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CONSIGLIO EUROPEO DI SIVIGLIA E BILANCIO DELLA PRESIDENZA SPAGNOLA

Bruxelles, 10 luglio 2002 - Il Parlamento europeo ha approvato (333 voti favorevoli, 73 contrari e 68 astensioni) una risoluzione sui risultati del Consiglio europeo tenutosi a Siviglia il 21 e 22 giugno 2002. Riguardo alla riforma del Consiglio, l'Aula si compiace della decisione di aprire finalmente al pubblico e alla stampa il dibattito relativo alle procedure legislative. Convinti che un Consiglio europeo forte debba essere soggetto allo stesso regime delle altre istituzioni, i deputati ribadiscono il loro sostegno a una Commissione forte e indipendente, ma deplorano che il Parlamento non sia stato menzionato, né per il nuovo programma strategico pluriennale del Consiglio europeo, né per il nuovo programma d'attività annuale del Consiglio. I parlamentari deplorano anche la scomparsa del Consiglio Sviluppo e osservano che non è stato compiuto alcun progresso sulla riforma della Presidenza dell'Unione. Per quanto riguarda l'ampliamento, la risoluzione ribadisce la volontà di concludere i negoziati con dieci paesi candidati entro la fine del 2002 e di presentare una strategia di preadesione rivista e rafforzata per la Bulgaria e la Romania. I dodici paesi candidati saranno valutati in funzione dei loro meriti e secondo il principio della differenziazione. Nel settore della giustizia e degli affari interni, l'Assemblea prende atto dell'intenzione di accelerare l'attuazione del programma legislativo per la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e l'adozione di una serie di strumenti politici in materia di asilo. Chiedendo un pari impegno per la definizione di una politica comune d'immigrazione, i deputati si rallegrano dell'iniziativa volta a creare un corpo comune di addetti alle frontiere esterne. Essi ricordano tuttavia che la lentezza dell'attuazione delle disposizioni adottate è dovuta a una mancanza di volontà politica in Consiglio e chiedono l'introduzione del voto a maggioranza in Consiglio e la codecisione con il Parlamento sulla materia entro il 2004. La risoluzione condanna gli attentati terroristici perpetrati in diverse città spagnole durante il Consiglio europeo. I deputati, tuttavia, condannano anche l'azione delle forze di polizia spagnole per impedire il passaggio della frontiera ad alcuni cittadini portoghesi che volevano partecipare a una manifestazione autorizzata a Siviglia; tale azione è contraria ai principi e alle libertà fondamentali consacrate nel trattato. I deputati si rallegrano dell'impegno del Consiglio per la lotta contro la povertà e la fame nel mondo, promuovendo lo sviluppo sostenibile. Sulle questioni economiche, la risoluzione chiede ad alcuni Stati membri di essere più ambiziosi nelle riforme, compiacendosi però del ribadito impegno del Consiglio europeo nei confronti del patto di stabilità e di crescita; i paesi dell'Unione sono invitati a rafforzare gli investimenti nell'istruzione, la formazione e l'apprendimento permanente. Il Parlamento dovrebbe essere maggiormente coinvolto nello sviluppo e nell'attuazione dei grandi orientamenti di politica economica. I deputati auspicano, tra l'altro, la completa esecuzione del piano d'azione sui servizi finanziari entro i termini previsti e ritengono che sia necessario rafforzare la coesione economica e sociale offrendo ai cittadini servizi pubblici di qualità. I parlamentari sperano inoltre che l'istituzione del Consiglio Concorrenza contribuisca allo sviluppo di una politica d'impresa per l'industria. Sul Medio Oriente, l'Assemblea riafferma il sostegno alle risoluzioni Onu e alla dichiarazione del Consiglio che mira a riaprire il dialogo politico tra israeliani e palestinesi. Sottolineando il ruolo della comunità internazionale, i parlamentari chiedono la convocazione d'urgenza di una conferenza internazionale. Affermando che il Presidente Arafat è stato democraticamente eletto e che il popolo palestinese ha il diritto di scegliere i suoi leader, il Parlamento sostiene che la soluzione della crisi passi per il negoziato e il dialogo politico. La fine dell'occupazione e la pronta istituzione di uno Stato palestinese democratico e autonomo entro i confini del 1967 sono, secondo i deputati, le migliori condizioni per garantire il diritto alla sicurezza d'Israele. L'Aula si compiace della disponibilità del Consiglio a subentrare nell'operazione "Amber Fox" della Nato nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, tuttavia deplora che gli accordi permanenti tra l'Ue e la Nato "Berlin Plus" non siano ancora entrati in vigore. È inoltre deplorevole che la Pesc non sia soggetta al controllo democratico del Parlamento europeo. La risoluzione propone infine che l'Unione agisca per agevolare i contatti tra le parti nella crisi tra India e Pakistan. Quanto a Kaliningrad, si tratta di trovare un compromesso equilibrato tra la sicurezza delle frontiere esterne dell'UE e la necessità di rendere agevoli gli accordi in materia di visti e transito per gli spostamenti da e verso Kaliningrad.

LA COMMISSIONE EUROPEA SI APPRESTA A RENDERE PIÙ PRECISA LA DEFINIZIONE DI PMI
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Dopo aver raccolto per un anno le analisi condotte dalla comunità imprenditoriale e dalla DG Imprese, nonché i contributi provenienti dall'opinione pubblica, la Commissione ha lanciato una seconda consultazione esterna sulla definizione di Pmi (piccole e medie imprese). Malgrado l'esistenza di un ampio consenso circa la necessità di ridefinire il termine "Pmi", il commissario per le Imprese Erkki Liikanen ha predisposto l'organizzazione di una seconda consultazione (la prima si è svolta nell'autunno del 2001) sulle nuove bozze di testo. La consultazione ha per oggetto la definizione di "Pmi" proposta dalla Commissione in una raccomandazione del 1996. Il progetto preliminare di raccomandazione della Commissione evidenzia la necessità di elaborare una definizione più precisa di microimpresa, adattare la precedente definizione di Pmi agli sviluppi economici, tenere in considerazione le difficoltà che sono sorte in merito all'interpretazione della precedente definizione e aggiornare quest'ultima in base alle variazioni dei prezzi e della produttività. Il testo sottolinea inoltre la necessità di evitare che le microimprese siano penalizzate e che le imprese più grandi beneficino di misure concepite per le aziende più piccole. Si richiede, inoltre, la semplificazione e l'accelerazione delle procedure amministrative. Il principale vantaggio per la Comunità nel suo complesso consisterebbe nella possibilità di disporre di un mezzo più chiaro per definire le Pmi, rendendo così più specifici e comparabili i dati relativi ai 20 milioni di imprese dell'UE. Nel progetto preliminare di comunicazione, la Commissione sottolinea il fatto che, grazie ad una definizione giuridica più chiara di Pmi, sarà possibile promuovere maggiormente l'innovazione e gli investimenti. Inoltre, essa evidenzia come questo modello dovrebbe fungere da riferimento, contribuendo a garantire che le sue caratteristiche vengano recepite da qualsiasi altro modello utilizzato nei 15 Stati membri ed eliminando, in tal modo, il rischio di profonde differenze di interpretazione. 

