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2 LUGLIO 2002
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NUOVE
PROSPETTIVE PER LA CURA DEL TUMORE AL SENO
Milano,
2 luglio 2002 - Il tumore al seno (carcinoma della mammella) è la neoplasia
più diffusa tra le donne, se si escludono i tumori cutanei, ed è la
seconda causa di morte per tumore (la prima, nelle donne tra 35 e 55 anni).
Nel complesso i decessi sono 11.000 ogni anno. Secondo le statistiche, in
Italia ogni ora 3 donne sono colpite dal tumore al seno: una di età
inferiore a 50 anni. La prevalenza del tumore, cioè il numero di donne
affette da carcinoma mammario in un anno, è superiore a 300.000 casi. Se,
grazie ai programmi di screening per la diagnosi precoce e al miglioramento
delle cure disponibili, negli ultimi trent'anni si è verificata una
stabilizzazione nella mortalità, tuttavia il numero di nuovi casi
diagnosticati in un anno continua ad aumentare. Oggi l'attenzione della
comunità medica è focalizzata alla prevenzione delle recidive e al
miglioramento della vita della donna attraverso la chemioterapia adiuvante.
Con questo obiettivo il Bcirg (Breast Cancer International Research Group),
un gruppo cooperativo internazionale che conduce ricerche specifiche su
questo tipo di neoplasia, ha condotto uno studio, presentato al recente
congresso dell'Asco - American Society of Clinical Oncology - relativo
all'impiego di docetaxel nel trattamento della malattia in fase iniziale:
rispetto alla chemioterapia classica, docetaxel ottiene un significativo
miglioramento in termini di riduzione delle ricadute e aumento della
sopravvivenza. Alcuni tra i massimi esperti italiani, partecipanti all'Asco,
illustreranno questa mattina, nel corso di un incontro a Milano, le novità
più significative emerse durante il congresso e commenteranno questi dati.
Parteciperanno il prof. Sabino De Placido, Cattedra di Oncologia Medica,
Dipartimento di Endocrinologia ed Oncologia molecolare e clinica, Università
degli Studi Federico II, Napoli, il dr. Alessandro Riva, Vice President of
Clinical Research and Operations - Bcirg e il dr. Marco Venturini, Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova.
IN
VIDEOCONFERENZA CON IL CONGRESSO MONDIALE DI DERMATOLOGIA GLI ESPERTI E GLI
STRUMENTI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA CADUTA DEI CAPELLI NEL MODO PIÙ
EFFICACE
Milano, 2 luglio 2002 - La perdita dei capelli è un problema che coinvolge
fasce sempre più ampie della popolazione. Non è più, infatti, un fattore
che insorge in età adulta e di pertinenza maschile. Studi approfonditi
hanno evidenziato come già nell'adolescenza l'alopecia interessi molti
soggetti, così come sono un numero importante le donne che vedono la
propria capigliatura diradarsi. Un problema che coinvolge la delicata sfera
psicologica dei rapporti relazionali e che richiede un approccio scientifico
per la sua soluzione. Di questi aspetti, oltre alla disamina dei rimedi
efficaci, si parlerà nell'incontro stampa organizzato da Vichy che si terrà
giovedì 4 luglio a Milano. Nel corso dell'incontro è previsto un
collegamento in diretta con Parigi, sede del 20° Congresso Mondiale di
Dermatologia, con alcuni dei maggiori esperti internazionali di tricologia,
che tratteranno i diversi aspetti scientifici della caduta del capello. In
questa sede si affronterà anche il delicato tema delle aspettative dei
consumatori verso i trattamenti, della loro reale efficacia, alla luce delle
molteplici realtà disponibili sul mercato. Da Parigi ne parleranno
Antonella Tosti, Professore Straordinario Clinica Dermatologica Università
degli Studi di Bologna, D. A. Whiting, Baylor Hair Research and Treatment
Center, Dallas (Texas), Rodney Sinclair, Senior Lecturer, University of
Melbourne Department of Dermatology, St. Vincent's Hospital, Australia. A
Milano i temi trattati saranno commentati e approfonditi da Bianca Maria
Piraccini, dermatologa, Ricercatore universitario presso l'Università degli
Studi di Bologna, Colombina Vincenzi, specialista in Dermatologia e
Venereologia, dottore di ricerca in scienze dermatologiche presso
l'Università degli Studi di Bologna, Cristina Emanuel, Direttore
Scientifico L'Oréal Italia. Modererà l'incontro Piero Marrazzo,
giornalista e conduttore di "Mi manda Rai 3".
L'IDENTIKIT
DELLA SINDROME X NEL IV RAPPORTO SULL'OBESITÀ IN ITALIA, REDATTO
ANNUALMENTE DALL'ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO LA SINDROME X È RESPONSABILE
DI GRAN PARTE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E DELLA MORTALITÀ AD ESSE
ASSOCIATA
Milano, 2 luglio 2002 - "Il modo migliore per controllare la crescita
della spesa sanitaria? Semplice: aumentare gli investimenti in prevenzione e
ricerca scientifica, soprattutto per l'obesità, il male del terzo millennio
delle società avanzate, ma non soltanto." Queste in estrema sintesi le
conclusioni tratte da Michele Carruba, in veste di Direttore del Laboratorio
di Ricerche sull'Obesità dell'Istituto Auxologico Italiano, alla
presentazione, davanti al Ministro della Salute, del IV Rapporto sull'Obesità
in Italia, prodotto dall'Istituto Auxologico Italiano, unica realtà
scientifica e assistenziale in Europa con un centro di alta specializzazione
nella ricerca e nella cura dell'obesità. Sirchia ha ribadito prontamente,
ricordando come il problema sia ben presente tra le priorità del Ministero.
