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11 LUGLIO 2002

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IL MINISTRO PER L'INNOVAZIONE SI APRE AI PRIVATI E STRINGE UN ACCORDO CON LA FEDERCOMIN ALLO SCOPO DI REALIZZARE IN TEMPI RAPIDI E NELLA MANIERA MIGLIORE GLI OBIETTIVI DEL PIANO DI E-GOVERNMENT.

Roma, 11 luglio 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le tecnologie Lucio Stanca e il Presidente di Federcomin (la Federazione di Confindustria che rappresenta le aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione, ed informatica) Alberto Tripi hanno firmato un Protocollo d'intesa che ha lo scopo di individuare temi strategici di comune interesse per le imprese, le pubbliche amministrazioni e i cittadini, e favorire la cooperazione tra gli operatori del settore Ict (Information and communication technologies) e la Pubblica Amministrazione. In particolare sara' possibile tramite studi di fattibilita', gruppi di lavoro, task force, collaborare: per lo sviluppo del nuovo Piano Nazionale di e-government; per effettuare studi e ricerche nel settore Ict e nella net-Economy; per intraprendere iniziative tendenti a sensibilizzare le imprese, le pubbliche amministrazioni, i mezzi di informazione e l'opinione pubblica; per la determinazione di iter dei processi normativi, nazionali e nell'ambito dell'Unione europea; per l'esercizio di azioni di stimolo nel campo della formazione delle nuove professionalita' legate al settore Ict; per l'implementazione di misure di supporto al sistema produttivo nazionale (quali, ad esempio, e-Business e Distretti industriali digitali). Continua incessante l'attivita' del Ministro per l'Innovazione che va a collocarsi nell'ambito di quelle iniziative tendenti a garantire a tutti i cittadini l'accesso on-line ai diversi servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni (grazie all'utilizzazione di alcuni strumenti quali la carta d'identita' elettronica, l'atto elettronico, la firma digitale,) ed a collegare funzionalmente l'uso delle nuove tecnologie in ambito pubblico con una profonda riforma del modo d'essere e d'operare della Pubblica Amministrazione, al suo interno e nei rapporti con i cittadini. Ben consapevole di non poter portare avanti i progetti di e-government senza la collaborazione di partners privati, il Ministro Stanca si e' aperto alla Federcomin che ha fornito volentieri il proprio appoggio. In effetti il periodo e' piuttosto delicato in quanto e' in questa fase, che si colloca tra l'iniziale predisposizione dei piani di e-government e la loro maggiore efficacia in conformita' alle esigenze dei cittadini, che e' necessario spingere l'acceleratore per la realizzazione degli obiettivi finali. 

POLITICA DI CONCORRENZA: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA GLI INTERESSATI A PRESENTARE LE LORO OSSERVAZIONI SUL PROGETTO DI NUOVO REGOLAMENTO RELATIVO ALL'ESENZIONE DI TALUNE CATEGORIE DI ACCORDI NEL SETTORE DELLE ASSICURAZIONI 
Bruxelles, 11 luglio 2002 La Commissione europea ha pubblicato un progetto di regolamento che ha per oggetto l'esenzione di talune categorie di accordi nel settore delle assicurazioni ed è destinato a sostituire il regolamento vigente in materia che scadrà l'anno prossimo. Il nuovo testo presenta un certo numero di modifiche rispetto al regolamento in vigore e la Commissione invita le parti interessate a presentare le loro osservazioni in merito a tali modifiche entro il 30 settembre 2002. All'atto della pubblicazione del progetto, il commissario Monti ha fatto la dichiarazione seguente: "L'assicurazione è un settore fondamentale dell'economia, che ci riguarda tutti. Questo nuovo progetto mira ad aggiornare il regolamento relativo all'applicazione delle norme di concorrenza alle assicurazioni e a incentrarlo maggiormente sulle esigenze dei consumatori. La Commissione desidera ricevere commenti su questo testo, che saranno presi in considerazione prima dell'adozione del nuovo regolamento." Il progetto di regolamento rivisto relativo alle esenzioni per categoria nel settore delle assicurazioni, che è stato pubblicato oggi nella Gazzetta ufficiale, sostituirà il regolamento n. 3932/92 della Commissione del 21 dicembre 1992 riguardante l'applicazione delle norme dell'articolo 81, paragrafo 3 ad alcune categorie di accordi nel settore delle assicurazioni, che scadrà il 31 marzo 2003. Il progetto copre quattro tipi di accordi nel settore delle assicurazioni, riguardanti rispettivamente: la fissazione in comune di tariffe di premi di rischio; la fissazione di condizioni tipo di assicurazione comuni; la copertura in comune di certi tipi di rischi; il collaudo e l'omologazione di dispositivi di sicurezza. Nell'elaborazione di questo nuovo progetto di regolamento la Commissione ha applicato i principi seguenti: chiarezza legislativa: il testo è stato rimaneggiato in modo da essere più chiaro e di più facile utilizzo per l'utente; approccio economico modernizzato: non vi è alcun elenco delle clausole esentate ("clausole bianche"); interesse dei consumatori (elemento di grande rilievo): gli accordi restrittivi non sono esentati a meno che vi sia una prova incontrovertibile che sono nell'interesse dei consumatori. Scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni da parte degli interessati, la Commissione esaminerà con attenzione i commenti ricevuti e valuterà se siano opportune modifiche al progetto di regolamento rivisto. In seguito, previa consultazione degli Stati membri, la Commissione adotterà definitivamente un nuovo regolamento di esenzione per categoria nel settore delle assicurazioni verso la fine di quest'anno. Il progetto di regolamento rivisto per categoria nel settore delle assicurazioni nelle 11 lingue ufficiali dell'Unione europea è pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 luglio 2002(1) e si trova su Internet all'indirizzo seguente: http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/others/  Le osservazioni su questo progetto devono essere inviate alla Commissione entro il 30 settembre 2002 all'indirizzo seguente: Commissione europea Direzione generale della concorrenza Unità D1, Ufficio J 70 2/56 B-1049 Bruxelles Fax (32-2) 296.98.07. Premessa - L'articolo 81, paragrafo 1 del trattato CE proibisce tutti gli accordi che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato comune. Conformemente all'articolo 81, paragrafo 3, un accordo anticoncorrenziale può essere esentato dal divieto di cui all'articolo 81, paragrafo 1 se i suoi effetti positivi prevalgono sui suoi effetti negativi. La Commissione può esentare mediante regolamento ("esenzione per categoria") categorie di accordi della stessa natura e di questa possibilità si è avvalsa nel 1992 esentando alcuni tipi di accordi nel settore delle assicurazioni, riguardanti: la fissazione in comune di tariffe di premi di rischio; la fissazione di condizioni tipo di assicurazione comuni; la copertura in comune di certi tipi di rischi; il collaudo e l'omologazione di dispositivi di sicurezza. Giacché il regolamento n. 3932/92 della Commissione scade il 31 marzo 2003, si è deciso di elaborare un progetto di regolamento rivisto destinato a sostituire il regolamento in vigore alla scadenza di quest'ultimo. In questo contesto si è tenuto conto dell'esperienza che la Commissione ha acquisito trattando i casi che rientrano nel campo di applicazione del regolamento n. 3932/92 e che è stata descritta in una relazione del 1999(2). La presentazione giuridica del nuovo progetto di regolamento differisce da quella del regolamento esistente in quanto tiene conto degli sviluppi verificatisi in questo settore dal 1992 ad oggi. Inoltre, per seguire un approccio più economico e meno basato sulle clausole, non contiene elenchi di clausole approvate ("clausole bianche"). Il nuovo progetto copre le stesse quattro categorie di accordi del regolamento in vigore. Non comprende pertanto le altre due categorie di accordi tra imprese di assicurazione, che la Commissione può includere nel suo regolamento di esenzione per categoria essendo stata autorizzata a farlo dal Consiglio tramite il cosiddetto "regolamento di abilitazione"(3); si tratta degli accordi sul regolamento dei sinistri e degli accordi sui registri e le informazioni per i rischi aggravati. In questi due settori, la Commissione ritiene di non aver acquisito un'esperienza sufficiente dal 1992 e di non aver neppure riscontrato l'esistenza di gravi problemi di concorrenza che richiederebbero l'adozione di un'esenzione per categoria per questo tipo di accordi. Le quattro categorie di accordi coperte dal progetto di nuovo regolamento possono essere riassunte come segue, tenendo conto in particolare delle principali modifiche apportate rispetto al regolamento n. 3932/92 della Commissione: Premi di rischio indicativi I premi di rischio costituiscono una stima indicativa del costo della copertura di una determinata categoria di rischio in futuro. Il premio di rischio si suddivide in due elementi; il primo è "il premio puro", che deriva da una statistica storica sul numero e il costo dei sinistri passati per una determinata categoria di rischi. Il secondo elemento del premio di rischio riguarda il futuro; si tratta di una correzione, fondata su studi, per tenere conto dell'evoluzione stimata del numero e dell'importanza dei sinistri in futuro. Le associazioni nazionali degli assicuratori degli Stati membri elaborano normalmente statistiche sui premi puri, fondate sulle informazioni fornite dagli assicuratori e realizzano studi sulle tendenze future probabili calcolando un premio di rischio indicativo su questa base. Il regolamento n. 3932/92 esenta questa attività comune a certe condizioni. Nessuna delle condizioni esistenti di esenzione è stata eliminata nel nuovo progetto. Tuttavia, una delle condizioni di esenzione per il calcolo in comune di premi di rischio indicativi, implicita nel regolamento in vigore, è stata resa esplicita: per quanto riguarda i premi puri, occorre elaborare statistiche il più possibile dettagliate e specifiche, pur garantendo che il campione sia statisticamente significativo. Questa condizione è giustificata dal fatto che quanto più le statistiche sono dettagliate e specifiche, tanto più gli assicuratori hanno la facoltà di differenziare i loro prezzi per i consumatori finali. Un'altra condizione nuova per ottenere l'esenzione è che le statistiche sui premi di rischio siano rese disponibili a condizioni ragionevoli e non discriminatorie per qualsiasi impresa di assicurazione che desideri avervi accesso. Questa condizione riguarda in particolare le imprese di assicurazione che stanno considerando di entrare nel mercato in questione, ma che devono avere accesso a queste statistiche per poter prendere la loro decisione. Condizioni di assicurazione tipo Le condizioni di assicurazione tipo per un grande numero di categorie di polizze di assicurazione sono elaborate dalle associazioni nazionali delle imprese di assicurazione. Il regolamento n. 3932/92 non autorizza clausole obbligatorie comprendenti condizioni tipo; tutte le condizioni tipo devono essere facoltative. Alcune condizioni tipo ("clausole nere") sono vietate anche se sono facoltative. A parte queste clausole, il regolamento n. 3932/92 accorda un'esenzione per tutte le condizioni tipo purché siano indicative e non vincolanti. Tuttavia, nel progetto di regolamento rivisto, le condizioni tipo, anche quelle che non sono vincolanti e non sono definite "clausole nere", sono esentate soltanto se sono concordate insieme al calcolo in comune dei premi puri e alla realizzazione di studi congiunti sui premi di rischio e soltanto nella misura in cui sono allo stesso tempo necessarie ed utilizzate esclusivamente per questi calcoli o studi. Questa disposizione è dovuta al fatto che, secondo la Commissione, il settore dell'assicurazione non ha potuto dimostrare finora in modo convincente che queste condizioni tipo servono l'interesse dei consumatori, eccetto nella misura in cui sono necessarie per calcolare i premi di rischio(4). Copertura in comune di alcuni tipi di rischi (pool) Per coprire rischi gravi o eccezionali, come i rischi nel settore dell'aviazione, nucleare e dell'ambiente, che le singole imprese di assicurazione esitano ad assicurare da sole in toto, si ricorre di frequente a consorzi di coassicurazione, i cosiddetti "pool", ai quali aderiscono parecchi assicuratori. Il regolamento n. 3932/92 subordina l'esenzione dei pool a soglie di quote di mercato: il 10% per i pool di coassicurazione e il 15% per i pool di coriassicurazione. Il progetto di regolamento rivisto innalza queste quote di mercato: i pool saranno autorizzati a condizione che le quote di mercato aggregate dei loro membri non eccedano il 20% per i pool di coassicurazione e il 25% per i pool di coassicurazione. Inoltre, nel progetto rivisto, è prevista una nuova esenzione senza soglia di quote di mercato per i pool di assicurazione creati ex novo per coprire un rischio nuovo per i primi tre anni della loro esistenza. Questa disposizione è stata prevista perché per i nuovi rischi, per i quali non esistono dati storici sui sinistri, è impossibile sapere in anticipo quale capacità di sottoscrizione è necessaria per coprire il rischio e si è ritenuto pertanto appropriato esentare un accordo di pool per l'assicurazione di nuovi rischi per un periodo di tempo limitato, tre anni nel progetto di regolamento, fino a che si disponga di dati storici sufficienti sui sinistri per valutare la necessità o meno di un pool unico. Dispositivi di sicurezza Nella maggior parte degli Stati membri, esistono elenchi, stilati dall'associazione nazionale degli assicuratori sulla base di specifiche tecniche, di dispositivi di sicurezza omologati (allarmi, dispositivi antifurto e antincendio) che soddisfano alcuni criteri. La maggior parte degli assicuratori accorda all'assicurato una riduzione dei premi se utilizza un dispositivo di sicurezza omologato. Il regolamento n. 3932/92 accorda un'esenzione per la fissazione in comune di questi elenchi e delle specifiche tecniche (ma non per gli accordi che disciplinerebbero l'utilizzo di questi elenchi, ad esempio per la concessione di riduzioni dei premi, dato che ciò dipende dalle singole imprese di assicurazione). Esistono grandi differenze da uno Stato membro all'altro quanto al livello di severità delle specifiche tecniche. Molti dispositivi di sicurezza sono pertanto ammessi per accordare agli assicurati riduzioni dei premi in alcuni Stati membri, ma non in altri. Nel progetto di regolamento rivisto è stata introdotta una nuova condizione per l'esenzione degli accordi tra assicuratori sulle specifiche tecniche per i dispositivi di sicurezza. Per poter beneficiare dell'esenzione per categoria, questi accordi devono prevedere espressamente il riconoscimento delle imprese di installazione o di manutenzione di dispositivi di sicurezza omologate nel quadro di accordi analoghi in un altro Stato membro. Le differenze che esistono attualmente tra questi accordi nazionali costituiscono infatti un ostacolo alla libera circolazione delle merci. Questa nuova condizione a cui è subordinata l'esenzione mira ad incoraggiare la creazione di un vero mercato unico dei dispositivi di sicurezza, che attualmente non esiste. Inoltre, questa condizione dovrebbe incoraggiare la messa a punto di norme e specifiche tecniche a livello europeo. 

