QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
15 LUGLIO  2002

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

RINVIATA LA VISITA DEL PRESIDENTE PRODI IN TURCHIA 
Bruxelles, 15 giugno 2002 - Il Presidente Prodi ha seguito con attenzione il corso degli eventi in Turchia ed ha rilevato che la situazione politica è in rapido mutamento. Egli ha espresso alle autorità turche la sua fiducia che il paese continuerà a progredire sul cammino delle riforme politiche ed economiche, in linea con il suo status di paese candidato all'UE. Queste riforme godono del pieno sostegno dell'Unione europea e saranno al centro dei colloqui durante la programmata visita del Presidente Prodi in Turchia. Per decisione comune, presa insieme alle autorità turche, la visita, originariamente prevista per il 18 e 19 luglio, è stata rinviata. Una nuova data sarà fissata non appena possibile. 

LA COOPERAZIONE NEL CAMPO DELLA RICERCA SARÀ AL CENTRO DELLE DISCUSSIONI FRA I MINISTRI DELL'UE E DEI PAESI ACP 
Bruxelles, 15 luglio 2002 - I ministri di ciascuno Stato membro dell'UE e i 78 membri del gruppo Acp (Africa, Caraibi e Pacifico) si riuniranno a Città del Capo (Sud Africa) dal 26 al 30 luglio per il primo Forum Acp-Ue sulla ricerca per lo sviluppo sostenibile. I ministri discuteranno dei contributi della scienza, della tecnologia e dell'innovazione allo sviluppo sostenibile e prepareranno una posizione unificata dell'Acp sulla cooperazione con l'Ue in materia di ricerca e tecnologia. Alla riunione tecnica congiunta del 29 e 30 luglio parteciperanno il Direttore generale della Dg Ricerca Achilleas Mitsos, il Direttore generale della Dg Sviluppo Koos Richelle, nonché alti funzionari dei paesi Acp. L'obiettivo della riunione è quello di preparare un progetto di dichiarazione e una bozza di piano d'azione, che dovranno essere approvati durante il forum ministeriale congiunto Acp-Ue sulla ricerca per lo sviluppo sostenibile, previsto per il mese di novembre 2002 a Bruxelles. Il ministro sudafricano dell'Arte, la Cultura, la Scienza e la Tecnologia Ben Ngubane si è detto fiducioso che il forum fornirà lo slancio per una nuova partnership Acp-Ue nel campo della ricerca per lo sviluppo sostenibile e consentirà ai paesi Acp una partecipazione ottimale al sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'UE. 

PIQUÉ SOSTITUISCE LA BIRULÉS ALLA GUIDA DEL MINISTERO SPAGNOLO DELLA SCIENZA 
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il 10 luglio, Anna Birulés è stata sostituita alla guida del ministero spagnolo della Scienza e della Tecnologia dall'ex ministro degli Esteri Josep Piqué del governo Aznar. Piqué si è rallegrato del suo nuovo incarico, affermando che la scienza, la tecnologia e la società dell'informazione sono "la chiave per il nostro futuro e la convergenza con l'Europa". Il ministero è stato istituito nel 2000 sotto la guida di Piqué, il quale aveva suggerito di affidare l'incarico alla Birulés, che egli conosceva fin dai tempi dell'università a Barcellona. Questo cambio di guardia giunge a seguito delle aperte critiche espresse nei confronti della Birulés da alcuni rappresentanti della comunità scientifica. Il 3 luglio, 11 società scientifiche hanno inviato una lettera all'ex ministro affermando che "alle iniziative intraprese non corrisponde una precisa politica scientifica" e che "la gestione del sistema scientifico sta rallentando, invece che accelerare, come ci si sarebbe aspettato". Ulteriori critiche sono state mosse in merito ai ritardi nella valutazione dei programmi e nell'erogazione dei finanziamenti, nonché all'assenza di borse pre-dottorato e all'eliminazione dei contratti di "reinserimento" per quanti rientrano nel paese dopo un periodo di lavoro all'estero. 

BORSA ITALIANA SPA: DAL 15 LUGLIO 2002 IN VIGORE LA NUOVA DISCIPLINA SULL'INSIDER DEALING PER DARE TRASPARENZA ALL'ATTIVITÀ DI ACQUISTO E VENDITA EFFETTUATO DAGLI AMMINISTRATORI E DA ALTRE "PERSONE RILEVANTI" SUI TITOLI DELLA SOCIETÀ QUOTATA A CUI APPARTENGONO 
Milano, 15 luglio 2002 - Entra in vigore da oggi lunedì 15 luglio 2002 la nuova disciplina di Borsa Italiana sull'Insider Dealing finalizzata a dare trasparenza all'attività di acquisto e vendita effettuato dagli amministratori e da altre "persone rilevanti" sui titoli della società quotata a cui appartengono, o sulle sue principali controllate. Per "persone rilevanti" si intendono gli amministratori, i sindaci e i direttori generali della società. E' lasciata all'autodisciplina l'individuazione di ulteriori "persone rilevanti" cioè ogni altra persona che abbia accesso, in virtù dell'incarico coperto nella società o nelle controllate, a informazioni price sensitive. Entro la fine di quest'anno le società quotate dovranno dotarsi di un codice di comportamento mentre a partire dal 1° gennaio 2003 dovranno rendere note al mercato le operazioni effettuate dalle "persone rilevanti", Il codice di comportamento dovrà individuare le "persone rilevanti" e disciplinare flussi informativi dalle "persone rilevanti" alla società. Nell'ambito del codice, le società potranno inoltre disciplinare un eventuale divieto al compimento di operazioni in determinati periodi dell'anno. La società dovrà effettuare la comunicazione delle operazioni al mercato quantomeno trimestralmente per importi che superano i 50.000 euro per dichiarante, oppure tempestivamente per operazioni di ammontare significativo (250.000 euro per dichiarante). E' previsto l'obbligo di comunicazione a seguito di operazioni compiute da "persone rilevanti" su: a) strumenti finanziari quotati emessi dall'emittente o da sue controllate, escluse le obbligazioni non convertibili; b) strumenti finanziari, anche non quotati, che attribuiscono il diritto di sottoscrivere, acquistare o vendere gli strumenti sopra citati; c) strumenti finanziari derivati, nonché covered warrant, aventi come attività sottostante strumenti finanziari quotati emessi dall'emittente o da sue controllate, escluse le obbligazioni non convertibili.

DISPONIBILE IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI LA NUOVA OBBLIGAZIONE "MIX BANCOPOSTA" CON CAPITALE GARANTITO E PAGAMENTO ANNUALE DEGLI INTERESSI 
Roma, 15 luglio 2002 - Fino al 10 agosto in tutti gli uffici postali è possibile sottoscrivere la nuova obbligazione "Mix BancoPosta", distribuita in esclusiva da Poste Italiane. La durata dell'obbligazione è di 5 anni. Come tutte le precedenti obbligazioni collocate da Poste Italiane "Mix BancoPosta" garantisce il capitale a scadenza e prevede un lotto minimo di collocamento pari a 1000 Euro. Rispetto alle precedenti, inoltre, introduce delle novità sia per quanto riguarda gli interessi sia per quanto riguarda la modalità di indicizzazione ai mercati. Mix BancoPosta, infatti, garantisce: Il pagamento annuale di una cedola a tasso fisso indipendente dall'andamento dei mercati azionari; Il pagamento annuale, a partire dal terzo anno, di una cedola premio variabile il cui ammontare è legato al valore delle principali azioni dell'area Euro . Il pagamento annuo di una "cedola fissa" (pari al 5.50% lordo per i primi due anni e al 2% lordo dal terzo anno in poi) consente all'investitore di riscuotere tutti gli anni un interesse certo, del tutto indipendente dalle oscillazioni dei mercati. La "cedola premio variabile", pagata in aggiunta alla cedola fissa, può arrivare ad un valore massimo del 10% annuo lordo in funzione dell'andamento di 20 azioni europee a partire dal terzo anno (4 settembre 2005). In questo modo l'investitore può contare su un rendimento certo nel breve periodo (primi due anni) e puntare alla crescita dei mercati azionari nel medio periodo (dal terzo anno in poi)). Il rendimento complessivo massimo dell'obbligazione è il seguente:

Data pagamento cedole di interesse 

Ammontare Cedola fissa 

Ammontare massimo della cedola premio variabile 

Rendimento massimo lordo dell'obbligazione 

4 settembre 2003 

5,50% 

non prevista 

5,50% 

4 settembre 2004 

5,50% 

non prevista 

5,50% 

4 settembre 2005 

2,00% 

Max 10% 

Max 12% 

4 settembre 2006 

2,00% 

Max 10% 

Max 12% 

4 settembre 2007 

2,00% 

Max 10% 

Max 12% 

Totale interessi nominali alla scadenza dell'investimento 


17,00% 


Max 30% 


Max 47,00% 

 Data pagamento cedole di interesse Ammontare Cedola fissa Ammontare massimo della cedola premio variabile Rendimento massimo lordo dell'obbligazione 4 settembre 2003 5,50% non prevista 5,50% 4 settembre 2004 5,50% non prevista 5,50% 4 settembre 2005 2,00% Max 10% Max 12% 4 settembre 2006 2,00% Max 10% Max 12% 4 settembre 2007 2,00% Max 10% Max 12% Totale interessi nominali alla scadenza dell'investimento 17,00% Max 30% Max 47,00% Il valore massimo della cedola variabile verrà corrisposto se alla fine del periodo di riferimento (terzo, quarto e quinto anno) il valore di ciascuno dei venti titoli sarà uguale o maggiore a quello iniziale. Nel caso in cui il valore a fine periodo di uno dei 20 titoli fosse inferiore a quello iniziale l'ammontare della cedola variabile di quell'anno verrebbe ridotto di due punti (e quindi sarebbe dell'otto percento). Nel caso in cui i titoli in perdita fossero due la riduzione sarebbe di quattro punti e così via. In sintesi, alla scadenza dell'investimento, indipendentemente dall'andamento dei mercati, il sottoscrittore ha la certezza di conseguire, oltre al capitale investito, cinque cedole fisse per un interesse nominale complessivo del 17% lordo (pari ad un interesse semplice medio annuo del 3,4%). Inoltre, grazie alle cedole premio variabili, l'interesse nominale complessivo può arrivare al 47% lordo (pari ad un interesse semplice medio annuo del 9,4%). Il paniere è composto da 20 fra i titoli a maggiore capitalizzazione dell'indice Dow Jones eurostoxx 50. L'obbligazione "Mix BancoPosta" può essere prenotata anche sul sito Internet di Poste Italiane www.poste.it dai titolari di un conto BancoPosta che utilizzano il servizio "BancoPosta Online". L'istituto emittente, Banca IntesaBci S.p.A., chiederà l'ammissione dell'obbligazione alla quotazione ufficiale sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (M.O.T). In attesa della quotazione i titoli potranno comunque essere negoziati presso gli Uffici Postali, sulla base dei prezzi fissati giornalmente da TradingLab Banca S.p.A, partner di Poste Italiane nella strutturazione dell'obbligazione. La quotazione giornaliera del titolo sarà pubblicata sui quotidiani economici e sarà rilevabile sul sito di Poste Italiane. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a qualsiasi ufficio postale e consultare il sito internet di Poste Italiane www.poste.it

