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10 LUGLIO 2002
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CONSIGLIO
EUROPEO DI SIVIGLIA E BILANCIO DELLA PRESIDENZA SPAGNOLA
Bruxelles,
10 luglio 2002 - Il Parlamento europeo ha approvato (333 voti favorevoli, 73
contrari e 68 astensioni) una risoluzione sui risultati del Consiglio
europeo tenutosi a Siviglia il 21 e 22 giugno 2002. Riguardo alla riforma
del Consiglio, l'Aula si compiace della decisione di aprire finalmente al
pubblico e alla stampa il dibattito relativo alle procedure legislative.
Convinti che un Consiglio europeo forte debba essere soggetto allo stesso
regime delle altre istituzioni, i deputati ribadiscono il loro sostegno a
una Commissione forte e indipendente, ma deplorano che il Parlamento non sia
stato menzionato, né per il nuovo programma strategico pluriennale del
Consiglio europeo, né per il nuovo programma d'attività annuale del
Consiglio. I parlamentari deplorano anche la scomparsa del Consiglio
Sviluppo e osservano che non è stato compiuto alcun progresso sulla riforma
della Presidenza dell'Unione. Per quanto riguarda l'ampliamento, la
risoluzione ribadisce la volontà di concludere i negoziati con dieci paesi
candidati entro la fine del 2002 e di presentare una strategia di
preadesione rivista e rafforzata per la Bulgaria e la Romania. I dodici
paesi candidati saranno valutati in funzione dei loro meriti e secondo il
principio della differenziazione. Nel settore della giustizia e degli affari
interni, l'Assemblea prende atto dell'intenzione di accelerare l'attuazione
del programma legislativo per la creazione di uno spazio di libertà,
sicurezza e giustizia e l'adozione di una serie di strumenti politici in
materia di asilo. Chiedendo un pari impegno per la definizione di una
politica comune d'immigrazione, i deputati si rallegrano dell'iniziativa
volta a creare un corpo comune di addetti alle frontiere esterne. Essi
ricordano tuttavia che la lentezza dell'attuazione delle disposizioni
adottate è dovuta a una mancanza di volontà politica in Consiglio e
chiedono l'introduzione del voto a maggioranza in Consiglio e la codecisione
con il Parlamento sulla materia entro il 2004. La risoluzione condanna gli
attentati terroristici perpetrati in diverse città spagnole durante il
Consiglio europeo. I deputati, tuttavia, condannano anche l'azione delle
forze di polizia spagnole per impedire il passaggio della frontiera ad
alcuni cittadini portoghesi che volevano partecipare a una manifestazione
autorizzata a Siviglia; tale azione è contraria ai principi e alle libertà
fondamentali consacrate nel trattato. I deputati si rallegrano dell'impegno
del Consiglio per la lotta contro la povertà e la fame nel mondo,
promuovendo lo sviluppo sostenibile. Sulle questioni economiche, la
risoluzione chiede ad alcuni Stati membri di essere più ambiziosi nelle
riforme, compiacendosi però del ribadito impegno del Consiglio europeo nei
confronti del patto di stabilità e di crescita; i paesi dell'Unione sono
invitati a rafforzare gli investimenti nell'istruzione, la formazione e
l'apprendimento permanente. Il Parlamento dovrebbe essere maggiormente
coinvolto nello sviluppo e nell'attuazione dei grandi orientamenti di
politica economica. I deputati auspicano, tra l'altro, la completa
esecuzione del piano d'azione sui servizi finanziari entro i termini
previsti e ritengono che sia necessario rafforzare la coesione economica e
sociale offrendo ai cittadini servizi pubblici di qualità. I parlamentari
sperano inoltre che l'istituzione del Consiglio Concorrenza contribuisca
allo sviluppo di una politica d'impresa per l'industria. Sul Medio Oriente,
l'Assemblea riafferma il sostegno alle risoluzioni Onu e alla dichiarazione
del Consiglio che mira a riaprire il dialogo politico tra israeliani e
palestinesi. Sottolineando il ruolo della comunità internazionale, i
parlamentari chiedono la convocazione d'urgenza di una conferenza
internazionale. Affermando che il Presidente Arafat è stato
democraticamente eletto e che il popolo palestinese ha il diritto di
scegliere i suoi leader, il Parlamento sostiene che la soluzione della crisi
passi per il negoziato e il dialogo politico. La fine dell'occupazione e la
pronta istituzione di uno Stato palestinese democratico e autonomo entro i
confini del 1967 sono, secondo i deputati, le migliori condizioni per
garantire il diritto alla sicurezza d'Israele. L'Aula si compiace della
disponibilità del Consiglio a subentrare nell'operazione "Amber Fox"
della Nato nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, tuttavia deplora che
gli accordi permanenti tra l'Ue e la Nato "Berlin Plus" non siano
ancora entrati in vigore. È inoltre deplorevole che la Pesc non sia
soggetta al controllo democratico del Parlamento europeo. La risoluzione
propone infine che l'Unione agisca per agevolare i contatti tra le parti
nella crisi tra India e Pakistan. Quanto a Kaliningrad, si tratta di trovare
un compromesso equilibrato tra la sicurezza delle frontiere esterne dell'UE
e la necessità di rendere agevoli gli accordi in materia di visti e
transito per gli spostamenti da e verso Kaliningrad.
LA
COMMISSIONE EUROPEA SI APPRESTA A RENDERE PIÙ PRECISA LA DEFINIZIONE DI PMI
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Dopo aver raccolto per un anno le analisi
condotte dalla comunità imprenditoriale e dalla DG Imprese, nonché i
contributi provenienti dall'opinione pubblica, la Commissione ha lanciato
una seconda consultazione esterna sulla definizione di Pmi (piccole e medie
imprese). Malgrado l'esistenza di un ampio consenso circa la necessità di
ridefinire il termine "Pmi", il commissario per le Imprese Erkki
Liikanen ha predisposto l'organizzazione di una seconda consultazione (la
prima si è svolta nell'autunno del 2001) sulle nuove bozze di testo. La
consultazione ha per oggetto la definizione di "Pmi" proposta
dalla Commissione in una raccomandazione del 1996. Il progetto preliminare
di raccomandazione della Commissione evidenzia la necessità di elaborare
una definizione più precisa di microimpresa, adattare la precedente
definizione di Pmi agli sviluppi economici, tenere in considerazione le
difficoltà che sono sorte in merito all'interpretazione della precedente
definizione e aggiornare quest'ultima in base alle variazioni dei prezzi e
della produttività. Il testo sottolinea inoltre la necessità di evitare
che le microimprese siano penalizzate e che le imprese più grandi
beneficino di misure concepite per le aziende più piccole. Si richiede,
inoltre, la semplificazione e l'accelerazione delle procedure
amministrative. Il principale vantaggio per la Comunità nel suo complesso
consisterebbe nella possibilità di disporre di un mezzo più chiaro per
definire le Pmi, rendendo così più specifici e comparabili i dati relativi
ai 20 milioni di imprese dell'UE. Nel progetto preliminare di comunicazione,
la Commissione sottolinea il fatto che, grazie ad una definizione giuridica
più chiara di Pmi, sarà possibile promuovere maggiormente l'innovazione e
gli investimenti. Inoltre, essa evidenzia come questo modello dovrebbe
fungere da riferimento, contribuendo a garantire che le sue caratteristiche
vengano recepite da qualsiasi altro modello utilizzato nei 15 Stati membri
ed eliminando, in tal modo, il rischio di profonde differenze di
interpretazione.
RELAZIONE
ANNUALE 2001 DELLA BCE
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Il Parlamento ha approvato la risoluzione sul
rapporto annuale 2001 della Banca centrale europea. L'Aula si congratula con
la Bce per il ruolo svolto nel passaggio all'euro e per il pragmatismo della
sua politica monetaria, pur sostenendo la priorità accordata alla stabilità
dei prezzi. I deputati raccomandano il proseguimento della moderazione
salariale e l'accelerazione delle riforme strutturali negli Stati membri, in
modo da instaurare una maggiore flessibilità sui mercati dei beni e del
lavoro. La relazione indica che nel 2002 i prezzi al consumo in alcuni
settori della vita quotidiana "sono aumentati senza ragione in misura
eccessiva" e che questi aumenti sono stati collegati dalla popolazione
all'introduzione della moneta unica. In tema di trasparenza, l'Assemblea
chiede nuovamente alla Bce di pubblicare i verbali delle riunioni
includendovi, in forma anonima, la ripartizione dei voti e l'opinione di
minoranza; l'Aula chiede anche la pubblicazione annuale delle tendenze
produttive e le aspettative in materia di salari e di prezzi per ciascun
paese. I deputati si rallegrano che il Presidente della Bce abbia dichiarato
che la votazione al Consiglio direttivo potrà diventare in futuro la
procedura più consueta, soprattutto alla luce dell'ampliamento. Tuttavia,
essi precisano che la necessità di un sistema di voto efficace non deve
escludere gli Stati membri più piccoli dal processo decisionale della Bce.
Dibattito - Il Presidente della Banca centrale europea, Willems F.
Duisenberg, ha aperto la discussione sul rapporto annuale delle attività
della Banca centrale europea per il 2001 ricordando il lancio dell'euro, sei
mesi fa, quale pietra miliare dell'Unione. Il passaggio alla nuova moneta è
stato positivo ma il 2001 è stato un periodo particolarmente impegnativo
per la Bce: le pressioni sui prezzi hanno complicato la gestione della
politica monetaria, in una situazione di estrema incertezza dopo gli eventi
dell'11 settembre. La politica monetaria della Bce doveva orientarsi sugli
sviluppi a breve termine e focalizzare sui rischi alla stabilità dei prezzi
a medio termine; in questa prospettiva l'inflazione a medio termine stava
diminuendo: la Bce ha perciò ridotto quattro volte i tassi di interesse nel
2001, per un totale di 150 punti di base. Il tasso minimo sulle operazioni
di rifinanziamento della Bce ha raggiunto il 3,25% nel novembre 2001 e i
tassi di interesse più importanti sono rimasti invariati da allora, mentre
quelli reali a breve e lungo termine sono rimasti molto bassi. Il tasso di
inflazione media annuale nel 2001 è stato del 2,5%. L'inflazione è stata
influenzata dall'aumento dei prezzi delle importazioni del 2000 e
dall'impatto delle malattie degli animali sui prezzi alimentari, ma le cause
del fenomeno non potevano essere controllate dalla Bce. La politica
dell'anno scorso è stata capita sia dagli osservatori che dai mercati, che
hanno dimostrato fiducia nei confronti della politica di stabilità dei
prezzi a medio termine: restavano solo alcuni dubbi sul possibile impatto
del passaggio all'euro. L'aumento dei prezzi al consumo dal 2,0% in dicembre
al 2,7% in gennaio è stato purtroppo associato da molti a questo passaggio
ma ci sono altri fattori : l'aumento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli
dovuto a condizioni del tempo avverse nel Sud dell'Europa e gli aumenti
fiscali in vari paesi. In certi settori a basso livello di concorrenza, ci
sono stati alcuni adeguamenti dei prezzi verso l'alto in connessione con il
passaggio all'euro, ma le statistiche dimostrano che i rialzi sono stati
contenuti. Per quanto riguarda la situazione attuale, le condizioni
economiche sono gradualmente migliorate, con la riduzione dell'impatto degli
attentati terroristici. Lo scenario prevedibile è quello di una
accelerazione dell'attività economica per ritornare ad una crescita entro
quest'anno. Una forte domanda di liquidità alla fine dello scorso anno,
associata con l'incertezza finanziaria dovuta agli attacchi terroristici,
attenuatasi all'inizio del 2002, sembra ora di nuovo in aumento. Il declino
della crescita di prestiti al settore privato è ormai contenuto e la
domanda di credito è in aumento. Occorre un margine di controllo per
evitare che vi siano rischi di inflazione nel corso della ripresa economica.
