NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
27 GIUGNO 2002
pagina 4
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
RICERCA:
NASCE IL PRIMO CENTRO EUROPEO PER GLI STUDI SUL CERVELLO
Roma,
27 giugno 2002 - Oggi alle ore 10.30 presso il Consiglio Nazionale delle
Ricerche (Aula Marconi - Piazzale Aldo Moro, 7 - Roma) sarà presentato il
progetto dell'European Brain Research Institute (Ebri), il primo centro di
ricerca europeo interamente dedicato agli studi sul cervello. Interverranno
Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina, Lucio Bianco, Presidente
del C.N.R., Luigi Amadio, Direttore Generale della Fondazione Santa Lucia..
L'Ebri, ideato e voluto dalla professoressa Levi Montalcini, sarà ospitato
dall'Italia e avrà sede a Roma (scelta da un apposito Comitato di esperti),
nelle strutture messe a disposizione dalla Fondazione Santa Lucia.
L'Istituto, la cui connotazione europea riguarderà sia il personale
scientifico sia i finanziamenti, permetterà di evitare dispersioni di
risorse professionali e conoscenze scientifiche, nonché di costose
attrezzature tecniche; favorirà inoltre il ritorno di scienziati italiani
che attualmente lavorano all'estero. Gli studi avranno un'attenzione
particolare per la comprensione dei meccanismi di patologie
neurodegenerative e autoimmunitarie e di altre sindromi. Il costo
socio-sanitario di tali patologie (ictus, morbo di Parkinson Alzheimer,
epilessia, depressione, ecc.) va, infatti, assumendo proporzioni sempre più
vaste in tutti quei Paesi - come quelli dell'Unione Europea - in cui la
popolazione sopra i 65 anni rappresenta una percentuale importante. Oltre ad
unire ricercatori di varie discipline, l'Ebri avrà anche il ruolo di
promotore dello sviluppo di nuove tecniche applicate alle neuroscienze: ad
esempio, nel campo delle bioimmagini, della biologia molecolare, della
genomica, delle reti neurali e delle nanotecnologie.
ANZIANI:
LE RISPOSTE DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI L'ANALISI DELLA
SITUAZIONE, I CRITERI DI SVILUPPO, I BISOGNI E LE RICHIESTE IN UN VOLUME
DELLA FONDAZIONE SMITH KLINE.
Milano, 27 giugno 2002 - In un'Italia che invecchia a grande velocità, il
sistema sanitario deve offrire un'efficace risposta alla terza età. Sia
sotto il profilo strutturale sia sotto l'aspetto delle garanzie per la
salute in modo che il ricovero non rappresenti un'ulteriore spinta alla
"fragilità" dell'anziano. Ma qual è la situazione nazionale?
Estremamente complessa e con un'ampia variabilità in termini di quantità e
qualità dei servizi lungo la penisola. E sicuramente migliorabile. E' il
dato che emerge dal volume "Residenze Sanitarie per Anziani"
realizzato a cura di Marco Trabucchi, Enrico Brizioli e Franco Pesaresi per
la Fondazione Smith Kline ed edito da Il Mulino. La Residenza Sanitaria
Assistenziale (Rsa), va considerata come una struttura extraospedaliera,
finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e
di ricupero a persone anziane prevalentemente non autosufficienti. Per
ottemperare a questa definizione, tuttavia, occorrerebbe innanzitutto
fornire precisi criteri architettonici. Ad esempio i nuclei dovrebbero
assicurare 20-25 posti e ogni nucleo dovrebbe assicurare un'area abitativa e
servizi di nucleo. In questo ambito, al fine di non creare nella persona
ricoverata ulteriori "stress" legati all'abbandono temporaneo
della propria abitazione, occorre porre particolare attenzione anche
all'arredo che in qualche modo "ricordi" la condizione
domiciliare. Ma soprattutto è fondamentale assicurare un sufficiente
"spazio" ai ricoverati. In media, gli alloggi per una persona
debbono essere almeno di 28 metri quadrati, di 30 metri quadrati per due
ospiti e di 52 metri quadrati quando gli ospiti sono quattro. Se invece la
struttura è organizzata in stanze, queste debbono assicurare almeno 12
metri quadrati di spazio per una persone, crescendo proporzionalmente con il
numero degli occupanti fino a diventare 32 metri quadrati per quattro
persone. A questi spazi "individuali" vanno poi aggiunti ambienti
comuni, sia di tipo assistenziale-riabilitativo come palestre o stanze per
fisioterapia che di tipo sociale, come bar, ristoranti e saloni per hobby.
In totale ogni ospite dovrebbe avere a sua disposizione circa 40-45 metri
quadrati, per cui una struttura da 60 ospiti (strutturata in tre nuclei da
20) dovrebbe essere disposta su un'area da 2400-2700 metri quadrati.
Ovviamente questa definizione architettonica va intesa in termini generali.