SUL SITO IL DPEF 2003-2006 
Roma, 11 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sulla home page www.tesoro.it  il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2003-2006 trasmesso ieri al Parlamento. 

SUL SITO IL NUOVO NUMERO DELLA NEWSLETTER QCS NEWS 
Roma, 10 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it  è disponibile il nuovo numero della newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari. Il numero è interamente dedicato ai Progetti Integrati Territoriali. 

AMMONTARE BTP IN EMISSIONE 
Roma, 10 luglio 2002 - Di seguito è riportato 'ammontare delle tranches dei Btp che verranno offerti da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle relative aste: Buoni del Tesoro Poliennali : triennali, 15.5.2002/2005, nona tranche: 1.500 milioni di euro; "quinquennali" 15.4.2002/15.10.2007 ottava tranche: 1.500 milioni di euro; "quindicennali" , 1? .2.2002/1°.8.2017, quinta tranche: 1.000 milioni di euro. 

AL VIA APPUNTAMENTI TELEFONICI CON IL FISCO BASTA FILE ALLO SPORTELLO
Roma, 11 luglio 2002 - Gli uffici presso i quali e' possibile prenotare telefonicamente un appuntamento sono tutti gli 8 uffici locali di Roma, quello di Ancona, di Brescia 1 e Brescia 2, di Treviso, di Salo' e di Venezia 2, ma, nel corso di luglio, il servizio verra' esteso ai maggiori uffici dell'Emilia-Romagna, del Piemonte e della Toscana, per completarsi poi con tutti gli uffici capoluogo di Regione e di Provincia. I contribuenti possono prenotare telefonicamente un appuntamento con un funzionario delle finanze, evitando viaggi inutili e code agli sportelli. Con il numero unico 199-126003, l'Agenzia delle Entrate ha attivato il Centro di prenotazione telefonica in 14 uffici locali. L'iniziativa ha lo scopo di migliorare la qualita' dei servizi offerti e in particolare di potenziare l'assistenza, favorendo cosi' l'assolvimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti. 

NEW ECONOMY, VIA AL NEGOZIO IN RETE (E-SHOP) 
Roma, 11 luglio 2002 - Grazie a questa innovazione i negozianti potranno trasmettere in rete gli ordinativi dei clienti ed offrire loro una serie di servizi. "Ciò - si legge nella nota ministeriale - potrà determinare quasi una rivoluzione nel settore del commercio, che avrà anche l' effetto di rilanciare la piccola distribuzione". Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano ha varato un regolamento per l'introduzione della New Economy nel settore del commercio, il cosiddetto e-shop. Si tratta del ''negozio in rete'' detto anche e-shop. Con i finanziamenti previsti, i negoziati potranno, grazie a una semplice apparecchiatura, trasmettere in rete gli ordinativi provenienti dai clienti, oltre che offrire loro una serie di servizi. I contributi - precisa un comunicato - provengono dal Fondo per l'informatizzazione della rete distributiva delle piccole e medie imprese commerciali, presso il Map, e sono finalizzati all'acquisto di apparecchi polifunzionali in grado di collegarsi a Internet e di permettere l'accesso e la distribuzione di servizi diffusi, al fine di favorire l'adeguamento della rete distributiva alle nuove tecnologie informatiche. I finanziamenti sono concessi in conto impianti e sono determinati nella misura del 40% del costo ammissibile dei beni e nel limite massimo di 1.050 euro per ciascun apparecchio. Cio' potra' determinare quasi una rivoluzione nel settore del commercio, che tra l'altro avra' anche l'effetto di rilanciare la piccola distribuzione. 

BCE:VOLUME DI AGGIUDICAZIONE NELLE OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO A PIÙ LUNGO TERMINE PREVISTE PER LA SECONDA METÀ DEL 2002 
Bruxelles, 11 luglio 2002 Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di ridurre da 20 a 15 miliardi di euro l'importo da assegnare tramite ciascuna operazione di rifinanziamento a più lungo termine che sarà condotta nella seconda metà del 2002. Tale importo è stabilito tenendo conto del previsto fabbisogno di fondi del sistema bancario dell'area dell'euro e riflette l'intento dell'Eurosistema di continuare a erogare la maggior parte della liquidità attraverso le operazioni di rifinanziamento principali. Il Consiglio direttivo si riserva la facoltà di modificare il volume di aggiudicazione agli inizi del prossimo anno. 

ABI: IL TAR DEL LAZIO SUI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI PER L'ATTUAZIONE SI RESTA IN ATTESA DELLA NORMATIVA DEL GOVERNO 
Roma, 11 luglio 2002 Si è avuta notizia, in via informale, delle sentenze del Tar del Lazio, che non hanno accolto le ragioni avanzate dalle banche e dall'Abi sulla rinegoziazione obbligatoria dei mutui edilizi agevolati. Le banche, nel pieno rispetto delle decisioni, provvederanno ad adeguarsi a quanto da esse stabilito, riservandosi di valutare ulteriori iniziative. Si ricorda tuttavia che per rendere le rinegoziazioni concretamente possibili, è necessario che sia varato il decreto ministeriale applicativo previsto dalla legge sin dal dicembre 2000. 

MEDIOBANCA PUBBLICA L'UNDICESIMA EDIZIONE DELL'INDAGINE SUI FONDI D'INVESTIMENTO 
Milano, 11 luglio 2002 - Undicesima edizione dell'indagine annuale dell'Ufficio Studi. L'indagine comprende i fondi comuni aperti, i fondi pensione, i fondi immobiliari, i fondi chiusi, i fondi di fondi, i fondi riservati e i fondi speculativi (tasso di copertura oltre il 90%). La pubblicazione è disponibile per il downloading.
www.mbres.it