Rispetto al novembre 2001 la situazione sembra peggiorata: l'inflazione si
è ridotta meno rapidamente di quanto ci si aspettasse, forse anche a causa
degli elementi menzionati in precedenza, ma la Bce continuerà a monitorare
gli sviluppi per evitare possibili deviazioni dalla stabilità dei prezzi e
spinte inflazionistiche. A tal fine sarà necessario adottare una politica
di moderazione salariale. Le stime attuali per il potenziale di crescita
nella zona euro sono dell'ordine del 2-2,5%: la Bce contribuirà a mantenere
la stabilità dei prezzi ma tutti dovranno assumersi le proprie
responsabilità. Il benessere dei cittadini dipenderà anche dalla prudente
applicazione delle politiche fiscali: il patto di stabilità richiede di
rispettare le prospettive a medio termine e la situazione di bilancio in
tutti i paesi dovrebbe arrivare ad un equilibrio o all'eccedenza, ma gli
sviluppi fiscali degli ultimi mesi in vari Stati membri destano
preoccupazione. E' importante che i paesi che non hanno ancora un equilibrio
di bilancio lo raggiungano entro il 2004. Passando alla relazione in
discussione, il presidente della Bce ha riconosciuto una concordanza di
strategia e analisi. La Bce è consapevole del fatto che possano esserci
variazioni a breve termine, ma le intenzioni di spesa futura restano
invariate. Le ragioni degli sviluppi monetari vanno capite per prevedere e
assicurare la stabilità a medio termine. Una banca centrale deve tener
conto dei prezzi quando c'è un problema di stabilità, per evitare reazioni
che portino a movimenti incontrollati del mercato e delle borse. Per quanto
riguarda le proiezioni, queste hanno un ruolo importante ma non unico e
servono solo da input per i funzionari e la banca. E' difficile fare
proiezioni ed è impossibile riassumere tutte le informazioni importanti in
un'unica proiezione. Viste le incertezze sul modello economico migliore, non
è opportuno usare un'unica proiezione per analizzare il rischio della
stabilità: esistono molti altri indicatori e analisi nell'ambito della
strategia del secondo pilastro. Per quanto riguarda la pubblicazione dei
pareri, viste le reazioni di certi paesi, questa potrebbe portare a tensioni
e deviare dalla prospettiva del mercato dell'euro. Si suggerisce che
l'equilibrio dei voti nel consiglio della Bce sia pubblicato senza fare
nomi, ma non è detto che in tal modo si fornisca maggiore chiarezza al
mercato. Per concludere, il presidente della Bce ha fatto di nuovo
riferimento all'euro: con una singola moneta i cittadini europei hanno un
simbolo comune dell'identità europea nella vita quotidiana, base che
stimola un'ulteriore integrazione economica, politica e finanziaria su cui
costruire un'unione sempre più forte. La relatrice, Piia-Noora Kauppi (Ppe/De,
Fin), ha affermato che il patto di stabilità è la base fondamentale per
garantire la credibilità della zona euro e lo sviluppo economico europeo:
è inutile, quindi, rimetterlo in discussione. Gli Stati membri devono
intervenire sulle aliquote fiscali attuali e sui sistemi pensionistici, che
sono due fattori chiave. Il valore dell'euro si è avvicinato a quello del
dollaro e ciò è importante per la credibilità della zona euro. Gli
investimenti privati in quest'area economica sono prova della fiducia nella
moneta unica, maggiore rispetto alla fiducia a lungo termine nell'area del
dollaro. La relatrice ha però chiesto chiarimenti sull'inflazione e sui
tassi di base della zona euro, in particolare se questi resteranno ai
livelli attuali. Bisognerebbe inoltre sapere quali saranno gli effetti di
tutto ciò sulle politiche future di ricerca, sulla strategia per il secondo
pilastro e sulla gestione del primo pilastro. Il ruolo dei mercati è sempre
più importante e la Bce deve rappresentare un punto di riferimento. Il
Parlamento insiste, poi, affinché il consiglio dei governatori acquisisca
maggiore velocità di reazione. Bisognerebbe pubblicare le informazioni
sulle modifiche di gestione: ciò permetterebbe di rafforzare il ruolo
dell'opinione pubblica, rendendo più comprensibile l'azione della Bce. I
due terzi dei cittadini europei ritenevano che il passaggio all'euro avrebbe
comportato una spinta inflazionistica, ma non è stato così, ha detto la
relatrice. Si sono verificati piccoli aumenti dei prezzi, ma ciò che conta
è l'informazione dei cittadini. Il 60% dei consumatori, infatti, non si
rende conto della struttura dei prezzi sulla base dell'euro: è necessario
impegnarsi in questo senso per risolvere i problemi in futuro. Othmar Karas
(Ppe/De, A), dopo aver ringraziato la relatrice per il documento ampio e
completo, si è rallegrato con il Presidente e con il direttivo della Bce
per la collaborazione con la commissione parlamentare: entrambe le parti
possono ulteriormente intensificare il dialogo. Le decisioni della Bce non
sono molto comprensibili per i cittadini, ma la politica della Banca
centrale europea ha ripercussioni dirette sul potere d'acquisto e sulla
valuta: maggiore sarà la trasparenza e maggiore sarà la comprensione da
parte dei cittadini. L'oratore si è anche congratulato per l'azione seguita
all'11 settembre, quando la collaborazione con la Fed ha avuto ripercussioni
immediate, contenendo gli effetti negativi degli attentati. Quanto
all'introduzione dell'euro, si è fatto fronte alla situazione e alle
inquietudini dei cittadini. Il patto di stabilità, per Karas, è una parte
fondamentale per la stabilità dell'euro: egli respinge quindi qualsiasi
tentativo di svuotarlo. Altre riforme dovranno essere realizzate alla luce
dell'ampliamento, ma l'Europa saprà certo far fronte a queste sfide.
Christa Randzio-Plath (Pse, D) ha dichiarato che il gruppo socialista
sostiene la relazione. La Banca centrale merita ringraziamenti perché ha
mostrato quanto fosse importante la moneta unica di fronte agli attacchi
esterni. L'Europa ha dimostrato di riuscire nei suoi obiettivi quando agisce
con unità; il risultato, però, non sembra così positivo sotto il profilo
dell'aumento dei prezzi: molti cittadini ritengono che le statistiche non
corrispondano alla realtà e attribuiscono l'aumento dei prezzi
all'introduzione della moneta unica. L'euro non è solo un'operazione
tecnica, ma un cambiamento psicologico di grandissima importanza, basti
pensare alla possibilità di prelevare la stessa valuta in paesi diversi.
L'oratrice ha, però, espresso preoccupazione sulla rivalutazione della
moneta europea, affermando che la riduzione delle importazioni può portare
a una politica espansiva e a decisioni sui tassi d'interesse che potrebbero
non essere opportune e sollecitando la conferma del processo di Lisbona. Un
segnale positivo è rappresentato dal fatto che gli imprenditori pensano
alla crescita, chiedendo prestiti per investimenti. La Bce, infine, dovrebbe
accettare di informare il Parlamento su tutte le decisioni relative alla
politica monetaria. Christopher Huhne (Eldr, Uk) ha affermato che non si è
ancora ricevuta risposta dal consiglio direttivo sulla pubblicazione delle
votazioni, in modo da capire il cambiamento di opinione all'interno
dell'organo. Egli auspica che l'assunzione di decisioni sulla base del
consenso sia riconsiderata, chiedendo che il consiglio voti a maggioranza.
L'oratore, poi, non condivide le critiche e ritiene che l'Istituto di
Francoforte nel 2001 abbia onorato gli impegni. Nella relazione si osserva
che nel 2001 gli Stati membri non hanno raggiunto gli obiettivi finanziari
fissati e in alcuni casi hanno registrato un deficit elevato, ha affermato
Sylvia-Yvonne Kaufmann (Gue/Ngl, D). Il consolidamento del bilancio viene
quindi messo in pericolo, con il rischio di non raggiungere la stabilità né
di avere un margine per la crescita. Quest'ultimo aspetto non è stato
sottolineato a sufficienza nella relazione parlamentare. L'oratrice insiste
pertanto per la revisione del patto di stabilità e per il suo completamento
con il patto per l'occupazione. La politica della stabilità non si deve
infatti fermare alle questioni monetarie. Il commissario responsabile per
gli affari economici e monetari, Pedro Solbes Mira, è intervenuto
ringraziando la relatrice per il buon lavoro. Due i punti toccati nel suo
intervento: il ruolo del patto di stabilità e la crescita nella situazione
attuale. Il patto di stabilità contribuisce alle politiche di rilancio
economico spingendo ad arrivare all'equilibrio, ma per neutralizzare gli
effetti negativi del deficit sono state adottate in alcuni paesi misure
fiscali difficilmente giustificabili. Tali paesi hanno continuato con la
politica fiscale per togliere rigidità all'offerta. Nel 2000 si registrava
una crescita decisa, ma non sono stati eliminati gli ostacoli che adesso si
manifestano in alcuni paesi. Occorre allora andare avanti con le riforme
strutturali. La seconda osservazione riguardava invece l'euro e il patto di
stabilità. Eurostat ha affermato che l'inflazione più recente registrata
è dello 0,6%. Forse esiste una crescita nei beni e nei consumi che dà
un'impressione falsa al cittadino, ma c'è stato un miglioramento nella
competitività che ha generato una diminuzione dei prezzi al consumo. A
conclusione del dibattito, Wim Duisemberg ha risposto alle richieste di
maggiore trasparenza attraverso la pubblicazione dei verbali e dei voti
espressi, ricordando che la decisione per consenso non implica
necessariamente l'unanimità. Ogni decisione nasce dal consiglio direttivo
nel suo insieme, talvolta con alcuni membri più entusiasti di altri e,
sebbene provengano tutti dagli Stati membri, essi non rappresentano i
rispettivi paesi, ma sono impegnati nel lavoro sulla base delle capacità
personali. Ciò fa sì che le decisioni siano difese da tutto il consiglio.
Ammettendo che nell'opinione pubblica molti aumenti di prezzo sono stati
attribuiti all'euro e agli effetti degli arrotondamenti, egli ha affermato
che ciò è vero soprattutto per i beni acquistati quotidianamente dai
cittadini. L'inflazione sembra in fase di declino e anche se il tasso
marginale fosse maggiore, si rientrerebbe comunque nella tendenza; ci si
trova tuttavia in un momento che richiede molta vigilanza per il rischio del
superamento della soglia del 2%. Nell'ultimo incontro del consiglio
direttivo sono stati esaminati questi problemi. Gli investimenti in Europa
sembrano ora più attraenti: il periodo di grandi flussi di capitali in
uscita dal vecchio continente sembra sia finito; ma per rendere l'euro
attraente anche ai paesi terzi è necessario un tasso unico che tenga conto
della situazione e dell'evoluzione salariale, creando un ambiente favorevole
agli investimenti. Le intenzioni dei capi di Stato e di governo per
proseguire sulla strada delle riforme strutturali devono essere tradotte
dalle parole ai fatti. La Bce sostiene il piano d'azione sui servizi
finanziari, chiedendo di applicarlo al più presto, per una maggiore
armonizzazione del mercato dei capitali. La Bce farà il possibile per
rispettare il proprio mandato di supervisione del mercato
SOMMERSO:
IN ARRIVO 5MILA NUOVE LETTERE
Roma, 10 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e Finanze comunica che con
l'invio di altre 5mila lettere di richieste di informazioni da parte
dell'Agenzia delle Entrate sta proseguendo il piano straordinario di
accertamento del lavoro sommerso. Le nuove comunicazioni, in corso di
spedizione, sono dirette a imprenditori che, dagli incroci di informazioni
eseguiti, risultano titolari di utenze elettriche per usi non domestici, per
le quali sono stati rilevati consumi significativi di energia. In possesso
anche di numero di partita Iva attiva, questi imprenditori non risultano
avere presentato dichiarazioni fiscali negli ultimi due anni. Le lettere
sono corredate da un questionario, con cui i destinatari potranno fornire
agli uffici locali dell'Agenzia delle Entrate le loro spiegazioni circa le
irregolarità riscontrate. Se gli uffici non riceveranno chiarimenti o se li
considereranno insufficienti, l'impresa sarà inserita con priorità nel
programma di accertamenti. L'imprenditore ha la possibilità, comunque, di
bloccare la successiva attività di accertamento, con la presentazione della
dichiarazione di emersione. In questo modo accede anche ai benefici della
legge 383, quindi alla possibilità, oltre che di regolarizzare la sua
attività e di sistemare i conti per gli anni passati, di ottenere riduzioni
di imposte, contributi e premi Inail per il triennio
2002-2004.