RELAZIONE ANNUALE 2001 DELLA BCE 
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Il Parlamento ha approvato la risoluzione sul rapporto annuale 2001 della Banca centrale europea. L'Aula si congratula con la Bce per il ruolo svolto nel passaggio all'euro e per il pragmatismo della sua politica monetaria, pur sostenendo la priorità accordata alla stabilità dei prezzi. I deputati raccomandano il proseguimento della moderazione salariale e l'accelerazione delle riforme strutturali negli Stati membri, in modo da instaurare una maggiore flessibilità sui mercati dei beni e del lavoro. La relazione indica che nel 2002 i prezzi al consumo in alcuni settori della vita quotidiana "sono aumentati senza ragione in misura eccessiva" e che questi aumenti sono stati collegati dalla popolazione all'introduzione della moneta unica. In tema di trasparenza, l'Assemblea chiede nuovamente alla Bce di pubblicare i verbali delle riunioni includendovi, in forma anonima, la ripartizione dei voti e l'opinione di minoranza; l'Aula chiede anche la pubblicazione annuale delle tendenze produttive e le aspettative in materia di salari e di prezzi per ciascun paese. I deputati si rallegrano che il Presidente della Bce abbia dichiarato che la votazione al Consiglio direttivo potrà diventare in futuro la procedura più consueta, soprattutto alla luce dell'ampliamento. Tuttavia, essi precisano che la necessità di un sistema di voto efficace non deve escludere gli Stati membri più piccoli dal processo decisionale della Bce. Dibattito - Il Presidente della Banca centrale europea, Willems F. Duisenberg, ha aperto la discussione sul rapporto annuale delle attività della Banca centrale europea per il 2001 ricordando il lancio dell'euro, sei mesi fa, quale pietra miliare dell'Unione. Il passaggio alla nuova moneta è stato positivo ma il 2001 è stato un periodo particolarmente impegnativo per la Bce: le pressioni sui prezzi hanno complicato la gestione della politica monetaria, in una situazione di estrema incertezza dopo gli eventi dell'11 settembre. La politica monetaria della Bce doveva orientarsi sugli sviluppi a breve termine e focalizzare sui rischi alla stabilità dei prezzi a medio termine; in questa prospettiva l'inflazione a medio termine stava diminuendo: la Bce ha perciò ridotto quattro volte i tassi di interesse nel 2001, per un totale di 150 punti di base. Il tasso minimo sulle operazioni di rifinanziamento della Bce ha raggiunto il 3,25% nel novembre 2001 e i tassi di interesse più importanti sono rimasti invariati da allora, mentre quelli reali a breve e lungo termine sono rimasti molto bassi. Il tasso di inflazione media annuale nel 2001 è stato del 2,5%. L'inflazione è stata influenzata dall'aumento dei prezzi delle importazioni del 2000 e dall'impatto delle malattie degli animali sui prezzi alimentari, ma le cause del fenomeno non potevano essere controllate dalla Bce. La politica dell'anno scorso è stata capita sia dagli osservatori che dai mercati, che hanno dimostrato fiducia nei confronti della politica di stabilità dei prezzi a medio termine: restavano solo alcuni dubbi sul possibile impatto del passaggio all'euro. L'aumento dei prezzi al consumo dal 2,0% in dicembre al 2,7% in gennaio è stato purtroppo associato da molti a questo passaggio ma ci sono altri fattori : l'aumento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli dovuto a condizioni del tempo avverse nel Sud dell'Europa e gli aumenti fiscali in vari paesi. In certi settori a basso livello di concorrenza, ci sono stati alcuni adeguamenti dei prezzi verso l'alto in connessione con il passaggio all'euro, ma le statistiche dimostrano che i rialzi sono stati contenuti. Per quanto riguarda la situazione attuale, le condizioni economiche sono gradualmente migliorate, con la riduzione dell'impatto degli attentati terroristici. Lo scenario prevedibile è quello di una accelerazione dell'attività economica per ritornare ad una crescita entro quest'anno. Una forte domanda di liquidità alla fine dello scorso anno, associata con l'incertezza finanziaria dovuta agli attacchi terroristici, attenuatasi all'inizio del 2002, sembra ora di nuovo in aumento. Il declino della crescita di prestiti al settore privato è ormai contenuto e la domanda di credito è in aumento. Occorre un margine di controllo per evitare che vi siano rischi di inflazione nel corso della ripresa economica. Rispetto al novembre 2001 la situazione sembra peggiorata: l'inflazione si è ridotta meno rapidamente di quanto ci si aspettasse, forse anche a causa degli elementi menzionati in precedenza, ma la Bce continuerà a monitorare gli sviluppi per evitare possibili deviazioni dalla stabilità dei prezzi e spinte inflazionistiche. A tal fine sarà necessario adottare una politica di moderazione salariale. Le stime attuali per il potenziale di crescita nella zona euro sono dell'ordine del 2-2,5%: la Bce contribuirà a mantenere la stabilità dei prezzi ma tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Il benessere dei cittadini dipenderà anche dalla prudente applicazione delle politiche fiscali: il patto di stabilità richiede di rispettare le prospettive a medio termine e la situazione di bilancio in tutti i paesi dovrebbe arrivare ad un equilibrio o all'eccedenza, ma gli sviluppi fiscali degli ultimi mesi in vari Stati membri destano preoccupazione. E' importante che i paesi che non hanno ancora un equilibrio di bilancio lo raggiungano entro il 2004. Passando alla relazione in discussione, il presidente della Bce ha riconosciuto una concordanza di strategia e analisi. La Bce è consapevole del fatto che possano esserci variazioni a breve termine, ma le intenzioni di spesa futura restano invariate. Le ragioni degli sviluppi monetari vanno capite per prevedere e assicurare la stabilità a medio termine. Una banca centrale deve tener conto dei prezzi quando c'è un problema di stabilità, per evitare reazioni che portino a movimenti incontrollati del mercato e delle borse. Per quanto riguarda le proiezioni, queste hanno un ruolo importante ma non unico e servono solo da input per i funzionari e la banca. E' difficile fare proiezioni ed è impossibile riassumere tutte le informazioni importanti in un'unica proiezione. Viste le incertezze sul modello economico migliore, non è opportuno usare un'unica proiezione per analizzare il rischio della stabilità: esistono molti altri indicatori e analisi nell'ambito della strategia del secondo pilastro. Per quanto riguarda la pubblicazione dei pareri, viste le reazioni di certi paesi, questa potrebbe portare a tensioni e deviare dalla prospettiva del mercato dell'euro. Si suggerisce che l'equilibrio dei voti nel consiglio della Bce sia pubblicato senza fare nomi, ma non è detto che in tal modo si fornisca maggiore chiarezza al mercato. Per concludere, il presidente della Bce ha fatto di nuovo riferimento all'euro: con una singola moneta i cittadini europei hanno un simbolo comune dell'identità europea nella vita quotidiana, base che stimola un'ulteriore integrazione economica, politica e finanziaria su cui costruire un'unione sempre più forte. La relatrice, Piia-Noora Kauppi (Ppe/De, Fin), ha affermato che il patto di stabilità è la base fondamentale per garantire la credibilità della zona euro e lo sviluppo economico europeo: è inutile, quindi, rimetterlo in discussione. Gli Stati membri devono intervenire sulle aliquote fiscali attuali e sui sistemi pensionistici, che sono due fattori chiave. Il valore dell'euro si è avvicinato a quello del dollaro e ciò è importante per la credibilità della zona euro. Gli investimenti privati in quest'area economica sono prova della fiducia nella moneta unica, maggiore rispetto alla fiducia a lungo termine nell'area del dollaro. La relatrice ha però chiesto chiarimenti sull'inflazione e sui tassi di base della zona euro, in particolare se questi resteranno ai livelli attuali. Bisognerebbe inoltre sapere quali saranno gli effetti di tutto ciò sulle politiche future di ricerca, sulla strategia per il secondo pilastro e sulla gestione del primo pilastro. Il ruolo dei mercati è sempre più importante e la Bce deve rappresentare un punto di riferimento. Il Parlamento insiste, poi, affinché il consiglio dei governatori acquisisca maggiore velocità di reazione. Bisognerebbe pubblicare le informazioni sulle modifiche di gestione: ciò permetterebbe di rafforzare il ruolo dell'opinione pubblica, rendendo più comprensibile l'azione della Bce. I due terzi dei cittadini europei ritenevano che il passaggio all'euro avrebbe comportato una spinta inflazionistica, ma non è stato così, ha detto la relatrice. Si sono verificati piccoli aumenti dei prezzi, ma ciò che conta è l'informazione dei cittadini. Il 60% dei consumatori, infatti, non si rende conto della struttura dei prezzi sulla base dell'euro: è necessario impegnarsi in questo senso per risolvere i problemi in futuro. Othmar Karas (Ppe/De, A), dopo aver ringraziato la relatrice per il documento ampio e completo, si è rallegrato con il Presidente e con il direttivo della Bce per la collaborazione con la commissione parlamentare: entrambe le parti possono ulteriormente intensificare il dialogo. Le decisioni della Bce non sono molto comprensibili per i cittadini, ma la politica della Banca centrale europea ha ripercussioni dirette sul potere d'acquisto e sulla valuta: maggiore sarà la trasparenza e maggiore sarà la comprensione da parte dei cittadini. L'oratore si è anche congratulato per l'azione seguita all'11 settembre, quando la collaborazione con la Fed ha avuto ripercussioni immediate, contenendo gli effetti negativi degli attentati. Quanto all'introduzione dell'euro, si è fatto fronte alla situazione e alle inquietudini dei cittadini. Il patto di stabilità, per Karas, è una parte fondamentale per la stabilità dell'euro: egli respinge quindi qualsiasi tentativo di svuotarlo. Altre riforme dovranno essere realizzate alla luce dell'ampliamento, ma l'Europa saprà certo far fronte a queste sfide. Christa Randzio-Plath (Pse, D) ha dichiarato che il gruppo socialista sostiene la relazione. La Banca centrale merita ringraziamenti perché ha mostrato quanto fosse importante la moneta unica di fronte agli attacchi esterni. L'Europa ha dimostrato di riuscire nei suoi obiettivi quando agisce con unità; il risultato, però, non sembra così positivo sotto il profilo dell'aumento dei prezzi: molti cittadini ritengono che le statistiche non corrispondano alla realtà e attribuiscono l'aumento dei prezzi all'introduzione della moneta unica. L'euro non è solo un'operazione tecnica, ma un cambiamento psicologico di grandissima importanza, basti pensare alla possibilità di prelevare la stessa valuta in paesi diversi. L'oratrice ha, però, espresso preoccupazione sulla rivalutazione della moneta europea, affermando che la riduzione delle importazioni può portare a una politica espansiva e a decisioni sui tassi d'interesse che potrebbero non essere opportune e sollecitando la conferma del processo di Lisbona. Un segnale positivo è rappresentato dal fatto che gli imprenditori pensano alla crescita, chiedendo prestiti per investimenti. La Bce, infine, dovrebbe accettare di informare il Parlamento su tutte le decisioni relative alla politica monetaria. Christopher Huhne (Eldr, Uk) ha affermato che non si è ancora ricevuta risposta dal consiglio direttivo sulla pubblicazione delle votazioni, in modo da capire il cambiamento di opinione all'interno dell'organo. Egli auspica che l'assunzione di decisioni sulla base del consenso sia riconsiderata, chiedendo che il consiglio voti a maggioranza. L'oratore, poi, non condivide le critiche e ritiene che l'Istituto di Francoforte nel 2001 abbia onorato gli impegni. Nella relazione si osserva che nel 2001 gli Stati membri non hanno raggiunto gli obiettivi finanziari fissati e in alcuni casi hanno registrato un deficit elevato, ha affermato Sylvia-Yvonne Kaufmann (Gue/Ngl, D). Il consolidamento del bilancio viene quindi messo in pericolo, con il rischio di non raggiungere la stabilità né di avere un margine per la crescita. Quest'ultimo aspetto non è stato sottolineato a sufficienza nella relazione parlamentare. L'oratrice insiste pertanto per la revisione del patto di stabilità e per il suo completamento con il patto per l'occupazione. La politica della stabilità non si deve infatti fermare alle questioni monetarie. Il commissario responsabile per gli affari economici e monetari, Pedro Solbes Mira, è intervenuto ringraziando la relatrice per il buon lavoro. Due i punti toccati nel suo intervento: il ruolo del patto di stabilità e la crescita nella situazione attuale. Il patto di stabilità contribuisce alle politiche di rilancio economico spingendo ad arrivare all'equilibrio, ma per neutralizzare gli effetti negativi del deficit sono state adottate in alcuni paesi misure fiscali difficilmente giustificabili. Tali paesi hanno continuato con la politica fiscale per togliere rigidità all'offerta. Nel 2000 si registrava una crescita decisa, ma non sono stati eliminati gli ostacoli che adesso si manifestano in alcuni paesi. Occorre allora andare avanti con le riforme strutturali. La seconda osservazione riguardava invece l'euro e il patto di stabilità. Eurostat ha affermato che l'inflazione più recente registrata è dello 0,6%. Forse esiste una crescita nei beni e nei consumi che dà un'impressione falsa al cittadino, ma c'è stato un miglioramento nella competitività che ha generato una diminuzione dei prezzi al consumo. A conclusione del dibattito, Wim Duisemberg ha risposto alle richieste di maggiore trasparenza attraverso la pubblicazione dei verbali e dei voti espressi, ricordando che la decisione per consenso non implica necessariamente l'unanimità. Ogni decisione nasce dal consiglio direttivo nel suo insieme, talvolta con alcuni membri più entusiasti di altri e, sebbene provengano tutti dagli Stati membri, essi non rappresentano i rispettivi paesi, ma sono impegnati nel lavoro sulla base delle capacità personali. Ciò fa sì che le decisioni siano difese da tutto il consiglio. Ammettendo che nell'opinione pubblica molti aumenti di prezzo sono stati attribuiti all'euro e agli effetti degli arrotondamenti, egli ha affermato che ciò è vero soprattutto per i beni acquistati quotidianamente dai cittadini. L'inflazione sembra in fase di declino e anche se il tasso marginale fosse maggiore, si rientrerebbe comunque nella tendenza; ci si trova tuttavia in un momento che richiede molta vigilanza per il rischio del superamento della soglia del 2%. Nell'ultimo incontro del consiglio direttivo sono stati esaminati questi problemi. Gli investimenti in Europa sembrano ora più attraenti: il periodo di grandi flussi di capitali in uscita dal vecchio continente sembra sia finito; ma per rendere l'euro attraente anche ai paesi terzi è necessario un tasso unico che tenga conto della situazione e dell'evoluzione salariale, creando un ambiente favorevole agli investimenti. Le intenzioni dei capi di Stato e di governo per proseguire sulla strada delle riforme strutturali devono essere tradotte dalle parole ai fatti. La Bce sostiene il piano d'azione sui servizi finanziari, chiedendo di applicarlo al più presto, per una maggiore armonizzazione del mercato dei capitali. La Bce farà il possibile per rispettare il proprio mandato di supervisione del mercato 

SOMMERSO: IN ARRIVO 5MILA NUOVE LETTERE 
Roma, 10 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e Finanze comunica che con l'invio di altre 5mila lettere di richieste di informazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate sta proseguendo il piano straordinario di accertamento del lavoro sommerso. Le nuove comunicazioni, in corso di spedizione, sono dirette a imprenditori che, dagli incroci di informazioni eseguiti, risultano titolari di utenze elettriche per usi non domestici, per le quali sono stati rilevati consumi significativi di energia. In possesso anche di numero di partita Iva attiva, questi imprenditori non risultano avere presentato dichiarazioni fiscali negli ultimi due anni. Le lettere sono corredate da un questionario, con cui i destinatari potranno fornire agli uffici locali dell'Agenzia delle Entrate le loro spiegazioni circa le irregolarità riscontrate. Se gli uffici non riceveranno chiarimenti o se li considereranno insufficienti, l'impresa sarà inserita con priorità nel programma di accertamenti. L'imprenditore ha la possibilità, comunque, di bloccare la successiva attività di accertamento, con la presentazione della dichiarazione di emersione. In questo modo accede anche ai benefici della legge 383, quindi alla possibilità, oltre che di regolarizzare la sua attività e di sistemare i conti per gli anni passati, di ottenere riduzioni di imposte, contributi e premi Inail per il triennio 