Infatti la struttura va organizzata anche in base al tipo di anziano che
deve ospitare e soprattutto alle sue condizioni di salute. Dato per scontato
che lo scopo delle Rsa dovrebbe essere quello di assicurare una
riabilitazione tale da far rientrare al più presto l'anziano al suo
domicilio, in molti casi queste strutture sanitarie si trovano a dover far
fronte a vere e proprie degenze senza termine, rese necessarie dalle
condizioni dell'ospite. E proprio sui modelli organizzativi impostati dalle
varie regioni in questa epoca di devolution esistono differenze
significative. Prova ne sia il fatto che, pur rispettando sostanzialmente
tutte le regioni i criteri della legge, non ci sono due realtà regionali
che abbiano scelto una definizione uguale. E non solo per situazioni
specifiche, come per i disabili e i Nuclei Aizheimer, ma anche per le
dinamiche più generali (vedi tabella in ali. ). Di certo c'è che la
condizione epidemiologica italiana fa ipotizzare un sempre più accentuato
bisogno di assistenza agli anziani e quindi di Rsa. E non solo per il fatto
che la quota di ultrasessantacinquenni sulla popolazione generale è passata
dal 9,5 per cento dei 1961 al 18 per cento nel 2000. Ma anche perché i
bisogni sanitari e sociali di molti "over 65" aumentano a
dismisura, soprattutto quando entrano in gioco dinamiche legate alla
disabilità più o meno grave. Secondo un'indagine recente dell'Istat
condotta su 140.000 individui, infatti, il 9,3 per cento dei soggetti tra i
65 e i 74 anni riferisce una qualche disabilità, e la percentuale sale al
47,5 per cento sopra gli 80 anni. Poco più di una persona su quattro in
questa fascia di età si trova confinata a casa costretta su un letto o su
una sedia a rotelle, e un altro quarto di questi anziani presenta
limitazioni nelle attività di ogni giorno, come camminare o fare le scale.
Purtroppo questa disabilità più o meno accentuata pesa moltissimo sulla
percezione soggettiva dello stato di salute, Tra chi presenta problemi di
questo tipo, nella fascia tra i 65 e i 74 anni il 64,3 per cento degli
individui dice di sentirsi male o molto male, contro solo il 13,4 per cento
di quelli che invece non hanno disabilità. E sopra i 75 anni la forbice dei
benessere legato alla mancanza di dísabìiità si accentua. Basti pensare
che i disabili che riferiscono di sentirsi male o molto male sono il 61 per
cento, contro il 15,2 per cento dei non disabili. Ma soprattutto tra questi
ultimi quasi due terzi affermano di sentirsi discretamente. Questa
situazione, destinata ad accentuarsi nel futuro, propone ovviamente pesanti
riflessioni sul tema dei costi sanitari. Riflessioni che andranno valutate
in base allo scenario che si andrà a creare. A livello mondiale sono
proposte tre diverse possibilità. La prima è pessimistica e prevede un
aggravamento delle malattie croniche e dell'invalidità direttamente legato
all'allungamento della durata di vita attesa. La seconda, più ottimistica,
prevede che nonostante l'aumento numerico degli anziani si andrà incontro a
un miglioramento delle loro condizioni di salute. Ma esiste anche un'ipotesi
neutra, che invece vedrebbe solamente un incremento delle disabilità negli
anziani legato direttamente all'invecchiamento della popolazione.
L'importante è che le Rsa dei prossimo futuro sappiano rispondere
prontamente a queste necessità che saranno sempre più complesse e arrivino
ad assicurare non solo le cure mediche necessarie ma anche i bisogni sociali
e personali. 'Ie residenze per anziani sono comunque ambiti dove le fragilità
si concentrano perché questa condizione rende difficile la permanenza a
casa -èil parere di Marco Trabucchi, curatore dei volume e docente
all'Università di Roma Tor Vergata. Occorre pensare ad un futuro in cui le
RSA diventino come "contenitori di cristalli" in cui la cura delle
fragilità permette al cristallo di sopravvivere." Sfida difficile da
vincere, ma affascinante e fondamentale per il futuro.
ADMO
E IPER LANCIANO IL CONCORSO "RACCONTA LA SOLIDARIETA'" UNA PROVA
DI CREATIVITÀ EDUCATIVA PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
INFERIORI
Milano, 27 giugno 2002 - Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, e
Finiper, Società leader nella grande distribuzione e holding degli
ipermercati Iper, presentano il concorso estivo "Racconta la solidarietà".