PROSEGUONO LE INIZIATIVE DECENTRATE SUL TERRITORIO NELL'AMBITO DELLA
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PROMOSSA DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA E
DELLE FINANZE INSIEME CON LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SULLE OPPORTUNITA'
OFFERTE DALLA LEGGE 383/2001 PER L'EMERSIONE DEL LAVORO IRREGOLARE
Milano, 10 luglio 2002. Si è svolto ieri mattina a Milano, presso la locale
Camera di Commercio, il secondo incontro con le Parti Sociali promosso dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze, nell'ambito della campagna di
comunicazione integrata del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della
Presidenza del Consiglio per l'emersione del lavoro irregolare. Un problema
che, secondo stime del Fmi, è particolarmente rilevante in Italia. Il
nostro Paese si colloca al secondo posto, dopo la Grecia, per tasso di
"sommerso" e i più recenti dati Eurispes (26 giugno 2002) parlano
addirittura di 5,6 milioni di lavoratori in nero. L'economia sommersa, non
è solo un problema delle imprese e dei lavoratori che ne sono coinvolti, ma
arreca danno all'economia nazionale e, quindi, alla collettività. Le
imprese sommerse operano nell'incertezza e senza prospettive per il futuro;
i lavoratori sono privi di tutele previdenziali e assicurative; i conti
pubblici ne risentono soprattutto attraverso minori entrate fiscali e
contributi previdenziali. L'incontro si è svolto alla presenza di un folto
pubblico di addetti ai lavori ed ha visto la partecipazione di Carlo Lesca
(Camera di Commercio di Milano) Francesco Paolo Tronca (Vice Prefetto
Vicario di Milano), Carlo Magri (Assessore Personale e Organizzazione,
Lavoro e Risorse, Servizi Statistici del Comune di Milano), Gualtiero
Soldera (Consigliere del Ministro dell'Economia e delle Finanze per le
Politiche delle Entrate) e Paolo Puglisi (Direttore Politiche
Giuridico-Tributarie Dipartimento per le Politiche Fiscali del Ministero
dell'Economia e delle Finanze). "A Milano - ha dichiarato Carlo Lesca -
il lavoro sommerso è limitato (2,8%) ma rappresenta comunque un fenomeno di
rilevanza sociale: ben vengano quindi tutti gli strumenti e le misure che
possono contribuire a conoscere questo fenomeno, per rafforzare un'economia
sana e forte per tutti". "La Legge 383/2001 - ha sottolineato
Gualtiero Soldera - intende combattere quella che consideriamo una vera e
propria piaga. Questa Legge non è né un provvedimento di carattere
sanzionatorio, né un provvedimento finalizzato al prelievo, né un condono.
Essa infatti prevede agevolazioni e procedure straordinarie per accompagnare
il percorso di uscita dal sommerso degli imprenditori che effettuano
l'emersione e pone come condizione il rientro nella legalità. E' un
provvedimento multidisciplinare ed innovativo che mira al sostanziale
risanamento economico e alla valorizzazione del lavoro regolare inteso come
bene collettivo. Proprio per questo ad esso è stata associata una imponente
campagna di comunicazione integrata del valore globale di 6 milioni di Euro.
Si tratta - ha proseguito Gualtiero Soldera - del più grande impegno
economico sinora affrontato dallo Stato per una campagna di comunicazione,
ma intendiamo creare nel Paese un clima di totale consapevolezza e
condivisione su tali tematiche". "Ad una comunicazione giocata in
positivo - ha concluso Gualtiero Soldera - abbiamo in parallelo avviato una
"fotografia" del sommerso in Italia, Regione per Regione, Comune
per Comune: abbiamo identificato circa 40.000 realtà che utilizzano quasi
certamente lavoratori in nero ed abbiamo già inviato circa 8.000
questionari finalizzati all'acquisizione di chiarimenti". Gualtiero
Soldera ha infine evidenziato il ruolo di primo piano dei Sindaci per
l'emersione del lavoro irregolare. Ad essi la Legge 383/2001ha affidato il
compito e il potere di vagliare e approvare i progetti individuali di
emersione progressiva presentati dagli imprenditori dell'economia
"sommersa" entro il 30 settembre prossimo La campagna di
comunicazione integrata sulle opportunità offerte dalla Legge 383/2001
promossa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze insieme con la
Presidenza del Consiglio è stata realizzata da Saatchi & Saatchi,
Gruppo Moccia e ZenithMedia. Alle classiche iniziative di advertising (spot
televisivi e radiofonici, pagine su quotidiani e periodici, attività di
mailing) essa affianca innovativi strumenti di informazione e di servizio:
www.383.it sito Internet dedicato, per un accesso diretto e immediato a
tutte le informazioni sull'emersione del lavoro irregolare; 800.100.383
numero telefonico "verde" che fornisce informazioni e risposte
sugli aspetti fiscali, contributivi, previdenziali e assicurativi. 383News,
rubrica radiofonica di approfondimento. Un ruolo fondamentale viene inoltre
affidato alle iniziative decentrate sul territorio, dirette alle
associazioni delle categorie economiche e ai sindacati dei lavoratori, ai
professionisti della consulenza, cui i datori di lavoro possono rivolgersi,
ai Sindaci, chiamati a gestire l'emersione progressiva, ai Prefetti e a
tutte le rappresentanze territoriali delle parti sociali. Gli incontri sono
stati programmati a Roma il 2 luglio, a Milano il 9 luglio, a Cagliari il 10
Luglio, a Palermo il 17 luglio, a Napoli il 18 luglio.
ABI
SU AUDIZIONE CASO FIAT
Roma, 10 luglio 2002 - Abi non ritiene che le dichiarazioni odierne del
Presidente di Confindustria vadano intese come un auspicato 'non
coinvolgimento delle banche' nella vicenda Fiat. Se così fosse sarebbe
curioso. Più in generale, Abi ricorda che la legge e le istruzioni di Banca
d'Italia non consentono 'intrecci' pericolosi tra banche e imprese.
BANCA
POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA E MELIORBANCA ANNUNCIANOL'ACQUISTO DA PARTE
DI MELIORBANCA DELLE PARTECIPAZIONI DETENUTE DA BPCI IN ARCA VITA E ARCA
ASSICURAZIONI
Milano, 10 luglio 2002 - Banca Popolare Commercio e Industria ha venduto a
Meliorbanca il 17,5% di Arca Vita e il 5% di Arca Assicurazioni per un
controvalore complessivo di 29 milioni di Euro. L'ingresso della Merchant
Bank milanese nel comparto assicurativo è diretto a consentire una più
ampia sinergia tra prodotti finanziari e prodotti assicurativi. Il Gruppo
Arca Vita ha un totale attivo di 3.250 milioni di euro e nel corso del 2001
ha raccolto premi per 662 milioni di euro (vita e danni). La parte restante
del capitale è detenuta da Banche Popolari tra le quali in particolare
Em.Ro Popolare SpA, la Banca Popolare di Vicenza Scarl e la Banca Popolare
di Sondrio Scarl. Bpci ha inoltre conferito a Gallo & C., società di
consulenza del Gruppo Meliorbanca, un mandato di advisory per la
razionalizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo Bpci. L'uscita della
Banca Popolare Commercio e Industria dal capitale di Arca Vita e Arca
Assicurazioni si inserisce nella prospettiva della conclusione di un accordo
esclusivo di partnership strategica nel settore della bancassicurazione,
parte integrante del piano industriale del Gruppo Bpci e della connessa
esigenza di razionalizzare il portafoglio partecipazioni. La cessione
consente alla Banca Popolare Commercio e Industria di conseguire una
plusvalenza di oltre 10 milioni di euro. L'operazione è soggetta
all'autorizzazione delle Autorità di Vigilanza.
APPROVATI
DA BANCA D'ITALIA I REGOLAMENTI DI QUATTRO FONDI SPECULATIVI DI OBIETTIVO
SGR.
Milano, 10 luglio 2002. Il 4 Luglio 2002, Banca d'Italia ha approvato i
regolamenti di quattro fondi speculativi di Obiettivo Sgr, la Sgr
speculativa di Banca Imi esclusivamente dedicata alla gestione di Hedge Fund
di tipo "Single Manager". Due dei fondi sono orientati a specifici
comparti dei mercati finanziari ("Obiettivo - Global Fixed Income"
ed "Obiettivo - Global Equity"), mentre due adottano un approccio
"multistrategy" ("Obiettivo - multistrategy" ed
"Obiettivo - multistrategy low risk"). La Sgr prevede di dare
inizio nei prossimi giorni alla fase di sottoscrizione dei fondi
"Obiettivo - Global Fixed Income" ed "Obiettivo Global Equity",
il cui lancio vero e proprio è programmato entro la fine di luglio. I fondi
multistrategy saranno invece lanciati nel corso dell'ultimo trimestre del
2002. Investment Bank del Gruppo Sanpaolo Imi, interamente controllata dalla
Capogruppo, Banca Imi è uno dei principali intermediari finanziari
italiani, con forte presenza nei collocamenti azionari e obbligazionari,
nelle operazioni di finanza straordinaria e nella negoziazione di titoli.
Banca Imi svolge attività di consulenza finanziaria per le imprese,
operazioni di raccolta di capitali di rischio e di debito, negoziazioni in
conto proprio e in conto terzi su un'ampia gamma di prodotti finanziari sui
mercati regolamentati e non. Banca Imi offre inoltre servizi accessori alle
attività principali, fra cui la research, per la quale vanta un team di più
di 30 analisti tra Milano, Londra, New York, e servizi di clearing,
settlement, deposito titoli.
VIRGILIO
MARRONE SOSTITUISCE GABRIELE GALATERI NEL C.E. DI SANPAOLO IMI
Torino, 10 luglio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha
preso atto delle dimissioni dalla carica di membro del Comitato Esecutivo
della Banca rassegnate dal Consigliere Gabriele Galateri di Genola a seguito
dell'importante e impegnativo ruolo venuto recentemente a ricoprire
nell'ambito del Gruppo Fiat. Dopo aver espresso a Galateri - che rimarrà
nel Consiglio di Sanpaolo Imi - il più vivo apprezzamento e ringraziamento
per la preziosa collaborazione offerta al C.E. sin dal momento dell'ingresso
di Ifi/Ifil nell'azionariato Sanpaolo all'indomani della privatizzazione
dell'Istituto (1997), il CdA ha deciso di reintegrare ad otto il numero dei
componenti il Comitato stesso con la nomina del Consigliere Virgilio
Marrone.
CRAVERO
NOMINATO PRESIDENTE DI ADALYA BANCA IMMOBILIARE Milano, 9 luglio 2002 Dopo
la fusione di Credito Italiano in UniCredit Banca, Alberto Cravero ha
assunto l'incarico di Presidente di Adalya Banca Immobiliare, l'Istituto di
credito specializzato nella casa del Gruppo Unicredito Italiano. Entrato nel
'54 in Credito Italiano, Cravero è approdato nel 1990 nella Direzione
Centrale dell'Istituto, dove ha ricoperto vari incarichi fino alla nomina a
Direttore Generale (1999) e a Presidente (dal 2000 ad oggi). Con questo
ingresso, il management di Adalya Banca Immobiliare si rafforza
ulteriormente dopo la nomina, nel Marzo scorso, di Flavio Miglioli alla
Direzione Generale.
MARIO
BEZZI È IL NUOVO RESPONSABILE DELL'INTERNAL AUDITING DEL GRUPPO BORSA
ITALIANA.
Milano, 10 luglio 2002 - Laureato in Economia e Commercio all'Università
degli Studi di Pavia, Mario Bezzi, 37 anni, ha trascorso otto anni in Arthur
Andersen prima in Revisione e successivamente in Arthur Andersen Mba come
specialista di finanza. Ha poi lavorato nell'Ispettorato di Deutsche Bank
con specifiche responsabilità di controllo dell'attività di trading.
Successivamente è stato per oltre due anni Internal Auditor in Ubm (Gruppo
Unicredito). Come Responsabile dell'Internal Auditing si occuperà di
strutturare la funzione di Internal Auditing del Gruppo Borsa
Italiana.
PRECISAZIONI
DI TEMEX SPA
Milano, 10 luglio 2002 - Temex S.p.a. precisa: "Nulla a che vedere con
il Terzo Mercato S.r.l.". Temex S.p.a., rammaricandosi per la
confusione ingenerata da alcuni lanci di stampa, precisa che il terzo
mercato Temex.it S.S.O. da esso gestito non è in alcun modo riconducibile
al terzo mercato a suo tempo gestito dalla società Terzo Mercato S.r.l. in
liquidazione, oggetto di provvedimenti sanzionatori da parte della Consob.