Tanto è vero che il Piano Sanitario Nazionale 2002-2004 dedica particolare
attenzione all'obesità. Il Ministro ha sottolineato, inoltre, come egli
stesso abbia promosso nel 2001 la creazione di una Commissione ministeriale
ad hoc, destinata a implementare programmi di educazione alimentare, volti
appunto a prevenire la diffusione di questa condizione. Secondo gli esperti,
che hanno contribuito a redigere il Rapporto annuale, un'attenta
osservazione delle persone obese ha messo in luce come in loro coesistano
spesso condizioni anomale (resistenza all'insulina con aumento dei livelli
dell'onnone nel sangue, alterazioni dei livelli di colesterolo e
trigliceridi, ipertensione, alterata tolleranza al glucosio, diabete di tipo
2 e altre ancora), con una frequenza così elevata da non essere
ipotizzabile una semplice associazione casuale. Il 27,2% degli obesi oltre i
18 anni soffre contemporaneamente di una di queste tre malattie:
cardiopatia, diabete o ipertensione; il 14,8% ne associa all'obesità almeno
due; il 2% tutte. Gli obesi, rispetto alle persone con peso normale, hanno
una probabilità in media sei volte maggiore di soffrire contemporanemente
di due malattie. Tale situazione è da alcuni anni definita con un nome
preciso: sindrome X o sindrome plurimetabolica. Essa costituisce un
fondamentale presupposto della possibilità di andare incontro a malattie
cardiovascolari e della mortalità ad esse correlata. L'obesità, quindi, è
una malattia grave, dagli elevati costi sociali ed economici. "L'obesità,
il soprappeso e le malattie conseguenti - ha detto Carruba - costano alla
comunità 22,8 miliardi di euro ogni anno, di cui ben 14,6 (il 64016) in
ricoveri ospedalieri. " "Inoltre, - ha proseguito -il 7,2% degli
obesi deve ridurre la propria attività lavorativa e il 5,5% deve
abbandonarla. Il rischio di dover fare ciò e del 56% maggiore in chi è
obeso, rispetto a chi è solo in sovrappeso, " ha concluso Carruba. Ma
chi sono gli obesi in Italia? I dati più recenti relativi al nostro paese
sono quelli rilevati dall'Istat con l'Indagine Multiscopo condotta su circa
53.000 famiglie per un totale di oltre 140.000 soggetti, recentemente
pubblicati nel documento 'Tattori di rischio e tutela della salute" (Istat,
2002) e presentati nel IV Rapporto da Amleto D'Amicis, dell'Istituto
Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione. "Gli obesi
sono il 9% della popolazione adulta (4 milioni di persone): con una leggera
prevalenza per gli uomini (9,2116), rispetto alle donne (8,801o). Insomma,
un problema che non discrimina tra i sessi," ha ricordato D'Amicis.
'Invece, il sovrappeso è un problema più significativo per gli uomini, in
particolare nella fascia d'età 45- 74 anni la percentuale di signori con la
"pancetta " è intorno al 13 Vo, con un picco di 14,8 tra i 55 e i
64, rispetto alle donne in cui il problema tende a emergere più
tardivamente, cioè dopo i 55 anni." Si mantengono, inoltre, differenze
a livello geografico: la prevalenza di sovrappeso e obesità risulta infatti
significativamente più elevata nell'Italia Meridionale e Insulare
(rispettivamente 37,9 e 34,5% per il sovrappeso; 11,3 e 9,6 per l'obesità),
contro una media del 3 1 % per il sovrappeso e dell'8% per l'obesità nelle
regioni del Centro e del Nord. In definitiva il profilo epidemiologico
dell'obesità tende ad allinearsi a quello di altri importanti fattori di
rischio cardiovascolare: la sua prevalenza incomincia infatti a registrare
un incremento intorno ai 30 anni, per raggiungere i valori più alti proprio
in quella fascia d'eta - oltre i 45 anni - in cui anche diabete,
ipercolesterolemia e ipertensione acquistano proporzioni sempre più
rilevanti. D'Amicis ha poi esaminato il problema dell'obesità in Europa.