I destinatari del concorso sono ragazzi e ragazze che hanno frequentato le
scuole elementari e medie inferiori durante l'anno scolastico 2001/2002 e
che partecipano ai Centri Ricreativi Estivi pubblici e privati nell'estate
2002. Tema del concorso è la solidarietà. I partecipanti potranno
esprimere liberamente il loro concetto di solidarietà, raccontare le
proprie esperienze o portare testimonianze personali attraverso componimenti
scritti (anche corredati da disegni o fotografie), videocassette, Cd-Rom,
audiocassette. "Collaboriamo con Admo da otto anni e ne condividiamo
appieno la missione e gli obiettivi", ha dichiarato Marco Filipponi,
Direttore della Comunicazione del Gruppo Iper. "Una missione difficile
sia dal punto di vista della sensibilizzazione che della comunicazione : per
questo la collaborazione non può che essere di lungo periodo. Negli anni
precedenti abbiamo distribuito fiabe sul tema della solidarietà ai bambini
delle scuole elementari di gran parte dell'Italia: quest'anno ci è parso
giusto coinvolgerli direttamente chiedendo loro di raccontarcene una. I
premi in palio consistono ciascuno in una giornata al Parco dei Divertimenti
di Mirabilandia, il 7 settembre 2002, per un gruppo di 20 persone, fra
ragazzi e accompagnatori. Saranno premiate quindi 200 persone provenienti da
varie parti d'Italia; esse rappresenteranno il valore del volontariato e
della solidarietà in una giornata di festa, di divertimento e, perché no,
di speranza. Il regolamento di partecipazione al concorso e la scheda di
iscrizione sono a disposizione presso tutti i punti vendita Iper. Infolink:
www.iper.it oppure www.admo.it
"IN
CORPORE SANO" PRESENTA IL CALENDARIO DELLE ATTIVITA' PER L'ANNO
2002/2003
Milano, 27 giugno 2002 - In corpore sano presenta il calendario dei corsi,
seminari, stages e conferenze per l'anno 2002/03. Il tema attorno al quale
ruotano tutte le attività è rappresentato dal benessere dell'individuo
inteso non solo come il mantenere un corpo funzionale, in forma e di
piacevole aspetto, ma arricchito da nuova consapevolezza delle sue
potenzialità, ricercata anche attraverso la cura del rapporto corpo-mente e
delle rispettive influenze. Le proposte suddivise in corsi a cadenza
settimanale, corsi brevi, seminari stages e conferenze durante i week end
avranno luogo presso la palestra Armonia, sita in via Cusani 1 a Milano, a
partire dal mese di ottobre 2002 per terminare alla fine di maggio 2003. I
Corsi: Coccole in Gravidanza - Questi incontri hanno l'obiettivo di portare
ogni donna ad una gravidanza più serena e da una maggiore confidenza con il
nascituro.Dalla millenaria tradizione orientale si ricavano pochi semplici
gesti, si conoscono zone e punti che, stimolati con facili automassaggi,
frizioni ed esercizi, attivano e migliorano l'energia della futura mamma ed
alleviano i piccoli disturbi legati alla gravidanza. A partire dal 2
ottobre, ogni mercoledì dalle 16 alle 17. 9€ a lezione, minimo 10
partecipanti.Abbonamento 10 lezioni in omaggio 1 trattamento tra i servizi
di In corpore sano. Do-In - Do-in è un' insieme di tecniche che mirano ad
accrescere il benessere psico-fisico della persona. Gli esercizi proposti,
costituiti da vari tipi di stimolazione (massaggi, frizioni e pressioni)
eseguiti con il supporto di una corretta respirazione portano ad una
maggiore consapevolezza del proprio corpo. A partire dal 2 ottobre, ogni
mercoledì dalle 15 alle 16.9€ a lezione, minimo 10
partecipanti.Abbonamento 10 lezioni in omaggio 1 trattamento a scelta. Fit
Control - Il fit control rappresenta l'attuale applicazione dei principi
d'allenamento evoluti dall'opera di J.H.Pilates.L'obiettivo del corso è lo
sviluppo di un programma che comprende esercizi al suolo (mat) ed esercizi
con piccoli attrezzi; il lavoro proposto ha come scopo migliorare la forza,
l'allungamento muscolare ed il controllo dei movimenti fisici includendo,
nel movimento degli arti, la muscolatura pelvica, addominale, spinale e
scapolare. Dal 2 ottobre al 18 dicembre 2002, ogni mercoledì dalle 13 alle
14,30. 15€ a lezione, minimo 10 partecipanti. Abbonamento 15 lezioni in
omaggio un trattamento a scelta. I Seminari : Attivazione Dell' Energia
Vitale - Cinque incontri di esercizi che hanno come scopo principale
attivare la funzionalità degli organi attivando metabolismo ; la loro
pratica è un divertente metodo di benessere e armonizzazione psicofisica
Elemento metallo: il lavoro stimola il sistema polmonare, la pelle ed i
sistemi di evacuazione, previene raffreddori e respiratori; a livello
psicologico agisce sulla relazione tra l mondo interno e quello esterno,
l'eliminazione del vecchio, aiuta a liberarsi dalla tristezza e dalla
malinconia. Elemento acqua: il lavoro energetico stimola le ghiandole
surrenali a produrre ormoni necessari per il mantenimento dello stato di
salute ottimale, migliora il sistema endocrino e riduce la ritenzione di
liquidi; a livello emotivo aiuta all'autoaffermazione. Gli organi
interessati sono i reni (sede della forza vitale) ed il sistema urinario.