Temex.it S.S.O. si differenzia infatti per compagine sociale, esponenti
aziendali, operatività telematica, visibilità al pubblico dei prezzi in
tempo reale sul sito www.temex.it Temex S.p.a. si scusa per l'inconveniente
con tutti gli interessati.
FUNDSWORLD:
OLTRE 1.000 I FONDI DISPONIBILI ONLINE LANCIO DEI PRODOTTI VITRUVIUS E
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA MERRILL LYNCH E SOCIÉTÉ GÉNÉRALE
Milano, 10 luglio 2002 - FundsWorld (Gruppo IntesaBci), leader nel settore
del risparmio gestito online, annuncia l'ulteriore ampliamento della gamma
di prodotti disponibili su www.fundsworld.it grazie all'ingresso di 11
comparti di Vitruvius Sicav (Belgrave Capital Management Ltd), 22 nuovi
comparti di Merrill Lynch Investment Managers e 39 nuovi comparti di Sogelux
Fund (Société Générale). Con gli ultimi ingressi i prodotti disponibili
sul sito sono oltre 1.000, di 38 diverse società di gestione. In
particolare, l'offerta di Vitruvius Sicav è composta di: 10 comparti
Azionari (Italia, Europa, America, Paese e Settoriali); 1 comparto Monetario
- Vitruvius Riserve Liquidity - (Area Euro) Le commissioni di ingresso
variano da 0% a 0,50% a seconda dell'importo versato. Il minimo di prima
sottoscrizione è di 5.000 Euro (1.000 Euro per le sottoscrizioni
successive). L'offerta Merrill Lynch Investment Managers si arricchisce di
22 nuovi comparti oltre ai 43 già presenti: 6 comparti Azionari (Area Euro,
America, Pacifico, Paesi Emergenti, Internazionali, Altre Specializzazioni);
comparti Obbligazionari (Area Dollaro, Obbligazionari Misti, Altre
Specializzazioni); 1 comparto Bilanciato Bilanciato. Le commissioni di
ingresso variano da 0% a 1,75% a seconda dell'importo versato. Il minimo di
prima sottoscrizione è di 2.000 Euro. L'offerta Société Générale si
arricchisce di 39 nuovi comparti Sogelux Fund oltre ai 3 comparti del fondo
di fondi Sg Ventaglio già presenti: 11 comparti Obbligazionari (Area
Europa, Area Dollaro, Area Yen, Area Euro a Medio Lungo Termine,
Internazionali, Paesi Emergenti, Altre Specializzazioni); 27 comparti
Azionari (Europa, America, Pacifico, Paesi Emergenti, Internazionali, Area
Euro, Paese e Settoriali); 1 comparto Monetario (Area Euro). Le commissioni
di ingresso variano da 0% a 0,50% a seconda dell'importo versato. Il minimo
di prima sottoscrizione è di 1.500 Euro (500 Euro per le sottoscrizioni
successive).
L'AZIONISTA
DI RIFERIMENTO WIRETEL S.P.A. HA DISPOSTO UN VERSAMENTO A FONDO PERDUTO A
FAVORE DI SIRTI SPA DI € 20,9 MILIONI DI EURO CIRCA
Milano, 10 luglio 2002 - Coerentemente con quanto preannunciato in sede di
Assemblea degli Azionisti, Sirti SpA comunica di aver avuto notizia che
l'azionista di riferimento Wiretel S.p.A. ha disposto - con decisione
unilaterale - un versamento a fondo perduto a favore di Sirti SpA di €
20,9 milioni di Euro circa, importo derivante da indennizzi ricevuti.
APPROVATO
IL BILANCIO 2001 DE AGOSTINI: I RICAVI AMMONTANO A 1.178,3 MILIONI DI EURO
(+ 2,5% RISPETTO AL 2000) L'UTILE NETTO È PARI A 42,9 MILIONI DI EURO.
Novara, 10 luglio 2002 - Si è svolta nei giorni scorsi - sotto la
Presidenza di Marco Drago - l'Assemblea degli Azionisti di De Agostini
S.p.A. che ha approvato il bilancio dell'esercizio 2001 relativo alla società
e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo. I ricavi consolidati si
assestano a 1.178,3 milioni di Euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2000.
Il risultato consolidato netto di competenza del Gruppo è pari a 42,9
milioni di Euro, dopo avere stanziato ammortamenti complessivi per 31,7
milioni di Euro e imposte per - 4,6 milioni di Euro. L'utile operativo
risente dei costi sostenuti per la ricerca, per lo sviluppo di nuove
iniziative di business e per il rafforzamento delle strutture di Gruppo,
fattori il cui effetto benefico si manifesterà pienamente nei prossimi
esercizi. La posizione finanziaria netta a breve presenta un saldo positivo
di 1.549,2 milioni di Euro, che si confronta con il saldo positivo di
1.909,9 milioni del 2000. Il decremento è riconducibile agli investimenti
effettuati in immobilizzazioni operative e finanziarie. L'indebitamento a
medio e lungo termine a fine esercizio è di 221,8 milioni di Euro. Il
patrimonio netto di Gruppo - al netto delle azioni proprie - ammonta a fine
esercizio a 2.028,5 milioni di Euro, contro 1.993,8 milioni dell'anno
precedente. Il 2001 ha rappresentato un anno di "transizione" per
il Gruppo De Agostini. Da un lato, è stato infatti mantenuto un forte
livello di impegno nelle attività editoriali tradizionali, dall'altro si
sono gettate le basi e creati i presupposti affinché il Gruppo possa
diversificare le sue attività. Con riferimento al settore editoriale, si
sono concluse e avviate importanti acquisizioni volte a completare l'offerta
strategica del Gruppo, in particolare quella di Elea S.p.A., società leader
nel segmento della formazione orientata all'information & communication
technology. E' stato avviato il progetto DeA Communications, che mira a
sviluppare, attraverso acquisizioni e start-up, un polo orientato alla
produzione di contenuti per il cinema, la televisione e altri media. Tra i
fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio si mettono in
evidenza l'operazione Utet, attualmente in fase di perfezionamento, e
l'acquisizione della quota di controllo di Mikado Film S.p.A., società di
produzione e distribuzione cinematografica. Nell'ambito della sua
diversificazione industriale, il Gruppo ha acquisito, con l'OPA conclusasi
con successo nel febbraio 2002, la maggioranza del capitale di Lottomatica
S.p.A.. Il Gruppo continua ad operare lungo tre direttrici principali:
rafforzamento del posizionamento strategico nel settore editoriale;
espansione nel settore della produzione e distribuzione di contenuti
cinematografici e televisivi, attraverso DeA Communications; espansione in
nuovi settori di attività diversificate, ove l'esperienza, il marchio e la
tradizione DeAgostini possono essere considerati fattori di successo.
IL
GRUPPO RIVA APPROVA IL BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2001: FATTURATO
4.747 MILIONI DI EURO, IN LEGGERO DECREMENTO (-4%)
Milano, 10 luglio - Si è tenuta lo scorso 27 giugno sotto la Presidenza di
Emilio Riva, l'Assemblea degli Azionisti del Gruppo Riva che ha approvato il
bilancio d'esercizio al 31 Dicembre 2001. La gestione ed i risultati del
Gruppo sono stati fortemente influenzati, nel corso del 2001, dall'andamento
dell'economia mondiale, che ha vissuto un forte rallentamento riflessosi
anche sul comparto siderurgico. Le aree più critiche per la produzione
d'acciaio sono state il Nord America (-11%), l' Europa (2,8%) e il Sud
America (-4%), non completamente bilanciate dai migliori risultati dei
mercati asiatici (+5,4%). La produzione dell'Unione Europea è scesa a 155
milioni di tonnellate (-2,8%), con percentuali diverse fra i vari paesi
produttori: Francia -7,6%; Germania -3,4%; Regno Unito -9,4%. La sola
Spagna, in contro tendenza, ha guadagnato il 4%. La produzione italiana
d'acciaio (26,7 milioni di tonnellate nel 2001) è rimasta sostanzialmente
stabile sui livelli del 2000, con una più marcata riduzione concentrata
nella seconda parte dell'anno. Il fatturato del Gruppo è stato di 4.747
milioni di euro, in leggero decremento (-4%) rispetto ai 4.947 milioni del
2000, realizzato per il 68% dalle società italiane. La diminuzione del
volume d'affari evidenzia in realtà una sostanziale tenuta delle vendite di
prodotti lunghi in Italia e all'estero e una flessione più marcata dei
prodotti piani. Nel 2001 il Gruppo ha prodotto 15 milioni di tonnellate di
acciaio, di cui il 63% negli stabilimenti italiani, con un incremento del 3%
rispetto ai 14,6 milioni prodotti nel 2000. La quota di produzione del
Gruppo Riva in Europa è rimasta sostanzialmente inalterata per quanto
riguarda l'acciaio (9,5%) e i laminati lunghi (12,1%), mentre è leggermente
diminuita la quota relativa alla produzione di laminati piani (7,6%). Il
conto economico ha risentito della fase congiunturale estremamente negativa
del comparto laminati piani Ilva, compensato dai risultati positivi del
settore dei prodotti lunghi, facenti capo alla Riva Acciaio s.p.a.: il
margine operativo è stato negativo per 44 milioni di euro, mentre era stato
positivo per 445 milioni nell'anno precedente, l'utile netto è sceso a 27
milioni di euro contro i 286 milioni dell'esercizio 2000. La posizione
finanziaria netta è negativa per 1.470 milioni di euro contro i 1.038 del
2000 a causa dei risultati negativi dell'esercizio e all'incremento
dell'indebitamento a fronte del proseguimento del piano di investimenti
impiantistici iniziato negli scorsi anni, che ha comportato un esborso, per
l'anno 2001, di circa 554 milioni di euro. In questo contesto, il Gruppo
Riva ha proseguito, nel corso del 2001, la sua politica di riduzione dei
costi, anche attraverso il processo di riorganizzazione societaria e
organizzativa volto a semplificare la struttura produttiva e commerciale
attualmente organizzata in due poli: Riva Acciaio (Capogruppo),
specializzata nella produzione di laminati lunghi e derivati, e l'Ilva,
specializzata nella produzione e commercializzazione di laminati piani e
derivati. Per quanto riguarda gli investimenti del Gruppo, ammontanti, come
detto, a 554 milioni di euro, particolare cura è stata dedicata agli
interventi a tutela dell'ambiente, specialmente nello stabilimento di
Taranto, dove sono proseguite le attività finalizzate alla limitazione
dell' impatto ambientale delle lavorazioni. Specificamente, per la cokeria,
oltre all' entrata in produzione della nuova batteria 12, ai lavori di
miglioramento delle batterie 9 e 10, già ultimati, e quelli delle batterie
7 ed 8, in fase di completamento, per le batterie 3-4-5-6 è da segnalare la
sottoscrizione di un "Protocollo di Intesa" con la Regione Puglia,
la Provincia di Taranto, il Comune di Taranto, il Comune di Statte che
prevede un piano di risanamento delle stesse da realizzare entro dicembre
2004. Altri rilevanti interventi per la prevenzione e limitazione delle
emissioni diffuse hanno riguardato tra l' altro, i parchi primari di
stoccaggio delle materie prime, i sistemi di trasporto dei fini di
vagliatura degli altoforni 1 e 2 e gli impianti per lo smaltimento rifiuti.
