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11 LUGLIO 2002
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IL
MINISTRO PER L'INNOVAZIONE SI APRE AI PRIVATI E STRINGE UN ACCORDO CON LA
FEDERCOMIN ALLO SCOPO DI REALIZZARE IN TEMPI RAPIDI E NELLA MANIERA MIGLIORE
GLI OBIETTIVI DEL PIANO DI E-GOVERNMENT.
Roma,
11 luglio 2002 - Il Ministro per l'Innovazione e le tecnologie Lucio Stanca
e il Presidente di Federcomin (la Federazione di Confindustria che
rappresenta le aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione, ed
informatica) Alberto Tripi hanno firmato un Protocollo d'intesa che ha lo
scopo di individuare temi strategici di comune interesse per le imprese, le
pubbliche amministrazioni e i cittadini, e favorire la cooperazione tra gli
operatori del settore Ict (Information and communication technologies) e la
Pubblica Amministrazione. In particolare sara' possibile tramite studi di
fattibilita', gruppi di lavoro, task force, collaborare: per lo sviluppo del
nuovo Piano Nazionale di e-government; per effettuare studi e ricerche nel
settore Ict e nella net-Economy; per intraprendere iniziative tendenti a
sensibilizzare le imprese, le pubbliche amministrazioni, i mezzi di
informazione e l'opinione pubblica; per la determinazione di iter dei
processi normativi, nazionali e nell'ambito dell'Unione europea; per
l'esercizio di azioni di stimolo nel campo della formazione delle nuove
professionalita' legate al settore Ict; per l'implementazione di misure di
supporto al sistema produttivo nazionale (quali, ad esempio, e-Business e
Distretti industriali digitali). Continua incessante l'attivita' del
Ministro per l'Innovazione che va a collocarsi nell'ambito di quelle
iniziative tendenti a garantire a tutti i cittadini l'accesso on-line ai
diversi servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni (grazie
all'utilizzazione di alcuni strumenti quali la carta d'identita'
elettronica, l'atto elettronico, la firma digitale,) ed a collegare
funzionalmente l'uso delle nuove tecnologie in ambito pubblico con una
profonda riforma del modo d'essere e d'operare della Pubblica
Amministrazione, al suo interno e nei rapporti con i cittadini. Ben
consapevole di non poter portare avanti i progetti di e-government senza la
collaborazione di partners privati, il Ministro Stanca si e' aperto alla
Federcomin che ha fornito volentieri il proprio appoggio. In effetti il
periodo e' piuttosto delicato in quanto e' in questa fase, che si colloca
tra l'iniziale predisposizione dei piani di e-government e la loro maggiore
efficacia in conformita' alle esigenze dei cittadini, che e' necessario
spingere l'acceleratore per la realizzazione degli obiettivi finali.
POLITICA
DI CONCORRENZA: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA GLI INTERESSATI A PRESENTARE
LE LORO OSSERVAZIONI SUL PROGETTO DI NUOVO REGOLAMENTO RELATIVO
ALL'ESENZIONE DI TALUNE CATEGORIE DI ACCORDI NEL SETTORE DELLE
ASSICURAZIONI
Bruxelles, 11 luglio 2002 La Commissione europea ha pubblicato un progetto
di regolamento che ha per oggetto l'esenzione di talune categorie di accordi
nel settore delle assicurazioni ed è destinato a sostituire il regolamento
vigente in materia che scadrà l'anno prossimo. Il nuovo testo presenta un
certo numero di modifiche rispetto al regolamento in vigore e la Commissione
invita le parti interessate a presentare le loro osservazioni in merito a
tali modifiche entro il 30 settembre 2002. All'atto della pubblicazione del
progetto, il commissario Monti ha fatto la dichiarazione seguente:
"L'assicurazione è un settore fondamentale dell'economia, che ci
riguarda tutti. Questo nuovo progetto mira ad aggiornare il regolamento
relativo all'applicazione delle norme di concorrenza alle assicurazioni e a
incentrarlo maggiormente sulle esigenze dei consumatori. La Commissione
desidera ricevere commenti su questo testo, che saranno presi in
considerazione prima dell'adozione del nuovo regolamento." Il progetto
di regolamento rivisto relativo alle esenzioni per categoria nel settore
delle assicurazioni, che è stato pubblicato oggi nella Gazzetta ufficiale,
sostituirà il regolamento n. 3932/92 della Commissione del 21 dicembre 1992
riguardante l'applicazione delle norme dell'articolo 81, paragrafo 3 ad
alcune categorie di accordi nel settore delle assicurazioni, che scadrà il
31 marzo 2003. Il progetto copre quattro tipi di accordi nel settore delle
assicurazioni, riguardanti rispettivamente: la fissazione in comune di
tariffe di premi di rischio; la fissazione di condizioni tipo di
assicurazione comuni; la copertura in comune di certi tipi di rischi; il
collaudo e l'omologazione di dispositivi di sicurezza. Nell'elaborazione di
questo nuovo progetto di regolamento la Commissione ha applicato i principi
seguenti: chiarezza legislativa: il testo è stato rimaneggiato in modo da
essere più chiaro e di più facile utilizzo per l'utente; approccio
economico modernizzato: non vi è alcun elenco delle clausole esentate
("clausole bianche"); interesse dei consumatori (elemento di
grande rilievo): gli accordi restrittivi non sono esentati a meno che vi sia
una prova incontrovertibile che sono nell'interesse dei consumatori. Scaduto
il termine per la presentazione delle osservazioni da parte degli
interessati, la Commissione esaminerà con attenzione i commenti ricevuti e
valuterà se siano opportune modifiche al progetto di regolamento rivisto.
In seguito, previa consultazione degli Stati membri, la Commissione adotterà
definitivamente un nuovo regolamento di esenzione per categoria nel settore
delle assicurazioni verso la fine di quest'anno. Il progetto di regolamento
rivisto per categoria nel settore delle assicurazioni nelle 11 lingue
ufficiali dell'Unione europea è pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9
luglio 2002(1) e si trova su Internet all'indirizzo seguente: http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/others/
Le osservazioni su questo progetto devono essere inviate alla Commissione
entro il 30 settembre 2002 all'indirizzo seguente: Commissione europea
Direzione generale della concorrenza Unità D1, Ufficio J 70 2/56 B-1049
Bruxelles Fax (32-2) 296.98.07. Premessa - L'articolo 81, paragrafo 1 del
trattato CE proibisce tutti gli accordi che possano pregiudicare il
commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di
impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del
mercato comune. Conformemente all'articolo 81, paragrafo 3, un accordo
anticoncorrenziale può essere esentato dal divieto di cui all'articolo 81,
paragrafo 1 se i suoi effetti positivi prevalgono sui suoi effetti negativi.
La Commissione può esentare mediante regolamento ("esenzione per
categoria") categorie di accordi della stessa natura e di questa
possibilità si è avvalsa nel 1992 esentando alcuni tipi di accordi nel
settore delle assicurazioni, riguardanti: la fissazione in comune di tariffe
di premi di rischio; la fissazione di condizioni tipo di assicurazione
comuni; la copertura in comune di certi tipi di rischi; il collaudo e
l'omologazione di dispositivi di sicurezza. Giacché il regolamento n.
3932/92 della Commissione scade il 31 marzo 2003, si è deciso di elaborare
un progetto di regolamento rivisto destinato a sostituire il regolamento in
vigore alla scadenza di quest'ultimo. In questo contesto si è tenuto conto
dell'esperienza che la Commissione ha acquisito trattando i casi che
rientrano nel campo di applicazione del regolamento n. 3932/92 e che è
stata descritta in una relazione del 1999(2). La presentazione giuridica del
nuovo progetto di regolamento differisce da quella del regolamento esistente
in quanto tiene conto degli sviluppi verificatisi in questo settore dal 1992
ad oggi. Inoltre, per seguire un approccio più economico e meno basato
sulle clausole, non contiene elenchi di clausole approvate ("clausole
bianche"). Il nuovo progetto copre le stesse quattro categorie di
accordi del regolamento in vigore. Non comprende pertanto le altre due
categorie di accordi tra imprese di assicurazione, che la Commissione può
includere nel suo regolamento di esenzione per categoria essendo stata
autorizzata a farlo dal Consiglio tramite il cosiddetto "regolamento di
abilitazione"(3); si tratta degli accordi sul regolamento dei sinistri
e degli accordi sui registri e le informazioni per i rischi aggravati. In
questi due settori, la Commissione ritiene di non aver acquisito
un'esperienza sufficiente dal 1992 e di non aver neppure riscontrato
l'esistenza di gravi problemi di concorrenza che richiederebbero l'adozione
di un'esenzione per categoria per questo tipo di accordi. Le quattro
categorie di accordi coperte dal progetto di nuovo regolamento possono
essere riassunte come segue, tenendo conto in particolare delle principali
modifiche apportate rispetto al regolamento n. 3932/92 della Commissione:
Premi di rischio indicativi I premi di rischio costituiscono una stima
indicativa del costo della copertura di una determinata categoria di rischio
in futuro. Il premio di rischio si suddivide in due elementi; il primo è
"il premio puro", che deriva da una statistica storica sul numero
e il costo dei sinistri passati per una determinata categoria di rischi. Il
secondo elemento del premio di rischio riguarda il futuro; si tratta di una
correzione, fondata su studi, per tenere conto dell'evoluzione stimata del
numero e dell'importanza dei sinistri in futuro. Le associazioni nazionali
degli assicuratori degli Stati membri elaborano normalmente statistiche sui
premi puri, fondate sulle informazioni fornite dagli assicuratori e
realizzano studi sulle tendenze future probabili calcolando un premio di
rischio indicativo su questa base. Il regolamento n. 3932/92 esenta questa
attività comune a certe condizioni. Nessuna delle condizioni esistenti di
esenzione è stata eliminata nel nuovo progetto. Tuttavia, una delle
condizioni di esenzione per il calcolo in comune di premi di rischio
indicativi, implicita nel regolamento in vigore, è stata resa esplicita:
per quanto riguarda i premi puri, occorre elaborare statistiche il più
possibile dettagliate e specifiche, pur garantendo che il campione sia
statisticamente significativo. Questa condizione è giustificata dal fatto
che quanto più le statistiche sono dettagliate e specifiche, tanto più gli
assicuratori hanno la facoltà di differenziare i loro prezzi per i
consumatori finali. Un'altra condizione nuova per ottenere l'esenzione è
che le statistiche sui premi di rischio siano rese disponibili a condizioni
ragionevoli e non discriminatorie per qualsiasi impresa di assicurazione che
desideri avervi accesso. Questa condizione riguarda in particolare le
imprese di assicurazione che stanno considerando di entrare nel mercato in
questione, ma che devono avere accesso a queste statistiche per poter
prendere la loro decisione. Condizioni di assicurazione tipo Le condizioni
di assicurazione tipo per un grande numero di categorie di polizze di
assicurazione sono elaborate dalle associazioni nazionali delle imprese di
assicurazione. Il regolamento n. 3932/92 non autorizza clausole obbligatorie
comprendenti condizioni tipo; tutte le condizioni tipo devono essere
facoltative. Alcune condizioni tipo ("clausole nere") sono vietate
anche se sono facoltative. A parte queste clausole, il regolamento n.
