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15 LUGLIO 2002
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RINVIATA
LA VISITA DEL PRESIDENTE PRODI IN TURCHIA
Bruxelles, 15 giugno 2002 - Il Presidente Prodi ha seguito con attenzione il
corso degli eventi in Turchia ed ha rilevato che la situazione politica è
in rapido mutamento. Egli ha espresso alle autorità turche la sua fiducia
che il paese continuerà a progredire sul cammino delle riforme politiche ed
economiche, in linea con il suo status di paese candidato all'UE. Queste
riforme godono del pieno sostegno dell'Unione europea e saranno al centro
dei colloqui durante la programmata visita del Presidente Prodi in Turchia.
Per decisione comune, presa insieme alle autorità turche, la visita,
originariamente prevista per il 18 e 19 luglio, è stata rinviata. Una nuova
data sarà fissata non appena possibile.
LA
COOPERAZIONE NEL CAMPO DELLA RICERCA SARÀ AL CENTRO DELLE DISCUSSIONI FRA I
MINISTRI DELL'UE E DEI PAESI ACP
Bruxelles, 15 luglio 2002 - I ministri di ciascuno Stato membro dell'UE e i
78 membri del gruppo Acp (Africa, Caraibi e Pacifico) si riuniranno a Città
del Capo (Sud Africa) dal 26 al 30 luglio per il primo Forum Acp-Ue sulla
ricerca per lo sviluppo sostenibile. I ministri discuteranno dei contributi
della scienza, della tecnologia e dell'innovazione allo sviluppo sostenibile
e prepareranno una posizione unificata dell'Acp sulla cooperazione con l'Ue
in materia di ricerca e tecnologia. Alla riunione tecnica congiunta del 29 e
30 luglio parteciperanno il Direttore generale della Dg Ricerca Achilleas
Mitsos, il Direttore generale della Dg Sviluppo Koos Richelle, nonché alti
funzionari dei paesi Acp. L'obiettivo della riunione è quello di preparare
un progetto di dichiarazione e una bozza di piano d'azione, che dovranno
essere approvati durante il forum ministeriale congiunto Acp-Ue sulla
ricerca per lo sviluppo sostenibile, previsto per il mese di novembre 2002 a
Bruxelles. Il ministro sudafricano dell'Arte, la Cultura, la Scienza e la
Tecnologia Ben Ngubane si è detto fiducioso che il forum fornirà lo
slancio per una nuova partnership Acp-Ue nel campo della ricerca per lo
sviluppo sostenibile e consentirà ai paesi Acp una partecipazione ottimale
al sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'UE.
PIQUÉ
SOSTITUISCE LA BIRULÉS ALLA GUIDA DEL MINISTERO SPAGNOLO DELLA
SCIENZA
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il 10 luglio, Anna Birulés è stata sostituita
alla guida del ministero spagnolo della Scienza e della Tecnologia dall'ex
ministro degli Esteri Josep Piqué del governo Aznar. Piqué si è
rallegrato del suo nuovo incarico, affermando che la scienza, la tecnologia
e la società dell'informazione sono "la chiave per il nostro futuro e
la convergenza con l'Europa". Il ministero è stato istituito nel 2000
sotto la guida di Piqué, il quale aveva suggerito di affidare l'incarico
alla Birulés, che egli conosceva fin dai tempi dell'università a
Barcellona. Questo cambio di guardia giunge a seguito delle aperte critiche
espresse nei confronti della Birulés da alcuni rappresentanti della comunità
scientifica. Il 3 luglio, 11 società scientifiche hanno inviato una lettera
all'ex ministro affermando che "alle iniziative intraprese non
corrisponde una precisa politica scientifica" e che "la gestione
del sistema scientifico sta rallentando, invece che accelerare, come ci si
sarebbe aspettato". Ulteriori critiche sono state mosse in merito ai
ritardi nella valutazione dei programmi e nell'erogazione dei finanziamenti,
nonché all'assenza di borse pre-dottorato e all'eliminazione dei contratti
di "reinserimento" per quanti rientrano nel paese dopo un periodo
di lavoro all'estero.
BORSA
ITALIANA SPA: DAL 15 LUGLIO 2002 IN VIGORE LA NUOVA DISCIPLINA SULL'INSIDER
DEALING PER DARE TRASPARENZA ALL'ATTIVITÀ DI ACQUISTO E VENDITA EFFETTUATO
DAGLI AMMINISTRATORI E DA ALTRE "PERSONE RILEVANTI" SUI TITOLI
DELLA SOCIETÀ QUOTATA A CUI APPARTENGONO
Milano, 15 luglio 2002 - Entra in vigore da oggi lunedì 15 luglio 2002 la
nuova disciplina di Borsa Italiana sull'Insider Dealing finalizzata a dare
trasparenza all'attività di acquisto e vendita effettuato dagli
amministratori e da altre "persone rilevanti" sui titoli della
società quotata a cui appartengono, o sulle sue principali controllate. Per
"persone rilevanti" si intendono gli amministratori, i sindaci e i
direttori generali della società. E' lasciata all'autodisciplina
l'individuazione di ulteriori "persone rilevanti" cioè ogni altra
persona che abbia accesso, in virtù dell'incarico coperto nella società o
nelle controllate, a informazioni price sensitive. Entro la fine di
quest'anno le società quotate dovranno dotarsi di un codice di
comportamento mentre a partire dal 1° gennaio 2003 dovranno rendere note al
mercato le operazioni effettuate dalle "persone rilevanti", Il
codice di comportamento dovrà individuare le "persone rilevanti"
e disciplinare flussi informativi dalle "persone rilevanti" alla
società. Nell'ambito del codice, le società potranno inoltre disciplinare
un eventuale divieto al compimento di operazioni in determinati periodi
dell'anno. La società dovrà effettuare la comunicazione delle operazioni
al mercato quantomeno trimestralmente per importi che superano i 50.000 euro
per dichiarante, oppure tempestivamente per operazioni di ammontare
significativo (250.000 euro per dichiarante). E' previsto l'obbligo di
comunicazione a seguito di operazioni compiute da "persone
rilevanti" su: a) strumenti finanziari quotati emessi dall'emittente o
da sue controllate, escluse le obbligazioni non convertibili; b) strumenti
finanziari, anche non quotati, che attribuiscono il diritto di
sottoscrivere, acquistare o vendere gli strumenti sopra citati; c) strumenti
finanziari derivati, nonché covered warrant, aventi come attività
sottostante strumenti finanziari quotati emessi dall'emittente o da sue
controllate, escluse le obbligazioni non convertibili.
DISPONIBILE
IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI LA NUOVA OBBLIGAZIONE "MIX BANCOPOSTA"
CON CAPITALE GARANTITO E PAGAMENTO ANNUALE DEGLI INTERESSI
Roma, 15 luglio 2002 - Fino al 10 agosto in tutti gli uffici postali è
possibile sottoscrivere la nuova obbligazione "Mix BancoPosta",
distribuita in esclusiva da Poste Italiane. La durata dell'obbligazione è
di 5 anni. Come tutte le precedenti obbligazioni collocate da Poste Italiane
"Mix BancoPosta" garantisce il capitale a scadenza e prevede un
lotto minimo di collocamento pari a 1000 Euro. Rispetto alle precedenti,
inoltre, introduce delle novità sia per quanto riguarda gli interessi sia
per quanto riguarda la modalità di indicizzazione ai mercati. Mix
BancoPosta, infatti, garantisce: Il pagamento annuale di una cedola a tasso
fisso indipendente dall'andamento dei mercati azionari; Il pagamento
annuale, a partire dal terzo anno, di una cedola premio variabile il cui
ammontare è legato al valore delle principali azioni dell'area Euro . Il
pagamento annuo di una "cedola fissa" (pari al 5.50% lordo per i
primi due anni e al 2% lordo dal terzo anno in poi) consente all'investitore
di riscuotere tutti gli anni un interesse certo, del tutto indipendente
dalle oscillazioni dei mercati. La "cedola premio variabile",
pagata in aggiunta alla cedola fissa, può arrivare ad un valore massimo del
10% annuo lordo in funzione dell'andamento di 20 azioni europee a partire
dal terzo anno (4 settembre 2005). In questo modo l'investitore può contare
su un rendimento certo nel breve periodo (primi due anni) e puntare alla
crescita dei mercati azionari nel medio periodo (dal terzo anno in poi)). Il
rendimento complessivo massimo dell'obbligazione è il seguente:
Data
pagamento cedole di interesse
|
Ammontare
Cedola fissa
|
Ammontare
massimo della cedola premio variabile
|
Rendimento
massimo lordo dell'obbligazione
|
4
settembre 2003
|
5,50%
|
non
prevista
|
5,50%
|
4
settembre 2004
|
5,50%
|
non
prevista
|
5,50%
|
4 settembre 2005
|
2,00%
|
Max 10%
|
Max 12%
|
4 settembre 2006
|
2,00%
|
Max 10%
|
Max 12%
|
4 settembre 2007
|
2,00%
|
Max 10%
|
Max 12%
|
Totale
interessi nominali alla scadenza dell'investimento
|
17,00%
|
Max 30%
|
Max 47,00%
|
|
Data
pagamento cedole di interesse Ammontare Cedola fissa Ammontare massimo della
cedola premio variabile Rendimento massimo lordo dell'obbligazione 4
settembre 2003 5,50% non prevista 5,50% 4 settembre 2004 5,50% non prevista
5,50% 4 settembre 2005 2,00% Max 10% Max 12% 4 settembre 2006 2,00% Max 10%
Max 12% 4 settembre 2007 2,00% Max 10% Max 12% Totale interessi nominali
alla scadenza dell'investimento 17,00% Max 30% Max 47,00% Il valore massimo
della cedola variabile verrà corrisposto se alla fine del periodo di
riferimento (terzo, quarto e quinto anno) il valore di ciascuno dei venti
titoli sarà uguale o maggiore a quello iniziale. Nel caso in cui il valore
a fine periodo di uno dei 20 titoli fosse inferiore a quello iniziale
l'ammontare della cedola variabile di quell'anno verrebbe ridotto di due
punti (e quindi sarebbe dell'otto percento). Nel caso in cui i titoli in
perdita fossero due la riduzione sarebbe di quattro punti e così via. In
sintesi, alla scadenza dell'investimento, indipendentemente dall'andamento
dei mercati, il sottoscrittore ha la certezza di conseguire, oltre al
capitale investito, cinque cedole fisse per un interesse nominale
complessivo del 17% lordo (pari ad un interesse semplice medio annuo del
3,4%). Inoltre, grazie alle cedole premio variabili, l'interesse nominale
complessivo può arrivare al 47% lordo (pari ad un interesse semplice medio
annuo del 9,4%). Il paniere è composto da 20 fra i titoli a maggiore
capitalizzazione dell'indice Dow Jones eurostoxx 50. L'obbligazione
"Mix BancoPosta" può essere prenotata anche sul sito Internet di
Poste Italiane www.poste.it dai titolari di un conto BancoPosta che
utilizzano il servizio "BancoPosta Online". L'istituto emittente,
Banca IntesaBci S.p.A., chiederà l'ammissione dell'obbligazione alla
quotazione ufficiale sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli
di Stato (M.O.T). In attesa della quotazione i titoli potranno comunque
essere negoziati presso gli Uffici Postali, sulla base dei prezzi fissati
giornalmente da TradingLab Banca S.p.A, partner di Poste Italiane nella
strutturazione dell'obbligazione. La quotazione giornaliera del titolo sarà
pubblicata sui quotidiani economici e sarà rilevabile sul sito di Poste
Italiane. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a qualsiasi
ufficio postale e consultare il sito internet di Poste Italiane www.poste.it
BRACCO
BIOMED SPA. PROMUOVERE UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLA TOTALITÀ DELLE
AZIONI ORDINARIE DI ESAOTE S.P.A.,
Milano, 15 luglio 2002. Bracco Biomed S.p.A. (Gruppo Bracco), società di
diritto italiano, comunica la sua intenzione di promuovere un'offerta
pubblica di acquisto volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni
ordinarie di Esaote S.p.A., i cui titoli sono quotati sul Mercato Telematico
Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., ad un prezzo di
Euro 5,165 per azione. Tale prezzo rappresenta un premio del 15,2% sul
prezzo ufficiale di borsa di giovedì 11 luglio 2002, un premio del 17,2%
sulla media aritmetica ponderata dei prezzi della settimana 8 - 10 luglio
2002, un premio del 22,4% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi del
mese 11 giugno - 10 luglio 2002, un premio del 37,5% sulla media aritmetica
ponderata dei prezzi dell'anno 11 luglio 2001 - 10 luglio 2002. Bracco
Biomed è controllata da Bracco Holding B.V., (Nl) società che già detiene
il 60,076% del capitale votante di Esaote, in seguito all'acquisto della
partecipazione detenuta dai Managers avvenuto l'8 luglio 2002, al medesimo
prezzo di Euro 5,165. Bracco Holding è interamente posseduta da Bracco
S.p.A., che è a capo di uno dei principali gruppi farmaceutici italiani ed
è leader mondiale nel settore della diagnostica per immagini, in
particolare nel mercato dei mezzi di contrasto. Il capitale sociale di
Bracco S.p.A. è ripartito tra Brafin S.A.p.A. e Finever S.p.A., società
entrambe della famiglia Bracco. Detengono una partecipazione di minoranza in
Bracco Biomed anche il Prof. Carlo Castellano, attuale Presidente ed
Amministratore Delegato di Esaote, l'Ing. Andrea Oberti, attuale
Amministratore Delegato e Direttore Generale di Esaote, l'Ing. Fabrizio
Landi, attuale Direttore Generale di Esaote ed il Dott. Alberto De Vecchi,
attuale Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Esaote.