Elemento legno: il lavoro è dedicato a fegato, muscoli, articolazioni,
occhi, sangue, flessibilità corporea e mentale allo scopo di aumentare le
capacità dell'organismo di organizzarsi per rispondere al disordine
esterno; aiuta ad imparare come trasformare la rabbia in creatività.
Elemento fuoco: il lavoro energetico interessa cuore e vasi sanguigni; a
livello emotivo stimola il centro della consapevolezza, dell'armonia della
mente con il mondo esterno, tra se stessi e gli altri, aiuta a vivere la
gioia senza sovreccitazione. Elemento terra: sul piano fisico interessa la
milza, il metabolismo, il ciclo mestruale 17 novembre: elemento metallo; 19
gennaio: elemento acqua; 16 febbraio: elemento legno; 16 marzo: elemento
fuoco; 13 aprile: elemento terra. Dalle 14 alle 17. 26€ ad incontro,
minimo 10 partecipanti. Contact Improvisation - La Contact Improvisation non
è uno stile di danza, è una ricerca sulla comunicazione possibile
attraverso il contatto, il piacere di danzare in modo spontaneo; una via
diversa per migliorare la capacità di relazione e la percezione sensoriale,
per acquisire consapevolezza di sé e del proprio modo di muoversi, per
arricchire e modificare la propria memoria fisica. 5-6 ottobre; 30
novembre-1 dicembre; 1-2 febbraio 2003; 1-2 marzo; 5-6 aprile; sabato dalle
14 alle 18; sabato jam (omaggio per gli iscritti al corso) dalle 18.30 alle
20.30; domenica dalle 11.00 alle 16.00; 150€ per il week-end. Il Massaggio
del Bambino: Gli incontri hanno come scopo l' apprendimento dei benefici del
massaggio per il neonato e per il bambino più grande. La sequenza completa
dei massaggi stimola un sano sviluppo della struttura ossea, riequilibra la
vitalità, aiuta a superare irritabilità, insonnia ed iperattività.Parallelamente
vengono proposti momenti di riflessione sul rafforzo del legame
genitore-bambino e spunti di comunicazione non verbale stimolate del
massaggio: sorriso, contatto visivo, contatto attraverso la pelle...Per
bambini da 9 mesi a 2 anni. 19 ottobre conferenza introduttiva (gratutita);
26 ottobre; 16, 23 novembre; Dalle 15 alle 16.30. 40€, minimo 10
partecipanti, massimo 15.. Stages e Conferenze - Stress Senza Stress: Questo
corso è indicato per coloro che desiderano apprendere un sistema efficace
per controllare i propri livelli di stress legati ad esempio al
miglioramento dei rapporti con gli altri, della stima in se stessi,
all'acquisizione di una maggiore concentrazione. A tal proposito imparerete
delle tecniche che vi permetteranno di scoprire quali sono le emozioni che
vi turbano e che non vi permettono di avere successo e a quali meridiani
della Medicina Cinese esse sono collegate e quindi a riequilibrare tali
stati emotivi attraverso tecniche per alleviare lo stress. Vengono, inoltre,
presi in considerazione anche gli aspetti legati all'alimentazione e
all'esercizio fisico associati alle diverse forme di stress. 12 ottobre
2002, dalle 14.00 alle 19.00; 110€, minimo 10 partecipanti. Nutrizione
Creativa - Il ruolo del cibo nel raggiungimento di uno stato di salute
ottimale: come evidenziare ed eliminare un possibile stress legato ad uno
specifico alimento. Attraverso l'utilizzo di semplici tecniche è possibile
distinguere quali alimenti apportano energia all'organismo favorendone la
funzione, quali al contrario lo impoveriscono. 13 ottobre 2002, dalle 10.00
alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; 110€, minimo 10 partecipanti Power
Yoga - Per conoscere e sperimentare una geniale unione tra yoga e fitness:
un allenamento completo per mobilità, forza, coordinazione ed educazione
respiratoria.Dedicato a quanti desiderano avvicinarsi alla pratica dello
yoga, senza necessariamente abbracciarne i precetti filosofici. 10 novembre;
12 gennaio; 23 febbraio; 11 maggio. Dalle 11.00 alle 12.30, in alternativa
dalle 16,00 alle 17,30.15€, minimo 10 partecipanti. Step New Age - La
nuova frontiera del fitness è rappresentata da una visione dell'organismo
che non riguarda più solo l'aspetto fisico: musica e atmosfere insolite per
una lezione a sicuro effetto allenante sul sistema cardiovascolare e
muscolare. 10 novembre; 12 gennaio; 23 febbraio; 11 maggio. Dalle 14.00 alle
15.30. 15€, minimo 10 partecipanti. Luce dei Miei Occhi - Tecniche di
rilassamento per il corpo, giochi visivi ed esercizi mirati per i muscoli
oculari per allenare gli occhi non più abituati a fare ciò che è
necessario per vedere bene o meglio.Il benessere dell'occhio aiuta alla
riabilitazione visiva di miopia, astigmatismo, presbiopia per migliorare la
percezione visiva. 18 gennaio 2003; 15 febbraio; 15 marzo; 10 maggio. Dalle
14.00 alle 17.00; 30€, minimo 10 partecipanti Shiatsu Amatoriale -
Dedicato a chi non ha alcuna esperienza dello shiatsu e desidera conoscere
cenni sulla Medicina Tradizionale Cinese ed apprendere una semplice tecnica
di base per poterli utilizzare nell'ambito familiare per il mantenimento di
un buon equilibrio energetico e quindi uno stato di benessere ottimale. 11
gennaio 2003; 8 febbraio; 8 marzo. Dalle 14.00 alle 19.00.130€ l'intero