3932/92 accorda un'esenzione per tutte le condizioni tipo purché siano
indicative e non vincolanti. Tuttavia, nel progetto di regolamento rivisto,
le condizioni tipo, anche quelle che non sono vincolanti e non sono definite
"clausole nere", sono esentate soltanto se sono concordate insieme
al calcolo in comune dei premi puri e alla realizzazione di studi congiunti
sui premi di rischio e soltanto nella misura in cui sono allo stesso tempo
necessarie ed utilizzate esclusivamente per questi calcoli o studi. Questa
disposizione è dovuta al fatto che, secondo la Commissione, il settore
dell'assicurazione non ha potuto dimostrare finora in modo convincente che
queste condizioni tipo servono l'interesse dei consumatori, eccetto nella
misura in cui sono necessarie per calcolare i premi di rischio(4). Copertura
in comune di alcuni tipi di rischi (pool) Per coprire rischi gravi o
eccezionali, come i rischi nel settore dell'aviazione, nucleare e
dell'ambiente, che le singole imprese di assicurazione esitano ad assicurare
da sole in toto, si ricorre di frequente a consorzi di coassicurazione, i
cosiddetti "pool", ai quali aderiscono parecchi assicuratori. Il
regolamento n. 3932/92 subordina l'esenzione dei pool a soglie di quote di
mercato: il 10% per i pool di coassicurazione e il 15% per i pool di
coriassicurazione. Il progetto di regolamento rivisto innalza queste quote
di mercato: i pool saranno autorizzati a condizione che le quote di mercato
aggregate dei loro membri non eccedano il 20% per i pool di coassicurazione
e il 25% per i pool di coassicurazione. Inoltre, nel progetto rivisto, è
prevista una nuova esenzione senza soglia di quote di mercato per i pool di
assicurazione creati ex novo per coprire un rischio nuovo per i primi tre
anni della loro esistenza. Questa disposizione è stata prevista perché per
i nuovi rischi, per i quali non esistono dati storici sui sinistri, è
impossibile sapere in anticipo quale capacità di sottoscrizione è
necessaria per coprire il rischio e si è ritenuto pertanto appropriato
esentare un accordo di pool per l'assicurazione di nuovi rischi per un
periodo di tempo limitato, tre anni nel progetto di regolamento, fino a che
si disponga di dati storici sufficienti sui sinistri per valutare la
necessità o meno di un pool unico. Dispositivi di sicurezza Nella maggior
parte degli Stati membri, esistono elenchi, stilati dall'associazione
nazionale degli assicuratori sulla base di specifiche tecniche, di
dispositivi di sicurezza omologati (allarmi, dispositivi antifurto e
antincendio) che soddisfano alcuni criteri. La maggior parte degli
assicuratori accorda all'assicurato una riduzione dei premi se utilizza un
dispositivo di sicurezza omologato. Il regolamento n. 3932/92 accorda
un'esenzione per la fissazione in comune di questi elenchi e delle
specifiche tecniche (ma non per gli accordi che disciplinerebbero l'utilizzo
di questi elenchi, ad esempio per la concessione di riduzioni dei premi,
dato che ciò dipende dalle singole imprese di assicurazione). Esistono
grandi differenze da uno Stato membro all'altro quanto al livello di severità
delle specifiche tecniche. Molti dispositivi di sicurezza sono pertanto
ammessi per accordare agli assicurati riduzioni dei premi in alcuni Stati
membri, ma non in altri. Nel progetto di regolamento rivisto è stata
introdotta una nuova condizione per l'esenzione degli accordi tra
assicuratori sulle specifiche tecniche per i dispositivi di sicurezza. Per
poter beneficiare dell'esenzione per categoria, questi accordi devono
prevedere espressamente il riconoscimento delle imprese di installazione o
di manutenzione di dispositivi di sicurezza omologate nel quadro di accordi
analoghi in un altro Stato membro. Le differenze che esistono attualmente
tra questi accordi nazionali costituiscono infatti un ostacolo alla libera
circolazione delle merci. Questa nuova condizione a cui è subordinata
l'esenzione mira ad incoraggiare la creazione di un vero mercato unico dei
dispositivi di sicurezza, che attualmente non esiste. Inoltre, questa
condizione dovrebbe incoraggiare la messa a punto di norme e specifiche
tecniche a livello europeo.
SUL SITO IL DPEF 2003-2006
Roma, 11 luglio 2002
- Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile
sulla home page www.tesoro.it il Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria 2003-2006 trasmesso ieri al Parlamento.
SUL SITO IL NUOVO NUMERO
DELLA NEWSLETTER QCS NEWS
Roma, 10 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia
e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it
è disponibile il nuovo
numero della newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei
Fondi Strutturali Comunitari. Il numero è interamente dedicato ai Progetti
Integrati Territoriali.
AMMONTARE BTP IN EMISSIONE
Roma, 10 luglio 2002 - Di
seguito è riportato 'ammontare delle tranches dei Btp che verranno offerti
da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle relative aste:
Buoni del Tesoro Poliennali : triennali, 15.5.2002/2005, nona tranche: 1.500
milioni di euro; "quinquennali" 15.4.2002/15.10.2007 ottava
tranche: 1.500 milioni di euro; "quindicennali" , 1? .2.2002/1°.8.2017,
quinta tranche: 1.000 milioni di euro.
AL
VIA APPUNTAMENTI TELEFONICI CON IL FISCO BASTA FILE ALLO SPORTELLO
Roma, 11 luglio 2002 - Gli uffici presso i quali e' possibile prenotare
telefonicamente un appuntamento sono tutti gli 8 uffici locali di Roma,
quello di Ancona, di Brescia 1 e Brescia 2, di Treviso, di Salo' e di
Venezia 2, ma, nel corso di luglio, il servizio verra' esteso ai maggiori
uffici dell'Emilia-Romagna, del Piemonte e della Toscana, per completarsi
poi con tutti gli uffici capoluogo di Regione e di Provincia. I contribuenti
possono prenotare telefonicamente un appuntamento con un funzionario delle
finanze, evitando viaggi inutili e code agli sportelli. Con il numero unico
199-126003, l'Agenzia delle Entrate ha attivato il Centro di prenotazione
telefonica in 14 uffici locali. L'iniziativa ha lo scopo di migliorare la
qualita' dei servizi offerti e in particolare di potenziare l'assistenza,
favorendo cosi' l'assolvimento spontaneo degli obblighi tributari da parte
dei contribuenti.
NEW
ECONOMY, VIA AL NEGOZIO IN RETE (E-SHOP)
Roma, 11 luglio 2002 - Grazie a questa innovazione i negozianti potranno
trasmettere in rete gli ordinativi dei clienti ed offrire loro una serie di
servizi. "Ciò - si legge nella nota ministeriale - potrà determinare
quasi una rivoluzione nel settore del commercio, che avrà anche l' effetto
di rilanciare la piccola distribuzione". Il ministro delle Attività
Produttive Antonio Marzano ha varato un regolamento per l'introduzione della
New Economy nel settore del commercio, il cosiddetto e-shop. Si tratta del
''negozio in rete'' detto anche e-shop. Con i finanziamenti previsti, i
negoziati potranno, grazie a una semplice apparecchiatura, trasmettere in
rete gli ordinativi provenienti dai clienti, oltre che offrire loro una
serie di servizi. I contributi - precisa un comunicato - provengono dal
Fondo per l'informatizzazione della rete distributiva delle piccole e medie
imprese commerciali, presso il Map, e sono finalizzati all'acquisto di
apparecchi polifunzionali in grado di collegarsi a Internet e di permettere
l'accesso e la distribuzione di servizi diffusi, al fine di favorire
l'adeguamento della rete distributiva alle nuove tecnologie informatiche. I
finanziamenti sono concessi in conto impianti e sono determinati nella
misura del 40% del costo ammissibile dei beni e nel limite massimo di 1.050
euro per ciascun apparecchio. Cio' potra' determinare quasi una rivoluzione
nel settore del commercio, che tra l'altro avra' anche l'effetto di
rilanciare la piccola distribuzione.
BCE:VOLUME
DI AGGIUDICAZIONE NELLE OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO A PIÙ LUNGO TERMINE
PREVISTE PER LA SECONDA METÀ DEL 2002
Bruxelles, 11 luglio 2002 Il Consiglio direttivo della Banca centrale
europea ha deciso di ridurre da 20 a 15 miliardi di euro l'importo da
assegnare tramite ciascuna operazione di rifinanziamento a più lungo
termine che sarà condotta nella seconda metà del 2002. Tale importo è
stabilito tenendo conto del previsto fabbisogno di fondi del sistema
bancario dell'area dell'euro e riflette l'intento dell'Eurosistema di
continuare a erogare la maggior parte della liquidità attraverso le
operazioni di rifinanziamento principali. Il Consiglio direttivo si riserva
la facoltà di modificare il volume di aggiudicazione agli inizi del
prossimo anno.
ABI:
IL TAR DEL LAZIO SUI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI PER L'ATTUAZIONE SI RESTA IN
ATTESA DELLA NORMATIVA DEL GOVERNO
Roma, 11 luglio 2002 Si è avuta notizia, in via informale, delle sentenze
del Tar del Lazio, che non hanno accolto le ragioni avanzate dalle banche e
dall'Abi sulla rinegoziazione obbligatoria dei mutui edilizi agevolati. Le
banche, nel pieno rispetto delle decisioni, provvederanno ad adeguarsi a
quanto da esse stabilito, riservandosi di valutare ulteriori iniziative. Si
ricorda tuttavia che per rendere le rinegoziazioni concretamente possibili,
è necessario che sia varato il decreto ministeriale applicativo previsto
dalla legge sin dal dicembre 2000.