Per quanto riguarda gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure, sono in stato
di avanzata realizzazione, tra l' altro, gli interventi di potenziamento e/o
adeguamento di impianti di trattamento acque, finalizzati a garantire una
migliore qualità delle acque scaricate. Infine, nell'ambito del Gruppo
prosegue il programma di dismissione e sostituzione dei trasformatori
contenenti Pcb e di bonifica dei materiali contenenti amianto. Nel corso del
2001 il numero dei dipendenti è sceso da 25.781 a 24.622 unità, in gran
parte conseguentemente all'applicazione delle leggi concernenti le
agevolazioni previdenziali per i lavoratori che hanno manipolato amianto nel
corso dell'attività lavorativa. In particolare 2.581 sono stati i
dipendenti prepensionati del sito produttivo di Taranto, a fronte
dell'assunzione di 3.037 nuovi addetti, di cui 2.096 giovani in contratto di
formazione lavoro. Nei primi mesi del 2002, è continuata, come nel 2001, la
situazione congiunturale negativa del comparto, sia in termini di domanda
che di prezzi. Nel primo trimestre il fatturato è sceso da 1.398 a 1.187
milioni di euro, mentre sono stati prodotti 3,72 milioni di tonnellate
d'acciaio contro i 3,8 milioni dell'analogo periodo dell'anno scorso. Alcuni
deboli segnali positivi fanno prevedere un miglioramento nel secondo
semestre dell'anno con particolare riferimento al settore dei prodotti
piani, rendendo pertanto ragionevole la previsione di risultati economici
finali in leggero miglioramento rispetto a quelli conseguiti nell'esercizio
appena concluso, e ciò anche in virtù della prosecuzione della politica di
riduzione dei costi, che rappresenta una costante nella gestione del Gruppo,
e che risponde all' obiettivo di migliorare, anche in momenti
congiunturalmente difficili quali l' attuale, la competitività
internazionale dello stesso.
BODIO
CENTER : IL PRIMO BUSINESS CENTER DI MILANO
Milano, 10 luglio 2002 - Doughty Hanson & Co Real Estate - fondo
immobiliare europeo - ed Europa Risorse - management company immobiliare -
stanno realizzando Bodio Center, il primo Business Park di Milano, un Centro
Affari concepito, studiato e progettato secondo i più elevati standard
qualitativi internazionali. Per diverse ragioni il mercato degli uffici a
Milano, negli ultimi dieci anni, è rimasto indietro rispetto alla media
delle grandi città europee. Bodio Center è uno dei più importanti e
dinamici progetti di riqualificazioni, che prevede la consegna di 67.000 m²
ad uso ufficio, terziario e produttivo e 700 posti auto entro il 2003: una
risposta tempestiva, diretta a soddisfare la forte domanda di nuovi spazi
per ufficio nella fascia alta del mercato. Il progetto si svilupperà in due
fasi: la Fase Uno si concluderà entro la fine del 2002 con la consegna di
tre importanti palazzi ad uso uffici: Bodio Uno - 8.000 m², Bodio Due -
16.000 m² e Bodio Tre - 13.000 m²; contemporaneamente verrà edificato un
singolare ed impattante fabbricato, La Vela, destinato ai servizi di
ristorazione (caffetteria e ristorazione veloce); contestualmente verrà
consegnata la prima parte dei parcheggi. La Fase Due prevede che nel 2003
verranno completati i parcheggi e saranno costruiti due nuovi edifici: Bodio
Quattro e Bodio Cinque - rispettivamente di 11.000 e 13.000 m², oltre ad un
altro immobile, La Stilo, che ospiterà un centro fitness, alcuni negozi,
gli uffici per il management del centro ed altri servizi di ristorazione.
Per creare un ambiente rilassante è stata data grande importanza
all'arredamento urbano caratterizzato da apprezzabili aree verdi, una piazza
ed una fontana. Nel rispetto della vita di quartiere, con l'obiettivo di
ridurre al minimo l'impatto sul traffico locale, è stato studiato un piano
di viabilità integrata supportato da parcheggi interrati pertinenziali.
Bodio Center si colloca nel distretto di Bovisa, una zona soggetta ad un
forte intervento di riqualificazione e sviluppo che la porterà ad essere un
quartiere modello e all'avanguardia, sulla cui area si integreranno, in un
giusto equilibrio, insediamenti di diverso carattere: un nuovo centro
residenziale, il polo universitario del Politecnico di Milano, un centro
commerciale, un polo del tempo libero e Bodio Center; nell'area sono inoltre
in corso diversi interventi di ristrutturazione. I collegamenti con la città
e l'hinterland sono assicurati da diverse linee Atm, dal passante
ferroviario (Trenitalia e Ferrovie Nord) e da un vicino accesso alla rete
autostradale. L'ubicazione di Bodio Center consente anche di raggiungere
rapidamente sia l'aeroporto di Linate che di Malpensa, quest'ultimo sia
attraverso la rete viaria che ferroviaria. Il complesso è stato progettato
da due importante studi di architettura, Aukett Garretti e Kconsult;
entrambi hanno collaborato con lo studio Ariatta per la progettazione
elettromeccanica e lo studio Bms per l'ingegneria strutturale; la parte
attualmente in costruzione viene realizzata dalla ditta Colombo in qualità
di general contractor. Lo studio e il design degli edifici sono stati
elaborati con l'obiettivo di ottenere soluzioni all'avanguardia, sia da un
punto di vista tecnologico che architettonico, garantendo spazi ampi e
flessibili. Questi sono gli elementi chiave per la realizzazione di uffici
moderni e che difficilmente si possono trovare simultaneamente nei palazzi
attualmente disponibili sul mercato. Doughty Hanson ed Europa Risorse hanno
conferito a Cushman & Wakefiled Healey & Baker il mandato in
esclusiva per la commercializzazione di Bodio Center. L'agenzia ha anche
collaborato fattivamente nell'ideare ed affermare sul mercato il concetto di
"business park". Marsh S.p.A., subsidiary italiana del gruppo
Marsh Mc Lennan Companies, primaria società di consulenza e servizi
finanziari e assicurativi a livello internazionale, ha fortemente creduto
nel progetto di Bodio Center, prendendo in affitto il palazzo denominato
Bodio Uno. La proprietà ha sostenuto i piani di sviluppo del cliente
anticipando i tempi di consegna previsti, consentendogli l'ingresso nel
palazzo agli inizi di giugno; il dr Cattaneo Sala, Chief Financial Officer
della Marsh S.p.A., che fin dall'inizio ha seguito l'operazione, afferma di
"essere rimasto molto soddisfatto per il supporto avuto da Europa
Risorse nel mediare le esigenze di Marsh, e la professionalità dimostrata
nel fornire spazi attrezzati di elevata qualità nei tempi stabiliti".
L'ing. Antonio Napoleone, amministratore delegato di Europa Risorse e di
Bodio Properties, società proprietaria del Bodio Center, afferma:
"oggi, dopo soli due mesi dal rilascio della concessione edilizia, è
stata completata la demolizione dei capannoni ed è iniziato la scavo per i
parcheggi. Come previsto entro la fine del 2002 saranno pronti per i nostri
affittuari, tutti importanti istituti, circa 35.000 m² di uffici ed una
prima parte dei parcheggi sotterranei; il completamento del centro invece è
previsto entro il 2003. Fin dall'inizio abbiamo collaborato con le
istituzione locali per realizzare una estesa bonifica ambientale che oggi ci
rende fieri di riconsegnare alla comunità un'area pulita. - conclude l'ing.
Napoleone - Stiamo inoltre lavorando per fare sì che la comunità di Bovisa
e coloro che lavorano e lavoreranno in Bodio Center si incontrino e
collaborino per un futuro migliore; a questo scopo abbiamo allocato un
budget dedicato e stiamo studiando con il comune un miglioramento
dell'arredo urbano nelle zone limitrofe." Il Dr Paolo Sangiotta,
responsabile per gli investimenti immobiliari di Doughty Hanson in Italia,
conferma: "questo è il maggiore investimento realizzato dal fondo
immobiliare Doughty Hanson in Italia, e il successo sinora riscontrato nella
commercializzazione del centro ci spinge a chiudere altre importanti
operazioni nel nostro paese in tempi brevi."
CONTINUA
LA RIPRESA. MIGLIORA ANCORA IL COEFFICIENTE DI RIEMPIMENTO DEGLI AEROMOBILI
LUFTHANSA
Milano, 10 luglio 2002 - I risultati di traffico registrati dal Gruppo
Lufthansa nel primo semestre dell'anno mostrano segni di ripresa. Nonostante
i passeggeri e il volume delle merci trasportate risultino al di sotto
dell'anno precedente, la diminuzione non è quella preannunciata nel primo
trimestre del 2002. Grazie all'aggiustamento della capacità offerta, il
Gruppo è stato in grado ancora una volta di migliorare il coefficiente di
riempimento aeromobili. Tra gennaio e giugno 2002, 21 milioni di passeggeri
hanno scelto le compagnie del Gruppo Lufthansa, un calo del 9,3% rispetto
allo stesso periodo del 2001. Tuttavia questo dato rappresenta un
miglioramento sul primo trimestre 2002, quando il calo dei passeggeri
registrato risultava pari all'11,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Nonostante una riduzione del 10,8% nella capacità offerta nel
corso dei primi 6 mesi del 2002, le vendite sono diminuite solo del 8,5%,
registrando quindi un aumento del 1,9% nell'utilizzo della capacità che ha
raggiunto un massimo storico del 73,7%. Anche il settore del trasporto merci
ha evidenziato una ripresa: nella prima metà dell'anno 2002 infatti,
Lufthansa Cargo ha registrato un calo del 3,6% nel trasporto di merci e
posta rispetto al calo del 6,7% registrato nel primo trimestre 2002. Il
coefficiente di riempimento di 67,2% ha superato il dato relativo al primo
semestre del 2001 del 5,2%. Il coefficiente di riempimento complessivo del
Gruppo Lufthansa, cargo e passeggeri, ha raggiunto il 70,8% pari a un
aumento del 3,4%. I risultati finanziari del Gruppo per il primo semestre
2002 saranno resi noti il 21 agosto 2002 e saranno disponibili anche sul
sito www.lufthansa-financials.de, in tedesco e inglese.
IGNAZIO
STRANO GENERAL MANAGER ITALIA SWISS INTERNATIONAL AIR LINES
Milano, 10 luglio 2002 - Ignazio Strano, trentotto anni, è stato nominato
General Manager Italia per Swiss International Air Lines. Nato a Ulster, la
sua carriera ha inizio proprio in Swissair dove ricopre per sei anni la
posizione di supervisore del Customer Service Center di Zurigo. Nel 1990
diventa responsabile dell'agenzia viaggi e ufficio prenotazioni di Swissair
per la Rappresentanza di Budapest, per passare, quattro anni dopo, a
dirigere l'agenzia viaggi Swissair a Zurigo. Nel 1996 Strano viene nominato
responsabile dei callcenter di Zurigo, Givevra e Basilea e nel 1998 ricopre
il ruolo di Business Sales Manager per la Swissair in Germania. Solamente un
anno dopo diventa Direttore Generale Austria per Swssair/Sabena, carica che
ricopre per tre anni.
NEL
2002 DIMINUISCONO LE SPESE AZIENDALI PER I VOLI INTERNI NEGLI STATI UNITI IL
SONDAGGIO ANNUALE DI BUSINESS TRAVEL COALITION (BTC) MOSTRA UNA FLESSIONE
DELLE SPESE DI TRASPORTO INTERNO NEGLI STATI UNITI NEL CORSO DEL 2001,
DESTINATA A RIDURSI ULTERIORMENTE NEL 2002
Milano, 10 luglio 2002 - Sono diminuite le spese dei voli interni negli
Stati Uniti, come dimostra il sondaggio 2002 sui viaggi d'affari negli Stati
Uniti condotto da Business Travel Coalition (Btc*), con il patrocinio di
Unisys (Nyse:Uis) e con la collaborazione dell'Association of Corporate
Travel Executives (ACTE). Il sondaggio è stato condotto intervistando 184
aziende acquirenti di servizi di trasporto aereo, che hanno dichiarato di
spendere ogni anno circa 2,9 miliardi di dollari in servizi di trasporto
aereo interno negli Stati Uniti, e di destinare un budget annuale medio di
15,8 milioni di dollari per questi servizi. Il sondaggio 2002 sui viaggi
d'affari negli Usa, condotto da Btc, riferito al solo traffico aereo,
dimostra che le grandi aziende hanno effettivamente ridotto nel 2001 le
spese per i servizi di trasporto aereo del 16,5% rispetto al 2000. Nel
sondaggio 2002 il 74% degli intervistati ha dichiarato che una parte dei
tagli alle spese di viaggio effettuati nel 2001, nel 2002 sarebbe diventato
permanente. In pratica, i risultati del sondaggio 2002 indicano che le
principali compagnie aeree riscontrano continue riduzioni nel numero di
viaggiatori d'affari sui propri voli. Inoltre sembra che vi sia una
disponibilità di posti sui voli in anticipo sulla domanda. Si osserva,
inoltre, che il segmento delle compagnie aeree a basso costo si è
consolidato tra i grandi acquirenti di servizi di trasporto aereo. Le
compagnie aeree a basso costo riflettono la disponibilità delle società a
stipulare accordi, superando le resistenze del passato. Il 72,8% degli
intervistati ha dichiarato che le rispettive società hanno incrementato il
numero di tratte effettuate con voli delle compagnie aeree a basso costo nel
2001 rispetto al 2000, mentre il 68,5% ha precisato che rispetto al 2001
intende incrementare l'utilizzo dei voli offerti da compagnie aeree a basso
costo nel 2002. Le compagnie aeree a basso costo traggono vantaggio da una
serie di fattori. Innanzitutto sono in grado di offrire tariffe business
accessibili nell'ambito di un piano tariffario di semplice e immediata
comprensione per i viaggiatori. La qualità del prodotto a basso costo
sembra essere migliorata considerevolmente negli ultimi anni. Tra i
principali indicatori di qualità, vi sono apparecchi più nuovi, migliori
cabine business class e livelli elevati di affidabilità. Così avviene che
in certi casi alcune rotte abbandonate dai principali vettori di rete
vengono coperte dalle compagnie aeree a basso costo. Infine, queste ultime
operano spesso in aeroporti secondari, considerati generalmente da coloro
che viaggiano per affari meno opprimenti nei controlli di sicurezza. In
molte aziende, si intravede sullo sfondo anche "l'Effetto Enron".