corso, minimo 10 partecipanti. e.mail incorporesano@virgilio.it
UOVO
FIAT ULYSSE TUTTO NUOVO TRANNE IL NOME
Torino, 27 giugno 2002 - Da giugno 2002 è in commercio il Nuovo Fiat Ulysse,
la vettura destinata a sostituire l'attuale monovolume della Marca. Il
modello ha dimensioni maggiori del precedente: è, infatti, lungo 4,72
metri, largo 1,86 e alto 1,75 metri. Dispone di quattro motori, due a
benzina e due turbodiesel "Common Rail". Ed è equipaggiato con
una serie di dispositivi di sicurezza, di comfort e di telematica che lo
pongono tra i modelli al vertice della categoria per spaziosità interna,
vivibilità, flessibilità d'impiego e contenuto tecnologico. Per capire
personalità e punti di forza del nuovo monovolume, tuttavia, occorre fare
un passo indietro. Il successo dei monovolume, che nel mercato europeo hanno
saputo ricavarsi una nicchia stabilmente assestata intorno al 2,5% delle
vendite totali (circa 350.000 veicoli nel 2001), si deve - soprattutto -
alla loro capacità di interpretare lo stile di vita del nostro tempo. Alle
loro caratteristiche di vetture perfettamente rispondenti alle esigenze
della famiglia di oggi: sia nelle attività di lavoro e di svago sia, più
in generale, nel soddisfare il dinamismo di tempi e situazioni imposto dai
nostri spostamenti quotidiani. Si tratta, dunque, di una tipologia di
vetture particolarmente affine ai valori del Marchio Fiat, la cui missione
è rendere l'innovazione disponibile a tutti proponendo, ad un prezzo
equilibrato, prodotti caratterizzati da tecnologia all'avanguardia e pensati
per chi sceglie un modo di vivere tutto giocato sull'energia e la simpatia.
Per questa ragione, al momento di sostituire il monovolume, Fiat non si è
limitata ad un restyling del veicolo sul mercato. Ma ha deciso, invece, di
realizzare una vettura totalmente nuova, che dell'auto precedente conserva
solo il nome, così azzeccato nel richiamo al viaggiatore per eccellenza, al
personaggio-simbolo della capacità di vivere situazioni diverse sempre da
protagonista. Mentre per il resto, dallo stile all'allestimento degli
interni, dalla meccanica ai motori, dai dispositivi elettronici a quelli
telematici e della sicurezza, tutto è cambiato profondamente. Cominciando
dalle dimensioni, che crescono in funzione di una maggiore abitabilità e di
un miglior comfort. È nato così il Nuovo Fiat Ulysse, un modello
progettato per soddisfare (e in alcuni casi superare) le esigenze di un
cliente europeo che ha, in media, tra i 35 e i 50 anni. Spesso possiede più
di un'auto di famiglia. Fa del monovolume un uso professionale
(commerciante, rappresentante) o legato ad attività del tempo libero e di
rappresentanza. Desidera un Mpv (Multi Purpose Vehicle) confortevole,
spazioso, versatile, con un buon numero di posti e caratterizzato da grande
praticità d'uso. A questi automobilisti, che per lo più possiedono già un
monovolume oppure una berlina media, Fiat Ulysse offre un design ricco di
personalità e molto differenziato da quello delle vetture analoghe;
dimensioni interne generose (tra le migliori della categoria); un'eccellente
gamma di motori, composta da due propulsori a benzina (un 2.0 di 136 CV e un
inedito 3.0 V6 24v di 204 CV) e due turbodiesel "Common Rail": un
2.0 Jtd con 109 CV e il nuovo 2.2 Jtd di 128 CV; e, accanto a quelli
manuali, cambi automatici sia per le motorizzazioni a benzina sia per il 2.0
Jtd. Doti di fondo alle quali il Nuovo Fiat Ulysse aggiunge alcune
caratteristiche che lo distinguono, in particolare, per quanto riguarda la
sicurezza, la vivibilità e il comfort. La sicurezza è data dalla presenza
a bordo di sei airbag, dell'ABS completo di correttore di frenata Ebd, del
dispositivo antislittamento ASR, del programma elettronico per il controllo
della stabilità dinamica Esp e di quello per l'assistenza alle frenate di
emergenza. E poi ancora dai fari allo Xenon e, in particolare per i bambini,
dagli attacchi dei seggiolini Isofix, dallo specchio di sorveglianza e dalla
chiusura elettrica di sicurezza per le porte. Vivibilità e flessibilità,
innanzitutto, sono garantite dalle diverse configurazioni del veicolo: da
cinque a otto posti. E poi ancora da sedili anteriori girevoli e, nel caso
del guidatore, regolabile oltre che, volendo, con memorie e riscaldato. Ai
quali si aggiungono 3, 4 o 5 sedili della seconda e della terza fila che
scorrono su guide; si possono abbattere e ribaltare con un solo movimento;
abbattere e trasformare in tavolino; abbattere, richiudere a
"portafoglio" e togliere con facilità. Senza contare l'opportunità
di abbatterli e farli scorrere uno verso l'altro impacchettandoli in fila
indiana in modo da averne quattro su un lato riuniti dietro ai sedili
anteriori. Mentre comodità d'uso significa poter disporre di porte laterali
scorrevoli (volendo anche a comando elettrico), di numerosi vani
portaoggetti, di due tavolini ripiegabili come quelli delle poltrone d'aereo
e di un bagagliaio attrezzato con rete di contenimento per gli oggetti.