L'efficacia dell'offerta, che viene promossa esclusivamente sul mercato
italiano, non sarà subordinata all'avverarsi di alcuna condizione. La
decisione di Bracco di promuovere un'OPA volontaria sulla totalità delle
Azioni in circolazione sul mercato é diretta al conseguimento degli
obiettivi strategici di Esaote. Infatti, le tecnologie biomediche più
avanzate consentono e stimolano una sempre maggior sinergia tra macchine,
mezzi di contrasto e softwares informatici per la messa a punto di procedure
diagnostiche. Il gruppo Bracco, quindi, vuole promuovere lo sviluppo di una
cooperazione sempre più stretta tra chi produce le strumentazioni e chi
realizza i mezzi di contrasto e i prodotti diagnostici in genere, come
strada per ottimizzare i risultati nel campo dell'analisi diagnostica. Tale
cooperazione, che si giova della trentennale esperienza sviluppata da Bracco
nel campo della diagnostica per immagini, è limitata dalla circostanza che
una delle società controllate a ciò interessate, vale a dire Esaote, sia
una società quotata. L'obiettivo perseguito con la promozione dell'Opa é
quello, quindi, di procedere all'acquisto di un numero di Azioni sufficiente
a consentire l'esclusione dalle negoziazioni sul relativo mercato al fine di
conseguire una maggiore flessibilità operativa e finanziaria, anche
nell'ottica di un'eventuale quotazione della capogruppo Bracco S.p.A. Data
la sua posizione di azionista di controllo di Esaote, l'Opa é per Bracco lo
strumento piú trasparente nei confronti degli azionisti di minoranza per
realizzare il suddetto obiettivo di incrementare la sua quota di
partecipazione al capitale di Esaote anche al fine di procedere
all'esclusione dalle negoziazioni delle Azioni. Poiché l'Offerente intende
ottenere da Borsa Italiana S.p.A. la revoca della quotazione delle azioni
ordinarie di Esaote, lo stesso, ove venisse a detenere più del 90% del
capitale di Esaote, non ricostituirà il flottante e promuoverà un'offerta
pubblica di acquisto residuale. Qualora a seguito dell'offerta, l'Offerente
non ottenesse una partecipazione superiore al 90% delle azioni ordinarie di
Esaote, tale, cioè, da consentire la proposizione della successiva offerta
pubblica d'acquisto residuale, l'Offerente non esclude di procedere ad
operazioni di finanza straordinaria, tra le quali l'operazione di fusione
per incorporazione dell'Emittente nell'Offerente, che condurranno comunque
al venir meno della quotazione. Bracco intende ottenere gli eventuali
finanziamenti e le garanzie richieste per promuovere l'Offerta da primari
istituti bancari con i quali sono in via di definizione i relativi accordi.
In data 8 luglio 2002, Bracco Holding e Bracco Biomed, da una parte, ed il
Prof. Carlo Castellano, l'Ing. Andrea Oberti, l'Ing. Fabrizio Landi (qui di
seguito "i Managers") ed il Dott. Alberto De Vecchi (qui di
seguito "il Cfo"), dall'altra parte, hanno concluso un accordo di
cooperazione, in forza del quale i Managers ed il Cfo hanno acquistato
complessivamente 730.000 azioni di Bracco Biomed (qui di seguito "le
Azioni Biomed"), al prezzo di Euro 1,00 (uno/00) per ciascuna azione.
Bracco Holding ha il diritto - obbligo di riacquistare ed i Managers ed il
Cfo hanno il diritto - obbligo di vendere le Azioni Biomed in quattro anni,
in quattro tranches uguali. Il prezzo d'acquisto di ciascuna Azione Biomed
varierà in relazione ai risultati di fatturato e di utile netto raggiunti
ogni anno da Esaote o dalla società risultante dall'eventuale fusione di
Esaote in Biomed e, inoltre, dipenderà dalla permanenza del singolo Manager
e/o del Cfo negli incarichi oggi ricoperti in Esaote. L'obiettivo perseguito
con tale Accordo di Cooperazione è quello di incentivare la permanenza dei
Managers e del Cfo negli attuali incarichi, di valorizzarne l'attività e di
renderli partecipi dei risultati della società da questi gestita. Un
analogo piano di incentivazione e co-partecipazione è allo studio anche per
gli altri dirigenti di Esaote. Inoltre, l'azionista di controllo Bracco
Holding farà in modo di confermare, in quanto applicabili, le disposizioni
contenute nell'accordo di stabilità e di consultazione reciproca concluso
tra Bracco Holding ed il Prof. Carlo Castellano, l'Ing. Andrea Oberti e l'Ing.
Fabrizio Landi, comunicato alla Consob, ai sensi dell'articolo 122 del Testo
Unico, in data 23 dicembre 2000, volto a consentire la presenza di una
rappresentanza dei Managers in seno al Consiglio di Amministrazione. Gli
Offerenti intendono inoltrare a Consob al più presto, e comunque entro il
23 luglio 2002, il documento d'offerta ai fini della sua approvazione. Si
prevede che l'Offerta possa svolgersi durante i mesi di agosto e settembre
2002. Il calendario dell'Offerta verrà concordato con le autorità di
mercato, in conformità con le disposizioni normative. L'Offerente è
assistito, ai fini dell'Offerta, da Schroder Salomon Smith Barney, in qualità
di consulente finanziario e da UBM, Unicredit Banca Mobiliare, in qualità
di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle
adesioni.
ESAOTE
SPA - (BRACCO BIOMED SPA) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA PRESO IN ESAME
QUANTO COMUNICATO DA BRACCO BIOMED S.P.A. SULL'INTENZIONE DI PROMUOVERE
UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLA TOTALITÀ DEL CAPITALE SOCIALE DI
ESAOTE S.P.A.
Milano, 15 luglio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Esaote S.p.A.,
riunitosi il 12 luglio odierna a Milano sotto la presidenza del Prof. Carlo
Castellano, ha preso in esame quanto comunicato dalla Dottoressa Diana
Bracco e oggetto del comunicato emesso il 12 luglio da Bracco Biomed S.p.A.,
società controllata da Bracco Holding B.V., azionista di maggioranza
assoluta di Esaote S.p.A., con la quale Bracco Biomed comunica al mercato
l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto sulla totalità
del capitale sociale di Esaote S.p.A. Il Consiglio di Esaote ritiene che le
motivazioni espresse nel comunicato di Bracco Biomed circa le finalità
dell'operazione confermino la coerenza delle strategie di crescita
perseguite da Bracco ed Esaote nella diagnostica per immagini e nei servizi
a valore aggiunto in Sanità. In tale contesto, la manifestata intenzione di
Bracco Biomed di procedere ad una offerta pubblica di acquisto sulla totalità
del capitale sociale di Esaote S.p.A. potrà favorire una crescente
integrazione tecnologica, industriale e commerciale tra i due gruppi, con
una conseguente maggiore efficacia su mercati altamente competitivi. Per
quanto attiene alla congruità del corrispettivo indicato nel comunicato di
Bracco Biomed e pari a Euro 5,165 per ogni azione Esaote S.p.A. consegnata
in adesione all'offerta ed acquistata, nella riunione odierna il Consiglio
ha conferito a Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. l'incarico
di advisor per lo svolgimento di una stima del capitale economico di Esaote
al fine esclusivo di supporto alla valutazione dell'offerta da parte del
Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione sarà
nuovamente convocato con la stessa procedura d'urgenza per esaminare le
risultanze del lavoro svolto da Mediobanca nei tempi più rapidi,
successivamente al deposito a Consob da parte di Bracco Biomed del documento
d'offerta. Infolink: http://www.esaote.com
ENTERPRISE
ERICSSON: FATTURATO + 51% E EBITDA + 119%
Roma, 15 luglio 2002 - Risultati in forte crescita per Enterprise Ericsson,
societa' leader nel settore ICT, nata un anno fa da uno spin off del Gruppo
Ericsson in Italia. Nei primi sei mesi dell'anno, il fatturato e' cresciuto
del 51% rispetto allo stesso periodo 2001. Per l'esercizio 2002 la
previsione e' di superare 380 milioni di euro, con una crescita del 26%
rispetto ai 300 milioni di euro fatturati nel 2001. L'incremento nel
semestre dell'Ebitda e' stato del 119% a fronte del primo semestre 2001. Il
fatturato per persona si attestera', per l'esercizio 2002, ad oltre
1.150.000 euro, con un incremento del 15% rispetto al 2001. Sotto il profilo
del parametro fatturato-dipendente, Enterprise si colloca ai primi posti nel
settore ICT. Al termine del Consiglio di Amministrazione che ha esaminato i
conti del primo semestre, l'Ing. Luigi Caruso, Presidente e Amministratore
Delegato, ha confermato che ''le scelte strategiche dell'Azienda hanno
generato e continueranno a generare risultati molto positivi nell'area dei
servizi e delle applicazioni piu' evolute per le imprese (e-business) e per
la pubblica amministrazione (e-government)''.
CREMONINI
S.P.A. LANCIA OPERAZIONE DI SECURITIZATION PER 120 MILIONI DI
EURO.RENDIMENTO PARI ALL'EURIBOR A 3 MESI + 50 PUNTI BASE.