In preparazione di verifiche contabili generalmente più severe, la
direzione di molte aziende aumenta la pressione sui responsabili delle
business unit affinché adottino una politica di riduzione dei costi e per
molti dirigenti, le spese di viaggio rappresentano il primo obiettivo per il
taglio dei costi. La consapevolezza di tariffe elevate per i viaggi d'affari
da un lato e l'oppressione dei nuovi controlli di sicurezza dall'altro
affievoliscono notevolmente la domanda nel settore. Poiché bastano in media
tre passeggeri a fare la differenza tra profitto e perdita su un determinato
volo, è sufficiente ricorrere senza grossi disagi a video-conferenze,
autovetture personali, jet di proprietà frazionata o al treno Acela per
minare rapidamente i bilanci delle maggiori compagnie aeree. Per quanto
riguarda i livelli tariffari delle business class, il rapido deterioramento
dei bilanci dimostra che la struttura tariffaria per il trasporto interno
negli Stati Uniti crea problemi notevoli per le principali compagnie aeree.
Oggigiorno i viaggiatori d'affari dimostrano di avere meno pregiudizi nei
confronti delle offerte a basso costo, promettenti compagnie aeree a basso
costo conquistano importanti fette di mercato e le alternative tecnologiche
al prodotto delle compagnie aeree offrono il vantaggio dell'ubiquità. In
questo contesto, sembra inevitabile una riforma dei livelli tariffari per i
voli.
VARATA
LA RETE PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE
Bruxelles, 10 luglio 2002 - Il 5 luglio, i commissari europei Philippe
Busquin e Margot Wallström hanno presenziato al lancio della nuova rete di
ricerca Metropolis, che si concentrerà sulle misurazioni della qualità
necessarie per la gestione delle politiche in materia di sviluppo
sostenibile. Il consorzio, inoltre, si occuperà di migliorare, armonizzare
e divulgare le conoscenze essenziali e pratiche nel campo della metrologia,
identificare i divari nella scienza e nel know how collaborativo e proporre
attività di ricerca. "Agli occhi del profano, la metrologia appare
come una disciplina assai noiosa e dallo scarso contenuto intellettuale, una
sorta di fratello minore [...], piuttosto sussidiario, dell'attività
scientifica. Nulla di più falso. La scienza moderna si è sviluppata grazie
alla quantificazione dei fenomeni osservabili, [...], quindi alle
misurazioni", ha affermato Busquin. Il Commissario per la Ricerca ha
evidenziato, inoltre, il ruolo chiave che la metrologia ha svolto nello
sviluppo della conoscenza, per esempio nell'elaborazione della teoria della
relatività. Anche il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström
ha sottolineato l'importanza della metrologia: "Per proteggere
l'ambiente, occorre identificarne lo status, conoscere le minacce e le
pressioni alle quali è sottoposto. Se non disponessimo di misure, non
potremmo svolgere il nostro lavoro". La Wallström ha plaudito
all'iniziativa Metropolis, definendo la rete "un forum attivo, dal
quale potremmo ottenere una consulenza diretta. [...] Sono certa - ha
aggiunto - che sapremo utilizzare al meglio i risultati da voi
prodotti". La rete Metropolis, che riunisce 38 istituti - due dei quali
facenti parte del Centro comune di ricerca (Ccr) - nonché università e
imprese di 17 paesi diversi, riceverà un contributo comunitario di 970.000
euro, erogato nell'arco di due anni, nell'ambito del programma
"Crescita" del quinto programma quadro. La Commissione si augura
che Metropolis prepari il terreno allo Spazio europeo della ricerca (Ser)
nel campo del monitoraggio ambientale. L'idea di una nuova rete è stata
avanzata durante la conferenza sulla sfida della misurazione nel campo
dell'ambiente, della salute e della sicurezza, tenutasi nel giugno del 2001.
La rete, guidata da un comitato di gestione i cui membri provengono da
Ineris, l'Istituto nazionale francese per la sicurezza e i rischi
ambientali, si concentrerà sulle seguenti sei aree: tecniche di
biomonitoraggio, chimica analitica e materiali di riferimento, misurazioni e
trasferimenti di dati in tempo reale, garanzia di qualità e valutazione
dell'incertezza, standardizzazione, nonché comunicazione dei risultati
delle misurazioni e sostegno ai processi decisionali.
NASCE
A MILANO L' OSSERVATORIO DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA IN PROVINCIA DI
MILANO
Milano, 10 luglio 2002 - Di seguito riportiamo la relazione di Giorgio
Sonetti, sul progetto di osservatorio della distribuzione intermedia. "
La Distribuzione Intermedia in provincia di Milano è un sistema
caratterizzato dall'apporto del commercio business to business e
dall'estrema articolazione delle funzioni, delle strutture di mercato, delle
strategie. Vi sono imprese specializzate nel commercio con l'estero,
distributori che integrano la loro attività principale con incarichi di
agenzia e rappresentanza, grossisti/trasformatori, concessionari monomarca e
plurimarca, distributori di commodity, beni intermedi e di beni di consumo.
Racchiude al suo interno un ricco patrimonio di esperienze e conoscenze
imprenditoriali che fino ad oggi ha trovato rare occasioni di sintesi e
comunicazione, sia all'interno del mondo Confcommercio, che all'esterno
nella relazione con gli altri soggetti economici e istituzionali della
nostra provincia. A causa di questo "vuoto" di informazione e
comunicazione il nostro sistema è una realtà sconosciuta, sottovalutata
nelle potenzialità economiche, poco visibile nella sua identità e
fisionomia imprenditoriale all'interno del terziario di mercato. Quando gli
elementi di conoscenza sono insufficienti a comporre un quadro completo
della realtà, finiscono per prevalere giudizi approssimativi o,
addirittura, stereotipi, come quello del grossista che non interferisce mai
nella relazione di marketing con il cliente, si limita a trasferire il
prodotto senza aggiungere il servizio, svolge una mera funzione logistica
nel canale distribuzione. Questi connotati negativi sono così fortemente
associati alla parola grossista, che gli operatori del settore si trovano
nella condizione di dover rifiutare questo termine per l'immagine obsoleta,
che restituisce. Le nostre imprese sono soggetti attivi nella costruzione
della politica di marketing, perché conoscono meglio dell'industria la
clientela di riferimento e aggiungono valore al prodotti con la formazione
del personale e l'assistenza tecnica prima e dopo la vendita. Questo modo di
lavorare è un vero e proprio connotato di identità delle nostre imprese e
il sondaggio condotto in questi mesi lo ha confermato. Non più grossisti,
ma distributori, perché le parole sono importanti ed è giusto usare quelle
che evocano significati coerenti con la realtà delle nostre imprese e che
rappresentano il complesso di funzioni svolte e il ruolo
dell'intermediazione commerciale nel mercato. Mi è sembrato opportuno
sottolineare le ragioni che hanno ispirato la scelta di definire questa
iniziativa come Osservatorio della Distribuzione Intermedia e non come
Osservatorio Grossisti, perché in questo progetto la comunicazione è
essenziale per correggere i limiti di una visione parziale e distorta del
sistema clie in provincia di Milano conta 14mila imprese e 107 mila addetti.
I destinatari di questa comunicazione sono diversi: In primo luogo le
imprese associate del settore, che possono confrontare le loro valutazioni
sul mercato e sulla concorrenza con i giudizi assunti dal sistema nel suo
complesso, maturando una migliore consapevolezza dei fattori, che concorrono
a spiegare difficoltà o successi di uno specifico segmento di attività. In
secondo luogo l'Unione del Commercio del Turismo dei Servizi della Provincia
di Milano, che svolge la sua attività di rappresentanza sindacale nella
sintesi delle diverse componenti e "anime" del terziario di
mercato e ha difficoltà a mediare tra le esigenze della sua ampia base
associativa del commercio al dettaglio e le esigenze delle nostre
Associazioni. Una conoscenza più approfondita dell'identità del settore,
il riconoscimento del suo " peso" effettivo nell'economia della
provincia può permettere all'Organizzazione di sviluppare strategie
sindacali più attente al bisogni delle nostre aziende e più coerenti con
la loro fisionomia imprenditoriale. In terzo luogo la Comunità Economica e
Istituzionale, le altre Associazioni di categoria, gli Enti Pubblici Locali,
i mezzi di comunicazione, i soggetti che svolgono attività di ricerca. Se
all'interno dell'Unione Commercianti le Associazioni del settore incontrano
qualche problema nel far riconoscere la loro identità e le loro esigenze,
quale può essere l'immagine della Distribuzione Intermedia che la comunità
economica milanese ha assimilato e percepisce ? C'è consapevolezza, ad
esempio, del fatto che la diversificazione del tessuto produttivo trovi
immediato risconto nella distribuzione intermedia e che questo progetto di
Osservatorio possa assolvere al ruolo di efficace sensore dell'andamento
dell'economia della provincia? Alcune dubbi e riserve sulle risposte a
questi interrogativi mi paiono giustificate, proprio per la complessità del
nostro sistema e per le limitate iniziative di comunicazione che lo hanno
visto protagonista. Il progetto di Osservatorio risponde all'esigenza
primaria di colmare questo vtìoto di comunicazione e di verificare se le
nostre imprese condividano le finalità dell'iniziativa e siano disposte a
collaborare per la sua piena realizzazione. Il programma è nato in seno al
Comitato Provinciale Non Alimentare, Organo Consultivo delle Associazioni
del settore, ma non intende escludere la Distribuzione Intermedia
Alimentare, soggetto attivo del processo di trasformazione, che investe
tutto il sistema e che coinvolge anche le altre componenti'. Commodity;
Bendi intermedi; Beni di consumo non alimentari. Il carattere eterogeneo
dell'universo associativo da indagare non pregiudica la possibilità di
ottenere ed elaborare informazioni significative e rappresenta un punto di
forza dell'impianto di analisi e monitoraggio delle valutazioni e
aspettative delle imprese. L'ispirazione metodologica è sviluppare la
capacità di riconoscere le differenze e di valorizzare gli elementi comuni,
offrendo alle imprese la possibilità di un ampio e ricco confronto. Ogni
azienda, che partecipa attivamente alla raccolta delle informazioni, si vedrà
restituire il quadro complessivo delle valutazioni e delle tendenze e potrà
meglio collocare i suoi giudizi e le sue aspettative nel sistema economico
di riferimento. Il Comitato ha deciso di verificare la disponibilità delle
imprese con una rilevazione limitata al Presidenti e al Consiglieri delle
Associazioni di categoria della Distribuzione Intermedia. Gli obiettivi, la
metodologia e i risultati di questo test di verifica su 38 aziende del
settore saranno illustrati nella prossima relazione. Le risposte e i giudizi
raccolti non possono avere il significato di un sondaggio su 350/450
elementi, quale sarà il campione rappresentativo del prossimo anno, ma
meritano la Vostra attenzione, perché rappresentano il punto di vista di
operatori ben radicati nel tessuto commerciale e aiutano a comporre un
quadro di sistema ben diverso da quello cui ci hanno abituato gli stereotipi
e i luoghi comuni sul commercio all'ingrosso. La presenza di un ricercatore
di Ref, società specializzata nell'analisi macroeconomica e nelle
previsioni congiunturali non è casuale o episodica, ma risponde
all'obiettivo di mettere a confronto le valutazioni soggettive delle imprese
con una misura oggettiva dell'andamento del mercato e delle sue prospettive
nel breve periodo. La partnership con Ref vuole essere un elemento
qualificante dell'Osservatorio della Distribuzione Intermedia, sia per il
prestigio dell'istituto di ricerca in se stesso. che per la sua funzione,
quella di porre in luce la relazione tra i giudizi delle nostre imprese e la
dinamica del quadro macroeconomico o le valutazioni espresse da altri
Soggetti economici. Nel concludere questa presentazione voglio sottolineare
l'importanza di un'ampia condivisione dell'iniziativa da parte delle
Associazioni dei settore. In alcune organizzazioni imprenditoriali della
distribuzione intermedia sono attivi da tempo osservatori su specifici
segmenti dì mercato e sarebbe sufficiente coordinare queste rilevazioni con
quella in progetto per estendere il campo di indagine e contenere i relativi
costi. Se le Associazioni, anche quelle che da tempo realizzano strutturati
sistemi di monitoraggio dei loro mercati, sapranno riconoscere la valenza
dell'Osservatorio quale momento di sintesi dell'universo imprenditoriale il
progetto conseguirà la sua finalità principale: Riconoscere le differenze
e valorizzare gli aspetti comuni; Ricomporre l'immagine della distribuzione
intermedia; Seguire l'evoluzione del settore."