GRUPPO BIPIELLE : "SENZA SOSTA VERSO NUOVI TRAGUARDI" PRESENTATI IERI I DETTAGLI DEL PIANO STRATEGICO: ROAE 2004: 14%
Milano, 11 luglio 2002 - L Amministratore Delegato del Gruppo Bipielle, Gianpiero Fiorani, nel corso della presentazione tenutasi all'Hotel Four Seasons di Milano, agli analisti e alla stampa specializzata i dettagli del piano strategico del Gruppo. Il Gruppo Bipielle ha dimostrato nel corso della propria crescita, intrapresa a partire dal 1997 e attuata in massima parte per linee esterne secondo un modello a matrice federale, di poter rivestire efficacemente il ruolo di polo aggregante nel sistema bancario nazionale. Durante questa espansione condotta a ritmo serrato il Gruppo, adesso collocato stabilmente fra i primi dieci poli creditizi nazionali, è riuscito a mostrare una notevole forza innovativa nel gestire e realizzare rapidamente processi di integrazione complessi, portando alla luce altrettanto velocemente le sinergie effettive. Proprio la capacità d'innovazione, unita all'aumento della pressione competitiva, alla richiesta di standard operativi e funzionali sempre più elevati per affrontare il mercato con efficienza e incisività, ha condotto a una ridefinizione del profilo dei Gruppo che permettesse di: semplificare la struttura societaria; migliorare l'efficienza e l'utilizzo del capitale; valorizzare le opzioni di crescita. Tre capisaldi per massimizzare la redditività, favorire l'emersione del valore implicito destinato altrimenti a rimanere compresso all'interno di una struttura troppo articolata , aumentare la trasparenza verso il mercato. Sulla base di questo mix di necessità e obiettivi è stato sviluppato il nuovo modello che costituisce uno sviluppo coerente, teso a raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi. Ecco come si presenterà, in modo sintetico, lo schema societario del Gruppo Bipielle una volta ultimate tutte le operazioni: 1) Capogruppo Operativa con funzioni di indirizzo, governo e controllo del Gruppo; focalizzata sulla predisposizione e gestione di servizi al Gruppo; controllerà direttamente la rete sportelli Popolare di Lodi; i due 'poli' : 2) Bipielle Retail S.p.A.: una holding finanziaria pura che controlla le banche rete; 3) Bipielle Investimenti S.p.A.: un polo di società prodotto e i nuovi business; la società, quotata, sarà operativa entro la fine del 2002. In sostanza il programma procede secondo due direttrici principali: l'accorpamento delle società prodotto e dei business specialistici in Bipielle Investimenti S.p. A., controllata in maggioranza dal Gruppo Bipielle e quotata attraverso la fusione dell'attuale Iccri - Bfe con la Investimenti Immobiliari Lombardi S.p.A.; l'accorpamento delle banche reti del Gruppo (con esclusione, come detto, della rete Popolare Lodi) nella holding denominata Bipielle Retail S.p.A., detenuta al 65,5% dalla Banca Popolare di Lodi e per il 34,5% dalla Bipielle Investimenti S.p.A., sotto il controllo operativo diretto della Capogruppo. Gli obiettivi primari della ristrutturazione possono essere così sintetizzati: rafforzamento del governo e la semplificazione della catena societaria; il conseguimento di rilevanti sinergie dì ricavo e di costo, per un'incidenza globale sul conto economico, stimabile a regime (nel 2004) in 85 milioni di euro ante imposte; la disponibilità di un chiaro spettro di opzioni di crescita attraverso la concentrazione delle attività ad alto potenziale in Bipielle Investimenti e la relativa quotazione. Gli obiettivi - Bipielle Retail S.p.A. - Il raggruppamento di tutte le banche reti in un unico polo permetterà di garantire la coerenza dell'indirizzo strategico e commerciale tra le reti e la Banca Popolare di Lodi. Così sarà possibile raggiungere una maggiore focalizzazione sull'attività di core business, la massimizzazione delle economie di scala e di scopo, l'allineamento della redditività di ciascuna rete al benchmark Bipielle l'accelerazione del rilascio di un'unica piattaforma informativa, l'integrazione delle funzioni di servizio - centri di costo, la riduzione del personale. L'obiettivo è quello di costruire reti snelle, orientate verso le attività commerciali e verso i crediti. Bipielle Investimenti S.p.A. - E' intesa come 'fabbrica, interprete del mercato e a servizio della rete'. Alle società inquadrate sotto la Bipielle Investimenti saranno demandate tutte quelle attività relative alla gestione attiva del portafoglio di business, la concentrazione dell'attività su quei settori di mercato ad alto potenziale e a elevata specializzazione; la strutturazione di prodotti per la rete; l'ampliamento della clientela non captive; la concretizzazione di tutte le opportunità di cross - selling. Per contenere in modo efficiente tutte queste attività Bipielle Investimenti sarà suddivisa al suo interno in tre macro aree di attività omogenea: Investment Banking comprendente la Nuova Iccri-Bfe, Efibanca e la Bipielle Santander Sim; Consumer Banking comprendente Bipielle Ducato, Bipielle Fondicri, Italfortune, Bipielle Ducato Leasing, B2Bipielle, Eurovita e Bipielle.net; Estate Services dedicato alla gestione attiva dell'ingente portafoglio immobiliare, tramite Bipielle Real Estate. La suddivisione del Gruppo in due poli distinti dal punto di vista societario, funzionale e operativo consentirà di coniugare e sincronizzare al meglio tutte le attività e le prospettive del Gruppo: commerciali, produttive e di crescita ulteriore. Infatti il modello polare 'Bipielle Retail - Bipielle Investimenti' conserva, potenziata, la capacità di svolgere il ruolo dì piattaforma per le nuove aggregazioni in virtù della sua struttura flessibile, ma al tempo stesso coerente e distinta per quanto concerne l'allocazione delle funzioni distributive e produttive. Le opzioni di crescita del Gruppo Bipielle manterranno la duplice tensione, già propria del modello federale: verso realtà locali, come le reti di sportelli aggregate sinora; verso le società prodotto con elevato grado di specializzazione, che troveranno adeguata collocazione in uno dei tre settori di business sottostanti Bipielle Investimenti, che grazie al suo status di società quotata potrà gestire in modo attivo il portafoglio di partecipazioni utilizzandolo, per esempio, come strumento per la promozione di partnership qualificate. I target economici - Gli obiettivi del piano strategico prevedono per il Gruppo Bipielle post - ristrutturazione, sulla base di un raffronto sui valori medi, un Cagr (Compound Average Growth Rate) 2001-2004 che evidenzia: margine d'interesse +8%, margine da servizi +16%, costi operativii -2%; gli indicatori: cost/income <50%; m. interesse/m. intermediaz. 58% (63% nel 2001); Tier One'02 sopra il 6%; Roae 14% nel 2004 (9% nel 2001). Allo stesso modo, valutati in prospettiva nel raffronto 2001 - 2004, i target delle banche - rete post ristrutturazione mostrano proiezioni più che positive: raccolta +6%; impieghi +10%, m. interesse +10%, m. intermediazione +10%, costi operativi -2%; gli indicatori: cost/income <50%, m. interesse/m. intermed. 66% (68% nel 2001), soff. nette/impieghi <2,0% (2,6% nel 2001), Roe 12% (6% nel 2004). I risultati economici del Gruppo Bipielle derivanti dal riassetto, sulla base delle proiezioni effettuate sulle singole unità di business, portano a una valutazione delle sinergie circa 85 milioni di euro di cui 43,2 min. di Euro di ricavo e 41,8 di costo. Le Tappe - Il percorso per realizzare l'operazione ha già superato un consistente numero di fasi, rappresentate da operazioni societarie, di carattere propedeutico, eseguite e comunicate al mercato nel corso dell'ultimo semestre (conferimento dei rami immobiliari delle banche del Gruppo a Bipielle Real Estate e conseguente aumento del capitale sociale di quest'ultima; fusione per incorporazione in Banca Popolare di Crema di Ducato, Bipielle Center e Iccri-Bfe, che viene denominata nuova Iccri-Bfe). La conclusione positiva dell'Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni IIL, conclusasi il 28 giugno scorso, costituisce uno snodo importante di tutto il progetto. Ma ecco in sintesi le 'tappe': 21 marzo 2002: presentazione al mercato linee guida; 10 - 28 Giugno 2002: Opa su Investimenti Immobiliari Lombardi S.p.A.; 10 luglio 2002: presentazione al mercato dei dettagli del piano strategico; settembre 2002: costituzione di Bipielle Retail e delibera di fusione tra Iil e Iccri -Bfe; ottobre 2002: atto di fusione tra Iil e Iccri - Bfe e ridenominazione di Iil in Bipielle Investimenti S.P.A. 

CONSOB: IL CESR ISTITUISCE UN PANEL DI CONSULTAZIONE DEI PARTECIPANTI AL MERCATO 
Milano, 11 luglio 2002 - La regolamentazione del Mercato Unico dei servizi finanziari richiede un'elevata armonizzazione delle norme e delle pratiche regolamentari correnti. A seguito delle risoluzioni del Consiglio d'Europa e del Parlamento Europeo che hanno fatto proprie le conclusioni del Rapporto Lamfalussy, il Cesr, Committee of European Securities Regulators, cui partecipa anche la Consob, è chiamato a consigliare la Commissione Europea nel predisporre misure di attuazione di direttive dell'Unione. Nell'adempimento di tale ruolo, il Cesr si è impegnato a operare in modo aperto e trasparente e a consultare ampiamente gli operatori, gli utenti finali e i consumatori, come stabilito nella Dichiarazione pubblica sulle pratiche di consultazione (Ref. Cesr/01-007b). In aggiunta a ciò, è stato istituito un Panel di consultazione dei partecipanti al mercato per assistere il Cesr nell'espletamento delle sue funzioni. Il Panel opererà come una "cassa di risonanza" per il Cesr e, in particolare: esprimerà valutazioni sul programma di lavoro del Cesr; fornirà commenti sul modo in cui il Cesr esercita il proprio ruolo e, in particolare, darà attuazione alla sua Dichiarazione pubblica sulle pratiche di consultazione; assisterà il Cesr nelle definizione delle priorità; segnalerà le incoerenze regolamentari nel Mercato Unico e suggerirà aree di intervento nell'ambito del livello 3 del procedimento normativo individuato nel Rapporto Lamfalussy; informerà il Cesr sulle più rilevanti evoluzioni del mercato finanziario. Nel corso dell'ultima riunione di Copenhagen, il Cesr ha definito la composizione del Panel, che si riunirà per la prima volta nel settembre 2002.
Gli undici partecipanti al Panel, designati a titolo personale, sono: il Dott. Salvatore Bragantini, Ceo, Centrobanca spa; il Prof. Luis Miguel Beleza, Consultant of the Executive Board, Banco Comercial Português; il Dr. Rolf E.E. Breuer, Spokesman of Board of Directors, Deutsche Bank Ag; Mr. Donald Brydon, Chair of the Financial Services Practitioner Panel and Chairman of Axa Investment Managers; Mr. Ignace Combes, Vice-President, Management Committee of the Board of Directors, Euroclear Bank; Mr. P.P.F. de Vries, Director, Association of Shareholders, Vice-President, Euroshareholders; Mr. Lars-Erik Forsgardh, President and Ceo, Swedish Shareholders Association; Mr. Dominique Hoenn, Deputy General Manager of BNP Paribas, Vice-Chair of the Supervisory Board of Euronext; Ms. Sonja Lohse, Group Compliance Officer, Nordea Ab; Mr. Mariano Rabadan, Chairman of the Spanish Association of Investment and Pension Funds (Inverco); il Prof. Dr Emmanuel D. Xanthakis, Non-Executive President, Marfin Bank and Marfin Portolio Investment Company. Al riguardo, il Presidente del Cesr, Docters van Leeuwen, ha affermato: "Abbiamo individuato un numero ristretto di persone in grado di fornire una visione ampia e strategica delle questioni poste dal Mercato Unico europeo dei servizi finanziari. Grazie ad una composizione del Panel di tale rilievo, il Cesr beneficerà della competenza di personalità di alto livello, compresi rappresentanti degli utenti finali e dei consumatori, con una significativa esperienza nel campo finanziario e un ricco curriculum europeo. Attendiamo con ansia i loro contributi". 