BRACCO BIOMED SPA. PROMUOVERE UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLA TOTALITÀ DELLE AZIONI ORDINARIE DI ESAOTE S.P.A.,
Milano, 15 luglio 2002. Bracco Biomed S.p.A. (Gruppo Bracco), società di diritto italiano, comunica la sua intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Esaote S.p.A., i cui titoli sono quotati sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., ad un prezzo di Euro 5,165 per azione. Tale prezzo rappresenta un premio del 15,2% sul prezzo ufficiale di borsa di giovedì 11 luglio 2002, un premio del 17,2% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi della settimana 8 - 10 luglio 2002, un premio del 22,4% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi del mese 11 giugno - 10 luglio 2002, un premio del 37,5% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi dell'anno 11 luglio 2001 - 10 luglio 2002. Bracco Biomed è controllata da Bracco Holding B.V., (Nl) società che già detiene il 60,076% del capitale votante di Esaote, in seguito all'acquisto della partecipazione detenuta dai Managers avvenuto l'8 luglio 2002, al medesimo prezzo di Euro 5,165. Bracco Holding è interamente posseduta da Bracco S.p.A., che è a capo di uno dei principali gruppi farmaceutici italiani ed è leader mondiale nel settore della diagnostica per immagini, in particolare nel mercato dei mezzi di contrasto. Il capitale sociale di Bracco S.p.A. è ripartito tra Brafin S.A.p.A. e Finever S.p.A., società entrambe della famiglia Bracco. Detengono una partecipazione di minoranza in Bracco Biomed anche il Prof. Carlo Castellano, attuale Presidente ed Amministratore Delegato di Esaote, l'Ing. Andrea Oberti, attuale Amministratore Delegato e Direttore Generale di Esaote, l'Ing. Fabrizio Landi, attuale Direttore Generale di Esaote ed il Dott. Alberto De Vecchi, attuale Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Esaote. L'efficacia dell'offerta, che viene promossa esclusivamente sul mercato italiano, non sarà subordinata all'avverarsi di alcuna condizione. La decisione di Bracco di promuovere un'OPA volontaria sulla totalità delle Azioni in circolazione sul mercato é diretta al conseguimento degli obiettivi strategici di Esaote. Infatti, le tecnologie biomediche più avanzate consentono e stimolano una sempre maggior sinergia tra macchine, mezzi di contrasto e softwares informatici per la messa a punto di procedure diagnostiche. Il gruppo Bracco, quindi, vuole promuovere lo sviluppo di una cooperazione sempre più stretta tra chi produce le strumentazioni e chi realizza i mezzi di contrasto e i prodotti diagnostici in genere, come strada per ottimizzare i risultati nel campo dell'analisi diagnostica. Tale cooperazione, che si giova della trentennale esperienza sviluppata da Bracco nel campo della diagnostica per immagini, è limitata dalla circostanza che una delle società controllate a ciò interessate, vale a dire Esaote, sia una società quotata. L'obiettivo perseguito con la promozione dell'Opa é quello, quindi, di procedere all'acquisto di un numero di Azioni sufficiente a consentire l'esclusione dalle negoziazioni sul relativo mercato al fine di conseguire una maggiore flessibilità operativa e finanziaria, anche nell'ottica di un'eventuale quotazione della capogruppo Bracco S.p.A. Data la sua posizione di azionista di controllo di Esaote, l'Opa é per Bracco lo strumento piú trasparente nei confronti degli azionisti di minoranza per realizzare il suddetto obiettivo di incrementare la sua quota di partecipazione al capitale di Esaote anche al fine di procedere all'esclusione dalle negoziazioni delle Azioni. Poiché l'Offerente intende ottenere da Borsa Italiana S.p.A. la revoca della quotazione delle azioni ordinarie di Esaote, lo stesso, ove venisse a detenere più del 90% del capitale di Esaote, non ricostituirà il flottante e promuoverà un'offerta pubblica di acquisto residuale. Qualora a seguito dell'offerta, l'Offerente non ottenesse una partecipazione superiore al 90% delle azioni ordinarie di Esaote, tale, cioè, da consentire la proposizione della successiva offerta pubblica d'acquisto residuale, l'Offerente non esclude di procedere ad operazioni di finanza straordinaria, tra le quali l'operazione di fusione per incorporazione dell'Emittente nell'Offerente, che condurranno comunque al venir meno della quotazione. Bracco intende ottenere gli eventuali finanziamenti e le garanzie richieste per promuovere l'Offerta da primari istituti bancari con i quali sono in via di definizione i relativi accordi. In data 8 luglio 2002, Bracco Holding e Bracco Biomed, da una parte, ed il Prof. Carlo Castellano, l'Ing. Andrea Oberti, l'Ing. Fabrizio Landi (qui di seguito "i Managers") ed il Dott. Alberto De Vecchi (qui di seguito "il Cfo"), dall'altra parte, hanno concluso un accordo di cooperazione, in forza del quale i Managers ed il Cfo hanno acquistato complessivamente 730.000 azioni di Bracco Biomed (qui di seguito "le Azioni Biomed"), al prezzo di Euro 1,00 (uno/00) per ciascuna azione. Bracco Holding ha il diritto - obbligo di riacquistare ed i Managers ed il Cfo hanno il diritto - obbligo di vendere le Azioni Biomed in quattro anni, in quattro tranches uguali. Il prezzo d'acquisto di ciascuna Azione Biomed varierà in relazione ai risultati di fatturato e di utile netto raggiunti ogni anno da Esaote o dalla società risultante dall'eventuale fusione di Esaote in Biomed e, inoltre, dipenderà dalla permanenza del singolo Manager e/o del Cfo negli incarichi oggi ricoperti in Esaote. L'obiettivo perseguito con tale Accordo di Cooperazione è quello di incentivare la permanenza dei Managers e del Cfo negli attuali incarichi, di valorizzarne l'attività e di renderli partecipi dei risultati della società da questi gestita. Un analogo piano di incentivazione e co-partecipazione è allo studio anche per gli altri dirigenti di Esaote. Inoltre, l'azionista di controllo Bracco Holding farà in modo di confermare, in quanto applicabili, le disposizioni contenute nell'accordo di stabilità e di consultazione reciproca concluso tra Bracco Holding ed il Prof. Carlo Castellano, l'Ing. Andrea Oberti e l'Ing. Fabrizio Landi, comunicato alla Consob, ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, in data 23 dicembre 2000, volto a consentire la presenza di una rappresentanza dei Managers in seno al Consiglio di Amministrazione. Gli Offerenti intendono inoltrare a Consob al più presto, e comunque entro il 23 luglio 2002, il documento d'offerta ai fini della sua approvazione. Si prevede che l'Offerta possa svolgersi durante i mesi di agosto e settembre 2002. Il calendario dell'Offerta verrà concordato con le autorità di mercato, in conformità con le disposizioni normative. L'Offerente è assistito, ai fini dell'Offerta, da Schroder Salomon Smith Barney, in qualità di consulente finanziario e da UBM, Unicredit Banca Mobiliare, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni. 

ESAOTE SPA - (BRACCO BIOMED SPA) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA PRESO IN ESAME QUANTO COMUNICATO DA BRACCO BIOMED S.P.A. SULL'INTENZIONE DI PROMUOVERE UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLA TOTALITÀ DEL CAPITALE SOCIALE DI ESAOTE S.P.A.
Milano, 15 luglio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Esaote S.p.A., riunitosi il 12 luglio odierna a Milano sotto la presidenza del Prof. Carlo Castellano, ha preso in esame quanto comunicato dalla Dottoressa Diana Bracco e oggetto del comunicato emesso il 12 luglio da Bracco Biomed S.p.A., società controllata da Bracco Holding B.V., azionista di maggioranza assoluta di Esaote S.p.A., con la quale Bracco Biomed comunica al mercato l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto sulla totalità del capitale sociale di Esaote S.p.A. Il Consiglio di Esaote ritiene che le motivazioni espresse nel comunicato di Bracco Biomed circa le finalità dell'operazione confermino la coerenza delle strategie di crescita perseguite da Bracco ed Esaote nella diagnostica per immagini e nei servizi a valore aggiunto in Sanità. In tale contesto, la manifestata intenzione di Bracco Biomed di procedere ad una offerta pubblica di acquisto sulla totalità del capitale sociale di Esaote S.p.A. potrà favorire una crescente integrazione tecnologica, industriale e commerciale tra i due gruppi, con una conseguente maggiore efficacia su mercati altamente competitivi. Per quanto attiene alla congruità del corrispettivo indicato nel comunicato di Bracco Biomed e pari a Euro 5,165 per ogni azione Esaote S.p.A. consegnata in adesione all'offerta ed acquistata, nella riunione odierna il Consiglio ha conferito a Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. l'incarico di advisor per lo svolgimento di una stima del capitale economico di Esaote al fine esclusivo di supporto alla valutazione dell'offerta da parte del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione sarà nuovamente convocato con la stessa procedura d'urgenza per esaminare le risultanze del lavoro svolto da Mediobanca nei tempi più rapidi, successivamente al deposito a Consob da parte di Bracco Biomed del documento d'offerta. Infolink:
http://www.esaote.com

ENTERPRISE ERICSSON: FATTURATO + 51% E EBITDA + 119% 
Roma, 15 luglio 2002 - Risultati in forte crescita per Enterprise Ericsson, societa' leader nel settore ICT, nata un anno fa da uno spin off del Gruppo Ericsson in Italia. Nei primi sei mesi dell'anno, il fatturato e' cresciuto del 51% rispetto allo stesso periodo 2001. Per l'esercizio 2002 la previsione e' di superare 380 milioni di euro, con una crescita del 26% rispetto ai 300 milioni di euro fatturati nel 2001. L'incremento nel semestre dell'Ebitda e' stato del 119% a fronte del primo semestre 2001. Il fatturato per persona si attestera', per l'esercizio 2002, ad oltre 1.150.000 euro, con un incremento del 15% rispetto al 2001. Sotto il profilo del parametro fatturato-dipendente, Enterprise si colloca ai primi posti nel settore ICT. Al termine del Consiglio di Amministrazione che ha esaminato i conti del primo semestre, l'Ing. Luigi Caruso, Presidente e Amministratore Delegato, ha confermato che ''le scelte strategiche dell'Azienda hanno generato e continueranno a generare risultati molto positivi nell'area dei servizi e delle applicazioni piu' evolute per le imprese (e-business) e per la pubblica amministrazione (e-government)''. 

CREMONINI S.P.A. LANCIA OPERAZIONE DI SECURITIZATION PER 120 MILIONI DI EURO.RENDIMENTO PARI ALL'EURIBOR A 3 MESI + 50 PUNTI BASE. 
Castelvetro di Modena, 12 luglio 2002 - Cremonini S.p.A. ha lanciato oggi l'operazione di securitization per complessivi 120 milioni di Euro, con Abaxbank e Banc of America Co-Lead Manager dell'operazione. I titoli, emessi alla pari e con rating atteso Aaa di Standard & Poor's, avranno una cedola trimestrale regolata all'Euribor 3 mesi incrementato di 50 punti base. La durata legale dell'operazione é di 7 anni, con scadenza il 24 luglio 2009, mentre quella attesa ha scadenza il 24 ottobre 2008. Questa operazione rappresenta per il Gruppo Cremonini la terza securitization di successo e rifinanzia la precedente. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: produzione, distribuzione al foodservice e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella vendita e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari. Ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie. 

