aereoporto di Israele, il Ministero della Salute di
Gerusalemme, A.B. Data, il settore militare israeliano, Tnuva e il Parlamento di
Israele. I clienti nel settore dei servizi finanziari comprendono Hapoalim,
Mizrahi, Leumi Card e Israeli Credit Cards. "Il contratto con Bank Leumi
rappresenta un traguardo significativo per Eds in Israele che farà crescere il
nostro business in quest'area geografica" ha detto Yair Pecht, client
executive, Operations Solutions di Eds Israele. "Eds ha offerto per molti
anni servizi It di valore superiore ai propri clienti israeliani. Ed è proprio
questo, quello che sappiamo fare meglio."
BANCA LOMBARDA:
OFFERTA PUBBLICA DI SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI ORDINARIE BANCA LOMBARDA E
PIEMONTESE. FISSATO IL PREZZO MASSIMO DI COLLOCAMENTO
Brescia, 25 giugno 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Lombarda e
Piemontese S.p.A. riunitosi il 21 giugno ha fissato in Euro 9,70 il Prezzo
Massimo di Collocamento delle azioni Banca Lombarda e Piemontese nell'ambito
dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie Banca Lombarda e
Piemontese. L'Offerta Pubblica ha avuto inizio il 24 giugno 2002 e avrà termine
il 28 giugno 2002.
BANCA LOMBARDA E
SSB: DECOLLA LA CARTA PREPAGATA S€MPRE MAESTRO RICARICABILE O "USA E
GETTA" PER TUTTE LE ESIGENZE
Milano, 25 giugno 2002 - il Gruppo Banca Lombarda, ha lanciato 'S€mpre
Maestro', la carta prepagata multifunzione che garantisce la massima sicurezza
senza rinunciare ai vantaggi delle comuni carte di pagamento, grazie alla
collaborazione con Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento,
con 4 miliardi di transazioni gestite nel 2001, nella sicurezza in rete e nella
realizzazione e gestione di sistemi informatici per le Banche. Il pratico
strumento di pagamento è proposto in due versioni (nominativo e al portatore),
entrambi utilizzabili sia in Italia che all'estero e disponibili presso Banco di
Brescia, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica, Banco di San Giorgio
e Banca Cassa di Risparmio di Tortona, Banca Lombarda Point. S€mpre
Ricaricabile Maestro può essere ricaricata presso qualsiasi sportello Atm o
filiale del Gruppo Banca Lombarda dopo aver sottoscritto un contratto e ricevuto
il Pin; in caso di smarrimento viene bloccata con una semplice chiamata al
Numero Verde della Centrale d'Allarme Nazionale. I titolari di una S€mpre
Ricaricabile Maestro ricevono l'estratto conto su base trimestrale, per un
efficace e puntuale controllo dei movimenti. La carta S€mpre Usa e Getta
Maestro, a differenza della prima, è al portatore. Una volta esaurito il
credito non è più utilizzabile. Anch'essa è dotata di Pin e permette di
effettuare pagamenti presso gli esercizi abilitati al circuito Maestro. "Ssb
ha collaborato con Banca Lombarda", commenta Fabrizio Canedoli, Direttore
Marketing e Vendite di Ssb, "già a partire dalla fase di progettazione e
realizzazione del servizio. Ssb gestisce oggi inoltre l'attivazione e il
processo autorizzativo delle transazioni, fornisce il saldo e la lista dei
movimenti, verifica le disponibilità delle singole carte e si occupa di tutto
quanto riguarda la trasmissione dei flussi di dati. Ssb governa pertanto
l'intera catena del valore garantendo la sicurezza delle transazioni e la qualità
del servizio offerto ai clienti, valori basilari contenuti nella mission
dell'azienda". "Quello delle carte prepagate è un business in
continua evoluzione ed un importante tassello per coprire target di clientela
che fino ad oggi non utilizzavano le "carte" ", commenta Riccardo
Barbarini, Responsabile Area Marketing Strategico Prodotti e Canali di Banca
Lombarda. "La carta S€mpre prepagata Maestro si affianca alla prepagata
PagoBancomat evidenziando quanto Banca Lombarda vuole essere all'avanguardia
nella tipologia dei servizi offerti alla propria clientela, trovando in Ssb un
partner attivo ed attento allo sviluppo di progetti di tale importanza". Su
tutti gli sportelli Banca Lombarda con le carte S€mpre Prepagate si può
prelevare contante e controllare quanto denaro è ancora disponibile, oltre che
effettuare tutte le operazioni S€mpre Prepagate costituiscono inoltre una
valida opportunità anche per chi non ha un conto corrente, è minorenne o
semplicemente desidera uno strumento utile, pratico e sicuro, meno impegnativo
di una comune carta di debito credito. www.bancalombarda.it
www.bancodibrescia.it www.brebanca.it
www.bancavalle.it www.bancodisangiorgio.it
www.ssb.it
ADDENDUM
FINANZIARIO DEL PRUSST DI BENEVENTO
Napoli, 18 giugno 2002 - E' stato sottoscritto il 18 giugno , presso il Comune
di Benevento, l'Addendum finanziario al Programma di Riqualificazione Urbana e
di Sviluppo Sostenibile del Territorio (Prusst) di Benevento, progetto che
prevede di attivare investimenti per circa 1,8 miliardi di euro nei 67 Comuni
del beneventano coinvolti dall'iniziative. L'addendum è, in sostanza, il
completamento dell'accordo già raggiunto tra il Banco di Napoli e il Prusst nel
1999. E' articolato in diverse tipologie di azioni ad ampio spettro, di tipo
tradizionale e innovativo e prevede interventi creditizi e consulenziali per i
contratti di programma e le iniziative a valere sulla legge 488, per le
infrastrutture e il project financing. Tutte tipologie di intervento ricomprese
nel Programma "Calidone", in cui l'intervento della banca può essere
decisivo per definire ed elevare la qualità progettuale e per strutturare
finanziariamente gli interventi. Sono intervenuti alla sottoscrizione
dell'accordo il responsabile del Prusst, Terracciano, il sindaco di Benevento,
D'Alessandro, e l' assessore alle attività produttive, Ucci, il presidente del
Banco di Napoli, Pepe. Questi ha affermato che "l'evento odierno
rappresenta un ulteriore passo in avanti per lo sviluppo dell'iniziativa e,
contestualmente, è segno di un impegno ancor più forte che il Banco di Napoli
vuole intraprendere per il territorio sannita". Pepe ha, infine,
sottolineato che iniziative come queste, che prevedono uno stretto rapporto
banca-impresa-ente locale, dimostrano che si possono fornire risposte concrete e
rapide alla domanda di crescita ed innovazione che proviene dalle aziende e
dagli enti locali a vantaggio dell'economia e della produttività del
Mezzogiorno reale e, soprattutto, duratura.