RAPPORTO SEMESTRALE ASSOSIM GENNAIO-GIUGNO 2002: ASSOSIM DIFFONDE, OGGI I DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI SUI MERCATI MOBILIARI 
Milano 11 giugno 2002 - Sulla base, dei dati sui volumi di negoziazione delle proprie Associate, il Rapporto Assosim relativo al primo semestre 2002 evidenzia le seguenti classifiche per gruppi: il comparto "Azioni", comprendente Mta e Mercato Ristretto, confermando la classifica del primo trimestre 2002, mostra al primo posto il Gruppo Intesabci (Intesabci e Caboto Intesabci Sim) con il 6,38 %, seguita dal Gruppo San Paolo Imi (Banca Imi e Imiweb Banca) con il 5,91% e dal Gruppo Monte dei Paschi (Intermonte Securities Sim e Banca 121) coli il 5,55%; il Nuovo Mercato evidenzia al primo posto il nuovo Gruppo Capitalia (Banca di Roma, Banca Mediosim e Fin-Eco Sim) nato dalla riorganizzazione del gruppo bancario Banca di Roma, con una quota pari al 11,30%. Il secondo posto è occupato da Gruppo San Paolo IMI con il 10,97% e Gruppo Intesabci con il 6,30%; nel Mot guida la classifica Nuovi Investimenti Sim (22,80%), seguita al secondo ed al terzo posto, rispettivamente, da Uniprof Sim. (14,69%) e dal Gruppo Unicredito (Rolo Banca 1473, TradingLab Banca e Unicredit Banca Mobiliare -Ubm) (7,18%); sul Mercato dei Covered Warrant al primo posto troviamo il Gruppo San Paolo Imi con una quota pari al 23,85%, seguita dal gruppo Unicredito con il 18,11% e dal Gruppo Citibank (Citibank International Plc e Salomon Brothers Markets Sim) con il 7,78%; nel Trading After Hours il primo posto è occupato dal Gruppo Capitalia (12,26%), seguita dal Gruppo Société Générale (Société Générale París e SG Securities Milano) (11,80%) e dal Gruppo San Paolo Imi (9,87%), sull'Idem, per quanto riguarda i Futures sul Mib30, la maggiore quota di mercato è detenuta da Eptasim (12,76%), seguita dal Gruppo San Paolo Imi (9,62%) e dal Gruppo Banca Sella (Banca Sella e Gestnord Intermediazione Sim) (9,34%); con riferimento al comparto Minifib prima in classifica è Nuovi Investimenti con una quota pari al 26,59%, secondo il Gruppo Banca Sella con il 23,15% e terza Eptasim con il 10,48%. Sulle opzioni Isoalfa si evidenzia al primo posto il Gruppo Intesabci con l'11,2 1 %, seguito al secondo ed al terzo posto, rispettivamente, dal Gruppo Deutsche Bank (Deutsche Bank Ag London e Deutsche Bank Sim) con il 9,58% e dal Gruppo Credem (Euromobiliare Sim e Abaxbank) con l'8,83%; infine per il comparto relativo alle opzioni sul Mib 30 si rileva che la prima posizione è occupata dal Gruppo Banca Sella (6,93%) seguita dal Gruppo San Paolo Imi (6,61%) e dal Gruppo Unicredito (5,53%). Considerando ora la classifica per intermediari, l'aggregato "Azioni" evidenzia al primo posto Caboto IntesaBCI Sim con una quota di mercato pari al 5,92%, seguita al secondo posto da Intermonte Securities Sim con il 5,10% ed al terzo da Eptasim con il 4,97%. Per quanto riguarda inoltre l'operatività del mercato azionario si rileva rispetto al primo semestre 2001 un calo dei volumi intermediati del 9% e del numero di operazioni del 1%. Si può inoltre rilevare che il passaggio al lotto unitario ha determinato una contenuta variazione sul taglio medio delle operazioni pari a 18.021 Euro, in leggero calo rispetto al primo semestre 2001 (pari a 19.493 Euro). Passando all'analisi del Nuovo Mercato, al primo posto troviamo Fin-Eco Sim (8,44%), seguita al secondo ed al terzo posto da Imiweb Banca (7,14%) e Caboto Intesabci Sim (6,23%). L'operatività del comparto conferma la continua discesa dei volumi intermediati (-49%) e del numero di operazioni (-56%), rispetto al primo semestre 2001. Con riferimento al Mot il Rapporto Assosim attesta un ulteriore incremento (23%) dei volumi intermediati rispetto al precedente semestre 2001 ed un aumento del taglio medio delle operazioni che da 39.558 Euro del 2001 è passato a 47.152 del 2002. Tale fenomeno potrebbe essere dovuto al calo di fiducia degli investitori nei confronti dei segmenti azionari, con conseguente spostamento degli investimenti verso il reddito fisso. Per quanto concerne la classifica per intermediari si conferma al primo posto, come nel primo trimestre 2002, Nuovi Investimenti Sim (22,80%), seguita da Uniprof Sim (14,69%) e Caboto Intesabci Sim (5,94%). La classifica per intermediari nel Mercato dei Covered Warrant mostra invece al vertice Imiweb Banca con una quota di mercato pari al 21,69%, seguita al secondo ed al terzo posto rispettivamente da TradingLab Banca con il 17,99% e da Citibank International con il 7,78%. Per quanto riguarda i volumi intermediati su tale mercato sì evidenzia un incremento pari al 7% rispetto allo stesso periodo del 2001, in controtendenza ad una variazione negativa del 16% rilevata nel Rapporto Assosim sul primo trimestre 2002. Continua invece il calo dei volumi e del numero dì operazioni sul Trading After Hours attestandosi rispettivamente a -12% e -17% rispetto al primo semestre 2001. La classifica resta dominata da Fin-Eco Sim (9,74%), seguita da SG Securities Milano (9,43%) e Imiweb Banca (7,85%). Passando ora all'Idem, il rapporto mostra la seguente classifica per intermediari: nel Fib30 al primo posto Eptasim (12,76%), seguita da Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim (7,96%) e da Banca Sella (7,16%); sul Minifib la maggiore quota appartiene a Nuovi Investimenti Sim con il 26,59%, seguita da Banca Sella con il 21.38% e da Eptasim con il 10,48%; sulle opzioni sui titoli azionari guida la classifica Caboto Intesabci (10,22%), con Deutsche Bank Ag London (9,54%) e Gìiubergia Ubs Warburg Sim (8,51%), infine per quanto riguarda le opzioni sul Mib30 al primo posto si evidenzia Banca Sella (5,60%), seguita da Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim (4,31%) e da Nuovi Investimenti Sim (4,29%). Si rileva inoltre su alcuni mercati, quali ad esempio il Mot, il mercato dei Covered Warrant ed il Minifib, una notevole concentrazione delle quote di mercato nei primi due-tre intermediari della classifica, un fenomeno probabilmente dovuto ad una maggiore specializzazione di alcuni operatoti su tali mercati. Da uno sguardo generale, si nota inoltre che nella parte alta delle varie classifiche si concentrano sim e banche di investimento, a conferma dell'utilizzo nei gruppi del soggetto giuridico "specializzato". Per quanto riguarda l'operatività dei Gruppi esteri appartenenti ad Assosim, il Rapporto mostra al primo posto, nell'aggregato "Azioni", Dresdner Kleinwor Wasserstein Securities Sim (4,34%), seguita dal gruppo Société Générale (3,66%) e dal Gruppo Deutsche Bank (3,60%), mentre sul Fib 30 troviamo ancora al primo posto Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim (7,96%), seguita dal Gruppo Société Générale (4,54%) e dal Gruppo Deutsche Bank (0,75%). 

REUTERS E TIBCO SOFTWARE SVILUPPANO LA SOLUZIONE STRAIGHT THROUGH PROCESSING PER IL SERVIZIO TITOLI DI BNP PARIBAS
Milano, 11 Luglio 2002 - Reuters il gruppo globale di informazione finanziaria, news e tecnologia - e Tibco Software hanno firmato un accordo strategico con Bnp Paribas Securities Services (Bp2S), che offre in tutta Europa servizi sui titoli. Secondo termini dell'accordo, Bp2S adotterà la soluzione Tibco ActiveEnterprise con l'obiettivo di realizzare a pieno i processi di Straight Through Processing (Stp). Bp2s ha scelto l'architettura Tibco ActiveEnterprise per integrare applicazioni e processi di business dopo aver svolto una ricognizione attenta e ad ampio raggio dell'attuale offerta di piattaforme Enterprise Application Integration (Eai). Tibco ActiveEnterprise offre una linea completa di prodotti Eai in grado di automatizzare i processi di business e di abbassare il total cost of ownership creando una rete completamente integrata di applicazioni, database e dati. Unitamente alla solidità della tecnologia Tibco, l'esperienza maturata da Reuters e la sua presenza sul mercato francese sono stati i fattori che hanno principalmente orientato la decisione di Bp2S. Reuters lavorerà a stretto contatto con la banca per implementare la nuova architettura. Jean-Paul Mergeai, Reuters Markets Director per i mercati Benelux, Francia e Spagna ha dichiarato: "Raggiungere un flusso di Straight Through Processing rappresenta un fattore cruciale per il futuro dei servizi finanziari nei prossimi anni. Rendendo più fluidi e integrati i processi di business, Reuters e Tibco Software sono in grado di aiutare le istituzioni finanziarie a realizzare i loro obiettivi. Siamo lieti di aver firmato questo accordo con Bnp Paribas Securities Services e desideriamo contribuire all'estensione della loro offerta in Europa." "Siamo lieti di questa partnership con Reuters, che offre ai nostri clienti comuni una nuova soluzione," ha detto Rene White, chief marketing officer di Tibco Software. "Tibco è impegnata a diffondere le sue soluzioni Eai e B2B in tutto il mondo - e siamo lieti di lavorare a fianco di un partner così rispettato." 

IN ITALIA: LA CRESCITA DELLA PRODUTTIVITÀ RIMANE IL FATTORE CHIAVE PER LA RIPRESA DEL SETTORE INDUSTRIALE E DEI PROFITTI DELLE IMPRESE 
Milano, 11 luglio 2002 - L'attuale crescita dell'economia statunitense procede ad un ritmo piuttosto lento che non vedrà significative accelerazioni da qui alla fine dell'anno. Ciò che preoccupa maggiormente è l'assenza di segnali di ripresa nella spesa per investimenti, fortemente influenzata dalle performance negative del mercato azionario. La previsione di Ubm è che lo stock reale di capitale dell'industria americana diminuirà del 7,5% nel 2002 e invertirà il trend solo a partire dal prossimo anno quando esso dovrebbe aumentare del 3%. Più in generale, la crescita Usa del 2002 non dovrebbe essere superiore al 2,5%. Il dibattito sulla politica fiscale in Eurozona è particolarmente acceso in questa fase. I tre principali paesi dell'area con l'aggiunta del Portogallo manifestano nei dati infra-annuali difficoltà a raggiungere i target prefissati nei programmi di stabilità. Al meeting di Siviglia i ministri delle finanze hanno sancito un approccio un po' più flessibile alla fase transitoria del patto di stabilità, consentendo qualche margine di errore al raggiungimento tra il 2003 e 2004 del pareggio del bilancio, e potenzialmente aprire lo spazio a interventi di riduzione della pressione fiscale. Ci sembra però che l'esperienza di questi anni suggerisca che la riduzione delle aliquote, perché sia efficace come stimolo dell'attività economica deve essere accompagnata da corrispondenti riduzioni della spesa corrente. Uno dei fattori determinati dell'attuale fase congiunturale per Eurozona è sicuramente il marcato apprezzamento dell'euro. Questo, se da un lato riduce le pressioni inflazionistiche e, presumibilmente rende meno probabile un intervento da parte della Ecb, dall'altra riduce anche la competitività delle esportazioni di Eurozona. Una stima di tale impatto indica una riduzione della crescita di circa lo 0.2%, però vista la fase di marcata debolezza dell'attività economica, l'impatto potrebbe essere maggiore. La Germania seguita dall'Italia, sono i paesi per i quali l'impatto potrebbe essere più marcato. Le diverse misure dei profitti disponibili negli Us danno un quadro relativamente poco chiaro della situazione attuale. Ma è evidente che nonostante la produttività abbia registrato notevoli performance nell'ultimo anno, i profitti di impresa sono scesi nel corso della recessione iniziata nel marzo del 2001 in modo particolarmente marcato. Nell'indebolimento del legame tra produttività e profitti, un ruolo importante è giocato dalla perdita di market power da parte delle imprese Us. L'analisi dei profitti delle imprese italiane porta a conclusioni diverse. Nel 2001 in Italia i profitti delle imprese risultano in modesta accelerazione: i costi unitari variabili sono, infatti, aumentati meno dei prezzi, incrementando i margini. La produttività è in netta decelerazione, incidendo negativamente sul costo del lavoro ed, in questo modo, sulla profittabilità delle imprese. E' un fatto noto, che trova conferma nei dati più recenti, che la produttività del lavoro sia prociclica. Nel caso italiano, tuttavia, il risultato più preoccupante è che la produttività, da metà degli anni '90, non ha registrato nessuna crescita tendenziale di lungo periodo. Non sembrano dunque esserci miglioramenti strutturali, legati, per esempio, al progresso tecnologico. Per il biennio 2002-03, le prospettive restano incerte: la crescita della produttività rimane il fattore chiave per la ripresa del settore industriale. 