2002-2004. PROSEGUONO LE INIZIATIVE DECENTRATE SUL TERRITORIO NELL'AMBITO DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PROMOSSA DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE INSIEME CON LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SULLE OPPORTUNITA' OFFERTE DALLA LEGGE 383/2001 PER L'EMERSIONE DEL LAVORO IRREGOLARE 
Milano, 10 luglio 2002. Si è svolto ieri mattina a Milano, presso la locale Camera di Commercio, il secondo incontro con le Parti Sociali promosso dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, nell'ambito della campagna di comunicazione integrata del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Presidenza del Consiglio per l'emersione del lavoro irregolare. Un problema che, secondo stime del Fmi, è particolarmente rilevante in Italia. Il nostro Paese si colloca al secondo posto, dopo la Grecia, per tasso di "sommerso" e i più recenti dati Eurispes (26 giugno 2002) parlano addirittura di 5,6 milioni di lavoratori in nero. L'economia sommersa, non è solo un problema delle imprese e dei lavoratori che ne sono coinvolti, ma arreca danno all'economia nazionale e, quindi, alla collettività. Le imprese sommerse operano nell'incertezza e senza prospettive per il futuro; i lavoratori sono privi di tutele previdenziali e assicurative; i conti pubblici ne risentono soprattutto attraverso minori entrate fiscali e contributi previdenziali. L'incontro si è svolto alla presenza di un folto pubblico di addetti ai lavori ed ha visto la partecipazione di Carlo Lesca (Camera di Commercio di Milano) Francesco Paolo Tronca (Vice Prefetto Vicario di Milano), Carlo Magri (Assessore Personale e Organizzazione, Lavoro e Risorse, Servizi Statistici del Comune di Milano), Gualtiero Soldera (Consigliere del Ministro dell'Economia e delle Finanze per le Politiche delle Entrate) e Paolo Puglisi (Direttore Politiche Giuridico-Tributarie Dipartimento per le Politiche Fiscali del Ministero dell'Economia e delle Finanze). "A Milano - ha dichiarato Carlo Lesca - il lavoro sommerso è limitato (2,8%) ma rappresenta comunque un fenomeno di rilevanza sociale: ben vengano quindi tutti gli strumenti e le misure che possono contribuire a conoscere questo fenomeno, per rafforzare un'economia sana e forte per tutti". "La Legge 383/2001 - ha sottolineato Gualtiero Soldera - intende combattere quella che consideriamo una vera e propria piaga. Questa Legge non è né un provvedimento di carattere sanzionatorio, né un provvedimento finalizzato al prelievo, né un condono. Essa infatti prevede agevolazioni e procedure straordinarie per accompagnare il percorso di uscita dal sommerso degli imprenditori che effettuano l'emersione e pone come condizione il rientro nella legalità. E' un provvedimento multidisciplinare ed innovativo che mira al sostanziale risanamento economico e alla valorizzazione del lavoro regolare inteso come bene collettivo. Proprio per questo ad esso è stata associata una imponente campagna di comunicazione integrata del valore globale di 6 milioni di Euro. Si tratta - ha proseguito Gualtiero Soldera - del più grande impegno economico sinora affrontato dallo Stato per una campagna di comunicazione, ma intendiamo creare nel Paese un clima di totale consapevolezza e condivisione su tali tematiche". "Ad una comunicazione giocata in positivo - ha concluso Gualtiero Soldera - abbiamo in parallelo avviato una "fotografia" del sommerso in Italia, Regione per Regione, Comune per Comune: abbiamo identificato circa 40.000 realtà che utilizzano quasi certamente lavoratori in nero ed abbiamo già inviato circa 8.000 questionari finalizzati all'acquisizione di chiarimenti". Gualtiero Soldera ha infine evidenziato il ruolo di primo piano dei Sindaci per l'emersione del lavoro irregolare. Ad essi la Legge 383/2001ha affidato il compito e il potere di vagliare e approvare i progetti individuali di emersione progressiva presentati dagli imprenditori dell'economia "sommersa" entro il 30 settembre prossimo La campagna di comunicazione integrata sulle opportunità offerte dalla Legge 383/2001 promossa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze insieme con la Presidenza del Consiglio è stata realizzata da Saatchi & Saatchi, Gruppo Moccia e ZenithMedia. Alle classiche iniziative di advertising (spot televisivi e radiofonici, pagine su quotidiani e periodici, attività di mailing) essa affianca innovativi strumenti di informazione e di servizio: www.383.it sito Internet dedicato, per un accesso diretto e immediato a tutte le informazioni sull'emersione del lavoro irregolare; 800.100.383 numero telefonico "verde" che fornisce informazioni e risposte sugli aspetti fiscali, contributivi, previdenziali e assicurativi. 383News, rubrica radiofonica di approfondimento. Un ruolo fondamentale viene inoltre affidato alle iniziative decentrate sul territorio, dirette alle associazioni delle categorie economiche e ai sindacati dei lavoratori, ai professionisti della consulenza, cui i datori di lavoro possono rivolgersi, ai Sindaci, chiamati a gestire l'emersione progressiva, ai Prefetti e a tutte le rappresentanze territoriali delle parti sociali. Gli incontri sono stati programmati a Roma il 2 luglio, a Milano il 9 luglio, a Cagliari il 10 Luglio, a Palermo il 17 luglio, a Napoli il 18 luglio. 

ABI SU AUDIZIONE CASO FIAT 
Roma, 10 luglio 2002 - Abi non ritiene che le dichiarazioni odierne del Presidente di Confindustria vadano intese come un auspicato 'non coinvolgimento delle banche' nella vicenda Fiat. Se così fosse sarebbe curioso. Più in generale, Abi ricorda che la legge e le istruzioni di Banca d'Italia non consentono 'intrecci' pericolosi tra banche e imprese. 

BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA E MELIORBANCA ANNUNCIANOL'ACQUISTO DA PARTE DI MELIORBANCA DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE DA BPCI IN ARCA VITA E ARCA ASSICURAZIONI 
Milano, 10 luglio 2002 - Banca Popolare Commercio e Industria ha venduto a Meliorbanca il 17,5% di Arca Vita e il 5% di Arca Assicurazioni per un controvalore complessivo di 29 milioni di Euro. L'ingresso della Merchant Bank milanese nel comparto assicurativo è diretto a consentire una più ampia sinergia tra prodotti finanziari e prodotti assicurativi. Il Gruppo Arca Vita ha un totale attivo di 3.250 milioni di euro e nel corso del 2001 ha raccolto premi per 662 milioni di euro (vita e danni). La parte restante del capitale è detenuta da Banche Popolari tra le quali in particolare Em.Ro Popolare SpA, la Banca Popolare di Vicenza Scarl e la Banca Popolare di Sondrio Scarl. Bpci ha inoltre conferito a Gallo & C., società di consulenza del Gruppo Meliorbanca, un mandato di advisory per la razionalizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo Bpci. L'uscita della Banca Popolare Commercio e Industria dal capitale di Arca Vita e Arca Assicurazioni si inserisce nella prospettiva della conclusione di un accordo esclusivo di partnership strategica nel settore della bancassicurazione, parte integrante del piano industriale del Gruppo Bpci e della connessa esigenza di razionalizzare il portafoglio partecipazioni. La cessione consente alla Banca Popolare Commercio e Industria di conseguire una plusvalenza di oltre 10 milioni di euro. L'operazione è soggetta all'autorizzazione delle Autorità di Vigilanza. 

APPROVATI DA BANCA D'ITALIA I REGOLAMENTI DI QUATTRO FONDI SPECULATIVI DI OBIETTIVO SGR. 
Milano, 10 luglio 2002. Il 4 Luglio 2002, Banca d'Italia ha approvato i regolamenti di quattro fondi speculativi di Obiettivo Sgr, la Sgr speculativa di Banca Imi esclusivamente dedicata alla gestione di Hedge Fund di tipo "Single Manager". Due dei fondi sono orientati a specifici comparti dei mercati finanziari ("Obiettivo - Global Fixed Income" ed "Obiettivo - Global Equity"), mentre due adottano un approccio "multistrategy" ("Obiettivo - multistrategy" ed "Obiettivo - multistrategy low risk"). La Sgr prevede di dare inizio nei prossimi giorni alla fase di sottoscrizione dei fondi "Obiettivo - Global Fixed Income" ed "Obiettivo Global Equity", il cui lancio vero e proprio è programmato entro la fine di luglio. I fondi multistrategy saranno invece lanciati nel corso dell'ultimo trimestre del 2002. Investment Bank del Gruppo Sanpaolo Imi, interamente controllata dalla Capogruppo, Banca Imi è uno dei principali intermediari finanziari italiani, con forte presenza nei collocamenti azionari e obbligazionari, nelle operazioni di finanza straordinaria e nella negoziazione di titoli. Banca Imi svolge attività di consulenza finanziaria per le imprese, operazioni di raccolta di capitali di rischio e di debito, negoziazioni in conto proprio e in conto terzi su un'ampia gamma di prodotti finanziari sui mercati regolamentati e non. Banca Imi offre inoltre servizi accessori alle attività principali, fra cui la research, per la quale vanta un team di più di 30 analisti tra Milano, Londra, New York, e servizi di clearing, settlement, deposito titoli.

VIRGILIO MARRONE SOSTITUISCE GABRIELE GALATERI NEL C.E. DI SANPAOLO IMI 
Torino, 10 luglio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha preso atto delle dimissioni dalla carica di membro del Comitato Esecutivo della Banca rassegnate dal Consigliere Gabriele Galateri di Genola a seguito dell'importante e impegnativo ruolo venuto recentemente a ricoprire nell'ambito del Gruppo Fiat. Dopo aver espresso a Galateri - che rimarrà nel Consiglio di Sanpaolo Imi - il più vivo apprezzamento e ringraziamento per la preziosa collaborazione offerta al C.E. sin dal momento dell'ingresso di Ifi/Ifil nell'azionariato Sanpaolo all'indomani della privatizzazione dell'Istituto (1997), il CdA ha deciso di reintegrare ad otto il numero dei componenti il Comitato stesso con la nomina del Consigliere Virgilio Marrone. 

CRAVERO NOMINATO PRESIDENTE DI ADALYA BANCA IMMOBILIARE Milano, 9 luglio 2002 Dopo la fusione di Credito Italiano in UniCredit Banca, Alberto Cravero ha assunto l'incarico di Presidente di Adalya Banca Immobiliare, l'Istituto di credito specializzato nella casa del Gruppo Unicredito Italiano. Entrato nel '54 in Credito Italiano, Cravero è approdato nel 1990 nella Direzione Centrale dell'Istituto, dove ha ricoperto vari incarichi fino alla nomina a Direttore Generale (1999) e a Presidente (dal 2000 ad oggi). Con questo ingresso, il management di Adalya Banca Immobiliare si rafforza ulteriormente dopo la nomina, nel Marzo scorso, di Flavio Miglioli alla Direzione Generale. 

MARIO BEZZI È IL NUOVO RESPONSABILE DELL'INTERNAL AUDITING DEL GRUPPO BORSA ITALIANA.
Milano, 10 luglio 2002 - Laureato in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Pavia, Mario Bezzi, 37 anni, ha trascorso otto anni in Arthur Andersen prima in Revisione e successivamente in Arthur Andersen Mba come specialista di finanza. Ha poi lavorato nell'Ispettorato di Deutsche Bank con specifiche responsabilità di controllo dell'attività di trading. Successivamente è stato per oltre due anni Internal Auditor in Ubm (Gruppo Unicredito). Come Responsabile dell'Internal Auditing si occuperà di strutturare la funzione di Internal Auditing del Gruppo Borsa Italiana. 