ACCORDO TRA
TELECOM ITALIA E LDCOM NETWORKS PER LA CESSIONE DEL GRUPPO 9TELECOM. TELECOM
ITALIA ENTRA CON UNA QUOTA DEL 7% NEL CAPITALE DI LDCOM
Roma, Parigi 25 giugno 2002 - Il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Louis Dreyfus
Communications (Ldcom) comunicano di aver raggiunto un accordo in base al quale
Telecom Italia cederà la propria partecipazione nel Gruppo 9Telecom a Ldcom e,
allo stesso tempo, acquisirà una partecipazione in Ldcom. In particolare,
Telecom Italia acquisirà una partecipazione pari al 7% nel capitale sociale di
Ldcom, grazie alla sottoscrizione di un aumento di capitale riservato. L'accordo
è soggetto all'approvazione delle Autorità regolatorie francesi. Il passaggio
delle attività di 9Telecom al Gruppo Ldcom Networks consentirà la continuità
del business di 9Telecom e la sua integrazione in una importante Società sul
mercato francese delle telecomunicazioni fisse, dotata di solidi mezzi
finanziari. Una volta realizzata l'acquisizione, Ldcom effettuerà un'Offerta
Pubblica di Acquisto per la parte del capitale della società Jet Multimedia non
posseduta da 9Telecom.
EDISON AVVIA
NEGOZIATI IN ESCLUSIVA CON BUNGE PER LA CESSIONE DEL 55% DI CEREOL
Milano, 25 giugno 2002 - Edison Spa ha concesso a Bunge Limited un'esclusiva di
negoziazione finalizzata a raggiungere un accordo per la vendita della propria
quota del 55% circa in Cereol, società trattata al Primo Mercato di
Euronext-Parigi. Cereol, in Europa, è co-leader nella lavorazione dei semi
oleosi con una quota del 20% del mercato ed è il primo produttore di oli di
semi confezionati. Nel Nord-Est dell'America (Stati Uniti e Canada), Cereol è
il primo trasformatore di semi oleosi ed è leader mondiale nella produzione di
proteine e lecitine altamente elaborate. Bunge Limited è una società
agroalimentare globale attiva in tutta la filiera dalla coltivazione al
consumatore con un'importante presenza operativa in Nord e Sud America e con
strutture di distribuzione in tutto il mondo. Ha 18 mila dipendenti e dispone di
unità operative in 20 paesi. La sede centrale è a White Plains (New York).
Bunge è il primo operatore nella lavorazione della soia nell'intero continente
americano e il maggior produttore e fornitore di fertilizzanti in Sud America.
IL MATTONE TIRA
ANCORA, MA TROPPI VINCOLI FRENANO LE IMPRESE L'ASSEMBLEA DI ASSIMPREDIL PRESENTA
UN SETTORE EDILE IN RIPRESA IN ITALIA, LOMBARDIA E MILANO: SUPERATO IL VALORE PIÙ
ALTO NELL'INDICE DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ULTIMI 10 ANNI.
Milano, 25 giugno 2002 - Si è svolta ieri a Milano l'assemblea annuale di
Assimpredil, la più importante e consistente associazione territoriale dei
costruttori edili aderenti all'Ance. Particolarmente significativo è stato il
contributo degli operatori lombardi al raggiungimento di uno dei migliori
risultati produttivi ottenuti nel 2001: l'indice degli investimenti in
costruzioni in Italia ha raggiunto il livello quantitativo del 1991, consentendo
il miglior risultato negli ultimi 10 anni. L'investimento complessivo in
costruzioni, espresso in valori correnti, ha superato i 100.946 milioni di Euro,
con un significativo +6,33% rispetto al 2000. Le stime Ance prevedono per il
2002 di raggiungere il valore complessivo di 106.192 milioni di Euro. Le nuove
abitazioni hanno determinato il 26% di questi investimenti, la manutenzione
straordinaria di abitazioni il 28%, i fabbricati non residenziali il 28%, le
opere pubbliche il 18%. Con le circa 1000 imprese associate sul territorio di
Milano e Lodi (la quasi totalità di quelle operanti nel settore) Assimpredil
rappresenta il più importante osservatorio sullo stato di salute del comparto
edile in Lombardia. I dati rilevati dall'indagine annuale sulla produzione e
sull'occupazione (desunti da un campione di 447 imprese) sono positivi ed
evidenziano come il settore sia in ripresa costante e consistente dopo le
diverse difficoltà dell'ultimo decennio. Il volume degli affari è cresciuto
del 9% su base annua, attestandosi nel 2001 a 4338 milioni di Euro. La
produzione registra un +9,7% nel consuntivo annuo 2001, con previsioni di
un'ulteriore crescita del 4,5% nel 2002. L'occupazione è cresciuta del 3,2% nel
2001, con una previsione di +1,3% per il 2002. "Se la luce dei dati
produttivi sembra rappresentare un forte incoraggiamento, non mancano però le
ombre della mancata soluzione di antichi problemi che frenano l'attività e
scoraggiano un impegno che potrebbe produrre ben più robusti e soddisfacenti
risultati, non solo per l'interesse degli operatori, ma per un miglior
equilibrio delle esigenze pubbliche che ruotano attorno alle nostre attività"
- lo ha affermato Piero Torretta, Presidente di Assimpredil, nella sua relazione
introduttiva alla presenza delle Autorità lombarde e milanesi. " La
semplificazione delle procedure è ancora negata. Il basso grado di efficienza
del sistema pubblico incide ancora eccessivamente sulle nostre attività: il
peso della burocrazia, un sistema di controlli che vede ancora con troppo
sospetto tutte le possibili decisioni che privilegino il risultato e l'efficacia
delle azioni, i conflitti perenni di interpretazione tra i diversi livelli
istituzionali, ulteriormente peggiorati con distorcenti interpretazioni
dell'avviato decentramento amministrativo, un'errata percezione che vede le
imprese edili come il regno del male, allontanano la speranza di avere leggi che
disciplinino il fare piuttosto che vietare di fare. Siamo prossimi al rischio
reale che le imprese, solo rinunciando al mercato delle opere pubbliche, possano
rispettare le leggi sulle opere pubbliche". In un quadro che si è fatto
molto difficile per la continua stasi decisionale delle Istituzioni nazionali e
locali, l'associazione non manca di ricercare con proprie proposte ed
iniziative, occasioni di modernizzazione del sistema. In particolare il
Presidente Torretta ha valutato positivamente che " dopo anni di silenzio,
stimolato dal problema del traffico e dalla proposta campanilistica del ticket
per i non residenti, è ripreso il dibattito sopito per oltre 10 anni sulla città
metropolitana, attuando la previsione costituzionale di un diverso assetto per
le aree metropolitane che tenga conto della complessità di un territorio la cui
gestione è oggi affidata ad autorità indipendenti. Milano ha un territorio
limitato e l'area urbana omogenea è molto estesa, come testimoniano la
localizzazione della Malpensa e la nuova Fiera. Auspichiamo che non sia un nuovo
fuoco di paglia, ma che si possa dare a Milano il ruolo che le compete con