Mentre sul piano del comfort Fiat Ulysse si segnala per il climatizzatore
automatico bi-zona, che consente al guidatore e al passeggero anteriore di
regolare la temperatura in modo diverso, e per una dotazione telematica
d'avanguardia. Quest'ultima, concentrata nel Connect, che è insieme
telefono Gsm, navigatore e interfaccia per accedere al mondo dai servizi
Targasys. In sostanza, il più avanzato strumento integrato di questo tipo
disponibile, quello che oggi offre il maggior numero di funzioni e di
servizi.
OLIMPIADI
NAZIONALI DI ASTRONOMIA EDIZIONE SPERIMENTALE 2002
Trieste, 27 giugno 2002 - Mercoledì 3 luglio si inaugurano a Trieste le
Olimpiadi Nazionali di Astronomia. La competizione è riservata agli
studenti italiani nati dal 1985 al 1988 ed è organizzata per la prima volta
nel nostro Paese dall'Osservatorio astronomico di Trieste, che fa parte
dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). L'apposito Comitato olimpico,
presieduto dalla professoressa Margherita Hack, si è costituito dopo la
partecipazione esplorativa di una squadra triestina alle gare internazionali
dell'anno scorso in Crimea (dove è stata vinta una medaglia di bronzo).
Questa prima edizione sperimentale ha anzitutto lo scopo di aprire la strada
a questo tipo di gare anche in Italia, aggiungendosi alle analoghe gare che
si svolgono nei campi della matematica e della fisica. Al bando diffuso a
tutte le scuole italiane hanno risposto una ventina di ragazzi e ragazze,
che si cimenteranno sul "campo di gara" dell'astronomia elementare
e pratica. Nell'occasione, ci si si propone altresì di selezionare la
squadra nazionale ufficiale di cinque elementi che, per la prima volta,
parteciperà con le squadre delle altre nazioni alle Olimpiadi
Internazionali 2002. I premi consistono nel viaggio con la squadra in uno
dei più grandi osservatori del mondo. La competizione si svolgerà alla
Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e all'Osservatorio dal 2
al 7 luglio, con la collaborazione esterna del liceo Oberdan. Il programma
prevede tre prove scritte (teorica, pratica e osservativa), ognuna per due
categorie di età (junior per i nati nel 1987-88 e senior per i nati nel
1985-86). I partecipanti saranno alloggiati assieme all'Ostello della
Gioventù di Trieste-Miramare e trascorreranno sei giorni immersi in
un'atmosfera scientifica che, oltre alle gare, comprenderà diverse visite a
siti naturalistici e istituti scientifici, seminari e incontri con astronomi
in aula e ai telescopi, sotto la cupola. Attività sportive e musicali in
riva al mare completeranno il ricco programma, inteso a offrire un'occasione
non solo di competizione ma soprattutto di incontro tra ragazzi appassionati
di astronomia. Le Olimpiadi si svolgono sotto il patrocinio della Società
Astronomica Italiana e della Provincia di Trieste, con il sostegno del
Commissariato del Governo nella regione Friuli-Venezia Giulia e del
Consorzio per l'incremento degli studi e delle ricerche dei dipartimenti di
fisica dell'università di Trieste. Invitiamo a seguire questa
manifestazione sul sito telematico di astronomia per il pubblico
dell'Osservatorio triestino, all'indirizzo www.ts.astro.it/aol/pubblico.html
A
VICENZA, IN MOSTRA I PONTI IN LEGNO PIÙ FAMOSI D'EUROPA. E A SETTEMBRE SI
TENTERÀ LA RICOSTRUZIONE DEL PONTE IN LEGNO CON CUI GIULIO CESARE ATTRAVERSÒ
IL RENO
Vicenza, 27 giugno 2002 - Mercoledì 10 luglio 2002, alle ore 18.30, il
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio inaugurerà