PRECISAZIONI DI TEMEX SPA 
Milano, 10 luglio 2002 - Temex S.p.a. precisa: "Nulla a che vedere con il Terzo Mercato S.r.l.". Temex S.p.a., rammaricandosi per la confusione ingenerata da alcuni lanci di stampa, precisa che il terzo mercato Temex.it S.S.O. da esso gestito non è in alcun modo riconducibile al terzo mercato a suo tempo gestito dalla società Terzo Mercato S.r.l. in liquidazione, oggetto di provvedimenti sanzionatori da parte della Consob. Temex.it S.S.O. si differenzia infatti per compagine sociale, esponenti aziendali, operatività telematica, visibilità al pubblico dei prezzi in tempo reale sul sito www.temex.it Temex S.p.a. si scusa per l'inconveniente con tutti gli interessati. 

FUNDSWORLD: OLTRE 1.000 I FONDI DISPONIBILI ONLINE LANCIO DEI PRODOTTI VITRUVIUS E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA MERRILL LYNCH E SOCIÉTÉ GÉNÉRALE 
Milano, 10 luglio 2002 - FundsWorld (Gruppo IntesaBci), leader nel settore del risparmio gestito online, annuncia l'ulteriore ampliamento della gamma di prodotti disponibili su www.fundsworld.it grazie all'ingresso di 11 comparti di Vitruvius Sicav (Belgrave Capital Management Ltd), 22 nuovi comparti di Merrill Lynch Investment Managers e 39 nuovi comparti di Sogelux Fund (Société Générale). Con gli ultimi ingressi i prodotti disponibili sul sito sono oltre 1.000, di 38 diverse società di gestione. In particolare, l'offerta di Vitruvius Sicav è composta di: 10 comparti Azionari (Italia, Europa, America, Paese e Settoriali); 1 comparto Monetario - Vitruvius Riserve Liquidity - (Area Euro) Le commissioni di ingresso variano da 0% a 0,50% a seconda dell'importo versato. Il minimo di prima sottoscrizione è di 5.000 Euro (1.000 Euro per le sottoscrizioni successive). L'offerta Merrill Lynch Investment Managers si arricchisce di 22 nuovi comparti oltre ai 43 già presenti: 6 comparti Azionari (Area Euro, America, Pacifico, Paesi Emergenti, Internazionali, Altre Specializzazioni); comparti Obbligazionari (Area Dollaro, Obbligazionari Misti, Altre Specializzazioni); 1 comparto Bilanciato Bilanciato. Le commissioni di ingresso variano da 0% a 1,75% a seconda dell'importo versato. Il minimo di prima sottoscrizione è di 2.000 Euro. L'offerta Société Générale si arricchisce di 39 nuovi comparti Sogelux Fund oltre ai 3 comparti del fondo di fondi Sg Ventaglio già presenti: 11 comparti Obbligazionari (Area Europa, Area Dollaro, Area Yen, Area Euro a Medio Lungo Termine, Internazionali, Paesi Emergenti, Altre Specializzazioni); 27 comparti Azionari (Europa, America, Pacifico, Paesi Emergenti, Internazionali, Area Euro, Paese e Settoriali); 1 comparto Monetario (Area Euro). Le commissioni di ingresso variano da 0% a 0,50% a seconda dell'importo versato. Il minimo di prima sottoscrizione è di 1.500 Euro (500 Euro per le sottoscrizioni successive). 

L'AZIONISTA DI RIFERIMENTO WIRETEL S.P.A. HA DISPOSTO UN VERSAMENTO A FONDO PERDUTO A FAVORE DI SIRTI SPA DI € 20,9 MILIONI DI EURO CIRCA 
Milano, 10 luglio 2002 - Coerentemente con quanto preannunciato in sede di Assemblea degli Azionisti, Sirti SpA comunica di aver avuto notizia che l'azionista di riferimento Wiretel S.p.A. ha disposto - con decisione unilaterale - un versamento a fondo perduto a favore di Sirti SpA di € 20,9 milioni di Euro circa, importo derivante da indennizzi ricevuti. 

APPROVATO IL BILANCIO 2001 DE AGOSTINI: I RICAVI AMMONTANO A 1.178,3 MILIONI DI EURO (+ 2,5% RISPETTO AL 2000) L'UTILE NETTO È PARI A 42,9 MILIONI DI EURO.
Novara, 10 luglio 2002 - Si è svolta nei giorni scorsi - sotto la Presidenza di Marco Drago - l'Assemblea degli Azionisti di De Agostini S.p.A. che ha approvato il bilancio dell'esercizio 2001 relativo alla società e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo. I ricavi consolidati si assestano a 1.178,3 milioni di Euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2000. Il risultato consolidato netto di competenza del Gruppo è pari a 42,9 milioni di Euro, dopo avere stanziato ammortamenti complessivi per 31,7 milioni di Euro e imposte per - 4,6 milioni di Euro. L'utile operativo risente dei costi sostenuti per la ricerca, per lo sviluppo di nuove iniziative di business e per il rafforzamento delle strutture di Gruppo, fattori il cui effetto benefico si manifesterà pienamente nei prossimi esercizi. La posizione finanziaria netta a breve presenta un saldo positivo di 1.549,2 milioni di Euro, che si confronta con il saldo positivo di 1.909,9 milioni del 2000. Il decremento è riconducibile agli investimenti effettuati in immobilizzazioni operative e finanziarie. L'indebitamento a medio e lungo termine a fine esercizio è di 221,8 milioni di Euro. Il patrimonio netto di Gruppo - al netto delle azioni proprie - ammonta a fine esercizio a 2.028,5 milioni di Euro, contro 1.993,8 milioni dell'anno precedente. Il 2001 ha rappresentato un anno di "transizione" per il Gruppo De Agostini. Da un lato, è stato infatti mantenuto un forte livello di impegno nelle attività editoriali tradizionali, dall'altro si sono gettate le basi e creati i presupposti affinché il Gruppo possa diversificare le sue attività. Con riferimento al settore editoriale, si sono concluse e avviate importanti acquisizioni volte a completare l'offerta strategica del Gruppo, in particolare quella di Elea S.p.A., società leader nel segmento della formazione orientata all'information & communication technology. E' stato avviato il progetto DeA Communications, che mira a sviluppare, attraverso acquisizioni e start-up, un polo orientato alla produzione di contenuti per il cinema, la televisione e altri media. Tra i fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio si mettono in evidenza l'operazione Utet, attualmente in fase di perfezionamento, e l'acquisizione della quota di controllo di Mikado Film S.p.A., società di produzione e distribuzione cinematografica. Nell'ambito della sua diversificazione industriale, il Gruppo ha acquisito, con l'OPA conclusasi con successo nel febbraio 2002, la maggioranza del capitale di Lottomatica S.p.A.. Il Gruppo continua ad operare lungo tre direttrici principali: rafforzamento del posizionamento strategico nel settore editoriale; espansione nel settore della produzione e distribuzione di contenuti cinematografici e televisivi, attraverso DeA Communications; espansione in nuovi settori di attività diversificate, ove l'esperienza, il marchio e la tradizione DeAgostini possono essere considerati fattori di successo. 

IL GRUPPO RIVA APPROVA IL BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2001: FATTURATO 4.747 MILIONI DI EURO, IN LEGGERO DECREMENTO (-4%) 
Milano, 10 luglio - Si è tenuta lo scorso 27 giugno sotto la Presidenza di Emilio Riva, l'Assemblea degli Azionisti del Gruppo Riva che ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 Dicembre 2001. La gestione ed i risultati del Gruppo sono stati fortemente influenzati, nel corso del 2001, dall'andamento dell'economia mondiale, che ha vissuto un forte rallentamento riflessosi anche sul comparto siderurgico. Le aree più critiche per la produzione d'acciaio sono state il Nord America (-11%), l' Europa (2,8%) e il Sud America (-4%), non completamente bilanciate dai migliori risultati dei mercati asiatici (+5,4%). La produzione dell'Unione Europea è scesa a 155 milioni di tonnellate (-2,8%), con percentuali diverse fra i vari paesi produttori: Francia -7,6%; Germania -3,4%; Regno Unito -9,4%. La sola Spagna, in contro tendenza, ha guadagnato il 4%. La produzione italiana d'acciaio (26,7 milioni di tonnellate nel 2001) è rimasta sostanzialmente stabile sui livelli del 2000, con una più marcata riduzione concentrata nella seconda parte dell'anno. Il fatturato del Gruppo è stato di 4.747 milioni di euro, in leggero decremento (-4%) rispetto ai 4.947 milioni del 2000, realizzato per il 68% dalle società italiane. La diminuzione del volume d'affari evidenzia in realtà una sostanziale tenuta delle vendite di prodotti lunghi in Italia e all'estero e una flessione più marcata dei prodotti piani. Nel 2001 il Gruppo ha prodotto 15 milioni di tonnellate di acciaio, di cui il 63% negli stabilimenti italiani, con un incremento del 3% rispetto ai 14,6 milioni prodotti nel 2000. La quota di produzione del Gruppo Riva in Europa è rimasta sostanzialmente inalterata per quanto riguarda l'acciaio (9,5%) e i laminati lunghi (12,1%), mentre è leggermente diminuita la quota relativa alla produzione di laminati piani (7,6%). Il conto economico ha risentito della fase congiunturale estremamente negativa del comparto laminati piani Ilva, compensato dai risultati positivi del settore dei prodotti lunghi, facenti capo alla Riva Acciaio s.p.a.: il margine operativo è stato negativo per 44 milioni di euro, mentre era stato positivo per 445 milioni nell'anno precedente, l'utile netto è sceso a 27 milioni di euro contro i 286 milioni dell'esercizio 2000. La posizione finanziaria netta è negativa per 1.470 milioni di euro contro i 1.038 del 2000 a causa dei risultati negativi dell'esercizio e all'incremento dell'indebitamento a fronte del proseguimento del piano di investimenti impiantistici iniziato negli scorsi anni, che ha comportato un esborso, per l'anno 2001, di circa 554 milioni di euro. In questo contesto, il Gruppo Riva ha proseguito, nel corso del 2001, la sua politica di riduzione dei costi, anche attraverso il processo di riorganizzazione societaria e organizzativa volto a semplificare la struttura produttiva e commerciale attualmente organizzata in due poli: Riva Acciaio (Capogruppo), specializzata nella produzione di laminati lunghi e derivati, e l'Ilva, specializzata nella produzione e commercializzazione di laminati piani e derivati. Per quanto riguarda gli investimenti del Gruppo, ammontanti, come detto, a 554 milioni di euro, particolare cura è stata dedicata agli interventi a tutela dell'ambiente, specialmente nello stabilimento di Taranto, dove sono proseguite le attività finalizzate alla limitazione dell' impatto ambientale delle lavorazioni. Specificamente, per la cokeria, oltre all' entrata in produzione della nuova batteria 12, ai lavori di miglioramento delle batterie 9 e 10, già ultimati, e quelli delle batterie 7 ed 8, in fase di completamento, per le batterie 3-4-5-6 è da segnalare la sottoscrizione di un "Protocollo di Intesa" con la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il Comune di Taranto, il Comune di Statte che prevede un piano di risanamento delle stesse da realizzare entro dicembre 2004. Altri rilevanti interventi per la prevenzione e limitazione delle emissioni diffuse hanno riguardato tra l' altro, i parchi primari di stoccaggio delle materie prime, i sistemi di trasporto dei fini di vagliatura degli altoforni 1 e 2 e gli impianti per lo smaltimento rifiuti. Per quanto riguarda gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure, sono in stato di avanzata realizzazione, tra l' altro, gli interventi di potenziamento e/o adeguamento di impianti di trattamento acque, finalizzati a garantire una migliore qualità delle acque scaricate. Infine, nell'ambito del Gruppo prosegue il programma di dismissione e sostituzione dei trasformatori contenenti Pcb e di bonifica dei materiali contenenti amianto. Nel corso del 2001 il numero dei dipendenti è sceso da 25.781 a 24.622 unità, in gran parte conseguentemente all'applicazione delle leggi concernenti le agevolazioni previdenziali per i lavoratori che hanno manipolato amianto nel corso dell'attività lavorativa. In particolare 2.581 sono stati i dipendenti prepensionati del sito produttivo di Taranto, a fronte dell'assunzione di 3.037 nuovi addetti, di cui 2.096 giovani in contratto di formazione lavoro. Nei primi mesi del 2002, è continuata, come nel 2001, la situazione congiunturale negativa del comparto, sia in termini di domanda che di prezzi. Nel primo trimestre il fatturato è sceso da 1.398 a 1.187 milioni di euro, mentre sono stati prodotti 3,72 milioni di tonnellate d'acciaio contro i 3,8 milioni dell'analogo periodo dell'anno scorso. Alcuni deboli segnali positivi fanno prevedere un miglioramento nel secondo semestre dell'anno con particolare riferimento al settore dei prodotti piani, rendendo pertanto ragionevole la previsione di risultati economici finali in leggero miglioramento rispetto a quelli conseguiti nell'esercizio appena concluso, e ciò anche in virtù della prosecuzione della politica di riduzione dei costi, che rappresenta una costante nella gestione del Gruppo, e che risponde all' obiettivo di migliorare, anche in momenti congiunturalmente difficili quali l' attuale, la competitività internazionale dello stesso. 