Castelvetro di Modena, 12 luglio 2002 - Cremonini S.p.A. ha lanciato oggi
l'operazione di securitization per complessivi 120 milioni di Euro, con
Abaxbank e Banc of America Co-Lead Manager dell'operazione. I titoli, emessi
alla pari e con rating atteso Aaa di Standard & Poor's, avranno una
cedola trimestrale regolata all'Euribor 3 mesi incrementato di 50 punti
base. La durata legale dell'operazione é di 7 anni, con scadenza il 24
luglio 2009, mentre quella attesa ha scadenza il 24 ottobre 2008. Questa
operazione rappresenta per il Gruppo Cremonini la terza securitization di
successo e rifinanzia la precedente. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti,
è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività
focalizzate in tre aree di business: produzione, distribuzione al
foodservice e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni
di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella produzione di carni
bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella vendita e
distribuzione al foodservice di prodotti alimentari. Ha, inoltre, una
presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la
leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni
ferroviarie.
CTO
S.P.A. (ENTERTAINMENT) BILANCIO 2001/2002: REGISTRATO RICAVI NETTI DI
VENDITA CONSOLIDATI PARI A 69,28 MILIONI DI EURO, + 19%
Zola Predosa (Bo), 15 luglio 2002L'Assemblea dei Soci di Cto S.p.A., tra i
principali player italiani nel settore dell'entertainment interattivo, ha
approvato il 12 luglio il bilancio dell'esercizio 2001-2002 (aprile 2001 -
marzo 2002) che ha registrato ricavi netti di vendita consolidati pari a
69,28 milioni di Euro, con una crescita di oltre il 19% rispetto
all'omogeneo periodo dell'anno precedente (57,98 milioni di Euro).
L'Assemblea ha riconfermato al Consiglio di Amministrazione i poteri
necessari per l'acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di n. 300.000
azioni della Società. Contestualmente è stato nominato il nuovo Consiglio
di Amministrazione che resterà in carica fino al 2005: sono stati
riconfermati i Consiglieri Marco Madrigali, Stefano Mazzoni, Claudia
Madrigali ed il Consigliere Indipendente Ausonio Zagnoli. Sono stati
nominati Consiglieri Indipendenti Paolo Penzo e Renzo Canova. Paolo Penzo è
Dottore Commercialista e Partner dello Studio Penzo, il quale annovera tra i
suoi clienti aziende prestigiose come Ducati e Fincantieri. Penzo è inoltre
Sindaco effettivo e Presidente del Collegio di società del Gruppo Edison
Energie Speciali e del Gruppo Area. Renzo Canova è stato membro del Centro
Tecnico di Studi sul Commercio in seno alla Camera di Commercio di Bologna e
membro della Commissione Ministeriale per la formazione dello statuto tipo
per i gruppi di acquisto, oltre che costitutore di più di cento gruppi di
acquisto in Italia. E' stato, inoltre, conferito alla società Arthur
Andersen S.p.A. l'incarico di revisore contabile per il triennio 2002-2005 e
nominato Davide Caputo come sindaco supplente ad integrazione del Collegio
Sindacale. Successivamente si è tenuto anche il Consiglio di
Amministrazione di Cto S.p.A,. che ha proceduto alle nomine e alla
attribuzione di deleghe: Presidente della Società è stato confermato Marco
Madrigali mentre Stefano Mazzoni è stato nominato Consigliere
Delegato.
CONFERENZA
SULL'ADOZIONE DELL'ALTA TECNOLOGIA DA PARTE DELL'INDUSTRIA EUROPEA
DELL'ABBIGLIAMENTO
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il 15 ottobre la Commissione europea terrà a
Bruxelles una conferenza dedicata all'utilizzo della tecnologia nel settore
dell'abbigliamento in Europa. La manifestazione, dal titolo "The Eu
apparel business goes high-tech" (L'industria europea
dell'abbigliamento entra nel mondo dell'alta tecnologia), organizzata in
collaborazione con Euratex, mira ad evidenziare l'utilizzo della tecnologia
dell'informazione nel settore europeo dell'abbigliamento e a dimostrare le
possibilità che il settore ha a disposizione per aumentare il proprio
vantaggio competitivo, mediante la focalizzazione sulle attività
caratterizzate da un elevato valore aggiunto. Durante la conferenza,
inoltre, verranno illustrati i risultati di una serie di progetti di ricerca
finanziati dalla Commissione. La manifestazione riunirà i rappresentanti
della Commissione, degli Stati membri e dei paesi candidati, accanto ad
alcuni membri del forum del Parlamento europeo per il tessile,
l'abbigliamento e il cuoio, alle associazioni di categoria, agli istituti di
ricerca tessile, ai rappresentanti delle associazioni di consumatori e alla
stampa specializzata. Ad aprire i lavori della conferenza sarà il
commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen.
Fra le tecnologie innovative che verranno presentate alla manifestazione
figurano il body scanning tridimensionale e la presa di misure automatica,
le prove virtuali degli abiti, la tecnologia da indossare ("wearable
technology") e il commercio elettronico. Il programma della conferenza
è disponibile presso il seguente sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/textile/doc
uments/conf_apparel_programme.pdf Per l'iscrizione consultare il
seguente sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/textile/d
ocuments/conf_apparel_registration_form_en.pdf oppure rivolgersi
a: Commissione europea , DG Imprese Unità E5: Tessili, calzature, cuoio,
giocattoli , B-1049 Bruxelles , Fax: +32 2 296 9638 E-mail: entr-conf-apparel@cec.eu.int
FASHION
WORK LIBRARY CLUB, NUOVO INFOPOINT PER LA MODA E IL TURISMO DEL COMUNE DI
MILANO
Milano, 15 luglio 2002 - All'interno delle iniziative dell'Assessorato alla
Moda e al Turismo del Comune di Milano in occasione delle sfilate di pret a
porter femminile primavera/estate 2003 (22 settembre/2 ottobre) Fashion Work
Library Club svolgerà funzione di infopoint del Comune per informazioni,
approfondimenti, ricerche, legate al tessile, alla moda e al turismo, nei
confronti di tutti gli operatori internazionali del settore. Tale iniziativa
verrà ufficializzata a settembre nel corso di una conferenza stampa dove
l'Assessore alla Moda e al Turismo Giovanni Bozzetti e il Presidente di
Fashion Work Library Club Diego Valisi illustreranno a stampa e operatori
tutti i dettagli e i benefici di questo importante accordo. Al fine di
rendere lo spazio , oltre che professionalmente utile per tutti gli
operatori internazionali, anche confortevole e ospitale, dalle 9 alle 20, 7
giorni su 7, verrà attrezzato un angolo ristoro e relax. Al fine di meglio
comprendere il significato di tale iniziativa, va ricordato che Fashion Work
Library Club, il primo polo letterario interamente dedicato alla moda, al
tessile e all'abbigliamento è uno spazio poliedrico in cui è possibile
trovare più di 14.000 titoli tra libri, riviste, annuari, pubblicazioni
internazionali, cataloghi di manifestazioni ed aziende, video di eventi,
sfilate e spot pubblicitari, ricerche di mercato, quaderni di tendenza, sia
consultabili che acquistabili. A tutto ciò si aggiunge l'importante
acquisizione della collezione Seitelbach, composta da oltre 3500 riviste
vintage delle testate più prestigiose della moda e del costume. Tra i molti
titoli ricordiamo "Vogue France", "Jardin des modes",
"Harper's Bazaar", "Madame Figaro","Elle",
"Vogue America", "Marie Claire", "L'Officiel",
"International textiles", "American Fabrics", oltre a
numerosi altri libri e pubblicazioni dagli anni trenta agli anni settanta.
Per concludere, collaborazioni privilegiate con 38 editori, enti e
associazioni come Pitti Immagine, Igedo Dusseldorf, Fondazione Antonio
Ratti, Fondazione Trussardi e Associazione Tessile Italiana, danno vita a
corner dedicati in cui vengono presentate iniziative e novità editoriali,
oltre a intere raccolte storiche di grandi riviste internazionali. Infolink:
www.fashionlibrary.it
ADIDAS
RAFFORZA LA SUA STRUTTURA IN TRE DIVISIONI: ADIDAS SPORT STYLE DISEGNATA DA
YOHJI YAMAMOTO
Herzogenaurach, 15 luglio 2002 - adidas-Salomon Ag ha completato la sua
rivoluzionaria struttura in tre divisioni per il suo marchio principale,
adidas, e posizionerà la sua terza divisione come 'adidas Sport Style - il
futuro nell'abbigliamento sportivo'. Il designer giapponese più famoso del
mondo Yohji Yamamoto sarà il Direttore Creativo di questa divisione. Grazie
a questa mossa, adidas e Yohji Yamamoto hanno intensificato la loro
relazione con un'unica collaborazione per esplorare nuove dimensioni
nell'abbigliamento sportivo. adidas rappresenta lo sport, Yohji Yamamoto
rappresenta il design, entrambe simbolizzano la vera abilità artigiana:
insieme mirano a sviluppare il futuro dell'abbigliamento sportivo. I primi
prodotti Sport Style disegnati da Yohji Yamamoto e il nome della collezione
saranno presentati nell'ottobre del 2002. La collezione raggiungerà i punti
vendita nella primavera/estate 2003. L'approccio divisionale di adidas è un
passaggio fondamentale dalla tradizionale struttura su calzature e
abbigliamento utilizzata dalla maggior parte delle aziende sportive e fa sì
che adidas indirizzi le necessità dei suoi consumatori in maniera più
specifica e focalizzata. Il marchio adidas sarà suddiviso in tre divisioni,
ognuna con il suo logo: adidas Sport Performance, adidas Sport Heritage e
ora l'appena introdotta adidas Sport Style. Con questi nuovi nomi - adidas
Sport Performance (prima adidas Forever Sport), adidas Sport Heritage (prima
adidas Originals) e adidas Sport Style (prima adidas Equipment) - adidas
enfatizza chiaramente le sue radici nello sport. "adidas è sempre
stata parte dello sport e lo sarà sempre. Lo sport è ciò che unisce tutte
le nostre attività e divisioni. La divisione Sport Performance rimarrà
sempre il cuore del nostro marchio e rappresenterà la maggioranza delle
nostre vendite. Abbiamo una grande passione per lo sport in tutte le sue
forme, dal performance all'heritage allo style," ha precisato Erich
Stamminger, Membro dell'Executive Board di adidas-Salomon Ag, Responsabile
del Global Marketing. adidas Sport Performance rappresenta i prodotti che
vengono sviluppati per il mercato della performance tecnica ma hanno forte
appeal nel design, incoraggiando i consumatori ad indossare i prodotti sia
sul campo da gioco che fuori. Gli ultimi prodotti che adidas lancia in
questa divisione includono il Sistema di Gestione dell'Energia a³, le
scarpe ClimaCool con sistema di ventilazione a 360° e la famosa scarpa da
calcio adidas Predator utilizzata durante la Fifa World Cup di quest'anno.
La Divisione Sport Heritage contiene i prodotti adidas Originals. I prodotti
Originals cercano di estendere l'unica ed autentica tradizione di adidas al
mercato lifestyle. Il design e la funzionalità sono già forti aspetti
nelle due divisioni di adidas già esistenti e saranno portate avanti con un
focus ancora più forte nell'appena nata Divisione Sport Style. "Sport
Performance si concentra sulla funzionalità, sull'innovazione e sul design.