l'assunzione di un diverso assetto Istituzionale. Esiste una città
metropolitana "reale" senza Governo, conveniamo sulla necessità degli
Stati Generali della Grande Milano per i problemi della mobilità,
dell'inquinamento, delle infrastrutture, della sicurezza". Per quanto
riguarda il patto per l'occupazione, per facilitare l'inserimento dei lavoratori
stranieri nei cantieri edili, Torretta ha espresso un giudizio positivo
ricordando che sono già state raccolte richieste per 240 lavoratori per
avviarli ad una formazione preliminare sull'apprendimento della lingua e delle
cognizioni di base sulla sicurezza del lavoro. Le politiche repressive attuate
in modo autoritario dallo Stato per contrastare il lavoro nero, sono risultate
inefficaci: è necessaria una politica preventiva basata sulla condivisione dei
valori e sulla volontaria partecipazione alle azioni di controllo. Assimpredil
ha elaborato un progetto con cui fornire consulenza ed assistenza alle imprese
sia per l'identificazione ed il controllo dei lavoratori nei cantieri, sia per
l'allestimento ed il mantenimento delle condizioni di sicurezza, consentendo
alle imprese che si attivano la concessione di un marchio (bollino blu) che le
differenzi anche nei confronti dei controllori pubblici. Torretta ha ribadito la
disponibilità dei costruttori per iniziative a fronteggiare l'emergenza
traffico. In città entrano quotidianamente 750.000 veicoli che si aggiungono ai
500.000 dei residenti. Per la loro sosta sono disponibili circa 90.000 posti
auto, corrispondenti al 7,2% dei mezzi in circolazione. I rimanenti sono
parcheggiati all'aperto, ai lati delle strade, sui marciapiedi, sulle aiuole,
nei luoghi destinati alla circolazione ed al passeggio. Per ridare un'anima ai
luoghi della città, per consentire che ogni cosa sia fatta nel posto giusto
occorre aumentare la disponibilità dei posti auto, per chi entra e per chi vive
in città, almeno al 30%, che è il dato medio europeo. Affrontando il tema
della necessaria evoluzione del sistema delle imprese edili, che risentono di
una realtà frammentata su piccole dimensioni, Torretta non ha mancato di far
notare che "gli investimenti in ricerca ed innovazione tra le imprese sono
statisticamente irrilevanti. La tecnologia è imposta dai produttori di
componenti. Scarsa è la sperimentazione applicativa nell'assemblaggio dei
prodotti. Debole è la struttura finanziaria delle imprese. Perché le imprese
siano interessate a crescere attraverso alleanze che valorizzino le singole
capacità e facciano fattore comune con nuove energia intellettuali e
finanziarie, siamo impegnanti con il Politecnico per ridisegnare un'impresa
diversa ed adeguata alla nuova competizione. I modelli aggregativi a cui
pensiamo si stendono all'intera macrofiliera dell'attività immobiliare,
compreso la distribuzione e la commercializzazione, ai nuovi mercati del global
service e del facility management, al tradizionale mercato del conto
terzi".
POSITIVA
INTEGRAZIONE DEL GRUPPO VALENTINO NEL GRUPPO MARZOTTO
Milano, 25 giugno 2002 - Il Gruppo Valentino si integra perfettamente
nell'attuale portfolio di marchi del Gruppo Marzotto, rafforzandone la presenza
nel settore lusso, in particolare femminile: a tre settimane dal closing si
possono confermare le analisi e le valutazioni che hanno condotto
all'acquisizione. Entro il mese di settembre sarà presentato un piano analitico
che evidenzierà le opportunità di sviluppo e ne definirà le relative priorità;
verrà inoltre finalizzata la struttura finanziaria dell'acquisizione, oggi
supportata da un bridge-financing. L'operazione non avrà effetti negativi sulla
redditività del Gruppo Marzotto: le perdite del Gruppo Valentino saranno
compensate dalle plusvalenze attese da cessioni di attività non strategiche,
che consentiranno di finanziare gran parte dell'acquisizione senza ricorrere ad
aumenti di capitale o a modifiche della politica dei dividendi. La straordinaria
brand awareness della griffe Valentino garantisce una presenza globale ed
estremamente equilibrata, con la conseguente ripartizione geografica dei ricavi
(stima 2002): Italia 30%, Europa 30%, Nord America 25%, Asia + resto del mondo
15%. Il retail diretto del Gruppo Valentino rappresenta un patrimonio
fondamentale, con diciotto tra flagship e boutiques nelle vie più prestigiose
delle capitali della moda. I ricavi delle boutiques, a parità di perimetro,
sono in crescita del 23% rispetto al 2001. Per l'intero esercizio 2002
attualmente si stima una crescita dei ricavi superiore al 5%. Gli orientamenti
futuri prevedono il mantenimento della griffe nel segmento lusso; aumenteranno
invece gli investimenti in comunicazione sinergicamente con i grandi
licenziatari; si acquisirà il controllo diretto dei mercati asiatici
principali, in particolare tramite joint-venture maggioritarie. Si svilupperà
inoltre la strategia del retail diretto e in franchising. In particolare, è
prevista l'apertura di nuove boutiques: nel novembre 2002 a Las Vegas, nel 2003
due flagship in Europa, tre boutiques in Asia e una negli Stati Uniti. Si
prevede un maggiore impegno strategico negli accessori, che continueranno ad
essere gestiti direttamente e che raggiungeranno nei prossimi due anni almeno il
30% dei ricavi del Gruppo. La politica delle licenze sarà estremamente
selettiva, per categoria di prodotto e standing di licenziatari. È stato
risolto il rapporto con la Hemmond di Perugia per la linea jeans, mentre sono in
fase di presentazione le nuove collezioni di intimo e beachwear prodotte da
Albisetti. Il Gruppo Marzotto auspica il proseguimento del rapporto con
Valentino Garavani, considerato già oggi intenso e produttivo.
BENETTON GROUP
SMENTISCE DECISIONE DI VENDITA BUSINESS SPORTIVO
Ponzano Veneto, 25 giugno 2002 - Benetton Group, in merito all'articolo uscito
sabato 22 giugno sull'inserto Plus del Sole 24 Ore, smentisce la decisione di
vendita di parte o tutto del business sportivo legato ai marchi Nordica, Prince,
Rollerblade e Killer Loop. L'azienda, sottolineando inoltre l'inesattezza delle
cifre riportate nell'articolo, riafferma l'obiettivo dichiarato di riduzione
delle perdite del settore sportivo, per fine 2002, a un terzo rispetto ai 48
milioni di euro registrati nel 2001. Benetton conferma invece di avere ricevuto
manifestazioni di interesse per i propri marchi sportivi, e di essere aperta
alla valutazione di possibili opportunità strategiche, che includono ipotesi di
alleanze e partnership, al fine di proseguire con decisione nel processo di
risanamento e rilancio dei marchi sportivi impostato nell'ultimo anno.