la mostra Johon Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura
tecnica da Palladio ai Grubenmann, presso il Museo Palladio in palazzo
Barbaran da Porto, contrà Porti 11, Vicenza. L'esposizione sarà aperta al
pubblico dal 11 luglio al 3 novembre 2002. Nasce da una collaborazione
scientifica fra il Centro palladiano, l'Archivio del Moderno dell'Università
della Svizzera Italiana e dal Sir John Soane's Museum di Londra, e vede
l'adesione del Consolato Generale di Svizzera a Milano. L'allestimento è
opera di Umberto Riva. La mostra è realizzata in collaborazione con
IntesaBci e ha il sostegno dell'Ente Fiera di Vicenza. La mostra ripercorre
un itinerario nel tempo e nello spazio, all'interno della storia e della
cultura dei ponti in legno, raccontate dalle splendide immagini
dell'architetto inglese John Soane (1753-1837). È un viaggio attraverso
strutture affascinanti la cui costruzione, sin dall'Antichità, riveste
significati simbolici oltre che funzionali. Ha inizio nell'anno 55 avanti
Cristo sulle rive del Reno, davanti al leggendario ponte in legno costruito
da Giulio Cesare durante la guerra di Gallia. Attraversa il Veneto con i
ponti di Andrea Palladio (1508-1580) per raggiungere le valli alpine dove
due geniali carpentieri svizzeri, i fratelli Johannes (1707-1771) e
Hans-Ulrich Grubenmann (1709-1783), stupivano il mondo con arditi ponti in
legno di lunghezza mai vista prima. Nel 1780, sulla via del ritorno dal
Grand Tour, Soane vede con i propri occhi le audaci strutture dei Grubenmann,
che ritrae attraverso schizzi e rilievi accurati. Risalendo a ritroso nella
storia, Soane ritrova le origini dei ponti in legno nei bassorilievi della
Colonna Traiana, nelle pagine del De Bello Gallico di Cesare e negli studi
teorici di Andrea Palladio, il più grande architetto rinascimentale di
ponti in legno, come quello di Bassano. Storia e tecnologia si intrecciano
quindi in un itinerario mentale, affascinante oggi come allora. Le forme
ardite e i segreti costruttivi dei ponti in legno svizzeri sono presentati
in mostra dagli acquarelli in grande formato fatti realizzare da Soane (i
famosi Lecture Diagrams), da modelli originali settecenteschi dei ponti dei
Grubenmann, fra cui i due grandi modelli di oltre 5 metri. Accanto ad essi
altri modelli illustrano l'attività di Palladio pontiere. Una evidenza
particolare (attraverso disegni inediti e modelli) è data ai tentativi di
ricostruzione del ponte sul Reno descritto da Cesare nel De Bello Gallico,
un vero rompicapo per tutti gli architetti a partire da Leon Battista
Alberti fino a Soane, e di cui solamente Palladio offre una ricostruzione
convincente: all'inizio di settembre, grazie al sostegno di Legnami Corà
Domenico & Figli Spa, un team di storici e architetti tenterà la
ricostruzione in dimensioni reali di una campata di questo ponte leggendario
nel cortile di palazzo Barbaran da Porto, sulla base dei disegni e delle
incisioni inediti presenti in mostra. L'esposizione si è inaugurata il 10
maggio a Mendrisio, a cura di Angelo Maggi e Nicola Navone, affiancati da
Howard Burns e Guido Beltramini nell'edizione vicentina, integrata da una
specifica sezione palladiana. Le successive sedi saranno l'Architekturmuseum
di Basilea (novembre-dicembre 2002) e il Sir John Soane's Museum di Londra
(gennaio-febbraio 2003). Il catalogo è co-edito dal Centro palladiano,
dall'Archivio del Moderno e dal Museo Soane, in lingua italiana e inglese.