MEDIOBANCA
PUBBLICA L'UNDICESIMA EDIZIONE DELL'INDAGINE SUI FONDI D'INVESTIMENTO
Milano, 11 luglio 2002 - Undicesima edizione dell'indagine annuale
dell'Ufficio Studi. L'indagine comprende i fondi comuni aperti, i fondi
pensione, i fondi immobiliari, i fondi chiusi, i fondi di fondi, i fondi
riservati e i fondi speculativi (tasso di copertura oltre il 90%). La
pubblicazione è disponibile per il downloading. www.mbres.it
GRUPPO
BIPIELLE : "SENZA SOSTA VERSO NUOVI TRAGUARDI" PRESENTATI IERI I
DETTAGLI DEL PIANO STRATEGICO: ROAE 2004: 14%
Milano, 11 luglio 2002 - L Amministratore Delegato del Gruppo Bipielle,
Gianpiero Fiorani, nel corso della presentazione tenutasi all'Hotel Four
Seasons di Milano, agli analisti e alla stampa specializzata i dettagli del
piano strategico del Gruppo. Il Gruppo Bipielle ha dimostrato nel corso
della propria crescita, intrapresa a partire dal 1997 e attuata in massima
parte per linee esterne secondo un modello a matrice federale, di poter
rivestire efficacemente il ruolo di polo aggregante nel sistema bancario
nazionale. Durante questa espansione condotta a ritmo serrato il Gruppo,
adesso collocato stabilmente fra i primi dieci poli creditizi nazionali, è
riuscito a mostrare una notevole forza innovativa nel gestire e realizzare
rapidamente processi di integrazione complessi, portando alla luce
altrettanto velocemente le sinergie effettive. Proprio la capacità
d'innovazione, unita all'aumento della pressione competitiva, alla richiesta
di standard operativi e funzionali sempre più elevati per affrontare il
mercato con efficienza e incisività, ha condotto a una ridefinizione del
profilo dei Gruppo che permettesse di: semplificare la struttura societaria;
migliorare l'efficienza e l'utilizzo del capitale; valorizzare le opzioni di
crescita. Tre capisaldi per massimizzare la redditività, favorire
l'emersione del valore implicito destinato altrimenti a rimanere compresso
all'interno di una struttura troppo articolata , aumentare la trasparenza
verso il mercato. Sulla base di questo mix di necessità e obiettivi è
stato sviluppato il nuovo modello che costituisce uno sviluppo coerente,
teso a raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi. Ecco come si presenterà,
in modo sintetico, lo schema societario del Gruppo Bipielle una volta
ultimate tutte le operazioni: 1) Capogruppo Operativa con funzioni di
indirizzo, governo e controllo del Gruppo; focalizzata sulla predisposizione
e gestione di servizi al Gruppo; controllerà direttamente la rete sportelli
Popolare di Lodi; i due 'poli' : 2) Bipielle Retail S.p.A.: una holding
finanziaria pura che controlla le banche rete; 3) Bipielle Investimenti
S.p.A.: un polo di società prodotto e i nuovi business; la società,
quotata, sarà operativa entro la fine del 2002. In sostanza il programma
procede secondo due direttrici principali: l'accorpamento delle società
prodotto e dei business specialistici in Bipielle Investimenti S.p. A.,
controllata in maggioranza dal Gruppo Bipielle e quotata attraverso la
fusione dell'attuale Iccri - Bfe con la Investimenti Immobiliari Lombardi
S.p.A.; l'accorpamento delle banche reti del Gruppo (con esclusione, come
detto, della rete Popolare Lodi) nella holding denominata Bipielle Retail
S.p.A., detenuta al 65,5% dalla Banca Popolare di Lodi e per il 34,5% dalla
Bipielle Investimenti S.p.A., sotto il controllo operativo diretto della
Capogruppo. Gli obiettivi primari della ristrutturazione possono essere così
sintetizzati: rafforzamento del governo e la semplificazione della catena
societaria; il conseguimento di rilevanti sinergie dì ricavo e di costo,
per un'incidenza globale sul conto economico, stimabile a regime (nel 2004)
in 85 milioni di euro ante imposte; la disponibilità di un chiaro spettro
di opzioni di crescita attraverso la concentrazione delle attività ad alto
potenziale in Bipielle Investimenti e la relativa quotazione. Gli obiettivi
- Bipielle Retail S.p.A. - Il raggruppamento di tutte le banche reti in un
unico polo permetterà di garantire la coerenza dell'indirizzo strategico e
commerciale tra le reti e la Banca Popolare di Lodi. Così sarà possibile
raggiungere una maggiore focalizzazione sull'attività di core business, la
massimizzazione delle economie di scala e di scopo, l'allineamento della
redditività di ciascuna rete al benchmark Bipielle l'accelerazione del
rilascio di un'unica piattaforma informativa, l'integrazione delle funzioni
di servizio - centri di costo, la riduzione del personale. L'obiettivo è
quello di costruire reti snelle, orientate verso le attività commerciali e
verso i crediti. Bipielle Investimenti S.p.A. - E' intesa come 'fabbrica,
interprete del mercato e a servizio della rete'. Alle società inquadrate
sotto la Bipielle Investimenti saranno demandate tutte quelle attività
relative alla gestione attiva del portafoglio di business, la concentrazione
dell'attività su quei settori di mercato ad alto potenziale e a elevata
specializzazione; la strutturazione di prodotti per la rete; l'ampliamento
della clientela non captive; la concretizzazione di tutte le opportunità di
cross - selling. Per contenere in modo efficiente tutte queste attività
Bipielle Investimenti sarà suddivisa al suo interno in tre macro aree di
attività omogenea: Investment Banking comprendente la Nuova Iccri-Bfe,
Efibanca e la Bipielle Santander Sim; Consumer Banking comprendente Bipielle
Ducato, Bipielle Fondicri, Italfortune, Bipielle Ducato Leasing, B2Bipielle,
Eurovita e Bipielle.net; Estate Services dedicato alla gestione attiva
dell'ingente portafoglio immobiliare, tramite Bipielle Real Estate. La
suddivisione del Gruppo in due poli distinti dal punto di vista societario,
funzionale e operativo consentirà di coniugare e sincronizzare al meglio
tutte le attività e le prospettive del Gruppo: commerciali, produttive e di
crescita ulteriore. Infatti il modello polare 'Bipielle Retail - Bipielle
Investimenti' conserva, potenziata, la capacità di svolgere il ruolo dì
piattaforma per le nuove aggregazioni in virtù della sua struttura
flessibile, ma al tempo stesso coerente e distinta per quanto concerne
l'allocazione delle funzioni distributive e produttive. Le opzioni di
crescita del Gruppo Bipielle manterranno la duplice tensione, già propria
del modello federale: verso realtà locali, come le reti di sportelli
aggregate sinora; verso le società prodotto con elevato grado di
specializzazione, che troveranno adeguata collocazione in uno dei tre
settori di business sottostanti Bipielle Investimenti, che grazie al suo
status di società quotata potrà gestire in modo attivo il portafoglio di
partecipazioni utilizzandolo, per esempio, come strumento per la promozione
di partnership qualificate. I target economici - Gli obiettivi del piano
strategico prevedono per il Gruppo Bipielle post - ristrutturazione, sulla
base di un raffronto sui valori medi, un Cagr (Compound Average Growth Rate)
2001-2004 che evidenzia: margine d'interesse +8%, margine da servizi +16%,
costi operativii -2%; gli indicatori: cost/income <50%; m. interesse/m.
intermediaz. 58% (63% nel 2001); Tier One'02 sopra il 6%; Roae 14% nel 2004
(9% nel 2001). Allo stesso modo, valutati in prospettiva nel raffronto 2001
- 2004, i target delle banche - rete post ristrutturazione mostrano
proiezioni più che positive: raccolta +6%; impieghi +10%, m. interesse
+10%, m. intermediazione +10%, costi operativi -2%; gli indicatori: cost/income
<50%, m. interesse/m. intermed. 66% (68% nel 2001), soff. nette/impieghi
<2,0% (2,6% nel 2001), Roe 12% (6% nel 2004). I risultati economici del
Gruppo Bipielle derivanti dal riassetto, sulla base delle proiezioni
effettuate sulle singole unità di business, portano a una valutazione delle
sinergie circa 85 milioni di euro di cui 43,2 min. di Euro di ricavo e 41,8
di costo. Le Tappe - Il percorso per realizzare l'operazione ha già
superato un consistente numero di fasi, rappresentate da operazioni
societarie, di carattere propedeutico, eseguite e comunicate al mercato nel
corso dell'ultimo semestre (conferimento dei rami immobiliari delle banche
del Gruppo a Bipielle Real Estate e conseguente aumento del capitale sociale
di quest'ultima; fusione per incorporazione in Banca Popolare di Crema di
Ducato, Bipielle Center e Iccri-Bfe, che viene denominata nuova Iccri-Bfe).
La conclusione positiva dell'Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni IIL,
conclusasi il 28 giugno scorso, costituisce uno snodo importante di tutto il
progetto. Ma ecco in sintesi le 'tappe': 21 marzo 2002: presentazione al
mercato linee guida; 10 - 28 Giugno 2002: Opa su Investimenti Immobiliari
Lombardi S.p.A.; 10 luglio 2002: presentazione al mercato dei dettagli del
piano strategico; settembre 2002: costituzione di Bipielle Retail e delibera
di fusione tra Iil e Iccri -Bfe; ottobre 2002: atto di fusione tra Iil e
Iccri - Bfe e ridenominazione di Iil in Bipielle Investimenti S.P.A.
CONSOB:
IL CESR ISTITUISCE UN PANEL DI CONSULTAZIONE DEI PARTECIPANTI AL
MERCATO
Milano, 11 luglio 2002 - La regolamentazione del Mercato Unico dei servizi
finanziari richiede un'elevata armonizzazione delle norme e delle pratiche
regolamentari correnti. A seguito delle risoluzioni del Consiglio d'Europa e
del Parlamento Europeo che hanno fatto proprie le conclusioni del Rapporto
Lamfalussy, il Cesr, Committee of European Securities Regulators, cui
partecipa anche la Consob, è chiamato a consigliare la Commissione Europea
nel predisporre misure di attuazione di direttive dell'Unione.
Nell'adempimento di tale ruolo, il Cesr si è impegnato a operare in modo
aperto e trasparente e a consultare ampiamente gli operatori, gli utenti
finali e i consumatori, come stabilito nella Dichiarazione pubblica sulle
pratiche di consultazione (Ref. Cesr/01-007b). In aggiunta a ciò, è stato
istituito un Panel di consultazione dei partecipanti al mercato per
assistere il Cesr nell'espletamento delle sue funzioni. Il Panel opererà
come una "cassa di risonanza" per il Cesr e, in particolare:
esprimerà valutazioni sul programma di lavoro del Cesr; fornirà commenti
sul modo in cui il Cesr esercita il proprio ruolo e, in particolare, darà
attuazione alla sua Dichiarazione pubblica sulle pratiche di consultazione;
assisterà il Cesr nelle definizione delle priorità; segnalerà le
incoerenze regolamentari nel Mercato Unico e suggerirà aree di intervento
nell'ambito del livello 3 del procedimento normativo individuato nel
Rapporto Lamfalussy; informerà il Cesr sulle più rilevanti evoluzioni del
mercato finanziario. Nel corso dell'ultima riunione di Copenhagen, il Cesr
ha definito la composizione del Panel, che si riunirà per la prima volta
nel settembre 2002. Gli
undici partecipanti al Panel, designati a titolo personale, sono: il Dott.
Salvatore Bragantini, Ceo, Centrobanca spa; il Prof. Luis Miguel Beleza,
Consultant of the Executive Board, Banco Comercial Português; il Dr. Rolf
E.E. Breuer, Spokesman of Board of Directors, Deutsche Bank Ag; Mr. Donald
Brydon, Chair of the Financial Services Practitioner Panel and Chairman of
Axa Investment Managers; Mr. Ignace Combes, Vice-President, Management
Committee of the Board of Directors, Euroclear Bank; Mr. P.P.F. de Vries,
Director, Association of Shareholders, Vice-President, Euroshareholders; Mr.
Lars-Erik Forsgardh, President and Ceo, Swedish Shareholders Association;
Mr. Dominique Hoenn, Deputy General Manager of BNP Paribas, Vice-Chair of
the Supervisory Board of Euronext; Ms. Sonja Lohse, Group Compliance Officer,
Nordea Ab; Mr. Mariano Rabadan, Chairman of the Spanish Association of
Investment and Pension Funds (Inverco); il Prof. Dr Emmanuel D. Xanthakis,
Non-Executive President, Marfin Bank and Marfin Portolio Investment Company.
Al
riguardo, il Presidente del Cesr, Docters van Leeuwen, ha affermato:
"Abbiamo individuato un numero ristretto di persone in grado di fornire
una visione ampia e strategica delle questioni poste dal Mercato Unico
europeo dei servizi finanziari. Grazie ad una composizione del Panel di tale
rilievo, il Cesr beneficerà della competenza di personalità di alto
livello, compresi rappresentanti degli utenti finali e dei consumatori, con
una significativa esperienza nel campo finanziario e un ricco curriculum
europeo. Attendiamo con ansia i loro contributi".