CTO S.P.A. (ENTERTAINMENT) BILANCIO 2001/2002: REGISTRATO RICAVI NETTI DI VENDITA CONSOLIDATI PARI A 69,28 MILIONI DI EURO, + 19% 
Zola Predosa (Bo), 15 luglio 2002L'Assemblea dei Soci di Cto S.p.A., tra i principali player italiani nel settore dell'entertainment interattivo, ha approvato il 12 luglio il bilancio dell'esercizio 2001-2002 (aprile 2001 - marzo 2002) che ha registrato ricavi netti di vendita consolidati pari a 69,28 milioni di Euro, con una crescita di oltre il 19% rispetto all'omogeneo periodo dell'anno precedente (57,98 milioni di Euro). L'Assemblea ha riconfermato al Consiglio di Amministrazione i poteri necessari per l'acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di n. 300.000 azioni della Società. Contestualmente è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica fino al 2005: sono stati riconfermati i Consiglieri Marco Madrigali, Stefano Mazzoni, Claudia Madrigali ed il Consigliere Indipendente Ausonio Zagnoli. Sono stati nominati Consiglieri Indipendenti Paolo Penzo e Renzo Canova. Paolo Penzo è Dottore Commercialista e Partner dello Studio Penzo, il quale annovera tra i suoi clienti aziende prestigiose come Ducati e Fincantieri. Penzo è inoltre Sindaco effettivo e Presidente del Collegio di società del Gruppo Edison Energie Speciali e del Gruppo Area. Renzo Canova è stato membro del Centro Tecnico di Studi sul Commercio in seno alla Camera di Commercio di Bologna e membro della Commissione Ministeriale per la formazione dello statuto tipo per i gruppi di acquisto, oltre che costitutore di più di cento gruppi di acquisto in Italia. E' stato, inoltre, conferito alla società Arthur Andersen S.p.A. l'incarico di revisore contabile per il triennio 2002-2005 e nominato Davide Caputo come sindaco supplente ad integrazione del Collegio Sindacale. Successivamente si è tenuto anche il Consiglio di Amministrazione di Cto S.p.A,. che ha proceduto alle nomine e alla attribuzione di deleghe: Presidente della Società è stato confermato Marco Madrigali mentre Stefano Mazzoni è stato nominato Consigliere Delegato. 

CONFERENZA SULL'ADOZIONE DELL'ALTA TECNOLOGIA DA PARTE DELL'INDUSTRIA EUROPEA DELL'ABBIGLIAMENTO 
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il 15 ottobre la Commissione europea terrà a Bruxelles una conferenza dedicata all'utilizzo della tecnologia nel settore dell'abbigliamento in Europa. La manifestazione, dal titolo "The Eu apparel business goes high-tech" (L'industria europea dell'abbigliamento entra nel mondo dell'alta tecnologia), organizzata in collaborazione con Euratex, mira ad evidenziare l'utilizzo della tecnologia dell'informazione nel settore europeo dell'abbigliamento e a dimostrare le possibilità che il settore ha a disposizione per aumentare il proprio vantaggio competitivo, mediante la focalizzazione sulle attività caratterizzate da un elevato valore aggiunto. Durante la conferenza, inoltre, verranno illustrati i risultati di una serie di progetti di ricerca finanziati dalla Commissione. La manifestazione riunirà i rappresentanti della Commissione, degli Stati membri e dei paesi candidati, accanto ad alcuni membri del forum del Parlamento europeo per il tessile, l'abbigliamento e il cuoio, alle associazioni di categoria, agli istituti di ricerca tessile, ai rappresentanti delle associazioni di consumatori e alla stampa specializzata. Ad aprire i lavori della conferenza sarà il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. Fra le tecnologie innovative che verranno presentate alla manifestazione figurano il body scanning tridimensionale e la presa di misure automatica, le prove virtuali degli abiti, la tecnologia da indossare ("wearable technology") e il commercio elettronico. Il programma della conferenza è disponibile presso il seguente sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/textile/doc
uments/conf_apparel_programme.pdf
  Per l'iscrizione consultare il seguente sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/textile/d
ocuments/conf_apparel_registration_form_en.pdf
  oppure rivolgersi a: Commissione europea , DG Imprese Unità E5: Tessili, calzature, cuoio, giocattoli , B-1049 Bruxelles , Fax: +32 2 296 9638 E-mail:
entr-conf-apparel@cec.eu.int

FASHION WORK LIBRARY CLUB, NUOVO INFOPOINT PER LA MODA E IL TURISMO DEL COMUNE DI MILANO 
Milano, 15 luglio 2002 - All'interno delle iniziative dell'Assessorato alla Moda e al Turismo del Comune di Milano in occasione delle sfilate di pret a porter femminile primavera/estate 2003 (22 settembre/2 ottobre) Fashion Work Library Club svolgerà funzione di infopoint del Comune per informazioni, approfondimenti, ricerche, legate al tessile, alla moda e al turismo, nei confronti di tutti gli operatori internazionali del settore. Tale iniziativa verrà ufficializzata a settembre nel corso di una conferenza stampa dove l'Assessore alla Moda e al Turismo Giovanni Bozzetti e il Presidente di Fashion Work Library Club Diego Valisi illustreranno a stampa e operatori tutti i dettagli e i benefici di questo importante accordo. Al fine di rendere lo spazio , oltre che professionalmente utile per tutti gli operatori internazionali, anche confortevole e ospitale, dalle 9 alle 20, 7 giorni su 7, verrà attrezzato un angolo ristoro e relax. Al fine di meglio comprendere il significato di tale iniziativa, va ricordato che Fashion Work Library Club, il primo polo letterario interamente dedicato alla moda, al tessile e all'abbigliamento è uno spazio poliedrico in cui è possibile trovare più di 14.000 titoli tra libri, riviste, annuari, pubblicazioni internazionali, cataloghi di manifestazioni ed aziende, video di eventi, sfilate e spot pubblicitari, ricerche di mercato, quaderni di tendenza, sia consultabili che acquistabili. A tutto ciò si aggiunge l'importante acquisizione della collezione Seitelbach, composta da oltre 3500 riviste vintage delle testate più prestigiose della moda e del costume. Tra i molti titoli ricordiamo "Vogue France", "Jardin des modes", "Harper's Bazaar", "Madame Figaro","Elle", "Vogue America", "Marie Claire", "L'Officiel", "International textiles", "American Fabrics", oltre a numerosi altri libri e pubblicazioni dagli anni trenta agli anni settanta. Per concludere, collaborazioni privilegiate con 38 editori, enti e associazioni come Pitti Immagine, Igedo Dusseldorf, Fondazione Antonio Ratti, Fondazione Trussardi e Associazione Tessile Italiana, danno vita a corner dedicati in cui vengono presentate iniziative e novità editoriali, oltre a intere raccolte storiche di grandi riviste internazionali. Infolink:
www.fashionlibrary.it

ADIDAS RAFFORZA LA SUA STRUTTURA IN TRE DIVISIONI: ADIDAS SPORT STYLE DISEGNATA DA YOHJI YAMAMOTO 
Herzogenaurach, 15 luglio 2002 - adidas-Salomon Ag ha completato la sua rivoluzionaria struttura in tre divisioni per il suo marchio principale, adidas, e posizionerà la sua terza divisione come 'adidas Sport Style - il futuro nell'abbigliamento sportivo'. Il designer giapponese più famoso del mondo Yohji Yamamoto sarà il Direttore Creativo di questa divisione. Grazie a questa mossa, adidas e Yohji Yamamoto hanno intensificato la loro relazione con un'unica collaborazione per esplorare nuove dimensioni nell'abbigliamento sportivo. adidas rappresenta lo sport, Yohji Yamamoto rappresenta il design, entrambe simbolizzano la vera abilità artigiana: insieme mirano a sviluppare il futuro dell'abbigliamento sportivo. I primi prodotti Sport Style disegnati da Yohji Yamamoto e il nome della collezione saranno presentati nell'ottobre del 2002. La collezione raggiungerà i punti vendita nella primavera/estate 2003. L'approccio divisionale di adidas è un passaggio fondamentale dalla tradizionale struttura su calzature e abbigliamento utilizzata dalla maggior parte delle aziende sportive e fa sì che adidas indirizzi le necessità dei suoi consumatori in maniera più specifica e focalizzata. Il marchio adidas sarà suddiviso in tre divisioni, ognuna con il suo logo: adidas Sport Performance, adidas Sport Heritage e ora l'appena introdotta adidas Sport Style. Con questi nuovi nomi - adidas Sport Performance (prima adidas Forever Sport), adidas Sport Heritage (prima adidas Originals) e adidas Sport Style (prima adidas Equipment) - adidas enfatizza chiaramente le sue radici nello sport. "adidas è sempre stata parte dello sport e lo sarà sempre. Lo sport è ciò che unisce tutte le nostre attività e divisioni. La divisione Sport Performance rimarrà sempre il cuore del nostro marchio e rappresenterà la maggioranza delle nostre vendite. Abbiamo una grande passione per lo sport in tutte le sue forme, dal performance all'heritage allo style," ha precisato Erich Stamminger, Membro dell'Executive Board di adidas-Salomon Ag, Responsabile del Global Marketing. adidas Sport Performance rappresenta i prodotti che vengono sviluppati per il mercato della performance tecnica ma hanno forte appeal nel design, incoraggiando i consumatori ad indossare i prodotti sia sul campo da gioco che fuori. Gli ultimi prodotti che adidas lancia in questa divisione includono il Sistema di Gestione dell'Energia a³, le scarpe ClimaCool con sistema di ventilazione a 360° e la famosa scarpa da calcio adidas Predator utilizzata durante la Fifa World Cup di quest'anno. La Divisione Sport Heritage contiene i prodotti adidas Originals. I prodotti Originals cercano di estendere l'unica ed autentica tradizione di adidas al mercato lifestyle. Il design e la funzionalità sono già forti aspetti nelle due divisioni di adidas già esistenti e saranno portate avanti con un focus ancora più forte nell'appena nata Divisione Sport Style. "Sport Performance si concentra sulla funzionalità, sull'innovazione e sul design. Sport Heritage mette in luce la ricchissima storia di adidas. Con la creazione dello Sport Style, adidas completa il suo range di prodotti e risponde alla domanda del consumatore internazionale orientato alla moda. E' stata una mossa naturale e logica per portare la nostra già ben riuscita collaborazione con Yohji Yamamoto ad un nuovo livello," ha continuatoStamminger . L'adidas Sport Style ispirato a Yohji Yamamoto combina la missione del marchio sportivo con la visione per lo style per sviluppare un appeal inaspettato e radicale. Yohji Yamamoto: "Per me, questo è un nuovo ed interessante progetto su vari livelli. Personalmente, sentivo già da tempo la necessità di introdurre l'abbigliamento sportivo per il genere di persone che veste i miei capi. Inoltre, ho sempre desiderato che i miei capi fossero accessibili a... e desiderati da... un sempre maggior numero di persone, e penso che sia possibile raggiungere questo scopo attraverso questa nuova linea." "L'adidas Sport Style disegnata da Yohji Yamamoto è una collezione esclusiva, costituita da scarpe da uomo e da donna, abbigliamento e accessori. La nostra politica di distribuzione ha come target i negozi di abbigliamento sportivo e moda nelle maggiori metropoli della moda nel mondo. Nella prima stagione la collezione sarà disponibile solo in 100 -150 negozi selezionati in Europa e negozi altamente selezionati negli Stati Uniti. La seconda stagione vedrà la collezione distribuita e comunicata al mercato asiatico," ha detto Hermann Deininger, Capo della Divisione adidas Sport Style e dello Strategic Global Business Development. 