HI KNOW: SOLUZIONI DI MARKETING AL SERVIZIO DELLE AZIENDE ACCENTURE E MPSNET DANNO VITA AD UNA NUOVA REALTÀ PER LA PROGETTAZIONE DI SOLUZIONI DI MARKETING E DI CUSTOMER EQUITY 
Milano, 11 Luglio 2002 - Si chiama Hi Know, la società specializzata nello sviluppo di soluzioni di marketing e nell'erogazione di servizi di Customer equity che nasce dall'accordo tra Accenture, leader mondiale nei servizi di consulenza strategica, organizzativa e tecnologica ed Mpsnet, la società di servizi e strumenti di e-Business creata dal gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena. La nuova realtà nasce con l'obiettivo di aiutare le aziende a valorizzare il loro patrimonio informativo, il cui straordinario potenziale risulta spesso inespresso, trasformando i dati in loro possesso in informazioni capaci di indirizzare le strategie commerciali in maniera efficace. Hi Know offre, infatti, soluzioni modulari e personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche di aziende di diverse dimensioni ed operanti in diversi settori di mercato (in particolare: Servizi Finanziari, Distribuzione Retail, Largo Consumo, Telecomunicazioni, Trasporti e Viaggi, Utilities) partendo dall'analisi degli obiettivi di business delle singole realtà. Hi Know si propone come attore integrato, capace di offrire soluzioni innovative, supportate da competenze distintive, know-how di business e know-how specialistico, fornendo servizi di: Marketing Development e Customer Interaction, per la progettazione e la gestione di iniziative commerciali in modo completamente automatizzato, al fine di massimizzare il valore della clientela, la customer retention e la customer satisfaction. Customer Insight e Data Analytics, per l'analisi e la profilazione della clientela delle aziende, al fine di descriverne e prevederne il comportamento, le preferenze ed il valore attuale e potenziale; Data Gathering e Data Management, per la pulizia, l'integrazione, l'arricchimento, l'organizzazione e la gestione di tutte le informazioni disponibili sulla clientela, al fine di abilitare servizi di "Customer Intelligence" a maggior valore; Uno degli asset strategici e distintivi di Hi Know, fondamentale per rispondere alle esigenze di arricchimento dei dati, che consentono un approfondimento delle analisi sui clienti delle aziende, è rappresentato dalla Banca Dati proprietaria, un database contenente dati anagrafici, socio-demografici e comportamentali sugli individui che rappresenta un patrimonio informativo di notevole valore. Le soluzioni Hi Know sono erogate in outsourcing, per consentire alle aziende di ottenere il massimo risultato rimanendo focalizzate sulla propria attività "core". Per la realizzazione e la messa a punto delle soluzioni, Hi Know si avvale di un modello produttivo articolato in tre aree fortemente integrate tra loro: "Hi Lab", "Hi K Factory" "Hi K Service". Hi K Lab è il laboratorio dove vengono ideate e progettate nuove soluzioni di marketing e piattaforme commerciali solide nei presupposti e nei contenuti e curate nei dettagli. Hi K Lab si avvale di un team di specialisti con competenze di business, di statistica e micro-marketing, che interagisce con centri di eccellenza in Italia e nel mondo (Università, Istituti di ricerca, Osservatori specializzati). Hi K Factory è la "fabbrica" in cui, mediante processi fortemente strutturati e ingegnerizzati, vengono realizzate soluzioni eccellenti e implementabili in tempi rapidi. Hi K Service è l'insieme delle infrastrutture attraverso le quali i servizi vengono erogati. Hi K Service propone due modalità differenti di erogazione pensate per adattarsi alle specifiche esigenze o ai vincoli organizzativi delle aziende: Bsp (Business Solution Provisioning) e Asp (Application Solution Provisioning). I processi di Hi Know sono certificati e garantiscono elevati livelli di sicurezza logica, fisica, tecnologica, così come il rispetto delle norme di legge sulla "privacy" (L.675/96) nelle attività di raccolta, elaborazione e diffusione di dati in cui si concretizza l'attività di Hi Know. "Siamo convinti che le nostre competenze strategiche, l'eccellenza delle soluzioni integrate e la capacità di ideare, testare e realizzare soluzioni innovative all'interno del nostro laboratorio avvalendoci anche di collaborazioni prestigiose con Università e Centri di Ricerca ci consentiranno di offrire ai nostri clienti servizi ad alto valore aggiunto che li aiuteranno a meglio raggiungere i loro obiettivi di business- ha dichiarato Tommaso Micaglio, Consigliere Delegato di Hi Know ". "Questa partnership tra Mpsnet e Accenture crea una forza nuova nel mercato dell'analisi dei dati e della loro valorizzazione in concrete attività di marketing- ha aggiunto Salvatore Amato, Amministratore Delegato di Mpsnet e Presidente di Hi Know -Aziende come Hi Know sono il risultato della fusione delle competenze specifiche di Mpsnet con quelle dei suoi partner. Dopo Opifici Digitali, programma mirato di servizi tecnologici per le Piccole e Medie Imprese lanciato pochi mesi fa, ora è la volta delle aziende medio-grandi, che trovano in Hi Know un partner d'eccezione per la conduzione delle proprie campagne marketing e la valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni". 

SSB ALL'EVENTO ABI CARTE 2002 - INNOVAZIONI E TECNOLOGIE PER UN MERCATO CHE CRESCE 
Milano, 11 luglio 2002 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento - con 4 miliardi di transazioni gestite nel 2001 - nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per le banche, interviene all'evento Abi Carte 2002 - Innovazioni e tecnologie per un mercato che cresce, che per il terzo anno consecutivo mette a confronto diverse realtà internazionali sui temi della moneta elettronica, dell'applicazione di carte di pagamento elettronico, dello sviluppo di nuovi servizi e della sperimentazione del microchip. Antonella Vanara, Responsabile Sistemi Innovativi Ssb, interverrà sul tema "Bankpass: facile come una password, sicuro come una banca". In un'ottica di rafforzamento del sistema bancario italiano nel settore dei servizi finanziari online, infatti, Ssb ha messo in campo le proprie competenze tecnologiche e le capacità gestionali al servizio dell'e-commerce. "Bankpass è la soluzione promossa dal sistema bancario italiano, per l'effettuazione di pagamenti sicuri su Internet e da telefono cellulare - afferma Antonella Vanara -. Questo sistema integrato di pagamenti in rete, regolamentato dall'Abi attraverso l'e-committee a cui spetta il coordinamento delle infrastrutture per l'e-banking e commercializzato da Si Servizi, ci vede protagonisti in qualità di Front-End-Processor: Ssb, infatti, ha partecipato alla progettazione, ha realizzato e attualmente gestisce la piattaforma tecnologica che consente il colloquio sicuro tra l'utente finale, gli esercenti, le banche ed i circuiti di pagamento nazionali, come Pagobancomat, CartaSi ed internazionali, come Visa e MasterCard". Ssb ha contribuito, in tal modo, a definire un potenziale standard valido per tutti gli attori coinvolti nel settore delle transazioni on line. "I consumatori, aderenti al servizio Bankpass - continua la Responsabile Sistemi Innovativi della Società -, hanno a disposizione un portafoglio virtuale personalizzato, contenente tutti gli strumenti di pagamento con cui si possono effettuare le spese da Internet ed il trasferimento di fondi dal proprio telefono cellulare". All'evento Abi Carte 2002 interverrà anche Gabriele Boni, Responsabile Carte Internazionali di Ssb, per fare luce sui trend in atto nel mercato delle carte di pagamento: "Dai dati ufficiali, forniti da Banca d'Italia, è emerso che dal 1997 ad oggi, il comparto delle carte di credito è passato dagli 8 ai 20 milioni di unità (+17%) e le carte di debito dai 17 agli oltre 22 milioni (+5,70%). Anche il numero di transazioni - continua Boni - e la percentuale di utilizzo delle carte sulle operazioni non in contanti sono in aumento: +25,27% sulle operazioni con carte di debito su Pos e +15,75% per le operazioni con carte di credito. Dati che dimostrano l'elevato potenziale di crescita del mercato italiano rispetto all'Europa. Ed è in questo ambito che si vanno affermando nuove soluzioni, come la sperimentazione privata per la migrazione al microcircuito e i nuovi strumenti di pagamento via internet e via mobile". "Nel 2001 Ssb ha gestito 1,6 miliardi di transazioni, 29 milioni di carte ed oltre 500.000 esercenti, grazie alla sua capacità di fornire soluzioni flessibili, complete ed innovative. Con strumenti come le carte prepagate, le banche sono oggi in grado di ampliare la gamma di servizi disponibili, dimostrandosi sempre più attente alle esigenze dell'utenza moderna, attenta e selettiva, nella prospettiva della fidelizzazione. Ad oggi - conclude Boni - Ssb ha emesso carte prepagate internazionali (mono e multifunzione) per diverse realtà bancarie ed altri importanti gruppi sono in fase di attivazione di prodotti prepagati". 

FERRETTI S.P.A.: IL C.D.A. SI RIUNIRÀ PER DELIBERARE IN MERITO ALL'OFFERTA PUBBLICA D'ACQUISTO LANCIATA IERI 
Forlì, 10 luglio 2002 - Ferretti S.p.A. - società tra i leader al mondo nella progettazione, costruzione e vendita di motor yacht di lusso, quotata al segmento Star di Borsa Italiana - prende atto di quanto comunicato al mercato da Impe Lux S.a.r.l. e da Coci S.p.A. relativamente all'intenzione di lanciare un'Offerta Pubblica di Acquisto sulla totalità delle azioni Ferretti. Il Consiglio di Amministrazione della società si riunirà nei prossimi giorni per nominare l'Advisor per assistere la società nell'esame dell'Offerta. Si prende atto che il Presidente Norberto Ferretti si è impegnato ad aderire all'Offerta stessa e che lo stesso Presidente, insieme all'Amministratore Delegato Giancarlo Galeone e al consigliere Georgios Kyriazakos, si sono impegnati, in caso di esito positivo dell'Offerta, ad investire in Impe Lux S.a.r.l. rimanendo alla guida del Gruppo Ferretti. 