RAPPORTO
SEMESTRALE ASSOSIM GENNAIO-GIUGNO 2002: ASSOSIM DIFFONDE, OGGI I DATI DI
NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI SUI MERCATI MOBILIARI
Milano 11 giugno 2002 - Sulla base, dei dati sui volumi di negoziazione
delle proprie Associate, il Rapporto Assosim relativo al primo semestre 2002
evidenzia le seguenti classifiche per gruppi: il comparto
"Azioni", comprendente Mta e Mercato Ristretto, confermando la
classifica del primo trimestre 2002, mostra al primo posto il Gruppo
Intesabci (Intesabci e Caboto Intesabci Sim) con il 6,38 %, seguita dal
Gruppo San Paolo Imi (Banca Imi e Imiweb Banca) con il 5,91% e dal Gruppo
Monte dei Paschi (Intermonte Securities Sim e Banca 121) coli il 5,55%; il
Nuovo Mercato evidenzia al primo posto il nuovo Gruppo Capitalia (Banca di
Roma, Banca Mediosim e Fin-Eco Sim) nato dalla riorganizzazione del gruppo
bancario Banca di Roma, con una quota pari al 11,30%. Il secondo posto è
occupato da Gruppo San Paolo IMI con il 10,97% e Gruppo Intesabci con il
6,30%; nel Mot guida la classifica Nuovi Investimenti Sim (22,80%), seguita
al secondo ed al terzo posto, rispettivamente, da Uniprof Sim. (14,69%) e
dal Gruppo Unicredito (Rolo Banca 1473, TradingLab Banca e Unicredit Banca
Mobiliare -Ubm) (7,18%); sul Mercato dei Covered Warrant al primo posto
troviamo il Gruppo San Paolo Imi con una quota pari al 23,85%, seguita dal
gruppo Unicredito con il 18,11% e dal Gruppo Citibank (Citibank
International Plc e Salomon Brothers Markets Sim) con il 7,78%; nel Trading
After Hours il primo posto è occupato dal Gruppo Capitalia (12,26%),
seguita dal Gruppo Société Générale (Société Générale París e SG
Securities Milano) (11,80%) e dal Gruppo San Paolo Imi (9,87%), sull'Idem,
per quanto riguarda i Futures sul Mib30, la maggiore quota di mercato è
detenuta da Eptasim (12,76%), seguita dal Gruppo San Paolo Imi (9,62%) e dal
Gruppo Banca Sella (Banca Sella e Gestnord Intermediazione Sim) (9,34%); con
riferimento al comparto Minifib prima in classifica è Nuovi Investimenti
con una quota pari al 26,59%, secondo il Gruppo Banca Sella con il 23,15% e
terza Eptasim con il 10,48%. Sulle opzioni Isoalfa si evidenzia al primo
posto il Gruppo Intesabci con l'11,2 1 %, seguito al secondo ed al terzo
posto, rispettivamente, dal Gruppo Deutsche Bank (Deutsche Bank Ag London e
Deutsche Bank Sim) con il 9,58% e dal Gruppo Credem (Euromobiliare Sim e
Abaxbank) con l'8,83%; infine per il comparto relativo alle opzioni sul Mib
30 si rileva che la prima posizione è occupata dal Gruppo Banca Sella
(6,93%) seguita dal Gruppo San Paolo Imi (6,61%) e dal Gruppo Unicredito
(5,53%). Considerando ora la classifica per intermediari, l'aggregato
"Azioni" evidenzia al primo posto Caboto IntesaBCI Sim con una
quota di mercato pari al 5,92%, seguita al secondo posto da Intermonte
Securities Sim con il 5,10% ed al terzo da Eptasim con il 4,97%. Per quanto
riguarda inoltre l'operatività del mercato azionario si rileva rispetto al
primo semestre 2001 un calo dei volumi intermediati del 9% e del numero di
operazioni del 1%. Si può inoltre rilevare che il passaggio al lotto
unitario ha determinato una contenuta variazione sul taglio medio delle
operazioni pari a 18.021 Euro, in leggero calo rispetto al primo semestre
2001 (pari a 19.493 Euro). Passando all'analisi del Nuovo Mercato, al primo
posto troviamo Fin-Eco Sim (8,44%), seguita al secondo ed al terzo posto da
Imiweb Banca (7,14%) e Caboto Intesabci Sim (6,23%). L'operatività del
comparto conferma la continua discesa dei volumi intermediati (-49%) e del
numero di operazioni (-56%), rispetto al primo semestre 2001. Con
riferimento al Mot il Rapporto Assosim attesta un ulteriore incremento (23%)
dei volumi intermediati rispetto al precedente semestre 2001 ed un aumento
del taglio medio delle operazioni che da 39.558 Euro del 2001 è passato a
47.152 del 2002. Tale fenomeno potrebbe essere dovuto al calo di fiducia
degli investitori nei confronti dei segmenti azionari, con conseguente
spostamento degli investimenti verso il reddito fisso. Per quanto concerne
la classifica per intermediari si conferma al primo posto, come nel primo
trimestre 2002, Nuovi Investimenti Sim (22,80%), seguita da Uniprof Sim
(14,69%) e Caboto Intesabci Sim (5,94%). La classifica per intermediari nel
Mercato dei Covered Warrant mostra invece al vertice Imiweb Banca con una
quota di mercato pari al 21,69%, seguita al secondo ed al terzo posto
rispettivamente da TradingLab Banca con il 17,99% e da Citibank
International con il 7,78%. Per quanto riguarda i volumi intermediati su
tale mercato sì evidenzia un incremento pari al 7% rispetto allo stesso
periodo del 2001, in controtendenza ad una variazione negativa del 16%
rilevata nel Rapporto Assosim sul primo trimestre 2002. Continua invece il
calo dei volumi e del numero dì operazioni sul Trading After Hours
attestandosi rispettivamente a -12% e -17% rispetto al primo semestre 2001.
La classifica resta dominata da Fin-Eco Sim (9,74%), seguita da SG
Securities Milano (9,43%) e Imiweb Banca (7,85%). Passando ora all'Idem, il
rapporto mostra la seguente classifica per intermediari: nel Fib30 al primo
posto Eptasim (12,76%), seguita da Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities
Sim (7,96%) e da Banca Sella (7,16%); sul Minifib la maggiore quota
appartiene a Nuovi Investimenti Sim con il 26,59%, seguita da Banca Sella
con il 21.38% e da Eptasim con il 10,48%; sulle opzioni sui titoli azionari
guida la classifica Caboto Intesabci (10,22%), con Deutsche Bank Ag London
(9,54%) e Gìiubergia Ubs Warburg Sim (8,51%), infine per quanto riguarda le
opzioni sul Mib30 al primo posto si evidenzia Banca Sella (5,60%), seguita
da Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim (4,31%) e da Nuovi
Investimenti Sim (4,29%). Si rileva inoltre su alcuni mercati, quali ad
esempio il Mot, il mercato dei Covered Warrant ed il Minifib, una notevole
concentrazione delle quote di mercato nei primi due-tre intermediari della
classifica, un fenomeno probabilmente dovuto ad una maggiore
specializzazione di alcuni operatoti su tali mercati. Da uno sguardo
generale, si nota inoltre che nella parte alta delle varie classifiche si
concentrano sim e banche di investimento, a conferma dell'utilizzo nei
gruppi del soggetto giuridico "specializzato". Per quanto riguarda
l'operatività dei Gruppi esteri appartenenti ad Assosim, il Rapporto mostra
al primo posto, nell'aggregato "Azioni", Dresdner Kleinwor
Wasserstein Securities Sim (4,34%), seguita dal gruppo Société Générale
(3,66%) e dal Gruppo Deutsche Bank (3,60%), mentre sul Fib 30 troviamo
ancora al primo posto Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim (7,96%),
seguita dal Gruppo Société Générale (4,54%) e dal Gruppo Deutsche Bank
(0,75%).
REUTERS
E TIBCO SOFTWARE SVILUPPANO LA SOLUZIONE STRAIGHT THROUGH PROCESSING PER IL
SERVIZIO TITOLI DI BNP PARIBAS
Milano, 11 Luglio 2002 - Reuters il gruppo globale di informazione
finanziaria, news e tecnologia - e Tibco Software hanno firmato un accordo
strategico con Bnp Paribas Securities Services (Bp2S), che offre in tutta
Europa servizi sui titoli. Secondo termini dell'accordo, Bp2S adotterà la
soluzione Tibco ActiveEnterprise con l'obiettivo di realizzare a pieno i
processi di Straight Through Processing (Stp). Bp2s ha scelto l'architettura
Tibco ActiveEnterprise per integrare applicazioni e processi di business
dopo aver svolto una ricognizione attenta e ad ampio raggio dell'attuale
offerta di piattaforme Enterprise Application Integration (Eai). Tibco
ActiveEnterprise offre una linea completa di prodotti Eai in grado di
automatizzare i processi di business e di abbassare il total cost of
ownership creando una rete completamente integrata di applicazioni, database
e dati. Unitamente alla solidità della tecnologia Tibco, l'esperienza
maturata da Reuters e la sua presenza sul mercato francese sono stati i
fattori che hanno principalmente orientato la decisione di Bp2S. Reuters
lavorerà a stretto contatto con la banca per implementare la nuova
architettura. Jean-Paul Mergeai, Reuters Markets Director per i mercati
Benelux, Francia e Spagna ha dichiarato: "Raggiungere un flusso di
Straight Through Processing rappresenta un fattore cruciale per il futuro
dei servizi finanziari nei prossimi anni. Rendendo più fluidi e integrati i
processi di business, Reuters e Tibco Software sono in grado di aiutare le
istituzioni finanziarie a realizzare i loro obiettivi. Siamo lieti di aver
firmato questo accordo con Bnp Paribas Securities Services e desideriamo
contribuire all'estensione della loro offerta in Europa." "Siamo
lieti di questa partnership con Reuters, che offre ai nostri clienti comuni
una nuova soluzione," ha detto Rene White, chief marketing officer di
Tibco Software. "Tibco è impegnata a diffondere le sue soluzioni Eai e
B2B in tutto il mondo - e siamo lieti di lavorare a fianco di un partner così
rispettato."
IN
ITALIA: LA CRESCITA DELLA PRODUTTIVITÀ RIMANE IL FATTORE CHIAVE PER LA
RIPRESA DEL SETTORE INDUSTRIALE E DEI PROFITTI DELLE IMPRESE
Milano, 11 luglio 2002 - L'attuale crescita dell'economia statunitense
procede ad un ritmo piuttosto lento che non vedrà significative
accelerazioni da qui alla fine dell'anno. Ciò che preoccupa maggiormente è
l'assenza di segnali di ripresa nella spesa per investimenti, fortemente
influenzata dalle performance negative del mercato azionario. La previsione
di Ubm è che lo stock reale di capitale dell'industria americana diminuirà
del 7,5% nel 2002 e invertirà il trend solo a partire dal prossimo anno
quando esso dovrebbe aumentare del 3%. Più in generale, la crescita Usa del
2002 non dovrebbe essere superiore al 2,5%. Il dibattito sulla politica
fiscale in Eurozona è particolarmente acceso in questa fase. I tre
principali paesi dell'area con l'aggiunta del Portogallo manifestano nei
dati infra-annuali difficoltà a raggiungere i target prefissati nei
programmi di stabilità. Al meeting di Siviglia i ministri delle finanze
hanno sancito un approccio un po' più flessibile alla fase transitoria del
patto di stabilità, consentendo qualche margine di errore al raggiungimento
tra il 2003 e 2004 del pareggio del bilancio, e potenzialmente aprire lo
spazio a interventi di riduzione della pressione fiscale. Ci sembra però
che l'esperienza di questi anni suggerisca che la riduzione delle aliquote,
perché sia efficace come stimolo dell'attività economica deve essere
accompagnata da corrispondenti riduzioni della spesa corrente. Uno dei
fattori determinati dell'attuale fase congiunturale per Eurozona è
sicuramente il marcato apprezzamento dell'euro. Questo, se da un lato riduce
le pressioni inflazionistiche e, presumibilmente rende meno probabile un
intervento da parte della Ecb, dall'altra riduce anche la competitività
delle esportazioni di Eurozona. Una stima di tale impatto indica una
riduzione della crescita di circa lo 0.2%, però vista la fase di marcata
debolezza dell'attività economica, l'impatto potrebbe essere maggiore. La
Germania seguita dall'Italia, sono i paesi per i quali l'impatto potrebbe
essere più marcato. Le diverse misure dei profitti disponibili negli Us
danno un quadro relativamente poco chiaro della situazione attuale. Ma è
evidente che nonostante la produttività abbia registrato notevoli
performance nell'ultimo anno, i profitti di impresa sono scesi nel corso
della recessione iniziata nel marzo del 2001 in modo particolarmente
marcato. Nell'indebolimento del legame tra produttività e profitti, un
ruolo importante è giocato dalla perdita di market power da parte delle
imprese Us. L'analisi dei profitti delle imprese italiane porta a
conclusioni diverse. Nel 2001 in Italia i profitti delle imprese risultano
in modesta accelerazione: i costi unitari variabili sono, infatti, aumentati
meno dei prezzi, incrementando i margini. La produttività è in netta
decelerazione, incidendo negativamente sul costo del lavoro ed, in questo
modo, sulla profittabilità delle imprese. E' un fatto noto, che trova
conferma nei dati più recenti, che la produttività del lavoro sia
prociclica. Nel caso italiano, tuttavia, il risultato più preoccupante è
che la produttività, da metà degli anni '90, non ha registrato nessuna
crescita tendenziale di lungo periodo. Non sembrano dunque esserci
miglioramenti strutturali, legati, per esempio, al progresso tecnologico.
Per il biennio 2002-03, le prospettive restano incerte: la crescita della
produttività rimane il fattore chiave per la ripresa del settore
industriale.