BODIO CENTER : IL PRIMO BUSINESS CENTER DI MILANO 
Milano, 10 luglio 2002 - Doughty Hanson & Co Real Estate - fondo immobiliare europeo - ed Europa Risorse - management company immobiliare - stanno realizzando Bodio Center, il primo Business Park di Milano, un Centro Affari concepito, studiato e progettato secondo i più elevati standard qualitativi internazionali. Per diverse ragioni il mercato degli uffici a Milano, negli ultimi dieci anni, è rimasto indietro rispetto alla media delle grandi città europee. Bodio Center è uno dei più importanti e dinamici progetti di riqualificazioni, che prevede la consegna di 67.000 m² ad uso ufficio, terziario e produttivo e 700 posti auto entro il 2003: una risposta tempestiva, diretta a soddisfare la forte domanda di nuovi spazi per ufficio nella fascia alta del mercato. Il progetto si svilupperà in due fasi: la Fase Uno si concluderà entro la fine del 2002 con la consegna di tre importanti palazzi ad uso uffici: Bodio Uno - 8.000 m², Bodio Due - 16.000 m² e Bodio Tre - 13.000 m²; contemporaneamente verrà edificato un singolare ed impattante fabbricato, La Vela, destinato ai servizi di ristorazione (caffetteria e ristorazione veloce); contestualmente verrà consegnata la prima parte dei parcheggi. La Fase Due prevede che nel 2003 verranno completati i parcheggi e saranno costruiti due nuovi edifici: Bodio Quattro e Bodio Cinque - rispettivamente di 11.000 e 13.000 m², oltre ad un altro immobile, La Stilo, che ospiterà un centro fitness, alcuni negozi, gli uffici per il management del centro ed altri servizi di ristorazione. Per creare un ambiente rilassante è stata data grande importanza all'arredamento urbano caratterizzato da apprezzabili aree verdi, una piazza ed una fontana. Nel rispetto della vita di quartiere, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto sul traffico locale, è stato studiato un piano di viabilità integrata supportato da parcheggi interrati pertinenziali. Bodio Center si colloca nel distretto di Bovisa, una zona soggetta ad un forte intervento di riqualificazione e sviluppo che la porterà ad essere un quartiere modello e all'avanguardia, sulla cui area si integreranno, in un giusto equilibrio, insediamenti di diverso carattere: un nuovo centro residenziale, il polo universitario del Politecnico di Milano, un centro commerciale, un polo del tempo libero e Bodio Center; nell'area sono inoltre in corso diversi interventi di ristrutturazione. I collegamenti con la città e l'hinterland sono assicurati da diverse linee Atm, dal passante ferroviario (Trenitalia e Ferrovie Nord) e da un vicino accesso alla rete autostradale. L'ubicazione di Bodio Center consente anche di raggiungere rapidamente sia l'aeroporto di Linate che di Malpensa, quest'ultimo sia attraverso la rete viaria che ferroviaria. Il complesso è stato progettato da due importante studi di architettura, Aukett Garretti e Kconsult; entrambi hanno collaborato con lo studio Ariatta per la progettazione elettromeccanica e lo studio Bms per l'ingegneria strutturale; la parte attualmente in costruzione viene realizzata dalla ditta Colombo in qualità di general contractor. Lo studio e il design degli edifici sono stati elaborati con l'obiettivo di ottenere soluzioni all'avanguardia, sia da un punto di vista tecnologico che architettonico, garantendo spazi ampi e flessibili. Questi sono gli elementi chiave per la realizzazione di uffici moderni e che difficilmente si possono trovare simultaneamente nei palazzi attualmente disponibili sul mercato. Doughty Hanson ed Europa Risorse hanno conferito a Cushman & Wakefiled Healey & Baker il mandato in esclusiva per la commercializzazione di Bodio Center. L'agenzia ha anche collaborato fattivamente nell'ideare ed affermare sul mercato il concetto di "business park". Marsh S.p.A., subsidiary italiana del gruppo Marsh Mc Lennan Companies, primaria società di consulenza e servizi finanziari e assicurativi a livello internazionale, ha fortemente creduto nel progetto di Bodio Center, prendendo in affitto il palazzo denominato Bodio Uno. La proprietà ha sostenuto i piani di sviluppo del cliente anticipando i tempi di consegna previsti, consentendogli l'ingresso nel palazzo agli inizi di giugno; il dr Cattaneo Sala, Chief Financial Officer della Marsh S.p.A., che fin dall'inizio ha seguito l'operazione, afferma di "essere rimasto molto soddisfatto per il supporto avuto da Europa Risorse nel mediare le esigenze di Marsh, e la professionalità dimostrata nel fornire spazi attrezzati di elevata qualità nei tempi stabiliti". L'ing. Antonio Napoleone, amministratore delegato di Europa Risorse e di Bodio Properties, società proprietaria del Bodio Center, afferma: "oggi, dopo soli due mesi dal rilascio della concessione edilizia, è stata completata la demolizione dei capannoni ed è iniziato la scavo per i parcheggi. Come previsto entro la fine del 2002 saranno pronti per i nostri affittuari, tutti importanti istituti, circa 35.000 m² di uffici ed una prima parte dei parcheggi sotterranei; il completamento del centro invece è previsto entro il 2003. Fin dall'inizio abbiamo collaborato con le istituzione locali per realizzare una estesa bonifica ambientale che oggi ci rende fieri di riconsegnare alla comunità un'area pulita. - conclude l'ing. Napoleone - Stiamo inoltre lavorando per fare sì che la comunità di Bovisa e coloro che lavorano e lavoreranno in Bodio Center si incontrino e collaborino per un futuro migliore; a questo scopo abbiamo allocato un budget dedicato e stiamo studiando con il comune un miglioramento dell'arredo urbano nelle zone limitrofe." Il Dr Paolo Sangiotta, responsabile per gli investimenti immobiliari di Doughty Hanson in Italia, conferma: "questo è il maggiore investimento realizzato dal fondo immobiliare Doughty Hanson in Italia, e il successo sinora riscontrato nella commercializzazione del centro ci spinge a chiudere altre importanti operazioni nel nostro paese in tempi brevi."

CONTINUA LA RIPRESA. MIGLIORA ANCORA IL COEFFICIENTE DI RIEMPIMENTO DEGLI AEROMOBILI LUFTHANSA 
Milano, 10 luglio 2002 - I risultati di traffico registrati dal Gruppo Lufthansa nel primo semestre dell'anno mostrano segni di ripresa. Nonostante i passeggeri e il volume delle merci trasportate risultino al di sotto dell'anno precedente, la diminuzione non è quella preannunciata nel primo trimestre del 2002. Grazie all'aggiustamento della capacità offerta, il Gruppo è stato in grado ancora una volta di migliorare il coefficiente di riempimento aeromobili. Tra gennaio e giugno 2002, 21 milioni di passeggeri hanno scelto le compagnie del Gruppo Lufthansa, un calo del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2001. Tuttavia questo dato rappresenta un miglioramento sul primo trimestre 2002, quando il calo dei passeggeri registrato risultava pari all'11,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nonostante una riduzione del 10,8% nella capacità offerta nel corso dei primi 6 mesi del 2002, le vendite sono diminuite solo del 8,5%, registrando quindi un aumento del 1,9% nell'utilizzo della capacità che ha raggiunto un massimo storico del 73,7%. Anche il settore del trasporto merci ha evidenziato una ripresa: nella prima metà dell'anno 2002 infatti, Lufthansa Cargo ha registrato un calo del 3,6% nel trasporto di merci e posta rispetto al calo del 6,7% registrato nel primo trimestre 2002. Il coefficiente di riempimento di 67,2% ha superato il dato relativo al primo semestre del 2001 del 5,2%. Il coefficiente di riempimento complessivo del Gruppo Lufthansa, cargo e passeggeri, ha raggiunto il 70,8% pari a un aumento del 3,4%. I risultati finanziari del Gruppo per il primo semestre 2002 saranno resi noti il 21 agosto 2002 e saranno disponibili anche sul sito www.lufthansa-financials.de, in tedesco e inglese. 

IGNAZIO STRANO GENERAL MANAGER ITALIA SWISS INTERNATIONAL AIR LINES 
Milano, 10 luglio 2002 - Ignazio Strano, trentotto anni, è stato nominato General Manager Italia per Swiss International Air Lines. Nato a Ulster, la sua carriera ha inizio proprio in Swissair dove ricopre per sei anni la posizione di supervisore del Customer Service Center di Zurigo. Nel 1990 diventa responsabile dell'agenzia viaggi e ufficio prenotazioni di Swissair per la Rappresentanza di Budapest, per passare, quattro anni dopo, a dirigere l'agenzia viaggi Swissair a Zurigo. Nel 1996 Strano viene nominato responsabile dei callcenter di Zurigo, Givevra e Basilea e nel 1998 ricopre il ruolo di Business Sales Manager per la Swissair in Germania. Solamente un anno dopo diventa Direttore Generale Austria per Swssair/Sabena, carica che ricopre per tre anni. 