SALDI:
IL CODACONS ISTITUISCE UNO SPORTELLO TELEFONICO PER I CITTADINI CHE FORNIRA'
ASSISTENZA CONTRO SOPRUSI E RAGGIRI
Roma, 10 luglio 2002 - Da oggi partono in alcune regioni italiane i saldi
estivi. Il Codacons ha predisposto uno sportello telefonico per i cittadini
il cui scopo è quello di fornire assistenza ai consumatori contro truffe,
raggiri e soprusi, sempre dietro l'angolo, in particolare in occasioni del
genere. Chiunque necessiti dell'aiuto del Codacons può contattare i legali
dell'associazione al numero dello "sportello saldi" 06/3725809.
Intanto, come ogni anno, l'associazione ricorda le regole d'oro da seguire
per evitare di prendere fregature: Diffidare dei capi di abbigliamento che
possono essere solo guardati. Conservare sempre lo scontrino: il negoziante
è obbligato a cambiare l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in
svendita non si possono cambiare. Ricordare che sulla merce è obbligatorio
il cartellino che indica il vecchio e il nuovo prezzo. Diffidare degli
sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova. Non
fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con
quelli esposti negli altri esercizi. Guardare sempre l'etichetta che
descrive la composizione del capo d'abbigliamento. Controllate che fra la
merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno: il commerciante è
tenuto a non confondere fra le offerte. Servirsi preferibilmente dei negozi
di fiducia o acquistare merce sufficientemente conosciuta per prezzi
correnti per qualità in modo tale da valutare liberamente la differenza di
prezzo nel saldo.
BENZINAI:
FAIB, DOPO INTESA PER IMPIANTI AUTOSTRADALI, REVOCATO SCIOPERO
Roma, 10 luglio 2002 - La chiusura degli impianti delle stazioni di servizio
della rete autostradale è stata revocata, a seguito di un accordo
intervenuto nella serata di lunedì, al Ministero delle Attività
Produttive, tra le Associazioni dei gestori Aisa/Faib, Fegica e Anisa, i
Ministeri delle Attività Produttive e delle Infrastrutture, la Società
Autostrade, Autogrill ed altri soggetti interessati alla rete. Tale accordo
ha prodotto come primo effetto la revoca della chiusura degli impianti, alla
quale la Aisa/Faib non aveva aderito, programmata solo da due organizzazioni
di settore per la giornata dell'11 luglio. "Si tratta di un accordo
importante", sottolinea il Presidente della Aisa/Faib Confesercenti,
Giuseppe Bagnolesi, "perché offre delle prime positive assicurazioni
sulla continuità di gestione delle aree di servizio autostradali, in
occasione del rinnovo delle sub concessioni previsto alla fine del 2003.
L'accordo attesta che ne Società Autostrade, ne Autogrill sono interessate
alla gestione delle attività oil (i carburanti, derivati ed affini) sulla
rete autostradale. La stessa Unione Petrolifera attesta ed assicura la
continuità delle gestioni fino alla loro scadenza naturale, anche nel caso
di cambio della titolarità del sub concessionario. Nella parte dispositiva
del documento siglato si afferma che gli affidamenti delle sub concessioni
avverranno con procedure trasparenti, apprezzando e valorizzando gli
elementi di continuità nella gestione del servizio. L'intesa prevede lo
sviluppo delle attività commerciali che possono essere esercitate anche dai
gestori, nell'ambito della normativa attuale. Lo sforzo di tutte le parti è
rivolto a delle intese finalizzate al massimo contenimento dei prezzi dei
carburanti nella rete autostradale, al fine di dare un pubblico servizio a
prezzi competitivi. Questa intesa premia l'attività della direzione delle
risorse minerarie del Ministero delle attività produttive che ha intessuto
in questi mesi un paziente lavoro di dialogo e la stessa volontà di
negoziato che la Aisa/Faib Confesercenti ha portato avanti con estrema
determinazione."
TURISMO:
RIDURRE IVA PER SERVIZI DI SPIAGGIA PER RILANCIARE CONSUMI TURISTICI
Roma, 10 luglio 2002 - Una qualificata delegazione della Fiba Federazione
Italiana Balneari, aderente alla Confesercenti, ha incontrato il Presidente
della Commissione Finanze del Senato, Riccardo Pedrizzi chiedendo un
intervento del Governo diretto a ridurre l'aliquota Iva per i servizi di
spiaggia. "Il settore degli stabilimenti balneari - ha detto Renato
Papagni Presidente Nazionale della Federazione - sta rappresentando sempre
di più la componente fondamentale per il rilancio dell'offerta turistica
del nostro Paese ma, a differenza degli altri segmenti imprenditoriali
coinvolti, quali alberghi, campeggi, villaggi turistici, pubblici esercizi,
che scontano un'aliquota Iva del 10%, viene ancora assoggettato ad una
aliquota Iva pari al 20%". Un principio che appare fortemente
discriminante nel momento in cui la stessa nuova Legge di regolamentazione
del settore turistico ha finalmente riconosciuto l'azienda balneare quale
impresa turistica a tutti gli effetti, ed il cui peso condiziona in negativo
i prezzi dei servizi di spiaggia che i concessionari delle località
balneari, interessate dalle correnti dei flussi stranieri, non riescono più
a mantenere competitivi nell'ambito del mercato europeo. Il Senatore
Pedrizzi ha pienamente recepito le motivazioni presentate dai dirigenti
della Fiba, assicurando la massima attenzione del Governo sui problemi
sollevati, pur dichiarandosi perplesso sulla copertura da adottare, a
seguito degli oneri derivanti dalla eventuale riduzione dell'aliquota Iva,
che implicherebbe, per lo Stato, una mancata entrata erariale di circa 70
milioni di Euro. "La parificazione dell'aliquota Iva degli stabilimenti
balneari - ha concluso Papagni - a quella delle altre attività turistiche,
nella misura del 10%, consentirebbe una diminuzione dei prezzi dei servizi
prestati nell'ambito della balneazione con un aumento del volume d'affari
complessivo e di un corrispondente incremento occupazionale".
PROGETTO
EMAS TERRITORIALE PER LA COMUNITÀ MONTANA DEL MONTE BRONZONE E BASSO SEBINO
Dalmine 10 luglio 2002 :- Si è tenuto ieri, presso la sede della Servitec
di Dalmine, un importante workshop in cui è stato illustrato lo stato di
avanzamento dei lavori del progetto "Emas Territoriale", promosso
dalla Comunità Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino e sviluppato dalla
Servitec. In particolare sono stati presentati i primi risultati dello
studio di fattibilità per lo sviluppo del progetto, nel quale saranno
definiti modalità, tempi e risorse necessarie per la realizzazione delle
varie attività. Hanno partecipato all'incontro gli Enti Locali promotori
del progetto e i rappresentati delle principali istituzioni provinciali e
regionali. L'iniziativa prende spunto dal Regolamento (Ce) N. 761/2001 Del
Parlamento Europeo E Del Consiglio con il quale è stato istituito un
sistema di ecogestione e audit, denominato Emas, il cui scopo è
sperimentare programmi di miglioramento ambientale che coinvolgano la
responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati del territorio (Enti
locali, Camere di Commercio, Associazioni imprenditoriali, Sindacati, etc.).
L'esigenza di aderire ad Emas è il punto di partenza di un processo di
attenzione alla protezione dell'ambiente in cui operano le varie realtà
territoriali, accrescendo la sensibilità e la cultura ambientale tra i
soggetti locali. Gli obiettivi che i promotori del progetto si propongono
sono: sostenere la gestione generale delle attività socioeconomiche svolte
nel territorio in un quadro di sviluppo sostenibile; migliorare l'immagine
del territorio nei confronti del mercato, della collettività, delle autorità,
dei cittadini, dei servizi resi e delle attività svolte; migliorare la
qualità ambientale del territorio e della vita; assicurare, mediante la
convalida di una parte terza indipendente, la credibilità del sistema,
valorizzandone all'esterno la trasparenza e i risultati perseguiti;
incentivare il turismo e consolidare l'immagine della qualità dei prodotti.
Il progetto, come sottolineato anche dall'Arpa (Agenzia Regionale per la
Protezione dell'Ambiente) che è intervenuta all'incontro, rappresenta un
caso di eccellenza nel panorama nazionale, sia per le caratteristiche
organizzative, sia per la dimensione del territorio al quale si rivolge.
Questa iniziativa, pone la Comunità Montana in una posizione di vantaggio
rispetto alle altre realtà per l'ambizioso obiettivo di miglioramento
ambientale dell'intero territorio. La buona riuscita dell'iniziativa, una
volta che lo studio di fattibilità sarà ultimato, dipenderà oltre che
dalla eccellenza del progetto, anche dalla collaborazione e dall'interesse
che esso riuscirà a ottenere dai soggetti che, ai vari livelli, verranno
coinvolti nell'iniziativa.