HI
KNOW: SOLUZIONI DI MARKETING AL SERVIZIO DELLE AZIENDE ACCENTURE E MPSNET
DANNO VITA AD UNA NUOVA REALTÀ PER LA PROGETTAZIONE DI SOLUZIONI DI
MARKETING E DI CUSTOMER EQUITY
Milano, 11 Luglio 2002 - Si chiama Hi Know, la società specializzata nello
sviluppo di soluzioni di marketing e nell'erogazione di servizi di Customer
equity che nasce dall'accordo tra Accenture, leader mondiale nei servizi di
consulenza strategica, organizzativa e tecnologica ed Mpsnet, la società di
servizi e strumenti di e-Business creata dal gruppo bancario Monte dei
Paschi di Siena. La nuova realtà nasce con l'obiettivo di aiutare le
aziende a valorizzare il loro patrimonio informativo, il cui straordinario
potenziale risulta spesso inespresso, trasformando i dati in loro possesso
in informazioni capaci di indirizzare le strategie commerciali in maniera
efficace. Hi Know offre, infatti, soluzioni modulari e personalizzate per
rispondere alle esigenze specifiche di aziende di diverse dimensioni ed
operanti in diversi settori di mercato (in particolare: Servizi Finanziari,
Distribuzione Retail, Largo Consumo, Telecomunicazioni, Trasporti e Viaggi,
Utilities) partendo dall'analisi degli obiettivi di business delle singole
realtà. Hi Know si propone come attore integrato, capace di offrire
soluzioni innovative, supportate da competenze distintive, know-how di
business e know-how specialistico, fornendo servizi di: Marketing
Development e Customer Interaction, per la progettazione e la gestione di
iniziative commerciali in modo completamente automatizzato, al fine di
massimizzare il valore della clientela, la customer retention e la customer
satisfaction. Customer Insight e Data Analytics, per l'analisi e la
profilazione della clientela delle aziende, al fine di descriverne e
prevederne il comportamento, le preferenze ed il valore attuale e
potenziale; Data Gathering e Data Management, per la pulizia,
l'integrazione, l'arricchimento, l'organizzazione e la gestione di tutte le
informazioni disponibili sulla clientela, al fine di abilitare servizi di
"Customer Intelligence" a maggior valore; Uno degli asset
strategici e distintivi di Hi Know, fondamentale per rispondere alle
esigenze di arricchimento dei dati, che consentono un approfondimento delle
analisi sui clienti delle aziende, è rappresentato dalla Banca Dati
proprietaria, un database contenente dati anagrafici, socio-demografici e
comportamentali sugli individui che rappresenta un patrimonio informativo di
notevole valore. Le soluzioni Hi Know sono erogate in outsourcing, per
consentire alle aziende di ottenere il massimo risultato rimanendo
focalizzate sulla propria attività "core". Per la realizzazione e
la messa a punto delle soluzioni, Hi Know si avvale di un modello produttivo
articolato in tre aree fortemente integrate tra loro: "Hi Lab",
"Hi K Factory" "Hi K Service". Hi K Lab è il
laboratorio dove vengono ideate e progettate nuove soluzioni di marketing e
piattaforme commerciali solide nei presupposti e nei contenuti e curate nei
dettagli. Hi K Lab si avvale di un team di specialisti con competenze di
business, di statistica e micro-marketing, che interagisce con centri di
eccellenza in Italia e nel mondo (Università, Istituti di ricerca,
Osservatori specializzati). Hi K Factory è la "fabbrica" in cui,
mediante processi fortemente strutturati e ingegnerizzati, vengono
realizzate soluzioni eccellenti e implementabili in tempi rapidi. Hi K
Service è l'insieme delle infrastrutture attraverso le quali i servizi
vengono erogati. Hi K Service propone due modalità differenti di erogazione
pensate per adattarsi alle specifiche esigenze o ai vincoli organizzativi
delle aziende: Bsp (Business Solution Provisioning) e Asp (Application
Solution Provisioning). I processi di Hi Know sono certificati e
garantiscono elevati livelli di sicurezza logica, fisica, tecnologica, così
come il rispetto delle norme di legge sulla "privacy" (L.675/96)
nelle attività di raccolta, elaborazione e diffusione di dati in cui si
concretizza l'attività di Hi Know. "Siamo convinti che le nostre
competenze strategiche, l'eccellenza delle soluzioni integrate e la capacità
di ideare, testare e realizzare soluzioni innovative all'interno del nostro
laboratorio avvalendoci anche di collaborazioni prestigiose con Università
e Centri di Ricerca ci consentiranno di offrire ai nostri clienti servizi ad
alto valore aggiunto che li aiuteranno a meglio raggiungere i loro obiettivi
di business- ha dichiarato Tommaso Micaglio, Consigliere Delegato di Hi Know
". "Questa partnership tra Mpsnet e Accenture crea una forza nuova
nel mercato dell'analisi dei dati e della loro valorizzazione in concrete
attività di marketing- ha aggiunto Salvatore Amato, Amministratore Delegato
di Mpsnet e Presidente di Hi Know -Aziende come Hi Know sono il risultato
della fusione delle competenze specifiche di Mpsnet con quelle dei suoi
partner. Dopo Opifici Digitali, programma mirato di servizi tecnologici per
le Piccole e Medie Imprese lanciato pochi mesi fa, ora è la volta delle
aziende medio-grandi, che trovano in Hi Know un partner d'eccezione per la
conduzione delle proprie campagne marketing e la valorizzazione del
patrimonio di dati e informazioni".
SSB
ALL'EVENTO ABI CARTE 2002 - INNOVAZIONI E TECNOLOGIE PER UN MERCATO CHE
CRESCE
Milano, 11 luglio 2002 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di
pagamento - con 4 miliardi di transazioni gestite nel 2001 - nella sicurezza
in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per le
banche, interviene all'evento Abi Carte 2002 - Innovazioni e tecnologie per
un mercato che cresce, che per il terzo anno consecutivo mette a confronto
diverse realtà internazionali sui temi della moneta elettronica,
dell'applicazione di carte di pagamento elettronico, dello sviluppo di nuovi
servizi e della sperimentazione del microchip. Antonella Vanara,
Responsabile Sistemi Innovativi Ssb, interverrà sul tema "Bankpass:
facile come una password, sicuro come una banca". In un'ottica di
rafforzamento del sistema bancario italiano nel settore dei servizi
finanziari online, infatti, Ssb ha messo in campo le proprie competenze
tecnologiche e le capacità gestionali al servizio dell'e-commerce. "Bankpass
è la soluzione promossa dal sistema bancario italiano, per l'effettuazione
di pagamenti sicuri su Internet e da telefono cellulare - afferma Antonella
Vanara -. Questo sistema integrato di pagamenti in rete, regolamentato dall'Abi
attraverso l'e-committee a cui spetta il coordinamento delle infrastrutture
per l'e-banking e commercializzato da Si Servizi, ci vede protagonisti in
qualità di Front-End-Processor: Ssb, infatti, ha partecipato alla
progettazione, ha realizzato e attualmente gestisce la piattaforma
tecnologica che consente il colloquio sicuro tra l'utente finale, gli
esercenti, le banche ed i circuiti di pagamento nazionali, come Pagobancomat,
CartaSi ed internazionali, come Visa e MasterCard". Ssb ha contribuito,
in tal modo, a definire un potenziale standard valido per tutti gli attori
coinvolti nel settore delle transazioni on line. "I consumatori,
aderenti al servizio Bankpass - continua la Responsabile Sistemi Innovativi
della Società -, hanno a disposizione un portafoglio virtuale
personalizzato, contenente tutti gli strumenti di pagamento con cui si
possono effettuare le spese da Internet ed il trasferimento di fondi dal
proprio telefono cellulare". All'evento Abi Carte 2002 interverrà
anche Gabriele Boni, Responsabile Carte Internazionali di Ssb, per fare luce
sui trend in atto nel mercato delle carte di pagamento: "Dai dati
ufficiali, forniti da Banca d'Italia, è emerso che dal 1997 ad oggi, il
comparto delle carte di credito è passato dagli 8 ai 20 milioni di unità
(+17%) e le carte di debito dai 17 agli oltre 22 milioni (+5,70%). Anche il
numero di transazioni - continua Boni - e la percentuale di utilizzo delle
carte sulle operazioni non in contanti sono in aumento: +25,27% sulle
operazioni con carte di debito su Pos e +15,75% per le operazioni con carte
di credito. Dati che dimostrano l'elevato potenziale di crescita del mercato
italiano rispetto all'Europa. Ed è in questo ambito che si vanno affermando
nuove soluzioni, come la sperimentazione privata per la migrazione al
microcircuito e i nuovi strumenti di pagamento via internet e via
mobile". "Nel 2001 Ssb ha gestito 1,6 miliardi di transazioni, 29
milioni di carte ed oltre 500.000 esercenti, grazie alla sua capacità di
fornire soluzioni flessibili, complete ed innovative. Con strumenti come le
carte prepagate, le banche sono oggi in grado di ampliare la gamma di
servizi disponibili, dimostrandosi sempre più attente alle esigenze
dell'utenza moderna, attenta e selettiva, nella prospettiva della
fidelizzazione. Ad oggi - conclude Boni - Ssb ha emesso carte prepagate
internazionali (mono e multifunzione) per diverse realtà bancarie ed altri
importanti gruppi sono in fase di attivazione di prodotti prepagati".
FERRETTI
S.P.A.: IL C.D.A. SI RIUNIRÀ PER DELIBERARE IN MERITO ALL'OFFERTA PUBBLICA
D'ACQUISTO LANCIATA IERI
Forlì, 10 luglio 2002 - Ferretti S.p.A. - società tra i leader al mondo
nella progettazione, costruzione e vendita di motor yacht di lusso, quotata
al segmento Star di Borsa Italiana - prende atto di quanto comunicato al
mercato da Impe Lux S.a.r.l. e da Coci S.p.A. relativamente all'intenzione
di lanciare un'Offerta Pubblica di Acquisto sulla totalità delle azioni
Ferretti. Il Consiglio di Amministrazione della società si riunirà nei
prossimi giorni per nominare l'Advisor per assistere la società nell'esame
dell'Offerta. Si prende atto che il Presidente Norberto Ferretti si è
impegnato ad aderire all'Offerta stessa e che lo stesso Presidente, insieme
all'Amministratore Delegato Giancarlo Galeone e al consigliere Georgios
Kyriazakos, si sono impegnati, in caso di esito positivo dell'Offerta, ad
investire in Impe Lux S.a.r.l. rimanendo alla guida del Gruppo
Ferretti.
IMER
GROUP SIGLA UNA JOINT VENTURE NELLE MACCHINE MOVIMENTO TERRA CON LA
GIAPPONESE IHI IL GRUPPO TOSCANO, LEADER EUROPEO NELLA PRODUZIONE DI
MACCHINE PER L'EDILIZIA E IMPIANTI DI BETONAGGIO
Poggibonsi, 11 luglio 2002 - Imer Group di Poggibonsi (Siena), leader
europeo nella produzione di macchine per l'edilizia, impianti di betonaggio
e specializzato nel settore delle macchine movimento terra, si rafforza, sui
mercati dell'Unione Europea, nel segmento delle macchine movimento terra. Il
gruppo toscano, infatti, stringe una joint venture con il colosso giapponese
Ihi, Ishikawaiima-Harima Heavy Industries (società, quotata alla Borsa di
Tokyo, con un fatturato di 7,2 miliardi di euro, che impegna 16mila
dipendenti, produce macchine industriali, impianti chimici ed energetici, si
occupa della costruzione di ponti, viadotti, navi da trasporto, piattaforme
petrolifere, macchine per l'edilizia e di sviluppo motorizzazioni
aero-spaziali), attraverso la divisione Ihi Construction Machinery Limited
(nota come Ik). L'accordo prevede la nascita della nuova società denominata
Ihimer S.p.A. (controllata al 51% da Ihi Construction Machinery Limited e al
49% da Imer International S.p.A.) che produrrà e distribuirà, a partire
dal primo di settembre prossimo, mini escavatori, skid steer loader e
motocarriole, con il marchio Ihimer. <<La joint venture nasce da un
disegno di ampio respiro - spiega Silvano Bencini, presidente di Imer Group
- che accompagnerà lo sviluppo del nostro gruppo per i prossimi tre anni e
che punta ad una forte espansione sui mercati internazionali. Nel primo anno
di vita della società prevediamo di vendere 2.100 unità e di raggiungere
un giro d'affari pari a 44 milioni di euro. Ma la crescita non si arresterà.