IMER GROUP SIGLA UNA JOINT VENTURE NELLE MACCHINE MOVIMENTO TERRA CON LA GIAPPONESE IHI IL GRUPPO TOSCANO, LEADER EUROPEO NELLA PRODUZIONE DI MACCHINE PER L'EDILIZIA E IMPIANTI DI BETONAGGIO 
Poggibonsi, 11 luglio 2002 - Imer Group di Poggibonsi (Siena), leader europeo nella produzione di macchine per l'edilizia, impianti di betonaggio e specializzato nel settore delle macchine movimento terra, si rafforza, sui mercati dell'Unione Europea, nel segmento delle macchine movimento terra. Il gruppo toscano, infatti, stringe una joint venture con il colosso giapponese Ihi, Ishikawaiima-Harima Heavy Industries (società, quotata alla Borsa di Tokyo, con un fatturato di 7,2 miliardi di euro, che impegna 16mila dipendenti, produce macchine industriali, impianti chimici ed energetici, si occupa della costruzione di ponti, viadotti, navi da trasporto, piattaforme petrolifere, macchine per l'edilizia e di sviluppo motorizzazioni aero-spaziali), attraverso la divisione Ihi Construction Machinery Limited (nota come Ik). L'accordo prevede la nascita della nuova società denominata Ihimer S.p.A. (controllata al 51% da Ihi Construction Machinery Limited e al 49% da Imer International S.p.A.) che produrrà e distribuirà, a partire dal primo di settembre prossimo, mini escavatori, skid steer loader e motocarriole, con il marchio Ihimer. <<La joint venture nasce da un disegno di ampio respiro - spiega Silvano Bencini, presidente di Imer Group - che accompagnerà lo sviluppo del nostro gruppo per i prossimi tre anni e che punta ad una forte espansione sui mercati internazionali. Nel primo anno di vita della società prevediamo di vendere 2.100 unità e di raggiungere un giro d'affari pari a 44 milioni di euro. Ma la crescita non si arresterà. Entro i prossimi tre anni, infatti, puntiamo ad arrivare ad un fatturato di 63 milioni di euro, con un incremento del 44%. Nel 2005 le unità vendute lieviteranno così a quota 3.200>>. Tale crescita consentirà ad Ihimer S.p.A. di ottenere una quota del 7% del mercato europeo delle piccole macchine per movimento terra. L'operazione rappresenta una nuova e significativa tappa nel rapporto che lega il gruppo di Poggibonsi ad Ihi Construction Machinery Limited dal 1987, quando la società giapponese ha scelto Imer Group come distributore dei propri miniescavatori in Italia. Dal 1989, inoltre, la società toscana produce parte dei miniescavatori a marchio Ihi Construction Machinery Limited destinati al mercato europeo, mentre parte della produzione è stata mantenuta fino ad oggi in Giappone. I miniescavatori a tecnologia Ihi Construction Machinery Limited, destinati al mercato europeo, ora, invece, verranno prodotti nello stabilimento di Imer Group di Cusona (nei pressi di San Gimignano) e commercializzati con il nuovo marchio Ihimer, grazie alla capillare rete europea di vendita di Ihi Construction Machinery Limited. Il gruppo giapponese conta, infatti, su un network di distributori di macchine movimento terra che copre in modo uniforme i principali paesi europei dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Regno Unito alla Svizzera, alla Norvegia e ai Paesi Bassi. Non solo. Ihi Construction Machinery Limited copre anche gli Stati Uniti (in North Carolina, South Carolina e Kentucky), continente strategico per l'espansione dei nuovi prodotti "made Ihimer". Oltre ad offrire prodotti tecnologicamente all'avanguardia, Ihimer S.p.A. garantisce ai propri clienti anche un avanzato servizio di assistenza post-vendita. <<La distribuzione attraverso la rete di Ihi Construction Machinery Limited - continua Bencini- consentirà ad Imer Group di incrementare in modo significativo la vendita di miniescavatori, skid steer loader e motocarriole, soprattutto nei Paesi Europei, ma anche negli Stati Uniti. Prevediamo quindi che la nostra Divisione Macchine Movimento Terra, che ricopre attualmente il 28% del giro d'affari complessivo del gruppo, si espanderà fino a toccare quota 40%>>. La nuova società Ihimer è guidata da Katsumi Ohashi (Managing Director di Ihi Construction Machinery Limited) in qualità di presidente, e da Claudia Bencini (Responsabile Divisione Macchine Movimento Terra di Imer Group) in qualità di vice presidente. Potendo contare su un perno di produzione in Italia, la joint venture sarà così in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato europeo, dove il settore dei miniescavatori sta attualmente registrando la maggiore crescita al mondo. La vendita in Europa è, infatti, passata negli ultimi quindici anni dalle 10mila unità alle 40mila unità attuali. I risultati economici sono la logica conseguenza di questo dinamismo. Imer Group ha, infatti, messo a segno un altro anno in crescita. Il gruppo di Poggibonsi ha archiviato l'esercizio 2001 con una performance positiva: il giro d'affari, nello scorso anno, ha raggiunto la cifra record di 132 milioni di euro, con un aumento, rispetto al 2000, del 10%. A trainare in modo particolare la crescita è stato l'export, che è salito dell'11%. Incisivo, in particolare, è stato il contributo della Spagna (+60%). Bene anche Paesi come la Francia (+7%) e gli Stati Uniti (+7%). Più contenuto (+4%) l'incremento del mercato italiano, in cui la divisone macchine edili si è distinta con un +10%, mentre quella delle macchine movimento terra ha subito un po' il clima attendista delle elezioni politiche e delle manovre finanziarie dell'autunno, salvo poi ripartire grazie alla nuova legge detta "Tremonti-bis". Attualmente il gruppo toscano (che nel 2001 ha prodotto 59mila unità, tra macchine per l'edilizia, impianti di betonaggio e macchine movimento terra) occupa 590 dipendenti dislocati in sei stabilimenti produttivi tra Rapolano Terme (Siena), Cusona nei pressi di San Gimignano (Siena), Certaldo (Firenze), Basaldella , San Giorgio di Nogaro e Ronchis (Udine) su una superficie complessiva di oltre 640mila metri quadrati (di cui 80mila metri quadrati coperti) e in quattro filiali commerciali estere (Francia, Inghilterra, Spagna e Usa). <<Il fatturato aggregato - aggiunge Bencini - avrà un ulteriore balzo in alto anche nel 2002: nell'anno in corso, infatti, il gruppo prevede di portare il giro d'affari a quota 150 milioni di euro, con una crescita, rispetto all'anno precedente, del 14%>>. L'incremento sarà da attribuire sia al mercato italiano (+11%) che a quello estero (+ 15%). Tra i mercati esteri in forte crescita ci sono la Spagna (+20%), la Francia (+10%) e gli Stati Uniti (+20%). I Paesi su cui, però, il gruppo punterà maggiormente nel prossimo futuro sono quelli dell'Est europeo e la Russia, mercati in forte crescita grazie alla ripresa, in questo ultimo periodo, del settore edile. Un risultato reso possibile dall'impegno della proprietà, che ha deciso massicci investimenti in innovazione tecnologica e di processo. Il Gruppo Imer si presenta, infatti, sul mercato come una realtà estremamente innovativa, attenta alla tecnologia ed alla qualità dei suoi prodotti. A dimostrazione di questo impegno, nel 2001, gli investimenti del gruppo in questo ambito sono stati pari al 4% del fatturato. <<Nei prossimi tre anni - afferma il presidente di Imer Group - sono previsti investimenti per oltre 10 milioni di Euro, che riguarderanno non solo la ricerca sulla qualità dei prodotti ma anche i processi produttivi (acquisto di nuovi macchinari, macchine automatiche, robot per la saldatura)>>. Nello scorso anno, ingenti sono stati anche gli investimenti (oltre un milione di euro) per l'ampliamento di 4mila metri quadrati della superficie dello stabilimento di Rapolano Terme (Si) e per l'incremento delle sue linee produttive. Nel 2001 l'export di Imer Group ha toccato la quota del 69% sul giro d'affari, con un incremento, rispetto all'anno precedente, del 14%. Il mercato estero più importante della società di Poggibonsi è sicuramente quello francese: nello scorso anno, infatti, la Francia ha rappresentato il 60% sulla quota export. In seconda posizione la Spagna (15%) ed in terza gli Stati Uniti (12%) Bene anche l'Inghilterra, con il 3%. Intanto, tra le prossime linee strategiche di Imer Group, dopo le acquisizioni, nel 1999, di Oru - Le Officine Riunite Udine S.p.A. (azienda leader nella costruzione di impianti e centrali di betonaggio a raggio raschiante, orizzontali e verticali, sistemi di distribuzione aerea del calcestruzzo)- e, nel febbraio scorso, di un ramo di azienda di L&T (specializzata in costruzione di autobetoniere e pompe per calcestruzzo) vi è ancora voglia di shopping, dal momento che il futuro imporrà dimensioni e volumi produttivi sempre più importanti. <<Siamo disposti - conclude Bencini - a cogliere ogni occasione dovesse presentarsi sul mercato. Potremmo, così, fare altre nuove acquisizioni nell'ambito del segmento delle macchine per l'edilizia. In particolare nell'Est europeo. Per questo motivo ci stiamo guardando intorno>>. 

CONFERENZA "USE-IT!": PRESENTARE IDEE PER LA PROMOZIONE DELL'IMPRENDITORIALITÀ ACCADEMICA 
Bonn, 11 luglio 2002 - La conferenza internazionale "Use-it!", il cui obiettivo è di presentare nuovi concetti per la promozione dell'imprenditorialità accademica, si svolgerà dal 24 al 26 aprile a Bonn (Germania). La manifestazione affronterà questioni quali il sostegno alla creazione di nuove imprese innovative emanate dalle università e dagli istituti di istruzione superiore. Essa individuerà inoltre le infrastrutture e i programmi che possono contribuire in modo più efficace alla realizzazione del processo di spin-off e migliorare la sostenibilità delle nuove joint venture basate sulla tecnologia. La manifestazione segue lo svolgimento di tre progetti innovativi finanziati dall'ue: Usine, Spinnova ed Embryo, volti a convalidare le metodologie di successo per la promozione delle start-up innovative. I progetti, che fanno parte dell'iniziativa Paxis (azione pilota per l'eccellenza delle start-up innovative) della Commissione europea, hanno sviluppato modelli, metodologie e strumenti per il processo di spin-off. La manifestazione "Use-it!" è organizzata dall'Università di Bonn/EuroConsult, Research & Education, in collaborazione con l'Università di Twente (Paesi Bassi) la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio) e dall'Università Miguel Hernández Elch (Spagna). Si svolgeranno tre workshop dedicati alla presentazione dei risultati dei progetti di convalida. Seminari tematici ed interventi da parte di oratori invitati analizzeranno l'argomento dell'imprenditorialità accademica e consentiranno l'approfondimento dei dibattiti. Per il programma della conferenza e i moduli d'iscrizione, consultare il seguente indirizzo web: http://www.usine.uni-bonn.de/use-it 

DE RIGO ANNUNCIA LA VENDITA DELLA PARTECIPAZIONE IN RANIERI ARGENTINA S.A. ("RANIERI")
Milano, 11 luglio 2002 - La De Rigo S.p.A., società quotata al NYSE ("DER"), annuncia oggi la vendita della partecipazione del 51% in Ranieri Argentina S.A. ("Ranieri"), la sua filiale distributiva in quel Paese, alla famiglia Ranieri, il partner locale nella joint-venture, che adesso deterrà il 100% della società. De Rigo ritiene che la vendita non avrà effetti materiali sulle sue condizioni finanziarie e sui suoi risultati economici. Il Gruppo ha deciso di cedere la propria partecipazione nella Ranieri in seguito alla severa crisi economica verificatasi in Argentina, che continua ad avere rilevanti effetti negativi sulle attività di Ranieri. Dalla sua costituzione, avvenuta nel 1998, la società non ha mai prodotto utili per il Gruppo e nel 2001, al momento il suo ultimo esercizio di attività, ha registrato una perdita di 2,4 milioni di Euro su un fatturato di 4,4 milioni di Euro. Dopo tale transazione, De Rigo prevede di continuare a vendere i propri prodotti sul mercato argentino attraverso distributori indipendenti, senza prendere i rischi connessi alla gestione e al controllo di una filiale distributiva. De Rigo è uno dei principali produttori e distributori di occhiali di alta qualità al mondo, è il maggiore dettagliante di prodotti ottici sul mercato spagnolo attraverso General Optica, uno dei principali dettaglianti sul mercato britannico attraverso Dollond & Aitchison ed è partner del Gruppo Prada, per la produzione e commercializzazione di occhiali con il marchio Prada, e del Gruppo Lvmh per la produzione e distribuzione di occhiali con i marchi Fendi, Givenchy, Loewe e Celine. De Rigo inoltre produce e distribuisce occhiali con i marchi in licenza Etro, La Perla, Fila e Onyx e con i marchi di proprietà Police, Sting e Lozza. 