L'Italia non è ai primi posti: peggio di noi stanno nell'ordine Jugoslavia
e Grecia (con percentuali che oscillano tra il 30 e il 40% della
popolazione), Romania e Repubblica Ceca (tra il 20 e il 30%), Inghilterra,
Finlandia, Germania, Scozia, Slovacchia, Portogallo, Spagna e Danimarca
(oltre il 10%). L'Italia è in compagnia di Belgio, Svezia, Francia, Olanda
e Norvegia (intorno al 10%). Buona ultima, o prima, è la Svizzera, con un
livello di obesità che si assesta intorno al 5%. Anomala la situazione
ungherese, con una percentuale di obesi intorno all'8% per le donne, ma
vicino al 20% per quanto riguarda gli uomini. "Questi dati, tuttavia, -
ha ammonito D'Amicis - non ci devono far abbassare la guardia. La tendenza,
infatti, è sia verso l'aumento in senso assoluto sia verso una maggiore
precocità di esordio. In Italia, l'obesità cresce costantemente con un
tasso del 25% circa ogni 4-5 anni." Come affrontare il problema,
quindi, ed evitare i gravissimi danni causati dall'obesità e dalla sindrome
plurimetabolica? "Innanzitutto con un approccio multidisciplinare, che
parta dalla ricerca delle componenti genetiche, grazie anche agli strumenti
forniti dalla biologia molecolarel" ha detto Alberto Zanchetti,
Direttore Scientifico dell'Istituto Auxologico Italiano. Quindi prevenzione
sin dall'infanzia, visto che l'obesità non risparmia i bambini e anzi ne
condiziona la salute futura. E ancora, la terapia farmacologica, associata a
diete ipocaloriche e ipolipidiche e grande sostegno psicologico, senza il
quale il paziente spesso non riesce a progredire nei propri sforzi. 'Ta
perdita di peso è quindi un elemento fondamentale nella strategia
terapeutica di questi pazienti, ma è ben lungi dall'esaurire la loro
problematica. Ecco perché occorrono strutture che si prendano carico della
malattia "obesità" in un ambito di competenze plurispecialistiche,
che siano in grado di affrontare contemporaneamente il problema e le
patologie ad essa associate," ha concluso Antonio Liuzzi, Direttore del
Laboratorio di Ricerche in Diabetologia dell'Istituto Auxologico
Italiano.
LA
FONDAZIONE SANTA LUCIA PRESENTA IL CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ SCIENTIFICHE
SVOLTE NEL 2001
Milano, 2 luglio 2002 - Martedì 25 giugno la Fondazione Santa Lucia ha
presentato ad istituzioni e giornalisti il consuntivo delle attività
scientifiche svolte nel 2001 e raccolte in un apposito volume. L'iniziativa,
che si ripete da alcuni anni con la collaborazione dell'Associazione Stampa
Medica Italiana, ha visto quest'anno la partecipazione del Ministro della
Salute, Girolamo Sirchia, che ha anche visitato l'Istituto che sta
completando i lavori per il suo ampliamento. La Fondazione Santa Lucia è
riconosciuta come Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico e di
alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria. Il Volume
sull'attività scientifica 2001 di 566 pagine comprende due sezioni delle
quali la prima riporta la situazione planimetrica organizzativa e operativa
della Fondazione con i dati statistici per assistenza, ricerca e didattica
senza trascurare l'attività seminariale, mentre la seconda è riservata,
tradizionalmente, alla ricerca corrente, a quella finalizzata, alla
partecipazione a progetti di ricerca finalizzata di altri Enti e ad altri
progetti di ricerca. Anche per l'anno 2001 sono di particolare interesse
medico scientifico i 'Protocolli diagnostico terapeutici': Protocollo
diagnostico terapeutico del grave traumatizzato cranico con coma prolungato
post traumatico; Esame Neuropsicologico per l'afasia (E.N.P.A.); La scala di
valutazione cognitiva Leiter-R; protocollo di trattamento riabilitativo
respiratorio dei pazienti affetti da Bpco (broncopatiacronicaostruttiva) in
regime di day-hospital; Proposta per l'elaborazione di Linee Guida su
prevenzione e riabilitazione nutrizionali nell'ictus. Particolare attenzione
merita il 'Brevetto' relativo a: "Metodo per la captazione dei segnali
elettromiografici di superficie e dispositivo per la loro amplificazione e
trasmissione ad un computer e per il loro utilizzo". Il Volume è
completato da una 'Appendice'con il 'Decreto del Presidente della
Repubblica' (13 febbraio 2001, n.213 - G.U 131, 8giugno 2001) e la 'Sentenza
della Corte Suprema di Cassazione' (19 marzo 2001, n. 03903/01) relativi
agli Irccs rispettivamente per il regolamento del finanziamento della
ricerca e il loro inquadramento ai fini assistenziali. Il prof. Carlo
Caltagirone, Direttore Scientifico della Fondazione ha illustrato i
principali temi di ricerca e le loro applicazioni in campo clinico, mentre
il Direttore Generale della Fondazione Santa Lucia, Luigi Amadio, ha fatto
il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del nuovo edificio da 320
posti letto, dotato di palestre polifunziona1i, improntato ai più moderni
standard qualitativi. Il Presidente dell'Asmi, Mario Bernardini, ha
sottolineato l'importanza del coinvolgimento partecipativo della Stampa
Medica e di giornalisti particolarmente preparati per una corretta
divulgazione e informazione della pubblica opinione sulle potenzialità
offerte dal progresso scientifico. Le riflessioni conclusive del Ministro
della Salute, prof. Girolamo Sirchia, hanno, tra l'altro, evidenziato, la
validità dell'Irccs Santa Lucia come servizio pubblico gestito dal privato
con finanziamento parzialmente pubblico e integrato dal privato. Il Ministro
ha anche sottolineato la capacità di associare la ricerca di alto livello
alla finalità pratica di utilizzazione a fini assistenziali.
PARERE
MOTIVATO DELLA COMMISSIONE ALL'IRLANDA SULLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
Bruxelles, 2 luglio 2002 - La Commissione europea è in procinto di inviare
per iscritto un parere motivato all'Irlanda, chiedendole di conformarsi ad
una sentenza emessa nel 2001 dalla Corte di giustizia delle Comunità
europee in merito all'attuazione della direttiva sulla sperimentazione
animale. La sentenza afferma che l'Irlanda utilizza una definizione troppo
ristretta del termine "esperimento", che non comprende, ad
esempio, alcuni tipi di sperimentazioni genetiche. La Corte ha altresì
sentenziato che le sanzioni pecuniarie imposte in caso di mancato rispetto
delle tutele prescritte sono troppo modeste per essere efficaci. La
Commissione ha dichiarato di non aver ancora ricevuto dall'Irlanda alcuna
comunicazione sull'adozione di provvedimenti per conformarsi alla sentenza,
nonostante una lettera di diffida diretta a questo Stato nel marzo scorso.