Presenta, oltre ai saggi dei curatori, testi di Pierre Gros, Paola Lanaro,
Rolando Bellini, Massimo Laffranchi e Fabio Minazzi. In parallelo alla
mostra storica, il Centro palladiano, grazie al sostegno di Dainese Spa, ha
chiesto all'ingegnere contemporaneo svizzero Jürg Conzett di presentare in
una sala di palazzo Barbaran da Porto, con disegni e modelli, il suo
straordinario ponte in legno sulla gola Traversina, nei Grigioni, in un
cortocircuito fra passato e presente in cui risuona la tradizione svizzera
dei Grubenmann. Per informazioni: Centro Internazionale di Studi di
Architettura Andrea Palladio tel. 0444 323014 fax 0444 322869 email mostre@cisapalladio.org
www.cisapalladio.org
BERNARDO
BELLOTTO: UN RITORNO A VERONA L'IMMAGINE DELLA CITTÀ NEL SETTECENTO MUSEO
DI CASTELVECCHIO, SALA BOGGIAN, 29 GIUGNO - 29 SETTEMBRE 2002
Verona, 27 giugno 2002 - l'Adige, Castelvecchio nel vedutismo del
Settecento. Questo il filo conduttore della raffinata mostra dossier
proposta dal Museo di Castelvecchio per celebrare il ritorno a Verona di una
delle celebri "vedute veronesi" di Bernardo Bellotto, l'unica sino
ad oggi ancora rimasta sul mercato antiquario. La restituzione a Verona
della "veduta" è stata resa possibile da un intervento della
Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. Dal 29
giugno al 29 settembre, la Direzione dei Civici Musei e Monumenti della città
scaligera propone, intorno al Bellotto, una mostra mirata a documentare la
pittura di veduta a Verona alla metà del Settecento, in corrispondenza dei
brevi ma importanti soggiorni in riva all'Adige del celebre nipote di
Canaletto. Delle sette vedute note di Verona dipinte da Bellotto a ridosso
della sua definitiva partenza da Venezia per le principali capitali europee,
intorno al 1745, e tutte legate tematicamente dalla presenza del fiume,
questa è quella più direttamente imperniata sulla descrizione di
Castelvecchio e del suo ponte merlato, di cui restituisce un'immagine di
straordinario impatto visivo e che assume una valenza ancor più
significativa oggi che il castello scaligero ospita il Museo d'arte della
città. Attorno a questo dipinto si riuniranno una dozzina di tele, per lo
più mai sinora presentate al pubblico, di autori come Gaspar Van Wittel,
Luca Carlevarjis, Antonio Joli, Giovambattista Cimaroli e Andrea e Tommaso
Porta, ad illustrare le rare tappe del percorso del vedutismo a Verona nel
diciottesimo secolo, assieme a due disegni preparatori per i dipinti di
Bellotto, una quindicina delle sue celebri acqueforti con luminose vedute di
città del nord, e altre stampe ad illustrare il volto settecentesco della
città scaligera e del suo fiume. A ribadire la recente fortuna critica ed
espositiva di Bellotto, con le grandi rassegne tenutesi negli ultimi dieci
anni a Verona e Venezia, la manifestazione si propone come la mostra estiva
di Castelvecchio per il 2002, e benché indirizzata dal punto di vista
tematico al pubblico dei turisti, sarà al contempo di grande interesse per
il pubblico locale, visti i numerosi aspetti nuovi che si potranno
documentare nell'immagine settecentesca della città. L'esposizione è
intesa pertanto come appendice al percorso di visita al Museo, in quello
stesso edificio così efficacemente illustrato da Bellotto, e sarà quindi
visitabile col normale biglietto d'ingresso a Castelvecchio. Informazioni:
Museo di Castelvecchio tel. 045.8005817, fax 045.8010729, Email castelvecchio@comune.verona.it
EDI
ORIOLO: 25 GIUGNO 2002 OMSK - NOVOSIBIRSK
Milano, 27 giugno 2002 - Km: 750, Meteo: sole, 22/27°C, Altitudine: 150
mslm, Benzina: 40 litri. La M51 non finisce mai. E' come aver messo la mia
Ducati sui rulli. La ST4s fila veloce nella taiga russa, un paesaggio
immutabile. La strada sul terrapieno emerge dalla bassa campagna, a tratti
acquitrinosa e costellata di milioni di betulle. E' il regno dei corvi e
delle zanzare. 750 km, da Omsk a Novosibirsk, la più grande città oltre
gli Urali e la stazione continentale più importante della Transiberiana.
Novosibirsk è nata con la ferrovia, nel 1893, e sembra appartenere alla
storia dell'Ovest americano della corsa all'oro. Si chiamava Gusevka, un
villaggio sulle rive dell'Ob: 5.000 abitanti cinque anni dopo, 500.000 dopo
cinquanta, oggi ne conta 1.500.000. Deve il suo primo sviluppo alla
ferrovia, e la sua prima trasformazione al ramo siberiano dell'Accademia
russa delle Scienze, nel dopoguerra. Ad una trentina di chilometri
Academgorodok, fondata negli anni '50 trasferendovi 50.000 scienziati ed
economisti con le loro famiglie. La Perestrojka di Gorbaciov è stata
concepita qui, ma la cittadina vive ora momenti difficili. Lungo la strada
soltanto tre distributori e poche fermate di autobus, il che amplifica la
sensazione di essere lontani da tutto, come in un deserto tenuto insieme da
un nastro di buon asfalto. Il cielo mi ricorda quello della Mongolia, di un
azzurro intenso e percorso da gigantesche nuvole bianche che ne
restituiscono la tridimensionalità. Da una di queste si scatena un
acquazzone. L'acqua inzuppa la tuta di pelle, ma non oltrepassa il film di
Gore-Tex che caratterizza questo prototipo. Poi il sole asciuga di nuovo la
tuta ed il morale. Cerchiamo un albergo, poi vorrei vedere la città, dalla
Krosnek che la taglia in due al teatro dell'Opera, più grande del Bol'soj.
Poi a nanna... Edi
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|