UNA CONFERENZA
INTERNAZIONALE ESAMINA IL FUTURO DELLA RICERCA IN MATERIA DI ACCIAIO
Bruxelles, 25 giugno 2002 - Il 26 luglio 2002 si svolgerà una conferenza sul
futuro della ricerca europea in materia di acciaio dopo la scadenza del trattato
che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). Il
commissario per la Ricerca Philippe Busquin e Carlos Westendorp y Cabeza,
presidente della commissione per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e
l'energia del Parlamento europeo, pronunceranno i discorsi di apertura della
manifestazione. La conferenza comprenderà presentazioni sulla ricerca tecnica
"acciaio" svolta nell'ambito della Ceca e una tavola rotonda sul
futuro della ricerca "acciaio". Per uli informazioni : Fabio Fabbi
Portavoce per la ricerca e sviluppo Commissione europea Tel: +32 2 296 4174
E-mail: Fabio.Fabbi@cec.eu.int
TGV'AIR : UN
ACCORDO PIÙ STRETTO TRA AIR FRANCE E LA SNCF
Milano, 25 giugno 2002 - Dal 17 giugno2002 i passeggeri potranno effettuare il
check in fino a destinazione finale anche nelle stazioni di Lyon Part-Dieu e
Saint-Pierre des Corps/Tours. Tale servizio é già esistente nella stazione di
Lille Europe,. Seguiranno, nel prossimo autunno, le stazioni di Angers e di
Poitiers. Questo servizio permette ai clienti di registrarsi fin dal loro
arrivo, al banco Tgv' Air di queste stazioni, sul volo in coincidenza
all'aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle. I passeggeri possono cosi scegliere
il posto sul loro volo Air France, ottenere direttamente le carte d'imbarco e,
se viaggiano senza bagagli, presentarsi direttamente in sala d'imbarco.
L'estensione progressiva di questo servizio, molto atteso dai clienti Tgv' Air,
costituisce un passo supplementare, voluto da entrambi i partner, nella ricerca
di fluidità tra i due mezzi di trasporto. Inoltre, sempre nel corso del
prossimo autunno, Nantes beneficierà del servizio Tgv' Air completo, vale a
dire dotato del servizio di check in fino a destinazione finale. Air France é
stata la prima compagnia aerea ad aver firmato un accordo commerciale con la
Sncf, per quanto riguarda il prodotto Tgv' Air, nel 1995 sul collegamento
Lille-Europe/ Aeroporto Charles de Gaulle Tgv. Da novembre 1999, questi accordi
commerciali sono stati estesi a cinque nuove città: Angers, Le Mans, Lyon
Part-Dieu, Poitiers e Tours Saint-Pierre-des-Corps. Grazie a tale accordo, i
passeggeri possono prenotare ed acquistare un'unica soluzione, comprendente sia
il tragitto Tgv che precede o segue il volo che quello aereo internazionale,
entrambi venduti sotto il codice della compagnia. In tal modo possono
beneficiare di un'unica tariffa vantaggiosa sull'insieme del percorso e
contemporaneamente accumulare Miles sulla loro carta Fréquence Plus per la
totalità del tragitto.
DODICESIMA
CONFERENZA INTERNAZIONALE DEGLI INGEGNERI E SCIENZIATI DONNA
Bruxellex, 25 giugno 2002 - Dal 27 al 31 luglio 2002, si terrà ad Ottawa la
dodicesima conferenza internazionale degli ingegneri e scienziati donna dal
titolo: "Le donne nella società delle conoscenze". La manifestazione,
ospitata ogni tre anni da una sede diversa, mira a proporre al mondo una nuova
visione del ruolo e del contributo delle donne in ambiti quali le scienze,
l'ingegneria e la tecnologia. La manifestazione consisterà in una serie di
presentazioni e di sessioni poster su argomenti tecnici e su questioni di
interesse per gli ingegneri e scienziati donna. Gli organizzatori invitano a
presentare relazioni sui seguenti argomenti: promozione della multidisciplinarità
e dell'eguaglianza tra i sessi, anche a livello giovanile; azioni e politiche
affermative; donne e industria (organizzazioni che tengono in debito conto le
esigenze familiari); donne e informatica; donne e ingegneria; la filosofia e le
donne nella scienza. Per informazioni: Cwes 12 , Cheryl Cadrin, Conference
coordinator, Carletion university , 1125 Colonel By Drive, 4456 Mackenzie Bldg.
Ottawa, ON, Canada , K1S 5B6
LA COMMISSIONE
EUROPEA FINANZIA IL PROGETTO PRESENTATO DA FEDERAPI PIEMONTE NELL'AMBITO DEL
PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI: "EST - ENTREPRENEURSHIP SKILLS TRANSFER"
Torino, 25 giugno 2002 - Il progetto "Est - Entrepreneurship Skills
Transfer", promosso da Federapi Piemonte (Federazione tra le Associazioni
delle Piccole e Medie Imprese della Regione Piemonte) nell'ambito del Programma
"Leonardo da Vinci", è stato ammesso al finanziamento da parte della
Commissione Europea. Obiettivo del progetto è promuovere il trasferimento di
competenze imprenditoriali e di strumenti innovativi a sostegno
dell'internazionalizzazione delle Pmi europee nei paesi coinvolti
nell'iniziativa. Est, che ha una durata complessiva di 24 mesi, prevede la
partecipazione attiva di 21 partner provenienti da otto paesi (Italia,
Finlandia, Spagna, Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania).
Nell'ambito della seconda fase di attività del Programma "Leonardo da
Vinci", la Commissione Europea ha ammesso a finanziamento il progetto Est -
Entrepreneurship Skills Transfer, presentato da Federapi Piemonte (Federazione
tre le Associazioni delle Piccole e Medie Imprese della Regione Piemonte). Il
valore del progetto è di 481.099,50 euro, di cui 350.529,00 (pari al 72, 86%)
finanziati dalla Commissione Europea. Obiettivo di Est - Entrepreneurship Skills
Transfer è la definizione di una metodologia innovativa di formazione,
accompagnamento e assistenza a distanza, per incoraggiare la nascita di nuove
imprese ed il processo di internazionalizzazione delle Pmi piemontesi,
attraverso la costruzione di relazioni con i Paesi partner del progetto. Viene
quindi valorizzato il ruolo della formazione e delle azioni di tutoraggio per lo
sviluppo delle potenzialità delle Pmi, mediante la creazione di un modello per
il trasferimento delle migliori prassi già presenti sul territorio europeo e la
messa a punto di una metodologia per il trasferimento delle competenze
imprenditoriali individuali e di sistema. Lo sviluppo del progetto prevede la
realizzazione di sette fasi operative, che porteranno alla creazione dei
seguenti prodotti, finalizzati alla diffusione e "messa in rete" delle
suddette buone prassi presenti sul territorio piemontese: un modello
metodologico di formazione e tutoraggio a distanza per promuovere l'acquisizione
e il trasferimento di competenze imprenditoriali; un sito web per la diffusione
dei contenuti del progetto; un forum on line per lo scambio di esperienze
relative al progetto. Al forum parteciperanno rappresentanti delle Università,
degli enti di ricerca e di formazione, delle Organizzazioni di rappresentanza
delle imprese, dei lavoratori e degli attori pubblici e privati coinvolti in
esperienze di sviluppo locale. la produzione e diffusione di 1.000 copie di un Cd-Rom
bilingue (italiano-inglese) contenente la descrizione teorica e tecnica del
modello di formazione e tutoraggio a distanza. I principali destinatari del
progetto sono: imprenditori/trici di Pmi dei Paesi membri partner del progetto;
imprenditori/trici e potenziali neoimprenditori/trici di Pmi dei Paesi partner
del progetto; associazioni di categoria; comitati di distretti e reti di
sviluppo locale; agenzie di sviluppo imprenditoriale; enti locali; università.