IL MONDO DELL'IMPRESA E QUELLO DELLA MODA SI CONIUGANO CON L'ECOLOGIA E IL RECUPERO DEI MATERIALI INDUSTRIALI 
Milano, 11 luglio 2002 - Uno spettacolo di moda e danza, dedicata all'ecologia e al riciclaggio dei materiali industriali. Una grande serata a cui hanno partecipato oltre 300 giovani e organizzata al The Old Fashion Café dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda in collaborazione con il Conai - Consorzio Nazionale Imballaggi. "Un'iniziativa", come ha spiegato Luigi Lucchetti, Presidente dei Giovani Imprenditori milanesi, "dedicata al rispetto dell'ambiente, all'innovazione e alla creatività per sensibilizzare su questi temi la comunità degli affari, del lavoro, della politica e dell'informazione". A interpretare questo messaggio, sono stati invitati i giovani studenti della Marangoni School, che hanno creato 30 straordinari abiti realizzati con materiali riciclati presentati nel corso di una suggestiva sfilata a ritmo di musica techno. In un viaggio virtuale, percorso dall'individuo alla ricerca dei valori naturali, che lo liberino dalle costrizioni convenzionali della nostra società, gli studenti della prestigiosa scuola di moda milanese diretta da Paolo Parente, hanno dato forma a un racconto senza tempo che si è colorato, in successione, d'argento, di trasparente, di turchese, di bianco, di rosso e nero e infine d'oro. "Il sistema delle imprese italiano può essere orgogliosa di questa intelligente iniziativa dei Giovani Imprenditori di Assolombarda", ha affermato il Presidente del Conai, Gianfranco Faina, "la loro è stata un'idea divertente per ricordare che i materiali possono rigenerarsi e tornare a nuova vita. Una delle principali scommesse dello sviluppo sostenibile riguarda infatti il riciclo, che per gli imballaggi, significa riuscire a conciliare il loro ruolo insostituibile con la necessità di non distruggere e non sprecare risorse ambientali preziose". "La nostra serata dedicata all'ecologia si inserisce in un più ampio progetto intitolato 'New Milano: la sfida del Terzo Millennio'", hanno spiegato Alessio Fortunato Ficara e Marco Benedini del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda. "Un lavoro che ha la finalità di consentire ai giovani imprenditori di intervenire nel dibattito sullo sviluppo del territorio milanese e che ha preso il via dalla considerazione che Milano, in piena transizione post industriale, necessita di un ripensamento delle proprie potenzialità e la creazione di una piattaforma di sviluppo congruente e controllata. Un disegno di sviluppo in cui l'ambiente e la sua salvaguardia devono essere una priorità". 

GIOVANNI GORLA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELLA FEDERAZIONE IMPRESE DI SERVIZI ( FISE) 
Roma, 11 luglio 2002 - La Fise - Federazione Imprese di Servizi che dal 1923 rappresenta in Confindustria il settore dei servizi privati alla collettivita' e alle imprese - in occasione dell'Assemblea Generale tenutasi questa mattina a Roma, ha confermato per acclamazione il Presidente Giovanni Gorla. ''Il mio auspicio'', ha dichiarato Giovanni Gorla dopo la sua conferma alla Presidenza di Fise, ''e' quello di portare a termine il programma di modernizzazione del comparto dei servizi avviato in questi anni''. ''In un mercato di riferimento sempre piu' caratterizzato dalla massimizzazione della domanda di servizi integrati, abbiamo infatti puntato ad acquisire strumenti per l'innalzamento del livello di competitivita' delle imprese associate''. ''Una strategia associativa, questa'', conclude Gorla, ''che ha potenziato il grado di rappresentativita' della Federazione e che conferma il nostro ruolo specifico svolto all'interno di Confindustria''. Attraverso le 13 associazioni che la compongono, Fise oggi riunisce oltre 1.000 aziende che fatturano 10.300 milioni di euro (20.000 miliardi di lire) e occupano 107.000 lavoratori. L'obiettivo primario per Fise, come si evince dalla Relazione sull'attivita' della Federazione presentata nel corso dell'Assemblea, resta quello di interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro come una spinta a riposizionare la propria funzione di rappresentanza. Fise, come ha ricordato Gorla, ha dato impulso alle principali manifestazioni del settore del Facility management e del Global Service, partecipando in veste di promotore anche a contesti di sperimentazione per lo sviluppo e la diffusione dell'innovazione nel mercato dei servizi, con riferimento a gestione e manutenzione dei patrimoni urbani e immobiliari. Sul versante sindacale, Fise ha portato alla definizione di numerosi accordi contrattuali, tra i quali spicca il nuovo Ccnl per le imprese di pulizia e multiservizi, che ha omogeneizzato in un unico ambito contrattuale tipologie di servizi diversi, e la recente regolamentazione del diritto di sciopero nel settore dell'eliambulanze che ha introdotto la disciplina del cosiddetto sciopero ''virtuale''. Queste intese hanno destato particolare interesse da parte di numerose Organizzazioni imprenditoriali confederate e della stessa Confindustria per le normative in esse contenute, miranti alla realizzazione di una gestione sempre piu' efficace delle imprese ed allo sviluppo dei settori interessati.

I CRACKER ATTACCANO LE SOCIETA' DELL'ENERGIA 
Los Angeles, Usa, 11 luglio 2002 - Gli eventi tragici dell'undici settembre riecheggiano nelle menti degli americani ancora una volta, incutendo il terrore di nuovi attacchi, stavolta, pero', nel mondo virtuale, su Internet. E' stata diffusa la notizia secondo cui le societa' dell'energia hanno subito un numero elevatissimo di cyber-attacchi (circa 1.280) negli ultimi sei mesi. Le ricerche, condotte dalla Riptech Inc. (azienda che si occupa di sicurezza informatica), potrebbero apparire un mero dato di "cronaca hacker", ma, invece, mostrano una realta' davvero preoccupante. Infatti, mettono in evidenza che gli attacchi ai siti di compagnie di energia elettrica sono cresciuti del 77% in questo anno. Fra tutte le societa' coinvolte, circa una ventina ha subito aggressioni rilevanti, che avrebbero portato alla distruzione totale delle reti aziendali, se non fossero state bloccate immediatamente. Tali condotte informatiche costituiscono comportamenti punibili penalmente. Per es., in Italia, le disposizioni legislative introdotte nel codice penale dalla legge 547/93 hanno chiaramente individuato la punibilita' dell'accesso abusivo, del danneggiamento di sistemi informatici o telematici, della violenza su cose informatiche o telematiche, ecc. cioe' comportamenti relativi alle attivita' di hacking (o meglio, cracking). Questi attacchi, pero', oltre alla rilevanza penale appena menzionata, fanno aumentare le preoccupazioni per le potenzialita' distruttive dei terroristi. Infatti, secondo gli esperti, queste aggressioni sono state condotte non solo da "normali" cracker, ma soprattutto da terroristi o sabotatori. Sempre gli esperti, pero', ritengono che i terroristi non abbiano le capacita' per tecniche necessarie per sferrare attacchi davvero allarmanti per l'intera comunita' mondiale.

SAIPEM COMPLETA L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DI MAGGIORANZA DI BOUYGUES OFFSHORE E LANCIA L'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLE RESTANTI AZIONI 
Milano, 11 luglio 2002 - Saipem, società dell'Eni, comunica di aver completato l'acquisto del 50.8% di Bouygues Offshore da Bouygues Construction e di aver depositato presso gli organismi di controllo del mercato francese il prospetto relativo all?offerta pubblica di acquisto ("garantie de cours") per cassa che Saipem intende lanciare sulle restanti azioni di Bouygues Offshore in mano al pubblico. Il prezzo di offerta di 60.08 per azione è stato raccomandato all?unanimità dal Consiglio di Amministrazione di Bouygues Offshore ed è uguale a quello pagato a Bouygues Construction per l'acquisto della quota di maggioranza. Tale prezzo comporta un premio del 25% circa sulla media dei corsi di borsa dell' ultimo mese precedente l'annuncio dell'accordo tra Saipem e Bouygues Offshore e corrisponde ad una valutazione della società di circa un miliardo di euro. Questa operazione, che la settimana scorsa aveva ricevuto l'approvazione dell'autorità antitrust della Commissione Europea, è la più rilevante operazione effettuata tra società appartenenti a paesi diversi dell?Unione Europea, nel settore dei servizi all?industria petrolifera. La combinazione delle distintive capacità realizzative di Saipem e delle competenze in ingegneria e project management di Bouygues Offshore porteranno alla creazione di un leader mondiale nella esecuzione di progetti "chiavi in mano" per l'industria petrolifera. L?integrazione fra Saipem e Bouygues Offshore sarà facilitata dalla reciproca conoscenza maturata in progetti eseguiti congiuntamente e sviluppata nell?ambito della Saibos, società a gestione congiunta, operativa da sette anni. Pietro Franco Tali, Presidente di Saipem, ha commentato: "Siamo convinti che gli azionisti di Bouygues Offshore risponderanno positivamente alla nostra offerta, che riflette a pieno il valore della società. Siamo desiderosi di procedere all'integrazione e allo sviluppo delle competenze di entrambi i gruppi e alla creazione di un leader mondiale nella fornitura di servizi all'industria petrolifera". Hervè Le Bouc, Presidente di Bouygues Offshore, ha affermato: "Condividiamo pienamente la logica industriale di questa operazione e siamo certi che questa offerta sia nel migliore interesse di Bouygues Offshore, dei suoi azionisti, dipendenti e clienti". In contemporanea con l?offerta pubblica in Francia, Saipem intende lanciare un?offerta pubblica negli Stati Uniti, dove le azioni di Bouygues Offshore sono quotate presso la Borsa di New York in forma di Adss. Questa offerta sarà rivolta esclusivamente ai possessori di Adss e agli azionisti residenti negli Stati Uniti, a differenza di quella francese, rivolta a tutti gli altri investitori. Allo stato attuale delle conoscenze, entrambe le offerte dovrebbero iniziare contemporaneamente nella seconda metà di luglio, una volta ricevute le necessarie autorizzazioni dagli organismi di controllo del mercato. Entrambe le offerte rimarranno aperte per venti giorni lavorativi e si dovrebbero pertanto concludere durante il mese di agosto. Saipem si è avvalsa di Morgan Stanley & Co. in qualità di consulente finanziario e di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton in qualità di consulente legale. 

SNAM RETE GAS: IL CDA ESAMINERÀ LA DELIBERA DELL'AUTORITÀ PER L'ENERGIA E IL GAS SUL TRIBUTO SICILIANO NELLA RIUNIONE GIÀ PREVISTA PER IL PROSSIMO 30 LUGLIO 
Roma, 11 luglio 2002 - Snam Rete Gas informa che il Consiglio di Amministrazione della Società del prossimo 30 luglio, che si riunirà per l'approvazione della trimestrale, esaminerà anche la delibera dell'Autorità per l'Energia e il Gas sul tributo siciliano. In particolare verrà valutata la posizione da assumere in merito al pagamento delle future rate mensili e le eventuali azioni da intraprendere nelle sedi legali più opportune 