In quell'occasione, il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström
aveva dichiarato: "Esprimo il mio rammarico per il fatto che l'Irlanda
non si sia ancora adoperata per uniformare pienamente la sua legislazione
attuale, risalente al XIX secolo, alla normativa dell'UE in materia di
sperimentazione sugli animali". La direttiva sulla sperimentazione
animale si propone di garantire, a livello comunitario, talune misure
relative alla protezione degli animali utilizzati per esperimenti o per
altri fini scientifici. Esse comprendono controlli sugli allevamenti di
animali da laboratorio e disposizioni in merito al loro alloggio, alla
libertà di movimento ed alle cautele finalizzate a prevenire dolore ed
indebite sofferenze. Il parere motivato espresso nei confronti dell'Irlanda
la sollecita a conformarsi alla sentenza europea entro due mesi. In assenza
di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di sollevare
nuovamente il caso davanti alla Corte di giustizia delle Comunità europee e
di comminare una penalità su base giornaliera.
BENVENUTO
DOTTORE 2002
Torino, 2 luglio 2002 - Questa sera alle 21,30, si apriranno le porte dello
Storico Palazzo dell'Università degli Studi di Torino, in via Verdi 8, per
i quasi settemila laureati dell'anno accademico 2000/2001 invitati alla
cerimonia di "Benvenuto Dottore 2002". E' la quarta edizione della
festa che celebra l'ingresso dei neo dottori nella grande famiglia dei
laureati dell'Ateneo torinese. Una famiglia che è composta già da oltre 5
mila soci che aderiscono all'Associazione Amici dell'università degli Studi
di Torino, nata nel 1998, a cui quest'anno si affiancano i quasi 7000
neolaureati dell'ultimo anno accademico, ricevendo nel giorno della laurea
nell'Ateneo torinese l'iscrizione gratuita per un anno all'Associazione.
Questa iniziativa è il primo esempio nel nostro Paese di una sorta di
prolungamento di vita accademica per un anno, attraverso il collegamento
Associazione-Ateneo. Il Magnifico Rettore, Rinaldo Bertolino, e il
Presidente dell'Associazione, Piero Peradotto,porgeranno il benvenuto ai
neolaureati. Si uniranno i saluti dei Presidenti della Regione, della
Provincia e del Sindaco di Torino. L'associazione Amici dell'Università
degli Studi di Torino ha l'obiettivo di: favorire lo spirito associativo dei
laureati dell'Ateneo torinese, anche attraverso eventi e manifestazioni, per
affermare il senso di appartenenza a questa prestigiosa istituzione;
favorire una maggiore conoscenza dell'Università di Torino in Italia e
all'estero allacciando anche relazioni con Enti ed organismi nazionali e
stranieri con finalità analoghe; sostenere con il proprio contributo
attività promosse dall'Università. L'Università degli Studi di Torino è
socio onorario dell'Associazione. "L'Associazione vuole anche essere un
tramite tra il mondo del lavoro e quello degli alti studi -dice il
presidente Piero Peradotto- e dedica particolare attenzione ai giovani
laureati all'ingresso del mondo del lavoro". In particolare
l'Associazione, attraverso la sua attività, intende porre l'attenzione sul
ruolo fondamentale che, per lo sviluppo e la promozione della comunità
torinese e piemontese, svolge la più alta istituzione culturale e formativa
della nostra Regione. Negli ultimi cinquant'anni, si sono laureati
nell'Università di Torino oltre 150.000 persone: un patrimonio culturale
che ha contribuito e contribuisce in misura determinante alla crescita e
allo sviluppo della società italiana ed internazionale. "Benvenuto
Dottore - afferma il Rettore dell'Ateneo torinese, Prof. Rinaldo Bertolino -
continua a rafforzare il rapporto tra l'Università di Torino e
l'Associazione Amici dell'Università, manifestandone lo scopo comune: la
particolare attenzione per i giovani laureati, alla loro alta formazione
universitaria mantenendone viva la dimensione culturale che da sempre
contraddistingue l'Ateneo torinese e la sua forte vocazione europea."