Entro i prossimi tre anni, infatti, puntiamo ad arrivare ad un fatturato di
63 milioni di euro, con un incremento del 44%. Nel 2005 le unità vendute
lieviteranno così a quota 3.200>>. Tale crescita consentirà ad
Ihimer S.p.A. di ottenere una quota del 7% del mercato europeo delle piccole
macchine per movimento terra. L'operazione rappresenta una nuova e
significativa tappa nel rapporto che lega il gruppo di Poggibonsi ad Ihi
Construction Machinery Limited dal 1987, quando la società giapponese ha
scelto Imer Group come distributore dei propri miniescavatori in Italia. Dal
1989, inoltre, la società toscana produce parte dei miniescavatori a
marchio Ihi Construction Machinery Limited destinati al mercato europeo,
mentre parte della produzione è stata mantenuta fino ad oggi in Giappone. I
miniescavatori a tecnologia Ihi Construction Machinery Limited, destinati al
mercato europeo, ora, invece, verranno prodotti nello stabilimento di Imer
Group di Cusona (nei pressi di San Gimignano) e commercializzati con il
nuovo marchio Ihimer, grazie alla capillare rete europea di vendita di Ihi
Construction Machinery Limited. Il gruppo giapponese conta, infatti, su un
network di distributori di macchine movimento terra che copre in modo
uniforme i principali paesi europei dalla Francia alla Spagna, dalla
Germania al Regno Unito alla Svizzera, alla Norvegia e ai Paesi Bassi. Non
solo. Ihi Construction Machinery Limited copre anche gli Stati Uniti (in
North Carolina, South Carolina e Kentucky), continente strategico per
l'espansione dei nuovi prodotti "made Ihimer". Oltre ad offrire
prodotti tecnologicamente all'avanguardia, Ihimer S.p.A. garantisce ai
propri clienti anche un avanzato servizio di assistenza post-vendita.
<<La distribuzione attraverso la rete di Ihi Construction Machinery
Limited - continua Bencini- consentirà ad Imer Group di incrementare in
modo significativo la vendita di miniescavatori, skid steer loader e
motocarriole, soprattutto nei Paesi Europei, ma anche negli Stati Uniti.
Prevediamo quindi che la nostra Divisione Macchine Movimento Terra, che
ricopre attualmente il 28% del giro d'affari complessivo del gruppo, si
espanderà fino a toccare quota 40%>>. La nuova società Ihimer è
guidata da Katsumi Ohashi (Managing Director di Ihi Construction Machinery
Limited) in qualità di presidente, e da Claudia Bencini (Responsabile
Divisione Macchine Movimento Terra di Imer Group) in qualità di vice
presidente. Potendo contare su un perno di produzione in Italia, la joint
venture sarà così in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte
dal mercato europeo, dove il settore dei miniescavatori sta attualmente
registrando la maggiore crescita al mondo. La vendita in Europa è, infatti,
passata negli ultimi quindici anni dalle 10mila unità alle 40mila unità
attuali. I risultati economici sono la logica conseguenza di questo
dinamismo. Imer Group ha, infatti, messo a segno un altro anno in crescita.
Il gruppo di Poggibonsi ha archiviato l'esercizio 2001 con una performance
positiva: il giro d'affari, nello scorso anno, ha raggiunto la cifra record
di 132 milioni di euro, con un aumento, rispetto al 2000, del 10%. A
trainare in modo particolare la crescita è stato l'export, che è salito
dell'11%. Incisivo, in particolare, è stato il contributo della Spagna
(+60%). Bene anche Paesi come la Francia (+7%) e gli Stati Uniti (+7%). Più
contenuto (+4%) l'incremento del mercato italiano, in cui la divisone
macchine edili si è distinta con un +10%, mentre quella delle macchine
movimento terra ha subito un po' il clima attendista delle elezioni
politiche e delle manovre finanziarie dell'autunno, salvo poi ripartire
grazie alla nuova legge detta "Tremonti-bis". Attualmente il
gruppo toscano (che nel 2001 ha prodotto 59mila unità, tra macchine per
l'edilizia, impianti di betonaggio e macchine movimento terra) occupa 590
dipendenti dislocati in sei stabilimenti produttivi tra Rapolano Terme
(Siena), Cusona nei pressi di San Gimignano (Siena), Certaldo (Firenze),
Basaldella , San Giorgio di Nogaro e Ronchis (Udine) su una superficie
complessiva di oltre 640mila metri quadrati (di cui 80mila metri quadrati
coperti) e in quattro filiali commerciali estere (Francia, Inghilterra,
Spagna e Usa). <<Il fatturato aggregato - aggiunge Bencini - avrà un
ulteriore balzo in alto anche nel 2002: nell'anno in corso, infatti, il
gruppo prevede di portare il giro d'affari a quota 150 milioni di euro, con
una crescita, rispetto all'anno precedente, del 14%>>. L'incremento
sarà da attribuire sia al mercato italiano (+11%) che a quello estero (+
15%). Tra i mercati esteri in forte crescita ci sono la Spagna (+20%), la
Francia (+10%) e gli Stati Uniti (+20%). I Paesi su cui, però, il gruppo
punterà maggiormente nel prossimo futuro sono quelli dell'Est europeo e la
Russia, mercati in forte crescita grazie alla ripresa, in questo ultimo
periodo, del settore edile. Un risultato reso possibile dall'impegno della
proprietà, che ha deciso massicci investimenti in innovazione tecnologica e
di processo. Il Gruppo Imer si presenta, infatti, sul mercato come una realtà
estremamente innovativa, attenta alla tecnologia ed alla qualità dei suoi
prodotti. A dimostrazione di questo impegno, nel 2001, gli investimenti del
gruppo in questo ambito sono stati pari al 4% del fatturato. <<Nei
prossimi tre anni - afferma il presidente di Imer Group - sono previsti
investimenti per oltre 10 milioni di Euro, che riguarderanno non solo la
ricerca sulla qualità dei prodotti ma anche i processi produttivi (acquisto
di nuovi macchinari, macchine automatiche, robot per la saldatura)>>.
Nello scorso anno, ingenti sono stati anche gli investimenti (oltre un
milione di euro) per l'ampliamento di 4mila metri quadrati della superficie
dello stabilimento di Rapolano Terme (Si) e per l'incremento delle sue linee
produttive. Nel 2001 l'export di Imer Group ha toccato la quota del 69% sul
giro d'affari, con un incremento, rispetto all'anno precedente, del 14%. Il
mercato estero più importante della società di Poggibonsi è sicuramente
quello francese: nello scorso anno, infatti, la Francia ha rappresentato il
60% sulla quota export. In seconda posizione la Spagna (15%) ed in terza gli
Stati Uniti (12%) Bene anche l'Inghilterra, con il 3%. Intanto, tra le
prossime linee strategiche di Imer Group, dopo le acquisizioni, nel 1999, di
Oru - Le Officine Riunite Udine S.p.A. (azienda leader nella costruzione di
impianti e centrali di betonaggio a raggio raschiante, orizzontali e
verticali, sistemi di distribuzione aerea del calcestruzzo)- e, nel febbraio
scorso, di un ramo di azienda di L&T (specializzata in costruzione di
autobetoniere e pompe per calcestruzzo) vi è ancora voglia di shopping, dal
momento che il futuro imporrà dimensioni e volumi produttivi sempre più
importanti. <<Siamo disposti - conclude Bencini - a cogliere ogni
occasione dovesse presentarsi sul mercato. Potremmo, così, fare altre nuove
acquisizioni nell'ambito del segmento delle macchine per l'edilizia. In
particolare nell'Est europeo. Per questo motivo ci stiamo guardando
intorno>>.
CONFERENZA
"USE-IT!": PRESENTARE IDEE PER LA PROMOZIONE DELL'IMPRENDITORIALITÀ
ACCADEMICA
Bonn, 11 luglio 2002 - La conferenza internazionale "Use-it!", il
cui obiettivo è di presentare nuovi concetti per la promozione
dell'imprenditorialità accademica, si svolgerà dal 24 al 26 aprile a Bonn
(Germania). La manifestazione affronterà questioni quali il sostegno alla
creazione di nuove imprese innovative emanate dalle università e dagli
istituti di istruzione superiore. Essa individuerà inoltre le
infrastrutture e i programmi che possono contribuire in modo più efficace
alla realizzazione del processo di spin-off e migliorare la sostenibilità
delle nuove joint venture basate sulla tecnologia. La manifestazione segue
lo svolgimento di tre progetti innovativi finanziati dall'ue: Usine,
Spinnova ed Embryo, volti a convalidare le metodologie di successo per la
promozione delle start-up innovative. I progetti, che fanno parte
dell'iniziativa Paxis (azione pilota per l'eccellenza delle start-up
innovative) della Commissione europea, hanno sviluppato modelli, metodologie
e strumenti per il processo di spin-off. La manifestazione "Use-it!"
è organizzata dall'Università di Bonn/EuroConsult, Research &
Education, in collaborazione con l'Università di Twente (Paesi Bassi) la
Katholieke Universiteit Leuven (Belgio) e dall'Università Miguel Hernández
Elch (Spagna). Si svolgeranno tre workshop dedicati alla presentazione dei
risultati dei progetti di convalida. Seminari tematici ed interventi da
parte di oratori invitati analizzeranno l'argomento dell'imprenditorialità
accademica e consentiranno l'approfondimento dei dibattiti. Per il programma
della conferenza e i moduli d'iscrizione, consultare il seguente indirizzo
web: http://www.usine.uni-bonn.de/use-it
DE
RIGO ANNUNCIA LA VENDITA DELLA PARTECIPAZIONE IN RANIERI ARGENTINA S.A.
("RANIERI")
Milano, 11 luglio 2002 - La De Rigo S.p.A., società quotata al NYSE ("DER"),
annuncia oggi la vendita della partecipazione del 51% in Ranieri Argentina
S.A. ("Ranieri"), la sua filiale distributiva in quel Paese, alla
famiglia Ranieri, il partner locale nella joint-venture, che adesso deterrà
il 100% della società. De Rigo ritiene che la vendita non avrà effetti
materiali sulle sue condizioni finanziarie e sui suoi risultati economici.
Il Gruppo ha deciso di cedere la propria partecipazione nella Ranieri in
seguito alla severa crisi economica verificatasi in Argentina, che continua
ad avere rilevanti effetti negativi sulle attività di Ranieri. Dalla sua
costituzione, avvenuta nel 1998, la società non ha mai prodotto utili per
il Gruppo e nel 2001, al momento il suo ultimo esercizio di attività, ha
registrato una perdita di 2,4 milioni di Euro su un fatturato di 4,4 milioni
di Euro. Dopo tale transazione, De Rigo prevede di continuare a vendere i
propri prodotti sul mercato argentino attraverso distributori indipendenti,
senza prendere i rischi connessi alla gestione e al controllo di una filiale
distributiva. De Rigo è uno dei principali produttori e distributori di
occhiali di alta qualità al mondo, è il maggiore dettagliante di prodotti
ottici sul mercato spagnolo attraverso General Optica, uno dei principali
dettaglianti sul mercato britannico attraverso Dollond & Aitchison ed è
partner del Gruppo Prada, per la produzione e commercializzazione di
occhiali con il marchio Prada, e del Gruppo Lvmh per la produzione e
distribuzione di occhiali con i marchi Fendi, Givenchy, Loewe e Celine. De
Rigo inoltre produce e distribuisce occhiali con i marchi in licenza Etro,
La Perla, Fila e Onyx e con i marchi di proprietà Police, Sting e Lozza.