ENI: SAIPEM FIRMA IMPORTANTE CONTRATTO NELLE PERFORAZIONI MARE, STATOIL UTILIZZERÀ LO SCARABEO 5 NEL MARE DEL NORD
San Donato Milanese, 11 luglio 2002 - Importante contratto nelle perforazioni mare per Saipem, Società dell'Eni: l'accordo firmato con Statoil stabilisce che la compagnia petrolifera norvegese impiegherà per tre anni la piattaforma Scarabeo 5 nel Mare del Nord, un'area tra le più impegnative per l'industria petrolifera, sia per le severe condizioni climatiche che per le rigorose normative ambientali. Il valore del contratto è di circa 160 milioni di dollari USA (circa 1.280 milioni di corone norvegesi). Statoil ha l'opzione di prolungare l'utilizzo del mezzo della flotta Saipem per altri 16 mesi. Lo Scarabeo 5 è una piattaforma semisommergibile capace di operare fino a 1.800 metri di profondità d'acqua e di perforare fino a 9.000 metri e opera ininterrottamente dal 1990 nel settore norvegese del Mare del Nord. Il contratto è un ulteriore riconoscimento all'eccellenza tecnologica della Saipem che offre alle compagnie petrolifere servizi di perforazione in tutto il mondo. 

BUSQUIN INTERVERRÀ DURANTE UNA CONFERENZA DI ALTO LIVELLO PER IL SETTORE EDILE SI PARLERÀ DI PROCESSI E MATERIALI DI PRODUZIONE TSI (TECNOLOGIE PER LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE) E DI E-COMMERCE 
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin presenterà una relazione di base durante una conferenza di alto livello che si terrà a Bruxelles il 2 ottobre 2002 per discutere le priorità della ricerca nel campo dell'edilizia. La manifestazione, organizzata dal Consiglio europeo per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nella costruzione (Eccredi) e dalla rete europea per la ricerca nell'edilizia (E-Core), finanziata dall'UE, mira ad elevare il profilo della ricerca e dell'innovazione nel settore edile. Durante la conferenza, l'attenzione sarà concentrata, in particolare, sull'imminente sesto programma quadro di ricerca (6PQ) e sulla creazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser). La manifestazione, che si propone di avviare un dialogo fra gli alti dirigenti aziendali del settore, gli europarlamentari e i rappresentanti della Commissione, prevede una serie di interventi dei principali attori dell'industria edile, nonché dei rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo. Alle presentazioni seguirà una tavola rotonda, durante la quale Busquin terrà il suo intervento. Gli argomenti di discussione verteranno sulle aree tematiche prioritarie del 6PQ di particolare interesse per l'edilizia, compresi i processi e i materiali di produzione, le Tsi (tecnologie per la società dell'informazione) e l'e-commerce, nonché gli aspetti connessi alla sostenibilità e al contesto urbano. Infolink: http://www.eccredi.org 
http://www.e-core.org

DOPPIO ACCORDO AIR ONE ED AIR LITTORAL:CODESHARE E RAPPRESENTANZA, IN FRANCIA ED IN ITALIA
Milano, 15 Luglio 2002Air One ed Air Littoral hanno stipulato un doppio accordo: dal 15 luglio 2002 opereranno in codeshare tra l'Italia e la Francia ed Air One assumerà la rappresentanza commerciale di Air Littoral in Italia. Attualmente Air Littoral effettua voli diretti da Roma, Venezia, Firenze, Napoli e Olbia per Nizza, e grazie a questo nuovo accordo, Nizza sarà collegata a Palermo, Catania, Alghero, Lamezia Terme e Pantelleria con coincidenze via Roma Fiumicino. "Questo accordo segna il nostro debutto in Francia e rafforza la crescita di Air One sui mercati internazionali," ha detto Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri di Air One. "La possibilità di raggiungere la Francia attraverso il nostro hub di Roma, inoltre, conferma la strategia di espansione del network perseguita da Air One nell'ultimo anno." Per qualsiasi esigenza riguardante i collegamenti Air Littoral, gli operatori e la clientela potranno rivolgersi alla rete commerciale Air One, che è ora General Sales Agent (Gsa) in Italia per Air Littoral. Inoltre, i clienti avranno a disposizione il numero dedicato 848 848 880. "Questo accordo con Air One, partner di primo piano in Europa, permetterà ad Air Littoral di rafforzare la sua presenza in Italia e di acquisire nuovi clienti nel mercato internazionale" commenta Marc Dufour, Presidente di Air Littoral. "La collaborazione con Air Littoral dimostra anche la convergenza commerciale di due compagnie che offrono un alto livello di servizio a una clientela prevalentemente business," ha aggiunto De Roni. "Ed è proprio su questi presupposti che abbiamo costruito le basi della nostra partnership." Air Littoral, compagnia aerea regionale della Francia meridionale, ha un network europeo di 120 rotte a corto raggio, imperniato sui due hub di Nizza e Montpellier. Fondata nel 1972, ha trasportato nel 2001 circa 2.300.000 passeggeri. Ha oltre 1.000 dipendenti, ed opera con una flotta di 32 aerei tra Fokker 70, Bombardier Crj e Atr42-500. Air One è la maggiore compagnia aerea privata italiana. La compagnia ha circa 1.600 dipendenti, compresi quella della consociata EAS (handling aeroportuale) ed una flotta di 27 Boeing 737. Il network copre 20 destinazioni in 12 regioni d'Italia. L'orario estivo 2002 comprende oltre 1.000 voli di linea settimanali, effettuati in codeshare con Lufthansa, ad eccezione dei voli da e per la Sardegna, che a sua volta effettua in codeshare con Air One tutti i voli da Roma per la Germania, quelli tra Milano Linate e Francoforte e tra Napoli e Monaco. Infolink:
www.flyairone.it

SWISS VOLA SEMPRE PIU' IN ALTO: 5,2 MILIONI DI PASSEGGERI TRASPORTATI NELLA PRIMA META' DELL'ANNO 
Milano, 15 luglio 2002 - Swiss International Air Lines rende noto che, solamente nella prima meta' dell'anno, gli aeromobili della compagnia hanno ospitato ben 5.169.617 passeggeri; tra questi, 733.501 si sono imbarcati su voli intercontinentali nell'arco del secondo trimestre. Nel panorama europeo, il coefficiente di riempimento e' cresciuto di mese in mese raggiungendo una stima del 62,0% nel mese di giugno. Ottimi i risultati raggiunti nei primi due trimestri per quanto riguarda il traffico con Spagna e Portogallo, ma anche con le destinazioni del sud-est europeo, come Grecia, Ungheria, Macedonia e Turchia, nonche' con Irlanda. Con l'inizio dell'orario estivo, Swiss ha ampliato l'offerta dei voli per raggiungere gli Stati Uniti e il Sud America, cosi' come il Vicino e Medio Oriente, l'Asia e l'Africa. Il debutto intercontinentale, quindi, e' da ritenersi condotto con piena soddisfazione. Mentre i mesi di aprile e maggio sono stati caratterizzati un seat load factor del 75%, giugno ha registrato un totale dell'80,6%. Al raggiungimento di un risultato di simili proporzioni hanno contribuito i collegamenti tra Svizzera e Nord America attraverso gli scali di New York, Boston, Chicago, Los Angeles, Miami, Washington e Montreal. Nello stesso periodo, indici superiori alla media sono stati registrati sulle tratte per Bangkok e Hong Kong. In generale, un coefficiente di riempimento (Slf) del 66.1% e' stato registrato nei mesi tradizionalmente deboli della prima meta' dell'anno. Mentre l'indice europeo si e' attestato intorno al 55%, il traffico intercontinentale ha raggiunto il 76,9%. Sia il numero di passeggeri sia l'indice di carico si sono mantenuti ben al di sopra dei valori espressi nel Business Plan del dicembre 2001. ''L'andamento di Swiss Italia e' in perfetta sintonia con i dati registrati a livello internazionale'', spiega Ignazio Strano, General Manager Italia di Swiss International Air Lines. ''Anche nel nostro paese abbiamo registrato un notevole incremento a livello di fidelizzazione dei clienti, che si e' tradotta in un sensibile aumento del numero di passeggeri. Questo e' stato reso possibile anche grazie al ricco calendario di eventi che abbiamo organizzato e che si sono conclusi con il concerto di Gino Paoli al Teatro Dal Verme di Milano e di Arthur Miles a Villa Miani di Roma; questi appuntamenti ci hanno permesso di incontrare clienti e prospect e di illustrare loro i caposaldi su cui si fonda e trae forza Swiss International Air Lines, rendendoli partecipi degli obiettivi che ci siamo posti in Italia. Quest'anno vogliamo raggiungere un giro d'affari nelle vendite di 100milioni di Euro, con un target di 250mila passeggeri. Inoltre entro l'anno vorremmo anche aumentare la nostr! a quota di mercato al 3%, migliorando l'yield medio del 10%. Uno degli obiettivi su cui puntiamo e' l'ottimizzazione del prodotto da e per Roma, che stiamo cercando di incrementare a cinque frequenze giornaliere, per meglio rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Si tratta senza dubbio di obiettivi ambiziosi, ma un background come il nostro ci permettera' di offrire ai nostri clienti un servizio sempre di prima qualita''' 

PROGRAMMI EUROPEI SU TRASPORTI E PORTUALITÀ: CENTO GIOVANI LAUREATI RISPONDONO ALLA SELEZIONE PROMOSSA DAI PORTI LIGURI TRE DEI SEI CANDIDATI SELEZIONATI ANDRANNO A BRUXELLES PER UNA WORK EXPERIENCE DI 12 MESI 
Genova, 15 luglio 2002 - Sono quasi un centinaio i giovani che hanno risposto alla selezione promossa dai porti liguri, ideatori di un progetto che si pone obiettivo di formare nuove professionalità nel campo dei programmi europei su trasporti e portualità. Un ottimo risultato, parzialmente inatteso, che premia l'iniziativa dei porti liguri (la prima in questo campo) e che dimostra ancora una volta quanto la Liguria sia un florido vivaio di giovani energie professionali qualificate e di quanto sia necessario - oggi più che mai - contribuire a creare occasioni di lavoro in un settore foriero di opportunità e di prospettive, anche a livello europeo, come quello marittimo portuale. Tre dei sei candidati selezionati nelle prove previste dal bando, che si terranno a fine Luglio, avranno una straordinaria opportunità in tal senso: dodici mesi di work experience (tirocinio) a Bruxelles, nella sede di Casa Liguria, nel cuore dell'Unione Europea. Il bando confezionato dai porti liguri era molto selettivo: per accedere alla prima selezione erano richiesti il possesso del diploma di laurea e la conoscenza di almeno due lingue comunitarie. I curricula che sono approdati sul tavolo della commissione selezionatrice, provenienti per gran parte dalla Liguria, sono di ottimo livello. Statisticamente, la risposta più massiccia è arrivata dai laureati in Economia Commercio (19), seguiti da Giurisprudenza (14), da Economia Marittima dei Trasporti (11) e da Ingegneria e Scienze Politiche a pari merito (6 ciascuna). 