Va ricordato che nel 2004 l'Ateneo torinese compirà 600 anni di vita:
l'obiettivo è essere un Ateneo di standard europeo, adeguato alle illustri
tradizioni del suo passato ed ai bisogni urgenti di sapere e ad una
formazione universitaria sempre più progredita. L'anno accademico 2000/2001
dell'ateneo torinese in cifre: il 60% dei laureati sono donne, il 40%
uomini; il 70% dei laureati provengono da Torino e il 30% da altre province
del Piemonte Per informazioni: Tel. 011.549942 info@amiciunito.it
5°
FESTIVAL NAZIONALE DI POESIA ITALIANA
S. Pellegrino Terme, 2 luglio 2002 - 5° Festival nazionale di poesia
Italiana "Città di S. Pellegrino Terme" Programma Domenica 7/7
Casinò San Pellegrino ore 20.30 Apertura del Festival ore 20.45 Consegna
del premio alla carriera a Maria Luisa Spaziani ore 21.00 Concerto della
P.O. Avion Travel ore 22.30 Cena con il poeta Ristorante La Staletta Zogno
Martedì 9/7 Casinò San Pellegrino ore 19.30 Serata 'Poesia di sapori'
Incontro con i Jeunes Restaurateurs d'Europe Mercoledì 10/7 Casinò San
Pellegrino ore 20.45 Serata 'Moda e Poesia' Incontro con Natalia Aspesi e
Beatrice Trussardi ore 22.00 Cena con il poeta Agriturismo Ferdy Lenna
Giovedì 11/7 Sala Bibite delle Terme ore 20.45 Recital del poeta Stefano
Dal Bianco ore 21.15 Recital del poeta Renato Minore Intermezzi musicali a
cura di Luciano Ravasio ore 22.00 Cena con il poeta Ristorante Tirolese San
Pellegrino T. Venerdì 12/7 Sala Bibite delle Terme ore 19.00 Cena con il
poeta Albergo della Salute Olda ore 20.45 Recital del poeta Jolanda Insana
ore 21.15 Recital del poeta Paola Lucarini Intermezzi musicali a cura di
Luciano Ravasio Sabato 13/7 Sala Bibite delle Terme ore 20.45 Recital del
poeta Arnaldo Ederle ore 21.15 Recital del poeta Umberto Piersanti
Intermezzi musicali a cura di Teresa Orlandini ore 22.30 Cena con il poeta
Ristorante Cà Bigio San Pellegrino T Domenica 14/7 Casinò San Pellegrino
ore 20,00 Premiazione del vincitore del Festival ore 20.45 Concerto di Rossana
Casale ore 22.00 Rinfresco e chiusura del Festival
SE
A BOLOGNA...
Bologna, 2 luglio 2002 - 4 sere d'estate per sognare una citta' che...
''potrebbe essere'' 4 show scanzonati, a tratti dissacratori, per mettere a
nudo le debolezze dei cittadini nei confronti della cosa pubblica ed
invogliare gli abitanti della citta' ad un senso civico piu' profondo.
Niente proclami moralistici o accademici: solo sketch, testimonial
d'eccezione e candid camera. A condurre le serate promosse dal Comune, in
Piazza Santo Stefano a Bologna (3 e 18 luglio; 5 e 29 agosto) Paolo Vergnani,
singolare psicologo-attore, affiancato da due ospiti fissi: Eros Drusiani e
Jelena Ilich. Con loro ogni serata interagiranno personaggi diversi, a
cominciare da Francesco Guccini, ospite d'onore del primo incontro il 3
luglio prossimo. Il contributo di Vergnani sara' anche a Com-P.A. 2002
(Bologna - quartiere fieristico - 18, 19 , 20 settembre) con ''Il piacere di
servirla'', serata ad invito prevista per il 19 settembre, ore 21, al teatro
Arena del Sole. Per informazioni : associazione castalia - tel. 051
272273
ENERGIA:
A EXPOENERGY MODENA NUOVI SCENARI MERCATO MONDIALE
Modena,2 luglio 2002 - Il tema dell' energia e i nuovi scenari legati alla
liberalizzazione del mercato energetico saranno al centro di Expoenergy, il
Salone della produzione, distribuzione e uso razionale delle energie in
programma a Modena Fiere dal 17 al 19 ottobre. La manifestazione,
organizzata dalla Senaf di Bologna, e' un punto particolarmente qualificato
di incontro per operatori e utilizzatori. E - viene annunciato - 'Per il
nuovo mercato dell' energia' e' il punto di partenza, ma anche la traccia
guida dei convegni che saranno inseriti nel programma 2002. La seppure
parziale liberalizzazione della produzione e distribuzione dell' energia, la
privatizzazione in atto dei grandi enti erogatori, l' apparire sul mercato
di nuovi soggetti, l' istituzione obbligatoria della figura dell' Energy
Manager presso i maggiori utilizzatori, sono solo alcuni dei punti di
interesse di una manifestazione fieristica dedicata al tema energetico. Il
mondo delle grandi fonti di energia - va ricordato - sta subendo una
trasformazione epocale frutto di scelte di carattere politico strutturale e
di un' evoluzione determinata da una graduale realizzazione del progetto di
Unione Europea, anche con riferimento al possibile allargamento ai paesi
dell' Europa dell' Est. Del resto, l' abbattimento delle frontiere, gia'
operativo in ordine alla libera circolazione dei cittadini e delle merci, e'
prefigurabile anche sul fronte dell' energia distribuibile per reti, quale
il metano e l' energia elettrica, e cio' verra' ulteriormente esaltato dalla
pluralita' dei soggetti produttori ed erogatori, nonche' dalle ulteriori
funzioni che i grandi enti andranno a ricercare in virtu' della
privatizzazione in atto. Tutto cio' lascia dunque intravedere uno sviluppo
fino a ieri imprevedibile, foriero di nuovi metodi, diverse procedure,
esigenza di una complessita' di rapporti e di funzioni. L' appuntamento di
Modena si propone percio' come un 'Forum' nel quale bisogni e risposte,
domanda e offerta, tecnologie e servizi convergono per incontrarsi cosi'
come puo' avvenire solo in una manifestazione fieristica dove idee, bisogni,
mercati, aspettative e proposte si incontrano uscendone reciprocamente
arricchiti e rafforzati per affrontare le sfide del nuovo millennio.