NEL 2002 DIMINUISCONO LE SPESE AZIENDALI PER I VOLI INTERNI NEGLI STATI UNITI IL SONDAGGIO ANNUALE DI BUSINESS TRAVEL COALITION (BTC) MOSTRA UNA FLESSIONE DELLE SPESE DI TRASPORTO INTERNO NEGLI STATI UNITI NEL CORSO DEL 2001, DESTINATA A RIDURSI ULTERIORMENTE NEL 2002 
Milano, 10 luglio 2002 - Sono diminuite le spese dei voli interni negli Stati Uniti, come dimostra il sondaggio 2002 sui viaggi d'affari negli Stati Uniti condotto da Business Travel Coalition (Btc*), con il patrocinio di Unisys (Nyse:Uis) e con la collaborazione dell'Association of Corporate Travel Executives (ACTE). Il sondaggio è stato condotto intervistando 184 aziende acquirenti di servizi di trasporto aereo, che hanno dichiarato di spendere ogni anno circa 2,9 miliardi di dollari in servizi di trasporto aereo interno negli Stati Uniti, e di destinare un budget annuale medio di 15,8 milioni di dollari per questi servizi. Il sondaggio 2002 sui viaggi d'affari negli Usa, condotto da Btc, riferito al solo traffico aereo, dimostra che le grandi aziende hanno effettivamente ridotto nel 2001 le spese per i servizi di trasporto aereo del 16,5% rispetto al 2000. Nel sondaggio 2002 il 74% degli intervistati ha dichiarato che una parte dei tagli alle spese di viaggio effettuati nel 2001, nel 2002 sarebbe diventato permanente. In pratica, i risultati del sondaggio 2002 indicano che le principali compagnie aeree riscontrano continue riduzioni nel numero di viaggiatori d'affari sui propri voli. Inoltre sembra che vi sia una disponibilità di posti sui voli in anticipo sulla domanda. Si osserva, inoltre, che il segmento delle compagnie aeree a basso costo si è consolidato tra i grandi acquirenti di servizi di trasporto aereo. Le compagnie aeree a basso costo riflettono la disponibilità delle società a stipulare accordi, superando le resistenze del passato. Il 72,8% degli intervistati ha dichiarato che le rispettive società hanno incrementato il numero di tratte effettuate con voli delle compagnie aeree a basso costo nel 2001 rispetto al 2000, mentre il 68,5% ha precisato che rispetto al 2001 intende incrementare l'utilizzo dei voli offerti da compagnie aeree a basso costo nel 2002. Le compagnie aeree a basso costo traggono vantaggio da una serie di fattori. Innanzitutto sono in grado di offrire tariffe business accessibili nell'ambito di un piano tariffario di semplice e immediata comprensione per i viaggiatori. La qualità del prodotto a basso costo sembra essere migliorata considerevolmente negli ultimi anni. Tra i principali indicatori di qualità, vi sono apparecchi più nuovi, migliori cabine business class e livelli elevati di affidabilità. Così avviene che in certi casi alcune rotte abbandonate dai principali vettori di rete vengono coperte dalle compagnie aeree a basso costo. Infine, queste ultime operano spesso in aeroporti secondari, considerati generalmente da coloro che viaggiano per affari meno opprimenti nei controlli di sicurezza. In molte aziende, si intravede sullo sfondo anche "l'Effetto Enron". In preparazione di verifiche contabili generalmente più severe, la direzione di molte aziende aumenta la pressione sui responsabili delle business unit affinché adottino una politica di riduzione dei costi e per molti dirigenti, le spese di viaggio rappresentano il primo obiettivo per il taglio dei costi. La consapevolezza di tariffe elevate per i viaggi d'affari da un lato e l'oppressione dei nuovi controlli di sicurezza dall'altro affievoliscono notevolmente la domanda nel settore. Poiché bastano in media tre passeggeri a fare la differenza tra profitto e perdita su un determinato volo, è sufficiente ricorrere senza grossi disagi a video-conferenze, autovetture personali, jet di proprietà frazionata o al treno Acela per minare rapidamente i bilanci delle maggiori compagnie aeree. Per quanto riguarda i livelli tariffari delle business class, il rapido deterioramento dei bilanci dimostra che la struttura tariffaria per il trasporto interno negli Stati Uniti crea problemi notevoli per le principali compagnie aeree. Oggigiorno i viaggiatori d'affari dimostrano di avere meno pregiudizi nei confronti delle offerte a basso costo, promettenti compagnie aeree a basso costo conquistano importanti fette di mercato e le alternative tecnologiche al prodotto delle compagnie aeree offrono il vantaggio dell'ubiquità. In questo contesto, sembra inevitabile una riforma dei livelli tariffari per i voli.

VARATA LA RETE PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE 
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Il 5 luglio, i commissari europei Philippe Busquin e Margot Wallström hanno presenziato al lancio della nuova rete di ricerca Metropolis, che si concentrerà sulle misurazioni della qualità necessarie per la gestione delle politiche in materia di sviluppo sostenibile. Il consorzio, inoltre, si occuperà di migliorare, armonizzare e divulgare le conoscenze essenziali e pratiche nel campo della metrologia, identificare i divari nella scienza e nel know how collaborativo e proporre attività di ricerca. "Agli occhi del profano, la metrologia appare come una disciplina assai noiosa e dallo scarso contenuto intellettuale, una sorta di fratello minore [...], piuttosto sussidiario, dell'attività scientifica. Nulla di più falso. La scienza moderna si è sviluppata grazie alla quantificazione dei fenomeni osservabili, [...], quindi alle misurazioni", ha affermato Busquin. Il Commissario per la Ricerca ha evidenziato, inoltre, il ruolo chiave che la metrologia ha svolto nello sviluppo della conoscenza, per esempio nell'elaborazione della teoria della relatività. Anche il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström ha sottolineato l'importanza della metrologia: "Per proteggere l'ambiente, occorre identificarne lo status, conoscere le minacce e le pressioni alle quali è sottoposto. Se non disponessimo di misure, non potremmo svolgere il nostro lavoro". La Wallström ha plaudito all'iniziativa Metropolis, definendo la rete "un forum attivo, dal quale potremmo ottenere una consulenza diretta. [...] Sono certa - ha aggiunto - che sapremo utilizzare al meglio i risultati da voi prodotti". La rete Metropolis, che riunisce 38 istituti - due dei quali facenti parte del Centro comune di ricerca (Ccr) - nonché università e imprese di 17 paesi diversi, riceverà un contributo comunitario di 970.000 euro, erogato nell'arco di due anni, nell'ambito del programma "Crescita" del quinto programma quadro. La Commissione si augura che Metropolis prepari il terreno allo Spazio europeo della ricerca (Ser) nel campo del monitoraggio ambientale. L'idea di una nuova rete è stata avanzata durante la conferenza sulla sfida della misurazione nel campo dell'ambiente, della salute e della sicurezza, tenutasi nel giugno del 2001. La rete, guidata da un comitato di gestione i cui membri provengono da Ineris, l'Istituto nazionale francese per la sicurezza e i rischi ambientali, si concentrerà sulle seguenti sei aree: tecniche di biomonitoraggio, chimica analitica e materiali di riferimento, misurazioni e trasferimenti di dati in tempo reale, garanzia di qualità e valutazione dell'incertezza, standardizzazione, nonché comunicazione dei risultati delle misurazioni e sostegno ai processi decisionali. 

NASCE A MILANO L' OSSERVATORIO DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA IN PROVINCIA DI MILANO 
Milano, 10 luglio 2002 - Di seguito riportiamo la relazione di Giorgio Sonetti, sul progetto di osservatorio della distribuzione intermedia. " La Distribuzione Intermedia in provincia di Milano è un sistema caratterizzato dall'apporto del commercio business to business e dall'estrema articolazione delle funzioni, delle strutture di mercato, delle strategie. Vi sono imprese specializzate nel commercio con l'estero, distributori che integrano la loro attività principale con incarichi di agenzia e rappresentanza, grossisti/trasformatori, concessionari monomarca e plurimarca, distributori di commodity, beni intermedi e di beni di consumo. Racchiude al suo interno un ricco patrimonio di esperienze e conoscenze imprenditoriali che fino ad oggi ha trovato rare occasioni di sintesi e comunicazione, sia all'interno del mondo Confcommercio, che all'esterno nella relazione con gli altri soggetti economici e istituzionali della nostra provincia. A causa di questo "vuoto" di informazione e comunicazione il nostro sistema è una realtà sconosciuta, sottovalutata nelle potenzialità economiche, poco visibile nella sua identità e fisionomia imprenditoriale all'interno del terziario di mercato. Quando gli elementi di conoscenza sono insufficienti a comporre un quadro completo della realtà, finiscono per prevalere giudizi approssimativi o, addirittura, stereotipi, come quello del grossista che non interferisce mai nella relazione di marketing con il cliente, si limita a trasferire il prodotto senza aggiungere il servizio, svolge una mera funzione logistica nel canale distribuzione. Questi connotati negativi sono così fortemente associati alla parola grossista, che gli operatori del settore si trovano nella condizione di dover rifiutare questo termine per l'immagine obsoleta, che restituisce. Le nostre imprese sono soggetti attivi nella costruzione della politica di marketing, perché conoscono meglio dell'industria la clientela di riferimento e aggiungono valore al prodotti con la formazione del personale e l'assistenza tecnica prima e dopo la vendita. Questo modo di lavorare è un vero e proprio connotato di identità delle nostre imprese e il sondaggio condotto in questi mesi lo ha confermato. Non più grossisti, ma distributori, perché le parole sono importanti ed è giusto usare quelle che evocano significati coerenti con la realtà delle nostre imprese e che rappresentano il complesso di funzioni svolte e il ruolo dell'intermediazione commerciale nel mercato. Mi è sembrato opportuno sottolineare le ragioni che hanno ispirato la scelta di definire questa iniziativa come Osservatorio della Distribuzione Intermedia e non come Osservatorio Grossisti, perché in questo progetto la comunicazione è essenziale per correggere i limiti di una visione parziale e distorta del sistema clie in provincia di Milano conta 14mila imprese e 107 mila addetti. I destinatari di questa comunicazione sono diversi: In primo luogo le imprese associate del settore, che possono confrontare le loro valutazioni sul mercato e sulla concorrenza con i giudizi assunti dal sistema nel suo complesso, maturando una migliore consapevolezza dei fattori, che concorrono a spiegare difficoltà o successi di uno specifico segmento di attività. In secondo luogo l'Unione del Commercio del Turismo dei Servizi della Provincia di Milano, che svolge la sua attività di rappresentanza sindacale nella sintesi delle diverse componenti e "anime" del terziario di mercato e ha difficoltà a mediare tra le esigenze della sua ampia base associativa del commercio al dettaglio e le esigenze delle nostre Associazioni. Una conoscenza più approfondita dell'identità del settore, il riconoscimento del suo " peso" effettivo nell'economia della provincia può permettere all'Organizzazione di sviluppare strategie sindacali più attente al bisogni delle nostre aziende e più coerenti con la loro fisionomia imprenditoriale. In terzo luogo la Comunità Economica e Istituzionale, le altre Associazioni di categoria, gli Enti Pubblici Locali, i mezzi di comunicazione, i soggetti che svolgono attività di ricerca. Se all'interno dell'Unione Commercianti le Associazioni del settore incontrano qualche problema nel far riconoscere la loro identità e le loro esigenze, quale può essere l'immagine della Distribuzione Intermedia che la comunità economica milanese ha assimilato e percepisce ? C'è consapevolezza, ad esempio, del fatto che la diversificazione del tessuto produttivo trovi immediato risconto nella distribuzione intermedia e che questo progetto di Osservatorio possa assolvere al ruolo di efficace sensore dell'andamento dell'economia della provincia? Alcune dubbi e riserve sulle risposte a questi interrogativi mi paiono giustificate, proprio per la complessità del nostro sistema e per le limitate iniziative di comunicazione che lo hanno visto protagonista. Il progetto di Osservatorio risponde all'esigenza primaria di colmare questo vtìoto di comunicazione e di verificare se le nostre imprese condividano le finalità dell'iniziativa e siano disposte a collaborare per la sua piena realizzazione. Il programma è nato in seno al Comitato Provinciale Non Alimentare, Organo Consultivo delle Associazioni del settore, ma non intende escludere la Distribuzione Intermedia Alimentare, soggetto attivo del processo di trasformazione, che investe tutto il sistema e che coinvolge anche le altre componenti'. Commodity; Bendi intermedi; Beni di consumo non alimentari. Il carattere eterogeneo dell'universo associativo da indagare non pregiudica la possibilità di ottenere ed elaborare informazioni significative e rappresenta un punto di forza dell'impianto di analisi e monitoraggio delle valutazioni e aspettative delle imprese. L'ispirazione metodologica è sviluppare la capacità di riconoscere le differenze e di valorizzare gli elementi comuni, offrendo alle imprese la possibilità di un ampio e ricco confronto. Ogni azienda, che partecipa attivamente alla raccolta delle informazioni, si vedrà restituire il quadro complessivo delle valutazioni e delle tendenze e potrà meglio collocare i suoi giudizi e le sue aspettative nel sistema economico di riferimento. Il Comitato ha deciso di verificare la disponibilità delle imprese con una rilevazione limitata al Presidenti e al Consiglieri delle Associazioni di categoria della Distribuzione Intermedia. Gli obiettivi, la metodologia e i risultati di questo test di verifica su 38 aziende del settore saranno illustrati nella prossima relazione. Le risposte e i giudizi raccolti non possono avere il significato di un sondaggio su 350/450 elementi, quale sarà il campione rappresentativo del prossimo anno, ma meritano la Vostra attenzione, perché rappresentano il punto di vista di operatori ben radicati nel tessuto commerciale e aiutano a comporre un quadro di sistema ben diverso da quello cui ci hanno abituato gli stereotipi e i luoghi comuni sul commercio all'ingrosso. La presenza di un ricercatore di Ref, società specializzata nell'analisi macroeconomica e nelle previsioni congiunturali non è casuale o episodica, ma risponde all'obiettivo di mettere a confronto le valutazioni soggettive delle imprese con una misura oggettiva dell'andamento del mercato e delle sue prospettive nel breve periodo. La partnership con Ref vuole essere un elemento qualificante dell'Osservatorio della Distribuzione Intermedia, sia per il prestigio dell'istituto di ricerca in se stesso. che per la sua funzione, quella di porre in luce la relazione tra i giudizi delle nostre imprese e la dinamica del quadro macroeconomico o le valutazioni espresse da altri Soggetti economici. Nel concludere questa presentazione voglio sottolineare l'importanza di un'ampia condivisione dell'iniziativa da parte delle Associazioni dei settore. In alcune organizzazioni imprenditoriali della distribuzione intermedia sono attivi da tempo osservatori su specifici segmenti dì mercato e sarebbe sufficiente coordinare queste rilevazioni con quella in progetto per estendere il campo di indagine e contenere i relativi costi. Se le Associazioni, anche quelle che da tempo realizzano strutturati sistemi di monitoraggio dei loro mercati, sapranno riconoscere la valenza dell'Osservatorio quale momento di sintesi dell'universo imprenditoriale il progetto conseguirà la sua finalità principale: Riconoscere le differenze e valorizzare gli aspetti comuni; Ricomporre l'immagine della distribuzione intermedia; Seguire l'evoluzione del settore." 