OLTRE 40.000 IMPRESE IN PIÙ TRA APRILE E GIUGNO. IL MEZZOGIORNO GUIDA LA CRESCITA, FORTE AUMENTO DELLE COSTRUZIONI 
Roma, 15 luglio 2002 - E' cresciuto complessivamente di 42.745 unità, nel secondo trimestre dell'anno in corso, il numero delle imprese iscritte al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane. I dati sull'andamento del secondo trimestre 2002 sono stati diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta da InfoCamere (società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane), e verranno illustrati domani a Stresa in apertura del seminario di studi "Scenario Impresa" organizzato dall'Unioncamere. Nelle due giornate di lavoro (tra gli ospiti il premio Nobel, Robert Mundell, e i Ministri Rocco Buttiglione, Enrico La Loggia, Giovanni Alemanno e Lucio Stanca), verranno toccati i temi più rilevanti per le PMI nella fase di trasformazione delle istituzioni nazionali ed europee, a partire dal federalismo, all'allargamento dell'Unione Europea, all'internazionalizzazione, all'innovazione e alla formazione del capitale umano. A fronte delle 107.137 nuove iscrizioni di imprese rilevate nel secondo trimestre dell'anno, le imprese cessate risultano pari a 64.392 unità. Pertanto si è determinato un saldo attivo pari a 42.745 unità e un tasso di crescita pari allo 0,9% di poco inferiore a quello registrato nel corrispondente trimestre dell'anno precedente (1,1%). Come mostra la tabella 1, si tratta di un ottimo risultato, sia con riferimento alle nuove iscrizioni (il secondo risultato - dopo quello del corrispondente trimestre dello scorso anno - fra tutti i secondi trimestri dal 1993); sia con riferimento al saldo (il terzo risultato fra i dieci corrispondenti trimestri, sempre a partire dal 1993). "Questi dati - ha commentato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - confermano che la fiducia che gli italiani ripongono nella libera iniziativa economica è sempre molto alta. A questa fiducia, l'attuale governo sta rispondendo con azioni di sostegno che giudichiamo correttamente dirette. In questa fase della congiuntura, tuttavia, è fondamentale agire con tempestività su tutti i fronti, a partire da quello delle riforme istituzionali. La trasformazione in senso federale dello stato - ha proseguito Sangalli - sta riportando la giusta attenzione sulle esigenze delle imprese, riconoscendo i ruoli specifici delle istituzioni locali sul territorio, in particolare delle Camere di Commercio. E' per discutere di questo e di altri importanti argomenti, oggi all'attenzione delle imprese, che l'Unioncamere ha voluto raccogliere a Stresa, per due giorni, alcuni tra i protagonisti del dibattito sullo sviluppo economico e sociale del Paese." 

TABELLA 1 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei saldi rilevati dal Registro delle Imprese nel secondo trimestre di ogni anno. 

ANNO

ISCRIZIONI

CESSAZIONI

SALDI

1993

81.556

72.952

8.604

1994

88.514

62.045

26.469

1995

81.961

47.345

34.616

1996

88.999

49.199

39.800

1997

89.231

58.607

30.624

1998

78.492

46.790

31.702

1999

83.359

47.339

36.020

2000

100.825

50.849

49.976

2001

110.916

58.465

52.451

2002

107.137

64.392

42.745

NB: Valori al netto dell'agricoltura 
Le due dinamiche relative alla forma giuridica e all'insediamento territoriale - Crescono le società, cresce il sistema imprenditoriale nel Mezzogiorno. Sono sempre più chiare, e i risultati del II° trimestre da poco concluso ce ne danno conferma, le due dinamiche che interessano il sistema imprenditoriale italiano. Dal punto di vista organizzativo, prosegue senza interruzioni la crescita delle imprese costituite in forma societaria, crescita percepita con chiarezza fin dai primi anni '80. Dal punto di vista territoriale, appare ormai sempre più continua, a partire dalla seconda metà degli anni '90, la crescita del sistema imprenditoriale del Mezzogiorno. Infatti, da ormai oltre 5 anni (precisamente dal I° trimestre 1997) la circoscrizione Meridionale ha scavalcato in termini di imprese registrate il Nord-Ovest. In effetti, non solo da 33 trimestri consecutivi la crescita delle imprese nel Sud fa registrare saldi positivi, ma sempre più spesso, come capita nel II° trimestre del corrente anno, il saldo del Mezzogiorno è più alto sia in termini assoluti che relativi di quello delle altre circoscrizioni. "La vivacità delle imprese meridionali è un dato che ci accompagna da molti trimestri e che ora sta accelerando - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - segno che le politiche di incentivazione e di stimolo all'attività economica stanno avendo i loro frutti. Tra queste, ci sembra di poter riscontrare, dalla dinamica delle iscrizioni, alcuni segni di emersione che fanno ben sperare per l'ulteriore allargamento della platea dell'economia legale del nostro Mezzogiorno. Piuttosto, sull'altro versante, è per noi un motivo di relativa preoccupazione l'aumento delle chiusure, anch'esso concentrato al Sud. Se da un lato è vero che la vivacità economica si esprime anche nel fenomeno naturale della chiusura di un'impresa, in vista di una trasformazione, tuttavia non dobbiamo abbassare la guardia sulle condizioni che possono concorrere all'espulsione prematura di operatori dal mercato. La carenza di adeguate dotazioni infrastrutturali, un sistema fiscale troppo oneroso specie nei primi anni di vita dell'impresa, una burocrazia che a livello locale rischia di replicare un modello centralista di controllo, sono tutti elementi che pesano sulla sopravvivenza delle aziende, e sui quali bisogna impegnarsi per trasformarli in fattori di sviluppo." Osservando la dinamica delle forme giuridiche, le imprese costituite in forma societaria (dalla società per azioni alla società cooperativa) pur determinando solo il 40,1% delle nuove iscrizioni, spiegano (grazie a una minore incidenza delle cessazioni) il 58,3% del saldo complessivo. E' notevole, anche in questo caso, il contributo fornito dal Mezzogiorno: infatti, mentre il suo peso complessivo spiega il 30,5% di tutte le imprese italiane (lo stesso valore era pari al 30,1% alla data del 31 marzo del 2001), il suo apporto al saldo trimestrale delle imprese costituite in forma societaria è pari al 35,2% (con 8.772 imprese su 24.899). Nel dettaglio: con un saldo di 5.346 Società di capitali su un saldo totale pari a 15.888 unità, il Sud spiega il 33,6% di tale saldo; con un saldo pari a 2.436 società di persone su 7.188 ne spiega il 33,9%, e con un saldo pari a 990 imprese costituite ricorrendo ad "Altre forme" societarie su 1.823, ne spiega il 54,3%. Le principali dinamiche settoriali - I risultati migliori nei servizi alle imprese e nelle costruzioni. Tra l'inizio di aprile e la fine di giugno il settore dei servizi alle imprese (informatica e attività connesse; noleggio macchine e attrezzature senza operatore; ricerca e sviluppo; attività immobiliari; altre attività professionali e imprenditoriali), ha fatto registrare il miglior risultato in termini relativi: infatti per effetto di un aumento dello stock pari 8.849 unità, il tasso di crescita è stato pari all'1,71% - un valore quasi doppio allo 0,90% fatto registrare dallo stock complessivo di tutte le imprese non agricole. Il settore delle costruzioni, invece, è quello che ha ottenuto il miglior risultato in termini assoluti: l'aumento dello stock nel periodo in esame è stato pari a 10.790 unità, cui è corrisposto un tasso di crescita pari all'1,56%. Superiore alla media nazionale anche la sezione "Alberghi e ristoranti": infatti, con una crescita numerica dello stock pari a 2.457 unità, il comparto ha fatto registrare un tasso di crescita dello 0,92%. Per gli altri settori dell'economia più rilevanti per numero di imprese - manifattura, commercio e trasporti - continua la fase di ristrutturazione-riorganizzazione già segnalata nel primo trimestre del 2002 (quando furono registrati tassi di crescita negativi). Tra aprile e giugno, tutti hanno comunque fatto registrare tassi di crescita positivi, anche se inferiori alla media nazionale: 0,40% la sezione "Attività manifatturiere", come risultato di una crescita delle imprese registrate pari a 3.007 unità; 0,59% la sezione "Trasporti, magazzinaggio e telecomunicazioni", come risultato di una crescita delle imprese registrate pari a 1.196 unità; 0,60% la sezione "Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione dei beni personali e per la casa", come risltato di una crescita delle imprese registrate pari a 9.150 unità. Resta da segnalare la buona performance di tre sezioni che, anche se caratterizzate da un numero di imprese registrate più modesto, mostrano segni di notevole vivacità: la sezione "Sanità e altri servizi sociali" ha fatto registrare un tasso di crescita dello stock pari all'1,67% (pari a +369 unità); la sezione "Istruzione" ha fatto registrare un tasso di crescita pari all'1,66% (+277 unità); la sezione "Intermediazione monetaria e finanziaria" ha fatto registrare un tasso di crescita dell'1,11% (+1.193 unità). Tabella 2 - Graduatoria per dimensione numerica delle principali sezioni produttive: stock, saldo e variazione dello stock nel II trimestre 2002. 

 

SEZIONE

STOCK AL

30 GIUGNO 2002

SALDO

VAR. % DELLO STOCK

1

Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione beni personali e per la casa

1.538.739

9.150

0,60

2

Attività manifatturiere

751.266

3.007

0,40

3

Costruzioni

702.317

10.790

1,56

4

Attività immobiliari, noleggio di attrezzature, informatica, ricerca, altre attività imprenditoriali e professionali

527.496

8.849

1,71

5

Alberghi e ristoranti

268.347

2.457

0,92

6

Altri servizi pubblici, sociali e personali

226.747

1.485

0,66

7

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

204.641

1.196

0,59

 

Altro

563.233

5.492

-

 

TOTALE

4.782.786

42.426

0,90

Il settore agricoltura - Giunto a compimento e stabilizzatosi nella seconda metà del 1998 il processo di iscrizione delle imprese agricole al Registro delle imprese, è ora possibile cominciare a presentare i dati sulla nati-mortalità mediante una sia pur breve serie storica, in modo da cogliere alcuni elementi delle dinamiche che caratterizzano l'universo delle imprese agricole italiane. La tabella 3 illustra i principali dati di flusso e lo stock relativamente al II° trimestre di ciascuno degli anni che, a partire dal 1999, compongono questa prima serie storica. La tabella 4 mostra invece la struttura dell'agricoltura in base alla forma giuridica adottata dalle imprese del settore. 
Tabella 3 - Prima serie storica per l'agricoltura delle iscrizioni, cessazioni, dei saldi e degli stock nel II° trimestre di ogni anno. 