CALZATURE:ANTEPRIMA
BOLOGNA COLLEZIONI PRIMAVERA-ESTATE 2003
Bologna, 2 luglio 2002 - Dall' 8 al 10 luglio, gli operatori internazionali
del settore calzaturiero saranno a Bologna per Fashion Shoe, evento dedicato
all' anteprima delle collezioni calzature medio, medio-fine e fine per la
Primavera-Estate 2003 e rinfreschi Autunno-Inverno 2002-2003. A conferma del
rilievo della rassegna, da ricordare - notano a BolognaFiere - l' ultima
edizione di Fashion Shoe lo scorso gennaio ha consolidato il ruolo dell'
evento con la partecipazione di 250 espositori (+20% rispetto alla
precedente edizione) e 5.712 buyer internazionali (+10%) di cui 700
provenienti dall' estero. Numerose anche le delegazioni di operatori
stranieri provenienti da Paesi determinanti dal punto di vista commerciale:
Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia,
Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Usa. Una manifestazione
dunque particolarmente sensibile - notano gli organizzatori - alle
indicazioni dei principali attori del mercato, che rafforza la sua posizione
dando origine ad un evento agile, dinamico e perfettamente tarato agli
scenari internazionali. E fra le priorita' segnalate dagli operatori in
vista proprio dei prossimi appuntamenti, quella che l' evento avesse date
strategicamente collocate, individuate appunto nella prima decade del mese
di luglio e nei primi giorni del mese di febbraio 2003. E quindi, all' 8-10
luglio, con la presentazione anticipata delle collezioni Primavera-Estate
2003 e rinfreschi Autunno-Inverno 2002/2003, seguira' dal 2 al 4 febbraio
2003 la presentazione anticipata delle collezioni Autunno-Inverno 2003/2004
e rinfreschi Primavera-Estate 2003. La rassegna viene cosi' collocata nel
periodo migliore per la presentazione anticipata delle collezioni della
stagione successiva, a due mesi di distanza dai momenti fieristici di
presentazione e di definizione delle tendenze delle materie prime;
permettendo di conseguenza alle aziende la preparazione delle presentazioni
delle nuove collezioni e agli operatori di impostare al meglio e in anticipo
i propri ordini.
IL
MONDO DEL TEATRO A CONVEGNO A FIRENZE NEL NOME DI TADEUSZ KANTOR TEATRO
DELLA PERGOLA, 3 LUGLIO 2002
Firenze, 2 luglio 2002 - Il grande interesse per l'opera di Tadeusz Kantor
destato dalle mostre in corso fino al 10 agosto alla Galleria d'arte moderna
di Palazzo Pitti trova un momento di riflessione collettiva in un convegno
internazionale in programma mercoledì 3 luglio (ore 10 - 18) a Firenze, al
Teatro della Pergola (via della Pergola 12/32, Telefono 055.2264341 -
055.2264335). Organizzato dall'Eti - Biblioteca teatrale Alfonso Spadoni e
da Firenze Mostre in collaborazione con la Regione Toscana, il convegno avrà
come protagonisti registi, attori, scrittori, pittori, giornalisti e
studiosi, ovvero alcuni tra gli esponenti più autorevoli di quell'intellighentsja
italiana e internazionale che identifica Kantor come uno dei massimi artisti
del Novecento. Tra i nomi più noti, Guido Ceronetti, Renato Nicolini,
Georges Banu, direttore dell'Académie Expèrimentale des Théâtres di
Parigi. E ancora: Josef Chrobak, autore della biografia completa di Kantor
appena pubblicata dalla Biblioteca Spadoni, Maria Kantor - Stangret, moglie
di Kantor, Roman Siwulak, attore della Classe Morta e del Cricot 2, Maurizio
Buscarino, il fotografo dell'epopea kantoriana. Modererà il dibattito Siro
Ferrone, direttore del Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo
dell'Università di Firenze.
EDI
ORIOLI: 30 GIUGNO 2002 ULAN UDE - CITA
Milano, 2 luglio 2002 - Km: 700; Meteo: sole al mattino, nuvoloso e pioggia
nel pomeriggio 17/22°C; Benzina: 39 litri. Quel che è certo è che ad un
certo punto è subentrata la consapevolezza. Con la
Bologna-Mosca-Vladivostok sto descrivendo un immenso arco. Viaggiando con la
mia Ducati traccio sul continente una linea semicircolare che attraversa
l'intera Asia, e nella mente la linea diviene una specie di paradosso: è
Russia, dall'inizio alla fine, una sconfinata Russia costretta in un'unica
regione, la Siberia, eppure il viaggio riunisce i punti dell'inevitabile
cambiamento, di una progressiva, radicale diversificazione. Volti noti
all'inizio, visi che continuano a ricordare quelli di casa, poi gente
diversa, abitanti di regioni geograficamente confinanti ma, all'improvviso,
etnie differenti per religione e cultura, per un diverso concetto di civiltà.
A Cita sono sempre più intensamente in Asia e sempre più ad Oriente, ed è
naturale che ritrovi in ogni angolo la Mongolia che ho conosciuto un anno
fa. E' la stessa terra, solo più a nord. Il ritmo è calato, fino a portare
ogni cosa al di fuori della variabile tempo, sostituita con quella più
generica e meno impegnativa del "dopo". Ritrovo la composta e
ospitale gente dei villaggi e le miserie delle città degradate da
un'urbanizzazione innaturale, fagocitate dai loro stessi sobborghi
fatiscenti. A Cita come a Dalazadgad, nel profondo Gobi, mi faccio coraggio
per accettare due stanze nell'unico albergo semi vivibile; vedo gente che
rovista tra i rifiuti. Strada buona, senza traffico, che nasconde la
trappola di una buca piena d'acqua ed il cerchio della mia ST4s è
seriamente danneggiato. Ora il mio viaggio si identifica con la
Transiberiana. Salirò sul treno con la mia Ducati, domani o forse
dopodomani. Come non lo so ancora, si profilano due opzioni...