IL
MONDO DELL'IMPRESA E QUELLO DELLA MODA SI CONIUGANO CON L'ECOLOGIA E IL
RECUPERO DEI MATERIALI INDUSTRIALI
Milano, 11 luglio 2002 - Uno spettacolo di moda e danza, dedicata
all'ecologia e al riciclaggio dei materiali industriali. Una grande serata a
cui hanno partecipato oltre 300 giovani e organizzata al The Old Fashion Café
dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda in collaborazione con il
Conai - Consorzio Nazionale Imballaggi. "Un'iniziativa", come ha
spiegato Luigi Lucchetti, Presidente dei Giovani Imprenditori milanesi,
"dedicata al rispetto dell'ambiente, all'innovazione e alla creatività
per sensibilizzare su questi temi la comunità degli affari, del lavoro,
della politica e dell'informazione". A interpretare questo messaggio,
sono stati invitati i giovani studenti della Marangoni School, che hanno
creato 30 straordinari abiti realizzati con materiali riciclati presentati
nel corso di una suggestiva sfilata a ritmo di musica techno. In un viaggio
virtuale, percorso dall'individuo alla ricerca dei valori naturali, che lo
liberino dalle costrizioni convenzionali della nostra società, gli studenti
della prestigiosa scuola di moda milanese diretta da Paolo Parente, hanno
dato forma a un racconto senza tempo che si è colorato, in successione,
d'argento, di trasparente, di turchese, di bianco, di rosso e nero e infine
d'oro. "Il sistema delle imprese italiano può essere orgogliosa di
questa intelligente iniziativa dei Giovani Imprenditori di Assolombarda",
ha affermato il Presidente del Conai, Gianfranco Faina, "la loro è
stata un'idea divertente per ricordare che i materiali possono rigenerarsi e
tornare a nuova vita. Una delle principali scommesse dello sviluppo
sostenibile riguarda infatti il riciclo, che per gli imballaggi, significa
riuscire a conciliare il loro ruolo insostituibile con la necessità di non
distruggere e non sprecare risorse ambientali preziose". "La
nostra serata dedicata all'ecologia si inserisce in un più ampio progetto
intitolato 'New Milano: la sfida del Terzo Millennio'", hanno spiegato
Alessio Fortunato Ficara e Marco Benedini del Gruppo Giovani Imprenditori di
Assolombarda. "Un lavoro che ha la finalità di consentire ai giovani
imprenditori di intervenire nel dibattito sullo sviluppo del territorio
milanese e che ha preso il via dalla considerazione che Milano, in piena
transizione post industriale, necessita di un ripensamento delle proprie
potenzialità e la creazione di una piattaforma di sviluppo congruente e
controllata. Un disegno di sviluppo in cui l'ambiente e la sua salvaguardia
devono essere una priorità".
GIOVANNI
GORLA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELLA FEDERAZIONE IMPRESE DI SERVIZI (
FISE)
Roma, 11 luglio 2002 - La Fise - Federazione Imprese di Servizi che dal 1923
rappresenta in Confindustria il settore dei servizi privati alla
collettivita' e alle imprese - in occasione dell'Assemblea Generale tenutasi
questa mattina a Roma, ha confermato per acclamazione il Presidente Giovanni
Gorla. ''Il mio auspicio'', ha dichiarato Giovanni Gorla dopo la sua
conferma alla Presidenza di Fise, ''e' quello di portare a termine il
programma di modernizzazione del comparto dei servizi avviato in questi
anni''. ''In un mercato di riferimento sempre piu' caratterizzato dalla
massimizzazione della domanda di servizi integrati, abbiamo infatti puntato
ad acquisire strumenti per l'innalzamento del livello di competitivita'
delle imprese associate''. ''Una strategia associativa, questa'', conclude
Gorla, ''che ha potenziato il grado di rappresentativita' della Federazione
e che conferma il nostro ruolo specifico svolto all'interno di
Confindustria''. Attraverso le 13 associazioni che la compongono, Fise oggi
riunisce oltre 1.000 aziende che fatturano 10.300 milioni di euro (20.000
miliardi di lire) e occupano 107.000 lavoratori. L'obiettivo primario per
Fise, come si evince dalla Relazione sull'attivita' della Federazione
presentata nel corso dell'Assemblea, resta quello di interpretare i
cambiamenti del mercato del lavoro come una spinta a riposizionare la
propria funzione di rappresentanza. Fise, come ha ricordato Gorla, ha dato
impulso alle principali manifestazioni del settore del Facility management e
del Global Service, partecipando in veste di promotore anche a contesti di
sperimentazione per lo sviluppo e la diffusione dell'innovazione nel mercato
dei servizi, con riferimento a gestione e manutenzione dei patrimoni urbani
e immobiliari. Sul versante sindacale, Fise ha portato alla definizione di
numerosi accordi contrattuali, tra i quali spicca il nuovo Ccnl per le
imprese di pulizia e multiservizi, che ha omogeneizzato in un unico ambito
contrattuale tipologie di servizi diversi, e la recente regolamentazione del
diritto di sciopero nel settore dell'eliambulanze che ha introdotto la
disciplina del cosiddetto sciopero ''virtuale''. Queste intese hanno destato
particolare interesse da parte di numerose Organizzazioni imprenditoriali
confederate e della stessa Confindustria per le normative in esse contenute,
miranti alla realizzazione di una gestione sempre piu' efficace delle
imprese ed allo sviluppo dei settori interessati.
I
CRACKER ATTACCANO LE SOCIETA' DELL'ENERGIA
Los Angeles, Usa, 11 luglio 2002 - Gli eventi tragici dell'undici settembre
riecheggiano nelle menti degli americani ancora una volta, incutendo il
terrore di nuovi attacchi, stavolta, pero', nel mondo virtuale, su Internet.
E' stata diffusa la notizia secondo cui le societa' dell'energia hanno
subito un numero elevatissimo di cyber-attacchi (circa 1.280) negli ultimi
sei mesi. Le ricerche, condotte dalla Riptech Inc. (azienda che si occupa di
sicurezza informatica), potrebbero apparire un mero dato di "cronaca
hacker", ma, invece, mostrano una realta' davvero preoccupante.
Infatti, mettono in evidenza che gli attacchi ai siti di compagnie di
energia elettrica sono cresciuti del 77% in questo anno. Fra tutte le
societa' coinvolte, circa una ventina ha subito aggressioni rilevanti, che
avrebbero portato alla distruzione totale delle reti aziendali, se non
fossero state bloccate immediatamente. Tali condotte informatiche
costituiscono comportamenti punibili penalmente. Per es., in Italia, le
disposizioni legislative introdotte nel codice penale dalla legge 547/93
hanno chiaramente individuato la punibilita' dell'accesso abusivo, del
danneggiamento di sistemi informatici o telematici, della violenza su cose
informatiche o telematiche, ecc. cioe' comportamenti relativi alle attivita'
di hacking (o meglio, cracking). Questi attacchi, pero', oltre alla
rilevanza penale appena menzionata, fanno aumentare le preoccupazioni per le
potenzialita' distruttive dei terroristi. Infatti, secondo gli esperti,
queste aggressioni sono state condotte non solo da "normali"
cracker, ma soprattutto da terroristi o sabotatori. Sempre gli esperti,
pero', ritengono che i terroristi non abbiano le capacita' per tecniche
necessarie per sferrare attacchi davvero allarmanti per l'intera comunita'
mondiale.
SAIPEM
COMPLETA L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DI MAGGIORANZA DI BOUYGUES OFFSHORE E
LANCIA L'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLE RESTANTI AZIONI
Milano, 11 luglio 2002 - Saipem, società dell'Eni, comunica di aver
completato l'acquisto del 50.8% di Bouygues Offshore da Bouygues
Construction e di aver depositato presso gli organismi di controllo del
mercato francese il prospetto relativo all?offerta pubblica di acquisto
("garantie de cours") per cassa che Saipem intende lanciare sulle
restanti azioni di Bouygues Offshore in mano al pubblico. Il prezzo di
offerta di 60.08 per azione è stato raccomandato all?unanimità dal
Consiglio di Amministrazione di Bouygues Offshore ed è uguale a quello
pagato a Bouygues Construction per l'acquisto della quota di maggioranza.
Tale prezzo comporta un premio del 25% circa sulla media dei corsi di borsa
dell' ultimo mese precedente l'annuncio dell'accordo tra Saipem e Bouygues
Offshore e corrisponde ad una valutazione della società di circa un
miliardo di euro. Questa operazione, che la settimana scorsa aveva ricevuto
l'approvazione dell'autorità antitrust della Commissione Europea, è la più
rilevante operazione effettuata tra società appartenenti a paesi diversi
dell?Unione Europea, nel settore dei servizi all?industria petrolifera. La
combinazione delle distintive capacità realizzative di Saipem e delle
competenze in ingegneria e project management di Bouygues Offshore
porteranno alla creazione di un leader mondiale nella esecuzione di progetti
"chiavi in mano" per l'industria petrolifera. L?integrazione fra
Saipem e Bouygues Offshore sarà facilitata dalla reciproca conoscenza
maturata in progetti eseguiti congiuntamente e sviluppata nell?ambito della
Saibos, società a gestione congiunta, operativa da sette anni. Pietro
Franco Tali, Presidente di Saipem, ha commentato: "Siamo convinti che
gli azionisti di Bouygues Offshore risponderanno positivamente alla nostra
offerta, che riflette a pieno il valore della società. Siamo desiderosi di
procedere all'integrazione e allo sviluppo delle competenze di entrambi i
gruppi e alla creazione di un leader mondiale nella fornitura di servizi
all'industria petrolifera". Hervè Le Bouc, Presidente di Bouygues
Offshore, ha affermato: "Condividiamo pienamente la logica industriale
di questa operazione e siamo certi che questa offerta sia nel migliore
interesse di Bouygues Offshore, dei suoi azionisti, dipendenti e
clienti". In contemporanea con l?offerta pubblica in Francia, Saipem
intende lanciare un?offerta pubblica negli Stati Uniti, dove le azioni di
Bouygues Offshore sono quotate presso la Borsa di New York in forma di Adss.
Questa offerta sarà rivolta esclusivamente ai possessori di Adss e agli
azionisti residenti negli Stati Uniti, a differenza di quella francese,
rivolta a tutti gli altri investitori. Allo stato attuale delle conoscenze,
entrambe le offerte dovrebbero iniziare contemporaneamente nella seconda metà
di luglio, una volta ricevute le necessarie autorizzazioni dagli organismi
di controllo del mercato. Entrambe le offerte rimarranno aperte per venti
giorni lavorativi e si dovrebbero pertanto concludere durante il mese di
agosto. Saipem si è avvalsa di Morgan Stanley & Co. in qualità di
consulente finanziario e di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton in qualità
di consulente legale.
SNAM
RETE GAS: IL CDA ESAMINERÀ LA DELIBERA DELL'AUTORITÀ PER L'ENERGIA E IL
GAS SUL TRIBUTO SICILIANO NELLA RIUNIONE GIÀ PREVISTA PER IL PROSSIMO 30
LUGLIO
Roma, 11 luglio 2002 - Snam Rete Gas informa che il Consiglio di
Amministrazione della Società del prossimo 30 luglio, che si riunirà per
l'approvazione della trimestrale, esaminerà anche la delibera dell'Autorità
per l'Energia e il Gas sul tributo siciliano. In particolare verrà valutata
la posizione da assumere in merito al pagamento delle future rate mensili e
le eventuali azioni da intraprendere nelle sedi legali più opportune
CONSUMI
DI ENERGIA ELETTRICA: +4% A GIUGNO NUOVA PUNTA ESTIVA DI POTENZA MASSIMA
RICHIESTA SULLA RETE ELETTRICA ITALIANA: 51.000 MEGAWATT. LE IMPORTAZIONI
AUMENTANO DEL 4,2%. NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2002 LA DOMANDA CRESCE DEL 2,2%.