ANNI

ISCRIZIONI

CESSAZIONI

SALDO

STOCK AL 30 GIUGNO

1999

13.728

8.950

4.778

1.090.812

2000

10.170

8.645

3.525

1.072.937

2001

10.136

11.721

-1.585

1.043.004

2002

10.920

12.242

-1.322

1.017.493

Tabella 4 - Struttura dello stock delle imprese agricole per forma giuridica nel II° trimestre del 2002 (raffronto col II° trimestre del 1999). 

 

STOCK AL 30 GIUGNO

FORMA GIURIDICA

1999

2002

Società di capitale

7.851

8.354

Società di persone

50.172

51.890

Ditte individuali

1.018.173

942.037

Altre forme

14.616

15.212

TOTALE

1.090.812

1.017.493

Nell'insieme, le due tabelle ci mostrano come sia osservabile una discreta crescita percentuale nello stock delle imprese agricole costituite in forma societaria; crescita modesta in termini assoluti, ma più accentuata in termini relativi, per la continua diminuzione delle Ditte individuali agricole. Quest'ultimo fenomeno, rende evidente un aspetto macro-economico, oltre che socio-culturale, che caratterizza le agricolture dei paesi sviluppati nell'arco degli ultimi decenni. Lo sviluppo industriale ha comportato non solo una diversa struttura delle proprietà agricole, ma una diversa destinazione dei suoli, con una diminuzione, da un lato, delle superfici destinate all'attività agricola; dall'altro, con una crescita della produttività, sia generata da innovazioni culturali, organizzativi, socio-culturali e istituzionali, sia risultante dal passaggio di ingenti quantitativi di lavoratori dall'attività agricola a quella dell'industria e dei servizi. Anche in questa generale prospettiva, a parte quello che possono dirci nel dettaglio più specifiche indagini territoriali, va vista e collocata la diminuzione costante delle imprese agricole messa in luce dalle tabelle 3 e 4. 15 

INFRASTRUTTURE STRATEGICHE PER RILANCIARE LA MOBILITA' NELLA GRANDE MILANO PROVINCIA DI MILANO, ASSOLOMBARDA, ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI MONZA E BRIANZA E ASSOCIAZIONE LEGNANESE DELL'INDUSTRIA INSIEME PER AGEVOLARE L'ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURALE DEL TERRITORIO 
Milano, 15 luglio 2002 - Sono 15 le infrastrutture della Provincia di Milano individuate come strategiche per potenziare il sistema della mobilità, anche in funzione delle esigenze sempre più pressanti del sistema industriale ed economico del territorio. La mappa degli interventi strategici è stata stilata dall'Osservatorio Infrastrutturale costituito grazie a un accordo di collaborazione tra la Provincia di Milano - che conta una rete di oltre 1500 Km tra strade statali, provinciali e autostrade escluse le strade urbane - e le associazioni industriali, Assolombarda, Assindustria Monza e Brianza, Associazione Legnanese dell'Industria in rappresentanza delle realtà economiche e imprenditoriali del territorio provinciale. L'Osservatorio, monitorando 100 opere, ha eseguito un censimento della rete infrastrutturale, caratterizzata da un alto livello di saturazione, che fa registrare la presenza di 654 veicoli immatricolati ogni Km di strada, contro una media lombarda di 209. In previsione di un'ulteriore crescita dei flussi di traffico nei prossimi anni, l'Osservatorio ha individuato 7 aree sperimentali che riguardano la prima lista di interventi. Si è ricavato così un quadro dettagliato della rete viaria di "livello secondario" - ovvero le strade provinciali - strategiche per collegare il tessuto locale e per raccordarlo ai grandi assi di comunicazione, sia esistenti che in fase di progettazione. Nelle 7 aree territoriali, sono stati individuati i nodi prioritari: per ciascuno di essi si è rilevato lo stato di avanzamento dei progetti, identificando modi, tempi, risorse e soggetti coinvolti, nonchè le criticità per la loro realizzazione. "Si tratta di un lavoro complesso e articolato - ha commentato il Presidente della Provincia on.Ombretta Colli - svolto grazie ad un proficuo lavoro di squadra che intendiamo continuare, per sfruttare al meglio le sinergie create e migliorare al più presto il sistema delle infrastrutture che servono al nostro territorio". 15 le strade prescelte: strada Rivoltana, Cassanese, Paullese, Nuova Tangenziale Est per la zona a Est; variante alla strada del Sempione, Inveruno-Legnano e Busto Garolfo-Lainate nell'ambito del Legnanese-Asse del Sempione; Monza-Melzo, Monza-Carate e Sp5 per la Brianza; Rho-Monza, variante alla Bustese, sistemazione dell'incrocio sull'A7 a Binasco, viabilità di accesso al nuovo polo fieristico e nuovo collegamento Boffalora-Malpensa. "Si tratta ora - ha spiegato Dario Vermi, Vicepresidente e Assessore ai trasporti, mobilità, viabilità - di accelerare l'iter di realizzazione, per colmare il gap infrastrutturale che colpisce la Provincia da più di 30 anni, provocando la cronica congestione della rete. Sulle nostre strade ci sono 2,7 milioni di veicoli ogni giorno, e una velocità media di 28 Km/h: per questo abbiamo programmato lavori per 225000 Euro nel triennio 2002-2004, che accresceranno l'estensione della rete dell'11%, salvaguardando il territorio e verificando puntualmente l'impatto ambientale. Questo lavoro è un esempio concreto della possibilità di lavorare assieme, istituzioni e società civile, arricchendo con fatti concreti un dibattito sempre più incisivo sulla Grande Milano". Michele Perini, Presidente di Assolombarda, ha voluto ricordare i disagi che il sistema economico del milanese affronta quotidianamente a causa della carenza di infrastrutture: "Questo accordo è un passo importante per le nostre imprese - ha sottolineato Perini - che da tempo lamentano una grave sottodotazione infrastrutturale. Questo lavoro mette in luce i nodi procedurali, finanziari e di consenso, ma serve ora una solida alleanza di soggetti pubblici e privati e un pragmatismo di tutti volto alla ricerca di rapide soluzioni". I Presidenti delle associazioni territoriali hanno rimarcato le esigenze più pressanti per la competitività delle imprese: "Da tempo la nostra area - osserva il Presidente di Assindustria Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli - denuncia la carenza di infrastrutture viarie e ferroviarie, che limitano lo sviluppo. E' importante completare rapidamente le strade di competenza della Provincia indicate nel documento e realizzare la Pedemontana per lo scorrimento est-ovest, il collegamento con Malpensa e le linee ferroviarie Monza Molteno Oggiono e Carnate Seregno Saronno". "L'Alto Milanese si colloca a metà strada tra il grande aeroporto e il Polo esterno della Fiera - aggiunge Paolo Guaitamacchi, Presidente dell'Associazione Legnanese dell'Industria - Per non essere soffocati dal traffico di attraversamento occorre dotare il territorio di caratteristiche di attrattività. Il che significa servizi, viabilità e collegamenti per le imprese; ricettività ed un efficiente sistema di trasporti per le persone. Per tutti, strutture - centri intermodali e stazioni con ampi parcheggi - che consentano un rapido passaggio dall'auto al treno/metropolitana per le persone, dalla gomma al ferro per le merci." 

DONNE D'IMPRESA CRESCONO FIRMATO CON UNIONCAMERE UN PROTOCOLLO D'INTESA PER SOSTENERE LA CRESCITA DELL'IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE 
Roma, 15 luglio 2002 - promuovere azioni, interventi studi, progetti pilota per sostenere l'imprenditorialità femminile è questo l'impegno che unioncamere e il coordinamento donne d'impresa hanno sottoscritto ieri a Roma. Le tematiche dell'imprenditorialità femminile, ha detto Giovanna Boschis presidente di apid che ha firmato l'accordo in rappresentanza della confapi, rivestono un ruolo importante nel contesto socio-economico del paese e la firma di questo protocollo d'intesa è per noi un importante riconoscimento da parte del sistema camerale del ruolo che le donne imprenditrici hanno ormai acquisito. Con la firma dell'intesa, ha sottolineato boschis, viene istituita presso unioncamere una "cabina di regia" per la qualificazione dell'attività dei comitati per la promozione dell'imprenditorialità femminile con particolare attenzione alla funzionalità degli stessi, alla formazione, alla programmazione di eventi, all'accesso alle fonti di finanziamento, al rapporto con le regioni. Ma la rete dei comitati potrà avvalersi anche dell'informatica e attraverso la gestione di un portale sarà possibile tra l'altro lo scambio di esperienze evitando i rischi di duplicazione di progetti già realizzati. 

MAIL BOXES ETC. ITALIA SI ESPANDE IN EUROPA: ACQUISITO IL 30% DI MAIL BOXES ETC. di AUSTRIA e UNGHERIA 
Milano, 15 luglio 2002 - Dopo la Spagna e la Germania, Mail Boxes Etc. Italia entra anche nel mercato austriaco e ungherese per supportare in questi paesi lo sviluppo di una rete di negozi in franchising nel campo dei servizi postali, di comunicazione e di supporto alle attività di aziende e privati. E' di questi giorni infatti l'acquisizione da parte di Mbe Italia, guidata da Graziano e Paolo Fiorelli, del 30% della società che gestisce il mercato austriaco ed ungherese. Mbe Austria, fondata nel 1999 da Hendrik Homan, ha già costituito una rete di 16 Centri Servizi Mbe nelle principali città austriache. Al negozio - pilota di Vienna sono seguiti infatti Centri a Salzburg, Linz, Graz, Innsbruck, Klagenfurt e in diverse altre città. Nei prossimi mesi è prevista l'apertura di altri 6 Centri, per arrivare nel medio termine alla copertura del territorio con una rete di circa 60 negozi. Nel 2001 Mbe Austria ha acquisito la licenza esclusiva (Master Licensee) anche per l'Ungheria, aprendo il primo Centro pilota a Budapest. Con questa acquisizione, Mbe Italia rafforza ulteriormente la propria presenza nei mercati europei, iniziata con la costituzione di una società in Spagna, che conta attualmente 80 Centri, e di Mbe Deutschland GmbH, che ha inaugurato di recente il primo negozio a Berlino e che punta alla conquista del mercato tedesco, che ha un potenziale di sviluppo fra i più alti in Europa. La rete europea conta già oggi su oltre 550 negozi in franchising, di cui 440 in Italia. Commentando l'accordo, Hendrik Homan ha affermato: "Questa partnership è strategica e ci consente di condividere il know-how, le competenze e le risorse di tre paesi europei di successo, sviluppando nuove aree di collaborazione nei servizi, nel marketing e nell'Information Technology che riteniamo rispondenti alle aspettative e alle esigenze dei mercati europei". A sua volta Paolo Fiorelli, Amministratore Delegato di Mbe Italia, ha commentato "la crescita della rete Mbe è contestuale e simmetrica alla crescita dei mercati europei; siamo felici di avere avviato la collaborazione con Mbe Austria, che vanta un team motivato e di alta professionalità. La società ha raggiunto risultati importanti in tempi brevi e siamo fiduciosi che questo rappresenti un forte elemento di propulsione per la nostra crescita e consenta sinergie significative anche sul mercato tedesco". 