SALDI: IL CODACONS ISTITUISCE UNO SPORTELLO TELEFONICO PER I CITTADINI CHE FORNIRA' ASSISTENZA CONTRO SOPRUSI E RAGGIRI
Roma, 10 luglio 2002 - Da oggi partono in alcune regioni italiane i saldi estivi. Il Codacons ha predisposto uno sportello telefonico per i cittadini il cui scopo è quello di fornire assistenza ai consumatori contro truffe, raggiri e soprusi, sempre dietro l'angolo, in particolare in occasioni del genere. Chiunque necessiti dell'aiuto del Codacons può contattare i legali dell'associazione al numero dello "sportello saldi" 06/3725809. Intanto, come ogni anno, l'associazione ricorda le regole d'oro da seguire per evitare di prendere fregature: Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. Conservare sempre lo scontrino: il negoziante è obbligato a cambiare l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in svendita non si possono cambiare. Ricordare che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio e il nuovo prezzo. Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti negli altri esercizi. Guardare sempre l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno: il commerciante è tenuto a non confondere fra le offerte. Servirsi preferibilmente dei negozi di fiducia o acquistare merce sufficientemente conosciuta per prezzi correnti per qualità in modo tale da valutare liberamente la differenza di prezzo nel saldo.

BENZINAI: FAIB, DOPO INTESA PER IMPIANTI AUTOSTRADALI, REVOCATO SCIOPERO 
Roma, 10 luglio 2002 - La chiusura degli impianti delle stazioni di servizio della rete autostradale è stata revocata, a seguito di un accordo intervenuto nella serata di lunedì, al Ministero delle Attività Produttive, tra le Associazioni dei gestori Aisa/Faib, Fegica e Anisa, i Ministeri delle Attività Produttive e delle Infrastrutture, la Società Autostrade, Autogrill ed altri soggetti interessati alla rete. Tale accordo ha prodotto come primo effetto la revoca della chiusura degli impianti, alla quale la Aisa/Faib non aveva aderito, programmata solo da due organizzazioni di settore per la giornata dell'11 luglio. "Si tratta di un accordo importante", sottolinea il Presidente della Aisa/Faib Confesercenti, Giuseppe Bagnolesi, "perché offre delle prime positive assicurazioni sulla continuità di gestione delle aree di servizio autostradali, in occasione del rinnovo delle sub concessioni previsto alla fine del 2003. L'accordo attesta che ne Società Autostrade, ne Autogrill sono interessate alla gestione delle attività oil (i carburanti, derivati ed affini) sulla rete autostradale. La stessa Unione Petrolifera attesta ed assicura la continuità delle gestioni fino alla loro scadenza naturale, anche nel caso di cambio della titolarità del sub concessionario. Nella parte dispositiva del documento siglato si afferma che gli affidamenti delle sub concessioni avverranno con procedure trasparenti, apprezzando e valorizzando gli elementi di continuità nella gestione del servizio. L'intesa prevede lo sviluppo delle attività commerciali che possono essere esercitate anche dai gestori, nell'ambito della normativa attuale. Lo sforzo di tutte le parti è rivolto a delle intese finalizzate al massimo contenimento dei prezzi dei carburanti nella rete autostradale, al fine di dare un pubblico servizio a prezzi competitivi. Questa intesa premia l'attività della direzione delle risorse minerarie del Ministero delle attività produttive che ha intessuto in questi mesi un paziente lavoro di dialogo e la stessa volontà di negoziato che la Aisa/Faib Confesercenti ha portato avanti con estrema determinazione." 

TURISMO: RIDURRE IVA PER SERVIZI DI SPIAGGIA PER RILANCIARE CONSUMI TURISTICI 
Roma, 10 luglio 2002 - Una qualificata delegazione della Fiba Federazione Italiana Balneari, aderente alla Confesercenti, ha incontrato il Presidente della Commissione Finanze del Senato, Riccardo Pedrizzi chiedendo un intervento del Governo diretto a ridurre l'aliquota Iva per i servizi di spiaggia. "Il settore degli stabilimenti balneari - ha detto Renato Papagni Presidente Nazionale della Federazione - sta rappresentando sempre di più la componente fondamentale per il rilancio dell'offerta turistica del nostro Paese ma, a differenza degli altri segmenti imprenditoriali coinvolti, quali alberghi, campeggi, villaggi turistici, pubblici esercizi, che scontano un'aliquota Iva del 10%, viene ancora assoggettato ad una aliquota Iva pari al 20%". Un principio che appare fortemente discriminante nel momento in cui la stessa nuova Legge di regolamentazione del settore turistico ha finalmente riconosciuto l'azienda balneare quale impresa turistica a tutti gli effetti, ed il cui peso condiziona in negativo i prezzi dei servizi di spiaggia che i concessionari delle località balneari, interessate dalle correnti dei flussi stranieri, non riescono più a mantenere competitivi nell'ambito del mercato europeo. Il Senatore Pedrizzi ha pienamente recepito le motivazioni presentate dai dirigenti della Fiba, assicurando la massima attenzione del Governo sui problemi sollevati, pur dichiarandosi perplesso sulla copertura da adottare, a seguito degli oneri derivanti dalla eventuale riduzione dell'aliquota Iva, che implicherebbe, per lo Stato, una mancata entrata erariale di circa 70 milioni di Euro. "La parificazione dell'aliquota Iva degli stabilimenti balneari - ha concluso Papagni - a quella delle altre attività turistiche, nella misura del 10%, consentirebbe una diminuzione dei prezzi dei servizi prestati nell'ambito della balneazione con un aumento del volume d'affari complessivo e di un corrispondente incremento occupazionale". 

PROGETTO EMAS TERRITORIALE PER LA COMUNITÀ MONTANA DEL MONTE BRONZONE E BASSO SEBINO 
Dalmine 10 luglio 2002 :- Si è tenuto ieri, presso la sede della Servitec di Dalmine, un importante workshop in cui è stato illustrato lo stato di avanzamento dei lavori del progetto "Emas Territoriale", promosso dalla Comunità Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino e sviluppato dalla Servitec. In particolare sono stati presentati i primi risultati dello studio di fattibilità per lo sviluppo del progetto, nel quale saranno definiti modalità, tempi e risorse necessarie per la realizzazione delle varie attività. Hanno partecipato all'incontro gli Enti Locali promotori del progetto e i rappresentati delle principali istituzioni provinciali e regionali. L'iniziativa prende spunto dal Regolamento (Ce) N. 761/2001 Del Parlamento Europeo E Del Consiglio con il quale è stato istituito un sistema di ecogestione e audit, denominato Emas, il cui scopo è sperimentare programmi di miglioramento ambientale che coinvolgano la responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati del territorio (Enti locali, Camere di Commercio, Associazioni imprenditoriali, Sindacati, etc.). L'esigenza di aderire ad Emas è il punto di partenza di un processo di attenzione alla protezione dell'ambiente in cui operano le varie realtà territoriali, accrescendo la sensibilità e la cultura ambientale tra i soggetti locali. Gli obiettivi che i promotori del progetto si propongono sono: sostenere la gestione generale delle attività socioeconomiche svolte nel territorio in un quadro di sviluppo sostenibile; migliorare l'immagine del territorio nei confronti del mercato, della collettività, delle autorità, dei cittadini, dei servizi resi e delle attività svolte; migliorare la qualità ambientale del territorio e della vita; assicurare, mediante la convalida di una parte terza indipendente, la credibilità del sistema, valorizzandone all'esterno la trasparenza e i risultati perseguiti; incentivare il turismo e consolidare l'immagine della qualità dei prodotti. Il progetto, come sottolineato anche dall'Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) che è intervenuta all'incontro, rappresenta un caso di eccellenza nel panorama nazionale, sia per le caratteristiche organizzative, sia per la dimensione del territorio al quale si rivolge. Questa iniziativa, pone la Comunità Montana in una posizione di vantaggio rispetto alle altre realtà per l'ambizioso obiettivo di miglioramento ambientale dell'intero territorio. La buona riuscita dell'iniziativa, una volta che lo studio di fattibilità sarà ultimato, dipenderà oltre che dalla eccellenza del progetto, anche dalla collaborazione e dall'interesse che esso riuscirà a ottenere dai soggetti che, ai vari livelli, verranno coinvolti nell'iniziativa. 