BIT2003:
INTERVENTO PRESIDENTE EXPOETS, ADALBERTO CORSI
Milano, 10 luglio 2002 - Nuova formula per la Bit-Borsa Internazionale del
Turismo, che nell'edizione del prossimo anno, la ventitreesima, si svolgerà
in quattro giornate: da sabato 15 a martedì 18 febbraio (sabato e domenica
apertì~ a pagamento, anche al pubblico). "La nuova formula è stata
ideata raccogliendo, come è nostra consuetudine, le opinioni degli addetti
ai lavorì~ che richiedono una manifestazione sempre più efficìente e
sempre più orientata agli operatori professionali e al viaggìatore
informato. La capacità dì rinnovarsi, interpretando i cambiamenti dei
mercati, ha fatto sii che Bit abbia registrato negli ultimi quattro anni un
tasso dì =escita del 40% con un totale di 135.557 presenze nel 2002 tra
operatori professionali, vìaggìatori e stampa. La nuova formula permetterà
di ottimizzare ulteriormente i tempi della mafflfestazìone, risparmiare
risorse per gli espositori e consentire una maggior presenza di operatorì
in manifestazione." Una Borsa sempre più internazionale: quest'anno
gli operatori esteri sono stati il 15% del totale in rappresentanza di 128
paesi. Nell'edízione 2002 il 72% degli operatori si è fermato in fiera due
gìornì~ a riprova del ruolo già fortemente operativo della
manifestazione. Ruolo che intendiamo rafforzare: nel 2003 la Bit sarà
quindi più concentrata e, pensiamo, ancor più efficiente. Una Bit che darà
maggior lustro a Milano. Questa nuova formula è il risultato di una fitta
rete di incontrì che, come Expocts, abbiamo avuto con i diretti referenti
della Borsa: dai tour operator, alle agenzie dì vìaggio, dai vettori agli
a1bergatori all'Enit, agli enti pubblici e le regioni. Un po' da tutti è
emersa - e va detto con chiarezza - una precìsa indicazione: rendere
profittevoli in Bit le giornate del fine settimana, tradizíonalmente
valvola di sfogo per il grande pubblico, ma con una scarsa partecipazione dì
operatori e il disimpegno di molti espositori. Iniziare la manifestazione
durante il weekend sìgnifica dare la possibilità al personale delle
agenzie di viaggio di visitare la Bit con maggior tranqufflità perchè le
agenzie sono chiuse. Sono prevìstì servizi e facilitazíoni tra cuì
ospitalità gratuita per oltre mille agenti di viaggio del centro sud,
tariffe aeree agevolate e tessere d'ingresso specialì, oltre a un nuovo
sistema di badge che permetterà una migliore identificazione tra espositore
e visitatore. Tra sabato e domenica sono previsti molti eventi di richiamo
dedicatí all'aggiornamento professionale e alla formazione oltre a un ricco
programma di convegni e seminari, tra cui il secondo Forum Internazionale
sul Sistema Turismo. Domenica invece aprirà ìl Buyitaly, il workshop
organizzato in collaborazione con Enit, Alitalia e Regionì~ che coinvolgerà
oltre 400 buyer stranieri e oltre 3.000 operatori italiani. Stiamo ancora
compiendo una valutazione confrontandoci con tutti i soggetti ìnteressatì~
ma c'è il progetto di allungare il Buyitaly da due a tre giorni. Gli esposìtorí
che parteciperanno a Bit 2003 miglioreranno la loro "visibilità'
grazie alle nuove opportunità dì sponsorízzazíone di aree e servizi per
ì vìsitatori e le attività di co-marketinge, progettate in diretta
collaborazione con Expocts per creare eventi specialì ed attività di
promozione. Altri importanti servizi saranno a disposizione di espositorì e
visitatori tra cui la Blue Route, una grande corsia che attraversa Bit e
perniette di muoversi più agevoIniente e un servizio gratuito di navette da
e per la fiera in collegamento con oltre 70 hotel convenzionati. La nuova
formula dì Bit2003 consentirà di ottimizzare tempo, spazio e risorse umane
e economiche a vantaggio di tutte le componenti del Sistema Turismo con l'obiettìvo
di rafforzare il posizìonamento della manifestazione nel panorama mondìale
dei più importanti eventi del settore.
IL
PARTNER IDEALE? LO TROVI ANDANDO IN VACANZA BALNEARIA ANNUNCIA LA QUARTA
EDIZIONE PRESENTANDO UN' INCHIESTA SUGLI ITALIANI E L'ESTATE: È DURANTE LE
FERIE CHE UNO SU TRE TROVA L'ANIMA GEMELLA
Carrara, 10 luglio 2002 - Complici sole, mare e tempo libero, è in vacanza
che oltre un terzo degli italiani ha conosciuto l'anima gemella. Coppie
giovani, meno giovani o già anziane fa lo stesso. Le generazioni cambiano,
ma il fenomeno di fondo si conferma. In vacanza si è più disponibili
all'amore. E' il risultato di un'inchiesta condotta dallo Studio Nets di
Bologna per conto di Balnearia, il più importante Salone per le
attrezzature da mare dei Paesi del Mediterraneo, che oggi annuncia,
contestualmente, il programma della quarta edizione in calendario a Marina
di Carrara dal 7 al 9 febbraio 2003. L'inchiesta è stata condotta per
telefono nello scorso mese di giugno su un campione di 750 persone, di cui
328 donne, in età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il 35,2% degli
intervistati ha dichiarato di aver conosciuto in estate, durante le vacanze,
moglie o marito, fidanzata o fidanzato, compagna o compagno, insomma il
partner ideale per costruire un rapporto non effimero. In realtà, per pochi
(16,8%) è stato amore a prima vista sfociato in una dichiarazione esplicita
o addirittura in un rapporto sessuale (6,3% - a quest'ultima domanda ha però
risposto solo il 12% del campione). Negli altri casi si è comunque trattato
di un primo incontro in qualche modo magico, preludio a un legame importante
che si è consolidato e cresciuto sentimentalmente dopo il rientro in città.
Legami, peraltro, tendenzialmente molto solidi. Dei 264 intervistati che
hanno conosciuto il partner in ferie, ben 241 (91,2%) dichiarano di non
averlo cambiato. Presentando il sondaggio, Balnearia ricorda il cartellone
della prossima edizione, appuntamento importantissimo per un settore che
conta 10 mila stabilimenti balneari, 200 mila occupati, 10 mila miliardi
giro d'affari e 600 milioni di presenze turistiche. Il Salone offre ai
professionisti in anteprima quanto di nuovo, bello, utile e divertente si
produce in tema di arredi, fitness, ristorazione, sicurezza, giochi e
passatempi. Gli espositori saranno oltre 200 per un totale di 20 mila metri
quadri di mostra. Balnearia è come noto organizzata da Carrarafiere in
collaborazione con Promaker. Anche l'edizione 2003 nasce grazie all'aiuto
della Regione Toscana, della Provincia e della Camera di Commercio di Massa
Carrara, dei comuni di Carrara e Massa e della Cassa di Risparmio di
Carrara. Collaborano inoltre l'associazione MareNostrum, le Associazioni dei
gestori balneari (Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio), la Federazione
Italiana Nuoto, la Società Nazionale Salvamento e Assopiscine, il sindacato
dei costruttori di piscine.
SCIOPERI
NEI TRASPORTI ? FORSE È ORA DI DARCI UN TAGLIO. TELEFONO BLU APPOGGIA
L'IDEA DI FARE UNO SCIOPERO DIVERSO .A FAVORE OVVIAMENTE TURISTI E
VIAGGIATORI
Milano, 10 luglio 2002 - Eccoli ,massicci e ben destituiti 8 ,9,11,12,19 ,24
luglio .Chi sono ? Gli scioperi nei trasporti .Iniziano i marittimi ,seguono
,ferrovie ,trasporto pubblico lo-cale,benzinai ,aerei poi di nuovo tutti ,un
concerto che inizia ad alterare il rapporto fra i lavoratori.Quelli che
finalmente possono andare in vacanza e quelli che li devono portare . Non
siamo certo noi ad avercela con i lavoratori ,visto che lavoriamo sodo anche
i giorni di festa e dopo avere lavorato ognuno nella propria professione e
mestiere,ma con quest'anno vorremmo darci un taglio. Bene le rivendicazioni
,bene il contratto .il 2002 deve diventare l'anno dei turisti consumatori
che invece di vedersi gli scioperi che li danneggiano vorrebbero vedere il
trionfo del rispetto . Ci sembra che fino ad ora sia stato solo un sindacato
la Uil ,per altro decisione di grande pregio,che ha proposto in questo
periodo ed in questo campo lo sciopero virtuale .Ci asteniamo e devolviamo i
soldi. Ci piace "un sacco " questa idea ,che abbiamo visto invece
avere resistenze incomprensibili. Perché è fresca e dice una cosa
importante ,lo sciopero non lo faccio contro di voi ,quindi noi quelli delle
vacanze e dintorni tanto per intenderci ,piuttosto contro quelli con cui non
si ragiona sui contratti. Pierre Orsoni presidente dell'organismo di tutela
dei turisti consumatori,"invita nella nota .a non essere
"freddi" con una proposta che invece ci deve infiammare di
saggezza. Si potrebbero perfino introdurre degli elementi di natura
legislativa per favorire queste inziative ." A quel punto la
dichiarazione di sciopero sarebbe palese -continua la nota dell'associazione
- e tutto avrebbe anche piu' considerazione. Proprio a partire dalla
prossima settimana Telefono Blu invierà questa nota a Parlamentari e
Governo ,perché si prenda in seria considerazione la cosa. Non solo
l'invito è rivolto a tutti i lavoratori perché scelgano queste forme di
lotta e un appello a tutti i turisti consumatori a dialogare con chi lavora
nei trasporti per convincerli di questa opportunità ,abbandonando i
pregiudizi e le rozzezze del passato recente. Chissà commenta ancora Pierre
Orsoni- " che non si riesca ad organizzare per la prima volta non si
riesca a fare uno sciopero nei trasporti che trovi tutti o quasi di
accordo"
CON
L'ESTATE, IL CALDO,ARRIVANO TANTI GELATI.ATTENZIONE! LE REGOLE
DELL'IGIENE
Milano, 10 luglio 2002 - Il consumo di gelato si impenna nei mesi caldi
oltre il 70% dei 1,3 miliardi di €uro spesi dagli italiani avviene in
estate(62.ooo tonnellate) con un gran lavoro per le aziende industriali e le
26.000 che lo producono artigianalmente lungo la penisola.I consumi variano
ampliamente e passano dalle 120 e passa porzioni annue del Friuli Venezia
Giulia alle 44 della Basilicata provocando variazioni sensibili nella spesa
media che per ogni famiglia si aggira sui 75 €uro circa annue. I prezzi
variano dai 13 ai 18 €uro a crescere (al kilo), la metà delle gelaterie
non espongono la lista degli ingredienti,sempre 1 su due non espone il
prezzo al chilo.Le città che amano il gelato sono Milano ,Roma ,Bologna ,e
tutte le zone rivierasche. Il gelato avvicinato dai romani ,con la neve del
Terminillo mista a frutta,affinato dagli arabi,con il loro sorbetto succhia
e bevi,è stato inventato dai toscani nel xvi secolo e i fiorentini sono
diventati dei caposcuola del vero gelato-mantecato.Da quell'epoca,del
cammino ne è stato fatto molto oggi siamo forse all'esasperazione nella
ricerca del nuovo,tanto che vengono offerti i gusti piu' disparati,come
cipolla,pomodo-ro,basilico,carote,riso
zafferano,soia,miele,cereali,anguria,castagna(anche fuori stagione ,liquerizia,ecc.
Quello che il consumatore deve sapere di essenziale è: 1 che il gelato va
sciolto in bocca,non mangiato e mai in fretta; 2 il gelato gustato subito a
fine pasto puo' aiutare la digestione; 3 per i bambini puo' essere una
ottima e nutriente merenda; 4 per gli anziani un alimento completo
contenente calcio,vitamine,liquidi e che refrigerio; 5 che esistono gelati
magri a basso contenuto calorico,140 calorie ogni 100 grammi; 6 il gelato
alla frutta è intorno alle 160 calorie per 100 gr. Mentre quello a base di
latte è dalle 220 in su; 7 attenzione alle aggiunte:panna,canditi,pezzi di
cioccolata,con questi ingredienti le calorie salgono rapidamente a 330-400 e
oltre per ogni 100 gr.; 8 Evitare di acquistare gelati con la aggiunta di
additivi:aromi,coloranti,emulsionanti ecc.,questi si possono conoscere in
quanto devono essere dichiarati e posti in modo ben visibile; 9 Particolare
attenzione va posta alla scadenza del prodotto.Si deve sapere che il miglior
gelato è quello di _giornata" e che la durata massima Š un mese,poi
perde molte delle sue proprietà; 10 L'aspetto piu' importante è
l'igiene,il gelato è uno dei cibi piu' delicati dal punto di vista
igienico:la preparazione,la conservazione il trasporto sono una catena del
freddo che non deve mai essere interrotta,e di massima pulizia
indispensabile per evitare pericolose conseguenze. Un alimento prezioso
sotto tutti i punti di vista,tradizionalmente italiano,importante per la
nostra salute e la nostra economia,proprio per questo vanno evitate tutte le
possibili distorsioni produttive e di uso.La cura che aveva Caterina
de'Medici forse era eccessiva,ma averne un po'_non guasta nè‚ la salute,
nè‚ il prodotto. Il Telefono Blu associazione di tutela del turista
consumatore aggiunge anche alcune che regole che a colpo d'occhio ci fanno
capire se nella gelateria c'è l'igiene necessaria,ricordando che le regole
dell'Haccp già prevedono queste procedure Sistema a raggi Uv per
proteggersi dagli insetti; Spatola di acciaio in ogni vaschetta e non una
unica; Camici del personale chiari ,puliti e obbligo del copricapo;
Ingredienti bene in vista; Chi serve non deve maneggiare denaro; Pavimenti e
muri pulitissimi.
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