RIFORMA DI MEDIO TERMINE DELLA PAC: UN ''NO'' A TUTTO TONDO 
Roma, 15 luglio 2002 - Il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno dice "no" alla proposta di riesame di medio termine della Pac. Un "no" a tutto tondo, espresso alla vigilia dell'avvio della trattativa europea, in un incontro-confronto ad alto livello organizzato da Confagricoltura a Perugia. Quella di Alemanno è stata la prima uscita ufficiale, di analisi della proposta, dopo la presentazione da parte della Commissione europea. E la platea - imprenditori agricoli dell'Umbria e del centro Italia convenuti a Palazzo Priori per attendere una ferma presa di posizione - non è stata delusa dalle sue dichiarazioni. Il ministro Alemanno - come riferisce una nota di Confagricoltura - ha detto che "quella di Bruxelles è una scelta incomprensibile ed ingiustificabile che penalizza l'agricoltura italiana. Vogliamo comprenderne le motivazioni. Qui ci sono scelte profonde che investono l'agricoltura europea. Si vuole il prepensionamento degli agricoltori, per risparmiare sui contributi degli Stati membri al bilancio? Ce lo devono dire con chiarezza". Quindi l'invito del ministro al presidente del Consiglio Berlusconi a scendere personalmente in campo. Il sottosegretario alle Politiche agricole Paolo Scarpa Bonazza Buora ha rimarcato la posizione di forte diniego del Governo italiano alle proposte comunitarie sulla Pac. "E' la trattativa più dura che deve affrontare l'Italia che non può essere assolutamente affrontata con posizioni rinunciatarie. Sono avvilito come uomo di governo per l'incapacità della Commissione a tutelare gli interessi dell'agricoltura italiana". Il sottosegretario - riferisce la nota di Confagricoltura - ha riaffermato la necessità di una posizione assolutamente intransigente di tutto il "sistema Paese" (Parlamento, Governo, Regioni e Organizzazioni professionali). In precedenza, in un intervento appassionato e fermo, il presidente di Confagricoltura Augusto Bocchini, aveva rimarcato l'impegno sindacale avviato da Confagricoltura già all'indomani del varo di "Agenda 2000", nel 1999, proprio a Perugia. "Quanto avevamo previsto - ha commentato Bocchini - ha trovato puntuale conferma". "Le preoccupazioni sui semi oleosi, lo splafonamento sul grano duro, sono state purtroppo confermate - ha detto Augusto Bocchini - avevamo sollecitato il varo di un piano proteine per l'alimentazione del bestiame dopo l'emergenza Bse. Purtroppo non siamo stati ascoltati e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Quattro milioni di tonnellate di soia importate in più da Paesi dove sono autorizzate le colture transgeniche". "Qualcuno - ha proseguito il presidente dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli - ha deciso che la Pac è troppo ingombrante in una Europa a 25 Stati membri. E quindi deve essere ridimensionata. Il conto dell'adesione debbono pagarlo gli agricoltori? Ci opponiamo alle proposte della Commissione: c'è in ballo il futuro della Pac, il nostro stesso futuro". E' una débacle, come dimostrano i dati dell'Umbria (e non solo della regione umbra). Lo hanno ricordato anche i presidenti della Federumbria e dell'Unione Agricoltori di Perugia Sagrini e Clarici: quindicimila ettari in meno a girasole, ovvero una diminuzione del 40 per cento degli investimenti, investimenti dirottati sul grano duro con la conseguenza di uno splafonamento e la perdita di oltre 170 euro ad ettaro come pagamento supplementare. Augusto Bocchini ha anche rimarcato il ruolo insostituibile della tabacchicoltura umbra. "Confagricoltura - ha concluso - è per la difesa della qualità, supportata da una promozione seria sui nostri prodotti. Non c'è contraddizione tra la difesa dell'agricoltura di nicchia e quella delle commodities, sono due facce della stessa medaglia, di un settore che è richiede competizione e scelte imprenditoriali". Il "no" viene anche dai presidenti delle commissioni Agricoltura di Senato (Maurizio Ronconi) e Camera (Giacomo de Ghislanzoni). "La nostra azione di contrasto - ha detto Ronconi - deve essere forte e determinata e, se possibile unitaria". "Quelle della Commissione europea - ha aggiunto de Ghislanzoni - sono proposte intempestive ed inopportune. Se verranno approvate ci indeboliranno al tavolo negoziale del Wto sulla liberalizzazione del commercio mondiale ed a quello dell'allargamento ai Peco dell'Ue; i Paesi candidati, non dimentichiamolo, hanno pretese chiare e ben definite". La nota di Confagricoltura riferisce infine che il presidente della Giunta regionale dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dal canto suo, ha voluto sottolineare anche il problema dell'emergenza idrica, richiedendo tempestivi interventi e finanziamenti per gli investimenti strutturali. Il vicepresidente della commissione Bilancio del Parlamento europeo Franz Turchi ed il direttore dell'Associazione nazionale cerealisti Lorenzo Fineschi hanno espresso anche la loro opposizione alle proposte Ue. In particolare, gli orientamenti per il grano duro sono un vero e proprio "schiaffo in faccia" all'Italia. 

SECONDO IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) L'EMERGENZA SICCITÀ È AGGRAVATA DALLA FRAMMENTAZIONE DELLA RETE IDRICA E DALLA ECCESSIVA DISPERSIONE DELLE ACQUE: NEL PAESE CI SONO 8000 ACQUEDOTTI E LE PERDITE SUPERANO IL 40% 
Roma, 12 luglio 2002 - La crisi idrica di questi giorni è dovuta all'eccezionale scarsità di piogge di questo inizio anno, che soprattuto a giugno e luglio si sta rivelando in tutta la sua gravità. Ma ai problemi climatici occorre anche aggiungere l'assoluta inadeguatezza della rete idrica italiana e il cattivo uso delle risorse naturali. A mettere in evidenza il problema della gestione del patrimonio acqua è il Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Gndci-Cnr): "In Italia - spiega Massimo Civita, ordinario di Idrogeologia Applicata al Politecnico di Torino e componente del Gruppo - abbiamo oltre 8000 acquedotti, un numero che non facilita certo la manutenzione degli impianti. Ma, soprattutto, ci troviamo a dover fronteggiare perdite superiori al 40% della disponibilità della rete". A questa difficile situazione si aggiunge l'uso anomalo delle risorse: "Certe industrie - aggiunge Civita - utilizzano acque di ottima qualità per raffreddare il ciclo produttivo; i pozzi abusivi sono ormai all'ordine del giorno, come in Puglia dove se ne contano più di 300mila; alcune sorgenti appenniniche vengono utilizzate per produrre scarse quantità di energia mentre rendono oltre un metro cubo di acqua al secondo". Dal momento che l'Italia sembra destinata - al Sud e in certe regioni del Nord che hanno anche il problema del pesante inquinamento industriale e da fitofarmaci - a convivere sempre di più con la siccità, è quanto mai necessario secondo il Gndci del Cnr avviare un grande piano nazionale di recupero delle acque disperse che, attraverso un monitoraggio completo del territorio, permetta un'efficace ristrutturazione della rete idrica. "Le competenze tecniche non ci mancano davvero - conclude l'esperto del Cnr - ma occorre una forte volontà politica e la consapevolezza che questo problema va seriamente affrontato e non tamponato sotto la furia dell'emergenza". 

LA COLLABORAZIONE SUL WEB ACCRESCE LA VISIBILITÀ DELLA R&S CONDOTTA DALLE UNIVERSITÀ SPAGNOLE 
Bruxelles, 15 luglio 2002 - Il sito web contenente informazioni sull'attività di ricerca e sviluppo (R&S) delle università spagnole, realizzato nell'ambito del servizio informativo della Presidenza spagnola, ha ricevuto 11.000 visite nell'arco di sei mesi. Il sito, disponibile in spagnolo e inglese, è stato organizzato dalla Conferenza dei rettori delle università spagnole (Crue) ed è collegato al sito del ministero spagnolo della Scienza e della Tecnologia. Il suo obiettivo è quello di accrescere la visibilità delle università spagnole e fornire informazioni sulle loro attività di ricerca. Uno studio, condotto a conclusione del semestre di Presidenza spagnola dell'UE (che giungerà a termine il 30 giugno) mostra che una media di circa 2.000 utenti ha visitato il sito ogni mese. La settimana scorsa è stata registrata una media di 200 visite al giorno. Il sito è stato visitato prevalentemente da utenti portoghesi, belgi, francesi, sloveni, britannici e ungheresi. La pagina web che ha registrato la maggiore frequenza di accessi è stata quella delle attività di R&S di maggior rilievo, con picchi di 500 visite al giorno. Il sito ha fornito informazioni sulla struttura e l'organizzazione della ricerca nelle università spagnole, nonché i link ad ulteriori informazioni e persone da contattare. Inoltre, ha presentato una serie di studi su argomenti quali l'impatto del quinto programma quadro sulla ricerca nelle università spagnole e informazioni su attività di ricerca di elevato profilo, notizie, pareri e manifestazioni. Ora che il turno di Presidenza spagnola è giunto al termine, il sito verrà integrato con un altro sito Crue contenente informazioni sul sesto programma quadro e sarà accessibile all'indirizzo sottoindicato. Infolink: http://idcrue.dit.upm.es 

CORSI ESTIVI DEDICATI AI METODI DELL'INSEGNAMENTO "PER PROBLEMI" 
Parigi, 15 luglio 2002 - Dal 9 al 14 settembre si terrà a Parigi (Francia) un'università estiva europea sul tema "L'insegnamento per problemi nelle università europee", organizzata dall'Università di Parigi 7 con il patrocinio del ministero francese dell'Istruzione. La manifestazione metterà in luce i metodi dell'insegnamento "per problemi" che costituisce un'alternativa ed un complemento alla pedagogia tradizionale. Questa metodologia trasforma le condizioni dell'apprendimento con l'introduzione di una dimensione collaborativa e dinamica nella produzione ed acquisizione della conoscenza e delle competenze. Le nuove tecnologie agevolano il metodo didattico facilitando l'interattività. Infolink: http://www.formation-continuep7.jussieu.fr 