EDI
ORIOLI BOLOGNA-MOSCA-VLADIVOSTOK IL TAPPONE DI 1150KM
Milano, 2 luglio 2002 - Stamane (1 luglio) abbiamo avuto l'onore di essere
scortati dalla polizia del posto che ci ha accompagnato sino alle porte
della città. La nostra guida ha informato da Mosca, i maggiori distretti di
polizia che incontriamo nel corso del viaggio e da qualche giorno siamo
accolti con sorrisi e scambi di souvenir. Dopo poco dalla partenza abbiamo
incontrato due italiani che fanno la nostra via in senso opposto. Vengono da
Tokio e rientrano in Italia via Vladivostok-Mosca. Ci hanno raccontato di
strade sterrare per diversi kilometri. Ma loro viaggiano in enduro. Penso
che non ci voleva proprio oggi che abbiamo deciso di fare tappa lunga. Il
paesaggio è variegato e meraviglioso e a parte le mosche che mi costringono
a consumare il mio panino in mezzo alla strada, decido che questa è la
tappa più bella anche se la più intensa sinora percorsa. Arriviamo che è
notte e gli ultimi 250 km sono di pioggia.
MARSIGLIA:
ECCO LA SQUADRA AZZURRA AI GIOCHI MONDIALI DELLA VELA ISAF, DAL 2 AL 10
LUGLIO VELA OLIMPICA: CONCLUSA LA SETTIMANA DI KIEL IN GERMANIA
Marsiglia, 2 luglio 2002 - Dopo la cerimonia di apertura si attende l'inizio
delle regate ai Giochi Mondiali della Vela, l'appuntamento quadriennale
dell'Isaf, la Federazione internazionale della vela, che assegna un trofeo
alla migliore squadra nazionale in base ai piazzamenti nelle varie classi in
gara. Si corre con windsurf (Bic Techno Formula, maschile e femminile, Laser
maschile, Laser Radial femminile, 470 maschile e femminile, il catamarano
Hobie Cat 16 maschile e femminile, le classi a chiglia J22 femminile e J80
maschile). La squadra della vela azzurra (in totale 46 persone), guidata dal
team leader Gianfranco Busatti, vicepresidente della Fiv, comprende Carlo
Massone, Valentin Mankin e altri 4 tecnici, ed è capitanata dalla medaglia
d'oro di Sydney 2000 Alessandra Sensini (per la classe windsurf Bic Techno
Formula). Ecco la squadra al completo: Classe 470 M: Zandonà-Trani e
Pressich-De Gavardo; Classe 470 F: Magistro-Cecconi e Saccheggiani-Cutolo;
Classe Laser: Diego Negri, Michele Paoletti; Classe Laser Radial: Larissa
Nevierov, Raffaella Cerciello; Classe Bic Tf F: Alessandra Sensini; Classe
Bic Tf M: Andrea Cucchi e Alberto Menegatti; Classe Hobie Cat 16 M:
Sonino-Guarnieri, Vianello-Eulisse; Classe Hobie Cat 16 F: Angioni-Gessa,
Bertini-Poli; Classe J22: due equipaggi timonati da Giulia Conti e Sabrina
Gurioli; Classe J80, un equipaggio timonato da Gianni Sommariva. A Marsiglia
saranno presenti anche il Presidente federale Sergio Gaibisso, membro
dell'Executive Committee dell'Isaf, e la signora Nucci Novi Ceppellini, che
dell'Isaf è vicepresidente. Il programma dei Giochi Mondiali Isaf della
Vela a Marsiglia prevedono le prime regate martedi 2 luglio, con una
giornata di recupero venerdi 5 luglio e quindi il seguito con le regate fino
alla giornata conclusiva di mercoledi 10 luglio, quando saranno proclamati i
campioni del mondo Isaf nelle varie classi e la nazione vincitrice del
trofeo Isaf. Da ricordare che l'Italia è il paese da battere: avendo vinto
entrambe le edizioni precedenti (La Rochelle 1994 e Dubai 1998), la vela
azzurra si presenta come defender.
VELA
OLIMPICA: CONCLUSA LA SETTIMANA DI KIEL IN GERMANIA
Kiel, 2 luglio 2002 - Si è conclusa in Germania la tradizionale Kieler
Woche, la Settimana di Kiel che riunisce quasi 5000 velisti di oltre 20
classi, comprese le classi olimpiche. L'edizione di quest'anno è stata
particolarmente difficile per la meteorologia variabile, con molta pioggia e
vento forte e irregolare. Questi i vincitori nelle classi olimpiche e i
migliori piazzamenti dei velisti azzurri. Classe Star: vittoria di
Reynolds-Liljedahl (Usa, oro a Sydney 2000), 11° Celon-Natucci, 15°
Simoneschi-Colaninno, 29° Poggi-Stilo; Classe 470 M vittoria di
Willmott-Page (Aus), 13° Fonda-Zucchetti, 23 Zandonà-Trani; Classe 470 F:
vittoria di Armostrong-Stowell (Aus, oro di Sydney 2000), 24°
Richelli-Micol; Classe Laser: successo dell'inglese Goodison, 29° Regolo,
44° Zennaro; Classe Tornado: vittoria per Hagara-Steinacher (Aut), 27°
Sonino-Bruni, 34° Sorrentino-Ledri; Classe Yngling, successo per
Schuman-Bulle-Lippert (Ger), e per la prima volta presente una squadra di 4
equipaggi di veliste azzurre per la nuova classe olimpica femminile di Atene
2004: 20° Monina-Bezzi-Giudice, 21° Calligaris-Carcasole-Carciotti, 24°
Pertusati-Varrone-Castellano, 25° Conti-Marenzi-Baroni. Da registrare anche
il successo di Andrea Bonezzi nella classe Contender su 57 concorrenti, e la
presenza di ben 9 equipaggi di giovani speranze azzurre nella classe 420
(183 barche al via).