Il progetto, che ha una durata complessiva di 24 mesi, prevede la partecipazione
attiva di 21 soggetti provenienti da otto paesi (Italia, Finlandia, Spagna,
Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania). A livello regionale
aderiscono in qualità di partner la Provincia di Torino, Api Cuneo, Apid -
Imprenditorialità Donna di Torino, Api Fidi di Asti, Api Formazione di Torino,
Consorzio Api Formazione di Alessandria e Cosvin di Novara. Per la realizzazione
delle attività Federapi è affiancata dalla Società Cooperativa S.& T. che
svolge all'interno del progetto il ruolo di coordinatore tecnico.
IN TURCHIA NUOVE
OPPORTUNITA' PER LE IMPRESE LOMBARDE
Milano, 25 giugno 2002. Sono 1080 le imprese milanesi, 2585 le imprese lombarde
e 7451 quelle nazionali che svolgono attività di import-export in Turchia. Tra
il '99 e il 2000 l'export della Lombardia con la Turchia è cresciuto del 46,5%:
è quasi raddoppiato nella provincia di Mantova (+96%), Cremona (+95,7 %),
Brescia (+90,6%). Milano rappresenta il 55,2% dell'export regionale, seguita da
Bergamo con il 10%, Brescia con il 9,9%. Per l'import Milano rappresenta il
40,2%, seguita da Mantova con il 12,7%, Brescia con l'11,7%, Bergamo con il
10,9%, Como con il 9,7%, Varese con il 9,5%. Per consolidare i rapporti
economici tra le imprese turche e lombarde Promos, azienda speciale della Camera
di Commercio di Milano in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di
Istanbul, organizza un convegno finalizzato a fornire informazioni di primo
orientamento sul mercato turco e a promuovere, presso le aziende interessate, i
servizi offerti dalla rete delle Camere di Commercio in Turchia. L'incontro
"Opportunità di business in Turchia" si terrà: venerdì 28 giugno
2002, dalle 9,30 alle 13, Palazzo Affari ai Giureconsulti, Camera di Commercio,
Piazza Mercanti, 2 (Mm Duomo) - Milano. Interverranno: Claudio Petrini
Segretario Generale della Camera di Commercio di Istanbul ed i rappresentanti
delle principali Camere di Commercio della Turchia. Per informazioni: tel
02/8515.5215. "La Turchia è vicina all'Unione Europea, ma anche porta
d'accesso obbligata a diversi mercati asiatici e del Mediterraneo - ha
dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano -. Si tratta inoltre di un Paese che già oggi mostra un
interscambio commerciale con l'Italia consolidato: il nostro Paese infatti si
colloca stabilmente al secondo posto tra i Paesi fornitori e al quarto posto tra
i clienti della Turchia".
LA COMMISSIONE
AUTORIZZA L'ACQUISTO DA PARTE DI METRONET DI DUE SOCIETÀ DI INFRASTRUTTURE
DELLA METROPOLITANA LONDINESE
Bruxelles, 25 giugno 2002 La Commissione europea ha autorizzato l'acquisizione
di due società di infrastrutture da parte di Metronet, consorzio controllato da
Atkins, RWE, Balfour Beatty e Seeboard. L'operazione, che rientra nel processo
di ristrutturazione della metropolitana londinese, non solleva problemi di
concorrenza. Alcuni anni fa il governo britannico ha deciso di riorganizzare le
modalità di finanziamento e gestione della metropolitana di Londra e ha
costituito una serie di cosiddetti "partenariati pubblico-privato"
nell'ambito dei quali il settore privato è stato invitato a presentare offerte
per l'ammodernamento delle infrastrutture della metropolitana. La circolazione
dei convogli è sempre responsabilità di London Underground Plc, società
pubblica che gestisce i convogli. In esito alla gara d'appalto, Metronet ha
acquisito da London Underground (Lul) due società di infrastrutture ("Infracos"),
Infraco Ssl e Infraco Bcv. Partecipano al consorzio Metronet cinque azionisti:
Ws Atkins Plc, società britannica specializzata in consulenza tecnologica,
gestione di infrastrutture in subappalto e servizi di supporto; Balfour Beatty,
società britannica di ingegneria civile attiva nel settore dei servizi
ferroviari e ingegneristici; Seeboard, società britannica erogatrice di gas ed
energia elettrica; il costruttore canadese di aeromobili Bombardier, che
fabbrica anche attrezzature per il trasporto ferroviario, e la tedesca Rwe. Le
due società di infrastrutture dovranno provvedere alla manutenzione,
all'ammodernamento e alla sostituzione dei convogli e altre infrastrutture della
metropolitana di Londra, contro il versamento da parte di Lul di un "canone
per l'uso dell'infrastruttura" secondo quanto stabilito nel contratto di
servizi concluso per una durata di trent'anni fra Lul e le Infracos. Metronet
avrà in concessione i beni esistenti, li ammodernerà provvedendo alla loro
manutenzione e/o sostituzione per la durata del partenariato, prima di
restituirli a Lul allo scadere del contratto trentennale. Date le
caratteristiche della metropolitana di Londra, le società di infrastrutture
gestiscono ciascuna una serie di linee diversa. Infraco Ssl (linee sotterranee)
copre le linee Metropolitan, District, Circle, Hammersmith, City e East London,
poiché gli stessi convogli possono servire più di una di queste linee. Infraco
Bcv copre le linee Bakerloo, Central, Victoria, Waterloo e City, che sono linee
distinte in tunnel profondi.(1) A giudizio della Commissione, il mercato
rilevante è definibile come la prestazione di servizi infrastrutturali
compositi a London Underground e non si riscontrano effetti negativi
anticoncorrenziali né orizzontali né verticali. Anche dall'analisi delle
relazioni verticali fra le Infracos e gli azionisti, in quanto fornitori
potenziali di materiale rotabile per metropolitane e di servizi di segnalazione
e per binari, non sono risultati problemi reali di concorrenza. La Commissione
ha pertanto deciso di autorizzare l'operazione Metronet, notificata il 17 maggio
a norma del regolamento sulle concentrazioni dell'Unione europea. Aiuti di Stato
potenziali - La direzione generale Trasporti della Commissione sta esaminando,
in separata sede, la domanda di conferma da parte del governo britannico che
l'operazione non comporta aiuti di Stato. La decisione in materia di
concentrazione non pregiudica l'esito dell'esame in corso. (1) Una terza società
di infrastrutture, Infraco Jnp, è stata acquisita da Tube Lines (Holdings)
Limited in una transazione autorizzata il 14.6.2002 dal Segretario di Stato
britannico per il Commercio e l'Industria a norma del Fair Trading Act del 1973.
Solo le acquisizioni di Metronet hanno raggiunto i massimali di fatturato
stabiliti dal regolamento europeo sulle concentrazioni, che giustificano la
competenza dell'UE in materia di fusioni e acquisizioni.