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +4% A GIUGNO NUOVA PUNTA ESTIVA DI POTENZA MASSIMA RICHIESTA SULLA RETE ELETTRICA ITALIANA: 51.000 MEGAWATT. LE IMPORTAZIONI AUMENTANO DEL 4,2%. NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2002 LA DOMANDA CRESCE DEL 2,2%.
Roma, 11 luglio 2002 - Più 4% è l'aumento della domanda di energia elettrica nel mese di giugno 2002 rispetto al corrispondente mese dell'anno 2001. 26,5 miliardi di kWh è stato il totale dell'energia richiesta in Italia. Il risultato, solo parzialmente influenzato da fattori climatici (+0,2% la variazione della temperatura media mensile rispetto a giugno 2001), ha risentito invece del diverso calendario (un giorno lavorativo in meno). Depurata da questo effetto, cioè a parità di giorni lavorativi, la variazione della domanda è risultata pari a +4,7%. Dall'analisi effettuata dal Gestore della Rete emerge che la crescita della domanda, registrata a giugno 2002 rispetto a giugno 2001, è stata più marcata al Sud (+5,8%) e al Centro (+4,5%), e più contenuta a Nord (+2,9%). I 26,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di giugno 2002 risultano distribuiti per il 46,6% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 23,8% al Sud. Rispetto a giugno 2001, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio, nel mese di giugno 2002, registra una forte crescita in Sardegna (+10,4%) e nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria (+6,0%). Il profilo congiunturale della domanda elettrica di giugno 2002 evidenzia una crescita del 2,1%, rispetto al precedente mese di maggio. Nel primo semestre del 2002 la richiesta di energia elettrica è aumentata complessivamente del 2,2% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Nel mese di giugno 2002 il fabbisogno di energia elettrica è stato coperto per l'85,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) facendo ricorso alle importazioni. In particolare si è avuta a giugno una crescita della produzione termoelettrica (+10,3%) e un calo della produzione idroelettrica (-10,8%), geotermoelettrica (-1,3%) ed eolica (-3,4%). Complessivamente la produzione nazionale è aumentata del 4,3% rispetto a giugno 2001. In crescita le importazioni (+4,2%). Nuovo picco storico di potenza massima richiesta nei mesi estivi: 50.974 megawatt. Il valore è stato raggiunto venerdì 21 giugno alle ore 11, ed è pari al 4,8% in più rispetto alla precedente punta di domanda (48.634 megawatt), sempre riferita al periodo estivo, registrata alle ore 11 di giovedì 12 luglio 2001. Da notare che mettendo a confronto il dato della nuova punta estiva di potenza massima richiesta (50.974 megawatt) con quello relativo alla precedente punta invernale (51.980 megawatt, dell'11 dicembre 2001), si conferma il trend, registrato negli ultimi anni, che vede una progressiva riduzione del divario tra i due valori di picco. All'inizio degli anni '90, infatti, la potenza richiesta alla punta estiva era inferiore di circa il 10% rispetto a quella invernale, valore che oggi risulta notevolmente ridotto e pari al 2%. Questo fenomeno è riconducibile a molteplici fattori: tra i principali risultano il crescente utilizzo della climatizzazione ambientale nel periodo estivo, che determina un elevato assorbimento di energia elettrica, e l'elevato consumo energetico degli apparecchi a tecnologia avanzata. Queste ed altre informazioni sono disponibili nella pubblicazione "Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico" che, rinnovata nella grafica e nei contenuti, commenta in modo analitico l'andamento dei consumi elettrici mensili. Il "Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico" può essere consultato alla voce "dati statistici" del sito web
www.grtn.it

EMIRATES PREMIATA ANCHE DAGLI AGENTI MERCI IATA ITALIANI 
Milano, 11 luglio 2002 - - Gli agenti merci Iata italiani hanno votato Emirates SkyCargo come miglior vettore per il Medio Oriente per il quinto anno consecutivo come riconoscimento per l'eccellenza del suo servizio. Il premio e' stato consegnato a Pisa da Anama, l'Associazione Italiana degli Agenti Merci Iata, a Cesare Moreira, responsabile di Emirates SkyCargo Italia e a Peter Sedgley, General Manager Cargo Commercial Operations. Alla premiazione ha partecipato anche Danilo Bonfanti, Senior Cargo Controller di Milano. Peter Sedgley ha dichiarato: "Siamo sempre entusiasti di ricevere premi che rappresentano un segno di fiducia nei nostri servizi. Ci siamo sempre focalizzati sulle necessità del cliente e abbiamo lavorato per migliorare continuamente i nostri servizi. Questo premio è una ulteriore motivazione per continuare così e un tributo al personale Emirates SkyCargo di Milano e Roma, il cui costante impegno unitamente alla professionalità sono stati i principali fattori che hanno permesso di conseguire tale riconoscimento da parte di chi opera all'interno del nostro settore". Emirates effettua voli giornalieri per Roma e 4 voli settimanali per Milano da Dubai, usando un aeromobile Airbus A330 dotato di capacità di trasporto pari a 15 tonnellate. 

MARZANO: SCONGIURATO LO SCIOPERO DEI DISTRIBUTORI DI CARBURANTE IN AUTOSTRADA 
Roma, 11 luglio 2002 - Si è tenuta il giorno 8 luglio, presso il ministero delle Attività produttive, una riunione del tavolo tecnico di confronto sulle problematiche della distribuzione dei carburanti in autostrada. La riunione, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dell'Anas, si è conclusa con la firma da parte di tutti gli intervenuti di un verbale d'intesa nel quale vengono condivisi alcuni principi fondamentali volti ad assicurare sia l'uniformità e la qualità del servizio che prezzi competitivi. In tale quadro, viene rivalutata la figura del gestore degli impianti, ai quali si forniscono adeguate garanzie in merito alla continuità di rapporti contrattuali. La firma del documento rappresenta un passo importante nella gestione ordinata ed efficiente delle scadenze delle concessioni relative alle aree di servizio autostradali, problematica già portata all'attenzione del ministro nel marzo scorso, a seguito delle agitazioni della categoria dei gestori di impianti e sulla quale, su indicazione dello stesso ministro, era stato attivato il tavolo di confronto che ha ora raggiunto questo importante risultato, consentendo di scongiurare lo sciopero dei gestori di carburante previsto per la giornata dell'11 luglio. 

SINO AL 30% DI RISPARMIO SULLE TARIFFE AUTOSTRADALI CON IL CONSORZIO DKV EURO SERVICE, LA TESSERA VIACARD E TELEPASS.
Milano, 11 luglio 2002 - Dkv Euro Service, la società tedesca partner storico dell'autotrasporto internazionale, nell'obiettivo di conseguire nuovi ed importanti vantaggi per lo sviluppo della categoria, ha creato, insieme ad un gruppo di trasportatori nazionali, il Consorzio Dkv Euro Service. Dkv, che oggi può vantare oltre 70.000 clienti, opera in tutto il territorio europeo sin dal 1934 con un'ampia gamma di servizi destinati alle società di trasporto e, con la propria carta DKV Card, dal 1965. Dkv, ideatrice di una filosofia vincente di partnership totale con il cliente, spesso in anticipo sui tempi, consapevole della perdita di competitività rappresentata dall'onere dei pedaggi autostradali e stimolata dalla richiesta proveniente dalla clientela, ha costituito con essa il Consorzio Dkv Euro Service che, in collaborazione con la tessera Viacard ed il Telepass, garantirà i massimi sconti possibili sulla globalità della rete nazionale. Tutte le società di trasporto regolarmente iscritte all'Albo degli Autotrasportatori, indipendentemente dalla loro dimensione, aderendo al Consorzio Dkv Euro Service potranno ottenere rimborsi sui pedaggi fino al 30%, ai sensi delle vigenti Delibere e secondo lo stanziamento previsto dal Governo Italiano. Un'indagine di mercato rileva che la percorrenza media di un autocarro con portata superiore a 35 q. é di 150.000 km/annui di cui il 50% circa percorsi su strade a pedaggio con una media indicativa di spesa annua pari a Euro 8.000. Risulta evidente come un risparmio sino al 30% rappresenti un vantaggio tangibile per qualsiasi società anche se ipoteticamente proprietaria di un solo automezzo. La procedura di iscrizione al Consorzio è estremamente semplice ed è il Consorzio stesso a provvedere sia all'addebbito dei pedaggi mediante emissione di fattura, che alle pratiche di rimborso al momento dell'emanazione della relativa delibera da parte dell'Albo. L'adesione al Consorzio Dkv Euro Service, congiuntamente all'utilizzo di Dkv Card permette inoltre di usufruire di una serie di importanti servizi. Rimborso Iva immediato per l'estero. La fatturazione diretta Net Invoicing permette il rimborso immediato dell'Iva, a cadenze quindicinali, per i tragitti effettuati nei principali paesi europei evitando complesse pratiche e lunghe tempistiche. La più grande ed efficiente rete di servizio, soccorso e traino 24h su tutto il territorio europeo. Oltre 8.000 officine autorizzate e convenzionate con le più importanti case costruttrici assicurano un servizio continuo di pronto intervento notte e giorno effettuando, ove possibile, anche le più complesse riparazioni direttamente sul posto e provvedendo altrimenti al traino, al recupero ed alla successiva riparazione in officina. L'assistenza è comprensiva di sostituzione dei pneumatici in loco. Personale altamente specializzato provvede inoltre agli interventi più tempestivi, anche se complessi, sui mezzi frigoriferi. Oltre 16.000 stazioni di rifornimento convenzionate in 40 paesi. Le migliori aree di servizio strategicamente dislocate sulle principali arterie di comunicazione, dotate di ampi parcheggi, accoglienti servizi doccia e punti di vendita e ristoro, solitamente non stop, sono sempre pronte ad accogliere chiunque presenti una Dkv Card. Rifornimenti controllati con il sistema Fuel-O-Mat. Una nuova tecnologia permette una soluzione affidabile e sicura per le stazioni di servizio e, contemporaneamente, una gestione innovativa per i rifornimenti presso le cisterne interne garantendo una transazione corretta dei dati ed impedendo rifornimenti non autorizzati. -Servizio traghetti e tunnel. Non è necessaria alcuna formalità burocratica per l'accesso a tutti i principali trafori alpini, all'Eurotunnel ed ai collegamenti via traghetto o per il pagamento dei relativi pedaggi. Infolink: www.dkv-euroservice.com 

BENZINE: 1 LITRO DI VERDE COSTA 286 LIRE PIU' DI 1 ANNO FA 
Roma, 11 luglio 2002 - Tra il 9 giugno ed il 9 luglio 2001, per acquistare 1 dollaro occorrevano 2.278 lire circa (85 centesimi di dollaro per 1 euro, Fonte: Bankitalia), mentre oggi la divisa europea, con la quotazione pari a 98 centesimi di dollaro Usa in media negli ultimi 30 giorni, si è rivalutata del 15,2 per cento sul biglietto verde americano. Per acquistare 1 litro di benzina senza piombo i consumatori italiani,secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Attività Produttive www.minindustria.it Cabina di Monitoraggio dei Prodotti Petroliferi, spendevano - un anno fa - 1,080 euro (2.092 lire il 9 luglio); mentre per acquistare 1 litro di gasolio spendevano in media 0,89 euro,ossia 1.730 vecchie lire ! Un anno fa, un barile di petrolio quotava circa 24/25 dollari Usa (Fonte:Ministero del Tesoro),con costi analoghi alle attuali quotazioni del greggio,24/25 dollari al barile (prezzi consolidati negli ultimi 3 mesi). Se il barile costa oggi, come nel luglio 2001 (24/25 dollari), mentre l'euro si è rivalutato del 15,2 per cento sul dollaro (da 85 centesimi di dollaro a 98),abbiamo il diritto ad avere un analogo ribasso del 15,2 per cento sul prezzo delle benzine,che deve passare da 1,062 euro in media, a 0,900 euro. Ed anche il gasolio,che costava 1.730 lire,dovrebbe costare 1.467 lire ! Poiché il ribasso è stato, invece, di 1,6 centesimi di euro (32 vecchie lire), le compagnie stanno lucrando 286 lire in più per 1 litro di benzina senza piombo e di 212 lire per il gasolio. Per arginare una evidente speculazione valutaria, che ha fatto pagare ai consumatori 1 anno fa la debolezza dell'euro sul dollaro, mentre oggi non trasferisce sui consumi finali i prezzi dei prodotti acquistati in dollari ed il rafforzamento dell'euro, che ha raggiunto la quasi parità con il biglietto verde, Adoc, Adusbef e Codacons hanno inoltrato 103 esposti-denunce ad altrettante Procure della Repubblica, ipotizzando il reato di aggiotaggio, consumato dai petrolieri nei confronti dei consumatori. Le tre associazioni, infine, ritengono una mera provocazione l'annuncio fatto oggi dall'Unione Petrolifera inerente il ribasso dei prezzi dei carburanti, (ribasso pari alle vecchie 97£) che, alla luce delle richieste dei consumatori, appare davvero una miseria! 

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