Sport Heritage mette in luce la ricchissima storia di adidas. Con la
creazione dello Sport Style, adidas completa il suo range di prodotti e
risponde alla domanda del consumatore internazionale orientato alla moda. E'
stata una mossa naturale e logica per portare la nostra già ben riuscita
collaborazione con Yohji Yamamoto ad un nuovo livello," ha
continuatoStamminger . L'adidas Sport Style ispirato a Yohji Yamamoto
combina la missione del marchio sportivo con la visione per lo style per
sviluppare un appeal inaspettato e radicale. Yohji Yamamoto: "Per me,
questo è un nuovo ed interessante progetto su vari livelli. Personalmente,
sentivo già da tempo la necessità di introdurre l'abbigliamento sportivo
per il genere di persone che veste i miei capi. Inoltre, ho sempre
desiderato che i miei capi fossero accessibili a... e desiderati da... un
sempre maggior numero di persone, e penso che sia possibile raggiungere
questo scopo attraverso questa nuova linea." "L'adidas Sport Style
disegnata da Yohji Yamamoto è una collezione esclusiva, costituita da
scarpe da uomo e da donna, abbigliamento e accessori. La nostra politica di
distribuzione ha come target i negozi di abbigliamento sportivo e moda nelle
maggiori metropoli della moda nel mondo. Nella prima stagione la collezione
sarà disponibile solo in 100 -150 negozi selezionati in Europa e negozi
altamente selezionati negli Stati Uniti. La seconda stagione vedrà la
collezione distribuita e comunicata al mercato asiatico," ha detto
Hermann Deininger, Capo della Divisione adidas Sport Style e dello Strategic
Global Business Development.
ENI:
SAIPEM FIRMA IMPORTANTE CONTRATTO NELLE PERFORAZIONI MARE, STATOIL UTILIZZERÀ
LO SCARABEO 5 NEL MARE DEL NORD
San Donato Milanese, 11 luglio 2002 - Importante contratto nelle
perforazioni mare per Saipem, Società dell'Eni: l'accordo firmato con
Statoil stabilisce che la compagnia petrolifera norvegese impiegherà per
tre anni la piattaforma Scarabeo 5 nel Mare del Nord, un'area tra le più
impegnative per l'industria petrolifera, sia per le severe condizioni
climatiche che per le rigorose normative ambientali. Il valore del contratto
è di circa 160 milioni di dollari USA (circa 1.280 milioni di corone
norvegesi). Statoil ha l'opzione di prolungare l'utilizzo del mezzo della
flotta Saipem per altri 16 mesi. Lo Scarabeo 5 è una piattaforma
semisommergibile capace di operare fino a 1.800 metri di profondità d'acqua
e di perforare fino a 9.000 metri e opera ininterrottamente dal 1990 nel
settore norvegese del Mare del Nord. Il contratto è un ulteriore
riconoscimento all'eccellenza tecnologica della Saipem che offre alle
compagnie petrolifere servizi di perforazione in tutto il mondo.
BUSQUIN
INTERVERRÀ DURANTE UNA CONFERENZA DI ALTO LIVELLO PER IL SETTORE EDILE SI
PARLERÀ DI PROCESSI E MATERIALI DI PRODUZIONE TSI (TECNOLOGIE PER LA SOCIETÀ
DELL'INFORMAZIONE) E DI E-COMMERCE
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin
presenterà una relazione di base durante una conferenza di alto livello che
si terrà a Bruxelles il 2 ottobre 2002 per discutere le priorità della
ricerca nel campo dell'edilizia. La manifestazione, organizzata dal
Consiglio europeo per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nella
costruzione (Eccredi) e dalla rete europea per la ricerca nell'edilizia
(E-Core), finanziata dall'UE, mira ad elevare il profilo della ricerca e
dell'innovazione nel settore edile. Durante la conferenza, l'attenzione sarà
concentrata, in particolare, sull'imminente sesto programma quadro di
ricerca (6PQ) e sulla creazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser). La
manifestazione, che si propone di avviare un dialogo fra gli alti dirigenti
aziendali del settore, gli europarlamentari e i rappresentanti della
Commissione, prevede una serie di interventi dei principali attori
dell'industria edile, nonché dei rappresentanti della Commissione e del
Parlamento europeo. Alle presentazioni seguirà una tavola rotonda, durante
la quale Busquin terrà il suo intervento. Gli argomenti di discussione
verteranno sulle aree tematiche prioritarie del 6PQ di particolare interesse
per l'edilizia, compresi i processi e i materiali di produzione, le Tsi
(tecnologie per la società dell'informazione) e l'e-commerce, nonché gli
aspetti connessi alla sostenibilità e al contesto urbano. Infolink: http://www.eccredi.org
http://www.e-core.org
DOPPIO
ACCORDO AIR ONE ED AIR LITTORAL:CODESHARE E RAPPRESENTANZA, IN FRANCIA ED IN
ITALIA
Milano, 15 Luglio 2002Air One ed Air Littoral hanno stipulato un doppio
accordo: dal 15 luglio 2002 opereranno in codeshare tra l'Italia e la
Francia ed Air One assumerà la rappresentanza commerciale di Air Littoral
in Italia. Attualmente Air Littoral effettua voli diretti da Roma, Venezia,
Firenze, Napoli e Olbia per Nizza, e grazie a questo nuovo accordo, Nizza
sarà collegata a Palermo, Catania, Alghero, Lamezia Terme e Pantelleria con
coincidenze via Roma Fiumicino. "Questo accordo segna il nostro debutto
in Francia e rafforza la crescita di Air One sui mercati
internazionali," ha detto Giorgio De Roni, Direttore Divisione
Passeggeri di Air One. "La possibilità di raggiungere la Francia
attraverso il nostro hub di Roma, inoltre, conferma la strategia di
espansione del network perseguita da Air One nell'ultimo anno." Per
qualsiasi esigenza riguardante i collegamenti Air Littoral, gli operatori e
la clientela potranno rivolgersi alla rete commerciale Air One, che è ora
General Sales Agent (Gsa) in Italia per Air Littoral. Inoltre, i clienti
avranno a disposizione il numero dedicato 848 848 880. "Questo accordo
con Air One, partner di primo piano in Europa, permetterà ad Air Littoral
di rafforzare la sua presenza in Italia e di acquisire nuovi clienti nel
mercato internazionale" commenta Marc Dufour, Presidente di Air
Littoral. "La collaborazione con Air Littoral dimostra anche la
convergenza commerciale di due compagnie che offrono un alto livello di
servizio a una clientela prevalentemente business," ha aggiunto De Roni.
"Ed è proprio su questi presupposti che abbiamo costruito le basi
della nostra partnership." Air Littoral, compagnia aerea regionale
della Francia meridionale, ha un network europeo di 120 rotte a corto
raggio, imperniato sui due hub di Nizza e Montpellier. Fondata nel 1972, ha
trasportato nel 2001 circa 2.300.000 passeggeri. Ha oltre 1.000 dipendenti,
ed opera con una flotta di 32 aerei tra Fokker 70, Bombardier Crj e Atr42-500.
Air One è la maggiore compagnia aerea privata italiana. La compagnia ha
circa 1.600 dipendenti, compresi quella della consociata EAS (handling
aeroportuale) ed una flotta di 27 Boeing 737. Il network copre 20
destinazioni in 12 regioni d'Italia. L'orario estivo 2002 comprende oltre
1.000 voli di linea settimanali, effettuati in codeshare con Lufthansa, ad
eccezione dei voli da e per la Sardegna, che a sua volta effettua in
codeshare con Air One tutti i voli da Roma per la Germania, quelli tra
Milano Linate e Francoforte e tra Napoli e Monaco. Infolink: www.flyairone.it
SWISS
VOLA SEMPRE PIU' IN ALTO: 5,2 MILIONI DI PASSEGGERI TRASPORTATI NELLA PRIMA
META' DELL'ANNO
Milano, 15 luglio 2002 - Swiss International Air Lines rende noto che,
solamente nella prima meta' dell'anno, gli aeromobili della compagnia hanno
ospitato ben 5.169.617 passeggeri; tra questi, 733.501 si sono imbarcati su
voli intercontinentali nell'arco del secondo trimestre. Nel panorama
europeo, il coefficiente di riempimento e' cresciuto di mese in mese
raggiungendo una stima del 62,0% nel mese di giugno. Ottimi i risultati
raggiunti nei primi due trimestri per quanto riguarda il traffico con Spagna
e Portogallo, ma anche con le destinazioni del sud-est europeo, come Grecia,
Ungheria, Macedonia e Turchia, nonche' con Irlanda. Con l'inizio dell'orario
estivo, Swiss ha ampliato l'offerta dei voli per raggiungere gli Stati Uniti
e il Sud America, cosi' come il Vicino e Medio Oriente, l'Asia e l'Africa.
Il debutto intercontinentale, quindi, e' da ritenersi condotto con piena
soddisfazione. Mentre i mesi di aprile e maggio sono stati caratterizzati un
seat load factor del 75%, giugno ha registrato un totale dell'80,6%. Al
raggiungimento di un risultato di simili proporzioni hanno contribuito i
collegamenti tra Svizzera e Nord America attraverso gli scali di New York,
Boston, Chicago, Los Angeles, Miami, Washington e Montreal. Nello stesso
periodo, indici superiori alla media sono stati registrati sulle tratte per
Bangkok e Hong Kong. In generale, un coefficiente di riempimento (Slf) del
66.1% e' stato registrato nei mesi tradizionalmente deboli della prima meta'
dell'anno. Mentre l'indice europeo si e' attestato intorno al 55%, il
traffico intercontinentale ha raggiunto il 76,9%. Sia il numero di
passeggeri sia l'indice di carico si sono mantenuti ben al di sopra dei
valori espressi nel Business Plan del dicembre 2001. ''L'andamento di Swiss
Italia e' in perfetta sintonia con i dati registrati a livello
internazionale'', spiega Ignazio Strano, General Manager Italia di Swiss
International Air Lines. ''Anche nel nostro paese abbiamo registrato un
notevole incremento a livello di fidelizzazione dei clienti, che si e'
tradotta in un sensibile aumento del numero di passeggeri. Questo e' stato
reso possibile anche grazie al ricco calendario di eventi che abbiamo
organizzato e che si sono conclusi con il concerto di Gino Paoli al Teatro
Dal Verme di Milano e di Arthur Miles a Villa Miani di Roma; questi
appuntamenti ci hanno permesso di incontrare clienti e prospect e di
illustrare loro i caposaldi su cui si fonda e trae forza Swiss International
Air Lines, rendendoli partecipi degli obiettivi che ci siamo posti in
Italia. Quest'anno vogliamo raggiungere un giro d'affari nelle vendite di
100milioni di Euro, con un target di 250mila passeggeri. Inoltre entro
l'anno vorremmo anche aumentare la nostr! a quota di mercato al 3%,
migliorando l'yield medio del 10%. Uno degli obiettivi su cui puntiamo e'
l'ottimizzazione del prodotto da e per Roma, che stiamo cercando di
incrementare a cinque frequenze giornaliere, per meglio rispondere alle
esigenze dei nostri clienti. Si tratta senza dubbio di obiettivi ambiziosi,
ma un background come il nostro ci permettera' di offrire ai nostri clienti
un servizio sempre di prima qualita'''
PROGRAMMI
EUROPEI SU TRASPORTI E PORTUALITÀ: CENTO GIOVANI LAUREATI RISPONDONO ALLA
SELEZIONE PROMOSSA DAI PORTI LIGURI TRE DEI SEI CANDIDATI SELEZIONATI
ANDRANNO A BRUXELLES PER UNA WORK EXPERIENCE DI 12 MESI
Genova, 15 luglio 2002 - Sono quasi un centinaio i giovani che hanno
risposto alla selezione promossa dai porti liguri, ideatori di un progetto
che si pone obiettivo di formare nuove professionalità nel campo dei
programmi europei su trasporti e portualità. Un ottimo risultato,
parzialmente inatteso, che premia l'iniziativa dei porti liguri (la prima in
questo campo) e che dimostra ancora una volta quanto la Liguria sia un
florido vivaio di giovani energie professionali qualificate e di quanto sia
necessario - oggi più che mai - contribuire a creare occasioni di lavoro in
un settore foriero di opportunità e di prospettive, anche a livello
europeo, come quello marittimo portuale. Tre dei sei candidati selezionati
nelle prove previste dal bando, che si terranno a fine Luglio, avranno una
straordinaria opportunità in tal senso: dodici mesi di work experience
(tirocinio) a Bruxelles, nella sede di Casa Liguria, nel cuore dell'Unione
Europea. Il bando confezionato dai porti liguri era molto selettivo: per
accedere alla prima selezione erano richiesti il possesso del diploma di
laurea e la conoscenza di almeno due lingue comunitarie. I curricula che
sono approdati sul tavolo della commissione selezionatrice, provenienti per
gran parte dalla Liguria, sono di ottimo livello. Statisticamente, la
risposta più massiccia è arrivata dai laureati in Economia Commercio (19),
seguiti da Giurisprudenza (14), da Economia Marittima dei Trasporti (11) e
da Ingegneria e Scienze Politiche a pari merito (6 ciascuna).