SECONDO IL
MINISTRO OLANDESE DELL'ECONOMIA, LA BIOMASSA SARÀ DETERMINANTE PER RAGGIUNGERE
UN APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO SOSTENIBILE AL 100 PER CENTO
Bruxellex, 25 giugno 2002 - Secondo quanto affermato il 17 giugno dal ministro
olandese dell'Economia Anne-Marie Jorritsma-Lebbink, la biomassa svolgerà un
ruolo cruciale nel raggiungere un approvvigionamento energetico sostenibile al
100 per cento. Intervenendo alla XII Conferenza europea sull'utilizzo della
biomassa per l'energia, l'industria e la protezione del clima, svoltasi ad
Amsterdam, la Jorritsma-Lebbink ha affermato che l'obiettivo a lungo termine
consiste nel raggiungere un approvvigionamento energetico totalmente
sostenibile. "A tal fine sarà necessario affrontare una fase di
transizione e tutta una serie di cambiamenti a livello internazionale: nella
tecnologia, nell'economia, nelle nostre istituzioni e nella nostra cultura. La
biomassa assumerà un ruolo cruciale in questa fase di transizione verso un
approvvigionamento energetico sostenibile", ha affermato il Ministro. Il
termine "biomassa" si riferisce a qualsiasi materiale di origine
organica utilizzabile come fonte di energia o materia prima. La biomassa può
essere ottenuta da una vasta gamma di materiali, dal legno, le colture, gli oli
vegetali e il letame. Per produrre biomassa vengono impiegate diverse
tecnologie. La biomassa solida, come il legno, può essere gassificata o
sottoposta a combustione, mentre quella liquida, come gli oli vegetali, può
essere impiegata direttamente nei motori o nelle turbine. La biomassa umida può
essere convertita biologicamente in gas combustibile. Secondo la
Jorritsma-Lebbink, la transizione verso la biomassa costituisce tuttavia una
questione complessa e di portata internazionale. Problemi come il rapporto
svantaggioso fra il volume di biomassa impiegato e la quantità di energia
prodotta, ha affermato il Ministro, rendono necessari la cooperazione e il
coinvolgimento di produttori, trasportatori, industrie di trasformazione e
consumatori lungo tutta la futura catena della biomassa. Ciò, ha aggiunto la
Jorritsma-Lebbink, dovrà essere accompagnato dall'accettabilità della biomassa
da parte dei cittadini. "Sono convinta che insieme possiamo risolvere
questi problemi. È importante continuare a scambiare informazioni e conoscenze,
non solo sulle nuove tecnologie, ma anche sull'approccio amministrativo che è
necessario adottare al fine di trarre beneficio dalle nuove tecnologie", ha
affermato il Ministro. "Con un pizzico di fortuna, potremo assistere al
ritorno della biomassa". I vantaggi offerti dalla biomassa sono molteplici,
dal contributo che fornisce alla riduzione delle emissioni di CO2, e quindi alla
limitazione dei danni ambientali, alla maggiore varietà offerta in termini di
fonti energetiche utilizzabili. Maggiore varietà significa maggiore sicurezza,
poiché i paesi che non possiedono fonti proprie di approvvigionamento di
combustibili fossili non dovranno dipendere dai paesi fornitori, alcuni dei
quali politicamente instabili. La Jorritsma-Lebbink ha definito la propria
nazione, i Paesi Bassi, "il precursore europeo nel processo di promozione
dell'energia rinnovabile", aggiungendo, tuttavia, che il suo paese deve
aumentare la quantità di energia generata a partire da biomassa. "Ciò è
possibile all'interno degli impianti di incenerimento dei rifiuti, nelle
centrali elettriche a carbone, attraverso la fermentazione dal letame e la
cofermentazione e mediante l'aggiunta di combustibile generato dalla biomassa
alla benzina", ha affermato il Ministro. Nei Paesi Bassi, circa il 15 per
cento delle famiglie (pressappoco 900.000) utilizzano energia generata a partire
da fonti rinnovabili e un ulteriore 25 per cento sta valutando la possibilità
di passare a questa forma di approvvigionamento energetico entro la fine
dell'anno.
RICORRONO I 110
ANNI DEL RECORD MONDIALE DEL PRIMO TRASPORTO A DISTANZA D'ENERGIA ELETTRICA A
TENSIONE ALTERNATA CHE ILLUMINÒ ROMA
Milano, 25 giugno 2002 - Il 4 luglio 2002 saranno celebrati i 110 anni di quello
che all'epoca fu considerato un record mondiale, la realizzazione "più
importante del mondo" (come si legge nell'Enciclopedia Treccani): la linea
elettrica Tivoli - Roma che con i suoi 28 km di trasmissione costituì il primo
trasporto a distanza d'energia elettrica a tensione alternata. La capitale venne
così illuminata in modo radicalmente innovativo rispetto alla trasmissione in
corrente continua. L'energia elettrica, infatti, veniva precedentemente prodotta
con il carbone nella centrale di via dei Cerchi e poteva essere trasferita ad
una distanza di poche centinaia di metri. La realizzazione, inaugurata a Tivoli
con treno speciale da Roma il 4 luglio 1892, fu resa possibile grazie al
contributo scientifico e tecnico del Prof. Guglielmo Mengarini, fondatore della
Scuola Romana di Ingegneria Elettrotecnica de "La Sapienza", della
soc. Anglo romana e della Ganz Company di Budapest. All'epoca ebbe gran
risonanza sia sulla stampa nazionale, sia in ambito internazionale con il
riconoscimento ufficiale, tra gli altri, della Royal Society di Londra. La
celebrazione, realizzata con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica,
dei maggiori enti pubblici e privati del settore elettrico, delle principali
istituzioni pubbliche, prevede testimonianze delle famiglie allora direttamente
coinvolte ed una visita a Tivoli presso la Centrale di Acquoria. Ancora oggi, su
una lapide posta in Viale del Policlinico 131, capolinea romano della linea, si
legge: "Roma per la prima volta nel mondo accolse qui da Tivoli, e
trasformo' in luce ed energia, corrente elettrica alternata lanciata a distanza
- spqr nel xl anniversario a memoria pose 1932 -xi". Alle ore 14.30 è
previsto un trasferimento con servizio navetta ad Acquoria, Tivoli, per una
visita guidata alla centrale idroelettrica di Enel Produzione, con
l'allestimento di una mostra di foto e di reperti d'epoca nella storica Sala
della Turbine, dove in futuro sarà realizzato un "museo di archeologia in
centrale". Attualmente il tratto della linea di trasmissione fa parte delle
rete Enel che ne cura la manutenzione attraverso le più innovative soluzioni
tecnologiche di Terna (Gruppo Enel). Celebrazione 4 luglio 2002 - ore 9.00
Università "La Sapienza" - Aula Magna P.le Aldo Moro, 5 - Roma Una
ricerca del Centro di Informazione sul Pvc e Wesco, società leader nella
realizzazione dei grandi gonfiabili, evidenzia il successo di castelli, navi e
grandi animali divertenti e sicuri
PARCHI PER
BAMBINI: È IL BOOM DELLE STRUTTURE GONFIABILI IL MERCATO DI QUESTI PRODOTTI, È
CRESCIUTO DEL 80% NEGLI ULTIMI 5 ANNI E OGGI VALE 10.000.000 DI EURO
Milano, 25 giugno 2002 - Saltare e giocare con altri bambini in un mondo
fantastico, morbido e senza alcun pericolo. Questo il segreto del grande
successo delle strutture gonfiabili, un mercato che sta conoscendo negli ultimi
anni una grande crescita, l'80% negli ultimi 5 anni, con un trend che non
accenna a rallentare. Il mercato ha raggiunto un valore in Italia di 10 milioni
di Euro, con circa 1000 grandi strutture vendute ogni anno. Sempre più spesso
si possono vedere nei parchi e nei giardini delle nostre città, e durante la
stagione estiva anche nei luoghi di villeggiatura, grandi strutture gonfiabili,
colorate, e dalle forme bizzarre, che talvolta numerose formano un vero e
proprio villaggio dei divertimenti. Queste strutture sono in Pvc, un materiale
sicuro, morbido e facilmente deformabile, resistente agli urti e agli agenti
atmosferici e soprattutto igienico perché perfettamente lavabile. Bastano 5-8
minuti per riempire d'aria le grandi strutture gonfiabili. La rapidità nella
preparazione e la comodità di trasporto della struttura quando è piegata, ha
permesso di ampliare l'offerta di divertimento. Esistono infatti i parchi gioco
coperti o all'aperto, montati in luoghi fissi, per tutto l'anno o solo per la
stagione calda: ma alcune società si offrono la possibilità di affittare una
di queste strutture per uno o due giorni, per feste private e di paese, per
eventi e fiere e attività promozionali. "Il crescere di questo mercato -
afferma Wesco Italia - richiede una forte spinta creativa. Negli ultimi 4 anni
per esempio la nostra collezione si è arricchita di 180 nuovi modelli, sempre
più spettacolari e sempre sicuri. Per questo ogni nostro prodotto è
certificato dall'istituto Italiano Sicurezza e Qualità del Giocattolo"
"Architetti e designer utilizzano spesso nei loro progetti il Pvc per il
suo valore prestazionale ed estetico - ci racconta Graziano Vidotto, Presidente
del Centro di Informazione sul Pvc - ma è una vera sorpresa scoprire quante
nuove applicazioni sono possibili con questo materiale e quanto possono essere
grandi, creative e complesse le strutture gonfiabili che vengono proposte ai
parchi gioco".