CAMPIONATO
HOCKEY IN LINE: VINCONO GLI ALL STARS: DECISIVA GARA TRE MERCOLEDÌ 3 LUGLIO
A VARESE
Milano, 2 luglio 2002 - Per assegnare lo scudetto del campionato di hockey
in line sarà necessaria Gara Tre. Gli All Stars Milano, infatti, dopo aver
perso la prima partita per 6-3 a Varese contro i campioni d'Italia dei
Dragons Gallarate, si sono ampiamente riscattati davanti al proprio pubblico
con un avvincente 5-3. Sbloccato il risultato dopo appena 15" di gioco
con Patrick Bona, gli All Stars hanno reagito ottimamente al momentaneo
pareggio di Matteo Molteni, portandosi sul 4-1 in chiusura del primo tempo
grazie alle reti di Patrck Bona (doppietta per lui), di Gianluca Tomasello e
di Massimo Pennisi. L'avvio della ripresa è stato caratterizzato da un
notevole forcing dei Dragons Gallarate, che nei primi dieci minuti
riuscivano ad accorciare sul 3-4 ancora con Matteo Molteni e poi con
Christian Borgatello. I continui capovolgimenti di fronte, con un alternarsi
di emozioni particolarmente entusiasmante, venivano poi attenuati da
Gianluca Tomasello, il capitano degli All Stars che con la sua seconda rete
personale coronava una prestazione-super e di fatto chiudeva l'incontro
quando mancava 1'25" dal termine. "Rispetto alla partita di andata
- ha commentato Gigi Galbussera, allenatore degli All Stars - ci siamo mossi
con maggiore concretezza, soprattutto nei pressi della porta avversaria.
Abbiamo apportato alcune modifiche alle nostre linee e, constatando
l'efficacia di questi cambiamenti, la squadra ha progressivamente acquisito
fiducia, mantenendo il controllo della situazione anche quando i Dragons si
erano portati ad un solo gol di distacco. C'è veramente da ritenersi
soddisfatti". Gara Tre si giocherà domani, mercoledì 3 Luglio, alle
ore 20,30 al Palalbani di Varese, nuovamente in diretta su Raisportsat.
Giocheranno in casa i Dragons in quanto meglio classificati nella stagione
regolare, primi nel Girone A contro il terzo posto degli All Stars nel
Girone
B.
HOCKEY: CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A1 - RINUNCE ATTIVITA' DI SERIE A
2002/2003
Milano, 2 luglio 2002 - A seguito della richiesta di reiscrizione alla Lega
Nazionale Hockey per la stagione agonistica 2002/2003 di serie A (requisito
indispensabile per essere iscritti ai campionati nazionali presso Fihp), la
società Amatori Vercelli ha comunicato la propria rinuncia a partecipare al
campionato nazionale di serie A1 2002/2003 cui ne aveva diritto,
iscrivendosi nel contempo alla attività nazionale di serie B. In
ottemperanza alle vigenti normative Lnh ha provveduto a sostituire la società
rinunciataria con la società Ash Tiene 11° classificata al campionato
nazionale serie A1 2001/2002. Lnh informa che la iscrizione alla Lega
Nazionale Hockey da parte delle società di serie A1 non è ancora stata
confermata dalla società Hockey Novara, sono in corso le verifiche del
caso, le rimanenti squadre hanno perfezionato nei termini (30/06/2002) la
iscrizione.
HOCKEY:
CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A2 - RINUNCE ATTIVITA' DI SERIE A 2002/2003
Milano, 2 luglio 2002 - A seguito della richiesta di reiscrizione alla Lega
Nazionale Hockey per la stagione agonistica 2002/2003 di serie A (requisito
indispensabile per essere iscritti ai campionati nazionali presso Fihp), la
società Amatori Reggio Emilia ha comunicato la propria rinuncia a
partecipare al campionato nazionale di serie A2 2002/2003 cui ne aveva
diritto, iscrivendosi nel contempo alla attività nazionale di serie B. In
ottemperanza alle vigenti normative Lnh ha provveduto a sostituire la società
rinunciataria con la società Hc Castiglione prima squadra retrocessa in
serie B avente diritto al ripescaggio. LNH ha proceduto al ripescaggio della
società Amatori Valdagno seconda squadra retrocessa in serie B avente
diritto al ripescaggio. Lnh informa che la iscrizione alla Lega Nazionale
Hockey da parte delle società di serie A2 non è ancora stata confermata
dalla società Roller Scandiano, sono in corso le verifiche del caso, le
rimanenti squadre hanno perfezionato nei termini (30/06/2002) la
iscrizione.
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