OLTRE
40.000 IMPRESE IN PIÙ TRA APRILE E GIUGNO. IL MEZZOGIORNO GUIDA LA
CRESCITA, FORTE AUMENTO DELLE COSTRUZIONI
Roma, 15 luglio 2002 - E' cresciuto complessivamente di 42.745 unità, nel
secondo trimestre dell'anno in corso, il numero delle imprese iscritte al
Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane. I dati
sull'andamento del secondo trimestre 2002 sono stati diffusi oggi da
Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta da
InfoCamere (società consortile di informatica delle Camere di Commercio
italiane), e verranno illustrati domani a Stresa in apertura del seminario
di studi "Scenario Impresa" organizzato dall'Unioncamere. Nelle
due giornate di lavoro (tra gli ospiti il premio Nobel, Robert Mundell, e i
Ministri Rocco Buttiglione, Enrico La Loggia, Giovanni Alemanno e Lucio
Stanca), verranno toccati i temi più rilevanti per le PMI nella fase di
trasformazione delle istituzioni nazionali ed europee, a partire dal
federalismo, all'allargamento dell'Unione Europea,
all'internazionalizzazione, all'innovazione e alla formazione del capitale
umano. A fronte delle 107.137 nuove iscrizioni di imprese rilevate nel
secondo trimestre dell'anno, le imprese cessate risultano pari a 64.392 unità.
Pertanto si è determinato un saldo attivo pari a 42.745 unità e un tasso
di crescita pari allo 0,9% di poco inferiore a quello registrato nel
corrispondente trimestre dell'anno precedente (1,1%). Come mostra la tabella
1, si tratta di un ottimo risultato, sia con riferimento alle nuove
iscrizioni (il secondo risultato - dopo quello del corrispondente trimestre
dello scorso anno - fra tutti i secondi trimestri dal 1993); sia con
riferimento al saldo (il terzo risultato fra i dieci corrispondenti
trimestri, sempre a partire dal 1993). "Questi dati - ha commentato il
presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - confermano che la fiducia che
gli italiani ripongono nella libera iniziativa economica è sempre molto
alta. A questa fiducia, l'attuale governo sta rispondendo con azioni di
sostegno che giudichiamo correttamente dirette. In questa fase della
congiuntura, tuttavia, è fondamentale agire con tempestività su tutti i
fronti, a partire da quello delle riforme istituzionali. La trasformazione
in senso federale dello stato - ha proseguito Sangalli - sta riportando la
giusta attenzione sulle esigenze delle imprese, riconoscendo i ruoli
specifici delle istituzioni locali sul territorio, in particolare delle
Camere di Commercio. E' per discutere di questo e di altri importanti
argomenti, oggi all'attenzione delle imprese, che l'Unioncamere ha voluto
raccogliere a Stresa, per due giorni, alcuni tra i protagonisti del
dibattito sullo sviluppo economico e sociale del Paese."
TABELLA
1 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei saldi rilevati
dal Registro delle Imprese nel secondo trimestre di ogni anno.
ANNO
|
ISCRIZIONI
|
CESSAZIONI
|
SALDI
|
1993
|
81.556
|
72.952
|
8.604
|
1994
|
88.514
|
62.045
|
26.469
|
1995
|
81.961
|
47.345
|
34.616
|
1996
|
88.999
|
49.199
|
39.800
|
1997
|
89.231
|
58.607
|
30.624
|
1998
|
78.492
|
46.790
|
31.702
|
1999
|
83.359
|
47.339
|
36.020
|
2000
|
100.825
|
50.849
|
49.976
|
2001
|
110.916
|
58.465
|
52.451
|
2002
|
107.137
|
64.392
|
42.745
|
NB:
Valori al netto dell'agricoltura
Le due dinamiche relative alla forma giuridica e all'insediamento
territoriale - Crescono le società, cresce il sistema imprenditoriale nel
Mezzogiorno. Sono sempre più chiare, e i risultati del II° trimestre da
poco concluso ce ne danno conferma, le due dinamiche che interessano il
sistema imprenditoriale italiano. Dal punto di vista organizzativo, prosegue
senza interruzioni la crescita delle imprese costituite in forma societaria,
crescita percepita con chiarezza fin dai primi anni '80. Dal punto di vista
territoriale, appare ormai sempre più continua, a partire dalla seconda metà
degli anni '90, la crescita del sistema imprenditoriale del Mezzogiorno.
Infatti, da ormai oltre 5 anni (precisamente dal I° trimestre 1997) la
circoscrizione Meridionale ha scavalcato in termini di imprese registrate il
Nord-Ovest. In effetti, non solo da 33 trimestri consecutivi la crescita
delle imprese nel Sud fa registrare saldi positivi, ma sempre più spesso,
come capita nel II° trimestre del corrente anno, il saldo del Mezzogiorno
è più alto sia in termini assoluti che relativi di quello delle altre
circoscrizioni. "La vivacità delle imprese meridionali è un dato che
ci accompagna da molti trimestri e che ora sta accelerando - ha sottolineato
il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - segno che le politiche di
incentivazione e di stimolo all'attività economica stanno avendo i loro
frutti. Tra queste, ci sembra di poter riscontrare, dalla dinamica delle
iscrizioni, alcuni segni di emersione che fanno ben sperare per l'ulteriore
allargamento della platea dell'economia legale del nostro Mezzogiorno.
Piuttosto, sull'altro versante, è per noi un motivo di relativa
preoccupazione l'aumento delle chiusure, anch'esso concentrato al Sud. Se da
un lato è vero che la vivacità economica si esprime anche nel fenomeno
naturale della chiusura di un'impresa, in vista di una trasformazione,
tuttavia non dobbiamo abbassare la guardia sulle condizioni che possono
concorrere all'espulsione prematura di operatori dal mercato. La carenza di
adeguate dotazioni infrastrutturali, un sistema fiscale troppo oneroso
specie nei primi anni di vita dell'impresa, una burocrazia che a livello
locale rischia di replicare un modello centralista di controllo, sono tutti
elementi che pesano sulla sopravvivenza delle aziende, e sui quali bisogna
impegnarsi per trasformarli in fattori di sviluppo." Osservando la
dinamica delle forme giuridiche, le imprese costituite in forma societaria
(dalla società per azioni alla società cooperativa) pur determinando solo
il 40,1% delle nuove iscrizioni, spiegano (grazie a una minore incidenza
delle cessazioni) il 58,3% del saldo complessivo. E' notevole, anche in
questo caso, il contributo fornito dal Mezzogiorno: infatti, mentre il suo
peso complessivo spiega il 30,5% di tutte le imprese italiane (lo stesso
valore era pari al 30,1% alla data del 31 marzo del 2001), il suo apporto al
saldo trimestrale delle imprese costituite in forma societaria è pari al
35,2% (con 8.772 imprese su 24.899). Nel dettaglio: con un saldo di 5.346
Società di capitali su un saldo totale pari a 15.888 unità, il Sud spiega
il 33,6% di tale saldo; con un saldo pari a 2.436 società di persone su
7.188 ne spiega il 33,9%, e con un saldo pari a 990 imprese costituite
ricorrendo ad "Altre forme" societarie su 1.823, ne spiega il
54,3%. Le principali dinamiche settoriali - I risultati migliori nei servizi
alle imprese e nelle costruzioni. Tra l'inizio di aprile e la fine di giugno
il settore dei servizi alle imprese (informatica e attività connesse;
noleggio macchine e attrezzature senza operatore; ricerca e sviluppo;
attività immobiliari; altre attività professionali e imprenditoriali), ha
fatto registrare il miglior risultato in termini relativi: infatti per
effetto di un aumento dello stock pari 8.849 unità, il tasso di crescita è
stato pari all'1,71% - un valore quasi doppio allo 0,90% fatto registrare
dallo stock complessivo di tutte le imprese non agricole. Il settore delle
costruzioni, invece, è quello che ha ottenuto il miglior risultato in
termini assoluti: l'aumento dello stock nel periodo in esame è stato pari a
10.790 unità, cui è corrisposto un tasso di crescita pari all'1,56%.
Superiore alla media nazionale anche la sezione "Alberghi e
ristoranti": infatti, con una crescita numerica dello stock pari a
2.457 unità, il comparto ha fatto registrare un tasso di crescita dello
0,92%. Per gli altri settori dell'economia più rilevanti per numero di
imprese - manifattura, commercio e trasporti - continua la fase di
ristrutturazione-riorganizzazione già segnalata nel primo trimestre del
2002 (quando furono registrati tassi di crescita negativi). Tra aprile e
giugno, tutti hanno comunque fatto registrare tassi di crescita positivi,
anche se inferiori alla media nazionale: 0,40% la sezione "Attività
manifatturiere", come risultato di una crescita delle imprese
registrate pari a 3.007 unità; 0,59% la sezione "Trasporti,
magazzinaggio e telecomunicazioni", come risultato di una crescita
delle imprese registrate pari a 1.196 unità; 0,60% la sezione
"Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione dei beni personali
e per la casa", come risltato di una crescita delle imprese registrate
pari a 9.150 unità. Resta da segnalare la buona performance di tre sezioni
che, anche se caratterizzate da un numero di imprese registrate più
modesto, mostrano segni di notevole vivacità: la sezione "Sanità e
altri servizi sociali" ha fatto registrare un tasso di crescita dello
stock pari all'1,67% (pari a +369 unità); la sezione "Istruzione"
ha fatto registrare un tasso di crescita pari all'1,66% (+277 unità); la
sezione "Intermediazione monetaria e finanziaria" ha fatto
registrare un tasso di crescita dell'1,11% (+1.193 unità). Tabella 2 -
Graduatoria per dimensione numerica delle principali sezioni produttive:
stock, saldo e variazione dello stock nel II trimestre 2002.
|
SEZIONE
|
STOCK
AL
30
GIUGNO 2002
|
SALDO
|
VAR.
% DELLO STOCK
|
1
|
Commercio
ingrosso e dettaglio; riparazione beni personali e per la casa
|
1.538.739
|
9.150
|
0,60
|
2
|
Attività
manifatturiere
|
751.266
|
3.007
|
0,40
|
3
|
Costruzioni
|
702.317
|
10.790
|
1,56
|
4
|
Attività
immobiliari, noleggio di attrezzature, informatica, ricerca, altre
attività imprenditoriali e professionali
|
527.496
|
8.849
|
1,71
|
5
|
Alberghi e ristoranti
|
268.347
|
2.457
|
0,92
|
6
|
Altri servizi pubblici, sociali e personali
|
226.747
|
1.485
|
0,66
|
7
|
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
|
204.641
|
1.196
|
0,59
|
|
Altro
|
563.233
|
5.492
|
-
|
|
TOTALE
|
4.782.786
|
42.426
|
0,90
|
Il
settore agricoltura - Giunto a compimento e stabilizzatosi nella seconda metà
del 1998 il processo di iscrizione delle imprese agricole al Registro delle
imprese, è ora possibile cominciare a presentare i dati sulla nati-mortalità
mediante una sia pur breve serie storica, in modo da cogliere alcuni
elementi delle dinamiche che caratterizzano l'universo delle imprese
agricole italiane. La tabella 3 illustra i principali dati di flusso e lo
stock relativamente al II° trimestre di ciascuno degli anni che, a partire
dal 1999, compongono questa prima serie storica. La tabella 4 mostra invece
la struttura dell'agricoltura in base alla forma giuridica adottata dalle
imprese del settore.