SEMINARIO ICMQ
"QUALITÀ NELLA PROGETTAZIONE"
Milano, 25 giugno 2002 - Gli Organismi di progettazione, siano essi strutturati
come studi di progettazione o siano una funzione di aziende comunque
strutturate, si stanno orientando a dotarsi di un sistema qualità nella
gestione delle proprie attività. La progettazione in edilizia è per sua natura
complessa e sono numerose le interfacce che intervengono durante l'evolversi
delle attività. Il loro governo, per poter gestire con efficacia una
progettazione soddisfacente, richiede l'utilizzo anche di strumenti operativi
adeguati che aiutino il progettista ad avere informazioni di ritorno certe e
affidabili senza creare vincoli artificiosi ed ingombranti. Il seminario si terrà
a Milano in Via Battistotti sassi, 11/b presso l'Uni nella Sala Marchesi con
invizio ore 9.00. Nel sito www.icmq.org in edicola è possibile scaricare la
locandina
PARCHI DEL TICINO
E PROGETTO MAB (MAN AND BIOSPHERE)
Milano, 25 giugno 2002 - Ieri presso il Circolo della Stampa di Milano è stato
presentato il progetto per l'iscrizione dei Parchi del Ticino Lombardo e
Piemontese nella rete mondiale delle riserve della Biosfera del programma Mab-
Unesco . La suddetta richiesta è il logico proseguio del cammino iniziato nel
1974 allorquando il Parco del Ticino Lombardo venne istituito come primo parco
regionale in Italia seguito nel 1978 dal parco del Ticino Piemontese. Da allora
i parchi si sono sempre preoccupati di tutelare e valorizzare l'ambiente, ma
anche tutti gli aspetti presenti nel territorio pur non frenando le attività
compatibili. E' così che attraverso la partecipazione attiva della popolazione
alla gestione del proprio territorio e una serie di opportune iniziative
educative e informative sono state realizzate attività
scientifiche,didattiche,agricole, turistiche, di svago, ecocompatibili.
L'inserimento dei parchi nella rete mondiale delle riserve della Biosfera del
programma Mab-Unesco ha lo scopo di valorizzare e far conoscere questo immenso
patrimonio naturale e culturale, di riservargli rinnovata e ulteriore attenzione
e tutela sostenendolo con un progetto a livello mondiale nell'ambito di un
concetto definito con precisione nella strategia di Siviglia (1995), volta a
mettere in opera strategie originali che uniscono la conservazione delle
diversità naturali e culturali ad uno sviluppo vitale sotto il profilo
ecologico, economico e sociale. Hanno preannunciato la loro presenza alla
conferenza stampa i seguenti parlamentarí: Franco Servello; Achille Cutrera;
Fiorello Cortiana; Antonino Caruso. Erano presenti il Presidente del Parco
Ticino Lombardo Dott. Maurizio Maggioni; il Presidente del Parco Ticino
Piemontese Dott. Pietro Mocchetto; il Direttore del Parco Ticino lombardo Dott.