Roma, 11 luglio 2002 - Più 4% è l'aumento della domanda di energia
elettrica nel mese di giugno 2002 rispetto al corrispondente mese dell'anno
2001. 26,5 miliardi di kWh è stato il totale dell'energia richiesta in
Italia. Il risultato, solo parzialmente influenzato da fattori climatici
(+0,2% la variazione della temperatura media mensile rispetto a giugno
2001), ha risentito invece del diverso calendario (un giorno lavorativo in
meno). Depurata da questo effetto, cioè a parità di giorni lavorativi, la
variazione della domanda è risultata pari a +4,7%. Dall'analisi effettuata
dal Gestore della Rete emerge che la crescita della domanda, registrata a
giugno 2002 rispetto a giugno 2001, è stata più marcata al Sud (+5,8%) e
al Centro (+4,5%), e più contenuta a Nord (+2,9%). I 26,5 miliardi di kWh
richiesti nel mese di giugno 2002 risultano distribuiti per il 46,6% al
Nord, per il 29,6% al Centro e per il 23,8% al Sud. Rispetto a giugno 2001,
la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio,
nel mese di giugno 2002, registra una forte crescita in Sardegna (+10,4%) e
nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria (+6,0%). Il profilo
congiunturale della domanda elettrica di giugno 2002 evidenzia una crescita
del 2,1%, rispetto al precedente mese di maggio. Nel primo semestre del 2002
la richiesta di energia elettrica è aumentata complessivamente del 2,2%
rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Nel mese di giugno
2002 il fabbisogno di energia elettrica è stato coperto per l'85,3% con la
produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) facendo ricorso alle
importazioni. In particolare si è avuta a giugno una crescita della
produzione termoelettrica (+10,3%) e un calo della produzione idroelettrica
(-10,8%), geotermoelettrica (-1,3%) ed eolica (-3,4%). Complessivamente la
produzione nazionale è aumentata del 4,3% rispetto a giugno 2001. In
crescita le importazioni (+4,2%). Nuovo picco storico di potenza massima
richiesta nei mesi estivi: 50.974 megawatt. Il valore è stato raggiunto
venerdì 21 giugno alle ore 11, ed è pari al 4,8% in più rispetto alla
precedente punta di domanda (48.634 megawatt), sempre riferita al periodo
estivo, registrata alle ore 11 di giovedì 12 luglio 2001. Da notare che
mettendo a confronto il dato della nuova punta estiva di potenza massima
richiesta (50.974 megawatt) con quello relativo alla precedente punta
invernale (51.980 megawatt, dell'11 dicembre 2001), si conferma il trend,
registrato negli ultimi anni, che vede una progressiva riduzione del divario
tra i due valori di picco. All'inizio degli anni '90, infatti, la potenza
richiesta alla punta estiva era inferiore di circa il 10% rispetto a quella
invernale, valore che oggi risulta notevolmente ridotto e pari al 2%. Questo
fenomeno è riconducibile a molteplici fattori: tra i principali risultano
il crescente utilizzo della climatizzazione ambientale nel periodo estivo,
che determina un elevato assorbimento di energia elettrica, e l'elevato
consumo energetico degli apparecchi a tecnologia avanzata. Queste ed altre
informazioni sono disponibili nella pubblicazione "Rapporto Mensile sul
Sistema Elettrico" che, rinnovata nella grafica e nei contenuti,
commenta in modo analitico l'andamento dei consumi elettrici mensili. Il
"Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico" può essere consultato
alla voce "dati statistici" del sito web www.grtn.it
EMIRATES
PREMIATA ANCHE DAGLI AGENTI MERCI IATA ITALIANI
Milano, 11 luglio 2002 - - Gli agenti merci Iata italiani hanno votato
Emirates SkyCargo come miglior vettore per il Medio Oriente per il quinto
anno consecutivo come riconoscimento per l'eccellenza del suo servizio. Il
premio e' stato consegnato a Pisa da Anama, l'Associazione Italiana degli
Agenti Merci Iata, a Cesare Moreira, responsabile di Emirates SkyCargo
Italia e a Peter Sedgley, General Manager Cargo Commercial Operations. Alla
premiazione ha partecipato anche Danilo Bonfanti, Senior Cargo Controller di
Milano. Peter Sedgley ha dichiarato: "Siamo sempre entusiasti di
ricevere premi che rappresentano un segno di fiducia nei nostri servizi. Ci
siamo sempre focalizzati sulle necessità del cliente e abbiamo lavorato per
migliorare continuamente i nostri servizi. Questo premio è una ulteriore
motivazione per continuare così e un tributo al personale Emirates SkyCargo
di Milano e Roma, il cui costante impegno unitamente alla professionalità
sono stati i principali fattori che hanno permesso di conseguire tale
riconoscimento da parte di chi opera all'interno del nostro settore".
Emirates effettua voli giornalieri per Roma e 4 voli settimanali per Milano
da Dubai, usando un aeromobile Airbus A330 dotato di capacità di trasporto
pari a 15 tonnellate.
MARZANO:
SCONGIURATO LO SCIOPERO DEI DISTRIBUTORI DI CARBURANTE IN AUTOSTRADA
Roma, 11 luglio 2002 - Si è tenuta il giorno 8 luglio, presso il ministero
delle Attività produttive, una riunione del tavolo tecnico di confronto
sulle problematiche della distribuzione dei carburanti in autostrada. La
riunione, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti del ministero
delle Infrastrutture e dell'Anas, si è conclusa con la firma da parte di
tutti gli intervenuti di un verbale d'intesa nel quale vengono condivisi
alcuni principi fondamentali volti ad assicurare sia l'uniformità e la
qualità del servizio che prezzi competitivi. In tale quadro, viene
rivalutata la figura del gestore degli impianti, ai quali si forniscono
adeguate garanzie in merito alla continuità di rapporti contrattuali. La
firma del documento rappresenta un passo importante nella gestione ordinata
ed efficiente delle scadenze delle concessioni relative alle aree di
servizio autostradali, problematica già portata all'attenzione del ministro
nel marzo scorso, a seguito delle agitazioni della categoria dei gestori di
impianti e sulla quale, su indicazione dello stesso ministro, era stato
attivato il tavolo di confronto che ha ora raggiunto questo importante
risultato, consentendo di scongiurare lo sciopero dei gestori di carburante
previsto per la giornata dell'11 luglio.
SINO
AL 30% DI RISPARMIO SULLE TARIFFE AUTOSTRADALI CON IL CONSORZIO DKV EURO
SERVICE, LA TESSERA VIACARD E TELEPASS.
Milano, 11 luglio 2002 - Dkv Euro Service, la società tedesca partner
storico dell'autotrasporto internazionale, nell'obiettivo di conseguire
nuovi ed importanti vantaggi per lo sviluppo della categoria, ha creato,
insieme ad un gruppo di trasportatori nazionali, il Consorzio Dkv Euro
Service. Dkv, che oggi può vantare oltre 70.000 clienti, opera in tutto il
territorio europeo sin dal 1934 con un'ampia gamma di servizi destinati alle
società di trasporto e, con la propria carta DKV Card, dal 1965. Dkv,
ideatrice di una filosofia vincente di partnership totale con il cliente,
spesso in anticipo sui tempi, consapevole della perdita di competitività
rappresentata dall'onere dei pedaggi autostradali e stimolata dalla
richiesta proveniente dalla clientela, ha costituito con essa il Consorzio
Dkv Euro Service che, in collaborazione con la tessera Viacard ed il
Telepass, garantirà i massimi sconti possibili sulla globalità della rete
nazionale. Tutte le società di trasporto regolarmente iscritte all'Albo
degli Autotrasportatori, indipendentemente dalla loro dimensione, aderendo
al Consorzio Dkv Euro Service potranno ottenere rimborsi sui pedaggi fino al
30%, ai sensi delle vigenti Delibere e secondo lo stanziamento previsto dal
Governo Italiano. Un'indagine di mercato rileva che la percorrenza media di
un autocarro con portata superiore a 35 q. é di 150.000 km/annui di cui il
50% circa percorsi su strade a pedaggio con una media indicativa di spesa
annua pari a Euro 8.000. Risulta evidente come un risparmio sino al 30%
rappresenti un vantaggio tangibile per qualsiasi società anche se
ipoteticamente proprietaria di un solo automezzo. La procedura di iscrizione
al Consorzio è estremamente semplice ed è il Consorzio stesso a provvedere
sia all'addebbito dei pedaggi mediante emissione di fattura, che alle
pratiche di rimborso al momento dell'emanazione della relativa delibera da
parte dell'Albo. L'adesione al Consorzio Dkv Euro Service, congiuntamente
all'utilizzo di Dkv Card permette inoltre di usufruire di una serie di
importanti servizi. Rimborso Iva immediato per l'estero. La fatturazione
diretta Net Invoicing permette il rimborso immediato dell'Iva, a cadenze
quindicinali, per i tragitti effettuati nei principali paesi europei
evitando complesse pratiche e lunghe tempistiche. La più grande ed
efficiente rete di servizio, soccorso e traino 24h su tutto il territorio
europeo. Oltre 8.000 officine autorizzate e convenzionate con le più
importanti case costruttrici assicurano un servizio continuo di pronto
intervento notte e giorno effettuando, ove possibile, anche le più
complesse riparazioni direttamente sul posto e provvedendo altrimenti al
traino, al recupero ed alla successiva riparazione in officina. L'assistenza
è comprensiva di sostituzione dei pneumatici in loco. Personale altamente
specializzato provvede inoltre agli interventi più tempestivi, anche se
complessi, sui mezzi frigoriferi. Oltre 16.000 stazioni di rifornimento
convenzionate in 40 paesi. Le migliori aree di servizio strategicamente
dislocate sulle principali arterie di comunicazione, dotate di ampi
parcheggi, accoglienti servizi doccia e punti di vendita e ristoro,
solitamente non stop, sono sempre pronte ad accogliere chiunque presenti una
Dkv Card. Rifornimenti controllati con il sistema Fuel-O-Mat. Una nuova
tecnologia permette una soluzione affidabile e sicura per le stazioni di
servizio e, contemporaneamente, una gestione innovativa per i rifornimenti
presso le cisterne interne garantendo una transazione corretta dei dati ed
impedendo rifornimenti non autorizzati. -Servizio traghetti e tunnel. Non è
necessaria alcuna formalità burocratica per l'accesso a tutti i principali
trafori alpini, all'Eurotunnel ed ai collegamenti via traghetto o per il
pagamento dei relativi pedaggi. Infolink: www.dkv-euroservice.com
BENZINE:
1 LITRO DI VERDE COSTA 286 LIRE PIU' DI 1 ANNO FA
Roma, 11 luglio 2002 - Tra il 9 giugno ed il 9 luglio 2001, per acquistare 1
dollaro occorrevano 2.278 lire circa (85 centesimi di dollaro per 1 euro,
Fonte: Bankitalia), mentre oggi la divisa europea, con la quotazione pari a
98 centesimi di dollaro Usa in media negli ultimi 30 giorni, si è
rivalutata del 15,2 per cento sul biglietto verde americano. Per acquistare
1 litro di benzina senza piombo i consumatori italiani,secondo i dati
pubblicati dal Ministero delle Attività Produttive www.minindustria.it
Cabina di Monitoraggio dei Prodotti Petroliferi, spendevano - un anno fa -
1,080 euro (2.092 lire il 9 luglio); mentre per acquistare 1 litro di
gasolio spendevano in media 0,89 euro,ossia 1.730 vecchie lire ! Un anno fa,
un barile di petrolio quotava circa 24/25 dollari Usa (Fonte:Ministero del
Tesoro),con costi analoghi alle attuali quotazioni del greggio,24/25 dollari
al barile (prezzi consolidati negli ultimi 3 mesi). Se il barile costa oggi,
come nel luglio 2001 (24/25 dollari), mentre l'euro si è rivalutato del
15,2 per cento sul dollaro (da 85 centesimi di dollaro a 98),abbiamo il
diritto ad avere un analogo ribasso del 15,2 per cento sul prezzo delle
benzine,che deve passare da 1,062 euro in media, a 0,900 euro. Ed anche il
gasolio,che costava 1.730 lire,dovrebbe costare 1.467 lire ! Poiché il
ribasso è stato, invece, di 1,6 centesimi di euro (32 vecchie lire), le
compagnie stanno lucrando 286 lire in più per 1 litro di benzina senza
piombo e di 212 lire per il gasolio. Per arginare una evidente speculazione
valutaria, che ha fatto pagare ai consumatori 1 anno fa la debolezza
dell'euro sul dollaro, mentre oggi non trasferisce sui consumi finali i
prezzi dei prodotti acquistati in dollari ed il rafforzamento dell'euro, che
ha raggiunto la quasi parità con il biglietto verde, Adoc, Adusbef e
Codacons hanno inoltrato 103 esposti-denunce ad altrettante Procure della
Repubblica, ipotizzando il reato di aggiotaggio, consumato dai petrolieri
nei confronti dei consumatori. Le tre associazioni, infine, ritengono una
mera provocazione l'annuncio fatto oggi dall'Unione Petrolifera inerente il
ribasso dei prezzi dei carburanti, (ribasso pari alle vecchie 97£) che,
alla luce delle richieste dei consumatori, appare davvero una miseria!
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