Tabella 3 - Prima serie storica per l'agricoltura delle iscrizioni,
cessazioni, dei saldi e degli stock nel II° trimestre di ogni anno.
ANNI
|
ISCRIZIONI
|
CESSAZIONI
|
SALDO
|
STOCK AL 30 GIUGNO
|
1999
|
13.728
|
8.950
|
4.778
|
1.090.812
|
2000
|
10.170
|
8.645
|
3.525
|
1.072.937
|
2001
|
10.136
|
11.721
|
-1.585
|
1.043.004
|
2002
|
10.920
|
12.242
|
-1.322
|
1.017.493
|
Tabella
4 - Struttura dello stock delle imprese agricole per forma giuridica nel II°
trimestre del 2002 (raffronto col II° trimestre del 1999).
|
STOCK AL 30 GIUGNO
|
FORMA GIURIDICA
|
1999
|
2002
|
Società di capitale
|
7.851
|
8.354
|
Società di persone
|
50.172
|
51.890
|
Ditte individuali
|
1.018.173
|
942.037
|
Altre forme
|
14.616
|
15.212
|
TOTALE
|
1.090.812
|
1.017.493
|
Nell'insieme,
le due tabelle ci mostrano come sia osservabile una discreta crescita
percentuale nello stock delle imprese agricole costituite in forma
societaria; crescita modesta in termini assoluti, ma più accentuata in
termini relativi, per la continua diminuzione delle Ditte individuali
agricole. Quest'ultimo fenomeno, rende evidente un aspetto macro-economico,
oltre che socio-culturale, che caratterizza le agricolture dei paesi
sviluppati nell'arco degli ultimi decenni. Lo sviluppo industriale ha
comportato non solo una diversa struttura delle proprietà agricole, ma una
diversa destinazione dei suoli, con una diminuzione, da un lato, delle
superfici destinate all'attività agricola; dall'altro, con una crescita
della produttività, sia generata da innovazioni culturali, organizzativi,
socio-culturali e istituzionali, sia risultante dal passaggio di ingenti
quantitativi di lavoratori dall'attività agricola a quella dell'industria e
dei servizi. Anche in questa generale prospettiva, a parte quello che
possono dirci nel dettaglio più specifiche indagini territoriali, va vista
e collocata la diminuzione costante delle imprese agricole messa in luce
dalle tabelle 3 e 4. 15
INFRASTRUTTURE
STRATEGICHE PER RILANCIARE LA MOBILITA' NELLA GRANDE MILANO PROVINCIA DI
MILANO, ASSOLOMBARDA, ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI MONZA E BRIANZA E
ASSOCIAZIONE LEGNANESE DELL'INDUSTRIA INSIEME PER AGEVOLARE L'ADEGUAMENTO
INFRASTRUTTURALE DEL TERRITORIO
Milano, 15 luglio 2002 - Sono 15 le infrastrutture della Provincia di Milano
individuate come strategiche per potenziare il sistema della mobilità,
anche in funzione delle esigenze sempre più pressanti del sistema
industriale ed economico del territorio. La mappa degli interventi
strategici è stata stilata dall'Osservatorio Infrastrutturale costituito
grazie a un accordo di collaborazione tra la Provincia di Milano - che conta
una rete di oltre 1500 Km tra strade statali, provinciali e autostrade
escluse le strade urbane - e le associazioni industriali, Assolombarda,
Assindustria Monza e Brianza, Associazione Legnanese dell'Industria in
rappresentanza delle realtà economiche e imprenditoriali del territorio
provinciale. L'Osservatorio, monitorando 100 opere, ha eseguito un
censimento della rete infrastrutturale, caratterizzata da un alto livello di
saturazione, che fa registrare la presenza di 654 veicoli immatricolati ogni
Km di strada, contro una media lombarda di 209. In previsione di
un'ulteriore crescita dei flussi di traffico nei prossimi anni,
l'Osservatorio ha individuato 7 aree sperimentali che riguardano la prima
lista di interventi. Si è ricavato così un quadro dettagliato della rete
viaria di "livello secondario" - ovvero le strade provinciali -
strategiche per collegare il tessuto locale e per raccordarlo ai grandi assi
di comunicazione, sia esistenti che in fase di progettazione. Nelle 7 aree
territoriali, sono stati individuati i nodi prioritari: per ciascuno di essi
si è rilevato lo stato di avanzamento dei progetti, identificando modi,
tempi, risorse e soggetti coinvolti, nonchè le criticità per la loro
realizzazione. "Si tratta di un lavoro complesso e articolato - ha
commentato il Presidente della Provincia on.Ombretta Colli - svolto grazie
ad un proficuo lavoro di squadra che intendiamo continuare, per sfruttare al
meglio le sinergie create e migliorare al più presto il sistema delle
infrastrutture che servono al nostro territorio". 15 le strade
prescelte: strada Rivoltana, Cassanese, Paullese, Nuova Tangenziale Est per
la zona a Est; variante alla strada del Sempione, Inveruno-Legnano e Busto
Garolfo-Lainate nell'ambito del Legnanese-Asse del Sempione; Monza-Melzo,
Monza-Carate e Sp5 per la Brianza; Rho-Monza, variante alla Bustese,
sistemazione dell'incrocio sull'A7 a Binasco, viabilità di accesso al nuovo
polo fieristico e nuovo collegamento Boffalora-Malpensa. "Si tratta ora
- ha spiegato Dario Vermi, Vicepresidente e Assessore ai trasporti, mobilità,
viabilità - di accelerare l'iter di realizzazione, per colmare il gap
infrastrutturale che colpisce la Provincia da più di 30 anni, provocando la
cronica congestione della rete. Sulle nostre strade ci sono 2,7 milioni di
veicoli ogni giorno, e una velocità media di 28 Km/h: per questo abbiamo
programmato lavori per 225000 Euro nel triennio 2002-2004, che accresceranno
l'estensione della rete dell'11%, salvaguardando il territorio e verificando
puntualmente l'impatto ambientale. Questo lavoro è un esempio concreto
della possibilità di lavorare assieme, istituzioni e società civile,
arricchendo con fatti concreti un dibattito sempre più incisivo sulla
Grande Milano". Michele Perini, Presidente di Assolombarda, ha voluto
ricordare i disagi che il sistema economico del milanese affronta
quotidianamente a causa della carenza di infrastrutture: "Questo
accordo è un passo importante per le nostre imprese - ha sottolineato
Perini - che da tempo lamentano una grave sottodotazione infrastrutturale.
Questo lavoro mette in luce i nodi procedurali, finanziari e di consenso, ma
serve ora una solida alleanza di soggetti pubblici e privati e un
pragmatismo di tutti volto alla ricerca di rapide soluzioni". I
Presidenti delle associazioni territoriali hanno rimarcato le esigenze più
pressanti per la competitività delle imprese: "Da tempo la nostra area
- osserva il Presidente di Assindustria Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli
- denuncia la carenza di infrastrutture viarie e ferroviarie, che limitano
lo sviluppo. E' importante completare rapidamente le strade di competenza
della Provincia indicate nel documento e realizzare la Pedemontana per lo
scorrimento est-ovest, il collegamento con Malpensa e le linee ferroviarie
Monza Molteno Oggiono e Carnate Seregno Saronno". "L'Alto Milanese
si colloca a metà strada tra il grande aeroporto e il Polo esterno della
Fiera - aggiunge Paolo Guaitamacchi, Presidente dell'Associazione Legnanese
dell'Industria - Per non essere soffocati dal traffico di attraversamento
occorre dotare il territorio di caratteristiche di attrattività. Il che
significa servizi, viabilità e collegamenti per le imprese; ricettività ed
un efficiente sistema di trasporti per le persone. Per tutti, strutture -
centri intermodali e stazioni con ampi parcheggi - che consentano un rapido
passaggio dall'auto al treno/metropolitana per le persone, dalla gomma al
ferro per le merci."
DONNE
D'IMPRESA CRESCONO FIRMATO CON UNIONCAMERE UN PROTOCOLLO D'INTESA PER
SOSTENERE LA CRESCITA DELL'IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE
Roma, 15 luglio 2002 - promuovere azioni, interventi studi, progetti pilota
per sostenere l'imprenditorialità femminile è questo l'impegno che
unioncamere e il coordinamento donne d'impresa hanno sottoscritto ieri a
Roma. Le tematiche dell'imprenditorialità femminile, ha detto Giovanna
Boschis presidente di apid che ha firmato l'accordo in rappresentanza della
confapi, rivestono un ruolo importante nel contesto socio-economico del
paese e la firma di questo protocollo d'intesa è per noi un importante
riconoscimento da parte del sistema camerale del ruolo che le donne
imprenditrici hanno ormai acquisito. Con la firma dell'intesa, ha
sottolineato boschis, viene istituita presso unioncamere una "cabina di
regia" per la qualificazione dell'attività dei comitati per la
promozione dell'imprenditorialità femminile con particolare attenzione alla
funzionalità degli stessi, alla formazione, alla programmazione di eventi,
all'accesso alle fonti di finanziamento, al rapporto con le regioni. Ma la
rete dei comitati potrà avvalersi anche dell'informatica e attraverso la
gestione di un portale sarà possibile tra l'altro lo scambio di esperienze
evitando i rischi di duplicazione di progetti già realizzati.
MAIL
BOXES ETC. ITALIA
SI ESPANDE IN EUROPA: ACQUISITO IL 30% DI MAIL BOXES ETC. di AUSTRIA e
UNGHERIA
Milano, 15 luglio 2002 - Dopo la Spagna e la Germania, Mail Boxes Etc.
Italia entra anche nel mercato austriaco e ungherese per supportare in
questi paesi lo sviluppo di una rete di negozi in franchising nel campo dei
servizi postali, di comunicazione e di supporto alle attività di aziende e
privati. E' di questi giorni infatti l'acquisizione da parte di Mbe Italia,
guidata da Graziano e Paolo Fiorelli, del 30% della società che gestisce il
mercato austriaco ed ungherese. Mbe Austria, fondata nel 1999 da Hendrik
Homan, ha già costituito una rete di 16 Centri Servizi Mbe nelle principali
città austriache. Al negozio - pilota di Vienna sono seguiti infatti Centri
a Salzburg, Linz, Graz, Innsbruck, Klagenfurt e in diverse altre città. Nei
prossimi mesi è prevista l'apertura di altri 6 Centri, per arrivare nel
medio termine alla copertura del territorio con una rete di circa 60 negozi.