Dario Furlanetto; il Direttore del Parco Ticino Piemontese Dott. Benedetto
Franchina. Nel 1974 l'Unesco diede il via al progetto Mab (Man and Biosphere)
che portò alla istituzione in molte parti del mondo di "Riserve della
biosfera" attraverso le quali vengono tuttora tenute sotto osservazione
Aree Protette nelle quali l'uomo è ben presente al fine di valutarne gli
effetti sia sotto l'aspetto della pressione antropica esercitata sugli
ecosistemi che relativamente ai problemi di conflittualità e antagonismo
ambientale presenti, nonché sulla sperimentazione di modi di utilizzo
compatibile delle risorse. A fine 1999 venne approvata, rispettivamente con
Deliberazioni n. 183 e n. 58, la candidatura di iscrizione dei Parchi del Ticino
lombardo e piemontese nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del
programma Mab-Unesco. La Valle dei Ticino è la più importante ed estesa fra le
aree naturali residue dell'intera Pianura Padana, territorio di antropizzazione
antica e in tempi più recenti, di grande sviluppo urbano e industriale. Il sito
Mab proposto comprende tutti e due i Parchi Regionali Lombardo e Piemontese del
Ticino che complessivamente danno vita ad uno dei maggiori parchi fluviali in
Europa (oltre 97.000 Ha). La valle del Ticino racchiude tuttora un mosaico di
ecosistemi naturali tipici dei grandi corsi d'acqua, poiché conserva cospicui
resti della foresta planiziaria primaria, che ricopriva l'intera pianura del Po
ai tempi della colonizzazione romana. Tale area è costituita da ambienti
ripariali tipici, zone umide, con un corredo di alta diversità di specie, di
comunità biotiche e di habitats; l'area è inoltre caratterizzata da paesaggi
agrari tradizionali che rappresentano tipici ecosistemi seminaturali ed è
disseminata di testimonianze culturali di grande valore storico per l'Italia e
per l'Europa. Dal punto di vista ecologico e biogeografico la valle fluviale del
Ticino costituisce uno straordinario corridoio biologico, attraverso la pianura
urbanizzata, fra i due sistemi montuosi delle Alpi e degli Appennini. La tutela
di questa area, effettuata attraverso le esperienze di gestione dei Parchi, dà
un notevole contributo alla conservazione attiva degli ambienti naturali residui
delle pianure in Italia ed in Europa ed alla tutela dei complessi e minacciati
ecosistemi dei fiumi, preziosi ed insostituibili corridoi biologici, essenziali
alla sopravvivenza di habitats e di specie di interi continenti. A riprova di
questo, nell'ultima edizione dell'Atlante della biodiversità (giugno 2002) è
stata catalogata la presenza nella valle fluviale di 4932 specie viventi (vedi
scheda allegata). I Parchi del Ticino rappresentano dunque una delle aree a più
alta biodiversità presenti sulla biosfera. La designazione a Riserva della
Biosfera contribuirà, anche attraverso scambi di esperienze nell'ambito della
Rete Mondiale, a mettere a punto modelli di gestione di aree naturali ubicate in
regioni a forte urbanizzazione e industrializzazione, dove la domanda di
territorio e di risorse è in forte contrasto con la conservazione della
biodiversità e del patrimonio genetico. L'adozione del modello di Riserva della
Biosfera del Mab e lo scambio di esperienze nell'ambito della Rete Mondiale ha
come obbiettivo quello di portare al rafforzamento e perfezionamento del modello
di salvaguardia e sviluppo già perseguito dal Parchi del Ticino. Lo scopo della
designazione, per l'impegno ed il prestigio che ne derivano, è quello di
coinvolgere maggiormente i gestori, gli amministratori e le popolazioni dei
Parchi a calibrare un sistema economico bilanciato con la tutela degli
ecosistemi, da quelli naturali a quelli semi-naturali di origine antropica, ed
alla valorizzazione dei paesaggi ricchi di elementi storici e culturali. La
gestione dell'area dei Parchi è orientata principalmente alla promozione di
attività agricole e forestali compatibili con il mantenimento, la conservazione
ed il ripristino dei complessi naturali originali e degli altri habitats della
valle fluviale, a tutela delle specie, delle comunità biotiche e del patrimonio
genetico. Nei programmi ed azioni dei Parchi, sono incentivate e valorizzate
anche le altre attività economiche sostenibili, già presenti tradizionalmente
nell'area, quali il turismo e le attività del tempo libero per la promozione
economica e sociale dei residenti. Lo status di Riserva della Biosfera, infine,
può incentivare il recupero e la difesa dell'identità culturale delle
popolazioni residenti ed il mantenimento del paesaggio della valle del Ticino,
modellato dal millenario uso delle acque e del suolo, dalle vicende storiche e
dalle attività tradizionali tipiche della regione. 1 Parchi hanno in corso
attività di collaborazione con Università ed altri Enti Nazionali ed
Internazionali di ricerca e sperimentazione. Per tali ricerche sono disponibili
le strutture (foresterie, laboratori, stazioni di monitoraggio, biblioteche) e
personale che offre supporto logistico ai ricercatori allo scopo di facilitare
studi sulle comunità biotiche, la conservazione della biodiversità, la difesa
degli habitats delle specie stanziali e migratorie, la sostenibilità ecologica
ed economica delle attività ammesse, il monitoraggio della qualità ambientale.
Le strutture dei Parchi (musei centri visita, percorsi naturalistici e storici)
ed il personale sono impegnati nell'organizzazione di corsi di formazione e per
attività didattiche e educative, organizzate e gestite in collaborazione con le
istituzioni scolastiche del territorio e con associazioni culturali ed
ambientaliste. Il Parco lombardo è sede di un Carrefour per l'informazione
agricola sulla normativa nazionale ed europea e l'accesso ai fondi dell'Ue,
mentre delle aziende agricole modello sono aperte alla visita ed alla
dimostrazione delle tecniche dell'agricoltura compatibile con la conservazione
delle risorse naturali. Tutte queste strutture e servizi possono essere ampliate
nel programma di attuazione della Riserva della Biosfera e messe a disposizione
di altri potenziali utenti nell'ambito della Rete Mondiale Mab - Unesco.
Riferimento organizzativo: Parco Ticino Sede Lombarda, Via Isonzo, 1 20013 Ponte
Vecchio di Magenta, tel 02/97210222
L'ALLUMINIO
'RICICLABILE ALL'INFINITO'...
Milano, 25 giugno 2002 - L'alluminio 'riciclabile all'infinito' sviluppa il
mercato e difende l'ambiente. Il Cial, Consorzio Imballaggi Alluminio,
costituito nel 1997 a seguito del D.Lgs. 22/97, rappresenta l'impegno, assunto
in Italia dai produttori di alluminio e dai fabbricanti e utilizzatori di
imballaggi in alluminio, nella ricerca di soluzioni per ridurre, riciclare e
recuperare i materiali di imballaggio, conciliando le esigenze di mercato con
quelle di difesa dell'ambiente. L'industria degli imballaggi di alluminio dedica
ormai da anni enormi attenzioni e risorse nella progettazione di nuovi
imballaggi più leggeri e più facilmente riciclabili. La valorizzazione di tali
materiali da parte dell'industria del settore dell'alluminio ha non solo una
lunga consuetudine, ma ha anche consentito di sviluppare tecnologie ad hoc nelle
quali il nostro Paese è fra i leader mondiali. La nascita del Consorzio, che ha
tra i propri compiti quello di garantire il recupero degli imballaggi in
alluminio post consumo provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai
comuni, ha permesso, in questi anni, grazie ad un incremento delle quantità
raccolte, non solo di raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa ma
anche di ridurre la dipendenza dai Paesi esteri per gli approvvigionamenti del
materiale da avviare a riciclo. I risultati ottenuti ad oggi, in termini di
raccolta differenziata, riciclo e recupero, sono, infatti particolarmente
positivi. E' stata raggiunta una quota di recupero di imballaggi in alluminio
pari ad oltre il 40% dell'immesso al consumo, attraverso la sottoscrizione,
all'interno dell'Accordo Quadro Anci-Conai, di circa 350 convenzioni che
determinano le condizioni per il ritiro del materiale raccolto in più di 3.200
comuni italiani, con il coinvolgimento di oltre 31 milioni di abitanti. Il forte
impulso dato alla raccolta differenziata, attraverso le convenzioni sottoscritte
con un numero sempre maggiore di comuni, in particolare nelle aree in emergenza
ambientale, permetterà di raggiungere agevolmente gli obiettivi di legge al
2002. Entro quest'anno verranno, infatti, recuperate complessivamente oltre
28.600 tonnellate di imballaggi in alluminio usati, pari al 50,2% dell'immesso
al consumo. Il riciclo ammonterà a 23.600 tonnellate (41,4% dell'immesso) e il
recupero energetico a 5.000 tonnellate. Tutti gli imballaggi recuperati -
lattine per bevande, bombolette spray, tubetti, vaschette e contenitori rigidi
per alimenti, foglio sottile per imballaggio, capsule, coperchi per yogurt e
simili - diventano così nuovo alluminio utilizzabile per la produzione di nuovi
oggetti utili di uso quotidiano con un enorme risparmio di materia ed energia.
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