'PATTO' REGIONE LOMBARDIA -UNIVERSITA', IL TESTO INTEGRALE 
Milano, 15 luglio 2002 - Di seguito il testo integrale del "Patto tra Regione Lombardia e Università lombarde per la cultura, la ricerca e lo sviluppo": "La Regione Lombardia e i Rettori delle dodici università lombarde, considerato che: - la Regione ha individuato nella valorizzazione delle autonomie funzionali, e nella estesa e compiuta applicazione del principio di sussidiarietà, uno degli obiettivi prioritari e dei punti qualificanti della propria azione di governo; - Regione e Università sono chiamate, ciascuna in rapporto al proprio ruolo e alle rispettive specificità istituzionali, a conseguire obiettivi di sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio regionale, delle sue imprese e dei suoi cittadini; - la Regione, nel quadro istituzionale delineato dal riformato Titolo V della Costituzione e nella piena affermazione del suo ruolo di istituzione di governo, è chiamata ad assumere funzioni normative e di programmazione anche in materie di rilievo strategico per il mondo universitario su cui intende attivare il massimo coinvolgimento delle università lombarde; - le 12 Università lombarde, con i circa 45.000 neo immatricolati ogni anno, i 230.000 studenti iscritti e gli oltre 25.000 laureati l'anno, rappresentano un patrimonio ed una risorsa di enorme rilievo per la Lombardia, in termini umani, culturali e scientifici, e si sono tradizionalmente contraddistinte per la varietà e l'eccellenza dell'offerta formativa e per l'alto contenuto innovativo e la competitività dei connessi centri di ricerca scientifica e tecnologica; - i recenti interventi di riforma universitaria, principalmente attraverso l'introduzione dell'autonomia didattica dei singoli atenei, hanno accelerato la spinta verso il moltiplicarsi dei corsi universitari e dell'offerta di istruzione universitaria altamente specialistica richiedendo un ripensamento dei meccanismi di programmazione e di coordinamento all'interno delle stesse università e tra queste e le esigenze del territorio in cui insistono; - la Regione e le Università lombarde considerano l'espansione del volume complessivo della ricerca, pubblica e privata, lo sviluppo di "nuovi saperi" e la capacità innovativa del sistema economico locale come una variabile strategica per la crescita della Lombardia ed il più rilevante vantaggio competitivo da spendere nel mercato internazionale dei fattori; - è sempre più avvertita l'esigenza, sia del mondo accademico lombardo che delle forze più vitali e rappresentative della realtà regionale, di avviare una più efficace e continua connessione ed integrazione tra ambito della produzione e offerta di conoscenze e di ricerca scientifica e tecnologica e istanze del tessuto culturale, sociale, produttivo ed economico locale. Tutto ciò premesso e considerato, la Regione e le Università lombarde convengono di consolidare la loro collaborazione e rendere sistematico il perseguimento dei seguenti obiettivi prioritari: a) la crescita del sistema universitario lombardo e l'attivazione delle sinergie necessarie a favorire il raccordo e il coordinamento tra le dodici Università lombarde nella programmazione, avvio e gestione di politiche e iniziative di comune interesse; b) il coordinamento tra l'attività di programmazione e le scelte strategiche adottate dalla Regione e dalle Università lombarde, in raccordo con i programmi e gli obiettivi di sviluppo individuati in sede nazionale e comunitaria; c) l'adozione di iniziative congiunte, da sostenere sulla base della loro idoneità a produrre risultati concreti e misurabili, per il conseguimento e la valorizzazione dell'eccellenza nell'istruzione universitaria lombarda, nella produzione di ricerca e nella diffusione dell'innovazione scientifica e tecnologica all'interno del sistema delle imprese lombarde; d) la sperimentazione di modalità e strumenti di dialogo e cooperazione tra enti locali, rappresentanti del sistema tessuto culturale, sociale ed economico regionale, istituzioni scolastiche e principali soggetti operanti nell'area della formazione professionale ed universitaria, della ricerca e del trasferimento tecnologico. Regione Lombardia e Università, a tal fine, si impegnano: - a sviluppare modalità di partenariato e di collaborazione idonee a rendere continuo, organico e sistematico il raccordo tra i rispettivi percorsi programmatici a partire dagli obiettivi individuati nel Documento di programmazione economica e finanziaria regionale 2003 --2005 varato dalla Giunta regionale nella seduta del 28 giugno scorso; - a valorizzare le potenzialità del Comitato regionale universitario lombardo, rendendolo, nella composizione e nelle funzioni, pienamente adeguato ad un ruolo di coordinamento e di governo del sistema delle autonomie universitarie regionali; - ad istituire un Tavolo tecnico di sistema, composto dai dirigenti apicali regionali, dai responsabili delle sedi territoriali regionali e da referenti universitari, che assicuri la piena integrazione tra i rispettivi percorsi programmatori e consenta il monitoraggio delle collaborazioni in atto; - ad attivare un Osservatorio permanente sull'occupazione dei laureati delle Università lombarde; - ad avviare una collaborazione sistematica sui temi della riforma dello Stato e delle autonomie, anche rispetto al processo di trasformazione istituzionale in atto e alle connesse esigenze di modernizzazione dei servizi e delle funzioni; - a perseguire i seguenti obiettivi prioritari, per il cui raggiungimento saranno attivati opportuni gruppi di lavoro: 1) riformare il sistema di gestione del diritto allo studio, sulla base di criteri di efficienza, di semplificazione e, soprattutto, di centralità delle esigenze dell'utente beneficiario attuando una riforma condivisa del diritto allo studio e degli ISU; 2) fornire un'adeguata risposta alla domanda di mobilità universitaria, sostenendo la nuova edilizia universitaria, valutando la possibilità di partecipare congiuntamente al bando del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dedicato all'edilizia universitaria e di definire un protocollo d'intesa a cui la Regione potrà destinare una significativa quota delle risorse del Programma Regionale per l'Edilizia Residenziale Pubblica 2002-2004 recentemente approvato dalla Giunta regionale; 3) in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico: - individuare modalità per il finanziamento della R&S, mettendo a frutto le opportunità previste dal Protocollo di accordo fra Regione e Miur, tra Regione e Map e dai Programmi comunitari, a partire dal VI programma quadro, - avviare un programma per la mobilità dei ricercatori, a partire dall'attivazione di una rete di Centri di assistenza finalizzati, - operare in modo da mettere in rete non solo i Centri di eccellenza fra di loro, ma i Centri di eccellenza con le imprese. 4) in materia di internazionalizzazione, valorizzare al massimo la presenza regionale a Bruxelles e favorire così la capacità di proporsi all'Unione Europea come sistema, a partire dalla presenza di tutte le Università lombarde nella Casa di Lombardia a Bruxelles; rendere sistematica la sinergia tra Università e Regioni nell'organizzazione e partecipazioni di missioni ed incontri con potenziali partner esteri; avviare un programma sistematico di attrazione internazionale di studenti, ricercatori e docenti nella nostra Regione; 5) in ambito sanitario, individuare un percorso operativo che regoli i rapporti fra Regione ed Università con riferimento alle varie problematiche in atto, agli investimenti in edilizia sanitaria, ai processi di innovazione tecnologica e gestionale, alla telemedicina; 6) sui beni e servizi culturali, individuare insieme le figure professionali necessarie per lo sviluppo e la conservazione dei beni culturali lombardi e per il marketing territoriale dei beni stessi. 

SECONDO UNA RELAZIONE, LE LEZIONI DI SCIENZA NEL REGNO UNITO SONO NOIOSE E NON BENEFICIANO DI STRUTTURE E FINANZIAMENTI ADEGUATI 
Londra, 15 luglio 2002 - Un gruppo di deputati britannici appartenenti a diversi partiti politici, compreso il partito laburista attualmente al governo, ha presentato una relazione alla Camera dei Comuni, nella quale sostiene la necessità di migliorare le lezioni di scienze nelle scuole del Regno Unito rispetto all'attuale formato "monotono e tedioso". La commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei Comuni ha sottolineato che, se non saranno introdotti dei cambiamenti, vi è il rischio che gli studenti non siano incoraggiati ad intraprendere studi scientifici dopo i 16 anni, ovvero al termine dell'obbligo scolastico. Durante le lezioni vengono condotte poche sperimentazioni pratiche, sostengono i deputati, e l'insegnamento consiste per lo più in un nozionismo di scarsa utilità. I deputati chiedono maggiore enfasi sulla scienza contemporanea e maggiore flessibilità nell'elaborazione dei programmi di studio. I parlamentari, inoltre, hanno espresso la propria preoccupazione circa il livello di finanziamento e la qualità delle strutture a disposizione degli insegnanti di scienze. Nella relazione, si legge che le retribuzioni dei tecnici di laboratorio sono insufficienti e le loro condizioni di lavoro inadeguate. Le scuole, inoltre, necessitano di altri 4.000 esponenti di tale categoria professionale. Secondo i deputati, la mancanza di questo tipo di professionisti qualificati nelle scuole, accanto all'inadeguatezza delle strutture, è all'origine dello scarso interesse ed entusiasmo per le lezioni. Essi, inoltre, raccomandano di raddoppiare la quantità di risorse attualmente stanziate dal ministero dell'Istruzione per affrontare il problema, passando da 60 milioni di sterline (circa 90 milioni di euro) a 120 milioni di sterline (circa 180 milioni di euro). 

PUNTI SNAI: SCOMMESSE PER 1,4 MILIARDI DI EURO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2002 INCREMENTO DEL 7,7% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2001 - QUOTA DI MERCATO DEL 18,9%, MIGLIORE DEL SUPERENALOTTO (13,7%) 
Milano, 15 luglio 2002 - Nei primi sei mesi del 2002 gli oltre 800 Punti Snai attivi in Italia hanno accettato scommesse su ippica e sport per 1.400.993.070 euro, con un incremento del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2001 (1.300.696.038,26 euro): anche nel primo semestre dell'anno in corso le scommesse si confermano, insieme al Lotto, quale unica tipologia di gioco in costante incremento. Grazie a questo risultato, i Punti Snai raggiungono una quota pari al 18,9% del mercato italiano dei giochi, seconda solo al Lotto e superiore al SuperEnalotto (13,7%) e ai concorsi a pronostico del Coni (4,8%). Considerando il solo settore scommesse, la raccolta dei Punti Snai corrisponde a una quota di mercato pari al 71%, che conferma il ruolo di leader di mercato dei punti di accettazione scommesse collegati a Snai Scommesse ippiche - Le scommesse ippiche - compresa la scommessa Tris - sono risultate pari a 980.026.079 euro, con un aumento del 2,66% rispetto ai 954.555.801,90 euro del 2001. Da segnalare, in particolare, l'incremento del 909,8% ottenuto dalle scommesse ippiche a quota fissa, riproposte nei Punti Snai dopo alcuni anni di assenza. La quota di mercato nel settore scommesse ippiche è pari al 71,2%, ma escludendo la corsa Tris (accettata, oltre che dai Concessionari, anche presso una rete di circa 17.000 ricevitori) la quota di mercato sale al 78,3%. Scommesse sportive - Grazie anche al successo del gioco sulla Coppa del Mondo di calcio (70 milioni di euro di raccolta), le scommesse sullo sport chiudono il primo semestre con un incremento del 21,61%, passando dai 346.142.236,35 euro dei primi sei mesi del 2001 ai 420.966.991 euro del 2002; questa cifra, da sola, è superiore all'intera raccolta dei concorsi a pronostico del Coni (Totocalcio, Totogol, Totosei, Totobingol), pari a 355.184.178 euro. La quota di mercato raggiunta dai Punti Snai nelle scommesse sportive a quota fissa è pari al 73,3%. 

Pagina 1   Pagina 2  Pagina 3   Pagina 4   Pagina 5  Pagina 6 

Titoli      Home    Archivio news