Nel 2001 Mbe Austria ha acquisito la licenza esclusiva (Master Licensee)
anche per l'Ungheria, aprendo il primo Centro pilota a Budapest. Con questa
acquisizione, Mbe Italia rafforza ulteriormente la propria presenza nei
mercati europei, iniziata con la costituzione di una società in Spagna, che
conta attualmente 80 Centri, e di Mbe Deutschland GmbH, che ha inaugurato di
recente il primo negozio a Berlino e che punta alla conquista del mercato
tedesco, che ha un potenziale di sviluppo fra i più alti in Europa. La rete
europea conta già oggi su oltre 550 negozi in franchising, di cui 440 in
Italia. Commentando l'accordo, Hendrik Homan ha affermato: "Questa
partnership è strategica e ci consente di condividere il know-how, le
competenze e le risorse di tre paesi europei di successo, sviluppando nuove
aree di collaborazione nei servizi, nel marketing e nell'Information
Technology che riteniamo rispondenti alle aspettative e alle esigenze dei
mercati europei". A sua volta Paolo Fiorelli, Amministratore Delegato
di Mbe Italia, ha commentato "la crescita della rete Mbe è contestuale
e simmetrica alla crescita dei mercati europei; siamo felici di avere
avviato la collaborazione con Mbe Austria, che vanta un team motivato e di
alta professionalità. La società ha raggiunto risultati importanti in
tempi brevi e siamo fiduciosi che questo rappresenti un forte elemento di
propulsione per la nostra crescita e consenta sinergie significative anche
sul mercato tedesco".
RIFORMA
DI MEDIO TERMINE DELLA PAC: UN ''NO'' A TUTTO TONDO
Roma, 15 luglio 2002 - Il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno
dice "no" alla proposta di riesame di medio termine della Pac. Un
"no" a tutto tondo, espresso alla vigilia dell'avvio della
trattativa europea, in un incontro-confronto ad alto livello organizzato da
Confagricoltura a Perugia. Quella di Alemanno è stata la prima uscita
ufficiale, di analisi della proposta, dopo la presentazione da parte della
Commissione europea. E la platea - imprenditori agricoli dell'Umbria e del
centro Italia convenuti a Palazzo Priori per attendere una ferma presa di
posizione - non è stata delusa dalle sue dichiarazioni. Il ministro
Alemanno - come riferisce una nota di Confagricoltura - ha detto che
"quella di Bruxelles è una scelta incomprensibile ed ingiustificabile
che penalizza l'agricoltura italiana. Vogliamo comprenderne le motivazioni.
Qui ci sono scelte profonde che investono l'agricoltura europea. Si vuole il
prepensionamento degli agricoltori, per risparmiare sui contributi degli
Stati membri al bilancio? Ce lo devono dire con chiarezza". Quindi
l'invito del ministro al presidente del Consiglio Berlusconi a scendere
personalmente in campo. Il sottosegretario alle Politiche agricole Paolo
Scarpa Bonazza Buora ha rimarcato la posizione di forte diniego del Governo
italiano alle proposte comunitarie sulla Pac. "E' la trattativa più
dura che deve affrontare l'Italia che non può essere assolutamente
affrontata con posizioni rinunciatarie. Sono avvilito come uomo di governo
per l'incapacità della Commissione a tutelare gli interessi
dell'agricoltura italiana". Il sottosegretario - riferisce la nota di
Confagricoltura - ha riaffermato la necessità di una posizione
assolutamente intransigente di tutto il "sistema Paese"
(Parlamento, Governo, Regioni e Organizzazioni professionali). In
precedenza, in un intervento appassionato e fermo, il presidente di
Confagricoltura Augusto Bocchini, aveva rimarcato l'impegno sindacale
avviato da Confagricoltura già all'indomani del varo di "Agenda
2000", nel 1999, proprio a Perugia. "Quanto avevamo previsto - ha
commentato Bocchini - ha trovato puntuale conferma". "Le
preoccupazioni sui semi oleosi, lo splafonamento sul grano duro, sono state
purtroppo confermate - ha detto Augusto Bocchini - avevamo sollecitato il
varo di un piano proteine per l'alimentazione del bestiame dopo l'emergenza
Bse. Purtroppo non siamo stati ascoltati e le conseguenze sono sotto gli
occhi di tutti. Quattro milioni di tonnellate di soia importate in più da
Paesi dove sono autorizzate le colture transgeniche". "Qualcuno -
ha proseguito il presidente dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli
- ha deciso che la Pac è troppo ingombrante in una Europa a 25 Stati
membri. E quindi deve essere ridimensionata. Il conto dell'adesione debbono
pagarlo gli agricoltori? Ci opponiamo alle proposte della Commissione: c'è
in ballo il futuro della Pac, il nostro stesso futuro". E' una débacle,
come dimostrano i dati dell'Umbria (e non solo della regione umbra). Lo
hanno ricordato anche i presidenti della Federumbria e dell'Unione
Agricoltori di Perugia Sagrini e Clarici: quindicimila ettari in meno a
girasole, ovvero una diminuzione del 40 per cento degli investimenti,
investimenti dirottati sul grano duro con la conseguenza di uno
splafonamento e la perdita di oltre 170 euro ad ettaro come pagamento
supplementare. Augusto Bocchini ha anche rimarcato il ruolo insostituibile
della tabacchicoltura umbra. "Confagricoltura - ha concluso - è per la
difesa della qualità, supportata da una promozione seria sui nostri
prodotti. Non c'è contraddizione tra la difesa dell'agricoltura di nicchia
e quella delle commodities, sono due facce della stessa medaglia, di un
settore che è richiede competizione e scelte imprenditoriali". Il
"no" viene anche dai presidenti delle commissioni Agricoltura di
Senato (Maurizio Ronconi) e Camera (Giacomo de Ghislanzoni). "La nostra
azione di contrasto - ha detto Ronconi - deve essere forte e determinata e,
se possibile unitaria". "Quelle della Commissione europea - ha
aggiunto de Ghislanzoni - sono proposte intempestive ed inopportune. Se
verranno approvate ci indeboliranno al tavolo negoziale del Wto sulla
liberalizzazione del commercio mondiale ed a quello dell'allargamento ai
Peco dell'Ue; i Paesi candidati, non dimentichiamolo, hanno pretese chiare e
ben definite". La nota di Confagricoltura riferisce infine che il
presidente della Giunta regionale dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dal
canto suo, ha voluto sottolineare anche il problema dell'emergenza idrica,
richiedendo tempestivi interventi e finanziamenti per gli investimenti
strutturali. Il vicepresidente della commissione Bilancio del Parlamento
europeo Franz Turchi ed il direttore dell'Associazione nazionale cerealisti
Lorenzo Fineschi hanno espresso anche la loro opposizione alle proposte Ue.
In particolare, gli orientamenti per il grano duro sono un vero e proprio
"schiaffo in faccia" all'Italia.
SECONDO
IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)
L'EMERGENZA SICCITÀ È AGGRAVATA DALLA FRAMMENTAZIONE DELLA RETE IDRICA E
DALLA ECCESSIVA DISPERSIONE DELLE ACQUE: NEL PAESE CI SONO 8000 ACQUEDOTTI E
LE PERDITE SUPERANO IL 40%
Roma, 12 luglio 2002 - La crisi idrica di questi giorni è dovuta
all'eccezionale scarsità di piogge di questo inizio anno, che soprattuto a
giugno e luglio si sta rivelando in tutta la sua gravità. Ma ai problemi
climatici occorre anche aggiungere l'assoluta inadeguatezza della rete
idrica italiana e il cattivo uso delle risorse naturali. A mettere in
evidenza il problema della gestione del patrimonio acqua è il Gruppo
Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (Gndci-Cnr): "In Italia - spiega Massimo Civita, ordinario di
Idrogeologia Applicata al Politecnico di Torino e componente del Gruppo -
abbiamo oltre 8000 acquedotti, un numero che non facilita certo la
manutenzione degli impianti. Ma, soprattutto, ci troviamo a dover
fronteggiare perdite superiori al 40% della disponibilità della rete".
A questa difficile situazione si aggiunge l'uso anomalo delle risorse:
"Certe industrie - aggiunge Civita - utilizzano acque di ottima qualità
per raffreddare il ciclo produttivo; i pozzi abusivi sono ormai all'ordine
del giorno, come in Puglia dove se ne contano più di 300mila; alcune
sorgenti appenniniche vengono utilizzate per produrre scarse quantità di
energia mentre rendono oltre un metro cubo di acqua al secondo". Dal
momento che l'Italia sembra destinata - al Sud e in certe regioni del Nord
che hanno anche il problema del pesante inquinamento industriale e da
fitofarmaci - a convivere sempre di più con la siccità, è quanto mai
necessario secondo il Gndci del Cnr avviare un grande piano nazionale di
recupero delle acque disperse che, attraverso un monitoraggio completo del
territorio, permetta un'efficace ristrutturazione della rete idrica.
"Le competenze tecniche non ci mancano davvero - conclude l'esperto del
Cnr - ma occorre una forte volontà politica e la consapevolezza che questo
problema va seriamente affrontato e non tamponato sotto la furia
dell'emergenza".
LA
COLLABORAZIONE SUL WEB ACCRESCE LA VISIBILITÀ DELLA R&S CONDOTTA DALLE
UNIVERSITÀ SPAGNOLE
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il sito web contenente informazioni sull'attività
di ricerca e sviluppo (R&S) delle università spagnole, realizzato
nell'ambito del servizio informativo della Presidenza spagnola, ha ricevuto
11.000 visite nell'arco di sei mesi. Il sito, disponibile in spagnolo e
inglese, è stato organizzato dalla Conferenza dei rettori delle università
spagnole (Crue) ed è collegato al sito del ministero spagnolo della Scienza
e della Tecnologia. Il suo obiettivo è quello di accrescere la visibilità
delle università spagnole e fornire informazioni sulle loro attività di
ricerca. Uno studio, condotto a conclusione del semestre di Presidenza
spagnola dell'UE (che giungerà a termine il 30 giugno) mostra che una media
di circa 2.000 utenti ha visitato il sito ogni mese. La settimana scorsa è
stata registrata una media di 200 visite al giorno. Il sito è stato
visitato prevalentemente da utenti portoghesi, belgi, francesi, sloveni,
britannici e ungheresi. La pagina web che ha registrato la maggiore
frequenza di accessi è stata quella delle attività di R&S di maggior
rilievo, con picchi di 500 visite al giorno. Il sito ha fornito informazioni
sulla struttura e l'organizzazione della ricerca nelle università spagnole,
nonché i link ad ulteriori informazioni e persone da contattare. Inoltre,
ha presentato una serie di studi su argomenti quali l'impatto del quinto
programma quadro sulla ricerca nelle università spagnole e informazioni su
attività di ricerca di elevato profilo, notizie, pareri e manifestazioni.
Ora che il turno di Presidenza spagnola è giunto al termine, il sito verrà
integrato con un altro sito Crue contenente informazioni sul sesto programma
quadro e sarà accessibile all'indirizzo sottoindicato. Infolink: http://idcrue.dit.upm.es
CORSI
ESTIVI DEDICATI AI METODI DELL'INSEGNAMENTO "PER PROBLEMI"
Parigi, 15 luglio 2002 - Dal 9 al 14 settembre si terrà a Parigi (Francia)
un'università estiva europea sul tema "L'insegnamento per problemi
nelle università europee", organizzata dall'Università di Parigi 7
con il patrocinio del ministero francese dell'Istruzione. La manifestazione
metterà in luce i metodi dell'insegnamento "per problemi" che
costituisce un'alternativa ed un complemento alla pedagogia tradizionale.