BIT2003: INTERVENTO PRESIDENTE EXPOETS, ADALBERTO CORSI 
Milano, 10 luglio 2002 - Nuova formula per la Bit-Borsa Internazionale del Turismo, che nell'edizione del prossimo anno, la ventitreesima, si svolgerà in quattro giornate: da sabato 15 a martedì 18 febbraio (sabato e domenica apertì~ a pagamento, anche al pubblico). "La nuova formula è stata ideata raccogliendo, come è nostra consuetudine, le opinioni degli addetti ai lavorì~ che richiedono una manifestazione sempre più efficìente e sempre più orientata agli operatori professionali e al viaggìatore informato. La capacità dì rinnovarsi, interpretando i cambiamenti dei mercati, ha fatto sii che Bit abbia registrato negli ultimi quattro anni un tasso dì =escita del 40% con un totale di 135.557 presenze nel 2002 tra operatori professionali, vìaggìatori e stampa. La nuova formula permetterà di ottimizzare ulteriormente i tempi della mafflfestazìone, risparmiare risorse per gli espositori e consentire una maggior presenza di operatorì in manifestazione." Una Borsa sempre più internazionale: quest'anno gli operatori esteri sono stati il 15% del totale in rappresentanza di 128 paesi. Nell'edízione 2002 il 72% degli operatori si è fermato in fiera due gìornì~ a riprova del ruolo già fortemente operativo della manifestazione. Ruolo che intendiamo rafforzare: nel 2003 la Bit sarà quindi più concentrata e, pensiamo, ancor più efficiente. Una Bit che darà maggior lustro a Milano. Questa nuova formula è il risultato di una fitta rete di incontrì che, come Expocts, abbiamo avuto con i diretti referenti della Borsa: dai tour operator, alle agenzie dì vìaggio, dai vettori agli a1bergatori all'Enit, agli enti pubblici e le regioni. Un po' da tutti è emersa - e va detto con chiarezza - una precìsa indicazione: rendere profittevoli in Bit le giornate del fine settimana, tradizíonalmente valvola di sfogo per il grande pubblico, ma con una scarsa partecipazione dì operatori e il disimpegno di molti espositori. Iniziare la manifestazione durante il weekend sìgnifica dare la possibilità al personale delle agenzie di viaggio di visitare la Bit con maggior tranqufflità perchè le agenzie sono chiuse. Sono prevìstì servizi e facilitazíoni tra cuì ospitalità gratuita per oltre mille agenti di viaggio del centro sud, tariffe aeree agevolate e tessere d'ingresso specialì, oltre a un nuovo sistema di badge che permetterà una migliore identificazione tra espositore e visitatore. Tra sabato e domenica sono previsti molti eventi di richiamo dedicatí all'aggiornamento professionale e alla formazione oltre a un ricco programma di convegni e seminari, tra cui il secondo Forum Internazionale sul Sistema Turismo. Domenica invece aprirà ìl Buyitaly, il workshop organizzato in collaborazione con Enit, Alitalia e Regionì~ che coinvolgerà oltre 400 buyer stranieri e oltre 3.000 operatori italiani. Stiamo ancora compiendo una valutazione confrontandoci con tutti i soggetti ìnteressatì~ ma c'è il progetto di allungare il Buyitaly da due a tre giorni. Gli esposìtorí che parteciperanno a Bit 2003 miglioreranno la loro "visibilità' grazie alle nuove opportunità dì sponsorízzazíone di aree e servizi per ì vìsitatori e le attività di co-marketinge, progettate in diretta collaborazione con Expocts per creare eventi specialì ed attività di promozione. Altri importanti servizi saranno a disposizione di espositorì e visitatori tra cui la Blue Route, una grande corsia che attraversa Bit e perniette di muoversi più agevoIniente e un servizio gratuito di navette da e per la fiera in collegamento con oltre 70 hotel convenzionati. La nuova formula dì Bit2003 consentirà di ottimizzare tempo, spazio e risorse umane e economiche a vantaggio di tutte le componenti del Sistema Turismo con l'obiettìvo di rafforzare il posizìonamento della manifestazione nel panorama mondìale dei più importanti eventi del settore. 

IL PARTNER IDEALE? LO TROVI ANDANDO IN VACANZA BALNEARIA ANNUNCIA LA QUARTA EDIZIONE PRESENTANDO UN' INCHIESTA SUGLI ITALIANI E L'ESTATE: È DURANTE LE FERIE CHE UNO SU TRE TROVA L'ANIMA GEMELLA 
Carrara, 10 luglio 2002 - Complici sole, mare e tempo libero, è in vacanza che oltre un terzo degli italiani ha conosciuto l'anima gemella. Coppie giovani, meno giovani o già anziane fa lo stesso. Le generazioni cambiano, ma il fenomeno di fondo si conferma. In vacanza si è più disponibili all'amore. E' il risultato di un'inchiesta condotta dallo Studio Nets di Bologna per conto di Balnearia, il più importante Salone per le attrezzature da mare dei Paesi del Mediterraneo, che oggi annuncia, contestualmente, il programma della quarta edizione in calendario a Marina di Carrara dal 7 al 9 febbraio 2003. L'inchiesta è stata condotta per telefono nello scorso mese di giugno su un campione di 750 persone, di cui 328 donne, in età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il 35,2% degli intervistati ha dichiarato di aver conosciuto in estate, durante le vacanze, moglie o marito, fidanzata o fidanzato, compagna o compagno, insomma il partner ideale per costruire un rapporto non effimero. In realtà, per pochi (16,8%) è stato amore a prima vista sfociato in una dichiarazione esplicita o addirittura in un rapporto sessuale (6,3% - a quest'ultima domanda ha però risposto solo il 12% del campione). Negli altri casi si è comunque trattato di un primo incontro in qualche modo magico, preludio a un legame importante che si è consolidato e cresciuto sentimentalmente dopo il rientro in città. Legami, peraltro, tendenzialmente molto solidi. Dei 264 intervistati che hanno conosciuto il partner in ferie, ben 241 (91,2%) dichiarano di non averlo cambiato. Presentando il sondaggio, Balnearia ricorda il cartellone della prossima edizione, appuntamento importantissimo per un settore che conta 10 mila stabilimenti balneari, 200 mila occupati, 10 mila miliardi giro d'affari e 600 milioni di presenze turistiche. Il Salone offre ai professionisti in anteprima quanto di nuovo, bello, utile e divertente si produce in tema di arredi, fitness, ristorazione, sicurezza, giochi e passatempi. Gli espositori saranno oltre 200 per un totale di 20 mila metri quadri di mostra. Balnearia è come noto organizzata da Carrarafiere in collaborazione con Promaker. Anche l'edizione 2003 nasce grazie all'aiuto della Regione Toscana, della Provincia e della Camera di Commercio di Massa Carrara, dei comuni di Carrara e Massa e della Cassa di Risparmio di Carrara. Collaborano inoltre l'associazione MareNostrum, le Associazioni dei gestori balneari (Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio), la Federazione Italiana Nuoto, la Società Nazionale Salvamento e Assopiscine, il sindacato dei costruttori di piscine.

SCIOPERI NEI TRASPORTI ? FORSE È ORA DI DARCI UN TAGLIO. TELEFONO BLU APPOGGIA L'IDEA DI FARE UNO SCIOPERO DIVERSO .A FAVORE OVVIAMENTE TURISTI E VIAGGIATORI 
Milano, 10 luglio 2002 - Eccoli ,massicci e ben destituiti 8 ,9,11,12,19 ,24 luglio .Chi sono ? Gli scioperi nei trasporti .Iniziano i marittimi ,seguono ,ferrovie ,trasporto pubblico lo-cale,benzinai ,aerei poi di nuovo tutti ,un concerto che inizia ad alterare il rapporto fra i lavoratori.Quelli che finalmente possono andare in vacanza e quelli che li devono portare . Non siamo certo noi ad avercela con i lavoratori ,visto che lavoriamo sodo anche i giorni di festa e dopo avere lavorato ognuno nella propria professione e mestiere,ma con quest'anno vorremmo darci un taglio. Bene le rivendicazioni ,bene il contratto .il 2002 deve diventare l'anno dei turisti consumatori che invece di vedersi gli scioperi che li danneggiano vorrebbero vedere il trionfo del rispetto . Ci sembra che fino ad ora sia stato solo un sindacato la Uil ,per altro decisione di grande pregio,che ha proposto in questo periodo ed in questo campo lo sciopero virtuale .Ci asteniamo e devolviamo i soldi. Ci piace "un sacco " questa idea ,che abbiamo visto invece avere resistenze incomprensibili. Perché è fresca e dice una cosa importante ,lo sciopero non lo faccio contro di voi ,quindi noi quelli delle vacanze e dintorni tanto per intenderci ,piuttosto contro quelli con cui non si ragiona sui contratti. Pierre Orsoni presidente dell'organismo di tutela dei turisti consumatori,"invita nella nota .a non essere "freddi" con una proposta che invece ci deve infiammare di saggezza. Si potrebbero perfino introdurre degli elementi di natura legislativa per favorire queste inziative ." A quel punto la dichiarazione di sciopero sarebbe palese -continua la nota dell'associazione - e tutto avrebbe anche piu' considerazione. Proprio a partire dalla prossima settimana Telefono Blu invierà questa nota a Parlamentari e Governo ,perché si prenda in seria considerazione la cosa. Non solo l'invito è rivolto a tutti i lavoratori perché scelgano queste forme di lotta e un appello a tutti i turisti consumatori a dialogare con chi lavora nei trasporti per convincerli di questa opportunità ,abbandonando i pregiudizi e le rozzezze del passato recente. Chissà commenta ancora Pierre Orsoni- " che non si riesca ad organizzare per la prima volta non si riesca a fare uno sciopero nei trasporti che trovi tutti o quasi di accordo" 

CON L'ESTATE, IL CALDO,ARRIVANO TANTI GELATI.ATTENZIONE! LE REGOLE DELL'IGIENE 
Milano, 10 luglio 2002 - Il consumo di gelato si impenna nei mesi caldi oltre il 70% dei 1,3 miliardi di €uro spesi dagli italiani avviene in estate(62.ooo tonnellate) con un gran lavoro per le aziende industriali e le 26.000 che lo producono artigianalmente lungo la penisola.I consumi variano ampliamente e passano dalle 120 e passa porzioni annue del Friuli Venezia Giulia alle 44 della Basilicata provocando variazioni sensibili nella spesa media che per ogni famiglia si aggira sui 75 €uro circa annue. I prezzi variano dai 13 ai 18 €uro a crescere (al kilo), la metà delle gelaterie non espongono la lista degli ingredienti,sempre 1 su due non espone il prezzo al chilo.Le città che amano il gelato sono Milano ,Roma ,Bologna ,e tutte le zone rivierasche. Il gelato avvicinato dai romani ,con la neve del Terminillo mista a frutta,affinato dagli arabi,con il loro sorbetto succhia e bevi,è stato inventato dai toscani nel xvi secolo e i fiorentini sono diventati dei caposcuola del vero gelato-mantecato.Da quell'epoca,del cammino ne è stato fatto molto oggi siamo forse all'esasperazione nella ricerca del nuovo,tanto che vengono offerti i gusti piu' disparati,come cipolla,pomodo-ro,basilico,carote,riso zafferano,soia,miele,cereali,anguria,castagna(anche fuori stagione ,liquerizia,ecc. Quello che il consumatore deve sapere di essenziale è: 1 che il gelato va sciolto in bocca,non mangiato e mai in fretta; 2 il gelato gustato subito a fine pasto puo' aiutare la digestione; 3 per i bambini puo' essere una ottima e nutriente merenda; 4 per gli anziani un alimento completo contenente calcio,vitamine,liquidi e che refrigerio; 5 che esistono gelati magri a basso contenuto calorico,140 calorie ogni 100 grammi; 6 il gelato alla frutta è intorno alle 160 calorie per 100 gr. Mentre quello a base di latte è dalle 220 in su; 7 attenzione alle aggiunte:panna,canditi,pezzi di cioccolata,con questi ingredienti le calorie salgono rapidamente a 330-400 e oltre per ogni 100 gr.; 8 Evitare di acquistare gelati con la aggiunta di additivi:aromi,coloranti,emulsionanti ecc.,questi si possono conoscere in quanto devono essere dichiarati e posti in modo ben visibile; 9 Particolare attenzione va posta alla scadenza del prodotto.Si deve sapere che il miglior gelato è quello di _giornata" e che la durata massima Š un mese,poi perde molte delle sue proprietà; 10 L'aspetto piu' importante è l'igiene,il gelato è uno dei cibi piu' delicati dal punto di vista igienico:la preparazione,la conservazione il trasporto sono una catena del freddo che non deve mai essere interrotta,e di massima pulizia indispensabile per evitare pericolose conseguenze. Un alimento prezioso sotto tutti i punti di vista,tradizionalmente italiano,importante per la nostra salute e la nostra economia,proprio per questo vanno evitate tutte le possibili distorsioni produttive e di uso.La cura che aveva Caterina de'Medici forse era eccessiva,ma averne un po'_non guasta nè‚ la salute, nè‚ il prodotto. Il Telefono Blu associazione di tutela del turista consumatore aggiunge anche alcune che regole che a colpo d'occhio ci fanno capire se nella gelateria c'è l'igiene necessaria,ricordando che le regole dell'Haccp già prevedono queste procedure Sistema a raggi Uv per proteggersi dagli insetti; Spatola di acciaio in ogni vaschetta e non una unica; Camici del personale chiari ,puliti e obbligo del copricapo; Ingredienti bene in vista; Chi serve non deve maneggiare denaro; Pavimenti e muri pulitissimi. 

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