Questa metodologia trasforma le condizioni dell'apprendimento con
l'introduzione di una dimensione collaborativa e dinamica nella produzione
ed acquisizione della conoscenza e delle competenze. Le nuove tecnologie
agevolano il metodo didattico facilitando l'interattività. Infolink: http://www.formation-continuep7.jussieu.fr
'PATTO'
REGIONE LOMBARDIA -UNIVERSITA', IL TESTO INTEGRALE
Milano, 15 luglio 2002 - Di seguito il testo integrale del "Patto tra
Regione Lombardia e Università lombarde per la cultura, la ricerca e lo
sviluppo": "La Regione Lombardia e i Rettori delle dodici
università lombarde, considerato che: - la Regione ha individuato nella
valorizzazione delle autonomie funzionali, e nella estesa e compiuta
applicazione del principio di sussidiarietà, uno degli obiettivi prioritari
e dei punti qualificanti della propria azione di governo; - Regione e
Università sono chiamate, ciascuna in rapporto al proprio ruolo e alle
rispettive specificità istituzionali, a conseguire obiettivi di sviluppo
culturale, sociale ed economico del territorio regionale, delle sue imprese
e dei suoi cittadini; - la Regione, nel quadro istituzionale delineato dal
riformato Titolo V della Costituzione e nella piena affermazione del suo
ruolo di istituzione di governo, è chiamata ad assumere funzioni normative
e di programmazione anche in materie di rilievo strategico per il mondo
universitario su cui intende attivare il massimo coinvolgimento delle
università lombarde; - le 12 Università lombarde, con i circa 45.000 neo
immatricolati ogni anno, i 230.000 studenti iscritti e gli oltre 25.000
laureati l'anno, rappresentano un patrimonio ed una risorsa di enorme
rilievo per la Lombardia, in termini umani, culturali e scientifici, e si
sono tradizionalmente contraddistinte per la varietà e l'eccellenza
dell'offerta formativa e per l'alto contenuto innovativo e la competitività
dei connessi centri di ricerca scientifica e tecnologica; - i recenti
interventi di riforma universitaria, principalmente attraverso
l'introduzione dell'autonomia didattica dei singoli atenei, hanno accelerato
la spinta verso il moltiplicarsi dei corsi universitari e dell'offerta di
istruzione universitaria altamente specialistica richiedendo un ripensamento
dei meccanismi di programmazione e di coordinamento all'interno delle stesse
università e tra queste e le esigenze del territorio in cui insistono; - la
Regione e le Università lombarde considerano l'espansione del volume
complessivo della ricerca, pubblica e privata, lo sviluppo di "nuovi
saperi" e la capacità innovativa del sistema economico locale come una
variabile strategica per la crescita della Lombardia ed il più rilevante
vantaggio competitivo da spendere nel mercato internazionale dei fattori; -
è sempre più avvertita l'esigenza, sia del mondo accademico lombardo che
delle forze più vitali e rappresentative della realtà regionale, di
avviare una più efficace e continua connessione ed integrazione tra ambito
della produzione e offerta di conoscenze e di ricerca scientifica e
tecnologica e istanze del tessuto culturale, sociale, produttivo ed
economico locale. Tutto ciò premesso e considerato, la Regione e le
Università lombarde convengono di consolidare la loro collaborazione e
rendere sistematico il perseguimento dei seguenti obiettivi prioritari: a)
la crescita del sistema universitario lombardo e l'attivazione delle
sinergie necessarie a favorire il raccordo e il coordinamento tra le dodici
Università lombarde nella programmazione, avvio e gestione di politiche e
iniziative di comune interesse; b) il coordinamento tra l'attività di
programmazione e le scelte strategiche adottate dalla Regione e dalle
Università lombarde, in raccordo con i programmi e gli obiettivi di
sviluppo individuati in sede nazionale e comunitaria; c) l'adozione di
iniziative congiunte, da sostenere sulla base della loro idoneità a
produrre risultati concreti e misurabili, per il conseguimento e la
valorizzazione dell'eccellenza nell'istruzione universitaria lombarda, nella
produzione di ricerca e nella diffusione dell'innovazione scientifica e
tecnologica all'interno del sistema delle imprese lombarde; d) la
sperimentazione di modalità e strumenti di dialogo e cooperazione tra enti
locali, rappresentanti del sistema tessuto culturale, sociale ed economico
regionale, istituzioni scolastiche e principali soggetti operanti nell'area
della formazione professionale ed universitaria, della ricerca e del
trasferimento tecnologico. Regione Lombardia e Università, a tal fine, si
impegnano: - a sviluppare modalità di partenariato e di collaborazione
idonee a rendere continuo, organico e sistematico il raccordo tra i
rispettivi percorsi programmatici a partire dagli obiettivi individuati nel
Documento di programmazione economica e finanziaria regionale 2003 --2005
varato dalla Giunta regionale nella seduta del 28 giugno scorso; - a
valorizzare le potenzialità del Comitato regionale universitario lombardo,
rendendolo, nella composizione e nelle funzioni, pienamente adeguato ad un
ruolo di coordinamento e di governo del sistema delle autonomie
universitarie regionali; - ad istituire un Tavolo tecnico di sistema,
composto dai dirigenti apicali regionali, dai responsabili delle sedi
territoriali regionali e da referenti universitari, che assicuri la piena
integrazione tra i rispettivi percorsi programmatori e consenta il
monitoraggio delle collaborazioni in atto; - ad attivare un Osservatorio
permanente sull'occupazione dei laureati delle Università lombarde; - ad
avviare una collaborazione sistematica sui temi della riforma dello Stato e
delle autonomie, anche rispetto al processo di trasformazione istituzionale
in atto e alle connesse esigenze di modernizzazione dei servizi e delle
funzioni; - a perseguire i seguenti obiettivi prioritari, per il cui
raggiungimento saranno attivati opportuni gruppi di lavoro: 1) riformare il
sistema di gestione del diritto allo studio, sulla base di criteri di
efficienza, di semplificazione e, soprattutto, di centralità delle esigenze
dell'utente beneficiario attuando una riforma condivisa del diritto allo
studio e degli ISU; 2) fornire un'adeguata risposta alla domanda di mobilità
universitaria, sostenendo la nuova edilizia universitaria, valutando la
possibilità di partecipare congiuntamente al bando del Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dedicato all'edilizia
universitaria e di definire un protocollo d'intesa a cui la Regione potrà
destinare una significativa quota delle risorse del Programma Regionale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica 2002-2004 recentemente approvato dalla
Giunta regionale; 3) in materia di ricerca, innovazione e trasferimento
tecnologico: - individuare modalità per il finanziamento della R&S,
mettendo a frutto le opportunità previste dal Protocollo di accordo fra
Regione e Miur, tra Regione e Map e dai Programmi comunitari, a partire dal
VI programma quadro, - avviare un programma per la mobilità dei
ricercatori, a partire dall'attivazione di una rete di Centri di assistenza
finalizzati, - operare in modo da mettere in rete non solo i Centri di
eccellenza fra di loro, ma i Centri di eccellenza con le imprese. 4) in
materia di internazionalizzazione, valorizzare al massimo la presenza
regionale a Bruxelles e favorire così la capacità di proporsi all'Unione
Europea come sistema, a partire dalla presenza di tutte le Università
lombarde nella Casa di Lombardia a Bruxelles; rendere sistematica la
sinergia tra Università e Regioni nell'organizzazione e partecipazioni di
missioni ed incontri con potenziali partner esteri; avviare un programma
sistematico di attrazione internazionale di studenti, ricercatori e docenti
nella nostra Regione; 5) in ambito sanitario, individuare un percorso
operativo che regoli i rapporti fra Regione ed Università con riferimento
alle varie problematiche in atto, agli investimenti in edilizia sanitaria,
ai processi di innovazione tecnologica e gestionale, alla telemedicina; 6)
sui beni e servizi culturali, individuare insieme le figure professionali
necessarie per lo sviluppo e la conservazione dei beni culturali lombardi e
per il marketing territoriale dei beni stessi.
SECONDO
UNA RELAZIONE, LE LEZIONI DI SCIENZA NEL REGNO UNITO SONO NOIOSE E NON
BENEFICIANO DI STRUTTURE E FINANZIAMENTI ADEGUATI
Londra, 15 luglio 2002 - Un gruppo di deputati britannici appartenenti a
diversi partiti politici, compreso il partito laburista attualmente al
governo, ha presentato una relazione alla Camera dei Comuni, nella quale
sostiene la necessità di migliorare le lezioni di scienze nelle scuole del
Regno Unito rispetto all'attuale formato "monotono e tedioso". La
commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei Comuni ha
sottolineato che, se non saranno introdotti dei cambiamenti, vi è il
rischio che gli studenti non siano incoraggiati ad intraprendere studi
scientifici dopo i 16 anni, ovvero al termine dell'obbligo scolastico.
Durante le lezioni vengono condotte poche sperimentazioni pratiche,
sostengono i deputati, e l'insegnamento consiste per lo più in un
nozionismo di scarsa utilità. I deputati chiedono maggiore enfasi sulla
scienza contemporanea e maggiore flessibilità nell'elaborazione dei
programmi di studio. I parlamentari, inoltre, hanno espresso la propria
preoccupazione circa il livello di finanziamento e la qualità delle
strutture a disposizione degli insegnanti di scienze. Nella relazione, si
legge che le retribuzioni dei tecnici di laboratorio sono insufficienti e le
loro condizioni di lavoro inadeguate. Le scuole, inoltre, necessitano di
altri 4.000 esponenti di tale categoria professionale. Secondo i deputati,
la mancanza di questo tipo di professionisti qualificati nelle scuole,
accanto all'inadeguatezza delle strutture, è all'origine dello scarso
interesse ed entusiasmo per le lezioni. Essi, inoltre, raccomandano di
raddoppiare la quantità di risorse attualmente stanziate dal ministero
dell'Istruzione per affrontare il problema, passando da 60 milioni di
sterline (circa 90 milioni di euro) a 120 milioni di sterline (circa 180
milioni di euro).
PUNTI
SNAI: SCOMMESSE PER 1,4 MILIARDI DI EURO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2002
INCREMENTO DEL 7,7% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2001 - QUOTA DI MERCATO DEL
18,9%, MIGLIORE DEL SUPERENALOTTO (13,7%)
Milano, 15 luglio 2002 - Nei primi sei mesi del 2002 gli oltre 800 Punti
Snai attivi in Italia hanno accettato scommesse su ippica e sport per
1.400.993.070 euro, con un incremento del 7,7% rispetto allo stesso periodo
del 2001 (1.300.696.038,26 euro): anche nel primo semestre dell'anno in
corso le scommesse si confermano, insieme al Lotto, quale unica tipologia di
gioco in costante incremento. Grazie a questo risultato, i Punti Snai
raggiungono una quota pari al 18,9% del mercato italiano dei giochi, seconda
solo al Lotto e superiore al SuperEnalotto (13,7%) e ai concorsi a
pronostico del Coni (4,8%). Considerando il solo settore scommesse, la
raccolta dei Punti Snai corrisponde a una quota di mercato pari al 71%, che
conferma il ruolo di leader di mercato dei punti di accettazione scommesse
collegati a Snai Scommesse ippiche - Le scommesse ippiche - compresa la
scommessa Tris - sono risultate pari a 980.026.079 euro, con un aumento del
2,66% rispetto ai 954.555.801,90 euro del 2001. Da segnalare, in
particolare, l'incremento del 909,8% ottenuto dalle scommesse ippiche a
quota fissa, riproposte nei Punti Snai dopo alcuni anni di assenza. La quota
di mercato nel settore scommesse ippiche è pari al 71,2%, ma escludendo la
corsa Tris (accettata, oltre che dai Concessionari, anche presso una rete di
circa 17.000 ricevitori) la quota di mercato sale al 78,3%. Scommesse
sportive - Grazie anche al successo del gioco sulla Coppa del Mondo di
calcio (70 milioni di euro di raccolta), le scommesse sullo sport chiudono
il primo semestre con un incremento del 21,61%, passando dai 346.142.236,35
euro dei primi sei mesi del 2001 ai 420.966.991 euro del 2002; questa cifra,
da sola, è superiore all'intera raccolta dei concorsi a pronostico del Coni
(Totocalcio, Totogol, Totosei, Totobingol), pari a 355.184.178 euro. La
quota di mercato raggiunta dai Punti Snai nelle scommesse sportive a quota
fissa è pari al 73,3%.
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